(22 Udienza 08.04.2011)

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 1 TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n. 155 REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 187.865 PRESIDENTE Dott. Mezzofiore GIUDICE A LATERE Dott.ssa Cuppone GIUDICE A LATERE Dott.ssa Santolini PUBBLICI MINISTERI Dott.ssa Passaniti Dott. Bombardieri PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G. A CARICO DI: BERRIOLA LUCA +altri UDIENZA DEL 08/04/2011 ESITO: RINVIO AL 13/04/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________

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ESITO: RINVIO AL 13/04/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________ SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO UDIENZA DEL 08/04/2011 R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 187.865 VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n. 155 1

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TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA

SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO

VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE

PAGINE VERBALE: n. 155

REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 187.865

PRESIDENTE Dott. Mezzofiore GIUDICE A LATERE Dott.ssa Cuppone GIUDICE A LATERE Dott.ssa Santolini

PUBBLICI MINISTERI Dott.ssa Passaniti

Dott. Bombardieri

PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G.

A CARICO DI: BERRIOLA LUCA +altri

UDIENZA DEL 08/04/2011

ESITO: RINVIO AL 13/04/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________

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oppure

RINVIO AL GG/MM/AAAA AULA ... ORE....

___________________________________________

INDICE ANALITICO PROGRESSIVO

ESAME DEL TESTE (IMPUTATO DI REATO CONNESSO) TOMMASINO VITO Da pag. 03 a pag. 93 ESAME DEL TESTE (IMPUTATO DI REATO CONNESSO) CORDESCHI GIULIO Da pag. 93 a pag. 124

ESAME DEL TESTE (IMPUTATO DI REATO CONNESSO) PIZZI GIOVANNI Da pag. 124 a pag. 154

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Presidente: Dott. Mezzofiore Giudice a latere: Dott.ssa Cuppone Giudice a latere: Dott.ssa Santolini Pubblici Ministeri: Dott.ssa Passaniti Dott. Bombardieri Cancelliere: Dott.ssa Fornaciari Ausiliario tecnico : Emma Recchia Udienza del 08/04/2011 Aula Occorsio Procedimento penale n. 21927/10 R.G.

Il Presidente procede alla costituzione delle Parti così come

da verbale d’udienza.

DICH – TOMMASINO: Vito Tommasino nato a Napoli il 27 maggio

1961.

T: È presente il difensore di fiducia?

Avvocato?

INTERVENTO: (Incomprensibile per intervento fuori microfono).

T: Abbiamo appreso che lei è coindagato in questo

procedimento, peraltro ha la posizione stralciata.

ESAME DEL TESTE

(imputato di reato connesso)

TOMMASINO VITO

TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. I^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, diciamo che il procedimento

principale da cui è stata stralciata la posizione dei

detenuti.

Il Tommasino è indagato a piede libero e quindi...

T: Comunque in quanto coindagato, lei ha la facoltà a nche di

astenersi dal rispondere, in base dall’Art. 210 del Codice di

Procedura Penale può avvalersi di questa facoltà.

Cosa intende fare?

DICH – TOMMASINO: No, no, intendo rispondere.

T: Quindi diamo atto che il teste avvisato della faco ltà ex

Art. 210, dichiara di non volersene avvalere, pert anto il

Pubblico Ministero può procedere all’esame.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Grazie Presidente.

Senta signor Tommasino lei conosce il signor Berrio la Luca?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire come l’ha conosciuto, in

che qualità l’ha conosciuto e come si è sviluppata questa

conoscenza.

DICH – TOMMASINO: Mi è stato presentato occasionalmente da un

amico comune, da un conoscente comune.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In che anni, ci può dire... può datare

questa conoscenza?

DICH – TOMMASINO: Intorno al 2004... giugno–luglio 2004.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In che qualità gli è stato... lei

sapeva che lavoro facesse il Berriola?

DICH – TOMMASINO: Sì, si è qualificato... una volta intrapreso

un minimo di colloquio, ci siamo un po’ presentati

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professionalmente e lui mi disse che era un maggior e della

Guardia di Finanza.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei che attività svolgeva all’epoca?

DICH – TOMMASINO: Io avevo una piccola azienda di consulenza

marketing e un’altra azienda dove trattavo comprave ndita di

stock di merce.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come si chiamano queste società?

DICH – TOMMASINO: La prima si chiama Almus s.a.s. di Vito

Tommasino & Company e la seconda era Axe Technology s.r.l..

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei conosce... le viene

presentato il Berriola e intraprende questa conosce nza, sa che

è un maggiore della Guardia di Finanza... si presen ta come

maggiore della Guardia di Finanza.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei dice che è un imprenditore, cosa

succede successivamente?

DICH – TOMMASINO: Abbiamo una serie di frequentazioni

attraverso questi amici comuni.

Ci incontriamo in maniera abbastanza occasionale, i l rapporto

era molto... amichevole, molto... per cui siamo ent rati in una

confidenza tale per cui io ho incominciato a confid argli di

avere alcuni problemi di natura... proprio derivant e

dall’attività imprenditoriale.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi le disse che aveva problemi.

Che tipo di problemi aveva?

DICH – TOMMASINO: Problemi economici fino a quel momento non

ne avevamo mai avuti nella nostra gestione, è stato in

coincidenza del 2004 che è stato un anno per me un po’

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difficile dal punto di vista fisico perché ho avuto un

infarto, ho avuto la sostituzione della valvola, ho avuto due

bypass...

T: Può parlare un po’ più forte perché altrimenti abb iamo

problemi di...

DICH – TOMMASINO: In quell’occasione ho avuto un blocco del

metabolismo che mi ha fatto... mi ha fatto ingrassa re 60 chili

in 4 mesi.

Questo ha creato una certa difficoltà motoria, di.. . siccome

la società commercialmente era gestita da me dirett amente, per

cui ho incominciato a avere qualche difficoltà a r eperire

lavoro, commesse e così via.

La struttura, invece, era una struttura abbastanza pesante dal

punto di vista economico e quindi ho incominciato a avere dei

problemi perché non eravamo strutturati con affida menti

bancari e quant’altro... e problemi di cassa insomm a.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi problemi di cassa.

Quindi confida questi problemi a Berriola.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi che succede?

DICH – TOMMASINO: In maniera molto... molto amichevole devo

dire... anzi molto disponibile mi... dopo alcuni me si, non

subito insomma, dopo alcuni mesi mi propone la poss ibilità di

poter effettuare un finanziamento a un tasso per me molto

conveniente, considerando che avevo difficoltà vers o le banche

a presentare una situazione patrimoniale che potess e essere

supportata, e quindi mi aiuta...

INTERVENTO: (Incomprensibile per intervento fuori microfono).

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Penso di no.

Se ci sono li facciamo uscire, io non lo so.

T: Purtroppo lo sapete che c’è il problema grossissim o

dell’assenza degli ufficiali giudiziari.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cordeschi e Pizzi se ci sono...

T: Come si chiamano?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cordeschi e Pizzi.

T: Sono per caso presenti in aula Cordeschi e Pizzi?

Per cortesia dovreste uscire, sarete chiamati.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Prego riprenda.

DICH – TOMMASINO: Quindi procede...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Un finanziamento.

Ci spiega un finanziamento che significa, le propos e una

società, la presentò (incomprensibile per sovrappos izione di

voci).

DICH – TOMMASINO: Un finanziamento significa un finanziamento

di cassa, cioè una dazione in danaro con un tasso

concordato...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi un prestito?

DICH – TOMMASINO: Un prestito, sì.

Sostanzialmente sì.

Diciamo che l’urgenza di restituzione della parte c apitale non

era impellente, purché io onorassi un debito mensil e relativo

alla quota di interessi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di che somma parliamo?

DICH – TOMMASINO: Parliamo di 150 mila euro al tasso...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In contanti?

DICH – TOMMASINO: In contanti.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che le vennero consegnati da chi?

DICH – TOMMASINO: Da Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi Berriola le dà 150 mila euro in

contanti.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Con che tasso?

DICH – TOMMASINO: All’1,7% mese.

Fisso.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E con l’impegno quindi...

DICH – TOMMASINO: Con l’impegno di ogni mese liquidare la

quota dell’1,7%, ovviamente in contanti, e poi... a ppena mi

fosse stato possibile incominciare a rimborsare anc he le quote

capitale.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi inizia questa...

DICH – TOMMASINO: Inizia questa cosa.

In circa 7–8 mesi di tempo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le vengono dati tutti in una soluzione

questi soldi?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi 150 mila euro in contanti tutti

in una soluzione.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei quindi comincia a pagare gli

interessi?

DICH – TOMMASINO: Comincio a pagare gli interessi, comincio

anche a... dopo qualche mese a incominciare a rimbo rsare anche

la quota capitale e questo ovviamente per me aveva rafforzato

il rapporto di fiducia nei confronti del Berriola, perché...

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mi sentivo un po’ in debito nei suoi confronti dal punto di

vista morale, perché aveva avuto fiducia nei miei confronti.

Lui mi aveva specificato che questi soldi non erano suoi,

nella sua disponibilità ma lui a sua volta aveva ga rantito

presso qualcuno, affinché io potessi accedere a que sto

finanziamento.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le disse chi erano...

DICH – TOMMASINO: No, no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei con questi soldi che cosa ha

fatto?

DICH – TOMMASINO: Io li ho messi nell’azienda quindi ho pagato

le spese di gestione, gli stipendi... e quant’altro .

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi soso stati versati sui conti

o...

DICH – TOMMASINO: Sì, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sono stati quindi versati sui suoi

conti in banca?

DICH – TOMMASINO: Sì.

Prevalentemente sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Andiamo avanti.

C’è questo rapporto di maggiore fiducia, di maggior e

confidenza, che succede?

DICH – TOMMASINO: Succede che in un determinato periodo che

dal punto di vista cronologico faccio fatica a rico rdare con

precisione, comunque intorno al 2005 doveva essere pure lì più

o meno dopo l’estate, mi...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Senta per... per aiutarla a ricordare,

le contesto che nel verbale di interrogatorio in cu i ha

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richiamato e confermato le dichiarazioni... nel ver bale di

interrogatorio del... interrogatorio del 23 febbrai o 2010, in

cui ha confermato le dichiarazioni rese in preceden za, lei

nelle dichiarazioni rese l’11 aprile 2006, lei dich iarò “nel

novembre 2005” ...

DICH – TOMMASINO: Perfetto, allora sì... era dopo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dopo l’estate ha detto adesso.

DICH – TOMMASINO: Ricordavo dopo l’estate, per cui...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi potrebbe essere nel novembre.

DICH – TOMMASINO: Sì, sì, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che succede?

DICH – TOMMASINO: Berriola mi manifestò la necessità di dargli

una mano, in qualche modo ricambiare un po’ il favo re che

avevo ricevuto perché aveva necessità di far rientr are per

contro di altre persone, dei soldi da un conto est ero.

Io...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le indicò la cifra?

DICH – TOMMASINO: Mi disse in un primo tempo 8 milioni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: 8 milioni di euro se parliamo del 2005

parliamo di euro.

DICH – TOMMASINO: Sì, 8 milioni di euro.

La cifra ovviamente la... a prima discussione la sc artammo

poiché era una cifra troppo alta per le mie possibi lità.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei che avrebbe dovuto fare, come

doveva rientrare, cioè che aiuto avrebbe dovuto dar le?

DICH – TOMMASINO: Io avrei dovuto fare delle fatture di

servizi di traffico telefonico, di provvigioni quin di, sul

traffico telefonico a una società che mi avrebbe in dicato lui.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ricorda la società che le indicò

Berriola?

DICH – TOMMASINO: Sì, la Broker Service.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei aveva mai sentito parlare di

questa società in precedenza?

DICH – TOMMASINO: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha avuto mai contatti con i

responsabili, dirigenti?

DICH – TOMMASINO: Nessuno.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Eh?

DICH – TOMMASINO: Nessun contatto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi concordate la somma, che somma

viene...

DICH – TOMMASINO: Allora decidiamo di fare una prima tranche

di un milione e mezzo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di un milione e mezzo.

DICH – TOMMASINO: Questa prima tranche sarebbe arrivata

immediatamente all’emissione della fattura e... del le tre

fatture nelle quali poi fu suddivisa, e il rientro sarebbe

dovuto essere di 100 mila euro a settimana in conta nti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi che cosa succede?

DICH – TOMMASINO: Il compenso per noi previsto, dico per noi

perché lui mi parlò di un... di un 2,5% da dividere tra me e

lui.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi le disse che anche lui aveva un

compenso, che era il 2,5%...

DICH – TOMMASINO: Diviso 1,25 e 1,25.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di che cosa (incomprensibile).

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DICH – TOMMASINO: Dell’importo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dell’importo complessivo.

Quindi lei che cosa fa?

DICH – TOMMASINO: Quindi io... accetto questa possibilità

di... pensando di fare in realtà un reato di natura fiscale e

accetto di produrre queste fatture, mi viene data

l’intestazione della ragione sociale, precedentemen te io

l’unica cosa che avevo chiesto perché comunque si t rattava di

società che erano aperte da molti anni, e erano soc ietà state

sempre gestite nella massima trasparenza e corrette zza,

cercavo di dare forse a me stesso, ma anche alla si tuazione,

un contesto di ufficialità.

Gli chiesi a copertura di queste fatture un contrat to

commerciale.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma lei ha detto che la società operava

da tempo?

DICH – TOMMASINO: Eltsin Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non aveva paura di controlli, di

possibilità che venisse fuori questa storia.

Le rappresentò questa (incomprensibile per sovrapp osizione di

voci).

DICH – TOMMASINO: La perplessità che avevo io ovviamente era

legata sia alla cifra che era una cifra che sicuram ente

impattava con l’antiriciclaggio e quant’altro, la

preoccupazione di come distrarre dal conto corrente dove

arrivavano i bonifici, le cifre e quindi anche in q uel caso

comunque sarebbero state cifre importanti perché er ano 100

mila euro a settimana.

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In questo senso ricevetti delle rassicurazioni da B erriola che

mi disse che se avessi fatto tutte le cose seguendo le

istruzioni che mi venivano date, non avrei avuto pr oblemi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma queste rassicurazioni venivano

fatte in che termini?

DICH – TOMMASINO: Esplicitamente non mi ha mai detto nulla.

E ò chiaro che per me era facile fare una sorta di unione tra

il ruolo che lui rivestiva nella Guardia di Finanza che era

proprio all’antiriciclaggio e le rassicurazioni che ricevevo.

Era un... come dire un po’ implicito, non era...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei ha emesso queste fatture?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E ha firmato questo contratto?

DICH – TOMMASINO: Ho firmato il contratto.

Il contratto me ne ha portata Berriola una copia in bianco...

una copia in bianco e io il contratto l’ho siglato, lui ha

siglato per conto della Broker.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: L’ha siglato lui?

DICH – TOMMASINO: Sì.

E per me il contratto era necessario... è stato nec essario

anche perché alla banca sulla quale dovevo ricevere il milione

e mezzo, io avevo avvisato che stavo facendo questo tipo di

operazione per cui detti al direttore della banca u na copia

del contratto siglato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Signor Presidente se mi autorizza io

produrrei... esibirei al teste... sono documenti ch e voi già

avete, che loro già hanno che sono appunto una miss iva della

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Broker Management indirizzata all’Axe Technology il 29 agosto

2005.

Sono documenti che sono stati prodotti dal Tommasin o in sede

di esame, il 29 agosto 2005.

Una copia in bianco di questo contratto, e una copi a

sottoscritta dello stesso contratto.

T: Sono documenti già...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Già agli atti e allegati all’esame...

DICH – TOMMASINO: La differenza dei due... la differenza...

la differenza dei due, io non avevo reperito l’ori ginale

quando venni la prima volta, per cui una era una co pia senza

sigle, successivamente trovai la copia con le sigle .

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La copia originale.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi c’è la copia originale che

dobbiamo trovare.

Ci riserviamo di produrle l’originale.

T: Si dà atto che vengono esibiti al teste i document i a cui

fatto riferimento il Pubblico Ministero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Esibisco anche, Presidente, tre

fatture della Axe Technology, intestate alla Broker

Management.

DICH – TOMMASINO: Il contratto è tutto in inglese.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: È questa la documentazione che le è

stata fornita, come ha detto prima dal Berriola, ch e tipo...

DICH – TOMMASINO: ...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: È questa la documentazione a cui ha

fatto riferimento?

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DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Là c’è una copia di contratto che è

sottoscritta.

C’è scritto Vito Tommasino.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E un’altra firma leggibile

(trascrizione fonetica).

DICH – TOMMASINO: Una sigla.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La Firma Vito Tommasino era la sua?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: L’altra firma da chi è stata apposta?

Che era già presente...

DICH – TOMMASINO: Da Berriola.

No, no, quando abbiamo siglato la copia originale d el

contratto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi è stata apposta da Berriola in

sua presenza?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poi abbiamo visto che ci sono tre

fatture.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Queste fatture ci può dire... che sono

della Axe Technology, sono le sue?

DICH – TOMMASINO: Sì, Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che fatture sono quelle?

DICH – TOMMASINO: Sono tre fatture la cui numerazione è reale,

anche se la contabilizzazione no, le tre fatture so no una in

data 21/10, 7 novembre la seconda, e 24 novembre de l 2005.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha fatto riferimento prima, ha

detto che dopo l’estate, a mia contestazione, ha de tto nel

novembre del 2005.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Il contratto vedo che c’ha la lettera

indirizzata dalla Broker nella data del 29 agosto.

DICH – TOMMASINO: Agosto sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi come spiega?

DICH – TOMMASINO: Lo retrodatammo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lo avete retrodatato voi?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questo è sicuro?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi ha emesso queste tre fatture

(trascrizione fonetica).

DICH – TOMMASINO: Sicuro perché era necessario per me fare

vedere alla banca che queste fatture erano relative a

un’attività in svolgimento, per cui se avessi porta to la

stessa data, non avremmo maturale, secondo quello c he abbiamo

detto alla banca, non potremmo maturato la provvigi one.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La banca qual era?

DICH – TOMMASINO: Banca Popolare di Sondrio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi se ho capito bene, quelle

fatture sono fatture che non... a cui non corrispon de alcuna

prestazione.

DICH – TOMMASINO: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei queste fatture a chi le consegna,

Le spedisce alla Broker, cosa fa?

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DICH – TOMMASINO: Allora no di volta in volta, perché sono tre

tempi diversi mi veniva detto l’importo da fare da Berriola,

mi venivano dette nella descrizione quanti sarebber o stati i

minuti unitari da conteggiare ai fini... con un co sto

unitario per minuto e io producevo il documento, do podiché lo

consegnavo a Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi quelle indicazioni che sono

contenute sulla fattura lei le ricavava da che cosa ?

DICH – TOMMASINO: Niente le ricevevo così per buone da

Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi quello che diceva Berriola lei

scriveva sulla fatta e poi la consegnava?

DICH – TOMMASINO: A Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A queste fatture è corrisposto il

pagamento?

DICH – TOMMASINO: Praticamente il pagamento era immediato

attraverso quello che viene chiamato in termine tec nico

bancario on bir, cioè la modalità di accredito più veloce che

c’è.

Per cui io consegnavo le fatture la sera e la matti na alle

10.00 del giorno successivo avevo ricevuto già l’im porto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi, se ho capito bene, questi

importi sono arrivati in tre date diverse, in corri spondenza

di quelle fatture?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Esibisco, Presidente, al teste ex Art.

210 un estratto conto della Axe Technology relativo ... con il

numero di IBAN CIN relativo al conto corrente su cu i sono

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avvenuti i tre trasferimenti, nonché copia... tutta copia

sempre prodotta dal Tommasino in sede di esame, non ché i

bonifici... traccia documentale dei bonifici relat ivi alle

fatture che sono state riconosciute come relative alle

operazioni inesistenti, dallo stesso Tommasino.

(Incomprensibile) documenti che sono già agli atti .

T: Diamo atto che vengono esibiti al teste i document i cui ha

fatto riferite il Pubblico Ministero.

Quindi la domanda è se riconosce...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se riconosce (incomprensibile) il

conto della Axe Technology e se ci può dire le date in cui

risultano contabilizzati questi versamenti, questi bonifici.

DICH – TOMMASINO: Il primo, il 9 novembre, 10 novembre, 29

novembre.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire gli importi dei singoli

bonifici?

DICH – TOMMASINO: Allora 508.704,48 il primo; 509.782,32 il

secondo; 516.389,08 il terzo.

Tutte le operazioni non erano soggette a IVA perch é la

fattura era estera.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi non erano soggetti a IVA perché

la fattura...

DICH – TOMMASINO: La fattura era...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Può ripetere gentilmente non si sente.

DICH – TOMMASINO: L’imponibile di queste fatture non era

soggetto a IVA perché l’operazione era destinata a una società

estera.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: La (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: La fattura, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei incassa questi soldi.

DICH – TOMMASINO: E inizio la restituzione a Berriola,

praticamente dalla settimana successiva.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Successiva a quale bonifico?

DICH – TOMMASINO: Al primo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Al primo bonifico.

DICH – TOMMASINO: Sì, avevamo tante... cioè ogni bonifico era

erano 5 settimane, quindi...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi come avevate concordato, che

cosa è avvenuto in concreto?

DICH – TOMMASINO: In concreto io reperivo... cioè reperivo,

facevo dei prelievi dal conto corrente, oppure chi edevo

piaceri a altri amici, mettendo in piedi i pagament i che poi

loro mi avrebbero liquidizzato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi aveva necessità di monetizzare

queste somme?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E lo faceva, se può ripetere

gentilmente?

DICH – TOMMASINO: Facevo o prelievi diretti dal conto

corrente, oppure destinavo pagamenti a terze person e che mi

aiutavano per cifre molto più piccole a reperire il contante.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi il contante lei lo consegnava

a...

DICH – TOMMASINO: A Berriola.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire con che frequenza lei

incontrava Berriola, dove vi incontravate, se veniv a presso di

lei.

DICH – TOMMASINO: All’inizio ovviamente c’era una sorta di...

come dire, di molta enfasi nella conduzione delle g iornate,

perché Berriola voleva essere sicuro che io facessi tutto

quello che dovevo fare nei tempi concordati, quind i era

abbastanza pressante come presenza perché ci vedeva mo... o

veniva in ufficio senza nessun preavviso per cui sa pendo solo

che io fossi là, però per i motivi che le dicevo pr ima,

praticamente io ero sempre in ufficio, quelli medic i, per cui

mi muovevo pochissimo.

Oppure quelle volte che mi muovevo ci vedevamo fuor i la sua

unità di lavoro, che era La Rustica.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A La Rustica quindi lui prestava

servizio alla Rustica?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei è andato presso questa

unità di lavoro?

DICH – TOMMASINO: No, mai in ufficio, sempre fuori.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi l’aspettava fuori, vi vedevate

fuori?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei quindi quanti soldi ha restituito

al Berriola, ha consegnato al Berriola in relazione a questi

bonifici?

DICH – TOMMASINO: Io nel periodo che... fino a aprile 2006 ho

restituito tutta la cifra.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei all’epoca, sempre per aiutarla a

ricordare...

DICH – TOMMASINO: In modalità diverse, ma tutta la cifra.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei nelle dichiarazioni che ha reso

l’11 aprile 2006 e richiamate nell’interrogatorio d el 23

febbraio 2010, lei ha dichiarato “al Berriola infatti ho

finora consegnato circa 1 milione di euro” .

DICH – TOMMASINO: Sì, più poi successivamente 300 mila.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi successivamente

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Altri 300 mila.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: ... ha restituito altri soldi.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sempre in contanti?

DICH – TOMMASINO: Sempre in contanti.

Oppure abbiamo, per due operazioni in particolare, lui mi

ha... una mi ha richiesto di fare un bonifico a un’ altra

azienda, a un’altra persona, un’altra ditta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Qual era l’altra azienda, l’altra

persona?

DICH – TOMMASINO: Il nome dell’azienda, non me lo ricordo G...

è un’azienda tre lettere, non...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Il nome della persona non se lo

ricorda?

DICH – TOMMASINO: Il nome della persona era Cordeschi.

Luciano Cordeschi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi le disse...

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DICH – TOMMASINO: Che io non ho mai conosciuto, mai visto

fisicamente, ho sentito solo una volta per telefono , perché mi

dette l’IBAN al quale io dovevo fare arrivare i sol di.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei su... non ho capito, lei ha

detto su indicazione di Berriola ha fatto un bonifi co?

DICH – TOMMASINO: Un bonifico di 200 mila euro a Cordeschi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A questo Cordeschi che lei non

conosceva?

DICH – TOMMASINO: No, mai visto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La cui azienda non conosceva e con cui

non aveva rapporti?

DICH – TOMMASINO: Mai visto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A giustificazione di questo bonifico è

stata fatta qualche...

DICH – TOMMASINO: Sì, era per accelerare i tempi di

liquidazione...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di monetizzazione?

DICH – TOMMASINO: Di monetizzazione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, dico, ma ha fatto... a questo

bonifico corrispondeva qualche documentazione...

DICH – TOMMASINO: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Nessuna...

DICH – TOMMASINO: Niente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: È avvenuto solamente il bonifico...

