Agorà n. 3 - Padri Barnabiti

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    AgorSOTTOILSEGNODELLAPROVVIDENZA

    Il calendario liturgico permette alla nostra vita cristiana di scandire i vari momenti del no-stro cammino di fede con la celebrazione dei misteri della vita di Cristo. La vergine Maria semprepresente in questo nostro desiderio di esserecontemplativi e testimoni dellamore del Pa-dre. Come afferma il Papa nel messaggio perla giornata missionaria mondiale la Chiesa ciinvita ad imparare da Maria, mediante la preghie-

    ra del Santo Rosario, a contemplare il progettodamore del Padre sullumanit, per amarla comeLui la ama. Non forse questo anche il senso dellamissione?

    Essere missionari vuol dire amarequesta nostra umanit, segnata s dalla debo-lezza e dalla precariet della vita di ogni gior-no, ma redenta e riscattata da Ges Cristo.Vogliamo vivere il nostro impegno missiona-rio sotto il segno della Provvidenza che ci ri-

    chiama ad un abbandono totale al Signore ead un impegno concreto della nostra fede. Lagioia della fede non pu essere trattenu-ta dentro il cuore, ma per sua natura esige diessere comunicata e vissuta. L'impegno mis-sionario nasce dal fatto stesso di essere cri-stiani. Maria Madre della Divina Provvidenzaci aiuti a rinnovare il nostro s a Cristo nellafedelt alla nostra chiamata e alla nostra mis-sione.

    Periodico informativo della Missione

    dei PP. Barnabiti in Albania

    Dicembre 2010 Anno I numero 3

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    Diventaanche tu amico

    della nostra missione!

    Attraverso

    la tua preghiera,

    la tua collaborazione la tua partecipazione:

    adotta un bambino sostieni una borsa di studio

    per uno studente

    adotta un progetto dellamissione

    C/CPOSTALEN 12401741

    PROV. NAPOLETANACHIERICIREG. BARNABITI

    MISSIONE ALBANIA

    PERINFORMAZIONI:

    [email protected]

    Campo estivo 2010. Partenza per unviaggio nel profondo pg.3

    Speciale Andrea Ruotolo

    Andrea: amico e fratello pg.4

    Andrea: dono di Dio pg.4

    Notizie:

    Nuovo centro di accoglienza pg.6

    Una biblioteca in parrocchia pg.7

    Progetti:

    Biblioteca per il Centro Agor pg.7

    Integrazione dei bambini pg.8

    Aiuti alle famiglie bisognose pg.8

    Adotta una borsa di studio pg.9

    Esperienze:

    Unesperienza a Milot pg.9

    Chiesa locale:

    150 anniversario del seminariopontificio albanese pg.10

    In questo

    numero

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    Il campo estivo 2010Partenza per un viaggio nel profondo

    Anche questanno presso la parrocchia SanNicola in Milot si svolto il tradizionale cam-po estivo (kampi veror) per i bambini dellacomunit. Le attivit, iniziate il 2 di agosto eterminate il 13, hanno coinvolto allincirca unatrentina di persone tra animatori albanesi evolontari italiani.

    Il tema di questo campo stato la storia de Ilmago di Oz, racconto per linfanzia di FrankBaum. Attraverso le peripezie della piccolaDorothy, dello Spaventapasseri, dellOmino diferro e del codardo Leone, gli animatori hanno

    guidato i bambini in un viaggio alla scoper-ta di se stessi, delle proprie qualit e del mododi impegnarle con efficacia al servizio degliamici e della Comunit. Ci che la storia havoluto trasmettere stato il desiderio di cam-minare con intelligenza, cuore e coraggio (ledoti ricercate dai personaggi del racconto) nelcammino della vita, quel viaggio che ogni per-sona compie, insieme a chi gli accanto, pertornare a Casa; non a caso, il titolo scelto perquesto campo estivo stato Nisu me mua,

    parti con me. A scandire le giornate sono statiil racconto quotidiano della storia, il momentodi lavoro e meditazione per gruppi, le gare asquadre seguite da un momento di giochi libe-

    Pagina 3Agor 2010

    ri ed, infine, i laboratori, che hanno impegnato ibambini con i lavoretti, i braccialetti, i disegni atempera, il flauto, il computer, la rappresenta-zione mimata della storia di ogni giorno,lallestimento di un breve musical.

