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B OLLETTINO ANNO XXXVI - Febbraio 2005 N° 2 notiziario IN QUESTO NUMERO ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI BOLOGNA Direzione e amministrazione: via Zaccherini Alvisi, 4 Bologna - Tel. 051.399745 - Pubblicazione mensile - Spedizione in A.P. 45% - articolo 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Bologna www.odmbologna.it GIORNATA DEL MEDICO 2004 LA NUOVA RICETTA UNIFICATA Dott. Altini e Dott. Vanini vincitori Borsa di Studio. Foto di gruppo di tutti i premiati. GIORNATA DEL MEDICO 2004

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BOLLETTINOANNO XXXVI - Febbraio 2005 N° 2 notiziario

I N Q U E S T O N U M E R O

ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHIE DEGLI ODONTOIATRI D I BOLOGNA

Direzione e amministrazione: via Zaccherini Alvisi, 4 Bologna - Tel. 051.399745 - Pubblicazione mensile - Spedizione in A.P. 45% - articolo 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Bologna

www.odmbologna.it

• GIORNATA DEL MEDICO 2004• LA NUOVA RICETTA UNIFICATA

Dott. Altini e Dott. Vaninivincitori Borsa di Studio.

Foto di gruppodi tutti i premiati.

GIORNATA DEL MEDICO 2004

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1Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

ORGANO UFFICIALEDELL’ORDINE

DEI MEDICI CHIRURGHIE DEGLI ODONTOIATRI

DI BOLOGNA

BOLLETTINONOTIZIARIO

2/05

ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE

DEI MEDICI CHIRURGHI

E DEGLI ODONTOIATRI DI BOLOGNA

DIRETTORE RESPONSABILE

Dott. Paolo Cernuschi

DIRETTORE DI REDAZIONE

Dott. Fabrizio Scardavi

COMITATO DI REDAZIONE

Dott. A. Stefano CrookeDott. Carlo D’AchilleDott.ssa Mohamed-Alamin MuniraProf. Gianfranco MorroneDott. Sergio ScotoDott. Mauro VozaDott. Marcello Zanna

DIREZIONE E REDAZIONE

Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 4Telefono 051.399745Contiene I.P.

I Colleghi sono invitati a collaborarealla realizzazione del Bollettino.Gli Articoli sono pubblicati a giudiziodel Comitato di RedazionePubblicazione MensileSpedizione in A.P. - 45%art. 2 comma 20/b - legge 662/96Filiale di Bo

Autorizzazione Tribunale di Bolognan. 3194 del 21 marzo 1966

Editore: Ordine Medici Chirurghi edOdontoiatri Provincia di Bologna

Fotocomposizione e stampa:Renografica - Bologna

In copertina:Foto di gruppo di tutti i premiati.Dott. Altini e Dott. Vanini vincitoriBorsa di Studio.

Il Bollettino di Gennaio 2005 è statoconsegnato in posta il giorno 16/01

I N D I C EEDITORIALEL’essere e l’appartenenza 3

ATTIVITÀ DELL’ORDINEDove va la medicina - cosa succederà? 4Ottimismo e pessimismo a proposito di medicina, oggi 5Saluto del Prof. Sante Tura 9Medici da 50 anni. Un ambìto traguardo 10Assemblea ordinaria iscritti 20 dicembre 2004Approvazione bilancio preventivo 2005 12

DALLA FEDERAZIONELa FNOMCeO si mobilita in favore delle popolazioni disastrate 15Del Barone interviene su un aspetto che caratterizzala nuova convenzione per i Medici di Medicina Generale 16

ENPAMOspedalieri: TFR con contribuzione 17Risvolti pensionistici della maternità al di fuori del rapporto di lavoro 18Analisi obbligatorie con farmaci a rischio 20Orari uffici 20

I COLLEGHI SCRIVONORiflessioni sulla legge 194 del 22/02/1978 21Gentilissimo presidente 23

NOTIZIEMedici disponibili per attività professionali 24Sentenze TAR Emilia-Romagna sui poteri della Federazione,degli Ordini provinciali e dei Sindacati 26Apertura sede INAIL di Casalecchio di Reno 27Centro per l’autismo: ricerca, diagnosi e cura 28Il Secondo rinascimento 29Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Napoli 32Polizze Responsabilità Professionale 34Monitoraggio della Spesa Sanitaria 37

CONVEGNI CONGRESSIOdontoiatria e Nuove tecnologie: sfida e opportunità 50Corso Ferratini 51Oncologia palliativa 52Alma Oftalmologia ECM 2005 - Recenti evoluzioni nel trattamentochirurgico delle stenosi delle vie lacrimali 53La patologia ipofisaria 54

ASSOCIAZIONI SINDACATIPresentazione dell’Associazione di ricerca in Psicologia Analitica“Alba” e modello teorico culturale della Scuola di specializzazionein psicoterapia “Aion” 55Comunicato della Giunta Esecutiva e del Consiglio di Amministrazionedel 21 Dicembre 2004 61Sezione FEDER.S.P.E.V. di Bologna - Attività 2004 e Propositi 2005 61

PICCOLI ANNUNCI 63

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2 Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

ORDINE PROVINCIALEDEI MEDICI CHIRURGHIE DEGLI ODONTOIATRIDI BOLOGNA

PresidenteDott.ssa NICOLETTA LONGO

Vice Presidentedott. FRANCESCO BIAVATI

SegretarioDott. SERGIO SCOTO

TesoriereDott. MICHELE UGLIOLA

ConsiglieriDott. PAOLO CERNUSCHIDott. FABRIZIO DEMARIADott. MARIO LIPPARINIDott.ssa PAOLINA MISCIONEDott.ssa MUNIRA MOHAMED-ALAMINDott. ALVISE PASCOLIDott. FABRIZIO SCARDAVIDott. GIOVANNI ATTILIO TURCIDott. MASSIMO VALENTINODott. FERNANDO VITULLODott. MAURO VOZA

Consiglieri OdontoiatriDott. FEDERICO BONIDott. MAURO VENTURI

Collegio Revisori dei ContiDott. ANTONIO CURTI (Presidente)Dott. NICOLA ANGELINO (effettivo)Dott.ssa PATRIZIA BARILE (effettivo)Dott. ANDREA BONFIGLIOLI (supplente)

Commissione OdontoiatriPresidente: Dott. ALESSANDRO NOBILISegretario: Dott. CARLO D’ACHILLEComponenti: Dott.ssa LIA RIMONDINI

Dott. FEDERICO BONIDott. MAURO VENTURI

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L’essere e l’appartenenzaL’attività medica era sempre stata caratterizzata dal fatto che veniva svoltaesclusivamente nell’interesse del paziente, scegliendo le strategie e le cure delcaso adattandole (o come si diceva recentemente taylored) al singolo nel pro-prio contesto clinico.

Ovviamente la prescrizione e la definizione del percorso clinico possono e de-vono essere sempre rimeditate, alla luce delle conoscenze progressivamenteacquisite, adottando e cambiando le vecchie idee con altre che si rivelano piùopportune e che evitano inutili sprechi di risorse, mantenendo il governo clini-co e senza perdere l’essenziale attenzione per la salute del paziente.

Da quest’anno le prescrizioni dovranno essere congrue da un punto di vistaclinico ed economico.

Ormai l’attività medica appartiene anche alla corretta osservanza della privacy(la cui in applicazione è penalmente perseguibile), alla puntuale compilazionedelle ricette (che saranno verificate dall’Agenzia delle Entrate) e ad autorizza-zioni per gli studi sempre più complesse.

La perfetta aderenza a tutto ciò che ci circonda ci farà appartenere al contestoin cui siamo ma potrebbe, alla lunga, faci perdere la nostra essenza di medici.

Il Direttore

ATTENZIONE

Si comunica che in base a recenti normative entrate in vigore sono statepreviste variazioni in merito all’imponibilità o all’esenzione di talune presta-zioni mediche.In attesa di pubblicare sul Bollettino il testo della legge si ricorda che leprestazioni rese dai medici nell’ambito delle proprie attività convenzionali eistituzionali, comprese quelle di natura certificative e collegate alla tuteladella salute delle persone, sono esenti da IVA.Non rientrano invece nell’ambito applicativo dell’esenzione le prestazionidi natura peritale, cioè quelle tendenti a riconoscere lo status del richie-dente rispetto al diritto all’indennizzo o al diritto ad un beneficio ammini-strativo o economico.Ad esempio:• Certificazione per assegno di invalidità.• Certificazione di idoneità a svolgere generica attività lavorativa.• Certificazioni peritali per infortuni redatte su modello specifico.• Certificazione per riconoscimento di invalidità civile.Non sono soggetti ad IVA certificati per idoneità sportiva.

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4 Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

GIORNATA DEL MEDICO DEL 28 NOVEMBRE 2004DISCORSO DEL PRESIDENTE

Dove vala medicina –cosa succederà?➔ Come Presidente dell’Ordine dei me-dici e degli odontoiatri della Provincia diBologna, ed anche a nome del consigliodirettivo dell’Ordine, sono lieta di dare ilbenvenuto ai colleghi ed a quanti hannogentilmente accolto il nostro invito.Ringrazio anche i rappresentanti delleistituzioni religiose e civili che sono in-tervenuti e che, partecipando ad unacerimonia che ha per i medici un gran-de valore simbolico, riconoscono lafunzione pubblica della categoria.La lettura del giuramento professionale daparte di un neolaureato e la consegna del-la Medaglia ai medici che da cinquant’an-ni esercitano la professione, disegnandoinfatti, idealmente, un lungo arco di tempospeso nella dedizione alla società.Ringrazio il Professor Gian Paolo Prand-straller, Professore ordinario di sociologia,che terrà una relazione su “Ottimismo epessimismo nella medicina odierna”.Noi viviamo oggi nell’età della tecnica: inun mondo organizzato scientificamente.La scienza guarda le cose del mondo consguardo oggettivo e le riduce a numeroed estensione, cioè a dire a materia misu-rabile. Con lo stesso sguardo la scienzaguarda anche l’uomo e lo depersonalizza.La scienza medica vede nell’uomo unasomma di organi che si rapportano fra diloro come gli ingranaggi di una macchina.In proposito Laing scrive: “il corpo è vi-sualizzato come un semplice meccani-smo, in grado di rispondere solo ad unosguardo fisico o chimico”.Tutti i medici sanno invece che ogni uomo

è un insieme di relazioni con gli altri e conil mondo, e che quando questo insieme èin equilibrio il corpo è veicolo di rapporti;infatti: “l’esperienza che si ha di se stessie degli altri come persone è primaria, si favalida da sé”.Se invece la relazione con gli altri e con ilmondo non funziona, spesso il corpo col-lassa e si trasforma in ostacolo, in impe-dimento.Dovrebbe il medico aprirsi all’ordine dellarelazione ma questo è impossibile se ilsuo sguardo vede solo organi.Il rapporto medico-paziente si configuradi frequente, come una situazione nihilisti-ca: essi sono vicini l’uno all’altro ma non sivedono come persone. Il paziente è vistocome un organismo chimico-fisico ed inquesto modo lui stesso si pensa; si affidaal medico che è il funzionario del sapere.Si crea così una situazione paradossaleperché la via della salute viene a coinci-dere con un processo di depersonalizza-zione in una sorta di “reciproco oblio del-l’uomo che siamo”.In questo contesto concettuale, è appro-priato quanto osserva Vito Cagli nel suosaggio “Malattie come raccolti”: “a mano amano che in medicina viene crescendo ilpeso della tecnologia cresce la minacciache si oscuri il rapporto medico-paziente ela considerazione del malato come perso-na, con il risultato che, mentre l’efficacia del-l’atto medico aumenta, non aumenta paral-lelamente la fiducia dei pazienti che, anzi, sisentono in balia di un meccanismo cieco emisurano l’enorme distanza che c’è fra l’af-fezione oggettiva e la soggettiva afflizione”.Il sapere scientifico che è efficace, ogget-tivo, condivisibile, ha svalutato però ognialtra forma di sapere ed ha “soppresso lavisione del mondo propria della coscien-za individuale, rendendo superflue le do-mande sul senso delle cose, compreso ilsenso della malattia e della cura; ma sonoi significati che qualificano la vita.Se così non fosse, non si spiegherebbe ilricorso insistente a terapie che si sono di-mostrate prive di plausibilità scientifica né il

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successo di medicine alternative che acco-stano, in modo ambiguo, magia e religione.Il giuramento professionale, nel richiedereal medico alte competenze e profonda eti-cità, scienza e coscienza, implica una visio-ne dell’uomo completa, una vera antropo-logia medica, come quella che Ippocrate,definiva solistica, perché aveva presente iltutto e non la semplice successione mec-canicistica delle cause e degli effetti.Ippocrate insegnava a vedere nei corpi dei

soggetti che, nel vivere, hanno individualitàspecifica ed “a scorgere proprio in questasoggettività e nel suo modo di declinarsi, lacausa prossima e remota della malattia”.È quindi una strada già aperta quella che lamedicina deve tornare a percorrere; infattila sua riumanizzazione non può esseremutata dalla filosofia, dall’etica o dallescienze umane; sono i valori che fin dalleorigini hanno qualificato la professione chedevono essere pienamente recuperati.

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Prof. Avv. G. P. PrandstrallerRelatore della Giornata

INTERVENTO DEL

PROF. GIAN PAOLO PRANDSTRALLER

Ottimismo epessimismo aproposito dimedicina, oggi➔ Signori, buongiorno, e grazie peravermi invitato a dire qualche parola suquesto stimolante argomento.Io sono umoralmente un ottimista, ma levicende della scienza e dei “lavoratoridella conoscenza” nell’epoca presentemi stimolano ad esserlo anche sul piano

delle idee, benché quest’epoca sia perse stessa difficile.L’argomento presuppone un chiarimentosu cos’è il pessimismo, su cos’è l’ottimi-smo – due atteggiamenti intorno ai quali sidiscute molto al giorno d’oggi. Perché al-cuni, pervasi forse da eccessivo ottimismo,esperiscono la vita in maniera sfrenata senon frenetica, altri, imbevuti di pessimi-smo, si stancano rapidamente di essa fi-nendo col dimenticarne il pregio e il valore.Per ottimismo intendo una sensazione diprevalenza, di vottoria, su ciò che ci èavverso e contrario, sul male, o su quan-to ci opprime e ci limita.Per pessimismo intendo un’idea di fatalesoccombenza al male, e a ciò che, in gene-rale, ci rende la vita aspra e insopportabile.Questi due atteggiamenti hanno giostra-to a lungo nella storia, soprattutto nellamodernità, dove direi che – a livello diletteratura e di filosofia – è prevalso unostato di pessimismo, una concezionedove si sottolinea più la sconfitta che lavittoria dell’uomo sulle avversità, una de-riva verso la distruzione.Credo che il nostro tema possa essere af-frontato a due differenti livelli. Da un lato lamedicina, come scienza, che ha una suastoria, la quale chiede d’essere interpreta-ta; da un altro il medico che fa parte, comeattore, della società, esperendovi un ruoloconsolidato e preciso.Sul primo aspetto. La medicina modernacomincia attraverso una presa d’atto del-l’importanza cognitiva di alcune discipline.

