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2009 Nell’anno 2009 la Fondazione Mediterraneo presenta i progetti della “Maison de la Paix – Casa Universale delle Culture”, della “Maison des Alliances” e del “Totem della Pace”. Quest’ultimo, in particolare, riveste una importan- za notevole in quanto rappresenta la Pace nel Mondo: è un’opera dello scultore torinese Mario Molinari ricono- sciuta come simbolo universale della pace. Tra le altre attività del 2009 si citano il “Forum di Fès”, gli accordi con il Libano e il Sultanato dell’Oman per la pace, la XI edizione della Chaire Averroès a Marrakech, i Wor- kshop sui Giovani, la pubblicazione di testi ed altri eventi in vari Paesi. Tra gli assegnatari del “Premio Mediterraneo” si citano Mahmoud Darwich, Alvaro Siza, Carmen Romero, il Pre- sidente della Repubblica del Portogallo Anibal Cavaco Silva, Folco Quilici, Ursula Plassnik, Laura Morante, Com- batants for Peace.

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Maison de la Paix

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2009

Nell’anno 2009 la Fondazione Mediterraneo presenta i progetti della “Maison de la Paix – Casa Universale delle Culture”, della “Maison des Alliances” e del “Totem della Pace”. Quest’ultimo, in particolare, riveste una importan-za notevole in quanto rappresenta la Pace nel Mondo: è un’opera dello scultore torinese Mario Molinari ricono-sciuta come simbolo universale della pace.Tra le altre attività del 2009 si citano il “Forum di Fès”, gli accordi con il Libano e il Sultanato dell’Oman per la pace, la XI edizione della Chaire Averroès a Marrakech, i Wor-kshop sui Giovani, la pubblicazione di testi ed altri eventi in vari Paesi.Tra gli assegnatari del “Premio Mediterraneo” si citano Mahmoud Darwich, Alvaro Siza, Carmen Romero, il Pre-sidente della Repubblica del Portogallo Anibal Cavaco Silva, Folco Quilici, Ursula Plassnik, Laura Morante, Com-batants for Peace.

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Xxxxxxx“La Repubblica” 3 gennaio 2009

“Corriere del Mezzogiorno” 4 gennaio 2009

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“Corriere della Sera” 4 gennaio 2009

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“Corriere della Sera” 4 gennaio 2009

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“Il Denaro” 6 gennaio 2009

Si chiama “Archaeomap” il progetto fi-nanziato dalla Comunita' Europea che ha ilcompito di riportare alla luce e valorizzarei grandi reperti storici delle civiltà mille-narie che hanno popolato il bacino del Me-diterraneo. Coordinato dalla Regione Sici-lia, e con l'apporto dell'Universita' Tele-matica Internazionale Uninettuno che hal'incarico di diffonderne i risultati, il pro-getto della durata di 24 mesi ha riunitopartner scientifici e accademici di tutta l'a-rea Mediterranea per creare una rete co-mune di valorizzazione del patrimonio ar-cheologico. Durante i tre giorni di meetinginiziati oggi presso la sede di Roma dell'U-niversità Telematica Internazionale Uni-nettuno, gli esperti delle 19 istituzioni part-ner di dieci Paesi del Mediterraneo (Italia,Francia, Spagna, Gibilterra, Libano, Mal-ta, Tunisia, Egitto, Grecia e Algeria) regi-streranno delle video-lezioni per presen-tare i risultati dei lavori di ricerca e di va-lorizzazione di siti archeologici nuovi e giàesistenti. Secondo il modello psicopeda-gogico per l'insegnamento a distanza crea-to da Maria Amata Garito, rettore dell'U-niversità Telematica Internazionale Uni-

nettuno, le lezioni saranno trasmesse dalcanale satellitare Rai Nettuno Sat 1 e visi-bili sul portale didattico in quattro linguewww.uninettunouniversity.net. “Il progetto ArcheoMap vuole lasciare i re-sti archeologici li' dove sono stati scoperti- si legge in una nota -, creando intorno al-l'area della scoperta strutture che consen-tano di godere dei tesori, di studiarli e di in-vestigarli''. In tal senso di grande importanza la pre-sentazione che verrà realizzata a Roma inanteprima presso Uninettuno, dello stu-dio di fattibilità dell'Unesco per la realiz-zazione del museo sottomarino di Ales-sandria d'Egitto, che dovrà contenere alsuo interno i resti dell'antico Palazzo diCleopatra e i resti del faro di Pharo's, unadelle sette meraviglie del mondo nell'an-tichità.

MEDITERRANEOIL DENAROMartedì 6 gennaio 2009

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Luce sui tesori tra le due spondeNasce ArcheoMap, progetto della Comunità Ue per valorizzare i beni storici

AREA MED

Principato di Monaco e Palestina sono due dei Paesi protagonisti del PremioMediterraneo 2009, assegnato domenica sera, nel corso della registrazione delConcerto dell'Epifania all'Auditorium Scarlatti del Centro Produzione Rai di Napoli.Il concerto sara' trasmesso oggi, su Raiuno. Il principe Alberto di Monaco ha vintoil premio “Mediterraneo istituzioni”, per l'adesione del Principato all'Unione per il

Mediterraneo. Due premi per la Palestina: al “poeta dellaresistenza” Mahmoud Darwish, morto lo scorsoagosto, è stato assegnato alla memoria il premio''Mediterraneo di pace''; il riconoscimento per lacultura è andato agli studenti di Gaza, perche',questa la motivazione, “non cedono alloscoramento ma ricercano tutto cio' che puo'illuminare e nutrire la mente”. Premi anche per l'architetto portoghese AlvaroSiza, per la poetessa libanese Rima Maroun, per

il documentarista Folco Quilici e l'artista Pino Cacozza. Il quotidiano spagnolo El Pais e' stato premiato per la categoria informazione, mentrel'austriaca Ursula Plassnik ha ricevuto il “Mediterraneo Diplomazia”, per averpromosso il dialogo euro-arabo. Un riconoscimento anche per il lavorodell'associazione 'L'altra Napoli Onlus', per il suo ruolo svolto nel territoriopartenopeo.

Assegnati i Premi Mediterranoe 2009FONDAZIONE MEDITERRANEO

Fondamentale l’apporto didatticodell’Università Telematica Internazionale Uninettuno

Principati di Mondacoe Palestina sonodue dei paesi protagonistidella cerimoniasvoltasi domenica sera

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Xxxxxxx“Roma” 7 gennaio 2009

“Corriere della Sera”7 gennaio 2009

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“Il Denaro” 7 gennaio 2009

Nel corso di due riunioni, i membri della giuria dellaFondazione Mediterraneo (Napoli il 23 ottobre 2008 eVienna il 19 dicembre 2008), e quelli della giuria dellaFondazione Euromediterranea Anna Lindh per il

Dialogo tra le Culture (Nizza il 27 novembre 2008),hanno attribuito i premi Mediterraneo per l’anno 2009.L’annuncio è stato dato dal presidente della Fondazio-ne Mediterraneo Michele Capasso nel corso del

tradizionale Concerto dell’Epifania trasmesso daRaiuno il 6 gennaio 2009 ed organizzato dall’Associa-zione “Oltre il Chiostro”.Ecco i premiati e la sintesi delle motivazioni

Assegnati iPremiMediterraneoLa Palestina riceve i riconoscimenti per la Pace e per la Cultura

AREA MED

MEDITERRANEOIL DENAROMercoledì 7 gennaio 2009

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Napoli, 6 gennaio 2009. Il presidente Michele Capassocon Lorena Bianchetti annuncia i “Premi Mediterraneo”

durante il Concerto dell’Epifania trasmesso d Rai 1

Premio “Mediterraneo Istituzioni”ad Alberto II di Monaco

(Principato di Monaco)

Continuando lagrandetradizionedelPrincipe Alberto I, pacifista e fonda-tore dell'Istituto internazionale dellapace,maanche studioso delmare epioniere della oceanografia, AlbertoII hadato lapienaadesionedelPrin-cipato di Monaco all’Unione per ilMediterraneo allo scopo di perse-guire lo sviluppo e la pace dei PaesidelMediterraneo e s'impegna di persona nei problemi ca-pitali di disinquinamentoedifesadell'ambientemarinochesonogiustamente riconosciuti comecompitoprimario.

Premio “Mediterraneo Diplomazia”a Ursula Plassnik

(Austria)

Ursula Plassnik ha promosso il dia-logo euro-arabo attraverso iniziati-vediplomatiche ingradodi costitui-re una coalizione di valori e di inte-ressi condivisi con il pieno coinvol-gimentodellasocietàcivile. Lacon-ferenza ministeriale euroaraba,svoltasiaViennaneldicembre2008,costituisce un punto fermo del suoimpegno e della sua alta dedizione istituzionale, grazie allaqualesièulteriormente rafforzatoqueldinamismo ingradodi strutturare il partenariato politico, economico, sociale eculturale tra i popoli dell’Europaequelli delMondoArabo.

Premio “Mediterraneo di Cultura”agli Studenti di Gaza

(Palestina)

NellacittàdiGaza,strettadallamorsad'unbloccoimplaca-bile,nellapenuriadellecosevitalie l'indigenza, tra innume-revoli difficoltà, i ragazzi non cedono allo scoramento e al-l'abbandonomaricercanotuttociòchepuòilluminareenu-trire la mente. Si educano da sé, si scambiano le informa-zioni e i mezzi di studio, copiano amano qualunque letturaedificanteoutilecheunodi loropossa raggiungereesi so-stengono a vicenda in quella ambizione umana che Dantedefinì «seguire virtute e canoscenza». Con questo premiovogliamo ricordarli al mondo civile che li ha abbandonati,ignorando lestessedichiarazionidell'Onu.

Premio “Mediterraneo Informazione”al quotidiano El Pais

(Spagna)

Per aver diffuso, con equilibrio e puntualità, le informazioniconcernenti le principali tematicheeproblematichedell’a-rea euromediterranea e per aver sostenuto il progetto del-l’Unione per il Mediterraneo contribuendo, con un’analisipuntualeedobiettiva, alla designazionediBarcellonaqua-lesededelSegretariatodicoordinamento.

Premio “Mediterraneoper la Solidarietà Sociale”

all’ Associazione L’Altra Napoli Onlus(Italia)

Per il ruolo svolto con intelligenza e progettualità, stimolan-do lacrescitacivile del territoriopartenopeo, guardandoal-le aree del disagio sociale nella prospettiva di un supera-mento delle logiche assistenzialistiche, proponendo con-cretimodellidisoluzioneedigovernoinareeproblematiche.

Premio “Mediterraneoper l’Ambiente e il Co-sviluppo”

a Folco Quilici(Italia)

Folco Quilici ha dedicato la propriavitaallasalvaguardiadell’ambienteedallapromozionedelco-sviluppo.La sua opera di divulgazione dellacultura del mare costituisce unesempio per le nuove generazionied uno strumento didattico-educa-tivo da trasmettere a tutti i paesi ri-vieraschidelMediterraneoaffinchésidiffonda l’amoreperilmareeper la tuteladel suohabitat.

Il Premio “Euromediterraneo per ilDialogo tra le Culture” viene asse-gnato, annualmente, dalla Fonda-zioneMediterraneo congiuntamen-te alla Fondazione Euromediterra-nea “Anna Lindh” per il Dialogo traleCulture (dellaquale laFMèCapo-filadellaRete italiana) apersonalitào istituzioni che si sono distinte peraver promosso concretamente ildialogo tra le società e le culture. Iltema indicatodallagiuriaè“Dialogoattraverso l’Arte”ed ilPremio è stato attribuito alla fotografa libanese RimaMa-roun per aver trasmesso, attraverso le sue opere, unmes-saggio di pace e di coesistenza. Le sue composizioni, conimmagini di vita, anchedi soggetti feriti o di vittimedella in-finita guerra civile chemartorizza il Libano, riflettono unasensibilità non comune che trova un punto di alta espres-sione nella mostra “Murmures”: 14 opere multiple in cuibambini vengono ritratti davanti adunmuro.

Premio “Mediterraneo per l’Architettura”ad Àlvaro Siza

(Portogallo)

Peraversvolto, conprofessionalitàed incisività, un’azionesignificativanell’ambito dell’architettura e delsuo rapporto con il capitale socialeed umano delle città. Le sue operesono intrise di “mediterraneità” econiuganolaculturadell’architettu-racon la tecnicanel rispettodellamemoriadei luoghi,dellafruizioneedeibisognidegli individui. Lasuaoperadimostracomesia necessario, oggi più chemai, coniugare l’econo-mia, lapoliticae laculturaattraversoun’architetturacapa-cedi restituirea tutti lapropriadignità.

Premio “Mediterraneo d’Arte e Creatività”a Pino Cacozza (Zef Kakoca)

(Italia )

Pino Cacozza ha dato espressionealla coscienza collettiva del popoloarbëreshe.Nella sua ampia produ-zionedipoesiaecanzoni fa riviverecon invenzioneegustodi leggendale memorie latenti d'una comunitàchesièsocialmenteepoliticamen-te fusanellanazione italianasenzaperdere lapropria tradi-zione storica e linguistica. Preferendo al teatro le piazze,nelle sue recite piega il verso e lamusica all'esaltazione ditutto un popolo, ne rinnova le radici, rafforza il sentimentounitarioetrascinal'uditorionelgirofraternodelladanzaco-raleconcuichiudesempre lospettacolo.

Premio “Mediterraneo di Pace”a Mahmoud Darwich (1941-2008)

(Palestina)

Comunemente considerato come“ilpoetadellapace”,“ilpoetadellacausa palestinese” o della Resi-stenza palestinese, MahmoudDarwich ha saputo fuggire dall’e-siguità del campo tematico cheof-friva la poesia di resistenza, tra-sformando poco a poco in miti glioggetti più familiari della terra per-duta,trattandocosì laPalestinaco-meunametaforadellacondizioneumana.Lasuapoesiagiàpotentemente lirica (Più raresono le rose)sialimentavelo-cemente di un soffio epico prodigioso, dispensato essen-zialmente attraverso l’evocazione intelligente di figure sto-richeomiticheattinteda tutte leculture (Perchéhai lascia-to il cavallo alla sua solitudine?, soprattutto). Il lavoro inge-gnoso sulle immagini, e le formule colme di efficacia, per-mettono aMahmoudDarwich di darsi, e di dare alla Pale-stina l’identità rubata lorocon il sognodellapace.

Premio “Euromediterraneoper il Dialogo tra le Culture”

a Rima Maroun(Libano)

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Xxxxxxx“Il Mattino” 7 gennaio 2009

“Il Denaro” 7 gennaio 2009

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“Il Foglio” 14 gennaio 2009

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Xxxxxxx“La Stampa” 19 gennaio 2009

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“La Stampa” 19 gennaio 2009

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Xxxxxxx“Avvenire” 21 gennaio 2009

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“La Repubblica” 21 gennaio 2009

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“Il Denaro” 22 gennaio 2009

Giornale dell’Europa MediterraneaANNO XIX - N° 13 GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2009 1 EURO

IL DENAROdenaro.it

P O S T E I TA L I A N E S . P. A . - S P E D I Z I O N E . I N A B B O N AM EN T O . P O S TA L E . - D E C R E T O L E G I S L AT I V O 3 5 3 / 2 0 0 3 ( C O N V. I N L . 2 7 . 0 2 . 2 0 0 4 , N . 4 6 ) A R T I C O L O . 1 , C OMMA 1 , D C B ( N A P O L I )

CREDITO

Investimenti, giù i prestitiBanca d’Italia: Campania,menosoldiperleimprese

Investimenti all’edilizia e all’industria:crollano i finanziamenti bancari inCampanianel terzo trimestredel2008,all’apicedella crisi finanziaria interna-zionale. Lo comunica la Banca d’Italianel suoBollettino statisticopubblicatoieri, all’indomanidellastrigliatadelgo-vernatoreMarioDraghiaiverticideiseimaggiori istituti di credito nazionali,chiedendo“unparticolare impegnosulpiano del credito” alle imprese. In re-gioneiprestitialleaziendeperl’acquistodi macchinari e attrezzature diminui-sconodiquasiil58percentonelperiodoconsiderato rispetto ai tremesiprece-denti, del 74,3 per cento le erogazioniagli investimenti per le costruzioni. Ilcostodeldenarosiconfermaalivellire-cord: i tassidi interessepagati inCam-pania sui fidi fino a 5 milioni di euro,quellicioèrichiestidallePmi,continua-noadaumentare e restano ipiù elevatid’Italia.

DENARO TV: 878 SKY WWW.DENARO.IT

NA

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A RADIO DEN

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Segui gli aggiornamentidei mercati finanziarialle ore 13 e alle 18,30on line su www.denaro.it

Berlusconi: “Intercettazioni soloper i reati gravi“. Seid’accordo? Partecipa alsondaggio su www.denaro.it

Riflettori su: Eco Controllo,nuovi strumenti per la reteSpeciale Dtv alle ore 11.35.Palinsesto a pagina 7

L’INTERVISTA

Le creazioni Tramontano oggi in diretta tvL’imprenditore, reduce dal Pitti Immagine,ha un consolidato rapporto con gli Usa, maama Napoli: Continuero a realizzare eventi

per rivalutarne il prestigio offuscato dapersonaggi e fatti discutibili

INNOVAZIONE

Caccia ai rifiuticon il gasdi Santilli

Lo stilista De Blasio: Borsa per Obama,ama il made in Italy

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SANITA’

Commissariamento:spunta il nomedi Andrea Monorchio

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TRASPORTI

Metropolitana,contratto da 54 mlnper l’Ansaldo Sts

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CHIESA E SOCIETÀ

I vescovi meridionalidue giorni a Napoli:Il Sud è rimasto solo

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REGIONE

La legge sul personaletorna in Commissione:basta con le sanatorie

Davide De Blasio

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FUTURAFormazione e ricerca, da Obamaun messaggio per tutto il mondo

al centro del giornale

Lo scienziato italo americano più voltecandidato per il Nobel premiato aNapoli dalla Fondazione Mediterraneoe da Futuridea >>> 13

ITALIA (S&P/Mib) -1,89%da inizio anno -9,13%

AREA EURO -0,56%da inizio anno -10,59%

STATI UNITI +1,36%(ore 21.50)da inizio anno -8,19%

GIAPPONE -2,04%da inizio anno -10,81%

EURO/DOLLARO 1,291da inizio anno -7,24%

DALLA BORSA

Borsa, altra giornata di passione. La terza consecutiva. A Milanonon si arrestano le vendite sulle banche. Piazza Affari registra laperformance peggiore in Europa: meno 1,89 per cento

Milano Europa Usa

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-0,56%

+1,36%

ore 21.50

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BANCARI, ALTRA SEDUTA NERA0

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“Il Denaro” 22 gennaio 2009AGENDAIL DENARO 4Giovedì 22 gennaio 2009

INNOVAZIONE

Digital Divide e progressoCaiazzo (Ce) presso Palazzo Mazziotti, ore 10. "DigitalDivide: l'altra faccia della medaglia del progresso tec-nologico": sarà questo il tema del seminario, organiz-zatodaAS.S.I.–AmbienteeTerritorio-Civileconilpa-trocinio dell'Università degli Studi di Napoli FedericoIIe lacollaborazionedell'UnpliCaserta. I lavori inizie-rannoconilsalutodell'Assessoreall'UniversitàeallaRi-cerca della Regione Campania Nicola Mazzocca e mo-derati dal Rappresentante al Polo delle Scienze e Tec-nologie Mimmo Petrazzuoli. Seguiranno gli interventideidocentiNicolaPasquinoeFrancescoPironecheaf-fronterannorispettivamente la tematiche“dell'impat-toelettromagneticodellenuove tecnologie” e “dell'in-trecciocoesistentetraladiseguaglianzadigitaleecultu-rale”. Il convegnosaràchiusodaFrancoPezone,presi-dentedell'Unpli(UnioneProLocoItaliane)cheespor-rà il ruolo chepossonosvolgere leProLoco sul territo-rio per risolvere tale problematiche.

Fonti rinnovabili e energiaAula magna, Università degli Studi di Napoli Patheno-pe, isola C4 Centro Direzionale, Napoli - 10,30. Primoconvegno sulle energie alternative da fonti rinnovabi-li.Intervengonotraglialtri ilrettoredell’Universitàde-gliStudidiNapoliParthenopeGennaroFerrara;RaffaeleSantamaria preside della Facoltà di Scienze e Tecnolo-gie;WalterGanapini, assessoreRegionale all’Ambien-te; Veronica Ortoli, delegato Aisa; Sergio Andreis, di-rettore di Kyoto Club; Francesco Fiore, delegato GifiGruppoImpreseFotovoltaicheItaliane; EnricoLucen-teforte, responsabile di Mercato Aziende per l'AreaCampania; Michelangelo Messina consigliere di am-ministrazione Università degli Studi di Napoli Parthe-nope; Beatrice Squadrelli v. presidente Aisa Na sezio-nestudenti,ValerioCatalano,presidenteAisa, Vincen-zo Caprioli, ministero delle Infrastrutture; FrancescoFiore,responsabileConergyItalia;PaoloMinucciBen-civenga e FabioRossi Polo, tecnologicodell’ambiente.

A pagina 12

Enel e cambiamenti climaticiRoma presso la Sala G-H Confindustria viale dell'A-stronomia, 30, ore 9,30. Dibattito scientifico sul tema“Ilcontributodell'Italianella lottaalcambiamentocli-matico”incollaborazioneconEneleConfidustria.Par-tecipanoAlbertoMarchi,principalMcKinsey;AntonioD'Alì, presidente Commissione Ambiente del Senato;SimoneMori,direttoreRegolamentoeAmbienteEnel;AndreaMoltrasio,vicepresidenteperl'EuropaConfin-dustria;SergioCarribba, consulentedelministrodelloSviluppo Economico; Corrado Clini, direttore genera-

leMinisterodell'AmbienteedellaTuteladelTerritorioedelMare;AlessandroOrtis,presidenteAutoritàEner-gia Elettrica e Gas; Edoardo Zanchini, responsabileEnergia Trasporti Urbanistica Legambiente. ModeraJacopoGiliberto, giornalista Il Sole24Ore.Conclusio-ni Massimo Gajani, consigliere diplomatico del mini-stro delle Politiche Comuntarie.

ECONOMIA

La pubblicità immobiliareNapoli presso la Sala di lettura storica della BibliotecadiCastelcapuanointitolataadAlfredodeMarsico-dal-le ore 13 alle 15. Primo appuntamento dell'evento for-mativo promosso dal consiglio dell'Ordine degli avvo-cati "La pubblicità immobiliare: aspetti teorici e prati-ci".Introducono:FrancescoCaia,presidentedell'Ordinedegli avvocati di Napoli; Flavio Zanchini, presidentedella biblioteca Alfredo de Marsico). Relazioni di: Ar-turoFiore,conservatoredeiRegistriimmobiliaridiNa-poli (sul tema: "Lineamenti della pubblicità immobi-liare"); Domenico De Mattia, funzionario tributariodell'Agenzia del Territorio (sul tema: Redazione tecni-cadellenoteditrascrizione,iscrizioneedomandedian-notazione).Modera:LuigiAbete(magistratodellaquin-tasezioneCiviledelTribunalediNapoli).Isuccessiviap-puntamenti, semprenellabibliotecadiCastelcapuano,sono in programma giovedì 29 e venerdì 30 gennaio.

AMBIENTE

Movimento ecologista europeoRoma Cinema Capranichetta, Piazza Montecitorio 125ore 10.30. Conferenza stampa del ministro per i BeniCulturali Sandro Bondi insieme al presidente di Fa-reAmbiente,VincenzoPepe, che illustrerà ilprogram-ma2009delmovimentoecologistaeuropeo.All’inizia-tiva, hannogiàdato la loro adesione, oltre al sindacodiRoma, Gianni Alemanno, i ministri Stefa-nia Prestigiacomo (Ambiente), Giorgia Meloni (Gio-ventù),isottosegretariCarloGiovanardi(DelegaallaFa-miglia) e Nicola Cosentino (Economia e Finan-za).Nell'incontroconimediasarannoaffrontatitemidiscottanteattualitàquali:Ledecisionidell’Esecutivocir-ca lariapertura(oriconversione)dellecentralinuclea-ri di Caorso, Trino Vercellese, Montalto e Latina (i cuisitisonoancoraattivi)dopoicontinuiblocchidellefor-nituredigasdapartediRussiaeUcraina.IlPiano-Bon-diperlapromozionedeibeniculturaliperilrilanciodelTurismo.L'approvazionedelRegolamentodi attuazio-nedell'EducazioneAmbientale in tutte le scuole italia-ne.LosviluppodelleenergierinnovabiliinItalianeldo-po-Kyoto e il Piano Clima della Ue. L'iniziativa di FareAmbientefinalizzataalconferimentodiun"premio"perituttiidirettorideimuseiinItaliachehannocontribuitoalla valorizzazione dei propri tesori artistici.

Tecnici di acustica ambientaleNapoli pressoUniversitàdeglistudiParthenope.Apro-no le iscrizioni al corso "Il tecnico competente in acu-stica Ambientale" 3-5 febbraio 2009 presso Universi-tàdegli studi diNapoli Parthenope . Il corsodi forma-zione e aggiornamento “Il tecnico competente in acu-

stica Ambientale” viene proposto nell’ambito del Ma-sterdisecondoLivello“IngegneriadellaSicurezza-Pre-venzione e Protezione dei Rischi” svolto presso l’Uni-versità degli Studi di Napoli “Parthenope”- Diparti-mentoperleTecnologie.L’iniziativapromossadalcen-tro SIT per l’acustica n. 184 di Napoli, vede la parteci-pazionedidocentiUniversitari e appartenenti ai prin-cipali Enti Istituzionali interessati al settore tra cui ilresp.ufficioagentifisici inquinantiRumoredelComu-nediNapoli. Il corsoè strutturato in tre giornate e avràluogo dal 3 al 5 febbraio 2009 presso Università deglistudidiNapoliParthenopeFacoltàdiIngegneria“Gae-tano Latmiral” isola C4 Centro Direzionale di Napoli.

FORMAZIONE

Dirigenti scolastici a confrontoAtena Lucana (Sa) all’Hotel Venus Ore 17.00L’assessore regionale all’Istruzione e al lavoro CorradoGabrielesaràadAtenaLucanaperunincontrocondiri-gentiscolasticieisindacidelVallodiDiano-Tanagro.Ac-compagnatodal consigliere regionaleDonatoPica,Ga-brielesiconfronteràsultemadellarazionalizzazionedel-la rete scolastica, ma anche su tematiche come la sicu-rezza in ambienti scolastici ed l’edilizia scolastica, al fi-nedidefinireinsiemecongliaddettiailavori,leesigenzee le lineeguidadi interventonelDistretto61delVallodiDiano-Tanagro. Previsti gli Interventi di Luca IannuzziProvveditore agli Studi di Salerno, Pasquale Stanzione,assessore Istruzione Provincia di Salerno, Angela Cor-tese, assessore IstruzioneProvinciadiNapoli.

CULTURA

Come alla corte di FedericoNapoli- lCentroCongressi fridericianodiviaParteno-pe,36,ore20.30.Nuovoincontroper ilCiclodi incon-tri"ComeallaCortediFedericoIIovveroparlandoeri-parlando di scienza". La professoressa Eva Cantarellaparlerà di: "Un giorno nella Pompei antica". Ci sonomoltimodiper trascorrereungiornonell’anticaPom-pei.Unodiessiconsistenelseguireletraccedeisuoiabi-tanti attraverso le celebri “scritture di strada”.

La città cantanteNapoliSuorOrsolaBenincasa/SaladegliAngeli/ViaSuorOrsola10ore15.30.Proseguonoleconversazionidiap-

LaMaison de laMéditerranée (Via Depretis 130)ospita alle ore 16 la cerimonia di consegna del“PremioMediterraneo per le Scienze e la Ricerca”attribuito dalla FondazioneMediterraneo in collabo-razione con l’Associazione Futuridea, a RuggeroMaria Santilli, Presidente dell’IBR (Institute for BasicResearch) scienziato di origini italiane tra i più notial mondo per il grande e originale contributo teoricoportato alle scienze nel campo della matematica,fisica e chimica. Sua è la scoperta del nuovo carbu-rante ultrapulito denominatoMagneGasTM che loha reso famoso anche nei settori industriali piùinnovativi in molti paesi del mondo. Nel corso dellacerimonia Santilli terrà una relazione sul tema“Riciclaggio Liquami mediante Plasma e CarburantiMagnegas Ultrapulito”. Saluti: Michele Capasso,presidente della FondazioneMediterraneo; coordi-na: Alfonso Ruffo direttore del Denaro; presentazio-ne: Carmine Nardone, presidente Futuridea. Previstala relazione di RuggeroM. Santilli sul tema del“Riciclaggio Liquami mediante Plasma e CarburantiMagnegas Ultrapulito”. Partecipano all’eventoAndrea Losco, Claudio Azzolini e Alfonso Viola.Conclusioni affidate a Andrea Cozzolino, assessorealle Attività Produttive Regione Campania.

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Premio Mediterraneoper le Scienze e la Ricerca

INNOVAZIONE

OGgi

“Napoli siccome immobile” è il titolo del libro diClaudio Scamardella, che intervista qui il filosofoAldo Masullo, del quale si parlerà nella SalaConferenze del Denaro (Piazza dei Martiri 58) alleore 18.00.“Più che un libro, il nostro - spiegano i dueautori - è un grido di dolore e di indignazione

contro il fallimento quotidiano di questa città,un'esortazione a svegliarci tutti, a rompere ilcircolo vizioso dei separatismi, della malatolle-ranza e del familismo che ancora oggi sono igrandi mali che affliggono Napoli”.L’incontro andrà in onda su Denaro TV - 878 Sky esu www.denaro.it.

Napoli siccome immobile al DenaroLIBRINREDAZIONE

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“Il Denaro” 22 gennaio 2009

Oggi, alle ore 16,00, presso lasede della FondazioneMediterraneo (Via Depretis130 - Napoli) si terrà lacerimonia di consegna del“Premio Mediterraneo per leScienze e la Ricerca”attribuito dalla FondazioneMediterraneo incollaborazione conl’associazione Futuridea aRuggiero Maria Santilli,Presidente dell’Ibr (Institutefor basic research), scienziatodi origini italiane tra i più notial mondo per l'originalecontributo teorico portato allescienze nel campo dellamatematica, fisica e chimica.Sua è la scoperta del nuovocarburante ultrapulitodenominato MagneGasTm chelo ha reso famoso nei settoriindustriali più innovativi inmolti Paesi al mondo. Nelcorso della cerimonia Santilliterrà una relazione sul tema“riciclaggio liquami medianteplasma e carburanti magnegasultrapulito.

ETTORE MAUTONE Sono i rifiutie il riciclaggio dei liquami, me-diante plasma e carburanti a ma-gnegas ultrapuliti, i temi dellaconferenza in programma oggi,presso la sede della FondazioneMediterraneo (in via Deprestis aNapoli), nell'ambito del ciclo diincontri promosso da Futurideacon il fisico italo-americanoRuggeroMariaSantilli,inventorediunnuovomodellodimeccani-ca quantistica.Allaconferenzapartecipanol'eu-roparlamentare del Pd AndreaLosco, il presidente di Europa

Mediterranea Claudio Azzolini eAlfonso Viola. Conclude i lavoril'assessore regionale alle Attivitàproduttive Andrea Cozzolino. “Il trattamento sui rifiuti liquidi –anticipa Santilli (l'intervista in-tegrale allo scienziato direttoredell'Ibr in Florida negli Usa) saràpubblicata sul prossimo numerodi Den in edicola il 31 gennaio -ha come scopo finale quello disterilizzare i rifiuti liquidi e otte-nere una forma di gassificazione,ossia trasformare parte di questiliquidi in un carburante gassosoche è estremamente pulito e so-prattutto ha dei costi competitivi.Tutto ciò viene realizzato me-diante un arco sommerso, ad al-tissima potenza, alla cui estremi-tà si realizzano delle condizioni

simili a quelle che avvengononella cromosfera del sole. Il pas-saggio del liquido attraverso que-sto plasma permette la sterilizza-zione istantanea del liquido e laconversione, in parte, nel gas”.Le teorie fisiche di Santilli sonoprofondamente innovative epertanto non completamenteaccettate dal mondo accademicolegato alla ortodossia della mec-canica quantistica e delle leggisulla relatività scritte da AlbertEinstein. “Leggi che sono valide – aggiungeSantilli ma alle condizioni dettatedallo stesso Albert Einstein, nondai suoi seguaci. Oggi, con l’avan-zamento della conoscenza, sap-piamo che esistono condizionifisiche e chimiche che rendonolimitate tali teorie, e le rendonoinapplicabili in un processoenergetico. Tali limitazioni ven-gono rigettate dal mondo accade-mico, non dal mondo industria-le. Ecco perché, pur avendo rag-giunto i massimi livelli nel setto-re accademico, ho deciso di pas-sare al comparto industriale”.

Caccia ai rifiuti col gas di SantilliINNOVAZIONE. 1

Lo scienziato italo-americano premiato a Napoli per le sue nuove scoperte

IL DENAROGiovedì 22 gennaio 2009

13AFFARI REGIONALI campania

Gli speciali in onda su Denaro TvSu Denaro Tv (878 di Sky) domani alle 22.30 va in onda l’intervista a Ruggiero Santilli e Carmine Nardone. Lunedì 26 alle 22.50 è invece in programma lo speciale sull’evento del premio Mediterraneo per le scienze e la ricerca.

PROSSIMAMENTE SU878

sky

La conferenza si svolge in via Depretis,presso la sede della Fondazione Mediterraneo

L’associazione Futuridea, presieduta daCarmine Nardone, ha come obiettivopromuovere, attraverso l’elaborazione dinuove progettualità originali e competi-tive, l’innovazione utile e sostenibile."Una strategia di sviluppo incentrata sul-la sostenibilità - sottolinea Nardone -che necessita sempre di soluzioni nonimitative e di una governance dell’inno-vazione capace di monitorare, seleziona-re, valutare costantemente i risultati del-la ricerca e studiare rapidamente gli im-patti in rapporto alla competitività delleimprese, all’efficienza della pubblicaamministrazione nonché all’equità so-ciale. L’umanizzazione della scienza pas-sa attraverso sensibilità che esaltano

l’innovazione e la tecnologia nel rispettodell’eco – sistema, affinché si riducano leimmissioni di inquinanti nell’ambientee si evidenzi il ruolo centrale dei soggettioperanti a diversi livelli, a favore dell’ in-dividuazione di strategie a tutela del-l’ambiente". Futuridea, dunque, dopo aver realizzatoun seminario di studi presso l’Ibr (l'isti-tuto di ricerca diretto da Santilli a PalmHarbor in Florida negli Usa) e preso attodelle straordinarie potenzialità dellenuove scienze e delle tecnologie applica-tive dello scienziato Italo-americano hapromosso il ciclo di conferenze in Italiadi Ruggero Maria Santilli denominato“Nuove scienze applicate all’ecologia e

alla competitività”. Nel corso dei semi-nari, (iniziati lunedì scorso a Beneventoe che si concluderanno Venerdì a Bari,con la relazione su Fisica e ingegneriadegli archi sommersi e la successiva con-ferenza stampa conclusiva in program-ma lunedì a Roma) sono illustrati gli sce-nari teorici e tecnici che scaturiscono da-gli studi dello scienziato italo americano. Tra questi la raffineria-riciclatore Ma-gneGas di cui si parla oggi a Napoli chenasce dall’idea di sviluppare uno stru-mento in grado di produrre un carbu-rante ultra pulito attraverso un procedi-mento di smaltimento di reflui e liquamiattualmente di difficile e costosa gestio-ne.

INNOVAZIONE. 2

Futuridea, Nardone: Ecosostenibilità per ricerca e sviluppo

Nato a Capracotta, in provincia di Isernia, Ruggero Maria Santilli studia fisicaall’Università di Napoli. Siamo nel dopoguerra: tra i suoi docenti c'è l'illustrematematico napoletano, Renato Caccioppoli. Dopo alcuni decenni di ricerca, nel 1967, Santilli è invitato dall’Università diMiami in Florida a svolgere studi per conto della Nasa. Si trasferisce negli Stati Uniti con la moglie Carla e la famiglia. In seguito portaa termine ricerche per conto dell’Amministrazione Usa, lavora al Mit (Massa-chussets Institute of Technology) e all’Università di Harvard. Svolge nel frattempo ricerche per il dipartimento dell’Energia. Nel 1984promuove l’Ibr (Institute for Basic Research) originariamente con sede adHarvard e successivamente trasferito a Palm Harbor, Florida. A lui si deve ilnuovo carburante ultrapulito denominato Magne Gas. Numerosi sono iriconoscimenti internazionali per la sua attività di ricerca. Più volte è statocandidato al premio Nobel sia per la Fisica che per la Chimica. Santilli sostenitore di teorie scientifiche alternative a quelle accettate dallacomunità scientifica ha proposto nel 1980 la costruzione di una nuovageneralizzazione della meccanica quantistica con il nome di MeccanicaAdronica, concepita per lo studio della struttura delle particelle ad interazioneforte, dette Adroni. L'impatto di questa sulla Meccanica quantistica è statoprofondo e irreversibile, in quanto ha fornito la soluzione per problemifondamentali che erano ancora rimasti irrisolti dopo circa un secolo disperimentazione in Cosmologia, Fisica Nucleare, Chimica e Biologia. Il piùgrande successo della meccanica adronica è stato quello di aver permesso deimodelli completamente nuovi di struttura degli adroni, nuclei e molecole, i cuimodelli hanno permesso per la prima volta nella storia della scienza larappresentazione esatta ed invariante di tutte le caratteristiche fisiche degliadroni, nuclei e molecole. Santilli è l’unico scienziato nella storia che è statocapace di scoprire una serie di generalizzazioni strutturali della matematicapreesistente, basata sulle unità e i prodotti generalizzati, applicando ad essi unaserie di generalizzazioni strutturali in fisica, superconduttività, chimica, biologia,astrofisica e cosmologia. Per comparazione, numerosi altri scienziati hannoscoperto nuove strutture matematiche “individuali” (come ad esempio Hamiltone i suoi quaternari, Jordan e la sua algebra, Lie e la sua teoria) ma non unacomplessiva generalizzazione strutturale di tutta la conoscenza matematica.

Un fisico candidato al Nobel

CARMINE NARDONE

Ruggiero Maria Santilli

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“Il Mattino” 23 gennaio 2009

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“Il Denaro” 23 gennaio 2009

Trasformare i rifiuti specialiliquidi in carburante pulitoe competitivo è una realtànegli Usa e potrebbe prestoesserlo anche per la Cam-pania. Ciò grazie alle ricer-che di Ruggero Maria San-tilli, cervello italiano a capodell’Institute for BasicResearch, Palm Harbor, inFlorida, che ha elaboratouna serie di tecnologieapplicative di interesseecologico, come la raffine-ria-riciclatore Magnegas,in grado di produrre uncarburante ultrapulitoattraverso un procedimentodi smaltimento di acquereflue e liquami. Tra tremesi, annuncia il presidentedi Futuridea Carmine Nardo-ne, anche nella nostraregione ci sarà un primoimpianto a disposizionedelle imprese sul territorio.Santilli ha ricevuto il Pre-mio Mediterraneo 2009 perla ricerca e l’innovazione.

ELEONORA TEDESCO Allievo diRenato Caccioppoli, RuggeroMaria Santilli è un fisico natoin provincia di Isernia che, co-me tanti altri cervelli in fuga, sitrasferisce negli Stati Uniti.Anni di ricerche, sperimenta-

zioni anche nei laboratori del-l’Institute for basic Researchdi Palm Harbor in Florida, dicui è presidente, hanno datoalla luce “Plasma Arc Flow”, lamacchina che utilizza il feno-meno della ionizzazione pertrasformare parte dei liquidiin gas, il Magnegas. Il Macchi-nario utilizza reattori adroni-ci molecolari, nei quali i liqui-di di scarto passano attraversoun arco voltaico. La ionizza-zione rende possibile la tra-

sformazione di parte dei liqui-di in gas. Il liquido residuo puòessere eliminato del tutto, fa-cendolo passare di nuovo perl’arco fino alla completa dis-gregazione oppure depurato eutilizzato per l’irrigazione inagricoltura.“Quello che oggi viene consi-derato in Campania un grandeproblema ecologico è in effet-ti un’enorme risorsa per que-sta tecnologia – spiega Santil-li -. Noi introduciamo liquami

come le acque di scarico citta-dine, fanghi di fogna, rifiuti abase oleosa per produrre ilMagnegas, un combustibilepulito che può sostituirsi almetano sia per usi domesticiche come carburante negli au-toveicoli”.“Negli Stati Uniti il Magnegasè una realtà estremamente im-portante – chiarisce CarmineNardone, presidente di Futu-ridea -. Noi speriamo di por-tare il primo impianto in Ita-

lia tra 3 o 4 mesi, di avviare ilcollaudo con il nostro contestoterritoriale. Speriamo in pro-cedure autorizzative rapide”.“Attrarre eccellenze comequesta - secondo Claudio Az-zolini, numero uno di EuropaMediterrenea - deve essere lamissione bipartisan della po-litica campana”. “Per supera-re la crisi non bisogna essereconservatori”, ammoniscel’eurodeputato Andrea Losco.Il sindacalista Alfonso Violasottolinea come l’innovazionesia l’unica spinta possibile persostenere la crisi in modo pro-ficuo.Santilli ha ricevuto ieri a Na-poli, ultima tappa campana delciclo di conferenze dal titolo“Nuove scienze applicate all’e-cologia e alla competitività”, ilPremio Mediterraneo 2009per la ricerca e l’innovazionedalla Fondazione Mediterra-neo, presieduta da MicheleCapasso. “Lo sviluppo soste-nibile e lo smaltimento dei ri-fiuti - commenta Capasso - sa-ranno due punti centrali dellapolitica dell’Europa e dei Pae-si arabi”. Oggi Santilli illu-strerà la sua ricerca in un in-contro al Politecnico di Bari,lunedì 26 alla Camera dei De-putati.

IL DENAROVenerdì 23 gennaio 2009

15AFFARI REGIONALI campania

La macchina Plasma Arc Flow, che utilizza il fenomeno dell’ionizzazione per trasformare parte dei liquami in gas, il Magnegas

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Carburantedairifiuti tratremesiINNOVAZIONE

L’annuncio di Nardone (Futuridea) durante la premiazione di Santilli

Da sinistra Ruggiero Maria Santilli, Alfonso Ruffo, Michele Capasso, Andrea Losco e Carmine Nardone. Santilli ha ricevuto il Premio Mediterraneo 2009 per la ricerca e l’innovazione dalla Fondazione Mediterraneo

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“Il Den” febbraio 2009

ATTUALITÀ Febbraio 2009 20

La ricerca salverà ilMEZZOGIORNORuggero Maria Santilli, emigrato in America negli anni Sessanta,allievo del matematico napoletano Renato Caccioppoli, è statocandidato più volte al Nobel. Grazie alle sue ricerche è natoun carburante ultrapulito ed economico, il Magne Gas.A invitarlo in Campania, per un ciclo di conferenze, è statoCarmine Nardone, presidente dell'associazione sannita Futuridea

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“Il Den” febbraio 2009

ATTUALITÀ Febbraio 2009 21

Nato a Capracotta, in provincia di Iser-nia, RuggeroMaria Santilli studia fisicaall’Università di Napoli. Siamo nel do-poguerra: tra i suoi professori c'è l'illu-stre matematico napoletano, RenatoCaccioppoli.Dopoalcunidecennidi ri-cerca, nel 1967, Santilli è invitato dal-l’Università diMiami in Florida a svol-gere studi per conto della Nasa. Si tra-sferisce negli Stati Uniti con la moglieCarlaelafamiglia.Inseguitoportaater-mine ricerche per conto dell’Ammini-strazionUsa, lavora alMit (Massachus-sets Institute of Technology) e all’Uni-versitàdiHarvard.Svolgenel frattemporicercheper ilDipartimentodell’Ener-gia. Nel 1984 promuove l’ Ibr (InstituteforBasicResearch)originariamenteconsedeadHarvarde successivamente tra-sferito a Palm Harbor, Florida. A lui sideveilnuovocarburanteultrapulitode-nominatoMagneGas. Numerosi sono iriconoscimentiinternazionaliperlasuaattività di ricerca. Più volte è stato can-didato al premio Nobel sia per la Fisicacheper laChimica.E' inCampania laprima tappa italia-

nadiRuggeroSantilli, loscienziatoame-ricano di origine italiana al quale si de-ve la tecnologia di produzione del gasultrapulitoMagnegas.Obiettivodellasuavisitaèaprirenuoveprospettiveinun’a-rea nella quale si concentrano, emble-maticamente,leprincipaliquestionile-gate all'ambiente e alla gestione dei ri-fiuti. Il ciclodi seminari italianidi San-tillinascegrazieallacollaborazionedel-loscienziatocon“Futuridea”, l’associa-zione sannita presieduta da CarmineNardone.

I suoi studi l’hanno portata a scoperteparticolarmente interessanti che ri-guardano i rifiuti. Quali le prospettiveper la Campania, che sconta una gra-ve emergenza?

Glistudicheabbiamofattoegli investi-menti realizzati dall’industria america-na fino a questomomento riguardano irifiuti liquidi(anchesecisonostatipro-messideifondidiricercaperirifiutiso-lidi).

Con quali risultati?Il trattamentosuirifiuti liquidihacomescopo finalequellodi “sterilizzare” i ri-fiuti liquidieottenereunaformadigas-sificazione, ossia trasformare parte diquesti liquidi in un carburante gassosoche è estremamente pulito e soprattut-tohadeicosticompetitivi.Tuttociòvie-

ne realizzato mediante un arco som-merso, ad altissima potenza, alla cuiestremità si realizzano delle condizionisimili aquelle cheavvengononella cro-mosfera del sole. Il passaggio del liqui-doattraversoquestoplasmapermette lasterilizzazioneistantaneadelliquidoelaconversione, inparte, nel gas.

In chemodo l’innovazionepuòaiutare,specie ilMezzogiorno, a superare l’at-tuale crisi economica?

Ilmioparereèche ilMezzogiornosia inuna condizione privilegiata rispetto alNordperchéhaaccessoa fondichenel-l’Italia settentrionale non sono dispo-nibili.Ritengoinoltrechedalpuntodivi-sta intellettualeilmeridionenonsiase-condo a nessuno. E che abbia immensepossibilità di rinascita.

E allora che cosa gli manca?E' solo una questione di volontà politi-ca.Intalsenso,l’iniziativadi“Futuridea”è lodevole, in quanto si fa promotore diunrinnovo.Dasolaperònonpuòfarce-la: occorre uno sforzo collettivo. È unmomentocruciale.Sec’ètalesostegnoledifficoltà si risolvono, ma se si creanodelleforzeinternechesioppongonoaglisforzi effettuati, inCampaniae in Italia,ildannosaràincalcolabile.Tuttidevonocollaborare e se ci sono delle obiezionidevonoessereserie,nonsemplicemen-te dettate da invidie.

Dalla sua biografia emergono gli studicompiuti a Napoli con l’illustre mate-matico Renato Caccioppoli. Che ricor-di ha di quel periodo?

HotantissimiricordidiCaccioppoli.So-nostatounodei suoiultimiallievi enonho parole per esprimere l’importanza

chehaavutonellamiavita.Noncipuòes-serescienzanuovasenonc’èunamate-matica nuova, altrimenti si ha solo l’il-lusionedicrearequalcosadiinnovativo.Lagranpartedellamiaricercaiol’hode-dicata proprio alla matematica nuova:ciòlodevoproprioall’ispirazionediCac-cioppoli. Lui era veramente un amantedella matematica, durante una lezioneentravainunaspeciedi trasfigurazione,dalla quale emergeva tutto il suo amoreper le formule.

Comeènata lacollaborazionecon“Fu-turidea”, l’associazione presieduta daCarmine Nardone?

Ilmiorapportocon“Futuridea”nascedauna telefonata con il presidenteNardo-nechemiispiròimmediatamentefidu-cia.Aquestaseguelavisitadicinquetec-nici della associazione del presidenteNardoneinFlorida.Daquiènatounrap-portocheritengomoltoimportanteper-ché permette di portare a conoscenzauna serie di scienze che si sono svilup-pate nel settore industriale più che ac-cademico. Ormai le novità più impor-tanti vengono dalla realtà industriale,mentreilcontestoaccademicoèrimastoancorato agli schemichevengonochia-mati ortodossi.

Da che dipende?Il fattto è che negli Stati Uniti si sonoformati degli interessi eccessivi su teo-riedibasecomequellediEinsteinesul-lameccanica quantistica che sono vali-de,maallecondizionidettatedallostes-so Albert Einstein, non dai suoi segua-ci. Oggi, con l’avanzamento della cono-scenza, sappiamo che esistono condi-zionifisicheechimichecherendonoli-mitate tali teorie, e le rendono inappli-cabili inunprocessoenergetico.Tali li-mitazioni vengono rigettate dal mondoaccademico, non dalmondo industria-le. Ecco perché, pur avendo raggiunto imassimi livelli nel settore accademico,ho deciso di passare al comparto indu-striale. I problemi ambientali, in parti-colare, sono lamolla che sta spingendoversounaveraepropria“catarsi”scien-tifica. Questi ultimi, infatti, non per-mettono più l’accettazione di posizioniaccademiche rigide. Comehadichiara-to ilpresidenteUsa,BarackObama,oc-correun rinnovo scientificoper favori-re una nuova cultura su cui stabilire uncambiamentopolitico.

CECILIADELGAUDIO

Dal punto di vistaintellettuale

il meridionalenon è secondo

a nessunoe ha immense

possibilità di rinascita

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60Marzo 2009

UNDICESIMA EDIZIONE del Premio Mediterraneo, il riconoscimentoistituito dalla Fondazione Mediterraneo che ogni anno si impegna apremiare personalità impegnate nella difficile opera di avviare undialogotra lediverseculturedeipopolidelMediterraneo.Lacerimoniaè avvenuta giovedì 19 febbraio nel ComplessoMonumentale di SantaMaria La Nova. A ricevere i premi, alla presenza diMichele Capasso,presidente della Fondazione Mediterraneo che li ha istituiti nel 1997,sono stati l'editore egiziano IbrahimelMoallem (Informazione 2008), ilquotidianonapoletano''IlDenaro'' -alqualee'statoattribuito ilpremioSpeciale del Decennale 2009 - il poeta e cantautore italo-albanesePino Cacozza (Arte e Creativita' 2009), la scrittrice algerina WassylaTamzali (Cultura 2008), il documentarista, giornalista e scrittore FolcoQuilici (Ambiente e il Co-sviluppo 2009), Carmen Romero (Cultura edialogo tra le civilta' 2009) e l'Associazione ''L'Altra Napoli Onlus''(Solidarieta'Sociale2009), perglistimoliallacrescitaciviledelterritorionel quale l'organizzazione opera. “Il Premio viene assegnato a chi,con azioni mirate e concrete, ha cercato di dare forza e offrire unapossibilità al dialogo tra le culture del Mediterraneo” - ha spiegatoMichele Capasso, Presidente Fondazione Mediterraneo. “Ho vistomoltiimmigratimoriresullostrettodiGibilterra- spiegaCarmenRomero-daquesta tragediaumana, l'ideadi fondareunCirculoMediterraneo,che vuole essere unmezzo per il dialogo tra le due sponde di unmareche diventa mezzo di comunicazione”. Il mare non solo come ponteche unisce, ma come patrimonio da difendere, è proprio al mare cheFolco Quilici ha dedicato la sua vita. Il divulgatore scientifico, cherecentemente ha pubblicato per Mondadori “Libeccio”, afferma: "inunpaesecon9milachilometridicostanondovrebbeesserenecessarioparlare di cultura della salvaguardia ambientale, dovrebbe essere unprincipio innato,manonècosì.Legiovanigenerazioni-continuaQulici-devonoproseguire nella battaglia per la difesadell'ambiente ecapireche il mare è una risorsa per il proprio futuro”. Ridare spazi ai giovaninapoletani, in particolare ai ragazzi della Sanità- questo l'impegno di"L'altra Napoli Onlus" che ha ricevuto il premio Mediterraneo per laSolidarietà Sociale. Speranza e informazione: questi i due punti peruna ricetta vincente nel processo del dialogo tra culture. L'editorearabo IbrahimElMoallemdurante la sua terza visita aNapoli afferma:"nonostante la distruzione della mia casa editrice in Libano, continuonel lavoro iniziato da mio padre, quello di dar voce a scrittori diqualunque credo, pensiero politico, perchè la libertà di espressionedeveavere lamegliosullaculturadellarepressione". WassylaTamzali

scrittrice ed intellettuale algerina, attenta ai problemi e ai diritti delledonne, ha pubblicato per Gallimard “une éducation algérienne” chepresto sarà tradotto in lingua italiana. “Questo testo - dice l'autrice-raccontal'esperienzadiunadonnaelesuevicissitudinichesisvolgononell'areadellarivaSud.Soloraccontando deisoprusidicuisonovittimeproprio le donne, si riesce a prendere coscienza di una culturapatriarcaledacombattere”.Informarepercoinvolgerelasocietàcivile,in quest'ottica la stampa diventa strumento a servizio del territorio:"questo è l'impegno del gruppo che rappresento - afferma il Direttoredel Denaro Alfonso Ruffo - segnale forte che c'è ancora nel nostromestiere chi si impegna per essere a servizio della comunità."Quest'anno, oltreaipresenti, ilpremiosaràconsegnato alPresidentefrancese Nicolas Sarkozy a Napoli il prossimo mese. Il PresidenteCapassohaannunciato inoltre che il prossimoanno il riconoscimentosara' affiancato dalle Nazioni Unite nella veste di partner di prestigiodella manifestazione.

MANUELA RAGUCCI

IlMediterraneo:mare cheunisce

Da sinistra:Pino Cacozza, Folco Quilici, WassylaTamzali, Michele Capasso, Ibrahim ElMoallem, Alfonso Ruffo, Carmen Romero,Eusebio Brancatisano

2008 - Premio Mediterraneo InformazioneIbrahim El MoallemHa svolto un ruolo di costante guida nell’ambito delmondo arabo diffondendo i princi-

pidi libertàedeguaglianzaattraversolapubblicazionedimigliaiadi testichehannodato

visibilità allemille voci della rivaSud.DaNaguibMahfouz adAlaaAl-Aswani i più signi-

ficativi scrittori del mondo arabo hanno trovato in Ibrahim El Moallem un canale di

informazioneattraverso ilqualeèstatopossibile trasmetterealmondoaraboealmondo

intero affreschi di vita e ritratti di individui che sottolineano le comunanze e le affinità

tra le diverse culture, contribuendo aduna vera conoscenza e adunmutuo rispetto.

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“Il Den” febbraio 2009

2009 - Premio speciale del Decennale - Il DenaroHa svolto un ruolo di costante impegno nell’informazione non solo economicama spe-

cialmentepoliticaeculturale inambitoeuromediterraneo.Organod’informazionedel-

l’associazioneEuropaMediterranea, IlDenaro si èposto, conpaginededicate ed in col-

laborazione con le principali agenzie di stampa – quali Ansamed – come guida sugli

eventi del Grande Mediterraneo, incarnando i valori del confronto, del dialogo e del-

l’interazione tra le culture. Con l’azione svolta ha contribuito a rendere Napoli centro

nodale di riferimento euro-mediterraneo, diffondendo – con obiettività e puntualità –

notizie ed approfondimenti relativi ai Paesi della regione euromediterranea.

