21 RA trezzano con 10 15 rev4 - Centro Studi PIM · luglio 2014, le Linee Programmatiche relative...
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Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Il presente documento (CON_10_15) è stato realizzato dal Centro Studi PIM su incarico del
Comune di Trezzano sul Naviglio
Comune di Trezzano sul Naviglio
Sindaco
Dott. Fabio Bottero
arch. Edoardo Candiani (Responsabile Area Tecnica)
gruppo di lavoro:
arch. A. Azzinnaro, arch. Roberto Cagnoli, geom. Daniela Gavini, arch. Maide Rancati.
Direttore
Dott. Franco Sacchi (Direttore Responsabile)
gruppo di lavoro (staff PIM):
PGT – arch. Cristina Alinovi, arch. Dario Corvi
VAS – ing. Francesca Boeri
SIT – arch. Angelo Armentano
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Indice
Premessa .......................................................................................................................................... 1
1 Aspetti normativi e procedurali ................................................................................................ 3
1.1 Quadro normativo di riferimento ................................................................................. 3
1.2 La Valutazione Ambientale strategica della Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul
Naviglio ........................................................................................................................ 4
1.3 Percorso di condivisione con la cittadinanza e i portatori di interesse ........................ 6
2 Il contesto di riferimento territoriale ed ambientale ............................................................. 11
2.1 Il contesto territoriale e socio‐economico ................................................................. 11
2.2 Analisi del sistema ambientale ................................................................................... 14
3 Obiettivi e contenuti della Variante al PGT del Comune di Trezzano sul Naviglio ................. 22
3.1 Scenario di riferimento ............................................................................................... 22
3.2 Gli obiettivi della Variante n. 1 al PGT ........................................................................ 22
4 Analisi di coerenza della Variante al PGT di Trezzano sul Naviglio ......................................... 29
4.1 Coerenza con la pianificazione regionale e provinciale ............................................. 29
4.2 Coerenza con la pianificazione comunale .................................................................. 33
5 Definizione dei criteri di sostenibilità ambientale e valutazione degli obiettivi della
Variante al Piano di Governo del Territorio ............................................................................ 38
5.1 Criteri di sostenibilità del Piano.................................................................................. 38
5.2 I possibili effetti degli obiettivi della Variante sulle componenti ambientali ............. 44
6 Valutazione degli effetti della Variante al PGT di Trezzano sul Naviglio ................................ 47
6.1 Contenuti del PGT vigente .......................................................................................... 47
6.2 La Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio ......................................................... 51
6.2.1 Documento di Piano ........................................................................................ 54
6.2.2 Valutazione degli ambiti di trasformazione .................................................... 59
6.2.3 Nuovo assetto infrastrutturale e integrazione con il PGTU ............................ 82
6.2.4 Il progetto di Rete Ecologica a livello comunale .............................................. 85
6.2.5 Piano delle Regole e Piano dei Servizi ............................................................. 88
6.2.6 Quantità complessive di piano ........................................................................ 91
6.2.7 Consumo di suolo ............................................................................................ 93
7 Valutazione della coerenza interna delle azioni di piano ....................................................... 95
8 Valutazione ambientale delle alternative di piano ............................................................... 102
8.1 Individuazione delle alternative ............................................................................... 102
8.2 Stima delle pressioni ambientali .............................................................................. 103
8.3 Valutazione complessiva .......................................................................................... 103
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9 Misure di mitigazione e compensazione .............................................................................. 105
10 Il sistema di monitoraggio .................................................................................................... 107
10.1 Scopo dell’attività di monitoraggio .......................................................................... 107
10.2 Progettazione del sistema di monitoraggio ............................................................. 107
10.3 Gli indicatori di monitoraggio ................................................................................... 108
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Premessa
"La nuova Amministrazione comunale considera il Piano di Governo del Territorio (PGT) come lo
strumento principe per uno sviluppo organico sostenibile del territorio. Pertanto la redazione e
l’approvazione della Variante n. 1 al PGT è uno degli impegni maggiori che la nuova
Amministrazione Comunale vuole assumersi nella consapevolezza che il lavoro da compiere non è
semplice perché la città è un insieme eterogeneo di persone con desideri e bisogni diversificati e
non esclusivamente un agglomerato di elementi statici composti dall’alternarsi di costruzioni e
spazi aperti." (Sindaco Franco Bottero).
La città di Trezzano sul Naviglio, attualmente, è dotata di Piano di Governo del Territorio (PGT)
approvato definitivamente con deliberazione del Com. Straordinario con poteri di C.C. n. 2 del 26
febbraio 2014 ed entrato in vigore con la pubblicazione sul BURL del 2 aprile 2014.
Il Consiglio comunale della nuova Amministrazione ha approvato, con deliberazione n. 10 del 15
luglio 2014, le Linee Programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del
mandato 2014‐2019 e sulla base di queste ha dato avvio al procedimento di Variante n. 1 al PGT
vigente, con deliberazione di G.C. n. 72 del 19 marzo 2015.
Successivamente, con deliberazione di G.C. n. 250 del 17 novembre 2015 è stato avviato il relativo
procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.
Il presente Rapporto Ambientale costituisce il documento conclusivo del processo di valutazione
del Variante al PGT del Comune di Trezzano sul Naviglio. Secondo la Direttiva 2001/42/CE il
Rapporto Ambientale è il documento che accompagna la proposta di piano e che individua,
descrive e valuta gli effetti significativi che l’attuazione del piano potrebbe avere sull’ambiente;
costituisce, quindi, il documento fondamentale del processo di consultazione e partecipazione del
pubblico, in quanto si pone la finalità di garantire la trasparenza delle decisioni e delle valutazioni
operate.
Il rapporto ambientale, rifacendosi alle indicazioni di carattere generale contenute nell’allegato I
della Direttiva 2001/42/CE e in conformità a quanto disposto dall’Allegato 1 della DGR IX/761 del
10 novembre 2010, è articolato come segue.
Il capitolo 1 contiene i principali riferimenti normativi per la VAS, a livello europeo, nazionale e
regionale; successivamente viene illustrato lo schema metodologico‐procedurale adottato per la
redazione della VAS e viene descritto il processo di partecipazione e consultazione attuato.
Il capitolo 2, a partire dalle analisi contenute nel documento di scoping, elaborate al fine di fornire
un quadro dello stato dell’ambiente nel contesto Comune di Trezzano sul Naviglio, mette in luce
le caratteristiche e le criticità attuali dell’area in esame.
Il capitolo 3 è dedicato alla descrizione degli obiettivi e dei contenuti della Variante, mentre il
capitolo 4 fornisce un inquadramento della Variante all’interno del contesto della pianificazione
territoriale in vigore, attraverso un’analisi di coerenza con gli strumenti di pianificazione vigenti a
livello sovraordinato.
All'interno del capitolo 5 si valutano anche i contenuti del Piano alla luce dei criteri di sostenibilità
ambientale individuati.
Il capitolo 6 rappresenta l’intero procedimento di valutazione delle azioni di Variante. L’attenzione
viene focalizzata sugli effetti e sulle possibili criticità determinate dalle azioni di piano, al fine di
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garantire la massima integrazione delle considerazioni ambientali all'interno del processo di piano
stesso.
Il capitolo 7 verifica il livello di coerenza interna della azioni di Piano, mentre nel capitolo 8 si
individuano le alternative di Piano e si analizzano le possibili pressioni ambientali da esse
determinate.
Nel capitolo 9 si forniscono indicazioni su misure di mitigazione e compensazione da attuare negli
ambiti di trasformazione, in aggiunta alle prescrizioni progettuali già individuate dal Documento di
Piano.
Infine, nel capitolo 10, si elabora il sistema di monitoraggio, sulla base di un set di indicatori, che
dovrà essere attivo per tutta la durata di vita della Variante e che servirà a valutarne gli effetti ed
eventualmente a rivederne gli obiettivi e le azioni.
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1 Aspetti normativi e procedurali
1.1 Quadro normativo di riferimento
La normativa europea sancisce, con la Direttiva 2001/42/CE, il principio generale secondo il quale tutti
i piani e i programmi che possano avere effetti significativi sull’ambiente debbano essere sottoposti ad
un processo di Valutazione Ambientale Strategica. Tale atto introduce la VAS come un processo
continuo che corre parallelamente all’intero ciclo di vita del piano o programma, dalla sua
elaborazione fino alla fase di attuazione e gestione. Essa ha l’obiettivo di “garantire un elevato livello
di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto
dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi […] che possono avere effetti significativi
sull’ambiente” (art. 1). La direttiva è volta dunque a garantire e a valutare la sostenibilità dei piani e
dei programmi, mirando ad integrare la dimensione ambientale al pari di quella economica, sociale e
territoriale. Avendo un contenuto prevalentemente “di processo”, la Direttiva si sofferma sulla
descrizione delle fasi della valutazione ambientale senza addentrarsi nella metodologia per realizzarla
e nei suoi contenuti.
A livello nazionale la VAS è stata recepita dal D.Lgs. 152/2006 recante “Norme in materia ambientale”,
così come integrato e modificato dal D.Lgs. 4/2008 e dal D.Lgs. 128/2010.
A livello regionale, la L.R. 12/2005 “Legge per il governo del territorio” stabilisce, in coerenza con i
contenuti della Direttiva 2001/42/CE, l'obbligo di valutazione ambientale per determinati piani o
programmi.
Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” emanati dalla Direzione
Generale Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia nel marzo 2007, in attuazione dell’articolo 4
della legge regionale e della direttiva europea, costituiscono il quadro di riferimento per i piani e
programmi elaborati dai comuni e definiscono i principi e le modalità di applicazione della valutazione
ambientale.
La Giunta Regionale ha poi disciplinato i procedimenti di VAS e di verifica di assoggettabilità a VAS con
una serie di successive deliberazioni: DGR n. 6420 del 27 dicembre 2007 "Determinazione della
procedura per la valutazione ambientale di piani e programmi ‐ VAS", successivamente integrata e in
parte modificata dalla DGR n. 7110 del 18 aprile 2008, dalla DGR n. 8950 del 11 febbraio 2009, dalla
DGR n. 10971 del 30 dicembre 2009, dalla DGR n. 761 del 10 novembre 2010 ed infine dalla DGR n.
2789 del 22 dicembre 2011.
L'ultimo provvedimento legislativo emesso dalla Regione Lombardia, in materia di VAS, riguarda le
Varianti al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole, per cui si rende necessaria almeno la verifica di
assoggettabilità a VAS (DGR 25 luglio 2012 n. IX/3836 "Approvazione allegato 1u ‐ Modello
metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) ‐
Variante al piano dei servizi e piano delle regole").
Le fasi del ciclo di vita del piano in cui deve avvenire l'integrazione della dimensione ambientale
sono specificatamente sottolineati dagli Indirizzi regionali; si tratta di:
Fase 1: Orientamento e impostazione,
Fase 2: Elaborazione e redazione,
Fase 3: Consultazione, adozione e approvazione,
Fase 4: Attuazione e gestione.
Ad ogni fase del piano corrisponde una fase del processo di valutazione che dapprima analizza la
sostenibilità degli indirizzi generali del piano, successivamente verifica l'eventuale esclusione del
piano dall'attività di VAS, per quei programmi identificati della normativa vigente, infine procede
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alla valutazione vera e propria delle azioni previste dal piano e alla proposta di soluzioni
alternativa. Il prodotto della valutazione è un rapporto ambientale che descrive tutte le fasi svolte
e sintetizza la sostenibilità del piano.
1.2 La Valutazione Ambientale strategica della Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio
La procedura di VAS della Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio è stata ufficialmente
attivata ai sensi dell’art. 4 della LR 12/2005 mediante Deliberazione della Giunta Comunale n. 250
del 17 novembre 2015.
Con la medesima deliberazione sono stati individuati:
quale Autorità procedente l'arch. Edoardo Candiani in qualità di Responsabile dell’Area
Sviluppo del Territorio del Comune di Trezzano sul Naviglio;
come Autorità competente per la VAS il Geom. Manuel Rosato, Responsabile dell’Area
Infrastrutture che ricomprende, al suo interno, il servizio Ambiente.
Coerentemente con il documento “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e
programmi” ed in rapporto ai contenuti della Variante al PGT ed ai potenziali impatti del piano sul
contesto ambientale, sono stati individuati, i soggetti competenti in materia ambientale e i
soggetti territorialmente interessati, riportati nella tabella seguente.
Ente Settore
ARPA Lombardia Dipartimento di Milano
ASL
Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia
Parco Agricolo Sud Milano
Regione Lombardia D.G. Territorio e Urbanistica
Città metropolitana di Milano
Comuni confinanti Corsico, Cesano Boscone, Buccinasco, Zibido San Giacomo, Gaggiano, Cusago.
Tabella 1: Soggetti istituzionalmente individuati per il percorso di VAS
Sono stati, inoltre, individuati quali soggetti tecnici e gestori di servizi di pubblica utilità: Milano
Serravalle Tangenziali S.p.A., A.N.A.S. S.p.A., SNAM Rete Gas S.p.A., ENEL S.p.A., Amiacque, G2i
Rete Gas, AMSA S.p.A., Consorzio Est Ticino Villoresi, R.F.I., Cap Holding, ATO Città Metropolitana
Milano, PRAOIL, ATM, SCAI, Telecom Italia S.p.A., TERNA S.p.A..
Nella medesima delibera si garantisce la partecipazione al processo di Valutazione a tutti i soggetti
interessati (singoli cittadini, Associazioni, organizzazioni e gruppi) attraverso assemblee pubbliche
e pubblicazione sul sito istituzionale dei documenti attinenti la procedura di VAS.
Il percorso di Valutazione Ambientale del VAS della Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio è
stato progettato con la finalità di garantire la sostenibilità delle scelte di piano e di integrare le
considerazioni di carattere ambientale, accanto e allo stesso livello di dettaglio di quelle
socioeconomiche e territoriali, fin dalle fasi iniziali del processo di pianificazione.
Per questo motivo, le attività di VAS sono state impostate in collaborazione con il soggetto
pianificatore ed in stretto rapporto con i tempi e le modalità del processo di piano, in accordo allo
schema metodologico‐procedurale di piano/VAS predisposto dalla Regione Lombardia e
contenuto nell’Allegato 1 alla D.G.R. n. 9/761 del 10 novembre 2010 “Modello metodologico
procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) – Modello
generale”.
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Figura 1: Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) –
Modello generale”.
Il 21 luglio 2016 è stata convocata la Prima Conferenza di Valutazione, nel corso della quale è
stato illustrato il Rapporto Ambientale Preliminare ‐ Documento di scoping e gli obiettivi e finalità
della prima Variante al PGT del Comune di Trezzano sul Naviglio.
In seguito alla Convocazione della Prima Conferenza ed alla messa a disposizione del Rapporto
Preliminare Ambientale, sono pervenute le seguenti osservazioni:
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Enti territoriali interessati Osservazioni relative ai seguenti argomenti
Consorzio di Bonifica Est Ticino
Villoresi
Il Consorzio ricorda quali sono i canali di competenza consortile ricadenti
nel comune di Trezzano sul Naviglio: Naviglio grande e Naviglio della Valle
Olona (in progettazione).
Chiede la corretta individuazione e il recepimento in tutti gli strumenti
della pianificazione comunale (PGT, Piano Geologico, RIM) del reticolo dei
canali del Consorzio di Bonifica con le relative norme di polizia idraulica.
Si rende disponibile a collaborare per costruire, per quei rami del reticolo
idrico che costeggiano il tessuto consolidato residenziale e produttivo,
nonchè per i nuovi ambiti di trasformazione individuati, nuovi "usi
dell'acqua e delle aree in fregio ai corsi d'acqua" a fini agro ambientali.
SNAM Rete Gas
Comunicano che nel territorio di Trezzano sul Naviglio sono presenti
metanodotti della società Snam rete Gas e richiedono di tenere in debito
conto il rispetto della normativa tecnica di sicurezza (Decreto del Ministero
dello sviluppo economico del 17/04/2008) in occasione del rilascio di
autorizzazioni, concessioni, nulla osta nelle vicinanze di condotte di
trasporto di gas naturale.
Terna Rete Italia
Confermano la presenza nel territorio di Trezzano sul Naviglio di due
elettrodotti ad alta tensione di competenza di Terna Rete Italia.
Ricordano il rispetto dell'obiettivo di qualità di 3 microtesla, previsto dalle
normative vigenti, nel caso di prossimità fra parchi, scuole e luoghi adibiti a
permanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere in prossimità di linee
elettriche.
Devono essere rispettate le fasce di rispetto determinate ai sensi dell'art. 6
del DPCM 8.7.2003.
ARPA Lombardia Fornisce indicazioni su quali dovranno essere i contenuti del Rapporto
Ambientale
ATO Città Metropolitana di Milano
Fornisce indicazioni di carattere generale per le successive fasi
autorizzative di attuazione delle trasformazioni urbanistiche:
l'eventuale allacciamento alla pubblica fognatura di nuove aree di
trasformazione ricomprese nell'agglomerato di Trezzano sul Naviglio,
sarà subordinato alla verifica di compatibilità dei carichi idraulici con la
capacità residua delle reti fognarie;
risulta vietato lo scarico di acque meteoriche (con esclusione delle
acque di prima e seconda pioggia) nelle reti fognarie pubbliche, ma
queste dovranno essere smaltite sul suolo o negli strati superficiali del
sottosuolo ed in ultima analisi in corsi d'acqua superficiali, nel rispetto
delle norme vigenti.
1.3 Percorso di condivisione con la cittadinanza e i portatori di interesse
La partecipazione della cittadinanza è stata indicata fin dalle linee di indirizzo come criterio guida
per lo sviluppo della Variante al PGT; diverse iniziative sono state predisposte per tenere conto di
tutti gli attori e le diverse e molteplici esigenze in gioco.
Il primo passo del percorso di condivisione è stata la convocazione di un incontro pubblico,
avvenuto il 3 febbraio 2016, al quale erano invitati i cittadini, le associazioni e i portatori di
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interessi diffusi. La pubblicizzazione di tale incontro è avvenuta sia tramite il sito web del Comune
di Trezzano sul Naviglio, che attraverso l'affissione di manifesti in punti strategici del Comune.
Durante questo primo incontro il tecnico del Centro Studi PIM incaricato della redazione della
Variante ha illustrato le Linee Guida di indirizzo nel processo di formazione della Variante e gli
obiettivi strategici individuati dalla Amministrazione comunale.
L'incontro pubblico è stato anche occasione per raccogliere le prime osservazioni e i primi
contributi da parte dei cittadini.
Un secondo incontro si è tenuto il 29 settembre 2016, durante il quale sono stati presentati gli
obiettivi generali e specifici individuati dai tecnici incaricati per la redazione della Variante al PGT,
di concerto con l’Amministrazione Comunale. Il pubblico è stato in questo caso coinvolto
nell’individuazione di ulteriori possibili obiettivi o sotto‐obiettivi e nella definizione delle priorità
tra gli obiettivi proposti dai tecnici.
Gli obiettivi e le strategie della Variante al PGT del Comune di Trezzano sul Naviglio, così come
proposti dai tecnici incaricati del PGT sono raggruppati in cinque tematiche:
"RI ‐ costruire la città esistente" attraverso forme di rigenerazione urbana;
il verde come risorsa: qualità ambientale e sostenibilità;
Il sistema socio‐economico: la città della produzione;
Il sistema della mobilità: la città che si muove;
Il sistema del verde, degli spazi aperti e agricoli, dei servizi: la città altra.
Un primo cartellone illustrava per ogni macro‐obiettivo gli obiettivi specifici e le azioni di piano
conseguenti.
Figura 2: Macro‐obiettivi, obiettivi specifici e azioni di piano
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Ai partecipanti alla riunione si è chiesto di indicare, tramite l'apposizione di bollini colorati, quale
fra gli obiettivi individuati ritenessero fosse prioritario.
Il risultato di questo primo step di partecipazione è illustrato nella figura seguente, da cui emerge
come l'attenzione della cittadinanza sia maggiormente rivolta al tema della rigenerazione urbana
e delle infrastrutture per la mobilità, che rappresentano le principali criticità del Comune di
Trezzano sul Naviglio (aree dismesse, infrastrutture per la mobilità interessate da importanti
carichi di traffico, nuovi progetti allo studio). All'interno del macro‐obiettivo relativo al sistema del
verde, viene giudicata prioritaria l'esigenza di completamento ed ampliamento delle aree verdi
comunali. Minore importanza viene attribuita al tema dei "servizi e attrezzature collettive", in
parte giustificata dalla buona dotazione di cui dispone il Comune.
Figura 3: Indicazione delle priorità
Ciascuna tematica affrontata in modo complessivo con il precedente cartellone, era poi illustrata
in modo specifico tramite apposita cartografia e cartellone, sui quali si invitava i partecipanti ad
esprimere ulteriori valutazioni e suggerimenti.
Anche in questo caso i temi più partecipati sono stati la mobilità e la rigenerazione urbana.
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Come ultima fase della partecipazione sono
state messe a disposizione delle "cartoline"
sulle quali ogni cittadino poteva illustrare
problemi e proposte per "Ri‐costruire" la città
esistente di Trezzano sul Naviglio.
I suggerimenti raccolti riguardano in particolare
il tema della mobilità (6), strutture commerciali
(3), creazione di opportunità di lavoro (1),
salvaguardia dei territori del Parco Sud (1)e
l'area ex Demalena.
Figura 4: Macro‐obiettivi e cartografia illustrativa
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2 Il contesto di riferimento territoriale ed ambientale
2.1 Il contesto territoriale e socio‐economico
Il comune di Trezzano sul Naviglio, nel contesto del sistema metropolitano milanese, fa parte degli
insediamenti lineari che si sono sviluppati lungo le radiali storiche di ingresso in Milano. È un
contesto di convivenza fra funzioni urbane e di livello metropolitano decentrate: industrie, grandi
quartieri residenziali pubblici e privati, poli commerciali, direzionali e insediamenti logistici.
È un territorio di passaggio fra un ambito caratterizzato da fenomeni di aggregazione e di
saldatura fra i centri urbani e l’ampia distesa pianeggiante della pianura irrigua che cinge a
semicerchio l’area metropolitana a sud.
Le principali opere di infrastrutturazione del territorio per linee parallele da Milano verso
Vigevano ha provocato vistosi fenomeni di saldatura o di conurbazione continua, in particolar
modo per i comparti di aggregazione di talune funzioni ,prevalentemente di natura commerciale,
verificatesi dagli anni ’70 lungo il tracciato della SS494 e tutt’ora in atto.
Infatti i comuni dislocati lungo questa nuova direttrice, specie per gli aspetti relativi ala
configurazione dei nuclei residenziali e dei servizi, non hanno mantenuto caratteri di identità e di
organizzazione andando a creare un continuum di urbanizzato.
Al contrario la Vecchia Vigevanese, mano a mano che ci si allontana dal cuore di Milano, ha
saputo mantenere alcuni episodi carichi di identità con un’organizzazione spaziale ben distinta e
autonoma, come il centro di Corsico e di Trezzano, oltre al permanere di alcuni spazi aperti fra
una conurbazione e l’altra.
Il comparto oggetto dello studio è particolarmente denso (Corsico e Cesano Boscone hanno circa
6.000 abitanti per Kmq), complesso, costituito dalla giustapposizione di materiali molto
eterogenei, perlopiù esito del traboccamento di funzioni dal capoluogo, con il quale è
intimamente saldato. Verso sud‐est, invece, gli insediamenti produttivi e residenziali disposti
lungo la tangenziale lo legano alla conurbazione di Assago e Buccinasco.
In questi comuni la presenza di aree agricole è molto contenuta (fatta eccezione per Buccinasco e
in parte Trezzano), pur essendo inseriti all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.
Sviluppatosi a partire dagli anni cinquanta e sessanta, è ora un territorio “maturo”, che perde
popolazione (soprattutto nel decennio 1991‐2001) o con una crescita prossima allo zero
(soprattutto nell’ultimo decennio), presenta non pochi problemi di mobilità e molte aree che
necessiterebbero di una diversa definizione o riqualificazione.
Il comparto territoriale ad ovest dell’area milanese è interessato, dal punto di vista
infrastrutturale, dalla presenza di direttrici stradali con andamento radiale rispetto al capoluogo,
tra loro interconnesse in corrispondenza dell’itinerario della A50 Tangenziale Ovest di Milano.
Agli estremi dell’area si collocano, a nord, gli assi della A4 Milano‐Torino e della parallela ex‐SS11
Padana Superiore (che prosegue in Milano lungo l’asse di via Novara), a sud, quello della A7
Milano‐Genova, mentre, più a ridosso del territorio comunale di Trezzano sul Naviglio, si
posizionano la SP114 Baggio‐Castelletto (con la sua penetrazione in Milano costituita dall’asse
viario Pertini‐Parri‐Zurigo), la SS494 Nuova Vigevanese e la SP59 Vecchia Vigevanese. Tali direttrici
consentono i collegamenti tra Milano e l'abbiatense, garantendo ulteriormente, attraverso la
tangenziale Ovest, la connessione con l'intero sistema autostradale.
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Anche la rete del servizio pubblico su ferro si sviluppa con andamento radiale rispetto a Milano.
Essa è costituita dalla linea ferroviaria RFI Milano‐Mortara, parallela alle due direttrici stradali
Vigevanesi (recentemente raddoppiata nella tratta San Cristoforo‐Albairate/Vermezzo, con
riorganizzazione/spostamento delle stazioni, tra cui quelle di Corsico e di Cesano Boscone,
consentendo l’estensione della linea Suburbana S9 Seregno‐Milano Lambrate‐Milano S. Cristoforo
fino ad Albairate/Vermezzo), dalle linee metropolitane milanesi M1 (con i due rami verso Bisceglie
e verso Rho‐Fiera) e M2 verso Assago Milanofiori.
Il comparto in esame deve i suoi caratteri morfologici più rilevanti all’appartenere ad una fascia di
pianura irrigua lievemente ondulata e segnata dai diversi corsi d’acqua che la attraversano con
andamento nord‐sud, divenendo il luogo principale di naturalità. L’area di studio, oggi, però
comprende diverse situazioni territoriali: l’ambito legato alle grandi concentrazioni urbane, dove
gli elementi di naturalità possono essere individuati solo all’interno dei parchi urbani a ciò
orientati; l’ambito a nord del Naviglio Grande, caratterizzato dalla presenza di fontanili; gli ambiti
rinaturalizzati delle cave, caratterizzate da ambienti ricchi di vegetazione ripariale spontanea.
La presenza del Parco Agricolo Sud Milano, per il territorio di Trezzano sul Naviglio, ha costituito
uno strumento di tutela e vincolo per circa il 50% della superficie comunale, in gran parte
ancor’oggi dedicata ad attività agricole che hanno preservato lo spazio aperto sebbene non si
possa parlare di ambienti naturali.
Figura 5: Contesto di riferimento territoriale
La popolazione residente a Trezzano sul Naviglio è pari a 20.058 abitanti (dati censimento 2011)
ed è insediata su una superficie comunale di circa 10,75 chilometri quadrati, con una densità
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demografica pari a 1.750 abitanti per kmq, valore molto alto rispetto a quello dei comuni
contermini.
L’andamento demografico ha registrato un incremento del 89% tra il 1961 e il 1971 (da 1.452 a
13.559 abitanti); questo è dovuto alle numerosi trasformazioni urbanistiche, che si sono
succedute dopo la realizzazione della nuova strada Vigevanese tra Milano e Gaggiano.
La popolazione residente è continuamente cresciuta, con l’unica flessione nel decennio 1991‐2001
del 7%. Nell’ultimo decennio 2001‐2011 si è registrato un tasso di crescita del 10%.
Figura 6: Andamento della popolazione residente dal 1861 al 2011
La popolazione di Trezzano s/N è composta prevalentemente da abitanti con età compresa fra i
30 e i 59 anni, che rappresentano il 44% del totale. La popolazione con età maggiore di 65 anni è il
21% circa del totale, mentre le fasce di età fra 0 e 29 anni sono ugualmente distribuite (ogni fascia
di 5 anni copre circa il 5% del totale della popolazione).
Figura 7: Distribuzione percentuale classi di età. Istat 2011
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Sebbene l’incidenza sul totale degli abitanti sia piuttosto bassa (8,5%), la popolazione straniera
residente a Trezzano sul Naviglio è quintuplicata dal 2001 al 2015, come dimostrano i saldi
assoluti migratori; tale incremento è il più alto rispetto a quello che si registra nei comuni
confinanti. Per quanto riguarda la provenienza, la popolazione straniera è prevalentemente
proveniente da paesi Europei (42%) e da Asia e America (43%).
Gli occupati, pari a 9.146 unità, corrispondono a meno della metà della popolazione totale,
mentre il tasso di occupazione (rapporto tra la popolazione di età >15 anni occupata e il totale
della popolazione della stessa classe di età) è pari a circa il 53,5%, valore nella media con i comuni
confinanti e maggiore rispetto a quello regionale.
Figura 8: Occupati per sezione di attività economica. Istat 2011
A Trezzano sul Naviglio le attività economiche di servizio alle imprese o alle persone prevalgono
leggermente, impiegando circa il 29% di occupati; seguono l'industria (25%) e il commercio (23%),
mentre l’agricoltura occupa un numero ridotto di lavoratori (solo l'1% degli occupati).
2.2 Analisi del sistema ambientale
Il presente paragrafo è volto alla costruzione di un quadro analitico ambientale attraverso la
lettura di tutti gli aspetti caratterizzanti il territorio del Comune di Trezzano sul Naviglio; viene
descritto il territorio riprendendo sinteticamente le analisi contenute nel Rapporto ambientale
preliminare, a cui si rimanda per i necessari approfondimenti, ed evidenziando i punti di forza e di
debolezza propri del contesto di analisi.
Scheda di sintesi del quadro ambientale
Aria e cambiamenti climatici
Territorio appartenente alla zona critica A (concentrazioni elevate di PM10, NOx, COV;
situazione metereologica avversa) (D.G.R. n. IX/2605 del 30/11/2011).
Sorgenti principali di emissioni: combustione industriale e non, trasporto su strada (Fonte:
INEMAR, Inventario Emissioni in Atmosfera).
