L’ApocALisse

Amon è un universo popolato da evocatori, negromanti, demoni e druidi che combattono all’ultimo sangue fin da quando, più di mille anni fa, alcuni seguaci della Nuova Magia osarono tentare l’incantesimo più arcano e pe-ricoloso: richiamare nel proprio piano dimensionale cinque demoni Nobili. Convinti che la forza dei più potenti tra gli esseri infernali avrebbe conse-gnato loro il mondo intero, essi si recarono nei cinque templi del Sentiero dell’Evocazione per eseguire il Grande Rituale. Ma la loro ambizione li tra-dì. Non riuscirono a portarlo a termine e rimasero imprigionati assieme ai demoni nei cinque templi. Fino a quando qualcuno non avesse nuovamente intrapreso il Sentiero…

Le forze del male e quelle del bene si stavano fronteggiando ormai da anni, da quando uno dei druidi si era ribellato e aveva fondato il culto del dio Esus, trascinando nel baratro dell’abiezione anche altri druidi che, come lui, una volta erano stati i guardiani del mondo, protettori dell’armonia e della natura. Non più druidi ma evocatori, questi potentissimi guerrieri fondarono la gilda dei Figli della Notte. Decisi a sconfiggere per sempre la dea Hmera e a sovvertire definitivamente le sorti della battaglia, gli evocatori tentarono il Grande Rituale.

La dea Hmera, dea fatta di luce e di generosità, si è mostrata a una umana, Egea, nell’VIII secolo a.C., facendo di lei la prima druida e donandole la capacità di proteggere con la magia l’armonia e la bellezza del mondo. Da allora, la comunione del druido con la natura è vivida e profonda, e raggiunge l’identificazione totale nel momento in cui il druido incontra l’animale al quale si legherà per tutta la vita, facendo di lui il suo famiglio grazie a un patto di sangue e fratellanza. Straordinari combattenti, che siano specializzati nelle arti magiche (Stormrider), nel combattimento corpo a corpo (Warbringer) o nelle arti curative (Healcaster), i druidi raggiungono l’acme del loro potere con la forma druidica, l’unione tra loro e il proprio famiglio!

I Figli della Notte sono druidi che si sono ribellati ai rigidi inse-gnamenti della dea Hmera per perseguire la ricerca del potere

assoluto. Seguaci del dio Esus, fratello gemello della dea Hmera ma al contrario di lei signore di aberrazione e tenebre, fonda-

no la Nuova Magia, una disciplina che accresce il potere dell’Antica Magia dei druidi grazie alla potenza insita

nel sangue. Gli evocatori sono in grado di richiamare i demoni dalla dimensione infernale in cui sono stati relegati dalla dea Hmera durante la Grande Scis-sione, e di piegarli con la forza alla propria volon-tà. Come i druidi, anche gli evocatori sono in grado di specializzarsi in diverse arti arcane: i Riftstalker sono maghi esperti nelle evocazioni, i Puppet Ma-

ster sono evocatori di indole subdola in grado di manipolare a proprio piacimento i nemici, e

i Bloodmage sono guerrieri imbattibili maestri nella padronanza del proprio

sangue.

...ma che sta per subire una svolta improvvisa. Presto il mondo conoscerà un nuovo livello di crudeltà. Il vendicatore atteso con gioia dagli evocatori e con terrore dai druidi sta per fare la sua comparsa.

La lotta sarà ancora più cruenta e vedrà druidi e famigli contrapporsi a evoca-tori e demoni, il regno della luce contrapporsi di nuovo al regno del caos, la verità vacillare sotto il peso della menzogna e del sotterfugio.

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Paola Boni

III - L’Apocalisse

© 2011 Valter Casini Edizioniwww.casinieditore.com

I.

Centinaia di tombe si estendevano a per-dita d’occhio sulle colline erbose.

Il sonno apparentemente quieto di chi aveva dato la vita per la propria terra quel giorno era turbato dalla presenza di numerosi intrusi.

L’esercito aveva appena isolato il perimetro del cimitero con un cordone di sicurezza.

La tensione era tangibile e l’aria immobile.Un uomo osservava le tombe impaziente. Non mancava molto, ormai. Sarebbero arri-

vati a momenti e dovevano essere pronti.Si guardò attorno per controllare gli uomini

al suo fianco. Anche loro si stavano innervo-sendo, stringevano le armi senza sapere bene a cosa sarebbero dovuti andare incontro.

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Del resto neanche lui ci avrebbe creduto se non fosse stato più che preparato a ciò che lo aspettava.

All’improvviso qualcosa attirò la sua atten-zione.

