Anfos News Giugno 2010

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Anfosnews La rivista dell’ Associazione Nazionale Formatori Sicurezza sul Lavoro www.anfos.it Convegno Anfos su stress e tecnostress: le risposte degli esperti per i formatori. ANNO I n° 2 - Registrazione Trib. Civitavecchia 1/2010 - direttore responsabile Vincenzo Di Frenna giugno 2010 Si è svolto a Roma il 13 maggio il convegno “Stress lavoro correlato e tecnostress: i nuovi rischi del lavoratore moderno”, organizzato dall’ANFOS. Relatori autorevoli ed esperti del settore sicurezza hanno fatto il punto della situa- zione rispetto all’applicazione del- l’articolo 28 del Testo Unico 81, che prevede l’obbligo per le aziende di effettuare la valutazio- ne del rischio stress entro il pros- simo 1° agosto 2010. Per informazioni sulle inizitive relative al mondo della formazione ANFOS chiama il numero: 800.589256 Rischi emergenti e modelli di prevenzione INAIL, presentato il Casellario incidenti dell’ anno 2009 Convegno Anfos un momento dei lavori dell’evento tenuto il 13 maggio 2010 al Palazzo dell’Informazione, a Roma. A PAG. 8-9 A PAG. 13 A PAG. 14 A PAG. 2-7 A PAG. 11 A PAG. 12 La sentenza n° 5075 La Direttiva Cantieri SICUREZZA Periodo nero per gli infortuni mortali nelle aziende italiane Veneto, Lazio, Sicilia INIZIATIVE Sicurezza e prevenzione nelle Pubbliche Amministrazioni di Maria Grazia Gazzea

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AnfosnewsLa rivista dell’ Associazione Nazionale Formatori Sicurezza sul Lavoro

www.anfos.it

Convegno Anfos su stress e tecnostress:le risposte degli esperti per i formatori.

ANNO I n° 2 - Registrazione Trib. Civitavecchia 1/2010 - direttore responsabile Vincenzo Di Frenna

giugno 2010

Si è svolto a Roma il 13 maggio ilconvegno “Stress lavoro correlatoe tecnostress: i nuovi rischi dellavoratore moderno”, organizzatodall’ANFOS. Relatori autorevoli edesperti del settore sicurezzahanno fatto il punto della situa-zione rispetto all’applicazione del-l’articolo 28 del Testo Unico 81,che prevede l’obbligo per leaziende di effettuare la valutazio-ne del rischio stress entro il pros-simo 1° agosto 2010.

Per informazioni sulle inizitive relative al mondo della formazione ANFOS chiama il numero: 800.589256

Rischi emergentie modelli di prevenzione

INAIL, presentatoil Casellario incidentidell’ anno 2009

Convegno Anfosun momento dei lavoridell’evento tenuto il 13 maggio 2010al Palazzo dell’Informazione, a Roma.

A PAG. 8-9

A PAG. 13 A PAG. 14

A PAG. 2-7

A PAG. 11

A PAG. 12

La sentenzan° 5075

La DirettivaCantieri

SICUREZZAPeriodo nero per gliinfortuni mortalinelle aziende italianeVeneto, Lazio, Sicilia

INIZIATIVESicurezzae prevenzionenelle PubblicheAmministrazioni

di Maria Grazia Gazzea

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Anfosnews

IN PRIMO PIANO

CONVEGNO ANFOS ?2

Come si devono organizzarele aziende per valutare lo “ stresslavoro correlato” entro agosto?

Rischia l’ arresto il datore di lavoro che non effettuail documento di valutazione del rischio stress lavoro correlato

Si è tenuto al Palazzo dell’Informazione il 13 maggio scorso

Cosa bisogna fareper valutare lo stressentro il 1° agosto 2010

ROMA - E’ stato un momento di con-fronto importante. Il convegno Anfossullo “stress lavoro correlato e tecno-stress: i nuovi rischi del lavoratoremoderno” ha registrato una presenzadi oltre 100 operatori della sicurezza,tra cui molti dirigenti e imprenditori, euna platea di relatori autorevoli chehanno fornito importanti risposte allenumerose domande emerse durante ildibattito, che si è tenuto giovedì 13maggio presso la sala convegni delPalazzo dell'Informazione Adnkronosdi piazza Mastai, a Roma.Il presidente dell’Anfos, RolandoMorelli, ha introdotto i lavori sottoli-neando che lo stress in azienda e nellepubbliche amministrazioni è un pro-blema sempre più diffuso, ed è impor-tante creare un processo di formazio-ne per le aziende per conoscere lapatologia e prevenirne gli effetti. "Illegislatore - ha ricordato Morelli - conl’approvazione del Testo Unico 81 del2008 e il D.lgs 106 del 2009, ha volu-to inserire lo stress tra i rischi da valu-tare e prevenire in azienda. Il 1° ago-sto scade il termine entro il quale leaziende sono tenute ad effettuare unavalutazione dello 'stress lavoro corre-lato', attraverso questionari e la reda-zione di un Dvr (Documento valuta-zione rischi). Il datore di lavoro deve

quindi analizzare la propria organizza-zione del lavoro, coinvolgendo i propridipendenti se necessario, al fine dirimuovere le possibili cause chedeterminano l’insorgere di situazionistressanti"."La formazione per i formatori - hachiarito Lucia Macciocu, psicologoricercatrice del dipartimento Medicinadel lavoro Ispesl - legata all'attivitàdei lavoratori è fondamentale. Lostress è una risposta specifica dell'or-ganismo ad ogni richiesta effettuatasu di esso dall'ambiente esterno e/ointerno". La dottoressa Macciocu hapoi evidenziato che "i costi dello stressper l'azienda sono altissimini, in ter-mini di assenza, infortuni, malattie ederrori del lavoratore", ricordando infi-ne che "la trasformazione dell'orga-nizzazione e l'introduzione di nuovemetodologie di lavoro e l'uso semprepiù assiduo delle tecnologie informati-fanno emergere nuovi rischi. ComeIspesl abbiamo proposto un modelloglobale partecipato, per valutare irischi".L’intervento della Macciocu ha intro-dotto il tema del “Tecnostress inazienda”, illustrando l’origine dellapatologia psicosomatica, le ricercheche si sono susseguite negli ultimi 25anni e l’avoluzione moderna.