    Anche questestate stata abbondante la parteci-pazione di volontari italiani, giunti da diversiluoghi e realt: San Felice a Cancello (Ce), Roma,Milano, Firenze, Bergamo, Eupilio (Co). Come

    sempre, la condivisione dellimpegno quotidia-no con i bambini, dei lavori domestici, dei pastie dei momenti di riposo ha permesso lincontro eil dialogo tra i volontari italiani e con gli anima-tori albanesi, creando le premesse per amiciziesincere e durature. In modo particolare, la pre-matura scomparsa del caro amico Andrea di SanFelice, avvenuta proprio al termine del primogiorno di campo, ha unito tutti nel dolore, crean-do ununione ancora pi intensa e profonda.

    Il campo estivo si concluso, in modo pi di-

    screto rispetto agli anni passati, con una messadi suffragio per Andrea e per Emanuel.

    Luca

    Campo Estivo 2010

    Parti con me

    DAPADRE LUIZ CARLOSA P. DOMINGO

    Nella nostra comunit di Milot, con liniziodel nuovo anno pastorale c stato un cam-biamento. Il P. Luiz Carlos, dopo tre anni diservizio nella nostra missione tornato nellaprovincia del Brasile Nord. Alla fine di ago-sto arrivato il P. Domingo Pinilla di nazio-nalit argentina, dopo quattro anni di servi-zio nella nostra comunit del Messico. Espri-miamo la nostra riconoscenza a P. Luiz Car-los per il prezioso servizio svolto in questianni e auguriamo un bevenido e buon trava-

    co a p. Domingo!

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    sciuto fra di noi, nella scuola apostolica. La gio-ia dei confratelli dovette essere tale, che P. Ro-mualdo DAlessio, superiore della nostra co-munit in quegli anni, chiese e ottenne dallafamiglia e dal parroco di San Felice Martire dipoter essere lui ad amministrare il battesimo alpiccolo Andrea.

    Da quel giorno Andrea non si mai staccatodai Barnabiti, neanche nel momento in cui il

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    Nel cinquantaseiesimo anniversario della nascitaal Cielo di del Ven. P. Vittorio De Marino, segnoeloquente di santit nel nostro territorio, nacqueAndrea, figlio maschio, dopo due sorelle, di Anto-nio Ruotolo e Angelina Perrotta. Il 16 luglio 1985deve essere stato davvero un giorno di festa, chela nostra comunit condivise con la famiglia Ruo-

    tolo, con la quale intercorre una pluridecennaleamicizia e tenuto conto che il pap Antonio cre-

    Un uomo,un amico,un fratello.. Andrea era tut-to. C' un detto che dice: "Tutti servono ma nes-suno indispensabile".. Bh lui era l'eccezione.Era la persona su cui sempre potevi contare, unpunto di riferimento per tutti. E adesso dav-vero difficile continuare senza di lui. Da quan-do lo conosco ho capito che era diverso daglialtri.. ognuno di noi sempre stato altalenantesu alcune scelte riguardo la fede, gli impegnicon l'MGZ e tutto ci di cui ci occupavamonell'ambito dell'oratorio. Lui a differenza no-stra sempre stato costante e fermo nelle sueidee, non si faceva condizionare dal pensiero odal giudizio degli altri..e dove gli altri non po-

