132. frontespizio Bilancio armonizzato · 2013-12-09 · 4. al fine della determinazione del...

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REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. 431 DEL 02/12/2013 PROPOSTA N. 19375 DEL 02/12/2013 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: RAGIONERIA ED ENTRATE Prot. n. ___________________ del ___________________ OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: (DI POGGIOVALLE VINCENZO) (VINCENZO DI POGGIOVALLE) (G. DELL'ARNO) (M. MARAFINI) ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO (Sartore Alessandra) ___________________________ L'ASSESSORE ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: Data dell' esame: con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 02/12/2013 prot. 900154 ISTRUTTORIA: ____________________________________ ____________________________________ IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE ____________________________________ ____________________________________ IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Presa d'atto della Decisione della Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per il Lazio - di cui alla deliberazione del 29 novembre 2013, n. 262 nel giudizio sul rendiconto generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2012 adozione della proposta di legge regionale concernente "Rendiconto Generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2012". ___________________________ IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Pagina 1 / 25 Richiesta di pubblicazione sul BUR: NO Richiesta di pubblicazione sul BUR: NO

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  • REGIONE LAZIODELIBERAZIONE N. 431 DEL 02/12/2013

    PROPOSTA N. 19375 DEL 02/12/2013GIUNTA REGIONALE

    STRUTTURA

    PROPONENTE

    ASSESSORATO

    PROPONENTE

    DI CONCERTO

    Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

    Area: RAGIONERIA ED ENTRATE

    Prot. n. ___________________ del ___________________

    OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

    (DI POGGIOVALLE VINCENZO) (VINCENZO DI POGGIOVALLE) (G. DELL'ARNO) (M. MARAFINI)___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

    L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

    POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO

    (Sartore Alessandra)___________________________

    L'ASSESSORE

    ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

    IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE

    ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

    COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

    Data dell' esame:

    con osservazioni senza osservazioni

    SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 02/12/2013 prot. 900154

    ISTRUTTORIA:

    ____________________________________ ____________________________________

    IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

    ____________________________________ ____________________________________

    IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE

    Presa d'atto della Decisione della Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per il Lazio - di cui alla deliberazione del 29novembre 2013, n. 262 nel giudizio sul rendiconto generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2012 adozione dellaproposta di legge regionale concernente "Rendiconto Generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2012".

    ___________________________

    IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE

    PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

    Pagina 1 / 25 Richiesta di pubblicazione sul BUR: NO Richiesta di pubblicazione sul BUR: NO

  • Oggetto: Presa d’atto della decisione della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per il Lazio – di cui alla deliberazione del 29 novembre 2013, n. 262 nel giudizio sul rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012 adozione della proposta di legge regionale concernente “Rendiconto Generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012”.

    LA GIUNTA REGIONALE Su proposta dell’Assessore alle Politiche del Bilancio, Patrimonio e Demanio; Visto lo Statuto della Regione Lazio; Vista la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni, recante

    “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”;

    Visto il regolamento 6 settembre 2002, n. 1, e successive modificazioni, recante

    “Regolamento di Organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;

    Vista la legge regionale 28 giugno 2013, n. 4, recante “Disposizioni urgenti di

    adeguamento all’articolo 2 del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, relativo alla riduzione dei costi della politica, nonché misure in materia di razionalizzazione, controlli e trasparenza dell’organizzazione degli uffici e dei servizi della Regione”, ed in particolare l’articolo 14, rubricato “Modifiche alla legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e successive modifiche”;

    Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del 1° agosto 2013, n. 247, recante

    “Proposta di legge regionale concernente il “Rendiconto Generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012””;

    Ritenuto che, con nota prot. 302403 del 5 agosto 2013, il Presidente della Regione

    Lazio ha trasmesso alla Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti il rendiconto generale (conto del bilancio e conto del patrimonio) per l’esercizio finanziario 2012 ai fini del giudizio di parificazione previsto dall’art. 1, comma 5, del Decreto-Legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni dalla Legge 7 dicembre 2013,n. 213;

    Preso atto della decisione della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per il

    Lazio - nel giudizio sul rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012, assunta con Deliberazione del 29 novembre 2013, n. 262;

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  • Rilevato, in particolare, che con il dispositivo della citata Deliberazione n. 262/2013 si

    è così deciso: “La Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per il Lazio, in accoglimento delle richieste del Pubblico Ministero e sulla base dei dati acquisiti e nei limiti

    delle verifiche effettuate

    PARIFICA, nelle sue componenti del conto del bilancio e del conto del

    patrimonio, il rendiconto della Regione Lazio per l’esercizio 2012, di cui alla delibera di Giunta regionale n. 247 del 1 agosto 2013, con l’eccezione a) del quadro riassuntivo del disavanzo finanziario, risultante dal prospetto

    dell’articolo 14 della proposta di legge di approvazione del rendiconto stesso, che accerta un disavanzo finanziario pari ad euro -4.190.692.939,66, senza

    tenere conto: dei residui attivi inesistenti per un importo di euro 41.795.541,51 (Capitolo 441105 “Entrate derivanti da dismissioni patrimoniali per nuovi investimenti”); dei residui attivi inesigibili per un importo di euro 74.490.026,73 (Capitolo 331523 “Recuperi vari da assegnazioni statali e comunitarie”); del residuo attivo inesistente per un importo di euro 53.511,36 (Capitolo 611145 “Partite varie e giri contabili”); degli impegni non registrati per un importo di euro 277.527,28 (Capitolo T31425 “Partite varie e giri contabili – Altre uscite per partite di giro non altrimenti classificate”).

    Di conseguenza, il disavanzo finanziario dell’esercizio 2012 risulta essere non inferiore ad euro -4.307.309.546,54, con ogni conseguente effetto sul rendiconto

    2012.

    b) del conto del patrimonio, risultante dal prospetto dell’articolo 16 del proposta di legge di approvazione del rendiconto stesso, che deve essere

    modificato, in coerenza alla rideterminazione del risultato finanziario, come

    segue:

    Totale Attività da euro 14.305.468.286,28 a euro 14.189.129.206,68;

    Totale Passività da euro 35.825.468.365,14 ad euro 35.825.745.892,42.

    (omissis)”; Vista la deliberazione di Giunta Regionale 2/12/2013 - n. 430, concernente “Presa

    d’atto della Decisione della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per il Lazio - nel giudizio sul rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012 e rettifica della Deliberazione della Giunta Regionale del 25 luglio 2013, n. 218 relativa al riaccertamento dei residui attivi e passivi ai sensi degli articoli 7, comma 3, e 14, comma 1, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 dicembre 2011, recante “Sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, di cui all’articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118.”;

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  • Ritenuto che conseguentemente si rende necessario adottare nuovamente il rendiconto

    generale della Regione Lazio rilevando che, per effetto della sopradetta deliberazione n. 430/2013:

    1. lo stock totale dei residui attivi al 31/12/2012 è rideterminato in euro

    12.929.598.574,36, di cui: - euro 7.921.995.317,37 a titolo di residui attivi derivanti da esercizi

    pregressi; - euro 5.007.603.256,99 a titolo di residui attivi derivanti dalla

    competenza; 2. lo stock totale dei residui passivi al 31/12/2012 è rideterminato in euro

    17.346.275.933,82, di cui: - euro 6.136.832.965,53 a titolo di residui passivi derivanti da esercizi

    pregressi; - euro 11.209.442.968,29 a titolo di residui passivi derivanti dalla

    competenza; 3. tra le entrate accertate durante la gestione di competenza dell’esercizio 2012

    per euro 28.325.563.897,28 e le spese impegnate durante la medesima gestione per euro 32.787.911.665,31 si è realizzato un disavanzo della gestione di competenza di euro 4.462.347.768,03;

    4. al fine della determinazione del risultato di amministrazione per l’anno 2012, il disavanzo della gestione di competenza, pari ad euro 4.462.347.768,03, deve essere: - aumentato del disavanzo di amministrazione dell’esercizio 2011, pari ad euro 2.369.977.227,28; - diminuito di euro 1.321.740.842,62 corrispondenti al riaccertamento dei residui passivi ai sensi dell’art. 7 comma 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011;

    5. al fine della determinazione del risultato di amministrazione per l’anno 2012, le variazioni sui residui, per effetto di: - eliminazione dei residui attivi ai sensi dell’art. 7, comma 3, del decreto

    del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011, per un importo complessivo pari ad euro 759.391.783,13;

    - eliminazione dei residui passivi ai sensi dell’art. 7, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011, per un importo complessivo pari ad euro 109.265.873,95;

    - eliminazione dei residui passivi antecedenti all’esercizio 2012, corrispondenti a debiti non ancora esigibili e conseguente re–imputazione negli esercizi in cui risultano esigibili, ai sensi dell’ art. 14, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011, per un importo complessivo pari ad euro 378.066.464,50;

    - eliminazione dei residui passivi per perenzione amministrativa per un importo complessivo pari a euro 1.475.334.050,83;

    determinano un saldo positivo pari ad euro 1.203.274.606,15;

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  • Visto che dalla somma algebrica delle cifre indicate ai commi precedenti, si ottiene un saldo passivo di euro 4.307.309.546,54, che rappresenta il disavanzo di amministrazione della gestione di bilancio 2012 da riportare a carico dell’esercizio 2013, come dettagliato nella seguente tabella;

    (in euro )

    Accertamenti 28.325.563.897,28

    Impegni -32.787.911.665,31

    Disavanzo di amministrazione 2011 -2.369.977.227,28

    Variazione residui attivi in diminuzione (art. 7, c. 3 DPCM 28.12.2011). -759.391.783,13

    Eliminazione residui passivi relativi a debiti insussistenti esercizio 2012 (art. 7, c. 3 DPCM 28.12.2011).

    161.080.347,91

    Eliminazione residui passivi relativi a debiti imputati esercizio 2012, ma non ancora esigibili esercizio 2012, da reimputare negli esercizi 2013 e 2014 (art. 7, c. 3 DPCM 28.12.2011).

    1.160.660.494,71

    Eliminazione residui passivi relativi a debiti insussistenti ante esercizio 2012. (art. 7, c. 3 DPCM 28.12.2011).

    109.265.873,95

    Eliminazione residui passivi relativi a debiti ante esercizio 2012, ma non ancora esigibili, da reimputare negli esercizi 2013 e 2014. (art. 14, c. 1 DPCM 28.12.2011).