2008 – Premio Mediterraneo CulturaWassyla TamzaliPer la sua opera culturale che svolge una funzione di testimonianza della guerra di libe-

razionealgerinanelledolorose vicendedei suoiprotagonisti. Per aver saputoesprimere,

con il suo lavoro, lemolteplici dimensioni e contraddizioni della riva Sud, vittimaprota-

gonista sofferentedell’epocacoloniale edelle impensatederivepost-coloniali cheatten-

tanoalle libertàdell’individuoedai suoidiritti,minando iprincipidi libertàdi cui la cul-

tura euromediterranea è fiera protagonista e testimone. Per aver dato voce ai soprusi di

cui è vittima la donna in tutte le culture patriarcali e sessiste delMediterraneo.

2009 - Premio Mediterraneo per la Culturae il Dialogo tra le CiviltàCarmen RomeroA Carmen Romero, fondatrice del Cìrculo Mediterraneo, per aver contribuito a

coniugare azioni e riflessioni in ambito euromediterraneopromuovendo l’indispen-

sabile integrazione tra Politica, Cultura e Società Civile.

2009 - Premio “Mediterraneo per la Solidarietà Sociale”Associazione L’Altra Napoli OnlusPer il ruolo svolto con intelligenzaeprogettualità, stimolando la crescita civiledel ter-

ritorio partenopeo, guardando alle aree del disagio sociale nella prospettiva di un

superamento delle logiche assistenzialistiche, proponendo concreti modelli di solu-

zione e di governo in aree problematiche.

2009 - Premio “Mediterraneo per l’Ambiente e il Co-sviluppo”Folco QuiliciPer la sua dedizione alla salvaguardia dell’ambiente ed alla promozione del co-svi-

luppo e per la sua alta opera di divulgazione della cultura delmare: un esempio per

le nuove generazioni ed uno strumento didattico-educativo da trasmettere a tutti i

paesi rivieraschi del Mediterraneo affinché si diffonda l’amore per il mare e per la

tutela del suo habitat.

2009 - Premio - “Mediterraneo d’Arte e Creatività”Pino CacozzaPer aver dato espressione alla coscienza collettiva del popolo arbëreshe. Nella sua

ampia produzione di poesia e canzoni fa rivivere con invenzione e gusto di leggenda

le memorie latenti d'una comunità che si è socialmente e politicamente fusa nella

nazione italiana senza perdere la propria tradizione storica e linguistica. Preferendo

al teatro le piazze, nelle sue recite piega il verso e lamusica all'esaltazione di tutto un

popolo, ne rinnova le radici, rafforza il sentimento unitario e trascina l'uditorio nel

giro fraterno della danza corale con cui chiude sempre lo spettacolo.

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“Avvenire” 11 febbraio 2009

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1596  RASSEGNA STAMPA RASSEGNA STAMPA  1597

“Il Mattino” 15 febbraio 2009

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“Il Denaro” 19 febbraio 2009

Giornale dell’Europa MediterraneaANNO XIX - N° 33 GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO 2009 1 EURO

IL DENAROdenaro.it

P O S T E I T A L I A N E S . P. A . - S P E D I Z I O N E . I N A B B O N A M E N T O . P O S T A L E . - D E C R E T O L E G I S L A T I V O 3 5 3 / 2 0 0 3 ( C O N V . I N L . 2 7 . 0 2 . 2 0 0 4 , N . 4 6 ) A R T I C O L O . 1 , C O M M A 1 , D C B ( N A P O L I )

MEDITERRANEO

Oggi i premiper ildialogoArte,editoria,ambiente,informazione,cultura,solidarietà:aSantaMariaLaNovavadiscenailconfrontotralesponde

BENI CULTURALI

Teatro Festival Italia,c’è Quaglia fino al 2012

>>> 13

TURISMO

Dati Istat sul 2008:la Campania tiene

>>> 11

Oggi si assegna il Premio Mediterraneo2008-2009, istituito dalla FondazioneMediterraneo11annifa.LaCerimoniadiassegnazione si terrà presso il Comples-so Monumentale di S. Maria la Nova aNapoli(PiazzaSantaMarialaNova44).IlPremioMediterraneoèstatoistituitonel1998. Viene assegnato ogni anno a per-sonalità del mondo politico, scientifico,culturale e artistico che hanno contri-buito,conla loroazione,aridurre le ten-sioni e adavviareunprocessodi valoriz-zazione delle differenze culturali e deivalori condivisi nell'area del GrandeMediterraneo. Tra i premiati anche ilDenaro perché “ dedica sempre un’at-tenzione particolare alle tematiche me-diterranee“ e il documentarista FolcoQuilici che con i suoi documentari e isuoi libri diffonde la cultura ed il rispet-todelmare.

NAPOLI. Convegno sulla meritocraziaa Monte Sant’Angelo >>> 17

AVELLINO. Fondi sviluppo regionale:alle periferie 41 milioni >>> 31

BENEVENTO. Crisi di Airola:incontro Cozzolino-Scajola >>> 32

CASERTA. Ristrutturazione Ericcson,niente licenziamenti >>> 34

SALERNO. Tagli negli ospedali:incontro alla Regione >>> 36

DALLE PROVINCE

OCCUPAZIONE

Fiat,allarmedellaFim:DaottobreCigarischio

>>> 15

POLITICHESOCIALI

Welfare,Cozzolino:Per l’infanzia160mln

>>> 16

INDUSTRIA AGROALIMENTARE

Vino,olioeconserveper laSpagnaDuecentoimpresecampaneoffronoiloroprodottiallaCorteInglés >>> 16

9 7 7 1 7 2 1 0 6 7 0 0 9

9 0 2 1 9

>>> 9Michele Mezza

L’INTERVISTA

Mezza, il comunicatore:Realizzo una web-tvper i filosofi del futuroNasce nella città di Giordano Brunouna fondazione per il rilancio dell’area.Il presidente: Nei media è in corso unarivoluzione. Realizzeremo un laboratorioaperto ai giovani. Dal 2010 una Biennaledi studi sul grande filosofo nolano>>> 3

DENARO TV: 878 SKY E861 DIGITALE TERRESTRE

DENARO.IT

AS

CO

LTA RADIO DEN

GU

AR

DA

Segui i notiziari ogni ora, dalle ore10 alle 20, on line suwww.denaro.it e sulle frequenzedi Radio Club 91 e Radio Antenna 1

Oggi due dirette web: ore 17.30 dibatti-to con Bassolino, Nappi, Macry,Tronti - ore 20.30: Come alla Corte di Federico II

Litorale Domitio, potenziale dasfruttare. Speciale Dtv alle ore13.05. Palinsesto a pagina 7 N

AV

IGA FUTURA

Morphing: città reale e virtualeArchitettura, possibile via d’uscita

alle pagine 23 e 24

Denaro Tv è disponibile anche: • sul satellite Hot Bird 7 A Transponder 5

frequenza 11296 pol. X (orizz.) SR 27,5 FEC 3/4

Denaro Tv è anche on lineIN DIRETTA web live streaming 24/24 ore su WWW.DENAROTV.IT

La TV del Denaro

878DISKYITALIA (S&P/Mib) -0,87%Da inizio anno -14,80%

AREA EURO -0,07%Da inizio anno -13,45%

STATI UNITI -0,34%(Ore 20)Da inizio anno -14,23%

GIAPPONE -1,45%Da inizio anno -14,96%

EURO/DOLLARO 1,2596Da inizio anno -9,49%

DALLA BORSA

Milano ha chiuso ieri con una perdita dello 0,87 per cento,dato peggiore della media europea

Milano Europa Usa

-0,87%

-0,07%-0,34%

(Ore 20)

0

0,25

-0,5

-0,75

-1

WALL STREET GIÙ, TRASCINA L’EUROPA

>>> 42

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“Il Denaro” 19 febbraio 2009

Chi si batte per il MediterraneoLaFondazionepresiedutadaCapassopremia i campionideldialogo

AREA MED

MEDITERRANEOIL DENAROGiovedì 19 febbraio 2009

9

Premio Mediterraneo Informazionead Ibrahim El Moallem

Ibrahim El Moallem ha svolto unruolo di costante guida nell’ambitodelmondoarabodiffondendoiprin-cipi di libertà ed eguaglianza attra-versolapubblicazionedimigliaiaditesti che hanno dato visibilità allemillevocidella rivaSud.DaNaguibMahfouz ad Alaa Al-Aswani i piùsignificativiscrittoridelmondoara-bohanno trovato in IbrahimAlMohallimuncanaledi infor-mazione attraverso il quale è stato possibile trasmettere almondo arabo e al mondo intero affreschi di vita e ritratti diindividui che sottolineano le comunanze e le affinità tra lediverseculture,contribuendoadunaveraconoscenzaeadunmutuo rispetto.

Premio speciale del Decennaleal Denaro

Il Denaro ha svolto un ruolo dicostante impegno nell’infor-mazione non solo economicama specialmente politica eculturale in ambito euromedi-terraneo. Organo d’informa-zione dell’associazione Euro-pa Mediterranea, Il Denaro siè posto, con pagine dedicateed in collaborazione con leprincipali agenzie di stampa – quali Ansamed – comeguida sugli eventi del Grande Mediterraneo, incar-nando i valori del confronto, del dialogo e dell’intera-zione tra le culture. Con l’azione svolta ha contribuitoa rendere Napoli centro nodale di riferimento euro-mediterraneo, diffondendo – con obiettività e puntua-lità – notizie ed approfondimenti relativi ai Paesi dellaregione euromediterranea.

Premio Mediterraneo d’Arte e Creativitàa Pino Cacozza

Per aver dato espressionealla coscienza collettivadel popolo arbëreshe.Nella sua ampia produ-zione di poesia e canzonifa rivivere con invenzionee gusto di leggenda leme-morie latenti d'una comu-nità che si è socialmentee politicamente fusa nellanazione italiana senzaperdere la propria tradi-zione storica e linguistica. Preferendo al teatro le piaz-ze, nelle sue recite piega il verso e la musica all'esal-tazione di tutto un popolo, ne rinnova le radici, raffor-za il sentimento unitario e trascina l'uditorio nel giro fra-terno della danza corale con cui chiude sempre lo spet-tacolo.

Premio Mediterraneo Culturaa Wassyla Tamzali

Per lasuaoperaculturalechesvol-ge una funzione di testimonianzadella guerra di liberazione algerinanelledolorosevicendedeisuoipro-tagonisti.Per aver saputo esprimere, con ilsuo lavoro, lemolteplici dimensioniecontraddizionidellarivaSud,vitti-ma protagonista sofferente dell’e-poca coloniale e delle impensatederive post-coloniali che attentano alle libertà dell’indivi-duoedaisuoidiritti,minandoiprincipidi libertàdicui lacul-tura euromediterranea è fiera protagonista e testimone.Peraverdatovoceaisoprusidicuièvittima ladonna in tut-te leculturepatriarcali esessistedelMediterraneo.

Premio Mediterraneoper l’Ambiente e il Co-sviluppo

a Folco Quilici

Folco Quilici ha dedicato la pro-pria vita alla salvaguardia del-l’ambienteedallapromozionedelco-sviluppo.Lasuaoperadidivul-gazionedellaculturadelmareco-stituisceunesempioper lenuovegenerazioni ed uno strumento di-dattico-educativo da trasmettereatutti ipaesirivieraschidelMediterraneoaffinchésidiffon-da l’amoreper ilmareeper la tuteladel suohabitat.

Premio Mediterraneo per la Culturae il Dialogo tra le Civiltà

a Carmen Romero

ACarmenRomero, fondatri-cedelCìrculoMediterraneo,peravercontribuitoaconiu-gare azioni e riflessioni inambito euromediterraneopromuovendo l’indispensa-bile integrazione traPolitica,CulturaeSocietàCivile

Premio Mediterraneoper la Solidarietà Sociale

all’ Associazione L’Altra Napoli OnlusPer il ruolo svolto con intelligen-za e progettualità, stimolando lacrescitaciviledelterritorioparte-nopeo, guardando alle aree deldisagio sociale nella prospettivadiunsuperamentodelle logicheassistenzialistiche, propo-nendo concreti modelli di soluzione e di governo in areeproblematiche.

Oggisiassegna ilPremioMediterraneo2008-2009, istituitodallaFondazioneMediterraneo11anni fa. LaCerimoniadiassegnazionesi terràpresso ilComples-soMonumentalediS.Maria laNovaaNapoli (PiazzaS.Maria laNova44). IlPremioMediterraneoèstato istituitonel1998. Vieneassegnatoogniannoapersonalitàdelmondopolitico, scientifi-co,culturaleeartisticochehannocontribuito, con la loroazione,a ridurre letensionieadavviareunprocessodivalorizzazionedelledifferenzeculturali edeivaloricondivisinell'areadelGrandeMediterraneo.Sulle ragioniesugli scopidelPremio, il Denaroha intervistato ilpresidentedellaFondazione Mediterra-neo,MicheleCapasso.

Presidente Capasso, Qual è l’importanza diquestoPremioMediterraneo?

Dopo tuttiquesti anni ilPremioMediter-raneoèormaiunanimementeconsideratouno dei riconoscimenti più prestigiosidell’areamediterraneasiaperlaqualitàdei

giurati siaper ilprestigiodegli assegnatarichesinoadoggilohannoricevuto.Cipuò farequalchenome?

Inquestiannisonostate tante lepersona-lità che hanno ricevuto il Premio. JuanCarlos di Spagna, Leah Rabin, NaguibMahfouz,ManuelVazquezMontalban, ilPrimoMinistro turcoErdogan,Rania di

Giordania,GianniLetta, il CardinaleEt-chegaray,MiguelAngelMoratinos,YusufIslam(CatStevens)giustopercitarnealcu-ni.L’UnioneEuropeasostienequestoPremio?

Certamente.Tant’è chequando l’UnioneEuropea, attraverso la Fondazioneper ilDialogotraleCulture“AnnaLindh”,daleicostituita, hadecisodi istituire il PremioEuromedper ilDialogo tra leCulturehavoluto farlo inpartnership con laFonda-zioneMediterraneo, facendodiquestori-conoscimentounadelle sezioni del Pre-mioMediterraneo.A chi sarà assegnato durante la cerimoniadioggi?

Gliassegnatarisonopersoneedistituzionichehanno conquistatomeriti sul campoper azioni significativenellapromozionedel dialogo tra Europa,Mediterraneo eMondoArabo.Sarannopresenti l’editoreegizianoIbra-him ElMoallem, che attraverso le suepubblicazioni,libriequotidiani,diffondelaculturadellaRivaSud;WassylaTamzali,

scrittrice ed intellettuale algerina,moltoattenta ai problemi e ai diritti delle don-ne;CarmenRomerocheconilsuoCircu-loMediterraneo svolge attività fonda-mentali per unamigliore conoscenzadelledifferentianimecheabitanoilMareNostrum. Saranno inoltre premiati l’As-sociazioneL’AltraNapoli,attivasul terri-toriopartenopeochecomebensappiamononstavivendounodeisuoimigliorimo-menti, e Il Denaro che dedica sempreun’attenzione particolare alle tematichemediterranee.CisaràancheFolcoQuiliciche con i suoi documentari e i suoi libridiffondelaculturaedilrispettodelmare;infine, PinoCacozza, artista italo - alba-nesecherappresentaapienolapossibili-tà di coesistenza in un'unica persona didue culture diversema allo stesso tempoconradicicomuni.Saràproprioluiacon-cludere la cerimonia di assegnazionedeiPremiconunrecital intitolato “LeRadicidell’Arberia”. Uno spettacolo unico nelsuo genere al quale sono invitati a parte-ciparetutti.

MICHELE CAPASSO

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“Il Denaro” 20 febbraio 2009

MANUELA RAGUCCI “Il Premio vieneassegnato a chi, con azioni miratee concrete, ha cercato di dare for-za e offrire una possibilità al dia-logo tra le culture del Mediterra-neo”-haspiegato Michele Capas-so, presidente Fondazione Medi-terraneo. “ Ho visto molti immi-grati morire sullo stretto di Gibil-

terra- spiega Carmen Romero-da questa tragedia umana, l'ideadi fondare un Circulo Mediterra-neo, che vuole essere un mezzoper il dialogo tra le due sponde diun mare che diventa mezzo di co-municazione”. Il mare non solocome ponte che unisce, ma comepatrimonio da difendere, è pro-

prio al mare che Folco Quilici hadedicato la sua vita. Il divulgatorescientifico, che recentemente hapubblicato per Mondadori “Li-beccio”, afferma: "in un paesecon 9mila chilometri di costa nondovrebbe essere necessario par-lare di cultura della salvaguardiaambientale, dovrebbe essere unprincipio innato, ma non è così”. “Le giovani generazioni-conti-nua Qulici- devono proseguirenella battaglia per la difesa del-l'ambiente e capire che il mare èuna risorsa per il proprio futuro”.Ridare spazi ai giovani napoleta-ni, in particolare ai ragazzi dellaSanità- questo l'impegno di"L'altra Napoli Onlus" che ha ri-cevuto il premio Mediterraneoper la Solidarietà Sociale. Spe-ranza e informazione: questi i duepunti per una ricetta vincente nelprocesso del dialogo tra culture.L'editore arabo Ibrahim El Moal-lem durante la sua terza visita aNapoli afferma: "nonostante la

distruzione della mia casa editricein Libano, continuo nel lavoroiniziato da mio padre, quello didar voce a scrittori di qualunquecredo, pensiero politico, perchèla libertà di espressione deve ave-

re la meglio sulla cultura della re-pressione".Wassyla Tamzali scrittrice ed in-

tellettuale algerina, attenta aiproblemi e ai diritti delle donne,ha pubblicato per Gallimard “uneéducation algérienne” che prestosarà tradotto in lingua italiana. “Questo testo- dice l'autrice- rac-

conta l'esperienza di una donna ele sue vicissitudini che si svolgononell'area della riva Sud. Solo rac-contando dei soprusi di cui sonovittime proprio le donne, si riescea prendere coscienza di una cul-tura patriarcale da combattere”. Informare per coinvolgere la so-cietà civile, in quest'ottica lastampa diventa strumento a ser-vizio del territorio: "questo èl'impegno del gruppo che rappre-sento - afferma il Direttore delDenaro Alfonso Ruffo- segnaleforte che c'è ancora nel nostromestiere chi si impegna per esse-re a servizio della comunità."Quest'anno, oltre ai presenti, ilpremio sarà consegnato al Presi-dente francese Nicolas Sarkozy aNapoli il prossimo mese. Il Presi-dente Capasso ha annunciatoinoltre che il prossimo anno il ri-conoscimento sarà affiancatodalle Nazioni Unite nella veste dipartner di presigio della manife-stazione.

MEDITERRANEOIL DENAROVenerdì 20 febbraio 2009

9

Premio Mediterraneo: i vincitoriSul podio la scrittirice algerina Wassyla Tamzali, Pino Cacozza e il Denaro

AREA MED

Undicesima edizione del Premio Mediterraneo, il riconoscimentoistituito dalla Fondazione Mediterraneo che ogni anno premiapersonalità impegnate nel sostenere il dialogo tra le diverse culturedei popoli del Mediterraneo. La cerimonia è avvenuta ieri nelComplesso Monumentale di Santa Maria La Nova. A ricevere ipremi, alla presenza di Michele Capasso, presidente della Fonda-zione Mediterraneo (che li ha istituiti nel 1997) sono stati l'editoreegiziano Ibrahim el Moallem (Informazione 2008), il quotidiano ''IlDenaro'' - al quale è stato attribuito il premio Speciale del Decen-nale 2009 - il poeta e cantautore italo-albanese Pino Cacozza (Arte eCreatività 2009), la scrittrice algerina Wassyla Tamzali (Cultura2008), il documentarista, giornalista e scrittore Folco Quilici(Ambiente e il Co-sviluppo 2009), Carmen Romero (Cultura e dialogotra le civiltà 2009) e l'Associazione ''L'Altra Napoli Onlus'' (Solida-rietà Sociale 2009), per gli stimoli alla crescita civile del territorionel quale l'organizzazione opera.esprime la nostra volontà dicambiare registro, in meglio”.

Il mare non solo comeponte che unisce, macome patrimonio da difendere. Al mare il premiato Folco Quiliciha dedicato la sua vita

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“Il Denaro” 7 marzo 2009

“Il Denaro” 3 marzo 2009

Ponte sullo Stretto, via libera dal Cipe:occorreranno 1,3 miliardi. Sei d’accordo?Partecipa al sondaggio su denaro.it

I sondaggidiDenaro.itPonte sullo Stretto, via libera dal Cipe: occorreranno1,3 miliardi. Sei d’accordo?

Partecipaalsondaggiosu denaro.it

100%Sì

IlsabatodiDenarotvall’inse-gnadegliapprofondimentite-matici. Oggi alle 15.25 in on-da“CosìNapolirilanciaildia-logo”. Riparte infatti da Na-poliildialogotraleculture.Inun incontro organizzato dallaFondazione Euromediterra-nea si è discusso riguardo lenuove prospettive politico-sociali in materia d'integra-zioneecooperazionetraiPae-siAreaMed.La Fondazione, capofila

dellaRete Italianaereferenteprincipale della FondazioneAnna Lindh, pone al centrodella propria mission lo svi-luppodi una rete tra le cultu-

re dei vari paesi che si affac-ciano sul Mediterraneo. Apresiedereilworkshopilpre-sidentedellaFondazione,Mi-chele Capasso, che ha fatto ilpunto della situazione all’in-domani della ratifica di alcu-neregoleinterneallareteita-liana della Fondazione AnnaLindh.“Siamoallafasedirea-lizzazionedeldialogononpiùtra leculture,matra leperso-ne.Dal1994laFondazioneMe-

diterraneo è impegnata nellapromozione dell’intercultu-ralità, ed ora è capofila dellareteitalianadellaAnnaLindh,presenteall’Onuepuntodiri-

ferimento per catalizzare leistituzioni, leorganizzazionielesingolepersonecheopera-no inquestoambito”.Capas-so punta il dito contro la du-plicazione delle iniziative e ladispersione di risorse. Daquestopuntodivista,ilbersa-gliodellecriticheèlaRegioneCampania:cisonovarieazio-ni come l’assemblea perma-nentedelle regioni e colletti-vità locali in ambito eurome-diterraneo, osserva il presi-dente, ma in generalemancala stabilità politica e quindi ilcoordinamento tra le inizia-tive.DamoltotempoilMedi-terraneoècentrodiincontrie

scontri, intreccio di culturema anchedi interessi econo-mici che si concentrano inquest’area. Un problemacomplesso che trattiamo an-che alle 14.30 con la presen-tazionedelvolume"Mediter-raneotrapaceeterrorismo"diGiancarloEliaValori(editodaRizzoli). Tra gli altri pro-grammi,segnaliamoalle15.35uno speciale “targato Dena-ro”cheaffrontaunargomen-tocomequellodelladifesaci-vica,cernierautile tra lapub-blicaamministrazioneeilcit-tadino.

Ga. Bo.

IL DENAROSabato 7 marzo 2009

7

DENARO TVPALINSESTO

AreaMed,Napoli polodeldialogo

La TV del Denaro

Denaro Tv è disponibile sul satellite Hot Bird 7 A Transponder 5 frequenza 11296 pol. X (orizz.) SR 27,5 FEC 3/4

Denaro tv è in diretta dal satellite 24 ore su 24 anche on line su www.denarotv.it

Il Dtv 878 SkySABATO 7 MARZO

7.00 al di là7.10 week news8.15 innovazione e ricerca riflettori su: le strategie della

campania8.35 al di là8.45 week news9.45 in a week10.10 al di là10.20 week news11.20 cultura libri in redazione “civette e tarocchi"12.10 week news13.15 miss digital world14.15 dibattito il nord, il sud e la politica che non c'è14.30 may day news 2515.00 coming soon special15.15 crdc – biotecknet cina-india, la campania punta

sull’internazionalizzazione15.30 anteprima, al teatro per il teatro16.00 week news17.10 innovazione e ricerca riflettori su: le strategie

della campania17.30 turismo terra nostra: bit 2009, ischia perla del

mediterraneo17.50 pillole di storia: santa marta18.10 in a week18.30 ski magazine19.00 star bikers19.20 dibattiti come alla corte di federico II il

meraviglioso mondo delle basse temperature20.45 speciale dtv – comune difesa civica, strumenti

per il cittadino21.00 salute e prevenzione obesità: un male sociale21.45 may day news 2522.15 riflettori su… acen sicurezza sul lavoro, istruzioni

per l'uso22.45 speciale dtv - area med così napoli rilancia il

dialogo22.55 l'altra campania - arte contemporanea23.15 speciale dtv – sviluppo scuola e impresa più

vicine23.25 speciale dtv – cultura i valori del mediterraneo23.40 speciale dtv – territorio osservatorio dell'appenni-

no meridionale, in vetrina l'enologia d'eccellenza23.55 lirica nelle ville e negli scavi di ercolano piano

recital di antonio acunto musica di f. liszt, f. f.chopin, s. rachmaninoff

DOMENICA 8 MARZO

7.00 al di là7.10 week news8.15 in a week8.35 al di là8.50 week news9.50 innovazione e ricerca riflettori su: le strategie della

campania10.10 al di là10.20 week news11.20 speciale dtv – commercialisti rivalutare immobili, un

problema11.30 speciale dtv - forum al denaro cozzolino: in arrivo

200 milioni per le imprese11.45 innovazione e ricerca riflettori su: le strategie della

campania12.10 in a week12.30 dibattiti come alla corte di federico II il meraviglioso

mondo delle basse temperature13.45 cultura libri in redazione “civette e tarocchi"14.30 speciale dtv – cultura i valori del mediterraneo14.40 speciale dtv – sviluppo scuola e impresa più vicine14.55 riflettori su… acen sicurezza sul lavoro, istruzioni

per l'uso15.25 speciale dtv - area med così napoli rilancia il dialogo15.35 speciale dtv – comune difesa civica, strumenti per il

cittadino15.55 week news17.00 dibattito il nord, il sud e la politica che non c'è17.20 teleconsiglio intervista a massimo grimaldi17.40 salute e prevenzione obesità: un male sociale18.30 star bikers 18.55 speciale dtv – competitività meritocrazia, ricetta per

un paese più giusto19.05 may day news 2519.30 coming soon special19.40 speciale dtv – territorio osservatorio dell'appennino

meridionale, in vetrina l'enologia d'eccellenza20.00 riflettori su… acen sicurezza sul lavoro, istruzioni

per l'uso20.40 turismo terra nostra: bit 2009, ischia perla del

mediterraneo21.00 miss digital world22.00 speciale dtv – politica new deal, la strategia di

obama22.15 salute e prevenzione obesità: un male sociale23.00 ski magazine23.25 pillole di storia: agropoli23.55 concerto dell'orchestra "i solisti di napoli" diretta da

filippo zigante lirica nelle ville e negli scavi diercolano il matrimonio segreto

LUNEDÌ 9 MARZO

7.30 edicola7.55 day news8.10 edicola8.35 edicola9.05 edicola9.30 denaro tg9.35 riflettori su… acen investimenti, così si combatte la

crisi10.00 denaro tg10.05 speciale dtv – sviluppo scuola e impresa più vicine10.15 speciale dtv – cultura i valori del mediterraneo10.30 tg turismo10.35 speciale dtv – sviluppo sud, servono scelte nuove

e dinamiche11.00 tg turismo11.05 l'altra campania - le vie del sacro11.30 denaro tg11.35 riflettori su… piccola industria le nuove sfide dei

mercati internazionali12.00 denaro tg12.05 speciale dtv – politica europa, la vera sfida è sugli

esteri12.15 speciale dtv – formazione ipe, obiettivo lavoro. un

master in bilancio12.30 tg med12.35 salute e prevenzione obesità: un male sociale13.00 tg med13.30 denaro tg13.40 speciale dtv – turismo baia domizia, è finito il

tempo delle attese13.50 speciale dtv - area med un premio ai sostenitori

del mediterraneo14.00 denaro tg14.05 speciale dtv – territorio osservatorio dell'appenni-

no meridionale, in vetrina l'enologia d'eccellenza14.30 denaro tg14.35 edicola15.00 denaro tg15.05 in a week15.30 denaro tg15.35 innovazione e ricerca riflettori su: le strategie della

campania16.00 denaro tg16.10 l'altra campania - civiltà antica16.30 tg territorio16.35 speciale dtv – comune difesa civica, strumenti per

il cittadino

16.45 speciale dtv - area med così napoli rilancia ildialogo

17.00 tg territorio17.05 speciale dtv – giustizia tribunali lenti, un danno per

le imprese17.20 speciale dtv - industria agroalimentare il capo dei

nas: spesa, affidatevi ai sensi17.30 tg med17.35 speciale dtv – commercialisti rivalutare immobili,

un problema17.45 speciale dtv - forum al denaro cozzolino: in arrivo

200 milioni per le imprese18.00 tg med18.05 speciale dtv – urbanistica rotary e acen: città

bloccata, ci pensiamo noi18.15 crdc – innova cina-india, la campania punta

sull’internazionalizzazione18.30 denaro tg18.35 italia economia18.50 dibattito giovani di confindustria, ricette anticrisi19.00 denaro tg19.10 speciale dtv – politica un network tra cultura,

imprese e istituzioni19.20 speciale dtv – politica new deal, la strategia di

obama19.30 campania channel19.35 turismo terra nostra: bit 2009, ischia perla del

mediterraneo20.00 campania channel20.05 dibattito il nord, il sud e la politica che non c'è20.30 day news20.45 riflettori su… acen sviluppo del territorio il

contributo del settore edile21.10 punti di vista21.40 speciale dtv - industria agroalimentare tutela del

mercato, servono più controlli21.50 day news22.05 crdc – nuove tecnologie cina-india, la campania

punta sull’internazionalizzazione22.30 teleconsiglio intervista a salvatore ronghi22.50 speciale dtv – dibattito lotta all'usura: istituti di

credito chiave di volta23.00 speciale - cooperazione internazionale via al

network tra pmi e atenei23.15 cultura libri in redazione “civette e tarocchi"23.55 stabat mater di giovan battista pergolesi concerto

dell'orchestra "i solisti di napoli" direttore susannapescetti

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1600  RASSEGNA STAMPA RASSEGNA STAMPA  1601

Xxxxxxx“Avvenire” 14 marzo 2009

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1602  RASSEGNA STAMPA RASSEGNA STAMPA  1603

“Avvenire” 14 marzo 2009

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Xxxxxxx“Il Denaro” 17 marzo 2009

“Il Denaro” 26 marzo 2009

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1604  RASSEGNA STAMPA RASSEGNA STAMPA  1605

“Il Denaro” 26 marzo 2009

MEDITERRANEO

In occasione della presentazio-neinanteprimadel filmdiLau-ra Angiulli “Verso Est” – che harichiamatounfoltoequalificatopubblico al Teatro Mercadantelunedì 23 marzo – si è svoltapresso la Fondazione Mediter-raneouna tavola rotonda sul te-ma"Acheoraé la finedelmon-do?".In questa occasione è stato af-frontato il rapportotra laBosniae la cultura, propria e dei Paesivicini. L'evento rientrava nelquadrodelle iniziative legateal-la Giornata del Mediterraneo,istituita dall’Assemblea Parla-mentaredelMediterraneodicuila Fondazione Mediterraneo èmembro.Nel suo intervento Marco Ma-thieu, caporedattore de “LaRe-pubblica”,hasottolineatoilrap-porto tra la musica e la guerrache,hadetto,aSarajevoèriuscitaad illuminare"quelbucooscurodelle coscienze". Mathieu, conallespalleesperienzedimusici-sta proprio in ex-Jugoslavia, ci-tandoalcunepaginedelsuolibro“Acheoraèlafinedelmondo?”,ha ricordato la multietnicità di

città come Tuzla, Sarajevo, Go-razdeedhaauspicatocheleguer-re spariscanodalmondo.L'importanza della poesia, e inparticolaredipoeticomeIzetSa-rajlic,èstatasottolineatadaGia-como Scotti: è originario di Sa-viano, trasferitosipoi inCroaziadove è rappresentante di puntadell’Unionedegliitaliani.E’sta-toprotagonista, con la sua asso-ciazione “Arcobaleno”, di una

grandecampagnadiaiuti.Tuttiloricordanocome“Giacomo”oco-me “Scotti”. Ma lui, appunto,vuoleesserericordatocomepoe-ta e come amico dei poeti. “Ri-cordo ancora la gioia di Izet Sa-rajlic’ – dice – quando ha rice-vuto il premio dalla FondazioneMediterraneo nel 1997 con latraduzione del suo libro di poe-sie dal titolo “Il Libro degli Ad-dii”.Un accusa violenta verso le

divisioni etniche chehanno in-sanguinato ed insanguinanol’Europa.EdèproprioToniMarainiamet-tere in guardia sulle grandi re-sponsabilità dell’Europa, neiBalcani e altrove. LaMaraini haaffermato che occorre "ridise-gnare la terminologia" auspi-cando che parole come "etnia"scompaianodal vocabolario.PredragMatvejevic’ ha ricorda-

tol'azionedellaFondazioneMe-diterraneo in favore dell'ex Ju-goslavia fin dal 1994, sottoli-neando la "nobiltà" dell'Italianegli aiuti alle popolazioni dellaBosnia. Poi s’è lasciato prende-redai ricordi: “Unepisodiochenonpotròmaidimenticare–haaffermato – capitò durante unviaggioconErriDeLucaaSara-jevo. Incontrammo alcuni zin-gari inunorfanotrofio.Erridie-de loro delle caramelle colora-te.Nonavevanomai visto cara-melle. La loro gioia esplose e simiseroasaltellare ingirotondointornoadErri, facendoglimil-lemoine”.Marino Niola ha risposto conprecisione e chiarezza a grandiquestioni su temi quali il con-flittoetnicoesulledomandecheemergono dalle drammatichetrasformazionisocialieculturaliad esso connesse: “La crisi de-gli stati nazionali –haafferma-to–apparepermolti versi lega-ta aquelladelledottrinepoliti-che che ne sono espressione”ed ha concluso dicendo che lelogiche del dominio esistonoancoraoggi ed il compitodiunanuova teoria è quello di tararestrumenti per rivelarle. “ Ameno che non voglia diventa-re la copertura teorica di un li-berismo senza regole che, inrealtà, è il cuoredi tenebradel-lamondializzazione.Una tene-bra illuminatadalbaglioredel-le armi, comemostrano le im-magini di Belgrado sotto lebombe dei difensori della paceglobalizzata”.

Verso Est, per non dimenticareFONDAZIONE MEDITERRANEO. 1

IL DENAROGiovedì 26 marzo 2009

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“A Venezia, in occasione della 65°Mostra Internazionale d’ArteCinematografica, alla fine della proiezione del film di Laura Angiulli,“Verso Est”, il pubblico non ha applaudito, ha pianto…”In queste parole di PredragMatvejevic’, pronunziate a conclusionedell’incontro svoltosi alla FondazioneMediterraneo, è racchiuso ilvalore di questo documentario-non documentario su una delle piùgrandi tragedie degli ultimi tempi.Il TeatroMercadante di Napoli, affollato in ogni ordine di posti, haospitato la prima napoletana. Una visione in cui il silenzio haaccompagnato ogni scena di un film-documentario: un viaggionelle “città martiri” della Bosnia: Sarajevo, che fu assediata ebombardata durante più di 1350 giorni dai serbi di Milosevic’;Mostar, città del “Vecchio Ponte” storico che ha subito ad untempo un culturicidio, una distruzione barbarica e l’orrore deicampi di concentramento organizzati dai nazionalisti croati; edinfine, più di ogni altro luogo, la città di Srebrenica (il cui nome vuoldire “argentea”) dove si è verificato il più grande genocidio avve-nuto in Europa dopo la seconda guerra mondiale. In questa città, inpochi giorni, furono uccisi dai nazionalisti serbi condotti da Karad-zic’ e Mladic’, più di ottomila musulmani bosniaci. Oggi sonoricordati da un’immensa lapide in cui sono scritti tutti i loro nomi.Una delle scene più toccanti del film di Laura Angiulli è proprio lacerimonia di sepoltura dei resti che, ancora oggi, dopo oltre tredicianni dalla strage, continuano ad essere identificati grazie allemoderne tecniche. “E’ un dolore inenarrabile – ha affermatoMichele Capasso, presidente della FondazioneMediterraneo –

che uccide il futuro ed annienta le speranze. Non si guariscefacilmente da queste ferite perché la memoria è difficile da archi-viare. A Srebrenica, 8000 donne piangono i loro figli, mariti, fratelli,nipoti, padri, amici. Per questo, per non dimenticare, la FondazioneMediterraneo ha deciso di celebrare il quindicesimo anniversariodella sua costituzione – iniziata nel 1994 proprio con azioni infavore delle popolazioni della Bosnia – collaborando con LauraAngiulli per proiettare l’11 luglio 2009 a Srebrenica il film “VersoEst” e continuare a sostenere quelle sventurate popolazioni”.

AlTeatroMercadante laproiezionedellapellicoladiLauraAngiulli

Un documentario sul buco nero delle nostre coscienze

In alto da sinistra: Michele Capasso, Marino Niola, Marco Mathieu,Predrag Matvejevic', Toni Maraini e Giacomo Scotti.

A lato Laura Angiulli la figlia e gli amici alla fine della proiezione

Un momento della proiezione al Teatro Mercadante

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“Il Denaro” 26 marzo 2009

In occasione della recente ri-unione a Roma dell’AssembleaParlamentare del Mediterra-neo (Apm)–dall’11 al 14marzoaMontecitorio– sono stati dis-cussi temi importanti concer-nenti il dialogo tra le culture ereligioni, le migrazioni ed ilrapportopolitica/società civile.Il presidente dell’Apm RudySalles ha sottolineato l’impor-tanza del dialogo interreligiosoper giungere ad un futuro diconvivenza tra uomini e donneappartenenti a culture diversema accomunati dalle stesseambizioni, dallemedesime sfi-deedavalori condivisi e condi-visibili.La delegazione dell’Apm hapartecipato ad un’udienza conil Papa Benedetto XVI ed è stataricevuta invisitadiStatodalSe-gretario di Stato del Vaticano, ilCardinale Tarciso Bertone, edal Sottosegretario per i rap-porti con gli Stati MonsignorPietroParolin.Michele Capasso, presidentedellaFondazioneMediterraneo- membro osservatore del-l’Apm-conilpresidentediEu-ropaMediterranea Claudio Az-zolini ha fatto parte della dele-gazione e, nel suo intervento,ha sottolineato la necessità dipromuovere una grande al-leanza tra mondo arabo-isla-mico ed occidente per evitareche una globalizzazione anar-chica possa compromettere ivalori della democrazia e, ap-punto, i progetti di coesistenza.Di seguito riportiamo unostralciodell’interventodelpre-sidenteCapasso.

“Lacrisi economicamondia-le, l’elezione di Barach Obamaalla presidenza degli Usa, il re-cente incontro in Vaticano traBenedetto XVI ed i rappresen-tanti dell’Islàm e le conclusionidell’Assemblea Parlamentaredel Mediterraneo alimentanonuove idee per arginare unaglobalizzazione anarchica e,spesso, suicida.

Una delle strade percorribiliè, senza dubbio, un’alleanza traIslàm ed Occidente al fine dicreare una coalizione di valori edi interessi condivisi. Questaipotesi trova fondamento nellaconsiderazione che i popoli delNord europeo e del Sud arabosonouniti dallo stessodestino.

Unodei punti fondamentali èproprio la relazione tra Islàm eOccidente.

LesocietàmusulmanedelVi-cino Oriente e dell’Estremo

Oriente rispondono alla dina-mica occidentale, che prende ilnome di mondializzazione, at-traverso una reazione estrema-menteostile e spessoviolenta.

Lariflessioneoccidentalepo-ne a riguardo una domanda er-ronea, espressa nel titolo di unbrevee importante testodiBer-nardLewis:WhatWentWrong?WesternImpactandMiddleEa-sternResponse. Ciò che«è an-dato storto», non bisogna ri-cercarlonellastoria,maneiter-mini del problema Islam emo-dernità, di cui bisogna pertantoriesaminare il senso.

L’Islamè un comundenomi-natore attraverso il quale s’in-tende rappresentare tutto ilmondomusulmanomalgradolasuadiversità: unconcettogene-rico, nel quale l’immaginariostorico occidentale – che si èsviluppatonel corsodei secoli –fa convergere vari sottesi, tal-volta anche inconsapevolmen-te. Questo termine indica unasocietà nella quale lo Stato èl’autoritàe lavitacivileèregola-tadanormereligiosedettatedalCorano.

Ma anche la modernità è uncomun denominatore, indi-canteunasocietàfondatasuldi-rittoumanoenonsuldirittodi-vino, sull’uguaglianza giuridicae sull’uguaglianza d’accesso alleposizionidirappresentanzapo-litica. Così come l’Islam è larappresentazione statica di unarealtà differenziata e dinamica,allo stessomodo lamodernità èl’astrazione statica di realtà di-versificate e in divenire. Eccoperché la modernità non s’i-dentifica con l’Occidente e conl’Europa di oggi. E’ un progettodi società nato in Europa all’e-poca dei Lumi e sviluppatosidurante il periodo del Positivi-smo, ed i suoi principi basilarisono indispensabili per lacomplessità della vita moder-na, chehabisognodi rinnovare

le strutture che erano all’epocacompatibili con i relativi com-portamenti. Tuttavia, se ilmondo dell’Islàm deve farfronte ai problemi derivantidall’assenza dimodernità – in-tesa come affermazione del di-ritto individuale e della demo-crazia– l’Occidentesoffrediuneccesso dimodernità. Velocità,razionalità, delocalizzazionedella produzione, assenza disolidarietà, anomiadei contesticollettivi, mancanza di un“sensodi vita” da parte dei gio-vani: ecco i nuovi problemi diuna società che si definiscepost-moderna.

Il problema di Islam e mo-dernitànonèdunque l’opposi-zione di due antagonisti ma unproblemaa tre termini: l’Islam,l’Occidentee lamodernità.Duerealtà storiche e un’area criticacomune; una situazione pro-blematica dove ciascuno vedel’espressione della propria im-perfezione nello sguardo del-l’altro; un universo condivisoin cui le logiche del grande ca-pitale mondiale rendono l’Oc-cidenteeuropeoe ilMediterra-neo sempre più periferici ri-spettoai luoghidigoverno.Sul-

la scena mondiale, New York ePechinononsonoIlCairoeCa-sablanca, ma hanno in effettirimpiazzatoLondraeParigi co-medestinazione comune.

Se siffatta questione vieneposta indueterminiportaaunapolitica di opposizione, ma se itermini sono tre, nonmette Is-lam e Occidente in contrasto,ma richiede una politica di so-lidarietà per avanzare insiemein un’evoluzione parallela e diun comune accordo verso unoscopo condiviso, anche se ilpuntodipartenzaèdiverso, co-mesonodiversi ledistanzedel-lo scopoe gli obiettivi.Una col-laborazione necessaria non so-lo nell’interesse dell’Islàm,maanche dell’Occidente perché,in questo processo, quest’ulti-mo non avanza in linea retta,ma ha i suoi arresti e i suoi re-cessi.

Il Mediterraneo, l’Europa e iPaesi di cultura arabo-musul-mana hanno un interesse vitalea seguire una via diversa daquella generata sino ad oggi: lavia della collaborazione e del-l’intesa è la sola percorribile.

Una politica di collaborazio-ne e solidarietà è urgente. Non

bisogna dimenticare che la ci-viltà europea ha un grande de-bito verso l’Islàm: perché l’Eu-ropa occidentale deve, in largaparte, il suo risveglio alla civiltàislamica. E’ arrivato ilmomen-to di pagare questo debito, mapurtroppo non abbiamo im-boccato questa strada. Moltospesso la modernità non è of-ferta all’Islam in forme chepromuovano la sua uguaglian-za, ma piuttosto attraversostrutture che mirano a espri-mere la sua subordinazione.Ciò dà luogo alla sua erosioneanche inEuropa.

Idestinidell’Islàmedell’Oc-cidentesonopiù legatidiquan-to si possa credere.

La speranzaèche l’Occidentesappia cogliere questa ultimaoccasione: in tale contesto ilruolo dell’Assemblea Parla-mentare del Mediterraneo èfondamentale per alimentareun nuovo corso della politicafondato sulla creazione di unacoalizionedivaloriedi interes-si condivisi indispensabile perun futurodi pace e sviluppo.

La nostra nuova rotta deve,necessariamente, essere “Ver-soSud”.

MEDITERRANEOIL DENAROGiovedì 26 marzo 2009

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VersoSud,per il nostro futuroL’AssembleaParlamentaredelMediterraneoaRomaperincontrareilPapa

FONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

In alto a sinistra ClaudioAzzolini con il Segretariogenerale dell'Apm SergioPiazzi eMonsignor Pietro Parolinsottosegretario di Stato delVaticano per i rapporti con gliStati

In alto a destra Sua SantitàBenedetto XVI saluta ladelegazione dell'Apm

A lato i delegati dell'Apm:seduto al centro, in ginocchio,Michele Capasso. Alle suespalle, da sinistra, SergioPiazzi, Claudio Azzolini,Michel Vauzelle

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Oltre duecento tra studenti,dottorandi e giovani ricercatoriinrappresentanzaditrentauni-versitàdiundiciPaesidelMedi-terraneo (Egitto, Francia, Gre-cia, Israele, Malta, Marocco,Portogallo, Spagna, Tunisia,Turchia e Italia) saranno i pro-tagonisti della prima edizionedel Forum Mediterraneo deiGiovani, in programma oggi edomani presso la Stazione Ma-rittima di Napoli (Expo CentroCongressi, Molo Angioino).L'evento - promosso dalla vicepresidenza della Regione Cam-pania con delega al Mediterra-neo - intende sensibilizzare legiovani generazioni sull'idea diMediterraneo e sugli strumentindell'obiettivo “Cooperazio-ne territoriale europea” dellapolitica di coesione 2007-2013dell'Unione Europea.In particolare, la Regione Cam-pania intende favorire il pro-cesso di internazionalizzazionedelle giovani risorse umanecreando un “luogo” di incontro,confronto, scambio di espe-rienze e promozione di networktra i giovani delle università eu-ro-mediterranee sulle prioritàtematiche della “Cooperazioneterritoriale europea” per la cre-scita e lo sviluppo sostenibiledel bacino del Mediterraneo.Saranno, dunque, Ambiente,Risorse culturali, Ricerca ed In-novazione, Sviluppo produttivoe degli scambi, Accessibilità(logistica e trasporti) e Sviluppourbano sostenibile le tematichesu cui si confronteranno i gio-vani del Forum, che, organizzatiin focus group e supportati daesperti, articoleranno idee pro-gettuali che la Regione Campa-nia si impegna a promuovere ailivelli nazionale, comunitario emediterranei cui partecipa.Ad aprire i lavori del Forum,domani alle ore 9.30, sarà An-tonio Valiante, vice presidentedella Regione Campani con de-

lega al Mediterraneo. “Se svi-luppo sostenibile - dichiara Va-liante - significa soddisfare i bi-sogni dell'attuale generazionesenza compromettere quellidelle generazioni future, dob-biamo mettere in condizione igiovani di costruire sin da oggi ilproprio avvenire rendendoli at-tori delle scelte e degli stru-menti per la crescita e lo svilup-po dela Campania, del Mezzo-giorno d’Italia e dell’intero Me-diterraneo”.“E' per tale motivo - conclude -che abbiamo organizzato questoForum, destinato a diventare lapiattaforma per la gestione del-la rete partneriali create e con-solidate in occasione dell'even-to e per lo scambio di esperien-ze, buone prassi e know-how inmateria di cooperazione terri-toriale tra università, centri diricerca, etc.”. Nel corso della giornata inaugu-rale, la Regione Campania pre-senterà il premio “Parmenide -Mediterranean Youth”, rivoltoai duecento partecipanti al Fo-rum. Il focus group che elaborerà lamigliore idea progetto, indivi-duata da una Commissionescientifica, si aggiudicherà unvoucher da utilizzare per tra-sformare l'idea in candidatura

di proposta progettuale da pre-sentare in occasione del primobando utile (call for proposal) diuno dei programmi operativi dicooperazione territoriale dedi-cati al bacino mediterraneo. Ilpremio sarà assegnato nel corsodel “Salone Mediterraneo delleAutonomie Locali e dei Territo-ri”, che si terrà nel luglio pros-simo. Il Forum Mediterraneo dei Gio-vani si colloca nell'ambito dell'“Operazione-quadro per la Co-operazione istituzionale dellaCampania nel Mediterraneo” edel “Programma Progetti Paesedi partenariato della Campaniacon i Paesi Terzi del Mediterra-neo (PTM)”, promossi dalla Vi-ce Presidenza della RegioneCampania e curati dall'AGC 08 -Servizio Rapporti con i Paesi delMediterraneo e dall'Unità Ope-rativa Regionale per il Mediter-raneo (UORM).

re.de.

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Un Forum per i Giovani del BacinoStudenti e ricercatori a confronto oggi e domani alla Stazione Marittima

AREA MED

Alexandria University (Egitto)Université de Nice Sophia Antipolis (Francia)National Technical University of Athens (Grecia)Technion - Israel Institute of Technology, Haifa (Israele)University of Malta (Malta)Université Mohammed V Souissi, Rabat (Marocco)Université Ibn Zohr, Agadir (Marocco)Universidade do Porto (Portogallo)Universidad de Cordoba (Spagna)Université de Gabè (Tunisia)Université de Tunis (Tunisia)Université de Tunis El Manar (Tunisia)Université 9 April de Tunis (Tunisia)Université 7 Novembre de Carthage (Tunisia)

Bogfaziçi University, Istanbul (Turchia)Ege University, Bornova - Izmir (Turchia)Hacettepe University, Ankara (Turchia)Istanbul University (Turchia)Yildiz Technical University, Istanbul (Turchia)Università degli Studi della BasilicataUniversità degli Studi della CalabriaUniversità degli Studi di CataniaUniversità degli Studi di FoggiaUniversità degli Studi del SalentoSeconda Università degli Studi di NapoliUniversità degli Studi di Napoli “Federico II”Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”Università degli Studi di SalernoUniversità degli Studi del Sannio

Al Forum partecipano studenti, dottorandi e giovani ricercatori di trenta Università euro-mediterranee

Gli atenei in assise

In onda dal lunedì al sabato su DENARO TV, il Tg Med è uno spa-zio di informazione e di approfondimento sugli eventi e sugli sce-nari politici, sociali, economici e culturali dell’Area Med. Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quotidiano Il Dena-ro, il notiziario rappresenta per imprenditori e istituzioni un’op-portunità di sviluppo e di cooperazione. Il Tg Med va in onda dal lunedì al venerdì alle ore 12.30 e alle 17.30.

DENARO TV è disponibile anche: • HOT BIRD 6 - 13° EST Transponder n. 158 Frequenza 11.662 Polarizza-

zione Verticale Symbol Rate 27500 Ms/sec FEC 3/4• in diretta on line web live streaming 24 ore su 24 su www.denarotv.it

La TV del Denaro

da lunedì al venerdì ore 12,30 e 17,30TGmed

e sul digitale terrestre

ANTONIO VALIANTE

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“Il Denaro” 27 marzo 2009

MEDITERRANEO

“Siamo molto soddisfatti dei risul-tati di questo Forum, nel corso delquale oltre duecento studenti, dot-torandiegiovaniricercatoriprove-nienti da trenta università euro-mediterranee hanno articolatoidee innovative che possono trova-reconcretezzainprogettidicoope-razione territoriale per la crescita elo sviluppo sostenibile del bacinodelMediterraneo”.E’questoilcommentodelvicepre-sidente della Regione Campaniacon delega al Mediterraneo, Anto-nio Valiante, sulla prima edizionedel “Forum Mediterraneo dei Gio-vani”, che si è concluso ieri pome-riggi presso la Stazione Marittimadi Napoli. “Napoli si candida - prosegue Va-liante - ad essere la sede perma-nente di questa iniziativa, cui in-tendiamo dare continuità per crea-re una piattaforma di cooperazionetra le università, un incubatore diidee ed azioni concrete volte a raf-forzare i legami della Campania edell’intero Mezzogiorno con i Paesidel Mediterraneo”. Nel corso delForum, duecento giovani prove-nienti da undici paesi (Egitto,Francia, Grecia, Israele, Malta, Ma-rocco, Portogallo, Spagna, Tunisia,Turchia e Italia) si sono confrontatisulle priorità tematiche - ambien-te, risorse culturali, ricerca e inno-vazione, sviluppo produttivo e degliscambi, accessibilità intesa comelogistica e trasporti, e sviluppo ur-bano sostenibile - dei programmidi cooperazione territoriale euro-pea dedicati all'area euro-mediter-ranea. “La forza di questa iniziativa - affer-ma l’assessore regionale all’Uni-versità e alla Ricerca scientifica Ni-cola Mazzoccaintervenuto nel cor-so della sessione mattutina del Fo-rum – sta nell’aver reso protagoni-sti i giovani, cui abbiamo chiesto diproporre idee nuove da trasforma-re in progetti di cooperazione dedi-cati al Bacino: un esempio di ap-proccio bottom up per acquisireprogettualità territoriale da repli-care in altri ambiti e policy”. “I gio-vani sono un sensore ad alta atten-dibilità delle difficoltà sociali, cul-turali e formative - prosegue Maz-zocca - e le istanze che da loro pro-vengono vanno tenute in giustoconto affinchè le istituzioni possa-no effettuare interventi adeguati esoddisfacenti per lo sviluppo del-

l'area mediterranea”. Valorizza for-temente un approccio che defini-sce ''bottom-up'', l'assessore re-gionale all'Università e alla ricercascientifica Mazzocca, parlando allasessione plenaria della secondagiornata del Forum Mediterraneodei Giovani, organizzato dalla vicepresidenza della Regione Campa-nia con delega al Mediterraneo.Tra le idee progettuali emerse nelcorso della due giorni, da segnalare“Strategie per una gestione friendlydella risorsa acqua nel Bacino delMediterraneo”, “Creazione di retiper la salute e l’alimentazione tra iPaesi del Mediterraneo”, “Made inMed” che mira alla riduzione dellebarriere ed al miglioramento dellereti economiche nell’area mediter-ranea, “BabMed” finalizzata al raf-forzamento del dialogo e delle rela-zioni interculturali e “Med Con-cert” per la riqualificazione dellecittà costiere del Mediterraneo apartire dalla rivalutazione del ruolodei porti. Come si presenta il siste-ma economico mediterraneo al-l'appuntamento con i grandi pro-cessi di internazionalizzazione inatto è, invece, l'argomento affron-tato dal presidente dell'Isve, Gen-naro Biondi. “Il dato di partenza perqualsiasi ragionamento - spiegaBiondi -resta la sua centralità ri-spetto a due fenomeni di portatastorica dotati di una forza destabi-lizzante degli attuali equilibri eco-nomici e sociali non ancora del tut-to identificabile”. Il primo è rap-presentato dalla deriva del baricen-tro economico europeo verso Est inseguito alla nuova dimensione del-la Germania unificata ed all'apertu-ra dei mercati delle regioni ex-co-muniste. Il secondo, per Biondi, ècostituito dalle grandi migrazioni

dai Paesi del fronte africano verso lasponda europea le quali risultanonon solo alimentate dal crescentedivario tra i tassi di natalità che dif-ferenzia i Paesi industrializzati daquelli in via di sviluppo ma anchedall'acuirsi del differenziale nelreddito pro-capite e nelle condi-zioni di vita.“Dalle proposte presentate daglistudenti - sottolinea Valiante -emerge l’esigenza di assicurare unamigliore qualità della vita nel pre-sente per consegnare alle genera-zioni future un territorio mediter-raneo in linea con la sostenibilitàdella crescita e dello sviluppo. Neiprossimi giorni sarà attivata la piat-taforma on line per la gestione del-la rete partenariale tra le universitàcreata in occasione del Forum”“La migliore idea progetto emersadal Forum – conclude Valiante – siaggiudicherà il premio ‘Parmenide- Mediterranean Youth Forum’,che consiste in un voucher da uti-lizzare per trasformare l'idea incandidatura di proposta progettua-le da presentare in occasione delprimo bando utile di uno dei pro-grammi operativi di cooperazioneterritoriale dedicati al bacino me-diterraneo”. Il premio “Parmenide- Mediterranean Youth Forum” sa-rà assegnato nel corso del “SaloneMediterraneo delle AutonomieLocali e dei Territori”, che si terrànel luglio prossimo in Campania. IlForum Mediterraneo dei Giovani èstato promosso dalla vice presiden-za della Regione Campania con de-lega al Mediterraneo e curato dal-l'AGC 08 - Servizio Rapporti con iPaesi del Mediterraneo e l’UnitàOperativa Regionale per il Medi-terraneo (Uorm) in collaborazionecon gli atenei campani ed Isve.

