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1 .. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II GUIDA DELLO STUDENTE PARTE SECONDA Facoltà di Economia CORSI DI STUDIO NUOVO ORDINAMENTO ANNO ACCADEMICO 2003-2004

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

DI NAPOLI FEDERICO II

GUIDA DELLO STUDENTE PARTE SECONDA

Facoltà di Economia

CORSI DI STUDIO

NUOVO ORDINAMENTO

ANNO ACCADEMICO 2003-2004

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FACOLTA' DI ECONOMIA

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

DI NAPOLI FEDERICO II

GUIDA DELLO STUDENTE PARTE SECONDA

Facoltà' di Economia

CORSI DI STUDIO

NUOVO ORDINAMENTO∗

ANNO ACCADEMICO 2003-2004

∗ Per i programmi delle discipline dei primi tre anni del Vecchio Ordinamento fare riferimento alla Guida dello Studente dell’a.a. 2001-2002, che è consultabile sul sito della Facoltà: www.economia.unina.it.

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INDICE

0. PRESENTAZIONE.................................................................................................... 6

PARTE PRIMA: LA FACOLTÀ E LA SUA OFFERTA FORMATIVA ................ 7

1. SEDE E ORGANI.................................................................................................. 8

1.1. SEDE E CONSIGLIO DI FACOLTÀ.........................................................................8 1.2. DIPARTIMENTI ..................................................................................................10

2. ACCOGLIENZA E SERVIZI AGLI STUDENTI ................................................ 15

2.1. ACCOGLIENZA...................................................................................................15 2.2. ASSISTENZA.......................................................................................................15 2.3. ORARI APERTURA BIBLIOTECHE E SEGRETERIE DIDATTICHE DEI

DIPARTIMENTI ..........................................................................................................16

3. PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA ....................................... 19

3.1. LA COESISTENZA ATTUALE TRA NUOVO ORDINAMENTO E ORDINAMENTO PRECEDENTE ............................................................................................................19

3.2. IL NUOVO ORDINAMENTO......................................................................................19 3.3. INSEGNAMENTI E DOCENTI.........................................................................................

PARTE SECONDA: I CORSI DI LAUREA DEL NUOVO ORDINAMENTO.... 24

4. CARATTERI DEL NUOVO ORDINAMENTO................................................... 27

4.1. LINEAMENTI .......................................................................................................27 4.2. SISTEMA DEI CREDITI FORMATIVI – CFU..............................................................30 4.3. CONDIZIONI E MODALITÀ DI IMMATRICOLAZIONE ...............................................31 4.4. CONDIZIONI E MODALITÀ DI PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO ..................31 4.5. ACQUISIZIONE DEI CREDITI FORMATIVI ED ISCRIZIONE AGLI ANNI SUCCESSIVI..31 4.6. ATTIVITÀ FORMATIVE. ...........................................................................................33 4.7. ORIENTAMENTO E TUTORATO................................................................................33

5. LAUREE NELLE SCIENZE ECONOMICHE..................................................... 35

5.1 CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI, DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT (CLIPA).............................35

5.2 CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DELLE IMPRESE E DEI MERCATI (CLEIM).....43 5.3. CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E DIRITTO DELL'IMPRESA E DELLE

AMMINISTRAZIONI (CLEDIA)................................................................................51

6. LAUREE NELLE SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE ................................................................................................................ 61

6.1 CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE (CLEA) ........................................61 6.2 CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE

FINANZIARIE (CLEAIF)..........................................................................................66

7. LAUREE NELLE SCIENZE STATISTICHE ...................................................... 70

7.1. CORSO DI LAUREA IN STATISTICA ED INFORMATICA PER L’ECONOMIA E LE IMPRESE....................................................................................................................70

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8. LAUREE NELLE SCIENZE DEL TURISMO…………………………………..71 8.1 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEL TURSIMO AD INDIRIZZO MANAGERIALE…….71

PARTE TERZA: OFFERTA FORMATIVA SECONDO IL VECCHIO ORDINAMENTO (LAUREE QUADRIENNALI)

9. PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI .. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

9.1. INSEGNAMENTI ATTIVATI PER I CORSI DI LAUREA ................................................74 9.2. PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI.................................................................75

