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1 Assistenza Infermieristica alla persona affetta da A s m a b r o n c h i a l e Definizione L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da una aumentata reattività dell’albero bronchiale, edema della mucosa bronchiale, e produzione di muco, a stimoli di vario genere.

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Assistenza Infermieristica alla persona affetta da

Asm a br o nchi al e

Definizione

L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da una aumentata

reattività dell’albero bronchiale, edema dellamucosa bronchiale, e produzione di muco, a

stimoli di vario genere.

2

L’edema della mucosa accanto all’aumentata reattività bronchiale ed alla produzione di mucoportano ad ostruzione al flusso aereo

Sintomatologia

Dal punto di vista clinico,si manifesta con crisi ricorrenti di

d i s pnea paro ss i st i c a con s i b ili e t o s s e reversibili sia spontaneamente che attraverso

trattamenti

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Patogenesi dell’asma

L’ipotesi attualmente più accreditata per la patogenesi dell’asma è che questa malattia derivi

da unpersistente stato di infiammazione

delle vie aeree

Eziologia

Due principali meccanismi eziopatogenetici:

1) allergico (particolare sensibilità di un organismo verso determinate sostanze

o allergeni che provocano una reazione immunitaria esagerata o anomala)

2) idiosincrasico (intolleranza propria di un organismo verso un agente esterno).

In generale se l’insorgenza della malattia è precoce, prevale la componente allergica, se invece è tardiva l’eziologia può essere di tipo

idiosincrasico

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Fattori scatenanti Allergeni (stagionali / permanenti)

Farmaci (aspirina)

Inquinamentoambientale e atmosferico(acari della polvere/ inquinamento)

Fattori occupazionali(vernici / gas nocivi /profumo)

Infezioni (influenza)

Esercizio fisico (corsa/nuoto)

Stress emotivo (ansia/ lutto)

Le tipologie di asma più frequenti sono

L’ Asma professionale (farine-lattice-vernici-PVC)

Asma da sforzo (sforzi fisici intensi e duraturi)

Asma da reflusso gastro- esofageo

Asma da farmaci (aspirina e beta bloccanti)

Asma da additivi alimentari

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Diagnosi differenziale

Per formulare la diagnosi di asma si deve tener conto delle informazioni fornite

dall’anamnesi e dall’esame obiettivo del paziente, ma è necessario ottenere la

conferma dalle misurazioni funzionaliche si ottengono attraverso

la spirometria e la misurazione del PEF.

La spirometria Test di funzionalità

polmonare che misura specifici volumi polmonari e le frequenze.

La misurazione può essere fatta prima o dopo la somministrazione di un broncodilatatore a secondadello scopo dell’ esame.

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La spirometria Gli indici spirometrici più

importanti sono:il volume espiratorio

forzato al primo secondo (FEV-1)

la capacità vitale forzata(FVC).

FEV-1 e FVC sono molto sensibili all’ostruzione bronchiale

Il picco di flusso espiratorio (PEF)1

Il PEF: è’ la massima velocità con la quale si è in grado di espirare aria dai polmoni.

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Da cosa è composto l’apparecchio che misura il PEF?2

Boccaglio Corpo munito di

cursore che viene mosso dall’aria espirata

Scala graduata (t/minuto)

i dati ottenuti vengono confrontati con valori standard rapportati a sesso, età, statura e normalmente allegati ai misuratori

Scopo della misurazione del PEF?

Segnare il proprio personal best(p.b.= valore personale migliore)

Tre diverse situazioni

l’80% e il 100% del p.b. Zona verde 50% e l’80% del p.b. Zona gialla < 50% del p.b. Zona rossa

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Secondo il National Heart, Lung and Blood Institute, queste zone corrispondono a tre

diversi comportamenti.

ZONA VERDE: assenza di sintomi di asma, continuare la terapia in atto. La permanenza prolungata dei pazienti in terapia cronica in zona verde, può far valutare la possibilità di una riduzione della terapia.

ZONA GIALLA: si sta verificando un’esacerbazione acuta, è necessario un aumento della dose della terapia. Oppure l’asma non è sufficientemente controllata ed è necessario modificare la terapia in corso.

ZONA ROSSA: prendere immediatamente un broncodilatatore ed avvertire il medico se il PEF non ritorna nella zona gialla o verde

Poiché spesso un calo asintomatico delPEF può precedere una crisi asmatica

Il PEF andrebbe misurato al risveglio, a mezzogiorno o al rientro a casa dal lavoro e alla seraprima di coricarsi, prima e dopo l’eventuale uso del broncodilatatore.

