Abilitã  studio

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QUANDO UNO STUDENTE FALLISCE NELLA PROPRIA ATTIVITA’ DI STUDIO? Possibili cause dell’insuccesso scolastico Conoscenze precedenti Motivazione Impegno nello studio Metodo di studio Ambiente socio-culturale Sostegno di figure significative (genitori, compagni e insegnanti) Convinzioni del sé (intelligenza, fiducia del se)

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QUANDO UNO STUDENTE FALLISCE NELLA PROPRIA ATTIVITA’ DI STUDIO?

Possibili cause dell’insuccesso scolastico Conoscenze precedenti Motivazione Impegno nello studio Metodo di studio Ambiente socio-culturale Sostegno di figure significative

(genitori, compagni e insegnanti) Convinzioni del sé (intelligenza,

fiducia del se)

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CHE COS’E’ LO STUDIO?

Studiare è un particolare tipo di apprendimento

intenzionale in cui è richiesto di leggere

attentamente il testo stesso al fine di

comprendere e memorizzare le informazioni

utili per eseguire una prova (Anderson, 1979)

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CARATTERISTICHE DELLO STUDIO INTENZIONALITA’ AUTOREGOLAZIONE

Implica l’attenzione, la concentrazione e la necessità di avere obiettivi di apprendimento

quanto più possibili chiari e raggiungibili

Comporta la capacità di saper gestire la propria

attività di studio e di conoscere e applicare le

strategie efficaci per apprendere e automotivarsi

ATTEGIAMENTO STRATEGICO ATTEGIAMENTO STRATEGICO

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Modello metacognitivo multicomponenzialeCornoldi, De Beni, Zamperlin e Meneghetti (2005)

Intelligenza (teorie e fiducia)

Obiettivi di apprendimento Atttribuzion

e

CONVINZIONIAUTOREGOLAZIONE

PROVE DI STUDIO

APPRENDI-MENTO

CONOSCENZE E ABILITA’

STRATEGICITA’

Conoscenza

Uso

Coerenza

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STUDIO

STRATEGIE DI STUDIO

Procedure controllabili e potenzialmente consapevoli attuate con lo scopo di imparare e ricordare in momenti sucessivi

Le strategie sono classificate in relazione alla fase di studio

ORGANIZZAZIONE

COMPRENSIONE

MEMORIZZAZIONE

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STRATEGIE DI STUDIO

Strategie utili nello studio Strategie utilizzate

COERENZA STRATEGICA

UTILITA’ STRATEGICA USO STRATEGICO

Corrispondenza tra strategie ritenute utili e utilizzate nella

propria attività di studio

Indice molto predittivo del successo scolastico

incoerenza dovuta a

- difficoltà di produzione (Flavell)

- conoscenza dichiarativa non procedurale

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STRATEGIE DI ORGANIZZAZIONE

L’organizzazione e la pianificazione dell’attività di studio è una componente critica nell’attività di studio

Elementi che indicano una buona organizzazione nello studio

1. “Pratica distribuita” studiare in modo diluito nel tempo (contrario “Studio massivo”)

2. Definizione di un piano giornaliero, settimanale e/o mensile schematizzare i momenti dedicati allo studio e allo svago

1. Realistico e affrontabile

2. Inserire attività che consentono di mantenere un buon contatto sociale

3. Aggiornarlo periodicamente per correggere il tiro

3. “Pause” nella programmazione giornaliera

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ERRORI NELLA PROGRAMMAZIONE

• Stima ottimistica dei tempi necessari per lo studio (“ottimismo cognitivo”)

• Timore di sentirsi controllati (vivere un senso di costrizione nel dover rispettare le scadenze)

• Bassa conoscenza degli obiettivi che si vogliono raggiungere (quali argomenti studiare? per quanto tempo? Quale sarà il tipo di prova?)