PARTE QUARTA: I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTER............... 84

10. CORSI DI PERFEZIONAMENTO ................................................................... 169

10.1 C.d.P. CORSI DI PERFEZIONAMENTO .................................................303 10.2 C.d.P.MASTER UNIVERSITARI......ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

PARTE QUARTA: I DOTTORATI DI RICERCA................................................ 310

11. DOTTORATI DI RICERCA........................................................................... 311

11.1 PRESENTAZIONE ..................................................................................................311 11.2 DOTTORATI DI RICERCA ATTIVATI ....................................................................311

PARTE QUINTA: ALTRE INFORMAZIONI ....................................................... 313

12. STAGE E PLACEMENT DEGLI STUDENTI ................................................. 314

13. FREQUENZA AI CORSI E SBOCCHI OCCUPAZIONALI ......................... 315

14. ASSOCIAZIONI ED ENTI PRESENTI NELLA FACOLTA’........................ 321

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0. PRESENTAZIONE

La guida dello studente presenta la Facoltà di Economia a chiunque voglia entrare in contatto con essa ed iscriversi ai corsi da essa attivati. La Facoltà è presentata innanzitutto attraverso gli organi che la costituiscono e, quindi, attraverso le strutture di accoglienza che possono essere contattate per ogni ulteriore chiarimento integrativo rispetto alle informazioni contenute nella presente guida; particolare rilievo in tale funzione di accoglienza e di indirizzo degli studenti hanno i punti informativi sportello P.Or.T.A. e S.I.S. . Immediatamente a valle delle indicazioni delle strutture di accoglienza viene presentata l’offerta formativa della Facoltà secondo il Nuovo Ordinamento degli Studi. Gli studenti iscritti al Vecchio Ordinamento devono continuare a fare riferimento alla vecchia Guida dello studente; in questa Guida vengono riportati soltanto la la struttura dei Corsi di Laurea del Vecchio Ordinamento e i programmi delle discipline del IV anno. Successivamente vengono presentati i corsi attenenti alle diverse tipologie in modo tale che chi abbia interesse ad una specifica tipologia possa trovare all’interno del capitolo relativo tutte le informazioni relative all’iscrizione, percorsi didattici, programmi e condizioni/modalità per l’accesso agli esami finali. La guida, quindi, si articola in sei sezioni distinte, rispettivamente dedicate a:

• La Facoltà e la sua offerta formativa Nuovo Ordinamento (Parte Prima); • I Corsi di Laurea del Nuovo Ordinamento (Parte Seconda); • Offerta formativa secondo il Vecchio Ordinamento (Lauree Quadriennali)

(Parte Terza); • I Master (Parte Quarta); • I Dottorati di Ricerca (Parte Quinta); • Altre informazioni: placement e stage; sbocchi occupazionali (Parte Sesta).

Seguendo un percorso di graduale accompagnamento degli studenti che hanno scelto la Facoltà di Economia e l’Università “Federico II”, la guida dello studente indica poi le attività di stage e di placement degli studenti poste in essere dalla Facoltà. Gli stage consentono agli studenti di associare agli approfonditi studi teorici, esperienze dirette di lavoro e di vita aziendale in istituzioni e imprese delle più diverse dimensioni operanti nell’area napoletana o comunque collegate con la Facoltà. L’attività di placement è svolta da un apposito ufficio che, in collaborazione con la Presidenza della Facoltà, in aggiunta alle ulteriori comunicazioni istituzionali, propone sistematicamente l’elenco dei laureati, diplomati, ecc. alle imprese convenzionate o che ne fanno richiesta. Dopo alcuni dati statistici relativi alla frequenza ai corsi ed agli sbocchi occupazionali la guida dello studente si completa con l’elencazione delle associazioni locali, nazionali ed internazionali che fanno capo alla Facoltà di Economia.

