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1 ANNO 2019 PIANO INTEGRATO LOCALE DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE ATS INSUBRIA Documento annuale di programmazione degli interventi finalizzati alla promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute nei contesti locali di comunità in integrazione tra istituzioni sanitarie e i diversi soggetti rappresentanti la società civile.

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ANNO 2019

PIANO INTEGRATO LOCALE DELLA

PROMOZIONE DELLA SALUTE

ATS INSUBRIA

Documento annuale di programmazione degli interventi finalizzati alla

promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute nei contesti locali

di comunità in integrazione tra istituzioni sanitarie e i diversi soggetti rappresentanti la società civile.

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INDICE

Pag.

Introduzione

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1. ANALISI DI CONTESTO

1.a) Set di indicatori epidemiologici, socio-demografici, economico e sociali

6

1b) Diffusione di fattori di rischio individuale di tipo comportamentale

22

1.c) Quadro di competenze professionali, dotazione organica

28

1.d) Reti regionali attive

29

1.e) Sinergie organizzative con area della comunicazione

33

1.f) Attività di formazione interna anno 2017 su temi oggetto del PIL

34

2. PROGRAMMI ED INTERVENTI

Programma locale n. 1 Promozione di stili vita favorevoli alla salute e

prevenzione fattori di rischio comportamentali negli ambienti di lavoro

36

Programma locale n. 2: Promozione di stili vita favorevoli alla salute e

prevenzione fattori di rischio comportamentali nei contesti scolastici

41

Programma locale n. 3: Promozione di stili vita favorevoli alla salute e

prevenzione fattori di rischio comportamentali nelle comunità locali

61

Programma locale n. 4: Promozione di stili vita favorevoli alla salute nei primi

1000 giorni di vita

76

Programma locale n. 5: Promozione di stili vita favorevoli alla salute e

prevenzione fattori di rischio comportamentali promossi nel setting sanitario in sinergia con gli erogatori

86

3.RISORSE ECONOMICHE

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INTRODUZIONE

L’Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria, in coerenza con quanto previsto dal Piano Prevenzione Regionale anno 2015- 2019 e dalle Regole di Sistema per l’anno 2019, pone al

centro della propria mission l’obiettivo di ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità e mortalità attribuibile alle malattie croniche non trasmissibili.

L’ambizione è quella di consentire, nel lungo periodo, un effettivo e misurabile “guadagno di

salute” nella popolazione. Per perseguire tale obiettivo è fondamentale dare sviluppo ed estensione capillare agli interventi di promozione della salute nei diversi setting di vita

comunitaria ove le persone trascorrono gran parte del loro tempo ovvero la scuola, i luoghi di lavoro, le comunità locali oltre che negli ambienti sanitari e socio sanitari. Gli interventi di

promozione della salute per essere efficaci devono saper promuovere negli individui la capacità di cambiamento, favorendo scelte di salute consapevoli e orientando al mantenimento di uno

stato di benessere psicofisico, relazionale e sociale. Per ottenere ciò è ormai scientificamente assodato che non basta porre in essere interventi di tipo informativo o divulgativo calati

dall’alto, ma devono soprattutto essere attuate, all’interno della comunità stessa e in modo

partecipativo, azioni in grado di attivare nel concreto cambiamenti sociali, ambientali ed economici.

Il Piano Integrato Locale della promozione della Salute (PIL) rappresenta lo strumento

di programmazione degli interventi di promozione della salute previsti, a livello locale, per l’anno 2019 sulla base degli indirizzi regionali ed in particolare del:

- Piano Regionale Prevenzione 2015-19 (PRP 2015-19)

- Regole Regionali di Sistema per l’anno 2019 (DGR XI/1046 del 17/12/2018)

- nota regionale prot. G1.2019.0003672 del 30/01/2019 avente per oggetto “Indicazioni

relative al PIL 2019”.

All’interno del PIL di ATS Insubria gli interventi sono declinati su un modello di prevenzione integrata, basata su criteri di intersettorialità e trasversalità. Il documento è infatti

predisposto in un’ottica di integrazione interdipartimentale e condivisione con tutti i settori

interni ed esterni all’Agenzia. ATS è chiamata a svolgere un ruolo di governance relativamente all’attività territoriale di promozione della salute creando forti sinergie con le

ASST e con gli altri soggetti del sistema socio sanitario, ma anche con i Comuni, con le Scuole, con l’Università, le Società scientifiche e i soggetti del Terzo Settore che a livello

locale concorrono al raggiungimento degli obiettivi di salute. Per favorire la pianificazione condivisa all’interno della rete sanitaria locale e lo sviluppo di azioni e interventi trasversali

ATS Insubria ha individuato, come strategico strumento di confronto e di lavoro, il “Tavolo tecnico permanente per la Promozione della Salute” da cui, nel corso del tempo, sono

derivati specifici sotto tavoli dedicati a tematiche di rilievo. Il Tavolo Tecnico e i relativi sotto

tavoli di lavoro ( Tavolo per Piano Gap, Tavolo Allattamento al seno, Tavolo per la depressione perinatale) sono stati istituiti a partire dall’anno 2017 e vi partecipano oltre ai referenti

dell’UOC Promozione della Salute e Prevenzione dei fattori di rischio comportamentali di ATS, rappresentanti dei servizi ospedalieri e territoriali delle ASST (Lariana, Sette Laghi e Valle

Olona) e delle strutture ospedaliere accreditate, rappresentanti dei Medici di Assistenza Primaria e Pediatri di Famiglia. Considerato il ruolo chiave di partnership svolto dall’istituzione

scolastica sono inoltre recentemente stati invitati al Tavolo i rappresentanti degli Uffici Scolastici territoriali di Como e Varese.

Le scelte programmatiche adottate nel presente PIL puntano a garantire una metodologia scientificamente validata e coerente con gli indirizzi regionali, omogeneità di azione

sull’intero territorio di competenza, nonché equità attraverso il contrasto alle disuguaglianze

e il rafforzamento dell’attenzione verso i gruppi fragili.

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Gli interventi pianificati sono in totale trenta ricondotti, come negli anni scorsi, ai seguenti cinque programmi:

1. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio

comportamentali negli ambienti di lavoro

2. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio

comportamentali nei contesti scolastici

3. Promozione stili di vita favorevoli alla salute nelle comunità locali

4. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute nei primi 1000 giorni di vita

5. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali promossi nel setting sanitario in sinergia con gli erogatori

Metodologicamente per ogni intervento sono individuati gli specifici obiettivi di risultato atteso e gli indicatori necessari per una misurazione in termini di qualità , d’impatto e di efficacia. A

tal fine è prevista annualmente la rendicontazione degli interventi attuati, in relazione agli aspetti descrittivi e qualitativi, attraverso l’implementazione del sistema informativo unico

sovra regionale “Banca dati di progetti e buone pratiche di prevenzione e promozione della salute: PRO. SA” e dal punto di vista quantitativo attraverso la compilazione della

Survey regionale “Stili di vita”.

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Obiettivi innovativi anno 2019

- Sviluppo di un modello di azione integrata specificamente con i Consultori

Familiari pubblici e privati accreditati che, rappresentando un fondamentale

tassello del sistema della prevenzione nei servizi territoriali, sono chiamati a declinare una capacità di offerta attiva di interventi di promozione della salute in riferimento a

gravidanza fisiologica, primi 1000 giorni di vita, salute della donna, percorsi di empowerment dei giovani. Tale offerta attiva deve essere declinata in un modello che

integrandosi con i programmi di promozione della salute offerti alle scuole e alle comunità locali da ATS concorra alla strutturazione di un reale contesto di rete

territoriale della prevenzione.

- Sviluppo di azioni fondate sul modello “Urban Health” mediante l’incremento di

accordi locali con i Comuni finalizzati all’aumento di opportunità di salute attraverso la promozione attiva di sani stili alimentari, attività fisica e invecchiamento attivo. A tal

fine l’UOC Promozione della Salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentali di ATS potrà trovare nella Cabina di Regia, che interagisce con i Piani di Zona, il “luogo”

strategico in cui condividere, programmare e sviluppare nel concreto un’azione integrata con i Comuni.

- Integrazione del PIL con la pianificazione tematica specifica relativa al

contrasto al gioco d’azzardo patologico “Piano Locale GAP (GAP) di ATS

Insubria 2019-2021” elaborato ai sensi della DGR XI/585 del 01/10/2018 in stretta

sinergia con le ASST del territorio.

- Investire sulla comunicazione per la salute sostenendo e intensificando la formazione degli operatori sanitari per l’acquisizione di migliori competenze

comunicative; sviluppando nuove modalità di comunicazione e informazione sanitaria fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al

fine di diffondere nella comunità locale a vari livelli la cultura della salute e le

conoscenze indispensabili per consentire alle persone di ogni estrazione sociale di mettere in atto in modo consapevole un cambiamento che porti all’adozione di stili di

vita favorevoli alla salute, contrastando altresì le sempre più numerose “fonti inattendibili” presenti sul web.

- Sviluppo di progettualità innovative e specifiche ricerche in relazione

prioritariamente al tema degli interventi equity oriented anche in collaborazione con Università.

La strategia mondiale dell'OMS, volta al raggiungimento della Salute per Tutti (Health

for All), intende sostanzialmente raggiungere una maggiore equità nella salute tra le diverse popolazioni, al loro interno e tra i vari paesi. Questo implica che tutte le persone

devono poter avere le stesse opportunità di migliorare e preservare la propria salute, in virtù di un accesso equo e giusto alle risorse per la salute.

Il concetto di equità nella salute differisce da quello di uguaglianza nello stato di salute. Il Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018 (PNP) ha incluso il contrasto delle

disuguaglianze tra i principi fondamentali e le priorità di intervento che sono state tradotte operativamente in interventi specifici all’interno delle Azioni Centrali e dei Piani

Regionali di Prevenzione (PRP).

Si intende intraprendere un primo percorso di studio del proprio territorio al fine di proporre interventi sempre più equity oriented.

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1. ANALISI DI CONTESTO

1.a) SET DI INDICATORI GEOGRAFICI, EPIDEMIOLOGICI, SOCIO-DEMOGRAFICI, ECONOMICI E SOCIALI

Contesto geografico

Il territorio di competenza dell’ATS Insubria coincide con quelli della provincia di Varese e della

provincia di Como, con eccezione per quest’ultima dell’estrema propaggine territoriale

prospiciente il bacino settentrionale del Lario ( Alto Lario rappresentato dal comune di Dongo e

16 paesi limitrofi con popolazione residente pari a 17.255 persone) che afferisce ad ATS della

Montagna. Il territorio di ATS confina a nord e a est con la Svizzera (Canton Ticino), a est e a

sud con la provincia di Monza e della Brianza, a sud con la città metropolitana di Milano, a

ovest con il Piemonte (provincia di Novara, provincia del Verbano – Cusio - Ossola). Dal punto

di vista geografico si caratterizza per la presenza a nord di una fascia montuosa prealpina e

collinare affacciata su numerosi bacini lacustri (19 laghi di diversa estensione tra cui i più

estesi sono il lago Maggiore che segna il confine a ovest della provincia di Varese con il

Piemonte, il Lago di Como e i rami lombardi del Lago di Lugano) caratterizzata da ampi spazi

verdi e numerosi centri abitativi di dimensioni medio piccole. Verso sud il territorio assume

caratteristiche pianeggianti e si caratterizza per un tessuto urbano densamente popolato e

altamente antropizzato con le caratteristiche assimilabili all’hinterland dell’area metropolitana

milanese con cui si congiunge in soluzione di continuità abitativa.

La provincia di Varese si estende per 1.198,24 Km quadrati, con capoluogo Varese, conta

890.116 abitanti abbastanza stabili nell’ultimo periodo per numero, di cui l’8,5% stranieri,

distribuiti in 139 comuni ed è la 4ª provincia più popolosa della Lombardia dopo la città

metropolitana di Milano e dopo le province di Brescia e di Bergamo. È la 5ª per densità di

popolazione (incluse le città metropolitane, in entrambi i casi): densità media 743,2 ab./Km

quadrato. Caratteristica peculiare della provincia è la policentricità. Il comune di Busto Arsizio

(83.083 abitanti) è leggermente più popoloso del capoluogo di provincia Varese (80.659);

altrettanto importanti sono le città di Gallarate (52.936) e Saronno (39.419); quest’ultima

presenta la maggior densità di popolazione.

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Figura n. 1: Densità di popolazione in provincia di Varese

La provincia di Como si estende per 1.279,02 Km quadrati, con capoluogo Como, conta

599.301 abitanti in lieve aumento nell’ultimo periodo per numero, di cui l’8% stranieri,

distribuiti in 149 comuni compresa l’exclave nel vicino territorio svizzero di Campione d’Italia.

Nel territorio di ATS Insubria rientra l’intera provincia (essendo stata reintegrata dal

01/01/2019 l’area del Medio Lario che dal 2016 era stata attribuita ad ATS Montagna) ad

eccezione, come già detto sopra, dei 16 comuni dell’alto Lario, abitati da 17.255 persone,

rimasta annessa ad ATS Montagna. La densità media di popolazione in provincia di Como è pari

a 468,6 ab/Km quadrato dunque inferiore rispetto alla provincia di Varese. I comuni più

popolosi sono Como con 84.326 abitanti e a seguire Cantù, Mariano Comense, Erba e Olgiate

Comasco.

Figura n.2: Densità di popolazione in provincia di Como

Contesto epidemiologico locale

L’ATS dell’Insubria deriva, come già detto, dalla fusione delle ex ASL di Varese e di Como avvenuta in data 01/01/2016 per effetto della Legge Regionale n. 23 del 2015 di

Riforma Sanitaria.

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Il territorio di ATS Insubria è suddiviso dal punto di vista organizzativo in tre Distretti:

Distretto Sette Laghi (area nord della provincia di Varese) Distretto Valle Olona (area sud della provincia di Varese)

Distretto Lariano (area della provincia di Como di competenza di ATS Insubria)

I Distretti di ATS corrispondono esattamente alle tre ASST afferenti ad ATS Insubria:

o ASST Sette Laghi o ASST Valle Olona

o ASST Lariana

In questa sede si dettagliano i dati epidemiologici provenienti dalle sedi territoriali di Varese e Como, attinenti alla situazione demografica del 2018, e alla mortalità e alla morbosità

ospedaliera, nonché ai consumi di prestazioni specialistiche (corrispondente alla domanda espressa) del 2017.

Nella figura sottostante è riportato l’ambito territoriale dell’ATS Insubria alla data del 01/01/2019. Il confronto dei macro-indicatori di seguito riportati (riferiti agli anni precedenti e

dunque senza i dati sanitari dei Medio Lario, attualmente non disponibili), descrive sinteticamente eventuali differenze tra i territori dei Distretti afferenti all’ATS dell’Insubria

(Distretto Sette Laghi, Distretto Valle Olona, Distretto Lariano), e fornisce eventuali indicazioni

sull’intensità dei bisogni locali.

Figura 3 – Ambito territoriale dell’ATS dell’Insubria nel 2019 in base ai Distretti di competenza

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La demografia

I dati analizzati riferiti allo 01.01.2018 (Fonte ISTAT), riguardano i residenti di 244 Comuni

fino al 31 dicembre 2018 afferenti ad ATS (139 della provincia di Varese e 105 della provincia di Como). Dal 01 gennaio 2019 per Decreto Regionale i comuni in ATS

Insubria diventano in tutto 273 essendo stati reintegrati 29 paesi del Medio Lario. La

distribuzione per età della popolazione fotografa la situazione demografica di un determinato ambito territoriale, mostra il rapporto tra femmine e maschi alle diverse età e descrive il

rapporto tra giovani, adulti e anziani. Permette di fare altresì previsioni per il futuro: una base larga con una forma a piramide indica una popolazione che crescerà, mentre una base che si

restringe determina una configurazione a “botte”, indice di una società in cui sta calando la natalità. Un esempio di quest’ultimo caso è la distribuzione per età inerente all’ATS

dell’Insubria (figura 4), nella quale si ha una “piramide” dalla base più ristretta rispetto alle classi d'età intermedie; la classe d’età più consistente è quella che comprende la generazione

nata nel periodo del boom economico, alla fine degli anni ’60: da rilevare la riduzione della

crescita nella prima fascia d’età, successiva alla crisi economica. La popolazione complessiva dell’ATS ammontava nel 2018 a 1.435.054, con una distribuzione

così ripartita: Distretto Sette Laghi 31,3% (449.172 residenti), Distretto Valle Olona 30,7% (440.561 residenti), Distretto Lariano 38,0% (545.321). Sul totale dei residenti, 196.526

(13,7%) presentavano meno di 15 anni, 908.704 (63,3%) erano in età lavorativa compresa tra 15 e 64 anni e 329.824 (23,0%) superavano i 64 anni. Nel 2018 i 29 Comuni del Medio Lario

(ML) avevano una popolazione di 37.520 abitanti, con una proporzione nelle tre fasce sopra citate rispettivamente di 12,7%, 62,6% e 24,7%. Pertanto la popolazione complessiva di

ATS Insubria a seguito del reintegro del Medio Lario nel 2019 è pari a 1.472.574

abitanti.

Figura 4 – Piramide dell’età nell’ATS dell’Insubria – Anno 2018

L’indice di invecchiamento rappresenta la proporzione della popolazione con età di 65 anni

ed oltre sul totale della popolazione. Nella nostra ATS è risultato 23,0 (figura 3), superiore ai dati lombardo e nazionale rispettivamente 22,4 e 22,6 (Istat 2018). L’indice è diverso a livello

territoriale: per il Distretto Sette Laghi è 23,8, per il Distretto Valle Olona 22,9, per il Distretto Lariano 22,4. Per i Comuni del Medio Lario l’indice di invecchiamento è di 24,7.

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Figura 5 – Indice di invecchiamento nell’ATS dell’Insubria – Anno 2018

23,8

22,9

22,4

23,0

21,5 22,0 22,5 23,0 23,5 24,0

DISTRETTO SETTE LAGHI

DISTRETTO VALLE OLONA

DISTRETTO LARIANO

ATS INSUBRIA

L’indice di vecchiaia calcola il rapporto tra la popolazione con età di 65 anni ed oltre con

quella di età fino ai 14 anni: indica il numero di anziani residenti ogni 100 bambini. Nell’intera ATS è stato 167,8, con i seguenti valori a livello territoriale: per il Distretto Sette Laghi 178,9,

per il Distretto Valle Olona 163,8, per il Distretto Lariano 162,3. Risulta superiore a quello regionale (162,2) ed inferiore a quello nazionale (168,8) (Istat 2018). Per i Comuni del Medio

Lario l’indice di vecchiaia è di 194,7.

L’indice di dipendenza viene considerato un indicatore di rilevanza economica e sociale. Il

numeratore è costituito dalla frazione di popolazione che, a causa dell’età troppo bassa (meno di 15 anni) o troppo alta (più di 64 anni), si ritiene non essere produttiva e quindi dipendente

da altri soggetti. Il denominatore è costituito viceversa dalla fascia di popolazione (15 - 64 anni) che, essendo in attività, dovrebbe provvedere al sostentamento della frazione di

popolazione sopra considerata. Nel 2018 nella nostra ATS è risultato 57,9 ogni 100 residenti produttivi, con i seguenti valori a livello territoriale: per il Distretto Sette Laghi 59,1, per il

Distretto Valle Olona 58,3, per il Distretto Lariano 56,6. Per i Comuni del Medio Lario l’indice di dipendenza è di 59,8.

In Regione Lombardia l’indice di dipendenza è risultato pari a 56,7 ed in Italia 56,0 (Istat

2018), valori più bassi di quello dell’ATS. Il numero dei nati vivi nel 2018 è stato di 10.873, con una distribuzione così ripartita:

Distretto Sette Laghi 29,1%, Distretto Valle Olona 32,3%, Distretto Lariano 38,6%. Il tasso di natalità nell’ATS è stato di 7,6 nati per 1.000 residenti; secondo Istat, nel 2018 è

7,5 in Italia e 7,8 in Lombardia. A livello territoriale si sono registrati i seguenti valori: per il Distretto Sette Laghi 7,1, per il distretto Valle Olona 8,0, per il Distretto Lariano 7,7 (figura 4).

Per i Comuni del Medio Lario il tasso di natalità è 6,4. La natalità appare più alta nel Distretto Valle Olona, confinante con il milanese, mentre è

sensibilmente inferiore a nord.

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Figura 6 – Tasso di natalità per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2018

7,1

8,0

7,7

7,6

6,6 6,8 7,0 7,2 7,4 7,6 7,8 8,0 8,2

DISTRETTO SETTE LAGHI

DISTRETTO VALLE OLONA

DISTRETTO LARIANO

ATS INSUBRIA

Nella tabella 1 sono sintetizzati i principali indicatori demografici per distretto.

Tabella 1 - Quadro sinottico di alcuni indicatori demografici nell’ATS dell’Insubria Anno 2018

Distretto Indice invecchiamento Indice vecchiaia Indice dipendenza Nati x 1.000

Distretto Sette Laghi 23,8 178,9 59,1 7,1

Distretto Valle Olona 22,9 163,8 58,3 8,0

Distretto Lariano 22,4 162,3 56,6 7,7

ATS 23,0 167,8 57,9 7,6 Per la mortalità, si è usato l’ultimo anno completo dei Registri di Mortalità di Varese e Como

(2017). Il numero dei morti nel 2017 è stato 14.385, con una distribuzione così ripartita: Distretto Sette Laghi 33,5%, Distretto Valle Olona 30,0%, Distretto Lariano 36,5%. Il tasso

grezzo di mortalità è stato di 10,0 per 1.000 residenti (figura 5), simile al valore regionale (9,9) e inferiore a quello nazionale (10,7) (Istat 2017). A livello territoriale si sono registrati i

seguenti valori: per il Distretto Sette Laghi 10,7, per il Distretto Valle Olona 9,8 e per il

Distretto Lariana 9,6.

Figura 7 – Tasso di mortalità per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2017

10,7

9,8

9,6

10,0

9,0 9,5 10,0 10,5 11,0

Distretto Sette Laghi

Distretto Valle Olona

Distretto Lariano

ATS Insubria

La distribuzione della mortalità, calcolata come SMR, ossia rapporto standardizzato di mortalità, rivela nel 2017 Ambiti Territoriali con maggior rischio (figura 6). Eccessi si osservano

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negli Ambiti Territoriali di Erba e Laveno, e riguardano la popolazione anziana ma non quella al di sotto dei 65 anni.

Figura 8 – Distribuzione per Ambito Territoriale degli SMR per tutte le cause di

morte

ATS dell’Insubria - Anno 2017

Relativamente alla mortalità per malattie cardiovascolari, nel 2017 il tasso grezzo (x 1.000)

nell’ATS dell’Insubria è risultato pari a 3,6: nel 2016 era 3,2 (simile a quello lombardo di 3,1 e inferiore a quello italiano di 3,6, secondo ISTAT 2016), e nel 2015 era 3,4. Il valore più alto

(4,0) si è riscontrato nel Distretto Sette Laghi (tabella 2). Per i tumori il tasso è stato di 2,9: l’anno precedente era lo stesso (simile a quello lombardo di 3,0 e a quello italiano di 2,9,

secondo ISTAT 2016), e nel 2015 era 3,0. Il valore più alto è quello del Distretto Sette Laghi

(3,1). Il tasso di mortalità per cause violente è risultato di 0,4 x 1000 residenti, con valori distrettuali sovrapponibili.

Tabella 2 – Tassi di mortalità per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2017

Distretto Mal. cardiovascolari Tumori Traumi Tutte le cause

Distretto Sette Laghi 4,0 3,1 0,4 10,7

Distretto Valle Olona 3,6 2,9 0,3 9,8

Distretto Lariano 3,2 2,9 0,3 9,6

ATS Insubria 3,6 2,9 0,4 10,0

Morbosità ospedaliera: tra le prestazioni sanitarie, la richiesta di ricoveri costituisce una

traccia fondamentale della domanda di salute espressa. Il tasso grezzo di ospedalizzazione è un indice sanitario che esprime il numero di ricoveri ogni 1.000 residenti e che dunque

sintetizza la richiesta di ricoveri e il grado di utilizzo dell’ospedale da parte di una popolazione. Nell’ATS dell’Insubria quello calcolato per l’anno 2017 e per tutte le tipologie di ricovero

(ordinario + day hospital + subacuti) fa registrare un valore di 129,0 (131,3 nel 2016). Più ricoveri si sono registrati nel Distretto Sette Laghi (figura 7), il cui tasso ha fatto registrare un

valore di 131,6, mentre il tasso più basso si è osservato nel Distretto Lariano (126,9). I tassi di

ricovero più elevati per malattie cardiovascolari (tabella 3) si sono registrati nel Distretto Valle Olona (19,2), come pure quelli per tumori (12,7), quelli per traumatismi nel Distretto Sette

Laghi (10,7).

AMBITO TERRITORIALE Tutte le cause

ERBA 1,13

LAVENO 1,12

LUINO 1,07

LOMAZZO - FINO

MORNASCO 1,03

GALLARATE 1,02

ARCISATE 1,02

AZZATE- SESTO CALENDE - TRADATE 1,00

SARONNO 0,99

BUSTO ARSIZIO 0,98

COMO 0,97

OLGIATE COMASCO 0,97

VARESE 0,97

SOMMA LOMBARDO 0,95

CANTU'- MARIANO COMENSE 0,94

CAMPIONE D'ITALIA 0,41

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13

Figura 9 – Tasso di ricovero per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria - Anno 2017

131,6

128,9

126,9

129,0

124,0 125,0 126,0 127,0 128,0 129,0 130,0 131,0 132,0

Distretto Sette Laghi

Distretto Valle Olona

Distretto Lariano

ATS Insubria

Tabella 3 – Tassi di ricovero per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2016

Distretto Mal. cardiovascolari Tumori Traumi Tutte le cause

Distretto Sette Laghi 18,8 12,1 10,7 131,6

Distretto Valle Olona 19,2 12,7 9,3 128,9

Distretto Lariano 17,6 12,6 9,2 126,9

ATS Insubria 18,5 12,5 9,7 129,0

In sintesi

L’invecchiamento della popolazione è il fattore demografico che influenza maggiormente i

fenomeni sanitari, in particolare la morbosità e la mortalità. Nell’ATS dell’Insubria si rilevano aree dove la mortalità è influenzata dall’invecchiamento. Nel Distretto Sette Laghi sono più

elevati l’invecchiamento e la mortalità. La distribuzione della mortalità mostra che il fenomeno colpisce in modo significativo le aree con maggior presenza di anziani (per la dinamica

demografica o la presenza di un maggior numero di RSA) e non appare, nei dati raccolti nel

solo anno 2017, significativamente più alta nella popolazione sotto i 65 anni. La natalità, invece, risulta più elevata nella parte meridionale dell’ATS (Distretto Valle Olona). Il quadro

complessivo della domanda sanitaria di ricoveri indica che i consumi più elevati sono presenti nel Distretto Sette Laghi, dove maggiore è l’invecchiamento della popolazione; dove

quest’ultimo è inferiore, nel Distretto Lariano, la domanda sanitaria è più contenuta.

Contesto economico ed occupazionale

L’analisi delle imprese presenti su tutto il territorio della ATS dell’Insubria, condotta

attraverso la banca dati “Flussi” di INAIL (l’ultimo aggiornamento disponibile è riferito al 2016),

mostra una lieve diminuzione, rispetto al dato 2015, sia per l’area territoriale di Varese sia per

quella di Como. Le attività (PAT: posizioni assicurative territoriali) presenti nel territorio di

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14

Varese sono 54.613 (55.090 nel 2015) ed occupano 257.728 addetti (253.963 addetti nel

2015); sul territorio di Como insistono 38.977 PAT (39.330 PAT nel 2015) che occupano

167.791 addetti (171.307 addetti nel 2015). Il totale dei lavoratori occupati nel territorio

dell’Insubria risulta pari a 425.519 (425.270 nel 2015), quindi senza variazioni di rilievo

rispetto agli anni precedenti. Le proiezioni LEA (fonte dati: flussi INAIL –) che considerano solo

le PAT "con dipendenti o assimilati" sono le seguenti: per Varese 40.020 aziende nel 2018

contro le 38.039 del 2014; per Como 28.920 aziende nel 2018 contro le 26.751 del 2014.

Utilizzando fonti informative diverse, nello specifico quelle della Camera di Commercio di

Varese, emerge che nel terzo trimestre 2018 le imprese registrate e attive in provincia di

Varese sono 61.383, contro le 62.051 attive nel terzo trimestre 2017. In provincia di Como,

nel terzo trimestre 2018, sono invece 42.706 contro le 42.668 del terzo trimestre 2017. La

densità delle imprese, in provincia di Varese, risulta elevata in rapporto all’estensione del

territorio: a metà 2018 erano presenti 51,36 imprese ogni chilometro quadrato (51,8 nel

2017), dato molto superiore alle 34,1 del valore regionale e alle 17,1 del valore nazionale. In

provincia di Como, nel 2018, la densità delle imprese è pari a 33,4 per chilometro quadrato,

sostanzialmente invariata rispetto al 2017.

