21 ottobre 2011 ANNO XII N. 39 ridiam vita al bosco201011170747)Tempo_39_11.pdf · guerra appena...

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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 21 ottobre 2011 ANNO XII N. 39 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di RIDIAM VITA AL BOSCO L’AREA BOSCHIVA, RACCHIUSA TRA LA PROVINCIALE MOTTA, VIA COSTITUZIONE E IL NUOVO COMPARTO DI VIA CANALVECCHIO, DI PROPRIETà PUBBLICA, POTREBBE DIVENTARE FRUIBILE DALLA CITTADINANZA GRAZIE A UN PROGETTO DELL’ASSOCIAZIONE LA FESTA ALLE TATTOO: STAR DELLA SOLIDARIETà IN INDIA PORTA APERTA: STORIE DI ORDINARIA POVERTà NASCE A CARPI LA PRIMA SCUOLA PER ESTETISTE CLOWTERAPIA: PILLOLE DI ALLEGRIA Stefano Facchini Lo Staff Alle Tattoo

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a soli € 0.50 in edicola

21 ottobre 2011 ANNO XII N. 39attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

ridiam vita al bosco

l’area boschiva, racchiusa tra la provinciale motta, via costituzione e il nuovo

comparto di via canalvecchio, di proprietà pubblica, potrebbe diventare fruibile dalla cittadinanza grazie a un progetto dell’associazione la festa

alle tattoo: star dellasolidarietà in india

porta aperta: storie di ordinaria povertà

nasce a carpi la prima scuola per estetiste

clowterapia: pillole di allegria

StefanoFacchini

Lo Staff

Alle Tattoo

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la storia si ripete e il popolo degli indignados aumenta...

Qualcosa non quadra. Nell’aria infatti, non sono i tini a ribollire, bensì gli animi dei carpigiani, sempre più stanchi di non essere ascoltati. A Fossoli i residenti si dichiarano indignati per il comportamento assunto dall’Amministrazione

che decide in autonomia, infischiandosene della partecipazione della cittadinanza su questioni relative al bene comune. Storia già vista. Tutti ricorderete il progetto di abbattimento dei bagolari di via Focherini per far passare la pista ciclabile o il via libera al trasferimento della fonderia Lamiz tra le case dei residenti di via Lama di Quartirolo. Due vicende che, grazie alla mobilitazione generale, si sono chiuse con un happy end per la città. Ma perchè correre ai ripari per salvarsi la faccia, quando tutto potrebbe essere discusso con la cittadinanza alla luce del sole e con un certo margine di negoziazione? Il copione si è ripetuto anche in Consiglio Comunale lo scorso 13 ottobre, quando l’assessore alberto D’addese ha spiegato i motivi che hanno spinto la Giunta a vendere ad Aimag parte di un immobile in via Watt, pre-mettendo che la cessione era “inserita nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2011-2013 e prevista entro il 2011”. Il ricavato della vendita, ovvero 3,2 milioni di euro, è destinato “in parte all’intervento di ristrutturazione dello Stadio Cabassi e in parte a rendere disponibile per il Comune un nuovo magazzino per il quale sono in corso di valutazione varie possibilità, che tengono anche conto dell’at-tuale andamento del mercato immobiliare”. Alla parola stadio i consiglieri di Oppo-sizione sono saltati sui banchi. Ma come, il Comune di Carpi piange miseria e poi è disposto a spendere 1 milione e mezzo di euro per rifare il look al Cabassi grazie alla vendita di un pezzo del proprio patrimonio immobiliare? Tali risorse, soprattutto in questo gravissimo tempo di crisi, non potevano essere impiegate in altro modo? “Sarebbe stato meglio investire le risorse incamerate per altri fini, ad esempio per le sale operatorie dell’Ospedale (nelle quali la scorsa settimana pioveva)”, ha chiosato Giliola pivetti (Alleanza per Carpi). Ma è sulle modalità di azione della Giunta che i consiglieri di Opposizione si sono scagliati con forza.“A noi, alla città, ai tifosi e agli imprenditori - ha esclamato cristian rostovi (PdL) - avete raccontato un sacco di balle. Non ci avete detto che bisognava vendere i capannoni di via Watt per fare i lavori al Cabassi”. A lui si è unito anche lorenzo paluan (Carpi 5 stelle Prc): “non è mai stato detto in precedenza che la conditio sine qua non per i lavori allo Stadio era la vendita dell’area di via Watt. Tutta la questione dell’urgenza è una superbufala, non si va a una gara regolare ma si assegneranno i lavori utilizzando una procedura negoziata. E ricordo che per la Prefettura l’inagibi-lità non era quella dello Stadio ma solo della sua tribuna. Ci sarà poi un danno per le entrate correnti perché verranno a mancare le risorse dell’affitto dell’area da parte di Aimag spa”. Ancora una volta la frittata è stata servita già fatta e, ovviamente, seppure maldigerita dall’Opposizione, votata dalla maggioranza targata Partito Democratico. Alla faccia della trasparenza, del dialogo e della partecipazione.

Jessica Bianchi

i pesci non chiudono gli occhidi erri de luca

“Sul mare non è come a scuola, non ci stanno i professori. Ci sta il mare e ci stai tu. E il mare non insegna, il mare fa, con la maniera sua”.

erri De luca ci regala un nuovo gioiello, I pesci non chiudono gli occhi (edito da Feltrinelli) raccon-tandoci l’infanzia dei dieci anni. A dieci anni l’età

si scrive per la prima volta con due cifre. E’ un salto in alto, in lungo e in largo, ma il corpo resta scarso di statura mentre la testa si precipita avanti. D’estate si concentra una fretta di crescere. Un uomo, cin-quant’anni dopo, torna coi pensieri su una spiaggia dove gli accadde il necessario e pure l’abbondante. Le sue mani di allora, capaci di nuoto e non di difesa, im-parano lo stupore del verbo mantenere, che è tenere per mano. I pesci non chiudono gli occhi è un gioiello dalla disarmante semplicità. Uno di quei romanzi che lascia senza parole, come spesso accade leggendo le raffinatezze di cui la penna di De Luca è capace. A dieci anni, si scopre l’amore, come concetto, come esempio di una bellezza dolorosa e pericolosa: l’amo-re letto fino ad allora solo sui libri, di cui non si co-noscono i battiti e i brividi che spezzano la colonna vertebrale e bombardano il cuore. Tra queste pagine si evince la delicatezza delle storie, l’amore verso un trascorso ormai passato, che vive solo perchè raccontato con dolcezza implacabile. Nonostante l’orrore di una guerra appena assaggiata, della povertà, dei piccoli turbamenti contro i quali ci scontriamo da piccoli, I pesci non chiudono gli occhi ci racconta un pezzo di madre, uno di padre, una scelta, una freccia scoccata a ritroso nel tempo, una terra che non sarà più così, una ragazza che non ha un nome e perciò è una ragazzina, e non una bambina, che conosce la lingua degli animali, uno sguardo che non si ri-posa e si spalanca sul corpo nuovo che deve rompersi, deve sgusciare fuori dal piccolo e farsi uomo. Un romanzo coinvolgente, che arriva dritto al cuore anche grazie alla straordinaria capacità dell’autore di utilizzare la lingua italiana con una sapienza difficilmente eguagliabile. Italiano e napoletano si mischiano insieme, dando vita a una danza di significati tutti da scoprire. Da assaporare. Perchè la bellezza di questo autore sta proprio lì, nella sua capacità di farci re-innamorare ogni volta del ritmo, della sonorità e della dolcezza della nostra lingua tanto da indurci a leggere ad alta voce, per poter così gustare ogni parola.

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara Gelli

reDaZioneJessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli.

impaGinaZione e GraFica Liliana Corradini

puBBlicita’Multiradio - 059698555 stampaCentro stampa delle Venezie - 049-8700713

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“In Provincia di Modena, si stimano circa 250 casi di anorressia nervosa, 600 di bulimia nervosa, 1.500 di forme intermedie, con un’incidenza di circa 200 casi nuovi ogni anno”.Da una nota dell’Usl di Modena.

dIAlOgO e pArTecIpAzIONe NON sONO Nelle cOrde deI NOsTrI AmmINIsTrATOrICommenta la notizia su:www.temponews.it

321.10.2011 n° 39

Sull’area boSchiva pubblica di circa 15mila metri quadrati, racchiuSa tra la provinciale motta, via coStituzione e il nuovo comparto edilizio di via canalvecchio, ha meSSo gli occhi l’aSSociazione la FeSta che ha preSentato un progetto di recupero, Salvaguardia e valorizzazione del polmone verde .ora manca Solo l’ok dell’amminiStrazione comunale

un bosco da scoprire

c’è un bosco a Carpi tutto da scoprire. Un’area di circa

15mila metri quadrati, (il Parco di via Magazzeno, per avere un metro di paragone, ovvero l’area compresa tra le vie Magazzeno, Reme-sina Interna e Longhena, si estende su una superficie di circa 16mila metri quadri) di cui molti non conosco-no nemmeno l’esistenza. Racchiusa tra la Provinciale Motta, via Costituzione e il nuovo comparto edili-zio di via Canalvecchio, quest’area verde cresce rigogliosa tra la noncuranza generale. Vero e proprio schiaffo alle aiuole, più o meno curate, che i nostri amministratori chiamano parchi, quest’area, conserva ancora un’anima selvaggia poiché, fortunatamente, pur essendo di proprietà del Co-mune di Carpi, quest’ulti-mo, alle prese con ben altre priorità, non ci ha ancora messo le mani. “La zona utilizzata per quasi vent’an-ni come vivaio - ci spiega l’assessore all’Ambiente, Simone Tosi - era stata as-segnata all’ex-vivaio Crea ma è stata riconsegnata al Comune dopo l’intervento dell’ufficiale giudiziario nel 2006. Lo scorso anno ave-vamo realizzato un bando per affidarne una parte per lo svolgimento di un’attività economica compatibile, (previsto un canone di 5mila euro annui per un minimo di 18 anni) con onere di tutela e salvaguardia dell’habitat esistente e di realizzazione, manutenzione e gestione di un adiacente parco didattico pubblico, ma era andato deserto”. Fortunatamente,

perlomeno in questo caso, il ritornello del Divide et im-pera non ha trovato seguito e l’area è rimasta integra e intatta, anche per la gioia dei privati che vi abitano e che, con la propria terra, contribuiscono a incremen-tare il patrimonio verde.Qualcuno però gli occhi so-pra ce li ha messi e, un paio di mesi fa, ha presentato una progetto che oggi è al vaglio dell’Amministrazione

Comunale. L’Associazio-ne La Festa - unitamente alla Cooperativa Eortè e a Banca Etica - vorrebbe “addomesticare” la zona af-finché possa essere vissuta e fruita dalla cittadinanza, pur nel rispetto di questo stra-ordinario polmone verde. “La zona boschiva sarebbe tutelata – ci spiega il presi-dente Roberto Zanoli – e nessun albero autoctono tagliato. Occorrerebbe

soltanto riordinare e ripulire il sottobosco che è cresciuto disordinatamente per creare dei camminamenti nel ver-de. La parte a cielo aperto invece potrebbe accogliere dei gazebo, piccole strutture mobili, dotati di pannelli fotovoltaici sui tetti, per ospitare pic nic, eventi, laboratori, conferenze e, magari, anche un piccolo punto ristoro. Vorremmo

che l’area, bellissima e oggi non sfruttata in alcun modo, fosse frequentata dalle famiglie e non solo, affin-ché tutti possano godere della natura e organizzare momenti culturali o di aggregazione”. Il progetto, negli intenti dell’associa-zione, dovrebbe realizzarsi grazie allo sforzo di tutta la cittadinanza, ovvero tramite “una sottoscrizione

popolare”, continua Zanoli, in fondo questo gioiello smeraldino è patrimonio di tutta la Corte dei Pio. A ridosso del bosco vi è poi un parcheggio di servizio che potrebbe diventare il luogo ideale per realizzare fiere e mercatini. Insomma un luo-go giunto a noi pressoché intatto, che esige di essere protetto e tutelato. Un luogo che, a differenza della zona dell’Oltreferrovia (ipotetica sede del futuro parco Lama) sempre più costruita e uma-nizzata, non porta i segni del passaggio dell’uomo. L’augurio è che il Comune - ad oggi ancora con la bocca cucita - dia, al più presto, il via libera al progetto de La Festa, e le conceda l’area in gestione. In questo modo, un tassello di bosco che oggi è interdetto alla citta-dinanza si trasformerebbe, pur rimanendo intonso, in un luogo da respirare e da vivere, per passeggiare, andare in bicicletta, rilas-sarsi, incontrarsi e, perchè no, ripensare i propri stili di vita.

Jessica Bianchi

un luogo che, a

differenza della zona dell’oltreferrovia (ipotetica sede del futuro parco lama) sempre più costruita e umanizzata, non porta i segni del passaggio dell’uomo.

Nel tondo Roberto Zanoli

Fino ad aprile si sistemerà la pavimentazione

piazza martiri riprendono i lavori

sabato 15 ottobre, gli amici della Lama e dell’ambiente si sono dati appuntamento al ponte di ferro di via Chiesa di San Marino, in occasione dell’iniziativa Puliamo la Lama. Ben ventisette i sacchi di immondizia raccolti sugli argini della Lama di San Marino.

puliamo la lama

27 sacchi di immondizia raccolti

il rialzato di piazza Martiri a Carpi dopo essere stato interessato nei mesi scorsi

da lavori di riqualificazione (che hanno visto il rifacimen-to completo a cura di aimag spa delle reti tecnologiche nel sottosuolo) sarà ripavi-mentato. Dopo la rimozione dell’attuale copertura si provvederà al rinnovo della rete fognaria e dei servizi telecom ed enel a ridosso del Portico Lungo: seguirà la vera e propria ri-pavimenta-zione con cubetti di porfido, in modo da consentire una maggiore fruibilità di questo spazio, anche attraverso l’abbattimento di barriere architettoniche. I lavori si concluderanno con la risiste-mazione dell’arredo urbano.

In primis si interverrà nella parte della piazza che va da via Berengario fino al nume-ro 9 (ex Bar Milano). Il cantie-re chiuderà il 26 novembre, per consentire il normale svolgimento delle attività natalizie; la seconda fase dei lavori è prevista da metà gennaio in avanti, e si concluderà entro il mese di aprile, proseguendo lungo la piazza fino a corso Fanti. Per limitare i disagi si è previsto di sospendere le attività lavorative del cantiere

durante i giorni di mercato (giovedì e sabato mattina), per tutta la durata dell’in-tervento. Piazza Martiri sarà così sempre percorribile e

naturalmente sarà assicu-rato il transito di pedoni sui marciapiedi e sotto il Portico Lungo.

uN bOscO TuTTO dA scOprIre e vAlOrIzzAreLeggi la notizia su:www.temponews.it

4 21.10.2011 n° 39

crIsI e sOcIeTA’

accesso al credito

cresce il rischio di credit crunch

le tensioni sui mercati finan-ziari, hanno comportato un restringimento della liquidità

provocando un aumento del costo del denaro per gli istituti di credito. Pur non essendo in presenza di una vera e propria contrazione del credi-to, le banche selezionano con criteri sempre più severi le domande di accesso, mentre le imprese si trova-no a fronteggiare una situazione in cui i tassi sui finanziamenti rincarano e, contemporaneamente, i mutui e i finanziamenti diventano più onerosi a causa delle maggiori garanzie richieste. L’accesso al credito si rivela quindi sempre più costoso e diffi-coltoso, considerando anche che buona parte delle aperture di linee di credito sono per liquidità a breve termine e quindi destinate al credito d’esercizio. “In questo contesto – fa notare confesercenti modena – le imprese si muovono tra molte diffi-coltà, manifestando nella gestione finanziaria e nei rapporti con le banche non pochi problemi. Oltre a un maggiore costo per l’accesso al credito, anche laddove le imprese sono in grado di fornire garanzie a supporto dei finanziamenti, il sistema bancario tende a richie-dere garanzie aggiuntive - come la garanzia dei Confidi, strumento diventato pressoché imprescindibile, o la stipula di polizze assicurative - caricando ulteriormente le imprese di oneri finanziari”. Esaminando il comportamento di alcune tra le banche più importanti operanti sul nostro territorio si è riscontrato nel giro di pochi mesi un rialzo degli spread sui finanziamenti fino al 3%, portando così il tasso pagato dalle imprese per questi finanziamenti vicino all’8%. Con riferimento al numero dei finanziamenti accesi e all’importo complessivo degli stessi, facendo un confronto tra il primo se-mestre del 2011 e il primo semestre del 2010 dell’operatività dei Confidi che operano nei confronti delle PMI nel settore commercio e turismo si evidenzia una flessione del 14% sul numero dei finanziamenti erogati e una riduzione degli importi medi di questi finanziamenti dell’8%. Sem-pre relativamente alle operazioni di finanziamento nelle quali interven-gono anche i Confidi, è sempre più evidente la propensione degli istituti di credito a pretendere garanzie del 50% sull’importo totale finanziato rispetto al 30% di norma richiesto fino a qualche anno fa. Peggiora anche la situazione sul fronte delle agevolazioni a fondo perduto dove si assiste a una diminuzione netta e costante delle risorse destinate al comparto commerciale. “E’ eviden-te – conclude Confesercenti - che in questo momento, le piccole e piccolissime imprese che rappresen-tano la struttura portante del tessuto economico locale necessitano di un sostegno. C’è bisogno di una particolare attenzione da parte delle istituzioni, nell’individuare strumen-ti e misure più adeguati al fine di assicurare alle imprese non solo la sopravvivenza sul mercato, ma una continuità nei termini di innovazio-ne, crescita e sviluppo”.

porta aperta nel 2007, l’anno precedente lo Scoppio della criSi, ha conSegnato al 30 Settembre, 2.859 Sporte alimentari; queSt’anno, ha già raggiunto quota 6.239 molto più del doppio, tanto che Si prevede di Superare le 8mila entro Fine 2011

tutti in fila per chiedere aiutoc

i sono fabbriche in difficol-tà, lavoratori che protestano, operai in cassa integrazione,

titolari di negozi semivuoti che non sanno come vendere i loro prodotti. Poi c’è la fila: questo serpente di per-sone di ogni provenienza geografica che, quattro mattine e quattro pome-riggi a settimana, si riunisce al Centro di ascolto Caritas, Porta Aperta di via Peruzzi per ricevere una busta alimentare. La fila rappresenta il prodotto finale, lavorato, di quella crisi economica che dal 2008 – ma avvisaglie se ne potevano scorgere da prima - continua a mettere sem-pre più in affanno, insieme all’Italia intera, anche il territorio carpigia-no. La fila è punto di arrivo, il posto dove vai dopo aver tentato tutte le altre strade, bussato a tutte le altre porte: senza successo. La fine di un sentiero costellato di cancelli chiusi, telai fermi a prender polvere, cartelli di vendesi, capannoni sfitti, catene di montaggio ricolme soltanto di un silenzio assordante. Guardateli bene, scolpitevi le loro facce nella mente: anche se non le avete mai viste, di certo potete immaginarle. Sono loro. Gli ultimi e i primi. Coloro per i quali la società non ha saputo trovare una collocazione e insieme, forse, i primi ai quali è toccata in sorte di vivere una condizione che, se le cose non cambieranno in fretta, potrebbe finire per riguardare molti altri. Perché qui in fila non c’è sol-tanto chi ti aspetteresti di trovarci: immigrati dal Centro e Nord Africa, dai Paesi Arabi, dall’Europa dell’Est. Rom. No, la fila non è più la condi-zione di chi, bontà sua, ultimo ci è nato. In questo la fila è democratica, egualitaria, salomonica: perché a per-correrla si sente che ai molti idiomi differenti – pronunciati sempre con un tono di voce flebile, come si fos-se in qualche luogo consacrato – si mescola anche l’italiano. Ovvio, di italiani in difficoltà ce ne sono sempre stati. Ma mai in questa quantità. Lo conferma una volontaria che serve qui da due anni. “La situazione non è certo delle più rosee. Ci sono anche gli italiani tra coloro che vengono a chiedere aiuto e tra questi anche dei carpigiani di nascita”. Persone di tutte le età – racconta - non soltanto anziani, ma anche gente di 40 anni. “E’ una tristezza sentire qualcuno che ti dice che dal 2008 non trova più nessun lavoro”. A raccontare questa storia fatta di disagio montante con-tribuiscono anche i dati: se nel 2007, l’anno precedente lo scoppio della crisi, erano state consegnate, al 30

settembre, 2859 sporte, nello stesso intervallo di tempo siamo, quest’an-no, già a quota 6239: molto più del doppio, tanto che si prevede di su-perare le 8mila entro fine 2011. Tra i tanti che in fila non hanno voglia di parlare, troviamo Lorenzo – il nome è inventato – che, invece, la forza di spiegare la sua amarezza ce l’ha ancora. “Andate a chiederlo a Berlu-sconi come mai sono qui! Lavoravo nel Comune di Carpi a tempo deter-minato, ma a maggio del 2010 sono rimasto a casa. E’ la seconda volta che vengo qui, per avere un piccolo aiuto,

altrimenti che dovrei fare andare a rubare? Sono da solo, per fortuna! Di lavoro comunque non se ne trova”. Le storie di difficoltà sono tante, come quella di Luca, carpigiano nel cui viso lascia immaginare un’antica, innata giovialità, spenta ora dalle difficoltà. “Ho perso il lavoro da tre anni. Prima facevo il corriere ma purtroppo, tra tasse e spese, non ci si sta più dentro. Ho fatto domande da tutte le parti ma, anche se non ho rinunciato a cercare, non si trova niente. Spero che qualcosa cambi in fretta perché, anche se vivo nella casa del Comune, sono comunque indietro con i pagamenti di alcune bollette. Sono andato anche ai Servizi Sociali, ma con la crisi tanta gente è a casa e si fa molta fatica ad aiutare tutti. Ci sono tanti altri italiani come me”. I problemi sono tanti: sfratti, morosità, perdita del posto di lavoro. Ognuno di questi volti - timidi al punto che sembrano quasi scusarsi di essere qui - ha la sua storia da raccontare. Ma tutte hanno un minimo comun denominatore: la crisi. Chi lentamen-te, chi improvvisamente, tutti sono scivolati in una condizione di povertà che, sino a qualche anno prima, non si sarebbero aspettati. Molto indicative le parole di Gaby, un giovane della Guinea che da gennaio 2011qui fa servizio civile: “nella vita le sorprese non finiscono mai. Prima pensavo che fossimo soltanto noi stranieri ad avere di questi problemi, ma venen-

do qui mi sono reso conto di come la crisi abbia equamente spartito la sofferenza. Mi aspettavo di trovare degli italiani, ma non in questa quan-tità. Sono molti, ed è impressionante. Ci sono famiglie dove non lavorano più né il padre né la madre e hanno figli piccoli che vanno a scuola. La situazione è davvero preoccupan-te”. Coincidenza, è stato pubblica-to della Caritas - pochi giorni dopo essere stati al centro Porta aperta di Carpi - il Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia che scatta la fotografia di un Paese in difficoltà. Sono 8,3 milioni, infatti, i cittadini che vivono in povertà, pari al 13,8% della popolazione. Soprat-tutto le famiglie numerose, monoge-nitoriali e del Sud. Ma, in tempi di crisi, anche la povertà si trasforma: secondo i dati, il 20% delle persone che si rivolgono ai Centri di ascolto ha meno di 35 anni. In soli cinque anni, dal 2005 al 2010, il numero di giovani è aumentato quasi del 60%. Tra questi il 76,1% non studia e non lavora, percentuale che, nel 2005, era del 70%. Tanti volti spesso nasco-sti. Sommessi. Invisibili. Che non fanno rumore, non strepitano, non pretendono. Ma chiamano a raccolta. Perché quei visi in coda per un po’ di cibo rappresentano insieme un grido di aiuto, un guanto di sfida e un obbligo di indignazione per cia-scuno di noi.

