Crescere insieme: il supporto di BNL all'internazionalizzazione delle imprese Trevigiane
ASSISTENZA DOMICILIARE. La rete dei servizi socio sanitari territoriali è: Insieme delle strutture...
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ASSISTENZA DOMICILIARE
La rete dei servizi socio sanitari territoriali è:La rete dei servizi socio sanitari territoriali è:
Insieme delle strutture e dei servizi insieme delle risposte che in ambito territoriale sono necessarie per far fronte ai problemi di salute e ai bisogni assistenziali: *servizi domiciliari *servizi semiresidenziali *servizi residenziali temporanei, permanenti
Strutture residenziali e semiresidenziali per anzianiStrutture residenziali e semiresidenziali per anziani
Casa protettaCasa protetta ((Residential HomeResidential Home)) Strutture assistenziali residenziali a rilevanza sanitaria e sociale per
anziani non autosufficienti e per i quali non è possibile il mantenimento al proprio domicilio finalizzati a fornire assistenza tutelare diurna e notturna, servizio alberghiero, assistenza sanitaria di base comprensiva di interventi medici, infermieristici, riabilitativi, attività occupazionali e ricreativo-culturali
Centro diurnoCentro diurno Ha le stesse finalità della casa protetta, accoglie l’anziano durante il
giorno Residenza sanitaria assistenzialeResidenza sanitaria assistenziale ((Nursing HomeNursing Home)) Strutture assistenziali sanitarie e sociali finalizzate a fornire interventi
sanitari, di recupero e assistenziali a persone anziane non autosufficienti in cui manca un idoneo supporto famigliare.
HospiceHospice Strutture residenziali che fanno parte della rete di assistenza ai malati terminali (cure palliative)
CURE DOMICILIARICURE DOMICILIARI
CONNOTAZIONE CONNOTAZIONE SOCIALESOCIALE
SAD Servizi socio assistenziali domiciliari
CONNOTAZIONE CONNOTAZIONE SANITARIASANITARIA
ADP Assistenza domiciliare programmata
AD Cure domiciliare prestazionali
INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIAINTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA
• ADI Assistenza domiciliare integrataADI Assistenza domiciliare integrata• CP Cure palliative domiciliariCP Cure palliative domiciliari• OD Ospedalizzazione domiciliareOD Ospedalizzazione domiciliare
SAD servizi socio-assistenziali domiciliari
Servizi di aiuto domestico, preparazione dei pasti, effettuare la spesa, segretariato sociale.
Servizi a carico dei comuni per cittadini a basso reddito e o finanziati da fondi sociali
ADP assistenza domiciliare programmata
Accessi domiciliari programmati dal MMG per i propri assistiti clinicamente stabili, non deambulanti che hanno necessità di monitoraggio clinico
SOCIALE
SANITARIA
AD assistenza domiciliare semplice/prestazione
Attività infermieristiche, riabilitative in risposta a necessità isolate, semplici rivolta a cittadini con ridotte capacità (autosufficienza) anziani, non deambulanti o disabilità barriere sociale/trasporto
INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA
ADI ADI Assistenza domiciliare integrata
Attività mediche, infermieristiche riabilitative, socio assistenziali realizzate in modo integrato al domicilio del paziente attraverso un progetto assistenziale individuale.
CP CP Cure palliative domiciliari
Attività di tipo medico (MMG-Oncologo-
Esperto in CP) infermieristico, riabilitativo, psicologico socio assistenziale realizzato al domicilio del paziente in forma integrata nella fase terminale di vita attraverso un progetto assistenziale individuale
OD OD Ospedalizzazione domiciliare
Attività terapeutiche realizzate al domicilio sotto la responsabilità diretta del presidio ospedaliero di riferimento che interviene attraverso il proprio personale in collaborazione con il personale dei servizi territoriali.