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PARTE PRIMA: LA FACOLTÀ E LA SUA OFFERTA FORMATIVA

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1. SEDE e ORGANI

1.1. Sede e Consiglio di Facoltà La Facoltà di Economia è situata nel complesso di Monte Sant’Angelo, ubicato in Via Cinthia e dispone di tre edifici, la Sede Principale dove sono allocati i servizi comuni, lo stabile che ospita i Dipartimenti e le loro biblioteche ed i laboratori di Informatica e di Lingue, e l’aulario in utenza congiunta con altre Facoltà. Il Consiglio di Facoltà si compone di: Preside, Professori Emeriti, Professori di ruolo, Professori fuori ruolo, Professori in aspettativa obbligatoria, Professori supplenti, Rappresentanti dei Ricercatori, Rappresentanti del personale tecnico/amministrativo, Professori a contratto, Rappresentanti degli studenti.

Consiglio di Facoltà Preside Prof. Massimo Marrelli Professori Emeriti Prof. Demarco Domenico Prof. Di Lorenzo Alessandro Prof. Sassi Salvatore Professori di ruolo ordinari e straordinariProf. Agodi Maria Carmela Prof. Antinolfi Ricciotti* Prof. Aversa Vincenzo Libero* Prof. Bàculo Liliana* Prof. Balbi Simona* Prof. Balletta Francesco* Prof. Basile Achille* Prof. Basile Liliana* Prof. Bassi Amedeo Prof. Biondi Gennaro* Prof. Bocchini Ermanno Prof. Briganti Ernesto* Prof. Buonomo Domenico Prof. Castiello Nicolino* Prof. Cavalcanti Maria Luisa* Prof. Cella Guido* Prof. Costabile Lilia* Prof. Cundari Gabriella* Prof. D’Ambra Luigi* Prof. de Sarno Mario Prof. De Vivo Giancarlo*

Prof. Del Monte Alfredo* Prof. dell’Orefice Scarlato Anna* Prof. Di Lorenzo Emilia* Prof. Ecchia Stefano* Prof. Fausto Domenicantonio* Prof. Fiore Lucio Prof. Formica Carmelo* Prof. Forte Ennio* Prof. Fusco Antonio Maria* Prof. Giannola Adriano* Prof. Giura Vincenzo* Prof. Guarino Giancarlo* Prof. La Saponara Francesco* Prof. Lauro Natale Carlo* Prof. Lucarelli Alberto* Prof. Lucarelli Francesco* Prof. Marani Ugo* Prof. Massimo Marrelli* Prof. Martina Riccardo* Prof. Mercurio Riccardo* Prof. Morgan Jacqueline* Prof. Pagano Marco

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Prof. Potito Enrico Prof. Potito Lucio Prof. Rinaldi Baccelli Guido Prof. Rispoli Farina Marilena* Prof. Sciarelli Sergio Prof. Sicca Lucio Prof. Siciliano Roberta*

Prof. Stammati Sergio* Prof. Stampacchia Paolo Prof. Valletrisco Maria* Prof. Viganò Enrico Prof. Viganò Riccardo*

Professori di ruolo associati

Prof. Acconcia Antonio* Prof. Ansalone Maria Rosaria* Prof. Azzi Alberto* Prof. Basenghi Francesco Prof. Blandini Antonio* Prof. Bulgarelli Alessandra* Prof. Caldarelli Adele* Prof. Cantone Luigi* Prof. Cardona Elena Prof. Ciancio Mario Prof. Cocozza Rosa* Prof. Colonna Marina* Prof. Coppola Paola Prof. Cortese Pinto Emilia* Prof. D’Alessio Wanda* Prof. Dandolo Francesco* Prof. De Dominicis Rodolfo Prof. De Ianni Nicola* Prof. Donnarumma Maria Rosaria*

Prof. Fiorillo Luigi Prof. Fonte Maria Caterina* Prof. Francini Graziella Prof. Franco Salvatore* Prof. Furno Erik* Prof. Giampaglia Giuseppe* Lamberti Mariorosario Prof. Laurini Giancarlo Prof. Maglio Roberto Prof. Maiello Carmine* Prof. Marino Gennaro* Prof. Niola Immacolata* Prof. Pane Aurelio* Prof. Parente Mario* Prof. Paternò Riccardo Pontecorvo Concetta Maria Prof. Sciarelli Mauro* Prof. Sicca Luigi Maria* Prof. Stroffolini Francesca* Prof. Tizzano Roberto

