1990 - anno 9 - n. 10 dicembre - e-coop.it · Oggi l'arancia è, dopo la mela, il frutto più con-...

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Auguri! a tutti i soci, i consumatori, i lettori di "Quale Consumo" e a tutti i lavoratori i migliori auguri per le festività di Fine anno la presidenza Antonio Bertolini Sergio Ferrario 'AIUTI AL BURKINA- FALSO Informazioni a pagina 12 Metti l'arancia in tavola alle pagine 2 e 3 E tutti marciarono alla scoperta dell'ecolo a 9 ia lle pagi e 4 e 5 3 Un modo di spiegare la complessità del mondo alla pagina 14 Scherza col fuoco ma fallo col gioco alla pagina 15 Anno 9 - N.10 dicembre 1990 mensile della Coop Lombardia e E gs t o à Hm 51111110110 abia verde" in nome di Cortesia c CHI LA FIR viONE 11 1990 volge al termine e daI mondo della poli- tica e dell'economia ar- rivano notizie che non danno certo tranquilli- tà alla vita di ogni gior- no e al nostro futuro. La crisi del Golfo si porta dietro minacce per la pace e pesanti conseguenze per l'eco- nomia mondiale, in particolare per quei pa- esi che per le loro esi- genze energetiche sono quasi totalmente dipen- denti dal petrolio. Ecco perché anche in I- talia i primi segni gravi di una recessione già investono alcuni settori produttivi, e I'infiazio- ne ha ripreso a risalire creando non pochi pro- blemi alle gestioni a- ziendali, ai livelli di oc- cupazione, alla stabili- tà della nostra moneta e al potere d'acquisto dei salari. In questo contesto Coop Lombardia si appresta a fare il proprio bilan- cio di attività guardan- do al futuro, ai cambia- menti in atto nel mer- cato, aggiornando la propria strategia di svi- luppo mantenendo fer- ma e salda la propria missione sociale di a- zienda cooperativa al servizio dei consumato- ri. L'anno che ci lasciamo alle spalle non è stato dei più tranquilli, il confronto con la concor- renza è diventato sem- pre più stringente e quanto avevamo previ- sto si sta puntualmente avverando. Si aprono le frontiere dell'Europa comunitaria e sempre di più la ricerca e l'in- novazione diventano fattori essenziali per costruire e consolidare un sistema di aziende Coop capaci di collegar- si con il movimento coo- perativo europeo e AL SERVIZIO DEI CONSUMATORI di Antonio Bertolini mondiale, tale da assol- vere un ruolo di sociali- tà importante e dare continuità ad una tra- dizione che da oltre un secolo ha dato un segno tangibile della sua pre- senza. I successi conseguiti in questi anni nello svi- luppo della nostra atti- vità, nel consolidamen- to della gestione azien- dale unitamente ad u- na rinnovata immagine ci consentono di affron- tare gli impegnativi ap- puntamenti con la fer- ma convinzione di esse- re protagonisti di un nuovo capitolo positivo di questa storia della Coop di Consumatori. In questo periodo stia- mo vivendo un difficile ma responsabile con- fronto con le organizza- zioni sindacali per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti Coop e di tutto iI setto- re commercio. Ancora una volta ab- biamo dimostrato con concrete proposte di ri- cercare una soluzione che dia soddisfazione alle richieste sindacali ma contemporanea- mente salvaguardi l'ef- ficienza e la redditività delle aziende cooperati- ve. Non si sa se quando uscirà questo numero di Quale Consumo a- vremo già trovato l'in- tesa tra le parti. Il no- stro impegno è teso ad arrivare a questo risul- tato. L'anno che si con- clude se porterà con sé la firma del contratto sarà un risultato positi- vo per tutti che si ag- giungerà a quanto di positivo siamo riusciti a fare per migliorare l'in- sieme della complessa attività di Coop Lom- bardia volta al servizio dei soci e consumatori. LE PREOCCUPAZIONI ECOLOGICHE HANNO SPINTO Coop LOMBARDIA A DAR VITA AD UNA INIZIATIVA, IN ALCUNI SUPERMERCATI E ALL'IPER DI BONOLA A MILANO, PER INDICARE LA NECESSITA DI RISPETTARE L'AMBIENTE ANCHE SCEGLIENDO PRODOTTI CON CONFEZIONI E IMBALLI RICICIABILI. Il servizio a pagina 13 RISPETTA L'AMBIENTE Mostra Coop "Occhio ai cibo' ! imi~r I Mangiamaccheroni Era uno spettacolo per gli stranieri soffermarsi per le vie della vecchia Napo- li, alla fine dell'HP, a guardare i mangiatori di maccheroni. Alcune sug- gestive riproduzioni di queste scene, di cui una è qui pubblicata, sono e- sposte alla mostra "Oc- chio al cibo" inauguratasi a Milano presso fArenga- rio alla fine di ottobre. La raccolta di 400 pezzi rari o di preclari fotografi, cu- rata da Alberto Capatti e Cesare Colombo, è stata realizzata dall'Associazio- ne Nazionale Cooperative di Consumatori. Milano è stata solo il punte di par- tenza del lungo itinerario che toccherà molte città i- taliane. Iniziativa sconto soci n.16 Mele Golden "Prodotti circa • '• • '• • *. • sconti?• ei soci L.-3.500. dal 16/1 al 2/2/91

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Auguri!a tutti i soci, iconsumatori, ilettori di"Quale Consumo"e a tutti ilavoratori imiglioriauguri per lefestivitàdi Fine anno

la presidenzaAntonio Bertolini

Sergio Ferrario

'AIUTI ALBURKINA-FALSO

Informazionia pagina 12

Mettil'aranciain tavola

alle pagine 2 e 3

E tuttimarciaronoalla scopertadell'ecolo

a9 ia

lle pagi e 4 e 5

3Un modo dispiegare lacomplessitàdel mondo

alla pagina 14

Scherza colfuoco ma fallocol gioco

alla pagina 15

Anno 9 - N.10 dicembre 1990mensile della Coop Lombardia

eEgsto àHm

51111110110abia verde" in nome di Cortesia

cCHI LAFIR viONE

11 1990 volge al terminee daI mondo della poli-tica e dell'economia ar-rivano notizie che nondanno certo tranquilli-tà alla vita di ogni gior-no e al nostro futuro.La crisi del Golfo siporta dietro minacceper la pace e pesanticonseguenze per l'eco-nomia mondiale, inparticolare per quei pa-esi che per le loro esi-genze energetiche sonoquasi totalmente dipen-denti dal petrolio.Ecco perché anche in I-talia i primi segni gravidi una recessione giàinvestono alcuni settoriproduttivi, e I'infiazio-ne ha ripreso a risalirecreando non pochi pro-blemi alle gestioni a-ziendali, ai livelli di oc-cupazione, alla stabili-tà della nostra monetae al potere d'acquistodei salari.In questo contesto CoopLombardia si apprestaa fare il proprio bilan-cio di attività guardan-do al futuro, ai cambia-menti in atto nel mer-cato, aggiornando lapropria strategia di svi-luppo mantenendo fer-ma e salda la propriamissione sociale di a-zienda cooperativa alservizio dei consumato-ri.L'anno che ci lasciamoalle spalle non è stato

dei più tranquilli, ilconfronto con la concor-renza è diventato sem-pre più stringente equanto avevamo previ-sto si sta puntualmenteavverando. Si aprono lefrontiere dell'Europacomunitaria e sempredi più la ricerca e l'in-novazione diventanofattori essenziali percostruire e consolidareun sistema di aziendeCoop capaci di collegar-si con il movimento coo-perativo europeo e

AL SERVIZIODEI

CONSUMATORIdi

Antonio Bertolini

mondiale, tale da assol-vere un ruolo di sociali-tà importante e darecontinuità ad una tra-dizione che da oltre unsecolo ha dato un segnotangibile della sua pre-senza.I successi conseguiti inquesti anni nello svi-luppo della nostra atti-vità, nel consolidamen-to della gestione azien-dale unitamente ad u-na rinnovata immagine

ci consentono di affron-tare gli impegnativi ap-puntamenti con la fer-ma convinzione di esse-re protagonisti di unnuovo capitolo positivodi questa storia dellaCoop di Consumatori.In questo periodo stia-mo vivendo un difficilema responsabile con-fronto con le organizza-zioni sindacali per ilrinnovo del contratto dilavoro dei dipendentiCoop e di tutto iI setto-re commercio.Ancora una volta ab-biamo dimostrato conconcrete proposte di ri-cercare una soluzioneche dia soddisfazionealle richieste sindacalima contemporanea-mente salvaguardi l'ef-ficienza e la redditivitàdelle aziende cooperati-ve. Non si sa se quandouscirà questo numerodi Quale Consumo a-vremo già trovato l'in-tesa tra le parti. Il no-stro impegno è teso adarrivare a questo risul-tato. L'anno che si con-clude se porterà con séla firma del contrattosarà un risultato positi-vo per tutti che si ag-giungerà a quanto dipositivo siamo riusciti afare per migliorare l'in-sieme della complessaattività di Coop Lom-bardia volta al serviziodei soci e consumatori.

LEPREOCCUPAZIONIECOLOGICHEHANNO SPINTOCoopLOMBARDIA ADAR VITA AD UNAINIZIATIVA, INALCUNISUPERMERCATI EALL'IPER DI BONOLAA MILANO, PERINDICARE LANECESSITA DIRISPETTAREL'AMBIENTE ANCHESCEGLIENDOPRODOTTI CONCONFEZIONI EIMBALLI RICICIABILI.Il servizioa pagina 13

RISPETTAL'AMBIENTE

Mostra Coop "Occhio ai cibo' ! imi~rI MangiamaccheroniEra uno spettacolo per glistranieri soffermarsi perle vie della vecchia Napo-li, alla fine dell'HP, aguardare i mangiatori dimaccheroni. Alcune sug-gestive riproduzioni diqueste scene, di cui una èqui pubblicata, sono e-sposte alla mostra "Oc-chio al cibo" inauguratasia Milano presso fArenga-

rio alla fine di ottobre. Laraccolta di 400 pezzi rario di preclari fotografi, cu-rata da Alberto Capatti eCesare Colombo, è statarealizzata dall'Associazio-ne Nazionale Cooperativedi Consumatori. Milano èstata solo il punte di par-tenza del lungo itinerarioche toccherà molte città i-taliane.

