08 il ritorno

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PERSONAGGI SILVIA ANGELA CAMASCHI MARTA . PIETRO GOGGI IVAN MILENA . 1 1

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PERSONAGGI

SILVIA ANGELA CAMASCHI MARTA .

PIETRO GOGGI IVAN MILENA .

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ERCOLE BIANCA PIERARUFFO BANDINI RUFFO BANDINI .

BODYGUARD 1 BODYGUARD 2 BODYGUARD 3 .

ADDETTO VIGILANZA

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VITTORIO VERA .

PERITO COMANDANTE ADALGISA

DON LORENZO

SCENA 1ESTERNO STRADA DI CAMPAGNAIl pomeriggio è caldo e il sole padroneggia il bellissimo paesaggio naturale che fa da cornice al paese che si intravede in lontananza.

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In campo lungo, si vedono tre ragazze camminare in un sentiero di bosco.

ANGELA CAMASCHINon è fantastico? guardando estasiata il paesaggio.

SILVIA sudata per la fatica.Tu sei pazza, potevamo fare un tranquillo giro, arrivando dalla strada principale, in auto, senza fatica, senza moscerini e senza questo caldo

ANGELA CAMASCHIArriviamo fino a quel bosco poi ci riposiamo un po’ indicando un boschetto a qualche centinaio di metri sopra di loro, sulla collina.

Marta arriva con qualche secondo di ritardo ma non parla, poiché la fatica impedisce ogni parola, si appoggia pesantemente ad un albero e con lo sguardo fa capire che non è stata un’idea brillante, quella di arrivare a piedi.

Angela e Silvia ripartono subito, mentre Marta attende qualche secondo prima di ripartire con aria rassegnata.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia Marta

SCENA 2ESTERNO BOSCO

Campo lungo.Le tre ragazze, incespicando e con difficoltà proseguono il loro viaggio per quel sentiero impervio.Angela e Silvia, una accanto all’altra, chiacchierano tranquillamente, un po’ più distaccata, con un passo pesante, segue Marta, intenta a mangiare un abbondante panino.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia Marta

SCENA 3ESTERNO BOSCO Dopo una decina di minuti, arrivano ai primi alberi di un boschetto poco folto.

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Angela si appoggia ad un albero e si gira per ammirare il panorama.Marta e Silvia giungono poco dopo e senza nemmeno togliere gli zaini dalle spalle, si lasciano cadere stremati al suolo.

SILVIAMa guarda se per andare a trovare un fidanzatino di quando avevi tredici anni, dobbiamo fare questa fatica… E poi non è sicuro che lui viva ancora qui e che ti pensi ancora, quanto anni ha ora?

ANGELA CAMASCHITrentadue o trentatre. Ma non è per lui che sono tornata. E’ che da quando sono andata via di qui, la mia vita non è più stata la stessa. Io non sono fatta per correre da un autobus all’altro, da un party ad una discoteca. Non sono adatta alla mondanità. Io qui mi sento protetta.Si volta e guarda in volto le amiche E’ strano, ma già qui, mi sento più al sicuro

MARTAMa come farai per il lavoro? Non puoi mica fare la corrispondente da un paesino di trenta anime

ANGELA CAMASCHIHo deciso di non scrivere più per il giornale. Ho firmato un contratto con una rivista ecologista e quindi non devo fare altro che mandare degli editoriali ogni mese che parlino di natura, e quale posto meglio di questo?

SILVIATu cosa? Hai lasciato la redazione di un giornale nazionale per … per…avvicinandosi a AngelaTu sei proprio pazza si apre in un sorriso …Ma se è questo quello che desideri, sono contenta per tesi abbracciano

MARTACoricata a terra per lo zaino pesanteChe quadretto commuovente. Qualcuno mi da una mano a rialzarmi da qui? La aiutano a rialzarsiTutto questo movimento mi ha messo addosso un appetito… A voi no?estrae dalla tasca una brioches

ANGELA CAMASCHISei incredibile!

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SILVIAE’ dalla partenza che stai mangiando…

Angela e Silvia si rimettono in marcia mentre Marta, inghiottendo la merendina in bocca, da un’altra tasca estrae una barretta di cioccolato e comincia a scartarla mentre riprende il cammino.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia Marta

SCENA 4INTERNO CASA DI ANGELA

La casa è completamente vuota senza nemmeno un mobile. Nel centro del locale Angela è nel sacco a pelo che dorme per terra mentre altri due sacchi a pelo sono vuoti. E’ mattina inoltrata e dalle persiane chiuse entrano dei tagli di luce.

ANGELA CAMASCHISi sveglia disturbata dalla luce, si guarda intorno e si accorgere di essere solaMarta, Silvia, dove siete?

Le due ragazze compaiono dal locale vicino.

SILVIALa casa non è male, l’arredamento però lascia a desiderare indicando il locale completamente vuoto, come tutto il resto della casa

MARTAGià, non saprei, forse dovresti cambiare arredatore.

ANGELA CAMASCHIrisponde con un sorrisoNon capisco, fino allo scorso anno i mobili c’erano.Andiamo a chiedere che fine hanno fatto.

SILVIANemmeno per idea, prima di tutto, non perdiamo le buone abitudini cittadine.

MARTAHai ragione!Colazione!

ANGELA CAMASCHIO.K., possiamo andare alla locanda, ma poi andiamo alla chiesa a chiedere a Don Giuseppe cosa è successo.

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Le tre ragazze danno un calcio ai sacchi a pelo per accostarli alla parete ed escono.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia Marta

SCENA 5ESTERNO PIAZZA 4Il piazzale della chiesa è deserto.Proprio mentre le tre ragazze si avvicinano al portale, dall’interno, un giovane prete, Don Lorenzo, in tonaca lunga, piuttosto sgualcita e lisa, esce per appendere un avviso nella bacheca.

ANGELA CAMASCHIMi scusi…Stiamo cercando Don Giuseppe.

DON LORENZOsorpresoMa… Don Giuseppe… E’ morto quasi un anno fa…

Rimasta senza parole, Angela guarda le amiche, con espressione perplessa.

SILVIASenta, possiamo parlarle qualche minuto? Avremmo bisogno di alcune informazioni.

DON LORENZOCerto. Ah, scusatemi, sono Don LorenzoPrego, entrate in casa, parleremo meglio davanti ad una tazza da tè

Le tre ragazze seguono il sacerdote fin dentro la Chiesa fino alla sacrestia attigua alla chiesetta.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaDon Lorenzo

SCENA 6INTERNO SACRESTIA

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Le tre ragazza siedono ad un vecchio tavolo, mentre il sacerdote prepara il tè su in piccolo forellino a gas.

ANGELA CAMASCHIMa cosa è successo ai mobili di casa mia? Dei Camaschi, solo l’anno scorso era tutto a posto, ieri sera siamo arrivate e non c’era più nemmeno uno sgabello.

DON LORENZOAllora lei deve essere Angela… Si parla molto di lei qui in paese, dicono che è una famosissima giornalista…guardando le ragazze si accorge di divagareAh, sì, la sua casa…L’anno scorso, prima dell’inverno, un gruppo di senegalesi, erano circa in dieci, tre famiglie, erano entrate abusivamente… Ecco… le autorità se ne sono disinteressate, così, dopo un litigio scoppiato nella locanda, alcune persone mandate dal Commendator Ruffo Bandini, in maniera molto brutale ha fatto uscire quelle persone e per evitare che altri avessero la stessa idea, ha fatto bruciare i mobili e sigillare le porte

MARTAGià, ce ne siamo accorte.interessata più ai cioccolatini in bella mostra in mezzo al tavolo che alla conversazione

DON LORENZOCredo che abbia però agito per evitare che anche qui si insediassero compagnie di extracomunitari, sa, dopo le cattive notizie che dava no in televisione…

ANGELA CAMASCHIMa con che diritto ha distrutto i mobili dei miei genitori? Quella è casa mia…

SILVIADove possiamo trovare questo signor Ruffo Bandini ?Forse è il caso di scambiare due parole con questo benefattore…

DON LORENZOCredo che sia nel suo studio, in città, alla R & B industrie, sapete, quella grossa azienda è sua e dà da lavorare a molta gente.

MARTAE nel tempo libero accende il barbecue con i mobili degli altri inghiottendo un altro cioccolatino

DON LORENZOSe per questi giorni avete bisogni di alcune brandine, ne abbiamo qui in oratorio…Per non dormire per terra…

ANGELA CAMASCHIGrazie, ma credo che ci organizzeremo.E grazie per le informazioni.

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Le tre ragazze si alzano ed escono dalla sacrestia, Marta afferra un ultimo cioccolatino e lo inghiotte, sotto lo sguardo del sacerdote

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaDon Lorenzo

SCENA 7ESTERNO STRADE. GIORNO.

Le tre ragazze sono in auto, alla guida c’è Silvia, mentre Marta è sul sedile posteriore con in mano un sacchetto di patatine fritte.

SILVIAAllora, sono riuscita, con molta difficoltà, ad avere un colloquio con il Dottor Ercole Ruffo Bandini. Ho dovuto farlo attraverso il mio ufficio legale, non è stato semplice, sembra più facile parlare col Papa che con questo tipo

ANGELA CAMASCHINon ti ha chiesto il motivo del colloquio?

SILVIAPer la verità no.Forse quando ha sentito che si trattava di un ufficio legale…Comunque, questo è l’indirizzo e l’appuntamento è per oggi alle quattordici, quindi è meglio sbrigarci.

L’auto si mette in movimento.

MARTAAppena vedi un bar fermati, mi è venuta una fame...

ANGELA CAMASCHIMa se abbiamo appena finito di fare colazione.

MARTASì, ma è già ora di pranzo…

L’auto attraversa la piazza deserta e si allontana da Borgo.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia

Marta

SCENA 8

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INTERNO STUDIO RUFFO BANDINI. GIORNO.

Il vecchio Ercole Ruffo Bandini è seduto dietro una possente scrivania in un ufficio elegante.

ERCOLE RUFFO BANDINIPrego accomodatevirestando seduto dietro la scrivania

Le tre ragazze entrano nell’ ufficio mentre la segretaria tiene aperta la porta, dopodiché esce richiudendola.

ERCOLE RUFFO BANDINIScusatemi, ma non ho molto tempo. A cosa devo questa visitaindicando le poltroncine di fronte a lui

Le tre ragazze si accomodano.

ANGELA CAMASCHIEcco…Vorrei sapere perché ha fatto bruciare i mobili di casa mia ?

ERCOLE RUFFO BANDINICasa sua ?

ANGELA CAMASCHISono Angela Camaschi e ieri sera sono arrivata a casa dei miei genitori e l’ho trovata completamente vuota…

SILVIAAbbiamo chiesto in giro e sembra che lei si sia preso la briga di far svuotare la casa.

MARTAGià… e ha fatto un bel falò con il letto della mia amica e questa notte abbiamo dormito per terra, è duro, lo sa?