Valiante: Una rete tra gli ateneiAREA MED

IL DENAROVenerdì 27 marzo 2009

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Si chiude il Forum dei Giovani del Mediterraneo alla Stazione Marittima

Cosa pensano i giovani intervenuti alla due giorni? Eccone al-cune dichiarazioni.Jurgen Callaja, frequenta l’ultimo anno della facoltà di Storia eMusica dell’Università di Malta e si laureerà a novembre: “E’un’ottima idea quella di aver messo insieme così tanti giovaniperché è importante ascoltare la nostra voce. Noi giovani siamoil futuro e le nostre idee possono contribuire ad innovare gli ap-procci istituzionali per lo sviluppo dei territori”.Tal Modai Snir, studentessa del secondo anno del master inProgrammazione urbana regionale del Technion Israel Institu-te of Technology, ha partecipato al focus dedicato allo sviluppourbano sostenibile: “La direzione del focus è stata ottima. Il no-stro progetto si basa sull’evoluzione delle città portuali delle zo-ne industriali che si trovano ad affrontare problematiche co-muni. La nostra idea è quella di sviluppare un’idea del porto chefunga da collegamento tra la zona urbana e il mare”Flavia Bertè Langerau e Johan Fauriat, entrambi studenti delsecondo anno del master in Lingue e affari internazionali all’U-niversità di Nizza “Sophia Antipoli”: “E’ la prima volta che par-tecipiamo ad un forum internazionale degli studenti. E’ bellovedere, in concreto, l’integrazione tra le due sponde del Medi-terraneo. Sponde che devono essere intese non più come bar-riera ma come simbolo dell’integrazione. Abbiamo avuto l’oc-casione di conoscere e confrontarci con tanti colleghi dellasponda nord del Mediterraneo”.Gorkem Demirtasoglu, studentessa del quarto anno della fa-coltà di Ingegneria dell’Ege Univesirty di Izmir (Turchia): “IlForum ha permesso di avere una dimensione internazionaledei diversi argomenti trattati e rappresenta una piattaformafondamentale per lanciare i progetti di sviluppo sostenibile delMediterraneo”.Melle Hmila Hager, studentessa del secondo anno del masterdi Diritto degli affari dell’Università di Tunis el Manar: “E’ lamia prima volta Italia. Prima di venire al Forum non avevo mol-ta padronanza delle tematiche di cooperazione. Ora compren-do meglio che esistono strumenti e mezzi che favoriscono la co-operazione e l’integrazione tra popoli. Il riscontro è estrema-mente positivo”.Cherkaoui el Maataoiu Sidi Hicham, studente del primo annodel dottorato in Scienze giuridiche, economiche e sociali del-l’Università Mohammed V di Rabat (Marocco): “L’organizza-zione del Forum è stata molto buona. Ottima l’ospitalità e, so-prattutto, l’opportunita’ di matching tra studenti di tanti paesi.Contatterò sicuramente gli altri studenti che ho potuto cono-scere”.Maria Emilia Cavalcante Maia Dias, studente del secondo annodel master in ingegneria di gestione dei servizi dell’Universitàdi Porto (Portogallo): “Il glossario realizzato dalla RegioneCampania è uno strumento molto utile per comprendere imeccanismi della cooperazione territoriale. E’ la prima voltache mi trovo a poter approfondire i temi della cooperazione inun contesto fatto da studenti universitari”.Deyana Emad Aziz Bakhoum Mina, studente del IV anno dellafacoltà di Arte dell’Università di Alessandria d’Egitto: “Pensavoche gli argomenti fossero trattati con un approccio teorico. In-vece dal lavoro dei focus group sono venute fuori idee concreteed attuabili. Se ci sarà una prossima edizione del Focus, vi par-teciperò volentieri”.

La voglia di far sentireal mondo la propria voce

Antonio Valiante con alcuni dei giovani partecipanti a un Focus Group

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“Il Denaro” 28 marzo 2009

Napoli ha ospitato sino a ieri ilForum Mediterraneo dei Giova-ni.L'obiettivo di questo Forum èsensibilizzare studenti universi-tari, dottorandi e ricercatori del-le università dell'intera area eu-ro-mediterranea sull'idea diMediterraneo e sugli strumentidella "Cooperazione territorialeeuropea" dedicati allo sviluppo ealla crescita del bacino mediter-raneo per il periodo 2007-2013.Il Forum intende anche favorireopportunità di incontro, con-fronto, scambio di esperienze ecreazione di network tra i giovanidelle università mediterraneesulle priorità tematiche di svi-luppo per la Campania, il Mezzo-giorno d'Italia e l'intera area delMediterraneo.NonèperòlaprimavoltacheNa-poli ospita giovani del Mare No-strum.La Fondazione Mediterraneo(Fm), membro della PiattaformaEuromed dei Giovani, in colla-borazione con la Fondazione eu-ro-mediterranea Anna Lindh econ il patrocinio del Ministerodegli Affari Esteri Italiano orga-nizzò già nel 2005, l´EuromedYouth Workshop, al quale parte-ciparonogiovanitrai18ei30an-ni provenienti dai Paesi Euro-mediterranei e da alcuni PaesiArabinonaderentialProcessodiBarcellona. I lavori furono con-clusi dall’allora ministro degliAffari Esteri Gianfranco Fini edal presidente della RegioneCampania Antonio Bassolino, ilquale prese l’impegno di ripeterel’incontro nel capoluogo parte-nopeo.Nel 2006 la Fondazione ripetél’esperimento dell’anno prece-dente. Alla Seconda Edizionedell’ Euromed Youth Workshopparteciparono il ministro Pleni-potenziario Cosimo Risi (attualeConsigliere Diplomatico dellaRegione Campania), il direttoredella Piattaforma Euro-Med

Giovani (EYP), Giovanni Butti-gieg, l’allora Consigliere Diplo-matico della Regione Campania

Antonio D’Andria e anche unarappresentante del Ministerodegli Affari Esteri della Germa-

nia presente per illustrare la ri-unione del futuro "Parlamentodei Giovani" che si tenne a Berli-

no dal 26 maggio al 3 giugno2007. La Fondazione e il suo pre-sidente, Michele Capasso hannoaccompagnato questa iniziativafino, appunto, alla costituzionedel Parlamento dei Giovani.A questo proposito intervieneMichele Capasso, impegnato aGaeta per il varo della barca“Megaride – Grande Mediter-raneo” e per una manifestazio-ne in favore della Pace alla qua-le partecipano rappresentantidi vari Stati e Parlamentari deiPaesi aderenti all’AssembleaParlamentare del Mediterraneo.“Ogni iniziativa - spiega Capasso-che coinvolge i giovani è meri-tevole e va sostenuta, l’unico pro-blema è l’antica consuetudine anon “essere sistema”. Ciascunaistituzione finisce sempre con ilripartire da zero ed in questomodo si sprecano risorse, spessocon inutili duplicazioni”. “La Città di Napoli e le principaliCittà del Mezzogiorno d’Italia -prosegue Capasso - hanno orga-nizzato nei medesimi giorni (26,27,28 marzo) eventi simili,senza nessun raccordo ed alcunacomplementarità. E’ un veropeccato perché, in questi tempidi crisi, c’è bisogno di unione e divalorizzazione degli esempi dibuona pratica già esistenti”.“Lo dico senza alcuna polemica -afferma concludendo il presi-dente della Fondazione -, solocon spirito costruttivo e di asso-luto dialogo, ma è molto singola-re che la Regione Campania or-ganizzi un Forum Mediterraneodei Giovani a pochi metri dallasede della nostra Fondazionesenza coinvolgerla. Sono certoche la Rete Italiana della Fonda-zione Anna Lindh, che la FM co-ordina, l’Assemblea Parlamen-tare dei Giovani e le altre Reti digiovani di cui la Fondazione Me-diterraneo fa parte, avrebberopotuto dare il loro, seppur mini-mo, contributo a questo evento”.

Gaia di Michele

MEDITERRANEOIL DENAROSabato 28 marzo 2009

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L’importanza di fare sistemaNel 2005 si è svolto a Napoli il primo Euromed Youth Workshop

FONDAZIONE MEDITERRANEO

1)L’allora ministro degli EsteriGianfranco Fini e il presidentedella regione Campania AntonioBassolino partecipano e sosten-gono il Primo Forum dei GiovaniEuromediterranei e dei PaesiArabi voluto e organizzato dallaFondazione Mediterraneo ( Napoli15 dicembre 2005 ); 2) L’AssembleaParlamentare del Mediterraneosostiene il Parlamento Euromeddei Giovani nato per iniziativadella FM (Montecarlo 15 dicembre2008); 3) I partecipanti al SecondoForum Euromed dei Giovani(Napoli 15 dicembre 2006)

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MEDITERRANEO

“Vogliamo la pace!”. Tutti incoro, posizionando le letterecon il nome della barca, centi-naiadi ragazzi delle scuole ele-mentari e medie della provin-cia di Latina hanno accompa-gnato il varo della barca “Me-garide - Grande Mediterra-neo”, svoltosi venerdì 27 mar-zo a Gaeta nell’ambito dellamanifestazione“YachtMedFe-stival”.La Barca - donata alla Fonda-zioneMediterraneodai coniu-gi Fausto e Marion Marchi - èstata restauratadalConsorma-re del Golfo in collaborazionecon la Camera di Commerciodi Latina: essa rappresenta iPaesi mediterranei e gode delriconoscimento, oltre che de-gli Stati che si affacciano sulBacino, di Istituzioni Interna-zionali quali l’Assemblea Par-lamentaredelMediterraneoedaltre.Durante la Cerimonia è statoconsegnato aldelegatopalesti-nese in Italia, l’ambasciatoreSabri Ateyeh, il “Premio Me-diterraneo” assegnato per il2009ai giovani studenti diGa-za ed il primo libro di una “Bi-bliotecadelMediterraneo”chela Fondazione realizzerà pro-prioper gli studenti dellamar-toriata città: “Una vera e pro-pria prigione a cielo aperto –ha detto il presidente Capasso– che costituisce il buco nerodelle coscienze di tutti noi”.L’evento è stato organizzatodalla Camera di Commercio diLatina e sostenuto dalla Scuo-laNauticaGuardiadiFinanzadiGaeta chehaospitato, sullana-ve scuola “Giorgio Cini”, l’in-contro internazionale dal tito-lo “Valori e interessi condivisiper la pace e lo sviluppo nelMediterraneo”.Particolarmente toccante ilmomento in cui è stato letto daunadelle ragazze l’”Appelloperla Pace” redatto dalla Fonda-zione Mediterraneo:il testo èstato poi sigillato e rinchiusoin una bottiglia dal vescovo diGaeta Monsignor Fabio Ber-nardoD’Onorio,dalpresiden-te Capasso e dall’ambasciato-re Ateyeh.Quest’ultimo, nel suo indiriz-zo di saluto, così si è espresso:

“Desidero ringraziare il presi-dente Capasso e tutti gli amicidi Gaeta e di Latina. Mai avreiimmaginato chepocheore fos-sero sufficienti per farmi sen-tire come a casamia.Ho cono-sciuto le autorità religiosedel-la città, il sindaco, esponentidelmondoeconomico, gli ami-ci della Guardia di Finanza chedirigono con competenza unaScuola che è riferimento pertutti i Paesi arabi.Sono impressionatodall’uma-nità che caratterizza i rapportiin questa città e concordo conl’amico Capasso che è su que-sti valori chebisogna costruireil processo di Pace. Con lui hoauspicatoungemellaggio tra le

città di Latina, Gaeta, Formiaed altrettante città palestinesima attraverso qualcosa di du-raturoche le leghi: il restaurodiunapiazza, un’opera di scultu-ra urbana, ecc.Speroproprio cheanche lana-ve scuola Giorgio Cini, simbo-lo di questa città, possa essereutilizzata nella costruzione diquesti nuovi rapporti tra le vo-stre città e la Palestina.Ringrazio dal profondo delcuore ilpresidenteCapassoperl’Appello chehavolutodedica-re, come primo atto della bar-ca “GrandeMediterraneo”, al-le popolazioni del MedioOriente e, inparticolare, aGa-za”.

Il presidente Capasso ha cosìconcluso la cerimonia: “Desi-dero ringraziare vivamente gliamici di Latina e di Gaeta edaggiungere un mio ulterioreappello da rinchiudere nellanostra bottiglia e lanciare nelNostro Mare, destinato a ciòche resta delle coscienze sullenostre rive.Che tutti gliuomini sianoegua-li, che le ricchezzedel suolo va-dano a beneficio di quelli cheancestralmente lo abitano, cheil nostrobenesserenonsi fon-di sulla miseria di prossimi olontani. Queste sono le condi-zioniperché cessino il terrori-smo di singoli che disperatis´immolano per la dignità del-

la propria patria e trascinanocon sé vittime occasionali, co-me il terrorismo d´un esercitoche distrugge abitazioni, am-biente, risorse e chi non puòdifendersi caccia dalla sua ter-ra. Il dialogo, il diritto inter-nazionale, lo spirito di equità,la forza della compassione so-no gli strumenti perché il mil-lennio iniziato consofferenzeemiserie si riscatti in un´epocadi solidarietà e di giustizia. Equeste condizioni dipendonoda noi, uomini civili d´Europa,che abbiamo portato una mo-dernità aggressiva a sconvol-gere il mondo e ora vogliamotrasformarla in unamodernitàdi ricostruzione e di pace”.

Varata la barca della paceFONDAZIONE MEDITERRANEO. 1

IL DENAROMartedì 31 marzo 2009

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Un laboratorio itinerante per il dialogo tra i popoli e lo sviluppo condiviso1) Da sinistra: L’ambasciatoreAteyeh, il presidente Capasso ed ilPresidente della Camera di com-mercio di Latina Zottola tagliano ilnastro per il varo della “MegarideGrande Mediterraneo”

2) un gruppo di ragazzi che hannopartecipato alla cerimonia

3) Il presidente Zottola, il presiden-te Capasso, il vescovo di GaetaMonsignor D’Onorio e il colonnelloMarzocca

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Di seguito si riportano i puntisalienti dell’Appello lanciato,in una bottiglia, dalla barca“Megaride grande Mediterra-neo”:LaFondazioneMediterraneohaespresso, inpiùoccasioni, lasuapreoccupazioneper l’attualesi-tuazione in Medio Oriente. InIraq, inIsraele,nelLibanoeneiterritoriPalestinesi, inpartico-laremodonella strisciadiGaza.Il popolo di Gaza, già sotto as-sediodamesi, è stato edèvitti-madiattacchialle infrastruttu-re civili e conta sempre mag-giori perdite umane tra i civili.In Iraq una guerra civile quoti-diana produce vittime inno-centidestabilizzando laregioneedalimentandoilproliferaredifondamentalisti e terroristi.Condanniamo fortemente tut-te le aggressioni che rappre-sentano una evidente violazio-nedeldiritto internazionale, inparticolar modo della Conven-zione di Ginevra, e che posso-nosoloportareadunacatastro-fe umanitaria e soprattutto adallontanare irrimediabilmenteogni progetto di pace.A queste aggressioni la SocietàCivile del Grande Mediterra-neo ha detto di no. Ha detto dinoperchédopo la tragediadel-la secondaguerramondiale, ri-sultatod´unadegenerazionedeldarwismonell´eugenismo,del-lo spiritodella libertànaziona-lenelnazionalismo,della forzaespansivadella civiltànel colo-nialismo, l´Europa s´è risve-gliata ai valori che tre secoli dicoscienza laica avevano creato:i diritti umani e sociali, la pacetra le nazioni, il dialogo invecedella guerra e l’assenso collet-tivocontro lederive individua-li.Certo ilmondoèpienodigo-verni tiranni.Ma loèsoprattuttodove la spo-gliazioneneisecolihaportato la

degradazione della vita, dellasocietà e della politica. Di que-sti tiranni siamo responsabilitutti e non solo quegli Stati cheli hanno sostenuti per un certotempo secondo le convenienzedel momento e ora mentrecombattonol’unosialleanocongli altri.Vogliamo adesso scrollarci daqueste responsabilità, rivivifi-care l’Onu perché sottomettal´arbitrio d´uno solo alla deci-sione collettiva e perché nes-suno invada, opprima, depau-peri od offenda.Che i piccoli Stati siano rispet-tatiquantoigrandi,chegliumi-li abbiano la stessa dignità deipotenti, che nessuno s’investadella rappresentanza divina ein nome del cielo porti stragisulla terra.Larichiestadidialogo,giustiziae pace, redatta nella Dichiara-zionediBarcellonaedicuihan-nograndebisognogliabitantidiqueste regioni, è minata dallaburocrazia edauna scarsa sen-sibilità, comedimostranoimo-desti ed effimeri risultati rag-giunti.

Facciamo appello all’UnioneEuropea ed ai suoi Stati mem-briaffinchésimetta fineaque-sta politica dissennata che, co-m’è noto, incoraggia la nega-zionealdirittodiesisteredi cuisono vittime tutte le parti incausa in un assurdo gioco almassacro: lapopolazionepale-stinese, l’irachena, l’israeliana,la libanese.Facciamo appello agli organi-smi internazionali ed a tutti gliStati della regione del GrandeMediterraneo affinché inter-vengano urgentemente perporre fine a questo stato di co-se insostenibile.Gaeta, 27 marzo 2009

MEDITERRANEOIL DENAROMartedì 31 marzo 2009

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Gaeta abbraccia la PalestinaInunabottigliaaffidataalmare l’appello perduepopoli indueStati

FONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

Fare sistema e valorizzare le eccellenzeA margine della cerimonia del varo della Barca “Megaride Grande Mediterraneo” è statosottoscritto un protocollo d’intesa tra la Fondazione Mediterraneo ed il Conformare del Golfo,con l’obiettivo di valorizzare – specialmente in questo momento di crisi – le eccellenze e gliesempi di buona pratica nell’ambito della filiera della nautica da diporto e della cantieristicanavale. Antichi mestieri, quali i “maestri d’ascia”, stanno scomparendo ed è un compito eticoassumere l’impegno di tramandare queste conoscenze per evitare di perdere la memoria.L’accordo prevede una serie di iniziative congiunte per promuovere la filiera specialmente neiPaesi della Riva Sud del Mediterraneo attraverso scambi di giovani interessati ad apprenderetecniche e mestieri legati al restauro di imbarcazioni ma, anche e soprattutto, allacantieristica navale.L’accordo si inquadra nelle linee politiche e programmatiche indicate dall’Unione per ilMediterraneo. Il Presidente Capasso e Nando D’Urgolo firmano il protocollo d’intesa

1) Alcuni studenti di Gaetaconsegnano le lettere con lascritta “Megaride Grande Meditrr-raneo”2) Il Presidente Zottola ed ilVescovo di Gaeta MonsignorD’Onorio custodiscono nellabottiglia l’Appello per la Pace.3)Il Presidente Capasso conalcuni ragazzi che consegnanoalla barca le bandiere dei circa 50Paesi euromediterranei.4) Fausto e Marion Marchi, iconiugi che hanno donato labarca

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SièsvoltaaGaeta,sullanavescuo-ladellaGuardiadiFinanza“Gior-gio Cini”, la cerimonia di asse-gnazionedeiPremi “Mediterra-neo di Pace” e “Mediterraneo diCultura”2009.Il “Premio Mediterraneo per lapace2009”è stato assegnato allamemoriadel grande poetapale-stineseMahmoudDarwichconlaseguentemotivazione:Comunementeconsideratocome“ilpoetadellapace”,“ilpoetadel-lacausapalestinese“odellaResi-stenza palestinese, MahmoudDarwich hasaputofuggiredall’e-siguitàdelcampotematicocheof-friva la poesia di resistenza, tra-sformandopocoapocoinmitiglioggetti più familiari della terraperduta, trattandocosì laPalesti-nacomeunametaforadella con-dizioneumana.La suapoesia giàpotentemente lirica (Più rare so-no le rose) si alimenta veloce-mente di un soffio epico prodi-gioso,dispensatoessenzialmenteattraverso l’evocazione intelli-gentedi figure storicheomiticheattinteda tutte le culture (Perchéhai lasciato il cavallo alla suasoli-tudine?,soprattutto).Illavoroin-gegnososulle immagini, e le for-mule colmedi efficacia,permet-tonoaMahmoudDarwichdidar-si,edidareallaPalestinal’identi-tà rubata loro con il sogno dellapace. Ma la sua poesia sviluppasoprattutto una riflessione pro-fonda e dolorosa sulla memoria,sull’esilio in tutte le sue dimen-sioni, e, oltretutto, apartiredaglianni 90, scava profondamentenel vivodell’estraneità, dell’alte-rità (Il letto della straniera, Nonscusarti, enelpenultimoComeilfioredimandorlo, enell’ultimo,La traccia della farfalla) e dellamorte(Ilpoemamurale).Sostitutodellapatriaconfiscata,lascrittura è altamente rivendicatacome principio dell’esistenza eancorpiù, come“sopra-vita”.Lapoesia acquisisce aquestopuntopienamenteilsuosensodidimo-ra(bayt).Mahmoud Darwich, con la suapoesia, ha saputopromuovere lapace nel mondo e nell’area euromediterranea.Il “Premio Mediterraneo per laCultura 2009” è stato assegnatoagli studenti di Gaza con la se-guentemotivazione:Nella città di Gaza, stretta dallamorsa d'un blocco implacabile,nella penuria delle cose vitali el'indigenza,trainnumerevolidif-ficoltà, i ragazzi non cedono alloscoramento e all'abbandono maricercanotuttociòchepuòillumi-nareenutrirelamente.Si educanodasé, si scambiano le

informazioni e i mezzi di studio,copianoamanoqualunque lettu-raedificanteoutilecheunodi lo-ropossa raggiungeree si sosten-gonoavicendainquellaambizio-ne umana che Dante definì “se-guirevirtuteecanoscenza”.Con questopremio vogliamori-cordarli almondocivile che li haabbandonati, che ignora le stessedichiarazionidell'ONUenascon-de la propria dimissione con ildoppio linguaggio messo in evi-denzadaJorisLuyendijk inQuasiumani.. Immagini del Vicinooriente, del2006.IriconoscimentisonostatiritiratidalCapodellaDelegazionePale-stinese in Italia, l’AmbasciatoreSabri Ateyeh il quale così si èespresso:“Desidero comunicare a tutti voilamiaprofondaemozioneedilri-conoscimentoper l’attribuzionedi questo prestigioso riconosci-mento alla Palestina.Mahmoud

Darwich non è solo un poeta: èunadellefiguresimbolodellacul-turaarabaeduniversale,nonsolopalestinese.IlPremioairagazzidiGazamiha toccatonelprofondo:gli studenti di Gaza sono, ad untempo, l’espressionedella soffe-renzaedellavolontàperlapace.Ilpopolo palestinese, in quanto“PopoloMediterraneo”, sogna lapace,sognaeaccetta”dueStatiperdue Popoli” e riconosce Israele.Occorre solo che Israele ricono-scaallaPalestinaildirittodivivereinunoStato indipendentee libe-ro”.Inquestastessaoccasioneso-nostate consegnate le “Medaglied’Onore” della fondazione alConformaredelGolfo, allaGuar-dia di Finanza di Gaeta, alla Ca-meradiCommerciodiLatina,al-l’Istituto nautico “Giovanni Ca-boto” ed ai coniugi Fausto eMa-rion Marchi “per aver donato labarcaMegaride–GrandeMedi-terraneo.

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Consegnati i premiPaceeCulturaLacerimoniaabordodellanavescuoladelleFiammeGialle“GiorgioCini”

FONDAZIONE MEDITERRANEO. 3

In onda dal lunedì al sabato su DENARO TV, il Tg Med è uno spaziodi informazione e di approfondimento sugli eventi e sugli scenari po-litici, sociali, economici e culturali dell’Area Med.Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quotidiano Il Denaro,il notiziario rappresenta per imprenditori e istituzioni un’opportunitàdi sviluppo e di cooperazione.Il Tg Med va in onda dal lunedì al venerdì alle ore 12.30 e alle 17.30.

DENARO TV è disponibile anche:• HOT BIRD 6 - 13° EST Transponder n. 158 Frequenza 11.662 PolarizzazioneVerticale Symbol Rate 27500Ms/sec FEC 3/4• in diretta on line web live streaming 24 ore su 24 suwww.denarotv.it

La TV del Denaro

da lunedì al venerdì ore 12,30 e 17,30TGmed

e sul digitale terrestre

1)Caterina Arcidiacono consegna il Premio aglistudenti di Gaza2) Il presidente Zottola ed il Colonnello Marzoc-co consegnano il Premio alla memoria diMahmoud Darwich3, 4, 5, 6, 7)La consegna delle “Medaglie d’Ono-re” ai coniugi Marchi, al Consormare del Golfo,all’Istituto Nautico caboto, alla Guardia diFinanza ed alla Camera di Commercio di Latina

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Unsimbolodellapace, del dialogoedellosviluppocondivisoper ipopolidelGrandeMediterraneoeper la cooperazioneeuro-araba:questo l’obiettivodellaFondazioneMediterraneo e dei suoi partner definitonel corso della Conferenza euro-araba,svoltasiaViennaneldicembredelloscorsoanno.L’indicazionericevutadai “saggi”,presie-dutadaMicheleCapasso, è stataquella diprivilegiareil“colore”,attraversolaidenti-ficazionediun’operagiàrealizzatadaunar-tistamediterraneo.Passare dai “Colori del Mediterraneo” al“Mediterraneodei colori”: questa lapro-posta del gruppo dei saggi raccolta dallaFondazioneMediterraneoper identificareattraversonuovi simboli leprincipali ini-ziative incorso: la “MaisondesAlliances”,il“PremioMediterraneo”edil“Totemdel-laPace”.LasceltaècadutasuMarioMolinari,unar-tista(vediboxnellapagina)chehafattodel“pensare”edel“vivereacolori” il suocre-do,lasuafilosofia.Il “Totemdellapace”, così comeaccadutoperaltreoperediMolinari-tratuttesicita“Evoluzioni silenziose”, un’opera in ce-mento armato alta 30 metri realizzata inBelgio- rappresenterà ildialogoe lapace,attraversounaretevirtualeerealecostitui-taessenzialmentedaicolorichedannofor-zaallaformaeallarappresentatività.La scultura, composta da una vela rossapoggiatasuunabasenera,conalatounse-micerchiogiallo e arancione, simboleggialaforzadelladistruzionema,soprattutto,lasperanza e la gioia della ricostruzione. Ilprimo“Totem”,suspecificainiziativadellaFondazioneMediterraneo, sarà installatosul Vesuvio: i suoi colori, infatti, ben siadattanoalvulcano.Ilnerorichiamalalavaconsolidata,ilrossoilmagma,ilgialloel’arancioilsoleelarina-scitadopo ladistruzione.Questaoperaco-stituirà il segno distintivo che collegheràluoghidiversidelMediterraneo-enonso-lo–interessatiasimboleggiarelafratellan-za,ilreciprocorispetto,lacoesistenzapaci-fica. Molte le grandi città che hanno giàaderito, tante le piccole città ed i piccoliborghi.Nei giorni scorsi, simbolicamente, ilmo-dello originale dell’opera - realizzata nel1995daMolinari–èstatoportatosulVesu-vio conuna jeepe conun itinerario “nonstop”:partendodalmaredi Napoli (sim-bolodelMediterraneo) il“TotemdellaPa-ce” è giunto direttamente sul cratere, ac-colto dalle guide del Vesuvio e da espertigrafici, creativi ed artisti. “La pittura e lascultura-hacommentatoMicheleCapas-so,presidentedellaFondazioneMediter-raneo- usaticomelinguaggiopuro,posso-

no esprimere ogni cosa: quest’opera diMolinariben interpreta il sentimentoconcui i saggi hanno deciso di simboleggiarel’esigenzaprimariadipaceedidialogocheaccomuna lamaggiorpartedegli uominiedelle donne appartenenti ai popoli delGrandeMediterraneo”.

Sul Vesuvio il Totemdella paceFONDAZIONE MEDITERRANEO

IL DENAROMartedì 21 aprile 2009

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Unsimbolodidialogo e speranzaper i popoli dell’AreaEuro-Araba

via Vetriera, 12 - tel. 081 426826

Cesare AttoliniNapoli

Mario Molinari (Coazze, 1930– Torino, 2000) è stato diret-tore della Cartiera Sartoriofino a 34 anni. Allievo delMaestro Pontecorvo, inizia lapropria carriera artistica discultore esponendo allaGalleria Gian Ferrari diMilano ed alla Wolford Gallerydi New York.E’ uno dei fondatori, neglianni Sessanta a Torino, delgruppo surrealista “Surfanta”.Scultore ad aggiungere.L’ottima conoscenza deimateriali e della tecnica glipermettono di espletare lapropria poliedricità non soloattraverso la scultura, maanche con la poesia e ildisegno. Nella sua ricercaartistica infatti è rilevante la

costante metamorfosi nei materiali, nella forma e nel pensiero. Dagli anniOttanta si è dedicato soprattutto a far sì che l’arte fosse fruibile a tutti, por-tando la scultura in spazi pubblici in mezzo alla gente, in vari paesi del mon-do. Nel suo percorso sia artistico che privato il colore è stato l’elementoprioritario della propria filosofia di vita.

Molinari: l’artista del colore

Mario Molinari

1) Le Guide del Vesuvio, con il loro decanoGennaro Pompilio, raccolgono da JacopoPesarelli Molinari e da Alessandra Pertu-sati il “Totem della Pace”

2) Pia Balducci Molinari sul luogo dovesarà installata l’opera

3) Il “Totem della Pace” sul Vesuvio

4) L’opera “Bacio distratto”, per la Maisondes Alliances

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Unsimbolodellapace, del dialogoedellosviluppocondivisoper ipopolidelGrandeMediterraneoeper la cooperazioneeuro-araba:questo l’obiettivodellaFondazioneMediterraneo e dei suoi partner definitonel corso della Conferenza euro-araba,svoltasiaViennaneldicembredelloscorsoanno.L’indicazionericevutadai “saggi”,presie-dutadaMicheleCapasso, è stataquella diprivilegiareil“colore”,attraversolaidenti-ficazionediun’operagiàrealizzatadaunar-tistamediterraneo.Passare dai “Colori del Mediterraneo” al“Mediterraneodei colori”: questa lapro-posta del gruppo dei saggi raccolta dallaFondazioneMediterraneoper identificareattraversonuovi simboli leprincipali ini-ziative incorso: la “MaisondesAlliances”,il“PremioMediterraneo”edil“Totemdel-laPace”.LasceltaècadutasuMarioMolinari,unar-tista(vediboxnellapagina)chehafattodel“pensare”edel“vivereacolori” il suocre-do,lasuafilosofia.Il “Totemdellapace”, così comeaccadutoperaltreoperediMolinari-tratuttesicita“Evoluzioni silenziose”, un’opera in ce-mento armato alta 30 metri realizzata inBelgio- rappresenterà ildialogoe lapace,attraversounaretevirtualeerealecostitui-taessenzialmentedaicolorichedannofor-zaallaformaeallarappresentatività.La scultura, composta da una vela rossapoggiatasuunabasenera,conalatounse-micerchiogiallo e arancione, simboleggialaforzadelladistruzionema,soprattutto,lasperanza e la gioia della ricostruzione. Ilprimo“Totem”,suspecificainiziativadellaFondazioneMediterraneo, sarà installatosul Vesuvio: i suoi colori, infatti, ben siadattanoalvulcano.Ilnerorichiamalalavaconsolidata,ilrossoilmagma,ilgialloel’arancioilsoleelarina-scitadopo ladistruzione.Questaoperaco-stituirà il segno distintivo che collegheràluoghidiversidelMediterraneo-enonso-lo–interessatiasimboleggiarelafratellan-za,ilreciprocorispetto,lacoesistenzapaci-fica. Molte le grandi città che hanno giàaderito, tante le piccole città ed i piccoliborghi.Nei giorni scorsi, simbolicamente, ilmo-dello originale dell’opera - realizzata nel1995daMolinari–èstatoportatosulVesu-vio conuna jeepe conun itinerario “nonstop”:partendodalmaredi Napoli (sim-bolodelMediterraneo) il“TotemdellaPa-ce” è giunto direttamente sul cratere, ac-colto dalle guide del Vesuvio e da espertigrafici, creativi ed artisti. “La pittura e lascultura-hacommentatoMicheleCapas-so,presidentedellaFondazioneMediter-raneo- usaticomelinguaggiopuro,posso-

no esprimere ogni cosa: quest’opera diMolinariben interpreta il sentimentoconcui i saggi hanno deciso di simboleggiarel’esigenzaprimariadipaceedidialogocheaccomuna lamaggiorpartedegli uominiedelle donne appartenenti ai popoli delGrandeMediterraneo”.

Sul Vesuvio il Totemdella paceFONDAZIONE MEDITERRANEO

IL DENAROMartedì 21 aprile 2009

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Unsimbolodidialogo e speranzaper i popoli dell’AreaEuro-Araba

via Vetriera, 12 - tel. 081 426826

Cesare AttoliniNapoli

Mario Molinari (Coazze, 1930– Torino, 2000) è stato diret-tore della Cartiera Sartoriofino a 34 anni. Allievo delMaestro Pontecorvo, inizia lapropria carriera artistica discultore esponendo allaGalleria Gian Ferrari diMilano ed alla Wolford Gallerydi New York.E’ uno dei fondatori, neglianni Sessanta a Torino, delgruppo surrealista “Surfanta”.Scultore ad aggiungere.L’ottima conoscenza deimateriali e della tecnica glipermettono di espletare lapropria poliedricità non soloattraverso la scultura, maanche con la poesia e ildisegno. Nella sua ricercaartistica infatti è rilevante la

costante metamorfosi nei materiali, nella forma e nel pensiero. Dagli anniOttanta si è dedicato soprattutto a far sì che l’arte fosse fruibile a tutti, por-tando la scultura in spazi pubblici in mezzo alla gente, in vari paesi del mon-do. Nel suo percorso sia artistico che privato il colore è stato l’elementoprioritario della propria filosofia di vita.

Molinari: l’artista del colore

Mario Molinari

1) Le Guide del Vesuvio, con il loro decanoGennaro Pompilio, raccolgono da JacopoPesarelli Molinari e da Alessandra Pertu-sati il “Totem della Pace”

2) Pia Balducci Molinari sul luogo dovesarà installata l’opera

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BENEVENTOIL DENAROSabato 25 aprile 2009

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Uno strumento per guidare le impresedel territorio in una situazione di crisi edurante i processi di crescita. Rispondea tale esigenza il “Tavolo tecnico suglistrumenti per una corretta gestionefinanziaria delle imprese”. Il progetto èal centro di un workshop, presso lasede dell’unione degli industriali diBenevento. A prendervi parte, tra glialtri, insieme con il numero uno degliindustriali sanniti, Cosimo Rummo, ed ildirettore di Confindustria Benevento,Sergio Vitale, sono Filippo Bencardino,rettore dell’università degli studi delSannio e Massimo Squillante, presideSea Unisannio.

CECILIA DEL GAUDIONasceiltavolotecnicosuglistrumentiperunacorrettagestionefinanziariadelleim-prese. A realizzarlo sono ConfindustriaBenevento insieme con le cattedre di di-rittocommercialeefallimentareelostu-dioPorcarocommercialisti.L’esigenzadicostituire un tavolo tecnico su questi te-mi ha origine dai risultati ottenuti dal-l’osservatoriosulleprocedure disoluzio-ne alternativa alla crisi di impresa, costi-tuito a livello nazionale con l’obiettivo direalizzare, in Italia, una ricerca in mate-ria di ammissione ed omologazione diprocedure concorsuali alternative al fal-limento.Inparticolare,iltavolotecnicosiconfigura come strumento per governa-re la crisi, salvaguardando e preservandoil tessuto imprenditoriale sannita. Tra lesue funzioni rientra anche guidare cor-rettamenteiprocessidicrescitadelleim-prese.

RUMMO: SUPPORTO DETERMINANTE

“Offriamo”, specifica il presidente diConfindustria Benevento Cosimo Rum-mo, “un supporto a tutte le imprese del

territorio, non solo a quelle associate. Intal modo portiamo avanti la mission diConfindustria che è proprio fornire so-stegno alle aziende. Inoltre il progettoprevede la partecipazione degli studentidell’università degli studi del Sannio. Perloro c’è la possibilità di toccare con ma-no le dinamiche aziendali, finora appre-se solo a livello teorico. La crisi spesso”,conclude il presidente- può generare del-le opportunità, ma le aziende devono es-sere in grado di coglierle”.

SQUILLANTE: PROGETTO DI QUALITA’

“Il progetto”, chiarisce Massimo Squil-lante, Preside della Facoltà di EconomiaAziendale, “vede coinvolto, come è giusto,il mondo dell’Università e della Ricercache si vanno a confrontare con quello del-l’impresa e dell’economia reale. L’Uni-versità del Sannio è da sempre impegna-ta nell’approfondimento degli strumen-ti teorici e metodologici per la gestionefinanziaria delle imprese ed in particola-re per quelli legati al rischio che è diven-tato uno dei problemi su cui l’impresa ed

il mercato devono focalizzare la loro at-tenzione. Da sempre teoria e pratica de-vono fondersi sia per il mondo dell’eco-nomia che per il mondo della ricerca edell’analisi metodologica”.“L’idea”, evidenzia invece Manlio Lubra-no Di Scorpaniello, Associato di DirittoCommerciale, “è quella di abbinare aspet-ti più propriamente teorici di ricerca conl’applicazione pratica, partendo proprioquesto territorio. Si tratta di una idea chenasce congiuntamente, è una sperimen-tazione tra pubblico e privato, tra Uni-versità, Imprese e mondo delle profes-sioni al fine di diffondere la cultura di im-presa e di conoscenza degli strumenti chele novità legislative ci offrono”.

PORCARO: UNA NUOVA OPPORTUNITA’

“È importante”, ribadisce il dottore com-mercialista Mario Porcaro, “che la con-cezione di impresa sia quella di un’attivi-tà non di proprietà dell’imprenditorema del territorio su cui insiste. L’utilizzodi questi nuovi strumenti alternativi alfallimento consente all’impresa di co-

gliere le difficoltà che vive come una op-portunità per ottenere un nuovo equili-brio finanziario”.

VITALE: ENTE VICINO ALLE PMI

“Vorrei ricordare”, ribadisce il direttoredi Confindustria Benevento Sergio Vita-le, “che questa iniziativa offre l’opportu-nità, attraverso il front office di Confin-dustria Benevento, a tutte le impreseiscritte e non iscritte, di usufruire di unaattività di check finanziario a titolo asso-lutamente gratuito per verificarne l’as-setto attuale e le possibilità di migliora-mento e di efficienza dello stesso”.Nello specifico, il tavolo tecnico si rivol-ge a due tipologie di aziende: in crisi e sa-ne. Propone alle imprese in situazione didifficoltà strumenti che possano portareal riequilibrio finanziario dell’azienda etrasformare una situazione di crisi in op-portunità. Per le aziende sane, il tavolotecnico diventa una guida destinata a mi-gliorare la programmazione finanziariaaziendale e favorire corretti processi diconsolidamento e crescita. Inoltre, ogniazienda del territorio, attraverso il frontoffice di Confindustria, può chiedere diincontrare il gruppo di lavoro designato aseguire il progetto per illustrare il propriocaso. Lo stesso gruppo, inoltre, si impe-gna ad incontrare l’azienda per studiare davicino il caso specifico e verificare se sitratta di crisi o di “Disordine finanzia-rio-gestionale”, informare la stessa suglistrumenti disponibili, elaborare una pri-ma strategia di intervento, fornire indi-cazioni sul profilo della figura professio-nale necessaria. Si tratta di un’opportu-nità offerta gratuitamente agli impren-ditori che hanno, in tal modo, la possibi-lità di avvalersi di esperti del settore persperimentare strategia di crescita o va-gliare soluzioni alternativa alla crisi.

Un tavolo tecnico per le impreseLo strumento nasce dall’impegno di Confindustria, UniSannio e professioni

SVILUPPO

Cosimo Rummo. Massimo Squillante e Sergio Vitale

Centrale a turbogas, tutto da rifare. Al termine di un incontrotra gli assessori all'ambiente regionale campano, provinciale ecomunale di Benevento, Walter Ganapini, Gianluca Aceto e En-rico Castiello, si sono incontrati a Napoli, presso la sede dellaRegione, unitamente agli staff tecnici, al fine di esaminare la pra-tica relativa all'insediamento della centrale da 400 megawattda parte della Società Luminosa. Al termine dell'incontro l'as-sessorato regionale ha ufficializzato l’intenzione di rivederel'intero incartamento e le indicazioni già assunte dalla Regio-ne. L'assessore provinciale Aceto, dal canto suo, in una sua di-chiarazione, ha precisato di essere “molto soddisfatto degli esi-

ti della riunione perché si farà fronte comune contro l'insedia-mento di una megacentrale da parte di una Società che, così”,dichiara l’assessore, “appare una scatola vuota non in grado digestire un investimento da alcune centinaia di milioni di Euro”. Nei goirni scorsi la "Luminosa", azienda incaricata alla realiz-zazione dell'impianto, aveva attivato la procedura di espropriodei terreni ricadenti nella zona del capoluogo sannita e di Pie-trelcina. Il progetto, infatti, richiederebbe non solo gli spazi ne-cessari all'impianto, ma anche suoli ulteriori per realizzazionedel metanodotto e dell'elettrodotto.

Cdg

Centrale a turbogas, la Regione: Tutto da rivedereENERGIA

WALTER GANAPINI

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BENEVENTOIL DENAROGiovedì 30 aprile 2009

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Unprototipodi scannerper ilrilevamentosubacqueo tridimen-sionale, unamacchinaCad-Camperpassaredalprogettoall’og-getto, “Oliver”, unattrezzodaimpiegare inagricolturaper laraccoltadelleoliveeunostrumentoper la seminasul sodo,senzanecessitàdi arare ilterreno.Sonoquestealcunedelleinnovazioni inmostranell’ambitodel “PrimoForumdelle ideeedeiprototipi”, inaugurato ieri aBenevento.Si trattadi unappuntamentopromossoda“Futuridea”e“Asi”, inprogrammafinoal prossimo tremaggio. Lacerimonia inaugurale vede lapresenza, traglialtri, del presidentedi “Futuridea”,CarmineNardone, del presidentedellaprovinciadiBenevento,AnielloCimitileedelprefettodelcapoluogosannita,AntonellaDeMiro. E’ il primodiunaseriedi eventi chevedranno, nelmesedigiugno, aBenevento, l’apparecchioper trasforma-re i liquami ingaspulito, presentato, neimesiscorsi, dal professoreRuggeroMariaSantilli.

CECILIA DEL GAUDIOCinque giorni per mostrare le proposte innova-tive portate avanti dai cervelli sanniti. Rispondea tale scopo il “Primo Forum delle idee e dei pro-totipi”. Si tratta di un appuntamento promosso da“Futuridea” e “Asi”, in programma fino al pros-simo tre maggio.La cerimonia inaugurale vede la presenza, tra glialtri,del presidente di“Futuridea”, Carmine Nar-done, del presidente della provincia di Beneven-to, Aniello Cimitile e del prefetto del capoluogosannita, Antonella De Miro. Piazza Risorgimen-to, nel cuore del capoluogo sannita, ospita gli standche racchiudono macchinari e progetti ad altocontenuto innovativo, destinati a molteplici com-parti. Tra questi c’è il prototipo dello scanner peril telerilevamento subacqueo. L’apparecchio con-sta di tre macchine fotografiche che consentono

il rilevamento di un oggetto in3D, sott’acqua. Inoltre, ci sono isistemi di scansione laser. Si tratta di due tipi di scanner:uno per riprendere un oggetto aduna distanza millimetrica, l’altroper effettuare riprese a centinaiadi metri. Consente il passaggiodal progetto all’oggetto la mac-china Cad-Cam. Si tratta di unostrumento impiegato in settoricome l’aeronautica, la medicina el’oreficeria. Attraverso il proget-to realizza la fresatura dell’ogget-to.

Destinati all’agricoltura invecesono “Oliver” ed un attrezzo per la

semina su sodo. Il primo può essere impiegatonella raccolta delle olive e delle nocciole, con-sentendo un notevole risparmio di tempo e dimanodopera. Il secondo nasce per risparmiarela fatica ed i costi connessi all’aratura: si seminadirettamente su un terreno non preventivamen-te “rassodato”. “Il forum”, spiega Nardone, “non è una mostra ouna fiera. Consente di guadare da vicino i proto-tipi e le idee dei ricercatori del territorio. Si trat-ta”, annuncia il presidente, “del primo di tre even-ti. Gli altri due si terranno a giugno. A prenderviparte, tra gli altri, c’è il professore Ruggero Ma-ria Santilli che illustra il funzionamento dell’ap-parecchio per trasformare i liquami in gas puli-to”. “Il forum”, dichiara Cimitile, “è un esempio perl’amministrazione provinciale in vista della bien-nale sull’energia. L’ innovazione”, prosegue ilpresidente, “deve essere finalizzata allo sviluppodel territorio. Proprio per questo la Provincia de-ve incentivare idee innovative”. Insiste sull’importanza dell’innovazione anche ilprefetto di Benevento.“Il progresso”, dichiara, “in un territorio si rea-lizza non soltanto attraendo investimenti ma an-che sviluppando la creatività e valorizzando leidee”.

Futuridea, il forum dei prototipiAl via la manifestazione dell’associazione guidata da Carmine Nardone

INNOVAZIONE

CARMINE NARDONE

SICUREZZA

Rilevamento satellitareIntesa Marsec-CarabinieriSarà il Marsec, Agenzia di telerilevamento satellitareambientale di proprietà della Provincia di Benevento, a fornireall'Arma dei carabinieri un servizio di telerilevamentosatellitare per la prevenzione e il contrasto degli illecitiambientali in Calabria, Campania, Sicilia e Puglia. Il contratto èstato siglato nella sede del Comando generale dell'Arma dalpresidente del Cda del Marsec, Giovanni De Gennaro, e daitenenti colonnelli Diego Paulet Aulet e Ugo Oddi. “La commessa”, commenta De Gennaro, “ha una valenzastrategica della massima importanza per il futuro del Marsectrattandosi di una fornitura della durata di cinque anni e di unpartner di rilievo istituzionale. Inoltre giunge in un momentoparticolare per la nostra Agenzia attestandone l'assolutaeccellenza e le potenzialità straordinarie anche grazie a unpersonale altamente specializzato, capace di garantiresoluzioni innovative ed originali per rafforzare il monitoraggio ela salvaguardia del nostro territorio”. L’accordo nasce dall'esigenza dell'Arma di migliorare epotenziare le capacità investigative e di intervento specie sulterritorio del Mezzogiorno, attraverso procedure diindividuazione delle modifiche territoriali rilevabili da satellite.La scelta dell'Arma è caduta sul Marsec poiché, si legge inuna nota, “è l'unica stazione in Italia a seguire l'intera filierache va dall'acquisizione diretta effettuata da un satellite otticoad altissima risoluzione all'applicazione della tecnica dellachange detection (un confronto fra dati satellitari acquisiti adistanza di tempo)”. Con questo progetto l'Arma dei carabinieriauspica un incremento qualitativo e quantitativo dei controllieseguiti dagli organi responsabili della tutela ambientale suquei siti ad alto rischio che appaiono essere minacciatidall'opera inquinante dell'uomo. Ciò vuol dire che, grazie alladisponibilità, in tempi rapidi, di immagini satellitari ad altarisoluzione, sarà possibile seguire e ricostruire l'evoluzionetemporale di un particolare fenomeno criminale operato adanno dell'ambiente; risulteranno, quindi, migliorate sia laquantità che la precisione dei controlli.

Cdg

Sono 192 le “manifestazioni di interesse finalizzate al-la redazione del documento di orientamento strate-gico del Piu Europa. Di queste 178 provengono dasoggetti privati, associazioni, ordini professionali,cooperative. Il dato emerge nel corso dell’incontro:“Benevento cresce in Europa”. Si tratta di un appun-tamento per illustrare i risultati del percorso di pia-nificazione partecipata e descrivere gli assi portantidella programmazione strategica in relazione al pro-gramma integrato urbano “P.I.U. Europa-Beneven-to”. A prendervi parte, tra gli altri, sono il sindaco diBenevento, Fausto Pepe e Nuno Portas, consulente

dell’ente comunale per la programmazione strategi-ca. Tra gli ambiti dei progetti presentati rientranol’ambiente, i beni culturali, i trasporti, le comunica-zioni, il turismo. A disposizione ci sono circa 42 mi-lioni di euro. Nel corso del dibattito emerge, inoltre,l’importanza della concertazione per la redazione del“P.I.U. Europa-Benevento”. A ribadirlo è lo stessoprimo cittadino. Attivati, a tale scopo, nel mese difebbraio 2009, dal comune di Benevento, i laborato-ri di pianificazione partecipata. Si tratta di incontrifinalizzati al confronto tra i diversi attori che insistonosul territorio per formare un programma che riduca

a fattore comune i contenuti delle proposte elabora-te. “Ci siamo resi conto”, spiega Pepe, “che Bene-vento è carente nell’utilizzo della concertazione, an-cor più che sotto altri aspetti”. “Dopo aver avviato ilconfronto”, prosegue, “tra tutti gli operatori del ter-ritorio cittadino, adesso è necessario che siano rag-giunti una serie di obiettivi di servizio. Tra questi ri-entrano la raccolta differenziata, la depurazione, iltrasporto pubblico locale”. “Tutto ciò”, conclude ilsindaco, “serve ad assicurare una corretta spesa deifondi comunitari”.

Cdg

Programma integrato Piu Europa, i primi dati in un convegnoENTI LOCALI

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BENEVENTOIL DENAROVenerdì 1° maggio 2009

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Realizzare nel Sannio unapiattaforma di distribuzione diidrogeno e carburanti ultrapuli-ti destinata a rifornire laregione Campania. A lanciarela sfida sono i rappresentantidelle istituzioni intervenuti nelcorso della presentazione dellaproposta di legge n. 2184 deldeputato Costantino Boffa :“Misure per il sostegno dellosviluppo dei sistemi di mobilitàad alta sostenibilità conimpiego di idrogeno e carbu-ranti ultrapuliti di nuovagenerazione di origine biologi-ca”.L’iniziativa si inserisce nel“Primo forum delle idee e deiprototipi per l’innovazione utilee sostenibile” promosso daFuturidea e Asi. Ad intervenire,insieme con lo stesso Boffa,sono il presidente di Futuridea,Carmine Nardone, il numerouno della Rocca dei Rettori,Aniello Cimitile, il fisico PacoLanciano, l’assessore provin-ciale all’energia GianvitoBello, i docenti dell’universitàdegli studi del Sannio, Domeni-co Villacci e Francesco Pepe.

CECILIA DEL GAUDIOIl Sannio si candida a diventa-re la prima piattaforma per ladistribuzione di idrogeno e dicarburanti ultrapuliti in unarete di dimensioni regionali.Una sfida che vede in prima li-nea gli amministratori locali,il deputato Costantino Boffa el’associazione “Futuridea”,presieduta da Carmine Nardo-ne. Emerge nell’ambito dellapresentazione della propostadi legge n. 2184 di Boffa: “Mi-sure per il sostegno dello svi-luppo dei sistemi di mobilitàad alta sostenibilità con im-piego di idrogeno e carburan-ti ultrapuliti di nuova genera-zione di origine biologica”. L’iniziativa si inserisce nel“Primo forum delle idee e deiprototipi per l’innovazione uti-le e sostenibile” promosso daFuturidea e Asi. Ad interveni-re, insieme con Boffa e Nardo-ne, il numero uno della Roccadei Rettori, Aniello Cimitile, ilfisico Paco Lanciano, l’asses-sore provinciale all’energia

Gianvito Bello, i docenti del-l’università degli studi del San-nio, Domenico Villacci e Fran-cesco Pepe. “Bisogna pensare”, dichiaraNardone, “alla possibilità diimplementare nel Sannio undistributore multiplo di car-buranti ultrapuliti, che eroghinon solo idrogeno, ma ancheMagnegas. Potremo”, prose-gue, “analizzare nel dettagliole potenzialità legate di talecarburante ultrapulito nelprossimo mese di giugno,quando a Benevento, interver-rà il professore Ruggero MariaSantilli”. Cimitile individua anche il luo-go dove potrebbe essere rea-lizzata la piattaforma. “Penso”,dice il presidente, “alla zonadella diga di Campolattaro”. Allo stesso tempo lancia unasfida ulteriore a Boffa. “Ades-so”, afferma il presidente, “bi-sogna pensare ad una propostadi legge che introduca nei tra-dizionali distributori di carbu-rante anche l’erogazione dell’i-drogeno”. Non è un caso che una norma-tiva in materia di mobilità so-stenibile parta dal Sannio. In-

fatti, secondo quanto sottoli-nea lo stesso Boffa, si tratta diun territorio dove è sortaun’attenzione all’innovazioneche ha fatto scuola nel resto delpaese. “L’ obiettivo”, spiega Boffa, “èdare una legittimazione nor-mativa ad una materia con fu-turo e grandi prospettive. Inol-tre”, continua, “ha riscontratoun’adesione molto ampia daparte di parlamentari dell’unoe dell’altro schieramento. Latestimonianza che, su temi dirilievo, è possibile raggiunge-re un accordo bipartisan”. Secondo Lanciano un correttosistema di distribuzione è lacondizione principale per ga-rantire la salubrità dell’atmo-sfera. “Inoltre, l’impiego del-l’idrogeno”, spiega il fisico,“consente di evitare emissionidannose ed avere a disposizio-ne una fonte di energia alter-nativa”. Per Lanciano, inoltre,iniziative come la cinque gior-ni di “Futuridea” stimolano lecompetenze dei cervelli localiche hanno, in tal modo, l’op-portunità di approfondire leproprie conoscenze, evitandola fuga altrove. “Gli enti pubblici”, dichiaraBello, “sono al centro della sfi-da relativa alla pianificazionedella piattaforma di distribu-zione, secondo un modello digovernance innovativo che ve-de il coinvolgimento di citta-dini, imprenditori e associa-zioni nelle scelte che riguar-dano il territorio”. Le ricadute positive per il si-stema locale derivanti dall’im-plementazione delle tecnolo-gie legate all’idrogeno sono alcentro dell’intervento di Do-menico Villacci. “Adesso”,specifica il docente, “bisognapensare a realizzare degli idro-genodotti che permettano diintrodurre l’idrogeno prodot-to direttamente nel sistema lo-cale”. E’ importante, inoltre, secon-do Francesco Pepe, imple-mentare nel Sannio una vera epropria filiera che parta dallosfruttamento della notevoledisponibilità di fonti rinnova-bili del territorio.