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Classificazione dell’asma in rapporto alla gravità, tratto da

National Institute of Health WHO1995

LIVELLO DI GRAVITA’ DATI CLINICILIVELLO 1ASMA

LIEVE INTERMITTENTE

Sintomi intermittenti < 1/sett. Asma notturno < 2 notti al mese Capacità lavorativa buonaPEF ridotto fino al 20% del basaleSpirometria normale

LIVELLO 2ASMA

LIEVE PERSISTENTE

Sintomi > 1/sett.Asma notturno>2 notti al meseCapacità lavorativa buonaPEF ridotto fina la 30% del basaleSpirometria normale

LIVELLO 3ASMA

MODERATO PERSISTENTE

Sintomi quotidianiAsma notturno> 1 notte alla settimanaCapacità lavorativa ridottaUso quotidiano di β2-agonisti più di 3/4 volte dieOstruzione reversibilePEF ridotto fina al 60% di quello basale

LIVELLO 4ASMA

GRAVE PERSISTENTE

F.

Sintomi continui Frequenti riacutizzazioni Asma notturno frequente Capacità lavorativa assenteGrave limitazione attività quotidianeGrave ostruzione nn reversibile

1010

Obiettivi del trattamento dell’ASMA

Sensibilizzare il paziente a sviluppare uno stretto rapporto di collaborazione con il medico

Identificare e ridurre l’esposizione ai fattori di rischio

Valutare, trattare e monitorare l’asma Gestire una riacutizzazione dell’asma

L’approccio terapeutico

L’e d uca z i on e san i t a r i a

L’a l lon t an a m e n to da i f a tt o r i s ca t en a n t i

F ollo w u p Fa rm ac i

L’approccio terapeutico

L’ e du c az i one sa ni t a r i a Conoscenze sulla patologia

sui farmaci e sulle strategie di gestione

L’approccio terapeuticoL’educazione al paziente affetto da Asma dovrà

avere come obiettivi (1)

Che il paziente tenga conto della definizione di Asma come malattia infiammatoria cronica

delle vie aeree.

Che il paziente abbandoni l’idea che l’Asma è da trattare solo nelle situazioni

acute

L’approccio terapeutico

L’educazione al paziente affetto da Asma dovrà avere come obiettivi (2)

Che il paziente comprenda che l’approccio terapeutico

non è statico, ma graduale in relazione ai quattro livelli di gravità

dell’AsmaDa una parte l’uso di

farmaci di fondo(controllers)

Dall’altra l’uso di farmaci sintomatici

(relievers)

L’approccio terapeutico

Infine l’educazione al paziente dovrà essere rivolta a

Motivare il paziente al monitoraggio quotidiano del PEF Insegnare come, quando misurare il personal best Insegnare come utilizzare MDI e/o eventuali distanziatori Insegnare come prevenire un attacco asmatico Far riconoscere i segni premonitori di un attacco asmatico Insegnare come gestire una crisi asmatica Insegnare ad adattare la terapia farmacologica

L’educazione sanitariaUn ’approccio terapeutico con particolare attenzione ai farmaci antinfiammatori

Un ’approccio terapeutico con particolare attenzione ai farmaci

antinfiammatori

In passato la terapia dell’asma era rivolta prevalentemente al controllo dei sintomi, cioè alla

rimozione del broncospasmo.

Sarà importante ricordare al paziente l’ a s s un z i o n e r e g o la re d e l l a t e r a p i a a n t i f ia m m a t or ia , poiché ad

essa e non ad un eccessivo utilizzo dibroncodilatatori, che è affidato il controllo della malattia.

Secondo le linee guida di Progetto Mondiale Asmai farmaci antiasmatici vengono classificati come farmaci

di fondo e farmaci sintomatici.ContollersTerapia di fondo

farmaci che agiscono sptt. sul controllo della flogosi

I corticosteroidi I cromoni I ß2 agonisti a lunga

durata La teofillina a lento

rilascio Il chetotifene Gli antileucotrienici

RelieversTerapia sintomatica

si utilizzano solo nel trattamento delle crisi asmatiche

I ß2 agonisti a breve durata d’azione

Gli anticolinergici L’aminofillina L’adrenalina I corticosteroidi

Obiettivi delle terapieDa una parte l’uso di farmaci

di fondo (controllers) I quali:han n o l ’ ob i e tt i v o di :

controllare l’infiammazione e di mantenere una adeguata pervietà della vie aeree

(cortisonici)

< l’iperattività bronchialebroncodilatatori a breve durata d’azione

(β2-agonisti)

< la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni

Dall’altra l’uso di farmaci sintomatici (relievers)

I qualihan n o l ’ ob i e tt i v o di :

trattare i sintomi, tosse, respiro sibillante, senso di costrizione toracica

(broncodilatatori a breve durata d’azioneβ2-agonisti)

La via di somministrazione p r e f e r i t a per il trattamento

dell’Asmaè la via

inalat oria

La via di somministrazione

Inalatoria

Consiste nell’introduzione di

un farmacoattraverso le vie aeree superiori

La somministrazioneattraverso la via inalatoria

La somministrazioneattraverso la via inalatoria

Vantaggi

Assorbimento estremamente rapido

Si evita il filtro epatico

Possibilità di auto- somministrazioni

Vantaggi

Sia un effetto locale che sistemico

Già a livello locale le concentrazioni del farmaco sono sufficientemente attive

Riduce la frequenza e l’entità degli effetti indesiderati (cortisonici).