CARATTERISTICHE CURE DOMICILIARICARATTERISTICHE CURE DOMICILIARI
ContinuitàContinuità dell'assistenza tra strutture autonome, dell'assistenza tra strutture autonome, distribuite sul territoriodistribuite sul territorio
CollaborazioneCollaborazione tra gli attori, professionali ed tra gli attori, professionali ed informali, compresa la persona assistitainformali, compresa la persona assistita
ComunicazioneComunicazione:: superare i limiti di distanza e di superare i limiti di distanza e di tempo, con documentazione clinico-assistenziale tempo, con documentazione clinico-assistenziale strutturata, rispetto della privacystrutturata, rispetto della privacy
ControlloControllo:: permettere valutazione e governance, permettere valutazione e governance, usando tempestivamente i dati usando tempestivamente i dati
Assistenza domiciliare integrata
O.M.S. : Cure primarieE’ una formula assistenziale che attraverso l’intervento di più figure professionali sanitarie e sociali (MMG,infermiere,assistente sociale e domiciliare dello specialista del
volontario ) realizzano a domicilio del paziente di qualsiasi età,con la collaborazione della famiglia un progetto assistenziale unitario, limitato o continuativo nel tempo
D.G.R.V. 5273 DEL 29.12.98
A.D.I.A.D.I.
“Insieme coordinato di attività sanitarie, mediche, infermieristiche, riabilitative integrate fra loro e con gli interventi socio-assistenziali, per la cura della persona nella propria casa, dove può mantenere il legame con le proprie abitudini e le persone che gli sono care.
L’ADI è parte integrante e fondamentale della rete dei servizi”
Manuale Home care 2002
OBIETTIVI A.D.I. Migliorare la qualità di vita del paziente e della sua famiglia;Favorire per quanto possibile la permanenza a domicilioRidurre i tempi di ospedalizzazione ed evitare inutili ricoveriFavorire il rientro dopo il ricoveroFavorire l’integrazione degli interventi socio sanitari e il collegamento con le strutture sanitarie e socialiGarantire aiuto professionale e pratico al paziente e alla sua famiglia
L’A.D.I.L’A.D.I. servizio sanitario servizio sanitario e sociale a domicilioe sociale a domicilio
Si svolge assicurando a domicilio prestazioni sanitarie di: medicina generale, medicina specialistica, infermieristiche e di riabilitazione.
Prestazioni che si integrano con le quelle socio assistenziali erogate dai comuni.
Si integra con il concetto di educazione terapeutica rispetto alla gestione della malattia ai pazienti e alle loro famiglie.
Si garantisce le forniture di farmaci, ausili per l’incontinenza e presidi, alimenti per nutrizione artificiale, materiale di medicazione.
Integrata quando professionalità diverse sanitarie e sociali collaborano per realizzare progetti unitari mirati sui diversi bisogni
Quindi……. Centralità della persona assistita Approccio multidisciplinare ai
bisogni del soggetto Valutazione multidimensionale dei
problemi di salute Curare a casa della persona
assistita Metodologia di lavoro per progetti Logica di integrazione
istituzionale, gestionale, professionale
Ruolo del medico di medicina generale come responsabile delle condizioni sanitarie del paziente con la consulenza degli specialisti
Ruolo del case manager per assicurare la gestione e la continuità assistenziale
Modularità di livelli assistenziali ad intensità crescente
Valorizzazione e governo degli accessi alla rete dei servizi
Uso appropriato delle risorse e gestione delle spese
CARATTERISTICHE A.D.I.CARATTERISTICHE A.D.I. ACCESSO UNICO INTENSITA’
ASSISTENZIALE ORGANIZZAZIONE DEL
PROCESSO DI Accoglienza
Valutazione
Presa in carico
Dimissione
Linee guida regionali dell’ADI
“Attivazione presso ciascun distretto punto unico di riferimento per cittadini e operatori in grado di coniugare i bisogni sanitari e socio sanitari degli utenti relativamente alle cure erogate presso il proprio domicilio”
TIPOLOGIE DI A.D.I. CARICO ASSISTENZIALE SANITARIO: 3 LIVELLI INTENSITA’