Marcello Marchesini

Gaby

sTOrIe dI OrdINArIA pOverTàLeggi la notizia su:www.temponews.it

la parola al direttore della caritas Stefano Facchini

una carpi più sobria e solidale

una Carpi più sobria e solidale. Questa, in sintesi, la ricetta del direttore della Caritas stefano

Facchini (in foto) che ribadisce anche la necessità di intervenire sul fronte casa. “Come edilizia popolare siamo indie-tro, anche rispetto ad altre realtà della Provincia come Modena, Mirandola e Sassuolo. Il Comune ha fatto qualco-sa ma siamo ancora lontani dai livelli dei Comuni a noi vicini”. Il direttore si augura soprattutto interventi in quella fascia che si colloca tra il mercato e la casa popolare. “In quest’ambito siamo nella terra di nessuno, o meglio in un ambito che rischia di essere presto colo-nizzato da quei palazzi dove qualcuno comincia a non pagare, i prezzi delle case crollano e si innesca una catena che porta a situazioni malsane. Non c’è solo l’esempio recente di via Pie-tri: ci sono anche stabili in via Biondo, Unione Sovietica, Aldo Moro, Martiri di Belfiore, Lago di Bolsena...”. Anche il singolo cittadino dovrebbe darsi da fare: “ci sono sempre quei 2 o 3mila alloggi vuoti che invece andrebbero riempiti. Non si deve aspettare sempre il Comune, la Caritas o la Fondazione, ma ci si dovrebbe mettere la mano sul cuore. Qualcuno lo sta già facendo”.

Tuttavia, insieme agli inter-venti concreti occorrereb-be un cambio di mentalità. “Servono un’educazione e un’auto educazione a uno stile di vita diverso da quel-lo degli Anni ’90. Bisogna re-imparare a risparmiare, a fare con meno. E’ necessario cambiare cultura: sinora una persona era tanto più ammi-rata quanto più consumava. Dovrebbe essere il contrario”. Il compito di Porta Aperta è soprattutto quello dell’ascol-to, che negli anni è costantemente au-mentato. Non esistono infatti Centri d’Ascolto in Emilia Romagna aperti quanto quello di Carpi. Il gruppo dei volontari è consistente. “Abbiamo una ventina di volontari, a cui si aggiungono gli 80 di Recuperandia e i 15 di Senti questa voce, il servizio di doposcuola per elementari e medie. In tutto più di un centinaio”. Il profilo di chi viene a chiedere aiuto è molto variegato,“la componente giovanile è sempre im-portante, gli under 35 che si rivolgono a noi sono più del 30%. Che è poi la stessa percentuale, stabile, di italiani. Naturalmente sono per lo più famiglie, ma abbiamo anche anziani che han-

no difficoltà nel pagare le utenze”. Ma l’aiuto non può essere solo materiale: “tutto questo deve accompagnarsi a una consapevolezza dei rischi che si corrono. Invece molte famiglie ancora non hanno la percezione di quanto potrebbero rispar-miare consumando meno”. Due i fattori principali che concorrono a questo atteg-giamento: da un lato il non voler riconoscere di trovarsi

in una condizione di difficoltà e la ver-gogna legata al senso di perdita del proprio status; dall’altro la mancanza di un’educazione al risparmio. Ma cosa possono fare i cittadini? “Per prima cosa non dovrebbe esistere l’evasione fiscale e poi il cittadino deve cominciare ad abituarsi ad avere uno stile di vita più sobrio. Se poi, nel fare questo, gli avanza qualcosa per chi è meno for-tunato, sarebbe ancora meglio. I modi per aiutare gli altri sono tanti: chi ha risorse di tempo e denaro, è bene che cominci a metterle in circolo”. Cosa aspettarsi per il futuro? “C’è ancora spazio per cambiare, anche attraver-so le piccole azioni della vita di tutti i giorni. La situazione è preoccupante, ma non disperata”.

m.m.

521.10.2011 n° 39

Andrea Aldrovandi

inSieme all’agricoltore, nonché preSidente di coldiretti carpi, andrea aldrovandi, abbiamo cercato di tracciare la FotograFia dello Stato dell’agricoltura nel noStro territorio, tra luci e ombre

l’agricoltura sta morendo?r

edditi in calo, impennata dei costi di produzione, oneri burocratici inamovibili,

difficoltà di accesso al credito che hanno inciso, in particolare, su quelle imprese che negli anni pas-sati hanno investito per l’ammo-dernamento e la competitività e che ora, col crollo dei redditi, rischiano di non poter far fronte nemmeno alle esposizioni bancarie soste-nute... L’agricoltura italiana sta male e nessuno pare accorgersene, addetti ai lavori a parte. Di fronte a questo stato di cose però le risposte date finora dal Governo sono state inadeguate e insufficienti.Insieme all’imprenditore agricolo, nonché presidente di Coldiretti Carpi, Andrea Aldrovandi, abbia-mo cercato di tracciare la fotografia dello stato dell’agricoltura nel nostro territorio.con la nuova politica agricola comunitaria (pac) l’agricoltura modenese subirà un ulteriore taglio. sforbiciata che po-trebbe arrivare a 1 milione di euro all’anno per complessivi 6 milioni in meno dal 2014 al 2020. che ricadute avrebbe per gli agricoltori del nostro territorio?“Questi aiuti servono alle aziende per abbattere i costi di produzione soprattutto alle imprese agricole che hanno a disposizione grandi superfici (latifondisti), senza tener conto delle specializzazione e dell’alta qualità di settori agricoli come quello modenese. Chi, come me, non ha dei seminativi bensì frutteti o vigneti accede anche ad altri tipi di aiuti pubblici che, comunque, non rappresentano altro che briciole. Le aziende agricole sopravvivono soltanto grazie a sacrifici e duro lavoro”.la crisi economica vi ha investiti?“Se l’agricoltura non verrà soste-nuta dalla politica di questo Paese è destinata a morire. Un’azienda agricola capitalizzata per 1 milione di euro, fattura circa 200mila euro l’anno quando va bene. Un’anoma-lia rispetto al altri settori produttivi. Il sistema creditizio non ci nega fondi ma se un’azienda si distrae, anche solo per un momento, dal sistema produttivo, rischia di chiu-dere, strangolata dai costi. Siamo sopravvissuti a tanti ridimensiona-menti, continuiamo ad arrotolarci le maniche, a tagliare dove possia-mo e ad andare avanti”.la superficie a vigneto nel modenese è scesa in tre anni da 8mila a circa 7.500 ettari.

Questo anche per effetto de-gli incentivi previsti dai rego-lamenti comunitari destinati agli agricoltori che decidono di estirpare totalmente i vigneti. l’assessore provin-ciale all’agricoltura asserisce che tali interventi servono a riequilibrare domanda e l’offerta, con un beneficio per tutto il settore. e’ vero? o, in qualche modo, si disincentiva la produzione made in italy?“Sono soprattutto gli agricoltori anziani a ricevere gli incentivi per l’estirpo. Persone che, non potendo contare su un ricambio genera-zionale, non hanno più futuro e, quindi, decidono di tagliare i propri vigneti, spesso obsoleti e, di conse-guenza, scarsamente remunerativi. Non sono tanto i terreni agricoli a calare, quanto il numero delle aziende attive. Gli agricoltori che sopravvivono invece, cercano di ingrandirsi, acquisendo o affittando i terreni liberati e cercando, attra-verso superfici maggiori, di au-mentare il proprio reddito. D’altro canto, è innegabile che, a fronte di un calo della produzione di uva, si spunti un prezzo maggiore sul vino”.i giovani si avvicinano a questo settore?“Il perdurare della crisi ha indot-to alcuni giovani ad avvicinarsi alla campagna e, in alcuni casi, all’azienda agricola di famiglia. Il mestiere dell’agricoltore però non è un lavoro, bensì una passione. Io ho iniziato a lavorare la terra a 15 anni, durante le vacanze estive, per aiutare mio padre. E’ un mestiere duro, difficile, che implica notevoli sacrifici. Non ci sono vacanze, feste... sei legato ai ritmi della natura, alle stagioni, alle piogge. Se non ce l’hai nel cuore, non resisti a lungo. Certo la meccanizzazione e la tecnologia hanno fortemente al-leggerito il nostro lavoro: dieci anni fa per vendemmiare 1.500 quintali di uva mi avvalevo dell’aiuto di una decina di persone, ora bastiamo io e una macchina”.si vive oggi di agricoltura?“Sì, è difficile ma ci si riesce. Ri-cordo che nel 1986, quando ancora studiavo agraria, stimammo che un operaio guadagnava circa 6 mila lire all’ora, mentre gli agricoltori diretti raggiungevano quota 500/mille lire. Le cose oggi non sono cambiate di molto: le ore lavorate infatti, sono talmente tante, che il reddito finale non è certo commen-surabile all’impegno e alla fatica”.perchè i prodotti agroalimen-

tari costano tanto quando arrivano sulle nostre tavole e a voi non restano che le briciole?“Nonostante le filiere siano state fortemente accorciate, la vendita al dettaglio ha ancora dei margini eccessivi ma, il vero problema è un altro, ovvero la speculazione. I prodotti agroalimentari, essendo biodegradabili, non possono essere stoccati e restare in giacenza troppo a lungo quindi, chi compra, spe-cula. Quando vi è abbondanza di prodotto, gli acquirenti non acqui-stano e i prezzi precipitano se, al contrario, pensano vi sia scarsità, allora sono disposti a spendere qualcosa in più. Il mercato di frutta e verdura subisce, ogni anno, sbalzi inaccettabili legati a questi mec-canismi perversi. Purtroppo è un

so 50 - 70 cent) e che voi consuma-tori pagate intorno ai 2,50 euro”.parliamo di uva: quanto le costa produrre un quintale d’uva?“Circa 16/20 euro al quintale”.e quanto le viene pagato? “La media della nostra cantina (Cantina di Santa Croce ndr) è di circa 34 euro al quintale”.le cantine saldano l’anno suc-cessivo. nel frattempo di cosa vivono gli agricoltori?“Il meccanismo vale anche per la frutta in genere. Le cooperative devono prima vendere il prodot-to per sapere quanto dovranno remunerare i soci. Ciò significa che l’agricoltore termina di consegnare la frutta a settembre, la cooperativa gli versa un primo acconto a dicem-bre, un altro a febbraio e il saldo a fine luglio. L’uva viene consegnata all’inizio di ottobre, il primo ac-conto giunge a Pasqua, il secondo in estate e il saldo a dicembre, circa 15 mesi dopo il conferimento delle uve. Se non ci fosse il sistema coo-perativo, stabilire i prezzi sarebbe però molto difficile. Le cooperative consentono di calmierare i prezzi e, soprattutto, di mantenerli stabili. Confrontarsi ogni volta col libe-ro mercato sul fronte dei prezzi, sarebbe un gioco al massacro”.i mercati contadini rappre-sentano una fonte di reddito importante per le aziende?“I mercati contadini hanno sal-vato alcune aziende modenesi che, attraverso questo strumento, possono così raggiungere un red-dito dignitoso. I prezzi non hanno seguito l’andamento del mercato, la nostra fortuna è che la tecnologia ha migliorato e reso più redditizi i sistemi di produzione, riducendo i costi, ma è dura”.Il mercato del grano rappresenta un nervo scoperto del nostro Paese. L’Italia produce il 70% del proprio fabbisogno di grano duro e il 45% del grano tenero e importa il resto da paesi, come Messico e Ucraina, dove non esistono le nostre nor-me sanitarie. Nei porti italiani si documentano scarichi di milioni di tonnellate di frumento estero, com-preso sub-grano di bassa categoria, con probabili tenori di metalli pesanti, tale da renderlo inutilizza-bile al consumo umano. L’importa-zione di cereali con questi standard contraddice un progetto delle Politiche Agricole che ha sancito la superiorità dei grani dell’Italia Meridionale, pugliesi e siciliani in particolare. Tra le prime cause della crisi della

cerealicoltura italiana ci sarebbe la “voracità” delle industrie di trasfor-mazione che importano grano duro di bassa qualità (fino al 40% del fabbisogno nazionale) sostenendo che quello italiano non è suffi-ciente. In realtà, le importazioni concentrate in concomitanza con la campagna di raccolta sono vere e proprie azioni speculative finaliz-zate all’abbattimento del prezzo del grano italiano. per tutelare la salute dei consumatori, incentivare l’agricoltura italiana ed evita-re le speculazioni perchè non si rende obbligatoria l’indi-cazione d’origine territoriale degli ingredienti usati? oggi il made in italy è una farsa. si fa pasta “italiana” con ingre-dienti stranieri di dubbia pro-venienza, si fa doppio concen-trato di pomodoro “italiano” con triplo concentrato cinese, aggiungendo sale e acqua... “Questa è una delle battaglie più grandi di Coldiretti. Da anni chiediamo che in etichetta venga specificata l’origine della materia prima. Un’etichettatura onesta e trasparente è il primo passo verso un consumo critico e informato. Un disegno di legge in tal senso c’è dal 2004 ma non è mai diventato ope-rativo, troppi gli interessi (dell’in-dustria) in gioco. Quando esportia-mo, le leggi italiane e straniere ci massacrano: controlli, certificazio-ni... quando importiamo derrate, al contrario, facciamo entrare di tutto a occhi chiusi. E’ scandaloso. La qualità dei prodotti Made in Italy (i più copiati al mondo) deve essere tutelata ma la politica deve fare qualcosa. In Romagna i Consorzi agrari d’Italia intanto hanno acqui-stato in compartecipazione il Pa-stificio Ghigi nel quale si produrrà pasta con grano 100% italiano. Un primo, ma importante, passo per una produzione di eccellenza che premia gli agricoltori locali”.Non dimentichiamo che, l’azione di ciascuno di noi, può fare la diffe-renza, che acquistare a chilometro zero può contrastare la globalizza-zione, può salvare l’agricoltura, va-lorizzare la biodiversità e garantire maggiore qualità e sicurezza.

Jessica Bianchi

“Le aziende agricole vivono solo

grazie a sacrifici e duro lavoro non certo per i contributi pubblici”.

sistema che non si può domare se non si interviene dall’alto”.Facciamo un esempio. Quanto spende per produrre 1 chilo-grammo di pere? Quanto le viene pagato e quanto costa al consumatore?“Io spendo mediamente 30/40 cen-tesimi per produrre un chilo di pere che, quest’anno, mi è stato pagato dai 20 ai 35 centesimi (quello scor-

Occorrono 30 cent per produrre un

chilo di pere che, quest’anno, è stato pagato dai 20 ai 35 cent (quello scorso 50 - 70 cent) e che i consumatori pagano 2,50 euro.

l’AgrIcOlTurA sTA mOreNdO? Leggi la notizia su:www.temponews.it

Sono trenta le città che ospitano nel 2011 il tour del mulino bianco e, fra queste, c’è carpi. dal 22 al 25 di ottobre in piazza garibaldi tante attività per i bambini

a carpi il tour del mulino bianco

arriva a Carpi, in Piazza Garibaldi, dal 22 al 25 ottobre, il Tour di Mulino Bianco, il progetto di

educazione alimentare per informare e sensibilizzare gli italiani verso una cor-retta e sana alimentazione; in due anni ha già toccato oltre 80 tra le più belle città italiane e ospitato oltre 500mila visitatori. Nel 2011, da marzo a no-vembre, sono 30 le città prescelte per ospitare le tappe del Tour organizzato dal Gruppo Barilla, a cui appartiene il marchio Mulino Bianco. Durante ogni tappa, all’interno della struttura del Mulino, i visitatori possono accedere ai contenuti del progetto e sottoporsi

a test per conoscere qual è la propria tipologia di risveglio: morbido, leggero, allegro o energico. Possono così gu-stare la colazione più vicina al proprio modo di iniziare la giornata ricevendo un vassoio corrispondente al proprio profilo di risveglio con biscotti e brioche Mulino Bianco.Il Tour di Mulino Bianco ospita attività di “edutainment”, pensate per imparare giocando, dedicate ai bambini di età scolare, ai quali è destinata un’area accanto al Mulino che raffigura la Valle degli Amici del Mulino. I bambini pos-sono partecipare al laboratorio Mani in Pasta, al teatro Alla scoperta dei

segreti degli Amici del Mulino e al nuovo laboratorio Cibo=Energia.Mani in pasta consente ai bambini di scoprire più da vicino gli ingredienti naturali e conoscere il loro corretto utilizzo nella preparazio-ne di una merenda buo-na, sana ed equilibrata. Dopo un’introduzione sull’origine degli ingre-dienti e sulle loro carat-teristiche, lo chef accom-pagna i bambini, vestiti come dei veri chef con grembiulino e cappello,

nell’attività creativa e manuale, dall’im-pasto alla realizzazione di biscotti e tortini.Cibo =Energia, va a completare i con-tenuti del laboratorio Mani in Pasta. L’obiettivo è quello di spiegare in un modo teatrale, divertente e semplice

che cosa contengono i cibi e a cosa servono i differenti componenti, come questi si trasformano in energia e mo-vimento oltre all’importanza di una ali-mentazione varia ed equilibrata.Nel teatro Alla scoperta dei segreti degli Amici del Mulino i bimbi vanno alla scoperta di tante curiosità legate all’origine degli ingredienti, i loro dif-ferenti utilizzi, l’orto e le caratteristiche degli alimenti che trovano sulla loro tavola. Tutti i laboratori sono gratuiti ed è possibile accedere su prenotazione (in loco o al 340.5874696). All’interno del Mulino Bianco è inoltre previsto uno spazio permanente dedicato ai bambini dove poter disegnare e colorare.Il Mulino Bianco sarà a Carpi, in Piazza Garibaldi con i seguenti orari: 8.30-12.30 / 15.30-19.00.