Professori fuori ruolo Prof. Majello Ugo Prof. Cianniello Alfonso Prof. Picchi Fernando Prof. Martorano Federico Professori in aspettativa obbligatoria Prof. Meldolesi Luca Professori supplentiBotta Consiglia Bruni Giovanna Canale Rita Rosaria Capozio Gianfranco Catuogno Simona Cecere Alfonso Cecere Alfonso Maria Danise Sandra

De Clemente Isabella De Francesco Maria Rosaria Di Lorenzo Giovanna Esposito Vinzi Vincenzo Farina Massimo Fiengo Cristiana Filosa Martone Rosalba Gherghi Marco

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Iorio Teodora Kunz Alberto Mastrangelo Fulvio Narni Mancinelli Emma Parente Amalia Perna Antonio Perna Michele Scepi Germana

Scialò Amalia Scippacercola Sergio Scognamiglio Angelo Sibilio Raffaele Tarantino Ciro Tullio Giuseppina Vona Roberto

Rappresentanti dei Ricercatori Dott. Canale Rosaria Rita Dott. Scepi Germana Dott. Catuogno Simona Dott. Scialò Amalia Dott. Cecere Alfonso Dott. Sibilio Raffaele Dott. De Francesco Maria Rosaria Dott. Sorrentini Francesca Dott. De Rosa Rossella Dott. Tullio Giuseppina Dott. Esposito Vincenzo Dott. Vona Roberto Dott. Farina Massimo

Professori a contratto Bifulco Francesco Borriello Tiziana Briganti Renato Brizzi Giovanni Calvosa Paolo Civale Anna Cossiga Carmine De Marco Alessandra De Rosa Biagio Dela Corte Valentina

Della Ratta Vincenzo Doino Livio Guadagni Luigi Letterielo Daniela Ma tonti Gaetano Marseglia Randolfo Meglio Corrado Orabona Angela Palmisani Cesare Trapanese Vincenzo

Rappresentanti del personale tecnico/amministrativo Sig. Baioni Paola Sig. Sicardi Mario Rappresentanti degli studenti Sig. Alfano Antonino Sig. Leone Giorgio Sig. Cioce Gianluca Sig. Lombardi Marco Sig. D’Aniello Filiberto Sig. Piscopo Luca Sig. Di Pierno Edmondo Sig. Russo Antonio Sig. Ippolito Martina * Docenti di ruolo a tempo pieno

1.2. Dipartimenti DIPARTIMENTO DI ANALISI DEI PROCESSI ECONOMICO-SOCIALI, LINGUISTICI, PRODUTTIVI E TERRITORIALI

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Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) - 80126 Napoli Direttore: Francesco Balletta Segreteria Amministrativa: Luigia Amatucci E-mail [email protected] Il dipartimento è articolato in quattro specifiche sezioni: - Sezione Lingue Straniere - Sezione Scienze Merceologiche - Sezione Storico sociale - Sezione Scienze Geografiche Sezione Lingue Straniere E-mail: [email protected] - Segreteria didattica: Tel. 081/675269 Fax:081/675270 Ansalone Maria Rosaria De Cesare Francesca Francini Graziella Marino Gennaro

Parente Mario Scialò Amalia

Sezione Scienze Merceologiche E-mail [email protected] Segreteria didattica Tel. 081/674181 e 674182 - Fax 081/674219 Sede: Edificio IP115 Dipartimento di Chimica Monte S. Angelo De Clemente Maria Isabella Niola Immacolata

Valletrisco Maria

Sezione Storico sociale Segreteria didattica Tel 081/675266 - Fax 081/675353 Balletta Francesco De Francesco Maria Rosaria De Ianni Nicola Iorio Teodora

Maiello Carmine Mastrangelo Fulvio Schisani Maria Carmela

Sezione Scienze Geografiche Segreteria didattica Tel. 081/675251- Fax 081/675244 Biondi Gennaro Bruni Giovanna Castiello Nicolino Cundari Gabriella* Danise Sandra

Di Gennaro Aniello Formica Carmelo Franco Salvatore Palombino Rita Parente Amalia

