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Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

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The b2b publication of the italian and european outdoor market

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Anno 6 - Numero 3 / 2013 [email protected]

DA PAGINA 30 A PAGINA 43

PAGINA 26

PAGINA 22

PAGINA 20

Safety Camp, gran finale in Val Senales

Salomon BBR Tour, surfing on the snow

Ferrino e Mezzalama,

il sodalizio continua

Back in USA, tra business e freeride

eveNtI

DA SALt LAKe CItY A JACKSoN HoLe

DA tre ANNI INSIeme

PAGINe 18-19treND

SCaRpa King of Dolomites: scatti nella “polvere”

PAGINe 24 - 25

A San Martino di Castrozza, la prima edizione dell’innovativo contest fotografico a coppie sul freeride. Ecco il racconto del nostro inviato Paolo Grisa.

Aku Good for Alps: storie di persone che lavorano e vivono sui monti, buone pratiche per la salvaguardia delle terre alte, interviste, itinerari, prodotti. Il giornale in ben 35.000 copie, suddivise in 4 lingue.

PAGINe 28 - 29

L’Italia del climbing alza la testa

FoCUS CLImBING In Italia i tesserati FASI sono quasi raddoppiati negli ultimi 5 anni, superando quota 18mila nel 2012. A questo si aggiunge la sensibile crescita di praticanti, anche grazie al fiorire di nuove sale indoor, iniziative, eventi e a un buon interesse mediatico. Certo c’è ancora tanto da fare, ma la congiuntura una volta tanto è favorevole. Come conferma anche la recente assegnazione dei Mondiali giovanili 2015 ad Arco, che aveva già ospitato quelli assoluti nel 2011.

PAGINA 14

SALvA CoN Nome

Il TrentoFilmFestivalsi regala una GenzIana Blu...

VITa, laVORO, CulTuRa:la montagna secondo aKu

INIzIAtIve

• Elephant Slack, parola d’ordine freestyle• La Milano che arrampica (sempre di più)• Ad Arco i mondiali giovanili 2015• CLIMBAMI: attesa per la prima edizione • Scarpette, abbigliamento, attrezzatura da climbing a 360°: consigli per gli acquisti

• Melloblocco, la grande festa dei 10 anni

A ProPoSIto DI ArrAmPICAtA

PAGINe 16 - 17

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EDITORIALE IN PRIMO PIANOdi Benedetto Sironi

Correndo in montagnacon (più) “cultura”

Lo scorso 24 marzo una tragica notizia ha scosso il mondo del trail italiano. Paolo Ponzo, 41 anni, è morto in seguito a un malore probabilmente causato dal freddo intenso durante la Maremontana, un trail nell’entroterra ligure. Come da prassi, la Procura ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. In attesa delle conferme ufficiali sulle cause del decesso, innanzitutto il primo pensiero e le più sincere condoglianze vanno ai parenti e agli amici di Paolo, che lascia la moglie e tre figli. A mente fredda, l’accaduto merita una serie di doverose riflessioni, viste anche le altre implicazioni al contorno.

La Maremontana è un trail giunto quest’anno alla sua quarta edizione, con circa 600 iscritti e 3 gare su distanze di 16, 25 e 47 km. Quest’ultima con un dislivello positivo di 2.900 metri, con punti che superavano i mille metri sul livello del mare. Insomma un trail impegnativo, tanto più in condizioni di freddo e nevischio come quelle che si sono presentate lo scorso 24 marzo (il maltempo era annunciato da giorni). Con temperature di poco sopra lo zero ma rese più insidiose dalla pioggia mista a neve. Condizioni che potrebbero aver procurato la tragica morte di Ponzo come dicevamo, ma che certamente hanno portato a qualche infortunio e a una ventina di atleti andati in ipotermia.

Inevitabile il dibattito scatenato su siti, blog, forum e media di settore, con commenti più o meno misurati e condivisibili. La notizia ha avuto un’eco molto vasta anche su vari media generalisti, tra giornali, radio, web e tv. Anche perché Paolo Ponzo è stato un calciatore di buon livello, ha giocato per due stagioni in serie A con il Modena e ha disputato oltre 200 partite in serie B. Decisamente paradossale e sconcertante il servizio andato in onda nientemeno che sul TG1 delle 20.00 di lunedì sera, nel quale si è parlato di “atleta morto durante una maratona”. Passando poi a intervistare un medico sugli eventuali rischi che in generale un runner potrebbe affrontare nel corso di una gara. Argomento sicuramente importante e doveroso, ma certamente non da affrontare mischiando pericolosamente nella foga informativa e in una evidente ignoranza del tema due situazioni agli antipodi come un trail impegnativo in montagna e una normale corsa su strada.

Non vogliamo dare un giudizio sulle responsabilità, non è questo il tempo delle “accuse”, che per alcuni ricadono sugli organizzatori mentre per altri sono da ascrivere esclusivamente all’approccio quanto mai imprudente da parte di alcuni trailer. Significative le parole di Mirko Mottin, giornalista di Action Magazine che alla Maremontana ha partecipato: “Mi sono sorpreso, e non poco, nel vedere tanti, troppi, vestiti in modo leggero, troppo leggero. Ho visto atleti (stolti) correre, e poi finire sotto le coperte termiche, con la canotta e i pantaloncini che normalmente si usano in pista. Ho visto gente senza giacca antivento e senza guanti che non riusciva più a tenere in mano un bicchiere. Ho visto cose che in una gara del genere, dove si parte dal mare ma si corre prevalentemente in montagna, non devono accadere”.

Come non condividere queste parole. Come non sottolineare il grande pericolo che può portare un numero crescente di runners con un approccio più o meno amatoriale all’imitazione del top runner anche nel modo di vestire sempre più minimale. Senza però averne né le capacità tecniche, né la consapevolezza nel giudicare correttamente le varie situazioni di pericolo, né uno staff pronto ad assisterlo per ogni necessità. Indipendentemente da come la pensiate, occorre un momento di profonda riflessione e di assunzione di maggior responsabilità da parte di tutti. Operatori in primis. Si potrebbe pensare di introdurre il controllo del materiale obbligatorio anche nelle gare più corte, oltre che di valutare più attentamente la sospensione o comunque la modifica della gare (come avvenuto di recente anche in manifestazioni top come UTMB e Tor des Géants).

Ma questo potrebbe non bastare. Alla base di tutto ci devono essere runners consapevoli e preparati. Non solo dal punto di vista fisico ma anche da quello mentale e comportamentale. Le aziende, i negozianti e i media hanno un ruolo fondamentale. Direi quasi un dovere morale. Devono diffondere correttamente la cultura del trail in sicurezza, considerando anche l’aumento esponenziale dei praticanti che negli ultimi anni si sono avvicinati alla corsa off road. Partendo anche dal fatto che uno degli elementi più caratteristici del trail dovrebbe essere quello dell’autogestione, si dovrebbe comunicare a chiare lettere che a volte mezzo chilo in più nello zaino per un corretto equipaggiamento, o magari un ritiro dalla gara sono non tanto un segno di debolezza quanto di forza e intelligenza. Questo non vuol dire rinunciare alla performance o eliminare totalmente il rischio che in montagna esiste sempre. Ma ridurlo ai minimi termini sì. Spiace dirlo ma una maggior “cultura” del trail avrebbe evitato probabilmente situazioni come quelle prima citate, con così tanti runners in difficoltà per il freddo. Certamente potrebbe scongiurare altre tragedie e non permettere di far passare il devastante messaggio che la corsa è un’attività rischiosa. Il running – al netto di una piccola percentuale di rischio connessa a qualsiasi attività fisica – non è affatto uno sport pericoloso. A patto che chiunque vive la corsa come un hobby, un lavoro o un business, sappia consapevolmente quello che fa, lo comunichi in maniera corretta agli altri e utilizzi sempre il buonsenso. Insomma corra con la giusta “cultura”, sia in strada che soprattutto in montagna.

Editore:Sport Press SrlPresidente: DANIELE DENEGRI

Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIODirettore editoriale: RICCARDO COLLETTI

Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB)

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Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809

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Anno 6 - N.3 / 2013

Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007.

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Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati

in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio

di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere

rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l.

Responsabile dati: Riccardo Colletti.

Chiuso in redazione il 29 marzo 2013

Anche grazie a Poc e Pieps, vendite e profitti più alti per Black Diamond

Mammut segna un +8,4% e cresce in particolare nel mercato asiatico

Nielsen pianifica la cessione di Outdoor Retailer e Interbike

Oxylane chiude in crescita il 2012 e amplia la propria rete a 19 Paesi

Un investitore strategico tratta con Tecnica l’acquisto del marchio Lowa

L’EOG rafforza il proprio consiglio con John Jansen (Keen EMEA)

Deckers Outdoor cresce nel 2012e acquisisce al 100% Hoka One One

In linea con i notevoli risultati preliminari dell’ultimo mese, Black Diamond Equipment, azienda che fa a capo ai brand Black Diamond, Gregory, Poc Sweden e Pieps, ha ac-cresciuto le vendite totali per l’intero anno 2012 del 21% (175,9 milioni). Il margine lordo è cresciuto dal 38,7% al

39,5%, mentre il pro-fitto netto è stato di 12,6 milioni di dollari, più alto rispetto agli 11,9 milioni del 2011.

Il profitto operativo prima dell’ammortizzazione (Ebitda) è aumentato dell’8% per 14,7 milioni di dollari. Nell’ultimo quarto dell’anno, concluso il 31 dicembre, le vendite hanno preso il volo registrando un +34% per 48,8 milioni, grazie soprattutto alle acquisizioni di Poc e della più piccola Pieps.

Mammut Sports Group ha visto crescere le proprie ven-dite del 10,3% per 232,5 milioni di franchi svizzeri (pari a 173 milioni di euro) nel 2012, con un miglioramento del 8,4% in valuta locale ed escludendo l’effetto delle acquisi-zioni. La crescita più alta si è verificata nella regione asiatica soprattutto per il segmento di prodotti hardware, con i sistemi di sicurezza per le valanghe del marchio che hanno avuto grande successo e popolarità presso i clienti locali. Mammut ha ottenuto inoltre una robusta performance nel mercato tedesco unita a una forte crescita nel resto dell’Europa. Il mercato locale svizzero è invece cresciuto in maniera più modesta, principalmente a causa del declino dello shopping transnazionale.

Dopo esser stato proposto ed eletto, John Jansen, mana-ging director e capo di Keen EMEA, è ora un nuovo mem-bro del consiglio dell’European Outdoor Group (EOG). Già presidente dell’EOCA, Jansen vanta un’esperienza trenten-nale nel business outdoor. L’elezione è avvenuta in occasio-ne dell’Assemblea generale annuale tenutasi di recente a Monaco. I consiglieri già presenti erano stati elet-ti nel 2012 e dispongono ancora di un anno di ca-rica. “Sono contento che John Jansen sia stato no-minato nuovo membro del consiglio EOG”, ha spiegato un soddisfatto David Udberg, presi-dente del gruppo. “John porta con sè una profonda e vasta esperienza nel mercato di articoli sportivi e ha dimostrato un grande impegno in qualità di presidente dell’EOCA”. Gli altri membri del board sono: David Udberg (presidente); Bernd Kullmann (vice presidente), CEO di Deuter Sport; Eddy Codega (tesoriere), presidente di C.A.M.P.; Rolf Schmid, CEO di Mammut Sports Group; Jean-Marc Pambet, presidente di Footwear Amer Sports e presidente Salomon SAS; Martin Axelhed, CEO Fjällräven International AB & vice presidente Fenixoutdoor AB.

Nielsen Holdings ha annunciato l’intenzione di cede-re parte della sua divisione tradeshow, Nielsen Exposi-tions, che include Outdoor Retailer e Interbike, secondo Bloomberg.com: “L’azienda sta operando con il Credit Suisse Group AG alla ricerca di compratori per Nielsen Expositions, che organizza fiere trade per diversi settori industriali come quello sportivo e della sanità”. Nielsen Expositions ha generato vendite per 183 milioni di dollari nel 2012, in accordo con il report annuale aziendale. Tale unità, che compete con Reed Exhibitions Ltd., Advanstar Communications Inc. e Hanley Wood LLC, rappresenta il 3,3% del totale delle entrate.

Dopo l’apertura di un nuovo negozio a Taiwan a giugno 2012, il gruppo transalpino Oxylane è attivo in diciannove Paesi nel mondo. Nel suo complesso, grazie all’inaugura-zione di 57 punti vendita totali lo scorso anno, la società proprietaria di una vasta catena retail attualmente conta 736 shop internazionali. Soltanto l’insegna Décathlon di cui è proprietaria ne conta 653. In Francia, vale a dire nell’area che maggiormente contribuisce al fatturato dell’azienda con il 43,5% delle vendi-te globali, sono stati sei gli store aperti nel 2012, per un to-tale di 256. Fra gli al-tri Paesi, vale la pena citare anche i numeri della Spagna, che di negozi lo scorso anno ne ha attivati cinque (97 complessivi); dell’Italia giunta a quota 85 (otto nuovi); e della Cina (54 totali, 15 nuovi). In tutti i mercati dove Oxylane è operativa, la rete di outlet è stata ampliata, con la sola eccezione della Svezia, della Repubblica Ceca e dell’Ungheria dove i numeri sono rimasti invariati. Parlando di vendite, i risultati complessivi raggiunti la scorsa stagione hanno riscontrato una crescita del 7,2% rispetto al 2011, per un fatturato totale di 7 miliardi di euro.

Secondo alcune dichiarazioni riportate da fonti provenien-ti all’interno dell’azienda, il Gruppo Tecnica starebbe tuttora valutando l’offerta di acquisto del marchio Lowa presentata

da parte di un investitore strate-gico. L’acquirente in questione, di cui non è ancora stato rivelato il nome, sarebbe per l’appunto interessato a rilevare la gestione degli affari del brand specializ-zato nello sviluppo e produzio-ne di calzature per trekking ed

escursionismo. Sebbene la cessione di Lowa consentirebbe al Gruppo Tecnica di ottenere un immediato ingresso di li-quidità all’interno delle proprie casse, gli operatori di mer-cato della società hanno dichiarato di voler valutare i pro e i contro dell’affare con la dovuta calma. Una crescita positiva, seppur poco organica, e l’acqui-

sizione di Hoka One One hanno portato Deckers Outdoor Corporation alla ribalta negli ultimi mesi. Nel suo ultimo quarto (chiuso il 31 dicembre), il gruppo ha accresciuto le proprie vendite del 2,2% per 617,3 milioni di dollari, men-tre per l’intero anno finanziario si registra un +2,7% per 1.414 milioni di dollari. Ugg ha fatto la parte del leone, visto che le vendite del marchio sono cresciute del 2,9% per 568,5 milioni di dollari. Sanuk e Teva hanno registrato la crescita più alta, rispettivamente il 39,2 e il 29,5%, an-che se il turnover è in-feriore a quello ottenuto da Ugg, che nel corso dell’intero anno però ha subito una flessione del 1,5% (1.184 milioni di dollari), mentre Teva è scesa del 7,4% per 115,5 milioni di dollari. La crescita totale delle vendite infatti deriva principalmen-te dall’acquisizione di Sanuk, che al suo primo anno ha au-mentato le vendite per un valore di 94 milioni di dollari. In generale il margine lordo è crollato dal 4,6 al 44,7%. La notizia dell’acquisizione al 100% di Hoka One One da parte del gruppo è invece recente. Deckers Outdoor Corporation aveva già rilevato lo scorso luglio una fetta minoritaria del marchio francese specializzato nelle calzature da trail run-ning. Hoka è stato lanciato da Jean-Luc Diard (ex direttore esecutivo di Salomon e poi entrato nel gruppo Tecnica) e dal suo collega Nicolas Mermoud, ex marketing manager a Salomon e Dynastar. Ora Diard sarà incaricato della distri-buzione internazionale, mentre Mermoud curerà il marke-ting. Il presidente attuale, Jim Van Dine, rimarrà in carica.

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Gore-Tex Experience Tour, un’opportunità per l’EOFT

Anche master e lauree per l’Outdoor Sports Valley

Masters è reduce da una doppia partecipazione di successo a due delle fiere di riferimento nell’ar-ticolo sportivo in Asia, mercato importante e stra-tegico per il brand italiano produttore di bastoni. L’azienda è stata prima protagonista a Spoex 2013 (a Seoul dal 21 al 24 febbraio), il principale salone espositivo di questo genere per la Corea,

dove gli esperti del marchio han-no presentato i nuovi modelli per il quarto anno consecutivo, gra-zie anche al part-ner locale Cephas. Sempre a febbra-io, dal 19 al 22, si è invece svolta a Beijing l’edizione 2013 di Ispo Chi-na. In occasione della manifesta-zione sono state esposte le prin-cipali novità per il trekking, con il contributo del di-

stributore cinese Hooway. L’obiettivo di Masters per il futuro è quello di continuare a espandersi a livello internazionale, attraverso operazioni di vendita, marketing e attività sul web.

www.masters.it

The Great Crossing è il primo progetto ideato dalla giovane alpinista Tamara Lunger, una spe-dizione che la porterà ad attraversare i ghiacciai del Karakorum pakistano e a scalare alcune vette inviolate. Tamara sarà accompagnata dal padre Hansjörg, mountain biker e scialpinista di fama internazionale (con 4 successi alla Sel-laronda Skimarathon); e da 2 cameramen au-striaci, il cui compito sarà quello di documentare la spedizione e trarne un filmato da presentare ai principali film festival della montagna. Un supporto tecnologico fondamentale verrà inve-

ce offerto dagli strumenti Garmin Fenix e GPS Map62, che coadiu-

veranno l’impresa. “Un’avven-tura d’altri tempi: trenta giorni e 150 km lontano dalla civiltà, senza alcun supporto esterno”,

ha sottolineato la giovane Ta-mara, “e soprattutto senza aiuto

di ulteriori portatori, potendo contare sem-plicemente solo su stessi”. Lungo il tragit-to sui ghiacciai del Ka-rakorum, Tamara e suo padre tenteranno la salita su alcune cime mai violate dall’uomo. In particolare ne è stata identificata una di oltre 6.000 metri che non porta nessun nome. La spedizione, partita da Islamabad

il 28 marzo, prende inizio da Shimshal, a 3.000 mt di quota. Con un trekking di alcuni giorni si raggiunge il Passo di Shimshal e il relativo ghiac-ciaio. In seguito, partendo da Braldu Glacier e proseguendo verso sud fino allo Snow Lake, si attraversa il ghiacciaio Biafo fino a Askoli. Le vet-te inviolate obiettivo della spedizione si trovano sul Hispar Glacier, vicino al confine con la Cina. Il progetto è stato presentato su Startnext, una delle più grandi crowdfunding communities che cerca eventuali sostenitori e mecenati per que-sta avventura.

www.thegreatcrossing.netwww.facebook.com/thegreatcrossingwww.startnext.at/thegreatcrossing

Masters in prima linea in Asia tra Spoex e Ispo

The Great Crossing: Lunger sul Karakorum con Garmin

Un’iniziativa dedicata a tutti gli appassiona-ti di cinema outdoor e di documentari natu-ralistici, che sognano di poter girare un vero e proprio film. L’opportunità viene offerta da Gore nel nuovo progetto European Outdoor Film School, contestualizzato nel Gore-Tex Ex-perience Tour 2013: quattro fortunati vincitori seguiranno l’alpinista non vedente Andy Holzer durante una delle sue imprese e realizzeranno un documentario che verrà proiettato du-rante l’European Ou-tdoor Film Tour 2013 (EOFT). Dalla pre-pro-duzione al final-cut, verranno accompa-gnati in questa entu-siasmante avventura da un team di esperti e avranno modo di poter imparare i se-greti e le tecniche del cinema outdoor. I candidati alla vitto-ria verranno selezionati fra coloro che avran-no compilato in tempo utile l’application form e caricato nella sezione apposita il link di un breve video da loto realizzato che potrà essere successivamente votato dagli utenti del web. I quattro che avranno ottenuto il maggior nume-ro di voti potranno partecipare a questo imper-dibile progetto che si svolgerà a metà giugno.

www.experience-tour.com

Più di 250 aziende sportive fra cui anche molte specializzate nel mondo outdoor han-no il proprio quartier generale europeo nella regione situata nel cuore delle Alpi france-si. Fra queste: Salomon, Mavic, Patagonia, Petzl, adidas Outdoor, Fusalp, Eider, Millet, Arva, Rossignol, Scott Sports. Per questo mo-tivo, per indicare questa realtà si è scelto di utilizzare l’appellativo Outdoor Sports Valley. Una realtà che si qualifica in maniera sempre più importante in questa direzione, dopo che nel 2012 sono stati attivati due corsi formativi specialistici per il settore aziendale dell’out-door. Il primo è un master in Science in Sports & Outdoor Industry Management, realizzato in partnership con Emlyon Business School per i futuri dirigenti aziendali delle compagnie ou-tdoor. Il secondo è una laurea in Performan-ce Sports Textile & Footwear, in partnership con la Iut Techincal School dell’Université de Savoie. Sono trenta gli studenti provenien-ti da 10 Paesi che a settembre dello scorso anno hanno intrapreso questi due corsi. Con il 2013, verrà inoltre attivato un terzo indirizzo in International Sales Specialists in Sports, in collaborazione con la Savoie Mont Blanc Insti-tute of Management dell’Université de Savo-ie e con Cnpc.

Garmin sostiene i dealers con clinics di aggiornamento

La Sportiva Ski Alp Experience, sulle Dolomiti con SportlerINIZIATIVE

Il progetto è partito per promuovere una se-rie di incontri di aggiornamento interamente dedicati ai negozianti. A partire dallo scorso 18 marzo, Garmin ha scelto di presentare la propria gamma 2013 sport e outdoor ai dealer di tutto il territorio nazionale, per essere più vicina ai propri clienti e rispondere con ancora maggior efficacia alle loro richieste. Il primo di questi appuntamenti si è tenuto a Giussano (Mb), presso il nuovo show room Wse, agenzia per la Lombardia oltre che di Garmin, anche di altri brand tra i quali The North Face, K2 e La Sportiva. In un ambiente tipicamente monta-no nonostante la vicinanza alla città, si sono ri-uniti circa trenta top dealer assieme ai membri dello staff del brand specializzato in prodotti per la tecnologia. Dopo aver illustrato l’intera collezione per il nuovo anno, i tecnici presen-ti hanno offerto la loro personale consulenza su tutte le questioni prioritarie concernenti l’aspetto più tecnico e commerciale.

Gli ingredienti per un weekend indimenticabi-le: visita allo stabilimento produttivo La Sportiva a Ziano di Fiemme, cene e pranzi tipici trentini, possibilità di testare gli ulti-mi prodotti della linea Skimountai-neering sulle nevi incontaminate del Passo Pordoi e del-la catena del Lago-rai. I cinque fortu-nati vincitori del contest La Sportiva Ski Alp Experience, indetto in collabo-razione con Sport-ler, hanno potuto godere di tutto questo in una 2 giorni sulle Dolomiti (il 16 e 17 marzo) ospiti La

Sportiva. Seguiti in tutta sicurezza da una guida al-pina professionista e dallo staff aziendale, si sono

avventurati al di fuori delle piste battute alla ricerca di paesaggi moz-zafiato e discese freeride nella pol-vere. La soleggiata Val Mesdì, con i suoi canali rivolti verso nord e la sua neve polvero-sa, è risultata un succulento antipa-sto alla Cima Col-bricon (1.000 mt dislivello), sulla

catena del Lagorai, raggiunta nella seconda giorna-ta di sci alpinismo.

Il turismo legato alle spedizioni risulta oggi come la principale fonte di reddito per gli sherpa, che lavorano tra le cime dell’Himalaya come accompagnatori, Sirdar (guide) o cuo-chi. All’interno della comunità le donne vivono però una situazione di evidente svantaggio e disagio sociale, legato a una mancanza di consapevolezza e a tradizioni del luogo. Man-tenendo fede al suo credo, Salewa ha dato il via a una serie di iniziative, anticipate da un sopralluogo in Nepal avvenuto nel 2011, e ha instaurato i primi rapporti con la ONG Empo-wering Women of Nepal. Da questo punto di partenza è nato poi il progetto di solidarie-tà Sherpa Women, che ha già permesso di raccogliere una somma pari a 30.000 euro. Lo scopo dell’iniziativa è quello di consentire “all’altra metà del cielo nepalese” di trovare lavoro e guadagnarsi da vivere nel proprio territorio attraverso una formazione mirata nel settore del turismo e del trekking. Il pe-riodo di abilitazione per l’attività è di due anni. “Questo tipo di formazione aiuta le donne a

sviluppare una grande fiducia in se stesse e consente loro, attraverso un’attività propria, di migliorare il proprio standard di vita”, ha spie-gato Ruth Oberrauch, manager CSR Salewa, “e da ciò ne conseguono aspetti positivi non solo per la donna in sé, ma per l’intero nucleo familiare”. Salewa sostiene tale progetto con la donazione di 1 euro per ogni articolo ven-duto della collezione Outdoor e in aggiunta promuove un’iniziativa commerciale relativa all’abbigliamento non più utilizzato. Chi dona un capo che non utilizza più, ancora in buone condizioni, avrà diritto a uno sconto di 10 euro sull’acquisto di un nuovo prodotto Salewa. Per la gestione dei vestiti raccolti Salewa, ha scelto come partner l’associazione no profit FWS che li utilizzerà in due diversi modi: riven-derà quelli indossabili a Paesi in via di svilup-po a prezzi agevolati e riutilizzerà quelli non vendibili per produrre materiali di isolamento. Il ricavato ottenuto per mezzo di entrambe le azioni verrà devoluto all’associazione Sherpa Women - ONG Empowering Women of Nepal.