6 21.10.2011 n° 39

IN breve

l’unione delle terre d’argine ha predisposto, avvalendosi del supporto della cooperativa Sofia, alcune azioni formative mirate ai caregiver

la sfida di assistere chi amiamo

la persona che assiste gratuita-mente un proprio congiunto non in grado di svolgere gli

atti necessari alla vita quotidiana a causa dell’età, di una disabilità o di una malattia è definita caregiver familiare. Oltre a dover affrontare in prima persona l’impatto emoti-vo connesso all’accettazione della malattia e del conseguente cambia-mento delle condizioni di salute del proprio caro, il caregiver è chiamato ad agire per creare le condizioni di adattamento dell’ambiente dome-stico e di supporto e assistenza alla vita quotidiana del familiare. Dando seguito alle iniziative effettuate nel recente passato, come la giornata dedicata al caregiver familiare che il 21 maggio scorso ha visto l’impegno attivo dei servizi sociali e sanitari, della cooperativa sociale sofia, della consulta del Volontariato e di molteplici associazioni, l’unione delle terre d’argine ha predispo-sto, avvalendosi del supporto della Cooperativa Sofia, alcune azioni formative mirate. In primo luogo un incontro sulle problematiche e il ruolo del familiare che assiste, secondo il seguente programma: venerdì 21 ottobre a Carpi alle 20.30 presso il Centro Diurno Borgoforti-no (viale Carducci 30); martedì 25 ottobre a Soliera alle 20.30 presso la Sala delle Cerimonie del Castello Campori,(piazza F.lli Sassi); mer-coledì 26 ottobre a Novi alle 20.30 presso la Sala Giunta del Comune (piazza 1° maggio) e, infine, giovedì 27 ottobre a Campogalliano alle 15.30 presso il Circolo La Quercia (via Manzoni 26).A seguire, ogni lunedì dal 7 no-vembre al 5 dicembre si terranno (a Carpi, dalle 20.30 alle 22.30 presso il Centro Diurno Borgofortino) cinque incontri di approfondimento sulle seguenti tematiche: servizi ter-ritoriali per l’assistenza agli anziani a sostegno del familiare che assiste; le patologie delle persone anziane; il supporto assistenziale alle funzioni di vita quotidiana; combattere lo stress del lavoro di cura e trovare sostegno nel mutuo aiuto; diritti degli anziani e diritti dei familiari che assistono.Per chi avesse difficoltà a partecipa-re agli incontri di formazione sarà possibile, contattando le assistenti sociali del proprio comune, avere in-formazioni per accedere a un corso on line sui temi della cura al proprio familiare non autosufficiente. Si trat-ta in questo caso di un’importante opportunità che, per la prima volta in Italia, consente un’autoformazio-ne a ‘domicilio’ condivisibile anche con gli altri componenti il nucleo familiare. Per informazioni e iscri-zioni su queste iniziative è possibile rivolgersi agli assessorati alle Politi-che Sociali di Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera.

la Sentenza del conSiglio di Stato, depoSitata l’8 ottobre ScorSo, ha meSSo la parola Fine alla querelle tra la privata cpl concordia e la partecipata pubblica aimag in terra Sarda, relativamente alla coStruzione e geStione del Servizio di diStribuzione del gaS nel territorio di orune, un’operazione da oltre 11 milioni di euro, riconoScendo l’illegittimità di aimag nel partecipare alla gara pubblica

aimag sconfitta, il consiglio di stato dà ragione a cplp

uò o non può una partecipa-ta pubblica gareggiare per l’ottenimento di un appalto

in project financing, alla stregua di aziende private, al di fuori del proprio territorio di competenza? Sull’annoso dilemma il Consiglio di Stato si è pronunciato negati-vamente, mettendo il veto sulla “partecipazione a una gara per la distribuzione del gas naturale, in capo alle società che gestiscono servizi pubblici locali in virtù di affidamento diretto, ovvero di una procedura non avente carattere di evidenza pubblica”. La sentenza del Consiglio di Stato, deposi-tata l’8 ottobre scorso, ha così messo la parola fine alla querelle tra la privata Cpl Concordia e la partecipata pubblica Aimag in terra sarda, relativamente alla costruzione e gestione del servizio di distribuzione del gas nel territorio di Orune, un’opera-zione da oltre 11 milioni di euro, riconoscendo l’illegittimità di Aimag nel partecipare alla gara pubblica. “Va confermata - si legge nella sentenza - l’illegittima ammissione alla gara di selezione del promotor di Aimag e delle sue consociate, così come stabilito dal

Tar Sardegna con la sentenza del 2010. E’, infatti, incontestato che Aimag gestisce servizi pubblici locali per affidamento diretto. Tanto risulta dalle visure camerali e dalle risultanze delle delibere di diversi comuni”. E’ dal 2005 che la multiutility - oggi presieduta da Mirco Arletti - e la Cpl di Rober-to Casari se la “suonano” di santa ragione in tribunale. A fronte dell’ennesima sentenza, che vede Aimag sconfitta, Casari, presi-dente di Cpl commenta: “Aimag pensa all’attività imprenditoriale come forma di guadagno, ma la priorità dovrebbe essere quella di abbassare le tariffe dei servizi già in capo alla società. Ultimamen-te, invece, questa multiutility è diventata molto brava a spiegare come mai le bollette aumentano

piuttosto di studiare un modo per ridurle”. Immediata la reazione della multiutility che, in una nota, precisa: “in sinergia con società private e pubbliche, complemen-tari alla propria capacità proget-tuale e gestionale, Aimag ha svi-luppato i progetti per partecipare, nella forma di ATI, alle gare in Sardegna. La validità di tali pro-getti e la conferma della capacità competitiva della società è stata confermata nei fatti: su 7 bacini in cui ha partecipato, in 5 è stata identificata come vincitore della prima fase (scelta dei promotori). Sono seguiti vari ricorsi e pro-nunciamenti: fra cui, per Aimag, la sentenza negativa nel bacino di Orune ma anche alcune positive (ad esempio bacino di Villacidro). La decisione dell’uscita di Aimag

dalle ATI formate con le altre so-cietà fu presa dal sommarsi di due fattori: il ritardo della costruzione del metanodotto sardo e l’incer-tezza del quadro legislativo che aveva reso meno certe le opportu-nità imprenditoriali del progetto iniziale. In realtà, ad agosto di quest’anno la sentenza del Con-siglio di Stato, pur partendo da un altro tema, ha dato ragione ad Aimag su tutta la linea: la senten-za afferma infatti il pieno diritto di Aimag a operare fuori dal proprio bacino territoriale evidenziando che la società non è titolare di servizi in affidamento diretto e ha, quindi, pieno titolo e legittimità a partecipare alle gare pubbliche”. L’azienda precisa poi che i costi diretti, indiretti e legali sostenuti per la partecipazione alle gare sono stati “recuperati integral-mente e che le risorse impiegate non hanno nulla a che fare con le tariffe pagate dai cittadini. Va infatti ricordato che le tariffe per i servizi svolti dal gestore vengono definite dalle Ato, dai Comuni e dal mercato (per la vendita gas) e che, in ogni caso, le tariffe Aimag sono in linea, o nel caso dei rifiuti, inferiori alle medie regionali”.

Sede Aimag

il palazzo di via martiri di belFiore è al Freddo e una delegazione di reSidenti ha chieSto, invano, aiuto al Sindaco enrico campedelli

“il comune ha le mani legate”l

’arrivo repentino del freddo au-tunnale non fa che aggravare la situazione dei condomini del

palazzo di via Martiri di Belfiore, in angolo con via Nicolò Biondo, che si sono visti sospendere l’erogazione del gas da parte di Sinergas proprio in questi giorni. A causa delle 19 fa-miglie morose - su un totale di 60 - il palazzo ha accumulato un debito con la ditta erogatrice che ammonta a ben 108mila euro. Risale a venerdì della settimana scorsa l’incontro di

una delegazione di condomini con il sindaco di Carpi, Enrico Campe-delli, nella speranza che il Comune potesse intervenire emettendo un’or-dinanza di sgombero nei confronti delle famiglie inadempienti. Ne è risultata, purtroppo, una fumata nera: l’estremo provvedimento non è con-sentito se non nei casi in cui manchi l’acqua, unico caso in cui per legge l’abitazione può essere considerata inagibile. Il prossimo passo, perciò, sarà far richiesta per la predisposi-zione di impianti di riscaldamento autonomi in tutto il palazzo a Siner-gas. Quest’ultima per il momento

si dice disponibile a riallacciare le utenze a fronte del saldo di due rate da 40mila euro ciascuna - con uno “sconto”, perciò, di 60mila euro - cifra comunque ingente (circa 2mila euro a famiglia). Mentre andiamo in stampa, la società dovrebbe aver già fornito una risposta ai condomini. Risale, poi, alla notte di lunedì 17, l’incendio in una cantina del palazzo. Le fiamme si sono propagate da notte fonda fino all’alba. Da accertare le cause che, a una prima valutazione, paiono doversi attribuire a un fuoco acceso per riscaldarsi.

Valeria Cammarota

i due carpigiani maura casali e lauro veroni hanno raccolto 2.350 euro da devolvere alla comunità San benedetto al porto di genova fondata da don gallo

“grazie a tutti per il contributo”

i due carpigiani maura casali e lauro Veroni si stanno spendendo a favore della Comunità San Benedetto al Por-

to di Genova, fondata da Don andrea Gallo. Da tempo, con l’aiuto di vicini e amici, oltre a portare quattro-cinque ca-richi l’anno di abiti, biancheria per adulti e bambini e stoviglie, organizzano in città alcuni eventi per raccogliere fondi. Tra i più attesi quello della tombola che quest’anno, si è svolta lo scorso 9 ottobre, al circolo loris Guerzoni. Un pomeriggio all’inse-gna della piacevolezza che ha permesso di raccogliere ben 2.350 euro. Denari consegnati direttamente nelle mani di Don Gallo, martedì 18 ottobre a Formigine, in occasione dello spettacolo Io non taccio che ha aperto la rassegna di teatro sociale e civile T come Teatro. “Il Don è stato grato della generosità dei carpigiani - ci racconta Maura - e li ringrazia di cuore”. In questo momento la Comunità necessita di “scarpe invernali per bambini e adulti e di lenzuola da una piazza - conclude Maura Casali - chiunque voglia contribuire può rivolgersi al 338.8011623”.

721.10.2011 n° 39

IN breveper la prima volta a carpi, dal 21 al 28 ottobre, arriva la Settimana della Salute mentale. numeroSe iniziative per abbattere il muro del Silenzio e lo Stigma e per diScutere Sui temi legati al diSagio pSichico

roba da matti? no, di tutti!massima priorità a una residenza psichiatrica a carpi

Dopo la fumata nera dell’ex Corte Paltri-nieri, in via Traversa

San Giorgio, si aprono nuovi scenari per la creazione di una residenza psichiatri-ca a Carpi. Lo scorso 23 settembre si sono seduti intorno a un tavolo i dirigen-ti dell’azienda sanitaria, gli amministratori e i rappresen-tanti di Kos - gruppo sani-tario italiano operante nella assistenza socio-sanitaria e nella cronicità residenziale, nella riabilitazione e nella psichiatria, nella tecnologia avanzata applicata alla medi-cina e nella medicina per acuti - per discutere circa le eventuali soluzioni che il Comune potrebbe mettere a disposizione per la residen-za, in termini di immobili e di terreni. “Al momento Kos, ovvero il soggetto che dovrà fare l’intervento, sia esso di recupero o di costruzione ex novo sta valutando due o tre siti”, sottolinea l’assessore alberto Bellelli, tra cui la vecchia corte di Fossoli. Location a parte, quel che conta è “riportare in città 10 posti letto di residenza a trattamento intensivo, che ora si trovano nella clinica modenese Villa Rosa. Tale residenza - ha poi concluso il dottor rubes Bonatti - è per noi un tassello fonda-mentale, un elemento inter-medio tra la fase acuta e il ricovero. Se mancano queste strutture non si possono di-versificare le cure” e, questo, è inaccettabile.

visto da vicino nessu-no è normale, amava ripetere Franco

Basaglia che, di “matti” ne conosceva certamente più d’uno... Ed è proprie con le sue parole nella mente che ciascuno di noi dovrebbe sentire il dovere di parte-cipare ai numerosi eventi che si svolgeranno dal 21 al 28 ottobre, in occasione della prima Settimana della Salute Mentale, organizzata in città. Consci che, come ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Non c’è salute, senza salute mentale. L’obiettivo prima-rio infatti è quello di sensi-bilizzare la cittadinanza sul tema del disagio psichico e sulla lotta allo stigma. Appuntamenti eterogenei, divulgativi, a 360 gradi, che affronteranno il problema da prospettive diverse: quella dei pazienti, dei familiari, della comunità, della gente comune e degli esperti. Seminari, conve-gni, mostre, spettacoli, una lezione magistrale, musica e, ancora, mercatini... eventi tesi a rivendicare il diritto di cittadinanza di tutti e a sconfiggere l’alone di paura che, troppo spesso, accom-pagna le patologie mentali nell’immaginario collettivo. Promossa dal Diparti-mento di Salute Mentale e Dipendenze Patologi-che dell’Ausl di Modena insieme all’associazione di volontariato carpigiana Al di là del Muro e all’Unione delle Terre d’argine, con il patrocinio del Comune di Carpi, in collaborazione con la Fondazione Casa del Volontariato, la Coo-perativa sociale Aliante e con il prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, la set-timana “vuole diventare un appuntamento annuale della nostra città. Un’importante occasione per fare il punto sui progressi ottenuti, per riflettere sulle cose fatte - ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sociali, Alberto Bellelli - per promuoverne di nuove, per confrontarsi

sui bisogni di una realtà sociale in continua evolu-zione. Sarà un’opportunità di dialogo e interazione per operatori, familiari, utenti e cittadini su temi importanti quali il lavoro, l’abitare e l’inclusione sociale”. Una serie di eventi organizzati in “un’ottica di rete”, ha ribadito la presidente di Aliante, Sara Oliviero, fortemente voluti da Agnese Fusco, presidente di Al di là del Muro, “per superare la paura che la gente nutre nei confronti del disagio psichico, più per pregiudizio che per esperienza diretta.

Il vasto programma con-sentirà di approfondire temi legati alle patologie mentali, metterà in risalto le capacità ludiche, artistiche e manua-li dei malati e, allo stesso tempo, tenterà di avviare un dialogo concreto con la cittadinanza”. Lo slogan della settimana, Anche noi in Piazza, vuole rivendicare la “centralità della tematica del disagio mentale all’in-terno della comunità - ha commentato Emanuela Ferri, coordinatrice del CSM di Carpi - e rilanciarla nel cuore di Carpi, la Piazza appunto, luogo di incontro e

confronto per antonomasia”. E che tale problematica sia appannaggio di tutti è evi-dente guardando ai numeri delle malattie psichiatriche in città. “Nel 2010 sono stati trattati 1.900 pazienti - ha spiegato il dottor Rubes Bonatti, direttore dell’Unità operativa di Salute Mentale Modena Nord - di cui 1.600 risultano in carico al Centro di Salute Mentale. La metà di questi è affetta da malat-tie psichiatriche rilevanti, perlopiù psicosi. Sono però in continuo aumento i cosiddetti disturbi dell’adat-tamento imputabili ai

mutamenti socio-economici degli ultimi anni”. Nono-stante l’aumento dei casi pero, “la Salute mentale è considerata come Ceneren-tola e non può contare sulle risorse messe a disposizione delle altre branchie della medicina”. Un problema annoso e gravissimo, soprat-tutto per quanto riguarda le buone pratiche territoriali, fondamentali per “prevenire ricadute e contenere il tasso di ospedalizzazione che, ad oggi, a Carpi, è il più basso in Regione”, ha concluso Bonatti.

Jessica Bianchi

gli eventi spaziano dai convegni sui temi più attuali della psichiatria a momenti ludici e conviviali

tra gli eventi in calendario sabato 22 otto-

bre alle 10.30 presso il Cortile d’Onore di Palazzo Pio e la Sala ex Poste inaugurerà la mostra di quadri e sculture realizzate in collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Carpi, Cooperativa Aliante e Comunità Sadu-rano Salus di Forlì. In questa occasione sarà anche presen-tato il mercatino di beneficenza Della stranezza e della fantasia con accompagnamenti musicali di mario sethl e Gianluca magnani. “Nel mercatino di benefi-cenza, che tornerà anche giovedì 27, dalle 10.30 alle 14.30 - ha spiegato agnese Fusco - troveranno spazio i manufatti di cucito realizzati da alcune pazienti che partecipano al percorso che abbiamo attivato dal tema Non più da soli”. La mostra invece sarà “una collettiva che ospita opere dalle tecniche più disparate - commenta emanuela montorsi - dalle tempere all’olio su tela, dall’installazione video alle sculture in argilla dei ragazzi della co-munità forlivese. L’arteterapia secondo gli stessi autori, consente di mutare le angosce in un suono, in un tono di colore, trasfor-mando la negatività in estro creativo”. Lunedì 24 ottobre presso l’Auditorium San Rocco dalle 15.30 alle 18.30, si terrà la lezione magistrale di antonio andreoli - psicoanalista e direttore della clinica psichiatrica universitaria di Ginevra – sul tema Il tentativo di suicidio nelle persone con disturbo di personalità. Nel corso della lezione interverranno anche Fabrizio starace (in foto) e rubes Bonatti, rispettivamente direttore del Dipartimen-to di Salute Mentale dell’Ausl di Modena e direttore dell’Unità Operativa Modena Nord. Nella serata del 24 si terrà, a partire dal-le 19.30 al costo di 15 euro, la cena di beneficenza presso il Circo-lo Loris Guerzoni. Seguirà lo spettacolo di danza e prosa Il soffio della follia a cura della ballerina e danza terapeuta cristina Bergamaschi, l’attrice antonietta centoducati e il musicista ovidio Bigi. Giovedì 27 ottobre sarà poi la volta del seminario Le buone prassi per contenere i ricoveri che si svolgerà dalle 9.30 alle 13 presso l’Auditorium della Biblioteca Loria. Nel pomeriggio seguirà – dalle 14.30 alle 17, sempre all’ Auditorium – il convegno Gruppi auto mutuo aiuto, una risorsa per tutti.

chi è al di là del muro?Il prOgrAmmA

associazione di fami-liari e amici a soste-gno della malattia

mentale – nata tre anni fa - si propone di tutelare i malati mentali e le loro famiglie nei confronti delle istituzioni e del mondo del lavoro; far conoscere la malattia oltre l’apparenza, sensibilizzando l’opinione pubblica; soste-nere l’incontro e l’aiuto reci-proco tra familiari e amici di persone con disagio psichico. Intende poi creare spazi per attività di gruppo, ascolto e aggregazione. Promuove incontri tra fami-liari, volontari e operatori per scambi di esperienze, organizza conferenze con

medici psichiatrici e psicologi per un’appropriata cono-scenza delle malattie mentali. Mantiene inoltre contatti con nuove associazioni per pro-muovere l’integrazione e l’in-serimento sociale. Promuove infine il benessere, l’auto-nomia e l’assistenza - prefe-ribilmente domiciliare - dei pazienti psichiatrici privi di un’idonea rete familiare, con una particolare attenzione al tema del dopo la morte dei genitori. I due gruppi di auto mutuo aiuto attivati dall’as-sociazione sono aperti a tutti i familiari, si riuniscono ogni 15 giorni e possono contare sulla presenza di un facilitato-re. “In gruppo ci si conforta,

ci si confronta. Insieme si trova la forza per reagire, per affrontare la paura, non solo di esporci, ma anche di con-vivere con le difficoltà legate alla malattia”, commenta la presidente agnese Fusco. Al di là del Muro ha anche attivato uno sportello infor-mativo. Numerosi gli obiettivi dell’associazione: “quest’an-no punteremo sulla creazione della residenza psichiatrica a Carpi, intervento priori-tario per famiglie e malati.Continueremo a monitorare l’attività del Diagnosi e Cura e cercheremo di dare slancio all’inserimento lavorativo e continueremo a lanciare il nostro messaggio ovvero che anche nella disabilità psichica vi è una dose di normalità”.

nuovo polo radioterapico di carpi

in funzione entro poche settimane

proseguono le atti-vità per la messa in funzione del moder-

no polo di radioterapia dell’ospedale di carpi. La struttura è in attesa delle ultime certificazioni e dei collaudi finali degli impianti e delle attrezzature e, dopo le necessarie procedure di autorizzazione, potrà entra-re in funzione entro poche settimane. Va sottolineato che l’accelleratore lineare, il cuore della nuova struttura, è già in funzione dallo scorso

mese di maggio e lo si sta utilizzando per effettuare le necessarie operazioni preliminari di taratura. Operazioni che vanno realizzate con precisione per assicurare il massimo della sicurezza a pazienti e opera-tori. L’acceleratore di ultima generazione è in grado di trattare diversi tipi di malat-tia oncologica con presta-zioni altamente qualificate, assicurando trattamenti ad altissima precisione in ogni punto dei volumi da trattare.

Questi due elementi, insieme all’uso di specifici sistemi per il corretto posizionamento del paziente, permettono di erogare dosi più elevate di radiazioni circoscritte però ai tessuti malati, risparmian-do quelli sani. Il risultato è cure molto più efficaci ed effetti collaterali più limitati. Il bunker si sviluppa su una superficie di 1.360 mq, con pareti monolitiche di ce-mento armato e cemento di tipo speciale dello spessore medio di 1,4 metri.

Da sinistra Oliviero, Bonatti, Montorsi, Bellelli, Fusco e Ferri

ArrIvA lA seTTImANA dellA sAluTe meNTAleLeggi il programma su:www.temponews.it

8 21.10.2011 n° 39

nazionale per carpi arrestato per drogaNella serata di giovedì 13 ottobre è finito in manette un 37enne di San Felice sul Panaro, che ha tentato inu-tilmente con la propria auto di eludere il controllo di una Volante sulla strada Nazionale per Carpi. L’uomo ha get-tato dal finestrino un involucro con 50 grammi di cocaina, poi recupera-to dalla Polizia. Sulla vettura fermata dagli agenti sono stati trovati 1.000 euro in contanti, probabile provento di spaccio. In passato il 37enne era già stato condannato per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione.

via ugo da carpi, sorpreso mentre rubava una biciclettaUn Carabiniere in borghese della Stazione di Carpi ha sorpreso un 20enne tunisino mentre stava rubando una bicicletta parcheggia-ta in via Ugo da Carpi. Il militare, libero dal servizio, mentre stava passeggiando lungo la via, ha notato il giovane inginocchiato su una bicicletta intento a manometterne il lucchetto. Ha atteso qualche istante per verificare se effettivamente stesse forzando il lucchetto e non appena ne ha avuto la certezza lo ha bloccato impedendone la fuga. Con-dotto in caserma, il giovane incen-surato è stato denunciato per furto e la bicicletta restituita al legittimo proprietario.

soliera: denunciati 6 giovani per molestie e atti vandalici I Carabinieri della stazione di Soliera hanno denunciato 6 giovani, tra cui un minorenne, per molestie e imbrattamento di edificio. Il grup-petto è stato identificato a seguito di una serie di molestie e schiamazzi a ogni ora del giorno e della notte

in via Nenni a Soliera. In numerose occasioni e, negli ultimi tempi con cadenza quasi quotidiana, i ragazzi si riunivano disturbando i residenti, tanto che le richieste di intervento delle Forze dell’Ordine erano diven-tate abitudinarie, fino a che, qualche giorno fa, i giovani hanno deciso di colpire un palazzo di residenti con il lancio di uova e insulti. L’intervento della pattuglia dell’arma ha consen-tito di identificare gli autori degli atti vandalici e porre così un freno al comportamento dei giovani.

carpi: denunciato un tunisino per ricettazione I Carabineri della stazione di Carpi hanno fermato un pregiudicato tunisino, noto per reati contro il patrimonio e stupefacenti e, dopo averlo perquisito, lo hanno trovato

in possesso di documenti personali e un carnet di assegni intestati a un carpigiano che, qualche giorno prima, aveva subito il furto del por-tafogli lasciato sul sedile dell’auto. Proseguendo la perquisizione presso la sua abitazione, è emerso anche il possesso di un flacone di metadone, comunemente usato dai tossicodi-pendenti al posto degli stupefacenti.

via sigonio, furto al graziosiDopo un atto vandalico e un furto avvenuti qualche tempo fa, il Circolo Graziosi di via Sigonio è corso ai ripari installando un sistema di vide-osorveglianza. Il sistema di sicurezza con telecamere a circuito chiuso ha così permesso di individuare un ladro che aveva sottratto la borsetta a una socia. Rintracciato e messo alle strette, l’uomo ha confessato.