La somministrazioneattraverso la via inalatoria

Svantaggi La quantità di farmaco che

raggiunge il luogo d’azione varia a seconda dei seguenti fattori:

1. presenza di ostruzioni bronchiali (muco- broncospasmo),

2. dimensioni delle particelle(caratteristiche chimiche –fisiche del farmaco)

3. il tipo di apparecchiatura utilizzata (>ultrasuoni < aerosol)

Svantaggi Minor controllo del

dosaggio

Necessità di apparecchiature particolari

Possibilità di irritazione locale

Richiede un certo grado di collaborazione

La via somministrazione inalatoria

Si avvale di presidi di varia tipologia

Nebulizzatori ad ultrasuoni

Nebulizzatori pneumatici

Puff predosati Aerosol dosato attivo con il respiro

Inalatoria polvere secca

Quali presidi utilizzare per la somministrazione dei farmaci per

via inalatoria?Nebulizzatori ad ultrasuoni

NebulizzatoriPneumatici

Puff - predosati Aerosol dosato attivo con il respiro

Inalatoria polvere secca

Puff predosatiDispositivi pressurizzati pre-dosati

Permettono la trasformazione di un farmaco dallo stato liquido o solido allo stato gassoso

Puff predosati

Vantaggi

Forniscono ad ogni spruzzo una quantità fissa di farmaco nebulizzato.

Può essere portato sempre con sé dal pz.

Svantaggi

Se non è usato correttamente vi è una ridotta efficacia terapeutica

Il loro utilizzo richiede un certo coordinamento psicomotorio

Puff predosatiDispositivi pressurizzati pre-dosati

Istruzioni da dare al paziente per l’auto somministrazione dei farmaci tramite MDI

Far respirare profondamente il paziente Rimuovere il tappo dal beccuccio ed agitare il

dosatore Raccordare il dosatore al distanziatore

disponendolo in posizione verticale In assenza del distanziatore posizionare il

beccuccio dell’inalatore a 3-4 cm dalla bocca, quindi ad inspirazione iniziata…

Premere con l’indice il fondo della bomboletta, e contemporaneamente inspirare in modo lento e profondo

Trattenere il respiro circa 5-10’’ Espirare ed attendere 30-60 secondi prima della

successiva inalazione Sciacquare la bocca per rimuovere i residui di

farmaco, in particolare nel caso di cortisonici.

N.B. In caso di terapia multipla inalare prima i Beta2 agonisti, poi i cortisonici (l’effetto broncodilatatore

e2t0te10d.i2f0a1rarrivare più in profondità il cortisonico).

2020

Per ridurre le difficoltà e ottimizzare il deposito del principio attivo

Si raccomanda l’uso deidistanziatori

2121

Oppure degli Aerosol / Inalatori

attivi con il respiro

Quali presidi utilizzare per la somministrazione dei farmaci per

via inalatoria?

Nebulizzatori ad ultrasuoni

NebulizzatoriPneumatici

Puff - predosati Aerosol dosato attivo con il respiro

Inalatoria polvere secca

o

La via somministrazioneinalatoria

Nebulizzatori ad ultrasuoni

Nebulizzatori pneumatici

Puff predosati Aerosol dosato attivo con il respiro

Inalatoria polvere secca

Quali presidi utilizzare per la somministrazione dei farmaci per

via inalatoria?

Nebulizzatori ad ultrasuoni

NebulizzatoriPneumatici

Puff - predosati Aerosol dosato attivo con il respir

Inalatoria polvere secca

I nebulizzatoripneumatici ed ad ultrasuoni

Vantaggi comuni Adatti nella

somministrazione dei farmaci nei pazienti pediatrici o anziani

Buon sistema per la somministrazione di dosi elevate di farmaci

I nebulizzatori ad ultrasuoni Funzionano sul principio di

una vibrazione che disgrega un liquido in minutissime goccioline.

La vibrazione viene generata dal passaggio di una corrente elettrica ad alta frequenza attraverso un disco di ceramica (trasduttore piezoelettrico).

I nebulizzatori ad ultrasuoni

Vantaggi sono più silenziosi di

quelli pneumatici

m a gg i o r e r ap i d i t à d i nebu liz z a zi on e che riduce la durata delle sedute

Svantaggi r o m po n o c o n m a gg i o r e

fa cili t à le pa r t ic e lle e po ss on o a l te r a r e a lc u n i p r i n ci p i att i v i (es. dornase alfa, Pulmozyme)

Quelli ad ultrasuoni non sono adatti per tutti i preparati farmaceutici o per tutti i quadri clinici

I nebulizzatori ad ultrasuoniINDICAZIONI

Nell'asma il loro ruolorisulta limitato all'attacco acuto

Larga applicazione nelle più comuni affezioni respiratorie (es. sinusite, tracheite).