    tevano,lui riusciva. Quante volte lo abbiamo ri-preso dicendogli di lasciarsi un po andare e dipensare un po a lui.. ma niente!! Sceglieva sem-pre ci che giusto.. Questa condotta di vita loha portato sempre a sacrificarsi, ma ci non gliimportava.. perch sapeva che stava seguendo lecose concrete della vita. Nella settimana primadella sua morte parlammo proprio del senso chediamo alla vita e di come la stiamo vivendo.. Ioposso assicurare che andrea ha vissuto in modointenso la sua vita e si dedicato a ci che ve-ramente giusto e concreto. La sua morte sta fa-cendo ritrovare tante persone e riflettere sullanostra vita. Il suo Esempio vivr per sempre per-

    ch ragazzi come lui son davvero rari.Addirittura dato il suo essere cos precisoe costante con tutti noi, abbiamo inventa-to una battuta divertente dicendo: Ora inParadiso S.Pietro va in pensione perchtanto adesso c Andrea :D Cos ci piacericordarlo. E dopo tutti questi eventi hocapito che nella vita non bisogna dareniente per scontato. Viviamo ogni giornonel modo giusto cercando di fare coseconcrete, non sprechiamo il nostro tem-po.. Seguiamo la strada di Cristo.. seguia-mo la strada del bene.. perch solo cos sisconfigge la morte!! Proprio come ha fat-to Andrea.

    FiorenzoAndrea Ruotolo

    Andrea: dono di Dio

    Andrea: amico e fratello

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    Agor 2010 Pagina 5

    Signore ha voluto chiamarlo a s e la sua giova-ne scomparsa non rappresenta solo una tragediaumana, ma un dolore profondo, come la perditadi un fratello o anche di un figlio.

    Cresciuto fra laltare e il campetto del nostro o-ratorio, non ha mai interrotto il suo servizio diministrante, anzi, a guida di una numerosaschiera di giovani al servizio dellaltare, ha pre-stato servizio di cerimoniere nella nostra chiesa,preparando e guidando, senza retorica, delle li-turgie da far invidia alle grandi basiliche dellacristianit.

    Profondamente legato alla liturgia, ma mai bi-gotto, anzi cosciente della centralit del mistero

    eucaristico e del servizio che prestava, rimanevasempre e comunque un ragazzo pieno di vita,desideroso di condividere le amicizie e lallegria,come anche limpegno nello studio che lo haportato. Lo scorso dicembre, alla laurea in inge-gneria elettronica. Nellintroduzione alla sua tesidi laurea non ha fatto mancare il suo ringrazia-mento a quella che lui descrive come la suaaltra famiglia, composta dai Padri della nostracomunit e dai giovani del Movimento Giovani-le Zaccariano.

    Fu tra i primi, infatti, ad aderire al progetto delMovimento, quando nel 2003 fu presentato aigiovani a noi vicini e appartiene al primo grup-po di giovani che, con una liturgia celebrata nel2005, ader ad esso ufficialmente e ha ricopertoal suo interno, fino alla morte il servizio di se-gretario. Il MGZ ha, adesso, un suo primo mem-bro in Cielo.

    La sua generosit e premura per gli altri simanifestava nel vivere fra gli amici e nella

    disponibilit verso la comunit parrocchia-le e ormai da quattro anni si esprimeva nelservizio ai bambini della nostra missionedi Milot, la cui prima esperienza fu nel2007 e dove questanno ha terminato i suoigiorni. E inutile sottolineare quanto fosseamato e stimato sia dai giovani animatorialbanesi, sia dai bambini. Grazie al suosorriso, alla sua allegria e alla sua genero-sit e bont danimo era davvero amato datutti.

    La sua vita di fede era ineccepibile sia perla fedelt ai sacramenti, sia per lintegrit Andrea con P. Giovanni Nitti

    morale e specialmente per la sua profondit dipreghiera, con una spiccata devozione alla Ma-donna e al nostro SantAntonio M. Zaccaria chelui chiamava suo Fondatore.

