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IL DISCEPOLOun porto sicuro per tutti coloro che cercano
la via, la verit e la vita
Provvedimento del Presidente del Tribunale
di Modena Iscritto al n.1866 del 19/02/2008
del Registro Stampe e Periodici.
anno 6 - n. 20
trimestrale - aprile/giugno 2013
5,00
COPIA OMAGGIO
Copyright 2007
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questa rivista emanazione della Draco Edizioni
fondata nel 2006, per diffondere in termini moderni lantica conoscenza esoterica.
in collaborazione con lassociazione Atman, fondata nel 1994
per la diffusione del raja yoga e dellesoterismo,
di Energheia, fondata nel 1996, la prima scuola italiana per terapeuti esoterici,
di Agnihotri I Custodi del Fuoco, Il Sentiero di Guarigione del Guerriero di Fuoco,
fondata nel 2010 come scuola di Yoga, Vita e Salute,
e dellomonimo portale www.yogavitaesalute.it, fondato nel 2012.
Nel tempo tutto cambia e niente cambia. Le realt essenziali della vita, le sue strutture fondamentali, lana-
tomia e la siologia della coscienza rimangono fedeli allemanazione primordiale di quel verbo che tutto
pervade. Nel tempo, quello che cambia sono i modi della manifestazione, sempre pi aderenti alle formecangianti che lo spirito pu usare, di era in era, nel suo lungo pellegrinaggio tra le pieghe della materia.
Nello spirito che discende nella carne si compie la parabola del gliuol prodigo che prima o poi ritorner
nella casa del padre. Questa rivista, in n dei conti, vuole solo prendere atto dei modi diversi oggi necessari
ad esprimere adeguatamente le immutabili verit dellantica saggezza esoterica. Questo spazio vuole essere
utile a tutti i pellegrini che nel loro viaggiare sono arrivati a rivolgere gli occhi verso la casa in cui sono nati.
Che il potere del padre, lamore del glio e la sapienza dello spirito santo ci uniscano in ununica vita.
Massimo Rodolf
La tensione tale che il Mondo freme. Gli eventi sono in pressione. A tutti i livelli le energie del-
la Luce sono impegnate a fondo per salvarlo dalla distruzione, mentre le tenebre si insinuano, con ma -
schere luminose, decise ad annientare ci che la Luce crea e, dove possibile, a demolire le basi stesse
dellopera creativa. Nellepoca grave dellArmageddon specialmente necessario sapere quali sono
le forze che causano le azioni di ogni singolo giorno, di ogni singolo evento, di ogni fenomeno; poich
lora della decisione, e non ci sono mezze misure sulla via del Mondo del Fuoco.
Maestro Morya
Immagine di copertina:
Foto di Massimo Rodolf
Segui sempre il Sentiero, ti riporter nella casa del PadreCollaborazione progetto grafco Simona Murabito
Stampato presso la tipografa Nuovagrafca s.c.
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Sommario
EditorialeCuratore: Massimo RodolfLA LEGIONE DI FUOCO pag. 2
Letteratura e spiritualitCuratore: Anna TodiscoLA FORZA DELLE PAROLE pag. 4
il Raja Yoga e lesoterismoCuratore: Luca TomberliLA TRASFORMAZIONE DELLE EMOZIONI NEGATIVE (seconda parte) pag. 6
Antica saggezza e scienza moderna
Curatore: Gianluca Fontana
LA MACCHINA DEL TEMPO... PRT PORTER pag. 9
Conoscere la conoscenzaCuratore: Andrea InnocentiLA CONSOLAZIONE DI UN VETERO SESSANTOTTINO DELUSO pag. 12
Il Sentiero IniziaticoCuratore: Massimo RodolfNOI SIAMO GI IMMORTALI, OVVERO ALIENS GO HOME pag. 15
Mitologia e Sentiero IniziaticoCuratore: Graziano FornaciariERCOLE E LUCCISIONE DEGLI UCCELLI DI STINFALO pag. 20
Astrologia esotericaCuratore: Maria Grazia BarbieriPISCES, IL SALVATORE DI ANIME pag. 23
Geometria SacraCuratore: Enrica BattagliaLA SIMBOLICA MAGIA DI UNA FOGLIA pag. 26
Fitoterapia energeticaCuratore: Donatella DonatiLALIENO TI CURA LA VITA pag. 28
La coppia sul sentieroCuratore: Giorgio Ricci Garotti e Monica GiovanniniCOMUNICAZIONE E INCONTRO (prima parte) pag. 30
Educare per la consapevolezzaCuratore: Anna Grazia Fiorani NELLA FATICA QUOTIDIANA CHE SI PUO ESPRIMERE LAMORE pag. 32
La Comunicazione UmanaCuratore: Anna Maria FabeneUNO STRESS CHIAMATO BURNOUT pag. 34
Psicologia sociale e del lavoro Curatore: Diana Ferrazin
C CRISI!!! pag. 37
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Il Tempo del Fuoco adesso! Da molto tem-
po viene annunciato, da molto tempo viene
invocato, da molto tempo si sperato che
arrivasse, ma il Tempo del Fuoco adesso!
E viene come un ladro nella notte a chieder-
ci conto di chi siamo, di cosa facciamo e di
come viviamo. Questo il tempo in cui i veli
cominciano a cadere, lasciando a nudo le
ossa di questo vecchio mondo, ancora cos
giovane. Lumanit vaga ancora nelle tenebre
della propria inconsapevolezza, ma dovr pur
svegliarsi, o perire...
Per il Saggio, il Dharma ineccepibile. La
Legge della Vita, in Cielo come in Terra, non
ha bisogno dellapprovazione di nessuno,
n offuscata dal desiderio delle masse,
semplicemente , per sua spinta interiore.
Quanto lontana la mente umana da questa
ineluttabile semplicit. Eppure le congiunzio-
ni attuali e le intrinseche dinamiche di quella
Vita che chiamiamo Cosmo, ci avvicinano ora
alla Fonte della Legge, s che chi sar prontopotr bere. Molti sono i chiamati e pochi gli
eletti, nella rappresentazione che si prepara
dellelevazione di questo mondo, e la chiama-
ta non ancora finita, anche se si avvicina il
momento in cui le porte saranno sigillate.
Nel Tempo del Fuoco bisogna vivere di Fuoco,
non ci si pu accontentare delle umide muf-
fe stantie dei propri circoli viziosi. Il Fuoco va
portato in ogni angolo della propria vita, fino
a quando ogni muffa sia seccata, evaporata,
distaccata. Gli occhi vanno tenuti bene aperti,
e posati su ogni pensiero, ogni emozione ed
ogni azione della propria giornata. Non si do-
vr concedere quartiere alle forze oscure del
proprio S, perch esse non riposano mai, e
filtrano di continuo, come nebbia venefica,
attraverso le crepe dellessere. Se vorremo
prevalere, nella Luce del Cuore, tempo di
vegliare, come antichi cavalieri, per essere
consacrati per la battaglia finale di questo ci-
clo della storia.
Per questo io, ora, proclamo il tempo della
Legione di Fuoco! Perch tempo che il mi-
gliore prevalga, e non il pusillanime, corrotto
dalle tenebre malsane. Dobbiamo imparare a
proteggere tutti insieme i nostri passi, a guar-
dare ognuno le spalle dellaltro, imparando a
non giudicarci, a non condannarci e a guar-
dare insieme al futuro da costruire. Questo
mondo ha bisogno di tutti, di tutti coloro che,
pur essendo imperfetti, vogliono credere inun mondo pi buono, e che sono disposti a
pagarne il prezzo, con lorgoglio della respon-
sabilit.
Un tempo seguimmo la spada, ora la spada
divenuta la croce, ed il punto dincontro dei
bracci, simbolo di trascendenza, diviene la
porta daffaccio sui Fuochi lontani, e lInfinito.
Ci che abbiamo acquisito, nuotando nel fan-
go, divenga ora scienza per nutrir la presenza.
EditorialeCuratore: Massimo Rodolf
LA LEGIONE DI FUOCO
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E la solitudine, che ha forgiato un carattere
nel pulsar delle ere, lasci ora il posto alla lun-
ga catena di scudi, che proteggono ognuno ilfianco dellaltro.
Non pi per me, ma solo per noi, perch
soltanto cos il pianeta sapr ritrovare la strada.
Per questo ora della Legione di Fuoco, per-
ch il tempo del Risveglio, e solo insieme, e
dando il massimo della consapevolezza, tro-
veremo pace nella vita, per ora e per sempre.
Gloria ai Figli del Fuoco, coloro che nascono
ora col futuro negli occhi. Possano le nostreschiere servir loro da gradini, per innalzarli al
rango che a loro spetta di diritto: Angeli del
Sole, nati dal Fuoco. E cos sia, perch cos
devessere!
Agnihotri questanno sar il precursore. Qui
inizier a forgiarsi la Legione di Fuoco. Il Ca-
valiere, il Tempio, il Monaco ed il Saggio, di-
venteranno la celebrazione viva, la missa in
coena Domini. Le nostre vite diverranno la
liturgia vivente, a scandire i ritmi, a cercare
laccordo con il tempo che viene. Nellau-
stero rituale del capire la vita, guarderemo
ogni angolo della coscienza, senza trascurare
niente. Marciando insieme scandiremo le no-
stre giornate, e le nostre nottate, come unu-
nica veglia, cos che possa finalmente avereun senso il chiamarci Fratelli sul Sentiero!
Ora pi che mai dobbiamo imparare a curare
le nostre ferite profonde, ma al tempo stesso
con noncuranza, ed oblio di s, che trovere-
mo la strada che conduce allunione dei cuori.
Attenzione Fratelli, attenzione ci vuole, ad
ogni attimo, perch i grandi eventi nascono
dalle piccole cose, e non potremo conce-
pire il Fuoco del Cuore della Galassia, se ilnostro cuore pieno di tante piccole inezie.
Ogni sera sar un nuovo accampamento, ed
accenderemo nuovi fuochi, che getteranno
pi luce sulle conquiste del giorno trascorso.
Animo dunque! Non si terranno registri degli
iscritti nella Legione di Fuoco, perch lonore
dellappartenenza sar sancito dalla presenza
del cuore. La tua sola coscienza potr dirti:
Io ho portato le insegne della Legione di
Fuoco, sotto le quali hanno marciato le Schie-
re della Luce. E quella volta abbiamo vinto!
Om gate gate paragate parasamgate bodhi-
soha. In hoc signo vinces.