Tabella 4: Posizioni Assicurative Territoriali (PAT) distribuite per Comparti - ATS

Insubria (fonte Flussi INAIL, ultimo aggiornamento)

2012 2013 2014 2015 2016

01 Agrindustria e pesca 1.413 1.420 1.451 1.488 1.583

02 Estrazioni minerali 28 27 25 27 26

03 Industria Alimentare 1.108 1.092 1.088 1.068 1.057

04 Industria Tessile 3.327 3.273 3.186 3.099 3.014

05 Industria Conciaria 93 86 78 70 66

06 Industria Legno 2.575 2.530 2.465 2.388 2.338

07 Industria Carta 1.061 1.020 990 988 960

08 Industria Chimica e

Petrolio 1.066 1.052 1.026 1.010 997

09 Industria Gomma 168 172 176 169 167

10 Ind.Trasf. non Metalliferi

478 457 460 440 423

11 Industria Metalli 158 158 157 154 148

12 Metalmeccanica 7.427 7.243 7.140 7.039 6.908

13 Industria Elettrica 1.047 1.022 1.021 995 976

14 Altre Industrie 1.934 1.892 1.834 1.799 1.738

15 Elettricita Gas Acqua 71 70 70 64 67

16 Costruzioni 21.575 20.859 20.373 20.006 19.685

17 Commercio 10.657 10.522 10.201 10.036 9.946

18 Trasporti 2.845 2.750 2.698 2.690 2.641

19 Sanita' 2.656 2.706 2.747 2.821 2.909

20 Servizi 38.868 38.651 38.212 38.069 37.941

Totale 98.555 97.002 95.398 94.420 93.590

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15

Tabella 5: Dipendenti Totali distribuiti per Comparti - ATS Insubria (fonte Flussi

INAIL, ultimo aggiornamento)

2012 2013 2014 2015 2016

01 Agrindustria e pesca 1.649 1.634 1.622 1.612 1.611

02 Estrazioni minerali 218 209 196 201 202

03 Industria Alimentare 6.521 6.846 7.049 6.675 6.852

04 Industria Tessile 22.887 22.316 22.040 21.539 20.728

05 Industria Conciaria 446 445 434 420 420

06 Industria Legno 9.514 9.294 9.085 8.696 8.799

07 Industria Carta 6.778 6.998 6.795 6.828 6.792

08 Industria Chimica e Petrolio 17.555 16.617 16.376 16.357 17.161

09 Industria Gomma 1.779 1.726 1.713 1.670 1.682

10 Ind.Trasf. non Metalliferi 2.924 2.718 2.566 2.172 2.168

11 Industria Metalli 3.697 3.682 3.543 3.797 3.766

12 Metalmeccanica 46.465 45.514 45.364 47.193 46.851

13 Industria Elettrica 7.524 7.402 7.292 7.703 7.803

14 Altre Industrie 7.882 7.697 7.593 8.043 8.072

15 Elettricita Gas Acqua 653 659 617 520 513

16 Costruzioni 41.308 39.230 37.971 38.291 36.957

17 Commercio 29.936 29.822 28.933 33.209 33.908

18 Trasporti 11.526 11.569 11.516 11.651 11.654

19 Sanita' 28.111 28.388 28.692 31.887 33.085

20 Servizi 158.821

159.848

159.679

176.805

176.498

Totale 406.19

0

402.61

1

399.07

3

425.27

0

425.52

0

In ATS Insubria più del 50% delle Aziende appartengono al settore terziario e ad altri servizi. La realtà locale risulta ancora altamente industrializzata, con una prevalenza di aziende in

settori ad alto rischio (lavorazione dei metalli, lavorazione del legno, tessile, industria chimica, lavorazione della gomma-plastica, edilizia). Le costruzioni e l’industria, classificate

storicamente settori ad alto rischio, meritano un controllo, che proseguirà con i Piani Mirati di

Prevenzione. L’analisi dei dati Istat relativi alle forze di lavoro 2017 (Tab. 5 - ultimo dato disponibile Camera di Commercio Varese) evidenzia qualche segnale di miglioramento della

situazione del mercato del lavoro. Il tasso di occupazione a Varese è salito dal 65,3 del 2016 al 67,6 del 2017, mentre a Como è del 64,8 con variazione non significativa rispetto al

2016. In provincia di Varese il tasso di disoccupazione ha registrato un calo seppure limitato, passando dall’8,2% del 2016 al 6,5% del 2017. In provincia di Como il tasso di

disoccupazione è invece in lieve risalita, con passaggio dal 7,4% nell’anno 2016 al 8,4% del 2017. Nel confronto regionale, in termini di tasso di disoccupazione, la provincia di Como

risulta lievemente sopra la media lombarda (8,4% Como; 6,4% Lombardia) mentre la

provincia di Varese è sostanzialmente in linea (6,5%).Significativo indicatore congiunturale è l’andamento della Cassa Integrazione Guadagni (ordinaria + straordinaria + in deroga,

quest’ultima non più prevista nel corso del 2018): in provincia di Varese 5.182.942 ore autorizzate nel periodo gennaio-settembre 2018 rispetto alle 5.404.070 autorizzate nel periodo

gennaio-settembre 2017 (T var% -4,99); in provincia di Como la variazione (T var%), relativamente alla CIG ordinaria è di -20,27%.

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16

La Rete dell’offerta sanitaria locale

Tipologia Distret

to ATS

Strutture

Pubbliche/Pri

vate a

contratto

Attività

clinica

Laborat

ori più

punti

prelievo

extra

lab

Diagnosti

ca per

immagini

Psichiat

ria

Neuro

Psichiatri

a Infanzia

Adolesce

nza

Diali

si e

CAL

Centro

Procreaz.

Medicalme

nte

Assistita

(PMA) I o

II livello

Presidi

ricovero e

cura acuti e

riabilitativi

Sette

Laghi

Pubbliche

6osped

ali,

1 solo

riabil.

7 + 10

punti

prelievo

7 2 SPDC 1 Day

Hospital

Osp. F. del

Ponte

2

Dialis

i

3

CAL

1 PMA II

Private a

contratto

1

ospedal

e,

2 solo

riabil.

3 3

Valle

Olona

Pubbliche

4

ospedali

4+ 2

punti

prelievo

4 3 SPDC 2

Dialis

i

3

CAL

2 PMA I

Private a

contratto

2

ospedali

2 + 2

punti

prelievo

2 1

Dialis

i

Lariano

Pubbliche

3

ospedali

,

1 solo

riabil.

3 + 10

punti

prelievo

5

3 SPDC 1

Dialis

i

3

CAL

1 PMA II

Private a

contratto

3

ospedali

,

3 solo

riabil.

3 + 16

punti

prelievo

4

Ambulatori

territoriali e

laboratori

Sette

Laghi

Pubbliche 19

Private a

contratto

14 3 + 7

punti

prelievo

13 4 PMA I

Valle

Olona

Pubbliche 7

Private a

contratto

15 3 + 9

punti

prelievo

13 3 PMA I

Lariano

Pubbliche 8

Private a

contratto 14

1 + 5

punti

prelievo

3

2 2 PMA II

Strutture

residenziali

Sette

Laghi

Pubbliche 5

Private a

contratto

17 4

Valle

Olona

Pubbliche 3

Private a

contratto

2

Lariano

Pubbliche 5

Private a

contratto

13 2

Strutture

semiresiden

ziali

Sette

Laghi

Pubbliche 4

Private a

contratto

1 2

Valle

Olona

Pubbliche 5

Private a

contratto

1 1

Lariano

Pubbliche 4

Private a

contratto

1 3

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17

Assistenza sanitaria territoriale e Farmacie

Medici di Assistenza Primaria (MAP) 924 Pediatri di Famiglia (PdF) 185 Farmacie 398

Mappatura territoriale dei Centri per il trattamento dell’obesità

CENTRI PER IL TRATTAMENTO DELL'OBESITA' DISTRETTO LARIANO

ENTE PRESIDI

OSPEDALIERI

DENOMINAZIONE CENTRO PER TRATTAMENTO

OBESITA'

RECAPITI

TELEFONICI

ASST LARIANA

P.O. S. ANNA S.

FERMO DELLA

BATTAGLIA VIA

RAVONA 20

Centro di riferimento per lo Studio, la Diagnosi e la

Terapia dell’Obesità - Centro di eccellenza

accreditato SIO (U.O.C.

Endocrinologia e Diabetologia - U.O.S Nutrizione

clinica e obesità)

Tel. 031/5859497-

5859324

P.O.CANTU' Ambulatorio di Medicina nutrizionale e chirurgia

dell'Obesità (U.O.C. Psicologia Clinica) tel.031/799454

OSPEDALE

VALDUCE P.O. DI COMO

Ambulatorio Malattia Celiaca e Obesità (UOC

Gastroenterologia) Tel.031/324950

OSPEDALE

SACRA

FAMIGLIA

FATEBENE

FRATELLI

P.O. di Erba Centro multidisciplinare di eccellenza per la cura

dell’Obesità Tel.031/638361 -

638355

ISTITUTI

CLINICI VILLA

APRICA

P.O. di COMO

Ambulatorio per il trattamento multidisciplinare

dell'obesità (UOC Gastroenterologia e

Endoscopia Digestiva in collaborazione con UOC

Chirurgia)

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18

CENTRI TRATTAMENTO OBESITA' DISTRETTO SETTELAGHI

ENTI

SANITARI

PRESIDI

OSPEDALIERI

DENOMINAZIONE CENTRO PER TRATTAMENTO

OBESITA'

RECAPITI

TELEFONICI

ASST SETTE

LAGHI

P.O. OSPEDALE DI

CIRCOLO - VARESE

VIALE BORRI 57

AMBULATORIO PER LA DIAGNOSI E CURA

DELL'OBESITA' (S.C.

ENDOCRINOLOGIA)

0332/278325-

393173

AMBULATORIO PRE E POST-CHIRURGIA BARIATRICA

(S.C. ENDOCRINOLOGIA) 0332/278325-

393173

AMBULATORIO PER OBESITA'

(S.C. MEDICINA GENERALE 2) 0332/278594

AMBULATORIO DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

ALIMENTARE - INDICAZIONI ALLA CHIRURGIA

BARIATRICA

(S.C. PSICOLOGIA CLINICA)

Attività di

consulenza

specialistica di

secondo livello

AMBULATORIO DI CHIRURGIA BARIATRICA

(S.C CHIRURGIA GENERALE) Attività al momento

sospesa nell'ambito

di una

riorganizzazione

aziendale in corso

P.O. TRADATE

AMBULATORIO MULTIDISCIPLINARE DI OBESITA' E

CHIRURGIA BARIATRICA ( S.C. CHIRURGIA

GENERALE, MEDICINA e SERVIZIO DIETETICO)

Tel. 0331 817900

AMBULATORIO DI DIABETOLOGIA DELL'ADULTO Tel. 0331 817312

AMBULATORIO DI DIABETOLOGIA PEDIATRICA Tel. 0331 817416

AMBULATORIO OBESITA' PEDIATRICA Tel. 0331 817416

AMBULATORIO DIETISTICO Tel. 0331 817224

P.O. LUINO AMBULATORIO DI CHIRURGIA BARIATRICA E

OBESITA' Tel.0332/539307

RESIDENZA

SANITARIA

COMUNITARIA

ACCREDITATA

VILLA MIRALAGO DI

CUASSO AL MONTE

CENTRO DI CURA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

ALIMENTARE Tel.0332/920275

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19

CENTRI PER IL TRATTAMENTO DELL'OBESITA' ASST DELLA VALLE OLONA

ENTI

SANITARI

PRESIDI

OSPEDALIERI

DENOMINAZIONE CENTRO PER TRATTAMENTO

OBESITA'

RECAPITI

TELEFONICI

ASST VALLE

OLONA

P.O. SARONNO Centro per diagnosi e cura dell' Obesità e della

malnutrizione (UOC Medicina Interna)

Tel. 02/96132019-

426

P.O. SOMMA

LOMBARDO

Ambulatorio di Endocrinologia Diabetologia

(UOC Medicina Interna) Tel. 0331/751822

P.O. GALLARATE Ambulatorio di Endocrinologia

(SSD Malattie Endocrine- Diabetologia)

Tel.0331/751225-

291

Mappatura dei Servizi territoriali per il trattamento del tabagismo

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20

La Rete dell’offerta socio-sanitaria locale

Tipologia

Distre

tto

ATS

RS

A

C

DI

RS

D

CD

D

CS

S

CONSU

LT.

FAMIL.

ENTI

AUSILIA

RI

DIPEND

ENZE

CURE

INTERME

DIE

RIABILITAZ

IONE

HOSPI

CE

UCP

DOMI

CIL

AMBUL

/ DAY

HOSPI

TAL

A

DI

SE

RT

ANZIANI

Sette

Laghi

37 8

Valle

Olona

21 1

0

Lariano 46 1

3

DISABILI

Sette

Laghi

7 10 5

Valle

Olona

0 11 1

3

Lariano 7 13 8

RIABILITAZ

IONE

Sette

Laghi

2 4

Valle

Olona

1 2

Lariano 1 4

CONSULTOR

I FAMIGLIA

Sette

Laghi

6

Valle

Olona

7

Lariano 11

DIPENDENZ

E

Sette

Laghi

10 4

Valle

Olona

3 3

Lariano 8 3

CURE

PALLIATIVE

Sette

Laghi

3 4 3

Valle

Olona

2 7 0

Lariano 3 8 4

DOMICILIA

RI

Sette

Laghi

1

3

Valle

Olona

1

3

Lariano 7

Mappatura dei Comuni con Gruppi di Cammino attivi

COMUNI: BESNATE, ARSAGO SEPRIO, GALLARATE, ISPRA, GORLA MINORE, SESTO CALENDE, TRADATE,

BESOZZO, CASSANO MAGNAGO, BUGUGGIATE, MALNATE, BUSTO ARSIZIO, VARESE (FRAZ. VALLE OLONA, FRAZ. BIUMO SUPERIORE), SAMARATE, JERAGO CON ORAGO, AROSIO, CARBONATE, CERNOBBIO, CUCCIAGO, ERBA, SAN FERMO, LIPOMO, LOMAZZO, LURATE CACCIVIO, MERONE,

OLGIATE COMASCO, VILLA GUARDIA

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21

Il contesto scolastico e della formazione

La rete delle scuole è estremamente ricca su tutto il territorio.

Di seguito le tabelle con i dati numerici per tipologia di scuole presenti sul territorio e la numerosità degli alunni.

In provincia di Varese le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado sono 863;

71 sono gli Istituti Comprensivi che coordinano le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado statali.

In provincia di Como le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado sono 624; 49 sono gli Istituti Comprensivi.

Il totale della popolazione scolastica supera i 200.000 studenti.

Formazione universitaria

Sul territorio sono inoltre presenti l’Università dell’Insubria con sede centrale a Varese e

sede staccata a Como e un’Università privata ad indirizzo economico-amministrativo a Castellanza in provincia di Varese. A Como è inoltre presente un polo periferico del

Politecnico di Milano.

Servizi educativi per l’infanzia

Sono presenti sul territorio complessivamente 321 asili nido e servizi educativi per la prima infanzia (micronidi, nidi famiglia) di cui 210 nel territorio di Varese e 111 nel territorio

di Como.

Tipologia di Scuola

Numero istituti Varese

N. Istituti Como

N.stimato studenti

Scuole dell’infanzia

285 218 37.000

Scuole Primarie

238 191 68.500

Scuole secondarie di

primo grado

124 88 41.500

Licei 68 44 67.000 Istituti

Tecnici 53 25

Istituti Professionali

28 12

Scuole Professionali

Regionali

9 5

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22

1b) DIFFUSIONE DI FATTORI DI RISCHIO INDIVIDUALE DI TIPO COMPORTAMENTALE

Indagine sull’alimentazione del lattante - anno 2016: i dati del territorio

Nell’anno 2016 il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Insubria ha attivato un’indagine conoscitiva campionaria sull’alimentazione del lattante mediante la

somministrazione di un questionario strutturato e anonimo in collaborazione con le ASST Sette Laghi, Valle Olona e Lariana, rivolto alle mamme che si sono recate nei Centri Vaccinali per la

prima dose (neonati entro i 4 mesi), la seconda dose (tra i 4 e 6 mesi) e la terza dose (entro l’anno), per un totale di 881 mamme: 482 per area di Varese e 399 per area di Como.

Il questionario è stato impostato in analogia all’ultima indagine eseguita nell’anno 2012 su scala regionale.

Dall’indagine è emerso che in tutto il territorio dell’ATS è in aumento la pratica

dell’allattamento materno (versus non allattamento) di almeno il 5% a tutte le dosi vaccinali rispetto al dato 2012, con una crescita maggiore (più 8-10%) alla terza dose

vaccinale. Nello specifico le mamme che allattano sono: · alla prima dose il 76% a Como e il 69,6% a Varese, dato ATS 72,5%

· alla seconda dose il 68,8% a Como e il 56,8% a Varese, dato ATS 62,5% · alla terza dose il 42,1% a Como e il 39,9% a Varese, dato ATS 40,9%

Emergono in generale differenze nei tassi di allattamento nei primi sei mesi di vita tra le due aree territoriali dell’ex ASL di Como e di Varese.

Per quanto concerne l’allattamento al seno esclusivo*, si rileva che alla:

· prima dose c’è stato un positivo aumento del 13% per Varese (54,9%) e del 10% per Como (62,4%) rispetto il 2012, il dato ATS (58,2%) è superiore al dato regionale del 2012 (47,3%)

· seconda dose, seppur con una crescita del 10% per Como (34,8%) e del 4% per Varese (14,2%) rispetto il 2012, vi è un abbandono del 28% per la provincia di Como e del 40% per il

territorio di Varese rispetto alla prima dose; il dato ATS (24%) è inferiore al dato regionale del 2012 (27%)

· terza dose il dato è uguale per i due territori (0,7%) ed è invariato per Varese mentre è leggermente sceso per Como (da 1,1 a 0,7%), il dato ATS (0,7%) è inferiore al dato regionale

del 2012 (1,2%).

*ALLATTAMENTO AL SENO ESCLUSIVO: il lattante riceve solo latte materno, dalla madre o da una balia, o latte

materno spremuto o di banca, e nessun altro liquido o solido, ma può ricevere gocce o sciroppi di vitamine,

supplementi minerali o farmaci, soluzioni reidratanti orali.

DATI ALLA PRIMA DOSE VACCINALE ( tra i 2 e i 3 mesi):

Si segnala che alla 1° dose i tassi di allattamento al seno diminuiscono con l’aumentare dell’età della madre (59% sopra i 40 anni, contro il 72% dai 21 ai 40 anni, e 100% fino a 20 anni),

non ci sono differenze significative per il titolo di studio, l’occupazione ed il numero di figli. Fra le 67 mamme che hanno interrotto l’allattamento il 55% lo ha fatto entro il primo mese in

particolar modo nelle prime settimane, il 26% entro i due mesi e il 10% entro i tre mesi.

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Le motivazioni riferite dalle mamme sono prevalentemente la carenza di latte (65%), problemi al seno (ragadi, ingorgo, mastite, attaccamento, suzione) 15%, motivi psicologici quali paura,

stanchezza, stress, rifiuto (5%), organizzativi e indicazioni alla dimissione 3%, le risposte

plurime sono il 13%. I motivi riferiti dalle madri che dichiarano di non aver mai allattato sono in ordine decrescente:

carenza di latte, motivi organizzativi, psicologici, esperienza negativa col primo figlio, indicazioni alla dimissione, rientro al lavoro (una frontaliera); tra queste madri ci sono due

straniere che non hanno ricevuto informazioni sull’allattamento e a chi rivolgersi in caso di bisogno.

Le madri che non allattano e che hanno interrotto (tot. 81) hanno prevalentemente un età tra i 31 e 40 anni (58%), un diploma di scuola superiore (44%), un figlio (44%), due figli (35%).

I bisogni segnalati dalle mamme sono stati: avere un maggior supporto dopo la nascita, più attenzione in ospedale, indicazioni chiare sulla posizione corretta per allattare, come prevenire

e gestire i problemi collegati quali ragadi, mastite, ecc.. inoltre hanno segnalato in alcuni casi

informazioni non coerenti tra gli operatori.

Il 93% delle mamme dichiara di aver ricevuto informazioni sull’allattamento al seno; l’87% ritiene siano state sufficienti.

Per avere un sostegno all’allattamento le mamme si sono rivolte, in caso di necessità, al punto nascita ( 41%), al consultorio familiare ( 21%), a familiari e amici (18%), ad una ostetrica a

domicilio ( 7%), al Pediatra ( 6%).

DATI ALLA SECONDA DOSE VACCINALE (tra i 4 e 6 mesi)

Fra le 85 mamme che hanno interrotto l’allattamento il 38% lo ha fatto entro il primo mese, il

25% entro i due, il 21% entro i tre, il 6% entro i quattro e 12% entro i cinque mesi. Le motivazioni riferite dalle mamme sono prevalentemente la carenza di latte 73%, problemi al

seno (ragadi, ingorgo, mastite, attaccamento, suzione) 13%, motivi psicologici quali paura, stanchezza, stress, rifiuto 9%, le risposte plurime sono il 18%.

DATI ALLA TERZA DOSE VACCINALE (tra i 7 e 12 mesi)

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In questa fascia d’età del lattante si evidenzia il maggior incremento di tasso di allattamento rispetto il 2012: + 8% a Como e + 11% circa a Varese; in particolare si

nota un positivo incremento del proseguimento dell’allattamento al seno predominante (+

2,5% a Varese) e dell’allattamento complementare (+ 8% in entrambi i territori); invariato invece a Varese e diminuito a Como il tasso di allattamento esclusivo.

Informazioni sul fumo in gravidanza e in presenza del bambino

Sul campione completo di 881 mamme, 191 (22%) hanno dichiarato che fumavano prima della

gravidanza. 49 mamme su 191 pari al 26% delle mamme fumatrici prima della gravidanza hanno

dichiarato di non aver smesso di fumare in gravidanza. Su 142 mamme che hanno smesso in gravidanza, un positivo 71% non ha più ripreso

a fumare mentre l’11% ha ripreso subito nei primi 2 mesi di vita del bambino e il

27% fra i 3 e 6 mesi.

Sorveglianza nazionale “OKkio alla Salute”

ATS Insubria ha aderito alla raccolta dati del programma ministeriale “OKkio alla Salute” prevista per l’anno 2019, nato all’interno del progetto “Sistema di indagini sui rischi

comportamentali in età 6-17 anni” promosso e finanziato a fine 2007 dal Ministero della Salute/CCM.

Il programma è coordinato dall’ISS in collaborazione con le Regioni, il MIUR e l’INRAN ed è

parte del progetto dell’OMS/Europa Childhooh Obesity Surveillance Iniziative. L’obiettivo di “OKkio alla Salute” è quello di creare una banca dati di peso e altezza, abitudini

alimentari, stile di vita (esercizio fisico e sedentarietà) su un campione statisticamente rappresentativo di bambini frequentanti le classi terze elementari tramite indagini campionarie

con cadenza triennale all’interno delle scuole primarie italiane. Lo scopo del progetto è anche quello di valutare le eventuali iniziative scolastiche favorenti la sana alimentazione e l’attività

motoria al fine di promuovere stili di vita salutari. I dati emersi dall’ultima rilevazione (2016) mostrano che il 23% dei bambini italiani di età

compresa tra gli 8 e i 9 anni era in sovrappeso e l’11% era obeso in base ai cut-off IOTF.

Questi risultati rivelano una situazione allarmante e la necessità di intervenire con progetti di promozione di sani stili di vita rivolti ai bambini e ai genitori. L’indagine all’interno di ATS

Insubria prevista per l’anno 2019 permetterà di aggiornare i dati locali relativamente alle abitudini alimentari e allo stile di vita dei bambini frequentanti le classi terze elementari.

I risultati saranno pubblicati sul sito aziendale e condivisi con i pediatri di famiglia, gli Uffici scolastici territoriali e la rete delle scuole che promuovono salute, i Comuni per pianificare

interventi mirati di promozione della salute

Studio HBSC su abitudini e comportamenti a rischio negli adolescenti

Lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla

salute in ragazzi di età scolare), è uno studio multicentrico internazionale (www.hbsc.org) svolto in collaborazione con l'Ufficio Regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per

l'Europa (www.who.int/about/regions/euro/en/index.html). La ricerca vuole aumentare la comprensione sui fattori e sui processi che possono influire sulla salute degli adolescenti.

L'Italia è entrata a far parte di questo studio nel 2000 partecipando all’indagine 2001/2002. Le fasi di Data Collection si svolgono ogni quattro anni sulla base di un protocollo multidisciplinare

comune sviluppato ed aggiornato dal gruppo di ricerca internazionale con la partecipazione di ricercatori da ognuno degli stati membri. L'ultima indagine 2014 è stata effettuata su un

campione rappresentativo nazionale comprendente adolescenti di tutte le regioni, per un totale

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di circa 65.000 ragazzi/e. La popolazione target dello studio HBSC sono i ragazzi e ragazze in età scolare (11, 13 e 15 anni). Questa fascia di età rappresenta l’inizio dell’adolescenza, una

fase di forti cambiamenti sia a livello fisico che emozionale, ma anche il periodo della vita in cui

vengono prese importanti decisioni riguardanti la salute e la carriera futura (scolastica e lavorativa). L’obiettivo principale dello studio è quello di aumentare la capacità di

comprensione delle dinamiche di salute e di benessere negli adolescenti e di utilizzare i risultati ottenuti dall’indagine per orientare le pratiche di promozione di salute e le politiche rivolte ai

giovani sia a livello nazionale che internazionale.

SINTESI DEI PRINCIPALI DATI DELLO STUDIO HBSC 2014 (DATI NAZIONALI E REGIONALI)

Attività fisica e comportamenti sedentari

Secondo l’OMS i livelli raccomandati di attività fisica per i giovani (5-17 anni) includono il

gioco, lo sport, i trasporti, la ricreazione e l’educazione fisica nei contesti familiari, scolastici e di comunità, in modo da accumulare quotidianamente almeno 60 minuti di attività motoria

moderata-intensa. Nello studio HBSC Italia del 2014, per rilevare il tempo dedicato all’attività fisica svolta, ai ragazzi viene chiesto di riflettere sull’ultima settimana pensando a quanto

tempo sia stato dedicato ad attività fisica moderata o intensa. Nel contesto regionale lombardo

i risultati dell’indagine fanno notare come la percentuale di ragazzi che dichiara di non praticare alcuna attività fisica cresca dal 2,5% negli undicenni, al 5,2% nei tredicenni per

raggiungere il 7,8% nei più grandi, rilevando, quindi, che la quantità di attività fisica dichiarata diminuisce, con regolarità, in entrambi i sessi all’aumentare dell’età, che comunque risulta

sempre più diffusa tra i maschi. Tuttavia, rispetto al 2010, cresce il numero dei ragazzi che svolge un’attività fisica (un’ora di attività più di tre giorni a settimana) in tutte le fasce d’età.

Per misurare la sedentarietà, invece, l’indagine è stata arricchita da alcune domande sui comportamenti più frequenti, il tempo trascorso davanti alla televisione e al computer e/o

giochi elettronici. A livello nazionale l’analisi dei dati sulla frequenza di comportamenti

sedentari ha sottolineato che in tutte le fasce di età aumenta la percentuale di adolescenti che passano tre ore o più al giorno a giocare con il PC, lo smartphone o il tablet (aumento più

sensibile tra le ragazze, in particolare le undicenni passano da essere l’8,7% nel 2010 al 16,5% nel 2014), mentre è in diminuzione il numero dei ragazzi che trascorrono tre o più ore al

giorno davanti alla TV, in particolare tra i quindicenni (maschi da 36,9% nel 2010 a 30,6% nel 2014 - femmine da 35,8% nel 2010 a 26,1% nel 2014). Premesso che le linee guida

internazionali raccomandano di non superare due ore al giorno dedicate a guardare lo schermo (TV, videogiochi, computer, internet), è opportuno sottolineare che in Lombardia il 26,8% degli

studenti supera questa indicazione. In particolare, la percentuale è pari a 22,8% per gli

undicenni, a 30,3% per i tredicenni e a 27,7% per i quindicenni. Per quanto riguarda le differenze di genere, il 28% dei maschi e il 25,4% delle femmine dichiara di passare più di 2

ore al giorno davanti alla televisione. Differenze di genere più marcate si riscontrano nell’uso dei videogiochi: 22,7% dei maschi e il 16,5% delle femmine dichiarano di trascorrere più di 2

ore al giorno con i videogiochi e la maggior parte delle ragazze giocatrici si intrattiene solo per mezz’ora al giorno. Infine, un ampio utilizzo dei media riguarda l’accesso a internet. Questo

può avvenire tramite diversi dispositivi, quali computer, tablet o smartphone, e con diverse finalità, come ad esempio comunicare con gli altri, accedere ai social network, fare i compiti o

navigare. Complessivamente il 26,8% degli studenti trascorre più di 2 ore al giorno in internet.

Le percentuali nelle tre fasce di età sono pari a 13,9% per gli undicenni, a 30,3% nei tredicenni e a 39,5% per i quindicenni. L’incremento di uso tra gli 11 e i 13 anni è molto

consistente ed è dovuto probabilmente all’accesso a nuovi dispositivi portatili come smartphone con connessioni internet o tablet, il cui uso è forse ancora limitato per gli

undicenni.

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Abitudini alimentari

Lo studio HBSC rileva alcune abitudini alimentari, con particolare riferimento alla colazione e

alla variabilità della dieta in termini di alimenti fortemente raccomandati (quali frutta e

verdura) e sconsigliati ( quali dolci e bevande zuccherate) assunti durante la giornata. Inoltre, per poter valutare lo stato ponderale, vengono raccolti dati auto-riferiti sulle misure

antropometriche (peso e altezza), tramite i quali è possibile calcolare l’Indice di Massa Corporea (IMC). I dati di HBSC Italia del 2014 mostrano che a livello nazionale si consta,

rispetto alla precedente rilevazione del 2010, una diminuzione della percentuale di ragazzi in sovrappeso in tutte le fasce d’età. La diminuzione è particolarmente evidente tra gli undicenni

(dal 23,3% al 19% nei maschi e dal 17,1% al 13,5% nelle femmine). Anche per quanto riguarda l’obesità si osserva un lieve calo, più evidente nei tredicenni (dal 4,5% al 3,3% nei

maschi e dal 2,4% al 1,3% nelle femmine). In Regione Lombardia l’84% degli studenti risulta

essere normopeso, 12,6% sovrappeso e il 3,3% sottopeso. Rispetto alle tre fasce di età indagate si differenziano i tredicenni tra i quali sono meno diffusi i sottopeso ma sono più

frequenti i sovrappeso: il 14,2% risulta essere sovrappeso o obeso. Per quanto riguarda le differenze di genere, emergono dinamiche differenziate nelle tre fasce di età. I sottopeso sono

maggiormente diffusi tra le femmine rispetto ai maschi. In particolare, le percentuali più alte si riscontrano tra le undicenni e quindicenni. Nel primo caso si potrebbe trattare di motivi

fisiologici legati alla crescita; nel secondo potrebbero, invece, riflettere problemi alimentari di percezione corporea. I sovrappeso, al contrario sono più diffusi tra i maschi in tutte e tre le

fasce di età; il problema è particolarmente accentuato per i tredicenni.

Altra rilevazione di notevole importanza riguarda le abitudini alimentari: frequenza e regolarità dei pasti, consumo di frutta e verdura e consumo di dolci e bevande gasate. Dall’analisi dei dati

è emerso quanto segue: Nonostante a livello nazionale, rispetto al 2010, la percentuale dei consumatori di frutta

e verdura è aumentata in tutte le classi di età e in entrambi i sessi, i valori permangono

comunque bassi e lontani dai consumi raccomandati ( 5 porzioni giornaliere). In

Lombardia la frutta viene consumata almeno una volta al giorno solo dal 38,1% degli

studenti e la verdura dal 31,5% degli intervistati. Per quanto riguarda le differenze tra

le fasce di età i quindicenni sembrano avere un’attenzione maggiore alla propria

alimentazione: a 11 anni il 39,4% mangia tutti i giorni frutta e il 28,8% la verdura, a 13

anni le percentuali sono rispettivamente pari a 34,9% e 30,6% e a 15 anni a 40,1% e

36%. Tra maschi e femmine, invece sono le ragazze a sembrare più attente, come si

evince anche dai risultati del panorama nazionale.

premesso che la colazione rappresenta uno dei pasti principali con cui garantire circa il

20% dell’introito calorico quotidiano, solo il 64,4% dei ragazzi intervistati ha dichiarato

di fare colazione tutti i giorni della settimana, mentre il 21,1% ha dichiarato di non farla

mai. Questa percentuale aumenta nel corso del tempo: a 11 anni non fa mai colazione il

14,8% degli studenti, a 13 anni il 22,9% e a 15 anni il 27,3%.