SALEwA E ShERPA wOMEN, uN AIuTO cONcRETO ALLE DONNE IN NEPAL

Al link sottostante l’elenco dei rivenditori autorizzati Salewa che aderiscono all’iniziativa:http://media.salewa.com/news/sherpa_woman/Liste_Sherpa_Handler.pdf

ERRATA CORRIGESul numero precedente di Outdoor Magazine, nel nostro speciale “Ispo report”, abbiamo segnalato un distributore non corretto per il cardio MIO ALPHA. Il marchio è distribuito da M.S.S. Srl, ragione sociale di Abcdistribution, società che gestisce in Italia anche i brand Hoka, Skins e Inov-8 (quest’ultimo dal 10 maggio 2013). I riferimenti sono:

0463.422401 - [email protected]

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7 Numero 3 / 2013

Nel 2014 a Salt Lake City un nuovo headquarter Petzl

Haglöfs ha recentemente aperto il suo pri-mo brand store in Norvegia, più precisamen-te a Grensen 8, una delle principali vie dello shopping di Oslo. Il negozio, che si sviluppa su due livelli per una superficie complessiva di 300 mq, è arredato in stile scandinavo ma offre allo stesso tempo un ambiente caldo e accogliente. “Dopo Stoccolma, Seoul e Tokyo, anche Oslo finalmente ha il suo store Haglöfs. È un traguardo importante per il brand e ne sia-mo molto orgogliosi”, ha spiegato Bjarne Bu-dal, country manager di Haglöfs AS Norvegia. Il monomarca presenta in allestimento l’intera collezione firmata Haglöfs, dall’abbigliamento tecnico agli zaini, fino ai sacchi a pelo e alle calzature. Sono presenti inoltre un corner per l’assistance-service, dove il cliente può trova-re un servizio di manutenzione e riparazione per i propri prodotti, e anche una piccola libre-ria dove è possibile gustare un caffè e docu-mentarsi sulla centenaria storia dell’azienda svedese. “Vogliamo avvicinare le persone alla natura, non solo grazie ai prodotti Haglöfs, ma anche proponendo idee e suggerimenti per nuove avventure all’insegna dell’outdoor”, ha concluso Bjarne.

Dopo l’acquisto e la ristrutturazione della nuo-va struttura di 5 piani per il suo quartier generale di Portland avvenuta nel febbraio 2012, Keen ha traslocato e riaperto a fine anno anche il PDX sto-re. Posto al primo piano della nuova sede, il ne-gozio di 400 mq offre più di 300 stili di calzature, borse e calze. Ideato come un’estensione della sede in Oregon, è pieno di elementi di svago, al fine di innescare curiosità e voglia di esplorare. Gran parte dell’arredamento deriva da materiali della zona: il contatore di cassa, ad esempio, si trova al di sotto di una struttura sospesa ricavata dai segnali stradali del luogo, mentre sono pre-senti uno scivolo ludico, una porta scorrevole in legno ricavata da un fienile fatiscente e un ta-volo ottenuto da una vecchia pista da bowling. Il punto vendita continuerà a essere sfruttato come terreno di prova per i prodotti, un modo per Keen di interagire direttamente con i con-sumatori, così da avere quotidiani riscontri sul prodotto, prove di design, di vendita al dettaglio e di miglioramento delle strategie di marketing. “Lo store Keen è un luogo per gli appassionati attuali e futuri, per toccare con mano e mette-re alla prova il marchio nella sua completezza”, ha spiegato Christa Depoe, VP global retails. “I visitatori sono a contatto con tutta la linea di prodotti Keen in questo store e sono invitati a condividere le loro esperienze con il nostro staff negozio. La nostra filosofia è che più ci impe-gniamo direttamente con i nostri clienti, migliori potremo diventare”.

Haglöfs inaugura il suo 1° flagship store in Norvegia

Il Keen store PDX trasloca nel nuovo quartier generale

Petzl ha programmato di edificare una nuo-va struttura di circa 7.400 mq per il proprio headquarter a West Valley City, Salt Lake Val-ley, Utah. In tal senso il marchio ha siglato un accordo con AJC Architects e Sahara Con-struction per l’edificazione del complesso cer-tificato LEED che sarà composto da 2.300 mq di uffici, 3.700 mq di magazzino e da 1.400 mq di area training. Il trasloco nella struttura è previsto nei primi mesi del 2014.

Arc’teryx fa il suo ingresso all’Excelsior di Verona

NuOVE APERTuRE

Il marchio canadese entra nel nuovissimo spazio Excelsior Milano di Verona: per la prima volta un grande brand del mondo outdoor pre-senzia un prestigioso “luxury department sto-re”. Excelsior unisce lusso, gusto, avanguardia stilistica e tecnologica. Situato nel cuore della città veneta (Via Mazzini, 6), offre ben 3.700 mq suddivisi in cinque piani, tutti dedicati allo shopping. Ubicato al primo piano, nella sezione uomo, lo shop Arc’teryx dispone di uno spazio di 36 mq, colmo di proposte innovative per-fettamente in sintonia con il mood dello store. L’angolo del brand canadese mostra attenzione

ai materiali naturali abbinati a quelli tecnologi-ci, alla valorizzazione dell’architettura originaria dell’edificio, alla sobrietà delle forme ispirata al più evoluto concetto di funzionalità. “Siamo fie-ri di essere presenti in questo splendido luxury store”, ha commentato, Monica Robino, diretto-re commerciale Italia per Arc’teryx. “Lo shop è perfettamente integrato nella filosofia Excelsior, che vede eccellenza e qualità come valori prio-ritari. Arc’teryx ha sposato questi valori sin dalle origini e oggi rappresenta la punta più avanzata della ricerca tecnologica applicata all’abbiglia-mento per la vita all’aria aperta”.

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È stato siglato un accordo di partnership a livello eu-ropeo tra la Federazione Internazionale Guide di Mon-tagna (IFMGA) e Garmin. La IFMGA opera nella forma-zione di guide alpine in 23 Paesi membri e rappresenta un ente di autorevolezza e importanza fondamentale per chi svolge l’attività professio-nale in montagna. “Da tempo collaboriamo con successo e grande soddisfazione con di-verse associazioni operanti nell’ambito della montagna in Italia, Germania, Francia e Svizzera” ha commentato Maria Aprile, marcom manager di Garmin Italia. “Ora lo sviluppo e la concretizzazione di una collaborazione a livello europeo con IFMGA ci permetterà di contribu-ire in maniera concreta alla formazione e all’istruzione di nuove guide e operatori in tutto il mondo”. Grande la soddisfazione da parte dell’associazione: “Lavorare con la tecnologia GPS è ormai una prassi, un modus

operandi essenziale per una guida alpina, in quanto contribuisce ad aumentare il livello di sicurezza per chi frequenta le montagne e a salvare delle vite umane in situazioni di pericolo anche molto critiche”, ha sot-

tolineato Hanno Dönz, presi-dente IFMGA. “Uno dei nostri obiettivi principali è quello di stabilire norme coerenti e sostenere in modo attivo la formazione e l’istruzione di personale sempre più pre-parato. Non riesco a imma-

ginare un partner migliore di Garmin, un riferimento già consolidato nella nostra attività”. Garmin Europa fornirà alle diverse sezioni di IFMGA numerosi GPS por-tatili e dispositivi da polso creati appositamente per chi opera in montagna. Inoltre contribuirà direttamen-te alla formazione delle guide con corsi e un preciso programma in collaborazione con i Paesi facenti parte dell’associazione.

Fra salute e territorio, bis di collaborazioni per Mangia Trekking

Garmin supporta la Federazione Internazionale Guide di Montagna

A.M.S.I. e Bailo, collaborazione prolungata fino al 2015 La giacca ufficiale della Pierra Menta 2013 firmata Gore-Tex e Montura

A come Avventura con Lowa ogni domenica in onda su Rai 2

Per i prossimi 3 anni Sugoi e Newton tra i partner del circuito Ironman

Columbia, La Sportiva e Petzl ai Natural Games

Rossignol e Optics di Carl Zeiss Vision insieme: nasce RG3

PARTNERShIPS

L’A.M.S.I. (Associazione Maestri Sci Italiani) ha deciso di rinnovare e quindi prolungare fino al 2015 l’accordo con il marchio Bailo per la fornitura delle divise nazio-nali dello sci alpino e dello snowboard. La scelta di pro-seguire il rapporto, nato nel 2010, è maturata anche in seguito allo strutturato piano di rilancio cui da qualche tempo è sottoposto il brand italiano. Il nuovo completo Bailo, che i maestri indosseranno sulle piste nella sta-gione 2013/2014, presenta nuovamente la tecnologia di isolamento Thermore e mantiene la foggia e la scelta cromatica di quello attuale. I tecnici sci e snowboard italiani saranno in questo modo facilmente riconoscibili sulle piste. I nuovi capi tecnici verranno riforniti alle 380 Scuole Italiane.

È una delle tappe della Grande Course e da ventisei anni è uno degli appuntamenti con maggior seguito di tutto il panorama internazionale, grazie anche ai circa 4mila appassionati che mediamente vi assisto-no dal vivo. E anche lo scorso marzo la Pierra Menta ha registrato un nuovo successo di par-tecipazione. La gara di sci alpinismo che si è tenuta ad Arêches-Beaufort dal 21 al 24 del mese passato, ha visto quest’anno al via ol-tre 400 atleti, tra dilettanti e pro. Durante la gara, i partecipanti di questa edizione hanno potuto indossare la giacca ufficiale realizzata in collaborazione dai due partner dell’evento Gore-Tex e Montura. Il modello si caratterizza per l’impiego della mem-brana Windstopper, tecnologia di ultima generazione che consente una protezione ottimale dal vento e dagli agenti. Leggera e dal minimo ingombro, è molto traspirante e agevola l’evaporazione del sudore. Il cappuccio senza coulisse è un’esclusiva Montura. Al termine dei quattro gior-ni, la coppia che si è aggiudicata la vittoria in campo maschile è stata quella composta da Bon Mardion e Mathéo Jacquemoud. Tra le donne, il successo è invece andato a Laetitia Roux e Mireia Mirò.

A come Avventura è un viaggio intrapreso alla scoperta del mon-do, che racconta imprese entu-siasmanti e insolite. Il programma televisivo ideato da Roberto Giacob-bo viene trasmesso su Rai 2 ogni domenica alle 10,50. Tra spedizioni attraverso i deserti o i ghiacciai più suggestivi, esplorazioni e missioni in ambienti selvaggi e impervi, a ogni puntata gli inviati del program-ma indossano i modelli di scarponi realizzati dal marchio Lowa. A ogni appuntamento gli spettatori potranno assistere a sfide impegnative ed esaltanti, conoscere sport che forse ingiustificatamente non godono del-la stessa risonanza di quelli maggiori ma che non mancano di regalare sorprese e colpi di scena. Non è un caso che A come Avventura è giunto quest’anno alla sua quarta stagione di programmazione, dopo che nelle precedenti ha ottenuto un successo sempre crescente. Basti notare che nel 2012 l’ascolto medio di ogni puntata è stato di circa 800mila spetta-tori, con uno share del 8,2%.

È proprio il caso di parlare di triplice accordo. Per i prossimi tre anni, Sugoi sarà partner dell’Iron-man per il Nord America e per l’Europa, la com-petizione di triathlon più famosa al mondo. L’intesa raggiunta prevede che il brand delle Dorel Industries fornisca gli atleti con prodotti ufficiali. “Siamo onorati di essere stati scelti come partner dell’Ironman” ha commentato il presidente dell’azienda Kyle Weiner. “È internazio-nalmente riconosciuto come l’evento endurance per eccellenza e dunque questa partnership sta a testimo-niare la qualità dei nostri prodotti, che verranno così messi alla prova dagli atleti elite. Un modo per noi di essere sempre più concentrati sull’aspetto dell’in-novazione e quello della relazione con il consumatore”. Oltre allo sviluppo dell’outfit ufficiale da gara, Sugoi presenterà anche una linea esclusiva di accessori per bike e per la corsa a marchio M-Dot. Per finire, l’accordo prevede anche la fornitura di capi tecni-ci per gli affiliati all’Ironman Executive Challenge. Sempre della durata di tre anni è anche il contratto di collaborazione con Newton Running. In questo caso si tratta soltanto dell’area degli Stati Uniti. Il marchio specializzato in calzature per la corsa sarà fornitore ufficiale di prodotti footwear e sponsor del circuito. A partire dal 30 marzo scorso con il primo ap-puntamento in California dell’Accenture Ironman 70.3, il brand supporterà tutti gli eventi in calendario sul territorio americano.

La sesta edizione dell’importante evento outdoor multisport Natural Games avrà luogo ancora una volta in Francia, più precisamente a Millau, dal 27 al 30 giugno. Le edizioni precedenti della manifestazione hanno visto partecipare più di 60.000 persone, inclusi molti atleti top, che si sono messe alla prova in svaria-te prove come kayak, slackline, mountain bike, climbing e altro nella stupenda cornice naturale delle gole di Tarn con le sue spettacolari rocce. Parte dei Natural Games sono anche i concerti gratuiti. La Sportiva sarà main sponsor del grande evento d’arrampicata che, come da tradizione, troverà spazio all’interno della ma-nifestazione, mentre il brand Columbia è una novità fra gli sponsor, visto il suo re-cente accordo di partnership. A questi si aggiunge infine il marchio “di casa” Petzl.

Rossignol ha annunciato la nascita di una partnership con Optics di Carl Zeiss Vision. La nuova maschera RG3 è il primo frutto di questo accordo: una maschera che si distingue per il moderno design senza telaio e l’ottima performance visiva, grazie all’elevata qua-lità delle lenti Carl Zeiss, sviluppate per garantire alte prestazioni, sicurezza, di-vertimento e stile sulla neve. “Grazie a

questa partnership abbiamo messo sul mercato la nuova maschera RG3, tecnicamente la più avanzata e di qualità a oggi sul mercato. Disponibile in una grande varietà di forme e colori, indipendentemente dalle condizioni mete-reologiche assicura ai nostri consumatori il meglio da una

giornata sulla neve. Another best day, questo è quello che Rossignol promette”, ha dichiarato Fla-vien Foucher, product manager Rossignol.

La chiropratica può essere un utile mezzo di preven-zione e terapia naturale per chi fa alpinismo. Parten-do da questo assunto, è nata una interessante iniziativa nel campo della salute, per opera dell’asso-ciazione Mangia Trekking e in col-laborazione con il centro specia-lizzato Chiropratica C1 di Genova. Al fine di offrire un sostegno effi-cace per la pratica escursionistica che sia al tempo stesso elastico e leggero, è stata realizzata una speciale “cintura sacro iliaca se-rola”. Si tratta per l’appunto di un supporto di derivazione chiropra-tica che consente di stabilizzare l’articolazione sacroiliaca e ridurre il carico su schiena e gambe. Già diversi atleti dell’associazione di La Spezia indossano questa fascia durante le proprie camminate

e hanno riscontrato i benefici che da essa derivano. Inoltre, sempre in virtù della partnership firmata con la

clinica genovese, i membri dell’as-sociazione potranno usufruire di alcune agevolazioni nei servizi e nelle terapie specialistiche. Per fi-nire, tra le ultime novità riguar-danti Mangia Trekking si segnala anche la crescita dei rapporti con le associazioni turistico sportive di Reggio Emilia e con gli operatori lo-cali. In quest’ambito si sottolinea la recente richiesta dell’associazione di abolire la tassa per cammina-re vigente nel Parco delle Cinque Terre, partner del Parco Nazionale

Appennino Tosco-Emiliano.

www.mangiatrekking.com

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Sarà il teatro della Swedish Royal Opera, a Stoccolma, a ospiterà la prima edizione dell’European Outdoor Summit, che di fatto sostituisce l’EOF di Annecy. Il raduno organiz-zato dall’European Outdoor Group e per l’appunto patroci-nato per quest’anno dalla divisione scandinava dell’asso-ciazione, si terrà nei giorni dal 16 al 18 ottobre. La location prescelta è situata all’interno del centro cittadino, nei pressi di “Strömmen” dove passa un corso d’acqua in cui è possibile nuotare e fare kayak. “Quando abbiamo scelto la sede dell’incontro, eravamo in cerca di un luogo che ci permettesse di ospitare un evento di interscam-bio internazionale ma all’interno di un contesto che desse altresì visibilità al centro della città e ai suoi dintorni” ha spiegato Mathias Basedow, EOG marketing & communi-cation manager. “Siamo certi che la Swedish Royal Opera sia perfetta per l’occa-sione e siamo ottimisti sulla buona riuscita del raduno”. A fine marzo scorso sono stati anticipati alcuni ulteriori dettagli che caratterizzeranno l’evento. Tra le persona-lità di rilievo che saranno presenti in Svezia, è già stata confermata la presenza di Jörgen Jedbratt della compa-gnia internazionale di ricerca e consulenza Kairos Future. La sua testimonianza sarà un utile elemento di partenza per riflettere su quali sono i trend fondamentali, le sfide e le opportunità che caratterizzeranno il mercato outdoor in futuro. Al summit interverrà anche Sally McCoy, ceo Camelbak, che confronterà le principali tendenze emerse nell’area americana con quella europea. Angela Owen, senior vice president marketing della catena di retailer Rei Us, potrà offrire ulteriori spunti di dibattito partendo dalla propria esperienza nel settore media e advertising. Fra i partner principali di EOS figurano Gore-Tex, Polygiene, Thule e Ispo.

www.europeanoutdoorsummit.com

A ottobre, presso la Royal Opera di Stoccolma, la 1a edizione di EOS

I numeri importanti registrati da Grisport nel 2012 derivano per la gran parte dagli ottimi risultati in termini di vendite otte-nuti all’estero. Circa il 70% del fatturato totale dell’azienda fon-data nel 1977 dai fratelli Grigolato proviene dall’ottimo mercato riscontrato nel resto d’Europa, nei Paesi Arabi, negli Stati Uniti, in Canada e in Asia fra Cina e soprattutto Giappone. Se ai dati raccolti in questi Paesi si aggiungono quelli in Italia, nello scor-so anno il marchio di calzature ha toccato i 109 milioni di euro totali. Ciò significa che nelle ultime tre stagioni è sta-ta raggiunta una crescita media annua pari al 10%. L’azienda italiana conta attualmente sette negozi monomarca aperti nell’area centrale del Vecchio Continente, uno dei quali situato a Milano in via Dante, e altri dieci tra Est Europa e Cina. Il siste-ma di produzione conta invece 2.500 dipendenti dislocati tra Italia ed Europa e circa 40.000 mq com-

plessivi occupati dai suoi stabilimenti. Sono oltre 5.000 i modelli presentati in collezione, tra linee casual, outdoor, trekking e sa-fety. L’ultima linea presentata in ordine di tempo è la NaturAll, composta da calzature che si caratterizzano per la cura delle fi-niture e del design. Fabbricate con pelli a basso rischio allergico, conciate senza agenti chimici e coloranti, sono la prima versione di stringate e mocassini da uomo creati per offrire un “comfort

sostenibile”. Fra i dettagli che completano questi prodotti, si evidenziano le solette realizzate con materiali naturali,

come cotone, lana, kenaf e fibra di mais, e le suole riciclabili. Il percorso produttivo è inte-ramente rintracciabile, dalla materia prima al prodotto finito. Per finire, da sottolineare

che la sede Grisport situata a Castelcucco (TV) è dotata di un impianto fotovoltaico che sfrutta l’energia pulita del sole.

Grisport chiude a 109 milioni nel 2012 e lancia la linea “eco” NaturAll

market

Tecnologia e qualità “made in Swiss” sotto un unico marchio. Dopo aver acquistato nel 2005 la storica società Wenger, Victo-rinox ha infatti scelto di unificare i due brand sotto un identi-co nome: “Questa decisione nasce dall’esigenza di rafforzare la

nostra posizione internazionale e di concentrarci su un solo marchio per renderlo fortemente riconoscibile dai consumatori” ha spiegato il ceo dell’azienda elvetica Carl Elsener”. L’antica sede di Wenger situata a De-lémont verrà comunque mantenuta attiva e in futuro, lo stabilimento verrà utilizzato anche per la fabbri-cazione dei coltelli professionali ori-

ginali Victorinox: in questo modo tutti i suoi dipendenti potranno mantenere il proprio posto di lavoro. L’obiettivo è dunque quello di concentrare la forza distributiva dell’azienda, ottenere un mi-gliore posizionamento strategico e una crescita esponenziale nel mercato globale, già altamente competitivo.

Ykk vanta una lunga storia nel settore dei sistemi di chiusura e la qualità dei suoi prodotti è diffusamente riconosciuta. Ma negli anni, l’azienda ha dimostrato di saper rivolgere una particolare attenzio-ne ai temi concernenti la corporate social responsibility. Nel 1994 venne redatta la Ykk Group Environmental Charter, in seguito ven-nero patrocinate la Yoshida Scholarship Foundation e il programma

Ykk Fastening Green Procurement. Gli esperti del brand continuano a pro-muovere il ricorso a soluzioni “green”, come la riduzione dell’impiego di carbonio o l’uso di materie riciclabili.

Dopo aver scelto di conformarsi ai canoni protocollari di Oeko-Tex, la società ha recentemente scelto di certificare la propria filiera se-condo gli standard bluesign technologies. “CSR è un tema fonda-mentale e attuale nel settore dell’industria tessile ed è normale che Ykk si affidi a un partner come bluesign” ha dichiarato Johnny de Boer, marketing manager Ykk Europe. “Sebbene siano già molti a credere nel valore della nostra azienda in questo campo, siamo orgogliosi di aver firmato questa collaborazione.

L’azienda svizzera Victorinox ingloba il marchio Wenger

Ykk diventa bluesign partner e conferma l’attenzione alla CSR

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10 Numero 3 / 201310

PEOPLE

Iditarod Trail Invitational: corsa storica per Marco Berni

In viaggio dalla Toscanaa Singapore con Dolomite

Amer Sports nomina McCambridge U.S. outdoor brand manager

Nicolas Vidal è il nuovo VP sales per The North Face EMEA

Moltissimi conosceranno il film di animazione prodotto fra gli altri da Steven Spielberg e che si ispira alla storia del cane Balto. Ma per ricordare la vicenda accaduta nel 1925 in Alaska ormai da diversi anni si tiene una gara dal nome Iditarod Trail Invitational. Questa si svolge sul percorso che porta da Anchorage a Nome, la città dove appunto scoppiò l’epidemia di difterite e da cui la celebre avventura partì. È possibile partecipa-re nelle diverse modalità in bici, con gli sci, o a piedi. Quest’ultima si è conclusa con la vittoria di Tim Hewit, che ha percorso l’intero tragitto lungo 1.800 km in 24 giorni, 20 ore e 30 minuti. Se-condo è stato Marco Berni, giunto al traguardo il 24 marzo alle ore 18 assieme al compagno Beat Jegerlenher (dopo 28 giorni e 4 ore di traversa-ta). Dopo essere passato al traguardo della corsa breve di McGrath (560 km con il parziale di 7 giorni, 2 ore e 40 minuti), il ristoratore bresciano ha cominciato a manifestare le prime difficoltà. Dopo aver completamente consumato i propri scarponi ha dovuto farsene prestare un paio, che gli hanno procurato problemi di vesciche. Solo a Unalakleet ha ricevuto un nuovo paio da Todd Kasteler, un atleta che vive ad Anchorage e ha terminato la gara a McGrath. Marco non era l’uni-co italiano in gara, con lui c’erano anche i due bikers Sebastiano Favaro e Ausilia Vistarini, che hanno raggiunto Nome in 22 giorni e 7 ore.

Sono circa 17.000 i chilometri che separano Pontassieve (FI) e Singapore. Seguendo una via che li ha portati ad attraversare Mosca, Ulaan-baatar, Pechino, Hong Kong, Hanoi, Vientiane, Saigon, Battambang, Bangkok e Kuala Lumpur, lo scorso 21 gennaio Elia Giovachini e Nicole Yumi sono partiti alla volta della città cinese. Il viaggio è stato intrapreso con lo zaino in spalla, muovendosi a piedi, in treno o bus, ma senza mai prendere l’aereo. A fianco dei due ragazzi in questa avventura, conclusasi il 20 marzo scorso dopo due mesi di traversata, anche Dolomite. L’idea dell’iniziativa è nata per sostenere i la-vori di mantenimento del Castello di Sammez-zano, situato nella provincia fiorentina e unico caso italiano di orientalismo. La mostra even-to che verrà allestita per raccontare il viaggio compiuto da Elia e Nicole consentirà in questo modo di raccogliere fondi a favore del comitato FPXA, impegnato per la valorizzazione di questa costruzione rimasta in stato di abbandono dal 1999.

www.dolomite.it

Amer Sports Win-ter e Outdoor Ame-ricas hanno annun-ciato la nomina di Mark McCambridge in qualità di outdo-or brand manager per gli States. Mark sarà così responsa-bile delle strategie globali del marchio e dovrà rafforzare l’al-

lineamento prodotto, il community marketing e le pr dei team. McCambridge viene da più

di 8 anni di esperienza professionale interna-zionale nell’industria outdoor. Di recente ha lavorato come coordinatore marketing e pr presso Scott Sports. Ha operato in diversi pa-esi e parla fluentemente 4 lingue. “In quanto atleta outdoor di lungo corso”, ha spiegato un soddisfatto Mark, “non potrei essere più con-tento per essere ora in Amer Sports, lavorando per 2 dei più dinamici brand sul mercato come Salomon e Suunto”. Soddisfatto anche Ashley Williams, vice presidente marketing di Amer Sports Americas: “Siamo convinti che l’espe-rienza profonda di Mark del settore favorirà la crescita dei marchi Salomon e Suunto”.

The North Face ha nominato Nicolas Vidal VP sales per l’area EMEA. Nel suo nuovo ruolo, per il quale riporterà direttamente ad Arne Arens, VP/general manager The North Face EMEA, Vidal de-finirà e gestirà la strategia di ven-dita per tutte le diverse linee del brand nel mercato EMEA. “La soli-da esperienza a livello internazio-nale maturata da Nicolas e la sua profonda competenza in ambito commerciale”, ha spiegato Arens, “saranno un contributo strategico ai piani di business del brand che punta a raddoppiare la quota di mercato e l’indotto nell’area EMEA nei prossimi cinque anni”. Vidal la-vorerà presso la sede di VF Interna-tional a Lugano e guiderà un team strategico composto dai sales manager respon-sabili dei diversi Paesi, gestendo le iniziative di vendita in tutta l’area EMEA. “Sono entusiasta di essere entrato a far parte del team di un brand leader nel mercato outdoor come The North

Face. Ci sono molte straordinarie opportunità da cogliere nelle diverse aree d’Europa e sono im-paziente di lavorare insieme al nostro team e ai nostri rivenditori per fare di The North Face il lea-

der indiscusso del mercato outdoor europeo”, ha affermato un soddi-sfatto Nicolas. Nel corso della sua carriera, il manager francese ha acquisito una notevole esperienza commerciale multiculturale, aven-do vissuto in Francia, Regno Unito, Irlanda e Stati Uniti. Vidal arriva in The North Face dopo un’esperienza di tre anni in Asics, preceduta da 14 anni in Nike Europe dove ha po-tuto sviluppare solide competenze commerciali, dapprima in qualità di head of apparel, carica che ha

ricoperto per 11 anni, e poi nel ruolo di commer-cial director per il nord e centro Europa. Agli inizi del suo percorso professionale, Vidal ha lavorato per 2 anni presso il colosso sportivo Decathlon, in veste di apparel department manager.