Nel Sannio il polo dell’idrogenoDa Futuridea la proposta di creare una struttura di distribuzione di energia

INNOVAZIONE

CARMINE NARDONE

CONFINDUSTRIA

Sviluppo e infrastruttureInterviene Cosimo Rummo“Una buona ed efficientedotazione infrastrutturale,sia materiale cheimmateriale è importante perconcorrere allo sviluppo diun’area ma occorre avereanche consapevolezza chele infrastrutture non sono dasole l’elemento vincente”.Il presidente di ConfindustriaBenevento, Cosimo Rummo,affida ad una nota il suopensiero in merito allerecenti decisioni prese per ilterritorio sannita in tema diinfrastrutture. “Sin da quando eropresidente del Gruppo Giovani”, sottolinea, “sostenevo che losviluppo lo creano soprattutto le aziende, il sistema che leaccompagna, gli elementi e gli interventi che accrescono laloro competitività. Del resto”, chiarisce il presidente diConfindustria Benevento, “se guardiamo ad altre aree delmondo, che sono anni luce lontani da noi per dotazioneinfrastrutturale, notiamo che i loro indici e trend di crescita sonodi gran lunga superiori ai nostri. Non voglio”, prosegue ilPresidente di Confindustria Benevento, “certamente sminuire lastrategicità delle infrastrutture ma affermo anche che non sonoquelle o solo quelle che fanno crescere un Paese moderno eche vuole attrezzarsi per reggere la competizione mondiale.Ebbene, se finalmente si iniziasse a pensare come favorire egarantire alle imprese progetti di ricerca e innovazione, comefavorire processi finalizzati alla ricerca dei talenti, alla lorovalorizzazione e al loro impiego nei processi produttivi, comegarantire processi formativi di qualità e destinatiall’occupabilità, rispondendo alle reali esigenze e domandadelle aziende, come semplificare, concretamente e non solocon decreti, i processi burocratici che costano milioni di euroalle imprese, come restituire certezza di diritto agli operatorieconomici, sicuramente dimostreremmo un approccio culturalenuovo e, soprattutto, favoriremmo i processi di crescita delnostro Paese”. “Qui subentra”, conclude Rummo, “il tasselloimportante della dotazione infrastrutturale. Su questo fronte,indubbiamente, si stanno facendo grandi passi. Nella miaqualità di Presidente di Confindustria Benevento, esprimo lamia soddisfazione per la garanzia del cantieramento delraddoppio della Telese-Caianello e dell’alta capacità Napoli-Bari. Finalmente, Benevento, grazie a queste infrastrutture,riprenderà quel ruolo di cerniera tra Nord e Sud, Est e Ovest erientrerà in quel circuito a rete dei collegamenti nazionali,contribuendo alla crescita dell’intero Paese. È risultatastrategica l’intesa tra i rappresentanti della maggioranza edell’opposizione, il Senatore Viespoli e l’Onorevole Boffa, aiquali vanno il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine”.

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COSIMO RUMMO

Docenti e istituzioni pronti a collaborarealla realizzazionedella piattaformadestinatra a rifornireil territoriodella Campania

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MEDITERRANEO

Con la Fondazione Mediterra-neo sono stati in visita neigiorni scorsi ad Ercolano ePompei Sua altezza reale ElHassan bin Talal del regnoHashemita di Giordania,fratello del defunto Re Hus-sein e la consorte. La grandemostra su Tre secoli di sco-perte ad Ercolano, apertaancora fino alla fine di mag-gio, li ha chiamati al Museonazionale di Napoli.

E’ una coppia del tutto partico-lare, impegnata per lo svilup-po sostenibile e politiche di ri-conciliazione, che si fa inter-prete della necessità di dialogoe pace nella comunità interna-zionale. La principessa Sar-vath El Hassan discende da unafamiglia indiana di profondacultura politica, figlia della pri-ma donna del parlamento in-diano, prima donna asiatica aconseguire il PhD in una uni-versità inglese. Il principe Hassan è una figurauniversalmente riconosciutacome trait d’union tra culturaaraba ed europea, all’insegnadel rispetto e della tolleranzareciproci. Recentemente im-pegnati dalla urgenza di prov-vedimenti per le migliaia dibambini vittime di guerre, ri-fugiati e orfani per i quali an-che gli organismi internazio-

nali non hanno sufficiente at-tenzione, sono in visita priva-ta, con lo sguardo alla ricchez-za della cultura classica, di cuisono profondi interpreti e co-noscitori. Dichiara il principescherzosamente: “Vengo ad Ercolano dalla deca-polis romana di Siria; come uncittadino arabo di origine ro-mana seguo le tracce della co-mune cultura mediterranea; ilmio interesse di studioso cheagisce per la pace e il dialogo èquello di conoscere e far cono-scere i segni che nei secoli han-no attraversato, congiunto emesso in connessione le terre

del mare nostrum: uno spaziocondiviso ricco di differenze edi intrecci di storia e memoriache bisogna rendere visibili,affinché si comprenda come lagrandezza mediterranea in tut-ti i tempi si è costruita su di unsapere complesso e variegatoche appartiene a tutti e che haavuto mille forme ed espres-sioni. Un mio antenato di Ga-dara, città romana di Oriente,oggi giordana, è il vostro Filo-demo, filosofo epicureo,illustreabitante di Ercolano del I se-colo A.C. di cui vengo a riper-correre il pensiero. Io sono quisulle tracce del suo spirito loci,sulle orme del grande Marcel-lo Gigante, membro della Fon-dazione Mediterraneo e recen-temente scomparso, che nonho fatto in tempo a incontrare.Gigante ha ricostruito, nel con-testo storico e culturale dell’e-poca ellenistica, l’importanteruolo di incontro e scambio deicircoli epicurei, quale quello diFilodemo di Gadara. La dedi-zione con cui si è dedicato al-lo studio dei papiri ercolanesidella Villa dei Pisoni è dovutaalla profonda condivisione diquei valori dell’epicureismocome l’amicizia, la tolleranza,la libertà di parola, ancora og-gi imprescindibili per la so-pravvivenza della società civile.Le nostre comunicazioni epi-stolari mi hanno mosso verso ipapiri di Ercolano alla ricercadi una testimonianza di comela grandezza del pensiero di

epoca romana si fondasse sul-la ricchezza del dialogo di dif-ferenti genti dell’ ampio Me-diterraneo. Peccato che lui nonsia più qui! La nostra Gadara, attuale Umqueis, città di ricchi scavi ro-mani e la vostra Ercolano por-tano le tracce dell’antico filo-sofo, così come la cittadina diGerace è il luogo d’origine diNicomaco, matematico pitago-rico di età ellenistica”.Accompagnati dalla prof. Cate-

rina Arcidiacono, vicepresi-dente della Fondazione Medi-terraneo, e accolti dal dott.Francesco Torello, assessorealle politiche sociali di Ercola-no in rappresentanza dell’ am-ministrazione comunale, gliospiti hanno con grande inte-resse visitato gli scavi, i reper-ti del Museo Nazionale di Na-poli per approdare con il pia-cere e l’emozione della menteal Museo Archeologico Virtua-le. Lì vive ancor oggi Filodemo: èil grande museo “virtuale e vir-tuoso” – afferma compiaciutoil principe- che tramanda letracce di discorsi intrinseci al-

le diverse culture che ci hannoattraversato per arrivare allegiovani generazioni della tec-nologia informatica . Nella vi-sita la Fondazione Mediterra-neo e il polo delle scienze uma-ne della Università Federico IIhanno preso l’impegno di da-re corpo al desiderio di Gigan-te di accrescere la conoscenza diqueste realtà solo apparente-mente lontane. Scambi di stu-denti, gemellaggi tra siti e se-minari di studio sono all’oriz-zonte fra Napoli e la Giordania. La Maison des Alliances dellaFondazione Mediterraneo, luo-go di incontri del sapere e del-lo spirito - che con l’appoggio,tra gli altri, dell’Assemblea Par-lamentare del Mediterraneo,della Fondazione euromediter-ranea Anna Lindh per il dialo-go tra le culture, della Lega de-gli Stati Arabi, delle NazioniUnite e del Circulo Mediterra-neo - si pone come strumentoper scambio di conoscenze ericerca dei saperi di ieri che cipossono portare verso un do-mani di democrazia e libertà. “Il mio sogno per tutta la vita èstato visitare Ercolano e Pom-pei - ha detto il principe al ter-mine della visita - e penso chequeste prime 24 ore non sianosufficienti, ma lavorando conla Fondazione Mediterraneo inItalia, Israele e Medio Orientecredo dobbiamo accrescere lanostra identità comune che èelevare quello che è universa-le”.

La visita di Hassan di GiordaniaFONDAZIONE MEDITERRANEO

Dai limes della provincia arabica di Roma una lezione di storia

La Fondazione Mediterraneo strumentoper la conoscenzauniversale

IL DENAROMercoledì 20 maggio 2009

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Da sinistra: l’assessore Francesco Torello, Caterina Arcidiacono, il principe El Hassan e la principessa Sarvath

La vicepresidente della Fondazione Mediterraneo Caterina Arcidiaconocon il principe El Hassan e la principessa Sarvath

In onda dal lunedì al sabato su DENARO TV, il TgMed è uno spazio di informazione e di approfon-dimento sugli eventi e sugli scenari politici, so-ciali, economici e culturali dell’Area Med. Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quo-tidiano Il Denaro, il notiziario rappresenta per im-prenditori e istituzioni un’opportunità di sviluppoe di cooperazione. Il Tg Med va in onda dal lunedì al venerdì alle ore12.30 e alle 18.30.

da lunedì al venerdì ore 12,30 e 18,30

TGmed

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MEDITERRANEO

Si è chiusa nei giorni scorsi aTorino la XXII Fiera Internazio-nale del Libro. Sono 307.650 i vi-sitatori complessivi, mentre ilnumero complessivo di esposi-tori ha raggiunto quota 1.400. LaFiera 2009 ha visto una presen-za di personalità delle Istituzio-ni: il presidente della Cameradei Deputati Gianfranco Fini,che l’ha inaugurata; il ministrodella Gioventù Giorgia Meloni;il ministro per i Beni CulturaliSandro Bondi; il neo-ministrospagnolo per la Cultura Ange-les Gonzalez-Sinde; il nuovopresidente Rai Paolo Garimber-ti. La Fondazione Mediterraneoha partecipato a molteplicieventi, anche in considerazionedel Paese ospite della Fiera,quest’anno l’Egitto, con il quale

la Fondazione ha rapporti di co-operazione culturale da lungotempo. Michele Capasso, Mari-na Giaveri, Luan Starova, NulloMinissi, Ala Al Aswani, TariqRamadan, Antonio Badini, Mo-hammed Salmawi, Nasser El

Ansari, Wassyla Tamzali ed altrimembri della Fondazione hannoanimato incontri e dibattiti: traquesti la presentazione del li-bro di Luan Starova “Il tempodelle capre”.

L’Egitto, paese ospite 2009, haconquistato il pubblico del Lin-gotto.Spicca il successo di Alaa AlAswani: un inno alla creatività elibertà di pensiero che, comesempre, trova nella Fiera la sedepiù adatta. L’Egitto, Paese ospite,ha tenuto banco con eventi, mo-stre e, specialmente, con “Cultu-rama in Egypt”: la proiezione pa-noramica interattiva riguardanteil patrimonio egiziano dai Farao-ni ai giorni nostri, una finestrache riguarda i progetti di ricercadella Biblioteca di Alessandriapromossa da Cultnat (Center forDocumentation of Cultural and

Natural Heritage).Si tratta di un si-stema di riprodu-zione su 9 schermielaborato dal prof.Fathi Saleh cheracconta la storiadell’Egitto antico em o d e r n o c o nstraordinari ap-profondimenti coadiuvati da si-stemi ipertestuali assolutamenteinnovativi. “Stiamo esaminandola possibilità di costituire unapostazione di “Culturama inEgypt” a Napoli, nella centralis-sima Piazza Municipio - hannocommentato il presidente dellaFondazione Mediterraneo Mi-chele Capasso ed il professor Fa-thi Saleh - al fine di portare l’E-gitto nel cuore del Mediterraneo:in questo modo migliaia di turistie visitatori potranno assaporare,a Napoli, le bellezze e la storia

unica di questo grande Paese”.Ma quali sono i numeri del pro-gramma del Paese ospite 2009alla Fiera del Libro? Cinquantu-no incontri e 45 scrittori arrivatidall’Egitto, quasi 32.000 gli stu-denti delle 1.560 classi - dallescuole per l’infanzia, fino alle su-periori - che hanno visitato laFiera ed i padiglioni dell’Egitto:gli appuntamenti più gettonatisono stati quelli con Ala Al Aswa-ni e Cercando l’Aleph. La magiadell’Egitto negli acquerelli diStefano Faravelli, ha conquistatoun pubblico colto. Grande suc-cesso, poi, per il bazar egiziano.È stato venduto il 70% dei pro-

dotti portati in Fiera. Notevoleaffluenza per i laboratori gratuitidi calligrafia alla Terrazza Pie-monte: soprattutto per la scrit-tura in caratteri arabi dei nomi,offerta gratuitamente dagli abilicalligrafi del Paese del Nilo. L’Egitto è stato poi il protagoni-sta di ben 1.920 interviste realiz-zate in cinque giorni dai ricerca-tori di Fitzcarraldo per la ricercasulla ricaduta economica dellaFiera sul territorio di Torino e delPiemonte, commissionata dallaFondazione per il Libro.

L’egitto protagonista a TorinoFONDAZIONE MEDITERRANEO. 1

La Fiera Internazionale del Libro si chiude con un bilancio positivo

IL DENAROVenerdì 22 maggio 2009

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In onda dal lunedì al sabato su DENARO TV, il Tg

Med è uno spazio di informazione e di approfon-

dimento sugli eventi e sugli scenari politici, so-

ciali, economici e culturali dell’Area Med.

Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quo-

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prenditori e istituzioni un’opportunità di sviluppo

e di cooperazione.

Il Tg Med va in onda dal lunedì al venerdì alle ore

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da lunedì al venerdì ore 12,30 e 18,30

TGmed

Foto in alto: l’Ambasciatore Antonio Badini e MicheleCapasso. Foto al centro, da sinistra: Nullo Minissi, Marina

Giaveri, Luan Starova e Michele CapassoFoto in basso: ll professor Fathi Saleh (a sinistra) ed ilpresidente Michele Capasso nel “Culturama Egypt” a

Torino.

Lo scrittore egiziano Alaa Al Aswani, autore deibest seller “Palazzo Yacubian” e “Chicago”. editi daFeltrinelli – è stato uno dei protagonisti principalidella Fiera del Libro. Centinaia i fans in fila per ladedica sui suoi libri: ultimo, recentemente pub-blicato sempre da Feltrinelli, è “Se non fossi egi-ziano”, una raccolta di racconti rimasta a lungoinedita perché vietata da un anonimo burocratedel governo Mubarak. Alaa Al Aswani ha pubblica-mente espresso il proprio apprezzamento per il li-

bro di Miche Capasso “Nostro Mare Nostrum”,che il mensile “Den” sta anticipando da oltre unanno: “Questo libro – ha detto lo scrittore egiziano– non è un libro: è vita, vita reale, profuma di vita.Sono molto fiero ed onorato di aver scritto l’intro-duzione perché leggendolo si percorre una straor-dinaria esperienza di vita vissuta, quella di Miche-le Capasso, dalla quale emerge la vera cultura delMediterraneo. E’ questo il concetto portante deltesto: Mediterraneo, il mare della vita”.

Al Aswani: Il libro di Capasso profuma di vita

Alaa Al Aswani (a sinistra) e Michele Capasso a Torino.

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IL DENAROVenerdì 2 maggio 2009

9MEDITERRANEO

Alla Fiera del Libro di Torino, neigiorni scorsi, numerosi incontri edibattiti hanno avuto come temaportanteilrapportotraIslameOc-cidente. La FondazioneMediter-raneo, con il presidente Capassoed altri membri, ha riproposto latesi di una “Grande Alleanza” traIslameOccidentepergovernare iprocessianarchici dellaglobaliz-zazioneepercostituireunacoali-zione per lo sviluppo condiviso.Tra gli incontri che hanno visto lamaggiore partecipazione, quellicon Gilles Kepel, Khaled FouadAllameTariqRamadan.

“MaBinLadenèvivooèmorto?”.Questaè ladomanda,abruciapelo,che l’islamologoKhaledFouadAl-lampone aGilles Kepel, uno deimassimiesperti inmateriadi ter-rorismo, presente a Torino perpresentare l’ultimosuo libropub-blicatodaFeltrinellidal titolo“Ol-treilterrorismo,ilmartirio”.Lari-spostaèstataun“nonè importan-te”, perchéormaiBinLadenèunlogo, un sistemapropagandisticopartecipativo che sidiffondee so-pravvive indipendentemente dalprotagonista. “Sonoduesistemi incrisi–diceKepel–quellodell’im-posizionedellademocrazia, volutodaGeorgesBush, equellodel ter-rorismopredicatodaBinLaden”.Michele Capasso, intervenendonel dibattito, ha detto chenonhasensodella storia chi afferma l’in-compatibilità fra democrazia emondo islamico: “Spesso la vogliadi integrare chi viene da noi na-sconde piuttosto il desiderio direnderel’altrosimileanoistessiedè proprio questo l’atteggiamentopiù integralista, quello di chi nonhanullada impararee tuttoda in-segnare.L’obiettivodaraggiungereè la convivenza, nel sensodi ‘cumvivere’, vivere insieme”. “TroppiPaesi sonoStati di polizia–ha af-fermatopoiTariqRamadan, ildis-

cusso studiosodi islam, residenteda tempo in Svizzera e portavocedeimusulmanieuropei–mal’evo-luzioneèplausibile. Ladifferenzapiù evidente tra ilmondomusul-manoe l’Occidenteoggi è rappre-sentata dal contrasto tra governiautoritari e governi democratica-menteeletti.L’autoritarismoèsta-to lanormaenon l’eccezionenellapoliticamusulmana,muovendosilungo tutto lo spettro politico eideologico. La storia dei governinon-islamisti(Afghanistan,Tuni-sia, Egitto) e islamisti (Afghani-stan,Sudan,Iran)rivela lapresen-zadiunaculturadell’autoritarismocheèincapaceditollerarequalsiasiopposizione significativa”. ERa-madan,dialogandoinpubblicoconMicheleCapasso, ricorda l’impor-tanzadel ciclodi seminari svoltosinel 2004-2006presso la Fonda-zioneMediterraneo, dal titolo“Mediterraneo,Europa, Islam:at-tori indialogo”,alqualepartecipa-ronoesperti e studiosidi fama in-ternazionaleechetantecriticheat-tirò. “Inqueigiorni ci chiamavanofascisti islamici–continuaRama-dan– eMichele Capasso dovettedifenderciedifenderelasuaazionein favoredel dialogo: la sua è stataun’azione lungimirante,dopoan-cheilpapaBenedettoXVIsiècon-vintodellanecessitàdeldialogoecihaconvocatiinVaticanoperdiscu-tere insieme”. Ed è proprio Mi-cheleCapasso, concludendo il di-battito, adaffermareche: “L’islamoggi continua a prestarsi a inter-pretazionimolteplici delle formedigoverno; è impiegatoper soste-neredemocrazieedittaturelimita-te,repubblicanesimoemonarchia.Al pari di altre religioni, l’islampossiede le risorse intellettuali edideologiche chepossonooffrire lagiustificazione per un’ampia va-rietà dimodelli di governo, dal-la monarchia assoluta alla de-mocrazia”.

Sviluppo: IslameOccidentealleatiFONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

La tesi “GrandeAlleanza”per governare i processi della globalizzazione

Foto in alto a sinistra:Michele Capasso,

Gianluca Foglia, GillesKepel e Khaled Fouad . In

alto a destra: TariqRamadan (a sinistra) eMichele Capasso. Al

centro: Isabella Camerad’Afflitto, Michele

Capasso e MohammedSalmawi.

stato strutturaledellrca si pro-trarrà per tutto il2009 Lo standdella RegioneCampania è statotra i più visitatialla Fiera del Li-bro di Torino.Accolti dai fun-zionari della Re-gione AntonioOddati eRaffaeleBalsamo, gliospiti hanno ap-prezzato i pro-dotti editorialiqualificati dellaRegione e parte-cipato ad incon-tri con protagonisti, quali ad esempio la pre-sentazione del libro “Un pasto al sole” di Pa-trizio Rispo. Unmomento significativo è sta-ta la presentazione del libro di Wassyla Tam-

zali - membrodel consiglioscientifico dellaFondazioneMe-diterraneo - daltitolo “Una pas-sione algerina”,edito dalla casaeditricenapole-tana Filema: unracconto appas-sionante, la sto-ria di una donnache intreccia lasua vita conquella di unpo-polo che lottaper la libertàdalla domina-zione francese,

la storia di un amore senza fine per l’Algeriache travolge il lettore come un flusso impe-tuosodidesideri, illusioni, gioie esaltanti, tra-dimenti e violenze inaudite.

LaCampania protagonista nella cultura

Da sinistra: Michele Capasso, Wassyla Tamzali, Raffaele Balsa-mo e Simona Marino.

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MEDITERRANEO

L’incremento dei rapportidelle nazioni europee con iPaesi arabi e non solo, hafatto sì che nascesserodelle esigenze cui non siera preparati a far fronte,prima fra tutti la necessitàdi padroneggiare una linguache resta ancora oscura aipiù. Disponendo oggi disupporti tecnologici avan-zati e al fine di facilitare ladiffusione e l’apprendimen-to della lingua araba, laCommissione Europea -nell’ambito del programmaLifelongLearning Program-me, Key Activity 2 - haapprovato il progetto “Lear-ningarabic”, volto all’utiliz-zo di strumenti multimedialieffettivamente adatti acoloro che iniziano adapprendere la lingua araba,modificando e migliorandole metodologie attualmentein uso. Le fasi di cui sicompone “Learningarabic”sono cinque, e ricalcano ibisogni da soddisfare pergiungere alla realizzazionedi un corso di formazionemultimediale articolato in10 moduli, che sarannodisponibili alla fine delprogetto sul sitowww.learningarabic.eu.

Innanzitutto, sono stati analiz-zati i bisogni dei beneficiari delprogetto (che si identificanocon lo staff di compagnie inte-ressate a iniziare i rapporti coni paesi arabi o che hanno rap-porti in corso), per poi confron-tare quanto offerto dai corsi dilingua già esistenti con le ne-cessità evidenziate dalla primaanalisi. E’ stato quindi realizza-to un portale web, in cui verràalla fine implementato il corsomultimediale di lingua araba, leinformazioni sulla cultura dei

paesi arabi, ragguagli sul pro-getto e un forum per scambiar-si opinioni, indicazioni e inte-ressi in merito ai paesi arabi e al-la loro cultura e tradizioni. E’ infase di realizzazione il corso dilingua araba su supporto elet-tronico, che dà la possibilità aifruitori di visualizzare la tradu-zione in una delle lingue di pro-getto (inglese, spagnolo e ita-liano). I dieci moduli del corsoconterranno dialoghi, esercizi,animazioni, vocabolario, suoni egiochi, ed essi saranno disponi-bili gratuitamente in quattrodifferenti versioni: corso com-pleto su Pc o su dvd/cd - rom,corso in Mp3, oppure corso ri-dotto su Pda/telefono.Partner del progetto sono l’ In-stituto Gallego de Formación(Spagna), la Fondazione Medi-terraneo (Italia), l’Asesora-miento, Tecnología e Investiga-

ción, S.L. (Spagna), l’Universi-dad de Málaga (Spagna), la Fe-derazione Nazionale Insegnan-ti Centro di iniziativa per l’Eu-ropa (Italia), la Brill AcademicPublishers (Olanda), l’ Associa-ção Comercial e Industrial deArcos de Valdevez e Ponte daBarca (Portogallo), l’ Arabiclanguage and Literature. Colle-ge of Humanities and SocialSciences. Uae University Dubai,l’ Universidad de Lugano (Sviz-zera). Nell’ambito dello svilup-po progettuale, si e’ tenuto neigiorni presso la sede della Fon-dazione Mediterraneo, partnerprincipale di Learningarabic,un meeting, al quale hanno par-tecipato illustri esponenti del-l’Università di Malaga, espertidi lingua araba ed esperti di me-todologie didattiche. Il presi-dente Michele Capasso mo-strando agli ospiti stranieri la

sede ha illustrato le numeroseiniziative che hanno visto e ve-dono concretamente impegna-ta la Fondazione nella costru-zione di una coalizione di va-lori e interessi condivisi. Lapartecipazione della Fondazio-ne al progetto rappresenta un

tassello di un dise-gno più ampio chevede in prima lineail protagonismo del-la stessa Fondazioneper lo sviluppo diuna maggiore com-prensione e cono-scenza dei popoli chesi affacciano sul Me-diterraneo. Si puòconoscere meglio ilmondo arabo se siconoscono le suetradizioni, la sua cul-tura e la lingua. Ilprogetto Learninga-rabic va in questa di-rezione.

Lingua araba: progetti di diffusioneFONDAZIONE MEDITERRANEO

L’arabo come mezzo per aumentare la competitività delle aziende europee

IL DENAROSabato 23 maggio 2009

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In onda dal lunedì al sabato su DENARO TV, il TgMed è uno spazio di informazione e di approfon-dimento sugli eventi e sugli scenari politici, so-ciali, economici e culturali dell’Area Med. Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quo-tidiano Il Denaro, il notiziario rappresenta per im-prenditori e istituzioni un’opportunità di sviluppoe di cooperazione. Il Tg Med va in onda dal lunedì al venerdì alle ore12.30 e alle 18.30.

da lunedì al venerdì ore 12,30 e 18,30

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Foto in alto e a destra:alcuni partecipanti

al progetto Learning Arabic durante la riunione

alla Fondazione Mediterraneo

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“Au Fait” 29 maggio 2009

“Alousboue‑Menara” 29 maggio 2009

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“Le Soir Week‑end” 31 maggio 2009

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“Le Soir Week‑end” 31 maggio 2009

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Xxxxxxx“Il Denaro” 4 giugno 2009

Sotto l’Alto Patronato di SuaMaestà il ReMaometto VI delMarocco, si è svolto neigiorni scorsi a Fès il Forumdal titolo “L’Unione per ilMediterraneo: quale bilancioper quali prospettive?”.Diverse le sessioni di lavorocui hanno partecipatocentinaia di delegati di variPaesi: ilMediterraneo difronte alla crisi economicamondiale, ilMediterraneo difronte alla crisi politica, comeridinamizzare il volet cultura-le, sociale e umano nelpartenariato euro-mediterra-neo. La FondazioneMediter-raneo è stata tra i protagonistidel Forum, con gli interventiintroduttivi del presidenteMichele Capasso. Di partico-lare interesse il documentointroduttivo elaborato daAbdelhak Azzouzi per lasessione d’apertura titolato “La sfida dell’Unione per ilMediterraneo”, del qualeriportiamo alcuni stralci.

Il progetto dell’Unione per ilMediterraneo (Upm)ha ilme-rito di apportare nuovi ap-procci e di proporre un rilan-cio dall’alto del Processo diBarcellona che tarda a concre-tizzarsi correttamente. L’ideaprincipaledel progetto è la pa-rità. In altri termini, si trattadi associare sotto formadipar-tenariato le due rive delMedi-terraneo. Parità negli approc-ci,nellapresadidecisioni,nel-la preparazione e la gestionedei progetti e infine nella go-vernance. Contrariamente adun’idea diffusa, l’Upmnon si-gnifica la morte del Processodi Barcellona ma al contrario,il suo arricchimento. Non sitratta di una politica europeainpiù abeneficiodeimediter-ranei ma di un’elaborazionecomune dei rivieraschi delNord e del Sud di politiche eprogetti concreti. Questo pro-getto, chesi attendemolto, tar-da intanto a concretizzarsi acausa di avvenimenti tragici.La guerra di Gaza ha costituitoun freno all’avanzamento delprogettodell’Upm. Inseguito aquesta guerra che ha causato,ricordiamolo, lamortedi 1300palestinesi – la maggior partecivili innocenti – e devastatointeramente il territoriodiGa-za, tutte le riunioni istituzio-nali e tecniche dell’Upm pre-viste all’inizio del 2009 sonostate annullate. Ciò è dannososenza dubbio, ma non penso

che l’Upm sia morta o debbamorire con Gaza. Il progettodell’Unione per il Mediterra-neo ci ha fornito l’occasioneper riproporre delle domandedi fondo inmerito alle relazio-ni tra le due rive del Mediter-raneo. La diagnosi è eloquen-te. La soluzione risiede nellaregionalizzazione come testi-moniano le esperienze positi-

ve come per esempio quelledell’Asean+3 in Asia orientaleedell’Alena inAmerica.Ritor-nando all’Upm, non sarei cosìpessimista, le cose si sono re-lativamente evolute e la mac-china è stata rilanciata. Il Fo-rum mondiale per l’Upm, chesi è svolto aFeznei giorni scor-si ed al qualehannopresopar-te oltre quattrocento persone

provenienti delle due rive, deiquali numerose grandi perso-nalità politiche e civili, ne so-no testimonianza.Constato chiaramenteuna rea-le infatuazione e una grandevolontà da entrambe le partiaffinché l’Upm vada avanti efaccia in modo che lo spaziomediterraneo diventi infineuna regione di pace e prospe-

rità. Allo stesso modo, alcunigiorni fa il Consiglio Culturaledell’Upmèstato stabilito aPa-rigi dal Primo Ministro Fran-çois Fillon, del quale fa parteanche la FondazioneMediter-raneocon il suopresidenteMi-chele Capasso.Le personalità di questo Con-siglio rappresentanouna tavo-lozza diversificata e estrema-mente rappresentativa diquanto conta oggi il mondodella cultura e ilmondomedi-terraneo.La missione di questo Consi-glioCulturale sarà di dare cor-po e visibilità a unMediterra-neo che ha una sola voce, main tutte le sue lingue, le sue ci-viltà e le sue spiritualità.

MEDITERRANEOIL DENAROGiovedì 4 giugno 2009

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Lesfidee leprospettivedell’UpmQuale il bilancio? Occorre promuovere azioni concrete per la cultura

FONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

La creazione di un’Università euro mediterranea in Slove-nia, e per la riva Sud, a Fez è stata una delle grandi racco-mandazioni della Dichiarazione di Fez durante la prima edi-zione del Forum di Fez nel giugno 2008, subito prima delSummit dei Capi di Stato di Parigi.E’ una bella idea che sta diventando realtà. Dal suo lancio,il progetto è stato accolto favorevolmente da tutte le parti co-involte. Ha ricevuto immediatamente il sostegno e l’appog-gio di Sua Maestà il Re Mohammed VI che ha dato direttivein tal senso, ed è stato ratificato dai Ministri degli AffariEsteri dei quarantatré Stati dell’Upm riuniti a Marsiglia nelnovembre 2008, segno forte di una volontà collettiva di por-tare avanti l’Upm.Questo sarà una grande ricchezza per tutta la zona Sud delMediterraneo e in particolare la sua creazione a Fez, città delsapere e crocevia di incontri e culture, gli conferiscono uncarattere estremamente simbolico.Assieme alla sede sud dell’Università nascerà anche una“Accademia Euromed degli sport”.

Foto in alto a sinistra: l’ interventodi Michele CapassoSopra, da sinistra AbdelhakAzzouzi, Mohammed Kabbaj, andre’Azoulay, Mhammed Douiri, HamidChabat ed altre personalita’ascoltano la relazione di MicheleCapasso.Foto a sinistra: la sessione inaugu-rale del Forum

Da sinistra: Mohammed Kabbaj, Michele Capasso e Mhammed Douiri,presidente della regione d Fès Boulemane

Al via l’Università Euromed e l’Accademia per gli sport

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“Il Denaro” 4 giugno 2009

Si è aperta nei giorni scorsi laquindicesima edizione delFestival di Musiche Sacre diFès con un omaggio al poetapalestinese MohamedDarwish, alla memoria delquale la Fondazione Mediter-raneo ha di recente attribuitoil Premio di Cultura. Allaserata inaugurale sonointervenuti la principessaLalla Salma del Marocco -consorte del Re Maometto VI- Mohamed Kabbaj e altrepersonalità del mondopolitico e culturale. In questaoccasione il presidente dellaFondazione Michele Capassoha sottolineato l’importanzadi aver dedicato il concertod’apertura proprio a Moha-med Darwish, in quanto poetadella pace in Palestina esimbolo del dialogo e delrispetto reciproco.

Il tema di questa edizione è insimbiosi con lo spirito del Fe-stival che, da quindici anni, è ri-uscito ad incidere sulla sensibi-lita’ umana attirando a Fès mi-gliaia di appassionati da tutto ilmondo.“Fare un programma intorno adun tema preciso – ha affermatoMohamed Kabbaj – è un’attivi-tà da considerare con molta se-rietà. E’ un lavoro che dura unanno intero e che si fonda sulconsenso di tutti noi. L’organiz-zazione di un Festival come il no-stro non è una cosa facile: il ri-schio più grave è quello di cade-re nella routine o nella duplica-zione di eventi già in program-mazione. Il nostro obiettivo èquello di rinnovarci partecipan-do pienamente ai cambiamentiin corso nel nostro pianeta”.“Il messaggio di un evento co-me questo - ha affermato Mi-chele Capasso in un’intervistaalla stampa marocchina – è unmessaggio universale al qualetutta la città di Fès partecipa co-ralmente animata dal desideriodi mantenere alto il livello dellaqualità e del significato del Fe-stival che è quello di diffondereun messaggio di dialogo e di ri-avvicinamento dei popoli in unmomento storico sempre piùdifficile”. Ma il Festival non siesaurisce solo in questa primasettimana di giugno. La Fondazione Esprit deFès programma infatti eventidurante tutto l’anno che pro-muovono Fès a livello interna-zionale valorizzando il suo ruo-lo di capitale culturale e spiri-tuale del Marocco e dell’intero

mondo arabo-islamico. Oltreal Festival di Musiche Sacre laFondazione organizza il Festi-val dell’arte culinaria, quellodi Amazigh, il Festival del Jaz-za e quello di Slam e Klam. Tre

i Forum internazionali in pro-gramma: il primo sull’Unioneper il Mediterraneo, il secon-do sull’Alleanza culturale e ilterzo sulle Donne mediterra-nee.

MEDITERRANEOIL DENAROGiovedì 4 giugno 2009

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La magia delle musiche sacreL’Albero della Vita è il tema della quindicesima edizione del Festival di Fès

FONDAZIONE MEDITERRANEO. 3

Davanti ad una platea di millecinquecento invitati, persona-lità del mondo politico, economico e culturale internazionalehanno reso omaggio a Mohamed Kabbaj : un grande ‘commisd'Etat’, ma, soprattutto, un uomo di cultura. Le funzioni diMohamed Kabbaj sono state molteplici e varie, con un comu-ne denominatore: il servizio allo Stato. Le testimonianze han-no sottolineato il suo ruolo nei diversi ambiti di azione: lavo-ri pubblici, finanze, formazione, risorse umane, cultura. As-sumendo incarichi di prestigio, quale ministro delle finanze,consigliere di Sua Maestà il re del Marocco e presidente del Fe-stival di Musiche Sacre di Fes, Kabbaj rappresenta uno degliesempi più alti della politica del Marocco. Per questi motivi, il momento più significativo è stato la ceri-monia solenne di consegna del ‘Premio Mediterraneo Edizio-ne Speciale 2009” che Michele Capasso, presidente della Fon-dazione Mediterraneo, ha consegnato a Mohamed Kabbaj con-giuntamente alle istituzioni che aderiscono alla Maison desAlliances: la Lega Araba, l’Assemblea Parlamentare del Medi-terraneo, la Fondazione Anna Lindh. Ed è stato emozionantevedere insieme i massimi rappresentanti di questi organismiconsegnare quello che è considerato uno dei riconoscimentipiù prestigiosi, il “Premio Nobel del Mediterraneo”, attribui-to dal 1997 a personalità quali Re Juan Carlos di Spagna (1998),Re Hussein di Giordania (1999), Re Hassan II del Marocco(2000), Suzanne Mubarak (2003), i premi Nobel Naguib Mah-fouz (2003) e Shirine Ebadi (2007), il primo ministro turco Re-cep Tayyip Erdogan (2005), la Regina Rania di Giordania(2007), il presidente francese Nicolas Sarkozy (2008) ed al-tri. Questo premio costituisce un atto di riconoscimento daparte della comunità intellettuale e culturale mediterraneaper il ruolo determinante dell’azione di Mohamed Kabbaj e,specialmente, per il lancio del Festival di Musiche Sacre di Fese per gli Incontri di Fes. Il suo nome è ormai legato a questoFestival di rinomanza internazionale, attraverso il quale siproducono idee, pensieri, musica e, soprattutto, dialogo, fa-cendo di Fès un luogo di incontri di uomini e donne di diver-se esperienze ma accomunati da un unico obiettivo: valorizza-re le diverse identità e culture e rispettarsi con un riconosci-mento reciproco. Il Premio della Fondazione Mediterraneo ha coronato quin-dici anni di lavoro e costituisce motivo di orgoglio per tuttinoi.

In alto: la cerimonia inaugurale del Festival di Musiche Sacre di Fès.Al centro: la principessa Lalla Salma del Marocco con MohammedKabbaj ed altre autorità alla cerimonia inaugurale.In basso: Michele Capasso con altri membri della Fondazione Mediterra-neo alla cerimonia inaugurale.

Abdelhak Azzouzi alla cerimonia conclusiva del Forum di Fès.

Azzouzi: Per la culturaun omaggio da Nobel

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“Il Denaro” 12 giugno 2009

MEDITERRANEO

Oggi alle ore 15, nella sededella Fondazione Mediterra-neo, sarà consegnato alPresidente della Repubblicadel Portogallo Aníbal CavacoSilva il “Premio MediterraneoIstituzioni 2009”. Sarannopresenti il Presidente Silva ela sua consorte Maria, diplo-matici e rappresentanti dellaFondazione Mediterraneo edelle istituzioni aderenti. IlPremio è attribuito dallaFondazione e dalla Maisondes Alliances, con l’adesione– tra gli altri – dell’Assem-blea Parlamentare del Medi-terraneo, della Lega degliStati Arabi e della FondazioneAnna Lindh. In questa occa-sione il Presidente Silva,accolto dal Presidente Mi-chele Capasso e dal Presi-dente della Regione Campa-nia Antonio Bassolino, inau-gurerà la “Terrazza Lisbona”:lo spazio simbolicamente piùsignificativo della Maison dela Méditerranée, dove i Capidi Stato e di Governo assisto-no all’alzabandiera conl’esecuzione degli Inni nazio-nali. Di seguito si riporta iltesto dell’indirizzo di salutodella Fondazione.

Signor Presidente,a nome mio personale, deimembri della FondazioneMe-diterraneo, dei responsabilidelle sedi nei Paesi euromedi-terranei, dei rappresentantidelle istituzioni aderenti e deicomponenti della Giuria delPremio Mediterraneo , desi-deroporgerLe il più affettuosobenvenutoaNapoli, nella “no-stra” Maison de la Méditerra-née. La Fondazione Mediter-raneo, ha svolto, sin dal 1994,molteplici azioni in favore delPortogallo: in particolare lacompianta Luciana StegagnoPicchio, membro della nostraFondazione e tra le più notestudiose del SuoPaese, si è di-stintaper l’altaqualitàdella suaazione. Un giorno ero con leia Lisbona e mi disse: "Qui trecontinenti sonodi casa!”. Pas-seggiando tra i palazzi, negli‘azulejos’ che li rivestono, neifregi che li segnano, respiran-do aria di paesi e continenti

lontani, da quel molo sul Mardella Paglia che è estuario delTago e soglia dell’Europa al-l’AtlanticoealMondo,miève-nuto spessodipensare che for-se l’unico paese dell’Occiden-te cui è riuscito davvero, e nonda oggi, di uscire dall’Occi-dente è proprio quella strisciadi terra stretta fra l’Oceano ela Spagna che costituisce il piùoccidentaledegli Stati europei.

Signor Presidente,Il Suo popolo, lanciato inun’avventura che si estendevasuquattrocontinenti, avevaca-pito fin dall’inizio che, per so-pravvivere, doveva mescolar-si. Inaugurata già nell’Indiacinquecentesca, dove le nozzemiste fra portoghesi e nativierano patrocinate dagli stessiviceré, la pratica della mesci-dazione razziale èproseguita sututti i continenti dove i porto-ghesi erano giunti come con-quistatori e come coloni. Ungrandepopolo, dal grandeani-mo, conunagrandevoce: il Fa-do.

Signor Presidente,Il Suo Paese è carico di storia edi riverberi di Islàm e diOriente: tutto ciòoggi costitui-sceuna risorsapreziosaper ar-ginare la crisi mondiale che ènon solo economica ma, so-prattutto, di valori.Il discorsopronunciato alCai-

ro il 4 giugno scorso dal Presi-dente degli Stati Uniti Obamaed altri eventi recenti alimen-tano nuove idee per arginareuna globalizzazione anarchicae, spesso, suicida.Unadelle stradepercorribili è,senza dubbio, un’alleanza traIslàm ed Occidente al fine dicreare una coalizione di valorie di interessi condivisi: taleipotesi trova il Suo Paese atto-re principale e di riferimento.Uno dei punti fondamentali èproprio la relazione tra IslàmeOccidente chenondevepiùes-sere considerata come oppo-sizione di due antagonisti, maunproblemaa tre termini: l’Is-lam, l’Occidente e lamoderni-tà, due realtà storicheeun’areacritica comune.Infatti se siffattaquestionevie-neposta indue termini porta aunapoliticadiopposizione,mase i termini sono tre, nonmet-te IslameOccidente in contra-sto,ma richiedeunapoliticadisolidarietà per avanzare insie-me inun’evoluzioneparallela ein un comune accordo versouno scopo condiviso.Se da un lato occorre ricono-scere che la civiltà europea haun grande debito verso la ci-viltà islamica, dall’altro è in-dispensabile costruire il futu-ro con gli uomini e le donnedelmondoarabo-islamico checondividono con noi gli idealidi libertà, uguaglianza e soli-

darietà.La Fondazione Medi-terraneo è fiera di aver accol-to, in questa sede e in altre se-di, intellettuali, artisti, giova-ni, uomini e donne che costi-tuiscono il vero lievito per unmondo di pace cui tutti aspi-riamo.

Signor Presidente,conosco il Suo Paese da lungotempoe lo considero comeuna“seconda Patria”: da Lisbona aBraga, da Porto a Guimarães,da Aveiro a Cascais, da Faro aFatima, dal piccolo borgo diEga a Viana do Castelo, da Ca-minha a Ponte de Lima, daAlentejo aCoimbra, daEvora aSantarèm hovissuto con laSuagente ed apprezzato la qualitàdel capitale sociale ed umanoche popola queste e tante altrecittà del Suo Paese. Per questo- e non è un caso! - ho sceltoquale copertina del mio ulti-mo libro, “Nostro Mare No-stro”, un tramonto della Praiada Barra di Aveiro.

Signor Presidente,È conquesto spirito cheLe as-segniamo oggi il “PremioMe-diterraneo Istituzioni 2009”,

con l’auspicio che possanosempre di più rafforzarsi i le-gami con il Suo Paese: a taleproposito auspico che anche ilPortogallo possa aderire alla“Maison des Alliances”, un’a-zione della nostra Fondazionesostenuta da organismi inter-nazionali quali l’AssembleaParlamentare del Mediterra-neo, laLegadegli StatiArabi, laFondazione Anna Lindh e damolti Paesi della regione eu-romediterranea, tra i quali ilRegno Haschemita di Giorda-nia, di cui indosso oggi l’altadecorazioneconcessa allaFon-dazione.Tutti insieme, signor Presi-dente, abbiamo una missioneda compiere: creare una coali-zione di valori e di interessicondivisi per affrontare le sfi-de che ci attendono.Per far questo, e lo dico senzaretorica, dobbiamoessere ca-paci di trasformare l’ ”Amoreper il Potere” - che ormai uc-cide lanostradignità-nel “Po-tere dell’Amore”: dando valo-re alle competenze e non alleappartenenze, lavorando conpassione e senso del bene co-mune.

ASilva il premio Istituzioni 2009FONDAZIONE MEDITERRANEO

Riconoscimentoall’azionedel presidenteportogheseper la solidarietà e lapace

IL DENAROVenerdì 12 giugno 2009

8

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dimento sugli eventi e sugli scenari politici, so-

ciali, economici e culturali dell’Area Med.

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da lunedì al venerdì ore 12,30 e 18,30

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Anibal Carvaco Silva

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“Il Denaro” 13 giugno 2009

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Ogni giorno, alle ore 9,30,la rassegna stampadei principali quotidianinazionali e locali N

AV

IGA

E’emergenzaeconomica inCampania.Adecretarlo sono laBancad’Italia e laSvimez. L’Istituto centrale, che lunedì15presenta laRelazione sull’economianel 2008, richiama tutti, istituzioni esocietàcivile,alleproprieresponsabili-tàperusciredal ritardodi sviluppo,piùintensodiquello registratoneiPaesi incodaalla classifica europeae aggravatodallacrisiinternazionale.Laregionein-fatti, spiega laBancad’Italia, “nonèri-uscita adattivare appieno lenumerosepotenzialità economichedi cui dispo-ne”;inoltre,“restagravementesottodi-mensionato il gradodiutilizzodelle ri-sorseumaneeambientali”.Nelle anti-cipazionidelRapportoSvimez2009chsaràpresentato a luglio, l’Associazioneper lo sviluppodell'industrianelMez-zogiornorivela chelaCampaniaèlare-gionepiùpoverad’Italia,con16.746eu-rodiredditopro-capite,quasilametàdiquellodelCentro-Nord.Edèlaregionepiù colpita dalla crisi.Nel 2008 il Pil ècalatodel2,8percento.

Giornale dell’Europa MediterraneaANNO XIX - N° 114 SABATO 13 GIUGNO 2009 2 EURO

IL DENAROdenaro.it

INCENTIVI

EDITORIA

Bando per l’Ict, proroga a ottobre >>> 13

NAPOLI. Ue, si conclude il vertice dei capi di Stato >>> 34

AVELLINO. Confartigianato, appello alle banche >>> 55

BENEVENTO. Agroalimentare, al via il progetto Licor >>> 57

CASERTA. Asi, progetti per 29 milioni di euro >>> 59

SALERNO. Porto, arrivano gli olandesi >>> 61

DALLE PROVINCE

La famigliaGrimaldidiGenovacede il 13percentodiGrandiNaviVeloci (Gnv) insuopossessoai fondiInvestitoriAssociati, IdeaCoinvestmentFundeCharme,che acquistano laquota inmisuraproporzionaleallapartecipazioneazionariagiàdetenuta.

AldoGrimaldicedeGnvaCharme

P O S T E I T A L I A N E S . P. A . - S P E D I Z I O N E . I N A B B O N A M E N T O . P O S T A L E . - D E C R E T O L E G I S L A T I V O 3 5 3 / 2 0 0 3 ( C O N V . I N L . 2 7 . 0 2 . 2 0 0 4 , N . 4 6 ) A R T I C O L O . 1 , C O M M A 1 , D C B ( N A P O L I )

>>> 24 e 25

Secondamano passaa Bric à Brac

>>>36

CONGIUNTURA

L’Istitutocentrale: Attenti,ilritardorischiadiessereirreversibileL’AssociazioneperlosviluppodelSud:Regionepiùpoverad’Italia

CULTURANuovo saggio di Giancarlo E. Valori:Il futuro? E’ già cominciato

da pagina 70 a pagina 89

al centro del giornale

IlIl DenaroDenaroDiplomaticoDiplomatico

9 7 7 1 7 2 1 0 6 7 0 0 9

9 0 6 1 3

Ildiariodellacrisi

• Caserta, Acms:sbloccati gli stipendi

• Avellino, Fma:Si riaprono i cancelli

>>> 27

MEDITERRANEO

Sponda Sud, premio al Portogallo

Banca d’Italia e Svimez: Sos Campania

Il presidente del Portogallo, Cavaco SIlva (a sinistra) riceve il premio Mediterraneo Istituzioni 2009, da Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo e dal presidente della Regione Antonio Bassolino

ITALIA (Ftse/Mib) -0,98%Da inizio anno +4,75%AREA EURO -0,52%Da inizio anno +2,52%STATI UNITI (ORE 20) -0,01%Da inizio anno -0,07%GIAPPONE +1,55%Da inizio anno +14,41%EURO/DOLLARO 1,4004Da inizio anno +0,63%

BORSA

Milano -0,98%

Europa -0,52%

Usa -0,01%

Giornata di vendite in Europa: pesanoi titoli energetici e le materie prime >>> 90

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“Il Denaro” 13 giugno 2009

MEDITERRANEO

Signor Presidente della Regio-ne Campania,Signor PresidentedellaFondazioneMediterraneo,Signore e Signori,

desideroringraziareper il rico-noscimentoconilquale laFon-dazioneMediterraneo ha inte-so onorarmi nell’attribuirmi il“Premio Mediterraneo Istitu-zioni 2009” eper le espressio-nichemisonostate indirizzate.Mipermettonodi iniziare ren-dendoilmiogiustoomaggioal-laFondazioneMediterraneo.LaFondazione nel corso degli ul-timiannihasvoltounruolofon-damentale nel dialogo e nellacooperazione tra le due spondedel Mediterraneo, ottenendoampio riconoscimento dall’U-nioneEuropea.Nelpromuove-rel’avvicinamentotrapersoneerealtà culturali diverse l’operadellaFondazionecostituisceunimportantissimocontributo perla pace, la stabilità e lo sviluppoeconomico e sociale che tuttidesideriamo per queste aree.Questaattitudineèquellaconlaqualemi identificoehasempreorientato lamiaazionepolitica.IlPortogallo,grazieallasuasto-ria e alla sua posizione geogra-fica, hamolto spesso sostenutoilruolodipontetrapopoliecul-ture. Ritengo che questa voca-zione debba avere seguito conparticolare vitalità nei rappor-ti delle aree di immediata vici-nanza come nel caso delMedi-terraneo.E’essenzialeportareavantique-sta nozione di appartenenza adunostessospazioculturale lacuiricchezza tantodeveproprioal-le diversità che lo caratterizza-no.

Non manca il supporto istitu-zionale al dialogo mediterra-neo. L’Unione per il Mediter-raneo è l’esempio più recente.IlPortogallo è fermamente im-pegnato nel perseguire il suc-cessodell’Unioneper ilMedi-terraneo e si augura, sincera-mente, che sia possibile supe-rare le difficoltà che stannoimpedendo il procedere dellasua attività con un andamento

più fluido. Sia chiaro però chea nulla varranno le costruzionipolitiche ed istituzionali se ildialogo non raggiungerà i no-stri cittadini, se questi ultiminon si sentiranno i veri attoridel dialogo.E’ per questo che il ruolo delleorganizzazioni con gli obiettividellaFondazioneMediterraneosono fondamentali edper que-sto che la sua azione deve esse-

re costantemente appoggiata esostenutadalledirigenzepoliti-che. Vedo questo premio comeunsegnodiriconoscimento,chemionoramolto,maanchecomeuno stimolo.La Fondazione Mediterraneopotrà contare sul mio impegnonella politica di avvicinamentoedidialogo tra ledue spondediquestoMare che dobbiamo ve-dere come un elemento di col-legamento. Perché credo fer-mamente che è questa l’unicavia capace di garantire un futu-ro di benessere e di sviluppo acui hanno diritto le prossimegenerazioni, indipendente-mente dalla sponda del Medi-terraneo che occuperanno.Grazie ancora.

Portogallo,ponte fraduespondeFONDAZIONE MEDITERRANEO. 1

Il presidenteSilva riceve il premio Istituzioni edelogia il ruolodellaFondazione

IL DENAROSabato 13 giugno 2009

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In onda dal lunedì alsabato su DENAROTV, il Tg Med è unospazio di informazio-ne e di approfondi-mento sugli eventi esugli scenari politici,sociali, economici eculturali dell’AreaMed.Realizzato in colla-borazione tra Dena-ro tv e il quotidianoIl Denaro, il notizia-rio rappresenta perimprenditori e istitu-zioni un’opportunitàdi sviluppo e di co-operazione.Il Tg Med va in ondadal lunedì al venerdìalle ore 12.30 e alle18.30.

da lunedì al venerdìore 12,30 e 18,30

TGmed

Antonio Bassolino, Michele Capasso e il presidenteCavaco Silva al taglio del nastro della TerrazzaLisbona

Da sinistra, Michele Capasso, il presidente CavacoSilva e Antonio Bassolino alla cerimonia dell’alzaban-diera

Da destra a sinistra: Antonio Bassolino e Michele Capasso consegnanoil riconoscimento al presidente Cavaco Silva(le fotografie in questa pagina sono fornite dalla Fondazione Mediterraneo)

“Il piùoccidentaledegliStati europei, perstoriaeposizionegeografica, dasempre impegnatonelrafforzamentodellasolidarietà,dellapaceedellosvilupponell'areamediterranea”.Conquestamotivazio-nevieneconsegnato ieri alpresidentedelPortogalloAnibalCavacoSilva il "PremioMediterraneo Istituzioni2009", nellasedecentralediNapolidellaFondazioneMediterraneo,allapresenzadelpresidentedellaRegioneCampaniaAntonioBassolino. "Unadellestradedapercorrereperarginare lacrisimondialechenonèsoloeconomicamadivalori -dice il presidentedellafondazioneMicheleCapasso -èun'alleanza tra IslameOccidenteal finedicreareunacoalizionedivalorieinteressicondivisi: tale ipotesi trova ilPortogalloattore

principaleedi riferimento".Dapartesua ilpresidenteportoghese ribadisce lavolontàdel suoPaesedi"svolgereun ruolodiponte tra leduespondedelMediterraneo"esottolinea l'importanzache le istituzio-nieuropee,Unioneper ilMediterraneo in testa, sosten-gano ildialogoe lapacenell'area. "IlPortogallo -diceCavacoSilva -è impegnato inprima lineaper faresìchel'Unioneper ilMediterraneoabbiasuccessosuperandoquegliostacoliche finoranehanno impeditounandamento fluido".Sul ruoloprimarioche ilPortogallopuòsvolgerenell'areamediterranea insisteanche ilpresidentedellaRegioneCampania. "IlPaese -diceBassolino - rappresentaunosnodo fondamentale traEuropa,AtlanticoeMediterraneo". Laconsegnadel

premioalpresidenteportogheseèanche l'occasioneper inaugurare lanuova "TerrazzaLisbona"nellasededellaFondazione.Sulla terrazza lacerimoniadell’alza-bandieracon l’innonazionaleportoghese.Presentialla0cerimoniaancheClaudioAzzolini, responsabiledeirapporti istituzionalidella fondazione,CaterinaArcidia-cono, vicepresidentee il prefetttodiNapoliAlessandroPansa.Tra ipremiati negliultimidiecianni reHusseindiGiordania, reJuanCarlos IdiSpagna, reHassan IIdelMarocco, LeahRabin,SuzanneMubarak, i premiNobelShirineEbadieNaaguibMahfouz, il premier turcoRecepTayyipErdoganed ilpresidente franceseNicolasSarkozy.Quidi seguitosi riporta il testodell’interventodelpresidenteCavacoSilva.