    Questo prezioso dono, chiamato Andrea, tor-nato a Colui che per breve tempo ci ha fatto go-dere della sua presenza, forse per farne un donopi grande per tutti. Tutto successo il 2 agostoscorso, durante lesperienza di servizio nella no-stra parrocchia di Milot (Albania), lo scorso ago-sto. Al termine della prima giornata di campocoi ragazzi, ci siamo recati per rilassarci al fiumevicino alla nostra cittadina, ma dalle acque diquel fiume Andrea risalito senza respiro, sottogli occhi sgomenti degli amici e i miei tentativi

    inutili di rianimarlo. Nato nella festa della Ma-donna del Carmelo e morto nella memoria dellaMadonna degli Angeli, vogliamo vederlo felicefra le sue attenzioni materne.

    Averlo avuto presente in modo stretto negli ulti-mi anni della mia vita, nella collaborazione pa-storale e nellaffetto, il grande dono che Dio hafatto a me e non mi stancher di benedire questofiglio davanti a Dio e davanti agli uomini, per-ch la sua vita stata per molti una benedizione.

    A Tonino e Angelina Ruotolo va il pi sinceroringraziamento per averci dato un dono cosprezioso e la pi profonda vicinanza nel dolore.

    P. Giovanni Nitti

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    LA CONSULTAPROVINCIALIZIASIINCONTRAA MILOT

    Nuovo centro di accoglienza

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    Nuovo centro di accoglienza in costruzione

    La consulta provincializia riunita a Milot

    Da qualche mese sono ini-ziati i lavori per la costruzio-ne di un nuovo centro si ac-coglienza presso la comunitdei PP. Barnabiti di Milot. Lanuova struttura di due pianiavr lo scopo di dare unadegna sistemazione alle Suo-re Angeliche che collaborano

    attivamente nellazione pa-storale della missione e sarcasa di accoglienza, insiemealla struttura gi esistente,per gruppi di religiosi e laiciche vorranno fare esperienzadi spiritualit missionariache verranno organizzate. Lanuova struttura collocatanellambito del territorioparrocchiale e verr unita

    alla casa canonica attraverso

    Con grande gioia la comunit di Milot haaccolto dal 31 maggio al 2 giugno il P. Pro-vinciale Antonio Iannuzzi e il resto dei con-

    sultori accompagnati anche dalleconomoprovinciale. Sicuramente stato un eventoimportante per la nostra comunit.

    La consulta, nei pochi giorni di permanenzaha avuto modo di visitare le realt della no-stra missione e insieme abbiamo delineatoanche alcune prospettive circa landamentodella missione albanese. Con tutti i Padri il2 Giugno abbiamo partecipato alla chiusuradellanno sacerdotale organizzato a Lezhada parte della conferenza episcopale alba-

    nese.

    un portico, creando cos uno spazio interno e riservato che potr

    favorire il silenzio e la preghiera.

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    Pagina 7Agor 2010

    Linterno della biblioteca

    Liniziativa della Biblioteca per i ragazzi dellascuola di Milot si rivela sempre pi valida. Ma adistanza di un anno notiamo che i bambini che lafrequentano sono molti e ormai i libri sono gi

    stati quasi tutti consultati. Risulta allora necessa-rio rifornire la biblioteca di nuovi libri che susciti-no lattenzione e linteresse dei ragazzi.

    Progetto biblioteca

    per il centro Agor

    Una biblioteca in parrocchia

    Da quasi una anno negli spazi della nostraparrocchia di Milot funziona unabiblioteca. Lidea della sua apertura stata motivata dal semplice fattoche nella citt di Milot non esisteuna biblioteca pubblica e che la bi-blioteca della scuola ancora pove-ra per suscitare gli interessi dei ra-gazzi. Le biblioteche pubbliche so-

    no ancora fornite di libri del tempodella dittatura comunista e che ogginon presentano nessun interesse. Un ulterioremotivo che ha spinto il parroco, P. GiovanniPeragine a promuovere questiniziativa, sta-ta la grande concorrenza dei mass-madia, laquale occupa un posto notevole nel tempolibero dei nostri ragazzi. Se qualche anno fa lamaggior parte dei ragazzi albanesi comuni-vcavano con il mondo attraverso lantennasatellitare parabolica, oggi le numerose sta-