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Figura 9: Zonizzazione del territorio della Città Metropolitana di Milano
Gli inquinanti per i quali la situazione è maggiormente critica sono il PM10 e l'NO2; i
superamenti del limite per il PM10 sono numerosi soprattutto nel periodo invernale, anche a
causa delle condizioni climatiche.
Il biossido di azoto risulta critico per Milano e per l’insieme dei comuni limitrofi, non
essendoci in questa parte di territorio soluzione di continuità dell’urbanizzato ed essendo il
traffico veicolare la sorgente maggiormente responsabile delle concentrazioni di NO2 al
suolo.
Figura 10: Mappa delle emissioni annuali 2012 di PM10 e NOx per km
2 (Inventario Regionale di Emissioni in Atmosfera
Anno 2012)
Acque superficiali
Il Naviglio Grande rappresenta l’elemento idrografico artificiale principale del territorio di
Trezzano S/N.
Il reticolo idrografico si sviluppa per una lunghezza di circa 68,00 km e presenta un
andamento generalmente da Nord Ovest verso Sud Est: dal comune di Cusago e Milano verso
i territori di Gaggiano, Zibido San Giacomo e Buccinasco. Fanno eccezione il Cavo Borromeo
(denominato Cavo Barone per un tratto), il Cavo Moggio e il Naviglio Grande che attraversano
il territorio comunale con andamento Ovest – Est.
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Figura 11: Sistema delle acque superficiali
Il valore di L.I.M. (livello di Inquinamento dei Macrodescrittori), rilevato nella stazione di
monitoraggio delle acque del Naviglio Grande, sita in Gaggiano, al 2014, risulta elevato, a
testimonianza della buona qualità delle acque del Naviglio.
Acque sotterranee
Falda idrica superficiale ad una profondità compresa fra 0 e ‐5 m dal p.c., con piezometria
variabile fra 110 e 120 m s.l.m. e con direzione da NW‐SE a WNW‐ESE.
Non vi sono punti di monitoraggio ARPA della qualità delle acque sotterranee nel territorio
comunale di Trezzano s/N, per qualificare lo stato delle acque di falda.
Dalla relazione annuale redatta dalla ASL Provincia di Milano 1 – U.O.C. Igiene degli Alimenti e
della Nutrizione – Ufficio Centrale Acque Potabili basata sulle risultanze delle analisi di
controllo effettuate nel corso del 2011, emerge che "non è mai stata rilevata la presenza di
Escherichia coli o di Enterococchi, indicatori di una possibile contaminazione microbiologica, e
la concentrazione di tutti i composti chimici è risultata sempre inferiore ai limiti di sicurezza".
Acquedotto e sistema fognario
Tutta la popolazione del
Comune di Trezzano s/N
risulta essere servita dalla
fognatura ed allacciata al
depuratore per le acque
reflue, presente sul territorio
comunale al confine con il
Comune di Buccinasco.
Figura 12: Delimitazione degli agglomerati e ubicazione dei relativi impianti di depurazione. ATO Città Metropolitana
di Milano
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I dati tecnici del depuratore sono riassunti nella scheda seguente, messa a punto da CAP
Holding, a cui è affidata la gestione di tutti i depuratori dell'ATO Città Metropolitana di
Milano.
Suolo e sottosuolo
Le unità geolitologiche presenti in affioramento sono rappresentate da sedimenti di ambiente
fluvioglaciale e fluviale/alluvionale noti con il nome di “Livello Fondamentale della Pianura”.
I sedimenti presenti nei depositi sono principalmente ghiaioso‐sabbiosi e sabbiosi fini con
percentuali variabili di matrice limosa o limoso sabbiosa; intercalati a diverse profondità si
trovano livelli di sedimenti fini prettamente argillosi.
Dal punto di vista geomorfologico il territorio è costituito da una morfologia praticamente
pianeggiante, derivata dall’intenso livellamento di una superficie originaria leggermente più
ondulata per scopi agricoli; infatti, a grande scala si possono presentare delle blande
ondulazioni, interpretabili come paleoalvei, che sono la testimonianza delle antiche
divagazioni dei corsi d’acqua che hanno attraversato e costruito tale paesaggio.
Uso del suolo
Il territorio del Comune di Trezzano
sul Naviglio ha un’estensione di
circa 1.080 ha, con una superficie
urbanizzata pari a 535 ha, che
rappresenta il 49,5% del totale della
superficie territoriale del Comune.
La superficie agricola totale
ammonta a circa 490 ha, pari a circa
il 45% del territorio comunale,
mentre le aree boscate
rappresentano solo il 2% del totale.
Tessuto residenziale ed
insediamenti produttivi, artigianali e
commerciali si distribuiscono per
comparti compatti all'interno delle
aree antropizzate. In particolare le
aree produttive si sono in parte
sviluppate ai margini del nucleo urbano, in parte occupandone la parte centrale nell'ambito
compreso fra Nuova e Vecchia Vigevanese.
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Le attività di escavazione hanno determinato il formarsi di vasti laghi di cava al confine con
Cesano Boscone‐Milano e con Gaggiano.
Il Piano Cave della Provincia di Milano, approvato nel 2006, identifica sul territorio comunale
di Trezzano S/N l'ambito di cava ATEg32 – C1 in località Cascina Boscaccio, in condivisione con
i comuni di Gaggiano e Zibido S.Giacomo: la superficie dell’ambito è di 81 ha, di cui 10,75 ha
già coltivata in falda. Per la sua posizione all'interno del Parco Agricolo Sud Milano, il progetto
di recupero ambientale della cava dovrà valutare la corretta relazione con le contigue aree e
con lo strumento del PTC del Parco Agricolo Sud Milano.
Naturalità, aree agricole e rete ecologica
Le aree naturali, costituite da boschi, vegetazione riparia, cespuglieti e aree umide, sono
presenti, all'interno del territorio, per una quota molto esigua: 54 ha, pari a circa il 5% del
territorio comunale.
Oltre agli elementi areali, assolvono ad importanti funzione ecologiche anche le strutture
lineari quali i filari alberati e siepi, di cui si rileva una discreta presenza, in particolar modo
lungo le aste dei canali irrigui.
Gli usi agricoli principali nel comune di Trezzano sono i seminativi, le risaie, i prati permanenti
e i pioppeti. Le colture orticole sono presenti in misura molto esigua.
Particolare importanza assume in un territorio così ancora fortemente caratterizzato da
ambiti agricoli, il Parco Agricolo Sud Milano, che interessa le aree del Comune di Trezzano S/N
per una superficie totale pari a 554 ettari, con un’incidenza del 51,3% delle aree sottoposte a
tutela sul totale della superficie comunale.
Il Parco Agricolo Sud Milano costituisce un importante presidio del territorio agricolo ancora
libero nel Comune di Trezzano sul Naviglio, nodo importante nel disegno di rete ecologica
regionale e provinciale, punto di transizione fra il nucleo metropolitano, il Parco Sud e il Parco
del Ticino.
Figura 13: Rete ecologica regionale e provinciale
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Completano il quadro delle aree di
naturalità, le aree a verde urbano: la
superficie a verde urbano ammonta a circa il
4,35% della superficie comunale complessiva
e al 9% circa del territorio urbanizzato. Il
valore di verde pro capite è pari a 24,5
mq/ab.
Paesaggio e beni culturali
Il territorio del Comune di Trezzano s/N è compreso all'interno della media pianura irrigua e
dei fontanili, ambito caratterizzato dalla presenza di un articolato sistema di rogge e
derivatori del Naviglio Grande e di numerose teste ed aste di fontanili, che tuttavia sono
diminuiti nel tempo, sia causa dell'abbassamento della falda, sia a seguito di cambiamenti
delle pratiche agricole, che hanno determinato l'abbandono delle teste dei fontanili.
La ricchezza di acque superficiali ha costituito fattore di sviluppo per il territorio di Trezzano
già intorno all’anno mille.
Il borgo più antico è identificabile nell’attuale frazione di Terzago cui si aggiungono, nel XII e
XIII secolo, la chiesa di Sant’Ambrogio e le sedi conventuali di Certosini e Cistercensi che
costituiscono il primo nucleo di Trezzano.
Fino al 1854 non si notano particolari modificazioni del territorio di Trezzano, ancora
totalmente dedito all’agricoltura e caratterizzato perciò dal permanere di una fitta rete di
insediamenti rurali.
L’inaugurazione della ferrovia Milano‐Mortara, nel 1890, contribuisce ad inserire Trezzano
nella rete dei trasporti intorno al capoluogo lombardo, ma ancora negli anni ’50 Trezzano sul
Naviglio è un borgo rurale di circa 1.500 abitanti, basato su un’economia prevalentemente
agricola. L’area edificata si contiene attorno al nucleo storico di più antica formazione a
ridosso del Naviglio Grande, mentre il resto del territorio comunale è destinato alla
coltivazione gestita dai nuclei produttivi rappresentati dalle cascine sparse nell’area.
È solo a partire dalla prima metà degli anni ’60 che inizia un progressivo sviluppo del paese,
sia in senso demografico che occupazionale, con l’insediamento nel territorio comunale di
piccole e medie imprese artigianali. È a seguito dell’intervento Zingone e di una serie di
convenzioni residenziali e industriali che Trezzano si trasforma radicalmente nel corso di
pochi anni, passando da un’economia agricola ad una legata alle piccole e medie industrie e
all’artigianato, mentre l’insediamento di alcuni grandi magazzini da avvio anche ad un vivace
movimento commerciale e alla fine degli anni 70' si registra in Trezzano uno tra i più alti
aumenti di popolazione (900%).
L’attuale città di Trezzano ha, certamente, perso molto dell’originario borgo contadino e si
configura come un territorio fortemente urbanizzato (seppure ancora circondato da uno
spazio agricolo abbastanza consistente). Non sono oggi più distinguibili i tre centri che ancora
fino agli anni ’60 caratterizzavano questo territorio, i borghi di Trezzano, Loirano e Terzago,
mentre il cuore del sistema residenziale è rappresentato dal quartiere Zingone, motore
dell’espansione avviata negli anni ’60.
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Rumore
Il Comune di Trezzano s/N ha approvato, con Deliberazione di CC n. 44 del 16/07/2012, il
Piano di Zonizzazione acustica del territorio comunale.
Le principali sorgenti sonore presenti sul territorio di Trezzano sul Naviglio sono
essenzialmente connesse al suo sistema infrastrutturale e trasportistico: assi stradali (nuova e
vecchia Vigevanese e Tangenziale Ovest) e linea ferroviaria Milano‐Mortara.
Non si registrano, invece, particolari sorgenti puntuali di rumore.
Energia
Il 34,4% della domanda di energia è relativa al settore residenziale, seguito dal terziario
(30,9%), dall’industria (22%) e dai trasporti urbani (12,5%); il settore dell’agricoltura ha
consumi molto bassi.
Il gas naturale è il vettore energetico più utilizzato (48%), seguito da energia elettrica (36%) e
gasolio (11%).
Il Comune di Trezzano sul Naviglio ha aderito formalmente all’iniziativa Patto dei Sindaci
dell’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre entro il 2020 di oltre il 20% le emissioni di CO2.
Per attuare tale impegno, il Comune ha deciso di predisporre un ”Piano d'Azione per l’Energia
Sostenibile” (PAES) o “Sustainable Energy Action Plan” (SEAP) nel quale sono indicate le
misure e le politiche concrete che dovranno essere realizzate per raggiungere gli obiettivi
indicati nel Piano. Tra le principali azioni previste, si citano sinteticamente:
il settore edilizio privato, che rappresenta il comparto più energivoro. Le azioni previste
sono rivolte sia alle nuove costruzioni (Regolamento Edilizio) che al parco edilizio
esistente;
il settore edilizio pubblico, con interventi di audit energetico, retrofit dell'involucro
edilizio, degli impianti termici e del sistema di illuminazione;
il settore dei trasporti; essendo concentrato sul traffico locale, è stato affrontato con
l’obiettivo primo di sviluppare la “mobilità dolce”, ossia gli spostamenti a piedi o in
bicicletta;
la pianificazione energetica strategica prevede molteplici misure che comprendono la
definizione del PGT quale strumento per il rispetto delle scelte strategiche e dei criteri
di sostenibilità ambientale previsti dal PAES;
l’attuazione di processi di informazione, sensibilizzazione, formazione e partecipazione
dei cittadini e degli stakeholders (soprattutto professionisti e aziende locali),
fondamentali per favorire la realizzazione spontanea degli interventi di risparmio sul
territorio.
Elettromagnetismo
Una linea elettrica ad alta tensione attraversa il territorio di Trezzano s/N, per una
percentuale di superficie urbanizzata all'interno della fasce di rispetto degli elettrodotti molto
esigua rispetto all'intero territorio comunale.
Sul territorio del Comune di Trezzano s/N si conta la presenza di diverse antenne per le
telecomunicazioni. I risultati dei rilievi, effettuati presso i ricettori maggiormente sensibili,
sono stati sempre inferiori ai limiti previsti dal legislatore.
Rifiuti
La produzione totale di rifiuti urbani nel comune di Trezzano sul Naviglio per l'anno 2014
(ultimo dato disponibile) è pari a 11.091,36 tonnellate, per una produzione giornaliera
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procapite pari a 1,47 kg/ab*giorno, valore leggermente superiore alle media provinciale di
1,26 kg/ab*giorno e in aumento rispetto ai dati rilevati nel 2013.
La percentuale di rifiuti differenziati ammonta al 48,3% del totale dei rifiuti urbani prodotti:
anche questo valore risulta leggermente inferiore al dato medio provinciale, che ha ormai
superato il 50% del totale.
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3 Obiettivi e contenuti della Variante al PGT del Comune di Trezzano sul
Naviglio
3.1 Scenario di riferimento
Il processo di redazione della Prima Variante al PGT, ed in particolare del Documento di Piano,
deve attentamente valutare quelli che sono i nuovi scenari di riferimento principali: istituzionali e
socio‐economici.
Il mutamento dell’assetto istituzionale, con la nascita della Città metropolitana, che è andata a
sostituire l’attuale Provincia, rappresenta un elemento di notevole rilevanza.
Uno dei motivi principali è legato alle nuove funzioni che sono state attribuite all’Ente, che
contemplano la definizione di un “Piano Strategico del territorio metropolitano” e l’attribuzione
delle competenze di “pianificazione territoriale generale”.
Il Documento di Piano, che rappresenta la componente strategica e strutturale del PGT, dovrà
pertanto cominciare a valutare una riconfigurazione che contempli questi nuovi rapporti di
competenze. Il che significa anzitutto porsi attivamente come promotori di una visione strategica
alla scala sovracomunale, a partire dalle necessità del proprio territorio.
Inoltre occorre considerare il quadro socio‐economico profondamente mutato. Provare a
valutarne le prospettive è compito quanto mai arduo. L’ipotesi di uscita da una fase di dura crisi
economica, che ha fortemente condizionato il mercato negli ultimi anni, deve essere valutata con
la giusta prudenza e le dovute avvertenze. Per questo, ipotizzare scenari variabili in tal senso,
dovrà essere una necessità. Le implicazioni sono infatti innumerevoli: sul settore edilizio, sulla
programmazione dei servizi e delle opere pubbliche, sul mercato della casa (housing sociale), sulla
domanda di mobilità ecc. La Variante n. 1 deve dunque contemplare l’evoluzione del quadro
socio‐economico quale variabile essenziale, nella prospettiva di programmazione territoriale.
3.2 Gli obiettivi della Variante n. 1 al PGT
A partire dagli elementi di sfondo e dai mutati scenari di riferimento, la visione futura che la Prima
Variante al PGT intende delineare parte dai principali elementi di valore già presenti e da
sviluppare in questo territorio. In particolare, le opportunità per attivare le trasformazioni sono
rappresentate dal migliore utilizzo delle parti già edificate, dalla riqualificazione delle aree
dismesse evitando, in questo modo, il consumo di nuovo suolo.
Pertanto, il quadro all’interno del quale è concretamente possibile delineare il futuro assetto
urbanistico della città è sostanzialmente determinato dal contemperamento dei diversi obiettivi
ormai largamente condivisi alla scala sovra locale – la salvaguardia dei valori ambientali evitando il
consumo di nuovo suolo, la rigenerazione del costruito – e da quelli locali finalizzati a soddisfare le
istanze di sviluppo e i fabbisogni, in termini di servizi e attrezzature, espressi dalla popolazione e
dal tessuto produttivo, sia esistenti che insorgenti.
La gestione del territorio e l’insieme delle attività comunali terranno conto dell’utilizzo del suolo
in modo funzionale alle reali esigenze e saranno orientati alle azioni di riqualificazione urbanistica
dei contesti esistenti, alla difesa e al miglioramento del paesaggio, alla tutela e valorizzazione
ambientale per la attuazione dei principi di sostenibilità e compatibilità, anche nel rispetto di
quanto indicato dagli obiettivi e dagli strumenti di pianificazione di carattere sovracomunale.
In prima istanza, sono stati individuati 5 macro obiettivi, a cui si riconducono le azioni puntuali
della Variante al Documento di Piano:
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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O1 ‐ “RI – costruire la città esistente” attraverso forme di rigenerazione urbana;
O2 ‐ Il verde come risorsa: qualità ambientale e sostenibilità;
O3 ‐ Lo sviluppo produttivo e commerciale;
O4 ‐ I servizi e le attrezzature collettive: qualità diffusa;
O5 ‐ L’infrastrutture per la mobilità(viabilità).
O.1 “RI – costruire la città esistente” attraverso forme di rigenerazione urbana
Il necessario rilancio dello sviluppo urbano e territoriale dovrà partire dalla riqualificazione e
rigenerazione della città esistente. La rigenerazione urbana deve essere considerata come
occasione non solo per riqualificare e in parte rinaturalizzare dei recinti urbani degradati e
dismessi ma riverberare delle ricadute su porzioni intere di città anche dal punto di vista sociale e
delle pratiche d’uso.
Almeno tre sono i campi d’azione:
Rigenerazione delle aree dismesse, come punto di partenza prioritario, si pensi al grande
recinto dismesso dell’area ex Demalena;
Trasparenza e legalità nelle trasformazioni attraverso l’individuazione di una normativa
generale che possa venir prevista anche attraverso forme di incentivazione;
Recupero del patrimonio esistente, incentivando processi di riqualificazione energetica degli
edifici e delle fonti di approvvigionamento energetico.
Una riflessione specifica sarà destinata, come già scritto, all’area ex Demalena. La trasformazione
dell’area viene colta come intervento mirato a risolvere una situazione problematica per l’intera
città che si è protratta da lungo tempo e che può contribuire ad uno sviluppo unitario per questa
parte di città.
Gli orientamenti forniti per la pianificazione, dall’analisi condotte sul “Consumo di suolo”, dalla LR
31/14, dalla proposta di Integrazione del PTR ai sensi della l.r. n. 31 del 2014 e dal PTCP Vigente,
mettono in luce che è necessario attivare politiche di rigenerazione urbana e contenimento del
consumo di suolo data la criticità del Comune.
In questo quadro, appare importante definire con precisione il fabbisogno residenziale, in modo
da poter valutare attentamente la quantità complessiva di nuove previsioni residenziali che i
progetti di recupero o di nuova edificazione dovranno complessivamente registrare.
Qualità delle trasformazioni. Alle grandi trasformazioni verrà richiesta una certificazione di qualità
(ad es. sul modello LEED), sia sotto il profilo energetico, sia integrando i progetti con la presenza
di verde e servizi. La ex Demalena potrebbe rappresentare il primo progetto pilota in questa
nuova prospettiva. Sempre per questa direzione passa il rilancio delle attività economiche, con
progetti di consolidamento del polo artigianale e industriale e valorizzazione delle attività
commerciali attestate sulla Nuova Vigevanese, con funzione di porta metropolitana.
Gli obiettivi specifici sono:
bloccare l’ulteriore consumo di suolo, individuando in alternativa il recupero degli immobili
dismessi in aree degradate frammiste alla residenza, anche in coerenza con il macro –
obiettivo n.4 “Policentrismo, riduzione e qualificazione del consumo di suolo”
dell’adeguamento del PTCP della Provincia di Milano alla LR 12/05 ;
ripartire dalla città costruita partendo dalle aree dismesse nell’urbanizzato, che possono
riservare un’opportunità di riqualificazione e ridisegno di porzioni significative di città rimaste
irrisolte come la “Città a sud del Naviglio”.
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premiare le trasformazioni del territorio urbanizzato virtuose dal punto di vista dell’adozione
di misure per la trasparenza e legalità;
premiare le trasformazioni del territorio urbanizzato che costituiscono opportunità di
miglioramento delle condizioni insediative ed ecologico ‐ ambientali (contenimento del
consumo di suolo, efficienza energetica degli edifici, miglioramento dei “percorsi ciclo‐
pedonali a rete”);
favorire la riconversione funzionale delle piccole aree artigianali dismesse o non più congrue
in usi compatibili con il tessuto residenziale prevalente. Questi comparti rappresentano una
possibilità unica all’interno del tessuto edilizio denso dove ormai l’esistenza di aree libere
intercluse è sempre più scarsa;
orientare la crescita della popolazione residente in modo equilibrato e compatibile con le
risorse ambientali e con la qualità e la quantità dei servizi offerti, valutando attentamente le
condizioni specifiche di alcuni quartieri della città che hanno registrato negli ultimi anni
modificazioni significative del proprio tessuto socio‐insediativo.
O.2 Il verde come risorsa: qualità ambientale e sostenibilità
La particolare collocazione geografica della città (attraversata dal Naviglio Grande, interna al
Parco Agricolo Sud Milano) pongono il tema della conservazione e valorizzazione degli ecosistemi
e della rete ecologica a scala regionale attraverso la conservazione ed il miglioramento
ambientale dei varchi ancora liberi; è importante per la città costruire e ricostruire la trama verde
alla scala vasta e connetterla a quella locale, che rappresenta –fra l’altro– un elemento
importante per la mitigazione del microclima urbano e degli impatti acustici e atmosferici locali e
che risponde alle indicazioni di continuità ecologica e paesistico ‐ ambientale dettati dal PTCP
cercando di sviluppare il sistema degli itinerari nel verde alla scala urbana, mirando a conseguire
la continuità dei percorsi.
Particolare attenzione rivestono le aree agricole poste a corona dell’abitato nella zona ovest,
all’interno delle quali si trova il Parco del Centenario, area strategica che potrà essere messa in
relazione con le altre significative aree verdi presenti nei Comuni limitrofi. Aree che sono parte di
un ambito ancora più esteso che potrà costituire una sorta di cintura verde ad ovest con il
Naviglio Grande come elemento di connessione, attraverso il mantenimento di questo
significativo corridoio verde.
Cintura verde che al suo interno potrà contenere, a nord del Naviglio, il progetto “La via dei tre
parchi”, il Naviglio come elemento di raccordo a sud del quale si sviluppa una zona dalla valenza
naturalistica e ambientale di pregio, grazie alla presenza della Cava Boscaccio e della zona a
valenza naturalistica in Buccinasco.
Gli obiettivi specifici sono:
preservare ed ampliare le aree verdi e le zone agricole con la finalità di mantenere una cintura
verde attorno alla città;
confermare i confini del Parco Agricolo Sud Milano e proporre l’estensione dei suoi confini
includendo in esso alcune aree libere;
promuovere e valorizzare il territorio del Parco Agricolo Sud Milano, preservando l’integrità
degli ambiti a maggiore valenza naturalistica e ambientale, attraverso specifiche azioni di
riqualificazione di ambiti territoriali non utilizzati e partecipazione a bandi di finanziamento;
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concorrere alla realizzazione della “dorsale verde”, portando a conclusione il sistema
dell’accessibilità e della fruibilità del verde e migliorando la dotazione naturalistica –
ambientale del Naviglio Grande. Proponendo il tracciato del Naviglio Grande come una “fascia
verde” continua importante per la connessione ecologica e per la messa a sistema
complessiva a partire dall’accessibilità diretta al PASM fino agli ambiti urbani che oggi faticano
a trovare continuità. Il Naviglio Grande da elemento di attraversamento può e deve piuttosto
porsi come una centralità fungendo da connessione tra le parti significative della città;
completare, a livello urbano, il sistema del verde partendo dalle aree non attuate del PRG
Vigente.
O.3 Lo sviluppo produttivo e commerciale
Il tema della produzione industriale ed artigianale e del commercio è un tema non marginale per il
governo delle trasformazioni territoriali della città. Pertanto è necessario affrontare alcuni
problemi complessi di riconversione di alcuni significativi impianti industriali oggi non più utilizzati
(Area ex Demalena) piuttosto che la riconversione o la valorizzazione delle attività industriali ed
artigianali presenti nella città.
Compito essenziale sarà quello di garantire le migliori condizioni per lo sviluppo e il rilancio del
tessuto economico esistente, favorendo l’insediamento di nuove imprese nel nostro territorio e il
mantenimento di quelle esistenti, che significa lavoro e occupazione. Sarà garantita maggiore
flessibilità e saranno rinnovate le forme di incentivazione per l’insediamento e la trasformazione
di attività economiche, valutando la possibilità di utilizzare innovativi modelli sullo schema di
nuove modalità lavorative (co‐working, …) oppure delle Aree Produttive Ecologicamente
Attrezzate (APEA).
Gli obiettivi specifici sono:
la localizzazione, l’ampliamento e riqualificazione delle imprese valutata tenendo conto
dell’impatto sulla città consolidata, in termini ambientali, infrastrutturali;
la localizzazione di strutture commerciali di media e grande distribuzione lungo le principali
arterie di attraversamento andrà valutata su scala sovra comunale e subordinata a soluzioni
viabilistiche e di sosta che soddisfino le esigenze connesse ai possibili nuovi insediamenti.
O.4 I servizi e le attrezzature collettive: qualità diffusa
La definizione degli obiettivi e delle azioni della Variante n. 1 di PGT conferma il presupposto
fondativo di elaborare strategie in primo luogo finalizzate a riconoscere e valorizzare il ruolo e
l’identità delle centralità riconosciute, con l’obiettivo di mettere in rete in particolare le “polarità
della città pubblica”, riferibili ai tre “centri”: San Lorenzo, la stazione ferroviaria con l’area
adiacente e il nucleo storico di Trezzano vecchia. Il Documento di Piano, lavorando in sinergia con
il Piano dei Servizi, riconosce infatti i poli di concentrazione dell’offerta di servizi, articolando le
proprie proposte nell’ottica di valorizzazione e messa a sistema di queste polarità.
Dalla lettura quantitativa dell’offerta esistente di servizi, si evidenzia per Trezzano sul Naviglio,
una situazione nel suo complesso relativamente soddisfacente.
La Variante n. 1 al PGT mirerà al mantenimento e potenziamento di tale dotazione attraverso
l’individuazione all’interno degli Ambiti di Trasformazione delle aree e delle attrezzature
necessarie oltre al recupero di quelle dimesse e il miglioramento dell’accessibilità a quelle
esistenti e dei collegamenti tra di essi.
Gli obiettivi specifici sono:
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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confermare la dotazione di servizi esistenti;
confermare l’individuazione di una Centralità pubblica che serva ad unire i diversi centri, nel
nodo della fermata ferroviaria intesa come luogo per eccellenza della mobilità sostenibile;
razionalizzare e migliorare la messa in rete del sistema dei servizi locali;
valutare attentamente la possibilità di integrare i nuovi insediamenti residenziali con l’offerta
di edilizia che tenga conto anche della mutata struttura sociale e dell’aumento della “fragilità”
sociale (ad esempio persone divorziate, persone sole, … ).
O.5 L’infrastrutture per la mobilità(viabilità).
Permane tutt’oggi la situazione di congestione di cui soffre la mobilità nel centro di Trezzano sul
Naviglio, che rende necessari alcuni interventi per garantire percorsi alternativi all’asse di viale
Europa – Plebiscito ‐ Indipendenza.
Pur riconoscendo quindi le problematiche connesse al traffico veicolare e al sistema
infrastrutturale viario di Trezzano sul Naviglio, nel valutare le opere allo studio di scala sovra
locale si dovrà fare particolare attenzione al tema del consumo di suolo e della qualità
paesaggistica – ambientale di tali previsioni.
Per garantire una migliore integrazione dei tracciati viari nel Parco Agricolo Sud Milano, si
conferma anche che le nuove infrastrutture dovranno essere, accompagnate da interventi di
mitigazione ambientale.
Gli obiettivi specifici sono:
valutare il consumo di suolo connesso alle previsioni degli interventi di grande viabilità.
valutare l’impatto di ogni nuovo insediamento sulla rete della mobilità locale e sulla dotazione
di parcheggi esistente;
garantire condizioni di una migliore mobilità, differenziando le opportunità e realizzando
infrastrutture e servizi dedicati, anche per ridurre i flussi di traffico veicolare.
In sintesi i macro‐obiettivi, gli obiettivi specifici e le possibili azioni di piano si possono così
riassumere:
OBIETTIVO #01 RI‐COSTRUIRE LA CITTA’ ESISTENTE.