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le disse il Berriola perché aveva

questa necessità di fare questo bonifico a questo s ignore?

DICH – TOMMASINO: No.

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L’unico motivo che io ho avuto da Berriola era semp licemente

perché io ero troppo lento nel monetizzare.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi ha fatto questo bonifico a

Cordeschi di 200 mila euro.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poi ha detto... ha fatto riferimento a

due operazioni.

DICH – TOMMASINO: Poi abbiamo fatto un’altra operazione dove

io ho chiesto l’autorizzazione a Berriola, a poter fare e

consegnare a questa terza persona cinque assegni ci rcolari

intestati al Tribunale di Latina di 50 mila euro l’ uno, più 20

mila euro, quindi per 220 mila euro, quattro da 50 e uno da

20, perché dovevano... questo amico comune, doveva. .. scusi,

l’amico comune era il consulente di questo cliente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chi è l’amico comune intanto?

DICH – TOMMASINO: Pasqualino Ambrosio.

Doveva partecipare a una gara di... a un’asta falli mentare del

bene di famiglia e quindi aveva bisogno di liquidit à.

Questa liquidità era stata anche cercata attraverso un mutuo,

o qualcosa del genere, però non c’erano i tempi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei ha chiesto

l’autorizzazione, non ho capito cosa ha detto.

DICH – TOMMASINO: Sì, io ritenevo... quei soldi non li

ritenevo nella mia disponibilità per cui Berriola, siccome

aveva conosciuto Pasqualino Ambrosio, aveva cercato di

aiutarlo ad ottenere al cliente presso l’Unipol di Latina,

però non c’erano riusciti con i tempi ecc. ecc., pe r cui mi

autorizzò a fare questi assegni circolari.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei ha fatto assegni circolari

per 220 mila euro...

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A questo signore che non sa come si

chiama?

DICH – TOMMASINO: No.

Successivamente ho saputo... non l’ho mai conosciut o, mai

incontrato.

Non lo ricordo in questo momento.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A chi consegnava questi assegni?

DICH – TOMMASINO: Li ho consegnati a Pasqualini Ambrosio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Gli altri soldi some sono stati

restituiti sempre in contanti...

DICH – TOMMASINO: Sempre in contanti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Attraverso quel giro che diceva lei

monetizzazione di questi soldi.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che aveva il conto...

intanto questi bonifici lei ha avuto modo di vedere la

distinta di versamento, presso che banca venivano.. .

DICH – TOMMASINO: Allora i bonifici sono arrivati a Banca

Popolare di Sondrio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che era la sua banca?

DICH – TOMMASINO: Che era la mia banca sì.

Tra l’altro era una banca dove eravamo correntisti dal ’94,

quindi...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi eravate conosciuti, eravate

noti.

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DICH – TOMMASINO: Per me è una banca... conosciuta insomma.

Successivamente sempre per cercare di velocizzare l a

monetizzazione, Berriola mi chiese di aprire il con to corrente

a Latina presso l’Unipol di Latina.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A Latina.

Latina città o provincia?

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Voglio vedere se è Latina città o

provincia.

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

DICH – TOMMASINO: Filiale di Terracina.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Scusi?

DICH – TOMMASINO: Filiale di Terracina.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei si è recato in banca?

DICH – TOMMASINO: Sì, sono fisicamente... se vuole fisicamente

so dov’è?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può descrivere questa...

DICH – TOMMASINO: Sì, era sul lungomare, per cui... può darsi

che era Terracina.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha incontrato il direttore,

qualcuno?

DICH – TOMMASINO: C’era una direttrice.

La prima volta la direttrice venne in ufficio da me a Roma,

accompagnata da Berriola.

Stabilimmo che avremmo aperto il conto, poi mi sono recato io

in qualità di amministratore dell’azienda, ad aprir e il conto.

E su quel conto ho spostato 70 mila euro.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi solo 70 mila euro poi alla fine

sono stati spostati?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei aprì un conto... scusi lei

ha detto che...

DICH – TOMMASINO: E poi prelevai in contanti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che su indicazione di

Berriola.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come mai... come giustificò...

DICH – TOMMASINO: C’era un rapporto di conoscenza con quella

direttrice.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi le disse che conosceva la

direttrice.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che ha conosciuto la

direttrice presso la sua azienda.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E poi in banca... lei è andato in

banca.

DICH – TOMMASINO: La direttrice quel giorno che venne in

ufficio dice che era a Roma per un corso di aggiorn amento

Unipol.

E Berriola concordò l’appuntamento e me la portò in ufficio

lui.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi venne insieme a Berriola?

DICH – TOMMASINO: Sì, sì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei quando andò a Terracina andò da

solo?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quando andò in banca.

DICH – TOMMASINO: Sì, quando aprii i conti e tutto.

Poi Berriola con me non è più venuto...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non è più venuto?

DICH – TOMMASINO: Mai venuto a Terracina.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi ha (incomprensibile) in

quell’occasione presso la sua azienda.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: I rapporti con Berriola come sono

stati durante questa vicenda?

DICH – TOMMASINO: Nel tempo si sono deteriorati, dovuto al

fatto che... più avanti andavo, più mi rendevo cont o che

probabilmente lo spirito per il quale io pensavo di fare,

anche se brutto, un reato di evasione fiscale, in r ealtà non

si stava... percepivo che c’era qualcosa di diverso .

E questo mi ha creato grossi problemi anche dal pun to di vista

personale, mentale, perché ho capito che stavo mett endo a

repentaglio le attività, come poi purtroppo è accad uto.

Soprattutto quello che è cambiato è stato il suo at teggiamento

nei miei confronti, nel tempo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può descrivere com’è cambiato

(incomprensibile).

DICH – TOMMASINO: Siccome la difficoltà oggettiva di

monetizzare per me c’era, per cui anche se chiedevo piaceri a

amici, non so trasferivo 7–8 mila euro, 10 mila eur o, il

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 28

rientro non era mai contestuale, cioè passavano sem pre dei

giorni.

Allora credo lui abbia percepito come se io questa cifra

stessi cercando in qualche modo di distrarla, quind i poco

comprensivo invece dei problemi oggettivi che io a vevo nella

liquidazione... nella monetizzazione...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei aveva rappresentato questi

problemi di monetizzazione?

DICH – TOMMASINO: Sì, assolutamente.

Anche documentandoli.

Cioè c’è stato... qualche volta gli ho fatto vedere l’elenco

delle persone alle quali avevo chiesto la cortesia, ovviamente

non potevo insistere perché la cortesia era inconsa pevole.

Cioè le persone alle quali mi sono rivolto non eran o a

conoscenza del mio intento, quindi sembrava dovesse ro fare un

piacere personale, per cui non ne capivano neanche l’urgenza.

Da lì è incominciato invece un atteggiamento abbast anza più

duro, più...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Può essere un po’ più specifico, più

preciso sotto questo profilo?

Che significa più duro?

DICH – TOMMASINO: Mi parlava di questi amici ai quali lui si

rivolgeva per questa operazione, come persone che e rano in

grado anche di... insomma di offendere fisicamente, di...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: È stato mai minacciato da Berriola

lei?

DICH – TOMMASINO: Direttamente da lui, fisicamente mai.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che vuol dire fisicamente?

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DICH – TOMMASINO: Cioè non è che mi ha mai preso a schiaffi,

oppure...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile per sovrapposizione

di voci).

DICH – TOMMASINO: ... oppure mi ha fatto, ha indotto un

comportamento non lo so... mi ha fatto vedere la pi stola, mai

tutto questo.

Però incalzava dal punto di vista verbale, e consid erando

anche una certa prestanza fisica, era... induceva u n certo

timore, però non ha mai dato seguito personalmente a...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non l’ha mai aggredita?

DICH – TOMMASINO: No, non mi ha mai aggredito.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Io non ho chiesto se l’avesse

aggredita.

DICH – TOMMASINO: Scusi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sempre per aiutarla a ricordare le

contesto quanto dichiarato nel medesimo verbale del l’11 aprile

richiamato nell’interrogatorio del 23 febbraio, in cui lei

dice “vedendo il ritardo in una consegna del denaro in

contanti e le mie giustificazioni in ordine del man cato

ricevimento da parte delle somme da parte dei miei amici, il

Berriola diventava sempre più aggressivo, dicendo c he i suoi

amici pensavano che io avessi intascato per conto i soldi, e

quindi giungeva in più occasioni a minacciare me e la mia

famiglia. Addirittura in alcune occasioni (incompre nsibile)

dire che questi suoi amici avevano la fotografia di mia

figlia” .

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DICH – TOMMASINO: Questa è la parte conclusiva, quella che poi

mi ha indotto a interrompere questa relazione con B erriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire... quindi è stato

minacciato?

DICH – TOMMASINO: In un lasso di tempo estremamente stretto e

nella parte finale, quindi...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cioè quindi che è successo?

DICH – TOMMASINO: Assolutamente sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi conferma che (incomprensibile

per sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Lui mi confermò... sì, certamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può specificare l’episodio della

fotografia, che significa questo episodio?

DICH – TOMMASINO: Io la foto non l’ho vista, però lui mi

manifestò il fatto che io dovessi stare particolarm ente

attento perché i suoi amici avevano ritratto mia fi glia,

attraverso una fotografia fuori dalla scuola ecc. e cc., per

cui avrebbero potuto decidere di non fare del male a me, ma

fare del male a loro.

Mia figlia e mia moglie.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei si è sentito...

DICH – TOMMASINO: Fortemente minacciato.

E questo è stato quello che mi ha indotto a ritorna re con i

piedi per terra e capire quello che stava succedend o.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei sapeva dove abitava il Berriola,

era stato mai a casa di Berriola?

DICH – TOMMASINO: Alcuni incontri li abbiamo avuti vicino casa

sua, diciamo nella nuova casa di Berriola, perché B erriola

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prima abitava dalle parti di via Nomentana, ma io n on ero mai

stato a casa sua.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi come fa a capere che abitava in

via Nomentana?

DICH – TOMMASINO: Perché è capitato che un amico comune, che

poi è quello che me l’aveva presentato, Giovanni Pi zzo,

attraverso Giovanni Pruzzo quell’altra persona ecc. , tutto un

gruppo di amici, mi disse che dovevano fare delle

installazioni di un televisore e quindi in occasion e di quel

televisore mi disse che stava dalle parti di via No mentana.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Il televisore perché, perché chi...

DICH – TOMMASINO: Perché Berriola aveva acquistato un

televisore.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dove?

DICH – TOMMASINO: Da questo Giovanni Pizzo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi Pizzo è uno che vende

televisori e quindi ne ha detto che doveva installa re questo

televisore a casa in via Nomentana.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poi invece dove è andato lei dov’era?

DICH – TOMMASINO: A Frascati, via Fontana Vecchia.

A via Fontana Vecchia lui aveva acquisito nel... pr oprio nel

periodo in cui ci siamo conosciuti, una villa in un

comprensorio di nuova costruzione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosceva il valore di questa

villa, le è stato mai indicato?

DICH – TOMMASINO: Beh, il valore della zona più che della sua

villa particolare.

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Era un valore intorno agli 800 mila euro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ne ha mai parlato con Berriola di

questa... di questa villa, di questo valore?

DICH – TOMMASINO: Lui era contento di poter avere a

disposizione un bene del genere, insomma.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, no, io dico se lei ha parlato sul

valore della villa... se ne ha parlato con lui.

DICH – TOMMASINO: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Allora per aiutarla a ricordare, lei

sempre nello stesso verbale ha dichiarato “lo stesso Berriola

mi ha detto che in quel residence le ville venivano vendute a

circa 800 mila, 1 milione di euro” .

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi gliela disse Berriola questa

circostanza?

DICH – TOMMASINO: Sì, però come valore...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Della zona.

DICH – TOMMASINO: Della zona, non suo specifico.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Della sua specifica villa.

Lei ha detto che in quel periodo quindi ha incontra to più

volte Berriola?

DICH – TOMMASINO: Sì.

Guardi consideri che c’è stato un periodo che ci ve devamo

tutti i giorni.

Lui richiedeva aggiornamenti continui dello stato d i

avanzamento delle attività.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei lo sentiva anche al telefono il

Berriola, parlavate al telefono?

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DICH – TOMMASINO: Berriola è sempre stato molto prudente,

quindi i contatti telefonici al minimo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Perché le diceva... giustificava

questo...

DICH – TOMMASINO: Non lo so, no, non me l’ha mai giustificato.

Mi ha sempre fatto capire che comunque sia era megl io essere

molto prudenti in qualunque tipo di comunicazione.

Per cui anche qualche volta che è capitato che io c aso mai

telefonavo, lui la telefonava la gestiva... la inte rrompeva

immediatamente.

Però era sempre disponibilità a raggiungermi, o a v enire a

parlare da vicino.

INTERVENTO: Pubblico Ministero, mi scusi, dicono i detenuti

dalla gabbia che non sentono nulla di quanto (incom prensibile

per intervento fuori microfono) se si potesse in qu alche

modo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Parlare a voce un po’ più alta.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi dicevamo nel progredire di

questo rapporto, il Berriola le ha mai esternato ti mori di

controlli?

INTERVENTO: Scusi Presidente, la domanda così posta mi sembra

un pochino come dire, suggestiva.

Di cosa hanno parlato, perché si dice le hanno mai esternato

dei timori, insomma mi sembra che stia in qualche m odo

indirizzando...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Timori di controllo, non timori.

INTERVENTO:... una risposta.

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Se può essere riformulata, Presidente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Può essere sì può essere...

T: Cerchiamo di riformulare in maniera più...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La riformo Presidente.

Lei è a conoscenza di problemi giudiziari del Berri ola?

DICH – TOMMASINO: In quel periodo sì lui...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire come ne è venuto a

conoscenza?

DICH – TOMMASINO: Lui mi disse che aveva un... era indagato su

un procedimento di... per l’Ancona Calcio, il Presi dente

dell’Ancona Calcio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le disse per quale motivo era

indagato?

DICH – TOMMASINO: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Disse semplicemente che era indagato?

DICH – TOMMASINO: Sì.

E quindi oltre... la prudenza era relativa a questo , ma era

proprio nella sua indole.

Consideri che lui pure quando veniva in ufficio, mi ha sempre

invitato a uscire dalla mia stanza, dal mio ufficio e a

parlare fuori in giardino.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ho capito.

DICH – TOMMASINO: Comunque non mi sembrava strana questa cosa.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le sembrava normale.

Un attimo solo, Presidente, chiedo scusa.

Lei conosce... ha detto che non conosceva questo Co rdeschi a

cui ho fatto...

DICH – TOMMASINO: Fisicamente non l’ho mai incontrato.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Conosce Pizzi Giovanni?

DICH – TOMMASINO: Pizzi Giovanni no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non l’ha mai conosciuto?

DICH – TOMMASINO: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei poi ha fatto riferimento a Pizzo

Giovanni quale amico che le aveva presentato il Ber riola.

DICH – TOMMASINO: Pizzo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Pizzo Giovanni, non Pizzi, Pizzo

Giovanni.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi Pizzo era già amico di Berriola

quando l’ha conosciuto lei?

DICH – TOMMASINO: Sì, l’aveva già incontrato precedentemente.

Scusi, sono stato impreciso, il giorno che io l’ho conosciuto,

ma non ci ho parlato perché mi è stato solo present ato, è

stato il giorno nel quale è stato presentato a Pizz o.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi in pratica è stato presentato

insieme.

DICH – TOMMASINO: Sì, però non... il giorno che io l’ho

conosciuto mi è stato solo presentato dall’interloc utore, ma

io non ci ho parlato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E chi è questa persona che glielo ha

presentato?

DICH – TOMMASINO: Giovanni, ma non ricordo... solo il

soprannome.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Il soprannome che è?

DICH – TOMMASINO: “Pruzzo”.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi questa è la persona che le ha

presentato, a lei e a Pizzo il Berriola.

DICH – TOMMASINO: Sì.

E aveva una conoscenza di... le mogli si conoscevan o.

La moglie e la compagna si conoscevano.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che fatturava queste cose

sulla base delle indicazioni di Berriola.

Ci sono stati mai problemi nella fatturazione in or dine alla

fatturazione che lei emetteva?

DICH – TOMMASINO: Solo all’inizio... io ho interpretato una

cosa perché probabilmente non andava interpretata.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci spieghi questo episodio.

DICH – TOMMASINO: Io ricevetti l’ammontare dei minuti da

fatturare, siccome era una cifra considerevole, per ché

consideri che il compenso era 0,08 al minuto, per a rrivare a

quell’importo erano milioni di minuti allora pensai di fare

cosa giusta tramutandoli in ore.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi i minuti li ha indicato come

ore, ogni 60 minuti ha fatto un’ora in pratica.

DICH – TOMMASINO: Un’ora.

Portai la prima versione della fattura fatta così e Berriola

si arrabbiò e mi disse che andava rifatta secondo q uello che

diceva lui.

E quindi io tornai, risostituii la fattura e per da rgliela

nella stessa serata, gliela consegnai che erano le 22.00

passate.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi non più con le indicazioni di

ore, ma indicazioni in minuti.

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DICH – TOMMASINO: Sempre in minuti.

Come sono attualmente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che ha restituito una

parte della somma successivamente alle sue prime

dichiarazioni.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire come è avvenuta questa

cosa, se...

DICH – TOMMASINO: Sempre in contanti, sempre...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma lei fino a quando ha visto il

Berriola?

DICH – TOMMASINO: Fino alla restituzione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Fino a quel periodo dell’aprile...

DICH – TOMMASINO: Sì, fino alla restituzione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: ... (incomprensibile per

sovrapposizione di voci)

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Senta, lei...

DICH – TOMMASINO: Devo dire che il suo comportamento era

cambiato da dopo la prima volta che venni da voi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cioè dopo la prima volta che è venuto

in Procura?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cambiato in che senso, ci può spiegare

perché è cambiato?

DICH – TOMMASINO: Ebbi la... lui incominciò a trattarmi come

se sapesse che io fossi venuto da voi.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cioè in che modo, che significa

trattarmi come se sapesse?

DICH – TOMMASINO: Incominciò a...

T: Non ho capito, chiedo scusa, come se sapesse?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che era venuto da noi in Procura.

DICH – TOMMASINO: Che ero andato in Procura.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi come l’ha... ci spiega da quale

dato concreto lei ha potuto percepire questa cosa?

DICH – TOMMASINO: Era un atteggiamento... non era un

comportamento specifico da quello che ricordo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Era più nervoso, più... come dire... cercò

di farsi spiegare bene perché io avevo dei dubbi, delle

incertezze perché... poi la seconda volta mi disse perché ero

venuto proprio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lo sapeva che lei era venuto

e...

DICH – TOMMASINO: E mi chiese... disse “mi raccomando non

raccontare niente di me”, usando una espressione sp ecifica.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cioè, usando?

DICH – TOMMASINO: “Mi raccomando a non cantarmi”.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non cantarmi?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ho capito.

Lui ha detto che sapeva che era venuto in Procura?

DICH – TOMMASINO: Guardi io la certezza non la ho.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quello che le ha detto lui.

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DICH – TOMMASINO: Ho una sensazione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma lui che le ha detto?

DICH – TOMMASINO: Era una sensazione, per cui era su

atteggiamenti, su parole che adesso è difficile ric ostruire.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi la parola che lei ricorda, ha

detto “non cantarmi”.

DICH – TOMMASINO: Questo la seconda volta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le disse “non cantarmi”.

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E comunque successivamente al fatto...

al momento in cui lei era venuto in Procura?

DICH – TOMMASINO: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Successivamente all’11 aprile del

2006?

DICH – TOMMASINO: Sì, sicuramente sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per ora non ci sono altre domande,

Presidente.

T: Parte civile nessuna domanda.

Prego le Difese.

Avvocato...

AVV. GIUDICE: Senta Presidente prima una richiesta.

Noi svolgeremo oggi il nostro controesame, vorremmo soltanto

che il Tribunale tenesse conto di una nostra riserv a,

eventualmente, nel richiamare il dichiarante, relat ivamente a

una circostanza.

Con relazione ai comportamenti del dichiarante, vi sono tutta

una serie di intercettazioni telefoniche delle qual i noi

abbiamo chiesto la trascrizione e che sono atti di indagine

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 40

che la Procura ben conosce, che noi riteniamo esser e rilevanti

ai fini della valutazione del comportamento del dic hiarante in

questa vicenda.

Quindi io oggi cercherò in qualche misura ovviament e di

citarle, ma non posso che citarle sulla base dei b rogliacci

che la Procura ci ha fornito alcune settimane fa.

Non ho le trascrizioni.

Quindi evidentemente laddove il Tribunale e laddove si

palesasse la possibilità, la necessità di risentire su queste

telefonate il Tommasino Vito, noi chiederemmo che i l Tribunale

tenga conto di questa esigenza perché riteniamo che sia

estremamente importante anche ai fini della valuta zione di

credibilità del dichiarante.

T: Va beh, avvocato lo valuteremo al momento opportun o,

qualora si evidenziasse questa necessità.

AVV. GIUDICE: Signor Tommasino Buongiorno.

DICH – TOMMASINO: Buongiorno.

AVV. GIUDICE: Io volevo riprendere un momento l’esame dalle

circostanze di conoscenza con il maggiore Berriola.

Lei dice l’ho conosciuto quando di preciso, si rico rda il

periodo?

DICH – TOMMASINO: Sì, io ero... mi ero recato a pranzo in un

ristorante e lui già era lì con questo signore Giov anni

Pruzzo.

Io mi avvinai al tavolo per salutare Giovanni Pruzz o e mi

presentò Berriola.

AVV. GIUDICE: Pruzzo è il cognome di questo signore?

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DICH – TOMMASINO: No, è il soprannome, perché non conosco il

cognome.

AVV. GIUDICE: Lei quindi non conosce questa persona con un

cognome?

DICH – TOMMASINO: Se lo vedo fisicamente per strada, lo

incontro e lo saluto, ma non ho il cognome.

AVV. GIUDICE: E come mai conosceva questa persona?

DICH – TOMMASINO: Tramite Giovanni Pizzo.

AVV. GIUDICE: Tramite Giovanni Pizzo.

DICH – TOMMASINO: Pizzo con la “O”.

AVV. GIUDICE: Si ricorda quando è avvenuto questo pranzo?

DICH – TOMMASINO: Intorno al settembre 2004.

AVV. GIUDICE: Intorno al settembre del 2004.

DICH – TOMMASINO: Settembre–ottobre 2004.

AVV. GIUDICE: Si ricorda chi c’era in questo pranzo?

DICH – TOMMASINO: Con me o...

AVV. GIUDICE: Con lei.

DICH – TOMMASINO: Con me ho ricostruito successivamente c’era

mia moglie, un’amica di mia moglie e mia figlia.

AVV. GIUDICE: Sua moglie, un’amica di sua moglie e sua figlia?

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Io le contesto le dichiarazioni che lei ha reso

il 22 febbraio del 2007 alle ore 10.00 innanzi al D ottor

Capaldo, sempre in veste di persona informata dei fatti,

benché lei stesso avesse detto di essere coinvolto in una

vicenda di natura penalmente rilevante, lei dice “la prima

volta che ho conosciuto il Berriola è stato allorqu ando sono

andato a pranzo con dei miei clienti al ristorante chiamato

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 42

L’Ostrica in via Tuscolana 2086. Questo pranzo lo c olloco

immediatamente prima dell’estate del 2003, probabil mente nel

mese di giugno del 2003” .

DICH – TOMMASINO: Può darsi che sia giugno, sicuramente in un

primo momento ho dichiarato clienti, perché non ric ordavo.

Poi c’è stata una circostanza che mi ha fatto ricor dare con

chi fossi.

AVV. GIUDICE: Sì, ma lei ha detto... adesso ha parlato di

settembre 2004, qui dice giugno 2003.

DICH – TOMMASINO: Io l’ho collocato a settembre perché ricordo

che era un periodo caldo.

AVV. GIUDICE: Sì, ma qui si parla di giugno 2003.

DICH – TOMMASINO: Può darsi che fosse giusto giugno, non

glielo so dire con precisione.

AVV. GIUDICE: Giugno 2003.

DICH – TOMMASINO: Non glielo so dire con precisioni.

AVV. GIUDICE: 2003 o 2004?

DICH – TOMMASINO: No, no, 2004.

Ero già...

AVV. GIUDICE: Però qui lei ha detto 2003.

Giugno 2003, quindi questa dichiarazione che lei ha reso in

questa sede...

DICH – TOMMASINO: Scusi, giugno 2003 perché era dopo

l’infarto.

No, no, è giusto 2003.

AVV. GIUDICE: Quindi l’ha conosciuto nel 2003?

DICH – TOMMASINO: 2003, scusi ho sbagliato adesso.

AVV. GIUDICE: Ho capito.

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Con chi era il maggiore Berriola?

DICH – TOMMASINO: Con questo Giovanni Pruzzo.

AVV. GIUDICE: Con questo Giovanni Pruzzo.

DICH – TOMMASINO: Scusi se lo chiamo Pruzzo, ma non...

AVV. GIUDICE: Insieme a lei chi c’era invece?

DICH – TOMMASINO: Mia moglie, mia figlia e un’amica di mia

moglie.

