ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018...

80

Transcript of ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018...

Page 1: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo
Page 2: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

ADRAutomotive Dealer Reportclassifica bilanci concessionari auto

2019 Nona EdizioneDirezione editoriale:Nicola Giardino

Dati, analisi e statistiche:Italia Bilanci

Progetto grafico:Visual Up

Redazione:Italia Bilanci

Italia Bilanci SrlVia Luigi Luciani, 1 - 00197 RomaTel. 06.6220.4649www.italiabilanci.com [email protected]

Visual Up SrlsVia Monza, 34 - 00182 RomaTel. 06.2111.8214 02.2111.6586www.visualup.it [email protected]

© Italia Bilanci Srl - Tutti i diritti riservati

Page 3: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

Prefazionedi Massimo Nalli / Pag. 4

AnniversariIntervista al fondatore di Italia Bilancidi Umberto Seletto / Pag. 5

Editorialedi Nicola Giardino / Pag. 7

CopertinaDopo il record 2017, battuta d’arresto per i dealerdi Fausto Antinucci / Pag. 8

Il mercatoKm zero? Dealer su, OEM giùdi Salvatore Saladino / Pag. 16

La riflessioneIl futuro dell’auto tra tecnologia, regolamentazione ed ecosistemi di businessdi Francesco Zirpoli e Andrea Stocchetti / Pag. 17

Riceviamo e pubblichiamoDi chi è il cliente?di Andreas Barchetti / Pag. 19

RedazionaleLa gestione dei dati di Findomestic / Pag. 21

L’intervistaIntervista a Enrico De Vitadi Nicola Giardino / Pag. 24

ComponentiL’impatto del Dieselgate sulla filiera automotive nazionale di Gianmarco Giorda / Pag. 27

L’opinioneLa dismissione Magneti Marelli basterà a FCA per finanziare l’ambizioso piano di investimenti quinquennale?di Andrea Malan / Pag. 28

Guida autonomaEcco come guideremo le auto nel 2025Maurizio Caprino / Pag. 30

Flotte e privati Noleggio, opportunità imprescindibiledi Marco Di Pietro / Pag. 33

Norme e contrattiNoleggio o vendita. Lungo termine per chi?di Stefano Grassani / Pag. 35

Speciale post-venditaLa centralità del parco circolante sulla dinamica del post-vendita autodi Marc Aguettaz / Pag. 37

AttualitàDietro le quintedi Maurizio Caprino / Pag. 40

RedazionaleNasce Nobis1day: la polizza RCA provvisoria in tempo realedi Marco Di Pietro / Pag. 43

RedazionaleMAPFRE da piccola assicurazione agricola spagnola a grande gruppo internazionale presente in cinque continentidi Redazione ADR / Pag. 45

Nella reteDigital automotive. Per i dealer nuove sfide competitive, ma la tecnologia è un prezioso alleatodi Marco Marlìa / Pag. 48

Dati e analisiDealer Financialsdi Italia Bilanci / Pag. 51

Le firme di ADRGalleria fotografica degli autoriPag. 78

SOMMARIO

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Page 4: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com4

Automotive Dealer Report 2019 Prefazione

Prefazionedi Massimo Nalli // Presidente Suzuki Italia

Cambiamento è rivoluzione? Disintermediazione implica crisi del business automotive? In che direzione un imprenditore Concessionario dovrebbe investire? ADR 2018 porta commenti autorevoli che aiutano l’imprenditore e l’operatore ad orientarsi tra quesiti complessi. L’opera enuclea i temi scoprendo opportunità e rischi. Spetta al lettore trarne le conclusioni, consapevole, che non esista una risposta corretta e una errata, ma una molteplicità di scenari possibili, anche sovrapposti. Ecco dunque in ordine di soggettiva rilevanza, alcuni spunti, trattati esplicitamente nell’ opera o oggetto di riflessioni da chi scrive:

- Disintermediazione e futuro delle Concessionarie: i nostri Clienti sono disposti a dare valore ad una inter-mediazione tempestiva nei tempi, non invasiva nei modi; il Cliente desidera sentire il controllo del processo di acquisto.

- La legislazione prima del Cliente: Le Case affiancano alla soddisfazione del Cliente quella delle norme. Si profila il rischio di sacrificare le unicità dei Costruttori sull’altare delle omologazioni. Vedi articolo sull’interazione tra prodotto, regolamentazione e mobilità futura.

- Gestione dei lead: prima il limite era posto a 24 ore, poi è sceso a 3 poi a 1 ora. Ora un lead è “ben trattato” se la risposta avviene entro 60 secondi. Nondimeno il Cliente cerca la componente umana, o presunta tale (v. chatbot), nel contatto con il Concessionario. L’ LRM (Lead Relationship Management) trae linfa vitale dai social media, con nuove regole d’ingaggio inter-brand e intra-brand.

- Il futuro show room: il salone di vendita, dalla sola sede in ferro e cemento, si è allargato dapprima al territorio e ora allo smartphone, tablet o PC del Cliente.

- Il futuro prodotto: attendiamo con anticipazione uno scalino tecnologico che ci porti verso la sostenibilità ambientale e l’elettrificazione e auspichiamo che ciò doni nuova linfa alla domanda nel mercato italiano. Ma il business non fa scalini e un cambiamento, per essere sostenibile, deve essere graduale.

ADR 2019 fornisce anche la consueta attenta analisi del risultato di mercato e d’impresa, collettivi e individuali:

• dal mercato, novità in arrivo: il calo di quota del leader, FCA, dovuto in parte al calo delle autoimmatricolazioni, apre spazi sinora occupati, mostrando un volto del mercato un po’ meno artefatto, con volumi che faticheranno a raggiungere i due milioni che erano previsti, approssimativamente, a inizio anno dalle associazioni di categoria.

• nulla è scontato anche nelle analisi degli indici di bilancio: si riduce, come previsto e auspicato, il ricorso a mezzi esterni per la copertura delle necessità di capitale, ma nuove possibili forme di distribuzione, senza cessione dello stock dalle Case al Concessionario, potrebbero modificare le attuali necessità patrimoniali, aprendo le porte del mondo della distribuzione a nuovi soggetti, indipendentemente dalle disponibilità di grandi capitali.

Infine caro Lettore, notando che le più grandi rivoluzioni non sono mai state previste in anticipo, leggiamo con visuale aperta i dati e le analisi che grazie all’impegno di Italia Bilanci coprono con ampiezza di trattazione e competenza di analisi alcuni dei temi sopra indicati. Tra di esse si nascondono gli indizi che segnano la strada più efficace per ognuno di noi. In ADR 2018 ogni dato conta, e l’approfondimento conta ancor di più. Buona lettura.

Massimo Nalli

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Page 5: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

Anniversari Automotive Dealer Report 2019

5

I dieci anni di Italia Bilanci che diedero vita all’Automotive Dealer Reportdi Umberto Seletto // Presidente di Anticrisi Day

Libera conversazione sull’Automotive Dealer Report nel decennale di Italia Bilanci con l’ideatore dell’informazione economica finanziaria dedicata alla distribuzione auto.

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Dieci anni di Italia Bilanci ovvero di Controller, prezioso cruscotto dell’economia e finanza dei dealer. Un successo tuttora in crescendo, dovremmo dire. Qual è il paradigma di Italia Bilanci: divulgare l’informazione utile in modo comprensibile? E la chimica vincente? Un imprenditore sensibile e manager lungimirante e competente che si è trovato una volta, nella vita, un po’ di tempo per pensare? Sono affermazioni corrette?Italia Bilanci è nata con l’intento di divulgare informazione economico/finanziaria in un contesto di mercato dove era prevalente, se non assoluta, una informazione di carattere squisitamente commerciale, orientata ai volumi ed alla market share. Nessuno si preoccupava di valutare, concretamente, cosa questi parametri portassero in termini di valore per l’azionista della società concessionaria. Un nuovo tipo di informazione che fosse comprensibile e tale da consentire un approfondimento qualificato a chi avesse capacità di lettura. Il successo è da associare alla circostanza di aver intercettato il bisogno, all’epoca latente nel settore, di essere più imprenditori e meno venditori.

Ci agitammo un bel po’ all’inizio e parecchi consulenti ci guardarono storto, toglievamo loro un po’ di magia per renderla patrimonio di tutti, ma possiamo dire che contribuimmo a cambiare il lessico dei rapporti casa-dealer, non più solo volume ma conto economico, distinguendo per di più il quadro finanziario da quello economico. Fu un grande cambiamento che fece crescere molte persone…. Va detto, senza boria che, degli odierni protagonisti, molti sono passati dai nostri incontri e lì si sono conosciuti e confrontati. È così?Diciamo che tu hai saputo trasformare un contenitore tecnico, probabilmente destinato ai soliti noti, divulgandolo come un libro aperto a tutti. Senza prenderci meriti eccessivi e senza timore di smentita, possiamo dire che anche i più illuminati imprenditori del settore hanno saputo trarre spunti interessanti dalle nostre ricorrenti riflessioni.

C E L E B R I A MO

10ANNI

DI A

N A L I S I E B I L A NC

I

Page 6: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com6

Automotive Dealer Report 2019 Anniversari

Poi, nove anni fa, era autunno, ci eravamo già incontrati a Torino, dove vi avevo presentato Nicola Giardino, che a Verona in primavera ci aveva snobbati, ci siamo rivisti alla Magliana Vecchia, Holiday Inn, prima riunione di redazione di Automotive Dealer Report, redazionale-operativa sarebbe meglio dire, Fausto, Andrea, Nic, Tom, della pubblicità se ne doveva occupare il Cav. Di Tanno, che portò contratti zero. Nic aveva portato una pagina di Quattroruote Professional. Mi sono allora messo al telefono e, con qualche amico, incluso il mio caro e compianto Cesare Soresina che contribuì con 5000 euro, abbiamo tirato su 30000 euro. Si poteva partire. Tommaso, gli giravano un po’ le balle per questa storia della pubblicità di cui avrebbe avuto tanto bisogno per sostenere InterAutoNews. Andò proprio così. In tale atmosfera veramente pionieristica nacque ADR Automotive Dealer Report, statistiche e classifiche.Come sempre, quando si esplorano nuovi orizzonti, c’è bisogno di entusiasmo, competenza, team building, sfrontatezza. E, debbo dire, che in quel nucleo di professionisti che si stava organizzando c’erano tutte le componenti citate.

Dieci anni a raccontare e commentare, anche da spunti trasversali, i numeri della Distribuzione Auto, ma anche a promuovere cambiamenti. Con le nostre targhe abbiamo premiato i dealer più efficienti e le reti con i migliori bilanci medi. Riconoscimenti ancora citati nei siti di Dealer Eccellenti, come Autotorino, Spazio, Fassina, Barchetti, Bossoni… Guardando indietro, come diceva Steve Jobs, ne valeva la pena?Credo proprio di si. Alla fine della fiera se oggi si pesa il business non solo in termini di volumi ma anche di remunerazione del capitale investito, se si comincia a capire che l’azienda vale non per quel che è la percezione di chi l’ha creata e gestita per anni ma per la sua capacità di generare valore, allora non abbiamo fatto un esercizio di stile ma sana e concreta divulgazione.

Certo, una rivista di approfondimento economico per dei Dealer ma non solo. Molto si deve alla passione che ci ha messo Nicola. L’ADR ormai fa testo nel settore. Potevamo fare di più?Potevamo fare anche di meno... Fuor di battuta credo che abbiamo fatto quanto era nelle nostre possibilità senza mai cedere al compromesso sull’integrità dei dati e la terzietà dell’analisi.

I tempi sono cambiati, sarà poi vero? Mi sembra che mai come oggi il mestiere di Dealer sia sottoposto a stress evolutivi, in ogni caso da due, tre anni i numeri di quelli rimasti sono stati migliorati e questo dovrebbe aver ridato energia alle idee di impresa. Come la vedi?Mi fai una domanda complessa a cui non credo di avere nozioni sufficienti per dare una risposta esaustiva. Quel che posso dire è che oggi più che mai bisogna ripensare al ruolo del concessionario, alla sua organizzazione, al modo di fare business. Ed è necessario farlo oggi. Domani sarà troppo tardi. Una cosa è certa: nell’arco dei prossimi 5-10 anni ci guarderemo indietro e ci meraviglieremo di quanto eravamo diversi.

Sarà che non sono un Dealer, e ormai neppure più manager della filiera, solo uomo, solo automobilista, ma osservo l’automotive sempre più come unica entità e non suddivisa in vendita, assistenza e servizi e altro (non sono il solo, se pensiamo ad esperienze come le Placche PSA) superando inoltre, da utente, con discreta naturalezza soprattutto nel postvendita, la barriera ufficiali/indipendenti. Una barriera persino innaturale del resto ai tempi di Internet, con Amazon eBay e compagnia cantante. Non ti viene voglia di guardare oltre la siepe?Certo il mondo cambia alla velocità della luce e quello dell’auto non sfugge a questa regola. Ribadisco quanto indicato nella risposta alla domanda precedente. La distribuzione ha un costo, oggi, ingiustificato rispetto alle potenzialità che il digitale mette a disposizione. La vera sfida per il concessionario attuale è quella di sapersi ritagliare un ruolo che possa avere, soprattutto in futuro, uno spazio riconosciuto nella catena del valore. A conferma dell’importanza acquisita nel tempo dai servizi legati all’automobile, presto lanceremo due nuove iniziative editoriali rappresentate da ADR Parts e ADR Service che estendono il collaudato metodo Italia Bilanci al settore indipendente della distribuzione ricambi e a quello della riparazione. Speriamo di riscontrare interesse almeno analogo all’attuale versione della pubblicazione di cui abbiamo parlato.

Le tre cose che faresti oggi come Dealer e le tre cose che non faresti assolutamente (ma tu, dimenticavo, sei anche un po’ Dealer).Per prima cosa cercherei di rafforzare le componenti che fanno del dealer un imprenditore: usato e post-vendita. Proverei poi a snellire la struttura dei costi cercando di affidare, quanto più possibile, all’esterno funzioni e processi delegabili. In ultimo mi impegnerei per migliorare la qualità dell’organico cercando di fidelizzare le eccellenze, attraendo nuove competenze e riducendo le sacche di inefficienza. Ridurrei al minimo gli investimenti in strutture, cercando di aumentare l’efficienza di quelle disponibili. Eviterei di impegnarmi in misura significativa su obblighi di buy-back a 3 – 4 anni. Non aumenterei infine i livelli di capitale circolante in un momento di grande incertezza sui valori dell’usato.

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Page 7: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

Editoriale Automotive Dealer Report 2019

7

Editorialedi Nicola Giardino // Direttore editoriale ADR

Dieci anni fa nasceva Italia Bilanci. L’obiettivo era offrire alla distribuzione auto un’informazione innovativa per cambiare l’allora prevalente orientamento di giudicare la performance dei dealer esclusivamente sulla base dei volumi di vendita e sulle quote di mercato, ignorando del tutto il conto economico.Italia Bilanci ha saputo intercettare, al momento giusto, il diffuso bisogno di uno strumento di approfondimento economico e finanziario dettagliato ma al tempo stesso facile e comprensibile. “Se oggi si pesa il business anche in termini di remunerazione del capitale investito, se si capisce che l’azienda vale per la capacità di generare valore, possiamo dire abbiamo fatto un meritevole esercizio di sana e concreta informazione” ha dichiarato Fausto Antinucci, fondatore di Italia Bilanci, nell’intervista raccolta da Umberto Seletto in occasione del nostro decennale. Seletto è colui che ha seguito da vicino tutte le tappe del nostro percorso. Senza il suo apporto si può forse dire che l’ADR addirittura non esisterebbe.

La prefazione di questa edizione è affidata a Massimo Nalli, presidente di Suzuki Italia, che ringraziamo per aver accettato l’invito, nonostante gli impegni. Gli siamo grati anche degli spunti di grande interesse che ha fornito nel suo testo.Alle puntuali e approfondite analisi di bilancio di Fausto Antinucci che rappresentano, non è una novità, il cuore dell’ADR, abbiamo come al solito associato una serie di approfondimenti su temi come il rallentamento del mercato aggravato dall’incalzare dei noleggi e della congiuntura economica, l’incerto destino del motore diesel penalizzato da un’ingiusta guerra ambientalista, la guida autonoma e il suo impatto sui nuovi modelli, l’adeguamento delle infrastrutture

stradali alle nuove esigenze della tecnologia. Argomenti che più di altri hanno caratterizzato l’anno che sta per chiudersi. Seppur in linea con il 2017 in termini quantitativi, il mercato 2018 è stato, per le reti di vendita, più complesso da interpretare e difficile da gestire. La ripresa lenta ma costante della domanda dal 2013 in poi aveva fatto sperare di poter tornare a superare i due milioni di unità vendute. L’attuale congiuntura economica e l’incerto equilibrio politico, reso ancor più precario dal contenzioso in atto con la UE sull’equilibrio di bilancio, rende nuovamente difficile il ritorno a breve ai livelli pre-crisi. Grazie ai positivi giudizi raccolti in occasione delle precedenti edizioni, intorno all’ADR si è formato un gruppo di esperti che costituiscono il vero patrimonio della rivista. Un gruppo in grado di produrre testi di grande qualità su temi anche complessi e anche di interagire nella selezione e nella stesura dei contenuti. Un legame di grande rispetto reciproco che rappresenta il nostro orgoglio. Le firme dell’ADR le avete ormai imparate a conoscere. Anche se rispetto al passato manca qualcuno perché impegnato altrove, (ma che non mancherà di esserci nelle prossime edizioni), possiamo vantare quest’anno new entry di grande spessore come il duo accademico Zirpoli e Stocchetti dell’Università Ca’ Foscari o Andreas Barchetti di Autocity, che ha rilevato, con la sua bella lettera ai colleghi sulla GDPR 2017, il testimone dal fratello Ivo che più volte ha collaborato in passato. Esordienti pure Salvatore Saladino di Dataforce e Marc Aguettaz di Gipa, grande amico che mai prima si era fatto però tentare a scrivere un pezzo per noi. Menzione speciale ai già noti Enrico De Vita grande esperto di motori e temi ambientali (da non perdete la sua intervista) Andrea Malan di Automotive News, Gianmarco Giorda di Anfia, Maurizio Caprino de ll Sole 24 Ore, Stefano Grassani del prestigioso studio legale GPB di Milano, per finire con il prezioso ed esperto Marco Di Pietro di Axed Accademy, un vero amico sempre disponibile e ricco di consigli. In occasione del decennale è doveroso un ringraziamento particolare a Giovanni Artiglio e Francesco Gaglianone per il prezioso contributo alla realizzazione dell‘ADR.

All’ultimo minuto siamo anche riusciti ad aggiornare il pezzo di Malan sulla FCA con le recentissime dichiarazioni del nuovo Ceo Mike Manley affiancato dal nuovo Coo Emea, Pietro Gorlier, sugli investimenti del gruppo.Prima di andare in stampa abbiamo avuto modo di vedere, anche se solo sommariamente, i dati relativi alle immatricolazioni di novembre. Senza scendere nei dettagli, sembra che il mercato segua grosso modo il trend del mese precedente con un arretramento a livello globale del 6,2%, che non sorprende ma preoccupa, e con le flotte che rallentano ancora in favore dei privati. Tutto conferma insomma un mercato ancora al di sotto dei 2 milioni di unità. Da segnalare e da approfondire il forte calo delle autoimmatricolazioni sia a livello di Case che di Dealer. Non è un dato negativo perché, come spiega Antinucci nel suo commento, l’autoimmatricolazione crea distorsione nella concorrenza intrabrand e sposta un problema dalla Casa al Dealer.

Nicola Giardino

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Page 8: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

1.304

2013

2.490

2007

2.160

2008

2.160

2009

1.960

2010

1.972

2017

1.750

2011

1.400

2012

1.360

2014

1.575

2015

1.825

2016

Fig. 1I dati illustrati sono riferiti alle

immatricolazioni auto degli ultimi dieci anni (dati espressi in migliaia).

1.900

2018(stima)

italiabilanci.com8

Automotive Dealer Report 2019 La Copertina

Battuta d’arresto della redditività dei dealer nel 2018 dopo il record del 2017di Fausto Antinucci // Italia Bilanci

Non si riscontra l’atteso recupero di efficienza legato all’economia di scala che l’aumento dimensionale avrebbe dovuto assicurare. Crescono però i casi di eccellenza che, pur in presenza di dinamiche aziendali spesso imposte dalla casa concedente, hanno saputo costruire modelli di business e moltiplicatori di valore difficilmente riscontrabili anche in altri settori.

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Page 9: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

La Copertina Automotive Dealer Report 2019

9

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Prima di immergerci nella valutazione dei dati economico- finanziari di settore, desideriamo soffermarci brevemente sulla lettura del mercato dell’auto degli ultimi anni, per trarre qualche utile riflessione sui trend in atto nel settore.Dall’infografica 2 si può chiaramente notare la continua riduzione del peso del segmento privati nella composizione del mercato. A fine 2018 si stima al 55,8%. Ricordiamo che 11 anni fa la quota privati rappresentava oltre il 70% del mercato. Oggi, a testimonianza di un sempre più chiaro orientamento al possesso più che alla proprietà dell’autovettura, il noleggio cresce con progressione costante. A fine 2018 si stima una quota complessiva del 23,7%. Nel 2007 il noleggio copriva una quota di mercato del 12,6% e si rivolgeva ad una clientela squisitamente business.

Per una più compiuta interpretazione della reale dimensione del mercato auto in Italia, abbiamo suddiviso il mercato in due grandi raggruppamenti:Market push che ricomprende i segmenti delle autoimmatricolazioni e del noleggio a breve termine, generalmente utilizzati dalle case automobilistiche per “gestire” la propria quota di mercato. Si potrebbe obiettare che il noleggio a breve termine risponde ad effettive esigenze di mobilità di utenti privati e business, ma è altrettanto vero che, sempre più spesso, si tende ad accorciare (se non ad azzerare) la vita utile della vettura adibita a tale uso per soddisfare le esigenze delle case auto nel raggiungimento di target di volumi e quota, spesso incompatibili con la capacità di assorbimento della domanda naturale.Market pull che rappresenta, appunto, la

domanda naturale dei clienti privati e aziendali di prima immatricolazione che acquistano o noleggiano a lungo termine.

Dall’infografica 3 risulta evidente che l’incremento dell’immatricolato registrato nel 2017 è stato generato dalla componente “push”, il cui peso è salito dal 20% del 2016 al 26% del 2017.Conseguentemente la componente “pull”, rimasta stabile nella dimensione, ha visto ridurre il proprio peso dall’80% del 2016 al 74% del 2017.Il 2018 conferma la tendenza del 2017, con un peso della componente “pull” pari al 74% che, a fronte di una stima di 1.9 milioni di immatricolazioni, si dovrebbe attestare a 1.415.000 unità, con una perdita di circa 51.000 vetture rispetto al 2017.

Una ulteriore vista del mercato che offre spunti di riflessioni sul potenziale riferito al mondo dei concessionari è quella riportata nella infografica 4

12,6% 14,8% 11,1% 13,3% 16,0% 17,9% 17,7%

Privati

Aziende

Noleggi

19,3% 19,8% 19,9% 21,9% 23,7%

14,6%16,7%

11,6%14,8%

17,7% 17,9% 18,6% 18,4% 16,5% 18,0%21,6%

72,8%68,5%

77,3%71,9%

66,3% 64,3% 63,7% 62,3% 63,7% 62,0% 56,5%

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018stima

55,8%

20,5%

AutoimmatricolazioniNoleggi a breve termine Dealer marketPrivatiAziendeNLT Non dealer market

Gran totale

2017 2018 ytd Oct

224146370

utà % utà %

12,38,0

20,3

329177506

16,79,0

25,7

258160418

15,89,8

25,51.137

100219

1.456

918

75227

1,220100,01.826 100,01.972 100,01.638

62,35,5

12,079,7

1.119922255

1.466

56,74,7

12,974,3

56,0

9,813,974,5

utà % utà % utà %

2016Unità 000

Unità 000

PrivatiAutoimmatricolazioniAziendeNLT Captive

Dealer marketNLTNoleggi a breve termine

Non dealer market

Gran totale

2016 2017 2018 ytd Oct

1.137224100

821.543

utà % utà % utà %

62,312,3

5,54,5

84,5

1.119329

9298

1.638

56,716,7

4,75,0

83,1

918258

7587

1.338

56,015,8

4,65,3

81,7137146283

7,58,0

15,5

157177334

8,09,0

16,9

140160300

8,59,8

18,3100,01.826 100,01.972 100,01.638

utà % utà %

Fig. 3

Fig. 4

Fig. 2 Segmentazione immatricolazioni auto degli ultimi anni (dati espressi in percentuale)

Page 10: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com10

Automotive Dealer Report 2019 La Copertina

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Abbiamo classificato il mercato in funzione della riferibilità dei segmenti al business dei concessionari escludendo, pertanto, da quello che abbiamo definito “dealer market”, il noleggio a breve termine ed il noleggio a lungo termine gestito dai grandi operatori del settore. Questi ultimi stanno, nei fatti, disintermediando le reti di vendita privilegiando il contatto diretto con il cliente finale, facendo leva sul concessionario per le sole operazioni di consegna. Il quadro che emerge è il seguente:

• Il mercato riferibile ai concessionari sta perdendo peso. È passato dall’84,5% del 2016 all’81,7% del 2018.

• All’interno del “dealer market” sta guadagnando terreno la componente autoimmatricolazioni che, come abbiamo avuto modo di sottolineare nella precedente edizione, rischia di creare stress finanziario al dealer, spesso sposta un problema dalla casa auto alla rete di vendita (vedi scadenze “omologative”), e crea distorsione nella concorrenza intrabrand per effetto dei differenti livelli di sconto applicati in funzione della dimensione delle autoimmatricolazioni assicurata dal concessionario.

• Il noleggio a lungo termine (non captive) sta drenando volumi dal “dealer market”, oltre che per una maggiore propensione del cliente a delegare a terzi tutti i rischi connessi all’auto (non ultimo quello sempre più importante del valore residuo), anche per le condizioni economiche che le case auto garantiscono agli operatori del settore, troppo spesso, ahimè, diversi punti percentuale più vantaggiosi di quelli offerti aiconcessionari.

• Cresce anche la versione captive del noleggio a lungo termine (dal 4,5% del 2016 al 5,3% del 2018). È la risposta delle case auto ai grandi operatori del settore. La domanda di noleggio delle piccole e medie aziende,

Fig. 5 Il grafico mostra l’andamento del

numero dei dealer degli ultimi anninumero dei dealer degli ultimi anninumero dei dealer

20082007 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

2496

2785

2574

23182207

2016

1849

16911608

15301454

1390

2018

Page 11: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

La Copertina Automotive Dealer Report 2019

11

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

professionisti e privati viene veicolata verso le proprie reti di vendita, con l’obiettivo di rafforzare la brand loyalty e sottrarsi, quindi, all’egemonia delle grandi società NLT.

• Ciò che latita è una proposta di noleggio che sia espressione della realtà distributiva.

Per quanto riguarda la struttura dell’offerta, prosegue il processo di contrazione del numero dei concessionari.A metà 2018 il nostro censimento contava 1.390 concessionari ufficiali, contro 1.454 del 2017. La strategia distributiva delle case, associata alla necessità di crescita dimensionale delle imprese del settore, spiega in larga parte questo fenomeno.

Nel 2018 le vendite per dealer si sono mantenute sopra le 1000 unità, con un leggera flessione rispetto al 2017. E ciò per effetto della riduzione del mercato riferibile alla distribuzione ufficiale, parzialmente compensata dal calo degli operatori.

Il numero dei punti di rappresentazione del brand si è mantenuto stabile intorno ai 4.300, con una media di 338 unità vendute per PoS.

I contratti di concessione hanno subito una flessione portandosi a 2.530 contro i 2.589 del 2017.

Nel 2018 un concessionario ha avuto, mediamente, in portafoglio 1,82 marchi contro 1,78 del 2017. Nel 2010 la media era di 1,52.Sotto il profilo economico finanziario il 2017

737

2008

746

2009

733

2010

666

2011

570

2012

580

2013

649

2014

785

2015955

2016

1.059

2017

1.043

2018

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

58005650 5600

5500

5200

4800

44454339

4248 4312

2018

4291

Fig. 6 Il grafico mostra l’evoluzione delle

vendite per dealer degli ultimi annivendite per dealer degli ultimi annivendite per dealer

Fig. 7 Il grafico mostra il numero dei punti vendita degli ultimi anni

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

3532 34823178

30352792 2737 2631 2589

2018

2530

Fig. 8 Il grafico mostra il numero di contratti

di concessione degli ultimi anni

1,52

2010

1,58

2011

1,58

2012

1,64

2013

1,65

2014

1,70

2015

1,72

2016

1,78

2017

1,82

2018

Fig. 9 Il grafico mostra il numero di contratti di concessione per dealer degli ultimi anniconcessione per dealer degli ultimi anniconcessione per dealer

Page 12: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com12

Automotive Dealer Report 2019 La Copertina

CONTO ECONOMICORicavi della Gestione CaratteristicaCosto della Gestione CaratteristicaCosti per l'acquisto di materie, semil. e prod.fin.Spese per prestazioni di serviziValore AggiuntoCosto del PersonaleMargine Operativo LordoAmmortamenti, Accantonamenti e SvalutazioniReddito OperativoOneri FinanziariReddito della Gestione CaratteristicaProventi/Oneri della Gestione Extracar.Utile/Perdita prima delle ImposteImposteUtile/Perdita al netto delle Imposte

% dealer in perdita

201733.34331.20928.556

2.6522.1341.348

786 196 590 131 459

19 478 154 324

12%

201628.75926.90924.602

2.3071.850 1.178

672 175 497122 376

14 389142 247

13%

201523.625 22.06520.092

1.973 1.560 1.060

501 162 339 122 216

31 248

96 151

20%

201216.59715.58814.008

1.580 1.009

929 80

166 -86 172

-258 -18

-275 28

-304

60%

200722.739 21.318 19.540

1.778 1.421

920 501 146 355 223 132

30 163 128

35

28%

INDICI DI REDDITIVITA'Valore Aggiunto / FatturatoMOL / FatturatoReddito Operativo / FatturatoOneri Finanziari / FatturatoReddito Gestione Caratteristica / FatturatoReddito prima delle Imposte / FatturatoReddito Netto / FatturatoReddito Operativo / Capitale InvestitoReddito Netto / Capitale Netto

20176,4%2,4%1,8%0,4%1,4%1,4%1,0%

10,9%11,55%

20166,4%2,3%1,7%0,4%1,3%1,4%0,9%

10,8%10,1%

20156,6%2,1%1,4%0,5%0,9%1,0%0,6%8,3%6,9%

20126,1%0,5%

-0,5%1,0%

-1,6%-1,7%-1,8%2,1%

-17,9%

20076,2%2,2%1,6%1,0%0,6%0,7%0,2%9,1%2,7%

INDICI DI STRUTTURA FINANZIARIA E PATRIMONIALELeva Finanziaria (Pos. Fin. Netta / Fonti Proprie)Fonti Proprie / Capitale InvestitoPosizione finanziaria / Capitale InvestitoPosizione Finanziaria Netta / Ricavi TotaliPosizione Finanziaria Netta / EBITDA

20170,9

52,2%47,8%

7,7%3,3

20160,9

53,2%46,8%

7,5%3,2

20150,9

53,9%46,1%

8,2%3,8

20121,4

42,3%57,7%14,0%

29,0

20072,0

33,6%66,4%11,4%

5,2

INDICI EFFICIENZA OPERATIVARicavi / Capitale InvestitoMesi di Stock (Stock / Costo del Venduto)Ricavi / DipendenteValore Aggiunto / Dipendente

20176,62,7

1.000.00070.000

20166,32,8

964.72762.107

20155,82,8

878.32457.972

20124,13,0

663.99540.378

20075,82,8

757.97147.369

Scoring AltmanScoring Altman

2017B+

4,71

2016B+

4,71

2015B+

4,56

2012B-

3,83

2007B

4,35

PRINCIPALI AGGREGATI FINANZIARI / PATRIMONIALICapitale circolante netto operativoAttivo fissoAltre passività a ml termine (no fin)Capitale investito

Fonti di Finanziamento PropriePosizione finanziaria netta

20173.5302.408 -542

5.396

2.8182.579

20162.805 2.323-526

4.602

2.448 2.154

20152.311 2.279 -484

4.106

2.1801.926

20122.180 2.307 -467

4.020

1.700 2.320

20072.712 1.503 -320

3.895

1.309 2.586

STIMA

201832.000 29.984 27.436

2.584 2.0161.328

688196492 192300

19 319103216

10%

20183.9502.400-550

5.800

3.0002.800

20186,3%2,2%1,5%0,6%0,9%1,0%0,7%8,5%7,2%

20180,9

51,7%48,3%

8,8%4,1

20186,62,7

1.000.00070.000

Page 13: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

La Copertina Automotive Dealer Report 2019

13

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

conferma i progressi registrati nel 2016. Circa il 90% dei bilanci ha chiuso in territorio positivo ed i valori di redditività media, sia in percentuale che in valore assoluto, si consolidano su livelli accettabili, seppur ancora lontani dai target da noi ritenuti imprescindibili per giustificare l’investimento nel settore. Ma di ciò tratteremo più avanti.Per il 2018 stimiamo un regresso nei parametri fondamentali del business.

Il 2017 ha fatto registrare un’accelerazione del fatturato a 33.3M medi, dai 28.8M del 2016. E ciò grazie al combinato effetto dell’incremento del mercato e della contrazione del numero degli operatori. Per il 2018 prevediamo un arretramento verso i 32.0M.

Seppur in linea con il 2017 in termini quantitativi, il mercato 2018 è stato, per le reti di vendita, più complesso da interpretare e difficile da gestire.Per poter raggiungere gli obiettivi di vendita, fondati su assunzioni di mercato e quote ottimistiche, le case auto sono state costrette ad aumentare il livello di pressione commerciale, chiedendo alle proprie reti di vendite, supporto economico per sostenere la competitività dei propri modelli.Nel 2018 è continuata la pressione sul canale delle auto immatricolazioni che ha spinto i dealer a privilegiare lo “stock cleaning”, penalizzando la marginalità lorda.Il tema rilevante del valore residuo delle autovetture diesel ha messo ulteriore pressione sullo stock usato dei concessionari, obbligati a rivedere più frequentemente e più in profondità il pricing, per non perdere contatto con il mercato. Anche in questo caso dando priorità alla rotazione rispetto alla redditività.In ultimo, nonostante gli sforzi profusi per riversare sul mercato gli eccessi di produzione e limitare gli stock di vetture permutate, i livelli di capitale circolante delle reti di vendita sono aumentati. Inevitabile conseguenza l’incremento della finanza terza nel bilancio del concessionario.Per effetto dei punti sopra descritti, le previsioni di chiusura economica del settore della distribuzione auto per il 2018 seguiranno le seguenti linee tendenziali.

La redditività operativa, che nel 2017 ha toccato il punto massimo (1,8%) della curva 2007-2017, nel 2018 subirà una battuta di arresto, allontanandosi dal target del 3% che, come indicato nelle precedenti edizioni, è il livello che sostiene, con la rotazione del capitale investito a 6,25/anno, un ritorno sull’ investimento del 18,2%, da noi ritenuto congruo in virtù del rischio associato al settore e delle garanzie necessarie per accedere alla finanza esterna (captive e non).

La redditività della gestione caratteristica nel 2018 subirà un arretramento ancor più consistente (0,9% la nostra stima), complice un maggior peso degli oneri finanziari, associati a più consistenti livelli di capitale circolante lordo e ad un probabile rialzo del costo del denaro. Anche per questo parametro, a cui spesso ci si riferisce per valutare la bontà del business dei concessionari, siamo ben lontani dal target dai noi fissato al 2,3%.

20082007 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

20,622,7

19,6 19,9 19,3

16,6 17,419,6

23,6

28,833,3

2018

30,5

20082007 2009 2010 2011

2012 2013

2014 2015 2016 2017 Target

1,6%

1,0%0,8% 0,8%

0,5%

-0,5% -0,1%

0,7%

1,4%

1,7%1,8%

3,0%

2018(Stima)

1,5%

2008

2007 2009 2010

2011 2012 2013

2014 2015 2016 2017 Target

0,6%

-0,3%

0,0%0,2%

-0,3%

-1,6%

-0,9%

0,0%

1,0%

1,3%1,4%

2,3%

2018(Stima)

0,9%

Fig. 10 Il grafico mostra il fatturato medio per concessionario

degli ultimi anni. Dati espressi in milioni.

Fig. 11 Reddito operativo / Fatturato

Fig. 12 Reddito ante imposte / Fatturato

Page 14: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com14

Automotive Dealer Report 2019 La Copertina

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Stessa sorte prevediamo per la remunerazione del capitale investito che nel 2017 si è attestata sui livelli dell’anno precedente al 10,9%. Nel 2018 stimiamo una contrazione di 2.4 punti percentuali per il combinato effetto della riduzione della redditività operativa (da 1,8% a 1,5%) e del rallentamento della rotazione del capitale investito (da 6,2 a 5,5). Il confronto con il target del 18,2% non è incoraggiante. In una situazione di mercato prossimo ai 2.0 milioni di immatricolazioni e tassi di interesse ai minimi, ci saremmo aspettati certamente qualcosa di più stimolante.Per cercare di capire le ragioni della difficoltà che il settore incontra nel proporre agli investitori livelli di remunerazione prossimi a quelli attesi confrontiamo i risultati del 2017 con quelli dell’ormai lontano 2007, anno di massima espansione del mercato e di massima numerosità dei concessionari ufficiali. Dal confronto emerge una sostanziale equivalenza in termini di redditività operativa (1,8% vs 1,6%). Ci saremmo aspettati, a fronte di un aumento significativo del fatturato medio per dealer (1059 nel 2017 contro 781 nel 2007) e della riduzione della concorrenza intra-interbrand, conseguente alla significativa riduzione del numero degli operatori, un miglioramento netto della redditività operativa. Ma ciò non si è verificato.Il valore aggiunto, che rappresenta il primo livello di redditività desumibile dai bilanci ufficiali, è migliorato di soli 0.2 punti percentuali (da 6,2% a 6,4%), mentre l’incidenza del costo del lavoro sul fatturato è rimasta stabile al 4%.Questi due elementi ci dicono che, nonostante la rilevante contrazione degli operatori di mercato, i margini lordi medi dei vari settori di business della concessionaria sono rimasti sostanzialmente invariati. Pertanto l’atteso recupero di redditività, legato al minore stress concorrenziale, non si è materializzato. E questo si spiega con la qualità del mercato. Nel 2007 la componente privati era superiore al 70% ed il fenomeno dell’autoimmatricolazione era confinato a percentuali trascurabili. Nel 2017 e 2018 il mercato è stato sostenuto da pratiche commerciali aggressive che hanno portato certamente beneficio in termini di ricavi, meno in termini di margine di contribuzione.Anche il costo del lavoro, che nel 2017 avremmo proiettato ad una percentuale sul fatturato sicuramente più bassa del 2007, di fatto si è mantenuto allo stesso livello. Interpretare le ragioni di questo fenomeno non è semplice. Certamente non è imputabile ad un maggior peso della componente Service nella business mix del dealer. Può, in parte, essere legato alle maggiori risorse da dedicare alla sempre più pressante

necessità di garantire massima qualità nei rapporti con il cliente finale ed elevati standard di processo richiesti dalle case auto. Anche l’inserimento di nuove figure professionali può spiegar in parte questa circostanza. Di certo non si riscontra l’atteso recupero di efficienza legato alle economie di scala che l’aumento dimensionale avrebbe dovuto assicurare.Se a livello di “reddito della gestione caratteristica” il 2017 è stato più remunerativo del 2007 (1,4% contro 0,6%), non lo si deve a fattori legati al business, ma semplicemente alla circostanza che nel 2017 l’Euribor a 3 mesi ha oscillato tra 3,80% e 4,93% mentre nel 2017 si è mantenuto stabilmente in territorio negativo a -0,33%. Nonostante in dieci anni il numero degli operatori si sia dimezzato, nonostante il mercato sia tornato a valori significativamente prossimi ai 2.0 milioni, nonostante il costo del denaro sia crollato il settore fatica ad indirizzarsi sui valori target del 3% di redditività operativa, del 2,3% di redditività ante imposte e del 18,2% di ritorno sul capitale investito.