Obiettivi specifici Azioni di Piano
• bloccare l’ulteriore consumo di suolo
• ripartire dalla città costruita partendo dalle aree
dismesse nell’urbanizzato, che possono
riservare un’opportunità di riqualificazione e
ridisegno di porzioni significative di città rimaste
irrisolte
• premiare le trasformazioni del territorio
urbanizzato virtuose dal punto di vista
dell’adozione di misure per la trasparenza e
legalità
• premiare le trasformazioni del territorio
urbanizzato che costituiscono opportunità di
miglioramento delle condizioni insediative ed
ecologico ‐ ambientali
individuare aree per il recupero degli immobili
dismessi in aree degradate frammiste alla
residenza
facilitare interventi di riqualificazione
dell'esistente
incentivare le trasformazioni virtuose dal punto
di vista della qualità insediativa e del risparmio
energetico
incentivare trasformazioni volte a risolvere
frammistione fra funzioni
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 27 di 111
• favorire la riconversione funzionale delle piccole
aree artigianali dismesse o non più congrue in
usi compatibili con il tessuto residenziale
prevalente
• orientare la crescita della popolazione residente
in modo equilibrato e compatibile con le risorse
ambientali e con la qualità e la quantità dei
servizi offerti
OBIETTIVO #02 IL VERDE COME RISORSA
Obiettivi specifici Azioni di Piano
• preservare ed ampliare le aree verdi e le zone
agricole con la finalità di mantenere una cintura
verde attorno alla città
• confermare i confini del Parco Agricolo Sud
Milano e proporre l’estensione dei suoi confini
includendo in esso alcune aree libere
• promuovere e valorizzare il territorio del Parco
Agricolo Sud Milano, preservando l’integrità
degli ambiti a maggiore valenza naturalistica e
ambientale
• concorrere alla realizzazione della “dorsale
verde”, portando a conclusione il sistema
dell’accessibilità e della fruibilità del verde e
migliorando la dotazione naturalistica –
ambientale del Naviglio Grande
• completare, a livello urbano, il sistema del verde
partendo dalle aree non attuate del PGT vigente
incentivare specifiche azioni di riqualificazione di ambiti territoriali non utilizzati tramite la
partecipazione a bandi di finanziamento
individuare aree verdi negli Ambiti di
trasformazione
valorizzare il sistema delle aree verdi attrezzate
interne alla città
promuovere il tracciato del Naviglio Grande
come una “fascia verde” continua, importante
per la connessione ecologica
promuovere la funzione del Naviglio Grande
come elemento centrale del sistema del verde ed
elemento di connessione fra le aree del PASM e
gli ambiti urbani.
incentivare la mobilità dolce
OBIETTIVO #03 LO SVILUPPO PRODUTTIVO E COMMERCIALE
Obiettivi specifici Azioni di Piano
valutare la localizzazione, l’ampliamento e la
riqualificazione delle imprese tenendo conto
dell’impatto sulla città consolidata, in termini
ambientali e infrastrutturali
valutare la localizzazione di strutture commerciali
di media e grande distribuzione lungo le
principali arterie di attraversamento su scala
sovra comunale e subordinata a soluzioni
viabilistiche e di sosta che soddisfino le esigenze
connesse ai nuovi insediamenti
incentivare le trasformazioni compatibili con le
tipologie edilizie preesistenti
rinnovare le forme di incentivazione per
l’insediamento e la trasformazione di attività
economiche, valutando la possibilità di utilizzare
modelli lavorativi innovativi (co‐working) oppure
il modello delle Aree Produttive Ecologicamente
Attrezzate (APEA)
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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OBIETTIVO #04 I SERVIZI E LE ATTREZZATURE COLLETTIVE
Obiettivi specifici Azioni di Piano
• confermare la dotazione di servizi esistenti
• confermare l’individuazione di una Centralità
pubblica che serva ad unire i diversi centri, nel
nodo della fermata ferroviaria intesa come
luogo per eccellenza della mobilità sostenibile
• razionalizzare e migliorare la messa in rete del
sistema dei servizi locali
• valutare attentamente la possibilità di integrare
i nuovi insediamenti residenziali con una nuova
offerta di edilizia che tenga conto anche della
mutata struttura sociale e dell’aumento della
“fragilità” sociale (ad esempio persone
divorziate, persone sole)
riconoscere le diverse polarità di servizi esistenti all'interno della città
potenziare la dotazione di servizi attraverso l’individuazione all’interno degli Ambiti di
Trasformazione e di rigenerazione urbana di
aree ed attrezzature necessarie
recupero di aree a servizi dismesse e
miglioramento dell’accessibilità ai servizi
esistenti e dei collegamenti tra di essi
prevedere quote di edilizia sociale nei nuovi insediamenti residenziali
prevedere forme di incentivazione legate alla
realizzazione di servizi
OBIETTIVO #05 LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ (VIABILITA’)
Obiettivi specifici Azioni di Piano
• valutare il consumo di suolo connesso alle
previsioni degli interventi di grande viabilità
• valutare l’impatto di ogni nuovo insediamento
sulla rete della mobilità locale e sulla dotazione
di parcheggi esistente
• garantire condizioni di una migliore mobilità,
differenziando le opportunità e realizzando
infrastrutture e servizi dedicati, anche per
ridurre i flussi di traffico veicolare
individuare i tracciati delle nuove infrastrutture viabilistiche in aderenza all'urbanizzato
individuare i nodi della viabilità maggiormente
critici e prioritari
valutare la possibilità di risolvere criticità
viabilistiche tramite l'attuazione di Ambiti di
Trasformazione
implementare la mobilità dolce
valorizzare il trasporto pubblico, mettendo a
sistema le diverse modalità di spostamento
mettere in rete i servizi con percorsi
ciclopedonali, con particolare riferimento alla
stazione ferroviaria
potenziare la dotazione di servizi nell'ambito
della stazione ferroviaria, con particolare
riferimento alla disponibilità di parcheggi
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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4 Analisi di coerenza della Variante al PGT di Trezzano sul Naviglio
4.1 Coerenza con la pianificazione regionale e provinciale
La valutazione di coerenza esterna consiste nel verificare che gli scenari proposti dagli obiettivi e
dai contenuti della Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio, siano coerenti con gli obiettivi e
contenuti/azioni dei piani e programmi che compongono il quadro programmatico di riferimento.
Nella redazione della Variante n. 1 al PGT è necessario prendere in considerazione i riferimenti
normativi di livello nazionale e regionale a cui il Piano deve riferirsi nell’ottica del coordinamento
fra i diversi strumenti e l’efficace tutela dell’ambiente.
Sul territorio del Comune di Trezzano sul Naviglio intervengono numerosi piani e programmi
regionali, provinciali e di settore. Il quadro della programmazione sovralocale costituisce un
riferimento essenziale per le scelte di pianificazione e quindi per il processo di valutazione
ambientale strategica.
In questo capitolo vengono ripresi schematicamente i riferimenti ritenuti prioritari e
particolarmente significativi per le tematiche oggetto della Variante n. 1 al PGT vigente1.
Una prima valutazione di coerenza è effettuata mediante l'utilizzo della seguente simbologia:
verde coerenza, giallo possibile non coerenza, rosso non coerenza, bianco nessuna
interazione
VERIFICA DI COERENZA CON GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE/PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E DI SETTORE
Strumento di programmazione o pianificazione
Valutazione di coerenza Giudizio sintetico
PTR
Il comune di Trezzano sul Naviglio si colloca nel Sistema territoriale Regionale Metropolitano, denso e continuo, contenitore di importanti risorse propulsive per lo sviluppo, ma anche generatore di effetti negativi sul territorio circostante (congestione, inquinamento, concentrazione delle attività), per il quale il PTR individua 11 obiettivi tematici: Tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini riducendo le diverse forme di inquinamento ambientale Riequilibrare il territorio attraverso forme di sviluppo sostenibili dal punto di vista ambientale Tutelare i corsi d'acqua come risorsa scarsa migliorando la loro qualità Favorire uno sviluppo e il riassetto territoriale di tipo policentrico mantenendo il ruolo di Milano come principale centro del nord Italia Favorire l'integrazione con le reti infrastrutturali Europee Ridurre la congestione da traffico privato potenziando il trasporto pubblico e favorendo modalità sostenibili Applicare modalità di progettazione integrata tra paesaggio urbano, periurbano, infrastrutture e grandi insediamenti a tutela delle caratteristiche del territorio Riorganizzare il sistema del trasporto merci Sviluppare il sistema delle imprese lombarde attraverso la cooperazione verso un sistema produttivo di eccellenza Valorizzare il patrimonio culturale e paesistico del territorio
1 per una lettura più approfondita del quadro della programmazione sovralocale, si rimanda al Rapporto preliminare ambientale ‐ Documento di Scoping, parte integrante della Valutazione Ambientale Strategica della Variante al PGT di Trezzano sul Naviglio
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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VERIFICA DI COERENZA CON GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE/PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E DI SETTORE
Strumento di programmazione o pianificazione
Valutazione di coerenza Giudizio sintetico
EXPO – Creare le condizioni per la realizzazione ottimale dell’evento e derivare benefici di lungo periodo per un contesto ampio.
Non tutti gli obiettivi che il PTR persegue possono essere fatti propri dalla Variante al PGT, in quanto alcuni trattano questioni che esulano dalle competenze dello stesso. In generale è possibile affermare che la Variante, coerentemente con il PTR, persegue obiettivi di tutela della salute e della sicurezza dei cittadini attraverso interventi volti a ridurre l’inquinamento ambientale e a perseguire forme di sviluppo sostenibile. Non prevedere nuovo consumo di suolo, recuperare e riqualificare porzioni di città ormai degradate, creare condizioni che consentano spostamenti sicuri in bicicletta, valorizzare il trasporto pubblico, preservare le aree agricole, incentivare l'efficienza energetica nel settore edilizio sono obiettivi che dimostrano piena coerenza con gli obiettivi ST1.1, ST1.2, ST1.6 e ST1.7 del PTR.
Adeguamento PTR alla LR31/2014
L'Integrazione del PTR alla LR 31/14, attualmente in fase di approvazione, costituisce il primo adempimento per l'attuazione della nuova legge con cui Regione Lombardia ha introdotto un sistema di norme finalizzate a perseguire, mediante la pianificazione multiscalare ‐ regionale, provinciale e comunale ‐ le politiche in materia di consumo di suolo e rigenerazione urbana, con lo scopo di concretizzare il traguardo previsto dalla Commissione europea di giungere a una occupazione netta di terreno pari a zero entro il 2050. Tale integrazione si inserisce nell'ambito del procedimento di approvazione della Variante finalizzata alla revisione complessiva del PTR comprensivo del Piano Paesaggistico Regionale e si inquadra in un percorso più ampio in cui la Regione ha contestualmente promosso la revisione della Legge per il governo del territorio (LR 12/05). Rispetto alla pianificazione comunale, al PTR viene affidato il compito di individuare i criteri per l’azzeramento del consumo di suolo, che devono essere recepiti dagli strumenti di pianificazione della Città metropolitana e, infine, dai Piani di Governo del Territorio comunali per l’applicazione attraverso il PdR e la Carta del Consumo di suolo, prevista dalla LR 31/2014, che presenta carattere vincolante per la realizzazione di interventi edificatori comportanti, anche solo parzialmente, consumo di nuovo suolo. Bloccare ulteriore consumo di suolo, ripartire dalla città costruita e dalle aree dismesse nell’urbanizzato, che possono riservare un’opportunità di riqualificazione e ridisegno di porzioni significative di città rimaste irrisolte, sono obiettivi della Variante in coerenza con la LR31 e l'adeguamento del PTR. La possibile non coerenza del macro obiettivo 3 (LO SVILUPPO PRODUTTIVO E COMMERCIALE) può essere sostenuta localizzando gli impianti produttivi e le nuove strutture commerciali in aree che non consumino nuovo suolo. Pertanto, pur riconoscendo la possibilità di un potenziale miglioramento della situazione esistente, il macro obiettivo 3 è condizionato dalla qualità e dalla razionalità di attuazione degli interventi previsti.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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VERIFICA DI COERENZA CON GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE/PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E DI SETTORE
Strumento di programmazione o pianificazione
Valutazione di coerenza Giudizio sintetico
PPR
Il territorio comunale di Trezzano sul Naviglio appartiene all'unità di paesaggio della “bassa pianura” e in particolare al confine tra i paesaggi della pianura cerealicola e quelli delle colture foraggere.. Gli indirizzi di tutela individuati dal PPR sono: i paesaggi della bassa pianura irrigua vanno tutelati rispettandone sia la straordinaria tessitura storica che la condizione agricola altamente produttiva. Soggetta alla meccanizzazione l'agricoltura ha ridotto le partiture poderali e, conseguentemente, gli schermi arborei e talvolta anche il sistema irriguo mediante l'intubamento. Anche le colture più pregiate come le marcite, i prati marcitori e i prati irrigui scompaiono per la loro scarsa redditività. Vanno, pertanto, promossi azioni e programmi di tutela finalizzati al mantenimento delle partiture poderali e delle quinte verdi che definiscono la tessitura territoriale; la rete idrografica superficiale artificiale è uno dei principali caratteri connotativi della pianura irrigua lombarda. La tutela è rivolta non solo all'integrità della rete irrigua, ma anche ai manufatti, spesso di antica origine, che ne permettono ancora oggi l'uso e che comunque caratterizzano fortemente i diversi elementi della rete.
Non si rilevano elementi di incompatibilità con lo strumento del PPR, in quanto una dei macro‐obiettivi della Variante, il "Verde come risorsa", è volto a preservare ed ampliare le aree agricole del territorio comunale, al fine di mantenere una sorta di cintura verde attorno all'urbanizzato.
Piano territoriale d'Area Navigli
Il Piano Territoriale Regionale d'Area dei Navigli Lombardi si prefigge l’obiettivo di promuovere la valorizzazione e lo sviluppo equilibrato del territorio dei comuni rivieraschi. Il Piano d'Area si propone di preservare le aree libere presenti all’interno della fascia dei “100 m” dalle sponde dei Navigli e, per una larghezza di 500 mt. quando ci si trova in presenza di aree agricole. A fronte delle limitazioni edificatorie sopraindicate, viene privilegiato l’utilizzo delle aree degradate attraverso forme di incentivo come previsto dalla L.R. 12/05; inoltre al fine di salvaguardare le aree libere viene proposta la possibilità di trasferire volumetrie in altri ambiti, anche esterni ai comparti ed ai territori comunali, attraverso l’applicazione della perequazione urbanistica e/o territoriale. La Variante al PGT di Trezzano, in coerenza con il PTRA Navigli Lombardi, promuove il tracciato del Naviglio Grande come una "fascia verde" continua, un parco lineare, elemento centrale del sistema del verde urbano ed extraurbano.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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VERIFICA DI COERENZA CON GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE/PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E DI SETTORE
Strumento di programmazione o pianificazione
Valutazione di coerenza Giudizio sintetico
Rete Natura 2000 RER
Nel Comune di Trezzano sul Naviglio non sono presenti Siti di importanza Comunitaria, ma nel Comune di Cusago si trova il SIC "Bosco di Cusago". La relativa lontananza dal Sito e i contenuti degli obiettivi della Variante (evitare nuovo consumo di suolo a favore di interventi di rigenerazione urbana, valorizzare il territorio agricolo e incrementare le aree verdi, incentivare la mobilità dolce e il trasporto pubblico) porterebbero ad escludere, in prima istanza, interferenze negative con il SIC: Lo Studio di Incidenza, a cui si rimanda per i necessari approfondimenti, valuterà in modo specifico i possibili effetti sul sito.
Figura 14: Comune di Trezzano s/N e Siti di Importanza Comunitaria
La Rete Ecologica Regionale (RER) comprende non solo il sistema delle aree protette regionali e nazionali e i siti Rete Natura 2000, ma anche altri elementi areali e corridoi ecologici, lungo i quali gli individui di numerose specie possono spostarsi per garantire i flussi genici. Le strutture fondanti della rete ecologica regionali sono state distinte in elementi primari e secondari, in relazione alla loro importanza ecosistemica, ambientale e paesaggistica. Trezzano sul Naviglio si trova in un ambito fortemente urbanizzato e compromesso dal punto di vista della connettività ecologica, anche per la presenza di importanti infrastrutture stradali, quali la Tangenziale Ovest di Milano. Le aree a maggiore naturalità sono localizzate nel Parco Agricolo Sud Milano, con presenza di ambienti agricoli, numerosi fontanili e aree boscate relitte. Gli obiettivi della Variante non presentano elementi di "non coerenza" con gli obiettivi di tutela posti alla base del disegno della RER.
PTC Parco Agricolo Sud Milano
Il Parco Agricolo Sud Milano, istituito con L.R.23 aprile 1990 n.24 e la cui gestione è affidata alla Provincia di Milano, ricomprende, all’interno di un territorio per la maggior parte agricolo, anche alcune riserve naturali protette, aree a parco naturale, aree verdi attrezzate di rilevanza sovracomunale, boschi e ambiti di alto interesse paesistico ambientale. Inoltre, diversamente da altri parchi regionali, le aree urbane di tutti i 61 comuni del Parco sono esterne al suo perimetro.
Il 51% del territorio comunale di Trezzano sul Naviglio è soggetto alla tutela del Parco Sud. Non si rilevano elementi di incompatibilità fra Variante e Parco, in quanto una dei macro‐obiettivi della Variante, il "Verde come risorsa", è volto a preservare, valorizzare ed ampliare le aree inserite nei confini del Parco, al fine di mantenere una cintura verde attorno all'urbanizzato.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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VERIFICA DI COERENZA CON GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE/PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E DI SETTORE
Strumento di programmazione o pianificazione
Valutazione di coerenza Giudizio sintetico
PTCP della Provincia di Milano (ora Città Metropolitana)
Gli obiettivi generali e specifici del PTCP sono: 01 Compatibilità paesistico‐ambientale delle trasformazioni. 02 Razionalizzazione e sostenibilità del sistema della mobilità e sua integrazione con il sistema insediativo. 03 Potenziamento della rete ecologica. 04 Policentrismo, riduzione e qualificazione del consumo di suolo. 05 Innalzamento della qualità dell’ambiente e dell’abitare. 06 Incremento dell’housing sociale in risposta al fabbisogno abitativo e promozione del piano casa.
Le azioni di Piano non incidono in modo negativo sugli indirizzi generali di assetto del territorio provinciale (tutela dell’ambiente e del paesaggio, supporto allo sviluppo economico e all’identità culturale e sociale, miglioramento qualitativo del sistema infrastrutturale, ambiti agricoli, difesa del suolo), su cui il PTCP ha efficacia prescrittiva e prevalente. La Variante punta a ridurre il consumo di suolo introducendo nuovi meccanismi per il contenimento dello stesso, finalizzati in particolar modo alla qualificazione delle trasformazioni e al recupero delle aree dismesse o degradate. La Variante favorisce lo sviluppo e il potenziamento dell’offerta di housing sociale e la realizzazione di connessioni ecologiche.
Piano Strategico Triennale del territorio metropolitano (2016‐2018)
Il Piano strategico è, secondo quanto stabilito dallo Statuto della Città metropolitana "l’atto fondamentale di indirizzo dell’azione della Città metropolitana", "configura gli scenari e determina gli obiettivi generali di sviluppo della comunità". Il Piano Strategico individua sei piattaforme progettuali a carattere trasversale, che rappresentano una “base aperta”, sulla quale si possono integrare progettualità attraverso il contributo di una pluralità di soggetti, costituendo l’indirizzo per l’azione di Città metropolitana nei prossimi anni: • agile e performante; • creativa e innovativa; • attrattiva e aperta al mondo; • intelligente e sostenibile; • veloce e integrata; • coesa e cooperante.
4.2 Coerenza con la pianificazione comunale
Il PGT vigente di Trezzano sul Naviglio, approvato definitivamente con deliberazione del Com.
Straordinario con poteri di C.C. n. 2 del 26 febbraio 2014 ed entrato in vigore con la pubblicazione
sul BURL del 2 aprile 2014, individua dieci obiettivi principali, finalizzati ad orientare le scelte
territoriali, costruiti con un percorso partecipativo, a partire da una proposta del gruppo di lavoro,
costituito dai tecnici della Amministrazione comunale e dai tecnici incaricati della stesura del PGT
e della VAS.
Gli obiettivi generali del PGT vigente, nella loro versione definitiva, sono schematicamente
riassunti nella tabella seguente:
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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I 10 Obiettivi del PGT vigente del Comune di Trezzano sul Naviglio
Obiettivo n. 1 Programmare la riqualificazione urbana, comprendendo standard di qualità e salvaguardando il Parco Agricolo Sud Milano evitando nuovo consumo di suolo.(Riqualificazione contro un ulteriore consumo di suolo)
Obiettivo n. 2 Promuovere la riconoscibilità ed identità dei luoghi, valorizzando le presenze storiche, artistiche e ambientali.
Obiettivo n. 3 Favorire l’integrazione e la continuità spaziale tra le diverse attrezzature e il sistema del verde, con particolare attenzione alle centralità esistenti oggi in Trezzano sul Naviglio. (Formazione di una nuova immagine di città)
Obiettivo n. 4 Consolidare, implementare e migliorare la qualità dei servizi e del verde.
Obiettivo n. 5 Potenziare e diversificare l’offerta di edilizia residenziale convenzionata
Obiettivo n. 6 Valorizzare le attività economiche come produttrici di lavoro e benessere, regolandone presenza e compatibilità con il territorio. (Città industriale compatibile)
Obiettivo n. 7 Per quanto riguarda il sistema della mobilità gli obiettivi principali si possono declinare nei seguenti: - Confermare le previsioni degli interventi di grande viabilità. - Valutare l’impatto di ogni nuovo insediamento sulla rete della mobilità locale e sulla dotazione di
parcheggi esistente; - Garantire condizioni di una migliore mobilità, differenziando le opportunità e realizzando infrastrutture
e servizi dedicati, anche per ridurre i flussi di traffico veicolare.
Obiettivo n. 8 Considerare l’asta del Naviglio Grande non solo come uno degli elementi generativi e caratterizzanti ma come presenza utile per la fruizione del territorio. (Il Parco lineare lungo il Naviglio)
Obiettivo n. 9 Considerare il paesaggio agricolo come risorsa da valorizzare e mantenere per un differente modello di sviluppo.
Obiettivo n. 10 L’insieme degli obiettivi dovrà essere raggiunto anche attraverso un sistema di regole precise e di normative che non diano adito a dubbie interpretazioni.
La Variante n. 1 al PGT vigente intende perfezionare e proporre delle soluzioni ad alcune criticità
significative ancora esistenti per aree strategiche in Trezzano, in continuità con il PGT vigente, che
ha costituito un primo tassello per la pianificazione e la programmazione della città.
I macro obiettivi e gli obiettivi specifici della Variante sono, pertanto, sviluppati a partire dagli
obiettivi del PGT vigente, ma declinati in funzione dei nuovi scenari di riferimento, che si sono
delineati dopo l'approvazione del PGT vigente: scenari che registrano sia i cambiamenti a livello
socio‐economico, sia i nuovi riferimenti normativi (istituzione della Città metropolitana,
LR31/2014 sul consumo di suolo, adeguamento PTR, ecc.).
I risultati dell’analisi di coerenza tra I macro obiettivi e gli obiettivi specifici della Variante e gli
obiettivi generali del PGT vigente sono riportati nella successiva Tabella.
La valutazione di coerenza è effettuata mediante l'utilizzo della seguente simbologia: verde
coerenza, giallo possibile non coerenza, rosso non coerenza, bianco nessuna interazione
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Variante n. 1 PGT vigente
Macro ‐ obiettivo Obiettivi specifici Obiettivi Generali del PGT
OG1
OG2
OG3
OG4
OG5
OG6
OG7
OG8
OG9
OG10
OBIETTIVO #01 RI‐COSTRUIRE LA CITTA’ ESISTENTE
bloccare l’ulteriore consumo di suolo
ripartire dalla città costruita partendo dalle aree dismesse nell’urbanizzato, che possono riservare un’opportunità di riqualificazione e ridisegno di porzioni significative di città rimaste irrisolte
premiare le trasformazioni del territorio urbanizzato virtuose dal punto di vista dell’adozione di misure per la trasparenza e legalità
premiare le trasformazioni del territorio urbanizzato che costituiscono opportunità di miglioramento delle condizioni insediative ed ecologico ‐ ambientali
favorire la riconversione funzionale delle piccole aree artigianali dismesse o non più congrue in usi compatibili con il tessuto residenziale prevalente
orientare la crescita della popolazione residente in modo equilibrato e compatibile con le risorse ambientali e con la qualità e la quantità dei servizi offerti
OBIETTIVO #02 IL VERDE COME
RISORSA
preservare ed ampliare le aree verdi e le zone agricole con la finalità di mantenere una cintura verde attorno alla città
confermare i confini del Parco Agricolo Sud Milano e proporre l’estensione dei suoi confini includendo in esso alcune aree libere
promuovere e valorizzare il territorio del Parco Agricolo Sud Milano, preservando l’integrità degli ambiti a maggiore valenza naturalistica e ambientale
concorrere alla realizzazione della “dorsale verde”, portando a conclusione il
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Variante n. 1 PGT vigente
Macro ‐ obiettivo Obiettivi specifici Obiettivi Generali del PGT
OG1
OG2
OG3
OG4
OG5
OG6
OG7
OG8
OG9
OG10
sistema dell’accessibilità e della fruibilità del verde e migliorando la dotazione naturalistica – ambientale del Naviglio Grande
completare, a livello urbano, il sistema del verde partendo dalle aree non attuate del PGT vigente
OBIETTIVO #03 LO SVILUPPO PRODUTTIVO E COMMERCIALE
valutare la localizzazione, l’ampliamento e la riqualificazione delle imprese tenendo conto dell’impatto sulla città consolidata, in termini ambientali e infrastrutturali
valutare la localizzazione di strutture commerciali di media e grande distribuzione lungo le principali arterie di attraversamento su scala sovra comunale e subordinata a soluzioni viabilistiche e di sosta che soddisfino le esigenze connesse ai nuovi insediamenti
OBIETTIVO #04 I SERVIZI E LE ATTREZZATURE COLLETTIVE
confermare la dotazione di servizi esistenti
confermare l’individuazione di una Centralità pubblica che serva ad unire i diversi centri, nel nodo della fermata ferroviaria intesa come luogo per eccellenza della mobilità sostenibile
razionalizzare e migliorare la messa in rete del sistema dei servizi locali
valutare attentamente la possibilità di integrare i nuovi insediamenti residenziali con una nuova offerta di edilizia che tenga conto anche della mutata struttura sociale e dell’aumento della “fragilità” sociale (ad esempio persone divorziate, persone sole)
OBIETTIVO #05 LE
INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’
valutare il consumo di suolo connesso alle previsioni degli interventi di grande viabilità
valutare l’impatto di ogni
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Variante n. 1 PGT vigente
Macro ‐ obiettivo Obiettivi specifici Obiettivi Generali del PGT
OG1
OG2
OG3
OG4
OG5
OG6
OG7
OG8
OG9
OG10
(VIABILITA’) nuovo insediamento sulla rete della mobilità locale e sulla dotazione di parcheggi esistente
garantire condizioni di una migliore mobilità, differenziando le opportunità e realizzando infrastrutture e servizi dedicati, anche per ridurre i flussi di traffico veicolare
L’analisi di coerenza fra i macro obiettivi della Variante e gli obiettivi generali del PGT vigente
mostra come non ci siano, in generale, casi di incoerenza. Tutti gli obiettivi della Variante al PGT di
Trezzano Sul Naviglio sono coerenti con quelli del PGT vigente; solo in due casi occorre una
maggiore attenzione. La possibile non coerenza del macro obiettivo 3 (LO SVILUPPO PRODUTTIVO
E COMMERCIALE) può essere sostenuta localizzando gli impianti produttivi e le nuove strutture
commerciali in aree che non consumino nuovo suolo, non provochino l’aumento
dell’inquinamento atmosferico e acustico e siano orientati al soddisfacimento di adeguati
standard di efficienza energetica. Pur riconoscendo la possibilità di un potenziale miglioramento
della situazione esistente, il macro obiettivo 3 è condizionato dalla qualità e dalla razionalità di
attuazione degli interventi previsti.
La coerenza fra il macro obiettivo 5 (LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ (VIABILITA’)) con
l’obiettivo relativo al consumo di suolo è condizionata dalla realizzazione di interventi in grado di
utilizzare in modo sostenibile la risorsa suolo, evitando una eccessiva erosione dei terreni non
urbanizzati.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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5 Definizione dei criteri di sostenibilità ambientale e valutazione degli
obiettivi della Variante al Piano di Governo del Territorio
5.1 Criteri di sostenibilità del Piano
La definizione dei criteri di sostenibilità è una fase decisiva nel processo di valutazione
ambientale, in quanto sono questi che fungono da controllo rispetto agli obiettivi e alle azioni
specifiche previste dalla Variante al PGT in esame. Da questo controllo possono nascere proposte
alternative di intervento o di mitigazione e compensazione.
Le fonti su cui basare la definizione dei criteri sono, a livello comunitario:
il Settimo programma comunitario di azione per l'ambiente (7° PAA) “Vivere bene entro i
limiti del nostro pianeta” (approvato con Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento europeo
e del Consiglio), che definisce un quadro generale per le politiche europee da seguire in
materia ambientale nel periodo 2013‐2020;
il “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei
Fondi strutturali dell’Unione Europea”, del 1998.
A scala nazionale assume importanza il documento redatto dal Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio intitolato “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia”,
approvato dal CIPE con deliberazione n. 57 del 2 agosto 2002.
Il 7° PAA (prendendo le mosse dal Sesto programma, terminato nel 2012, che si concentrava sui
quattro settori d'intervento prioritari relativi a cambiamento climatico, biodiversità, ambiente e
salute, gestione sostenibile delle risorse e dei rifiuti) intende raggiungere un elevato livello di
protezione ambientale, una migliore qualità della vita e un determinato grado di benessere dei
cittadini europei e non, fondandosi su principi innovativi per il settore ambientale, quali il
principio di precauzione, di azione preventiva, di riduzione dell´inquinamento alla fonte e quello di
“chi inquina paga”.
Il 7° PAA definisce 9 obiettivi prioritari, indicando le azioni necessarie al loro conseguimento entro
il 2020:
1. proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell´Unione;
2. trasformare l´Unione in un´economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell’impiego
delle risorse, verde e competitiva;
3. proteggere i cittadini da pressioni e rischi ambientali per la salute e il benessere;
4. sfruttare al massimo i vantaggi della legislazione dell’Unione in materia di ambiente
migliorandone l’applicazione;
5. migliorare le basi cognitive e scientifiche della politica ambientale dell’Unione;
6. garantire investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima e tener conto
delle esternalità ambientali;
7. migliorare l´integrazione ambientale e la coerenza delle politiche;
8. migliorare la sostenibilità delle città dell´Unione;
9. aumentare l´efficacia dell´azione UE nell’affrontare le sfide ambientali e climatiche a livello
internazionale.