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Le scienze che si svilupparono nel mondooccidentale soprattutto nei secoli XVI eXVII furono l’anatomia, che si concretizzaattraverso l’introspezione diretta del cada-vere in alcune sedi universitarie che ci so-no familiari (Bologna, Padova); e poi la fisi-ca e l’astronomia in stretta unione con lamatematia (Pisa e ancora Padova, Bolo-gna e Praga). Quando uomini come Be-rengario da Carpi, Fabricius de Aquapen-dentis, Andrea Vesalio s’insediano nellecattedre di quelle grandi università o co-minciano ad operare nell’ambito di esse(non a caso, ivi sono istituiti i primi “teatrianatomici”), inizia la scientifizzazione dellamedicina. Anziché ricorrere ai testi degliantichi, essi ritenevano si dovesse studia-re il cadavere mediante la dissezione.Quest’ultima era contrastata dalle auto-rità religiose e politiche del tempo, ma incontesti particolari come la RepubblicaVeneta, che difendeva la propria autono-mia rispetto al papato, diventò più facileeseguire le dissezioni. Ciò, in pratica, si-gnificò uno degli avvii della scienza mo-derna, che si sviluppa in base a concettimolto semplici, cioè la prevalenza del ve-dere le cose, misurare la cose, analizzarela cose, sperimentare le cose, rispetto avisioni filosofiche o teologiche costruitesulle cose stesse. Questo avvenne (se sifa eccezione per il rilevante contributo diNicola Copernico, 1473-1543) soprattut-to nel secondo ’500 e nel primo ’600,epoca fondamentalissima per lo svilup-po della scienza, attraverso un nuovoapproccio da parte di alcuni eminentistudiosi del tempo. Viene altresì svilup-pata la fisica, e portata a successi consi-derevoli l’astronomia, la quale, in colle-gamento strettissimo con la matematica,trova il Galileo – nel periodo padovanoche va dal 1592 al 1610 – un exploit co-raggioso, e contemporaneamente in Ty-cho Brahe e Johannes Kepler degli inter-preti di primo piano. Galileo compieun’operazione vicina a quella degli ana-tomisti dicendo ai suoi contemporanei“invece che perdervi nei libri degli anti-

chi, fisate l’occhio nel cannocchiale e ve-drete meglio la realtà”. Fissate l’occhionel nuovo strumento (Galileo lo avevamutuato dagli Olandesi): e lo mette a di-sposizione della Repubblica Veneta, da-to che i Veneziani avevano interesse apiazzare sulle navi il lungo tubo che con-sentiva di vedere in anticipo le imbarca-zioni turche. C’era coincidenza tra gli in-teressi militari di quella grande potenza(Venezia) e la possibilità concessa dallascienza di vedere da vicino le cose. Gali-leo applica subito questo metodo all’a-stronomia, ottenendo la visualizzazionedi corpi celesti come Giove e la Luna.Quest’ultima poteva essere vista con lesue irregolarità e montagne e quindi as-somigliata alla Terra. Così un’esperienzaempirica consentiva di superare d’unbalzo tutte le affermazioni fantasiose de-gli antichi su questo astro, sulla suamorfologia e struttura.In quel tempo, era molto difficile demoli-re le interpretazioni della natura basatesula mitologia e sulla letteratura greca.La scienza moderna inizia il proprio itine-rario attraverso esperienze che oggi pos-sono apparire abbastanza primitive. Matali esperienze si tradussero in un inaudi-to avvicinamento alla realtà: esse si ba-sarono su dottrine differenti, sulla dedu-zione in Galileo e sull’induzione in unaltro grande scienziato e filosofo, FrancisBacon. C’è un collegamento, a quantopare, tra queste due importatissime fon-ti, e c’è un nome che lega idealmente ledue esperienze, quello del medico ingle-se William Harvey, l’uomo che scopre lacircolazione del sangue, pubblicando inInghilterra nel 1628 la “Exercitatio anato-mica de motu cordis et sanguinis in ani-malibus”. Un evento di tale impotanza,nel campo della medicina, da risultarefondante. Si può dire che la medicinamoderna “cominci” con questa scoper-ta, assomigliabile a quella che circa cin-quant’anni dopo avrebbe fatto Newtondando spiegazione del moto dei pianeti edel meccanismo dell’universo attraverso

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la gravitazione universale. Harvey erastato a Padova e aveva avuto l’esperien-za dell’anatomia e la probabile cono-scenza del pensiero di Galileo.Lo sviluppo della medicina, affiancata dallafisica e dall’astronomia, viene integrato –più o meno negli stessi anni – da FrancisBacon, il quale teorizza una cosa semplicee radicale: il sapere si fonda sull’esperienzae non sui libri degli antichi; egli polemizzacon Aristotele, considerando la cultura deiGreci non adatta a fondare il sapere mo-derno. Il quale doveva basarsi sull’osser-vazione diretta delle cose, sulla misurazio-ne dei fenomeni e – naturalmente – su unatteggiamento mentale di grande impor-tanza per il futuro di tutta la cultura occi-dentale, la volontà di “espugnare” la natu-ra. Tale espugnazione, secondo il filosofoinglese, motivava la necessità di riformaretutto il sapere moderno. Egli fu uomo digrande coraggio intellettuale; se non aves-se avuto delle cariche politiche importantiche ne protessero l’originalità, sarebbe sta-to, probabilmente, perseguito. Francis Ba-con introdusse l’idea che occorre espu-gnare la natura: in fondo lo sforzo dellascienza in epoca successiva fu basato suquesto concetto. La scienza doveva capirecome sono costituiti i fenomeni e usarequesti ultimi per migliore la vita umana.Nei secoli XIX e XX la medicina – che nelsecolo XVII viene potentemente aiutata dauomini come Giovan Battista Morgagni,fondatore dell’anatomia patologica – ricevedalle scienze sperimentali un grande aiuto.Il vantaggio della medicina in questi secoliconsiste nella progressiva capacità di gua-rire le malattie e, di conseguenza, prolunga-re la vita umana. L’avanzamento della me-dicina fa leva sulla sinergia come altrescienze: con la biochimica (si producono glienzimi, gli ormoni, le vitamine, ecc.); la mi-crobiologia che studia le malattie infettive ei loro agenti; con gli studi volti alla scopertadegli antibioitici, attraverso Fleming, ecc.;sulla fisica con la scoperta dei raggi Rönt-gen nel 1895; sulla chimica con l’individua-zione degli anestetici che danno la possibi-

lità di effettuare le più difficili operazioni chi-rurgiche; con la biologia che favorisce l’uti-lizzo terapeutico delle cellule staminali, ecc.Tutto questo porta ad un grande progres-so, ad una sostanziale “vittoria” della medi-cina. Ecco dove riposa, concretamente, ilmio ottimismo. La medicina, pur in mezzoalle ideologie che hanno sovrastato il XXsecolo e che spesso le sono state contra-rie, è riuscita ad attuare progressi radicali.Credo che guardando questo insieme siagiusto provare un senso di sollievo, di con-fidenza nelle possibilità umane di sconfig-gere, almeno in parte, la malattia e le sueconseguenze.Noi aneliamo oggi all’allungamento dellavita. Questo è probabilmente uno dei piùgrandi successi della modernità, perché –al di là di tutte le considerazioni filosoficheche si possono fare sulla vita – si è riuscitiin un’impresa che ha dello straordinario,dato che in passato la vita era mediamentebreve, anzi brevissima. Questo successo èderivato non da una visione teologica, mada successi graduali e parziali, ad opere diuomini operosi e pazienti che hanno trova-to il modo di ridurre o stroncare i mali fisiciche affliggono l’umanità.Vorrei ora parlarvi del medico. Qual è la si-tuazione del medico nella società odierna?Consentitemi di dire, come introduzione al-la concezione che segue, che sta nascen-do un nuovo ceto (o una nuova classe) eche questo è un fenomeno importante. Sitratta dei “lavoratori della conoscenza”.La conoscenza è l’elemento fondamentaledel cosiddetto post-industriale; tutta la let-teratura sul post-industriale (a cominciaredagli anni ’70 fino ad oggi) rivela che la pro-duzione non può essere realizzata attraver-so il solo denaro, ma attraverso l’utilizza-zione economica dei “saperi”. Di fatto siproduce con l’aiuto della scienza. È lascienza che crea i nuovi mercati, è la scien-za che permette la creazione di nuovi pro-dotti, di nuovi farmaci, ecc.; è la scienzache in definitiva sostiene l’industria.Dietro alla conoscenza come mezzo diproduzione si delinea appunto (particolar-

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mente a partire dagli anni ’90) un nuovo ce-to: i “lavoratori della conoscenza”. Permet-tetemi di dire che nel mondo del lavoro,oggi, il lavoro manuale non è importante, illavoro manuale persiste ed è giusto ancheproteggerlo, ma questo tipo di lavoro non èteleologicamente importante. Il lavoro im-portante è il lavoro intellettuale, il lavoroprofessionale soprattutto. Il lavoro ma-nuale non è importante; lo è invece quelloprofessionale e creativo.Da quando un autore americano, Ri-chard Florida, ha pubblicato The rise ofthe creative class (2002) abbiamo as-sunto una maggiore consapevolezza chela creatività è essenziale alla produzione.Dice Florida che, a suo parere, in Ameri-ca i creativi assommano al 30% dellamanodopera USA. Egli comprende nellanozione non solo i medici, gli ingegneri,gli architetti, i biologi, i giuristi, gli econo-misti, ma anche gli scrittori, gli editori, gliartisti, i designers, i creatori di moda, icantautori, i creativi di vario tipo.Bisogna assumere una nuova mentalità. Laconoscenza (di cui tanto si parla, ma di cuipoco si è tenuto conto nelle scelte ecnomi-che dei passati governi ed anche di questogoverno) è divenuta una leva che incide ra-dicalmente sulla competizione economica.La parte forte della produzione oggi è di na-tura intellettuale, senza i lavoratori della co-noscenza non si fa niente di importante.Non si crea un’industria senza ingegneri,senza biologi, chimici, matematici, architetti,medici, ricercatori professionali di vario tipo,designers, ecc. Il gruppo del G7 (o G8) rap-presenta la parte del mondo che ha un’in-tensa consuetudine con la conoscenzascientifica. Quelli che non dispongono dellascienza appartengono invece a quel mondodisperato dove si muore di fame. È com-prensibile quindi che le potenze che voglio-no modernizzarsi anelino ad avere strutturescientifiche e a migliorare continuamente.Ma proprio coloro i quali rappresentano ilceto dei knowledge workers (e fra essi ci so-no i medici) non sono considerati per quelloche fanno, ma quasi degli estranei, in un as-

setto dominato da un lato dagli imprenditori,dall’altro dai lavoratori manuali, che attraver-so i loro sindacati dicono parole risolutivesull’economia; mentre l’essenziale, cioè lascienza, la ricerca, la cultura è trascurato elasciato da parte. È importante sottolinearela necessità di trascendere questo orienta-mento, rendersi conto che occorre seguirealtri percorsi. Mi auguro che le scelte del fu-turo tengano largamente conto dei lavorato-ri della conoscenza a vantaggio dello svilup-po economico e sociale. Pongo i medici inprimo piano tra questi “lavoratori” perchéessi sovraintendono a un “servizio” che è lasalute: un servizio fondamentale.Oggi sono i professionisti che controllano igrandi servizi, per esempio i trasporti, lacomunicazione, la difesa, la ricerca, l’istru-zione, ecc. Come fa una società avanzataa non rispecchiare, nelle grandi scelte eco-nomiche, questa realtà? Cari medici, ralle-gratevi perché appartenete a un ceto chesta avanzando – questo è il punto fonda-mentale. Non serve lacrimare sul fatto chegli altri non ci guardano: bisogna reagire.Sono ottimista sul futuro della medicina,dei medici e delle professioni sanitarie; stainfatti avanzando e progredendo un nuovoceto che porta avanti le idee che privilegia-no lo sforzo scientifico. Io spero che possaattestarsi efficacemente nella società.Insieme con questo ceto, vedo l’affermar-si di nuovi valori, perché lo stesso capita-lismo sarà condizionato da valori come laconoscenza, l’intelligenza, la creatività, dicui nessuna società avanzata può fare ameno. Anche i capitalisti devono apprez-zare il contributo d’una forza sociale chefa propri i valori della cultura. Perché nonessere ottimisti al punto di ritenere chequesto trend possa modificare in megliol’assetto capitalistico?Vi dirò, per concludere, che c’è ora un epi-sodio storico che incrementa la possibilità dicui ho detto: l’apparire della sfida economi-ca cinese. L’esperienza cinese, maturata nelgiro di quindici anni, passa da un’economiadi tipo collettivistico a un’economia basatasulla produzione capitalistica, collegata tut-

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tavia alla scienza. La vera sfida che si avrà infuturo è una sfida su chi meglio porteràavanti lo sviluppo scientifico; questo è ilpunto centrale, avere le nozioni scientifico-tecnologiche necessarie per produrre cosenuove, servizi nuovi. Il campanello d’allarmeche ci viene dalla Cina (gradito ad alcuni,sgradito ad altri) contiene un messaggio im-plicito: datevi da fare, perché siamo di frontea una sfida che si basa sulla scienza. È la sfi-da ad incrementare e migliorare il mondo

delle professioni, il mondo dei creativi, ilmondo dei ricercatori e degli scienziati.Credo in tal modo di avere indicato alcuneragioni non fatue per fondare il vostro otti-mismo e per guardare con fiducia verso unmondo futuro di cui non si veda soltanto ilmale, ma anche la ragionevole possibilitàdi migliorare la vita e la convivenza umana,in un contesto in cui la medicina – e i me-dici – avranno – così spero – una parte im-portante, degna di rispetto.

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Saluto del Prof.Sante Tura➔ A nome di tuti i presenti e mio perso-nale un grazie di cuore, per averci regala-to questa giornata meravigliosa, un gra-zie al presidente, grazie all’interoconsiglio dell’Ordine dei Medici di averemantenuto questa tradizione e di averlaresa ancora più fausta.Siamo grati di aver partecipato in modocosì bello alle nostre nozze d’oro con lamedicina.Siamo stati dei coniugi molto fedeli siamostati dei coniugi che non sono mai venutimeno ai propri impegni, alla propria onestàe direi alla propria fedeltà.Il giorno che abbiamo fatto il nostro giu-

ramento abbiamo detto che noi consa-criamo la nostra vita alle cure del malato,ognuno ha poi preso la propria strada:chi direttamente ha fatto il medico, chi siè specializzato, chi ha fatto il corso uni-versitario, ma tutti uniti avevamo un solofine che era quello di migliorare le condi-zioni dei nostri simili che soffrono.Vorrei dire che durante questi 50 anniabbiamo sempre sentito dire che la me-dicina non va, che le sofferenze riman-gono tante, che di tumori si continua amorire, però noi siamo altrettanto co-scienti che se questo è vero è vero al-trettanto che la qualità della vita è note-volmente migliorata, non solo la duratadella vita, e questo in qualche modo lo sideve scrivere anche a noi che nei varicampi e nei vari settori abbiamo contri-buito allo sviluppo delle conoscenze ealle applicazioni di queste conoscenze.È vero il medico si sta allontanando dalmalato oggi la tecnologia ci divide sem-pre di più. Il mio maestro Campanacci ri-coda che si era iniziato ad ascoltare ilcuore con l’orecchio, poi lo stetoscopio,poi il fonendoscopio e oggi si usa la te-lemedicina e la robotica. Forse noi do-vremo ricordare ai giovani che fare il me-dico significa anche ascoltare, oggi lasocietà non ascolta più, non ascoltal’impiegato, non ascolta l’ingegnere,non ascolta l’architetto, non ascolta ilpolitico, non ascolta nessuno. Il medicodeve continuare ad ascoltare e aumen-

Prof. Sante Tura saluta a nome di tutti i premiati.

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10 Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

tare il suo ascolto perché è un mezzofondamentale per fare la diagnosi. Sequando terminata l’anamnesi, non hal’orientamento diagnostico è difficile chelo possa fare dopo visitando il malato.Questo è un invito che un vecchio medi-co fa ai giovani medici che, nonostantel’arrivo di tutte le tecnologie possibili,l’ascolto, la vicinanza, l’amore col qualeogni gesto del medico deve essere ac-compagnato. Credo che questo facciaparte della nostra professione. Noi nonsiamo dei praticanti anche se la so-

cietà vuole massificarci, noi siamo pro-fessionisti a cui la comunità affida lapropria salute, siamo dei professionistiparticolari e quindi non possiamo avereil comportamento degli architetti o degliingegneri, noi dobbiamo sapere ascolta-re i nostri pazienti, stargli vicino e farglisentire che in quel momento, che è diffi-cilissimo, quando uno è malato si senteai margini della società, quindi in queimomenti deve sentire non solo la tecno-logia ma anche il nostro calore umano.Con queste parole ringrazio ancora.

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Saluto della Feder.s.p.ev.

Medici da50 anni.Un ambìtotraguardo

➔ I pensionati sanitari che fanno partedella Sezione Feder.s.p.ev. di Bolognaaderiscono con simpatia alla iniziativadel nostro Ordine dei Medici di festeg-giare i 50 anni di professione e si ralle-grano con i 50 e più colleghi che nel2004 hanno conquistato il significativo

traguardo. E la ricorrenza ci suggeriscealcune gradite riflessioni.La prima ci fa notare che, per questi colle-ghi, la scelta di fare il medico è avvenutanel momento in cui più si materializzava ilprocesso di ricostruzione del Paese e leprospettive di progresso alimentavano trai cittadini nuovi entusiasmo e tanta vogliadi fare. Riteniamo che proprio a questogruppo di colleghi, oggi festeggiati, vadaattribuito nel vasto contesto del “miracoloitaliano” il merito di aver dato il via a quel-la spinta forte che ha sviluppato anche inItalia quel notevole progresso della scien-za medica di cui oggi, e proprio in questaoccasione, possiamo toccarne i risultati.Crediamo infatti che il 2004 sia l’anno dacui negli anni avvenire sempre più alto ri-sulterà, proporzionalmente, il numero dimedici che 50 anni dopo la laurea avran-no la buona sorte di reincontrarsi. E que-sta riflessione è un inno al desiderio dinuove e lusinghiere conquiste nel cui co-ro si sentono profondamente coinvoltianche i pensionati sanitari.Riflessioni e motivi di soddisfazionechiaramente beneauguranti, ma non talida distoglierci dal ricordare con deferen-za ed affetto quei colleghi che non hannopotuto avere la presente opportunità.