Ercole rimane in silenzio per qualche secondo scrutando gli occhi delle sue interlocutrici, poi si alza dalla poltrona sotto lo sguardo delle tre ragazze, si dirige verso un armadietto e ne estrae un vassoio d’argento con delle caramelle confezionate con vistose carte colorate.

ERCOLE RUFFO BANDINILa casa dei signori Camaschi.Ah, le faccio le mie condoglianze.porgendo le caramelle alle ragazze

Marta ne prende immediatamente una, mentre Angela rifiuta con un lieve cenno del capo, mentre Silvia ne prende una con un sorriso

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forzato, dopodiché Ercole posa il vassoio sulla scrivania davanti alle ragazze.

ERCOLE RUFFO BANDINIProbabilmente saprete che tempo fa della gentaglia era entrata in quella casa e subito erano cominciati i guai… Molti sono venuti da me a lamentarsi, così ho pensato di mandarli via e visto che i mobili erano sporchi e danneggiati, li ho fatti portare via…

MARTAinterrompe con due colpi di tossePortare via per accenderci il caminetto?

ANGELA CAMASCHIMa che diritto aveva di immischiarsi in questa faccenda? Se qualcuno doveva mandare via quella… gentaglia, quella ero io.

ERCOLE RUFFO BANDINISignorina, lei non vive in questo pese, lei se ne sta comoda in città e non sa cosa vuol dire avere quelle persone che scorazzano per il paese, che spaventano gli abitanti.E che danno per i già pochi turisti…

SILVIAMa chi l’ha autorizzata?Lei non è il sindaco, non è il comandante dei carabinieri. Lei non centra niente con quella casa.

ERCOLE RUFFO BANDINIInfiammandosi in voltoQuesto è il mio paese. E voi non potete venire a dire a me quello che posso o non posso fare. E adesso fuori di qui!

Per qualche secondo le tre ragazze scrutano il vecchio raggelate da quell’ordine perentorio.Marta, con in bocca la caramella e la carta appallottolata tra le dita si paralizza, così come le amiche.Si alzano dalle sedie lentamente, sotto lo sguardo minaccioso di Ercole.

ANGELA CAMASCHINoi ce ne andiamo, ma questa storia non finisce qui. arrabbiatissima si gira ed esce dall’ufficio

SILVIARimette la caramella che girava tra le mani sul vassoio d’argento e sorride al vecchioNon vorrei che mi faccia male… sa… i denti…e se ne va

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Ercole squadra in malo modo Marta, rimasta davanti alla scrivania, la ragazza continua a succhiare la caramella, e gira tra le dita la pallina fatta con la carta della stessa.La stringe fra le dita e la tira con forza addosso al vecchio, sorridendo, poi si gira e se ne va.

ERCOLE RUFFO BANDINIAlzandosi di scatto dalla poltrona, molto arrabbiatoE non mettete mai più piede in casa mia! Capito!

Le ragazze non si degnano di voltarsi, mentre la segretaria accorre in ufficio, attirata dagli urli del proprio capo.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaErcole Ruffo Bandini Piera

SCENA 9INTERNO CORRIDOIO R & B

Le tre ragazze incrociano Bianca, figlia di Ercole che non le degna di uno sguardo, puntando dritto verso l'ufficio del padre che sta ancora urlando.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaBianca Ruffo Bandini

SCENA 10INTERNO UFFICIO ERCOLE

Ercole gira nervosamente, rosso in volto, per l’ufficio, guarda dalla finestra e si avvia verso la scrivania, mentre la segretaria gli versa un bicchiere d’acqua e glielo porge.

BIANCA RUFFO BANDINIentra nell’ufficioChe succede?

ERCOLE RUFFO BANDININiente, niente.Solo scocciature, cose di poco conto:abbozzando un sorriso

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La ragazza si avvicina e dà un bacio sulla guancia del padre, poi si siede alla scrivania di fronte a lui, mentre la segretaria lascia l’ufficio e chiude la porta.

ERCOLE RUFFO BANDINIA cosa devo questa visita?

BIANCA RUFFO BANDINIHo pensato alla proposta che mi hai fatto ieri...

ERCOLE RUFFO BANDINIQuale?Quella di venire a lavorare qui?

BIANCA RUFFO BANDINISì.E ho deciso di accettare.... Quando posso cominciare?

Il vecchio sorride, più rilassato.

ERCOLE RUFFO BANDINIQuando vuoi, anche subito.Anzi, cercati una collocazione. Ti aspetto tra mezzora per una riunione con il direttore commerciale.

BIANCA RUFFO BANDINIPerchè aspettare mezzora, chiamalo ora, così chiariamo subito le cose.

ERCOLE RUFFO BANDINIschiaccia il pulsante dell'interfonoDottor Goggi, venga subito nel mio ufficio...

Padre e figlia si guardano negli occhi e si sorridono.Dopo soli pochi secondi Pietro Goggi, tuttofare dell'azienda compare nell'ufficio con una cartelletta piena di fogli sotto il braccio.

ERCOLE RUFFO BANDINIDottor Goggi, questa è mia figlia Bianca. Da oggi lei lavorerà con me qui in azienda.E vorrei che si occupasse dei lavori che sono ancora in sospeso.

L'impiegato guarda la ragazza, abbozza un sorriso e gli pone la mano molliccia e sudata.

ERCOLE RUFFO BANDINIBene, ora che vi conoscete, vorrei che mettesse al corrente Bianca del lavoro che stiamo svolgendo nella vallata.

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PIETRO GOGGIImmediatamente Goggi apre la cartelletta e ne estrasse alcuni fogli e delle mappe.Ecco, stiamo costruendo un impianto industriale, per la lavorazione di materiale plastico. Al momento abbiamo costruito il primo dei nove capannoni, che ospiterà il centro direttivo. Stiamo inoltre in attesa dei permessi della regione per la costruzione dei canali di scolo per il materiale residuo ed il permesso di costruzione per gli altri capannoni... poichè i lavori sono stati fermati per… delle verifiche dopo la denuncia di alcuni ambientalisti.

BIANCA RUFFO BANDINIAmbientalisti? Ma il terreno non è di nostra proprietà?

PIETRO GOGGICertamente…

BIANCA RUFFO BANDINIE i permessi edilizi sono stati richiesti?

PIETRO GOGGICerto. E abbiamo già avuto il benestare della regione e della Provincia per la costruzione…

BIANCA RUFFO BANDINIAllora, perchè abbiamo fermato i lavori?

PIETRO GOGGIBhe… dopo la denuncia alla Procura, ho ritenuto poco prudente continuare ...

BIANCA RUFFO BANDINIPoco prudente? Mi scusi, quanto guadagnerebbe la nostra impresa con quei capannoni?

PIETRO GOGGItempestivamente Goggi prende un altro foglioSecondo le mie stime, almeno due milioni l'anno

BIANCA RUFFO BANDINIprende il foglio e lo legge con interesse, sempre sotto lo sguardo stupito del padre, incredulo di tanto impetoE lei ha preso l'iniziativa di fermare i lavori facendoci perdere due milioni?

PIETRO GOGGIcomincia a sudare copiosamenteMha... Veramente...

BIANCA RUFFO BANDINIDa questo momento non abbiamo più bisogno della sua collaborazione, passi in contabilità per il conteggio di quanto le dobbiamo. Per quanto riguarda questa faccenda, me ne occuperò io personalmente.raccogliendo le carte e i documenti dalla scrivania

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PIETRO GOGGIguarda perplesso la ragazza e poi il vecchio Ercole che mantiene l'espressione imperturbabileMa… non potete licenziami...

BIANCA RUFFO BANDINILo abbiamo già fatto. fissandolo negli occhiBuongiorno

Alberto Goggi si avvia verso la porta dell'ufficio, sudato, rosso in volto, con le gambe che cedono ad ogni passo e con gli occhi pieni di lacrime.

PERSONAGGIErcole Ruffo Bandini Piera Bianca Ruffo BandiniPietro Goggi

SCENA 11INTERNO CASA ANGELA

9La casa è stata arredata con mobili di fortuna, Angela con le due amiche stanno mettendo a punto il loro piano di battaglia.

SILVIAMa sei sicura di voler cominciare questa battaglia?Rischiamo di combattere contro i mulini a vento.

ANGELA CAMASCHIGià, sembriamo tre piccoli Davide contro Golia.Ma non voglio fermarmi, non voglio che quell’arrogante possa fare quello che vuole…

MARTAinterrompendoE poi, se non mi sbaglio, tra Davide e Golia ha vinto Davide, non è vero?

Le tre ragazze si guardano negli occhi e sorridono.

SILVIAMarta, prendi il computer, collegati in rete e trova qualcosa, qualsiasi cosa che possa farci entrare nella R & B.Tu Angela attaccati al telefono e chiama in redazione se trovano qualcosa, io cercherò negli schedari e negli archivi dei tribunali, ci sarà qualcosa da trovare, fosse anche solo una multa per divieto di sosta, sarebbe un punto da cui partire. Ragazze, al lavoro!

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Marta va nell’armadio, prende il proprio computer portatile e infila la spina in quella del telefono, intanto apre una barretta di cioccolato.Silvia e Angela prendono il proprio cellulare e con un’agenda davanti compongono alcuni numeri.La guerra contro Ruffo Bandini è cominciata.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia Marta

SCENA 12INTERNO CASA ANGELA. Sera

Ad un scrittoio, sotto la finestra c’è Marta seduta davanti al computer, sul letto coricata con alcuni fogli di appunti Angela al telefonino e Silvia è in piedi che telefonando cammina avanti e indietro.

MARTARagazze, non ce la faccio più.chiudendo il computer

ANGELA CAMASCHIA chi lo dici.

SILVIAAncora al telefoninoVa bene, ho preso nota… si… d’accordo… grazie mille.Ti devo una cena…chiude il telefonino e guarda le ragazzeAllora, forse qualcosa abbiamo…

MARTASì, il mal di testa.Mi è venuta una fame…andando a cercare qualcosa nello zainetto e cavandone una barra di cioccolato

SILVIASecondo un mio amico avvocato, La R & B ha incominciato la costruzione di un nuovo insediamento industriale, e alle prime proteste, tutto si è fermato…

ANGELA CAMASCHIE’ strano, quel vecchio non mi sembra il tipo che si ferma davanti a delle proteste

SILVIAInfatti, senza che vi fosse alcuna azione legale, i lavori si sono fermati e tutti gli incartamenti sembrano svaniti nel nulla.Non si sa né dove si doveva fare questo insediamento, né quanto sarebbe costato, tutto è sparito.

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MARTAcon la bocca pienaBisognerebbe chiedere qui in giro, sono sicura che la costruzione avrebbe dovuto essere qui vicino, visto che ci tiene tanto alla sua terra…

ANGELA CAMASCHICi sono.Possiamo chiedere alla signora Adalgisa, qui in paese non succede nulla che Adalgisa non conosca, forse potrebbe darci un aiuto.

SILVIASi può provare.

ANGELA CAMASCHIVi avviso, tenete la bocca chiusa sulla vostra vita privata, se non volete che tutto il paese lo sappia.