di Enzo Di Frenna- servizio fotografico Paola Sulpizio

giugno 2010

EDITORIALEI convegni Anfosper supportareformatori e aziende

di Rolando Morellipresidente Anfos

Il Convegno Anfos sullo“stress lavoro correlato etecnostress in azienda: inuovi rischi dei lavoratorimoderni” è stato un suc-cesso. Oltre 100 parteci-panti, relatori autorevoli,

formatori e operatori di sicurezza che si sonoconfrontati con interesse e partecipazione,ponendo numerose domande agli espertiintervenuti sul palco al fine di comprenderecome si devono comportare le aziende e idatori di lavoro in vista della scadenza del 1°agosto 2010, che prevede l’obbligo di effe-tuare una “valutazione del rischio stress lavo-ro correlato”. Infatti, finora, si è registratouno stato di incertezza e ci sono giunte molterichieste di informazioni al riguardo. Eccoperchè abbiamo deciso di organizzare un con-vegno su tale problematica, per offrire innan-zitutto ai nostri associati risposte al riguardo.Intanto è stato illustrato un metodo di valuta-zione - quello dell’Ispesl - che offre spunti divalutazione. Lorenzo Fantini del Ministerodel Lavoro e Presidente della Commissioneche sta elaborando le “linee guida” sullostress lavoro correlato, ha annunciato cheentro la metà di giugno saranno disponibiliinformazioni chiare e semplici - sintetizzatein un documento di quattro pagine - per pro-cedere alla corretta valutazione di tale rischioin azienda.Sono convinto che c’è ancora molto lavoroda fare e l’Anfos non si fermerà qui.Abbiamo in progetto un video sull’argomento(incluso la prevenzione del tecnostress) e unmanuale sulla valutazione dello stress lavorocorrelato, con domande e risposte formulatecon l’ausilio di esperti del settore.

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Anfosnews 3giugno 2010

Palazzo dell’Informazione,il pubblico di formatori, imprenditorie operatori dela sicurezza

"Il problema dello stress - ha sot-tolineato Angela Goggiamani,dirigente medico dell'Inail - vedel'Inail particolarmente impegnato,in quanto l'Istituto ha esperienzasia relativamente all'inquadramen-to dello stress acuto, sia dellostress da lavoro. L'Istituto operacon i datori di lavoro e i lavoratoriper costruire una cultura della sicu-rezza e una tutela delle condizionidi salute"."E' assolutamente importante - hadichiarato Gianni Fortunato,segretario Ugl Roma e Lazio - indivi-duare e circoscrivere le conseguen-ze dello stress da lavoro. Molti infor-tuni derivano da una cattiva valuta-zione di questa patologia.Prendiamo il caso, ad esempio, diuna catena di montaggio gestita daicomplessi apparecchiature e video-terminali: un breve calo della con-centrazione e dell'attenzione, cusa-ta dallo stress, può innescare unpossibile incidente o infortunio sullavoro".A chiusura l’intervento di LorenzoFantini, dirigente del Ministero delLavoro, che ha fornito molte rispo-ste riguardo alla scadenza ai cuisono chiamati le aziende e i datori di

lavoro enrtro il 1° agosto 2010: “IlTesto Unico 81 è una legge realizza-ta in sei mesi di lavoro: c’è ancoramolto lavoro da fare, poichè la sicu-rezza non si fa solo con le normati-ve, ma con un impegno formativo einformativo a tutto campo. Una spe-ciale Commissione del ministero delLavoro sta eleborando le lineeguida per la valutazione dellostress lavoro correlato: entrola metà di giugno, in un docu-mento di appena 4 pagine,abbiamo sintetizzato tutte leinformazioni principali di cuibisogna tener conto”.Fantini ha poi risposto a nume-rose domande a conclusionedei lavori del convegno,affrontando il tema del “rischioarresto” per chi non effettuasela valutazione del rischiostress (di cui hanno parlatoalcuni giornali nazionali nellescorse settimane). «Bisognadire che, ufficialmente, sirischia l’arresto se non vieneeffettuata tale valutazione,come indica il Testo Unico 81.Oppure il datore di lavoro pagaun’ammenda pecuniaria. Macomunque, il rischio si attenua

notevolmente in presenza dellaredazione di un documento di valut-zione, pur considerando eventualierrori», ha spiegato Fantini.I lavori del convegno Anfos sarannodisponibili per i soci nell’area riser-vasta del sito (www.anfos.it), anchein formato video.

EFFETTI DELLO STRESSSULLA SALUTE...

mal di testacalo della concentrazioneinsonniaipertensione e ansiadisturbi cardiocircolatoridisturbi gastrointestinalidepressione

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Anfosnews4 giungo 2010

IN PRIMO PIANO

Rolando Morelli, presidente Anfos

L’inizio dei lavori del convegno Anfos

Angela Goggiamani, dirigente II livellodella Sovrintendenza medica INAIL

Lucia Macciocu, Psicologa Ricercatrice ISPESL

Enzo Di Frennna, direttore di Anfos News Gianni Fortunato, segretario UGL Roma e Lazio

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Anfosnews 5giugno 2010

Lorenzo Fantini, Direttore Divisione III e VI (salute e sicurezza) del Miniostero del Lavoro

Pubblico partecipe: dirigentidell’Agenzia delle Dogane(i due uomini con microfono)

Domande e risposte: soprauna psicologa ricercatrice ISPESLe di lato un operatore sicurezza

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Anfosnews6 giungo 2010

IN PRIMO PIANO

Un momento di confronto: il convegno Anfossullo “stress lavoro correlato e tecnostress” è statoun momento di confronto tra gli operatori delsettore sicurezza, per dare risposte in anticiporispetto alla scadenza del 1° agosto 2010previsto dal Testo Unico 81/2008.Il presidente dell’anfos, Rolando Morelli,si è confrontato con numerosi formatori primae dopo il convegno, disponibile a illustrarele attività e le iniziative dell’associazione.I relatori sono stati poi intervistati dal Tg ADN,per un servizio che è stato poi trasmessonell’agenzia multimediale on line.A conclusione, gli oltre 1oo partecipantihanno continuato i colloqui durante un buffet.

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Anfosnews 7giugno 2010

COME LO STRESS LAVORO CORRELATO COLPISCE I LAVORATORIDELLE GRANDI CATENE DI DISTRIBUZIONE. AD ESEMPIO I CASSIERI...