Massimo Rodolf
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spesso trail dire e il fare c di mezzo il mare,
e quasi di norma essa chiacchiera vuota,
puro frastuono, come eco vana che si auto-produce ripetutamente:
Quando si vede a quali grandi decisioni si dia
esecuzione con un solo gesto, chiaro quan-
to valgono le parole; non per la quantit o la
forma esterna, ma per lessenza interiore.
Siate pi concisi. Il fabbro non deve far stri-
dere il martello.
Tutto linsegnamento del Cristo pu essere
scritto sul palmo della mano.(Morya)
Per non parlare della diffusa attitudine al pet-
tegolezzo e alla maldicenza, ignorando e sot-
tovalutando la portata distruttiva di tale agire:
ci sono quelli che brandiscono la spada e altri,
invece, che brandiscono la lingua. C poi tan-
ta differenza nel principio che li anima?(A. e
D. Meurois-Givuadan, Le strade di un tempo)
Certo che no. Una parola cattiva o incauta ol-
tre che nuocere, va ad alimentare i semi del
male. Se puoi dire una parola di bene, dil-la; altrimenti taci, una frase che mi sono
sentita dire da bambina; anche se non lho
vista quasi mai messa in pratica. quanto
sostiene Krishnamurti quando ci consiglia
di riflettere prima di parlare e di assicurarsi
che quello che ci preme dire sia sicuramente
vero, amorevole e utile.
Possa non accadere mai che luomo che in-
crociate sulla vostra strada debba rivolgersi a
Letteratura e spiritualitCuratore: Anna Todisco
LA FORZA DELLE PAROLE
Al mercato delle parole si vendono parole e
parole; a cento a cento, a mille a mille vengo-
no i parolai.Hai qualcosa da dire? Al mercato dei ciarlata-
ni nascondilo nel silenzio. (Tagore)
Nella vita manifesta le parole hanno una fun-
zione di grande importanza essendo al confi-
ne tra pensiero e azione. Esse racchiudono in
s la magia della creazione: sono la forma che
rende possibile la manifestazione dellidea. In
quanto strumenti che collegano due mondi,
due realt (sia appunto il mondo del pensiero
e quello dellazione, sia gli universi messi a
confronto nel dialogo interpersonale) le paro-
le recano unenergia che determinante per
la realizzazione dellunione che ci si prefigge:
possono condurre dalla potenza allatto.
Nella storia dellumanit un grande traguardo
per la specie umana rappresentato proprio
dallacquisizione da parte dellhomo sapiens
della capacit di comunicare attraverso unlinguaggio sufficientemente articolato. Que-
sto, infatti, gli consent di trasmettere in-
formazioni ai giovani, creando le condizioni
necessarie affinch le conquiste di ogni ge-
nerazione di uomini non andassero perdute,
ma diventassero supporto e premesse per
ulteriori sviluppi.
Purtroppo nella societ attuale non ben
compresa la forza della parola; anzi troppo
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voi pensando mi ha caricato il peso di quali
parole?, ma piuttosto la sua strana luce, da
quale fardello mi ha sollevato?. Questo ilgenere di amore che non deve mai abban-
donarvi; non dovete far piacere a voi stessi
svuotandovi il cuore dal suo contenuto [].
(A. e D. Meurois-Givaudan)
La lingua non stata data agli uomini per
mortificare o annientare gli altri. La sua fun-
zione quella di sollevare chi cade, di illumi-
nare chi si trova nelle tenebre e di guidare
chi si smarrito. [] benedire, ringraziare ecomunicare nella saggezza, nella giustizia e
nellamore. []
Imparate a parlare con amore e con dolcezza
[] si tratta di unabitudine divina. []
Come il vento trasporta i chicchi e li semina
lontano, cos le vostre buone parole vanno a
produrre meravigliosi risultati [] la vostra
parola produrr delle onde che agiranno be-
neficamente [](O. M. Aivanhov)
[] ci che si nasconde dietro una parola []
una massa di energia psichica, nata dalla
potenza del pensiero di un gran numero di
persone [] esiste unegregora [forma-pen-
siero NdA]della paura, una della violenza,
della menzogna, ma anche quella del perdo-
no, dellamore, della tolleranza [] Limpatto
della vibrazione eterica nata da unegregora
sempre pi potente di quello che ha luogo
nel padiglione auricolare []Non nutrire la sostanza impalpabile di certe
parole [] bisogna, invece, avere il coraggio
di riportare in vita altre parole, finora troppo
assenti nel vostro vocabolario. Grazie alla
loro magia vibratoria, grazie allimpatto che
queste parole avranno negli altri, oltre che
nel vostro cuore, potr avvenire la grande
pulizia dalle impurit planetarie. Quante volte
parole comeamore, tenerezza, luce,
fiducia fioriscono ogni giorno sulle vostre
labbra? (A. e D. Meurois-Givaudan, Wesak: il
tempo della riconciliazione)Secondo Sivananda la rettitudine e la sinceri-
t, che costituiscono i principali valori sociali,
non devono essere disgiunte dalla propriet
di linguaggio. Egli continua a ripetere: Par-
late dolcemente, amorevolmente, umilmen-
te, con misura. Nellessere retti e sinceri
non siate offensivi. Parole che trovano eco
in quelle di Chiara di Assisi in una delle sue
Regole. Per comunicare le parole devonoessereusate con moderazione, quanto ne-
cessario, con brevit e sottovoce.
Ecco il perch dellimportanza che viene attri-
buita alla pratica di purificazione della parola,
allinterno del lavoro di trasformazione della
personalit, in seno a tutte le tradizioni eso-
teriche e religiose. Padroneggiare le parole
vuol dire misurarci senza tregua con la nostra
ignoranza, il nostro orgoglio, la nostra presun-
zione, il nostro egoismo. Lo sforzo costante
per liberarci dalle scaglie del male in noi, che
agiamo anche attraverso le parole, non pu
che avvicinarci sempre pi a quel tanto di
vero e di divino di cui la nostra anima de-
positaria.
Anna Todisco
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La vita dellessere umano compie molte espe-
rienze. Tutte quante sono necessarie per poter
comprendere meglio se stessi e il mondo. Co-munque la vera comprensione dellesistenza
non pu prescindere dallaccettare quello che
siamo, ma ci la conseguenza della avvenuta
capacit di utilizzare con sufficiente armonia le
forze presenti nei vari piani della coscienza. Il Si-
gnore Buddha per mezzo delle Quattro Nobili
Verit ci ha insegnato che la sofferenza esiste ed
causata, e soprattutto che possibile eliminar-
la attraverso il distacco che si apprende agendo
rettamente nella vita. La capacit di essere di-
staccati non vuol dire comportarsi in maniera
fredda in ogni situazione, cio non si deve diven-
tare dei merluzzi surgelati. Il vero distacco si pu
vivere quando ci siamo fatti toccare dalla vita;
solo in quel preciso momento in cui non reagia-
mo meccanicamente abbiamo la possibilit di
esprimere energie costruttive al posto di quelle
distruttive. Ho usato il termine energia in quanto
il nostro agire composto da una gamma di vi-brazioni, l attivit umana non si manifesta sol-
tanto nel piano denso della manifestazione. An-
che il gesto, la parola, le emozioni e i pensieri
contribuiscono a modificare lambiente circo-
stante anche se non sempre ce ne rendiamo
conto. Comunque sono aspetti della vita perce-
pibili da chi si pone in ascolto della manifestazio-
ne. Ognuno di noi ha sperimentato come cambia
il proprio stato danimo a seconda dei luoghi o
delle persone che frequenta. Andando ancora
pi nello specifico le stesse persone a seconda
dei gesti che compiono ci possono trasmetteresensazioni differenti. Questa capacit di percepi-
re il sottile la via che possiamo percorrere per
conoscere maggiormente la vita e poterci beare
delle sue molteplici potenzialit presenti nei suoi
diversi gradi di realizzazione. Essendo continua-
mente attiva una certa differenza di potenziale
nel campo di potere della vita, ci produce quel
desiderio di completezza e di unione che il mo-
tore di ogni evoluzione presente in ogni essere.
Il desiderio di trovare appagamento, se vissuto
con un certo distacco, pu essere il propulsore
per consentirci di vivere le cose con maggior leg-
gerezza. In altre parole dato che ognuno di noi
alimentato dal desiderio si tratta di prenderne
atto e di utilizzarlo come propulsore per osserva-
re per quello che sono le meraviglie della crea-
zione, limitando cos quella tendenza alla dram-
maticit con cui manipoliamo gli eventi. La
tendenza a vivere le situazioni senza fluidit deri-va dal bisogno umano di cristallizzare la vita per
poterla possedere a proprio piacere. Senza tene-
re conto del fatto che ogni impulso vitale deve
fare il suo giro di giostra. Per iniziare a lavorare
alla trasformazione della nostra coscienza pos-
siamo partire individuando le aree di insoddisfa-
zione presenti nella nostra vita. Entrando sem-
pre pi consapevolmente in contatto con queste
zone della coscienza si percorre il Sentiero Spiri-
Il Raja Yoga e lesoterismoCuratore: Luca Tomberli
LA TRASFORMAZIONE
DELLE EMOZIONI
NEGATIVE (seconda parte)
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tuale che conduce al Cuore. Comunque per do-
vere di cronaca I Maestri insegnano che calcare
il Sentiero non facile n indolore. Non la nor-ma compierlo in poco tempo, infatti ci vogliono
anni per riprogrammare la coscienza su frequen-
ze pi elevate, ma penso che non si possa com-
pletamente eliminare la sofferenza senza attra-
versarla e ricomprenderla. Se siamo insoddisfatti,
nella nostra vita ci deve essere almeno una po-
tenzialit che non riusciamo ad esprimere al me-
glio. Penso che se non realizziamo qualcosa
perch una parte di noi non vuole lasciarla anda-re. Ma cosa abbiamo paura di perdere? La soffe-
renza!? Mi sembra proprio un bel paradosso, in
quanto da una parte ci lamentiamo del male che
ci causa la sofferenza mentre dallaltra cerchia-
mo di trattenerla in quanto siamo spaventati dal
cambiamento che deriverebbe dalla sua man-
canza. Questo il nodo fondamentale, lessere
umano spaventato dalla possibilit di essere
libero di occuparsi del mondo in quanto lo sente
in antitesi con il bisogno di preoccuparsi di se
stesso. Sin dai primi giorni di vita si impara ad
attirare lattenzione degli altri. Fino a che i corpi
non sono costruiti sufficientemente naturale
ricercare protezione. Invece quando siamo adulti
continuare ad attirare lattenzione come se fosse
una questione vitale alimenta la sofferenza, in
quanto gli altri non potranno mai riconoscerci se
noi per primi non ci riconosciamo accettando ci
che arriva dalla vita, dato che siamo comunque
ben altro. La pulsione dellavidit instaura un cir-
colo vizioso che per alimentarsi trova come ca-
pro espiatorio laltro. In questo modo si continua
a mantenere in piedi il paradosso della sofferen-
za; infatti da una parte pensiamo che vogliamo
eliminarla ma poi incolpando gli altri proteggiamo
la vera causa del problema, cio le parti distorte
di noi stessi. Infatti i tentativi di cambiamento se
applicati soltanto allesterno e non accompagnati
da modificazioni profonde della coscienza sono
destinati ad essere limitati. La buona volont da
sola non basta in quanto le distorsioni presenti innoi sono alimentate dal principio del piacere. Il
fallimento del tentativo di regolare con la morale
il principio del piacere sotto gli occhi di tutti.