AVV. GIUDICE: Però lei ha detto che vi ha presentato Giovanni

Pizzo, se non sbaglio.

DICH – TOMMASINO: No, Pruzzo è amico di Giovanni Pizzo.

AVV. GIUDICE: Ed era presente a questo pranzo?

DICH – TOMMASINO: Li ha raggiunti dopo.

E questa è la circostanza che mi ha fatto ricordare perché mi

ha pagato il pranzo.

AVV. GIUDICE: Lei dice ci siamo conosciuti dopodiché è

iniziata una frequentazione.

Si ricorda quando lei ha cominciato a illustrare i suoi

problemi di natura economica?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Non se lo ricorda?

DICH – TOMMASINO: No, non credo che ci fosse una data precisa.

Cioè non ricordo una data precisa.

AVV. GIUDICE: Non si ricorda una data precisa.

Senta io le contesto le dichiarazioni che lei ha re so l’11

aprile del 2004 allorché lei si presenta per la pri ma volta in

Procura, nel quale dice “in quell’occasione in cui parlavo con

i miei amici della mia situazione finanziaria, il B erriola che

era presente alla discussione, si offrì di aiutarmi

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economicamente. Fu così che ci rivedemmo successiva mente in

alcune occasioni” .

Quindi?

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

AVV. GIUDICE: E dov’è?

Ha detto che non gli ha parlato subito, l’ha detto prima.

DICH – TOMMASINO: No, ma io non ci ho parlato quel giorno con

Berriola di questo.

AVV. GIUDICE: Però lei sta dicendo una cosa diversa oggi da

quella che ha detto l’11 aprile del 2006.

Glielo rileggo così cerco di aiutarla.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: “In quel periodo io che venivo da una delicata

situazione medica dovuta a un infarto e a una ripre sa fisica

molto lenta e problematica, e attraversavo alla del icata

situazione finanziaria per la mia azienda che si ch iama Almus

Business e Marketing Service che da oltre un anno e mezzo ha

sede in Frascati, in quell’occasione in cui parlavo con i miei

amici della mia situazione finanziaria, il Berriola che era

presente alla discussione” ...

DICH – TOMMASINO: Sì, non è scritto che eravamo al ristorante.

AVV. GIUDICE: Vuole che glielo leggo “circa un anno e

mezzo”...

DICH – TOMMASINO: Era un’occasione successiva.

AVV. GIUDICE: Mi perdoni, ascolti...

DICH – TOMMASINO: Ma successivamente è successa.

AVV. GIUDICE: Non l’ho detto io.

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“Circa un anno e mezzo addietro ho conosciuto una s era al

ristorante con amici”, quindi una terza versione è sera e sta

con gli amici “tale Luca Berriola. In quell’occasione in cui

parlavo con i miei amici della mia situazione finan ziaria il

Berriola che era presente si offrì di aiutarmi

economicamente” .

DICH – TOMMASINO: Guardi, che non è la stessa giornata del

pranzo.

È una serata successiva.

AVV. GIUDICE: Quindi lei sta dicendo che questa dichiarazione

non è esatta?

DICH – TOMMASINO: Se lei la ritiene non esatta... io ho detto

la verità.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto la verità quando?

DICH – TOMMASINO: Quando ho dichiarato che in una sera,

successiva al pranzo dove l’ho conosciuto, parlando con i miei

amici del mio problema economico...

AVV. GIUDICE: No, lei lo sta inserendo adesso successiva,

perché qui sopra non ha scritto successiva.

Lei ha detto “in quell’occasione”.

DICH – TOMMASINO: Può darsi, non...

AVV. GIUDICE: Quindi volevo capire se è in quell’occasione o

successivamente.

DICH – TOMMASINO: Per quella che è la ricostruzione mia

precisa, io quel giorno gli ho stretto la mano, l’h o

conosciuto e poi ci siamo rinviati a un’altra occas ione che è

successa, non dandoci un appuntamento, c’è stata un ’altra

circostanza che è stata una cena, nella quale abbia mo

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potuto... io parlavo con i miei amici dei miei pro blemi e

c’era presente lui, sì.

AVV. GIUDICE: Quindi non la prima volta che vi siete visti.

DICH – TOMMASINO: No, la prima volta non abbiamo parlato di

nulla.

Io avevo le persone al tavolo.

AVV. GIUDICE: Quindi questa occasione nella quale si è parlato

dei suoi problemi finanziari è stata la seconda vol ta che l’ha

visto?

DICH – TOMMASINO: Penso di sì.

Guardi con glielo posso dire con certezza perché Be rriola

spesso era presso Giovanni Pizzo e quando io arriva vo lo

incontravo anche presso il magazzino di Pizzo.

Non era una... non ci davamo degli appuntamenti al l’epoca,

non... capitava in maniera casuale.

AVV. GIUDICE: Scusi, se non ho capito male, lei ha detto che

Giovanni Pizzo e Berriola si sono conosciuti...

DICH – TOMMASINO: Quel giorno.

AVV. GIUDICE: In occasione della sua conoscenza?

DICH – TOMMASINO: Sì, sì.

AVV. GIUDICE: Quindi la seconda volta che lei ha visto

Berriola era da poco tempo prima che avesse conosci uto anche

Giovanni Pizzo?

DICH – TOMMASINO: Certo.

Infatti io dei miei problemi economici parlavo con i miei

amici, non con Berriola.

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AVV. GIUDICE: E come mai quindi la seconda volta che lei vede

un ufficiale della Guardia di Finanza parla dei su oi problemi

economici?

DICH – TOMMASINO: Non c’era niente di male, avvocato, non è

che stessi dichiarando reati.

AVV. GIUDICE: Però lei dice io non parlavo con i miei amici,

Berriola era un suo amico già in quel momento?

DICH – TOMMASINO: No, era una persona presente al tavolo.

AVV. GIUDICE: Quindi lei parla con una persona che non conosce

dei suoi problemi finanziari.

DICH – TOMMASINO: Stavamo confidandoci le angosce giornaliere.

AVV. GIUDICE: Ho capito.

Il maggiore Berriola le ha spiegato concretamente q ual era il

suo incarico alla Guardia di Finanza?

DICH – TOMMASINO: No, mi ha detto che era nell’ufficio

antiriciclaggio, ma non so come sono organizzati, n on mi ha

dato una collocazione precisa.

Tra gli amici c’era questa cosa che identificava an che il sito

lavorativo, cioè il fatto che fosse La Rustica, pot eva essere

vero che facesse questo tipo di attività.

AVV. GIUDICE: Lei sa se a La Rustica ci sono altre unità della

Guardia di Finanza che si occupano (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: No, no, non ne ho proprio idea guardi.

AVV. GIUDICE: Quindi è una sua deduzione (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Assolutamente sì.

AVV. GIUDICE: Che lui stesse all’antiriciclaggio?

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DICH – TOMMASINO: Assolutamente sì.

Poteva essere anche al passaggio a livello a La Rus tica,

non...

AVV. GIUDICE: Ho capito.

Glielo chiedo io, perché non glielo hanno chiesto i Pubblici

Ministeri.

Lei ha parlato di questo prestito di 150 mila euro con questo

tasso, questo prestito fu garantito in qualche modo ?

DICH – TOMMASINO: Da me no.

Io feci un assegno in bianco, ma senza una garanzia reale.

Cioè l’assegno non credo si possa ritenere una gara nzia reale,

comunque gli feci un assegno in bianco.

AVV. GIUDICE: Questo assegno fu consegnato a qualcuno?

DICH – TOMMASINO: A Berriola.

AVV. GIUDICE: Fu consegnato a Berriola.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Questo assegno... mi sembra di capire che questo

prestito è stato restituito regolarmente, senza alc un

problema.

DICH – TOMMASINO: A me risulta di sì.

AVV. GIUDICE: L’assegno le è stato restituito?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Non le è stato restituito

DICH – TOMMASINO: Guardi... è una circostanza che ho... devo

un attimo... perché in questo momento non ricordo, in quanto

le dico molto spesso... avvocato scusi, molto spess o

capitava... siccome io avevo un legame molto forte anche con

Giovanni Pizzo, poteva capitare che... però non gli elo

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confermo in questo momento, non lo ricordo con prec isamente,

però poteva capitare che l’avesse dato a Giovanni, non lo so.

AVV. GIUDICE: Senta lei avrà una fotocopia di questo assegno?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Ha la matrice di questo assegno?

DICH – TOMMASINO: Forse sì, non lo so.

AVV. GIUDICE: Cioè mi faccia capire...

DICH – TOMMASINO: Come documento fiscale...

AVV. GIUDICE: Lei (incomprensibile per sovrapposizione di

voci).

DICH – TOMMASINO: ... come documento dell’azienda sì.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)

dal punto di vista finanziario.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Lei riceve un prestito di 150 mila euro e non ha

alcuna traccia di un assegno che lei rilascia in bi anco?

Ci vuole dire questo?

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Quindi lei non si è tenuto una fotocopia, non ha

la matrice, non ha nulla di nulla.

DICH – TOMMASINO: No.

Anche perché lo spirito per cui è stato rilasciato l’assegno

era una garanzia formale.

Perché lui mi rassicurò che verso chi aveva dato

effettivamente i soldi, il prestito era garantito d a lui.

AVV. GIUDICE: L’assegno che lei ha rilasciato a garanzia era

scoperto?

DICH – TOMMASINO: Ovviamente.

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Sennò non avrei chiesto il prestito.

AVV. GIUDICE: Lei dice il 2004 è stato un anno complicato dal

punto di vista personale perché ha avuto problemi d i salute.

Lei dice fino al 2004 le sue attività andavano ben e, non

aveva avuto alcun problema, è corretto?

DICH – TOMMASINO: Sì.

2003–2004.

AVV. GIUDICE: 2003–2004.

Lei conosce la società Quattro I s.r.l. (trascrizio ne

fonetica).

DICH – TOMMASINO: Come no, certo.

AVV. GIUDICE: È una società nella quale lei ha degli

interessi oppure (incomprensibile per sovrapposizi one di

voci).

DICH – TOMMASINO: Io avevo intestato il 60% delle quote perché

intestavo le quote di un altro socio che aveva dei protesti e

quindi non poteva comparire, e il 27% delle quote e ra la mia.

AVV. GIUDICE: Quindi lei faceva il prestanome?

DICH – TOMMASINO: Ed ero il Presidente.

No, ero il Presidente della società.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto che si intestava delle quote per un

socio che non poteva comparire.

DICH – TOMMASINO: Sì.

Per la parte di quota del 27%... superiore al 27% s ì.

AVV. GIUDICE: Quindi le quote che lei deteneva formalmente non

erano le sue?

DICH – TOMMASINO: Parte.

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AVV. GIUDICE: Quindi lei aveva degli interessi sostanziali

effettivi in questa società?

DICH – TOMMASINO: Assolutamente sì.

AVV. GIUDICE: Allora ci spiega, visto che lei ha detto che non

aveva avuto problemi economici fino a questo punto, come mai

che questa società quell’anno è fallita?

DICH – TOMMASINO: Sì.

Era in società in affitto d’azienda da un falliment o, abbiamo

costituito questa società, abbiamo provato a riapri re

l’azienda.

Ci siamo imbattuti in una serie di commesse non con fermate e

abbiamo messo la società in liquidazione e il liqui datore ha

portato i libri in tribunale, con una liquidazione volontaria.

AVV. GIUDICE: Lei ha subito procedimenti penali in relazione a

questa società?

DICH – TOMMASINO: Sono in corso.

AVV. GIUDICE: Quindi è sottoposto a procedimenti penali per

questa vicenda?

DICH – TOMMASINO: Sì, per un’ipotesi di bancarotta

fraudolenta, documentale.

AVV. GIUDICE: Documentale, come mai sono spariti...

DICH – TOMMASINO: Documentale perché sono state fatte delle

registrazioni contabili dal consigliere amministrat ivo che

aveva la delega dell’amministrazione e il commercia lista della

società, sono state fatte delle scritture contabili non

dimostrabili.

AVV. GIUDICE: Senta...

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DICH – TOMMASINO: Se può essere utile l’infarto mi è venuto

perché io ci ho rimesso i soldi in quella società.

AVV. GIUDICE: Senta lei dice... vediamo un momento

all’operazione da un milione e mezzo di euro di cui lei parla.

Lei dice che le è stato chiesto a novembre del 2005 , ha

confermato quello che il Pubblico Ministero le ha i ndicato

come data a seguito di contestazione.

Le fatture che lei ha emesso, dal punto di vista do cumentale,

sono reali?

DICH – TOMMASINO: Numericamente sì.

L’ho specificato prima.

AVV. GIUDICE: Quindi è soltanto la prestazione l’elemento non

vero della fattura?

DICH – TOMMASINO: Anche la registrazione contabile non c’è.

AVV. GIUDICE: Per registrazione contabile lei cosa intende?

DICH – TOMMASINO: Contabilità, cioè riportare in bilancio

l’attivo di quelle fatture.

AVV. GIUDICE: Quindi il resto della fattura è reale, invece,

quindi data e (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Seguiva una numerazione reale.

AVV. GIUDICE: Seguivano una numerazione reale.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Quindi è corretto dire che se io emetto la

fattura 38, il 21 ottobre del 2005, almeno quell’el emento

della fattura è reale?

DICH – TOMMASINO: Sì, non è un’attività che faceva fatture

tutti i giorni, per cui quel giorno può essere anch e nell’arco

di una... quel numero può corrispondere anche a una

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settimana... cioè il precedente e il successivo pot rebbero non

essere del giorno prima o del giorno dopo.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto che i bonifici con meccanismo

bancario estremamente veloce, le venivano accredita ti la

mattina successiva alla sera in cui veniva consegna ta la

fattura.

DICH – TOMMASINO: La prima fattura sicuramente è successo

così.

AVV. GIUDICE: La prima fattura è successo sicuramente così.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Visto che lo dice lei, mi spiega se è successo

sicuramente così, come è possibile che la prima fat tura è la

38 del 21 ottobre del 2005 e il primo bonifico è de l 9

novembre del 2005.

DICH – TOMMASINO: Quella è la valuta.

AVV. GIUDICE: No, no, lei ha fatto un ragionamento.

Lei dice 21 ottobre fattura...

DICH – TOMMASINO: Ho sbagliato.

AVV. GIUDICE: 21 ottobre fattura, quindi lei doveva avere i

soldi il 22 ottobre, secondo la sua impostazione.

DICH – TOMMASINO: Dovrei vedere calendarmente se non era un

venerdì, se non era... non lo so.

AVV. GIUDICE: Però lei ha detto che il maggiore Berriola

gliene ha parlato a novembre di questa vicenda, qui ndi come ha

fatto lei a emettere una fattura prima che il maggi ore

Berriola le parlasse di questa storia?

DICH – TOMMASINO: L’ho emessa con una data precedente.

AVV. GIUDICE: Perché lei ha virtù medianiche?

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 54

Quindi ha capito prima che il maggiore Berriola le chiedesse

di fare questa operazione da un milione e mezzo, le i ha

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Guardi avvocato può fare...

AVV. GIUDICE: Ascolti.

DICH – TOMMASINO: Ascolto.

AVV. GIUDICE: Lei ha confermato, perché il Pubblico Ministero

molto correttamente le ha indicato che era il novem bre del

2005 la data nella quale è stato fatto questo accor do per fare

questo rientro dei capitali.

Lei dice a novembre del 2005 il maggiore Berriola m i propone

questo affare, corretto?

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Allora lei mi deve spiegare come è possibile, e

l’ha detto lei adesso, che i numeri sulle fatture e le date

sulle fatture sono reali, ha emesso una fattura il 21 del

2005.

Cioè prima di avere questo tipo di accordo.

DICH – TOMMASINO: L’avrò emessa... guardi fa fede la data del

bonifico.

Il bonifico è arrivato il 9, io la data l’ho emessa l’8 con la

data del 28 ottobre.

AVV. GIUDICE: 8 con data del 28.

DICH – TOMMASINO: La data... la fattura l’ho compilata

fisicamente l’8 novembre, e ho messo la data del 28 .

AVV. GIUDICE: Del 28 cosa?

DICH – TOMMASINO: Ottobre.

AVV. GIUDICE: Sì, la data è del 21 ottobre, però.

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DICH – TOMMASINO: 21, va bene, scusi sto andando... ho poca

memoria...

AVV. GIUDICE: Questa è una cosa diversa (incomprensibile per

sovrapposizione di voci), comunque ne prendiamo att o.

Il contratto e la lettera di incarico quando le sar ebbero

state date?

DICH – TOMMASINO: A novembre.

AVV. GIUDICE: A novembre le sono state date.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Io le devo fare una nuova contestazione rispetto

alle dichiarazioni che lei ha già reso, esattamente se non

vado errato il 27 febbraio del 2007, quando lei vie ne

nuovamente richiamato per la terza volta come perso na

informata dei fatti, nonostante che siano già stat i emessi...

emersi indizi di reità nei suoi confronti, lei dic e “preciso

anche che la firma del contratto è avvenuta più o m eno

contestualmente all’emissione della prima fattura, nel

dicembre del 2005 contrariamente alla data riportat a sul

contratto stesso” .

DICH – TOMMASINO: Sbagliato dicembre.

AVV. GIUDICE: Lei dice dicembre qui.

DICH – TOMMASINO: Va beh, la prima fattura è quella che

abbiamo fatto a novembre.

AVV. GIUDICE: La prima fattura l’avete fatta a ottobre e qui

lei dice dicembre.

DICH – TOMMASINO: Va bene.

AVV. GIUDICE: L’originale del contratto come mai che lei non

l’ha ancora consegnato alla Procura?

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DICH – TOMMASINO: Perché era depositato in banca.

AVV. GIUDICE: Lei ne ha la disponibilità attualmente?

DICH – TOMMASINO: Posso averlo.

AVV. GIUDICE: Dov’è attualmente?

DICH – TOMMASINO: Posso averlo.

È in banca.

AVV. GIUDICE: No, io voglio sapere dov’è l’originale del

contratto.

Lei deve rispondere a me, non deve guardare (incomp rensibile

per sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: No, sto chiedendo.

Stavo chiedendo se era tra le documentazioni che ab biamo noi.

Se non ce l’abbiamo noi, sarà in banca.

AVV. GIUDICE: Sarà in banca.

Questo compenso di cui lei parla, per questa operaz ione, lei

fa rientrare un milione e mezzo di euro attraverso tre fatture

false.

Lei dice io sono consapevole che è un’evasione fisc ale, a

quanto doveva ammontare?

DICH – TOMMASINO: Il compenso?

AVV. GIUDICE: Il suo compenso.

DICH – TOMMASINO: 2,5%.

AVV. GIUDICE: Due e mezzo o 1,23.

DICH – TOMMASINO: Da dividere con Berriola.

AVV. GIUDICE: Da dividere con Berriola.

In pari quote?

DICH – TOMMASINO: Pari quote.

AVV. GIUDICE: Quindi l1,25.

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DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Quant’è l’1,25% di 1 milione e mezzo?

DICH – TOMMASINO: 37.500 euro... il totale, la metà.

AVV. GIUDICE: Non è la 37...

DICH – TOMMASINO: La metà.

AVV. GIUDICE: Quindi lei avrebbe fatto questa operazione per

guadagnare 18.000 euro?

DICH – TOMMASINO: Sì.

E per ricambiare un favore.

Di un prestito di 150 mila euro che la banca non mi avrebbe

mai dato.

AVV. GIUDICE: Che però non erano soldi di Berriola, me lo

conferma?

DICH – TOMMASINO: Lui mi ha detto che non erano soldi suoi.

AVV. GIUDICE: Beh, qui siamo su quello che lui ha detto.

Perché lei (incomprensibile sovrapposizione di voci ).

DICH – TOMMASINO: Sì, non erano banconote, non erano firmate.

AVV. GIUDICE: Se non vado errato lei ha parlato di un elenco

di assegni non incassati.

Corretto?

DICH – TOMMASINO: L’ho detto prima che c’erano alcuni... in un

momento in particolare che Berriola mi incalzava, g li ho fatto

vedere un elenco di persone che mi dovevano restitu ire i soldi

che io avevo inviato loro attraverso un bonifico.

AVV. GIUDICE: Questo elenco lei ce l’ha?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Non ce l’ha più?

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DICH – TOMMASINO: No, perché nel momento in cui sono rientrati

i soldi...

AVV. GIUDICE: Ha cancellato (incomprensibile sovrapposizione

di voci).

DICH – TOMMASINO: Ho buttato via la lista.

Sì.

AVV. GIUDICE: Ci può dire i nomi delle persone a cui lei ha

dato questi assegni da incassare?

DICH – TOMMASINO: Alcuni.

Alcuni sì.

AVV. GIUDICE: No, alcuni.

Io li vorrei sapere tutti.

DICH – TOMMASINO: No, tutti non li ricordo avvocato.

AVV. GIUDICE: Non li ricorda?

DICH – TOMMASINO: No.

Alcuni posso dirglieli.

AVV. GIUDICE: Qualcuno ha mai assistito a queste conversazioni

tra lei e il maggiore Berriola, o alla consegna da parte sua

di questo denaro contante?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Lei dice c’è stato un periodo in cui ci vedevamo

tutti i giorni, anche.

Ce lo colloca temporalmente?

DICH – TOMMASINO: No, era verso la parte finale, quindi doveva

essere dopo il gennaio–febbraio del 2006.

AVV. GIUDICE: Però scusi lei, se non vado errato, oggi ha

detto una cosa, ha detto era stato pattuito... era stata

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pattuita la restituzione di 100 mila euro a settima na, è

corretto?

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Quindi in 15 settimane lei avrebbe dovuto

restituire tutto, più o meno.

DICH – TOMMASINO: E non ci sono riuscito, certo.

AVV. GIUDICE: Ma se la pattuizione era di 100 mila euro a

settimana che necessità c’era di incontrarsi tutti i giorni?

DICH – TOMMASINO: Perché lui voleva uno stato di aggiornamento

continuo sul mio... sugli scambi che facevo io per reperire...

per monetizzare.

AVV. GIUDICE: Che vuol dire gli scambi che faceva lei?

DICH – TOMMASINO: Quello che lei ha detto prima, cioè gli

amici ai quali io mandavo qualcosa, lui voleva ess ere certo

che l’ammontare ci fosse.

AVV. GIUDICE: Senta...

DICH – TOMMASINO: Guardi ci siamo visti pure sabato, ci siamo

visti... in ogni circostanza possibile.

Cioè io appena reperivo una quantità sufficiente gl iela davo,

cioè era saltato l’accordo dei 100 mila a settiman a.

AVV. GIUDICE: Dicembre del 2005.

Si ricorda se anche in questo periodo vi siete vist i tutti i

giorni?

DICH – TOMMASINO: No, non mi ricordo.

AVV. GIUDICE: Non si ricorda.

DICH – TOMMASINO: Guardi, ci siamo visti le dico dicembre fino

a più o meno la metà, perché Berriola mi chiese una parte di

soldi in dollari.

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E io ebbi grossa difficoltà a reperire 30 mila euro in

dollari, perché lui si sarebbe dovuto recare in Ame rica.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto che è entrato nella casa del

maggiore Berriola.

DICH – TOMMASINO: Una volta.

AVV. GIUDICE: È entrato una volta.

DICH – TOMMASINO: Sono stato solo nella parte di ingresso.

AVV. GIUDICE: Che vuol dire nella parte d’ingresso?

DICH – TOMMASINO: Non sono salito nelle camere da letto e non

ho visto nient’altro che il salone.

AVV. GIUDICE: Ha visto soltanto il salone.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Ce la può descrivere?

DICH – TOMMASINO: Sì, era di nuova costruzione per cui

ingresso salone, quello che mi colpì fu tutte le

pavimentazioni, i bagni in una ceramica a me cara, che è la

ceramica di Vietri.

AVV. GIUDICE: Quanti bagni ha visto lei?

DICH – TOMMASINO: Uno.

Quello del piano...

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Sì, un bagno.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto che però è stato nell’ingresso e

nel salone.

DICH – TOMMASINO: E quello era un solo ambiente.

AVV. GIUDICE: Quindi se non ho capito male ingresso e salone

sono in un solo ambiente?

DICH – TOMMASINO: Avvocato io mi sto...

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AVV. GIUDICE: L’ha detto lei adesso.

DICH – TOMMASINO: Sì, io ricordo così, può darsi...

AVV. GIUDICE: Senta lei lo ha già detto, le chiederei

cortesemente solo di confermarlo.

Quindi si è parlato del valore degli immobili nel

comprensorio.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Del residence (trascrizione fonetica).

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Non del valore (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Non di quanto lui avesse speso per la sua.

Sì.

AVV. GIUDICE: Io volevo venire un momento alle circostanze

relative alla sua visita in Procura dell’11 aprile del 2006.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Lei si ricorda se è una decisione che ha

adottato spontaneamente, o se ha parlato con qualcu no di

questa cosa?

DICH – TOMMASINO: Allora io avevo consapevolezza, come le

dicevo, del reato di evasione fiscale.

Questa cosa però nel tempo come idea io l’ho modifi cata,

perché mi sembrava... ricevevo alcune informazioni da Berriola

che non so descriverle che mi hanno indotto a crede re di

essere in una qualche cosa di più di quello che io potessi

essere in grado di gestire.