I nebulizzatoripneumatici

Sono formati da un compressore e da un'ampolla. Nell'ampolla il flusso d'aria, forzato attraverso un piccolo orifizio, crea una caduta di pressione con risucchio di piccole quantità di farmaco che, investite dal getto d'aria, si frantumano in minutissime goccioline.

caratteristiche ideali:•potenza compresa tra 1 e 2 atmosfere,•nebulizzare una soluzione di 3 ml in un tempo inferiore a 10 minut

I nebulizzatori pneumaticiSvantaggi

La somministrazione richiede un tempo maggiore

Irregolarità nella nebulizzazione

M o l t i d e g l i a pp a r ec c hi i n c o m m e r c i o n o n r i s u l ta no a d att i p e r i l t r atta m e n t o d e ll e gr av i pn e u m o p at i e e d e ll ' a s m a bron c h i a l e . La scarsa potenza e le grossolane caratteristiche tecniche delle ampolle non permettono infatti di produrreparticelle sufficientemente piccole da raggiungere le vie aeree inferiori, rendendo inefficaci molte terapie

(cortisonici e disodiocromoglicato).

Svantaggi

Il diametro delle particelle, che costituisce il punto cruciale di ogni apparecchio per aerosol, dipende dalle caratteristiche dell'ampolla, dalla pressione dell'aria e dall'entità del flusso

Resta da verificare….

A tutt'oggi non s ono d is pon i b il i s t udi cli n ic i c o m pa r at iv i c he c on s entano di s c eg li e r e t r a un nebu li z z ato r e pneu m at ic o e u n o ad u l t r a s uoni in funzione del farmaco da somministrare e della patologia da trattare.

L’ a llon t a n a m e nto d a i f a t t . sca t e n a n t i

L’educazione sanitariaUn ’approccio terapeutico

con particolare attenzione ai farmaci antinfia

L’allontanamento dai fattori scatenanti

le crisi asmatiche

Un esempio….La profilassi ambientale

L’ a llon t a n a m e nto d a i f a t t . sca t e n a n t i

L’educazione sanitariaUn ’approccio terapeutico

L’i m po s t az i one d i un r e gol a re foll o w up L’anziano, tende ad adeguarsi ai disturbi modificando lo stile di vita

L’impostazione di UN R E G OL A R E FOLLOW UP

essendo l’asma una condizione dinamica sono previste delle

strategie farmacologiche che vanno adattate di volta in volta al paziente

Approccio terapeutico graduale dell’asma in relazione ai quattro livelli di gravità

(Classificazione dell’asma in rapporto alla gravità, tratto da National Institute of Health WHO 1995)

Se il controllo dell’Asma è mantenuto per almeno tre mesi si

può ridurre gradualmente la terapia

Approccio terapeutico graduale dell’asma in relazione ai quattro livelli di gravità

secondo la classificazione dell’asmadel National Institute of Health WHO 1995

LIVELLO DI GRAVITA’

DATI CLINICI TERAPIA

LIVELLO 1ASMA LIEVE INTERMITTENTE

Sintomi intermittenti <1/sett.Asma notturno < 2 notti al meseCapacità lavorativa buonaPEF ridotto fino al 20%del basale

Terapia sintomaticaβ2-agonisti a beve durata d’azione inalati al bisogno non più di 2-3 volte a settimana

LIVELLO 2ASMA LIEVE PERSISTENTE

Sintomi > 1/sett Asma notturno al meseCapacità l buona

.>2

notti

avorativ

a la

30%

male

Terapia sintomaticaL’uso di β2-agonisti a breve durata d’azione è consigliata solo al bisogno e non dovrebbe superare le 3-4 volte al dìTerapia di fondoIntroduzione di antinfiammatori quotidiani, corticosteroidi inalatori, cromoni.Se asma notturno si possono aggiungere β2- agonisti a lento rilascio (os)

del basaleSpirometria nor

Approccio terapeutico graduale dell’asma in relazione ai quattro livelli di gravità

Secondo la classificazione dell’asmaDel National Institute of Health WHO 1995

LIVELLO 3ASMA MODERATOPERSISTENTE

Sintomi quotidianiAsma notturno> 1 notte alla settimanaCapacità lavorativa ridotta Uso quotidiano di β2- agonisti più di 3/4 volte dieOstruzione reversibilePEF ridotto fina al 60% di quello basale

Terapia sintomaticaβ2-agonisti a breve durata d’azione solo al bisogno e non più di 3-4 volte al dìTerapia di fondoL’impostazione terapeutica ricalca quella del livello 2 con cambiamento di dosaggi:corticosteroidi quotidiani in associazione con β2- agonisti a lunga durata oppure β2-agonisti orali oppure teofillina a lento rilascio.

LIVELLO 4ASMA GRAVE PERSISTENTE

Sintomi continui Frequenti riacutizzazioni Asma notturno frequente Capacità lavorativa assente Grave limitazione attività quotidianeGrave ostruzione non reversibilePEF < al 60%di quello basale

Terapia sintomaticaUso regolare e quotidiano di broncodilatatori a lunga durata d’azione e corticosteroidi per via oraleβ2-agonisti a breve durata d’azione al bisognoTerapia di fondoPortare al massimo il dosaggio dei corticosteroidi per via inalatoria

3030

Quali sono i Modelli funzionali alterati in caso di ASMA?