Soltanto convertendo il piacere verso il positivo
tanto da integrarlo nella coscienza con la luce
dellanima potremo vivere con maggior pienezza
la nostra vita. Il principio del piacere la molla
dellesistenza, e se integrato positivamente per-
mette di stare bene con se stessi e gli altri rag-giungendo quellappagamento rispetto a cui sol-
tanto lesperienza dellorgasmo pu essere
utilizzata come termine di paragone. Nel ragiona-
mento fatto fin qui siamo giunti al punto in cui
per eliminare il dolore dalla nostra vita bisogna
lavorare sulle cause presenti nella coscienza, in
quanto bisogna trasformare lenergia distorta
che dentro di noi. Per continuare il viaggio nella
coscienza bisogna tener conto che essa si com-
porta come materia ed energia, come gi scritto
nei precedenti articoli. La coscienza, vista nel
suo aspetto materiale, viene plasmata continua-
mente dagli impulsi emessi dallattivit. Nello
specifico sono i chakra che registrano la qualit
degli impulsi emessi durante lazione e quindi re-
gistrano quegli eventi al loro interno. Adesso se
consideriamo la coscienza da un punto di vista
energetico ed immaginiamo di vederla dallalto ci
potrebbe apparire come un insieme composto
da zone luminose ed altre oscure, per le quali
lesempio pi adatto lo spazio. Le stelle possia-
mo compararle ai nostri pregi mentre le zone
della coscienza oscure sono paragonabili a dei
buchi neri in quanto la luce dellanima, cio la
volont del bene, del bello e del vero, viene di-
storta dallelevata forza di gravit che emettono.
La forza distorcente dellimmagine deriva da un
evento molto traumatico precedente che ha im-
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pressionato la coscienza e di cui rimasta traccia
in maniera consistente dato che la materia ha la
capacit di essere impressionata quando linten-sit della forza che la colpisce sufficiente. Mas-
simo Rodolfi insegna che limmagine karmica
uno spazio presente allinterno di un chakra che
ha una certa qualit energetica in rapporto alla
qualit che lha impressa. Le immagini karmiche
sono esperienze fatte in altre incarnazioni che
hanno sintetizzato una serie di vite precedenti
dove sono state vissute modalit in sintonia con
una qualit in particolare. Ad esempio, lespe-rienza drammatica di essere buttati gi dalla tor-
re che si impressa in un Chakra tramite unim-
magine karmica la sintesi di una serie di azioni
caratterizzate dalla violenza, sia subita che agita,
perpetuate in diverse vite, che hanno creato nel-
la coscienza un clima emotivo e mentale legato
alla violenza, che ha poi trovato unespressione
adeguata in unazione cos evidente che si im-
pressa nella coscienza come un sigillo. Dato che
la coscienza non conosce discontinuit le vite
successive saranno caratterizzate dalla presenza
dellimmagine karmica in uno o pi chakra, e
quando essa si risveglier proietter dei flussi
energetici che andranno a modificare i pensieri e
le emozioni. Unimmagine karmica attiva pu in-
fluenzare cos tanto la coscienza da far rivivere
emotivamente e mentalmente situazioni del
passato. Sembra che gruppi di immagini karmi-
che ne abbiano una di riferimento e che nel loroinsieme rappresentino degli archetipi collettivi
distorti del genere umano. Disattivare linfluenza
delle immagini karmiche costituisce il percorso
che la coscienza dellumanit deve compiere.
Con lapprossimarsi alla vetta il sentiero si far
sempre pi stretto tanto che le immagini con cui
il discepolo si confronter saranno sempre pi
sintetiche. Esse rappresentano laltra faccia della
medaglia di modelli collettivi insiti nelle pieghe
della materia che, oltrepassati, permettono di
trovare le chiavi per aprire le porte che conduco-
no al Cuore. Intorno allimmagine karmica vi una corazza energetica che regola il flusso vitale
verso linterno e verso lesterno. La corazza pro-
tegge limmagine karmica controllando i flussi
vitali che potrebbero metterne in crisi la struttura
vitale dato che si basa principalmente su energia
cristallizzata. Infine vi la maschera che ha il
compito di occultare limmagine karmica. La ma-
schera la rappresentazione esteriore dellim-
magine karmica, nasconde la qualit che la moti-va per cercare di attirare energie similari e
complementari in modo da nutrire e quindi pre-
servare le strutture create intorno allimmagine
karmica per la sua sopravvivenza. In questo
modo limmagine karmica tenta di preservarsi,
anche se poi il vivere consumer il funzionamen-
to di difesa permettendo sempre pi alla luce
della coscienza di riconquistarsi questo spazio
che per diverse incarnazioni era sfuggito al suo
controllo. Una volta che tutte le immagini karmi-
che saranno trasformate, ossia saranno bruciati
tutti i semi del karma come insegna Patanjali ,ci
coincider con lilluminazione in quanto la ristabi-
lita comunicazione tra tutte le parti della coscien-
za conduce ad un Regno pi luminoso della vita.
Luca Tomberli
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Nel 1985 esce un film, interpretato da Mi-
chael J. Fox e Christopher Lloyd, destinato a
diventare un cult cinematografico: Ritorno al
futuro. Siamo a Hill Valley, in California. Marty
uno studente liceale, con una famiglia, di-
ciamo, non proprio ideale. Ha, per, un amico
speciale, un anziano e bislacco inventore, di
nome Doc, che ha trasformato una macchina
sportiva in una macchina del tempo. Grazie
ad essa, Marty fa un viaggio nel passato e
quando ritorna al futuro trova la sua famiglia
completamente cambiata. Suo padre uno
scrittore di successo, sua madre una donna
in forma smagliante, suo fratello e sua sorella
due persone in carriera. Marty, andando nel
passato, ha fatto in modo che per la sua fami-
glia si avverasse il sogno americano. Per lui
sembra cominciare una nuova vita, quando
sopraggiunge Doc, esortandolo a partire per
un nuovo viaggio temporale. Questa volta nel
futuro.
Ora, chi di noi, come Marty, non farebbe vo-lentieri un viaggio nel passato, oltre che per
curiosit di crononauta, per poter cambiare
in meglio il proprio presente? Molti di noi lo
farebbero.
Ma viaggiare nel tempo possibile? La scien-
za ammette questa possibilit. E, in sintesi,
i principali modi che propone per riuscirci
sono i seguenti: a) individuare dei cosiddetti
wormhole o cunicoli spazio-temporali, secon-
do la teoria delle stringhe; b) raggiungere del-
le velocit prossime a quelle della luce, in ac-
cordo con la relativit speciale; c) creare dei
campi gravitazionali molto intensi, secondo la
teoria della relativit generale. Con la precisa-
zione che tutte e tre le vie consentono, alme-
no in teoria, il viaggio nel futuro, e la prima
anche quello nel passato.
Dunque, possibile costruire una macchi-
na del tempo? Secondo Paul Davies, fisico
e divulgatore scientifico di fama mondiale,
la risposta affermativa. Al punto da aver
scritto nel 2003 un libro, edito da Mondadori,
intitolato proprio Come costruire una macchi-
na del tempo. Tuttavia, la realizzazione di un
viaggio nel passato o nel futuro, secondo le
modalit suddette, presenta a oggi enormi
difficolt tecniche. Per questo sembra che
qualcuno stia cercando unaltra strada. il
caso dellingegnere astronautico Vadim Cher-
nobrov e del suo marchingegno: una capsula
metallica di due metri di diametro, allinternodella quale dei forti campi elettromagnetici
rotanti sarebbero in grado di rallentare o ac-
celerare il procedere del tempo. Tuttavia ci
dice Chernobrov se un crononauta, andan-
do nel passato, cercasse di interferire con
gli avvenimenti, interverrebbe un qualcosa
in modo tale che non ci potrebbero essere
conseguenze sul futuro; oppure, il viaggio di
ritorno farebbe perdere il crononauta in un...
Antica saggezza e scienza modernaCuratore: Gianluca Fontana
LA MACCHINA DEL TEMPO...
PRT PORTER
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universo parallelo.
In conclusione, dunque, anche se la scienza
ammette la possibilit teorica di viaggiare neltempo, le difficolt tecniche per realizzarlo a
oggi sono enormi e, anche superandole, vi-
sitare il passato non permetterebbe di poter
cambiare il presente facendovi ritorno.
Proviamo, ora, a vedere la cosa dal punto di
vista della scienza esoterica. Secondo essa,
lessere umano non solo costituito dal cor-
po fisico, bens anche da altri corpi che, per
la finezza della loro materia, sono detti corpisottili. Essi interpenetrano il corpo fisico e ne
debordano per un certo spessore, formando
quellalone noto come aura. Il primo di essi
leterico, nel quale circola il prana, grazie al
quale il corpo fisico mantenuto coeso e vi-
tale. Il secondo lastrale, responsabile della
capacit delluomo di provare passioni, emo-
zioni e sentimenti. Il terzo, infine, il menta-
le, dal quale dipende la possibilit dellessere
umano di formulare pensieri. Questi tre corpi
sottili, insieme a quello denso, fanno luomo
quale noi lo conosciamo: un essere in grado
di agire-sentire-pensare, che, vita dopo vita,
accumula esperienze piacevoli e dolorose e
cos si evolve. In ciascuno dei tre corpi sotti-
li poi, e precisamente lungo lintera colonna
vertebrale e nella testa, esistono i sette cen-
tri di archivio e controllo della coscienza uma-
na, noti come chakra. In linguaggio informa-tico, i sette chakra potrebbero essere definiti
gli hard-disk della coscienza, poich in essi
sono registrate, come sotto forma di softwa-
re, le innumerevoli esperienze fisiche-emo-
tive-mentali che quel dato essere umano ha
compiuto nel suo lungo ciclo di incarnazioni,
da quelle pi piacevoli a quelle pi dolorose.