Prof. Silvio FerriPresidente Feder.s.p.ev di Bologna

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Bologna, 1 Gennaio 2005

Gentile Dottoressa, Egregio Dottore,

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12 Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

Assembleaordinaria iscritti20 dicembre 2004Approvazionebilanciopreventivo 2005➔ Il giorno 20 dicembre 2004 alle ore21.00, presso la Sede dell’Ordine dei Me-dici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bolo-gna, Via Zaccherini Alvisi, 4, si à tenutal’Assemblea Ordinaria degli iscritti per l’ap-provazione del bilancio preventivo 2005.Il Presidente, Dott.ssa Nicoletta Longo,saluta gli intervenuti e dà lettura dellapropria relazione morale:Gentili Colleghe e Colleghi,il bilancio preventivo per il 2005 non com-porta nessun onere aggiuntivo per i nostriiscritti: da quando ci siamo insediati ai ver-tici del Consiglio Ordinistico, grazie ad unavirtuosa politica di gestione delle risorse,non abbiamo dovuto chiedere alcunaumento nella tassa d’iscrizione annualenonostante il devastante arrivo dell’Euro.Per gli odontoiatri doppi iscritti verrà

tolta la quota di pertinenza FNOMCEO.Nel corso del prossimo anno il Consiglioha stabilito di programmare molteplicicorsi di aggiornamento: sarò orgogliosase vi sarà una buona partecipazione aquesti incontri, specialmente a quelli de-dicati alla Deontologia programmati per ilsecondo semestre del 2005.Per il prossimo anno il Consiglio ha deli-berato di portare a 3 le Borse di Studioper giovani colleghi che intendano recar-si presso facoltà estere per perfezionare iloro studi (premi di studio nel 2002-2003n. 2 e nel 2004 n. 2).Auspico che anche il prossimo anno ve-da l’entusiastica partecipazione di coloroche festeggeranno le “Nozze d’Oro” conla professione, in occasione della Gior-nata del Medico e mi impegno, a nomedi tutti i consiglieri ad operare, in ognicircostanza, per tutelare l’indipendenzae la dignità della professione.Termino la mia Relazione rammentandoViche il prossimo anno si terranno le elezioniper il rinnovo del Consiglio Direttivo, dellaCommissione Odontoiatri e del Collegiodei Revisori dei Conti: Vi invito a partecipa-re numerosi, sia per esercitare il Vostro di-ritto democratico sia per non gravare coninutili spese (dovute alla eventuale ripeti-zione delle elezioni per mancato raggiungi-mento del Quorum) sul nostro bilancio.Vi ringrazio per avermi ascoltata e Vi sa-luto augurandoVi Buone feste.

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EDott. Gaetano Stagni e Dott.ssa Silvia Pareschileggono il Giuramento.

Foto di gruppo dei Neoiscritti.

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13Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

Terminata la lettura il presidente cede laparola al Tesoriere, Dott. Michele Ugliola,che ringrazia e legge la relazione al bilan-cio di previsione 2005:Il bilancio di previsione per l’esercizio fi-nanziario 2005, che viene presentato perl’approvazione, è stato approvato dalConsiglio Direttivo nella seduta del 28 ot-tobre 2004 ed è redatto conformementealle norme di legge ed al regolamento dicontabilità dell’Ordine.Il bilancio presenta nell’entrata le sommeche si prevede di accertare e nella spesale somme che si prevede di impegnarenell’esercizio 2005, per rispettare gli ob-bligi istituzionali dell’Ordine e tiene contodelle decisioni assunte e delle decisioniche si andranno ad assumere nel corsodel futuro esercizio.I principali elementi che caratterizzano laprevisione sono i seguenti:

1) parte ordinaria– le entrate sono previste in € 765.200 dicui € 716.000 per tassa annuale– le spese ordinarie sono previste in€ 948.200, di cui € 938.700 per spesecorrenti ed € 9.500 per accantonamentoT.f.r. dipendenti.La differenza di € 183.000, è finanziatacon applicazione al bilancio dell’avanzodi amministrazione presunto e concernela previsione delle seguenti spese di ca-rattere non ricorrente:€ 70.000 per elezioni organi istituzionali

€ 15.000 per pubblicazione albo€ 5.000 per aggiornamento professio-nale dipendenti€ 75.000 per aggiornamento professio-nale, culturale iscritti e convegni€ 18.000 per iniziative divulgative, borsedi studio e master giovani medici.La previsione delle entrarte correnti di€ 765.200, è distinta in:€ 728.000 per entrate contributive€ 19.000 per interessi attivi€ 7.700 per contributi su formazioneprofessionale€ 10.500 per rimborsi diversi.La previsione delle entrate contributive èfondata sulla conferma della quota an-nuale di iscrizione all’Ordine ed è al nettodelle spese di riscossione.La previsione dell’entrata per interessiattivi tiene conto degli interessi sul contocorrente bancario e per investimento intitoli a breve.I principali scostamenti nella spesa rispettoalla previsione precedente sono i seguenti:a) maggiori spese:€ 2.000 per personale dipendente e con-tributi€ 5.000 per pubblicazione e spedizionebollettino€ 4.000 per versamento quota alla Fede-razione nazionaleb) minori spese€ 3.000 per rimborso quote di iscrizione€ 1.000 per collaborazioni coordinate econtinuative.

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14 Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

Le spese di personale comprensive deicontributi previdenziali, assistenziali edassicurativi, sono previste in € 166.000 ecomprendono il costo derivante dal nuo-vo contratto di lavoro e dell’accordo in-tegrativo decentrato.Il fondo di riserva è previsto in € 2.200,pari ad una percentuale del 2,34% dellespese correnti e quindi nel limite del 3%disposto dal regolamento dell’Ordine.

2) parte straordinariaLa parte straordinaria del bilancio preve-de entrate per € 260.000, e spese per€ 332.000, la differenza di € 72.000, è finan-ziata con l’applicazione dell’avanzo di ammi-nistrazione presunto. Sia nell’entrata che nellaspesa sono previste € 260.000 per operazio-ni finanziarie a breve e medio termine.Nella spesa sono previsti:€ 10.000 per acquisto mobili, macchineelettroniche e software€ 15.000 per ristrutturazione sede€ 47.000 per quota di ammortamentodei beni immobili e mobili utilizzati calco-lata sulla base dei coefficienti di ammor-tamento applicati negli anni precedenti.

3) partite di giroLe partite di giro comprendono le entratee le spese che si prevede di effettuareper conto di terzi e sono previste per unuguale ammontare di € 81.165 nella en-trata e nella spesa.Il Presidente ringrazia il Tesoriere e chie-de ai componenti del Collegio dei Revi-sori dei Conti di illustrare ai presenti larelazione al Bilancio Preventivo 2005.Il Presidente del Collegio, Dott. AntonioCurti, legge la relazione:Esaminato il bilancio preventivo per l’e-sercizio 2005, predisposto ed approvatodal Consiglio Direttivo nella seduta del28/10/2004.Verificato che la previsione è fondata suiseguenti equilibri finanziari:

a) pareggio finanziarioentrate previste € 1.361.365spese previste € 1.361.363

b) equilibrio correnteentrate correnti € 765.200spese correnti € 938.700accantonamento T.f.r. € 9.500 € 948.200differenza € 183.000che la differenza di € 183.000, relativa aspese per elezioni organi istituzionali,pubblicazione albo, aggiornamento pro-fessionale e per borse di studio o master,è finanziata con parte dell’avanzo di ammi-nistrazione presunto applicato al bilancio;

c) equilibrio di parte straordinarientrate straordinarie € 260.000spese straordinarie € 332.000differenza € 72.000che la differenza di € 72.000, è finanziatacon parte dell’avanzo dell’amministra-zione presunto applicato al bilancio:

d) pareggio partite di giroentrate previste € 81.165spese previste € 81.165Verificate le singole previsioni di entratae di spesa sulla base del rendiconto perl’esercizio 2003, dell’andamento degliaccertamenti e degli impegni dell’eserci-zio 2004, nonché degli indirizzi gestiona-li per l’anno 2005.All’unanimità

ATTESTA1) Che le previsioni di entrata sono atten-dibili in relazione alle somme accertabiliper l’esercizio 2005;2) Che le previsioni di spesa sono con-grue, in relazione agli impegni da assu-mere per fronteggiare le spese consoli-date e quelle di sviluppo, per ilconseguimento delle finalità istituzionalie per la realizzazione degli indirizzi ge-stionali dell’Ordine per l’esercizio 2005.Terminata la lettura, il Presidente chiede aipresenti se ci siamo domande da porre inmerito alle voci di entrata e uscita del Bilancio.Nessuna domanda.Il Presidente pone in votazione il BilancioPreventivo 2005 che viene approvato al-l’unanimità dei presenti.Il Presidente, ringrazia gli intervenuti e di-chiara chiusa l’Assemblea ordinaria.

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15Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

COMUNICATO STAMPA

➔ Caro Presidente,i fatti inquietanti di questi giorni chehanno visto coinvolte e colpite popola-zioni inermi e già duramente provatehanno indotto me ed il Comitato Cen-trale a mobilitarci in loro favore.A tale riguardo ho diramato ieri il comu-nicato stampa che Ti allego che potreb-be essere, con gli opportuni adatta-menti, inserito sui vari siti degli Ordini.Secondo le indicazioni del Dipartimentodi Protezione civile da noi contattato, laFederazione dovrebbe fungere da col-lettore ed unico interlocutore per evita-re sovrapposizioni e complicazioni bu-rocratiche.L’invito che Ti rivolgo dunque è quello(pur rendendomi conto delle difficoltàlegate al periodo delle festività natalizie)di pubblicizzare l’iniziativa e di invitare imedici e gli odontoiatri ad inviare leproprie adesioni alla Federazione, ainumeri di fax ed indirizzi e-mail specifi-cati nel comunicato.Cordiali saluti e rinnovati auguri

COMUNICATO STAMPA

La FNOMCeOsi mobilitain favore dellepopolazionidisastrate

➔ Il Presidente della Federazione Na-zionale dei Medici Chirurghi e degliOdontoiatri, Dr. Giuseppe Del Barone,d’intesa con il Comitato Centrale, ha in-trapreso gli opportuni contatti con il Di-partimento della Protezione Civile percoordinare eventuali adesioni in aiutodelle popolazioni asiatiche colpite dallagrave calamità naturale.Il Dr. Del Barone invita pertanto quanti,medici e odontoiatri, fossero interessatia collaborare all’iniziativa, con invio dimedicinali o recandosi nelle zone colpi-te, a far pervenire la propria adesionedirettamente alla FNOMCeO specifi-cando nome e cognome, residenza,specializzazione, periodo di disponibi-lità e recapiti ai seguenti numeri di fax:06-3222794 (Segreteria Generale)06-3225818 (Presidenza)oppure via e-mail:[email protected] [email protected]

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16 Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

COMUNICATO STAMPA

Apprezzamenti del Presidente dellaFNOMCeO per la definizione della lungatrattativa con qualche distinguo sullanuova definizione del collegio arbitraleprevisto dall’accordo.

Del Baroneinterviene suun aspetto checaratterizzala nuovaconvenzioneper i Medicidi MedicinaGenerale

➔ Soddisfazione è stata espressa dalPresidente della Federazione Nazionaledegli Ordini del Medici Chirurghi e degliOdontoiatri Giuseppe Del Barone allanotizia del raggiunto accordo sulla Con-venzione che regola il rapporto di lavorodei medici di medicina generale e dellaguardia medica.“Dopo quattro anni dalla scadenza delcontratto – ha dichiarato Del Barone –durante i quali i medici di famiglia e dicontinuità assistenzial hanno dato ampiadimostrazione di alto senso di responsa-bilità nei confronti dei pazienti, si è giuntifinalmente alla definizione di una con-venzione che riduce la conflittualità al-l’interno del settore”.“Non è mio compito entrare nel merito

dei contenuti dell’accordo, spettando adaltri valutazioni di tipo sindacale. Ciono-nostante – ha continuato il Presidentedella FNOMCeO – non posso non pale-sare le mie perplessità per una novitàprevista dal verbale di preintesa che ri-guarda la composizione del collegio ar-bitrale”.Infatti la Presidenza del Collegio stessonon viene più affidata al Presidente del-l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatridel capoluogo di Regione bensì al Presi-dente dell’Ordine degli avvocati inciden-te sul territorio.La logica di questa modifica non apparené chiara né tantomeno accettabile erappresenta una evidente ed ingiustifica-ta attenuazione del ruolo deontologicosvolto dall’Ordine dei Medici, a tuttodanno dei colleghi chiamati a risponderedi fronte al Collegio.Chi, infatti, meglio del Presidente d’Ordi-ne è in grado di assicurare la più ade-guata tutela deontologica? Chi megliodel Presidente dell’Ordine capoluogo,vero e proprio osservatorio professionalea livello regionale, può esperire la funzio-ne di Presidente in un collegio arbitralechiamato a svolgere un compito delica-tissimo?Se confermata, questa nuova composi-zione del collegio rappresenterebbe inol-tre un vero e proprio disconoscimento delruolo svolto dal Codice di Deontologiamedica quale strumento riequilibratore dirapporti tra medico e cittadino, proprionel momento in cui anche la Magistratu-ra, Corte di Cassazione in testa, ricono-sce al Codice piena valenza giuridica.“Quale Presidente della FNOMCeO – haconcluso Del Barone – auspico, quindi,un concreto e rapido ripensamento dellanorma, che allo stato inciderebbe in mo-do negativo su quella che è la sostanzapiù profonda della Professione, dell’Ordi-ne professionale, dell’essere medici esulle norme etico-comportamentali chegovernano il fondamentale, insostituibilerapporto con i cittadini”.

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17Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

Ospedalieri:TFR concontribuzione

a cura diMarco Perelli Ercolini

➔ La legge 335/1995 di riforma del si-stema previdenziale prevedeva per imedici pubblici dipendenti l’abolizionedell’indennità premio di servizio (Ips) ela sua sostituzione con trattamento difine rapporto (TFR).Ricordiamo che il premio di servizio èuna prestazione assicurativa previden-ziale su base mutualistica in parte pagatadal lavoratore, mentre il TFR è una retri-buzione differita a totale carico del datoredi lavoro. Entrambe avevano lo scopo digarantire, specialmente in passato quan-do i calcoli della pensione venivano fatti amesi di distanza dopo la cessazione delrapporto di lavoro, un sostegno econo-mico nel lasso di tempo tra l’ultimo sti-pendio e il primo rateo della pensione.Tutti i medici pubblici dipendenti iscrittialla gestione ex INADEL, confluita nel-l’INPDAP, già assunti con contratto atempo indeterminato prima del 31 di-cembre 2000 sono destinatari e conti-nuano ad esserlo dell’indennità premiodi servizio (Ops o Tfs). L’applicazionedel TFR come prevista per il settore pri-vato, trova applicazione solo per i me-dici assunti nel SSN con contratto atempo indeterminato dopo il 31 dicem-bre 2000 e con contratto a tempo de-terminato in essere al 30 maggio 2000.Tuttavia a questi medici, in modo deltutto illegittimo, continuano ad essereeffettuate le trattenute contributive (2,5per cento sull’80 per cento delle vocifisse e continuative della retribuzione),

anche se per legge il contributo ai finidel Tfr dovrebbe essere a totale caricodel datore di lavoro. Lo prevede la cir-colare INPDAP del 1° agosto 2002 nu-mero 30: per assicurare l’uguaglianzadella retribuzione netta e delle trattenu-te fiscali tra i dipendenti con Ips e Tfr, ilDPCM 20 dicembre 1999 ha stabilitoche lo stipendio tabellare del personalecon Tfr sia diminuito di un importo paria quello che il personale con diritto alTfs (o Ips) ha e mantiene a suo caricoper questa prestazione.Lo stipendio lordo così diminuito vienepoi figurativamente incrementato dellostesso importo ai fini della determina-zione della base di calcolo del tratta-mento di pensione e del Tfr.Tuttavia le prestazioni sono ben diffe-renti e soprattutto negli anni il TFR èmaggiormente penalizzante (tra l’altronon è calcolato sull’intera retribuzioneannua, bensì solo sulle voci fisse e con-tinuative della busta paga) e, inoltre, nonè previsto lo sgravio fiscale dall’imponi-bile dell’abbuono di € 308,87 per ognianno utile al calcolo del premio di fineservizio e delle somme in relazione aicontributi versati per l’indennità premiodi servizio e cioè di 40,98 per cento.

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTOPer il trattamento di fine rapporto è pre-visto un accantonamento pari alla retri-buzione annua (per ciascun anno di ser-vizio o frazione di anno) divisa per 13,5,pagato interamente dal datore di lavoro.Per i lavoratori pubblici l’aliquota dicomputo è del 6,91 per cento cioè uno0,50 per cento in meno rispetto a quel-la dei lavoratori privati (7,41%) che han-no compresa la contribuzione a loro ca-rico destinata al fondo di garanzia per ilTFR istituito presso l’INPS.Per il pubblico dipendente la retribuzio-ne utile contiene le stesse voci prese acalcolo del premio di servizio (ogni ulte-riore modifica dovrà essere previstanella contrattazione di comparto).

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18 Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

Le quote accantonate, con esclusionedella quota maturata nell’anno, sono ri-valute al 31 dicembre di ogni anno, conl’applicazione di un tasso costituitodall’1,5% fisso più il 75% dell’aumentodell’indice dei prezzi al consumo per lefamiglie di operai e impiegati accertatodall’ISTAT, rispetto al mese di dicembredell’anno precedente.Dalle somme accantonate, figurativa-mente dall’INPDAP, viene scomputataannualmente l’imposta sostitutiva nellamisura dell’11% sui rendimenti cioè sullerivalutazioni operate (decreto legislativo47/2000 e 168/2001). Il TFR sarà quindiassoggettato ai fini fiscali per la sola quo-ta capitale senza la pregressa riduzione

di € 309,87 (600mila lire) per ogni anno.

INDENNITÀ PREMIO DI SERVIZIOPer il premio di servizio, pagato in partedal lavoratore (2,50 per cento) e in partedal datore di lavoro (3,60 per cento),spetta invece al lavoratore un quindice-simo dell’80 per cento delle voci fisse econtinuative della retribuzione degli ulti-mi 12 mesi per ogni anno di servizio ef-fettivo o riscattato. Da questo imponi-bile vanno detratte le ritenute fiscali conun abbuono di € 308,87 per ogni annoutile al calcolo del premio di servizio e losgravio dall’imponibile delle somme inrelazione ai contributi versati e cioè di40,98 per cento.