LIVELLO 1 ADI a bassa intensita’ Assistenza infermieristica e/o riabilitativa necessaria con periodicità programmata - Medico accessi periodici eventuali
LIVELLO 2 a media intensità assistenza infermieristica accessi programmati
Medico accessi periodici necessari LIVELLO 3 ad alta intensita’
elevati impegno medico (piu’ accessi settimanali congiunti all’assistenza infermieristica e di altri operatori sanitari
ADI - ProfiliADI - Profili
Profilo A assistenza domiciliare di tipo riabilitativo Profilo B assistenza domiciliare di tipo
infermieristico Profilo C assistenza domiciliare programmata Profilo D assistenza domiciliare integrata: ADIMED Profilo E assistenza ospedaliera a domicilio e
riabilitazione intensiva domiciliare: ADI-HR
Profili organizzativiTipo e frequenza degli accessi (complessità interventi)
AD ADI
A
ADI
B
ADI
C
ADI
D
MMG
1
1 4
INF 4 2
FKT 4
COMUNE 4 4 4 4
ADIMEDADIMED
DESTINATARI:DESTINATARI: soggetti portatori gravi patologie in condizioni di dipendenza sanitaria
PATOLOGIE:PATOLOGIE: cronico degenerative – acute temporaneamente invalidi – nutrizione artificiale – oncologiche in fase avanzata – Hiv correlate in fase avanzata
DEFINIZIONE DI UN PROGRAMMA DI INTERVENTO DEFINITO E AUTORIZZATO PER SINGOLO CASO
DALL’UNITA’ VALUTATIVA DEL DISTRETTO
La Regione Veneto ha individuato le seguenti azioni:
1. Integrare il lavoro degli enti
2. Integrare il lavoro degli operatori
3. Analizzare la domanda secondo il metodo multidimensionale e multiprofessionale per:
valutare adeguatamente il soggettovalutare la congruità della domandarispondere ad essa con un progetto globale e di coordinamento dei serviziinserire così la persona non autonoma nella rete dei servizi secondo i suoi reali bisogni
4. Filtrare la richiesta di accesso alle strutture residenziali secondo priorità che tengono conto delle attese della famiglia e dell’individuo
5. Indurre negli enti e negli operatori l’aspettativa del rientro al domicilio come fine ultimo di ogni loro intervento
Lo strumento per raggiungere gli obiettivi e per realizzare il progetto è la
RETE DEI SERVIZI
RETE DEI SERVIZI
INSIEME DELLE RISPOSTE CHE IN AMBITO TERRITORIALE SONO NECESSARIE PER FAR FRONTE ALLA DOMANDA DI ASSISTENZA
INSIEME DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI, CHE IN AMBITO TERRITORIALE SONO NECESSARIE PER FAR FRONTE AI PROBLEMI DI SALUTE E AI BISOGNI
ASSISTENZIALI (servizi domiciliare servizi semiresidenziali servizi residenziali temporanei,
permanenti)
UNICO PUNTO DI ACCESSO Unità Operativa Distrettuale
U.V.M.D. (Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale)
L’UNITA’ VALUTATIVA MULTIDIMENSIONALE DISTRETTUALE
U.V.M.D.
In Veneto realizzata in ambiti
distrettuali predefiniti
Professionisti appartenenti ad enti diversi concordano criteri di accesso comuni, utilizzano gli stessi strumenti, lavorano in equipe per elaborare percorsi assistenziali appropriati
Delibera Giunta Regionale 2034/94 (UOD)
Delibera Giunta Regionale 561/98 (VDM)Delibera Giunta Regionale 3979/99 DRG 1721/98 (SVAMA)
STRUMENTO OPERATIVO STRUMENTO OPERATIVO DELLA RETE E’DELLA RETE E’
UNITA’ VALUTATIVA UNITA’ VALUTATIVA MULTIDIMENSIONALE MULTIDIMENSIONALE
DISTRETTUALEDISTRETTUALEU.V.M.D.U.V.M.D.
garantire la presa in carico dell’utente e l’integrazione della rete dei servizi sanitari, sociosanitari e socio-assistenziali a livello territoriale
CONTINUITA’ DELLE CURE IN UN SISTEMA DI SERVIZI (RETE)
Riconoscimento dei bisogni attraverso la VMD Valutazione dei problemi (livello di autonomia) Elaborazione dei Piani di cura Verifica e segue l’attuazione del Programma assistenziale
integrato e personalizzato Integrazione tra gli operatori Raccordo tra strutture ospedaliere e residenziali Coinvolgimento del volontariato
CHI COMPONE L’U.V.M.D.CHI COMPONE L’U.V.M.D.GRUPPO DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO
MULTIDISCIPLINAREMULTIDISCIPLINARE
Responsabile del distretto (U.O. cure Primarie)
Geriatra Medico curante dell’utente Assistente sociale Infermiere Responsabile del servizio
interessato (casa di riposo..)