Questi software sono di due tipi: quelli anco-
ra parzialmente attivi e quelli ormai disattiva-
ti. I primi sono esperienze avvenute in una
data incarnazione che non sono ancora state
superate del tutto, e ogni qualvolta nel pre-sente si verifica una situazione che in qualche
modo ricorda quellesperienza, la persona in
questione viene come sbalzata indietro nel
tempoe costretta a vivere il presente come
se fosse il passato. In scienza esoterica, que-
ste esperienze, di solito traumatiche, sono
conosciute come immagini karmiche.
Per capire meglio, facciamo un esempio.
Supponiamo che, in una data incarnazione,una persona sia precipitata nel vuoto, schian-
tandosi a terra. Quellesperienza, a suo tem-
po, ha determinato in lei delle sensazioni
fisiche, delle emozioni e dei pensieri molto
dolorosi che sono stati registrati in ogni detta-
glio nei suoi chakra. Visto che, nella vita in cui
il trauma avvenuto, di certo quella persona
non ha avuto modo di elaborarlo, nella vita
successiva, a livello inconscio, quel trauma
rimarr e da quelle profondit della coscienza
condizioner la sua esistenza, impedendole
di avere una vita normale riguardo alle altez-
ze. Quella persona, per esempio, non potr
fare un panoramico viaggio in mongolfiera
o salire sulla ruota panoramica del Prater di
Vienna. Ma anche, pi semplicemente, non
potr prendere laereo e magari neppure
guardare dalla platea del circo un trapezista
che si lancia in un triplo salto mortale. Per-ch in tutte quelle occasioni, il suo inconscio,
la riporterebbe indietro nel tempoallistante
angoscioso in cui stava per cadere, ai mo-
menti interminabili in cui stava precipitando,
allistante terribile dellimpatto. Con tutta una
serie di effetti psico-fisici come il panico, la
tachicardia e cos via.
Ora, se una cosa del genere non funziona
come una vera e propria macchina del tem-
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po! Ma terminiamo lanalisi esoterica. Nel
caso sopra esposto, si pu parlare di software
karmico ancora attivo; e ci per evidenti mo-tivi! Se, invece, il trauma, in qualche modo,
stato completamente elaborato, esso per-
de il potere di condizionare la vita presente
della persona, pur rimanendo registrato negli
archivi della sua coscienza, con la possibili-
t, quando il grado evolutivo lo permetter,
di essere anche ricordato nei suoi dettagli. In
questo altro caso, si pu parlare di software
karmico non pi attivo.Viene, allora, spontaneo chiedersi come un
trauma, quale quello descritto, possa essere
superato. Diciamo che un superamento lento
di tipo automatico avviene semplicemente
vivendo e... soffrendo un giorno dopo laltro,
una vita dopo laltra: un po come nel caso
di una ferita che, con il tempo, si rimargina.
Ma questo non lunico modo. Esiste anche
un superamento di tipo indotto, che avviene
grazie al fatto che la persona utilizza degli
strumenti che accelerano il superamento del
trauma: un po come nel caso di una ferita
che venga regolarmente trattata con un op-
portuno cicatrizzante.
Ora, uno strumento di fondamentale impor-
tanza per lelaborazione del trauma costi-
tuito dalla consapevolezza. In questo senso.
Quando la persona del nostro esempio, nella
quotidianit, si trova a soffrire per via dellal-tezza, ha due possibilit di vivere questa
esperienza. La prima di tipo inconsapevole:
come se la persona fosse dentro lesperien-
za, obnubilata. In questo caso, il dolore del
trauma passato ri-sentito in misura minore,
ma minore anche lentit dellelaborazione
che ne consegue. La seconda, invece, di tipo
consapevole: come se la persona, lucida,
guardasse se stessa vivere lesperienza,
dirigendo la sua consapevolezza sulle perce-
zioni fisiche e sulle emozioni che in quelloc-
casione emergono. Questa volta, il dolore deltrauma passato ri-sentito in misura maggio-
re, ma maggiore anche lentit dellelabo-
razione che ne consegue. Il tutto in accordo
a una legge fondamentale della guarigione
esoterica, ripresa dalla psicanalisi, secondo
cui si guarisce da un trauma tanto pi quanto
pi lo si rivive consapevolmentenella propria
coscienza. Con il risultato che, ad ogni viag-
gio nel passato, la persona ha la possibilit diguarire una parte significativa del suo trauma,
modificando cos il suo presente...
Ora, concludendo, tutto questo che cosa ci
porta a dire? Beh, che la vera macchina del
tempo siamo noi! Una macchina che non pre-
senta alcun problema tecnico di realizzazio-
ne; anzi, esiste gi. Che non solo permette
di andare nel passato, ma consente di poter
modificare, facendovi ritorno, il proprio pre-
sente. Una macchina, peraltro, che facile
da portare sempre con s: per lappunto, prt
porter!
Gianluca Fontana
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Oggi sembra essere abbastanza di moda le-
conomia alla quale inevitabilmente segue la
politica. Circa quarantacinque anni fa abbia-mo avuto una grossa, direi, Effervescenza
al riguardo; uso questo termine, perch chia-
mare rivoluzione il movimento, che storica-
mente va sotto il nome di sessantotto, mi
sembra oggettivamente molto inappropriato.
Le speranze di moltissimi giovani di tutto il
mondo fra questi annovero anche il sotto-
scritto hanno avuto in quegli anni una po-
tente spinta verso una giustizia ed eguaglian-
za finalmente terrene e non solo vagheggiate
nel mondo delliperuranio degli idealisti. Ma
lalba del giorno nuovo sperato si rapida-
mente eclissata con il passare delle ore, ov-
vero degli anni, fino a divenire loscura notte,
che tuttora ci avvolge. Molte e molte volte,
rimuginando deluso dentro di me, mi sono
chiesto le ragioni di questa sconfitta. Tante le
ipotesi possibili, ma di queste non far men-
zione, perch mi sembra inutile addentrarsinei meandri di teorie politiche, che potrebbe-
ro spiegare la causa dello svuotamento prima
e del ribaltamento poi della giovanile aspira-
zione. Trascriver invece, commentandoli,
alcuni brani tratti da un messaggio del mae-
stro Kempis (voce apparsa nelle comunica-
zioni del Cerchio Firenze 77), che a mio pare-
re danno una nuova prospettiva della realt,
che si basi sulla piena responsabilit delle
proprie azioni nella vita. Cos inizia Kempis:
Caricarsi sulle spalle una situazione gravosa,
lo si fa solo se si masochisti o per auto-pu-nirsi. Oppure se si spinti da uno slancio di
amore e di desiderio di aiutare. Altrimenti,
nessuno vorrebbe accollarsi una situazione
che gli porterebbe solo affanni e fatiche.
Chiss quale di queste motivazioni spinge i
vostri politici a voler assumere il governo del
vostro paese che a detta di tutti si trova in
condizioni di sfascio generale. Certo, il desi-
derio disinteressato di correggere le cose e
portarle allefficienza, altrimenti si dovrebbe
pensare che o far finta
porta dei vantaggi personali tali da compen-
sare il rischio di non riuscire e il conseguente
discredito che dovrebbe venire a chi non ha
saputo risolvere i problemi che si era accolla-
to, perch me lo consentirete chi fallisce,
almeno la faccia dovrebbe perderla. Invece,
qui sembra che tanto pi uno fallisca o, dai
fatti, si dimostri incapace e tanto pi diventiunautorit politica Questa comunicazio-
ne dei primissimi anni ottanta, come si
vede sono passati pi di trentanni. Cos
cambiato dallora? Direi niente, abbiamo an-
cora scandali, inefficienze, malversazioni. Vo-
glio per fare notare la sottile, ma efficacissi-
ma, ironia del maestro che, non criticando
direttamente nessuno, indirizza subito lat-
tenzione dellascoltatore allaspetto psicolo-
Conoscere la conoscenzaCuratore: Andrea Innocenti
LA CONSOLAZIONEDI UN VETEROSESSANTOTTINO DELUSO
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gico del problema, perch come meglio
vedremo pi avanti allintimo di ognuno
che volto il messaggio. Ancora Kempis:Lideologia pi giusta quella che ricono-
sce agli uomini gli stessi diritti: le differenze
per cui si collocano nella societ in posti di-
versi, debbono scaturire dal loro intimo esse-
re e dalle intrinseche capacit. Nientaltro
pu e deve determinare lassegnazione di
una carica o di una funzione. Molte volte, in-
vece, i migliori e onesti dirigenti sono rimossi
dai loro posti perch disturbano col loro op-porsi alle cose ingiuste e disoneste. In loro
sostituzione mettono degli incapaci che, con-
sapevoli di non avere i titoli per occupare quel
posto, si sentono grati a chi li ha tanto favoriti
e non se la sentono di opporsi al comando di
fare delle ingiustizie. Daltra parte, al potere
non interessa tanto avere degli esecutori ca-
paci, quanto ubbidienti. Se, in una non tanto
balzana ipotesi, qualcuno venisse in posses-
so di documenti compromettenti circa lattivi-
t di chi occupa un posto al vertice di qualche
partito e si mettesse in mente di consegnarli
al partito antagonista per vedere cadere la te-
sta del disonesto, rimarrebbe deluso; perch
il partito antagonista non far mai scoppiare
lo scandalo, sapendo che nellipotesi migliore
tutto si risolverebbe con un cambio di perso-
na mentre, lasciando le cose come sono, po-
tr sempre manovrare a suo piacere il disone-sto col ricatto dello scandaloAncora que-
ste parole sembrano di oggi, il potere afferma
sempre se stesso nel medesimo modo, con
linganno, il ricatto e locculto tramare. Svelar-
ne le modalit assai difficile, grande stato
linsegnamento di Niccol Machiavelli al ri-
guardo; da questo punto di vista Kempis non
dice niente di nuovo, ma fa sempre bene ri-
cordarle, soprattutto oggi che la comunicazio-
ne, divenuta di massa, ma spesso menzo-
gnera e fuorviante, crea lillusione di una real-
t limpida e certa. Il maestro sveglia la co-scienza dellascoltatore spingendolo ad esse-
re pi consapevole del mondo che lo circon-
da, ma soprattutto della sua azione in esso.
Continua Kempis: Il giusto concetto di
giustizia di dare a ciascuno ci che gli do-
vuto in base a dei principi generali ed astratti.
Cio non fare dei favoritismi e trattare diver-
samente chi si trovi in analoghe condizioni.