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Risvoltipensionisticidella maternitàal di fuoridel rapportodi lavoro

a cura diMarco Perelli Ercolini

➔ Il decreto legislativo 151/2001 preve-de la possibilità del riconoscimento ai fi-ni della pensione dei periodi corrispon-denti all’astensione obbligatoria permaternità mediante accredito figurativoe all’astensione facoltativa mediante ri-scatto, indipendentemente dalla loro col-locazione temporale.

Si deve inoltrare apposita domandacorredata dal certificato di nascita del odei figli, all’ente di previdenza per tra-mite del datore di lavoro o direttamen-te: INPS per i dipendenti privati e INP-DAP per i lavoratori della pubblicaamministrazione. In attività di serviziova data copia al datore di lavoro perl’allestimento della documentazioneche va prodotta all’ente previdenzialeper la predisposizione della relativa po-sizione nei fascicoli personali e, quindi,per il perfezionamento della pratica dipensione.L’accredito contributivo, figurativo e conriscatto, riferito a tali periodi, è utile sia aifini del diritto che della misura del tratta-mento di pensione.Per l’accredito dei contributi figurativiper i periodi di astensione obbligatoria dimaternità non in costanza di attività lavo-rativa è necessario il possesso, alla datadella domanda, di cinque anni di contri-buzione (nell’arco dell’attività lavorativa)versata in costanza di rapporto di lavoro.In tale montante contributivo per l’INP-DAP (informativa numero 8 del 28 feb-braio 2003) va inclusa non solo la contri-

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19Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

buzione obbligatoria accreditata in co-stanza di effettiva attività lavorativa, maanche quella derivante da riscatto di pe-riodi non coperti da contribuzione o daeventuali altri periodi di contribuzione fi-gurativa accreditabile in costanza di rap-porto di lavoro.Per il riscatto dei periodi di astensionefacoltativa, invece, è necessario il pos-sesso, alla data della domanda, di cin-que anni di contribuzione versata in co-stanza di “effettiva” attività lavorativa. Lanormativa prevede che il periodo massi-mo ammesso al riscatto è di 5 anni.I periodi di cui si richiede l’accredito del-la contribuzione figurativa e il riscattonon debbono essere coperti da altra as-sicurazione previdenziale.La durata dei periodi da accreditare figu-rativamente e quelli da ammettere al ri-scatto nonché l’individuazione dei sog-getti aventi diritto, varia in relazione allanormativa vigente all’epoca in cui si è ve-rificato l’evento maternità.Pertanto per:• per gli eventi maternità verificatisi dal

4 gennaio 1951 al 17 gennaio 1972 (L.860/1950 e L. 394/1951)a. avente diritto: solo la madre;b. periodo valutabile per l’accredito dicontributi figurativi: 6 settimane primadel parto e 8 settimane dopo il parto(o maggiori periodi se con previsionipiù favorevoli nei contratti di settore ocategoria);c. periodo valutabile per il riscatto: 6mesi collocabili nel primo anno di vitadel bambino;

• per gli eventi maternità verificatisi dal18 gennaio 1972 al 17 dicembre 1977(L. 1204/1971)a. avente diritto: solo la madre;b. periodo valutabile per l’accreditodi contributi figurativi: 2 mesi antece-denti la data del parto e i 3 mesi suc-cessivi;c. periodo valutabile per il riscatto: 6mesi collocabili nel primo anno di vitadel bambino;

• per gli eventi maternità verificatisi dal18 dicembre 1977 al 27 marzo 2000(L. 1204/1971 e L. 903/1977)a. avente diritto: madre, padre (in al-ternativa alla madre, qualora la stessavi abbia rinunciato all’epoca dell’even-to. La rinuncia deve essere debita-mente documentata da dichiarazionedel datore di lavoro o con dichiarazio-ne sostitutiva con l’indicazione del-l’Ufficio, Ente o Azienda presso cuiprestava servizio);b. periodo valutabile per l’accreditodi contributi figurativi: 2 mesi antece-denti la data del parto e i 3 mesi suc-cessivi;c. periodo valutabile per il riscatto: 6mesi collocabili nel primo anno di vitadel bambino;

• per gli eventi maternità verificatisi suc-cessivamente al 28 marzo 2000 (L.53/2000)a. sia per l’accredito della contribu-zione figurativa, sia per il riscatto val-gono gli stessi criteri e gli stessi limi-ti temporali previsti per le maternitàverificatesi nel corso di un rapportodi lavoro.

In particolare, la contribuzione figurativaè riconosciuta senza alcun onere a cari-co del dipendente.Il riscatto, invece, comporta a carico delrichiedente il versamento del relativocontributo di riscatto.Per gli iscritti alle ex Casse Pensioni (CP-DEL, CPS, CPI, CPUG), la domanda diriscatto deve essere presentata in co-stanza di rapporto di impiego ovvero en-tro il limite perentorio di 90 giorni dalladata di cessazione dal servizio. Nel casodi morte dell’iscritto, che avvenga in atti-vità di servizio o entro i 90 giorni dallacessazione dal servizio, la domanda puòessere presentata dai superstiti aventidiritto a pensione entro il termine di 90giorni dalla data del decesso (coniugesuperstite, orfani minorenni, ecc.).Per i dipendenti statali, invece, le do-mande di riscatto devono essere presen-

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tate in attività di servizio, almeno due an-ni prima del raggiungimento del limite dietà (65 anni), pena la decadenza.Qualora la cessazione dal servizio abbialuogo prima del compimento del 63° an-no di età, la domanda di riscatto deve es-sere presentata, a pena di decadenza,entro 90 giorni dalla comunicazione delprovvedimento di cessazione. In caso didecesso in attività di servizio del dipen-dente la domanda dei superstiti aventi di-ritto a pensione deve essere presentataentro 90 giorni decorrenti dalla notifica diapposito invito da parte dell’Amministra-zione (e precisamente l’Ufficio compentea liquidare la pensione interpella gli aven-ti causa - articolo 7 legge 274/1991).L’INPS precisa che l’accredito figurativodei periodi corrispondenti all’astensioneobbligatoria ed il riscatto dei periodi cor-

rispondenti all’astensione facoltativa permaternità possono essere richiesti anchedai superstiti, ovviamente a condizioneche il dante causa fosse in possesso deirequisiti previsti.Va precisato, anche, che il comma 2 del-l’articolo 14 del Dlgs n. 503/1992 prevedeche la facoltà di riscatto dei periodi corri-spondenti a quelli di assenza facoltativadel lavoro per gravidanza e puerperio“non è cumulabile con il riscatto del perio-do del corso legale di laurea”, indipenden-temente dall’entità dei periodi riscattabilie ancorché gli stessi non si sovrapponga-no cronologicamente. A questo propositoè stato formulato apposito quesito al Mi-nistero del Welfare per verificare la com-patibilità di tale norma alla luce delle di-sposizioni dettate dall’articolo 35, comma5, del Dlgs 151/2001.

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Analisiobbligatoriecon farmacia rischio

a cura diMarco Perelli Ercolini

➔ In caso di prescrizione di un farma-co che nel bugiardino riporta specifiche

avvertenze per un uso cauto in pazienticon danni epatici e renali e espressecontroindicazioni in soggetti con con-clamata insufficienza renale, al medicoche omette, pur avendo più volte visita-to il paziente, di disporre uno specifico,periodico controllo degli esami di fun-zionalità renale e epatica, sottovalutan-do determinati indici di esami eseguiti inprecedenza, può essere ravvisata colpaomissiva.Infatti per la Corte di Cassazione (sez. IV,sentenza 1 dicembre 2004 numero46586) un evento dannoso per il pazien-te non solo può ritenersi prevedibile, mapuò essere addebitato alla condotta delmedico con alto grado di credibilità ra-zionale o probabilità logica.

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ORARI UFFICIO ENPAM:

LUNEDÌ 8.30-13.00MARTEDÌ 8.30-13.00 15.00-18.00MERCOLEDÌ 8.30-13.00GIOVEDÌ 8.30-13.00 15.00-18.00VENERDÌ 8.30-13.00SABATO 8.30-13.00

PER LE PRATICHE ENPAM:

MARTEDÌ - GIOVEDÌ - SABATO

DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 12.00

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21Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

Riflessionisulla legge 194del 22/05/1978

➔ Cara Nicoletta,lungi da me l’idea di scatenare unaguerra di religione (anche se temo checiò accadrà): Ti chiedo di permettermidi esporTi le mie perplessità in meritoalla legge 194 (I.V.G.).Ai primi di gennaio 2005 si è presentatanel mio studio una paziente di 30 annilaureata, impiegata in un lavoro di tipointellettuale, lamentando persistentenausea da circa una settimana; essen-do periodo di virosi gastro-intestinali mistavo orientando a porre una diagnosiin tal senso allorché mi è venuto il clas-sico dubbio e le ho chiesto: “è sicura dinon aspettare un figlio?”La risposta, disarmante, è stata “Dotto-re, non ci avevo pensato, ma in effettisono quasi 3 mesi che non ho le me-struazioni!!!”.Immediatamente ho inviato la pazientead un Collega libero professionista pereseguire urgentemente una ecografiapelvica che ha evidenziato: “Gravidan-za alla 11a settimana con feto vivo e vi-tale”.Dopo un paio d’ore la paziente, per nul-la turbata mi ha chiesto di redigere ilcertificato, ai sensi della legge 194, perconsentire l’interruzione della gravidan-za e di consegnarglielo essendo rima-sto pochissimo tempo a disposizioneper l’IVG.Riconosco la mia probabile ipocrisia,ma fino ad ora non mi ero sentito in col-pa nell’applicazione della legge, nelleprime settimane dal concepimentoconsiderando la positività del test digravidanza alla stregua di qualunque al-tro esame di laboratorio non normale.

Anche se lo spirito originario della leggenon era in tal senso, ormai la 194 è vistacome “contraccezione ritardata” damolte pazienti, specie, nella mia espe-rienza, immigrate del Sud-Est asiatico,Sud America, Nord Africa.In questo caso l’avere visto le immaginidi un feto vivo e vitale di quasi 3 mesi,destinato ad essere soppresso mi haturbato profondamente; mi sono senti-to come colui che assiste ad un atto diviolenza e “per non impicciarsi, volta latesta dall’altra parte; la legge aveva unaltro senso, ma oramai, come detto,viene applicata esclusivamente a sco-po contraccettivo e non tiene in alcunconto la salute della donna e soprattut-to del prodotto del concepimento. Inquesto periodo, giustamente, l’opinio-ne pubblica è sconvolta per le migliaiadi morti causati dallo Tsunami; nel piùassoluto silenzio quante vittime inno-centi dobbiamo lamentare per i tantiTsunami che si consumano con l’avval-lo della 194?Rivolgo queste mie perplessità ai laici; icredenti hanno una loro visione (Ti diròche non suscita in me alcun interesse ladiscussione tra laici e cattolici in meritoalla legge sulla procreazione assistita esulle cellule staminali per stabilire se lozigote si debba considerare o meno unessere umano) ma rammento a tutti noiche fin dai tempi di Ippocrate (V sec.a.C.) il giuramento professionale impo-neva “... non mai ad alcun donna sug-gerirò prescrizioni che possano farlaabortire...”.Potrei cercare di tacitare la mia co-scienza sostenendo di avere solo appli-cato una legge dello Stato, ma mi sov-viene che gli articoli 3 e 5 del nostrocodice deontologico recitano: “... dove-re del medico è la tutela della vita...” eche il nostro Giuramento Professionalemi impone di rispettare le norme giuridi-che “che non risultino in contrasto congli scopi della mia professione”.Auspico che si possa aprire un dibatti-

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22 Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

to, (mi auguro sereno!) tra Colleghi e conle istituzioni per far sì che la legge possavenire migliorata in senso preventivo, alfine cioè di prevenire i concepimenti in-desiderati (la contraccezione, purtroppo,è ancora lasciata al pressapochismo: lapaziente di cui sopra mi ha detto connonchalanche: “Mi pare di ricordare cheal termine del rapporto possa essersi sfi-lato il preservativo”) e per evitare che infuturo possano ripetersi casi come que-sto, caso nel quale, so di usare espres-sioni forti e me ne assumo ogni respon-sabilità, mi sono sentito corresponsabiledi un infanticidio (probabilmente, lo ripe-to, avendo visto le immagini di colui-co-lei che abbiamo soppresso, creatura deltutto incolpevole). Ritengo che un medi-co fino a trent’anni orsono avrebbe cer-cato di dissuadere la paziente dall’abor-tire ma io, colpevolmente, vuoi per non“impicciarmi” vuoi per la calca che comeal solito premeva fuori dallo studio, ho

semplicemente “applicato la legge”; lapaziente, ritengo, non si sia neanche po-sta alcun problema di coscienza: per an-ni abbiamo sentito ripetere da noteesponenti femministe “la 194 è un nostrodiritto”: al diritto del morituro ci ha maipensato nessuno?Potrei cercare di consolarmi dicendo cheun figlio non voluto avrebbe potuto farela fine della piccola di Bari massacrata elasciata morire di fame, proprio in questigiorni, dalla madre e dal di lei compagno,ma mi sembrerebbe una ulteriore ipocri-sia valorizzare “l’eutanasia preventiva”.

Un caro salutoFrancesco Biavati

P.S.: mi pare superfluo sottolinearlo maribadisco che di quanto scritto mi assu-mo personalmente ogni responsabilità; èun parere personale e non del Consigliodell’Ordine.

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Per gentile concessione Aboca Museum

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23Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

➔ Gentilissimo Presidente

le visite mediche di controllo per assenzedovute a malattia obbligano il medico adun compito particolarmente delicato.L’obiettività della visita può essere com-promessa dalla scarsa collaborazionedel paziente o da condizioni ambientalinon favorevoli.Ho ben presente quali difficoltà debbanoessere affrontate nello svolgimento diquesto incarico.Tuttavia, l’incidenza delle assenze permalattia sull’attività aziendale, sia in ter-mini di produttività sia per gli effetti ne-gativi sull’organizzazione, mi obbliga ascriverLe per esprimere le preoccupazio-ni delle imprese che rappresento.È diffusa la sensazione che qualche la-voratore tenti di ottenere dal proprio me-dica una prognosi troppo prudente e chein più di una occasione sia stato asse-condato.Vi sono alcuni indici, ormai classici, chemettono in allarme le aziende.Il ripetersi di brevi episodi morbosi daparte degli stessi lavoratori, di lunedì edi venerdì, prognosi che vanno dal lu-nedì al venerdì, assenze causate dapiccoli inconvenienti in tutta evidenzacompatibili con lo svolgimento della

normale attività lavorativa, fanno sorge-re più di un dubbio.Non sempre le visite mediche di control-lo riescono a porre rimedio a situazioni diquesto genere.L’attività delle piccole e medie impreserisente, forse in misura maggiore di quel-le più grandi, degli effetti negativi di que-sto fenomeno.Non va dimenticato che le assenze pro-vocano un disagio non trascurabile ai la-voratori presenti al lavoro.Il prodotto deve essere comunque con-segnato al cliente alle scadenze stabilite.Capita, così, che debbano essere pre-state ore di lavoro straordinario che nonsarebbero state necessarie, che debba-no essere annullate ferie e permessi oche si lavori in condizioni di disagio per ilridotto numero dei lavoratori in servizio.Ho voluto premettere queste considera-zioni per offrirLe la disponibilità dell’APIalla più ampia collaborazione con l’Ordi-ne e con i medici incaricati dei controlli,anche per eventuali azioni di sensibiliz-zazione, nel rispetto dei propri ruoli.La ringrazio per l’attenzione che ha volu-to dedicarmi e Le porgo i miei migliorisaluti.