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Tutto è cominciato da un’idea di base: creare un sandalo dotato di caratteristiche uniche e adatto per i contesti outdoor più vari. Era il 2003 quando fu introdotto nei ne-gozi il primo modello Neeport di Keen. Da allora sono passati dieci anni. “Ancora oggi la nostra realtà continua a evolvere, ma il

nostro impegno verso l’in-novazione è immutato”

ha commentato Ron Hill, vice presidente prodotto dell’azienda. “Il nostro approccio è ancora identico a quello che avevamo quando abbiamo consegnato agli appassionati di sport all’aria aper-ta il primo paio di

sandali ibridi: re-spiriamo e viviamo la

nostra filosofia Hybri-dLife e ci impegniamo

nella progettazione di prodotti che permettano di unire creatività, gioco, cura di sé e dell’ambiente”. Sono ol-tre 5.000 i negozi specializzati nel mondo che vendono i modelli Keen, mentre a To-ronto, Tokyo e Portland sono stati allestiti degli spazi monomarca. “L’inizio di questo secondo decennio di vita ci entusiasma” ha proseguito Linda Balfour, direttore marke-ting globale. “Continueremo a impegnarci per innovare cercando di dar vita a un mon-do sempre migliore. Siamo fieri di stimolare le persone a uscire all’aria aperta, vivendo tutte le infinite dimensioni dell’outdoor”.

Vivere la montagna in tutto il suo senso, non fermarsi alla superficie e andare sem-pre oltre. Visitare “altri spazi”. Alt(r)i spazi è per l’appunto il nome dell’associazione fondata nel 2003 in memoria di Ettore Pa-gani, alpinista scomparso proprio quell’an-no. Dalla testimonianza e dall’impegno di chi ha sempre cercato di vivere l’outdoor filtrato attraverso il linguaggio della cultu-ra, da alcuni amici che hanno scelto di con-tribuire in modo concreto alla conoscenza di questo mondo, è nata una realtà che è diventata un vero e proprio punto di riferi-mento per molti appassionati, anche gra-

zie all’autorevole figura del suo presidente Alessandro Gogna. In dieci anni di attività sono stati presentati incontri ed eventi, che fossero nel campo del cinema, dell’arte, della fotografia, della saggistica o della narrativa. Fra le iniziative più importanti che alt(r)i spazi ha saputo promuovere, si ricordano il TrentoFilmFestival in versione milanese, che si tiene ogni anno all’inizio di maggio presso lo Spazio Oberdan; e il ci-clo di appuntamenti “alt(r)e sere – cinema, teatro, musica e idee a confronto”, organiz-zato in collaborazione con Fondazione Cine-teca Italiana. Ultima in ordine di tempo, lo scorso 6 marzo si è tenuta con successo al cinema Orfeo di Milano la prima nazionale del Banff Mountain Film Festival. Portata per la prima volta in Italia proprio quest’an-no in partnership con Sportmaker, nel 2013 la rassegna di cinema dedicata all’avventu-ra verrà presentata nelle principali piazze italiane grazie anche al supporto di aziende quali Patagonia, Garmin e Cmh.

www.altrispazi.it

Una giuria composta da 7 giornalisti specializzati nell’outdoor, prove-nienti da 6 Paesi differenti, ha decretato i prodotti vincitori dello Scan-dinavian Outdoor Award nel corso di un meeting/test tenutosi a Gar-misch-Partenkirchen. Gli award, promossi dal SOG (Scandinavian Outdoor Group), sono nati nel 2006 allo scopo di supportare e promuovere le innovazioni prodotto dei membri dell’associazione. La giuria ha basato il proprio giudizio secondo i criteri di design, innovazione, funzionalità, qualità e sostenibilità, e i 3 vincitori sono stati scelti da 25 candidati per le categorie Overall Winner Apparel/Shoes, Overall Winner Kids e Overall Winner Hardware. Inoltre due prodotti hanno ottenuto la speciale Jury’s Honorable Mention. Per la categoria Apparel/Shoes il premio è andato alla calzatura da hiking Biom Terrain firmata Ecco, mentre in quella Kids ha vinto il completo Back Flip Ski Set realizzato da Isbjörn. Il Chariot CX di Thule è stato insignito invece del premio Hardware. Infine, come detto, 2 prodotti hanno ottenuto la menzione della giuria, la SOA Jury’s Honorable Mention: si tratta del Warmwool Overall Children di Aclima e dei Num-bers Down Trouser di Fjällräven.

Scandinavian Outdoor Award, ecco i vincitori FW 2013/14

10 anni con Keen: creatività, gioco, cura di sé e ambiente

Cultura, ricerca, scoperta:dal 2003 con alt(r)i spazi

RIcONOScIMENTIANNIVERSARI

Sarà una menzione speciale per premiare gli atleti più versatili, capaci di mettersi alla prova con ogni tipo contesto la montagna offra. Ferrino Endurance Motion è un riconoscimento con cui il marchio torinese ha scelto di rendere omaggio a chi si sarà meglio distinto a una combinata fra le più impegnative di tutto il pa-norama outdoor. Già partner del Tor des Géants e del Trofeo Mezzalama, Ferrino ha infatti scelto per quest’an-no di assegnare un premio al primo uomo e alla prima donna di una particolare classifica, che sommerà i tempi ottenuti da chi avrà partecipa-to a entrambe le competizioni. I due vincitori finali verranno decretati proprio in occasione della diciannovesima edizione del Trofeo Mezzala-ma, gara di sci alpinismo che si terrà il 27 aprile prossimo.www.ferrino.com

Tor des Géants e Trofeo Mezzalama in combinata: Ferrino premia i migliori

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12 Numero 3 / 2013

TRA cONFERME E NOVITà, RINNOVATA LA PARTNERShIP cON LA kERMESSE, DAL 25 APRILE ALL’8 MAGGIO A TRENTO E BOLZANO

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IOG al TrentoFilmFestival tra passato, presente e futuroDopo gli ottimi risultati del 2012, si rinnova

la partnership fra IOG e il TrentoFilmFestival (a proposito della manifestazione vedi anche l’ar-ticolo a pagina 18). Importanti le novità previste, mirate soprattutto a dare maggiore visibilità alle aziende, coinvolgere ancora di più il pubblico e diffondere lo “spirito outdoor”. Le iniziative che verranno promosse durante il Festival, 25 aprile - 8 maggio, sono due: il premio speciale “Spirito Outdoor – IOG” e lo spazio espositivo “Spirito outdoor: passato, presente, futuro”.

PREMIO SPEcIALE SPIRITO OuTDOOR – IOG - Il riconoscimento è nato lo scorso anno per far conoscere al pubblico la filosofia IOG. Questa è intesa come un modo semplice di vivere l’at-tività all’aria aperta, non per forza legato alla dimensione epica delle grandi imprese o dei ge-sti sportivi più estremi. In questo senso outdoor non significa solo sport e prestazione, ma anche viaggio, contemplazione, scoperta, in ambienti naturali dove sia possibile vivere esperienze autentiche e indimenticabili. Ad aggiudicarsi il

premio lo scorso anno è stato “Vite tra i Vulca-ni” di Mario Casella e Fulvio Mariani (Svizzera, 2012), dove il pretesto di una spedizione scial-pinistica diventa la chiave per un viaggio unico nell’Iran rurale all’ombra dei vulcani e nei me-andri delle eruzioni politiche che condizionano

il Paese. Da sottolineare la visibilità che IOG ha avuto nel corso dell’evento con informazioni sul premio speciale, logo IOG e dei marchi associati su sito, cartelle stampa, catalogo, flyer e carto-line nei punti informativi. Il presidente IOG Luca Pedrotti ha inoltre premiato di persona il regi-sta durante la cerimonia di premiazione degli

awards speciali, presso il Castello del Buoncon-siglio. Il riconoscimento “Spirito Outdoor - IOG” da quest’anno verrà assegnato non più da una giuria, ma dal pubblico presente in sala. Dopo le proiezioni dei film in gara, mediante una car-tolina, gli spettatori potranno votare scegliendo quello che meglio interpreta l’essenza del con-corso. L’obiettivo è coinvolgere maggiormente il pubblico e avvicinarlo agli associati. Per dare ancora maggiore visibilità all’iniziativa, a ogni votante che visiterà l’expo sarà dato un piccolo “premio” offerto dalle aziende associate.

“SPIRITO OuTDOOR: IERI, OGGI, DOMANI” - Grande novità per il 2013 sempre firmata IOG: uno spa-zio nella centrale Piazza Fiera, luogo simbolo del Festival, dove in una tenso-struttura interamente dedicata il pubblico potrà visitare un percorso espositivo. Le aziende che aderiranno all’inizia-tiva tra gli associati IOG avranno a disposizione uno spazio composto da un pannello di circa 1x2h m e un piano d’appoggio (vedi render nella foto) dove presentare un tema specifico legato alla

storia o a un prodotto. Obiettivo è costruire uno spazio dove ogni azienda possa co-municare al pubblico tutto quello che sta dietro al prodotto che normalmente vede nei negozi: storia, ricerca, evoluzione, innovazio-ne, elementi caratte-ristici. Svariati i temi che potranno essere presentati:

• Prodotti storici particolarmente significativi (es: materiale usato durante spedizioni o model-li che hanno segnato l’evoluzione dell’outdoor);

• Prodotti attuali (es: innovazioni e tecnologie);• Tecnologie utilizzate per la produzione (es:

come si produce un prodotto, da che compo-nenti è formato);

• L’evoluzione di un prodotto (es: la scarpa da montagna degli anni ‘30 a confronto con quella del 2013);

• Come si concepisce e realizza un prodotto (es: dalla ricerca allo sviluppo);

• I materiali e il loro impiego (es: la lana nei prodotti outdoor ieri e oggi).

Da sottolineare che entrambe le iniziative avranno visibilità all’interno di tutti i canali di comunicazione promossi dal TrentoFilmFestival (comunicati stampa, giornali, radio, tv, sito in-ternet, social media, programma). Una partner-ship importante quella tra l’evento e IOG, che quest’anno quindi cresce ulteriormente e pro-mette di offrire a entrambi i partner una visibilità ancora più efficace.

Il presidente IOG Luca Pedrotti premia il film “Vite tra i vulcani”, vincitore del premio Spirito Outdoor - IOG 2012. Sopra un frame

Un rendering dell’esposizione prevista in Piazza Fiera

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Oltre al consueto e ricchissimo appuntamento di dieci giorni torna anche l’appendice bolzanina dal 2 all’8 maggio

A cura diSIMONE BERTI

“Anche il TrentoFilmFestival ha finalmente il suo simbolo che lo connoterà nel mondo, come tutti gli altri grandi festival del cinema”. Così ha esordito Roberto De Martin, presidente della manifestazione, in occasione della con-ferenza di presentazione tenutasi a Palazzo Roccabruna (Trento) il 1° marzo. A questa è seguita una seconda conferenza stampa di presentazione andata in scena a Milano lo scorso 3 aprile nella sede del CAI. Il logo, cre-ato dall’agenzia grafica Plus Communication, è una delle grandi novità che contraddistin-gueranno la 61esima edizione del TrentoFil-mFestival, il cui ricco programma è stato in parte svelato unitamente al manifesto 2013, realizzato invece dall’artista Anna Deflorian, e al nuovo paese ospite, ovvero la Turchia. Sul fronte collaborazioni da segnalare la confer-mata presenza di Montura ed Enel come main sponsor. Tra gli altri partner anche Italian Out-door Group (vedi articolo a pagina 12).

IL NUOvO LOGO - Una genziana blu da quest’an-no accompagnerà tutte le edizioni dell’appunta-mento trentino dedicato al mondo della monta-gna. “Un simbolo di sapore futurista che ormai è un emblema, un po’ come il Leone di Vene-zia o la Palma di Cannes. Con una caratteristica tutta peculiare: che la genziana è polivalente, i suoi cinque petali che per noi rappresentano la montagna, la società, il cinema, la letteratura, il futuro, raccontano tanto di noi”, afferma il presi-dente De Martin. “Il nuovo simbolo del festival rappresenta in modo sintetico e dinamico l’es-senza della manifestazione, che vede nella gen-ziana il suo massimo riconoscimento”, ha poi ag-giunto Luca Franceschini, art director dell’agenzia trentina Plus Communication.

UN’ImmAGINE RINNOvATA - Il festival 2013 si rinnova dunque non più solo nei contenuti, ma anche nell’immagine. Ne è espressione anche il nuovo manifesto realizzato dalla giovane artista trentina Anna Deflorian: “Questa mia opera sim-boleggia una montagna nelle cui linee si legge anche la figura di un volto umano”. Per il presi-dente De Martin l’opera rappresenta “Un vero

simbolo d’esplorazione e allo stesso tempo evo-ca l’aspetto ‘femminile’ della montagna, con il suo forte carattere attrattivo”. Il manifesto della 61esima edizione si inserisce in una tradizione consolidata nel festival, che nel corso degli anni ha visto tantissimi grandi artisti firmarne i manife-sti, come affermato da Sergio Fant, responsabile del programma cinematografico, che ha concluso: “Vogliamo mantenere viva questa tradizione at-traverso i giovani”.

PERSONAGGI - Uno dei punti di forza del festival è anche la presenza di personalità di grande rilievo, non solo in ambito cinematografico e alpinistico. “Le nostre serate permetteranno al pubblico di spaziare dalla mutevolezza della montagna (sera-ta inaugurale ispirata dai testi di Luciano Violante) alle montagne di casa nostra (Dolomitiche), alle arti che raccontano la montagna (a cura di Phi-lippe Daverio), all’Everest che riporterà sul palco dell’Auditorium Reinhold Messner”, afferma Lua-na Bisesti, direttore del festival. Tra i grandi nomi protagonisti a Trento anche Mauro Corona che pre-senterà il suo ultimo libro “Confessioni ultime” e il mitico fondatore delle Lonely Planet Tony Whee-ler. Al regista Maurizio Nichetti la direzione artisti-ca di un’altra serata importante, quella che festeg-gerà i 150 del Club Alpino Italiano, socio fondatore insieme al Comune di Trento e al Comune di Bol-zano del TrentoFilmFestival. Primo appuntamento in programma mercoledì 10 aprile a Trento, Andy Holzer racconterà la sua storia di alpinista estremo, cieco sulla cima del mondo. “Gli abbiamo dedica-to un appuntamento in anteprima” spiega Luana Bisesti “ci presenterà il suo ultimo libro edito da Keller e il 25 partirà per la Turchia, che tra l’altro è il paese ospite della 61esima edizione del festi-val”. L’appuntamento “Scalatore tra gli scalatori” offrirà l’opportunità di incontrare e conoscere Mike Fowler, alpinista britannico e attuale presidente del prestigioso Alpine Club di Londra.

IL CONCORSO CINEmATOGRAFICO - “Più di 350 le pellicole arrivate quest’anno per partecipare alle varie sezioni del concorso. Tra questi sono

stati 120 i film prescelti, un numero di proiezio-ni più ampio di quella dei festival di Venezia e di Roma” ha sottolineato Sergio Fant, responsabile del programma cinematografico. Un lavoro note-vole quindi per la commissione selezionatrice, che include anche Gianluigi Bozza, Heidi Gronauer, Matteo Zadra, Italo Zandonella Callegher, Antonio Massena, Paolo Moretti. “I film arrivano anche da festival internazionali non strettamente legati al mondo della montagna”, continua Fant. “L’opera di ricerca è stata veramente importante: il meglio del contemporaneo senza rinunciare a incursioni nella storia e negli archivi. Lo scorso anno abbia-mo avuto una crescita del 25% di spettatori, la sfida è migliorare questo risultato”.

DESTINAZIONE TURCHIA - Il progetto “Destinazio-ne…” invece, dopo Finlandia e Russia, raggiunge la Turchia. Una terra affascinante e ricca di misteri ancora da svelare, come la ricerca della mitologica Arca di Noè, ma anche cruda e difficile. Paese da sempre al crocevia tra Europa e Asia, Occidente e Medio Oriente, la Turchia è una realtà sempre più visibile e vibrante, terreno fervido e complesso di contaminazioni tra tradizioni e religioni. “Saranno 12 le pellicole proiettate, alcune in prima visione”, continua a raccontare Sergio. L’apertura della se-zione coinciderà per la prima volta con l’inaugura-zione dell’intero programma cinematografico del festival, venerdì 26 aprile. All’Auditorium Santa Chiara verrà proiettato un film muto: le immagini di Enis Aldjelis, Die Blume Des Ostens di Ernst Ma-rischka (1920) verranno accompagnate dalle so-norità tradizionali contaminate con il rock e l’elet-tronica della band turca BaBa ZuLa. “C’è grande attesa per la serata del 26 aprile”, ha continuato Sergio Fant, “che vedrà protagonisti i BaBa ZuLa, gruppo turco di fama internazionale che con un cine-concerto accompagnerà la proiezione del film muto di Ernst Marischka, Enis Aldjelis - Die Blume des Ostens”.

mOSTRE - Un grande spazio, come sempre, viene offerto poi all’arte visiva. Diverse mostre e ras-segne fotografiche saranno allestite nel cuore di Trento. Il viaggio tra le arti visive del Festival pro-pone a Palazzo Trentini “La montagna dentro”, che raccoglie 20 anni di produzione dell’artista Gianlu-igi Rocca (autore del manifesto per i 60 anni della kermesse), mentre a Torre Mirana sarà possibile ammirare “Alpi in 3D nei primi del ‘900”, con oltre 3.000 foto di Alberto Melloni scattate tra il 1920

e il 1940. Alle Cantine di Torre Mirana ci sarà la mostra “Istoday”, Istanbul nelle immagini di Ste-fano Ferracci, allo Spazio Archeologico di Palazzo Lodròn le immagini di Mario Verin “Di uomini e di montagne”. Infine per concludere: “Alpinisti e turisti per gioco. Orizzonte d’avventura”, curiosa collezione di giochi appartenente al patrimonio di documentazione del Museo della Montagna (Pa-lazzo Roccabruna); “Kapadokya”, 30 foto scattate da Luca Chistè nella valle di Göreme, in Cappa-docia (Spazio Archeologico Sotterraneo Del Sas); “Sentieri Di Luce”, la natura delle Dolomiti nelle foto di Alessandro Gruzza (Casa della SAT).

IL FESTIvAL A BOLZANO - Anche quest’anno di rilievo il calendario di appuntamenti della parte del festival in programma a Bolzano dal 2 all’8 maggio. In particolare la seconda edizione di Quo Climbis?, l’incontro tra alpinisti di tutto il mon-do promosso dal TrentoFilmFestival, Internatio-nal Mountain Summit di Bressanone e Messner Mountain Museum. Quest’anno il tema è di gran-de rilevanza sociale, proprio come ha spiegato il direttore del Festival, Luana Bisesti: “Si parlerà del futuro degli alpinisti professionisti, di questi grandi atleti che poi devono reinventarsi dopo una vita passata sulle montagne”.

www.trentofilmfestival.it

Il 61° TrentoFilmFestivalsi regala una genziana blu

Salva con nome

È stata presentata a Trento e successivamente a Milano la nuova edizione della kermesse cinematografica,con un programma come sempre ricchissimo e variegato. Tra le novità da segnalare il manifesto realizzato dalla giovane artista Anna Deflorian e il nuovo logo, che da quest’anno rappresenterà l’essenza della manifestazione.

IL TRENTOFILMFESTIVAL NEL 2012

49.000 presenze

11.000 presenze alle proiezioni

24.000 visitatori a MontagnaLibri

5.000 spettatori alle serate alpinistiche

9.000 persone agli incontri letterari e con il pubblico

38.000 accessi al sito internet (solo dal 1° aprile al 15 maggio 2012)

290.000 visualizzazioni delle pagine

54.000 visite alla sezione film del sito

24.000 visualizzazioni dei video pubblicati su YouTube

3.359 likes su Facebook

L’auditorium Santa Chiara di Trento gremito di pubblico durante

una serata dell’edizione 2012

Torna come sempre anche lo spazio MontagnaLibri in piazza Fiera

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16 Numero 3 / 201316

Iniziative La versione 2013 del giornale, realizzata in 35mila copie e in 4 lingue,sarà veicolata nei punti vendita in Italia, Germania, Austria e Spagna

A cura diSIMONE BERTI

La montagna per Aku è un luogo di vita e lavoro, dunque una risorsa. Il suo futuro deve essere analizzato fuori da quella visione che vede le cime come mero territorio di conquista e divertimento, perchè dipende dalla possibi-lità di garantire condizioni sociali, economiche e ambientali sostenibili alle prossime genera-zioni di montanari. Questo è il semplice ma inequivocabile punto di partenza: un luogo di vita e lavoro e non un universo in equilibrio instabile sul filo dell’oblio, esposto al rischio dello spopolamento e del conseguente degra-do ambientale. Per questo Aku, azienda nata e cresciuta a contatto con questo mondo, è vicina a chi vive e lavora in montagna, vi si accosta con discrezione e sostiene con auten-tico entusiasmo iniziative di carattere sociale e culturale, non prive di una concreta ricaduta di ordine economico. È il caso ad esempio del-la collaborazione con la Compagnia del Buon Cammino, sulle Alpi piemontesi, un’associazio-ne da tempo impegnata a sostenere il rilancio e il ripopolamento della Val Maira e delle terre di mezzo della montagna cuneese, o dell’ami-cizia con Cesare Sacchet, guardia ecologica che segue il ritorno dell’orso sulle Dolomiti venete,

o ancora della partnership con l’organizzazio-ne tedesca Naturfreunde, impegnata da sem-pre a promuovere la salvaguardia ambientale sulle Alpi e più in generale il comportamento responsabile nel rapporto con la natura.

SFOGLIANDO GOOD FOR ALPSGood for Alps si apre con articolo di Maurizio

Dematteis, giornalista e direttore del sito web dislivelli.eu, che descrive le Alpi come il pol-mone di energia pulita per l’Europa, nell’im-mediato e in prospettiva, raccontando esempi di Buone pratiche lungo tutto l’arco alpino. Si va dall’utilizzo del legno cippato (che è tra l’al-tro il simbolo e la copertina di quest’edizione di Good for Alps) per la produzione di energia termica, alle discusse pale per la produzione di energia eolica, per giungere all’energia idroe-lettrica prodotta grazie ai naturali salti d’acqua presenti ovunque nelle Alpi.

Sfogliando, si trovano i vari argomenti divisi per aree tematiche: le Storie di montagna che si aprono con “Il ritorno dell’orso nelle Dolomi-ti Bellunesi”, la storia di Cesare Sacchet, amico e tester di Aku, che sta seguendo il ritorno del grande plantigrado nell’area del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Altra storia di monta-gna è relativa a un progetto di ripopolamento e rinascita di alcune valli alpine, a cura della

Compagnia del Buon Cammino (CBC). La CBC nasce nel 1996 a Cuneo su iniziativa di tre ami-ci, appassionati di montagna. In oltre vent’anni di attività nelle vallate occitane del cuneese, la Compagnia ha fornito un significativo contributo per il rilancio socio economico di questi territori, in gran parte attraverso la promozione dell’atti-vità escursionistica e della cultura popolare, ren-dendosi parte attiva in progetti di vita e lavoro in montagna.

Gli Amici di Aku e le loro storie: una carrella-ta di attività lungo tutta l’area alpina nostrana, che sconfinano verso nord grazie alle importanti partnership con l’associazione Naturfreunde e la scuola di alpinismo Alpinscule Oberstdorf. In Ita-lia si parla degli amici liguri di Mangiatrekking, dell’associazione Trekking Italia, con le sue sedi sparse lungo tutto lo stivale, del gruppo brescia-no Gente di Montagna e infine di Alessandro Beltrame, outdoor videomaker che lavora in tutto il mondo (in azione nella foto in alto a si-nistra), anche nelle condizioni più estreme, con indosso sempre le sue fidate Aku.

Non mancano gli itinerari, che per la stagio-ne 2013 sono tracciati fuori dalle famose tratte escursionistiche, alla ricerca di quella selvaticità nell’ambiente naturale che porti alla riscoperta

di una bellezza più intima. Oscar Aleman Milan, guida alpina spagnola e tester di Aku, propone così un cammino a tappe in quattro giorni, lungo tre splendide valli della Catalogna, con partenza e arrivo a Pont de Suert in Valle del Boì. L’altro itinerario proposto, tutto italiano e dolomitico, è a cura di Aku, che ha colto l’occasione per te-starvi il modello Transalpina GTX: lungo le valli e le creste del Gruppo della Palantina, scenografia alla millenaria Foresta del Cansiglio.

Infine si è voluto presentare l’intera colle-zione Aku della stagione 2013, suddivisa per le categorie stagionali e tecniche. Il Sottozero e il Mountain Inspired sono la parte prettamente invernale della collezione, dove spiccano i nuovi modelli Vitalpina e Tabià. Vi sono poi i segmenti all season, dal mountaineering all’approach-multiterrain, in cui a farla da padrone sono le categorie trekking e hiking, un riferimento per il mercato europeo e mondiale. Al modello Tran-salpina è dedicato il retrocopertina, con Ingo Ir-sara, guida alpina della Val Badia nonchè tester e amico di Aku, che stringe al petto la sua Tran-salpina esemplificando la proposta di Aku per il 2013: Feel.

Link al pdf sfogliabile:www.aku.it/it/alps.html

Una raccolta di storie di persone che vivono e lavorano in montagna, oltre che di buone pratiche per la salvaguardia delle terre alte. Ma non solo: interviste, itinerari e tutti i modelli della collezione Aku per la primavera/estate 2013.

