4° settimana · Chiara: perché hanno fame Gaia: perché vogliono giocare Sara: perché è troppo...

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4° settimana TUTTIATAVOLA Stile Siete pronti ad imparare qualcos’altro di nuovo sul te- ma di questo Oratorio feriale? Tuttiatavola è stile perché a questa tavola ognuno porta ciò che è con doti e limiti perchè tutti si sentano prota- gonisti, capaci di nutrire e far nutrire l’altro della pro- pria esperienza. Allora una domanda sorge spontanea: “Ma io che cosa posso donare di me agli altri? Cosa posso insegnare, piccolo come sono, ai miei compagni?”. Innanzitutto si può cominciare a essere sempre sé stessi, senza vergo- gnarsi di pregi e difetti, e poi? E poi condividere tutto con tutti, aiutare i più piccoli e imparare dai più grandi per crescere tutti assieme e far crescere. Ed eccoci qui, oratorio feriale inoltrato, quarta settimana, ne mancano ancora due, e poi? E poi tut- ti vano in vacanza: mare, montagna e ci si rivede a settembre. E tu che stai leggendo questo giorna- lino ti stai dando da fare per rendere quest’estate indimenticabile o hai poltrito tutto il tempo? GIOCHI CON L’H2O In attesa della duplice edizione dei giochi con l’acqua di settimana prossima (lunedì 6 e venerdì 10: quindi restate pronti!) vi parliamo di quelli avvenuti settimana scorsa. La piscina gentilmente donata dai fra- telli Ceriotti ha avuto un successo senza precedenti. I piccoli di prima elementare si sono rinchiusi in un’i- sola felice quale il campetto sinteti- co, hanno steso i loro asciugamani e posato lo zainetto per giocare a “trova il tesoro subacqueo”. Solo due sono stati i fortunati a scovare il tesoro (una monetina) ma tra schiuma, schizzi e palline colorate il divertimento non è mancato. Que- sta settimana è toccato alla secon- da elementare il privilegio di stare nella fetta di paradiso.

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4° settimana

TUTTIATAVOLA

Stile

Siete pronti ad imparare qualcos’altro di nuovo sul te-

ma di questo Oratorio feriale?

Tuttiatavola è stile perché a questa tavola ognuno porta

ciò che è con doti e limiti perchè tutti si sentano prota-

gonisti, capaci di nutrire e far nutrire l’altro della pro-

pria esperienza.

Allora una domanda sorge spontanea: “Ma io che cosa

posso donare di me agli altri? Cosa posso insegnare,

piccolo come sono, ai miei compagni?”. Innanzitutto si

può cominciare a essere sempre sé stessi, senza vergo-

gnarsi di pregi e difetti, e poi? E poi condividere tutto

con tutti, aiutare i più piccoli e imparare dai più grandi

per crescere tutti assieme e far crescere.

Ed eccoci qui, oratorio feriale inoltrato, quarta settimana, ne mancano ancora due, e poi? E poi tut-

ti vano in vacanza: mare, montagna e ci si rivede a settembre. E tu che stai leggendo questo giorna-

lino ti stai dando da fare per rendere quest’estate indimenticabile o hai poltrito tutto il tempo?

GIOCHI CON L’H2O

In attesa della duplice edizione dei

giochi con l’acqua di settimana

prossima (lunedì 6 e venerdì 10:

quindi restate pronti!) vi parliamo di

quelli avvenuti settimana scorsa. La

piscina gentilmente donata dai fra-

telli Ceriotti ha avuto un successo

senza precedenti. I piccoli di prima

elementare si sono rinchiusi in un’i-

sola felice quale il campetto sinteti-

co, hanno steso i loro asciugamani

e posato lo zainetto per giocare a

“trova il tesoro subacqueo”. Solo

due sono stati i fortunati a scovare

il tesoro (una monetina) ma tra

schiuma, schizzi e palline colorate il

divertimento non è mancato. Que-

sta settimana è toccato alla secon-

da elementare il privilegio di stare

nella fetta di paradiso.