Dott. Paolo Mascagni

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AAAA iiii CCCC oooo llll llll iiiiDirettore Sanitario Responsabile: DR. RAFFAELLO BIAGI

Medico Chirurgo Specialista in Psichiatria

40136 BOLOGNAVIA SAN MAMOLO 158 - TEL. 051 581073 - FAX 051 6448061

AMBULATORI:TEL. 051 583013 - 051 331998

051 6446234 - 051 6446916 P.G

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OSPEDALE PRIVATO ACCREDITATO PER MALATTIE NERVOSE

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24 Bollettino Notiziario n° 2 febbraio 2005

MEDICI DISPONIBILI PER ATTIVITÀ PROFESSIONALIAGGIORNATO AL 12/01/2005

Cognome - Nome Indirizzo TelefonoAGAJ JERIV Via Gherardi, 5 - Bologna 033/24.12.377AHMED SHEIKH MAYE HODMAN Via del Carpentiere, 56 - Bologna 051/53.38.38 - 333/76.28.084AIUTO MARIA ELVIRA Via Ghisiliera, 33 - Bologna 051/55.70.43 - 339/73.97.804BAKALOUDIS GEORGIOS Via Luna, 2 - Monterenzio - Bologna 340/70.52.782BENEDETTI EMANUELA Via S. Felice, 121 - Bologna 335/56.19.093

Via Massarenti, 41 - S. Giovanni in PersicetoBERNARDI ROBERTO Via Mezzofanti, 10 - Bologna 051/39.95.28 - 349/56.80.207BELLAN MARZIO Via Batoli, 2 - Bologna 051/58.83.243 - 339/42.66.374BIANCHINI SILVIA Via P. Mengoli, 20 - Bologna 051/34.12.65 - 347/76.04.654BOCCIA LORENZA Via Borgo S. Pietro, 99 - Bologna 333/10.87.014BONACCI NICOLA Via Massarenti, 10 - Bologna 333/65.71.081BONAVINA GIUSEPPE Via Mura di Porta Castiglione, 3 - Bologna 051/58.01.97 - 340/29.79.142BONIVENTO CHIARA Via Zoccoli, 4 - Bologna 339/19.95.764BORRI FRANCESCO Via Breventani, 10 - Bologna 051/61.54.817 - 347/53.31.438BRILLANTE ROBERTO Via Santa Maria, 34 - Lovere 347/65.18.530BRUNO MARIA CARMELA Via S. Isaia, 57 - Bologna 051/64.90.888 - 328/01.99.122CALABRESE MONICA Via F. Acri, 9 - Bologna 051/22.72.08 - 340/90.99.868CARBONE CATERINA Via Massarenti, 222 - Bologna 051/34.74.66 - 348/76.33.402CARUSO LORELLA Via L. Berti, 2 - Bologna 051/55.40.79 - 328/92.58.209CASAGLIA ALESSANDRO Via Montanari, 22 - Bologna 051/34.15.72 - 348/56.32.577CIANCIMINO SAVERIO Via Michelino, 10/2 - Bologna 339/20.37.061CINELLI FRANCA Via S. Vincenzi, 42/3, 10 - Bologna 051/51.24.52 - 328/92.74.438COLUMBO SERENA Via Mazzini, 20 - Bologna 051/34.69.99 - 347/85.89.999CONCORDIA ALESSANDRA Via Vezza, 24 - Bologna 051/19.98.06.72 - 347/29.98.754CONTINO GIUSEPPE Via degli Orti, 20 - Bologna 051/62.34.188 - 338/24.59.454DAMIANO GIUSEPPE P.tta Carlo Musi, 1 - Bologna 347/31.15.267DI MARCO CHRISTIAN Via Cremona, 90 - Pieve di Cento 349/84.49.981FARZAMI ABBAS Via Caduti di Cefalonia, 8 - Casalecchio di R. 348/29.48.316FILIPOVIC RICCI BENEDETTA Strada Maggiore, 40 - Bologna 051/23.99.47 - 328/44.54.744FOGACCI ELISA Via Irnerio, 19 - Bologna 051/24.57.73 - 347/45.00.796FREO ELISABETTA P.zza Martiri di Pizzocalvo, 5 - S. Lazzaro 051/46.44.88 - 328/00.60.967FUCXHI NEVILA Via Spina, 3 - Bologna 339/13.34.507GAITANI STAVROULA Via Macchiavelli, 12 c/o Brenzani 051/51.46.03 - 347/08.28.597GHEDINI FEDERICA Via Paolo Poggi, 62 - S. Lazzaro di Savena 051/58.71.259 - 347/88.55.709GIAMPAOLETTI CLAUDIO Via Achillini, 6 - Bologna 347/65.64.318GIANNUZZI ANTONIA ANGELA Via S. Stefano, 46 - Bologna 347/23.34.184IORIZZO MATILDE Via Massarenti, 50 - Bologna 338/50.67.313LANCIANO ADALGISA Via di Corticella, 264 - Bologna 051/70.25.23 - 328/21.89.847LANZONI ELISABETTA Via Emilia, 1502/D - S. Lazzaro di Savena 051/46.73.36 - 335/14.13.638LENARES ELENA Via Massarenti 50 - Bologna 339/80.17.467LUCANO ANGELO Via Vallescura, 21 - Bologna 051/58.54.54 - 347/41.55.274LUCCHETTA PATRIZIO Via Pizzardi, 6 - Bologna 051/34.39.36 - 349/28.93.126MASCIA ANGELA Via Giambologna, 14 - Bologna 338/18.45.346MEI LINDA Via Stazione - Porretta Terme 051/58.75.615 - 347/76.43.462MEO LUCIA Via E. Zago, 4 - Bologna 051/24.73.53 - 339/24.79.500MICONI ALESSANDRA Via Torleone, 10 - Bologna 051/30.84.78 - 343/46.23.147

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MEDICI SPECIALISTI DISPONIBILI PER ATTIVITÀ

Cognome - Nome Specializzazione TelefonoAMABILE ANGELA Allergologia e Immunologia Clinica 338/27.89.842ANTONIONI MARCELLO Gastroenterologia 333/53.69.458BAIOCCHI MASSIMO Anestesia e Rianimazione 347/44.32.960BELMONTE SIMONA Neuropsichiatria Infantile 347/79.84.005BERNARDI ALESSANDRA Oncologia 338/90.75.037CARACCIOLO DOMENICO Ginecologia e Ostetricia 051/39.90.43 - 347/03.05.503CARLÀ ELIDE Dermatologia e Venerologia 051/35.39.94 - 349/43.39.539CHESI ROBERTO Odontoiatra 051/71.54.57 - 338/60.15.965DE TOMA DAMIANA Medicina Interna 051/39.75.12FABBRI SILVIA Oftalmologia 328/18.84.312GARUTI SILVIA Oftalmologia 338/25.35.341KURIA FREDRICK G. Medicina Interna 380/42.51.331LABELLARTE IVANA Otorinolaringoiatria 349/84.86.351LUCENTE PASQUALE Dermatologia e Venerologia 051/38.04.62MALAGUTI ANNA Endocrinologia e Malattie del Ricambio 051/64.47.361 - 339/65.92.595MALISANO MONICA Ginecologia e Ostetricia 051/65.57.388 - 335/81.39.799MATTEINI PAOLA Igiene e Med. Preventiva 051/44.32.41 - 339/48.19.676MENNA GIUSEPPE Pediatria 051/62.31.824 - 333/99.26.185MONTALTI ROBERTO Chirurgia Generale 051/53.57.43 - 329/92.66.376MORARA DONATELLA Psichiatria 051/34.06.28 - 347/41.01.641MUSIANI MARIA Corso di Formazione in Medicina Generale 051/62.40.624 - 338/87.11.502PERUGINI ENRICA Cardiologia 339/13.93.548ROMEO DOMENICO Otorinolaringoiatria 347/63.60.578SANDRI LORENZA Gastroenterologia 051/619.41.93 - 339/86.85.286TARTAGLIA ANDREAS Endocrinologia e Malattie del Ricambio 051/34.68.42 - 333/21.21.566VENTURI MARTA Medicina Interna 051/53.57.43 - 333/61.66.366VISENTIN STEFANO Pediatria Preven. e Puericoltura 051/23.13.29

MURAGLIA ALESSANDRO Via Tibaldi, 1/4 - Bologna 349/77.73.718MURARIU IOANA ADINA Via Rizzoli - Granarolo Emilia 051/76.04.82 - 348/91.48.155MUSCOLO PATRIZIA Via Guerrini, 7 - Bologna 339/81.91.400NOBILE STEFANO Via Lombardia, 31 - Bologna 051/61.52.332 - 328/45.60.622NWANGUMA VICTOR Via Zampieri, 30/2 - Bologna 051/35.96.87 - 339/30.17.246OZERI EITAN Via Zacconi, 2 335/70.71.570PALMERINI EMANUELA Via S. Rocco - Bologna 348/41.48.954PRATI ANDREA Via Morandi, 5 - Pianoro 347/83.94.839PUGLIOLI EMILO Via B. Cellini, 11 - Bologna 333/30.75.111 - 051/53.30.09RAPAGNANI MARIA PAOLA Via Napoli, 3 - Bologna 051/46.25.97 - 349/126.88.54SAPIGNI LICIA Via Gramsci, 26 - Gambettola 347/05.53.326SASSI CLAUDIA Via Carpaccio, 4 - Bologna 051/49.03.60 - 349/31.17.125SIFAKI EVANGELIA Via Mengoli, 34 - Bologna 328/26.12.987UJKAJA MANJOLA Via N. Pisano, 36 - Bologna 051/53.17.26 - 340/33.96.347VACCARISI DAVIDE CORRADO Via della Salita, 23 - Bologna 339/28.36.797VAGNONI SONIA Via Paradiso, 21 - Bologna 051/27.18.01 - 347/84.39.130VERONESI MARCO Via Morini, 35 - Prunaro di Budrio 051/69.20.436 - 339/32.88.927VETTORI CHIARA Via Batoli, 2 - Bologna 051/58.83.243 - 333/84.24-610VIOLA ANTONELLA Via Malvasia, 18 - Bologna 051/55.66.16 - 340/59.08.330

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Sentenze TAREmilia-Romagnasui poteri dellaFederazione,degli Ordiniprovinciali e deiSindacati➔ Per opportuna conoscenza si trascrivo-no gli stralci delle sentenze del T.A.R. dell’E-milia-Romagna n. 421 e n. 422 del 15.9.77,concernenti i poteri della Federazione, degliOrdini e dei Sindacati in ordine alla tuteladegli interessi professionali della categoria.N. 421 - “In sede di ricorso giurisdiziona-le, ai Consigli nazionali degli Ordini e Col-legi professionali è riconosciuta, riguardoagli interessi di carattere generale, la rap-presentanza della categoria sull’intero ter-ritorio nazionale, mentre all’Ordine e alCollegio è riconosciuta la rappresentanzadella categoria professionale nell’ambitodella rispettiva circoscrizione”.“I Sindacati sono associazioni di dirittoprivato, ai quali, nella vigente carenza le-

gislativa in ordine all’attuazione dell’art.39 Cost., può essere riconosciuta la legit-timazione ad agire soltanto per le posizio-ni soggettive che alle singole Organizza-zioni, in quanto tali, fanno capo, e nonanche per la tutela dei diritti e degli inte-ressi legittimi dell’intera categoria rappre-sentata o dei singoli esponenti di essa”.N. 422 - “I Collegi e gli Ordini professio-nali sono corporazioni riconosciute dallalegge, dotate di personalità giuridica didiritto pubblico, che hanno, fra i compitiloro assegnati, anche quelli di tutelare gliinteressi professionali della categoria dinatura morale, culturale ed economica.“In sede di giudizio amministrativo con-cernenti principi sulla competenza di unadeterminata categoria di professionistiaventi rilievo di carattere generale, sonolegittimati a contraddire sia il Consiglionazionale che gli Ordini provinciali dellarelativa professione”.Ne discende che, per il T.A.R. dell’Emilia, ipoteri degli Ordini sono ampi sia per la tute-la di merito che per quella processuale. I po-teri, invece, dei Sindacati, stando la manca-ta attuazione dell’articolo 39 dellaCostituzione, sono soltanto quelli di far vale-re in giudizio i propri interessi – e cioè quellidei Sindacati stessi – ma non quelli dell’inte-ra categoria o dei singoli suoi componenti.Cordiali saluti.

Il Presidente FNOM 17/06/78Prof. Eolo Parodi

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Per gentile concessione Aboca Museum

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Apertura sedeINAILdi Casalecchiodi Reno

➔ Comunico che dal 3 gennaio p.v.sarà attiva, a Casalecchio di Reno, unanuova Sede INAIL.La struttura, sita in via Isonzo 14, offrirà iseguenti servizi:• Sportello infortuni, al quale dovranno

rivolgersi tutti i lavoratori infortunati oaffetti da malattia professionale, condata evento successiva al 1° gennaio2005 e domiciliati nei comuni di: An-zola Emilia, Bazzano, Calderara di Re-no, Camugnano, Casalecchio di Re-no, Castel D’Aiano, Castel di Casio,Castello di Serravalle, Castiglione deiPepoli, Crespellano, Gaggio Montano,Granaglione, Grizzana, Lizzano in Bel-

vedere, Marzabotto, Monte San Pie-tro, Montevegli, Monzuno, PorrettaTerme, San Benedetto Val di Sambro,Sasso Marconi, Savigno, Vergato, Zo-la Predosa;

• Ambulatori Centro Medico Legale;• Consulenza di servizio sociale, pre-

vio appuntamento;• Sportello aziende, per la consegna

dei documenti e per la vidimazione li-bri.

Orari di apertura al pubblico:sportello infortuni e ambulatori

da lunedì a venerdì 8.00-12.00martedì anche dalle 15.00 alle 17.00

sportello aziendeda lunedì a venerdì 8.30-12.00martedì anche dalle 15.00 alle 17.00

Per contattare la Sede:[email protected] riservo di comunicare, tempestiva-mente, ulteriori dettagliate informazioni.Cordiali saluti.

Il Direttore della SedeDr. Carla Castellucci

Per gentile concessione Aboca Museum

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Centro perl’autismo:ricerca,diagnosi e curaResponsabile: Prof.ssa Antonia Parmeg-giani, Dipartimento di Scienze Neurologi-che, Università degli Studi di Bologna,via Ugo Foscolo 7, 40123 Bologna.Tel.: 051.20.92.950-20.92.974Fax: 051.20.92.769e-mail: [email protected]

➔ Il Centro è stato istituito nel 2000dalla Prof.ssa Paola Giovanardi Rossi,Professore Ordinario di NeuropsichiatriaInfantile in servizio fino al 2002. L’attivitàdi ricerca, diagnosi e cura concernente iDisturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS),definibili con un termine più generale au-tismo, risale tuttavia al 1987.Dalla creazione del Centro sono afferiti116 dei 371 pazienti con DPS qui seguitidal 1987, la cui provenienza è nel 54,3%dei casi da fuori regione, nel 29,3% dallaregione e nel 16,4% da Bologna e pro-vincia.La tipologia assistenziale prevede possi-bilità di degenza ordinaria, visite ambula-toriali e di prossima attivazione day ho-spital e day service.Il personale medico operante è costituitoda 2 medici universitari strutturati specia-listi in Neuropsichiatria Infantile: laProf.ssa Antonia Parmeggiani, professoreassociato, la Dott.ssa Margherita San-tucci, ricercatore confermato, e da 2 bor-sisti anch’essi specialisti in Neuropsi-chiatria Infantile: il Dott. Annio Posar e laDott.ssa Maria Cristina Scaduto.Oltre al personale medico collabora alleattività di degenza la caposala Sig. Cri-stina Vignoli che coordina il personale in-

fermieristico del reparto; le 2 insegnantidel Nucleo Educativo Speciale per la fre-quenza scolastica per l’osservazione di-dattica durante la degenza: Sig. Andrea-na Rapalli e Sig. Sabrina Grossi;l’assistente ludica Sig. Francesca Santiche, grazie all’importante contributo del-la Fa.Ce. (Aassociazione Famiglie Cere-brolesi Onlus), coordina nel pomeriggioassieme ad alcuni giovani volontari unaattività ludica-ricreativa per i pazienti ri-coverati.La valutazione diagnostica clinica edeziologica viene attuata facendo riferi-mento ad un protocollo riportato nell’ar-ticolo “Disturbi pervasivi dello sviluppo(DPS): protocollo di ricerca clinica edeziologica” pubblicato nel 2001 da P.Giovanardi Rossi, A. Posar, A. Parmeg-giani sul Giornale di Neuropsichiatriadell’Età Evolutiva vol. 21, pag. 273-300.Tutte le indagini del protocollo, ossia gliesami bioumorali, tra cui accertamentineurometabolitici e genetici, strumenti(neurofisiologici, diagnostica per imma-gini) e le consulenze specialistiche, ven-gono attuate grazie alla collaborazione dinumerosi laboratori presenti all’internodel Dipartimento di Scienze Neurologi-che, sul territorio nazionale e all’estero.La formulazione della diagnosi clinica e ilfollow-up si basano inoltre sull’applica-zione di scale di valutazione cognitiva ecomportamentale validate dalla lettera-tura internazionale.La formulazione della diagnosi porta al-l’orientamento per una prognosi indivi-dualizzata che tenga conto dei punti diforza e di quelli di debolezza, dell’età edelle problematiche associate con indi-cazione di un piano di trattamento riabili-tativo individualizzato, flessibile, conti-nuativo, globale che propone uncoinvolgimento sistematico dei famigliarie della scuola e che prevede primaria-mente metodiche di tipo cognitivo-com-portamentale, psicomotricità, logotera-pia e sostegno psicoeducativo allafamiglia.

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Laddove sia necessario vengono pre-scritte terapie farmacologiche finalizzatea migliorare il comportamento o trattarecondizioni frequenti in comorbidità comel’epilessia, disturbi dell’attenzione, di-sturbi del sonno.Viene previsto, dopo la restituzione, unmonitoraggio periodico per l’evoluzionee il trattamento in accordo con il servizioterritoriale dell’ASL di appartenenza.

Il Centro, come organo universitario inse-rito nel Dipartimento di Scienze Neurolo-giche, si occupa anche di ricerca e di ag-giornamento. Sono state finanziate confondi universitari varie ricerche e prodottenumerose pubblicazioni su riviste nazio-nali e internazionali concernenti argomen-ti quali eziopatogenesi, comorbidità,aspetti neurofisiologi, caratteristiche neu-ropsicologiche, evoluzione, trattamento.

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Il SecondorinascimentoVia Porta Nova 1/A - 40121 BolognaTel. e Fax 051.28.88.00

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e degli Odontoiatri di Bologna

In data 10 dicembre 2004, la libreria Il se-

condo rinascimento di Bologna, ha sti-pulato con l’Ordine dei Medici e degliOdontoiatri di Bologna, tramite il dott.Michele Ugliola, una convenzione peracquisto libri.

