Ap3 t5 fisiopatologia
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T5 – FisiolopatologiaGli allievi svolgeranno brevi esposizioni di ripasso sul
riflesso d'immersione, il blood shift ed in genere la fisiologia dell'Apnea, secondo le indicazioni dell'Istruttore.
Il "peptide natriuretico atriale".L‘apnea in profondità.L'edema polmonare.L'attivazione piastrinica, il "Taravana"La patologia da respirazione glosso faringea ("carpa")Prove di BLS e studio delle tecniche di salvamento
L’attività subacquea provoca un consistente aumento della produzione di urina (poliuria).L’instaurarsi del Blood Shift, fa affluire al cuore una maggiore quantità di sangue rispetto alla norma. Ne consegue uno “stiramento” e distensione delle fibre muscolari cardiache.
Questi movimenti provocano la stimolazione meccanica dei recettori di volume localizzati in questa sede (volocettori atriali), i quali inducono un aumento di produzione di un particolare ormone a struttura proteica, il fattore natriuretico atriale (NAF), (che determina una forte perdita di sodio (natriuresi) e quindi di acqua) e il parziale blocco di un altro ormone (detto andidiuretico).
L’alterazione riflessa del livello di queste due sostanze, insieme alla vasocostrizione e alla termodispersione, è responsabile dell’aumento della diuresi durante e dopo l’immersione (detta poliuria insipida del subacqueo).
Questo spiega anche la voglia di alimenti salati, dopo le tante ore trascorse in’ immersione.
Assumere dell’acqua, anche senza addizionarvi alcun sale, per reintegrare le perdite.
Evitare le bevande gassate - non sono indicate poco prima e durante l’apnea; distendono la parete dello stomaco e spingono in alto il diaframma.
Alimenti utili a ripristinare il patrimonio salino ed essenziali per prevenire i crampi, sono: frutta , ortaggi e verdure.
Infine, vanno assunte adeguate quantità di aminoacidi “essenziali” i quali sono in grado di riparare i danni muscolari causati dagli sforzi.
Apnea in profondità
Quando l’apnea viene effettuata in immersioni profonde risulta molto pericolosa l’iperventilazione. In queste condizioni, infatti, entrano in gioco gli effetti delle modificazioni di pressione ambientale e quindi di pressione parziale dei gas respiratori .
Apnea in profondità
Gli stimoli a riprendere il respiro dovuti alla CO2 rimangono sempre molto scarsi, perchè la sua pressione nel sangue arterioso resta comunque molto bassa ed aumenta poi molto gradualmente in conseguenza delle attività metaboliche.
La pressione alveolare di ossigeno, che può salire fino a 125 mmHg in seguito all’iperventilazione, aumenta in misura rilevante in ragione della profondità e rimane a valori elevati anche se la quantità di O2 nell’organismo continua a decrescere per i fabbisogni metabolici:
si mantengono così a lungo in profondità condizioni di normale saturazione arteriosa e viene pertanto a mancare, oltre allo stimolo ipercapnico, anche quello ipossico.
Apnea in profondità
In queste condizioni, i punti di rottura dell’apnea si incontrano per pressioni di ossigeno più basse, che in condizioni di riposo, ma soprattutto per pressioni di CO2 (anidride carbonica) notevolmente più elevate (di circa il 40 % con valori di 60-80 mmHg). Ci sarebbe quindi una migliore tolleranza all’ipercapnia e per quanto riguarda gli effetti della CO2 il subacqueo che nuota in apnea, specialmente dopo iperventilazione, potrebbe continuare a lungo l’immersione.
Apnea in profondità
Quindi, se l’apnea fosse troppo prolungata per l’assenza degli stimoli ipossici ed ipercapnici in profondità, alla risalita le condizioni ipossiche risulterebbero gravi e tali da compromettere le possibilità funzionali dei centri nervosi.
Apnea in profondità
Non si sa bene perchè il subacqueo esperto e ben allenato decide di iniziare la risalita. Sicuramente giocano un ruolo importante particolari situazioni psicologiche e certamente da una profonda conscienza di se stesso.
Il soggetto allenato sopporta molto meglio sia maggiore ipossia che maggiore ipercapnia.
Apnea in profondità
Taravana
TaravanaLe principali forme cliniche che si riscontranopossono essere così schematizzate:1 ) vestibolari-labirintiche :- vertiginig- disturbi dell'equilibrio;- disturbi uditivi (ipoacusia, tinnito, sordità improwisa);2) neurologiche centrali:- disartria;* afasia,- emiparesi e/o parestesie prevalentemente destre.
TaravanaIn particolare, nei possibili quadri clinici si riconoscono sintomi a rapida insorgenza e locali, o cronici o da ostruzione vascolare di vario tipo, sostenuti dall'instaurarsi di diversi meccanismi fisiopatologici:- sintomi locali-"bends", soprattutto nelle zone in preda a fenomeni infiammatori conseguenti all'eccessivo lavoro muscolare;
Carpa
Carpa
Rianimazione e pronto soccorso
Conoscere le cause che possono provocare incidenti é essenziale per prevenirli ed è indispensabile per chiunque pratichi sport acquatici ed attività subacquea, avere cognizioni di pronto soccorso, rianimazione e tecniche di salvamento.