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Nella città di Frescafrutta viveva Josephine, una banana gialla ricoperta da tante piccole lentiggini scure che provocavano disgusto alle altre banane che scappava-no e facevano sentire molto sola la povera Josephine. Stufa di essere sempre sola e rinchiusa nella sua timidezza decise di fuggire da quella vita e partire alla ricer-ca di amici e avventure. Appena girato l’ angolo Josephine vide un colorato gruppo di frutti che ballavano freneticamente. L’ unico modo per la frutta di mantenersi lucente è ballare, balla-re, ballare. In un angolo in disparte una grossa mela guardava triste e invidiosa il resto del gruppo. Appena Josephine vide quella grossa, ma poco rossa mela intuì che era sola e bisognosa di un amico. Avvicinatasi a Pamela, è così che si chiama la mela, scoprì che non era capace di danzare tranne che la Macarena perciò le due si misero subito ad agitarsi, non ballarono per molto tempo e la loro buccia non era quasi per nulla migliorata ma capirono che non era importante quanto fossero belle ma che fossero diventate amiche. Proseguendo il viaggio notarono all’ ombra di albero la famosa cantante Fiorella Mannoia che si esibiva con una sua canzone, “La donna cannone”, Pamela cambiò improvvisamente direzione e Josephine le domando subito perché, Pamela rispose: M’annoia troppo Fiorella Mannoia”. Tra una chiacchera e l’altra si erano fatte già le cinque, era l’ ora del tè, ma lungo la strada verso il bar videro…. Continua...

FRUTTA ALL’ AVVENTURA Una storia avventurosa in due episodi ideata ragazzo dopo ragazzo durante il laboratorio di giornalino.

4) quanti metri dista la testa della giraffa dal resto del corpo?

I nostri piccoli scienziati ne sanno quasi più di Super Quark o di un documentario sugli animali della savana

ma le loro tesi sono discordi: c’è chi dice che il collo delle giraffe è lungo due metri e chi scalando la tabelli-

na del 2 arriva ad affermare che è lungo addirittura venti. Dopo approfondite ricerche possiamo affermare

che, essendo le giraffe alte circa 5m, il loro collo ha una lunghezza variabile dai 2 ai 3 metri.

5) perché i cani si mordono la coda?

Da questa domanda sono scaturite ipotesi di qualsiasi tipo:

Chiara: perché hanno fame

Gaia: perché vogliono giocare

Sara: perché è troppo lunga e la mordono per accorciarla

Camilla: perché vogliono mordere qualcosa ma non hanno nulla oltre alla loro coda

Giorgia: perché i cani con la coda corta sono invidiosi di quelli con la coda lunga e quindi la mordono

cercando di allungarla

Eleonora: per le pulci

Sara: perché pensano che sia un serpente e per proteggersi la mordono

6) i pesci bevono? Perché?

Emma: sì, perché vivono nell’acqua

Sara: no, perché non hanno bisogno di rinfrescarsi

Gaia: si, perché altrimenti muoiono

Melanie: no, perché l’acqua entra già nelle branchie

Fabrizio: si, perché se no non respirano

Marco animatore: i pesci d’acqua dolce si, perché l’acqua è dolce mentre quelli che vivono nel mare

no, perché l’acqua è salata

Dopo aver effettuato una ricerca ed esserci documentati siamo lieti di comunicarvi che tutte le vostre rispo-

ste sono errate! Se volete conoscere la risposta domandate al caro amico Google “i pesci bevono?”

QUESTION TIME

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ALL’OMBRA DELLE FRESCHE FRASCHE

Durante questa quarta settimana è toccato ai ragazzi di prima elementare l’avventura in pineta.

A seguito della preghiera si sono spostati assieme alle animatrici Federica e Francesca che assieme alle

creature magiche hanno organizzato dei giochi fantastici per il loro pomeriggio: Mollette, bandiera animale

e fuoco fuochino.. Dopo essersi stancati per bene ed aver lottato per la vittoria i bambini hanno fatto una

fantastica merenda offerta dai padroni di casa, gli gnomi.

LA PUNIZIONE DEI GIALLI:

In un tempo molto lontano, quando i genitori dei vostri

nonni erano ancora ancora dei pischelli e l’oratorio ave-

va un aspetto totalmente diverso da quello che voi co-

noscete, la squadra dei gialli era sempre in vetta alla

classifica, dal primo all’ultimo giorno dell’oratorio esti-

vo, forti, agguerriti, vincitori indiscussi di ogni edizione

dell’oratorio feriale. Erano talmente invincibili che no-

nostante le altre squadre ce la mettessero tutta per gua-

dagnare punti non riuscivano mai ad aggiudicarsi il pri-

mo posto in classifica.