    zioni televisive offrono un nutrito menu di pro-grammi televisivi, il quale occupano iltempo che i ragazzi devono dedicarealla lettura. Lidea di P. Giovanni incominciata a concretizzarsi. Dopoaver stabilito dove collocare la biblio-teca e ordinati gli armadi indispensa-bili, abbiamo proceduto a stilare lalista dei libri indispensabili cercan-

    do titoli e autori presenti nel pro-gramma scolastico della scuola fre-

    quentata dai ragazzi. La bibiloteca stata fornitaanche di alcune enciclopedie, vocabolari e libridi arte. Grazie a diversi benefattori, che da annihanno a cuore la crescita culturale ed educativadei nostri ragazzi, superata la difficolt finanzia-ria, attualmente la biblioteca funziona con circa300 autori, 400 titoli e circa 700 libri per un valo-re di circa 5.000,00 euro. La biblioteca stata de-dicata a Dom Frano Illia ultimo parroco di Milot

    prima della dittatura e primo parroco che ha ria-perto la Chiesa subito dopo la caduta del regi-me. Molti sono i ragazzi che approfittano dellanostra biblioteca per integrare, attraverso letturedi approfondimento, le lezioni scolastiche. no-stro dovere, anche attraverso ulteriori sacrifici,portare avanti questo progetto certi che la prepa-razione culturale dei bambini oggi d buone ga-ranzie per la societ di domani.

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    Pagina 8 Anno I numero 3

    Questi aiuti si concretizzano attraverso ladistribuzione di pacchi alimentari e an-che di un sussidio economico per alcuniche non riescono a pagare laffitto dellacasa. Diverse sono le famiglie che chiedo-no anche un sussidio per la ristruttura-zione delle loro povere abitazioni. Perandare incontro a queste necessit ci vor-rebbe un progetto particolare. Per il mo-mento riusciamo ad andare incontro soload alcune situazioni.

    Aiuti

    alle famiglie

    bisognose

    DON FRANO ILLIA

    Don Frano Illia nacque il 21 febbraio 1918. Inizi glistudi a Scutari prima presso il Collegio Saverianodei Padre Gesuiti poi nel seminario pontificio diquella citt, per poi terminarli nel seminario inter-nazionale dei PP. Lazaristi a Genova. Nel 1939 ritor-na a Scutari e il 18 dicembre 1943 ordinato sacer-dote. Dopo un anno che si era stabilito presso laparrocchia di Tirana si trasferisce nella parrocchia

    di Delbnisht e il 4 mag-gio 1945 viene nomina-

    to insegnante di religio-ne della scuola di Tira-na. Il 27 luglio 1949 condecreto del vicarioMons. Pjeter Dema nominato parroco diSanta Prena e vice par-roco di Skurai e Del-bnisht. Nel 1953 no-minato parroco dellaParrocchia San Nicola

    di Milot. Milot, Skuraj,Gallat e Delbnisht diventano la sua abitazione edove gli nacque linteresse di raccogliere le ricchez-ze della tradizione e della cultura della regione delKurbin. Numerose sono state le sue pubblicazioni.Il 19 febbraio 1967 celebr lultima messa nella chie-sa di Milot, dove due giorni dopo vide sprigionarsila tirannia comunista nella sua chiesa parrocchiale.Fu arrestato sabato 23 settembre 1967. Dopo ottomesi di indagini, il 26 aprile 1968, dopo 5 giorni diprocesso, insieme ad altri tre sacerdoti, fu condan-