• Molto frequente: sotto-stimare l’importanza del ripasso

Se uno studente vuole diventare un “professionista” dello studio:

- Alternare in modo equilibrato impegni e svaghi

- Conoscere con esattezza il proprio tempo a disposizione per lo studio

- Evitare la preparazione affrettata dell’ultimo momento

- Conoscere la propria velocità di lettura e comprensione e usare il tempo secondo le personali esigenze

- Frazionare il lavoro

- Ricordasi ogni impegno

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STRATEGIE DI COMPRENSIONE

Comprensione processo attivo, interattivo e costruttivo che attraverso l’interazione lettore e testo ha come risultato finale

la costruzione di un modello mentale

Leggere

Processo di decodifica

Capire

Processo di astrazione del significato del testo

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STRATEGIE PER COMPRENDERE

STRATEGIA MODALITA’

Attivare schemi organizzativi di

conoscenze

Prima di iniziare a leggere e a studiare chiedersi che tipo di testo si ha davanti (E’ un testo di studio? Di quale argomento si tratta? Come è organizzato?

Scorrere il testo richiamando conoscenze

precedenti e facendo previsioni

In base a titoli, sottotitoli e figure farsi un’idea sull’argomento trattato chiedendosi cosa si fa a questo riguardo

Dividere il testo in modo ottimale(pianificare)

Considerando l’argomento (è nuovo, è difficile, è interessante), le conoscenze possedute (so già qualcosa, non so nulla), la lunghezza del testo e i tempi di attenzione, decidere in anticipo come suddividere un capitolo

Fare ipotesi e verificarle sul testo

Sulla base dei titoli, sottotitoli, figure prevedere di cosa parlerà il testo e verificarlo attraverso una prima lettura

De Beni e Zamperlin (1993)

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Fare previsioni sulla base delle conoscenze

date dal testo

Sulla base della lettura di una parte del testo inferire cosa potrà essere scritto dopo

Individuare le parti importanti (sottolineare)

Durante la seconda e la terza lettura individuare le parti importanti del testo in relazione ad alcuni criteri di riferimento condivisi

Porsi domande per verificare la

comprensione

Alla fine della seconda o della terza lettura autoformulare delle domande per verificare se si è capito il testo e alcuni termini specifici

Comprendere le figure e integrarle con il testo

Analizzare e capire le figure integrando le informazioni in esse contenute con quelle fornite nella parte scritta (doppia codifica)

STRATEGIE PER COMPRENDERE De Beni e Zamperlin (1993)

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STRATEGIE DI MEMORIZZAZIONE

Comprende l’uso di strategie per

immagazzinare le informazioni in modo

significativo e per poter ripassare

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STRATEGIE PER RICORDARE

STRATEGIA MODALITA’

Utilizzare le figure come sussidio mnemonico

Farsi venire in mente le figure e gli argomenti ad esse collegate

Riassumere con modalità copia e cancella

Dopo aver individuato le parti importanti scriverle collegandole in modo opportuno

Riassumere con parole-chiave o testo sintetico

Costruire una parola o frase che riassuma il contenuto delle varie sequenze del testo o elaborare sintesi testuale

Costruire, schemi, diagrammi o tabelle

Dopo aver individuato le informazioni importanti del testo organizzarle in tabelle, o schemi e diagrammi a seconda del tipo di testo, argomento e compito

Formare immagini mentali dei termini concreti

Individuare i termini concreti e tradurli in un immagine mentale ed eventualmente grafica

Concretizzare i concetti astratti e formare immagini

mentali

Trasformare i concetti astratti in uno o più concetti concreti e formare poi le immagini mentali

Associare

Ripassare

Formare immagini, parole, frasi che associano una informazione difficile a qualcosa di già noto

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Elaborazione attiva del materiale- E’ un processo attivo che richiede l’uso di strategie di studio

- Consente di creare collegamenti tra le nuove conoscenze e quelle già possedute

- Consente distinguere da ciò che è chiaro da ciò che non lo è.