VITA, LAVORO, CULTURA:la montagna per AkU

AMICI DI AKU. Vittorio Forato con Hans-Gerd Marian dell’associazione NaturFreunde

AMICI DI AKU.Escursione

dell’associazione Mangiatrekking

STORIE DI MONTAGNA. Il ritorno dell’orso

nelle Dolomiti bellunesi

AMICI DI AKU.Il videomaker

Alessandro Beltrame sul Monte Bianco

ITINERARI. Sentiero in cresta

nel gruppo della Palantina

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Numero 3 / 20131818

Il nostro reportage dagli Stati Uniti tra Colorado e Wyoming

Dal nostro inviatoDANIELE DENEGRI

Tra i grandi appuntamenti per il mercato americano dell’outdoor e dei winter sports, Outdoor Retailer di Salt Lake City è il primo dell’anno. Apre i battenti a gennaio e si ripete poi ad agosto per l’edizione estiva. Dalla fine del 2008, anno in cui siamo entrati anche nel mercato americano con la rivista Outdoor USA, è diventato uno degli appuntamenti irremo-vibili dal nostro calendario. Abbiamo a volte approfittato della fiera per testare i nuovi ma-teriali sulla powder delle montagne dello Utah a Park City, The Canyons, Solitude, etc. Anno dopo anno siamo entrati sempre più in confi-denza con la struttura sociale del mondo out-door americano, aziende, distributori, agenzie di comunicazione, atleti e, perché no? Nuovi amici. È così che dal 2009 sentiamo parlare in-sistentemente di Jackson Hole, una località di montagna nel Wyoming definita come paradi-so del freeride. L’amico Eric Henderson è stato il grande promotore di JH. Ci ha messo qualche fiera a convincermi e alla fine, per fortuna, ci è riuscito.

A PROPOSITO DI ERIC HENDERSON Eric (foto sotto), mezzo sangue spagnolo, è sta-to per quasi dieci anni una delle guide alpine della Valdez Heli Sky in Alaska. Il tutto prima dell’incidente che gli ha cambiato la vita. Dopo avere riportato un gruppo di clienti alla base

Eric tentò un’ultima discesa sulla parete nord della Me-teorite Mountain (AK). Aveva la sensazione di non doverla fare ma non ha ascoltato se stesso. Cadde, si ruppe l’os-so del collo. Racconta di non aver provato dolore. Il dolo-re è arrivato dopo, insieme all’elicottero che lo ha por-tato via. Eric se la cavò con

diversi innesti ossei che ancora il fisico rigetta, alcune placche al titanio e un po’ di viti qua e là. Abbandonò la professione. Nonostante ciò sulle piste da sci (anzi, fuori dalle piste) Eric non sembra avere avuto nessun infortunio. Stargli dietro è sempre una grande impresa. Quando ci siamo conosciuti Eric lavorava per l’agenzia di comunicazione Dennys Inc. che tratta importanti brand quali Salewa, Dynafit, Arc’Terix. Da poche settimane è diventato mar-keting manager di Dynafit North America. Eric è una di quelle persone che ti viene incontro sempre con un grande e onesto sorriso. Ti in-vade rapidamente con la sua carica di simpatia

mista a energia che inevitabilmente ti conta-gia. Ha una moglie, Maegan, e tre figli. La se-conda bimba è affetta dalla sindrome di down e per lui e Maegan è un dono. Non tutti sanno che questi bimbi sono dotati di una grande for-za e sono in grado di trasmetterla a chi gli sta intorno. Eric ci contagia anche questa volta e ci dice: “Down syndrome babies are blessed with the eternal stoke of life. Yes, there will be hardships. But she was the missing piece of the puzzle”. Eric, per me una persona spe-ciale, ha preparato nei dettagli il nostro arrivo a Jackson Hole.

WELCOmE TO JACkSON HOLE JH è una valle che si trova nella parte nord-occidentale dello Stato del Wyoming, ai piedi del massiccio del Teton Range e attraversata dal fiume Snake. La valle si sviluppa a una quo-ta media di oltre 2.000 mt s.l.m., con zone di

maggior depressione quali il Fish Creek, sotto i 2.000 mt. A nord il Yellowstone Park, uno dei più bei parchi degli Stati Uniti e forse del mon-do. Agli inizi dell’800 la zona era un incrocio di sei percorsi principali per i cacciatori di pellicce, i Trapper Trails. I Trapper s’incontravano ogni anno all’Hole per vendere e commerciare le pellicce. All’arrivo dei coloni la città fu chiama-ta Jackson e la zona Jackson Hole in memoria del famoso trapper cacciatore Davey Jackson. In inverno è il paradiso dello sci freeride ed è considerata una delle località più cool per ap-passionati e rider professionisti. Non a caso la rivista Forbes l’ha definita “una delle 5 migliori destinazioni degli Stati Uniti per lo sci”. JH è anche la città natale del protagonista di The Art of Flight, lo snowboarder Travis Rice. No-nostante ciò chi ci vive dice che JH è stupenda in inverno e forse ancora più bella in estate. Nella valle sono stati ambientati diversi film western, come Il cavaliere della valle solitaria (1951), Il grande cielo, I due capitani, Vento di terre lontane, Il grande sentiero. Una valle abi-tata da grandi animali, tra i quali non mancano bufali, alci, orsi. Vi sono tre principali località sciistiche: il Jackson Hole Mountain Resort pres-so Teton Village, il Grand Targhee Ski Resort e lo Snow King Resort. Nelle vicinanze si trovano inoltre i parchi di Yellowstone (entrata sud) e del Grand Teton. Bob Larson, la guida messa a disposizione dall’ufficio marketing di Jackson Hole ci ha accompagnati in lungo e in largo fa-cendoci scoprire tutti i segreti del posto. Fino ad arrivare a una tenda rigida immersa nella foresta dove prenotando con anticipo ci si può fermare a dormire e mangiare.

L’ImPRESA DI BILL BRIGGS

Abbiamo poi conosciuto Reginald, un ragazzo di New York che dopo alcune vicissitudini fami-liari (e un trascorso in Italia di quasi 5 anni) si è trasferito a JH. Bob Larson ci ha guidati di gior-no, Reginald di sera. Per cominciare siamo stati allo Stage Coach, il più famoso locale di musica country. Musica dal vivo e tanto divertimento. A fine serata ci presenta il musicista, Bill Briggs. Notiamo che sulle pareti ci sono alcune istan-tanee di Bill mentre suona insieme a un giova-ne Bob Dylan (foto sopra). E ci sono le sue foto in alta montagna. Scopriamo che Bill è stato il primo a sciare il Grand Teton nel 1971 (foto sotto). Dopo diverse salite in cui si è dovuto ri-tirare per le cattive condizioni del tem-po, il 15 giugno del 1971 arrivò sulla vetta per trasforma-re l’impossibile in possibile. Bill riuscì a scendere aprendo negli Stases lo sci estremo, fino ad al-lora non contempla-to. Quando arrivò in città raccontò di aver sciato the Grand. “I skied the Grand ye-sterday”. Gli altri lo derisero, impossibile domare il Grand Te-ton. Andarono quin-di all’aeroporto, con un canocchiale riu-scirono a intravedere delle tracce di discesa sulla montagna. Partì l’aereo da ricognizione e scattò tutte le fotografie. Sono le prove, Bill ha domato la montagna. L’ultima sera nella SPA dello splen-dido resort del Four Season sfoglio, con un po’ di malinconia da partenza, uno stupendo libro fotografico dedicato alla città. Vi è una dedica: “a tutti coloro che sono venuti a Jackson Hole per una stagione e non sono mai più partiti”.

Back in USA, tra business e freeride

Focus onDopo aver partecipato come di consueto alla fiera Outdoor Retailer di Salt Lake City, siamo stati a Jackson Hole, una delle destinazioni top per lo sci negli States e non solo. A due passi dal parco nazionale di Yellowstone, garantisce fino a 5 metri di powder leggera e polverosissima. Il massimo per il freeride. Non mancano poi grandi personaggi, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere.

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IL “FuORI SALONE” DI SALT LAkE cITYUna delle importanti novità di Salt Lake è che il cuoco più famo-so del mondo outdoor, il mitico Valter Nassi (foto sotto), ha la-sciato la catena di ristoranti “Cucina Toscana” e ha aperto il suo Valter’s Ostaria. Il motivo? Far parte di una catena di ristoranti non era il suo obiettivo. Il suo ristorante funziona perché c’è lui che supervisiona l’elevata qualità dei cibi e dona al locale quella dose di energia e simpatia che non si può duplicare. Valter, di

origine toscana, è nato con il passaporto in tasca. Dopo aver avuto ristoranti in Italia, Kenya e a Manhattan si è trasferito a Salt Lake, dove ha ricevuto la cittadinanza onora-ria. A cena da lui si trova sempre tutto il top management del mondo outdoor.

VALTER’S OSTERIA173 West Broadway, Salt Lake City UT 84101(801) 521.4563 [email protected]

jAckSON hOLE: wELcOME TO FOuR SEASON RESORTSe volete godervi una vacanza a Jackson Hole assaporando le atmosfere “old West”sposate al comfort a cinque stelle, prenotate una camera al Four Season Resort. Rivestimenti in legno e pietra, grandi caminetti, poltrone in pelle conferiscono all’ambiente un’aria calda e familiare. Nella Spa (una delle top 100 negli Usa, secondo la classifica Condè Nast 2012) si praticano trattamenti a base di erbe alpine per rilassare, rinvigorire e ringiovanire. E chi non vuole rinunciare alla privacy della propria camera, può anche richiedere trattamenti “a domicilio”. All’esterno un’ampia piscina riscaldata consente di nuotare open air al cospetto delle montagne innevate anche durante l’inverno. Nel ristorante dell’hotel sono i sapori tradizionali a farla da padroni. Primi tra tutti, quelli di sontuosi piatti di carne alla griglia “alla maniera del West”. Il resort si trova a non più di 15 metri dagli impianti di risalita. La comodità negli Usa la fa da padrona. Al mattino ti fanno trovare gli scarponi adeguatamente riscaldati sulla via dell’uscita. Appena fuori trovi magicamente gli sci con sopra il tuo nome.

Four Season Jackson Hole, Teton Village, Wyoming, Usa. Tel. +1.307.7325000; www.fourseasons.com/jacksonhole

TETON VILLAGEIl Teton Village è una stazione sciistica a circa 10 miglia da Jack-son Hole. È il punto di arrivo per tutti gli skiers e gli snowboar-ders del mondo. Sia in estate che in inverno offre la possibilità di praticare ogni genere di sport. Le strutture, in stile svizzero, sono di alto livello: resort, negozi, ristoranti e noleggio attrezzatura.

PER quALSIASI INFORMAZIONE Su jAckSON hOLE RESORT:Anna ColeCommunications managerJackson Hole Mountain [email protected]+1.307.739.2704

www.jacksonhole.com Sito ufficiale di Jackson Hole, con tutte le informazioni utili per raggiungere la località, prenotare l’alloggio, scoprire cosa c’è da fare e da vedere.

SALT LAkE cITY E jAckSON hOLE - INDIRIZZI uTILI

Alcune immagini del Four Season Resort di Jackson Hole

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20 Numero 3 / 201320

Bruno Zotta Bailo ed Elmar Stimpfl brindano al progetto.

Freeride

Testo e fotoGIANANDREA LECCO

Il periodo a cavallo tra febbraio e marzo è un periodo dell’anno che non ha confronti. Nei panni di appassiona-to di montagna, se devo scegliere tra dicembre e agosto, personalmente pre-diligo il primo. Guardare le vette inne-vate, possibilmente molto innevate, mi porta spontaneamente e immedia-tamente alla pace dei sensi. Alcuni di voi potrebbero non essere d’accordo e concludere anche che il giusto sta nel mezzo. Ma la mia lancetta di preferen-za non è mai esattamente nel mezzo, è sempre più rivolta all’inverno. Quel paio di week end a cavallo tra febbraio e marzo ha qualcosa di unico. Le tem-perature sono fredde, ma si inizia a per-cepire sulla pelle che qualcosa sta cam-biando. Le giornate sono più lunghe, il sole è più intenso ma ancora non ha la forza di mutare radicalmente lo stato della neve, che rimane leggera, farino-sa per l’intera giornata. Il riverbero che si riflette sul manto bianco si fa senti-re sulla pelle e dalle grondaie gocciola lentamente l’acqua.

In questa situazione da ma-nuale, Mysticfreeride ha convo-cato in Val Senales la sua quinta e ultima tappa del progetto Sa-fety Camp. La chiamata ha por-tato a raccolta ragazzi e ragazze giunti dalle Marche, dalla Lom-bardia e naturalmente dall’Alto Adige. Un gruppo eterogeneo che ha presto trovato gli equilibri giusti per unirsi sotto il comun denominatore della sicurezza nella pratica del freeride.

Grazie all’offerta del Demo Test con Scott, Movement, K2 e Armada, allestito all’arrivo del cabinovia del Ghiacciaio Val Senales, tutti hanno avuto la possibilità di comprendere l’uti-lità e le caratteristiche dell’attrezzatura dedicata al freeride. Il comprensorio ha un vastissimo potenziale per gli amanti della neve fresca. Con le prime discese sui versanti nord si è entrati nel vivo dell’argomento su come valutare una

discesa e gestirsi in gruppo. Il confron-to didattico tra Danny, la guida alpina, i ragazzi di Mysticfreeride e i corsisti si è subito attivato sul campo. Ogni scelta di linea e di spostamento è stata spiega-ta, interpretata e condivisa. Dopo aver solcato le aree di più facile accesso, con l’ausilio di pelli è stato possibile raggiun-gere velocemente aree di sidecountry di

rara bellezza e quindi entrare nel merito dell’organizzazione di gite e della capa-cità di muoversi in gruppo in sicurezza.

Solo a fine giornata, quando la me-moria si è arricchita di momenti unici e indelebili, con un paio di ore di teoria in aula si sono consolidate le informazioni diffuse durante il giorno sul campo. Dopo

l’ampio spazio dedicato alla prevenzio-ne, l’ultima sezione didattica è stata de-dicata alla pratica di ricerca sul campo di sommersi. Con l’allestimento di un cam-po artva si sono svolte prove singole e di gruppo per automatizzare il più pos-sibile le procedure da attivarsi in caso di incidente nel minor tempo possibile, con precisione ed efficacia.

Si conclude con la massima soddisfazione di tutti i par-tecipanti anche questo terzo anno di promozione della sicurezza in fuoripista orga-nizzato da Mysticfreeride con la preziosa collaborazione di Danny Zampiccoli. Si ringra-ziano tutti coloro che hanno scelto Safety Camp per muo-vere i primi passi in fuoripi-sta con le giuste conoscenze; www.sicurezzainmontagna.it e www.skiforum.it per aver spinto sull’acceleratore del-la sensibilizzazione; Salewa,

Midland e tutti i partner del proget-to per il supporto; la società impianti del Ghiacciaio Val Senales, come tutte le località ospitanti i Safety Camp, che mettono in primo piano la promozione della sicurezza sulle proprie montagne. Appuntamento alla prossima stagione.

www.mysticfreeride.com

Tappa conclusiva con gli appuntamenti dedicati al tema della sicurezza in fuoripista

Safety Camp, gran finale

in Val Senales

Si conclude su uno dei ghiacciai più belli del Sud Tirolo il calendario di camp organizzati da Mysticfreeride. Le 5 tappe hanno portato la sicurezza in primo piano e regalato giornate di powder indimenticabili

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Otto weekend da dicembre a marzo insiemeal tour invernale firmato Aperol SpritzEventi

A cura diSIMONE BERTI

Un’opportunità per tutti di provare gratuitamente la tecno-logia V-Shape presente negli sci Salomon BBR (a destra la de-scrizione di alcuni modelli). Gli otto appuntamenti del circuito, iniziato l’8-9 dicembre, hanno toccato diverse località di pre-stigio del panorama alpino italiano. A partire da Livigno, prima tappa del test tour, fino ad approdare all’Alpe Lusia il 23-24 marzo, teatro dell’ultimo stop. In mezzo si è passati da Folgaria (27-28 dicembre), Passo del Tonale (29-30 dicembre), Corvara (3-5 gennaio), Piancavallo (9-10 febbraio), Pampeago (23-24 febbraio) e Plan de Corones (9-10 marzo). Il format, collaudato e coinvolgente, ha offerto la possibilità agli utenti delle stazioni sciistiche di scoprire le diverse prestazioni degli sci e le stra-ordinarie sensazioni offerte dai diversi modelli BBR, unici per struttura, forma e design. E mentre Salomon prometteva sciate emozionanti ed esperienze straordinarie in pista e fuoripista, le giornate di neve sono state arricchite da aperitivi on-snow offerti da Aperol Spritz, sponsor dell’evento.

NUmERI PIù CHE POSITIvINel complesso la serie di test a tappe è stata più che posi-

tiva e il tempo, eccezion fatta per un paio di giornate in cui il maltempo ha imperversato in maniera abbastanza violenta, ha sempre garantito buone condizioni per tutti gli utenti. L’esordio di Livigno, da un punto di vista meteorologico, non ha inau-gurato nella maniera migliore il tour e la poca gente giunta sulla neve, nonostante il weekend dell’Immacolata, ha portato il numero di test complessivi a una ventina. A Folgaria invece il sole e la neve ben preparata hanno invogliato tanti sciatori del comprensorio (più di 40) a testare i nuovi BBR. Anche al Tonale il meteo è stato decisamente buono e il comprensorio era discretamente affollato. Ma i test, rispetto all’appuntamen-to precedente, sono risultati inferiori: una trentina complessivi. Un successo incredibile hanno invece riscosso le tappe di Corva-ra e Piancavallo: giornate soleggiate e tanta bella neve hanno portato numerosi sciatori sulle piste. E i risultati si sono visti per i test: più di 60 a Corvara e poco meno e Piancavallo. Anche a Pampeago il primo giorno ha promesso molto bene, con ben 35 test effettuati. Purtroppo la bufera giunta successivamente ha impedito lo svolgimento dei test il giorno dopo. Ma il vero boom di test è avvenuto in occasione delle ultime 2 tappe a Plan De Corones e Alpe Lusia, che hanno registrato rispettiva-mente più di 70 prove la prima (45 solo nella prima giornata) e più di 50 la seconda.

Salomon BBR Winter Tour, surfing on the snowUn calendario di test nelle località italiane più prestigiose per testare la nuova versione degli sci BBR, con la tecnologia V-Shape e la loro caratteristica forma, che li rendono uno strumento polivalente dentro e fuori le piste.

ALcuNI DEI MODELLI DISPONIBILI PER I TEST

BBR 9.0Il BBR originale, il 9.0, offre maggiori opzioni di divertimento. Una sciata intuitiva in pista e un accesso facile al fuori pista ne fanno lo sci ideale per sciatori di medio e alto livello. Il BBR 9.0 è il primo della serie. La punta a forma di tavola da surf consente curve intuitive e senza sforzo, mentre la coda stretta garantisce agilità. La sciancratura per curve strette lo rende preciso e rapido nel carving in pista. La costruzione è Sandwich Sidewall e l’anima Full Woodcore con 89 mm sotto il piede. Altre caratteristiche: Pulsepoad Oversize, Semi Twin Tip Tail, All Terrain Rocker, rinforzo Total Edge. Misure: 166, 176, 186. Sciancratura: 147/88/110 (176 cm). Raggio: 11.5, 12.5, 13.5.

BBR 10.0Il più grande BBR, per sciatori forti che vogliono più divertimento in diverse situazioni. I più esperti potranno avere un unico paio di attrezzi adatti per andare in pista e spingersi oltre i confini della neve battuta. Il V-Shape e la larghezza sotto il piede di 100 mm lo fanno galleggiare e lo rendono stabile, ammortizzante e versati-le, mentre la coda più stretta gli permette di carvare in velocità come uno sci da pista. Double titanium, anima Full Woodcore e costruzione Sandwich Sidewalls con Backbone in metallo ne fanno uno sci potente e performante per andare oltre i confini della neve battuta. Tra le altre specifiche tec-niche: All Terrain Rocker, rinforzo Total Edge, Pulsepad Oversize, Semi Twin Tip Tail. Misure: 170, 177, 184, 191. Raggio: 20, 20, 22, 22.

DIStrIBUIto DA: Amer Sports0422.5291 - [email protected]

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24 Numero 3 / 201324

Eventi

Dal nostro inviatoPAOLO GRISA

Sci e fotografia. Un binomio non certo recente, ma esistito praticamente sin dalla nascita di questa disciplina. Risale infatti al 1900 un celebre scatto di Adolf Hess che mostra l’ingegne-re Kind con alcuni compagni “skiatori” (come erano chiamati allora in Italia) lungo la carrozzabile del Monginevro. Kind era colui che aveva da poco importato questi “misteriosi” attrezzi sulle Alpi. Certo, potremmo dire che “molta polvere” è passata da allora sotto le lamine (le quali inizialmente neppure esiste-vano), tuttavia qualcosa certamente è rimasto immutato. Se lo sci, in particolare quello fuori dalle piste battute, è dopotutto semplicemente emozione, la fotografia rappresenta forse lo sforzo di cogliere, con un’affascinante capacità di sintesi, almeno una piccola parte di questa emozione, comunicandola attraverso un’unica immagine. Questa, pur rappresentando solamente un breve istante, riesce a rendere la sensazione di pienezza lascia-

ta dall’emozione in colui che esegue il gesto. L’evento King of Dolomites, promosso dai marchi Arc’teryx e Scarpa, ha inteso cogliere proprio lo spirito del mix di queste due attività che, al giorno d’oggi, vanno sempre di più a braccetto. L’obiettivo del contest era infatti trovare immagini che racchiudessero lo spirito freeride all’interno della cornice paesaggistica straordinaria del Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino. Non potevamo mancare noi di Outdoor Magazine, che abbiamo anche parteci-pato al contest. Con il sottoscritto accompagnato per l’occasione dal fotografo Nicola Carrara. Pronti ad ascoltare il magico fruscio proveniente dagli sci mentre curvavano nella neve polverosa che, nel corso di questo weekend, ha avvolto i boschi sotto le pareti delle Pale. Forse non a caso da questi boschi nascono i violini più famosi al mondo.

IL FORmAT - Poche, semplici regole e spazio alla libertà di sciata rappresentano il leitmotiv dell’evento. Il contest è aper-to indiscriminatamente a snowboarder, sciatori e telemarker e

l’obiettivo è semplicemente quello di scattare “la foto più bella e originale mentre si sta praticando freeride”. Nessuna scala di valutazione standard dunque, e neppure un punteggio legato a specifici tipi di tricks ed evoluzioni: la giuria ha piuttosto ricerca-to la capacità di “saper cogliere uno spirito”. I partecipanti erano divisi in due categorie: una aperta a tutti e denominata Wanna-bes, l’altra invece riservata a riders e fotografi professionisti, Pro appunto, alla quale era consentito accedere solo su invito del co-mitato organizzativo. L’iscrizione al contest nella categoria Open dei Wannabes doveva avvenire a coppie (1 rider + 1 fotografo). Tra tre e cinque il numero di foto che i partecipanti della cate-goria Wannabes dovevano consegnare entro e non oltre le ore 15 di domenica. Per la categoria Pro erano richieste tre foto per rider, da catturare esclusivamente durante le giornate di sabato e domenica pena l’esclusione dal contest. Il materiale fotogra-fico consegnato alla giuria potrà essere utilizzato dal comitato organizzativo, dall’Ufficio di Promozione Turistica del Territorio e dagli sponsor come dotazione promozionale, indicando i credits. Poche regole come dicevamo, nessuna sequenza di orari, indica-zioni, percorsi e divieti da rispettare. Se il fuoripista è innanzitut-to libertà, così deve essere la filosofia dell’evento. Questo deve aver pensato l’organizzazione, creando una manifestazione che probabilmente per un rider non ha nulla di meno rispetto a una classica giornata sugli attrezzi. E forse può bastare così, altroché se basta.

vILLAGE E TEST - In realtà, per arricchire la due giorni, gli orga-nizzatori avevano piazzato qualche chicca come la festa serale del sabato al rifugio Col Verde. Durante la serata più di 60 persone tra rider e fotografi, organizzatori e responsabili delle aziende sponsor, anche da varie nazionalità, hanno brindato con un augurio nel se-gno del powder. Oppure lo skitest village, dove vari brand come Arc’teryx, Black Crows, Black Diamond, Blizzard, Nordica, Rabbit on The Roof, Scarpa e Ski Trab hanno presentato ai partecipanti e agli sciatori presenti sulle piste alcuni dei loro prodotti. Tra le coppie in gara sono stati in molti a lanciarsi “nell’assaggio” di alcuni modelli di sci proposti, soppesando differenze e peculiarità proprio durante le loro discese alla ricerca del “best shoot”. Noi stessi ci siamo divertiti a provare 5 o 6 paia di sci, rimanendo favorevolmente impressionati

Oltre al brand di calzature, che è stato il più attivo promotoredi questa innovativa manifestazione, anche Arc’teryx main sponsor

Il 23 e 24 febbraio, nel magnifico comprensorio di San Martino di Castrozza, la prima edizione del contest fotografico a coppie sul tema freeride.

2° classificato PRO

3° classificato PRO

SCARPA king of Dolomites: scatti nella “polvere”sotto le Pale di San Martino

cATEGORIA PRO1°_ Brian Goldstone + Jose Carròn + Paolo Marazzi2°_ Andre Schoennherr + Matthias Egger + Sebastian Huber3°_ Alessandro “Alo” Belluscio + Massimo Braconi + Simone Canal

cATEGORIA wANNABES1°_ I Krumiri (Maurizio Fasano + Vittorio Trinca Colonel)2°_ Mustache Indipendent (Simone Barberi + Leopoldo Barbiroli)3°_ TinolTrotter (Alessandro Simon + Christian Trotter)

Premio juniores (under 18)1°_ The Two Freeskiers (Pietro Simon + Alessandro Soffiati)

I NOMI DEI VINcITORI

1° classificato PRO

Premio juniores

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LE SchEDE DEI PRODOTTI PRESENTATI E/O TESTATI

Nuova generazione del popolare sci AMPerage, caratterizzata da uno shape ibrido e molto divertente è in grado di offrire atterraggi comodi e più potenza in ollie. I suoi 115 mm al centro lo rendono incredibil-mente galleggiante mentre il camber sotto i piedi agevola il passag-gio dalla neve fresca a quella dura. Il rocker in punta e coda consente una sciata divertente e creativa, orientata al freestyle. L’anima in legno Poplar 3D CNC dispone di costruzione pre-preg composite e tecnologia Formula One con 3 nervature per la massima facilità torsionale. Disponibile nelle lunghezze 165, 175, 185, 195 cm.