Ma se ciò che abbiamo sottolineato è vero nei valori medi di settore è altrettanto vero che ci sono imprese che nel 2017 sono riuscite a raggiungere contemporaneamente i tre target enunciati.

Precisamente l’8,4% dei bilanci esaminati (108 su 1276) mostrano parametri allineati ai nostri target ed in alcuni casi più (a volte ben più) elevati dei nostri target. Dalla tabella di confronto riportata si può notare che:• il taglio medio dei 108 “best performers” è più grande della media degli “others”, cioè degli altri 1168 concessionari (41,3M contro 32.6M)• i “best performers” generano 1,8 pp (punti percentuali) di valore aggiunto in più rispetto agli “others”• Il differenziale del costo del lavoro è di 0,8 pp. E ciò è dovuto al fatto che, a parità di costo del lavoro i “best performers” producono circa 9.0M in più di fatturato

20082007 2009 2010 2011

2012 2013

2014 2015 2016 2017 Target

9,1%

4,4% 3,9% 4,1%2,2%

-2,1%

-0,3%

3,6%

8,3%

10,8%

10,9%

18,2%

2018(Stima)

8,5%

Fig. 13 Reddito operativo / Capitale investito

Page 15: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

La Copertina Automotive Dealer Report 2019

15

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Ricavi della Gestione CaratteristicaValore aggiuntoCosto del PersonaleMargine Operativo LordoAmmortamenti, Accantonamenti e SvalutazioniReddito OperativoOneri FinanziariReddito della Gestione CaratteristicaProventi/Oneri della Gestione ExtracaratteristicaUtile/Perdita prima delle ImposteUtile/Perdita al netto delle Imposte

201733.343

2.1341.348

786196590131459

19478324

2016100,0%

6,2%4,1%2,1%0,6%1,5%0,4%1,1%0,1%1,1%0,8%

201532.610

2.0261.346

680195485135350

20370246

2012100,0%

8,0%3,3%4,7%0,5%4,2%0,2% 4,0%0,0%4,0%2,8%

41.2753.3061.3701.936

2071.729

951.634

91.6431.172

2018100,0%

6,4%4,0%2,4%0,6%1,8%0,4%1,4%0,1%1,4%1,0%

€ % su fatt € % su fatt € % su fatt

108 1168 1276

Best performers Others Media Italia

Capitale circolante netto operativoAttivo fissoAltre passività a ml termine (no fin)Capitale investitoFonti di Finanziamento PropriePosizione finanziaria netta

3.5302.408

542 5.3962.8182.579

65,4% 44,8%

-10,1%100,0%

49,5%50,5%

3.528 2.415

5475.3952.6712.724

65,7%43,2%-8,9%

100,0%81,4%18,6%

3.554 2.335

4825.4064.3991.008

65,4%44,6%-10%

100,0%52,2%47,8%

€ % su C.I. € % su C.I. € % su C.I.

Reddito Operativo / Capitale InvestitoReddito Netto / Capitale NettoLeva Finanziaria (Pos. Fin. Netta / Fonti Proprie)Posizione Finanziaria Netta / Ricavi TotaliPosizione Finanziaria Netta / EBITDARicavi / Capitale InvestitoRicavi / DipendenteValore Aggiunto / Dipendente

10,9%11,5%

0,97,7%

3,36,2

1.010,464,7

9,0%9,2%

1,08,4%

4,06,0

1.007,362,6

32,0%26,6%

0,22,4%

0,57,6

1.222,697,9

• per i “best performers” gli oneri finanziari pesano lo 0,2% sul fatturato, contro lo 0,4% degli “others”• il capitale investito gira 7,6 volte in un anno per i “best performers” contro le 6 volte degli “others”. Altrimenti detto a parità di capitale investito i “best performers” producono 41.2M di fatturato contro i 32.6 degli “others”

Nel confronto con i nostri target i “best performers” si posizionano a:• 4,2% di redditività operativa, contro il target del 3,0%• 4,0% di redditività della gestione caratteristica contro il target del 2,3%• 32,0% di ritorno sul capitale investito contro il target del 18,2% E le ragioni vanno ricercate:• nella capacità di trarre maggiore valore nella transazione commerciale (nella sostanza “applico meno sconto”)• nel saper arricchire la vendita dell’autovettura con un ventaglio di servizi ampio e più remunerativo• nello sfruttare la più forte capacità negoziale per ottenere prezzi di acquisto più competitivi (in ambito KM0 e Usato)

• nel fare leva sui business a maggiore valore aggiunto (parts & service)• nel saper massimizzare efficienza e produttività nella gestione delle proprie risorse umane, traendo maggiore valore per addetto (valore aggiunto/dipendente 97,9m contro 62,6m)• nel saper fare efficienza nella gestione delle proprie attività, riducendo al minimo l’impiego di capitale investito per unità di fatturato• nel limitare il ricorso alla finanza esterna allo stretto indispensabile, generando la cassa strumentale al business attraverso autofinanziamento

Spesso siamo portati ad addebitare i nostri mancati successi ai troppi lacci e lacciuoli che limitano l’autonomia di impresa del concessionario. E pur confermando che questa è sicuramente una debolezza propria dell’attività del dealer, ci piace, in questa sede, dare lustro ai 108 casi di eccellenza sopra evidenziati che, pur in presenza di dinamiche aziendali spesso imposte dalla casa concedente, hanno saputo costruire modelli di business e moltiplicatori di valore difficilmente riscontrabili anche in altri settori.

Fig. 14

Page 16: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com16

Automotive Dealer Report 2019 Il Mercato

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Andamento altalenante per il mercato dell’auto nel 2018: da gennaio a ottobre sono stati 4 i mesi in positivo (gennaio +3,5%, aprile +6,5%, luglio +4,5% e agosto +9,3%) e ben 6 quelli in negativo (febbraio -1,3%, marzo -5,7%, maggio -2,7%, giugno -7,3%, settembre -25,3% e ottobre -7,2%). Tra i risultati confortanti, agosto, che però è un mese poco significativo nei volumi, e “drogato” dallo smaltimento dei modelli omologati secondo le norme antecedenti all’RDE (Real Driving Emission), mentre il bilancio in rosso di settembre è stato decisamente preoccupante.A due mesi dalla fine dell’anno, il bilancio provvisorio di esercizio del mercato è di un arretramento del 3%, pari a 52.000 vetture immatricolate in meno. Annata positiva, dunque, oppure negativa? È questione di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ma sempre mezzo bicchiere rimane. Un 2018 che verrà ricordato per il forte ridimensionamento delle vendite di auto a gasolio (-108.000 nei primi 10 mesi), ma non per la contemporanea sostituzione di questi mancati acquisti con alimentazioni alternative: le elettriche sono passate da 2.300 a meno di 5.000. Raddoppiate, ma insufficienti per far considerare l’Italia a un passo dalla rivoluzione elettrica. Le ibride sono cresciute da 55.000 a 73.000: non abbastanza per compensare il calo del diesel. Le Gpl sono addirittura in flessione (-3%) e le auto alimentate a metano hanno registrato un saldo attivo di sole 8.000 unità.

Km zero per i dealerIn primo piano sempre le auto-immatricolazioni: 255.000 nel solo comparto Passenger Cars. Rispetto agli scorsi anni sono però diminuite di ben 20.000 unità. Ma non a causa dei dealer. Perché a scendere sono state le km zero e le demo degli OEM, che sono passate da quasi 90.000 a 57.000. Mentre quelle dei concessionari sono cresciute da 185.000 a quasi 200.000 unità. Il “peso” delle auto-immatricolazioni, insomma, è passato ormai quasi interamente sulle spalle dei dealer. Anche perché per avere un quadro completo delle auto-immatricolazioni dei dealer bisogna aggregare le loro “uso noleggio” arrivate a 30.000 dell’anno incorso dalle 17.500 del 2017. Quante di queste vetture sono utilizzate effettivamente come auto sostitutive a disposizione dei clienti durante le manutenzioni, e quante invece vanno a ingrossare le fila delle km zero? Il fenomeno dei “rent-a-car” (le virgolette sono d’obbligo) dei concessionari costituisce il secondo player del mercato del noleggio a breve termine, perché prese tutte assieme le loro immatricolazioni non sono poi così distanti dal leader di mercato (Avis-Maggiore, che sfiora le 40.000 unità, mentre il secondo operatore, Hertz, supera di poco le 20.000 immatricolazioni).Il comparto delle auto-immatricolazioni, vero e proprio quarto canale del mercato dopo privati, aziende e noleggio, ha

regolarmente targato una media compresa tra le 25.000 e le 30.000 vetture al mese, con le sole eccezioni di agosto (17.400 unità), settembre (23.000) e ottobre (18.000). E non è un caso che siano stati proprio questi ultimi tre mesi a mostrare segni di cedimento perché ad agosto il risultato delle auto-immatricolazioni è stato comunque di crescita rispetto all’agosto precedente: occorreva snellire gli stock delle vetture in fase di sostituzione (vista la prossima entrata in vigore dell’obbligo, da settembre 2019, di produrre le Euro6D-Temp). Il risultato dello scorso mese di settembre è stato in linea con il forte calo del mercato (-25,3%), così come a ottobre.

Privati sempre in flessioneNon è una novità, invece, la continua erosione della quota delle vendite ai privati, che quest’anno è scesa sotto il 56%. Complessivamente mancano all’appello 35.500 vetture (-3,7%), ossia appena un po’ di più del calo del mercato nel suo complesso (-3%). L’emorragia era iniziata lo scorso anno (-2% pari a circa 22.000 unità in meno) ed è continuata quest’anno: solamente nei mesi di aprile (+5.000 targhe ai privati), maggio (+1.000), luglio (+1.700) e ottobre (+4.000) il mercato ha dato segnali positivi sul versante degli acquisti delle famiglie italiane. Particolarmente pesanti le flessioni di febbraio (-13.600), marzo (-18.300) e settembre (-14.000). Come l’anno scorso gli acquisti dei privati si sono rivolti con estremo favore anche al mercato delle km zero. Ma il fenomeno del 2018 è l’accesso al noleggio a lungo termine, una formula di acquisizione che pare conquistare le famiglie, soprattutto quelle residenti nelle grandi aree metropolitane e che riguarda in particolare le vetture di piccole dimensioni (spesso si tratta della seconda o terza auto del nucleo familiare). I dati degli ultimi mesi hanno però spento qualche sorriso. Fino ad agosto il comparto del NLT viaggiava a un tasso medio di crescita del 12%, inferiore rispetto a quello del 2017, che era stato del 19% (pari a 42.000 contratti di noleggio in più), ma comunque molto significativo. Poi, da settembre, un forte rallentamento, se non addirittura un’inchiodata: -38% nel nono mese dell’anno e -21% a ottobre. Così il comparto ha eroso quasi del tutto i risultati positivi del 2018 (soltanto a maggio si era registrato un altro segno meno, con un arretramento del 5,3%). Da oltre 20.000 immatricolazioni in più rispetto al 2017 che si erano conteggiate alla fine d’agosto, si è passati alle poco più di 6.000 unità di vantaggio rispetto allo scorso anno alla fine di ottobre, pari a un incremento del 2,8%. Sempre risultato positivo, ma gli scorsi anni, dopo l’uscita dal tunnel della crisi, il comparto del NLT ci aveva abituato a ben altri tassi incrementali.

WLPT World Harmonized Light Vehicle Test Procedure = ciclo di prova Euro 6C da settembre 2018 per il controllo delle emissioni di CO2 e consumi carburantiRDE Real Driving Emission = ciclo di prova reale su strada Euro 6D-Temp da settembre 2019 per il controllo di NOx e Particolato. Da gennaio 2021 Euro 6 per un controllo di valori più ristretti di NOx e Particolato

Km zero? Dealer su, OEM giù.di Salvatore Saladino // Country Manager Dataforce Italia

Crescono le km zero immatricolate dai concessionari, mentre si riduce di molto il ricorso alle auto-immatricolazioni da parte dei costruttori. I privati stentano ancora, il diesel perde oltre 100.000 vendite e il noleggio a lungo termine continua a crescere, nonostante la battuta d’arresto di settembre e ottobre.

Page 17: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

La Riflessione Automotive Dealer Report 2019

17

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Il futuro dell’auto tra tecnologia, regolamentazione ed ecosistemi di businessdi Andrea Stocchetti e Francesco Zirpoli* // Università Ca' Foscari

Il mutamento che pervade il settore ha caratteristiche diverse rispetto al passato. Perché per la prima volta nella storia il cambiamento è determinato da fattori socio-economici.

Al centro delle riflessioni sul “futuro dell’auto”, lo sviluppo tecnologico ha sempre dominato la discussione, in virtù di una innata tendenza del mondo dell’auto ad anticipare le innovazioni tecniche e organizzative in modo relativamente indipendente dalle altre sollecitazioni ambientali. La pressione normativa sulla riduzione delle emissioni non ha fatto altro che esasperare ancora più il focus sulla tecnologia come chiave di volta dell’evoluzione dell’industria.In realtà, il mutamento che pervade attualmente il settore ha caratteristiche diverse rispetto al passato, e non perché la tecnologia stia evolvendo in modo più radicale che in passato, bensì perché per la prima volta nella sua storia il settore auto si trova di fronte ad un cambiamento che non è esclusivamente trainato dall’offerta e dalle scelte tecnologiche, ma è e sarà sempre più determinato prevalentemente da fattori socio-economici, fattori che stanno già cambiando il modo nel quale l’automobile viene percepita, acquistata ed utilizzata. Sebbene, quindi, il fattore tecnologico, in particolare in relazione ai nuovi powertrain e al progressivo estendersi dell’automazione delle funzioni di guida, giocherà un ruolo importante, i car-maker in fondo affronteranno il prossimo futuro con gradualità se non addirittura con azioni strategiche in continuità con il passato. Ad esempio, non appare realistica, al momento, l’ipotesi di una convergenza su solo una o due tecnologie di powertrain, con l’abbandono delle motorizzazioni tradizionali

Page 18: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com18

Automotive Dealer Report 2019 La Riflessione

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

diesel e a benzina, così come l’introduzione a breve dell’auto a guida completamente autonoma. Alla base di questa valutazione vi è il fatto che nessun attore (policy-maker inclusi) è in grado da solo di imporre strategie disruptive rispetto al passato, né ha interesse a farlo, per almeno due ordini di motivi: gli attuali processi innovativi sono, molto più che in passato, soggetti a una necessaria integrazione con l’intero e complesso ecosistema competitivo che ruota intorno all’auto; il legame tra performance delle nuove tecnologie e vantaggio competitivo non è scontato né univoco. Prendiamo ad esempio le discontinuità tecnologiche relative al powertrain (che sia improntato all’elettrico puro o all’idrogeno). Ampliando lo spettro di analisi, ovvero al di là degli aspetti meramente tecnologici (ad esempio, l’autonomia garantita dalle batterie o il loro costo), emergono con evidenza complesse conseguenze sul piano della catena del valore, delle nuove competenze che le imprese devono sviluppare, delle complementarietà tecniche e funzionali delle infrastrutture; perfino sul piano dei comportamenti dei clienti. In altre parole, la gestione della transizione e dell’impatto sull’ecosistema di business pone sfide ben più complesse di quelle meramente tecnologiche. Per tale ragione, a differenza del passato, il legame tra performance tecnologica e vantaggio competitivo non è scontato. Ad esempio, è probabile che imprese e consumatori alimenteranno con le loro scelte una varietà di offerta lungo le numerose dimensioni di differenziazione che il prodotto auto consente (in termini di motorizzazioni, architetture di prodotto, modalità di acquisto, etc.). Inoltre, saranno gli stessi car-maker che oggi controllano alcune competenze chiave (a cominciare dal loro ruolo di integratori di sistema per finire con il presidio di competenze quali la progettazione del powertrain, dello chassis e delle architetture elettriche ed elettroniche) ad essere riluttanti nell’adottare su larga scala una qualunque evoluzione tecnologica che possa minarne la centralità nell’ecosistema e, quindi, le fonti di vantaggio competitivo rispetto ad altri attori della catena del valore. Per tale ragione, è verosimile aspettarsi una propensione dei car-maker a mantenere un portafoglio quanto più ampio possibile di soluzioni per il powertrain e un’attitudine a privilegiare, ad esempio, i motori ibridi che, per la loro intrinseca complessità, a parità di condizioni, offrono più opportunità di differenziazione tecnologica e di controllo della value chain di quanto non facciano i powertrain elettrici puri. A rallentare la convergenza tecnologica su solo uno o due tipi di powertrain va, inoltre, portata l’evidenza che il mercato automobilistico è vasto e differenziato al punto da lasciare ampio spazio al proliferare di segmenti e nicchie, spesso molto remunerative. Se per alcuni segmenti orientati prevalentemente agli aspetti funzionali in determinati ambiti (ad esempio commuting quotidiano in aree urbane) è lecito attendersi una convergenza significativa, in segmenti a più marcata connotazione ludica, edonica o sportiva con ogni probabilità si assisterà ad un lungo perdurare delle motorizzazioni

tradizionali. Nella misura in cui i segmenti di questo tipo continueranno ad avere un ruolo nel mercato, si può ritenere che l’innovazione tecnologica nei motori endotermici non verrà abbandonata ma affiancherà quelle ibride e alternative.Infine, oltre al fattore tecnologico, l’altro elemento di discontinuità col passato è dato dal fatto che la tradizionale domanda di auto è sempre più in concorrenza con modelli di business alternativi e con nuove forme di mobilità individuale che, in particolare nei centri urbani, risultano quanto o più competitive dell’auto privata. Nel mondo circa il 50% della popolazione vive in aree urbane e in Europa circa l’80 %. Poiché i principi di pianificazione e gestione dei sistemi di mobilità urbana sono da tempo oggetto di profonda revisione in chiave di sostenibilità, in tali aree ci si confronterà sempre più con forme concorrenti di mobilità individuale, con restrizioni all’uso dell’auto nei centri urbani e infine con formule di disponibilità dell’auto alternative all’acquisto. Nel frattempo, sta avvenendo un’evoluzione culturale e degli stili di vita che, soprattutto tra i giovani, sta ridimensionando significativamente l’utilità percepita dell’investimento nell’acquisto di un’auto e il sostenimento dei relativi costi (monetari e non) di gestione della stessa. Finora la risposta dei car-maker a queste pressioni è stata modesta e spesso concentrata su attività di lobbying finalizzate a ridurre le restrizioni alla viabilità nei centri urbani e alle emissioni. Viceversa, anche in questo senso, il cambiamento degli stili di vita e delle abitudini di acquisto e uso dell’auto vanno viste

come una grande opportunità per gli attori della filiera auto. Ancora una volta, non solo la tecnologia, ma una chiara direzione sul come governare i cambiamenti socio-economici ad essa collegati è la chiave di volta per indirizzare le scelte strategiche della catena del valore dell’auto, dai fornitori, ai car-maker ai dealer.

*Andrea Stocchetti insegna Analisi della Concorrenza presso il

Dipartimento di Management dell’Università Ca' Foscari Venezia ed è

membro del Comitato Scientifico del Center for Automotive and Mobility

Innovation (CAMI) – www.unive.it/cami

*Francesco Zirpoli insegna Economia e Gestione dell’Innovazione presso il

Dipartimento di Management dell’Università Ca' Foscari Venezia ed è

Direttore Scientifico del Center for Automotive and Mobility Innovation

(CAMI) – www.unive.it/cami

Page 19: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

Riceviamo e pubblichiamo Automotive Dealer Report 2019

19

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Di chi è il cliente?di Andreas Barchetti // Gruppo Barchetti Autocity

Lettera aperta ai colleghi concessionari. Tra codici e paure, nell’era di internet, sulla questione della Privacy e della proprietà dei dati è in corso un confronto ampio e sostenuto oltretutto non sempre trasparente, tra Casa mandante e Dealer.

La questione è fondamentale e mette in evidenza il nocciolo dell’intermediazione dei dealer nella distribuzione auto e del “non-equilibrio” tra i due soggetti.Il ring, se vogliamo uscire dalla definizione accademica della privacy e vogliamo con concretezza adeguarla al nostro mondo, ha più antagonisti. Dall’Antitrust, che protegge la libera concorrenza (e quindi la diffusione dell’informazione), al patto di non concorrenza dei venditori a provvigione che in caso di risoluzione di rapporto non dovrebbero poter effettuare alcuna azione sui nominativi del loro ex-portafoglio.Già qui sorge un dubbio: come possono essere stimolati gli intermediari se non possono utilizzare i dati dei clienti in loro possesso?Occorre subito fare un distinguo: la titolarità dei dati personali dei clienti e i dati relativi ai contratti sono cose ben distinte. I primi possono essere anche acquisiti dai venditori per il trattamento “in proprio”, i secondi sono e restano patrimonio aziendale.Allora, cari amici concessionari, vi voglio raccontare come sto vivendo la questione del GDPR e cosa ho imparato in questi mesi di approfondimento della materia e di partecipazione a numerose discussioni e trattative con le Case mandanti.La Finalità del trattamento del dato. Quello che il legislatore intende regolare è soprattutto che siano chiarite al cliente le finalità per le quali i suoi dati vengono trattati e che siano definite le regole di entrata ed uscita dal sistema per il cliente stesso. In secondo luogo si vuole stabilire che là dove intervengano più soggetti, che perseguono la stessa finalità, sia stipulato un accordo reciproco (per esempio concessionario e casa mandante) che regoli le responsabilità di entrambi. Questi sono i due elementi fondamentali (a parte i vari tecnicismi sulla conservazione e sul trattamento dei dati), in assenza dei quali il legislatore prevede sanzioni pesantissime.Quindi, se parliamo di finalità del trattamento del dato del cliente, dobbiamo calarci nella vita pratica della nostra concessionaria, ovvero dobbiamo risponderci per quale motivo o finalità il cliente ci ha fatto visita. Però, allo stesso tempo, dobbiamo chiederci quando venga stabilita tra dealer e costruttore la stessa e identica finalità nel trattamento del dato del cliente. Questo ci serve per capire successivamente in quali momenti ci dovrà essere questo fatidico accordo tra i soggetti (dealer e casa mandante). Quindi, secondo il mio approccio pratico, non giuridico perché non posso ritenermi un esperto in materia, vedo piuttosto i seguenti momenti, considerando ovviamente che alla base di tutto il contratto (Mandato di concessione) stabilisce che il canale primario e prevalente di vendita dei prodotti è il dealer.

Come avete visto, ho cercato di tenermi fuori da conclusioni giuridiche. Ho cercato semplicemente di ricostruire il cosiddetto “customer journey” all’interno della concessionaria. In questi mesi ho capito due cose: è importante capire le finalità e, se ci sono le stesse finalità tra due soggetti che trattano lo stesso dato, ci deve essere un accordo tra le parti. Ecco perché mi sono fatto aiutare dalla tabellina. Prima di arrivare alle conclusioni, vorrei però parlare un attimo di un altro aspetto poco chiaro:

Il Marketing, anche qui ho capito quattro cose banali:1. Per 24 mesi posso contattare il mio cliente per offrirgli prodotti attinenti al suo acquisto (gomme invernali, nuovo lancio di un prodotto simile, accessori della sua vettura, etc.) – soft marketing.2. Non posso tediarlo se gli voglio vendere una bicicletta o dei pattini a rotelle (marketing generico)3. Non posso farlo fare a terzi4. Non posso utilizzare i dati per costruire un profilo (profilazione: ovvero perché un cliente con i capelli rossi, di 35 anni con un cane, debba essere interessato a un SUV di colore nero)Siccome il punto 4 non è per me attuabile, perché non ne ho nemmeno i mezzi (Facebook e Google vivono di questo, invece, e ci campano pure bene), rimangono i punti 2 e 3 da concordare con il cliente. Ovvero se voglio, ripeto se lo voglio fare io come dealer, allora devo raccogliere il consenso dal cliente. Ma attenzione, non c’è scritto da nessuna parte, in nessun mandato, che il concessionario, come ente giuridico autonomo, debba prestarsi a raccoglierlo per soggetti terzi, ovvero per le case mandanti. Ed è qui che spesso entra in gioco il “non-equilibrio” del rapporto tra concessionario e casa mandante, dove quest’ultima chiede ai collaboratori della concessionaria (ripeto ad una risorsa di un altro ente giuridico) di raccogliere questo consenso dal cliente facendosi nominare Titolari Autonomi, facendo quindi leva sulla richiesta (standard obbligatori) di utilizzare la modulistica “consigliata”.Cerco di riepilogare quello che sono riuscito a capire in questi mesi. • Là dove c’è una finalità disgiunta con il mio partner, devo arrangiarmi da solo;• Là dove c’è una finalità congiunta con la casa mandante, dobbiamo fare un accordo assieme;• Per 24 mesi posso fare marketing diretto senza chiederlo al cliente;• Se ho bisogno di dati sensibili (IVA al 4%, etc.), ho bisogno di un’autorizzazione specifica;• Non è richiesto o logico che, io o il mio personale, si raccolga

Page 20: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com20

Automotive Dealer Report 2019 Riceviamo e pubblichiamo

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

autorizzazioni per altri, men che meno come Titolari Autonomi, ovvero soggetti completamente slegati e indipendenti;Con questi pochi principi pratici abbiamo affrontato le discussioni con le varie case. E, devo dire, con non poca soddisfazione abbiamo trovato anche alcuni interlocutori molto disponibili e pratici, condividendo che la normativa non debba essere distorta per sbilanciare ulteriormente il rapporto di “non-equilibrio” tra dealer e casa mandante, ma che debba essere presa per quello che è: uno strumento per chiarire al cliente per quali finalità i suoi dati vengono trattati, chi lo fa e in che modo se ne può disfare.

Soluzione ragionevoleCome accennato sopra, con una casa mandante in particolare, abbiamo trovato il seguente accordo più che ragionevole:

Preventivi: in fase di preventivo i nostri venditori raccolgono dal cliente la firma su un’Informativa che nomina come solo ed unico Titolare la nostra concessionaria. Separatamente, sempre sullo stesso foglio, chiediamo al cliente se autorizza il costruttore del prodotto, al quale era interessato, a inviargli una sua Informativa (ex. Art. 14 della normativa GDPR). In tal caso il cliente potrà dare il consenso direttamente al produttore o meno. Se la dovesse ignorare, il suo nominativo sarà cancellato in poche settimane.In altre parole:• Noi raccogliamo quanto necessario per gestire un preventivo all’interno della nostra concessionaria. • Passiamo a livello informatico il preventivo alla casa mandante, assieme all’indirizzo e-mail del prospect.

• La casa mandante provvederà ad inviare una richiesta diretta per poter gestire il dato del cliente. • Se questo accetta, allora la casa mandante diventa Titolare Autonomo. Se il cliente non dovesse accettare, il dato viene cancellato.

Contratti e ODL: per le transazioni dove esistono finalità congiunte, abbiamo innanzitutto stipulato un Accordo di Co-Titolarità, che va a regolare in modo concreto ed oggettivo i reciproci diritti ed obblighi, e fa esattamente quello che chiede il legislatore.E pertanto, al momento del contratto il cliente firma due informative:a) Una Informativa della sola Concessionaria come Titolare Autonomo, dove vengono elencate tutte le finalità esclusive del dealer (immatricolazioni, Iva 4%, contabilità, etc.)b) Una seconda Informativa a favore del dealer e della casa mandante in qualità di Co-Titolari che ha alla base l’Accordo di Co-Titolarità che elenca tutte le finalità di trattamento dove c’è un interesse congiunto (vedi tabella)

Abbiamo strutturato il tutto su doppia colonna, affinché il cliente lo veda come un unico documento.

In conclusione, ripeto che il mio vuole essere un ragionamento a cuore aperto, su invito del mio amico Umberto Seletto per l’ADR, e non vuole e non deve essere un parere legale, ma semplicemente un racconto di un’esperienza che ho vissuto negli ultimi mesi. Esperienza che mi induce anche ad appellarmi a tutti i miei colleghi affinché valutino con attenzione a chi e a quale prezzo passare il proprio patrimonio di dati aziendali.

I Momenti del Cliente

Finalità tra Dealer e OEM La finalità del Dealer Finalità della Casa Mandante

PREVENTIVO Disgiunta Fare un’offerta trasparente e completa per vendergli una vettura nuova (anche di marchi diversi), km0, usata, servizi finanziari, servizi assicurativi, servizi di manutenzione e di

Nessuna. La casa mandante deve produrre vetture e fare in modo che il dealer ne acquisti in quantità

CONTRATTO Disgiunta Il dealer si impegna contrattualmente a fornire un bene / servizio. Il dealer e la casa mandante sono soggetti giuridici disgiunti e la casa mandante non è parte del contratto firmato tra il cliente ed il dealer.

Nessuna. La casa mandante non fa parte dell’accordo stipulato.

ORDINE DELLAVETTURA NUOVA

Congiunta Il dealer ha interesse che il cliente riceva velocemente il veicolo ordinato e che le promesse fatte al cliente in termine di condizioni commerciali siano rispettate.

L’interesse della casa mandante è minore nella decisione di poter produrre la vettura ordinata, perché per produrre una vettura la fabbrica non ha bisogno del nome del cliente, bensì di garantire singole azioni commerciali o accordi quadro di categoria dove il produttore riconosce al dealer le condizioni di acquisto più

IMMATRICOLAZIONE E FATTURAZIONE

Disgiunta Fattore essenziale per il dealer per poter adempiere a tutti gli obblighi in termini fiscali e civilistici. Specialmente se si pensa ai regimi speciali come l’IVA al 4% (dato sensibile). Delicata anche la relazione con enti terzi (agenzia pratiche auto, installatori di accessori per

Nessuno. Anzi, di solito le case mandanti chiedono l’utilizzo di Informative preconfezionate da loro che lasciano completamente scoperto il dealer, esponendoloa grandi rischi.

CONSEGNA DELLAVETTURA

Congiunta È essenziale abbinare il telaio della vettura al cliente e alla data di consegna per assicurare al cliente le condizioni di garanzia sul prodotto.

Il produttore ha necessità di conoscere la data di consegna / immatricolazione della vettura per poter riconoscere i termini della garanzia sul prodotto. Non necessariamente avrebbe bisogno di sapere chi la utilizza. Però rimane sempre l’obbligo da parte del produttore di informare l’utilizzatore su eventuali azioni di

PAGAMENTO / FINANZIAMENTO

Disgiunta Vedi sopra. Aggiungo la particolarità della raccolta della busta paga del cliente. Dove il reddito di per sè non costituisce un dato sensibile, ma l’eventuale appartenenza ad una organizzazione sindacale che è annotata sulla busta paga.

Vedi sopra

RIPARAZIONI Congiunta

Congiunta

Disgiunta

Valgono i principi sopra esposti sul contratto. L’ordine di lavoro è un contratto che poi va fatturato, pertanto le finalità sono chiare.

Certo, anche la casa mandante non ha bisogno del nome del cliente per riconoscere una garanzia sul prodotto. Però allo stesso momento esiste un obbligo da parte della casa mandante in caso di azioni di richiamo sulla sicurezza, pertanto è nell’ interesse del dealer e della casa mandante di tenere aggiornati gli utilizzatori del prodotto.

INDAGINE DI SODDISFAZONE

Il dealer ha interesse di conoscere il grado di soddisfazione del cliente sia verso il servizio ottenuto che verso il prodotto. Elemento essenziale per l’orientamento di un’azienda.

La casa mandante ha lo stesso interesse del dealer nel conoscere il grado di soddisfazione del cliente sul prodotto e sull’esperienza all’interno del marchio.

MARKETING Essendo dealer e casa mandante soggetti giuridici indipendenti, ognuno deve avere la facoltà di agire in autonomia sul mercato.

Vedi sopra

Page 21: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

Sherlock Holmes e il mondo dell’auto: osservare, collegare, dedurreIntervista di redazione ad Alessandro Lazzeri Direttore Mercato Automotive Findomestic Banca

Cosa c’entra Sherlock Holmes con il mondo dell’auto?  Nessuno meglio del più grande maestro della deduzione può dimostrarci l’importanza dell’attenzione alla realtà e dell’analisi dei dati. Anche nel mondo dell’auto Sherlock Holmes potrebbe aver qualcosa di importante da dire.

In relazione a questo tema, quali sono le prossime sfide nel mondo dell’auto? Tutti oggi sono molto focalizzati sulla raccolta di informazioni, ma la loro semplice raccolta non basta, perché devono anche essere univoci affinché possano essere correttamente estratti ed utilizzati. Una volta che il dato è omogeneo e univoco siamo pronti per affrontare le tre grandi sfide che ci aspettano.

Qual è la prima sfida per una strategia vincente di gestione dati? Un dato non aggiornato può indurre un’azione sbagliata e questo ci introduce la prima sfida. È infatti fondamentale che i dati stoccati siano aggiornati. Molte volte veniamo in contatto con i clienti in fasi successive alla vendita e dobbiamo cogliere queste opportunità come momenti per aggiornare i dati in nostro possesso. Le azioni intraprese con i dati giusti saranno più mirate ed efficaci. I clienti che comprano auto oggi sono utenti, anche esperti, di operatori web evoluti come Amazon e Google, veri e propri colossi del

italiabilanci.com

Redazionale Findomestic Automotive Dealer Report 2019

21

I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Stimando per il bimestre Novembre – Dicembre un calo in linea con il consuntivo Gennaio - Ottobre, possiamo prevedere una chiusura 2018 intorno ad 1.9 milioni di autovetture. Si tratta certamente di una dimensione di mercato di tutto rispetto, soprattutto se rapportata a quella degli anni della crisi. Va però segnalato che l’arretramento rispetto al 2017 si è concentrato nella seconda parte dell’anno: da Giugno ad Ottobre la contrazione è stata del 7%. Ciò lascia qualche ragionevole dubbio sulla tenuta del mercato per il prossimo anno.

Page 22: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

data management. Il paragone con questi operatori impone a tutti un livello di performance maggiore. Dopo avere acquisito e aggiornato i dati, quale è la prossima sfida? Come Sherlock Holmes dobbiamo trasformare l’informazione in “conoscenza”, per capire esattamente cosa possiamo farne. Questo presuppone un grande lavoro di squadra, in cui siano coinvolti degli specialisti, i data scientist, che con grande preparazione statistica ci aiutano ad analizzare i dati. Ma ancora non basta. Occorre formulare delle tesi individuando le correlazioni di causa-effetto per poi andare a ricercare la conferma di queste tesi all’interno dei dati. Questa seconda sfida è una delle più interessanti perché permette una grande trasversalità nell’azienda: si mettono insieme diverse visioni ed esperienze e si trasformano in una informazione di valore. È il momento in cui non si lavora da soli ma insieme, partendo dall’analisi dei dati e dall’osservazione dei fenomeni. Attività di questo tipo spettano proprio a chi conosce il business, che grazie alle sue analisi potrà anche verificare se le sue tesi erano errate o imprecise. Che cosa succede se nel trasformare il dato in conoscenza si commettono degli errori? Trasformare il dato in conoscenza presuppone l’implementazione di un processo di “test and learn” all’interno del quale gli eventuali errori diventano parte stessa del processo di conoscenza e quindi non hanno una valenza negativa. La sperimentazione serve proprio a trovare quello che davvero funziona. Anzi è proprio la paura di sbagliare che può portare a non prendere le decisioni che invece occorre prendere. Come amo ricordare spesso “le scelte giuste vengono dall’esperienza ma l’esperienza viene anche dalle scelte sbagliate”.

A questo punto arriviamo al gran finale? Questo è veramente il gran finale, quello in cui si realizza la parte più sfidante. Una volta che il dato è stato trasformato in conoscenza attraverso la conferma di una tesi, occorre metterlo a valore trasformandolo e integrandolo in processi aziendali. La conoscenza del dato deve essere applicata a processi di qualsiasi tipo, siano essi di vendita, dopo vendita, di acquisizione dei clienti o di gestione dei costi.

Secondo la sua tesi una volta che il dato si è trasformato in conoscenza e poi a sua volta in processi aziendali dovrà nuovamente essere aggiornato e analizzato? Certamente. Si tratta di un vero e proprio circolo virtuoso che permetterà una crescita globale e di posizionamento delle aziende, che porterà a sua volta ad una maggiore soddisfazione dei clienti e dei collaboratori. Un’azienda che ha a che fare con clienti soddisfatti non potrà che avere dipendenti soddisfatti e globalmente porterà anche maggiore soddisfazione presso i suoi stakeholder: azionisti, fornitori e partner.

Sherlock Holmes ci sarà davvero di grande ispirazione Siamo tutti tempestati di dati, vediamo ogni giorno tantissimi report ma più che sul vedere ci dobbiamo concentrare sull’osservare, come diceva Sherlock Holmes in una delle sue celebri frasi “il fatto è che lei vede ma non osserva: qui sta la differenza”.

Alessandro Lazzeri

Direttore Mercato Automotive

Findomestic Banca

italiabilanci.com22

Automotive Dealer Report 2019 Redazionale Findomestic

Page 23: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo
Page 24: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com24

Il diesel messo al bando? Un favore alla Cinadi Nicola Giardino // Direttore editoriale ADRcon la collaborazione di Marco Di Pietro

Il diesel è sul banco degli imputati, ma per insensate ragioni politiche, non certo per reali ragioni ambientali. Mentre i governanti difendono la poltrona dagli attacchi degli ambientalisti, più che stare dalla parte dei cittadini e dell’industria che produce una parte rilevante dell’economia del continente.

Enrico De Vita, ingegnere e giornalista, sicuramente il più grande esperto italiano di tematiche ambientali legate all’automobile, ha risposto senza peli sulla lingua alle nostre domande su inquinamento, blocchi del traffico e demonizzazione del diesel. Una voce fuori dal coro, talvolta scomoda, che spiega la realtà con una semplicità disarmante. E fa molto riflettere.