    378.066.464,50

    Residui perenti. 1.475.334.050,83

    Somme sequestrate in Tesoreria 0,00

    Risultato di amministrazione -4.307.309.546,54

    Risultato di amministrazione anno 2012

    Considerato che, per effetto delle modificazioni su esposte, il conto del patrimonio si

    modifica nei termini seguenti: Totale Attività euro 14.189.129.206,68;

    Totale Passività euro 35.825.745.892,42; Vista la relazione dell’Assessore alle Politiche del Bilancio, Patrimonio e

    Demanio;

    DELIBERA di prendere atto della decisione della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per il Lazio - nel giudizio sul rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012, assunta con Deliberazione del 29 novembre 2013, n. 262; di adottare e sottoporre all’esame del Consiglio Regionale l’unita proposta di legge regionale composta di n. 18 articoli, concernente il “Rendiconto Generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012”, conforme alla decisione della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per il Lazio - nel giudizio sul rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012, composto dal Conto del Bilancio e dal

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  • Conto del Patrimonio, ambedue con i rispettivi allegati, corredata da relazione, il tutto facente parte integrante della presente Deliberazione. La presente Deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di Deliberazione che risulta approvato all’unanimità.

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  • Proposta di legge regionale:

    “Rendiconto Generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012”

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  • Art. 1 (Riduzione dei residui attivi)

    Ai sensi dell’art. 7, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011, sono eliminati dalle scritture contabili crediti assolutamente inesigibili, per un importo complessivo pari ad € 759.391.783,13.

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  • Art. 2

    (Riduzione dei residui passivi)

    1. Ai sensi dell’art. 14, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011, i residui passivi antecedenti all’esercizio 2012, corrispondenti a debiti non ancora esigibili, sono eliminati dalle scritture contabili per un importo complessivo pari ad € 378.066.464,50, per essere re–imputati negli esercizi in cui risultano esigibili;

    2. Ai sensi dell’art. 7, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei

    Ministri del 28 dicembre 2011, i residui passivi formatisi nell’esercizio 2012, corrispondenti a debiti non ancora esigibili, sono eliminati dalle scritture contabili per un importo complessivo pari ad € 1.160.660.494,71, per essere re–imputati negli esercizi in cui risultano esigibili;

    3. Ai sensi dell’art. 7, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei

    Ministri del 28 dicembre 2011, i residui passivi corrispondenti a debiti insussistenti sono eliminati dalle scritture contabili per un importo complessivo pari ad € 270.346.221,86, di cui:

    a) € 109.265.873,95 riferiti a debiti insussistenti antecedenti l’esercizio 2012; b) € 161.080.347,91 riferiti a debiti insussistenti relativi all’esercizio 2012.

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  • Art. 3

    (Maggiori accertamenti ed impegni)

    1. E’ autorizzato il maggior accertamento ed impegno rispetto alle previsioni e agli stanziamenti di competenza di entrata e di spesa dei sottoindicati capitoli delle “partite di giro” del Titolo VI, categoria 61 ,UPB 611 dell’Entrata e dell’Ambito T, Funzione Obiettivo T3, UPB T31 della Spesa, in relazione a quanto rispettivamente accertato ed impegnato nei corrispondenti capitoli di entrata e di spesa:

    Entrata Spesa Entrata Spesa Cap. n. 611113 Cap. n. T31410 Cap. n. 611149 Cap. n. T31446 Cap. n. 611145 Cap. n. T31425 Cap. n. 611166 Cap. n. T31463 Cap. n. 611133 Cap. n. T31430 Cap. n. 611171 Cap. n. T31469 Cap. n. 611136 Cap. n. T31439 Cap. n. 611172 Cap. n. T31470

    2. Sono autorizzati il maggior accertamento ed impegno rispetto alle previsioni e agli stanziamenti di competenza del capitolo di entrata 521801 e del capitolo di spesa T19544, riferiti alle anticipazioni di cassa, ai sensi quanto disposto dall’articolo 36, comma 2, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n° 118, nonché la restituzione dell’anticipazione di cassa nell’esercizio 2013.

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  • Art. 4

    (Approvazione del Rendiconto)

    1. E’ approvato il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’anno

    finanziario 2012 ed il relativo saldo finanziario, così come risulta dagli articoli seguenti.

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  • Art. 5

    (Entrate di competenza)

    1. Le entrate derivanti dai tributi propri della Regione, dal gettito di tributi erariali o di quote di esso devolute alla Regione (Titolo I), le entrate derivanti da contributi e trasferimenti di parte corrente dell’Unione Europea, dello Stato e di altri soggetti (Titolo II), le entrate extratributarie (Titolo III), le entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimento in conto capitale (Titolo IV), le entrate derivanti da mutui, prestiti o altre operazioni creditizie a carico della Regione per investimenti (Titolo V), le entrate per contabilità speciali (Titolo VI), accertate nell’esercizio finanziario 2012 per la competenza dell’esercizio stesso, sono stabilite, quali risultano dal conto consuntivo, in:

    Entrate accertate

    28.325.563.897,28 (+) delle quali sono state riscosse 23.317.960.640,29 (-) rimaste da riscuotere 5.007.603.256,99

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  • Art. 6

    (Spese di competenza)

    1. Le spese per i Programmi comunitari (Ambito A), le spese per le Attività produttive agricole, commerciali e turistiche (Ambito B), le spese per la Programmazione negoziata, i programmi integrati, e la rete delle società per lo sviluppo (Ambito C), le spese per le Infrastrutture e i trasporti (Ambito D), le spese per l’Ambiente, l’energia e il territorio (Ambito E), le spese per l’Istruzione, la formazione e il lavoro (Ambito F), le spese per la Cultura, lo sport e il tempo libero (Ambito G), le spese per la Sanità e i servizi sociali (Ambito H), le spese per gli Organi e le funzioni istituzionali (Ambito R), le spese per le Risorse umane, strumentali e finanziarie (Ambito S) e le Risorse finanziarie e le poste tecniche (Ambito T), impegnate nell’esercizio 2012 per la competenza dell’esercizio stesso, sono stabilite, quali risultano dal conto consuntivo, in:

    Spese impegnate

    32.787.911.665,31 (+) delle quali sono state pagate 20.256.727.854,40 (-) delle quali sono state eliminate ai sensi: dell’ art. 7 c.3 decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre2011 ( debiti insussistenti)

    161.080.347,91 (-)

    dell’ art. 7 c.3 decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre2011 ( debiti non esigibili nell’anno 2012)

    1.160.660.494,71 (-)

    rimaste da pagare 11.209.442.968,29

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  • Art. 7

    (Riepilogo delle Entrate e delle Spese di competenza)

    1. Il riepilogo delle entrate accertate e delle spese impegnate sulla competenza

    dell’esercizio 2012 risulta stabilito dal rendiconto consuntivo come segue:

    Entrate complessive accertate 28.325.563.897,28 (+) Spese complessive impegnate 32.787.911.665,31 (-) Differenza - 4.462.347.768,03 (-)

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  • Art. 8

    (Residui attivi provenienti dall’esercizio 2011 e precedenti)

    1. I residui attivi degli esercizi finanziari 2011 e precedenti risultano stabiliti in:

    Residui attivi iniziali 10.013.350.299,66 (+) di cui: a) riscossi durante l’esercizio 2012 1.331.963.199,16 (-)

    b) eliminati per riaccertamento ai sensi dell’art 7 c. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre2011 (assolutamente inesigibili)

    759.391.783,13 (-)

    rimasti da riscuotere al 31.12.2012 7.921.995.317,37

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  • Art. 9

    (Residui passivi provenienti dall’esercizio 2011 e precedenti)

    1. I residui passivi degli esercizi finanziari 2011 e precedenti risultano stabiliti in:

    Residui passivi iniziali 13.093.833.617,56 (+) di cui: a) pagati durante l’esercizio 2012 4.994.334.262,75 (-) b) eliminati per perenzione amministrativa c) eliminati ai sensi dell’art. 7 c. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre2011 (debiti insussistenti) d) eliminati ai sensi dell’art. 14 c. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre2011 (debiti non esigibili nell’anno 2012, re–imputati negli esercizi in cui risultano esigibili)

    1.475.334.050,83 (-)

    109.265.873,95 (-)

    378.066.464,50 (-)

    rimasti da pagare al 31.12.2012 6.136.832.965,53 (+)

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  • Art.10

    (Residui attivi alla chiusura dell’esercizio)

    1. I residui attivi alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012 sono stabiliti, come risulta dal conto consuntivo, nelle seguenti somme:

    Somme rimaste da riscuotere sui residui attivi degli esercizi 2011 e precedenti (art. 8)

    7.921.995.317,37 (+)

    Somme rimaste da riscuotere sulle entrate accertate per la competenza propria dell’esercizio 2012 (art. 5)

    5.007.603.256,99 (+)

    Totale residui attivi al 31.12.2012 12.929.598.574,36 (+)

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  • Art. 11

    (Residui passivi alla chiusura dell’esercizio)

    I residui passivi alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012 sono stabiliti,

    come risulta dal conto consuntivo, nelle seguenti somme:

    Somme rimaste da pagare sui residui passivi degli esercizi 2011 (art.9)

    6.136.832.965,53 (+)

    Somme rimaste da pagare sulle spese impegnate per la competenza propria dell’esercizio 2012 (art. 6)

    11.209.442.968,29 (+)

    Totale residui passivi al 31.12.2012 17.346.275.933,82 (+)

    Pagina 18 / 25

  • Art. 12

    (Disponibilità di Cassa)

    1. L’avanzo di cassa alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012 è stabilito in

    euro 109.367.812,92 in base alle seguenti risultanze:

    Avanzo di cassa al 31.12.2011 710.506.090,62 (+) Riscossioni dell’ esercizio 2012: a) in conto competenza (art. 5) 23.317.960.640,29 (+) b) in conto residui attivi (art. 8) 1.331.963.199,16 (+) Pagamenti dell’ esercizio 2012: a) in conto competenza (art. 6) 20.256.727.854,40 (-) b) in conto residui passivi (art. 9) 4.994.334.262,75 (-) Differenza 109.367.812,92(+)

    Avanzo di cassa al 31.12.2012

    109.367.812,92

    Pagina 19 / 25

  • Art. 13

    (Saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio)