All’atto dell’acquisto si esibirà il tesseri-no dell’Ordine.

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E IN ORDINE IN ORDINE PER IN ORDINEALFABETICO 2004 2004 N. ISCRITTI 2004 2004 PER TASSA 2004 2004

Provincia Med. Chir. Tassa Provincia Med. Chir. Tassa Provincia Med. Chir. Tassa

AGRIGENTO 2.172 100,00 ROMA 33.533 108,38 NAPOLI 19.625 67,14ALESSANDRIA 2.023 136,00 MILANO 23.949 100,00 BOLOGNA 8.334 77,00ANCONA 2.806 150,00 NAPOLI 19.625 67,14 ASCOLI PICENO 1.814 77,58AOSTA 552 180,00 TORINO 12.606 100,00 POTENZA 1.804 80,50AREZZO 1.539 150,00 BARI 8.833 95,00 AVELLINO 2.251 83,00ASCOLI PICENO 1.814 77,58 BOLOGNA 8.334 77,00 LUCCA 2.110 85,00ASTI 774 124,00 PALERMO 8.030 185,00 GENOVA 7.779 86,00AVELLINO 2.251 83,00 GENOVA 7.779 86,00 PORDENONE 1.250 90,00BARI 8.833 95,00 CATANIA 7.746 100,00 PAVIA 4.089 92,96BELLUNO 923 165,27 FIRENZE 7.021 130,00 PISA 3.198 92,96BENEVENTO 1.592 100,00 SALERNO 6.122 100,00 ENNA 1.008 95,00BERGAMO 3.786 140,00 PADOVA 5.952 121,29 BARI 8.833 95,00BIELLA 774 155,00 CAGLIARI 5.524 156,81 PESCARA 2.233 95,49BOLOGNA 8.334 77,00 MESSINA 5.142 154,94 CATANZARO 2.827 95,54BOLZANO 2.027 191,00 BRESCIA 5.018 147,00 ALESSANDRIA 2.023 136,00BRESCIA 5.018 147,00 VERONA 4.774 126,85 CATANIA 7.746 100,00BRINDISI 1.696 110,00 CASERTA 4.492 101,49 MILANO 23.949 100,00CAGLIARI 5.524 156,81 COSENZA 4.426 100,00 COSENZA 4.426 100,00CALTANISETTA 1.388 100,00 REGGIO CAL. 4.357 107,00 AGRIGENTO 2.172 100,00CAMPOBASSO 1.318 120,00 PERUGIA 4.262 100,00 MANTOVA 1.506 100,00CASERTA 4.492 101,49 LECCE 4.187 100,00 SONDRIO 791 100,00CATANIA 7.746 100,00 PAVIA 4.089 92,96 BENEVENTO 1.592 100,00CATANZARO 2.827 95,54 VARESE 4.065 135,00 TORINO 12.606 100,00CHIETI 2.458 110,00 BERGAMO 3.786 140,00 LECCE 4.187 100,00COMO 2.404 110,00 VENEZIA 3.616 116,72 SALERNO 6.122 100,00COSENZA 4.426 100,00 MODENA 3.550 155,00 PERUGIA 4.262 100,00CREMONA 1.500 150,00 FOGGIA 3.526 107,26 CALTANISETTA 1.388 100,00CROTONE 943 141,00 SASSARI 3.238 120,00 CASERTA 4.492 101,49CUNEO 2.242 122,97 PISA 3.198 92,96 TRAPANI 1.938 102,50ENNA 1.008 95,00 VICENZA 2.956 129,57 PESARO 1.684 103,29FERRARA 2.270 150,00 TREVISO 2.858 167,85 RIETI 748 103,29FIRENZE 7.021 130,00 PARMA 2.829 151,49 REGGIO CAL. 4.357 107,00FOGGIA 3.526 107,26 CATANZARO 2.827 95,54 FOGGIA 3.526 107,26FORLÌ 1.828 150,00 ANCONA 2.806 150,00 ROMA 33.533 108,38FROSINONE 2.119 140,00 TARANTO 2.564 123,70 CHIETI 2.458 110,00GENOVA 7.779 86,00 UDINE 2.492 110,71 BRINDISI 1.696 110,00GORIZIA 703 120,00 CHIETI 2.458 110,00 COMO 2.404 110,00GROSSETO 1.160 124,00 COMO 2.404 110,00 UDINE 2.492 110,71IMPERIA 1.038 150,18 FERRARA 2.270 150,00 SIRACUSA 2.183 114,00ISERNIA 605 118,00 AVELLINO 2.251 83,00 VITERBO 1.173 114,00LA SPEZIA 1.241 130,00 CUNEO 2.242 122,97 TERAMO 1.454 116,21L’AQUILA 2.149 123,12 PESCARA 2.233 95,49 VENEZIA 3.616 116,72LATINA 2.201 140,00 LATINA 2.201 140,00 ISERNIA 605 118,00LECCE 4.187 100,00 SIENA 2.194 119,00 NOVARA 1.814 119,00LECCO 1.270 165,00 SIRACUSA 2.183 114,00 SIENA 2.194 119,00LIVORNO 1.757 123,00 AGRIGENTO 2.172 100,00 CAMPOBASSO 1.318 120,00LODI 690 125,00 L'AQUILA 2.149 123,12 GORIZIA 703 120,00LUCCA 2.110 85,00 TRENTO 2.148 186,00 SASSARI 3.238 120,00MACERATA 1.482 135,00 FROSINONE 2.119 140,00 PADOVA 5.952 121,29MANTOVA 1.506 100,00 LUCCA 2.110 85,00 CUNEO 2.242 122,97MASSA CARRARA 1.153 129,11 BOLZANO 2.027 191,00 LIVORNO 1.757 123,00

Quanto costa l’iscrizione all’Ordine dei Medici in Italia

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IN ORDINE IN ORDINE PER IN ORDINEALFABETICO 2004 2004 N. ISCRITTI 2004 2004 PER TASSA 2004 2004

Provincia Med. Chir. Tassa Provincia Med. Chir. Tassa Provincia Med. Chir. Tassa

MATERA 965 139,00 ALESSANDRIA 2.023 136,00 L'AQUILA 2.149 123,12MESSINA 5.142 154,94 TRAPANI 1.938 102,50 TARANTO 2.564 123,70MILANO 23.949 100,00 RAVENNA 1.869 129,11 ASTI 774 124,00MODENA 3.550 155,00 REGGIO EMILIA 1.831 180,00 GROSSETO 1.160 124,00NAPOLI 19.625 67,14 FORLÌ 1.828 150,00 LODI 690 125,00NOVARA 1.814 119,00 NOVARA 1.814 119,00 TRIESTE 1.798 126,02NUORO 1.224 150,00 ASCOLI PICENO 1.814 77,58 VERONA 4.774 126,85ORISTANO 666 130,00 POTENZA 1.804 80,50 RAVENNA 1.869 129,11PADOVA 5.952 121,29 TRIESTE 1.798 126,02 MASSA CARRARA 1.153 129,11PALERMO 8.030 185,00 LIVORNO 1.757 123,00 VICENZA 2.956 129,57PARMA 2.829 151,49 BRINDISI 1.696 110,00 ORISTANO 666 130,00PAVIA 4.089 92,96 PESARO 1.684 103,29 LA SPEZIA 1.241 130,00PERUGIA 4.262 100,00 BENEVENTO 1.592 100,00 FIRENZE 7.021 130,00PESARO 1.684 103,29 AREZZO 1.539 150,00 VARESE 4.065 135,00PESCARA 2.233 95,49 RAGUSA 1.529 163,00 MACERATA 1.482 135,00PIACENZA 1.231 160,00 SAVONA 1.527 142,00 MATERA 965 139,00PISA 3.198 92,96 MANTOVA 1.506 100,00 BERGAMO 3.786 140,00PISTOIA 1.164 150,00 CREMONA 1.500 150,00 LATINA 2.201 140,00PORDENONE 1.250 90,00 MACERATA 1.482 135,00 FROSINONE 2.119 140,00POTENZA 1.804 80,50 TERAMO 1.454 116,21 CROTONE 943 141,00PRATO 860 180,00 RIMINI 1.421 154,00 SAVONA 1.527 142,00RAGUSA 1.529 163,00 CALTANISETTA 1.388 100,00 BRESCIA 5.018 147,00RAVENNA 1.869 129,11 CAMPOBASSO 1.318 120,00 VIBO VALENTIA 1.051 150,00REGGIO CALABRIA 4.357 107,00 TERNI 1.301 160,00 FERRARA 2.270 150,00REGGIO EMILIA 1.831 180,00 LECCO 1.270 165,00 NUORO 1.224 150,00RIETI 748 103,29 PORDENONE 1.250 90,00 PISTOIA 1.164 150,00RIMINI 1.421 154,00 LA SPEZIA 1.241 130,00 CREMONA 1.500 150,00ROMA 33.533 108,38 PIACENZA 1.231 160,00 FORLÌ 1.828 150,00ROVIGO 946 170,00 NUORO 1.224 150,00 ANCONA 2.806 150,00SALERNO 6.122 100,00 VITERBO 1.173 114,00 AREZZO 1.539 150,00SASSARI 3.238 120,00 PISTOIA 1.164 150,00 IMPERIA 1.038 150,18SAVONA 1.527 142,00 GROSSETO 1.160 124,00 PARMA 2.829 151,49SIENA 2.194 119,00 MASSA CARRARA 1.153 129,11 RIMINI 1.421 154,00SIRACUSA 2.183 114,00 VIBO VALENTIA 1.051 150,00 MESSINA 5.142 154,94SONDRIO 791 100,00 IMPERIA 1.038 150,18 MODENA 3.550 155,00TARANTO 2.564 123,70 ENNA 1.008 95,00 BIELLA 774 155,00TERAMO 1.454 116,21 MATERA 965 139,00 CAGLIARI 5.524 156,81TERNI 1.301 160,00 ROVIGO 946 170,00 PIACENZA 1.231 160,00TORINO 12.606 100,00 CROTONE 943 141,00 TERNI 1.301 160,00TRAPANI 1.938 102,50 BELLUNO 923 165,27 VERCELLI 772 160,00TRENTO 2.148 186,00 PRATO 860 180,00 RAGUSA 1.529 163,00TREVISO 2.858 167,85 SONDRIO 791 100,00 VERBANO CUSIO OSS. 737 165,00TRIESTE 1.798 126,02 BIELLA 774 155,00 LECCO 1.270 165,00UDINE 2.492 110,71 ASTI 774 124,00 BELLUNO 923 165,27VARESE 4.065 135,00 VERCELLI 772 160,00 TREVISO 2.858 167,85VENEZIA 3.616 116,72 RIETI 748 103,29 ROVIGO 946 170,00VERBANO CUSIO OSS. 737 165,00 VERBANO CUSIO OSS. 737 165,00 PRATO 860 180,00VERCELLI 772 160,00 GORIZIA 703 120,00 REGGIO EMILIA 1.831 180,00VERONA 4.774 126,85 LODI 690 125,00 AOSTA 552 180,00VIBO VALENTIA 1.051 150,00 ORISTANO 666 130,00 PALERMO 8.030 185,00VICENZA 2.956 129,57 ISERNIA 605 118,00 TRENTO 2.148 186,00VITERBO 1.173 114,00 AOSTA 552 180,00 BOLZANO 2.027 191,00

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OrdineProvincialedei MediciChirurghi e degliOdontoiatriNapoli➔ Il Consiglio Direttivo dell’Ordine deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatri diNapoli, nella seduta del 24 gennaio 2005ha approvato, all’unanimità dei presenti,il seguente

Ordine del giorno

L’ipotesi del nuovo Accordo CollettivoNazionale (ACN) che disciplina i rapporticon i Medici di Medicina generale ed inparticolare l’art. 30 dello stesso Accordodal titolo “Responsabilità convenzionalie violazioni - Collegio Arbitrale” ha so-stanzialmente modificato la precedentenormativa contrattuale di cui all’art. 16del DPR 270/2000.Dalla comparazione dei suddetti articoliemerge quanto segue: il citato DPR270/00 prevede un Collegio Arbitrale,composto da 3 membri:• Presidente: Presidente o delegato

dell’Ordine dei Medici Chirurghi e de-gli Odontoiatri

• 2 Componenti: uno nominato dal me-dico interessato ed uno nominato dalDirettore Generale dell’Azienda Sani-taria.

L’art. 30 dell’ipotesi di Accordo recente-mente firmato, invece prevede un Colle-gio Arbitrale composto da 7 membri:• Presidente: nominato dall’Assessore

regionale alla Sanità tra una rosa di 3

rappresentanti indicati dall’Ordinedegli Avvocati (SIC!).

• 3 componenti: scelti dall’AssessoreRegionale alla Sanità.

• 3 componenti: di cui 2 medici di Me-dicina Generale designati dalle OOSSmaggiormente rappresentative e 1 de-signato dall’Ordine dei Medici, confunzioni di Vice Presidente (SIC!).

Una siffatta ed originale “novità”, oltre acostituire l’ennesimo attacco alla profes-sione medica, appare inficiata da graviincongruità, evidentemente tendenti aprecostituire maggioranze che ponganoil medico in una posizione di assolutasoggezione non compatibile con il digni-toso esercizio di una professione di cosìalto profilo. È, invero, inaccettabile cheun Collegio Arbitrale, che dovrebbe es-sere espressione di terzietà, diventi, difatto, un organismo deputato ad una sor-ta di giudizio di II grado demandato al-l’Assessore Regionale alla Sanità dopoun primo grado di giudizio del DirettoreGenerale dell’Azienda Sanitaria espres-sione diretta o indiretta dallo stesso As-sessore Regionale alla Sanità!Con quale animo e con quali garanzie ilmedico, destinatario di una sanzione daparte del Direttore Generale, attenderà ilgiudizio di un siffatto collegio Arbitrale?L’esperienza già maturata con la vigentenormativa ha, peraltro, evidenziato nu-merosissimi casi di archiviazione da par-te dell’attuale Collegio Arbitrale per com-portamenti delle AASSLL non rispettosidelle procedure e dei termini perentoritassativamente previsti, che, guarda ca-so, sono stati dal nuovo ACN soppressie sostituiti da una previsione estintiva delprocedimento di 180 giorni dalla datadella contestazione! Invece di renderepiù efficienti le strutture delle Aziendache curano le procedure disciplinari,quindi, si allentano i termini per renderepiù “comodi” gli adempimenti procedu-rali!Il coinvolgimento dell’Ordine degli Avvo-cati, poi, appare semplicemente para-

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dossale. I Colleghi Arbitrali degli Avvoca-ti, se esistono, saranno, evidentementepresieduti da persone designate dal Pre-sidente dell’Ordine dei Medici!A parte ogni ironico commento, con que-sta previsione sono saltate le specificitàe le autonomie culturali e professionaliche, per secoli, hanno contraddistinto lanormativa riguardante le professioni.Meraviglia non poco che un siffatto arti-colato sia stato condiviso dalle OOSSMediche firmatarie, che evidentementenon hanno colto il significato vero di taleimposizione che tende a ridimensionare icompiti e le attribuzioni ordinistiche, chederivano, giova sottolinearlo, dalla nor-mativa vigente che conferisce agli Ordininatura terza di enti pubblici ausiliaridello Stato.Questo Consiglio ritiene che occorra rea-gire a questo ennessimo attacco all’au-tonomia della professione medica chesegue quello perpetrato dall’istituto Su-periore di Sanità, dal Ministero della Sa-lute, dalla Regione Campania e da altreRegioni d’Italia sulla improvvisa e perico-losa possibilità concessa ai Biologi di ef-fettuare prelievi capillari e venosi e cheha registrato, purtroppo, l’inerzia delmondo ordinistico.

Tanto premesso il Consiglio Direttivo del-l’OMCeO della Provincia di Napoli decide:1) di dare mandato ad un legale di fidu-

cia di procedere all’impugnativa, ovene ricorrano i presupposti, dell’Accor-do Collettivo Nazionale relativo ai me-dici di medicina generale con partico-lare riferimento all’art. 30 dello stessoACN;

2) di invitare la FNOMCeO e tutti gliOO.MM.CC. e OO., nel superiore inte-resse dei medici italiani, ad una rifles-sione profonda sulla questione neltentativo di suscitare la risposta piùferma ad un attacco senza precedentiall’autonomia della professione medi-ca, impugnando l’ACN di cui trattasi.

3) di invitare la FNOMCeO e gli altri Ordi-ni eventualmente interessati ad affian-care questo Ordine nel ricorso propo-sto al Consiglio di Stato avverso lasentenza del TAR Lazio riguardante laquestione dell’affidamento ai Biologidella competenza ad effettuare prelie-vi capillari e venosi.

4) di trasmettere per e-mail, il presenteordine del giorno a tutti gli Ordini d’Ita-lia ed alla FNOMCeO.

Il Consiglio Direttivo dell’OMCeO di Napoli

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PolizzeResponsabilitàProfessionale➔ In seguito alle molteplici richiestepervenuteci da Colleghi ai quali senzaalcuna motivazione plausibile è statadisdettata, o incrementata in manierainaccettabile, la polizza di responsa-

bilità professionale, pubblichiamo leproposte pervenute a questo ordineda parte di alcune compagnie assicu-rative cui seguiranno eventualmentealtre proposte.Sottolineiamo che l’Ordine intende svol-gere un ruolo di mera informazione, sen-za entrare minimamente nel merito dellesingole proposte.Per qualunque informazione gli interes-sati debbono pertanto rivolgersi alle sin-gole Compagnie e non alla Segreteriadell’Ordine.