Prima del “Dieselgate” il motore a gasolio era accusato di emettere particolato (particelle di carbonio) che in realtà erano state abbattute già nel 2004 con l’introduzione del filtro antiparticolato. Che cosa è accaduto dopo, quando la normativa europea è diventata più stringente sulle polveri sottili e perché è nata la campagna contro il diesel?L’introduzione del filtro antiparticolato è stata un vero cambiamento epocale nella lotta all’inquinamento, tant’è che ancora oggi viene utilizzato questo sistema, senza sostanziali modifiche rispetto a 15 anni fa. Quando, nei primi anni Duemila, alcuni veicoli Euro 3 hanno iniziato a utilizzarlo per l’abbattimento delle polveri sottili, abbiamo assistito a un fenomeno curioso: molti costruttori erano contrari al filtro solamente perché incideva parecchio sui costi di produzione dei motori, altri addirittura lo hanno adottato in maniera parziale e non ottimale,

Automotive Dealer Report 2019 L’intervista

Page 25: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

L’intervista Automotive Dealer Report 2019

25

Cosa si intende per “morti premature” e come vengono calcolate? Che attendibilità possiamo riconoscere alle statistiche allarmanti che ogni giorno vengono enfatizzate dai media?Quella delle morti premature è una strana alchimia usata da alcuni ricercatori: per morti premature non s’intende la scomparsa immediata tout court di una persona, ma la riduzione di un anno dell’aspettativa di vita. Ma la stampa e i media in generale non lo sanno. Oppure fanno finta di non saperlo. E cancellano l’aggettivo “premature”. Un secondo equivoco è dovuto ai ricercatori che introducono una forzatura ai loro ragionamenti paradossali. Mi spiego meglio: se una persona bevesse 200 caffè al giorno morirebbe certamente, questo è sicuro. Ma se 200 persone bevessero ciascuna un caffè al giorno, nessuno ne morirebbe; invece per i ricercatori ciascuno di essi assume un duecentesimo di dose mortale. E introducendo le leggi della statistica, verrebbe fuori che su 200 persone consumatrici di un caffè al giorno, uno di questi è destinato a morte prematura. Il che non è ovviamente vero. Per giunta, nei titoli dei giornali si omette quasi sempre l’aggettivo “premature” per citare solo le morti, perché così fa più effetto: Per esempio, si dice spesso, a torto, che in Italia muoiono 36.000 persone all’anno per gli NOx, quando tutt’al più si potrebbe dire che per 36.000 persone l’aspettativa di vita scende di un anno a causa degli ossidi di azoto. È uno schiaffo al buon senso, specie quando si legano queste statistiche solo al motore diesel. In realtà, non è mai stato prodotto un certificato di morte che asserisce che una persona sia deceduta a causa degli NOx.

I blocchi del traffico sono veramente utili a contrastare l’inquinamento, oppure sono una forma di demagogia che nasconde l’incapacità politica di affrontare adeguatamente il problema?Sono la risposta dei politici alle procedure di infrazioni della UE. E sono indubbiamente utili ai nostri amministratori per evitare le denunce dei fanatici dell’ambiente, che accusano costantemente i governi locali di non fare nulla a tutela della salute. Certamente rispettare l’ambiente è cosa nobilissima, ma dobbiamo porci delle priorità. Se parliamo di inquinamento, oggi siamo a livelli decisamente migliori rispetto a qualche decennio fa. La famigerata nebbia milanese, che negli anni Sessanta era originata dalle polveri sottili attorno alle quali si coagulavano particelle di acqua, oggi è pressoché sparita. All’epoca Milano aveva quantità medie annue di polveri pari a 175 mg per metro cubo: oggi siamo attorno ai 36-37. Le punte di PM10 negli anni Settanta a Milano raggiungevano i 470 mg, oggi difficilmente si superano picchi di 100. Senza dimenticare che negli anni è sparito il benzene, è stato abolito il piombo nella benzina. Persino lo zolfo nel gasolio è quasi del tutto cancellato (è

dando origine a malfunzionamenti (intasamento del filtro) che hanno nuociuto molto alla sua immagine e diffusione. L’estensione nel tempo dell’adozione del filtro da parte delle Case sui successivi motori Euro 4 (anche se non risolto il problema dei loro interessi economici) ha permesso invece di rispondere efficacemente agli attacchi degli ambientalisti, che si sviluppavano principalmente su una considerazione errata: si accusava il filtro di non ridurre il particolato, ma semplicemente di sminuzzarlo in particelle più piccole, senza conseguenze, quindi, positive per la salute dell’ambiente. Questa accusa di inefficacia del filtro ha convinto le Istituzioni europee a introdurre un sistema di controllo del numero di micro-particelle non trattenute dal filtro, che ha dato origine alla normativa Euro 5 e, successivamente, alla Euro 6. Quest’ultima prevedeva una ulteriore riduzione di particolato dieci volte rispetto a quanto previsto dall’Euro 5. Una riduzione dunque decisamente opportuna per gli ambientalisti, ma solo apparentemente penalizzante per i costruttori di motori. Infatti, nonostante la normativa più severa, gli stessi filtri di 15 anni fa svolgono oggi il loro compito in maniera ancora assolutamente ottimale. Per dare un’idea dell’efficacia del filtro antiparticolato, alcuni istituti di ricerca hanno dimostrato che nei diesel di oggi l’aria che esce dallo scarico è più pulita di quella che viene immessa nel circuito di alimentazione. Le emissioni dei diesel odierni sono in effetti più basse rispetto a quelle dei motori a benzina a iniezione diretta, tant’è che questi ultimi sono stati obbligati ad adottare anch’essi il filtro antiparticolato. La campagna di demonizzazione del diesel, quindi, è assolutamente fuori luogo, per quanto riguarda il PM10 e il PM2,5.

Un altro cavallo di battaglia degli ambientalisti è la lotta all’NOx, giudicato pericoloso e addirittura cancerogeno. Gli ossidi di azoto rappresentano un pericolo reale?Per i cosiddetti paladini dell’ambiente deve esserci sempre un mulino a vento contro cui combattere. Dopo aver perso la battaglia contro il filtro antiparticolato, hanno ripiegato sulla lotta agli ossidi di azoto. Bisogna ricordare che già nel 1970 gli Stati Uniti dichiararono la guerra agli NOx, ma soltanto perché - uniti agli idrocarburi incombusti - davano origine allo smog fotochimico (la nota coltre rossastra che appariva su Los Angeles). Dopo l’eliminazione dei carburatori, sostituiti dall’iniezione elettronica, questo problema in America è scomparso, come sono scomparsi i vapori di benzina. Tuttavia, con sorpresa, da qualche tempo gli NOx devono essere misurati. da soli, perché vengono accusati di essere cancerogeni. Il che non è stato dimostrato da alcuna ricerca scientifica, come confermato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Al massimo gli NOx producono l’ozono, che è irritante, ma non cancerogeno. Una volta lo si usava per disinfettare i bagni pubblici. Infine, è fuorviante accusare solamente il diesel di emettere ossidi di azoto, quando tutte le combustioni che utilizzano carburanti di origine fossile lo producono. Anche questa battaglia è una crociata fine a sé stessa, che tuttavia ha suggerito a Bruxelles di introdurre valori sempre più restrittivi per questo gas, e solo per le vetture. Il che ha portato molti Paesi a superare i limiti. Voglio ricordare che su 28 paesi dell’Unione Europea, ben 23 superano costantemente i limiti imposti dai regolamenti, quindi l’Italia è in buona compagnia.

Page 26: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com26

Automotive Dealer Report 2019 L’intervista

presente in quantitativi massimi di 0,8 g/kg). Piccoli quantitativi devono rimanere perché lo zolfo ha un ottimo potere lubrificante per i motori. E comunque di zolfo nel gasolio ce n’è meno che nella benzina attuale.Non esiste una bacchetta magica per far scomparire l’inquinamento, ma è demagogia colpire sempre e soltanto l’automobile come fonte inquinante, dimenticando tutte le altre fonti. I trasporti, tutti, bruciano solo il 20% del petrolio. E l’auto in particolare, meno del 10%. Perché si pongono limiti sempre più restrittivi. E solo alle autovetture? I sindaci bloccano la circolazione per evitare le denunce: e così facendo non hanno mai risolto nulla. Farebbero meglio a costruire più linee metropolitane e ad alzare la velocità media della circolazione del servizio pubblico, per convincere i cittadini a non usare l’automobile privata, riducendo di molto il traffico.

L’industria dell’auto è il più grande datore di lavoro del continente. Il motore diesel è un’eccellenza europea. Combatterla è interesse dei paesi emergenti, che spingono e investono miliardi in attività lobbistiche per affermare motori alternativi come l’elettrico. Mentre, nel frattempo, si assicurano il controllo di minerali, che gli europei non hanno, indispensabili per la produzione di batterie.Gli Stati Uniti hanno condotto una battaglia contro il diesel (propulsore che non hanno mai privilegiato negli usi su vettura) per combattere la concorrenza dei costruttori tedeschi, che iniziavano a conquistare fette sempre più rilevanti di mercato negli States. Questo lo si può comprendere. Più difficile è spiegare perché la crociata americana è stata rilanciata in Europa, danneggiando una nostra supremazia tecnologica. La Cina, che è diventata rapidamente il più grande costruttore al mondo di motori elettrici e di batterie per veicoli elettrici, si è trasformata nel principale cliente delle miniere di cobalto in Congo. Il cobalto

è l’elemento più importante per produrre accumulatori con ridotti tempi di ricarica delle batterie. La Cina si trova a essere quindi il detentore della tecnologia, delle materie prime e del knowhow industriale per produrre le auto elettriche: per questo dalla Cina hanno origine campagne contro il motore termico, a favore dei suoi prodotti nei settori ove l’industria europea è in forte ritardo e dove non potrà mai competere ad armi pari. Conviene diventare sudditi della Cina dal punto di vista dell’industria motoristica, buttando a mare le competenze della nostra manodopera e sacrificando le nostre fabbriche automobilistiche, che costituiscono il più importante fatturato industriale del continente? È questa la domanda che dovremmo porci noi europei. Per abbracciare troppo rapidamente e prematuramente l’elettrico, stiamo abbandonando la nostra supremazia tecnologica nei motori endotermici.

È degli ultimi giorni la notizia che per la prima volta la produzione industriale automobilistica tedesca dà segni di arretramento. È una conseguenza dell’incertezza dei consumatori sul futuro del diesel che crea incertezza sul sistema di alimentazione da scegliere, oppure altro?Ritengo che per il 20% la crisi che colpisce la Germania e, di conseguenza, l’Europa dell’automobile, è dovuta a questo, ma per il restante 80% la colpa è della corsa scellerata e senza fine delle normative sull’inquinamento e sui limiti alla circolazione. Siamo arrivati all’assurdo di fermare gli Euro 4, il che significa che dopo dieci anni dobbiamo rottamare un’automobile. Oggi un’auto con 10 anni di vita – con le percorrenze medie attuali – è ancora in perfette condizioni meccaniche e di affidabilità. Se a questo aggiungiamo la crisi economica e l’incertezza politica che interessa gran parte dell’Europa, si capisce perché la voglia di cambiare auto diminuisce in attesa di tempi migliori.

Page 27: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

L’impatto del Dieselgate sulla filiera automotive nazionaledi Gianmarco Giorda // Direttore di ANFIA

La messa al bando delle motorizzazioni diesel si è scatenata all’indomani del Dieselgate 2015, con l’introduzione di limiti alla circolazione in vari Paesi europei. La battaglia, unita agli annunci di progressivo abbandono di questa tecnologia da parte di varie Case auto, ha generato incertezza negli acquirenti, preoccupati anche per le potenziali ripercussioni economiche, provocando un calo della domanda: in Europa (EU+EFTA).

italiabilanci.com

Componenti Automotive Dealer Report 2019

27

Nel primo semestre 2018, le vendite di auto diesel sono calate del 16%, scendendo al 37% del mercato (44,4% nel 2017, la quota più bassa degli ultimi 15 anni). Conseguenza: un incremento delle emissioni medie di CO2 delle nuove vetture vendute, come già nel 2017 (+0,4 g/km in media in 17 Paesi su 28), dovuto a un sorpasso della benzina sul diesel, in assenza di una significativa penetrazione di powertrain alternativi. Un fenomeno che rende molto più difficile il raggiungimento degli obiettivi comunitari. Il diesel, infatti, è più virtuoso della benzina in termini di emissioni di CO2. In Italia, le vendite di auto diesel registrano -11% nei primi 10 mesi del 2018, con una quota di mercato del 52% (56,5% un anno fa) e anche per questo le emissioni medie di CO2 sono in crescita.Preciso che con i nuovi motori diesel Euro 6 le emissioni inquinanti sono ridotte al minimo: lo dimostrano gli ultimi test su strada riferiti a vetture Euro 6d-TEMP, con emissioni di NOx inferiori dell’85% rispetto alle vetture diesel Euro 5. Inoltre, la riduzione delle emissioni di CO2 è del 15% circa, in media, rispetto a un veicolo equivalente a benzina. Purtroppo, spesso la questione del futuro di una specifica tecnologia viene affrontata in maniera avulsa dal contesto di riferimento. La crisi del diesel può avere un impatto rilevante sulla filiera automotive italiana, anche perché è solo uno dei segnali della radicale trasformazione delle motorizzazioni e del powertrain che si sta prospettando. E implicherà una riconversione produttiva. Occorre però tempo, per consentire alla filiera industriale di contribuire alla transizione verso una mobilità a basse emissioni senza pregiudicarne la competitività. Indurre un massiccio e improvviso

spostamento esclusivamente verso l'elettromobilità (puntando quindi su una sola tecnologia perdipiù a oggi industrialmente non matura e che necessita di minor manodopera e di un numero inferiore di componenti per veicolo), rischia di diventare un boomerang a danno di un settore che negli ultimi anni ha trainato la ripresa economica italiana. La filiera della nostra industria automobilistica per produrre veicoli a combustione interna e loro motori conta oltre 5.700 imprese con più di 253.000 lavoratori (di cui 66.000 impiegati) e circa 14.000 nella produzione di trasmissioni, sistemi di scarico e sistemi ausiliari. Un rapporto di ricerca sviluppato dal CAMI (Center for Automotive and Mobility Innovation) dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha calcolato che nel 2017 circa il 7% delle aziende della componentistica automotive (oltre 140 unità) e oltre 17.000 addetti della filiera si sono impegnati in produzioni esclusivamente legate ai motori a combustione interna, in larga parte diesel.L’elettrificazione dei veicoli rappresenta comunque un’interessante opportunità per le aziende italiane della componentistica, chiamate a investire con maggior continuità in ricerca e sviluppo, in formazione e in competenze. Si fa strada, all’interno della filiera stessa, anche la necessità di una maggiore condivisione e scambio tecnologico, per far fronte ai prevedibili investimenti in strutture e capitale umano necessari per sostenere il cambiamento tecnologico, ma anche e soprattutto per poterne cogliere in tempo le opportunità e aspirare quindi a una posizione di leadership. Alcune nostre aziende, probabilmente, si troveranno ad aprire nuove divisioni per sviluppare specifici componenti e sistemi oppure, magari, per entrare nel business dei sistemi di ricarica.Dall’indagine 2018 dell’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana, studio annuale realizzato dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con ANFIA e con il CAMI, emerge, comunque, che solo il 18,4% delle aziende del campione intervistato teme un impatto negativo o molto negativo dei nuovi trend tecnologici sulla competitività dell’impresa nei prossimi 5 anni. L’impegno della filiera, tuttavia, necessita, in maniera complementare, di una politica industriale adeguata di sostegno ai settori produttivi del nostro Paese per competere alla pari con i nuovi player che si affacciano sul mercato mondiale.

Page 28: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

La dismissione Magneti Marelli basterà a FCA per finanziare l’ambizioso piano di investimenti quinquennale?di Andrea Malan // Automotive News Europe

Solo la metà dell’incasso di sei miliardi previsto andrà a consolidare il bilancio del gruppo di Detroit in vista di una sperata promozione delle agenzie di rating. L’altra metà agli azionisti.

italiabilanci.com28

Automotive Dealer Report 2019 L’opinione

Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ha sottoscritto un accordo con il fondo americano di private equity KKR per la cessione della maggior parte delle attività della Magneti Marelli. L’acquirente è la società giapponese Calsonic Kansei, a sua volta già controllata da KKR; dopo l’operazione, Magneti Marelli e Calsonic si fonderanno nella Magneti Marelli CK Holdings, dando vita a un gruppo da oltre 15 miliardi di euro di fatturato che dovrebbe piazzarsi fra i primi dieci al mondo nel settore dei componenti per auto.

I numeri.Il valore delle attività vendute è di 6,2 miliardi di euro. L’incasso per FCA, al netto del debito che il compratore prenderà in carico, sarà di 6 miliardi. L’operazione dovrebbe essere completata entro la prima metà del 2019. Le attività cedute hanno 43mila dipendenti, di cui poco meno di 9mila in Italia; resteranno invece nel perimetro di FCA i circa 1.300 dipendenti della divisione Componenti in plastica, quasi interamente legata alla produzione di auto del gruppo FCA. Anche le attività cedute di Magneti Marelli ricavano circa un terzo del giro d’affari dalle vendite a FCA; quest’ultima ha garantito a Calsonic contratti di acquisto di componenti per quattro anni.

Page 29: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

L’opinione Automotive Dealer Report 2019

29

L’integrazione.Le attività di Marelli e Calsonic presentano un numero di sovrapposizioni relativamente basso. Ciò riduce le potenziali sinergie sui conti ma limita anche i rischi di tagli all’organico. La divisione più redditizia di Marelli è la Automotive Lighting, che produce fari e fanali ed è nata da una joint venture con la Bosch; vi sono poi i componenti motore (come centraline di controllo, iniettori e pompe), strumentazione di bordo e infotainment, sospensioni e sistemi di scarico. Calsonic ha i suoi punti di forza nei climatizzatori e nella strumentazione di bordo. Proprio quest’ultimo è il segmento che vede le maggiori sovrapposizioni: secondo Mark Boyadjis, analista tecnologico di Ihs Markit, le due aziende hanno una quota di mercato complessiva che le colloca al terzo posto mondiale dopo Samsung e Panasonic.Prima di venire ceduta a KKR nel 2016, Calsonic era controllata dalla giapponese Nissan, di cui era il fornitore in-house; Nissan pesava all’epoca per l’80% del suo fatturato. La fusione con Marelli permetterà quindi di equilibrare il parco clienti.

I rischi per la nuova società.Il nuovo gruppo ha sicuramente le dimensioni per competere a livello globale, pur non essendo leader in nessun segmento, a parte l’illuminazione. Il settore dei componenti auto sta però vivendo un periodo di grande trasformazione con l’avvento dell’elettrificazione e delle tecnologie per guida autonoma e connettività. Tutti devono pertanto investire somme elevate che potrebbero anche rivelarsi in perdita nel lungo periodo e devono fronteggiare la rivalità di nuovi concorrenti con enormi risorse finanziarie, a cominciare da Google. Per competere servono mezzi finanziari e un azionariato capace di guardare al lungo periodo e non solo agli utili trimestrali.Proprio su questo punto può sorgere qualche dubbio. Le società di private equity come KKR hanno un orizzonte temporale limitato per attendere il frutto degli investimenti. Il contenimento delle spese, comprese quelle di ricerca e sviluppo, è pertanto essenziale per massimizzare i profitti. Normalmente le aziende acquistate vengono poi rivendute con una cessione ad altri acquirenti o attraverso un collocamento in Borsa.

Le tecnologie.Magneti Marelli è stata tradizionalmente uno dei poli tecnologici del gruppo Fiat, specialmente per quanto riguarda il controllo motore, l’elettronica, la connettività e l’infotainment. Quanto know-how perderà FCA con la sua cessione? E quali sono i rischi per l’intera filiera automotive nazionale?Per quanto riguarda l’evoluzione tecnologica, in un recente articolo sul Sole 24 Ore il professor Francesco Zirpoli, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ricorda che “dalla fine degli anni Ottanta molte delle competenze Fiat sono state spostate in Magneti Marelli, anche attraverso scambi di personale qualificato; l’uscita dall'orbita FCA di Magneti Marelli rischia di privare FCA di competenze importanti”.Lo stesso Zirpoli affronta poi un tema chiave, quello dell’impatto sulla filiera automotive nel nostro paese. “Molti analisti, scrive, attori della filiera e anche le componenti sindacali consideravano Magneti Marelli come il possibile

catalizzatore dello sviluppo di nuovi investimenti dell'intera filiera italiana dell'auto verso le tecnologiche dell'elettrificazione dei propulsori e della guida autonoma”.Il suo messaggio è che “Magneti Marelli potrebbe anche dopo la cessione costituire un polo aggregante per la componentistica italiana all’interno del gruppo Calsonic”, ma perché ciò avvenga, però, «è indispensabile che FCA inizi a sviluppare e produrre le auto e le tecnologie del futuro anche in Italia, contribuendo a rendere la sede italiana centrale nell’universo Calsonic-Magneti Marelli».

Come si muoverà FCA?Il gruppo dovrebbe chiudere il 2018 con un aumento dei profitti, che per oltre il 90% arrivano dal Nordamerica; questa dipendenza crescerà ancora con cessione di Magneti Marelli. L’incasso della dismissione - circa 6 miliardi di euro - verrà distribuito per un terzo ai soci FCA, con un dividendo straordinario di 2 miliardi. Un altro miliardo potrebbe essere distribuito come cedola ordinaria, che FCA ha promesso, pari al 20% dell’utile netto 2018. Metà della somma che verrà incassata entro metà 2019, insomma, potrebbe andare ai soci. Il resto servirà a consolidare il bilancio in vista della sperata promozione da parte delle agenzie di rating. La posizione finanziaria di FCA, che a fine settembre è tornata in passivo per circa 200 milioni di euro, è prevista a fine anno in attivo per almeno 1,5 miliardi; con i tre miliardi residui della cessione Marelli si arriverebbe a 4,5, forse 5 miliardi di attivo netto finanziario - una novità significativa per un gruppo che negli ultimi quindici anni ha dovuto lottare con il peso del debito.Quanto di queste somme andrà a finanziare l’ambizioso piano di investimenti da 45 miliardi di euro in 5 anni? Le prime indicazioni non sono incoraggianti: nei primi 9 mesi del 2018 - il primo anno del piano quinquennale - gli investimenti sono stati tagliati del 35% rispetto allo stesso periodo del 2017, da 6,5 a 4,2 miliardi.Dopo la presentazione del piano industriale lo scorso 1 giugno e la tragica uscita di scena di Sergio Marchionne, il nuovo management guidato da Mike Manley, con Pietro Gorlier a capo dell’Europa, ha presentato il 29 novembre il piano di investimenti in Italia nei prossimi tre anni (2019-2021). Il piano comprende 5 modelli interamente nuovi e 8 restyling o nuove motorizzazioni, e dovrebbe vedere un totale di 5 miliardi di euro investiti in tre anni. Rispetto allo scenario presentato a Balocco lo scorso 1° giugno mancano alcuni modelli, come la piccola Jeep, il SUV grande Alfa Romeo, le versioni a passo lungo di Giulia e Stelvio e la 500 Giardiniera. C’è un forte accento sull’elettrificazione della gamma di prodotto, a partire dall’arrivo della 500 elettrica a Mirafiori e di Jeep ibride a Melfi; cade invece il bando ai motori diesel annunciato a Balocco da Sergio Marchionne.All’interno del gruppo FCA la tecnologia elettrica e ibrida è stata finora interamente sviluppata in Nordamerica, con l’attuale 500 elettrica prodotta in Messico e venduta in California, la Chrysler Pacifica ibrida e i pick-up Ram con i propulsori mild-hybrid.Sia la spinta elettrica che il mantenimento dei motori diesel sono necessari a rispettare gli impegnativi target imposti dalla UE sulle emissioni di CO2, che entreranno in vigore fra il 2020 e il 2021; uno sforamento potrebbe costare multe per centinaia di milioni di euro l’anno.

Page 30: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

Ecco come guideremo le auto nel 2025di Maurizio Caprino // Giornalista de Il Sole 24 Ore

Certo, per avere auto che guidino totalmente da sole ci vorranno ancora decenni. Ma già nel 2025 la nostra vita da guidatori e proprietari di veicoli cambierà non poco: proprio in questi mesi, giorno dopo giorno, vengono approvate norme italiane ed europee che non solo introdurranno come dotazioni obbligatorie sulle auto nuove alcuni sistemi di assistenza che si avvicineranno alla guida autonoma, ma porteranno nuove limitazioni al traffico in città, imporranno di rispettare i limiti di velocità (prevalentemente di 90 km/h) anche sulle superstrade, inaspriranno le tasse sui modelli con maggiori emissioni e consentiranno di pagare i pedaggi col Telepass anche all’estero. È bene tenere conto di tutto questo: potranno cambiare anche i prezzi delle auto e i calcoli di convenienza tra un tipo di vettura e un altro.

Guida (quasi) autonomaChi ha acquistato un’auto di recente sa che, ai tanti parametri da considerare, si è aggiunta l’eventuale presenza di dispositivi di assistenza alla guida, come optional o dotazione di serie. Parliamo di accessori di sicurezza come cruise control adattivo (mantiene la velocità preimpostata dal conducente riducendola in automatico se rileva che davanti, sulla stessa traiettoria, c’è un veicolo più lento), frenata automatica di emergenza, allarmi che segnalano la fuoriuscita dalla corsia (come può accadere in caso di colpo di sonno) o la presenza di veicoli in sorpasso invisibili perché si trovano nell’«angolo morto» del retrovisore eccetera. Ma finora parliamo esclusiva-mente di iniziative volontarie da parte dei costruttori: è dal 2009 che la Ue non impone dotazioni obbligatorie. L’ultima volta lo aveva fatto con i sistemi Esp (control-lo elettronico della stabilità, per evitare il più possibile le sbandate).

Da anni in sede Ue si discute di nuovi obblighi per auto, furgoni, camion e bus. Ci sono trattative lunghe e complesse: si contrappongono le esigenze della sicurezza alle questioni di costi sollevate dalle industrie. Il 29 e il 30 novembre si riuniranno i ministri dell’Industria per concordare la posizione da tenere nei confronti del Parlamento europeo (la cui commissione Mercato interno - Imco - esprimerà un voto subito dopo) e Commissione europea. Si arriverà così a un testo finale da sottoporre a inizio 2019 al «trilogo», cioè la negoziazione a tre (Consiglio dell’Unione europea - che rappresenta i governi nazionali -, Parlamento europeo e Commissione europea) per arrivare alla norma definitiva.

Si parla soprattutto di rendere obbligatori due dispositivi: frenata automatica di emergenza (Aeb) e assistenza per il rispetto dei limiti di velocità (Isa, che legge i segnali, verifica la posizione del veicolo col Gps del navigatore e di lì capisce momen-

italiabilanci.com30

Automotive Dealer Report 2019 Guida autonoma

Page 31: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

Guida autonoma Automotive Dealer Report 2019

31

to per momento qual è il limite, impostandolo sul cruise control, che poi può sempre essere forzato dall’intervento del conducente su freni o acceleratore). Quindi non si parla di sistemi più sofisticati come il mantenimento automatico della traiettoria (guida automatica di livello 3).

Aeb e Isa sono sistemi in sinergia (il che ne riduce il costo totale), perché entrambi si basano sulle immagini riprese da una telecamera frontale. Quindi potrebbero più facilmente diventare obbligatori a partire dallo stesso anno. La loro adozione è caldeggiata soprattutto da enti e organizzazioni che si occupano di sicurezza, come Etsc e Fia. Stimano che si possano evitare 25mila morti tra il 2022 e il 2037 e che gli Isa possano scongiurare il 30% degli incidenti.

Su tutte le stime può pesare il fatto che la presenza di dispositivi automatici può indurre il guidatore a distrarsi (soprattutto con la smartphone), mentre invece solo con la guida totalmen-te autonoma (quindi tra decenni) diventerà possibile disinteressarsi della conduzione del veicolo.

Strade intelligentiPrima della guida autonoma dovranno arrivare le strade intelligenti (smart road): munite di sensori, telecamere e copertura wi-fi accessibile anche agli smartphone degli utenti, si scambie-ranno tramite internet a 5G informazioni con i veicoli per monitorare le condizioni del traffico e divulgare in tempo reale allarmi in caso di incidenti, veicoli contromano, condizioni meteo avverse, cadute di alberi, crolli eccetera. I veicoli a guida totalmente autonoma saranno guidati

dall’intelligenza artificiale, che terrà conto anche di queste informazioni e non solo di ciò che rilevano i loro dispositivi di bordo.

Nel 2025, per quello che si sa al momento, in Italia avremo sette smart road, tutte gestite dall’Anas:

• il Raccordo anulare di Roma; • l’autostrada Roma-Fiumicino; • l’autostrada Salerno-Reg-gio Calabria; • l’autostrada Palermo-Catania; • la tangenziale di Catania; • l’itinerario Orte-Mestre (superstrada E45 più la statale Romea); • l’itinerario Venezia-Cortina d’Ampezzo (statale Alemagna).

Poi si aggiungeranno altre migliaia di chilometri, fino a coprire tutta la rete Ten-T (quella di rilevanza europea, composta da tutte le autostrade, buona parte delle superstrade e alcune statali “ordinarie”). In una prospettiva di decenni, ogni strada dovrà diventare smart.

Cosa ce ne faremo di tutti questi dati nel 2025, quando saranno ancora relativamente pochi i veicoli connessi? Lo scambio di informazioni si realizzerà con lo smartphone degli utenti che avranno scaricato la app dedicata dell’Anas: «Anche con questa configurazione più semplice, sarà come essere guidati da una torre di controllo, analogamente agli aerei - dice Ugo Dibennar-do, direttore Operation e coordinamento territoriale di Anas, dato da varie fonti in corsa per il vertice della società dopo il dimissionamento di Gianni Vittorio Armani -. Stiamo elaborando un linguaggio comune per classificare ogni evento da comunicare. Tutto passerà dalle nostre sale di controllo, dove ci sarà sempre un ingegnere responsabile di coordinare tutto. Starà a lui anche validare le informazioni postate (anche inviandoci video) dagli utenti, in modo da poterle divulgare subito dopo che saranno state verificate».

Se il sistema multimediale a bordo del veicolo supporterà questa funzionalità, la app potrà essere scaricata anche lì. In caso contrario, si porrà il solito problema dello smartphone comporta: per leggere le notizie in arrivo, ci si distrarrà. A meno di riuscire a fissare il dispositivo sulla plancia, nel campo visivo del conducente, con supporti sufficientemente affidabili.

La app servirà anche per chiamare il soccorso stradale con un tocco, trasmettendo in automati-co la posizione del veicolo e ricevendo dalla sala di controllo l’indicazione di quanti minuti ci vorranno prima che arrivi il carro attrezzi o il personale Anas che potrà all’occorrenza deviare il traffico e assistere l’utente. Una funzionalità utile soprattutto a chi avrà ancora veicoli immatri-colati fino a marzo 2018 (quelli successivi hanno l’e-call obbligatoriamente di serie).

Page 32: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com32

Parlare di tutto questo sembra fantascienza, avendo sotto gli occhi la situazione attuale di molte strade Anas, dopo i crolli degli anni recenti e con asfalti, ponti e viadotti non di rado degradati. Dibennardo precisa: «Abbiamo in corso il contratto di programma 2016-2020, che prevede 10,5 miliardi (il 45% del budget totale) dedicati a interventi di manutenzione straordinaria, adeguamento agli standard attuali (per esempio, per i guard-rail) e messa in sicurezza. Stiamo calendarizzando questi lavori in modo che su ciascuna tratta precedano quelli di trasformazione in smart road».

Velocità sotto controlloNel piano sulle smart road è compreso anche il controllo della velocità media. Dunque, sistemi tipo Tutor estesi anche alle tante autostrade che al momento non ne hanno e al resto della viabilità ordinaria di rilevanza europea.

Le conseguenze più importanti saranno avvertibili sulle superstrade a doppia carreggiata, che per larghezza e caratte-ristiche del tracciato inducono a tenere una velocità analoga a quella autostradale ma i limiti di velocità generali ammessi dal Codice della strada sono sensibilmente più bassi (90 km/h, più raramente 110).

L’aumento di sicurezza portato dal monitoraggio costante della strada (che diminuirà gli eventi imprevisti) potrebbe anche indurre a rivedere i limiti, ma non è affatto detto. Anche perché a favore dei limiti attuali (o addirittura di un loro abbassamento) ci sono ragioni ambientali: potrebbe essere riconosciuto necessario un taglio a emissioni inquinanti e rumore.

Fisco ambientaleL’ambiente dovrebbe entrare più di oggi nel determinare il carico fiscale sull’auto. Per ora ci sono solo linee guida: la parificazione delle accise sul gasolio a quelle sulla benzina (prevista dalla Strategia energetica nazionale, varata dal governo Gentiloni nel novembre 2017) e un non meglio precisato meccanismo di bonus malus (verosimilmente sul bollo auto), annunciato la settimana scorsa dall’attuale ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.

Il bonus malus, in generale, è un meccanismo che dovrebbe premiare le auto meno inquinanti, concedendo esenzioni o riduzioni pagate con gli aggravi previsti per quelle più inquinanti. Lo fanno dal 2007 in Francia, prendendo però come parametro non le emissioni inquinanti ma quelle di CO2 (gas responsabile “solo” dei cambiamenti climatici e direttamente proporzionale ai consumi di carburante), cosa che rende possibile calcolare una media di mercato al di sotto della quale far scattare i bonus. L’evoluzione del mercato fa sì che questa soglia si abbassi di anno in anno, per cui i modelli prima incentivati col tempo passano in malus.

Se questo meccanismo fosse applicato da subito in Italia, occorrerebbe preventivare un abbassamento della soglia piuttosto repentino: la Ue ha fissato tagli delle emissioni di CO2 del 35% entro il 2030, stabilendo anche tappe interme-die. Le case automobilistiche lamentano un’eccessiva ambiziosità di questi obiettivi e sfrutteranno ogni spiraglio per normativo per raggiungerli investendo il meno possibile.

Attualmente lo spiraglio è aperto dal cambio delle modalità dei test di omologazione (dal lasco Nedc al Wltp, un po’ più severo), che dà l’occasione per far registrare i nuovi valori ufficiali di consumi ed emissioni di tutti i modelli. Secondo notizie apparse la scorsa primavera in Germania e mai smen-tite, in occasione del cambio di norma le case avrebbero rinunciato ad alcuni escamotage usati di solito per far appari-re più bassi i valori. Quando si tratterà di verificare il rispetto dei limiti futuri, apparirà una diminuzione più marcata, visto che si parte da valori più alti.

Telepass europeoQuando viaggeremo in Europa, potremo probabilmente pagare col Telepass anche all’estero i pedaggi autostradali e quelli eventuali di accesso a zone centrali e semicentrali di alcune città (in Italia, dopo l’Area C di Milano, si sta iniziando ad attrezzare Roma): entro i primi mesi del 2019 sarà appro-vata definitivamente la nuova direttiva europea sulla materia. Ci sono stati molti contrasti, «ma abbiamo fatto un buon lavoro per trovare un accordo e così il telepedaggio è la prima parte del complesso Pacchetto mobilità europeo ad arrivare in porto», dichiara il relatore della norma al Parlamento europeo, l’italiano Massimiliano Salini.

Nel testo sono previste anche misure per limitare le frodi messe in atto da chi risiede in Stati diversi da quello del transi-to e attualmente non paga il pedaggio, forte del fatto che oggi è facile sfuggire ad azioni di recupero del credito. In futuro, si potranno notificare gli atti all’estero come già da qualche anno si fa per alcune multe.

Blocchi del trafficoIl 2025 sarà un anno importante anche per la circolazione in molte città, indicativamente sopra i 20-30mila abitanti (perlo-meno in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Campania e Sicilia): saranno bandite le auto diesel fino a Euro 5 (le più “giovani” delle quali avranno a quel punto una decina d’anni).

Milano ha già stabilito che - salvo ripensamenti delle prossi-me Giunte comunali - nel 2025 fermerà anche le auto Euro 6 antecedenti allo standard Euro 6D-Temp (che ha esordito solo pochi mesi fa), se acquistate dal 1° gennaio 2019 in poi. Altre città potrebbero nel frattempo imporre restrizioni altrettanto severe.

Potrebbero essere blocchi più severi anche per i controlli: oggi è difficile essere multati, ma in futuro potrebbe sbloccar-si l’uso di telecamere automatiche, oggi impedito da problemi giuridici di privacy.

Automotive Dealer Report 2019 Guida autonoma

Per gentile concessione de Il Sole 24 Ore

Page 33: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

Noleggio, opportunità imprescindibiledi Marco Di Pietro // CEO Axed Academy

Il noleggio a lungo termine continua a crescere di volume e si sta imponendo anche tra i clienti privati. Per i dealer, sempre molto scettici verso questa formula di acquisizione, è un’occasione da non trascurare. Per non rimanere ai margini.

Il noleggio a lungo termine è la formula di acquisizione che si sta imponendo sul mercato come soluzione di mobilità innovativa e gradita da sempre maggiori schiere di utenti. Ormai non sono soltanto le grandi aziende, quelle con parchi auto più numerosi, a scegliere il Rent, ma anche le imprese di medie e piccole dimensioni, le ditte individuali, i liberi professionisti e gli artigiani. Persino i privati. Il canale Retail è quello che offre maggiori opportunità di sviluppo, anzi… praterie sconfinate a cui possono attingere le reti di distribuzione. Perché il punto di riferimento naturale del cliente privato è il concessionario ufficiale e non le grandi o piccole organizzazioni di vendita del noleggio e nemmeno i broker, che costituiscono la sottorete dei player del comparto.