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All’interno del “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei
Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”, vengono riportati i dieci criteri indicati dalla
UE al fine di perseguire lo sviluppo sostenibile:
1. riduzione dell’impiego di risorse non rinnovabili;
2. impiego di risorse rinnovabili nei limiti di rigenerazione;
3. uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti
pericolosi/inquinanti;
4. conservazione e miglioramento dello stato della flora e della fauna selvatiche, degli habitat e
dei paesaggi;
5. conservazione e miglioramento della qualità dei suoli e delle risorse idriche;
6. conservazione e miglioramento delle risorse storiche e culturali;
7. conservazione e miglioramento della qualità dell'ambiente locale;
8. protezione dell'atmosfera;
9. sensibilizzazione alle problematiche ambientali, sviluppo dell’istruzione e della formazione in
campo ambientale;
10. promozione della partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo
sostenibile.
Importanti spunti per la definizione dei criteri di sostenibilità sono forniti anche dai principi
ispiratori della “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia”, dove per
ciascun macro‐tema ambientale (clima e atmosfera, natura e biodiversità, qualità dell’ambiente e
qualità della vita negli ambienti urbani, prelievo delle risorse e produzione di rifiuti), vengono
definiti gli obiettivi generali, ulteriormente declinati in obiettivi specifici, a cui corrispondono
indicatori e target da perseguire.
SETTORE OBIETTIVI GENERALI
Clima e atmosfera Riduzione delle emissioni nazionali dei gas serra del 6,5% rispetto al 1990,
nel periodo tra il 2008 e il 2012
Formazione, informazione e ricerca sul clima
Riduzione delle emissioni globali dei gas serra del 70% nel lungo termine
Adattamento ai cambiamenti climatici
Riduzione dell’emissione di tutti i gas lesivi della fascia dell’ozono
stratosferico
Natura e biodiversità
Conservazione della biodiversità
Protezione del territorio dai rischi idrogeologici, sismici e vulcanici e dai
fenomeni erosivi delle coste
Riduzione e prevenzione del fenomeno della desertificazione
Riduzione dell’inquinamento nelle acque interne, nell’ambiente marino e
nei suoli
Riduzione della pressione antropica sui sistemi naturali, sul suolo a
destinazione agricola e forestale, sul mare e sulle coste
Qualità dell’ambiente e qualità della vita negli ambienti
urbani
Riequilibrio territoriale ed urbanistico
Migliore qualità dell’ambiente urbano
Uso sostenibile delle risorse ambientali
Valorizzazione delle risorse socioeconomiche e loro equa distribuzione
Miglioramento della qualità sociale e della partecipazione democratica
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SETTORE OBIETTIVI GENERALI
Riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e mantenimento delle
concentrazioni di inquinanti al di sotto di limiti che escludano danni alla
salute umana, agli ecosistemi e al patrimonio monumentale
Riduzione dell’inquinamento acustico e riduzione della popolazione
esposta
Riduzione dell’esposizione a campi elettromagnetici in tutte le situazioni a
rischio per la salute umana e l’ambiente naturale
Uso sostenibile degli organismi geneticamente modificati e crescita delle
conoscenze e diffusione dell’informazione in materia di biotecnologie e
OGM
Sicurezza e qualità degli alimenti
Bonifica e recupero delle aree e dei siti inquinati
Rafforzamento della normativa sui reati ambientali e della sua
applicazione
Promozione della consapevolezza e della partecipazione democratica al
sistema di sicurezza ambientale
prelievo delle risorse e
produzione di rifiuti
Riduzione del prelievo di risorse senza pregiudicare gli attuali livelli di
qualità della vita
Conservazione o ripristino della risorsa idrica
Miglioramento della qualità della risorsa idrica
Gestione sostenibile del sistema produzione/consumo della risorsa idrica
Riduzione della produzione, recupero di materia e recupero energetico
dei rifiuti
Tabella 2: Obiettivi generali della “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia”
A partire da tali documenti e sulla base dell’analisi del contesto territoriale e ambientale eseguita
per l’ambito di influenza della Variante al PGT, è possibile definire un sistema di criteri, da
applicare alle successive fasi di valutazione ambientale.
Per la realtà del Comune di Trezzano sul Naviglio e per la natura degli obiettivi generali della
Variante, appaiono maggiormente significativi i criteri relativi al miglioramento della qualità
dell’ambiente e della qualità della vita negli ambienti urbani, a cui concorrono differenti fattori,
quali la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico, la riduzione dell'impiego di risorse non
rinnovabili, la conservazione delle biodiversità.
Criteri di sostenibilità Tematica di riferimento
1. Tutela della qualità dei suoli e contenimento del consumo di suolo Suolo
2. Riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e mantenimento delle concentrazioni di inquinanti al di sotto di limiti che escludano danni alla salute umana, agli ecosistemi e al patrimonio monumentale
Aria
3. Riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra Cambiamenti climatici
4. Conservare e migliorare la qualità delle risorse idriche Acqua
5. Riduzione dell’inquinamento acustico e riduzione della popolazione esposta Rumore
6. Riduzione dell’impiego energie non rinnovabili e incremento dell'utilizzo di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili
Energia
7. Ridurre la congestione da traffico privato potenziando il trasporto pubblico e favorendo mobilità sostenibili
Mobilità e trasporti
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Criteri di sostenibilità Tematica di riferimento
8. Conservare e migliorare la qualità dell'ambiente urbano, delle risorse storiche e culturali
Qualità urbana
9. Riduzione della pressione antropica sui sistemi naturali e sul suolo a destinazione agricola
Natura e biodiversità
10. Sensibilizzare alle problematiche ambientali, allo sviluppo dell’istruzione e della formazione in campo ambientale e promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile2
Informazione e partecipazione
La tabella seguente incrocia gli obiettivi e le azioni di piano con i criteri di sostenibilità ambientale
sopra elencati e mette in evidenza le interazioni esistenti tra i due elementi. Ogni obiettivo della
Variante produce una trasformazione che può andare nella direzione indicata dal criterio di
sostenibilità, producendo effetto positivo, oppure può discostarsi da esso, producendo un effetto
negativo. La valutazione è effettuata mediante l'utilizzo della seguente simbologia: verde
probabile impatto positivo, giallo possibile impatto incerto, rosso probabile impatto
negativo, bianco nessuna interazione
Macro ‐ obiettivo Obiettivi specifici Criteri di sostenibilità
1 2 3 4 5 6 7 8 9
OBIETTIVO #01 RI‐COSTRUIRE LA CITTA’ ESISTENTE
bloccare l’ulteriore consumo di suolo
ripartire dalla città costruita partendo dalle aree dismesse nell’urbanizzato, che possono riservare un’opportunità di riqualificazione e ridisegno di porzioni significative di città rimaste irrisolte
premiare le trasformazioni del territorio urbanizzato virtuose dal punto di vista dell’adozione di misure per la trasparenza e legalità
premiare le trasformazioni del territorio urbanizzato che costituiscono opportunità di miglioramento delle condizioni insediative ed ecologico ‐ ambientali
favorire la riconversione funzionale delle piccole aree artigianali dismesse o non più congrue in usi compatibili con il tessuto residenziale prevalente
2 Questo criterio di sostenibilità ambientale costituisce un elemento di carattere "culturale" che mira a sensibilizzare l'amministrazione pubblica e la popolazione rispetto alle tematiche e alle problematiche ambientali affinchè esse rientrino in modo autentico nelle politiche e nelle azioni degli individui. La tutela dell'ambiente e la costruzioni di pratiche di sostenibilità dipendono anche da stili di vita e da forme di produzione e di consumo più compatibili; in questo senso l'istruzione e la formazione possono costituire un elemento essenziale per la costruzione di una sensibilità reale su questi temi. E' fondamentale mirare al coinvolgimento e alla partecipazione della popolazione, al fine di raggiungere il massimo consenso nell'ambito di politiche e progetti relativi agli interessi comuni e che mirano allo sviluppo sostenibile.
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Macro ‐ obiettivo Obiettivi specifici Criteri di sostenibilità
1 2 3 4 5 6 7 8 9
orientare la crescita della popolazione residente in modo equilibrato e compatibile con le risorse ambientali e con la qualità e la quantità dei servizi offerti
OBIETTIVO #02 IL VERDE COME
RISORSA
preservare ed ampliare le aree verdi e le zone agricole con la finalità di mantenere una cintura verde attorno alla città
confermare i confini del Parco Agricolo Sud Milano e proporre l’estensione dei suoi confini includendo in esso alcune aree libere
promuovere e valorizzare il territorio del Parco Agricolo Sud Milano, preservando l’integrità degli ambiti a maggiore valenza naturalistica e ambientale
concorrere alla realizzazione della “dorsale verde”, portando a conclusione il sistema dell’accessibilità e della fruibilità del verde e migliorando la dotazione naturalistica – ambientale del Naviglio Grande
completare, a livello urbano, il sistema del verde partendo dalle aree non attuate del PGT vigente
OBIETTIVO #03 LO SVILUPPO PRODUTTIVO E COMMERCIALE
valutare la localizzazione, l’ampliamento e la riqualificazione delle imprese tenendo conto dell’impatto sulla città consolidata, in termini ambientali e infrastrutturali
valutare la localizzazione di strutture commerciali di media e grande distribuzione lungo le principali arterie di attraversamento su scala sovra comunale e subordinata a soluzioni viabilistiche e di sosta che soddisfino le esigenze connesse ai nuovi insediamenti
OBIETTIVO #04 I SERVIZI E LE ATTREZZATURE COLLETTIVE
confermare la dotazione di servizi esistenti
confermare l’individuazione di una Centralità pubblica che serva ad unire i diversi centri, nel nodo della fermata ferroviaria intesa come luogo per eccellenza della mobilità sostenibile
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Macro ‐ obiettivo Obiettivi specifici Criteri di sostenibilità
1 2 3 4 5 6 7 8 9
razionalizzare e migliorare la messa in rete del sistema dei servizi locali
valutare attentamente la possibilità di integrare i nuovi insediamenti residenziali con una nuova offerta di edilizia che tenga conto anche della mutata struttura sociale e dell’aumento della “fragilità” sociale (ad esempio persone divorziate, persone sole)
OBIETTIVO #05 LE
INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’
(VIABILITA’)
valutare il consumo di suolo connesso alle previsioni degli interventi di grande viabilità
valutare l’impatto di ogni nuovoinsediamento sulla rete della mobilità locale e sulla dotazione di parcheggi esistente
garantire condizioni di una migliore mobilità, differenziando le opportunità e realizzando infrastrutture e servizi dedicati, anche per ridurre i flussi di traffico veicolare
Anche in questa analisi si rilevano alcuni elementi attenzione fra macro obiettivi e criteri di
sostenibilità. La possibile non coerenza del macro obiettivo 3 (LO SVILUPPO PRODUTTIVO E
COMMERCIALE) può essere sostenuta localizzando gli impianti produttivi e le nuove strutture
commerciali in aree che non consumino nuovo suolo, non provochino l’aumento
dell’inquinamento atmosferico e acustico, ma siano orientati al soddisfacimento di adeguati
standard di efficienza energetica e di risparmio e riutilizzo delle risorse idriche. Pur riconoscendo
la possibilità di un potenziale miglioramento della situazione esistente, il macro obiettivo 3 è
condizionato dalla qualità e dalla razionalità di attuazione degli interventi previsti.
La coerenza del macro obiettivo 5 (LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ (VIABILITA’)) è
condizionata dalla realizzazione di interventi in grado di utilizzare in modo sostenibile la risorsa
suolo, evitando una eccessiva erosione dei terreni non urbanizzati. Le nuove previsioni dovranno
ridurre al minimo l’impatto sulle componenti ambientali aria e rumore, prevedendo anche
un’adeguata offerta di trasporto pubblico locale e una rete di mobilità lenta per ridurre
efficacemente il traffico veicolare.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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5.2 I possibili effetti degli obiettivi della Variante sulle componenti ambientali
In questo paragrafo vengono sinteticamente valutati i possibili effetti significativi sull'ambiente, generati dalle
azioni della Variante al PGT. La finalità è di individuare le principali criticità potenzialmente derivanti
dall'attuazione delle azioni di Piano, al fine di avanzare proposte di modifica/riorientamento e suggerire
interventi migliorativi relativi alle componenti ambientali interferite.
Le valutazioni, sotto riportate, fanno riferimento all'elenco delle componenti contenuto nell'Allegato I della
Direttiva 2001/42/CE, che individua come fondamentali: biodiversità, popolazione, flora e fauna, suolo, acqua,
aria, fattori climatici, rumore, beni materiali, patrimonio culturale, architettonico e archeologico, paesaggio.
La tabella fornisce, oltre alla caratterizzazione dello stato di fatto dell'ambiente, una previsione inerente la
probabile evoluzione e i possibili cambiamenti che interesserebbero i comparti ambientali con l'attuazione
delle scelte pianificatorie della Variante al PGT.
Il livello di qualità attuale riprende il giudizio sintetico espresso per le singole componenti ambientali analizzate,
tenendo conto delle potenzialità e criticità che caratterizzano il territorio di Trezzano sul Naviglio.
La valutazione è effettuata mediante l'utilizzo della seguente simbologia: verde probabile impatto positivo,
giallo possibile impatto incerto, rosso probabile impatto negativo, bianco nessuna interazione
Componente Livello di qualità attuale
Evoluzione probabile
OBIETTIVO #01
RI‐COSTRUIRE LA CITTA’ ESISTENTE OBIETTIVO #02
IL VERDE COME RISORSA
OBIETTIVO #03 LO SVILUPPO PRODUTTIVO E
COMMERCIALE
OBIETTIVO #04 I SERVIZI E LE ATTREZZATURE COLLETTIVE
OBIETTIVO #05 LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’
(VIABILITA’)
Aria e cambiamenti climatici
L'attenzione alla dotazione di verde urbano, alla salvaguardia della naturalità presente e delle zone agricole può contribuire a migliorare la qualità dell'aria
Lo sviluppo produttivo e commerciale può generare effetti negativi sulla qualità dell'aria se non orientato a principi di sostenibilità ambientale
La definizione di Centralità pubblica per il nodo della stazione ferroviaria, con le conseguenti dotazioni di servizi accessori, può implementare e favorire l'interscambio con il trasporto su ferro, riducendo il traffico veicolare e le conseguenti emissioni in atmosfera
Le nuove previsioni dovranno ridurre al minimo l’impatto sulla qualità dell'aria, prevedendo anche un’adeguata offerta di trasporto pubblico locale e una rete di mobilità lenta per ridurre efficacemente il traffico veicolare.
Acque superficiali
La valorizzazione del territorio agricolo in tutte le sue forme e la promozione del Naviglio Grande come fascia verde continua, contribuisce alla valorizzazione del ricco sistema irriguo che caratterizza il territorio di Trezzano S/N
Acque sotterranee
Lo sviluppo produttivo e commerciale può generare effetti negativi sull'utilizzo delle acque sotterranee (aumento dei prelievi) se non orientati a principi di risparmio delle risorse idriche
Suolo e sottosuolo
L'obiettivo di ripartire dalla città costruita si contrappone ad un ulteriore consumo di suolo
Lo sviluppo produttivo e commerciale può essere sostenuto localizzando gli impianti in aree che non consumano nuovo suolo
Le nuove previsioni di interventi dovranno essere in grado di utilizzare in modo sostenibile la risorsa suolo, evitando una eccessiva erosione dei terreni non urbanizzati
Uso del suolo
Il recupero di aree dismesse nell'urbanizzato, fornisce l'opportunità di riqualificare e ridisegnare porzioni significative della città
L'attenzione alla dotazione attuale di aree verdi e la previsione di nuove aree all'interno degli Ambiti di Trasformazione contribuisce ad innalzare il livello di qualità delle aree urbane
L'incentivazione a realizzare trasformazioni compatibili con le tipologie edilizie preesistenti nel contesto, contribuisce ad innalzare il livello di qualità urbana
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Componente Livello di qualità attuale
Evoluzione probabile
OBIETTIVO #01
RI‐COSTRUIRE LA CITTA’ ESISTENTE OBIETTIVO #02
IL VERDE COME RISORSA
OBIETTIVO #03 LO SVILUPPO PRODUTTIVO E
COMMERCIALE
OBIETTIVO #04 I SERVIZI E LE ATTREZZATURE COLLETTIVE
OBIETTIVO #05 LE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’
(VIABILITA’)
Naturalità e agricoltura
La realizzazione di una "dorsale verde" favorisce un assetto più equilibrato dell'ecosistema e del paesaggio
I nuovi tracciati in aderenza all'urbanizzato non dovranno costituire elemento di frammentazione del paesaggio agricolo
Popolazione Paesaggio e beni
culturali
Il recupero di aree dismesse e l'incentivazione a trasformazioni volte a risolvere frammistione fra funzioni è occasione per migliorare la qualità del contesto urbano
Si salvaguardano i caratteri tipici del territorio agricolo e si previene il depauperamento del paesaggio agrario L'attenzione al verde come risorsa, innalza la qualità del contesto urbano
L'attenzione al contesto in cui si inseriscono nuove attività, può generare un miglioramento della qualità urbana
La razionalizzazione e la messa in rete dei servizi, l'offerta di housing sociale, contribuisce ad un miglioramento della qualità e vitalità dei contesti urbani
Rumore
Favorire la riconversione di aree dismesse o non più congrue verso usi compatibili con il tessuto urbano prevalente, può favorire un miglioramento del clima acustico locale
La riqualificazione delle imprese in funzione del contesto di riferimento territoriale, può favorire un miglioramento del clima acustico locale
La valorizzazione della fermata ferroviaria, come luogo per eccellenza della mobilità sostenibile, può ridurre gli spostamenti con mezzo privato a favore del trasporto pubblico su ferro
Le nuove previsioni dovranno ridurre al minimo l’impatto sul clima acustico, prevedendo anche un’adeguata offerta di trasporto pubblico locale e una rete di mobilità lenta per ridurre efficacemente il traffico veicolare.
Energia
L'incentivazione alle trasformazioni virtuose dal punto di vista della qualità insediativa e del risparmio energetico costituisce occasione per incrementare l'efficienza energetica degli insediamenti e contribuire alla riduzione dei consumi
Gli effetti negativi sulla componente energia si azzerano realizzando impianti produttivi orientati ad un utilizzo razionale dell’energia
Elettromagneti‐smo
Rifiuti
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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La Variante al PGT vigente, per non gravare sulla componente suolo, individua interventi di
riqualificazione del tessuto urbano, che dovranno essere caratterizzati da una buona qualità
insediativa, virtuosi dal punto di vista dell'efficienza energetica e integrati nel contesto territoriale
di appartenenza.
Con l'obiettivo di Ricostruire la città esistente, la Variante intraprende una politica di riduzione
del consumo di suolo e di valorizzazione di porzioni significative di città a partire dal patrimonio
esistente.
Lo sviluppo produttivo e commerciale è condizionato dalla possibilità di rilocalizzare/localizzare
nuovi insediamenti senza consumare nuovo suolo, preservando le risorse agricole esistenti ed
evitando la frammentazione degli insediamenti.
Inoltre i nuovi comparti non dovranno compromettere le risorse idriche del territorio, incidere
negativamente sull’inquinamento atmosferico e dovranno prevedere l’implementazione di
metodi per il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia.
Per quanto riguarda le infrastrutture per la mobilità i possibili impatti incerti sono principalmente
dovuti alla occupazione di suolo agricolo da parte di nuove infrastrutture viabilistiche che
dovrebbero razionalizzare l'attuale assetto infrastrutturale, permettendo uno spostamento dei
traffici di attraversamento del centro abitato, con un'auspicabile conseguente diminuzione delle
emissioni atmosferiche ed acustiche.
D'altra parte le nuove previsioni dovranno ridurre al minimo l’impatto ambientale sui territori
attraversati, in particolare sul Parco Agricolo Sud Milano, prevedendo adeguate misure
compensative anche per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Il miglioramento delle
condizioni di mobilità del comune di Trezzano dovrà inoltre prevedere un’adeguata offerta di
trasporto pubblico locale e una rete di mobilità lenta per ridurre efficacemente il traffico veicolare
interno al nucleo urbano.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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6 Valutazione degli effetti della Variante al PGT di Trezzano sul Naviglio
6.1 Contenuti del PGT vigente
Il vigente Piano di Governo del Territorio del Comune di Trezzano è approvato definitivamente
con delibera del Com. Straordinario con poteri di C.C. n. 2 del 26 febbraio 2014.
La definizione dello Scenario strategico di sviluppo e trasformazione della città è stata articolata a
partire dal riconoscimento dei caratteri e della natura della struttura urbana, oltreché delle
invarianti infrastrutturali e territoriali, che rappresentano il punto di partenza.
Il Piano ha in tal senso inteso perseguire l’obiettivo più generale di creare condizioni concrete e
fattibili di sviluppo economico, di perseguire gli urgenti obiettivi di tutela del sistema ambientale
e paesistico del territorio del Parco Agricolo Sud Milano e del Naviglio Grande, e di migliorare la
qualità della città pubblica, in coerenza con il sistema della mobilità esistente e con la relativa
strategia di lungo periodo.
L’idea di sviluppo complessiva del Piano vigente si basa sul riconoscimento dell’identità
multicentrica di Trezzano sul Naviglio, che vede la presenza sul proprio territorio di elementi
strutturali che ne hanno segnato lo sviluppo: il Naviglio Grande, la linea ferroviaria, la nuova
Vigevanese oltre ovviamente alla Tangenziale Ovest. A questi elementi strutturali si aggiunge il
Parco Agricolo Sud Milano, risorsa per la città.
Il Documento di Piano individua tre progetti strategici, intorno ai quali programmare la sviluppo
e definire il riassetto urbano della città: il Parco del Naviglio, la Dorsale ciclopedonale e la strada
parco:
il progetto di Parco del Naviglio prevede da un lato di valorizzare e riqualificare gli ambiti
pubblici o a funzione pubblica in affaccio al canale, a partire dal completamento della rete
ciclopedonale esistente ed individuando nuovi spazi di fruizione, dall'altro la tutela delle aree
agricole qualora qualificanti e caratterizzanti tali spazi aperti.
Il nucleo principale del parco lineare è rappresentato dalla fascia di spazio aperto che si
sviluppa tra Trezzano sul Naviglio e Gaggiano;
obiettivo principale del progetto della Dorsale ciclopedonale è quello di riconnettere
attraverso la valorizzazione di un asse di connessione nord‐sud le “tre città” di Trezzano sul
Naviglio.
Attraverso lo sviluppo della mobilità lenta, si cercherà di superare la frattura oggi definita dai
tre elementi infrastrutturali lineari che separano fisicamente la città.
La dorsale ciclopedonale si sviluppa da due punti “notevoli”: il Parco del Centenario, a nord,
e il Parco Agricolo Sud Milano. Lungo il suo tracciato, che si sviluppa sull’asse di via Plebisciti
fino al centro storico, viene riconnessa la rete delle piste ciclabili esistenti;
nella logica di migliorare le connessioni nord‐sud il PGT conferma la possibilità di realizzare la
"strada parco", in attuazione delle previsioni contenute nel PCTP della allora Provincia di
Milano.
La nuova viabilità si sviluppa a margine del tessuto urbano, sul limite ovest della città,
connettendosi alla viabilità di Cusago a nord e proseguendo, oltre la Tangenziale Ovest, vero
Buccinasco, a sud. In questo modo si realizzerebbe un sistema tangenziale, che
permetterebbe di portare fuori dal centro abitato un’ingente quota di traffico, in particolare
di mezzi pesanti.
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L'obiettivo è di realizzare una infrastruttura integrata nel paesaggio, attraverso adeguate
opere di mitigazione ambientale e di ambientazione paesaggistica, così da limitare le
interferenze con i caratteri propri del paesaggio del Parco Agricolo Sud.
Nel complesso il PGT vigente, nell’ipotesi di massimo sviluppo, definisce una capacità insediativa
teorica di ca. 2.800 abitanti, così suddivisi:
1.850 abitanti teorici sono previsti nell'ambito delle trasformazioni normate dal Documento di
Piano;
il Piano delle Regole prevede un incremento della popolazione molto contenuto, circa 350
abitanti teorici, poiché il tessuto urbano consolidato è ormai essenzialmente saturo e non
significativa risulta essere la possibilità di recupero degli edifici ex rurali, quali fienili;
dalla pianificazione attuativa vigente del PRG previgente derivano circa 600 abitanti teorici.
I 20 Ambiti di trasformazione previsti dal Documento di Piano, di cui si riportano le
caratteristiche principali nella tabella alla pagina seguente, sono distinti, a seconda delle funzioni
prevalenti che si andranno ad insediare, in:
AT.r, residenziali, distinti in residenziali a bassa e a medio ‐ alta densità;
AT.i, a trasformazione integrata, nel caso in cui prevedano la localizzazione di più funzioni
integrate.
AT.se, Ambiti di trasformazione per la città pubblica, per la localizzazione di nuovi servizi:
AT.Se1, in via Cavour, su un’area libera di proprietà pubblica,per la realizzazione di un
intervento di housing sociale, con l’obiettivo di dare risposta al fabbisogno di abitazioni a
prezzo calmierato per le fasce deboli della popolazione;
AT.Se2, in via Curiel, un ambito dove si individua la necessità, in considerazione della
localizzazione strategica dell’area, baricentrica rispetto alla città e porta d’accesso della
città, di insediare funzioni, sia pubbliche che private ad uso pubblico, anche di interesse
sovracomunale, per creare un nuovo spazio urbano e una nuoca centralità per la città.
Nel complesso dovrà essere garantita anche la presenza di adeguati spazi per la sosta,
prevedendo un punto di interscambio efficiente gomma‐ferro.
A questi si aggiunge l’Ambito di riorganizzazione urbana (A.ru), che interessa alcune aree a sud del
sedime del tracciato ferroviario FS della linea Milano‐Mortara, in prossimità della stazione
ferroviaria. La finalità di questo ambito è quella di permettere la riorganizzazione di un nodo
centrale della città, sul quale attualmente insistono dei capannoni produttivi di bassa qualità.
Si prevede la possibilità di trasferire questi volumi per mezzo della perequazione, acquisendo
queste aree al patrimonio pubblico, in modo da poterle utilizzare per finalità di tipo pubblico,
vista la loro localizzazione strategica.
Il Documento di Piano attribuisce differenti indici di Utilizzazione Territoriale (UT) agli Ambiti di
trasformazione individuati:
0,65 mq/mq per gli AT.r a media densità;
0,50 mq/mq per gli AT.r a bassa densità;
0,65 mq/mq per gli AT.i
Agli Ambiti di trasformazione è riconosciuta la possibilità di accedere all’utilizzo di un incremento
volumetrico, pari a 0,15 mq/mq, se si concorre alla realizzazione di servizi per la città pubblica,
distinti in tre tipologie di interventi: servizi qualitativi, compensazione e Housing sociale.
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Il Documento di Piano individua puntualmente per ciascun ambito di trasformazione quale o quali
di questi obiettivi possono essere perseguiti, per mezzo delle Schede degli Ambiti di
Trasformazione.
Tabella 3: Ambiti di Trasformazione previsti dal Documento di Piano del PGT vigente
Superficie
territoriale
Slp
Abitanti
teorici
Dotazione di
servizi
Slp
Abitanti
teorici
Dotazione
servizi
Slp totale
Abitanti
teorici
Dotazione di
servizi
mq
mq
n.
mq
mq
nmq
mq
n.
mq
Ambiti di Trasform
azione integrata
AT.i1
Via Volta
9.200 5.980 95 4.648 1.380 22 1.073
7.360
117
5.721
AT.i2
Via Volta
12.400 8.060 55 7.291 1.860 13 1.682
9.920
68
8.973
AT.i3
Viale Edison
9.300 6.045 41 5.468 1.395 10 1.262
7.440
51
6.730
AT.i4
Viale Edison
9.100 5.915 40 5.350 1.365 9 1.235
7.280
50
6.585
AT.i5
Viale Edison
9.800 6.370 43 5.762 1.470 10 1.330
7.840
53
7.092
AT.i6
Via Curiel
16.600 10.790 172 8.387 2.490 40 1.935
13.280
211
10.322
AT.i7
Via M
orona
5.500 2.750 38 2.225 825 11 668
3.575
49
2.893
AT.i8
Via Treves
4.300 2.795 44 2.172 645 10 501
3.440
55
2.674
TOTA
LE
76.200 48.705 529 41.303
11.430
125
9.686
60.135
653
50.989
Ambiti di Trasform
azione residenziale a bassa densità
AT.rb1
Via Tintoretto
2.900 1.450 33
989
435 10 297
1.885
43
1.285
AT.rb2
Via Brunelleschi
6.200 3.100 70
2.114
930 21 634
4.030
92
2.748
AT.rb3
Via Tintoretto
5.200 2.600 59
1.773
780 18 532
3.380
77
2.305
AT.rb4
Via Brunelleschi
5.200 2.600 59
1.773
780 18 532
3.380
77
2.305
AT.rb5
Via Sala
7.400 3.700 84
2.523
1.110 25 757
4.810
109
3.280
AT.rb6
Via Galilei
12.900 6.450 147
4.398
1.935 44 1.319
8.385
191
5.717
AT.rb7
Via M
arconi
12.900 6.450 147
4.398
1.935 44 1.319
8.385
191
5.717
AT.rb8
Via Buonarroti
4.800 2.400 55
1.636
720 16 491
3.120
71
2.127
TOTA
LE
57.500 28.750 653 19.602
8.625
196
5.881
37.375
849
25.483
Ambiti di Trasform
azione residenziale
AT.r1
Via Turati
9.300 6.045 137
4.122
1.395
32
951
7.440
169
5.073
AT.r2
Via Salvini
9.900 6.435 146
4.388
1.485
34
1.013
7.920
180
5.400
TOTA
LE
19.200 12.480 284 8.509
2.880
65
1.964
15.360
349
10.473
TOTA
LE DDP
152.900
89.935
1.466
69.415
22.935
386
17.530 112.870
1.852
86.945
Ambito
Localizzazione
Incremento volumetrico "Obiettivi per la
città pubblica"
Totale
Indici e
param
etri
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 50 di 111
Oltre agli Ambiti di Trasformazione, il Documento di Piano individua quattro Ambiti di
programmazione negoziata, che, pur nella dimensione complessiva non conformativa dell’uso del
suolo delle previsioni del Documento di Piano, identificano delle situazioni particolarmente
complesse, ciascuna per differenti motivazioni, che necessitano l’attivazione di un percorso
specifico di programmazione negoziata. Si tratta di:
area Brenntag, caratterizzata dalla presenza di una attività industriale a Rischio di Incidente
Rilevante, oltre ad un limitrofo comparto produttivo artigianale. Si auspica la delocalizzazione
dell'attività industriale RIR, attualmente troppo vicina ad insediamenti residenziali;
ambito compreso tra la Nuova Vigevanese, la Tangenziale Ovest, la ferrovia e via Cellini.