Aspect si può definire come un classico attrezzo da ski touring, la cui geometria è stata evoluta aggiungendo una punta larga e un rocker per una miglior performance in fresca. Grazie a uno stretto carving sidecut è adatto ad affrontare al meglio anche la neve dura. Il modello presenta anima in legno paulownia e Flat Sandwich con costruzione pre-preg composite. Altre specifiche: 90 mm di larghezza in centro, 5 mm ABS sidewall con Racing Edges, SkinLock in coda. Disponibile nelle lunghezze 166, 176, 186 cm.

BLAck DIAMOND AMPERAGE ASPEcT

Il nuovo Freedom abbina le performance di uno scarpone alpino con la leggerezza e la libertà di movimento offerta da uno scarpone da touring. Pesa 2.000 gr ed è realizzato in un nuovo composto PU creato da Scarpa: Primary HP. Lo scarpone dispone della tecnologia brevettata a sovra-iniezione Carbon Core, in grado di garantire flex 110, mentre il meccanismo Ride Power Block, per il passaggio di modalità sci-camminata, offre un range di movimento di ben 27 gradi. Le suole intercambiabili tramite la tecnologia Core Connect garantiscono una compatibilità totale con ogni tipo di attacco sci, dall’alpine al touring, con un design che assicura forza e potenza di trasmissione allo sci. Il modello è venduto con l’esclusiva suola Vibram Mountain Piste (ISO 5355), dotata di sistema Quick Step-In e compatibile con gli attacchi alpine, mentre la Vibram Mountain Plus (ISO 9523) è disponibile a parte. La scarpetta interna termoformabile Intuition Speed Ride, una delle più sofisticate, leggere, calde e confortevoli, è disegnata per accoppiare potenza a camminabilità. Disponibile nelle versioni uomo e donna e nelle misure 21,5-27 donna, 27-31 uomo.

ScARPAFREEDOM

Un modello per chi cerca il divertimento in discesa. Costruito secondo le migliori innovazioni Ski Trab, grazie

all’introduzione della nuova tecnologia Attivo Progressive Shape, offre grandi performance: leggerezza, facilità di

conduzione, affidabilità, tutto nello sci Magico. Con Attivo Progressive Shape si intende una sciancratura innovativa che

consente un graduale ingresso in neve fresca, mantenendo però il contatto su neve dura anche con gli sci piatti. Sidecut:

116/83/104 mm. Peso: 1.030 gr (171 cm). Raggio: 18,5 mt.

SkI TRABMAGIcO

dal nuovo modello Magico di Ski Trab, in particolare per la sua capacità di coniugare una buona galleggiabilità in neve profonda a un’ottima rigidità torsionale. Ci ha fatto sentire pochissime vibrazioni per un attrezzo da sci alpinismo, anche su neve molto compatta e in pista (i dettagli nella pagina a fianco). In casa Black Diamond abbiamo invece provato Aspect e AMPerage. Il primo rappresenta l’attrezzo ideale per coloro che, pur avvezzi ai buoni dislivelli e quindi alla ricerca di una certa legge-rezza, non vogliono rinunciare a uno sci dalle dimensio-ni generose (90 al centro) per poter avere dalla discesa in polvere un appagamento totale. Sotto gli scarponi mi ha decisamen-te sorpreso con la sua manovrabili-tà anche nello slalom tra gli abeti più ravvicinati. Nicola invece, dal canto suo, una volta vista la quan-tità di fresca appena scesa, non ha voluto assolutamente scendere a compromessi e si è orientato verso l’AMPerage: un attrezzo che, con i suoi 115 mm al centro, gli ha fatto sognare per un attimo di trovarsi tra i pendii della British Columbia. E a riprova della loro galleggiabilità, neppure una sola punta di questo attrezzo è mai sprofondata sotto il livello del manto, grazie al rocker molto pronunciato.

ALLA RICERCA DEGLI SPOT - Tornando al contest, va sottolineato che, oltre allo scatto in sé, quindi alle caratteristiche del gesto e agli aspetti tecni-ci della foto, molto valore veniva conferito alla scelta dello “spot”, in modo da valorizzare l’area di San Martino. Inevitabilmente questo avrebbe dato un innegabile vantaggio ai frequentatori più abituali dell’area: per ovviare a questo l’organiz-zazione ha pensato di richiedere la collaborazione del Gruppo Aquile di San Martino, che riunisce le guide alpine del luogo. Alcuni esperti sono così stati messi a disposizione dei partecipanti per ac-compagnare o indicare loro i punti migliori per gli scatti. Chi meglio di loro d’altronde può conoscere il territorio circostante?

LE CONDIZIONI - Sul fronte meteo, se dal punto di vista fotografico il King of Dolomites poteva spe-rare in qualcosa di meglio, non altrettanto si può affermare sul fronte freeride, che ha goduto di condizioni eccezionali. Da un lato infatti va rileva-to che, purtroppo, la luce migliore per le fotogra-fie è stata disponibile nella sola mezza mattinata del sabato. Dall’altro la dea bianca, la “fresca”, tanto ambita dai rider, non è certo mancata. Già

presente in grande quantità dopo le nevicate di giovedì, una bella perturbazione ha rincarato la dose portando durante la notte di sabato circa 30 cm di nuovo manto che ha reso la sciata per i vari team a dir poco spettacolare. In alta quota, duran-te la mattinata successiva, il vento rendeva pur-troppo un po’ irregolare il manto (e complicate le attività degli addetti allo skitest, in particolare il montaggio dei gazebo), ma appena sotto la quota del bosco, più riparata, la neve fresca non perdeva nulla del suo fascino.

LA GIURIA - Di assoluta esperienza i giudici destinati a valutare le foto dei riders: Virna Pierobon (giorna-lista freelance ed esperta di storia dell’alpinismo), Umberto Isman (fotografo, collaboratore della rivi-sta Skialper), Marco Melloni (direttore di 4Skier), Riki Felderer (direttore di SoulRider) e Maurizio Mo-roni (regista di RAIsport). Tutti appassionatissimi di montagna, neve, freeride e alpinismo, ognuno con le più variegate esperienze di fotografia, regia e giornalismo. E bisogna dire che, adeguato al livel-lo dei giurati, è stato l’altissimo livello delle foto in concorso, come lo stesso portavoce della giura, nonché speaker della premiazione, Ricky Felderer ha tenuto a precisare.

OSSERvAZIONI CONCLUSIvE - Nel tardo pomeriggio, in albergo, la presentazione alla stampa del nuovo scar-pone da freeride Scarpa Freedom (vedi box a fianco). Prima però, in compagnia della giuria, dell’ideatore dell’evento Filippo Ongaro e di Riccardo Milani, re-sponsabile marketing per l’Italia di Scarpa, abbiamo avuto il piacere di partecipare a un primo briefing dell’evento. Si è svolto così un momento in cui, molto liberamente, noi presenti, abbiamo potuto esprime-re le impressioni sul primo giorno di manifestazione,

con l’intento di offrire feedback, spun-ti e riflessioni in vista dell’edizione del prossimo anno, su cui Scarpa e Arc’teryx hanno già garantito la propria disponi-bilità. I giurati hanno saputo offrire idee interessanti per un perfezionamento dell’evento, mentre noi, in qualità di partecipanti, abbiamo espresso la nostra soddisfazione. Da tutti, in sintesi, è stato rilevato come il valore aggiunto di que-sta manifestazione sia quello di portare rider e fotografi professionisti a fianco di amatori con la possibilità di farli intera-gire. Il prossimo passo sarà quello di in-crementare questa interazione, di modo che l’evento si trasformi in un momen-to di arricchimento per tutti.

DIStrIBUIto DA: Black Diamond equipment+41.61.5643333 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: Calzaturificio Scarpa0423.5284 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: Ski trab0342.901650 - [email protected]

2° classificato wANNABES

3° classificato wANNABES

1° classificato wANNABES

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26 Numero 3 / 201326

A cura diSIMONE BERTI

Per il terzo anno consecutivo il marchio Ferrino ha deciso di supportare in qualità di main sponsor il leggendario Trofeo Mezza-lama, la più antica gara di scialpinismo del mondo che si corre sui ghiacciai valdostani. L’azienda è legata sin dagli albori alla Val d’Aosta e alle sue imponenti montagne. Non a caso Cervino è anche il nome della prima tenda Ferrino prodotta in serie a par-tire dal 1910. In occasione della 19esima edizione del Trofeo il marchio sarà rappre-sentato da ben 10 team, dotati delle ultime novità specifiche della collezione High Lab

come lo zaino Mezzalama 20. La partnership prevede che tutto lo staff dell’organizzazio-ne del Mezzalama sia vestito con giacca e pantaloni Viedma (linea High Lab), mentre nel pacco gara destinato ai partecipanti è in-cluso il gilet softshell Stanley.

ASPETTANDO IL mEZZALAmAPer l’occasione, nei giorni di sabato 30

marzo e sabato 13 aprile, Ferrino ha or-ganizzato uno Skialp Camp rivolto a tutti gli appassionati. Due incontri dedicati alla preparazione della leggendaria traversata da Cervinia a Gressoney, in collaborazione con Andrea Basolo, allenatore del Comitato Piemontese di Scialpinismo e componente dell’HighLab Ferrino Team1, nonché prota-gonista di 5 edizioni del Mezzalama. Andrea è stato a disposizione degli appassionati per condividere la propria esperienza e per trat-tare temi di grande interesse quali attrezza-tura, allenamento, alimentazione, suggeri-menti e accorgimenti da tenere in gara, info sul percorso e sul regolamento di gara.

IL TROFEOIstituito nel 1933 per volontà dello Ski

Club Torino, del CAI Sezione Torino e del CAAI (Club Alpino Accademico), il Trofeo deve il nome a Ottorino Mezzalama (1888-1931), considerato il fondatore dello scialpinismo dopo la sua prima ascensione del Monte Bianco con gli sci nel 1927. Il Mezzalama è perciò la più antica “gara internazionale di marcia alpinistica in alta quota” per squadre in cordata (come recita lo Statuto compilato nel 1934), oltre che la più elevata: il percor-so infatti supera la vetta del Castore (4.226 mt). Senza dimenticare poi la suggestività della scenografia alpina che la ospita: la par-tenza all’alba da Breuil al cospetto del Cer-

vino e la traversata del massiccio del Mon-te Rosa fino al Castore prima della discesa su Gressoney rimangono nel cuore di ogni partecipante. La prima gara si disputa il 27 maggio 1933 e diventa subito una leggen-da. Ogni cordata è composta di 3 persone e deve disporre, per Statuto, “di sacco, rampo-ni, una piccozza e una bussola. È permesso l’uso delle pelli di foca”. La squadra più velo-ce è quella delle guide di Valtournenche Lu-igi Carrel detto Carrellino, Antonio Gaspard e Pietro Maquignaz, che giunge in 2h 48’ 36” alla capanna Sella al Felik, dove la gara vie-ne interrotta per cattivo tempo. Si disputano sei edizioni consecutive, dal 1933 al 1938, che collaudano il tracciato alpinistico che al-lora partiva dal Colle del Teodulo (3.300 mt) per raggiungere il traguardo all’Alpe Gabiet (2.400 mt). La seconda guerra mondiale im-pone una battuta d’arresto. Per iniziativa di Romano Cugnetto, responsabile dell’Azien-da Turistica di Gressoney, il Trofeo riparte di-versi anni dopo con la settima edizione nel 1971. Ne seguono altre tre (1973, 1975 e 1978), con regole e percorso del tutto uguali a quelle tradizionali. Purtroppo la mancan-za di risorse e il maltempo obbligano gli organizzatori a desistere dal dare il via al Mezzalama nel 1981 e nel 1983. Lo sforzo di riorganizzazione parte in seguito per vo-lontà del Consorzio Turistico del Monte Rosa, della Monterosa Ski e con il sostegno del-la Regione Valle d’Aosta: nel 1995 nasce la Fondazione addetta al rilancio del Trofeo. Il Mezzalama poi riparte così nel 1997. È uno degli appuntamenti della Grande Course, il campionato che riunisce le più importanti e prestigiose gare di sci alpinismo: Adamello Ski (Italia), Patrouille des Glaciers (Svizzera), Pierra Menta (Francia), Tour du Rutor (Italia) e appunto Trofeo Mezzalama (Italia).

L’azienda nostrana conferma l’impegno con il prestigioso Trofeo, al via il 27 aprile. Ben 10 i team firmati dal marchio, che oltretutto fornirà di prodotti della linea High Lab tutto lo staff organizzativo e includerà un dono nel pacco gara destinato ai partecipanti.

Rinnovata la main sponsorship per la XIX edizione dell’appuntamento scialpinistico più antico al mondoSalva con nome

Ferrino High Lab e Trofeo Mezzalama: il sodalizio continua

27 maggio 1933 - prima edizione

45 - numero chilometri

18 - numero delle edizioni

2.862 metri - dislivello in salita

3.145 metri - dislivello in discesa

6.007 metri - dislivello totale

4.01.22 - record maschile 2009(Reichegger - Eydallin - Trento, Esercito)

4.43.31 - record femminile 2009 (Martinelli - Pedranzini - Roux, Team Ski Trab)

360 - squadre maschili classificate 2011

22 - squadre femminili 2011

23 - nazioni coinvolte

4.226 metri - quota massima raggiunta

-22° - temperatura minima raggiunta

80 km/h - velocità massima del vento

12 - punti di controllo

2.000 - paline segnaletiche

50 - guide alpine impegnate

oltre 100 - volontari impegnati

10 - medici impegnati

7 - bivacchi di soccorso

IL TROFEO IN cIFRE

ALcu

NI D

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ODOT

TI D

EDIc

ATI

Zaino studiato appositamente per gli atleti di sci alpi-nismo. Pesa solo 190 gr grazie all’utilizzo del tessuto Cubic Tech CTF3, composito in fibra di DSM Dyneema ad alta tenacità. Presenta porta sci con sistema di ancoraggio rapido, comparto porta-ramponi facilmen-te accessibile anche con lo zaino in spalla e 2 asole esterne in cordino Dynema che possono fungere da secondo porta sci, porta piccozza o sistema di traino con daisy chain. Tutti dettagli che lo rendono ideale anche per le gare più impegnative. Altre

caratteristiche: spallacci ergonomici in tessuto reticolare traspirante, fascia a vita in nastro, tasca porta pala, compatibile con

sistema d’idratazione H2 bag, asole interne porta sonda/manico pala, cinturi-no pettorale, fischietto d’emergenza. Capacità: 20 lt.

Il completo perfetto per lo scialpinista più esigente. La giacca è l’idea-le come strato termico e può essere indossata sotto il guscio grazie alla sua vestibilità. Realizzata in tessuto ultraleggero Pertex Micro-light 30D con trattamento idrorepellente, presenta inoltre imbotti-tura Primaloft One 100 gr, per le massime performance termiche con il minimo ingombro. Dispone infine di tasca napoleone con chiusura zip, colletto, polsino e fondo elasticizzati. Disponibile nelle misure S, M, L, XL, XXL. Peso: 410 gr. Anche il pantalone è costruito con il tessuto Pertex Microlight 30D e l’imbottitura Primaloft One 100 gr. È contraddistinto da un’apertura laterale completa tramite zip e con chiusura velcro di sicurezza per un uso pratico e veloce. Vita elasticizzata e leggerissime bretelle staccabili. Disponibile nelle misure S, M, L, XL.

MEZZALAMA 20 VIEDMA MEZZALAMA jAckET & PANT

DIStrIBUIto DA: Ferrino & C. - 011.2230711 - [email protected]

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In Italia i tesserati FASI sono quasi raddoppiati negli ultimi 5 anni, superando quota 18mila nel 2012. A questo si aggiunge la sensibile crescita di praticanti, anche grazie al fiorire di nuove sale indoor, iniziative, eventi in tutta Italia e a un buon interesse mediatico. Certo c’è ancora tanto da fare, ma la congiuntura per il nostro paese una volta tanto è favorevole.

Come conferma anche l’assegnazione dei Mondiali giovanili 2015 ad Arco, che aveva già ospitato quelli assoluti nel 2011.

Numerosi e sfaccettati i dati positivi che riguardano la discplina. Che ha ancora ottime prospettive di crescita

A cura diBENEDETTO SIRONI

Il 2013 è considerato come un possibile anno di svolta per l’arrampicata italiana e non solo. In effetti i motivi per questa impegnativa definizione non mancano. Sul fronte internazionale rimane at-tesissima la decisione sulle nuove discipline sporti-ve ammesse alla Olimpiadi 2020: l’arrampicata po-trebbe essere tra queste anche se la concorrenza è serrata (vedi box nella pagina seguente). Inoltre la nostra federazione nazionale (la FASI) potrebbe ot-tenere il riconoscimento dal CONI quale Federazio-ne Nazionale e non più come semplice disciplina associata. Una grande opportunità di crescita che potrebbe portare nuove risorse e mezzi a tutta la Federazione a livello centrale e periferico.

IL “NODO” OLImPICO - In realtà le due possibili “svolte” sono legate tra loro poiché se il CIO a set-tembre, nella sessione di Buenos Aires che deci-derà anche la sede delle Olimpiadi 2020, dovesse decretare l’ingresso dell’arrampicata nel program-ma olimpico, allora quasi automaticamente il CONI riconoscerà la FASI come Federazione sportiva. “C’è da dire che il nostro sport non è sicuramente tra i favoriti, ma ha anche alcuni punti forti, come l’essere oggettivamente diverso rispetto a tutti gli altri in corsa per entrare alle Olimpiadi e avere impianti che costano poco”, afferma Antonio Un-garo, segretario generale FASI. “Ma la concorrenza è dura, molto dura, sport come baseball e karate (oltre alla lotta) sono veramente messi bene. Se non entriamo alle Olimpiadi il CONI difficilmente riconoscerà nuove federazioni. Ma la nuova di-rigenza Malagò, che deve il suo successo anche all’appoggio delle DSA, potrebbe decidere, di fatto, di annullare la differenza tra DSA e FSN”, continua Ungaro. “A quel punto non si tratta di avere un riconoscimento, ma un nuovo status per quelle DSA che operano da tempo come Federazioni, come nel caso nostro e di altre. “Diciamo che la cosa meno probabile è quella di un riconoscimen-to solo per la nostra federazione senza l’ingresso nel programma olimpico; una certa promozione in caso contrario e una probabile evoluzione per la nostra federazione (come per le altre DSA), in qualsiasi caso”.

I NUmERI DELLA FASI – Venendo nello specifico all’arrampicata tricolore, sono emblematici i dati che vi presentiamo in queste due pagine. Parten-do dal computo di tesserati FASI, il cui numero è cresciuto costantemente negli ultimi anni, con un aumento esponenziale di società e affiliati (+300% dal 2004 al 2012). Il dato 2012 parla esattamente di 18.198 tesserati e di 223 società sportive. An-dando più nel dettaglio, tra i maschi (che sono 12.929) gli agonisti sono 980. Tra le femmine, su un totale di 5.269 vi sono 362 agoniste. Molto inte-ressante anche la distribuzione territoriale dei tes-serati, con alcune sorprese. Scopriamo infatti che la prima regione in assoluto è il Piemonte, con 5.163 tesserati, seguita da Lombardia (2.688) ed Emilia Romagna (2.338). A livello di operatori il numero di tecnici istruttori e tecnici tracciatori parla rispetti-vamente di 409 e 16 unità. In totale sono 1.599 gli operatori sportivi che gravitano attorno al mondo del climbing, includendo anche dirigenti societari, ufficiali di gara e dirigenti federali.

PRATICANTI - Se sul fronte tesserati si riesce a essere molto precisi, avendo tra l’altro un inte-ressante raffronto storico con gli altri anni, è più difficile avere statistiche aggiornate e attendibili sui praticanti in generale. In questo caso ci si deve affidare ad alcuni dati empirici e a stime, oltre for-

tunatamente anche a qualche dato reale. Come le vendite dei vari brand e gli ingressi nelle sale indoor. Per citare uno dei casi più eclatanti, il Salewa Cube (l’innovativa palestra d’arrampica-ta della sede Salewa di Bolzano) aveva per il primo anno una previsione di 40.000 ingressi, mentre quelli reali (dall’estate del 2011 a quella 2012) sono stati oltre 60mila, con una media giornaliera di 166 persone. Spesso superiori ai 100 anche gli ingressi al King Rock di Vero-na, che viaggia su una media di quasi 30.000 presenze annue. Stiamo parlando di due delle strutture più importanti in Italia e quindi con numeri di un certo peso. Ma considerando che a oggi sono censite almeno 80 strutture indoor in Italia di medie/grandi dimensioni, oltre a un numero certamente maggiore di tante piccole realtà, è facile comprendere che i dati a livello di utenti iniziano a essere importanti e in graduale crescita negli ultimi anni. Le stime più attendibili parlano di 200/250mila praticanti sul nostro ter-ritorio (più o meno attivi naturalmente). Che vi sia ancora un ottimo potenziale di crescita lo di-mostra anche il fatto che in Europa vi sono oltre 3 milioni di praticanti e in paesi più evoluti come Francia e Germania si stimano rispettivamente oltre 500mila e 1 milione di climbers. Oppure che solamente a Londra e Parigi vi siano rispet-tivamente qualcosa come 300 e 350 pareti di arrampicata indoor…

EvENTI - Almeno a livello di eventi l’Italia non teme confronto con gli altri paesi. Anzi. Basta considerare Rock Master e Melloblocco (manife-

DATI E STATISTIchE ELEZIONI FASI

TESSERATI FASI PER REGIONE (anno 2012)

TESSERATI FASI

SOcIETà SPORTIVE AFFILIATE FASI

L’Italia del climbing alza la testaFocus climbing / Intro

Ariano Amici presidente per la quarta voltaLa Federazione Arrampicata Sportiva Italiana ha celebrato il 16 dicembre a Bologna l’As-semblea Straordinaria e Ordinaria Elettiva che ha riconfermato per il quarto mandato il presi-dente Ariano Amici, eletto con oltre il 90% dei voti. Si è trattato di una delle Assemblee più partecipate di sempre, con 104 società sulle 151 aventi diritto al voto, che esprimevano 167 voti su un totale di 216. I lavori si sono aperti con l’approvazione, all’unanimità, del bilancio del quadriennio precedente. Sono poi segui-te le votazioni che hanno confermato ancora una volta saldamente in sella Ariano Amici, romagnolo, classe ’46, al suo quarto mandato, giunto all’Assemblea come candidato unico. Sui 207 voti complessivi, il presidente ne ha ot-tenuti 192 voti, 8 sono state le schede bianche e 7 non si sono espressi. Il presidente ha poi premiato due atleti che hanno contribuito alla crescita dell’Arrampicata: Jenny Lavarda, di recente promossa dal Presidente della Repub-blica Giorgio Napolitano per meriti sportivi nel Gruppo Sportivo Forestale, e Christian Core, pluricampione che ha deciso da quest’anno di lasciare l’attività agonistica. Sono seguite le elezioni del Consiglio Federale: eletti Paola Virginia Gigliotti (132), Angelo Seneci (132), Carlo Beltrame (127), Andrea Bronsino (123), Cristiano Fossali (115) e Massimo Rosata (82). Altri eletti Silvia Parente, Davide Mandrà in rappresentanza degli atleti, Leonardo Di Ma-rino per i tecnici e Stefan Bortoli per i giudici. Fabio Tullini è stato confermato presidente del Collegio dei Revisori dei Conti.

Piemonte 5.163 Valle D’Aosta 140Lombardia 2.688 Liguria 518Trentino1.216Veneto 2.200Friuli VG 169 Emilia Romagna 2.338Toscana 447 MUAM 1.394Lazio 772 Campania 94 Puglia 307Basilicata-Calabria 81Sicilia 582 Sardegna 89

PIEMONTE

VENE

TOFRIULI VG

EMILIA ROMAGNA

TOSCANA

MUAM

LAZIOCAM

PANIABASILICATA

-

CALABRIA

PUGLIA

SARDEGNA

SICILIA

VALLE D’AOSTA

LOMBARDIA

TRENTINO

LIGURIA

152165

177 178

193208

223214

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 20120

50

100

150

200

250

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

4.5235.219

6.0006.501

7.306

8.491

10.268

13.950

15.319

17.40218.198

0

5.000

10.000

15.000

20.000

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29­Numero­3­/­2013

L’esibizione di speed in Piazza San Pietro lo scorso 7 ottobre

LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE IN PRIMA LINEA

cLIMbINg MONDIALE - I DATI25.000.000 - praticanti regolari

3.000 - persone che ogni giorno arrampicano per la prima volta

39% - praticanti Under 18

38% - donne praticanti (contro il 31% in media)

300 - pareti di arrampicata indoor sono presenti a Londra

350 - pareti di arrampicata indoor sono presenti a Parigi - Ile de France

IFsc IN NuMERI1.630 - atleti tesserati in totale nel 2012

660 - donne tesserate nel 2012

67 - Paesi rappresentati dagli atleti

81 - Paesi membri della IFSC

5 - continenti rappresentanti la federazione

3 - discipline climbing (Lead, Boulder e Speed)

sITO WEb IFsc2.872.529 - pagine online visitate nel 2012

645.840 - visitate totali nel 2012

336.128 - visitatori unici nel 2012

1.225.115 - live web cast

17 - eventi trasmessi tramite web cast

72.065 - media di spettatori a ogni evento

Se pensiamo che la Federazione Internazionale del climbing (IFSC) è nata solo nel 2007 da una costola dell’UIAA (federazione interna-zionale che organizza le attività alpinistiche) ci rendiamo conto di quanta strada abbia fatto in così poco tempo. Innanzitutto è stata riconosciuta membro provvisorio del CIO nel 2010 e in quello stesso anno membro permanente ed effettivo. Ha poi avuto un ruolo fonda-mentale per l’ammissione dell’arrampicata nella short list degli sport che potrebbero entrare nel programma olimpico alle Olimpiadi 2020. Potendo contare su numeri di tutto rispetto, come è evidente anche dal box a fianco. Già di per sé questi sono davvero ottimi risultati per il climbing in generale e la stessa IFSC guidata dal “nostro” Marco Scolaris, presidente recentemente riconfermato lo scorso 9 marzo a Shanghai in occasione dell’ottava assemblea annuale del consiglio, che ha eletto il nuovo board esecutivo della federazione. La com-missione sarà in carica nel quadriennio che va dal 2013 al 2017 ed è composto da Debra Gawrych (segretario generale), Li Zhixin (vp me-dia/communication), Pierre Henri Paillason (vp finances/treasurer) e Helmut Knabl (vp sport/events). “Siamo nel corso di una svolta cru-ciale per la storia dell’arrampicata”, ha dichiarato Scolaris. “Ognuno di noi dovrà lavorare con impegno proprio nell’ottica dell’obiettivo che ci siamo proposti con la candidatura ai Giochi del 2020”.

gli obiettivi della federazione - Sempre a detta di Scolaris, gli 81 Pa-esi membri della federazione dovranno cooperare per trasmettere i valori di questo sport: “Si deve comprendere che l’arrampicata si fonda su alcuni concetti base della capacità motoria dell’individuo, che non è una variante di qualche altra disciplina già presente nel programma delle Olimpiadi e che non va a sovrapporsi a nessuna di queste. I più giovani sono più portati per interfacciarsi al nostro sport, ma chiunque può praticarlo a qualunque età. Il climbing in definitiva è un’opportunità per tutto il mondo outdoor e siamo con-vinti che sia un tassello che ancora manca all’interno del panorama olimpico”.