Obiezioni da respingereÈ il dealer il riferimento naturale e spontaneo per il cliente privato, per ogni necessità di mobilità, dalla vendita alla manutenzione ai servizi finanziari. Il problema consiste in una forte diffidenza dei dealer nella vendita e nel post-vendita perché non permette di fidelizzare il cliente. Il noleggio a lungo termine invece, come qualsiasi attività commerciale, basa il suo indice di gradimento sulla soddisfazione del cliente: sia sotto gli aspetti economici (la convenienza e la certezza dei costi ripartiti in un’unica rata mensile) sia sotto quelli assistenziali (l’eliminazione di qualsiasi problema di manutenzione ordinaria o straordinaria attraverso interventi pianificati rapidi ed efficaci inclusi nei costi concordati in sede di stipula del contratto). È proprio quest’ultimo aspetto in cui le reti ufficiali possono fare la differenza: se è vero che i noleggiatori preferiscono appoggiarsi a reti di assistenza indipendente per questioni di economia perché riconoscono remunerano i servizi con tariffe a

italiabilanci.com

Flotte e privati Automotive Dealer Report 2019

33

Page 34: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com34

Automotive Dealer Report 2019 Flotte e privati

anche se il noleggiatore tende a provvedere all’acquisto diretto dei ricambi per proprio conto attraverso canali preferenziali indipendenti. Sono ricambi ad alta marginalità e rotazione (lubrificanti, filtri, cinghie, pneumatici, spazzole tergi) che servono per la manutenzione ordinaria e che non necessitano dell’utilizzo di personale d’officina particolarmente qualificato. La nuova mobilità è il futuro della distribuzione, nel solco di una nuova mobilità che utilizza l’auto “a consumo”. Dal car sharing cittadino al noleggio di lungo periodo, con possibilità di cambiare modello per brevi periodi a seconda delle necessità effettive. Tra le reti di vendita quella che non intende adeguarsi, rischia di essere confinato ai margini del mercato o di scomparire. Lo dimostrano i numeri degli ultimi anni: le immatricolazioni crescono al ritmo di due cifre percentuali ogni 12 mesi. Nella prima parte di quest’anno il noleggio a lungo termine ha mostrato segnali di crescita importante, seguiti al +20% fatto registrare nel 2017. Fino ad agosto il comparto aveva accumulato oltre 40.000 contratti in più rispetto al 2017. A settembre e a ottobre, però, c’è stata un’inversione di tendenza che, secondo gli analisti di Dataforce, non è strutturale. Il NLT ha risentito dei contraccolpi sul mercato dovuti al cambiamento dei sistemi di omologazione dei veicoli (le nuove norme WLTP Euro 6C). Il fenomeno ha portato a un allungamento dei tempi di consegna, con conseguente mancate immatricolazioni, che dovrebbe attutirsi nell’ultima parte dell’anno ma che forse si ripresenterà nell’autunno 2019 (se non prima) con il passaggio all’RDE 6D-Temp. A fine 2018, il comparto avrà immatricolato oltre 275.000 vetture, con un tasso di crescita del 6,1% rispetto allo scorso anno. Non dimentichiamo che, nel periodo di crisi del mercato, il noleggio a lungo termine non raggiungeva le 150.000 unità. Quale comparto del mercato dell’auto ha mai avuto tassi di crescita così importanti?

marginalità nettamente inferiore, garantiscono però volumi e flussi costanti in officina. L’alternativa ufficiale, è sempre preferibile per il driver privato se la qualità del servizio è equivalente a quella che viene riservata ai clienti che acquistano la vettura. Chiunque interessato al noleggio, specie se privato, libero professionista o ditta individuale, continuerà a servirsi del fornitore concessionario ufficiale per qualsiasi futura necessità. Il grado di soddisfazione reale dell’utente retail sul noleggio è molto inferiore a quanto viene sbandierato dalle grandi organizzazioni del renting. Prova ne è il fatto che il tasso di fidelizzazione al brand del noleggio è nettamente inferiore a quello che si registra sui brand automobilistici. Perché il rapporto tra noleggiatore e cliente tende a diventare conflittuale, soprattutto in occasione di un momento chiave: la restituzione del veicolo a fine locazione. È questo il momento in cui i noleggiatori creano aree di marginalità per il loro business a discapito del cliente. Una rigorosa perizia sui danni a fine locazione porta alcuni player del mercato a fatturare a fine corsa al cliente importi medi su ogni singolo contratto superiori ai 1.500 euro: di fatto un incremento del loro guadagno che però genera un alto indice di insoddisfazione nel cliente. Non è un segreto infatti che alcuni danni riscontrati avrebbero potuto essere sistemati utilizzando la copertura kasko. Sono molti i clienti che non conoscono questa opportunità: l’intervento di un dealer ufficiale, che segue puntualmente la manutenzione dei clienti di noleggio, sarebbe in grado di informare con anticipo il cliente della necessità di una verifica preventiva, almeno un paio di mesi prima della scadenza del contratto, così da intervenire correttamente sugli eventuali ripristini necessari, con il minor impatto economico possibile sul portafogli dell’utilizzatore.

Allargare gli orizzontiIl noleggio a lungo termine è un business che potrebbe modificare sensibilmente anche il fatturato di vendita ricambi

Page 35: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

Noleggio o vendita. Lungo termine per chi?di Stefano Grassani // Partner Studio legale Gatti Pavesi Bianchi

Le dinamiche del mercato automobilistico sono sempre più contraddistinte dalla diffusione del noleggio a lungo termine come forma di disponibilità dell’auto alternativa all’acquisto.

Nel 2017, la flotta gestita dalle varie società di NLT operanti in Italia ha toccato gli 800 mila veicoli e, sempre nel 2017, il comparto ha segnato una crescita complessiva pari al 18%, con un trend doppio rispetto alla distribuzione tradizionale. Il dato numerico, di per sé straordinario, riflette un momento storico caratterizzato da profondi cambiamenti nelle esigenze di mobilità espresse dal consumatore. Anche il settore dell’auto registra infatti, in misura crescente, il passaggio dal concetto di proprietà a quello di possesso del bene. In questa prospettiva, il noleggio a lungo termine - assicurando la messa a disposizione dell’auto per un lungo periodo di tempo e sgravando l’utente degli inconvenienti e dei costi di gestione del veicolo - è diventato a tutti gli effetti, nella percezione dei clienti, sovrapponibile alla compravendita. Assecondando questa profonda trasformazione, le società di NLT hanno rapidamente riorganizzato, in modo radicale, il loro modello di business. Per un verso, le società di NLT acquistano veicoli in grandi quantità, per costituire e mantenere un vero e proprio stock di auto da proporre al consumatore con pacchetti di offerte speciali. Per altro verso, hanno messo in piedi reti di broker, punti consegna e/o assistenza, proprie o affiliate, sulla falsariga delle reti distributive tradizionali.Rappresentano insomma, a tutti gli effetti, network alternativi e paralleli a quelli dei dealers ufficiali. I concessionari tradizionali – già schiacciati dalla progressiva disintermediazione del loro storico mercato per effetto delle politiche delle case (che guadagnano spazi con le vendite dirette corporate e con lo straripante utilizzo di internet) - si trovano così a dover fronteggiare una nuova e per certi versi inaspettata concorrenza, perlomeno nei volumi attuali, rappresentata dalle società di NLT. Con l’aggravante che è spesso frutto di fuoco ‘amico’, perché permessa o dettata dalle stesse case costruttrici. Nel suo ultimo Report, Aniasa riconosce come “di questa innovazione, del passaggio cioè dalla proprietà all’uso, sono oggi diventate consapevoli e promotrici anche le case automobilistiche, che sempre più indicano al loro mercato di riferimento il noleggio a lungo termine come modalità di acquisizione

italiabilanci.com

Norme e contratti Automotive Dealer Report 2019

35

Page 36: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

di mezzi di trasporto, che siano vetture, veicoli commerciali e altro”. Ciò del resto spiega perché i principali gruppi automobilistici abbiano creato divisioni ad hoc di NLT o abbiano acquisito quote di controllo o partecipazione rilevante nei principali attori del mercato. In questo scenario emerge allora, con prepotenza, un nuovo ed evidente tema: quello della concorrenza tra concessionari e società di NLT.Il concessionario è contrattualmente tenuto, dalla casa e verso la casa, al rispetto di una lunga ed articolata serie di standard e obiettivi. I primi riguardano e condizionano ogni aspetto della loro attività e della loro immagine: metratura e arredi dei locali, CRM, investimenti, pubblicità, veicoli demo, training e qualificazione dell’organico etc. I secondi hanno per oggetto punti qualificanti della marginalità distributiva, che si gioca sul raggiungimento di sempre più ardui target di geomarketing e/o livelli di servizi accessori che la casa accuratamente definisce e si riserva di modificare in corso di contratto. Ultimamente, con la scomparsa delle regole settoriali per il settore automotive, le case hanno talora ripreso a esigere dai concessionari impegni di esclusiva, facendo rivivere quel monomarchismo che era stato sostanzialmente abolito sotto l’egida del vecchio Regolamento UE 1400.Nulla di tutto questo per le società di NLT. La loro attività si svolge al di fuori di qualsiasi vincolo contrattuale ‘qualitativo’ o ‘quantitativo’. E, quel che più colpisce, senza che la casa applichi la filosofia di tutela suprema dell’immagine che sta invece alla base del sistema di selezione della rete tradizionale. Le auto possono essere consegnate in qualsiasi locale, anche privo delle insegne della casa, da personale non necessariamente ‘scolarizzato’ secondo i requisiti della marca. Non ci sono obblighi di promozione. Né standard qualitativi o quantitativi. Il monomarchismo è concettualmente in antitesi con

italiabilanci.com36

Automotive Dealer Report 2019 Norme e contratti

l’operatività delle grandi società di NLT.La questione giuridica (ma non solo) che si fa strada è dunque semplice: se vendita e noleggio a lungo termine sono modalità concorrenti della penetrazione commerciale. Esiste oggi una vera parità delle armi tra concessionari e società di NLT? Si giustificano investimenti e standard oltremodo onerosi chiesti ai concessionari ufficiali quando l’attività di NLT non vi è soggetta? Può la tutela dell’immagine della marca o la sicurezza della messa in strada del veicolo essere paradigma di esistenza del concessionario (al punto da giustificare la risoluzione immediata del rapporto in caso di inadempimento a tali dettami) e, al tempo stesso, risultare del tutto irrilevante nel caso delle società di NLT? Sotto un profilo antitrust e di diritto dei contratti questa diversità di approccio potrebbe essere indice della non-proporzionalità - e quindi della illegittimità – di tutti quegli obblighi (im)posti dalle case nei contratti di concessione di vendita.Sin qui, la principale critica che montava dalle reti ufficiali era quella relativa all’impossibilità, giuridica ed economica, di avere certezze circa l’ammortamento degli investimenti per il caso di risoluzione del rapporto. In questo senso andava letta la richiesta sempre avanzata dalle reti dei concessionari di norme o clausole che garantissero un qualche indennizzo per la residua utilità delle capex non pienamente ammortizzate a fine contratto. Oggi, l’avvento del noleggio a lungo termine pone in seconda fila questa istanza. In conclusione il punto non è più se il concessionario possa, al termine del rapporto, monetizzare gli investimenti non interamente remunerati ma, ancor prima e a prescindere dalla durata del rapporto, se sia sostenibile in costanza di mandato un’attività che si trova a fronteggiare, ad armi impari, sfide concorrenziali del mercato senza uniformità di regole.

Page 37: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

Speciale post-vendita Automotive Dealer Report 2019

37

La centralità del parco circolante sulla dinamica del post-vendita autodi Marc Aguettaz // Country Manager Gipa Italia

L’evoluzione delle quote di mercato dei circuiti OES (Reti Ufficiali) e IAM (Riparatori indipendenti), a vantaggio di quest’ ultimo, è stata guidata dai cambiamenti repentini del parco circolante.

Il parco circolante italiano dal 2008 non è diminuito o, più precisamente, si è contratto in modo estremamente contenuto per un periodo molto breve. La qualità del trasporto pubblico urbano e la tipologia dell’abitato molto distribuito sul territorio rendono infatti la vettura difficilmente sostituibile nel breve o nel medio termine. In dieci anni il parco è pertanto cresciuto del 5% circa e nel 2018 le strade italiane non sono mai state così affollate.Da queste dinamiche cosa possiamo imparare? Quali elementi a nostra disposizione ci consentono di prevedere le dinamiche di medio termine riguardante il parco e le prospettive del mercato dell’Aftersales? Il grafico rappresenta l’evoluzione del circolante per segmenti di età degli ultimi 5 anni e del prossimo quinquennio, sulla base di un immatricolato stabile di 2m di vetture nuove all’anno. Previsioni forse anche alte alla luce dell’andamento in corso che stenta a riprodurre i volumi del 2017, ma occorre anche dare credito al futuro dell’auto (superate le incertezze legate al destino del motore Diesel) e alla capacità

dell’economia italiana di uscire dalle difficoltà congiunturali.

Dal punto di vista metodologico il grafico è costruito applicando le curve di mortalità che GiPA ha potuto osservare per il livello di vendite di vetture nuove e proietta il parco per fasce di età.Il primo dato che emerge è che, alla data di oggi, oltre l’80% del parco circolante italiano del 2023 è già stato immatricolato e circola sulle strade. La stima è di 33,5 m di vetture circolanti a quella scadenza, in crescita di circa 0,1 m all’anno, leggermente inferiore a quanto rilevato negli ultimi 10 anni.Il secondo dato è che le mancate vendite di vetture nuove degli anni 2011-2015 (un cumulato di circa 4 m di vetture rispetto ai livelli di vendite degli anni precedenti si sposteranno lungo la struttura del parco). Il primo segmento (0-2 anni) si ristabilizza, il secondo (3-4 anni) riprende quota da qui al 2023, per alimentare principalmente le reti OES. Il segmento 5-6 si riduce ancora nel 2019 per iniziare a crescere

Page 38: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com38

Automotive Dealer Report 2019 Speciale post-vendita

nuovamente fino al 2023, cala vistosamente il segmento 7-9 e inizia a calare il segmento 10-14. Il segmento delle vetture di 15 anni e oltre (immatricolate nel 2008 e negli anni precedenti) continua a crescere.Possono essere segnali preoccupanti per gli attori dei circuiti IAM, dopo aver fatto in precedenza dannare i circuiti OES, in primis le officine dei concessionari. Esiste in ogni caso un’opportunità per questi segmenti di età. Di fronte alla scarsa disponibilità di vetture usate (non immatricolate tra 2010 e 2016), chi utilizza una vettura con oltre 10 anni di età potrebbe essere costretto a spostare il comportamento manutentivo da “la uso fino a quando regge” a “la riparo per farla durare”.Un’altra opportunità, alla luce della spesa media annua delle vetture che lo studio ATO GiPA ha rilevato, è l’impatto positivo sulla spesa che possono rappresentare i corpi vettura SUV sempre più numerosi nel parco recente (31% delle immatricolazioni del 2017).A più lunga scadenza, si può riflettere sull’impatto delle nuove tecnologie sul parco e l’effetto sulla manutenzione.

Modellizzando un futuro con un volume di vendite di 2 m di vetture all’anno per i prossimi 10 anni (vale a dire immettendo nel parco di 32,7 m di vetture altre 20 m di auto nuove), come cambierà il circolante? Lo scenario presentato nel grafico a inizio 2028 prevede un totale di 33,5 m di vetture, una crescita di 0,8 m di vetture l’anno, la metà di quella registrata tra 2008 e 2018. Ragionevole, tenendo in considerazione i parametri

demografici ed economici attuali.Lo scenario prende in conto le previsioni (o gli obiettivi) di raggiungere il 70% dell’immatricolato nuovo tra BEV (Battery Electric Vehicle) e PHEV/HEV (Plugin Hybrid Vehicle/Hybrid Electric Vehicle) nel 2030. Ci fermiamo al 49% di ibrido e il 20% di BEV per il mix di vendite del 2027, con un residuo del 5% di Diesel e 26% di motori ad accensione comandata (benzina, bi-fuel). La crescita dei volumi delle vetture con motorizzazioni alternative è progressiva, anche se per raggiungere le quote al 2027 le variazioni anno su anno sono necessariamente stimolanti. 20% di BEV significa 400.000 unità vendute nuove nel 2027.La simulazione dà nel 2028 una quota del 4,6% alle vetture BEV e dell’11,4% per PHEV/HEV. Sono ancora quote limitate. Una rapida valutazione dell’impatto della loro presenza per il mercato della cura e della manutenzione (l’aftermarket) è circa del 5%, in quanto questi veicoli vedono ridurre il costo di manutenzione tra il 15% (HEV) e il 70% (BEV) rispetto a un veicolo ICE (Internal Combustion Engine). In un primo tempo, il peso di questa riduzione sarà tutto a carico dei concessionari. Il 5% del totale, rapportato al 25% di quota della spesa attuale di manutenzione in mano alle reti OES, vale quindi il 20%. Ma c’è tempo per organizzarsi, non perdendo di vista che tre quarti del mercato attuale è nelle mani dell’IAM, per effetto quasi esclusivo delle dinamiche del parco. Recuperare il suddetto 5% significa solo portare la quota al 30% (che era al 34% nel 2008). I limiti sono oggi più da leggere nella dimensione dell’offerta che nella domanda.

Page 39: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo
Page 40: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com40

Automotive Dealer Report 2019 Attualità

Dietro le quintedi Maurizio Caprino // Giornalista de Il Sole 24 Ore

Rassegna di notizie e attualità selezionate per gli operatori dell’auto da Maurizio Caprino, giornalista e volto noto per le apparizioni in rubriche televisive di servizio pubblico.

Pratiche autoConcessionari e commercianti di veicoli resteranno fuori dalla partita delle pratiche automobilistiche anche dopo il documento unico previsto dalla riforma Madia della PA che assorbirà i dati contenuti nell’attuale certificato di proprietà. Niente di nuovo, allora? A ben vedere, non è proprio così: il documento unico si porta dietro alcune innovazioni operative – non ancora ufficializzate ma lasciate trapelare dal ministero dei Trasporti - che potrebbero essere applicate in maniera disinvolta, consentendo ai venditori professionisti semplificazioni teoricamente vietate.La novità che più si presta a questi fini è la “firma elettronica avanzata”, che sarà l’unica modalità con cui chiunque venda un veicolo (privato cittadino, persona giuridica od operatore commerciale del settore) potrà sottoscrivere gli atti di vendita. Questa firma sarà richiesta per tutti gli atti che passano dallo STA (Sportello telemati-co dell’automobilista), istituito nel 2000 e a regime dal 2004, destinato ad essere modificato proprio dal documento unico.Da oltre un anno, la questione della firma è al centro di contrasti e mediazioni fra i protagonisti della vicenda. Il nodo è quello già emerso con lo STA. Da una parte ci sono le agenzie di pratiche auto, che dal 2005 sono tra i soggetti abilitati ad autenti-care le firme di chi vende, operazione da effettuare in sede e alla presenza dell’intere-ssato e dell’autenticatore. Dall’altra parte ci sono concessionari e commercianti, che non di rado chiedono all’agenzia di fiducia strappi alla regola che facilitano l’attività ma in certi casi danno copertura a truffe o altre operazioni illegali.Le associazioni di categoria delle agenzie hanno più volte denunciato al ministero dei Trasporti queste prassi, per difendere sia la legalità sia le proprie possibilità di lavoro. A molti operatori commerciali, invece, non dispiacerebbe occuparsi direttamente delle pratiche, anche per eliminare il costo del compenso per l’agenzia anche ora che la contrattazione privata lo ha generalmente ridotto a 10-20 euro per ciascuna operazione.

Con la digitalizzazione completa portata dal documento unico, ci sarebbe stata la possibilità di incidere sulle prassi attuali, adottando strumenti (per esempio, teleca-mere e gps) in grado di rilevare chi firma effettivamente e in quale luogo. Ma il regola-mento attuativo (Dpr) che modificherà le regole dello STA – per quelle che sono le intenzioni dichiarate da esponenti del ministero interrogati durante eventi pubblici – si limiterà a prevedere la firma elettronica avanzata.Dunque, non sarà una semplice firma digitale, apponibile anche da un estraneo che agisca con le credenziali dell’interessato, ma una sottoscrizione da apporre fisicamente con un sistema di grafometria, in grado di misurare anche la pressione che si esercita sulla penna elettronica e così scoprire eventuali falsificazioni.Però le cautele si fermeranno alla grafometria, che darà una ragionevole certezza che chi firma sia effettivamente l’interessato, senza dimostrare che il tutto è avvenuto in sede e alla presenza dell’autenticatore. Così potrebbero diffondersi prassi irregolari ma di fatto poco contrastabili in cui le agenzie - spontaneamente o su pressione degli operatori commerciali – lasciano direttamente negli autosaloni alcune attrezzature tecnologiche necessarie alla nuova modalità di autentica. A quel punto, gli operatori firmerebbero quando vogliono gli atti di vendita dei veicoli che vendono e con la stessa libertà farebbero firmare le minivolture a chi lascia loro un usato in permuta.

Page 41: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

Attualità Automotive Dealer Report 2019

41

Limiti di circolazioneUna notizia che potrebbe cambiare il mercato italiano dell’usato. Se ne sono accorti in pochi ma l’accordo di metà novembre tra ministero dell’Ambiente e Regione Lazio preve-de un progressivo stop ai motori diesel almeno fino a Euro 5 di qui al 2024 nei centri più inquinati con oltre 20 mila abitanti dalle 8,30 alle 18,30 dal lunedì al venerdì dal mese di novem-bre a marzo. L’importanza della notizia si capisce inserendola nel contesto nazionale: l’accordo con il Lazio non solo segue quello in vigore già dal 2017 in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, ma soprattutto precede quelli già annuncia-ti, con Campania e Sicilia. Mettendo assieme tutto, se ne deduce che le autovetture e i veicoli commerciali leggeri che vengono dismessi al Nord, perché soggetti ai blocchi del traffico, d’ora in avanti difficilmente potranno continuare a trovare una seconda vita al Sud, perché anche lì iniziano ad avere lo stesso problema.Finora al Sud c’erano state limitazioni del traffico solo nelle città più grandi, a volte ristrette alle zone centrali o a poche ore al giorno. Gli accordi ministero-Regioni, necessitati dal fatto che a causa dell’inquinamento l’Italia è stata sottoposta dalla Ue a due procedure d’infrazione (una per le polveri sottili e una per il biossido di azoto) ora cambiano la prospet-tiva. Va però precisato che gli accordi fissano solo un quadro di massima. L’attuazione nei dettagli spetta ai Comuni, che

possono anche decidere di essere più rigidi o più “tolleranti”. Per esempio, Milano è stata più selettiva, programmando già anche i divieti per le varie categorie di Euro 6 (facendo cadere il muro eretto dall’informazione di massa sul fatto che le nuove 6D-Temp e 6D sono da considerare più “pulite” delle altre Euro 6). Al Sud, per quel che si può prevedere al momen-to, sarà più probabile il contrario: difficilmente i sindaci vorranno urtare gli interessi dei loro cittadini, il cui reddito più basso rispetto al Nord non facilita certo gli acquisti di veicoli nuovi.

Auto e legislazionePer chi vende auto la parola magica nei prossimi anni è “ibrida”. Questo tipo di vetture è stato sempre esentato dai blocchi del traffico, ma ora si è aggiunto un fattore determi-nante: il dieselgate. Il clamore provocato, macchiando l’immagine dei motori a gasolio e inducendo la Ue ad approvare una stretta sui test di omologazione, ha reso più costosi propulsori a gasolio e farà proliferare il numero di ibride in listino. Ma c’è un rischio.Questa proliferazione viene ottenuta non solo lanciando nuovi modelli con motore elettrico alimentato da batterie

vere e proprie che affianca quello a scoppio, ma anche aggiungendo a normali modelli a benzina o a gasolio un alternatore in grado di riavviare il propulsore o di fornire un minimo di spinta. Sono vetture che non sono altrettanto “pulite” quanto le altre ibride.Per le case automobilistiche si chiamano “micro hybrid” e “mild hybrid”, ma sulle carte di circolazione hanno comunque la scritta “ibrida”, che fa da passepartout in caso di blocchi del traffico. Così il numero di vetture con questa scritta sulla carta di circolazione potrebbe aumentare a dismisura e altrettanto il numero degli esentati dalle limitazioni della circolazione.Per questo non ci sarà da stupirsi se i Comuni metteranno un freno, come Milano ha già fatto a suo tempo con i diesel dotati di filtro antiparticolato, considerandoli “buoni” solo se il filtro consente di ottenere emissioni di polveri sottili inferiori a una certa soglia fissata dal Comune. Il livello di queste emissioni è riportato sulla carta di circolazione e quindi è un dato facilmente verificabile dagli agenti che devono controlla-re se chi circola durante i blocchi del traffico è autorizzato a farlo.Con le ibride si può procedere in modo analogo: la carta di circolazione riporta quanti sono i kiloWatt erogati in modalità elettrica nell’arco di 30 minuti e i Comuni potrebbero decidere di tagliare fuori dalla possibilità di circolare i modelli per i quali questo numero è molto basso nonostante la definizione nominale di auto “ibrida”.

Page 42: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

Tutela dei consumatoriTra Italia e Germania non è solo spread. Sugli automobilisti pesa un altro divario, ma nessuno ne parla.Riguarda la tutela di chi ha comprato un’auto diesel e ora si trova di fronte, in Italia come in Germania, a divieti di circola-zione sempre più severi a causa dell’inquinamento da polveri sottili (PM 2,5) e biossido di azoto (NOx). In Germania, il pur claudicante governo di Angela Merkel sta cercando – come già il precedente e più forte esecutivo della cancelliera – di costringere i costruttori a riprendersi le auto diesel che nella realtà hanno emissioni nocive ben più limitate di quelle fissate dalla Ue finora misurate con test di laboratorio irreali-stici e compiacenti, come il dieselgate ha dimostrato. Gli ultimi due governi tedeschi sono stati accusati di essere troppo sensibili alle ragioni delle case automobilistiche (che possono sempre minacciare di lasciare a casa migliaia di dipendenti). Di sicuro hanno fatto pressione in sede Ue affinché le nuove norme su CO2, su inquinanti e su omologa-zioni non penalizzassero troppo i costruttori nazionali. Hanno anche cercato di mediare con sindaci e ambientalisti per rendere più indolori i divieti di circolazione. Dai costruttori le autorità tedesche pretendono comunque che sostengano un costo di 3mila euro per ogni nuova auto prodotta, sostanzial-mente per installare i catalizzatori Scr (quelli selettivi a iniezio-ne di urea per abbattere davvero il biossido d’azoto).

In Italia, nulla di tutto ciò. Come sempre, le nostre autorità nulla impongono e, con la lodevole ma sin troppo discreta eccezione del Comune di Milano, rinunciano a informare i cittadini su come si evolveranno i divieti nei prossimi anni e sul fatto che le tanto decantate Euro 6 non sono tutte uguali. Così i cittadini possono ancora comprare diesel destinate a circolare liberamente solo per pochi anni, per scoprirne i limiti di circolazione solo dopo l’acquisto. E intanto la Francia si ribella.

Revisioni Nuove regole per chi presenta un veicolo alla revisione periodica perché bisogna firmare un’autodichiarazione attestante la veridicità dal dato riportato sul contachilometri. La Motorizzazione ha però precisato che l’obbligatorietà dell’autodichiarazione è limitata alle revisioni effettuate nelle proprie sedi perché per quelle svolte nei Centri privati sarà il responsabile della revisione a decidere se uniformarsi alla regola di richiedere l’autocertificazione del contachilometri o a seguire altre procedure assumendosene tutte le conse-guenze.La Circolare della Motorizzazione 28543 protocollata il 16 novembre 2018 in sostanza afferma che sarà il Centro di revisione privato a prendersi la responsabilità delle proprie

scelte. In verità la Motorizzazione usa una terminologia più sfumata perché parla di “gestione in autonomia di eventuali contestazioni”. Un’autonomia dovuta al fatto che le officine abilitate alle revisioni sono “imprese di natura privatistica”. In ogni caso, autodichiarazione a parte, tutti i problemi nasco-no dal fatto che, da quando nella revisione deve essere annotato il numero di chilometri percorsi, l’ispettore del Centro che la effettua finisce di fatto col certificare che la percorrenza riportata sul contachilometri è vera. Una respon-sabilità molto impegnativa in un Paese come il nostro in cui la manomissione del contachilometri è molto diffusa. Da qui l’esigenza di coinvolgere il proprietario del veicolo a di chi ne fa le veci presso il Centro di revisione.Quello che è certo è che le revisioni effettuate in Centri direttamente dipendenti dalla Motorizzazione sono sottopo-ste all’onere dell’autodichiarazione obbligatoria che dovrà essere firmata alternativamente da:- Proprietario dell’automezzo- Da un suo familiare che si autoqualifichi come tale- Dall’utilizzatore del veicolo- Dall’autista che autodichiari anche il proprio rapporto di lavoro con l’impresa di trasporto (o, più in general, con la flotta aziendale) cui appartiene il mezzo- Dai soggetti normalmente abilitati a presentare pratiche per conto terzi agli sportelli della Motorizzazione (agenzie, autoscuole, persone con specifica delega del proprietario, associazioni di categoria degli autotrasportatori, costruttori di veicoli e componenti e funzionari degli uffici regionali ex Uma

italiabilanci.com42

Automotive Dealer Report 2019 Attualità

Page 43: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

Redazionale Nobis Automotive Dealer Report 2019

43

Nasce Nobis1day: la polizza RCA provvisoria in tempo realedi Marco Di Pietro // CEO di Axed Academy

Concepita in seguito ai dubbi interpretativi sull’utilizzo della targa prova, questa copertura assicurativa temporanea apre nuovi scenari nella consegna dell’auto in tempo reale, offre un assist agli affari dell’e-commerce e all’organizzazione degli open weekend.

Maria De Nobili è il Direttore della Business Unit Automotive (Dealer-Industry-Bank) di Nobis Compagnia di Assicurazioni SPA, che più di ogni altra ha una vocazione fortemente orientata all’automotive. Nobis chiuderà il 2018 con una raccolta premi di 200 milioni di euro (+15% sul 2017), di cui 70 milioni con la divisione specializzata in prodotti per il mercato della distribuzione automobilistica, accrescendo il peso strategico di questo comparto del 60% rispetto allo scorso anno.

Nobis Compagnia di Assicurazioni realizza una parte cospicua del suo fatturato con prodotti dedicati alla distribuzione automobilistica. Perché possiamo definirla un’Assicurazione fortemente orientata all’Automotive?Non soltanto per l’origine della Compagnia, ma soprattutto perché, come siamo orgogliosi di definirci, siamo l’unica Compagnia con una Divisione Automotive, e non semplicemente Auto come le altre Società di Assicurazioni nostre colleghe. Questo significa un team dedicato al settore, con professionalità specializzate a livello tecnico-assuntivo, nella gestione sinistri, nell’area commerciale.In Nobis lavoriamo ogni giorno avendo come obiettivo la qualità del servizio al cliente. Ne è testimonianza la certificazione UNI EN ISO 9001, un sistema di Gestione della Qualità che negli anni ha costituito un’infrastruttura a garanzia dei processi, delle procedure e del massimo rispetto delle normative vigenti. Un ulteriore elemento di tutela e trasparenza per tutti i nostri collaboratori e partner.

La crescita di Nobis Assicurazioni, da Compagnia di piccole dimensioni a player di livello molto rilevante, si è concretizzata attraverso la fusione con Filo diretto Assicurazioni, compagnia presente sul mercato

dal 1993, nel 2017. E attraverso il marchio commerciale Nobis Filo Diretto, la Compagnia distribuisce prodotti assicurativi che soddisfano in piano le esigenze sia degli assicurati sia dei dealer, che sono uno dei nostri canali di vendita privilegiati, assieme alla rete dei broker e degli sportelli delle Financial Captive. Abbiamo una profonda conoscenza del settore che ci permette di creare innovazione, quotando anche garanzie assenti di storicità statistica. Non a caso siamo stati i primi a realizzare prodotti a franchigia e scoperti zero, e a diversificare le tariffe sulla base della modalità distributiva. E proseguiamo continuamente sulla strada dell’innovazione, come per esempio abbiamo fatto con

Page 44: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com44

Automotive Dealer Report 2019 Redazionale Nobis

l’ultimo prodotto della nostra linea automotive, creato appositamente per rispondere con rapidità ed efficacia a un grave problema emerso nei mesi scorsi a proposito dell’utilizzo della targa prova.

Il parere del Ministero dell’Interno, datato 30 marzo 2018, in merito all’uso della targa prova, ha ribadito concetti già espressi in passato dalla Cassazione: “Il fatto che tra i soggetti che possono ottenere l’autorizzazione alla circolazione di prova siano inclusi anche gli esercenti di officine di riparazione e trasformazione, non implica affatto che questo titolo autorizzativo possa anche servire per la circolazione di veicoli immatricolati non revisionati e/o privi di assicurazione RCA”. Per rispondere a questo problema, che ha dato origine a contestazioni da parte degli organi di Polizia, con conseguenti sanzioni e confische di veicoli, avete quindi creato una polizza specifica.Sì, si chiama “Nobis1day”, e non solo risponde a questa specifica esigenza, ma apre scenari di opportunità commerciali molto interessanti per i dealer. Per esempio, l’opportunità di concretizzare il sogno di una vendita e una consegna dell’auto contestuale nello stesso giorno.Partiamo dalle caratteristiche. Nobis1day è una polizza di assicurazione di Responsabilità civile temporanea, riservata ai concessionari ufficiali (dunque non a salonisti, commercianti generici e privati), che ha durata di un giorno o multipli. È estremamente semplificata nelle specifiche contrattuali, rapidissima da stipulare e ad attivazione immediata. I dealer beneficiano di un portale dedicato alla polizza Nobis1day con area riservata: sono già preregistrati e, attraverso tre semplici passaggi, in pochi minuti ottengono la copertura temporanea. Occorre inserire il codice assegnato al dealer in fase di preregistrazione, digitare il numero di targa del veicolo da mettere in copertura, infine selezionare la tariffa. Sono infatti presenti tre tariffe flat differenziate per area territoriale: nord, centro e sud. Non c’è differenziazione

né in base al veicolo né in funzione del conducente.

In attesa di un ulteriore pronunciamento della Cassazione sull’utilizzo della targa prova, o di un eventuale chiarimento del Consiglio di Stato, che potrebbero suggerire un utilizzo più restrittivo rispetto a quello consolidato da tempo, questa polizza apre comunque a nuovi scenari e opportunità per le reti ufficiali di distribuzione…Certamente: immaginiamo un cliente che entra in concessionaria durante il fine settimana, sceglie la propria auto usata o a km zero, e perfeziona il contratto d’acquisto. A oggi deve attendere l’orario di apertura dell’assicurazione, stipulare il contratto, attendere l’invio della documentazione e l’entrata in vigore della nuova polizza (generalmente alle ore 00.00 del giorno seguente, ndr). Con la polizza Nobis1day, non occorre nessuna attesa: entra in copertura subito e si attiva automaticamente in qualsiasi giorno della settimana e a qualsiasi ora.Dunque una grande opportunità per i concessionari, quella di poter garantire la consegna immediata. Una realtà concreta già in diversi altri Paesi, che però in Italia è sempre rimasta un sogno. Ma c’è un’altra possibilità di utilizzo per questa polizza: la valorizzazione dell’e-commerce. Tutti i dealer hanno investito molto sul web: dotarsi di una vetrina virtuale ha creato opportunità maggiori di contatto, senza però aprire le porte all’accelerazione dei tempi di consegna, proprio per i noti vincoli assicurativi. Con questa polizza il problema è risolto. Così come pure per i test-drive del weekend: è una leva di persuasione formidabile il concedere al potenziale cliente l’utilizzo in prova di un’auto per il fine settimana. Dunque, Nobis1day agevola la realizzazione degli open weekend, ma anche l’organizzazione di aste fisiche con consegna in tempo reale. Tutti i sistemi di accelerazione della rotazione degli stock possono trovare un formidabile impulso attraverso l’utilizzo di questa polizza.

Maria De Nobili Direttore Divisione AutomotiveLaureata in Filosofia, matura un’ampia esperienza nel settore assicurativo connesso alla filiera dell’automobile: Concessionarie, Case Auto, Società finanziarie. Approda in Nobis Assicurazioni 3 anni fa con la responsabilità della Divisione Automotive. È anche a capo dell’agenzia di direzione di Nobis, Gea Assicurazioni.

Nobis Compagnia di Assicurazioni Nobis Filo diretto Assicurazioni è il marchio commerciale di Nobis Compagnia di Assicurazioni dopo la fusione con Filo diretto Assicurazioni. Una realtà che affonda le radici nell’esperienza trentennale di Filo diretto nell’assistenza ed è forte del know how specifico nell’Automotive di Nobis. Gli elementi di complementarietà sul piano della distribuzione geografica e soprattutto dell’offerta delle due Compagnie permettono alla nuova Nobis di coprire a 360° il mercato danni retail con polizze a elevato contenuto di servizio in 4 principali aree: turismo e viaggi, auto e mobilità, salute, casa e assistenza cui si aggiunge l’offerta rivolta a imprese e professionisti. Tutti i prodotti della nuova Compagnia sono pensati per soddisfare i bisogni individuali in termini di protezione, sicurezza e comodità. I clienti hanno a disposizione una Centrale Operativa, un Servizio Medico e un call Center, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.

Maria De Nobili Direttore Divisione Automotive

Page 45: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

Redazionale Mapfre Automotive Dealer Report 2019

45

MAPFRE da piccola assicurazione agricola spagnola a grande gruppo internazionale presente in cinque continenti.a cura della Redazione ADR

Abbiamo incontrato Gian Paolo Aliani Soderi, Direttore Generale di Mapfre Asistencia Italia nella sede di Verrone, nei dintorni di Biella, per approfondire, nell’intervista che segue, la conoscenza di alcuni importanti aspetti dell’attività del Gruppo Mapfre in Italia e nel mondo.

Qual è il significato del nome “MAPFRE”?La Compagnia nasce nel 1933 con l’obiettivo di assicurare i lavoratori delle aziende agricole. Il nome infatti è l’acronimo di Mutualidad de Seguros de la Agrupación de Propietarios de Fincas Rústicas de España. Dal 1955 MAPFRE inizia a scommettere sull'assicurazione auto che, nel tempo, è stato il segnale dell'identità aziendale e uno dei modi per entrare nei tanti paesi in cui siamo attualmente presenti. Un veicolo su cinque in Spagna è oggi assicurato con MAPFRE. Successivamente l'azienda ha progressivamente esteso la sua attività in altri rami come Vita, Infortuni, Trasporti e Salute.

Da piccola assicurazione per aziende agricole in Spagna, è dunque oggi presente in tutto il mondo?Il Gruppo è presente in 5 continenti e in oltre 100 Paesi, tra i quali l’Italia, conta 37 milioni di clienti, oltre 37.000 dipendenti, più di 5.400 agenzie di vendita diretta, 84.000 intermediari. È tra le prime 20 compagnie di assicurazioni nel settore automotive in USA, la prima in Latin America ed è inoltre la compagnia di assicurazioni di riferimento in Spagna e tra le prime 10 in Europa. È un orgoglio far parte di una realtà importante che ha grandi obiettivi e una visione globale.

Page 46: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com46

Automotive Dealer Report 2019 Redazionale Mapfre

Abbiamo letto anche di una Fondazione ci vuole spiegare?Si, è esatto, nel 1975 il Gruppo Mapfre ha fondato un’organizzazione senza scopo di lucro, disgiunta dal business, che contribuisce da oltre quarant'anni a migliorare la qualità della vita delle persone attraverso moltissimi programmi internazionali, progetti e attività in ambito sociale, artistico-culturale, salute, assistenza sociale, prevenzione e, importantissima, attività focalizzate sulla sicurezza stradale. Quest’ultimo è un tema così sentito anche localmente da noi in Italia che ci ha indotto a sostenere un’iniziativa nazionale chiamata “Le Mille e 118 Miglia del Soccorso” in collaborazione con Anas e Anvu, iniziativa promossa da La Sorgente Onlus. Abbiamo presenziato alle oltre 20 tappe dell’evento itinerante nelle principali piazze d’Italia con la presenza di mezzi di soccorso stradale brandizzati Mapfre Assistance e l’allestimento di un percorso attrezzato, aperto al pubblico, per provare quanto siano gravi gli effetti dell’alcool alla guida indossando occhiali che ne simulano gli effetti. Siamo molto coinvolti e dedicati a dare voce alla prevenzione degli incidenti stradali e alla sicurezza stradale in generale.

Approfondiamo allora la presenza del Gruppo Mapfre in Italia. Sul territorio nazionale il Gruppo MAPFRE è presente con 5 Brand. MAPFRE ASISTENCIA S.A la multinazionale assicurativa leader nell’assistenza globale e protezione autoveicoli e soluzioni lifestyle, in Italia dal 2003 e MAPFRE WARRANTY S.p.A., società di servizi leader nel settore automotive, interamente controllata da MAPFRE ASISTENCIA presente in Italia dal 2006. Il Gruppo conta inoltre sul nostro territorio la presenza di MAPFRE RE riassicuratore globale, MAPFRE GLOBAL RISKS che offre soluzioni assicurative per grandi gruppi aziendali. Nel 2015 ha acquisito Direct Line in Italia e in Germania. Oggi è conosciuta con il nuovo brand VERTI, compagnia assicurazioni online.