E.O.Modello Modello

Modello

Asma

Modello

ModelloModello

Modello Modello

E.O

Quali sono i Modelli funzionali alterati in caso diASMA?

Dispnea, sensazione di costrizione toracica,respiro sibilante, cianosi, secchezza delle mucose, ansia agitazione (ipossia), letargia (ipercapnia), febbre (infezione), tosse secca con scarsa produzione

di espettorato chiaro, uso dei muscoli accessori, tachipnea, linguaggio difficoltoso,tachicardia, lieve >PA (=liberazione di catecplòamine che avviene sotto stress e all’ipossia), possibili aritmie

Modello Cognitivo percettivo

Modello di Concerto di sé percezione di sè Modello di Ruolo e Relazioni

Modello diNutrizionale e Metabolico

Modello diSonno e riposo

Asma

Modello diAttivita’ ed esercizio fisico

Modello di, Mantenimento e

percezione della salute

Modello di Coping tolleranza allo stress

F. Todesco 2010.2011

F. Todesco

Quali domande ?Quante volte si assenta dal lavoro a causa della sua patologia?Le capita di avere crisi asmatiche durante il lavoro?La sua patologia ostacola in qualche modo

Modello di Ruolo e Relazioni

Modello di

lo svolgimento del suo ruolo famigliare/professionale?Evita eventi o attività pubbliche perché teme di venire a contatto con sostanze irritanti (fumo)

Asma

Modello di, Mantenimento e

percezione della salute

Sonno e riposo

Si sveglia durante la notte per difficoltà respiratoria?Quante volte alla settimana/mese? Modello di

Attivita’ ed Esercizio fisico

Segue il trattamento prescritto? E’ in grado di somministrarsi la terapia?Quante volte ricorre all’uso di Broncodilatatori in un mese? Conosce quali sono i fattori scatenati delle sue crisi d’asma? Esegue periodicamente dei controlli della funzione respiratoria?

Pratica attività sportiva?Evita l’attività sportiva perché teme la comparsa di crisi asmatiche?Durante uno sforzo fisico le capita di avere crisi d’asma?

Quali strategie adotta per prevenire le crisi asmatiche?Fuma? Vive con fumatori?E’ in grado di riconoscere i segni promontori di una crisi?

Quali domande ?Ha la percezione che la sua immagine corporea si sia modificata?

Modello di Concerto di sé Si sente a disagio a causa dell’aumento di peso?percezione di sè Si sente scoraggiato per l’incapacità di prevenire o modificare tali

cambiamenti o il controllo dei sintomi?

AsmaModello di Coping tolleranza

allo stress

Modello diNutrizionale e Metabolico

Avverte mutamenti continui del suo umore?Le capita di negare/sminuire il suo problema di salute? Ha mai provato rabbia nei confronti degli altri perchéli riteneva responsabili del suo attacco d’asma?

Il suo peso è aumentato negli ultimi 6 mesi? Quanti litri di H2O beve al giorno?Le capita di avvertire che le mucose del cavo orale sono arse?Le capita di soffrire di nausea?(>farmaci) Esclude dei cibi nella sua alimentazione? Se si/no per quali e per quali motivi?

Quali DiagnosI Infermieristiche e/oComplicanze Potenziali?

Modello diSonno e riposo

AsmaModello di

Attivita’ ed Esercizio fisico

Si sveglia durante la notte per difficoltà respiratoria?Quante volte alla settimana/mese?

Attacchi d’asma notturniOrtopnea N°<

h di riposo Risvegli ripetuti

DiAlt del modello sonno c/o a ripetuti

risvegli durante la notte,dispnea, secondari ad attacchi

d’asma0.

Pratica attività sportiva?Evita l’attività sportiva perché teme la comparsa di crisi asmatiche?Durante uno sforzo fisico le capita di avere crisi d’asma?

Non pratica attività sportivaImpossibilità di svolgere

esercizio fisico perché teme crisi asmaticheRidotta tolleranza allo sforzo

Incapacità a svolgere esercizi > intensi

DiIntolleranza all’attività c/o a

mancato esercizio fisico, paura di un’imminente crisi

Quali DiagnosI Infermieristiche e/oComplicanze Potenziali?

Modello di Ruolo e Relazioni

Quante volte si assenta dal lavoro a causa della sua patologia?

Asma

Segue il trattamento prescritto?

Modello di, Mantenimento e

percezione della salute

Le capita di avere crisi asmatiche durante il lavoro?La sua patologia ostacola in qualche modo lo svolgimento del suo ruolo famigliare/professionale?Evita eventi o attività pubbliche perché teme di venire a contatto con sostanze irritanti (fumo)

E’ in grado di somministrarsi la terapia?Quante volte ricorre all’uso di Broncodilatatori in un mese? Conosce quali sono i fattori scatenati delle sue crisi d’asma? Esegue periodicamente dei controlli della funzione respiratoria?Quali strategie adotta per prevenire le crisi asmatiche? Fuma? Vive con fumatori?E’ in grado di riconoscere i segni promontori di una crisi?