METODOLOGIA DI LAVORO Riceve la domanda Analizza la domanda Valuta il soggetto (V.M.D.) Esamina e/o redige il
progetto assistenziale – riabilitativo
Individua il coordinatore del caso (Case Manager)
Segue l’esecuzione del progetto
Verifica l’attuazione dei programmi terapeutici
Conserva la documentazione del caso
E’ una metodologia di indaginemetodologia di indagine che tramite una vasta gamma di test, misurazioni e scalescale di valutazionedi valutazione, capaci effettivamente di misurare il problema o area problematica che intendono valutare, si affianca al normale inquadramento del paziente permettendone una più globale ed approfondita conoscenza, in particolare sul piano funzionale, cognitivo e socio ambientale
Perché Valutazione Multidimensionale?Perché Valutazione Multidimensionale?
Valutazione multidimensionale e multiprofessionale della situazione riguardante la persona che richiede accesso alla rete dei servizi
Coinvolge più professionisti e garantisce una corretta analisi del bisogno
Approccio per Migliorare la qualità dell’assistenza E’ fondamentale nel processo di presa in carico della persona in
stato di bisogno socio sanitario, per l’elaborazione di un progetto assistenziale individualizzato, per la verifica e l’attuazione dello stesso determinando i tempi la modalità e il controllo dei risultati, per la gestione della rete dei servizi
Permette l’analisi delle dimensioni del soggetto, viene fatta attraverso strumenti quali la scheda di valutazione multidimensionale s.v.a.m.a.
Nasce nel 1980 dall’OMS Si propone un modo nuovo di approccio alla cronicità Favorisce l’approccio integrato e quindi la effettiva presa in carico
Valutazione…Valutazione…
Analisi della situazione e dei bisogni Evidenziare le problematiche esistenti Individuare i tipi di intervento più idonei Evidenziare la quantità di assistenza
richiesta da parte degli operatori, infermieri, medici e personale addetto alla riabilitazione
Multidimensionale…Multidimensionale…
Perché diverse sono le dimensionidimensioni da analizzare:
Sfera fisica (ADL) Sfera mentale (risorse
cognitive, emotive, comportamentali)
Sfera sociale (relazioni, interazioni, avvenimenti-atteggiamenti adattamento
Perché diversi sono gli aspetti aspetti da studiare:
Lo stato Psichico Lo stato Fisico Le abilità Residue Lo stato Clinico Lo stato Sociale I pericoli a cui può andare
incontro (cadute, lesioni da
decubito..)
Valutazione MultidimensionaleValutazione Multidimensionale Normativa di riferimentoNormativa di riferimento
Parte integrante nei programmi di salute pubblica. In Italia si parla di UVG fin dal 1988, l’ UVG è entrata a far parte
dell’ordinamento sanitario Nazionale Nel 1992 con il Progetto Obiettivo per la tutela di salute degli
anziani vengono istituite le UVG come sedi per analizzare i bisogni e dare risposte adeguate.
DGR 561/98 regolamento sull’attività multidimensionali attraverso modalità che favoriscono interventi integrati sociali e sanitari. Definizione di U.O.D.
DGR 1721/98 propone una scheda per la valutazione Multidimensionale dell’anziano, vengono definite aree e strumenti di misura …nel territorio Regione Veneto
DGR 3242 /2001
Scheda S.V.A.M.A.Scheda S.V.A.M.A.D.G.R.V. n. 1721 19/5/1998 D.G.R.V. n. 5979 del 1999
E’ lo strumento per l’accesso ai servizi di rete residenziale, E’ lo strumento per l’accesso ai servizi di rete residenziale, semiresidenziali e domiciliari integratisemiresidenziali e domiciliari integrati
VALUTAZIONE SANITARIA (CLINICA)VALUTAZIONE COGNITIVA FUNZIONALE
VALUTAZIONE SOCIALE
Aspetti giudizi registrare
funzionali valutativi il progettoe sociali (ADL) dei singoli assistenziale
professionisti
SCHEDA DI VALUTAZIONE SCHEDA DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE DELL’ADULTO E MULTIDIMENSIONALE DELL’ADULTO E DELL’ANZIANODELL’ANZIANO
STRUMENTO che facilita il lavoro multidisciplinare e la valutazione multidimensionale
È centrato sul concetto di dipendenza/autonomia supera il concetto di non autosufficienza
Strumento sperimentato in 2000 casi, individuati diversi profili di autonomia e raggruppati in 4 fasce di carico assistenziale
Razionalizzazione e miglioramento del sistema di accesso alla rete dei servizi sociosanitari
PROFILO DI AUTONOMIAPROFILO DI AUTONOMIAQUATTRO AREE CHE DEFINISCONO ILQUATTRO AREE CHE DEFINISCONO IL
PROFILO DI AUTONOMIA:PROFILO DI AUTONOMIA:
STATO COGNITIVO ADL MOBILITA’ SITUAZIONE SANITARIA
DETERMINANO IL CARICO ASSITENZIALE INFERMIERISTICO E RIABILITATIVO
S.V.A.M.A.