Quali sono i punti di forza di Mapfre Asistencia, anche conosciuta come MAPFRE ASSISTANCE, e MAPFRE WARRANTY sul mercato automotive in Italia?Sono convinto che i dealer italiani abbiano dalla loro parte un partner anzitutto presente su tutto il territorio grazie ad una presenza capillare della rete vendita, un’esperienza nel settore di ormai oltre 25 anni, un portafoglio di soluzioni per il post vendita sempre adattato alle nuove esigenze degli automobilisti e dei concessionari che vogliono soddisfarle. Non a caso abbiamo sempre offerto prodotti nuovi e

Gian Paolo Aliani SoderiDirettore Generale MAPFRE ASISTENCIA Italia

all’avanguardia come ad esempio “Come Nuova” una polizza che unisce in sé le conoscenze assicurative dirette di Verti e l’esperienza Retail di Mapfre Warranty integrando le caratteristiche furto e incendio classiche, alla garanzia “estensione del valore a nuovo” fino a 5 anni. Quest’anno anche AsconAuto, Associazione Consorzi Concessionari Auto, ha siglato un accordo con MAPFRE WARRANTY: i dealer associati hanno l’opportunità di potersi avvalere dei servizi di Mapfre Warranty e di offrire agli automobilisti il prodotto “Come Nuova”.

Ad arricchire l’offerta di soluzioni automotive dedicata al mondo dei veicoli nuovi e usati MAPFRE ASSISTANCE offre un servizio di assistenza stradale tra i più completi sul mercato. Il Contact Center di Assistenza interno all’azienda è operativo h24, 365 giorni all’anno, con oltre 100 operatori altamente specializzati, in formazione continua e multilingua.

ASSISTIAMO I VOSTRI CLIENTI SEMPRE! NON SOLO IN CASO DI GUASTO.

L’Assistenza Stradale MAPFRE ASSISTANCE

Page 47: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo
Page 48: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com48

Automotive Dealer Report 2019 Nella rete

Digital automotive. Per i dealer nuove sfide competitive, ma la tecnologia è un prezioso alleato.di Marco Marlìa // CEO e Co-Founder di MotorK

Il processo decisionale per la scelta e l'acquisto dell'auto, in Italia come nel resto del mondo occidentale, avviene ormai per lo più in rete. Ne consegue che le concessionarie devono fare uno sforzo verso la digitalizzazione, ormai inderogabile. Lo ribadiscono i maggiori esperti della distribuzione automobilistica, nonché i guru del digital, a ogni edizione di Internet Motors, l’evento a livello europeo più importante del comparto che organizziamo da diversi anni.

Il cambiamento: da un lato l’innovazione tecnologica ha modificato regole e procedure del lavoro dei dealer, dall’altro è il cliente stesso che ha mutuato regole e abitudini tipiche dei processi di acquisto dei beni di consumo più comuni e le ha imposte alla distribuzione automotive. Sempre più abituato a comprare online viaggi, concerti, abiti e, perché no, cibo e altro ancora, l’acquirente vede ormai naturale la gestione online di una parte significativa del processo d’acqu-isto del veicolo.

Dal canto suo, l’esigenza di distaccarsi dalla concessionaria per interagire con il cliente in altri contesti, online e offline, è confermata da un’indagine di MotorK che ha accertato che il 44% dei contatti pervenuti sui siti delle concessionarie nell’arco di un giorno ha luogo in ore non lavorative.

Page 49: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com

Nella rete Automotive Dealer Report 2019

49

Il cliente medio, abituato a utilizzare app e siti che offrono tutto e subito, si aspetta velocità di contatto anche quando sta cercando l’auto nuova e trasla comportamenti e procedure tipiche dell’e-commerce al processo di acquisto della nuova vettura. Se è vero che oltre il 42% dei clienti che hanno una richiesta da fare a un’azienda si aspetta di essere contattato entro 60 minuti, altrettanto deve valere anche per un dealer se vuole avere successo. I tassi di conversione dei lead arrivati in concessionaria aumentano mediamente del 391% se la chiamata del dealer è effettuata entro 60 secondi dall’invio della richiesta di informazioni. A questo servono strumenti come il Business Development Center e i ChatBot – sistemi che sfruttano l’intelligenza artificiale per creare con l’utente una conversazione che abbia un senso logico. Indispensabili alleati dei conces-sionari. Solo facendo convivere BDC e ChatBot si potrà rendere il lead manage-ment più scalabile, senza tuttavia perdere il valore di una conversazione “perso-nalizzata”. Che la digitalizzazione sia un processo semplice non è affatto vero ma, a differenza del passato, non è più una scelta con basso impatto sui conti. Al giorno d’oggi se una concessionaria non gestisce bene i lead o non è visibile online, rischia di mettere a repentaglio fino al 15% delle sue vendite e inoltre, nel giro di 3 o 4 anni, questa percen-tuale potrà salire fino al 30% e compromette-re radicalmente l’attività di un dealer, fino alla chiusura. È evidente, quindi, che la domanda da porsi non è se nei prossimi 10 anni compreremo anche l’auto online perché l’auto resta un oggetto fisico e la relazione con la concessio-naria non è destinata a scomparire del tutto. Secondo nostre stime, tra cinque anni il 18% degli europei comprerà la macchina online, mentre il 79% opterà per un approccio ibrido, usando il web in alcune delle fasi del processo d’acquisto e la visita in concessionaria per la definizione della trattativa. È a questa grande fetta di clientela che il dealer del futuro deve guardare, consapevole della voglia di semplificare la trattativa e di accedere a servizi di post-vendita di alto livello flessibili alle mutate necessità

Chi è MotorKMotorK è un’azienda digitale europea che aiuta l’industria automobilistica a potenziare il proprio business attraverso una innovativa combinazione di competenze digitali, marke-ting online e grande esperienza tecnologica. Nata in Italia nel 2010, è rapidamente diventata una delle aziende più impor-tanti nello scenario del digital automotive, nonché un partner di fiducia per oltre il 90% delle case automobilistiche attive sul mercato europeo. Con una crescita a tre cifre anno su anno, l’azienda è riuscita ad allargare la propria attività dall’Italia alla Spagna, Francia, Germania e Regno Unito. MotorK ha svilup-pato e consolidato una vasta offerta di prodotti e servizi per l'industria automobilistica, come DriveK (il più grande marketplace per auto nuove d’Italia), DealerK (una piattafor-ma SaaS per la gestione digitale delle concessionarie), GarageK (piattaforma SaaS per la gestione dei servizi post-vendita e del processo after-sales) e Internet Motors (eventi e formazione nell’ambito del digital marketing).

Page 50: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo
Page 51: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

classificaconcessionarie

Primi 100 Dealer per ricavo pag. 52

Primi 30 grandi Dealer per reddito pag. 60

Primi 30 medi Dealer per reddito pag. 62

Primi 30 piccoli Dealer per reddito pag. 64

Primi 30 Dealer per profitto netto pag. 66

Primi 30 Gruppi / Grandi dealer per ricavo pag. 68

I bilanci dei Gruppi/Grandi dealers sono calcolati in funzione dell'effettiva percentuale di controllo nei casi in cui l'azionista di riferimento detenga una quota inferiore al 50%, mentre sono calcolati al 100% del controllo a fronte di una quota superiore o uguale al 50%.

Le classifiche di Italia Bilanci, presenti in questa edizione dell’ADR, sono state stilate in base ai dati di bilancio esercizio 2017 reperiti sino alla data del 08.01.2019.

di Italia Bilanci

Page 52: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

AUTOTORINO SPA

EUROCAR ITALIA SRL

GRUPPO BOSSONI SPA - AUTOBLU

CECCATO AUTOMOBILI SPA

BONALDI MOTORI SPA

BRANDINI SPA

AUTOSTAR SPA

NUOVACOMAUTO SPA

SPAZIO SPA

VICENTINI SPA

FASSINA SPA

IDEA UNO SRL

CARPOINT SPA

MERBAG SPA

FRATELLI GIACOMEL SPA

LOMBARDIA

FRIULI VENEZIA GIULIA

LOMBARDIA

VENETO

LOMBARDIA

TOSCANA

FRIULI VENEZIA GIULIA

TOSCANA

PIEMONTE

VENETO

LOMBARDIA

PIEMONTE

LAZIO

LOMBARDIA

LOMBARDIA

SONDRIO

UDINE

BRESCIA

VICENZA

BERGAMO

FIRENZE

UDINE

PISTOIA

TORINO

VERONA

MILANO

TORINO

ROMA

MILANO

MILANO

774

333

333

223

271

203

267

202

114

187

166

240

160

275

173

BMW, MINI, HYUNDAI, TOYOTA, LEXUS, MERCEDES, SMART, JEEP, SUBARU, MITSUBISHI, KIA, FIAT, ALFA ROMEO, LANCIA

VOLKSWAGEN, AUDI, SEAT, SKODA, PORSCHE

FIAT, LANCIA, JEEP, VOLVO, ALFA ROMEO, KIA

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, MITSUBISHI, KIA, NISSAN

AUDI, VOLKSWAGEN, SEAT

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, NISSAN

MERCEDES, SMART, BMW, MINI, MASERATI

RENAULT, DACIA

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

VOLKSWAGEN, AUDI, PORSCHE

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, HYUNDAI, MITSUBISHI, NISSAN

MERCEDES, SMART

FORD

MERCEDES, SMART

VOLKSWAGEN, AUDI, SKODA, SEAT

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

800.878.158

400.848.521

337.286.767

322.592.387

288.971.969

275.597.158

260.793.821

254.297.260

251.285.106

250.805.599

246.204.064

243.500.627

236.651.802

210.210.994

204.662.279

24.615.856

2.726.556

7.980.907

8.709.169

4.274.180

6.140.868

7.164.517

6.004.459

18.674.541

8.656.776

7.058.781

7.985.078

7.897.174

18.422.227

4.010.600

22.792.666

2.407.092

6.977.529

6.241.359

4.176.202

4.049.622

6.669.564

5.078.943

18.611.934

7.660.823

5.274.571

7.607.361

5.888.297

18.407.579

3.558.365

22.812.234

2.442.106

7.021.505

7.227.160

4.367.696

4.087.170

6.677.920

5.099.820

18.659.083

7.665.064

6.749.731

7.608.915

5.896.160

18.516.118

3.630.628

17.246.344

1.802.671

4.975.487

5.213.260

3.240.019

2.800.335

4.959.460

3.428.496

13.404.841

5.104.594

4.713.515

5.315.687

3.780.194

13.981.277

3.042.748

119.357.233

32.615.992

87.441.927

82.548.201

35.874.990

43.704.199

47.290.196

13.044.533

36.802.715

54.344.397

105.650.160

78.569.090

33.038.173

68.602.408

44.549.160

47.996.113

36.297.910

32.782.517

29.126.403

33.896.692

15.655.338

18.333.782

12.051.535

23.858.197

21.044.379

33.186.437

50.122.751

13.508.954

53.561.789

21.314.553

71.361.120

-3.681.918

54.659.410

53.421.798

1.978.298

28.048.861

28.956.414

992.998

12.944.518

33.300.018

72.463.723

28.446.339

19.529.219

15.040.619

23.234.607

AUTOTORINO SPA

EUROCAR ITALIA SRL

GRUPPO BOSSONI SPA - AUTOBLU

CECCATO AUTOMOBILI SPA

BONALDI MOTORI SPA

BRANDINI SPA

AUTOSTAR SPA

NUOVACOMAUTO SPA

SPAZIO SPA

VICENTINI SPA

FASSINA SPA

IDEA UNO SRL

CARPOINT SPA

MERBAG SPA

FRATELLI GIACOMEL SPA

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

2,8%

0,6%

2,1%

1,9%

1,4%

1,5%

2,6%

2,0%

7,4%

3,1%

2,1%

3,1%

2,5%

8,8%

1,7%

3,1%

0,7%

2,4%

2,7%

1,5%

2,2%

2,7%

2,4%

7,4%

3,5%

2,9%

3,3%

3,3%

8,8%

2,0%

2,8%

0,6%

2,1%

2,2%

1,5%

1,5%

2,6%

2,0%

7,4%

3,1%

2,7%

3,1%

2,5%

8,8%

1,8%

2,2%

0,4%

1,5%

1,6%

1,1%

1,0%

1,9%

1,3%

5,3%

2,0%

1,9%

2,2%

1,6%

6,7%

1,5%

20,6%

8,4%

9,1%

10,6%

11,9%

14,1%

15,2%

46,0%

50,7%

15,9%

6,7%

10,2%

23,9%

26,9%

9,0%

35,9%

5,0%

15,2%

17,9%

9,6%

17,9%

27,1%

28,4%

56,2%

24,3%

14,2%

10,6%

28,0%

26,1%

14,3%

8,9%

-0,9%

16,2%

16,6%

0,7%

10,2%

11,1%

0,4%

5,2%

13,3%

29,4%

11,7%

8,3%

7,2%

11,4%

6,7

12,3

3,9

3,9

8,1

6,3

5,5

19,5

6,8

4,6

2,3

3,1

7,2

3,1

4,6

3,5

1,9

4,8

3,9

2,1

4,2

3,5

2,2

1,8

2,0

3,1

3,5

2,9

2,3

2,4

1.034.726

1.203.749

1.012.873

1.446.603

1.066.317

1.357.621

976.756

1.258.897

2.204.255

1.341.206

1.483.157

1.014.586

1.479.074

764.404

1.183.019

AUTOTORINO SPA

EUROCAR ITALIA SRL

GRUPPO BOSSONI SPA - AUTOBLU

CECCATO AUTOMOBILI SPA

BONALDI MOTORI SPA

BRANDINI SPA

AUTOSTAR SPA

NUOVACOMAUTO SPA

SPAZIO SPA

VICENTINI SPA

FASSINA SPA

IDEA UNO SRL

CARPOINT SPA

MERBAG SPA

FRATELLI GIACOMEL SPA

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

1. Classifica per dimensione

Classifica delle prime 100 concessionarie italiane in ragione dell’ammontare dei “Ricavi

della gestione caratteristica” rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

italiabilanci.com52

800.878.158

400.848.521

337.286.767

322.592.387

288.971.969

275.597.158

260.793.821

254.297.260

251.285.106

250.805.599

246.204.064

243.500.627

236.651.802

210.210.994

204.662.279

Page 53: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

1. Classifica per dimensione

Classifica delle prime 100 concessionarie italiane in ragione dell’ammontare dei “Ricavi

della gestione caratteristica” rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

AUTHOS SPA

SAGAM SPA

GINO RAG. FELICE & FIGLIO SPA

BONERA SPA

IPERAUTO SPA

AUTOCENTRI BALDUINA SRL

GALDIERI AUTO SRL

SESTO AUTOVEICOLI SPA

CARRARO SPA

GRUPPO G SPA - GHEDAUTO

MOCAUTO SPA

RENORD SPA

DIBA SPA

DE BONA SRL

AGRICAR DIESEL SPA

PIEMONTE

LOMBARDIA

PIEMONTE

LOMBARDIA

LOMBARDIA

LAZIO

CAMPANIA

LOMBARDIA

VENETO

EMILIA ROMAGNA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

MARCHE

VENETO

LOMBARDIA

TORINO

MILANO

CUNEO

BRESCIA

SONDRIO

ROMA

SALERNO

MILANO

TREVISO

BOLOGNA

MILANO

MILANO

PESARO URBINO

BELLUNO

BRESCIA

101

153

215

151

155

187

96

103

215

118

107

105

177

163

161

FORD

VOLKSWAGEN, AUDI

MERCEDES, SMART, VOLVO, MASERATI

BMW, MINI, MERCEDES, SMART, TOYOTA, LEXUS

FORD, MAZDA, VOLVO, MASERATI

KIA, PORSCHE, VOLKSWAGEN, AUDI

FIAT, LANCIA, JEEP

VOLKSWAGEN, AUDI

MERCEDES, SMART, SUBARU

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

RENAULT, NISSAN, DACIA

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, NISSAN, HYUNDAI

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, KIA, SEAT

MERCEDES

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

196.083.773

195.042.347

192.565.005

192.458.696

191.909.709

180.694.665

175.263.661

173.794.689

170.118.052

168.141.975

164.584.267

162.753.532

161.226.567

161.007.642

160.118.204

2.084.656

2.155.690

3.225.613

2.329.441

4.131.631

872.828

3.537.267

1.006.206

4.417.787

965.006

163.207

4.418.194

2.618.186

4.752.432

-1.401.750

1.255.064

2.037.017

2.675.993

1.953.687

3.441.649

-326.300

2.419.410

612.463

3.753.725

-21.376

-728.549

3.709.955

1.511.084

4.147.822

-1.886.431

1.256.186

2.075.117

2.827.498

2.051.286

3.492.371

-191.490

2.426.276

650.583

3.779.556

77.115

-672.294

3.710.291

1.634.772

5.412.244

-1.884.215

690.831

1.489.365

2.052.061

1.649.673

2.466.136

-425.253

1.510.325

418.368

2.638.755

21.640

-672.294

2.578.160

1.142.504

3.996.776

-82.622

9.097.449

35.834.654

31.351.782

38.743.380

23.107.090

75.244.411

20.543.165

38.570.653

25.094.280

26.347.806

18.679.571

16.938.291

29.323.448

43.082.212

39.667.360

3.556.419

17.341.962

15.307.416

13.288.558

7.785.031

29.611.723

11.740.849

12.634.133

11.983.503

6.496.887

3.620.179

8.319.207

9.512.461

14.879.722

3.762.550

5.541.030

18.492.692

16.044.366

25.454.822

15.322.059

45.632.688

8.802.316

25.936.520

13.110.777

19.850.919

15.059.392

8.619.084

19.810.987

28.202.490

35.904.810

AUTHOS SPA

SAGAM SPA

GINO RAG. FELICE & FIGLIO SPA

BONERA SPA

IPERAUTO SPA

AUTOCENTRI BALDUINA SRL

GALDIERI AUTO SRL

SESTO AUTOVEICOLI SPA

CARRARO SPA

GRUPPO G SPA - GHEDAUTO

MOCAUTO SPA

RENORD SPA

DIBA SPA

DE BONA SRL

AGRICAR DIESEL SPA

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTADEALERPOS.

0,6%

1,0%

1,4%

1,0%

1,8%

-0,2%

1,4%

0,4%

2,2%

0,0%

-0,4%

2,3%

0,9%

2,6%

-1,2%

1,1%

1,1%

1,7%

1,2%

2,2%

0,5%

2,0%

0,6%

2,6%

0,6%

0,1%

2,7%

1,6%

3,0%

-0,9%

0,6%

1,1%

1,5%

1,1%

1,8%

-0,1%

1,4%

0,4%

2,2%

0,0%

-0,4%

2,3%

1,0%

3,4%

-1,2%

0,4%

0,8%

1,1%

0,9%

1,3%

-0,2%

0,9%

0,2%

1,6%

0,0%

-0,4%

1,6%

0,7%

2,5%

-0,1%

22,9%

6,0%

10,3%

6,0%

17,9%

1,2%

17,2%

2,6%

17,6%

3,7%

0,9%

26,1%

8,9%

11,0%

-3,5%

19,4%

8,6%

13,4%

12,4%

31,7%

-1,4%

12,9%

3,3%

22,0%

0,3%

-18,6%

31,0%

12,0%

26,9%

-2,2%

2,8%

9,5%

8,3%

13,2%

8,0%

25,3%

5,0%

14,9%

7,7%

11,8%

9,1%

5,3%

12,3%

17,5%

22,4%

21,6

5,4

6,1

5,0

8,3

2,4

8,5

4,5

6,8

6,4

8,8

9,6

5,5

3,7

4,0

3,5

2,4

3,1

2,8

2,7

2,7

3,5

2,3

2,6

4,5

2,8

3,2

3,9

5,0

2,0

1.941.423

1.274.787

895.651

1.274.561

1.238.127

966.282

1.825.663

1.687.327

791.247

1.424.932

1.538.171

1.550.034

910.885

987.777

994.523

AUTHOS SPA

SAGAM SPA

GINO RAG. FELICE & FIGLIO SPA

BONERA SPA

IPERAUTO SPA

AUTOCENTRI BALDUINA SRL

GALDIERI AUTO SRL

SESTO AUTOVEICOLI SPA

CARRARO SPA

GRUPPO G SPA - GHEDAUTO

MOCAUTO SPA

RENORD SPA

DIBA SPA

DE BONA SRL

AGRICAR DIESEL SPA

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 53

196.083.773

195.042.347

192.565.005

192.458.696

191.909.709

180.694.665

175.263.661

173.794.689

170.118.052

168.141.975

164.584.267

162.753.532

161.226.567

161.007.642

160.118.204

Page 54: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

1. Classifica per dimensione

Classifica delle prime 100 concessionarie italiane in ragione dell’ammontare dei “Ricavi

della gestione caratteristica” rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

MILLENIA SRL

SAOTTINI AUTO SRL

VANTI QUATTRO SRL

FIMAUTO SPA

ANGELO FIORI SPA

G.& G. PAGLINI SPA

AUTOCROCETTA SPA

ROSSI SRL

GRUPPO AUTORAMA SPA

STRACCIARI SPA

AUTOLUNA ER SRL

AUTOSTAR FLAMINIA SPA

NUOVA AUTO ALPINA SRL

TRIVELLATO SPA

SCARABEL SPA

PUGLIA

LOMBARDIA

EMILIA ROMAGNA

VENETO

LAZIO

LOMBARDIA

PIEMONTE

UMBRIA

EMILIA ROMAGNA

EMILIA ROMAGNA

EMILIA ROMAGNA

LAZIO

VAL D'AOSTA

VENETO

VENETO

BARI

BRESCIA

BOLOGNA

VERONA

ROMA

VARESE

TORINO

PERUGIA

MODENA

BOLOGNA

BOLOGNA

ROMA

AOSTA

VICENZA

PADOVA

77

182

116

173

83

56

92

141

109

71

117

162

32

143

84

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

VOLKSWAGEN, AUDI, SKODA, PORSCHE

AUDI

BMW, MINI

FIAT, RENAULT, DACIA, LANCIA, HYUNDAI

RENAULT, DACIA

MINI, BMW

MERCEDES, SMART

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO

FORD

CITROEN, PEUGEOT

FORD, VOLVO, JAGUAR, LAND ROVER

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

MERCEDES

VOLKSWAGEN, AUDI

31

32

33

34

35

36

37

38

39

40

41

42

43

44

45

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

155.890.208

154.716.932

153.162.655

148.228.847

145.663.385

145.081.895

144.888.386

144.705.730

140.308.250

138.413.605

137.020.586

136.395.106

135.313.061

133.876.534

133.470.341

2.701.902

1.970.013

1.017.889

2.468.330

2.003.662

5.073.117

1.992.181

3.895.090

3.749.904

4.261.961

1.203.676

1.597.700

3.692.052

1.446.126

2.541.553

2.291.612

1.838.881

737.730

2.133.927

1.305.845

4.674.156

1.110.886

3.710.729

3.056.340

4.158.052

489.956

1.006.950

3.165.960

1.201.424

2.495.650

2.324.099

1.847.051

875.815

2.134.848

1.493.494

4.647.613

1.121.203

3.743.287

3.084.620

4.158.129

494.394

1.009.652

3.173.991

1.233.708

2.503.555

1.579.916

1.329.429

522.479

1.346.528

972.844

3.314.226

676.599

2.447.615

2.179.945

2.987.805

243.589

948.323

2.049.797

912.197

1.855.792

29.862.973

28.795.772

25.154.228

21.263.377

13.482.631

14.955.147

17.056.070

15.318.531

31.717.127

16.236.344

14.546.155

17.142.240

10.811.127

45.177.645

33.066.423

9.282.843

17.427.446

18.583.251

12.450.017

9.010.125

12.036.093

6.729.473

7.020.966

13.670.613

16.315.881

4.137.627

4.345.266

4.616.900

7.396.693

31.056.370

20.580.130

11.368.326

6.570.977

8.813.360

4.472.506

2.919.054

10.326.597

8.297.565

18.046.514

-79.537

10.408.528

12.796.974

6.194.227

37.780.952

2.010.053

MILLENIA SRL

SAOTTINI AUTO SRL

VANTI QUATTRO SRL

FIMAUTO SPA

ANGELO FIORI SPA

G.& G. PAGLINI SPA

AUTOCROCETTA SPA

ROSSI SRL

GRUPPO AUTORAMA SPA

STRACCIARI SPA

AUTOLUNA ER SRL

AUTOSTAR FLAMINIA SPA

NUOVA AUTO ALPINA SRL

TRIVELLATO SPA

SCARABEL SPA

31

32

33

34

35

36

37

38

39

40

41

42

43

44

45

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTADEALERPOS.

1,5%

1,2%

0,5%

1,4%

0,9%

3,2%

0,8%

2,6%

2,2%

3,0%

0,4%

0,7%

2,3%

0,9%

1,9%

1,7%

1,3%

0,7%

1,7%

1,4%

3,5%

1,4%

2,7%

2,7%

3,1%

0,9%

1,2%

2,7%

1,1%

1,9%

1,5%

1,2%

0,6%

1,4%

1,0%

3,2%

0,8%

2,6%

2,2%

3,0%

0,4%

0,7%

2,3%

0,9%

1,9%

1,0%

0,9%

0,3%

0,9%

0,7%

2,3%

0,5%

1,7%

1,6%

2,2%

0,2%

0,7%

1,5%

0,7%

1,4%

9,0%

6,8%

4,0%

11,6%

14,9%

33,9%

11,7%

25,4%

11,8%

26,2%

8,3%

9,3%

34,2%

3,2%

7,7%

17,0%

7,6%

2,8%

10,8%

10,8%

27,5%

10,1%

34,9%

15,9%

18,3%

5,9%

21,8%

44,4%

12,3%

6,0%

13,2%

7,3%

4,3%

5,9%

3,1%

2,0%

7,1%

5,7%

12,9%

-0,1%

7,6%

9,4%

4,6%

28,2%

1,5%

5,2

5,4

6,1

7,0

10,8

9,7

8,5

9,4

4,4

8,5

9,4

8,0

12,5

3,0

4,0

3,5

2,6

2,6

3,0

3,0

2,7

3,4

3,3

4,3

2,2

3,0

3,3

3,1

3,1

1,5

2.024.548

850.093

1.320.368

856.814

1.754.981

2.590.748

1.574.874

1.026.282

1.287.232

1.949.487

1.171.116

841.945

4.228.533

936.200

1.588.933

MILLENIA SRL

SAOTTINI AUTO SRL

VANTI QUATTRO SRL

FIMAUTO SPA

ANGELO FIORI SPA

G.& G. PAGLINI SPA

AUTOCROCETTA SPA

ROSSI SRL

GRUPPO AUTORAMA SPA

STRACCIARI SPA

AUTOLUNA ER SRL

AUTOSTAR FLAMINIA SPA

NUOVA AUTO ALPINA SRL

TRIVELLATO SPA

SCARABEL SPA

31

32

33

34

35

36

37

38

39

40

41

42

43

44

45

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com54

155.890.208

154.716.932

153.162.655

148.228.847

145.663.385

145.081.895

144.888.386

144.705.730

140.308.250

138.413.605

137.020.586

136.395.106

135.313.061

133.876.534

133.470.341

Page 55: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

1. Classifica per dimensione

Classifica delle prime 100 concessionarie italiane in ragione dell’ammontare dei “Ricavi

della gestione caratteristica” rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

AUTOINGROS TORINO SPA

UGO SCOTTI SRL

DORIGONI SPA

BIRINDELLI AUTO SRL

ECO-LIRI SPA

RINALDI SPA

DENICAR SPA

SINA SPA

AUTOCENTRI GIUSTOZZI SRL

AUTOSAS SPA

FERRI AUTO SPA

CAMPELLO MOTORS SPA

LEONORI SPA

SERRATORE SPA - SERAUTO

AUTONORD FIORETTO SPA

PIEMONTE

TOSCANA

TRENTINO ALTO ADIGE

TOSCANA

LAZIO

PIEMONTE

LOMBARDIA

FRIULI VENEZIA GIULIA

UMBRIA

TOSCANA

FRIULI VENEZIA GIULIA

VENETO

LAZIO

LOMBARDIA

FRIULI VENEZIA GIULIA

TORINO

FIRENZE

TRENTO

FIRENZE

FROSINONE

TORINO

MILANO

PORDENONE

PERUGIA

FIRENZE

UDINE

VENEZIA

ROMA

COMO

PORDENONE

39

153

157

116

102

182

70

148

133

52

98

82

102

81

87

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, HYUNDAI

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, MERCEDES, SMART

VOLKSWAGEN, SEAT, SKODA, AUDI, PORSCHE

BMW, MINI

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO

VOLKSWAGEN, AUDI, SKODA

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, NISSAN, SUBARU, VOLVO, KIA

AUDI, VOLKSWAGEN, PORSCHE, SKODA

FORD

KIA, VOLVO, ALFA ROMEO, RENAULT, DACIA, LANCIA, CITROEN, HYUNDAI, SUBARU

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

CITROEN, PEUGEOT, MAZDA, KIA, MITSUBISHI, SSANGYONG

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, PEUGEOT

RENAULT, DACIA, NISSAN

46

47

48

49

50

51

52

53

54

55

56

57

58

59

60

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

132.852.076

132.095.021

132.040.083

130.345.773

128.818.741

127.936.694

127.508.563

126.509.796

125.698.394

124.547.477

123.904.106

120.947.235

120.436.718

119.110.771

118.324.271

7.490.918

2.693.714

2.446.761

3.468.412

3.175.374

2.458.979

1.418.625

2.366.297

2.824.043

1.252.419

2.827.103

2.066.552

709.506

1.640.691

3.353.568

7.228.132

2.671.315

2.425.638

3.447.309

2.068.459

2.124.436

532.150

2.257.382

2.639.307

719.034

2.756.104

1.796.082

165.593

344.322

3.031.301

7.241.247

2.690.784

2.439.553

3.454.172

2.377.994

2.125.095

541.905

2.273.024

2.157.248

722.211

2.760.263

1.806.177

166.711

402.941

3.031.846

4.959.347

2.124.964

1.780.717

2.439.794

1.581.791

1.483.465

264.684

1.646.122

1.329.428

540.125

1.984.926

1.367.682

110.820

145.172

2.164.724

38.311.922

31.417.852

20.715.488

12.681.343

23.876.581

35.419.051

17.307.562

19.467.588

17.055.546

19.562.205

14.581.021

17.417.478

20.716.835

31.092.516

8.228.793

25.738.024

27.165.991

18.911.424

11.352.624

7.749.411

26.050.822

4.388.489

10.646.950

5.412.182

6.826.820

9.672.453

6.049.902

4.676.160

8.194.896

7.162.790

12.573.898

4.251.861

1.804.064

1.328.719

16.127.170

9.368.229

12.919.073

8.820.638

11.643.364

12.735.385

4.908.568

11.367.576

16.040.675

22.897.620

1.066.003

46

47

48

49

50

51

52

53

54

55

56

57

58

59

60

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

AUTOINGROS TORINO SPA

UGO SCOTTI SRL

DORIGONI SPA

BIRINDELLI AUTO SRL

ECO-LIRI SPA

RINALDI SPA

DENICAR SPA

SINA SPA

AUTOCENTRI GIUSTOZZI SRL

AUTOSAS SPA

FERRI AUTO SPA

CAMPELLO MOTORS SPA

LEONORI SPA

SERRATORE SPA - SERAUTO

AUTONORD FIORETTO SPA

5,4%

2,0%

1,8%

2,6%

1,6%

1,7%

0,4%

1,8%

2,1%

0,6%

2,2%

1,5%

0,1%

0,3%

2,6%

5,6%

2,0%

1,9%

2,7%

2,5%

1,9%

1,1%

1,9%

2,2%

1,0%

2,3%

1,7%

0,6%

1,4%

2,8%

5,5%

2,0%

1,8%

2,7%

1,8%

1,7%

0,4%

1,8%

1,7%

0,6%

2,2%

1,5%

0,1%

0,3%

2,6%

3,7%

1,6%

1,3%

1,9%

1,2%

1,2%

0,2%

1,3%

1,1%

0,4%

1,6%

1,1%

0,1%

0,1%

1,8%

19,6%

8,6%

11,8%

27,4%

13,3%

6,9%

8,2%

12,2%

16,6%

6,4%

19,4%

11,9%

3,4%

5,3%

40,8%

19,3%

7,8%

9,4%

21,5%

20,4%

5,7%

6,0%

15,5%

24,6%

7,9%

20,5%

22,6%

2,4%

1,8%

30,2%

9,5%

3,2%

1,4%

1,0%

12,5%

7,3%

10,1%

7,0%

9,3%

10,2%

4,0%

9,4%

13,3%

19,2%

0,9%

3,5

4,2

6,4

10,3

5,4

3,6

7,4

6,5

7,4

6,4

8,5

6,9

5,8

3,8

14,4

2,9

2,6

2,5

2,5

3,4

2,8

4,0

4,6

1,6

1,4

2,2

3,5

4,2

4,8

3,9

3.406.463

863.366

841.020

1.123.670

1.262.929

702.949

1.821.551

854.796

945.101

2.395.144

1.264.328

1.474.966

1.180.752

1.470.503

1.360.049

AUTOINGROS TORINO SPA

UGO SCOTTI SRL

DORIGONI SPA

BIRINDELLI AUTO SRL

ECO-LIRI SPA

RINALDI SPA

DENICAR SPA

SINA SPA

AUTOCENTRI GIUSTOZZI SRL

AUTOSAS SPA

FERRI AUTO SPA

CAMPELLO MOTORS SPA

LEONORI SPA

SERRATORE SPA - SERAUTO

AUTONORD FIORETTO SPA

46

47

48

49

50

51

52

53

54

55

56

57

58

59

60

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 55

132.852.076

132.095.021

132.040.083

130.345.773

128.818.741

127.936.694

127.508.563

126.509.796

125.698.394

124.547.477

123.904.106

120.947.235

120.436.718

119.110.771

118.324.271

Page 56: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

1. Classifica per dimensione

Classifica delle prime 100 concessionarie italiane in ragione dell’ammontare dei “Ricavi

della gestione caratteristica” rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

AUTOSERENISSIMA SRL

BISSON AUTO SPA

AUTOIMPORT SPA

AUTOVEGA SRL

COMER SUD SPA

AMBROSTORE SPA

ROSSOCORSA SRL

FIOLETTI SPA

AUTOCLUB SRL

AUTOZATTI SRL

CECCATO MOTORS SRL

GMG SPA

AUTOCENTRO BAISTROCCHI SPA

L'AUTOMOBILE SRL

NOVELLI 1934 SPA

VENETO

VENETO

LAZIO

VENETO

SICILIA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

PUGLIA

EMILIA ROMAGNA

VENETO

TOSCANA

EMILIA ROMAGNA

VENETO

LIGURIA

TREVISO

VICENZA

ROMA

VICENZA

CATANIA

MILANO

MILANO

BRESCIA

BARI

REGGIO EMILIA

PADOVA

FIRENZE

PARMA

VERONA

GENOVA

79

156

208

146

169

82

60

66

50

137

67

94

112

50

123

JAGUAR, LAND ROVER, MAZDA, SUBARU

FORD, MAZDA, VOLVO

OPEL, SUZUKI

VOLKSWAGEN, SKODA, SEAT

MERCEDES, SMART, NISSAN

FORD

FERRARI, MASERATI

FORD

FIAT, LANCIA

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, KIA

BMW, MINI

MERCEDES

VOLKSWAGEN, AUDI, PORSCHE, SEAT, SKODA

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, PEUGEOT

MERCEDES, SMART

61

62

63

64

65

66

67

68

69

70

71

72

73

74

75

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

117.450.758

117.408.040

116.241.242

113.888.154

113.835.049

111.491.798

111.250.131

110.239.817

109.786.001

109.099.386

106.849.190

106.208.673

105.764.042

105.584.696

104.242.885

2.223.900

2.578.972

2.987.370

2.172.022

1.092.655

2.139.087

3.035.348

2.272.106

2.469.215

1.756.069

3.206.080

2.537.710

672.432

-445.734

906.077

2.109.055

2.415.943

2.984.444

2.069.031

920.673

1.701.178

2.572.262

1.926.265

2.117.540

818.762

2.978.304

2.485.595

414.949

-1.112.436

429.379

2.109.460

2.430.331

3.161.692

2.072.197

1.167.044

1.703.829

2.700.531

1.926.938

2.128.383

911.269

2.983.721

2.487.903

415.015

-1.107.316

430.788

1.336.572

1.330.620

2.152.334

1.462.513

679.097

1.175.363

1.759.849

1.335.854

1.477.330

397.155

2.064.868

1.700.055

272.739

-983.250

225.176

4.557.741

18.346.684

43.916.480

18.853.299

28.526.298

11.463.702

18.250.597

10.825.748

18.672.967

24.299.391

20.802.104

9.287.297

26.048.242

12.409.663

16.088.251

5.740.544

17.867.081

54.521.235

9.104.143

16.398.347

6.130.578

4.763.450

5.185.949

6.857.581

6.600.156

8.977.105

7.925.781

10.418.009

3.300.505

6.320.952

-1.182.803

479.603

-10.604.755

9.749.156

12.127.951

5.333.124

13.487.147

5.639.799

11.815.386

17.699.235

11.824.999

1.361.516

15.630.233

9.109.158

9.767.299

AUTOSERENISSIMA SRL

BISSON AUTO SPA

AUTOIMPORT SPA

AUTOVEGA SRL

COMER SUD SPA

AMBROSTORE SPA

ROSSOCORSA SRL

FIOLETTI SPA

AUTOCLUB SRL

AUTOZATTI SRL

CECCATO MOTORS SRL

GMG SPA

AUTOCENTRO BAISTROCCHI SPA

L'AUTOMOBILE SRL

NOVELLI 1934 SPA

61

62

63

64

65

66

67

68

69

70

71

72

73

74

75

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

1,8%

2,1%

2,6%

1,8%

0,8%

1,5%

2,3%

1,7%

1,9%

0,8%

2,8%

2,3%

0,4%

-1,1%

0,4%

1,9%

2,2%

2,6%

1,9%

1,0%

1,9%

2,7%

2,1%

2,2%

1,6%

3,0%

2,4%

0,6%

-0,4%

0,9%

1,8%

2,1%

2,7%

1,8%

1,0%

1,5%

2,4%

1,7%

1,9%

0,8%

2,8%

2,3%

0,4%

-1,0%

0,4%

1,1%

1,1%

1,9%

1,3%

0,6%

1,1%

1,6%

1,2%

1,3%

0,4%

1,9%

1,6%

0,3%

-0,9%

0,2%

48,8%

14,1%

6,8%

11,5%

3,8%

18,7%

16,6%

21,0%

13,2%

7,2%

15,4%

27,3%

2,6%

-3,6%

5,6%

23,3%

7,4%

3,9%

16,1%

4,1%

19,2%

36,9%

25,8%

21,5%

6,0%

23,0%

21,4%

2,6%

-29,8%

3,6%

-1,0%

0,4%

-9,1%

8,6%

10,7%

4,8%

12,1%

5,1%

10,8%

16,2%

11,1%

1,3%

14,8%

8,6%

9,4%

25,8

6,4

2,6

6,0

4,0

9,7

6,1

10,2

5,9

4,5

5,1

11,4

4,1

8,5

6,5

2,3

1,5

3,7

2,3

4,6

2,8

3,4

3,3

2,7

5,3

4,1

2,3

2,4

4,1

2,9

1.486.718

752.616

558.852

780.056

673.580

1.359.656

1.854.169

1.670.300

2.195.720

796.346

1.594.764

1.129.880

944.322

2.111.694

847.503

AUTOSERENISSIMA SRL

BISSON AUTO SPA

AUTOIMPORT SPA

AUTOVEGA SRL

COMER SUD SPA

AMBROSTORE SPA

ROSSOCORSA SRL

FIOLETTI SPA

AUTOCLUB SRL

AUTOZATTI SRL

CECCATO MOTORS SRL

GMG SPA

AUTOCENTRO BAISTROCCHI SPA

L'AUTOMOBILE SRL

NOVELLI 1934 SPA

61

62

63

64

65

66

67

68

69

70

71

72

73

74

75

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com56

117.450.758

117.408.040

116.241.242

113.888.154

113.835.049

111.491.798

111.250.131

110.239.817

109.786.001

109.099.386

106.849.190

106.208.673

105.764.042

105.584.696

104.242.885

Page 57: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

1. Classifica per dimensione

Classifica delle prime 100 concessionarie italiane in ragione dell’ammontare dei “Ricavi

della gestione caratteristica” rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