sIcurezzA A cArpI - I FATTI dellA seTTImANA

cronache di viaggio!Jungo è il sistema che rivoluzionerà il nostro modo di spostarci (in città e fuori città): è un modo agile e flessibile per ridurre o anche azzerare la nostra dipendenza dall’auto. come? semplice: sfruttan-do le correnti naturali di traffico! ci sono milioni di sedili vuoti che ti passano davanti, ti ci puoi imbarcare diret-tamente, con tempi di attesa che tendono a zero! Quando un auto-mobilista qualsiasi vede uno “jungonauta” che fa il segnale - mano alzata con la card in mano - accosta volentieri, perché sa di poter viaggiare in compagnia, in sicurezza re-ciproca, guadagnando il ticket. lo jungonauta a sua volta saltella da una direttrice all’altra, risparmiando e diverten-dosi! tutto su www.jungo.it

con il favore di una bella giornata mi affaccio all’uscita del lavoro e dopo una decina di minuti vedo un viso conosciuto che passa e mi guarda con la coda dell’occhio. Mi volto e penso: non mi avrà

visto… poi però noto che si inserisce nel parcheggio dietro. Dovrà andare al bar… invece era tornata per me. Si avvicina e mi dice: “Io vado a Rovereto”.“Fantastico”, rispondo. Salgo e facciamo due chiacchiere.“Dove ti lascio?”. “Alla curva, in prossimità dell’acetaia c’è la fermata dell’autobus, mal che vada prendo quello delle 18.30”.“Sì: ci abito davanti”. Pensando che non avesse capito, le rispiego…“Sì, ci abito davanti”, ribadisce lei. Non insisto.Dopo 5 minuti, accosta proprio davanti alla fermata. In effetti: ci abita proprio davanti! Perfetto! Mentre porta in casa le cose che aveva in macchina… io ricomincio la mia Jungata.Dopo pochi minuti sento qualcuno chiamarmi: “Locco”! Mi volto e da un furgoncino sbuca il viso del papà di un mio Scout! Fantastico! Mi aveva visto ed è tornato indietro. Provo a fargli la solita ramanzina di Jungo… ma mi ferma e mi dice: “guarda che ti leggo sempre sul Tempo, devi divertirti da matti”.Ah ah! Un altro fan!

by Locco - www.jungo.it

Jungonauta made in Carpi...

la cassazione conferma la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione nei confronti di una madre e il nonno di un bambino a cui sono state dedicate attenzioni eccessive che ne avrebbero ritardato lo sviluppo

dalla parte del padre

l’iper-prote-zione

e l’ipercura costituisco-no reato di maltratta-mento al pari di altre forme di vessazione dei minori, come quando vengono destinati all’accattonaggio. E’ questo quanto ha sentenziato la Corte di Cassa-zione, respingendo il ricorso di una donna ferrarese colpevole di aver riempito il figlio di troppe atten-zioni tanto da isolarlo. La madre e il nonno sono stati condannati in via definitiva dalla Cassazione a un anno e 4 mesi di reclusione per aver cresciuto il bambino, nato nel 1997, al chiuso delle mura domestiche, fino al 2004. La vicenda - di cui par-lammo nel numero 4 di Tempo dello scorso anno, assume i contorni del delirio se si pensa che il bimbo, come denunciato dal padre, separa-to dalla moglie da tempo, e difeso dal penalista carpigiano cristian Heinrich stove, non aveva nem-meno imparato bene a camminare. Il regime instaurato dalla madre, inoltre, aveva finito anche per can-cellare del tutto la figura paterna; al padre infatti venivano impediti gli incontri col figlioletto. Anche il co-gnome paterno era stato soppresso e il bambino rispondeva all’appello con il cognome della madre.

sicurezza degli esercizi commerciali - una buona illuminazione dentro e Fuori il negozio, impianti di videoSorveglianza, diverSiFicazione degli orari di verSamento dei Soldi, operazione da Fare preFeribilmente in coppia Sono alcune accortezze Fondamentali per ridurre il più poSSibile i Fattori di riSchio

non giocate a fare gli eroiI

fatti di cronaca evidenziano sempre più spesso a quanti rischi i commercianti siano

esposti in tema di sicurezza. E’ per questo motivo che Licom ha organizzato, lo scorso 13 ottobre, presso la sede Lapam, un incontro con gli esercenti di Carpi finaliz-zato a illustrare tematiche legate alla security in negozio, intesa sia come sicurezza passiva che comportamentale. Relatore della serata, Marco Garzetta, titolare di una società di assistenti alla sicurezza e attivo nel settore da oltre 15 anni. Premesso che il ricorso alle Forze dell’Ordine è sempre imprescindibile al fine di agevolare la cattura degli autori di

furti o rapine, Garzetta ha illustra-to quali possono essere gli accor-gimenti da adottare per garantire l’incolumità dei negozianti e quali le precauzioni, affinché si possa evitare di incappare in rischi di questo tipo. Si parte da un dato di fatto: 45 secondi è la durata media di una rapina. Dunque un lasso di tempo molto breve, ma durante il quale è necessario mantenere la calma, quanto più possibile. La cronaca ha spesso raccontato di esercenti che, per difendersi, sono poi incorsi in problemi maggiori rispetto all’entità dell’aggres-sione: è dunque fondamentale assecondare le richieste del

rapinatore, evitando il conflitto. Di fondamentale importanza è valutare i rischi cui potenzialmen-te si va incontro, sia per se stessi sia per gli eventuali avventori del negozio presenti in quel momento. Dunque, evitare il contatto fisico, gesti bruschi, mosse azzardate; temporeggiare, parlare, avvertire dell’imminente arrivo di un pa-rente sono invece buone scelte da fare. Il 90% degli aggressori non è del mestiere e, solitamente, il mal-vivente occasionale agisce sotto l’effetto di alcol o droghe. Chi non è avvezzo ad atti criminali è più pericoloso, poiché non sa cosa stia facendo. E’ perciò essenziale non

“Da evitare il contatto fisico, gesti

bruschi e mosse azzardate.Temporeggiare, parlare, avvertire dell’imminente arrivo di un parente sono invece buone scelte da fare”.

“Si parte da un dato di fatto: 45

secondi è la durata media di una rapina. Dunque un lasso di tempo molto breve, ma durante il quale è necessario mantenere la calma, quanto più possibile”.

mostrarsi succubi e, al contempo, sforzarsi di memorizzare quanti più dettagli possibili da riferire in seguito alla Polizia. Una buona illuminazione dentro e fuori il negozio, impianti di videosorve-glianza, diversificare gli orari di versamento dei soldi e farlo prefe-ribilmente in coppia (perché due o più persone sono meno facili da gestire, per il rapinatore, rispetto a una) sono poi altre accortezze fondamentali per ridurre il più possibile i fattori di rischio. E’ fondamentale ricordare che non sono queste le occasioni in cui fare l’eroe: il danno che consegue i furti deve essere sempre e soltanto di tipo economico e, alla forza, è sempre preferibile usare la testa.

Valeria Cammarota

cOsA FAre e NON FAre durANTe uNA rApINALeggi la notizia su:www.temponews.it

921.10.2011 n° 39

Nel tondo Lamberto Menozzi

beautY high School

nasce a carpi la prima scuola per estetiste

elenco delle materie di studio:COSMETOLOGIA E MAKE-UPTECNICA DEL MASSAGGIOANATOMIADERMATOLOGIAIGIENE E SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONEFISIOTERAPIAFISICA DI BASEMARKETING AZIENDALEINGLESETEDESCO

lunedì 28 novembre suona la campanella. Si entra in classe! Si entra a scuola! Si

entra alla Beauty High School, la prima Scuola per Estetiste a Carpi. Poiché il settore del benessere ha sempre più bisogno di persone esperte e competenti, capaci di rispondere alle esigenze dei propri clienti, la Beauty High School è la scelta giusta per il futuro lavorativo delle proprie allieve. Beauty High School fornisce infatti una preparazione scolastica seria e completa, con l’obiettivo di formare estetiste a 360°.Beauty High School offre un va-lido insegnamento attraverso corsi di apprendimento teorico e pratico svolto da personale docente esper-to in materia di Estetica del Viso, Estetica del Corpo, Estetica delle Mani ed Estetica dei Piedi.

“La novità della nostra scuola – sottolinea la direttrice Stefa-nia Cirillo – è l’introduzione nell’orario scolastico di materie apparentemente superflue come Marketing Aziendale e lingue straniere, in particolare Ingle-

una volta terminata la scuola. Per non parlare delle numerose ditte di cosmetica interessate a una collaborazione con operatori del benessere e dell’estetica certifi-cati. Le estetiste diplomate alla Beauty High School avranno la possibilità di scegliere il proprio futuro, con la consapevolezza di aver svolto un percorso formativo valido e strutturato. Inoltre avvie-

ranno un processo di “formazio-ne continua” per gli addetti del settore, anche in vista dei prossimi adeguamenti legislativi e per rispondere alle profonde innova-zioni del mercato.La Beauty High School è la scelta giusta per tutte le studentesse che hanno compiu-to almeno 15 anni, ma è una valida formazione anche per tutti coloro che vogliono intraprendere una nuova esperienza nel settore del benessere o per chi sente la ne-cessità di approfondire le proprie potenzialità lavorative in campo estetico.Al termine dell’anno scolastico, le allieve riceveranno un diplo-ma che attesta la frequentazione del corso che hanno seguito e il superamento dell’esame finale con relativo profitto conseguito. L’accesso alla scuola, rigorosa-mente a numero chiuso, prevede l’iscrizione entro il 15 novembre. Per appuntamento o informazioni, telefonare allo 059-654073. Beauty High School si trova a Carpi, in via E. De Amicis, 65.Beauty High School: la scelta giusta per il tuo futuro.

se e Tedesco, ma che si rivelano fondamentali al momento dell’approccio con il mondo lavorativo. La Beauty High School – precisa ancora la direttrice - non vuole formare solo

delle esteti-ste, ma delle professioniste competenti e preparate in grado di affrontare e cogliere le molteplici opportunità offerte dal settore del benes-sere”.Centri estetici, Spa, Beauty Farm, strut-ture fisioterapiche, palestre, navi da crociera, villaggi turistici, stabilimenti balneari: sono solo alcuni degli sbocchi lavorativi a cui pos-sono ambire le allieve

Lo staff

“Il bando non è stato progettato insieme a noi, mentre avrem-mo preferito che il Comune

di Carpi lo costruisse intorno ad Albatros”. A parlare è Lamberto Menozzi, presidente della socie-tà che sin dal 2000 – e con il suo nome attuale dal giugno del 2004 – gestisce la piscina cittadina con tre dipendenti fissi, un disabile e alcune donne delle pulizie. Ora, con il bando per la nuova costru-zione vicino alla scadenza – entro il 7 dicembre le ditte costruttrici dovranno depositare i loro progetti – i nodi vengono al pettine e un po’ d’amarezza, inevitabilmente, af-fiora. “E’ chiaro: chi si aggiudi-ca la costruzione dovrà anche preoccuparsi di trovare una cooperativa di gestione. Albatros si è offerta di gestire la vasca coperta, ma è improbabile che ciò accada”. Nel 2014 saranno 14 anni che Albatros gesti-sce la piscina: un’esperien-za consolidata della quale sarebbe forse stato oppor-tuno tenere maggior conto.

“avremmo preFerito che il comune di carpi coStruiSSe il bando per la coStruzione della nuova piScina intorno ad albatroS”. a parlare è lamberto menozzi, preSidente della Società che, dal 2000, geStiSce la piScina cittadina

albatros è fuori?

Anche perché i problemi del bando non sono pochi, secondo Menozzi. “Se si guardano i numeri, si fa fatica a pensare dove si possano trovare i soldi per la gestione dell’immo-bile. Io nutro grandi perplessità.

Il Comune spera probabilmente che un privato possa ricavare dalla gestione incassi più consistenti, ma lo vedo complicato”. Anche per le ore riservate a nuoto e pallanuoto – rispettivamente 2 e 3mila – Menozzi ha qualche osservazione da fare. “Come si fa quando finirà il percorso di quei 50, 60 ragazzi che ora praticano l’agonismo? Occorrerebbe formar-ne di nuovi, attraverso corsi per i principianti”. Si vedrà tra poco più di un mese quante e quali imprese avranno presentato un progetto, per ora Albatros fa sapere di averne sentita qualcuna, ma non si sbilan-cia. Resta la sensazione che le carte in tavola siano destinate a cambiare ancora e che la situazione sia deci-samente fuligginosa...

Marcello Marchesini

il nuovo dipartimento di chimica, Scienze Farmaceutiche e Scienze della terra dell’università degli Studi di modena e reggio sarà realizzato dalla cmb di carpi

cmb “entra” all’università

inpdap, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Fabrica Immobiliare Sgr hanno presenta-

to nei giorni scorsi l’intervento per la costruzione del nuovo Dipartimento di Chimica, Scienze Farmaceutiche e Scienze della Terra che sorgerà in via Campi, nelle immediate vicinanze dell’attuale campus universitario, su un’area di circa 20 mila mq. Il comples-so, che sarà realizzato da cmb carpi su progetto dello studio rossiprodi associati di Firenze in partnership con ingegneri riuniti di Modena, si articolerà in quattro corpi di massimo quattro piani fuori terra, che defini-ranno due ampie corti aperte, orien-tate verso la città storica e con questa dialoganti mediante ampie vetrate. Il nuovo Dipartimento, che svilupperà una superficie commerciale lorda di circa 17.600 metri quadri, ospiterà aule, laboratori didattici e di ricerca, uffici amministrativi e spazi comuni per favorire la vita di relazione degli studenti. Particolare attenzione sarà inoltre posta alla sistemazione a verde dell’area esterna, ai parcheggi e alla re-alizzazione di un sistema di percorrenze ciclopedonali di relazione con la città e con il resto del campus. L’intervento, del valore complessivo di 34,68 milio-ni, è stato progettato e sarà eseguito senza comportare esborsi finanziari per l’Università mediante la formula della concessione dell’area in diritto di superficie per 90 anni al Fondo Ari-stotele, fondo immobiliare promosso e sottoscritto dall’Inpdap nel 2005 e gestito da Fabrica Immobiliare.

carpi Fashion System alla sedicesima edizione di itma

una delegazione carpigiana in visita a barcellona

l’Itma con cadenza quadrien-nale e itinerante, è la rassegna internazionale che mostra le

avanguardie e le novità della tecno-logia tessile proveniente da tutto il mondo. Quest’anno è approdata a Barcellona con un plotone di imprese costruttrici di macchinari tessili che ha riempito ben sette padiglioni del nuovo quartiere fie-ristico avveniristico di Fiera Europa. Un gruppo di imprese modenesi ha visitato la rassegna partecipando

attivamente alla prima iniziativa messa a disposizione delle aziende di moda da Carpi Fashion System, progetto di promozione, forma-zione e innovazione del distretto

Tessile - Abbigliamento, gestito dalle associazioni imprenditoriali del territorio dell’area modenese con il contributo della Fondazione cassa di risparmio di carpi e in collaborazione con il comune. E’ proprio a supporto dell’innovazione che le associazioni cna, confapi, confindustria e lapam hanno promosso la visita collettiva a Itma di Barcellona individuando questa prima azione come propedeutica alle prossime proposte.

10 21.10.2011 n° 39

appuntamento con la terza giornata nazionale avo

a volte basta un sorriso per ridare speranza!

Margherita GavioliSabato 22 ottobre verrà inaugurato il nuovo ambulatorio di Stomaterapia dell’oSpedale ramazzini di carpi, guidato dalla dottoreSSa margherita gavioli

il servizio che non c’eras

abato 22 ottobre verrà inaugurato il nuovo Ambulatorio

di Stomaterapia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. Il servizio, prima mancante nel nostro territorio, ha iniziato a maggio la sua attività, rivolta alla persona con stomia. “La stomia, meglio nota nel linguaggio corrente col nome di deviazione - ci spiega la dottoressa Margherita Gavioli, chirurgo, Responsabile del Modulo di Chirurgia Colo-rettale all’interno del Ramazzini, nonchè responsabile dell’ambulatorio - è una derivazione all’esterno, in genere sull’addome, dell’apparato intestinale o urinario. Viene eseguita per affezioni infiammatorie o tumorali dell’intestino tenue, del colon o della vescica o vie urinarie. Definitiva, o più spesso oggigiorno temporanea, richiede, accanto alla persona che ne è portatrice, un surplus di assistenza, un accompagnamento specifico, dato da personale appositamente formato, con l’obiettivo di portare la persona alla ri-acquisizione della completa autonomia

nella nuova condizione di vita”. La stomia infatti modifica l’immagine che la persona ha di sè e ha un impatto psicologico molto forte. Comporta poi tutta una serie di problematiche gestionali, di non sempre facile soluzione. Il nuovo Ambulatorio di Stomaterapia adempie a questo compito ed è al servizio dell’Ospedale e del Distretto, per un bacino di utenza di circa 100mila persone. All’interno dell’Ospedale si fa carico del paziente ricoverato nelle delicate fasi del pre e post-intervento, in cui la persona operata prende confidenza con la nuova realtà. Accompagna poi il paziente una volta dimesso e, in collaborazione col medico di Medicina Generale, affianca la persona che è tornata al proprio domicilio, fornendo un continuo supporto tecnico e psicologico. L’ambulatorio si avvale della collaborazione dei vari specialisti presenti nell’Ospedale, in primis dell’urologo (dottor G. De Luca) e, nei prossimi mesi, si doterà del supporto dietologico e psicologico, attingendo alle competenze

già presenti presso il servizio di Psico-Oncologia (dottoressa Maria Grazia Russomanno), nell’ottica di una presa in carico a 360° delle problematiche della persona con stomia. “Sono circa 400 le persone stomizzate dell’Area Nord, cui è destinato l’ambulatorio - prosegue Gavioli - e circa 60-70 nuove stomie vengono confezionate ogni anno, provvisorie o definitive. L’ambulatorio assicura quella continuità nell’assistenza ospedale-territorio a favore dei soggetti portatori di stomia e incontinenza grave per cui la Regione Emilia-Romagna ha promosso nel 2005 uno specifico Programma Regionale di Assistenza Sanitaria”. L’ambulatorio è affidato a un’infermiera dedicata con specifica formazione e adeguata esperienza nel campo delle stomie, la stomaterapista Simona Vergnanini, co-adiuvata dalle stomaterapiste Monia Ferrari, Rita Pasquali e da Abir Geziane. A completamento di quest’équipe, altre 2 stomaterapiste si diplomeranno quest’anno,

grazie alla Scuola Nazionale Aistom di Stomaterapia, che è stata ospitata quest’anno a Carpi e a Modena. Queste porteranno le loro specifiche professionalità all’interno dei reparti di Chirurgia e Urologia, dove principalmente vengono trattate le problematiche che possono richiedere una stomia: consentiranno un ulteriore miglioramento nella presa a carico della persona con stomia e

una maggior integrazione tra i reparti e l’ambulatorio di Stomaterapia. L’ambulatorio è attivo al 1° piano dei Poliambulatori di Carpi dal lunedì mattina al venerdì pomeriggio ed è in grado di rispondere a eventuali urgenze di pazienti, ricoverati e non, anche il sabato mattina. “L’assistenza stomaterapica - conclude la dottoressa

Gavioli - è fornita anche alla persona stomizzata che non è in grado di recarsi in ambulatorio, in quanto è la stomaterapista stessa che si reca al domicilio del paziente non deambulante”.

29 ottobre - polisportiva San marinese

la cena della solidarietà

sabato 29 ottobre, pres-so i locali della Polispor-tiva San Marinese si

terrà una cena di solidarietà a favore del Gruppo assisten-za Familiari alzheimer. Il menù del benessere (costo 25 euro a persona) preve-de Cestini bell’Italia come

antipasto, sedanini al pesto e risotto di zucca, caponata con pollo e, per concludere, dessert a base di sughi del paradiso, torte miste e ma-cedonia di stagione. E’ noto che la dieta mediterranea porti vantaggi indiscussi per il nostro sistema cardiovasco-

lare e protegga dal declino cognitivo. La cena proposta si avvale dei suggerimenti scientifici applicati da cuochi che ricercano il piacere del palato, per creare il giusto connubio tra gola e salute! Tutto il ricavato andrà a favore dei servizi svolti dalle associazioni avo e Gafa. Non mancate. Per informazioni: 349.5928342 o 059.659432.

il 24 ottobre, avo, Asso-ciazione Malati Ospeda-lieri, festeggia i suoi 36

anni di attività lanciando la Terza Giornata Nazionale Avo. Tutto nacque da un semplice bicchiere d’acqua, quando un paziente solo e in difficoltà trovò qualcuno pronto ad aiutarlo. E sono proprio questi piccoli ma preziosi gesti che con gli anni hanno fatto grande

Federavo, la federazione che raccoglie le Avo di tutta Italia e che oggi rappresenta una delle più importanti e riconosciute realtà nel settore del volontariato socio-sanitario. Sabato 22 ottobre i volontari della sezione carpigiana di Avo saranno presso l’ospedale Ramazzini (ingresso via Molinari), in Piazza Martiri e al supermercato Conad di

via Roosevelt, per incontrare la cittadinanza, fornire ma-teriale informativo circa le attività svolte e, perchè no, reclutare nuovi volontari. Avo infatti dà la possibilità a tutti coloro che desiderano mettere a disposizione parte del proprio tempo, di dare sostegno e ascolto ai degen-ti che ne hanno bisogno. A volte basta solo un sorriso per ridare la speranza!