Tra le categorie lavorative maggiormente esposte alrischio da stress lavoro-correlato rientrano gli impie-gati nel mondo della grande distribuzione organizza-ta (GDO).Cassieri, banconisti, commessi e magazzinieri risul-tano essere tra i lavoratori più colpiti da forme distanchezza quali:assenteismo e ritardo cronici,pause prolungate, da irritabilità, crisi di ansia,depressione ed infortuni ripetuti, chiari sintomi distress lavorativo.Gli addetti alla grande distribuzione, in virtù dellastruttura organizzativa dei grandi gruppi multinazio-nali che controllano il settore, sono sottoposti a ritmidi lavoro estenuanti, lavorano spesso su turni chenon prevedono riposi nei giorni canonici a ciò depu-tati (basti pensare alle aperture domenicali e neigiorni di festa dei negozi), reperibilità giornaliere conmutamenti repentini di orario e turni lavorativi, con-tinue variazioni dei luoghi tempi e contenuti del lavo-ro, in definitiva condizioni lavorative che non garan-tiscono un sufficiente benessere psico-fisico alla per-sona, contribuendo ad aggravare la condizione stres-sogena generale.Tali condizioni quindi non agevolano il generalebenessere lavorativo e sociale, ma contribuisconopiuttosto alla creazione e diffusione costante dinuove patologie legate al mondo del lavoro, chenecessariamente si riflettono sulla società.Sono queste le conclusioni cui è giunta una ricercacondotta dal’Università di Bergamo, commissionataper conto della Filcams-CGIL di Bergamo, che hapreso in considerazione il periodo dicembre 2009-febbraio 2010.Nel dossier si legge che: “E’questo un settore cherichiede la massima disponibilità per quanto riguardal’orario. Flessibilità ed irregolarità sono diventatecostanti che causano disagi continui che a loro voltasi riflettono nella vita privata, specie per le lavoratri-

ci che debbono farsi carico anche delle mansionidomestiche”.La ricerca evidenzia come si richieda al lavoratoreaddetto alla grande distribuzione un investimentosempre maggiore in termini di risorse professionali etecniche oltre che di motivazioni e stimolipsichici,non supportato però da un’adeguata garan-zia contrattuale (i contratti più diffusi nel settoresono forme di precariato), ma di conseguenza assog-gettato al costante e continuo ricatto del rinnovocontrattuale.Il fine ultimo del lavoro è ben sintetizzato nelle pagi-ne conclusive dello stesso in cui si legge che: “Laposta in gioco è alta: bisogna allora intercettare leesigenze dei nuovi lavoratori e farle proprie, anchequelle non dette, lavorando su un benessere com-plessivo dentro e fuori dal luogo di lavoro”.

La ricerca evidenzia come si richiedaal lavoratore addetto alla grande distribu-zione un investimento sempre maggiorein termini di risorse professionali e tecni-che oltre che di motivazioni e stimoli psi-chici, non supportato però da un’ adegua-ta garanzia contrattuale.

Stress e supermercatiun problema che si presenta soprattutto

per l’alta affluenza dei consumatorinelle aperture domenicali

STRESS LAVORO CORRELATIO / LA RICERCA

di Emanuela Di Marino

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Anfosnews8 giugno 2010

Sicurezza e nuovi rischi Il 28 aprile è stata la giornata mondialeper la salute e la sicurezza sul lavoroinserita nel progetto annuale “ Safework”

Le indicazioni di International Labour Organization

ROMA - Il 28 Aprile è stata la giornata mondiale perla sicurezza e la salute sul lavoro, in occasione ditale ricorrenza l’ILO (International Labour Organization)ha divulgato una locandina informativa, inserita nel pro-getto annuale “Safework” volto ad affrontare le sfideemergenti nel contesto della sicurezza lavorativa , perevidenziare i problemi legati alla prevenzione della salu-te nei luoghi di lavoro, alla luce dei nuovi rischi emer-genti e delle conseguenti malattie professionali a questicollegati.Infatti i mutamenti dell’assetto economico e organizzati-vo del mondo del lavoro avvenuti negli ultimi anni hannocontribuito ad accelerare i processi degenerativi ed adincrementare nuovi rischi con conseguente diffusione dinuove patologie professionali.Ne deriva la necessità di concentrare le forze nella rea-lizzazione di strategie comuni, a livello sia nazionale cheinternazionale, dirette alla prevenzione e conoscenza deirischi, soprattutto i nuovi rischi ossia tutte le criticità chesorgono in conseguenza dell’applicazione di nuove tec-nologie, processi produttivi, nuove condizioni di lavoro eo nuove forme di impiego.

I processi di produzione moderni che utilizzano nell’ap-plicazione pratica le nanotecnologie, così come le bio-tecnologie, riguardano non solo i paesi già sviluppati maanche quelli in via di progressivo sviluppo per i quali èancor più necessario prevenire le nuove forme di rischiolegate al progresso tecnologico per fare in modo che sipossano riconoscere prima che l’industria li metta in pra-tica. In realtà nella maggioranza dei casi avviene esat-tamente il contrario perché soltanto dopo l’applicazionepratica delle nuove scoperte si ha chiara la situazionerispetto agli effetti che l’introduzione di un nuova tecno-logia produce in materia di salute e sicurezza sul lavoroI rischi biologici legati all’utilizzo di nuove tecnologiesono diffusi in tutti i settori lavorativi esponendo alrischio quindi una serie incondizionata di lavoratori: dacoloro che operano in campo sanitario a coloro che sioccupano della gestione dei rifiuti, da coloro che opera-no nelle industrie biotecnologiche a coloro che sonooccupati nel settore agricolo ( basti pensare ai micobat-teri, agli allergeni biologici fino alle sostanze resistentiagli antimicrobici).I rischi chimici rappresentano una nuova realtà che a

I rischi biologici legati all’ utilizzodi nuove tecnologie sono diffusiin tutti i settori lavorativi, esponendoi lavoratori al rischio di contrarrenumerose patologie.

I rischi chimici rappresentano una realtàcon cui bisogna confrontarsi nelle aziende

Gli obiettivi dell’ ILO nel 2010mettono al centro la sicurezza del lavoratore

di Maria Grazia Gazzea

Rischi emergentie nuovi modelli di prevenzione

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Anfosnews 9giugno 2010

breve porterà a nuove malattie professionali e situazio-ni di criticità all’interno del sistema lavorativo: l’uso dipesticidi, sostanze tossiche, metalli pesanti e carburantio miscele di solventi spesso non sono adeguatamentetestati prima dell’utilizzo e quindi può darsi che non ci siaccorga dei rischi che provocano fino a quando non siaeffettivamente dimostrabile la minaccia ed il pericoloalla salute e sicurezza dei lavoratori ( un esempio pertutti il problema amianto).Le nuove forme di occupazione sviluppatesi nell’ultimodecennio, la riorganizzazione aziendale, la riduzione dipersonale, il precariato e la diffusione dell’economiainformale sono tutti fattori che hanno contribuito allanascita di nuovi rischi legati alla sicurezza e salute suiluoghi di lavoro ( basti pensare agli immigrati e alledonne che accettano lavori a basso costo e minor stan-dard di sicurezza tali da provocare nuove forme di stresslavoro-correlato).Riconoscere le diversità ed i mutamenti della societàcosì come si riflettono nel mondo del lavoro è fonda-

mentale per promuovere un lavoro più salubre e sicuroper tutti i lavoratori.Questa la prospettiva verso cui lavorare per diffonderela cultura in materia di salute e sicurezza sul lavoro;questo è il giusto approccio da seguire per poter evita-re, ridurre, e saper affrontare consapevolmente i nuovirischi in modo da facilitare la sensibilità umana a rico-noscere l’importanza della prevenzione a tutti i livelli edin ogni ambito lavorativo.Questi in definitiva gli obiettivi per il 2010 persegui-ti dall’ILO, in collaborazione con gli altri organismicomunitari, e le istituzioni governative regionali per rag-giungere standard sempre più elevati in materia di salu-te e sicurezza sul lavoro, in modo da riuscire ad azzera-re o per lo meno ridurre il fenomeno degli infortuni sullavoro, delle morti bianche e delle malattie professionali.Tale approccio coordinato e sinergico diventa necessarionel contesto dei rischi nuovi emergenti e della salute sullavoro nell’ambito di una economia globale in profondomutamento.