Esplora cinque dimensioni:
LA SITUAZIONE CLINICA
LA SITUAZIONE COGNITIVA
SITUAZIONE FUNZIONALE
MOBILITA’
SITUAZIONE SOCIALE
S.V.A.M.A. CHI VALUTA?
INFERMIERE: SITUAZIONE COGNITIVA SITUAZIONE FUNZIONALE MOBILITA’
MEDICO: SITUAZIONE CLINICA (diagnosi e piano terapeutico)
ASSISTENTE SOCIALE: SITUAZIONE SOCIALE (rete informale, ambiente, situazione economica)
S.V.A.M.A.S.V.A.M.A. Utilizzata all’interno di un processo assistenziale Chiarezza nell’obiettivo il cui raggiungimento richiede l’utilizzo
della scheda Utilizzo della scheda deve garantire delle misurazioni misurazioni ripetibiliripetibili
RIPETIBILI NEL TEMPO RIPETIBILI TRA DIVERSI OPERATORI VALIDE RISPETTO A CIO’ CHE SI VUOLE MISURARE
Misure standardizzate
Studiano fattori osservabili e variabili misurabili
Rappresentano misure oggettive
Presentano caratteristiche di precisione e
riproducibilità
scale di valutazionescale di valutazione
STRUMENTISTRUMENTIscale di valutazionescale di valutazione
FISICO-FUNZIONALEFISICO-FUNZIONALE
Indice di Katz (ADL Activities of Daily Living) Considera la capacità di svolgere le attività della vita quotidiana
(mangiare, lavarsi, vestirsi, uso dei servizi igienici, continenza, muoversi)
Indice di Barthel (ADL) (Mahomay e Barthel,1965, rivisitata da Granger, 1979)
fornisce un punteggio che si basa sulla valutazione di alcune capacità funzionali di base, sul controllo sfinterico e sull’autonomia di movimento
Indice di Lawton (IADL Instrumental Activities of Daily Living) Analizza lo stato di autosufficienza con riferimento alla capacità di
svolgere le attività strumentali della vita quotidiana
COGNITIVACOGNITIVA MMSE (Mini Mental State Examination, Folstein M.F., et al., 1975) Valuta lo stato mentale, considera orientamento, memoria, attenzione e
calcolo, linguaggio, abilità prassico costruttivaSPMSQ (Short Portable Mental Status Questionnaire) Valuta attenzione, memoria, è utile per i pazienti con disabilità visiva o
manuale AFFETTIVA –COMPORTAMENTALEAFFETTIVA –COMPORTAMENTALEGDS (Geriatric Depression Scale) Valuta lo stato affettivo, si riferisce al tono dell’umore e rileva la presenza
di sintomi di depressioneNPI (Neuropsychiatric Inventory ,Cummings et al., 1994) valuta i disturbi comportamentali nella demenza. Considera la presenza
di sintomi psicotici alterazioni dell’umore, NUTRIZIONALENUTRIZIONALEMNA (Mini Nutritional Assessment, Guigoz Y., Vellas B., 1994) Valuta lo stato nutrizionale, considera una valutazione antropometrica,
globale, dietetica e soggettiva EBS Eating Behaviour Scale, Tully et al., 1997) Valuta il grado di autonomia funzionale durante il pasto nel paz. demente
RISCHIO LESIONI DA DECUBITORISCHIO LESIONI DA DECUBITO
Indice di Norton modificato sec. Stotts
Valuta il rischio di insorgenza delle lesioni da decubito, identificando i pazienti a rischio. Considera: condizioni generali, stato mentale, deambulazione, mobilità, incontinenza.
Indice di Braden
Considera: percezione sensoriale, umidità, attività, mobilità, nutrizione.