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È capitata una circostanza per cui ero al bar con u n mio

conoscente e questo mio conoscente a via Veneto... riconobbe e

salutò un suo amico che mi disse essere capitano de l G.I.C.O..

Io approfittai di questa circostanza e gli chiesi i nformazioni

relativamente a questo... dandogli... non dicendogl i che fossi

io, ma dicendo secondo lei se uno fa questo, questo e questo.

E lui mi disse sparato “riciclaggio”.

A quel punto io capii che probabilmente non avrei a vuto la

serenità di continuare questa operazione, e chiesi a chi mi

sarei potuto rivolgere e mi fu detto alla Procura.

AVV. GIUDICE: Io le devo fare una contestazione relativamente

all’interrogatorio del 23 febbraio del 2010 reso in nanzi al

dottor Capaldo, al dottor Bombardieri e al dottor D i Leo alle

19.20, il giorno degli arresti per intenderci.

DICH – TOMMASINO: Sì, la conferma

AVV. GIUDICE: Alle 19.20 quando lei venne chiamato a

confermare i verbali di sommarie informazioni che a veva già

reso.

Lei a proposito di questa circostanza dice una cosa per la

verità un po’ diversa e dice “ho avuto contezza di essere

strumento di un’attività di riciclaggio di grosse s omme di

denaro quando parlando con un mio conoscente sottuf ficiale del

G.I.C.O., mi ha chiarito il rilievo penale di quell o che stavo

facendo” .

Innanzitutto...

T: Mi scusi, dov’è la difformità avvocato, mi sembra che...

AVV. GIUDICE: Presidente ha parlato di un capitano, il

sottufficiale non è un capitano.

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Ha parlato di un suo conoscente che gli ha presenta to un

maresciallo, io voglio capire questa vicenda.

Poi c’è una successiva domanda, se ci chiarisce que sto

aspetto.

Intanto se il suo conoscente era il sottufficiale o ufficiale

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: No, no, no, no, il mio conoscente è un mio

amico, non...

AVV. GIUDICE: Quindi il suo conoscente le ha presentato un

sottufficiale del G.I.C.O..

DICH – TOMMASINO: Sì.

Ha riconosciuto lui una persona che conosceva e poi ...

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voi),

c’è Presidente un conoscente ufficiale del G.I.C.O. sono due

persone (trascrizione fonetica).

DICH – TOMMASINO: Non è una conoscenza diretta, ecco.

AVV. GIUDICE: Mi sono annotato una sua osservazione che ha

fatto.

Lei ha detto, proprio a seguito di questa vicenda, lei ha

detto mi sono reso conto... ho capito che stavo met tendo a

repentaglio le mie attività con questa iniziativa.

Se non ho capito male, a domanda del Pubblico Minis tero, lei

ha detto che successivamente alla sua visita in Pro cura, lei

ha rivisto Berriola e gli ha consegnato ulteriori s omme di

danaro.

DICH – TOMMASINO: Certo.

AVV. GIUDICE: Allora volevo capire una cosa.

Lei dice io stavo mettendo a repentaglio la mia att ività.

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L’ufficiale o sottufficiale, o capitano del G.I.C.O . quello

che sia le dice io sono oggetto, strumento di un’op erazione di

riciclaggio.

Lei ha già parlato...

DICH – TOMMASINO: Io ho parlato in terza persona, non ho

parlato di me ai G.I.C.O..

AVV. GIUDICE: Lei ha parlato in Procura in terza persona?

DICH – TOMMASINO: Al sottufficiale del G.I.C.O. io non ho

parlato in prima persona.

AVV. GIUDICE: Benissimo.

Però lei sapeva che stavate parlando di lei.

DICH – TOMMASINO: Io sì.

AVV. GIUDICE: Quindi lei aveva consapevolezza di essere

all’interno di un’operazione di riciclaggio.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Lei è andato in Procura e ha reso dichiarazioni.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: E successivamente a tutto questo lei ha

continuato a dare i soldi a Berriola?

DICH – TOMMASINO: Certo.

Mi sentivo minacciato, perché non avrei dovuto darg lieli?

AVV. GIUDICE: Lei si è rivolto all’autorità giudiziaria.

DICH – TOMMASINO: Sì.

Ma io ho chiesto se andavano dati a loro i soldi.

AVV. GIUDICE: Ho capito.

DICH – TOMMASINO: Non l’abbiamo verbalizzato, ma...

AVV. GIUDICE: Che cos’è che non avete verbalizzato?

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DICH – TOMMASINO: Di essere... di continuare tutto così

com’era, senza nessun...

AVV. GIUDICE: Quindi la Procura le ha detto “continua pure a

delinquere”?

DICH – TOMMASINO: Assolutamente.

Io ho detto che mancavano ancora 300 mila euro.

AVV. GIUDICE: Ho capito.

DICH – TOMMASINO: Non è che mi ha detto di continuare a

delinquere.

Io non ero consapevole di questo.

AVV. GIUDICE: Scusi, lei va in Procura, dice che ha emesso

delle fatture false, va dal Pubblico Ministero e an cora non è

consapevole di essere all’interno di una...

DICH – TOMMASINO: Io sono minacciato, ho paura.

AVV. GIUDICE: Perché lei è minacciato, ho capito.

Lei aveva paura sempre per una sensazione sua, a qu anto ha

detto.

DICH – TOMMASINO: No, ero stato esplicito.

Io sono andato dopo il discorso di mia figlia in Pr ocura.

AVV. GIUDICE: Lei è stato mai aggredito?

DICH – TOMMASINO: Fisicamente dal Berriola, glielo ho

confermato prima.

AVV. GIUDICE: È successo mai qualcosa a sua figlia?

DICH – TOMMASINO: Avvocato se doveva succedere...

AVV. GIUDICE: No, io le ho fatto una domanda.

È successo mai qualcosa a sua figlia?

DICH – TOMMASINO: No, sta benissimo.

Ringraziando Iddio.

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 66

AVV. GIUDICE: E questo mi fa piacere per lei perché sua

figlia.

Quante volte ha visto il maggiore Berriola dopo il suo

passaggio in Procura?

DICH – TOMMASINO: Il primo, il secondo o il terzo?

AVV. GIUDICE: L’ultimo.

DICH – TOMMASINO: Non lo vedevo... praticamente non l’ho visto

più.

AVV. GIUDICE: E dopo il primo dell’11 aprile del...

DICH – TOMMASINO: L’ho rivisto fino alla consegna di tutti i

soldi.

AVV. GIUDICE: Quante volte l’ha visto?

DICH – TOMMASINO: Non lo so.

AVV. GIUDICE: Non se lo ricorda?

DICH – TOMMASINO: No, no.

AVV. GIUDICE: Presidente debbo fare una contestazione

relativamente sempre all’interrogatorio del 23 febb raio del

2010.

A domanda risponde “confermo che non ho più visto il Berriola

Luca dopo averlo rivisto un’ultima volta successiva mente alle

mie dichiarazioni dell’11 aprile del 2006” .

DICH – TOMMASINO: Confermo questo.

AVV. GIUDICE: Quindi l’ha visto una volta sola.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Quanto ha restituito al maggiore Berriola dopo

la visita in Procura dell’11 aprile del 2006?

DICH – TOMMASINO: In quel periodo 300 mila euro.

AVV. GIUDICE: Quindi glieli ha dati in un’unica soluzione?

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300 mila euro?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: No?

DICH – TOMMASINO: No...

AVV. GIUDICE: Lei ha appena detto che l’ha visto una volta

sola e ha restituito 300 mila euro.

Come concilia queste due dichiarazioni, è logica pr ima che...

DICH – TOMMASINO: Di quella cifra c’era anche la parte di 220

che avevo fatto di circolari.

E io non ho monetizzato.

AVV. GIUDICE: Quindi lei nei 300 mila euro che sostiene di

aver dato...

DICH – TOMMASINO: Non lo so, penso...

AVV. GIUDICE: Ascolti prima la domanda e poi risponde.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Quindi nei 300 mila... lei non può dire penso,

sono sue dichiarazioni.

DICH – TOMMASINO: Appunto dico, se l’ho dichiarato è vero.

Se l’ho dichiarato, è così.

AVV. GIUDICE: Allora quindi lei ha restituito successivamente

all’11 aprile del 2006, 300 mila euro a Berriola o 300 mila

più 220 mila?

DICH – TOMMASINO: Mi dice l’arco di tempo che intercorre

perché non riesco a calcolarlo.

AVV. GIUDICE: Ce lo deve dire lei l’arco di tempo.

DICH – TOMMASINO: No, se tra... diciamo dalla dichiarazione in

Procura al momento in cui io l’avrei visto.

AVV. GIUDICE: Ce lo deve dire lei.

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Noi non lo sappiamo.

DICH – TOMMASINO: Non lo so, glielo ho detto, non lo ricordo.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Non lo ricordo.

AVV. GIUDICE: Non lo ricorda.

Lei non ricorda quando l’ha visto.

DICH – TOMMASINO: Non lo ricordo.

AVV. GIUDICE: Però si ricorda di avergli dato 300 mila euro.

DICH – TOMMASINO: Penso di sì.

AVV. GIUDICE: In contanti questi 300 mila euro?

DICH – TOMMASINO: Assolutamente sì.

AVV. GIUDICE: Questi famosi assegni dati per questo Pasqualino

Ambrosio, quando sarebbero stati dati?

DICH – TOMMASINO: Precedentemente, ci sono le date degli

assegni.

AVV. GIUDICE: Quindi sicuramente non stanno tra questi 300

mila euro?

DICH – TOMMASINO: Non stanno nel computo totale del milione e

mezzo sì.

AVV. GIUDICE: Non stanno nel computo totale del milione e

mezzo?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Quindi non ho capito, mi faccia... spiegare un

attimo.

DICH – TOMMASINO: Un milione glielo avevo già dato, 220 erano

gli assegni circolari e i 300 mila che dice lei ade sso.

AVV. GIUDICE: Quindi stanno nel computo (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

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DICH – TOMMASINO: Nel computo del milione e mezzo.

AVV. GIUDICE: Lei lo conosce Gianluca Capasso?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Lei non sa chi è questo Gianluca Capasso?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Lei non sa che questo Gianluca Capasso è il

soggetto che ha beneficiato di questi assegni di cu i lei

parla?

DICH – TOMMASINO: Ah, Gianluca Capasso... quello di Latina del

fallimento... diciamo dell’asta fallimentare.

Sì.

No, adesso mi ha ricordato il nome, non è...

AVV. GIUDICE: Ci dice che cosa sa, lei parla di

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Assolutamente nulla.

Assolutamente nulla.

Sapevo che aveva un’azienda di frutta secca, queste cose qua

ma solo perché era venuto fuori in un discorso.

AVV. GIUDICE: E questo chi glielo aveva detto?

DICH – TOMMASINO: Il mio commercialista Pasqualino Ambrosio.

Che era commercialista di Capasso.

AVV. GIUDICE: Quindi lei consegna questi assegni a Pasqualino

Ambrosio.

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Che c’entra Berriola in questa vicenda?

DICH – TOMMASINO: Mi ha autorizzato lui a farlo.

AVV. GIUDICE: L’ha autorizzata...

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DICH – TOMMASINO: Io ho chiesto il permesso a lui, e lui

conosceva Pasqualino Ambrosio perché insieme a Pasq ualino

Ambrosio si erano recati a Terracina per contrarre il mutuo.

AVV. GIUDICE: Lei sa se Capasso e Berriola siano amici?

DICH – TOMMASINO: No, ma credo di no.

AVV. GIUDICE: Crede di no?

DICH – TOMMASINO: Comunque no, non lo so.

AVV. GIUDICE: Beh, io le contesto la dichiarazione che lei ha

reso il 27...

DICH – TOMMASINO: Comunque lo conosceva.

AVV. GIUDICE: ... del 2007 alle ore 16.00...

DICH – TOMMASINO: Lo conosceva.

AVV. GIUDICE: ... nel quale lei dice, tra l’altro “il Capasso è

molto amico sia del Berriola che del mio commercial ista” .

DICH – TOMMASINO: Lo conosceva sicuramente, amico no.

AVV. GIUDICE: Lei come fa a dire (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Ho impropriamente detto amico.

AVV. GIUDICE: Quali elementi ha per dire che il maggiore

Berriola e questo Gianluca Capasso si conoscessero.

DICH – TOMMASINO: Perché me lo confermò lui.

Io gli chiesi, attraverso il dottor Ambrosio gli di ssi a chi

erano...

AVV. GIUDICE: Cosa vuol dire gli chiesi attraverso il dottor

Ambrosio.

DICH – TOMMASINO: Chiesi al dottor Ambrosio chi era il

beneficiario di questi assegni.

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Riferii a Berriola chi era il beneficiario di quest i assegni e

lui mi disse che lo conosceva... che conosceva chi beneficiava

(trascrizione fonetica) di questi assegni, perché lui aveva

esercitato in quella zona la sua attività di finanz iere.

AVV. GIUDICE: Quindi i soldi Capasso poi... di questi assegni

che cosa... cosa ne avrebbe fatto di questi soldi?

DICH – TOMMASINO: Li ha portati in Tribunale, credo abbia

fatto l’asta, non lo so.

AVV. GIUDICE: La casa è stata aggiudicata?

DICH – TOMMASINO: Non lo so, non lo so.

AVV. GIUDICE: Non sa niente di (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Assolutamente.

AVV. GIUDICE: Io le debbo fare una contestazione sempre

relativamente alle sommarie informazioni che lei ha reso il 27

febbraio 2007, perché su questa storia di Capasso l ei per la

verità dice cose un po’ diverse io adesso, se mi pe rmette,

gliele leggo.

DICH – TOMMASINO: Come no.

AVV. GIUDICE: Allora “l’Ambrosio mi ha poi spiegato che il

Capasso ha restituito l’intera somma al Berriola e che parte

della predetta somma è stata consegnata direttament e dallo

stesso Ambrosio al Berriola per conto del Capasso. L’Ambrosio

rispondendo a una mia domanda, mi ha anche detto ch e per

quanto è a sua conoscenza il Berriola non aveva chi esto anche

interesse al Capasso per il citato prestito di 220 mila euro,

non ho mai conosciuto il Capasso” .

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DICH – TOMMASINO: Glielo chieda a Ambrosio se è vero, io

non...

AVV. GIUDICE: Ma lei la sa, si ricorda che le è stato riferito

questo?

DICH – TOMMASINO: Come no, come no.

AVV. GIUDICE: Se le è stato riferito questo, mi spiega per

quale motivo il signor Gianluca Capasso ha emesso s ette

assegni circolari di cui questi cinque assegni circ olari sono

stati incassati da lei?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: C’è opposizione alla domanda

Presidente.

AVV. GIUDICE: È un atto che...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Deve spiegare una circostanza relativa

a altro soggetto, al Capasso, dovrebbe spiegare per ché Capasso

ha restituito (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. GIUDICE: No, no.

No, io voglio sapere perché ha incassato gli assegn i di

Capasso, visto che ha detto che non lo conosce.

Non è una questione che riguarda Capasso.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Allora ci dica che cosa... la domanda

precisa.

AVV. GIUDICE: La domanda è questa: ci sono sette assegni

circolari da 10 mila euro emessi da questo signor G ianluca

Capasso.

Risulta e non è una notizia che il Pubblico Ministe ro non

conosce, perché si tratta di elementi che derivano

dall’informativa finale ROS del 5 marzo del 2009, c he questi

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cinque assegni, cinque dei sette assegni del signo r Capasso

siano stati incassati da lei.

Allora mi spiega se voi non vi conoscete per quale motivo lei

ha incassato gli assegni?

DICH – TOMMASINO: Glielo spiego.

Gli assegni circolari non sono firmati, io non so d a dove

venissero.

AVV. GIUDICE: Ah, lei non sa da dove venissero questi assegni?

DICH – TOMMASINO: Assolutamente.

AVV. GIUDICE: Allora mi spieghi anche un’altra cosa, visto che

lei non sa questo.

Lei ha ricevuto soldi, o incassato soldi da parte d i soggetti

che sa essere in rapporto con questo Gianluca Capas so?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Assolutamente no?

DICH – TOMMASINO: No.

Ripeto avvocato, io non conosco Gianluca Capasso.

AVV. GIUDICE: Lei non lo conosce.

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Poi ci torniamo su questo argomento.

Lei ha detto che ha avuto la sensazione, l’impressi one che il

maggiore Berriola fosse a conoscenza del fatto che lei si era

recato in Procura.

È corretto?

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: In base a quali elementi... il Pubblico

Ministero ha detto in base a quali dati concreti, i o voglio

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sapere in base a quali elementi effettivi lei può a ffermare

una cosa del genere.

DICH – TOMMASINO: Solo emozionale.

Di cambio di atteggiamento, di cambio...

AVV. GIUDICE: Quindi lei conferma che non ha elementi certi a

riguardo su questa vicenda?

DICH – TOMMASINO: Assolutamente sì.

AVV. GIUDICE: Successivamente all’11 aprile del 2006, quando

lei ha detto di aver rivisto Berriola, una volta, s i ricorda

di avergli mai detto di essere stato chiamato dalla Procura

per rendere dichiarazioni in (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Non lo ricordo.

AVV. GIUDICE: ... che lo riguardava?

DICH – TOMMASINO: Non lo ricordo.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto Giulio Cordeschi io non lo conosco,

non so chi sia.

DICH – TOMMASINO: Fisicamente non l’ho mai visto.

AVV. GIUDICE: Si ricorda di avere avuto contatti con questa

persona?

DICH – TOMMASINO: Ho specificato prima, una telefonata.

AVV. GIUDICE: Si ricorda anche quando?

DICH – TOMMASINO: No.

Il periodo non lo so collocare, non ne ho idea.

AVV. GIUDICE: Quindi lei non lo ha più sentito al telefono

questo Cordeschi?

DICH – TOMMASINO: No.

Che mi ricordi, no.

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AVV. GIUDICE: Ci spiega allora per quale motivo lei parla tre

volte al telefono con questo Cordeschi, due ore pri ma di

iniziare il verbale in cui viene sentito l’11 april e del 2006

dalla Procura, esattamente alle 11.15, alle 11.20, e alle

14.32?

DICH – TOMMASINO: Non ne ho proprio idea.

AVV. GIUDICE: Cioè lei non ha idea del perché parla con questa

persona...

DICH – TOMMASINO: Allora non lo ricordo avvocato.

AVV. GIUDICE: ... che le era stata indicata come beneficiaria

di un bonifico che riguarda un’operazione di ricicl aggio del

quale lei stava andando a rendere dichiarazioni.

DICH – TOMMASINO: Dipende dal giorno in cui ho fatto il

bonifico a Cordeschi.

AVV. GIUDICE: Mi perdoni, forse io non sono stato chiaro.

DICH – TOMMASINO: Chiarissimo.

Però le occasioni...

AVV. GIUDICE: Le ho chiesto per quale motivo lei ha parlato

tre volte l’11 aprile del 2006, due ore prima di an dare a

parlare con i Pubblici Ministeri con questo Giulio Cordeschi.

DICH – TOMMASINO: Le occasioni di dialogo potrebbero essere

riferibili, quasi esclusivamente al bonifico, nient ’altro.

Io non ho...

AVV. GIUDICE: Il bonifico quando era stato fatto?

DICH – TOMMASINO: Non lo ricordo, quello le sto dicendo.

AVV. GIUDICE: Allora glielo dico io.

Il bonifico era stato fatto il 1° dicembre del 2005 , cioè sei

mesi prima.

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DICH – TOMMASINO: E allora no...

AVV. GIUDICE: Allora lei mi spiega perché ha parlato con

questo Cordeschi...

DICH – TOMMASINO: Non lo ricordo.

AVV. GIUDICE: ... visto che lei ha detto che ci ha parlato una

volta.

DICH – TOMMASINO: Non lo ricordo.

AVV. GIUDICE: Quindi ci ha parlato una volta (incomprensibile

per sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Non lo ricordavo proprio.

AVV. GIUDICE: Non se lo ricorda.

Le posso chiedere perché lei non ha mai fatto rifer imento

agli interrogatori a queste comunicazioni telefonic he con

Cordeschi?

DICH – TOMMASINO: Non ci parlavo con Cordeschi, non lo

ricordo.

AVV. GIUDICE: Scusi eh...

DICH – TOMMASINO: Lei mi sta dicendo che io...

AVV. GIUDICE: Io le sto dicendo...

DICH – TOMMASINO: ... una comunicazione telefonica...

AVV. GIUDICE: ... una cosa che deriva dagli atti.

DICH – TOMMASINO: ... è una comunicazione che io non ricordo...

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)...

nel quale si dice lei due ore prima di andare a par lare di

questa vicenda, ha parlato tre volte con una delle persone

coinvolte in questa vicenda.

Lei ha detto mi sono reso conto che stavo mettendo a

repentaglio le mie attività, avevo un problema mora le.

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Io voglio sapere perché lei non ha detto ai Pubbli ci

Ministeri che continuava a avere rapporti anche con uno dei

beneficiari del bonifico.

DICH – TOMMASINO: Guardi non... per me è proprio... nulla

questo.

Totalmente nullo il ricordo.

AVV. GIUDICE: Lei conosce la società Sky Eyes?

DICH – TOMMASINO: Come no.

AVV. GIUDICE: Questa società... che rapporti ha avuto con

questa società?

DICH – TOMMASINO: Allora la società Sky Eyes l’ho costituita

io.

Perché doveva svolgere un’attività di call center H 24 per

l’assistenza dei satelliti, agli antifurti satell itari.

Dopodiché l’accordo con il produttore è saltato, pe r cui la

società fu venduta.

E fu venduta a Giovanni Pizzo.

AVV. GIUDICE: A Giovanni Pizzo.

DICH – TOMMASINO: Scusi, alle persone indicate da Giovanni

Pizzo.

AVV. GIUDICE: Che vuol dire alle persone indicate

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Che Giovanni Pizzo non lavorava.

Non era fisicamente nella compagine.

AVV. GIUDICE: Cioè Giovanni Pizzo non figurava in questa

società, ma ne era il dominus occulto?

DICH – TOMMASINO: No, era... come dire un commerciale, con

coordinatore, la società era dei figli, gestita d ai figli.

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AVV. GIUDICE: Quindi tutte le operazioni finanziarie della Sky

Eyes non erano operazioni (incomprensibile per sovr apposizione

di voci).

DICH – TOMMASINO: Lui le controllava sì.

AVV. GIUDICE: Quindi lui controllava l’attività della Sky

Eyes?

DICH – TOMMASINO: Commercialmente no.

AVV. GIUDICE: Lei aveva rapporti commerciali o finanziari con

questa Sky Eyes, dopo la sua (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Con Giovanni Pizzo.

AVV. GIUDICE: Con la Sky Eyes no?

DICH – TOMMASINO: Se lui... per esempio io gli chiedevo la

cortesia di cambiare un assegno e lui lo versava su Sky Eyes

sì.

Su Sky Eyes commercialmente... con Sky Eyes abbiamo concluso

alcune operazioni commerciali come l’acquisto di

condizionatori d’aria, queste cose qui, che io ho a cquistato e

loro hanno venduto.

Ma erano rapporti derivanti dalla conoscenza person ale con

Giovanni Pizzo.

AVV. GIUDICE: Lei ha mai fatto cambio assegni con Giovanni

Pizzo relativamente alla vostra attività commercial e?

DICH – TOMMASINO: ...

AVV. GIUDICE: I versi non sono ammessi, o lo dice...

DICH – TOMMASINO: No, no, sto pensando.

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Allora in un momento di difficoltà so che Giovanni Pizzo mi ha

aiutato a coprire degli assegni che io non potevo pagare,

quindi potrebbe essere questo.

AVV. GIUDICE: Che vuol dire giro di carta?

DICH – TOMMASINO: Giro di carta significa io faccio un assegno

a te, tu lo fai a me, lo versiamo contestualmente e ... e

rimandiamo il problema dello scoperto bancario.

AVV. GIUDICE: E quindi questo che lei definisce il problema

dello scoperto bancario.

DICH – TOMMASINO: Ma lo rimandiamo solo di tre giorni.

AVV. GIUDICE: Questo giro di carta lei l’ha fatto con Giovanni

Pizzo?

DICH – TOMMASINO: Probabile di sì.

AVV. GIUDICE: L’ha fatto più volte, o una volta sola?

DICH – TOMMASINO: Non glielo so dire.

AVV. GIUDICE: Le posso chiedere per quale motivo lei non ha

parlato subito della presenza di Giovanni Pizzo al pranzo in

cui ha conosciuto il maggiore Berriola?

DICH – TOMMASINO: Perché non era con me, perché me lo sono

ricordato dopo.

AVV. GIUDICE: Se l’è ricordato dopo.

DICH – TOMMASINO: Assolutamente.

AVV. GIUDICE: Le posso chiedere per quale motivo lei ha

parlato della presenza di Giovanni Pizzo a quel tav olo dopo

che i suoi rapporti con Giovanni Pizzo si sono dete riorati?

DICH – TOMMASINO: No, no, no.