1121.10.2011 n° 39

reparto di pediatria dell’ospedale ramazzini

una giornata coi clown di corsia

un’ondata di buon umore pervade le corsie del reparto di Pe-diatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, all’arrivo dei Dottor Clown. Questo è il miracoloso effetto che sortiscono non

solo sui piccoli ospiti ma anche sui loro familiari. In punta di piedi e con grandi sorrisi, gli angeli dal naso rosso, si avvicinano ai bambini porgendo loro un palloncino colorato a forma di fiore e intonando “Il coccodrillo come fa”. Che siano timidi o estroversi, nessuno tra i bambini resiste alla simpatia dei clown. Il loro aspetto colorato e di-vertente li attira, la loro energia e gentilezza li conquista. Federico e Matteo mentre aspettano di essere visitati dal pediatra, giocano con i palloncini e i giocattoli che i clown tirano fuori dalle loro tasche. Per qualche minuto, i due bimbi sembrano essersi dimenticati dei dolori alla testa e alla pancia. Valentina invece ama farsi raccontare storie accoccolata nella sua coperta e, nonostante il malessere e la stan-chezza, sorride divertita alle loro battute. La portentosa medicina dei Dottor Clown regala attimi di felicità e di distrazione dalla malattia.

c.s.

gli operatori del SorriSo portano buon umore laddove ve ne è più biSogno. FranceSca cremonini, delegato provinciale dell’attività dottor clown, e la carpigiana laura po, clown dottore, ci parlano della loro eSperienza iniziata Sei anni Fa

clownterapia: pillole di allegriau

na risata può avere lo stesso effetto di un antido-lorifico: entrambi agisco-

no sul sistema nervoso anestetiz-zandolo e convincendo il paziente che il dolore non ci sia, così Patch Adams, il medico ideatore della terapia del sorriso, sintetiz-zava la sua filosofia. Ridere per alleviare la sofferenza è anche il motto dei volontari clown della Croce Rossa di Carpi e dell’in-tera provincia di Modena. A Francesca Cremonini, delegato provinciale dell’attività Dottor Clown, e alla carpigiana Laura Po, clown dottore chiediamo:chi è e cosa fa il clown di corsia?“Il Clown di Corsia è un operato-re socio-sanitario che aiuta quanti sono afflitti da dolore fisico e psi-chico ad affrontare con serenità e coraggio la loro situazione. Non è soltanto un pagliaccio che scher-za e gioca, ma è una persona pro-fondamente cosciente delle realtà in cui opera, e che cerca di entrare in empatia con pazienti e parenti. Il nostro approccio varia in rela-zione alla persona che abbiamo di fronte. Con i bambini ricoverati in Pediatria i principali strumenti cui ricorriamo sono palloncini, giocattoli e improvvisazioni teatrali. La situazione cambia quando abbiamo a che fare con persone con gravi malattie che impediscono loro di interagire: qui subentra la comunicazione non verbale. Anche solo con uno sguardo e una carezza riusciamo a trasmettere loro un’emozione positiva. Ciascuno di noi ha scel-to un nome clown in cui si identi-fica. (Francesca è Ciupina e Laura è Shrekina). Giuseppe Mazzola (Blò Blò) suonando il pianoforte, ci dimostra che anche la musica è un importante veicolo di sensa-zioni. E poi c’è Barbara Rinaldi, in arte Spippolina, una ragazza che seppure non vedente, riesce a capire molto bene la natura delle persone e a comunicare con loro

in modo efficace e personale”.Dove opera il Dottor clown?“L’operatore del sorriso opera in vari reparti: Pediatria, Chirurgia e Ortopedia. Se solitamente agia-mo in ospedale, e in strutture di riposo per anziani, come la Casa della Gioia e del Sole di Modena, non manchiamo di intervenire an-che in altri luoghi. Siamo stati in Abruzzo per aiutare le vittime del terremoto, e abbiamo in program-

ma di espandere la nostra attività a nuovi contesti”. Da dove nasce la vostra scel-ta di diventare operatori del sorriso?

“Qualche anno fa - spiega Fran-cesca - ho perso la mia cuginetta. Il grande dolore mi impediva di avere lo spirito per regalarle in quei suoi ultimi giorni istanti di divertimento e distrazione. Fortunatamente, una signora che veniva a farle visita riuscì nell’intento di strapparle qualche sorriso. Così è nato il desiderio di seguirne l’esempio”.“Avevo visto il film Patch Adams - ricorda Laura - rimanendone molto colpita e ho voluto metter-mi alla prova in questa bellissima attività, che non tutti ritenevano adatta a me. Ma io, col tempo, ho dimostrato loro il contrario”.cosa provate durante la vostra attività?“Sperimentiamo molte e intense emozioni: soprattutto di gioia e gratificazione. Per tale motivo, alla fine di ogni turno di servizio, ci prendiamo un po’ di tempo per condividere le nostre sensazioni: l’arricchimento interiore che ne deriva è grande”.come si diventa clown di corsia?“Dopo un corso di formazione e tirocinio, si è chiamati a fare un colloquio individuale con il for-matore Lella Bulgarelli (Dottor Clown Piuma), con psicologi e clown esperti per confermare la propria idoneità al percorso che ci si accinge a intraprendere. Per qualsiasi altra informazione venite a trovarci nella nostra sede al civico 5 di via Guastalla”.

Chiara Sorrentino

Gli operatori del sorriso con Matteo e Federico

Gli operatori del sorriso

con Valentina

l’inalazione di un corpo estraneo in età pediatri-ca, è un evento frequente

e rappresenta un’emergenza, il cui rapido riconoscimento e trattamento può prevenire conseguenze gravi a volte fatali per il bambino. Purtroppo in Italia l’ostruzione delle vie aeree nel bambino provoca ancora 1 decesso alla settimana (dati della Società Italiana Pediatria).Ben 50 bambini all’anno perdo-no la vita per un motivo la cui causa è per il 27% accidentale; ciò significa che facendo un po’ più di attenzione verso i nostri bambini potremmo ridurne il decesso. Dal momento che esistono manovre semplici, alla portata di tutti (genitori, non-ni, insegnanti, baby sitter) che possono ridurre drasticamente queste tristi statistiche, la Cro-

martedì 25 ottobre alle 20.30 preSSo la Sede cri di carpi, in via guaStalla 5, lezione interattiva e gratuita Sulle manovre di diSoStruzione pediatriche

chi salva un bambino, salva il mondoce Rossa di Carpi dal 2009, abbracciando un progetto nato e voluto dal dottor Squiccia-rini (medico, volontario della Cri nazionale) organizza corsi di Manovre di disostruzione pediatriche (che comprendono la fascia da 0 a 1 anno e da 1 anno alla pubertà) a tutti. I corsi si suddividono in lezioni interat-tive alla popolazione gratuite, te-nute da istruttori nazionali, dove tutti possono impa-rare queste semplici manovre e dove l’unico strumento utilizzato sono le mani. Tanti genitori hanno già parteci-pato alle lezioni e ci hanno sostenuto in questo progetto che ha come unico obiettivo quello di

divulgare le manovre e contribu-ire a salvare la vita di ogni bam-bino. La Croce Rossa di Carpi invita, chiunque fosse interessa-to all’argomento, a partecipare martedì 25 ottobre alle 20.30 presso la sede Cri di Carpi, in via Guastalla 5, alla Lezione interat-tiva e gratuita sulle manovre di disostruzione pediatriche.Per info: www.cricarpi.it 059.654463.

vuOI dIveNTAre uNclOWN dI cOrsIA? Guarda come fare su:www.temponews.it

12 21.10.2011 n° 39

a palazzo Foresti inaugura la mostra dedicata al cantico delle creature. con una finalità benefi-ca e un’iniziativa per le scuole

critici in erba

inaugura alla presenza delle autorità sabato 22 ottobre, alle 17 (e resterà aperta fino al al 3 novembre) presso la Galleria di Palazzo Foresti a Carpi la mostra sul Cantico delle creature di Francesco

d’assisi promossa dal gruppo arte in movimento e dall’asso-ciazione il portico. 13 artisti carpigiani e tre ospiti espongono le loro suggestive opere per illustrare una delle più belle pagine della letteratura italiana. La mostra si colloca nell’ambito dell’iniziativa L’arte per l’Ottobre Missionario con cui si raccolgono fondi da destinare alle attività dei missionari della Diocesi di carpi. Quest’an-no il ricavato della vendita delle opere donate dagli artisti andrà a madre Giovanna catellani, missionaria cappuccina in Thailandia. Parallelamente alla mostra, in queste settimane il gruppo Arte in Movimento ha proposto alle scuole elementari e medie del carpigiano il progetto didattico Educare con l’arte per far commentare agli alunni le opere degli artisti che più hanno apprezzato visionandole tramite l’apposito catalogo. Hanno aderito molte scuole di tutti gli istituti comprensivi di Carpi e Novi con oltre 500 elaborati, sia commenti scritti sia interpretazioni pittoriche, pervenuti alla Com-missione di ammissione, che ha deciso di esporli tutti a fianco di

premiate le scuole vincitrici dei concorsi mangia giusto, muoviti con gusto e mani in pasta

a carpi il primo premio

mangiare in modo equili-brato e vario,

senza farsi mai mancare frutta e verdura e, ancora, fare movimento, cammi-nare, correre, utilizzare la bicicletta e praticare sport. Questi, i principi fondamentali su cui si fondano i due concorsi, promossi all’azienda usl di modena e indirizzati alle scuole della Provincia di Modena Mangia giusto, muoviti con gusto e Mani… in pasta. Le scuole vincitrici dei due concorsi sono state premiate il 18 ottobre presso la Cna di Modena. Per Mangia giusto, muoviti con gusto, il primo gradino del podio è stato conquistato dalla scuola dell’infanzia arcobaleno di Carpi (in foto), premiata con 1.500 euro, mentre la scuola d’infanzia pegaso di Carpi, premiata con 500 euro, si è classificata quinta. Per Mani…in pasta invece, il primo premio è andato alla Scuola secondaria di 1° grado Montecuccoli di Guiglia. I partecipanti sono stati invitati a realizzare elaborati inerenti ai temi di un’alimentazione equilibrata e di un’attività motoria adeguata.

prove generali di integra-zione in un condominio di via Meloni di Quarti-

rolo. Dialogo e accoglienza: su queste tematiche si orga-nizzanoinnumerevoli incon-tri, seminari, gruppi di studio, consulte. Spesso con buone intenzioni e scarsi risultati. A volte, invece, avvengono quel-le strane e fortunate alchimie per le quali è il comportamento di pochi individui o di piccoli gruppi ad anticipare i cambia-menti della società. In questo caso si tratta di un pranzo tra condomini. Convivio a base di pietanze marocchine: cous cous e deliziosi dolci ai semi di sesamo e mandorle. Invi-tati al tavolo, nel cortile dello stabile, i condomini italiani. L’occasione: i festeggiamenti

in un condominio di via meloni di quartirolo dialogo e Solidarietà Sono di caSa

prove generali di integrazione

per la nascita della figlia di una delle donne che lì vivono. A raccontare come è inizia-to questo felice incontro è la carpigiana, Linda Frattolillo: “di solito d’estate facciamo sempre cene tra condomini, e avevamo invitato anche que-sta famiglia – madre anziana, figlio sposato con un bambino, tre sorelle tra cui quella in-cinta - già dallo scorso anno, ma non erano mai venuti. Un giorno ho saputo della nascita della bambina, così ho deciso di farle un fiocco rosa”. Quando lo hanno saputo, i genitori della piccola Gioia – questo il significato italiano del suo nome - hanno deciso che avrebbero fatto una festa per ringraziare i vicini. “E’ stato molto carino. Abbiamo

parlato tanto e ci siamo rac-contati delle nostre rispettive abitudini. L’anziana madre non parla una parola di ita-liano e comunicava con noi a gesti”. Ma le sorprese, per la famiglia immigrata, non sono finite: i condomini hanno de-ciso di comprare alcuni vestiti per la piccola. Nel biglietto che accompagna il dono, una frase di quelle che, per persone arrivate in Italia in cerca di un futuro migliore, de-vono rappresentare un colpo al cuore. “Auguri di benvenuto alla nuova cittadina italiana”. “Avreste dovuto sentire le urla di gioia quando i genitori han-no letto il biglietto – continua Linda – e ora la ‘nonna’, quan-do mi vede dalla finestra, mi saluta sempre, mandandomi

un bacio e posandosi la mano sul cuore. Hanno promesso che presto verranno a inse-gnare a me e a mia figlia come cucinare i loro dolci”. Sono tanti i pranzi multientici che si tengono Carpi, ma solitamente vengono organizzati da qual-che associazione o istituzione. Questo ritrovarsi spontaneo tra persone che condividono uno spazio abitativo e che fanno delle differenti culture un argomento di curiosità e reciproca scoperta, piuttosto che un muro da recintare col filo spinato, è una notizia che fa ben sperare per il futuro. Forse una goccia nel mare. Ma per chi sta attraversando il deserto, anche una goccia può rivelarsi preziosa.

Marcello Marchesini

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Sabato 22 ottobre, ore 21, cattedrale

giornata missionaria mondiale

Domenica 23 ottobre la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale. In

questa occasione, sabato 22 ottobre, alle 21, in Cattedrale, la comunità diocesana è invitata a partecipare alla veglia presieduta dal vescovo elio tinti. Testimoni di Dio il titolo della celebrazione in cui porterà la sua testimonianza luciano lanzoni dell’Istituto secolare dei Servi della Chiesa, missionario in Madagascar e in visita alla Diocesi. “Il Vangelo – scrive Benedetto XVi nel messaggio per la Giornata Missionaria Mon-diale 2011 - non è un bene esclusivo di chi lo ha ricevuto, ma è un dono da condividere, una bella notizia da comunicare. E questo dono-impegno è affidato non soltanto ad alcuni, bensì a tutti i battezzati. L’attenzione e la cooperazione all’opera evan-gelizzatrice della Chiesa nel mondo non possono essere limitate solo ad alcuni momenti: la dimensione mis-sionaria della Chiesa è essenziale, e pertanto va tenuta sempre presente. E’ importante che sia i singoli, sia le comunità ecclesiali siano interessati alla missione in modo costante, come forma della vita cristiana”.

LucianoLanzoni

Brienne Loschi e Lauro Guidetti

ricco programma di intrattenimento al centro Sociale gorizia.

tornano i martedì del gorizia!A

ppuntamento dal 25 ottobre a fine febbraio 2012, con i martedì sera del Centro So-

ciale Gorizia. “L’obiettivo è quello di riunire le persone, del quartiere e non solo, per creare occasioni di confronto”, sostiene Lauro Guidet-ti, che aggiunge come il tentativo sia quello di “offrire iniziative non soltanto ricreative, ma anche in grado di lasciare qualcosa, di proporre pic-coli spunti di riflessione. Abbiamo cercato di mescolare momenti di divertimento e approfondimento”. Il Centro è aperto a qualsiasi inizia-tiva purché, come ricorda Brienne Loschi: “le persone si ritrovino, sen-za escludere nessuno ”. Un grande merito va agli oltre 100 volontari che mandano avanti il Centro, reso negli anni uno dei punti di riferimento del quartiere. Il Gorizia, che si trova al 51 di via Cuneo, propone un’ampia offerta – sempre gratuita – che spa-zia dalla narrazione alla musica, dal

cinema alle serate più classicamente conviviali, sino al teatro dialettale. L’avvio lo darà l’abile voce di Simo-ne Maretti, che martedì 25 ottobre narrerà alcune storie con la l’arte affabulatoria della quale è maestro; a seguire due serate di Note e parole per conoscere la musica e apprezza-re la didattica delle parole: martedì 22 novembre verrà proiettato un do-

cumentario di Nino Criscenti sul Quartetto italiano, ensemble d’archi che, formatosi a Carpi nel primo do-poguerra, partì poi alla conquista di tutto il mondo, tanto che oggi è pos-sibile trovare sue riproduzioni nei ne-gozi di dischi di Londra e New York; martedì 13 dicembre sarà invece la volta del notevolissimo e toccante documentario di Stefano Cattini, L’isola dei sordobimbi. Spazio anche alla musica di qualità con il Coro Ghirlandeina diretto da Massimo Malavasi – il 15 novembre – mentre il 6 dicembre gli spettatori potran-

no lasciarsi deliziare dalle melodie dell’Orchestra fiati dell’Istituto Musicale Vecchi Tonelli di Carpi, diretta da Massimo Bergamini. Il ciclo musicale sarà chiuso nel nuovo anno, martedì 7 febbraio, con l’esi-bizione dell’Orchestra d’archi con i piccoli allievi del Vecchi Tonelli. Il Gorizia non rinuncia però alla tradi-zione, consapevole dell’importanza delle proprie radici: per questo il 29 di novembre si potrà assistere a una recita dialettale inscenata dagli Ar-tisti per caso. Ma non è ancora fini-ta. Gli organizzatori hanno pensato

anche al cinema: a gennaio saranno dedicate ben quattro serate – 10, 17, 24 e 31 – alla settima arte, per diver-tirsi e riflettere insieme a Valentina Marmiroli. Con l’avvicinarsi del Natale verranno scambiati, martedì 20 dicembre, gli auguri con Il Faro e la Parrocchia Corpus Domini. La serata sarà allietata dal Coro Fanta-sia di note della Parrocchia stessa. Venticinque anni fa nasceva questo Centro Sociale e, guardando il ricco programma di iniziative, pare che non abbia fatto altro che migliorare con l’età.

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l’avventura indiana di tatuaggio e Solidarietà di alle tattoo e del Suo StaFF. un viaggio intenSo tra premi e SorriSi di bambini

tattoo dall’india col cuorec

hi si ferma è perduto! E Alle Tattoo, al secolo Alessandro Bonacorsi,

il nostro World Guinness Re-cord per la sessione più lunga di tatuaggi, è davvero un vulcano in eruzione di idee e novità. L’ul-timo viaggio intorno al mondo lo ha portato, insieme agli inse-parabili collaboratori (la socia Mi, Davide e Sara) in India alla prima Convention Internazio-nale di Tatuaggi a Nuova Dehli. Ha sbaragliato i tanti tatuatori accorsi da tutto il mondo vincen-do molti premi e conquistando il più ambito: il Best in the show. Il nostro tatuatore e il suo staff sono diventati vere e proprie star, non solo di tattoo ma anche di solidarietà. Il viaggio in India infatti, è stato anche l’occasione per consolidare l’attività dell’as-sociazione Alle Tattoo E20 che Alessandro Bonacorsi e i suoi collaboratori hanno fondato e gestiscono. Insieme ad alcune associazioni carpigiane hanno raccolto materiale didattico da donare a scuole, orfanotrofi e all’associazione Madre Teresa di Calcutta. Un grazie particolare va a Giancarlo Gualandrini della Croce Rossa - Comitato di Carpi e a Baca Onlus (Bikers Again Child Abuse) che hanno soste-nuto la raccolta. “Dopo questa esperienza a contatto con i bam-bini indiani - racconta Alle - ci porteremo dentro immagini che ci hanno turbati e segnati nel pro-fondo, ma che ci sproneranno a fare sempre di più in futuro”. Alle Tattoo è stato inoltre selezionato, insieme ad altri 10 tatuatori per partecipare a un reality della du-

rata di 4 mesi, “una proposta che stiamo valutando in vista anche della mole di impegni che a breve ci attenderanno”. Non ci resta che continuare a seguire le sue av-venture su Facebook sul gruppo Alle Tattoo Soliera guinnes world

records insieme ai suoi numerosi fan che lo sostengono e spronano a dare sempre il meglio.

Elisa Anderlini

INArresTAbIle Alle TATTOOLeggi la notizia su:www.temponews.it

1521.10.2011 n° 39

lions alberto pio: da 20 anni a favore della città

L’Angolo di Cesare Pradella

il carpigiano claudio varetto è il nuovo presidente di Federpubblicità emilia romagna

la cultura della comunicazione l’assemblea regionale di Federpubblicità, il sindacato degli opera-

tori della comunicazione e della pubblicità, riunitasi il 12 ottobre a Bologna presso la sede di Confesercenti Emilia Romagna, ha eletto il 44enne carpigiano claudio Varetto (socio fondatore dell’agen-

zia Negrini&Varetto) quale nuovo presidente regionale. “Ringrazio i colleghi per la fiducia, che aumenta il mio impegno nell’associazio-ne. Federpubblicità Emilia

Romagna - ha dichiarato il neo eletto presidente - può diventare un laboratorio di idee che organizza inizia-tive di approfondimento e aggiornamento importanti

per il settore e può creare format di eventi replicabili a livello provinciale e nazionale, grazie alla rete capillare sul territorio di Confesercenti di cui facciamo parte. La

comunicazione è un asset non ancora sufficientemen-te diffuso nelle aziende: il nostro impegno sarà rivolto a diffondere la cultura della comunicazione perché siamo convinti che i primi a benefi-ciare della valorizzazione del patrimonio intangibile siano proprio le aziende.”

ClaudioVaretto

venerdì 28 ottobre circolo pd di via pascoli

parliamo di scuola

il circolo del partito Demo-cratico carpi ovest, nella sede di via Pascoli a Carpi,

organizza venerdì 28 ottobre, alle 21, un incontro aperto a tut-ta la cittadinanza per discutere di scuola, dal tema: Vogliamo parlare di scuola? Tu cosa ne pensi? Insieme ai dirigenti scolastici e agli insegnanti, in-terverranno anche l’onorevole manuela Ghizzoni e l’asses-sore alle Politiche scolastiche del Comune di Carpi, maria cleofe Filippi. Un’occasione per confrontarsi e riflettere sul-le sfide che la scuola di oggi deve affrontare quotidiana-mente, per fare il punto della situazione e avanzare ipotesi di miglioramento.

Manuela Ghizzoni

“Siamo impegnate da vent’anni, da quando cioè ci siamo costi-

tuite in un club tutto al femminile, nell’andare incontro ai bisogni della comunità, alle fragi-lità umane, per essere di ausilio e sostegno ai famigliari dei malati, ai volontari che si occupano del prossimo, alle catego-rie disagiate e così vo-gliamo continuare a fare”. Queste le parole, spese in occasione dell’apertura dell’anno sociale, della nuova presidente del Club Lions Alberto Pio, Van-da Menon, di fronte alle trenta socie, al governato-re del distretto Francesco Ferraretti, all’assessore Simone Tosi, al capitano dei Carabinieri Grimaldi, al giudice del Tribunale di Modena Bruschetta e alla stilista Anna Mo-linari, socia d’onore del

club. Vanda Menon ha anche letto un caloroso e toccante messaggio inviato da monsignor Elio Tinti nel quale il vescovo si compiace per l’attività svolta dalle Lioness nel set-tore del ‘sociale’ e le sprona a proseguire “in questa meritoria opera di affiancamento e di sussidiarietà all’inter-vento del ‘pubblico’, specialmente in un momento delicato e difficile come quello attuale”. Vanda Me-non ha aggiunto che quest’anno verranno svolti in particolare services a favore dei famigliari con con-giunti malati di Alzhei-mer e per il finanzia-mento di un ospedale psichiatrico in Mada-gascar. Nel rispondere al saluto rivoltogli, il

governatore del distretto Ferraretti ha detto che nel suo anno alla guida dei Lions della Regione si adopererà (in coe-renza con lo slogan che contraddistinguerà il suo mandato, ovvero Autono-nia e responsabilità) per potenziare il movimento lionistico internazionale presente in 206 paesi del mondo, secondo i prin-cipi di solidarietà che da sempre lo animano e lo contraddistinguono. Ferraretti ha poi invitato anche i lions carpigiani a sostenere la creazione di un bosco con la messa a dimora di alberi per contribuire alla rifore-stazione della Terra. Il tradizionale scambio di omaggi tra presidente e governatore ha infine concluso il festoso mee-ting svoltosi al ristorante Belloni Blu.