RISCHIO DI CADUTARISCHIO DI CADUTA
Scala di Tinetti
Valuta l’equilibrio l’andatura, mette in evidenza i rischio di caduta.
Lettura oggettiva e confrontabile dei fenomeni assistenziali Omogenea valutazione quali- quantitativa dell’assistenza Comunicazione e lo scambio di informazioni nelle diverse discipline
scale di valutazionescale di valutazione
Sistemi di valutazioneSistemi di valutazioneStrumenti finalizzati all’identificazione di un profilo di
autonomia e un profilo del paziente secondo i bisogni di assistenza:
SVAMASVAMA Contiene diversi strumenti di valutazione
Definisce profili di autonomia che vengono associati in fasce di carico assistenziale
BINABINA Definisce un punteggio tra autonomia e non
autosufficienza VAORVAOR –ADI (Valutazione Anziano Ospite Residenza)
Valuta diverse dimensioni e definisce un punteggio
RESPONSABILE UOD
MEDICO INFERMIERE ASSISTENTE SOCIALE
VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE
PROFILO E PROGETTO
FAMIGLIA
RETE DEI SERVIZI
ADIRSA CENTRO DIURNO
HOSPICE
……….
Razionalizzazione e miglioramento del sistema di accesso alla rete dei servizi sociosanitari
a.d.i.
PAZIENTE RICOVERATO (dimissione
UVDMresp. distretto
MEDICO OSPEDALIEROMMG
VALUTA ZIONE MULTIDIMENSIONALE
Incontro Paziente, famiglia, MMG, Inf, Ass.Soc.
Progetto e piano individualizzato
Farmaci, presidi
Dimissione adi
Cartella Sanitaria
di assistenza domiciliare integrata
domicilisare
VERIFICA
PUNTO UNICO ACCOGLIENZA segnalazione
Servizio continuità cura
gestione
Istituto riposo
PAZIENTE RICOVERATO
UVMDresp. distretto
MEDICO OSPEDALIERO
VALUTA ZIONE MULTIDIMENSIONALE
Incontro Paziente, famiglia, MMG, Inf, Ass.Soc.
piano assistenziale individualizzato PAI
Valutazione
VERIFICA
PUNTO UNICO ACCOGLIENZA
Uoi Unità operativa interna
Inferiere Oss .psicologo, educatore, medico, fisoterapista
Attuazione progetto
Sistema di comunicazione
Equipe socio
sanitaria
Equipe socio
sanitaria
Servizi territorialidi rete
Servizi territorialidi rete
territoriorisorse
territoriorisorse
Persona famiglia
Persona famiglia
Servizio Infermieristico di Assistenza DomiciliareSIAD
MISSION Favorire la permanenza a domicilio, nel
proprio ambito familiare, della persona con problemi sanitari o socio sanitari anche complessi, migliorandone la qualità di vita
Garantisce la continuità dell’assistenza, e l’integrazione con altri operatori della rete
Obiettivi SIAD Assistere i pazienti con
patologie trattabili a domicilio evitando il ricovero improprio in ospedale o in altra struttura residenziale
Mantenere le persone non autosufficienti al proprio domicilio
Favorire il recupero delle capacità residue di autonomia per migliorare la qualità di vita
Supportare i familiari e trasmettere competenze per erogare interventi in autonomia
Assistenza infermieristica FERIALEFERIALE dalle 7.30 alle 19.30 dal lun al ven e dalle 7.30 alle 13.30 il sabato
Assistenza infermieristica NOTTURNA:NOTTURNA: dalle 19.30 alle 7.30 su segnalazione del Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica)
Assistenza infermieristica FESTIVAFESTIVA nelle 24 ore su segnalazione del Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica)
STRUMENTI OPERATIVISTRUMENTI OPERATIVI Percorsi Clinico-Assistenziali Percorsi Clinico-Assistenziali Piani Assistenziali Standard Piani Assistenziali Standard Progetti di nursing avanzatoProgetti di nursing avanzato Procedure , Protocolli, Linee guida Procedure , Protocolli, Linee guida Sistema Informativo locale (Intranet)Sistema Informativo locale (Intranet) Cartella InfermieristicaCartella Infermieristica
Presa in carico multidimensionaleIntegrazione multidisciplinare
Alleanza caregiverContinuità assistenziale