SILVIAOK, acqua in bocca, capito?

Silvia e Angela si voltano a guardare Marta che con la bocca ancora piena scuote la testa in segno di assenso.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia Marta

SCENA 13INTERNO CASA ADALGISA Tarda mattinata

La casa è ammobiliata in maniera abbastanza umile, ma tutto è pulito e lindo.Le tre ragazze e la signora stanno sedute intorno ad un vecchio tavolo in legno con al cento un centrino bianco e un vaso di fiori.

ADALGISASapessi come mi è dispiaciuto per i tuoi genitori.Io andavo quasi tutti i giorni dalla tua mamma, sai, ci facevamo compagnia…E tu… ti sei sposata? rivolta a Angela

ANGELA CAMASCHINo… imbarazzata

ADALGISAE il fidanzato? Non dirmi che non hai il fidanzato.

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Pensa che la figlia della signora Elvira….

SILVIAMi scusi ma avremmo una certa fretta.

ADALGISALei è l’avvocato, vero?

SILVIASì…

ADALGISAHo sentito parlare di lei.Sa, il paese è piccolo e ci sono in giro certe pettegole… E lei, è sposata?

SILVIASenta ci può spiegare cosa è successo ai mobili della famiglia Camaschi?

ADALGISAOh, certamente. Qualche mese fa, un gruppo di extracomunitari, venivano tutti dal Senegal. Falou, uno di loro era sposato e aveva la moglie nel suo paese, poverino che vita, pensi che non vedeva la moglie da oltre un anno…

Marta tocca il braccio di Adalgisa per farle riprendere il racconto essenziale.

ADALGISADicevo. Che queste persone che lavoravano giù in valle, in un capannone in costruzione. Facevano quasi dodici ore di lavoro e pensate che li pagavano… Ah, scusate. Queste persone non avendo trovato dove andare a dormire, sono entrate nella casa dei Camaschi. Erano tranquilli.

ANGELA CAMASCHIQuanto tempo sono rimasti dentro?

ADALGISAsi alza e prende dal mobile un piatto con una torta già tagliata a fette e la posa sul tavoloI primi tre uomini una settimana, poi le mogli di due di loro li hanno raggiunti.

MARTAMa ci sono stati dei problemi con gli altri abitanti?gustandosi una fetta di torta

ADALGISANo, erano gentili.

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Ma sa com’è la gente. L’invidia… Pensi che una volta a mia figlia Gloria gli hanno…

ANGELA CAMASCHIInterrompendoE dopo questi mesi?

ADALGISABhe, voi sapete che qui in paese o si alloggia alla locanda o si ha una casa… Un giorno, un signore che lavora per la famiglia Ruffo Bandini gli ha offerto un lavoro e un alloggio. I tre uomini hanno ringraziato ma hanno preferito tenere il lavoro al cantiere e per la casa stavano cercando qualcosa di adatto… Perché sa, due di loro erano laureati, pensi che uno di loro un giorno ha dato delle ripetizioni di inglese alla mia Gloria…

SILVIAQuando li hanno buttati fuori?

ADALGISAUn giorno sono venuti degli operai con dei camion. Prima hanno spinto fuori, anche picchiandoli le persone che c’erano dentro. Solo le donne, perché gli uomini erano al lavoro, poi hanno cominciato a portare via i mobili e li hanno accatastati sui camion. Pensi che il giorno dopo, i tre poveri uomini avevano perso anche il lavoro. Chissà che fine hanno fatto…

Le tre ragazza si guardano incredule

ADALGISAVolete un’altra fetta di torta? indicando il vassoio

Angela e Silvia rifiutano, non fa la stessa cosa naturalmente Marta che ne prende una e comincia a mangiarla.

ANGELA CAMASCHIIo la ringrazio, non sa se qualcuno può darci delle indicazioni più precise su queste persone? Magari uno degli uomini che hanno portato via i mobili…

ADALGISANo. Purtroppo non li conoscevo, era gente da fuori. Ma c’era uno, uno dei direttori, adesso non ricordo come si chiamava… Senta, facciamo così. Appena torna la mia Gloria glielo chiedo, lei lo conosceva e se passate tra qualche giorno ve lo faccio sapere…

Le ragazze ringraziano e si congedano dalla signora Adalgisa.

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PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaAdalgisa

SCENA 14INTERNO BAR

La locanda è completamente deserta.Vittorio è impegnato a fare i conti alla cassa mentre Luisa, la cameriera è intenta ad asciugare i bicchieri.Nel bar ci sono solamente quattro vecchietti che stanno rumorosamente giocando a carte e tracannando vino.Le tre ragazze entrano e si siedono ad un dei tavolini distanti dal bancone.

SILVIADobbiamo assolutamente trovare quel dirigente di cui parlava la signora Adalgisa.

ANGELA CAMASCHIGià, ma non basta. Ci vorrebbe qualcuno che riesca ad farci avere delle informazioni dall’interno dell’azienda di quel trombone arrogante.con una mano fa un segno per attirare l’attenzione di qualcuno al bancone

Al gesto rispondono contemporaneamente Vittorio e Vera che si muovono subito verso di loro.

MARTAIo avrei un’idea. Se qualcuno riuscisse a mettere in collegamento uno dei computer dell’azienda con il mio, potremmo tentare di aprire gli archivi e forse finalmente troveremo qualcosa… si interrompe per l’arrivo di Vittorio e della donna.

ANGELA CAMASCHICi può portare tre cappuccini per cortesia?

VITTORIO - VERACertamente. in coro

Vittorio lancia alla moglie un’occhiata fulminante.

MARTAAnche un paio di brioches.

ANGELA CAMASCHIrivolgendosi a Vittorio

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Se avessimo bisogno di una persona per svolgere delle indagini private, ma scaltro e furbo, a chi dovremmo rivolgerci?abbassando il tono della voce

VITTORIOMa a me naturalmente. Io conosco tutti i luoghi di questo paese e dei dintorni…

VERAInoltre è scaltro coma un tapiro e veloce come un ippopotamo

VITTORIOseccatoCosa ci fai ancora qui? Vai a preparare i cappuccini e poi vai a pulire la veranda di fuori.

VERAMa noi non abbiamo una veranda.

VITTORIOallora vai fuori a fare pulizia così ne facciamo montare una, muoviti.

Le ragazze ascoltano divertite il battibecco.

VERAComunque, chiedete di Ivan… prima di allontanarsi

VITTORIOCome vi dicevo… Se volete che faccia qualcosa per voi…

SILVIAChi è questo Ivan?

VITTORIOseccato cerca di sviare il discorsoE’ un perditempo… Comunque, se volete, io posso avere qualsiasi informazione, inoltre se volete violare dei segreti, avete presente Tom Cruise in “Missione Impossibile”? Non vorrei vantarmi ma io…

SILVIASì, veramente potrebbe darci un’informazione sorridendo

VITTORIOsi siede avvicinandosi alla ragazzaChieda pure

SILVIA

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Come possiamo rintracciare questo Ivan?

VITTORIOl’espressione cambia repentinamenteVa bene, più tardi vedrò di rintracciarvelo…

Vera intanto arriva con un vassoio con i cappuccini ed un piattino con delle brioches.

MARTAFinalmente, avevo una fame. afferrando un cornetto e addentandolo

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaVittorio Vera

SCENA 15INTERNO UFFICIO BIANCA Pomeriggio

Sulla scrivania di Bianca sono sparse carte e documenti mentre la ragazza è seduta sulla poltrona con i piedi appoggiati al bordo della scrivania.

BIANCA RUFFO BANDINICome sarebbe a dire non possiamo? Mi stia a sentire, il progetto deve assolutamente proseguire… Non me ne importa niente degli ecologisti… Ma quali permessi… I lavori devono continuare… Il dottor Goggi è stato licenziato ed ora comando io… Se non è in grado di fare questo lavoro troveremo sicuramente qualcuno in grado di farlo, lei andrà a fare compagnia al dottor Goggi…butta giù con rabbia il ricevitore del telefono

ERCOLE RUFFO BANDINIcompare sulla porta sorridenteAllora, come va la mia direttrice?

BIANCA RUFFO BANDINIBene, papi. Sto portando avanti quel progetto che è impantanato da mesi, ma alcuni di queste persone sono veramente… veramente…

ERCOLE RUFFO BANDININon sono poi tutti incompetenti. Tieni presente che grazie ad alcuni di loro, la nostra piccola azienda di famiglia tredici anni fa ha decuplicato il proprio lavoro…

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BIANCA RUFFO BANDINIMa vedi… a volte anche le cose più semplici… sembra che facciano apposta a tirarla per le lunghe…Sembra quasi che non siano interessati…

ERCOLE RUFFO BANDINIPuò darsi che diano questa impressione, e per qualcuno è sicuramente così, ma alcuni di loro, quando eravamo in cattive acque, si sono fatti in quattro per l’azienda.

Bianca non risponde. Non capisce se quello è un consiglio alla moderazione o un rimproveroErcole se ne e Bianca riprende il telefono e compone un numero.

PERSONAGGIErcole Ruffo Bandini Bianca Ruffo Bandini

SCENA 16INTERNO CASA DI ANGELA. GIORNO.

Angela è intenta a cucinare qualcosa tra mille difficoltà dovute all’utilizzo di un piccolo fornello da campeggio, mentre Silvia disfa la valigia appoggiando il contenuto su una poltrona.Marta è coricata su un vecchio divano, che guarda con interesse la televisione, con in una mano il telecomando e nell’altra un ingombrante pasticcino che lascia debordare crema ad ogni morso.Suona il campanello e Angela abbandona i fornelli per andare ad aprire.

IVANBuongiorno, sono Ivan, cerco la signorina Camaschi.

ANGELA CAMASCHISono io, prego, si accomodi.

Ivan entra e saluta con un cenno del capo le altre due ragazze.Queste, lasciano le loro attività e si avvicinano al tavolo dove si siedono anche Angela e Ivan.

IVANMi ha detto Vittorio, il barista, che mi cercavate…Di che avete bisogno?

ANGELA CAMASCHIEcco, ci hanno detto che le ci potrebbe aiutare nell’avere alcune informazioni…

IVANcapito l’imbarazzo delle ragazze sorrideDitemi che informazioni cercate e le avrete.

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Angela e Marta guardano Silvia che capisce che tocca a lei snocciolare la situazione.

SILVIASenta cerchiamo uno dei direttori che si occupò dello sgombero della casa dei genitori di Angela. La casa dei Camaschi.Ma non è tutto, stiamo cercando delle informazioni su una persona del paese, naturalmente in segreto…

IVANChe tipo di informazioni. Questo qualcuno è il fidanzato di una di voi e volete sapere se si concede delle scappatelle? sorridendo

MARTASi tratta di entrare in casa sua, o meglio nella sua azienda e collegare questo piccolo modem e collegarlo in rete. mostrando una scatoletta metallica

Ivan guarda perplesso la scatoletta e la ragazza che la regge.