    nato a morte. Per due di loro giustiziati, mentreDon Frano e Don Mark Hasi furono condannati a 25anni di prigionia e lavori forzati. Dom Mark mor inprigione. Dom Fran fu liberato il 12 aprile 1986 e sistabil nella canonica di Milot. Solo nel febbraio1991 celebra a Milot la prima messa dopo 24 anni.L11 novembre 1991 celebra la messa nel suo villag-gio natale di Juban dove rimane fino al 24 febbraiodel 1992. Il 2 novembre celebra la messa nel cimite-ro di Milot. Il 24 Dicembre 1992 la Santa Sede lo no-mina vescovo di Scutari e viene consacrato vescovodallo stesso Papa Giovanni Paolo II nella visita chefece in Albania il 25 aprile 1993. Mons. Frano Illiamuore il 22 ottobre 1997.

    Mons. Frano Ilia

    Alle attivit ordinarie delloratorio, co-me il catechismo e i momenti di gioco,stiamo organizzando per il nuovo annodelle altre attivit, come corsi di com-

    puter, lingua italiana e spagnola e labo-ratori vari per bambini.

    La novit riguarda anche un incontrosettimanale con i tanti bambini musul-mani che ci frequentano.

    Cerchiamo di far crescere in tutti i ra-gazzi il rispetto e la tolleranza recipro-ca in questo contesto multiculturale emulti religioso.

    Progetto:

    integrazionedei bambini

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    Pagina 9Agor 2010

    Fino alla fine del mese di maggio 2010 l'Albaniae Milot erano per me un Paese ed una localitconosciuta solo geograficamente e niente pi. E'vero che, specie nel Nord Italia, gli albanesi sonotanti e non sempre godono, da parte nostra,ottima fama per le notizie di cronaca trasmessadai Media e dalla TV, ma non mancano neppurein Italia, specie negli ultimi tempi.

    Da quando sono arrivato qui a Milot le cose siv e d o n o c o n u n a l t r o o c c h i o .La povert ci che ti colpisce di pi,l'indifferenza religiosa, ancora moltasuperstizione regna in questo Paese cos vicinoall'Italia ma anche cos lontano dai nostri usi ecostumi e dal nostro benessere europeo. Per meabituato ad andare in Africa ho trovato molteattinenze che li possono rendere simili. Ledifficolt nelle vie di comunicazione, soprattuttonei villaggi sia di montagna che di pianura, le

    condizioni di vita quotidiana molte precarie. Purnon avendo visto molto di questa regionementre scrivo, credo di aver avuto un'idea dicome si viva anche nel resto del territorio. Certo

    COMESOSTENEREUNABORSADI STUDIO

    Finanziare una borsa di studio un modo facile e concreto per aiu-tare la missione dei Padri Barnabi-ti e in modo particolare i giovanibeneficiari. Lobiettivo di soste-nere i giovani pi bisognosi, ga-rantendogli unadeguata forma-

    zione scolastica.

    Ogni borsa di studio ha un valoredi 1.500 annuali e comprende:

    vitto, alloggio e istruzione in strut-ture religiose collegiali e/o univer-sit statali, acquisto dei libri e del

    materiale scolastico necessario.

    Le borse di studio vengono gestitedai Padri missionari, che provve-dono ad individuare i giovani be-neficiari e a seguire il loro percor-so di formazione durante lanno.

    I beneficiari sono scelti in base allasituazione economica e alla volon-t di fare un percorso di formazio-

    ne scolastico e/o universitario.

    Per ulteriori informazioni, possi-bile contattare il padre referenteallindirizzo di posta elettronica

    [email protected].

    Lo scorso anno 6 ragazzi hanno avuto la possibi-lit di studiare in una scuola fuori Milot, o co-munque sono stati aiutati a continuare i loro stu-di attraverso un notevole investimento economi-co (circa 5.000,00 ). Per alcuni si tratta di dareun sussidio mensile, per altri si paga la rettamensile della scuola e per altri ancora anche lapermanenza in una struttura organizzata pertutto il periodo scolastico. Con linizio del nuo-vo anno abbiamo aggiunto alla lista almeno altridue ragazzi, una per luniversit e laltro per lascuola superiore. Altri sono in lista di attesa.