    1. Il disavanzo finanziario alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012 è stabilito in euro 4.190.692.899,66, in base alle seguenti risultanze, tenuto conto del disposto di cui all’art. 1 della presente legge:

    a) avanzo di cassa al 31.12.2012 (art. 12) 109.367.812,92 (+) b) residui attivi al 31.12.2012 (art. 10) 12.929.598.574,36 (+) c) residui passivi al 31.12.2012 (art. 11) 17.346.275.933,82 (-)

    Disavanzo finanziario al 31.12.2012

    4.307.309.546,54

    Pagina 20 / 25

  • Art. 14

    (Risultato di Amministrazione)

    1. Il risultato di amministrazione alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012 è stabilito in euro 4.307.309.546,54 in base alle seguenti risultanze:

    a) differenza di cui all’ art. 7 della presente legge tra le entrate e le spese complessive di competenza dell’esercizio 2012

    4.462.347.768,03 (-) b) disavanzo di amministrazione dell’esercizio 2011 (legge regionale 18.07.2012, n. 10)

    2.369.977.227,28 (-)

    c) somma accantonata nel Rendiconto 2011 per essere utilizzata, ai sensi dell’art.25, comma 5, della L.R. 20.11.01, n. 25, per il finanziamento di leggi in corso di perfezionamento al 31.12.2011

    0 (+) d) eliminazione nell’esercizio 2012 di residui passivi per perenzione amministrativa (art. 9) e) eliminazione nell’esercizio 2012 di residui passivi antecedenti l’esercizio 2012 ai sensi dell’art. 7 c. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011 riferiti a debiti insussistenti antecedenti l’esercizio 2012 (art. 9) f) eliminazione nell’esercizio 2012 di residui passivi antecedenti l’esercizio 2012 ai sensi dell’art 14 c.1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011, re–imputati negli esercizi in cui risultano esigibili (art 9); g) eliminazione nell’esercizio 2012 di residui passivi ai sensi dell’art. 7 c. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011 riferiti a debiti insussistenti relativi all’esercizio 2012 (art 6) h) eliminazione nell’esercizio 2012 di residui passivi ai sensi dell’art. 7 c. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011 re–imputati negli esercizi in cui risultano esigibili (art 6)

    1.475.334.050,83 (+) 109.265.873,95 (+) 378.066.464,50 (+) 161.080.347,91(+) 1.160.660.494,71 (+)

    i) eliminazione dei residui attivi per riaccertamento art 7 c 3 decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011 riferiti crediti assolutamente inesigibili (art. 8)

    759.391.783,13 (-)

    Disavanzo di amministrazione anno finanziario 2012 4.307.309.546,54 (-) - somma accantonata ai sensi dell’ art. 25, comma 5, della L.R. 20.11.01, n. 25, per essere utilizzata per il finanziamento di leggi regionali in corso di perfezio- namento al 31.12.2011

    0,00 (-)

    Risultato di amministrazione a carico dell’esercizio 2013 4.307.309.546,54(-)

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  • Art. 15

    (Iscrizione dell’Avanzo di Cassa e del disavanzo di Amministrazione nello Stato di previsione dell’esercizio successivo)

    1. L’avanzo di cassa e il disavanzo di amministrazione di cui ai precedenti

    articoli 13 e 14 vengono iscritti con variazioni di bilancio, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale 29 aprile 2013, n. 3, nell’entrata e nella spesa per l’anno finanziario 2013.

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  • Art. 16

    (Attività e passività finanziarie e patrimoniali)

    1. L’eccedenza delle passività finanziarie e patrimoniali, rispetto alle attività, alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012, come da Conto Patrimoniale, è stabilita in euro 21.636.616.685,74, in base alle seguenti risultanze: ATTIVITA’ Finanziarie 13.038.966.387,28 (+)

    di cui Residui attivi 12.929.598.574,36 di cui Fondo Cassa 109.367.812,92

    Patrimoniali

    1.150.162.819,40

    (+)

    di cui disponibili 660.296.131,84 di cui indisponibili 489.866.687,56

    TOTALE 14.189.129.206,68 (+)

    PASSIVITA’

    Finanziarie 17.346.275.933,82 (-)

    Residui passivi 17.346.275.933,82

    Patrimoniali

    18.479.469.958,60

    (-)

    di cui residui perenti 5.681.855.738,53 di cui mutui e prestiti obbligazionari 11.258.887.260,86 di cui residui passivi riaccertati 1.538.726.959,21

    TOTALE 35.825.745.892,42 (-) Differenza (Attività –Passività)

    21.636.616.685,74

    (-)

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  • Art. 17

    (Risultanze del Consiglio regionale)

    1. Le risultanze del rendiconto del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2012 comportano un avanzo di amministrazione di euro 4.507.585,65, in base alla seguente dimostrazione: euro Entrata:

    Somme riscosse e da riscuotere a carico della Giunta regionale per l’esercizio 2012 76.459.771,06 (+) Interessi attivi 27.71 (+) Entrate varie ed eventuali 73.048,87 (+) Partite di giro 11.561.185,07 (+) TOTALE ENTRATA 88.094.032,71 (+)

    Spesa: Somme pagate e rimaste da pagare per l’esercizio 2012 76.493.865,12 (-) Partite di giro 11.561.185,07 (-) Uscite varie e eventuali 47,22 (-) Sequestri in Tesoreria 0 TOTALE SPESA 88.055.097,41 (-)

    Differenza (entrata meno spesa) 38.935,30 (+) disponibilità derivante dalla copertura finanziaria dei residui perenti anno 2010 e precedenti (+) Risultato della competenza (+) Economie derivanti dalla gestione dei residui: passivi al 31/12/2010 (+) 3.537.464,09 (+) passivi al 31/12/2012 riferiti all’esercizio 2011(-) passivi al 31/12/2012 riferiti all’esercizio 2012

    733.186,26 198.000,00

    (+) (+)

    SALDO DI AMMINISTRAZIONE al 31.12.2012 4.507.585,65 (+) di cui accantonati dal Consiglio Regionale per il pagamento dei residui perenti: 0 (-) AVANZO DI AMMINISTRAZIONE al 31.12.2012 4.507.585,65 (+)

    2. Il predetto avanzo è versato all’entrata del Bilancio della Regione, Titolo III, Capitolo di Entrata n. 331504 denominato “Recupero dell’avanzo di amministrazione del Consiglio Regionale”.

    Pagina 24 / 25

  • Art. 18

    (Entrata in vigore) La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

    Pagina 25 / 25

  • R E L A Z I O N E AL

    RENDICONTO GENERALE

    DELLA REGIONE LAZIO

    ( c o m e i n t e g r a t a a l l ’ e s i t o d e l g i u d i z i o d i p a r i f i c a d e l l a C o r t e d e i c o n t i )

    ESERCIZIO FINANZIARIO 2012

  • 2

    I N D I C E

    Premessa 3

    Determinazione del risultato di amministrazione 7

    Analisi della situazione di cassa 12

    Indicatori finanziari uscite 14

    Indicatori finanziari entrate 15

    Annotazioni tecniche 18

    Analisi del conto del patrimonio 20

    Residui perenti 26

    Il giudizio di parifica 28

  • 3

    PREMESSA

    Il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’anno 2012, disciplinato dagli articoli 48 e

    seguenti della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25, è il documento contabile nel quale

    sono dimostrati i risultati ottenuti attraverso la gestione.

    Il Rendiconto, non solo dà contezza della gestione economica e finanziaria della Regione,

    consentendo un’attenta analisi ex post dell’attività svolta, ma è soprattutto un valido

    strumento di controllo dell’ente.

    Infatti dall’analisi e valutazione degli scostamenti fra i risultati della gestione e le attività

    programmate si possono trarre benefici in ordine al processo di programmazione nonché

    migliorare il processo decisionale.

    Il Rendiconto generale della Regione Lazio si compone di un Conto Finanziario (o di

    Bilancio) e di un Conto Patrimoniale.

    Il Conto del Bilancio è il documento contabile in cui sono esposti i dati finanziari della

    gestione svolta nel corso del 2012.

    E’ strettamente collegato con il bilancio di previsione, di cui ripete le linee fondamentali e la

    relativa struttura, recependo altresì, in relazione agli stanziamenti approvati in sede di

    previsione, le modificazioni intervenute per atti amministrativi.

    Il Conto generale del Patrimonio è il documento contabile che espone la situazione

    patrimoniale della Regione, con l’indicazione della consistenza delle attività e delle passività

    all’inizio ed alla fine dell’esercizio, evidenziando il miglioramento o il peggioramento

    patrimoniale registrato nell’anno.

    La Regione Lazio partecipa, per il biennio 2012 e 2013, alla sperimentazione concernente i

    sistemi contabili e gli schemi di bilancio prevista dal Decreto del Presidente del Consiglio dei

    Ministri 28 dicembre 2011 (DPCM sulla sperimentazione), in attuazione dell’art. 36 del

    decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, propedeutica all’entrata a regime per tutte le

    regioni e gli enti locali.

    Le innovazioni in materia contabile, possono essere sintetizzate in:

  • 4

    - adozione, per gli enti coinvolti, di schemi di bilancio comuni che prevedono, per la

    spesa, la classificazione in missioni, programmi e macroaggregati, e per l’entrata la

    classificazione in titoli, tipologie e categorie;

    - introduzione in fase gestionale del nuovo principio della competenza finanziaria (cd.

    “potenziata) che costituisce il criterio di imputazione, agli esercizi finanziari in cui

    risultano esigibili, delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive

    (accertamenti e impegni);

    - affiancamento per gli enti che adottano la contabilità finanziaria di un sistema di

    contabilità economico-patrimoniale, ai soli fini conoscitivi, garantendo quindi la

    rilevazione unitaria dei fatti gestionali, sia sotto il profilo finanziario che sotto il

    profilo economico-patrimoniale.

    Il processo di sperimentazione è graduale. L’articolo 2 del DPCM sulla sperimentazione,

    dedicato alle modalità applicative della sperimentazione, prevede che la sperimentazione è

    effettuata “in parallelo”, stabilendo che:

    - nel 2012 gli enti affiancato ai propri bilanci, che conservano valore a tutti gli effetti

    giuridici, anche con riguardo alla funzione alla funzione autorizzatoria, quelli previsti

    dall’art. 9 del DPCM sulla sperimentazione;

    - nel 2013 gli enti affiancano ai propri bilanci che conservano solo funzione

    conoscitiva, quelli previsti dall’art. 9 che assumono valore a tutti gli effetti giuridici,

    anche con riguardo alla funzione autorizzatoria.