Iniziativa sconto soci n.16

Mele Golden"Prodotti

circa • '• • '• • *. •

sconti?• ei soci L.-3.500.

dal 16/1 al 2/2/91

ALLA LOOPDAL 21 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO 1991 AGRA DEGLI AGRUMI'"

I METTI"RITENGO CHE LEARANCE SIANOQUEI FRUTTI CHEVIRGILIO CHIAMALE MELED'ORO...ANCHEPLINIOANNOVERA LEARANCE FRA LEMELE COTOGNE.QUANTO A MEPREFERISCOCHIAMARLE AUREEPERCHE NON NESO ASUFFICIENZA."SCRIVEVA NEL SUO

DE HONESTAVOLUPTATE ETVALETUDINEL'UMANISTABARTOLOMEOPLATINA. ERA LAFINE DEL '400 E AQUELL'EPOCA LEARANCE ERANOPOCOCONOSCIUTE;RARE, PREGIATE, SIUTILIZZAVANOSOPRATTUTTO ASCOPOORNAMENTALE ECOME SPEZIE.

di Carla Barzanò

In Italia si diffuseper primo l'aran-cio amaro, dettoanche arancio for-te o cedrangolo,

probabilmente origina-rio dell'Asia sud orien-tale, con frutti poco su-gosi e intensamente a-romatici.Coltivato in Arabia nelIX secolo, arrivò in Sici-lia all'inizio del 1200dove fu usato, alla ma-niera araba, soprattut-to come aromatizzante.La coltivazione dell'a-rancio dolce o melaran-cio, che oggi apprezzia-mo molto per i suoifrutti sugosi e legger-mente zuccherini, Sisviluppò in Europa solonel XVI secolo ad operadegli arabi, che inizia-rono le prime coltiva-zioni in Spagna e in

Portogallo. Nel 1600quando la compagniainglese delle Indie O-rientali spedì le primenavi in Oriente, la flot-ta si fermò sulle costedel Madagascar per fa-re scorta di aranti e li-moni.Non si conosceva anco-ra scientificamente ilvalore nutritivo dei cibi,ma, a livello empirico,si sapeva che gli agru-mi erano l'unico antido-to contro lo scorbuto, u-na malattia da carenzadi vitamina C, a quell'e-poca diffusissima. Laloro utilizzazione peròrestò limitata poichéquesti frutti erano diffi-cilmente reperibili emolto costosi.Fino all'inizio del '900le arance furono consi-derate prodotti esotici,simbolo di raffinatezzae di lusso. Si offrivanocome regalo durante lefeste, come conforto aimalati e adornavanocon il loro colore lumi-noso le tavole dei ricchi.

OGNI MESEUNAQUALITÀOggi l'arancia è, dopo lamela, il frutto più con-sumato in Italia. Sulmercato ci sono qualitàlocali, provenienti dalsud e arance che arri-vano da . Tunisia, Ma-rocco, Spagna, Algeria,Israele, sud America eStati Uniti.Le dimensioni, il colore,

il gusto e l'epoca di ma-turazione cambiano aseconda delle differentivarietà.Le Navel, maturanoprecocemente (ottobre);si riconoscono per lapresenza di un piccoloembrione all'interno delfrutto e la mancanza disemi. Fra i tipi più dif-fusi le Washington, conpene rugosa e polpa aci-dula e le Thornson, piùdolci, che hanno la pellesottile, liscia e brillan-

te.Le Bionde, invernali,sono piuttosto grosse, o-vali, giallo aranciate,con polpa compatta esugosa e pochi semi. Iltipo biondo Belladonnamatura in dicembrementre l'Ovale Calabre-se si trova da febbraiofino all'inizio della pri-mavera.La Sanguigne, tipica-mente italiane, sulmercato da dicembre aaprile, hanno pelle e

polpa intensamente ve-nata di rosso.I tipi più conosciuti so-no le Tarocco, grosse erotonde, con polpa epelle scura e dolcissimae pochi semi e le Moropiù piccole, oblunghecon buccia rugosa echiazze vinate.La Tardive, disponibilifino a primavera inol-trata, hanno pelle aran-cio pallido e polpa chia-ra, leggermente acida,con pochi semi.

Flalik DI STAGIONEaIN FORMA CON PIACI'.

SALE?MEGLIO POCO.à una delle raccoman-dazioni delle LineeGuida per una SanaAlimentazione, redat-te dall'Istituto Naziona-le della Nutrizione. Unabuso di sale è dannoso,ammoniscono gli esper-ti, perché questo condi-mento è composto dal40% di sodio, una so-stanza che consumatain quantità eccessiva fa-vorisce la ritenzione i-drica, affatica i reni epredispone all'iperten-sione. C'è poi da aggiun-gere, e questo vale perle donne, che una dietamolto sapida nuoce an-che dal punto di vista e-stetico, aumentando lacellulite. Il nostro rebbi-

sogno di sodio è di 3-5grammi al giorno, men-tre noi ne consumiamofino a 15 grammi. Per-ché questo eccesso? Pro-sciutti, formaggi, cibi inscatola e vari snack cheentrano abitualmentenella nostra dieta con-tengono moltissimo salee inoltre aggiungiamosale (o, peggio, dadi dacucina, che sono un veroconcentrato di sodio) inabbondanza ai cibi cheprepariamo. Più man-giamo salato, più la con-centrazione di sodio nel-la nostra saliva aumen-ta e di conseguenza lasensibilità delle papillegustative diminuisce.Così, tutto ci sembra in-sipido, privo di gusto e atavola abbiamo sempreil salino a portata di

mano. Questa abitudinedannosa per la salutefra l'altro ci impediscedi gustare veramente ilcibo: il sale prevaricatutti i sapori cancellan-do le differenze, le sfu-mature, le fragranze piùdelicate. Come perdereil "vizio" di salare trop-po valorizzando la buo-na tavola? Ecco qualchesuggerimento facilmen-te realizzabile.* Quando cucinate eh-minate i dadi da cucinae usate poco sale. Utiliz-zate invece aglio, pepe-roncino, basilico, salvia,rosmarino, e altri aromi,senza però mischiarlifra loro indiscriminata-mente: usandone uno odue per volta potete va-riare molto spesso il gu-stò dei cibi.

* Scegliete il sale mari-no integrale, più poverodi sodio del sale raffina-to e ricco di oligoele-menti (iodio, rame, ma-gnesio) utili all'organi-smo.* Privilegiate le cottureal cartoccio, al forno o avapore, che a differenzadella cottura in acquanon diluiscono i sapori.* Presentate i cibi inmodo piacevole: ancheuna preparazione culi-naria semplicissima,quando è disposta concura su/ piatto, sembramolto appetitosa.* Non mettete il salino atavola.*Limitate il consumo dicibi conservati ricchi disale (insaccati, salumi,carne e pesce in scatola,ecc...).

Croccanti, freschissimi,privi dì pesticidi e ric-chi di principi nutritivipreziosi per l'organismoi germogli si coltivanofacilmente anche d'in-verno, nel tepore dellemura domestiche.Bastano un po' di acquae una manciata di semie il gioco è fatto: in po-chi giorni si hanno aportata di mano delizio-se piantine, pronte adarricchire con il loro gu-sto delicato molte pre-parazioni culinarie.L'arte di coltivare i ger-mogli noni è nuova: gliorientali ne erano mae-stri già migliaia di annifa e i Soldati romani in-ventarono un metodoun po' insolito ma effi-cace per procurarseli.Durante le guerre por-

tavano sempre con séun sacchetto pieno disemi legandolo al corpo,a contatto con la pelle.Mentre camminavano ecombattevano, il sudoree l'umidità compivanola metamorfosi, cerealie legumi diventavanopianticene da utilizzaresoprattutto nei momen-ti di emergenza.Negli ultimi anni, conla ricerca di una ali-mentazione naturale esana, la coltivazione deigermogli è tornata dimoda; nei negozi si tro-vano germogliere alle-gre e decorative, che so-no veri e propri oggettidi arredamento, ma perottenere i germogli ci sipuò servire anche di unsemplice vasetto di ve-tro. 2

CAPESANTE E PAPAIAIngredienti: (per 4 persone): 12 cape-sante, qualche filo di erba cipollina, tre cuc-chiai di succo d'arancio, un cucchiaio di succodi limone, 2 cucchiai di olio extra vergine d'oli-va, due piccole papaie ben mature, sale e pepeq.b.Tagliate a fettine sottili le papaie e disponetelea reggere. su 4 piatti. Fate aprire a vapore lecapesante e mettetene 3 al centro di ogni piat-to. Condite con un'emulsione di succo d'arancioe di limone, olio extra vergine d'oliva, sale e pe-pe. Infine spolverizzate con l'erba cipollina.

Valore nutritivoper porzione:

Proteine g 4Lipidi g 11Glicidi g 6Calorie 128

Un antipasto esoticoe multicolore per unaserata speciale. An-che per chi ha proble-mi di linea.

inoltre insaporisce car-ni, pesci, insalate e sal-se, mentre la scorza a-romatizza bevande edessert e si usa per pre-parare tisane digestive;a patto che provengada frutti coltivati colmetodo biologico, senzaimpiego di pesticidi.Tagliate o spremete l'a-rancia solo all'ultimomomento prima di ser-virla e, se possibile, evi-tate di scaldarla poichéla vitamina C si alteraper effetto dell'aria edel calore.

FEGATO ALL'ARANCIAIngredienti per 4 persone: 400 gr. di fe-gato di vitello, 20 gr. di burro, 100 gr. ,di succod'arancia, sale q.b. Cuocete le fettine di fegatonel burro per 5 minuti, salatele e aggiungete i]succo d'arancia. Prima di servire guarnite conqualche fettina d'arancia.

Valore nutritivoper porzione:

Proteine g 20Lipidi g 9Glicidi g 6Calorie 186

Ricco di ferro e di vi-tamina C, ideale perchi soffre di anemia.

LE RICETTEDI QUALECONSUMO

SPUMA DI ARANCIACON SALSA AL RUMIngredienti (per 8-10 persone): 1 litrodi latte, 80 gr, di farina, 70 gr. di burro, 7 uova,100 gr. di zucchero, la scorza grattugiata diun'arancia; spicchi d'arancia per decorare.Per Ia salsa al rum: 8 di di succo di arancia,800 gr. di zucchero, 1 dl di rum.

Frullate il latte con la farina e lo zucchero.Sciogliete 60 grammi di burro in una casseruo-la, versate il frullato e lasciatelo inspessire afuoco medio, mescolando.Fate raffreddare il composto, quindi frullatelonuovamente incorporando la scorza d'aranciograttugiata.Montate a neve gli albumi delle uova: a partesbattete i tuorli, poi incorporateli agli albumi.Amalgamate delicatamente il composto di uovaalla crema precedentemente preparata e versa-te in uno stampo da forno imburrato del dia-metro di circa 25 centimetri.Cuocete in forno (180 gradi), a bagnomaria, perun'ora e mezza. Togliete lo sformato dal forno efatelo riposare per un giorno.Poco prima di servire preparate la salsa alrum. Versate il succo di arancia e lo zuccheroin una casseruola e cuocete, a fuoco basso, finoa che otterrete la consistenza di una marmella-ta fluida.Unite il rum e lasciate sobbollire ancora perqualche secondo.Fate intiepidire.Togliete lo sformato dallo stampo, cospargetelocon un po' di salsa al rum e g.uarnitelo tutt'in-torno con spicchi d'arancia pelati. Servitelo conil resto della salsa a parte, in una salsiera.

Valore nutritivoper porzione:

Proteine g 9Lipidi g 13Glicidi g 108Calorie 589

Un dolce raffinatoper le grandi occasio-ni.

BELGA CON ARANCIA ECRESCIONEIngredienti: (per 4 persone): 3 cespi dicicoria belga, 2 mazzetti di crescione pulito, 2arance sbucciate e affettate, 2 cucchiai di .yo-gurt, un cucchiaio di succo di limone, un cuc-chiaio di olio extra vergine d'oliva, sale e pepeq.b.

Mondate e lavate le insalate, sbucciate e affet-tate le arance.Mettete l'insalata belga affettata insieme aglialtri ingredienti in una ciotola e condite con o-lio extra vergine d'oliva, yogurt, succo di limo-ne, sale e pepe.Mescolate con cura e servite con guarnizioni difettine d'arancia e limone.