BOSSONI AUTOMOBILI SPA

IDEA DUE SPA

AUTOPIU' SPA

AUDI ZENTRUM ALESSANDRIA

DI VIESTO SPA

L'AUTO SPA

AUTOINDUSTRIALE SRL

LOMBARDA MOTORI SPA

ORIENTE SPA

UNICAR SPA

NUOVA SICILAUTO SRL

SCOTTI SPA

VANTI GROUP SPA

ERREBI SPA

GRUPPOVIS SPA

LOMBARDIA

PIEMONTE

FRIULI VENEZIA GIULIA

PIEMONTE

PIEMONTE

LOMBARDIA

TRENTINO ALTO ADIGE

LOMBARDIA

ABRUZZO

PIEMONTE

SICILIA

TOSCANA

EMILIA ROMAGNA

PIEMONTE

LOMBARDIA

CREMONA

NOVARA

PORDENONE

TORINO

TORINO

COMO

BOLZANO

MILANO

TERAMO

CUNEO

PALERMO

FIRENZE

BOLOGNA

ASTI

VARESE

120

94

104

94

141

116

224

79

66

126

43

117

124

80

97

VOLKSWAGEN, AUDI, SKODA

VOLKSWAGEN, AUDI

FORD, MAZDA, LAND ROVER, JAGUAR, HYUNDAI

AUDI

VOLKSWAGEN, SEAT, SKODA

VOLKSWAGEN, AUDI

MERCEDES, SMART

VOLKSWAGEN, SEAT

RENAULT, DACIA, ALFA ROMEO, JEEP, NISSAN

FORD, MAZDA, HYUNDAI, JAGUAR, LAND ROVER

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, KIA, FORD

BMW, MINI, MASERATI

RENAULT, NISSAN, DACIA, MITSUBISHI

FORD, MAZDA

76

77

78

79

80

81

82

83

84

85

86

87

88

89

90

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

103.964.973

102.541.406

101.953.650

101.684.050

101.479.149

101.025.945

100.532.534

99.561.499

99.412.590

98.628.931

97.359.840

97.354.269

97.310.763

93.962.319

93.646.052

1.628.378

1.881.123

3.386.347

1.702.637

634.500

1.446.221

702.157

1.090.079

1.518.957

3.261.661

1.217.270

756.502

2.122.548

1.251.896

573.536

1.420.041

1.756.558

3.010.779

1.492.813

409.645

1.311.969

-21.016

807.261

1.057.437

2.938.123

600.347

128.892

2.010.253

787.995

231.652

1.420.068

1.758.198

3.017.742

1.493.803

410.431

1.312.935

104.478

822.033

1.057.292

2.942.137

612.160

359.084

2.012.013

792.244

232.033

990.605

1.200.338

2.161.892

1.016.565

263.306

900.539

13.320

587.766

653.705

1.953.774

309.556

230.310

1.369.713

584.593

113.193

24.144.839

18.770.829

582.414

13.630.176

27.795.351

9.160.485

24.884.692

11.238.941

11.490.572

22.387.117

12.538.311

25.786.670

13.601.863

9.825.266

10.334.610

9.879.715

9.146.958

9.291.314

8.874.032

7.642.589

4.063.585

6.317.324

4.212.318

3.541.269

14.661.158

3.627.406

5.011.062

9.681.720

3.004.720

2.633.420

14.265.124

9.623.871

-8.708.900

4.756.144

20.152.762

5.096.900

18.567.368

7.026.623

7.949.303

7.725.959

8.910.905

20.775.608

3.920.143

6.820.546

7.701.190

BOSSONI AUTOMOBILI SPA

IDEA DUE SPA

AUTOPIU' SPA

AUDI ZENTRUM ALESSANDRIA

DI VIESTO SPA

L'AUTO SPA

AUTOINDUSTRIALE SRL

LOMBARDA MOTORI SPA

ORIENTE SPA

UNICAR SPA

NUOVA SICILAUTO SRL

SCOTTI SPA

VANTI GROUP SPA

ERREBI SPA

GRUPPOVIS SPA

76

77

78

79

80

81

82

83

84

85

86

87

88

89

90

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

1,4%

1,7%

3,0%

1,5%

0,4%

1,3%

0,0%

0,8%

1,1%

3,0%

0,6%

0,1%

2,1%

0,8%

0,2%

1,6%

1,8%

3,3%

1,7%

0,6%

1,4%

0,7%

1,1%

1,5%

3,3%

1,3%

0,8%

2,2%

1,3%

0,6%

1,4%

1,7%

3,0%

1,5%

0,4%

1,3%

0,1%

0,8%

1,1%

3,0%

0,6%

0,4%

2,1%

0,8%

0,2%

1,0%

1,2%

2,1%

1,0%

0,3%

0,9%

0,0%

0,6%

0,7%

2,0%

0,3%

0,2%

1,4%

0,6%

0,1%

6,7%

10,0%

581,4%

12,5%

2,3%

15,8%

2,8%

9,7%

13,2%

14,6%

9,7%

2,9%

15,6%

12,7%

5,5%

10,0%

13,1%

23,3%

11,5%

3,4%

22,2%

0,2%

14,0%

18,5%

13,3%

8,5%

4,6%

14,1%

19,5%

4,3%

13,7%

9,4%

-8,5%

4,7%

19,9%

5,0%

18,5%

7,1%

8,0%

7,8%

9,2%

21,3%

4,0%

7,3%

8,2%

4,3

5,5

175,1

7,5

3,7

11,0

4,0

8,9

8,7

4,4

7,8

3,8

7,2

9,6

9,1

2,8

2,6

2,3

2,1

2,2

2,0

3,3

2,0

3,9

3,4

2,3

3,8

4,5

4,1

2,7

866.375

1.090.866

980.324

1.081.745

719.710

870.913

448.806

1.260.272

1.506.251

782.769

2.264.182

832.088

784.764

1.174.529

965.423

BOSSONI AUTOMOBILI SPA

IDEA DUE SPA

AUTOPIU' SPA

AUDI ZENTRUM ALESSANDRIA

DI VIESTO SPA

L'AUTO SPA

AUTOINDUSTRIALE SRL

LOMBARDA MOTORI SPA

ORIENTE SPA

UNICAR SPA

NUOVA SICILAUTO SRL

SCOTTI SPA

VANTI GROUP SPA

ERREBI SPA

GRUPPOVIS SPA

76

77

78

79

80

81

82

83

84

85

86

87

88

89

90

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 17italiabilanci.com 57

103.964.973

102.541.406

101.953.650

101.684.050

101.479.149

101.025.945

100.532.534

99.561.499

99.412.590

98.628.931

97.359.840

97.354.269

97.310.763

93.962.319

93.646.052

Page 58: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

1. Classifica per dimensione

Classifica delle prime 100 concessionarie italiane in ragione dell’ammontare dei “Ricavi

della gestione caratteristica” rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

MARESCA E FIORENTINO SPA

FRANCIOSI SRL

BAIAUTO SPA

AUTOSAT SPA

VENUS SPA

AUTO BRENNER SPA

FRENTAUTO SRL

LOMBARDA MOTORI 2 SPA

PASQUARELLI AUTO

AUTOARONA SPA

EMILIA ROMAGNA

EMILIA ROMAGNA

EMILIA ROMAGNA

PUGLIA

LOMBARDIA

TRENTINO ALTO ADIGE

ABRUZZO

LOMBARDIA

ABRUZZO

PIEMONTE

BOLOGNA

FERRARA

REGGIO EMILIA

LECCE

MILANO

BOLZANO

CHIETI

MILANO

CHIETI

NOVARA

92

87

92

80

115

110

70

55

78

96

FIAT, LANCIA

RENAULT, DACIA

VOLKSWAGEN, AUDI, SKODA, SEAT

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

MERCEDES, SMART

VOLKSWAGEN

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, PEUGEOT, SKODA, HYUNDAI

AUDI

MITSUBISHI, VOLKSWAGEN, SEAT, NISSAN, PEUGEOT, KIA

VOLKSWAGEN, SKODA, AUDI

91

92

93

94

95

96

97

98

99

100

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

92.828.273

92.803.508

91.808.573

90.977.558

90.951.752

90.590.315

90.469.431

90.078.070

89.704.731

89.445.644

914.974

2.109.750

1.775.511

1.318.740

922.299

615.039

1.311.386

2.088.587

2.191.305

-3.148.345

699.921

1.973.645

1.414.950

579.613

638.245

468.156

853.400

1.835.499

1.911.934

-4.006.683

783.092

1.976.765

1.603.486

565.275

642.395

545.518

863.090

1.835.092

1.912.499

-3.998.399

497.368

1.395.138

1.438.519

285.372

551.814

367.206

620.461

1.301.964

1.235.306

-4.090.068

10.592.849

9.173.393

21.123.904

17.490.288

17.169.983

15.319.625

9.388.212

7.965.054

34.619.214

16.302.907

3.519.401

5.747.808

6.006.364

6.153.855

5.825.048

7.136.783

4.300.870

5.530.886

6.309.914

3.280.089

7.073.448

3.425.585

15.117.540

11.336.433

11.344.935

8.182.842

5.087.342

2.434.168

28.309.300

13.022.818

91

92

93

94

95

96

97

98

99

100

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

MARESCA E FIORENTINO SPA

FRANCIOSI SRL

BAIAUTO SPA

AUTOSAT SPA

VENUS SPA

AUTO BRENNER SPA

FRENTAUTO SRL

LOMBARDA MOTORI 2 SPA

PASQUARELLI AUTO

AUTOARONA SPA

0,8%

2,1%

1,5%

0,6%

0,7%

0,5%

0,9%

2,0%

2,1%

-4,5%

1,0%

2,3%

1,9%

1,4%

1,0%

0,7%

1,4%

2,3%

2,4%

-3,5%

0,8%

2,1%

1,7%

0,6%

0,7%

0,6%

1,0%

2,0%

2,1%

-4,5%

0,5%

1,5%

1,6%

0,3%

0,6%

0,4%

0,7%

1,4%

1,4%

-4,6%

8,6%

23,0%

8,4%

7,5%

5,4%

4,0%

14,0%

26,2%

6,3%

-19,3%

14,1%

24,3%

23,9%

4,6%

9,5%

5,1%

14,4%

23,5%

19,6%

-124,7%

7,6%

3,7%

16,5%

12,5%

12,5%

9,0%

5,6%

2,7%

31,6%

14,6%

8,8

10,1

4,3

5,2

5,3

5,9

9,6

11,3

2,6

5,5

4,0

2,4

2,6

3,6

4,0

1,3

3,6

2,4

3,7

2,5

1.009.003

1.066.707

997.919

1.137.219

790.885

823.548

1.292.420

1.637.783

1.150.061

931.725

MARESCA E FIORENTINO SPA

FRANCIOSI SRL

BAIAUTO SPA

AUTOSAT SPA

VENUS SPA

AUTO BRENNER SPA

FRENTAUTO SRL

LOMBARDA MOTORI 2 SPA

PASQUARELLI AUTO

AUTOARONA SPA

91

92

93

94

95

96

97

98

99

100

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com58

92.828.273

92.803.508

91.808.573

90.977.558

90.951.752

90.590.315

90.469.431

90.078.070

89.704.731

89.445.644

Page 59: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

CONTROLLER

la scelta giusta per avere le informazioni economiche di qualità, sempre a portata di clic.

Page 60: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

2. Classifica grandi dealer - Performance economica

Classifica delle migliori 30 concessionarie italiane per “Reddito della gestione caratteristica / Fatturato”

Dealer grandi dimensioni (Fatturato > 50 M) rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

MERBAG SPA

M.CAR SRL

SPAZIO SPA

NANNI NEMBER SRL

AUTOINGROS TORINO SPA

MOTOR CITY

SARCO

FRAV SRL

SAMOCAR SPA

AUTOVIP SRL

D.M.J. SRL

STERPETTI AUGUSTO & C SRL

MESSA T. SPA

DOMINA SPA

G.& G. PAGLINI SPA

LOMBARDIA

CAMPANIA

PIEMONTE

LOMBARDIA

PIEMONTE

LAZIO

LOMBARDIA

VENETO

LAZIO

PIEMONTE

PUGLIA

ABRUZZO

LOMBARDIA

MARCHE

LOMBARDIA

MILANO

CASERTA

TORINO

BRESCIA

TORINO

ROMA

BERGAMO

VICENZA

ROMA

TORINO

TARANTO

L'AQUILA

MILANO

ANCONA

VARESE

275

69

114

67

39

69

55

76

56

54

40

30

50

57

56

MERCEDES, SMART

BMW, MINI

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

BMW, MINI

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, HYUNDAI

TOYOTA

TOYOTA, LEXUS

AUDI, PORSCHE

FERRARI, MASERATI

RENAULT, DACIA

MERCEDES, SMART, LAND ROVER, VOLVO

VOLKSWAGEN, FIAT, LANCIA, JEEP, ALFA ROMEO, KIA

RENAULT, DACIA

AUDI

RENAULT, DACIA

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

210.210.994

56.848.297

251.285.106

68.667.604

132.852.076

65.733.007

69.498.719

78.950.204

62.332.441

80.884.738

50.197.416

58.473.391

57.640.821

59.764.007

145.081.895

18.422.227

4.761.840

18.674.541

3.824.895

7.490.918

3.559.101

3.445.886

3.906.552

3.058.672

4.195.629

2.221.081

2.673.828

2.613.720

2.407.201

5.073.117

18.407.579

4.624.195

18.611.934

3.808.834

7.228.132

3.403.505

3.433.320

3.822.251

2.975.346

3.808.640

2.178.608

2.479.947

2.439.424

2.341.584

4.674.156

18.516.118

4.635.486

18.659.083

3.815.219

7.241.247

3.405.843

3.435.629

3.849.644

2.976.055

3.808.844

2.178.613

2.500.417

2.443.147

2.398.920

4.647.613

13.981.277

3.265.532

13.404.841

2.722.171

4.959.347

2.259.972

2.475.631

2.783.077

1.985.500

2.643.455

1.504.204

1.782.877

1.755.576

1.700.428

3.314.226

68.602.408

18.307.162

36.802.715

6.526.891

38.311.922

4.934.187

2.186.595

16.475.551

16.418.201

9.784.616

4.214.403

4.002.465

2.103.335

11.104.054

14.955.147

53.561.789

18.861.641

23.858.197

9.518.626

25.738.024

4.635.704

6.618.210

20.850.996

16.504.530

6.554.167

5.699.526

6.736.841

4.677.303

9.406.349

12.036.093

15.040.619

-554.479

12.944.518

-2.991.735

12.573.898

298.483

-4.431.615

-4.375.445

-86.329

3.230.449

-1.485.123

-2.734.376

-2.573.968

1.697.705

2.919.054

MERBAG SPA

M.CAR SRL

SPAZIO SPA

NANNI NEMBER SRL

AUTOINGROS TORINO SPA

MOTOR CITY

SARCO

FRAV SRL

SAMOCAR SPA

AUTOVIP SRL

D.M.J. SRL

STERPETTI AUGUSTO & C SRL

MESSA T. SPA

DOMINA SPA

G.& G. PAGLINI SPA

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

DEALER

8,8%

8,1%

7,4%

5,5%

5,4%

5,2%

4,9%

4,8%

4,8%

4,7%

4,3%

4,2%

4,2%

3,9%

3,2%

8,8%

8,4%

7,4%

5,6%

5,6%

5,4%

5,0%

4,9%

4,9%

5,2%

4,4%

4,6%

4,5%

4,0%

3,5%

8,8%

8,2%

7,4%

5,6%

5,5%

5,2%

4,9%

4,9%

4,8%

4,7%

4,3%

4,3%

4,2%

4,0%

3,2%

6,7%

5,7%

5,3%

4,0%

3,7%

3,4%

3,6%

3,5%

3,2%

3,3%

3,0%

3,0%

3,0%

2,8%

2,3%

26,9%

26,0%

50,7%

58,6%

19,6%

72,1%

157,6%

23,7%

18,6%

42,9%

52,7%

66,8%

124,3%

21,7%

33,9%

26,1%

17,3%

56,2%

28,6%

19,3%

48,8%

37,4%

13,3%

12,0%

40,3%

26,4%

26,5%

37,5%

18,1%

27,5%

7,2%

-1,0%

5,2%

-4,4%

9,5%

0,5%

-6,4%

-5,5%

-0,1%

4,0%

-3,0%

-4,7%

-4,5%

2,8%

2,0%

3,1

3,1

6,8

10,5

3,5

13,3

31,8

4,8

3,8

8,3

11,9

14,6

27,4

5,4

9,7

2,3

4,4

1,8

3,3

2,9

1,9

1,2

2,7

3,0

4,7

2,5

3,8

3,8

2,1

2,7

764.404

823.888

2.204.255

1.024.890

3.406.463

952.652

1.263.613

1.038.818

1.113.079

1.497.866

1.254.935

1.949.113

1.152.816

1.048.491

2.590.748

MERBAG SPA

M.CAR SRL

SPAZIO SPA

NANNI NEMBER SRL

AUTOINGROS TORINO SPA

MOTOR CITY

SARCO

FRAV SRL

SAMOCAR SPA

AUTOVIP SRL

D.M.J. SRL

STERPETTI AUGUSTO & C SRL

MESSA T. SPA

DOMINA SPA

G.& G. PAGLINI SPA

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com60

8,8%

8,1%

7,4%

5,5%

5,4%

5,2%

4,9%

4,8%

4,8%

4,7%

4,3%

4,2%

4,2%

3,9%

3,2%

Page 61: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

2. Classifica grandi dealer - Performance economica

Classifica delle migliori 30 concessionarie italiane per “Reddito della gestione caratteristica / Fatturato”

Dealer grandi dimensioni (Fatturato > 50 M) rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

WENDECAR SRL

INECO AUTO SPA

IDEA UNO SRL

VICENTINI SPA

INTERAUTO SPA

STRACCIARI SPA

NORDAUTO

UNICAR SPA

AUTO UNO SRL

AUTOPIU' SPA

AUTOTORINO SPA

NEW WHEELS SPA

AUGUSTO GABELLINI SRL

CECCATO MOTORS SRL

LOCAUTO DUE SRL

LOMBARDIA

TRENTINO ALTO ADIGE

PIEMONTE

VENETO

LOMBARDIA

EMILIA ROMAGNA

VENETO

PIEMONTE

CAMPANIA

FRIULI VENEZIA GIULIA

LOMBARDIA

VENETO

MARCHE

VENETO

PIEMONTE

VARESE

BOLZANO

TORINO

VERONA

MILANO

BOLOGNA

TREVISO

CUNEO

NAPOLI

PORDENONE

SONDRIO

VERONA

PESARO URBINO

PADOVA

TORINO

53

33

240

187

58

71

86

126

53

104

774

38

102

67

60

AUDI

FERRARI, MASERATI

MERCEDES, SMART

VOLKSWAGEN, AUDI, PORSCHE

FORD

FORD

KIA, TOYOTA, LEXUS

FORD, MAZDA, HYUNDAI, JAGUAR, LAND ROVER

PEUGEOT

FORD, MAZDA, LAND ROVER, JAGUAR, HYUNDAI

BMW, MINI, HYUNDAI, TOYOTA, LEXUS, MERCEDES, SMART, JEEP, SUBARU, MITSUBISHI, KIA, FIAT, ALFA ROMEO, LANCIA

FORD

VOLKSWAGEN, AUDI, PORSCHE, SKODA

BMW, MINI

PEUGEOT, VOLVO

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

76.118.339

69.858.012

243.500.627

250.805.599

63.233.658

138.413.605

80.870.052

98.628.931

62.577.448

101.953.650

800.878.158

58.499.768

68.720.815

106.849.190

69.286.464

2.462.978

2.183.687

7.985.078

8.656.776

2.083.699

4.261.961

2.516.260

3.261.661

1.945.311

3.386.347

24.615.856

1.746.379

2.050.304

3.206.080

2.097.681

2.421.182

2.183.687

7.607.361

7.660.823

1.925.719

4.158.052

2.409.648

2.938.123

1.849.139

3.010.779

22.792.666

1.654.053

1.918.234

2.978.304

1.878.898

2.421.351

2.388.569

7.608.915

7.665.064

1.932.184

4.158.129

2.409.822

2.942.137

1.854.875

3.017.742

22.812.234

1.653.498

1.936.762

2.983.721

1.881.139

1.768.722

1.731.100

5.315.687

5.104.594

1.383.906

2.987.805

1.711.006

1.953.774

1.293.048

2.161.892

17.246.344

1.279.146

1.360.312

2.064.868

1.314.801

11.517.871

-124.318

78.569.090

54.344.397

5.242.071

16.236.344

2.701.648

22.387.117

7.441.860

582.414

119.357.233

4.764.550

21.804.796

20.802.104

6.297.934

7.629.223

11.849.138

50.122.751

21.044.379

2.502.227

16.315.881

2.699.506

14.661.158

8.179.970

9.291.314

47.996.113

3.252.631

10.366.354

8.977.105

3.485.108

3.888.648

-11.973.456

28.446.339

33.300.018

2.739.844

-79.537

2.142

7.725.959

-738.110

-8.708.900

71.361.120

1.511.919

11.438.442

11.824.999

2.812.826

WENDECAR SRL

INECO AUTO SPA

IDEA UNO SRL

VICENTINI SPA

INTERAUTO SPA

STRACCIARI SPA

NORDAUTO

UNICAR SPA

AUTO UNO SRL

AUTOPIU' SPA

AUTOTORINO SPA

NEW WHEELS SPA

AUGUSTO GABELLINI SRL

CECCATO MOTORS SRL

LOCAUTO DUE SRL

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTADEALERPOS.

3,2%

3,1%

3,1%

3,1%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

2,8%

2,8%

2,8%

2,8%

2,7%

3,2%

3,1%

3,3%

3,5%

3,3%

3,1%

3,1%

3,3%

3,1%

3,3%

3,1%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

3,2%

3,4%

3,1%

3,1%

3,1%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

2,8%

2,8%

2,8%

2,8%

2,7%

2,3%

2,5%

2,2%

2,0%

2,2%

2,2%

2,1%

2,0%

2,1%

2,1%

2,2%

2,2%

2,0%

1,9%

1,9%

21,4%

-1756,5%

10,2%

15,9%

39,7%

26,2%

93,1%

14,6%

26,1%

581,4%

20,6%

36,7%

9,4%

15,4%

33,3%

23,2%

14,6%

10,6%

24,3%

55,3%

18,3%

63,4%

13,3%

15,8%

23,3%

35,9%

39,3%

13,1%

23,0%

37,7%

5,1%

-17,1%

11,7%

13,3%

4,3%

-0,1%

0,0%

7,8%

-1,2%

-8,5%

8,9%

2,6%

16,6%

11,1%

4,1%

6,6

-561,9

3,1

4,6

12,1

8,5

29,9

4,4

8,4

175,1

6,7

12,3

3,2

5,1

11,0

2,3

1,8

3,5

2,0

2,7

2,2

2,0

3,4

2,8

2,3

3,5

3,2

3,8

4,1

4,9

1.436.195

2.116.909

1.014.586

1.341.206

1.090.235

1.949.487

940.349

782.769

1.180.707

980.324

1.034.726

1.539.468

673.733

1.594.764

1.154.774

WENDECAR SRL

INECO AUTO SPA

IDEA UNO SRL

VICENTINI SPA

INTERAUTO SPA

STRACCIARI SPA

NORDAUTO

UNICAR SPA

AUTO UNO SRL

AUTOPIU' SPA

AUTOTORINO SPA

NEW WHEELS SPA

AUGUSTO GABELLINI SRL

CECCATO MOTORS SRL

LOCAUTO DUE SRL

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 17italiabilanci.com 61

3,2%

3,1%

3,1%

3,1%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

2,8%

2,8%

2,8%

2,8%

2,7%

Page 62: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

3. Classifica medi dealer - Performance economica

Classifica delle migliori 30 concessionarie italiane per “Reddito della gestione caratteristica / Fatturato”

Dealer medie dimensioni (20 M < Fatturato < 50 M) rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

SPAZIO 4

AUTOSANTORO POINT SRL

SPAZIO 5 SRL

AZZURRA SPA

INTERNATIONAL AUTO SRL

RADICCI AUTOMOBILI SRL

PARADISO SRL

SPAZIO TRE SRL

TECHNO MOTORI SRL

F.A.T.A. SRL

PELLONI AUTO

A.F. MOTORS

SELEZIONE AUTO SPA

A & C MOTORS SRL

PEZZUTO GROUP SRL

PIEMONTE

CAMPANIA

PIEMONTE

PIEMONTE

PIEMONTE

PUGLIA

CALABRIA

PIEMONTE

LOMBARDIA

CALABRIA

EMILIA ROMAGNA

SARDEGNA

CAMPANIA

CAMPANIA

PUGLIA

TORINO

SALERNO

TORINO

CUNEO

CUNEO

BARI

CATANZARO

TORINO

COMO

REGGIO CALABRIA

MODENA

CAGLIARI

NAPOLI

NAPOLI

LECCE

18

14

9

43

52

21

40

11

11

38

46

23

22

48

41

TOYOTA, LEXUS

HYUNDAI

OPEL

FORD

CITROEN

FERRARI, MASERATI

MERCEDES, SMART, BMW, ALFA ROMEO, JEEP

PEUGEOT, HYUNDAI

PORSCHE

AUDI

NISSAN

HYUNDAI, JEEP, SSANGYONG, MITSUBISHI

MERCEDES

VOLKSWAGEN, AUDI

AUDI, VOLKSWAGEN, SKODA

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

35.715.971

22.452.119

25.504.228

41.841.010

35.273.556

37.003.025

43.873.409

41.430.125

34.252.164

28.215.315

28.719.804

22.555.717

35.839.993

47.399.137

44.611.284

3.278.527

1.652.082

1.565.488

2.458.789

1.958.130

2.066.378

2.470.572

2.215.468

1.693.201

1.348.748

1.298.555

1.164.334

1.558.693

2.017.462

1.839.516

3.243.514

1.629.422

1.533.091

2.455.194

1.955.918

2.050.109

2.381.036

2.193.750

1.647.804

1.294.901

1.258.539

984.346

1.542.381

1.959.102

1.798.503

3.243.619

1.650.299

1.533.172

2.465.146

2.023.027

2.051.449

2.234.791

2.695.645

1.649.138

1.332.650

1.261.171

985.344

1.542.389

1.959.116

1.802.494

2.321.137

1.171.509

1.098.111

1.777.169

1.472.779

1.461.210

1.798.044

2.077.315

1.176.074

974.620

1.067.979

618.087

1.083.575

1.375.781

1.289.021

4.958.282

3.519.894

3.988.337

7.533.385

4.367.977

8.054.104

8.810.965

7.526.027

10.029.327

7.537.082

15.053.579

3.366.329

4.952.421

5.104.299

5.863.371

3.410.110

2.880.918

1.828.345

8.217.470

14.133.681

4.983.993

5.685.159

5.590.573

3.772.229

10.892.369

7.603.877

2.913.170

2.133.491

3.015.414

5.286.129

1.548.172

638.976

2.159.992

-684.085

-9.765.704

3.070.111

3.125.806

1.935.454

6.257.098

-3.355.287

7.449.702

453.159

2.818.930

2.088.885

577.242

SPAZIO 4

AUTOSANTORO POINT SRL

SPAZIO 5 SRL

AZZURRA SPA

INTERNATIONAL AUTO SRL

RADICCI AUTOMOBILI SRL

PARADISO SRL

SPAZIO TRE SRL

TECHNO MOTORI SRL

F.A.T.A. SRL

PELLONI AUTO

A.F. MOTORS

SELEZIONE AUTO SPA

A & C MOTORS SRL

PEZZUTO GROUP SRL

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

9,1%

7,3%

6,0%

5,9%

5,5%

5,5%

5,4%

5,3%

4,8%

4,6%

4,4%

4,4%

4,3%

4,1%

4,0%

9,2%

7,4%

6,1%

5,9%

5,6%

5,6%

5,6%

5,3%

4,9%

4,8%

4,5%

5,2%

4,3%

4,3%

4,1%

9,1%

7,4%

6,0%

5,9%

5,7%

5,5%

5,1%

6,5%

4,8%

4,7%

4,4%

4,4%

4,3%

4,1%

4,0%

6,5%

5,2%

4,3%

4,2%

4,2%

3,9%

4,1%

5,0%

3,4%

3,5%

3,7%

2,7%

3,0%

2,9%

2,9%

66,1%

46,9%

39,3%

32,6%

44,8%

25,7%

28,0%

29,4%

16,9%

17,9%

8,6%

34,6%

31,5%

39,5%

31,4%

68,1%

40,7%

60,1%

21,6%

10,4%

29,3%

31,6%

37,2%

31,2%

8,9%

14,0%

21,2%

50,8%

45,6%

24,4%

4,3%

2,8%

8,5%

-1,6%

-27,7%

8,3%

7,1%

4,7%

18,3%

-11,9%

25,9%

2,0%

7,9%

4,4%

1,3%

7,2

6,4

6,4

5,6

8,1

4,6

5,0

5,5

3,4

3,7

1,9

6,7

7,2

9,3

7,6

2,7

2,0

2,1

4,1

4,1

3,1

4,1

3,5

3,5

1,5

6,1

4,0

2,0

1,7

2,0

1.984.221

1.603.723

2.833.803

973.047

678.338

1.762.049

1.096.835

3.766.375

3.113.833

742.508

624.344

980.683

1.629.091

987.482

1.088.080

SPAZIO 4

AUTOSANTORO POINT SRL

SPAZIO 5 SRL

AZZURRA SPA

INTERNATIONAL AUTO SRL

RADICCI AUTOMOBILI SRL

PARADISO SRL

SPAZIO TRE SRL

TECHNO MOTORI SRL

F.A.T.A. SRL

PELLONI AUTO

A.F. MOTORS

SELEZIONE AUTO SPA

A & C MOTORS SRL

PEZZUTO GROUP SRL

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com62

9,1%

7,3%

6,0%

5,9%

5,5%

5,5%

5,4%

5,3%

4,8%

4,6%

4,4%

4,4%

4,3%

4,1%

4,0%

Page 63: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

3. Classifica medi dealer - Performance economica

Classifica delle migliori 30 concessionarie italiane per “Reddito della gestione caratteristica / Fatturato”

Dealer medie dimensioni (20 M < Fatturato < 50 M) rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

SPORTAUTO SRL

BUSCA AUTO SRL

DIBIDUE SRL

BIAUTO CLUB SRL

VR FUORISTRADA

AUTOCENTRO OLGIATA SRL

EUROMOTOR AUTOMOBILI

BACCANELLI SPA

FUJI AUTO

FORZA SPA

MANZOTTI SRL

MULTICAR SPA GRUPPO AMARU

AUDIELLO & VARALLO

AUTONOVARA SRL

BIRINDELLI & CO SRL

PUGLIA

LAZIO

VENETO

PIEMONTE

PUGLIA

LAZIO

PUGLIA

LOMBARDIA

PIEMONTE

PIEMONTE

VENETO

SICILIA

PIEMONTE

LOMBARDIA

TOSCANA

LECCE

FROSINONE

PADOVA

TORINO

BARI

ROMA

BARI

BERGAMO

CUNEO

TORINO

BELLUNO

RAGUSA

TORINO

MILANO

PRATO

22

29

12

8

22

17

40

19

28

7

52

38

19

16

18

PEUGEOT

RENAULT, DACIA

KIA

JAGUAR, LAND ROVER

LAND ROVER, JAGUAR

FIAT, LANCIA

KIA

ALFA ROMEO

TOYOTA

MASERATI

CITROEN, SUZUKI

RENAULT, DACIA

TOYOTA, MAZDA

LAND ROVER

VOLKSWAGEN

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

24.897.906

39.182.650

20.301.582

45.894.882

27.571.763

31.364.451

26.287.452

39.414.994

33.121.237

24.516.982

49.236.597

27.429.160

28.444.743

21.124.170

20.958.665

1.019.198

1.642.383

791.645

1.856.170

1.031.465

1.298.233

1.007.209

1.502.292

1.176.378

931.796

1.801.751

1.028.869

1.007.586

690.976

705.230

998.641

1.570.490

772.258

1.729.788

1.020.674

1.144.087

957.859

1.435.907

1.148.420

823.217

1.652.330

912.833

934.795

690.976

683.301

1.019.853

1.606.258

778.336

1.729.803

1.021.449

1.144.333

1.089.594

1.443.098

1.203.825

823.298

1.657.249

913.303

934.855

697.133

683.380

700.475

1.135.121

555.449

1.194.475

773.490

1.043.444

777.876

1.040.804

872.794

408.942

1.192.558

653.151

655.662

470.854

482.903

9.394.469

-462.294

2.267.296

7.703.585

4.568.558

-150.837

3.161.488

4.824.046

2.071.075

2.452.256

6.340.858

5.021.644

2.048.535

2.784.516

1.982.720

6.570.644

3.126.508

2.242.196

4.105.681

3.321.440

3.098.472

4.877.532

4.829.459

3.372.378

2.400.902

4.370.701

1.575.764

2.090.804

3.357.157

1.340.255

2.823.825

-3.588.802

25.100

3.597.904

1.247.118

-3.249.309

-1.716.044

-5.413

-1.301.303

51.354

1.970.157

3.445.880

-42.269

-572.641

642.465

SPORTAUTO SRL

BUSCA AUTO SRL

DIBIDUE SRL

BIAUTO CLUB SRL

VR FUORISTRADA

AUTOCENTRO OLGIATA SRL

EUROMOTOR AUTOMOBILI

BACCANELLI SPA

FUJI AUTO

FORZA SPA

MANZOTTI SRL

MULTICAR SPA GRUPPO AMARU

AUDIELLO & VARALLO

AUTONOVARA SRL

BIRINDELLI & CO SRL

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTADEALERPOS.

4,0%

4,0%

3,8%

3,8%

3,7%

3,6%

3,6%

3,6%

3,5%

3,4%

3,4%

3,3%

3,3%

3,3%

3,3%

4,1%

4,2%

3,9%

4,0%

3,7%

4,1%

3,8%

3,8%

3,6%

3,8%

3,7%

3,8%

3,5%

3,3%

3,4%

4,1%

4,1%

3,8%

3,8%

3,7%

3,6%

4,1%

3,7%

3,6%

3,4%

3,4%

3,3%

3,3%

3,3%

3,3%

2,8%

2,9%

2,7%

2,6%

2,8%

3,3%

3,0%

2,6%

2,6%

1,7%

2,4%

2,4%

2,3%

2,2%

2,3%

10,8%

-355,3%

34,9%

24,1%

22,6%

-860,7%

31,9%

31,1%

56,8%

38,0%

28,4%

20,5%

49,2%

24,8%

35,6%

10,7%

36,3%

24,8%

29,1%

23,3%

33,7%

15,9%

21,6%

25,9%

17,0%

27,3%

41,4%

31,4%

14,0%

36,0%

11,3%

-9,2%

0,1%

7,8%

4,5%

-10,4%

-6,5%

0,0%

-3,9%

0,2%

4,0%

12,6%

-0,1%

-2,7%

3,1%

2,7

-84,8

9,0

6,0

6,0

-207,9

8,3

8,2

16,0

10,0

7,8

5,5

13,9

7,6

10,6

3,5

3,7

3,1

3,8

4,6

2,9

2,5

3,0

1,8

2,4

4,5

4,5

2,0

1,9

1,9

1.131.723

1.351.126

1.691.799

5.736.860

1.253.262

1.844.968

657.186

2.074.473

1.182.901

3.502.426

946.858

721.820

1.497.092

1.320.261

1.164.370

SPORTAUTO SRL

BUSCA AUTO SRL

DIBIDUE SRL

BIAUTO CLUB SRL

VR FUORISTRADA

AUTOCENTRO OLGIATA SRL

EUROMOTOR AUTOMOBILI

BACCANELLI SPA

FUJI AUTO

FORZA SPA

MANZOTTI SRL

MULTICAR SPA GRUPPO AMARU

AUDIELLO & VARALLO

AUTONOVARA SRL

BIRINDELLI & CO SRL

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 63

4,0%

4,0%

3,8%

3,8%

3,7%

3,6%

3,6%

3,6%

3,5%

3,4%

3,4%

3,3%

3,3%

3,3%

3,3%

Page 64: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

4. Classifica piccoli dealer - Performance economica

Classifica delle migliori 30 concessionarie italiane per “Reddito della gestione caratteristica / Fatturato”

Dealer piccole dimensioni (10 M < Fatturato < 20 M) rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

CARBONE MOTORS SRL

MERONI LUIGI SRL

SEVEN CAR SRL

O.V.M. SRL

DELCAR

CIMINI SRL

CAPPELLO GIOVANNI & FIGLI SRL

LATTUGA GIULIO SRL

AUTOROTA SRL

PUNTO AUTO SRL

SARA 3 SRL

PADANAUTO 2 S.R.L.