In mezzo alle tombe stavano iniziando a cre-scere delle piccole piante d’edera, che si alza-vano a formare decine di portali.

— Non ci posso credere — sussurrò. Pensava di essere pronto e invece non riusciva a far altro che fissare la scena con la bocca spalancata.

Quando dai portali si sprigionò una luce do-rata, i militari scattarono puntando gli M16.

L'uomo allargò le braccia e urlò: — Fermi! Non sparate! Ripeto: non sparate!

La luce si fece più intensa e i soldati abbas-sarono le armi, non riuscendo a credere ai pro-pri occhi.

Un falco sfrecciò fuori da uno dei portali, seguito da un uomo sulla cinquantina che dopo un paio di passi si fermò a guardarsi intorno. Il falco gli si poggiò sulla spalla emanando un bagliore tenue.

Come una lenta processione, decine di uomi-ni e donne dagli sguardi fieri iniziarono a uscire dai portali sfilando sotto gli occhi sbalorditi dei militari.

L’ApocALisse

— Agente Delmur! — lo chiamò un soldato. — Mi hanno chiesto di riferirle che la stanno aspettando al monumento al milite ignoto.

Dan Delmur si affrettò attraverso le tombe lanciando di tanto in tanto occhiate a chi com-pariva e all'animale che lo accompagnava.

Sussultò per lo spavento quando quasi pestò la coda di un grosso coccodrillo che spalancò le fauci per intimidirlo.

L'uomo indietreggiò, poi si avviò a passo svelto cercando di mantenere un'aria più auto-revole possibile.

Quando raggiunse la monumentale tomba di marmo bianco trovò ad attenderlo un folto gruppo.

Per un attimo Dan rimase intimorito da quel-le figure che gli trasmettevano una strana sensa-zione di regalità e forza.

— Lei è l'agente Delmur, suppongo — disse una giovane donna dai lunghi capelli neri e gli occhi luminosi.

L'uomo si schiarì la voce. — Agente Dan Delmur della Supernatural Activity Investiga-tion, sezione speciale dell'FBI — disse ripren-dendo il controllo della situazione.

La donna gli rivolse un sorriso rassicuran-te. — Il mio nome è Nadia, membro del consi-glio dei dodici qui riunito — disse indicando gli

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uomini e le donne davanti al sarcofago per poi presentare le altre dieci persone poco distanti. — E queste sono le guide di alcuni dei clan che si stanno riunendo qui oggi.

L'uomo salutò con un cenno del capo. Per quanto si sforzasse non riusciva a nascondere il suo stupore. — Chiedo scusa per la mia sorpre-sa, ma è difficile credere che voi...

— Che siamo reali? — chiese Nadia vaga-mente divertita. Una gatta nera le si strofinò contro le caviglie. — Che siamo druidi?

— Precisamente. A ogni modo… come ave-te intenzione di muovervi?

Lo sguardo della donna si perse per un atti-mo verso un punto del cimitero. — Abbi un po' di pazienza, agente. Sta arrivando.

Questa volta l'agente Delmur sembrò confu-so. — Chi?

Gli occhi della donna tornarono a posarsi su di lui, ma questa volta la sua espressione era quella di un guerriero pronto alla lotta. — Il no-stro esercito.

Mentre l'agente Delmur e la druida parlava-no, altri cinque portali si aprirono tra le lapidi bianche. Ne emerse un druido dallo sguardo au-toritario, seguito da alcuni ragazzi.

L’ApocALisse

Claire si guardò attorno leggermente stordi-ta. Era la prima volta che varcava uno di quei portali e sentiva una vaga nausea.

Connor si voltò verso di lei. — Tutto bene?Fece un cenno di assenso col capo poi si av-

vicinò ai due maestri davanti a lei. — E così sta per iniziare — disse, non riuscendo a nasconde-re una certa inquietudine.

Connor ammirava intanto la fiumana di drui-di che si snodava davanti a lui. — Che io ricor-di non c'è mai stata una simile adunanza prima d'ora.

— Perché il nostro mondo non ha mai af-frontato una simile minaccia.

Ethan osservò il resto del clan uscire dai portali, poi i suoi occhi tornarono a posarsi su Connor. — Andiamo a dare la cattiva notizia al Consiglio. — Si rivolse poi a una druida con un corto caschetto nero: — Aisha, pensa tu agli altri.

La donna fece un cenno di assenso col capo, poi Ethan e Connor si allontanarono dal resto del clan.

— Claire! — la chiamò Connor. — Andiamo.

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Finito di stampare nel mese di settembre 2011Stampato per Casini Editoreda Gemmagraf – Roma

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