Valore nutritivopor porzione:

Proteine g 2Lipidi g 5Glicidi g 6Calorie 73

Un antipasto o uncontorno: disintossi-cante e super dieteti-co

LE RICETTEDl QUALECONSUMO

mente consigliabili du-rante la gravidanza,l'allattamento, nei regi-mi dimagranti, quandosi fuma o si vive in am-bienti molto inquinati einfine nella terza età.Una precisazione: ilsucco di arance contie-ne meno vitamina C delfrutto intero, poichéquesta sostanza è par-ticolarmente concentra-ta nella pelle e nell'al-bado (lo strato biancoall'interno della buc-cia).

Quando scende la Borsa si al-lungano le gonne. Questa eral a consuetudine che regolavarapporti fra moda e economia.Superata, non più valida.I timori di recessione, le pauredi guerra sembrano avere ecci-tato gli stilisti verso inedite au-dacie che sfidano le temperatu-re, la legge di gravità, per non parlare di quelloche una volta si chiamava iI comune senso delpudore. Sottane dì una spanna, camicette tra-sparenti, colori sparati, ombelichi in bellavi sta:sono le proposte di una moda che più che vesti-re è decisa a spogliare lé giovanissime, ma an-che le signore mature.Per la sera, per lo shopping e pure per l'ufficio.Le sfilate milanesi e parigine sembravano piut-tosto esposizioni di biancheria intima che pas-serelle di vestiti.Il modello è quella di una donna che spinge al-l'estremo la trasgressione, che vuole giocaresubito e tutte insieme le sue carte, esponendoil proprio corpo fino all'ultimo centimetro dipelle.

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flettori l'immagine femminiledi questi primi anni novanta.Di certo non tutte, signore e ra-gazze, vorranno o potranno se-guire queste esagerazioni, magli abiti che si troveranno nelle

boutique e nei grandi magazzini saranno fatticosì. Prendere o lasciare?Notava la scrittrice francese Claude Sarraute,una che di solito non si scandalizza facilmente,che forse siamo alla terza generazione della e-mancipazione.Prima la ragazza maschio in camicetta e pan-taloni, bruttina ma brava. Poi la donna in car-riera, femminile, sicura di sé nel suo tailleursobrio e ben tagliato.Adesso, come al gioco dell'oca, saremmo tornatial punto di partenza, alla ragazza bon bon, cheripiega su antichi argomenti pur di farsi largonel mondo che è rimasto dei maschi.Malinconica la Sarraute, ma che abbia ragio-ne?

Fasciata come un serpente,scollata, luccicante, traforata en.. .

l'OGGI /DOMANI

di Giorgio Vozza

Sottane

LE RICETTEDI QUALECONSUMO

LE RICETTEDI QUALECONSUMO

IN TANTIPIATTISono squisite e rinfre-scanti per spremute,macedonie e sorbetti;oppure "al naturale",tagliate a metà, senzaspelarle, cosparse conun cucchiaino di zuc-chero, quindi "scavate'con un cucchiaino.Le arance si possonogustare anche nelle in-salate, mescolate a fi-nocchi, olive, carote,germogli di soia o altreverdure croccanti e con-dite con succo di limonee lin extra vergine d'o-

Il succo d'arancia

A TUTTELE ETÀCome tutti gli agrumil'arancia fornisce pochecalorie (solo 34 per 1.00grammi), contiene pic-cole quantità di carboi-drati e solo tracce digrassi e di proteine. Emolto ricca di vitaminaC (circa 50 mg. per 100gr., pari al fabbisognoquotidiano di un adul-to) sostanza che com-batte gli effetti dannosidell'inquinamento am-bientale e dell'abuso disostanze tossiche (inparticolare il fumo dasigaretta), mantienel'elasticità della pelle edei vasi sanguigni esvolge molte altre fun-zioni benefiche per l'or-ganismo.Per questo è consiglia-bile introdurre questofrutto prezioso nelladieta quotidiana findalla prima infanzia,sotto forma di succo. Learance sono particolar-

IN TAVOLA

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Ecco come fare.

" Scegliete semi di buo-na qualità, senza am-maccature e difetti.Vanno bene i legumi(soia, lenticchie, ceci,fagioli), i cereali (fan-o,frumento, orzo, ecc..,) oalcune piantine offici-nali come l'erba medicae il crescione."` Sciacquate i semi emetteteli a "macerare"in una quantità di ac-qua pari a 3 volte il lo-ro volume per uno-duegiorni (più sono grossi epiù tempo è necessa-rio), coperti con una te-la.

Sciacquate nuova-mente e completate lagerminazione, solamen-te con un velo di acqua,lavando i semi una vol-

ta al giorno.'" Le piantine sonopronte da mangiarequando hanno una ra-dichetta ben sviluppatae le prime, tenere, fo-glioline.

Sciacquatele e utiliz-zatele subito, oppure ri-ponetele, dopo averle a-sciugate, in frigorifero.Durano 3-4 giorni.

Il valore nutritivo deigermogli non è ancorastato studiato a fondo,ma é certo che il pro-cesso di germinazioneattiva numerose so-stanze presenti nei se-mi, in particolare la vi-tamina C, le vitaminedel gruppo B e alcuniminerali come il ferro,il magnesio e il potas-sio,

RIPENSARE IL CICLO PRODUTTIVO '

p rovincialismo della cultura ma-Anageriale italiana. Solo adesso sicomincia a mettere a fuoco il te-ma dell'impatto ambientale indu-

striale e dei servizi, con i problemi rela-tivi, ma anche con le opportunità che nepossono derivare. Allo stesso tempo inmolti Paesi in Europa e negli USA laprima ondata dell'ecologismo facile per-de velocità. Non siamo certo al tramon-to dei temi ambientali: al contrario, ilbello comincia adesso. Chi vorrà fare lecose sul serio non potrà limitarsi al ma-quillage, dovrà ripensare il ciclo produt-tivo e distributivo da cima a fondo. Nes-suna utopia. .,Nasce l'eco-marketing, il marketinlegicologico, il marketing verde.

I iDISTRIBUTIV(

- bbiamo delleresponsabi-lità", dichia-

ra Edouard Ledere ilmaggiore distributorefrancese. In Inghilterrail libro The green con-sumer guide, apparsonel settembre 1988,vende trecentomila co-pie. Il manuale Guidaal supermercato per ilconsumatore verde vie-ne diffuso in centomilaesemplari. Gli indu-striali francesi dichia-rano al 95 per cento diessere molto coinvoltinelle questioni ambien-tali. Le ragioni: solo il 4per cento perché preoc-cupato delle pene; il 45per cento perché inte-ressato alla diminuzio-ne dei costi delle tecni-che antinquinanti, mail 24 per cento perchéspinto dalla nuova sen-sibilità dei consumato-ri. Il caso "Le Chat". U-na vecchia marca di de-

tersivo fatto dai sapo-nieri di Marsiglia. Inpoco tempo prende iI 5per cento della quota dimercato perché senzafosfati. Poi comprato daHenkel. L'azienda tede-sca prende la testa del-la crociata antifosfati.Da accusata diventasalvatrice. La sua guer-ra contro Rhone - Pou-Ienc, secondo produtto-re europeo di fosfati do-po Hoechst provoca- va-langhe di articoli e diinterventi. Una straor-dinaria campagna dipubbliche relazioni perla marca tedesca.Ma, sarà una coinciden-za, Henkel è fra i mag-giori produttori di zeoli-ti, l'ingrediente sostitu-tivo dei fosfati nei de-tersivi.La svedese Molnyckecontro Pampers sulgrande mercato deipannolini. Cellulosa pu-ra per gli svedesi o trat-

tamento con cloro se-tondo gli americani?Nel secondo caso i rifiu-ti libererebbero diossi-na, e poi, che disastrisul culetto dei bambini!La botta è potente. Lamultinazionale ameri-cana incassa, cambiafornitore di cellulosa eprocesso produttivo.Lobbystica, concorren-za sleale, cinismo oppu-re eco-marketing? Nuo-va etica o vecchi sgam-betti?Wonder nel 1987 lanciala prima pila senzamercurio. Apparente-mente ecologica, matutti sanno che le pilecomunque sono bombepiene di acidi.Patagonia, un'industriacaliforniana di abbiglia-mento sportivo in gran-de sviluppo si impegnaa contribuire col 50 percento dei suoi utili an-nui a progetti ecologicidi rilievo. Qualcosa di

simile si propone Sale-wa, un'azienda tedescadi attrezzatura sportivae per il tempo libero.Benzina senza piombo.Un affare solo per lestazioni di servizio del-le grandi marche;oppu-re distribuzione anchenelle pompe degli iper-mercati e dei centricommerciali? In Fran-cia è polemica.Le bottiglie di acquaminerale in plasticatrovano chiuse le fron-tiere tedesche. In Dani-marca le bevande sivendono solo in vetro.Gran daffare per gli im-bottigliatori francesi eitaliani.In Canada Tide e altridetergenti sono vendutiin buste flessibili chevengono poi travasatein una confezione casa-linga rigida (una sola)per l'uso domestico. Lostesso l'ammorbidenteLenor in Germania.

GLIINVESTI-MENTI PERL'AMBIENTESono arrivati anche iprodotti finanziari eco-logici. HancockMutuai. Life InsuranceCo. reclamizza il suofondo di 53 milioni didollari garantito in in-vestimenti finalizzatiall'ambiente, Wal-1 Street Journal ironiz-sa: 'Vogliono far soldisulle spalle dei verdi.Sono ex manifestanticontro la guerra delVietnam, tipi che han-no buttato alle ortichele magliette militanti, ijeans sdruciti per rive-stirsi in doppiopetto nelcirco della più grandeborsa del mondo".I tedeschi sono i lupicattivi dell'ecologia eu-ropea. Nella grande na-

zione al centro dell'Eu-ropa, l'ambiente trova isuoi custodi più intran-sigenti. Saranno lepiogge acide, la forzadei partiti verdi, lastessa cultura profondache ha formato la Ger-mania ancora prima delromanticismo e dell'Orodel Reno. Ma forse laspiegazione è più strut-turale: Lindemann è le-ader del trattamentodei rifiuti; Lurgi specia-lista della protezionedell'aria; Hoechst capo-fila nella filtrazionedelle acque; Siemensnella strumentazione.I tedeschi, fortificatidalle loro capacità pro-duttive, dalle tecnologiepiù evolute, esportanoprodotti inverditi e usa-no l'ecologia come levadi penetrazione neimercati esteri e forsehanno la mano un po'pesante con le importa-zioni. 4

aHOW TO PFt0F/T FROM

'GREEN' PRESSURE.

EMERY las

Possono N pile essere rispettose delrernbievie? Mondo ci provocon lo suo nuova linea "Green Power", potenza verde. Poi seguita

5 do oltre marche.

A CIMA A FONDO: NUOVE REGOLE DEL MERCATO E DELLA COMUNICAZIONE

Una campagna pubblicitarioamericano insegna "Comeprofittare.della pressioneverde".

I cambiano formule esperimentano nuovi imballaggiecologici. I casi del francese LeChut e della tedesco Henkel.