Vanda Menon

16 21.10.2011 n° 39

domenica 23 ottobre

halloween al borgogioioso

nonoStante le diFFicoltà economiche, la quarta edizione di arti vive habitat, al via al cinema teatro italia di Soliera, Si preSenta piena di energia e aperta al teatro più innovativo

teatro sociale al centro

Domenica 23 ottobre sarà un’altra apertura “con gioia” del centro

commerciale il Borgogioioso di Carpi che al pomeriggio vedrà un anticipo di Halloween con il trenino Transilvania Express, lo zucchero filato e il trucca-bimbi. Oltre ai “dolcetti o scherzetti” in galleria si potranno ancora ritira-re i fogli e ricevere informazioni per poter partecipare, per gli ulti-mi giorni, al concorso artistico La Gioia della Solidarietà, rivolto ai giovani dai 6 ai 18 anni: ai vin-citori è destinata una pioggia di premi in buoni acquisto divisi per età, con un primo premio asso-luto di 500 euro in buoni acqui-sto. Per partecipare al concorso basta realizzare, entro lunedì 31 ottobre, un disegno, una vignet-ta o un fumetto sul tema del

volontariato, le sue mille attività, i suoi valori e la solare generosità che lo contraddistingue. I fogli da utilizzare sono in distribuzione presso il Punto Servizi Ipercoop ma nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 ottobre sarà attivo un punto di distribuzione specifico del Concorso Artistico, che fornirà informazioni sulla competizione artistica. Gli elaborati, da riconsegnare sempre presso il Punto Servizi, compilati nel retro in ogni sua parte da un genitore in caso di minori, potranno accedere a una doppia premiazione. La prima attraverso il giudizio di una giuria di tecnici ed esperti, presieduta da Guido De Maria, il regista dei fumetti in TV, che assegnerà dome-nica 13 novembre premi per un valore complessivo di 1.550 euro in buoni acquisto da utilizzare presso i punti vendita del centro commerciale, con un primo premio assoluto di ben 500 euro e altri 9 premi divisi in tre fasce d’età, a seconda del ciclo scolastico: scuola primaria (elementari), secondaria inferiore (medie) e secondaria superiore. Attingendo alla short list di disegni indivi-duata dagli esperti, oggetto di una mostra presso la galleria del Centro Commerciale dal 13 al 27 novembre, tutti gli internauti potranno inoltre assegnare il premio “Mi piace” alla terna di lavori più meritevoli. Infatti, i

tre elaborati che avranno ottenuto on-line più “mi piace” attraverso la pagina facebook del Borgogioioso riceveranno domenica 27 novembre prestigiosi “pre-mi di incoraggiamento all’artista”.

dopo il grande successo dello scorso anno, le porte del Cinema Teatro Italia di

Soliera si apriranno domenica 23 ottobre in occasione del debutto della nuova programmazione cinematografica. La prima pelli-cola sullo schermo sarà Terrafer-ma, il film di Emanuele Crialese premiato all’ultimo Festival di Venezia che rappresenterà l’Ita-lia alla corsa degli Oscar 2012. “La scelta dei film - ha affermato il carpigiano Stefano Cenci, direttore artistico - si spinge verso un cinema di qualità, attento agli stimoli provenienti dall’attualità e al fertile scambio culturale”. I film della rassegna saranno proiettati domenica e lunedì sera alle 21.15. Per i più piccoli, il sabato sera alle 21.15 e la domenica alle 17, è in programma il Cinefamily: il primo appuntamento sarà sabato 5 novembre con il film d’aninmazio-ne Kung Fu Panda 2. Daniele Righi direttore della Fondazione Cam-pori sottolinea poi come il palinsesto del cinema sia frutto di un confronto e di una collaborazio-ne tra la Fondazione e un gruppo di cittadini solieresi che hanno la passione per il cinema. La stagione teatrale si preannuncia spumeg-giante e prenderà il via venerdì 4 novembre con My Arm, spettacolo di culto scritto dall’inglese Tim Crouch e messo

Stefano Cenci

in scena dalla compagnia romana Accademia degli Artefatti. In seguito la stagione proseguirà con Ulisse, no more rappresenta-to dalla compagnia Dimensioni Parallele Teatro (17 novembre) liberamente tratto dall’Odissea di Omero. Tale compagnia ritornerà sul palcoscenico solierese il 12 gennaio 2012 con Home sweet home, rivisitazione dell’Eneide di Virgilio. Sarà all’insegna della ricerca e della sperimentazione di nuovi linguaggi invece, lo spet-tacolo del 1° dicembre Nel cuore dell’inverno della Compagnia AltrArteTeatro, interamente composta da attori diversamente abili, che proporrà una personalis-sima interpretazione della favola di Biancaneve. Tra i nomi altiso-nanti si segnala quello di Moni Ovadia che, in occasione della

Giornata della Memoria, salirà sul palco con il suo spettacolo più importante e divertente Cabaret Yiddish. Inoltre promettono risate a non finire Francesco Niccolini e Roberto Abbiati con Il mio regno per un pappagallo, spas-sosa rilettura del Riccardo III di Shakespere. Non mancherà la buona musica con lo spettacolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti in un’insolita veste teatrale, dedicata a uno degli scrittori più importanti del 900: Pier Paolo Pasolini. In occasione della Festa della Don-na, l’8 marzo, sarà proposto dal Teatro a Manovella, lo spettacolo I monologhi della vagina, tratto dal capolavoro di Eve Ensler del 1996, che parla con ironia e pro-fondità dell’emancipazione della donna. La stagione prevede anco-ra L’Orazione intima della compa-

gnia fiorentina Isole Comprese Teatro, Fausts, Fausts degli originali Zaches Teatro e, in occasione del 25 aprile, lo spetta-colo di Laura Cleri, Un’eredità senza testamento.In definitiva sono undici le compagnie che allieteranno le serate degli appassionati solie-resi e non solo, sino al prossimo 27 aprile. La stagione è costellata da una serie di eventi collaterali come i sei laboratori intensivi che prevedono incontri con gli attori aperti a tutti, e cinque spettacoli in collaborazione con le scuole materne ed elementari. Una novità sarà costituita da Habitat Rendez-vous , un appun-tamento pre e post- spettacolo predisposto in collaborazione

con il Mattatoio Culture Club di Carpi. Gli incontri prenderanno avvio alle 20 di ogni sera di spet-tacolo con un aperitivo e buffet presso il Castello Campori, poi al termino dello spettacolo prosegui-ranno con drinks, dj-set, sorprese, performance e musica dal vivo. Un mix di cultura, teatro, musica e armonia per tutti i gusti, nel pieno stile delle Arti Vive che si mostra ancora una volta un’opportunità da non perdere. Cenci specifica che “Arti vive Habitat dovrebbe diventare un luogo familiare sia per gli spettatori che per gli artisti. La stagione teatrale avrà come obiettivo non solo di accorciare le distanze tra arte e vita, ma anche di esplorare quella forma di teatro intensa e necessaria che è il teatro sociale. Inoltre si cercherà di mettere il tipico spettatore locale in condizione di fruire in modo immediato dello spettacolo e di interagire con gli attori. Il teatro sociale apre questa stagione in

un periodo difficile per la cultura con coraggio e passione, con-tando solo sulle proprie forze e sull’appoggio degli spettatori. Il teatro non deve essere considerato una macchina da soldi, occorre puntare sulla qualità poichè l’arte si inserisce all’interno dei bisogni necessari dell’uomo così come la sanità, la scuola e la sicurezza”.Tra le novità vi sarà anche un progetto speciale di teatro-danza condotto da Daina Pignatti che si svilupperà da fine ottobre a mag-gio. Roberto Solomita vicesinda-co e presidente della Fondazione afferma che “i prezzi dei biglietti sono più che mai popolari, con formule d’abbonamento a prezzi contenuti. Nonostante le difficoltà economiche, la quarta edizione di Arti Vive Habitat si presenta piena di energia e aperta al teatro più innovativo”. Il biglietto intero per il teatro sarà di 12 euro, il ridotto (under 29, over 60 e soci Arci) sarà di 10 euro. L’abbona-mento a 11 spettacoli è di 78 euro, quello a sei spettacoli, 48 euro. Tutti gli spettacoli cominceran-no alle ore 21. Per prenotazioni e informazioni:059 859665, 3473369820.

Francesca DesiderioMoni Ovadia

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a cura di clarissa [email protected]

Sudoku Come si giocaQuesto gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuo-ta; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sotto-griglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le ca-selle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.

Tempo... di quiz!

case: il nuovo batte l’usato

due film italiani a venezia presto nelle sale cinematografiche

il sacro e il profano

al cinema ariston di San marino di carpi, domenica 23 ottobre, alle 20,30, proiezione del film le donne del 6° piano, di philippe le guay

un film da gustare e meditare

parigi, 1962. Jean-Louis e Suzanne Joubert non sono più giovani. Questo agente

di cambio e sua moglie vivono una tranquilla esistenza borghese in un elegante edificio. La loro vita potrebbe considerarsi monotona, soprattutto da quando i bambini sono stati spediti in collegio. Le cose, invece, sono più vivaci al sesto piano del loro palazzo, dove vivono alcune domestiche spagnole: sei donne di età diverse che hanno abbandonato la Spagna franchista per cercare la-voro in Francia. Jean-Louis si ritrova sempre più attratto dal loro mondo così diverso dal suo e in particolare

dalla nuova domestica Maria. Una commedia garbata e intelligente, nata dai ricordi del regista philip-pe le Guay allevato da una tata iberica. Il popolo delle migranti da oltrepirenei fu un ciclone di dome-stiche vivaci e coraggiose pronte a sgobbare per guadagnarsi da vivere. Ma senza perdere un briciolo di dignità. Un dato, questo, che il protagonista borghese, ma illumi-nato saprà apprezzare e far proprio. Nell’indovinato cast spicca luchini, al solito fantastico nella sua capacità di far emergere l’umanità e la simpa-tia in personaggi altrimenti gelidi e isterizzati. Da gustare e meditare.

palindromofrase (1 2 4 4, 8)

Quella frutta è avariata? Almeno sbucciala, che ci faccio un po’ di macedonia

E le male pere? Pélamele

pierino e la maestraLa maestra a Pierino: Come si chiamavano i seguaci di Manzoni?Manzoniani, signora maestra. Bravo! E quelli di Pellico?Pellicani!

io e il mio compagno siamo disperati, non riusciamo a ven-dere casa. purtroppo i prezzi degli usati sono calati verti-ginosamente. noi andiamo in perdita rispetto a quando abbiamo acquistato qualche anno fa, ma nonostante ciò ci proviamo per cambiare tipolo-gia di sistemazione. mi chiedo perchè i giovani siano disposti a investire in un appartamento nuovo ma piccolo quando, ap-pena la famiglia si allargherà, faranno fatica a starci. spesso le giovani coppie optano per appartamenti in grandi palazzi - con spese condominiali esa-gerate - piuttosto che, per altri, a pari prezzo, in piccole palaz-zine più datate ma ristruttura-te, più grandi e con spazi ben definiti. perchè la gente cerca solo il nuovo? se si tinteggia può esserci anche quì il classico odore di nuovo...

alessia

cara Alessia, il problema esi-ste: il presidente dell’Uppi, Unione Piccoli Proprietari

Immobiliari, in diretta a Brunomat-tina ha segnalato come questo sia un momento molto sfavorevole per

vendere immobili. Chi ha acqui-stato case dopo l’avvento dell’euro deve mettere in conto di non riusci-re a recuperare nemmeno il denaro speso per l’acquisto, prevedendo un calo minimo di circa il 10%. Ha guadagnato solo chi ha comprato immobili in lire e li ha rivenduti in euro qualche anno dopo. Ci sono villette nuove rimaste invendute per qualche anno a Carpi, passate da 340mila a 280mila euro, ad esem-pio e ancora calano: aggiungi che le banche devono vendere per re-cuperare denaro prestato a imprese poi fallite o a privati non in grado di

sostenere le spese del mutuo e sono costrette a fare prezzi bassi pur di ottenere liquidità, quindi c’è molta offerta. In un appartamento nuovo si può personalizzare tutto, credo sia questo il fattore che induce soprat-tutto le giovani coppie a preferirlo a parità di prezzo: dai pavimenti alla designazione dei punti luce al posizionamento di lavastoviglie e frigorifero, sino alla scelta dei sanitari. In più c’è la garanzia di tubature nuove, caldaia nuova e si punta al fatto di affrontare una spesa iniziale che garantisca un po’ dagli imprevisti. In bocca al lupo!

stanno per arrivare nel-le sale due film italiani presentati alla Mostra

Internazionale d’Arte Ci-nematografica di Venezia: Quando la notte di cristi-na comencini, in concorso e Il villaggio di cartone di ermanno olmi, fuori con-corso. Il primo, ambientato in alta montagna, è frutto di un importante sforzo produt-tivo, il secondo tutto contenuto in uno studio è girato con parsimonia e sobrietà. La Comencini ci racconta di una madre sull’orlo della depressione a causa di una maternità vissuta con difficoltà. E cosa fa per tirarsi su? Se ne va sola col bimbo di due anni in una casa isolata alle pendici del Monte Rosa. Una soluzione a dir poco bizzarra. Infatti il bambino piange spesso per non dire sempre, tanto da richiamare l’attenzione del padrone di casa, un ragazzotto un po’ burbero che vive solo al piano di sotto. Il bambino nel suo vagare per l’appartamento ha addocchiato una sedia proprio sotto uno scaffale dove ci sono delle bottiglie. Naturalmente tenta di salirci sopra per afferrarle. La madre lo vede e lo riporta a terra. A questo punto qualsiasi madre avrebbe spostato la sedia. Invece lei no, così il bambino ci riprova ancora e al terzo tentativo succede l’incidente. Lo so che raccontare un film è sempre spiacevo-le, si rovina la sorpresa allo spettatore, ma in questo caso l’epilogo è talmente evidente e annunciato che non è una sorpresa per nessuno. Il fattaccio accade di sera, al buio, mentre la madre dor-me. Il padrone di casa, invece, sveglio, al piano di sotto, sente tutto e corre su, ma la porta è chiusa. Ora, qualsiasi padrone di casa ha una chiave di riserva dell’appartamento dato in affitto. Lui no, come da copione, essendo un po’ burbero, torna armato di accetta e, come Jack nicholson in Shining, demolisce la porta a colpi d’ascia. Qualcuno in sala, alla proiezione per la stampa, si è la-sciato sfuggire una risata. La regista si è stupita e l’ha presa male. La storia è narrata su due piani temporali, il primo è quello detto, il secondo è il ritorno di lei in montagna per rincontrare lui. E anche in quest’altra parte l’umorismo involontario incombe. Il top si raggiunge nel mancato incontro dei due protago-nisti: viaggiano entrambi su due funivie nel tragitto che porta al rifugio alpino dove lui dimora. Solo che una cabina sale e l’altra scende. Il rallenty è da an-tologia. Qui le risate sono state un po’ più fragorose anche perché esplose nel silenzio ancor più silenzioso della sala ammutolita per l’imbarazzo, perché la scena voleva essere intensamente dram-matica. Come tutto il film del resto, che

avrebbe dovuto parlarci della sofferenza interiore della madre e della solitudine di lui che, abbandonato dalla moglie, se ne sta sui monti senza curarsi troppo ne di sé, né del prossimo. Invece gli elementi di distrazione sono così palesi che la storia sentita e sofferta dell’autrice non arriva allo spettatore. Il dramma vero è questo: l’aver mancato l’obiettivo.Su tutt’altro pianeta il film di Olmi che, da giovane ottantenne, filma una storia al passo coi tempi e s’interroga sul futuro. Siamo in una chiesa che sta per essere abbandonata, sconsacrata. Il parroco è anche lui “dismesso”. Ne arriverà un altro, più giovane e forse più in linea con la nuova chiesa. Ma quando l’opera di spogliazione degli arredi, del grande crocifisso, è quasi compiuta ecco che la ex-casa del Signore diventa la casa di un gruppo di senzatetto arrivati da lontano. I poveracci costruiscono nella navata centrale un villaggio di cartone per ripararsi un po’ e, alla luce e al calore di qualche candela, nascerà anche una nuova vita, e il richiamo alla sacra fami-glia si fa più evidente. Nella storia che procede lineare, il vecchio parroco tenta di parlare con l’incaricato della demoli-zione, col funzionario di polizia, con un medico che accorre solidale. Sono dialo-ghi esemplari dove emerge il concetto che per fare del bene non è necessaria la fede. Olmi sa stupire e sa raccontare, forse anche convincere perché la sua onestà è limpida come la fotografia del suo film. Lontano dalla spettacolarità del suo precedente Centochiodi il regista mette in scena un racconto esile, frutto del presente ma eterno nel suo valore simbolico. Un racconto che spinge alla riflessione, proprio ciò di cui forse c’è più bisogno in questo mondo che va veloce, tanto veloce da aver perso per strada i valori necessari per proseguire il difficile cammino dell’esistenza uma-na. Riflessione resa filmicamente visibile nei silenzi, nelle immagini, nei dialoghi essenziali, negli spazi vuotati e perciò rinati a una nuova sacralità. Dice Olmi: “ha inizio un tempo in cui il mondo ha bisogno di uomini nuovi e giusti per sma-scherare l’ambiguità di tanto spreco di parole con l’oggettività degli atti e dei comportamenti”.

ivan andreoli

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l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

AppuNTAmeNTI

“La guerra fra i sessi è l’unica in cui i nemici dormono regolarmente insieme”.Quentin Crisp, Manners from Heaven, 1984

teatrocarpi21 ottobre - ore 21 22 ottobre ore 23Vie - Scena Contemporanea Festival Te haré invencible con mi derrotaAngélica LiddellTeatro Comunale

23 ottobre - ore 17 Concerti AperitivoSapori di SpagnaKaleido EnsembleEmanuele Segre, chitarraMusiche di Rodrigo, Ravel, SerinoTeatro Comunale

25 ottobre, ore 21 NonsoloteatroUrgeDi e con Alessandro BergonzoniTeatro Comunale

mostrecarpi22 ottobre - 3 novembreIl cantico delle creatureIl ricavato delle vendite delle opere donate dagli artisti sarà devoluto per madre Giovanna Catellani, missionaria della Diocesi di Carpi in ThailandiaGalleria di Palazzo Foresti

21 ottobre - 14 novembreCollettive degli Artisti della Bottega di PitturaSala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio Carpi

Collettive degli Artisti della Bottega di PitturaLuce in scenaLa stagione teatrale del Comunale di Carpi nel 150°Mostra fotografica di Marzia LodiPalazzo Pio

Fino al 31 ottobreL’umorismo ai tuoi piediPersonale di Elena TerrinLa rassegna si tinge di rosaEsposizione di opere grafiche, vignette e caricature, con tema conduttore la satira applicata a usi, costumi, politica, fatti noti o personaggi famosiO&A Centro Affari

Fino al 23 ottobreMisfortunes and Minor VictoriesPersonale di Zaelia BishopSpazio Meme

Fino all’8 dicembreDove regnavano le acque1920-1950, la trasformazione del paesaggio nelle fotografie della Bonifica Parmigiana MogliaPalazzo Pio

Fino all’ 8 gennaioIndistinti confini

Metamorfosi e altre mutazioniLa mostra percorre attraverso una selezione di opere d’arte antiche e moderne, ma anche brani letterari, tavole di fumetti, spezzoni cinematografici come gli artisti hanno rappresentato la metamorfosi, il momento del passaggio di stato dall’umano all’animale o al vegetale o al mineraleDa Cranach a Picasso, passando per Gustave Dorè, Bilal e MoebiusPalazzo Pio

Fino al 29 gennaioOreste Baccolini E ha piombo dentro la cannaSecondo appuntamento del ciclo di mostre Ad HocA cura di Luca PanaroPalazzo Pio

eventicarpi 21 ottobre - ore 22Giorgio Canali & RossofuocoKalinka Arci Club

21 ottobre - ore 20.30Azioni informative dedicati al familiare che si prende cura del prprio anzianoCentro Diurno Borgofortino

21 ottobre - ore 17.30Per il ciclo Utopia. Storia e teoria di un’ esperienza politicaProgresso - Progetti di una società migliore tra illuminismo e marxismoAlberto Burgio, Professore di Storia della filosofia Università di BolognaTrasmessa in diretta via webBiblioteca Loria 21 ottobre - ore 20.45Settimana Biblica Diocesana 2011Passione e morte di Gesù nel vangelo secondo MarcoRelatore: Padre Franco De Carlo, Carmelitano Docente alla Pontificia Facoltà Teologica Teresianum di RomaChiesa di Sant’Ignazio

22 ottobre - 21.45Cabaret - 4ª edizione del concorso Carpe RidensOspite Roberto De MarchiCircolo Guerzoni

22 ottobre - ore 9Impresa sociale oltre la norma: limiti e opportunitàDottoressa Laura Bongiovanni, presidente Associazione IsnetSeguirà la presentazione di alcune esperienze innovative sull’impresa socialeSarà inoltre presente l’avvocato Marco Masi, esperto di diritto per il Terzo SettoreProgetto Avere Credito, il microcredito come strumento in piùA cura della Fondazione

il 25 ottobre, per la raSSegna nonSoloteatro, al teatro comunale di carpi, alle 21, va in Scena aleSSandro bergonzoni

urge bergonzoni!

venerdì 21 ottobre oSpiti della raSSegna gaStronomica e letteraria, mangia come Scrivi, all’hoStaria tre ville di parma, la conduttrice FranceSca romana barberini, la pSicologa del guSto roberta Schira, lo Scrittore roberto barbolini e il maeStro gelatiere corrado Sanelli

la serata più golosa dell’anno...