    Adotta una

    borsa di studio

    Unesperienza aMilot

    mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]
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    II CAMPO-SCUOLA VOCAZIONALE

    150 anniversario del seminario

    pontificio albanese

    Il 16 e 17 aprile 2010 tutta la Chiesa in Albaniaha celebrato il 150 anniversario della nascita delsuo seminario interdiocesano. Ecco alcune dateimportanti della sua storia.

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    I tre ragazzi partecipanti al campo scuola vocazionale

    Dal 30 giugno al 3 Luglio si svolto presso laParrocchia di Gurz il secondo campo-scuolavocazionale diocesano. Dando seguito aduniniziativa partita a livello del nostro deca-nato, il campo-scuola diocesano si svolto inun bel clima di preghiera e di gioia da partedegli organizzatori e dei 20 adolescenti prove-nienti dalle diverse zone della diocesi Tirana-Durazzo. Dalla nostra parrocchia di Milothanno partecipato Kastriot Preni, Ardit Prenie Roland Kola. I nostri tre ragazzi gi avevano

    partecipato al primo campo e agli incontri chesi organizzano a livello decanale.

    La prima richiesta per aprire un Seminario Alba-nese a Scutari, notevole centro cattolico

    in un paese musulmano, stata rivolta al P. Ge-nerale dei Gesuiti, P. Jan Roothan, da Propaganda

    che anche qui convivono molte contraddizioni,per esempio, si vede un certo risveglio nellecostruzioni, le macchine di grossa cilindrataguidate soprattutto dai giovani e provenientidalla Germania ed ancora dall'Italia, ma

    soprattutto ci che colpisce di pi sono i voltidelle persone anziane, volti scavati, rugosi, vorreidire volti marcati, volti che portano i segni dellalunga sofferenza e delle privazioni che nonpossono non lasciare i segni nel fisico ma anchenell'animo. Sembra di vedere quei film italianigirati subito dopo la seconda guerra mondiale.

    Pur tuttavia si nota un desiderio di cambiamento,di voltar pagina, di guardare al futuro,dimenticando velocemente il passato. Tutto

    questo lo noti guardando ai giovani che per,come da noi, vorrebbero tutto e subito senza faretroppa fatica. In tutte queste realt c' la presenza

    dei Padri Barnabiti che dal 1996 danno il lorocontributo molto significativo non solo nellaparrocchia di Milot dove hanno riportato alleorigini la vecchia chiesa trasformata dal regimecomunista in un teatro, tentando di cancellare

    ogni traccia ed ogni simbolo religioso, marendendo la zona unoasi di pace, di cultura edi preghiera. Io ho lasciato non solo il cuorein questa terra ma anche un figlioccio essendostato padrino di un ragazzo 17enne, AntonioMaria, durante il suo battesimo.

    Sarebbe il caso di dire "coraggio Missionari e Missionarie seminate perch verr il tempo chetornerete con i covoni" come recita il salmo.Coraggio anche al Paese Albania perch la

    Vergine Maria aspetta con trepidazione la vostraconversione.

    Giorgio Sisti

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    Fidae nel 1834. In quel tempo i giovani cattolicialbanesi che desideravano diventare sacerdoti an-davano a studiare a Roma al Collegio Greco Catto-lico, o a Loreto nel Collegio Urbano, o a Fermo nel

    Collegio Illirico, o a Napoli nel Collegio della San-ta Famiglia, poi diventato Istituto Orientale.

    Nellanno 1847 arrivano a Scutari due Gesuiti pro-venendo dalla Sicilia. Ben presto si

    aggiunsero altri Gesuiti, tra cui P. Claudio Neri,dal Veneto e il progetto del Seminario inizia a con-cretizzarsi. La decisione di costruire un SeminarioPontificio a Scutari fu presa di comune accordo traPropaganda Fide e i Vescovi Albanesi nel 1854.