I nuovi sponsor - Sempre nel corso dell’assemblea di Shanghai, sono stati ufficializzati due nuovi sponsor della federazione: Entre-

Prises e Kailas. EntrePrises è un’azienda specializzata nella produ-zione di pareti per l’arrampicata: nominata Official Wall Supplier, conta 30 anni di storia alle spalle e oltre 6.000 wall costruiti in tutto il mondo. Il marchio Kailas è stato invece insignito del ruolo di Official Ropes Supplier e di Official Safety Gears Supplier, in virtù della lunga esperienza nella progettazione di attrezzatura per climbing.

Verso le Olimpiadi? - La decisione finale del CIO sarà ufficializzata al termine della sessione plenaria che si terrà a settembre a Bue-nos Aires. Per allora il cammino da compiere sulla strada che porta al riconoscimento dell’arrampicata a disciplina olimpica è ancora lungo. Tuttavia già diversi passi sono stati compiuti in direzione del 2020 Dream. Già il 19 dicembre dello scorso anno una delegazione della IFSC con a capo il presidente Marco Scolaris ha incontrato la Olympic Programme Commission. Da allora gli sforzi della federazio-ne si sono intensificati, in reazione anche alla notizia della possibile esclusione della disciplina della lotta dal programma olimpico. Fra gli altri candidati si contano sport quali il baseball, il karate, lo squash, il pattinaggio a rotelle e il wakeboarding. Un nuovo incontro tra il Cio e una delegazione della IFSC si terrà a maggio a San Pietroburgo. Certo si tratta di una sfida molto difficile e da qualcuno l’arrampicata è stata definita come la “cenerentola” delle discipline in lizza. Anche perché il CIO dovrebbe favorire un movimento giunto da pochi anni alla vera ribalta internazionale. Ma mai direi mai.

support The Dream - Sempre in quest’ottica va citata l’iniziativa del Solidarity Program, lanciato nel 2007 per sostenere la partecipazio-ne degli atleti ai principali eventi internazionali come il World Cham-pionship e il World Youth Championship. Nel passato, tale progetto è stato parzialmente coperto dai partner della federazione, nel ten-tativo oltretutto di incentivare l’interesse dei media e degli sponsor. L’obiettivo dichiarato dai fautori del programma è quello di arrivare a raccogliere fondi per una cifra simbolica di 20.200 euro, con un altro richiamo “olimpico” quindi. Da sottolineare che oltre al nuovo sito IFSC (vedi news a pagina 30) è attiva anche una pagina facebook con 17600 fans (a fine marzo 2013).

Le Olimpiadi tra sogno e realtàObiettivo 2020. Una prospettiva difficile da realizzare ma per la quale l’IFSC sta mettendo in campo ogni possibile sforzo, offrendo comunque crescenti spazi di visibilità all’arrampicata.

stazioni di riferimento mondiale) e molte altre ini-ziative che in questi anni hanno animato il pano-rama verticale italiano, oltre ai nuovi progetti che stanno nascendo (vedi ad esempio “Climbami”). Ne trovate alcuni nelle pagine seguenti. Come non citare poi il Campionato Mondiale ospitato da Arco nel 2011. In quell’occasione si è tenuto an-che il primo Campionato del Mondo ParaClimbing. La cittadina trentina si conferma come una delle capitali mondiali di questa disciplina e proprio ad essa sono stati assegnati i mondiali giovanili 2015 (vedi a pag. 35).

MEDIA & YOUNGS - Un bel segnale è dato an-che dall’attenzione mediatica che l’arrampicata sta conquistando. Nel 2011 il Campionato Mon-diale di Arco ha avuto 11 ore di diretta RAI, 100 giornalisti accreditati, servizi su 30 canali TV nel mondo, 5.000.000 di contatti video e centinaia di migliaia di contatti sul web. Nel 2012 la FASI ha chiuso un accordo con Rai Sport per una re-

golare presenza con rubrica durante la stagione gare e negli ultimi mesi è stata presente anche in location e momenti d’eccezione (San Pietro a Roma, Giornata Paraolimpica ad Assisi, Sport e Pace, Sport for All, Medolla per il terremoto in Emilia). Di rilievo anche le relazioni con MIUR e organizzazione finali Giochi Sportivi Studenteschi 2012 e 2013 con un importante finanziamento. L’attività nelle scuole è più che raddoppiata nel corso dell’ultimo quadriennio e anche questa è un’ottima notizia vista l’esigenza di lavorare sulle nuove generazioni. In tutto questo il segmento del climbing è certamente uno dei più vivaci e se si evitassero controproducenti guerre sui prezzi e situazioni conflittuali a livello distributivo come purtroppo a volte accade (anche in questo senso Arco “fa scuola”…) sarebbero tutte rose e fiori. O quasi. Rimane infatti ancora tanto da fare sotto svariati aspetti. Tuttavia il trend e soprattutto le prospettive sono positive a breve e lungo termi-ne. Di questi tempi è già una gran bella cosa.

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30 Numero 3 / 2013

Focus climbing / NewsADIDAS veste la French Mountain climbing Federation

Ritorna a chamonix l’ARc’TERYx ALPINE ARc’ADEMY

Nuovo look per le kATANA LA SPORTIVA,che si accendono di nuovi colori

concluso l’IcE cLIMBING wORLD TOuR 2013, ecco tutti i campioni

Palinuro cLIMBRAVE Festival: gare, demo, party e test

Adidas ha recentemente siglato un accordo di partnership del-la durata di 3 anni con la French Mountain Climbing Federation (FFME). In questo modo il brand, che punta a raggiungere nel 2015 vendite per 500 milioni di euro nel settore outdoor, è di-ventato fornitore ufficiale della federazione e dei 160 atleti del team di arrampicata francese. La FFME, che conta ben 82.000 membri, ha chiuso così l’accordo precedente con il marchio francese ABK Company.

Per il secondo anno consecutivo Arc’teryx propone l’Alpine Arc’ademy, l’entusiasmante sessione di alpinismo nel cuore delle Alpi con eventi e workshop rivolti a tutti, dai principianti ai professionisti. L’appuntamento è dal 14 al 16 giugno a Cha-monix, nello scenario incantevole dell’Aiguille du Midi. I parte-cipanti disporranno di un ricco programma adatto ad acquisire o affinare competenze e condividere la propria passione per la montagna. E le sorprese non mancano rispetto alla prima edi-zione, come lo stage Alpine Photography con Alexandre Buis-

se, uno dei fotografi più qualificati del settore. Tra i seminari proposti: scelta dell’equipaggia-mento, tour alpinistici, alpine climbing, me-dicina di montagna, soccorso in quota, oltre a molti altri incontri fo-calizzati sulle molteplici anime dell’alpinismo. I partecipanti potranno

inoltre testare le attrezzature più avanzate al momento di-sponibili e ampliare il proprio bagaglio di competenze grazie alle conferenze e agli appuntamenti serali. Da non perdere il dibattito “Cos’è oggi l’alpinismo?” e l’Alpine Movie Night. L’obiettivo finale è quello di offrire una conoscenza e una com-prensione più profonda delle tematiche cruciali relative alla sicurezza, migliorando le competenze dei singoli partecipanti e sperimentando in prima persona il piacere di fare alpini-smo. Le Guide Alpine di Chamonix e atleti del team Arc’teryx del calibro di Ines Papert, Will Gadd, Nina Caprez, Luka Lindic, coadiuveranno l’Arc’ademy e saranno a disposizione dei parte-cipanti. Infine, alla stazione di valle della cabinovia di Aiguille du Midi, sarà disponibile un servizio inedito: il nuovo centro di assistenza e riparazione di equipaggiamento alpinistico de-dicato agli ospiti dell’Alpine Arc’ademy. L’Alpine Arc’ademy è organizzata da Arc’teryx in partnership con la Compagnie du Mont-Blanc, Gore-Tex, Suunto, Petzl e Scarpa.

www.alpinearcademy.com

Nel corso degli anni le doti di sensibilità e precisione della Kata-na, insieme alla sua versatilità, sono state apprezzate da moltis-simi climbers di ogni livello. Testimonial per eccellenza di questo modello è Killian Fischhuber, che da sempre arrampica e domina in coppa del mondo boulder con Katana ai pie-di. Un solo punto debole era presente in questa scarpetta: la proposta colori limitata a una variante uomo (clas-sico giallo/nero La Sportiva) e a una variante donna. Ecco che allora per una volta il team Ricerca e Sviluppo dell’azienda si è concentrato su un re-styling estetico, mantenendo invaria-te le caratteristiche tecniche. Katana cambia colori: verde/blu per l’uomo e rosa/panna per la donna. L’effetto è quello che si vede nella campagna promozionale con doppio video dedi-cato, dove la coppia Kilian Fischhuber e Anna Stoehr si è cimentata con que-sto cambiamento di colore in manie-ra divertente e giocosa (inquadrate i codici QR per visualizzare i filmati o andate sul nostro sito web nella sezio-ne video). Venendo alla caratteristiche tecniche, segni particolari della Katana: sensibile, precisa, strutturata. È una scarpetta tecnica con doppi velcri a chiusura opposta e differenziata. Stu-diata per un uso polivalente in mon-tagna, falesia e bouldering. L’ottimale abbinamento tra materiali sintetici e naturali permette un compromesso ideale tra comfort, tecnicità e inal-terabilità nel tempo. Una particolare intersuola con zona prensile sotto le dita consente il supporto ottimale dei carichi esaltando la sensibilità.

www.lasportiva.com

La tappa di Kirov, in Russia (8-10 marzo), ha segnato la fine dei giochi per l’UIAA Ice Climbing World Tour 2013. L’assegnazione dei titoli infatti è stata in ballo fino a quest’ultimo appuntamento, quando sono stati finalmente dichiarati i campioni del-le categorie speed e lead maschili e femminili. Per la disciplina lead han-no trionfato Park Hee Yong e Maria Tolokonina. Park aveva vinto il suo ultimo titolo nel 2011 e ha mostra-to durante tutto il tour una notevole continuità di rendimento che gli ha permesso di laurearsi campione. La Tolokonina invece ha dovuto batta-gliare duramente con la sua diretta avversaria, e nostra atleta naziona-le, Angelika Rainer (campionessa 2012), che è purtroppo caduta nel corso dell’appuntamento a Kirov. Egor Trapeznikov e Julia Oleynikova sono invece i nuovi campioni della categoria speed, che ha visto un do-minio est europeo anche per il titolo a squadre: primo posto per la Russia con 360 punti, seguita da Azerbaijan (200 punti) e Ucraina (175 punti).

Photo: Lukasz Warzecha/UIAA

Un evento dove si incontrano emozioni e suggestioni davvero uniche. Il Palinuro ClimBrave Festival si terrà dal 26 al 28 apri-le e offrirà la possibilità a tanti appassionati di arrampicare

al cospetto di uno degli scenari più affascinanti del Bel Paese. Organizzato dalla asd Eso es Pa-linuro Sport Division, in collabo-razione con Climbing House e i Ragni di Lecco, permetterà agli atleti di mettersi alla prova sulla parete del Massiccio della Mol-pa, a strapiombo sull’omonima spiaggia bagnata dal mare Ban-diera Blu d’Europa. La falesia del “Vauzo rì Santa Maria” a Foria di Centola è invece l’unica rivolta verso nord in tutta la regione campana. Esibizioni, feste, mu-sica live e jam session a contor-no della gara offriranno ai pre-senti tanto divertimento in più. Per finire, i visitatori potranno

provare i nuovi prodotti climbing 2013 attraverso i test pro-mossi da alcuni dei partner tecnici della manifestazione, come Petzl, E9, Climbing Technology, Ferrino e Salewa. Tra i partner anche il negozio Duegi Sport e Versante Sud.

www.palinuroclimbing.it

La Federazione internazionale di arrampicata sportiva ha lanciato un nuovo portale web per supportare in maniera più efficace la crescita e la promozione del climbing insieme alle com-petizioni internazionali: www.ifsc-climbing.org. “Il nuovo sito IFSC sarà la pietra angolare della no-stra strategia di comunicazione digitale e una grossa risorsa per tutti i soggetti interessati”, ha spiegato Anne Fuynel, IFSC direttore marketing & communications. “Vogliamo offrire loro una nuova esperienza focalizzata nell’interattività e nel con-tenuto visuale. Oggi la comunità climbing è prevalentemente composta di giovani, abituali utilizzatori delle nuove tecnolo-gie. Adatteremo i nostri strumenti comunicativi ai nostri target internazionali”. La navigazione nel portale, completamente ridisegnata e compatibile con gli smartphone, è più efficiente e intuitiva e consente un accesso facile e veloce a un gran nu-mero di informazioni, photogallery e video compresi. Il nuovo sito è parte del piano generale IFSC attuato per venire incontro ai giovani e alle community sul web: in tal senso le pagine Fa-cebook, Twitter, LinkedIn e il canale YouTube della federazione sono una realtà web già importante. “Attualmente l’arrampi-cata sportiva conta già una larga community internazionale di 25 milioni di praticanti, parte di 250 milioni di appassionati outdoor”, continua Anne Fuynel. “La crescita è veloce, tanto che ogni giorno 3.000 persone scalano per la prima volta. De-mograficamente parlando i climbers sono giovani (il 39% è sotto i 18 anni) ma continuano anche oltre i 60 anni; mentre le ragazze sono proporzionalmente in numero alto rispetto agli altri sport (38% contro il 31% di media). Da ultimo, ma non per importanza, il sito farà da trampolino di lancio per la can-didatura dell’arrampicata alle Olimpiadi 2020”.

www.ifsc-climbing.org

SALEwA ROckShOwsempre più internazionaleIl Salewa RockShow, giunto quest’anno alla sua quinta edizio-ne, si ripresenta alla comunità climbing come uno degli eventi europei di spicco. Anche per il 2013 propone le consuete tre fasi per raggiungere la finale, un “climbing trip” unico in uno dei luoghi di arrampicata più prestigiosi al mondo, contro i vincitori degli altri Paesi. I concorrenti infatti vengono da Au-stria, Germania, Italia, Svizzera, Francia, Spagna e Repubblica Ceca, ma in questa edizione se ne aggiungeranno 2 asiatici:

Corea del Sud e Cina. Ogni Pa-ese organizzerà delle compe-tizioni locali da cui usciranno i nomi degli sfidanti per la finale nazionale, i cosiddetti RockCal-ling. In Italia si terranno cinque appuntamenti da metà aprile a fine maggio: il 14 aprile a Milano, palestra Tonic Network Benessere (in collaborazione con il Salewa Store Milano), il 20 aprile a Borgo San Dalmaz-zo (CN), palestra il.Punto (in collaborazione con il negozio Massi Sport), il 12 maggio a Valdagno (VI), presso la pale-

stra 7° del centro servizi Le Guide (in collaborazione con il ne-gozio Valli Sport), il 18 maggio a Pescara, palestra Blockhaus Climbing Garage (in collaborazione con il negozio King Line) e l’8 giugno a Verres (AO), palestra Topo Pazzo Climbing House (in collaborazione con il negozio Salew Store Aosta). L’iscri-zione alle tappe è gratuita. I dieci climber che riusciranno a primeggiare durante i RockCalling potranno partecipare alla tappa italiana del Salewa RockShow (14-16 giugno) al fianco degli atleti del Salewa alpineXtrem team: teatro dell’evento sarà la Val Gardena. Coloro che verranno incoronati Climber of the Day, un maschio e una femmina, avranno diritto di acce-dere alla finalissima internazionale, il 18 e 19 luglio presso la palestra di arrampicata Salewa Cube di Bolzano. Il Climber of the Tour verrà premiato con un viaggio in una delle più rino-mate e amate destinazioni di arrampicata del mondo e con un contratto di sponsorizzazione Salewa People.

www.salewa.com/rockshowwww.facebook.com/salewa.rockshow

IFSc lancia un nuovo sito per supportare la crescita del climbing

Julia Oleynikova

Egor Trapeznikov

Maria Tolokonina

Katana man

Katana woman

Park Hee Yong

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31 Numero 3 / 2013

PIù DI 200 PARTEcIPANTI IL 23 MARZO PER LA quARTA EDIZIONE

SONDRIO STREET cLIMBING, urban climbers in azioneGli sguardi degli atleti che studiano i passaggi, meticolosamente, per capirli e affrontarli con il minor dispendio di energie. Gli sguardi dei giu-dici, attenti, e quelli dei passanti, curiosi. Occhi di bambine, bambini, teste canute, mamme, papà, ragazzi, ragazze tutti rivolti verso la città, in un pomeriggio in cui ciò che gli altri giorni è palazzo comunale, lampione, arco o fontana, ha assunto nomi e significati diversi, portando su di sé nuove forme di attenzione. Mi è stato chiesto: “Ma voi, ragazzi del CAI giovani valtel-linese, perché organizzate questa manifestazio-ne?”. Riflettendo, la risposta che più mi sembra appropriata è: “Per Sondrio”.

Sondrio Street Climbing s’è svolto sabato 23 mar-zo e ha visto in azione più di 200 arrampicatori provenienti da tutto il nord Italia. Quarta edizio-ne come quattro le piazze (Garibaldi, Campello,

Cavour e Quadrivio) sulle quali ha ruotato il circuito dei blocchi, magistralmente tracciato da Luca Maspes, che solo sei atleti sono riusciti a completare integralmen-te. Tutti valtellinesi i primi quattro: Nicola Parolini e Maurizio Bombar-dieri si sono classificati terzi a pari merito, mentre Federico Bagarin (secondo) e Matteo De Zaiacomo (primo) hanno raggiunto l’orologio del campanile in una finale moz-zafiato, decisa negli ultimi strapiombanti metri. Tra le donne, prima la valtellinese Alessandra Tognela (18 blocchi su 22), seconda la lecchese Martina Frigerio (16 blocchi) e terza, dal comasco, Simona Mascetti (15 blocchi). Calati i vincitori dal campanile e calata anche la sera, l’attenzione s’è spostata verso il Castello Masegra, nuova location

per la “Street Fest”, tra pizze, musica, fuochi e goliardiche sfide improvvisate dai climber non ancora stanchi.

Per tutti quelli che non hanno avuto modo di partecipare o che non hanno seguito la ma-nifestazione per intero, non solo uscirà come ogni anno il video ufficiale, filmato dal-la troupe dell’Arseniko Film, ma sarà anche possibile rivi-vere l’atmosfera del Sondrio Street Climbing 2013 in piena estate su Rai5, nel corso del programma Paesaggi Itine-

ranti. Gli organizzatori tengono a fare presente che questa quarta edizione non sarebbe stata un tale successo senza l’aiuto volontario dei giudici e degli istruttori della scuola di Alpinismo e Scialpi-nismo Luigi Bombardieri, senza l’appoggio del Co-mune di Sondrio, in particolare dell’Assessore allo Sport Omobono Meneghini e del responsabile del

Servizio Sport Giorgio Pedrini. Un forte ringrazia-mento va a tutti gli sponsor che hanno sostenuto la manifestazione, agli atleti che hanno parteci-pato, al pubblico e alla pioggia, che nonostante le previsioni non è arrivata a bagnare Sondrio fino alla tarda serata.

Beatrice, gruppo giovani CAI valtellinese

Questo libro raccoglie le scalate su cascate di ghiaccio del Canton Ticino e della parte me-ridionale del Canton Grigioni. È un’area vasta e complessa, solcata da grandi vallate, un forziere inesauribile di possibilità per gli ap-passionati dell’ice climbing, che qui posso-

no trovare un’am-plissima scelta di itinerari di ogni genere, difficoltà, lunghezza e impe-gno. Mario Sertori da lungo tempo frequenta le pareti ghiacciate dei Gri-gioni e del Canton Ticino e non si è limitato a racco-gliere e descrivere i numerosi itinera-ri già esistenti. Ha piuttosto intrapre-

so un’intensa campagna esplorativa salendo numerose nuove linee in angoli montuosi poco visitati. Come nelle precedenti guide, anche qui si è dato molto spazio alle imma-gini, sia d’azione che esplicative dell’itinera-rio, per permettere all’appassionato di orien-tarsi in maniera semplice e chiara. Pagine: 288. Prezzo di copertina: 28,50 euro.

Nuovo titolo per questa edizione aggiorna-ta di “Pareti del Sarca” opera frutto di una profonda passione per l’arrampicata e, so-

prattutto, per la val-le del Sarca e per le sue montagne. Sono presentate tutte le pareti della Valle e tutti gli itinerari che su queste si svol-gono. Vie moderne, ben attrezzate e su roccia splendida, ma anche vie di stampo classico, con attrez-zature tradizionali e spesso vere e proprie avventure verticali.

Come nella precedente edizione l’autore, Diego Filippi, ci regala i suoi ormai prover-biali accuratissimi disegni, precise note sto-riche e logistiche e una valutazione comple-ta sulla bellezza e difficoltà dell’itinerario. Pagine: 460 circa. In uscita nelle prossime settimane.

EDITORIA - VERSANTE SuD

ARcO PARETIVie classiche, moderne e sportive in Valle del Sarca - di Diego Filippi

GhIAccIO SVIZZEROcascate di ghiaccio in canton Ticino e Grigionidi Mario Sertori

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Focus on Numero 3 / 20133232

Focus climbing / EventiIL 16-17 MARZO BEN 3 EVENTI IN cONcOMITANZA

Il contesto era fra i più promettenti e le aspettative per una prima edizione all’in-segna dell’energia e del divertimento erano molte. A fine febbraio scorso, si è tenuto il primo Open Contest Freestyle di slackline. L’evento organizzato dal Team Indoborditalia / Elephant Slackline è stato ospitato all’interno dell’ultima pre-sentazione della fiera nautica Big Blu, a Roma. Si parlava di un contesto promet-tente e a conferma di ciò basti pensare che il salone nel suo complesso ha con-tato un’affluenza di oltre 93.000 presenze totali. All’interno del padiglione Outdo-ors Experience, è stato dunque allestito un ampio spazio espositivo di 100 mq. Una sorta di mini villaggio, al cui interno sono stati presentati tutti i modelli di ta-vole indo, slackline Elephant, protezioni G-form Rpt e Vibram FiveFingers.

Energia e condivisione - Questa intensa cinque giorni è cominciata sabato 23 feb-braio. Atleti e ospiti sono stati a stretto contatto per condividere esperienze ed energia. Da sottolineare che infatti il for-mat dell’evento si è caratteriz-zato per lo svolgimento di sfide ed esibizioni, la presentazione dei prodotti in allestimento, ma soprattutto dalla testimonianza e dai consigli degli esperti che si sono messi a disposizione dei più giovani e dei neofiti. Nello stand era presente oltre-tutto un’area indo fitness, una indo trick, la struttura bassa della Elephant slackline per i principianti dell’equilibrismo e una jumpline da 17 metri.