    E’ pertanto evidente che anche per il rendiconto le innovazioni introdotte dal decreto

    legislativo 23 giugno 2011, n. 118 avverranno in maniera graduale.

    In particolare i nuovi schemi di rendiconto, che riflettono l’articolazione del bilancio di

    previsione sperimentale 2012, con la nuova classificazione della spesa e dell’entrata, hanno

    per il 2012 funzione conoscitiva.

    L’applicazione dall’esercizio 2012 del nuovo principio della competenza finanziaria (cd.

    “potenziata”) ha condizionato le consuete operazioni di riaccertamento dei residui attivi e

    passivi, necessarie alla elaborazione del rendiconto. Infatti l’art. 7, comma 3, del DPCM

    sulla sperimentazione ha previsto, tra l’altro, che possono essere conservati tra i residui

  • 5

    attivi le entrate accertate esigibili nell’esercizio di riferimento, ma non incassate; possono

    essere conservate tra i residui passivi le spese impegnate, liquidate o liquidabili nel corso di

    tale esercizio, ma non pagate. Le entrate e le spese accertate e impegnate non esigibili

    nell’esercizio considerato, sono immediatamente re-imputate all’esercizio in cui sono

    esigibili. La copertura per le re-imputazioni è data dal fondo pluriennale vincolato, saldo

    finanziario costituito da risorse accertate destinate al finanziamento di obbligazioni

    giuridicamente perfezionate esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata

    l’entrata.

    Ai sensi dell’art. l’art. 7, comma 3, del DPCM sulla sperimentazione sono stati individuati

    residui passivi corrispondenti a debiti imputati nell’esercizio 2012 ma non ancora esigibili

    pari ad euro 1.160.660.494,71, da re-imputare all’esercizio in cui risultano esigibili (2013 e

    2014).

    Ai sensi dell’art. l’art. 7, comma 3, del DPCM sulla sperimentazione sono stati individuati

    residui passivi corrispondenti a debiti insussistenti da eliminare dalle scritture contabili,

    per euro 270.346.221,86.

    In fase di avvio della sperimentazione, e di adozione del nuovo principio della competenza

    finanziaria (cd. “potenziata), si pone naturalmente il problema della re-imputazione delle

    entrate e delle spese già conservate a residuo in sede di rendiconto 2011, che non

    soddisfano il nuovo principio, in quanto imputate in applicazione dei previgenti principi

    contabili. A tale proposito l’art. 14, comma 1, del DPCM sulla sperimentazione prevede che

    gli enti in sperimentazione provvedano al riaccertamento dei propri residui attivi e passivi al

    fine di eliminare quelli cui non corrispondono obbligazioni perfezionate e che per ciascun

    residuo eliminato, in quanto non scaduto, siano indicati gli esercizi nei quali l’obbligazione

    diviene esigibile, secondo i criteri individuati nel principio applicato della contabilità

    finanziaria.

    Ai sensi dell’art. 14, comma 1, del DPCM sulla sperimentazione sono stati individuati

    residui passivi antecedenti all’esercizio 2012, sui quali non è ancora intervenuto l’istituto

    della perenzione amministrativa di cui all’art. 41 della legge regionale n. 25/2001,

  • 6

    corrispondenti a debiti non ancora esigibili, pari ad euro 378.066.464,50, da re-imputare

    all’esercizio in cui risultano esigibili (2013 e 2014).

    In occasione del riaccertamento, ai sensi dell’art. 7, comma 3, del DPCM sulla

    sperimentazione sono stati anche eliminati residui attivi corrispondenti a crediti

    assolutamente inesigibili o insussistenti, eliminando l’importo di euro 684.901.765,401

    dalle scritture contabili.

    L’insieme delle operazioni di riaccertamento sono state definite con deliberazione di Giunta

    regionale del 25 luglio 2013, n. 218.

    E’ da evidenziare ancora in premessa che la Regione Lazio ha esercitato la facoltà di rinviare

    al 2013 l’attuazione delle disposizioni riguardanti la contabilità economico-patrimoniale,

    così come previsto dall’art. 2, comma 4, del DPCM sulla sperimentazione.

    Tuttavia, già dalla definizione del conto del patrimonio 2012 (al 31.12.2012), sono stati

    introdotti criteri di valutazione degli elementi del patrimonio coerenti con l’allegato n. 3 al

    DPCM sulla sperimentazione, relativo al “Principio contabile applicato concernente la

    contabilità economico-patrimoniale degli enti in contabilità finanziaria”. Nella sezione

    dedicata al conto del patrimonio sono dettagliatamente indicati i criteri di valutazione

    utilizzati.

    Tutto ciò al fine di poter arrivare ad una corretta rappresentazione dello stato patrimoniale

    iniziale al 01.01.2013, propedeutico all’avvio della contabilità economico-patrimoniale.

    Preme infine evidenziare che il conto del patrimonio, tra le passività, contiene anche i

    residui passivi riaccertati in quanto non esigibili nell’esercizio in esame, per un importo di

    euro 1.538.726.959,21.

    L’iscrizione di tale posta tra le passività è motivata esclusivamente da ragioni di prudenza.

    Infatti, in applicazione del nuovo principio della competenza finanziaria, gli impegni da re-

    imputare agli esercizi successivi non corrispondono ad obbligazioni esigibili e pertanto il

    valore iscritto tra le passività non rappresenta ancora un debito per l’ente.

    1 Questo valore ha subito modifiche all’esito del giudizio di parifica della Corte dei conti, per la cui esposizione si rinvia alla lettura dell’ultimo paragrafo, redatto ex novo sulla base delle conclusioni del collegio giudicante.

  • 7

    DETERMINAZIONE DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE2

    Il rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012 chiude con le

    sottoindicate esposizioni contabili:

    (in milioni)

    Esercizio di competenza

    Entrate accertate 28.367 (+)

    Spese impegnate 32.787 (-)

    Differenza (A) 4.420 (-)

    Riduzione dei residui passivi per

    riaccertamento

    Eliminazione ai sensi dell’art. 7, comma 3,

    del DPCM sulla sperimentazione dei residui

    passivi corrispondenti a debiti insussistenti

    (esercizio 2012)

    161 (+)

    Eliminazione ai sensi dell’art. 7, comma 3,

    del DPCM sulla sperimentazione dei residui

    passivi corrispondenti a debiti non ancora

    esigibili da re-imputare (esercizio 2012)

    1.161 (+)

    Totale riduzioni (B) 1.322 (+)

    Saldo gestione di competenza A+B =C 3.098 (-)

    Disavanzo 2011 (D) 2.370 (-)

    2 Questa sezione della Relazione ha subito rilevanti modifiche all’esito del giudizio di parifica della Corte dei conti, per la cui esposizione si rinvia alla lettura dell’ultimo paragrafo, redatto ex novo sulla base delle conclusioni del collegio giudicante.

  • 8

    Variazioni sui residui riferiti agli anni

    precedenti

    Eliminazione ai sensi dell’art. 7, comma 3,

    del DPCM sulla sperimentazione dei residui

    attivi corrispondenti a crediti assolutamente

    inesigibili

    685 (-)

    Eliminazione dei residui passivi per

    perenzione amministrativa

    1.475 (+)

    Eliminazione ai sensi dell’art. 7, comma 3,

    del DPCM sulla sperimentazione dei residui

    passivi corrispondenti a debiti insussistenti

    109(+)

    Eliminazione ai sensi dell’art. 7, comma 3,

    del DPCM sulla sperimentazione dei residui

    passivi corrispondenti a debiti non ancora

    esigibili da re-imputare (esercizio 2012)

    378 (+)

    Risultanze dei residui (E) 1.277 (+)

    Risultato di amministrazione 31.12.2012 4.191 (-)

  • 9

    RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

    Esercizi Finanziari 2005 - 2012

    (in milioni )

    Anno 2005 2006 2007 2008

    2009

    2010

    2011 2012

    Avanzo/Dis. 37 222 879 246

    -1.461

    -3.395

    -2.370 -4.191

    Risultato di Amministrazione (2005 - 2012)

    -3395

    -2370

    -4.191

    2.400 37

    879

    246

    -1461

    2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

    Av./Dis.

    Il risultato di amministrazione dell’ultimo esercizio, pari a -4.191 milioni di euro, può essere

    calcolato in uno dei seguenti modi:

    sommando algebricamente i risultati della gestione della competenza e della gestione dei residui;

    sommando al fondo cassa finale i residui attivi, e sottraendo dallo stesso i residui passivi da riportare nell’esercizio finanziario.

    Dalla suddivisione del risultato di amministrazione scaturente dalla gestione in conto

    competenza al netto della riduzione e dei riaccertamenti otteniamo che il relativo saldo, è di

    € - 3.099 milioni di euro.

    Dal sopracitato importo occorre aggiungere il risultato di amministrazione dell’esercizio

    finanziario precedente, che ammonta a € 2.370 milioni di euro.

  • 10

    A tale differenza si aggiunge l’importo di € 1.278. milioni di euro quale risultato della

    gestione dei residui.

    In linea con quanto seguito dalla Corte dei Conti, invece, l’importo dell’avanzo/disavanzo

    “consolidato” si ottiene aggiungendo al risultato di amministrazione le indisponibilità

    costituite dalle economie vincolate e dai residui perenti.

    (in milioni)

    Risultato di amministrazione: 4.191 (-) Economie vincolate: Impegni da re-imputare(FPV) Disavanzo a seguito della re-iscrizione delle risorse vincolate

    1.360 (-) 933 (-)

    6.484 (-) Stock perenzione al 2012: 5.682 (-)

    Risultato effettivo: 12.166 (- )

    AVANZO / DISAVANZO EFFETTIVO

    Esercizi Finanziari 2005 - 2012

    (in milioni)

    Anno

    2005

    2006

    2007

    2008

    2009

    2010

    2011

    2012

    Av./Dis. -2.960 -3.396 -4.926 -5.562 - 8.759

    -9.777

    -11.113

    -12.166

    Avanzo / Disavanzo Effettivo (2005 - 2012)

    -3.396

    -4.926-5.562

    -8759-9777

    -11.113-12.166

    -2.9602005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

    Av./Dis.