Malattie professionali,il Friuli al lavoroper conoscerle e prevenirleIl Friuli Venezia Giulia ha deciso di indagare a fondo ciòche avviene nel proprio territorio relativamente alla pato-logie professionali e agli incidenti sul lavoro. La Direzionecentrale Salute, Integrazione sociosanitaria e Politichesociali della regione ha infatti presentato ai primi di aprileun 'Atlante delle malattie professionali in Friuli VeneziaGiulia', che fa una prima analisi, basata sul periodo 2000e il 2007, di questi fenomeni. L’obiettivo è quello di trac-ciare un quadro preciso che serva da base ad un monito-raggio costante del fenomeno e dunque come punto dipartenza per mettere a punto interventi di prevenzioneadeguati alla situazione reale. L’idea è dunque quella diconoscere per poter intervenire in modo efficace. Questoperché, anche in base ai soli dati dell’Inail, che evidenzia-no la presenza di circa 1.200 nuove patologie professionaliall’anno, le istituzioni non hanno potuto che prendere attoche quello della sicurezza legata al lavoro è un rilevanteproblema sociale e di salute pubblica.Nell’atlante un particolare rilievo viene dato alle ‘tecnopa-tie’ visto che l’analisi ha rivelato come, se pur si registri-no solo quattro tecnopatie ogni cento infortuni, quelle conesito mortale sono tre volte superiori alle morti per infor-tunio.Sempre nell’atlante si evidenzia come le malattie profes-sionali nel periodo 2000 – 2007 siano rimaste sostanzial-mente invariate nel numero ma siano invece mutate nellaloro composizione con un calo consistente di quelle ‘tabel-late’ per le quali evidentemente sono state adottate lenecessarie precauzioni anche dal punto di vista della for-mazione e informazione mentre risultano aumentate quel-le ‘non tabellate’, cioè di nuovo tipo. In particolare cresco-no i problemi di tipo osteoarticolare connessi all’attivitàlavorativa. Da evidenziare tuttavia che sempre nel perio-do di riferimento sono statti registrati circa 500 casi ditumore da amianto, una piaga che, nonostante le ormaiacquisite conoscenze sulla pericolosità di questo materia-le, continua a colpire, in Friuli ma anche nel resto d’Iltalia

ROMA - Si è svolto a Roma il 25 Maggio, presso ilCentro Congressi Frentani, un convegno dal titolo: “Organismi paritetici: ruoli e competenze nellaformazione sulla sicurezza”, che si inerisce all’in-terno di un progetto più grande, dal titolo: PIU’SICUREZZA “Servizi per la diffusione della culturadella salute e sicurezza nei luoghi di lavoro delLazio”.Il progetto si sviluppa in quattro momenti distinti (ilterzo dei quali è l’incontro in programma a Romaper fine maggio ) dedicati alla promozione della cul-tura della sicurezza negli ambienti di lavoro, conattività di formazione e ricerca, nonché approfondi-menti rivolti ai lavoratori di aziende dislocate sututto il territorio della Regione Lazio.Il seminario ha posto l’attenzione degli addetti ailavori sull’importanza del ruolo riconosciutoagli enti bilaterali nel processo di formazione edinformazione dei lavoratori.All’incontro è intervenuto il Presidente dell’EBSiL(Ente Bilaterale per la Sicurezza sul Lavoro nellepiccole e medie imprese) Fabrizio Bottini.L’Anfos da tempo riconosce l’importanza degli entibilateriali, stringendo una collaborazione attiva conE.Bi.N.Fo.S. (Ente Bilaterale Nazionale Formazionee Sicurezza), con l’obiettivo di offrire ai formatoristrumenti di qualificazione professionale.

Organismi paritetici: ruoli e competenzenella formazione sulla sicurezza

Il Centro Congressi Frentani: foto sopra

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Anfosnews10 giugno 2010

news Lavoro, in Sicilia e Puglia fioccano denunceper la mancata applicazione delle misure di sicurezza.

Giornata per la sicurezza sul lavoro, inUmbria una ‘ maratona’ della CGIL

Lavoratori marittimi: è difficile provarel’ esposizione all’ amianto

BARI - Da Campofelice di Roccella, inprovincia di Palermo, fino a Bari, i con-trolli sull’applicazione delle norme di sicu-rezza sul lavoro, non solo nei cantieri maanche all’interno degli esercizi commer-ciali, hanno portato nel mese di aprile aun fioccare di multe e denunce. Nelpalermitano ad agire sono stati iCarabinieri che, nell’ambito di una seriedi controlli nei cantieri edili hanno riscon-trato violazioni delle normative sulla sicu-rezza e che, di conseguenza, hannodenunciato ben 4 persone per aver disatteso le normeantinfortunistiche. Ad essere denunciati sono stati i titola-ri delle ditte che svolgevano i lavori perché non avevanopredisposto correttamente – o non avevano affatto predi-sposto – i necessari piani operativi di sicurezza ed aveva-

no ‘dimenticato’ di attuare l’opportuna(e obbligatoria) formazione e informa-zione dei lavoratori impiegati nelleopere.Anche in Puglia l’azione di controllo èstata in mano ai Carabinieri, che attra-verso alcuni reparti speciali (NAS, NILe NOE) hanno eseguito una serie dicontrolli negli esercizi commerciali diBari e provincia riscontrando anche quinumerose irregolarità sia dal punto divista della sicurezza dei lavoratori sia

della legalità del loro impiego. Nell’ambito dei controlliinfatti sono stati trovati almeno 13 lavoratori in nero enumerose irregolarità dal punto di vista delle normativedella sicurezza e di quelle igienico sanitarie. Con il risul-tato anche qui di ben 14 denuncie e molte multe.