In merito al consumo di bevande zuccherate (5-6 giorni a settimana o più) I dati di

Regione Lombardia rispecchiano l’andamento nazionale, ossia quello di un fenomeno in

calo. Il 29,9% degli studenti lombardi ha dichiarato di berle meno di una volta alla

settimana. Tuttavia, la frequenza d’uso rimane ancora alta: in media le bibite vengono

consumate 2 giorni alla settimana e il 15,7% degli intervistati le beve tutti i giorni.

Anche in questo caso le femmine si mostrano più attente dei loro coetanei maschi.

Comportamenti a rischio in adolescenza

L’iniziazione dei giovani al fumo e all’utilizzo di altre sostanze avviene per lo più in adolescenza

e nell’ambito del gruppo che, a questa età, acquisisce sempre maggiore importanza. I

fenomeni di abuso hanno sulla salute un impatto ampiamente documentato: da quelli immediati come la mortalità per incidenti a quelli a distanza nel tempo come le patologie

tumorali. La riduzione del consumo di sostanze è quindi, per l’OMS, fra gli obiettivi prioritari nel XXI secolo in tema di promozione della salute.

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Fumo di tabacco

Sull’abitudine al fumo di tabacco l’indagine HBSC 2014 rileva che la percentuale degli studenti

lombardi che fuma attualmente è pari al 12,5%. In particolare dai dati emerge l’importanza della fascia tra 13 e 15 anni per instaurare l’abitudine al fumo. A 11 anni, infatti, fuma lo 0,8%

degli studenti, a 13 anni l’11% e a 15 anni il 29,7%. Inoltre, emerge come a 15 anni per 15,5% degli studenti il consumo diventi giornaliero, mentre per il 6,6% diventi settimanale. La

percentuale di studenti che ha sperimentato il fumo di tabacco almeno una volta nella vita è pari a 2,4% a 11 anni, 22,5% a 13 anni, 45,7% a 15 anni (andamento in linea con quello

nazionale). Altro aspetto interessante si nota dalle differenze di genere: a 11 anni e 13 anni

non ci sono differenze tra maschi e femmine rispetto alla percentuale di fumatori attuali; a 15 anni, invece, la percentuale di ragazze che fumano (33,1%) è maggiore di quella dei ragazzi

(26,5%), così come nel caso dei fumatori quotidiani ( 16% femmine e 15% maschi).

Consumo di alcol

Altro fenomeno che tra gli adolescenti non può essere sottovalutato è il consumo di alcol. Anche nel caso dell’alcol emerge un aumento consistente del consumo al crescere dell’età: in

Lombardia attualmente bevono alcolici il 30,3% degli undicenni, il 57,4% dei tredicenni e il

79,4% dei quindicenni (prevalentemente bevono birra e superalcolici). Inoltre il consumo ripetuto di mese in mese coinvolge il 18,7% dei tredicenni e il 49,4% dei quindicenni. Questo

significa che a 15 anni circa la metà degli studenti dichiara di consumare almeno ogni mese alcolici. Per quanto riguarda le differenze di genere una percentuale maggiore di maschi

dichiara non solo di consumare giornalmente alcolici rispetto alle loro coetanee, ma anche di assumere 5 o più bicchieri di bevande alcoliche in un breve lasso di tempo ( binge drinking).

Consumo di cannabis

Regione Lombardia ha deciso di indagare il consumo di cannabis sia tra i tredicenni, sia tra i

quindicenni. Il confronto tra queste due fasce di età permette di cogliere il momento di

iniziazione a questa sostanza: a 13 anni ha fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita il 6,8% mentre a 15 anni la percentuale sale a 26,5%. A 13 anni la frequenza d’uso è ancora

sperimentale, a 15 anni, invece, la frequenza d’uso aumenta: il 7,7% dichiara di aver fatto uso di cannabis 30 giorni o più nella vita.

Gioco d’azzardo

Nel corso degli ultimi anni la diffusione del gioco d’azzardo tra gli adolescenti è stata

riconosciuta come un’importante tematica di salute pubblica e un campo emergente di ricerca.

Le domande sul gioco d’azzardo sono state inserite per la prima volta nell’indagine HBSC Italia del 2014 allo scopo di indagare sia l’esperienza dei ragazzi con scommesse e puntate di denaro

nel corso della vita, che a valutare il loro grado di coinvolgimento. Di questo ambito abbiamo a disposizione solamente dati per gli studenti quindicenni. I dati dei ragazzi lombardi intervistati

mostrano che tra di loro ben il 42,7% ha scommesso o giocato almeno una volta nella vita; la differenza di genere risulta essere piuttosto marcata ( il 57,7% dei maschi contro il 27,1%

delle femmine). Infine è opportuno evidenziare che tra i ragazzi “giocatori” il 3,3% mostra un gioco a rischio mentre lo 0,3% un gioco problematico.

Abitudini sessuali

La vita sessuale riveste una notevole importanza, non solo per la sua influenza sulla crescita intellettuale e lo sviluppo degli adolescenti ma anche per le conseguenze che essa può avere

sulla salute. I dati HBSC Italia del 2014, mostrano come già una parte consistente di quindicenni risulta essere sessualmente attivo (in Lombardia è pari a 18,1 %). Altro elemento

da tenere in considerazione riguarda l’adozione di comportamenti sessuali protettivi, come

l’abitudine a usare il preservativo per prevenire malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate. Gli studenti intervistati hanno dichiarato nel 73,5% dei casi di aver

usato il preservativo nell’ultimo rapporto sessuale (in questo caso non si segnala una particolare differenza di genere).

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1.c) QUADRO DI COMPETENZE PROFESSIONALI, DOTAZIONE ORGANICA

ATS Insubria, avendo ormai definito il nuovo POAS, si avvale per le funzioni di

programmazione, coordinamento e attuazione degli interventi di promozione della salute di personale afferente al Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria (IPS), in particolare

all’UOC Promozione della Salute e Prevenzione dei fattori di rischio comportamentali. La realizzazione degli interventi inseriti nei programmi viene effettuata in maniera integrata,

attraverso équipe multidisciplinari e trasversali, con il coinvolgimento dei Distretti ATS, del

Dipartimento delle Cure primarie, del Dipartimento Programmazione per l’Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali (PIPSS), del Dipartimento Sviluppo Percorsi

Integrati di Prevenzione e Cura e del Dipartimento Veterinario. Fondamentale è la collaborazione ed il supporto offerto dall’Area Comunicazione. Al momento della stesura del

seguente documento si occupano specificamente degli interventi di Promozione della salute previsti dal presente PIL i seguenti operatori:

Figura Professionale

Dipartimento Percentuale di Tempo

dedicato

1 Medico Responsabile UOC Promozione Salute e Prevenzione Fattori di rischio comportamentali

(PSPF)

DIPS

40%

1 Medico Responsabile UOS Promozione Salute DIPS 100%

1 Medico Responsabile UOS Medicina dello Sport DIPS 50%

1 Medico Responsabile UOS Qualità Nutrizione DIPS 70%

1 Medico UOS Qualità Nutrizione DIPS 80%

1 Medico UOC PSPF DIPS 100%

1 Medico UOC MPC DIPS 20%

1 Medico UOC SIAN DIPS 20%

2 Medici UOC PSAL DIPS 10%

1 Medico Dipartimento Veterinario DPV 20%

1 Assistente Sociale UOS Promozione Salute DIPS 80%

1 Psicologa UOS Promozione Salute DIPS 100%

1 Educatore Prof. UOS Promozione Salute DIPS 100%

2 Assistenti Sanitari UOS Promozione Salute DIPS 1 al 100% e 1 al 60%

1 Assistente Sanitaria UOS Qualità Nutrizione DIPS 40%

1 Assistente Sanitario UOS Medicina dello Sport DIPS 60%

1 Infermiera UOC Medicina Preventiva nelle Comunità (MPC)

DIPS 40%

2 Infermieri UOS Promozione Salute DIPS 100%

2 Dietiste UOS Qualità Nutrizione DIPS 60%

Si specifica che nel computo orario sono state considerate, oltre alle ore utilizzate per

l’attuazione dei Programmi, anche le ore utilizzate per la programmazione, la pianificazione, il coordinamento interaziendale e regionale e per l’attività di formazione. Le figure professionali

impiegate se considerate per tempi equivalenti risultano come di seguito descritte:

Figura

Professionale

Numero tempo equivalente

Medico 5,0

Medico veterinario 0,2

Psicologo 1,0

Assistente Sociale 0,8

Educatore

Professionale

1,0

Assistente sanitario 2,6

Infermiere 2,4

Dietiste 1,2

TOTALE 14,2

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Per il raggiungimento degli obiettivi si ritiene indispensabile acquisire risorse umane integrative

attraverso i finanziamenti regionali vincolati al PIL e al Piano GAP .

1.d) RETI REGIONALI ATTIVE

Aziende che promuovono salute - WHP

Nell’ambito di ATS Insubria le due reti Provinciali attivate in stretta partnership con le

Associazioni degli Industriali della Provincia di Varese e di Como sono ben integrate ed operano in sinergia. La rete è sostenuta dalla collaborazione di diverse figure professionali trasversali

alle diverse articolazione aziendali con competenze specifiche e si avvale di strumenti efficaci di coinvolgimento attivo delle diverse figure professionali con particolare riferimento al settore

sanitario.

Punti di forza: - possibilità di accesso a popolazione difficilmente raggiungibile, per età, in setting mai

raggiunti precedentemente;

- immagine positiva della sanità regionale che si prende cura del benessere dei cittadini/lavoratori

- implementazione progressiva della rete;

Criticità: - scarsa capacità di iniziativa in alcune aziende

- difficoltà di coinvolgimento attivo del Medico Competente nella mission aziendale - necessità di un costante rinforzo con le aziende ed i lavoratori per favorire il

cambiamento che necessita di personale adeguatamente formato e competente della

materia nei diversi ambiti .

L’attività continuerà nell’anno 2019 come da programma 1

Scuole che Promuovono Salute – SPS

Il modello lombardo delle scuole che promuovono salute è frutto di un percorso di

elaborazione comune condotto in Lombardia tra il sistema scolastico e il sistema sanitario e

socio-sanitario, costruito seguendo una strategia partecipativa all’interno di un programma globale che valorizza la centralità della scuola, nell’approccio alla salute integrato, curriculare

individuale, ambientale, organizzativo e di comunità. La Rete è costituita dalle scuole organizzate per ambiti provinciali. Nell’ambito dell’ATS

Insubria sono attive due reti provinciali (Como e Varese) Scuole che Promuovono Salute–SPS, alla quale hanno attualmente aderito n. 35 Istituti Comprensivi e 10 Istituti Superiori

su un totale 296 scuole superiori e Istituti Comprensivi (174 nel territorio di Varese e 122 nel territorio di Como).

Nel corso dell’anno 2019 si stanno programmando con le due scuole capofila della RETE SPS (IC Fino Mornasco per Como e IC Varese 4 A. Frank) azioni di sviluppo e implementazione della

rete. Sono previsti alcuni momenti formativi di diffusione delle buone pratiche e di disseminazione dei lavori del gruppo regionale “LST estensione”.

Punti di forza:

- Lavoro di rete con le scuole e tra le scuole nell’ottica di uno scambio di buone pratiche - Progressivo allargamento della Rete

- Miglioramento dell’appropriatezza, qualità ed efficacia degli interventi.

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Criticità: - Le scuole vengono sollecitate da tante iniziative e richieste. Emerge l’esigenza di fare

sintesi riportando i diversi filoni all’interno della cornice metodologica della rete SPS

- necessità di un supporto costante per favorire il cambiamento che necessita di personale adeguatamente formato e competente rispetto la promozione alla salute.

L’attività continuerà nell’anno 2019 come da programma n. 2

Rete Locale Prevenzione Dipendenze

In continuità ed integrazione con il programma Rete Regionale per la Prevenzione Dipendenze avviato con l’obiettivo di migliorare la qualità in termini di efficacia ed impatto della

programmazione e della progettazione degli interventi preventivi di tutte le forme di

dipendenza patologica verrà dato nel corso del 2019 particolare impulso al lavoro di Rete nell’ambito della promozione della salute.

La finalità della Rete è sviluppare il coordinamento degli interventi e delle azioni di tutti gli attori del territorio applicando strumenti organizzativi che favoriscano uniformità ed equità

nell’erogazione degli interventi preventivi, creando partnership a livello locale che possano favorire il potenziamento dell’educazione a stili di vita salutari e qualificare le attività di

promozione della salute in ambito socio-sanitario con il progressivo e costante coinvolgimento di tutti i soggetti attivi in campo preventivo a livello territoriale.

Sono declinate tre linee prioritarie di azione:

- Sviluppo della collaborazione con i Consultori pubblici e accreditati (Regole 2019 D.G.R. n. XI/1046 del 17 dicembre 2018) al fine di strutturare una Rete Territoriale della Prevenzione

-Attivazione di un tavolo di coordinamento delle azioni con gli stakeholder all’interno del Piano GAP (DGR n. XI/585 del 01/10/2018 – PIANO LOCALE GAP)

-Attivazione di uno specifico tavolo di coordinamento per il setting scuola in collaborazione con UST che veda il coinvolgimento di Rete SPS, ambiti e scuole polo per la formazione

Le Reti interistituzionali antiviolenza

ATS Insubria comprende tre reti interistituzionali antiviolenza che hanno quale ente capofila:

Comune di Busto Arsizio

Comune di Como

Comune di Varese.

Le reti sono sostenute da Regione Lombardia attraverso la sottoscrizione di specifici accordi di

collaborazione (Comune capofila – Regione Lombardia). Nel 2017 ATS Insubria ha aderito ai Protocolli d’Intesa delle Reti di Varese e Busto Arsizio per

la promozione di azioni e strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne - 2017-2020, in seguito alle indicazioni

operative che sono fornite di rispettivi Enti capofila. ATS Insubria partecipa ai Tavoli periodici di lavoro indetti dalle varie Reti in un’ottica sovranazionale e facilita lo scambio di esperienze.

Nel 2017 ATS Insubria ha aderito ai Protocolli d’Intesa delle Reti di Varese e Busto Arsizio per

la promozione di azioni e strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del

fenomeno della violenza nei confronti delle donne - 2017-2020, in seguito alle indicazioni operative che sono fornite di rispettivi Enti capofila.

ATS Insubria in attuazione delle politiche regionali di prevenzione e contrasto alla violenza

contro le donne, in sinergia con tutti i soggetti coinvolti, ha il mandato di gestire le attività

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relative alla gestione operativa, amministrativa della DGR n. 5878/2016 per l’attivazione di nuovi centri antiviolenza e relativo monitoraggio. La Rete interistituzionale di Varese ha

presentato domanda per attivare un Centro antiviolenza presso l‘Ospedale di Circolo gestito

dell’Associazione Amico Fragile Onlus. Regione Lombardia, a seguito dell’istruttoria effettuata da ATS Insubria con esito positivo, ha sottoscritto l’accordo di collaborazione con l’ente

capofila ed assegnato con il relativo finanziamento.

La Direzione Sociosanitaria dell’ATS Insubria, nell’ambito del Piano Formativo 2019, intende organizzare un corso di formazione per approfondire le peculiarità connesse alla violenza

assistita coinvolgendo le tre Reti Interistituzionali Antiviolenza L’azione formativa va nella direzione di promuovere una corretta e completa informazione sul

fenomeno dal punto di vista psicologico, legale, sugli effetti a breve e lungo termine, sui fattori di rischio e quelli di protezione, rivolta ad operatori dei Centri Antiviolenza, Casa Rifugio, Uffici

di Piano quali psicologi, assistenti sociali, educatori e volontari.

Il Piano territoriale per la Conciliazione

Rappresenta il complesso delle azioni e dei progetti che in ogni ATS sono stati avviati con un

finanziamento assegnato da Regione Lombardia attraverso la Dgr 5969/2016 per le annualità 2017 – 2018.

Con tale Dgr Regione Lombardia aveva infatti definito tempistiche e percorsi per la realizzazione di un nuovo Piano territoriale biennale per la Conciliazione nelle ATS, a cui

si sono aggiunti i progetti finanziati con fondi europei, monitorati direttamente dagli uffici

regionali preposti e afferenti all’Assessorato Reddito di Autonomia.

Le azioni che nel piano territoriale in fase di attuazione sono state finanziate sono:

• promozione e informazione per la diffusione della cultura della conciliazione vita-lavoro; • azioni di time saving in favore di titolari o dipendenti di imprese commerciali o

artigianali con massimo tre occupati per attività non legate alla gestione dell’azienda; • attività di assistenza, servizi di mobilità/trasporto per l'accesso a servizi rivolto a

soggetti fragili e figli minori appartenenti a famiglie di lavoratori/lavoratrici con esigenze

di conciliazione tra impegni lavorativi e carichi di assistenza, purché non già sostenuti da altri interventi e misure pubbliche;

• accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e medie imprese e reti di imprese per usufruire del regime di defiscalizzazione;

• accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e medie imprese, reti di imprese e aziende di cura pubbliche o private per lo

sviluppo della contrattazione territoriale e accordi di secondo livello; • accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro,

piccole e medie imprese, reti di imprese e aziende di cura pubbliche o private per la

costruzione di piani di congedo e piani di flessibilità aziendale e per l’adozione di misure flessibili di lavoro;

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• adozione di modalità di lavoro flessibili e di spazi di lavoro condivisi (es: coworking, smart working, telelavoro);

• sostegno all’avvio di progetti di autoimprenditorialità femminile promossi da donne

escluse dal mondo del lavoro nell’ambito dei servizi di conciliazione. • il supporto alla famiglia tramite l’erogazione di voucher per servizi di micronido, centro

prima infanzia, nido famiglia, baby-sitting, baby-parking, ludoteca, altri servizi per l’infanzia (anche sperimentali ed aggiuntivi alla tradizionale rete dei servizi legati a

particolari esigenze di articolazione e flessibilità); • il sostegno nella gestione dei figli minori e adolescenti nella fase del pre e dopo scuola;

• il supporto nella gestione dei figli minori e adolescenti tramite l’organizzazione di servizi da usufruire nel periodo di chiusura delle scuole (es: gres estivo, centri invernali e

pasquali); • il supporto alle famiglie di lavoratori/lavoratrici alla finalizzazione di attività sportive,

culturali e ludiche di figli minori e adolescenti.

Alla luce dei dati di monitoraggio dei piani territoriali in atto nelle diverse ATS regionali, con

DGR 1017 del 17 dicembre 2018 Regione ha prorogato la scadenza degli stessi Piani territoriali alla data del 15 gennaio 2020. Ha inoltre con lo stesso provvedimento stanziato risorse

aggiuntive che dovranno essere messe a disposizione attraverso avvisi per la realizzazione di ulteriori progetti nel corso del 2019. All’ATS Insubria sono stati assegnati € 117.380; ATS

potrà, nel caso se ne verifichi la necessità, chiedere a Regione anche l’utilizzo di fondi residui che derivano dalle risorse del piano territoriale precedente.

Il Comitato di programmazione, valutazione e monitoraggio per la Conciliazione ha definito i

criteri con cui verranno valutati i progetti presentati a seguito della prossima manifestazione d’interesse: si prevede un tetto di 50.000 € di contributo per ogni progetto; verranno

valorizzati attraverso il punteggio attribuito i progetti che prevedono azioni innovative (smart working, co – working, telelavoro e misure finalizzate al facilitare il ritorno al lavoro da parte

delle donne che ne sono state allontanate per compiti di accudimento o anche per violenze subite in ambito intrafamiliare. Non verranno rifinanziati progetti che prevedono azioni di

sistema, in quanto si è ritenuto che queste siano state già sufficientemente promosse attraverso il piano in vigore. Attraverso la proroga regionale e le risorse aggiuntive si darà la

possibilità alle alleanze che già stanno attuando progetti di realizzarli compiutamente e verrà

promossa la possibilità presentare progetti da parte di soggetti capofila che hanno dimostrato di saper realizzare azioni efficaci entro la tempistica prevista.

Allo stato attuale gli aderenti alla rete sono ulteriormente cresciuti di numero; oltre a ciò

l’Ambito territoriale di Menaggio si è aggiunto a quelli compresi nel Distretto Lariano.

Accordi di collaborazione con soggetti sanitari e sociosanitari

In continuità con gli anni precedenti sono state realizzate nel 2018 le seguenti collaborazioni nell’ambito della presa in carico individuale:

raccordo con Pediatri di Famiglia per la presa in carico individuale di bambini in

sovrappeso per inserimento in counselling motorio-nutrizionale; collaborazione con Medici Competenti aziendali per counselling motivazionale sugli stili

di vita ai lavoratori nell’ambito del programma WHP.

In riferimento alle indicazioni regionali si è lavorato nel corso dell’anno con i Referenti ASST

per mettere le basi per costruire una Rete Territoriale della Prevenzione che, sotto la governance dell’UOC Promozione della Salute, in una logica di sistema condivisa, adeguata ai

bisogni specifici consenta il coinvolgimento attivo dei Consultori Famigliari delle 3 ASST (Lariana, Sette laghi e Valle Olona) per l’implementazione di percorsi comuni di promozione

della salute in linea con i programmi regionali validati e in atto (Life Skills, Unplugged e Peer education).La collaborazione si concretizzerà nel 2019 in specifici ambiti di attività che ne

documentino l’efficacia sia in termini di impatto che di risultato e sanciscano la progressiva e

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costante integrazione delle attività erogate in una logica condivisa e strutturata; a tale scopo saranno organizzati specifici momenti di formazione comune.

Accordi di collaborazione con settori non sanitari

Accordo con Uffici Scolastici Territoriali e rete SPS

Al fine di garantire un adeguato coordinamento delle azioni, evitare duplicazioni degli interventi e dispersione di risorse si è concordato al Tavolo Tecnico permanente "Promozione di stili di

vita e ambienti favorevoli alla salute" di attivare uno specifico tavolo di coordinamento per il setting scuola in collaborazione con UST che veda il coinvolgimento di Rete SPS, ambiti e

scuole polo per la formazione per condividere la logica di sistema che sostiene le iniziative di provata efficacia e sicuro impatto nel setting scolastico in base alle direttive nazionali e

regionali. Questa azione si pone in continuità con il recente Accordo Stato Regioni in merito agli

"Indirizzi di Policy integrate per la Scuola che Promuove Salute" (17.01.2019) frutto

della collaborazione tra Ministero della Salute e Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca nel quale si sottolinea che “per sviluppare promozione della salute e benessere nel

contesto scolastico, la strategia vincente è una proficua alleanza tra Scuola e sistema Sanitario, tenendo conto degli obiettivi, dei soggetti, delle risorse, dei saperi umanistici e

scientifici, nonché delle relazioni che li legano, direzionando gli sforzi verso la co-progettazione e la co-costruzione di ambienti educativi sfidanti, accoglienti e innovativi”.

Accordo di collaborazione con il Comune di Varese sul rischio elettromagnetico

L’accordo di programma tra ATS Insubria e Comune di Varese relativo al progetto “Ondevitare - edizione 2016-2017” prevedeva l’ avvio e la realizzazione di un programma di informazione

in materia di campi elettromagnetici con specifico riferimento all’utilizzo improprio degli

apparecchi di telecomunicazione e ai conseguenti affetti sulla salute mediante strumenti di comunicazione adatti alle fasce di età 12 – 18 anni. Lo stesso si è concluso nell’autunno 2017

con la distribuzione di materiale informativo. Nell’anno 2019 ATS continuerà a dedicarsi a tale tematica con specifico intervento descritto nel programma n. 3.

1.e) SINERGIE ORGANIZZATIVE E OPERATIVE CON AREA DELLA COMUNICAZIONE

Le azioni comunicative in condivisione l’Area Comunicazione nell’anno 2018 hanno contribuito

a creare consapevolezza in relazione alla mission di prevenzione propria di ATS. Il Tavolo della Comunicazione, che vede coinvolti i responsabili, in materia di ATS e ASST,

collaborare e coordinarsi permanentemente, consente una condivisione continua sulle principali tematiche comuni. L’attività di rete, guidata da ATS, consente un’immediata diffusione degli

argomenti da divulgare con riscontri particolarmente positivi in termini di gradimento dei fruitori.

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Pianificazione attività di comunicazione anno 2019 Il 2019 rappresenta un anno di svolta per le azioni di comunicazione/informazione grazie

a una programmazione di percorsi formativi che coinvolgeranno il personale per approfondire i vantaggi della presenza quotidiana sui social. Lo scorso giugno, le

rilevazioni dei dati del sito istituzionale hanno permesso di verificare il passaggio ai supporti

mobili degli utenti, pertanto si è profilata l’esigenza di predisporre azioni mirate al supporto di una cultura della salute, che come già avviane in altre nazioni, potenzi sempre più l’uso

della comunicazione virale online. Prosegue la fortunata Campagna relativa agli #Stilidivita che promuove periodicamente,

tramite immagini, attività, in materia, di privati, scuole, aziende… grazie ad un’attenta leva sulle emozioni, ma anche sul coinvolgimento degli utenti.

L’ingresso nel circuito di #PAsocial ci permette un significativo posizionamento nel panorama nazionale della comunicazione della salute.

1.f) DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE INTERNA ALL’ ATS NEL 2018

Per quanto concerne l’attività di formazione interna realizzata nell’anno 2018 su temi oggetto

del PIL si elencano di seguito le iniziative formative rivolte a operatori interni e relativi a temi di promozione della salute.

1. Formazione sul campo “FSC Promozione della Salute”

Obiettivo generale:

Approfondimento della tematica, di buone prassi e delle norme in materia di prevenzione

delle malattie cronico degenerative e modifiche comportamentali in ambiente scolastico,

negli ambienti lavorativi e nelle comunità.

I sotto-obiettivi che ci siamo prefissati sono:

-Ricerca di documentazione e approfondimento della tematica

-Confronto e approfondimento sulle buone pratiche

Durata: 5 incontri

Partecipanti: 3 Medici, 1 psicologa, 3 Assistenti Sanitari, 1 Assistente Sociale, 4 Infermieri, 1

Educatore professionale

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2. Evento formativo “Promozione della salute e sviluppo delle life skills”

Obiettivo generale: Promuovere il lavoro sulle life- skills con adulti e giovani quali fattori di

protezione per la salute.

Fornire strumenti ad operatori che conducono gruppi con giovani e adulti sullo

sviluppo delle like skills.

Offrire approfondimenti operativi per operatori che sviluppano i programmi regionali

e i progetti di peer education.

Fornire strumenti per la conduzione di gruppi.

Durata: 2 giornate

Partecipanti: 2 Medici, 1 psicologa, 4 Assistenti Sanitari, 1 Assistente Sociale, 2 Infermieri, 1

Educatore professionale , 1 dietista

3. Evento formativo “Educare gli adolescenti in un’epoca di cambiamenti: criticità e

risorse”

Obiettivo generale:

Offrire una occasione di aggiornamento sulle tematiche legate agli adolescenti.

Presentare strumenti educativi e formativi efficaci per lavorare con questa specifica

fascia di età, riportando esempi di buone prassi di lavoro sul campo.

Sviluppare momenti di riflessione comuni e di scambio tra gli operatori.

Durata: 2 giornate

Obiettivi

presentare i modelli teorici e i contenuti della promozione della salute

presentare materiali, tecniche di comunicazione e simulazioni per la gestione di un

percorso di counseling

Partecipanti: 3 Medici, 1 psicologa, 3 Assistenti Sanitari, 1 Assistente Sociale, 4 Infermieri, 1

Educatore professionale , 1 dietista

4. Evento formativo “Il counselling motivazionale breve per i soggetti a rischio di

Sindrome Metabolica”

Obiettivo generale:

Intervenire sui soggetti di 45-60 per individuare la presenza di fattori di rischio per

sindrome metabolica e promuovere il cambiamento per l’adozione di stili di vita

salutari e protettivi.

Durata: 2 edizioni di una giornata ciascuna

Obiettivi

Offrire una occasione di aggiornamento sull’epidemiologia della sindrome metabolica

e sui fattori di rischio.

Definire modalità omogenee per la rilevazione dei parametri indicatori di rischio.

Presentare strumenti di comunicazione e di mappatura dei servizi territoriali cui

inviare i soggetti a rischio per intervenire sugli stili di vita e sulle condizioni patologiche.

Partecipanti: MMG, Medici dell’UOS Qualità della Nutrizione e Stili Alimentari e dell’UOS

Medicina dello Sport, Dietiste.

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2) PROGRAMMI ED INTERVENTI

PROGRAMMA LOCALE N. 1

PROMOZIONE DI STILI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE E PREVENZIONE FATTORI DI

RISCHIO COMPORTAMENTALI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Obiettivo generale:

- Promuovere cambiamenti organizzativi nei luoghi di lavoro al fine di incrementare determinanti

di salute e ridurre fattori di rischio.

- Sostenere processi di rete, lo sviluppo di percorsi di Responsabilità Sociale e promuovere

l’adesione delle Imprese/Enti alla Rete regionale WHP (finalizzati alla stabilizzazione dei

cambiamenti organizzativi ed allo sviluppo di capacity building delle Imprese in tema di

“salute”).

Breve Descrizione: Gli ambienti di lavoro rappresentano contesti di grande interesse per la promozione della salute

essendo dei microcosmi in cui le persone trascorrono la maggior parte del tempo in presenza di forti dinamiche relazionali; sono contesti favorevoli per la realizzazione di azioni tese alla modifica di

abitudini e comportamenti a rischio. L’ambito lavorativo consente di intercettare fasce di popolazione

difficilmente raggiungibile in altri contesti; va sottolineato come le ricadute positive degli interventi realizzati per i dipendenti possono estendersi alle famiglie di appartenenza dei lavoratori e più in generale alla collettività. L’idea centrale del Programma è che una azienda che promuove la salute si impegni a costruire attraverso un progetto partecipato un contesto che favorisca l’adozione di

comportamenti e scelte positive per la salute nell’interesse dei lavoratori e della comunità. Il Programma permette alle aziende di orientare gli investimenti per la salute alle reali priorità tenendo conto dell’appropriatezza e dell’efficacia: nella corretta declinazione degli obiettivi gli operatori sanitari

devono assumere il ruolo di accompagnamento e consulenza fornendo supporto alle imprese per un corretto sviluppo del programma. Particolare attenzione, nella realizzazione del Programma, verrà posta al contrasto delle diseguaglianze

di salute, riscontrate nel mondo lavorativo cercando di coinvolgere in maniera prioritaria le categorie più svantaggiate che, anche dai dati locali, risultano avere una maggior frequenza di fattori di rischio (sovrappeso, obesità, inattività fisica, tabagismo). In relazione alle criticità emerse saranno proposte iniziative per un coinvolgimento attivo dei Medici

Competenti aziendali nel supporto metodologico e nel monitoraggio dello sviluppo del programma nelle sedi aziendali.