Non... rifiuto l’idea che sia una ritorsione, una c osa...

guardi io avevo dimenticato, ma ho ricordato delle circostanze

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precise che mi sono state fatte ricordare, non... p erché quel

pranzo chi fosse seduto con me a quel pranzo, mio o spite,

mio... io ci ho pensato perché non riuscivo veramen te a

capire... a ricordarmi chi fosse.

AVV. GIUDICE: Però Giovanni Pizzo era un suo amico?

DICH – TOMMASINO: Sì, infatti... ma è venuto dopo, non era

presente al pranzo.

È venuto quando io sono andato via.

Mentre andavo via, lui è arrivato.

Infatti la circostanza è che lui mi pagò il pranzo.

AVV. GIUDICE: Senta...

DICH – TOMMASINO: Guardi c’è anche un’altra circostanza che ci

ha portato a ricordare, però...

AVV. GIUDICE: Le domande le faccio io, poi... mi spiega se ha

mai parlato con Giovanni Pizzo del fatto che lei er a andato in

Procura a illustrare questi fatti?

DICH – TOMMASINO: Fin dalla prima volta.

AVV. GIUDICE: Fin dalla prima volta ne ha parlato?

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Le debbo fare un’altra contestazione a questo

punto.

A una domanda che le venne rivolta dai Pubblici Mi nisteri lei

dice “con Pizzo come detto, avevo parlato delle mie

dichiarazioni in Procura dopo la seconda volta che venni in

Procura nel febbraio del 2007” .

DICH – TOMMASINO: Allora glielo ho detto male adesso, era dopo

la seconda.

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AVV. GIUDICE: Quindi lei ha parlato con Pizzo soltanto dopo la

seconda volta che...

DICH – TOMMASINO: Dopo la seconda, sì.

AVV. GIUDICE: ... che è andato in Procura.

Allora mi spiega per quale motivo, e spiega sopratt utto al

Tribunale, per quale motivo il 21 febbraio del 2007 , cioè il

giorno prima che lei va la seconda volta in Procura , c’è una

telefonata tra lei e Giovanni Pizzo nella quale si commenta il

fatto che lei il giorno dopo dovrà andare in Procur a?

DICH – TOMMASINO: In occasione della seconda volta.

AVV. GIUDICE: Sì, lei ha detto successivamente alla seconda

volta.

DICH – TOMMASINO: No, no, in occasione della seconda volta.

AVV. GIUDICE: Quindi quella dichiarazione che lei ha reso il

23 febbraio del 2010 non è veritiera?

DICH – TOMMASINO: Sarebbe la seconda?

AVV. GIUDICE: Io gliela rileggo “con Pizzo, come detto, avevo

parlato delle mie dichiarazioni in Procura dopo la seconda

volta che venni in Procura nel febbraio del 2007” .

DICH – TOMMASINO: Ho sbagliato, era il giorno prima... era il

giorno stesso, il giorno prima.

AVV. GIUDICE: Era il giorno stesso o il giorno prima?

DICH – TOMMASINO: Avvocato io non lo so quando sono stato

intercettato.

AVV. GIUDICE: Guardi che lei (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – TOMMASINO: Io non me lo posso ricordare.

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Non lo posso ricordare a memoria, per cui se lei mi

contesta... mi fa la contestazione...

AVV. GIUDICE: Io le ho (incomprensibile per sovrapposizione di

voci) diversa.

Io le ho chiesto quando ha parlato con Giovanni Piz zo di

questa vicenda.

DICH – TOMMASINO: Non lo ricordo.

AVV. GIUDICE: Lei prima ha detto che ha parlato dall’inizio

della vicenda.

Poi lei ha detto che ne ha parlato dopo la seconda volta...

DICH – TOMMASINO: Allora guardi forse...

AVV. GIUDICE: Io poi le ho parlato di una telefonata nella

quale emerge un terzo dato.

DICH – TOMMASINO: È più corretto dire.

Non ricordo.

AVV. GIUDICE: Non ricorda.

Lei ha detto ha avuto una serie di problemi economi ci,

finanziari che sono iniziati nel 2004, è corretto?

DICH – TOMMASINO: Dopo la Quattro I.

AVV. GIUDICE: Quindi il periodo successivo alla Quattro I, è

un periodo di difficoltà economica?

DICH – TOMMASINO: Certo.

AVV. GIUDICE: In questo periodo di difficoltà economica lei ha

svolto altre attività di natura finanziaria, econom ica o

imprenditoriale?

DICH – TOMMASINO: Non ho capito la domanda.

AVV. GIUDICE: Lei dice era un periodo di difficoltà economica,

tant’è che avevo problemi di liquidità finanziaria.

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DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: Le volevo chiedere.

Successivamente al 2004 lei ha iniziato altre attiv ità di

natura imprenditoriale oltre a quelle che già aveva ?

DICH – TOMMASINO. Certo.

AVV. GIUDICE: Quali, ce ne parla?

DICH – TOMMASINO: Non le ricordo.

Adesso se le devo elencare, non glielo so dire, se me le

elenca lei, glielo confermo o meno.

AVV. GIUDICE: Senta è corretto dire che lei ha aperto degli

uffici a Lamezia Terme per un’azienda...

DICH – TOMMASINO: No.

Se vuole le dico anche perché non è corretto.

AVV. GIUDICE: Perché?

DICH – TOMMASINO: Perché ho acquistato un’azienda a Lamezia

Terme che era un call center sempre H24 parapà, par apà,

parapà, parapà.

Io fisicamente non ci sono mai stato.

Era stato nominato un amministratore...

AVV. GIUDICE: Scusi, ma se lei era in difficoltà economica,

con quali soldi ha comprato...

DICH – TOMMASINO: Infatti non era pagata cioè era una società

che ci è stata data indebitata.

Che al suo interno aveva un programma di finanziame nti

pubblici.

Quando ci siamo resi conto che i finanziamenti pubb lici era

pericoloso prenderli perché l’attività non sarebbe ripartita,

abbiamo... l’amministratore ha portato i libri in T ribunale.

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AVV. GIUDICE: Lei ha comprato un appartamento in zona centro a

Roma?

DICH – TOMMASINO: No.

Mi guarda avvocato.

Non l’ho comprato.

AVV. GIUDICE: È corretto dire che lei voleva iniziare

un’attività di bed & breakfast in un appartamento n el centro a

Roma in questo periodo?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Senta io... le voglio leggere il contenuto... il

Pubblico Ministero me lo permetterà, perché è un br ogliaccio

quindi... si tratta di una telefonata del 4 marzo d el 2007 ore

09.44 progressivo 1950, dovrebbe essere il Rit 3789 .

Purtroppo abbiamo questo limite Presidente, non ho la

trascrizione integrale debbo soltanto riferirmi al

brogliaccio.

Lei parla con una donna.

La donna dice... la donna chiede “chi ha preso il r istorante,

Guido risponde di averlo preso e adesso stanno face ndo i

lavori per fine maggio aprono, inoltre ha preso il negozio,

l’appartamento, il negozio l’ha preso a via del Ba nco di

Santo Spirito”...

AVV. RESSA: Scusate nella qualità di difensore del signor

Tommasino, è un brogliaccio, non ne siamo a conosce nza, non

conosciamo assolutamente...

AVV. GIUDICE: Non deve essere a conoscenza...

AVV. RESSA: No, non dobbiamo essere a conoscenza, però è un

brogliaccio e in questa qualità, in questo momento, potrebbero

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essere delle dichiarazioni che potrebbero compromet terlo,

quindi io non ritengo che possa essere fatta... se c’è una

domanda specifica.

T: L’eccezione è accolta in questo senso.

Si tratta di salvaguardare... l’eccezione del Difen sore di

fiducia.

AVV. GIUDICE: Possiamo tornare poi quando avremo le

trascrizioni.

AVV. RESSA: Facciamo tornare quando avrete le trasc rizioni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Però più che altro Presidente io

vorrei che emergesse il rilievo di questa domanda, perché qua

stiamo parlando di un anno dopo i fatti, le prime

dichiarazioni...

AVV. GIUDICE: Qua stiamo parlando di un teste che...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Del 2007.

AVV. GIUDICE: ... sta facendo delle dichiarazioni accusatorie.

T: Comunque la domanda...

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)

comma 2 consente la possibilità di fare accertament i sulla

credibilità del teste.

Il teste ha appena negato una circostanza...

T: Però avvocato se in accoglimento dell’eccezione fa tta dal

Difensore di fiducia appunto del teste, in quanto i ndagato,

proprio...

AVV. GIUDICE: Presidente però a questo punto...

T: Per il pericolo di sottoposizione appunto a proced imenti

penali.

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AVV. GIUDICE: Io per questo che avevo... lei mi darà atto che

io correttamente all’inizio del mio controesame ho fatto

riferimento a questa circostanza, per cui io lo deb bo contro

esaminare quando avremo le trascrizioni a questo pu nto, perché

ci sono una serie di elementi che emergono tra l’al tro da

telefonate...

T: Avvocato valuteremo al momento opportuno.

AVV. GIUDICE: È proprio sulla base di questo elemento che mi

sembra assolutamente importante sentirlo.

Lei conosce il dottor Marlupi?

DICH – TOMMASINO: ...

AVV. GIUDICE: Non ha sentito?

DICH – TOMMASINO: No, sto pensando perché il cognome non mi è

sconosciuto, ma non mi ricordo chi è.

AVV. GIUDICE: Lei si ricorda di aver avuto rapporti relativi a

appalti o finanziamenti con il Ministero delle Poli tiche

Agricole e Forestali o con altro Ministero?

DICH – TOMMASINO: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: C’è opposizione Presidente, non si

capisce il rilievo di questa domanda (incomprensib ile per

sovrapposizione di voci).

AVV. GIUDICE: Spiego il rilievo della domanda.

Si tratta di notizie che sono state apprese nel cor so

dell’informativa... dalla lettura dell’informativa finale ROS

che è a ben conoscenza del Pubblico Ministero, in m erito a

condotte illecite del dichiarante Tommasino Vito.

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Ritengo che siano fondamentali e ritengo che sia di

fondamentale esigenza per il Tribunale conoscere la portata,

come dire, comportamentale del Tommasino Vito.

Semplicemente questo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No...

T: La domanda esattamente qual è.

AVV. GIUDICE: La domanda è se conosce il dottor Marlupi e se

ha avuto rapporti di appalto, o di concessioni di

finanziamenti da parte del Ministero delle Politich e Agricole

o da altro Ministero.

T: Va bene, sì, è ammessa.

DICH – TOMMASINO: Ministero delle Politiche Agricole era un

cliente della Almus s.a.s., un cliente di anzianità a 10 anni.

Per cui noi avevamo in affidamenti alcune attività relative

alla... non lo so, al monitoraggio delle strade del vino,

cose... ma stiamo parlando di appalti rispetto al f atturato,

bassissimi.

AVV. GIUDICE: Ho capito.

Lei ricorda di aver fatto consegnare una busta con 12 mila

euro al dottor Marlupi?

DICH – TOMMASINO: Non... io ho difficoltà a ricordare il

dottor Marlupi chi sia.

AVV. GIUDICE: Il signor Adelindo (trascrizione fonetica).

DICH – TOMMASINO: Come no.

AVV. GIUDICE: Chi è il signor Adelindo?

DICH – TOMMASINO: Il signor Adelindo è un mio amico di... dal

1989.

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AVV. GIUDICE: Ha anche apporti di affari con questo signor

Adelindo?

DICH – TOMMASINO: Il signor Adelindo è stato per un periodo...

Presidente della Cooperativa Monte Patino, oltre a essere un

funzionario di una società spin–off del gruppo ENI.

AVV. GIUDICE: Sa se questo Adelindo conosce questo dottore

Marlupi?

DICH – TOMMASINO: Ah, Morlupi ho capito adesso.

Sì, Morlupi.

Morlupi è un funzionario del Ministero della Cooper azione, per

conto dei quali noi abbiamo fatto attività.

AVV. GIUDICE: Mi spiega per quale motivo lei ha dovuto

consegnare 12 mila euro...

DICH – TOMMASINO: Me lo sta dicendo lei, io non glielo ho

confermato.

AVV. GIUDICE: No, veramente lo dice lei.

C’è una telefonata...

DICH – TOMMASINO: E va beh, sarà così.

AVV. GIUDICE: Presidente io ho questo problema, io devo

leggere i brogliacci, se me lo consente, altrimenti dobbiamo

sospendere l’esame e richiamarlo quando avremo le

trascrizioni.

D’altronde sono elementi rilevanti, talmente rileva nti che

sono messi in evidenza addirittura nell’informativa finale

dei ROS da parte del Pubblico Ministero.

Qui abbiamo di fronte un dichiarante che ha una ser ie di

attività di un certo tipo, che io non posso non evi denziare

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considerando la portata delle sue dichiarazioni ne i confronti

del maggiore Berriola.

T: Legga per il momento sulla scorta del brogliaccio, vediamo

se ci sono opposizioni da parte del Difensore.

AVV. GIUDICE: Mi riferisco al Rit 3789 del 2006, una

telefonata del 3 febbraio del 2007, cioè tanto per capirci, 15

giorni prima che lei torni in Procura a raccontare una serie

di cose, ore 19.02 telefonata numero 3899.

Telefonata che non è stata richiesta dalla Procura.

“Tommasino parla con Adelindo.

Adelindo dice che ha un problema con tale Morlupi p erché

quelle due cose che lo stesso Tommasino ha dato per lui,

vorrebbe che si facessero con un altro modo.

Tommasino dice che può farne anche di circolari, ri ferisce

inoltre che se Morlupi preferisce, ne può staccare di

circolari con importi più piccoli, intestati a Pepp e Savoldi.

Mentre Adelindo dice di intestarli alla signorina.

Tommasino dice che può intestarli a Peppe Savoldi c he poi

potrà versarli dove vuole” .

Ce la spiega questa telefonata?

DICH – TOMMASINO: Sì, sarei curioso di sentire il tono di

quella telefonata.

Così non gliela spiego, non lo so.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Presidente chiedo scusa...

DICH – TOMMASINO: Non so di che sta parlando.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questa telefonata non può l’avvocato

dire che (incomprensibile) ha consegnato 12 mila e uro a

Morlupi, perché qua...

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DICH – TOMMASINO: Non esiste proprio.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

T: Lei ha detto appunto (incomprensibile) qual è la d omanda

avvocato?

AVV. GIUDICE: Io ho chiesto se conosceva il dottor Morlupi.

La domanda era la seguente: per quale motivo...

T: Avvocato fisicamente...

AVV. GIUDICE: Per quale motivo il signor Tommasino tramite

interposta persona, manda degli assegni al dottor Morlupi,

questa è la domanda.

Rileggo un’altra telefonata, giustamente il Pubblic o Ministero

mi dice il problema dei 12 mila euro.

“Tommassino chiama Katia”.

Katia chi è?

DICH – TOMMASINO: La mia segretaria.

AVV. RESSA: Scusate...

Scusate io continuo nella mia eccezione.

Quando ci saranno le trascrizioni, richiameremo Tom masino.

AVV. GIUDICE: Il Presidente ha detto di leggere intanto queste

cose.

AVV. RESSA: E io continuo a svolgere la mia eccezione.

T: E allora facciamo tornare quando ci sarà... altre domande

da porre avvocato sempre sulla scorta...

AVV. GIUDICE: Di intercettazioni moltissime.

AVV. RESSA: Ma sono tutti brogliacci?

AVV. GIUDICE: Io quelli c’ho.

AVV. RESSA: No, domando, perché...

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AVV. GIUDICE: È stata chiesta la trascrizione, avvocato, per

cui io non mi sto riferendo a qualcosa che non andr à

all’attenzione del Tribunale.

Io ho chiesto la trascrizione di queste telefonate.

T: Se è in grado di porre altre domande che possano

prescindere per il momento appunto dal contenuto d ei

brogliacci, altrimenti in accoglimento delle (incom prensibile)

richieste del Difensore di fiducia del dichiarante. ..

AVV. GIUDICE: Un paio di domande le posso fare, però poi

chiedo ovviamente di seguirlo in altro momento.

T: Va bene.

AVV. GIUDICE: Lei conosce Tonino Copersino?

DICH – TOMMASINO: Come!

AVV. GIUDICE: È suo socio in affari?

DICH – TOMMASINO: I figli erano i miei soci nella Almus.

AVV. GIUDICE: Lei ha mai ricevuto denaro da questo Tonino

Copersino?

DICH – TOMMASINO: Sì.

AVV. GIUDICE: O ha problemi di usura con questo Tonino

Copersino?

DICH – TOMMASINO: No, usura no, però ho ricevuto danaro.

AVV. GIUDICE: Usura no.

Lei non ha mai... avuto problemi di timore da parte ... di

ritorsioni di questo Tonino Copersino?

DICH – TOMMASINO: Avvocato io penso che per un lungo periodo

io mi sono sentito minacciato, per cui...

AVV. GIUDICE: Sì, io però le ho fatto una domanda

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

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DICH – TOMMASINO: No, da Tonino Copersino in particolare no.

AVV. GIUDICE: Mai?

DICH – TOMMASINO: No.

AVV. GIUDICE: Presidente anche su questo tema di Tonino

Copersino ci sono delle telefonate.

Io a questo punto...

DICH – TOMMASINO: Va beh, quando faremo il processo...

AVV. GIUDICE: Io sospendo il mio esame e chiedo che il

Tribunale mi consenta di proseguirlo al momento in cui avremo

le trascrizioni delle telefonate, poiché ritengo ch e siano

assolutamente essenziali e giustamente l’opposizion e della

collega me lo fa pensare ancora di più...

IL TRIBUNALE in accoglimento dell’eccezione formulata dal

Difensore di fiducia del teste ex Art. 210 Tommasin o Vito che

si oppone alla formulazione di domande e contestazi oni sulla

scorta dei semplici brogliacci relativi alle attiv ità di

intercettazione e in accoglimento quindi della cont estuale

richiesta della Difesa Berriola che chiede di poter proseguire

il proprio controesame una volta avuta la disponibi lità del

testo integrale delle trascrizioni già disposte da questo

Collegio

P.Q.M.

Dispone sospendersi l’esame del signor Tommasino Vi to con

rinvio da data da destinarsi.

T: Vediamo se ci sono altri difensori che intendono e ffettuare

il controesame.

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Non c’è nessuno, allora possiamo congedare... se ci sono altri

difensori che possono effettuare il controesame, pr escindendo

dal... non ci sono domande.

Grazie può andare.

DICH – TOMMASINO: Grazie.

DICH – CORDESCHI: Giulio Cordeschi nato a Napoli il 31 luglio

1945.

T: Ci risulta che lei è coindagato in questo procedim ento,

posizione analoga a quella...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La sua posizione è stata stralciata ed

è in fase di definizione.

Anche per lui c’è una risposta di patteggiamento ch e...

T: Anche lei può avvalersi della facoltà di non rispo ndere ai

sensi dell’Art. 210 del Codice di Procedura Penale.

La domanda preliminare che le pongo è se lei intend e

rispondere alle domande che le saranno fatte sia da l Pubblico

Ministero che dai vari difensori, oppure no.

Cosa intende fare?

DICH – CORDESCHI: Intendo rispondere.

T: Avvisato della facoltà di cui all’Art. 210 del Cod ice di

rito dichiara di non volersene avvalere.

La parola del Pubblico Ministero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Grazie Presidente.

ESAME DEL TESTE

(imputato di reato connesso)

CORDESCHI GIULIO

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T: Dobbiamo dare atto appunto... chi è presente come

difensore... lei ha un difensore di fiducia signor Cordeschi?

DICH – CORDESCHI: L’avvocato Lamarra.

T: Prego Pubblico Ministero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Grazie Presidente.

Signor Cordeschi lei conosce Berriola Luca?

DICH – CORDESCHI: Certo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire come l’ha conosciuto, che

tipo di rapporti ha avuto con lo stesso?

DICH – CORDESCHI: L’ho conosciuto parecchi anni fa parliamo

nella metà degli anni ’90, tramite amicizie eravam o diventati

piuttosto amici, ci frequentavamo a livello privat o

piuttosto... una buona frequenza.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se si avvicina al microfono perché non

si sente bene.

T: Possibilmente parlare a voce alta in modo che sia. ..

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi una frequentazione ha detto

piuttosto alta.

Lei sapeva che lavoro svolgesse il Berriola?

DICH – CORDESCHI: Assolutamente sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come lo conosceva?

DICH – CORDESCHI: Era un ufficiale della Finanza.

Della Guardia di Finanza.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sapeva dove lavorava, che tipo di

incarico avesse in particolare?

DICH – CORDESCHI: Quando l’ho conosciuto io aveva degli

incarichi che poi si sono modificati nel tempo.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei che lavoro svolgeva, che attività

svolgeva?

DICH – CORDESCHI: Io avevo una società di... vendita di un

prodotto pubblicitario, di un gadget pubblicitario.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come si chiamava la sua società?

DICH – CORDESCHI: GSD.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: GSD?

Benissimo.

Lei conosce Tommasino Vito?

DICH – CORDESCHI: No, mai conosciuto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha mai sentito parlare di Tommasino

Vito?

DICH – CORDESCHI: Sentito parlare in questa occasione, per

questi avvenimenti che si sono verificati certo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci parla di questi avvenimenti, lei ha

fatto riferimento a avvenimenti che si sono verific ati, ci può

raccontare che cosa si è verificato, a cosa fa rife rimento?

DICH – CORDESCHI: Questa richiesta che ho ricevuto da parte di

Berriola di poter far transitare sul mio conto una certa somma

di denaro...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci racconta allora... intanto vediamo

se riusciamo a datarli temporalmente.

Si ricorda quando... così in maniera approssimativa quando

poteva essere l’anno?

DICH – CORDESCHI: Beh, l’anno sicuramente era il 2005.

Perché poi tutta l’operazione avvenne infatti nel d icembre

2005 mi sembra, quindi era verso la fine del 2005.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che era in buoni rapporti

con il Berriola.

DICH – CORDESCHI: Assolutamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi cosa le chiese il Berriola?

DICH – CORDESCHI: Se potevo far transitare sul mio conto

questa somma e poi...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le disse di che somma si trattasse?

DICH – CORDESCHI: 200 mila euro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi fu una richiesta del Berriola

questa?

DICH – CORDESCHI: Assolutamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma le disse a che titolo dovevano

transitare.

In che cosa consisteva questo favore che le chiese?

DICH – CORDESCHI: Ma, ripeto, non è che fu molto specificato.

Io sapevo che lui aveva venduto un appartamento e q uindi mi

aveva detto che potevo... mi poteva far transitare questi

soldi che fra l’altro in quel momento (incomprensib ile) perché

mi aveva anche detto che potevo in qualche modo uti lizzarli,

per poi restituirli in tempi abbastanza comodi.

Per cui...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi era prevista una restituzione

non immediata?

DICH – CORDESCHI: Non immediata.

Graduale.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi le ha detto questi soldi tu li

puoi utilizzare, poi man mano me li restituisci.

Erano previsti interessi per...

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DICH – CORDESCHI: Assolutamente no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi doveva solamente far transitare

su questo conto delle somme.

Le disse da dove provenivano... cioè da quale socie tà

formalmente...

DICH – CORDESCHI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come sono arrivati questi soldi?

DICH – CORDESCHI: Questi soldi poi purtroppo mi sono arrivati

tramite una società che io non conoscevo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma come, con un bonifico con...

DICH – CORDESCHI: Con un bonifico.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: ... con un assegno?

DICH – CORDESCHI: Con un bonifico.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Bonifico da parte di una società?

DICH – CORDESCHI: Da parte di una società, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei sa qual è la società... ricorda di

che società si trattasse?

DICH – CORDESCHI: Non mi ricordo il nome della società

onestamente, in questo momento.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma Berriola le aveva detto da quale

società sarebbero arrivati?

DICH – CORDESCHI: No, assolutamente.

Non mi aveva parlato di nessuna società.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La domanda da cui siamo partiti è: lei

ha sentito parlare di Tommasino Vito?

DICH – CORDESCHI: No, io Tommasino Vito l’ho sentito

telefonicamente, ma come Tommasino insomma adesso n on mi

ricordo neanche se si era qualificato come nome, ne l momento

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che mi chiese gli estremi del conto corrente per fa rmi il

bonifico da parte del Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi non ho capito, c’è stato un

contatto telefonico... ce la spiega meglio questa c osa?

DICH – CORDESCHI: Mah, per quello che mi posso ricordare, mi

chiamò appunto da parte del Berriola per dirmi che avrei

avuto appunto... che doveva effettuare questo bonif ico, ma

ripeto non assolutamente...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei non lo conosceva prima Tommasino?

DICH – CORDESCHI: No, non lo conoscevo e non l’ho mai

conosciuto neanche dopo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi fisicamente lei non sa chi è.

DICH – CORDESCHI: Fisicamente non so proprio chi sia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi ha ricevuto questa telefonata

con indicazione... con richiesta...

DICH – CORDESCHI: Per quella richiesta degli estremi del...

delle coordinate bancarie per effettuare il bonific o.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi poi questo bonifico c’è stato?

DICH – CORDESCHI: Questo bonifico c’è stato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi di quanto?

L’importo?

DICH – CORDESCHI: Di 200 mila euro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi lei... che cosa è successo,

lei ha restituito questa somma?