ROMA - Si è celebrata nelle scor-se settimane la giornata mon-diale per la salute e la sicu-rezza sul lavoro voluta dall’Ilo,l’organizzazione internazionaledel lavoro. Non è mancato perl’occasione il messaggio del pre-sidente della Repubblica GiorgioNapolitano. “E' necessario – hadetto - concorrere efficacemente a definire e promuove-re le strategie volte a combattere il drammatico fenome-no degli infortuni e delle morti sul lavoro per radicareuna cultura della legalità, della sicurezza e della promo-zione del 'buon lavoro' e della 'buona impresa'". Paroleindiscutibilmente giuste che sono state affiancate dalletante iniziative organizzate dai sindacati in tutta Italiaper sottolineare la necessità che di lavoro non si muoia enemmeno ci si ammali.Tra le tante iniziative spicca quella che si è tenuta inUmbria, una ‘maratona’ dei sindacalisti della CGIL nelleprincipali aziende della regione, compresi gli ospedali, alfine di non far passare inosservata la giornata all’internodei luoghi di lavoro; questo perché il 28 aprile era unanormale giornata lavorativa. CGIL e patronato INCAhanno per l’occasione distribuito una guida intitolata‘Leggi bene per non farti male’ che spiega in manierasemplice ma corretta i diritti in materia di sicurezza dellavoro. Durante gli incontri con i lavoratori una particola-re attenzione dei sindacalisti umbri è stata posta al pro-blema delle malattie professionali che, stando ai dati,vengono denunciate sempre più spesso.

GENOVA - Non sembra ancora sbloccarsi il problema,noto ormai da tanto tempo, delle difficoltà con cui i lavo-ratori marittimi riescano a far riconoscere l’avvenutaesposizione all’amianto e di conseguenza a far ricono-scere la propria eventuale malattia come professionale.Sulla questione è nuovamente dovuta intervenirel’Ipsema, l’istituto previdenziale dei marittimi, cheattraverso il proprio Consiglio di indirizzo e vigilanza haevidenziato come, nonostante i vari interventi normativiin merito rimangano ancora difficoltà incomprensibili diordine burocratico. Il problema maggiore infatti sembraessere connesso proprio a una delle peculiarità dell’atti-vità dei marittimi: il fatto di cambiare spesso, anche piùvolte l’anno, le navi e le compagnie per cui lavorano. Perfar riconoscere la propria esposizione all’amianto infatti inaviganti dovrebbero presentare un ‘curriculum’ legal-mente valido in cui sono elencate le attività lavorative.Ma a quanto pare accertare questi imbarchi per ladomanda di riconoscimento dei benedici previdenziali perl’esposizione all’amianto non è per niente facile poiché cisono evidenti difficoltà nell’applicare ai casi concreti lanormativa vigente e ricostruire così la vita lavorativa deimarittimi. Questo per molteplici ragioni, spiega l’Ipsema,come il succedersi negli anni di luoghi e rapporti di lavo-ro diversi, la residenza diversa dal compartimento marit-timo marittimo in cui è iscritta la società armatoriale,demolizione della nave o il cambio di bandiera. L’Ipsemaha così dato mandato al presidente Giovanni Guerisoli disollecitare il governo perché recepisca le indicazioni for-nite dal parlamento nel D.m. del 27 ottobre 2004 inmateria di curricula.

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Anfosnews 11giugno 2010

Rimane sempre alto il numero degli infortuni che si registrano sul tragitto “ casa lavoro” .

news

I dati si riferiscono agli infortuniaccaduti nel 2008 e indennizzatifino a ottobre 2009

Il giorno con maggiori infortuni risulta il martedì

INAIL: è stato presentatoil Casellario incidenti 2009

ROMA - La maggor parte degliincidenti che colpiscono i lavorato-ri avvengono sul tragitto “casalavoro”. L’Inail ha reso noto il rap-porto del casellario incidenti perl’anno 2009.I dati si riferiscono agli incidentiaccaduti nel corso del 2008 edindennizzati fino ad Ottobre 2009,e rivelano una forte incidenza disinistri da RCAuto nelle regioni apiù alto tasso di concentrazioneabitativa con la RegioneLombardia che detiene il recordnegativo così come se si analizza-no il numero di infortuni, seguita abreve distanza da Lazio eCampania.Nel 2008 complessivamente sonoavvenuti 366 mila infortuni con-seguenti ad incidenti di cui circa20000 sono classificabili comeinfortuni in itinere, vale a direquelli che avvengono nel tragittoobbligato casa/lavoro lavoro/casa.Tale dato è stato oggetto di atten-

zione anche da parte del Ministerodel Lavoro, che nella News lettermensile in materia di sicurezza suiluoghi di lavoro ha dedicato unapprofondimento dettagliato aquesto tipo di incidenti.Il giorno in cui si registra unamaggiore incidenza di sinistri è ilmartedì, ed il mese dell’anno più arischio risulta essere Ottobre, checon il mese di Maggio e Novembrecopre 1/3 degli incidenti stradalitotali dell’anno.Considerando il rapporto tra parcoveicolare (circa 10000 vetture) enumero di residenti il record spet-ta alla Puglia, seguita a brevedistanza da Marche e Calabria.Gli infortuni più ricorrenti riguar-dano il colpo di frusta con un’inci-denza percentuale del 72%, lussa-zione e o distorsioni al 27% etraumi più generici per il 12%, ipiù colpiti risultano essere i giova-ni tra i 18 e 29 anni.

di Luca de Mattei

La prevenzione infortuni si realizzaanche attraverso campagne pubblicitarieorientate a generare nell’opinione pubblicauna maggiore consapevolezzasu questa delicata tematica sociale.

Sicurezza e ricerche

CATANIA: risultati del progetto “ la scuola va a lavoro in sicurezza”Sono stati presentati di recente, durante unamanifestazione tenutasi alle Ciminiere aCatania i risultati del progetto “La scuola vaa lavoro in sicurezza”, che ha coinvolto glistudenti delle scuole superiori in lavori distage presso cantieri di lavoro allestiti appo-sitamente nelle aziende che hanno presoparte alla realizzazione concreta del progetto,

ed iniziative per sensibilizzarli alla culturadella sicurezza nei luoghi di lavoro.Durante l’incontro sono state consegnate letarghe di riconoscimento alle aziende chemeglio hanno operato nel campo della for-mazione e gli attestati di frequenza ai ragazzied agli insegnanti che hanno coordinato ilprogetto.