provocatorio, stimolante, contrario alla cultura su-perficiale, bevuta e sputata

come un colluttorio, a chi va a teatro per non pensare, a chi non coltiva l’anima, il pensiero, la profondità, la grandezza del suo “esserci”, Alessandro Bergonzo-ni arriva con Urge, lo spettacolo il cui messaggio sollecita il bisogno di attivarsi di fronte all’impellente apatia e disordine del mondo con-temporaneo. Occorre ricollegare la mente e non lasciarsi fagocitare

dalle mode, dalla politica spic-ciola, dalla generale tendenza alla passività, all’omologazione. Bergonzoni da anni incita al pen-siero vivace, al “nessun dorma” e al “nessun dogma”, è un gigante buono un po’ diavolesco e un po’ zingaro che vuole scuotere gli spettatori intorpiditi e proporre loro il suo “voto di vastità”, che lo spinge a rapportarsi sempre al tutto, all’enormità del visibile e dell’invisibile, del concreto e dell’onirico, ben oltre le comuni

banalizzazioni che tendono ad accorpare nelle stesse categorie elementi irriducibili ad uno. E nello stesso tempo Bergonzoni esorta a non smettere di lottare, a non abbandonarsi all’ozio e all’inattività, a non vivere disil-lusi, poiché se non ci aiutiamo da soli, il mondo intorno non ci viene incontro: il cervello di ognuno di noi è come un giardino senza panchine: difficile è riposare e facile che qualcuno faccia pipì sui nostri sogni.

si preannuncia come la serata più golosa dell’anno il nuovo appuntamento della

rassegna Mangia come scrivi, in programma venerdì 21 ottobre all’Hostaria Tre Ville di Parma.La cena letteraria Ricette di famiglia avrà per protagoni-sti la conduttrice di Gambero Rosso Channel Francesca Ro-mana Barberini, la “psicologa del gusto” Roberta Schira, lo scrittore Roberto Barbolini, il maestro gelatiere Corrado Sanelli di Salsomaggiore Terme. Sarà quest’ultimo, invitato come artista, a preparare in sala alcuni gelati “salati” e dolci, da abbinare alle tradizionali quattro portate (più tre vini) che vengono servite durante gli appuntamenti mensili di Mangia come scrivi. Sanelli, in Italia, è considerato un pioniere dell’azoto liquido, gas naturale che utilizzerà di fronte ai commen-sali, per ottenere un raffreddamen-to immediato delle materie dalle quale si ricava il gelato. Tra un

piatto e l’altro si parlerà, poi, dei libri degli altri ospiti, con la Schira che andrà a presentare Questo l’ho fatto io! (Vallardi) di Francesca Romana Barberini, la Barberini che presenterà Ricette di famiglia (Garzanti) di Barbolini, Barbolini che presenterà Cucinoterapia (Salani) della Schira.Il menu della cena, che come sem-pre sarà condotta dall’organizzato-re Gianluigi Negri, spazierà dalla trilogia del gorgonzola all’ham-burger preparato dal macellaio Franco Cazzamali e servito con cipolle di Tropea. Sanelli accom-

pagnerà i vari piatti con gelati al gorgonzola, alla cipolla di Tropea e all’arancia alla cannella. Il Bere Alto, per questa occasione, ha selezionato i grandi vini biologici della Sicilia, prodotti dall’Azienda agricola Gulfi. Info e prenotazioni allo 0521 272524 (costo della cena 35 euto). Ad arricchire ulterior-mente la serata dedicata alla buona cucina, una breve presentazione fuoriprogramma del libro Le ricet-te della nonna (Boopen editore) di Enza Iozzia, alla presenza dell’autrice, originaria di Modica e da anni residente a Piacenza.

Francesca Romana Barberini

AppuNTAmeNTI

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AppuNTAmeNTI AppuNTAmeNTIinnovativa cena con delitto organizzata nella cornice di villa aggazzotti, a modena, Sabato 22 ottobre, a partire dalle 21

paura e delirio in una notte autunnale

dal 22 ottobre a Finale emilia torna l’appuntamento con il FeStival noir. il racconto del male nella letteratura e nella realtà

cattivi si nasce o si diventa?

una notte che non lascerà più nulla come prima. La rievocazione di una

leggenda che lentamente prende vita. Lo spunto è quello della clas-sica Cena col Delitto ma il format Cena col delitto innovativa nasce proprio per sconvolgerne le rego-le. L’evento affonda le sue radici proprio nell’andare oltre la sempli-ce messa in scena di un assassinio e le relative investigazioni. Paura e delirio in una notte autunnale (il secondo appuntamento delle Cene col delitto innovative dopo l’estivo Oscure presenze di una notte di mezza estate) rimescola ogni canone ricreando una vera e propria dimensione parallela. Una semplice cena che all’improv-viso si trasformerà in un viaggio inaspettato e spaventoso. Tra personaggi inquietanti, enigmi da

risolvere e una ricerca spasmodica, i commensali saranno chiamati a immergersi in un mondo parallelo dove la paura e il mistero sapranno scatenare una diabolica corsa con-tro il tempo. Divisi in squadre, nel

cui nome sono rievocati i perso-naggi di una maledizione centena-ria, i partecipanti saranno chiamati a sconfiggere una maledizione che riprenderà vita proprio nella notte della cena. Un meccanismo infer-nale. Una Villa che prenderà vita. Una corsa contro il tempo… Da un format originale creato da Vin-cenzo Malara, Andrea Poletti, Luca Lolli e la collaborazione di Marco Paradisi. Riadattato nella sua seconda puntata da Vincenzo Malara e Andrea Poletti. L’appuntamento è per sabato 22 ottobre alle 21 a Villa Aggazzotti (via Castelnuovo Rangone, 25 a Colombato di Formigine). Solo 45 i posti disponibili, la parteci-pazione prevede un costo di 45 euro a persona, comprensivo di cena completa e partecipazione al gioco.

raccontare le diverse forme del male, dalla lettera-tura alla realtà, è il filo

conduttore della 5ª edizione del Festival noir di Finale Emilia che prenderà il via sabato 22 ottobre nei sotterranei del Castello delle Rocche per chiudersi la notte di Halloween, lunedì 31 ottobre. Il Festival, che per la prima volta si svolge in autunno, propone, in due weekend, un ricco calendario di appuntamenti tra scrittura, per-formance e il racconto della realtà con il procuratore Pier Luigi Vigna e il criminologo Massimo Picozzi. In cartellone anche due spettacoli, il monologo Niente, più niente al mondo e il musical Dr. Jekyll e Mr. Hyde, che, a cura dell’associazione Michelangelo, anticipano la stagione 2011/2012 del Teatro sociale. Il Festival noir è organizzato dal Comune di Finale Emilia con la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Baraldini editore e Sorgea Energia, con il patroci-nio della Provincia di Modena e la collaborazione di gruppi e associazioni culturali.Il Festival si apre sabato 22 otto-bre, alle 17,30 nei sotterranei del castello, con l’inaugurazione della mostra di giovani artisti locali Nero opaco e la notte, al Teatro Sociale, dedicata ai film assassini che si concluderà con la colazione a base di bomboloni al cioccolato. Domenica 23, sempre nei sotter-ranei del castello, incontro con lo scrittore Alfredo Colitto che presenta Il libro dell’angelo, il suo ultimo romanzo (alle 15,30) e, a seguire, con la giornalista Cinzia Tani che in Io sono un’as-sassina ha raccolto le storie di 21 ragazze che hanno ucciso. Alle 21, al Teatro sociale, è di scena

Crescenza Guarnieri con il testo di Massimo Carlotto Niente, più niente al mondo, monologo per un delitto. Venerdì 28 ottobre, sempre al Teatro Sociale, è in programma il musical Dr. Jekyll e Mr. Hyde (entrambi gli spettacoli sono a pagamento, informazioni allo 0535.788177). Sabato 29 ripren-dono gli incontri neri con gli scrit-tori Luca Marchesi, che presenta la sua trilogia delle streghe della Bassa e Marcello Simoni con Il mercante dei libri maledetti. La notte nera propone un reading con Raul Montanari che, attraverso esempi letterari di tutti i tempi, prova a raccontare come da mil-lenni gli uomini si interroghino sul male nel mondo. Dalle 23,00, i più

coraggiosi potranno partecipare a Chi ha paura dell’uomo nero?, esperienza da brivido con la com-pagnia San Giorgio e il drago.Domenica 30 ottobre si apre, alle 15,30, con i mini racconti noir per bambini per proseguire al Teatro Sociale con le testimonianze della lotta contro il male attraverso gli incontri con il procuratore Pier Luigi Vigna (alle 17,30) che parlerà del mostro di Firenze, e con Massimo Picozzi (alle 21) che interverrà sul tema Cattivi si nasce o si diventa?Il gran finale del Festival Noir è in programma al Castello delle Rocche lunedì 31 ottobre, con una festa nella notte delle streghe di Halloween.

Massimo Picozzi

Casa del VolontariatoModera Edoardo Patriarca, consigliere dell’Agenzia nazionale per il Terzo SettoreSala Congressi

22 ottobre - dalle 9.00Da Nati per Leggere a Essere_VoceEfficacia e bellezza della lettura ad alta voce già prima della nascitaPer operatori sanitari, mamme e papà in attesaOre 9 - Biblioteca Il falco magicoIo chiamo te nel mondo La voce materna come strumento per la crescitaTavola rotondaOre 12 Ambulatorio di Ostetricia e GinecologiaInaugurazione del nuovo ambulatorio della Gravidanza a termineAlessia Canducci interpreta la Filastrocca per la voce delle mammeOre 16 - Biblioteca Il falco magicoVoce che bene diceFilastrocche, ninne nanne e primi libri per la voce delle mamme e dei papàConsigli, animazioni e letture

Settimana della Salute mentale22 ottobre - ore 10.30Sala ex PosteInaugurazione della mostra di quadri e scultureAlla presenza delle autorità cittadineLe opere sono state realizzate in collaborazione conCSM di Carpi, Coop. Sociale Aliante, Comunità Sadurano Salus di ForliIn occasione dell’Inaugurazione sarà presente il mercatino benefico Della stranezza e della fantasiacon accompagnamenti musicali a cura di Mario Sehtl e Gianluca Magnani24 ottobre - ore 15.30Auditorium San RoccoLezione magistrale: Il tentativo di suicidio nelle persone con disturbo di personalitàRelatore Antonio Andreoli, psicoanalista e direttore della clinica psichiatrica universitaria di GinevraOre 19.30 - Circolo Loris Guerzoni Cena di beneficenza in occasione del 3°compleanno dell’Associazione Al di là del MuroPrenotazioni al 392/8885291 o allo 059/683336Costo 15 euro a personaIl ricavato servirà a sostenere Al di Là del MuroOre 20.30 - Circolo Loris GuerzoniIl soffio della follia Spettacolo di danza e parole recitate a cura di:Cristiana Bergamaschi, ballerina, danzaterapeutaAntonietta Centoducati, attriceOvidio Bigi, musicista27 ottobre - ore 10.30

Cortile di Palazzo dei PioMercatino pro-benefico Della stranezza e della fantasiacon accompagnamento musicale Musiche senza confiniA cura del gruppo Mare NostrumOre 9.30 - Auditorium Biblioteca LoriaConvegno: Le buone prassi per contenere i ricoveriore 10 - L’Accoglimento: l’ascolto, l’attenzione e la raccolta dei bisognia cura di Stefania Accorsi, Coordinatore CSM Mirandolaore 10.20 - L’assistenza in day hospital, mediazione tra ricovero e domicilioA cura di Antonella Aristarci e Marzia Benatti, infermiere CSM di Carpiore 10.40 - La visita domiciliare come strumento di curaa cura di Emanuela Ferri, infermiera CSM di Carpi Con proiezione del filmato A casa di Chi? A cura del CSM di Carpiore 12.10 - Le azioni di sostegno al ruolo dei caregivera cura di Salvatore Alfieri, infermiere CSM CastelfrancoOre 14.30 - Auditorium LoriaConvegno Le buone prassi per contenere i ricoveriore 15.15 - Dal Gruppo AMA all’Associazione”a cura di Agnese Fusco, presidente Al di là del Muroore 15.45 - La voce dei protagonisti: testimonianze, interventi, riflessionia cura di familiari, utenti, operatori e volontariore 16.30 - Conclusionia cura del dottor Marco Venuta, dirigente medico psichiatra Azienda Policlinico di ModenaModera i convegni il dottor Rubes Bonatti, Direttore Unità Operativa Modena Nord - Ausl di Modena

23 ottobre - al pomeriggioHalloween in anteprima al BorgoTrenino Transilvania ExpressAnimatore truccabimbiZucchero filato gratisCentro Commerciale Borgogioioso

25 ottobre - ore 14.30I martedì del TheCentro Sociale Gorizia

25 ottobre - ore 21Parola di donnaLinguaggio “di genere”, differenze e cambiamentoConversazione con Ritanna ArmeniConduce Silvia SaracinoSala De Andrè - Rovereto sulSecchia

26 ottobre - ore 15I mercoledì delle donneCircolo Guerzoni

27 ottobre - ore 15.30La chitarra, che passioneLezione concerto di musiche classiche e latine-americanetenuta dal maestro di chitarra Antonio MolfettaSala Bianca

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il neo-allenatore: egidio notaristefano da mezzala creativa a sergente mite: ecco mister serenità

Questo modestissimo tentativo di ritratto del neo-mister biancoros-so comincia da un assunto difficilmente smontabile: ha giocato, visto, masticato, e digerito abbastanza calcio per poterne sputare

sentenze credibili. Ha brillato in A, nella provincia ricca e sperimentale (Como e Bologna). Vinto 3 volte la B (Como, Lecce, Perugia), calcato la C1 (Alessandria), e conquistato la C2 risalendo la D (Meda). In pratica, non v’è categoria che gli sia sconosciuta. ma egidio notaristefano è prima di tutto un uomo vaccinato alle rivoluzioni. Nasce a Milano nel Febbraio 1966, agli albori di grandi stravolgimenti: negli stessi giorni, il giornale studentesco “La Zanzara” del liceo Parini deflagra uno scandalo di dimensioni nazionali per la pubblicazione d’un’inchiesta sulla posizione sociale della donna. A Sanremo vincono la Cinquetti e Modugno (“Dio, come ti amo”), però la ciclonica rivelazione è “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli: subisce il massacro della critica bigotta, ma domina le hit. anche il notaristefano calciatore cresce in un’epoca di transito tra catenaccio e sacchismo. Germoglia e fiorisce a Como. Vestirà altre 5 maglie professionisti-che, quasi sempre tribolando a trovare collocazione. Sapeva fare sostanzialmente tutto, ma senza cilindrata adeguata alla classe. Cominciò da punta. Arretrò fino a trasformarsi in metodista leggero, di pura costruzione primaria. Fu fondamental-mente un’ottima mezzala creativa dentro un calcio ancora troppo italiano. Che faticava ad europeizzarsi, insisteva a marcare a uomo e a specializzare i mediani e i contropiedisti. notaristefano diventa allenatore dopo averne passati 26 (ne ricorda più volentieri 3: Marchesi, Bolchi e Ferrari). Comincia al Legnano, con l’amico di sempre Oreste Didonè (straordinaria promessa tradita). Chiude bene, pur essen-do di passaggio: è infatti orfano di progetto perché il club s’avvia al fallimento. Traghetta poi il Novara verso il ciclo dei miracoli. Poco oltre, soccorre la Spal in dissesto finanziario. Guada la tempesta, e fino all’esonero tiene dignitosamente in rotta un equipaggio mal retribuito.arriva così in via marx dopo 78 panchine in c1 (più un’altra ventina in co-regia). È chiamato a regolarizzare un altro trapasso: tra un’epoca che si chiu-de, e l’urgenza di cominciarne un’altra. Trova un ambiente in tumulto, che ha riscoperto improvvisamente il senso d’inferiorità, e vuole sentirsi migliore. Nota-ristefano sembra il tipo adatto al compito giusto: un “sergente mite” (Giuntoli dixit), abituato ad addomesticare le tempeste. E a riportare ordine attraverso la serenità. Firma un contratto da precario (scade a Giugno), e parte senza un obiet-tivo dichiarato. Deve perciò inventarsi un altro Carpi. Progettare una missione per un esercito forte, ma disorientato. E convincerlo che può compierla. Porte-rà sano pragmatismo lumbard: molta concretezza caciavit, pochissima vanità bauscia. Non pare granché innamorato delle religioni. Sembra più propenso al relativismo scientifico: studierà un avversario per volta e valorizzerà le risorse disponibili. Senza però rinunciare al calcio che gli veniva naturale giocare: palla per terra, piedi buoni a metà campo, più possesso che corsa, intensità selettiva. non resta che augurargli il solito, fiducioso, in bocca al lupo. interessato, dunque assai sincero.

e.G.

Ternana° 19 Taranto (-1) 16Como° 14 carpi 13Sorrento (-2) 13Tritium 12Pro Vercelli 11Lumezzane 11Pisa 10Avellino 10Spal (-2) 9Foggia 8 Reggiana (-2) 7Monza 7Pavia 7Benevento (-6) 6Viareggio (-1) 4Foligno° (-1) 0 ° Al momento di andare in stampa, Ternana, Como, Foligno risultano deferite alla Commissione Discipli-nare per irregolarità burocratiche e rischiano il declassamento.

nona giornata carpi-reggiana (in posticipo: lunedì 24 ottobre, ore 20.45)

Avellino-Ternana; Foligno-Foggia; Pavia-Lumezzane; Pisa-Benevento; Spal-Sorrento; Taranto-Monza; Tritium-Pro Vercelli; Viareggio-Como.

clAssIFIcA

e nel conclu-dere a rete: la parabola, forse non irresistibile, sorprendere comunque l’estremo di casa rubie-rese (1-3). Si conclude dunque un match che i gialloblù dominano per ampi tratti, ma che, nel convulso finale, vacilla pericolosamente proprio quan-do la superiore cifra tecnica gialloblù sembrava aver scavato il solco della sicurezza. Avanti così Virtus, per i fuochi d’artificio, forse, ci sarà tempo.

Federico campedelli

cAlcIO A cINque FemmINIle cArpI cAlcIO - serIe d

virtus in vetta, il rubiera si arrende match equilibrato si chiude sull’1 a 1Femminile carpi - Virtus team: 1 - 1

una partita equilibrata fra entrambe le squadre. Al 5° è il carpi in avanti che con montebugnoli tira alto sulla traversa. Dopo pochi minuti è Bianchi che sul fronte opposto è impegnata in una bella parata. Nes-

suna delle due formazioni riesce però a mettere in luce le proprie qualità, in particolar modo il Carpi, che non riesce a fare il suo gioco. La partita si alterna su entrambi i fronti. Al 12° una mischia in area del Virtus team, ma il Carpi non coglie l’occasione e la palla sfila. Dopo poco è di nuovo Bianchi impe-gnata. La fortuna sembra dalla parte della squadra ospite e, nel respingere un tiro diretto in porta, orlando segna una malaugurata autorete. Il Virtus Team continua ad attaccare blandamente. Da segnalare al 31° una traversa della squadra ospite. Nel secondo tempo il Carpi sembra scrollarsi di dosso il torpore iniziale e pian piano inizia a ingranare il match. Al 75° Dondi tira alto sulla traversa, azione che pare presagire il risveglio delle biancorosse. All’80° arriva il gol di paoluzzi, che agguanta il meritato pareggio.

chiara Bonanni

prosegue la marcia dei ragazzi di Mister caleffi che espugnano anche Rubiera e incassano tre

punti d’oro pur al termine di un match non esaltante. Orfana di capitan stassi, fermato da attacco febbrile (c’è Biga-relli con la fascia al braccio), la com-pagine gialloblù non si lascia pregare e immediatamente batte un colpo: è casceglia ad avventarsi, in acrobazia, su palla vagante in area rubierese e a scaraventare in rete il proprio sigillo. La prima frazione vede protagonista una buona Virtus, padrona del campo, an-che se gli avversari, a cui piacciono i go-miti alti, non lesinano sull’agonismo. La fisicità dei padroni di casa deve tuttavia arrendersi al secondo acuto gialloblù,

con Grazioli che raccoglie una spon-da di Bigarelli e conferma il ritrovato feeling con la rete. La seconda fase di gioco vede una Virtus meno lucida, poco incline al fraseggio e alla gestione che il match, in pugno, sembrerebbero richiedere. La pressione dei padroni di casa si concretizza nella segnatura che accorcia le distanze, con l’estre-mo difensore ospite che, nel corso di una delle frequenti sortite offensive appone la propria inattesa firma sulla gara. L’entusiasmo dei padroni di casa si accende improvvisamente, ma la Virtus (che con Guidi manca di un soffio il gol della tranquillità) archivia la pratica con l’assolo di nosari (in foto) abilissimo nell’addomesticare un pallone difficile

calcio – ceSca Stende la Spal (1-0) e rianima il carpi dopo 3 ko

Alékso-andros, il solito eroe

il bomber Segna il decimo gol deciSivo in bianco-roSSo. notariSteFano atterra nella tempeSta e inFonde tranquillità. ora il derbY, nel poSticipo Serale in diretta tv.

dopo il crollo, un’orgogliosa risalita. In uscita da una set-timana caotica, il Carpi fa

un passo oltre la crisi. Dimostrando tanta voglia di uscirne definitiva-mente. Batte la Spal dopo 15 anni (1-0), e torna a vincere dimentican-do la terza sfortunatissima sconfitta in fila (immeritato 0-1 ad Avelli-no). Quando serve un eroe salvi-fico, arriva sempre il solito: Cesca (nella foto - decimo gol decisivo in biancorosso). Tenendo fede alla forza del destino che gli discende dal battesimo. Infatti, di nome fa Alessandro. Ovvero, per i greci: Alékso-andros, protettore/domi-natore degli uomini. MISTER - Notaristefano è stato paracadutato in piena tempesta. Un atterraggio di fortuna, ma in-telligentemente morbido. È partito pretendendo nient’altro che serenità. L’ha infusa facendo passare per nor-mali scelte molto forti. Autorizzato a spendere il secondo bonus “un-der” (in contumacia Lorusso), ha rimesso tra i pali l’esperta vocalità di Mandrelli. Ha riportato Perini al centro del mondo, sacrificando l’incontrista. E ha alleggerito Di

Gaudio, restituendogli solo 30 metri di campo da coprire e squarciare con la sua diversità di ritmo. Parole tutelari, piedi illuminati, corsa ben ponderata: in sostanza ha cosparso il campo di saggezza, unico possibile antidoto al panico. SALUTE - Restano comunque udi-bili i cigolii d’una squadra ancora instabile. Che abbisogna di altre profonde stuccature. Senz’altro da verificarsi in trasferta. Manca d’identità e sintesi definitiva. Non avendo piena coscienza di sé, fatica a controllare partita ed avversario. Al momento dispone di 20-25 mi-nuti di calcio intenso, non di più. In

un derby di paradossi. chi scaccerà la crisi?

arriva in un momento chiave, e probabilmente traccerà uno spartiacque significativo nella stagione delle due squadre. Sicuramente sarà un derby speciale, ammantato di suggestioni nell’inedito serale. Ed altresì infarcito d’anomalie. L’ospite che gioca in patria. L’ospitante che fa gli onori di casa senza possederne una propria. L’inquilino affittuario

col doppio dei punti apre le porte al proprietario accompagnato dal triplo di tifosi. Paradossi d’un calcio buffo.carpi e reggiana si ritrovano dopo due mesi e mezzo (ultimo precedente in Coppa, 7 Agosto: 2-1 per i biancorossi). Con classifiche ed ambizioni diverse, ma momenti simili. Entrambe transitano in uscita dalla crisi. Ed incedono a caccia di conferme, serenità, certezze, autostima. Il contestatissimo amedeo mangone ha resistito in panchina, nonostante un avvio drammatico. La zavorra è evaporata con difficoltà: c’è voluto un mese per azzerare il -2 di partenza. Il prezioso successo sul Foligno ha segnato l’inversione di rotta. Domenica scorsa, lo scalpo di Foggia (2-0) è valso un’altra piccola svolta: per la prima volta i granata sono usciti dal campo inviolati. La difesa a 3 (penultima del campionato) sta dunque equilibrandosi molto faticosamente: 9 reti al passivo nelle prime 4 gare, appena 4 nelle ultime 4. Viceversa, l’attacco segna quanto Benevento e Carpi, e più di chiunque altro. Ma attualmente è privo di due dei vertici d’un tridente top-class (sinora ha portato in dote 8 dei 12 gol complessivi): paolo rossi (3) ed il colosso greco-albanese mario Gurma (2) sono out per infortunio. Quest’ultimo tuttavia è dato in recupero. In attesa dell’esplosione del talentino sloveno ajdin redzic (classe ’89, quasi 190 cm sopra due piedi egregi), brilla e guida i compagni il faro Giuseppe alessi (trequartista passatore e finalizzatore, classe ’77, sesto anno a Reggio Emilia).

e.G.

prOssImO AvversArIO: reggIANA

attesa di estenderli, vuole imparare ad usarli bene. Dosando il pressing, minimizzando il gioco lungo, mi-gliorando la circolazione, studiando nuove palle inattive. Il derby di lune-dì (ore 20.45, diretta tv Raisport) è un altro delicatissimo esame di riparazione tra cugine convalescenti. Può accelerare la cura dell’una e causare la ricaduta dell’altra. Mette dunque in palio molta salute, al di là del primato campanilistico.