Lo speciale sullapremiazione diCavaco Silva è giàdisponibile on linesu www.denaro.it

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MICHELECAPASSONelcorsodiunconvegnoorganizzatodallaFondazioneMediterraneo aNapoli nelmarzo2005, lo scrittoreportoghesePedroRosaMendescosìsiespresse:"IlPortogallohaun'identitàprofondamentemediterra-neache lodistinguedaiPaesidell'Europacentrale e settentrionale. Il dominiodegliarabi, l'impero romano, il cristianesimofannodelPortogallounpaeseoriginaria-mentemediterraneo.Nonostantequestaforteidentitàculturalemediterranea,lacol-locazionegeografica e la strategiapoliticadegliultimicinquesecolihannofattosìcheilPortogallosiorientasseversol'OceanoAt-lantico".EdèquichegiacequellacheMen-desdefiniscela"schizofreniadeiportoghe-si". "Daunaparte-dice-c'é ilMediterra-neo,materno,accogliente,femminile.Dal-l'altrac'él'Atlantico,immenso,spaventoso,maschile".Maanchemetaforadilibertàas-solutaepiena.Nel libro 'Atlantico', infatti,ambientatodurantelasecondaguerramon-diale,MendesdescriveLisbona, affacciatasull'OceanoAtlantico,comelacittàdella li-bertà, lacittàdella fugaversol'America."Inmolti scrittoriportoghesi finoaFernandoPessoa-continua-ilmareèvissutoinmo-docontraddittorio,daunaparteciappartie-ne,dall'altra ci respinge".Unacontraddi-zionecheforse trovaunsensoerisoluzionenel rapporto con l'altra facciadelmare, ilMediterraneo."IlPortogalloharitrovato lasuaidentitàoriginarianelmomentoincuisiè sgretolato il suo imperocoloniale-con-cludeMendes-Soloallora ilPortogallohascopertodi essereunpaese europeo, sudeuropeo,mediterraneo".LaFondazioneMediterraneosindalla suacostituzione,con il contributopreziosodeldirettore scientificoNulloMinissi edellacompianta Luciana StegagnoPicchio, hasviluppatoazionidipartenariatoperriaffer-mare il ruolo fondamentaledelPortogallonelMediterraneo. JosèSaramago,PremioNobel emembrodellaFondazioneMedi-terraneo,ha svoltonumerose conferenzepropriopervalorizzarelaculturaportoghesequale esempio dimeticciato da indicarequale buonapratica per un futurobasatosullosviluppocondiviso.TraletanteiniziativerealizzatedallaFonda-zionedesideroricordareilvolumesulFado,iseminarisullasalvaguardiadeicentristori-ciportoghesi,inparticolareSindra,Guima-rãeseBraga, i forumsulrapportotraAtlan-ticoeMediterraneofinoalprogetto“Gran-deMediterraneo”, allargatoalle comunitàmediterraneenelmondoechevedeilPor-togalloprincipaleprotagonista.Tragli eventi significativi svoltisi inPorto-gallonegli ultimi annidesidero ricordarel’incontrogovernativosvoltosiadAlbufeirail21novembre2007.I35paesipartecipanticoncordaronoallora interventinecessariperprevenire soprattutto il trafficodelledonne,spessovittimedellaprostituzioneodelleretidisfruttamentosessuale,eperraf-forzareicanalidiemigrazionelegale.Il villaggiodiAlbufeira, nella regionedelPortogallomeridionaledell’Algarve, ospi-tando laprimaConferenzaeuro-mediter-

raneasullamigrazione,hadimostratocheilPortogallo èunPaese realmente legato alMediterraneo,capacediprodurreazionisi-gnificativeingradodifacilitareiflussidiim-migrazione legaledaipaesidelMediterra-neochenonappartengonoall’Ueerinforza-

rel’integrazionesocialeeprofessionale.L’Algarve, il cuinomederivadaal-Gharb,cheinarabosignifica“l’Ovest”,è laregioneportogheseconlapiùforte influenzaaraba:edèproprioinquestaregionechelaFonda-zioneMediterraneopresentatounprogetto

per favorireuncontestocheconsentaunagestioneordinatadell’immigrazione legalenell’interesseditutteleparticoinvolte,pro-ponendounostudiodi fattibilitàper facili-tareesemplificare leprocedurediemigra-zione legaledei lavoratori surichiesta, cosìdamigliorare i canali legali dell’immigra-zione.Agli occhidi chi trascorre in terra lusitanalunghiperiodi,ilPortogallosipresentacele-brando la suaStoriadelle Scoperte: per ilpiccoloPaeseiberico,iDescobrimentosso-noancorailbigliettodavisitapiùprestigio-so.Laletteraturanazionalesull’argomentoèvastissima,conferenzeesimposi inambitoaccademicosononumerosie l’interoPaesevive,inunacertamisura,nelcontinuoeor-gogliosoricordodiunpassatogloriosoco-struitopermezzodelmare.Quandoparliamodimarittimità,non in-tendiamosoloilprodottodiunadetermina-ta collocazione geografica o il complessodelleattività(politicheecommerciali, civiliemilitari)legatealmare.Ovviamentesi trattaanchediquesto,masivuolepiùprecisamente intendere l’essenzamarittimanazionale, il legameprofondoconilmarechepermealavitadiunPaeseinmerito alle sceltepolitiche, all’economia,allaculturaeallastrutturasociale. IlPorto-gallotrailXIIeilXIXsecoloèunodeipochiesempidi fortee intimama-rittimità,pursenzanasconderealcunecon-traddizioni.CharlesR.Boxer,unodegliau-tori stranieri chepiùsièoccupatodiStoriadelPortogallo, definisce l’Imperoporto-ghesecome“unodeipiùgrandienigmidel-laStoria”,peresserestatoeccezionalenellasuavastità ecomplessità.Gli autoriporto-ghesi invecerivendicanoalproprioPaese ilmeritodi avere, attraverso i viaggi trans-oceanici,cambiatoleprospettivedell’Uma-nitàaprendoorizzonti finoadallorascono-sciuti,diesserestato l’iniziatoredellamo-dernitàediavereportato ilmondoallapri-maveraglobalizzazione.L’espansionecommercialeecolonialee lacreazionediun immensoImperomaritti-mosollevanoanchequestionidi caratterestrategico-militare. Il Portogallomostròperprimol’importanzadelpoteremarittimoeoceani-co, sia che lo si veda comeprimaPotenzaMarittimasiache, suomalgrado, si guardi alledebolezzedelsuo“controllodeimari”.Ilmarerappresentasenzaperciòl’elementofondamentaledella creazionedell’indivi-dualitàportogheseneiprimisecolidistoriadel Paese, ancorprimadi essere ilmezzocheha permesso, attraverso la scelta diespansione, lacreazionedelprimoImperod’oltremaredelmondoelosviluppoecono-micodelpiccoloStato.Infatti,afaredelPor-togallouno“Statoeuropeofuoridall’Euro-pa”, è stata innanzitutto la localizzazionegeografica: costituito - apartire dalla suaunificazione-dalla fasciacostieraatlanticadellapenisolaIberica,postoametàdell’At-lanticoedifronteallostrettodiGibilterra,sicollocaproprio inmezzoalle rotte traNordEuropaeMediterraneo.

MEDITERRANEOIL DENAROSabato 13 giugno 2009

9

UnPaesealcentrodi trecontinentiIl mare elemento come essenziale dell’individualità e dello sviluppo

FONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

2009

AníbalCavacoSilvaPresidentedella Repubblica del Portogallo

2008

NicolasSarkozyPresidente dellaRepubblica Francese

2007

RenévanderLindenPresidentedell’Assemblea Parlamentare delConsiglio d’Europa

2004

Gianni LettaSottosegretario di Statoalla Presidenza del Consiglio deiMinistri della Repubblica Italiana

2003

PatCoxeAbdelwahadRadiCo-Presidenti dell'AssembleaParlamentare Euromediterranea

2006

AmrMussa

Segretario Generale dellaLega degli Stati Arabi

2005

RecepTayypErdoganPrimo Ministro dellaRepubblica di Turchia

2003/2009: tutti gli insignitidel PremioMediterraneo Istituzioni

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“Il Denaro” 13 giugno 2009

Il presidente portogheseAníbal Cavaco Silva è affasci-nato dalla sede della Fonda-zione Mediterraneo ed osservale travi di legno antico con inomi dei Paesi che sorreggonoil tetto: la prima trave è dedi-cata proprio al Portogallo,sullo sfondo la foto di ZegaAfonso, un grande interpretedel Fado di Coimbra, il cantoche viene dal mare…

MICHELE CAPASSOPorto di Lisbona, inizio ’800.Nei quartieri popolari che fan-noda corona alle banchine do-vepartonoearrivanovascellidaterre lontane nasce il Fado: uncanto struggente come il desti-no, dalle origini antiche e av-volte nel mistero, più del fla-menco. Il Fado è ritmato dalleonde, intriso di "saudade": lanostalgia del luogo che si ab-bandona ancor prima di parti-re, lamaledizionediundestinoche ti allontana da chi ami. È la"saudade" che si fa grido e la-mento.Amalia Rodrigues, la sua piùgrande interpretediquesto se-colo, disse: "Il Fado è una feri-tachecanta".Madov’ènato?InAfrica o in Brasile? Sono ritmie danze esotiche che si incon-tranoesi fondononell’estremopuntodellapenisola iberica,oèinvece nato sul mare, dalla tri-stezza e i timoridi chi affronta-va gli oceani alla ricerca di unmisero lavoro?"Non lo so. È come il destino.Camôes, il grandepoeta porto-ghese, scrisse, cinque secoli fa,che il Fado è fatalità", risposetempo fa la Rodrigues. Questaaffermazioneciriporta istanta-neamente in tempi remoti, incuinacquero iprimiversidiunpopolo che iniziava a radicarsisulle rovine di quello che fu ilprimoimperodell’Antichità."IlFado non è una canzone: è lospirito stesso del Portoghese, èla melanconia, la sofferenza diesserenellemanidi undestinosconosciutomainevitabile,per-ché il destino non si può cam-biare. Per questo è nato il Fa-do!".Amalia Rodrigues continuava arievocare le origini del "suo"canto riandando al passato,quando la penisola iberica erainvasadairitmideimaricheal-legramente contaminavano unlatino già abbastanza bastardo,come per ricordare l’idiomadell’impero,masenzaunapro-pria anima, senza quellamusi-ca destinata a diventare il suo

carattere. "Il popolo portoghe-se – concluse la Rodrigues – hamoltosofferto.Havistoiproprifigli allontanarsi e ha sentito latristezza spezzargli il petto. Al-lora si mise a pensare. Ebbemolto tempo per pensare, equando si pensa molto si rag-giunge la lucidità. Il Fado è ilpensierodiquella assenza, del-la lontananza, di quello che siperde perché ci si separa daquellochesiama,perdendoco-sìanchesestessi.Equellasepa-

razione è una ferita che canta.Non capisco il mondo attuale.Nonvogliocapirlo.Nonè ilmiomondo e non voglio apparte-nergli. Quando vedo gli artistimoderni, lelorocanzoni,igesti,leloronuditàeprovocazioni,mirendo conto chenonparlano lamia lingua, che non potrò en-trare mai nell’oggi, se l’oggi èquesto".Queste parole confermano cheAmaliaRodriguesèl’ultimaleg-gendaviventedellacanzonepo-

polare.Ilcriticomusicaleemu-sicista portoghese JorgeValen-te affermò: "Sono portoghese,unPaese che si affaccia sull’At-lantico,ma che ha l’animame-diterranea".EdilFadoèuncan-topienodimediterraneità: Fa-doèl’espressionepopolarepor-toghesepiùmoderna,autenticae affascinante di quante costi-tuiscono la nostra identità cul-turale.Definire ilFadoecerca-re di spiegare la sua natura piùprofondanell’ambitodellacul-tura portoghese significa deli-mitare e isolare alcuni elemen-ti basilari dell’animaportoghe-se.RicordiamocosadissesulFa-do loscrittoreOliveiraMartins,unodeipiùautorevolistoricilu-sitani: "Gli accordi piangenti

delle chitarre che si ascoltanolungo tutta la costa occidentale,queste ‘cantigas’monotone co-melarisaccadelmare, tristico-me la vita dei naviganti, che lanotte galleggiano sulMondego,sulTejo,sulSado,traduconoin-consci ricordidiunarazzaanti-ca che, dimorando sulla nostracosta, lasciò in noi vaghe spe-ranzediscoprireunnuovomon-do, di conquistare terre perdu-te". Legati al Fado ci sono feno-meni e fattori culturali di varianatura,cheèdifficilemettereinrelazione tra loro seguendocri-teri logici. Se, da un lato, la suacomparsa è piuttosto recente,paradossalmente dobbiamocercare in tempimoltopiù lon-tani alcuni elementi che, inqualchemodo, possono aiutareacomprenderelagenesidique-sta formamusicale emblemati-cadellanostramanieradiesse-re. Un canto, dunque, che siidentificaconuninteroPaese:ilPortogallo.Ed è proprio ascoltando il Fadoche fotografo un tramonto sullaPraia da Barra di Aveiro: sarà lacopertinadellibro“NostroMa-reNostro”.

MEDITERRANEOIL DENAROSabato 13 giugno 2009

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Il cantochevienedalmareLospiritodiunPaesenelleparoledioriginianticheavvoltedalmistero

FONDAZIONE MEDITERRANEO. 3

A sinistra: La casa di Josè (Zega)Alfonso a Coimbra. A destra: Lacopertina del libro di MicheleCapasso “Nostro Mare Nostro”.In alto: Il presidente Cavaco Silvacon la consorte Maria nella sededella Fondazione Mediterraneo(foto fornita dalla FondazioneMediterraneo)

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“Il Denaro” 23 giugno 2009

SviluppareretidieccellenzatraUniversi-tà, centri di ricerca e imprese.Conque-st’obiettivo laRegioneCampania stanzia50milionidieurodadestinareaipartena-riatitrastrutturechevoglionocollaborareincinquesettoristrategiciper losviluppodel territorio. I campi individuati sono:saluteebiotecnologie, ambienteeagroa-limentare, tecnologie abilitanti, tecnolo-gieindustrialie,infine,scienzesocioeco-nomiche, umane, beni culturali e turi-smo.Partedei fondièdestinataall’orien-tamentodei giovani verso la ricerca e lascienza.Il tettomassimodifinanziamen-toperciascuninterventoè5milionidieu-ro. “Principale obiettivo dellamisura -spiega l’assessore regionale allaRicercaNicolaMazzocca-èagire comemoltipli-catoredegli investimenti.Positiva la rea-zionedelleimprese.

Giornale dell’Europa MediterraneaANNO XIX - N° 120 MARTEDÌ 23 GIUGNO 2009

IL DENAROdenaro.it

INNOVAZIONE

FONDAZIONE MEDITERRANEO

Iran, esperti internazionali a Napoli>>> 8 e 9

Atenei-Pmi:50milioniper farereteBiotecnologie,ambiente,agroalimentare,turismo,beniculturali:aiutiaipartenariatineisettoristrategicifinoa5mlnperprogetto

>>> a pagina 11

P O S T E I T A L I A N E S . P. A . - S P E D I Z I O N E . I N A B B O N A M E N T O . P O S T A L E . - D E C R E T O L E G I S L A T I V O 3 5 3 / 2 0 0 3 ( C O N V . I N L . 2 7 . 0 2 . 2 0 0 4 , N . 4 6 ) A R T I C O L O . 1 , C O M M A 1 , D C B ( N A P O L I )

1 EURO

PROFESSIONI

Agenziaentrate,corsia riservataaicommercialisti

>>> 17MaisondesAlliances:confrontosuiconflittineldopovotoconCapassoeKepel

NAPOLI. Turismo, le 193 Pmi col marchio qualità Isnart >>> 20

AVELLINO. Galasso confermato alla guida del Comune >>> 37

BENEVENTO. Brevetti, in campo Sannio Europa >>> 38

CASERTA. S.Maria Capua Vetere, penalisti in sciopero >>> 41

SALERNO. Provincia, Ferrazzano vicepresidente >>> 43

DALLE PROVINCE

E'inprogrammaoggil’assembleaannualediConfindustriaAvellino(ore17).AdaprireilavoriilpresidenteSilvioSarno,cheinunodeipassaggidellasuarelazioneevidenzie-ràlafasedifortedifficoltàchestannoattraversandoinparticolareleditteindividualieleaziendefamiliari.

Avellino, oggi assemblea di Confindustria

>>> 36

SANITA’Tetti di spesa, sicambia:viaalbudgetperstruttura

al centro del giornale

DENARO.IT

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LTA RADIO DEN

GU

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DA

Segui i notiziari ogni ora, dalle 10alle 20, on line sudenaro.ite sulle frequenze di Radio Club 91,RadioAntenna 1 e RadioAmore

Referendum, scarsaaffluenza:unistitutoormai inutile?Partecipaal sondaggio sulnostroportaledenaro.it

Ogni giorno, alle ore 9,30,la rassegna stampadei principali quotidianinazionali e locali N

AV

IGA

Ildiariodellacrisi

• Metalpoint ,via ai licenziamenti

• Regione, fondi Fasper la ripresa

>>> 14

Pancrazio (Anicav):Combatto la crisiguardando al mondo

L’INTERVISTA

“L’80 per cento del fatturato della mia aziendaproviene da Paesi stranieri. Vendiamo in 45nazioni e trascorro all’estero almeno 50 giorniall’anno. Guardare ai mercati internazionali èl’unico modo per superare la crisi”. E’ il pareredi Annibale Pancrazio, nuovo presidentedell’Anicav, l’Associazione nazionaleindustriali conserve alimentari vegetali, di cuifanno parte oltre centoquaranta aziende, ingran parte campane. Ieri l’elezione durantel’assemblea dell’associazione ad Angri.

>>> 3

AnnibalePancrazio

ITALIA (Ftse-Mib) -4,17%Da inizio anno -4,72%AREA EURO -3,10%Da inizio anno -3,61%STATI UNITI (ORE 20) -1,89%Da inizio anno -4,53%GIAPPONE +0,41%Da inizio anno +10,91%EURO/DOLLARO 1,3858Da inizio anno -0,42%

BORSA

Milano -4,17%

Europa -3,10%

Usa +1,89%

Avvio di settimana brillante per le Borseeuropee, sollevate dalla fine dellavicenda Gm. A Piazza Affari debuttopositivo per i nuovi indici

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Il verovincitoreèNetanyahuFONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

ConfrontotraCapassoeKepel:il leaderisraelianoincassacreditopoliticoinattesoDi seguito si riportano alcunipassaggi del colloquioconclusivo svoltosi ieri allaMaison desAlliances tra ilpresidenteMichele Capassoed il politologoGilles Kepel.

CAPASSO:Ringrazio voi tutti ed in parti-colare l’amico Gilles con cuiabbiamo analizzato lo scenarioin Iran; insieme abbiamo ri-cordato Shirine Ebadi che, inun incontro alla nostra Fonda-zione nel marzo del 2007,paragonò la nostra azione aquelladegliuccellinidelReSa-lomone, per dire da un latol’impotenza della situazione edall’altro lanecessitàdi appor-tare comunque una gocciad’acqua per agevolare questoprocesso indispensabile di de-mocratizzazione e distensionenel suo paese.ConGillesabbiamoanalizzato ivari problemi. Personalmentecredo che quello che vediamoin Iran non è quello che è suc-cesso veramente, perché ab-biamoquestadifficoltàacapirequestastragechevedeunicon-tro gli altri i conservatori da unlato, cioè i dirigenti iraniani, edall’altro lato la popolazionedel nord dell’Iran e i riformi-sti.

KEPEL:Quello che succede attraversole manifestazioni non corri-sponde alla realtà. La verità af-fiorerebbe se veramente il gio-cosi svolgesse a tre: i riformistida un lato e dall’altro lato, den-tro il sistemadentro il regime, idue schieramenti; il primo èquello dei vecchi clerici comeKhamenei e anche Rafsanjani:entrambifannopartedell’esta-blishment della rivoluzione edhanno usufruito della renditapetrolifera; il secondoschiera-mento è quello che io definiscodella nuova generazione: la ge-nerazionediAhmadinejad, i fi-gli non della rivoluzione ma ifigli della guerra contro l’Iraqnegli anni ‘80.Quello che si gioca ora in Iranèil futuro del potere: cioè queltipo di alleanza tra la nuova ge-nerazione degli imprenditoridella rivoluzione e gli alleatidell’Occidente, gli iraniani chevivono fuori dall’Iran e l’al-leanza tra la vecchia generazio-ne dei clerici con la nuova ge-nerazione del nord di Teheran.Questo stato di cose rimaneancora oscuro oggi ed è la veracausa degli scontri.

CAPASSO:Un nuovo vento di libertà alitasull’Iran. Specialmente tra igiovani studenti, coloro che silasciano morire per difendereil loro diritto alla democrazia,alle libere elezioni .Questi fatti sono di un’impor-tanzastraordinariaperchèvuoldire che oggi in Iran un tabù èsuperato. Questo tabù era ilmodo di essere sottomessi alpoterepoliticodellaRepubbli-ca islamica. Oggi la gioventù eanche alcuni studenti nonhanno più paura di esprimersiin pubblico e di esprimere laloro posizione contro il regi-me. Nel passato in Iran tutto oquasi tutto era possibile all’in-ternodella reclusionedelle ca-

se, secondo la divisione tradi-zionale, tra il visibile e l’invisi-bile: tutto doveva rimanere ri-gorosamente “nascosto”.Oggi i giovani vanno fuori,vanno in piazza e questa è unacosa totalmente diversa daquella passata che lascia bensperare su un futuro di demo-crazia e libertà.

KEPEL:Riguardo alla scenario globalebisogna comprendere come siinquadra la crisi in Iran e an-che in Iraq con la nuova posi-zione di Obama di aperturaverso l’Islam e quale creditoha quest’apertura. E’ necessa-rio capire se si tratta solo di unatto politico o potrà trovare

applicazioni pratiche.L’apertura di Obama è un’o-perazione di relazioni pubbli-che molto importante dopo ilcrollo dell’immagine ameri-cana nel Medio Oriente gene-rato dalla doppia presidenzadi Bush padre e di George W.Bush . Era molto importanteristrutturare e riaffermare laposizione dell’America, an-che il “soft power” americano,ma al di là della posizione del-le relazioni pubbliche l’aper-tura verso l’Iran si è confron-tata con una difficoltà mag-giore: il rifiuto dell’AyatollahKhamenei di aprire veramen-te un dialogo con l’America oalmeno la possibilità per loro,dopo la cosiddetta vittoria diAhmadinejad nelle elezionipresidenziali, la possibilità dialzare la posta; questa è unacosa totalmente nuova emetteil presidente Obama in diffi-coltà e probabilmente il vin-citore più importante delleelezioni iraniane non è Ah-madinejad ma è veramenteBenjamin Netanyahu, perchèper lui è un modo di dimo-strare all’America che il veroalleato “fedele” rimane e ri-marrà nel futuro Israele.“In Israele si può avere fiduciae lasciare Israele per passaread un’alleanza con l’Iran è unrischio troppo forte”, ha af-fermato il premier israeliano:l’America, oggi, non può per-mettersi di prendere questorischio. Questo è l’argomentopolitico di Benjamin Netan-yahu oggi a Washington e sipuò notare che Denis Ross,che è l’uomo della lobby filoi-sraeliana a Washington, è sta-to promosso dallo State De-partement andNational Secu-rity Council ed incaricato deidue dossier sia dell’Iran chedel processo di Pace Israelo-palestinese.

MEDITERRANEOIL DENAROMartedì 23 giugno 2009

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Michele Capasso (a destra) insieme con il politologo Gilles Kepel

Il 7 marzo 2007, Shirine Ebadi, membro della FondazioneMediterraneo, Premio Nobel e attivista dei diritti umani inIran, lanciò un accorato appello da Napoli per i dirittiumani delle donne, violato proprio in occasione dell’8marzo di quell’anno.In un colloquio telefonico con i membri della Fondazione,la Ebadi – considerata la 'bestia nera' dei sostenitori diAhmadinejad - ha anche chiesto in una lettera inviata alpresidente ultraconservatore la riapertura del Centro deidifensori dei diritti dell'Uomo, da lei presieduto, chiusodalla polizia lo scorso dicembre 2008.«Durante questi quattro anni, io stessa e i miei colleghi delCentro abbiamo subìto delle restrizioni senza precedentida parte dei vostri responsabili», ha affermato Ebadi.Diversi collaboratori di Ebadi, vincitrice del Nobel nel 2003,sono stati «costretti» a dimettersi o privati della possibilitàdi uscire dal Paese. Le autorità iraniane hanno giustificatola chiusura del Centro dei difensori dei diritti dell'Uomosostenendo che non aveva il permesso del ministerodell'Interno, ma Ebadi ha a sua volta precisato che ilministero non ha mai risposto alle sue sollecitazioni perottenere l'autorizzazione.“Occorre ripetere il voto ed aiutare le vittime” , haaffermato Shirine Ebadi aggiungendo che: “Il malcontentopopolare per i risultati elettorali non riguardaesclusivamente le recenti votazioni. Anche quattro anni fafurono sollevati non pochi sospetti di brogli, quandoAhmadinejad venne eletto presidente. All’epoca, i suoioppositori politici erano Mehdi Karroubi e Ali AkbarHashemi Rafsanjani, due noti e potenti personaggi dellaRepubblica islamica. L’incarico principale di Ahmadinejadfino a quel momento era stato solo quello di sindaco diTeheran, ma godeva dell’appoggio della milizia Basiji edell’Ayatollah Khamenei, guida suprema a vita dellaRepubblica islamica. Karroubi presentò in quell’occasioneripetuti reclami al Consiglio dei Guardiani della rivoluzione,l’istituzione governativa incaricata di vigilare sul processoelettorale, ma senza ottenere alcun intervento fattivo. Ilpresidente Mohammad Khatami annunciò che erano stateriscontrate numerose violazioni. Per di più, HashemiRafsanjani dichiarò che avrebbe presentato ricorso a Dioin persona, poiché nessuno in Iran era disposto adascoltare le sue dimostranze”.

Ebadi: Rispettiamo il votoe aiutiamo le vittime

Da destra verso sinistra: Michele Capasso, il premio Nobel ShrineEbadi e l’interprete

In Iran si gioca orail futuro del potereOggi la gioventùdel Paese e gli studentinon hanno più pauradi esprimere il dissenso

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MEDITERRANEO

Napoli crocevia diintellettuali e politologi difama internazionale peranalizzare in tempo reale lasituazione in Iran e fornireindicazioni ai politici ed aidecisori.: è questo l’obiettivodella Maison des Allainces -creata dalla FondazioneMediterraneo incollaborazione, tra gli altri,con l’AssembleaParlamentare delMediterraneo, la Lega degliStati Arabi e la FondazioneAnna Lindh – al fine diprodurre “riflessioni” e“pensieri” in grado dicostituirsi quale riferimentoper lo scenario geopolitico.Coordinati dal presidenteMichele Capasso, studiosiquali il francese Gilles Kepel,il palestinese KhalilAbdelqader Issa, ilmarocchino Youssef Jerrari,lo spagnolo Nicolas Roser edaltri hanno analizzato lasituazione in Iran e propostoun documento che saràinviato ai responsabili politiciinternazionali.

“I quattro anni diAhmadinejadalla guida del Paese hanno cau-sato forte insoddisfazione nellapopolazione e provocato unacrisi economica profonda”.Questo il giudizio unanime de-gli espoerti riuniti alla Maisondes Alliances a Napoli. Nel do-cumento si legge che: “ Nel pe-riodo della presidenza di Ah-madinejad la povertà ha rag-giunto livelli mai immaginati el’inflazione ha raggiunto il 25per cento, con i prezzi in au-mento di giorno in giorno e ilpotere d’acquisto della gentechecontinuaacalare”.Il presidente Capasso ha sotto-lineato il deficit d’informazio-ne: molti giornali sono statichiusi, un gran numero di atti-vistipolitici eper idirittiumaniè finito inprigione, è stato sop-presso il Centro dei difensoridei diritti umani, e via dicendo.“Il capo supremo della rivolu-zione - si legge ancora nel testo-continuaadappoggiare ilpre-mier, nonostante il malesseredella popolazione, anche dopol’annuncio del parlamento ira-

nianocheunmiliardodidollarisonostati utilizzati senza alcunaapprovazione legale. L’opinio-nepubblica iranianaè indigna-ta e le principali obiezioni sol-levate riportate sui principaliorganid’informazioneinterna-zionali sono:1.Nellamaggior parte dei seggielettorali è stato vietato l’ac-cessoairappresentantidiMirHosseinMousavi e diMehdiKarroubi.

2.Dapiùparti è statadenuncia-ta lamanomissione delle ur-ne.

3.Ahmadinejad ha ottenuto 14

milioni di voti nelle prece-denti elezioni.

“Quandomilioni di persone aTeheran e in altre città si sonoriversati nelle stradeper prote-stare contro i risultati elettora-li- affermano i partecipanti al-l’incontro diNapoli- è eviden-teche i24milionidipreferenzeattribuite ad Ahmadinejad nonpossonoessere veritiere”.“I molti attivisti arrestati, lasoppressione dei collegamentiinternet e l’ordine di lasciare ilpaese dato ai giornalisti stra-nieri unitamente all’oscura-mento delle reti televisive e di

telefoniamobile, come Voa e laBbc, sono il tentativodel gover-no di tagliare le linee di comu-nicazione tra la popolazione e ilrestodelmondo.La migliore soluzione per ri-portare lapace in Iranpotrebbeessere:1.Laliberazioneincondizionatadi ogni persona arrestata oimprigionata per aver conte-stato il risultatoelettorale.

2.L’immediata cessazionedellarepressione contro imanife-stanti da parte della polizia edellemiliziedelBasiji.

3.Annullare le elezioni.

4. Indire nuove elezioni con lapresenza di osservatori in-ternazionali.

5.Risarcire i feriti e le famigliediquantihannoperso la vita.

Solo se queste condizioni sa-rannorispettate lacalmatorne-rà a regnare nella società ira-niana”.E intanto Neda Soltani, la stu-dentessauccisanei giorni scor-si dai miliziani islamici volon-taridelBasij, ediventata il sim-bolo del nuovo Iran, una iconadella voglia di libertà e, come sileggeinalcunivolantini, ilnuo-vo“profumodi vita”.

Neda, simbolodel riscattodell’IranFONDAZIONE MEDITERRANEO. 1

Esperti internazionali riuniti nellaMaisondes Alliances aNapoli

IL DENAROMartedì 23 giugno 2009

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In onda dal lunedì al sabato su DENARO TV, il TgMed è uno spazio di informazione e di approfon-dimento sugli eventi e sugli scenari politici, so-ciali, economici e culturali dell’Area Med.Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quo-tidiano Il Denaro, il notiziario rappresenta per im-prenditori e istituzioni un’opportunità di sviluppoe di cooperazione.Il Tg Med va in onda dal lunedì al venerdì alle ore12.30 e alle 18.30.

da lunedì al venerdì ore 12,30 e 18,30

TGmed

“L’Iran è una polveriera che puòesplodere da unmomento all’altro:non abbandonate ilmio Paese”. Conqueste parole, il 6maggio 2007, l’expresidente iranianoMohamedKha-tami, in visita a Napoli, ringrazia laFondazioneMediterraneo per la suaazione in favore del processo di de-mocratizzazione in Iran.Oggi Khatami è tra le voci dissen-zienti ancora in libertà. E’ tra le po-che ad allertare sulle «pericoloseconseguenze» che potrebbero de-rivare dal divieto di manifestareimposto dalle autorità iraniane.L’ex presidente avverte anche sullafalsità di addebitare la crisi iraniana a un complotto delle po-tenze straniere. L'ex presidente, appartenente al clero sciitacon il titolo di hojatoleslam, da sempre considerato unmode-rato ed oggi a fianco dei manifestanti, è uscito allo scoperto

nella disputa arrivata ad investire l'e-stablishment.Nella sua dichiarazione Khatami chie-de«l'immediato rilascio di tutti gli ar-restati durante le proteste», ritenendoche ciò «può calmare lo stato d’animonel Paese».Ma il leader iraniano chie-de alle autorità soprattutto di «rispet-tare i diritti del popolo».Molte altre sono le voci di leader reli-giosi che si affiancano ai manifestantied ai candidati sconfitti Mir HosseinMoussavi eMehdi Karroubi: tra questequella dell’ ayatollah dissidente Hos-sein Ali Montazeri, già successore de-signato dell'ayatollah Khomeini come

Guida suprema e poi defenestrato, che ha proposto tre giornidi lutto nazionale per i manifestanti uccisi e ha affermato cheresistere alle richieste del popolo sulle elezioni è proibito dal-la religione.

Khatami aNapoli (2007):Nonabbandonate ilmioPaese

Michele Capasso (al centro) con Abdelali Oamroni (a sinistra) e Khalil Issa

Michele Capasso con Mohamed Khatami a Napoli

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MEDITERRANEO

Nei giorni scorsi – nella sededella FondazioneMediterra-neo - ha avuto luogo a Napolila seconda riunione interna-zionale del progetto "Learinga-rabic - Learning Arabiclanguage for approachingArab countries to increasebusiness andmutuo under-standing", progetto approvatodalla Unione Europea edinserito nel Programmadell'Unione Europea LifelongLearning.

MICHELE CAPASSO*Se analizziamo i movimentieconomici tra Europa ed ilmondo arabo si osserva imme-diatamente il livello ridotto ditransazioni commerciali man-tenuteconipaesi arabi, inpro-porzione al peso che questihanno nell'economiamondia-le e paragonandoli con le atti-vità commerciali realizzate congli altri paesi europei o perfinocon paesi come Cina, Giappo-ne o USA. Questo fatto, insie-me al crescente clima di con-fronto creato negli ultimi annitra il mondo occidentale ed ipaesi arabi, ha portato le dueimprese spagnole promotoridel progetto, “Ingafor” ed “As-sistenza, Tecnologia ed Inve-stigazione”, a presentare ilprogetto “Learningarabic” cheha ottenuto l'appoggio finan-ziario dell'Unione Europea.Tra i partner principali delprogetto vi è la FondazioneMediterraneo, il cui ruolo è lapromozione del dialogo e dellacooperazione nell'area medi-terranea. Nella ricerca realiz-zata all’iniziodelprogetto tra leimprese chemantengonorela-zioni commerciali con i paesiarabi, si è evidenziato che lacosa importanteper le impreseEuropee è la conoscenza dellalingua e della cultura araba nelmomento di realizzare attivitàcommerciali ed industriali inpaesi arabi. Particolare impor-tanza infatti viene data alla co-noscenza della cultura araba edaquella della sua linguaa livel-lobase.Questo contrasta con laevidente mancanza di cono-scenza quasi totale tanto dellalingua araba quanto della suacultura da parte delle imprese

intervistate che hanno attivitàeconomiche col mondo arabo.Si evidenzia così questa im-portante necessità special-mente nel periodo attuale, incui un grannumero di impreseeuropee si sta spostando versoi paesi arabi alla ricerca di pos-sibilità di relazioni commer-ciali che la crisi economica haridotto nei loro paesi di origi-ne. Questo ci dà un'idea del-l'importanza che hanno tuttequelle attività che contribui-scano a sviluppare il dialogo erinforzare la cooperazione trale due sponde del Mediterra-neo. La ricerca si è portata atermine nei paesi partner delprogetto: Italia, Spagna, Por-togallo,Olanda e Svizzera. Par-tire dai risultati in paesi direaltà tanto diverse, non soloper quello che si riferisce allasituazione attuale e necessitàper la conoscenzadella linguaecultura araba, ma anche perquantoriguarda imetodidiap-prendimento da seguire, per-mette di presupporre che que-sti risultati rappresentino nonsolo la realtà dei paesi presentinel progetto, bensì la situazio-ne generale dei paesi europei.Questo garantisce l'adegua-mento dei futuri risultati delprogetto alla realtà internazio-nale, dando così al progetto unvaloreche trascende i limitideipaesi partecipanti allo stesso eche suppone la produzione diuno strumento educativo dautilizzare a livello internazio-nale.

Si è evidenziato anche nella ri-cerca, relativamente alle carat-teristiche della formazione daseguire, la preferenza del per-sonale delle imprese intervi-state per la partecipazione acorsi che siano supportati darisorse didattiche di carattereinnovativo, specialmente percorsimultimediali ed i semprepiù popolari archivi Pod-Cast,archivi di suono in formatoMP3, scaricabili da Internet eutilizzati per l'apprendimentodella lingua attraverso un ri-produttoreMP3. Questi archi-

vi completeranno il corsomul-timediale da sviluppare. Ilcontenuto del corso sarà ela-borato rappresentando le si-tuazioni specifiche che affron-ta una persona di commercionei suoi spostamenti nei paesiarabi, includendo le conversa-zioni relative al modo di pre-notare un hotel o un volo, fareun acquisto o visitare il dottoreo la farmacia, finoallanegozia-zione di un acquisto o vendita,la firmadi un contratto o lane-goziazione del termine di con-segna o delmezzo di trasporto.

Inoltre, i contenuti sarannosviluppati inmodochemostri-no laculturadeidifferentipae-si arabi, dato che attraversoquesteunità iprincipaliperso-naggi del corso affronterannosituazioni "reali" in distintipaesi arabi, includendo inol-tre, considerata la grande im-portanza data dagli intervistatialla conoscenza della culturadeipaesi arabi, uncommaspe-ciale in ogni unità didattica,nel quale si fornira’ un’appro-fondita informazionesullacul-tura e la realtà economica diquesti paesi. Il portale “Lear-ningarabic” includerà, oltre alcorso,unforum,dove leperso-ne potranno relazionarsi sullatematica del progetto, e le im-prese, che mantengano o ab-biano l'intenzione di mante-nere relazioni commerciali colmondo arabo, potranno scam-biare idee ed esperienze al ri-guardo, cosa che senza dubbiosarà di gran aiuto per molte diesse. Potranno, inoltre, con-sultare il portale per cercareinformazioni su dati economi-ci o culturali dei distinti paesiarabi.La Fondazione Mediter-raneo ritiene che questo pro-getto possa contribuire a raf-forzare le relazioni economi-che, scientifiche e culturalinell’area euromediterrranea e,più in generale, tra i paesi delmondo arabo e il mondo occi-dentale.

*presidente FondazioneMediterraneo

L’Europa incontra ilmondoaraboFONDAZIONE MEDITERRANEO. 1

ProgettoLearningarabic:rafforzarelacooperazioneconuncorsodiapprendimento

IL DENAROMercoledì 1° luglio 2009

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In onda dal lunedì al sabato su DENARO TV, il Tg

Med è uno spazio di informazione e di approfon-

dimento sugli eventi e sugli scenari politici, so-

ciali, economici e culturali dell’Area Med.

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da lunedì al venerdì ore 12,30 e 18,30

TGmed

Il portale web del progetto e i partner dell’iniziativa

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“Il Denaro” 1 luglio 2009

Imparare l’arabogratissipuòFONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

L’UniversitàdiBetlemmehacollaboratoallosviluppodeicontenutilinguisticiAMADOR ORDÓNEZIl progetto Learningarabicprogettovuoledarerispostaal-la situazione attuale di con-fronto sociale edallamancanzadi una relazione economicafluida tra il mondo occidentaleed i paesi arabi, nonostante imolteplici punti comuni esi-stenti traquesti paesi e l’ Euro-pa, specialmente l'Europame-diterranea, nella quale il no-stro paese ha una storia che ri-sente della relazione coi paesidel nord del continente africa-no.Il principale obiettivo del pro-getto Learningarabic è quellodi creareuna seriedi strumen-ti innovativi che spingano e fa-cilitino l'acquisizione di com-petenze basilari nella linguaaraba, insieme alla promozio-ne di maggiore conoscenzadella cultura araba da parte deicittadini europei.Questo favorisce senza dubbiouna migliore comprensionetra culture distinte che siestendono ad entrambi i latidel Mediterraneo, oltre a in-crementare lo sviluppo di pro-getti in comune, aumentare lacompetitività delle impreseeuropee nelle attivita’ com-merciali e facilitare la comuni-cazione e la comprensione conquei cittadini arabi che vivononell'UnioneEuropea.Col fine di raggiungere gliobiettivi proposti, otto partnerdell'Italia, Spagna, Portogallo,Olanda e Svizzera partecipanoallo sviluppodel progetto.Oltre a questi partner, parteci-pa come partner non europeol'Università di Betlemme, col-laborando principalmente allosviluppo del contenuto lingui-stico del corso.Il risultato principale del pro-getto sarà un corso di linguemultimediale ed interattivodisponibile in Internet. At-tualmente nella rete non esi-

stono corsi di arabo diretti aprofessionisti europei odi altripaesi non arabi che facilitinol'apprendimentodiquesta lin-gua. Questo si è rilevato attra-versounaricerca, effettuataal-l’inizio del progetto, sui mate-riali e sui corsi multimedialidisponibili per l'apprendi-mento della lingua araba, tantoin Internet come in formatoCd-Rom.Il corso è progettato tenendopresenti le necessità emersedurante la prima fase del pro-getto attraverso un'indaginerealizzata tra le imprese chemantengono relazioni com-merciali colmondoarabo,nel-la quale si sono evidenziate siale necessità relative alla cono-

scenza della lingua e culturaaraba, sia le preferenze e dis-ponibilità di apprendimento.Tutti questi prodotti sarannodisponibili nel sito del proget-to: www.learningarabic.eu,supporto del corso emezzo perla sua divulgazione internazio-nale.Questo sito includerà, oltre alcorso multimedia, un forum,informazioni generali del pro-getto ed informazioni cultura-li. All’interno del progetto siconsidera molto importante ladiffusione dei suoi prodotti alivello internazionale, ed unaparte consistente degli sforzi erisorse si sono assegnate aquesto aspetto.Questa diffusione si porterà a

termineattraversocontatti conassociazioni imprenditoriali,autorità,organizzazionieduca-tive e direttamente attraversoInternet, dove si vuole portarea termine un'ampia campagna

dimarketing che faccia di que-sto corso il più utilizzato per gliimpresari, studenti di univer-sità e centri di formazione,specialmente interessati nel-l'arabo commerciale.

MEDITERRANEOIL DENAROMercoledì 1° luglio 2009

8

•Ingafor Istituto Galiziano di Formazione (Spagna) - Organizzazionespecializzata nello sviluppo di corsi di formazione per imprese atutti i livelli.

•ATIN - Assistenza, Tecnologia ed Investigazione, S.L (Spagna) -Impresa specializzata nello sviluppo di prodotti innovativi di forma-zione.•Università di Malaga (Spagna) - Dipartimento di Lingua Araba.•Prestigiosa universita’ della Spagna.•Federazione Nazionale Insegnanti Centro di iniziativa per l'Europa(Italia) - Associazione professionale senza scopo di lucro il cuiprincipale obiettivo è creare uno spazio educativo Europeo.•Fondazione Mediterraneo (Italia) - Organizzazione di prestigiointernazionale con sede a Napoli e nei principali Paesi euromediter-ranei il cui principale obiettivo è quello di promuovere il dialogo el’interazione culturale, economica e scientifica.•Brill Academic Publishers (Olanda) - Prestigiosa casa editricespecializzata nell'edizione di pubblicazioni di carattere storico eculturale.•ACIAB Associazione commerciale ed imprenditoriale del Portogallo.•Istituto di Studi Mediterranei Università di Lugano (Svizzera) -Istituto il cui principale obiettivo è sviluppare ricerche sulle culturedei Paesi del Mediterraneo.•Università di Betlemme (Palestina)- Università cattolica che lavoraper il miglioramento delle condizioni di vita in Palestina, con un'am-pia esperienza nello sviluppo di materiali sulla lingua e culturaaraba.

I partner dell’iniziativa

Nelle foto in pagina, alcuni componenti del gruppo di studio e le riunioni dei partner del progetto

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“Il Denaro” 1 luglio 2009

ORAZIO PASQUALIIl Progetto Learningarabic uti-lizzaunametodologia completa-mente innovativa per quello chesi riferisce alla formazione nel-l'areadelle lingue. Inprimoluo-go si definisce unpubblico con-creto e specifico, al quale andràdiretto il progetto. Di seguito sistudiano in forma dettagliata eprofonda le particolarità di que-sto pubblico nei diversi aspettirelativi alla lingua oggetto delprogetto, in questo caso l'arabo.In terzo luogo, si sviluppa ilma-teriale formativo, utilizzando lerisorse più efficaci, che sarannoselezionateinfunzionedeirisul-tatidellostudio,creandouncor-so completamente diretto ad ungruppodi popolazionedetermi-nato,alqualeandràadattatotan-tonel suo contenuto, comenellametodologia didattica, risorse,etc. Infine, si progetta un pianodi diffusione diretto a raggiun-gere questo pubblico concreto.Potremmo dire che il progetto

consistenel realizzareuncorsoamisura del pubblico in questio-ne. Nelcasodelprogetto“Lear-ningarabic”, finanziato per l'U-nione Europea dentro il Pro-gramma di Apprendistato Per-manente (Lifelong LearningProgramme),nelqualesvolgeunruolofondamentalelaFondazio-neMediterraneo,consedeaNa-poli, il pubblico principale è co-stituito dalle imprese, cheman-tengono relazioni commercialiconpaesi arabi o che siano inte-ressateadiniziarle,comeglistu-denti dimaterie collegate all'e-conomia,edalcommercio.Que-sto sarà il principale gruppo diutenti.Nella prima fase del pro-getto, che è iniziato nello scorsomesedi novembre, si è portata atermineunaricercatraleimpre-se che mantengono relazionicommercialiconipaesiarabi. Inquestaèemersoilbisognoparti-colare che le imprese hanno re-lativamentealla linguaealla cul-turaaraba,comelepreferenzein

quanto a forma e caratteristichedell’apprendimento che dara’soluzione allenecessita’ concre-teevidenziate.Con le conclusio-niottenutesièmessa in luce l'e-normeimportanzacheleimpre-se danno alla conoscenza dellalingua e della cultura araba, perl'adeguatarealizzazionediattivi-tà commerciali ed industriali inpaesi arabi. Una seconda ricer-ca, realizzata come laprecedenteneidistintipaesipartecipanti,hamesso in evidenza l'esistenza omeno dimateriale didattico at-tuale e di qualità suscettibile disoddisfare,nella sua totalità o inparte, quelle necessità scoperteall’internodel pubblico eviden-ziato. Si è confermata in questaricerca l'inesistenza di corsimultimedialidiqualità chesod-disfinolenecessitàscoperte,masi sono evidenziati strumentiinteressanti per l'apprendi-mento della lingua araba in ge-nerale,e lanecessita’diutilizza-zionedirisorsechelenuovetec-

nologieelemodernemetodolo-gie per la formazione in linguestraniere hannomesso alla no-stra portata Ricerche realizzatenel campo della formazione inlingue straniere hanno eviden-ziato che i livelli di rendimentoche si ottengono sono diversi infunzione delle risorse emeto-dologieutilizzate. Inbaseall'in-formazione raccolta nella ricer-ca di progetto, analizzata e dis-cussa profondamente tra i part-ner nella riunione tenuta dal 17al 20 giugno aNapoli, presso lasede della FondazioneMediter-raneo, si è iniziato lo sviluppodel corso, e si sono organizzati icorrispondenti team di lavorotra le organizzazioni associate,contandoanchesull'appoggiodiimprese specializzate nello svi-luppodirisorsemultimediali.Siaspetta, in questomodo, di ela-borare un corso che soddisfi irequisitidiqualitànecessariperposizionarsi come il migliorecorso di arabo commerciale di

livello base delmercato, sia perquellochesiriferiscealsuocon-tenuto linguistico e alle risorsemultimediali, sia per il conte-nutoculturale,avendotraipart-nerdiprogettolaprestigiosaSo-cieta’EditorialeBrill,dell'Olan-da, specializzata in pubblicazio-ni di carattere culturale ed eco-nomico. È previsto, inoltre, diincludere, dentro il portaleWebche raccoglierà il corso, moltainformazionerelativaalla cultu-ra araba, includendoparti comestoriacomune,situazioneattua-le nei paesi arabi, emigrazionein Europa, comunità arabe inEuropa o programmi di coope-razionecolmondoarabo. Intut-to il progetto svolgera’ un ruolomolto importante la diffusioneche permetterà dimettere real-mente a disposizione delle im-presetuttoilmaterialesviluppa-to.

permaggiori informazioni:www.learningarabic.eu

Laculturaal serviziodell’impresaFONDAZIONE MEDITERRANEO. 3

Unanuovametodologiaperdiffonderelaconoscenzadellalinguaaraba

MEDITERRANEOIL DENAROMercoledì 1° luglio 2009

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Gruppo editoriale

selezionaAgenti di Vendita e Procacciatori

azienda campana leader nel settore editoriale e della comunicazione - nel-l'ambito del potenziamento della propria rete di vendita, ricerca consulenticommerciali per la promozione e la vendita di strategie di comunicazione.

Il candidato ideale è di livello culturale medio – alto, attivo, dinamico, abilenello stabilire e gestire i contatti interpersonali.

Il lavoro si svolge nella propria provincia di residenza con contratto d'agen-zia regolato dall'Enasarco ed il compito sarà quello di gestire e sviluppare ilpacchetto clienti affidato.

Offriamo una zona in esclusiva, fisso mensile, elevati storni provvigionali,benefit e premi al raggiungimento di obiettivi di vendita prefissati. Inoltre èprevisto un percorso formativo tecnico commerciale sia in aula che sulcampo e la possibilità concreta di una rapida crescita all'interno della forzavendita.Stiamo ricercando nelle seguenti province: Avellino, Benevento, Caserta,Salerno e Napoli

Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con autorizza-zione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs 196/2003, a:

[email protected]

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1656  RASSEGNA STAMPA RASSEGNA STAMPA  1657

“Il Mattino” 9 luglio 2009

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“Oman Daily” 10 luglio 2009

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“Al‑Watan” 10 luglio 2009

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1660  RASSEGNA STAMPA RASSEGNA STAMPA  1661

“L’Orient Le Jour” 18 luglio 2009

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“Corriere della Sera” 19 luglio 2009

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RASSEGNA STAMPA  1663

“Il Denaro” 21 luglio 2009

Mozzarelleconlattestraniero.Alanciarel’al-larme èColdiretti, che oggi scende in piazzaper chiedere un’operazione verità alle fron-tiereeperfarelucesucosaarrivasullenostretavole.GennaroMasiello,presidentediCol-diretti Campania, denuncia che unamozza-rellasuquattrononèitalianaerivelacheor-mai il 60 per cento del latte che “gira in re-gione” proviene dall’estero, soprattutto daiPaesidell’Est europeo.Aessere incrisi, sot-tolineaildirettoreregionaleVitoAmendola-ra, è anche il comparto frutta. La Campaniaèstatal’unicaregionedelMeridionenel2008afarregistrareuncalodel1,8percentosulPil,conunacollocazionedelsolo20percentodiprodotto fra pesche, nettarine e susine sulmercato.Anche inquestocaso lacrisiderivadalle forti importazioniestere.

Giornale dell’Europa MediterraneaANNO XIX - N° 140 MARTEDÌ 21 LUGLIO 2009

IL DENAROdenaro.it

AGRICOLTURA

Mozzarelle, lattedall’EstColdiretti:UnprodottosuquattrousaingredientistranieriOrtofrutta, la concorrenzaestera stadecimando il settore

P O S T E I TA L I A N E S . P. A . - S P E D I Z I O N E . I N A B B O N AM EN T O . P O S TA L E . - D E C R E T O L E G I S L AT I V O 3 5 3 / 2 0 0 3 ( C O N V. I N L . 2 7 . 0 2 . 2 0 0 4 , N . 4 6 ) A R T I C O L O . 1 , C OMMA 1 , D C B ( N A P O L I )

1 EURO

>>> 13

FONDAZIONE MEDITERRANEO

Oman, Casa della Pacemade in Napoli>>> 8, 9 e 10

ProgettodiCapasso:complessodi50pianialserviziodeldialogo

NAPOLI. Un sitoWeb per gli Under Quaranta >>> 18

AVELLINO. Sos commercio in periferia >>> 30

BENEVENTO. Confartigianato, rieletto Campese >>> 32

CASERTA. Finmek e Siltal, sì alla Cassa >>> 34

SALERNO. Aeroporto spa, si rinnova il Cda >>> 36

DALLE PROVINCE

La Banca Popolare del Meridione chiude in anticipola fase di raccolta delle sottoscrizioni. Il capitalesociale raggiunge quota 11 milioni di euro. I soci sonoottocentocinquanta. Lo comunica il consiglio diamministrazione del comitato promotore,

PopMeridione, capitale a 11milioni

>>> 18

Ildiariodellacrisi

• Salerno, Asl in rosso:serrata delle farmacie

• Scuola, sos della Cgil:A ottobre 8mila tagli

>>> 15

CONFINDUSTRIACAMPANIA

PiccolaIndustriaScuottopresidente

>>>3

RIFIUTI

Consulenze, ilPm:AgiudizioBassolinoealtricinque

>>>16

ITALIA (Ftse-Mib) +2,13%Da inizio anno -6,39%AREA EURO +2,79%Da inizio anno -4,18%STATI UNITI (ORE 21) +1,73%Da inizio anno -5,57%GIAPPONE -2,55%Da inizio anno +2,15%EURO/DOLLARO 1,3975Da inizio anno +0,42%

BORSA

Milano +2,13%

Europa +2,79%

Usa +1,73%

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SANITÀPianodi rientro, fumataneraNulladi fattoal vertice romano

al centro del giornale

DENARO.IT

ASCOLTA RADIO DEN

GUARDA

Segui i notiziari ogni ora, dalle 10alle 20, on line sudenaro.ite sulle frequenze di Radio Club 91,RadioAntenna 1 e RadioAmore

LaColdiretti:Mozzarelle con latteprovenientedaiPaesidell’Est.Vi fidate? Partecipaal sondaggio sudenaro.it

Ogni giorno, alle ore 9,30,la rassegna stampadei principali quotidianinazionali e locali N

AVIGA

INCENDI, SALERNOMAGLIA NERA

2.000

1.500

1.000

500

0

Nel2008 lasituazionedegli incendi inCampaniaènettamentemiglioratarispettoall'annoprecedente: 980 incendiinmeno.Tuttaviacon799 incendi sièancora lontanidai 471del 2006, il datomiglioredell'ultimoquadriennio

Regione, fenomeno in calo

2005 2006 2007 2008

752

471

1.779

799

>>> 12

400

300

200

100

0

Gli incendi in Campania nel 2008 si concentra-no sopratutto nella provincia di Salerno con359, seguita da quella di Avellino con 185.Nello stesso anno la provincia di Napoli, con75 incendi, è quella meno colpita.

Così nelle cinque province

Salerno Avellino Benevento Caserta Napoli

359

185

91 89 75

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Xxxxxxx“Il Denaro” 21 luglio 2009

MEDITERRANEO

La “Maison de la Paix” diventaun progetto concreto ideato daMichele Capasso: architetto eingegnere, ha svolto questaprofessione per un ventennio,realizzando molteplici opere invari Paesi; nel 1994 ha creato laFondazione Mediterraneo con lesue due principali azioni – la“Maison de la Méditerranée” ela “Maison des Alliances” –aventi la loro sede principale aNapoli. Nei giorni scorsi è statopresentato il progetto della terzaazione della Fondazione Mediter-raneo: la “Maison de la Paix”. Ilprogetto è stato proposto alSultanato dell’Oman: a Muscat(la capitale) e a Salalah (aiconfini con lo Yemen) il presiden-te Capasso ha avuto incontrifinalizzati alla realizzazionedell’opera. Di seguito si riportanoalcuni stralci dell’intervistarilasciata alla stampa araba.