Avere la supremazia aveva dato alla testa ai membri

della squadra che erano diventati strafottenti, trattavano male e con sufficienza i ragazzi dei Blu, Verdi e

Rossi.

I Gialli incominciarono a dare meno importanza ai giochi, a non impegnarsi, credendo di essere superiori agli

altri accecati dal loro successo.

Iniziarono a perdere qualche torneo, qualche gioco, usando come scusa “vi lasciamo vincere, altrimenti non

c’è gusto” e così questo fatto, di perdere punti, diventò sempre più frequente fino a quando la classifica finale

di un giorno parlava chiaro: GIALLI, ULTIMI.

I ragazzi cercarono in vano di recuperare terreno ma oramai “ultimi Gialli” li seguiva come una maledizione

fino ad arrivare ai giorni d’oggi in cui nonostante questo fatto sia stato dimenticato, la punizione persiste.

Ma avete la possibilità di riscattarvi a partire da oggi. Come? Giocando sempre, uniti, per la vostra

squadra.

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3.TORTA DI PANE La torta di pane è un dolce della tradizione povera ma molto buono e

gustoso.

Ogni famiglia la preparava secondo la propria ricetta con gli ingre-

dienti che aveva in casa.

La ricetta della torta di pane che vi proponiamo è arricchita con scorza

di limone, pinoli e uvetta, ma potete aggiungere quello che preferite:

gocce di cioccolato, mandorle, nocciole o frutta candita.

Tutti buoni ingredienti per poter dire “TUTTI A TAVOLA !”

Ingredienti: Pane (tipo altamura) 400 gr

Latte 400 g

Uvetta 100 g

Limoni scorza di 1

Burro a temperatura am-biente 100 gr

Zucchero 100 g

Pangrattato 30 g

Uova 1

Grappa 20 g

Pinoli 50 g

Farina 00 100 gr

Acqua q.b.

Procedimento

Per preparare la torta di pane, private il pane dalla crosta: dovrete otte-

nere 300 gr di mollica di pane che taglierete a pezzi e li metterete in

una ciotola in ammollo con il latte per circa 10 minuti. Mettete in

ammollo con dell'acqua anche l’uvetta, per cinque minuti, per ravvi-

varla.

Intanto che la mollica si ammorbidisce, grattugiate la buccia di un

limone e imburrate con un piccolo pezzo di burro della dose totale una

tortiera da 22 cm, spolverandola con il pangrattato.

Trascorsi i dieci minuti, strizzate per bene la mollica e unitevi lo

zucchero e l’uovo, poi il burro ammorbidito tagliato a pezzetti.

Mescolate bene con un cucchiaio di legno, per rendere amalgamati

tutti gli ingredienti.

Aggiungete la grappa, quindi l’uvetta scolata, la scorza di limone, i

pinoli e infine la farina setacciata. Mescolate molto bene gli ingre-

dienti fino ad ottenere un composto compatto e omogeneo che trasfe-

rirete nella tortiera imburrata. Con il dorso di un cucchiaio stendetelo

in modo uniforme e appiattite la superficie. Infornate la torta a 180°

gradi per circa 60 minuti: la superficie dovrà risultare dorata. Sfor-

nate e fate raffreddare: la vostra torta di pane è pronta!

AVVISI AL BOSCO DEGLI GNOMI IL MERCOLEDI’ 8 LUGLIO ANDRANNO I RAGAZZI DI QUARTA ELEMENTARE

DOMENICA 12 GRANDE BICICLETTATA E MOMENTO DI RINFRESCO PER TUTTI a partire dalle ore 21:00

INCOMINCIAMO A RICORDARVI CHE MARTEDI’ 14 CI SARA’ IL CINEMA ALL’APERTO!

ATTENZIONE!!!

LUNEDI’ 6 LUGLIO EDIZIONE STRAORDINARIA DEI GIOCHI CON L’ACQUA: PORTARE IL CAMBIO NELLO ZAINETTO E INDOSSARE IL COSTUME.

RICORDIAMO A TUTTI I RAGAZZI DI PORTARE COME SEMPRE IL CAMBIO ANCHE PER VENERDI’ 11