DELL'ECOLOGIANOVITÀ ANCHETRA IDISTRIBUTORI

COLO SOCIALEELLE RETI

COOPERATIV

LA NASCITA"vDELLE ETICHETTEECOLOGICHE

Migros, la maggiore ca-tena svizzera del gran-de dettaglio, ha abolitole lattine e ogni altrocontenitore in allumi-nio. Liquidi solo in ve-tro. Per i compratori eper ogni processo deci-sionale è stato definitoun protocollo secondoquale "Dev'essere sem-pre tenuto in conside-razione l'aspetto ecolo-gico". Via i Cfc, viasolventi dalle vernici,carta riciclata, elimina-to il foglio d'alluminionelle tavolette di cioc-colata, via il cartonedai tubi di dentifricio.Lord Sainsbury si assi-cura personalmenteche le scatolette di ton-no vendute in Inghil-terra col nome dellasua catena di super-mercati non contenga-no pesci catturati conreti galleggianti d'altomare (che uccidono spe-cie protette come tarta-rughe, delfini, balene).Sempre Sainsbury

prende iI primo premioverde (EnvironmentalManagement Award)per la sua politica dimarketing improntataall'ambientalismo. Inparticolare vengono ap-prezzate le più recentirealizzazioni di super-mercati e le linee diprodotti ecologici`Greencare".Il supermercato di Lad-broke Grave è equipag-giato con un sistemanuovo e originale di ri-levazione delle fughe digas dai mobili refrige-ranti.Monoprix ha lanciatonel giugno scorso neisuoi 280 magazzini inFrancia trentadue eco-prodotti rispettosi del-l'ambiente, e una guidaal consumatore verde,gratuita, stampata in700.000 esemplari.Altre catene impegnatein iniziative ambienta-liste: Teseo in Inghilter-ra, Loblaw's in Canada,Irma in Danimarca.

Per molti anni consu-merismo, ambientali-smo, ecc, erano campidi attività sociale dellereti cooperative europe-e, nei quali le Coopfrancesi, italiane, sviz-zere, austriache, scan-dinave, ecc. avevanofatto grossi investimen-ti, legati alle politichedi marchio e alla distri-buzione dei prodottifreschi. Da qualchetempo non sono più so-le le Coop ad avere unapproccio verde. Sononumerose le reti com-merciali private che sicimentano con l'ecolo-gia nella distribuzione.Generalmente le più di-namiche e di successo.Chi è in ritardo o addi-rittura non ha ancoracominciato, cerca di re-cuperare il tempo per-duto e si rammarica dinon averci pensato pri-ma.C'è chi segue l'onda echi invece prende colpi.L'ambientalismo ha ilsuo rovescio.Non parliamo di Essoche pagherà carissimoil suo disastro in Ala-ska.Le pellicce incontranouna crescente ostilità.Harrods il più presti-gioso grande magazzi-no londinese ha chiusola sua pellicceria (conuna fantastica offertaspeciale dei suoi spetta-colari visoni). La vendi-ta dei tacchini a Natalein Inghilterra è un ri-schio per molti super-mercati (minacce dibombe, di piccole egrandi devastazioni), Ilnuovo Ariel Ultra se-

concio Today sarebbestato sperimentato su-gli animali, un'accusache ha già procuratograne e danni a molteaziende.A Macdonald e a Bur-ger King si addebita laresponsabilità di con-tribuire alla deforesta-zione dell'America a-mazzonica per far postoad allevamenti di be-stiame.Lo stesso capita a BPper le sue prospezionipetrolifere in Americadel sud. Star Kist di-chiara il suo tonno dol-phin-free, pescato sen-za danneggiare i delfi-ni. Avon, Revlon, qrealvengono accusate dallaPeta (People for the E-thical Treatment of A-nimala) di fare test deiloro cosmetici sugli ani-mali.Si sa che il boicottaggioè un'arma tradizionaledei conflitto sociale, na-ta negli Stati Uniti efrequentemente utiliz-zata dai sindacati. A-desso sono le organiz-zazioni consumeriste eambientaliste, non soloin America ma anche inEuropa, che usano so-vente questo sistema,talvolta con grande du-rezza, per realizzare iloro obiettivi.Alcool e tabacco sonoall'indice. Pubblicitàproibita in molti Paesi,Addirittura contro-pub-blicità realizzata e pa-gata da organismi pub-blici. L'industria del ta-bacco, dal canto suo, re-cupera in Asia e Africaquanto perde in Europae negli USA.

Anche qui i tedeschianticipano la tendenza.Bleu Engel dal 1978 co-pre oltre quattromilaarticoli, è conosciutodal 75 per cento dei te-deschi. Il sistema è ge-stito da un organismoindipendente che esa-mina i dossier e rilascial'etichetta dopo un esa-me fatto da esponentidelle regioni, dei sinda-cati, delle organizzazio-ni dei consumatori edegli industriali. La du-rata è di tre anni e vie-ne pagata in rapportoal giro d'affari dei pro-dotti.In Canada qualcosa delgenere: si chiama Envi-ronmental Choice. InGiappone Eco-Mark. InFrancia una propostadi un deputato del Jurava nella stessa direzio-ne. In Inghilterra l'eco-etichetta è stata pro-messa dal ministro peril 1991. Green Seal,presentato negli USAnel giugno scorso, com-parirà l'anno prossimonel largo consumo.Intanto alcune aziendee diverse organizzazio-ni ambientaliste prova-no a collaborare. E dal-la reciproca compren-sione derivano impor-tanti miglioramenti.Macdonald ha così deci-so di abbandonare icontenitori in plastica

Frr i suoi harnburgers.a poco sarà il cartone

ad avvolgere milioni dipolpette, una confezio-ne più facilmente climi-flebile.Henke] esporta i suoinuovi detersivi Atlas,"ecocompatibili" nella

formula e nell'imbal-laggio.Intanto la pubblicità siriempie di campagneambientaliste. L ecolo-gia dilaga nella comu-nicazione. I pubblicitaricominciano a suggerireai clienti cautela. "Ilposizionamento tecnicodev'essere molto alto.Se si vuole puntare sul-l'ambientalismo, occor-re avere una storia daraccontare molto forte".Crescono anche lo scet-ticismo e il disincantofra i consumatori, forsein correlazione con l'u-so strumentale degliappelli ecologisti. Le ri-viste scientifiche nonmancano di ridicolizza-re testi grossolani, ar-gomentazioni inesatte,florilegi di incompeten-za nella pubblicità chescimmiotta la moda e-cologica. Anche Ie im-magini fanno cadere lebraccia, come quelledelle casalinghe nei Ca-roselli degli anni cin-quanta. Foreste, casca-te, campagne, casolari,bestioline, bambini, fa-migliole, falsi contadi-ni, Falsi montanari.Cliché francamentemortificanti. noiosi,tutti uguali.Usa-e-getta il mito de-gli anni sessanta è fuo-ri moda per sempre.Piuttosto non sprecare,non sporcare, raccogli eriusa. Queste sembranoessere le nuove regole.

GLI ULTIMI TRALCISONO STATI POSATINEI PANIERI, I MOSTIHANNO CONCLUSOLA FERMENTAZIONEE IL VINO COMINCIAA MATURARE NELLEVASCHE E NELLEBOTTI. QUESTAVOLTA SEMBRADAVVERO CHE LEDICHIARAZIONI DIANNATAECCEZIONALE CHEPUNTUALMENTEPRECEDONO OGNIVENDEMMIAABBIANO SOLIDARAGION D'ESSERE,ANCHE SE, MA NONE UN MALE VISTA LASITUAZIONE DELMERCATO, LAPRODUZIONE HAREGISTRATO UNCALO GENERALE,CON PUNTE, INALCUNE REGIONI,SINO AL 20 PERCENTO.

di RiccardoDi Corato

Il vecchio e il nuovo: il corro dei"fiaschelti" nel 1930 IfotoMinori) e il sellare vinidell'Ipercoop Bonola o Milano

FDREMO CERTO CONFERMATI GLI ENTUSIASMI PER L'ANNATA VITIVINICOLA

BIO( ANAVENDEMMIAE VERBA LALUNA DI MARZOL annata 1990, in linea genera-

/ le, si è caratterizzata per con-dizioni climatiche di tipo cal-do-secco il cui effetto è stato di

ostacolare le tradizionali malattie fun-gine della vite portando così a buonamaturazione uve sane e al tempo stessocon tenore zuccherino e quindi tenorealcolico maggiore rispetto all'annata1989. Un dato dí fatto molto felice e cheappunto consente di parlare di vendem-mia ottima. Ovviamente, accanto a que-sto dato generale bisogna prendere inconsiderazione anche i dati proprii di o-gni regione, perché sono quelli che me-glio indicano quale vino verrà in tavolada questa vendemmia.

La Valle d'Aosta, peresempio, vuol subito fa-re eccezione a quantoappena detto. Le parti-colari condizioni del-l'anno non solo hannoconsentito una bellamaturazione delle uve,quale non si aveva daanni, ma ha determina-to anche una produzio-ne di circa il 15-20 percento superiore alloscorso anno.In Piemonte la situa-zione non è molto dissi-mile e la buona grada-zione alcolica delle uvefa prevedere per i gran-di rossi della regione,Barolo e Barbaresco,ma non si dimentichinoBarbere e Dolcetti, va-lori qualitativi in lineacon gli ultimi tre-quat-tro anni.Anche la Lombardianon si lamenta. In lineagenerale la quantità èmaggiore di circa il10%, cosi come è mi-gliore la qualità delle u-ve. Nell'Oltrepò si an-nunciano splendidi vini

rossi e vini bianchi diqualità buona, ma noneccezionale, cosi comesi annunciano buoni ivini della Valtellina edel Bresciano.Nel Trentino-Alto A-dige gelo e mancato oridotto germogliamentohanno pesato sulla pro-duzione per circa un 10per cento rispetto al1989, in particolare perChardonnay, Cabernete Pinot nero. I viticolto-ri tuttavia non si la-mentano, compensaticome sono da una qua-lità davvero splendida.In Veneto sono andatebene produzione e qua-lità, soprattutto dal Ve-ronese al Trevisano.Maggiori uve per circa1'8 per cento e gradazio-ni da 1 a 2 gradi in piùtanto per i bianchiquanto per i rossi.Il Friuli-Venezia Giu-lia ha avuto punte pro-duttive ottime nel Gori-ziano, superiori a quel-le di Pordenone e Udi-ne. Nel complesso an-

che qui buona matura-zione ed elevato gradodi sanità delle uve. I vi-ni friulani, perciò, nondovrebbero deludere iloro estimatori.In Liguria la produzio-ne è stata invece infe-riore allo scorso anno,con medie sul 5 percento, ma con anda-menti difformi. NelloSpezzino, infatti, la zo-na Doc del Cinque 'Per-re e del Colli di Luni haregistrato un aumentodel 5 per cento rispettoallo scorso anno. Buonacomunque la qualità.L'Emilia-Romagnanon di discosta dalle al-tre regioni settentrio-nali. Più uve per circa il10 per cento, un gradoalcolico in più media-mente e ottima qualitàin Romagna, soprattut-to per le uve rosse. Sipreannuncia così unosplendido Sangiovese.In Toscana la produ-zione è stata difforme,con un segno finale dicirca il 10 per cento in