Obiettivi specifici locali

Sviluppo e implementazione Rete WHP territoriale (Integrazione con Piano Gap 2019)

Adozione e mantenimento Buone Pratiche del Manuale WHP Lombardia

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Riconoscimento del Medico Competente quale Promotore di salute all’interno dell’azienda

INDICATORI PRIORITARI:

A. N. AZIENDE ADERENTI PROGRAMMA WHP 2019/N. AZIENDE ADERENTI PROGRAMMA WHP 2018

B. N. LAVORATORI COINVOLTI NEL PROGRAMMA WHP/N. LAVORATORI PRESENTI SUL TERRITORIO

C. N. AZIENDE WHP 2019 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU ALIMENTAZIONE/ N. AZIENDE WHP 2018 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU ALIMENTAZIONE

D. N. AZIENDE WHP 2019 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU ATTIVITÀ FISICA/ N. AZIENDE WHP 2018 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU ATTIVITÀ FISICA

E. N. AZIENDE WHP 2019 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU TABAGISMO/ N. AZIENDE WHP 2018 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU TABAGISMO

F. N. AZIENDE WHP 2019 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU ALCOOL/ N. AZIENDE WHP 2018 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU ALCOOL

G. N. MENSE “AZIENDALI” CON PANE A BASSO CONTENUTO DI SALE (DA CAPITOLATO)/ N. MENSE AZIENDALI DEL TERRITORIO

H. N. MENSE AZIENDALI CON SALE IODATO (IN SOSTITUZIONE) /N. MENSE AZIENDALI DEL TERRITORIO

I. N. MENSE AZIENDALE CON CAPITOLATO E MENÙ ORIENTATO A SCELTE SALUTARI/ N. TOT MENSE AZIENDALI DEL TERRITORIO

J. N. DESTINATARI FINALI DI INTERVENTI DI SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE, FORMAZIONE E

PREVENZIONE GAP COINVOLTI NEL 2019/ N. DESTINATARI FINALI INTERVENTI SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE, FORMAZIONE E PREVENZIONE GAP COINVOLTI NEL 2018.

K. N. LAVORATORI PARTECIPANTI ALL’INTERVENTO DI SENSIBILIZZAZIONE SUGLI SCREENING

L. N. MEDICI COMPETENTI COINVOLTI NEL PROGETTO DI RICONOSCIMENTO PROMOTORI

Descrizione quali-quantitativa delle risorse professionali e tecniche ATS coinvolte: Il programma, proposto su tutto il territorio dell’ATS Insubria, è gestito dall’UOS Promozione della Salute tramite il Responsabile UOS, 1 Assistente Sociale, 1 Assistente Sanitario e 2 Infemieri che si

potranno avvalere della collaborazione di 3 Medici e 2 Dietiste del DIPS, 1 Ass. Sanitaria e 1 Inf. Prof. del Servizio PSAL opportuno.

Interventi programmati:

1. Sviluppo e implementazione Rete WHP Territoriale

2. Adozione e mantenimento buone pratiche del Manuale WHP Lombardia

3. Riconoscimento “Medico Competente che promuove salute”

COORDINATORE DEL PROGRAMMA E DEI RELATIVI INTERVENTI : Dott. Raffaele Pacchetti

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INTERVENTO N. 1

“Sviluppo e implementazione Rete WHP territoriale”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

- DIPS : U.O.S. Promozione della salute e le altre UOS afferenti all’UOC Promozione della Salute e

fattori di rischio comportamentali; UOC PSAL

- Dipartimento PIPS per le Reti di Conciliazione

Tipologia : Informativo; Formativo ; Organizzativo Breve descrizione:

L’ATS deve assumere un ruolo di orientamento metodologico e organizzativo a garanzia di efficacia degli interventi e sostenibilità del programma, inoltre deve uniformare sul territorio l’offerta di accesso al maggior numero possibile di lavoratori attraverso l’adesione al Programma. A tutto l’anno 2018 le sedi aziendali

iscritte al programma WHP in ATS Insubria sono 68 con maggior presenza di aziende site nel territorio di Varese; Verranno organizzati incontri di presentazione del progetto nelle aziende del territorio al fine di invitare le

stesse ad aderire alla Rete Regionale WHP; saranno avviate azioni di supporto e sostegno nello sviluppo del progetto WHP con le aziende organizzando gruppi di lavoro tra aziende su tematiche specifiche favorendo prioritariamente l’adesione delle aziende del territorio comasco. Dal canto loro, le aziende aderenti, avvieranno azioni efficaci e sostenibili su tematiche prioritarie da loro

individuate. Inoltre nelle aziende aderenti alla rete verranno individuate modalità più opportune per diffondere informazioni e per attivare percorsi volti alla sensibilizzazione in tema di GAP. In base a queste premesse l’obiettivo dichiarato deve essere l’incremento del numero di aziende e di

conseguenza di lavoratori coinvolti nel programma.

Target prevalente: Lavoratori Copertura territoriale: il Programma si estende su tutto il territorio afferente all’ ATS Insubria (68 aziende attive, 26000 lavoratori)

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti: Unione degli Industriali della Provincia di Varese (UNIVA) con partecipazione attiva nelle fasi di progettazione e realizzazione.

AZIONE IN INTEGRAZIONE CON

IL “PIANO LOCALE PER IL CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO”

ATS INSUBRIA

Obiettivo specifico 2.1

Incrementare l’offerta di pratiche di prevenzione evidence based in tema di GAP nel setting Luoghi di lavoro

Azioni 2.1.1 Integrare la tematica “prevenzione GAP” all’interno delle linee di attività del Programma “Luoghi di

Lavoro che Promuovono Salute – Rete WHP Lombardia” 2.1.2 Incrementare il numero di “Luoghi di Lavoro” coinvolti nel Programma 2.1.3 Incrementare il numero di lavoratori raggiunti 2.1.4 Incrementare operatori Enti Locali coinvolti

2.1.5 Documentare gli elementi equity oriented a sostegno delle scelte Indicatori

1) Incremento n. aziende che partecipano al programma regionale Rete WHP > 15% 2) Incremento n. lavoratori raggiunti>> 15%

3) Incremento operatori degli Enti Locali> 15% 4)Documentazione della integrazione della tematica GAP all’interno delle linee di attività del Programma

“Luoghi di Lavoro che Promuovono Salute – Rete WHP Lombardia” 5) Documentazione degli elementi equity oriented a sostegno delle scelte

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Attività previste - Promozione del programma WHP presso le aziende del territorio anche attraverso momenti formativi

ad hoc - Promozione del programma presso Ufficio di Piano ed Enti locali e sviluppo della collaborazione per

una implementazione dell’adesione allo stesso

- Interventi formativi per tutta la popolazione - Formazione del medico competente e delle figure chiave aziendali sul gioco d’azzardo patologico e

su strumenti di screening condivisi

- Sviluppo della collaborazione con i SERT per l’invio e definizione di buone pratiche - Attivazione di un tavolo di coordinamento delle azioni con gli stakeholder - Studio di contesto/fattibilità funzionale alla pianificazione di interventi di

informazione/comunicazione attraverso un percorso di peer education trasversale Scuola/lavoro con

attivazione di comunità - Studio di contesto in relazione agli elementi equity oriented a sostegno delle scelte

INTERVENTO N. 2

“Adozione e mantenimento Buone Pratiche del Manuale WHP Lombardia”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

DIPS : U.O.S. Promozione della salute e le altre UOS afferenti all’UOC Promozione della Salute e fattori

di rischio comportamentali; UOC PSAL - Dipartimento PIPS per le Reti di Conciliazione -

Tipologia: Informativo; Formativo; Organizzativo Breve descrizione:

Il Programma WHP prevede che le Aziende aderenti si impegnino e a mettere in atto azioni efficaci e sostenibili (buone pratiche) su tematiche prioritarie. Il Programma ha l’obiettivo di promuovere cambiamenti organizzativi dei luoghi di lavoro al fine di renderli ambienti favorevoli alla adozione

consapevole di stili di vita salutari per la prevenzione delle malattie croniche. Come in altri ambiti anche nell’ambito lavorativo le tematiche sanitarie prioritarie sono:

1. Corrette abitudini alimentari: è necessario focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche salienti dei capitolati mensa delle aziende aderenti al programma, con menù orientati a scelte salutari, con pane a basso contenuto di sale e con utilizzo di sale iodato. Si ritiene che un maggior coinvolgimento diretto delle famiglie, possa facilitare, non solo il singolo dipendente, ma il processo

di espansione delle buone pratiche centrate su sani stili di vita. 2. Incremento dell’attività fisica: i dati dei questionari somministrati nelle aziende mostrano che oltre il 60% dei lavoratori non raggiunge i livelli di AF settimanali raccomandati. Diventa

fondamentale il ruolo di consulenza e di orientamento dei lavoratori che possono comprendere l’importanza della problematica e attivare soluzioni efficaci per modificare la diffusa tendenza alla sedentarietà.

3. Contrasto alle dipendenze: anche nell’ambito delle dipendenze è necessario sensibilizzare

le aziende verso politiche di contrasto efficaci basate sull’adozione di strumenti di governo duraturi e continui (policy) il cui perseguimento deve essere permanente e periodicamente rinforzato con iniziative specifiche.

Target prevalente : Lavoratori

Copertura territoriale: il Programma si estende su tutto il territorio afferente all’ ATS Insubria ( 68 aziende attive, 26000 lavoratori)

Soggetti esterni alla ATS coinvolti: Unione degli Industriali della Provincia di Varese (UNIVA) con partecipazione attiva nelle fasi di

progettazione e realizzazione. Dirigenza e figure di sistema delle aziende coinvolte

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INTERVENTO N. 3

“Riconoscimento Medico Competente che Promuove Salute”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

DIPS: UOS Promozione della Salute Tipologia : Organizzativo

Breve descrizione Per riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale di riferimento all’interno dell’azienda del Medico

Competente si propone l’attribuzione al Medico Competente aziendale, che partecipa in maniera collaborative e partecipativa alla messa in atto di Buone Pratiche nel contesto aziendale di riferimento, della qualifica di “Medico competente che Promuove salute (Programma WHP) nell’azienda …….” tramite

specifico Attestato di Riconoscimento annuale rilasciato dalla ATS territorialmente competente, secondo uno standard minimo di prestazioni di cui al punto successivo. Il Programma prevede che i Medici Competenti realizzino quale standard minimo ai fini del riconoscimento, le seguenti azioni per ogni anno di attività dell’azienda nel Programma WHP:

1. lo svolgimento di almeno un intervento di sensibilizzazione concordato con ATS per i

lavoratori su 1 delle aree tematiche del programma pianificata per l’anno in corso: documentato,

con la partecipazione concordata con l’azienda di almeno il 25% dei dipendenti e con la raccolta di una customer satisfaction.

Tematiche prioritarie sono quelle di diretto impatto sulla cronicità e quindi interventi diretti in ambito alimentare, a contrasto della sedentarietà e di lotta a tutti i tipi di dipendenza con

l’eventuale collaborazione dei servizi di Promozione della salute delle ATS (materiale ATS a disposizione).

2. la compilazione di almeno 1 questionario per ogni lavoratore sottoposto a visita tra quelli validati e proposti nel manuale operativo WHP (vd. Allegati Sito ATS Insubria) relativo a 1 delle aree tematiche pianificate per l’anno incorso con inserimento dei dati nella cartella sanitaria

dei dipendenti. Ovviamente si ritiene assolto il debito se il MC si fa carico in toto della Buona Pratica di sua competenza in 1 delle aree tematiche attivate dall’azienda nell’anno ( vedi Manuale)

3. La trasmissione di dati specifici sul WHP nella Relazione Sanitaria Annuale: nella

relazione sanitaria annuale per il datore di lavoro il medico competente deve inserire un paragrafo sulla WHP ( allegato da richiedere a ATS)

Lo standard minimo rappresenta l’elemento di garanzia dell’impatto del Programma sul processo di promozione della salute e prevenzione della cronicità, così come il mantenimento nel tempo delle azioni intraprese ne presidia la sostenibilità.

Sarà cura del Datore di Lavoro e/o del Referente aziendale WHP trasmettere all’ATS competente in allegato 1) alla Pianificazione l’adesione del MC al riconoscimento annuale e successivamente in allegato 2) alla Rendicontazione Finale (Entro novembre di ciascun anno solare) copia della relazione annuale del

Medico Competente che richiede l’attestato Target prevalente: Medici Competenti

Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente la ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Unione degli Industriali della Provincia di Varese (UNIVA) con partecipazione attiva nelle fasi di progettazione e realizzazione. Dirigenza e figure di sistema delle aziende

coinvolte

Page 41: ANNO 2019 - ATS Insubria INSUBRIA_PIL_2019.pdf2 INDICE Pag. Introduzione 3 1. ANALISI DI CONTESTO 1.a) Set di indicatori epidemiologici, socio-demografici, economico e sociali 6 1b)

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PROGRAMMA LOCALE N. 2

PROMOZIONE DI STILI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE E PREVENZIONE FATTORI DI RISCHIO COMPORTAMENTALI NEI CONTESTI SCOLASTICI

Obiettivo generale:

Promuovere cambiamenti organizzativi nelle scuole al fine di incrementare determinanti di salute

e ridurre fattori di rischio.

Sostenere processi di rete e promuovere l’adesione delle scuole alla Rete regionale SPS (quale

strumento di diffusione del modello di approccio integrato e stabilizzazione dei cambiamenti

organizzativi).

Implementare i programmi preventivi regionali nel setting scolastico

Breve Descrizione:

L’ambito della scuola viene ritenuto un contesto fondamentale di intervento in cui è possibile

raggiungere tutti i ragazzi di una specifica età e i loro educatori di riferimento : il Programma Regionale “Scuole che promuovono salute – Rete SPS/SHE Lombardia” è orientato a rafforzare una piena sinergia tra attività di salute e di apprendimento. Il programma locale ha l’obiettivo di sostenere l’empowerment individuale e di comunità nel setting

scolastico promuovendo il potenziamento di fattori di protezione e l’adozione di comportamenti sani nella popolazione giovanile/adulta. La titolarità del governo dei processi di salute da parte della scuola impone per le ATS lo sviluppo di

nuove modalità di approccio nel modello di accompagnamento progettuale; l’ATS svolge, pertanto, un ruolo di consulenza scientifico-metodologica sostenendo il processo di cambiamento e le scelte di salute individuate dalla scuola.

Data la rilevanza che il livello di istruzione riveste in ambito di disuguaglianze di salute è necessario orientare il programma locale verso le realtà locali più svantaggiate.

Obiettivi specifici locali:

Sviluppo Rete Scuole che Promuovono Salute (SPS)

Adozione e mantenimento Buone pratiche in atto nelle Rete SPS

Interventi per la salute nella scuola primaria

Life Skills Training

Unplugged

Sperimentazione life skills training nella scuola primaria

Educazione tra pari – scuole secondarie di secondo grado

Sensibilizzazione scolastica su tematiche di competenza veterinaria

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INDICATORI PRIORITARI:

A. n. istituti scolastici aderenti alla rete SPS 2018-19/n. istituti scolastici aderenti 2017-18

B. n. istituti scolastici SPS con mensa con pane a basso contenuto di sale (da capitolato)/ n. istituti

scolastici SPS con mensa del territorio

C. n. istituti scolastici SPS con mensa con sale iodato (da capitolato)/n. istituti scolastici SPS con

mensa del territorio

D. n. istituti scolastici SPS con mensa con capitolato e menù orientato a scelte salutari/n. istituti

scolastici con mensa del territorio

E. n. plessi di scuole primarie che propongono “stabilmente” spuntino salutare/tot. scuole primarie

F. n. istituti scolastici SPS con capitolato vending orientato a scelte salutari/su totale i.s. con

vending

G. n. Istituti Comprensivi SPS con policy formalizzate su fumo di tabacco

H. n. plessi scuola primaria con pedibus/n. totale plessi scuola primaria del territorio

I. n. studenti 6-10aa che partecipano al pedibus/n. totale studenti 6-10 anni del territorio

J. n. istituti scolastici coinvolti in interventi di prevenzione veterinaria/n. totale istituti scolastici

LIFE SKILLS TRAINING

A. n. Istituti comprensivi partecipanti a. s. 2018-19/n. Istituti comprensivi partecipanti a. s. 2017-

18

B. n. Istituti comprensivi che proseguono nell'attuazione del programma dopo la conclusione del

primo triennio / n. Istituti comprensivi che hanno concluso il triennio di sperimentazione

nell' a. s. 2014/15 > 75%

C. n. classi che concludono correttamente lo specifico livello/n. classi aderenti al programma > 90%

D. n. docenti formati coinvolti nel programma negli i. c. in cui si realizza il programma / totale

docenti degli Istituti comprensivi partecipanti al programma > 30%

UNPLUGGED A. n. Istituti scolastici partecipanti a. s. 2018-19 > n Istituti scolastici partecipanti a. s. 2017-18

B. n. Istituti scolastici. che proseguono nell’attuazione del programma nell’a. s. 2018-19/n Istituti

scolastici che hanno realizzato il programma nell’a. s. 2017 – 18

C. n. classi che concludono correttamente il programma /n. classi che aderiscono al programma

D. n. docenti formati coinvolti nel programma negli istituti in cui si realizza il programma/totale

docenti degli istituti che partecipano al programma

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E. n. destinatari finali di interventi di sensibilizzazione, informazione, formazione e prevenzione gap

coinvolti nel 2019/n. destinatari finali interventi sensibilizzazione, informazione, formazione e

prevenzione gap coinvolti nel 2018

Le attività previste per l’attuazione dell’indicatore “n. destinatari finali di interventi di sensibilizzazione, informazione, formazione e prevenzione gap coinvolti nel 2019/n.

destinatari finali interventi sensibilizzazione, informazione, formazione e prevenzione gap

coinvolti nel 2018” saranno sviluppate in forma integrata all’interno degli interventi n.4, n. 6 e n. 7.

Descrizione quali-quantitativa delle risorse professionali e tecniche ATS coinvolte

Il programma, proposto su tutto il territorio dell’ATS Insubria, è gestito dall’UOS Promozione della Salute tramite RUOS , 1 psicologa, 2 Ass. Sanitarie, 2 Infermieri, 1 Ass. Sociale e 1 Educatore Prof. che si avvalgono della collaborazione di 3 medici, 2 Ass. Sanitari e 2 dietiste. Collaborano per gli interventi di

competenza gli operatori del Dipartimento Veterinario.

Interventi programmati:

1. Sviluppo Rete SPS

2. Interventi di promozione per attivazione dei PEDIBUS nella scuola primaria

3. Life Skills Training Lombardia (LST)

4. Unplugged Lombardia

5. Sperimentazione Life Skills Training Scuola Primaria

6. Educazione tra Pari – Scuole Secondarie di Secondo Grado

7. Promuovere l'alimentazione corretta nella ristorazione scolastica attraverso la

riduzione degli scarti alimentari

8. Sensibilizzazione scolastica su tematiche di competenza veterinaria

COORDINATORI : dott.ssa Lisa Impagliazzo e dott. Raffaele Pacchetti

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INTERVENTO N. 1

“Sviluppo Rete SPS”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS - U.O.C. Promozione della Salute e Prevenzione

Fattori di rischio comportamentali (U.O.S. Promozione della salute, U.O.S.Medicina dello Sport, U.O.S Qualità della Nutrizione e Stili Alimentari)

Tipologia : Formativo; Organizzativo

Breve descrizione:

Una “Scuola che promuove salute” assume titolarità nel governo dei processi di salute che si determinano nel contesto scolastico - sul piano didattico, ambientale-organizzativo, relazionale - così che questi diventino reale “esperienza” nella vita delle comunità scolastiche. La titolarità del governo dei processi di salute da parte della scuola impone per le ATS lo sviluppo di nuove

modalità di approccio nel modello di accompagnamento progettuale. L’obiettivo deve pertanto essere il continuo e progressivo rinforzo e ampliamento della Rete delle Scuole in accordo e stretta collaborazione con la Scuola Capofila e le Dirigenze degli Istituti

coinvolti. A tutto l’anno 2018 risultano aderenti alla Rete SPS in ATS Insubria 48 istituti Comprensivi e Istituti Superiori su 174 aderenti. Per il 2019 si intende ulteriormente rinforzare queste azioni alla luce anche del recente Accordo

Stato Regioni in merito agli "Indirizzi di Policy integrate per la Scuola che Promuove Salute" (17.01.2019) frutto della collaborazione tra Ministero della Salute e Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca nel quale si sottolinea come le principali evidenze di letteratura hanno dimostrato la maggiore efficacia dell’”approccio scolastico globale” (o “sistemico”),

raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che affronta le singole questioni all’interno di un unico quadro d’insieme calato nei processi educativi-formativi, combinando interventi in aula e sugli ambienti, intrecciando cambiamento individuale e trasformazione sociale.

Questo approccio grazie alla coerenza tra le politiche della scuola (riferite ad ambiente sociale, fisico ed organizzativo) e le attività educative, favorisce il miglioramento dei risultati di apprendimento, aumenta il benessere e riduce i comportamenti a rischio per la salute.

Nel supporto alle scuole si seguono gli indirizzi metodologici della rete delle scuole che promuovono salute della “LA CARTA D’ISEO” (Febbraio 2013). Risulta prioritario per le scuole

aderenti alla RETE SPS:

-assumere la titolarità nel governo di determinanti di salute riconducibili a diversi aspetti: ambiente formativo, ambiente sociale, ambiente fisico, ambiente organizzativo, così che benessere e salute diventino reale “esperienza” nella vita delle comunità scolastiche. A questo

scopo s‟impegnano a realizzare, promuovere e sostenere nelle Scuole della Rete dei piani di miglioramento continuo, che affrontino contestualmente (“approccio globale”) le quattro aree strategiche: 1) sviluppare le competenze individuali 2) qualificare l’ambiente sociale 3) migliorare

l’ambiente strutturale e organizzativo 4) rafforzare la collaborazione comunitaria. -adottare una cultura di lavoro in rete

-sostenere l’ “approccio globale” attraverso azioni orientate ai “singoli” e all’ “ambiente” la promozione della salute necessita contestualmente di interventi orientati all’individuo (“sviluppare

le competenze individuali”) e di interventi orientati all‟ambiente (“qualificare l‟ambiente sociale; migliorare l‟ambiente strutturale e organizzativo; rafforzare la collaborazione comunitaria”)

-rendere partecipi tutti i soggetti della comunita’ scolastica -puntare sulle buone pratiche -scegliere programmi con criteri di efficacia e coerenza con buone pratiche documentate dando priorità alla:

1.adozione di un approccio educativo fondato sui principi della “life skills education” 2. creazione di condizioni favorevoli per una sana alimentazione ed uno stile di vita attivo 3. realizzazione di un ambiente “libero dal fumo”

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Target prevalente : docenti, studenti, genitori, personale ATA, scuola

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti e tipologia di partecipazione:

Istituti Scolastici della Rete SPS del territorio ATS Insubria con intervento attivo nelle fasi di progettazione, realizzazione, valutazione

Copertura territoriale : intero territorio ATS Insubria Nell’ambito dell’ATS Insubria sono attive due reti provinciali (Como e Varese) Scuole che Promuovono

Salute–SPS, alla quale hanno attualmente aderito n. 35 Istituti Comprensivi e 10 Istituti Superiori

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti e tipologia di partecipazione:

Istituti Scolastici della Rete SPS del territorio ATS Insubria con intervento attivo nelle fasi di progettazione, realizzazione, valutazione

AZIONE IN INTEGRAZIONE

CON IL “PIANO LOCALE PER IL CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO” ATS INSUBRIA

Obiettivo specifico 2.2

Incrementare l’offerta di pratiche di prevenzione evidence based in tema di GAP nel setting scolastico Azioni

2.2.1 Integrare la tematica “prevenzione GAP” all’interno delle linee di attività del Programma “Scuole che Promuovono salute – Rete SPS-SHE Lombardia” 2.2.2 Incrementare il numero di Scuole coinvolte nel Programma

Indicatori 1) Incremento del 25% delle Scuole che partecipano al programma regionale Rete SPS

Attività previste - Supporto alle Reti SPS di Como e Varese per l’implementazione dei programmi regionali e eventuali iniziative sperimentali

- Realizzazione di interventi di formazione in collaborazione con le Reti SPS di Como e Varese

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INTERVENTO N. 2 “Interventi di promozione per attivazione dei PEDIBUS nella scuola primaria”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

DIPS : U.O.S.: Medicina dello Sport afferente a U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali

Tipologia: Formativo; Organizzativo Breve descrizione:

L’ambito scolastico viene ritenuto un contesto fondamentale di intervento in cui è possibile raggiungere tutti i ragazzi delle varie fasce di età. Promuovere cambiamenti organizzativi nelle scuole al fine di

incrementare determinanti di salute rappresenta un obiettivo prioritario dell’ATS. Da un’ analisi dei dati quantitativi e qualitativi del contesto locale emerge che molti soggetti in età evolutiva non effettuino una sufficiente attività fisica.

I bambini, al giorno d'oggi, non svolgono più quelle attività fisiche spontanee che permettono al loro corpo di bruciare calorie: la maggior parte dei giochi sono di tipo sedentario (computer, giochi elettronici,TV, cellulari ecc.) e nonostante che molti di loro pratichino attività sportive organizzate, le ore dedicate a tale attività fisica risultano insufficienti.

La possibilità di andare a scuola a piedi, mediante l’organizzazione di Pedibus, rappresenta un'occasione di movimento abituale che, insieme ad una corretta alimentazione, è sufficiente ad assicurare il mantenimento della forma fisica durante la crescita e di prevenire l’insorgenza di molte gravi malattie

croniche. Inoltre, andare a scuola a piedi rappresenta, per il bambino, un momento di socializzazione, di acquisizione di maggiore autonomia, orientamento ed identificazione con l'ambiente in cui vive, oltre a contribuire alla riduzione del traffico cittadino.

Il fatto che attualmente sempre meno bambini si recano a scuola a piedi sembra essere dovuto alla scarsa sicurezza stradale determinata dal traffico sempre più intenso. Questa insicurezza fa in modo che sempre più genitori accompagnino i figli a scuola in auto determinando un' amplificazione del traffico, dell'inquinamento e della insicurezza stradale.

Il Pedibus ha lo scopo di dare una risposta a questi problemi: inducendo i bambini a recarsi a scuola a piedi, guidati da accompagnatori, in completa sicurezza, aumenta la loro attività fisica, migliora la socializzazione anche tra bambini di età diversa, favorisce l'autonomia e la conoscenza del territorio ed

inoltre diminuisce il traffico cittadino, l'inquinamento e l’incidentalità. La possibilità di attuare i Pedibus prevede una stretta collaborazione tra le istituzioni preposte.

Considerando che a tutto l’anno 2018 nel territorio di ATS Insubria risultano attivi n. 70 Pedibus su 394

plessi di scuola primaria ATS si impegnerà nel 2019 per implementare lo sviluppo di azioni di supporto per l’organizzazione dei Pedibus rivolte a tutte le Scuole ed in particolare alle Scuole della rete SPS, che di concerto con le Amministrazioni Comunali, vorranno attivare tali progettazioni.

L’organizzazione del progetto prevede le seguenti azioni: Promozione del progetto Pedibus mediante comunicazione, a tutti gli Istituti Comprensivi Scolastici/Amministrazioni Comunali, della disponibilità dell’ATS a dare il supporto formativo e

organizzativo incontri preparatori con referenti Amministrazioni Comunali/Istituti comprensivi Incontri pubblici per presentazione del progetto alla popolazione

Monitoraggio e rendicontazione all’ATS di specifici dati dei Pedibus attivi Target prevalente: docenti, alunni, genitori, scuole primarie, amministratori comunali

Copertura territoriale: ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti e tipologia di partecipazione: Scuole Primarie e Comuni del

territorio ATS Insubria

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INTERVENTO N. 3

“Life Skills Training Lombardia (LST)”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS - U.O.C. Promozione della Salute e Prevenzione Fattori di rischio comportamentali (U.O.S. Promozione della salute, U.O.S.Medicina dello Sport, U.O.S Qualità della

Nutrizione e Stili Alimentari) Tipologia: Formativo; Organizzativo

Breve descrizione:

Life skills training program è un progetto internazionale, validato a livello regionale. Il LifeSkills Training program è un programma educativo-promozionale che si focalizza sulle capacità di

resistenza all’adozione di comportamenti a rischio all’interno di un modello più generale di incremento delle abilità personali e sociali. Il progetto si pone l’obiettivo di fornire alla Scuola strumenti di intervento validati coerenti con i principi ispiratori della rete di Scuole che Promuovono

Salute e integrare le attività di promozione della salute all'interno del contesto scolastico e dell'attività curriculare della scuola. In particolare il programma agisce su: • competenze personali, quali problem-solving, decision-making;

• abilità sociali, quali l’assertività o la capacità di rifiuto; • percezioni e informazioni sulle sostanze. Il programma mira ad aumentare nei soggetti le capacità di gestione delle sfide quotidiane e a

favorire un maggior senso di controllo personale. Il potenziamento delle life skills è anche uno strumento utile nell’attività didattica quotidiana perché consente ai docenti di sperimentare una metodologia di lavoro attivo e di costruire relazioni

positive con gli studenti; allo stesso tempo, rinforzando la motivazione e l’autoconsapevolezza permette agli studenti di migliorare i propri apprendimenti e di interagire positivamente nei contesti formativi. Infine i percorsi life skills oriented con forti basi metodologiche e integrati col contesto scolastico favoriscono lo sviluppo di metacompetenze per il lifelong learning, rinforzano le

competenze di cittadinanza e facilitano il rispetto dei principi di equità e inclusione.

Il programma prevede corsi specifici per i docenti delle scuole secondarie di primo grado.

I docenti acquisiscono un metodo che svilupperanno con gli studenti in 15 unità didattiche durante il primo anno scolastico, 10 durante il “rinforzo” del secondo anno e 9 nel terzo anno.

Più precisamente l’organizzazione del progetto prevede quanto segue: Fase preparatoria: primi contatti con gli Istituti Scolastici, presentazione delle iniziative ai

dirigenti scolastici, raccolta delle adesioni, identificazione degli insegnanti referenti. Formazione: gli insegnanti vengono formati per implementare il programma utilizzando

metodologie-attive e partecipate (1 o 2 giornate), declinate diversamente a seconda della classe frequentata dagli studenti

Realizzazione dei percorsi: la realizzazione da parte dei docenti delle attività

educative/preventive rivolte agli studenti a partire dalle Classi I (e a seguire nelle II e nelle III)

Monitoraggio: ogni Istituto Comprensivo partecipa a 2/3 incontri di accompagnamento dei

percorsi educativi avviati, volti a evidenziare punti di forza e criticità riscontrati durante l’implementazione delle unità.

Il percorso prevede un monitoraggio e una supervisione continua, oltre ad una valutazione di efficacia. Il programma si sviluppa durante l’intero triennio scolastico. Le linee guida e i risultati del

progetto tendono a dimostrare che possedere e sviluppare le abilità di vita e sociali è indicatore di buon esito verso comportamenti e stili di vita più sani.