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Sorrentini Francesca * Afferisce al Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio della Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II, tel. 081/675245 DIPARTIMENTO DI DIRITTO DELL’ECONOMIA

Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli Direttore: Ernesto Briganti Segreteria Amministrativa: Maria Monticelli Telefono: 39 081 675141 Segreteria didattica: 081/675224 - Fax:39 081/ 675207 E-Mail Segreteria didattica: [email protected] Segreteria Amministrativa [email protected] Baccelli Rinaldi Guido Basenghi Francesco Bassi Amedeo Blandini Antonio Bocchini Ermanno Botta Consiglia Briganti Ernesto Buonomo Domenico Cecere Alfonso Cecere Alfonso Maria Ciancio Mario Coppola Paola D’Alessio Wanda De Rosa Rossella Donnarumma Maria Rosaria Farina Massimo Fiorillo Luigi Furno Erik

Fiengo Cristiana Guarino Giancarlo Laurini Giancarlo Lamberti Mariorosario Lucarelli Alberto Lucarelli Francesco Majello Paola Perna Michele Pinto Cortese Emilia Pontecorvo Concetta Maria Potito Enrico Rispoli Farina Marilena Rotondella Annabella Stammati Sergio Toriello Pietro Viscusi Amalita

DIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALE Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli Direttore Stefano Ecchia Segreteria Amministrativa: Gianfranco Caldararo Segreteria Studenti Telefono: +39 081 671111 - 675060 Fax: +39 081 675058 Sito web: www.economia-aziendale.unina.it Caldarelli Adele Cantone Luigi Catuogno Simona

Cocozza Rosa de Sarno Mario Ecchia Stefano

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Fiore Lucio Kunz Alberto Maglio Roberto Martone Filosa Rosalba Mercurio Riccardo Potito Lucio Sciarelli Mauro Sciarelli Sergio

Sicca Lucio Sicca Luigi Maria Stampacchia Paolo Tizzano Roberto Viganò Riccardo Viganò Enrico Vona Roberto

DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E SOCIALI

Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli Direttore Francesco La Saponara Segreteria didattica Telefono: 39 081 675013 Fax: 39 081 675014 E-mail [email protected] Sito web: www.econsoc.unina.it Agodi Maria Carmela Antinolfi Ricciotti Bàculo Liliana Basile Liliana Canale Rosaria Rita Colonna Marina Costabile Lilia De Vivo Giancarlo Forte Ennio Giampaglia Giuseppe

La Saponara Francesco Mancinelli Narni Emma Marani Ugo Meldolesi Luca Netti Nadia Paternò Riccardo Piccioni Marco Scognamiglio Angelo Scrocca Cecilia Sibilio Raffaele

DIPARTIMENTO DI TEORIA E STORIA DELL’ECONOMIA PUBBLICA Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli Direttore Antonio Cristofaro Segreteria Amministrativa: Flamini Elisa e Dott.ssa Muratto Paola Tel: 081/675308 Dott.ssa Petriccione Marilena Telefono: 39 081 675319 Segreteria didattica Tel. 081/675333 - Fax: 39 081 675340 Acconcia Antonio Bulgarelli Alessandra Capozio Gianfranco Cavalcanti Maria Luisa Cella Guido Dandolo Francesco Del Monte Alfredo dell'Orefice Scarlato Anna Fausto Domenicantonio

Fonte Maria Caterina Fusco Antonio Maria Giannola Adriano Giura Vincenzo Marrelli Massimo Martina Riccardo Pagano Marco Stroffolini Francesca Tullio Giuseppina

DIPARTIMENTO MATEMATICO-STATISTICO

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Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli Direttore: Carlo Natale Lauro Segreteria Didattica: Tel. +39 081 675179 Fax: +39 081 675009 Sito web: www.dms.unina.it Aversa Vincenzo Libero Azzi Alberto Balbi Simona Basile Achille Cardona Elena Lauro Carlo Natale Carravetta Maria D’Ambra Luigi De Dominicis Rodolfo Di Lorenzo Emilia Di Lorenzo Giovanna

Esposito Vinzi Vincenzo Gherghi Marco Morgan Jacqueline Pane Aurelio Perna Antonio Scepi Germana Scippacercola Sergio Siciliano Roberta Tarantino Ciro