meno rispetto al 1989.La grandinata di set-tembre ha infatti colpi-to il 70 per cento dellazona del Brunello diMontalcino così come labassa resa del Chiantiha calato del 10 percento la sua produzio-ne. Per contro, maggio-re alcolicità delle uve eprevisioni ottimali sullaqualità dei vini rossi,che alcuni viticoltorinon esitano a dichiara-re prima mai vista.Situazione ottima inUmbria. Più 6-7 percento di uve e media-mente un paio di gradizuccherini in più. Ci siattendono bianchi erossi di tutto rispetto.Assai variegata la ven-demmia nelle Marche.Nell'Ascolano è statachiesta la dichiarazionedi calamità naturale,mentre nell'Anconetanoè stato possibile un re-cupero grazie all'arrivodelle piogge. Meno uveper circa 1"8 per cento,ma anche qui buona

qualità.Situazione stabile inLazio e in Molise, siacome produzione sia co-me qualità, mentre in-vece l'Abruzzo lamen-ta una riduzione di cir-ca il 10 per cento a cau-sa della siccità. Ottimaal contrario, la qualità,soprattutto per i vinirossi.In Campania la produ-zione ha visto un incre-mento dì circa il 10 percento e una qualità o-scillante dal buono al-l'ottimo che dovrebbeconsentire la produzio-ne di vini squisiti, inparticolare nel Bene-ventano.La Puglia non è statafortunata in questavendemmia 90. La sic-cità ha determinato uncalo di circa il 25 percento della produzioneed ha influito anchesulla qualità delle uve.Un dato quasi uguale aquello della Basilica-ta, con la differenza chequesta regione non ne

ha risentito sul pianoqualitativo. Una notiziabuona per gli estimato-ri dell'Aglianico delVulture.Danni simili si regi-strano in Calabria.Produzione mediamen-te minore del 20 percento, con punte sino al40 nel Reggino. Menouva, perciò, ma qualitàmediamente buona.La Sicilia non si disco-sta dalla situazione ge-nerale del Sud. La pro-duzione è stata inferio-re di circa il 10 per cen-to, tuttavia con qualitàmediamente buona del-le uve. Atipica la ven-demmia della Sarde-gna. Produzione piùricca di circa il IO percento, ma qualità rite-nuta sensibilmente mi-nore rispetto allo scorsoanno. Buone vendem-mie, dunque. La confer-ma verrà puntuale conla luna di marzo, au-tentico momento di ve-rità che, siamo certi,non recherà delusioni.

BRINDEREMOCON"CLASSIMO"

L'Istituto Spumante Classicoche raccoglie i più qualificatiproduttori italiani di spumanteha deciso di adottare un nuovonome per lo spumante prodottocon il metodo champenois, aseguito de] divieto Cee di ser-virsi appunto del terminechampenois riservato alla solaFrancia.E nato così il marchio Classi-mo, costruito con la contrazio-ne e sintesi delle parole classi-co e massimo. Due terminiche vogliono riassumere legrandi qualità dei migliori spu-manti italiani.Classimo è, perciò, la nuovaparola da mandare a memoriaper ogni volta che si vorràbrindare con il meglio delle no-stre italiche vigne. 6

AOSTA: 30 E . 31 GENNAIO CON UN'ANTEPRIMA, 20 GENNAIO, A DONNAS

IN NOME DISANT'ORSOL'ARTIGIANO HALA SUA FIERAdi Ugo Pinferi

t

♦ un ét~ento che risale

E ranno Mille. Da ogni paese elaggio della valle scendono co[oro prodotti scultori in legno

in pietra, ricamatrici di pizzi e tessitori,costruttori di botti, ceste, scale, taglieri,cucchiai, spatole, zoccoli. E potretecomprare calze e maglioni rigorosamen-te fatti a mano, oppure animaletti inta-gliati o sculture importanti su temi tra-dizionali e non, ferri battuti.Tutto questo esposto su quella che erala strada di ingresso di una città roma-na, che ha ancora un arco di trionfo, lepossenti Porte pretoriane, un anfitea-tro, le mura e le torri romane, sottomontagne che superano i tremila metri.

VI INTERESSAVISITARE UNA FIERAARTIGIANALECOME QUELLE DIUNA VOLTA, IN UNAMBIENTE STORICOE PAESAGGISTICODI NOTEVOLEINTERESSE?ALLORA PRENDETENOTA: TUTTI GLIANNI, II. 30 E IL31 GENNAIO,QUALUNQUETEMPO FACCIA, ADAOSTA Si SVOLGELA FIERA DISANT'ORSO.

RIGOROSAMENTEARTIGIANALE

Questa e la strada delle Gallie,incredibilmente conservataperché intagliato nello torcia.Lo trovale o Donnas, propriaall'uscito del paese, versaAosta.La Fiera di Sanl'Orso houn'anteprima minare proprioneo domenica 20 gennaio1991.

Grande appuntamentodi pieno inverno per po-polazioni della monta-gna, per secoli la Fieradi Sant'Orso, patrono diAosta, ha riguardato po-che centinaia di perso-ne. Oggi è un avveni-mento culturale che ri-chiama turisti dallaFrancia e dalla Svizze-ra, e naturalmente dallealtre regioni italiane,grazie ai trafori e alleautostrade, anche se èpossibile raggiungere A-osta sia con l'autobusche con la ferrovia.La partecipazione allamostra è rigorosamentelimitata ad artigiani re-sidenti in Valle. Il risul-tato è decisamente uni-co, Senza la presenza dipaccottiglia e di mercidalle origini incerte, vitrovate di fronte ad unamanifestazione che rie-

see a mantenere il sapo-re di un appuntamentomedioevale.Le chiavi di lettura del-la Fiera sono almenodue. Ci sono i prodottipreziosi ma rigorosa-mente utili: massiccimobili di noce destinati

a durare per generazio-ni, eterei pizzi al tombo-lo di Cogne, drappi dilana della VaIgrisenche,tessuti di lana valdosta-na di Chatillon, teleriedi lino e canapa per to-vaglieria di Champor-cher, attrezzi per la casariproposti per decorazio-ne, come astucci e scato-lette intagliate, bastoniper girare la polenta condecorazioni pregiate.Sempre tra i prodotti u-tili ci sono ovviamentegli strumenti di lavoro:manici per Falci, scale diogni dimensione, botti e

botticelle, rastrelli, sco-pe, scodelle, piatti, ta-glieri, serrature, grate,cancelli. C'è poi il setto-re "artistico". Animalet-ti ricavati da rami, cioc-chi, radici, con lo scopodi evidenziare con diver-si gradi di finitura, ciòche il pezzo di legno na-scondeva. Oppure vere eproprie sculture in di-versi legni: statue delsanto, di personaggi,scene di vita, di lavoro,di caccia, tutte intaglia-te in un unico pezzo dilegno.Ci sono anche alcuni ar-tigiani/artisti che si so-no spinti su terreni piùmoderni con sculture a-stratte o invece iperrea-liste. Vogliamo citare aquesto proposito Pinolettoni di Perloz, che daanni presenta cravatteannodate, gilet appesi

Tutti gli anni, da mille anni, il30 e -31 gennaio od Aosta eile gronde Fiera di Sont'Orso,qualunque tempo faccia.Enna delle pii genuine

alla gruccia, giacche suun portamantelli, scar-pe sdrucite, vecchi librisemisfasciati: tutti in le-gno e di un rigoroso rea-lismo da ingannare l'oc-chio più attento.Con molta soddisfazionepoi noterete come moltedelle attività presentatesiano il frutto di coope-rative. La CoFarCo diCagne costruisce mobilie serramenti su misurae allestisce anche nego-zi.Les Tisserands di Val-grisenche hanno ripresola tradizione e i telaiper proporre coperte edrappi di lana di ognidimensione.La cooperativa LouDzeut di Champorcherinvece vi propone tessu-ti di canapa e lino pertende, tovaglie e asciu-gamani. Oltre a vender-

esposizioni d'arligianotod'hallo, cori timidi cheprovengono dallo Svizzera edallo Feticcio pio di quanti nonne vengano ciall'Ilalia.

vi i tessuti possono rea-lizzare per voi salviettee asciugamani finiti, suloro o vostro disegno.Les Dentellieres diCogne lavorano al tom-bolo pizzi su disegni tra-dizionali,La Cooperativa deglianziani per l'autoge-stione di Aosta proponelavori a maglia e unci-netto.La Coop. Saint Ocre diChatillon produce og-getti per la casa, in ce-ramica e ferro, ma an-che giocattoli.La Coop. ArtigianaDerby Legno, di LaSelle propone ceramichee oggetti per la casa, co-sì come l'Artisanat diSaint-Christophe.La Cooperativa Nella diSaint Vincent offre setedipinte-a mano e lavora-zioni in cuoio.

li 30 e il SI gennaio.Nel 1991 capitano dimercoledì e giovedì.Non riuscite a libe-rarvi in settimana?C'è un'alternativa:domenica 20 gennaio1991 la Fiera di San-t'Orso, in versione ri-dotta, si svolge aDonnas (si esce al ca-sello di Pont Saint-

Martini.Si tratta di un picco-lo paese sulle rivedella Dora Balteacon numerosi edificiche portano ancora isegni della loro ori-gine medioevale e ri-nascimentale. Ma so-prattutto, all'uscitadel paese, c'è un pez-zo della strada delleGallie costruita dailegionari di Cesare.

L'ALTERNATIVAANTICIPATA

Si è conservata per-ché intagliata nellaroccia. Il passaggiodei carri ha lasciatosulla pavimentazio-ne il segno delle ruo-te.l prezzi. Natural-mente si possonocomprare i lavori e-sposti.Ci sono galletti mi-croscopici ricavatida una forcella chevi costeranno tremi-la lire. Una ciotolinadi buon legno realiz-zata al tornio può co-stare meno di dieci-mila lire. Se invece ilpezzo è intagliato èevidente che ha ri-chiesto ore di lavoro

e quindi costerà mal-to di più.Se vi fate prenderedalla voglia di avereuna scultura conmolti personaggi,può anche succedereche non sarà il prez-zo elevato a fermar-vi, ma il rifiuto del-l'artigiano a vender-la. La considera unsuo capolavoro sen-za prezzo. Natural-mente poi un tavolodi noce non può co-stare meno di duemilioni, e una sediadello stesso legno su-pera il mezzo milio-ne. Se considerateche sono mobili chepotranno servire persecoli ai vostri eredi,non costano poí ne-anche tanto.