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ATS Insubria e le scuole della Rete SPS delle due provincie partecipano al Gruppo di

Lavoro Regionale “LST Estensione”. Il gruppo di lavoro regionale della Rete SPS “Estensione LST” è stato costituito nel dicembre 2015 ed è composto da dirigenti e docenti degli istituti scolastici della Rete SPS, da Referenti degli UST e da operatori dei diversi servizi sociosanitari

territoriali che fanno capo a DG Welfare; ha il compito di lavorare al secondo adattamento italiano del Life Skills Training Program, con un’attenzione particolare:

1) all’integrazione del programma con il curriculum scolastico, le competenze di cittadinanza, la didattica, la programmazione verticale per competenze;

2) all’ampliamento delle tematiche di salute toccate dal programma stesso.

Questi obiettivi rispondono a tre importanti esigenze espresse dalle scuole coinvolte nel programma LST Lombardia:

- estendere le aree tematiche trattate attraverso il programma stesso; - pianificare azioni di promozione della salute, nelle scuole primarie all’interno di una programmazione verticale dell’offerta formativa;

- programmare e realizzare un’offerta formativa per competenze, alla luce delle recenti indicazioni sui curricula scolastici e della “Buona Scuola” ex. L. 107/2015.

Target prevalente:

Studenti 11-13 anni – delle scuole secondarie di primo grado destinatari finali

Dirigenti scolastici, insegnanti – destinatari intermedi

Copertura territoriale: ATS Insubria Nel territorio di ATS Insubria, nell’anno scolastico 2018-2019, hanno aderito al programma LifeSkills

Training Lombardia le scuole secondarie di primo grado con n. 45 Istituti Comprensivi per un totale di oltre 8.000 studenti raggiunti e oltre 400 docenti formati (a.s. 2018-2019)

Soggetti Esterni alla ATS coinvolti e tipologia di partecipazione:

Scuole, UST, Rete SPS - progettazione, realizzazione, valutazione

Uffici di piano e Comuni - progettazione, realizzazione

AZIONE IN INTEGRAZIONE CON IL “PIANO LOCALE PER IL CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO” ATS INSUBRIA

Obiettivo specifico 2.2 Incrementare l’offerta di pratiche di prevenzione evidence based in tema di GAP nel setting

scolastico

Azioni 2.2.3 Incrementare il numero di destinatari finali dei programmi regionali di potenziamento delle Life Skills

Indicatori 2) Incremento del 25% dei docenti e studenti raggiunti dai programmi regionali di potenziamento delle Life Skills (LST e Unplugged adattati) e programma peer education

Attività previste - Promozione dei programmi regionali di potenziamento delle Life Skills (LST e Unplugged adattati) e programma peer education presso le scuole del territorio in collaborazione con UST, Rete SPS, Ambiti,

ASST, Comuni e Ufficio di Piano, avvalendosi anche della collaborazione delle associazioni e cooperative del territorio

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Azione di sviluppo in collaborazione con i Consultori pubblici e accreditati

(Regole 2019 D.G.R. n. XI/1046 del 17 dicembre 2018)

Obiettivo attivare una collaborazione con i Consultori Familiari pubblici e accreditati al fine di strutturare una Rete Territoriale della Prevenzione ed implementare il ruolo dei Consultori

familiari nella promozione della salute e prevenzione attraverso un modello integrato di offerta attiva

Al fine di condividere il modello di intervento e le strategie di azione ATS attiverà nel corso del 2019

alcuni momenti formativi anche per gli operatori dei Consultori pubblici e accreditati.

ASST Sette Laghi- Consultori Familiari pubblici

Il Consultorio Familiare è un servizio territoriale, ad alta integrazione sociosanitaria a sostegno della famiglia, del singolo, della coppia, della donna e del bambino.

Tra le aree di attività consultoriale si colloca il supporto ai genitori di ragazzi preadolescenti, per accompagnarli nell’esercizio della loro funzione genitoriale in questa fase del ciclo di vita, densa di cambiamenti sia fisici sia emotivi sia psicologici.

Per il 2019 si auspica un rinforzo della rete con ATS Insubria e conseguentemente con le scuole del territorio. In una prima fase si propone l’attivazione di azioni e percorsi con l’obiettivo di conoscere

reciprocamente finalità, iniziative, programmi/attività rivolti al target giovanile svolti dai due Enti (ATS, ASST) sul medesimo territorio. La sinergia desiderabile sta nel promuovere eventuali azioni informative e di rinforzo finalizzate a facilitare l’accessibilità da parte della popolazione adolescenziale/giovanile e dei loro genitori, ai

servizi consultoriali loro dedicati. Azioni/Interventi

1. “Sensibilizzazione di base” – alcuni operatori consultoriali parteciperanno ad eventuali iniziative formative promosse da ATS Insubria su tematiche inerenti l’area di prevenzione e promozione della salute

2. “L’offerta del consultorio” – aggiornamento informativo degli operatori/formatori dell’équipe LST finalizzato a concordare i contenuti e strumenti da fornire ai docenti che gestiranno le azioni educativo/preventive in classe, in materia di conoscenza del servizio consultoriale e delle sue specificità di offerta a favore del target adolescenziale/giovanile, con particolare riguardo all’area

dell’affettività e della sessualità (1 incontro)

3. “Visita guidata in consultorio” – possibilità di calendarizzare sessioni di gruppo di utenti (docenti/studenti) presso i consultori dell’ASST Sette Laghi previo accordo con l’equipe

consultoriale finalizzati a conoscere gli operatori e le attività, nonché le modalità di accesso. ASST Valle Olona-Consultori Familiari pubblici

Il Consultorio Familiare è un servizio territoriale, ad alta integrazione sociosanitaria a sostegno della famiglia, del singolo, della coppia, della donna e del bambino. Tra le aree di attività consultoriale si colloca il supporto ai genitori di ragazzi preadolescenti, per

accompagnarli nell’esercizio della loro funzione genitoriale in questa fase del ciclo di vita, densa di cambiamenti sia fisici sia emotivi sia psicologici. Per il 2019 si auspica un rinforzo della rete con ATS Insubria e conseguentemente con le scuole del

territorio. In una prima fase si propone l’attivazione di azioni e percorsi con l’obiettivo di conoscere reciprocamente finalità, iniziative, programmi/attività rivolti al target giovanile svolti dai due Enti (ATS,

ASST) sul medesimo territorio. La sinergia desiderabile sta nel promuovere eventuali azioni informative e di rinforzo finalizzate a facilitare l’accessibilità da parte della popolazione adolescenziale/giovanile e dei loro genitori, ai servizi consultoriali loro dedicati.

Azioni/Interventi 1. “Sensibilizzazione di base” – alcuni operatori consultoriali parteciperanno ad eventuali iniziative

formative promosse da ATS Insubria su tematiche inerenti l’area di prevenzione e promozione della salute

2. “L’offerta del consultorio” – aggiornamento informativo degli operatori/formatori dell’équipe

LST finalizzato a concordare i contenuti e strumenti da fornire ai docenti che gestiranno le azioni

Page 50: ANNO 2019 - ATS Insubria INSUBRIA_PIL_2019.pdf2 INDICE Pag. Introduzione 3 1. ANALISI DI CONTESTO 1.a) Set di indicatori epidemiologici, socio-demografici, economico e sociali 6 1b)

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educativo/preventive in classe, in materia di conoscenza del servizio consultoriale e delle sue

specificità di offerta a favore del target adolescenziale/giovanile, con particolare riguardo all’area dell’affettività e della sessualità (1 incontro)

3. “Visita guidata in consultorio” – possibilità di calendarizzare sessioni di gruppo di utenti

(docenti/studenti) presso i consultori dell’ASST Valle Olona previo accordo con l’equipe consultoriale finalizzati a conoscere gli operatori e le attività, nonché le modalità di accesso.

Azioni di sviluppo in collaborazione con i Consultori Familiari accreditati (Dipartimento PIPSS e UOC Promozione della Salute)

Al fine di avviare dei percorsi sperimentali sul territorio in un’ottica di implementazione sinergica e coordinata della rete della prevenzione e di implementazione dei programmi preventivi regionali,

verranno organizzati degli incontri con i referenti dei Consultori Accreditati per proporre e condividere una strategia comune e presentare i percorsi stessi oltre all’offerta formativa inerente.

INTERVENTO. 4

“Unplugged Lombardia”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS - U.O.C. Promozione della Salute e Prevenzione Fattori

di rischio comportamentali, U.O.S. Promozione della Salute, Consultori Familiari pubblici e privati accreditati

Tipologia: Formativo; Organizzativo

Breve descrizione: Unplugged è un programma di prevenzione universale scolastica dell’uso di sostanze basato sul modello dell’influenza sociale. Disegnato da un gruppo di ricercatori europei, è stato valutato attraverso uno studio

sperimentale randomizzato e controllato condotto in 7 Paesi. “UNPLUGGED” mira a migliorare il benessere e la salute psicosociale dei ragazzi attraverso il riconoscimento ed il potenziamento delle abilità personali e sociali necessarie per gestire l’emotività e le relazioni sociali, e per prevenire e/o ritardare l’uso di

sostanze. Si basa sul modello dell’influenza sociale, e ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle competenze interpersonali; sviluppare e potenziare le abilità intrapersonali; correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione e l’accettazione dell’uso di sostanze

psicoattive, nonché sugli interessi legati alla loro commercializzazione; migliorare le conoscenze sui rischi dell’uso di tabacco, alcol e sostanze psicoattive e sviluppare un atteggiamento non favorevole alle sostanze. L’organizzazione del progetto prevede quanto segue:

Fase preparatoria: primi contatti con gli Istituti Scolastici Superiori, presentazione delle iniziative ai dirigenti scolastici, raccolta delle adesioni, identificazione degli insegnanti referenti. Formazione: gli insegnanti vengono formati per implementare il programma utilizzando metodologie-

attive e partecipate (2,5 giornate) Realizzazione dei percorsi: la realizzazione da parte dei docenti delle attività educative/preventive rivolte agli studenti delle Classi I

Monitoraggio: ogni Istituto aderente partecipa a 2/3 incontri di accompagnamento dei percorsi educativi avviati, volti a evidenziare punti di forza e criticità riscontrati durante l’implementazione delle unità.

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Target prevalente : Studenti classi prime scuole secondarie di secondo grado – destinatari finali

Docenti – destinatari intermedi

Copertura territoriale: intera ATS Insubria Nel territorio di ATS Insubria, nell’anno scolastico 2018-2019, hanno aderito al programma Unplugged le scuole secondarie di secondo grado e i CFP con n. 7 scuole aderenti per un totale di oltre 500 studenti

raggiunti.

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti: Istituti Scolastici del territorio di Como e Varese - Progettazione realizzazione valutazione

UST, Rete SPS - Progettazione realizzazione valutazione

AZIONE IN INTEGRAZIONE CON IL “PIANO LOCALE PER IL CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO” ATS INSUBRIA

Obiettivo specifico 2.2 Incrementare l’offerta di pratiche di prevenzione evidence based in tema di GAP nel setting

scolastico

Azioni 2.2.3 Incrementare il numero di destinatari finali dei programmi regionali di potenziamento delle Life Skills

Indicatori 2) Incremento del 25% dei docenti e studenti raggiunti dai programmi regionali di potenziamento delle Life Skills (LST e Unplugged adattati) e programma peer education

Attività previste - Promozione dei programmi regionali di potenziamento delle Life Skills (LST e Unplugged adattati) e

programma peer education presso le scuole del territorio in collaborazione con UST, Rete SPS, Ambiti, ASST, Comuni e Ufficio di Piano, avvalendosi anche della collaborazione delle associazioni e cooperative del territorio

Azione di sviluppo in collaborazione con i Consultori pubblici e accreditati

(Regole 2019 D.G.R. n. XI/1046 del 17 dicembre 2018) Obiettivo attivare una collaborazione con i Consultori Familiari pubblici e accreditati al fine di

strutturare una Rete Territoriale della Prevenzione ed implementare il ruolo dei Consultori familiari nella promozione della salute e prevenzione attraverso un modello integrato di offerta attiva

Al fine di condividere il modello di intervento e le strategie di azione ATS attiverà nel corso del 2019 alcuni momenti formativi anche per gli operatori dei Consultori. ASST Lariana - Consultori Familiari pubblici

L’integrazione di rete con ATS Insubria si è concretizzata nel 2018 in una prima fase di conoscenza reciproca di finalità, iniziative, programmi/attività rivolti al target giovanile - finalizzata alla successiva (per il corrente anno) sinergia nell’ambito delle azioni informative e di rinforzo della

facilitazione dell’accessibilità da parte della popolazione adolescenziale/giovanile (raggiunta dal programma UNPLUGGED in capo ad ATS). In questi termini, proprio la facilitazione dell’accesso alla

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rete consultoriale da parte di adolescenti andrebbe a costituire un ulteriore tassello e

completamento del percorso finalizzato al miglioramento del benessere e della salute psicosociale dei ragazzi che – rinforzati nelle consapevolezze delle abilità personali e sociali necessarie per gestire l’emotività e le relazioni sociali e non solo – potrebbero utilmente giovarsi, nell’accesso

consultoriale, di un significativo riferimento sia nell’area delle relazioni affettivo/sessuali ove la personalizzazione dell’intervento sul singolo/coppia è predittiva rispetto a comportamenti effettivamente responsabili, sia in tutte le altre aree di criticità e/o bisogno di confronto tipiche di questa delicata fase del ciclo di vita.

Azioni/Interventi

1. “«Formiamo» la rete” – Partecipazione da parte di alcuni operatori consultoriali ad

iniziative formative promosse da ATS Insubria su tematiche inerenti l’area di prevenzione e promozione della salute

2. “Conoscere il Consultorio” - aggiornamento informativo degli operatori/formatori

dell’équipe UNPLUGGED finalizzato a concordare i contenuti e strumenti da fornire ai docenti che gestiranno le azioni educativo/preventive in classe, in materia di conoscenza del servizio consultoriale e delle sue specificità di offerta a favore del target adolescenziale/giovanile, con particolare riguardo all’area dell’affettività e della sessualità

(min. 1 incontro a cura del Direttore UOC Famiglia e Assistenza Consultoriale o suo delegato)

3. “La gita in consultorio” –sperimentazione di un incontro esperienziale con il gruppo-

classe in consultorio (min. 2 classi nell’anno, a cura delle équipe consultoriali individuate) quale completamento del percorso educativo/preventivo gestito dall’insegnante in classe (che abbia presentato la proposta alla supervisione/mediazione dell’équipe UNPLUGGED,

che filtra la richiesta e valuta l’opportunità) nonché approfondimento esperienziale del contesto consultoriale che non solo permetta ai ragazzi di “imparare la strada” per un servizio che ha l’opportunità di rivelarsi attendibile ed affidabile e giocarsi nell’immediatezza con i ragazzi, ma anche offre una prima attivazione esperienziale in materia di promozione

dei comportamenti sessuali responsabili. ASST Sette Laghi-Consultori Familiari pubblici

Per il 2019 si auspica un rinforzo della rete con ATS Insubria e conseguentemente con le scuole del territorio. In una prima fase si propone l’attivazione di azioni e percorsi con l’obiettivo di conoscere

reciprocamente finalità, iniziative, programmi/attività rivolti al target giovanile svolti dai due Enti (ATS, ASST) sul medesimo territorio. La sinergia desiderabile sta nel promuovere eventuali azioni informative e di rinforzo finalizzate a facilitare l’accessibilità da parte della popolazione adolescenziale/giovanile e ai loro genitori, ai

servizi consultoriali loro dedicati.

Azioni/Interventi

1. “Sensibilizzazione di base” – alcuni operatori consultoriali parteciperanno ad eventuali iniziative formative promosse da ATS Insubria su tematiche inerenti l’area di prevenzione e promozione della salute

2. “L’offerta del consultorio” – aggiornamento informativo degli operatori/formatori dell’équipe UNPLUGGED finalizzato a concordare i contenuti e strumenti da fornire ai docenti che gestiranno le azioni educativo/preventive in classe, in materia di conoscenza del servizio consultoriale e delle sue specificità di offerta a favore del target adolescenziale/giovanile, con particolare

riguardo all’area dell’affettività e della sessualità (1 incontro) 3. “Attività di gruppo in consultorio” – possibilità di calendarizzare sessioni di gruppo di utenti

(studenti) presso i consultori dell’ASST Sette Laghi previo accordo con l’equipe consultoriale

finalizzati ad affrontare tematiche portate dai ragazzi sulle materie consultori ali (affettività, sessualità, contraccezione, identità di genere, rapporto genitori / figli, crisi evolutive, ….).

ASST Valle Olona- - Consultori Familiari pubblici Per il 2019 si auspica un rinforzo della rete con ATS Insubria e conseguentemente con le scuole del

territorio. In una prima fase si propone l’attivazione di azioni e percorsi con l’obiettivo di conoscere reciprocamente finalità, iniziative, programmi/attività rivolti al target giovanile svolti dai due Enti

(ATS, ASST) sul medesimo territorio. La sinergia desiderabile sta nel promuovere eventuali azioni informative e di rinforzo finalizzate a facilitare l’accessibilità da parte della popolazione adolescenziale/giovanile e ai loro genitori, ai

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servizi consultoriali loro dedicati.

Azioni/Interventi 1. “Sensibilizzazione di base” – alcuni operatori consultoriali parteciperanno ad eventuali

iniziative formative promosse da ATS Insubria su tematiche inerenti l’area di prevenzione e promozione della salute

2. “L’offerta del consultorio” – aggiornamento informativo degli operatori/formatori dell’équipe UNPLUGGED finalizzato a concordare i contenuti e strumenti da fornire ai docenti che gestiranno

le azioni educativo/preventive in classe, in materia di conoscenza del servizio consultoriale e delle sue specificità di offerta a favore del target adolescenziale/giovanile, con particolare riguardo all’area dell’affettività e della sessualità (1 incontro)

3. “Attività di gruppo in consultorio” – possibilità di calendarizzare sessioni di gruppo di utenti (studenti) presso i consultori dell’ASST Valle Olona previo accordo con l’equipe consultoriale finalizzati ad affrontare tematiche portate dai ragazzi sulle materie consultori ali (affettività,

sessualità, contraccezione, identità di genere, rapporto genitori / figli, crisi evolutive, ….).

Azioni di sviluppo in collaborazione con i Consultori Familiari privati accreditati

(Dipartimento PIPSS e UOC Promozione della Salute) Al fine di avviare dei percorsi sperimentali sul territorio in un’ottica di implementazione sinergica e

coordinata della rete della prevenzione e di implementazione dei programmi preventivi regionali, verranno organizzati degli incontri con i referenti dei Consultori Accreditati per proporre e condividere una strategia comune e presentare i percorsi stessi oltre all’offerta formativa inerente.

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INTERVENTO N. 5

“Sperimentazione Life Skills Training Scuola Primaria”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali

Tipologia: Formativo, Organizzativo Breve descrizione:

PERCORSO DI ADATTAMENTO LST LOMBARDIA – SCUOLA PRIMARIA: il percorso di primo adattamento e di prima sperimentazione sul campo del programma Life Skills Training per la scuola primaria nasce come sviluppo dei lavori del gruppo regionale della Rete SPS “Estensione LST” .

Il percorso di adattamento ha preso avvio nell’a.s. 2017/2018 ed è proseguito nel corso dell’a.s. 2018/2019, coinvolgendo circa 20 istituti comprensivi di tutto il territorio regionale (n. 6 IC nel territorio ATS Insubria) con l’obiettivo di adattare la versione americana del programma LST alla scuola primaria italiana

all’interno del curriculum verticale tipico di ciascun Istituto Comprensivo.

Il percorso coinvolge gli insegnanti, gli alunni e le loro famiglie a partire dal terzo anno della scuola primaria con i seguenti obiettivi specifici:

Studenti - Accrescere il bagaglio di risorse personali (life skill) in quanto fondamentali fattori protettivi per la salute;

Insegnanti - Rinforzare le competenze educative in tema di salute attraverso l’implementazione del LST Program nel curriculum verticale;

Famiglia - Rinforzare l’alleanza scuola – famiglia in tema di promozione della salute; Scuola - Sviluppare strumenti di intervento validati coerenti con i principi ispiratori della rete

di Scuole che Promuovono Salute (SPS);

Il percorso di adattamento prevede un impegno triennale e si articola come segue:

- Formazione/Accompagnamento: il percorso formativo proposto ai docenti che realizzeranno il

programma nelle classi terze si articola in 12 ore di formazione;

- Lavoro in classe: LST program per la scuola primaria è strutturato in unità di lavoro dettagliate e prevede l’utilizzo di un manuale per l’implementazione in classe. In particolare, in classe terza sono previste 8 unità didattiche.

- Adattamento dei materiali: i materiali elaborati nel corso di questa prima sperimentazione e le osservazioni raccolte durante la fase di formazione e realizzazione del lavoro nelle classi saranno oggetto degli incontri di accompagnamento nel corso dell’anno. Le indicazioni emerse durante il processo

costituiranno i primi elementi utili per l’adattamento del percorso e dei materiali al contesto scolastico italiano.

Durante l’anno scolastico i docenti vengono supportati dagli operatori ATS Insubria e dai docenti

della secondaria referenti d’istituto, appositamente formati a livello regionale.

Target prevalente :

Studenti 8-10 anni – destinatari finali Dirigenti scolastici, insegnanti delle primarie, genitori– destinatari intermedi

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INTERVENTO N. 6

“Educazione tra Pari – Scuole Secondarie di Secondo Grado”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS - U.O.C. Promozione della Salute e Prevenzione Fattori di rischio comportamentali (U.O.S. Promozione della salute, U.O.S. Medicina dello Sport, U.O.S Qualità della Nutrizione e Stili Alimentari)

Tipologia: Formativo, Organizzativo

Breve descrizione: La peer education è quel metodo educativo (particolarmente utilizzato in sede di educazione e

promozione della salute) in base al quale un piccolo gruppo di "pari" (pari è chi condivide uno

stesso gruppo sociale come riferimento identitario), numericamente inferiore, opera attivamente per informare ed influenzare il resto, invece maggioritario. La peer education, infatti, è una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, d’emozioni

e di esperienze da parte di alcuni membri del gruppo ad altri membri di pari status; un intervento, secondo questa prospettiva, mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca, di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. Con l'approccio educativo della peer education, gli allievi, dopo un

adeguato percorso formativo, diventano soggetti attivi, non più solo recettori di contenuti, valori, esperienze trasferite dall'educatore. Il valore dell’Educazione tra Pari non risiede nella trasmissione di contenuti ma nel concorrere a realizzare quello che da alcuni anni gli stessi programmi

ministeriali individuano come uno degli obiettivi fondamentali dell'educazione scolastica: costruire e rafforzare il senso di efficacia personale e collettiva dei ragazzi, in grado di sviluppare nel tempo un maggior benessere a scuola ed utile a migliorare positivamente il clima sociale della vita

quotidiana a scuola. Vengono affrontate le tematiche relative a tabacco, alcol, droghe, GAP, MTS e social network, alimentazione.

L’intervento si articola in diverse fasi: 1. contrattazione con la scuola 2. definizione del gruppo e individuazione degli educatori pari

3. formazione del gruppo di educatori pari 4. formazione del gruppo di docenti a supporto dei pari 5. progettazione e attuazione di iniziative di prevenzione rivolte alla scuola

6. valutazione

AZIONE IN INTEGRAZIONE CON IL “PIANO LOCALE PER IL CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO” ATS INSUBRIA

Obiettivo specifico 2.2 Incrementare l’offerta di pratiche di prevenzione evidence based in tema di GAP nel setting scolastico

Azioni

2.2.3 Incrementare il numero di destinatari finali dei programmi regionali di potenziamento delle Life Skills

Indicatori

2) Incremento del 25% dei docenti e studenti raggiunti dai programmi regionali di potenziamento delle Life Skills (LST e Unplugged adattati) e programma peer education

Attività previste - Estensione sperimentale alla Scuola Primaria del programma LST per gli Istituti già aderenti con la Scuola II° di primo grado

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Nel corso di questo anno potranno essere anche attivati interventi sperimentali di peer&media education ed essere progettati interventi sperimentali di prevenzione selettiva.

Target prevalente :

Gruppo di studenti peer selezionato – destinatari intermedi

Studenti 14-18 – destinatari finali

Docenti

Copertura territoriale: intera ATS Insubria Nel territorio di ATS Insubria, nell’anno scolastico 2018-2019, hanno aderito al programma Peer le

scuole secondarie di secondo grado con n. 6 scuole aderenti per un totale di 2.000 studenti raggiunti.

Soggetti esterni alla ATS coinvolti e tipologia di partecipazione: Rete SPS: Progettazione, realizzazione, valutazione

Istituti Scolastici del territorio: Progettazione, realizzazione, valutazione

AZIONE IN INTEGRAZIONE CON IL “PIANO LOCALE PER IL CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO” ATS INSUBRIA

Obiettivo specifico 2.2 Incrementare l’offerta di pratiche di prevenzione evidence based in tema di GAP nel setting

scolastico

Azioni 2.2.3 Incrementare il numero di destinatari finali dei programmi regionali di potenziamento delle Life Skills

Indicatori 2) Incremento del 25% dei docenti e studenti raggiunti dai programmi regionali di potenziamento delle Life Skills (LST e Unplugged adattati) e programma peer education

Attività previste Promozione dei programmi regionali di potenziamento delle Life Skills (LST e Unplugged adattati) e

programma peer education presso le scuole del territorio in collaborazione con UST, Rete SPS, Ambiti, ASST, Comuni e Ufficio di Piano, avvalendosi della collaborazione delle associazioni e cooperative del territorio

Azione di sviluppo in collaborazione con i Consultori pubblici e accreditati (Regole 2019 D.G.R. n. XI/1046 del 17 dicembre 2018)

Obiettivo attivare una collaborazione con i Consultori Familiari pubblici e accreditati al fine di strutturare una Rete Territoriale della Prevenzione ed implementare il ruolo dei Consultori familiari

nella promozione della salute e prevenzione attraverso un modello integrato di offerta attiva Al fine di condividere il modello di intervento e le strategie di azione ATS attiverà nel corso del 2019

alcuni momenti formativi anche per gli operatori dei Consultori.

Page 57: ANNO 2019 - ATS Insubria INSUBRIA_PIL_2019.pdf2 INDICE Pag. Introduzione 3 1. ANALISI DI CONTESTO 1.a) Set di indicatori epidemiologici, socio-demografici, economico e sociali 6 1b)

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ASST Lariana - Consultori Familiari pubblici

La facilitazione dell’accesso adolescenziale/giovanile alla rete consultoriale mediata da “pari” significativi può rappresentare, a livello di prima sperimentazione, un elemento di completamento e potenziamento dell’efficacia degli interventi di peer education – grazie alla consapevolezza che il

consultorio possa costituire per gli adolescenti/giovani un significativo riferimento sia nell’area delle relazioni affettivo/sessuali ove la personalizzazione dell’intervento sul singolo/coppia è predittiva rispetto a comportamenti effettivamente responsabili, sia in tutte le altre aree di criticità e/o bisogno di confronto tipiche di questa delicata fase del ciclo di vita.

Azioni/Interventi 1. “Analisi di fattibilità” – confronto con l’équipe di riferimento ATS finalizzato alla valutazione di

fattibilità della sperimentazione proposta e relativa co-progettazione (min. 1 incontro a cura del Direttore UOC Famiglia e Assistenza Consultoriale o suo delegato)

2. “Il consultorio è anche per te” – introduzione, nell’ambito del percorso formativo rivolto agli

aspiranti “peer educator” di momenti esperienziali volti a promuovere la conoscenza del servizio consultoriale e delle sue specificità di offerta a favore del target adolescenziale/giovanile, con particolare riguardo all’area dell’affettività e della sessualità (min. 1 incontro presso il Consultorio a cura dell’équipe consultoriale individuata)

3. “La gita in consultorio” – sperimentazione di un incontro esperienziale con il gruppo-classe in consultorio (min. 2 classi nell’anno, a cura delle équipe consultoriali individuate) quale completamento dell’intervento di peer education (selezionato dell’équipe di riferimento ATS)

nonché approfondimento esperienziale del contesto consultoriale che non solo permetta ai ragazzi di “imparare la strada” per un servizio che ha l’opportunità di rivelarsi attendibile ed affidabile e giocarsi nell’immediatezza con i ragazzi, ma anche offre una prima attivazione esperienziale in materia di promozione dei comportamenti sessuali responsabili.

INTERVENTO N. 7

Promuovere l'alimentazione corretta nella ristorazione scolastica attraverso la riduzione degli

scarti alimentari

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: UOS Qualità della Nutrizione e Stili Alimentari afferente a UOC Promozione della Salute e Fattori di Rischio Comportamentali; UU.OO.SS Igiene Alimenti e Bevande Varese e Como afferenti all’UOC IAN; Dipartimento Veterinario

Tipologia: Informativo, formativo, organizzativo

Breve descrizione: ll tema dello spreco alimentare ha assunto negli ultimi anni un’importanza crescente ed è oggi parte

integrante delle politiche internazionali ed europee in materia di sostenibilità dei modelli di produzione e consumo. Conferma dell'importanza della tematica è stata la sua introduzione nei documenti programmatici delle principali organizzazioni internazionali, FAO, UNEP, USDA, G20. Nel

settembre 2015 l’obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030 è stato formalmente adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nell’ambito della cosiddetta Agenda 2030. Tale obiettivo è stato assunto sia dalla Commissione Europea, che al seguente link:

https://ec.europa.eu/food/safety/food_waste_en ha creato una specifica pagina web con indicazioni operative e riferimenti normativi finalizzati alla riduzione dello spreco alimentare lungo tutta la filiera alimentare e che si ricollega al recente pacchetto sull’Economia Circolare, sia dal Dipartimento dell’Agricoltura (USDA) e dall’Agenzia di Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti.

Molti paesi europei hanno avviato azioni e programmi per comprendere e contrastare il fenomeno: Francia, Romania e Italia hanno adottato una legislazione nazionale sul tema.

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La legge italiana (L. 166/2016 “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti

alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”) ripropone l’approccio utilizzato nel corso dei lavori del Piano Nazionale di Prevenzione degli Sprechi Alimentari (PINPAS 2013-2015), caratterizzato dal coinvolgimento degli stakeholders e dalla necessità di

semplificare il quadro di riferimento normativo che disciplina la donazione delle eccedenze alimentari. La riduzione dello spreco alimentare, sia attraverso il recupero delle eccedenze a fini solidali sia, soprattutto, attraverso l’identificazione e l’implementazione di azioni finalizzate ad eliminare le cause di generazione delle eccedenze (prevenzione), offre un’opportunità per ripensare

ai nostri modelli di produzione e consumo. Ogni anno, nel mondo, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sono sprecate. Secondo uno studio della FAO, lo spreco alimentare in Europa e in America settentrionale ammonta a 280-300 kg pro

capite l’anno. In Italia, ogni anno, da 95 a 115 kg di cibo pro capite vengono gettati nelle pattumiere delle nostre case, compresi molti alimenti perfettamente commestibili e che potrebbero essere consumati.