Architetto Capasso, perché la“Maison de la Paix”?E’unsognochecoltiviamoda

moltotempo.Nellanostrasocietà,imediaediprincipaliorganidiin-formazionefondanolapropriaat-tivitàe lapropria“audience”spe-cialmente sulle tragedie e sulleguerre: immaginidimorti, feriti,case distrutte, bambini violati eviolentati invadono lanostra vitaquotidianaalimentando frustra-zionee impotenza, spegnendo innoi la residuaenergiapositivadelnostroentusiasmo.Seanalizzia-molarappresentazionedellano-strastoriarecente,essasi fonda–giustamente, per carità! – sullamemoriadellegrandiguerre,deiconflittiedellevittimedelpassato;conseguentemente sono staticreatimolteplici spazi architetto-nicicheciraccontanosologuerreemorti:daiMuseidell’Olocausto–aBerlino,IsraeleedinaltriPaesi–alSacrariodiSebrenica,perfinireailuoghichecommemoranoicadutiditutteleguerre,presentiinquasitutte lenostre città.Daquesta ri-flessione, dopo avere dedicatol’ultimo ventennio proprio adazionidiaiutoper levittimedellaguerraedei conflitti, ritengochesiaora ilmomentodi costruire la“CasadellaPace”:un luogoforte-menterappresentativo, incui tra-smettere la conoscenzadelledi-verse identità e culture, struttu-

randopermanentementeiniziati-veingradodiprodurrelaPacene-cessariaperlosviluppocondiviso.

Oggi, quindi, è necessario rac-contare la Pace?E’importantecreareunospazio

incuinonsololasciarelamemoriadellemolteplici iniziativediPacechehannocaratterizzato lastoria,spessopiùdelleguerre,ma–so-prattutto–“costruire” laPace.E’unprocessodifficile,perchélaPa-cenonèunconcettoastratto:èuninsiemecomplessodiazionichevaalimentatoquotidianamente.Ri-tengoessenziale scrivere lastoriarecentepartendodallaPaceenondalle guerre.Facciounesempio:siamonelSultanatodell’Oman,unpaese islamicocheda tempoè inpacecontuttoilmondo.Perchéal-loracontinuare l’assurdaesuicidaconsuetudinediindicaretuttol’Is-lamcomeequivalente al terrori-smo e al fondamentalismo ali-mentandoodie rancori chepro-ducono solo vittime innocenti?Raccontiamoericordiamopurela

stragedelledue torri aNewYorkdell’11settembre2001etutteleal-tre vittime-di tutti i terrorismi,però-macontemporaneamenteraccontiamoericordiamoisecoliduranteiqualil’Islamel’Occiden-tehannoconvissuto inpace ali-mentandoculture,civiltà, scienzee saperi che ancora oggi sono ilfondamentodellanostraciviltà.

Può descriverci il progetto insintesi?Sitrattadiuncomplessoarchi-

tettonicoconunvaloresimbolicoimportante: rappresenta, infatti, iPaesi delMondo impegnati nelprocessodi Pace, unitamente aiPaesivittimedeiconflitti.Propo-stodallaFondazioneMediterra-neoconlaMaisondesAlliances–insiemeai principali organismi

aderenti,quali l’AssembleaParla-mentaredelMediterraneo,laLegadegli Stati Arabi, la FondazioneAnnaLindhedaltri–saràrealizza-to inunPaesedelGrandeMedi-terraneoche,perstoriaeposizio-ne geografica, ha avuto edhaunruolo essenzialenel processodidialogo e coesistenza tradiversecultureecivilizzazioni: ilprogettoprevedeunagrandeareacoperta,conpiùfunzioni,aventelasagomae le proporzioni dei confini delPaeseincuisaràrealizzato.Inque-stospaziovisarannoil“Museovir-tualeinterattivo”,l’“Auditorium”,la “BibliotecadellaPace”, il Tea-

tro”, il “SentierodellaPace”edal-tr i spaz i peresposizioni, la-boratori edaltreattività. Suque-sta“base”dicir-ca 30.000mq.coper t i conun’altezza di 15metriapiùlivel-li, saràrealizzatol’edificioprinci-palecheriprendelaformaedico-lori del “TotemdellaPace”delloscultoreitalianoMarioMolinari.

Quali le attività principali previ-ste?Molteplici.Cito ilMaster“Di-

plomaticiperlaPace”; laScuoladiAlta formazioneper una “Storia

Comune”; le“Artiviventiperla Pace” (foto-grafia, teatro,musica,pittura,danza, scultura,ecc.); leConfe-renze Interna-zionali suiCon-flitti (CIC); iworkshopdella“Maison desAlliances;dedi-catiagliattori indialogo per laPace;unCentrodi riflessione

per filosofi epensatori sulla “no-zione”diPace; lo“ScrignodelSi-lenzio”,peralimentare il silenziointeriore comecondizioneper laPace;residenzepergiovanidiPae-si inconflitto,percostruireespe-rienzediPacecomevitavissuta.

Ci descrive meglio l’azione per

una “Storia Comune”?Unadellecausedeiconflittièla

mancanzadiuna storia comune.Ciascun popolo scrive una sua“propria”storia,conisuoi“vinci-tori”e“vinti”:per lopiùinforma-zioninonverechealimentanoodi,vendetteefantasmi.ProporreunastoriacomunenelGrandeMedi-terraneo,peresempiounastoriachenonsia soloquella, di parte,dellaGrecia,dell’Italia,dellaSpa-gnaodell’Egitto, significa che sipuòpensareaduna“storiacomu-ne”: e se ciò è praticabile si puòpensareancheadun“avvenireco-mune”fondatosullaPaceesulri-spettoreciproco.

E quella della “Fotografia stru-mento di pace”?L’immaginepuò cambiare la

storiadelmondo.Maoggièutiliz-zata inmodoaberrante:bisogna,tuttiinsieme,impararea“vedere”le immagini. Ilproblemaèche leimmaginicontrollanolanostravi-ta,mostrandoci solo una partedella realtà.Occorredomandarsicome farenuove, vere immaginiincoraggiandogliartistidellafoto-grafia–conesposizioniepubbli-cazioni–apensare,epoiaprodur-re, le“immaginidellaPace”enonsoloquelledelleguerre.

Come mai la scelta del Sultana-to dell’Oman?Questo Paese, unitamente al

Marocco,avràunruoloimportan-tenelloscenarioglobale.E’ lacer-niera traAfrica,AsiaeMediterra-neoeluogodipacificacoesistenzadimolteplici etnie; inoltre è tra ipochi Paesi capaci di dialogare,conmoderazione ed equilibrio,contuttelepartiincausa,ancheseinconflitto.

Maisonde laPaix: diventa realtàFONDAZIONE MEDITERRANEO. 1

Uncomplessodi cinquantapiani per conoscersi, dialogare e costruire il futuro

IL DENAROMartedì 21 luglio 2009

8

In onda dal lunedì al sabato suDENARO TV, il TgMed è uno spa-zio di informazione e di approfondimento sugli eventi e sugli sce-nari politici, sociali, economici e culturali dell’AreaMed.Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quotidiano Il Dena-ro, il notiziario rappresenta per imprenditori e istituzioni un’op-portunità di sviluppo e di cooperazione.Il TgMedva inondadal lunedìal venerdì alleore12.30ealle 18.30.

da lunedì al venerdì ore 12,30 e 18,30

TGmed

Qui in alto il primo schizzo delprogetto; a sinistra: vista di Muscat,capitale del Sultanato dell’Oman,con il Palazzo Reale; in basso: unparticolare dell’opera delloscultore Molinari

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1664  RASSEGNA STAMPA

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RASSEGNA STAMPA  1665

“Il Denaro” 21 luglio 2009

Grazie alla saggia e qualifica-ta politica del Sultano Qaboosbin Said Al Said questo Paesesta assumendo un ruolocentrale nello scenario globa-le. I proventi ricavati dallerisorse naturali – specialmen-te petrolio e gas – sono utiliz-zati con equilibrio per iniziati-ve di sviluppo duraturo esostenibile. La partecipazionedell’Oman al “Grande Medi-terraneo” ed altri temi sonostati oggetto dell’intervistache Hakim Al Taie – tra iprincipali editori e giornalistidel Medio Oriente, direttore diAl Raja Press–Publishing e dialtre testate arabe – ha realiz-zato con il presidente dellaFondazione MediterraneoMichele Capasso nei giorniscorsi a Muscat. Di seguito siriportano alcuni stralci.

Presidente Capasso, qual èla causa della crisi mondialeche stiamo attraversando?Certamentenonsoloecono-

mica: è, soprattutto,unacrisidivalori. Le vittimeprincipali so-no i giovani che, senza certez-za di valori, vengono depaupe-rati del senso della vita. Perquesto sono per lo più incapa-ci di pensare e di produrre ilfuturo. Senza valori, senza eti-ca e senza certezze corriamo ilrischio di cadere in un baratrosenza precedenti.

Quale ruolo ha la globalizza-zione in questo scenario?Fondamentale: in sensone-

gativo intendo. Il sistema glo-bale sta omologando e appiat-tendo le diverse identità e cul-turemettendole in contrappo-sizione e considerandole causaprincipaledei conflitti.Al con-trario, esse costituiscono la ve-ra risorsa del sistema globale elocale. La sfida che ci attende èdemocratizzare la globalizza-zioneprimache sia troppo tar-di.

Quali soluzioni propone?Unanuova visionedelmon-

do fondata sulla solidarietà glo-bale e locale e sul co-sviluppo.Per attuarla occorre ridefinirela storia e la geografia, ancoraproposte secondo schemi or-mai superati e non corrispon-denti alla realtà.

Cosa intende per “nuova geo-grafia”?Inmassima parte gli studi e

le ricerche non tengono contodeimutamenti delle società. Seosserviamo i confini di ciascunPaese definiti sulle carte geo-grafichee ledescrizionideipo-

poli che in essi vivono vedia-mo e leggiamo informazionispessodatate e lontanedall’at-tualità. La nostra proposta èiniziare a ridisegnare ilmondoin 4 “Mesoregioni” (GrandiRegioni): le Americhe (delNord e del Sud), l’Africa (conl’esclusionedei Paesi compre-sinel “GrandeMediterraneo”),l’Asia e il “Grande Mediterra-neo”.

Che cos’è il “Grande Mediter-raneo”?L’insieme dei Paesi che at-

traverso i secoli hanno gravi-tato o gravitano sulMediterra-neo in continuità storica con legrandi sintesi culturali e poli-tiche del passato - rappresen-tatedall’Ellenismo,dall’Impe-ro di Roma, dall’Impero di Bi-sanzio e dalla civiltà Islàmica -e cheoggi -per contiguità geo-grafica, reciproche influenzesocio-culturali ed intensità discambi umani - rappresenta-no l’area solidale del GrandeMediterraneo: una tradizionedi sinergie, anche turbolenteed inquiete, ma dalle quali èsorta un’indissolubile interdi-pendenza più forte di tutti icontrasti, le opposizioni e leguerre. Il Grande Mediterra-neo è oggi un soggetto geogra-fico, storico e strategico cheagisce e si sviluppa in connes-sione ed interdipendenza con iPaesi dell’Europa, della rivaSuddelMediterraneo, delMe-dioOriente, delGolfo edelMarNero: in quest’area occorrepromuovere la comprensioneinternazionale mediante lapromozione della conoscenzadelle realtà identitarie, socialie culturali che compongono,appunto, ilGrandeMediterra-neo: incoraggiando una loropiù stretta interazione, al fine

di rafforzare i valori e gli inte-ressi condivisi nel rispetto deidiritti fondamentali della per-sona umana, sviluppando spe-cialmente la cooperazione in-tellettuale e la formazionedi ri-sorse umane in ambiti multi-disciplinari.

Quindi il Sultanato dell’Omanfa parte del “Grande Mediter-raneo”?Certamente. Per storia, cul-

tura, tradizione,posizionegeo-grafica e per la politica attuatadal 1970dalSultanoQaboosbinSaidAlSaid, questoPaese– in-sieme al Regno del Marocco –ha un ruolo essenziale nellanuova geopolitica del Mondo,ponendosi al centrodi unnuo-vo equilibrio tra Est e Ovest,che va identificato anche attra-verso i simboli e le formedi in-terpretazione.

Quali?Dobbiamo iniziare, per

esempio, riposizionando di-versamente il mappamondo.Non più – come accade da se-coli – le Americhe a sinistra,l’Europa con parte dell’Africaa destra e, nella parte opposta,l’Asia e l’Oceano Pacifico; il

mappamondo, oggi, deve esse-re posizionato diversamente: asinistra la regione del GrandeMediterraneo con l’Africa e adestra l’Asia che, con i duegrandi nuovi attori, la Cina el’India, avrà un ruolo semprepiù importante nello scenarioglobale.Questa configurazionenon è una mia invenzione: inquesti giorni ho visitato la cit-tà di Salalah, nel Sud dell’O-man,ed ilMuseumof theFran-kincense Laud, patrimoniomondiale dell’Unesco. In unadelle sale vi è, appunto, unvec-chiomappamondoposizionatoesattamentenelmodochepri-ma le ho illustrato: il Sultanatodell’Omansi trova inunaposi-zione baricentrica tra Africa,Asia e GrandeMediterraneo e,perquesto, puòedeve assume-re una centralità anche sullascena politica, economica, so-ciale e culturale.

In questo nuovo scenario, co-me vede il rapporto tra Islame Occidente?Occorre andare oltre gli

schemi che vedonoquasi sem-pre l’Islam contrapposto al-l’Occidente. Come dicevo pri-

ma, il vero nemico è la globa-lizzazione anarchica: per que-sto la vera sfida è creare un’al-leanza tra il Mondo Arabo-Is-lamicoe ilMondoOccidentale.

Come si può concretamenterealizzare questa alleanza?Attraverso la costituzionedi

una vera interazione tra valoried interessi condivisi e condi-visibili presenti nei due insie-mi. E’ un’impresa non facile:ma non vi è altra scelta. La no-vità stanel coniugare “interes-si” (economici, scientifici,ecc.) con “valori”: questa è lastradada seguire e, per questo,occorre un luogo in cui analiz-zare, riflettere eprodurrepro-poste e raccomandazioni per idecisori.

Qual è questo luogo?E’ la “MaisondesAlliances”,

con sede principale a Napoli esedi in altri Paesi.

Quale ruolo può avere il Sul-tanato nella “Maison des Al-liances”?Essenziale. L’Oman può

ospitare una sede dedicata al-l’analisi e alle riflessioni sulleproblematichee tematiche ine-renti il Medio Oriente: è inquesta regione che si decideràil nostro futuro. Tutte le prin-cipali questioni planetarie – iconflitti, le risorse energeti-che, gli scambi economici,scientifici, culturali, ecc. – so-no concentrati in quest’areache è stata, e sarà, ilmotoredelmondo.

Qual è la grande sfida che leipropone al Sultanato?Oltre ad ospitare una sede

della “Maison des Alliances”per il Medio Oriente, realizza-re a Muscat la sede unica della“Maison de la Paix”. In questomodo l’Oman assumerebbe unruolo primario nel presente,nel futuro e nella storia: l’uni-coPaese islamicocapacedi rea-lizzare la “Casa della Pace deiPopoli del Mondo”! (vedi altraintervista sulla “Maison de laPaix a pagina 8).

Presidente Capasso, questoprogetto è non solo apprezza-bile, ma assolutamente con-divisibile: credo che il Sulta-nato dell’Oman saprà apprez-zare il suo impegno.La ringrazio. Viviamo in un

mondo in cui operano, inmol-ti casi, politici di second’ordi-ne. Occorre mostrare esempidi “buona pratica politica”: ilSultanatodell’Oman, grazie al-la guidaquarantennaledel Sul-tanoQaboos bin SaidAl Said, ètra questi.

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Oman,protagonistadeldialogoSviluppocondivisoenuovetecnologiealcentrodell’azionepoliticadelSultanato

FONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

Qui accanto: Michele Capassointervistato da Hatim Al Taie,managing director di Al Raya Presse PublishingIn basso: Michele Capasso conSaid Margoul sulla tombadel profeta Kebar Ayoub

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MICHELE CAPASSOIl Sultanatodell’Omanè,og-

gi, unodei Paesimaggiormen-te ingradodi alimentareunve-ro dialogo ed una proficua co-operazione tra Mondo Arabo-IslamicoeMondoOccidentale.L’azionepolitica svolta dal sul-tano Qaboos bin Said Al Saidha prodotto, negli ultimi qua-rant’anni, una vera e propria“Nahda” (rinascita) del Paese.

La guerra nella regione delDhofar, nel sud dell’ Oman aiconfini con lo Yemen, ha as-sorbito alla fine degli anni ’60quasi la metà delle risorse delPaese per spese militari. Inquel periodo solo il 5% dellapopolazione era alfabetizzatoed eranopresenti solo 3picco-le scuole, con 900 studenti, edun solo ospedale.

Dal 1970, anno incuihapre-so la guida del Paese il SultanoQaboos bin Said al Said, vi èstata una vera rivoluzione, sin-tetizzabile, ad esempio, conquesti numeri: nel 2002 lescuole sono diventate 1187, glistudenti 629.000 e sono statecreate molte qualificate uni-versità, la prima nel 1982.

Lo sviluppodell’Omanè av-venutonelpienorispettoenel-la totale salvaguardia delle tra-dizioni e delle diverse identitàe culture presenti nel sultana-

to: un esempio di “meticciato”incui comunità importanti, co-mequelle indianeedi altriPae-si, hanno trovato piena acco-glienza, rapidamente trasfor-

matasi in integrazione.Lo sviluppo del Paese e l’at-

tuazione di grandi opere – co-me l’autostradadaMuscat aSa-lalah–nonsi è limitato solo al-

la sfera economicama, soprat-tutto, alla promozione e realiz-zazione di strutture sociali ingrado di migliorare la qualitàdella vita.

La sfida accolta dal SultanoQaboos bin Said – in gran par-te già vinta! – è stata quella ditrasformare le risorse prove-nienti dalla riserve petroliferee di gas in azioni di sviluppoduraturo per il Paese.

Di questo ed altro ho dis-cusso, in Oman, con AbdullahMohamed Al-Salmi, ministrodegli affari religiosi. Grazie alui hopotuto visitare luoghi si-gnificativi delPaese–dalla cit-tà di Salalah, con la tomba delprofeta Kebar Ayoub ( il sim-bolo della “ pazienza ”) e quel-le di altri profeti, a Muscat edalle montagne all’interno delPaese che costituiscono un’a-rea protetta di rara bellezza.

Un paese da visitare e da vi-

vere, l’Oman. Ma soprattuttoda condividere con i suoi abi-tanti: unpopolocordiale e ami-cochehaal centrodellepropriavisione di vita lo scambio traculture e la coesistenza pacifi-ca. Molti napoletani ricordanoquando, nel 2003, il SultanoQaboos bin Said attraccò nelporto di Napoli bloccando iltraffico della città: in quell’oc-casione fece regalo ai tantissi-mi curiosi di piattini con sudi-segnato lo stemma dell´Oman.

Colto ed elegante, a 20 anniera cadetto dell´accademia in-glesediSandhurst.ANapoli al-lora offrì alla cittadinanza an-che un concerto con ottoni ecornamuse, suonati dalla suabanda - composta da settantaelementi - nella Villa Comu-nale per promuovere il Sulta-nato dell´Oman con libri sullasuastoriagratisper tutti (in ita-liano e in inglese).

Il Sultano è considerato po-litico "illuminato" per il mon-do arabo: grande appassionatodi fiori e cavalli, ha costruitol´Università Sultan Qaboos,specializzata in facoltà scienti-fiche, e realizzato la GrandeMoschea di Muscat: una dellepoche aperte ai turisti, con untappetounico, 60per 70metri,lavorato a mano da 600 donneiraniane.

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Muscat:dialogotra IslameOccidenteUnasfidapossibile grazieadunasaggiapoliticadidialogo edi cooperazione

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IlSultanoQaboosbinSaidènatoaSalalah,nelDhofar,il18novembre1940.FigliodelsultanoSa‘idbinTaymur,rappresental'ot-tava generazione della dinastia di Al BuSa‘idi.Ha ricevuto l’istruzioneprimaria esecondaria nella città di Salalah e aPune(India) e, in seguito, in scuoleprivatedelRegnoUnitoapartiredall'etàdi 16anni.A20annièentratonellaRoyalMilitaryAca-demydiSandhurst e, in seguito, ottenuti igradi, fu impiegato in unReggimento difanteriabritannico,ilCameronians,eservìnel4°Battaglione inGermaniaperunan-no.Dopoilserviziomilitare, il sultanoQa-busritornòaSalalah,dovehastudiatolare-ligione islamicae la storiadella suanazio-ne.QaboosbinSaidhainauguratoilsuoregnoil 23 luglio 1970,partendodaMuscat.Quidichiarò che il regnonon si sarebbe piùchiamatoSultanatodiMuscateOman,macheavrebbecambiato il suonomein"Sul-tanatodell'Oman",permeglio rifletternel'unitàpolitica.IlprimoimportanteproblemacheQaboosbin Said affrontò in qualità di Sultano fuuna rivoluzionecomunista chepartivadalSud Yemen la Rivol ta del Dhofar

(1965–1975). IlSultanosconfisse le incur-sioni comunistecon l'aiutodell'Iran,delle

forze specialibritannicheedellaRoyalAirForce.QaboosbinSaidgovernaconilsistemadel-lamonarchiaassoluta.Situazionesimileal-lavicinaArabiaSaudita, ledecisionidiQa-boosnonsonosoggetteamodifichedapar-te degli altrimembri della famiglia realedell'Oman.Ledecisioni governative sonofiltrate attraverso il consensodelle istitu-zioni federali, provinciali, locali e rappre-sentati tribali.QaboosbinSaid intrapren-de regolarmente viaggi attraverso il suoreame,neiqualiognicittadinoconunari-chiestaounaprotestapuòappellarsialSul-tano in persona. Recentemente ha per-messoelezioniparlamentarinellequali ledonnehannopotutovotareecandidarsi,edè stata loro promessa grande apertura epartecipazionealgoverno.RispettoaglistandardelGolfoPersico,l'O-mangarantisceunbuonordinepubblico(èunpaese estremamente sicuro), unadis-cretaeconomia(dovutaallasuaproduzionedi petrolio) e una società relativamentepermissiva.Daquandoè salito al trono ilSultanoQaboos bin Said, l'Omanha in-trecciatorelazioniinternazionali,liberaliz-zato i giornali, creatouniversità, costruito

autostrade, aperto alberghi e centri com-merciali. A differenza degli altri stati delgolfoArabo,QaboosbinSaidnonhasceltopubblicamenteilsuoerede.Il compleannodel sultanoè il 18Novem-bre, questo giornoè celebrato come festanazionale.Il sultanoQaboosbinSaid appartieneallascuolamusulmanaIbadita,chehatradizio-nalmenteregnato inOman.Gli Ibaditi so-no lamaggioranzadelpaese, conunami-noranza sunnita, la percentuale precisanonsiconoscemasiparlageneralmentediun55%diIbaditiIbadhis,mentreisunni-ti, seguiti daunapiccolapresenzadi sciti estranieri indù,cristianisi fermanoal25%.Qabooshadimostrato lasualiberalitàreli-giosafinanziandolacostruzioneeilmante-nimentodimoltemoschee, comedi altriedificireligiosi.QaboosbinSaidèungrandecultoredellamusicaclassica.I120membridellasuaor-chestra sonomolto apprezzati in tutto ilMedioOriente:inizialmentefuronoistrui-tidaprofessionistibritannici.L'orchestraèinteramente costituitadagiovaniomanitiche, fino al 1986, sono cresciute insiemeall'internodell'orchestra.

Qaboos bin Said: Sultano fra tradizione e innovazione

S.M. il Sultano Qaboos bin Said Al Said

Michele Capasso con AbdullahMohamed Al-Salmi, Ministro degliaffari religiosi dell’Oman.

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MEDITERRANEO

Si è conclusa nei giorni scorsiad Ispica, città storica posizio-nata nel Sud Est della Sicilia,la IV edizione della manifesta-zione “Zagara e Rais”. Conve-gni, spettacoli musicali,mostre e forum caratterizzano– fino al 24 agosto 2009 – legiornate estive di questocentro culturale nel cuore delMediterraneo. Il sindaco diIspica, Piero Rustico, haaderito alla proposta delpresidente Michele Capasso:creare una sede della Fonda-zioneMediterraneo dedicataal dialogo interreligioso edalla creatività, ponendo alcentro dell’azione i giovani edil loro ruolo di “produttori difuturo”. Il progetto prevede larealizzazione del “Totem dellaPace” dello scultore torineseMario Molinari ed il riuso dialcuni volumi originariamentedestinati ad edilizia abitativa esuccessivamente abbandona-ti: un intervento di riqualifica-zione urbana e di rilanciointernazionale di una cittàche, per le presenze liberty ebarocche di assoluto valore, èdestinata ad essere inclusanel patrimonio mondialedell’umanità.Questo sistema ipogeo meritadi essere inserito nel Patrimo-nio mondiale dell’Unesco, inquanto ha lo stesso valore diPantalica e di altri siti giàpresenti nella lista: un amplia-mento è la via più logica ecoerente.Per questo, la FondazioneMediterraneo - che ha giàoperato per l’inserimento dialtri siti dell’Unesco(www.euromedi.org/appelli) -si adopererà affinché, in tempibrevi, sia espletata l’istruttorianecessaria.

Il sindaco e l’Amministrazionecomunale sono i promotori di“Zagara e Rais: incontri euro-mediterranei d’Ispica”, eventochevedelacittàsicilianaappor-tare il suo contributo nel com-plesso dibattito internazionalesul tema della globalizzazione,con particolare riferimento airapporti tra i Paesi che si affac-ciano sulMareNostrum.“Iquattromomentidell’evento

di quest’an-no - dice ilsindaco Ru-stico - han-notutticomeunico fine lacrescita del-la consape-volezza in-terculturalenel tessutosociale. Ladiversa sen-sibilità deiquindici ar-tisti presentinella rasse-gna d’artecontemporanea “Arcipelago”,dimostra la ricchezzadell’indi-vidualità nella molteplicità. Leimmaginidelfilm“Vaievivrai”,con la storia di Schlomo, figliodella madre Africa, toccandocinell’intimo, contribuiscono adimprimerenuoveforzearifles-sioni e pensieri sul tema del-l’intera manifestazione. I rela-tori del convegno hanno evi-denziato le comuni radici deipopoli del Mediterraneo, gliscenari possibili di un’intera-zione culturale ed il ruolo dellereligioni inquestoinarrestabi-le processo.Undialogo,dunque,spontaneoed intenso tra emozioni visive,ideestimolanti,sentimentimu-sicali quali approfondimenti diunadelle tematichepiùurgentied appassionanti della societàcontemporanea”.Andrea Corvo, originario diIspica, affianca il sindaco inquesta azione. Nel catalogo dipresentazione così scrive:

“La globa-lizzazione èil fenome-no macro-sociale checaratterizzala nostraepoca, sor-ta dalla ce-neri delNovecentoche ha se-gnato in-sieme l’a-pogeo e lacrisi dellamodernità.Essa ha,

certo, contribuito, alla nascitadiunmercatoglobale,manon,almeno finora, alla creazionedi un “villaggio umano” piùgiusto. Il tema, che “Zagara eRais” propone quest’anno,vuole essere un invito alla ri-flessione sui possibili esiti diunaglobalizzazione“senzaani-ma” e tentare di coglierne ilfondamento come un “no-vum”, rispettoallamodernitàealla post modernità: un “no-vum”, inteso come base diun’etica nuova che, sul pianopedagogico,dovrebbe implica-re uno slittamento d’asse dalla“culturadell’indifferenza”, al-la “culturadelledifferenze”e ilcuiesitodovrebbeessere“con-vivialità delle differenze”.Si tratta di interconnettere latrasmissionedi valori comuni,certo più difficilmente espor-tabilidei capitali finanziari,maimprescindibili per l’elabora-zionediun“ethos”comunechesia rispettoso dell’”ethnos".

L’interscambiodeibenidi cul-tura–che,dall’originedei tem-pi storici, ha fatto del bacinoMediterraneo un’area di civil-tà con caratteristiche e pecu-liarità proprie – si configuraoggi comeurgenzaprimaria, sevogliamo che alla globalizza-zione dell’economia corri-sponda l’idea della globalizza-zionedeldestinoumano,attra-versoilriconoscimentodellale-gittimitàdellemolteplicisinfo-nie culturali nel mondo, qualinecessarie chiavi interpretati-vedellavita.L’incontrodellaci-viltà imponecomesfida,diela-borareinsiemeivaloridelleso-

cietà regionali e della societàglobali”.La rassegna d’arte di “Zagara eRais” costituisce un viaggio at-traversolaglobalizzazioneel’in-tegrazione di culture, perchéracconta come memorie localie visuali ricostruiscano un im-maginario poetico collettivo,pieno di fascino per le allusio-ni, i rimandi, le misteriose ve-lature e gli improvvisi svela-menti di diverse sensibilità. Leopere di 15 artisti rappresenta-no in definitiva, le voci e le di-versepossibilitàdell’unicaani-ma contemporanea e, special-mente,mediterranea.

Ispicadiventa lacittàdel dialogoFONDAZIONE MEDITERRANEO. 1

L’interazione tra valori e interessi condivisi rappresenta la chiave di volta del progetto

IL DENAROMartedì 4 agosto 2009

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In onda dal lunedì al venerdì su DENAROTV, il Tg Med è uno spazio di informazio-ne e di approfondimento sugli eventi e su-gli scenari politici, sociali, economici eculturali dell’Area Med.Realizzato in collaborazione tra Denaro tve il quotidiano Il Denaro, il notiziario rap-presenta per imprenditori e istituzioniun’opportunità di sviluppo e di coopera-zione.

da lunedì al venerdì ore 12,30 e 18,30

TGmed

Qui accanto, da sinistra: Michele Capasso, il Vescovo di Noto AntonioStaglianò, il sindaco di Ispica Piero Rustico, Andrea Corvo e Mezri HaddadQui sotto: il luogo di Ispica dove verrà installato il Totem della PaceIn basso al centro: Michele Capasso e il sindaco di Ispica, Piero Rustico

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La città di Ispica realizzerà il“Totem della Pace”: la scultu-ra dell’artista Mario Molinariche rappresenta i Paesi delGrande Mediterraneo e chesarà presente – in varie di-mensioni – nelle principalicittà e nell’edificio della“Maison de la Paix”.L’opera sarà posizionata nelcuore della cittadina siciliana,al centro di un quartiere la cuiriqualificazione si inseriscenel progetto più ampio dicomprendere Ispica nelpatrimonio mondiale Unescodell’umanità.

MICHELE CAPASSOAmman,Muscat,Salalah, loYe-men, la Siria, le alte cime delLibano,Beirut,Amman,Napo-li, Doha e il Qatar. E poi Ispica.Alla finediunperiplonelGran-deMediterraneogiugnodinot-te in questa cittadina posta aiconfinidelcontinentesiciliano,a poche miglia da Malta, nelcuore del Mediterraneo.Il silenzio e i profumi caratte-rizzano la calda notte estiva,dando l’impressionedi trovar-si al centrodiunarappresenta-zione teatrale il cui copione ègià scritto da tempo.È la prima volta che vengo inquesta città.Nellamiamemoriadi architet-to la ricordavo per una impor-tante presenza del “Liberty” diqualità:il Palazzo Bruno di Belmonte,di Ernesto Basile, lo stesso au-tore della Camera dei Deputatia Roma che nel 1910 realizzòquest’opera di assoluta impor-tanza storicaearchitettonica; ilPalazzoAlfieri (sededelle Suo-re Orsoline) e la Casa Modicasono altri due esempidi questo“Liberty”cheaffascinaeal tem-postesso si caratterizzaperunainsolita sobrietà.Dopo il terremoto del 1693, glistessi architetti che ricostrui-rono a Noto le opere più belledel Barocco siciliano, ad Ispicaprodussero architetture dieguale qualità: il Loggiato delSinatra, laChiesadellaS.S.An-nunziata, laChiesaMadreedal-tre.Ma Ispica si caratterizza spe-cialmenteperunsistemaabita-tivo ipogeo lungo circa 20 chi-lometri. Insieme alla Cappa-docia, ai Sassi di Matera ed al-trestrutture ipogeepresentinelMediterraneo, la “Cava d’Ispi-ca”–conilParcoForzaed ican-yon che la circondano – rap-presenta un vero e proprio si-

stema abitativo ipogeo: i siculihanno qui risieduto fino all’‘800, testimoniando con legrotte e i monumenti la ric-chezza di un capitale sociale eumano irripetibile, con le suememorie antiche fattedi tradi-zioni, costumi,mestierid’arteeartigianato.Visito la Cava ed il Parco Forzadi notte, dopo l’esibizione de-gli “Antikantus”, una compa-gnia di canti e suoni medievalifatta da giovani di diverse for-mazioni ed esperienze. Un re-pertorio di musiche medievalisiciliane con riferimento allaSicilia ed al mondo mediterra-neo, indagando le tradizionimusicali di Spagna, Provenza,Nordafrica, Balcani e Medio-riente.

La Cava è solcata da un ruscelloche, di notte, fa eco nelle gole.Qui esistono vari tipi di abita-zione che risalgono al periodoneoliticopiùantico, caratteriz-zarto da grotte a forno. Moltesono le varietà delle abitazionipresenti, specieneigrandicon-domini scavatinella roccia, co-me il cosiddetto “Palazzieddu”:con corridoi, camminamenti,scale ricavate nella viva roccia.In questo scenario di fondo siinserisce la riqualificazione diun quartiere di Ispica con il ri-usodi architettureabbandona-te: sarà sede della Fondazionecon attività legate ai giovani eallacreatività:unamacchina in-formativa sul barocco sicilianoma anche luogo di incontro digiovani creativi perpromuove-

re la pace e il progresso nelleregionedelGrandeMediterra-neo.Inquestocaso l’ architetturase-gnala la libertà delle cose chefacciamo: libertàcheè tantopiùprofonda e sentita quanto più èlegataonascedallo sviluppodelreale.Nell’aeroportodiCataniaincontro un collega architettodi Ispica, SalvatoreTrincali.Midice che nel 1984 si è laureatocon un progetto che prevedevain questa città la realizzazionediun“centroper lapace”.Nel-la relazione a quella tesi si leg-ge:”Sono le architetture legate traloro che costituiscono, comeprogetto o come individualitàcon l’intorno, il paesaggio e lastrutturaurbana. Il “Centroper

la ricerca della pace” a Ispicaproponeun insediamentomo-derno su una parte di città an-tica che rispetto al resto dellacittà si costituisce come un’i-sola. Lanaturadiquestaparte èmarginale e periferica e la par-ticolare “forma” ne garantisceuna individualità e un ricono-scimento urbano. Il progetto ètutto racchiuso in questa “for-ma” e si confronta al suo inter-no con dei fatti permanenti:propone un modo di vita asso-ciata tra ricercatori, studiosi,artisti, uomini di scienza e dicultura chehannopostoal cen-tro della propria esistenza es-sere “costruttori di pace”.Un quarto di secolo dopo, perun disegno del destino, quellaidea sta per diventare realtà.

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Totemper lapace tra libertyebaroccoLe giovani generazioni sono protagoniste della creatività e del futuro

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Qui in alto: il loggiato del Sinatra a IspicaQui accanto: il Totem della Pace dello scultore Molinari

Il presidentedella FondazioneMediterraneo,architettoMicheleCapasso, si è recatoaDo-ha, nel Qatar, per una consulenza al co-struendo “Cultural Village”. In un incontrocon lo Sheikh Faisal J.Al-Thani, sono stateesaminate le caratteristiche dell’interventoarchitettonicochesi inseriscenelnuovopro-gramma di sviluppo della capitale Doha. “E’un riconoscimento al ruolo svolto dalla Fon-dazione Mediterraneo per il progetto delGrandeMediterraneo - ha affermato il presi-dente Capasso - che riconosce ai Paesi delGolfo un ruolo essenziale nel dialogo e negliscambi per il prossimo futuro. Sono lusinga-toper il riconoscimentoallamiapersonaeperquesta nuova sfida checi attende”. Il “Cultu-ral Village” comprende un teatro, un grandeauditorium, sale per conferenze e spazi per igiovani e la creatività. L’impianto architetto-nico richiamaunaCasbah incui stradeepiaz-ze sono al centro dello sviluppo delle attivitàindividuali e di gruppo. Particolare attenzio-nesaràprestataai decori edalle facciate: tre

grandi porte di bronzo costituiranno le entra-te al villaggio ed una serie di fontane e di co-lonnati divideranno le varie funzioni.“Il Qatar - conclude Capasso - in questi ulti-mi anni si èpostoal centrodello sviluppononsolo economico ma specialmente culturale.La realizzazionedelMuseod’arte islamicaneè la prova: uno spazio moderno affascinanteche valorizza oggetti di assoluta bellezza te-stimoniandone l’antico legame con la terrad’origine”.

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Nel Qatar nasce il Cultural Village di Doha, cittadella della creatività

A sinistra: l'architetto Capasso con lo Sheikhdel Qatar Faisal J. Al Thani. In alto: Capasso conlo Sheikh del Qatar Faisal J. Al Thani sulcantiere del Cultural VIllage di Doha

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MEDITERRANEO

Rutino è il paese degli angeli.Torna la tradizionalemanifesta-zione del volo dell’angelo che sitramandada secoli in alcuni co-muni della Campania: a Rutinoper tre giorni voleranno gli an-geli di Prignano,Ogliastro, Ru-tinoeCorbara.“L’intenzione della nostra am-ministrazione - afferma il sin-dacodiRutinoMicheleVoria - èdiaprireundialogooltre inostriconfini, invitando a partecipareallamanifestazione le istituzioniche sentiamo per tradizione ecultura a noi affini. Le radiciprofonde e consolidate dellecredenze popolari, delle tradi-zioni/manifestazioni veicolatenel tempo e consolidate nellapercezionedell’essere edell’ap-partenere ad una comunità,hanno radici antiche. La loroespressione rappresenta il pa-trimonio identitario che carat-terizza la società odierna nellesue forme di estrinsecazio-ne/comunicazione, di relazio-ne/espressione, di essere e diapparire. In quest’ottica, e nellaferma convinzione che esse ab-bianounnessocomunitarioeunmedesimo incipit, abbiamo in-vitatocomunitàchenelvolodel-l’angelo si esprimono e si rap-presentano.Lo scorso anno c’è stato, a coro-namentodell’evento, ilmessag-gio forte e sentito di Don LuigiMerola,unappelloallapace, allatolleranza, alla legalità che hatoccato i cuori e scosso la co-scienza; quest’anno sarà pre-senteMichele Capasso, presi-dente della “FondazioneMedi-terraneo”, una voce autorevole,unapresenzachecirafforza,ras-sicura e sorregge nell’inesauri-bilesforzodidarvitaerinnovatovigore al tentativo di responsa-bilizzazione dell’”uomo”, che loinciti a lavorare per unmondomigliore ”un’azionequesta fortee decisa, rivolta al futuro e fon-datasullasperanza”Così, l’estate a Rutino, oltre alvolodegliangeli,alladegustazio-ne dei prodotti tipici cilentani,sarà teatro di cultura, fulcro diriflessione storico-antropo-iconografico-pedagogica, ma-nifestazione dell’esigenza in-trinsecanellanaturaumanadel-l’essere radicati profondamente

e inmaniera indistricabileall’o-riginedelproprioesistere.Il programmaprevede in aper-tura, martedì 11 agosto, dopo isalutidel sindacoMicheleVoria,di Angelo Vassallo, Presidentedella Comunità ParcoNazionaledelCilento,diAmilcareTroiano,Presidente ParcoNazionale delCilentoeVallodelDiano,unmo-mento di riflessione culturaleconlapartecipazionediGilbertoCalindri e Vincenzo Esposito; laconduzionesaràaffidataaMarioEsposito.Dopo gli sbandieratori “CittàRegia” voleranno gli angeli diCorsaraePrignano.Mercoledì 12 agosto sarà la voltadegliangelidiRutinoediOglia-stro. Seguirà la presentazionedel libro Il ragazzo del borgo diGaetano Foccillo, conduce Al-fonsoRizzo.L’ultima sera, giovedì 13 agosto,voleranno gli angeli tutti insie-mementre i diavoli sprofonde-ranno dall’alto del campanileverso gli inferi in uno straordi-nario spettacolo di suoni e luci,conmusiche di Antonio Voria eregia di Giuseppe Di Lorenzo,spettacolo che, con effetti spe-ciali, stupirà ed emozionerà ilpubblico.Seguirà un dibattito culturalesul tema “Angeli e demoni tracultura, tradizione e folclo-re”conlapartecipazionediGiu-seppe Acone, ordinario di Pe-dagogia -Università di Salerno,MarinoNiola, ordinario di An-tropologia - Università SuorOrsola Benincasa di Napoli eGiuseppeDiLorenzo, ordinario

diPittura all’AccademiadiBelleArtidiPalermo.ChiuderàMichele Capasso conun appello alla pace che, nelsuggestivo scenario e sotto uncielosplendentedi luceradiosa,speriamo possa divenire desi-deriouniversaledell’umanità.“L’intervento, talvolta irrazio-nale, dell’uomo sull’ambiente,particolarmente con l’avventodellaciviltà industriale-si leggeneldocumentodell’appello- haprodottomodificazioni o rottu-rediequilibri finoall’induzionediautentichepatologieambien-tali. La eliminazione di specieviventi e la scomparsa di comu-nità conducono adunadiminu-zione della biodiversità e al de-grado degli ecosistemi. È perquestocheilMediterraneo–unadelle areegeografichepiù ricchenella varietà di specie presentisulla terra e sotto l’acqua, unmosaicodiecosistemi–devees-sereprotettoesalvaguardato.Unappello per la pace richiede an-che lasalvezzadelMediterraneoal finedi rivalutare lemolteplicirisorse di uno degli ecosistemipiù originali delmondo. Spessole continue iniziative culturaliche affrontano temi legati al-l’ambiente si rivelano inutili eripetitivi: oggi occorre sensibi-lizzare le coscienze attraversostrumenti adeguati che induca-no, sin dai primi anni di vita, gliesseriumanialrispettodell’am-biente , dei diritti umani pro-muovendo una capacita alla co-esistenza in unmondo in cui ilmeticciato sarà all’ordine delgiorno”.

Rutino, tornanogli angeli dellapaceFONDAZIONE MEDITERRANEO. 1

Tre giorni di eventi all’insegnadella tradizione, della cultura edello spettacolo

IL DENAROSabato 8 agosto 2009

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In onda dal lunedì al venerdì suDENARO TV, il TgMed è uno spazio di informazione e di approfon-dimento sugli eventi e sugli scenari politici, so-ciali, economici e culturali dell’Area Med.Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quo-tidiano Il Denaro, il notiziario rappresenta per im-prenditori e istituzioni un’opportunità di sviluppoe di cooperazione.

da lunedì al venerdì ore 12,30 e 18,30

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Qui sopra: il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso inuna delle precedenti edizioni della rassegna. A destra: la rituale processio-ne delle bandiere. Qui in basso: la piazza di Rutino

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“Il Denaro” 8 agosto 2009

A Rutino, ridente cittadinadell’entroterra del Cilento,nei giorni 11, 12 e 13 agosto2009, in continuità con unaconsolidata e sempre rispetta-ta tradizione, tiene luogo unincontro di studio e di rifles-sione; esso rappresenta l’in-terfaccia della tradizione reli-giosa, in relazione al culto di S.Michele Arcangelo, validarappresentazione anche ico-nografica di scontro tra il “Be-ne e inMale”“Angeli e demoni”, metaforafelice che fa da stemmaall’ini-ziativa, interpreta l’idea di ri-cercare e individuare percorsicondivisibili all’interno diuno scenario che conduce allariscoperta di valori profondi edi radici consolidate. Si svolgeuna coraggiosa sfida, in granparte giocata sull’azzardo diconiugare, una triplice seratadi incontri, dibattiti e discorsipubblici con la partecipazionedi studiosi di discipline teolo-giche, antropologiche, peda-gogiche e filosofiche e conun’acrobatica sfilata di angelinei cieli di Rutino.Le tre serate incroceranno te-mi della tradizione religiosa etemidella ricerca laica intornoalle simbolizzazioni dell’altacultura, della cultura popolaree della visione del “Bello”, dasempre in sincronia con il“Bene” e in contrasto con il“Male”.Non è possibile descrivere ointerpretare il “senso” di que-sto “evento”; esso ha una con-notazione religiosa ed è pro-prio l’elemento sacralità-reli-giosità che lascia spazi d’in-terpretazione e di riflessionecritica all’idea di dare “senso”alla ricerca delle radici pro-fonde che caratterizzano econnotano un popolo, in unmondo in cui sempre più im-pellente è l’esigenza di unacontinua ed estenuata ricercadel “Senso” profondodel pro-prio “esser-ci nelmondo”.Lo scorso anno, durante l’ulti-ma edizione di “Angeli e De-moni”- prodotto dalla Parroc-chia di San Michele Arcangeloe dalla Pro Loco “E. Corazzo”di Rutino, presentato il docu-mentario “Rutino: Paese degliAngeli”, per la regia di GianniPetrizzo, con testi di AlfonsoRizzo, voce di Guido Cairone -con accuratezza e puntuale te-stimonianza fu ripropostaquella che è la sacra rappre-sentazione: la lotta tra l’Ange-lo e il diavolo, che avviene ogni

anno, la seconda domenica diMaggio. Per la ricorrenza, an-nualmente, tutti i rutinesi siritrovano uniti intorno allastatua di SanMichele, patronodel paese. Questa festa evi-denzia non solo i valori reli-giosi ma anche un’improntachiaramente popolareggianteper l’attrazione che la sacrarappresentazione esercita sututto il paese. A differenzadelle altre feste che hanno co-me parte centrale la messa el’omelia, in cui si esortano ifedeli al bene e al giusto, que-sta celebrazione, invece, cul-mina in un dramma dal mes-saggio prettamente evangeli-co. La descrizione della sacrarappresentazione mostra unprimo atto, che avviene, datradizione, di buon mattinonella chiesamadre, e che con-siste nel ricoprire la statua diSan Michele con oggetti d’orodi ogni genere, donati neglianni, dai fedeli. Poi si passaalla vestizione dell’angelo (in-terpretato da Alberigo Dolce)che è considerato dai rutinesila vera star in quanto rappre-senta l’incarnazione dell’An-gelo salvatore.Dopo la santa messa ha iniziola rappresentazione scenica in

cui l’Angelo attraversa in volola piazza di Rutino per rag-giungerne il centro ed affron-tare il diavolo (interpretato daNello Rizzo). Dopo un accesodialogo si dichiarano guerra .Riparte la processione, che at-traversa l’altra parte del paese,per poi ritornare in piazza edassistere al combattimento fi-nale: l’Angelo con in pugno laspada sconfigge il diavolo (in-terpretato da Carlo Volpe) eviene applaudito da una follain delirio.Il messaggio lanciato eviden-zia la vittoria del Bene sul Ma-le, vuole essere un invito dipace e di amore; è un incita-mento a credere nel Divino, ascacciare l’orgoglio e la super-bia, a rafforzare la fede.Più in generale, con questarappresentazione si vuole ri-evocare la cacciata di Satana edei suoi seguaci dal Paradiso.Gli spiriti superbi, che, però,non si sono rassegnati, voglio-no ritornarvi a tutti i costi. Anulla serve l’assalto e la ribel-lione perché l’Arcangelo Mi-chele, il “Chi è come Dio?”, licondanna per sempre “frapianti eterni, tormentatoriimbelli”.Il messaggero di Dio riporta

una netta vittoria celestialementre Asmodeo può soloesclamare: “salve cupomondod’orror a te m’affido e mi na-scondo in seno della tua not-te”. E difatti, dal mondo delletenebre, incita al male, si an-nida là dove è possibile, fa uc-cidere gli innocenti, fa rinne-gare persino le persone care,lamammaabbandonaouccideil frutto dell’amore, il ragazzoaffoga nella droga le delusionidella vita.Armiamoci perciò di buonavolontà, di rispetto verso noistessi e verso gli altri, di com-

prensione e scacciamo dalcuore il seme della violenza,dell’egoismo e della vendetta.La scelta dell’Angelo vienefatta attraverso la selezione dialcuni fanciulli maschi chevengono sottoposti a dei pro-vini tenendo conto del peso,che non deve superare i 40chilogrammi, della voce, chedeve essere piuttosto acuta emelodiosa e dell’attitudine arecitare il ruolo che richiededi essere sospeso in aria , ag-ganciato alla sartia, ad un’al-tezza di 10metri.

MEDITERRANEOIL DENAROSabato 8 agosto 2009

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Un rito legato all’antichitàGli angeli e i demoni simboleggiano la forza e la debolezza dell’uomo

FONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

Nelle immagini qui sopra e qui accantoalcune fasi del suggestivo ritodel volo dell’angelo che si svolge a Rutino

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“La Repubblica” 9 agosto 2009

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“Il Mattino” 17 agosto 2009

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“La Repubblica” 18 agosto 2009

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“Corriere della Sera” 18 agosto 2009

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“Corriere della Sera” 18 agosto 2009

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“Corriere della Sera” 18 agosto 2009

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“Ansamed” 14 settembre 2009

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“Il Denaro” 19 settembre 2009

MEDITERRANEO

Si è riunito per la prima voltaa Parigi, il 16 settembre scor-so, il Consiglio Culturale del-l’Unione per il Mediterraneo,creato dalla Francia a serviziodei Paesi membri dell’UpM.Si tratta di un organismo cheha come obiettivo primarioquello di dare uno sviluppoconcreto al dialogo intercul-turale ed è composto da per-sonalità impegnate in favoredella pace, della democrazia edello sviluppo condiviso nelMediterraneo. E’ una piatta-forma innovatricedi coopera-zione culturale il cui principa-lemezzodi azioneè creareunarete di artisti, istituzioni pub-bliche e imprese private.Il Consiglio Culturale del-l’UpM, che fa parte dei pro-getti portatori di effetti strut-turanti voluti dal Summit diParigi del 13 luglio 2008, la-vorerà in stretta collaborazio-ne con le istituzioni che necondividono valori ed obiet-tivi come l’UNESCO, attraver-so la convenzione sulla prote-zionee lapromozionedelladi-versità delle espressioni cul-turali, e la Fondazione Euro-MediterraneaAnnaLindh.Trale varie attività ilConsigliopo-trà anche sponsorizzare pro-getti che contribuiscano al-l’accrescimento dell’offertaculturale nei Paesi del Medi-terraneo, soprattutto quelliche concorrono alla riduzionedelle ineguaglianzenell’acces-so ai beni culturali e allo svi-luppo di competenze e risorseumane nelle professioni cul-turali.Il Consiglio Culturale si avva-le di un Think Tank compostodi tre categorie di partecipan-ti suddivisi in cinque gruppidi lavoro tematici: esperti in-dividuali, rappresentantid’imprese, attori istituzionali,tutti provenienti dalle due ri-ve del Mediterraneo.Tragli attori istituzionali è sta-ta inserita la Fondazione Me-diterraneo per la sue azioni infavore del dialogo intercultu-rale e della pace, mentre ilPresidente Michele Capasso èstatonominatoquale membrodelCollegiodegliEspertiper la

sua lunga e significativa espe-rienza nel campo delle rela-zioni tra i Paesi delMediterra-neo.Nel suo intervento il pre-sidente Capasso ha auspicatoche questo organismo volutodal Presidente Sarkozy possacostituirai come strumentopolitico per dare impulso adiniziative significative nel-l’ambito dell’UpM. “E’ il mo-mento di osare – ha affermato

Capasso – e bisogna evitareinutili duplicazioni e sprechidi risorse. E’ necessario con-centrarsi su poche qualificateiniziative e laMaisonde laPaixpromossa dalla FondazioneMediterraneo è tra queste”. Ilpresidente del Consiglio Cul-turaleRenaudMuselierha ap-prezzato l’intervento del pre-sidente Capasso assicurandoil pieno sostegno dell’organi-smo internazionale. Anche ilConsigliere culturalepresso lapresidenzaLibaneseElieAssafhacondiviso lapropostadiCa-passo convinto che il Libanoed i Paesi della riva Sud po-tranno beneficiare di tale ini-ziativa.

Upm: nasce il Consiglio culturaleAREA MED

Unostrumentoutile per promuovereun’azionepoliticaa favoredel dialogo

IL DENAROSabato 19 settembre 2009

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In onda dal lunedì al venerdì suDENARO TV, il TgMed è uno spazio di informazione e di approfon-dimento sugli eventi e sugli scenari politici, so-ciali, economici e culturali dell’Area Med.Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quo-tidiano Il Denaro, il notiziario rappresenta per im-prenditori e istituzioni un’opportunità di sviluppoe di cooperazione.

dal lunedì al venerdì ore 19 e ore 20

TGmed

via Vetriera, 12 - tel. 081 426826

Cesare AttoliniNapoli

Da sinistra: Elie Assaf, Renaud Muselier e il presidente della FondazioneMediterraneo, Michele Capasso

Un momento della riunione del Consiglio culturaledell’Unione per il Mediterraneo

Michele Capasso riceve il premio Leucosia da Gianni Farace

Impegno per la pace:a Capasso il premio LeucosiaGiunto alla sua XVIIIa edizione, il premio Leucosia si affermasempre di più come tra i più qualificati eventi del Cilento.In una serata svoltasi nei giorni scorsi a Santa MAria di Ca-stellabate, grazie alla tenacia ed all’impegno dell’AssociazioneLeucosia presieduta da Gianni Farace.Con questo premio si vogliono premiare e incoraggiare i Ci-lentani e non che hanno allargato la conoscenza di questa ter-ra verso orizzonti più vasti. Altresì vengono conferiti premi apersone o istituzioni che, con la loro opera, hanno contribui-to all'Unione europea ed al partenariato eruomediterraneo e sisono battuti e continuano a farlo per il mantenimento dellapace nel mondo.Il premio non vuole premiare un singola ope-raoproduzione, mauna vita, unmododi gestire la propria esi-stenza ai fini della collettività.Per il 2009 il premio è stato assegnato al presidente della Fon-dazioneMediterraneoMicheleCapassoper il suo impegnoa fa-vore del dialogo e della pace.

Il consigliosi avvale di un gruppodi lavoro, divisosu cinque tematiche

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“Il Denaro” 19 settembre 2009

Ricerca, una retemediterraneaFONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

PresentataaBenevento laneonata fondazioneMib, presiedutadaCarmineNardoneNel teatro Comunale di Bene-vento è stata presentata laneonata fondazione MIB –Mediterranean Institute ofBiotechnologies. Presiedutada Carmine Nardone è diret-ta dal professor Antonio Ia-varone, noto per la recentescoperta concernente i tumo-ri al cervello.La Fondazione Mediterraneoè partner dell’iniziativa chesostiene con tutta la propriarete, le proprie sedi e le isti-tuzioni aderenti, quali l’As-semblea Parlamentare delMediterraneo, la FondazioneAnna Lindh ed altre.L’obiettivo principale è rea-lizzare un polo per lo svilup-po della ricerca oncologica ebiotecnologia avanzata chepreveda laboratori per la ri-cerca di base e di clinica ap-plicata, unaclinicamedica, au-ditorium, biblioteca scientifi-ca, insediamenti residenzialiper ricercatori ed altri servizi.“Unospazio–afferma il presi-denteNardone–senzabarrie-re tra discipline scientifiche,inserito in un circuito inter-nazionale della ricerca di ec-cellenza, dove giovani talentida tutto ilpianeta (medici,bio-logi, chimici, biotecnologi) la-voreranno a fianco a fianco al-l’insegna della multidiscipli-narietà”.“E’ un progetto - afferma ilpresidente Capasso– destina-toaqualificare, forse comemaiaccaduto nel passato, l’interoterritorio sannita. Creare unaretemediterraneaper la ricer-ca significa mettere insiemeeccellenze di varie disciplineattraverso un coordinamentorigoroso capace di competerenello scenario globale. LaFon-dazione Mediterraneo è part-ner dell’iniziativa nella qualeimpegnerà competenze e ri-sorse”.“Mi batterò con tutte le mieforze -ha concluso il prof.An-tonio Iavarone - per raggiun-gere l’obiettivo di realizzarequesto centro di ricerca di ec-cellenza nella mia terra. Manonbasta solamente ilmio im-pegno e quello di chi sostienela fondazione Mib, primi fratutti il presidente Nardone edil presidente Capasso. Occor-re che tanti altri, e soprattuttole istituzioni, stiano accanto aquesta istituzione. Da partemia posso dire di essere dis-ponibile a tornare a lavorare inItalia e soprattutto a Beneven-to. Le coseperòdebbonocam-biare rispetto al 1999: c’è ne-

cessità di un sistema di ricer-ca diverso e rivoluzionato chepremi le competenze e non leappartenenze. Anche se è an-cora troppo presto per soste-nere che la nostra scopertarappresenta una tappa impor-

tante nella lotta contro i tu-mori, di certo un passo avan-ti è stato fatto soprattutto perquanto riguarda i tumori alcervello, che sono i più gravi.Dobbiamo andare avanti conla ricerca ed è presto per can-

tare vittoria.Ci stiamooggi oc-cupando del cancro al cervelloe posso affermare che prose-guiremo per riuscire a garan-tire prossimamente la terapia.Sono pronto a fare la mia par-te e, insieme a mia moglie e ad

altri italiani che sononellamiaequipe, disponibile a rientra-re in Italia e aBenevento se sa-ranno garantite tutte le condi-zioni indispensabili per lavo-rare in armonia e con la dovu-ta professionalità”.