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2. Accoglienza e servizi agli studenti

2.1. Accoglienza Presso la Facoltà, nel Padiglione Aulario, è ubicato un Ufficio Accoglienza Studenti, (S.I.S) che fornisce informazioni di ogni genere, soprattutto finalizzate a dare un primo orientamento agli studenti, rispetto alle proprie esigenze. L’Ufficio Accoglienza Studenti fornisce, ad esempio, informazioni relative ai servizi della Facoltà, al corpo docente, ai relativi orari di ricevimento, ai corsi insegnati ed ai programmi, alle attività della Facoltà come seminari e convegni, a bandi di concorso che possono interessare gli studenti (ad es. borse di studio) ed altro. Orari di apertura ufficio: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Telefono 081/675341 Presso lo stesso Ufficio è attivo il punto Rappresentati degli Studenti: dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00. Il Servizio Orientamento, ex Progetto P.Or.T.A., ha lo scopo di assistere gli studenti in tre importanti fasi della loro vita universitaria: in entrata: - guida e supporto all'accesso universitario per i giovani che intendono iscriversi alla

Facoltà di Economia; - preparazione ed erogazione di "corsi zero" per verificare ed adeguare le conoscenze

ai "saperi minimi" necessari allo svolgimento del curriculum di studi prescelto; in itinere: - informazioni generali; - attività di tutorato; - supporto alla didattica; in uscita: - aggiornamento della Banca Dati dei Laureati; - tirocini aziendali e "stage" post-laurea; - gestione del placement office per seguire i laureati nel corso della loro vita

lavorativa; - formazione di nuove figure professionali per soddisfare le future richieste del

mondo del lavoro.

2.2. Assistenza Il Servizio Inserimento Disabili ha lo scopo di assistere i portatori di handicap e di favorire l'inserimento autonomo nel mondo del lavoro. Scopo principale dell'intervento è quello di affrontare, per ogni singolo caso, programmi differenziati di recupero, con l'ausilio della tecnologia e del personale specializzato necessari. I Servizi Orientamento, Tirocinio, Placement Office ed Inserimento Disabili sono ubicati nell'Edificio dei Centri Comuni, di fronte alla Presidenza di Economia dove laureati e laureandi sono a disposizione del pubblico, osservando gli orari esposti nelle bacheche. Referente: Prof. Nicolino Castiello Telefono: 081 – 676660 e-mail: [email protected] [email protected]

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2.3. Orari apertura biblioteche e segreterie didattiche dei dipartimenti Biblioteca Centrale Telefono 081/676684 - Fax 081/676684. E-mail: [email protected] La sala Monografie della biblioteca è aperta al pubblico tutti i giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 14,00 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30, escluso il sabato; Il servizio prestito libri della biblioteca è aperto al pubblico i giorni feriali, dalle ore 9,00 alle ore 11,00 escluso il sabato; dal lunedì al giovedì è aperto anche dalle ore 14,30 alle ore 17,00. La sala di consultazione riviste è aperta al pubblico tutti i giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 9,00 alle ore 14,00; lunedì e venerdì anche dalle ore dalle ore 14,30 alle ore 16,00, martedì, mercoledì e giovedì anche dalle ore 14,30 alle ore 17,30. Gli Uffici Amministrativi della biblioteca sono aperti tutti i giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 14,00, escluso il sabato, dal martedì al giovedì anche dalle ore 14,30 alle ore alle ore 17,30. Agli studenti della Facoltà, in corso e fuori corso, è concesso, con mallaveria di un professore di ruolo della Facoltà, il prestito dei libri a domicilio; tale prestito è concesso anche agli studenti appartenenti alla prima fascia di contribuzione in base al pagamento delle tasse di iscrizione. Il prestito, della durata di un mese, è limitato a due opere, per non più di quattro volumi. I manoscritti, i libri di continuo uso, i vocabolari, gli atlanti, le enciclopedie ed i periodici sono esclusi dal prestito; si possono ricevere in prestito i libri di testo dei vari insegnamenti. Sono ammessi alla consultazione di opere non reperibili presso altre biblioteche anche i laureandi e gli studiosi che ne facciano domanda. All’atto della presentazione della domanda di partecipazione all’esame di Laurea, gli studenti sono tenuti a produrre alla Segreteria le dichiarazioni dei Direttori delle biblioteche da cui risulta che nessun testo preso in prestito è da loro detenuto. Altre norme sulla consultazione e sul prestito dei libri sono contenute nel Regolamento della Biblioteca affisso all’albo della Facoltà. Servizio informazione bibliografica Durante l’orario di apertura al pubblico i bibliotecari sono a disposizione per qualsiasi informazione utile alla ricerca bibliografica, con l’ausilio di repertori e cataloghi di biblioteca. Nell’àmbito della biblioteca sono dislocate più postazioni presso le quali è possibile la consultazione online libera e previa prenotazione. Ai docenti e ricercatori sono riservati 2 Pc in sala ricerca. DIPARTIMENTI DIPARTIMENTO DI ANALISI DEI PROCESSI ECONOMICO-SOCIALI, LINGUISTICI, PRODUTTIVI E TERRITORIALI Sezione Lingue Straniere

