18/12/2013: La strada del lago. Riflessioni
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8/13/2019 18/12/2013: La strada del lago. Riflessioni
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Sabato 14/12/2013 si svolta, presso il museo dell aeronautica di Vigna di Valle le presentazione del
protocollo dintesa siglato dai Comuni afferenti il quadrante del lago di Bracciano, congiuntamente con
lEnte Parco di Bracciano e Martignano e il Consorzio di navigazione. Levento stato annunciato per mezzo
di inviti che promettevano il lancio di un progetto molto concretoper il turismo locale. Insospettiti dal
registro comunicativo naif dellinvito, che tradisce una stretta parentela con buonissime castagne, il
perentorio ed autoreferenziale claim dellultimo evento plagio promosso dal Comune di Bracciano, Castelli
e Castagne, abbiamo deciso di rispondere allappello. Sotto limpeccabile regia della moderatrice, che ha
saputo sia smorzare gli eccessi di un pubblico in parte intervenuto per monopolizzare l incontro sul tema
della discarica, pure attinente, sia coprire sotto il velo della propria professionalit la mancanza di
contenuto dei proponenti, si cucinata la ricetta nostrana per il turismo: teorie generali, idee vaghe, dati
numerici disorganici, limmancabile appello alla collaborazione, e un breve sciorinare di tecniche di
marketing turistico: le proposte concrete, nel frattempo, sono rimaste sugli inviti. Prima problematica del
convegno che ha lanciato il progetto La strada del lago stata lassenza ingiustificata e paradossale del
lago stesso: niente si detto sul suo precario stato di salute e nulla sembra che il protocollo d intesa
preveda per la sua tutela e conservazione. Il lago minacciato dall inquinamento dei suoifossi immissari edallinadeguatezza del COBIS, il collettore fognario progettato negli anni 70 e ormai insufficiente al suo
scopo, e le istituzioni, anzich brandire le carte dei loro azzeccagarbugli in faccia a Legambiente, avrebbero
meglio operato se avessero approfittato del protocollo per coinvolgere lACEA, e cercare, di concerto, una
soluzione. Tornando alle proposte non pu sfuggire che la misura pi interessante e concreta, il ritorno dei
Punti di Informazione Turistica sotto legida del Consorzio Lago di Bracciano, allo stadiodi mera richiesta
formulata alla Provincia di Roma. Medesima la situazione dei 50.000 euro chiesti alla Regione Lazio (a cui,
viene da pensare, Zingaretti abbia risposto con la sua assenza). Da quando le amministrazioni promuovono
convegni per comunicare una richiesta inoltrata, invece che una concessione ottenuta? In genere accade in
campagna elettorale, sebbene Borzetti certo di amministrarci per altri tre anni. L altro asse portante del
programma di rilancio turistico il centro di prenotazione unica, che si andrebbe ad interfacciare tra i
turisti e le strutture ricettive, mirando ad introdurre nel territorio il concetto di albergo diffuso. L idea
sarebbe buona, se non nascondesse delle insidie per gli operatori: a questo piano di azione, infatti, legata
la possibilit che verr data ai privati possessori di appartamenti sfitti di affidare questi in gestione al centro
unico di prenotazione che curer in autonomia il flusso degli ospiti, e, volendo i servizi connessi come la
pulizia dei locali. Per gli operatori turistici del territorio, gi stretti tra la burocrazia asfissiante e le difficolt
dei tempi, si prospetta un boccone amaro, grazie a questo regalo che le amministrazioni concederanno a
palazzinari e speculatori. Oltre allevidente concorrenza sleale che questo tipo di soluzione ingenera, si
pone il problema del conflitto di interessi a cui stiamo andando incontro: chi gestir il centro di
prenotazione unico avr pi interesse a promuovere gli alloggi da cui ricaver esclusivamente una
percentuale sulla vendita, o quelli ottenuti in piena gestione, su cui lucrer anche nell erogazione di servizi
accessori, come la pulizia o le piccole manutenzioni? Non chiaro nemmeno il rapporto tra centro unico di
prenotazione e PIT: coincideranno o saranno due realt diverse? Non sono state fornite delucidazioni, ma
nel primo caso gi stridente lincompatibilit tra la funzione pubblica del PIT, che, pagatoa monte con i
soldi pubblici, deve garantire la promozione di tutti gli operatori, e quella del centro unico di prenotazione,
che pu (e deve) promuovere e gestire soltanto le strutture aderenti (e paganti). Infine va ricordato il
portale, insigne esempio di carrozzone informatico: forse avr maggior successo delle decine di portali
dedicati al lago di Bracciano che lo hanno preceduto, ma se non dovesse incontrare fortuna avr un posto
assegnato nel cimitero dei siti patrocinati. In sintesi la mattinata di sabato stata un circo di idee bizzarre,
proposte inefficaci quando non dannose, progetti lacunosi o allo stadio larvale, esibiti da amministratoriche non sempre hanno dato limpressione di conoscere la materia. Il giudizio finale che se ne pu dare
quello di una presentazione organizzata alla rinfusa e in tutta fretta su un progetto prematuro. Viene da
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chiedersi il perch di tanta urgenza: forse qualcuno, nonostante la sicumera ostentata, non conta di
arrivare a fine mandato?