MEDITERRANEOIL DENAROSabato 19 settembre 2009

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Da sinistra: Michele Capasso, Antonio Iavarone, Gaetano Finocchiaro,Carmine Carapella e Carmine Nardone

A sinistra: Antonio Iavarone legge la sua relazione a Benevento

Da sinistra: Michele Capasso e Amin Maalouf

Si è riunita nei giorni scorsi a Roma la Giuria Internazionaledel Premio Anna Lindh per il Giornalismo che, nel corso diuna colazione di lavoro ha annunciato chi saranno i premiatiper l’anno 2009. Presenti all’incontro, tra gli altri, AndréAzoulay, Presidente della Fondaione Anna Lindh, AndreauClaret,DirettoreEsecutivodellaFondaioneAnnaLindh,AminMaalouf, scrittore libaneseePresidentediGiuria,MicheleCa-passo, Presidente della Fondazione Mediterraneo (Capofiladella Rete Italiana della Fondazione Anna Lindh). I vincitoridel Premio, giornalisti che si occupano di tematiche legateall’interculturalità, saranno premiati ufficialmente duranteuna prestigiosa cerimonia che si svolgerà a Monaco il 5 no-vembre prossimo. Nel suo intervento, André Azoulay ha ri-cordato che “oggigiorno i media giocano un ruolo quanto maiimportantenell’identificazionediunaregionemediterranea;è ormai un dato di fatto che i giornalisti hanno la responsa-bilitàdi scrivereedi informare suiproblemi legati allediver-sità culturali di quest’area geografica”. Amin Maalouf ha sot-tolineato“chequest annononvienepremiata soltanto laqua-litàprofessionalemaanche laqualità etica, la capacitàdi pre-parazione dei giornalisti a trattare tematiche difficili e adesplorare in profondità questioni cruciali”.

Giornalismo, Premio Anna Lindh:annunciati a Roma i vincitori

- Ethar El Katatney (stampa) per ‘Identity Crisis’ (Egypt Today,Egitto)

-Martin Traxi (televisione) per ‘Balkan Express’ (ORF, Austria)- Chine Labbé (radio) per ‘Exercer et produire le droit dans lesterritoires palestiniens : un combat continu’ (France Culture,Francia)

- Ennio Remondino (televisione – documentario) per ‘I popolidell’Arca’ (RAI, Italia)

- Alberto Arce (reportage di guerra) per una serie di reportages daGaza (El Mundo, Spagna)

- Lisa Goldman (mise en contexte des conflits) per ‘What Israeliswanted to know about the war in Gaza’), (Columbia JournalistReview, USA)

- Una menzione speciale è stata attribuita a ELAPH, media arabo online con sede nel Regno Unito, in vista della creazione della cate-goria ‘nouvi media’.

Il premio viene attribuito a giornalisti attenti all’interculturalità

I vincitori

- André Azoulay (Presidente della Fondazione Anna Lindh)- Amin Maalouf (Presidente di Giuria)- David Gardner (Financial Times)- Juan Luis Cebrian (Gruppo Prisa)- Hala Hashish (Televisione satellitare egiziana)- Alessandra Paradisi (COPEAM)- Jean Réveillon (EBU)- Lucian Sarb (Euronews)- Rana Sabbagh (Arab Reporters for Investigative Journalism)- Andreu Claret (Direttore Esecutivo della Fondazione Anna Lindh )La giuria è composta da esponenti di vari paesi

La giuria

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“Corse Matin” 20 giugno 2009

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“Il Denaro” 26 settembre 2009

MEDITERRANEO

In occasione della GiornataInternazionaledellaPace, e al-la vigiliadell’incontrodelPre-sidenteObamacon i leaderdelMedioOriente, la società civi-le e i media di oltre 30 Paesidell’Unione per il Mediterra-neo si sono incontrati in Sve-ziaperdibattereprospettivedipace e presentare i risultatidella campagna“RestoreTrust,Rebuild Bridges” lanciata amarzo dall’Anna Lindh Foun-dation in seguito ai violentiscontri in Medio Oriente av-venuti all’inizio del 2009.Stoccolmahadunqueospitato,il 21 settembre scorso, il Fo-rum Internazionale “RestoreTrust,RebuildBridges”, even-to conclusivo della campagna,organizzato in collaborazionecon la FondazioneMediterra-neo, l’AlleanzadelleCiviltà, loStockholmInternational Pea-ce Research Institute (SIPRI),la Commissione Europea e ilMuseo Nazionale Svedese diCultura Mondiale.Lo scopoprincipaledella cam-pagna è quello, come si evincedal titolo, di ridare fiducia e diricostruire i ponti tra due po-polazioni ormai di fatto sepa-rate, a causa del lunghissimoconflitto.Moltissimesonosta-te le richieste di finanziamen-to avanzate alla FondazioneAnna Lindh dai membri dellesue reti nazionali per l’orga-nizzazione di attività sia inIsraele ePalestina, sianegli al-tri 41 Paesi, sessantadue sonole attività chehannoricevuto ilfinanziamento.Il Forumha visto la partecipa-zione di molte personalità tracui André Azoulay Presidentedell’ALF, Michele CapassoPresidente della FM, LakhdarBrahimiex inviatodipacedel-l’ONU.Nei loro interventi LakhdarBrahimieAndréAzoulay,han-no spronato i leader mondialia non perdere questa occasio-ne storica di creare le condi-zioni per la Pace in MedioOriente enellaRegioneMedi-terranea.Rivolgendosi ai delegati, An-dré Azoulay, ha dichiara-to:”Attraverso la società civilee attraverso la nostra azione

comune,dobbiamoriuscire adavere un ascendente sui lea-ders politici per aiutare a re-staurare unnuovomomentumper la pace nella regione chepromuova l’uguaglianza e cheescluda double standardsquando si tratta di temi qualila dignità umana ed il rispetto.E’ essenziale mantenere vivaquesta nuova visione di pace,lavorando su una prospettiva alungo termine,eassicurarechela società civile possa aver vo-ce nell’ambito della nuovastruttura della regione propo-stadalPresidenteObamaedel-leprospettiveconvergentidel-l’Unioneper ilMediterraneo”.LakhdarBrahimihadetto:“So-no personalmente ispirato daltipo di iniziative che abbiamovisto presentate oggi dall’ALF,iniziative che ambiscono a re-staurare la fiducia tra i popoli,

ad andare oltre i problemi cheaffrontiamo dentro e fuori lenostre società e ad assicurareche le personenella nostra re-gionepossanovivere inunam-biente dignitoso”.Michele Capasso ha sottoli-neato l’importanza dei medianelprocessodipaceafferman-do: “Non è più sostenibile as-sistere alla continua disinfor-mazione sulle azioni di pace.Questosquilibrioalimenta ter-rorismi e incomprensioni.Nellanostra società, imediaedi principali organidi informa-zione fondano la propria atti-vità e la propria “audience”specialmente sulle tragedie esulleguerre: immaginidimor-ti, feriti, case distrutte, bam-bini violati e violentati invado-no lanostravitaquotidianaali-mentando frustrazione e im-potenza, spegnendo in noi la

residua energia positiva delnostroentusiasmo.Raccontia-moe ricordiamopure la stragedelle due torri aNewYorkdel-l’11 settembre 2001 e tutte lealtre vittime-di tutti i terrori-smi, però - ma contempora-neamente raccontiamo e ri-cordiamo i secoli durante iquali l’Islamel’Occidentehan-no convissuto in pace alimen-tandoculture, civiltà, scienzeesaperi che ancora oggi sono ilfondamentodellanostra civil-tà”. Michele Capasso ha pro-posto di riunire a Napoli ilprossimo10dicembre–quin-dicesimo anniversario dellanascita della Fondazione Me-diterraneo – i massimi esper-ti dei media, della stampa edella comunicazione al fine didiscutereseriamente sullapo-

litica dei media e sulla gestio-nedellapercezione.Lapropo-sta è stata accolta all’unanimi-tà e sia il presidentedellaFon-dazione Anna Lindh Azoulaysia i rappresentanti dei mediadi vari paesi hanno offerto illoro sostegnoaquesta iniziati-va che, tra l’altro, è il pilastrofondamentaledella“Maisondela Paix”.Inparticolare, il giornalistapa-lestinese Ramzi Khoury hacondiviso l’analisi di MicheleCapassoaffermando:“Nonso-lo sono d’accordo conMicheleCapasso, ma ritengo che oggil’informazione sia opportuni-stica: occorre una strategia dicomunicazione seria che con-senta ai popoli in conflitto diconoscersi meglio e di lavora-re insieme per la pace”.

UnverticenelnomedeldialogoFONDAZIONE MEDITERRANEO. 1

GiornatadellaPace: incontroaStoccolmafra i rappresentantidi3OPaesi

IL DENAROSabato 26 settembre 2009

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In onda dal lunedì al venerdì suDENARO TV, il TgMed è uno spazio di informazione e di approfon-dimento sugli eventi e sugli scenari politici, so-ciali, economici e culturali dell’Area Med.Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quo-tidiano Il Denaro, il notiziario rappresenta per im-prenditori e istituzioni un’opportunità di sviluppoe di cooperazione.

dal lunedì al venerdì ore 19 e ore 20

TGmed

Un momento dei lavori del forum

Andrè Azoulay (primo a sinistra) e Michele Capasso con i vincitori dell’Eu-romed Award

Da sinistra: l’ambasciatore d’Italia Anna della Croce, Michele Capasso,l’ambasciatore d’Algeria Merzak Bedjaoui

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Premiati gli alfieri dellapaceFONDAZIONE MEDITERRANEO. 2

L’EuromedAwardaCombatants for Peace eHistory inActionCombatants for Peace e Hi-story inAction: sono queste leorganizzazioni finaliste del-l'EuromedAward, consegnatoieri a Stoccolma, in occasionedel Forum organizzato dallaAnnaLindhFoundation edal-la Fondazione Mediterraneo,Capofila della Rete Italiana.L'evento si è tenuto in occa-sione della Giornata Interna-zionale per la Pace, nell'am-bito della presidenza svedesedell’Ue.Nel 1997 la FondazioneMedi-terraneo ha istituito il PremioMediterraneo (con le sezioniPace, Cultura, Diplomazia,Istituzioni, Solidarietà socia-le, Informazione, Letteratura,Cinema, Arte, Creatività, Ar-chitettura e Delfino d’Argen-to) che annualmente viene as-segnato apersonalità delmon-dopolitico, culturale e artisti-co che hanno contribuito, conla loro azione, a ridurre le ten-sioni e ad avviare un processodi valorizzazione delle diffe-renze culturali e dei valoricondivisi nell’area del Gran-de Mediterraneo.Oggi questo premio è consi-derato uno dei più prestigiosiriconoscimenti a livellomon-diale.Nel 2005 la Fondazione Me-diterraneo ha poi deciso dilanciare, congiuntamente allaFondazione Euromediterrane"AnnaLindh"per il dialogo trale culture - della quale è Ca-pofila della Rete italiana - unasezione speciale del PremioMediterraneo intitolato “Pre-mio Euro Mediterraneo per ilDialogo tra le Culture”.Combatants for Peace, vinci-tore del Premio, è un movi-mento israelo-palestineseche, tramite la non violenza eil dialogo, punta alla riconci-liazione nelle due comunità,con l'obiettivo della soluzionedei due Stati.History in Action - menzionespeciale - invece è compostada un gruppo di giovani stori-ci di Bosnia Erzegovina, Croa-zia e Serbia, che hanno dis-cusso per cinque anni e sonoriusciti ad elaborareun librodistoria comune."L'unicomodoper combatte-re ignoranza epaure inuna so-cietà è quella di mostrare co-m'è l'altra parte, fatta di esse-ri umani, esattamente comesta facendo Combatants forPeace" ha detto durante la ce-rimonia del premio LakhdarBrahimi, ex inviatoOnu inAf-ghanistan e Iraq.

"Israeliani e palestinesi non siincontrano mai - ha spiegatoOsama Abu Kersh, coordina-tore del gruppodiCombatantsfor Peace di Gerusalemme-Ramalla - e il 95%dei palesti-nesi vede solo soldati israelia-ni. Per questo dal 2007 abbia-mo creato gruppi locali in Ci-sgiordania per sensibilizzarele rispettive comunità"."Sono particolarmente com-mosso" - ha affermato il Pre-sidente della FondazioneMe-diterraneo Michele Capasso,durante la consegna dei premi

ai vincitori - "perché i Paesidella Ex Yugoslavia e la Pale-stina sono i luoghi nei quali 15anni fa la Fondazione Medi-terraneoha iniziato le proprieattività con azioni di solida-rietà verso quelle popolazio-ni. Quando nel 2005 abbiamovoluto istituire, con l'AnnaLindhFoundation, l'EuromedAward come una sezione delnostro Premio Mediterraneo,il nostro obiettivo era quellodi rafforzare iniziative già inessere. Il nostro impegno og-gi è promuovere la stessa ini-

ziativa fatta da History in Ac-tionnei paesi della ex Jugosla-via anche nei territori israe-lo-palestinesi, per far sì chedalla "creazione" di una storiacomune si possa poi arrivarealla creazione di un futuro co-mune".Il presidente della FondazioneAnna Lindh Andrè Azoulay hasottolineato l’importanza chequesto premio assumedi annoin annoperché “ è costruito suazioni concrete e sulla societàcivile. Lo scorso anno – ha af-fermato ancora Azoulay – la

vincitrice fu la fotografa liba-nese Rima Maroun che espo-se le sue opere a Napoli pres-so la sede della FondazioneMediterraneo. Successiva-mente è stato possibile per leiesporre nei quarantatré paesiche compongono la Fondazio-ne Anna Lindh. Il nostro au-spicio oggi, come sottolineatodall’amicoMichele Capasso, èquello di poter esportare leesperienze dei due vincitori inaltri paesi affinché sianosrtrumenti utili per la pace eper il dialogo”.

MEDITERRANEOIL DENAROSabato 26 settembre 2009

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L’intervento di Andrè Azoulay

Michele Capasso premia History in Action

L’intervento di Michele Capasso

Lakhdar Brahimi premia i Combatants for Peace

Un riconoscimento specialeistituito insieme alla Fondazione “Anna Lindh”per coloro che agevolano il dialogofra le culture,favorendo la comprensione tra i popoli

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“In Salute” 1 ottobre 2009

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“Il Denaro” 13 ottobre 2009

MEDITERRANEO

Una delegazione del Sultana-to dell´Oman, guidata dalMinistro per i Beni e gliAffari Religiosi AbdullahMohammad Abdullah AlSalmi e compostadall´Ambasciatore SaidNasser Al-Harthy,dall´Advisor Sheikh KahlanNabhan Al-Kharusi e dalprofessore di studi islamiciRidwan Al-Sayyid ha visitatonei giorni scorsi la Fondazio-ne Mediterraneo, accolto dalpresidente Michele Capassoe da Pia Molinari, coordina-trice del “totem della pace”.In questa occasione sonostate analizzate le possibilicollaborazioni tra il Sultanatodell´Oman e la FondazioneMediterraneo. In particolare,il Ministro Al Salmi haespresso il suo apprezzamen-to per l´attività svolta dallafondazione per il dialogo eper la cooperazione.

“La crisi economicamondiale- dice il presidente Capassoaccogliendo la delegazionedell’Oman – è soprattutto unacrisi di valori. Occorre intra-prendere nuove strade peruscirne. Una percorribile è,senza dubbio, la costituzionedi un’alleanza tra IslàmedOc-cidente al fine di creare unacoalizione di valori e di inte-ressi condivisi. Le societàmu-sulmane del Vicino Oriente edell’Estremo Oriente - ag-giunge il presidenteCapasso -rispondono alla dinamica oc-cidentale, che prende il nomedimondializzazione, attraver-so una reazione estremamen-te ostile e spesso violenta”.Il ministro Al Salmi illustra

il valoredell’Islàmnella socie-tà odierna, evidenziando cheproprio l’Islam è un comundenominatore attraverso ilquale s’intende rappresenta-re tutto il mondo musulmanomalgrado la sua diversità: unconcetto generico, nel qualel’immaginario storico occi-dentale–nel corsodei secoli –fa convergere vari sottesi, tal-volta anche inconsapevolmen-te. “Questo termine indicaunasocietà nella quale lo Stato èl’autorità e la vita civile è rego-

lata da norme religiose detta-te dal Corano”. “Anche lamo-dernità - puntualizza il presi-dentedella FondazioneMedi-terraneo Michele Capasso - èun comun denominatore, in-dicanteuna società fondata suldiritto umano e non sul dirit-todivino, sull’uguaglianzagiu-ridica e sull’uguaglianza d’ac-cesso alle posizioni di rappre-sentanza politica. Così comel’Islam è la rappresentazionestatica di una realtà differen-ziata e dinamica, allo stessomodo la modernità è l’astra-zione statica di realtà diversi-ficate e in divenire. Ecco per-ché lamodernitànons’identi-fica con l’Occidenteecon l’Eu-ropa di oggi. E’ un progetto disocietànato inEuropa all’epo-ca dei Lumi e sviluppatosi du-rante il periodo del Positivi-smo, ed i suoi principi basila-ri sono indispensabili per lacomplessità della vita moder-na, che ha bisogno di rinno-vare le strutture che erano al-l’epoca compatibili con i rela-tivi comportamenti. Tuttavia,se ilmondodell’Islàmdeve farfronte ai problemi derivantidall’assenzadimodernità– in-tesa comeaffermazionedeldi-ritto individuale edellademo-crazia – l’Occidente soffre diun eccesso di modernità. Ve-locità, razionalità, delocalizza-zionedellaproduzione, assen-za di solidarietà, anomia deicontesti collettivi, mancanzadi un “senso di vita” da partedei giovani: ecco i nuovi pro-blemi di una società che si de-finisce post-moderna”.Il problema di Islam e mo-

dernità, come sottolinea ilpresidente Capasso, non èdunque “l’opposizione di dueantagonisti,maunproblemaatre termini: l’Islam, l’Occi-dente e la modernità. Duerealtà storiche e un’area criti-ca comune; una situazioneproblematica dove ciascunovede l’espressione della pro-pria imperfezionenello sguar-dodell’altro; ununiverso con-diviso in cui le logiche del

grande capitalemondiale ren-dono l’Occidente europeo e ilMediterraneo sempre più pe-riferici rispetto ai luoghidi go-verno. Sulla scena mondiale,New York e Pechino non sonoIlCairo eCasablanca,mahan-no in effetti rimpiazzato Lon-dra eParigi comedestinazionecomune”. Se siffatta questio-ne viene posta in due terminiporta a una politica di opposi-zione,mase i termini sono tre,“nonmette Islam e Occidenteincontrasto- chiarisceCapas-so - , ma richiede una politicadi solidarietà per avanzare in-sieme in un’evoluzione paral-lela e di un comune accordoversounoscopocondiviso, an-che se il punto di partenza èdiverso, come sono diversi ledistanze dello scopo e gli

obiettivi. Una collaborazionenecessaria non solo nell’inte-resse dell’Islàm, ma anchedell’Occidenteperché, inque-stoprocesso,quest’ultimononavanza in linea retta, ma ha isuoi arresti, i suoi recessi”.Il Mediterraneo, l’Europa e

i Paesi di cultura arabo-mu-sulmana - ha concluso Capas-so - hanno un interesse vitalea seguire una via diversa daquella generata sino ad oggidalla crociata degli Usa e dalfondamentalismo islamico.La via della collaborazione e

dell’intesa è la sola percorri-bile. “Nonbisognadimentica-re -diceCapasso- che la civil-tà europea ha un grande debi-to verso l’Islàm: perché l’Eu-ropa occidentale deve, in lar-gaparte, il suo risveglio alla ci-viltà islamica. E’ arrivato ilmomentodipagarequestode-bito. Molto spesso la moder-nità non è offerta all’Islam in

forme che promuovano la suauguaglianza, ma piuttosto at-traverso strutture che miranoa esprimere la sua subordina-zione.Ciòdà luogo- evidenziaCapasso-alla suaerosionean-che in Europa. I destini del-l’Islàm e dell’Occidente sonopiù legati di quanto si possacredere”. IlministroAl Salmiha analizzato il progetto dellaMaison de la Paix offrendo ilsostegno del Sultanato ed hascritto il seguente commentosul libro d’onore della Fonda-zioneMediterraneo: “Hoavu-to l’onore di visitare questaistituzione così importante,grande per i suoi sogni, gran-de per il suo lavoro e per glisforzi fatti grazie soprattuttoall’azione del suo presidente,il professore Michele Capas-so. Non c’è dubbio che questolavoro costruirà la strada perla pace e per la cooperazionetra popoli e civiltà. Tutto ciòche è stato intrapreso in que-sto posto daMichele Capasso,con buona intenzione e ferreavolontà, sarà diffuso in tutti ipaesi: pregheròAllah affinchétutti i suoi sforzi abbiano suc-cesso”.

Oman,rapportisemprepiùstrettiAREA MED. 1

IlministroAl Salmi in visitaalla sededellaFondazioneMediterraneo

IL DENAROMartedì 13 ottobre 2009

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In onda dal lunedì al venerdì suDENARO TV, il TgMed è uno spazio di informazione e di approfon-dimento sugli eventi e sugli scenari politici, so-ciali, economici e culturali dell’Area Med.Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quo-tidiano Il Denaro, il notiziario rappresenta per im-prenditori e istituzioni un’opportunità di sviluppoe di cooperazione.

dal lunedì al venerdì ore 19 e ore 20

TGmed

A sinistra: il ministro per i Beni e gliAffari Religiosi AbdullahMohammadAbdullah Al Salmi, con l’ambasciato-re Said Nasser Al-Harthyed e ilpresidenteMichele Capasso, durantela cerimonia dell’alzabandiera delSultanato dell’Oman.Qui accanto: il ministro AbdullahMohammad Abdullah Al Salmi firmail registro d’onore

Appello per incamminarsisulla via dell’intesae della collaborazione,nel segno del dialogoIslàm-Occidente

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“Il Sole 24 Ore” 27 ottobre 2009

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“Il Denaro” 29 ottobre 2009

MEDITERRANEO

Rappresentare la pace è di-ventata un’esigenza semprepiù avvertita daparte di istitu-zioni edorganismidella socie-tà civile. Su questo tema laFondazione Mediterraneo èimpegnata, sindalla sua costi-tuzione (1994)e,proprioaNa-poli, neldicembre 1997, inoc-casionedel IIForumCivileEu-romed – al quale parteciparo-no 2248 rappresentanti di 36Paesi – propose due progetti:identificare un simbolo chepotesse rappresentare la “Pa-ce” e progettare la “Maison dela Paix”. Dopo 12 anni, a con-clusione di un iter complessoe laborioso, le due propostesono diventate realtà.La “Maisonde laPaix” è in faseavanzatadiprogettazioneenu-merosiPaesidelGrandeMedi-terraneosisonooffertidiospi-tarla: traquesti ilSultanatodel-l’Oman, laRepubblicadelPor-togallo e il Regno delMarocco.Il “Totem della Pace” è statoidentificato in un’opera delloscultore torinese Mario Moli-nari e molti Paesi sono impe-gnati a realizzare – in varie di-mensioni– questosimboloche

intende proporsi come segnodistintivoeuniversaledellapa-ce nel mondo. Napoli, Rutino,Ispica, Lecce, Latina, Amman,Ramallah,Beirut,Muscat,Niz-za,Marsiglia,Barcellona,Mur-cia, LaValletta, Lisbona, Skop-je,Marrakech: queste le primecittà che ospiteranno la “VelarossadellaPace”.Suquestedueazioni, lo scorso 23 ottobre, ilPresidente della FondazioneMediterraneo,MicheleCapas-sohaavutounincontroaIstan-

bul con il Primo Ministro tur-coRecepTayyipErdogan.Questultimo ha espresso apprezza-mento per i progressi fatti sul-le due iniziative da lui stessopromosse già nel settembre2005, quando – con una dele-gazione di Ministri della re-pubblica di Turchia – venne aNapoli in visita ufficiale allaFondazione Mediterraneo persostenere l’integrazione dellaTurchia nell’Unione Europea.Il Premier turco Erdogan e il

PresidenteCapassohannocon-venuto di impegnarsi per larealizzazione del “Totem dellaPace” a Istanbul, città da sem-precerniera traEuropaeAsiaeculla di civiltà e cultura. Unaprima ipotesi, avanzata da Ca-passo, è di realizzare il “TotemdellaPace”sui4pilonidelpon-te sulBosforo, cheunisce l’Eu-ropa con l’Asia. Attraverso l’u-tilizzo di led e di altre tecnolo-gie luminose è, infatti, possi-bile disegnare il Totem.

Il Totemdellapacea IstanbulTURCHIA. 1

Capasso(FondazioneMediterraneo)eilpremierErdogansostengonoilprogetto

IL DENAROGiovedì 29 ottobre 2009

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In onda dal lunedì alvenerdì su DENAROTV, il Tg Med è unospazio di informazionee di approfondimentosugli eventi e sugliscenari politici, socia-li, economici e cultu-rali dell’Area Med.Realizzato in collabo-razione tra Denaro tve il quotidiano Il Dena-ro, il notiziario rappre-senta per imprenditorie istituzioni un’oppor-tunità di sviluppo e dicooperazione.

dal lunedì al venerdìore 19 e ore 20

Qui sopra, il presidente della Fondazione Mediterraneo, MicheleCapasso, con il premier Erdogan

Qui a fianco: un pilone del ponte su Bosforo, che unisce Asia edEuropa, sul quale potrà essere disegnato il Totem della Pace

MICHELE CAPASSOLa Fondazione Mediterraneo ha, sindal 1994, sostenuto il ruolo della Tur-chia quale Paese-chiave di quello cheoggi chiamiamo Grande Mediterra-neo, sottolineando, in ogni sede e conogni strumento - convegni, seminari,appelli, articoli - la indispensabilitàdella sua adesione all’UnioneEuropeacome premessa per giungere ad unaintegrazione culturale, sociale edeco-nomicadell’area e, conseguentemen-te, ad una prosperità condivisa nellastabilità enellapace. Oggiquesta ade-sione è ancora di più indispensabile:per la Turchia e per l’Europa.Ilmodello di laicità della Turchia, l’a-ver separato la religione dall’ordina-mentodello Stato e, allo stesso tempo,l’aver considerato l’Islàm come iden-tità socio-culturale indipendentedal-la politica, costituiscono una risorsaed una speranza indispensabili per

l’Europaeper lapacificazionedell’in-teraRegionemediorientale.Unesem-pio da indicare a coloro che, rifugian-dosi dietro lapoliticizzazionedella re-ligione, spesso alimentano terrorismoe fondamentalismo. Anche se il pre-mier turcoErdogan, nei giorni scorsi,ha difeso le posizioni dell’Iranper te-nere calme le frangeestremiste turche

che avevano intrapreso proteste con-tro Israele, la politica del governo diAnkara è diretta verso il dialogo e ilmutuo rispetto.L’adesione della Turchia all’UnioneEuropeaèostacolata soprattuttodapo-litici e burocrati imprigionati da ti-mori che hanno radici antiche nellastoria del nostro lontanopassato e che

rallentano questa necessaria oppor-tunità di dialogo tra società, culture ereligionidiverse all’internodiunqua-dro istituzionaledelquale laTurchiahadiritto a far parte.Nel progetto di un Grande Mediter-raneo soggetto storico e strategico - ilcui sviluppo è indissolubilmente le-gato all’Europa, ai Paesi del MedioOriente, del Golfo e del Mar Nero - laTurchia - a cavallo tra Europa e Asia enel suo corso storico, come adesso,strettamente connessa con l’Europa, ilMediterraneo, ilMedioOriente e l’A-sia centrale -haunaposizione chiave.LaTurchiapotràe,dunque,dovrà svol-gere una grandeoperadi connessionee progresso se sarà rapidamente ac-coltanell’UnioneEuropeae se l’Euro-pa, tutta insieme, sarà consapevoledella vitale funzioneche laTurchiapuòsvolgere in questo delicato momentostorico.

Una risorsa chiave per l’Unione europea

Napoli, 5 settembre 2005: visita ufficiale del Primo Ministro e di una delegazione di Ministridella Repubblica di Turchia alla Fondazione Mediterraneo

INTERVENTO

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Pace: impegnodeiparlamentariTURCHIA. 2

Irappresentantidi25PaesisisonoriunitipertregiorniaIstanbulSi è svolta a Istanbul, il 23, 24 e 25 ot-tobre, laQuarta SessionePlenaria del-l’Assemblea Parlamentare del Medi-terraneo.Fannoparte di questo organismo-na-to aNapoli nel 2006presso la sededel-la FondazioneMediterraneo - le dele-gazioni parlamentari di 25Paesi; quel-la italiana è presieduta dal senatoreFrancesco Amoruso che così ha intro-dotto la sessionedei lavori: “Penso chelanostra riunioneodierna abbia un si-gnificato simbolicomolto importante,dovuto allapartecipazionenumerosaditutte le delegazioni con la presenza diIsraele. Ciò ci fa ben sperare ed è unelemento utilissimo per la grande sfi-da che tutti noi abbiamodavanti: la pa-ce inMedio Oriente. Sono sicuro che inostri lavori saranno molto fruttuosi,anche in previsione dell’incontro te-matico sulla pace che si terrà a Maltanel febbraio 2010”.La sessione di Istanbul è stata partico-larmente importante in quanto sonostate approvate risoluzioni significati-ve, quali quelle sui diritti umani e sul-le donne, sul dialogo interculturale edinterreligoso, sul terrorismo, la giusti-

zia e la criminalità. Suquest’ultimoar-gomento, la parlamentare italianaAn-gela Napoli così si è espressa: “E’ stataapprovata dall’intera Assemblea la ri-soluzione che avevamo predispostonella prima Commissione. E’ un suc-cesso importanteperchéè l’avviodiunatrattazione sistematica dei temi chepersonalmente ritengo di primo pia- no: terrorismo,giusti-

zia e criminalità. Sen-za un contrasto coor-dinato tra i vari paesialla criminalità orga-nizzata sarà impossi-bile parlare di pace”.La presidente delladelegazione turca AskinAsan, padrona di casa, ha accolto i de-legati dei 25Parlamenti congrande ca-lore, offrendo loro una ospitalità caldae familiare.“Istanbul e la Turchia vi accolgono conil calore millenario di una civiltà cheha radici in tutti i popoli del Mediter-raneo e che è culla dell’Europa - ha af-fermato–e sonoonorata di presentar-vi il rapporto della terza Commissionepermanente sul dialogo tra le culture ei diritti dell’uomo. La risoluzione ap-provata prevede di richiedere agli Sta-tuimembri dell’APMsforzi importan-ti: quali, ad esempio, promuovere unapartecipazionepiùequilibratadegli uo-mini e delle donne a livello dei gover-ni; mettere in opera un pacchetto dimisure coerenti che incoraggi l’ugua-glianza di genere nel settore pubblico;incoraggiare il settore privato ad ac-crescere la presenza delle donne a tut-ti i livelli dei processi decisionali; eli-minare la discriminazione di genere egli stereotipi nei programmi e neima-teriali educativi; lanciare campagne disensibilizzazionee sostenere altri atto-ri per l’eguaglianzadi genere; incorag-giare le giovani donne a prendere par-te ai processi decisionali e ad espri-mersi; migliorare i sistemi di statisti-caper elaborare strategieutili alledon-nenell’avvenire; sostenere e sviluppa-re studi di alta qualità per superare gliostacoli culturali alla partecipazionedelle donne in politica”.

MEDITERRANEOIL DENAROGiovedì 29 ottobre 2009

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Intervenendonella sessioneplenariaconclusiva, il PresidentedellaFonda-zioneMediterraneoMicheleCapassoha richiesto alledelegazionipresentidi approvare il progettodel “TotemdellaPace”.Capassoha ricordato chequesta azione fapartedelprogrammadella “MaisondesAlliances” , alqualel’AssembleaParlamentaredelMedi-terraneohaaderito all’unanimitànelcorsodellaTerzaSessionePlenariasvoltasi aMontecarlo lo scorsonovembre2008.Ipresidentidelledelegazionihannoaderito alprogetto impegnandosi asostenere la realizzazionedei “Totem”nei rispettiviPaesi.“E’unmomento importante–hasottolineatoMicheleCapasso– inquanto si trattadidiffondereconcre-tamente lapaceconun’azionevisibileedaltamente rappresentativa”.Iprimi“Totem”sarannorealizzati inMarocco, aMalta e inPalestina.“Siamoonorati–haaffermato ilparlamentarepalestineseWalidAssaf–dell’opportunitàoffertaci epensia-moche la cittàdiRamallahsia lapiùidoneaadospitarequesto insostituibi-le simbolodipace”.

L’Assemblea adottail Totemdella Pace

Sopra: Michele Capassocon i rappresentanti dei

25 PaesiA destra: Capasso con ilcapo della delegazione

turca all’Apm,Askin Asan

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“Ansamed” 30 ottobre 2009

“Corriere del Mezzogiorno” 6 novembre 2009

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“Il Denaro” 7 novembre 2009

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“Minareti.it” 13 novembre 2009

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“Il Denaro” 14 novembre 2009

MEDITERRANEO

Una vela rossa che rappresen-tanonsolo le tragediee lemor-ti che hanno insanguinato ilMediterraneo, la regione delMedio Oriente e il resto delmondoma, essenzialmente, larinascita della fiducia per ri-costruire il dialogo; due semi-cerchidi coloregialloearancioche rappresentano l’alba e iltramonto del sole sulmare az-zurro: un segno di gioia, di co-lore e di speranza per un futu-ro di pace e di sviluppo condi-viso.Questo è il “Totemdella Pace”,che continua a ricevere le ade-sioni di istituzioni ed organi-smi internazionali.Dopo l’Assemblea Parlamen-taredelMediterraneo, l’Unio-ne dei giovani euromaghrebi-ni, la Lega degli Stati Arabi ePaesi quali la Turchia, il Por-togallo e il Marocco, a Gote-borg, in Svezia, i coordinatoridelleRetinazionalidei43Pae-si euromediterranei aderentialla Fondazione Anna Lindhper il dialogo tra le culture(ALF), hanno adottato il “To-tem”impegnandosiapromuo-verlo e a realizzarlonelleprin-cipali città dei rispettivi Paesi.LaFondazioneMediterraneo-capofiladellaRete italianadel-l’ALF - continua a promuove-re la realizzazione, in varie cit-tà del Grande Mediterraneo edel mondo, del “Totem dellaPace”dell’artista torineseMa-rioMolinari.L’obiettivo è diffondere que-sto simbolo di pace special-mente nei Paesi del GrandeMediterraneo- soggettostori-co e strategico che agisce e si

sviluppa inconnessioneed in-terdipendenza con i Paesi delMedio Oriente, del Golfo e delMarNero - al fine di promuo-vere la comprensione interna-zionalemediante la conoscen-za delle diverse realtà identi-

tarie, sociali e culturali ed in-coraggiandouna loropiùstret-ta interazione.Il risultato atteso da questaazione è il rafforzamento deivalori edegli interessi condivi-si nel rispetto dei diritti fon-

damentali della persona uma-na nonché la valorizzazionedelle specificità delle diverseculture e della ricchezza delletradizioni.Il “Totem della Pace” intendedunque rappresentare il prin-cipio della eguaglianza di so-vranità e delle pari dignità deipopoli nonché il rispetto delpluralismo,dellediversità cul-turali, dei diritti fondamenta-li. L’opera di Molinari è statascelta dopo un iter durato al-cuni anni in quanto “la suascultura mira a stimolare iro-nicamente l’animafacendodelcolore un’arma, una potenzacon la quale abbattere la real-tà.Lapoliedricitàdei soggetti edei materiali espressa a 360gradi porta le sue sculture allamassima espressione sfioran-do la quarta dimensione”.Il vastopercorsoartistico love-de tra i protagonisti e fondato-ridelgruppo“Surfanta”dima-trice surrealista a partire dagli

anni ’60. Negli anni successi-vi ha avuto una presenza assi-dua in Gallerie, Musei e fon-dazioni Europee ed Interna-zionali per esordire con inter-venti scenografici all’aperto.Molinari è stato unpioniere diquella filosofia che porta l’arteletteralmente tra i piedi dellepersone che camminando perle strade incappano nelle sueimponentioperemonumenta-li in cemento armato coloratoche, trastuporee incredulità, siergonoperrenderegiustiziaal-la natura umana insaziabilenella gioia di vivere.Quei luoghi non preposti co-me ad esempio piazze, porti,fiumi (fiume Po – mostra gal-leggiante 1994; grande scultu-ra di 30 metri nel porto di ZeeBrugge – Belgio) ed ospedaliaccolgonoMolinari inunasim-biosi dove uno necessita del-l’altro trovando nell’accosta-mento quella linfa che è ora-mai vitale.

Si diffonde il Totemdella paceAREA MED. 1

Cresconoleadesionialsimbolodiistituzioniedorganismiinternazionali

IL DENAROSabato 14 novembre 2009

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In onda dal lunedì al venerdì su DENARO TV, il TgMed è uno spazio di informazione e di approfon-dimento sugli eventi e sugli scenari politici, sociali,economici e culturali dell’Area Med.Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quo-tidiano Il Denaro, il notiziario rappresenta per im-prenditori e istituzioni un’opportunità di sviluppoe di cooperazione.

dal lunedì al venerdì ore 19 e ore 20

TGmed

I capifila dei 43 Paesi aderenti alla Fondazione Lindh riuniti a Goteborg

In ItaliaBari, Bologna, Cagliari, Capri, Cattolica, Cosenza, Firenze, Geno-va,Ispica, L’Aquila, Latina, Lecce, Milano, Napoli, Palermo, Roma,Rutino,Salerno, Torino, Trieste.Nell'area euromediterraneaAlessandria, Algeri, Amman, Amsterdam, Arles, Atene, Barcellona,Beirut, Belgrado, Berlino, Bratislava, Bruxelles, Bucarest, Budapest,Copenaghen, Damasco, Dublino, Il Cairo, Lisbona, Londra, Fès,Gerusalemme, Istanbul, La Valletta, Lubjana, Lussemburgo, Madrid,Marrakech, Marsiglia, Montecarlo, Murcia, Nicosia, Nouakchott,Oslo, Parigi, Podgoriza, Praga, Rabat, Ramallah, Riga, Sarajevo,Siviglia, Skopje, Sofia, Stoccolma, Tirana, Tampere, Tartu, Tunisi,Varsavia, Vienna,Vigo, Vilnius, Zagabria,Zurigo.Nel mondoBahrein, Città del Capo, Doha, Dubai, Kuwait City, Montreal, Muscat,New York, Pechino, Rio de Janeiro, Ryiad, Sydney, Tokyo.

Città che ospiteranno il totem

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FEDERICA CIGALA

Il centenario di un sindaco.Domenica15novembreMau-rizio Valenzi, il comunista expartigiano che amministrò lacittà per otto anni (dal 1975 al1983), avrebbecompiutounse-colo di vita. Per ricordarne lapersonalità poliedrica - oltreche politico di lungo corso, Va-lenzièstatounprotagonistadel-la vita intellettuale e artisticadella città – la città gli dedicauna giornata ricca di momenticelebrativi, che avrà il suo clounell’intervento del Capo delloStatoGiorgioNapolitano(anti-coamicoesodalediValenzi). Inrappresentanza del Governo cisarà il sottosegretario alla pre-sidenza del Consiglio GianniLetta.

A promuovere la giornata di

comemorazione (in collabora-zioneconlaFondazionePremioNapoli) è la Fondazione Valen-zi, costituita nel maggio scorso“perstimolarelamemoriadiunpatrimonio culturale e umanocheappartieneatuttaNapo-li - spiega la figlia dell'ex

sindaco,LuciaValenzi, cheneèpresidente (vice presidente è ilfratelloMarco). “Unamemoriaattiva – aggiunge - che possatradursi anche in iniziative diinteresse sociale per la città,una città che nostro padre haamato e per la quale si è impe-gnato, e per l’intero Mezzo-giorno”. Un appello, quello diLucia Valenzi, già raccolto damolte aziende campane chehannodatouncontributocon-creto all'organizzazione dell'e-vento. Tant'è che, grazie al loro

Cento anni dalla nascita, Napoli e il Capo dello Stato lo ricordano così

CULTURA

MaurizioValenzi?Un italiano

CELEBRAZIONI

ERMANNO CORSI

Scrisse un giornoGiorgio Bocca: “Non bastauna bandiera rossa per battere la Napoli deiGava”. Però, per dare un segno di profondocambiamento, bastò senza alcun dubbio.Della bandiera rossaMaurizio Valenziinterpretò tutto intero lo spirito e lacomplessa simbologia. Certo, non gli riuscì, come avrebbefortemente voluto, di installare unmicrofono e unmaxi-schermo sul balcone principale di Palazzo SanGiacomo perparlare direttamente ai napoletani e informarli dei progressiche ogni giorno, lentamentema in progressione, sirealizzavano sul piano politico-programmatico.Ma quando luiparlava da Sindaco, alla Sala dei Baroni, c'era da crederglisenza riserve e da rimanerne fortemente presi.Mettendo daparte ogni artificio retorico e scansando ogni tentazione alpopulismo,Maurizio Valenzi impegnò a fondo se stesso e la suaGiunta affinché si rivalutasse a pieno l'istituzione comunale ela città riprendesse finalmente ad avere fiducia nel proprioavvenire. Ho avutomodo di seguire da vicino, e dal di“dentro”, come cronista politico delMattino e poi comeconduttore del Telegiornale della Rai, gli otto anni del primosindaco “rosso”, il più popolare (fatte le debite differenze)dopo Achille Lauro. Ho seguitoMaurizio Valenzi come artista eintellettuale. Era gratificante constatare che lui, con il suocurriculum e la sua biografia, dava oggettivamente prestigioalla carica che ricopriva riuscendo a fare di Napoli una grandequestione nazionale ed europea. Per la prima volta unaDelegazione di assessori comunali, da lui guidata, vennericevuta a Bruxelles e a Strasburgo.Ho frequentato la sua casa-studio di viaManzoni e ho raccoltopiù volte le sue riflessioni sul declino della città soprattuttonegli anni ottanta e novanta. Nonostante l'età avanzata, le sueanalisi erano sempre lucide. Dietro l'amarezza per la“mutazione” che il suo partito subiva, rimaneva sempre vivo ilsuo spirito combattivo,mai propenso alla rassegnazione: unospirito che non cessavamai di continuare a sentirsi sempre inprima linea.

La testimonianza di Ermanno Corsi tratta dal libro“Maurizio Valenzi - testimonianze per una vita straordinaria”LAUREA HONORIS CAUSA

A GIORGIO NAPOLITANO

Sabato 14 novembre

Presso l’Università degli studi di Napoli “L'Orientale”,al Palazzo Du Mesnil, in via Chiatamone, ore 11verrà conferita la Laurea Honoris Causa in“Politiche ed Istituzioni dell'Europa”al Presidente della Repubblica Italiana GiorgioNapolitano.Ad aprire i lavori: Lida Viganoni, rettore; Amedeo DiMaio, preside dela Facoltà di Scienze politiche.Laudatio academica Paolo Frascani.Lection magistralis presidente della Repubblicaitaliana Giorgio Napolitano.

A sinistraMaurizio Valenzi.Sotto, la copertina del volumecurato da Lucia Valenzi e RobertoRace, “Maurizio Valenzi -testimonianze per una vitastraordinaria” che sarà presentatoil 15 novembre a Napoli nel corsodella commemorazione per i centoanni dalla nascita del sindaco. Lacommemorazione è organizzatadalla Fondazione Valenzi incollaborazione con la FondazionePremio Napoli. Alla manifestazioneinterverrà anche il sottosegretarioalla Presidenza del Consiglio GianniLetta. L’intervento conclusivo saràdel Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano

GiorgioNapolitano

Maurizio Valenzi con Eduardo

Il sindaco intellettuale

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“Il Denaro” 14 novembre 2009

“Il Denaro” 17 novembre 2009

aiuto, potrà essere inaugurata,nello stesso giorno della cele-brazione, la sede della Fonda-zione al Maschio Angioino, inuno spaziomesso a disposizio-ne dal Comune diNapoli.

LE TAPPE DELL’EVENTO

Adaprire ilprogrammadel-le celebrazioni (alle ore 11) sa-ranno il sindacodiNapoliRosaRusso Jervolino, il presidentedella Provincia Luigi Cesaro, ilGovernatore Antonio Bassoli-no e il vice presidente vicariodel Parlamento europeo Gian-ni Pittella. Seguirà “L’alfabetodiMaurizio”:è la lettura, intro-

dotta dal presidente della Fon-dazione Premio Napoli, SilvioPerrella, degli scritti di Valenzi(selezionatidaifigli e interpre-tatidaMarianoRigilloeCristi-naDonadio).Ci sarà poi la testimonianza

diAntonioGhirelli, giornalistae scittore napoletano, che conValenzi ha condiviso l'espe-rienza comunista nell'ultimodopoguerra (prima di allonta-narsi dal partito in seguito al-l'invasione d'Ungheria).Quindi Lucia Valenzi pre-

senterà il programmadelle at-tività future della Fondazione.Infine gli interventi di Gian-ni Letta e diGiorgioNapolita-no.

IL PREMIO TRA I PREMI

Subito dopo giunge il mo-mentodella consegna, dapartedelcapodelloStato,delPremioNapoli Speciale 2009 alla me-moriadiMaurizioValenzi ai fi-gli dell'ex sindacoLuciaeMar-co. E poi la presentazione delvolume che raccoglie le testi-monianze sull’uomopolitico.

IL LIBRO

“MaurizioValenzi.Testimo-nanze di una vita straordina-ria” è il titolodel libro che rac-coglie i ricordi di amici e av-versari politici, capi di Stato e

di Governo, politici, intellet-tuali, imprenditori, artisti,molti dei quali saranno pre-senti all’evento. Il volume, giàdisponibile nelle librerie, èstatopubblicato in dueedizio-ni, una rilegata a tiratura limi-tata, stampata daArti GraficheBoccia,edunainbrossura,edi-ta da Pironti. “La Napoli diMaurizio”.Lagiornatasichiudeconl’i-

naugurazione della mostra fo-tografica curatadaVeraMaonenella Cappella Palatina, Unevento già anticipato domeni-ca27settembrea Ischia (orga-nizzato dall’ex eurodeputatoFranco Iacono, partecipe ilsindaco di Torino Sergio

Chiamparino); e con la pre-sentazione nell’Antisala deiBaroni del Maschio Angionodel volume “Maurizio Valenzi.La ragione, la passione”, rea-lizzato dall’Istituto Campanoper la Resistenza in collabora-zionecon laFondazione.Librointrodotto dallo stesso Presi-dente Napolitano per il quale“lavitadiMaurizioValenzièunmagnificoesempiodi italiani-tà, di attaccamento a ideali dipace, di giustizia e di progres-so sociale, nel segno della de-mocrazia e della Costituzione,edipoliticavissuta senzaodii esenza fanatismi(comedovreb-be essere vissuta da tutti in unpaese civile)“.

IL DENAROSabato 14 novembre 2009

63CULTURA attualità

Carlo Azeglio Ciampi (Presidente Emerito della Repubblica)Francesco Cossiga (Presidente Emerito della Repubblica)Josè Goni Carrasco (ambasciatore del Cile negli Stati Uniti)Jack Lang (ex Ministro della Cultura e dell’Educazione della Repubblica Francese)Gianni Letta (sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri)Nicola Mancino (vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura)Romano Prodi (già Presidente della Commissione Europea e del Consiglio dei Ministri)Principe Amedeo di SavoiaVincenzo Scotti (sottosegretario al ministero degli Esteri)Crescenzio Sepe (Cardinale e arcivescovo di Napoli).Simone Veil (già Presidente del Parlamento Europeo e Presidente Onorario della Fondationpour la Mémoire de la ShoahSergio Zavoli (presidente della Commissione Vigilanza Rai).

IL COMITATO D’ONORE DELLA FONDAZIONE VALENZIAi due lati del tavoloMaurizio Valenzi ed Enrico Berlinguer

Romolo Runcini.I tarocchidi una vitafantasticadi Claudio d’Aquino

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NOVITÀ

RiconoscimentoperValenziAREA MED

AttribuitoallamemoriadelsindacodiNapoliil“PremioMediterraneodiCultura”LagiuriadellaFondazioneMedi-terraneo,riunitaaGoteborg(Sve-zia)nei giorni scorsi,haattribui-to i “Premi Mediterraneo” perl’anno 2010.Il “PremioMediterraneo di Cul-tura” è stato destinato alla me-moria di Maurizio Valenzi, pro-prio in coincidenza con il cente-nario dalla nascita.“ Sono molto felice della sceltadella giuria - ha commentato ilpresidentedellaFondazioneMe-diterraneo Michele Capasso -perchéMaurizio Valenzi rappre-senta, per me, l’esempio del“Sindaco”dedito al “benecomu-ne”, inunmomento incui i valo-ri dell’etica e della solidarietàsembranoessere smarriti.Mi ri-corda, soprattutto, l’operadimiopadre-sindacoperquasiquaran-tanni di San Sebastiano al Vesu-vio ed i suoi incontri conMauri-zio Valenzi per scambi di espe-rienze edi “buonepratiche” am-ministrative. Valenzi ha rappre-sentatoaNapoliuna figura istitu-zionale di grandissimo spessore

politico ed ha raccolto il rispettoe la stimadei suoi avversari poli-tici”.Nella motivazione si legge:“Maurizio Valenzi, nato a Tunisida una famiglia di origine livor-nese, inizia l'attività di pittorefrequentando per qualche annol'AccademiadiBelleArtidiTuni-si.Sotto l'influenzadelpittore to-scano Moses Levy aderisce, conAntonio Corpora, Loris Gallico eJule Lellouch, alle correnti d'a-vanguardia della pittura moder-na.Nelgiugnodel '32, rientrato inTunisia nella zona di Chaffar,promuove la lotta sindacale deibraccianti arabi contro i grandiagrari europei. Nel 1937, a Pari-gi, incontra diversi protagonistidellanuovacultura francesce, co-me Tristan Tzara, Paul Eduard,Aragon, Andrè Wumser, J.R.Bloch e studia l'opera degli im-pressionisti edell'EcoledeParis.La suaattività artistica riunisce leduerivedelMediterraneoconiu-gando il “pensiero europeo” conil “respiromediterraneo”.

La FondazioneMediterraneoha promosso, durante lariunione dei Capofila dellaFondazione Anna Lindh, laseconda edizione del "Pre-mioMediterraneo del Libro2009" che si svolgerà aBeirut il prossimo dicembredurante la Fiera del LibroArabo ed in occasione del-l’Anno di Beirut CapitaleMondiale del Libro, incollaborazione con il Mini-stero della Cultura Libanese,l’Ambasciata d’Italia el’Istituto Italiano di Culturaa Beirut. Il PremioMediter-raneo del Libro, direttodall’arabista Dounia Abou-rachid Badini, ha l’obiettivodi incoraggiare e premiare latraduzione, l’edizione, la

promozione, la diffusione ela divulgazione di operecontribuendo ad unami-gliore conoscenza “dell’Al-tro”. Esso ha altresì l’ambi-zione di rafforzare le rifles-sioni letterarie nel Mediter-raneo – romanzo, poesia,saggistica – quale sostegno

all’avvicinamento dellesocietà ed al ruolo di co-scienza critica del mondointellettuale e del sapere.Per tale via si potrannofavorire gli scambi culturalied umani ed aprire i dibattitiad un più ampio pubblicomediterraneo.

MEDITERRANEOIL DENAROMercoledì 17 novembre 2009

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Un’iniziativa per il libro del 2009nel segno del “mare nostrum”

Da sinistra: Piera Raimondi e Salwa Saniora Baassiri, rispettivamenterappresentante della rete italiana e della rete libanese Alf.

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Xxxxxxx“Al‑Bayane” 18 novembre 2009

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“Il Denaro” 28 novembre 2009

MEDITERRANEO

Il Marocco sostiene il “Totemdella Pace”. L’iniziativa pro-mossa dalla Fondazione Medi-terraneo trova la piena adesionedelle autorità marocchine cheintendono, in questo modo, es-sere partecipi di questa azionein favore del dialogo.Il presidente della FondazioneMediterraneo Michele Capasso,accompagnato da Pia Balducci,ha incontrato il sindaco di FezHamid Chabat, il quale ha sot-toscritto l’adesione della città diFez al progetto del "Totem dellaPace" e la sua partecipazione al-la rete "Città della Pace nel Mon-do".Il sindaco ha indicato quale co-ordinatore del progetto Mo-hammed Chabbas ed è stato sta-bilito che la dimensione del to-tem sarà di dodici metri di al-tezza e che sarà posizionato nelcuore della città, nella centra-lissima Piazza della Grande Po-ste, all’incrocio con l’ AvenueHassan II.“Sono molto onorato che la cit-tà di Fès, capitale spirituale delMarocco e sede della più anticauniversità del mondo, possaospitare questo simbolo univer-sale di pace - dichiara il sinda-co Chabat, aderendo ad un altroprogetto proposto dal presiden-te Michele Capasso: organizza-re nella città marocchina, nel2014, un grande evento dal ti-tolo “1914-2014: la Prima PaceMondiale”.“E’ un nostro antico impegno -sottolinea Capasso - assunto giànel 1994, in occasione dell’80°anniversario della prima guerramondiale e della nascita dellaFondazione. L’obiettivo è pro-muovere la pace non come effi-mero concetto, ma come un’a-zione coordinata in cui la cultu-ra e il dialogo hanno una forzadeterminante. La città di Fès,con la sua antica tradizione le-gata soprattutto al dialogo traculture e religioni – che trova ilsuo culmine nel Festival delleMusiche Sacre del Mondo - sa-prà essere all’altezza di questoevento”.Rabat invece realizzerà il Totemdella Pace con un’altezza di 20metri ed in una locazione alta-mente significativa: davanti al-l’ingresso della nuovissima Bi-

blioteca Nazionale del Regno delMarocco.Durante l’incontro con il sinda-co di Rabat, già ministro delleFinanze, Fathallah Oualalou econ il direttore della BibliotecaNazionale del Regno del Maroc-co, Driss Khrouz è stata defini-ta la dimensione dell’opera e laposizione (vedi foto e progetto).“E’ una scelta simbolicamentesignificativa - afferma il sinda-co Oualalou - con la quale la cit-tà di Rabat intende parteciparea questa iniziativa realizzandoun’opera di notevole altezza. Ciòanche in armonia con la splen-dida architettura moderna del-la nuovissima Biblioteca che hacome suo riferimento una torrealta trenta metri”.“Per la Biblioteca Nazionale èdavvero un onore poter assu-mere quale simbolo il “Totemdella Pace”- dichiara il diretto-re Driss Khrouz - in quanto que-sto edificio fa onore al Maroccoma, soprattutto, alla cultura.Quando ho espresso al collegaMichele Capasso (siamo en-trambi coordinatori delle ri-spettive reti nazionali della Fon-dazione Anna Lindh) l’intenzio-ne di ospitare il Totem ho ancheentusiasticamente aderito alla

sua proposta di costituire qui,con un partenariato tra la Fon-dazione Mediterraneo, la Mai-son dela Paix e la nostra istitu-zione, la Biblioteca della Pace”.“E’ un’iniziativa molto impor-tante - sottolinea Michele Ca-passo - perché raccoglierà in ap-posite sale di questa splendidamoderna ed accogliente biblio-teca le principali pubblicazioniconcernenti i processi di pace, idocumenti relativi alle iniziati-ve intraprese nei secoli ed alcu-ni video di riferimento. Ho an-che proposto di procedere allasottocatalogazione dei volumipresenti - selezionando quelliche, indiscutibilmente, pro-muovono la pace, pur apparte-nendo a varie discipline - e didenominarli Libri della Pace”.La città di Rabat ospiterà nel2010 la prima conferenza deiSindaci della rete "Città della Pa-ce nel Mondo".A Marrakech, sede della Fonda-zione Mediterraneo da 10 annicon il pieno appoggio del de-funto sovrano Hassan II, il “To-tem della Pace” sarà realizzatoin un luogo significativo dellacittà, d’intesa con l’UniversitàCadi Ayyad, partner della Fon-dazione Mediterraneo.