Riferisce di assentarsi dal lavoroin media 1-2 giorni mese nel periodo invernale

Non frequenta luoghi molto affollati

DiCompromissione dell’attività lavorativa

Rischio di isolamento sociale

Riferisce di assumere solo beta 2 agonisti Al bisognoHa eseguito dei controlli solo in seguito a delle riacutizzazioni

Non sa riferire a quali sostanze è allergico

DiAlterato mantenimento della salute c/o

a scarse adesione al regime terapeutico, scarse conoscenze

relative alla modalità di autogestione,e delle strategie di prevenzione

Quali DiagnosI Infermieristiche e/oComplicanze Potenziali?

AsmaModello di

Nutrizionale e Metabolico Modello di Coping tolleranzaallo stress

Il suo peso è aumentato negli ultimi 6 mesi? Quanti litri di H2O beve al giorno?Le capita di avvertire che le mucose del cavo orale sonoarse?Le capita di soffrire di nausea?(>farmaci) Esclude dei cibi nella sua alimentazione? Se si/no per quali e per quali motivi?

beve 1/2 litro di acqua/die le mucose sono arse

Il peso non è aumentato Ha spesso nausea Predilige i latticini

Avverte mutamenti continui del suo umore?Le capita di negare/sminuire il suo problema di salute?Ha mai provato rabbia nei confronti degli altri perché li riteneva responsabili del suo attacco d’asma?

Spesso avverte il bisogno di ridimensionare il suo problemaIn alcuni momenti si stente scoraggiato e demotivato a sottoporsi a follw-up

Di Di

Quali DiagnosI Infermieristiche e/oComplicanze Potenziali?

Asma

Modello di Concerto di sé percezione di sè

Ha la percezione che la sua immagine corporea si sia modificata? Si sente a disagio a causa dell’aumento di peso?Si sente scoraggiato per l’incapacità di prevenire o modificare tali cambiamenti o il controllo dei sintomi?

Di

F. Todesco 2010.2011

Ripetuti risvegli dovuti a tosse parossistica notturna

e broncospasmo

PC Ipossiemia Che porta a DIAnsia c/o a tachipnea

e paura di soffocamento

DISenso di impotenza c/o a sensazione

di perdita di controllo erestrizioni che la malattia impone

PC Insufficienza respiratoria acuta Paura diattacco asmatico

DI Isolamento/

DI Alterazione del modello del sonno

Che porta a

PC Stato di male asmatico

Modello di sonno riposo

Ansia

Modello di Coping tolleranza allo stress

solitudine

DI Compromissione dello svolgimento dell’attività lavorativa

Asma

Ripetute riacutizzazioni ed assenze

sul lavoro o a scuola

ModelloNutrizionale Metabolico

Scarso introito

di liquidi

Non segue una dieta

Modello Mantenimentoe percezione della salute

Sminuisce ilsuo problema di salute

Non si allontana dalle

Modello di ruolo relazioni

Modello diattività ed esercizio fisico

Riferisce allergie sostanze allergizzanti Fuma

Non conosce quali cibi dovrebbe evitareDI

Non pratica attività sportiva Che porta a Ridotta tolleranza allo sforzo

DILiberazione inefficace delle viee

aeree c/o a aumentata produzione di muco, secrezioni dense e

broncospasmo

DIGestione inefficace del regime terapeutico

c/o a insufficiente conoscenza, coping inadeguato

Affaticamento c/o a decondizionamento secondario ad inadeguata ossigenazione tessutale

Diagnosi Infermieristiche più frequenti

1. Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico, c/o a insufficiente

conoscenza patologia della propria condizione (livello di gravità) segni e sintomi premonitori di una crisi asmatica dei fattori di rischio dei trattamenti della prevenzione delle infezioni degli esercizi respiratori scarso possesso di abilità specifiche, e assenza di strategie

comportamenti codificati per affrontare la diverse circostanze.

F. Todesco 2010.2011

Pianificazione dell’assistenzaAsma

DIGestione inefficace del regime terapeutico

c/o a insufficiente conoscenza,della modalità di utilizzo degli inalatori

ObiettivoImparare ad utilizzare correttamente MDI

e/o eventuali distanziatoriPuff

predosati Nebulizzatori

Inalatori a polvere secca

Aerosol dosato attivo

con il respiro

Pianificazione dell’assistenzaAsma

DIGestione inefficace del regime terapeutico c/o a

insufficiente conoscenza, della patologia,delle strategie da utilizzare per riconoscere i segni premonitori di un attacco asmatico,

e come adattare la terapia

Obiettivi

Interventi

F. Todesco 2010.2011

F. Todesco 2010.2011

Pianificazione dell’assistenzaAsma

DIGestione inefficace del regime terapeutico c/o a

insufficiente conoscenza, della patologia,delle strategie da utilizzare per riconoscere i segni premonitori di un attacco asmatico,