Inserire fig. a pag. 130 di imparare a studiare

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STRATEGIE SCRITTE

1) SOTTOLINEARE, EVIDENZIARE E CERCHIARE Evidenziare i punti importanti o concetti da ricordare facendoli emergere dallo sfondo ( evidenziare troppo equivale a non evidenziare niente)

2) ANNOTARE O COPIARE PAROLE, CONCETTI O PAROLE CHIAVI trascrivere alcuni aspetti del testo

3) RISSUMERE CON PAROLE PROPRIE forma di ripetizione dei contenuti utile per il ripasso finale

4) COSTRUIRE DIAGRAMMI O SCHEMI consente di creare collegamenti tra le parti ed è un modo veloce per consultare le informazioni al momento del ripasso

- Elaborata

+ Elaborata

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STRATEGIE NON SCRITTE

1) RIPETERE: può avvenire in modo silente e sub-vocalica o ad alta voce

2) AUTOINTERROGARSI: prova a porsi domande e cercare di rispondere

3) COSTRUIRE MODELLI MENTALI E FARE COLLEGAMENTI: consentono di integrare i contenuti da studiare nelle proprie strutture di conoscenza

4) IMMAGINARE: immaginare i contenuti aiuta sia nel comprendere che nel memorizzare

5) USO DI MNEMOTECHINICHE: molte mnemotecniche si basano sulle immagini mentali e altre su strategie di tipo verbale.

- Elaborata

+ Elaborata

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Un brano da studiare - 1

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Un brano da studiare - 2

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Le strategie di studio di Francesca

Dichiara di leggere tutto, rileggere, ripetere… Durante la prova legge a voce una volta in modo

monotono tutto il brano Legge una seconda volta cercando di non ripetere

alcuni parti del testo che ricorda Cerca di passare dalla lettura alla ripetizione con il

libro aperto Lo scopo è di recitare il testo senza doverlo

guardare

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Le risposte a domande aperte di Francesca

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Le risposte a scelta multipla di Francesca

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Un insieme strutturato e coordinato di strategie di studio costituisce un

METODO DI STUDIO

Uno dei metodi più conosciuti è il metodo PQ4R di Robinson (1970)

1) Preview (Scorsa Rapida)

2) Question (Porsi domande)

3) Read (Leggere)

4) Reflect (Riflettere)

5) Recite (Ripetere)

6) Review (Ripassare)

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Il ripasso - Va pianificato

- E’ tanto più agevole quanto più il materiale è stato elaborato in fase di comprensione e di memorizzazione

- Consente di ridurre l’ansia dell’interrogazione

- Processo necessario che consente di:

- Verificare la propria preparazione

- Consolidare le informazioni apprese nelle precedenti fasi di studio

- Organizzare la propria esposizione orale

Concretamente:

- Ripetere facendo un discorso completo e collegare i diversi argomenti

- Fare uso di diagrammi, tabelle e schemi precedentemente elaborati

- Ripetere con un compagno

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Per migliorare il ripasso è utile:

- Suddividere il materiale da studiare in vari capitoli e unità

- Organizzare schemi, appunti e fase sintesi

- Ripassare il programma analiticamente (date, autori, nozioni ecc.)

- Ripassare subito

- Ripassare a distanza di tempo

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Per prepararsi ad una prova Le strategie di studio utilizzare sono in relazione al tipo di prova da sostenere

Interrogazione orale

Compito scritto (tema)

Espongo ad alta voce con parole mie

Mi faccio uno schema, scaletta

Compito scritto (relazione) Riassumo con parole mie in base ad uno schema

Compito scritto (domande aperte) Studio ponendomi delle domande

Questionario (risposte a scelta multipla)

Per ogni concetto penso ad esempi veri e falsi

Compito scritto (matematica) Faccio esercizi supplementari simili a quelli che mi verranno proposti