Lo spreco di alimenti ha luogo in tutte le fasi della filiera alimentare, dalle perdite nella produzione, raccolta, stoccaggio, distribuzione e commercializzazione, fino alle cattive abitudini dei consumatori nell’acquisto, utilizzo e conservazione dei prodotti alimentari. Quando lo spreco di alimenti avviene a monte della filiera agroalimentare, a causa di fattori

climatici, mezzi tecnici utilizzati, deperibilità, cattiva conservazione della raccolta e inidonea gestione del prodotto da parte dell’agricoltore-produttore si parla di perdite alimentari (food looses). Nel 2011 il Parlamento europeo ha definito il “food waste” spreco alimentare; con questo termine si

intende “l’insieme dei prodotti alimentari scartati dalla catena agroalimentare per ragioni economiche o estetiche o per prossimità della scadenza di consumo, ma ancora perfettamente commestibili e potenzialmente destinabili al consumo umano e che, in assenza di un possibile uso

alternativo, sono destinati ad essere eliminati e smaltiti producendo esternalità negative dal punto di vista ambientale, costi economici e mancati guadagni per le imprese”. Nell’aprile 2018 è stata adottata la Comunicazione Della Commissione “Orientamenti per l’utilizzo come mangimi di alimenti non più destinati al consumo umano”.

Infine, la scarsa conoscenza della corretta lettura ed interpretazione dell’etichettatura degli alimenti comporta in ambito domestico ed anche nella ristorazione collettiva l’acquisto incauto di alimenti in sovrannumero per i fabbisogni ed, inoltre, la cattiva conservazione delle materie prime e la scorretta

manipolazione e conservazione degli alimenti preparati. Ne consegue un aumento dello smaltimento delle eccedenze scorrettamente manipolate e conservate ed un possibile aumento delle malattie trasmesse da alimenti (MTA), dovuto a scarse conoscenze sulle modalità di manipolazione e

conservazione degli alimenti. Obiettivi per il 2019 Sostegno e governance organizzativa per le scuole partecipanti. Sensibilizzare le popolazioni target

sulle corrette modalità di contenimento dello spreco alimentare, promuovendo al contempo le buone

pratiche in ambito igienico-sanitario e nutrizionale, allo scopo di prevenire il rischio di MTA e preservare le condizioni di salute della popolazione.

Favorire il miglioramento delle abitudini alimentari e la consapevolezza del valore del cibo.

Target prevalente:

Studenti , genitori, docenti delle Scuole del circuito Green School e Amministrazioni Comunali

Copertura territoriale: ATS Insubria

Il progetto pilota è stato attivato in provincia di Varese con 140 scuole aderenti nell’anno scolastico 2018-19

Soggetti Esterni alla ATS coinvolti e tipologia di partecipazione:

ATS, Comuni, Scuole, famiglie.

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INTERVENTO N. 8

“Sensibilizzazione scolastica su tematiche di competenza veterinaria”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: Dipartimento Veterinario ( Area Territoriale Como – Area

Territoriale Varese). Tipologia : Informativo; Formativo

Breve descrizione: Le tematiche di pertinenza veterinaria devono essere divulgate e entrare a far parte del curriculum

formativo degli studenti di ogni ordine e grado, partendo dalle esperienze acquisite e con attenzione alle risorse disponibili si propone di attivare nei territori di competenza alcune iniziative specifiche:

1. Amici di Zampa (giocare e crescere con un animale)-Scuola Primaria Premessa

La crescita di sensibilità nei confronti degli animali è un processo che negli ultimi anni sta coinvolgendo tutta la nostra società; molti sono i passi fatti anche in termini legislativi, per migliorarne le condizioni di vita. Dai dati statistici nazionali risulta che in Lombardia in una famiglia su due vive un animale domestico. Allo stesso tempo sono aumentate le segnalazioni di casi di maltrattamento e abbandono.

La convivenza e la frequentazione con gli animali sono molto importanti per la formazione dei bambini. Questi però non conoscono ancora come l’animale reagisce agli stimoli né il suo modo di esprimersi. E' pertanto fondamentale che la scuola insegni ai bambini semplici regole e comportamenti per evitare

eventi a volte molto devastanti. L’approccio tradizionale, fondato su interventi informativi fatti nelle scuole con cicli di incontri nelle classi ad opera di un esperto, non incide efficacemente nello strutturare/modificare i comportamenti dei

ragazzi. Le uniche figure in grado di operare questo cambiamento sono gli insegnanti. Occorre pertanto fornire loro gli strumenti necessari. Finalità

La finalità principale è diffondere una cultura che promuova tra i ragazzi la consapevolezza che l’animale è diverso da noi, che ha le caratteristiche fisiche e comportamentali tipiche della sua specie e che è un

essere senziente. Per arrivare a ciò il progetto “Amici di Zampa”, costruito assieme a gruppi di

insegnanti, si propone di fornire loro spunti per l’attività didattica quotidiana utilizzando, data la forte empatia dei ragazzi, il mondo animale.

Destinatari Alunni scuole primarie - destinatari finali; Insegnanti scuole primarie - destinatari intermedi Azioni

Breve formazione a gruppi di insegnanti sull’utilizzo del materiale (2 ore).

Fornitura del materiale informatico (DVD) e del manuale insegnanti, diviso in capitoli: o Zampa si presenta o Come comunica Zampa

o I sensi o Regole per convivere o Esiste l’amicizia con il cane e con il gatto?

o Il cane aiuta l’uomo o Differenze di comportamento o Convivenza e responsabilità o Animali randagi

Ambito d'intervento strategico della “Scuola lombarda che promuove salute” * Amici di zampa sostiene la realizzazione di azioni nell’ambito delle strategie:

strategia 1 : Sviluppare le competenze individuali strategia 2 : Migliorare l’ambiente strutturale e organizzativo strategia 3 : Rafforzare la collaborazione comunitaria

Referente Dipartimento Veterinario - Dr. Eraldo Oggioni

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2. Amici di Zampa (L’animale non è un giocattolo)- Scuola Secondaria di 1° grado. Premessa

La crescita di sensibilità nei confronti degli animali è un processo che negli ultimi anni sta coinvolgendo tutta la nostra società; molti sono i passi fatti anche in termini legislativi, per migliorarne le condizioni di vita. Dai dati statistici nazionali risulta che in Lombardia in una famiglia su due vive un animale domestico. Allo stesso tempo sono aumentate le segnalazioni di casi di

maltrattamento e abbandono. E' pertanto fondamentale che la scuola insegni ai ragazzi a porsi delle domande sui bisogni degli animali e sulla responsabilità dell'uomo nei loro confronti, in modo da riconoscere e rispettare i diritti di tutti gli esseri viventi. Gli animali d’affezione non sono giocattoli

che possono essere spenti e lasciati in un angolo. L’approccio tradizionale, fondato su interventi informativi fatti nelle scuole con cicli di incontri nelle classi ad opera di un esperto, non incide efficacemente nello strutturare/modificare i comportamenti dei ragazzi. Le uniche figure in grado di

operare questo cambiamento sono gli insegnanti. Occorre pertanto fornire loro gli strumenti necessari.

Finalità

La finalità principale è diffondere la consapevolezza che l’assunzione di responsabilità verso un altro essere vivente sia un momento formativo insostituibile per i ragazzi. Per arrivare a ciò il progetto “Amici di Zampa”, costruito assieme a gruppi di insegnanti, si propone di fornire loro spunti per

l’attività didattica quotidiana utilizzando, data la forte empatia dei ragazzi, il mondo animale.

Destinatari

Alunni scuole secondarie di primo grado - destinatari finali; Insegnanti scuole secondarie di primo grado destinatari intermedi (1°-2° e 3° anno Scuola Secondaria di 1° grado) Azioni

Breve formazione a gruppi di insegnanti sull’utilizzo del materiale (2 ore). Fornitura del materiale informatico (DVD) e del manuale insegnanti, diviso in capitoli:

o Esiste l’amicizia con il cane e con il gatto?

o I sensi o Il cane aiuta l’uomo o Differenze di comportamento

o La sicurezza nel rapporto col cane o Convivenza con il cane o Il cane non è un giocattolo o Animali randagi

Ambito d'intervento strategico della “Scuola lombarda che promuove salute” * Amici di zampa sostiene la realizzazione di azioni nell’ambito delle strategie:

strategia 1 : sviluppare le competenze individuali strategia 2 : migliorare l’ambiente strutturale e organizzativo strategia 3 : rafforzare la collaborazione comunitaria

Referente: Dipartimento veterinario - Dr. Eraldo Oggioni

Target prevalente :

Alunni destinatari finali

Docenti destinatari intermedi

Copertura territoriale: intera ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti e tipologia di partecipazione: Istituti scolastici - realizzazione, valutazione; Amministrazioni Comunali : realizzazione

Associazioni di Volontariato: realizzazione

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PROGRAMMA LOCALE N. 3

PROMOZIONE DI STILI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE E PREVENZIONE FATTORI DI RISCHIO COMPORTAMENTALI NELLE COMUNITA’ LOCALI

Obiettivo generale: - Sviluppare sinergia con i Comuni e le Associazioni e il terzo settore al fine di incrementare

determinanti di salute e ridurre fattori di rischio nella popolazione.

- Sostenere processi di rete finalizzati alla stabilizzazione dei cambiamenti organizzativi e allo sviluppo di empowerment e capacity building in tema di salute degli EELL e degli altri soggetti responsabili di azioni/politiche (Commercio, Ristorazione Pubblica, Trasporti, ecc.).

Breve Descrizione

La possibilità di porre al centro dell’attenzione la salute e la qualità della vita rende necessario il tentativo di mobilitare a livello locale soggetti privati e pubblici per sviluppare e implementare il processo generale di promozione della salute dei cittadini. L’azione di promozione della salute deve essere

pertanto intersettoriale e in grado di coordinare e orientare le scelte locali, di enti non sanitari, nello sviluppo di comunità locali favorevoli alla salute. Per rendere facili le scelte salutari della popolazione sono stati proposti, già da alcuni anni, interventi efficaci, condotti secondo una strategia di rete che li possa rendere sostenibili: l’approccio è quello

dell’attivazione comunitaria con l’ATS nel ruolo di attivatore di processi, gli Enti Locali ed il terzo settore che declinano nei propri territori le attività proposte; positiva anche l’esperienza della Rete Locale Prevenzione all’interno della quale è promossa e valorizzata la creazione di partnership tra tutti i

soggetti che a diverso titolo hanno responsabilità e ruolo nell’azione preventiva a livello locale. In modo innovativo si interverrà, di concerto con le Direzioni Distrettuali di ATS , nei Tavoli di Cabina di regia dei Piani di Zona per la condivisione e lo sviluppo di azioni mirate alla promozione della salute e del

benessere sociale all’interno delle comunità. All’interno del programma in esame, in continuità con quanto effettuato in precedenza, si ritiene opportuno iscrivere gli interventi di pianificazione territoriale, alla cui realizzazione l’ATS fornisce un

contributo nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni interessate, con lo scopo di promuovere lo

sviluppo di ambienti urbani favorevoli alla salute.

Obiettivi specifici locali

1. Ristoranti della salute

2. Azioni mirate ad implementare l’offerta di pane a basso contenuto di sale

3. Incremento della pratica di attività fisica e contrasto alla sedentarietà

4. Sviluppo e implementazione della Rete Locale per la prevenzione e moltiplicatori dell’azione

preventiva

5. Prevenzione del gioco d’azzardo patologico

6. Partecipazione attiva a piani e programmi di gestione territoriale per lo sviluppo di ambienti di

vita favorevoli alla promozione della salute

7. Diffondere indicazioni dietetico-nutrizionali tra gli operatori dei servizi educativi per la prima

infanzia con il sostegno dell’alimentazione con latte materno anche in tali contesti

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Le attività previste per l’attuazione degli indicatori:

- Baby pit stop in gdo, farmacie, biblioteche/n. Totale strutture del territorio

- Presenza accordi di collaborazione con biblioteche/associazioni per baby pit stop e “nati per

leggere”

- N. Riunioni con stake holder (asili nido, comuni) per la promozione delle indicazioni del progetto

“Alimentiamo i primi 1000 giorni per crescere in salute”( vedasi Programma 4)

- Incontri con i Piani di Zona per lo sviluppo di interventi e progettualità locali per la promozione

dell’attività fisica (Gruppi di Cammino etc.) in ambienti urbani favorevoli alla vita in salute.

INDICATORI PRIORITARI:

A. N. DI MENSE SCOLASTICHE CON PANE A BASSO CONTENUTO DI SALE (DOCUMENTATO) /

MENSE SCOLASTICHE DEL TERRITORIO

B. N. PLESSI SCUOLE PRIMARIE CON MERENDE SANE OFFERTE IN MODO STABILE/ N. PLESSI

C. N. MENSE DELLE ASST CON PANE a BASSO CONTENUTO DI SALE/ N. MENSE ASST DEL

TERRITORIO

D. N. PANIFICATORI ADERENTI ALL’INTESA PER OFFERTA DI PANE A BASSO CONTENUTO DI SALE

/ N. PANIFICATORI

E. N. BABY PIT STOP IN CENTRI COMMERCIALI /N. TOTALE CENTRI COMMERCIALI TERRITORIO

F. PEDIBUS (VEDI PROGRAMMA 2)

G. PRESENZA ACCORDI DI COLLABORAZIONE CON BIBLIOTECHE/ASSOCIAZIONI PER BABY

PITSTOP E “NATI PER LEGGERE”

I. N. COMUNI CON ATTIVI GRUPPI DI CAMMINO/N. TOTALE COMUNI DEL TERRITORIO

K. N. GRUPPI DI CAMMINO 2019/N. GRUPPI DI CAMMINO 2018

L. PARTECIPANTI A GRUPPI DI CAMMINO DI ETÀ >65AA/POPOLAZIONE RESIDENTE > 65 AA

M. N. DESTINATARI FINALI DI INTERVENTI DI SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE, FORMAZIONE

E PREVENZIONE GAP COINVOLTI NEL 2019/ N. DESTINATARI FINALI INTERVENTI

SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE, FORMAZIONE E PREVENZIONE GAP COINVOLTI NEL

2018

N. N. RIUNIONI CON STAKE HOLDER (Asili Nido, Comuni) PER LA PROMOZIONE DELLE

INDICAZIONI DEL PROGETTO “ALIMENTIAMO I PRIMI 1000 GIORNI PER CRESCERE IN

SALUTE/N. TOTALE ASILI NIDO del TERRITORIO

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Descrizione quali-quantitativa delle risorse professionali e tecniche ATS coinvolte:

Il programma, proposto su tutto il territorio dell’ATS Insubria, verrà realizzato da personale afferente al DIPS coinvolgendo le diverse figure professionali in base alle competenze e alle necessità; potranno

essere coinvolti n. 6 medici, n. 2 AS/INF, n. 1 Ass. Sociale, n. 1 Educatore professionale, n. 2 Dietiste e, N. 1 Psicologo.

Interventi programmati:

1. Ristoranti della salute

2. Prevenzione alla malnutrizione nei soggetti fragili residenti nelle RSA della ATS

Insubria

3. I Social: per diffondere le buone pratiche per un'alimentazione protettiva

4. Incremento della pratica di Attività fisica e contrasto alla sedentarietà. Gruppi di Cammino

5. Sviluppo e implementazione della Rete Locale per la prevenzione e moltiplicatori dell’azione preventiva”

6. Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico – Piano Locale Gap di ATS Insubria

7. Pianificazione territoriale per la salute

8. Promozione della salute ed esposizione a Campi Elettromagnetici: un progetto pilota

9. Promozione della sicurezza stradale nelle città

10. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio nelle comunità locali rete città sane dell’ATS Insubria

COORDINATORE DEL PROGRAMMA E DEI RELATIVI INTERVENTI: Dott.ssa Maria A. Bianchi

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INTERVENTO N. 1

“Ristoranti della salute”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: Per il DIPS: UOS Qualità della Nutrizione e stili alimentari afferente UOC Promozione della Salute e

prevenzione dei fattori di rischio comportamentali

Tipologia: Informativo; Formativo; Organizzativo

Breve descrizione:

Il Progetto “RISTORANTI DELLA SALUTE” è iniziato nel 2015, in collaborazione con le imprese del

territorio dei settori della ristorazione, del turismo e delle produzioni artigianali tipiche, con particolare attenzione ai prodotti e alla tradizione locale, per dare la possibilità in generale a chi mangia fuori casa di nutrirsi in modo sano e nello specifico per consentire anche alle persone affette da patologie con vincolo dietetico di poter mangiare fuori casa in sicurezza ed in linea con le prescrizioni dietetiche

seguite a domicilio, con piatti specifici a loro dedicati. Il progetto prevede:

Il coinvolgimento e la formazione dei cuochi e dei ristoratori sulla corretta alimentazione,le

basi della cucina metabolica, le principali malattie cronico-degenerative, utilizzo di erbe e spezie

supporto all’attività di preparazione del cibo con modalità e menù nutrizionalmente corretti;

la promozione della cultura della cucina per patologia (dislipidemia, celiachia, diabete, etc.) la somministrazione di questionari di indagine sull’applicazione di indicazioni

La sede di Varese per l’anno 2019 porterà avanti la sessione nutraceutica iniziata con i ristoratori già

aderenti nel 2018 pari a n. 66 ed eventuali nuovi aderenti. Nell’arco dell’anno si tratteranno le proprietà nutraceutiche di alcune erbe e spezie e si predisporranno piatti che metteranno in risalto le qualità nutraceutiche, si condurrà anche un approfondimento sulle malattie cronico degenerative e il

loro rapporto con alimentazione corretta . Si resta in attesa di risposta positiva da parte dei soggetti coinvolti per poter avviare l’attività anche nella sede territoriale di Como

Target prevalente : popolazione

Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente all’ ATS Insubria L’associazione di categoria dei ristoratori trasferirà le informazioni riguardo i temi trattati sui social

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INTERVENTO N. 2

“Prevenzione alla malnutrizione nei soggetti fragili residenti nelle RSA della ATS

Insubria”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

UOS Qualità della nutrizione e stili alimentari afferente a UOC Promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio comportamentali con la collaborazione del Dipartimento Paapss e PIPSS. e Direttori di Distretto

Tipologia : Informativo; formativo Breve descrizione:

La popolazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) è molto eterogenea: anziani, grandi vecchi, ma anche adulti con perdita di autonomia: soggetti frequentemente affetti da polipatologie e con una riserva d’organo assai variabile in funzione sia dell’età sia delle malattie croniche concomitanti; anziani più o meno “fragili”, che di fronte a patologie, anche di lieve entità, perdono il compenso clinico e lo recuperano con

difficoltà. Si tratta di una popolazione particolarmente a rischio di sviluppare malnutrizione con eziopatogenesi multifattoriale. Un parametro molto importante nella valutazione della malnutrizione è la perdita di peso, che nell’anziano troviamo associato a molte condizioni sociali: povertà, bassa scolarità,

solitudine, isolamento sociale, istituzionalizzazione, compromissione funzionale tale da influenzare le attività quotidiane; compromissioni neurologiche e psichiche: demenze, parkinsonismi, alterazioni della sfera affettiva e del tono dell’umore, asocialità, alcolismo, anoressia, disturbi del sensorio (ipovisus,

disgeusia, iposmia); cause mediche: patologie del cavo orale e del tratto gastroenterico, diabete, insufficienza epatica e renale, broncopneumopatia cronica ostruttiva, cachessia cardiaca, traumi e sindromi d’allettamento, patologie neoplastiche, terapie farmacologiche. Condizioni che accompagnate da inappetenza e iporessia, ma anche a inattività, la quale a sua volta conduce verso la malnutrizione

proteico-energetica cronica con sarcopenia (riduzione della massa muscolare e modificazione della composizione corporea). In condizioni di stabilità clinica, l’anziano con malnutrizione cronica e sarcopenia “sta bene”, ma in corso di acuzie si traduce in incapacità di adattamento alle aumentate richieste

metaboliche con maggiori complicanze, morbilità e mortalità. È ampiamente descritto nella letteratura scientifica internazionale che la malnutrizione porta a prolungamento dei ricoveri nei pazienti ospedalizzati, prolungamento della riabilitazione, riduzione della qualità della vita e costi non necessari per la cura della

salute. E’ fondamentale il costante controllo del peso corporeo e dell’apporto calorico dei pasti.Va garantita la quota alimentare necessaria e aumentato il livello di attenzione sulla quota assunta e sulle cause della eventuale ridotta/mancata assunzione alimentare. È necessario elaborare strategie che permettano di offrire un’alimentazione formulata in maniera tale da poter essere assunta e, in caso di acuzie, va non solo

considerata la necessità di un supporto calorico e proteico, garantito sin dall’inizio un adeguato apporto di

micronutrienti, la loro carenza è spesso concausa dell’inappetenza e dell’iporessia. La sorveglianza nutrizionale deve essere continua e, in caso di aumentati fabbisogni e/o ridotti apporti o di calo ponderale

non desiderato, prima di ricorrere alla via enterale deve essere tentata la via orale attraverso l’alimentazione orale assistita (che utilizza specifiche variazioni della composizione e consistenza dei pasti e la fornitura di integrazioni dietetiche specificamente formulate) e il corretto uso degli integratori. La

somministrazione di questi ultimi deve essere integrativa e non sostitutiva al pasto, con somministrazione preferibilmente protratta a lungo termine e accompagnata da un attento monitoraggio dell’assunzione reale.

Target prevalente : Ospiti delle RSA del territorio coinvolte , operatori sanitari e socio sanitari e operatori

delle mense interne alle RSA Copertura territoriale : territorio dell’intera ATS Insubria con il coinvolgimento a livello sperimentale

delle RSA interessate sul totale di 104 strutture presenti ospitanti circa 8.000 anziani.

Azioni previste: - Attivazione di misure di sorveglianza nutrizionale in sinergia con le Direzioni Sanitarie delle RSA

fornendo alle stesse e agli operatori strumenti e competenze specifiche in ambito nutrizionale per

ridurre il rischio di malnutrizione cui sono esposti gli ospiti delle RSA.

- Programmazione ed attuazione di un corso sui principi base della malnutrizione calorico proteica;

disfagia; metodiche di valutazione dello stato nutrizionale.

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- Valutazione antropometrica con rilevazione di peso e altezza del paziente, ove possibile, rilevazione

delle circonferenze (braccio, polpaccio) con l’ausilio di un centimetro da sarta, di un calibro per la

misurazione delle frazioni corporee per la stima di peso e altezza; Calcolo del BMI (Body max

index) ed eventuali esami di screening biochimici;

- Indicazioni sulla corretta consistenza nelle diverse tipologie di dieta per disfagia e adeguata

somministrazione per OS.

- Follow up a 3, 6 estendibile a 12 mesi per il proseguo terapeutico.

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti: RSA; gestori mense, Map degli ospiti

INTERVENTO N.3

“I Social": per diffondere le buone pratiche per un'alimentazione protettiva”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

per il DIPS U.O.C. Promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio. UOS Qualità della nutrizione e stili alimentari. Ufficio Comunicazione.

Tipologia : Informativo; formativo Breve descrizione: Per informarsi e comunicare oggi si privilegiano sistemi social (facebook, youtube, instagram,ecc) che

risultano particolarmente rapidi, di facile accesso ed efficaci.

Questo intervento vuol proporre un percorso di comunicazione sui temi della alimentazione che risulti efficacie ed originale. A tal fine si predisporranno strumenti e materiali, in condivisione con gli stessi

destinatari dei messaggi attraverso il coinvolgimento di studenti di scuole superiori del territorio e studenti universitari, e si individueranno e prepareranno i setting dove effettuare le registrazioni da postare sui social.

Target prevalente: utenti dei social

Copertura territoriale potenzialmente tutta la rete social e quindi senza limitazione territoriale

Azioni previste : Sperimentare il percorso comunicativo ed elaborare strumenti originali di comunicazione

per il circuito dei social-media. Valutare la fruibilità e l'apprezzamento del metodo comunicativo attraverso la valutazione delle visualizzazioni.

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Istituti Scolastici, Università , Amministrazioni Comunali

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INTERVENTO N. 4

“Incremento della pratica di Attività fisica e contrasto alla sedentarietà Gruppi di Cammino”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: per il DIPS: U.O.S. Medicina dello sport afferente a U.O.C. Promozione della Salute e Prevenzione fattori di Rischio Comportamentali ; Direttori di Distretto ATS

Tipologia : Informativo; Organizzativo

Breve descrizione: È ormai noto dal punto di vista scientifico che l’inattività fisica è uno dei maggiori fattori di rischio che contribuiscono all’incidenza e prevalenza delle malattie cronico-degenerative dei nostri giorni.

L'attività fisica quotidiana è un mezzo fondamentale per migliorare la nostra salute fisica e mentale. La pratica regolare di un’attività fisica, infatti, rappresenta un fattore importante per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, di diabete, di ipertensione, di alcune forme di tumore, di disturbi muscolo-scheletrici e di disturbi psicologici. In considerazione di tutto ciò, l’ATS Insubria, al fine di contrastare la

crescente sedentarietà della popolazione adulta, si propone di incrementare la pratica regolare d’attività fisica in tutta la popolazione attraverso la creazione di "Gruppi di cammino". I “Gruppi di cammino” rappresentano una strategia sociale per fare camminare insieme gruppi di

persone regolarmente: i gruppi si ritrovano in giorni stabiliti in un luogo definito per camminare insieme su un percorso concordato al fine di promuovere concretamente l'attività fisica e migliorare la salute. La creazione di Gruppi di cammino rappresenta una modalità per stimolare la pratica di un’attività fisica

come il semplice camminare insieme. Per promuovere sani stili di vita è necessario che l’iniziativa venga assunta in ciascun territorio da qualcuna delle istanze sociali presenti, che si faccia carico di organizzare l’iniziativa, coinvolgendo e stimolando la partecipazione delle altre istituzioni (pubbliche e private, istituzionali e del terzo settore) disponibili a sostenere questo progetto, in modo da creare una rete di

sostegno che raggiunga capillarmente i potenziali fruitori. Le Amministrazioni Comunali, in particolare, svolgono un ruolo fondamentale nella realizzazione di progetti di educazione alla salute in quanto attivatori primari di azioni finalizzate all’aumento di opportunità di salute all’interno del contesto urbano.

Compito dell’ATS è di promuovere e monitorare quest’attività garantendo la propria presenza per tutti gli aspetti che possono sostenere lo sviluppo dell’iniziativa.

L’organizzazione del progetto prevede le seguenti azioni: Promozione del progetto Gruppi di Cammino (GDC) mediante comunicazione a tutte le

Amministrazioni comunali del territorio dell’ATS Insubria;

Incontri preparatori con referenti delle Amministrazioni Comunali che intendano organizzare i GDC;

Incontri pubblici di presentazione del progetto alla popolazione;

Pubblicazione sul sito dell’ATS e della mappatura aggiornata dei GDC esistenti sul territorio;

Informativa periodica a MAP e Gestori Presa in carico dei cronici della mappatura dei GDC del territorio

Monitoraggio e rendicontazione all’ATS da parte dei referenti dei GDC di dati relativi al numero di partecipanti e alla frequenza settimanale delle camminate.

Target prevalente :

Popolazione adulta; Popolazione over 65 aa.

Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente ad ATS Insubria. A tutto il 2018 risultano attivi n. 38 Gruppi di Cammino in 29 Comuni del territorio.

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti :

Amministrazioni Comunali, Associazioni di volontariato, MAP, Direzioni aziendali di imprese coinvolte nella progettazione realizzazione

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INTERVENTO N. 5

“Sviluppo e implementazione della Rete Locale per la prevenzione e moltiplicatori

dell’azione preventiva”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

- DIPS : U.O.C. Promozione della Salute e Prevenzione Fattori di rischio comportamentali Tipologia : Informativo; Formativo ; Organizzativo

Breve descrizione:

Il programma Rete Regionale per la Prevenzione delle Dipendenze è stato avviato con l’obiettivo di migliorare la qualità in termini di efficacia ed impatto della programmazione e della progettazione degli interventi preventivi di tutte le forme di dipendenza patologica. Nell’ambito del Programma è promossa

e valorizzata la creazione di partnership tra tutti i soggetti che a diverso titolo hanno responsabilità e ruolo nell’azione preventiva a livello locale e regionale (DGR IX/1999/11). (dal PRP 2015-2018) L’obiettivo dell’intervento è quello di implementare la rete territoriale per la programmazione degli interventi e “moltiplicare” l'azione preventiva.

Nello specifico vengono realizzate le seguenti azioni: - accompagnamento, consulenza e sviluppo della collaborazione con Enti locali, Uffici di Piano,

cooperative ed associazioni ed altri soggetti della rete al fine di orientare la progettazione in campo preventivo a livello locale con particolare riferimento al miglioramento della qualità, dell’efficacia e dell'appropriatezza.

- Partecipazione a tavoli indetti dai soggetti della Rete al fine di sviluppare la collaborazione, evitare dispersione degli interventi e ottimizzare le risorse. - Realizzazione di incontri informativi e formativi per i genitori e per gli adulti dei contesti educativi extrascolastici (oratori, scout, CAG, associazioni sportive etc) nell’ottica dei moltiplicatori dell’azione

preventiva al fine di potenziare i fattori protettivi.

Target prevalente: Professionisti e realtà a vario titolo operative sui temi giovani, disagio, comportamenti a rischio, dipendenze (Operatori sanitari e socio-assistenziali; professionisti, tecnici e amministratori).

Adulti con un ruolo educativo (educatori C.A.G., scout, educatori oratori, allenatori, genitori etc.)