Per quando, per uningiustizia, ad alcuni si dato di pi, non si pu ricreare leguaglianza
togliendo quello che diventato un diritto
loro, cio riportandoli indietro; ma semmai
portando avanti tutti gli altri, dando a tutti lo
stesso trattamento vantaggioso. Ma siccome
dal punto di vista della realizzazione pratica
molto pi conveniente togliere che dare, si
toglie prima che tutti chiedano lo stesso trat-
tamento migliore; e per avere il consenso dei
pi e non perdere voti, si grida allo scandalo e
si mostrano i vantaggi goduti da alcuni come
ingiustizie rimediabili solo con metodi tuziori-
stici. In altre parole, si gioca sulla psicologia
delluomo meschino il quale preferisce non
avere nulla piuttosto che qualcuno abbia di
pi; il quale se a taluno dato di pi, anzich
pensare che prima o poi tutti dovranno avere
lo stesso trattamento di favore e lottare per
questo, preferisce che la giustizia sia ristabili-ta togliendo a quelli il beneficio goduto. La
democrazia indubbiamente migliore della
dittatura perch le scelte non sono di pochi,
ma della maggioranza, e quindi dovrebbero
essere lespressione di interessi pi genera-
lizzati: per state attenti che non diventi una
dittatura mascherata, nella quale le scelte
sono di pochi e si fanno approvare dai pi,
falsificando la realt e, in definitiva, prenden-
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dosi gioco di loroQuesto brano pu appa-
rire reazionario, ma facendo attenzione si
comprende che tocca punti psicologicamen-te assai rilevanti, perch la coscienza che
qui viene messa in gioco. Analoga situazione
proprio oggi la stiamo vivendo. Soloni delle-
conomia e della politica vorrebbero togliere
quelle garanzie, che sono state conquistate
dai lavoratori dopo anni di lotta e di sacrifici, in
nome del fatto che non attualmente facile
estenderli anche a coloro che si stanno solo
ora affacciando al mondo del lavoro, i cosdetti precari. giusto cercare leguaglianza,
ma questa deve essere verso lalto e non al
basso. Luomo meschino trova pi comodo
adattarsi in una situazione letargica di male
comune piuttosto che fare lo sforzo di muo-
versi verso un maggiore bene per tutti. Anco-
ra da Kempis: La mia critica rivolta, pri-
ma di tutto, alle persone perch sono quelle
in difetto, prima che il sistema sociale. Per-
ci, anzitutto, sono le persone che debbono
cambiare. Queste cose vi dico perch trovia-
te il coraggio di essere onesti nella disonest
generale. , mi chiedete?
semplice. Se vi sembra che le cose non vada-
no bene in questa generale dissolutezza, ado-
peratevi per cambiarle con quanto potete
fare, cio essendo voi stessi onesti. Certo,
direte voi, noi siamo una goccia che poco
peso ha nel mare; tuttavia, quello quanto vispetta di fare. E il fatto che se anche lo fate
non porta conseguenze generali, non giustifi-
ca la vostra lacuna, non vi sottrae da quella
catena di responsabilit che finir col rendere
inevitabile un effetto traumatico. Poi, dimen-
ticate le ragioni per cui tale effetto si deter-
minato, vi sembrer ingiusto che ne soffriate
le conseguenze, mentre altro non sar che la
naturale conseguenza di un passato compor-
tamento errato. E a proposito di causa e di
effetto, se siete fra quelli che non si interes-
sano della politica del vostro paese, o se vene interessate solo per i vantaggi che posso-
no venirvene, o se ponete attenzione alla po-
litica solo se tocca i vostri interessi, se ritene-
te giusta una decisione solo perch ha la pa-
ternit del vostro partito, se scendete in piaz-
za solo quando ve lo dicono, se vi sembra
giusto che sia tolto agli altri quando non pote-
te avere voi, se le cose che vi ho detto le sa-
pete ma non le fate, allora voi fate parte delpopolo ignorante e quel che avete ve lo meri-
tate: perci non lamentatevi se vi trattano
come siete trattati.Larticolo si chiude con
questultimo brano nel quale si trova la sinte-
si delle ragioni del fallimento di tutte le giova-
nili speranze sessantottine. Esse sono dovu-
te alle limitazioni della coscienza indivi-
duale. Si potrebbe pensare non esserci spe-
ranza, per chiunque sia convinto dellesi-
stenza della Legge del Karmapu trovare
forza e fiducia nella convinzione che la vita
stessa ha costruito lo strumento capace di
muovere la coscienza. A noi resta il compito,
affinch le conseguenze delle nostre azioni
siano meno dolorose, di fare lo sforzo verso
una sempre maggiore consapevolezza.
Andrea Innocenti
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Da qualche tempo sta circolando sul web la no-
tizia delliniziativa finanziata dallimprenditore rus-
so Dmitry Itskov, relativa al progetto di immor-talit per lessere umano entro il 2045. Questo
progetto, che prevede che noi uomini diventia-
mointelligenze artificiali immortali, si sviluppa in
quattro tappe. La prima prevede, entro il 2020, il
perfezionamento di cyborgprivi di sistema nervo-
so centrale, comandati a distanza.
La seconda tappa prevede, entro il 2025, la ca-
pacit di isolare ed estrarre il cervello umano,
assieme a una porzione di spina dorsale, per tra-
piantarlo in un robot dalle sembianze umane, che
potrebbe per durare molto di pi di un normale
corpo fisico. La terza tappa dovrebbe realizzarsi
attorno al 2030-2035 e prevede la replica digita-
le del nostro cervello, che dovrebbe essere in-
stallata su di un computer. Lultima tappa infine,
prevede leliminazione di ogni aspetto di fisicit
dellessere umano, per consentirgli di vivere uni-
camente in una dimensione digitale, manifestan-
dosi eventualmente attraverso un ologramma ingrado di replicare le ormai obsolete sembianze
umane.
Pare che il nostro riccone abbia preso le mosse
da una presa di coscienza, evidentemente pro-
fonda, del fatto che, per quanti soldi potesse pos-
sedere, prima o poi sarebbe invecchiato e ineso-
rabilmente morto. Questo tipo di consapevolezza
port Siddharta Gautama alla ricerca dellillumina-
zione, che lo condusse poi a diventare Buddha, il
Risvegliato. Pare invece che a Itskov abbia fatto
un effetto diverso, secondo me non tanto illumi-
nante. In pratica questo ha pensato di prendereil cervello umano, buttare via il corpo, salvare i
dati su di una chiavetta e poi buttare via anche
il cervello; tutto questo da qui al 2045. Ma dai
ragazzi!! Vi sembra un lavoro normale? Metti che
uno stacchi la spina al computer, dopo con cosa
lo proietti lologramma? Ma vi sembra una vita
possibile? Il bello che questo qua ha gi anche
dei seguaci, segno che la madre dei senza consa-
pevolezza molto prolifica.
Ammettiamo pure che la tecnologia attuale, con
i suoi prevedibili sviluppi, ci consenta di realizzare
quanto vuol concretizzare il nostro magnate rus-
so, credete in questo modo di realizzare limmor-
talit? Bella immortalit, relegati dentro a un chip,
a diventare la sbiadita memoria di una replica vir-
tuale. Metti che vuoi mangiare un gelato, cosa
fai, chiedi ad un altro ologramma che te lo vada a
comprare e che te lo spiaccichi sulla tastiera del
computer? Quando poi ti vuoi bere un bicchieroz-zo di Chianti, spera che lo abbiano digitalizzato
bene, altrimenti ti si pone lo stesso problema di
prima, sai che guaio il vino sulla tastiera? Scusa-
te, consentitemi un commento scurrile: ma che
vita di merda! Ovviamente io preferisco morire
quando ora, permanendo in un vecchio corpo,
acciaccato e corrotto dagli anni, concludendo na-
turalmente e dignitosamente quella che, ancora
per poco, si potr chiamare una vita umana.
Il Sentiero IniziaticoCuratore: Massimo Rodolf
NOI SIAMO GI IMMORTALI,
OVVERO ALIENS GO HOME
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C tutto un filone, diciamo di pensiero, secon-
do me chiaramente NON UMANO, chiamato
Transumanesimo che mira a separare luomodalla propria umanit, interfacciandolo con le
macchine e mettendolo in rete, auspicando una
specie di coscienza alveare, che dovrebbe addi-
rittura migrare verso altri pianeti per colonizzarli.
Anche il nostro casareccio Casaleggio, nei sui vi-
deo Gaiae Prometeusindica una tale direzione,
che considera come evoluzioneil tecnologizzare
la nostra coscienza e metterla in rete. Il proble-
ma vero che ci sono gi un sacco di deficientiche considerano figo farsi innestare microchip o
comunque spingersi in questa direzione di totale
connessione di s ad internet. La questione po-
trebbe sembrare banale, e riservata ad alcuni ap-
passionati di tecnologia e\o di fantascienza, ma,
come vedremo, invece molto pi complessa,
profonda, e soprattutto di interesse e rilevanza
generale, visto che quello che viene ipotizzato,
di fatto si sta gi realizzando, a nostra insaputa,
coinvolgendo tutta lumanit.
A questo punto non posso far altro che tenere
una breve lezione di anatomia e fisiologia esote-
rica, per ricordare chi veramente lessere uma-
no e come funziona. In realt noi siamo Angeli
Solari, monadi di natura spirituale, che attraverso
unanima, un corpo mentale, un corpo astrale, un
corpo eterico, ed infine un corpo fisico, ci mani-
festiamo in tutte le relative dimensioni dellesi-
stenza, che sono fondamentalmente sette. Diqueste, la dimensione fisica lultima in ordine
di densit vibratoria, ed esiste solo in subordine
a quelle di natura pi elevata. Il che significa che
non pu sussistere un corpo umano, salvo casi
particolari che non considereremo in questa cir-
costanza, che non sia espressione di unanima,
estrinsecazione a sua volta dello Spirito Imperitu-
ro che manifesta la nostra vera natura.
I pi non credono a quanto ho appena descrit-
to, ma di fatto un problema loro, legato alla
loro scarsa e imperfetta percezione, visto che i
chiaroveggenti di ogni epoca e tradizione, di fat-to confermano questa struttura molteplice della
coscienza umana, pur nella sua unicit e indivisi-
bilit. Quindi, rendiamoci conto che c poco da
ballare, siamo fatti proprio cos, e non possiamo
esistere senzanima. Anche se tu che leggi ti con-
sideri ateo, la tua convinzione non modificher il
fatto che anche tu hai unanima, che non credi di
avere, ma che rappresenta il vero progetto di tut-
te le incarnazioni del tuo essere umano. Quandolanima si distacca dal corpo sopraggiunge quel
fenomeno comunemente chiamato morte, che
caratterizza semplicemente labbandono, tempo-
raneo peraltro, di un veicolo fisico, da parte del
principio superiore della nostra coscienza.