e come adattare la terapia

ObiettivoConoscere la patologia, imparare riconoscere i segni premonitori

di un attacco asmaticoComprendere come e quando utilizzare il PEF

Interventi

Pianificazione dell’assistenzaAsma

DIGestione inefficace del regime terapeutico c/o a

insufficiente conoscenza, della patologia,delle strategie da utilizzare per riconoscere i segni premonitori di un attacco asmatico,

e come adattare la terapia

ObiettivoConoscere la patologia, imparare riconoscere i segni premonitori

di un attacco asmaticoComprendere come e quando utilizzare il PEF

InterventiDare istruzioni sulla patologia e sul regime terapeutico; insegnare misure atte a gestire l’asma e prevenire crisi asmatiche e/o ricoveri; formulare un piano di gestione dell’utilizzo del Pef Insegnare esercizi respiratori; spiegare il rischio di infezioni ed i modi per ridurloIstruire il paziente a riferire delle alterazioni del colore del muco, tosse, astenia, febbre,mancato sollievo dei sintomi

F. Todesco 2010.2011

Diagnosi Infermieristiche più frequenti

2. Liberazione inefficace delle vie aeree, c/o a aumentata produzione di muco, secrezioni dense e broncospasmo

Pianificazione dell’assistenzaAsma

DILiberazione inefficace delle viee aeree

c/o a aumentata produzione di muco consecrezioni dense, tosse inefficace, scarso introito di liquidi,

mancanza di conoscenza dei cibi da evitare e degli esercizi respiratori da effetuare

Obiettivi

Interventi

F. Todesco 2010.2011

F. Todesco 2010.2011

Pianificazione dell’assistenzaAsma

DILiberazione inefficace delle viee aeree

c/o a aumentata produzione di muco consecrezioni dense, tosse inefficace, scarso introito di liquidi,

mancanza di conoscenza dei cibi da evitare e degli esercizi respiratori da effetuare

ObiettiviIl paziente riuscirà a liberare le viee aeree in modo efficace

Interventi

Pianificazione dell’assistenzaAsma

DILiberazione inefficace delle viee aeree

c/o a aumentata produzione di muco consecrezioni dense, tosse inefficace, scarso introito di liquidi,

mancanza di conoscenza dei cibi da evitare e degli esercizi respiratori da effetuare

ObiettivoIl paziente riuscirà a liberare le viee aeree in modo efficace

InterventiAumentare l’introito di liquidi (2-4 lt); mantenere una adeguata umidità dell’aria;evitare sostanze irritanti;non assumere cibi che favoriscono la produzione di muco (latte)o lo rendono denso o vischioso (cioccolata).Insegnare dei metodi per il controllo della tosse ;usare la respirazione diaframmatica;respirare lentamente stando il più eretto possibile;insegnare a trattenere il respiro per poi espirare lentamente; insegnare la tosse forzata; la respirazione a labbra socchiuse.

F. Todesco 2010.2011

Diagnosi Infermieristiche più frequenti

3. Modello di respirazione inefficace, c/o a maggior lavoro respiratorio, ipossiemia, agitazione e insufficienza respiratoria incombente

Pianificazione dell’assistenzaAsma

DIModello di respirazione inefficace, c/o a maggior lavoro respiratorio,

ipossiemia, agitazione e insufficienza respiratoria incombente

Obiettivo

Interventi

4040

F. Todesco 2010.2011

F. Todesco 2010.2011

Pianificazione dell’assistenzaAsma

DIModello di respirazione inefficace, c/o a maggior lavoro respiratorio,

ipossiemia, agitazione e insufficienza respiratoria incombente

ObiettivoIl paziente adotterà un modello di respirazione efficace

Interventi

Pianificazione dell’assistenzaAsma

DIModello di respirazione inefficace, c/o a maggior lavoro respiratorio,

ipossiemia, agitazione e insufficienza respiratoria incombente

ObiettivoIl paziente adotterà un modello di respirazione efficace

InterventiSomm. O2; rilevare la saturazione O2; Rilevare parametri vitali; eseguire emogas analisi; mettere il pz in posizione seduta; far respirare con la bocca chiusa; istruire il pz ad eseguire la respirazione diaframmatica; assistere psicologicamente il pz; Somm. SedativiIdratare in pz (liquidi ev); far bere il pz

4141

Diagnosi Infermieristiche più frequenti

4. Ansia, c/o a tachipnea e paura di soffocamento

5. Senso di impotenza c/o a sensazione di perdita di controllo e restrizioni che la malattia impone allo stile di vita.

Complicanze potenzialipiù frequenti

Complicanze legate alla gestione dei farmaci Ipossiemia Insufficienza respiratoria acuta Stato di male asmatico Aritmie cardiache Pneumotorace Atelectasia Polmonite Arresto cardiocircolatorio

4242

Complicanze legate all’assunzione di farmaci Asma

Tachicardia Palpitazioni Nervosismo Ansia Effetti

Bronco-dilatatori

ß2 agonistiEffetti collaterali

Antinfiammatori

Cefalea

Tachicardia

collateraliRaucedineInf. micotiche Corticosteroidi

Irritazione della gola< secrezioni delle mucose< delle secrezioni viscoseRitenzione urinaria

Anticolinergici

Effetti collaterali

Effetti collaterali

Cefalea Nausea dispepsia

Cromoni

Tachicardia Tremore nervosismo> Secrezione

Effetti collaterali

TeofilliniciEffetti collaterali…..