Copertura territoriale : intera ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : SerT delle ASST: progettazione

Uffici di Piano/Enti locali : progettazione realizzazione Forze dell’Ordine e Prefettura: progettazione realizzazione Terzo Settore : progettazione realizzazione

UST, scuole, rete SPS: progettazione realizzazione Rete WHP: progettazione realizzazione Associazioni del territorio, oratori, associazioni sportive, associazioni e comitati genitori : progettazione

realizzazione

AZIONE IN INTEGRAZIONE CON IL “PIANO LOCALE PER IL CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO” ATS INSUBRIA

Obiettivo specifico 2.4 Promuovere la capacity building di decisori/reti locali dei diversi setting e la diffusione di

Buone Pratiche Azioni

2.4.1 Realizzare iniziative finalizzate alla conoscenza, condivisione e diffusione di azioni validate da evidenze e/o raccomandati quali Buone Pratiche. Indicatori -Realizzazione di iniziative finalizzate alla conoscenza, condivisione e diffusione di azioni validate da

evidenze e/o raccomandati quali Buone Pratiche >3

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Attività previste -Realizzazione di iniziative formative in relazione ai programmi efficaci nei diversi setting rivolte ai

diversi stakeholder (n. 4 convegni) -Attivazione di un tavolo di coordinamento delle azioni con gli stakeholder

INTERVENTO N. 6

“Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico – Piano Locale Gap di ATS Insubria”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

- DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali - Dipartimento PIPSS

- Dipartimento PAAPSS Tipologia : Informativo Formativo Organizzativo

Breve descrizione: Con Deliberazione n. XI/585 del 01/10/2018 “Approvazione programma di attività per il contrasto al gioco

d’azzardo patologico-attuazione DGR n.159 del 29/05/2018 e D.C.R. n.1497 del 11/04/2017” Regione Lombardia ha dato mandato alle ATS di predisporre un Piano Locale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (Piano Locale GAP). Il Piano Locale Gap di ATS Insubria, illustrato nel presente documento, rappresenta le azioni programmate, in forte integrazione con le ASST e tutti gli attori del sistema socio-

sanitario del territorio nonché con gli Enti, i soggetti del terzo settore, le imprese e le associazioni di categoria, per la prevenzione del fenomeno GAP e la presa in carico dei giocatori patologici. Le azioni previste come da indicazioni regionali sono inerenti le seguenti aree d’intervento:

- prevenzione mediante interventi di promozione della salute nei setting di comunità e nell’approccio individuale - intercettazione dei giocatori patologici e orientamento ai Servizi

- diagnosi, presa in carico ambulatoriale e residenziale-semiresidenziale dei soggetti e reinserimento nel contesto sociale dei giocatori patologici - informazione della popolazione e comunicazione

- formazione degli operatori della rete socio-sanitaria e assistenziale

Finalità: è quella di attuare azioni integrate, intersettoriali e multistakeholder, fondate su criteri di appropriatezza e sostenibilità al fine di potenziare l’azione sull’intero territorio di competenza di ATS attraverso la disseminazione di “buone pratiche”.

Viene allegato al presente PIL il Piano Locale Gap di ATS Insubria (Allegato 1 Piano Gap

ATS Insubria approvato da Regione Lombardia con nota prot. n. 0003907 del 31/01/2019) che rappresenta parte integrante del Piano Integrato Locale anno 2019 per la promozione della

salute di ATS Insubria. Il Piano Locale GAP - obiettivo generale 2 - si colloca all’interno della cornice programmatoria e

metodologica del Piano Integrato Locale Promozione della salute – PIL.

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INTERVENTO N. 7

“Pianificazione territoriale”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS: U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica Salute e Ambiente (sede Como e Varese)

Tipologia : Organizzativo

Breve descrizione:

L’intervento riguarda la promozione della salute attraverso la disponibilità di ambienti urbani favorevoli dal punto di vista fisico e strutturale.

L’ATS è chiamata a fornire, quale soggetto istituzionalmente competente, un contributo attivo alla valutazione di Piani e Programmi di sviluppo territoriale (quali Valutazione Ambientale Strategica (VAS) Piano Governo Territorio (PGT) Valutazione di Impatto Ambientale (VAI), ecc. a favore delle Amministrazioni locali.

Il progetto pertanto prevede una specifica azione di indirizzo e di supporto nei confronti delle Amministrazioni Comunali durante la fase di predisposizione degli strumenti urbanistici di sviluppo e gestione del territorio (VAS/PGT, ecc.).

Tramite tale azione si intende favorire la realizzazione di contesti urbani favorevoli alla promozione della salute e alla pratica di sani stili di vita. Ambiti di intervento in tal senso possono essere, a titolo esemplificativo, la promozione della realizzazione

di piste ciclo-pedonali, l’implementazione del verde pubblico, la promozione di spazi attrezzati per il tempo libero, parchi, percorsi pedonali, la riduzione dell’inquinamento ambientale. Azioni previste:

Espressione dei pareri richiesti su Piani e Programmi di sviluppo territoriale sostenendo le PA verso scelte di sviluppo coerenti con obiettivi di tutela sanitaria della popolazione e promozione della salute collettiva.

Target prevalente : Amministrazioni comunali e popolazione generale

Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente la ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti :

Amministrazioni Comunali

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INTERVENTO N. 8

“Promozione della salute ed esposizione a Campi Elettromagnetici: progetto pilota”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS: U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica, Salute - Ambiente (sede Como e Varese)

DIPS: U.O.S. Radioprotezione

Distretti ATS UOC Epidemiologia Ufficio Comunicazione

Tipologia: Informativo, Formativo, Organizzativo

Obiettivo: Dare informazioni alle istituzioni, promuovendo l’approfondimento nei confronti degli effetti

sanitari sui Piani di localizzazione degli impianti CEM Dare informazioni alla popolazione

Breve descrizione: L’esatta valutazione dell’esposizione ai CEM è complessa e gli studi scientifici non hanno ancora prodotto

certezze misurate circa i rischi da esposizione a un eccessivo campo elettromagnetico. L’intervento riguarda inquinamento elettromagnetico e ambiente urbano: è finalizzato a rendere edotte e

sensibili le Istituzioni e contemporaneamente aggiornare la popolazione circa l’esposizione ai CEM nei territori in cui vivono. Le preoccupazioni dei cittadini per i possibili effetti negativi associati ad esposizione a campi a Radio

Frequenza nascono essenzialmente dalla presenza sul territorio di antenne fisse, a tale scopo è stato elaborato da ATS uno strumento di valutazione per incrociare i dati ambientali con quelli sanitari al fine di una analisi degli effetti sanitari derivanti dalle onde elettromagnetiche di differenti frequenze presenti in

vari ambiti di osservazione e di come interagiscono con la popolazione esposta. Azioni:

Informazioni, anche mediante incontri a tema, sui rischi sanitari da esposizione a CEM Informazioni sul corretto uso dei dispositivi di telefonia mobile Divulgazione di materiale informativo tematico sul corretto utilizzo dei dispositivi di telefonia

mobile tramite canali telematici (siti istituzionali di Comuni, Scuole, ecc)

Partecipazione al Progetto Scuola in relazione alla prevenzione dei rischi da esposizione a campi elettromagnetici.

Partecipazione a incontri tematici su richiesta.

Target prevalente: Istituzioni Popolazione

Copertura territoriale: Il Programma si estende su tutto il territorio afferente la ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti: ARPA Lombardia Amministrazioni Comunali

Scuole

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INTERVENTO N. 9

“Promozione della sicurezza stradale nelle città sane”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS: U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica, Salute - Ambiente (sede Como e Varese) DIPS: U.O.C. Prevenzione e Promozione della Salute nelle Comunità e UOS afferenti

UOC Epidemiologia

Direttori Distretti ATS Tipologia : Informativo, Formativo, Organizzativo

Breve descrizione:

LEA 2017 e PRP 2015-2018, prevedono, rispettivamente, la “Promozione della sicurezza stradale” (Programma/Attività B6) e di “Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti” (MOC 5), la DGR XI/1046 del 17.12.2018 (Regole 2019) al punto 8.4.1.4. azioni fondate su modello “Urban Health”

mediante l’incremento di accordi locali con i Comuni e soggetti a vario titolo interessati, finalizzati all’aumento di opportunità di salute ed alla riduzione di situazioni di rischio (dipendenze, GAP, ecc.), sia mediante l’azione di supporto ai Comuni nella valutazione per la definizione delle implicazioni per la salute

di nuovi interventi urbani e/o di riqualificazione dei contesti della città. I fattori di rischio degli incidenti stradali sono legati principalmente alla guida distratta, al non rispetto delle regole di sicurezza (precedenza, velocità, uso di cellulari, mancato utilizzo di cinture, casco, seggiolini), alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, piuttosto che a

condizioni di salute, età, assunzione di farmaci che compromettono l’attenzione, tuttavia sono rappresentati anche da variabili, che spesso sommandosi nell’evento incidentale, quali pericolose condizioni delle infrastrutture stradali e, indirettamente, scarso uso/scarsa disponibilità di congruo

trasporto pubblico o di tipologie alternative di mobilità, evidenziando che non ci si vuol unicamente riferire a una viabilità più trafficata, ma che i dati recenti mostrano come, a fronte di un maggior ricorso a modalità di mobilità dolce, è parallelamente aumentato il numero di deceduti/feriti tra pedoni e ciclisti.

Obiettivo:

Ridurre decessi e ricoveri correlati ad incidenti stradali

Aumentare il numero di soggetti con comportamenti adeguati sotto il profilo della sicurezza

stradale, sensibilizzandoli e responsabilizzandoli a contribuire a creare una cultura della sicurezza

stradale volta a proteggere il valore della vita.

Sensibilizzare gli Enti preposti al governo del territorio allo sviluppo di una mobilità sostenibile e

alla realizzazione/manutenzione di infrastrutture stradali sicure

Azioni: istituire una rete tra i diversi attori preposti alla prevenzione degli incidenti e a modelli urbanistici

sostenibili: Polizia stradale, ACI, Polizia Municipale, Provveditorato Scolastico Motorizzazione Civile

per l’educazione e la sicurezza stradale; Comuni, Province per la pianificazione e realizzazione

degli interventi di governo del territorio; Arpa come organo tecnico ambientale e Prefettura come

regia territoriale.

conoscere (e/o condividere) contenuti e tecniche degli interventi di educazione stradale messi in

atto da altre istituzioni, partecipando ad un processo di feed-back valutativo e/o contribuendo

con eventuali ausili specialistici mirati per dati di sanità, avendo comunque l’obiettivo di

migliorare, oltre che le conoscenze in tema di sicurezza stradale, soprattutto la consapevolezza

dei rischi correlati a comportamenti inadeguati alla guida

conoscere e/o progettare interventi per la promozione di corretti comportamenti nelle fasce di

popolazione più fragili, per caratteristiche personali o per tipo di mobilità

promuovere presso le istituzioni interventi per la sicurezza del traffico e delle strade

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sensibilizzare le istituzioni verso una politica mirata alla mobilità sostenibile attraverso l’adozione

di PUMS (Piano urbano Mobilità Sostenibile)

indagare la sostenibilità di interventi intersettoriali finalizzati a migliorare la sicurezza dei veicoli

Target prevalente :

Istituzioni, popolazione generale

Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente all’ ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Istituzioni Realizzazione : indicatori 2019

Raccolta adesione Comuni

Avvio di tavoli di lavoro con Istituzioni e altri soggetti interessati

Documento di Programma delle Attività (link)

Nota di invito alle Istituzioni e altri Enti (link)

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INTERVENTO N. 10

“Promozione si stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio nelle

comunità locali ”Rete città sane dell’ATS-Insubria”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS: U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica, Salute - Ambiente (sede Como e Varese) DIPS: U.O.C. Prevenzione e Promozione della Salute nelle Comunità

UOC Epidemiologia Ufficio Comunicazione

Tipologia : Informativo, Formativo, Organizzativo

Breve descrizione: La Rete delle Città Sane ha come quadro di riferimento la Carta di Ottawa del 1986 e “Le

Raccomandazioni di Adelaide” del 1988 che oltre a ridefinire il concetto di salute si fa fautrice di una teoria

socio-ecologica della salute rivolta alle nazioni industrializzate, e non solo, che mira a creare le migliori

condizioni possibili per un sano sviluppo dell'uomo in tutte le condizioni (lavoro, tempo libero) e nelle varie

fasi di vita, i documenti affermano la stretta relazione che lega la salute con le città e pone come temi

centrali la salute e la qualità della vita dei cittadini.

L’intervento è finalizzato all’integrazione tra le politiche di gestione diretta della salute e le politiche delle

amministrazioni comunali che hanno influenza sulla salute dei cittadini e alla promozione di uno sviluppo

delle città fondato sull’equità, sulla sostenibilità e sull’attenzione alla persona. La realtà di cui l’ATS opera

quotidianamente da progressivo aumento delle patologie cronico-degenerative, delle persone in condizioni

di fragilità, delle richieste sempre più articolate ai bisogni dei cittadini e, contemporaneamente dalla

contrazione delle risorse finanziarie disponibili. Da qui la necessità di sviluppare sul territorio delle reti

integrate di servizi che evitino la frammentazione, il moltiplicarsi e la sovrapposizione di interventi che

promuovano e responsabilizzano le Comunità locali ad una maggiore attenzione ai bisogni dei cittadini

delle organizzazioni e delle istituzioni. Scopo della rete delle Città Sane è sviluppare sul territorio

provinciale una Rete integrata di Comuni che promuovano nelle comunità interventi di provata efficacia

per la salute e il benessere dei cittadini in tema di:

Governance e intersettorialità per una maggiore efficacia trasversale

Promozione di ambienti di supporto e cura

Promozione di stili di vita sani

Promozione di ambiente urbano progettato secondo criteri di salute

Obiettivo: il presente progetto si pone l’obiettivo di promuovere presso le Amministrazioni comunali dell’ambito territoriale di ATS-Insubria l’adesione alla Rete Città Sane.

la RETE propone una modalità operativa innovativa nel perseguire i seguenti principi: “pensare globalmente e agire localmente” - creando forti sinergie fra le politiche locali e quella

della salute;

“fare rete” - per diffondere e condividere le esperienze tra le comunità cittadine;

“partecipazione attiva dei cittadini” - singoli od organizzati, al dibattito pubblico sulle scelte per la

città;

“equità” - l’azione integrata delle istituzioni e di tutte le componenti civili e sociali della comunità

cittadina per favorire lo sviluppo di città con particolare attenzione all’equità e alla sostenibilità.

La RETE è costruita con un metodo di lavoro “tra pari”, con l’ATS-Insubria impegnata al fianco dei Comuni

per promuovere e coordinare un “circolo virtuoso di innovazione e apprendimento”. Obiettivo specifico del progetto è attivare le amministrazioni comunali affinchè mettano in atto interventi

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di provata efficacia o ritenuti essere “buone pratiche” in grado di soddisfare i requisiti di Città Sana:

la Città Sana fornisce le condizioni e le opportunità per supportare sani stili di vita;

la Città Sana dovrebbe essere - prima di tutto - una città solidale, sensibile e in grado di

rispondere ai diversi bisogni e aspettative di tutti i suoi cittadini;

la Città Sana offre un ambiente e un design urbano che supporta la salute, il tempo libero e il

benessere, la sicurezza, l’interazione sociale, la mobilità facile, il senso di orgoglio e d’identità

culturale ed è vicina ai bisogni dei suoi cittadini.

Azioni: promuovere l’adesione delle Amministrazioni Comunali alla rete Città Sana attraverso formale

invito che declini obiettivi, significati ed opportunità di tale adesione .

raccolta adesioni.

confronti tematici con le amministrazioni aderenti al progetto per lo sviluppo di azioni concrete

finalizzate a soddisfare gli obiettivi proposti dal programma.

Divulgazione e informazione in ordine all’iniziativa proposta mediante canali comunicativi

consolidati o appropriati es. social, stampa, ecc.

Diffusione delle Regole IARC, in riferimento specificamente al rischio tumorale di origine

ambientale, alla popolazione generale afferente al territorio di ATS Insubria, mediante sistemi di

comunicazione, informazione, formazione volti a raggiungere la più ampia fascia possibile di

popolazione.

Target prevalente : I Comuni della Province di Varese e Como ricadenti in ambito territoriale ATS Insubria

Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente all’ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti :

Comuni e Istituzioni

Azioni previste :

predisposizione e trasmissione alle 271 Amministrazioni comunali del territorio di ATS-Insubria di

nota di proposta di adesione alla Rete delle Città Sane. (Primo semestre 2019)

incontri con Comuni aderenti e valutazione di progetti condivisi. (Secondo semestre 2019)

coinvolgimento Ufficio comunicazioni per divulgazione del progetto alla popolazione dei Comuni

aderenti (Secondo semestre 2019)

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PROGRAMMA LOCALE N. 4

PROMOZIONE DI STILI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE NEI PRIMI 1000 GIORNI DI VITA

Obiettivo generale:

incrementare la pratica dell’allattamento materno esclusivo fino al sesto mese (180 giorni di vita)

promuovere il potenziamento dei fattori di protezione della salute dei bambini nei primi tre anni

di vita attraverso la promozione di “competenze per la salute” nei genitori e lo sviluppo di reti e

collaborazioni multidisciplinari

Breve descrizione

I primi 1000 giorni di vita e ancor prima il periodo della vita intrauterina sono fondamentali non solo per lo sviluppo fisico del bambino , ma anche per il suo sviluppo cognitivo e socio-emotivo. In questa delicata fase iniziale della vita si gettano le basi per la salute psico-fisica del bambino di oggi e

dell’adulto di domani. Organizzazioni internazionali, come OMS e UNICEF, promuovono lo sviluppo di sinergie a livello di istituzioni, società civile, comunità e altri soggetti volte a progettare e implementare programmi validati scientificamente sullo sviluppo dei bambini fin dai primi mesi di vita. La promozione

della salute nei primi 1000 giorni inizia con l’adozione di stili di vita salutari già nella fase pre concezionale, prosegue durante la gravidanza e si sviluppa nella prima infanzia con l’attivazione, attraverso il coinvolgimento dei genitori, di buone pratiche che sostengano la salute e più in generale il

benessere psico- fisico del bambino anche in proiezione futura tenendo conto dei molteplici e diversi

determinanti della salute in ambito materno-infantile.

Nella programmazione 2019 l’ATS continuerà ad intervenire sulle seguenti buone pratiche comprese nel “Programma GenitoriPiù” ministeriale:

1) promozione dell’allattamento materno esclusivo fino al 6° mese di vita

2) potenziamento in generale dei fattori di protezione del bambino nella vita intrauterina e nella prime fasi di vita favorendo l’adozione di sani stili di vita e specifiche misure preventive sia nella donna in gravidanza che, per tramite dei genitori, nel bambino.

1)L'allattamento al seno, nei primi sei mesi di vita del bambino, assicura una crescita, uno sviluppo e una salute ottimali e rappresenta la norma e il modello di riferimento rispetto al quale tutti i metodi alternativi di alimentazione devono misurarsi. Tutte le donne e i padri hanno il diritto di ricevere informazioni chiare e imparziali in modo che possano fare una scelta pienamente consapevole su come

nutrire i propri figli. Le azioni volte ad aumentare i tassi dell'allattamento al seno nella popolazione non apportano solo benefici per il bambino, la madre e la società sotto l'aspetto nutrizionale, ma sono in grado di favorire la relazione madre-bambino ed i processi di affiatamento agendo sull'empowerment dei

genitori e sulle loro competenze genitoriali. Considerato che la promozione dell’allattamento al seno deve esplicarsi prioritariamente nel contesto erogativo (punti Nascita, consultori familiari e PDF) è fondamentale che la pianificazione degli interventi

educativi sia attuata in modalità integrata tra i diversi attori. A tal fine ATS dell’Insubria ha istituito nel corso dell’anno 2017 un Tavolo Tecnico sull’Allattamento al seno che si è riunito con periodicità trimestrale circa e a cui intervengono rappresentanti dei Consultori Familiari e dei Punti Nascita di ASST e delle strutture sanitarie private accreditate e rappresentanti dei Pediatri di Famiglia. Il Tavolo, sulla

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base di una mappatura: - del contesto locale sotto il profilo dei tassi locali di allattamento al seno nel primo anno di vita

- dei servizi e programmi di sostegno dell’allattamento presenti nei diversi attori del percorso

nascita

ha elaborato un piano di miglioramento e di azione condiviso che troverà la sua declinazione nei progetti e negli interventi integrati di seguito descritti e previsti per l’anno 2019.

Il ruolo propositivo dell’ATS e delle strutture sanitarie erogatrici (ASST: Consultori Familiari – punti

nascita- PdF) verso la buona pratica dell’allattamento al seno può trovare applicazione concreta nella comunità tramite lo sviluppo e la diffusione del progetto Baby Pit Stop in sinergia con UNICEF e CSB per favorire la creazioni di spazi adeguati negli ambienti di frequentazione pubblica per il miglior svolgimento

di un gesto che richiede rispetto e intimità. Nell’anno 2018 inoltre l’UOS Qualità della Nutrizione e Stili Alimentari di ATS in collaborazione con l’UO Pediatria e Neonatologia di ASST Settelaghi ha realizzato e condiviso con il Tavolo di Lavoro, le “Linee guida per l’alimentazione del lattante negli asili nido”. Le stesse rappresentano utile strumento a

supporto degli interventi programmati per l’anno 2019 finalizzati al sostegno dell’allattamento materno e alla promozione di una corretta alimentazione complementare presso gli asili nido del territorio.

2)Potenziamento dei fattori di protezione dei bambini nei primi tre anni di vita: Una delle azioni promosse dal programma “Genitori più”, consiste nella promozione della lettura di testi

ad alta voce ai bambini a partire dai 6 mesi di vita prevista dal progetto “Nati per leggere” attivo su tutto il territorio nazionale. I progetti locali sono promossi da bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato. Nell’anno 2016 Regione Lombardia ha ribadito la collaborazione con UNICEF e CSB (Centro salute del bambino) in uno specifico protocollo d’intesa per

diffondere ed implementare il progetto. Si è oramai concordi che la lettura ad alta voce fin dalla primissima infanzia favorisce nel bambino lo sviluppo di health literacy ovvero lo sviluppo di abilità cognitive e sociali che rendono l’individuo capace di comprendere le informazioni per la propria salute e

che l’approccio precoce alla parola scritta migliora inoltre la capacità di attenzione e la disposizione alla lettura e alla scuola. Altre buone pratiche validate finalizzate al potenziamento di protezione dei nascituri e dei

neonati/lattanti sono rappresentate da :assunzione dell’acido folico anche prima della gravidanza, corretta alimentazione in gravidanza con astensione dalle bevande alcoliche anche nel periodo dell’allattamento, astensione dal fumo in gravidanza e davanti al bambino, corretta posizione del neonato nel dormire, adozione di misure di sicurezza in auto e a casa, esecuzione di tutte le

vaccinazioni consigliate in gravidanza e nel bambino. Al fine di programmare interventi e azioni di promozione di tali buone pratiche si intende estendere per l’anno 2019 l’ambito d’azione del Tavolo Allattamento al seno al periodo concepimento- due anni di vita del bambino (Tavolo per la promozione

della Salute nei primi 1000 giorni di vita) Nell’anno 2019 continuerà inoltre l’attività di supporto da parte degli operatori del Dips al Dipartimento Paaps per la strutturazione di un percorso integrato per la diagnosi e la presa in carico della

Depressione perinatale. In coerenza con la DGR 5954 del 5/12/2016 ATS Insubria ha stilato un piano d’azione per la prevenzione, la diagnosi e l’intervento precoce della depressione perinatale con obiettivo prioritario di sostenere e monitorare l’implementazione a livello della Rete erogativa locale di uno specifico percorso di cura atto da un lato a migliorare la capacità di intercettare le donne con problemi

depressivi durante la gravidanza e il puerperio, e dall’altro a garantire l’offerta di adeguati trattamenti psicologici. Il Tavolo di lavoro integrato (ATS- Consultori familiari- Punti nascita e Map) dedicato a tale tematica , costituitosi nel 2017, ha proseguito il suo lavoro di coordinamento e costruzione di una Rete

attiva al fine di predisporre programmi formativi specifici locali rivolti agli operatori, adottare procedure condivise per l’intercettazione delle donne a rischio e l’eventuale presa in carico. E’ stata avviata dalla Rete il 10 ottobre 2018 , in occasione della “Giornata della salute mentale” una campagna

informativa rivolta alla popolazione con la predisposizione e la distribuzione di materiale informativo da parte di ATS. Tale attività proseguirà anche nell’anno 2019 nel corso del quale saranno organizzati da ATS due eventi formativi sul tema rivolti a Medici di Assistenza Primaria e ai Pediatri di Famiglia.

Obiettivi specifici locali: 1. Interventi di promozione di competenze per la salute nei genitori nei primi 1000 giorni di vita dei

bambini, favorendo l’assunzione di comportamenti e abitudini di vita protettivi e salutari con particolare attenzione alle fasce deboli con la collaborazione attiva dei PdF e di tutti gli attori della rete sanitaria e socio sanitaria.

2. Promozione dell’allattamento al seno esclusivo fino al sesto mese (180 giorni di vita) e l’avvio di una corretta alimentazione complementare

3. Promozione di una corretta alimentazione in gravidanza e nel puerperio, nonché nelle comunità

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frequentate dal bambino nella prima infanzia 4. Promozione della disassuefazione al fumo di sigaretta durante la gravidanza e nell’ambiente di vita

del bambino e l’astensione dal consumo di alcool in gravidanza e allattamento 5. Promozione delle vaccinazioni raccomandate per la donna in gravidanza e/o nel puerperio dai

vigenti Piano Nazionale Prevenzione Vaccini 2017-19 e Piano Prevenzione Vaccini Regionale 2017-

19. 6. Interventi per incrementare le possibilità di allattare il bambino fuori casa: Baby Pit Stop 7. Incentivare i genitori e gli adulti che accolgono i bambini della prima infanzia nei setting di

comunità (biblioteche, asili nido etc.) alla lettura ad alta voce di testi scritti.

INDICATORI:

A. PRESENZA ACCORDI DI COLLABORAZIONE CON PEDIATRI DI FAMIGLIA, ASST, PUNTI NASCITA, FARMACIE, CONSULTORI PER LO SVILUPPO DI PROGRAMMI DI PROMOZIONE ALLATTAMENTO AL SENO ALL’INTERNO DEL PERCORSO NASCITA

B. ATTIVITÀ FORMATIVA PER/CON PEDIATRI C. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE/INFORMAZIONE DEI GENITORI e DEI GESTORI DI SERVIZI EDUCATIVI

PER LA PRIMA INFANZIA D. ATTIVITÀ FORMATIVA SPECIFICA SULLA PROMOZIONE DELL’ALLATTAMENTO AL SENO RIVOLTA

AGLI OPERATORI (OSTETRICHE, MEDICI etc.) DEL PERCORSO NASCITA E. PRESENZA ACCORDI DI COLLABORAZIONE CON COMUNI/FARMACIE/

BIBLIOTECHE/ASSOCIAZIONI/STRUTTURE COMMERCIALI PER IMPLEMENTAZIONE BABY PIT STOP E

PROGRAMMA “NATI PER LEGGERE”

Risorse quali-quantitative tecniche e professionali ATS coinvolte

Il programma, proposto su tutto il territorio dell’ATS Insubria, verrà realizzato da personale afferente al DIPS coinvolgendo le diverse figure professionali in base alle competenze e alle necessità; potranno essere coinvolti n. 6 medici, n. 2 AS/INF, n. 1 Ass. Sociale, n. 1 Educatore professionale, n. 2 Dietiste e n. 1 Biologo Nutrizionista, N. 1 Psicologo. Collaboreranno nella fase organizzativa degli interventi anche

il Dipartimento Cure Primarie e il Dipartimento Pipss. Collaboreranno attivamente PdF, Punti nascita, Consultori, Biblioteche, Enti Locali

Interventi programmati:

1. “Promozione dell’allattamento al seno e dei fattori di protezione del bambino

dal concepimento ai due anni di vita nel percorso nascita e nei setting di

comunità

2. Corso di formazione interaziendale ATS- ASST- Strutture sanitarie accreditate dotate

di punti nascita sull’allattamento al seno”

3. “Alimentiamo i primi 1000 giorni per crescere in salute al nido come a casa”

4. “Interventi per incrementare le possibilità di allattare il bambino fuori casa: Baby Pit

Stop”

5. “La promozione della lettura precoce ad alta voce nell’infanzia”

6. “Culle e cucce: cani e bambini sotto lo stesso tetto - indicazioni per costruire una

serena convivenza”

7. “Educazione nutrizionale per le donne in gravidanza”

COORDINATORE DEI RELATIVI INTERVENTI : Dott. ssa Annalisa Donadini

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INTERVENTO N. 1

“Promozione dell’allattamento al seno e dei fattori di protezione del bambino dal

concepimento ai due anni di vita nel percorso nascita e nei setting di comunità”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

per DIPS: U.O.C. Medicina Preventiva nelle Comunità; UOC Promozione della salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentale Dipartimento Cure Primarie Dipartimento Pips

Distretti ATS Tipologia : Informativo ; Organizzativo

Breve descrizione: In relazione agli obiettivi indicati il Tavolo Tecnico sull’allattamento al seno nell’anno 2018 ha permesso

agli attori del sistema sanitario locale del “Percorso nascita” di analizzare, mediante compilazione di specifiche check list, nel dettaglio e in modo comparabile i requisiti di qualità formativa, strutturale e gestionale presenti all’interno dei Servizi e previsti da OMS e UNICEF per la promozione efficace

dell’allattamento al seno. Il Tavolo Tecnico ha elaborato e condiviso un Piano di miglioramento le cui azioni diversificate per le singole strutture/servizi in base ai bisogni rilevati ,saranno sviluppate nell’anno 2019. In particolare emerge la necessità di ricondurre a specifiche procedure interne le azioni di promozione e

sostegno dell’allattamento all’interno dei servizi con evidenza di integrazione effettiva tra ospedale e territorio. Emerge inoltre la necessità di implementare l’unitarietà e completezza di informazioni per i genitori e le neo mamme in particolare relative ai servizi di sostegno all’allattamento presenti sul territorio. Tali informazioni ad oggi appaiono di fatto frammentarie e non sempre evidenti. In tal senso obiettivo per

l’anno 2019 sarà quello di proseguire il percorso in Rete attivato con gli incontri del Tavolo tecnico Allattamento al seno attuati nel 2018 rafforzando la Rete stessa e ampliando le tematiche di competenza del Tavolo ai fattori di protezione relativi in generale al periodo concepimento- due anni di vita del bambino.

Saranno quindi affrontate e condivise strategie per la promozione della corretta nutrizione in gravidanza; assunzione di acido folico prima della gravidanza, promozione delle vaccinazioni in gravidanza e nel bambino, azioni per la sicurezza in auto e a casa, promozione della lettura ad alta voce precoce.