La sfida freestyle - La gara principale è iniziata nel tardo pomeriggio di sabato, quando in occasione del freestyle con-test gli atleti si sono cimentati in evolu-zioni acrobatiche di alto livello. “Sono contento di vedere che gli atleti italiani sono già a un buon livello e in rapido miglioramento” ha commentato Andrea

Bino responsabile e organizzatore Con-test Elephant Slackline. “Fino a un anno fa non immaginavamo di poter chiudere manovre in buttflip o mojo tap spin. Oggi inoltre anche il numero di atleti è in au-mento e sembra che i nostri sforzi nel far conoscere questa disciplina in Italia stiano cominciando a dare dei frutti. Per questo ringrazio Guido Virgulti e l’orga-nizzazione del team Indoborditalia ed Ele-phant Slackline, oltre a Slackline Passion Team di Milano, Gli Arceri della Slack di Bassano del Grappa e la Valanga Family. È grazie a gruppi come loro che il nostro sport sta crescendo nel nostro Paese”.

contest indo - Domenica si è tenuto un altro contest indo valevole per il campiona-to italiano di indoborditalia 2013. Supportato da Surf to live e Surfday, si è caratte-rizzato per l’elevato livello della competizione. Gli atleti hanno dimostrato fantasia, tecnica precisione. Ma so-prattutto quanto è emerso da questa emozionante ses-sione è che attraverso gioco

e divertimento è possibile trovare gli sti-moli per superare i propri limiti. In fondo, il freestyle è prima di tutto una sfida con se stessi. Al termine della manifestazio-ne, i responsabili si sono detti senz’altro soddisfatti. Fra i partner che hanno reso possibile l’evento, oltre a Outdoors Expe-rience e Fiera di Roma, l’organizzazione ha ringraziato Windsurf Paradise, Surf to live, Surfedei.com. Oltre ovviamente a In-doborditalia e Elephant.

www.indoboard.it

Nell’ultimo periodo la città di Milano sem-bra essere presa da un notevole “fervore arrampicatorio”. Ne sono prova i diversi appuntamenti, siano essi eventi della fe-derazione, amatoriali o festival, che han-no animato e animeranno gli appassionati meneghini dell’arrampicata. Si va dalla Coppa Italia boulder, la cui prima tappa si è svolta nella palestra Way Out di Milano il 16 e 17 marzo, all’appuntamento amato-riale Ciapa e Tira, in contemporanea con la Coppa e nel medesimo luogo, che in realtà coinvolge il circuito delle principali strutture milanesi. E sempre per rimanere in quel weekend, si è svolto in Rockspot (altra nota palestra di Milano) il regionale under20 valido per le selezioni nazionali. Dall’aspetto meno agonistico ma più “li-festyle”, è invece il primo festival dell’ar-rampicata Climbami (vedi a pagina 36).

cOPPIA ITALIA BOuLDER - Le qualificazio-ni alla prima prova della Coppa Italia boul-der in Way Out (vedi foto) si sono tenute nella giornata di sabato, su un massimo di 12 blocchi. Domenica hanno avuto luogo semifinali e finali. Le semifinali si svolge-vano su un numero minimo di 4 e un mas-simo di 6 problemi, con un periodo di rota-zione dai 4 ai 5 minuti. Sono stati ammessi alla finale i primi 6 atleti della categoria maschile e le prime 6 della femminile. La

finale su 4 blocchi è iniziata con un pe-riodo di osservazione comune del primo boulder della durata di 2 minuti. Il periodo di arrampicata era di 3 minuti per ciascun problema. A trionfare sono stati gli atleti altoatesini Rudi Moroder e Andrea Ebner. I blocchi sono stati tracciati da Alberto Gnerro ed Enrico Baistrocchi. Alpstation, Climbest, E9, Kong, La Sportiva e Vibram gli sponsor. “Quest’anno come direttore tecnico ho messo come obbligo per tut-ti gli atleti che vorranno far parte della nazionale sia maggiore che giovanile la partecipazione a tutte le tappe di Coppa Italia”, afferma Donato Lella, direttore sportivo della squadra nazionale. “Per questo da Milano in poi tutti gli appun-tamenti del circuito nazionale hanno una grande importanza”. Per la formazione giovanile in attesa dell’esordio in Coppa Europa la prima selezione per il boulder sarà a Verona il 28 aprile, per la lead il 18 maggio durante il campionato regionale piemontese a Cantalupa (TO), ma sono in calendario già molti raduni per formare i team nazionali.

cIAPA E TIRA - Vale la pena poi spende-re due parole sul citato circuito “Ciapa e Tira”, organizzato per la prima volta nel 1999 (nell’immagine sotto la storica copertina) con tappe disputate nelle pa-lestre New Trefor (Milano), al Centro NEI (Monza), al Rondò dei Pini (Monza), al Pala Uno (Milano) e alla Golden Gym (Milano). La formula che si è consolidata negli ul-timi anni è di un raduno bouldering auto-certificato per le qualificazioni con finale giudicata. Viene espressa una classifica per singola tappa (in media sono state 5 per anno) e una clas-sifica generale che decreta i vincitori per le categorie donne e uomini, individuale e a squadre. Un’iniziati-va che quest’anno ha coinvolto 220 atleti, con una partecipazio-ne a ogni tappa da 80 a 120 partecipanti. Ad aggiudicarsi il Ciapa e Tira 2013 sono stati Antonietta Meroni (Way Out) e Federico Boffi (ASA Monza). Le palestre coinvolte: Tonic (23 febbraio), Passaggio Obbligato (2 marzo), Vert Climb (9 marzo), Way Out (16 marzo) e Rockspot (23 marzo). Il Ciapa e Tira si conferma uno dei circuiti ama-toriali più longevi e anche per i prossimi anni si concentrerà con passione e pro-fessionalità sulla promozione dell’arram-picata nel territorio milanese.

L’evento organizzato dal Team Indoborditalia / Elephant Slackline è stato ospitato all’interno della fiera nautica Big Blu, a Roma. Da sabato 23 febbraio, cinque giorni di sfide ed esibizioni e la possibilità di provare tavole indo, slackline Elephant, protezioni G-Form nonchè Vibram FiveFingers.

Tra Coppa Italia, Ciapa e Tira, un circuito di palestre molto attivo e nuove iniziative, il capoluogo lombardo si dimostra negli ultimi tempi particolarmente “climbing addicted”.

IL 1° OPEN FREESTYLE cONTEST DI SLAckLINE

A TUTTO FREESTYLE

La milano che arrampica

di DAVIDE CORROCHER

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In Val Masino dal 26 aprile al 5 maggiola decima edizione del celebre raduno

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Focus climbing / Eventi Numero 3 / 201334

A cura diBENEDETTO SIRONI

Oggi si conferma senza dubbio come l’even-to di culto a livello mondiale per il bouldering e anno dopo anno i numeri sono lì a testimo-niarlo. I numeri appunto: quest’anno sono 10 anni e per celebrare al meglio questo anni-versario l’organizzazione sta facendo le cose in grande. Che l’attesa sia tanta lo dimostrano anche le iscrizioni, che a fine marzo avevano già superato quota 1.000. Con un tasso di fe-deltà davvero notevole, tanto che non pochi habituè conoscono a menadito quasi ogni singolo blocco presente in Val Masino e Val di Mello. Anche per questo il team di creazione e pulizia dei blocchi guidato da Simone Pedeferri non manca di aggiungerne di nuovi ogni anno. Buone notizie anche sul fronte sponsor: con-fermatissimo uno degli storici partner, ossia La Sportiva, che quest’anno è anche main spon-sor. A seguire gli altri: Montura, Grivel, Cassin, Trangoworld, Wild Climb, The North Face, E9, Sterling Rope, Simond, Black Diamond.

10 mELLOBLOCCO 10Il progetto per il 10° anniversario intende

proporre un’edizione speciale del raduno, che resti nella storia del Melloblocco e nel cuore di tutti coloro che vi parteciperanno. La durata dell’evento infatti, dai canonici e consolidati 4 giorni, passerà a 10 giorni, partendo venerdì 26 aprile e chiudendosi come da tradizione domenica 5 maggio. L’obiettivo è di rendere più “orizzontale” l’evento, esaltando le possi-bilità di incontro con la natura e con la roccia e fornendo ulteriore spazio di aggregazione alla comunità arrampicante e agli eventi di contorno (senza tralasciare dunque anche le altre forme di climbing presenti in Valle). La formula non cambia, ma ci saranno più blocchi con montepremi (il numero a premio sarà au-mentato a 10 per ciascuna categoria, donne e uomini) e più giorni per provarli in totale liber-tà. Questo permetterà di proporre ai campioni presenti anche problemi di difficoltà elevatis-sima, con beneficio sul livello tecnico assoluto della manifestazione.

UN LIBRO DEDICATO Da segnalare anche la realizzazione di uno

speciale volume di 168 pagine in italiano e in-glese (edito da A.G.Bellavite) che ripercorre la storia del raduno. Celebrando un decennio di incontri, emozioni, performance, ma anche il

desiderio di comunità e di amicizia che hanno trovato casa nella Riserva Naturale della Val di Mello, la più vasta area protetta di Lom-bardia. Il Melloblocco è qui svelato attraverso molteplici foto d’autore, assieme alle migliori testimonianze che, anno dopo anno, hanno confermato questo meeting di arrampicata in ambiente naturale come il più partecipato e conosciuto a livello mondiale. Testi: Vinicio Stefanello, Michele Comi, Nicola Noé, Fabio Palma, Nicoletta Costi. Foto: Claudio Piscina, Pietro Bagnara, Klaus Dell’Orto, Diego Neona-ti. Prezzo: 28 euro (35 euro il pacchetto libro + iscrizione all’evento).

LO SPIRITO DELL’EvENTOAl di là dell’ampliamento spaziale e tempo-

rale, il progetto intende proporre un modus vivendi dell’evento più consapevole, intimo e partecipato. Il calendario di attività ed even-ti graviterà come di consueto presso il Cen-tro Polifunzionale della Montagna di Filorera e nelle strutture ricettive disseminate lungo la vallata: mostre, convegni, presentazioni, esposizioni, degustazioni, test di materiali tecnici, teatro, musica, performance sportive e tanto altro ancora. Il lavoro di individuazione e pulizia dei blocchi e la creazione dei sentieri saranno ancora coordinati da Simone Pedefer-ri in collaborazione con ERSAF (Ente Regionale Servizi Agricoltura e Foreste), che ne certifica

l’assoluta compatibilità ambientale. Nello spi-rito della Valle e della Riserva Naturale della Val di Mello, i partecipanti vengono invitati, come ogni anno, a raggiungere le aree di sca-lata a piedi o con bus navetta. È garantito lo spostamento nelle varie aree in navetta (gra-tuita per gli iscritti al Melloblocco) con orario continuato 9:00/18:00. La strada della Val di Mello è chiusa alle auto.

LA COLLABORAZIONE CON LE GUIDE Originariamente nato nel 2004 da un’idea

delle Guide Alpine Michele Comi e Nicolò Berzi e gestito per le prime tre edizioni dal Collegio Guide Alpine della Lombardia, in questa deci-ma edizione l’organizzazione del Melloblocco si arricchirà ancora una volta della collabora-zione dei professionisti delle attività in mon-tagna. A loro sarà infatti affidata la gestione dei blocchi a premi e il ruolo di giudici nella salita degli atleti, con compito di presidio del territorio. La presenza delle Guide sarà anche l’occasione per avvicinarsi all’arrampicata con la corda, sperimentando vari stili dalla placca alla fessura. Questi “Climbing day” saranno un’esclusiva gratuita per tutti gli iscritti al Mel-loblocco, oltre che un’opportunità per conosce-re a fondo la Valle oltre il sassismo. “Hiking around the melat” è un’altra iniziativa messa a disposizione dalle Guide Alpine e dagli ac-compagnatori di Media Montagna, grazie alla

quale sarà possibile partecipare a escursioni giornaliere per visitare i luoghi più affascinanti di questo angolo di paradiso.

I NUmERI DEL mELLOBLOCCOIl numero di iscritti ufficialmente registra-

ti nelle precedenti 9 edizioni disputate è di 13.378, con una media di 2.180 iscritti per anno nelle ultime 4 edizioni (e un picco di 2.601 nel 2011). Gli iscritti sono per circa il 50% di età compresa tra i 20 e 30 anni e ar-rivano all’80% estendendo l’età dai 20 ai 40 anni; le donne rappresentano il 25% degli iscritti totali e gli stranieri sono il 15%, per un totale di 2.000 presenze circa nelle 9 edizioni in rappresentanza di una sessantina di nazioni. I gruppi dall’estero più numerosi cumulati ne-gli anni sono stati: Francia (250), Regno Unito e Germania (200), Spagna (150), Repubblica Ceca (120), Austria, Russia e Svizzera (100). Se 13.378 sono stati i partecipanti regolarmente iscritti alla manifestazione, le stime degli ope-ratori del settore e delle forze che presidiano il territorio stimano in circa 35.000 le presenze totali in valle tra turisti, escursionisti, semplici curiosi e altri arrampicatori che sono stati pre-senti nei giorni della manifestazione in questi nove anni.

[email protected]

Con una media di 2.180 iscritti per anno nelle ultime 4 edizioni, si conferma la manifestazione di riferimento mondiale per il boulder. Per celebrare al meglio l’importante anniversario: 10 giorni di evento, un libro dedicato e un programma quanto mai ricco, tra conferme e novità.

Melloblocco, tutti invitati alla grande festa dei 10 anni

Ph. credits: Klaus Dell’Orto

La copertina del libro dedicato al decennale

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35 Numero 3 / 2013

Arco si conferma come uno dei centri inter-nazionali dell’arrampicata. Sabato 9 marzo infatti, nel corso dell’assemblea plenaria dell’International Federation of Sport Clim-bing (IFSC) tenutasi a Shangai, la cittadina trentina è stata ufficialmente scelta per ospitare i mondiali giovanili di arrampicata 2015. Una ratifica arrivata in seguito alla scelta fatta il giorno precedente dall’As-semblea Europea, dato che questa compe-tizione prevede una rotazione continentale e il 2015 era già stato affidato al vecchio continente. A presenziare la cerimonia di assegnazione era presente in Cina una de-legazione italiana guidata dal presidente della FASI Ariano Amici, con la vicepresi-dente Paola Gigliotti, Roberto Bresciani (as-sessore al lavoro e attività economiche del comune di Arco), Angelo Seneci (consiglie-re nazionale FASI, responsabile tecnico di Rock Master e dei Mondiali 2011) e Stefano Tamburini (presidente azienda municipale sviluppo Arco).

Arco ha sempre avuto un ruolo da protago-nista nell’arrampicata sportiva. Una disci-plina che la stessa città ha contribuito a dif-fondere non solo attraverso le competizioni ma anche con migliaia d’itinerari attrezzati sulle pareti naturali che la circondano. Un percorso di crescita esponenziale che ha

reso Arco una delle vere e proprie capitali mondiali del climbing e degli sport outdoor, culminata con l’assegnazione dei mondiali di arrampicata del 2011. L’appuntamento giovanile del 2015 metterà in palio per la prima volta il titolo boulder e il bellissimo Climbing Stadium di Arco è una delle po-che strutture che permette lo svolgimento delle 3 diverse discipline nello stesso luo-go. La città insomma si rimette in gioco. “La macchina organizzativa è già pronta”, spiega Albino Marchi, presidente della so-cietà Arrampicata Sportiva Arco che orga-

nizzerà l’evento. “Faremo del nostro meglio per poter eguagliare i numeri dei Mondiali Assoluti che hanno visto coinvolti 650 atle-ti provenienti da 56 diverse nazioni, 35.000 spettatori, 100 giornalisti e fotografi accre-ditati, 11 ore di diretta su Rai Sport e 100.000 visitatori unici nei giorni di gara sul sito del-la manifestazione. I Mondiali giovanili han-no il vantaggio di riferirsi a un target che potrà portare alla città un ritorno non solo immediato, ma anche per gli anni futuri”.

Ad arricchire il background della cittadina trentina ha certamente contribuito anche la storica competizione Rock Master, giun-ta quest’anno alla 26esima edizione e con interessanti novità all’orizzonte. L’evento si svolge nella moderna e inconfondibile struttura di arrampicata esterna coperta Climbing Stadium. Qui sono nate impor-tanti e innovative iniziative. Tra le quali nel 2002 l’happening del Rock Junior e nel 2006 l’Arco Rock Legends, vero è proprio Oscar dell’arrampicata. Nuovo slancio alla mani-festazione infine è stato dato nel 2012 con il format Rock Master Festival, che ha riu-nito nell’arco di 2 weekend Rock Junior (in evidenza alcune foto), Arco Rock Legends e Rock Master. Oltre a un villaggio con la presenza delle migliori aziende di settore e la possibilità di test, experience e svariate

attività nello splendido territorio dell’Alto Garda Trentino. In attesa del 2015 dunque, l’appuntamento è per l’edizione 2013 del Rock Master Festival, dal 31 agosto all’8 settembre.

www.rockmasterfestival.comwww.facebook.com/rockmasterfestival

Ad Arco i mondiali giovanili 2015

LA cITTà TRENTINA SI cONFERMA cAPITALE DELL’ARRAMPIcATA SPORTIVA

L’assegnazione ufficiale è avvenuta in occasione della riunione plenaria IFSC il 9 marzo a Shangai. Una ratifica che segue la scelta fatta dall’assemblea europea.

Da sinistra: Stefano Tamburini (AMSA), Wolfgang Wabel (pres. comitato europeo), Ariano Amici (pres. FASI), Marco Scolaris (pres. IFSC), Roberto Bresciani (comune di Arco)

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36 Numero 3 / 2013

Appuntamento a sabato 20 aprilepresso le Officine Creative Ansaldo a MilanoFocus climbing / Eventi

A cura diSIMONE BERTI

Un evento climbing diverso da quelli che solita-mente caratterizzano o hanno caratterizzato la città di Milano e che oltretutto si preannuncia veramen-te interessante per l’ampia offerta in programma. Per questo la giornata di sabato 20 aprile può es-sere un’occasione notevole per tutti gli appassionati di arrampicata come per chi vuole approcciarsi alla disciplina. Climbami, il primo festival milanese di arrampicata sportiva, verrà ospitato presso le Offici-ne Creative Ansaldo (Ex-Ansaldo), in via Tortona 54, all’interno di uno spazio di 2.200 mq diviso in due aree (Sala Palco e Sala Agorà). L’evento, presentato dall’associazione sportiva dilettantistica Passaggio Obbligato Free Climbing Promotion, rientra nella programmazione del progetto OCA, attualmente cogestito dal Comune di Milano e dall’agenzia Bar-ley Arts. Climbami coinvolgerà il pubblico durante l’intera giornata attraverso proiezioni, mostre foto-grafiche, installazioni audiovisive, gare dilettantisti-che, performance sportive, musica dal vivo e molto altro. A conclusione dell’intensa giornata, party se-rale con tre dj d’eccezione: DJ K direttamente dalla Val di Mello e The Fancy Moodbloods, duo dalle sonorità decisamente underground. Diversi brand outdoor hanno confermato il loro supporto in qua-lità di sponsor, come Grivel, La Sportiva, Moon, cui si aggiungono Versante Sud e il San Vito Climbing Festival. È inoltre patrocinato dalla sezione SEM (So-cietà Escursionisti Milanesi) del CAI. Anche Outdoor Magazine è fra i media partner.

ON vIDEOLa parte cinematografica rappresenta certa-

mente il cuore di Climbami e il filo conduttore è ovviamente il medesimo: la montagna e gli sport estremi. Climb for Life ad esempio, associazione che sensibilizza gli arrampicatori sulla donazione di midollo osseo, presenterà durante la mattina la sua ultima produzione: Adam Ondra - Climb for Life, documentario di chiodatura e liberazione del primo 9a siciliano (a San Vito lo Capo) a opera del climber ceco. Successivamente sarà il turno dell’anteprima di Patabang, il film di Andrea Frigerio sulla Val di Mello. Il tardo pomeriggio offrirà poi una selezione di cortometraggi dal VIMFF (Vancouver Internatio-nal Mountain Film Festival), studiata appositamen-te dal direttore Alan Formanek: nato nel 1998, il VIMFF è stato avviato con l’obiettivo di portare a Vancouver la visione di filmati outdoor dal taglio estremo.

La serata invece è tutta dedicata al Reel Rock 7, presentato in anteprima nazionale da Climbami. Questa rassegna cinematografica americana di film e documentari di arrampicata, alpinismo e sport estremo legati alla montagna (2 film della quale sono stati anticipati al Banff Film Festival a Milano, vedi immagini sopra), è il frutto del lavoro realiz-zato nel 2006 (è alla 7a edizione) da Josh Lowell e Peter Mortimer (vincitori di un Emmy Award Sport, oltre a decine di premi nei festival cinematografici internazionali). Programmato in due fasce orarie per assecondare le esigenze di tutti (la prima alle 20.30, anticipata dalla presentazione, e la seconda alle 22.30), avrà come protagonisti dello schermo top climber e intrepidi personaggi con storie ai li-miti dell’umano.

SPAZIO FOTOGRAFICOLa fotografia del “mondo verticale” svelerà allo

spettatore come l’arrampicata può esprimere se stessi e rappresentare un modo di vivere. In que-sto percorso il pubblico sarà accompagnato dagli scatti di Pietro Bagnara, Klaus Dell’Orto, Richard Felderer e Mathieu Goradesky, come attraverso gli ambienti urbani. L’Associazione Street Boulder Italia racconterà infatti, attraverso performance e la mostra fotografica “Mattone Rampante”, come l’arrampicata urbana e lo street boulder prendano forma dal desiderio e dalla necessità di recuperare zone particolarmente disagiate e poco frequenta-te, unendo così alla pratica sportiva una dimensio-ne sociale e culturale.

TRA WORkSHOP… A tutti gli appassionati di cinema e fotografia,

che abbiano già un minimo di conoscenza, anche superficiale, dei principali strumenti, sono poi ri-volti i due workshop atti a svelare i trucchi del mestiere di chi documenta le imprese legate al mondo degli sport estremi. E i personaggi che li guideranno sono di primissimo livello: da Michele

Radici, regista di rilievo internazionale specializ-zato in sport estremi, a Richard Felderer, fotografo vincitore di Click on the Mountain 2013. Al termi-ne dei workshop gli iscritti potranno partecipare al concorso “Climbareport”. Si chiederà di elabo-rare un report dell’evento, attraverso una serie di scatti per il settore fotografia e un breve video per il settore cinema. I due vincitori avranno la possibilità di andare a San Vito lo Capo come col-laboratori di Up Climbing.

…CONTEST…I contest proposti in occasione di Climbami sa-

ranno un’occasione per divertirsi rivolta e aperta a tutti. Dalle 13.00 alle 15.00, presso la Sala Agorà, si svolgerà la gara di lanci su Dyno Wall, che ha l’obiettivo di raggiungere una presa via via sposta-ta più in alto e lateralmente. Dalle 16.00 i più arditi tra i partecipanti potranno confrontarsi nello Street Boulder Contest, giocata ovviamente in un conte-sto cittadino. Infine, dalle 19.00 alle 20.00 presso la Sala Palco si svolgerà il Moon Board Contest, un pannello di allenamento per giochi divertenti e in-finiti passaggi di blocco.

… E TRAINING SESSIONUn notevole spazio è stato infine riservato ad

alcune discipline sportive non convenzionali: sarà infatti possibile partecipare a lezioni di Kundalini Yoga, antica disciplina che combina respirazione, meditazione, rilassamento, l’arte della sequenza del movimento, del ritmo e del suono, ma anche cimentarsi nella slackline. Chi già arrampica potrà invece sperimentare nuove tipologie di allena-mento mirato, tra cui il Dyno Wall Training Session e la Moon Board Training Session.

Ingresso: 8 euro (include proiezioni film, mostre fotografiche, performance sportive, training session, party), 5 euro per i bambi-ni di età inferiore ai 10 anni

www.climbami.itwww.facebook.com/climbami2013

Proiezioni, mostre fotografiche, installazioni audiovisive, contest, performance e musica dal vivo: tutto questo nel primo festival dell’arrampicata sportiva milanese. Che presenterà in anteprima nazionale Reel Rock 7,

rassegna cinematografica americana di film e documentari di alpinismo e sport estremi legati alla montagna.

CLIMBAMI!

Qui e sopra: foto della mostra Mattone Rampante organizzata da Street Boulder Italia

A sinistra un fotogramma del filmato Honnold 3.0. A destra un frame di Wide Boys. Entrambi i film, firmati Reel Rock, sono anche parte del programma italiano del Banff Film festival, che ha esordito per la prima volta in Italia con enorme successo a Milano e Genova (6 e 25 marzo).

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Focus on Numero 3 / 201338

DIStrIBUIto DA: viking Nord Pool - 0435.32061 - [email protected]

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Le scarpette Stonelands sono state disegnate per tutti i climber in cerca del proprio spazio verticale e combinano alla perfezione performance e fit confortevole. Grazie al taglio largo dell’avampiede, seppur dal volume contenuto, le dita del piede calzano in maniera naturale e aiutano in tal modo la precisione del lavoro con i piedi. La tomaia in pelle Split Grain si conforma al piede come una seconda pelle. Il Western Heel Cup e l’intersuola Stiffener forniscono rigidità e precisione. Suola Stealth C4. Misure: 4-12, 13 UK. Colori: VCS (red rock/black), Laces (white sands/black), Slipper (saddle brown). Prezzo: 110 euro VCS, 105 euro Laces, 100 euro Slipper.

Dopo il grande successo di Pantera, Wild Climb ha adottato le tecnologie e i materiali sviluppati per spingersi oltre e creare Mangusta. Ideali per boulder, strapiombo e indoor, queste ballerine utilizzano una microfibra bidirezionale made in Italy per il massimo comfort di calzata: è più morbida della pelle primo fiore, più elastica del tradizionale sintetico, non cede e possiede qualità di resistenza superiori. Grazie alla lavorazione della gomma in punta, il modello offre estrema precisione in aggancio. Leggermente asimmetrico, presenta chiusura velcro sul collo del piede, design Herodesign e gomma su tallone esterno e arco plantare interno per migliorare l’aderenza laterale. Suola WILDclimb di nuova concezione, testata da atleti e dal team Wild Climb.

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Scarpetta tecnica da parete, boulder e indoor: perfetta combinazione tra comfort, sensibilità e aderenza. Presenta una punta arcuata e rinforzata e un nuovo avampiede confortevole e preciso. L’allacciatura asim-metrica avvolge uniformemente. Inoltre è

applicato un sostegno del tallo-ne e gomma ultra adesiva

Millet 4PointsGrip. Prez-zo al pubblico:

100 euro.

mILLETHYBrID LACe

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BooStIC

Modello disegnato per consentire una calzata precisa e confortevole, si caratterizza per la forma del profilo asimmetrico che consente di effettuare micro appoggi con precisione. La tecnologia V-Tension System offre sostegno nella zona dell’avampiede,

migliorando sensibilità e precisione nella punta. Performance e precisione sono migliorate grazie anche alla speciale applicazione di gomma

morbida ultra aderente per l’aggancio di punta e al fit ottimale che consente un efficace aggancio di tallone. La chiusura è in velcro

contrapposto. La suola è Vibram Xs Edge. Consigliata per sport climbing, bouldering, indoor. Prezzo consigliato: 135 euro.

ForCe X

Sia la versione maschile che quella femminile (sotto) sono dotate di tecnologia V-Tension System e assicurano un sostegno sicuro lungo tutto l’avampiede. La tomaia è fabbricata in crosta naturale e calza sul piede in maniera comoda e piacevole. Il comfort è ulteriormente migliorato nella punta, dove il pellame è più morbido, e sul collo dove è applicata una speciale imbottitura. La chiusura è precisa a doppio velcro. Grazie alla suola Vibram Xs Edge permette precisione, sensibilità e aderenza in appoggio. Consigliata per: alpine rock climbing, indoor. Prezzo consigliato: 115 euro.