Prova pratica (disegno) Preparo tutto il materiale

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Il modo migliore per preparare un interrogazione orale è Acquisire un solido metodo di lavoro senza rimandare gli

impegni di studio per sentirsi sicuri della propria preparazione

Limitare l’ansia che precede la verifica Allenarsi ad affrontare un’interrogazione Accettare la verifica come un’utile esperienza Costruirsi un’immagine di sé improntata all’ottimismo Eseguire esercizi di rilassamento

Fronteggiare un’interrogazione a viso aperto Capire la domanda, eventualmente farla ripetere Rifuggire dalla scena muta Inquadrare subito l’argomento e non sprecare tempo nelle

premesse Non perdere di vista la risposta da fornire

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Ansia da prestazione e timore delle verifiche

Perché gli studenti si sentono ansiosi?

- Paura di non riuscire

- Paura di sentirsi giudicato

- Imprevedibilità di cosa accadrà

- O più di queste cause insieme

Queste possono essere ricondotte:

1) Fallimenti passati

2) Metodo di studio non efficace che porta a dubitare della propria prestazione

3) Modo di concepire i voti, come giudizio globale del sé e non una valutazione alla propria prestazione

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Relazione tra ansia e prestazione Curva a U rovesciata di Yerkes-Dodson (1908)

Pre

staz

ione

Livello d’ ansia

Basso Medio Alto

Bas

saA

lta

Bassa ansia-bassa prestazione: poco coinvolgimento del compito, poca attenzione e un ridotto impegno

Media ansia-alta prestazione: alto coinvolgimento del compito, alto impegno alla riuscita del compito

Alta ansia-bassa prestazione: ansia talmente elevata che impedisce lo svolgimento delle attività cognitive

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Suggerimenti per ridurre l’ansia:

- Livello fisiologico: tecniche di rilassamento, meditazione

- Livello cognitivo: visualizzare situazioni positive, eliminare pensieri distraenti e negativi del tipo “Non sono capace”, “mi chiederà quello che so meno”, “Sento che non ce la farò”

- Sostenere la propria preparazione attraverso l’adozione di un buon metodo di studio

- Conoscere il tipo di domanda o di compito e gli argomenti che più spesso vengono chiesti

- Mantenere una buona motivazione alla riuscita

- Costruire una immagine positiva di sé sostenendo la propria autostima

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Confronto fra studenti di successo e con difficoltà di studio

Aspetto considerato

Studente di successo Studente con difficoltà

Organizzazione Studia in modo distribuito nel tempo, è flessibile nella scelta di diverse strategie a seconda della

prova e del materiale

Ha una scarsa organizzazione e pianificazione nella preparazione all’esame: studia solo pochi giorni

prima della prova

Strategie Usa un maggior numero di strategie e predilige quelle più

profonde e impegnative (prendere appunti, schematizzare, usare

parole-chiave e tabelle)

Usa poche strategie guidate dal testo. Ha una modalità di studio passiva e abitudinaria (si limita a leggere, sottolineare o leggere e ripetere tutto allo stresso modo)

Comprensione del testo

Integra i contenuti con le conoscenze precedenti, usa una

modalità di elaborazione profonda e sa distinguere i contenuti

principali dai dettagli

Ha una modalità di elaborazione superficiale e ha difficoltà nel distinguere i diversi livelli di

contenuto del testo

Autoregolazione E’ consapevole del proprio modo di studiare, sa valutare la propria

prestazione e riflette su come sia meglio affrontare lo studio

Ha una modalità di studio rigida e non del tutto consapevole

1

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Confronto fra studenti di successo e con difficoltà di studio