Lignoranza di questa realt ci che favorisce
una visione, tutto sommato, ancora meccanicisti-
ca di una scienza che ci considera come dei mec-
canismi, nei quali il problema quello di riparare
o sostituire i pezzi di ricambio. In questo senso
si sta orientando la ricerca medica. La conoscen-
za, e la paura, di questa realt invece alla base
secondo me di tutte le teorie transumaniste, che
in verit sono, secondo quello che vedo io, le-
spressione ideologica di razze aliene allumanit.
Quello che caratterizza determinate razze aliene,
presenti ora sul nostro pianeta, il loro essere
parassiti dellumanit, e la natura collettiva della
loro coscienza che, a differenza di noi umani, pre-vede il non avere unanima individuale. Io sorride-
rei poco, ritenendo queste argomentazioni fanta-
siose e un po squilibrate, perch sono recenti le
dichiarazioni dellex premier russo Medvedev sul-
la presenza aliena sulla Terra. Anche il Vaticano,
in tutta la sua prudenza, ha fatto recenti aperture
allesistenza di forme di vita aliena, e prevedo fa-
cilmente che dovremo abituarci a rivelazioni sem-
pre pi frequenti sullargomento.
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Non voglio qui stendere un trattato sulle forme di
vita aliena che vivono ora sulla Terra, ma solo par-
lare di ci che pi rilevante ai fini delle minacceche insistono pesantemente in questo momento
sullumanit nel suo complesso. Questi parassiti
hanno bisogno, per vari motivi ed in vari modi, di
utilizzare i nostri corpi fisici, ma trovano un gros-
so ostacolo nella natura spirituale della nostra
coscienza, che rende difficile luso dei nostri
corpi. Diciamo, per capirci, che questi esseri fun-
zionano alla maniera degli Avatar dellomonimo
film, che io considero il primo chiaro film alienodella storia, e che, da bravi coglioni che siamo,
abbiamo fatto diventare un successo mondiale.
Ossia essi sono delle entit, perlopi esistenti
in dimensioni non fisiche, praticamente senza
identit personale, quanto piuttosto collettiva,
che sono molto attratti dalla possibilit di usare
un corpo fisico, o di succhiarne lenergia eterica,
favorendo le emozioni pi basse che noi umani
possiamo provare.
Per loro diviene di vitale importanza allontanare il
pi possibile questo scomodo intruso, che la
nostra anima, ed quello che stanno realizzando
sotto i nostri occhi, sotto il nostro naso, senza
che praticamente nessuno se ne accorga e cer-
chi di reagire. Da questo punto di vista verrebbe
da dire che ci meritiamo quanto sta accadendo,
ma a me piace pensare che le difficolt che lu-
manit sta attraversando serviranno per la sua
evoluzione. Almeno speriamo che sia cos, altri-menti ci troveremo tutti, come gi preconizzato
dal vate italico Casaleggio, entro il 2016 con un
Avatar che ragioner al posto nostro.
Per comprendere il perch del comportamen-
to dei nostri parassiti dobbiamo parlare di fre-
quenze. Infatti la loro forma di vita si esprime in
frequenze vibratorie che sono particolarmente
basse, determinando un livello di coscienza pa-
rimenti basso. In relazione a questa condizione
tuttavia, e rispetto al livello della nostra, la loro
tecnologia senzaltro pi evoluta, cosa che, as-
sociata al loro essere subdolo, rende abbastanzadifficile riconoscere il loro modus operandi, dal-
tronde tipico dei veri parassiti. Un corpo umano,
che sia permeato dallelevata frequenza espressa
da unanima evoluta, risulta particolarmente com-
patto e coerente, in pratica repellente, per i nostri
indesiderati inquilini.
per questo motivo che essi si adoperano in
ogni modo per abbassare la frequenza della co-
scienza umana, rendendola il pi possibile abiettae truculenta. Il vero problema che questi esseri,
presenti sulla Terra da sempre, sono riusciti ad in-
filtrarsi nelle pieghe del potere espresso in ogni
aspetto della vita umana, condizionandola sem-
pre di pi. Multinazionali di ogni settore e governi
mondiali dei maggiori paesi, sono ampiamente
controllati da qualcuna di queste razze aliene,
spesso anche in conflitto tra di loro, ed agiscono
il loro potere per i loro scopi, che comprendono,
fra laltro, la riduzione della popolazione mondiale
e il completo asservimento dellumanit attraver-
so un controllo globale delle coscienze.
La logica che sottost alla loro attivit non quin-
di umana, ed anche questo un motivo che ci
consente di comprendere perch sia spesso cos
difficile comprendere le scelte sia di certi gover-
ni che di certe grandi imprese industriali. Non
solo il profitto che le guida, ma una mentalit alie-
na che deve assoggettare lumanit, per renderlapi funzionale alle loro necessit vitali. La cosa
triste che lavidit della maggior parte degli es-
seri umani valido supporto alle intenzioni aliene,
per cui si pu veramente dire che ci sono uomini
che stanno vendendo il pianeta per un piatto di
lenticchie. Lidiozia e la stupidit vengono sempre
pi diffuse attraverso i mezzi di comunicazione,
divenuti veri e propri strumenti di alienazione.
Emozioni sempre pi cruente e materialistiche
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vengono stimolate in ogni settore dellesistenza,
cercando di favorire la separazione degli umani
dalla realt concreta, e limmersione totale in unarealt sempre pi virtuale, e in quanto tale sem-
pre pi facilmente pilotabile.
Lobiettivo quello di allontanare totalmente les-
sere umano dalla sua anima, per renderlo di fatto
un guscio vuoto da utilizzare sic et simpliciter. Pi
che di Avatar, io parlerei di zombie, questo il fu-
turo che vorrebbero per noi, futuro nel quale non
si potrebbe pi certamente parlare di umanit,
ma di qualcosa di ibrido e non meglio definibile.E noi, in una certa misura gli stiamo dando una
mano, accondiscendendo a gran parte di queste
manovre, accettando labbruttimento ed il degra-
do spirituale come norma comune di vita. I nostri
parassiti hanno tempo e favoriscono cambiamen-
ti lenti, ma inesorabili, nella qualit della nostra
vita e della vita del pianeta. Mi ricordano i vara-
ni di Komodo, che basta che scalfiscano anche
solo leggermente la preda con i loro denti, perch
questa si avveleni lentamente, ma senza scam-
po. Tutto ci mentre lintera comunit di questi
rettili assiste, anche per settimane, allagonia
dellanimale, pregustando in modo vigliacco e
subdolo il momento della sua morte.
Nasciamo, e subito veniamo vaccinati con so-
stanze che in realt, invece di tutelare la nostra
salute la danneggiano, immettendo nei nostri
corpi dannosissime nanoparticelle, e adiuvanti di
natura tossica. Sempre di pi si introducono psi-cofarmaci, fin dallinfanzia, per non essere agita-
ti. Lalimentazione, nei cosiddetti paesi civilizzati
ormai tutto fuorch naturale, condita di ogm,
nanoparticelle ed inquinanti di ogni tipo. Lam-
biente scientificamente inquinato dal rilascio di
sostanze tossiche, in modo particolare dalle ope-
razioni di aerosol clandestine ormai comuni da
anni nei cieli di quasi tutti i paesi del mondo. Fre-
quenze di ogni tipo danneggiano il nostro sistema
nervoso ed immunitario, mentre veniamo educati
al brutto, allorrido, al crudele ed allirreale, fin dal-
la pi tenera et, attraverso luso di videogiochi,computer e televisione. E queste sono solo al-
cune delle pi evidenti aggressioni che lumani-
t sta subendo, mentre non poche sono quelle
invisibili, artatamente occultate dalle tecnologie
energetiche dei nostri parassiti.
Se pensate che non esista la tecnologia di cui
sto parlando, sappiate che di pochi giorni fa la
notizia della creazione della prima replica in pro-
vetta di un cervello umano, creato a partire dacellule staminali, mentre sta facendo passi da gi-
ganti lo studio dellinterfaccia tecnologico uomo-
macchina-computer. gi possibile visualizzare a
video i sogni ed i pensieri di una persona, per non
parlare che di ricerche note e non coperte da se-
greto militare. Si sta parlando con entusiasmo di
tecnologia indossabile, grazie alla quale potremo
essere sempre in rete, connessi a un mondo
che di reale avr sempre meno. Che bello poter
condividere di continuo su Facebook ogni battito
di ciglia, o potersi rincoglionire non-stop veden-
do tutti i rigori della propria squadra del cuore, o
seguire il proprio serialpreferito in continuazione
sui nostri google-occhiali.
Ma ci rendiamo conto di dove stiamo andando?
Gi cos siamo gi tutti controllati e influenzati
in un modo che nemmeno ci immaginiamo, vo-
gliamo veramente regalargli letteralmente anche
il nostro cervello, servendoglielo su di un piattodargento? Le pi spinte ipotesi complottiste
vengono ogni giorno superate da una realt che
si fa sempre pi incredibile. di poco tempo fa
la notizia del fatto che il governo americano spia
tutti gli utenti internet... e qualcuno si anche
meravigliato, perch, pensavate di no? E pensate
che in Italia stiamo meglio? E questa non che la
punta delliceberg.
Ora Itskov ci vuol fare diventare immortali, ma
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il fatto che dobbiamo semplicemente renderci
conto che noi SIAMO GI IMMORTALI. Lo la
nostra anima, non il nostro corpo, ma perch cosha deciso la vita a cui apparteniamo, nella perfe-
zione della sua totalit. Ci sono leggi di natura che
non possono essere infrante. Possiamo tentare,
per esempio, di aggirare la legge del karma, o leg-
ge di causa-effetto, ma scopriremo che pi cer-
chiamo di sfuggire alla morte, prima la troveremo
a Samarcanda, come ci raccontava una canzone
di tanti anni fa. Migliorare la nostra esistenza, si-
gnifica in primo luogo accettarla nella sua inte-grit, per poi capire che migliorare la condizione,
anche del nostro corpo fisico, significa compren-
dere meglio i moti della nostra coscienza.
Mi stupisce poi la posizione del Dalai Lama, figu-
ra che ho apprezzato da tanti punti di vista, che
si schierato tra i primi sostenitori dellimpresa
di questa infingarda immortalit. Scusa Tenzin
Gyatso, ma cosa ti capitato? Ma come capo
del buddhismo tibetano non ti ricordi che esiste
il karma? Che senso ha ricercare limmortalit in
un veicolo illusorio nel regno dellimpermanen-
za? E non ti viene in mente che questo tentativo
di supposta immortalit, vada contro al karma
dellindividuo e dellumanit, e che comunque ha
come fine proprio quello di distaccarci dal vero
principio della nostra immortalit, ossia la nostra
anima? Mah, lascio in sospeso ogni giudizio, ma
non mi piace questa posizione.