Quest’area, localizzata in un crocevia strategico e complesso, soprattutto dal punto di vista
dell’accessibilità e della viabilità, vede oggi la compresenza di diverse funzioni commerciali,
produttive e un’area libera. La prospettiva di riorganizzazione complessiva dell’ambito, si lega
ed è vincolata alla risoluzione delle problematiche di viabilità;
ambito di Cascina Antonietta, compreso fra lo svincolo della Tangenziale Ovest con la Vecchia
Vigevanese, il Naviglio Grande e un ambito di fruizione del Parco Agricolo Sud Milano. Si tratta
di un ambito con caratteri extraurbani di natura agricola, per il quale si auspica una
riqualificazione funzionale, in equilibrio con i caratteri preesistenti e del contesto;
area ex Demalena, in via Matteotti, per la quale si intravede la possibilità di procedere,
attraverso un processo negoziato di coinvolgimento attivo della cittadinanza, non solo alla
riqualificazione dell’area nel suo complesso, ma anche alla valorizzazione in forma estesa
dell'intero quartiere.
Figura 15: Estratto Tav1dp Strategie di Piano. PGT vigente
Il tempo trascorso dall’approvazione definitiva del PGT (2014) è troppo ridotto perché si abbia
un’attuazione apprezzabile delle previsioni del PGT, tenendo conto anche della crisi economica
ancora in essere.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 51 di 111
L'unico Ambito di trasformazione, per cui è stato adottato un piano di attuazione, è l'ambito AT.r2
(via Salvini) a vocazione residenziale, con ST pari a circa 9.900mq, su cui andrà ad insediarsi una
slp pari a 5.534 mq, valore leggermente inferiore al massimo previsto di 6.435mq.
In questo breve periodo di attuazione del Piano sono comunque emerse potenzialità e criticità del
nuovo strumento urbanistico. In particolare si rilevano per i diversi sistemi territoriali su cui il
Piano ha influenza:
SISTEMA CRITICITA’ POTENZIALITA’
Ambientale Nuova edificazione
Mantenimento dello spazio agricolo del Parco Agricolo Sud Milano Dorsale Ciclopedonale Parco del Naviglio
Insediativo
Aree dismesse produttive Ambiti di Trasformazione caratterizzati da elevata
frammentazione della proprietà
Riqualificazione Centro Storico
Housing sociale
Potenziamento dei servizi e messa in rete
Infrastrutturale
Consumo di suolo derivante da infrastrutture viarie di livello
territoriale Traffico veicolare
Riqualificazione viabilità interna
Potenziamento percorsi ciclabili
6.2 La Variante n. 1 al PGT di Trezzano sul Naviglio
L’idea di sviluppo complessiva della prima Variante al Piano, pur rimanendo nell’impianto
generale del PGT vigente, è legata alle aree produttive dismesse, da diversi decenni, e degradate.
Questione in parte già affrontata nel Piano Vigente ma che attraverso la Proposta di Variante è
ulteriormente declinata attraverso la risoluzione di alcuni ambiti degradati rilevanti.
È partendo da questo presupposto che la proposta di Variante prova a sviluppare il concetto di
“Rigenerazione urbana” come strumento adeguato alla situazione perché la riqualificazione di una
singola area non deve limitarsi al proprio recinto ma avere delle ricadute sul contesto urbano
circostante e, in tal senso, bisogna coglierla come opportunità dalle implicazioni più estese.
Contestualmente, la Variante vuole essere l’occasione per iniziare ad affrontare anche la
risoluzione di alcune questioni riguardanti le opere pubbliche con particolare riferimento al tema
della mobilità, in continuità anche con la Programmazione delle opere previste nel PTOP 2016‐
2018. Tale sviluppo dovrà tener conto, ovviamente, anche della questione legata al contenimento
del consumo di suolo, inteso, ormai anche nella legislazione regionale, come bene da preservare.
Non ultimo, va sottolineata la consapevolezza che il verde, inteso nell’accezione più ampia del
termine, è una risorsa per il territorio di Trezzano sul Naviglio e quindi vengono confermate le
politiche e le azioni di tutela, eco sostenibilità degli interventi e valorizzazione ambientale.
Al tempo stesso, si coglie questa prima Variante anche per perfezionare la documentazione dopo
un periodo di prima applicazione del PGT.
La proposta di Variante, come impostazione generale, continua a basarsi sul riconoscimento
dell’identità multicentrica di Trezzano sul Naviglio, che vede la presenza sul proprio territorio di
elementi strutturali che ne hanno segnato lo sviluppo: il Naviglio Grande, la linea ferroviaria, la
nuova Vigevanese oltre ovviamente alla Tangenziale Ovest. A questi elementi strutturali si
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 52 di 111
aggiunge il Parco Agricolo Sud Milano, risorsa per la città. A partire dal riconoscimento di questa
configurazione territoriale si è sviluppata la strategia del Piano, che ha riconosciuto “Le tre città di
Trezzano sul Naviglio”. In questo modo è stato possibile definire l’assetto urbano che configura la
città, attribuendo ad ogni parte uno specifico ruolo, in ragione della propria identità. I progetti
strategici e le trasformazioni programmate lavorano intorno a questa visione, alimentandola
laddove se ne riconoscono i pregi, e provando a “romperla” e superarla laddove si riconoscono
criticità. Lo scenario strategico poggia dunque su alcune chiavi di lettura, che racchiudono gli
indirizzi e le conseguenti azioni del Piano.
Trasformazioni e nuovo assetto urbano.
Attraverso l’individuazione degli Ambiti di Trasformazione, che definiscono le priorità di
riorganizzazione del tessuto urbano, si è attivata una politica volta alla definizione di un nuovo
assetto urbano, pensando in primo luogo alla riqualificazione della città esistente, senza ricorrere
a nuove espansioni. Utilizzando le occasioni offerte dal recupero, dalla trasformazione e dalla
ricucitura dei margini urbani, si è evitato un aumento del consumo di suolo, concentrando le
occasioni di trasformazione sulle aree già compromesse e problematiche, utilizzando a questi fini i
comparti insediativi dismessi o già previsti nel Piano Regolatore Generale e non attuati. Dalla
trasformazione di questi ambiti si vuole cogliere l’occasione per andare a ridefinire
complessivamente l’assetto urbano della città. Gli Ambiti di trasformazione non lavorano infatti in
autonomia, ma si organizzano per “blocchi”, ciascuno con un preciso ruolo nelle dinamiche di
trasformazione e ricomposizione del tessuto urbano esistente.
In tale senso, la Variante va ad individuare l’area ex Demalena, ambito produttivo dismesso da
diversi anni, come Ambito di Rigenerazione urbana con l’obiettivo di riqualificare l’area dismessa
più grande del Comune e al tempo stesso di cogliere quest’opportunità per valorizzare la parte a
sud del Naviglio grande attraverso interventi mirati sulla mobilità, il verde e ampliamento di
servizi esistenti.
La Variante, inoltre, indica Cascina Antonietta come un altro ambito molto critico sia dal punto di
vista dello stato di conservazione dei luoghi che rispetto all’accessibilità e sicurezza delle
infrastrutture sovracomunali. La proposta di Variante, pertanto, individua un altro Ambito di
Riqualificazione ma a scala sovracomunale per la molteplicità di questioni che la risoluzione di
questa trasformazione comporta.
Riqualificazione funzionale.
Ulteriore obiettivo è stato quello di risolvere l’incompatibilità funzionale tra le nuove aree di
trasformazione e i tessuti esistenti limitrofi. Uno degli elementi caratterizzanti Trezzano è la
frammistione tra funzioni residenziali e produttive, che spesso generano problemi di compatibilità
urbanistica. Le previsioni funzionali contenute negli ambiti di trasformazione sono infatti
connesse all’idea di superare tali incompatibilità e ridefinire i rapporti tra i differenti tessuti
urbani. Attenzione è stata posta inoltre al distretto commerciale lungo l’asta della Nuova
Vigevanese, confermando l’identità terziario‐commerciale dei tessuti consolidati, con
insediamenti di dimensione non superiore a 900 mq di slp. Relativamente alle Grandi Strutture di
Vendita, il PGT non prevede nuovi insediamenti, riconoscendo alcuni ambiti dalla potenziale
vocazione, nei pressi delle porte d’ingresso tra la Nuova Vigevanese stessa e la Tangenziale ovest,
da valutare in un eventuale scenario di programmazione specifica di carattere sovracomunale.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 53 di 111
La città pubblica al centro.
La definizione degli obiettivi e delle azioni di Variante è fondata sul presupposto di elaborare
strategie in primo luogo finalizzate a riconoscere e valorizzare il ruolo e l’identità delle centralità
riconosciute, con l’obiettivo di mettere in rete in particolare le “polarità della città pubblica”,
riferibili ai tre “centri”: San Lorenzo, la stazione ferroviaria con l’area adiacente e il nucleo storico
di Trezzano vecchia. Il Documento di Piano, lavorando in sinergia con il Piano dei Servizi, continua
a riconoscere infatti i poli di concentrazione dell’offerta di servizi, articolando le proprie proposte
nell’ottica di valorizzazione e messa a sistema di queste polarità.
L’impronta ambientale.
Le previsioni della variante del Documento di Piano sono state messe a sistema con gli obiettivi e
le strategie ambientali. In primo luogo il riconoscimento del ruolo del Parco Agricolo Sud Milano,
cardine della qualità paesistico‐ambientale della città. Centrale la definizione della Rete Ecologica
Comunale, che oltre a recepire le disposizioni di scala sovracomunale, va a definire gli elementi
costituivi di scala comunale, con l’obiettivo di mettere in rete il sistema ambientale. In questo
disegno rientrano il potenziamento del Parco Urbano del Centenario e la valorizzazione degli
ambiti paesistici sovracomunali, tra cui la realizzazione del parco lineare lungo il Naviglio Grande.
In tal senso, la proposta di Variante propone il potenziamento delle aree pubbliche come
contributo alla realizzazione della Rete ecologica comunale attraverso l’acquisizione gratuita
all’Amministrazione comunale di aree interne all’Ambito di Fruizione “e” del PASM: area ritenuta
importante per poter applicare politiche di tutela ambientale.
La Variante di PGT si pone l’obiettivo sia di continuare nell’opera di tutelare il Parco Agricolo Sud,
che caratterizza quasi tutto il territorio extraurbano di Trezzano, sia di valorizzarne e recuperare
alcune importanti realtà esistenti, come la Cascina Terzago. In questo quadro rientra anche la
possibilità di migliorare e recuperare il sistema dei percorsi agricoli, valorizzandone anche il ruolo
fruitivo, in relazione ad un processo di apertura degli spazi del Parco Agricolo Sud Milano alla
città.
Nuove prospettive di mobilità.
In merito alla mobilità, una delle principali problematiche di Trezzano sul Naviglio, il PGT imposta
una politica di programmazione diversificata per tipologia e scala di riferimento. Forte
l’integrazione con gli strumenti settoriali, in particolare con il redigendo Piano Generale del
Traffico Urbano.
In primo luogo si confermano le previsioni degli interventi di grande viabilità, programmati anche
a livello provinciale dal PTCP, in uno scenario di medio‐lungo periodo. Entro questa prospettiva si
colloca la previsione di realizzazione della Strada Parco, concettualizzata come intervento
integrato dal punto di vista paesaggistico con il Parco Agricolo Sud Milano. In coerenza con la
mutata sensibilità nei confronti del consumo di suolo, la proposta di Variante, pur condividendo la
necessità di prevedere un’opera infrastrutturale di questa tipologia, propone di adottare, in fase
di definizione del progetto, che comportino il minor consumo di suolo e frammentazione delle
aree agricole.
Il secondo livello di intervento, direttamente legato alle trasformazioni programmate, guarda alla
risoluzione delle criticità rilevate sulla rete della mobilità locale e sulla dotazione di parcheggi
esistente.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 54 di 111
Infine, la Variante punta con forza sullo sviluppo di nuove forme di mobilità sostenibile, legate in
particolare alla definizione di una nuova rete della mobilità lenta. Obiettivo primario è quello di
valorizzare e mettere in connessione le polarità della città pubblica, superando il frazionamento
del tessuto urbano, in particolare lungo l’asse nord‐sud.
La Variante conferma i tre progetti strategici individuati nel Documento di Piano del PGT vigente,
intorno ai quali programmare lo sviluppo e definire il riassetto urbano della città: il Parco del
Naviglio, la Dorsale ciclopedonale e la strada parco.
6.2.1 Documento di Piano
La Variante propone da un lato una semplificazione delle categorie di Ambiti di Trasformazione
del PGT vigente, dall’altro introduce una nuova categoria. In particolare:
gli Ambiti di trasformazione a destinazione residenziale, con l’obiettivo di mantenere uno
sviluppo equilibrato, vengono ricondotti all'unica categoria con vocazione residenziale a bassa
densità (AT.rb), con indice di Utilizzazione territoriale pari a 0,50 mq/mq.
Gli AT.rb proposti sono 10, ma rispetto al Piano vigente, è stralciato l'AT.r di via Salvini, in virtù
dell'adozione del suo piano attuativo, e viene cambiata la destinazione dell'AT.i8 di via Treves
da Ambito di trasformazione integrata ad Ambito di trasformazione residenziale a bassa
densità;
sono confermati 7 Ambiti di trasformazione integrata; sono ambiti che per localizzazione e
vocazione possono contribuire ad un processo di rinnovamento e riqualificazione urbana,
attraverso l’accoglimento di funzioni urbane integrate tra loro e correlate all’attuazione di
altri interventi, anche attraverso la realizzazione di servizi qualitativi aggiuntivi derivanti dalla
loro attuazione. Per questi ambiti si prevede una vocazione a mixité funzionale, con un indice
UT base = 0,65 mq/mq
Unica eccezione è stata operata per l’Ambito di Trasformazione Integrata (AT.i7), al quale è
stato attribuito l’indice UT base = 0,5 mq/mq, perché adiacente agli Ambiti AT.rb a bassa
densità. Tale scelta è stata fatta per consentire uno sviluppo armonico della città.
Per quanto riguarda gli AT.se, Ambiti di trasformazione per la città pubblica, destinati alla
localizzazione di nuovi servizi, in coerenza con la programmazione e l’attuazione del Piano
Triennale delle Opere Pubbliche (PTOP) e dei mutati indirizzi dell’Amministrazione comunale,
si propone lo stralcio per entrambe le aree:
per l'area AT.Se1, in via Cavour, viene confermata l’area a verde pubblico esistente come
parte integrante del progetto strategico “Dorsale verde nord‐sud” e sono previsti
interventi di rimboschimento (Bosco dei neonati);
nell'area AT.Se2, in via Curiel, è già in fase di ultimazione il primo lotto dell’area a
parcheggio di interscambio ferroviario, per la quale è già previsto nel PTOP 2016‐18 il II°
lotto di ampliamento.
viene confermato l’Ambito di riorganizzazione urbana (A.ru), che interessa alcune aree a sud
del sedime del tracciato ferroviario FS della linea Milano‐Mortara, in prossimità della stazione
ferroviaria. La finalità di questo ambito è quella di permettere la riorganizzazione di un nodo
centrale della città, sul quale attualmente insistono dei capannoni produttivi di bassa qualità.
Si prevede la possibilità di trasferire questi volumi per mezzo della perequazione, acquisendo
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 55 di 111
queste aree al patrimonio pubblico, in modo da poterle utilizzare per finalità di tipo pubblico,
vista la loro localizzazione strategica;
è introdotto l'Ambito di Rigenerazione urbana (AR) al quale si attribuisce la finalità di
perseguire azioni di rinnovamento e riqualificazione urbana, allo scopo di risolvere situazioni
rilevanti di dismissione e degrado ambientale, anche attraverso la realizzazione di servizi
qualitativi aggiuntivi derivanti dalla loro attuazione come “rigenerazione di parti di città.
L'ambito individuato corrisponde all'area della "ex Demalena", compreso fra via Matteotti, via
Lazzati e via Marchesina, classificato nel PGT vigente come Ambito di programmazione
negoziata. Per questo ambito si prevede una vocazione di tipo residenziale con possibilità di
insediamento di una media struttura commerciale alimentare e non di primo livello, con un
indice UT base = 0,50 mq/mq;
l'ambito di Cascina Antonietta, attualmente inserito fra gli Ambiti di programmazione
negoziata, viene classificato come Ambito di Riqualificazione urbana (AR.s); si tratta di un
ambito al quale si attribuisce la finalità di perseguire azioni di riqualificazione, allo scopo di
risolvere situazioni rilevanti di dismissione e degrado ambientale, anche attraverso la
realizzazione di servizi qualitativi aggiuntivi derivanti dalla loro attuazione come
“rigenerazione di parti di città”.
Il primo obiettivo è la riorganizzazione dell’ambito di Cascina Antonietta, attualmente in stato
di degrado fisico e paesaggistico, anche attraverso la possibilità di riorganizzazione dei volumi
esistenti, con funzioni ricettive e commerciali. Per questo ambito si prevede una vocazione di
tipo commerciale ‐ricettiva con possibilità di insediamento di una funzione ricettiva e due
medie strutture di vendita, con un indice UT = 0,20 mq/mq.
Il Documento di Piano in Variante conferma l'individuazione di Ambiti di programmazione
negoziata, che, pur nella dimensione complessiva non conformativa dell’uso del suolo delle
previsioni del Documento di Piano, identificano delle situazioni particolarmente complesse,
ciascuna per differenti motivazioni, che necessitano l’attivazione di un percorso specifico di
programmazione negoziata. Rispetto al PGT vigente, permangono fra questi ambiti:
l'area Brenntag, caratterizzata dalla presenza di una attività industriale a Rischio di Incidente
Rilevante e da un comparto produttivo artigianale;
l'ambito compreso tra la Nuova Vigevanese, la Tangenziale Ovest, la ferrovia e via Cellini.
Quest’area, localizzato in un crocevia strategico e complesso, soprattutto dal punto di vista
dell’accessibilità e della viabilità, che vede oggi la compresenza di diverse funzioni
commerciali, produttive.
Agli Ambiti di Trasformazione è riconosciuta la possibilità di accedere all’utilizzo di un incremento
volumetrico, al fine di perseguire dei precisi e definiti obiettivi per la città pubblica. Tale
incremento è espresso per mezzo di un Indice di Utilizzazione Territoriale (UT), ed è quantificato
nella misura di 0,10 mq/mq, valore leggermente inferiore allo 0,15 mq/mq attualmente ammesso
dal PGT vigente. Gli obiettivi sono distinti in tre tipologie di interventi: servizi qualitativi,
compensazione e Housing sociale. Il Documento di Piano individua puntualmente per ciascun
ambito di trasformazione quale o quali di questi obiettivi possono essere perseguiti, per mezzo
delle Schede degli Ambiti di Trasformazione.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 56 di 111
Tale riduzione di incremento volumetrico nei singoli AT non pregiudica, però, la soddisfazione del
fabbisogno di servizi, che viene, in parte, risolto dalla realizzazione dell'ambito di Rigenerazione
urbana (AR) dell'area "ex Demalena".
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Figura 16: Tav1dp Strategie di Piano. Variante n. 1
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Tabella 4: Ambiti di Trasformazione previsti dalla Variante n. 1
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Il Documento di Piano, nel complesso degli Ambiti di Trasformazione, prevede una capacità
insediativa massima pari a 1.900 abitanti, leggermente superiore al DdP vigente; in questa quota
sono inclusi anche gli abitanti derivanti dal possibile utilizzo dall’incremento di Slp rispondente
agli “Obiettivi per la città pubblica”.
In particolare, considerando i soli AT a destinazione residenziale o integrata, è possibile notare
come nella Variante la capacità insediativa massima (1.518 ab) risulti inferiore a quella del PGT
vigente (1.852 ab), non solo perchè è stato stralciato l'AT.r di via Salvini e l'AT.r di via Turati è
stato ridimensionato a bassa densità, ma anche perchè l'incremento volumetrico derivante dagli
"Obiettivi per la città pubblica" è stato ridimensionato da 0,15mq/mq a 0,10mq/mq.
L'incremento di popolazione è determinato dalla individuazione dell'ambito "ex Demalena" fra gli
AT "Ambiti di riqualificazione e rigenerazione urbana", con destinazione residenziale e possibilità
di insediare un massimo di 383 abitanti teorici.
Tabella 5: Confronto Ambiti di Trasformazione previsti dal DdP del PGT vigente e dal DdP della Variante n. 1
La superficie territoriale interessata dagli Ambiti di trasformazione previsti nella Variante è
maggiore di quella prevista nel DdP, in virtù dell'inserimento fra gli AT dei due "Ambiti di
riqualificazione e rigenerazione urbana", che interessano superfici territoriali piuttosto estese,
soprattutto nel caso di Cascina Antonietta.
6.2.2 Valutazione degli ambiti di trasformazione
La Valutazione degli obiettivi e delle azioni della Variante, si completa con la valutazione dei
singoli Ambiti di trasformazione, previsti nel Documento di Piano.
In sintonia con gli Indirizzi regionali, per evitare duplicazioni della valutazione ambientale, si
analizzano, in modo specifico, solo gli Ambiti di trasformazione che hanno subito variazioni
rispetto al PGT vigente o che sono stati inseriti ex‐novo, rimandando ai documenti della
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 60 di 111
Valutazione Ambientale Strategica, effettuata per il PGT vigente, per tutti gli AT confermati dalla
Variante così come approvati nel PGT vigente.
Le schede di valutazione degli ambiti, oltre a riportare un inquadramento cartografico, che
consenta di caratterizzare la posizione dell'ambito nel territorio comunale, e i dati disciplinati dal
DdP, riporta considerazioni più specificatamente ambientali, ottenute sovrapponendo la
localizzazione degli ambiti con la Carta della Zonizzazione acustica comunale, con la Carta dei
vincoli (Figura 18) e con la Carta della Sensibilità paesistica (Figura 19).
Figura 17: Zonizzazione acustica, Comune di Trezzano sul Naviglio
Coerentemente con il Documento di Piano, che organizza le schede dei singoli ambiti,
suddividendole nelle tre città di Trezzano sul Naviglio, anche la valutazione ambientale procederà
in tal senso.
La strategia di Piano, insieme al conseguente sviluppo progettuale degli ambiti, non guarda infatti
alle singole trasformazioni come fattori indipendenti, ma le considera nel loro complesso, al fine
di poter coordinare gli interventi e valutarne i possibili effetti nell’insieme delle trasformazioni
programmate. In quest’ottica è concretamente possibile avere una visione organica dei processi di
riorganizzazione urbana, potendo programmare con maggiore efficacia gli interventi per la città
pubblica, entro un quadro maggiormente articolato e completo, facendo lavorare in sinergia le
singole trasformazioni.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 61 di 111
Figura 18: Tav1.2dpA Contesto sovralocale. Sistema ambientale esistente e previsto [elementi principali]. Variante n. 1
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 62 di 111
Figura 19: Tav3dp Carta della Sensibilità paesistica. PGT Vigente
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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La città a nord della nuova Vigevanese
La città che si sviluppa a nord, oltre la nuova Vigevanese, si caratterizza per un tessuto
prevalentemente di tipo residenziale a bassa densità, con alcuni ambiti, in particolare a nord e ad
est, a destinazione produttiva. Interne ad un tessuto urbano prevalentemente residenziale, si
localizzano alcune aree artigianali e produttive, in parte dismesse, discontinue rispetto alle aree
produttive consolidate. In questo quadro di valutazione della compatibilità tra i tessuti urbani si
collocano gli ambiti di trasformazione previsti per questa “città”, che intraprende una strategia di
trasformazione basata sulla riqualificazione urbana e funzionale di aree degradate, in un quadro
di compatibilità funzionale e di riduzione della frammistione tra attività incompatibili.
In questa parte di città gli ambiti di trasformazione si concentrano nel quadrante che si sviluppa
tra la nuova Vigevanese, l’asse principale nord‐sud costituito da Viale Europa‐Plebiscito‐
Indipendenza, via Morona e il limite ad ovest, verso il Parco Agricolo Sud.
In generale la strategia di intervento è orientata alla riqualificazione del tessuto urbano attraverso
l’insediamento di funzioni residenziali, che possano porsi in continuità con la tipologia insediativa
esistente, composta prevalentemente da tessuti a bassa densità.
Si tratta degli ambiti AT.rb 1, AT.rb 2, AT.rb 3, AT.rb 4, AT.i7 e AT.rb10.
Per questi ambiti è prevista la realizzazione di insediamenti residenziali a bassa densità, con la
possibilità di realizzare servizi commerciali nell’ambito AT.i7 su via Morona.
L’attuale vocazione delle aree è produttiva‐artigianale e i capannoni, presentano una situazione di
generale degrado ed alcuni sono anche in parte abbandonati. Ciò comporta, dove necessario,
l’attivazione di procedure di bonifica e di messa in sicurezza anche per la tipologia delle attività
insediate (carrozzerie e autofficine) che potrebbero aver provocato inquinamento del suolo.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
CON_10_15_ELA_TE_21 Pagina 64 di 111
Le funzioni previste, residenziali e
commerciali, risultano compatibili con
la situazione dell’intorno che presenta
tessuti residenziali e servizi. Si ritiene
opportuno procedere unitariamente
alla trasformazione degli ambiti per
evitare che interventi in tempi
successivi comportino la coesistenza di
nuova residenza al fianco di attività
produttive preesistenti che
potrebbero generare evidenti conflitti
e incompatibilità.
Sull’area non insistono vincoli di
natura sovraordinata e gli ambiti
ricadono nella classe acustica“Classe III – Aree di tipo misto”, classificazione compatibile con la
destinazione residenziale.
Secondo la Carta della sensibilità paesistica gli ambiti di trasformazione AT.rb 1, AT.rb 2, AT.rb 3,
AT.rb 4, AT.i7 ricadono nella classe a "sensibilità molto alta", in quanto limitrofe al settore del
quartiere Zingone, caratterizzato da edilizia unifamiliare a bassa densità. Per le aree a sensibilità
paesistica molto alta è richiesto un parere alla Commissione paesaggistica, che possa valutare
l'eventuale impatto paesistico dei progetti proposti in tali aree sul contesto circostante.
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Il solo AT.rb10 ricade nella classe a “sensibilità molto bassa”, senza, quindi, particolari elementi di
valore paesistico al contorno.
Rispetto al PGT vigente, la Variante n.1 conferma gli ambiti residenziali a bassa densitá AT.rb 1,
2, 3 e 4 e l‘ambito integato AT.i7 nelle quantitá minime (slp, abitanti teorici e dotazione di servizi)
e nella disposizione planivolumetrica (aree di concentrazione fondiaria, aree per verde pubblico,
rete ciclabile, indicazioni progettuali) giá approvata nel PGT vigente. Con la riduzione
dell’incremento volumetrico per la realizzazione degli Obiettivi della Cittá pubblica, la Variante
riduce le quantitá massime ammissibili in termini di slp e abitanti teorici.
Tabella 6: Confronto Ambiti di Trasformazione previsti dal DdP del PGT vigente e dal DdP della Variante n. 1
L’unico elemento in Variante é rappresentato dall’ambito AT.r10 di via Turati, giá presente nel
PGT vigente come AT.r1 a destinazione residenziale ad alta densitá. Con la Variante si conferma
l’estensione dell’ambito, ma la sua trasformazione in ambito a destinazione residenziale a bassa
densitá comporta una leggera riduzione della slp ammessa e degli abitanti teorici ed una modifica
delle indicazioni planivolumetriche a favore di un aumento del verde pubblico.
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Figura 20: Ambito AT.r1 PGT vigente Ambito AT.rb10 Variante n. 1
Il secondo gruppo di ambiti è quello che si attesta intorno al quartiere Zingone, formato dagli
AT.rb5, AT.rb6, AT.rb7, AT.rb8. Per questi ambiti si prevede la possibilità di individuare delle aree
da destinare al verde e attrezzature collettive, poste in continuità con aree pubbliche esistenti, in
modo da andare a completare il disegno della città.
Anche in questo caso l’attuale vocazione delle aree è produttiva‐artigianale e i capannoni,
presentano una situazione differenziata di conservazione: in particolare i capannoni dell’ambito
ATrb6 si trovano in uno stato di generale degrado, alcuni anche abbandonati. Ciò comporta, dove
necessario, l’attivazione di procedure di bonifica e di messa in sicurezza anche per la tipologia
delle attività insediate che potrebbero aver provocato inquinamento del suolo.
Gli altri ambiti presentano un miglior stato conservativo anche se molti non sono utilizzati (in
particolare nell’ambito ATrb5).
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Se da un lato le trasformazioni
residenziali previste sono coerenti con
la vocazione residenziale del quartiere
Zingone e consentono il recupero di
zone ampiamente degradate, le scelte
urbanistiche del PGT prevedono
nell’intorno il mantenimento di ampie
aree ad attività produttiva che
rischiano di generare conflitti, rispetto
ai temi dell’inquinamento acustico e
del traffico di mezzi pesanti.
Sull’area non insistono vincoli di
natura sovraordinata. Poco distante dall’ambito ATrb7 si localizzano due pozzi idropotabili le cui
fasce di protezione, calcolate attraverso il criterio geometrico di 200m, interessano in modo assai
limitato l’ambito stesso.
Gli ambiti ricadono in differenti classi acustiche, dalla Classe II “Aree destinate ad uso
residenziale” alla “Classe IV ‐ Aree ad intensa attività umana”. Pertanto devono essere adottate
opportune misure per l’abbattimento del livello sonoro, anche in considerazione della persistenza
di ampi ambiti di attività produttiva e artigianale intorno alle aree di trasformazione in particolare
le ATrb6, ATrb7.