  • 11

    In sostanza, la Corte dei conti ritiene necessario, al fine di individuare le risorse da

    utilizzare a copertura di nuove spese discrezionali, di depurare il risultato di

    amministrazione, calcolato in precedenza, della quota da riservare alla copertura dei residui

    perenti (che, pur tolti dalla gestione finanziaria, restano comunque vincolati

    all’adempimento delle rispettive obbligazioni sottostanti), nonché delle somme costituenti le

    economie di spesa generate dalla mancata assunzione di impegni con vincolo di

    destinazione, correlati ad entrate già accertate.

  • 12

    ANALISI DELLA SITUAZIONE DI CASSA

    In merito alla situazione di cassa, alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012 si sono

    verificati i seguenti movimenti:

    (in milioni)

    Riscossioni

    24.650

    Pagamenti

    25.251

    Differenza

    601

    Avanzo di cassa al 31.12.2011

    710

    Avanzo di cassa al 31.12.2012

    109

    Le operazioni per le quali il ciclo finanziario si è esaurito nell’esercizio 2012 (riscossioni e

    pagamenti) hanno avuto un effetto sul risultato di cassa finale della Tesoreria regionale

    pari a 109 milioni di euro.

    E’ importante rilevare che il valore complessivo delle riscossioni e dei pagamenti è

    comprensivo di poste rappresentative di movimenti finanziari transitori in entrata e in

    uscita, quali, segnatamente, gli utilizzi della anticipazione di cassa concessa dal Tesoriere, e

    le relative restituzioni, e i movimenti sui conti deputati a contabilizzare i trasferimenti

    temporanei tra i conti di tesoreria e bancari destinati alla gestione ordinaria e alla gestione

    sanitaria.

    Nello specifico l’anticipazione di cassa è contabilizzata in entrata al capitolo 521801 con

    accertamenti e riscossioni pari ad euro 4.451.540.635,00 e in uscita al capitolo T19544 che

    ha impegni per euro 4.451.540.635,00 e pagamenti sulla competenza 2012 pari ad euro

    3.042.677.762,44.

    Il saldo tra i due importi (riscosso e pagato), pari ad euro 1.408.862.872,56, corrisponde

    all’utilizzo dell’anticipazione al 31/12/2012, restituita, con mandato pagato su impegno

    residuo 2012, ad inizio esercizio 2013.

  • 13

    L’avanzo di cassa, pari ad euro 109.367.812,92, è la sommatoria di somme pignorate

    presso la Banca d’Italia (euro 51.360.714,24) e somme vincolate presso il Tesoriere (euro

    58.007.098,68).

    I trasferimenti temporanei di risorse tra conto della gestione ordinaria e conto della gestione

    sanità, registrati da due capitoli in entrata (611171 e 611172) e due capitoli in uscita

    (T31469 e T31470), hanno movimentato nel corso del 2012 accertamenti e riscossioni, con

    corrispondenti impegni e pagamenti, per euro 6.642.325.641,37.

    AVANZO DI CASSA

    Esercizi Finanziari 2005 - 2012

    (in milioni di euro)

    Anno 2005 2006 2007 2008

    2009

    2010

    2011

    2012

    Avanzo 875 702 543 1.141

    111

    152

    710

    109

    875

    702

    543

    1.141

    111152

    710

    109

    2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

    Avanzo di Cassa (2005 - 2012)

    Avanzo

  • 14

    INDICATORI FINANZIARI - USCITE Gli indicatori finanziari utilizzati per l'analisi della spesa sono:

    CAPACITA’ DI SPESA

    PAGAMENTI TOTALI/MASSA SPENDIBILE3 L’indice esprime la capacità di effettivo utilizzo delle risorse disponibili.

    CAPACITA’ DI IMPEGNO IMPEGNI/STANZIAMENTI FINALI DI COMPETENZA L’indice esprime la capacità di tradurre in programmi di spesa le decisioni politiche

    concernenti la ripartizione delle risorse.

    INDICE DI SMALTIMENTO DEI RESIDUI PASSIVI (PAGAMENTI RESIDUI + RESIDUI ELIMINATI)/RESIDUI PASSIVI INIZIALI

    L’indice evidenzia la dinamica dello smaltimento dei residui passivi per effetto del loro pagamento o della loro eliminazione, escludendo la perenzione.

    INDICE DI ACCUMULAZIONE DEI RESIDUI PASSIVI (RESIDUI PASSIVI FINALI - RESIDUI PASSIVI INIZIALI)/RESIDUI PASSIVI INIZIALI

    L’indice consente di quantificare le variazioni nel volume dei residui passivi in conseguenza della gestione.

    2007 2008 2009 2010 2011 2012

    Capacità di spesa

    54%

    71%

    52%

    54%

    47%

    64%

    Capacità di impegno

    80%

    99%

    89%

    94%

    89%

    (125%)*

    Indice di smaltimento

    residui passivi (1)

    59%

    63%

    55%

    55%

    63%

    53%

    Indice accumulazione

    dei residui passivi

    45%

    19%

    43%

    7%

    13%

    32%

    (*) L’anomalo valore della Capacità di impegno riferito al 2012 è condizionato da impegni, su capitoli a partite di giro, assunti in misura maggiore rispetto allo stanziato.

    3 Massa Spendibile: Stanziamenti finali di competenza + Residui passivi iniziali

    (1) Comprensivo degli eliminati e della perenzione

  • 15

    INDICATORI FINANZIARI - ENTRATE Ai fini di una schematica analisi delle entrate dell'ultimo triennio, si rappresentano alcuni

    indicatori finanziari:

    CAPACITA’ DI ENTRATA RISCOSSIONI COMPLESSIVE/MASSA RISCUOTIBILE 4 L’indice evidenzia l’entità delle risorse effettivamente introitate nel corso dell’esercizio

    rispetto all’ammontare potenzialmente riscuotibile.

    VELOCITA’ DI RISCOSSIONE RISCOSSIONI COMPLESSIVE/(RESIDUI ATTIVI INIZIALI + ACCERTAMENTI) L’indice evidenzia l’entità delle risorse giuridicamente esigibili (date dagli

    accertamenti e dai residui attivi) che riesce a tradursi effettivamente in entrata.

    INDICE DI SMALTIMENTO DEI RESIDUI ATTIVI (RISCOSSIONE RESIDUI + RESIDUI ELIMINATI)/RESIDUI ATTIVI INIZIALI

    L’indice evidenzia la riduzione del volume dei residui attivi per effetto delle riscossioni e delle eliminazioni verificatesi nel corso dell’esercizio.

    2007 2008 2009 2010 2011 2012

    CAPACITA’ DI ENTRATA VELOCITA’ DI RISCOSSIONE INDICE DI SMALTIMENTO DEI RESIDUI ATTIVI

    55% 75%

    51%

    55%

    48%

    64%

    67% 76%

    62%

    69%

    63%

    64%

    30% 39%

    37%

    48%

    35%

    20%

    4 Massa Riscuotibile: Stanziamenti finali di competenza + Residui attivi iniziali

  • 16

    ANALISI DELLE ENTRATE - Esercizio Finanziario 2012 (dati in milioni di €)

    TITOLI Accertamenti Residui Iniziali

    TOTALE (Accertamenti + Residui Iniziali)

    RISCOSSIONI TOTALI

    (su Accertamenti e Residui)

    % RISCOSSIONI

    Residui Attivi Finali

    % DA RISCUOTERE

    sul Titolo

    I - Entrate derivanti da tributi propri della Regione, dal gettito di tributi erariali o di quote di esso devolute alle Regioni

    12.203 6.367 18.570 8.690 47% 9.880 53%

    II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti di parte corrente dell’U.E., dello Stato e di altri soggetti

    967 1.111 2.078 809 39% 1.161 61%

    III - Entrate Extratributarie

    73 883 956 62 7% 673 93%

    IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimento in conto capitale

    192 1.596 1.788 162 9% 1.291 91%

    V - Entrate derivanti da mutui, prestiti o altre operazioni creditizie

    4.452 0 4.452 4.452 100% 0 -

    VI - Entrate per contabilità speciali

    10.480 56 10.536 10.475 99% 41 1%

    TOTALE ENTRATE 28.367 10.013 38.380 24.650 64% 13.046 36%

  • 17

    ANALISI DELLE USCITE - Esercizio Finanziario 2012 (dati in milioni di €)

    AMBITO Impegni Residui Iniziali

    TOTALE (Impegni + Residui

    Iniziali)

    PAGAMENTI TOTALI

    (su Impegni e Residui)

    % PAGAMENTI

    Residui Passivi Finali

    % DA PAGARE su

    Ambito

    A - Progr.mmi comunitari

    1.022 0 1.022 183 18% 109 82%

    B - Attività produttive 93 141 234 65 28% 63 72%

    C -Program.ne negoziata, programmi integrati, ecc.

    223

    469

    692 142 21% 163 79%

    D - Infrastrutture e trasporti

    1.089 1.133 2.222 928 42% 905 58%

    E - Ambiente, energia e territorio

    233 517 750 216 29% 190 71%

    F – Istruzione formazione e lavoro

    211 295 506 151 30% 131 70%

    G - Cultura Sport 39 50 89 28 32% 43 68%

    H- Sanità e Servizi Sociali

    12.575 5.127 17.702 11.489 65% 5.416 35%

    R - Organi e funzioni Ist.li

    143 137 280 148 53% 68 47%

    S - Risorse umane, strum., fin.

    390 214 604 394 66% 114 34%

    T - Risorse finanziarie e poste tecniche

    16.770 5.011 21.781 11.507 53% 10.143

    47%

    TOTALE USCITE

    32.788 13.094 45.882 25.251 55% 17.345 45%

  • ANNOTAZIONI TECNICHE Per l’esercizio finanziario 2012 le entrate totali accertate per Titoli sono state pari a 28.367 milioni

    di euro, mentre le riscossioni totali (comprese quelle in conto residui) sono state pari a 24.650

    milioni di euro.

    Analizzando i valori assoluti, il titolo che ha avuto un maggior accertamento e una maggiore

    riscossione totale è stato quello concernente i tributi propri (Titolo I), seguito dal Titolo II, relativo

    all’entrate derivanti da contributi e trasferimenti di parte corrente dell’UE, dello Stato.