Soccorso in situazioni di emergenza: B.L.S.
La sigla B.L.S. deriva dall‘inglese Basic Life Support (sostegno di base delle funzioni vitali)
Consiste nelle manovre più semplici della rianimazione cardioplmonare (RCP)
che non prevedono l’uso di attrezzature sanitarie né di farmaci e che tutti possono imparare.
Soccorso in situazioni di emergenza: B.L.S.
Si può così prestare soccorso nel caso si verifichi un improvvisa cessazione dell‘attivitá del cuore o dei polmoni.
IL SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI (BLS)
II Supporto di base delle funzioni vitali (Basic Life Support, BLS) consiste nelle procedure di rianimazione cardiopolmonare (RCP) necessarie per soccorrere un paziente che:
ha perso coscienza, ha una ostruzione delle vie aeree o si trova in
stato di apnea per altri motivi, è in arresto cardiaco. L'obiettivo principale del BLS è la prevenzione
dei danni anossici cerebrali (inizia dopo 4’ – 6’ di assenza di circolo – dopo ca. 10’ si hanno lesioni cerebrali irreversibili);
IL SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI (BLS)le procedure sono finalizzate a:prevenire l'evoluzione verso l'arresto
cardiaco in caso di ostruzione respiratoria o apnea,
provvedere alla respirazione e alla circolazione artificiali in caso di arresto di circolo.
BlS - ScopoPrevenire i danni anossici cerebrali nel
soggetto in cui risultano compromesse una o più funzioni vitali:
Non è coscienteNon respiraNon ha polso
La "Catena della sopravvivenza"
La sopravvivenza integra dopo un arresto cardiaco avvenuto in sede preospedaliera dipende dalla corretta realizzazione di una serie di interventi;
la metafora della "catena" sta a significare che se una delle fasi del soccorso è mancante, le possibilità di sopravvivenza sono ridottissime.
La "Catena della sopravvivenza"
Come illustrato in figura, i quattro anelli della catena sono costituiti da: accesso precoce al sistema di emergenza inizio precoce delle procedure di BLS (con particolare riferimento al BLS messo in atto dalle persone presenti) defibrillazione precoce, cioè arrivo precoce sul posto di un'equipe in grado di praticare la defibrillazione inizio precoce del trattamento intensivo.
LA SEQUENZA DEL BLS
La sequenza delle procedure di BLS consiste in una serie di azioni alternate con fasi di valutazione.
Le azioni sono schematizzate mnemonicamente con l'ABC:
A.Apertura delle vie aeree (Airway) B.Bocca-a-bocca (Breathing) C.Compressioni toraciche (Circulation)
LA SEQUENZA DEL BLS
Ogni passo è preceduto da una fase di valutazione:
Valutazione dello stato di coscienza ==> A Valutazione della presenza di attività respiratoria ==>
B Valutazione della presenza di attività circolatoria ==>
C
Ogni valutazione ed ogni azione va eseguita nella corretta sequenza e nella corretta modalità.
SEQUENZA BLS - UN SOCCORRITORE
1. Valuta lo stato di coscienza;
se la vittima non risponde: 2. Chiama aiuto, posiziona, allinea 3.
A. Pervietà delle vie aeree: sollevamento del mento, iperestensione del capo, esplorazione del cavo orale
4. Valuta per 5 s la presenza di attività respiratoria; se assente: 5.
B. 2 insufflazioni 6. Valuta per 5 s. la presenza del polso carotideo; se assente: 7.
C. Compressioni toraciche 80 - 100/min. Alterna 2 insufflazioni a 15 compressioni
8. Dopo il primo minuto e poi ogni pochi minuti valuta se è ricomparso il polso.
9. Se ricompaiono polso e respiro, ripercorri la sequenza al contrario.
BLS PRATICATO DA DUE SOCCORRITORI
La sequenza del BLS viene attuata da due soccorritori in modo più efficace e meno faticoso per gli operatori.
Separazioni dei ruoli: il 1° soccorritore effettua le fasi del BLS come descritte sopra fino alla valutazione
della presenza del circolo, posizionandosi dietro la testa del paziente nel caso vengano impiegati mezzi aggiuntivi per la ventilazione (pocket mask, pallone-maschera);
il 2° soccorritore aiuta il 1° nel posizionamento della vittima e si prepara ad effettuare le compressioni toraciche prendendo posto a fianco del torace del paziente;
il 1° soccorritore, accertata l'assenza del polso carotideo, comunica al 2°: "è un arresto cardiaco: inizia il massaggio"
il 2° soccorritore inizia le compressioni toraciche contando ad alta voce per sincronizzarsi con le insufflazioni;
si alternano 5 compressioni ed I'insufflazione; il 1° soccorritore dopo il primo minuto (e successivamente ogni pochi minuti) invita
il 2° ad interrompere le compressioni e rivaluta per 5 s la presenza del polso. Scambio fra i due soccorritori.