    La costruzione portata a termine nel 1859 e il 2agosto dello stesso anno inizia l anno

    scolastico con 11 seminaristi: P. Claudio Neri ilprimo Rettore. Nel 1861 nominato Rettore

    P. Antonio Voltolina, il quale continuer fino al1868.

    Nel 1910 viene nominato nel Catalogo Fratel GjonPantalina, nipote di Madre Teresa, il

    quale dar il via alla tipografia in Scutari e la chia-mer Tipografia dellImmacolata in cui verran-no stampate molte opere in albanese. Nellanno1927 nominato Rettore P. Giovanni Della Pietra,il quale in data 19 marzo 1927 viene consacratoVescovo, come Delegato Apostolico a Scutari. P.Giovanni Fausti, gi da qualche anno professore diFilosofia al Seminario, viene nominato Rettore inluglio 1942 e continuer fino ad ottobre 1943.

    Nel settembre 1945 Rettore del Seminario P. Da-niel Dajani. Il vortice partigiano di fine

    guerra mette in moto molte contestazioni dentro efuori il Seminario. In data 31 dicembre 1945, dopoavere recitato il Te Deum, P. Daniel Dajani insiemecon P. Giovanni Fausti e il seminarista Mark uni,viene arrestato. Dopo un processo popolare avve-nuto in febbraio, in data 4 marzo 1946 alle 5 delmattino P.Danjel Dajani, P.Giovanni Fausti, il fran-cescano Gjon Shllaku, il seminarista Mark uni edue laici vengono fucilati dietro il cimitero cattoli-co. Il 7 marzo 1946 viene decisa la chiusura del Se-minario Pontifico e del Collegio Saveriano.

    Per 47 anni il Seminario Pontificio Albanese restachiuso.

    Riapertura con il nome di Seminario Interdio-cesano Albanese Mater Boni Consilii

    Negli ultimi mesi del 1991 avviene la cadutadel regime comunista e le singole fedi religiosesi riorganizzano. Su decisione della Santa Sede,

    posta la riapertura del Seminario. Il due feb-braio 1992 si apre il Seminario che trova la suasede provvisoria nel palazzo arcivescovile, re-staurato espressamente per questo scopo. Eprende il nome di Seminario InterdiocesanoAlbaneseMater Boni Consilii.

    Nellanno scolastico 199495 si apre il Cor-so di Filosofia e nel 199697 i Corso di Teologi-a: nel 2000, anno giubilare, abbiamo avuto leprime sei ordinazioni sacerdotali di tre diocesa-ni e tre religiosi francescani.

    Nel 2006 per decisione della Conferenza Episco-pale Albanese si chiude il Seminario MinoreInterdiocesano e inizia con maggiore responsa-bilit la promozione vocazionale nelle singolediocesi.

    Il Seminario Interdiocesano ha tre livelli di for-mazione: lAnno Propedeutico, il SeminarioMaggiore con lo studio di Filosofia e Teologiain 5 anni e il Sesto Anno o Anno di Pastorale inpreparazione al Diaconato.

    p. Giovanni Peragine

    Pagina 11Agor 2010

    EPPUR.QUALCOSA SIMUOVE!!!!

    Anche la nostra comunit dei PP. Barna-

    biti di Milot impegnata nella pastoralevocazionale, che si sviluppa soprattuttoattraverso il dialogo e la cura spiritualedei ragazzi e giovani che ci avvicinano. Daqualche tempo, per, ci sono anche duegiovani kosovari che hanno chiesto di fareunesperienza con noi e conoscere la no-stra spiritualit. Un primo giovane gistato con noi nel periodo estivo, ma risie-de in kosovo dove sta terminando la scuo-la superiore, mentre un altro da qualche

    tempo presente nella nostra comunit diMilot per unesperienza.

  • 8/3/2019 Agor n. 3 - Padri Barnabiti

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