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La Direttiva Cantierinella sentenza n°5075

Anfosnews12 giugno 2010

ROMA - Con la sentenza numero 5075 del 9 febbraio2010 la IV sezione Penale della Corte di Cassazione si ècosì espressa:1) sull’applicabilità della Direttiva Cantieri nel caso dimontaggio di opere fisse, componenti di un impiantoindustriale purchè sia svolto per la realizzazione di lavoriedili o di ingegneria civile;2) sull’obbligo di designazione del coordinatore dei lavo-ri nel caso di presenza di più imprese all’interno dei can-tieri temporanei o mobili.Queste le conclusioni in sintesi cui sono giunti i Giudicidella IV sezione penale della Corte di Cassazione, aseguito dell’iter giudiziario condotto dal responsabile deilavori di un cantiere edile, ritenuto colpevole in I grado dicooperazione nel delitto colposo e di omicidio colposo(artt. 113 e 589 co.2 c.p.) e condannato ad un risarci-mento danni pari ad Euro 15.000,00 ed in seguito assol-to in II grado di giudizio per non aver commesso il fatto,con conversione della multa in Euro 4.560,00, il tutto invirtù dell’incidente mortale occorso ad un operaio in uncantiere edile mentre era intento a sollevare un caricoper il montaggio di parte di un impianto industriale, cari-co che gli è poi rovinato addosso.L’imputato ha così proposto ricorso in Cassazione , arti-colandolo in due motivi principali:1) All’epoca dell’infortunio vigeva il DLgs 494/1996 (poimodificato dal DLgs 528/1999 ed infine convertito nelDLgs 81/08 allegato I) per il quale il montaggio diimpianti industriali non poteva essere equiparato ai lavo-ri edili o di ingegneria civile2) Ex art. 3 co.4 DLgs 494/1996 il responsabile dei lavo-ri era tenuto alla nomina del coordinatore per l’esecuzio-ne, quando nel cantiere era prevista la presenza di piùimprese per poter così meglio gestire la presenza di rischiaggiuntivi; mentre nel caso di specie l’infortunio si eraverificato all’atto della sigillatura degli induttori dellavasca di zincatura, momento in cui nel cantiere operavasolo la ditta alle cui dipendenze lavorava il “de cuius”.I giudici della Corte di Cassazione, conformandosi alragionamento già seguito dai giudici di merito, hannorigettato il ricorso ritenendolo infondato.In sentenza hanno così motivato la loro decisione: “il cit.D.L., articolo 2 è stato modificato dal successivo decretolegislativo n. 528 del 1999, ma tale modifica ha, contra-riamente a quanto ritenuto dal ricorrente, ampliato l’am-bito di applicazione, prevedendo nell’articolo 21 la modi-fica all’allegato 1 del decreto legislativo 494 del 1996,

includendovi anche “gli scavi, ed il montaggio e lo smon-taggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizza-zione di lavori edili o di ingegneria civile”.Pertanto i lavo-ri in corso quando si verificò il sinistro, che consistevanonella realizzazione di una vasca e nel montaggio di operefisse di tipo metallico rientrano nella previsione della dis-posizione di cui sopra”.Rispetto al secondo motivo di ricorso addotto al ricorren-te, la Cassazione ha osservato che: “nel cantiere era incorso la prima manutenzione della struttura, anteceden-te alla sua consegna. Si procedeva quindi… in una situa-zione non protocollata quanto a modalità di interventonella compresenza di più imprese, in un contesto quindichiaramente pericoloso, in considerazione del disordinedel cantiere in cui i lavoratori della ditta in azione in quelmomento potevano facilmente reperire materiali residua-ti dalla lavorazione di altre imprese”.Tanto che nella fattispecie in esame il lavoratore erarimasto infortunato a seguito della caduta del carico perla rottura della corda in fibre tessili artificiali già utilizza-ta in precedenza ed abbandonata in cantiere, con cui l’o-peraio era imbracato all’apparecchio di sollevamento.Nel motivare la decisione la Corte di Cassazione ha pro-seguito sostenendo che: “E’ evidente pertanto che nellafattispecie di cui è causa, nel cantiere si registrava laconvivenza di più imprese, anche se eventualmente nonmaterialmente presenti al momento del fatto. Anzi le cir-costanze in cui si è verificato l‘infortunio erano partico-larmente pericolose…Neppure può condividersi l’assuntodel ricorrente secondo cui il (lavoratore)avrebbe posto inessere una condotta assolutamente imprevedibile, taleda costituire da sola la causa dell’incidente”.Infine la Suprema Corte nel motivare l’infondatezza delricorso ha specificato che: “ Se pure è ravvisabile un con-corso di colpa della vittima, al lavoratore…è stato con-sentito di lavorare in assenza del coordinatore per l’ese-cuzione… sebbene sul piano della colpa specifica, a pre-scindere anche dalla applicazione del decreto legislativon. 494 del 1996, il (tizio), nella sua qualità di responsa-bile dei lavori, fosse tenuto, ai sensi dell’articolo 2087c.c., a preservare l’incolumità fisica del dipendente”.In definitiva l’assenza del coordinatore per la sicurezza infase di esecuzione è stata valutata dai giudici quale ele-mento determinante l’infortunio mortale occorso all’ope-raio del cantiere edile, visto l’obbligo della nomina e desi-gnazione di tale figura, responsabile all’interno dei can-tieri temporanei e mobili.

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Anfosnews 13

Sicurezza e prevenzionenelle Pubbliche Amministrazioni

giugno 2010

TORINO - Si è svolto, l’11 Maggio2010, a Torino presso l’Aula Magna“Dogliotti” dell’Ospedale Molinette, laprima giornata di un importantissimoConvegno Nazionale organizzato dallaCISL Funzione Pubblica Regionale edal titolo “Sicurezza e Prevenzionenelle Pubbliche Amministrazioni”.Uno sguardo dettagliato sul DecretoLegislativo 81/2008, con particolareriguardo alla funzione deiRappresentanti dei Lavoratori all’in-terno delle pubbliche amministrazio-ni, fortemente voluto e, visti i parte-cipanti, ben organizzato dalSegretario Generale CISL FPPiemonte FrancescoAntonio Giudottie dal Segretario Generale AggiuntoCISL FP Piemonte, Gian PieroPorcheddu.Un Aula Magna gremita di delegatisindacali di tutto il Piemonte, attentialle parole del Guidotti che ha intro-dotto i lavori ponendo il punto su unconcetto importantissimo, ovvero ilrispetto delle regole e quindi delDecreto Legislativo vigente, anche esoprattutto negli Enti Pubblici dovenon sono esenti i rischi della sicurez-za nei luoghi di lavoro.Un importante contributo al conve-gno, è stato dato in particolare dalladottoressa Cinzia Frascheri della