ANGELA CAMASCHINon si preoccupi, non vogliamo rubare segreti, è che ci servono delle informazioni che non potremmo mai avere per via ufficiale.

IVANE chi sarebbe questa persona di cui cercate informazioni?

Il silenzio cade tra loro. Le tre ragazze si guardano a vicenda ma non osano andare oltre.

MARTAIl commendator Ruffo Bandini. estraendo da una tasca una barra di cioccolato e comincia a scartarla

IVANEhi, un momento. Non vorrete che mi infili in casa dei Ruffo Bandini…

MARTAcon la bocca pienaNon in casa, ma in uno dei suoi uffici.

IVANspaventato da quella richiesta si alza e rimane pensieroso per alcuni istantiCi devo pensare, vi farò sapere domani mattina se accetto. Ma sarà molto improbabile. uscendo

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Le tre ragazze si guardano.

ANGELA CAMASCHIBhe, almeno ci abbiamo provato.

Tornano ai loro lavori.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaIvan

SCENA 17INTERNO CASA ANGELA. Mattina presto

Tutte e tre le ragazze sono già all’opera.Angela è al telefono con la redazione di un giornale locale, Silvia sta leggendo alcuni fogli arrivati via fax durante la notte e Marta sta trafficando al computer mangiando un cornetto alla crema.Le tre ragazze, per comodità non hanno badato al loro abbigliamento e girano per la casa con ciò che indossavano durante la notte.Silvia indossa un pigiamone azzurro, nonostante la stagione calda, Angela e Marta, più casual, indossano delle magliette stampate che arrivavano appena sotto il sedere.Sona il campanello e Silvia va ad aprire.Nessuno si formalizza quando Ivan compare sulla porta

SILVIAPrego, entra. mentre sfoglia i fax

Angela saluta da lontano con un cenno della mano, intenta a telefonare e Marta farfuglia un saluto con la bocca piena.Tutti e quattro prendono posto nel salotto e le tre ragazze fissano Ivan in trepidante attesa.

ANGELA CAMASCHIAllora?

IVANHo due notizie per voi.

Le ragazze si guardano tra loro soddisfatte ma senza dire una parola.

IVANLa prima è che ho trovato il dirigente che si è occupato dello sfratto di quella casa.

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ANGELA CAMASCHIBenissimo, credi che potremo contattarlo…

IVANE’ stato licenziato qualche giorno fa…la delusione appare sui volti delle ragazzeMa io ho scoperto dove vive. Dopo il licenziamento ed è tutt’ora disoccupato e a quanto pare non se la passa molto bene, comunque, ieri sera gli ho parlato e gli ho detto che se avesse collaborato l’avreste aiutato a trovare un altro posto di lavoro.Le ragazze felici per la scoperta, si guardano sbigottite.

ANGELA CAMASCHIE che lavoro potremmo trovargli?

MARTAIo è una vita che cerco un lavoro, figuriamoci se riesco a trovarlo per un altro.

SILVIAA questo penseremo dopo, intanto che ha risposto questa persona?

IVANQuesta persona si chiama Pietro Goggi ed ha accettato. Questo pomeriggio verrà qui per parlare con voi.

ANGELA CAMASCHIBenissimo, e per il resto?

IVANpiù serioPer il resto… accetto.Ma sia chiaro, che se finisco nei guai, ci penserete voi a tirarmici fuori.

MARTABhe, mi sembra giusto. Vero avvocato? guardando Silvia che annuisce

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaIvan

SCENA 18ESTERNO CASA ANGELA Pomeriggio.

Campo lungo dall’alto.La piccola utilitaria di Pietro Goggi arriva da una stretta via fino al piccolo parcheggio.

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Goggi scende dall’auto e si guarda spaesati in giro. Prende dalla tasca della giacca sgualcita in foglietto di carta, lo legge e scruta gli angoli delle abitazioni in cerca del nome della piazza, poi, orientatosi, di dirige verso la porta della casa e suona il campanello.

PERSONAGGIPietro Goggi

SCENA 19INTERNO CASA ANGELA Pomeriggio

Spettinato, la barba incolta e la giacca sgualcita, dimostrano il disagio e la sofferenza del pover’uomo.Al suono del campanello è Marta che apre la porta.

PIETRO GOGGIBuongiorno. Sono Pietro Goggi, Ivan, al telefono mi ha detto di venire a parlare con la signorina Angela Camaschi.

MARTACerto, la aspettavamo, prego si accomodi. indicando il tavolo al centro della camera. Intanto le altre due ragazze si avvicinano

PIETRO GOGGIE’ lei la signorina Camaschi?

MARTANo, è lei. Indicando Angela

Angela stringe la mano molliccia e sudata dell’uomo, la stessa cosa fa Silvia pronunciando il suo nome, dopodiché i quattro si siedono.

ANGELA CAMASCHICome le avrà certamente detto Ivan abbiamo bisogno di informazioni sull’azienda dei Ruffo Bandini.

SILVIADi che cosa si occupa, di preciso l’azienda?

ANGELA CAMASCHIPer i trasporti, usano personale proprio o si affidano ad aziende di trasporto esterne?

MARTADove tengono la contabilità?

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La raffica di domande disorientano l’uomo il quale continua a guardare le tre donne spaesato e senza rispondere.

PIETRO GOGGIScusate. interrompeMa non riesco a capire a cosa volete arrivare.

ANGELA CAMASCHIVogliamo fare in modo che la famiglia Ruffo Bandini la smetta di comandare su questo paese e in tutta la valle come se fosse l’autorità assoluta

PIETRO GOGGIE voi vorreste mettere in difficoltà il commendatore? E come, facendogli causa? sorride sarcasticoDa quando lavoro per lui, ne ho contate almeno un centinaio di azioni legali e denunce, ma fino a oggi, non è successo niente.

SILVIAForse perché non si sono fatte le denunce giuste.

ANGELA CAMASCHIO forse perché non si è usata un’arma che il “commendatore”, come lo chiama lei, teme.

PIETRO GOGGIE quale? Le minacce? I politici? Datemi retta, è una guerra persa in partenza.alzandosi

ANGELA CAMASCHILa stampa.

A quella parola, l’uomo si blocca.

PIETRO GOGGICosa vuole dire?

ANGELA CAMASCHISemplicemente che l’unica cosa che possiamo fare, di veramente efficace contro il “commendatore” e aizzargli contro tutti i media…

PIETRO GOGGIE secondo voi, come li convincete i giornali a parlare di queste cose? Avete così tanto denaro da investire?

ANGELA CAMASCHIOh, no.

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Molto peggio. Sono una giornalista!

Goggi incomincia a credere nella possibilità di una sua rivincita, anche se in cuor suo teme di peggiorare ulteriormente la propria posizione.

PIETRO GOGGIChe dovrei fare?

SILVIAInnanzitutto dovrebbe indirizzarci verso qualche affare poco limpido, magari farci avere qualche documento, insomma qualcosa da cui cominciare.

PIETRO GOGGINiente, se cercate dei documenti, dei certificati, delle fatture non troverete nulla. Tutto viene messo nei computer dell’azienda e niente, per ordine del signor Ruffo Bandini può essere stampato e portato fuori.

MARTAAllora non ci resta che entrare nel computer.

PIETRO GOGGIGià, ma come? Non è mica un computer portatile…E poi è super protetto in un ufficio accessibile solamente al commendatore e a pochissimi collaboratori

MARTAinterrompendoloNon lo dobbiamo portare via. Lo accendiamo, lo leggiamo e prendiamo quello che ci serve.

PIETRO GOGGIA meno che sappiate fare una magia, scordatevelo.

MARTAAllora questa sera faremo una magia.giocando con la scatoletta scura

Angela e Silvia osservano divertite mentre Goggi osserva sbigottito.

MARTAMa prima… devo trovare qualcosa da mettere sotto i denti. Ho una fame….Lascia il tavolo per dirigersi verso la cucina

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaPietro Goggi

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SCENA 20ESTERNO R & B Notte

Campo lungo. 17Il fabbricato industriale è immerso dal buio e parzialmente rischiarato dalla luna. Ivan e Marta, vestiti di nero, come due esperti ladri si avvicinano alla recinzione della costruzione.Dalla loro postazione si vede abbastanza distintamente la sagoma del grande capannone dove delle luci fioche si notano dai finestroni all’altezza del tetto.Accanto ad esso, una palazzina a due piani degli uffici amministrativi e direzionali.

MARTAAllora, hai capito? a bassa voce

IVANCertamente, arrivo all’ufficio direzionale e raggiungo uno dei computer collegati alla rete telefonica, tolgo la spina di collegamento e ci metto questo.tira fuori di tasca la scatoletta neraLa accendo e ricollego la spina, dopodiché filo via il più velocemente possibile.

MARTAMi raccomando, assicurati che il led rosso lampeggi e non metterlo vicino a fonti di calore.

IVANO.K., d’accordo. seccato per tutte quelle complicazioni

MARTAHai paura?

IVANassume un’espressione fieraChi io?… Sì!

Marta, anch’essa tesissima lo abbraccia e lo bacia.

IVANE questo perché?

MARTABhe, per farti coraggio. sorridendo

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Ivan la sta per mandare a quel paese, ma poi sorride e si allontana.

PERSONAGGIMarta Ivan

SCENA 21ESTERNO CORTILE R & B. Notte

Campo lungo.Ivan scavalca la recinzione, camminando basso si avvicina allo stabile attraversando l’ampio cortile.Un rumore attira la sua attenzione, un addetto alla vigilanza si sta avvicinando fischiettando.Ivan si infila in una porta di metallo aperta ma nella foga di entrare urta un barattolo che cade.Immediatamente il vigilantes impugna la pistola a tamburo che porta in cintura e si dirige verso la porta.Con una pila controlla lo spazio intorno, poi, con circospezione entra.

PERSONAGGIOIvan Addetto Vigilanza

SCENA 22INTERNO SGABUZZINO R & B. Notte

Il ripostiglio è pieno di barattoli, fusti in plastica e metallo, stracci e attrezzi vari e completamente immerso nel buio.L’addetto alla vigilanza si aiuta con la torcia elettrica e si guarda in giro.Nota il barattolo a terra e con la torcia ispeziona l’intero locale.Aggrappato ad alcuni tubi che fissati al soffittò, Ivan osserva nel più assoluto silenzio ciò che quel tipo con una pistola in mano fa.Lo vede ispezionare ovunque con la torcia elettrica.Il sudore cola copioso dalla sua fronte e le mani gli dolgono per lo sforzo di reggersi. L’uomo in uniforme raccoglie il barattolo da terra e lo appoggia su uno scaffale. Senza accorgersene, è proprio sotto Ivan che osserva terrorizzato.Dopo un’altra occhiata in giro il vigilantes si dirige verso la porta.