    Le percentuali maggiori nelle riscossioni, fatta eccezione per le partite di giro e per l’accensione di

    prestiti, sono state quelle relative al Titolo I, con un incidenza dell’ 62%, e al Titolo II, con un

    incidenza di circa il 61%.

    Passando ad un analisi aggregata delle variabili della spesa, notiamo che a fronte di un impegno

    totale di euro 32.788 milioni e di una massa di residui iniziali pari ad euro 13.094 milioni, i

    pagamenti totali ammontano ad euro 25.251 milioni, corrispondenti a circa il 55% .

    Pertanto, disaggregando l’impegno totale, vediamo che, ad eccezione dell’ambito T, l’ambito H,

    relativo alla gestione sanità e servizi sociali, riporta la maggiore somma impegnata (12.575 milioni

    di euro), seguita dall’ambito D, inerente alla gestione infrastrutture e trasporti (1.089 milioni di

    euro) e dall’ambito A concernente programmi comunitari (1.022 milioni di euro).

    Dal lato dei pagamenti totali per ambito di spesa, la maggior incidenza percentuale si è avuta nella

    gestione dell’ambito S (risorse umane, strumentali e finanziarie)con il 66%, seguito dell’ambito H

    (sanità e servizi sociali) e dall’Ambito R (Organi e funzioni Ist.li ) e dall’Ambito D (Infrastrutture e

    trasporti) con un’incidenza dei pagamenti pari rispettivamente al 65%, al 53% ed al 42% sul totale

    dei residui e delle somme impegnate nell’anno.

    Per alcuni dei dati esposti si ritiene utile formulare brevi considerazioni.

    Anzitutto si fa rinvio a quanto già rappresentato nella parte dedicata alla analisi della situazione di

    cassa.

  • 19

    Inoltre è da evidenziare che l’anticipazione delle quote relative al settore sanitario è contabilizzata a

    partite di giro sul capitolo di entrata 611166, sul quale vengono ordinariamente accertate e riscosse

    le quote mensili e in uscita, sul capitolo di entrata T31463, sul quale vengono impegnati

    corrispondenti importi, in attesa di ricevere le necessarie comunicazioni dal Ministero

    dell’Economia e delle Finanze per una corretta contabilizzazione delle entrate. Al 31/12/2012 le

    somme impegnate nella competenza 2012 ammontano ad euro 3.343.417.230,97 e i residui passivi

    ammontano ad euro 4.344.057.169,11, per un totale pari ad euro 7.687.474.400,08.

  • 20

    ANALISI DEL CONTO DEL PATRIMONIO5 Il conto del patrimonio evidenzia i beni disponibili e indisponibili, le risorse finanziarie attive e

    passive e le relative variazioni.

    Del patrimonio fanno parte :

    il capitale monetario, ossia il fattore produttivo generico che rende possibile lo svolgimento delle diverse operazioni che si concludono in incassi e pagamenti;

    i crediti e i debiti di funzionamento, che possono riassumersi nella gestione dei residui attivi e passivi;

    i crediti e i debiti di finanziamento, ed in particolare i mutui passivi, che esprimono l’entità del fattore denaro ricevuta in prestito;

    i fattori produttivi specifici da utilizzare nello svolgimento dei processi produttivi, sia quelli che si rinnovano in continuazione nel ciclo produttivo, sia quelli

    strumentali.

    Pertanto, gli elementi del patrimonio da rappresentare nel rendiconto generale sono classificati in

    attività e passività valutate in moneta, e sono ulteriormente suddivisi in patrimonio permanente e

    patrimonio finanziario.

    Il patrimonio permanente è composto nella parte attiva da:

    beni immobili demaniali, patrimoniali disponibili e patrimoniali indisponibili; beni mobili e titoli (ossia gli investimenti mobiliari fatti dall’ente);

    nella parte passiva da:

    mutui contratti dall’ente, sia con Cassa Depositi e Prestiti, sia con istituti di credito vari;

    prestiti obbligazionari contratti con istituti bancari stranieri;

    5 Anche su questa Sezione della Relazione, come su quella relativa alla determinazione del risultato d’amministrazione, hanno inciso le risultanze del giudizio di parifica, per le quali si rinvia alla lettura dell’ultimo paragrafo.

  • 21

    residui perenti, riguardanti spese correnti e in conto capitale, cancellati dal conto del bilancio senza, peraltro, che ciò faccia venir meno il diritto del creditore o l’obbligo

    dell’ente a pagare.

    Il patrimonio finanziario è a sua volta composto:

    nell’attivo:

    dal fondo cassa e dai residui attivi di immediata esigibilità e liquidità;

    nel passivo :

    dai residui passivi soggetti a esecuzione nel breve periodo. Tali elementi del patrimonio hanno determinato nel 2012 un peggioramento, rispetto all’esercizio

    precedente, pari ad euro -3.885 milioni, come risulta dai seguenti prospetti:

    ATTIVITA’ Consistenza al 1 gennaio 2012

    Consistenza al 31 dicembre 2012

    Differenza

    Attività finanziarie………. 10.723.856.390,28 13.155.305.466,88 2.431.449.076,60

    Attività disponibili………. 381.235.208,97 660.296.131,84 279.060.922,87

    Attività non disponibili..... 225.544.368,90 489.866.687,56 264.322.318,66

    Totale delle Attività 11.330.635.968,15 14.305.468.286,28 2.974.832.318,13

    PASSIVITA’ Consistenza al 1 gennaio 2012

    Consistenza al 31 dicembre 2012

    Differenza

    Passività finanziarie …….. 13.093.833.617,56 17.345.998.406,54 4.252.164.788,98

    Passività diverse…………. 15.872.188.159,56 18.479.469.958,60 2.607.281.799,04

    Totale delle Passività 28.966.021.777,12 35.825.468.365,14 6.859.446.588,02

    Dai predetti dati si rileva che essendo: le attività aumentate di…………………………….. 2.974.832.318,13 le passività aumentate di………..…………………. 6.859.446.588,02 la consistenza delle attività di…………………… 14.305.468.286,28 la consistenza delle passività di…………………… 35.825.468.365,14

    si ha la differenza passiva di………………………

    -21.520.000.078,86 3.884.614.269,89

    (ECCEDENZA PASSIVITÀ) (PEGG. PATRIMONIALE)6

  • 22

    ANALISI DEL CONTO DEL PATRIMONIO SECONDO IL D.lgs 118 /2011

    I criteri di valutazione delle immobilizzazioni materiali

    Gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente dall’ente sono iscritti tra le

    immobilizzazioni. Condizione per l’iscrizione di nuovi beni patrimoniali materiali tra le

    immobilizzazioni è il verificarsi, alla data del 31 dicembre, dell’effettivo passaggio del titolo di

    proprietà dei beni stessi.

    Le immobilizzazioni materiali sono distinte in beni demaniali e beni patrimoniali disponibili e

    indisponibili.

    Alla fine dell’esercizio le immobilizzazioni materiali devono essere fisicamente esistenti presso

    l’Amministrazione pubblica o risultare assegnate ad altri soggetti sulla base di formali

    provvedimenti assunti dall’Ente

    Regola generale

    Le immobilizzazioni sono iscritte in bilancio al costo di acquisizione dei beni o di produzione se

    realizzato in economia (inclusivo di eventuali oneri accessori d’acquisto, quali le spese notarili, le

    tasse di registrazione dell’atto, gli onorari per la progettazione, ecc.).

    Per i beni per i quali non fosse disponibile l’informazione del costo, gli stessi sono valorizzati in base

    al valore catastale (con i criteri previsti dal decreto “Salva Italia”).

    Immobili acquisiti a titolo gratuito.

    Per gli immobili acquisiti dall’ente a titolo gratuito, è necessario far ricorso ad una relazione di

    stima a cura dell’Ufficio Tecnico dell’Ente, salva la facoltà dell’Ente di ricorrere ad una valutazione

    peritale di un esperto indipendente designato dal Presidente del Tribunale nel cui circondario ha

    sede l’ente, su istanza del presidente dell’ente medesimo..

    Casi particolari

  • 23

    Nei casi di valorizzazione al valore catastale è stato applicata la normativa che prevede l’indicazione

    della rendita catastale rivalutata secondo i precetti e le indicazioni del decreto salva-Italia

    (normativa fiscale IMU).

    Nei casi di valutazione al valore di perizia la Regione Lazio ha adottato i seguenti criteri

    guida:

    1 beni ad uso abitativo e diverso dall’abitativo classificati nell’inventario tra i beni del

    patrimonio disponibile ,indisponibile e demaniale i valori di mercato sono stati rilevati di norma nel

    rispetto dell’articolo 536 del regolamento regionale n. 1/2002 e successive modifiche e integrazioni

    ovvero in base ai valori medi OMI pubblicati, nel II semestre 2012 sul sito dell’Agenzie delle Entrate;

    2 per i fabbricati e i terreni la valutazione di mercato è stata effettuata procedendo alla

    rivalutazione delle rendite catastali di cui al decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 “disposizioni

    urgenti per la crescita l’equità ed il consolidamento dei conti pubblici”, convertito con legge 22

    dicembre 2011 n. 214.

    Tuttavia per alcuni immobili di pregio quali il Palazzo Doria Pamphili in provincia di Viterbo, il

    Monastero San Magno e il Palazzo Baronale a Fondi per i quali non è stata espressa dalla

    competente struttura tecnica alcuna perizia di stima, soprassedere alla determinazione del valore di

    mercato, demandando alla competente struttura regionale di redigere le singole perizie di stima

    entro e non oltre mesi sei dalla data di adozione della presente deliberazione.

    Rispetto al conto del patrimonio riferito all’esercizio finanziario 2011 si rileva la significante

    differenza derivante dalla diversa quantificazione del valore dei beni immobili regionali rapportata ,

    prudentemente, alla consistenza catastale al 31 dicembre 2011, sebbene, fosse riportato anche

    un mero valore di mercato indicativo che teneva conto dei criteri sopracitati.

    Va da se che nell’elaborazione del conto del patrimonio 2012 il dato iniziale di partenza non può che

    essere costituito dal citato valore di mercato indicativo riportato al 31 dicembre 2011.