Direzione Nazionale della CISL: nonsolo è entrata nel merito puramentetecnico e del diritto del suo espostoDecreto, ma ha ampiamente illustra-to l’importanza della funzione deiRappresentanti dei Lavoratori, all’in-terno di ogni luogo di lavoro.Uno dei Relatori ospiti al convegno,referente ANFOS, è stato SergioPagliocca, già noto Infermiere esper-to di Primo Soccorso ed EmergenzeExtraospedaliere, nonché Formatorequalificato e autore del libro “Manualedi Primo Soccorso…..” edito da Anfos.La sua brillante e perfetta illustrazio-ne, come suo solito, ha riguardatoappunto l’importanza delle squadre diprimo soccorso aziendale, e del soc-corso “corretto” all’infortunato, chenon può limitarsi alla sola chiamatatelefonica al 118, ma deve essereapprontato proprio con” manovrecorrette ed efficaci” potendosi ottene-re con un serio e qualificato corso diprimo soccorso aziendale ad opera diformatori che non debbono rientraresolo nei canoni previsti dalla Legge,ma avere capacità pedagogiche pro-vate fino a stabilire anche, con obiet-tività e in scienza e coscienza, che unlavoratore sia idoneo o meno a talemansione delicata.Nel corso del convegno, sono state

distribuite ai partecipanti, copieomaggio del suo prezioso e richiestis-simo libro, e della rivista di successo“Anfos News”.Il prossimo appuntamento con laseconda e conclusiva giornata deilavori, a Torino, è previsto per il 15Ottobre prossimo presso l’Aula Magna“Tribunale di Torino” in Corso VittorioEmanuele II con ospiti d’eccezione,tra l’altro, il Magistrato Dott. RaffaeleGuariniello, il Direttore di INAILPiemonte Dott. Pietro Spadafora, el’USR CISL Piemonte Dott. MarcelloMaggio.

Si è svolto nelle scorse settimane un convegno dal titolo:“Un futuro senza polvere”, nella sede del Consiglio diIndirizzo e Vigilanza dell’Inail.All’incontro, organizzato e voluto dai vertici Inail e rap-presentanti istituzionali vari, è stato affrontato il temadell’amianto sotto molteplici sfaccettature: dall’analisidelle patologie correlate all’aspetto giuridico-processuale,dal riconoscimento dei benefici previdenziali a favore deglieredi delle vittime da amianto agli aspetti strettamenteistituzionali.Il Presidente del CIV Inail Franco Lotito, nel discorso diapertura dei lavori, ha fatto un appello alle istituzioni per-ché intervengano in modo proficuo sul tema amianto edha sottolineato come si tratti di un problema sociale

attuale, che andrebbeaffrontato tramite unaricerca scientifica di con-trasto e con una leggeattuativa ancora inesi-stente; sulla stessa sciale parole del direttoregenerale dell’InailLucibello il quale ha sot-tolineato che il fenome-no amianto è in continua costante e silenziosa crescita: “Idati confermano per il periodo 2003-2008 un trend in cre-scita, nel settore industria e servizi, delle denunce diasbestosi e delle neoplasie da asbesto”.

CIV Inail: un futuro senza polvere per tutelarela salute e la sicurezza dei lavoratori

Sergio Paglioccca

CONVEGNO

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Anfosnews14 giugno 2010

Periodo nero per gli infortunimortali nelle aziende italiane

ROMA - Non si ferma la lunga scia di sangue versato sul lavo-ro che dal nord al sud unisce l’Italia. Anche il mese di aprileha dato il triste tributo al conto, che ogni anno supera ilmigliaio di morti sul lavoro.Il Lazio è stato protagonista di queste tragedie peralmeno due volte, la prima con l’incidente avvenuto nellacentrale Enel di Civitavecchia dove un operaio di 34 anni hatrovato la morte investito da un getto a forte pressione diacqua e ammoniaca provenienti da una tubatura.Nell’incidente sono rimasti feriti anche 3 colleghi dell’uomoche lavorano in quel momento nello stesso posto. A pochigiorni di distanza una tragedia simile si è ripetuta a Pomezia,presso la Ecosistem Spa. A farne le spese con la vita questavolta è stato un operaio di 47 anni, padre di due figli, colpitocon violenza da un pistone che si è staccato improvvisamen-te dal macchinario che l’uomo utilizzava per triturare i rifiutitrattati nello stabilimento. Ma la catena di sangue non si èlimitata al Lazio, colpendo tanto a nord, in Veneto, che al sud,in Sicilia. La sera del 12 aprile, infatti, a trovare la morte inuno stabilimento chimico della provincia di Vicenza è stato unuomo di 40 anni ritrovato dai colleghi di lavoro all’interno diuna vasca di congelamento contenente acqua alla temperatu-ra di – 20 gradi. Una morte difficile da spiegare consideratoche l’uomo lavorava ormai da tempo nell’azienda e che l’ac-cesso alla vasca avviene attraverso una botola di difficileaccesso. Eppure qualche misura di sicurezza sembrerebbenon aver funzionato e sulla morte dell’uomo, padre di tre figli,è aperta un’inchiesta. E poi la tragedia in Sicilia, a Vizzini, inprovincia di Catania, dove un operaio edile di soli 26 anni haperso la vita folgorato per aver urtato con un braccio mecca-

nico utilizzato per una gettata di cemento i cavi dell’alta ten-sione. Anche in questo caso un morto e una figlia piccolarimasta senza padre.Spesso questi incidenti mortali scaturiscono da una scarsaapplicazione delle norme di sicurezza dfel Testo Unico81/2008. Ma per fortuna l’attività ispettiva vigila con atten-zione. La fine del mese di aprile, nonché la vigilia della festadei lavoratori, ha coinciso per alcuni cantieri della periferiaromana con il fioccare di multe per un totale di 90.000 euro.Molte sono state infatti le irregolarità rilevate dagli uominidella Polizia e dal personale della Direzione Provinciale e dellaDirezione Regionale dell'Ispettorato del Lavoro nelcorso di alcune verifiche effettuate. Nel primo cantiere con-trollato, nella zone di Ottavia, su 8 operai addetti alla costru-zione di una grande palazzina 2 sono risultati assunti nonregolarmente: oltre a pagare la multa il titolare della ditta èstato obbligato, in base alle norme di legge, ad effettuareun’assunzione immediata. Nello stesso cantiere sono stateperò rilevate anche irregolarità dal punto di vista della sicu-rezza, tanto che cumulativamente sono state elevate sanzio-ni per 20.000 euro.Nuovi controlli e nuove irregolarità in cantiere di Torrenovadove lavoravano insieme 6 diverse ditte per un totale di 20operai, tre dei quali anche qui sprovvisti di contratto. Ed anchein questo caso sono scattate le sanzione e l’obbligo di assun-zione. Ma non basta: nel medesimo cantiere è stata riscon-trata la mancanza dei necessari cartelli segnalatici, alcunimacchinari sono risultati difettosi e dunque pericolosi e sonostati trovati anche cavi elettrici scoperti. Situazioni di rischioche hanno portato all’elevazione di multe per 70.00 euro.

Il Lazio ha registrato due casi, ma anche in Sicilia e nel Veneto...