In queste prospettive cupe dov la cosa bella?Intanto devo ribadire che, nonostante una situa-
zione che diventa sempre pi pericolosa giorno
dopo giorno, io rimango profondamente ottimi-
sta. Lumanit ce la far a riscattarsi... come?
Evolvendo necessariamente ad un livello di co-
scienza pi elevato. Non mi stancher di ripete-
re che la cosa che mi conforta maggiormente in
questo senso, da un po di anni a questa parte,
sono i bambini meravigliosi che stanno nascen-
do. Io li vedo... sono Luce pura. La maggioranza
dei bambini sono esseri gi elevati, che hanno
raggiunto in vite precedenti un alto grado di evo-luzione spirituale. Questi non sono qui per caso,
e la natura non commette errori, per cui, per me
lecito supporre che quando questi avranno rag-
giunto un grado sufficiente di maturazione dei
veicoli che usano per manifestarsi, lumanit do-
vr necessariamente essere qualcosa di diverso
da quello che adesso.
Questa cosa molto temuta da coloro che vo-
gliono dominarci nella maniera pi bieca che noipossiamo immaginare, e stanno facendo di tutto
per evitare che questa realt si compia. Soprat-
tutto i piccoli cuccioli dellumanit sono presi di
mira, con manovre che cercano di limitare il loro
enorme potenziale, per ricondurli, per quanto
possibile, a condizioni di abbruttimento, fisico,
emotivo e mentale. Ma i nostri parassiti, non
avendo unanima, non riescono bene a compren-
dere che cosa significa lenorme potenza che la-
nima stessa pu sprigionare, e ritengono che le
loro subdole manovre possano avere, in qualche
maniera, un effetto definitivo.
Cari aliens, toglietevelo dalla testa, noi siamo gi
immortali, lumanit un osso molto pi duro da
inghiottire di quanto si possa pensare, e questi
bambini non mancheranno il loro compito, per
cui rassegnatevi: questo pianeta troppo per
voi. Alla Terra spetta un altro destino, quello di
divenire un pianeta sacro, a patto che gli umaniaccettino di riconoscere il loro retaggio di Angeli
Solari. Non ce la farete cari, non ce la farete, e
poi ricordatevi che io vi vedo, e so riconoscervi,
occhio alla penna...
Massimo Rodolf
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Con la nona fatica Ercole giunge alla palude
di Stinfalo in Arcadia, regione della Grecia in
Peloponneso, e subito vide stagliarsi davanti
a lui un fetido pantano, sopra il quale volteg-
giavano una moltitudine di uccelli che faceva-
no molto rumore, uccelli che ogni volta che
venivano disturbati si alzavano in volo oscu-
rando la luce del sole. Gli uccelli avevano un
aspetto orrido con dei becchi di ferro affilati
come spade e con piume che sembravano
aste dacciaio.
Allinterno di questo stormo tre uccelli, in
particolare, si scagliarono verso Ercole, che
respinse lattacco con una clava cercando
continuamente la soluzione al compito asse-
gnatogli. La clava non sort un grande effetto
e allora prov con arco e frecce ma anche
questa volta con scarsi risultati. Lesperienza
sempre un valore importante, di fronte alle
battaglie non possiamo non agire se non at-
traverso il nostro vissuto, listinto, legato alla
mente razionale, che impedisce di coglierelintuizione necessaria. Esiste un tempo per
ogni cosa e ci che pu apparire inutile alla
personalit, vincolata alle proprie aspettative
e illusioni, risulta necessario allanima, la qua-
le scioglie gradualmente ci che impedisce
una chiara visione.
A questo punto, il nostro Eroe, si ricord di
antiche parole che gli rammentavano che la
fiamma brilla al di sopra della mente ed indica
la sicura direzione. Infatti, lintuizione insorse
palesandosi al suo agire attraverso due nac-
chere di bronzo che ricevette da Atena (dea
della sapienza e molto probabilmente degli
aspetti pi nobili della guerra), le quali erano
state costruite da Efesto (dio del fuoco e del-
la metallurgia). Ercole cominci a sbattere fra
di loro le nacchere ed il loro rumore assor-
dante allontan gli uccelli facendo cadere il
silenzio nella palude.
Ad ogni azione occorre una reazione uguale
e contraria ed anche attraverso questo epi-
sodio possiamo comprendere la Legge del
Karma, rimandando indietro ci che si pro-
dotto. In questo caso il fracasso di una mente
non disciplinata che impedisce al sole centra-
le, la nostra anima, di illuminare e direzionare
adeguatamente il nostro agire.
Questa fatica si svolge nel segno del Sagit-
tario che rappresenta laspirante concentrato
in una sola direzione, larciere a cavallo che
va dritto alla meta, come una freccia versoil bersaglio. A questo proposito vi confesso
che sono sempre stato affascinato da archi
e frecce, fino ad acquistare auto di una nota
marca che ha come fregio una freccia alata.
Certo la mia scelta non dipesa solo da que-
sto, il portafoglio ha inciso molto, ma quel
dardo scagliato e sorretto da energie superio-
ri mi ha sempre affascinato.
La prova in Sagittario sancir la riuscita di ci
Mitologia e Sentiero IniziaticoCuratore: Graziano Fornaciari
ERCOLE E LUCCISIONE
DEGLI UCCELLI DI STINFALO
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che non accadde in Ariete, dove il tentativo
di Ercole di catturare le giumente antropo-
faghe fall perch interag con loro in modopersonalistico e non dal punto di vista della-
nima. In Sagittario uccise gli uccelli antropo-
fagi dimostrando controllo e padronanza dei
propri pensieri e di conseguenza delle proprie
parole. Senza questi requisiti non vi pu es-
sere iniziazione. Lopposto di questo segno
Gemelli che rappresenta la dualit, mentre
il Sagittario lunit, la personalit unificata.
In questo modo ci si libera dalle illusioni e siintravede la meta, come larciere sul cavallo
bianco (simbolo della divinit) raffigurato an-
che come un centauro con arco e frecce.
Il Sagittario rappresenta il segno del silenzio,
anticamente il neofita doveva sedere e non
parlare, doveva lavorare e osservare, condi-
zioni indispensabili per entrare nel Regno dei
Cieli. La lezione che si dovr apprendere in
questo segno la limitazione nel parlare me-
diante il controllo del pensiero, rinunciando
alle forme ordinarie del parlare, alle chiac-
chiere inutili e limitandosi nel parlare di cose
spirituali.
Le vere limitazioni sono date da ci che ab-
biamo detto e fatto e non certo da condizioni
esterne. Il giusto uso del pensiero, il control-
lo della parola e la conseguente innocuit sul
piano fisico, conducono alla liberazione, liberi
di salire la montagna delliniziazione come ilcapro in Capricorno, riconoscendo che lunica
modalit che ci deve tenere legati allumanit
rappresentata dal servizio.
Nello zodiaco vi sono due porte cosmiche
rappresentate dal Cancro (porta dellincar-
nazione) e dal Capricorno (porta del regno
spirituale), la porta del Sagittario definita
una porta minore che possiamo attraversare
prima della scalata. Attraversare questo spa-
zio sancir la nostra abilit nel corretto uso
delle frecce del pensiero. Lautentico uomo
del sagittario molto potente; potente per-ch anche il segno della concentrazione in
ununica direzione, essendo stata vista per la
prima volta la meta. Potente perch il perio-
do che precede immediatamente la nascita
del Cristo. Il potere si ottiene amando, iden-
tificandoci con gli esseri umani, si pu amare
gli altri con tutte le loro colpe, senza aria di
superiorit, riconoscendo di essere stato, un
tempo, come loro. Ricordate il detto chi senza peccato scagli la prima pietra? Qual-
cosa del genere, quindi occhio alla penna, in
questo caso occhio alla freccia del pensiero,
in poche parole stiamo in campana cercando
di discriminare il suono del nostro vero S.
Vi sono tre costellazioni connesse con questo
segno, la Lira, lAra e il Drago. La Lira larpa
a sette corde che laspirante comincia a suo-
nare e fa della sua vita una musica. Questo
strumento stato donato da Apollo al figlio
Orfeo, il quale discese negli inferi per ritrova-
re la sposa Euridice. Questa costellazione
facilmente riconoscibile con laiuto di Vega, la
stella pi luminosa del cielo estivo.
Euridice, figlia di Nereo e Doride, fuggendo
da Aristeo che la voleva sedurre, calpest un
serpente che la morsic a morte. Orfeo deci-
se di scendere nellAde, il regno dei trapas-
sati, e di strapparla alla morte convincendoCaronte a traghettarlo allaltra riva dello Stige
(uno dei cinque fiumi dellinferno), giuntovi
commosse i signori degli inferi, i quali accon-
sentirono che Euridice tornasse in vita a patto
che Orfeo, nel viaggio di ritorno, non la guar-
dasse mai in volto fino al momento in cui non
avessero rivisto la luce del sole.
Orfeo prese per mano la sua sposa, ma ad un
certo punto, dubbioso del fatto che stesse te-
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nendo per mano unombra e non Euridice, si
volt a guardarla dimenticando la promessa
fatta, condannando di fatto Euridice ad unaseconda morte. A questo punto egli tent di
convincere ancora Caronte di riportarlo dalla
sua sposa ma senza successo e allora, addo-
lorato, si rifugi su di un monte dove molte
donne tentarono di sedurlo, in modo partico-
lare le Baccanti (seguaci di Dionisio Bacco).
Le Baccanti deluse dallessere continuamen-
te ignorate uccisero Orfeo gettando la sua
testa in un fiume. Il delitto rimase impunito eper punizione gli Dei provocarono una pesti-
lenza in Tracia che provoc la reazione degli
abitanti, i quali consultarono loracolo per ave-
re lumi su come scongiurare il tutto e ricevet-
tero come risposta che bisognava ritrovare la
testa di Orfeo.
La testa fu trovata da un pescatore nella
grotta di Antissa, nellisola di Lesbo, e subi-
to cominci a parlare e a profetizzare, ma in
questo modo gli oracoli di Apollo non veni-
vano pi ascoltati, provocando la sua ira che
manifest recandosi dalla testa gridandogli
di smettere di interferire con il suo culto. Da
quel momento la testa tacque per sempre e
apollo mise la sua immagine nel cielo forman-
do la costellazione della Lira.