ADDETTO VIGILANZAMaledetti topi! esce spegnendo la torcia e chiudendo la porta

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Immediatamente, Ivan si cala dalla scomoda posizione

IVANMaledetto idiota! sottovocesi dirige verso la porta, apre con circospezione, osserva fuori, e sguscia fuori

PERSONAGGIOIvan Addetto Vigilanza

SCENA 23ESTERNO CORTILE R & B. Notte

Ivan esce di nuovo nel cortile e con circospezione si avvicina alla palazzina degli uffici.Dall’esterno ispeziona attraverso le finestre alcuni di essi.Finalmente ne trova uno pieno di computers, con un coltellino, apre la finestra, ma prima di entrare controlla se ci sono delle cellule o dei rilevatori di qualche antifurto.Niente.Si infila nella finestra senza fare rumore.

PERSONAGGIIvan

SCENA 24INTERNO UFFICIO R & B. Notte

Ivan entra e striscia fin dietro una scrivania piena di fogli, vicino alla parete, prende di tasca una piccola torcia, la accende e la mette tra i denti.Toglie la spina del telefono a cui è collegato un computer, prenda la scatoletta nera, la collega alla presa, ricollega il computer, poi con il pollice, fa scattare l’interruttore ed un led rosso si accende. Appoggia la scatoletta sotto la scrivania, incastrandola tra due montanti di metallo e per assicurarsi che non scivoli via, prende dalla bocca il chewingum che sta masticando e lo preme contro la scatoletta.Soddisfatto si avvicina di nuovo alla finestra e si cala silenzioso.Richiude la stessa e si allontana.

PERSONAGGIIvan

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SCENA 25ESTERNO CORTILE R & B. Notte

Campo lungo.Ivan, con la massima velocità, si precipita fin fuori dalla recinzione.Nessuno lo ha visto.

PERSONAGGIIvan

SCENA 26ESTERNO R & B Notte

Ivan è ancora coricato tra l’erba, quando un rumore lo coglie di sorpresa, proprio davanti a lui.Alza lo sguardo e vede due stivali di cuoio nero fermi. Alza lo sguardo e con estrema sorpresa si accorge che la persona davanti a lui è Marta che lo osserva sorridendo e mangiando una barretta di cioccolato.

MARTATutto bene? sottovoce

IVANNo, me la sono fatta sotto.sorride e gli strizza l’occhio

Marta lo aiuta ad alzarsi e si allontanano in silenzio.Campo lungo lo stabile immerso nel buio.

PERSONAGGIIvan Marta

SCENA 27ESTERNO BOSCO (INCUBO) Notte

Inquadratura con soggetti parzialmente sfocati.Il sonno di Marta è agitato e pieno di incubi, sogna per tuta la notte qualcuno che la ricorre, e lei scappa, ma questo qualcuno è sempre più vicino, e lei corre, corre, corre, fino a quando due

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enormi mani le afferrano le braccia, a quel punto cominciano a scuoterla…

Stacco.

PERSONAGGIMarta

SCENA 28INTERNO CAMERA DA LETTO CASA ANGELATarda mattinata.

Marta è a letto preda degli incubi.

ANGELA CAMASCHIMarta, Marta, svegliati. scuotendola

Lentamente apre gli occhi e si accorge che stava sognando.

ANGELA CAMASCHISono le undici, è ora di mettersi all’opera.

Stancamente Marta si mette a sedere sul letto.

ANGELA CAMASCHIStai bene?Devi aver avuto un incubo, ti stavi lamentando.

Dalla cucina arriva anche Silvia che gli pone una tazza con del caffè e del latte.

SILVIAImmagino che dopo l’avventura di ieri notte avrai fame? sorridendo

Marta annuisce con il capo.Silvia allora le pone alcuni cornetti alla crema.Marta ne prende uno e lo addenta avviandosi verso il bagno.

SILVIArivolta a AngelaLa nostra 007 deve aver avuto un’esperienza toccante, visto il sonno agitato.

ANGELA CAMASCHIlanciando un’occhiata al piatto dei cornettiL’appetito però gli è rimasto.

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Dopo qualche minuto sembrava avere ripreso il vigore di sempre, nonostante le occhiaie vistose dovute alla carenza di riposo.Uscendo dal bagno si dirige subito verso il piatto dei cornetti e ne prende uno.Suona il campanello e Silvia apre la porta. Ivan e Pietro Goggi, stanno parlottando, quest’ultimo, sembra rasserenato dagli avvenimenti, si è rasato ed indossa degli abiti stirati.

IVANBuongiorno a tutti.State ancora facendo colazione.

ANGELA CAMASCHIPer la verità è la tua assistente che sta facendo colazione, si è appena svegliata.

Marta con un cornetto in mano, si avvicina ai due uomini, lo sguardo ancora assonnato.Con un cenno saluta Ivan.

MARTAAllora, dottor Goggi, lei si metta qui vicino a me e cominciamo ad esplorare questo computer. mentre si siede e apre il suo computer portatile

Angela prende Ivan per un braccio.

ANGELA CAMASCHINoi invece andiamo a vedere cosa scopriamo su questo impianto industriale nel fondo valle.

Ivan annuisce ed escono seguiti sa Silvia, salutando frettolosamente.Salutati i tre, Goggi si concentra sullo schermo di Marta, che lavora divorando un altro cornetto alla crema.

MARTAEcco, finalmente siamo dentro…

PIETRO GOGGIMa non si accorgeranno di questa intrusione?

MARTAPer il momento no, a meno che qualcuno apra un file già aperto da noi…

Continuano a navigare tra schermate e sigle fino a quando appare una lunga fila di nomi.

MARTAQuale devo aprire?

Goggi scruta lo schermo.

PIETRO GOGGI

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indicando lo schermoProgetti!

Il file si apre ma altre indicazioni occorrono prima di arrivare ai dati.Il lavoro prosegue per alcune ore.

Dallo schermo del computer apertura per totale della camera.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaPietro Goggi Ivan

SCENA 29ESTERNO COLLINA CON CAPANNONE IN COSTRUZIONE Tarda mattinata

Da campo lungo della vallata, carrellata fino al capannone, movimento fino a vedere Angela, Silvia e Ivan che si avvicinano di nascosto.

Alcuni operai stanno eseguendo dei lavori.Angela e Silvia, con delle macchine fotografiche munite di teleobiettivi cominciano a scattare foto.Scattano un po’ a casaccio, non sapendo esattamente cosa cercare.

ANGELA CAMASCHISembra tutto tranquillo qui.

SILVIAE’ vero, non sembrano preoccupati questo operai. Mi sa che stiamo prendendo un granchio.

I tre sono accucciati dietro un cespuglio su un lato della collina e dalla loro postazione riescono a vedere l’intero cantiere.

ANGELA CAMASCHIAndiamocene, qui non c’è niente da vedere. sconsolata

IVANUn momento. fermando Angela prendendola per un braccioSe non hanno niente da temere, perchè tengono dei tirapiedi a controllare i dintorni?indica alcune persone in abito nero e cravatta che osservano attentamente le colline circostanti

Angela scatta alcune foto a questi, restando sempre dietro il cespuglio.Uno di questi uomini nota qualcosa sulla collina alla sua sinistra.

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Osserva meglio.Un luccichio proviene da un lato.Fa un segno ad un suo collega il quale si avvicina.

BODYGUARD 1Resta qui un attimo.

Si dirige verso un’auto posteggiata vicino.Entra e richiude la porta.All’interno della lussuosa vettura prende dal sedile al suo fianco un binocolo e approfittando dei vetri scuri, guarda verso quel luccichio senza essere visto.Vede distintamente la sagoma di due persone che scattano fotografie, mentre una terza osserva.Scende dall’auto e parla attraverso il microfono che era attaccato al bavero della giacca e si mette in contatto con gli altri due colleghi.

BODYGUARD 1Sulla collina, a ore nove, ci sono delle persone che stanno scattando delle foto, pensateci voi. si dirige verso alcuni operai

Gli altri due immediatamente, con passo spedito si dirigono verso le tre spie.Ivan si accorge immediatamente del movimento e da l’allarme.

IVANDobbiamo andarcene!

ANGELA CAMASCHISi, ancora qualche scatt…

L’obiettivo di Angela inquadra qualcosa di imprecisato e sfocato, mette a fuoco, è il viso di uno degli energumeni che si stanno avvicinando.

ANGELA CAMASCHIDobbiamo andarcene! ad alta voce cominciando a correre

IVANE io che cosa avevo detto? incespicando

Ivan, Angela e Silvia corrono lungo i vari sentieri del boschetto, cambiando continuamente stradine, cercando poi di riportarsi verso il posto dove avevano parcheggiato l’auto.I tre corrono a più non posso fino alla vecchia auto di Ivan.

IVANPresto presto….

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Salgono mentre i due uomini sono sempre più vicini.Ivan mette in moto proprio mentre uno dei due cerca di aprire una delle portiere.Angela caccia un urlo.L’uomo infila una mano all’interno, attraverso uno dei finestrini aperti.L’auto finalmente prende velocità e l’energumeno deve aggrapparsi.L’uomo continua a rimanere attaccato alla vettura, Silvia si guarda in giro e finalmente vede la chiave per il cambio delle gomme, proprio sotto i suoi piedi, la prende e senza pensarci picchia sulle dita dell’uomo, il quale, lancia un urlo e lascia la presa, rotolando sulla strada polverosa.L’altro energumeno lo raggiunge di corsa e dopo aver segnato il numero della targa su un taccuino, aiuta il collega ad alzarsi.I due osservano la vettura allontanarsi al massimo della velocità.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia IvanBodyguard 1 Bodyguard 2

Bodyguard 3

SCENA 30INTERNO CASA ANGELA Pomeriggio

Silvia, Angela e Ivan stanno sfogliando alcuni documenti trovati negli archivi comunali e li stanno confrontando con alcune mappe territoriali, mentre Marta, sotto lo sguardo attento di Pietro Goggi, continuava a rovistare tra i documenti contenuti nel computer.

MARTANo, non va bene, questi sono documenti ufficiali, non ci servono a niente, dove diavolo sono quelli che non si devono trovare?

PIETRO GOGGIVeramente, non ne ho idea.

MARTAProviamo nei file di commercio. digitando sulla tastiera

Una lista lunghissima di paesi di tutto il mondo appare sullo schermo, Marta e Pietro cominciarono a leggere tutti i nomi.

MARTACi vorranno mesi, per controllare tutti questi documenti. osservando le due amiche e Ivan prendere appunti

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Paraguay, Pakistan, Persia, Perù, Polonia… niente, non riesco a capire dove possano tenere i documenti riservati.lancia un’occhiata a Goggi che non sa che pesci pigliareIntanto cerchiamo scartando una brioches

Apre il file sotto il nome di Afghanistan, contenente solamente pochi documenti di un paio di spedizioni.Goggi esaminando i documenti scuote la testa.

PIETRO GOGGINiente, solo fatture e bolle…

I due si alzano e raggiungono gli altri tre che discutevano su una cartina topografica.

SILVIAAllora, questo fiume, che vediamo su questa cartina non esiste più, quindi anche questo terreno dev’essere parte della proprietà dei Ruffo Bandini…

Goggi rimane sorpreso, quella frase fa scattare qualcosa nella sua mente, un dettaglio, ma non riesce ad afferrare esattamente cosa.Mentre il gruppo delle tre ragazze e Ivan continuano a discutere, Goggi lentamente si avvicina al computer ancora acceso e fissò lo schermo in silenzio.