Il mix perfetto di comfort, durata e per-formance ha portato molti arrampicatori a scegliere questa scarpetta. La nuova Flash combina fra loro gli elementi più classici con le innovazioni apportate di recente. La classica tomaia in pelle è stata sostitu-ita con un materiale sintetico ed elastico, il SynFlex, che consente di offrire ottime prestazioni pur mantenendo un costante

e perfetto adattamento alla forma del piede. È stato ridisegnato il tacco

3D per aumentare la forza di attrito. Flash 2.0 è la prima

scarpetta d’arrampicata sul mercato a inclu-dere il gel in grado

di ridurre l’urto sul tallone.

Il top delle scarpette da arrampicata firmate Edelrid, realizzate per le sfide più difficili. La tomaia in pelle sintetica Lorica mantiene ottimamente forma e tensio-ne. lIl design asimmetrico e decisamente curvato consente precisione e presa anche nelle fessure più piccole. L’intersuola termoformato supporta molto bene le dita del piede, mentre la costruzione 2-Tension Frame conferisce potenza di trasmissione e rigidità torsionale. Il sistema di allacciatura è una combinazione di lacci e ballerina, la costruzione del tallone garantisce grandi performance di presa e la nuova suola E-Grip Plus offre grip e precisione incredibili.

Forma ZXC asimmetrica aggres-siva per migliorare le perfor-mance. Un particolare rinforzo evita l’alterazione della forma con il tempo, mentre la pianta larga in gomma aumenta l’aderenza nelle condizioni estreme e offre volume sotto la punta. Massima sensibilità nella punta anche su micro prese. Precisa, salda, senza alcun compromesso alla ricerca di una prestazione sempre migliore. Presenta tomaia Hydrobloc Split Leather e suola Vi-bram XS-Grip. Disponibile nelle taglie 35-46 EU. Peso: 210 gr (misura 41).

Ideale per arrampicate e percorsi lunghi, sia interni sia esterni. La chiusura con lacci offre una mag-gior precisione e personalizzazio-ne della calzata. Presenta una protezione in gomma per ridurre la tensione, mentre la Suola Vibram XS-Grip realizzata in un pezzo unico assicura maggiore comfort. Il modello dispone di solu-zioni tecniche e specifiche per arram-picare con la massima protezione. Tomaia Hydrobloc Split Leather. Disponibile nelle taglie 35-46 uomo, 34-41 donna. Peso: 260 gr (misura 41 uomo), 215 gr (misura 37 donna). Colori disponibili: cobalt, pink.

Innovazione, tecnologia, precisione e stile: è con questi parametri che Scarpa sviluppa i propri modelli di scarpette da arrampicata. Al centro del progetto sta la figura di Heinz Mariacher, climber di livello internazionale, che coordina i tester e gli esperti dell’azienda attraverso un minuzioso processo di realizzazione prototipi e prove sul campo. La collezione Climbing è composta da calzature pensate per ogni tipo di atleta, qualunque sia il suo livello, stile e tipologia di piede.

FIvE TENStoNeLANDS (vCS/LACe/SLIPPer)

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SCARPA2013 ClimBing ColleCtion

mAD ROCkFLASH 2.0

EDELRIDCYCLoNe

ZAmBERLANA74 ItALICA

A78 eDGe

Focus climbing / Scarpette

DIStrIBUIto DA: La Sportiva - 0462.571800 - www.lasportiva.com

Scarpetta d’arrampicata con costruzione No-Edge, la nuova rivoluzionaria filosofia di costruzione basata sull’assenza dei classici “spigoli” della suola. Inoltre grazie all’utilizzo di uno strato di gomma più sottile e omogeneo migliora la sensibilità. La costruzione riduce la distanza tra piede e roccia e permette di massimizzare la superficie di contatto con le infinite forme degli appoggi, permettendo un’arrampicata più fluida, precisa e naturale. Questa filosofia di costruzione, già presente sul modello Speedster, è applicata su Futura in maniera nuova, pensata per incontrare anche le

esigenze degli arrampicatori di medio livello. Evita infatti un’eccessiva

compressione delle dita del piede per un comfort di

calzata ottimale. Futura è inoltre dotata del

sistema di allacciatura Fast Lacing System:

veloce, preciso e immediato.

Scarpetta con allacciatura a due velcri concepita per beginners e per tutti i climber che necessitano di un prodotto comodo e veloce da calzare. Jeckyl VS è fasciante e la tensione ridotta del tirante in gomma sul tallone permette di aumentare il comfort anche dopo utilizzi prolungati. La tomaia è molto traspirante grazie all’inserto centrale forato. Suola Vibram XS Edge con spessore 5 mm per massima durata

nel tempo. Adatta all’utilizzo in palestra così come per vie

lunghe grazie all’elevato

comfort di calzata.

LA SPORTIvAJeCKYL vS FUtUrA

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Focus on Numero 3 / 201340

DIStrIBUIto DA: Kong - 0341.630506 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: Black Diamond equipment +41.61.5643333 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: Panorama0472.201114 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: Aludesign - 035.783595 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: Socrep - 0471.797022 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: Grivel0165.843714 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: Amorini - 075.691193 - [email protected]

kONGFULL

PANIC

Piastrina multi funzionale, è fabbricata in lega leggera di alluminio forgiata a caldo. È progettata per ancorag-gio fino a cinque persone e utilizzabile anche come freno in caso di calata con corda singola o doppia. Disegna-ta con tre passaggi, consente di svolgere in sicurezza anche le operazioni più delicate come le manovre di soc-corso. Permette una maggio-re pulizia in sosta evitando l’impiego di complicate e ingombranti catene di moschettoni e freni. Il foro superiore è più ampio e consente di alloggiare due connettori. Come discensore è compatibile con corde da 8 a 12 mm. Made in Italy. Certificazione: CE EN 795/B. Peso: 100 gr. Carico: 30 kN.

Modello composto da una fettuccia tubolare lunga 30 cm. Al suo interno è inserita una bacchetta flessibile che consente all’attrezzo di mante-nere la curvatura desiderata, per raggiungere anche gli spit più distanti. A questa è applicato un connettore in lega leggera di alluminio. Questo è dotato di un sistema progettato per tenere aperta la leva fino a quando entra in contatto con lo spit. Una volta scattata la chiusura automatica, il meccanismo impedisce l’apertura accidentale quando sotto carico. Il dispositi-vo è testato pezzo per pezzo e interamente prodotto in Italia. Certificazione: CE EN 12275/B. Peso: 105 gr. Carico asse mag-giore: 29 kN.

Unico al mondo con il sistema di bloccaggio/sbloccaggio rapido dell’apertura, questo rinvio rappresenta una fondamentale novità per tutti gli amanti dell’arrampicata più o meno esperti ed esigenti. Permette infatti di arrivare dove quei “pochi centimetri” potrebbero far rinunciare o aiutare nei momenti più ardui. È un pezzo che non può mancare in nessun set di rinvii di chi arrampica un “amico” da portare sempre in quota.

BLACk DIAmONDvAPor

EDELRIDCYrUS

Leggerezza, ventilazione e comfort sono i punti di

forza di questo casco. Il peso notevolmente ri-dotto non toglie nulla al fattore protezione, grazie alla specifica fabbricazione che prevede l’applicazione

di inserti in carbonio e kevlar tra la schiuma Eps

e la calotta in policarbo-nato. Le ampie aperture per

l’aerazione sono disposte per consentire un passaggio dell’aria

ottimale. Comodità e vestibilità ottimale sono inoltre assicurate dalla tecnologia su-spension system e dal sistema di chiusura personalizzabile. Il design si caratterizza per il profilo piatto e minimale, mentre la regolazione del giro testa retraibile permet-te di ridurre l’ingombro nello zaino. Le clip per l’attacco della lampada frontale sono rimovibili. Misure disponibili: S/M e M/L. Colori: Blizard, fire red e steel grey. Peso: 188 gr (nella misura S/M).

Modello efficace in molteplici situazioni, si caratterizza per l’elevato comfort di vestibili-tà. Grazie all’esclusiva costruzione tridimen-sionale 3D Vent Technology, assicura un fit ottimale e preciso e consente di distribuire il carico in maniera efficace. La chiusura Sli-de Block da 15 mm garantisce una mag-giore sicurezza e consente una perfetta regolazione in vita. I cosciali disegnati con struttura tridimensionale e inserti in mesh elastico offrono un’aderenza efficace, mentre le applicazioni anti abrasione nelle zone critiche aumentano la durabilità del prodotto. Fra i dettagli che completano il modello, si contano quattro anelli porta oggetti e due attacchi funzionali.

GRIvELSHUttLe

Dispositivo di fissaggio disegnato per adattarsi efficace-mente a qualunque tipo di fune, anche in condizioni di ghiaccio. Questo prodotto è altrettanto funzionale sia in caso di utilizzo per calata con thin rope che con corda singola. La versatilità e la facilità di impiego di questo strumento consentono in definitiva molteplici destinazioni di uso come sistema di ancoraggio, ad esempio durante un’operazione di soccorso.

Imbracatura polivalente sviluppata per l’alpinismo e l’arrampicata su ghiaccio. Si caratterizza per un nuovo de-sign e nuovi materiali dal comfort superiore, con interni in mesh traspirante ad asciugatura veloce. La struttura er-gonomica e robusta garantisce un ottimo sostegno lombare durante la sospensione in sosta, mentre le quattro fibbie di regolazione permettono un’ottima regolazione della taglia per un maggiore adattamento al corpo. I cosciali con la nuova struttura a T garantiscono un comfort d’uso e libertà nei movimenti. Dotata di quattro ampi porta materiali e due sedi per moschettone porta-materiale o porta-martello, presenta inoltre sul retro due piccoli e utili porta-materiali, per il posizionamento degli accessori e un anello posteriore per la magnesite. Peso: 485 gr (taglia M-L). Certificato EN 12277. Made in Italy.

Corda dalle eccezionali caratteristiche, realizzata per un uso intensivo (top rope, vie in lavorata). Il concetto costruttivo O-Flex permette un’eccellente annoda-bilità, morbidezza ed elevata resistenza

all’abrasione. Realizzata in poliammi-de. Standard:

CE EN 892 – UIAA.

Imbracatura da uomo per arrampicata con cosciali elastici. Sama è ideale per l’arrampicata sportiva. La sua costruzione offre un’eccellente ripartizione del carico, a livello di cintura e coscia-li, per assicurare un comfort migliore. I cosciali elastici rimangono ben sistemati e offrono una totale libertà di movimento. La fibbia DoubleBack sulla cintura assicura una regolazione facile e rapida. I punti di legatura sono realizzati in Dyne-ema, per migliorare la resistenza agli sfregamen-ti della corda. Dispone inoltre di 4 portamateriali, due anteriori rigidi per un facile e rapido accesso all’attrezzatura e due posteriori flessibili per non

creare un punto di appoggio con lo zaino, due

passanti per portamate-riali Caritool,

fibbia posteriore per corda di solle-

vamento ed elastici poste-riori staccabili. Certificazione:

CE EN 12277 tipo C, UIAA.

Estremamente leggera, robusta e morbida, de-dicata alle performance d’alto livello. Realizzata con l’innovativa tecnologia Perform 3, risul-tato della competenza Edelweiss, Energy 9,5 presenta un migliore assorbimento dell’energia e quindi un aumento della sicurezza. Il peso ridotto in rapporto a corde concorrenti di mede-simo diametro si traduce in un aumento della performance e una morbidezza senza pari, per un eccezionale comfort d’utilizzo.

Modello ultra-leggero per arrampicata e alpinismo. Con un peso record di 165 gr, Si-rocco diventa il nuo-vo punto di riferimento in termini di leggerezza. La costruzione monobloc-co consente di alleggerire il più possibile il casco e conserva un’eccellen-te resistenza agli urti, grazie alle proprietà meccaniche del polipropilene espanso (EPP). Anche il sistema di regolazione tessi-le contribuisce alla sua leggerezza. Questo casco è dotato di una nuova fibbia magne-tica che permette di chiudere il sottogola con una sola mano. Il casco Sirocco dispone anche di un’eccellente ventilazione ripartita sulla sua circonferenza. È dotato inoltre di imbottitura amovibile felpata e rivestita di tessuti assorbenti (lavabile), 2 fori laterali per visiera Vizion, 2 ganci e un elastico posteriore per fissare una lampada frontale. Disponibile in due misure. Certificazione: CE EN 12492, UIAA.

Corda unica nel suo genere, molto leggera e ottima per gli arrampicatori sportivi anche in situazioni estremamente difficili. Grazie al suo piccolo diametro e quindi al poco peso, la Revelation 9.2 offre grande maneggevolezza. Con il trattamento Superdry risulta resistente allo sporco e all’acqua. Questa corda di livello superiore soddisfa gli standard delle corde singole, delle mezze e delle gemelle, rendendola perfetta per le attività alpine su roccia, ghiaccio e neve.

mAD ROCktrIGGer WIre

CLImBING TECHNOLOGYASCeNt

mAmmUTreveLAtIoN

EDELWEISSo-FLeX 9,8 eNerGY 9,5 mm

PETZLSAmA SIroCCo

Focus climbing / Attrezzatura

DIStrIBUIto DA: Giorgio Primmer - 010.212481 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: Dinamiche verticali - 011.2732500 - [email protected]

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41 Numero 3 / 2013

Prodotti climbing firmati

Imbracatura polivalente all’insegna della leggerezza. L’imbottitura in Eva espansa da 3 mm e il taglio sagomato ne fanno un modello minimalista senza però sacrificare il comfort. L’imbottitura scorrevole Waist Belt Centering System permette di centrare esattamente la cintura, garantendo una perfetta regolazione in vita e quindi la comodità. La Jasper CR3 Light è inoltre provvista di slot in Hypalon per fissare il portamateriale da ghiaccio Hub, di anello di servizio No-Twist e di elastici di collegamento dei cosciali con sistema Flat-Link. I cosciali presentano infine sistema di bordatura portante Edge-Load Construction. Peso: 351 gr (M).

L’imbracatura immaginata dalle donne, progettata dalle donne e realizzata per le donne. Un modello all’insegna della leggerezza, ideale per l’arrampicata sportiva di alto livello e non solo. La costruzione Edge-Load implementata assicura il miglior rapporto sostegno-peso, con significativi vantaggi rispetto alla costruzione Edge-Load tradizionale. La sottile imbottitura in Eva espansa, il taglio sagomato e la distanza cintura-cosciali opportunamente variata eliminano i punti di pressione che creano fastidio alla maggior parte delle arrampicatrici. Altre specifiche: fibbie rapide autobloccanti su cintura e cosciali, anello di servizio brevettato No-Twist, elastici di collegamento dei cosciali con sistema brevettato Flat-Link, 4 porta-materiali sagomati e rinforzati, anello di recupero posteriore. Peso: 373 gr (M).

Armour è un casco polivalente per arrampicata e alpinismo e offre una calzata precisa, una protezione superiore e un look accattivante grazie ai suoi sei fantastici colori. La calotta esterna, in ABS stampato a iniezione, presenta ben dieci fori laterali che garantiscono un’eccellente ventilazione. Quella interna è in EPS. Da non dimenticare poi il sistema di regolazione posteriore con rotella, rapido e sicuro, che insieme alle altre caratteristiche fa dell’Armour il casco ideale in tutte le situazioni: sottogola con imbottitura, portalampada, conforme alle norme UIAA 106 ed EN 12492. Misura: 54-60 cm. Peso: 355 gr.

aRMOuR

phOTOn lOCK

SupeRnOVa

phOTOn expReSS

JaSpeR CR 3 lIGhT

Per chi ama arrampicare a vista. I Photon, leggeri e con chiusura Keylock, garantiscono moschettonaggi senza problemi. La fettuccia in nylon da 16 mm (lunghezze 11, 15 e 20 cm) è rigida quanto basta per impedire loro di ruotare. Peso: 82 gr (11 cm).

ROxBaCK

Il top di gamma degli zaini da arrampicata sportiva. Evoluzione del modello Rox Plus, il Roxback presenta come grande novità il sistema di apertura con una lunga zip posta sulla schienale. In questo modo la parte di zaino appoggiata a terra non è quella a contatto con la schiena dell’utilizzatore e si può facilmente

accedere a tutta l’attrezzatura contenuta. Con una capacità di

40 lt e il porta corda esterno regolabile, il Roxback può contenere tutto l’occorrente per l’arrampicata sportiva. Lo schienale imbottito e gli spallacci in morbida rete traspirante lo rendono perfetto anche per gli avvicinamenti più lunghi. Non mancano due tasche esterne laterali in rete elastica e due tasche chiudibili con zip, una interna e l’altra esterna. Realizzato in Nylon

400D con tripla spalmatura poliuretanica, pesa 750 gr.

pROTeCTIOn

Leggero e compatto, antivento e idrorepellente: in breve il guscio

ideale quando il maltempo imperversa, grazie alla costruzione in tessuto Hitex (nylon ripstop) con trattamento DWR (Durable Water Repellant). Senza dimenticare il cappuccio con visiera compatibile col casco, le 3 tasche esterne, il girovita regolabile con cordino elastico e il sacchetto-custodia integrato: caratteristiche che fanno della Protection Jacket il capo perfetto per le grandi salite. Taglie: S-XL.

DIStrIBUItI DA: C.A.m.P. - 0341.890117 - [email protected]

I moschettoni a ghiera leggeri sono delle rarità, specialmente se di dimensioni full-size. Il Photon è uno di questi. Proprio per le sue dimensioni è comodo da usare anche indossando i guanti ed è quindi ideale per l’alpinismo, dove la leggerezza è fondamentale. Il naso particolarmente sottile, con chiusura Keylock, permette di agganciarlo e rimuoverlo facilmente da fettucce, cordini e chiodi. Peso: 42 gr.

Sacchetto porta magnesite dal fondo piatto che ne impedisce il rovesciamento. Il bordo superiore rigido offre una grande apertura, la chiusura precisa non disperde la magnesite. Dispone infine di doppio passante per la fettuccia da 15 mm (fornita) da fissare alla vita con fibbia a clip, asola portaspazzolino. Realizzato in tela canvas con 4 combinazioni di colore: denim, rainbow (foto), fluo, peace.

Il Cassin Più 2 è un attrezzo polivalente, utilizzabile con corde di ogni diametro. È provvisto di scanalatura a “V” per un miglior controllo della frizione e, grazie a un secondo foro moschettonabile (perfetti per lo scopo il HMS Nitro Lock e HMS Compact Lock), permette di sbloccare e calare senza difficoltà il secondo o i secondi di cordata dopo che le corde sono entrate in tensione. Dispone di cavetto diagonale per prevenire sfregamenti e inceppamenti della corda. Peso: 80 gr.

La scelta giusta per i climber di alto livello che non vogliono soltanto la comodità ma anche tutte quelle caratteristiche che deve avere un’imbracatura da libera estrema. La cintura e i cosciali, per ridurre peso e ingombro e aumentare il comfort, presentano un innovativo sistema di costruzione laminare a tre strati: al centro una struttura portante in fettuccia tagliata anatomicamente al laser, all’esterno uno strato in nylon antiabrasione e all’interno un rivestimento in mesh 3D. I porta-materiale sono sagomati per avere i rinvii sottomano e la cinghietta posteriore in Hypalon, da infilare direttamente nelle asole del sacchetto portamagnesite, tiene quest’ultimo perfettamente fermo e in posizione ottimale senza la consueta fettuccia attorno alla vita. Fibbia rapida autobloccante sulla cintura, anello di servizio brevettato No-Twist. Peso: 382 gr (M).

pIù 2 laSeR pOlIMaGò

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Focus on Numero 3 / 201342

DIStrIBUIto DA: monvic - 366.9947934 - [email protected]

mONvICGeroNImo

DIStrIBUIto DA: Alpex0423.639588 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: e9 - 0736.391022 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: oberalp - 0471.242900 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: marmot Italia0423.491923 - www.kinobi.it

Un top per l’arrampicata partico-larmente femminile grazie allo scollo a V e al bell’incrocio sulla schiena. Realizzato in poliestere riciclato e morbido jersey, colpi-sce per leggerezza, resistenza e rapida asciugatura. Il trattamento Polygiene agisce sulla superficie del capo impedendo la prolife-razione di microrganismi come batteri e funghi responsabili dei cattivi odori. Peso: 130 gr. Disponibile nelle taglie: 38-52. Prezzo consigliato al pubblico: 44,90 euro.

Il design di questi pantaloni 3/4 alla moda è ispirato allo stile yoga. Si tratta di un indumento mol-to morbido che, grazie alla vita elastica e agli orli regolabili, si adatta perfettamente al corpo. Un capo estremamen-te comodo quindi per l’arrampicata e il boulder. Peso: 280 gr. Disponibile nelle taglie 38-52 e nei colori: marigold, ash, pink rose, westminster, venom. Prezzo consigliato al pubblico: 59,90 euro.

Capo in morbido Polartec Power dry ad alta efficienza, con costru-zione anatomica e fasciante. Il tessuto è estremamente caldo ma al contempo molto compressibile. Zip YKK lunga, cuciture piatte, alloggiamen-to per i pollici e un comodo cappuccio rendono Thermo Hoody di Marmot ideale sia come capo esterno che nel normale vestire “a cipolla”.

SALEWAtoP CHAIN DrY

PANtALoNe roUND tUrN

mARmOTtHermo HooDY

Nella collezione estiva 2013, E9 introduce un innovativo concetto di assemblaggio di più colori all’interno di un singolo capo, ispirandosi e reinterpretando il “climbing look degli anni ‘80. Molti fantasiosi capi sono stati inseriti quindi nella nuova linea “E9-4/4”. Il pantalone da uomo Blat in cotone elasticizzato, co-modo per scalare e per la vita di tutti i giorni, dalle tasche ampie e profonde, ne esprime corag-giosamente il concetto. Disponi-bile in una vastissima varietà di colori, nelle versioni Blat 1, Blat 2, Blat 3.

E9BLAt 2

Presente da ben tre anni nella collezione Monvic, Geronimo pre-senta quest’anno alcune novità negli accessori e nel colore del jeans o delle cuciture. Modello sempre gradito agli arrampica-tori, soprattutto ai boulderisti, che ne apprezzano la legge-rezza, l’elasticità e soprattutto la robustezza. Presenta denim elasticizzato e doppie cuciture in contrasto, tasche in jersey morbido, tasca laterale porta-spazzolino, taschino interno strategico, coulisse interna. Interamente Made in Italy. Lo stesso modello viene anche proposto da Monvic in tessuto cotone elasticizzato colorato: il nome diventa Billy the Kid.

Pantalone ideale per trekking, boulder, backpacking con carichi pesanti, day hiking, passeggiate e utilizzo in montagna. Realizzato in tessuto bielastico, il massi-mo per comfort e vestibilità, è molto tecnico e presenta un fit eccezionale, adatto a molteplici situazioni. La speciale composizio-ne del materiale permette infatti aderenza, comodità e adattabilità, senza perdere in tecnicità e pre-stazioni. Tre tasche con chiusura zip a terminale gommato, zip sul fondo, inserti di protezione sulle ginocchia e interno del polpaccio. Disponibile in due versioni colore: grigio/beige e beige/grigio scuro.

GROUSE CREEkGrIzzLY

Focus climbing / Abbigliamento

DIStrIBUIto DA: Socrep - 0471.797022 - [email protected]

L’evoluzione dell’imbrago da arrampi-cata. Il Realization è il primo combi-nato con il pantalone. Ottimo comfort grazie agli inserti elastici per una massima libertà di movimento, facile e veloce da regolare. La struttura è fatta di una sola fettuccia integrata al bacino e alle cosce. Realization è lavabile fino a 40°.

mAmmUTreALIzAtIoN

DIStrIBUIto DA: the North Face0423.683100 - www.thenorthface.com

DIStrIBUIto DA: Ferrino & C. - 011.2230711 - [email protected]

DIStrIBUIto DA: [email protected]

DIStrIBUIto DA: 4US - 0436.2731 - [email protected]

THE NORTH FACESPLINter FULL zIP

FERRINOmASINDI PANt

mILLETtrIoLet PANt

Parte della linea Kalymnos Climb nella nuova colle-zione estiva 2013. Que-sta felpa con cappuccio a zip intera, elasticiz-zata e traspirante, è dedicata a coloro che fanno dell’arrampicata una filosofia di vita e offre comfort unito a caratteristiche tecniche all’avanguardia. Tessuto elasticizzato e tasselli sottobraccio garantiscono la massima libertà di movimento durante le manovre di arrampicata. Con cappuccio regolabi-le, zip, tasche e punto vita elasticizzato. Il tessuto traspirante è approvato Bluesign. Prezzo: 105 euro.

Pantaloni in cotone elasticizzato con taglio “loose” con cuciture in contrasto, tinto in capo. Disponibile sia in taglio uomo che donna in quattro varianti colore, il Masindi è studiato per offrire massima libertà di movimento nel bouldering come nella vita di tutti i giorni. Tessuti: cotton stretch (97%), coto-ne (3%), spandex. Misure dalla 44 alla 60 per gli uomini e dalla 40 alla 50 per le donne. Peso: 380 gr (tg. 50 uomo) - 345 gr (tg. 44 donna).

Pantaloni tecnici adatti all’alpini-smo e al climbing estivo, in quanto leggeri, robusti e confortevoli anche con temperature medio-alte. L’esclusivo tessuto Millet Drynamic Weave infatti risulta veramente leggero e trasporta all’esterno il sudore asciugandosi rapidamente. Gli inserti in tessuto Wide Cordura stretch garantiscono libertà di movimento. Prezzo al pubblico: 94 euro.

Dedicata alle donne che ricercano massima leggerezza, Cita Tank è un capo ad alte prestazioni realiz-zato con un fresco tessuto mesh permeabile all’aria e provvisto di un funzionale pannello elasticiz-zato sulla schiena. Il reggiseno incorporato in mesh offre soste-gno e ventilazione. Praticissima, è contraddistinta da un fit rilassato che permette la massima circola-zione d’aria.

ARC’TERYxCItA tANK

LeXI PANt

Pantalone accorciabile in policotone con ginocchia preformate. Robusto e durevole, si presta alla perfezione al climbing. Di-spone di 4 tasche e cintura foderata in Driclime.

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