L’impegno per il Totem della PaceMAROCCO. 1

La scultura-simbolo sarà realizzata nelle città di Rabat, Fès e Marrakech

IL DENAROSabato 28 novembre 2009

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In onda dal lunedì al venerdì su DENARO TV, il TgMed è uno spazio di informazione e di approfon-dimento sugli eventi e sugli scenari politici, sociali,economici e culturali dell’Area Med. Realizzato in collaborazione tra Denaro tv e il quo-tidiano Il Denaro, il notiziario rappresenta per im-prenditori e istituzioni un’opportunità di sviluppoe di cooperazione.

dal lunedì al venerdì ore 19 e ore 20

TGmed

In alto da sinistra: Il progetto del Totem della Pace all’ingresso dellaBiblioteca Nazionale del Marocco;

Michele Capasso con il sindaco di Fès Hamid Chabat.; Michele Capasso con Mohammed Chabbab nella piazza

della Grande Poste di FèsA lato Michele Capasso con il sindaco di Rabat,

già ministro dell’economia, Fathallah Oualalou e Driss Khrouz, direttoredella Biblioteca Nazionale

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Xxxxxxx“Il Denaro” 28 novembre 2009

Maometto VI produttore del futuroMAROCCO. 2

La città di Fès ha ospitato neigiorni scorsi importanti even-ti che la collocano al centro del-lo sviluppo culturale, sociale,scientifico e politico del Paese.Il re Maometto VI ha parteci-pato alle inaugurazioni di varicentri: da quello per i portato-ri di handicap al nuovissimo“Centro per l’artigianato”.Il centro per i portatori di han-dicap è realizzato dalla Fonda-zione Maometto V e sarà costi-tuito da 4 poli funzionali: me-dico sociale, educativo, forma-zione e inserimento nel mon-do del lavoro, sport e riabilita-zione.Il Centro per l’artigianato è co-stituito da uno splendido mo-derno edificio in cui trovanoposto le varie categorie: tinto-ri, tessili, artigiani del legno edella ceramica, artisti, sarti ederedi di antichi mestieri d’artepossono esprimere la propriacapacità creativa all’interno dicooperative appositamente co-stituite.“E’ un esempio di integrazionee valorizzazione delle sapienzeantiche con la moderna tecno-logia” ha dichiarato il presi-dente della Fondazione Medi-terraneo Michele Capasso, rin-graziando il direttore del cen-tro Ahmed Aboujaafar.Il sindaco di Fès Hamid Cha-bat ha dato istruzioni al neona-to Centro affinché siano realiz-zate opere di qualità da desti-nare all’arredamento della “Sa-la Fès” presso la sede di Napo-li della Maison de la Méditer-ranée, auspicando che il reMaometto VI venga personal-mente ad inaugurarla.La città di Fès ha ospitato neigiorni scorsi il “Terzo Forum diFès”, dedicato ai media ed allasfida che ci attende nel terzomillennio.Intervenendo quale relatore,Michele Capasso ha evidenzia-to un problema reale che hatrovato la piena condivisionedei partecipanti provenienti davari Paesi: “Occorre definire -ha detto - un codice etico per igiornalisti e i responsabili deimedia e dei mezzi di comuni-cazione ed informazione. Que-sti professionisti hanno unagrande responsabilità: posso-no far danni più delle guerre oagevolare il processo di pace edi sviluppo: bisogna riafferma-re il ruolo della morale nellapolitica come nei media, biso-gna far parlare gli spiriti ed icuori e non solo il potere ed ildenaro”.Capasso ha sottolineato la ne-

cessità di un equilibrio nell’in-formazione, specialmente perquanto concerne la guerra e lapace: “Solo il 2% dell’informa-zione riguarda la pace – ha sot-tolineato – e ciò alimenta sol-tanto processi distorsivi, fru-strazioni e fondamentalismi.Spesso, nel nome della libertàdi espressione, i media offu-scano la libertà degli altri oc-cultando la verità: la polarizza-zione ed il contrasto tra Islàm eOccidente è stato alimentato edingigantito specialmente daimedia”.Capasso ha commentato un re-cente studio con il quale si son-da il sentore dei giovani ma-rocchini sul futuro del loroPaese. In esso si sottolinea lavisione ottimistica di un Ma-rocco in piena fase di sviluppo,attento alla diffusione dellenuove tecnologie, che confida

nelle nuove opportunità pro-fessionali, con buoni risultatinella lotta all’analfabetismo edalla disoccupazione. Tali obiet-tivi passano, necessariamente,attraverso lo sviluppo umano ela promozione delle tecnologiee dell’impiego nonché attra-verso la valorizzazione dei me-stieri d’arte e dell’artigianato.Va notato come la relazione delMarocco con il mondo arabo emusulmano non esclude, se-condo lo studio, la necessariavalorizzazione della sua identi-tà regionale nel contesto euro-mediterraneo; il re MaomettoVI, infatti, è stato uno dei prin-cipali sostenitori dell’Unioneper il Mediterraneo (UPM), cuiRabat riconosce la massimapriorità, nella convinzione chepossa essere un forte stimoloper il sistema nazionale.Risultano interessanti, in tale

contesto, le previsioni sul fu-turo sviluppo economico, chesottolineano l’imperativo diuna crescita fondata sulla di-versificazione dei settori nonagricoli, e in particolare lo svi-luppo dell’artigianato, nonchél’adozione di una nuova politi-ca industriale, che si rivolgaalla modernizzazione compe-titiva del tessuto esistente edalla valorizzazione di alcunicomparti veri motori di cre-scita orientati verso l’esporta-

zione, tra cui l’offshoring, l’au-tomobilistico, l’aeronautico el’elettronico, seguiti dal rilan-cio dei settori tradizionali qua-li l’agroalimentare, l’ittico, iltessile e l’artigianato di quali-tà. I progressi realizzati in ma-teria di liberalizzazione nelsettore delle telecomunicazio-ni, dell’energia e dei traspor-ti, hanno aumentato la pro-duttività globale dell’econo-mia, rendendola meno sog-getta alle incerte variazionidella produzione agricola. Risultati positivi si riscontra-no anche nel settore turisticoe dimostrano lo sforzo che leautorità stanno portandoavanti per raggiungere gliobiettivi di Vision 2010, il pro-getto governativo che accordaal turismo la massima priori-tà. In particolare, gli obiettiviindividuati sono molto ambi-ziosi, sia in termini quantita-tivi che qualitativi: raggiungi-mento della soglia di 10 milio-ni di turisti, di cui 7 milioni dituristi internazionali, e crea-zione di 160.000 posti letto (dicui 130.000 posti in zone bal-neari e 30.000 in destinazio-ni culturali del Paese), portan-do la capacità nazionale a230.000 posti letto.

MEDITERRANEO IL DENAROSabato 28 novembre 2009

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Il presidente Capasso ha partecipato a Roma allaFesta Nazionale del Sultanato dell´Oman. Inquesta occasione ha consegnatoall´Ambasciatore dell’Oman Said Nasser Al-Harthy il verdetto della Giuria del Premio Mediter-raneo - riunitasi di recente in Svezia, a Goteborg -che attribuisce a S.M. il Sultano Qaboos bin SaidAl Said il "Premio Mediterraneo Edizione Speciale2010". La cerimonia di assegnazione si svolgerà aMuscat in occasione delle celebrazioni del 40°anniversario dell’insediamento del Sultano Qa-boos e del suo 70° compleanno.

PREMIO MEDITERRANEO

Assegnata al sultano Qaboos l’edizione speciale 2010

In alto: Il re Maometto VI con il sindaco Chabat ed altrepersonalità all’inaugurazione del Centro dell’artigianatodi FèsA lato da sinistra Michele Capasso con Ahmed Aboujaa-far, direttore del Centro dell’artigianato di Fès, accanto adun modello della Grande Moschea di Casablanca

Il presidente Michele Capasso con l’ambasciatore dell’Oman Said Nasser Al-Harthy

Media, artigianato e solidarietà al centro dell’azione politica del sovrano

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“Il Denaro” 2 dicembre 2009

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“Il Denaro” 10 dicembre 2009

FONDI EUROPEI

INDUSTRIA AGROALIMENTARE

L’Ue tutelerà la pizza napoletanaE’ ufficiale: sì almarchio Stg. Il 4 gennaio festa in città >>> 21

Por, ecco i progetti alpaloL’elencocompletodellegrandioperefinanziabilienonavviateLaRegionesidifende:Ritardipertempitecnicid’istruttoria

NAPOLI. Forum culture, patto Nappi-Oddati >>> 23

AVELLINO. Pmi, un incubatore a Lacedonia >>> 32

BENEVENTO. Ente camerale, bandi per Pmi rosa >>> 34

CASERTA. Ixfin, confronto il 21 dicembre >>> 37

SALERNO. De Luca: Crescent, pronti nel 2012 >>> 39

DALLE PROVINCE

Il 10dicembre1994 nascevaaNapoli laFondazioneMedi-terraneo.Insiemeamecondiviserol’iniziativaPredragMat-vejevic’,GerardoMarotta,CaterinaArcidiacono,ClaudioAz-zolini,NulloMinissiedaltriesponentidelmondoculturale.

Michele Capasso >>> da 9 a 11

FondazioneMediterraneocompie15anni

CAMERA DI COMMERCIO

De Simone varaa Casertala nuova giunta

>>> 36

EDILIZIA

IlPianocasaè leggeL’Ance: 40milapostiincinqueanni

Giornale dell’Europa MediterraneaANNO XIX - N° 232 GIOVEDÌ 10 DICEMBRE 2009

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BottaerispostatrailministrodellaGiustiziaAlfanoel’Anm.E’giustocheimagistratiappaianospessointv?Partecipaalsondaggiosu denaro.it

I dibattiti di Terrafelix:Il biodistretto per valorizzareil territorio. Stasera in ondaalle 22,30 suDenaro Tv N

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A FUTURAGoogle, la ricerca in tempo realee la potenza dell’aggregazione

al centro del giornale

IlConsiglio regionale approva ilPianocasanella tardaseratadi ieri,dopocheun intoppo sull’articolo 5 (riconver-sione delle aree industriali dismesse)avevarischiatodi trasformare la sedu-ta nell’ennesimo flop. Presenti in au-la come osservatori “interni”, sinda-catiecostruttori.NunzioCoraggio,pre-sidenteregionaleAnceafferma:“Pre-visti 40 mila posti di lavoro in cinqueanni”.

>>> 19

il diario della crisi

•Saut, senzastipendioidipendentidel 118

•Federbiologi, via liberaallaCig inderoga

>>>15

La mappa completacon tutti i dettagli su denaro.it

Por Campania 2007-2013: sono 141 leproposte del Parco progetti ammesse afinanziamentosulle358presentate,perun totale di 405 milioni di euro. Al pa-lo dunque c’è più della metà delle ope-reprogrammatealuglio2008eannun-ciate come immediatamente cantiera-bili dal presidente della Regione Cam-pania Antonio Bassolino. Palazzo San-taLuciasidifende:Lerisorsenonsonoperse, i ritardi sono dovuti ai tempistrettamentetecnicinecessariperveri-ficarelacoerenzadellepropostecongliobiettivi delPor, dicono idirigenti de-gli uffici dei vari assessorati coinvoltinell’istruttoria delle domande. A sba-gliare dunque, è l’anello della macchi-na burocratica di Palazzo Santa Luciadeputata a tradurre i provvedimenti informa di comunicazione.

>>> alle pagine 16 e 17

CAMPANIA: ARTIGIANI, PRESTITI AL LUMICINO

Alsettoresoloil2percentodeimutui10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

0

Valori in percentuale deifinanziamenti assegnatiall’artigianato sul totale

Fidomedio, regioneultima60.000

50.000

40.000

30.000

20.000

10.000

0

Valori in migliaia di euro

8,2 5,5 3,8 2Marche Veneto Italia Campania

55.100 24.100 39.800 16.000CentroNord

Sud Italia Campania

Rapporto Artigiancassa: in Campania l’incidenza dei finanziamenti agli artigiani, in rapporto ai prestititotali, nel 2008èpariadappena il 2percento.E la regioneèultima in Italiaper fidimedi >>> 12

9 7 7 1 7 2 1 0 6 7 0 0 9

9 1 2 1 0

ITALIA (S&P/Mib) -0,75%Da inizio anno 14,27%AREA EURO -1,09%Da inizio anno 15,14%STATI UNITI -0,07%Da inizio anno 17,13%GIAPPONE -1,34%Da inizio anno 12,93%EURO/DOLLARO 1,4768Da inizio anno 6,11%

BORSA

Milano -0,75%

Europa -1,09%

Usa -0,07%

Listinieuropei zavorrati dallepreoccupazioni sullostatodell'economiagrecaesull'allarmediStandard&Poor'ssuldebitospagnolo >>> 46

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“Il Denaro” 10 dicembre 2009

Quindici anni di dialogo e di paceAREA MED. 2

Ilbilanciodiun’azionedatuttiriconosciutaperlacoerenzaeirisultatiMICHELE CAPASSO

Il 10 dicembre 1994, a Napoli,nella sede dell’Istituto Italianoper gli Studi Filosofici, nasceva laFondazione Mediterraneo. In-siemeamecondiviserol’iniziati-va Predrag Matvejevic’, GerardoMarotta, Caterina Arcidiacono,Claudio Azzolini, Nullo Minissied altri esponenti del mondo po-litico, culturale, scientifico e so-ciale dei Paesi del Grande Medi-terraneo. E’ impossibile citarlitutti: voglio ricordare, solo comeesempio, Manuel Vasquez Mon-talban, Juan Goytisolo, EdgarMorin, i premi Nobel ShimonPeres, Yasser Arafat, NaguibMahfouz e Shirine Ebadi, i de-funti re del Marocco Hassan II edi Giordania Hussein bin Talal, ilrediSpagnaJuan CarlosI, ilpre-sidentedellaRepubblicadiMace-donia Kiro Gligorov. La missioneche ci prefiggemmo era aiutare lepopolazioni della ex Jugoslaviavittime innocenti di una guerracivilenelcuoredell’Europa.Subi-todopoabbiamolavoratosodopersensibilizzare l’Unione Europeaad una vera collaborazione con iPaesidellarivaSuddelMediterra-neo. Eccoci dunque al 1995, annodi nascita del “Partenariato euro-mediterraneo”eallastrutturazio-ne della Fondazione Mediterra-neoinsedidistaccatecolfinedi:-Promuovere il dialogo tra le so-

cietàeleculturenellospazioeu-romediterraneo.

-Affermare principi di etica soli-daleperconoscereerispettareledifferenze.

-Individuare e far perseguireobiettivicondivisibilidapartedirealtà socialmente e cultural-mentediverse.

-Costituire una rete per la pro-mozione del dialogo e degliscambitraSocietàcivili,colletti-vitàlocaliemondoeconomico.

-Promuovere una Coalizione diValoriediInteressicondivisitrail Mondo Arabo-islamico el’Occidente.

All’inizio della nostra azione sia-mostaticonsideratigli“apripista”di un percorso su cui si sono ri-versati,spessosenzaavernetitolo,moltepliciorganismi.Sarebbe qui troppo lungo riper-correre un’intensa attività che èmeglio affidare ai numeri (veditabella). Quella che veniva consi-derata una utopia si è rivelata es-sereinvecechiaroveggenzapoliti-ca e, soprattutto, una reale sfidapolitica,economica,socialeecul-turalepertutti. Desideriamocon-tinuare lungo il cammino intra-preso con una nuova sfida: realiz-zarela“MaisondelaPaix”;unluo-

gofisicoincuiraccontare,proget-tare,produrre,custodire e “man-tenere” la Pace. E’ una missionedifficilemaconilsostegnodiper-sonalità che hanno una visionepoliticaalta,inprimisilPresiden-te della Repubblica Italiana Gior-gio Napolitano, sapremo essereall’altezzadelcompito.

GERARDO MAROTTAPresidente dell’Istituto Italiano

per gli Studi FilosoficiNapoli, 10 dicembre 1994. Costi-tuzione della Fondazione Medi-terraneoLa scelta di Michele Capasso diabbandonare gli interessi parti-colari per dedicarsi al bene comu-ne, con la creazione della Fonda-zione Mediterraneo, lasciano unbarlume di speranza. Uomini co-me lui e scelte difficili come quel-la che ha fatto possono contribui-re in maniera determinante a rea-lizzare la pace e progetti finoraconsiderati impossibili, quali gliStati Uniti d’Europa e l’integra-zione euromediterranea.

OSCAR LUIGI SCALFAROPresidente della Repubblica

ItalianaRoma, 2 giugno 1995 Il suo libro l’ho letto di getto: le sueparole sono commoventi.Stamattina, come da sempre, par-lerò della “Pace”. La Pace è ele-

mento essenziale per la democra-zia e la civiltà dei popoli: in man-canza, solo atrocità e barbarie. Lei,architetto, col suo libro mi ha ri-dato serenità e fiducia. Continuisu questa strada: avrà mille diffi-coltà. Ma se è sua intenzione dedi-carsi, come mi ha scritto, al benecomune dei popoli mediterranei,vada avanti e non si avvilisca. Lastrada sarà irta di ostacoli, ma leisarà in grado di superarli.

S.A.R. FELIPE DI BORBONEPrincipe di Asturias

Napoli, 13 dicembre 1997Signor Presidente della Repub-blica, autorità, signore e signori, èper me un grande onore ed unaprofonda soddisfazione parteci-pare all'inaugurazione del II Fo-rum Civile Euromed. I giovaniprotagonisti della Società Civile: ilForum si apre in questo modo,proiettato verso il futuro, verso ilXXI secolo che, sono sicuro, ten-derà al rinnovamento dinamico.Mi compiaccio con la FondazioneMediterraneo per la sua azione,per la sua fede, per la sua visionedel futuro e per avere organizzatoquesto Forum cui la Spagna ha vo-luto partecipare con tutto il suoentusiasmo.

MARIO MONTICommissario Europeo

Napoli, 13 dicembre 1997

In queste ore l'Europa diventa piùsolida con la moneta unica, piùgrande con l'allargamento, piùaperta anche nei servizi finanzia-ri. È importante, ed è il grandemerito della Fondazione Medi-terraneo, che proprio in questomomento anche quella dimen-sione finora non abbastanza svi-luppata dello sguardo operativo alMediterraneo, dell'integrazioneEuromediterranea, riceva la do-vuta attenzione con questo Fo-rum che non ha precedenti perqualità dei temi trattati e quantitàdei partecipanti.

JACQUES SANTER Presidente della Commissione

EuropeaBruxelles, 24 luglio 1998La creazione della Maison de laMéditerranée da parte della Fon-dazione Mediterraneo rappre-senta un momento importante efondamentale per il dialogo euro-mediterraneo.

CARDINALE PAUL POUPARD Presidente Pontificium Consilium della Cultura

Città del Vaticano, 27 settembre1998Approvo la costituzione dell'Ac-cademia del Mediterraneo – se-zione della Fondazione Mediter-raneo - e la sostengo anche inqualità di Presidente del Consi-glio di Coordinamento delle Ac-cademie Pontificie. Rilevante è,infatti, l'interesse che il Pontifi-cio Consiglio della Cultura, da mepresieduto, nutre per l'area me-diterranea: per questo aderisco aquesta prestigiosa istituzione.

MARIO SOARES Presidente della Repubblica

del Portogallo Lisbona, 28 settembre 1998Il dialogo culturale, scientifico eaccademico oggi è più che mai in-dispensabile: per me, quindi, èun grande onore far parte dellaFondazione Mediterraneo, i cui

fini meritano tutto il mio soste-gno.

JUAN CARLOS I Re di Spagna

Palermo, 1 ottobre 1998.La Fondazione Mediterraneo èuno strumento indispensabileper il dialogo e la cooperazione trai popoli del Mediterraneo: essacostituisce un esempio, per laconcretezza, l’impegno, la com-petenza e la passione impiegati inazioni concrete e durature.

CATHERINE TRAUTMANN Ministro della Cultura

e della Comunicazione della Repubblica Francese

Parigi, 3 ottobre 1998Auguro ogni successo alla Fonda-zione Mediterraneo ed alle suesezioni autonome: è un’ istituzio-ne altamente rappresentativadelle istanze culturali, scientifi-che e politiche dei popoli euro-mediterranei, alla quale la Fran-cia ha aderito con le sue principa-li e più antiche istituzioni.

LUIGI BERLINGUERMinistro della Pubblica

Istruzione della RepubblicaItaliana

Napoli, 10 ottobre 1998Desidero esprimere il mio ap-prezzamento per il valore cultu-rale costituito dall'Accademia delMediterraneo creata dalla Fon-dazione Mediterraneo e sonocerto che costituirà lo strumentoprincipale per il dialogo eurome-diterraneo in ambito culturale escientifico.

LAMBERTO DINIMinistro degli Affari Esteri

della Repubblica ItalianaNapoli, 10 ottobre 1998Mi compiaccio per la costituzio-ne, quale sezione autonoma dellavostra Fondazione, dell'Accade-mia del Mediterraneo e ringraziol'architetto Capasso per l'onoreche mi fate proponendomi di far-ne parte. L'Accademia segnerà,ne sono certo, un ulteriore pro-gresso nel miglioramento dellapercezione dell'altro, contribuiràal reciproco arricchimento tra leculture che hanno concorso a for-giare una grande civiltà a rigettodi visioni nutrite da opposti fon-damentalismi ed estremismi.

ANTONIO MACCANICO Ministro delle Poste

e delle Telecomunicazioni della Repubblica Italiana

Napoli, 10 ottobre 1998La Fondazione Mediterraneo,che ha tra i suoi nobili scopiquello di costituire l'Enciclope-

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• 28 progetti di solidarietà e aiuto iniziando nel1994 dalle popolazioni della ex-jugoslavia

• 6 programmi per combattere l’analfabetismoiniziando nel 1995 dal marocco

• 5 master di formazione per giovani laureati• 173 workshop per il dialogo tra le culture• 253 pubblicazioni in varie lingue e prodotti

multimediali• 450 eventi concerti per il dialogo, teatro,

cinema, esposizioni• 3 master per la formazione di sceneggiatori

www.cinemamed.org• 3 forum civili euromed realizzati con

il coinvolgimento di 4.000 persone• 18 conferenze euromediterranee• 37 incontri di giovani con il coinvolgimento

di 3.000 giovani di 46 paesi• 22 appelli per la pace e lo sviluppo

con il coinvolgimento di 16 milioni di persone• 7 mostre sulla cultura islamica

per promuovere la reciproca conoscenza• 10 sedi operative in 8 paesi• 4 concorsi per suoni, musiche e video

tra i giovani sul dialogo interculturalewww.euromedcafe.org - www.euromedi.org

• 200.000.000 di persone mobilitate

I numeri della Fondazione Mediterraneo

Napoli, 3 settembre 2003.Il Consiglio d’Europa si riunisce alla Fondazione Mediterraneo.Da sinistra: Walter Schwimmer, Michele Capasso, Claudio Azzolini e Peter Schieder

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dia del Mediterraneo, insieme abanche dati ed altri strumentid'informazione, sarà un puntodi riferimento essenziale per lacultura euromediterranea ed unluogo fisico di rappresentanzareale per i vari popoli che si af-facciano su questo mare: perquesto, sono onorato di farneparte.

MARCELINO OREJACommissario europeo,

responsabile per gli Affari della Cultura

10 ottobre 1998Ogni Stato dell'Unione Europeadeve per molta parte la sua liber-tà e la sua ricchezza all'intuizionedi chi ha voluto regolare i con-flitti col diritto, il dialogo, la col-laborazione, l'integrazione el'intelligenza, piuttosto che conla forza e la violenza. Possiamoproporre questo modello a tutti iPaesi del Mediterraneo? Certo,purché insieme possano trovarele ragioni di tale comportamen-to: la Fondazione Mediterraneo,con partecipanti di altissimo li-vello e rappresentatività e con laqualità delle sue azioni, sarà lostrumento fondamentale perstrutturare un tale sviluppo. So-no veramente onorato di farneparte.

SHIMON PERESPresidente di Israele,

Premio Nobel della PaceNapoli, 10 ottobre 1998La Fondazione Mediterraneo,con l’Accademia del Mediterra-neo, è lo strumento principaledel processo di pace e la sua azio-ne mira proprio a rinforzare ildialogo interculturale tra le gen-ti delle due rive del Mediterra-neo, in modo da restituire a que-sto mare - modello le sue fun-zioni di mediazione e la sua atti-tudine a creare valori condivisi-bili. Il nostro Paese sarà al fiancodella Fondazione Mediterraneonella sua aspirazione di realizza-re questo lodevole obiettivo:questa istituzione è una risorsadi estrema rilevanza per il futuroe per la pace e svolge un ruoloancora più importante della di-plomazia; con la sua rete di Uni-versità e altre istituzioni cultura-li è una speranza: sarà la nostra"bussola" e, sono certo, ci con-durrà verso la luce.Sono onorato di essere tra i suoimembri fondatori.

JORDI PUJOLPresidente Generalitat

de CatalunyaNapoli, 10 ottobre 1998La Fondazione Mediterraneo èun istituzione di riferimento peril partenariato e le sue azioni so-no essenziali nell'ambito dellacultura euromediterranea: sonofelice ed onorato di farne parte.

FABIO ROVERSI MONACORettore dell'Università

di BolognaNapoli, 10 ottobre 1998Penso che l'aspetto più rilevanteche la Fondazione Mediterraneopuò rappresentare per le Univer-sità - mi riferisco a tutte le Uni-versità del Mediterraneo e, inparticolare, alle Università italia-ne - sia espresso nel primo com-ma dell'articolo 4 del suo Statuto,dove vengono indicati i compitidella sua sezione autonoma “Al-mamed”, che sono: il potenzia-mento della creatività letterariaed artistica, lo sviluppo degli stu-di, il progresso delle scienze e ladiffusione dei valori umani. Sonoonorato di essere tra i fondatori diquesta prestigiosa istituzione perla quale prevedo un futuro opero-so e costruttivo. L'Università diBologna sarà al fianco di questainiziativa prestigiosa.

MOUFID SHEHAB Ministro dell'Insegnamento

superiore e della Ricercascientifica della Repubblica

Araba d'EgittoNapoli, 10 ottobre 1998La Fondazione Mediterraneo ri-veste una grande importanza edha il fondamentale obiettivo diconsolidare l'unità e la stretta col-laborazione tra i Paesi mediterra-nei. È per me un onore partecipa-re a questa istituzione che operaper costituire, concretamente,valori condivisi tra Islàm e Occi-dente.

S.M ABDALLAH II BIN HUSSEIN

Re di GiordaniaPalazzo Reale di Amman, 9 aprile1999La Fondazione Mediterraneo è lostrumento principale per co-struire la pace nella Regione me-diterranea a beneficio di tutti iPopoli di questo mare. Questa è lasperanza di tutti noi. L'ignoranzaè il peggiore nemico della pace.Attraverso il lavoro rigoroso e du-raturo di mediatori che diligente-mente trascendono i confini na-zionali, attraverso azioni concre-te, Voi offrite attraverso la cultura- sotto la guida del presidente Mi-chele Capasso - ciò di cui questiPopoli hanno bisogno. Noi ab-

biamo una fede profonda nellaVostra azione, nella creazione diuna Regione euromediterraneastabile in questo mondo così tur-bolento, in cui i popoli e le culturesapranno convivere nel reciprocorispetto e nell'armonia.

ABDARAHMANE AL-YOUSOUFI

Primo Ministro del Regno delMarocco

Napoli, 10 aprile 1999Desidero in questa occasione ri-affermare l'impegno del Re delMarocco, Hassan II, del Governoe del Popolo, nella fedeltà dellesue tradizione culturali e politi-che, a partecipare con tutte le sueforze per far si che il Mediterra-neo sia un mare di Pace. Per ga-rantire la crescita dei nuovi Popo-li, sosterremo la “nostra” Fonda-zione Mediterraneo ed il suo Pre-sidente Michele Capasso: a taleproposito ho il piacere di annun-ciarvi che il Marocco ospiterà laprima assemblea della Commis-sione Internazionale di Sostegnodella Fondazione Mediterraneo,che si terrà a Marrakech il 24aprile 1999, sotto l'Alto Patroci-nio di sua Maestà, il Re Hassan II,il quale ha dato il suo assenso adaccogliere in Marocco una sededistaccata della Fondazione Me-diterraneo, centrata sulle temati-che dell'educazione, della forma-zione, dell'occupazione, dellemigrazioni e dei rapporti tra l'a-rea del Maghreb e i Paesi euro-mediterranei: questa sede saràistituita tra due settimane, inquell'occasione. La scelta del Ma-rocco di ospitare la sede per la ri-va Sud della Fondazione Medi-terraneo darà la possibilità, senza

alcun dubbio, di rafforzare il dia-logo e sostenere la cooperazionetra gli Stati Mediterranei.

JACK LANGPresidente della Commissione

Affari Esteri dell'Assemblea Nazionale della Repubblica Francese

Napoli, 10 aprile 1999La creazione dell'Accademia delMediterraneo, da parte dellaFondazione Mediterraneo e conl’adesione di oltre sessanta Acca-demie regionali e nazionali deiPaesi mediterranei, costituisceun atto di fede nella capacità delnostro mare comune d'accettarele sfide che lo aspettano all'alba diquesto terzo millennio. L'Acca-demia del Mediterraneo racco-glie una sfida proponendosi co-me strumento di sapere e cono-scenza, al servizio dello sviluppo,della solidarietà e della pace intutta la regione. Oggi, Napoli siconferisce prestigio accogliendoufficialmente la sede di questaprestigiosa istituzione. La cittàpartenopea rinnova così la suastoria illustre e ridiviene capitalemediterranea come lo è stata perlungo tempo.

TONI POPOVSKIMinistro dell'ambiente

della Repubblica di MacedoniaNapoli, 10 aprile 1999Da tre anni la Repubblica di Ma-cedonia è molto attiva attraversomolti organismi della Società ci-vile e ospita una sede distaccatadella Fondazione Mediterraneoche mi onoro di presiedere. Il no-stro Paese è coinvolto in numero-si progetti catalizzati dal II ForumCivile Euromed, ma oggi il suoimpegno principale è quello digarantire la pace e la stabilità neiBalcani. Vi prego di non conside-rare il nostro paese come un luo-go di sofferenza e di rifugiati, macome culla della civiltà che neiBalcani assume un ruolo di difesadei diritti civili. La Repubblica diMacedonia ha già aderito piena-mente ai programmi della Fon-dazione Mediterraneo, in parti-colare a quelli destinati alla salva-guardia e alla promozione del pa-trimonio culturale ed ambientalenella regione mediterranea, allacostituzione di un forum perma-nente per lo sviluppo di relazionistrutturali tra il Mar Nero ed il

Mediterraneo, alla costituzionedi un centro per il monitoraggiodel patrimonio culturale ed am-bientale del Mediterraneo.

GUIDO DE MARCOPresidente della Repubblica

di MaltaValletta, 16 luglio 1999La Fondazione Mediterraneo è lostrumento essenziale per lo svi-luppo sociale ed umano a livelloeuromediterraneo. Essa pro-muove il progresso e la coopera-zione tra i popoli. Sono onorato diessere tra i suoi membri e sono afianco del suo presidente Miche-le Capasso.

LJUBCO GEORGIEVSKIPrimo Ministro

della Repubblica di MacedoniaSkopje, 3 febbraio 2000Il Governo della Repubblica diMacedonia ha deciso all'unani-mità, nella seduta del 2/2/2000,di sostenere i fini e le attività dellaFondazione Mediterraneo gratoper il suo alto contributo fornito alprocesso di pace e stabilità neiBalcani.

S.M. MOHAMMED VIRe del Marocco

Rabat, 22 giugno 2002Consideriamo la FondazioneMediterraneo con la Maison dela Méditerranée, nella città se-colare di Napoli, come una baseche viene ad incoraggiare l'edi-ficio grandioso eretto al serviziodell'interazione delle civiltà:un'interazione che la Vostraonorabile istituzione non cessadi favorire con cura, passione eperseveranza. Desidero ricor-dare l'apertura della sede dellavostra Fondazione, di riferi-mento per la Riva Sud, alla qualela città di Marrakech ha offertoogni sostegno, e di ricordare icontributi preziosi e i dibattitifecondi che l'hanno segnata, co-me le idee chiaroveggenti, lepercezioni pertinenti e le racco-mandazioni giudiziose che nesono uscite. Continueremo adaccordare la Nostra attenzione esollecitudine alle attività dellaSede della Riva Sud della VostraFondazione, affinché sia unafonte di irraggiamento perma-nente che operi ininterrotta-mente per realizzare i nobili finiche vi siete posti.

ROMANO PRODIPresidente

della Commissione europeaBruxelles, 22 giugno 2002Tutti noi abbiamo la speranza evogliamo agire affinché i popoliche vivono sulle sponde di que-sto mare riescano a stabilire so-lidi legami economici e culturali,a realizzare progetti comuni e aconvivere in pace e armonia. Perpoterlo fare, bisogna comunica-re e comprendersi. Per questo, ildialogo interculturale sta diven-tando uno dei pilastri della co-

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Napoli, 10 dicembre 1994.Michele Capasso e Gerardo Marotta all’atto costitutivo della Fondazione Mediterraneo

Napoli, 2 settembre 2003L’accordo tra la Fondazione Mediterraneo e l’EgittoNella foto: Michele Capasso con Suzanne Mubarak

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operazione Euro-mediterranea.In tale contesto primario è ilruolo della Fondazione Medi-terraneo, istituzione che operasulla base del pluralismo e del-l'equità, avvicinando i popoli efavorendo la comprensione e ilrispetto reciproci.L'apertura della "Maison de laMéditerranée", a Napoli e in al-tri Paesi, costituisce speranzache si unisce al più vasto proget-to europeo di pace e prosperitàper i popoli del Mediterraneo.

CARLO AZEGLIO CIAMPIPresidente

della Repubblica italianaRoma, 11 luglio 2002Esprimo viva riconoscenza pergli alti fini perseguiti dalla Fon-dazione Mediterraneo con la "Maison de la Méditerranée " eper il suo impegno a favore dellerelazioni internazionali basatesul dialogo e la comprensionereciproca.

WALTER SCHWIMMERSegretario Generale

del Consiglio d'EuropaNapoli, 14 marzo 2003 Il Consiglio d'Europa crede fer-mamente nel dialogo tra le so-cietà e le culture come azionefondamentale per incoraggiare idiritti umani e la democrazia:per questo plaudo le attività che,concretamente la FondazioneMediterraneo con la Maison dela Méditerranée realizza. Il Con-siglio d'Europa vi sosterrà inquest'azione.Sono onorato di assumere, allascadenza del mio mandato, ilruolo di Segretario Generaledella vostra istituzione.

NAGUIB MAHFOUZPremio Nobel, scrittore

Il Cairo, 16 ottobre 2003Sono onorato di ricevere il “Pre-mio Mediterraneo” dalle manidel mio fraterno amico MicheleCapasso: è un vero architettoprogettista e costruttore di dia-logo e pace.E’ grazie a persone speciali comelui che sarà possibile trasforma-re l’Amore per il Potere in Pote-re dell’Amore.

PAT COXPresidente

del Parlamento EuropeoStrasburgo, 26 febbraio 2004E’ ancora vivo in me il ricordodella visita effettuata alla Maisonde la Méditerranée in occasionedella VI Conferenza MinisterialeEuromediterranea svoltasi a Na-poli il 2 e 3 dicembre 2004. Durante la mia visita ho potutoconstatare l’eccellente lavorosvolto sotto la Sua guida dallaFondazione Mediterraneo, perpromuovere il dialogo tra le cul-ture e le civilizzazioni, intessen-

do una fitta rete di iniziative epartnership tra i paesi delle duerive. Ho apprezzato particolarmentela professionalità e la creativitàdi quest’attività decennale che,insieme alle efficienti strutturegià operative, oltre che all’indi-scussa vocazione storica e cultu-rale della città, fanno certamen-te di Napoli una candidata moltoqualificata ad ospitare la sededella Fondazione euromediter-ranea istituita dalla ConferenzaMinisteriale del 2 e 3 dicembre2003. Come ho affermato dallatribuna della Conferenza Mini-steriale, intervenendo nella miaqualità di co-presidente del-l’Assemblea parlamentare eu-romediterranea, auspico viva-mente che nella scelta della sededella Fondazione ci si basi sullestraordinarie realizzazioni dellaFondazione Mediterraneo e sulpatrimonio di esperienza e dipartenariato che essa già rap-presenta, evitando sprechi di ri-sorse e duplicazioni di attività.

GIANNI LETTA Sottosegretario di Stato

alla Presidenza del ConsiglioNapoli, 5 novembre 2004Il “Premio Mediterraneo” è perme importante sia per la motiva-zione che per l’autorevolezza del-la giuria; ma mi ha fatto ancor piùpiacere riceverlo qui perché miha consentito di scoprire unarealtà, qual è la sede della Fonda-zione Mediterraneo e della Mai-son de la Méditerranée, che co-noscevo solo come sigla e comeindirizzo. Qui ho scoperto una Istituzioneveramente straordinaria che faonore alla città di Napoli, all’Italiae soprattutto a chi ci si dedica contanto impegno. Penso che possa edebba essere uno strumento uti-lissimo per la politica estera del-l’Italia e dell’Europa in un mo-mento difficile come questo.Torno quindi a Roma deciso a se-gnalare a chi come me non cono-sceva la forza di questa Istituzio-ne, la sua organizzazione, la suarete, il sistema di collegamentiche ha in giro per il mondo e so-prattutto nel Mediterraneo, che èl’area più interessante per la no-stra azione. Confortato e ammi-rato vi ringrazio e vi dico “bravi” eauguri!

ALVARO GIL-ROBLESCommissario per i Diritti Umani

del Consiglio d’EuropaNapoli, 11 giugno 2005Desidero esprimere profondaammirazione e gratitudine per illavoro che la FLM realizza: unluogo di incontro fra culture di-verse, propulsore di progetti perla pace e lo sviluppo condiviso.Una grande “Casa” per il futurodel Mediterraneo e per l’affer-mazione dei diritti umani.

RECEP TAYYIP ERDOGANPrimo Ministro Turco

Napoli, 2 settembre 2005La Fondazione Mediterraneo èun istituto rilevante che mi era giànoto - per i lavori utili svolti al fi-ne di sviluppare interazioni cul-turali e collaborazioni nell’areamediterranea - e che si occupa didiffondere principi universalicome la giustizia, la libertà e losviluppo del dialogo tra i popoli ele culture. La Fondazione Medi-terraneo, sia per la sua identitàche per la sua missione e le sue at-tività, dà importanti contribuitialla pace, alla stabilità e a un dialo-go sano tra le culture. In qualità diprimo ministro di un Paese che siaffaccia sul Mediterraneo e che,durante il corso della storia, haassicurato l’avvicinamento e lacollaborazione tra le diverse civil-tà e culture, credo che questo ma-re debba riacquistare l’impor-tanza che si merita. Credo che laFondazione Mediterraneo debbasvolgere un ruolo molto più im-portante nella diffusione della“cultura mediterranea”, che vuoldire pluralismo, convivenza paci-fica, tolleranza reciproca, multi-

culturalismo e collaborazione trale civiltà. In un periodo in cui siparla di conflitto tra le civiltà, cre-do che nel prossimo futuro ci saràancora più bisogno di idee e ini-ziative di questo tipo.

MOHAMMED BEDJAOUIMinistro degli Affari Esteri

AlgerinoNapoli, 28 febbraio 2006Rilevo con piacere innanzi tutto laparola magica “dialogo”, feno-meno che manca crudelmentenel nostro povero mondo intrisodi violenze, d’intolleranza e diesclusione. Al posto del dialogodelle culture e dell’alleanza delleciviltà alcuni ambienti “ristretti”,in tutti i sensi del termine, hannorisposto con delle caricature infa-mi che feriscono il credo di più diun miliardo di esseri umani o an-cora, con lo strip-tease insolentedi un ministro italiano dimissio-nario. La Fondazione Mediterra-neo rappresenta il “faro” che, conla sensibilità socio-politica che leè propria, veglia a perfezionare dicontinuo la costruzione dellaMaison Euromediterranea, po-nendo l’accento sull’istituzione diuna comunità più solidale.

SHIRINE EBADIPremio Nobel per la Pace

Napoli, 6 marzo 2007Il dialogo, il rispetto dei dirittiumani, lo spirito di equità, la for-za della compassione sono glistrumenti perché il millennioiniziato con sofferenze e miseriesi riscatti in un'epoca di solida-rietà e di giustizia. Queste condi-zioni dipendono da noi, uomini edonne del Grande Mediterraneo,che abbiamo concesso ad unamodernità aggressiva di sconvol-gere il mondo e ora vogliamo tra-sformarla in una modernità di ri-costruzione e di pace.

NICOLAS SARKOZYPresidente

della Repubblica FranceseParigi, 6 febbraio 2008Ringrazio il Presidente Capassoper l’attribuzione del PremioMediterraneo che accetto conpiacere. Questo atto di riconosci-mento da parte di questa presti-giosa istituzione e della comunitàintellettuale internazionale mi

onora.Approfitto di questa occa-sione, Presidente Capasso, perribadire l’importanza che affidoalla concretizzazione del progettodell’Unione del Mediterraneo:sono convinto che si tratti diun’azione che interessa non sologli Stati ma, soprattutto , le Socie-tà civili, i cittadini, le imprese.

ANIBAL CAVACO SILVAPresidente della Repubblica

del PortogalloNapoli, 12 giugno 2009La Fondazione Mediterraneo nelcorso degli ultimi anni ha svoltoun ruolo fondamentale nel dialo-go e nella cooperazione tra le duesponde del Mediterraneo, otte-nendo ampio riconoscimentodall’Unione Europea. E’ per que-sto che il ruolo delle organizzazio-ni con gli obiettivi della Fonda-zione Mediterraneo sono fonda-mentali ed per questo che la suaazione deve essere costantemen-te appoggiata e sostenuta dalle di-rigenze politiche. La FondazioneMediterraneo potrà contare sulmio impegno nella politica di av-vicinamento e di dialogo tra le duesponde di questo Mare che dob-biamo vedere come un elementodi collegamento. Perché credofermamente che è questa l’unicavia capace di garantire un futurodi benessere e di sviluppo a cuihanno diritto le prossime gene-razioni, indipendentemente dal-la sponda del Mediterraneo cheoccuperanno.

ABDULLAH EL SALMIMinistro degli Affari Religiosi

del Sultanato dell’OmanNapoli, 1 ottobre 2009Ho avuto l’onore di visitare, con ladelegazione del Sultanato, la Fon-dazione Mediterraneo: un’istitu-zione molto importante, grandeper i suoi sogni, grande per il suolavoro e per gli sforzi che si sonofatti finora, grazie soprattutto al-l’impegno del presidente Miche-le Capasso. Non c’è dubbio che questo suo la-voro aprirà la strada per la pace eper tutto quello per cui lui ha lavo-rato che è poi anche lo scopo delleciviltà. Tutto ciò che è stato intrapreso inquesto posto da Michele Capasso,con buona intenzione e volontà,sarà diffuso in tutti i paesi delmondo: pregherò Allah perchétutti i suoi sforzi abbiano succes-so.

GIORGIO NAPOLITANOPresidente della Repubblica

ItalianaRoma, 21 ottobre 2009In occasione della celebrazionedel 15° anniversario della costitu-zione della Fondazione Mediter-raneo desidero formulare il mioaugurio per le future attività dellaFondazione, e in particolare per ilprogetto “Maison de la Paix”, chesi propone come luogo simboloper lo scambio interculturale e laconvivenza pacifica tra i popoli.

MEDITERRANEO IL DENAROGiovedì 10 dicembre 2009

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Il Cairo, 16 ottobre 2003Michele Capasso con il Premio Nobel Naguib Mahfouz

Alessandria (Egitto)Costituzione del Gruppo di Saggi per il dialogo Nella foto da sinistra: Caterina Arcidiacono, Michele Capasso, Predrag Matvejevic’ e Romano Prodi

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Marrakech:dieciannidi impegnoMAROCCO

Numerose le iniziative realizzatenellasededellaFondazioneMediterraneoGAIA DI MICHELE

La sede di Marrakech dellaFondazione Mediterraneocompie dieci anni. Molteplicile attività svolte: dal program-ma “Cinemamed” a quello diformazione “Medpride”, dal-le mostre d’arte islamica aiconcerti, dalle pubblicazionisul rapporto tra Islam e occi-dente ai Forumsul dialogo in-terculturale e sui media, daiseminari sui mestieri d’arte el’artigianatoaquelli sulla com-plessità sociale e sulle nuovefrontieredell’integrazione,daicorsi di formazioneper gli im-migrati a quelli per dottorati in scienze sociali.L’attività di punta è la “ChaireAverroès”, giunta al suo deci-mo Anno Accademico: è natadall’iniziativa congiunta dellaFondazione Mediterraneo edell’Università Cadi Ayyad diMarrakech,desiderosedi fon-dare, con la partecipazione dialtre istituzioni del Mediter-raneoedell’Unesco,unaChai-re che potesse coordinare glistudi riguardanti la regioneeuromediterraneanellediver-se discipline.Si tratta, nello spirito dei fon-datori, di contribuire ad unapiù ampia circolazione di ideee di conoscenze nel Mediter-raneo con lo scambio inter-culturale, culturale e scientifi-co edi rafforzare i legami tra ledue rive, inmodo che la cono-scenza reciproca diventi unadelle chiavi per il rafforza-mento della pace tra i popolidi questa regione.Si è scelto di darle il nome diAverooès, per coinvolgere neldialogo tra le culture i Popolidel bacino mediterraneo.La Chaire Averroès si è postacome obiettivi:-Lo scambio di conoscenze edesperienze. Ognimese è sta-ta data la parola ad una per-sonalità proveniente da unodei diversi Paesi mediterra-nei, così da creare una strut-tura permanente di scambiodi conoscenze edesperienze.

- Ricerca e dottorato: per glistudenti iscritti ai dottoratisono stati organizzati semi-nari per approfondire aspet-ti delle loro ricerche che ri-guardano l’area mediterra-nea.

- La diffusione di una pubbli-cazione annuale compren-dente i testi delle conferen-ze svolte ogni annoeunrias-sunto delle discussioni daesse scaturite.

Una convenzione firmata conKoïchiro Matsuura, direttoreGenerale dell’Unesco ha isti-tuito nel settembre 1999, la"Chaire Averroès – chaireUnesco di Alti Studi Mediter-ranei”.Tra le tematiche affrontate sisegnalano quelle dedicate alMediterraneo e alla globaliz-zazione, a quale mondializza-zione nel XXI secolo, al rap-porto tra immigrazione e glo-balizzazione, alla pace ed allaprevenzione dei conflitti, allacittadinanza ed ai valori dellatolleranza.Oltre 150 i relatori di prestigioospitati, tra iqualiCarmenRo-mero,Wassyla Tamzali, AndrèAzoulay, Edgar Morin, Mo-hammed Arkoun, Aziza Ben-nani.La conferenza inaugurale del-la decimaedizionedellaChai-

re Averroès dell’ultimo annoaccademicoha coinciso con lacommemorazione del 30° an-niversariodella creazionedel-l’Università Cadi Ayyad ed èstata tenuta dal professor Ra-chid Belmokhtar, presidentedell’Osservatorio Nazionaleper lo Sviluppo Umano ed exMinistro dell’EducazioneNa-zionale.La conferenza intitolata "Ci-toyenduMonde, CitoyenToutCourt: Un même combat pourdes Valeurs Universelles" havisto lapartecipazionedimol-teplici giovaniepersonalitàdelmondo scientificoavuto luogogiovedì 15 gennaio al Centroconferenze della Facoltà diMedicina e Farmacia di Mar-rakech.In questi giorni, in occasionedella celebrazionedei quindi-ci anni della Fondazione Me-

diterraneo, Widad Tebba, inrappresentanzadell’Universi-tà Cadi Ayyad, ha presentatocon il presidente Capasso il

programma per il 2010 dedi-cato a “Giovani e creazionestrumenti per il dialogo e lapace”.

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7 gennaio 2002 Inaugurazione della nuova sededell'Università: Al centro il presidente Capasso, il presidentedella Regione Campania Antonio Bassolino e il ministrodell’Università Najib Zerouali

Il presidente Michele Capasso ed il presidente dell´UcamMohammed Marzak celebrano con il corpo docentei trent’anni di vita dell´Università Cady Ayyad

Le conferenze sulla globalizzazione da sinistra MohammedKnidiri, Michele Capasso, Mohammed Moktar e BoumedieneTanouti

Due manifesti delle iniziative culturali della Chaire Averroès

I partecipanti al Programma Medpride

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CAMPANIASULWEB.IT 17.12.2009

Gran Galà del Made in Italy Un premio dedicato al meglio dell’Italia, anche dall’estero, a cui parteciperanno anche personaggi che, in vario modo, danno lustro alla Campania: da Renzo Arbore a Lina Wertmüller al prof. Antonio Giordano

Il prossimo 29 dicembre su Raiuno andrà in onda il Gran Galà del Made in Italy, un evento speciale dedicato all’orgoglio dell’italianità e del marchio made in Italy. L’evento si terrà a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli, in un periodo in cui il nostro Paese non sembra dare grandi segnali di ripresa economica e ottimismo. PIPPO BAUDO FESTEGGIA LA SUA CARRIERA – Immancabile come per quasi tutti gli eventi della rete ammiraglia, Pippo Baudo, che da poco ha festeggiato i 50 anni di carriera. Sarà lui il presentatore della serata, coadiuvato nell’introduzione degli ospiti dalla giovane Metis De Meo. CAMPANIA FELIX – Tra i primi ad essere premiati nella serata, ci sarà Renzo Arbore, artista poliedrico che ha portato in tutto il mondo la musica tradizionale napoletana, cercando di aggiornarla e valorizzarla. A proposito di estero, a essere omaggiato anche il professor Antonio Giordano di Napoli, direttore dello Sbarro Institute per la ricerca sul cancro di Philadelphia, oltre che promotore della Human Health Foundation Onlus di Terni e del Centro per la Ricerca Oncologica di Mercogliano, in provincia di Avellino. OSPITI ECCELLENTI E INIZIATIVE PER IL MEDITERRANEO – Da Michele Placido a Lina Wertmüller, da Silvia Damiani ad Albano, dalla Maison Gattinoni a Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo,una Onlus che si propone di stimolare il dialogo tra società e culture nello spazio Euromediterraneo. 17/12/2009 Pierpaolo Basso

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“Litaliano.it” 23 dicembre 2009LITALIANO.IT 23/12/2009 Gran Gala del Made in Italy: lodi alla Fondazione Italiani nel Mondo C’era una volta un Ministro per gli Italiani nel mondo che aveva avuto l’intuizione che fosse necessario fare conoscere agli italiani in Italia la realtà degli italiani all’estero in tutte i suoi variegati aspetti. L’informazione di ritorno era uno dei suoi punti fissi. Fra le nostre comunità nei vari Paesi c’è certamente il folklore delle sagre e delle feste patronali. Ci sono i problemi di indigenza, pensioni, assistenza sanitaria. Ma ci sono anche storie di successo, imprese, ristoranti, uomini politici, governanti, artisti, scienziati… Tremaglia fece molto in questa direzione con i suoi Convegni e con il suo Premio Italiani nel Mondo. Ecco - nulla di nuovo sotto il sole – la serata del Gran Gala del Made in Italy si è inserita perfettamente nella scia come naturale continuazione. Si deve dare il giusto plauso alla Fondazione Italiani nel Mondo che, con mezzi propri, è riuscita a realizzare l’evento trasmesso da RaiUno e da Rai International raggiungendo il duplice intento di permettere, sia agli spettatori metropolitani che a quelli all’estero, di constatare con orgoglio quanto di bello, grande, importante si è proiettato nel mondo dalla Penisola. Nella splendida cornice dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, l'intramontabile Pippo Baudo, coadiuvato Metis Di Meo hanno racconterto le storie di grandi personaggi del mondo dello spettacolo come Renzo Arbore, Albano, la regista Lina Wertumeller, Gina Lollobrigida, Michele Placido, Enzo Iacchetti e del mondo dello sport come Adriano Panatta e Nino Benvenuti. C’erano anche il Viceministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso e l’ onorevole Catia Polidori, direttore esecutivo della Fondazione Italia – USA. Premiati il Presidente Assocamerestero e al re italiano del cachemire Brunello Cucinelli, Silvia Damiani per i suoi splendidi goielli, Fernanda Gattinon per i sui favolosi abiti di, Andrea Giacomini del consorzio lago d’Orta, eccellenza italiana per l’ambiente, Luciano Calosso per la diffusione della cultura con il suo progetto sui Loghi Italiani. Per il loro impegno nella ricerca e nel sociale hanno ricevuto il premio il professore e ricercatore Antonio Giordano, il prof Franco Mandelli, il Dott. Michele Capasso, presidente della fondazione Mediterraneo Nel corso della serata è stato lanciato un progetto sul Made In Italy con l’Università Europea di Roma che vedrà coinvolti un gruppo di studenti, futura fucina dell’imprenditoria italiana. Nei pochi mesi di vita la Fondazione Italiani nel Mondo ha già realizzato molto, da interessanti Convegni a questo Gran Gala. Per non parlare della Mostra itinerante dei Grandi Marchi Italiani che sta girando per le capitali del mondo: ora è a Istambul, presto sarà a Parigi, poi a Johannesburg e così via. Ma non è tutto: siamo al corrente di quanto c’è in fase di progettazione e, credete, non è poco. Possono piacere o non piacere, in toto o singolarmente, i senatori De Gregorio, Di Girolamo, Caselli, Giordano e il deputato Berardi. Neppure Berlusconi pretende di essere amato da tutti. Può persino esserci chi la pensa come il Sen. Micheloni (PD), che non perde occasione per dire che De Gregorio non dovrebbe occuparsi di

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“Il Den” Dicembre 2009