Antileucotrienici

succhi gastrici

Come si presenta un paziente con un attacco acuto d’Asma?

Come si presenta un paziente con un attacco acuto d’asma? (1)

All’inizio il paziente riferisce un senso di costrizione al torace a cui spesso si associa una tosse non produttiva.

Il respiro diviene aspro e udibile e i sibili si fanno prevalenti in entrambe le fasi della respirazione.

L’espirio si prolunga e spesso sono presenti tachipnea, tachicardia e modesta ipertensione sistolica.

Come si presenta un paziente con un attacco acuto d’asma? (1)

I polmoni si iperespandono e aumenta il diametro anteroposteriore del torace.

Nelle situazioni più gravi o protratte i sibili si fanno via via più acutied entrano visibilmente in funzione i muscoli accessori dellarespirazione.

Come si presenta un paziente con un attacco acuto d’asma? (2)

La fine dell’attacco è spesso segnata dalla comparsa di una tosse produttiva con espettorazione di muco denso e vischioso che ha spesso la forma cilindrica delle vie respiratorie distali.

Come si presenta un paziente con un attacco acuto d’asma? (2)

In situazioni di estrema gravità il respiro sibilante può ridursi nettamente o addiritturascomparire, la tosse non ha alcun effetto e il paziente rantola. Questi segni sono indice di una massiva ostruzione e di soffocamento imminente che dovranno essere trattati con l’assistenza respiratoria meccanica.

Le riacutizzazioni dell’ASMA

Lievi Severe

Fattori in grado di indurre riacutizzazioni asmatiche

Infezioni delle vie respiratorie Virus Germi atipici Allergeni

Inquinanti atmosferici interni (fumo, ecc..)ed esterni (urbani, industriali, ecc..)

Esercizio fisico Fattori meteorologici Farmaci Alimenti

Quali interventi mettereste in atto di fronte ad un attacco

acuto d’Asma?

Indicatori di gravità di un attacco acuto d’asma:

Frequenza respiratoria ≥ 24atti/min.

Tendenza ad esprimersi a monosillabi

Espiro prolungato Respiro rumoroso,

incremento del sibilo Ortopnea obbligata Utilizzo dei muscoli

respiratori accessori (muscoli del collo e del cingolo scapolare)

Sudorazione profusa Cianosi Tachicardia (FC ≥ 110 b/min)

Incapacità a completare una singola frase con un solo respiro

Incapacità ad alzarsi dal letto o dalla sedia (limitazione motoria)

PEF ≤ 40% del miglior risultato ottenuto se noto, o ≤100-200 l/min.

Silenzio respiratorio Modificazione dello stato di

coscienza EGA: ipossia, ipercapnia.

Trattamento delle riacutizzazioni lieviProgetto Mondiale Asma 2008

Valutazione inizialeAnamnesi, esame obiettivo (eloquio, FC, FR), PEF

Trattamento iniziale2 agonisti a breve durata d’azione (da 2 a 4 puffs ogni 3-4 ore)

Corticosteroidi sistemici o per via inalatoria ad alte dosi

Risposta buona Risposta incompleta o scarsa

Asma severo oa rischio di morte

Terapia domiciliare(controllo a breve)

Invio in Ospedale

Trattamento delle riacutizzazioni graviValutazione iniziale

Anamnesi, esame obiettivo, EGA, PEF o VEMS

Buona risposta

Trattamento inizialeBroncodilatatori ; cortisonici sistemici, O 2 se necessario

Osservazione per almeno 1 ora

Risposta incompleta/cattiva

Consulenza specialistica pneumologica

Insufficienza respiratoria

Se stabile, dimissione con

consiglio di controllo

specialistico entro 20gg

Buona risposta

Dimissione

Valutazione funzionale

Cattiva risposta

Ricovero

Ricovero in Pneumologia UTIR o Unità di Terapia

Intensiva

Pianificazione dell’assistenza

Crisi Asmatica

DILiberazione inefficace delle viee aeree c/o a aumentata produzione di muco,

secrezioni dense e broncospasmo

DIAnsia c/o a tachipnea

e paura di soffocamento

DIModello di respirazione inefficace,

c/o a maggior lavoro respiratorio, ipossiemia, agitazione e insufficienza respiratoria incombente

PC IpossiemiaPC Insufficienza respiratoria acuta PC Stato di male asmatico

F. Todesco 2010.2011Decesso