Enrico Gualtieri

prOvINcIAlI - Fossolese e carpine fermano le prime

Seconda. Netto passo indietro per la cabassi, che non riesce a trovare continuità. Ripa e soci vengono liquidati dal S.Prospero dell’ex solierese Salgado con proporzioni molto più ampie di quelle tradotte dal punteggio (1-2). Boldrini accorcia tardi dal dischetto. L’impresa della domenica è della Fossolese che spaventa la capolista Camposanto (prodezza di martinelli), e le impone il pari: 1-1.Terza. Exploit anche per la carpine che pur ridotta in 10 per l’espulsione di lombardo, stoppa la fuga del Rivara: 0-0. limidi e s.marino ringraziano i “cugini” e ne approfittano: superano rispettivamente S.Paolo (2-1, pastorelli e Ballestrazzi) e Medolla (2-0, doppio Benatti) riportandosi in vetta. Scende invece la cortilese che perde l’imbattibilità con Y.Boys (0-1). e.G.

Eccellenza. Il derby reggiano fra derelitte deluse si conclude con uno 0-0 che non accontenta nessuno. Anzi, appesantisce la crisi d’entrambe. Dopo 90’ timorosi, quasi privi d’emozioni, correggese e Bibbiano dividono il classico punto della paura. I Galantini-boys rimangono ultimi, senza vittorie, ed un’identità ancora molto difficile da comprendere. Promozione. La solierese dei ragazzini terribili cavalca il momento d’oro. I gialloblu inanellano il terzo successo consecutivo a spese della Visport (1-0), e risalgono a centroclassifica. Ancora decisivo un gioiellino di promettente avvenire: Yassine azzouzi, classe 1988, ex Crevalcore. Prima. La Virtus spezza la striscia perdente, ma continua a balbettare e non decolla. A Nonantola, gli aquilotti soffrono e vanno in bianco (0-0).

e.G.

regIONAlI - la solierese cala il tris

2121.10.2011 n° 39

pAllAvOlO mAschIle gINNAsTIcA

la cec inizia con una vittoria fuori casatop team mantova - cec: 2-3(25-18, 23-25, 22-25, 25-22, 12-15)top team: Coscione 4, Marino 10, Tognazzoni 17, Peslac 15, Conti 6, Mo-saner 10, Thei (L), Speringo 8, Boniotti, Ferri Lazzaroni, Cavallieri, Montecchi ne, Marocchi ne. All.: Guaresicec carpi: Pedron 4, De Marco 20, Lirutti 14, Busato 12, Piccinini 11, Spiga

8, Trentin (L); Di Primio, Hendriks, Pos-sega, Zaghi, Borghi ne. All.: MolinariArbitri: Giardini e Ceschi

Buon esordio per la cec carpi, che inizia il campionato dei 40 anni targati universal pallavo-

lo espugnando lo storico palasport di Virgilio, casa del top team mantova.

Vittoria di carattere, vittoria in rimonta: la Cec – partita con la formazione tipo con pedron-De marco, lirutti-Busa-to, piccinini-spiga e trentin – inizia con la testa sott’acqua; la pressione di Mantova si fa sentire e il primo set scivola via 25-18. L’avvio di secondo parziale non offre novità, ma è dalla seconda metà del set che i meccanismi di gioco biancoblu iniziano a girare e nonostante un parziale passato a inse-

guire, la Cec mette la freccia nel finale e impatta il computo dei set. La gara si fa equilibrata, la Cec c’è e anche il terzo set prende la strada di Carpi, che ora gioca con buona continuità. La gara scorre sul filo fino al 23-22 del quarto, quando un fischio molto contestato del signor Giardini manda Mantova sul 24-22 e la Cec su tutte le furie. E’ il preludio al tie-break, al quale Carpi si presenta con la mente lucida e il braccio sciolto: subito 3-5 al via, l’allungo arriva sul 6-10 e a poco vale il tentativo di rientro nel finale di Mantova: per la Cec il campionato inizia con una vittoria su un campo difficile. Così a fine gara coach luciano mo-linari: “siamo partiti poco attenti e il primo set è corso via male. Poi abbiamo iniziato a macinare gioco e abbiamo iniziato a fare la differenza con alcune individualità. Nel tie-break siamo partiti bene, la squadra ci ha messo carattere. Dobbiamo lavorare su alcune situazioni ma siamo in crescita. Quel fischio degli arbitri? C’è stato un loro errore sul 23-22, ma abbiamo fatto errori anche noi”. Sabato prossimo esordio interno: alle 21 al PalaFerrari arriva S.Antioco.

pATTINAggIO

dorando pietri pattinaggio carpi

partenza col botto

“E’ cominciata con il botto la stagione agonistica 2011/2012 per la polisportiva Dorando pietri - se-zione di pattinaggio di carpi. Ai campionati Regio-

nali di Calderara di Reno del 15 e 16 ottobre scorsi gli atleti allenati da alessandro Diazzi e cristina Bertolini si sono imposti nella categoria Allievi specialità Obbligatori con luca Facchini (2° nella specialità Libero) e nella categoria Esor-dienti Regionali specialità Obbligatori con manuel lugli. La domenica è stata caratterizzata dai buoni piazzamenti anche delle ragazze Francesca tarabini e Greta lugli”.

il marchio nazionale bottega verde al Fianco delle tigri bianconere. una partnerShip tutta al Femminile e una culla del beneSSere a due paSSi da carpi

la bellezza incontra lo sportA

ltra partnership com-merciale in casa Liu Jo Volley Modena. Questa

volta all’insegna della bellez-za. Si tratta di Bottega Verde, che produce e commercializza un’ampia gamma di cosmetici a base di principi attivi naturali. Ha un assortimento di oltre 600 prodotti e sviluppa annualmente più di 100 novità da lanciare sul mercato.Nata nel 1972 come erboristeria, Bottega Verde è oggi leader nel mercato italiano dei prodotti di bellezza: ha al suo attivo quasi sei milioni di clienti in Italia e all’estero, contattati con azioni di direct marketing mirate (mailing e telemarketing), attraverso gli oltre trecento negozi monomarca e tramite i due siti di e-commerce per la vendita on line in Italia e Spagna. Nell’immediato futuro, si espanderà anche in Europa, con un website dedicato al lancio sul mercato internazionale. Pas-sione per la natura e un’attenta politica aziendale, hanno fatto sì che Bottega Verde diventas-se un’azienda integrata verti-calmente: dall’ideazione alla formulazione dei prodotti, dal naming all’ideazione del packa-ging, dalla promozione all’alle-stimento negozi, alla consegna finale al cliente. Ogni processo viene seguito internamente, ponendo la massima attenzione a tutte le certificazioni di qualità, per offrire al cliente un pacchetto di prodotti/servizi garantiti sotto tutti gli aspetti.Per Modena un’importante novità, sempre targata Bottega

Verde è rappresentata da Natu-ralmente Spa, il primo centro benessere, dove trovare rituali a base di principi attivi naturali e suite private per trattamenti di bellezza e benessere. L’esperienza di benvenuto a Naturalmente Spa prevede, compreso nel prezzo del primo trattamento, il Check-up Gratuito e un trattamento Rivitalizzante Ossigeno. Per ottenerlo occorre solo iscriversi alla newsletter sul sito www.naturalmen-tespa.it. Subito dopo il sistema invierà una mail con il buono esclusivo di benvenuto. Naturalmente spa è una culla dove coccolarsi e rivivere esperienze uniche, soprattutto nelle esclusive suite. Ad esempio la suite

Oceano è studiata per regalare emozioni, rilassare e perdere la cognizione del tempo, per ritrovare infine se stessi. La sala Oceano interpreta con stile ed eleganza, il bagno turco, l’idro-massaggio e la sauna finlande-se, oltre ai trattamenti classici da lettino. La suite Bamboo è

caratterizzata da un’atmosfera rilassata, dove sentirsi a proprio agio e lasciarsi andare per ottene-re il massimo benessere di corpo e mente. Nella sala Bamboo, dotata di ogni comfort e arredata con stile, potrete godere di bagno turco e idromassaggio, oltre i trattamenti da lettino. La suite

Orchidea invece, interpreta il re-lax e gli spazi contemporanei. La sala Orchidea concentra tutta la forza del bagno turco per liberar-si di ciò che non è sull’onda della positività. E poi ci sono anche le junior suite Olivo e Rosa. La prima, assolutamente fuori dal tempo e dallo spazio, è progettata con l’obiettivo del relax assoluto grazie al lettino con movimen-to che riproduce il movimento dell’onda. Rosa è dedicata a manicure e pedicure. In un’area raccolta e rilassante, troviamo poi l’esclusivo lounge bar: il luo-go ideale per coccolarsi e conce-dersi un momento di benessere! All’interno di Naturalmente Spa si trovano anche dei prodotti di bellezza professionali della linea Bottega Verde. Creata per elogiare la vera ricerca della bel-lezza, ispirati all’antico concetto del rito, del percorso appagante e rasserenante che fa scivolare via stress e tensione. Prodotti spe-cifici per l’esigenza di chi vuole un ottimo trattamento estetico e, allo stesso tempo, serenità ed equilibrio. Ora, ciò che resta da fare è chiamare subito Natural-mente Spa (allo 059.341858) per ricevere informazioni specifiche sui trattamenti viso (antirughe vitalizzante, ristrutturante, riposizionante zone delicate, addolcente, nutriente, purifi-cante e illuminante), trattamenti corpo (drenante, linfodrenante, antiossidante, rassodante, dima-grante ed emozionale), percorsi salus per acquam, trattamenti professionali, estetici di base, speciali (per la sposa, la mamma e la coppia) e anche solo per lui. Naturalmente Spa si trova in via Pietro Giardini, 375 a Modena. Naturalmente Spa: il rifugio del benessere nella tua città!

Francesca Succi

S.g la patria 1879

la ginnastica artistica maschile e la pesistica giocano in casa

sabato 22 ottobre Carpi ospiterà la Fase regionale del Campio-nato Italiano Assoluto - Ma-

schile e Femminile di Pesistica. La gara che verrà ospitata presso il Pa-laPatria di via Nuova Ponente 24/H, avrà inizio alle 15.30 e sarà a ingresso gratuito. Gli atleti della s.G.la patria 1879, sono pronti per dimostrare le loro capacità tecniche e vi aspettano numerosi.Domenica 23 ottobre invece Carpi di-venterà per un giorno, fulcro regionale per l’agonismo di Ginnastica Artistica Maschile.La S.G. La Patria 1879 ospiterà presso l’Istituto Ipsia – G. Vallauri, la 1° Prova Regionale allievi G.A.M e la 1° Prova Serie D a squadre G.A.M, apparte-nente al calendario gare agonistico FGI. Per l’evento la società allestirà un campo di gara pronto a ospitare varie società sportive con ginnasti di età compresa tra i 8 e 16 anni. Gli atleti della S.G.La Patria 1879, capitanati da pietro contini, son pronti per dimostrare le loro capacità tecniche. La gara avrà inizio alle 15 con premia-zioni previste per le 18 con ingresso gratuito; i cittadini sono invitati a partecipare e tifare per la squadra. A tutti i ragazzi che assisteranno alla gara verrà regalata una settimana di prova gratuita per il corso di Ginnastica Artistica sia maschile che femminile e la possibilità di farsi allenare dagli istruttori (tecnici nazionali e regionali) della palestra.

22 21.10.2011 n° 39

la rilevanza Sociale dello Sport merita un’attenzione SpeciFica, Soprattutto in queSto periodo di criSi economica. per tale motivo l’aSSeSSore allo Sport di Soliera maurizio andreoli promuove un progetto di Solidarietà Sociale e di promozione Sportiva per valorizzare l’attività motoria e di avviamento allo Sport per i bambini e i ragazzi del comune di Soliera

a soliera lo sport è di tuttil

a rilevanza sociale dello sport merita un’attenzione speci-

fica, soprattutto in questo periodo di crisi economica. Per tale motivo l’assessore allo Sport Maurizio Andre-oli promuove un progetto di solidarietà sociale e di promozione sportiva per va-lorizzare l’attività motoria e di avviamento allo sport per i bambini e i ragazzi del Comune di Soliera.L’Amministrazione Comu-nale attraverso il progetto Lo sport è di tutti si pro-pone di dare un sostegno economico alle famiglie in difficoltà per incentivare la pratica sportiva dei giovani dai sei ai diciassette anni.

Le famiglie con un Isee uguale o inferiore ai 12.500 euro potranno usufruire di un contributo straordina-rio di sostegno alla pratica sportiva dei figli nella misura del 50% del costo per l’iscrizione annuale, fino a un contributo massi-mo di 125 euro a ragazzo e di 350 euro a famiglia. Il contributo aumenta nella misura del 100% del costo, fino a un massimo di 200 euro a ragazzo e di 500 euro a famiglia, per quei nuclei familiari nei quali uno dei genitori è disoccupato o in cassa integrazione. “Questi progetti contribuiscono a sviluppare e a sostenere una cultura del movimen-

to, della pratica motoria, dello sport come valore e come strumento di crescita umana”, ha sottolineato l’assessore Andreoli, cui fa eco anche il sindaco di Soliera Giuseppe Schena. “In un periodo di difficoltà economica - ha ribadito il primo cittadino - le famiglie tendono a tagliare le spese per attività talvolta ritenute accessorie. Noi cerchiamo di mettere quelle famiglie nella condizione di non dover rinunciare a questa preziosa esperienza for-mativa per i propri figli e, indirettamente, sosteniamo anche le associazioni sporti-ve del territorio”.Le domande, corredate dei

necessari allegati, vanno presentate fino a martedì 15 novembre, all’U.R.P. del Comune, Ufficio Protocol-lo, in via Garibaldi, 48 (nu-mero verde 800.719181). Il contributo verrà erogato esclusivamente a seguito della consegna delle ri-cevute di pagamento per l’iscrizione ai singoli corsi. Le associazioni sportive so-lieresi che hanno aderito al progetto sono la Polisporti-va Solierese Calcio, l’Arci, la F.B. Pallavolo, il Circolo Tennis, il Centro Poliva-lente di Limidi e il Ritrovo Sportivo Sozzigalli.Il comune continuerà a impegnarsi per conferma-re le iniziative avviate lo

scorso anno quali il progetto Muoviti-Muoviti rivolto alle sezioni dei bambini di

cinque anni delle Scuole d’Infanzia, strutturato in le-zioni di attività ludicomoto-ria svolte da esperti laureati e di acquaticità effettuate in piscina con istruttori specifici. Tale progetto si avvale della collaborazione del Comune di Carpi. Un altro progetto denominato Gioco Sports sarà struttu-rato in lezioni che propon-gono attività differenziate ai ragazzi della scuola primaria. Tale progetto sarà attuato in collaborazione con il Coni di Modena e le associazioni di promozione sportiva presenti sul territo-rio, in accordo con l’Istituto Comprensivo di Soliera.

Francesca Desiderio

Maurizio Andreoli

coach davide Stecca Serafini

“puntiamo alla metà della classifica”

“Finalmente si gioca – ha commentato il coach Davide “stec-

ca” serafini, al debutto da primo allenatore dopo le due stagioni accanto a Graziano Zafferi – dopo due mesi di preparazione. La Coppa è sta-to un buon antipasto, anche se ci siamo arrivati non al top fisicamente, perché l’obietti-vo era quello di farci trovare pronti per il campionato. Per la nostra società è il primo vero assaggio di un campio-nato nazionale e anche per noi ci sono tante novità. Ab-biamo cambiato molte cose rispetto allo scorso anno, in pratica sono rimasti solo tre giocatori del vecchio gruppo e l’età media si è nettamente abbassata. L’anno scorso eravamo sopra i 30 anni e giocavano d’esperienza, ora invece ci sono da amalga-mare tanti giovani, abbiamo guadagnato in talento ma perso in malizia e ci serve il confronto con il campo per capire a che punto siamo. Il mio debutto? Formalmente è una “prima”, anche se il mio compito non è diverso da quello che ho svolto negli ulti-mi due anni. In un certo senso

gli infortuni delle ultime stagioni mi hanno già fatto calare nel nuovo ruolo, ora devo solo fare il salto defini-tivo”. Serafini ha poi parlato degli obiettivi dei biancorossi. “La società mi ha proposto un progetto a medio termine, due o tre anni per puntare in alto e per valorizzare i nostri atleti. Se arriverà qualcosa di meglio non ci tireremo indietro... Il nostro girone è molto competitivo, ci sono Ferrara e Cassano Magnago che hanno qualcosa in più delle altre, ma penso potre-mo arrivare dalla metà della classifica in su”.

hANdbAllhandball carpi: i biancoroSSi hanno Salutato tiFoSi e SponSor, brindando inSieme al nuovo campionato di a1

i biancorossi della pallamano al via in a1

e’ stata una grande festa quella con cui la Handball Carpi

si è presentata in vista del debutto ufficiale nel campio-nato di A1. Nella splendida veranda estiva del Nouvel Esprit Cafè di viale Manzoni a Carpi, i biancorossi hanno salutato i tifosi e gli sponsor accorsi, brindando al nuovo campionato. Fra gli ospiti della serata, organizzata dal d.g. Claudio Cerchiari, anche l’assessore allo sport del Comune di Carpi, Car-melo Alberto D’Addeese e i dirigenti della Pallamano Parma. “E’ una stagione importante per noi – ha spiegato Cerchiari – e sono certo che ci faremo trovare pronti all’appuntamento. La squadra è stata costruita per puntare in alto, cercheremo di lottare per i primi posti di un campionato difficile. Ma ho grande fiducia nei ragazzi e in coach Davide Serafini”. L’assessore D’Addese ha voluto salutare la squadra. “La Handball Carpi è una delle eccellenze sportive della nostra città – ha spie-

gato l’assessore – e siamo orgogliosi di poter affermare di essere stati vicini (e lo saremo anche in futuro) nel dare visibilità, nel limite delle nostre possibilità, a uno sport che è considerato di secondo piano, ma che questi dirigenti, da sempre, portano avanti con passione e ottimi risultati, come si evince dalle due promozioni consecutive”. E’ poi stata la volta dello storico presidente

Enrico Lucchi. “Per me ed Emilio Bonfiglioli, che siam qui da una vita, pensare di debuttare in A1 è davvero un sogno. Impensabile appena due anni fa. Cercheremo di farci trovare pronti, anche se il campionato è davvero molto impegnativo”.

Lucchi e D’Addese

DavideSerafini

debutto amaro

casalgrande - Handball carpi: 32 - 29

amaro debutto in Serie A1 per i ragazzi di se-rafini. Non è bastato

un immenso “Genna” Di matteo (14 reti) per evitare la sconfitta in terra reggiana nel primo derby stagionale. La gara aveva visto un avvio favorevole per i colori biancorossi avanti 1- 4 al 4°, ma poi gli avversari hanno preso il sopravvento e con un parziale di 5-0 hanno ribaltato la situazione (6-4 al 12°). Numerosi gli errori nella costruzione della manovra e in fase di tiro, mentre la difesa carpigiana non ha opposto re-sistenza agli attacchi avversari. I reggiani non hanno conces-so nulla e hanno conquistato una meritata vittoria. Sabato 28 ottobre, al Vallauri, alle 18, Carpi ospita il Cassa Padana Leno. Forza biancorossi!

2321.10.2011 n° 39