DICH – CORDESCHI: Io ho restituito questa somma integralmente

in... nell’arco dell’anno 2006, in quanto questo bo nifico

sempre, se mi ricordo bene, era arrivato intorno a i primi di

dicembre del 2005.

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Li ho restituiti nell’arco del primo semestre, dici amo

probabilmente sì, fino a luglio del 2006, per una p arte...

adesso naturalmente vado abbastanza credo precisa, intorno

agli 160 mila euro forse, in tranche di cinque, sei , sette

versamenti fatti direttamente al Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Versamenti che intende, versamenti in

banca?

DICH – CORDESCHI: No, no, no, no, contanti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei consegnava soldi in

contanti al Berriola.

Come li consegnava, li consegnava personalmente?

DICH – CORDESCHI: Mi incontravo con Berriola, come spesso mi

capitava.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Si accordava con Berriola e vi

vedevate?

DICH – CORDESCHI: Certo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Solitamente dove vi vedevate con il

Berriola per queste consegne?

DICH – CORDESCHI: Devo dire... siccome come le ripeto, c’era

abbastanza possibilità di incontri anche per rappor ti così di

amicizia, per cene o cose del genere, quindi non c’ era un

punto preciso o una... con l’occasione...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Un’alta frequentazione.

DICH – CORDESCHI: ... andiamo, andiamo a cena e ci vediamo

insomma.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei ha restituito in più

tranche... che somme...

DICH – CORDESCHI: Variavano.

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Le ripeto da gennaio più o meno 2006 a luglio 2006 ho

restituito 160 mila euro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E la parte rimanente?

DICH – CORDESCHI: La parte rimanente... allora poi successe

che Berriola partì per un paio di mesi, andò credo in America,

almeno così mi disse.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Disse lui che andava in America?

DICH – CORDESCHI: Sì.

E... quando tornò ci risentimmo, io avevo in quel m omento

onestamente difficoltà a restituirgli in tempi brev issimi gli

ulteriori 40 mila euro.

Per cui... va beh, stavamo decidendo come fare.

Fino al momento in cui, e parliamo di fine 2006, lo incontrai,

venne a casa mia con un signore...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Parli un po’ più forte.

DICH – CORDESCHI: Sì, mi scusi.

Venne a casa con un altro signore dicendomi che la differenza

l’avrei data in un certo modo, fra l’altro che poi concordai

per versamenti mensili di... 10 versamenti mensili da 4.000

euro e che lui... e con lui che non avevo nulla più a che

vedere, addirittura mi disse che per problemi suoi personali

era meglio non vederci, non sentirci più.

E non lo vidi e non lo sentì mai più.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Allora quindi... lei ha detto si

presenta a casa mia con una persona.

Lei la conosceva questa persona?

DICH – CORDESCHI: No, l’ho conosciuta in quell’occasione.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: In quell’occasione gliela ha

presentata.

Come si chiama questa persona?

DICH – CORDESCHI: In quel momento io lo conoscevo come

Giovanni o Gianni, poi... successivamente ho saputo che era

Pizzi Giovanni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi glielo ha presentato come

Giovanni o Gianni.

E quindi prende accordi direttamente con lui.

Lei ha fatto riferimento a dei problemi che le dis se di

avere, personali.

Le specificò...

DICH – CORDESCHI: Sì, mi disse io c’ho delle situazioni mie

personali, per cui è meglio non vederci, non sentir ci più.

Si era già abbastanza allontanato nei mesi precede nti.

Il nostro rapporto che ripeto era abbastanza di

frequentazione, non voglio dire giornaliera, ma com unque

abbastanza frequente, si era già abbastanza diradat o con

giustificazioni, con motivi... grosse specifiche no n me le

dette tranne... mi dica.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi successivamente lei...

DICH – CORDESCHI: Io da quel momento mi incontravo una volta

al mese con Giovanni, al quale consegnavo questo de naro e

basta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E ha consegnato l’intera somma?

DICH – CORDESCHI: Gli ho consegnato l’intera somma e poi anche

con lui non ho avuto più... e anche con questo sign ore avevo

occasione di incontrarmi solamente in quel... un gi orno che

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stabilivamo che mi chiamava per dirmi ci vediamo qu el giorno,

a quel posto e... nessun altro rapporto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Scusi Lei ha fatto riferimento a

situazioni personali, ma personali di natura fisica , di

natura... di che natura erano queste situazioni per cui aveva

dei problemi il Berriola?

DICH – CORDESCHI: Credo professionali.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Da quanto le disse... no non quello

che crede, da quello che le ha potuto dire lui?

DICH – CORDESCHI: Io l’unica cosa che una volta mi disse, ma

in maniera molto così en passant, non certo approfo ndendo, che

aveva avuto dei problemi per... con una persona di Pescara,

di Ancona ecc. ecc., per cui aveva problemi profess ionali

suoi, di... e quindi era un pochettino nel...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi collegati alla professione al

lavoro.

DICH – CORDESCHI: Collegati al suo lavoro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha emesso fatture per questo

bonifico?

DICH – CORDESCHI: No, mi fu chiesto ma non...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che cosa le fu chiesto, da chi?

DICH – CORDESCHI: Nel momento che mi è arrivato questo

bonifico che ripeto, quando mi arrivò io sulla caus ale

chiaramente lessi per fatture emesse nel periodo da l, al da

una società... che adesso non ricordo il nome, diss i no,

come...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce la società Axe Technology,

la conosce questa società?

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DICH – CORDESCHI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi la causale qual era scusi ha

detto?

La causale di questo bonifico qual era, se se lo ri corda.

DICH – CORDESCHI: Per fatture emesse dal periodo dal al.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi erano indicazioni di fatture.

DICH – CORDESCHI: Indicazioni di fatture, per cui dissi... no,

non...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A chi lo disse?

DICH – CORDESCHI: A Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Gli disse che cosa?

DICH – CORDESCHI: Non si possono emettere queste fatture,

anche perché... diventa peggio insomma, già la cosa non mi è

sembrata normalissima che avvenisse questa causale.

Per cui... ebbi infatti anche occasione forse di se ntirmi in

quel caso ancora ulteriormente con il Tommasini

telefonicamente appunto per stabilire questo fatto, dicendo

proprio no, queste fatture non si possono fare e po i è finita

così.

Non l’ho mai emesse.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ha mai emesso quindi fatture

relative a questo bonifico.

DICH – CORDESCHI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi appunto veniamo a questo.

Lei ha detto che Tommasino non l’ha mai visto, ha d etto che

l’ha sentito la prima volta per l’indicazione del b onifico.

DICH – CORDESCHI: Sì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: E adesso ci sta dicendo per queste

cose?

Quante volte l’ha sentito?

DICH – CORDESCHI: Sì, mi sembra di ricordare.

Dunque... una, due forse.

Poi succedeva che incontrandomi con il Berriola an cora, mi

chiedeva lui qualche volta di chiamarlo io...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di chiamare chi?

DICH – CORDESCHI: Tommasino in quanto lui aveva bisogno di

parlare lui con Tommasino ma non... al suo telefono non

rispondeva.

Ha detto chiamato col tuo che forse ti risponde e p oi ci

parlava lui.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questo glielo diceva Berriola.

DICH – CORDESCHI: Sì, ma parliamo di due volte, tre volte non

parliamo di...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di poche volte.

DICH – CORDESCHI: Certo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che Tommasino è quella

persona che le chiese l’indicazione dei dati banca ri per fare

il bonifico.

Lei parlò con Berriola di Tommasino?

DICH – CORDESCHI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Berriola le ha mai detto che faceva

Tommasino, che tipo di rapporto aveva con Tommasino ?

DICH – CORDESCHI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per aiutarla a ricordare... chiedo

scusa un attimo Presidente.

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Lei nel verbale di interrogatorio di garanzia del 2 4 febbraio

2010 lei dice “allora Tommasino, io le dico quello che mi” ...

INTERVENTO: A pagina?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Pagina, chiedo scusa, pagina 10.

“Io le dico quello che mi disse Berriola, poi natur almente...

dice che Tommasino gli aveva in qualche maniera fat to come a

me, lui aveva detto a Tommasino gli aveva fatto ave re quel

denaro come questi 200 miei. Io non sapevo che ques ta società

era di Tommasino” .

Cioè lei qua dice che Berriola... disse Berriola po i

eventualmente lei dirà non so se è vero o meno, dic e che

Tommasino gli aveva in qualche maniera fatto come a me.

DICH – CORDESCHI: Fatto come a me che vuol dire?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: “Lui mi aveva... lui aveva detto a

Tommasino gli avrebbe fatto avere del denaro come q uesti 200

miei” .

Questa è la sua dichiarazione.

DICH – CORDESCHI: Va beh, può essere.

In quel senso... mi dice se mi aveva mai parlato di Tommasino?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì.

Nel senso che cosa le disse di Tommasino.

DICH – CORDESCHI: Mah, probabilmente sì... va beh, questo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, questo per aiutarla a ricordare.

DICH – CORDESCHI: Sì, sì, no, no, certo.

Sì, no, probabilmente in quei momenti e con l’occa sione mi

chiedeva di telefonare, mi spiegava... perché sicco me anche

Tommasino come aveva dato a me, aveva ricevuto dei

versamenti, aveva problemi a...

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: A contattarla, cioè non si faceva

trovare Tommasino.

Ho capito, quindi anche lui ha fatto come ha fatto con lei

cioè questi versamenti, diceva lui, poi non lo sa.

DICH – CORDESCHI: Sì, ma anche questo è stata... sì, me

l’ha... sì, in effetti era il motivo per cui mi chi edeva

chiamalo perché a me non risponde.

Me l’ha detto una volta, non è che parlavamo di que sto

signore.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Certo.

Lei oltre questi 200 mila euro le ha chiesto altre volte di...

DICH – CORDESCHI: No, è stata un’unica (incomprensibile).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei Pizzi dopo questa vicenda l’ha più

visto, dopo la restituzione di questi soldi?

DICH – CORDESCHI: No, assolutamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei è una persona che non conosceva

prima e non ha più rivisto dopo.

DICH – CORDESCHI: Non c’era rapporto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha rivisto invece Berriola?

DICH – CORDESCHI: Mai più.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi Berriola non l’ha più

rivisto...

DICH – CORDESCHI: Mai più né più visto, né sentito da

praticamente quella volta che mi venne a casa con P izzi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Io vorrei capire una cosa.

Berriola le chiede di far transitare sul suo conto 200 mila

euro, le dà anche... lei ha una società, quindi non sul suo

conto personale, ma sul conto della società.

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 107

DICH – CORDESCHI: Sì, era l’unico conto che avevo a

disposizione in quel momento.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che è il conto di quella società, o un

altro conto?

DICH – CORDESCHI: No, no quello.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Della?

DICH – CORDESCHI: GSD.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi è una società che è soggetta

anche a controlli, a verifiche, a delle contabilità .

Addirittura le aveva chiesto di mettere...

DICH – CORDESCHI: Nello specifico aveva... questa la usiamo

come notizia tecnica era una società che aveva una contabilità

semplificata, per cui...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma lei non aveva paura dei controlli,

di verifiche sul suo conto?

DICH – CORDESCHI: Sì, io potevo avere questo dubbio, però...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E gli rappresentò questo problema?

DICH – CORDESCHI: ...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lo rappresentò, dico, a Berriola

questo problema, il problema di...

DICH – CORDESCHI: No, no, io non glielo dissi.

Gli dissi che... era una cortesia che mi aveva chie sto, era

una cosa che mi aveva chiesto... ripeto per il rapp orto che

c’era dico va beh, insomma...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ho capito.

Però... nel suo interrogatorio sempre di quel giorn o davanti

al Gip, a pagina 5 questa volta...

INTERVENTO: Contestazione?

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 108

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, contestazione a pagina 5.

Lei dice “assolutamente no” , si parla qua di pericoli,

minacce.

“Lui mi dice ti assicuro non ti preoccupare, ti cop ro io” le

disse Berriola.

Ci può spiegare cosa significa?

DICH – CORDESCHI: Dunque no, allora quella lì io l’ho letta

dopo in effetti questa cosa, io durante o sono stat o male

interpretato, o non è stata proprio ritrascritta gi ustamente

nel senso che non sono state parole assolutamente d ette dal

Berriola in maniera così palese.

È chiaro e evidente che di fronte a un’operazione c ome

giustamente lei ha riscontrato non del tutto facile , mi aveva

fatto intendere che comunque eventualmente poi ci f ossero

stati dei problemi in funzione del suo incarico, p oteva...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile) nella sua qualità.

DICH – CORDESCHI: Nella sua qualità poteva probabilmente

aiutarmi a risolvere eventuali problemi che sarebbe ro potuti

accadere.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi non le ha detto espressamente

in questi termini (incomprensibile) riportati...

DICH – CORDESCHI: No, no, no, non me li ha detti... quelli

sono... infatti è stato trascritto, ma io onestamen te non mi

sembra di ricordare di aver detto quelle frasi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Però comunque lo chiarisce adesso non

c’è problema, lo sta chiarendo.

DICH – CORDESCHI: È stata come al solito un... “capisci me”.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ho capito, quindi era un modo di...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha detto prima che qualche volta

il Berriola le ha detto di chiamare Tommasino.

DICH – CORDESCHI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Così ha detto?

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quante volte e se lo ha

effettivamente fatto.

DICH – CORDESCHI: Quante volte come ho detto prima si contano

veramente sulla punta di mezza mano, neanche di una mano,

forse due o tre volte ed ero con lui, nel senso che mi

incontravo con lui...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ed era con Berriola?

DICH – CORDESCHI: ... mi diceva chiamalo che poi glielo passavo

e poi...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E poi glielo passava quindi?

DICH – CORDESCHI: Certo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi il Tommasino a lei rispondeva

e poi glielo passava.

DICH – CORDESCHI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E loro si parlavano?

DICH – CORDESCHI: Per quello che so io sì, mi allontanavo

normalmente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Nessun’altra domanda.

T: Parte civile?

INTERVENTO: Nessuna domanda.

T: Le Difese, prego.

AVV. GIUDICE: Io volevo partire da un elemento.

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Lei ha mai ricevuto minacce o pressioni dal maggior e Berriola

in relazione a questa operazione?

DICH – CORDESCHI: Assolutamente no.

AVV. GIUDICE: Quando lei ha riferito adesso al Tribunale lei

ha tetto io non posso fare la fattura per questa op erazione,

il maggiore Berriola ha insistito, o ha fatto press ione

affinché lei la facesse?

DICH – CORDESCHI: No.

AVV. GIUDICE: Se non ho capito male lei dice a me facevano

comodo questi 200 mila euro perché erano una sorta di

liquidità di cui disporre.

DICH – CORDESCHI: Certo.

AVV. GIUDICE: Lei era in un momento di difficoltà dal punto di

vista economico, o dal punto di vista finanziario?

DICH – CORDESCHI: Diciamo che per la mia attività avevo sì,

necessità di una possibilità di... movimento econom ico che in

quel momento mi faceva comodo, la disponibilità che poi

comunque attenzione, era una disponibilità che sape vo non

all’infinito, né tanto meno un mutuo decennale.

Sapevo che era un qualche cosa che mi dava un volan o per

qualche mese insomma, come poi si è verificato.

AVV. GIUDICE: Noi stiamo parlando del conto corrente 1498/52

del Banco di Sicilia intestato alla società GSD di Pravia

Donatella?

DICH – CORDESCHI: Esatto.

AVV. GIUDICE: Pravia Donatella è sua moglie?

DICH – CORDESCHI: La mia compagna.

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AVV. GIUDICE: Io le volevo rivolgere questa domanda ed è

un’informazione che traggo dagli atti del Pubblico Ministero.

Lei dice a me serviva questa disponibilità di liqui dità.

Leggo però dal conto corrente di cui stiamo parland o, che dal

2 novembre del 2005, al 31 agosto del 2006 lei ha m ovimentato

in contanti con soli prelevamenti 997 mila euro.

Ha altre uscite per 1 milione 165 mila euro e entra te per 2

milioni e 182 mila euro.

Ecco, volevo chiederle lei dice avevo bisogno di li quidità, ma

lei aveva una liquidità consistente in quel periodo in soli 10

mesi, cioè 1 milione di euro.

Come si concilia questa cosa con il fatto che lei d ice avevo

bisogno di liquidità?

E soprattutto, le faccio l’altra domanda così lei p oi mi

risponde subito, lei ha detto avevo un anno di temp o più o

meno per amministrare questi soldi.

Lei dice a luglio glieli avevo già restituiti tutti , quindi in

7 mesi.

Se aveva bisogno di liquidità e aveva un anno di te mpo, come

mai glieli ha restituiti subito?

DICH – CORDESCHI: Dunque allora... rispondo prima a questa

seconda domanda in quanto glieli ho restituiti subi to, perché

come eravamo d’accordo con il Berriola, lui mi avev a detto man

mano che mi dovessero servire per credo... non lo s o, stesse

rifacendo un’altra cosa, non lo so comunque i motiv i erano

suoi.

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 112

Questo era l’accordo, io mi ero impegnato a ridargl ieli in

funzione di quello che lui, o delle sue esigenze ch e lui mi

avrebbe chiesto di restituire.

Quindi questa è stata la richiesta, tanto è vero ch e poi devo

dire quando per quell’ultima piccola parte mi sono trovato io

in difficoltà, è stato estremamente comprensivo nel dirmi, va

beh, poi alla fine addirittura... per quegli ultim i come ho

detto prima, ho avuto altri sette, otto mesi di tem po.

AVV. GIUDICE: Quindi mi permetta lei...

DICH – CORDESCHI: Questo... mi dica.

AVV. GIUDICE: Nella restituzione di questi 40 mila euro, come

lei dice, non ha ricevuto nessuna richiesta, nessun a pressione

e nessuna domanda esplicita?

DICH – CORDESCHI: Assolutamente.

È sempre stato un rapporto... con Berriola è sempre stato un

rapporto assolutamente tranquillo, assolutamente di amicizia,

assolutamente come era stato negli anni precedenti .

Fermo restando il fatto che poi da quella data non ho più, per

sua richiesta, avuto la possibilità di incontrarlo e di

rivederlo.

Per quello che riguarda la prima domanda, invece, q uello fa

parte dell’attività che svolgeva la GSD che tra l’a ltro dal

dicembre 2005 al... dal giugno 2005 a giugno 2006, quando poi

è andata in liquidazione, in chiusura, aveva anche acquisito

un contratto di... di pubblicità, di cura della pub blicità

dell’immagine e quindi di un’azienda... del nord,

un’azienda... di una società di calcio A5.

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 113

E quindi quella movimentazione che tra l’altro è do cumentata

con fatture in entrata e... quella movimentazione è data dal

fatto che come immagino anche lei sappia, quando un a società

di pubblicità che in quel momento la GSD aveva ques ta figura,

acquisisce del denaro per un contratto dove poi io devo per

manifestazioni, per immagine spendere l’utile dicia mo è

inferiore al 15%, quindi il resto va tutto... deve essere

proprio per contratto tutto reinvestito in operazio ni

promozionali per le società committenti, quindi...

AVV. GIUDICE: non ho capito, ma va bene.

Prendo atto della risposta perché non è la risposta alla mia

domanda.

DICH – CORDESCHI: Come no.

Le ho detto come mai c’è stata quella movimentazion e.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

Lei conosce un circolo ricreativo che si chiama Don na di

Quadri?

DICH – CORDESCHI: Certo.

Lo frequentavo.

AVV. GIUDICE: Lei non ha interessi economici in questo

circolo?

DICH – CORDESCHI: No.

Li ho avuti per sei mesi, poi non più.

Interessi economici... davo una mano al proprietari o.

AVV. GIUDICE: Sa se in questo circolo si esercita il gioco

d’azzardo?

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DICH – CORDESCHI: E... se per gioco d’azzardo intende

giochi... so che si fanno tornei di Texas HoldEm, s i fanno

giochi... sì, che poi sono considerati giochi d’azz ardo.

Oggi è molto ampia la dicitura giochi d’azzardo, in somma...

AVV. GIUDICE: Se lei ha dato una mano per sei mesi

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CORDESCHI: Sì, sì, no, voglio dire giochi d’azzardo

dove la scala 40 oggi è considerata gioco...

T: Aspetti signor...

AVV. LAMARRA: Volevo sapere il teste è dell’accusa?

AVV. GIUDICE: No, non è un teste.

AVV. LAMARRA: No, no, è un teste.

AVV. GIUDICE: Non è un teste, è dichiarante ex Art. 210.

AVV. LAMARRA: No, no, è un teste

Risponde... come testimone sappia che è qui con... è un

teste... sto facendo una domanda al Presidente.

T: È indotto dalla Pubblica Accusa.

AVV. LAMARRA: Le circostanze quali sono... quindi si deve

attenere alle circostanze, sennò doveva citarlo nel la sua

lista testi se c’erano altre circostanze.

AVV. GIUDICE: No, no, la circostanza è tesa (incomprensibile

sovrapposizione di voci).

Spiego poi il Presidente deciderà.

AVV. LAMARRA: Allora...

AVV. GIUDICE: Essendo una considerazione fatta ai sensi del

194 comma 2.

Sono circostanze a mio avviso rilevanti, inerenti

all’accertamento della credibilità del teste.

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 115

Poi il Presidente valuterà se ammettere la domanda.

AVV. LAMARRA: (Incomprensibile) domande su cose irrilevanti

nell’oggetto della testimonianza (trascrizione fone tica).

T: Oltretutto entriamo appunto...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: C’è (incomprensibile per

sovrapposizione di voci) poi da parte della Procura perché

effettivamente... qua stiamo parlando di un...

T: Entriamo in un settore avvocato chiaramente...

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci),

poi ovviamente se lei non ammette la domanda, io la ritiro.

Però io faccio osservare una cosa, ripeto e ribadis co che

questo processo scaturisce da un’indagine della Pro cura.

Le risultanze di queste indagini della Procura dip ingono

anche il signor Giulio Cordeschi in un certo modo.

In questo modo in cui viene dipinto vi sono anche i ndicazioni

relative alle altre attività, non tutte considerate dalla

Procura del tutto lineari, e quindi io ritengo che sia

opportuno da parte mia fare una domanda in questo s enso.

Poi Presidente (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

T: Certamente.

Però chiaramente lei capisce avvocato, nel momento in cui

vengono formulate domande da cui potrebbe scaturire anche il

pericolo di una incriminazione per il teste (incomp rensibile)

va salvaguardata...

AVV. GIUDICE: Considerazione che ovviamente il dichiarante

farà (incomprensibile per sovrapposizione di voci) .

T: Comunque il teste ha già risposto diciamo.

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 116

AVV. GIUDICE: Non è sottoposto a giuramento, potrà dire quello

che ritiene.

T: Comunque passiamo... altre domande, adesso ha già risposto.

AVV. GIUDICE: Lei conosce Aurelio Gionta?

DICH – CORDESCHI: Lo conosco, sì.

AVV. GIUDICE: Come mai conosce Aurelio Gionta?

DICH – CORDESCHI: Perché frequentava qualche volta La Donna di

Quadri.

AVV. GIUDICE: Ha mai avuto rapporti economici, finanziari con

questo Aurelio Gionta?

DICH – CORDESCHI: Con Aurelio Gionta ho avuto in due o tre

occasioni forse, rapporti di... di gioco.

AVV. GIUDICE: Di gioco?

DICH – CORDESCHI: Quindi movimenti di denaro in rapporto al

gioco.

AVV. GIUDICE: Che intende dire, aveva dei debiti di gioco con

questa...

DICH – CORDESCHI: No, no, allora si giocava a soldi, avvocato,

per cui è chiaro che si perdeva e si vinceva.

E quindi si pagava e si incassava.

AVV. GIUDICE: Non ho capito, lei incassava da Aurelio Gionta o

pagava Aurelio Gionta?

DICH – CORDESCHI: Io... allora se lei fa una partita a carte

con una posta in denaro, è chiaro e evidente che ci può essere

questa differenza in dare e in avere.

AVV. GIUDICE: Comunque lei conferma che lo conosce?

DICH – CORDESCHI: Lo conosco in questo senso solamente, certo.

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AVV. GIUDICE: Si ricorda quando è stata l’ultima volta che ha

consegnato denaro in contante relativo alla tranche da 160

mila euro?

Mi perdoni, lei (incomprensibile per sovrapposizion e di voci).

DICH – CORDESCHI: Me lo ricordo perfettamente... me lo ricordo

perfettamente perché era il momento che il Berriola stava

partendo per l’America e mi aveva detto mi servono e mi

ricordo anche che mi sembra che fossero circa 20 mi la euro, ed

era forse luglio... probabilmente insomma posso sba gliare

di... luglio 2006.

AVV. GIUDICE: Quindi lei sta dicendo che a luglio del 2006 ha

restituito 20 mila euro al Berriola...

DICH – CORDESCHI: A ulteriori 20 mila euro perché mi ha detto

che siccome stava partendo per l’America, aveva bis ogno di una

certa disponibilità.

AVV. GIUDICE: Lei ha già detto che Giovanni Pizzi lo conosce.

DICH – CORDESCHI: No, ho detto che l’ho conosciuto in

quell’occasione.

Sì, e per un anno l’ho visto...

AVV. GIUDICE: Lo ha conosciuto.