Quando uno dei due è stanco (più facilmente il 2°) chiede uno scambio dei ruoli: "alla fine di questo ciclo, cambio"; finisce le 5 compressioni, si sposta alla testa del paziente, valuta per 5s Ia presenza
del polso, insuffla; I'altro soccorritore, dopo che il compagno ha effettuato la 5° compressione, si sposta
a fianco del torace, ricerca il punto di compressione e dopo l'insufflazione inizia le compressioni toraciche.
Primo soccorso
Una persona che abbia subito un qualsiasi incidente va messa
supina, possibilmente posizione di sicurezza, (decubito laterale con una gamba piegata per mantenere uno stabile equilibrio), deve essere liberato di tutte le cose che possano rendere difficoltosa la respirazione, deve essere riscaldato, deve essere portato al più presto presso un centro attrezzato.
Non deve essere obbligato a mantenere una posizione che lui non voglia assumere (far appoggiare un soggetto colpito da pneumotorace destro sul lato sinistro, unico polmone con il quale respira, è criminale).
La migliore prevenzione resta comunque l'essersi organizzati in modo da avere a disposizione un mezzo rapido che possa trasportare l'infortunato al più presto presso un centro attrezzato.
Quelle che vengono qui di seguito riferite sono poche ed essenziali nozioni che devono servire a non fare danno, piuttosto che a curare.
B.L.S. - Assistenza all'infortunato
L'infortunato deve essere sempre trattato con attenzione, va tranquillizzato, tenuto all'ombra e coperto, deve essere liberato da tutti gli indumenti inutili e stretti, va tenuto supino e possibilmente su un fianco in posizione di sicurezza, se cosciente bisogna somministrargli liquidi, va portato al più presto nel posto dove possa ricevere le cure del caso.
Arresto respiratorio e arresto cardiaco, B.L.S.
Per arresto respiratorio si intende una interruzione della dinamica respiratoria.
Per arresto cardiaco si intende il blocco delle funzioni del cuore.
Schema riassuntivo 1)
Interrogare la Vittima Verificare funzionalità cardiorespiratorie Ispezionarla
2) Intervenire
Attività cardiorespiratoria assente tecniche di rianimazione (vd. corsospecifico B.L.S. FIPSAS – DAN)
Dolore retrosternale Sospettare Infarto Dolore da trauma Sospettare frattura Emorragia Tamponare Perdita di coscienza Sospettare crisi epilettica TRA I DOVERI DEL PRIMO SOCCORSO È IMPORTANTE FAVORIRE UN
RAPIDO PRONTO SOCCORSO:
PERTANTO CHIAMARE MEDICI, AMBULANZE, INVIARE AD UN OSPEDALE
Prese di salvamento e trasporto dell’infortunato a sella (il soccorritore prende l’infortunato che si trova in
galleggiamento alle sue spalle, afferrandolo per una gamba e l’ascella opposta, oppure per l’ascella e la gamba più vicini a terra),
a sella con una mano sola (il braccio che prende la gamba va a
prendere la mano equiparte dell’infortunato), alla pompieristica, a zaino, tecnica croce rossa (soccorritore di spalle ad infortunato seduto, con
le mani passa sotto ascelle dell’infortunato e prende i di lui polsi), per trascinamento sulla battigia, per rotolamento con rete od asciugamano.
Recupero dell‘infortunato salvamento
Chi pratica l‘apnea é tenuto ad avere una preparazione adeguata che gli consenta di intervernire correttamente e tempestivamente in caso dovesse:
Soccorrere un compagno in difficoltà in piscina o al mare o recuperare una persona in pericolo immergendosi in apnea.
Recupero dell‘infortunato In piscina o bacindo delimitato al mareUn compagno giace sul fondo con pinne,
maschera e zavorrato con cintura (fig.1);A ca. 10 metri di distanza il soccorritore,
pinneggiando verso la sua posizione, si immergerá e lo raggiungerà alle spalle ed una volta in contatto lo libererà della zavorra, si libererà della sua (perchè prima si libera di quella dell‘infortunato?)
Poi prendendolo con un braccio sotto l‘ascella lo ribalterà accostandolselo al torace, iniziando la risalita (fig. 2)
Recupero dell‘infortunato
Una volta in superficie lo libererà della maschera e dell‘aeratore, inserirà il proprio nella sua bocca ed inizierà la pinneggiata verso il bordo della vasca (o dell‘imbarcazione o spiaggia nel caso si esegua al mare)
Controllerà che il capo del compagno sia sempre fuori dall‘acqua e, tenendo stretto l‘aeratore tra le sue labbra, simulerá delle insufflazioni
Raggiunta la sponda bassa girerà il compagno fronte al bordo, terrà le sue mani ferme sul bordo facendo pressione con una propria mano
Recupero dell‘infortunato
Si isserà, si libererà della propria attrezzatura e tenterà di sollevare il compagno prestando attenzione al capo che dovrá essere sempre emerso.
In caso che non si é in grado di sollevarlo di forza, si potrà prenderlo per i polsi, sollevarlo un pò, e quindi reimmergerlo interamente approfittando della spinta dell‘acqua per issarlo.
(in mare la simulazione dovrà essere effettuata ad una prof. max di 8m).