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AXA Assicurazioni

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segue dal numero precedente

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IX CONGRESSO NAZIONALE COI-AIOG

Odontoiatriae Nuovetecnologie:sfidee opportunitàBologna, Royal Hotel Carlton17-18-19 marzo 2005

Durante il congresso sarà presentato ilprogetto “Guardati in bocca”

Con la collaborazione di:ORTECSNO/CNA Emilia Romagna

Patrocini richiesti:Presidenza della Repubblica ItalianaSenato della RepubblicaCamera dei DeputatiPresidenza del Consiglio dei MinistriMinistero della SaluteCollegio dei DocentiUniversità Alma Mater di BolognaAssociazione OCTOPUS

Modalità di pagamento:Bonifico Bancario a favore di: COI-AIOGConto corrente n. 1085/76,Banca Popolare di LodiAgenzia 6 MilanoABI: 5164 - CAB: 04619 - CIN: ICausale IX Congresso COI-AIOG17-19 marzo 2005

Assegno non trasferibile intestato a:COI-AIOG

La scheda d’iscrizione deve essereinviata:Via fax al numero 02 29526207,allegando la copia del bonifico

Via posta prioritaria a:COI-AIOGVia Ludovico Settala, 61 - 20124 Milanoallegando l’assegno bancario(l’iscrizione sarà regolarmente accoltarispettando le suddette modalità di pa-gamento ed invio).

RegolamentoIl Congresso è aperto a Medici Odon-toiatri, Odontotecnici, Igienisti dentali eAssistenti alla poltrona.Nel rispetto del regolamento ministeria-le ECM (Educazione Continua in Medi-cina) il Congresso è a posti limitati, per-tanto si consiglia l’iscrizione entro il 15febbraio 2005.In caso di mancata partecipazione, laquota di adesione sarà restituita al net-to dei diritti di segreteria pari a euro 12(iva compresa), solo se la disdetta scrit-ta sarà pervenuta alla Segreteria Iscri-zioni entro e non oltre il 12 marzo 2005,a mezzo raccomandata A/R, o via fax.Durante l’intero svolgimento dei lavori ipartecipanti dovranno indossare sem-pre il badge congressuale e sarannovietate riprese audio e video.L’attestato dei Crediti Formativi ECM el’attestato di partecipazione sarà rila-sciato solo a chi (Odontoiatri, Odonto-tecnici, Igienisti dentali) avrà partecipatoper intero alle sessioni in programma,distinte per categoria professionale, econsegnato in sede congressuale, a fi-ne lavori e debitamente compilati, imoduli ECM.

Segreteria iscrizioni e prenotazionialberghiere:Segreteria Nazionale COI-AIOGVia Ludovico Settala, 61 - 20124 MilanoTel. 02 20.14.88 - Fax 02 29.52.62.07E-mail: [email protected]

Coordinamento e comunicazione:QUADRA Service & Managementwww.quadraservice.com

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CorsoFerratini

7 aprile 2005Le cefaleeDott. Roberto D’Alessandro - Speciali-sta in Neurologia. Dirigente II livelloAzienda Ospedale Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna

14 aprile 2005Percorso diagnostico nell’ematuriaDott. Pietro Pavlica - Direttore di UnitàOperativa di Radiologia Ospedale Poli-clinico S. Orsola-Malpighi di Bologna

21 aprile 2005Malattie sessualmente trasmesseDott. Giampaolo Carboni - Specialistain Dermatologia Ospedale Bellaria di Bo-logna

28 aprile 2005Stent carotideoProf. Andrea Stella - Prof. Ordinario diChirurgia Vascolare dell’Università degliStudi di Bologna. Direttore di U.O. diChirurgia Vascolare dell’Ospedale S. Or-sola-Malpighi di Bologna

5 maggio 2005L’epilessia d’interesse neurochirurgicoProf. Fabio Calbucci - Primario Neuro-chirurgo dell’Ospedale Bellaria di Bologna

12 maggio 2005Inquadramento clinico e diagnosticodella patologia più frequente degli artiinferioriProf. Maurilio Marcacci - Prof. Ordina-rio Università degli Studi di Bologna. Di-rettore di Unità Operativa di Ortopedia eTraumatologia dello Sport degli IstitutiOrtopedici Rizzoli di Bologna

19 maggio 2005Interferenze tra farmaciProf. Ettore Ambrosioni - Prof. Univer-sitario Ordinario. Direttore di U.O. di Me-dicina Interna dell’Ospedale S. Orsola-Malpighi di BolognaProf. Claudio Borghi - Prof. Associatodi Med. Interna presso Dipartimento diMedicina Interna e Biotecnologia Appli-cata “D. Campanacci”

26 maggio 2005Elogio del metodo clinicoProf. Giovanni Danieli - Direttore dell’I-st. di Clinica Medica dell’Università degliStudi di Ancona

N.B.: È in corso l’accreditamentoE.C.M. per tutte le lezioni. Ogni lezio-ne costituirà un evento E.C.M.I crediti formativi saranno assegnati inottemperanza alle norme E.C.M. in vi-gore.Le norme per l’iscrizione ed il pro-gramma sono disponibili presso l’Or-dine dei Medici.

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OncologiapalliativaModeratoriProf. S. Tanneberger e Dr.ssa M. Casadio

PROGRAMMA

22 Febbraio 2005Fisiopatologia, diagnostica, terapia eprofilassi delle manifestazioni trom-boemboliche in oncologia - Dott. G, Lan-zoni, Dott. Testoni

27 Aprile 2005Prevenzione e diagnosi precoce di mela-nomi - Dr. I. StanganelliStrategie terapeutiche:Il chirurgo - Dr. G. ZannettiL’oncologo - Prof. G. Biasco

31 Maggio 2005Le reazioni avverse ai farmaci - Dott. G.Lanzoni, Dr.ssa BertoliDanni da farmaci a carico dell’apparatodigerente - Prof. Gandolfi

28 Giugno 2005Trattamento delle metastasi osseeApproccio sistemico e loco-regionale -Prof. Albisinni, Prof. Giardino, Dr.ssaBonazzi

28 Settembre 2005Le emorragie del tratto digestivo inferiore- Prof. Gandolfi

25 Ottobre 2005Le sindromi mieloproliferative - Dr. Melilli

29 Novembre 2005Lo scompenso cardiocircolatorio - Dott.Testoni

I corsi si svolgeranno presso l’AulaGiunti dell’Istituto Oncologici Addarii,Viale Ercolani, 4/2Osp. S. Orsola-Malpighi

Segreteria scientifica:Prof. F. Pannuti, Prof. S. Tanneberger,Dr.ssa M. Casadio

Segreteria organizzativa:Sig.ra A. Bonazzi c/o Ufficio FormazioneANT Via Berti, 4Tel. 051.52.19.99 - Fax 051.52.48.24Cell. 348.31.02.862E-mail: [email protected]

Per le iscrizioni contattare la segreteriaorganizzativa.

I seminari verranno accreditati secon-do il programma ECM.

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AlmaOftalmologiaECM 2005Recentievoluzioni neltrattamentochirurgicodelle stenosidelle vielacrimaliGiovedì, 17 marzo 2005Aula Magna Clinica OculisticaPoliclinico S. Orsola-MalpighiArea S. Orsola - Padiglione 23Via Massarenti, 9 - Bologna

Relatori

Dott. Fausto TrivellaAzienda Ospedaliera Pisana, Unità Ope-rativa Chirurgia Oftalmica Dott. S. Rizzo

Dott. Ernesto PasquiniDipartimento Neuro-Senso-Motorio,Unità Operativa Otorinolaringoiatria Prof.A. Rinaldi Ceroni, Azienda Ospedaliera diBologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi

Dott. Francesco BassiDipartimento Area Radiologica, UnitàOperativa Prof. G. Gavelli, AziendaOspedaliera di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi

Dott. Vincenzo ProfazioDipartimento Neuro Senso Motorio,Unità Operativa Oftalmologia Prof. Cam-pos, Azienda Ospedaliera di Bologna,Policlinico S.Orsola-Malpighi

PROGRAMMA17.30Iscrizione partecipanti e consegna que-stionari ecm18.00 - 18.10Introduzione al CorsoProf. Emilio C. Campos18.10 - 18.40Diagnostica clinica del sistema lacrimaledi deflusso e principali quadri cliniciDott. Vincenzo Profazio18.40 - 19.10L'indagine radiologia delle vie lacrimaliDott. Francesco Bassi19.10 - 19.55Endoscopia delle vie lacrimali e chirurgiaper via canalicolare endoscopicaDott. Fausto Trivella20.00 - 20.30Break20.30 - 21.05Endoscopia nasale e dacriocistorinosto-mia per via endonasaleDott. Ernesto Pasquini21.05 - 21.30Proiezione video21.30 - 22.00Discussione e test di apprendimento

ECM Educazione Continua in MedicinaL’evento (cod. id. 13220 ) è stato accre-ditato con determina della Regione Emi-lia Romagna n.18972, del 28/12/04 conpunti 3, per Medici Oculisti, Medici diBase, Otorinolaringoiatri, Radiologi.La partecipazione è gratuita; è graditaconferma alla Segreteria Organizzativa:Dott.ssa Piera Versura, Università di Bo-logna

Tel. 051 6364646 Fax 051 [email protected]/oftacampos

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La patologiaipofisaria➔ Le malattie dell’ipofisi, spesso a ca-rattere tumorale, rappresentano un inte-ressante capitolo della medicina attual-mente in espansione, anche se ritenutemalattie rare. La loro caratteristica di ma-lattie croniche rende fondamentale un’a-deguata informazione al paziente, non-ché a tutte le persone vicine interessatealla sua salute (parenti, medici di base,farmacisti).La dott.ssa Enrica Ciccarelli e il dott. Do-menico Meringolo rappresentano duemedici specialisti in endocrinologia,esperti nel campo delle patologie ipofisa-rie, che operano rispettivamene a Torino(Ospedale S. Giovanni Battista-Molinette)e a Bologna (Ospedale Bentivoglio).La loro quotidiana esperienza e l’esigenzadi ampliare le informazioni disponibili per ipazienti affetti da malattie ipofisarie e per iloro medici, ha indotto gli Autori a pubbli-care “La Patologia Ipofisaria”, breve e sin-tetico manuale, dedicato principalmenteai pazienti affetti da patologie ipofisarie.In agili capitoletti gli autori riportano unaserie di informazioni sui vari tumori ipofi-

sari: diagnostica, cause, sintomi, compli-canze e terapie.Alla stesura dell’opera, che è la prima nelsuo genere, con presentazione curatadal Prof. Franco Camanni, hanno con-corso alcuni collaboratori di varie spe-cialità: dott. M. Alescio, dott. La Rosa(oculisti), dott. D. Bianchi (endocrinolo-go), dott. T. Cammorata (radiologo), prof.U. Riccardi (radioterapista), dott. G. Fac-cani, dott. M. Frattarelli, dott. M. T. Nasi edott. A. Visca (neurochirurghi), dott. M.D. Scarfoglio (cardiologo).L’intento degli autori, supportato dallaloro competenza scientifica nel settoreendocrinologico e dalla ricca esperienzamaturata nel rapporto quotidiano conpazienti ipofisari, è quello di far conosce-re in maniera più capillare il “problema”ipofisi, rendendo in questo modo un“servizio” ai malati, ai loro familiari e almondo medico in generale.Il manuale, pubblicato grazie alle asso-ciazioni di volontariato di pazienti conpatologie ipofisarie, ANIPI Regione Emi-lia Romagna ed ANIPI Regione Piemon-te, verrà distribuito gratuitamente a tutticoloro (pazienti, medici generici e fami-liari) che sono interessati a tale proble-matica.

Dr. Alvise Pascoli

Per gentile concessione Aboca Museum

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PresentazionedellaAssociazionedi ricerca inPsicologiaAnalitica “Alba”e modelloteorico culturaledella Scuola dispecializzazionein psicoterapia“Aion”

➔ Cari colleghinel numero di dicembre del bollettino èstata segnalata l’apertura della scuoladi formazione in psicoterapia AION, chefa capo all’Associazione di ricerca inPsicologia Analitica ALBA. La Scuola èriconosciuta dal Ministero dell’Istruzio-ne, Università e Ricerca, ed ha l’obietti-vo di impartire agli allievi la formazioneprofessionale adeguata allo svolgimen-to dell’attività psicoterapeutica, secon-do l’indirizzo metodologico teorico eculturale della psicologia analitica diCarl Gustav Jung.In questo numero vi diamo qualche no-tizia sull’Associazione di psicoterapeu-ti, medici e psicologi, ALBA, grazie alcui lavoro è stata attivata la Scuola di

specializzazione AION, e sull’indirizzopsicanalitico Junghiano.Oltre a questa presentazione, qualorafoste interessati ad ulteriori informazio-ni, potete visitare il sito: www.assoal-ba.it, o scrivere a [email protected]’associazione, composta da medici epsicologi di diverse città italiane, iscrittiagli elenchi degli psicoterapeuti dei ri-spettivi Ordini di appartenenza, ha sedea Bologna ed è attiva con questa deno-minazione dal marzo 2003.Le sue radici però vanno indietro neltempo al 1984, quando un gruppo di al-lievi della Dott.ssa Fellini, medico spe-cialista in Psicologia Clinica in Bologna,psicanalista junghiana del G.a.p.a.(Gruppo Autonomo di Psicologia Anali-tica con sede in Roma), dopo la suaprematura scomparsa, diedero vita aun gruppo di studio e ricerca bologne-se. Continuarono la loro formazionepsicanalitica con analisti didatti delG.A.P.A., in particolare con il Prof. Fran-cesco Paolo Ranzato, psichiatra liberodovente e psicanalista in Roma, presi-dente del G.a.p.a., direttore della rivista“Il Minotauro”, (semestrale su problemie ricerche di psicologia del profondodal 1974, di cui sono collaboratori) econ il Dott. Franco Barbieri psicologopsicanalista a Milano e Forte dei Marmi.Il gruppo bolognese, oltre alle riunioniquindicinali in cui sono stati relazionatie discussi temi di psicopatologia, tera-pia, approfondimenti della teoria e dellaprassi clinica Junghiana, ha promossoincontri e confronti con terapeuti di altrescuole di pensiero, conferenze e con-vegni pubblici. Di questi ricordiamo al-cune tematiche proposte: “Psicanalisi earte”, “Corso di terapia del gioco dellasabbia”, “Seminario sul transfert”, “Se-minario sull’Ombra”. Un convegnopresso l’Istituto di Psicologia della fa-coltà di Medicina su “Simboli archetipi-ci del Sé”, “Incontro con la favola”,“Esperienza dell’inconscio”.La legge del 1989 che ha istituito gli Or-

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dini degli Psicologi e ha definito i requisi-ti per l’esercizio della psicoterapia, an-che da parte dei laureati in medicina, havisto i membri del G.a.p.a. iscritti in pri-ma istanza per articoli di sanatoria. Neglianni ’90 con l’arrivo dei primi allievi inte-ressati a una formazione psicanaliticajunghiana, si è fatta avanti l’esigenza diaprire una scuola che offrisse, oltre allapreparazione psicanalitica classica, an-che una preparazione teorica, come ri-chiesto dalla legge che prevede un corsodi almeno quattro anni, con un gruppo diinsegnamenti comuni a tutte le scuole dipsicoterapia, oltre a quelli specifici deidiversi indirizzi.È stato a questo fine che il gruppo bolo-gnese del G.a.p.a., grato per la formazio-ne e la bella collaborazione con i colleghiromani, ma ritenendo la sede romanalontana per una attività così impegnativa,si è attivato per l’apertura di una scuoladi specializzazione in Bologna.Ha costituito l’associazione ALBA ed haottenuto nel luglio del 2004, dal Ministe-ro, l’approvazione del progetto dellascuola. Questa prevede, oltre agli inse-gnamenti teorici, un training di analisipersonale, didattica, e supervisione. Gliinsegnamenti e i docenti, universitari enon, possono essere visionati sul sito.Siamo grati al Prof. Francesco PaoloRanzato, Presidente del G.a.p.a. ed oraPresidente onorario di Alba, e al Prof.Renzo Canestrari, già Direttore dell’Isti-tuto di Psicologia della facoltà di Medici-na dell’Università di Bologna, Presidentedel comitato scientifico, di avere accet-tato questi incarichi. Al Dott. Angelo Ga-briele Aiello, psicologo psicoterapeutaPresidente dell’associazione e direttoredella scuola, che si è impegnato nelcompito gravoso di ottenere il riconosci-mento giuridico ministeriale.