DICH – CORDESCHI: Per certi mesi l’ho visto dandogli quel...

AVV. GIUDICE: Lei ha mai avviato con Giovanni Pizzi discorsi o

iniziative relative alla sua attività di vendita di materiale

pubblicitario?

DICH – CORDESCHI: Assolutamente no.

Lui mi ha chiesto quello che facevo, ma non ho mai né avuto

occasione, né mai pensato di poter svolgere qualche cosa in

società con Giovanni Pizzi.

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AVV. GIUDICE: L’ultima domanda per me.

Lei ha detto, rispondendo alle domande dei Pubblic i

Ministeri, che non conosce personalmente Tommasino Vito, che

lo ha sentito una volta per via della... se non vad o errato,

delle coordinate bancarie e poi che è successo, si contano

sulla metà di una mano, se non vado errato, le volt e in cui

Berriola le avrebbe chiesto di chiamarlo per suo co nto.

È così?

DICH – CORDESCHI: Sì, mi sembra.

Adesso parliamo di sei anni fa.

AVV. GIUDICE: Queste sono domande che gli faccio io, se ha

detto un’altra cosa sta a verbale.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Siccome lei la pone come una cosa che

lui ha detto.

AVV. GIUDICE: Io sono in controesame, la pongo come voglio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, ma non è che può dire una cosa

diversa da quella che ha detto lui, non è che nel c ontroesame

può dire...

AVV. GIUDICE: No, no, glielo abbiamo chiesto.

Se è diversa lo dirà il dichiarante, non lo deve di re lei

Pubblico Ministero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, lei deve (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

T: No, certo il presupposto deve essere esatto.

Vediamo... ora non ricordo in particolare...

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci) lo

confermerà o meno.

È così?

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T: Ripita la domanda avvocato.

AVV. GIUDICE: Gliela ripeto Presidente.

Allora, lei ha detto non conosco personalmente Tomm asino Vito,

l’ho sentito una volta in occasione delle indicazio ni delle

coordinate bancarie.

È esatto fino a qui?

DICH – CORDESCHI: La prima volta che l’ho sentito è stato in

questa occasione.

Sicuramente.

AVV. GIUDICE: Poi lei ha detto si contano, se non vado errato

ha usato (incomprensibile per sovrapposizione di vo ci).

DICH – CORDESCHI: Sulla metà della mano, ho usato... nel senso

pochissime volte, tre, quattro volte forse.

Questo naturalmente parliamo di un... avvenimenti a ccaduti,

avvocato, sette anni fa mi sembra che... sei anni d ove non è

che mi possa ricordare né l’ora, né il giorno, né i l numero

delle telefonate insomma.

AVV. GIUDICE: Comunque non più di due o tre volte?

O quattro volte come dice lei?

DICH – CORDESCHI: Sì, va beh.

Sì, no, sicuramente.

AVV. GIUDICE: Le sa collocare nel tempo queste volte?

DICH – CORDESCHI: No, non me lo ricordo proprio.

AVV. GIUDICE: Non lo ricorda proprio.

Si ricorda di aver sentito, o meglio... le chiedo s cusa, le

sto ponendo male la domanda.

Si ricorda se queste tre o quattro volte possono es sere

avvenute nel periodo da gennaio a luglio del 2006?

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DICH – CORDESCHI: Dal gennaio?

AVV. GIUDICE: A luglio del 2006?

DICH – CORDESCHI: E sono avvenute sicuramente in quel periodo,

credo.

Mi sembra che sia normale che siano avvenute in que l periodo.

Adesso... no, mi sembra, adesso che lei mi sta face ndo una

domanda, che io le rispondo ma per logica, non tant o per

certezza, perché se io poi fin dal luglio 2006 poi non ho

avuto più occasione di vedere il Berriola, quindi è probabile

che da gennaio a luglio, visto che a gennaio è iniz iata questa

operazione, è stata questa operazione a luglio.

Metta da dicembre allora a questo punto 2005, a lug lio 2006.

T: Quindi la valutazione avvocato (trascrizione fonet ica)

perché l’ha detto.

Ci va per logica, per deduzione, non per cognizione diretta.

AVV. GIUDICE: Come spiega che vi sono 19 contatti telefonici

tra la sua utenza e quella di Tommasino Vito?

DICH – CORDESCHI: Avrò sbagliato nel numero.

Non mi... ripeto io con Tommasino Vito non so chi s ia, non

l’ho mai visto, non ho mai avuto bisogno di avere r apporti

salvo in questa occasione, so che l’ho sentito dopo

l’avvento... l’avvenuto bonifico l’ho sentito perch é sempre in

funzione di quel discorso della fattura, che lui (t rascrizione

fonetica) mi ha detto della fattura.

Da quel momento in poi io con Tommasino Vito non ho mai avuto

nessun tipo di occasione, tranne le volte che il si gnor

Berriola mi ha chiesto di fargli questa cortesia.

Che poi sono state... io mi ricordo quattro, cinque perché...

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 121

AVV. GIUDICE: No, lei è stato molto preciso nel dire una

volta, due o tre volte.

DICH – CORDESCHI: Sì, ma io infatti mi sembra che siano

quelle, poi che se magari risultano conversazioni

effettivamente fatte, o solo chiamate non risposte, io adesso

non lo so come... che cosa dichiara il... lei se ha il

tabulato dovrebbe allora anche sapere la durata del la

telefonata.

AVV. GIUDICE: Io la so.

DICH – CORDESCHI: Se è zero, vuol dire che magari non ha

risposto neanche a me.

Non mi ricordo onestamente, ma insomma...

AVV. GIUDICE: No, no, io ho (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – CORDESCHI: Io con Tommasino... Tommasino è una persona

che non conosco, non so neanche fisicamente come è fatta, che

rapporti posso avere avuto... non ho avuto più rapp orti

economici perché è stata un’unica operazione in

quell’occasione, che tipo di...

AVV. GIUDICE: Ce li ha avuti i rapporti economici con

Tommasino (incomprensibile per sovrapposizione di v oci).

DICH – CORDESCHI: Se io non ho avuto più rapporti economici

col Tommasino se non in quell’occasione che è una t antum.

Non sono stati vari, vari bonifici da 10 mila euro.

È stato un unico bonifico, unica occasione e lì è f inito.

Quindi non... poi mi posso sbagliare nel numero del le

telefonate, va bene.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Posso un’ultima domanda Presidente.

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T: Ci sono altri controesami?

Lei ha ultimato avvocato?

Sì.

AVV. GIUDICE: Grazie.

T: Gli altri Difensori?

Allora prego vuole concludere l’esame.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, l’ultima domanda per chiarire.

Lei ha detto che aveva buoni rapporti di frequentaz ione, di

alta frequentazione con Berriola.

DICH – CORDESCHI: Assolutamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci sono stati... ci sono dei momenti

di litigio col Berriola, degli screzi?

DICH – CORDESCHI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quando vi siete lasciati, vi siete

lasciati... motivi di...

DICH – CORDESCHI: Non c’erano motivi, eravamo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Motivi di (incomprensibile) con

Berriola ha mai avuto?

DICH – CORDESCHI: Mai.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ha mai litigato.

Grazie non ho altre domande.

AVV. GIUDICE: Ho dimenticato una domanda.

Mi scusi.

Signor Cordeschi si ricorda se il maggiore Berriola , tra le

ragioni di questo allontanamento da lei, le aveva a nche

indicato motivi legati al fatto che aveva problemi con la

moglie da cui si stava separando e problemi giudizi ari,

relativi a un procedimento penale in corso?

Page 123: (22 Udienza 08.04.2011)

R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 123

DICH – CORDESCHI: Dunque del procedimento penale non ricordo.

Che avesse problemi con la moglie ne ero a conoscen za sì mi

parlava come amico, e come io potrei parlare... par lavo a lui

degli difficili rapporti che ho con la mia compagna , che mi

verrebbe tanto anche a me andarmene ma non posso.

Per quello che riguarda i suoi procedimenti penali, come ho

detto, mi aveva raccontato... mi sembra di ricordar e, ma molto

così superficialmente di un problema che aveva perc hé una

persona da cui detto in maniera assolutamente ingiu stificata,

lo aveva denunciato da Pescara, da Ancona.

AVV. GIUDICE: Quindi questo (incomprensibile per

sovrapposizione di voci) l’aspetto giudiziario, se non vado

errato.

DICH – CORDESCHI: Eh?

AVV. GIUDICE: Questo dicevo per quanto attiene l’aspetto

giudiziario?

DICH – CORDESCHI: Sì, se c’era... se c’è questo poi non so

neanche... per me era un qualche cosa che si poteva chiudere a

livello di istruttoria, perché secondo sempre quell o che mi

aveva dato come notizia, era assolutamente tutto in fondato.

Poi non ho avuto più occasione di vederlo, quindi n on ho

conosciuto gli sviluppi.

AVV. GIUDICE: Ma, se lo ricorda, le rivolgo questa domanda, il

maggiore Berriola ha mai parlato di problemi relati vi a

intercettazioni telefoniche, o cose di questo tipo?

DICH – CORDESCHI: No, l’avvocato Berriola era... sì,

l’avvocato... il maggiore Berriola era sempre molto attento a

queste cose, ma in generale.

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In generale.

Devo dire che non... anche in altri momenti lui è s empre stato

segni il telefono, lascialo qua, lascialo là, perch é...

AVV. GIUDICE: Quindi lei (incomprensibile per sovrapposizione

di voci).

DICH – CORDESCHI: Credo che fosse una deformazione... io la

prendevo onestamente, essendo io una persona molto più

ingenua, probabilmente molto meno maliziosa in ques to senso,

la prendevo quasi come una sua deformazione profess ionale.

Tanto è vero che lo prendevo in giro.

Ma comunque...

AVV. GIUDICE: Quindi lei lo definirebbe un atteggiamento

generale.

DICH – CORDESCHI: Sì, lo definirei più un atteggiamento...

perché succedeva spesso insomma e non solamente nel l’ultimo

periodo, era quasi una sua abitudine.

AVV. GIUDICE: Lei lo conosce dal?

DICH – CORDESCHI: Forse dal ’95.

Da tanto tempo ho detto, quindi...

AVV. GIUDICE: Va bene, non ho altre domande Presidente, scusi.

T: Va bene, grazie può andare.

Possiamo sentire allora l’ultimo teste.

DICH – PIZZI: Giovanni Pizzi nato a Roma il 6 aprile 1970.

ESAME DEL TESTE

(imputato di reato connesso)

PIZZI GIOVANNI

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T: Anche in questo caso Pubblico Ministero?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: È imputato di reato connesso.

Anche per lui è in corso la definizione della sua p osizione

con richiesta di applicazione pena con parere favor evole della

Procura.

T: Sì, per cui può avvalersi anche della facoltà di n on

rispondere.

Cosa intende fare?

DICH – PIZZI: Rispondo.

T: Diamo atto che il teste avvisato della facoltà di cui

dell’Art. 210 del Codice di rito dichiara di non vo lersene

avvalere.

Prego Pubblico Ministero può procedere.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Signor Pizzi... ah, c’è il difensore.

T: Avvocato?

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

T: Difensore di fiducia che assiste il dichiarante.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Signor Pizzi lei conosce Berriola

Luca.

DICH – PIZZI: Certo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci dice quando l’ha conosciuto e...

DICH – PIZZI: Sicuramente dopo il...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che tipo di rapporto ha avuto con lui.

DICH – PIZZI: Sì.

Sicuramente dopo il 2004 ci ha legato la sua ex com pagna, e

mia moglie storiche amiche del liceo.

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Ci siamo frequentati in maniera molto sporadica all ’inizio,

invece poi abbiamo stretto un pochino di più l’amic izia nel

momento in cui è arrivata la figlia, Sofia a lui e Sara a me.

Non essendo lui dei Castelli neanche io, abbiamo i niziato a

stringere un rapporto di amicizia un pochettino più

consistente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi vi siete frequentati, uscivate

insieme?

DICH – PIZZI: Certo, dei bellissimi ricordi di giornate e

cene insieme con le bambine, con la famiglia insomm a.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce il signor Cordeschi

Giulio?

DICH – PIZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire come l’ha conosciuto e che

rapporti ha avuto con il Cordeschi?

DICH – PIZZI: L’ho conosciuto tramite Luca Berriola, perché...

allora diciamo che un po’ la crisi di Luca è avvenu ta nel

momento in cui si è separato con la moglie, sia men tale che

economica perché giustamente la moglie chiedeva sol di per la

bambina e voleva comunque comprarle una casa.

In quell’occasione...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La moglie... scusi il nome della

moglie qual era?

DICH – PIZZI: Cristina Del Sette (trascrizione fonetica) mia

moglie.

Ah, della moglie di Luca?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì.

DICH – PIZZI: Isabella Sorgi.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi diceva...

DICH – PIZZI: Niente c’era un periodo in cui Luca era molto

depresso, molto comunque giù di morale, perché comu nque la

figlia la vedeva pochissimo e la moglie vantava que sto denaro.

In un’occasione Luca mi fece la confidenza che avev a fatto un

prestito personale a un suo amico, Giulio Cordeschi , e che poi

aveva perso di vista.

Si parlava proprio di come le persone che ti stanno vicino che

hanno bisogno di aiuto si affacciano e poi sparisco no.

Dopo qualche tempo in un’occasione mi ha fatto cono scere il

Giulio, suo storico amico e... e niente, che era di sposto a

ridargli i soldi, però Luca non voleva avere rappor ti perché

essendo un vecchio amico di famiglia, Giulio contin uamente

chiedeva fatti sulla moglie cose che in quel moment o preferiva

non dire insomma.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi non voleva fare confidenze

sulla sua vita privata?

DICH – PIZZI: Beh, il periodo che stava passando non era

sicuramente... mo’ a parte tutta la vicenda, non er a

sicuramente un periodo... un buon momento, ecco.

Non voleva dire... non voleva che nessuno, a parte noi che

eravamo veramente vicini con mia moglie e le bambin e, a parte

noi non voleva che nessun altro magari come va... p oi in

questi casi se si sa insomma... è una stupida lei, si vuole

evitare qualsiasi commento nei confronti della mog lie

(trascrizione fonetica).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi cosa le disse?

DICH – PIZZI: Luca...

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le disse la cifra che doveva riavere?

DICH – PIZZI: Sì, circa una trentina di mila euro.

In quel momento tra l’altro Luca, se non mi ricordo male, era

pressato anche per i lavori che aveva intrapreso a casa, a

Frascati.

Perciò era pressato un po’ dalla moglie che voleva soldi per

la bimba e un po’ da quello che era l’esecuzione d ei lavori

che stava vivendo in casa.

E... e niente poi mi chiese se per piacere potevo i o prendere

contatti con Giulio e recuperargli quel prestito.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì.

Lei sa se... gli ha mai detto il Berriola se aveva problemi

giudiziari in quel periodo?

DICH – PIZZI: Sì, aveva detto che aveva avuto a che fare con

un collega o una cosa del genere che era comunque s ottoposto a

indagine, che comunque era per qualche motivo contr ollato o...

però insomma era normale per il lavoro che faceva, essere un

po’ vittima di circostanze o di...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, quello che le raccontava lui,

quello che le diceva lui, le diceva quindi che avev a questi

problemi?

DICH – PIZZI: Che aveva dei problemi, che poteva avere in

futuro dei problemi giudiziari per problemi di lav oro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi non ho capito, le dice che deve

ricevere questa somma da questo Giulio, che non vuo le

incontrare più questo Giulio e quindi...

DICH – PIZZI: Ho preso io contatti con Giulio Cordeschi, in

buona fede perché un prestito personale di una cifr a che

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R.G. 21927/10 - 08/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 129

neanche mi ha destato sospetto, voi voglio dire ho preso

contatti con Giulio Cordeschi e ho cercato... all’i nizio

dovevo prendere un po’ più di soldi e portarli a Lu ca, invece

poi alla fine Giulio Cordeschi mi disse che non ave va tutta la

cifra per intero e dice te li do un po’ per volta.

Io mi sono un po’... se si può stranito, perché com unque

volevo fare un piacere a un amico in un momento di difficoltà,

ma mi rendevo anche conto che un po’ per volta il c alvario

diventava molto più lungo.

Spesso a Giulio gli ho anche detto guarda sono fuor i Roma,

vengo su per te, proprio per evitare che mi dicesse no, non ce

l’ho st’altra volta, ho cercato un po’ di stringere i tempi

e... e recuperare...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quanti soldi ha ricevuto dal

Cordeschi?

DICH – PIZZI: Circa una trentina di mila euro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei lo conosceva prima il Cordeschi?

DICH – PIZZI: No, no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha avuto rapporti di lavoro con il

Cordeschi?

DICH – PIZZI: No, assolutamente no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Rapporti d’affari rapporti economici?

DICH – PIZZI: L’ho conosciuto... io a parte Luca amico di

famiglia, ho conosciuto solamente Cordeschi in quel periodo e

non l’ho più visto dopo quel periodo.

Non conosco nessun altro del...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi in quante occasioni gli ha

restituito questi soldi il Cordeschi?

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DICH – PIZZI: Guardi non ricordo, cinque, tre, sette volte.

Comunque in più di cinque o sei volte.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E lei con questi soldi che faceva poi?

DICH – PIZZI: Era un prestito personale che Luca aveva

concesso a Giulio, e ho ridato i soldi a Luca.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi glieli dava tutti in una volta,

o glieli ha ridati di volta in volta?

DICH – PIZZI: No, di volta in volta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei li prendeva e che cosa

succedeva?

DICH – PIZZI: E poi magari ci incontravamo con la scusa di una

cena, o delle bimbe o un altro motivo qualsiasi e g li davo il

denaro che Giulio mi aveva dato del rientro del pre stito.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che Berriola abitava ai

Castelli, dove abitava di preciso.

Lei sa dove abitava?

DICH – PIZZI: Certo.

Ho frequentato tantissimo le bambine, la famiglia, Luca.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi frequentava la casa di

Berriola?

DICH – PIZZI: Scherziamo!

Ci siamo frequentati anche con i genitori, insomma io...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dove abitava Berriola?

DICH – PIZZI: A Frascati a via Fontana Vecchia se non erro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi l’abitazione l’aveva comprata

Berriola, di chi era questa abitazione in affitto, non lo

sapeva lei?

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DICH – PIZZI: L’abitazione sapevo che Luca aveva venduto la

casa che aveva a Talenti e aveva preso un mutuo e.. . e

finiva... cioè una parte del denaro veniva dalla ve ndita

dell’altra casa di Talenti e l’altra aveva preso un mutuo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei sa il valore di questa casa, Luca

le ha mai detto il valore di questa casa?

DICH – PIZZI: Circa 800, 850 mila euro perché se non erro la

prese sulla carta, addirittura (incomprensibile) ch e non era

finita.

Io la prima volta che sono andato in questa casa è in

occasione del battesimo della bimba, ed era ancora insomma un

terreno sconnesso, non c’era ancora niente.

C’era abbastanza... c’era ancora molto da costruire , da fare

insomma.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La cifra che ha tetto lei come la

conosce, gliela ha detta Berriola o la sa in qualch e altro

modo?

DICH – PIZZI: No, parlando del più o del meno con Luca,

parlando...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha mai parlato... lei sa se

Berriola è mai andato in America?

Se ha parenti in America?

DICH – PIZZI: So che il fratello di Isabella ha un ristorante

(incomprensibile) in America e... in un’occasione, quando

ancora non c’era separazione (incomprensibile) Luca e Isa

penso sono andati su in America.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ricorda in che periodo era?

DICH – PIZZI: No.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: È dell’inizio della conoscenza, lei ha

detto che l’ha conosciuto 2004–2005.

Dall’inizio della conoscenza o dopo?

DICH – PIZZI: No, dopo la conoscenza.

Quando eravamo un pochettino più intimi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Scusi una cosa, lei i rapporti con

Berriola come sono stati?

Lei ha parlato di buoni rapporti, c’è stato mai un litigio con

Berriola, lei ha mai litigato con Berriola?

DICH – PIZZI: Io con Luca?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì.

DICH – PIZZI: Discussioni tra amici, ma niente di che.

Io...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci sono stati mai...

DICH – PIZZI: Devo dire che a parte quello che ho letto, ho

conosciuto una persona diversa e con la mia famigli a, e nella

sua famiglia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha mai litigato, proprio vi siete

mai... se lei ha avuto mai motivi di rancore nei c onfronti

del Berriola?

DICH – PIZZI: Niente di importante.

Discussioni magari per mezz’ora di ritardo sull’app untamento,

ma niente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, questo succede a tutti.

DICH – PIZZI: Ho conosciuto una persona molto pignola,

molto... magari si discuteva perché ci si vede a me zzogiorno e

magari a mezzogiorno e mezzo, perché le mogli purtr oppo sono

sempre quelle che...

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Va beh, a parte questi litigi dei

ritardi, non ci sono stati mai litigi...

DICH – PIZZI: Niente di importantissimo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che tenore di vita aveva Berriola, lei

ha tetto che lo frequentava.

DICH – PIZZI: Sì, lo frequentavo.

Io non ho mai visto niente di più di quello che una persona,

un ufficiale...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che macchina aveva?

DICH – PIZZI: X5 vecchio modello (trascrizione fonetica).

L’avevo anche io una macchina insomma che non è... non ho mai

avuto il sospetto che... un’X5 vecchio modello, una macchina

che poteva valere 25 mila euro, niente di... ce l’a vevo anche

io insomma... una macchina...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che sua moglie era amica

della moglie?

DICH – PIZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha mai saputo se ci sono stati

problemi giudiziari, per quanto riguarda la separaz ione tra i

due?

DICH – PIZZI: In che senso scusi?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Problemi giudiziari nel senso che ci

sono mai ricorsi per separazione, contestazioni ali mentari tra

Berriola e la moglie?

DICH – PIZZI: Sì.

Isabella... purtroppo ho scoperto in quel periodo c he era

molto molto molto venale nei confronti di Luca.

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È stato uno dei motivi per i quali ho deciso di ai utare Luca

e riprendere il suo prestito personale (trascrizion e fonetica)

perché era molto pressato dalla moglie.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sempre in relazione a questa

conoscenza di sua moglie con Isabella, lei sa delle

rimostranze di Isabella nei confronti di Luca?

DICH – PIZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se pretendeva i soldi

(incomprensibile) a che cosa.

DICH – PIZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire che cosa... cosa diceva

Isabella?

DICH – PIZZI: Sì, Isabella pretendeva un mantenimento per la

bambina alto, e voleva comunque a tutti i costi che lui

comprasse una casa alla figlia.

Era comunque una cosa molto molto molto molto ricor rente

che...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma lei ne ha parlato con Isabella di

questo?

Ne parlava con lei Isabella?

DICH – PIZZI: Nì.

Diciamo nì, perché comunque forse sicuramente più c on mia

moglie perché io frequentavo come uomo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Perché ha detto che faceva una vita

normale per un ufficiale della Guardia di Finanza.

Aveva appena comprato casa (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

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DICH – PIZZI: Guardi io onestamente in casa per due che l’ho

frequentata non c’erano i lampadari, per esempio.

Si andava a fare la spesa insieme...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, le dico questo perché lei ha detto

che pretendeva...

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sta rispondendo, siccome la domanda la

sto facendo io, se lei mi fa finire la domanda.

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La domanda che gli ho fatto è un’altra

domanda.

Gli ho detto io... siccome lei ha detto che faceva una vita

normale da...

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

T: No, no, avvocato per cortesia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Siccome ha detto che pretendeva

l’acquisto di un’altra casa, lei ha mai parlato con la Sorgi

dicendo ha appena comprato casa, ne deve comprare u n’altra?

DICH – PIZZI: Sì.

Sì, io dissi a Isabella che era assurdo che comunqu e... era

assurdo che... tu come puoi pretendere che (incompr ensibile).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi?

E che le diceva (incomprensibile per sovrapposizion e di voci).

DICH – PIZZI: Come fa... come fa a comprarti un’altra casa.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Isabella che le diceva?

DICH – PIZZI: Se li fa prestare dai genitori si vendono

qualcosa giù a Gaeta, facesse come gli pare per mia figlia

voglio qualcosa.

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C’era una risposta molto...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Senta lei in sede di perquisizione è

stato trovato presso di lei un ricorso di... un ric orso al

Tribunale dei minorenni della Sorgi Isabella.

DICH – PIZZI: È vero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha avuto modo di leggere

(trascrizione fonetica) quel ricorso?

DICH – PIZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ne ha parlato con Isabella di quel

ricorso, di cosa c’era scritto su quel ricorso?

DICH – PIZZI: Guardi quel ricorso io ce l’avevo perché essendo

un po’ di parte nei confronti di Luca, e comunque vivendo

dei litigi, c’era il dubbio di come veramente potes se essere

Isabella e Luca, parlando dice che guarda che poi a lla fine...

alla fine parlando con Luca è veramente cattiva, ve di dice...

mi lasciò quel ricorso per farmi vedere cosa verame nte

Isabella...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per farle vedere che cosa?

DICH – PIZZI: Questo ricorso dove Isabella diceva che giravano

buste di denaro in casa, dove diceva di avere rice vuto regali

importanti a livello economico e... e dove chiedeva un

mantenimento per la bimba.