PICCOLAGUIDAPer ogni cooperativa è stata in-dicata la località della sede. Sitratta in genere di piccoli pae-si, è facile trovare la cooperati-va. L'Ivat, Istituto valdostanodell'Artigianato tipico, disponedi negozi nei quali durante tut-to l'anno si possono trovareprodotti artigianali a Aosta,Antagnod (nella valle cl'Ayas1,a Cogne, a Gressoney-Saint-Je-an, a Gressoney-La-Trinité, aValtournenche (prima di Cervi-nial, e a Courmayeur.Se poi volete trovare prodottiartigianali, frutta, formaggi, vi-ni, tutti prodotti da cooperativevaldostane, a Villeneuve, sullastatale all'incrocio per le vallidi Valsavarenche e Rhérnes, c'èil grande negozio della ConPro-Vai, Consorzio cooperativo.C'è un comodo parcheggio ed èaperto tutti i giorni, festivi edomeniche comprese.11

LA SOLIDARIETÀSI CHIAMA COOP

È arrivata la secondafase degli aiuti ai paesiin via di sviluppo.Il programma di CoopLombardia in collabo-razione con Coop Ligu-ria continua a prevede-re l'appoggio tecnicodell'Università di Mila-no e di Africa '70, perla parte italiana, e diSisc-S e Inades da par-te della Cooperativa a-fricana. Per far cono-scere le iniziative CoopLombardia ha deciso:n una grande mostrafotografica sul Burki-na-Faso si terrà a Mi-lano nei primi mesi del

n Una mostra itine-rante di fotografie neisupermercati con illu-strazione dei metodi di

intervento.n Un opuscolo per lescuole arricchito confoto e disegni. Inse-gnanti e ragazzi saran-no invitati a parlaredelle condizioni del.Sahel. delle sue genti edei Iora gravi problemi.n A sostegno dellacampagna sarà messain vendita una tova-glietta "Batik" stampa-ta con una tecnica tipi-camente africana.Gli utili della venditasaranno devoluti ad in-crementare l'in-vestimento già stanzia-to.n Conferenze e riunio-ni nelle località in cuiesistono supermercatiCoop per illustrare iprogetti in corso.

SECONDA FASE DI INTERVENTO PER GLI AIUTI ALLO SVILUPPO

BURKENciatjp uò bastare poca per difendere i suoli

del Burkina-Faso dalla desertificazio-ne, e riuscire a farlo senza l'immissione

massiccia di tecnologia.In questo paese nord-occidentale dell'Africal'agricoltura è essenzialmente di tipo pluvia-le, si aspetta cioè la pioggia per seminare, edottenere dopo 70 giorni cereali anche più altidel mais.

. Il vero problema è quello di imprigionare l'ac-qua per usarla costantemente dopo le rare eviolente piogge capaci di dilavare il terreno.Esistevano piccole dighe che servivano al ten-tativo di imprigionare l'acqua, unico vero evalido strumento utilizzabile senta tecnologiada un esiguo numero di persone cioè del nu-cleo familiare che è la base della società afri-cana. A queste piccole riserve d'acqua occorreassociare la produzione di un concime compo-sto di paglia e deiezioni di animali. E bastatoseminare i semi del Sorgo in un pugno di que-sto composto per vedere raddoppiata la pro-duzione finale e per constatare che alla finedel ciclo produttiva il suolo non era per nullaimpoverito né degenerato. Senza bisogno ditecnologia, dunque, questa forma di sviluppoè compatibile con l'ambiente e gestibile dallagente del Burkina.

Utilizzando i parametrienergetici sono statecondotte rilevazioni suuna famiglia del Burki-na-Faso che opera perla produzione agricola eIa difesa del suolo dalladesertificazione con imetodi sopra descritti,e che ha raggiunto e su-perato con questo l'au-tosufficienza alimenta-re. E stata presa in con-siderazione la famigliaperché l'unità di produ-zione africana non è lafattoria, l'azienda, lacooperativa, il raggrup-pamento di villaggio,ma la famiglia "allarga-ta", ovvero compostadai capofamiglia, daisuoi fratelli. dalle moglie dai figli.

Essa ha un significatosociale molto importan-te e gli individui sonotra loro molto legati

tante che le mogli vedo-ve dei fratelli vengonosposate dai fratelli ri-masti per garantireconsanguineità e statussociale. La famigliaprescelta è cosi compo-sta: capofamiglia, 4 mo-gli, una nipote, la mo-glie del fratello risposa-ta e da numerosi figlipresenti mentre altri fi-gli si trovavano fuoriper studio o lavoro.

Intorno alla unità abi-tativa c'è un ettaro diterra coltivata ed altri11 ettari sono a più didue chilometri di di-stanza.In questa unità abitati-va è presente un certonumero di animali cheproducono letame e chenon entrano in modo ri-levante nella dieta per-ché usati per sacrificirituali o per doni.

Analizzando i parame-tri energetici di questosistema, ovvero misu-rando le calorie impe-gnate nel lavoro, il pesodegli individui, degli a-nimali, la quantità dilegna bruciata, il ciboprodotto e consumato,ovvero tutte le entrateed uscite di energia, siè potuto avere un qua-dro preciso della situa-zione: si rileva l'esisten-za di un surplus ener-getico di 15 Milioni dicalorie che colloca que-sta famiglia, sebbenenumerosa, in una posi-zione positiva ed auto-sufficiente.

Osserviamo i vari pas-saggi: il centro nodale e-nergetico del sistema èin effetti la cucina, dovepassano bruciando 12milioni di calorie annuedi legna (e qui c'è il vero

e futuro pericolo perchéla legna abbattuta peril riscaldamento lasciaa macchia d'olio attornoai villaggi spazio per ladesertificazionel e 17milioni di calorie in ce-reali da consumare. Ilconsumo del cibo è ab-bastanza proporzionatoal peso degli individuiadulti, donne e bambi-ni, il lavoro (misuratocon mezzi semplici co-me le ore di lavoro e lasuddivisione in lavoropesante, medio, leggero)invece non è equamentedistribuito: le donnecompiono più fatica.Il lavoro femminile piùgravoso è quello di pre-levare acqua dai pozzi(esse dicono "è il pozzoche ci uccide"), poi se-guono i campi e le atti-vità di cucina; il lavoromaschile è soprattuttonel lavora dei campi edifesa del suolo.In totale il lavoro fem-minile è quantificabilein 3 milioni di caloriementre quello degli uo-

mini in 2 milioni, con lenuove metodiche colti-vazioni introdotte è ne-cessario in realtà l'inve-stimento di 600.000 ca-lorie in più per la difesadei suolo, richieste peròai maschi per non gra-vare ancora sul lavorofemminile che cominciaall'alba e finisce al tra-monto.

Investimento che è alla[Inc produttivo, perchéconsente di raddoppia-re la produzione, ovverocon un investimento dicirca 5,6 milioni di calo-rie in forza lavoro uma-no si arriva ad una pro-duzione annua totale di37 milioni di calorie dicereali; di questi 22 uti-lizzati per la alimenta-zione e ne rimangonoquindi 15 milioni comesurplus per la semina eper l'anno successivo

per una situazione disicurezza alimentare.Dobbiamo comunque ri-ferirci alla situazionelocale pensando che iprogrammi di 'innova-zione" introdurrannol'aratro con i buoi; que-sto ultimo aspetto per-mette di avanzare unaulteriore comparazionecon la nostra civiltà: intermini di costi energe-tici, di alimentazione,di spesa per i trasporti,troviamo Ia famiglia delBurkina-Faso ai livelliche sona stati calcolatiper l'epoca medioevaleeuropea.

L'esperienza della équi-pe di studio è stata con-siderata positiva ancheper gli aspetti autofor-mativi dei ricercatori,che come affermano es-si stessi "hanno impa-rato molto".

INTERNO. curo di Andrea Periegato

t

"INTERCOOP"RAFFORZAI RAPPORTICOL PARAGUAYLa società "Intercoop" (Lega delle coopera-tive) ha raggiunto un accordo con il "Ban-co union de inversion y fomento" per in-tensificare i rapporti commerciali tra Ita-lia e Paraguay. Il "Banco union" è il piùimportante gruppo bancario paraguaianoed è presente in diversi settori dell'econo-mia e della finanza del. Paese sudamerica-no, dalle Casse Rurali al turismo ed alleassicurazioni. Il miglioramento dei rap-porti commerciali italo-paraguaiani - af-ferma "Intercoop"- assume particolare im-portanza in vista dell'imminente ingressodel Paraguay nel mercato comune suda-mericano, insieme ad Argentina, Brasileed Uruguay.

RIP DIALOGO CONLA COOPERAZIONECILENALa Lega delle cooperative, laConfederazione delle coopera-tive del Cile ed i due rispettiviistituti di formazione profes-sionale, Sinnea ed Icecoop,hanno firmato a Bologna unprotocollo d'intesa sulla for-mazione professionale, nellaprospettiva di una maggiorecollaborazione fra i movimenticooperativi dei due paesi.Il protocollo, riguarda in par-ticolare due progetti: il primoper il varo di un programmadi informatizzazione, ricerca eservizi reali per la cooperazio-ne e la piccola e media impre-sa, il secondo per l'attuazionedi un piano di formazione de-stinato ai dirigenti cooperati-vi,

POTENZIAMENTO PERCOOP NORDEMILIACoop Nordennlia, una delle maggiori aziende di consumodella Lega con oltre 435 miliardi di fatturato nel 1989, ha i-naugurato lo scorso mese due nuovi punti vendita. Si trattadell'ipermercato situato nel centro commerciale di Collecchio(Parma) e del supermercato di Fidenza (Parma).

CAVIALE "MADE IN URSS"PER LE COOPERATIVE LEGALe cooperative di pescatori dell'Unione Sovietica potrebberogarantire in esclusiva la fornitura di caviale alle imprese ita-liane aderenti alla Lega - pesca. E questi il risultato di unavisita a Mosca del presidente della stessa Ancp-Lega, Gian-carlo Pasquali che era accompagnato da Agostino Bagnatoresponsabile della Lega per le relazioni con i paesi dell'Esteuropeo: i due dirigenti hanno visitato tra l'altro il centro diproduzione ittica di Skoldnja a nord della città. Infine i rap-presentanti della cooperazione italiana hanno incontrato iresponsabili dell'unione delle associazioni cooperative (Sok).per esaminare le forme di collaborazione. 12

AERAZIONE_____-_------__

.",S(;S121 611 IMBALLI.DI CARTA-CARTONE -

URTONCINOi E

L PROTEGGI

'AMBIENTEfil

COME SI ÈSVILUPPATA UNACAMPAGNA DIINFORMAZIONI NEINOSTRISUPERMERCATI EALL'IPER BONOLA

"SCATVERD E ••

QUI SI PARLA DI "IMBALLO ECOLOGICO" PER MIGLIORARE L'AMBIENTE

Nello foto un aspetto dellostand riservato al bambini.Con Io collaborazione diSOMMA seiciela editrice chepubblica A giornale per ragazziOuick è stato realizzato questospazio giochi.Can le confezioni di «d'Inno do

gallare sono stati realizzatidivertenti giochi e animazioniche hanno coinvolto i piùpiccoli.lin cifro modo per ulilizzare imateriali di scado, questa valloin modo creo livo per i proprifigli.