Aspetto considerato

Studente di successo Studente con difficoltà

Motivazione E’ intrinsecamente motivato, si pone obiettivi di padronanza ed

è sostenuto da una teoria dell’intelligenza come

accrescimento

E’ estrinsecamente motivato, ha obbiettivi di prestazione ed è

sostenuto da una teoria dell’intelligenza come entità

Vissuti emotivi Dichiara di provare un certo interesse, soddisfazione e

piacere pensando alla propria condizione di studente

Prova spesso rabbia, vergogna, preoccupazione e imbarazzo

pensando alla sua condizione di studente

Stile attributivo

percezione di efficacia

Attribuisce all’impegno successi e insuccessi, si percepisce come efficace e ha buone

aspettative di riuscita

Ritiene che i suoi insuccessi derivino da mancanza di abilità, si sente poco efficace e ha scarse

aspettative di riuscita

Gestione dell’ansia Utilizza buone strategie di coping, ha una buona fiducia in

sé teoria

Ha difficoltà nel fronteggiare l’ansia, ha poca fiducia nelle

proprie potenzialità

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Il metodo di studio non basta !!!!!!

I buoni risultati dipendono anche della materia, testi di studio, dalle strategie utilizzate, dalle convinzioni e modi di vivere le situazioni di studio

Non esiste lo metodo di studio valido per ogni situazione, materia e per ogni studente

L’approccio metacognitivo valorizza le differenza individuali nello studio

L’intervento strategico dovrebbe tener conto delle caratteristiche di chi studia, dei suoi atteggiamenti, le conoscenze sulle proprie abilità (di memoria, motivazione) e l’utilità nell’uso di queste

strategie

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La promozione del metodo di studio

Valutazione delle abilità di studio dello studente

Intervento sistematico che tenga conto delle caratteristiche dello

studente

Strumenti per la valutazione

Programma di intervento

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STRUMENTI DI VALUTAZIONE

PROVE DI STUDIO dalla 3el. alla 3 media De Beni et al. Q1 VATA OS 2005

BATTERIA AMOS 8-15 di Cornoldi et al. Erickson 2005

- Questionario di approccio autoregolato allo studio

- Questionario su utilità strategica e questionario su uso strategie

- Questionari su convinzioni (intelligenza, fiducia, obiettivi, attribuzioni)

- 4 prove di studio di testi (scelta titoli, domande aperte, domande V/F)

BATTERIA AMOS di Moè et al. Erickson per studenti sup. e università

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PROGRAMMI

A Strategici/metacognitivi e mirati su testi e discipline specifiche:

GUIDA ALLO STUDIO DEL TESTO DI STORIA De Beni et al.

IMPARARE A STUDIARE LA GEOGRAFIA

B Strategici/metacognitivi più generali e trasversali IMPARARE A STUDIARE 2 Cornoldi, De Beni, MT gruppo

EMPOWERMENT COGNITIVO E PREVENZIONE DELL’INSUCCESSO Pazzaglia et al

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I passi da seguire per la promozione del metodo di studio

1. Sviluppare la conoscenza del metodo di studio abitualmente adottato

2. Far riflettere sull’efficacia delle modalità e delle strategie di studio abituali

3. Portare al riconoscimento di alcune strategie adottate

4. Creare una motivazione al cambiamento delle modalità di studio meno efficaci

5. Presentare strategie e metodi di studio alternativi con l’indicazione precisa di come, quando e perché sono efficaci

6. Far sperimentare ripetutamente l’uso di queste strategie e di questi metodi in contesti differenti

7. Rinforzare l’idea che il successo che si ottiene dipende dalla bontà delle strategie o dai metodi adottati e quindi dall’impegno strategico

8. Far capire che nessuna tecnica è utile appena appresa, che è richiesta una certa pratica prima che diventi automatizzata

9. Sviluppare convinzioni funzionali all’apprendimento

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Difficoltà nell’applicare il metodo di studio

1) Ritrosia ad abbandonare un metodo di studio abituale, anche se sono proposte modalità di studio più efficaci

2) Mancanza di flessibilità: strategie efficaci in alcune materie non lo sono per altre discipline

3) Non riuscire ad adattare il metodo di studio alle nuove richieste (“Organizzazione dissonante”); questo si verifica nella transizione da una scuola ad un’altra

4) Convinzioni errate e motivazione