Anche questi ambiti di trasformazione
ricadono nella classe a “sensibilità
molto alta”, in funzione del contesto
residenziale del quartiere Zingone su
cui affacciano.
Rispetto al PGT vigente, la Variante
n.1 conferma gli ambiti residenziali a
bassa densitá AT.rb 5, 6, e 7 nelle
quantitá minime (slp, abitanti teorici e
dotazione di servizi) giá approvate nel
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PGT vigente. Con la riduzione dell’incremento volumetrico per la realizzazione degli Obiettivi della
Cittá pubblica, la Variante riduce le quantitá massime ammissibili in termini di slp e abitanti
teorici.
Tabella 7: Confronto Ambiti di Trasformazione previsti dal DdP del PGT vigente e dal DdP della Variante n. 1
L’ambito AT.rb8 di via Buonarroti é leggermente ridotto nella sua superficie territoriale e,
conseguentemente, nella slp e negli abitanti teorici ammessi.
Figura 21: Ambito AT.rb8 PGT vigente Ambito AT.rb8 Variante n. 1
La città lungo la ferrovia
La città “centrale”, che si sviluppa in particolare lungo l’asse della ferrovia fino alla Nuova
Vigevanese, e si estende fino al Naviglio Grande, si caratterizza per la forte frammistione
funzionale e per la presenza di un tessuto urbano discontinuo, composto da frammenti di
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differente dimensione e natura. A grandi comparti produttivi, si alternano contenitori
commerciali, headquarters terziari e insediamenti residenziali, in una sequenza che spesso
evidenzia problemi di compatibilità urbanistica e funzionale. E’ però al contempo un’area che si
costituisce come il baricentro di Trezzano sul Naviglio, con la presenza della stazione ferroviaria
oltre all’accesso diretto sia alla nuova che alla vecchia Vigevanese. Un’area che presenta le
principali necessità e al contempo opportunità di trasformazione per la città.
Questa parte di città si caratterizza per la previsione in particolare di Ambiti di Trasformazione
integrata, attraverso l’individuazione dei quali si vogliono superare alcune criticità di
composizione urbana e integrazione funzionale. Fulcro del progetto è la stazione ferroviaria, che
sempre più in futuro dovrà porsi come centralità della città, non solo in termini di interscambio,
ma anche come catalizzatore di sviluppo e riqualificazione per le aree limitrofe.
Proprio tra la stazione e l’asse di via Volta si organizzano i principali ambiti di trasformazione: AT.i
1, AT.i 2, AT.i 3, AT.i 4, AT.i 5, AT.i 6.
Complessivamente la strategia rivolta a questi ambiti, che dovranno sviluppare un comune
disegno per la città pubblica, è rivolta a definire un nuovo fronte in affaccio alla centralità della
stazione, prevedendo un nuovo sistema della viabilità attraverso il prolungamento di via Volta
fino alla stazione. In questo modo sarà possibile chiudere l’anello della viabilità con via Curiel, che
oggi rappresenta l’unico accesso alla stazione. Una nuova accessibilità non solo viabilistica ma
anche ciclopedonale, con nuovi spazi urbani che possono ridare qualità al tessuto nel suo
complesso. In questa prospettiva assume un ruolo centrale anche l’asse di via Edison, che
nell’idea progettuale potrebbe diventare un nuovo boulevard urbano. Per questi ambiti si
prevede una trasformazione caratterizzata da mix di funzioni di tipo terziario e residenziale,
compatibile con i caratteri dell’area.
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L’area si caratterizza per una presenza
di terziario e commerciale
specialmente a ridosso della Nuova
Vigevanese. Nel margine est si sono
sviluppati recenti interventi residenziali
ad alta densità.
L’attuale vocazione delle aree è
produttiva con la presenza di medie e
grandi imprese. A differenza dei
precedenti ambiti, le strutture
industriali sono ampie e generalmente
di buona qualità. Tuttavia alcuni
capannoni risultano sfitti.
Le funzioni previste paiono compatibili
anche se andrà prestata particolare attenzione al margine ovest dove permarranno attività
produttive e naturalmente al margine sud per la presenza della ferrovia.
Gli ambiti AT.i 4, AT.i 5 e AT.i 6 dovranno, pertanto, realizzare adeguate opere di mitigazione
ambientale sul fronte sud, utili a schermare l’effetto del rumore della ferrovia. Lo stesso discorso
vale per gli AT.i 1 e AT.i 3 nelle cui trasformazioni si dovrà curare il lato ovest del nuovo
insediamento, al limite con la zona industriale confermata, prevedendo fasce filtro di mitigazione.
Particolare importanza rivestono le trasformazioni previste per l’AT.i 6. Per quest’ultimo ambito,
si individua la necessità, in considerazione della localizzazione strategica dell’area, baricentrica
rispetto alla città e porta d’accesso della città, di insediare funzioni, sia pubbliche che private ad
uso pubblico, anche di interesse sovracomunale. Attraverso la localizzazione di funzioni integrate,
si vuole creare un nuovo spazio urbano per la città, che possa andare a definire una centralità
funzionale. Nel complesso della trasformazione dovrà essere garantita la presenza di adeguati
spazi per la sosta, prevedendo un punto di interscambio efficiente gomma‐ferro.
A questi Ambiti si aggiunge l’Ambito di riorganizzazione urbana (A.ru), che interessa delle aree
lungo il sedime del tracciato ferroviario FS della linea Milano‐Mortara, a sud, in prossimità della
stazione ferroviaria. La finalità di questo ambito è quella di permettere la riorganizzazione di un
nodo centrale della città, sul quale attualmente insistono dei capannoni produttivi di bassa
qualità. Si prevede la possibilità di trasferire questi volumi per mezzo della perequazione,
acquisendo queste aree al patrimonio pubblico, in modo da poterle utilizzare per finalità di tipo
pubblico, vista la loro localizzazione strategica.
Nei pressi del Naviglio Grande e del centro storico di Trezzano si individua un piccolo ambito di
trasformazione AT.rb9, dove ad oggi si localizza un capannone di recente costruzione non più
utilizzato. L'intento è di riqualificare il tessuto urbano, attraverso il completamento del tessuto
residenziale e la sostituzione delle attività produttive esistenti, incompatibili con le funzioni
limitrofe.
Attraverso la trasformazione si prevede la possibilità di ricavare gli spazi per l’ampliamento delle
strutture scolastiche esistenti a sud dell’ambito.
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Tutti gli ambiti AT.i rientrano nella fascia di rispetto, calcolata attraverso il criterio geometrico di
200m, di un punto di captazione dell’acqua ad uso idropotabile.
La parte sud degli ambiti AT.i 3, AT.i 4, AT.i 5, AT.i 6 e l'A.ru sono inclusi nella fascia di rispetto
ferroviario, pari a 30 m.
Su parte dell’Ambito AT.rb9 insiste la fascia di tutela dei 100 metri del Naviglio Grande (PTRA
Navigli Lombardi).
Secondo la zonizzazione acustica gli ambiti AT.i e l'A.ru ricadono nella “Classe IV – Aree ad intensa
attività umana” e l’ambito ATi3 è a ridosso di una “Classe V ‐ Aree prevalentemente industriali”.
Pertanto ogni trasformazione dovrà prevedere la massima attenzione alla minimizzazione
dell’inquinamento acustico circostante. L'AT.rb9 ricade in Classe III.
Tutti gli ambiti di trasformazione ricadono nella classe a "sensibilità molto alta", per cui è
richiesto un parere alla Commissione paesaggistica, che possa valutare l'eventuale impatto
paesistico dei progetti proposti in tali aree sul contesto circostante.
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Rispetto al PGT vigente, la Variante n.1 conferma gli ambiti di trasformazione integrata AT. 1, 2,
3, 4, 5 e 6 nelle quantitá minime (slp, abitanti teorici e dotazione di servizi) e nella disposizione
planivolumetrica (aree di concentrazione fondiaria, aree per verde pubblico, indicazioni
progettuali) giá approvata nel PGT vigente. Con la riduzione dell’incremento volumetrico per la
realizzazione degli Obiettivi della Cittá pubblica, la Variante riduce le quantitá massime
ammissibili in termini di slp e abitanti teorici.
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L'unico elemento in Variante è rappresentato dall'ambito di via Treves, già presente nel PGT
vigente come Ambito di trasformazione integrata, con destinazione funzionale mista (residenza ‐
max70%‐ e terziario/commercio) e trasformato in Ambito di trasformazione residenziale a bassa
densità.
Con la Variante si conferma l'estensione dell'ambito, ma la sua trasformazione in ambito a
destinazione residenziale comporta una leggera diminuzione della slp ammessa (l'indice
territoriale passa da 0,65 a 0,50 mq/mq) ma un leggero aumento degli abitanti teorici, in virtù
della prevalenza della destinazione residenziale.
Figura 22: Ambito AT.i8 PGT vigente Ambito AT.rb9 Variante n. 1
Nel complesso delle trasformazioni di questa parte di città di Trezzano sul Naviglio, si evidenzia
pertanto una sostanziale conferma delle quantità minime ammissibili (slp e abitanti teorici), a
fronte di una leggera riduzione (circa il 3%) delle quantità massime.
La città a sud del Naviglio Grande
La terza città, quella a sud del Naviglio Grande, si caratterizza in primo luogo per la presenza del
centro storico e gli elevati valori ambientali garantiti dalla presenza del Parco Agricolo Sud.
In questo contesto si rileva una forte compresenza di elementi di differente natura, con la
continuità tra identità storica, città moderna, attività produttive dismesse e nuovi insediamenti e
con la forte presenza di attività produttive e artigianali in attività lungo il fronte della Tangenziale
Ovest.
Il principale intervento, è rappresentato dall’Ambito di rigenerazione urbana AR (ex Demalena),
al quale si chiede di creare una nuova centralità, attraverso la realizzazione di una serie di spazi
aperti e di fruizione, destinati alla collettività.
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Il contesto in cui si colloca l'ambito di
trasformazione è prevalentemente residenziale.
L'ambito "ex Demalena", attività produttiva ormai
dismessa da tempo, rappresenta l'ultimo ambito
industriale di ampie dimensioni completamente
intercluso dalla residenza.
La proposta di quest’ambito è mirata a risolvere
una situazione problematica per l’intera città che
si è protratta da lungo tempo e che può
contribuire ad uno sviluppo unitario
per questa parte di città attraverso una
operazione di rigenerazione urbana. La
riqualificazione del comparto urbano
produttivo dismesso si attua attraverso
la realizzazione di un insediamento
residenziale misto a terziario e
commercio, coerente con il tessuto
circostante.
Qualsiasi trasformazione dovrà,
comunque, essere preceduta da
un’analisi sulla contaminazione dei
suoli e dalla loro eventuale bonifica.
L’intervento non dovrà limitarsi al solo
isolato ma anche traguardare il
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contesto urbano circostante con particolare riferimento ai servizi di interesse pubblico. Servizi
intesi non solo come cessione di superfici ma anche come realizzazione di opere pubbliche che
possano contribuire a ricucire e rivitalizzare la città a sud del Naviglio Grande. Pertanto, la
risoluzione delle questioni legate alla mobilità e in particolare agli incroci stradali, al
miglioramento delle connessioni ciclopedonali sarà prioritaria. Al contempo si dovrà realizzare
una nuova centralità mediante la l’individuazione di una serie di spazi aperti destinati alla
collettività e non ultimo rispondere anche all’insorgente fabbisogno scolastico primario, per
esempio, attraverso l’ampliamento della scuola materna di zona.
Il PGT vigente destina l’area "ex Demalena" nel Documento di Piano come ambito a
Programmazione negoziata, ambiti, che, pur nella dimensione complessiva non conformativa
dell’uso del suolo delle previsioni del Documento di Piano, identificano delle situazioni
particolarmente complesse, che necessitano l’attivazione di un percorso specifico di
programmazione negoziata.
Dalla data di approvazione del PGT non é stato avviato nessuno di questi ambiti e pertanto
l’Amministrazione comunale ha deciso di definire l’ambito “ex Demalena” fra gli Ambiti di
trasformazione della Variante, anche allo scopo di semplificare la procedura di attuazione della
trasformazione dell’area.
I dati dimensionali complessivi dell’ambito sono riassunti nella tabella seguente: il carico
insediativo ammesso varia da un minimo di 294 abitanti ad un massimo di 383.
I Parametri quantitativi e funzionali sono:
St 25.900 mq
Ut 0, 50 mq/mq
Slp 12.950 mq
Rc 35% R; 50% C
Hmax 22,5 m
Ip 20%
Parcheggi pertinenziali R: 2 mq ogni 10mc
Dotazione di servizi dovuta 8.830 mq
Dotazione minima di servizi da localizzare 6.500 mq
Dotazione minima di parcheggi pubblici 1.200 mq
L' incremento volumetrico ammesso, al fine di perseguire gli obiettivi per la città pubblica è pari a
0,15 mq/mq, che porta ad un aumento della Slp pari a 3.885 mq ed ad una dotazione di servizi
pari a 2.649 mq.
La complessiva dotazione di servizi connessa alla realizzazione di questo Ambito di trasformazione
compensa le riduzione dei servizi richiesti agli altri ambiti di trasformazione previsti dal DdP in
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conseguenza della riduzione dell' incremento volumetrico nei singoli AT, connesso agli "Obiettivi
per la città pubblica".
L'incremento ammesso per servizi e commercio è pari a 0.05 mq/mq, ovvero pari a 1.295 mq.
Sull’area non insistono vincoli di natura sovraordinata, anche se tutta la parte di territorio
comunale di Trezzano sul Naviglio a sud del Naviglio Grande, compreso le aree urbane, é
individuata come elemento di primo livello della Rete Ecologica Regionale. Per queste aree
urbanizzate a forte pressione antropica, inserite comunque nella rete ecologica, per il valore del
contesto extraurbano in cui sono collocate (aree agricole del Parco Sud) è necessario favorire
interventi di deframmentazione, mantenere i varchi di connessione attivi, migliorando quelli in
condizioni critiche ed evitare la dispersione urbana. L'intervento di rigenerazione urbana
dell'ambito ex Demalena, che non si limiterà al solo ambito produttivo dismesso ma dovrà
traguardare anche il contesto urbano circostante con particolare attenzione al sistema dei servizi,
dovrà essere occasione per incrementare la dotazione a verde dell'area, creando piccole
"stepping zone" locali, quali elementi della rete Ecologica comunale.
L’ambito ricade prevalentemente nella
classe acustica “III ‐ Aree di tipo misto” ed è
classificata a “sensibilità media”, inserito in
un contesto a sensibilitá bassa.
Per quest'ambito vengono individuate
numerose prescrizioni progettuali; si
riportano quelle più significative dal punto
di vista ambientale:
cessione e realizzazione localizzata di
spazi a verde e per la sosta da
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individuare lungo via Matteotti per una profondità pari a quella del giardino pubblico
“Pertini”, in maniera tale da completare il disegno urbano del verde pubblico per questa
porzione di città;
realizzazione di uno studio riguardante la viabilità e i potenziali effetti sul traffico e la
mobilità, a seguito del quale, si dovrà provvedere alla realizzazione di interventi viabilistici che
risolvano l’incrocio stradale fra via Marchesina e via Matteotti e di opere connesse di viabilità
complementari;
realizzazione di percorsi ciclopedonali che connettano le diverse aree a servizi a sud del
Naviglio Grande (il sistema delle scuole esistenti, giardini pubblici e la chiesa parrocchiale
Beretta Molla);
realizzazione dell’ampliamento della scuola materna di zona per rispondere sia al fabbisogno
futuro che a quello esistente;
ai sensi dell’articolo 4, comma 2 ter della l.r. 12/2005 l’ambito dovrà essere oggetto, previa
analisi degli effetti sull’ambiente, all’assoggettamento o meno ad ulteriori valutazioni in sede
di piano attuativo.
L’ultimo ambito di rigenerazione e riqualificazione di scala sovrolocale, l’AR.s Cascina
Antonietta, prevede il recupero e la riqualificazione funzionale dell’area localizzata oltre la
Tangenziale Ovest, nel nucleo cosiddetto “Cascina Antonietta”.
Si tratta di un ampio comparto che si sviluppa su ca. 62.500 mq. Attualmente l’area è
caratterizzata dal presidio di Cascina Antonietta, nella parte centrale, e dai suoi ambiti di
pertinenza verso nord. Il lembo che si sviluppa verso sud è invece caratterizzato da aree libere.
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Il primo obiettivo è la riorganizzazione
dell’ambito di Cascina Antonietta,
attualmente in stato di degrado fisico e
paesaggistico, anche attraverso la
possibilità di riorganizzazione dei
volumi esistenti, con funzioni ricettive
e commerciali.
Il secondo obiettivo è quello di
garantire la funzionalità complessiva
del comparto, che necessita di
interventi in particolare sul sistema
dell’accessibilità e sulla viabilità di scala
sovracomunale, come da indicazione di
fattibilità, riportata nel PTCP vigente.
Pertanto, a valle di uno studio sull’accessibilità dell’area, che dovrà garantirne la funzionalità
risolvendo le attuali gravi problematiche e in prospettiva dei nuovi carichi urbanistici, si prevede
di:
ridefinire i nodi di accessibilità sulla SP59 – vecchia Vigevanese, attraverso la realizzazione di
due rotatorie sulle intersezioni con le rampe di accesso alla tangenziale ovest;
realizzare un sistema di viabilità interna all’ambito, a servizio degli insediamenti esistenti e di
quelli previsti, in particolare nell’area sud.
Al fine di garantire la fattibilità di questi interventi di carattere generale, si prevede la possibilità di
insediare nella parte sud dell’area delle medie strutture di vendita, anche organizzate in forma di
centro commerciale.
Oltre agli interventi infrastrutturali, si prevede la cessione gratuita all’Amministrazione comunale
di aree ricomprese nel Parco Agricolo Sud Milano (ambito di fruizione “e”), esterne e contigue
all’Ambito di riqualificazione, come prima fase di una progettazione d’area con valenza sovra
locale e parte della rete ecologica locale.
Il PGT vigente destina l’area nel Documento di Piano come ambito a Programma negoziata a
carattere sovracomunale, poichè l'ambito era identificato come una situazioni particolarmente
complessa, che necessitava l’attivazione di un percorso specifico di programmazione negoziata.
Con la Variante n.1 l'Amministrazione comunale intende riportare l'ambito fra gli Ambiti di
trasformazione disciplinati dal Documento di Piano, al fine di dare avvio al processo di
trasformazione stesso.
I dati dimensionali complessivi dell’ambito sono i seguenti:
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I Parametri quantitativi e funzionali sono:
St 62.650 mq
Ut 0, 20 mq/mq
Slp 12.530 mq
Rc 35%
Hmax 15 m
Ip 20%
Parcheggi pertinenziali
R: 2 mq ogni 10mc
T: 70% Slp
Dotazione di servizi dovuta 12.529 mq
Dotazione minima di servizi da localizzare 8.484 mq
Dotazione minima di parcheggi pubblici 8.484 mq
L’attuazione dell'ambito di rigenerazione e riqualificazione, a causa della sua ingente dimensione
territoriale, potrà avvenire per singoli comparti e differita nel tempo, secondo i due sub ambiti
individuati, a fronte, però di un masterplan complessivo e della realizzazione delle opere
pubbliche previste con particolare riguardo all’accessibilità.
A questo proposito si sottolinea come,
l’attuazione dell’AR.s, soprattutto per quanto
riguarda la riorganizzazione e l'ampliamento del
sistema di rampe e svincolo, è, comunque,
subordinata alla verifica e acquisizione dei pareri
degli Enti proprietari e competenti in materia, in
merito alla profondità minima delle fasce di
rispetto dal confine stradale insistenti su di esso.
Dovrà, inoltre, essere prodotto uno studio sui
flussi di traffico indotti dalla trasformazione rispetto ai due incroci viabilistici sulla SP59 valutando
lo scenario di progetto complessivo dello svincolo, tenuto conto anche delle aree commerciali ad
ovest della A50.
I parametri quantitativi e funzionali distinti per i due Sub comparti sono:
Sub‐comparto A, a destinazione principale Terziario, con esclusa la possibilità di insediare
residenza e commercio
St 18.243 mq
Ut 0,20 mq/mq
Slp 3.649 mq*
Rc 35%
Hmax 15 m
Ip 20%
Parcheggi pertinenziali T: 70% Slp
Dotazione di servizi dovuta 3.649 mq
Dotazione minima di servizi da localizzare 1.824 mq
Dotazione minima di parcheggi pubblici 1.824 mq
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Sub‐comparto B, a destinazione principale Commerciale con media struttura di vendita, con
esclusa la possibilità di insediare residenza
St 44.397mq
Ut 0,20 mq/mq
Slp 8.880 mq
Rc 35%
Hmax 15 m
Ip 20%
Parcheggi pertinenziali R: 2 mq ogni 10mc
Dotazione di servizi dovuta 8.880 mq
Dotazione minima di servizi da localizzare 6.660 mq
Dotazione minima di parcheggi pubblici 6.660 mq
Anche per questo nuovo ambito vengono individuate numerose prescrizioni progettuali, delle
quali si riportano quelle più significative dal punto di vista ambientale:
conservazione dell’edificio esistente, oggi destinato a ristorante, come memoria storica del
luogo;
mantenimento di una fascia a verde di mitigazione ambientale verso la Tangenziale;
realizzazione di una fascia di mitigazione ambientale ad est e a sud, verso il Parco Agricolo
Sud Milano con l’impianto di essenze autoctone, cosi come individuate dal Parco stesso;
cessione al Comune di un’area contigua all’Ambito di riqualificazione, coincidente con
l’ambito di fruizione “e”del PASM, allo scopo potenziare la dotazione di aree a verde e
sviluppare il progetto di rete ecologica locale;
realizzazione dei parcheggi a raso con alta dotazione arboreo‐arbustiva, massimizzando le
superfici drenanti, separando le acque di prima pioggia al fine di massimizzare il riuso delle
acque meteoriche;
massimizzazione dell’efficienza energetica dell’intervento.
ai sensi dell’articolo 4, comma 2 ter della l.r. 12/2005 l’ambito dovrà essere oggetto, previa
analisi degli effetti sull’ambiente, all’assoggettamento o meno ad ulteriori valutazioni in sede
di piano attuativo.
Sull’area insistono i vincoli del PTRA Navigli, con relativa fascia di rispetto del Naviglio e di tutela
paesistica del Naviglio.
Parte dell’area è interessata dalle fasce di rispetto stradale e autostradale minime così come
definite dal Codice della Strada.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Tutto l’ambito di trasformazione é individuato come elemento di primo livello della Rete
Ecologica Regionale, essendo limitrofo alle aree agricole del Parco Sud. Per tali aree occorre
mantenere i varchi di connessione attivi ed evitare la dispersione urbana. L'intervento di
rigenerazione e riqualificazione
dell'ambito di Cascina Antonietta, che
non si limiterà al solo ambito giá
urbanizzato, caratterizzato da attivitá in
parte abbandonate, ma interesserá anche
un vasto comparto ancora agricolo, dovrá
sviluppare soluzioni progettuali che
minimizzino l’impatto sul contesto
agricolo circostante e l’intervento, con
l’acquisizione delle aree del comparto “e”
di fruizione del Parco Sud, dovrá essere
occasione per incrementare la dotazione
a verde a livello locale e sovralocale
sviluppando il progetto di Rete Ecologica
comunale.
Figura 23: Uso del Suolo (DUSAF 2012)
Impianti sportivi – ex pista Go Kart
Residenziale rado e nucleiforme
Seminativo semplice
Aree boscate e cespuglieti
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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6.2.3 Nuovo assetto infrastrutturale e integrazione con il PGTU
Uno dei temi rilevanti per Trezzano sul Naviglio è determinato dal sistema della viabilità. Per
questo motivo, grazie alla contestuale definizione del Piano generale del Traffico Urbano
(adottato) è stato possibile integrare nel Documento di Piano e nel Piano dei Servizi, diversi
contributi derivanti dalla redazione di questo importante strumento.
La proposta di Variante fa proprie in particolare le previsioni legate al nuovo assetto
infrastrutturale previsto nel medio e lungo periodo in relazione alle previsioni urbanistiche del
PGT.
Il PGT, in sinergia con il PGTU, in linea con il quadro infrastrutturale definito dal PTCP vigente,
individua una serie di interventi sul sistema della viabilità. Tre sono gli assi di intervento prioritari
e riguardano:
la “Strada Parco”, individuata tra i progetti strategici del PGT, che disegna un nuovo sistema
tangenziale ad ovest dell’abitato di Trezzano, che permette di allontanare dagli assi urbani
locali il traffico di attraversamento e di migliorare i collegamenti nord‐sud condizionati dalla
presenza di tre barriere: una naturale rappresentata dal Naviglio e due artificiali, identificate
nella linea ferroviaria Milano‐Mortara e nella SS494.
Questo intervento si compone in realtà di differenti lotti, ai quali viene attribuito un differente
grado di priorità. Il tratto nord comprende il collegamento ex‐novo nord‐sud fra la Vecchia e
la Nuova Vigevanese, fino a collegarsi, con un tratto di riqualificazione in sede, con la SP114
Baggio‐Castelletto. Per questo intervento è stato redatto uno studio di fattibilità, che prevede,
in comune di Trezzano sul Naviglio, di utilizzare il corridoio di salvaguardia, giá individuato nel
PGT vigente e in comune di Cusago, il sedime di viale Europa.
Il PTCP prevede poi il proseguimento della nuova tangenziale a sud della Vecchia Vigevanese,
fino a collegarsi al piú articolato sistema tangenziale previsto all’esterno delle aree urbane di
Buccinasco ed Assago.
riqualificazione della SP59 Vecchia Vigevanese e dello svincolo con la Tangenziale Ovest,
finalizzato alla riorganizzazione funzionale ed ambientale del, dello svincolo e della viabilità di
adduzione alle funzioni presenti e previste a sud della vecchia Vigevanese: per questo
intervento è stato redatto uno studio di fattibilità.
Il progetto prevede una fluidificazione e messa in sicurezza della SP59, l’eliminazione degli
impianti semaforici, la messa in sicurezza degli accessi presenti e in particolare la
ristrutturazione dello svincolo con la Tangenziale Ovest.
Sono inoltre previsti interventi per migliorare l’intersezione fra la SP59 vecchia Vigevanese e
la SP139, con spostamento di quest’ultima a margine dell’urbanizzato al fine di ricucire i due
ambiti residenziali TR4 e TR5. Contestualmente al progetto stradale si ridefinisce anche la rete
dei percorsi ciclo‐pedonali.
Riqualificazione della SS494 Nuova Vigevanese e dello svincolo Tangenziale Ovest,
finalizzato alla riorganizzazione funzionale ed ambientale del tracciato principale, delle
intersezioni, delle connessioni locali e dell’accessibilità alle funzioni presenti lungo i fronti
stradali. Il progetto prevede la riqualifica/ potenziamento della SS494 Nuova Vigevanese
dall’intersezione con via Ludovico Ariosto fino allo svincolo con la A50 tangenziale Ovest,
mediante l’eliminazione delle intersezioni a raso, la messa in sicurezza delle immissioni dai
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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controviali sulla carreggiata principale della SS494 e la conseguente ridefinizione dei
collegamenti nord‐sud.
Questi grandi progetti, individuati nella Tav. 1 dp, sono classificati con un differente livello di
priorità, andando in particolare a mettere in evidenza i lotti che più di altri dovranno essere
realizzati prioritariamente.
Accanto ai grandi progetti, vi sono poi una serie di interventi minori, sulla rete viaria esistente,
finalizzati a risolvere problematiche localizzate, intersezioni ecc..
Se la riorganizzazione del sistema della mobilitá rappresenta uno dei macro‐obiettivi alla base
della Variante n.1 al PGT, occorre sottolineare che i possibili effetti ambientali sono
principalmente dovuti alla occupazione di suolo agricolo da parte delle nuove infrastrutture
viabilistiche, che dovrebbero razionalizzare l'attuale assetto infrastrutturale, permettendo uno
spostamento dei traffici di attraversamento del centro abitato, con un'auspicabile conseguente
diminuzione delle emissioni atmosferiche ed acustiche.
Le nuove previsioni dovranno ridurre al minimo l’impatto ambientale sui territori attraversati, in
particolare sul Parco Agricolo Sud Milano, con particolare attenzione al loro inserimento
ambientale e paesistico all’interno del Comune, facendo per esempio riferimento al “Repertorio”
del PTCP Vigente riguardante opere di ingegneria naturalistica, e prevedendo adeguate misure
compensative anche per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico.
Il miglioramento delle condizioni di mobilità del comune di Trezzano dovrà inoltre prevedere
un’adeguata offerta di trasporto pubblico locale e una rete di mobilità lenta per ridurre
efficacemente il traffico veicolare interno al nucleo urbano.
Un altro elemento strutturale di intervento sul sistema della mobilità è, pertanto, la definizione
della nuova rete della mobilità dolce. A partire della rete esistente, viene messa in rete la maglia
della città, con nuovi interventi programmati e il riconoscimento della rete ciclabile interna a
parchi, isole ambientali e percorsi campestri, che non necessita di interventi specifici di tipo
progettuale. In questo contesto di innestano i progetti strategici della Dorsale ciclopedonale e del
percorso ciclopedonale del Naviglio Grande.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Figura 24: PGT vigente – Tav 4ps –Itinerari mobilità dolce
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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6.2.4 Il progetto di Rete Ecologica a livello comunale
In un contesto metropolitano quale è il territorio di Trezzano sul Naviglio, caratterizzato da un
elevato livello di urbanizzazione, risulta complesso cercare di garantire una politica dell’ambiente
il più possibile corretta ed efficace. Nonostante questa premessa, il Documento di Piano ha
cercato di mettere in evidenza le strategie che consentono di migliorare e valorizzare il paesaggio
naturale ancora esistente nel comune di Trezzano sul Naviglio.