Io presi visione di questa cosa...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Parlava dell’America in questo

ricorso?

DICH – PIZZI: Guardi non mi ricordo bene perché gli ho dato

una letta così, abbastanza... generale, ma poi lo l asciai così

lì non è che ho pesato più di tanto quel ricorso ch e....

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che diceva quello che c’era scritto

(trascrizione fonetica).

DICH – PIZZI: Sì, più che altro era a livello umano, perché...

per valutare Isabella, cioè quanto era cattiva in q uel momento

nei confronti di Luca.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto prima che ha giustificato

il fatto... che lei ha detto che Berriola aveva giu stificato

il fatto di ottenere questo prestito attraverso lei perché non

voleva che Cordeschi gli chiedesse la famiglia, gli chiedesse

della moglie e queste cose qua.

È stato solo questo il motivo... faccio prima la do manda e poi

la contestazione.

DICH – PIZZI: Il motivo no, non è stato solo questo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ce lo spiega il motivo qual è stato?

DICH – PIZZI: Il motivo era anche il fatto che Luca preferiva

non avere rapporti con altri, in virtù di quel prob lema che

poteva avere col lavoro.

Mi chiese, dice magari Gianni siccome in questo mom ento posso

avere dei problemi, devo evitare il telefono, devo evitare

conoscenze... poi tra l’altro Giulio è uno che mi s tressa con

mia moglie, se tu per piacere mi puoi fare questa c ortesia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ho capito.

Nessun’altra domanda.

T: La Parte civile nessun’altra domanda.

La Difesa?

AVV. GIUDICE: Senta signor Pizzi Buongiorno.

DICH – PIZZI: Buonasera.

AVV. GIUDICE: Lei ha parlato di questo ricorso che ha letto...

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DICH – PIZZI: In maniera...

AVV. GIUDICE: Rapidamente, mi è parso di capire insomma.

Ha parlato di buste con del denaro, ho capito male?

DICH – PIZZI: No, Isabella diceva che in casa gli giravano

buste di pane piene di denaro, mi sembra di ricorda re così.

Luca ha sempre negato, ovviamente.

AVV. GIUDICE: Lei per quanto tempo lo ha frequentato il

maggiore Berriola, da quando a quando.

DICH – PIZZI: Guardi con precisione non mi ricordo, però l’ho

frequentato da quando... in maniera importante, da quando sono

arrivate le nostre bimbe, adesso...

AVV. GIUDICE: Se io le dico che la figlia del maggiore

Berriola Sofia, è nata il 21 ottobre del 2004, le d o una data

che lei possa prendere (incomprensibile per sovrapp osizione di

voi).

DICH – PIZZI: Guardi non so... non c’ero quando è nata, però

la prima volta che sono andato da Berriola, Isabell a e Sofia è

al battesimo di Sofia.

Non ci siamo frequentati da subito, magari ci siamo

(incomprensibile) a frequentarci quando le bambine erano un

pochino più grandi.

AVV. GIUDICE: Quindi è esatto dire che lo ha frequentato dal

2005 fino al momento in cui è successo (incomprens ibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – PIZZI: Sì, a lume di naso penso di sì.

AVV. GIUDICE: Negli ultimi cinque anni, diciamo?

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DICH – PIZZI: Abbiamo allentano un pochino l’amicizia quando

Luca si è estraniato un pochino per il problema che aveva con

la moglie.

AVV. GIUDICE: In questo periodo di tempo...

DICH – PIZZI: Anche se in quel periodo, chiedo scusa, in quel

periodo molti weekend proprio perché Luca era solo con la

bambina, lo ospitavo a casa mia oppure visto che no n c’era la

figura materna di questa bambina, ci incontravamo d a qualche

parte per stare insieme con le bimbe.

AVV. GIUDICE: Ecco io le volevo fare questa domanda signor

Pizzi, nel periodo di tempo in cui il maggiore Berr iola era

con la sua compagna e la bambina, lei frequentava l ’abitazione

della coppia?

DICH – PIZZI: Certo.

AVV. GIUDICE: Lei andava fuori con la coppia?

DICH – PIZZI: Sì, è capitato.

AVV. GIUDICE: Io volevo capire e volevo che lei spiegasse al

Tribunale, lo ha già detto in parte, lei ha potuto avere un

qualche elemento che facesse pensare che il maggior e Berriola

avesse delle disponibilità economiche elevatissime?

DICH – PIZZI: Assolutamente no.

Si discuteva spesso in casa, una stupidaggine dico, anche di

quando fare le lavatrici in virtù del risparmio.

Io presumo che... non so adesso quanto guadagna un ufficiale

della Finanza, sicuramente guadagna più di me che e ro un

dipendente di un’azienda.

Pertanto anche se c’era un televisore al plasma anz iché un

catodico, era normale.

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AVV. GIUDICE: Ma queste attenzioni al risparmio erano

attenzioni note anche alla compagna, alla moglie de l Berriola

o no?

DICH – PIZZI: Assolutamente sì.

AVV. GIUDICE: Quindi quando lei ha letto questa serie di

affermazioni su questo ricorso, lei cosa ha pensato ?

DICH – PIZZI: Io purtroppo... scusate, l’ho detto prima, ero

un pochino più di parte da parte di Luca, non avend o mai visto

niente di più di quello che un ufficiale poteva per mettersi,

ero incredulo.

AVV. GIUDICE: Cioè la domanda che le faccio è questa: lei ha

potuto constatare un qualche elemento concreto che le abbia

fatto pensare che quello che era scritto lì sopra, era vero?

DICH – PIZZI: No.

AVV. GIUDICE: Lei ha fatto riferimento alla (incomprensibile

per sovrapposizione di voci).

DICH – PIZZI: Io non ho mai visto...

AVV. GIUDICE: Per me va bene la risposta...

DICH – PIZZI: Chiedo scusa.

AVV. GIUDICE: Per correttezza la fermo.

Lei ha fatto riferimento a un’autovettura del maggi ore

Berriola, una BMW X5, se non vado errato.

Questa autovettura fu acquistata, che lei sappia nu ova o

usata?

DICH – PIZZI: Non me lo ricordo.

Penso usata.

AVV. GIUDICE: Pensa usata.

DICH – PIZZI: Sì.

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AVV. GIUDICE: Lei si ricorda se il maggiore Berriola ha

venduto successivamente questa autovettura?

DICH – PIZZI: Sì, mi ricordo.

AVV. GIUDICE: Lei si ricorda i motivi per cui il maggiore

Berriola ha venduto questa autovettura?

DICH – PIZZI: No.

No, questo non me lo ricordo.

Però sicuramente per i problemi che aveva economici in quel

momento.

Mi ricordo che l’ha venduta, adesso... ovviamente p oi

decisioni personali di vendere un bene o non vender lo non...

AVV. GIUDICE: Si ricorda se l’ha venduta nel periodo in cui la

compagna faceva delle richieste economiche per l’ac quisto di

una casa?

DICH – PIZZI: Non mi ricordo se precisamente in quel

periodo... comunque presumo di sì, perché si erano già

lasciati.

AVV. GIUDICE: Si erano già lasciati quindi?

DICH – PIZZI: Sì.

AVV. GIUDICE: Lei dice negli ultimi quattro, cinque anni pur

con una serie di distinguo, lei dice io ho frequent ato la casa

del maggiore Berriola e il maggiore Berriola.

Quindi possiamo dire che lei lo conosce, lo ha cono sciuto

nella quotidianità?

DICH – PIZZI: Assolutamente sì.

AVV. GIUDICE: Le faccio questa domanda, questa doppia domanda.

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Volevo capire se lei qualifica per quello che sa e per quello

che ha potuto constatare l’indole del maggiore Berr iola, come

l’indole di una persona incline alla minaccia e all a violenza.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: C’è opposizione alla domanda.

Perché ha potuto percepire l’indole (incomprensibil e per

sovrapposizione di voci).

AVV. GIUDICE: Non ho detto percepire, ho detto constatare.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Constatare l’indole...

AVV. GIUDICE: Constatare è un fatto diverso da percepire.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, constatare (incomprensibile

sovrapposizione di voci).

AVV. GIUDICE: L’indole vuol dire vedere una persona che

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

T: Sì, l’indole effettivamente...

Domanda se c’erano state minacce, se ci sono state. .. sono

fatti concreti.

AVV. GIUDICE: Presidente si può capire una persona com’è se la

si frequenta per cinque anni.

DICH – PIZZI: Chiedo scusa, può rifarmi la domanda...

T: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)

comportamenti...

DICH – PIZZI: Comportamenti?

T: Comportamenti minacciosi, violenti, aggressivi.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)

visto comportamenti aggressivi, ha mai visto compor tamenti

violenti?

DICH – PIZZI: No.

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Assolutamente no, anzi con le bimbe io ripeto ho d ei

bellissimi ricordi passati insieme con le bimbe.

Minacciosi mai.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto io ho constatato a un certo punto

un isolamento da parte del maggiore Berriola.

Un isolato personale, intendo dire.

DICH – PIZZI: Sì.

AVV. GIUDICE: Questi erano i motivi per cui non voleva

incontrare nessuno, o non voleva incontrare Cordesc hi?

DICH – PIZZI: No, Luca secondo me non voleva incontrare

nessuno.

Secondo me non voleva incontrare nessuno in quel mo mento.

AVV. GIUDICE: A parte quello che è secondo lei un’impressione

e su questo (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – PIZZI: No, Luca... che le dico, Luca si è isolato non

so (incomprensibile) con la testa di Luca.

Però le dico che in quel momento non voleva vedere nessuno,

cioè si era isolato.

È il motivo... una delle discussioni che feci con L uca era

perché una volta l’ho incontrai a Marino per strada e non si

era... ci siamo visti con la macchina e non si era fermato.

Siccome negli ultimi periodi noi non ci frequentav amo più, è

stato ecco uno dei litigi per il quale per due o t re mesi ci

siamo allontanati perché... ci c’eravamo frequentat i e poi

all’improvviso mi incontri, non ti fermi, si era to talmente

estraniato.

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AVV. GIUDICE: Senta il maggiore Berriola le ha mai detto di

essere seguito, controllato, pedinato o intercettat o da

polizia o carabinieri?

DICH – PIZZI: Non specificatamente, però aveva un po’... si

parlava in più di qualche occasione si diceva che q uesto

fatto, questo problema che poteva avere per lavoro, poteva

essere soggetto a... a intercettazioni.

Però non... siccome abbiamo conosciuto una persona molta

precisa con mia moglie, non l’avevo mai pesato, abb iamo sempre

pensato che era un po’ una deformazione professiona le.

AVV. GIUDICE: Senta...

DICH – PIZZI: Anche perché, scusi avvocato, se sapevo una cosa

del genere, anche se... ero in buona fede per il pr estito

personale, non mi sarei comunque messo a disposizio ne.

Abbiamo sempre pensato che era una sua fissa, se si può dire.

AVV. GIUDICE: Ecco veniamo a questa storia del prestito e

della restituzione dei soldi.

Lei dice, se non ho capito male, che il signor Cord eschi

glieli ha restituiti gradatamente questi soldi, que sto

prestito?

DICH – PIZZI: Sì.

AVV. GIUDICE: Quando lei entrava in possesso di questi soldi

da parte del signor Cordeschi, da parte del Berriol a vi era

un’ansia, una fretta, una necessità di entrarne sub ito in

possesso?

Pubblico Ministero lei può anche ridere delle mie d omande,

però abbia pazienza...

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile per sovrapposizione

di voci) Presidente, non consento che il Difensore commenti i

miei... io non sto parlando con il Difensore (incom prensibile

per sovrapposizione di voci).

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. GIUDICE: Io glielo ho detto garbatamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E io garbatamente le dico che non si

può permettere di (incomprensibile per sovrapposiz ione di

voci).

T: Non stava commentando assolutamente.

Sta parlando con la collega.

Va beh, adesso basta con le polemiche.

AVV. GIUDICE: Pubblico Ministero le ho chiesto solo una cosa.

T: Avvocato passi alla domanda, per cortesia.

AVV. GIUDICE: La domanda è questa, l’ho rivolta, quindi... la

domanda è se il maggiore Berriola, saputo che lei a veva

recuperato questi soldi dal Cordeschi, manifestava un’ansia,

una necessità, una premura di rientrarne immediatam ente in

possesso.

DICH – PIZZI: Sì, perché in quel periodo penso che Luca stava

effettuando dei lavori a casa e presumo che la per sona che

gli faceva i lavori gli avesse chiesto i soldi per finire di

fare i lavori.

AVV. GIUDICE: Cordeschi le ha mai detto perché doveva

restituire questi soldi?

DICH – PIZZI: Assolutamente no, anche perché quando ci siamo

conosciuti con Luca e Cordeschi, hanno parlato un p ochino tra

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loro, mi sono allontanato pensando che era comunque una

cosa... essendo un amico storico una cosa personale .

Onestamente mi sono limitato a fidarmi di Luca e de l prestito

personale che aveva concesso a Cordeschi.

Forse ho peccato un po’, scusate il termine, di cog lionaggine,

ma non mi sono mai posto il problema.

AVV. GIUDICE: Senta ha mai sentito parlare di un bonifico di

200 mila euro?

DICH – PIZZI: Assolutamente no.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – PIZZI: Assolutamente no.

30 mila euro non mi hanno mai destato sospetto, ma 200 mila

euro forse, con tutto che sono un po’... sono stato un po’

superficiale, avrei drizzato le antenne anche io.

AVV. GIUDICE: Si ricorda se... si ricorda l’autovettura

successiva che è stata in possesso del maggiore Ber riola dopo

questa BMW che lei ha detto è stata venduta?

DICH – PIZZI: Una Punto credo, una Fiat Punto...

AVV. GIUDICE: Una Fiat Punto?

DICH – PIZZI: Qualcosa del genere.

Guardi onestamente il modello non... sicuramente

un’utilitaria.

AVV. GIUDICE: Allora... ha ragione le rivolgo la domanda in un

altro modo.

Lei ha visto mai il maggiore Berriola con autovettu re di

ingente valore?

DICH – PIZZI: A parte l’X5?

AVV. GIUDICE: Sì.

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DICH – PIZZI: No.

AVV. GIUDICE: Quando lei parla dell’X5, parla di questa X5

forse acquistata usata?

DICH – PIZZI: Sì.

AVV. GIUDICE: È questa?

DICH – PIZZI: Sì.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto ho conosciuto Giulio Cordeschi

tramite il maggiore Berriola.

Il signor Cordeschi lei l’ha sempre incontrato per questa

ragione, oppure ha avuto anche rapporti di natura l avorativa

con il signor Cordeschi?

DICH – PIZZI: Non ho avuto rapporti di natura lavorativa.

AVV. GIUDICE: Quindi tutte le volte che l’ha incontrato, l’ha

incontrato per questo motivo?

DICH – PIZZI: Sì.

Sì, perché comunque non avendolo mai conosciuto, po i comunque

io... esco la mattina per lavorare, rientro la sera .

Cercavo di ritagliare un’ora, due ore, spesso con l a metro

andavo, lo incontravo in qualche posto, per quel mo tivo.

Non avevo altra ragione di frequentare o conoscere il

Cordeschi io.

AVV. GIUDICE: Ma lei sapeva l’attività che svolgeva il signor

Cordeschi?

DICH – PIZZI: Agente pubblicitario, se non erro.

AVV. GIUDICE: Ha mai parlato magari di iniziative in questo

campo?

DICH – PIZZI: Sì, Giulio una volta mi chiese di poter

collaborare in un’occasione.

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In un appuntamento mi disse che si occupava comunqu e di

pubblicità, era un agente pubblicitario, se poteva essermi

utile nel mio ambito lavorativo...

AVV. GIUDICE: Questo discorso è proseguito poi?

DICH – PIZZI: No.

No, perché è finito... finito il piacere del rientr o del

prestito di Luca, io non ho più né frequentato, né visto, né

sentito Cordeschi a parte oggi.

AVV. GIUDICE: Ho capito.

Lei si sentiva molto spesso al telefono con il magg iore

Berriola?

DICH – PIZZI: Anche alle 7 di mattina.

Mah, diciamo... con Luca... si scherzava molto spes so anche

per telefono con Luca per qualsiasi cosa.

AVV. GIUDICE: Quindi era un fatto usuale. o inusuale sentirsi

spesso?

DICH – PIZZI: Era... ci sentivamo anche alle 7 di mattina,

sapere se lui era uscito prima di me, o io prima di lui per

andare a lavoro.

Anche più volte al giorno ci sentivamo.

AVV. GIUDICE: Il fatto di vedersi spesso era anche questo un

fatto usuale o inusuale?

DICH – PIZZI: Era usuale.

Io non ero dei Castelli e neanche lui, io non avev o molti

amici in quella zona e lui neanche, abbiamo scopert o di avere

la nautica, di avere le immersioni in comune.

Avevamo diverse cose in comune e ci frequentavamo.

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AVV. GIUDICE: Signor Pizzi io ritorno un momento su una

precisazione che lei ha dato prima, e per me è l’ul tima

domanda Presidente.

Io prima le ho chiesto se il maggiore Berriola avev a premura

di rientrare in possesso di queste somme che lei av rebbe preso

da Cordeschi per via di questo prestito.

Ecco io le volevo chiedere una precisazione.

Il maggiore Berriola le chiedeva di andare immediat amente il

giorno stesso che lei prendeva questi soldi a porta rglieli?

DICH – PIZZI: No.

No, non era così.

Io mi incontravo circa una volta al mese con il Cor deschi e...

non è che mi (incomprensibile) soldi non miei, anch e perché

sapevo che Luca doveva pagare queste cose di casa.

Ma prima occasione utile, glieli davo.

AVV. GIUDICE: Ecco, quello che volevo capire è questo.

C’era un’ansia nel riavere immediatamente i soldi?

Cioè manifestava una necessità, un’esigenza...

DICH – PIZZI: Non gli ho mai dato modo io di avere... io non

gli ho mai dato modo, perché li prendevo il giovedì , magari

sapevo che il sabato pranzavamo o cenavamo insieme e glieli

davo.

Non è che gli davo modo di avere ansia, non è che m i stava...

AVV. GIUDICE: È potuto accadere anche che siano passati dei

giorni prima di riavere questi soldi?

DICH – PIZZI: Sì, perché magari ero impegnato io sul lavoro, o

non c’ero, o comunque... io esco la mattina, tuttor a rientro

la sera, non è che...

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AVV. GIUDICE: Quindi se non ho capito male, ed è l’ultimissima

precisazione, il maggiore non è che le diceva vai a prendere

questi soldi e portameli subito.

DICH – PIZZI: No, questo no.

Questo non è mai accaduto.

AVV. GIUDICE: Non è mai accaduto.

DICH – PIZZI: No.

AVV. GIUDICE: Grazie.

T: Ci sono altri controesami?

Un chiarimento da parte del Tribunale.

Non so se ha fatto riferimento, se lei era a conosc enza del

valore della casa, dell’appartamento in cui abitava appunto il

Berriola.

DICH – PIZZI: Sì.

Si era parlato di una cifra di circa 850, 830 mila euro.

Della casa di Frascati.

T: Deve concludere l’esame Pubblico Ministero?

AVV. GIUDICE: Posso soltanto chiedere una precisazione?

T: Sì, prego.

AVV. GIUDICE: Questo aspetto della valutazione dell’immobile,

signor Pizzi, cioè da che cosa deriva, è una valuta zione che

lei ha fatto in base a quali elementi?

DICH – PIZZI: Parlando del più e del meno con Luca, in

un’occasione si parlava della cifra ipotetica della casa.

AVV. GIUDICE: Ma lei ha visto un atto di compravendita?

DICH – PIZZI: No, assolutamente no.

Anche perché non sono affari miei.

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AVV. GIUDICE: Lei conosce la valutazione degli immobili di

quel comprensorio?

DICH – PIZZI: Assolutamente no.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto prima, se non vado errato, mi

corregga se sbaglio, che lei è andato a casa del Be rriola e

non c’erano neanche i lampadari?

DICH – PIZZI: A casa... io fino a che ho frequentato casa di

Luca c’era il divano, insomma... però non era ancor a finita

di... di essere arredata la casa.

Cucina, divano, camera, insomma niente di...

AVV. GIUDICE: Lei sa se questa casa è stata comprata già

edificata o sulla carta, come si suol dire?

DICH – PIZZI: Mah, se non erro l’aveva comprata sulla carta da

un costruttore.

Tanto è vero che quando siamo andati per la prima v olta a casa

di Luca e Isabella in occasione del battesimo, una parte della

casa era ancora da finire.

AVV. GIUDICE: Lei dice il valore 800–830 mila euro.

Sono state apportate delle migliorie dal maggiore B erriola su

questa abitazione, che lei sappia ovviamente.

DICH – PIZZI: Beh, penso di sì.

Comunque il giardino, comunque la piscina, comunque ...

AVV. GIUDICE: Quindi questo valore è un valore all’esito dei

lavori?

DICH – PIZZI: Scusi, non capisco.

AVV. GIUDICE: Il valore di cui lei parla, è un valore

all’esito di queste migliorie?

DICH – PIZZI: Prima delle migliorie presumo.

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AVV. GIUDICE: Queste sono tutte sue presunzioni, o

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – PIZZI: ... e lei mi sta chiedendo... non sono un

costruttore, non posso fare valutazioni... le rispo nde in base

a quello che secondo me (incomprensibile per sovrap posizione d

voci).

AVV. GIUDICE: Io appunto le (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

Poiché lei fa delle cifre, allora io le sto chieden do in che

veste le fa, se le fa da (incomprensibile per sovra pposizione

di voci).

DICH – PIZZI: Mah, dalle chiacchierate che mi sono fatto con

Luca...

AVV.: Ha già riferito che gliele ha riferite il suo clie nte,

collega.

AVV. GIUDICE: Parlando del più o del meno.

AVV.: No, no gliele ha riferite il Berriola a lui.

T: Mi pare avvocato che abbiamo...

AVV.: Ha già risposto

DICH – PIZZI: Io onestamente non so se era una cifra reale o

meno.

Non sono uno stimatore.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A questo punto una domanda... siccome

ha parlato... lei ha parlato di una piscina.

Ci può dire questa piscina come è stata realizzata ?

DICH – PIZZI: Nel...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei l’ha vista (incomprensibile per

intervento fuori microfono).

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DICH – PIZZI: Sì.

L’anno in cui è stata realizzata?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto che è stata realizzata la

piscina successivamente alla costruzione della vill a.

DICH – PIZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire... era una piscina grande,

piccola (trascrizione fonetica)?

DICH – PIZZI: Io mi ricordo che il Luca mi disse che il

costruttore accanto, pertanto... casa di Luca era a diacente a

un altro pezzo di terra edificabile di un costrutt ore che non

so il nome, non me lo ricordo.

Che poteva costruire ma non aveva l’entrata... ques to è quello

che mi è stato (incomprensibile) da Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Va bene (incomprensibile per

sovrapposizione di voi).

DICH – PIZZI: Che poteva costruire ma non aveva le entrate per

accedere poi a questo complesso.

Mi disse che aveva ceduto una parte del terreno e i n cambio il

costruttore gli faceva una parte della piscina.

Adesso non so quantificare... che ne so se la pisci na valeva 1

milione di euro, 500 li do io, 500...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, no la piscina era grande, piccola?

DICH – PIZZI: Grande... una piscina non lo so 10 metri per 5.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Costruita dopo.

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

DICH – PIZZI: Quello che parlai... quello che mi disse Luca

che quello accanto gli aveva ceduto una parte per f are

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l’entrata delle nuove abitazioni e in cambio gli da va... non

so se manodopera o cemento, adesso...

INTERVENTO: Presidente ovviamente tra la documentazione che

verrà prodotta ci sono anche tutte le fatture con t anto di

assegni relativi al pagamento di questi lavori, que sto lo dico

per completezza dell’esame.

T: Possiamo congedare il teste.

Può andare.

DICH – PIZZI: Grazie.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Prima di passare al rinvio della

prossima udienza.

La volta scorsa... qualche volta fa abbiamo sentito Arigoni,

era stata esibita a Arigoni la documentazione della banca di

Terracina, la Difesa aveva detto che voleva che ven isse

acquisita la documentazione nelle modalità con cui era stata

acquisita dalla Guardia di Finanza.

C’è qui la nota... noi abbiamo chiesto alla Guardia di Finanza

le modalità di acquisizione in originale quello che era

pervenuto, e come era stato acquisito c’è qui la no ta della

Guardia di Finanza che ci trasmette il provvediment o in base

al quale era stata acquisita questa documentazione, e la

risposta in originale della banca, della Unipol... della UGF

Banca, non so... che risponde e trasmette la docume ntazione.

Poniamo alla vostra attenzione.

A QUESTO PUNTO IL TRIBUNALE, SENTITE LE PARTI, RINV IA

ALL’UDIENZA DEL 13 APRILE 2011, AULA OCCORSIO, ORE DI RITO.

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Il presente verbale, redatto a cura di ART.CO. COOP . SOC., è composto da n° 155 PAGINE per un totale di caratter i (spazi inclusi): n. 187.865. L'ausiliario tecnico: Emma Recchia Il redattore: Monica Magistro Firma del redattore