PIETRO GOGGIHo trovato!

Il silenzio scende nella camera.Tutti fissano Pietro Goggi che tiene gli occhi fissi sullo schermo.Marta lo raggiunge e si siede al computer.

MARTAChe cosa, ha trovato?

Intanto anche gli altri tre si avvicinano allo schermo ed osservano.

PIETRO GOGGIQuesti file, contengono solamente la contabilità di ogni paese importatore od esportatore, proviamo allora ad aprire la Persia.

ANGELA CAMASCHICos’ha di strano la Persia?

PIETRO GOGGILa Persia non esiste più da molti anni, oggi c’è l’Iran al suo posto.

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Quindi com’è possibile che tengano la contabilità di un paese inesistente?

Tutti si guardano annuendo e Marta apre il file.

MARTAAccidenti!

SILVIAChe c’è?

MARTAMi chiede un codice d’accesso.Tutti guardano Goggi.

PIETRO GOGGIMi dispiace, ma non conosco nessun codice.

MARTACi conviene provare con alcune date, alcuni nomi, e con un po’ di fortuna…Goggi, mi scriva le date di nascita dei Ruffo Bandini, e altre date importanti.

Marta comincia a digitare i nomi dei componenti della famiglia Ruffo Bandini, mentre Goggi annota su un foglia altre date, ma il file non si apre.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaPietro Goggi Ivan

SCENA 31INTERNO UFFICIO BIANCA Pomeriggio

Bianca è seduta sulla poltrona, dietro la scrivania, di fronte a lei i tre energumeni impegnati nel controllo del capannone in costruzione.

BIANCA RUFFO BANDINIMa che diavolo vi pago a fare? Se la gente può andare e venire a fare ciò che vuole.Non vi ho mandato lì per abbronzarvi.

BODYGUARD 1Mi dispiace, signorina, ma erano nascosti sulla collina e quando si sono accorti di essere stati individuati, se la sono filata. Ma abbiamo preso il numero di targa dell’auto e nel giro di poco tempo, potremmo sapere chi sono.

BIANCA RUFFO BANDINIRazza di incapaci!Appena sapete il nome del proprietario, venite a dirmelo subito, a qualsiasi ora, anche di notte.

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E chiaro?

BODYGUARD 1Si signorina.si gira verso la porta ed esce, seguito dai due colleghi

Bianca è furibonda, ma è sicura che entro domani mattina, avrebbe saputo chi ficcava il naso nei suoi affari.

PERSONAGGIBianca Ruffo Bandini Bodyguard 1

Bodyguard 2Bodyguard 3

SCENA 32INTERNO CASA ANGELA Notte

Per tutta la notte, Marta e Goggi hanno messo nomi e cifre dentro quel maledetto computer, ma niente, non riuscivano ad entrare.Silvia dorme sul divano, Ivan coricato sul tappeto, Angela è in cucina a prepararsi un caffè.Angela attraversa il salotto e vede Marta e Goggi illuminati solamente dalla luce proveniente dallo schermo.

ANGELA CAMASCHIAncora niente? sbadigliando

MARTANiente. sconsolataNon c’è verso di aprirlo. Possibile che riescono ad entrare nelle banche dati della carte di credito e noi non riusciamo ad aprire uno stupidissimo file?

ANGELA CAMASCHIUn momento, forse ho trovato.corre verso il divano, saltando Ivan si precipita da Silvia e comincia a scuoterlaSveglia, Sveglia!

Silvia apre a fatica gli occhi.

SILVIACi siete riusciti?

ANGELA CAMASCHIAncora no.

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SILVIAAllora, a meno che non sia scoppiata una guerra in questo paese, lasciami dormire. Si lascia cadere sul cuscino

ANGELA CAMASCHISvegliati, ho bisogno di rintracciare una tua cliente.

Silvia si mette seduta.

SILVIAQuale cliente? stropicciandosi gli occhi

ANGELA CAMASCHIRicordi, l’anno scorso hai difeso quella ragazza imputata di pirateria telematica.

SILVIAE allora?

ANGELA CAMASCHIBhe, forse potremmo chiedere a lei di aprirci quel file.

SILVIAMa che, sei matta? Prima di tutto ho impiegato mesi per convincere il giudice che non era un pirata telematico e poi, in questa storia ci sono già coinvolte troppe persone.Angela non dice nulla e continua a fissare l’amicaVa bene, ma sia chiaro, se mi dice che non se la sente, non se ne fa niente.

ANGELA CAMASCHINaturalmente. porgendogli il telefonino

Silvia cerca la propria agenda e compone un numero.L’inquadratura fa una carrellata della camera.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaPietro Goggi Ivan

SCENA 33ESTERNO PARCHEGGIO VICINO A CASA ANGELAPomeriggio.

Un’auto sportiva parcheggia davanti alla casa di Angela.Milena, una bella ragazza bionda e ben vestita scende.Silvia, seguita dalle due amiche, e da Goggi e Ivan gli va incontro.

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MILENAAvvocato, che bel posto che avete trovato, davvero incantevole.guardandosi in giro

Silvia va incontro alla ragazza e la abbraccia, poi la accompagnò dagli altri.

SILVIALei è Milena, ed è la persona che può aiutarci nel nostro problema.

Tutti la osservano in silenzio.

MILENAAllora che si fa? imbarazzata da quegli sguardi

SILVIADirei che è meglio se vieni dentro…

Tutti entrano in casa.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaPietro Goggi Ivan Milena

SCENA 34INTERNO CASA ANGELA Pomeriggio

Appena entrati, Silvia accompagna Milena al computer, Milena si siede e di fianco a lei si siede Marta, mentre gli altri, si fermano alle loro spalle.Milena imbarazzata, guarda quel pubblico inaspettato.

MILENAQual è il problema?

MARTAEcco vedi, si tratta di questo file, non riusciamo a trovare il codice d’ingresso.

Milena si mette subito all’opera sotto gli occhi di tutti, poi si ferma e osserva il proprio pubblico.

MILENASe continuate a fissarmi non riesco a concentrarmi, mi trovo in imbarazzo. Di solito, quando faccio queste cose, sono sola.

ANGELA CAMASCHIHai ragione Via tutti, andiamo di la

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e si allontanarono

Milena incomincia a lavorare, digitando agilmente sulla tastiera.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaPietro Goggi Ivan Milena

SCENA 35INTERNO CASA ANGELA Tardo pomeriggio

Milena lavora sulla tastiera per diverse ore, mentre gli altri fingono di interessarsi di altro, anche se in realtà sbirciano la ragazza al computer.Milena raggiunge gli altri al tavolo, sembra sfinita ma soddisfatta.

MILENACredo di avercela fatta. attirando su di sé gli sguardi

ANGELA CAMASCHIAllora, che c’è dentro?

MILENANon lo so, non l’ho aperto, ho trovato però il codice.

MARTABhe, allora apriamolo subito. precipitandosi verso lo schermo seguita da tutti gli altri

MILENAUn attimo, c’è un problema. di nuovo il silenzio regna nella casaQuel file è protetto, quindi, se lo apriamo, immediatamente il personale dall’altra parte se ne accorgerà.

ANGELA CAMASCHIE allora, cosa possiamo fare?

MILENANon c’è soluzione, se un loro terminale è acceso, se ne accorgeranno.Ci conviene stampare tutto il più velocemente possibile e sperare che non riescano ad individuarci, ma sarà molto difficile.

Tutti si guardarono l’un l’altro.

SILVIAOrmai siamo arrivati fino a qui, ci conviene arrivare fino in fondo.

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porgendo una risma di carta per la stampante

Milena si avvicina all’avvocato e la prende per un braccio allontanandola.

MILENAsottovoceSe faccio quello che mi chiedete, non ci metteranno molto a capire chi è stato…

SILVIANon ti preoccupare, questa volta ci assumiamo noi le responsabilità.

Milena torna alla tastiera e compone il codice lentamente, si ferma alcuni secondi e guarda tutti negli occhi.Clicca sul tasto enter del computer ed immediatamente pagine di documenti appaiono sullo schermo.Quasi contemporaneamente, la stampante si mette all’opera e per ogni foglio che veniva stampato, viene subito analizzato dal gruppo.Tutti, con fermento cominciano a darsi da fare per selezionare e catalogare i documenti.

PERSONAGGIOAngela Camaschi Silvia MartaPietro Goggi Ivan Milena

SCENA 36INTERNO UFFICIO AMMINISTRATIVO R & B. Tardo pomeriggio

Piera, segretaria alla R & B da dieci anni, sta lavorando al computer per preparare alcune fatture, quando ad un tratto un’icona rossa lampeggiante appare sul lato sinistro dello schermo.

PIERA Che diavolo succede? cercando di capire che tipo di allarme si tratta

Dopo qualche secondo riesce ad individuare il problema.

PIERA Oh, mio Dio! sconvolta si alza dalla sedia e si precipita fuori dall’ufficio

PERSONAGGIPiera

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SCENA 37INTERNO R & B CORRIDOIO Tardo pomeriggio.

Piera corre il più velocemente possibile, travolgendo un impiegato con un una pila di documenti in mano che si spargono sul pavimento, ma continua a correre sino in fondo al corridoio, entrando senza bussare nell’ufficio di Bianca Ruffo Bandini.

PERSONAGGIPiera

SCENA 38INTERNO UFFICIO BIANCA

La ragazza, appena vede la segretaria precipitarsi nel suo ufficio, non la rimprovera per non aver bussato, ma capisce immediatamente che qualcosa di serio sta accadendo.

BIANCA RUFFO BANDINIChe succede. preoccupata

PIERA Presto, signorina, accenda il computer e guardi.

Bianca si gira con la poltrona verso lo schermo del proprio terminale e lo accende, immediatamente vede il segnale dall’allarme.

BIANCA RUFFO BANDINIChe cos’è?

PIERA Qualcuno ha aperto un file protetto.

BIANCA RUFFO BANDINIQualcuno chi? furibonda

PIERA Non lo so. Sicuramente qualcuno da fuori.

Bianca prende il telefono e compone un numero interno.

BIANCA RUFFO BANDINIPresto, la sicurezza. Qualcuno sta violando il nostri computer.

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Poi posa il ricevitore e continua ad osservare il monitor.

PERSONAGGIPiera Bianca Ruffo Bandini

SCENA 39INTERNO CASA ANGELA

Oltre quaranta pagine di materiale, sono già state stampate e centinaia di altre stanno immagazzinandosi nel computer portatile di Marta.Tutti corro per la stanza e leggono, prendono nota e archiviano documenti.

MILENACi hanno individuati, dobbiamo chiudere il collegamento.

ANGELA CAMASHIQuanto ci manca?

MARTASiamo a circa l’ottanta per cento.

ANGELA CAMASHIAspettiamo!

MILENASe aspettiamo ancora, ci localizzeranno con troppa facilità.