QUEEN CAR SRL

FALCAR SPA

TRENDAUTO SRL

CAMPANIA

LOMBARDIA

VENETO

LAZIO

LOMBARDIA

MARCHE

SICILIA

EMILIA ROMAGNA

LOMBARDIA

MARCHE

CAMPANIA

EMILIA ROMAGNA

PIEMONTE

BASILICATA

UMBRIA

BENEVENTO

MILANO

VERONA

VITERBO

VARESE

MACERATA

RAGUSA

RAVENNA

BERGAMO

ANCONA

BENEVENTO

FERRARA

TORINO

POTENZA

PERUGIA

3

19

11

16

14

5

35

17

10

29

11

10

21

13

15

ALFA ROMEO, JEEP

CITROEN

KIA

PEUGEOT

PORSCHE

NISSAN

PEUGEOT, CITROEN

PEUGEOT

SUZUKI, SUBARU

OPEL

FIAT, LANCIA

HYUNDAI

SSANGYONG, MITSUBISHI

MERCEDES, SMART, LAND ROVER

HYUNDAI, SEAT

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

10.220.267

13.422.599

14.930.536

12.099.860

19.223.450

11.216.496

16.442.985

11.352.629

11.392.715

18.616.748

16.261.054

10.045.771

10.481.375

13.261.321

17.333.760

591.391

708.097

715.506

586.356

908.091

520.077

830.447

468.466

461.639

743.499

639.971

379.130

400.274

528.175

659.123

532.442

683.885

711.600

568.928

880.663

491.517

709.226

465.680

458.319

743.406

634.022

379.120

388.588

488.850

638.408

534.458

693.608

711.718

541.522

880.709

491.828

709.458

467.606

463.074

744.386

634.022

379.598

388.589

498.665

638.589

364.650

495.391

506.347

367.084

635.235

343.361

506.138

308.162

334.806

525.809

445.332

270.069

255.807

356.050

460.052

1.005.283

-685.308

525.444

1.437.317

2.565.830

1.496.204

3.572.756

1.134.663

31.975

1.100.325

597.774

245.586

1.621.091

2.118.911

736.048

1.927.426

2.084.280

1.111.373

1.948.165

2.090.088

1.435.342

1.266.106

2.195.453

1.561.614

3.078.388

776.568

605.956

1.174.557

3.741.538

1.216.735

-922.143

-2.769.588

-585.929

-510.848

475.742

60.862

2.306.650

-1.060.790

-1.529.639

-1.978.063

-178.794

-360.370

446.534

-1.622.627

-480.687

CARBONE MOTORS SRL

MERONI LUIGI SRL

SEVEN CAR SRL

O.V.M. SRL

DELCAR

CIMINI SRL

CAPPELLO GIOVANNI & FIGLI SRL

LATTUGA GIULIO SRL

AUTOROTA SRL

PUNTO AUTO SRL

SARA 3 SRL

PADANAUTO 2 S.R.L.

QUEEN CAR SRL

FALCAR SPA

TRENDAUTO SRL

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

5,2%

5,1%

4,8%

4,7%

4,6%

4,4%

4,3%

4,1%

4,0%

4,0%

3,9%

3,8%

3,7%

3,7%

3,7%

5,8%

5,3%

4,8%

4,8%

4,7%

4,6%

5,1%

4,1%

4,1%

4,0%

3,9%

3,8%

3,8%

4,0%

3,8%

5,2%

5,2%

4,8%

4,5%

4,6%

4,4%

4,3%

4,1%

4,1%

4,0%

3,9%

3,8%

3,7%

3,8%

3,7%

3,6%

3,7%

3,4%

3,0%

3,3%

3,1%

3,1%

2,7%

2,9%

2,8%

2,7%

2,7%

2,4%

2,7%

2,7%

58,8%

-103,3%

136,2%

40,8%

35,4%

34,8%

23,2%

41,3%

1443,7%

67,6%

107,1%

154,4%

24,7%

24,9%

89,5%

18,9%

23,8%

45,6%

18,8%

30,4%

23,9%

40,0%

14,0%

21,4%

17,1%

57,3%

44,6%

21,8%

9,5%

37,8%

-9,0%

-20,6%

-3,9%

-4,2%

2,5%

0,5%

14,0%

-9,3%

-13,4%

-10,6%

-1,1%

-3,6%

4,3%

-12,2%

-2,8%

10,2

-19,6

28,4

8,4

7,5

7,5

4,6

10,0

356,3

16,9

27,2

40,9

6,5

6,3

23,5

6,5

4,2

2,8

3,6

1,0

5,0

5,3

3,5

1,9

2,0

3,1

3,0

6,3

3,1

3,5

3.406.756

706.453

1.357.321

756.241

1.373.104

2.243.299

469.800

667.802

1.139.272

641.957

1.478.278

1.004.577

499.113

1.020.102

1.155.584

CARBONE MOTORS SRL

MERONI LUIGI SRL

SEVEN CAR SRL

O.V.M. SRL

DELCAR

CIMINI SRL

CAPPELLO GIOVANNI & FIGLI SRL

LATTUGA GIULIO SRL

AUTOROTA SRL

PUNTO AUTO SRL

SARA 3 SRL

PADANAUTO 2 S.R.L.

QUEEN CAR SRL

FALCAR SPA

TRENDAUTO SRL

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com64

5,2%

5,1%

4,8%

4,7%

4,6%

4,4%

4,3%

4,1%

4,0%

4,0%

3,9%

3,8%

3,7%

3,7%

3,7%

Page 65: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

4. Classifica piccoli dealer - Performance economica

Classifica delle migliori 30 concessionarie italiane per “Reddito della gestione caratteristica / Fatturato”

Dealer piccole dimensioni (10 M < Fatturato < 20 M) rilevato dal bilancio ufficiale chiuso al 31 dicembre 2017

MARIO SERUIS AUTOMOBILI SRL

THEOREMA SPA

BROKAR SRL

AUTO STORE ROMA SRL

CESATI TINO SPA

F.LLI TARTARELLI SRL

MARCAR SRL

CAMPARO SRL

LEONI ALDO SRL

MEREU AUTO SPA

AUTO BERTON SRL

DAMILANO EXPERIENCE CAR SRL

CATTE AG SRL

AUTOFORMULA SRL

TEAM MOTORS SRL

SARDEGNA

PIEMONTE

SICILIA

LAZIO

LOMBARDIA

PUGLIA

EMILIA ROMAGNA

PIEMONTE

SARDEGNA

SARDEGNA

VENETO

PIEMONTE

SARDEGNA

LOMBARDIA

SICILIA

CAGLIARI

TORINO

CATANIA

ROMA

MILANO

BARI

RIMINI

ALESSANDRIA

ORISTANO

NUORO

VICENZA

CUNEO

CAGLIARI

MILANO

MESSINA

31

11

10

11

17

16

14

17

14

43

9

15

9

15

11

PEUGEOT

CITROEN

JAGUAR, LAND ROVER

ALFA ROMEO, JEEP

SUZUKI

PEUGEOT

OPEL

KIA, SUZUKI, SSANGYONG, MITSUBISHI

RENAULT, DACIA

NISSAN, KIA

SUZUKI

JAGUAR, LAND ROVER

AUDI

SUZUKI, NISSAN

NISSAN, VOLVO

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

15.514.550

18.256.626

11.866.598

14.702.148

12.193.013

13.410.179

16.616.845

15.644.781

11.217.874

19.059.320

10.788.600

18.883.740

14.871.566

17.481.191

10.763.439

615.544

755.576

456.046

554.167

446.107

449.146

547.640

491.277

414.512

594.742

385.947

594.945

501.865

531.550

357.863

570.500

653.594

413.232

507.553

418.114

429.474

530.326

491.270

343.493

577.298

325.284

569.293

447.031

519.021

317.217

571.382

678.313

414.737

507.558

418.137

434.849

533.035

491.298

343.840

577.383

325.640

573.361

447.409

523.683

317.221

516.930

434.730

280.407

355.387

275.413

304.138

388.898

356.752

234.740

416.659

221.759

403.240

322.292

366.832

224.300

2.838.228

2.364.610

325.253

843.724

2.112.239

858.047

1.987.500

1.151.245

4.013.634

1.779.629

1.502.402

2.016.426

3.382.952

8.312.967

2.256.118

2.223.288

1.406.322

568.665

1.118.690

1.050.177

1.670.287

8.412.967

1.729.595

2.926.855

1.743.592

456.467

2.395.756

985.703

9.569.268

872.479

614.940

958.288

-243.412

-274.966

1.062.062

-812.240

-6.425.467

-578.350

1.086.779

36.037

1.045.935

-379.330

2.397.249

-1.256.301

1.383.639

MARIO SERUIS AUTOMOBILI SRL

THEOREMA SPA

BROKAR SRL

AUTO STORE ROMA SRL

CESATI TINO SPA

F.LLI TARTARELLI SRL

MARCAR SRL

CAMPARO SRL

LEONI ALDO SRL

MEREU AUTO SPA

AUTO BERTON SRL

DAMILANO EXPERIENCE CAR SRL

CATTE AG SRL

AUTOFORMULA SRL

TEAM MOTORS SRL

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTADEALERPOS.

3,7%

3,6%

3,5%

3,5%

3,4%

3,2%

3,2%

3,1%

3,1%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

2,9%

4,0%

4,1%

3,8%

3,8%

3,7%

3,3%

3,3%

3,1%

3,7%

3,1%

3,6%

3,2%

3,4%

3,0%

3,3%

3,7%

3,7%

3,5%

3,5%

3,4%

3,2%

3,2%

3,1%

3,1%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

2,9%

3,3%

2,4%

2,4%

2,4%

2,3%

2,3%

2,3%

2,3%

2,1%

2,2%

2,1%

2,1%

2,2%

2,1%

2,1%

21,7%

32,0%

140,2%

65,7%

21,1%

52,3%

27,6%

42,7%

10,3%

33,4%

25,7%

29,5%

14,8%

6,4%

15,9%

23,3%

30,9%

49,3%

31,8%

26,2%

18,2%

4,6%

20,6%

8,0%

23,9%

48,6%

16,8%

32,7%

3,8%

25,7%

4,0%

5,2%

-2,1%

-1,9%

8,7%

-6,1%

-38,7%

-3,7%

9,7%

0,2%

9,7%

-2,0%

16,1%

-7,2%

12,9%

5,5

7,7

36,5

17,4

5,8

15,6

8,4

13,6

2,8

10,7

7,2

9,4

4,4

2,1

4,8

4,6

4,8

3,1

2,6

0,8

3,0

3,6

2,8

5,0

3,6

3,2

3,8

2,7

3,3

3,5

500.469

1.659.693

1.186.660

1.336.559

717.236

838.136

1.186.918

920.281

801.277

443.240

1.198.733

1.258.916

1.652.396

1.165.413

978.494

MARIO SERUIS AUTOMOBILI SRL

THEOREMA SPA

BROKAR SRL

AUTO STORE ROMA SRL

CESATI TINO SPA

F.LLI TARTARELLI SRL

MARCAR SRL

CAMPARO SRL

LEONI ALDO SRL

MEREU AUTO SPA

AUTO BERTON SRL

DAMILANO EXPERIENCE CAR SRL

CATTE AG SRL

AUTOFORMULA SRL

TEAM MOTORS SRL

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 65

3,7%

3,6%

3,5%

3,5%

3,4%

3,2%

3,2%

3,1%

3,1%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

3,0%

2,9%

Page 66: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

5. Classifica performance economica

Classifica dei Top Dealer in base al Reddito della Gestione Caratteristica

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

AUTOTORINO SPA

SPAZIO SPA

MERBAG SPA

VICENTINI SPA

IDEA UNO SRL

AUTOINGROS TORINO SPA

GRUPPO BOSSONI SPA - AUTOBLU

AUTOSTAR SPA

CECCATO AUTOMOBILI SPA

CARPOINT SPA

FASSINA SPA

NUOVACOMAUTO SPA

G.& G. PAGLINI SPA

M.CAR SRL

BONALDI MOTORI SPA

LOMBARDIA

PIEMONTE

LOMBARDIA

VENETO

PIEMONTE

PIEMONTE

LOMBARDIA

FRIULI VENEZIA GIULIA

VENETO

LAZIO

LOMBARDIA

TOSCANA

LOMBARDIA

CAMPANIA

LOMBARDIA

SONDRIO

TORINO

MILANO

VERONA

TORINO

TORINO

BRESCIA

UDINE

VICENZA

ROMA

MILANO

PISTOIA

VARESE

CASERTA

BERGAMO

774

114

275

187

240

39

333

267

223

160

166

202

56

69

271

BMW, MINI, HYUNDAI, TOYOTA, LEXUS, MERCEDES, SMART, JEEP, SUBARU, MITSUBISHI, KIA, FIAT, ALFA ROMEO, LANCIA

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

MERCEDES, SMART

VOLKSWAGEN, AUDI, PORSCHE

MERCEDES, SMART

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, HYUNDAI

FIAT, LANCIA, JEEP, VOLVO, ALFA ROMEO, KIA

MERCEDES, SMART, BMW, MINI, MASERATI

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, MITSUBISHI, KIA, NISSAN

FORD

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, HYUNDAI, MITSUBISHI, NISSAN

RENAULT, DACIA

RENAULT, DACIA

BMW, MINI

AUDI, VOLKSWAGEN, SEAT

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

800.878.158

251.285.106

210.210.994

250.805.599

243.500.627

132.852.076

337.286.767

260.793.821

322.592.387

236.651.802

246.204.064

254.297.260

145.081.895

56.848.297

288.971.969

24.615.856

18.674.541

18.422.227

8.656.776

7.985.078

7.490.918

7.980.907

7.164.517

8.709.169

7.897.174

7.058.781

6.004.459

5.073.117

4.761.840

4.274.180

22.792.666

18.611.934

18.407.579

7.660.823

7.607.361

7.228.132

6.977.529

6.669.564

6.241.359

5.888.297

5.274.571

5.078.943

4.674.156

4.624.195

4.176.202

22.812.234

18.659.083

18.516.118

7.665.064

7.608.915

7.241.247

7.021.505

6.677.920

7.227.160

5.896.160

6.749.731

5.099.820

4.647.613

4.635.486

4.367.696

17.246.344

13.404.841

13.981.277

5.104.594

5.315.687

4.959.347

4.975.487

4.959.460

5.213.260

3.780.194

4.713.515

3.428.496

3.314.226

3.265.532

3.240.019

119.357.233

36.802.715

68.602.408

54.344.397

78.569.090

38.311.922

87.441.927

47.290.196

82.548.201

33.038.173

105.650.160

13.044.533

14.955.147

18.307.162

35.874.990

47.996.113

23.858.197

53.561.789

21.044.379

50.122.751

25.738.024

32.782.517

18.333.782

29.126.403

13.508.954

33.186.437

12.051.535

12.036.093

18.861.641

33.896.692

71.361.120

12.944.518

15.040.619

33.300.018

28.446.339

12.573.898

54.659.410

28.956.414

53.421.798

19.529.219

72.463.723

992.998

2.919.054

-554.479

1.978.298

AUTOTORINO SPA

SPAZIO SPA

MERBAG SPA

VICENTINI SPA

IDEA UNO SRL

AUTOINGROS TORINO SPA

GRUPPO BOSSONI SPA - AUTOBLU

AUTOSTAR SPA

CECCATO AUTOMOBILI SPA

CARPOINT SPA

FASSINA SPA

NUOVACOMAUTO SPA

G.& G. PAGLINI SPA

M.CAR SRL

BONALDI MOTORI SPA

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

2,8%

7,4%

8,8%

3,1%

3,1%

5,4%

2,1%

2,6%

1,9%

2,5%

2,1%

2,0%

3,2%

8,1%

1,4%

3,1%

7,4%

8,8%

3,5%

3,3%

5,6%

2,4%

2,7%

2,7%

3,3%

2,9%

2,4%

3,5%

8,4%

1,5%

2,8%

7,4%

8,8%

3,1%

3,1%

5,5%

2,1%

2,6%

2,2%

2,5%

2,7%

2,0%

3,2%

8,2%

1,5%

2,2%

5,3%

6,7%

2,0%

2,2%

3,7%

1,5%

1,9%

1,6%

1,6%

1,9%

1,3%

2,3%

5,7%

1,1%

20,6%

50,7%

26,9%

15,9%

10,2%

19,6%

9,1%

15,2%

10,6%

23,9%

6,7%

46,0%

33,9%

26,0%

11,9%

35,9%

56,2%

26,1%

24,3%

10,6%

19,3%

15,2%

27,1%

17,9%

28,0%

14,2%

28,4%

27,5%

17,3%

9,6%

8,9%

5,2%

7,2%

13,3%

11,7%

9,5%

16,2%

11,1%

16,6%

8,3%

29,4%

0,4%

2,0%

-1,0%

0,7%

6,7

6,8

3,1

4,6

3,1

3,5

3,9

5,5

3,9

7,2

2,3

19,5

9,7

3,1

8,1

3,5

1,8

2,3

2,0

3,5

2,9

4,8

3,5

3,9

2,9

3,1

2,2

2,7

4,4

2,1

1.034.726

2.204.255

764.404

1.341.206

1.014.586

3.406.463

1.012.873

976.756

1.446.603

1.479.074

1.483.157

1.258.897

2.590.748

823.888

1.066.317

AUTOTORINO SPA

SPAZIO SPA

MERBAG SPA

VICENTINI SPA

IDEA UNO SRL

AUTOINGROS TORINO SPA

GRUPPO BOSSONI SPA - AUTOBLU

AUTOSTAR SPA

CECCATO AUTOMOBILI SPA

CARPOINT SPA

FASSINA SPA

NUOVACOMAUTO SPA

G.& G. PAGLINI SPA

M.CAR SRL

BONALDI MOTORI SPA

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com66

22.792.666

18.611.934

18.407.579

7.660.823

7.607.361

7.228.132

6.977.529

6.669.564

6.241.359

5.888.297

5.274.571

5.078.943

4.674.156

4.624.195

4.176.202

Page 67: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

5. Classifica performance economica

Classifica dei Top Dealer in base al Reddito della Gestione Caratteristica

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

STRACCIARI SPA

DE BONA SRL

BRANDINI SPA

FRAV SRL

NANNI NEMBER SRL

AUTOVIP SRL

CARRARO SPA

ROSSI SRL

RENORD SPA

FRATELLI GIACOMEL SPA

BIRINDELLI AUTO SRL

IPERAUTO SPA

SARCO

MOTOR CITY

SPAZIO 4

EMILIA ROMAGNA

VENETO

TOSCANA

VENETO

LOMBARDIA

PIEMONTE

VENETO

UMBRIA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

TOSCANA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

LAZIO

PIEMONTE

BOLOGNA

BELLUNO

FIRENZE

VICENZA

BRESCIA

TORINO

TREVISO

PERUGIA

MILANO

MILANO

FIRENZE

SONDRIO

BERGAMO

ROMA

TORINO

71

163

203

76

67

54

215

141

105

173

116

155

55

69

18

FORD

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, KIA, SEAT

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, NISSAN

AUDI, PORSCHE

BMW, MINI

RENAULT, DACIA

MERCEDES, SMART, SUBARU

MERCEDES, SMART

RENAULT, NISSAN, DACIA

VOLKSWAGEN, AUDI, SKODA, SEAT

BMW, MINI

FORD, MAZDA, VOLVO, MASERATI

TOYOTA, LEXUS

TOYOTA

TOYOTA, LEXUS

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

138.413.605

161.007.642

275.597.158

78.950.204

68.667.604

80.884.738

170.118.052

144.705.730

162.753.532

204.662.279

130.345.773

191.909.709

69.498.719

65.733.007

35.715.971

4.261.961

4.752.432

6.140.868

3.906.552

3.824.895

4.195.629

4.417.787

3.895.090

4.418.194

4.010.600

3.468.412

4.131.631

3.445.886

3.559.101

3.278.527

4.158.052

4.147.822

4.049.622

3.822.251

3.808.834

3.808.640

3.753.725

3.710.729

3.709.955

3.558.365

3.447.309

3.441.649

3.433.320

3.403.505

3.243.514

4.158.129

5.412.244

4.087.170

3.849.644

3.815.219

3.808.844

3.779.556

3.743.287

3.710.291

3.630.628

3.454.172

3.492.371

3.435.629

3.405.843

3.243.619

2.987.805

3.996.776

2.800.335

2.783.077

2.722.171

2.643.455

2.638.755

2.447.615

2.578.160

3.042.748

2.439.794

2.466.136

2.475.631

2.259.972

2.321.137

16.236.344

43.082.212

43.704.199

16.475.551

6.526.891

9.784.616

25.094.280

15.318.531

16.938.291

44.549.160

12.681.343

23.107.090

2.186.595

4.934.187

4.958.282

16.315.881

14.879.722

15.655.338

20.850.996

9.518.626

6.554.167

11.983.503

7.020.966

8.319.207

21.314.553

11.352.624

7.785.031

6.618.210

4.635.704

3.410.110

-79.537

28.202.490

28.048.861

-4.375.445

-2.991.735

3.230.449

13.110.777

8.297.565

8.619.084

23.234.607

1.328.719

15.322.059

-4.431.615

298.483

1.548.172

STRACCIARI SPA

DE BONA SRL

BRANDINI SPA

FRAV SRL

NANNI NEMBER SRL

AUTOVIP SRL

CARRARO SPA

ROSSI SRL

RENORD SPA

FRATELLI GIACOMEL SPA

BIRINDELLI AUTO SRL

IPERAUTO SPA

SARCO

MOTOR CITY

SPAZIO 4

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTADEALERPOS.

3,0%

2,6%

1,5%

4,8%

5,5%

4,7%

2,2%

2,6%

2,3%

1,7%

2,6%

1,8%

4,9%

5,2%

9,1%

3,1%

3,0%

2,2%

4,9%

5,6%

5,2%

2,6%

2,7%

2,7%

2,0%

2,7%

2,2%

5,0%

5,4%

9,2%

3,0%

3,4%

1,5%

4,9%

5,6%

4,7%

2,2%

2,6%

2,3%

1,8%

2,7%

1,8%

4,9%

5,2%

9,1%

2,2%

2,5%

1,0%

3,5%

4,0%

3,3%

1,6%

1,7%

1,6%

1,5%

1,9%

1,3%

3,6%

3,4%

6,5%

26,2%

11,0%

14,1%

23,7%

58,6%

42,9%

17,6%

25,4%

26,1%

9,0%

27,4%

17,9%

157,6%

72,1%

66,1%

18,3%

26,9%

17,9%

13,3%

28,6%

40,3%

22,0%

34,9%

31,0%

14,3%

21,5%

31,7%

37,4%

48,8%

68,1%

-0,1%

17,5%

10,2%

-5,5%

-4,4%

4,0%

7,7%

5,7%

5,3%

11,4%

1,0%

8,0%

-6,4%

0,5%

4,3%

8,5

3,7

6,3

4,8

10,5

8,3

6,8

9,4

9,6

4,6

10,3

8,3

31,8

13,3

7,2

2,2

5,0

4,2

2,7

3,3

4,7

2,6

3,3

3,2

2,4

2,5

2,7

1,2

1,9

2,7

1.949.487

987.777

1.357.621

1.038.818

1.024.890

1.497.866

791.247

1.026.282

1.550.034

1.183.019

1.123.670

1.238.127

1.263.613

952.652

1.984.221

STRACCIARI SPA

DE BONA SRL

BRANDINI SPA

FRAV SRL

NANNI NEMBER SRL

AUTOVIP SRL

CARRARO SPA

ROSSI SRL

RENORD SPA

FRATELLI GIACOMEL SPA

BIRINDELLI AUTO SRL

IPERAUTO SPA

SARCO

MOTOR CITY

SPAZIO 4

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 17italiabilanci.com 67

4.158.052

4.147.822

4.049.622

3.822.251

3.808.834

3.808.640

3.753.725

3.710.729

3.709.955

3.558.365

3.447.309

3.441.649

3.433.320

3.403.505

3.243.514

Page 68: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

6. Classifica gruppi / grandi dealer per dimensione

Elenco dei Gruppi e Grandi Dealer in ragione dell’ammontare dei “Ricavi della gestione caratteristica”

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

AUTOTORINO SPA

VANINI

ALTERNATIVA SPA

AUTO 3 SPA

AUTO SI SRL

AUTOINGROS TORINO SPA

AUTOTEAM SPA

BIANCHESSIAUTO2 SPA

CENTRO EUROPEO RICAMBI SPA

CIERREFFE SRL

CONTATTO SPA

DL RICAMBI SRL

ECLETTICA SRL

FORZA SPA

GIACOMO PARIETTI SRL

LOMBARDIA

PIEMONTE

LIGURIA

LOMBARDIA

PIEMONTE

VENETO

LOMBARDIA

PIEMONTE

PIEMONTE

PIEMONTE

PIEMONTE

LIGURIA

PIEMONTE

EMILIA ROMAGNA

SONDRIO

TORINO

IMPERIA

MANTOVA

TORINO

VERONA

CREMONA

TORINO

TORINO

CUNEO

TORINO

SAVONA

TORINO

PIACENZA

774

774

13

27

48

39

82

17

79

41

12

0

3

7

34

BMW, MINI, HYUNDAI, TOYOTA, LEXUS, MERCEDES, SMART, JEEP, SUBARU, MITSUBISHI, KIA, FIAT, ALFA ROMEO, LANCIA

RENAULT, DACIA

FIAT, LANCIA

OPEL, SUZUKI

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, HYUNDAI

RENAULT, KIA, DACIA, SKODA

JAGUAR, LAND ROVER, HYUNDAI, SUBARU

NP

NP

RENAULT, DACIA

NP

HONDA

MASERATI

FIAT, ALFA ROMEO, LAND ROVER

1

1

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

800.878.158

800.878.158

10.396.752

21.930.792

34.095.522

132.852.076

63.504.206

17.663.078

17.240.433

32.583.004

34.736.862

14.648.033

3.783.632

24.516.982

34.262.840

24.615.856

24.615.856

64.240

249.951

409.429

7.490.918

1.472.542

213.089

690.013

1.420.405

914.454

1.233.268

201.280

931.796

180.785

22.792.666

22.792.666

55.098

110.552

318.283

7.228.132

1.418.095

184.781

573.446

1.344.551

882.949

1.224.512

198.705

823.217

-124.699

22.812.234

22.812.234

55.110

114.045

318.324

7.241.247

1.476.292

184.811

1.212.279

1.345.054

883.294

1.225.500

399.015

823.298

-120.196

17.246.344

17.246.344

37.197

21.284

241.445

4.959.347

1.098.331

135.023

1.009.566

891.970

613.078

878.583

339.351

408.942

-110.113

119.357.233

119.357.233

2.152.168

3.994.513

2.271.944

38.311.922

6.579.906

2.597.902

7.239.661

12.949.692

5.155.715

1.430.764

-32.943

2.452.256

7.091.664

47.996.113

47.996.113

663.198

1.701.348

1.852.498

25.738.024

3.267.918

1.279.639

6.120.595

4.435.170

2.679.374

1.609.429

790.986

2.400.902

1.809.780

71.361.120

71.361.120

1.488.970

2.293.165

419.446

12.573.898

3.311.988

1.318.263

1.119.066

8.514.522

2.476.341

-178.665

-823.929

51.354

5.281.884

AUTOTORINO SPA

VANINI

ALTERNATIVA SPA

AUTO 3 SPA

AUTO SI SRL

AUTOINGROS TORINO SPA

AUTOTEAM SPA

BIANCHESSIAUTO2 SPA

CENTRO EUROPEO RICAMBI SPA

CIERREFFE SRL

CONTATTO SPA

DL RICAMBI SRL

ECLETTICA SRL

FORZA SPA

GIACOMO PARIETTI SRL

1

1

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

2,8%

2,8%

0,5%

0,5%

0,9%

5,4%

2,2%

1,0%

3,3%

4,1%

2,5%

8,4%

5,3%

3,4%

-0,4%

3,1%

3,1%

0,6%

1,1%

1,2%

5,6%

2,3%

1,2%

4,0%

4,4%

2,6%

8,4%

5,3%

3,8%

0,5%

2,8%

2,8%

0,5%

0,5%

0,9%

5,5%

2,3%

1,0%

7,0%

4,1%

2,5%

8,4%

10,5%

3,4%

-0,4%

2,2%

2,2%

0,4%

0,1%

0,7%

3,7%

1,7%

0,8%

5,9%

2,7%

1,8%

6,0%

9,0%

1,7%

-0,3%

20,6%

20,6%

3,0%

6,3%

18,0%

19,6%

22,4%

8,2%

9,5%

11,0%

17,7%

86,2%

-611,0%

38,0%

2,5%

35,9%

35,9%

5,6%

1,3%

13,0%

19,3%

33,6%

10,6%

16,5%

20,1%

22,9%

54,6%

42,9%

17,0%

-6,1%

8,9%

8,9%

14,3%

10,5%

1,2%

9,5%

5,2%

7,5%

6,5%

26,1%

7,1%

-1,2%

-21,8%

0,2%

15,4%

6,7

6,7

4,8

5,5

15,0

3,5

9,7

6,8

2,4

2,5

6,7

10,2

-114,9

10,0

4,8

3,5

3,5

8,7

4,1

3,7

2,9

3,2

3,9

2,9

4,9

4,4

1,8

1,9

2,4

6,1

1.034.726

1.034.726

799.750

812.252

710.323

3.406.463

774.442

1.039.005

218.233

794.707

2.894.739

1.261.211

3.502.426

1.007.731

AUTOTORINO SPA

VANINI

ALTERNATIVA SPA

AUTO 3 SPA

AUTO SI SRL

AUTOINGROS TORINO SPA

AUTOTEAM SPA

BIANCHESSIAUTO2 SPA

CENTRO EUROPEO RICAMBI SPA

CIERREFFE SRL

CONTATTO SPA

DL RICAMBI SRL

ECLETTICA SRL

FORZA SPA

GIACOMO PARIETTI SRL

1

1

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com68

800.878.158

800.878.158

10.396.752

21.930.792

34.095.522

132.852.076

63.504.206

17.663.078

17.240.433

32.583.004

34.736.862

14.648.033

3.783.632

24.516.982

34.262.840

Page 69: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

6. Classifica gruppi / grandi dealer per dimensione

Elenco dei Gruppi e Grandi Dealer in ragione dell’ammontare dei “Ricavi della gestione caratteristica”

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

GRUPPO D. MOTORS SRL

L'AUTOCENTER

LOCAUTO DUE SRL

LOGICA SPA

NUOVA AUTO ALPINA SRL

PROGRESSO SRL

SEVEN CAR SRL

SICAV 2000 SPA

THEOREMA SPA

TORINO AUTO SPA

TUA SPA

DI TANNO

AUTOVANTI BRIANZA SRL

AUTOVANTI MILANO SRL

BOLOGNA PREMIUM SRL

LIGURIA

VAL D'AOSTA

PIEMONTE

PIEMONTE

VAL D'AOSTA

PIEMONTE

VENETO

VAL D'AOSTA

PIEMONTE

PIEMONTE

PIEMONTE

LOMBARDIA

LOMBARDIA

EMILIA ROMAGNA

SAVONA

AOSTA

TORINO

BIELLA

AOSTA

TORINO

VERONA

AOSTA

TORINO

TORINO

CUNEO

MONZA BRIANZA

MILANO

BOLOGNA

7

14

60

18

32

15

11

31

11

41

0

319

43

41

63

VOLVO

TOYOTA

PEUGEOT, VOLVO

FIAT, LANCIA, JEEP, ALFA ROMEO, KIA

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

FIAT, LANCIA

KIA

HYUNDAI, MITSUBISHI

CITROEN

FIAT

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

BMW

BMW, MINI

VOLVO, LAND ROVER

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

3

3

3

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

8.428.205

8.964.246

69.286.464

56.036.482

135.313.061

22.521.917

14.930.536

19.453.054

18.256.626

46.965.468

39.286.621

472.844.781

37.033.549

36.404.494

56.864.161

273.779

52.044

2.097.681

1.831.110

3.692.052

500.309

715.506

196.912

755.576

831.696

1.207.062

18.205.459

838.932

-84.698

-35.246

264.513

12.004

1.878.898

1.410.493

3.165.960

278.491

711.600

137.897

653.594

494.690

1.065.549

16.470.735

728.417

-206.384

-87.113

274.882

13.070

1.881.139

1.416.077

3.173.991

285.774

711.718

874.909

678.313

506.500

1.066.259

17.295.341

728.686

-206.110

-86.973

205.801

785

1.314.801

881.872

2.049.797

193.923

506.347

793.687

434.730

320.883

772.501

11.777.378

503.185

-233.337

-109.760

-271.326

793.122

6.297.934

14.813.064

10.811.127

7.530.011

525.444

3.118.724

2.364.610

7.892.519

5.238.475

100.701.393

5.858.575

5.885.509

6.892.482

514.377

77.864

3.485.108

6.501.798

4.616.900

2.600.240

1.111.373

2.054.967

1.406.322

2.392.352

2.089.937

57.600.850

2.893.430

2.324.203

5.482.292

-785.703

715.258

2.812.826

8.311.266

6.194.227

4.929.771

-585.929

1.063.757

958.288

5.500.167

3.148.538

43.100.543

2.965.145

3.561.306

1.410.190

GRUPPO D. MOTORS SRL

L'AUTOCENTER

LOCAUTO DUE SRL

LOGICA SPA

NUOVA AUTO ALPINA SRL

PROGRESSO SRL

SEVEN CAR SRL

SICAV 2000 SPA

THEOREMA SPA

TORINO AUTO SPA

TUA SPA

DI TANNO

AUTOVANTI BRIANZA SRL

AUTOVANTI MILANO SRL

BOLOGNA PREMIUM SRL

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

3

3

3

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

3,1%

0,1%

2,7%

2,5%

2,3%

1,2%

4,8%

0,7%

3,6%

1,1%

2,7%

3,5%

2,0%

-0,6%

-0,2%

3,2%

0,6%

3,0%

3,3%

2,7%

2,2%

4,8%

1,0%

4,1%

1,8%

3,1%

3,9%

2,3%

-0,2%

-0,1%

3,3%

0,1%

2,7%

2,5%

2,3%

1,3%

4,8%

4,5%

3,7%

1,1%

2,7%

3,7%

2,0%

-0,6%

-0,2%

2,4%

0,0%

1,9%

1,6%

1,5%

0,9%

3,4%

4,1%

2,4%

0,7%

2,0%

2,5%

1,4%

-0,6%

-0,2%

-100,9%

6,6%

33,3%

12,4%

34,2%

6,6%

136,2%

6,3%

32,0%

10,5%

23,0%

18,1%

14,3%

-1,4%

-0,5%

40,0%

1,0%

37,7%

13,6%

44,4%

7,5%

45,6%

38,6%

30,9%

13,4%

37,0%

20,4%

17,4%

-10,0%

-2,0%

-9,3%

8,0%

4,1%

14,8%

4,6%

21,9%

-3,9%

5,5%

5,2%

11,7%

8,0%

9,1%

8,0%

9,8%

2,5%

-31,1

11,3

11,0

3,8

12,5

3,0

28,4

6,2

7,7

6,0

7,5

4,7

6,3

6,2

8,3

2,9

3,0

4,9

4,7

3,1

5,8

2,8

2,4

4,8

4,7

5,0

3,7

4,2

4,7

2,8

1.204.029

640.303

1.154.774

3.113.138

4.228.533

1.501.461

1.357.321

627.518

1.659.693

1.145.499

1.482.272

861.245

887.914

902.606

GRUPPO D. MOTORS SRL

L'AUTOCENTER

LOCAUTO DUE SRL

LOGICA SPA

NUOVA AUTO ALPINA SRL

PROGRESSO SRL

SEVEN CAR SRL

SICAV 2000 SPA

THEOREMA SPA

TORINO AUTO SPA

TUA SPA

DI TANNO

AUTOVANTI BRIANZA SRL

AUTOVANTI MILANO SRL

BOLOGNA PREMIUM SRL

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

3

3

3

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 69

8.428.205

8.964.246

69.286.464

56.036.482

135.313.061

22.521.917

14.930.536

19.453.054

18.256.626

46.965.468

39.286.621

472.844.781

37.033.549

36.404.494

56.864.161

Page 70: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

6. Classifica gruppi / grandi dealer per dimensione

Elenco dei Gruppi e Grandi Dealer in ragione dell’ammontare dei “Ricavi della gestione caratteristica”

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

VANTI GROUP SPA

VANTI QUATTRO SRL

VANTI SPORT SRL

PENSKE

BOSSONI AUTOMOBILI SPA

GRUPPO BOSSONI SPA - AUTOBLU

BOSSONI

EUROCAR ITALIA SRL

PORSCHE AUTOMOTIVE

ACTIVA SPA

AUTENTIKA SPA

BIMOBIL SPA

BIMOTOR SPA

FIOLETTI SPA

GALVAUTO SPA

EMILIA ROMAGNA

EMILIA ROMAGNA

EMILIA ROMAGNA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

FRIULI VENEZIA GIULIA

TRENTINO ALTO ADIGE

LOMBARDIA

TRENTINO ALTO ADIGE

TRENTINO ALTO ADIGE

LOMBARDIA

TRENTINO ALTO ADIGE

BOLOGNA

BOLOGNA

BOLOGNA

CREMONA

BRESCIA

UDINE

TRENTO

BRESCIA

BOLZANO

BOLZANO

BRESCIA

BOLZANO

124

116

39

426

120

333

453

333

333

53

18

38

24

66

34

BMW, MINI, MASERATI

AUDI

PORSCHE

VOLKSWAGEN, AUDI, SKODA

FIAT, LANCIA, JEEP, VOLVO, ALFA ROMEO, KIA

VOLKSWAGEN, AUDI, SEAT, SKODA, PORSCHE

BMW, MINI, TOYOTA

OPEL

OPEL, NISSAN

CITROEN, PEUGEOT

FORD

OPEL

3

3

3

3

4

4

4

5

5

6

6

6

6

6

6

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

97.310.763

153.162.655

69.949.115

450.724.737

103.964.973

337.286.767

441.251.740

400.848.521

400.848.521

67.719.646

32.000.343

33.785.460

40.687.315

110.239.817

34.094.782

2.122.548

1.017.889

366.730

4.226.155

1.628.378

7.980.907

9.609.285

2.726.556

2.726.556

1.820.744

920.558

79.838

345.746

2.272.106

95.427

2.010.253

737.730

266.454

3.449.357

1.420.041

6.977.529

8.397.570

2.407.092

2.407.092

1.765.190

860.679

-62.745

232.660

1.926.265

16.435

2.012.013

875.815

266.462

3.589.893

1.420.068

7.021.505

8.441.573

2.442.106

2.442.106

1.767.882

860.723

-58.942

240.400

1.926.938

16.459

1.369.713

522.479

146.551

2.198.831

990.605

4.975.487

5.966.092

1.802.671

1.802.671

1.296.184

613.865

-47.502

167.749

1.335.854

6.590

13.601.863

25.154.228

16.548.789

73.941.446

24.144.839

87.441.927

111.586.766

32.615.992

32.615.992

6.034.182

2.744.495

5.655.806

3.547.969

10.825.748

4.098.687

9.681.720

18.583.251

7.506.128

46.471.024

9.879.715

32.782.517

42.662.232

36.297.910

36.297.910

4.387.093

1.964.046

1.291.039

1.603.751

5.185.949

1.101.734

3.920.143

6.570.977

9.042.661

27.470.422

14.265.124

54.659.410

68.924.534

-3.681.918

-3.681.918

1.647.089

780.449

4.364.767

1.944.218

5.639.799

2.996.953

VANTI GROUP SPA

VANTI QUATTRO SRL

VANTI SPORT SRL

PENSKE

BOSSONI AUTOMOBILI SPA

GRUPPO BOSSONI SPA - AUTOBLU

BOSSONI

EUROCAR ITALIA SRL

PORSCHE AUTOMOTIVE

ACTIVA SPA

AUTENTIKA SPA

BIMOBIL SPA

BIMOTOR SPA

FIOLETTI SPA

GALVAUTO SPA

3

3

3

3

4

4

4

5

5

6

6

6

6

6

6

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

2,1%

0,5%

0,4%

0,8%

1,4%

2,1%

1,9%

0,6%

0,6%

2,6%

2,7%

-0,2%

0,6%

1,7%

0,0%

2,2%

0,7%

0,5%

0,9%

1,6%

2,4%

2,2%

0,7%

0,7%

2,7%

2,9%

0,2%

0,8%

2,1%

0,3%

2,1%

0,6%

0,4%

0,8%

1,4%

2,1%

1,9%

0,6%

0,6%

2,6%

2,7%

-0,2%

0,6%

1,7%

0,0%

1,4%

0,3%

0,2%

0,5%

1,0%

1,5%

1,4%

0,4%

0,4%

1,9%

1,9%

-0,1%

0,4%

1,2%

0,0%

15,6%

4,0%

2,2%

5,7%

6,7%

9,1%

8,6%

8,4%

8,4%

30,2%

33,5%

1,4%

9,7%

21,0%

2,3%

14,1%

2,8%

2,0%

4,7%

10,0%

15,2%

14,0%

5,0%

5,0%

29,5%

31,3%

-3,7%

10,5%

25,8%

0,6%

4,0%

4,3%

12,9%

6,1%

13,7%

16,2%

15,6%

-0,9%

-0,9%

2,4%

2,4%

12,9%

4,8%

5,1%

8,8%

7,2

6,1

4,2

6,1

4,3

3,9

4,0

12,3

12,3

11,2

11,7

6,0

11,5

10,2

8,3

4,5

2,6

2,1

3,2

2,8

4,8

4,3

1,9

1,9

2,8

2,9

3,7

4,2

3,3

3,3

784.764

1.320.368

1.793.567

1.058.039

866.375

1.012.873

974.066

1.203.749

1.203.749

1.277.729

1.777.797

889.091

1.695.305

1.670.300

1.002.788

VANTI GROUP SPA

VANTI QUATTRO SRL

VANTI SPORT SRL

PENSKE

BOSSONI AUTOMOBILI SPA

GRUPPO BOSSONI SPA - AUTOBLU

BOSSONI

EUROCAR ITALIA SRL

PORSCHE AUTOMOTIVE

ACTIVA SPA

AUTENTIKA SPA

BIMOBIL SPA

BIMOTOR SPA

FIOLETTI SPA

GALVAUTO SPA

3

3

3

3

4

4

4

5

5

6

6

6

6

6

6

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com70

97.310.763

153.162.655

69.949.115

450.724.737

103.964.973

337.286.767

441.251.740

400.848.521

400.848.521

67.719.646

32.000.343

33.785.460

40.687.315

110.239.817

34.094.782

Page 71: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

6. Classifica gruppi / grandi dealer per dimensione

Elenco dei Gruppi e Grandi Dealer in ragione dell’ammontare dei “Ricavi della gestione caratteristica”