C.G. Jung e la psicologia analiticaC.G. Jung (1875-1961) iniziò la sua car-riera di psichiatra al Burgolzli, la clinicapsichiatrica dell’Università di Zurigo, co-

me assistente di Bleuler, cui si deve l’in-quadramento nosografico della schizo-frenia, fino ad allora definita dementiaprecox.Nei primi anni del ’900, si avvicinò agliscritti di Freud, in particolare alla “Interpre-tazione dei sogni”. Vide che questo testocombaciava con le sue idee, in particolareper quanto riguardava il concetto di rimo-zione derivato dalla psicologia delle nevro-si. Come Freud riscontrava questo nei so-gni, Jung lo riconosceva responsabile deidisturbi verificabili nel test delle associazio-ni verbali, da lui messo a punto negli anniprecedenti, con quello spirito di ricerca epassione per la realtà interiore che con-traddistinse il suo approccio alla psicheumana, senza dogmatismi, per tutta la vita.Nel 1905 conseguì la docenza in psichia-tria e il primariato nella clinica psichiatri-ca dell’Università di Zurigo. Il rapportocon Freud vede la sua collaborazionescientifica con il maestro viennese, allora“persona non grata” nel mondo accade-mico, ma da lui sostenuto, anche a ri-schio della carriera universitaria, dal1907 al 1913.Dopo quell’anno e la pubblicazione deltesto “Simboli della trasformazione”,Jung, che pure aveva stretto con Freuduna profonda e riverente amicizia ed erastato, dallo stesso, messo a capo dellaSocietà Psicoanalitica internazionale,prese definitivamente, anche se in ma-niera sofferta, le distanze da colui cheaveva considerato un suo maestro.Le sue intuizioni infatti, l’incessanteesperienza e ricerca con la propria psi-che e quella dei pazienti, in particolarecon gli psicotici, lo portarono ad amplia-re i presupposti teorici, a quel tempo inparticolare, della patogenesi dei disturbipsichici, da lui vista come non solo an-corata al substrato sessuale personale.Entrare in maniera esauriente nella teoriajunghiana, da Jung stesso definita psico-logia analitica per differenziarla dalla psi-coanalisi freudiana, non è possibile nellospazio a disposizione.

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Le ricerche di Jung ed i suoi scritti, chedatano dal 1900 al 1960, sono pubblica-ti in Italia dalla casa editrice Boringhierinella collana delle sue “Opere”. Vi se-gnalo inoltre la breve ma esaurienteopera della sua allieva J. Jacobi “La psi-cologia di C.G. Jung” in Universalescientifica Boringhieri; il testo divulgati-vo C.G. Jung “L’uomo e i suoi simboli”,in Oscar Mondadori; l’autobiografia C.G.Jung “Ricordi, sogni e riflessioni”, Bi-blioteca universale Rizzoli.Mi limiterò qui a toccare alcuni dei puntisalienti che fondano la teoria e la prassiterapeutica della psicologia analitica.È ormai nozione diffusa che, nel campodella psicologia del profondo, si ricono-scono nella psiche individuale la sferadella coscienza e quella dell’inconscio.Quest’ultimo termine indicò in psicologiai contenuti e le dinamiche psichiche chenon appartengono al campo della co-scienza, differenziandolo dal termine disubconscio che li aveva definiti in campofilosofico, anche se quest’ultimo è di piùimmediata comprensione.Jung distingue, due sfere distinte dell’in-conscio: quella personale e quella collet-tiva. Nei contenuti dell’inconscio perso-nale vanno considerati diversi aspetti. Icontenuti rimossi che non superano lasoglia della coscienza in quanto incom-patibili per il soggetto con i principi chela informano, in particolare quelli ricevutidall’educazione e quelli dominanti nellacoscienza collettiva della sfera culturaleed ambientale cui appartiene; questivanno a configurare parte di quel com-plesso da lui definito “ombra personale”.Dell’inconscio personale fanno parte an-che le percezioni subliminali e, come ve-dremo più avanti parlando dei differentitipi psicologici, la cosiddetta “funzioneinferiore” di ogni individuo, ovvero quellacostituzionalmente meno sviluppata, edin proporzioni diverse quelle solo in partecoscienti e a disposizione del soggetto.A un livello più profondo, riconosciamola sfera dell’inconscio collettivo.

Per Jung infatti l’inconscio non è solo ilprodotto di meccanismi di rimozioneoperati dalla coscienza, come se questaavesse un qualche primato nella sferapsichica. All’inconscio è conferita la di-gnità di un “organismo” a sé stante, inrelazione con la coscienza di cui l’Io è ilcentro; questo è evidente in particolareper l’inconscio collettivo, un “mare ma-gnum” comune a tutti gli individui dellaspecie, substrato originario, preesistenteal sorgere della coscienza individuale,che origina differenziandosi da questo.Per chi volesse approfondire l’argomen-to segnalo di Eric Neumann “Storia delleorigini della coscienza” edito da Astrola-bio.La potenza energetica dell’inconscio col-lettivo è particolarmente manifesta neicasi di psicosi, dove l’Io fragile del sog-getto viene invaso, “inflazionato”, daicontenuti dell’inconscio, che danno luo-go alla fenomenologia sintomatologicapsichica e fisica.I centri energetici dell’inconscio colletti-vo sono definiti “archetipi”, dal greco ar-chè (principio, origine, prima causa) e ti-pos (impronta, modello, forma), ovverocostituenti originari, riscontrabili in tuttala specie umana o con differenze relativeai diversi contesti culturali. Sottolineatoche la nozione di archetipo, se da un latorimanda al sapere filosofico, dall’altro haampi riscontri nella psicologia normale,nella psicopatologia e nella clinica. Lostesso Jung si premurò, in tutto l’arcodelle sue comunicazioni, di evidenziarecome la sua teoria fosse frutto, in ogniacquisizione, della sua esperienza clinicaed empirica. Questo anche quando piùpoteva apparentemente discostarsi conil suo contenuto e la sua terminologia, daquanto noto alla scienza medica. Vero è,che solo l’esperienza diretta di confrontoe conoscenza con la propria psiche dà,in primo luogo, la empirica certezza dellarealtà interiore; le teorie che sottendonola psicologia analitica ne sono l’estrapo-lazione astratta, come, ad esempio, la

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scienza dell’anatomia umana lo è per laconoscenza diretta del corpo fisico.Questo è il motivo fondamentale per cuiall’allievo viene richiesto un training dianalisi personale, come una guida alpinadeve avere esperienza di montagna o unistruttore di immersioni subacquee, diprofondità marine, per poter guidare altrialla scoperta di questi territori. Lo studioteorico, necessario, ha come correlatoindispensabile l’analisi personale e di-dattica, oltre che esperienza di vita e co-noscenze culturali in campo umanisticoe poi... “medice cura te ipsum”. Nell’aiu-tare il paziente a prendere coscienza deicontenuti che danno luogo al disagiopsichico, il terapeuta è profondamentechiamato in gioco con la sua individua-lità, deve essere in grado per primo disaper operare una presa di coscienza,avere in un certo grado “bonificato sestesso” e saper reggere l’impatto conl’inconscio, del suo paziente e il proprio,in rapporto nella relazione terapeutica.Gli archetipi danno luogo alle cosiddetteimmagini archetipiche, che si manifesta-no nei sogni e nelle fantasie dei singoli,nei miti dei popoli, nelle favole, nelleopere d’arte.I sogni sono automanifestazioni dell’in-conscio; attraverso i simboli che in essiemergono la psiche profonda dell’indivi-duo si manifesta.Il simbolo onirico infatti per Jung è unponte tra l’inconscio e la coscienza, hauna funzione sintetica. L’etimologia deltermine viene dal greco sin-ballo, gettareinsieme. Il simbolo ha una funzione ditramite, porta alla coscienza il messag-gio profondo necessario all’Io per il suoampliamento, sia che debba compren-dere elementi del suo passato che in-gombrano come un pesante fardelloemotivo il suo presente e di cui si deve li-berare, come nel caso delle fissazioninevrotiche, sia che debba attingere allefonti creative e progettuali insite nell’inte-riorità. Nella nevrosi ad esempio, non siassiste solo a un rimanere legati a vecchi

schemi affettivi, di pensiero o comporta-mento, ma (e qui sta uno dei nuclei fon-damentali della concezione junghianadella nevrosi) il paziente, grazie alle im-magini compensatorie dell’inconscio, haaccesso al progetto vitale ed esistenzialeinsito in nuce nel Sé.È definito Sé il centro della psiche nellasua totalità, portatore in ognuno di noi diun disegno di destino da compiere. Perquesto la teoria e la prassi junghiane so-no definite anche finalistiche, in quantocompito del terapeuta è anche e preci-puamente aiutare chi si rivolge alle suecure, a vincere le resistenze che lo ten-gono legato, nella coazione a ripetere, alpassato e che lo ostacolano nel compitoinnovativo realizzativo ed evolutivo cui loinvita il Sé, attraverso quanto emerge dalprofondo.Centrale nella visione junghiana della vitae quindi anche della prassi psicotera-peutica, è la teoria del processo di indivi-duazione. In ogni essere umano esisteuna spinta incoercibile a divenire ciò chein potenza è insito nel Sé. Individuo vie-ne dal latino in-dividuus, non diviso o in-divisibile, da cui si deduce che la massi-ma finalità e tensione del singolo è quelladi integrare nella coscienza, prima a li-vello conoscitivo poi nel concreto dellapropria vita, tutti gli elementi creativisubconsci di cui è portatore. Se si è suquesto cammino, si hanno anche le redi-ni della propria salute, oltre che del pro-prio destino. Si tratta di mettere in luce,attraverso l’analisi, gli elementi oppostidella psiche che possono sì essere inrapporto conflittuale, ma che sono da ar-monizzare come complementari.Qui interviene la cosiddetta funzione tra-scendente della psiche che trascende gliopposti e li armonizza, come ago dellabilancia.Come si giunge a contatto con questafunzione salutare?L’analisi permette l’elaborazione deicomplessi genitoriali sottesi dall’archeti-po materno e paterno, da superare per

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uscire dalla condizione infantile, anchetramite il riemergere della storia persona-le del paziente.L’analisi degli elementi d’Ombra permet-te l’individuazione di tratti negativi da ab-bandonare o da fare propri, quando unacoscienza troppo rigida e unilaterale ri-fiuti aspetti vitali del Sé.Il confronto con l’inconscio passa inoltreattraverso questi tratti eterosessuali del-la psiche definiti “Anima” nell’uomo ed“Animus” nella donna che, finché sonoinconsci, per la legge psicologica gene-rale della proiezione, vengono visti sui ri-spettivi partners e che, tanto spesso,danno luogo a svariate complicazioni nelrapporto di coppia.L’integrazione dell’archetipo “anima-ani-mus” è il più chiaro modello di realizza-zione del processo di individuazione, chesi manifesta ad esempio nelle immaginiarchetipiche del matrimonio mistico odella quadratura del cerchio.Altri archetipi che si incontrano in parti-colare nell’analisi della seconda metàdella vita, ma non solo, sono quelli delVecchio Saggio e della Grande Madrenella funzione spirituale di sophia. En-trambi iniziano alla saggezza e alla di-mensione spirituale, polo della realtàumana che affianca e bilancia quello bio-logico.

Il percorso di ricerca Junghiana infatti sicaratterizza anche per il dare spazio aquesta dimensione interiore dell’uomo. Ildisorientamento dell’uomo moderno,che finisce spesso per manifestarsi conpatologie psichiche, se non addirittura fi-siche soprattutto quando la coscienza èparticolarmente resistente al richiamo in-teriore alla trasformazione, trova una so-luzione salutare quando il soggetto sirende disponibile all’ascolto di ciò che èpiù profondamente e non mascherando-si con ciò che vorrebbe essere. Giungeun momento in cui l’Io deve sottometter-si alla guida superiore del Sé ed accet-tarla attivamente, se non vuole esseredominato passivamente dai sintomi e daldisagio di vita.Ricordiamo l’etimologia greca del termi-ne terapeuta che significa servitore, sa-cerdote del dio. Ai tempi di Esculapio,dio della medicina nell’antica Grecia enell’antica Roma, giungevano i pazienti.Qui, giacendo nella klinè (da cui clinica),attendevano il sogno terapeutico, nelquale si manifestava il dio apportatore diguarigione (da: C.A. Meier “Il sogno co-me terapia, antica incubazione e moder-na psicoterapia” tradotto dal tedesco daF.P. Ranzato, Ed. Mediterranee). Oggi noipotremmo dire, affioravano i contenutisubconsci.

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Termino ricordando che Jung portò il suocontributo alla ricerca scientifica con lateoria dei complessi e quella dei tipi psi-cologici.Il complesso, insieme di idee, immagini,emozioni, componenti psichiche che siradunano intorno a un archetipo centrale,si comporta come una entità autonomanella psiche; crea, dall’inconscio, unascissione nevrotica o psicotica dell’Io, ri-spetto al quale ha un surplus energetico. Icomplessi vengono depotenziati attraver-so la presa di coscienza e l’analisi dei loroelementi costitutivi, che l’Io può integrare,rinforzandosi e raggiungendo l’integrità.Nei tipi psicologici Jung descrisse gli at-teggiamenti, estroverso ed introverso. Lefunzioni: pensiero, sentimento, sensazio-ne e intuizione. Le diverse tipologie indi-viduali dipendono dalla diversa combi-nazione di atteggiamento prevalente econscio e diverse funzioni: principale,secondaria ed inferiore, rispettivamentepiù o meno conscie.Compito della terapia è, nella prima metàdella vita, portare a coscienza e rinforza-

re l’atteggiamento dominante e la funzio-ne principale, nella seconda metà di aiu-tare a portare in luce e realizzare anchequelli subconsci.Questo perché, anche in questo ambito,la psicoterapia analitica junghiana fonda,come abbiamo visto, sulla tendenzaumana alla realizzazione della totalità delsingolo che ha sempre e comunque uncammino unico ed irripetibile, pur se glielementi costitutivi psichici sono comunia tutta l’umanità.Chi avrà trovato se stesso e il propriosentiero evolutivo avrà trovato anche ilsuo posto peculiare in seno alla società,cui darà il proprio contributo costruttivoed evolutivo.In fondo facciamo tutti parte di un unicogrande mosaico di cui siamo le piccolema necessarie tessere.

Vittoria Finzimedico-psicoterapeuta

docente di psicologia e religionepresso la scuola di specializzazione

in psicoterapia analitica Aion

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Comunicatodella GiuntaEsecutiva edel Consiglio diAmministrazionedel 21 Dicembre2004

➔ In data 21 dicembre si è svolta la riu-nione della Giunta Esecutiva e del Consi-glio dell’ONAOSI presiedute dal presi-dente della Fondazione Dr. Aristide Paci.

Tra i provvedimenti adottati si segnalal’adozione della circolare relativa allemodalità di elezione del Consiglio di Am-ministrazione della Fondazione.La circolare adottata sulla base di quan-to stabilito dallo Statuto su prestazioni,servizi ed organizzazione della Fondazio-ne sarà inviata, nel gennaio, a tutti i Pre-sidenti degli Ordini Provinciali dei MediciChirurghi ed Odontoiatri, dei Farmacistiai rispettivi indirizzi ufficiali per i quali èstata chiesta conferma alle relative Fede-razioni.Inoltre, nella stessa seduta, è stata nomi-nata la Commissione elettorale.Si ringrazia anticipatamente per la mas-sima diffusione che si vorrà disporre alpresente e si coglie l’occasione per in-viare a tutti i migliori auguri per il nuovoanno.

Fondazione ONAOSI

SezioneFEDER.S.P.E.V.di BolognaAttività 2004 ePropositi 2005

Iniziative portate a termine nel 2004Marzo: gita a Bagno di Romagna: 25presenzeMaggio: Congresso Nazionale di Chian-ciano: 3 presenzeFine agosto: viaggio a Berlino-Dresda:23 presenze

23 settembre: Giornata del Pensionato avilla Torre Stagni in Crespellano (Bo) conconferenza su Animali da compagnia esolitudine: 47 personeConvegni/incontri su problemi pensioni-stici: Modena (fine marzo) e Ravenna (fi-ne aprile)Stimoli al proselitismo: invito per consi-glieri e iscritti a reclutare nuovi Soci e aricercare più frequenti contatti con so-ci/amici impediti a partecipare, rassicu-randoli che non saranno dimenticati.

Iniziative sociali per il 2005Visita guidata ad un monumento cittadi-no (es. S. Giacomo Maggiore). Periodo:fine inverno.Viaggio/itinerario di gruppo (giornata in-tera) per una meta di interesse culturalenon troppo lontana: ad es. Ferrara (entroaprile) e/o Giardini Sigurtà nei pressi di

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Peschiera (fine maggio).Incontro Pre-Congressuale e Congressonazionale della Feder.s.p.ev. a Fiuggi(15-18 maggio).Viaggio coordinato dalla Feder.s.p.ev. re-gionale di 5-7 gg. in Italia (es. Puglia) oall’estero (es. Danzica, Tallin, S. Pietro-burgo o in alternativa Czestochoza, Cra-covia, Zakopane; o altro). Periodo: fineagosto/settembre.Giornata del Pensionato Sanitario: 23settembre 2005, in sede amena non lon-tano dalla città.

Assemblea annuale ordinaria: primi di di-cembre 2005.

N.B.: iniziative ulteriori potrebbero esse-re intraprese in occasione di manifesta-zioni di particolare interesse (sia in cittàche fuori) di cui oggi non abbiamo cono-scenza (informazioni: prof. Silvio Ferri051.49.36.43; dr.ssa Luciana Fischer Za-nelli 051.61.45.365).

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COOPERATIVA MURRI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. IIIa di cop.

POLIAMBULATORIO CKF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 29

POLIAMBULATORIO PRIVATO SANTA LUCIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15

RIOLO TERME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. IIa di cop.

SAN PAOLO IMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 11

TECNOBIOS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. IVa di cop.

VILLA BARUZZIANA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 13

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