Proprio in quel momento, arriva il segnale che tutto il materiale è stato acquisito.Con movimenti rapidi, Milena chiude il collegamento.

PIETRO GOGGIGuardate, si tratta di documenti sulla costruzione del complesso industriale nel fondo valle e ci sono i pareri contrari dei periti e altri documenti che attestano che tutto è abusivo. Quindi i documenti di approvazione delle commissioni di controllo che mi erano stati mostrati erano tutti falsi…

Anche gli altri osservano i vari documenti che sono arrivati e molti altri sono in stampa.

MILENArivolta a SilviaVi conviene avvisare le autorità, se hanno una persona esperta, tra qualche ora saranno in grado di localizzare il terminale pirata.

SILVIA

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Grazie.Ma adesso ti conviene filare, qui la faccenda si fa rovente.

Si abbracciano affettuosamente.

SILVIAMi raccomando, stai lontana dai guai.

MILENAIo?Siete voi che state combinando guai seri, mi pare… sorridendo

Saluta Angela, Marta e Alberto con una stretta di mano.Ivan attende il suo saluto poco distante.

IVANSenti, se avessi bisogno di un corso per imparare ad usare un computer…

MILENAgli sorride e lo bacia su una guanciaSarò lieta di insegnarti a navigare, anzi, fai una cosa, prendendo una web-cam dalla borsettacollega questa al computer e chiamami, così potremo comunicare.Mette la telecamera nelle mani di Ivan e si allontana sotto lo sguardo degli altri

PERSONAGGIOAngela Camaschi Silvia MartaPietro Goggi Ivan Milena

SCENA 40INTERNO CASA ANGELA Sera.

Tutti sono impegnati ad inviare fax e comunicati a giornali, sia locali che nazionali.Pietro Goggi è raggiante.

PIETRO GOGGIRagazze, credo che sia meglio che io sparisca.Se il Commendatore venisse a sapere che tutto questo casino è stato fatto on la mia complicità…Non oso pensare alle conseguenze.

ANGELA CAMASHICerto, ma mi raccomando, torna a trovarci e ti metteremo al corrente delle novità.

Fa un cenno di assenso e se ne va.Ivan intanto, con l’aiuto di Marta collega la webcam al computer e si fa spiegare come funziona.

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IVANCerto, sarebbe un bello scherzetto, collegarci con il commendator Ruffo Bandini e fargli gli auguri per i suoi futuri guai.

MARTASarebbe facilissimo, guarda. Basta mettere l’indirizzo qui e se clicchi ti colleghi e lui potrà vederci e sentirci.

ANGELA CAMASHIMeglio lasciar perdere, non mi sembra il caso di tirare troppo la corda.avvicinandosi a Marta e Ivan

SILVIAE soprattutto prepariamoci alle contromosse, Ercole Ruffo Bandini, non mi sembrava il tipo da fermarsi al primo ostacolo.avvicinandosi

MARTAGià.E ho la vaga sensazione che ce ne accorgeremo presto.

IVANAllora, cosa pensate di fare?

I quattro si scrutano.

MARTAIo un’idea ce l’avrei…

ANGELA – SILVIA – IVANin coroAndiamo a mangiare!

MARTAGiusto!Come avete fatto ad indovinare?

I quattro ridendo escono.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaPietro Goggi Ivan

SCENA 41INTERNO UFFICIO BIANCA Mattino

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Le redazioni dei vari giornali, avute le notizie, stanno tempestando gli uffici della R & B di telefonate per avere chiarimenti.Seduta dietro la sua scrivania, Bianca Ruffo Bandini, più inviperita che mai, sta rispondendo all’ennesima telefonata.Inquadratura da totale ufficio a primo piano Bianca.

BIANCA RUFFO BANDINI…Non ho nessuna dichiarazione da fare. E l’avverto che se pubblicherà quella porcheria farò causa al suo giornale e dovrà cercarsi un nuovo lavoro, magari come netturbino…sbatte con rabbia il ricevitore

Un cicalino suona sulla scrivania.

BIANCA RUFFO BANDINISì? scocciata

VOCE DALL’INTERFONOC’è il perito dei computer

BIANCA RUFFO BANDINILo faccia passare subito.

Il perito, un ragazzo giovane, ben vestito, con un sorriso ebete sulle labbra entra nell’ufficio e tende la mano in segno di saluto.Bianca non si muove dalla sua poltrona e non ricambia il saluto.

BIANCA RUFFO BANDINIArriviamo subito al sodo. Cos’è successo?

Il sorriso ebete scompare dal volto del giovane.

PERITOMolto semplicemente, qualcuno è entrato nel vostro sistema informatico ed è riuscito a forzare tutti i sistemi di prevenzione.Il viso di Bianca è sempre più tesoMa non è tutto. Qualcuno, per entrare nei vostri dati è penetrato dentro questo stabile ed ha applicato questo al sistema centrale.

Il giovane mostra la scatoletta nera applicata il giorno prima da Ivan.

BIANCA RUFFO BANDINISi può risalire a chi è stato?

PERITONo.

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Ma si può sapere dove sono finite le informazioni. Vede, quando qualcuno penetra abusivamente in una banca dati lascia sempre una traccia attrav….

BIANCA RUFFO BANDINIinterrompendo bruscamenteNon me ne frega niente come si fa, dove sono finiti quei documenti?

PERITOgli tende un foglio con un numero di telefonoQuesto è il numero ID da cui è stata fatta l’incursione, credo che farebb…

BIANCA RUFFO BANDINIBene, lei può andare, grazie della collaborazione!

Bianca esce a lunghi passi dall’ufficio lasciando il ragazzo inebetito seduto davanti alla scrivania vuota.

PERSONAGGIBianca Ruffo Bandini Perito

SCENA 42INTERNO CORRIDOIO R & B Mattina

Nel corridoio, Bianca, incrocia l’energumeno responsabile della sicurezza.

BIANCA RUFFO BANDINImettendogli in mano il fogliettoQuesto è l’indirizzo della persona o delle persone che si sono infiltrate nei nostri dati.

BODYGURAD 1Questo è il nome e l’indirizzo del proprietario dell’auto che ieri scattava le fotografie.consegna un foglietto con aria soddisfatta

BIANCA RUFFO BANDINIriconsegna il foglioCosa vuoi? Gli applausi?Datti da fare!

Bianca si gira e torna verso il suo ufficio.

PERSONAGGIBianca Ruffo Bandini Bodyguard 1

SCENA 43ESTERNO PARCHEGGIO LOCANDA Pomeriggio.

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Campo lungo dall’alto. Ivan attraversa la piazza per raggiungere la propria vettura parcheggiata dall’altro lato.Mentre infila la chiave nella serratura della portiera, un’enorme mano si posa sulla sua spalla.Immediatamente si volto e si trova davanti una montagna di uomo.Gli ci vogliono pochi secondi per ricordare chi fosse, in quell’istante da una spinta all’uomo, che non si scosta di un millimetro e si volta per correre via, ma finisce contro il petto dei due colleghi che sono intanto arrivati alle sue spalle.Ivan, capendo di essere in trappola, fa un sorriso.

IVANBel vestito, complimenti. La vostra azienda vi passa anche gli occhiali da sole?

I tre uomini non dicono una parola.

IVANVedo che andate anche dallo stesso parrucchiere.sorride cercando di prendere tempo, nell’attesa di trovare il momento giusto per fuggire, visto che uno scontro fisico non è certamente consigliabile

un potentissimo pugno gli arriva allo stomaco e lo fa afflosciare al suolo senza aria nei polmoni.I tre lo sollevano di peso e lo caricarono sulla loro vettura nera.Salgono e la vettura lentamente lascia la piazza.Campo lungo.

PERSONAGGIIvan Bodyguard 1 Bodyguard 2Bodyguard 3

SCENA 44INTERNO CASA ANGELA Pomeriggio

Angela e le amiche sono indaffarate a fascicolate la montagna di documenti che sono arrivati, dividendoli e catalogandoli.Il campanello suona e le ragazze si guardarono interrogandosi a vicenda.Non aspetta nessuno.Marta va alla porta e apre. Appena la porta è aperta di un paio di centimetri, un colpo violento la spalanca.Per l’urto, Marta cade indietro urlando.Angela e Silvia si precipitarono per capire cos’è quel trambusto, ma appena giunte nel salotto si bloccano impietrite.

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I tre energumeni che facevano da guardia alla costruzione qualche giorno prima, sono davanti a loro, sempre vestiti con completi neri e occhiali da sole.Uno di loro regge Ivan, che porta i segni di un trattamento piuttosto rude, sul viso, infatti, ha vistosi lividi e gli abiti sono strappati.Tra i tre bestioni e le ragazze, Marta cerca di rialzarsi dopo la tremenda botta ricevuta dalla porta.Per alcuni lunghi istanti un silenzio irreale cala nel piccolo appartamento.Ivan è il primo a muoversi, da una spallata all’uomo che lo tiene, tentando di aprire un varco alle ragazze, ma l’unico risultato è un tremendo colpo sul viso che lo scaraventa dall’altra parte della sala.Angela e Silvia scappano verso le camere inseguite da due degli uomini, mentre Marta rimane immobile.Lentamente il gorilla davanti a lei si avvicina, la ragazza prende un vaso di cristallo e lo tira con tutte le sue forze con l’uomo che lo prende in pieno viso e lo fa cadere a terra.Marta approfitta per lanciarsi verso la porta, ma l’energumeno gli afferra una caviglia e la fa inciampare.Spettatore obbligato di quella situazione, Ivan sta riprendendo fiato.Si guarda intorno cercando di concentrarsi sul da farsi.Il suo sguardo cade sul computer di Marta ancora acceso e sulla piccola telecamera appoggiata vicino.Si trascina vicino alla testiera e non ricordando come ci si collegasse, si limita a cliccare, come gli aveva spiegato Marta, ed attendere la scritta collegamento in atto, poi gira la telecamera verso la scena dell’aggressione.Preso coraggio, si lancia sulla schiena dell’uomo che stava malmenando Marta.Questo, senza troppi problemi si limita ad alzare di scatto la testa picchiando contro il naso del povero Ivan che cade a terra tenendosi il naso sanguinante.Urla arrivavano anche dalla camera da letto.Silvia, con la camicia strappata, i capelli arruffati, compare sulla porta accompagnata da uno degli scimmioni, che gli torce un polso dietro la schiena.Compare anche l’altro, che trascina Angela per i capelli che urla per la paura e per il dolore.Le tre ragazze vengono fatte sedere a terra vicine e i tre energumeni gli si parano di fronte.

Stacco.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaIvan Bodyguard 1 Bodyguard 2Bodyguard 3

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SCENA 45INTERNO UFFICIO ERCOLE RUFFO BANDINI Pomeriggio.