MILANO HAGROSSIPROBLEMIA SMALTIREI PROPRIRIFIUTI

Gli inceneritori non ba-stano e la quantitàgiornaliera di pattumesembra crescere in ma-niera esponenziale. Mail problema non è solomeneghino; tutte legrandi città europee, inmisura diversa, accusa-no il peso di un modo diprodurre e consumareche tiene in scarsa con-siderazione la possibili-tà di riciclare quantoquotidianamente fini-sce nei sacchi dell'im-mondizia. Una coscien-za diversa ha comincia-to però a prendere pie-de e già da diversi anniper alcuni generi diprodotti è possibile ef-fettuare la 1•accolta dif-ferenziata dei rifiutilpensiamo al vetro, allepile, al cartone...Proprio per dare un piùconcreto impulso alladiffusione di questeproblematiche, CoopLombardia ha svilup-pato in alcuni super-mercati ed all'Iper So-nala una campagna diinformazione che, nel-l'arco di una settimana,ha coinvolto migliaia diconsumatori su questetematiche.Con la partnership diCornice°, Comitato perl'imballo ecologico, neinostri supermercatihanno trovato postostand informativi doveai consumatori è statoproposto un semplicequiz ecologico; in omag-gio a coloro che lo com-pilavano una borsa dicarta riciclata con l'effi-ge di Cartesio, il perso-naggio simbolo dell'ini-ziativa. Inoltre sugliscaffali del supermer-cato, un apposito ta-gliando segnalava tuttiquei prodotti confezio-nati con imballo ricicla-

bile [cartone, cartonci-no ecc.) in modo da o-rientare il consumatoread una scelta ragionatache consentisse di valu-tare per ogni acquistoeffettuato, anche il di-verso impatto ecologico.L'esperienza effettuataha sottolineato da unaparte il grande interes-se della gente edall'altra quanto anco-ra ci sia da fare perchéla sensibilità ambienta-le cresca tra i consuma-tori.L'esperienza va certa-mente estesa anche adaltre tipologie di conte-nitori ed in questo sen-so Ie scelte operate conla nuova linea dei pro-dotti Coop indicano unapossibile via da segui-re.L'impegno consurneri-sta Coop, pur nell'am-bito di un ruolo prota-gonista, non può da so-lo bastare.Bisogna che la grandedistribuzione in gene-rale assuma l'impegnoverso le aziende pro-duttrici ed il governoperché i costi, sia eco-nomici che ambientalidel non riciclo dei pro-dotti, possano essere ri-dotti con una politicapiù accorta,I consumatori in questosenso, come soggetti co-scienti e come pressio-ne a livello d'opinione,giocano un ruolo fonda-mentale. Devono peròessere meglio informatie più coinvolti. Con l'o-perazione "Scatola ver-de" Coop e Comiecohanno voluto avviareproprio questo tipo diinformazione, di rap-porto diretto. I risultatinon saranno certamen-te percepibili a breve;tuttavia l'esperienzamaturata costituisce unpunto di partenza perun atteggiamento nuo-vo, più maturo, versoproblemi coni quali or-mai quotidianamentetutti quanti siamo coin-volti e per i quali, tuttiquanti, con livelli di-versi, abbiamo respon-sabilità.

COMUNITÀ EUROPEA a curo di Vera Squcirciaiupi

13

È IN ARRIVOIL CODICE PERI FARMACIDal l. gennaio 1992, nei dodici Paesi dellaComunità europea ma anche in Finlandia,Austria, Norvegia, Svezia e Svizzera, en-trerà in vigore un Codice di comportamen-to sulle pratiche di promozione dei medici-nali. L'ha voluto la Federazione europeadelle associazioni dell'industria farmaceu-tica.allo scopo di fornire informazioni pre-cise, oneste e obiettive sui medicinali. Nelnuovo Codice rientrano tutte le forme dipromozione nei confronti dei medici e diquanti sono abilitati a prescrivere o a for-nire medicinali. Vi è quindi compresa lapromozione attraverso i giornali, la pub-blicità diretta anche postale nonché Pim-piego di materiale audiovisivo e l'offerta dicampioni, di regali, di ospitalità.

CONTROLLI EREGISTRA-ZIONE DEINUOVIMEDICINALILa Commissione delleComunità europee haproposto la creazionedi un'agenzia incarica-ta di preparare la va-lutazione dei nuovifarmaci, di effettuareun arbitrato sulle di-vergenze in merito al-la registrazione deinuovi prodotti, e di co-ordinare i controlli. Laproposta, che fa segui-to ai rapidi progressidella biotecnologia, do-vrebbe riguardare ifarmaci a uso umanocome pure veterinario.

OLIVE SOTTO TORCHIOLa Corte di giustizia si è rifiutata di mettere a carico del Fondo europeo di orientamen-to e Garanzia IFEOGA) i 10 miliardi di lire che le autorità italiane avevano versato frail 1978 e il 1984 ai produttori di olio d'oliva sotto forma di anticipi per l'aiuto alla pro-duzione. Secondo la Corte, infatti, le autorità italiane sono responsabili di ritardi nellagestione degli aiuti alla produzione e inoltre "non potevano ragionevolmente ignorareche la loro Inerzia potesse avere anche ripercussioni finanziarie". Prendi e porta a ca-sa, dice un detto popolare. Il guaio è che i 10 miliardi a casa, cioè in Italia, non sonostati portati!

L'Europa comunitaria è il più grande salvadanaio del mondo, cioè la mag-giore riserva di risparmio rappresentando il 36,7 per cento del totalemondiale contro il 24,3 del Giappone e il 17,6 degli Stati Uniti. 12 fenome-no più importante dell'ultimo ventennio è la riduzione dei risparmi negliUSA che nel 1965 occupavano una fetta del 36 per cento contro il 28,3della Comunità europea e il 7,3 per cento del Giappone. I fondi di investi-mento collettivo hanno incontrato un successo notevole nella prima metàdegli anni 20 e da allora continuano a drenare un'aliquota rilevante deirisparmi privati malgrado la netta diminuzione della loro popolarità, av-venuta nella seconda metà degli anni 20. In generale, mentre negli ulti-mi vent'anni c'è stata la netta tendenza al ribasso del risparmio famiglia-re nei Paesi Bassi, nel Regno Unito e in Francia, il contrario è avvenutoin Germania e in Italia nonché, fuori d'Europa, in Giappone.

INEUROPASIRISPAR-MIADI PIU'

IL SUCCESSO DI UNA INIZIATIVA NON ACCADEMICA, MA GHE SI AVVALE DELLA

kNIVERSITERDE 11

N ata nel 1986 dalla collaborazione didocenti, giornalisti, operatori sociali edalle associazioni ambientaliste

WWF, Italia Nostra e Lega per l'ambiente,l'Università. Verde di Milano è ormai una re-altà culturale che sviluppa la sua attivitànon solo sul versante della divulgazione dellequestioni ambientali. ma anche su quello del-la formazione di operatori tecnici e politici.Caratteristica importante dell'UniversitàVerde milanese è Io stretto legame che, findalla sua fondazione, essa ha ricercato conl'Università: infatti alla progettazione ed allarealizzazione dei numerosi corsi hanno colla-borato docenti, gruppi di ricerca, istituti e di-partimenti dell'Università.

_aidiffli

di Massimo Chiesa

UN MODO DISPIEGARELA COMPLESSITÀDEL MONDO

otto ciò ha forni-to al lavoro diinformazione-formazione un

rigore scientifico ed unprestigio che ormai inmolti le riconoscono. Ilmetodo di insegnamen-to si avvale di un ap-proccio pragmatico allevarie tematiche e i corsim ultidisci pl in ari sonoautogestiti e finalizzatia favorire la promozio-ne e la diffusione dell'e-ducazione alla tuteladell'ambiente ed allapromozione della salu-te, della sicurezza e del-la valorizzazione dellaqualità della vita.Attualmente l'Universi-tà Verde conta oltre2.600 iscritti rappre-sentanti tutti gli stratisociali che, insieme adassociazioni culturalied ambientaliste, aisindacati ed alla produ-zione di corsi per opera-

tori del settore ambien-tale, costituiscono il fi-nanziamento dell'Uni-versità. In particolareessa organizza corsi dibase di ecologia, corsidi 150 ore, laboratori diricerca e produzione,corsi specialistici peramministratori, semi-nari e workshops, ricer-che e studi finalizzati eproduzione editoriale edi clattico-i nforrn stiva.Tutta questa enormemole di attività ha avu-to diversi riconoscimen-ti anche da Universitàstraniere, oltre che dal-la Cee e dal ministeroper l'Ambiente italiano.Dunque si tratta diun'associazione cultu-rale libera ed autonomache cerca di coprire unospazio che in altri paesieuropei viene invece oc-cupato dalle stesse uni-versità e che è oggi fon-te e miniera per questi

paesi di innumerevoliricerche scientifiche ol-tre che di formazionepreziosa per il futuro ditecnici operatori nelsettore dell'ambiente.L'attuale presidenteCarlo Casti in partico-lare vuole sottolineareda un lato la completaautonomia della lineaculturale dell'Universi-tà, dall'altro la qualitàdel lavoro svolto che siarticola su più livellinon ultimo quello dellaformazione sui proble-mi specifici ambientalianche di ordini profes-sionali (architetti, avvo-cati, ecc.). Quindi un'at-tività complessiva chespezia dalla divulgazio-ne per tutti alla infor-mazione-educazioneper la scuola dell'obbli-go, alla formazione dilivello universitario.Un altro elemento cheCarlo Casti vuole sotto-

lineare è l'adesione del-l'Università Verde diMilano alla Federazio-ne delle Università Ver-di Italiane. Questo a-spetto che proprio inquesti giorni è al centrodi una "ristrutturazio-ne statutaria" rappre-senta un tema di lavoroimportante per il futu-ro. Infatti insieme conle altre università {cir-ca 75) si sta cercando diottenere la nuova vestegiuridica che permettaalla Federazione di di-ventare soggetto istitu-zionale riconosciutodallo Stato.Se ciò avverrà l'Univer-sità Verde con tutta l'e-sperienza fatta in que-sti anni, con tutto il suopatrimonio scientifico eculturale, potrà collo,quiare "alla pari' con leistituzioni di insegna-mento dell'obbligo e dilivello superiore. Per il

momento non tutti in I-talia hanno ancoraguardato questa espe-rienza con la dovutaconsiderazione. Proba-bilmente, come spessoavviene nel nostro Pae-se, questo avverrà congrande ritardo sulla re-altà delle cose.Basti pensare che inve-ce, già da oggi, esiste u-na collaborazione tral'Università Verde diMilano e gli ecoistitutidella Germania, ad e-sempio, per una ricercarnultidisciplinare sulriutilizzo di grandi a-ziende dismesse. Dun-que la realtà della vitaquotidiana dell'Univer-sità è difficile, ma ciònon basta a far desiste-re un complesso di per-sone e di volontà checredono in un impegnoanche italiano sul fron-te dell'approfondimentorigorosamente scientifi-

co delle questioni am-bientali. Certo, precisaCasti, non ambiente in-teso in senso classico,ma ambiente o ecologiacome scienza della com-plessità e quindi dellaqualità globale della vi-ta, come nuova culturadel problema che vedegli aspetti scientificicompenetrarsi con quel-li sociali ed umani. Ed èproprio in ossequio aquesta impostazioneche si devono alcuni la-boratori e seminari or-ganizzati recentementedall'Università Verdeche hanno come titolo"L'accesso ai servizi perle comunità straniere","Il diritto di cittadinan-za sociale", "L'educazio-ne alla cooperazione in-ternazionale", "Ambien-te e musica", "La natu-ra sognata" e infine"L'educazione all'ali-mentazione".

EFFRAZIONE DELLE UNIVERSITÀ V~"311111~L'Università Verde di Milano, come abbiamodetto, aderisce alla federazione delle Univer-sità Verdi Italiane. Quest'ultima raggruppaormai circa '75 realtà locali che rappresenta-no una vera e propria istituzione culturalein Italia che ha il proprio coordinamento na-zionale a Milano. In particolare in Lombar-dia esistono ben 9 università verdi che pos-sono essere interpellate dai lettori per quan-to concerne corsi, materiale informativo-for-mativo sulle problematiche dell'ambiente in-teso in senso lato.