In particolare, per raggiungere questo obiettivo, il Piano conferma la quantità di spazi a verde
pubblico esistenti, nonché gli ambiti di forestazione e propone di potenziare tale offerta andando
ad individuare una serie di azioni che mirino da una parte a mettere a sistema gli spazi esistenti
con connessioni verdi, con il progetto di riqualificazione di assi viari, dall’altra a potenziare il verde
che ha un carattere più ecologico – ambientale, non solo fruitivo. Sono, inoltre, individuate aree
agricole di tutela e valorizzazione ambientale, al fine di tutelare gli ampi spazi aperti agricoli che
si sviluppano sull’asse nord‐sud del nucleo di Terzago, o quelle che interessano l’asse lungo il
Naviglio. Contribuiscono al disegno della Rete ecologica locale:
le aree boscate del Piano d’Indirizzo forestale come elementi ordinatori e connotanti dello
spazio aperto del Parco Agricolo Sud Milano a fianco dei fontanili e del reticolo idrografico
principale e minore:
il Parco lineare lungo il Naviglio Grande per mantenere gli spazi aperti intorno al Canale,
la dorsale nord – sud per la mobilità lenta, che crea un corridoio interno all’urbanizzato e
mette in connessione gli ambiti del Parco Agricolo Sud Milano a nord e a sud, mettendo
inoltre in connessione anche gli ambiti interessati dalle due cave al confine con Milano.
L’insieme dello spazio agricolo costituisce poi un valore in sé, dai molteplici punti di vista:
economico‐produttivo, ambientale naturalistico, paesaggistico e morfologico. A maggior ragione,
pensando la vicinanza con l’area densamente popolata milanese. Con questa proposta si vuole
considerare il sistema verde come un “unico”, costituito da componenti specifiche che
concorrono alla valorizzazione complessiva, non solo dello spazio urbano, ma di tutto il paesaggio
agricolo.
Numerosi sono, peró, le criticitá che si presentano nel disegno di Rete Ecologica individuato nel
PGT, all’interno del Piano dei Servizi con l’elaborato cartografico Tav 3ps “Rete ecologica”.
La prima criticitá è rappresentata dall’insieme delle strutture lineari che tagliano il territorio in
direzione est‐ovest e che hanno caratterizzato la costruzione della città per fasce urbanizzate
poco permeabili fra loro.
L’attenzione all’asse nord‐sud è posta in primo luogo attraverso l’individuazione di una dorsale
per la mobilità lenta, al fine di congiungere le due grandi polarità verdi del Comune: il Parco
Urbano del Centenario, a nord e il parco lineare lungo il Naviglio Grande.
Il Naviglio Grande è uno dei principali elementi di caratterizzazione della città e della sua storia.
Nel progetto di Piano assume un rilievo strategico, in quanto riconosciuto non come un semplice
corso d’acqua, ma come potenziale catalizzatore di un progetto degli spazi aperti più ampio,
progetto che prevede da un lato di valorizzare e riqualificare gli ambiti pubblici o a funzione
pubblica in affaccio al canale, a partire dal completamento della rete ciclopedonale esistente,
andando parallelamente ad individuare nuovi spazi di fruizione ed espansione del parco. Il
principale è rappresentato dalla fascia di spazio aperto che si sviluppa tra Trezzano sul Naviglio e
Gaggiano, che potrà essere opportunamente valorizzata, dando priorità alla fascia di pertinenza
dell’alzaia del Naviglio, compatibilmente e tutelando l’attività agricola qualora qualificante.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Figura 25: Variante n.1 al PGT di Trezzano sul Naviglio – Tav 3ps –Rete ecologica
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Il Parco del Naviglio non è esclusivamente un progetto a carattere locale, ma si apre in uno
scenario futuro a nuove prospettive di valorizzazione e messa a sistema anche oltre i confini della
città, in continuità con Corsico e Gaggiano, aprendo ulteriormente le possibilità di valorizzazione
di un elemento storico e di conseguente fruizione da parte dei cittadini dell’intera area
metropolitana.
Il progetto della dorsale ciclopedonale, lavora in sinergia con il Parco del Naviglio e
trasversalmente ad esso. Obiettivo principale della dorsale ciclopedonale è quello di riconnettere,
attraverso la valorizzazione di un asse di connessione nord‐sud le “tre città” di Trezzano sul
Naviglio. Attraverso lo sviluppo di nuove forme della mobilità lenta, si cercherà di superare la
frattura oggi definita dai tre elementi infrastrutturali lineari che separano fisicamente la città.
La seconda criticitá è costituita dal recepimento della previsione della “strada parco” prevista dal
PTCP Vigente e confermata nel Documento di Piano tra i progetti strategici.
La nominazione dell’opera come “strada parco” non è semplicemente legato al fatto che buona
parte del tracciato interessa il Parco Agricolo Sud, ma fa riferimento a dei possibili indirizzi
progettuali che siano in grado di orientare il progetto verso un carattere maggiormente integrato
con il paesaggio, attraverso le adeguate opere di mitigazione ambientale e di ambientazione
paesaggistica, così da limitare le interferenze con i caratteri propri del paesaggio del Parco
Agricolo Sud Milano.
La proposta di Variante dà come successiva indicazione per la fase di sviluppo dell’opera di
prevedere il tracciato stradale, a sud del Naviglio Grande, il più aderente possibile al costruito per
contenere il consumo di suolo ed evitare di frazionare eccessivamente gli appezzamenti agricoli
esistenti e ancora attivi in questa parte del territorio comunale.
La terza criticitá è costituita dal tracciato della Tangenziale Ovest, intesa come barriera fisica che
separa il territorio urbanizzato di Trezzano con le aree agricole ad ovest.
La proposta di Variante prevede, attraverso l’attuazione dell’ambito di trasformazione di Cascina
Antonietta, la cessione dell’Ambito di fruizione “e” del PASM, puntando ad una riqualificazione
non solo ecologica ‐ ambientale ma anche di fruizione, in una visione progettuale di dimensione
sovracomunale che deve comprendere anche gli spazi aperti e i percorsi agricoli esistenti in
Corsico e Buccinasco.
Il complessivo delle aree verdi individuato dal PGT, è orientato alla formazione di una rete
continua e interconnessa di ambiti e aree, volta a mantenere e favorire lo sviluppo della
biodiversità, anche in una situazione di sostanziale prevalenza della presenza antropica. Per far ciò
vengono definite nuove connessioni in grado di mettere a sistema aree verdi già esistenti o di
nuova realizzazione, recependo i principali elementi delle reti ecologiche di livello superiore.
Pertanto, il PGT, oltre a far propri gli elementi della Rete ecologica Regionale (RER) e provinciale
(REP), per quanto riguarda la REC individua come elementi costitutivi le sole aree verdi esistenti e
di previsione, articolandoli di conseguenza:
Nodi della rete ecologica;
Corridoi e connessioni ecologiche;
Aree di supporto.
Gli elementi costitutivi della REC, a loro volta, si compongono e strutturano nei seguenti
tematismi:
aree boscate, individuate dal Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Milano;
aree di interesse ecologico;
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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corridoi ecologici a livello locale (“Parco lineare del Naviglio”, infrastrutturazione verde della
“Dorsale ciclopedonale nord – sud”; percorsi ciclopedonali e “corridoio strada parco”, nonché
la fascia dei 500 metri dalle sponde del Naviglio come tutela delle rilevanze paesaggistiche);
sistema delle aree verdi e per servizi pubblici e di interesse pubblico o generale;
corsi e specchi d’acqua (reticolo idrografico principale e minore, teste dei fontanili, specchi
d’acqua artificiali).
Il PGT considera tali aree vocate alla realizzazione di interventi naturalistici a tutela degli elementi
rilevanti del paesaggio e dell’ambiente, nonché alla riqualificazione di elementi fitologici e di spazi
aperti permeabili. Sono inoltre volte a ridurre gli impatti e i fattori di inquinamento esistenti e/o
futuri, e si attuano, a titolo esemplificativo, mediante:
formazione e riqualificazione di spazi aperti permeabili e di elementi lineari verdi;
formazione di aree di intermediazione tra edificato e territorio aperto mediante alberature,
fasce alberate, barriere antirumore naturali e aree di rigenerazione ecologica;
mantenimento delle funzioni produttive agricole e relativo presidio;
ricostituzione del verde di connessione, anche debolmente infrastrutturato;
costruzione/ricostruzione ambientale del bosco e/o di ambiti naturali ad alto valore
paesaggistico e naturalistico.
Non da ultimo, all’interno degli ambiti del Tessuto Urbano Consolidato, interessati dagli elementi
costitutivi della REC, il PGT ritiene opportuno che vengano conservate e incrementate la presenza
e la diffusione di aree verdi esistenti, al fine di supportare in modo diffuso prestazioni di carattere
ecologico.
Data la valenza ecologica e ambientale è stata inserita la disciplina relativa alla Rete Ecologica
all’interno della Normativa del Piano delle Regole nel Titolo V riguardante gli interventi di
sostenibilità ambientale.
6.2.5 Piano delle Regole e Piano dei Servizi
Come già per il Documento di Piano, la Variante n. 1 al PGT non vigente non stravolge l'impianto e
i contenuti del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi vigente.
In particolare:
Il Piano dei Servizi ha, in primo luogo, aggiornato la ricognizione sullo stato di fatto dei servizi
della città, evidenziandone le criticità e le potenzialità, punti base che costituiscono gli
elementi di partenza per la definizione dei temi e degli obiettivi del Piano stesso.
Coerentemente con il Piano vigente, la Variante distingue le scelte che si esprimono nel breve
periodo con una copertura finanziaria verificata e determinata in sede di programma
triennale delle Opere Pubbliche e suoi aggiornamenti, e quelle che hanno uno sfondo
decisionale e temporale di medio e lungo periodo, su cui però è necessario porre da subito
l'attenzione e sviluppare riflessioni specifiche.
Il primo passaggio è stato individuare gli elementi strutturanti sui quali fondare il ridisegno
della città. Sono così stati confermati i progetti strategici, intorno ai quali si programma lo
sviluppo e si definisce il riassetto urbano della città: il Parco del Naviglio, la Dorsale
ciclopedonale e la strada parco. Questi progetti si proiettano in un periodo di realizzazione di
medio‐lungo periodo, dettato dalla portata degli interventi necessari alla loro realizzazione.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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La programmazione di breve periodo, si relaziona invece con quelli che sono definiti gli
obiettivi per la città pubblica. La Variante n. 1 al PGT, concentrando la sua azione sulla
trasformazione della città esistente, al fine di riqualificare gli spazi degradati e migliorare la
compatibilità tra differenti funzioni urbane, promuove una politica che possa portare ad
un’azione di ridisegno della città pubblica, migliorando e qualificando le dotazioni esistenti e
prevedendo nuove aree e servizi entro gli ambiti di trasformazione, al fine di rigenerare il
tessuto urbano.
Per questo motivo all’offerta di servizi e di attrezzature previste dal Piano dei Servizi e
riportata nelle tavola 1 ps “Previsioni”, si devono aggiungere i servizi e le attrezzature previsti
dal Documento di Piano per i diversi Ambiti di Trasformazione, che rappresenteranno i
principali interventi futuri.
Il Piano dei Servizi conferma, al contempo, i diversi strumenti e meccanismi a supporto
dell’attuazione delle previsioni della città pubblica: Fondo monetizzazione, perequazione e
compensazione, Servizi qualitativi e Catalogo delle principali priorità di intervento.
In diretta relazione con la Variante al Documento di Piano, il Piano dei Servizi, mettendo al
centro il ruolo delle trasformazioni e la tutela del sistema ambientale e paesistico del
territorio del Parco Agricolo Sud Milano e del Naviglio Grande, conferma l’obiettivo generale
di migliorare la qualità della città pubblica e dei servizi, in coerenza con il sistema della
mobilità esistente e con la relativa strategia di lungo periodo.
Il riconoscimento dell’identità multicentrica di Trezzano sul Naviglio, porta alla definizione di
una strategia di valutazione dell’offerta e definizione delle esigenze e necessità che sappia
riconoscere questa identità, creando il giusto rapporto tra sviluppo delle polarità locali di
servizi e necessità di integrazione territoriale.
Il Piano dei Servizi conferma tra le proprie priorità la valorizzazione dello spazio aperto,
inteso in una doppia accezione. Da una lato in termini di fruibilità, attraverso il recupero e la
valorizzazione di alcuni ambiti. Dall’altra ponendo al centro il ruolo dell’agricoltura,
salvaguardandone l’attività e il relativo paesaggio.
Il Piano dei Servizi, nell'ambito delle competenze proprie in materia di mobilità, conferma e
mette a sistema le esigenze e le opportunità connesse alle diverse modalità per:
migliorare le condizioni di accessibilità veicolare di scala sovralocale e la protezione della
città dal traffico di attraversamento e riduzione della congestione attraverso una migliore
definizione della gerarchia della rete e l’applicazione di strumenti di moderazione;
valorizzare le linee di forza del trasporto pubblico presenti sul territorio, a partire dalla
rete ferroviaria;
potenziare l'offerta infrastrutturale per la mobilità dolce di carattere locale e
sovracomunale.
ridurre l’inquinamento e migliorare l’ambiente urbano per tutti i residenti e gli utenti.
Infine, il Piano dei Servizi, sempre in continuità rispetto ai temi ambientali, conferma e declina
la Rete ecologica a livello comunale andando ad individuare gli elementi costitutivi (cfr. parag.
6.2.4).
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Figura 26: Variante n.1 al PGT di Trezzano sul Naviglio – Tav 2ps –Strategie per la città pubblica
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Il piano delle regole ha, in primo luogo aggiornato alcuni vincoli di carattere sovraordinato
legati allo spostamento tuttora in corso del gasdotto.
Rispetto al PdR vigente è stato implementato il perimetro del Nucleo di Antica Formazione, a
tutela ulteriore di edifici di valore storico architettonico, che erano già inclusi nel Repertorio
dei beni storici.
Nell'ambito del "TITOLO V – INTERVENTI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE”, che comprendono
regole per:
art. 53 La tutela del paesaggio e del patrimonio naturale
art. 54 Interventi di rilevanza ambientale
art. 55 Ambiti e Fasce di protezione ambientale
art. 56 Rete Ecologica Comunale
art. 57 Edilizia bioclimatica e risparmio energetico
art. 58 Ciclo delle acque
art.59 Rifiuti,
si è apportata una leggera riduzione per l'incentivazione volumetrica per edilizia bioclimatica
(già prevista dalla legislazione di settore vigente), introducendo una nuova misura di
incentivazione legata alla quota di permeabilità dei suoli.
Infine rispetto al PdR vigente sono state apportate perfezionamenti e precisazioni su alcuni
parametri edilizi urbanistici a seguito della loro applicazione diretta da parte di UT.
6.2.6 Quantità complessive di piano
Nel complesso la Variate n.1 al PGT vigente, nell’ipotesi di massimo sviluppo, definisce una
capacità insediativa teorica di ca. 2.700 abitanti, valore leggermente inferiore ai 2.800 previsti
dallo strumento urbanistico vigente. La capacità insediativa è così suddivisa:
1.900 abitanti teorici sono previsti nell'ambito delle trasformazioni normate dal Documento di
Piano. In questa quota sono inclusi anche gli abitanti derivanti dal possibile utilizzo
dall’incremento di Slp rispondente agli “Obiettivi per la città pubblica”;
il Piano delle Regole prevede un incremento della popolazione molto contenuto, circa 350
abitanti teorici, poiché il tessuto urbano consolidato è ormai essenzialmente saturo e non
significativa risulta essere la possibilità di recupero degli edifici ex rurali, quali fienili;
dalla pianificazione attuativa già approvata del PRG previgente e del PGT vigente
derivano circa 440 abitanti teorici.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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CARICO INSEDIATIVO TEORICOAbitanti residenti al 01 gennaio 2016* 20.790
ab**
442
442 21.232
ab**
350
350 21.582
ab**
Abitanti teorici massimi 1.573
Abitanti teorici massimi
da Incremento Slp per
"Obiettivi per la città
pubblica" 328
1.900 23.482
*Fonte dati Cens imento Is tat 2011
**abitanti teorici ca lcolati con i l parametro di 135 mc/ab
2692 23.482TOTALE CARICO INSEDIATIVO TEORICO
DOCUMENTO DI PIANO: stima abitanti teorici massimi
insediabili negli ambiti di trasformazione (PA ordinari
o PII)
TOTALE MASSIMO
Piano Regolatoge
vigente
Abitanti teorici massimi insediabili derivanti dai Piani
Attuativi Vigenti e Piani di recupero/ DdP
TOT.
PGT
TOT.
vigenti da realizzare
PIANO DELLE REGOLE: abitanti teorici massimi
insediabili nei lotti liberi e nel recupero fienili
Tabella 8: Carico insediativo teorico‐ Variante n. 1
La dotazione di aree per servizi pubblici e di interesse generale richiesta negli Ambiti di
Trasformazione è pari a 34 mq/ab superiore a quella esistente. Per la funzione
terziario/commerciale è richiesta una dotazione pari al 100% della slp, mentre per il produttivo è
pari al 20% della ST. Rispetto alla nuova programmazione, la dotazione derivante dagli Ambiti di
Trasformazione è di ca. 178 mila mq, che arrivano a 13 mila mq attraverso l’utilizzo
del’incremento volumetrico.
Nel suo insieme il PGT prevede una dotazione di servizi di interesse generale pari a ca. 817.000
mq., quantità che complessivamente porta la dotazione di servizi a 35 mq/ab.
Oltre a questa quota minima si devono enunciare le possibili aree acquisibili per mezzo di
compensazione e dai servizi qualitativi previsti dal Piano dei Servizi, legati al meccanismo di
incremento volumetrico.
Non da ultimo, si sottolinea che parte dell’incremento della Slp è dedicato al reperimento di una
quota della cd. Edilizia sociale, equiparata a servizio dalla LR 12/2005.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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DIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE
dotazione
servizi per
abitante
SERVIZI ESISTENTE sup. mq. totale mq/ab*
aree e attrezzature pubbliche e verde pubblico 443.133
443.133 21
aree e attrezzature pubbliche e verde pubblico extraresidenziali 94.100
537.233 26
PIANI ATTUATIVI VIGENTI residenziali: aree e attrezzature cedute 67.754
PIANI ATTUATIVI VIGENTI extra residenziali: aree e attrezzature cedute 7.884
612.871 29
Dotazione minima negli Ambiti di Trasformazione 178.417 791.288 34
Dotazione minima da Incremento Slp per "Obiettivi della città pubblica" 15.393
DOTAZIONE COMPLESSIVA PER IL DDP 193.811 806.682 34
Dotazione minima nei Piani di Recupero e lotti liberi 10.500
DOTAZIONE COMPLESSIVA PER IL PGT 204.311 817.182 35
note
* abitanti residenti al 01/01/2016
** Abitanti teorici da Pianificazione Attuativa calcolati con 100 mc/ab per i l PRG, 135 mc/ab per DdP
PDR
ESISTENTE E PRG
DDP
SERVIZI DI PROGETTO
TOTALE SERVIZI ESISTENTI DA PRG E PAVTOTALE SERVIZI ESISTENTI DA PRG E PAV
aree e attrezzature per servizi di interesse generale negli Ambiti di Trasformazione (DDP‐PA ordinario o
PII )
aree e attrezzature per servizi di interesse generale nei Piani di Recupero e lotti liberi
**
Tabella 9: Dimensionamento dei servizi di interesse generale ‐ Variante n. 1
6.2.7 Consumo di suolo
Per valutare il consumo di suolo attribuibile alla Variante n. 1 al PGT vigente occorre confrontare
le previsioni urbanistiche contenute nei rispettivi Documenti di Piano.
in generale, l’obiettivo principale della Variante è di proseguire nelle politiche di risoluzione delle
problematiche d’incompatibilità funzionale, già intraprese nel PGT vigente, e, in particolare,
riqualificare e recuperare aree dismesse e, oggi, sensibilmente degradate.
La Variante conferma le previsioni vigenti degli Ambiti di Trasformazione perché, di fatto, non
producono nuovo carico insediativo, giacché si tratta di trasformazioni funzionali rispetto al
tessuto urbano esistente. Ciò significa che si è operato esclusivamente nella direzione di cambio
d’uso delle funzioni insediate e di recupero degli ambiti produttivi dismessi.
D'altra parte, rispetto al PGT vigente, che demanda la risoluzione di particolari problematiche
rilevanti su alcune aree comunali ad un successivo atto di programmazione negoziata, la Variante
individua per due di queste aree aree, ambiti di riqualificazione sovralocale e rigenerazione
urbana. Si tratta, in particolare, dei due ambiti di rigenerazione urbana (AR) "ex Demalena" e
riqualificazione sovralocale (AR.s) "Cascina Antonietta".
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Tabella 10: Dimensionamento consumo di suolo PGT vigente ‐ Variante n.1
La scelta fatta nella Variante, di definire un Ambito di Riqualificazione sovralocale, produce
consumo di suolo che è compensato con la cessione all’Amministrazione Comunale di aree
interne al PASM – ambito di fruizione “e” (80.000 mq), come prima fase per un progetto
sovralocale di recupero ambientale, paesaggistico e fruitivo in attuazione delle norme del PASM.
Questo ambito costituirà anche un importante tassello della Rete Ecologica locale.
Figura 27: Variante n.1 al PGT di Trezzano sul Naviglio – Compatibilità con il PTCP vigente: verifica consumo di suolo ai
sensi della LR 31/14
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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7 Valutazione della coerenza interna delle azioni di piano
La prima analisi condotta tende ad evidenziare se e quanto le azioni previste e contenute nella
Variante siano in grado di conseguire gli obiettivi Generali stabiliti dalla Variante stessa
Classi di coerenza interna delle strategie del Documento di Piano con gli Obiettivi Generali
Coerente Indifferente Non coerente © Coerenza
condizionata
Azioni Obiettivi generali Osservazioni
OG1. R
I‐COSTRUIRE LA
CITTA
’ESISTEN
TE
OG2 IL VER
DE
COME
RISORSA
OG3
LO
SVILUPPO
PRODUTTIVO
E COMMER
CIALE
OG4 I
SERVIZI
E LE
ATR
EZZA
TURE
COLLETTIVE
OG5
LE
INFR
ASTRUTTURE
PER
LA
MOBILITA
La città a nord della nuova Vigevanese: Ambiti residenziali e integrati AT.rb1, AT.rb2, AT.rb3, AT.rb4, AT.rb5, AT.rb6, AT.rb7, AT.rb8, AT.rb 10, AT.i7
Gli ambiti di trasformazione resi‐denziale individuati a nord, lungo la ferrovia e a sud del Naviglio consentono di riqualificare la condizione urbana esistente, recuperando aree industriali ed evitando nuovo consumo di suolo. Gli interventi previsti nelle aree di trasformazione residenziale ed integrata consentono di apportare nuovi servizi e nuovi spazi aperti consentendo di migliorare la qualità urbana. Il meccanismo di premialità adottato nella maggior parte delle aree a trasformazione residenziale o integrata consentirà di potenziare l’offerta di housing sociale
La città lungo la ferrovia: Ambiti integrati AT.i1, AT.i2, AT.i3, AT.i4, AT.i5, AT.i6. AR.u e AT.rb9
La conversione funzionale delle aree industriali dismesse in aree terziarie, commerciali e residenziali comporta un miglioramento in termini di qualità urbana. La realizzazione di questi ambiti concorrerà a definire un nuovo fronte in
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Azioni Obiettivi generali Osservazioni
OG1. R
I‐COSTRUIRE LA
CITTA
’ESISTEN
TE
OG2 IL VER
DE
COME
RISORSA
OG3
LO
SVILUPPO
PRODUTTIVO
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CIALE
OG4 I
SERVIZI
E LE
ATR
EZZA
TURE
COLLETTIVE
OG5
LE
INFR
ASTRUTTURE
PER
LA
MOBILITA
affaccio alla centralità della stazione, prevedendo un nuovo sistema di accessibilità viabilistica e ciclopedonale.
La città a sud del Naviglio Grande: AR ex Demalena
© La conversione funzionale di un ambito produttivo dismesso comporta un miglioramento in termini di qualità urbana, consentendo di apportare nuovi servizi e nuovi spazi aperti. La localizzazione di nuove strutture commerciali deve essere subordinata ad una verifica degli impatti indotti, in termini di carichi di traffico aggiuntivi.
La città a sud del Naviglio Grande: AR.s Cascina Antonietta
© © L’ambito di trasformazione di Cascina Antonietta, così come oggi definito, comporterà consumo di nuovo suolo. L’ambito di trasformazione può potenzialmente valorizzare le risorse esistenti nel paesaggio agricolo, tramite l'acquisizione dell'ambito di fruizione "e", ma consuma suolo agricolo. La localizzazione di nuove strutture commerciali deve essere subordinata ad una verifica degli impatti indotti, in termini di carichi di traffico aggiuntivi. L'attuazione dell'ambito può risolvere criticità viabilistiche e di accessibilità.
Parco del Naviglio I progetti strategici legati al Parco del Naviglio e alla Dorsale Ciclopedonale, consentono di migliorare la
Dorsale ciclopedonale
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Azioni Obiettivi generali Osservazioni
OG1. R
I‐COSTRUIRE LA
CITTA
’ESISTEN
TE
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DE
COME
RISORSA
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LO
SVILUPPO
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SERVIZI
E LE
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COLLETTIVE
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LE
INFR
ASTRUTTURE
PER
LA
MOBILITA
rete verde e il sistema della mobilità lenta esistente.
Strada Parco La realizzazione della strada parco consentirà di migliorare il sistema della viabilità extraurbana, con conseguente sgravio della rete urbana di attraversamento, ma produrrà consumo di suolo.
La seconda analisi tende ad evidenziare se e come le azioni previste e contenute nella Variante
siano in grado di influenzare le componenti ambientali.
La valutazione è effettuata mediante l'utilizzo della seguente simbologia:
Simbolo Significatività effetto potenziale
++ Molto positivo
+ Positivo
+/‐ Incerto
‐ Negativo
‐‐ Molto negativo
0 Nullo: nessun effetto previsto
Componenti ambientali
Azioni Osservazioni
La città a nord della nuova
Vigevanese
La città lungo
la ferrovia:
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Grande: AR ex Dem
alen
a
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Antonietta
Parco del Naviglio
Dorsale cicloped
onale
Strada Parco
Aria e cambiamenti climatici
+ + + +/‐ 0 + +/‐
La trasformazione di attività produttive in residenziale comporterà ricadute positive in termini di minori emissioni. L'insediamento di nuove attività commerciali (con il traffico connesso) può generare un aumento delle
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Componenti ambientali
Azioni Osservazioni
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Parco del Naviglio
Dorsale cicloped
onale
Strada Parco
emissioni in atmosfera, con effetti potenzialmente negativi. La realizzazione di nuovi collegamenti ciclopedonali favorisce l'aumento di mobilità dolce e la diminuzione del traffico privato per i brevi spostamenti. La nuova viabilità prevista ha un effetto incerto poiché ridurrà il traffico di attraversamento, ma probabilmente comporterà maggiori emissioni nelle aree adiacenti al nuovo percorso.
Acque superficiali
0 0 0 0 + 0 0
Effetti positivi possono essere riscontrati dalla sistemazione e riqualificazione delle sponde del Naviglio attraverso il progetto Parco del Naviglio
Acque sotterranee
+ + + +/‐ 0 0 0
È presumibile un incremento dei consumi idrici e nello stesso tempo del carico sulla rete fognaria e sulla depurazione delle acque in seguito al nuovo dimensionamento del PGT. Mentre sono previsti effetti positivi sui consumi idrici e sul sistema fognario per la delocalizzazione di attività produttive in favore di nuove residenze.
Suolo e sottosuolo
+ + + ‐ + + ‐
Gli interventi che rigenerano aree già urbanizzate non producono ulteriore consumo di suolo. Effetti negativi sono previsti
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Componenti ambientali
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Parco del Naviglio
Dorsale cicloped
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Strada Parco
per quegli interventi che andranno ad artificializzare aree attualmente libere (e quindi in particolare la Cascina Antonietta e la strada parco).
Uso del suolo
+ + + ‐ + 0 ‐
Il recupero di aree dismesse nell'urbanizzato, fornisce l'opportunità di riqualificare e ridisegnare porzioni significative della città. Effetti positivi sono determinati dalla realizzazione del parco del Naviglio. Effetti negativi sono determinati da interventi a consumo di suolo agricolo.
Naturalitá e agricoltura
0 0 0 ‐ + 0 ‐
La realizzazione di una dorsale verde lungo il Naviglio favorisce un assetto più equilibrato dell'ecosistema e del paesaggio. Ambiti di trasformazione a consumo di suolo e nuovi tracciati viabilistici non dovranno costituire elemento di frammentazione del paesaggio agricolo e della rete ecologia locale.
Popolazione Paesaggio e beni culturali
+ + + +/‐ + + +/‐
Il recupero di aree dismesse e l'incentivazione a trasformazioni volte a risolvere frammistione fra funzioni è occasione per migliorare la qualità del contesto urbano. Le nuove previsioni dovranno ridurre al minimo l'impatto sul contesto circostante.
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Componenti ambientali
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Parco del Naviglio
Dorsale cicloped
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Strada Parco
Rumore
+ + + +/‐ + + +/‐
Favorire la riconversione di aree dismesse o non più congrue verso usi compatibili con il tessuto urbano prevalente, può favorire un miglioramento del clima acustico locale. Le nuove previsioni dovranno ridurre al minimo l’impatto sul clima acustico, prevedendo anche un’adeguata offerta di una rete di mobilità lenta per ridurre efficacemente il traffico veicolare.
Energia +/ +/‐ +/ +/‐
0 0 0
Ricadute positive si avranno dalla trasformazione a fini residenziali delle aree attualmente industriali, anche se un incremento di residenti comporterà sicuramente nuovi consumi. Per quanto riguarda l’uso di fonti rinnovabili dipenderà dall’obbligo di ricorrere a tali tecnologie nelle nuove trasformazioni e negli interventi di riqualificazione.
Elettroma‐gnetismo
0 0 0 0 0 0 0
Rifiuti
+ + + +/‐ 0 0 0
L’insediamento di nuovi abitanti e di nuove attività commerciali porterà ad un aumento della produzione di rifiuti a livello comunale. All’opposto ricadute positive si avranno dalla trasformazione a fini residenziali delle aree attualmente industriali, poiché è prevedibile una minor produzione di rifiuti e
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Componenti ambientali
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Strada Parco
una minor pericolosità degli stessi.