Ercole Ruffo Bandini è in ufficio indaffarato a controllare alcuni preventivi, da Un segnale acustico, avvisa l’uomo che c’è un messaggio in arrivo via internet.Si collega e immediatamente l’espressione del suo volto cambia radicalmente.Sul suo schermo infatti compare la scena drammatica dei tre uomini che stanno minacciando tre ragazze.Dopo qualche secondo riesce a ricordare dove le aveva viste, quelle tre giovani.Nel suo ufficio qualche tempo fa, ricorda di aver litigato. Uno degli energumeni si guarda intorno e si girò verso la telecamera.

ERCOLE RUFFO BANDINIOh, mio Dio…riconosce subito uno degli uomini della sicurezza della sua azienda

Si sentono le urla di terrore delle tre ragazze.

VOCE DAL MONITOR DEL BODYGUARD 1Questo è per aver ficcato il naso negli affari della famiglia Ruffo Bandini!molla uno schiaffone sul viso di Silvia

PERSONAGGIErcole Ruffo Bandini

SCENA 46INTERNO CASA ANGELA Pomeriggio

Il capo degli uomini si avvicina a Angela e prendendola per i capelli porta il viso della ragazza vicino al suo.

BODYGUARD 1Dove sono i documenti?

Angela indica con una mano il plico di fogli che sono su un tavolino.L’energumeno sorride.

BODYGUARD 1Bene, e adesso un regalo da parte della nostra azienda. sorridendo

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Ci hanno chiesto di essere sicuri che abbiate capito e che non vi scorderete mai più del nostro avvertimento.

Comincia ad accarezzarle il viso, poi la mano si spostò sulla spalla, sul collo e scende fino ad infilarsi nel colletto aperto e strappato della camicetta.Anche gli altri due si avvicinano alle altre ragazze. Le ragazze cercano di divincolarsi urlando ma la presa degli uomini è troppo forte.

PERSONAGGIOAngela Camaschi Silvia MartaIvan Bodyguard 1 Bodyguard 2Bodyguard 3

SCENA 47INTERNO UFFICIO ERCOLE

L’uomo è ancora impietrito davanti allo schermo del computer.

ERCOLE RUFFO BANDINIOh, mio Dio!

Ercole prende il telefono e compone un numero con fretta.

PERSONAGGIErcole Ruffo Bandini

SCENA 48INTERNO CASA AFFITTO ANGELA

Prosegue la colluttazione tra i tre energumeni e le tre ragazze.Silvia è coricata sul divano e l’energumeno sopra di lui le strappa la camicetta, lei si ribella e viene colpita violentemente.Anche Angela viene colpita con un pugno al volto e perde i sensi, l’uomo cerca quindi di sbottonarle e sfilarle i jeans.Sul tappeto, Marta è stata quasi completamente spogliata e il bodyguard si sta aprendo i propri pantaloni.Intanto Ivan, impotente davanti a quei gorilla, decide di tentare un’ultima sortita, si butta su uno di loro e cominciò a picchiarlo ovunque.Questi, disturbato da Ivan, da uno spintone a Silvia che ruzzola oltre il divano e cominciò a pestare con pugni e calci Ivan che si rannicchia sul tappeto, prendendo i colpi senza potersi difendere.

PERSONAGGI

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Angela Camaschi Silvia MartaIvan Bodyguard 1 Bodyguard 2Bodyguard 3

SCENA 49INTERNO CASA AFFITTO ANGELA

Passano lunghi interminabili minuti.Fino a quel momento la violenza è stata solo a base di percosse e strattoni, il piano dei tre energumeni, che avevano ottenuto carta bianca per spaventare le ragazze, era quello di una violenza carnale, ma la resistenza delle giovani era finora stata più efficace del previsto.Ad un tratto il rumore di sirene in lontananza attira l’attenzione dei tre bestioni che si rialzano e fuggono velocemente, lasciando Angela e le amiche a terra doloranti.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaIvan Bodyguard 1 Bodyguard 2Bodyguard 3

SCENA 50ESTERNO PIAZZA

Due auto della polizia ed una dei carabinieri, si fermano davanti alla casa delle giovani.I tre energumeni escono dalla porta, ma si fermarono immediatamente davanti agli agenti armati che li attendono di fronte.Il comandante e un maresciallo entrano con alcuni agenti.

PERSONAGGIBodyguard 1 Bodyguard 2

Bodyguard 3Comandante

SCENA 51INTERNO CASA AFFITTO ANGELA

La scena è di incredibile drammaticitàMarta, in mezzo alla sala, con la gonna completamente lacerata, è a terra, completamente immobile, mostrando sulla schiena nuda dei vistosi lividi.

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In un angolo, Angela piange, anch’essa ha la camicia completamente strappata, i pantaloni aperti e il viso tumefatto.Poco lontano Silvia sta cercando di mettersi seduta, con la schiena appoggiata al divano, gli abiti strappati.Vicino al tavolo, dove era posato il computer portatile, c’è il corpo immobile di Ivan, con una chiazza di sangue di una ventina di centimetri che incornicia il viso appoggiato al pavimento.L’ufficiale si toglie la giacca e la appoggia sulla schiena nuda di Marta, mentre altri agenti si precipitano dalle altre due ragazze.Alcuni agenti entrano nell’appartamento e rimangono impietriti, non si era mai vista una cosa simile in quel tranquillo paese.Uno di loro si avvicina a constatare le condizioni del povero Ivan.Il comandante si avvicina ad un agente di polizia donna.

COMANDANTEE’ meglio che dici ad alcune colleghe di occuparsi di loro, io faccio uscire gli altri agenti.

La poliziotta annuisce e il sottufficiale fa uscire gli altri poliziotti, mentre quattro donne in divisa, accompagnate da alcuni infermieri dell’ambulanza arrivata poco prima entrano nella stanza.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaComandante

SCENA 52INTERNO CASA AFFITTO ANGELA Due giorni dopo, pomeriggio.

Le ferite sui corpi e sui visi delle ragazze, erano superficiali ed i segni sarebbero scomparsi in un paio di settimane, ma non sarebbero mai spariti i segni che le donne portavano dentro, dopo quella terribile avventura.Angela apre la porta e la visione riporta nelle loro menti il ricordo ancora vivo della violenza.Tutto è ancora sottosopra, i cuscini del divano il tappeto macchiato di sangue, i soprammobili rotti ed i cocci sparsi sul pavimento.Persino il computer portatile di Marta giace ancora acceso sul tavolino.Le tre amiche cominciano controvoglia, in un silenzio irreale a raccogliere alcuni oggetti, a rimettere in piedi una pianta, a raddrizzare un quadro, sembra che attendono che la voglia di riprendere arrivi da un momento all’altro, ma nulla.Si siedono a pensare.Qualcuno bussa alla porta ancora aperta e il Maresciallo dei carabinieri, entra guardandosi intorno.

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COMANDANTEUn bel caos. Avete bisogno di un aiuto?

SILVIANo grazie.Credo che dovremo metterci all’opera per ricominciare le nostre vite.

COMANDANTELo so che non è facile… imbarazzatoMa c’è una persona che ha chiesto di parlare con voi…

Si sposta dalla porta per lasciare libero il passaggio.Le ragazze non credono ai loro occhi, Ercole Ruffo Bandini è entrato nella loro casa, con quell’espressione così altera, ma con qualcosa di diverso, sembra meno sicuro.Nessuna delle ragazze trova il coraggio di parlare.

ERCOLE RUFFO BANDINISono venuto a chiedervi scusa…con voce contenuta

Senza dire una parola, le ragazze lo lasciano continuare.

ERCOLE RUFFO BANDININella vita sono sempre stato arrogante, scontroso. Nel lavoro non mi sono mai fermato davanti a nulla. Quando ho cominciato, cinquant’anni fa ero un giovane rampollo di una famiglia borghese, non ricca… diciamo benestante. Ho saputo conquistarmi un posto importante nella società. Ma in tutto questo tempo, mai, e ripeto, mai, mi sono permesso di agire mettendo a rischio l’incolumità di qualcuno, sia un collaboratore che un concorrente. Probabilmente sono diventato vecchio, oppure ero talmente impegnato a vedere il lato positivo del lavoro della mia bambina, da non accorgermi che la sua arroganza, forse, anzi, sicuramente presa da me, potesse agire in maniera così meschina. So che mia figlia Bianca non ha un buon carattere, ma non mi sarei mai aspettato che si comportasse così. Ma è la mia bambina… Però ciò che ha fatto è di una gravità inaudita e merita una punizione… Non sono venuto qui per chiedervi di non sporgere denuncia, anche perchè se i ruoli fossero invertiti agirei con tutti gli avvocati possibili, contro di voi. Anch’io ho sporto denuncia contro quei tre uomini che erano convinti di essere impunibili per ciò che commettevano… Mentre, in attesa che siano più chiare le conseguenze legali per Bianca, l’ho mandata in un collegio in Umbria.Per quanto riguarda poi tutte le questioni riguardanti l’immobile, quel capannone in fondo alla valle, per il quale vi siete tanto date da fare…prende una busta e la porge a AngelaLa costruzione verrà demolita.

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Inoltre, c’è del denaro, per ripagare i danni…. Almeno quelli materiali, perche so che quelli morali non si possono pagare…Ho dato disposizione inoltre che la casa dei suoi genitori sia rimessa in sesto.

Le ragazze osservano quell’uomo distrutto dal dolore.

ERCOLE RUFFO BANDININon sto cercando di comprare la vostra comprensione, è che non so come si chiede scusa, credetemi, davvero, non riesco a capire come possa essere successo…

L’uomo si siede pesantemente su una sedia e si tiene il capo tra le mani.Angela si alza, facendo fatica a causa di un braccio legato al collo, si avvicina a quell’uomo e gli mette una mano sulla spalla.

ANGELA CAMASCHILe credo!

Il vecchio alza lo sguardo per guardare negli occhi Angela.

ERCOLE RUFFO BANDINIGrazie.

SILVIAIn questa brutta storia, ognuno di noi ha esagerato, e ognuno di noi ci ha rimesso molto. avvicinandosi

ERCOLE RUFFO BANDINIGià, ma ora è meglio che vada…alzandosi quasi a fatica, come se in quei pochi minuti fosse invecchiato di dieci anniVolete che vi mandi qualcuno per aiutarvi a sistemare la casa?

MARTAPer l’amore di Dio, non ci mandi più nessuno.sorride

Ercole accenna un sorriso poi esce accompagnato dal poliziotto.

PERSONAGGIAngela Camaschi Silvia MartaErcole Ruffo Bandini Comandante

SCENA 54ESTERNO PIAZZA Pomeriggio soleggiato.

Il poliziotto e Ercole escono dalla casa di Angela.

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Ercole cammina con passo stanco e lento, quasi sorretto dal poliziotto, verso la propria lussuosa vettura, dove l’autista lo attende con lo sportello aperto.Il vecchio entra nell’auto.L’autista sale al posto di guida e la vettura si muove uscendo dalla piazza.Rimane il comandante, in mezzo alla piazza, mentre un’auto con il lampeggiante acceso, attende a poca distanza.

Campo lungo salendo per totale piazza dall’alto.

PERSONAGGIErcole Ruffo Bandini Comandante

Soggetto e sceneggiatura di Claudio Bocchi

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