LAra laltare sul quale laspirante ripone
su di esso tutto ci che ha, con lo spirito di
colui che non pu fare altrimenti senza ali-mentare un senso di amara rinuncia. Questa
costellazione ha la forma di una sedia con i
braccioli ed una versione del mito ci riporta
allaltare del centauro Chirone, il pi saggio
tra gli esseri viventi. La costellazione anche
associata allaltare eretto da No dopo il di-
luvio universale, allaltare di Mos, allaltare
del tempio di Salomone e a molti altri ancora,
come laltare del proprio cuore ove vengono
posti gli aspetti purificati della personalit con
il chiaro intento di tradurli in servizio.
Il Drago il serpente della saggezza che,in Gemelli, lopposto del Sagittario, Ercole
ha affrontato avente le sembianze dellIdra.
Secondo la mitologia il Drago Ladone, mo-
stro a guardia dellingresso del giardino delle
Esperidi, in cui crescono le mele doro, che
Ercole uccise nella fatica in Gemelli. La testa
del Drago riposa ai piedi della costellazione
di Ercole, non lontano dalla stella Vega, dove
il suo corpo si snoda tra lOrsa Maggiore elOrsa Minore. Allinterno della costellazione
del Drago vi la stella Thuban, la quale era
la stella polare degli antichi egizi circa 4800
anni fa.
Anche attraverso le costellazioni ci possia-
mo rendere conto della triplicit della vita
tendente a creare la maggiore sintesi possi-
bile, immergendoci negli inferi della nostra
coscienza, per poi riemergere dalle paludi e
posizionare sullaltare del proprio cuore i doni
dello spirito, i quali, dovranno essere utilizzati
in un servizio che dovr divenire sempre pi
inclusivo.
I tre uccelli che disturbavano, come citato da
Alice Ann Bailey nelle Fatiche di Ercole, rap-
presentano modalit umane molto comuni:
i pettegolezzi crudeli, parlare di se stessi in
modo egoistico e gettare le perle ai porci...
ma di questo vi parler nel prossimo articolo.Graziano Fornaciari
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Pisces, terzo e ultimo segno dacqua dopo
Cancer e Scorpio, rappresenta lultima pro-
va che luomo deve superare per divenireun iniziato e potere essere un Salvatore del
mondo. Dopo avere attraversato e compreso
gli altri undici segni, dovrebbe risultare facile
alluomo comprenderne il significato, invece
si ritrova in mezzo ad una grande confusione,
non sa pi ritrovare il bandolo della matassa
e rischia di perdersi in mezzo alle contrastan-
ti dualit espresse da questo segno, a meno
che non ritorni sui suoi passi e cerchi di os-
servare Pisces nei due sensi di percorrenza
della ruota, quello comune, involutivo e quel-
lo inverso, evolutivo; allora inizia a ritrovare la
strada della comprensione e riesce a leggere
il messaggio di questo segno.
Sono infatti necessarie entrambe le defini-
zioni, quella exoterica e quella esoterica per
capire come mai, dopo avere visto luomo
compiuto, come servitore dellumanit, in
Aquarius, ci ritroviamo ora con un altro ani-male quale simbolo di un segno zodiacale.
Simbolo di Pisces, infatti, sono due pesci le-
gati fra loro, che volgono in direzioni opposte,
uno lanima e laltro la forma, le quali sono
una schiava dellaltra; lanima nel percorso
involutivo schiava della forma poi nel per-
corso evolutivo si liberer dalla prigione della
forma e la personalit sar allora dominata
dallanima. I due pesci simboleggiano la natu-
ra inferiore e la natura superiore delluomo e
nuotano uno verso il basso e uno verso lalto:
uno esprime linvoluzione dello spirito nellamateria, laltro invece rappresenta levoluzio-
ne della materia che glorificata vuole innalzar-
si al cielo. Il legame, per, forma un punto
di fissit che innesca un movimento rotato-
rio allinterno del quale il conflitto fra bene e
male, fra salita e discesa, fra salvezza o dan-
nazione, si fa arduo, ma dal quale il pi forte
uscir vincitore. I due pesci comunque non
potranno mai separarsi n la direzione essere
una sola; quello che deve avvenire lo scio-
glimento dei legami con le cose terrene per
permettere che lumano possa fondersi con il
divino, riportando luomo alla sua natura origi-
naria, riportando la sostanza alla sua essenza.
Lentrata in manifestazione fisica avviene in
Cancer, ma la storia evolutiva delluomo inizia
sotto linflusso di Pisces, segno appartenen-
te alla croce mobile, la quale governa luomo
da uomo comune ad aspirante. Infatti luomosu questa croce ha in s le caratteristiche del
Cristo interiore, ma latenti ed inespresse per-
ch ancora sottomesse alla forma, nel sen-
so che il potere dellanima ancora passivo
mentre quello della forma estremamente
attivo.
Poi parlando di Capricornus, segno apparte-
nente alla croce cardinale, abbiamo visto che
era necessario scalare la vetta e conseguire
Astrologia esotericaCuratore: Maria Grazia Barbieri
PISCES,
IL SALVATORE DI ANIME
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facolt spirituale, la medianit in mediazione,
la chiaroveggenza in percezione spirituale, li-
stinto in intelletto) finalmente luomo pu ac-quisire laccesso diretto al piano dellanima.
In questo lavoro di trasmutazione luomo
sostenuto dai pianeti reggenti di Pisces, che
sono Giove sul piano della personalit e Plu-
tone sul piano dellanima e della monade,
quindi abbiamo in manifestazione sui rispetti-
vi piani il 1 e il 2 raggio.
Mediante Giove affluisce energia di 2 raggio,
di amore e saggezza, che unisce, che fondein coscienza i due pesci, cio anima e forma,
anche se inizialmente in Pisces questa rela-
zione si presenta come schiavit, poich i
due pesci non possono sfuggire uno allaltro,
mentre Plutone, tramite lenergia di 1 rag-
gio, distrugge le forme che pi non servono e
che ancora tengono in schiavit lanima, per-
ch ricordate sempre che Plutone distrugge
la forma ma mai la coscienza.
Il volere, espressione del 1 raggio e lamore,
espressione del 2 raggio, sono energie che
devono congiungersi in un rapporto sintetico,
cio deve verificarsi una fusione perfetta fra
amore e mente, nelliniziato che intende es-
sere un Salvatore di anime. Ecco perch tro-
viamo il Salvatore del mondo in Pisces, per-
ch ha unito in s il 1 e il 2 raggio, la volont
e lamore. La volont senza amore distrugge,
ma lamore senza il volere non riesce a co-struire nulla. Il volere deve avere come moti-
vazione lamore, solo cos si riesce a servire e
liberare lumanit dalle sue catene.
Le catene che tengono prigioniero luomo
non sono altro che i suoi limiti, le sue energie
distorte che ancora albergano nella persona-
lit a livello fisico, emotivo e mentale. Ma lu-
manit intera, dopo avere tanto lavorato per
purificare ed elevare questi tre corpi inferiori,
ora pronta per essere salvata, e la salvezza
non pi la salvezza di unanima individuale,
ma una salvezza che potremmo definire digruppo. I Salvatori del mondo venuti fra noi
e Cristo in modo particolare, hanno elevato
lintera umanit verso la luce dellanima, dan-
do un esempio con la loro vita della via da
seguire, facendo risuonare la nota alla qua-
le lumanit doveva vibrare per compiere un
passo avanti sul Sentiero evolutivo. Questa
volta, probabilmente, il Salvatore del mondo
non verr fra noi incarnato in un copro fisi-co, ma operer attraverso un gruppo che egli
stesso sta preparando a questo compito.
Questo gruppo di anime esiste gi e sta lavo-
rando in silenzio, con la meditazione e con la
consapevolezza nel cuore di servire lumanit
al punto da essere dimentichi di s, e, in con-
tatto con la propria spiritualit, che manifesta
il Cristo, riversare la Sua forza e il Suo amore
sugli uomini, seguendo il lultimo comanda-
mento che egli ha dato agli uomini: Un nuo-
vo comandamento vi do, che vi amiate gli uni
gli altri.
Maria Grazia Barbieri
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Vitruvio, larchitetto e matematico vissuto a
Roma nel primo secolo a.C., affermava con
la leggerezza espressiva di una favola a lieto
fine, che nella creazione artistica di motivi di
ornamento vegetali, lartista non trasferisce
semplicemente limmagine dellorganismo
vegetale in s ma la legge strutturale che
gli appartiene. I numeri aurici caratterizzano
spontaneamente il mondo vegetale, tant
che il loro utilizzo, in ogni ambito, diviene sa-
cro. Possiamo elencare una serie di piante,
le cui foglie, fiori, frutti o il movimento di un
tralcio, siano diventati simboli, comunicando
canoni di bellezza, ed esprimendo vita attra-
verso larte. In ogni civilt la decorazione
espressione del modo di essere di un popolo,
caratterizzandone la cultura, la religione e gli
aspetti spirituali. Elementi ripetitivi che han-
no dato origine a stili e hanno caratterizzato
epoche, come le foglie dacanto in Grecia e a
Roma, che ornano tuttoggi i classici capitelli
corinzi preservati nei siti archeologici; comele foglie di loto, che in India sono divenute
simboli sacri legati alla trasformazione della
coscienza e rappresentati nelle raffigurazio-
ni dei chakra e delle divinit corrispondenti;
oppure come i fiori del papiro, che hanno
ornato i pilastri dei templi dellantico Egitto,
o ancora i tralci di foglie di vite nellespres-
sione artistica e spirituale cristiana. In tutti
gli esempi possiamo riconoscere il valore
simbolico, archetipico, ancestrale e spirituale
di ogni tipologia di vegetale, che si adopera,
grazie alla propria perfezione strutturale,
a fare da tramite tra la materia ( luomo) e il
suo significato pi profondo (spiritualit). Sul
nostro pianeta, dove il simbolo divenuto il
mezzo, lo strumento attraverso cui poter tra-
scendere la materia e potersi connettere al
divino, il mondo vegetale ha dato il proprio
contributo, rendendo il sentiero della trasfor-
mazione che conduce alla libert intriso di
messaggi segreti, testimonianza di una vita
pi ampia che ci vede tutti uniti da fili di luce
in un mondo pi elevato. La simbologia del
mondo vegetale trae la sua forza dalla per-
fezione raggiunta dallo stesso regno, dalle
sue funzioni alchemiche, capaci di nutrire e
curare luomo non solo fisicamente, ma an-
che negli aspetti pi elevati e raffinati della
sua coscienza attraverso la bellezza emanan-
te delle sue espressioni, che con larte vie-
ne elog