Proseguiranno altresì le azioni integrate di comunicazione con particolare riguardo alla Settimana dell’allattamento al seno. Obiettivo finale dell’azione di rete è quello di aumentare il tasso locale di allattamento esclusivo fino al sesto mese di vita del bambino rispetto ai dati rilevati con indagine effettuata nel 2016. Parallelamente

Target prevalente :genitori di neonati/lattanti; pediatri di famiglia; operatori sanitari ATS ed esterni coinvolti nel percorso nascita, farmacisti, operatori asili nido

Copertura territoriale : intera ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti

ASST, ospedali accreditati, Consultori privati accreditati, farmacie, Amministrazioni Comunali

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INTERVENTO N. 2

“Corso di formazione interaziendale ATS- ASST- Strutture sanitarie accreditate dotate di punti nascita sull’allattamento al seno”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: per DIPS: UOC Promozione della salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentale

Dipartimento Cure Primarie, Dipartimento Paapss, Dipartimento Pipss, Distretti ATS Tipologia : Formativo

Breve descrizione:

Sulla base dei dati di mappatura rilevati dal Tavolo Tecnico Allattamento al seno risulta che il territorio di ATS comprende 9 punti nascita : tre per ASST ove nascono annualmente circa 11.000 bambini ( nel 2017 :10.996). Unico punto nascita certificato Unicef come “Ospedale Amico dei Bambini” è l’Ospedale

Fatebenefratelli di Erba. Tutti i punti nascita hanno comunque un ambulatorio dedicato al sostegno dell’allattamento al seno. Si affiancano ai punti nascita i Servizi dei Consultori pubblici ( 22 sedi consultoriali nelle ASST ) e 11 Consultori privati accreditati. Nessun Consultorio è certificato Unicef come

“Comunità Amica dei Bambini” tuttavia anche in questo caso sono previsti sempre servizi di sostegno all’allattamento. Risulta evidente sia per i punti nascita ( ad eccezione dell’Ospedale FBF di Erba) che per i Consultori una generale anche se disomogenea carenza di operatori del percorso nascita formati Unicef per la promozione dell’allattamento al seno (mediamente 10%) . Da qui il Tavolo ha condiviso la necessità

di prevedere per l’anno 2019 un percorso formativo Unicef , organizzato da ATS, propedeutico ad un successivo corso Unicef di livello superiore cui possano partecipare operatori selezionati dalle strutture in base all’attitudine personale affinchè possano acquisire la qualifica essi stessi di formatori Unicef . In tal

modo si creerà un pool di formatori interni alle strutture e ai servizi del percorso nascita in grado nel tempo di amplificare in autonomia e senza costi aggiuntivi la formazione estendendola al maggior numero possibile di operatori. Formare ed aumentare le competenze dei professionisti a contatto con le madri al

fine di sostenere l’allattamento e aiutare le madri a superare eventuali difficoltà risulta infatti passaggio essenziale per garantire un’azione omogenea ed efficace di sostegno dell’allattamento all’interno dei servizi sanitari. L’obiettivo è di incrementare il numero di operatori formati Unicef con conoscenze specifiche sui principi su cui si basano i 7 e i 10 passi OMS, sul Codice Internazionale sulla commercializzazione dei

sostituti del latte materno OMS 1981 e la Strategia Globale per l’alimentazione del neonato e del bambino OMS 2000. Parallelamente si intende attivare nel 2019 momenti informativi e formativi sul tema dedicati a

Pediatri di Famiglia e Farmacisti, operatori dei Consultori privati accreditati.

Target prevalente :operatori dell’ambito materno infantile territoriali e ospedalieri; operatori sanitari ATS

dell’UOC Promozione Salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentali , pediatri di famiglia e farmacisti.

Copertura territoriale : intera ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti Comitato UNICEF regionale/provinciale

ASST, ospedali accreditati , Consultori privati accreditati, Farmacie

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INTERVENTO N. 3

“Alimentiamo i primi 1000 giorni per crescere in salute al nido come a casa”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

Per il DIPS: UOC Promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio; UOS Qualità della nutrizione e stili alimentari con la collaborazione del Dipartimento Paapss, delle ASST e dei Comuni Tipologia: Informativo - Formativo - Organizzativo

Breve descrizione:

Il Progetto avviato nell’anno 2018 troverà il suo pieno sviluppo nel 2019 e prevede il coinvolgimento e la formazione del personale degli asili nido, dei genitori, dei comuni e dei gestori dei nidi su come nutrire in

modo corretto i bambini nei primi 1000 giorni . Spesso una causa dell’interruzione dell’allattamento al seno è rappresentata dalla ripresa lavorativa e dall’inserimento al nido del bambino. L’obiettivi è di aumentare le conoscenze e competenze del personale educativo e di assistenza al fine di promuovere e sostenere l’allattamento materno anche presso l’asilo nido e, nel passaggio

all’alimentazione complementare, mettere a disposizione indicazioni validate scientificamente per la composizione dei menù negli Asili Nido. Le “Linee Guida per l’alimentazione del bambino presso l’Asilo Nido” elaborate da ATS- UOC Pediatria di ASSt Settelaghi saranno strumento da utilizzare da parte delle

strutture come riferimento per la formulazione dei menù stessi, in relazione a tipologia di alimenti, caratteristiche delle derrate alimentari, grammature indicate per fascia d’età. La proposta sarà estesa a tutti gli Enti Gestori esterni responsabili della ristorazione socio assistenziale per la prima infanzia

nell’ambito di momenti formativi dedicati. Le Linee Guida derivano dalla letteratura scientifica nazionale e internazionale e vogliono essere uno strumento capace di offrire indicazioni pratiche trasferibili anche alle famiglie. La Società Italiana di Pediatria Preventiva Sociale (SIPPS), la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e

la Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP), firmatarie della “Position Paper 2017” sulle diete Vegetariane in gravidanza e in età evolutiva, raccomandano una alimentazione che comprenda tutti i gruppi alimentari e ritiene che la Dieta Mediterranea, basata sul consumo prevalente di molti alimenti

vegetali e sull’uso limitato di prodotti animali, sia il modello alimentare ideale per assicurare salute ai bambini fin dalla prima infanzia ed agli adulti. L’alimentazione ha una funzione fondamentale nel percorso di crescita del bambino e costituisce uno

strumento importante per lo sviluppo di molti aspetti della vita dell’individuo adulto. Il Nido d’infanzia accoglie lattanti e bambini dai 3 ai 36 mesi, periodo durante il quale lo sviluppo psicomotorio e la crescita sono molto rapidi e sono influenzati da diversi fattori, fra i quali l’alimentazione, che riveste un ruolo fondamentale sia da un punto di vista strettamente nutrizionale sia da quello

relazionale. Per stabilire il corretto fabbisogno nutrizionale e l’apporto calorico giornaliero per un bambino in questa fascia d’età, si fa riferimento ai valori medi raccomandati dai “Livelli di Assunzione di Riferimento di

Nutrienti” (LARN) revisione 2014 che sono lo strumento che comprende l’insieme di valori di riferimento per stabilire l’adeguatezza nutrizionale della dieta. ATS per l’anno 2019 porterà avanti l’iniziativa sull’intero territorio di competenza. Nell’arco dell’anno si

divulgherà il documento e si organizzeranno degli incontri.

Target prevalente :

operatori del settore e gestori: incontri presso Comuni o sedi aziendali ATS con genitori/gestori ed educatori dei nidi.

Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente ad ATS Insubria

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INTERVENTO N. 4

“Interventi per incrementare le possibilità di allattare il bambino fuori casa: Baby Pit Stop”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: per il DIPS: U.O.C. Medicina Preventiva nelle Comunità

UOC Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali

UOC Igiene e Sanità Pubblica Comitati Unicef provinciali

Tipologia : Informativo; Organizzativo Breve descrizione:

L’allattamento al seno non ha orari fissi, né un numero definito di poppate nell’arco della giornata. Esistono molteplici modi di allattare ed è difficile per le mamme prevedere dove e quando il bambino chiederà di nutrirsi. Inoltre, molte mamme prolungano l'allattamento ben oltre i primi mesi di vita dei

bambini, ottemperando alle raccomandazioni dell'UNICEF e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il Baby Pit Stop (BPS) prende il nome dalla nota operazione del "cambio gomme + pieno di benzina" che viene effettuata in tempi rapidissimi durante le gare automobilistiche di Formula Uno.

Nei BPS il cambio riguarda il pannolino, e il "pieno" è di sano latte materno, ricco di nutrienti e di anticorpi. Il ruolo propositivo dell’ATS può trovare applicazione nella comunità tramite lo sviluppo e la diffusione del progetto Baby Pit Stop in sinergia con UNICEF e CSB per favorire la creazioni di spazi

adeguati negli ambienti pubblici per il miglior svolgimento di un gesto che richiede rispetto e intimità. L’ obiettivo dell’intervento è l’attivazione di ulteriori Baby pit stop nel territorio dell’ATS, in collaborazione con la GDO, Comuni, Strutture Socio Sanitarie territoriali, in aggiunta ai 7 già presenti (5 presso I

Consultori Familiari, 2 presso la GDO). Nello specifico per la creazione di ulteriori luoghi idonei all’allattamento al seno il ruolo dell’ATS sarà quello di sensibilizzare gli Uffici tecnici comunali nel proporre la realizzazione di questi spazi nella progettazioni di strutture con previsione di alta e prolungata frequentazione.

Target prevalente : mamme che allattano

Copertura territoriale : Tutte il territorio dell’ATS

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti :

Amministrazioni comunali – Titolari GDO – Uffici pubblici , Biblioteche

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INTERVENTO N. 5

“La promozione della lettura precoce ad alta voce nell’infanzia”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

per il DIPS: U.O.C. Medicina Preventiva nelle Comunità UOC Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali

Tipologia : Informativo ; Organizzativo Breve descrizione: Nella prima infanzia si pongono le fondamenta sulle quali l’individuo costruirà la propria vita, la qualità della relazione tra bambino e genitori, che inizia già dalla gravidanza, e lo sviluppo delle competenze in ambito cognitivo, linguistico, emotivo e relazionale (early childhood development) sono migliorate dalla

lettura precoce ad alta voce. I programmi Nati per Leggere (NpL) e Nati per la musica (NpM) rientrano negli interventi di promozione delle competenze genitoriali. La promozione della lettura precoce ad alta voce in famiglia con i bambini è uno degli obiettivi del Piano

Regionale della Prevenzione 2015-18, avvalorato dal "Protocollo d'Intesa tra Regione Lombardia, il Centro per la Salute del Bambini e il Comitato Italiano Unicef” DGR 5506/2016. La lettura precoce ad alta voce nell’infanzia è raccomandata dall’ OMS, dall’ Unicef, dal IV Piano Nazionale di azione e di

interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva – 2016/2017, dal Protocollo d’intesa per la promozione della lettura nella prima infanzia tra i Ministeri dei Beni Culturali, della Salute, dell’Istruzione. Nel progetto le biblioteche hanno un ruolo cruciale, sono infatti luoghi “facilitanti” e “opportunistici” per

mettere in contatto i genitori con libri dedicati all’infanzia e promuoverne la lettura. Un operatore del settore opportunamente formato sui benefici della lettura in famiglia in età precoce può essere un prezioso "dialogatore", un ponte con le famiglie che arricchisce e consolida il circuito virtuoso creato sul

territorio dalle reti NpL. Nel territorio delle province di Como e di Varese le biblioteche aderenti al programma sono 78 ed i sistemi bibliotecari 6. Il programma si avvale inoltre di lettori volontari formati che possono promuovere il progetto leggendo nelle sale d’attesa degli ambulatori pediatrici e dei servizi

territoriali (centri vaccinali, consultori familiari). Il Tavolo Tecnico Allattamento al seno ha lavorato nell’anno 2017 parallelamente anche su tale tematica iniziando ad operare una ricognizione sullo stato di avanzamento del progetto “Nati per Leggere” sul territorio al fine di predisporre anche in questo caso un Piano d’Azione per il miglioramento della diffusione del programma stesso

L’obiettivo da perseguire nel 2017 è quello di una azione di mediazione e raccordo da parte di ATS al

fine di allargare, rinforzare e sviluppare il programma tramite la collaborazione con tutti gli attori sanitari del territorio (Pediatri di famiglia, consultori, punti nascita, centri vaccinali….), le

amministrazioni locali ( asili nido, scuole per l’infanzia…) in stretto raccordo con i referenti provinciali Npl. Si prevede inoltre l’utilizzo di strumenti di comunicazione innovativi, di ampia portata e di facile accesso

per gli utenti. Target prevalente : genitori con bambini entro i 3 anni; gestori servizi educativi per la prima infanzia, bibliotecari , pediatri

di famiglia

Copertura territoriale :

Tutto il territorio ATS Soggetti esterni alla ATS Coinvolti :

Amministrazioni comunali ( rete Biblioteche e asili nido e scuole d’infanzia comunali ), Asili Nido privati e PDF

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INTERVENTO N. 6

“Culle e cucce: cani e bambini sotto lo stesso tetto - indicazioni per costruire una

serena convivenza”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di origine Animale

Tipologia: informativo-educativo Breve descrizione

Se un amico a 4 zampe fa già parte di una famiglia, che sta per allargarsi con l’arrivo di un bebè , è importante preparare anche il nostro cane al lieto evento che si avvicina.

Il progetto quindi definisce la produzione di materiale informativo (brochure), destinato alle famiglie in attesa e/o con bambini e cani sotto lo stesso tetto.

Il documento informativo, tratta le varie fasi critiche del rapporto bambino animale, nel particolare.

In attesa del lieto evento (preparare il nostro cane);

Il ritorno a casa (Il grande giorno dell’arrivo del neonato);

A quattro zampe (Il neonato cresce, il bambino che gattona)

E’ ora di andare all’asilo (il bimbo corre e gioca)

Nonni e baby sitter (il cane e le persone estranee);

Feste e riunioni tra amici (i cambiamenti di abitudini come fattore di stress del nostro cane)

Obiettivo: Promuovere l’educazione per un corretto rapporto uomo/bambino - animale

Implementare la conoscenza del mondo degli animali d’affezione nella particolare fase della

nascita e della crescita di un bambino

Prevenire gli incidenti e gli episodi di morsicatura e ridurre i fattori di rischio sfocianti in episodi

di aggressività del cane (morsicature)

Target prevalente :

genitori con bambini entro i 6 anni

Copertura territoriale : intera ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Ordini dei Medici Veterinari, Pediatri di Famiglia, Reparti di Pediatria ASST, Asili nido e micronidi

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INTERVENTO N. 7

“Educazione nutrizionale per donne in gravidanza”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: per il DIPS: UOC Promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio. UOS Qualità della nutrizione e

stili alimentari; Dipartimento Cure Primarie Ufficio Comunicazione.

Tipologia : Formativo; Informativo

Breve descrizione: Un’alimentazione corretta nella donna fin dalle prime settimane di gestazione e per tutta la gravidanza rappresenta un fattore protettivo importante per la donna stessa e per il nascituro.

Spesso le donne gravide inoltre possono sviluppare un’intolleranza glucidica o diabete gravidico. L’accesso ai servizi consultoriali o specialistici può avvenire talora dopo alcune settimane dal concepimento e soprattutto in questi casi si rende necessario fornire al Medico di Medicina Generale che può

rappresentare il primo punto di riferimento per la donna gravida gli strumenti per dare le indicazioni nutrizionali più corrette in fase precoce. Oggigiorno peraltro i medici di famiglia e gli operatori del percorso nascita nell’approccio alle donne di

origine straniera che hanno abitudini alimentari legate alla propria cultura, possono necessitare di conoscenze specifiche per favorire di corretti stili alimentari.

Target prevalente : Popolazione gravida, operatori dei Consultori delle ASST e delle divisioni di ostetricia e MAP

Copertura territoriale : territorio dell’intera ATS Insubria

Azioni previste : Rendere disponibile attraverso il sito web di ATS un opuscolo informativo per le donne al fine di renderle consapevoli relativamente alla corretta alimentazione in gravidanza.

Fornire ai MAP e agli operatori dell’area materno-infantile uno strumento di approfondimento e

informazione sulla tematica.

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PROGRAMMA LOCALE N. 5

PROMOZIONE DI STILI DI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE E PREVENZIONE FATTORI DI RISCHIO COMPORTAMENTALI PROMOSSI NEL SETTING SANITARIO IN SINERGIA CON GLI

EROGATORI

Obiettivo generale: - Promuovere stili di vita favorevoli alla salute e prevenire fattori di rischio comportamentali favorendo

azioni sinergiche tra ATS e Territorio.

Breve Descrizione: Le malattie cronico- degenerative hanno in comune determinanti di rischio individuale noti, in gran

parte attribuibili a comportamenti non salutari, quali cattive abitudini alimentari, sedentarietà, tabagismo che comportano l’utilizzo, per la loro diagnosi e cura, di una quota ingente di risorse. Tutti i più recenti documenti di indirizzo nazionali (Piano Nazionale Prevenzione 2014-2019; Piano

Nazionale Cronicità) e regionali (Piano Regionale Prevenzione 2014-2018-proroga 2019, Piano Regionale Cronicità, DDGGRR 6164 e 6551/2017)pongono particolare attenzione all’individuazione di processi integrati di intervento finalizzati alla prevenzione individuale delle malattie croniche non trasmissibili

(MCNT) fondati su principi di equità, appropriatezza e sostenibilità. Il programma qui illustrato fa riferimento alle strategie e agli obiettivi di sistema contenuti nella DGR 1046/2018 “determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio-sanitario per l’esercizio 2019”. In tale contesto, per quanto riguarda l’area prevenzione della cronicità,vengono richiamati gli indirizzi

forniti negli anni precedenti ovvero di “ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie croniche con particolare riferimento a quelle non trasmissibili- MCNT” . Pertanto,oltre alla gestione di programmi di promozione della salute da svolgere nei setting di vita e

rivolti alla popolazione generale, occorre attivare iniziative di prevenzione e promozione della salute mirate al singolo individuo e in grado di anticipare l’aggravamento delle condizioni di salute delle persone che si rivolgono ai servizi sanitari e socio-sanitari. Per attuare tali interventi è fondamentale

che ATS operi in un’ottica di governance nel promuovere lo sviluppo della Prevenzione nell’offerta territoriale in sinergia con le ASST, con i Comuni nonché con il Terzo Settore. E’ altresì indispensabile il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale in considerazione delle importanti funzioni a loro attribuite: la recente D.G.R. 754/2018 riconosce al MMG il ruolo di “clinical manager” , cioè di diretto

referente clinico dei propri assistiti che, in qualità di primo interlocutore del paziente, deve garantire una partecipazione pro –attiva nell’ambito della presa in carico della cronicità. Nell’approccio al paziente gli operatori sanitari saranno sensibilizzati ad affrontare anche il tema della

prevenzione primaria stimolando fra l’altro la pratica dell’attività fisica. A tal fine oltre a fornire la mappatura dei gruppi di cammino già esistenti si chiederà agli erogatori, con il supporto delle amministrazioni comunali e di ATS, di adoperarsi per l’organizzazione di gruppi di cammino rivolti a

particolari tipologie di pazienti ovvero di promuovere altre attività motorie come ad esempio attività fisiche adattate per specifiche patologie. Inoltre, saranno sensibilizzati ad affrontare anche il tema della prevenzione primaria stimolando le vaccinazioni raccomandate per i soggetti con patologia di base (DGR X/7629 del 28/12/2017 “ Determinazione in ordine alle vaccinazioni dell’età infantile e dell’adulto

in Regione Lombardia: aggiornamenti alla luce del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019) inoltre un’azione di sensibilizzazione sarà richiesta per l’aumento dell’adesione agli screening oncologici pubblici organizzati da ATS.

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Obiettivi specifici locali: Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali

promossi degli erogatori del sistema sanitario e socio-sanitario ospedaliero (ASST) e territoriale (MMG, Cooperative gestori cronicità)

INDICATORI PRIORITARI:

A. N. EROGATORI COINVOLTI PER ASST/TOTALE EROGATORI PER ASST

B. N. ACCORDI FORMALIZZATI CON EROGATORI/TOTALE EROGATORI

C. N. MMG COINVOLTI-COOPERATIVE GESTORI/N. MMG DEL TERRITORIO E COOPERATIVE

GESTORI

D. N. RADIOLOGIE DI SCREENING, UO PNEUMOLOGIA, CARDIOLOGIA CHE EROGANO

COUNSELLING MOTIVAZIONALE BREVE/N. TOTALE RADIOLOGIE DI SCREENING, UO

PNEUMOLOGIA, CARDIOLOGIA

E. N. CONSULTORI E N. CENTRI VACCINALI CHE EROGANO COUNSELLING MOTIVAZIONALE

BREVE/N. TOTALE CONSULTORI E N. CENTRI VACCINALI

Descrizione quali-quantitativa delle risorse professionali e tecniche ATS coinvolte:

Il programma, proposto su tutto il territorio dell’ATS Insubria, verrà realizzato dal DIPS coinvolgendo le diverse figure professionali in base alle competenze e alle necessità; potranno essere coinvolti n. 4 medici, n. 2 AS/INF, n. 1 Ass. Sociale, n. 1 Educatore professionale, n. 2 Dietiste .Per l’attuazione di tale

programma è fondamentale ed indispensabile la collaborazione stretta e sinergica del Dipartimento Cure Primarie, del Dipartimento Programmazione per l’Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali (PIPSS), del Dipartimento Sviluppo Percorsi Integrati di Prevenzione e Cura e delle UOC Distretto Lariano, Distretto Valle Olona e Distretto Sette Laghi.

Interventi programmati:

1. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute , prevenzione fattori di rischio

comportamentali e sensibilizzazione alla prevenzione vaccinale e agli screening

oncologici nel percorso di presa in carico della cronicità

2. Nutrizione e prevenzione alla malattia oncologica

COORDINATORE DEL PROGRAMMA E DEI RELATIVI INTERVENTI: Dr. Biagio Vincenzo Santoro

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INTERVENTO N. 1

“Promozione di stili di vita favorevoli alla salute , prevenzione fattori di rischio

comportamentali e sensibilizzazione alla prevenzione vaccinale e agli screening

oncologici nel percorso di presa in carico della cronicità”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: Per DIPS:

-U.O.C. Promozione della Salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentali (U.O.S.Medicina dello Sport, U.O.S Qualità della Nutrizione e Stili Alimentari) -U.O.C. Medicina Preventiva nelle Comunità

-Dipartimento Cure Primarie -Dipartimento Programmazione per l’Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali (PIPSS),

-Dipartimento Sviluppo Percorsi Integrati di Prevenzione e Cura -Distretti ATS

Tipologia: Formativo, Informativo, organizzativo

L’intervento prevede l’azione di ATS nel suo ruolo di governance al fine di orientare l’offerta delle prestazioni inserite nei PAI individuali dei pazienti cronici (in fase non compromessa) verso una forte connotazione preventiva in senso lato. Uno degli obiettivi principali è inserire in modo sistematico nei

PAI il counselling motivazionale breve per l’adozione di sani stili di vita. Con tale strumento si pone l’attenzione su un maggior coinvolgimento del paziente che deve acquisire consapevolezza della propria malattia e dei fattori di rischi ad essa correlati, per poter poi divenire parte attiva della prevenzione – cura. Si vogliono creare le condizioni affinché l’assistito trovi in sé le risorse per modificare i

comportamenti al fine di migliorare la qualità e la durata della vita. Infatti, attraverso il colloquio fra medico e paziente si sostengono e si sviluppano le potenzialità del paziente, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta. Il medico è altresì chiamato a

selezionare, per l’intervento educativo, i soggetti che, in base ai dati di evidenza scientifica, possano

usufruire maggiormente dei benefici del counselling stesso in termini di guadagno di salute, ossia coloro che sono affetti da patologia cronica antecedente l’insorgenza delle complicanze. Altrettanta attenzione

sarà posta in fase di selezione a ridurre al minimo le diseguaglianze attraverso l’offerta dell’intervento secondo criteri che privilegino i pazienti più bisognosi di supporto per propria condizione economica/culturale. ATS si rende disponibile a promuovere la formazione specifica degli operatori sanitari se richiesta e a

fornire supporto documentale/informativo per i pazienti onde favorire l’invio ai servizi di prevenzione (centri per la disassuefazione al tabagismo etc). Nell’ambito di tale programma si intende inoltre inserire nei PAI l’offerta vaccinale per rischio legato alla patologia di base con invio con canali preferenziali ai

centri vaccinali; sensibilizzazione agli screening oncologici con identificazione di canali preferenziali di invio ai centri Screening di Como e Varese

Target prevalente : assistiti affetti da patologia cronico degenerativa in fase iniziale.

Copertura territoriale : territorio ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Map , Gestori per presa in carico cronicità, centri vaccinali ASST

coinvolti nella fase della realizzazione

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INTERVENTO N. 2

“Nutrizione e prevenzione della malattia oncologica”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

UOC Promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio. UOS Qualità della nutrizione e stili alimentari;

Tipologia : Informativo

Breve descrizione: Un italiano su 3 cerca online notizie corrette sulla dieta in relazione al cancro. L'alimentazione, intesa come

strumento di prevenzione e 'cura' dei tumori, è l'argomento più cliccato. Ma sulla rete è allarmante il

dilagare di fake news relative ai tumori. A scattare questa fotografia sul complesso rapporto tra

informazione, internet e cancro sono la Fondazione AIOM e l'Associazione Italiana di Oncologia Medica

(AIOM). Più del 50% degli internauti italiani sostiene di essere confuso a causa delle troppe informazioni

di salute che è possibile trovare sul web; solo sull'alimentazione sono state individuate più di 400 bufale a

cui vanno aggiunte le 175 sulle cure alternative e più di 160 sulle cause del cancro.

Secondo gli ultimi studi, ben il 30% dei casi di cancro è riconducibile all'alimentazione. Attraverso una dieta

sana ed equilibrata possiamo ridurre del 16% il rischio di insorgenza dei tumori allo stomaco, endometrio,

esofago, colon-retto, bocca, faringe e laringe. Sul web sono riportante news su improbabili capacità anti

tumorali di limone, caffè, zenzero, miele, olio di cannabis o di cocco o succo alla barbabietola. La ricerca ha

però evidenziato in modo chiaro che non esistono cibi in grado di proteggere in maniera assoluta. Tuttavia

va ribadito quanto sia importante la dieta nella prevenzione oncologica. La letteratura scientifica ha

ampiamente dimostrato come una dieta sana e varia sia in grado di prevenire l’insorgenza dei tumori,

nonché di influire sul controllo della crescita tumorale. Inoltre negli ultimi anni è stata confermata anche

l’importanza del controllo del peso corporeo per le persone con una storia di patologia oncologica. I tumori

più frequenti delle popolazioni occidentali sembrano condividere un meccanismo eziologico comune, che

dipende dallo stesso stile alimentare che favorisce altre patologie croniche delle stesse popolazioni: il

diabete, le dislipidemie, l’ipertensione, l’obesità, le coronaropatie, le demenze senili. Si tratta della dieta ad

alto indice glicemico (zuccheri, farine raffinate, amidi rapidamente digeribili), ricca di grassi saturi (carni

rosse e latticini) e povera di alimenti integrali, instauratasi in tutti i paesi industrializzati, che sta alla base

dell’insulino-resistenza con iperinsulinemia e della sindrome metabolica. L’insulino-resistenza è inoltre

associata ad aumentati livelli di infiammazione che favoriscono la comparsa e la progressione dei tumori.

Una frazione importante dell’incidenza e della mortalità per i tumori e per le altre malattie croniche frequenti nelle nostre popolazioni potrebbe essere prevenuta attraverso un cambiamento complessivo,

radicale ma sostenibile, dello stile di vita comprendente una moderata restrizione calorica e proteica, ottenibile con una dieta di tipo mediterraneo tradizionale e macrobiotico, e un aumento dell’attività fisica. Il nuovo rapporto del WCRF (World Cancer Research Fund) sottolinea come sedentarietà e assunzione di

cibi raffinati, a elevato contenuto calorico, rappresentano la benzina di sovrappeso e obesità, oggi

identificate tra le principali cause dell’aumento drammatico dell’incidenza delle patologie tumorali in tutto il

mondo.

Obiettivo:

lo scopo sarà quello di educare le persone ad alimentarsi in modo più adeguato e secondo le loro esigenze.

Un’alimentazione sana, associata ad un’adeguata attività fisica e al controllo di alcuni fattori di rischio (ad

esempio fumo e alcol), costituisce uno strumento fondamentale nella prevenzione e gestione di numerose

patologie. Un regime dietetico equilibrato, oltre a fornire un apporto di nutrienti necessari a soddisfare i

fabbisogni dell’organismo, consente anche di introdurre elementi che svolgono una funzione preventiva e

protettiva nei confronti di determinate condizioni patologiche, tra cui i tumori.

Azioni: Un percorso guidato che ci porterà a valutare quali alimenti sono necessari alla nostra salute. Alimentarsi

correttamente è la prima regola per una vita migliore e più lunga.

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Costituzione di un gruppo di progetto caratterizzato dallo sviluppo di azioni integrate tra ATS

Insubria e terzo settore (associazioni di volontariato in materia di oncologia) ed erogatori.

Realizzazione di un percorso di educazione nutrizionale di gruppo (conferenze alla popolazione).

Sono previsti n° 5 incontri con tematiche diverse ma complementari, con cadenza quindicinale o

mensile (da concordare con le associazioni del terzo settore) della durata di circa 120 minuti

ciascuno con il supporto di specialisti: medico dietologo, dietista, infermiera (anche in copresenza);

finalizzati ad aumentare conoscenza e consapevolezza del problema e a far sperimentare graduali

modifiche comportamentali verso uno stile di vita più sano;

Show Coking con l’intervento di uno chef per cimentarsi direttamente ai fornelli, imparando i piccoli

trucchi per cucinare in maniera sana, ma anche divertente e semplice. Il segreto per seguire

un’alimentazione corretta e soprattutto per mantenere nel tempo i risultati ottenuti con la dieta;

Argomenti degli incontri:

Perché mangiamo, i principi nutritivi.

la piramide alimentare e la giornata alimentare

alimenti e malattie cosa DEVO o NON devo mangiare (perché è importante l’attività fisica)

organizzo la mia giornata alimentare a casa e fuori casa (dietetica per volumi)

cuciniamo e mangiamo insieme: realizzazione di un pasto a scelta dalla A alla Z.

Risultati attesi:

Trasferire queste indicazioni in modo efficace alla popolazione e mettere la popolazione stessa nelle

condizioni di distinguere l’informazione realmente attendibile nel panorama di una ‘divulgazione scientifica’

poco controllata. Una divulgazione che attraverso i canali più diversi lascia spazio a informazioni troppo

spesso confuse, contraddittorie se non addirittura errate, infondate e interessate. «Consapevolezza» è la

parola d’ordine che deve guidare interventi di educazione alimentare, funzionali a una prevenzione primaria

volta a minimizzare i fattori di rischio, nel segno del recupero di un sano rapporto con il cibo.

La Nutrizione deve essere considerata un valore essenziale nella Prevenzione Oncologica e diventa un

valore aggiunto alla Terapia Oncologica.

Target prevalente : popolazione, Map Copertura territoriale : territorio dell’intera ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Chef Scuole Alberghiere e dei Ristoranti della Salute, Amministrazioni Comunali, Map, Associazioni dei

malati, ASST.

3) RISORSE ECONOMICHE

In coerenza con la programmazione PIL 2018, si intende utilizzare le risorse economiche di cui alla DGR XI/1046 del 17/12/2018 “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio-sanitario per l’esercizio

2019” pari ad € 60.000 per l’acquisizione di materiale informativo divulgativo, di personale destinato al DIPS della ATS Insubria ad integrazione delle risorse umane già in essere e investite, necessario per la piena realizzazione degli interventi del Piano con particolare riferimento ai programmi negli ambienti di

lavoro e negli ambienti scolastici” e per lo sviluppo di progettualità innovative. Si rimanda all’allegato “Piano di utilizzo delle risorse assegnate l’attuazione delle attività previste dal PIL

2019” della deliberazione ATS con cui è approvato il presente Piano.