  • 24

    I criteri di valutazione delle immobilizzazioni finanziarie

    Per le modalità di iscrizione e valutazione delle immobilizzazioni finanziarie a decorrere dall’anno in

    corso la Regione Lazio ha affiancato alla metodologia applicata fino al 2011, effettuata

    esclusivamente al costo di acquisto, quella prevista dai documenti OIC numeri 20 e 21.

    In applicazione di detta metodologia, si è provveduto a valutare le partecipazioni in società collegate

    sulla base del criterio del costo di acquisto, rettificato dalle perdite di valore che alla data di

    chiusura dell’esercizio sono state ritenute durevoli.

    Con riguardo, invece, alle partecipazioni societarie nei confronti delle quali la Regione Lazio esercita

    un’influenza dominante - sia sul piano del processo decisionale che sulla politica di gestione – la

    valutazione è stata effettuata secondo il metodo del patrimonio netto, di cui all’art. 2426, comma 4

    del codice civile.

    In tale ultimo caso, per le modalità di iscrizione e valutazione si è fatto riferimento al documento

    OIC numero 21, il quale prevede una valutazione che tenga conto dei risultati della partecipata,

    intervenuti nelle consistenze patrimoniali sottostanti l’investimento, rilevandole secondo il principio

    della competenza. In applicazione del principio, nel caso in cui il valore della partecipazione è

    diventato negativo per effetto di perdite superiori al valore stesso della partecipazione, il valore della

    partecipazione è stato azzerato e le perdite sono state contabilizzate in un fondo per rischi e oneri.

    Per le società in liquidazione si è ritenuto corretto procedere all’azzeramento della partecipazione,

    tenuto conto del cambiamento del criterio di valutazione da valutazione corrente a valutazione di

    liquidazione (OIC n. 5) .

    I criteri di valutazione dei beni mobili

    Per la redazione del conto del patrimonio la struttura ha trasmesso l’elenco dei beni mobili inseriti

    nel sistema informativo PAT- MOB valorizzati ai sensi dell’dell’allegato n° 3 del DPCM 28 dicembre

    2011, del Codice Civile articolo 2426 e del documento n. 16 dei principi contabili nazionali (OIC).

    La struttura ha valorizzato i beni al costo di acquisto al netto dei fondi di ammortamento che

    vengono iscritti in detrazione di ogni singola voce a cui si riferiscono.

  • 25

    Ai fini della corretta procedura del calcolo delle quote di ammortamento sono state applicate le

    seguenti aliquote :

    per i beni mobili e arredi per ufficio il 10%;

    per i beni ambulatoriali , delle cappella e della mensa il 10%;

    per i macchinari per ufficio il 20%.

  • 26

    RESIDUI PERENTI

    Particolare attenzione merita l’analisi dei residui perenti agli effetti amministrativi.

    Secondo la vigente normativa (legge regionale n. 25/2001), la conservazione dei residui passivi è

    consentita per non più di due anni successivi rispetto a quello in cui l’impegno si è perfezionato, sia

    per le spese correnti che per le spese in conto capitale, e, in caso di mancato pagamento, detti

    residui vengono dichiarati perenti agli effetti amministrativi.

    Analizzando le variazioni annuali intervenute negli importi perenti per il periodo 2005-2012 si

    rileva che:

    - nel 2005 si è avuto un forte incremento, pari al 288%, derivante dal nuovo assoggettamento

    a perenzione dei residui passivi concernenti capitoli di spesa finanziati con fondi statali

    vincolati;

    - negli esercizi successivi, invece, lo stock della perenzione ha subito un aumento medio del

    30%.

    Per far fronte agli eventuali pagamenti richiesti dai creditori sui residui passivi perenti complessivi,

    il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2013 e relative variazioni , ha destinato sui capitoli

    di spesa relativi alla perenzione amministrativa per euro 880 milioni.

  • 27

    STOCK DI PERENZIONE

    2005 / 2012

    (in milioni di euro)

    Anno 2005

    2006

    2007

    2008

    2009

    2010

    2011

    2012

    Stock 979 1.337 1.901 2.626 2.948

    3.833

    5.124

    5.682

    STANZIAMENTI DI BILANCIO SUI CAPITOLI DELLA PERENZIONE

    2006 / 2013

    (in milioni di euro)

    Anno 2006 2007 2008 2009

    2010

    2011

    2012 (6)

    2013

    Stanziamento 366 237 183 540

    725

    1.079

    1.014

    880

    9791337

    1901

    26262948

    3833

    5124

    5682

    044366 237 183

    540725

    1079 1014 880

    2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

    Perenzione Amministrativa (esercizi 2005 - 2012)

    Stock di perenzione Stanziamenti di bilancio

  • 28

    IL GIUDIZIO DI PARIFICA

    In data 29 novembre 2013 si è svolta l’udienza pubblica per la parifica del rendiconto 2012 della

    Regione, ai sensi dell’art. 1, comma 3, del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito dalla

    legge 7 dicembre 2012, n. 213, “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti

    territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012”.

    All’esito del giudizio, il Collegio si è così pronunciato: “La Corte dei conti, Sezione regionale di

    controllo per il Lazio …, sulla base dei dati acquisiti e nei limiti delle verifiche effettuate, PARIFICA,

    nelle sue componenti del conto del bilancio e del conto del patrimonio, il rendiconto della Regione Lazio

    per l’esercizio 2012 …, con l’eccezione:

    a) del quadro riassuntivo del disavanzo finanziario, risultante dal prospetto dell’articolo 14 della

    proposta di legge di approvazione del rendiconto stesso, che accerta un disavanzo finanziario

    pari ad euro – 4.190.692.939,66, senza tenere conto:

    dei residui attivi inesistenti per un importo di euro 41.795.541,51 (Capitolo 441105 “Entrate derivanti da dismissioni patrimoniali per nuovi investimenti”);

    dei residui attivi inesigibili per un importo di euro 74.490.026,73 (Capitolo 331523 “Recuperi vari da assegnazioni statali e comunitarie”);

    del residuo attivo inesistente per un importo di euro 53.511,36 (Capitolo 611145 “Partite varie e giri contabili”);

    degli impegni non registrati per un importo di euro 277.527,28 (Capitolo T31425 “Partite varie e giri contabili – Altre uscite per partite di giro non altrimenti classificate”).

    Di conseguenza, il disavanzo finanziario dell’esercizio 2012 risulta essere non inferiore ad euro -

    4.307.309.546,54, con ogni conseguente effetto sul rendiconto 2012.

    b) del conto del patrimonio, risultante dal prospetto dell’articolo 16 della proposta di legge di

    approvazione del rendiconto stesso, che deve essere modificato, in coerenza alla

    rideterminazione del risultato finanziario, come segue:

    Totale Attività da euro 14.305.468.286,28 a euro 14.189.129.206,68; Totale Passività da euro 35.825.468.365,14 ad euro 35.825.745.892,42”.

  • 29

    Il Collegio giudicante, nel segnalare le suddette criticità, ha recepito alcune delle considerazioni

    svolte nel corso della Relazione orale del Presidente, di seguito riportate per estratto: “L’attività

    istruttoria si è … indirizzata alla verifica di specifiche poste di bilancio che, sulla base di precedenti

    referti della Sezione sul Rendiconto regionale, avrebbero presumibilmente presentato profili contabili

    problematici quali: a) le entrate derivanti da dismissioni patrimoniali per nuovi investimenti; … c) gli

    accertamenti e gli impegni sui capitoli riguardanti partite varie e giri contabili…

    Si dà atto che su molteplici aspetti della gestione sono stati predisposti interventi concreti, mentre per

    le poste di bilancio riconosciute irregolari è stata fornita assicurazione che “si provvederà alle

    necessarie rettifiche all’esito del giudizio di parifica sul bilancio consuntivo 2012”.

    Peraltro, le considerazioni appena rammentate riprendono quanto già evidenziato dalla Sezione

    regionale di controllo nella “Relazione sulla verifica del Rendiconto generale della Regione Lazio”,

    allegata alla Deliberazione n. 254/2013/FRG, ed in particolare:

    Capitolo 441105 – “Entrate derivanti da dismissioni patrimoniali per nuovi investimenti”7:

    “L’iscrizione in bilancio di queste somme è … avvenuta in assenza dei requisiti minimi

    dell’accertamento contabile …

    Difettano, quindi, i requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità del credito di euro 41.795.542,00 e,

    conseguentemente, il titolo giustificativo dei relativi accertamenti”.

    Capitolo 611145 – “Partite varie – giri contabili”/Capitolo T31425 “Partite varie e giri

    contabili – altre uscite per partite di giro non altrimenti classificate”8: “Dall’analisi degli

    accertamenti al Titolo VI e gli impegni al Titolo IV, … si è evidenziata una squadratura di euro

    331.038,64, imputabile ad un disallineamento tra gli accertamenti del capitolo 611145 … e gli

    impegni del capitolo T31425”.

    La stessa Relazione9, infine, come segnalato dal Presidente nel corso del giudizio di parifica, dà atto

    dell’impegno formalmente assunto dalla Regione nel senso della rettifica delle incongruenze rilevate,

    nei termini seguenti:

    7 Cfr. pagg. 57-60 della Relazione. 8 Cfr. pagg. 60-64 della Relazione. 9 Cfr. pag. 116.

  • 30

    Capitolo 441105 – “Entrate derivanti da dismissioni immobiliari per nuovi investimenti”:

    “L’Amministrazione regionale accoglie integralmente il rilievo formulato dalla Sezione (difetto dei

    requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità del credito di euro 41.795.542,00 e conseguentemente, del

    titolo giustificativo dei relativi accertamenti) e comunica che la rettifica sarà effettuata all’esito del

    giudizio di parifica sul bilancio consuntivo 2012 della Regione Lazio”.

    Capitolo 611145 “Partite varie – giri contabili”: “L’Amministrazione regionale accoglie

    integralmente il rilievo formulato dalla Sezione (mancata equivalenza tra gli accertamenti del Titolo VI

    e gli impegni del Titolo IV per euro 331.038,64) e comunica che la rettifica sarà effettuata all’esito del

    giudizio di parifica sul bilancio consuntivo 2012 della Regione Lazio”.

    In conseguenza di tutto quanto sin qui esposto, gli impegni formalmente assunti e lo stesso esito

    del giudizio di parifica impongono, da parte della Regione, un pronto adeguamento alle

    sollecitazioni della Corte dei conti, attraverso una corrispondente rettifica delle scritture contabili

    illustrate nelle precedenti sezioni della presente relazione sotto la rubrica “Determinazione del

    risultato di amministrazione” e “Analisi del conto del patrimonio”.