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8 Valutazione ambientale delle alternative di piano
8.1 Individuazione delle alternative
Riprendendo quanto giá fatto nella procedura di VAS del PGT vigente, in questo capitolo si
individuano le due alternative di sviluppo della Variante al PGT, cercando di evidenziare per ogni
alternativa i possibili effetti sull’ambiente.
Le alternative individuate sono le seguenti:
l’alternativa 1 corrisponde alla attuazione completa degli ambiti di trasformazione della
Variante n. 1, compreso l’incremento volumetrico ammesso per il raggiungimento degli
“Obiettvi per la cittá pubblica”, ovvero la situazione di massimo carico insediativo.
La superficie lorda di pavimento, individuata dalle previsioni della Variante, assomma
complessivamente a 126.320mq, con un conseguente incremento di popolazione pari a 1.900
abitanti, una dotazione di servizi di interesse generale pari a 98.429 mq, di cui 15.393 mq per
gli “Obiettivi della città pubblica”;
l’alternativa 2 prevede i medesimi ambiti di trasformazione dell’Alternativa 1, con le
medesime funzioni insediative, ma senza l’incremento volumetrico premiale. Questo
comporterà un carico insediativo minore, ma l’impossibilità di realizzare i progetti più
strettamente legati ai benefici pubblici derivanti dalle premialità.
Negli Ambiti di trasformazione, individuati dal Documento di Piano, la superficie lorda di
pavimento complessiva somma a 106.340 mq che corrispondono ad un incremento di
popolazione di circa 1.573 nuovi abitanti teorici e una dotazione di servizi di interesse
generali di circa 84.319 mq.
Occorre, inoltre, considerare, nel calcolo del carico insediativo, gli abitanti teorici derivanti dal
PdR, pari a circa 350ab, e i 442 ab, corrispondenti alle trasformazioni del PRG previgente e del
PGT vigente giá approvate.
Ad entrambe le alternative corrisponde il medesimo “consumo di suolo”, valutato come consumo
di suolo non urbanizzato (ai sensi della classificazione DUSAF al 2012 e del rilievo dello stato di
fatto) ed indipendentemente dal fatto che nel PGT vigente e nel PRG previgente fossero giá
destinati ad edificazione o a standard. Viene utilizzata questa interpretazione, che non coincide
necessariamente con quella del PTCP vigente o della LR31/14, dove si parla di suolo urbanizzato
ed urbanizzabile, in quanto interessa valutare l’effettiva perdita di suolo oggi ancora realmente
libero anche se già destinato ad altre funzioni e quindi urbanizzabile: ogni artificializzazione
rappresenta comunque una pressione ambientale.
Pertanto, il consumo di suolo stimato corrisponde alle aree di concentrazione fondiaria, non
ancora urbanizzate, ma ad attuale uso agricolo, all’interno dell’Ambito di rigenerazione urbana e
riqualificazione AR.s di Cascina Antonietta: circa 44.000mq.
A fronte di una superficie territoriale complessiva degli Ambiti di Trasformazione pari a
230.350mq, la quota di suolo consumato é comunque limitata (circa il 19%), anche grazie alla
scelta della Amministrazione comunale di concentrare la quasi totalità degli Ambiti di
trasformazioni in aree già urbanizzate, prevalentemente aree produttive dismesse e di cui si
prevede la conversione in aree residenziali.
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8.2 Stima delle pressioni ambientali
La stima delle pressioni ambientali determinate dai due scenari di sviluppo considera i principali
fattori di pressione in ambito urbano: consumi idrici, consumi energetici, parco auto circolante,
emissioni di gas serra (espresse come CO2 equivalente) e produzione di rifiuti.
Tale analisi, seppur determinata in modo semplificato, ci permette di completare il quadro di
valutazione degli effetti del PGT prendendo in considerazione, oltre all'uso del suolo, anche altre
inevitabili conseguenze.
I valori di partenza sono riferiti alla popolazione del comune di Trezzano sul Naviglio a gennaio
2016, che ammonta a 20.790 abitanti.
Stima dell’incremento dei principali fattori di pressione ambientale Alternativa 1. Nuovi abitanti 2.692
Fattori di pressione Valore pro capite
Valore attuale (2016) Previsione a
completamento PGT Incremento
Abitanti 20.790 23.482 13%
Consumi idrici (utenze civili)
92 mc/ab*anno 1.912.680 mc/anno 2.160.344 mc/anno 247.664.
Veicoli circolanti 0,68
auto/abitante 14.137 auto 15.968 auto 1.831
Produzione rifiuti urbani
1,47 kg/ab*giorno 11.154.874 kg 12.599.267 kg 1.444.393
Consumi energia usi termici
2,05 Tep/ab 42.619 Tep/anno 48.138 Tep/anno 5.519
Emissioni gas serra 5,9 t/ab 122.661 t/anno 138.544 t/anno 15.883
Stima dell’incremento dei principali fattori di pressione ambientale Alternativa 2. Nuovi abitanti 2.365
Fattori di pressione Valore pro capite
Valore attuale (2016) Previsione a
completamento PGT Incremento
Abitanti 20.790 23.155 11%
Consumi idrici (utenze civili)
92 mc/ab*anno 1.912.680 mc/anno 2.130260mc/anno 217.580
Veicoli circolanti 0,68
auto/abitante 14.137 auto 15.745 auto 1.608
Produzione rifiuti urbani
1,47 kg/ab*giorno 11.154.874 kg 12.423.815 kg 1.268.941
Consumi energia usi termici
2,05 Tep/ab 42.619 Tep/anno 47.468 Tep/anno 4.848
Emissioni gas serra 5,9 t/ab 122.661 t/anno 136.615 t/anno 13.954
8.3 Valutazione complessiva
La valutazione di sintesi vuole evidenziare i punti di forza e le criticitá che caratterizzano le due
alternative di Piano.
Occorre, infatti, precisare che l’alternativa, di cui stima che gli impatti ambientali siano i minori,
non necessariamente debba essere quella perseguibile dal Piano. Infatti, in un’ottica di
valutazione strategica e di sostenibilità, l’aspetto più interessante è il confronto fra le diverse
dimensioni, per cui risultano importanti non solo le presumibili ricadute ambientali di un’azione o
di un ambito di trasformazione, ma anche i benefici che tali azioni generano (o non generano)
sulla dimensione sociale, economica e sulla qualità dell’ambiente urbano.
Come già illustrato, le due alternative prevedono i medesimi ambiti di trasformazione, con le
medesime funzioni insediative.
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L’alternativa 2 determina minori pressioni ambientali sul territorio, in virtú del minore aumento di
popolazione previsto, conseguente ad una minore slp ammessa. A fronte di un minore carico
insediativo corrisponde peró l’impossibilitá di realizzare i progetti legati agli “Obiettivi per la cittá
pubblica”; progetti che si possono realizzare solo tramite l’incremento volumetrico ad essi legato
e che, inevitabilmente, porta ad un carico insediativo maggiore (Alternativa 1).
Gli obiettivi sono distinti in tre tipologie di interventi: servizi qualitativi, compensazione e Housing
sociale. Il Documento di Piano individua puntualmente per ciascun ambito di trasformazione
quale o quali di questi obiettivi possono essere perseguiti, per mezzo delle Schede degli Ambiti di
Trasformazione.
Il Piano ha scelto di concentrare la quasi totalità degli Ambiti di trasformazioni in aree già
urbanizzate, prevalentemente aree produttive dismesse e di cui si prevede la conversione in aree
residenziali. Questo ha consentito di contenere il consumo di “nuovo suolo” a circa 44.000 mq a
fronte di una Superficie Territoriale (ST) complessiva di circa 230.000 mq. Il consumo di suolo, che
è il medesimo per entrambe le alternative, potrebbe inoltre essere ulteriormente ridotto
adottando le indicazioni progettuali indicate nelle singole schede degli ambiti di trasformazione e
nelle misure di mitigazione e compensazione, di cui al successivo capitolo.
Per una dettagliata valutazione degli ambiti di trasformazione si rimanda al capitolo dedicato, ma
occorre ricordare che non si sono evidenziati problemi particolari rispetto a vincoli che insistono
sul territorio di Trezzano sul Naviglio. Per gli ambiti in riconversione da industriale a residenziale
(operazione urbanistica che in generale comporta benefici in termini di qualità urbana) bisognerà
prestare attenzione alla coesistenza di nuova residenza al fianco di attività produttive preesistenti
che potrebbero generare conflitti e incompatibilità. Analoga attenzione andrà riservata per gli
ambiti che si collocano a ridosso di infrastrutture per la mobilitá. Per quanto concerne l’intervento
di Cascina Antonietta, condividendo la finalità dell’intervento che mira alla riqualificazione della
cascina e dell’accessibilità all’intera area, si suggeriscono scelte progettuali che minimizzino
l’impatto sul contesto agricolo circostante e contengano il consumo di suolo oggi non
artificializzato. Infine per gli ambiti più grandi e strategici per la città, oltre alla prevista
progettazione unitaria del sistema degli spazi pubblici, si raccomanda di prevedere scelte
innovative per la creazione di quartieri che privilegino una mobilità lenta e che si qualifichino
anche sul fronte dell’eccellenza energetica.
Per entrambe le alternative sono confermati i tre grandi progetti strategici: Parco del Naviglio,
Dorsale ciclopedonale e la strada parco, progetto provinciale che il PGT ha recepito. Questa nuova
arteria stradale, che sicuramente rappresenta un’opportunità per sgravare di traffico l’asse
centrale del paese, andrà però opportunamente disegnata e valutata per minimizzare il consumo
di suolo oggi agricolo e il possibile conflitto con le zone residenziali che lambirà.
In conclusione, alla luce di quanto qui brevemente illustrato e delle dettagliate descrizioni e
valutazioni dei capitoli precedenti a cui si rimanda, si ritiene che l’Alternativa 1 sia da preferire
perché, a fronte di un dimensionamento di piano leggermente maggiore (+13% di residenti
rispetto ad oggi con l’Alternativa 2 che raggiunge comunque un +11%), fornisce una maggiore
sostenibilità ambientale attraverso la realizzazione dei progetti legati agli “Obiettivi per la cittá
pubblica”.
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9 Misure di mitigazione e compensazione
La valutazione ambientale finora condotta ha esaminato la proposta di crescita e sviluppo prevista
per i prossimi anni per il Comune di Trezzano sul Naviglio e ha cercato di mettere in luce le
principali problematiche che potrebbero emergere in fase di attuazione. In questo capitolo si
raccolgono possibili criteri e indicazioni, utili in fase di attuazione e gestione del PGT, volti a
garantire una più efficace integrazione della dimensione ambientale, nonché la mitigazione e la
compensazione dei principali effetti negativi.
Il Documento di Piano, nelle schede relative ad ogni ambito di trasformazione, provvede ad
inserire una serie di prescrizioni abbastanza dettagliate in merito alla realizzazione degli ambiti;
tali prescrizioni vengono considerate, in sede di Valutazione Ambientale, come opere ed
indicazioni vincolanti per la trasformazione degli ambiti.
Ci si sofferma ora sulle misure di compensazione ambientale, previste a carico del proponente e
che costituiscono l’ultimo passo metodologico con cui la VAS affronta gli effetti sull’ambiente
altrimenti non evitabili desunti dal PGT. Si ritiene utile ricordare che, a monte della fase di
compensazione, vanno promossi, innanzitutto, una progettazione degli interventi che sia attenta
all’ambiente e, successivamente, il ricorso a misure di mitigazione degli impatti al fine di integrare
il progetto con opportuni accorgimenti tecnici volti a ridurre sensibilmente gli effetti negativi
previsti; per riequilibrare gli impatti che non è stato possibile mitigare, si ricorre infine a modalità
di compensazione ambientale.
Dato il carattere fortemente urbanizzato del territorio di Trezzano sul Naviglio, il PGT ha cercato di
identificare, tra le principali strategie di azione, la minimizzazione del consumo di suolo libero
attraverso la valorizzazione e la riqualificazione del tessuto consolidato al fine di innalzare la
qualità dell’ambiente urbano.
Pertanto, ad integrazione delle prescrizioni progettuali, già contenute nel Documento di Piano, si
raccomanda, che in fase di attuazione degli interventi di riqualificazione/rigenerazione del tessuto
edilizio e per gli interventi di nuova edificazione, nell’ottica di migliorare la qualità dell’ambiente
urbano, il PGT prenda in considerazioni le seguenti indicazioni:
promuovere l’adozione di misure di risparmio energetico (tecniche di edilizia sostenibile,
installazione di impianti solari, termico e fotovoltaico, e/o di pompe di calore, ecc.) per le
nuove edificazioni così come per le rigenerazioni/ristrutturazioni;
promuovere l’adozione di misure di risparmio idrico (impianti di recupero dell’acqua
meteorica, etc.) per le nuove edificazioni così come per le rigenerazioni/ristrutturazioni;
adottare strumenti di mitigazione ambientale che integrino le tecnologie di gestione,
recupero, infiltrazione e smaltimento in superficie delle acque meteoriche con le tecnologie
del verde pensile e del verde tradizionale, al fine di legare lo sviluppo edificatorio alla gestione
delle acque in quanto bene prezioso e di indispensabile tutela (contenimento delle superfici
impermeabilizzate; aree di parcheggio non cementificate, ma permeabili; sistemi decentrati di
infiltrazione delle acque meteoriche pulite; raccolta e utilizzo delle acque piovane; aree verdi
per l’infiltrazione delle acque; tetti verdi per ridurre il deflusso e migliorare la situazione
microclimatica e il benessere ambientale);
dare atto, anche in accordo con il competente soggetto gestore, dell’adeguatezza delle reti di
approvvigionamento idrico e fognaria e del sistema di depurazione esistenti a soddisfare le
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necessità di approvvigionamento idrico, collettamento e depurazione dei reflui prodotti,
ovvero provvedere alla realizzazione di specifici sistemi di collettamento e depurazione;
individuare le specie arborate caratteristiche dei luoghi da privilegiare negli spazi a verde
pubblico e privato;
favorire, sia per gli insediamenti di nuova edificazione che per quelli oggetto di recupero, il
ricorso a parcheggi a raso, caratterizzati da alta dotazione arboreo‐arbustiva.
Per quanto concerne lo sviluppo produttivo e commerciale, si preveda che:
si predisponga un regolamento per la qualità paesaggistica e architettonica degli insediamenti
industriali e commerciali da rispettare in fase di rilascio della concessione edilizia;
si raccomandi alle aziende con più di un certo numero di dipendenti (indicativamente 10
unità) di adottare strategie assimilabili al mobility management, anche appoggiandosi a
sistemi innovativi di car pooling;
si promuova l’adozione del sistema di gestione ambientale EMAS per le attività produttive
esistenti e quelle che saranno insediate in futuro.
Per le azioni che afferiscono alla mobilità sostenibile, nell’ottica di incoraggiare un cambiamento
significativo nello stile di vita dei cittadini, si propone in fase attuativa del PGT di:
promuovere adeguatamente le piste ciclabili, anche con iniziative di sensibilizzazione presso le
scuole e la cittadinanza;
favorire l’utilizzo delle piste ciclabili attraverso la dislocazione nei punti “chiave” del territorio
comunale (scuole, sede comunale, centri sportivi, etc.) di rastrelliere per biciclette, anche
imponendone la collocazione ai soggetti privati gestori delle attività attrattrici degli
spostamenti;
promuovere una selezione mirata di buone pratiche, utili a stimolare il miglioramento dello
specifico contesto territoriale.
Nell’ambito delle azioni sui servizi si propongono le seguenti indicazioni:
promuovere misure di risparmio energetico ed idrico e l’installazione di impianti solari
(termico e fotovoltaico) per le nuove sedi scolastiche, e dei servizi e attrezzature collettive in
generale;
favorire la realizzazione di parcheggi a raso caratterizzati da elevate dotazioni arboreo‐
arbustive.
Per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione del paesaggio agricolo, si preveda:
l’attivazione di incentivi, ove possibile, volti ad orientare il settore agricolo verso produzioni di
qualità e l’utilizzo di tecniche biologiche e/o ecocompatibili, ad integrazione di quelli
comunitari e regionali;
la promozione del marchio di sostenibilità Ecolabel3 per le nuove attività ricettive;
l’attivazione di iniziative di valorizzazione didattica degli ambiti agricoli attraverso il
coinvolgimento delle scuole materne, elementari e medie, anche in partenariato con il Parco
Agricolo Sud Milano.
3 Ecolabel è il marchio europeo di certificazione ambientale per i prodotti e i servizi nato nel 1992. E' uno strumento ad
adesione volontaria che viene concesso a quei prodotti e servizi che rispettano criteri ecologici e prestazionali stabiliti a
livello europeo. Nel 2003 la Commissione Europea ha esteso l’applicabilità dell’Ecolabel ai servizi di ricettività turistica.
Alla base dell’iniziativa c’è l’intento di incoraggiare le strutture e i turisti al rispetto dell’ambiente ed al risparmio di
risorse naturali.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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10 Il sistema di monitoraggio4
Il processo di Valutazione Ambientale prosegue, dopo l'approvazione del Piano, con la fase di
attuazione e gestione del Piano, principalmente attraverso il monitoraggio ambientale e le
connesse attività di verifica e partecipazione.
La fase di monitoraggio deve essere considerata parte saliente del processo di Piano, finalizzata
alla verifica dell’efficacia del Piano e propedeutica all’aggiornamento del Piano stesso e alla
predisposizione di eventuali varianti o all’individuazione di azioni correttive.
10.1 Scopo dell’attività di monitoraggio
Gli Indirizzi regionali sulla VAS prevedono che nella fase di attuazione e gestione del Piano o
Programma, il monitoraggio sia finalizzato a:
“garantire, anche attraverso l’individuazione di specifici indicatori, la verifica degli effetti
sull’ambiente in relazione agli obiettivi prefissati;
fornire le informazioni necessarie per valutare gli effetti sull’ambiente delle azioni messe in
campo dal P/P, consentendo di verificare se esse sono effettivamente in grado di conseguire i
traguardi di qualità ambientale che il P/P si è posto;
permettere di individuare tempestivamente le misure correttive che eventualmente
dovessero rendersi necessarie.”
Il sistema di monitoraggio deve quindi essere costruito per controllare gli effetti ambientali
significativi dell’attuazione del Piano con lo scopo, tra l’altro, di individuare tempestivamente gli
effetti negativi imprevisti ed essere in grado di adottare le misure correttive opportune, nonché
per evidenziare e documentare gli effetti positivi, indotti sullo stato dell’ambiente.
Il sistema di monitoraggio deve inoltre garantire, attraverso l’individuazione di specifici indicatori,
la verifica degli effetti ambientali in relazione agli Obiettivi Generali stabiliti dal Piano, anche al
fine di consentirne tempestivi adeguamenti.
Il monitoraggio va pertanto considerato come un’attività finalizzata a verificare l’andamento delle
variabili ambientali influenzate dal PGT tramite le quali mettere in evidenza i cambiamenti indotti
nell’ambiente e valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale
emersi nell’analisi di coerenza esterna.
L’azione di monitoraggio è, schematicamente, finalizzata a:
verificare lo stato di attuazione delle indicazioni e delle azioni del Piano;
valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi di piano;
consentire l’attivazione per tempo di azioni correttive;
fornire elementi per l'avvio di un percorso di aggiornamento del Piano.
Il sistema di monitoraggio può, inoltre, essere utile per descrivere l'evoluzione dello stato del
territorio, anche se il suo obiettivo primario resta la verifica del Piano.
10.2 Progettazione del sistema di monitoraggio
Il sistema di monitoraggio che viene proposto per il PGT del Comune di Trezzano sul Naviglio
ricalca modelli utilizzati in altri strumenti analoghi.
4 Si riprende il Sistema di monitoraggio già progettato per il PGT vigente
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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Nella fase di analisi vengono acquisiti i dati e le informazioni relativi al contesto ambientale,
vengono elaborati gli indicatori e viene verificato il loro andamento in riferimento alla situazione
iniziale descritta nella fase di analisi del contesto ambientale. Sulla base di questa prima verifica,
viene analizzato il raggiungimento degli Obiettivi Generali di Piano, l’efficacia del Piano stesso e
soprattutto sono individuati gli eventuali scostamenti dalle previsioni o gli effetti indesiderati e
non previsti delle azioni di Piano. Vengono infine approntate e proposte delle misure correttive.
La relazione di monitoraggio è un report che, con un linguaggio semplice e comprensibile, riporta
quanto riscontrato nella fase di analisi.
Le consultazioni riguardano la discussione di quanto riportato nella relazione di monitoraggio con
le autorità con competenze ambientali; durante tale discussione verranno richiesti pareri ed
integrazioni in merito alla situazione ed alle criticità evidenziate nella fase di analisi ed alle
possibili misure di aggiustamento, fino ad un riordino complessivo del Piano con conseguente
aggiornamento del PGT.
10.3 Gli indicatori di monitoraggio
Il set degli indicatori per il monitoraggio della VAS del PGT è stato costruito affinché adempia alle
funzioni sopra descritte. Indicatori che devono essere utili quindi, non tanto per la descrizione
dello stato dell’ambiente e del territorio di Trezzano sul Naviglio (per questo ci sono altri
strumenti, quali ad esempio il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente), ma per la verifica degli effetti
del Piano e del raggiungimento degli obiettivi che il Piano si è dato.
Pertanto il set di indicatori che è qui proposto è stato elaborato partendo da una analisi degli
Obiettivi Generali del PGT e delle azioni del PGT.
Come utile riferimento sono stati considerati gli indicatori di monitoraggio proposti dalla VAS del
Piano Territoriale Regionale della Lombardia.
L’obiettivo di fondo che si è perseguito nella selezione degli indicatori è stato quello di costruire
uno strumento completo, scientificamente valido e soprattutto agile, facilmente aggiornabile e
utile anche per la comunicazione verso i soggetti esterni al Comune.
Si è preferito quindi proporre un set ristretto di indicatori, privilegiando dati e indicatori che
dovrebbero essere facilmente reperibili dal Comune presso banche dati consolidate o da altri Enti
con competenze ambientali.
Per una maggior coerenza e facilità di implementazione del sistema di monitoraggio, si sono
inoltre privilegiati gli indicatori già utilizzati nell’analisi ambientale del presente Rapporto
Ambientale.
Sono stati essenzialmente utilizzate tre tipologie di indicatori:
indicatori descrittivi che verificano l’evoluzione del contesto ambientale, territoriale ed
economico;
indicatori di processo che analizzano lo stato di avanzamento e di attuazione delle azioni di
Piano;
indicatori di effetto che misurano gli effetti sulle componenti ambientali indotti dalle azioni di
Piano.
Non tutti gli indicatori proposti potranno essere utilizzati sin dall’inizio del processo (le banche
dati sono troppo recenti o da strutturare correttamente o da creare) ed altri potranno essere
introdotti successivamente, anche alla luce di eventuali modifiche apportate al Piano.
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Va infine evidenziato che, nella maggior parte dei casi, gli obiettivi di Piano non prevedono il
raggiungimento di target prefissati, pertanto, in questi casi, gli esiti del processo di monitoraggio
sono associati ad una linea di tendenza qualitativa: si andrà quindi a misurare la direzione verso
cui il Piano si muove attraverso l’attuazione dei suoi progetti e delle sue azioni.
Per quanto riguarda la realizzazione delle opere previste, sarà utile valutare, a intervalli regolari di
tempo, l’avanzamento effettivo degli interventi al fine di evidenziare eventuali ritardi o
l’insorgenza di problemi durante l’esecuzione. Il sistema di monitoraggio, inoltre, presenta anche
indicatori per monitorare l’effettiva realizzazione degli interventi richiesti come perequazione o
come realizzazione di opere specifiche legate ai diversi Ambiti di trasformazione.
Per quanto riguarda la periodicità della produzione delle Relazioni di monitoraggio se ne
raccomanda un aggiornamento annuale.
Come ultima misura, si suggerisce di promuovere forme di certificazione ambientale delle aziende
e degli edifici, quali ad esempio ISO 14001, EMAS e LEED.
Variante n. 1 PGT VAS – Rapporto Ambientale
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INDICATORI DI MONITORAGGIO PER IL PGT DI TREZZANO SUL NAVIGLIO
TEMA INDICATORE DESCRIZIONE OBIETTIVO DI
PIANO
ANALISI
AMB. UNITÀ DI MISURA FONTE
Aspetti socio‐
economici
Popolazione residente
Si intende verificare quanti nuovi abitanti si
insedieranno effettivamente nei prossimi anni a
seguito dell’attuazione delle trasformazioni
previste dal PGT
X Numero di residenti al
31/12 di ogni anno
Comune di Trezzano sul
Naviglio
ISTAT
Imprese attive Si intende verificare la permanenza e
l’insediamento di attività economiche O3 X
Numero di attività
presenti
Numero di nuove
attività
Numero di cessazioni
attività
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Camera di Commercio
Acqua
Consumi idrici Si intende verificare l’evoluzione dell’utilizzo
delle acque: consumi idrici per tipo di uso X
Mc/anno
Mc/giorno*ab
Amiacque srl,
TASM
Depurazione acque
reflue
Si intende monitorare:
‐ la capacità di carico residua del depuratore.
‐ la capacità di depurazione dei nuovi reflui che
saranno conferiti al depuratore
X
AE residui
Qualità del refluo
depurato
Amiacque srl,
TASM
Suolo ed
insediamento
urbano
Siti contaminati
Si intende monitorare l’estensione delle aree
contaminate e avanzamento della procedura di
bonifica
X Avanzamento
procedura bonifica
Comune di Trezzano sul
Naviglio
ARPA Lombardia
Stabilimenti industriali
dismessi riconvertiti
Si intende monitorare il numero di stabilimenti
industriali dismessi riconvertiti O1
Numero di stabilimenti
industriali dismessi
riconvertiti
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Consumo di suolo Si intende verificare quanto suolo non
artificializzato viene urbanizzato O1 X Mq
Comune di Trezzano sul
Naviglio
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INDICATORI DI MONITORAGGIO PER IL PGT DI TREZZANO SUL NAVIGLIO
TEMA INDICATORE DESCRIZIONE OBIETTIVO DI
PIANO
ANALISI
AMB. UNITÀ DI MISURA FONTE
Aree e fondi acquisiti
per le opere previste
dalla perequazione e
della compensazione
Si intende verificare quante aree vengono
cedute all’AC a seguito delle perequazioni e/o
compensazioni per le nuove edificazioni e quanti
fondi economici sono acquisiti per la
realizzazione delle opere pubbliche necessarie
dal Piano dei Servizi
O4
Mq
€
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Verde urbano Si intende verificare l’estensione delle aree verdi
urbane O2 X
Mq
Mq/ab
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Produzione edilizia
Si intende monitorare le nuove volumetrie
realizzate, sia a fine residenziale, sia non
residenziale
‐ X Mc Comune di Trezzano sul
Naviglio
Alloggi in edilizia
sociale e
convenzionata
Si tratta di verificare quanti nuovi alloggi in
edilizia sociale e convenzionata O4
Numero di alloggi in
edilizia sociale e
convenzionata
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Natura
Interventi di
valorizzazione delle
Aree di
Compensazione, delle
aree boscate, della
rete ecologica e del
Parco del Naviglio
Si intende verificare se sono stati realizzati gli
interventi ipotizzati O2
Mq di nuove aree verdi
acquisite
Mq di nuove aree verdi
Riforestate
Mq di nuove aree verdi
acquisite per il Parco del
Naviglio
Interventi realizzati
Comune di Trezzano sul
Naviglio
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INDICATORI DI MONITORAGGIO PER IL PGT DI TREZZANO SUL NAVIGLIO
TEMA INDICATORE DESCRIZIONE OBIETTIVO DI
PIANO
ANALISI
AMB. UNITÀ DI MISURA FONTE
Potenziali rischi
per la salute e
l’ambiente
Stabilimenti a rischio
di incidente rilevante
Si intende monitorare la costante verifica delle
attività di bonifica e di mantenimento delle
condizioni di sicurezza degli stabilimenti a rischio
di incidente rilevante
X
Numero di verbali di
inadempienze degli enti
preposti
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Regione Lombardia
ARPA
VV.FF.
ASL
Provincia
Agricoltura Superficie agricola
Si intende monitorare le variazioni della
superficie agricola a seguito degli interventi
previsti dal Piano
O1 X Mq di aree agricole
Comune di Trezzano sul
Naviglio
PASM
Mobilità
Piste ciclabili
Si intende verificare la realizzazione di piste
ciclabili in sede propria, promiscua o corsia
riservata
O5 X
Km di nuove piste
ciclabili o percorsi
ciclopedonali realizzati
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Moderazione del
traffico
Si intende verificare la realizzazione di interventi
di moderazione del traffico O5 X
Km di strade con
moderazione del
traffico realizzati
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Corridoio strada parco Si intende verificare la realizzazione del Corridoio
strada parco O5
Km di strade del
Corridoio strada parco
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Provincia di Milano
Energia
Potenze installate di
impianti fotovoltaici e
termici su edifici
pubblici
Si intende monitorare l’installazione di impianti
fotovoltaici e termici su edifici pubblici X KW
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Efficienza energetica
dei nuovi edifici
Si intende garantire la realizzazione di una banca
dati con la classificazione energetica Edifici di
nuova costruzione
X Numero di edifici Comune di Trezzano sul
Naviglio
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INDICATORI DI MONITORAGGIO PER IL PGT DI TREZZANO SUL NAVIGLIO
TEMA INDICATORE DESCRIZIONE OBIETTIVO DI
PIANO
ANALISI
AMB. UNITÀ DI MISURA FONTE
Rifiuti
Produzione di rifiuti
urbani
Si intende verificare l’evoluzione della
produzione dei rifiuti urbani X
Tonnellate/anno
Kg/ab
Comune di Trezzano sul
Naviglio
Raccolta differenziata Si intende verificare l’evoluzione della raccolta
differenziata X % su RU
Comune di Trezzano sul
Naviglio