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

GARAGE ALPE SPA

GIMUR SPA

NEW WHEELS SPA

BARCHETTI

AMBROSTORE SPA

CARFLASH SPA

MOCAUTO SPA

OVERDRIVE SRL

ROSSOCORSA SRL

MOCARELLI

SPAZIO 4

SPAZIO 5 SRL

SPAZIO SPA

SPAZIO TRE SRL

SPAZIO

TRENTINO ALTO ADIGE

TRENTINO ALTO ADIGE

VENETO

LOMBARDIA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

PIEMONTE

PIEMONTE

PIEMONTE

PIEMONTE

BOLZANO

BOLZANO

VERONA

MILANO

MILANO

MILANO

MILANO

MILANO

TORINO

TORINO

TORINO

TORINO

15

10

38

250

82

12

107

19

60

239

18

9

114

11

152

FORD, VOLVO

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, SEAT, SKODA

FORD

FORD

NP

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

MAZDA, SUBARU, LEXUS, VOLVO

FERRARI, MASERATI

TOYOTA, LEXUS

OPEL

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

PEUGEOT, HYUNDAI

6

6

6

6

7

7

7

7

7

7

8

8

8

8

8

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

49.957.278

38.631.258

58.499.768

388.447.795

111.491.798

4.038.588

164.584.267

38.910.315

111.250.131

354.625.010

35.715.971

25.504.228

251.285.106

41.430.125

353.935.430

1.524.073

492.147

1.746.379

7.706.544

2.139.087

95.563

163.207

589.605

3.035.348

3.958.773

3.278.527

1.565.488

18.674.541

2.215.468

25.734.024

1.498.582

337.276

1.654.053

6.880.010

1.701.178

72.850

-728.549

428.844

2.572.262

2.297.447

3.243.514

1.533.091

18.611.934

2.193.750

25.582.289

1.501.868

337.276

1.653.498

6.897.245

1.703.829

94.686

-672.294

428.878

2.700.531

2.419.269

3.243.619

1.533.172

18.659.083

2.695.645

26.131.519

1.105.317

238.773

1.279.146

5.060.878

1.175.363

80.622

-672.294

300.945

1.759.849

1.447.788

2.321.137

1.098.111

13.404.841

2.077.315

18.901.404

6.611.758

4.714.586

4.764.550

41.419.757

11.463.702

655.475

18.679.571

2.128.333

18.250.597

38.767.272

4.958.282

3.988.337

36.802.715

7.526.027

53.275.361

5.745.673

1.350.865

3.252.631

22.252.617

6.130.578

583.227

3.620.179

1.472.588

4.763.450

13.330.876

3.410.110

1.828.345

23.858.197

5.590.573

34.687.225

866.085

3.363.721

1.511.919

19.167.141

5.333.124

72.248

15.059.392

655.745

13.487.147

25.436.396

1.548.172

2.159.992

12.944.518

1.935.454

18.588.136

GARAGE ALPE SPA

GIMUR SPA

NEW WHEELS SPA

BARCHETTI

AMBROSTORE SPA

CARFLASH SPA

MOCAUTO SPA

OVERDRIVE SRL

ROSSOCORSA SRL

MOCARELLI

SPAZIO 4

SPAZIO 5 SRL

SPAZIO SPA

SPAZIO TRE SRL

SPAZIO

6

6

6

6

7

7

7

7

7

7

8

8

8

8

8

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

3,0%

0,9%

2,8%

1,8%

1,5%

1,8%

-0,4%

1,1%

2,3%

0,6%

9,1%

6,0%

7,4%

5,3%

7,2%

3,1%

1,3%

3,0%

2,0%

1,9%

2,4%

0,1%

1,5%

2,7%

1,1%

9,2%

6,1%

7,4%

5,3%

7,3%

3,0%

0,9%

2,8%

1,8%

1,5%

2,3%

-0,4%

1,1%

2,4%

0,7%

9,1%

6,0%

7,4%

6,5%

7,4%

2,2%

0,6%

2,2%

1,3%

1,1%

2,0%

-0,4%

0,8%

1,6%

0,4%

6,5%

4,3%

5,3%

5,0%

5,3%

23,1%

10,4%

36,7%

18,6%

18,7%

14,6%

0,9%

27,7%

16,6%

10,2%

66,1%

39,3%

50,7%

29,4%

48,3%

19,2%

17,7%

39,3%

22,7%

19,2%

13,8%

-18,6%

20,4%

36,9%

10,9%

68,1%

60,1%

56,2%

37,2%

54,5%

1,7%

8,7%

2,6%

4,9%

4,8%

1,8%

9,1%

1,7%

12,1%

7,2%

4,3%

8,5%

5,2%

4,7%

5,3%

7,6

8,2

12,3

9,4

9,7

6,2

8,8

18,3

6,1

9,1

7,2

6,4

6,8

5,5

6,6

2,8

4,1

3,2

3,3

2,8

0,0

2,8

3,6

3,4

3,0

2,7

2,1

1,8

3,5

2,1

3.330.485

3.863.126

1.539.468

1.553.791

1359656

336549

1538171

2047911

1854169

1.483.787

1.984.221

2.833.803

2.204.255

3.766.375

2.328.523

GARAGE ALPE SPA

GIMUR SPA

NEW WHEELS SPA

BARCHETTI

AMBROSTORE SPA

CARFLASH SPA

MOCAUTO SPA

OVERDRIVE SRL

ROSSOCORSA SRL

MOCARELLI

SPAZIO 4

SPAZIO 5 SRL

SPAZIO SPA

SPAZIO TRE SRL

SPAZIO

6

6

6

6

7

7

7

7

7

7

8

8

8

8

8

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 17italiabilanci.com 71

49.957.278

38.631.258

58.499.768

388.447.795

111.491.798

4.038.588

164.584.267

38.910.315

111.250.131

354.625.010

35.715.971

25.504.228

251.285.106

41.430.125

353.935.430

Page 72: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

6. Classifica gruppi / grandi dealer per dimensione

Elenco dei Gruppi e Grandi Dealer in ragione dell’ammontare dei “Ricavi della gestione caratteristica”

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

IDEA DUE SPA

IDEA UNO SRL

RONCORONI CARLA CLAUDIA

CECCATO AUTOMOBILI SPA

FORMULA SRL

CECCATO

BONALDI MOTORI SPA

BONALDI TECH SPA

BONALDI

BRANDINI SPA

WELCOME SRL

BRANDINI

PIEMONTE

PIEMONTE

VENETO

VENETO

LOMBARDIA

LOMBARDIA

TOSCANA

TOSCANA

NOVARA

TORINO

VICENZA

TREVISO

BERGAMO

BERGAMO

FIRENZE

FIRENZE

94

240

334

223

7

230

271

20

291

203

20

223

VOLKSWAGEN, AUDI

MERCEDES, SMART

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, MITSUBISHI, KIA, NISSAN

HONDA

AUDI, VOLKSWAGEN, SEAT

PORSCHE

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, NISSAN

OPEL

9

9

9

10

10

10

11

11

11

12

12

12

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

102.541.406

243.500.627

346.042.033

322.592.387

7.874.193

330.466.580

288.971.969

37.557.766

326.529.735

275.597.158

42.016.898

317.614.056

1.881.123

7.985.078

9.866.201

8.709.169

216.374

8.925.543

4.274.180

654.012

4.928.192

6.140.868

206.979

6.347.847

1.756.558

7.607.361

9.363.919

6.241.359

178.228

6.419.587

4.176.202

635.368

4.811.570

4.049.622

24.029

4.073.651

1.758.198

7.608.915

9.367.113

7.227.160

182.880

7.410.040

4.367.696

649.337

5.017.033

4.087.170

24.065

4.111.235

1.200.338

5.315.687

6.516.025

5.213.260

128.239

5.341.499

3.240.019

469.133

3.709.152

2.800.335

21.677

2.822.012

18.770.829

78.569.090

97.339.919

82.548.201

411.442

82.959.643

35.874.990

8.224.020

44.099.010

43.704.199

1.822.767

45.526.966

9.146.958

50.122.751

59.269.709

29.126.403

328.884

29.455.287

33.896.692

7.825.222

41.721.914

15.655.338

1.049.303

16.704.641

9.623.871

28.446.339

38.070.210

53.421.798

82.558

53.504.356

1.978.298

398.798

2.377.096

28.048.861

773.464

28.822.325

IDEA DUE SPA

IDEA UNO SRL

RONCORONI CARLA CLAUDIA

CECCATO AUTOMOBILI SPA

FORMULA SRL

CECCATO

BONALDI MOTORI SPA

BONALDI TECH SPA

BONALDI

BRANDINI SPA

WELCOME SRL

BRANDINI

9

9

9

10

10

10

11

11

11

12

12

12

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

1,7%

3,1%

2,7%

1,9%

2,3%

1,9%

1,4%

1,7%

1,5%

1,5%

0,1%

1,3%

1,8%

3,3%

2,9%

2,7%

2,7%

2,7%

1,5%

1,7%

1,5%

2,2%

0,5%

2,0%

1,7%

3,1%

2,7%

2,2%

2,3%

2,2%

1,5%

1,7%

1,5%

1,5%

0,1%

1,3%

1,2%

2,2%

1,9%

1,6%

1,6%

1,6%

1,1%

1,2%

1,1%

1,0%

0,1%

0,9%

10,0%

10,2%

10,1%

10,6%

52,6%

10,8%

11,9%

8,0%

11,2%

14,1%

11,4%

13,9%

13,1%

10,6%

11,0%

17,9%

39,0%

18,1%

9,6%

6,0%

8,9%

17,9%

2,1%

16,9%

9,4%

11,7%

11,0%

16,6%

1,0%

16,2%

0,7%

1,1%

0,7%

10,2%

1,8%

9,1%

5,5

3,1

3,6

3,9

19,1

4,0

8,1

4,6

7,4

6,3

23,1

7,0

2,6

3,5

3,3

3,9

3,9

3,9

2,1

3,2

2,2

4,2

2,9

4,0

1.090.866

1.014.586

1.036.054

1.446.603

1.124.885

1.436.811

1.066.317

1.877.888

1.122.095

1.357.621

2.100.845

1.424.278

IDEA DUE SPA

IDEA UNO SRL

RONCORONI CARLA CLAUDIA

CECCATO AUTOMOBILI SPA

FORMULA SRL

CECCATO

BONALDI MOTORI SPA

BONALDI TECH SPA

BONALDI

BRANDINI SPA

WELCOME SRL

BRANDINI

9

9

9

10

10

10

11

11

11

12

12

12

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com72

102.541.406

243.500.627

346.042.033

322.592.387

7.874.193

330.466.580

288.971.969

37.557.766

326.529.735

275.597.158

42.016.898

317.614.056

Page 73: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

6. Classifica gruppi / grandi dealer per dimensione

Elenco dei Gruppi e Grandi Dealer in ragione dell’ammontare dei “Ricavi della gestione caratteristica”

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

italiabilanci.com 73

AUTOSILVER SRL

AUTOVEGA SRL

FIMAUTO SPA

BONETTI

AUTOPOLAR SPA

FASSINA SPA

SVEZIA CAR SRL

FASSINA

DIBA SPA

LUXCAR SRL

STILE SRL

DIBA

VENETO

VENETO

VENETO

VENETO

LOMBARDIA

LOMBARDIA

MARCHE

MARCHE

MARCHE

VERONA

VICENZA

VERONA

TREVISO

MILANO

MILANO

PESARO URBINO

PESARO URBINO

ANCONA

41

146

173

360

47

166

26

244

177

76

76

329

MERCEDES, SMART

VOLKSWAGEN, SKODA, SEAT

BMW, MINI

AUDI, VOLVO

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, HYUNDAI, MITSUBISHI, NISSAN

VOLVO

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, NISSAN, HYUNDAI

MERCEDES, SMART

BMW, MINI

13

13

13

13

14

14

14

14

15

15

15

15

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

50.121.931

113.888.154

148.228.847

312.238.932

35.330.927

246.204.064

16.511.306

298.046.297

161.226.567

43.387.967

78.464.348

283.078.882

838.076

2.172.022

2.468.330

5.478.428

994.059

7.058.781

-116.581

7.936.259

2.618.186

701.229

1.731.014

5.050.429

724.313

2.069.031

2.133.927

4.927.271

932.296

5.274.571

-491.317

5.715.550

1.511.084

404.959

983.972

2.900.015

724.329

2.072.197

2.134.848

4.931.374

1.006.344

6.749.731

103.858

7.859.933

1.634.772

414.994

1.042.687

3.092.453

518.821

1.462.513

1.346.528

3.327.862

743.523

4.713.515

95.609

5.552.647

1.142.504

258.116

671.540

2.072.160

7.407.789

18.853.299

21.263.377

47.524.465

6.146.191

105.650.160

10.853.202

122.649.553

29.323.448

8.146.191

28.315.139

65.784.778

3.366.006

9.104.143

12.450.017

24.920.166

3.806.665

33.186.437

4.007.139

41.000.241

9.512.461

2.979.823

7.827.871

20.320.155

4.041.783

9.749.156

8.813.360

22.604.299

2.339.526

72.463.723

6.846.063

81.649.312

19.810.987

5.166.368

20.487.268

45.464.623

AUTOSILVER SRL

AUTOVEGA SRL

FIMAUTO SPA

BONETTI

AUTOPOLAR SPA

FASSINA SPA

SVEZIA CAR SRL

FASSINA

DIBA SPA

LUXCAR SRL

STILE SRL

DIBA

13

13

13

13

14

14

14

14

15

15

15

15

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

1,4%

1,8%

1,4%

1,6%

2,6%

2,1%

-3,0%

1,9%

0,9%

0,9%

1,3%

1,0%

1,7%

1,9%

1,7%

1,8%

2,8%

2,9%

-0,7%

2,7%

1,6%

1,6%

2,2%

1,8%

1,4%

1,8%

1,4%

1,6%

2,8%

2,7%

0,6%

2,6%

1,0%

1,0%

1,3%

1,1%

1,0%

1,3%

0,9%

1,1%

2,1%

1,9%

0,6%

1,9%

0,7%

0,6%

0,9%

0,7%

11,3%

11,5%

11,6%

11,5%

16,2%

6,7%

-1,1%

6,5%

8,9%

8,6%

6,1%

7,7%

15,4%

16,1%

10,8%

13,4%

19,5%

14,2%

2,4%

13,5%

12,0%

8,7%

8,6%

10,2%

8,1%

8,6%

5,9%

7,2%

6,6%

29,4%

41,5%

27,4%

12,3%

11,9%

26,1%

16,1%

6,8

6,0

7,0

6,6

5,7

2,3

1,5

2,4

5,5

5,3

2,8

4,3

3,3

2,3

3,0

2,8

3,0

3,1

2,8

3,0

3,9

4,1

4,7

4,1

1.222.486

780.056

856.814

867.330

751.722

1.483.157

635.050

1.221.501

910.885

570.894

1.032.426

860.422

AUTOSILVER SRL

AUTOVEGA SRL

FIMAUTO SPA

BONETTI

AUTOPOLAR SPA

FASSINA SPA

SVEZIA CAR SRL

FASSINA

DIBA SPA

LUXCAR SRL

STILE SRL

DIBA

13

13

13

13

14

14

14

14

15

15

15

15

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

50.121.931

113.888.154

148.228.847

312.238.932

35.330.927

246.204.064

16.511.306

298.046.297

161.226.567

43.387.967

78.464.348

283.078.882

Page 74: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

6. Classifica gruppi / grandi dealer per dimensione

Elenco dei Gruppi e Grandi Dealer in ragione dell’ammontare dei “Ricavi della gestione caratteristica”

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

DE BONA PADOVA SRL

DE BONA SRL

DE BONA VENEZIA

DE BONA

AUTOSTAR SPA

BONUTTO

GINO AUTO DUE

GINO AUTO SRL

GINO RAG. FELICE & FIGLIO SPA

GINO

MILLENIA SRL

MOTORIA SRL

UNICA SRL

MALDARIZZI

VENETO

VENETO

VENETO

FRIULI VENEZIA GIULIA

LIGURIA

PIEMONTE

PIEMONTE

PUGLIA

PUGLIA

PUGLIA

PADOVA

BELLUNO

VENEZIA

UDINE

IMPERIA

CUNEO

CUNEO

BARI

BARI

BARI

51

163

39

253

267

267

19

42

215

276

77

62

10

149

OPEL

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, KIA, SEAT

VOLKSWAGEN

MERCEDES, SMART, BMW, MINI, MASERATI

SKODA, TOYOTA

BMW, MINI

MERCEDES, SMART, VOLVO, MASERATI

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP

MERCEDES

BMW, MINI

16

16

16

16

17

17

18

18

18

18

19

19

19

19

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

52.710.014

161.007.642

58.335.993

272.053.649

260.793.821

260.793.821

14.529.150

52.250.770

192.565.005

259.344.925

155.890.208

84.708.954

18.711.428

259.310.590

998.772

4.752.432

1.139.395

6.890.599

7.164.517

7.164.517

55.337

495.153

3.225.613

3.776.103

2.701.902

2.057.008

-2.697

4.756.213

911.053

4.147.822

1.031.040

6.089.915

6.669.564

6.669.564

-72.613

302.232

2.675.993

2.905.612

2.291.612

1.855.278

-73.430

4.073.460

933.996

5.412.244

1.033.676

7.379.916

6.677.920

6.677.920

-72.611

302.380

2.827.498

3.057.267

2.324.099

1.843.661

-72.084

4.095.676

659.858

3.996.776

734.812

5.391.446

4.959.460

4.959.460

-62.572

209.893

2.052.061

2.199.382

1.579.916

1.274.276

-106.820

2.747.372

7.015.136

43.082.212

7.886.797

57.984.145

47.290.196

47.290.196

-58.503

7.409.112

31.351.782

38.702.391

29.862.973

14.421.049

1.442.104

45.726.126

3.110.141

14.879.722

3.278.036

21.267.899

18.333.782

18.333.782

94.672

4.197.602

15.307.416

19.599.690

9.282.843

5.918.147

779.039

15.980.029

3.904.995

28.202.490

4.608.761

36.716.246

28.956.414

28.956.414

-153.175

3.211.510

16.044.366

19.102.701

20.580.130

8.502.902

663.065

29.746.097

DE BONA PADOVA SRL

DE BONA SRL

DE BONA VENEZIA

DE BONA

AUTOSTAR SPA

BONUTTO

GINO AUTO DUE

GINO AUTO SRL

GINO RAG. FELICE & FIGLIO SPA

GINO

MILLENIA SRL

MOTORIA SRL

UNICA SRL

MALDARIZZI

16

16

16

16

17

17

18

18

18

18

19

19

19

19

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

1,7%

2,6%

1,8%

2,2%

2,6%

2,6%

-0,5%

0,6%

1,4%

1,1%

1,5%

2,2%

-0,4%

1,6%

1,9%

3,0%

2,0%

2,5%

2,7%

2,7%

0,4%

0,9%

1,7%

1,5%

1,7%

2,4%

0,0%

1,8%

1,8%

3,4%

1,8%

2,7%

2,6%

2,6%

-0,5%

0,6%

1,5%

1,2%

1,5%

2,2%

-0,4%

1,6%

1,3%

2,5%

1,3%

2,0%

1,9%

1,9%

-0,4%

0,4%

1,1%

0,8%

1,0%

1,5%

-0,6%

1,1%

14,2%

11,0%

14,4%

11,9%

15,2%

15,2%

-94,6%

6,7%

10,3%

9,8%

9,0%

14,3%

-0,2%

10,4%

21,2%

26,9%

22,4%

25,4%

27,1%

27,1%

-66,1%

5,0%

13,4%

11,2%

17,0%

21,5%

-13,7%

17,2%

7,4%

17,5%

7,9%

13,5%

11,1%

11,1%

-1,1%

6,1%

8,3%

7,4%

13,2%

10,0%

3,5%

11,5%

7,5

3,7

7,4

4,7

5,5

5,5

-248,3

7,1

6,1

6,7

5,2

5,9

13,0

5,7

2,7

5,0

2,7

4,1

3,5

3,5

2,4

3,9

3,1

3,2

3,5

2,6

3,7

3,2

1.033.530

987.777

1.495.795

1.075.311

976.756

976.756

764.692

1.244.066

895.651

939.656

2.024.548

1.366.273

1.871.143

1.740.340

DE BONA PADOVA SRL

DE BONA SRL

DE BONA VENEZIA

DE BONA

AUTOSTAR SPA

BONUTTO

GINO AUTO DUE

GINO AUTO SRL

GINO RAG. FELICE & FIGLIO SPA

GINO

MILLENIA SRL

MOTORIA SRL

UNICA SRL

MALDARIZZI

16

16

16

16

17

17

18

18

18

18

19

19

19

19

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com74

52.710.014

161.007.642

58.335.993

272.053.649

260.793.821

260.793.821

14.529.150

52.250.770

192.565.005

259.344.925

155.890.208

84.708.954

18.711.428

259.310.590

Page 75: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

6. Classifica gruppi / grandi dealer per dimensione

Elenco dei Gruppi e Grandi Dealer in ragione dell’ammontare dei “Ricavi della gestione caratteristica”

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

VICENTINI

VICENTINI

SINA

SINA

SINA

BRACCO

BRACCO

CAMPANI

CAMPANI

CAMPANI

CAMPANI

VENETO

FRIULI VENEZIA GIULIA

FRIULI VENEZIA GIULIA

LAZIO

EMILIA ROMAGNA

EMILIA ROMAGNA

EMILIA ROMAGNA

VERONA

UDINE

PORDENONE

ROMA

BOLOGNA

REGGIO EMILIA

REGGIO EMILIA

187

187

98

148

246

160

160

117

14

69

200

VOLKSWAGEN, AUDI, PORSCHE

KIA, VOLVO, ALFA ROMEO, RENAULT, DACIA, LANCIA, CITROEN, HYUNDAI, SUBARU

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, JEEP, NISSAN, SUBARU, VOLVO, KIA

FORD

CITROEN, PEUGEOT

NISSAN

MERCEDES, SMART

20

20

21

21

21

22

22

23

23

23

23

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

250.805.599

250.805.599

123.904.106

126.509.796

250.413.902

236.651.802

236.651.802

137.020.586

17.948.079

79.430.477

234.399.142

8.656.776

8.656.776

2.827.103

2.366.297

5.193.400

7.897.174

7.897.174

1.203.676

151.689

533.736

1.889.101

7.660.823

7.660.823

2.756.104

2.257.382

5.013.486

5.888.297

5.888.297

489.956

21.556

342.368

853.880

7.665.064

7.665.064

2.760.263

2.273.024

5.033.287

5.896.160

5.896.160

494.394

21.574

342.405

858.373

5.104.594

5.104.594

1.984.926

1.646.122

3.631.048

3.780.194

3.780.194

243.589

-23.520

153.015

373.084

54.344.397

54.344.397

14.581.021

19.467.588

34.048.609

33.038.173

33.038.173

14.546.155

1.952.967

5.914.308

22.413.430

21.044.379

21.044.379

9.672.453

10.646.950

20.319.403

13.508.954

13.508.954

4.137.627

430.351

2.751.976

7.319.954

33.300.018

33.300.018

4.908.568

8.820.638

13.729.206

19.529.219

19.529.219

10.408.528

1.522.616

3.162.332

15.093.476

VICENTINI

VICENTINI

SINA

SINA

SINA

BRACCO

BRACCO

CAMPANI

CAMPANI

CAMPANI

CAMPANI

20

20

21

21

21

22

22

23

23

23

23

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

3,1%

3,1%

2,2%

1,8%

2,0%

2,5%

2,5%

0,4%

0,1%

0,4%

0,4%

3,5%

3,5%

2,3%

1,9%

2,1%

3,3%

3,3%

0,9%

0,8%

0,7%

0,8%

3,1%

3,1%

2,2%

1,8%

2,0%

2,5%

2,5%

0,4%

0,1%

0,4%

0,4%

2,0%

2,0%

1,6%

1,3%

1,5%

1,6%

1,6%

0,2%

-0,1%

0,2%

0,2%

15,9%

15,9%

19,4%

12,2%

15,3%

23,9%

23,9%

8,3%

7,8%

9,0%

8,4%

24,3%

24,3%

20,5%

15,5%

17,9%

28,0%

28,0%

5,9%

-5,5%

5,6%

5,1%

13,3%

13,3%

4,0%

7,0%

5,5%

8,3%

8,3%

7,6%

8,5%

4,0%

6,4%

4,6

4,6

8,5

6,5

7,4

7,2

7,2

9,4

9,2

13,4

10,5

2,0

2,0

2,2

4,6

3,4

2,9

2,9

3,0

4,5

3,1

3,1

1.341.206

1.341.206

1.264.328

854.796

1.017.943

1.479.074

1.479.074

1.171.116

1.282.006

1.151.166

1.171.996

VICENTINI

VICENTINI

SINA

SINA

SINA

BRACCO

BRACCO

CAMPANI

CAMPANI

CAMPANI

CAMPANI

20

20

21

21

21

22

22

23

23

23

23

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 75

250.805.599

250.805.599

123.904.106

126.509.796

250.413.902

236.651.802

236.651.802

137.020.586

17.948.079

79.430.477

234.399.142

Page 76: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

6. Classifica gruppi / grandi dealer per dimensione

Elenco dei Gruppi e Grandi Dealer in ragione dell’ammontare dei “Ricavi della gestione caratteristica”

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

italiabilanci.com76

AUTO ZENTRUM TORINO

DI VIESTO PIU' SPA

DI VIESTO SPA

IDEA

DI VIESTO

AUTOCENTRI BALDUINA SRL

HAUSWAGEN SRL

CAPPELLA

AUTORIGOLDI SPA

DENICAR SPA

DENICAR SRL

DENICAR

FRATELLI GIACOMEL SPA

GIACOMEL

PIEMONTE

PIEMONTE

PIEMONTE

PIEMONTE

LAZIO

LAZIO

LOMBARDIA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

LOMBARDIA

TORINO

TORINO

TORINO

TORINO

ROMA

ROMA

MILANO

MILANO

MILANO

MILANO

54

67

141

18

280

187

38

225

71

70

19

160

173

173

AUDI

VOLKSWAGEN

VOLKSWAGEN, SEAT, SKODA

TOYOTA

KIA, PORSCHE, VOLKSWAGEN, AUDI

VOLKSWAGEN, SKODA

VOLKSWAGEN, SKODA

FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO

OPEL

VOLKSWAGEN, AUDI, SKODA, SEAT

24

24

24

24

24

25

25

25

26

26

26

26

27

27

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

88.404.542

33.425.368

101.479.149

10.886.253

234.195.312

180.694.665

48.121.828

228.816.493

57.323.000

127.508.563

42.548.465

227.380.028

204.662.279

204.662.279

1.501.181

-72.402

634.500

75.282

2.138.561

872.828

133.692

1.006.520

270.794

1.418.625

258.699

1.948.118

4.010.600

4.010.600

1.434.141

-94.735

409.645

65.087

1.814.138

-326.300

38.160

-288.140

50.924

532.150

63.575

646.649

3.558.365

3.558.365

1.442.241

-53.906

410.431

65.701

1.864.467

-191.490

39.017

-152.473

54.391

541.905

64.037

660.333

3.630.628

3.630.628

1.039.994

-69.201

263.306

54.767

1.288.866

-425.253

4.200

-421.053

31.349

264.684

29.031

325.064

3.042.748

3.042.748

16.010.450

6.954.775

27.795.351

1.332.370

52.092.946

75.244.411

6.454.732

81.699.143

9.689.748

17.307.562

4.399.786

31.397.096

44.549.160

44.549.160

8.649.149

5.362.050

7.642.589

991.483

22.645.271

29.611.723

3.370.835

32.982.558

1.543.836

4.388.489

1.167.251

7.099.576

21.314.553

21.314.553

7.361.301

1.592.725

20.152.762

340.887

29.447.675

45.632.688

3.083.897

48.716.585

8.145.912

12.919.073

3.232.535

24.297.520

23.234.607

23.234.607

AUTO ZENTRUM TORINO

DI VIESTO PIU' SPA

DI VIESTO SPA

IDEA

DI VIESTO

AUTOCENTRI BALDUINA SRL

HAUSWAGEN SRL

CAPPELLA

AUTORIGOLDI SPA

DENICAR SPA

DENICAR SRL

DENICAR

FRATELLI GIACOMEL SPA

GIACOMEL

24

24

24

24

24

25

25

25

26

26

26

26

27

27

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

1,6%

-0,3%

0,4%

0,6%

0,8%

-0,2%

0,1%

-0,1%

0,1%

0,4%

0,1%

0,3%

1,7%

1,7%

1,7%

-0,2%

0,6%

0,7%

0,9%

0,5%

0,3%

0,4%

0,5%

1,1%

0,6%

0,9%

2,0%

2,0%

1,6%

-0,2%

0,4%

0,6%

0,8%

-0,1%

0,1%

-0,1%

0,1%

0,4%

0,2%

0,3%

1,8%

1,8%

1,2%

-0,2%

0,3%

0,5%

0,6%

-0,2%

0,0%

-0,2%

0,1%

0,2%

0,1%

0,1%

1,5%

1,5%

9,4%

-1,0%

2,3%

5,7%

4,1%

1,2%

2,1%

1,2%

2,8%

8,2%

5,9%

6,2%

9,0%

9,0%

12,0%

-1,3%

3,4%

5,5%

5,7%

-1,4%

0,1%

-1,3%

2,0%

6,0%

2,5%

4,6%

14,3%

14,3%

8,3%

4,8%

19,9%

3,1%

12,6%

25,3%

6,4%

21,3%

14,2%

10,1%

7,6%

10,7%

11,4%

11,4%

5,5

4,8

3,7

8,2

4,5

2,4

7,5

2,8

5,9

7,4

9,7

7,2

4,6

4,6

2,5

2,5

2,2

1,9

2,3

2,7

2,7

2,7

3,3

4,0

2,6

3,6

2,4

2,4

1.637.121

498.886

719.710

604.792

836.412

966.282

1.266.364

1.016.962

807.366

1.821.551

2.239.393

1.421.125

1.183.019

1.183.019

AUTO ZENTRUM TORINO

DI VIESTO PIU' SPA

DI VIESTO SPA

IDEA

DI VIESTO

AUTOCENTRI BALDUINA SRL

HAUSWAGEN SRL

CAPPELLA

AUTORIGOLDI SPA

DENICAR SPA

DENICAR SRL

DENICAR

FRATELLI GIACOMEL SPA

GIACOMEL

24

24

24

24

24

25

25

25

26

26

26

26

27

27

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

88.404.542

33.425.368

101.479.149

10.886.253

234.195.312

180.694.665

48.121.828

228.816.493

57.323.000

127.508.563

42.548.465

227.380.028

204.662.279

204.662.279

Page 77: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

6. Classifica gruppi / grandi dealer per dimensione

Elenco dei Gruppi e Grandi Dealer in ragione dell’ammontare dei “Ricavi della gestione caratteristica”

rilevato dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017

AUTOBI SRL

BIMAUTO SRL

NOVELLI 1934 SPA

BIASOTTI

AUTHOS SPA

DI CIOMMO LOCCISANO

SAGAM SPA

SAGAM

LIGURIA

PIEMONTE

LIGURIA

PIEMONTE

LOMBARDIA

GENOVA

ASTI

GENOVA

TORINO

MILANO

27

46

123

196

101

101

153

153

BMW, MINI

VOLKSWAGEN

MERCEDES, SMART

FORD

VOLKSWAGEN, AUDI

28

28

28

28

29

29

30

30

DEALER DEALERPOS. REGIONE PROVINCIA DIPENDENTIBRAND

47.214.866

48.018.775

104.242.885

199.476.526

196.083.773

196.083.773

195.042.347

195.042.347

-120.234

-1.048.256

906.077

-262.413

2.084.656

2.084.656

2.155.690

2.155.690

-338.795

-1.280.130

429.379

-1.189.546

1.255.064

1.255.064

2.037.017

2.037.017

-338.354

-1.280.125

430.788

-1.187.691

1.256.186

1.256.186

2.075.117

2.075.117

-325.841

-1.146.548

225.176

-1.247.213

690.831

690.831

1.489.365

1.489.365

5.413.550

5.130.765

16.088.251

26.632.566

9.097.449

9.097.449

35.834.654

35.834.654

3.125.137

784.952

6.320.952

10.231.041

3.556.419

3.556.419

17.341.962

17.341.962

2.288.413

4.345.813

9.767.299

16.401.525

5.541.030

5.541.030

18.492.692

18.492.692

AUTOBI SRL

BIMAUTO SRL

NOVELLI 1934 SPA

BIASOTTI

AUTHOS SPA

DI CIOMMO LOCCISANO

SAGAM SPA

SAGAM

28

28

28

28

29

29

30

30

RICAVIGESTIONE

CARATTERISTICA

REDDITO OPERATIVO

REDDITOGESTIONE

CARATTERISTICA

UTILE / PERDITAPRIMA DELLE

IMPOSTE

UTILE / PERDITAAL NETTO

DELLE IMPOSTE

CAPITALE INVESTITO

FONTI DI FINANZIAMENTO

PROPRIE

POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA

DEALERPOS.

-0,7%

-2,7%

0,4%

-0,6%

0,6%

0,6%

1,0%

1,0%

-0,3%

-2,2%

0,9%

-0,1%

1,1%

1,1%

1,1%

1,1%

-0,7%

-2,7%

0,4%

-0,6%

0,6%

0,6%

1,1%

1,1%

-0,7%

-2,4%

0,2%

-0,6%

0,4%

0,4%

0,8%

0,8%

-2,2%

-20,4%

5,6%

-1,0%

22,9%

22,9%

6,0%

6,0%

-10,4%

-146,1%

3,6%

-12,2%

19,4%

19,4%

8,6%

8,6%

4,8%

9,1%

9,4%

8,2%

2,8%

2,8%

9,5%

9,5%

8,7

9,4

6,5

7,5

21,6

21,6

5,4

5,4

3,7

2,6

2,9

3,0

3,5

3,5

2,4

2,4

1.748.699

1.043.886

847.503

1.017.737

1.941.423

1.941.423

1.274.787

1.274.787

AUTOBI SRL

BIMAUTO SRL

NOVELLI 1934 SPA

BIASOTTI

AUTHOS SPA

DI CIOMMO LOCCISANO

SAGAM SPA

SAGAM

28

28

28

28

29

29

30

30

REDDITO GEST. CARATT. /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO / FATTURATO

REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE /

FATTURATO

REDDITO NETTO /

FATTURATO

REDDITO OPERATIVO /

CAP. INVESTITO

REDDITO NETTO /

CAP. NETTO

POSIZIONE FINANZ. NETTA /

RICAVI TOTALI

RICAVI / CAPITALE

INVESTITO

MESI DI

STOCK

RICAVI / DIPENDENTEDEALERPOS.

italiabilanci.com 77

47.214.866

48.018.775

104.242.885

199.476.526

196.083.773

196.083.773

195.042.347

195.042.347

Page 78: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

italiabilanci.com 78

Massimo NalliPresidente Suzuki Italia

Nicola GiardinoDirettore Editoriale ADRAutomotive Dealer Report

Fausto AntinucciFondatore Italia BilanciConsulente Automotive

Marco Di PietroCeo Axed Academy

Gianmarco GiordaDirettore Anfia

Umberto SelettoPresidente Anticrisi Day Onlus

Andreas BarchettiGruppo Barchetti Autocity

Maurizio CaprinoGiornalista de Il Sole 24 ore

Francesco ZirpoliDocente Università Ca’ Foscari - Venezia

Marc AguettazCountry manager GIPA Italia

Andrea StocchettiDocente Università Ca’ Foscari - Venezia

Andrea MalanGiornalista di Automotive News

Salvatore SaladinoCountry manager Dataforce Italia

Stefano GrassaniSenior Partner Studio Legale Asssociato Gatti Pavesi Bianchi - Milano

Gli autori di ADR 2019.Un ringraziamento speciale a tutti i professionisti che hanno contribuito alla redazione di questa nona edizione dell’Automotive Dealer Report.

Gli autori Automotive Dealer Report 2019

Page 79: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

“Il difficile rapporto tra case auto e reti di distribuzione nasce dall’interesse dei

costruttori a forzare le vendite per necessità produttive che si scontra con quelli dei

concessionari, poco disponibili a cercare di vendere a prezzi che non residuano profitto.

Il meccanismo di comporre il conflitto attraverso una complessa corresponsione dei

premi è applicabile solo fino a un certo punto”

Giuseppe Volpato da Fiat Group Automobiles ed. Il Molino 2008

Page 80: ADR · Le firme di ADR Galleria fotografica degli autori Pag. 78 SOMMARIO I primi 10 mesi del 2018 hanno consolidato una perdita di immatricolato del 3,2% rispetto allo stesso periodo

Redatto a Novembre 2018© Italia Bilanci Srl - Tutti i diritti riservati