Universali Verde Milano Via Della Signora 3 20122 Milano Tel. 02/7723235Università Verde Lecco , Via Cairolì. 69 22053 LeccoUniversità Verde Bergamo Via Pignolo, 43/A 24100 Bergamo Tel. 035/399464Università Verde Brescia Via Tornrnaseo, 17 20154 Brescia Tel. 030/295891

università Verde Varese Via Germania, 11 21027 Ispra Tel. 0332/780220

Università Verde Cremona Via Serafina, 22 26100 Cremona Tel. 0372/451181Università Verde Mantova Via General Tellero, 23 46100 Mantova Tel, 0376/321426Università Verde Saronno Via Monti, 2 21047 Saronno (Va) Tel. 02/9626494Università Verde di Voghera Via Mazzini, 57 27058 Voghera (Pvl Tel. 0383/645197

DALLA STAMPA a cura di Luciano Videro

MAL DI TESTA?MAGNESIOUn ricercatore americano ritiene che il mal di testa possaderivare da una mancanza di magnesio nel sangue: se cosìfosse, una dieta a base di alimenti che ne apportano risulte-rebbe benefica e meglio di una terapia a base di farmaci.Informatevi - se la testa vi duole - presso il vostro medico,ne vale la pena.

USA: HAMBURGER E PLASTICANON VANNO D'ACCORDOAvete presente il fast food? Che si tratti di patatine, di pa-nini con carne e insalata, di bibite di ogni tipo, "sempre" iltutto era servito in contenitori di plastica.Era, fino a ieri: il protagonista del divorzio dalla plastica èla multinazionale Mc Donalds; sponsor dell'operazione, ilmondo verde.Così basta con le montagne di bicchieri e vassoietti di diffi-cile recupero e più spazio a contenitori biodegradabili.E in Italia?

MA CHECALDO FA...

Il 1990 passerà allastoria come un anno"troppo caldo", ma iclimatologi precisanoche in futuro andràanche peggio. Causafondamentale il sem-pre discusso effettoserra, materia checontinua a dividereancora gli scienziati.Ma è un argomentoche non dovrebbemancare di convincerei cittadini: una quotaanche individuale dirisparmio energeticofarebbe un gran beneal proprio reddito e al-l'ambiente allo stessotempo.

SIGARETTE:IL PREZZODELLA SALUTEin questo caso non ci riferiamo all'annosoproblema del fumo come causa di morte(140.000 all'anno in Italia), ma ad un a-spetto ad esso legato: il prezzo.E noto che nell'autunno '91 finalmenteanche da noi i pacchetti di sigarette pre-ciseranno che si tratta di una "attività arischio", e pagheranno per saperlo.Infatti i pacchetti riporteranno diciturein questo senso per ora non previste; iproduttori dovranno rifare e modificaretutte le confezioni.Tutto questo rifare costa: saranno i con-sumatori a pagare, ci viene detto; non so-lo in salute, ma anche in moneta, dun-que. 14

IL CORSODI VOGHERAMa cos'è l'Entropia; parola magica, da "Aran-cia Blu", segno d'ordine e disordine nel con-sumo d'energia? Idee poche, e in compensoconfuse - diceva l'amico in tono ironico. Manon per molto. Presto, anzi prestissimo, (dallaseconda decade di gennaio), potremo sapernedi più. A spiegarlo con la sua solita capacità epazienza ci sarà il prof. Enzo Tiezzi che diqueste cose se ne intende.Lo farà in occasione della seconda edizionedei Corsi dell'Università Verde di Vogherache anche per il 1991 vedrà la collaborazionedel Comune di Voghera e della Coop Lombar-dia, già impegnata lo scorso anno con il prof.Ettore Tibaldi. Ma Enzo Tiezzi (che è diretto-re del Dipartimento di chimica dell'Universi-tà di Siena e che attualmente dirige il mensiledi ecologia e ambiente Arancia Blu, diffusodal quotidiano Il manifesto) sarà in eccellentecompagnia in questa occasione di incontri-di-battiti che si concluderanno verso la metà diaprile. Scienziati, tecnici, giornalisti, educa-tori che sono stati chiamati a discutere di "A-spetti di ecologia umana" e di problematicheambientali avranno di fronte un'utenza nu-merosa e preparata che anche quest'anno tro-verà occasione di aggiornamento e, comun-que, di apprendimento culturale nei locali delCentro Sociale di viale Repubblica, a Voghe-ra. Anche per il 1991 l'Università Verde, conla Coop Lombardia ed il Comune di Voghera,potranno contare sul patrocinio dell'IrrsaeRegionale e sulla collaborazione attiva del Di-stretto scolastico n. 100 di Voghera.

APRINE DI PIÙ «niiFrig -

LE COOPORGANIZZANOUNA MOSTRA EMATERIALI PER gINSEGNARE ADEVITARE I RISCHI EI PERICOLI CHESPESSO SONO INAGGUATOPROPRIO TRA LEMURADOMESTICHE

•• ,

scheTzareCoicuoco.

l'Abile:tre al rischioper Fornire il pericolo.

continua a casa.La Coop infatti ha rea-lizzato a tale scopo ungioco e opuscoli, che

propongono, nell'ambi-to di questa operazionefantasia per una casasicura, anche attività

Spettacolo inserito nell'abbo-namento "Invito a Teatro" del-l'Associazione Tempo libero.

ASSOCIAZIONE TEMPO LIBERO

TEATRODELBURATTO

.Abs.

Il Teatro del Burattodall'H gennaio al 3 febbraio `51presenta

PANE BLUIdeazione del nucleo produttivo delTeatro del Burattomusiche di Carlo Cìaldo Capelliimmagine di Luca Massiottadrammaturgiadi Giampaolo Spinato

coordinamento regi stivo dí StefanoMonti

in scena:Sergio Mussida, Giusi Colucci, Da-niela Dazzi, Paola Bonetti, OlgaVinyals Martori

realizzazione del Laboratorio Teatrodel Buratto con la collaborazione diCristina Perversi

Lo domanda é ancora que à fu diIdoliere "Il fent manger ou illitui nere patir munger?Ma quale cibo? Oggi il cibo surgelato. pro Icotto, mossa sotto vuoto. avvolto in fogli diplastica. trasparente, colorata, argéntata dialluminio, che si può conservare all'inte, che non si decompone è in fondo lamenu importante. E l'involucro, il contoro, l'imballaggio esterno l'elementoaffascinante, che ci attira, che ci Cattura,che gustiamo con gli occhi prima ancorache con la bocca.Nell'ultima tappa della nostra indagine sul"cibo" abbiamo voluta "divertirci" partendoproprio dai materiali indiatruttibih come leplastiche, le segale di latta, di cartone edalcune forme pare, IMITIC, il cubo, il cilindro,l'uovo, che diventano, in scena, protagoni-sti in dimensioni stravolte."Lessem' M sé" dell'oggetto si apre ad evo-nazioni continue inserito in un ambiente odecontestual i zzato.Da Magritte al minimalianm all'arte pove-ra e alle avanguardie artistiche non celo fi-gurative degli anni 60/70 I pensiamo allerelazioni con la musica di Cage), l'oggetto estate sempre al centro di una riflessionefatta di "spaesamenti" e metamorticii.

-0- quale,t) 1140

k Comitato RegionaleLombardo

Comitato diRedazione

AssociatoUnione Stampa Periodica Italiana

Antonio Bedolini. Sergio Fenrario.Sergio Chinaglieli'. MarcoMaggi, Daniele Moltresio. UgoPinfcri, Enrico Rossi, AdolfoScalpelli. Elio Smani. Giorgio Mezza

Direttoreresponsabile Adotto Scalpelli

Segreteria diretta:dora. Andrea PertcgoioImpaginazione Franco Malaguii,

Maria Esca Torri

Disegni Giul io Pemnzoni

Editrice Coop Viale Famagosia 75Lombardia 20142 Milano - Tel. 844721

Impianti CoopliGuado-e stampa Corbella (Ml)-Tel. 02-9794461

Autonzzazione del Trib. di Milanon. 144 del 14 aprile 1982

La cada di Quale Consumo è di bassa qualità per lastampa ma di alta qualità ecologica, à tutta ridi:lata

IFFAINIVERSITARIA "CASA, DOLCE CASA" DICE UN ADAGIO

SCHERZACOL FUOCOMA FALLOCOL GIOCO

Quale Consumo ha vo-luto presentare ai letto-ri in modo sinteticol'importanza e le carat-teristiche dell'Universi-tà Verde di Milano.Tutti coloro che fosserointeressati ad associar-si o ad intervenire aivari corsi o ad avere ilprezioso materialescientifico che la stessa

produce, possono rivol-gersi all'UniversitàVerde, via della Signo-ra, 3 20122 Milano, .

Tel. 7723235oppure presso la nostraredazione.

La casa è un luogo dovevivere serenamente,per i bambini è unospazio di gioco, un'isolaricca di avventure e discoperte, un nido dovecrescere, insieme ai ge-nitori. Per non trasfor-marla in una "trappola"bisogna osservare alcu-ne precauzioni.Ed è per questo che laCoop invita bambini eadulti a guardare "den-tro" alle abitudini,"dentro" ai prodotti, perabitare in una "casa a-mica".Il rischio, infatti, si tra-sforma in pericolo se èocculto, se è sproporzio-nato all'abilità di chi loaffronta, se la personaè impreparata."Scherzare col fuoco - e-durare al rischio perprevenire il pericolo" èil titolo della mostra,spettacolare e interatti-va, che coinvolge adultie bambini in un grandegioco insieme: "con gliocchi del bambino" pergli adulti che si trove-ranno di fronte ad am-bienti e scenografie do-mestici giganti, com-prendendo le sollecita-zioni che attirano lafantasia dei più piccoli;con l'attenzione deibambini che "imparanogiocando".Si impara giocando nel-le varie stanze-percorsodella mostra e si conti-nua ad essere coinvoltiín un gioco favola che

manuali e creative.Il progetto Coop è am-bizioso e impegnativo:la mostra "Scherzarecon il fuoco" sarà itine-rante in varie città del-la Lombardia e in gene-re in varie località a li-vello nazionale; il mate-riale stampato, i giochisaranno utilizzati nonsolo durante lo svolgi-mento dell'iniziativa,ma a casa e a scuola.Sarà un impegno cheper la Coop durerà alungo: prendendo l'av-vio da un'indagine-in-chiesta sulla prevenzio-ne per sensibilizzare gliadulti e arricchendo la"Scatola degli strumen-ti" che la Coop realizzaper la scuola.E un tema importantequello della casa sicura;è un argomento sentitomolto anche in Europa;infatti la Commissionedella Cee ha finanziatoquesto progetto Cooped è interessata a pa-trocinare il prosegui-mento di queste attivi-tà, che per essere effi-caci, devono proseguirenel tempa, a casa e ascuola.L'impegno Cee è un se-gnale molto positivoper affrontare meglioun così grande proble-ma, che coinvolge an-nualmente a livello eu-ropeo, quasi due milio-ni di bambini e adole-scenti che subisconodanni.

15

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