    Queste ultime, dunque, vengono così di seguito novellate:

    Determinazione del risultato di amministrazione

    Il rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012 chiude con le sottoindicate

    esposizioni contabili:

    (in milioni)

    Esercizio di competenza

    Entrate accertate 28.325 (+)

    Spese impegnate 32.787 (-)

    Differenza (A) 4.462 (-)

    Riduzione dei residui passivi per

    riaccertamento

    Eliminazione ai sensi dell’art. 7, comma 3,

    del DPCM sulla sperimentazione dei residui

    passivi corrispondenti a debiti insussistenti

    161 (+)

  • 31

    (esercizio 2012)

    Eliminazione ai sensi dell’art. 7, comma 3,

    del DPCM sulla sperimentazione dei residui

    passivi corrispondenti a debiti non ancora

    esigibili da re-imputare (esercizio 2012)

    1.161 (+)

    Totale riduzioni (B) 1.322 (+)

    Saldo gestione di competenza A+B =C 3.140 (-)

    Disavanzo 2011 (D) 2.370 (-)

    Variazioni sui residui riferiti agli anni

    precedenti

    Eliminazione ai sensi dell’art. 7, comma 3,

    del DPCM sulla sperimentazione dei residui

    attivi corrispondenti a crediti assolutamente

    inesigibili

    759 (-)

    Eliminazione dei residui passivi per

    perenzione amministrativa

    1.475 (+)

    Eliminazione ai sensi dell’art. 7, comma 3,

    del DPCM sulla sperimentazione dei residui

    passivi corrispondenti a debiti insussistenti

    109(+)

    Eliminazione ai sensi dell’art. 7, comma 3,

    del DPCM sulla sperimentazione dei residui

    passivi corrispondenti a debiti non ancora

    esigibili da re-imputare (esercizio 2012)

    378 (+)

    Risultanze dei residui (E) 1.203 (+)

    Risultato di amministrazione 31.12.2012 4.307 (-)

  • 32

    RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

    Esercizi Finanziari 2005 - 2012

    (in milioni )

    Anno 2005 2006 2007 2008

    2009

    2010

    2011 2012

    Avanzo/Dis. 37 222 879 246

    -1.461

    -3.395

    -2.370 -4.307

    2.400 37

    879

    246

    -1461

    -3395

    -2370

    -4.307

    2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

    Risultato di Amministrazione (2005 - 2012)

    Av./Dis.

    Il risultato di amministrazione dell’ultimo esercizio, pari a -4.307 milioni di euro, può essere

    calcolato in uno dei seguenti modi:

    sommando algebricamente i risultati della gestione della competenza e della gestione dei residui;

    sommando al fondo cassa finale i residui attivi, e sottraendo dallo stesso i residui passivi da riportare nell’esercizio finanziario.

    Dalla suddivisione del risultato di amministrazione scaturente dalla gestione in conto competenza

    al netto della riduzione e dei riaccertamenti otteniamo che il relativo saldo, è di € - 3.140 milioni di

  • 33

    euro.Dal sopracitato importo occorre aggiungere il risultato di amministrazione dell’esercizio

    finanziario precedente, che ammonta a € 2.370 milioni di euro.

    A tale differenza si aggiunge l’importo di € 1.203 milioni di euro quale risultato della gestione dei

    residui.

    In linea con quanto seguito dalla Corte dei Conti, invece, l’importo dell’avanzo/disavanzo

    “consolidato” si ottiene aggiungendo al risultato di amministrazione le indisponibilità costituite

    dalle economie vincolate e dai residui perenti.

    (in milioni)

    Risultato di amministrazione: 4.307 (-) Economie vincolate : Impegni da re-imputare(FPV) Disavanzo a seguito della re-iscrizione delle risorse vincolate

    1.360 (-) 933 (-) 6.600 (-)

    Stock perenzione al 2012: 5.682 (-)

    Risultato effettivo: 12.282 (-)

    AVANZO / DISAVANZO EFFETTIVO

    Esercizi Finanziari 2005 - 2012

    (in milioni)

    Anno 2005

    2006

    2007

    2008

    2009

    2010

    2011

    2012

    Av./Dis. -2.960 -3.396 -4.926 -5.562 - 8.759

    -9.777

    -11.113

    -12.282

  • 34

    -2.960-3.396

    -4.926-5.562

    -8759

    -9777

    -11.113

    -12.282

    2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

    Avanzo / Disavanzo Effettivo (2005 - 2012)

    Av./Dis.

    Analisi del conto del patrimonio

    In coerenza con la rideterminazione del risultato finanziario, viene modificata la relativa tabella

    riepilogativa:

    ATTIVITA’ Consistenza al 1 gennaio 2012

    Consistenza al 31 dicembre 2012

    Differenza

    Attività finanziarie………. 10.723.856.390,28 13.038.966.387,28 2.315.109.997,00

    Attività disponibili………. 381.235.208,97 660.296.131,84 279.060.922,87

    Attività non disponibili..... 225.544.368,90 489.866.687,56 264.322.318,66

    Totale delle Attività 11.330.635.968,15 14.189.129.206,68 2.858.493.238,53

    PASSIVITA’ Consistenza al 1 gennaio 2012

    Consistenza al 31 dicembre 2012

    Differenza

    Passività finanziarie …….. 13.093.833.617,56 17.346.275.933,82 4.252.442.316,26

    Passività diverse…………. 15.872.188.159,56 18.479.469.958,60 2.607.281.799,04

    Totale delle Passività 28.966.021.777,12 35.825.745.892,42 6.859.724.115,30

    Dai predetti dati si rileva che essendo: le attività aumentate di…………………………….. 2.858.493.238,53 le passività aumentate di………..…………………. 6.859.724.115,30 la consistenza delle attività di…………………… 14.189.129.206,68 la consistenza delle passività di…………………… 35.825.745.892,42

    si ha la differenza passiva di………………………

    -21.636.616.685,74 4.001.230.876,77

    (ECCEDENZA PASSIVITÀ) (PEGG. PATRIMONIALE)

  • Proposta di legge regionale:

    “Rendiconto Generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2012”

  • Art. 1 (Riduzione dei residui attivi)

    Ai sensi dell’art. 7 comma 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del

    28 dicembre 2011, sono eliminati dalle scritture contabili crediti assolutamente inesigibili,

    per un importo complessivo pari ad € 759.391.783,13.

  • Art. 2

    (Riduzione dei residui passivi)

    1. Ai sensi dell’ art. 14 comma 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei

    Ministri del 28 dicembre 2011, i residui passivi antecedenti all’esercizio 2012

    corrispondenti a debiti non ancora esigibili, sono eliminati dalle scritture contabili per un

    importo complessivo pari ad € 378.066.464,50, per essere re–imputati negli esercizi in cui

    risultano esigibili;

    2. Ai sensi dell’art. 7 comma 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

    del 28 dicembre 2011, i residui passivi formatisi nell’esercizio 2012 corrispondenti a debiti

    non ancora esigibili, sono eliminati dalle scritture contabili per un importo complessivo

    pari ad € 1.160.660.494,71 per essere re–imputati negli esercizi in cui risultano esigibili;

    3. Ai sensi dell’art. 7, comma 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei

    Ministri del 28 dicembre 2011 i residui passivi corrispondenti a debiti insussistenti, sono

    eliminati dalle scritture contabili per un importo complessivo pari ad € 270.346.221,86, di

    cui:

    a) € 109.265.873,95 riferiti a debiti insussistenti antecedenti l’esercizio 2012;

    b) € 161.080.347,91 riferiti a debiti insussistenti relativi all’esercizio 2012.

  • Art. 3

    (Maggiori accertamenti ed impegni)

    1. E’ autorizzato il maggior accertamento ed impegno rispetto alle previsioni e agli

    stanziamenti di competenza di entrata e di spesa dei sottoindicati capitoli delle “partite di

    giro” del Titolo VI, categoria 61 ,UPB 611 dell’Entrata e dell’Ambito T, Funzione

    Obiettivo T3, UPB T31 della Spesa, in relazione a quanto rispettivamente accertato ed

    impegnato nei corrispondenti capitoli di entrata e di spesa:

    Entrata Spesa Entrata Spesa Cap. n. 611113 Cap. n. T31410 Cap. n. 611149 Cap. n. T31446

    Cap. n. 611145 Cap. n. T31425 Cap. n. 611166 Cap. n. T31463

    Cap. n. 611133 Cap. n. T31430 Cap. n. 611171 Cap. n. T31469

    Cap. n. 611136 Cap. n. T31439 Cap. n. 611172 Cap. n. T31470

    2. Sono autorizzati il maggior accertamento ed impegno rispetto alle previsioni e

    agli stanziamenti di competenza del capitolo di entrata 521801 e del capitolo di spesa

    T19544, riferiti alle anticipazioni di cassa, ai sensi quanto disposto dall’articolo 36, comma

    2, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n° 118, nonché la restituzione dell’anticipazione

    di cassa nell’esercizio 2013.

  • Art. 4

    (Approvazione del Rendiconto)

    1. E’ approvato il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’anno finanziario

    2012 ed il relativo saldo finanziario, così come risulta dagli articoli seguenti.

  • Art. 5

    (Entrate di competenza)

    1. Le entrate derivanti dai tributi propri della Regione, dal gettito di tributi erariali o

    di quote di esso devolute alla Regione (Titolo I), le entrate derivanti da contributi e

    trasferimenti di parte corrente dell’Unione Europea, dello Stato e di altri soggetti (Titolo

    II), le entrate extratributarie (Titolo III), le entrate derivanti da alienazioni, da

    trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimento in conto capitale

    (Titolo IV), le entrate derivanti da mutui, prestiti o altre operazioni creditizie a carico della

    Regione per investimenti (Titolo V), le entrate per contabilità speciali (Titolo VI), accertate

    nell’esercizio finanziario 2012 per la competenza dell’esercizio stesso, sono stabilite, quali

    risultano dal conto consuntivo, in:

    Entrate accertate

    28.325.563.897,28 (+)

    delle quali sono state riscosse 23.317.960.640,29 (-)

    rimaste da riscuotere 5.007.603.256,