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Anfosnews 15giugno 2010

L’Amministrazione comunale di Fucecchio, in collaborazionecon l’AMNIL provinciale e comunale della Toscana, hannopresentato il progetto “Un foulard per la vita”, che ha presoil via l’8 Maggio, e sarà indirizzato agli studenti dell’IstitutoChecchi della cittadina toscana per la promozione di unacampagna comunicativa in tema di prevenzione sui luoghi dilavoro.Infatti gli studenti, già inseriti nel progetto più grande“Sicurezza in cattedra” sono gli autori materiali di bozzettiper un logo-immagine da inserire nei foulard, che verrà uti-lizzato dall’AMNIL provinciale di Firenze e comunale diFucecchio per rappresentare l’impegno dell’associazione intema di sicurezza sui luoghi di lavoro.L’iniziativa, importante perché volta alla formazione dei gio-vani in tema di sicurezza attraverso la porta secondaria del-l’espressione artistica, terminerà con la selezione dei lavoriad opera di una giuria composta dai rappresentanti dell’en-te e con la premiazione del lavoro migliore nel corso della60° Giornata Mondiale delle vittime degli incidenti del lavo-ro, che sarà celebrata a Palazzo Vecchio il prossimo 10Ottobre.Nel corso di questa celebrazione i foulard realizzati sono statidistribuiti alle autorità presenti.L’iniziativa rappresenta una nuova strada da percorrere nelladiffusione della cultura della sicurezza e della prevenzione;infatti attraverso la formazione artistica degli studenti si pro-cederà alla loro formazione ed informazione sulle problema-tiche in materia di infortuni e rischi nel mondo del lavoro.

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise n. 11 del13 Aprile 2010 è stato pubblicato il documento con-tenente le linee guida del programma di interventiin materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.Infatti con la delibera della Giunta Regionale n.151del 2010 la regione Molise ha recepito l’accordo, sti-pulato in data 20 Novembre 2008, tra Governo,Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano,che individua le risorse per una campagna sulle atti-vità formative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro esulle linee da seguire per intervenire in modo con-creto in materia di prevenzione.In particolare con la delibera 151/2010 sono statiapprovati due documenti:1) “Avviso pubblico per attività formative in materiadi salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”2) “Linee guida per il programma di interventi dellaRegione Molise 2009/2010 nel campo della sicurez-za sui luoghi di lavoro e la salute dei lavoratori”.Le linee guida tracciano le strategie da seguire perun piano d interventi rivolti ad individuare le azionida porre in essere nel corso del biennio 2009-2010per garantire condizioni stabili di sicurezza e salutesui luoghi di lavoro (in particolare sono esplicitate lelinee da seguire per la formazione dei lavoratorimeno esperti: dai lavoratori straneri a quelli stagio-nali del settore agricolo, ai lavoratori con un’espe-rienza lavorativa inferiore ai due anni, ai lavoratoriindividuali autonomi) e contribuire così alla diffusio-ne più rapida e capillare della cultura in tema di pre-venzione

L’ISPESL in collaborazione con il CNR ha tenuto il 7Maggio un convegno sui sistemi di controllo delle mac-chine relativi alla sicurezza, in relazione agli sviluppinormativi avvenuti sia a livello europeo che internazio-nale e soprattutto in relazione all’evoluzione tecnologicadel settore.Il convegno che si è tenuto nella Sala Marconi della sedeCNR di Roma, in P.le Aldo Moro 7, ha visto la partecipa-zione organizzativa del Comitato scientifico dell’ISPESL,in particolare del Dipartimento Tecnologie dellaSicurezza.Il programma della mattinata ha previsto l’apertura dilavori con i saluti delle autorità: il Dott. AntonioMoccaldi, Commissario Straordinario dell’Ispesl ed ilDott. Vittorio Mazzocchi, Direttore del DipartimentoTecnologie di Sicurezza; seguiranno gli interventi deicomponenti del comitato scientifico Ispesl, Dott. AntonioDi Mambro e Dott. Fabio Pera, che si occuperannorispettivamente di illustrare le norme ISO EN 13849 eIEC EN 62061, che hanno sostituito la norma ISO EN

954-1 in virtù dello sviluppo delle tecnologie applicatesia elettriche che non e dell’utilizzo delle logiche pro-grammabili.Il seminario si è concluso con un dibattito tra esperti,con esperienze pratiche per confrontarsi sulle problema-tiche connesse all’applicazione congiunta della nuovanormativa: i problemi infatti sono sorti sia nel momentodella loro redazione che nella fase successiva della loroapplicazione pratica.

ISPESL: sistemi di controlli dellemacchine relative alla sicurezza

C’E’ DA SAPERE CHE...

AMNIL: un “ foulard” per la vitaSICUREZZA: il Piano Molise

news

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Anfos è una associazione senza scopi di lucro.

La nostra associazione, l'A.N.F.O.S., vuole sensibilizzare gli associatisui temi della sicurezza e i processi di formazione. Mette a loro dis-posizione un forum sul quale poter rappresentare difficoltà, idee, pro-poste, ma anche il momento operativo per poter chiedere e condivi-dere consigli nell'intento di dar voce sempre più ampia al panoramadelle problematiche del settore. Tiene inoltre aggiornati gli iscrittiattraverso un’area News (normativa, direttive, studi, ricerche, ecc).

Il formatore, con l'iscrizione ad ANFOS, che è gratuita, potrà accede-re, sempre gratuitamente, a tutti i servizi on-line del nostro sito che,così, diventa luogo di incontro, dove si acquista sensibilita' e miglio-re professionalità, attraverso l'informazione e il dibattito su fatti con-creti, sulla base delle conoscenze proprie, delle proprie mansioni efunzioni. E ciò in tutti i settori produttivi o di servizio, nella pubblicaamministrazione o nelle aziende private, piccole e grandi.

Le norme del TU 81 del 2008, che riguardano la sicurezza sui luoghi

di lavoro, hanno confermato l'obbligo per i datori di lavoro di salva-guardare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori in quanto il dirit-to alla salute è un diritto inalienabile che riguarda tutti, a prescinde-re dalla razza, l'etnia, lo stato sociale o il grado di istruzione.Il datore di lavoro deve poter dimostrare di aver organizzato e strut-turato i luoghi di lavoro con misure tali da salvaguardare la salute dairischi che vi possono essere presenti. E allora bisogna far affidamen-to sulla figura del Formatore per la sicurezza, un tecnico espertocapace di interagire con il datore di lavoro.

Una parte consistente, se non preponderante del processo sicurezza,è rappresentata dalla attività formativa e informativa nei confrontidei lavoratori, i quali hanno diritto ad ottenere una serie di cono-scenze (sui rischi, sull'uso delle attrezzature, ecc.) che lo mettanonelle condizioni di partecipare personalmente alla strategia dellasicurezza e della salute. Le conoscenze teorico pratiche servono permigliorare in modo continuo la sua professionalità e la pratica deipropri diritti e doveri.

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