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Biblioteca (Tel. 081/675337): lunedì-mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 9,00 alle ore 14,00; martedì dalle ore 9,00 alle ore 16,00. Segreteria didattica: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00. Sezione Scienze Geografiche E-mail: [email protected] Biblioteca (Tel. 081/675240): lunedì, martedì e giovedì dalle ore 9,00 alle ore 13,30; mercoledì dalle ore 9,00-13,00 e 15,00-17,00. Il venerdì non è aperta al pubblico. Segreteria didattica: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì. Sezione Scienze Merceologiche E-mail [email protected] Biblioteca e Segreteria: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00; mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 12,00. Sezione Storico-Sociale E-mail: [email protected] Biblioteca (Tel. 081/675261): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00; mercoledì anche dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00; e martedì e giovedì anche dalle ore 15,00 alle ore 17,00. DIPARTIMENTO DI DIRITTO DELL’ECONOMIA Biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00; Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00, mercoledì anche dalle ore 15,00 alle ore 17,00, martedì e giovedì anche dalle ore 15,00 alle ore 16,30; Segreteria amministrativa: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e lunedì e mercoledì anche dalle 15,00 alle ore 17,00. DIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALE Biblioteca: tutti i giorni escluso il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,30; Il prestito dei libri si effettua tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore13,00. Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00. DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E SOCIALI Biblioteca: Sala principale: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30, dal lunedì al giovedì dalle ore 15,00, alle ore 17,00; Sala Riviste: lunedì-venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30, lunedì, martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore17,00. Saletta cataloghi: Lunedì-giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,30 e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30. Segreteria didatticai: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00, martedì e giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00. DIPARTIMENTO DI TEORIA E STORIA DELL’ECONOMIA PUBBLICA Biblioteca (Tel. 081/675074 - 675358): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00, ed il martedì e mercoledì dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì escluso il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00.

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DIPARTIMENTO MATEMATICO-STATISTICO Biblioteca e centro Documentazione statistica (Tel. 081/675175): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00; martedì e mercoledì dalle ore 15,00 alle ore 17,00; giovedì dalle ore 15,00 alle ore 16,30. Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00; il lunedì ed il mercoledì dalle ore 15,00 alle ore 17,00.

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3. PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

3.1. La coesistenza attuale tra Nuovo Ordinamento e ordinamento Precedente Nella Facoltà di Economia è stato applicato, a partire dall’anno accademico 2001/2002, il Nuovo Ordinamento degli studi in Economia. L’offerta formativa della Facoltà prevista nel Vecchio Ordinamento (Lauree Quadriennali) resta valida in regime transitorio fino al completamento del percorso formativo per gli studenti in corso. Per le informazioni relative fare riferimento alla Guida dello Studente del’A.A. 2001-2002, eccetto che per i programmi dei corsi del IV (ed ultimo) anno, riportati nella presente Guida.

3.2. Il Nuovo Ordinamento Il NO è oggetto della parte seconda della presente guida. Questa sezione intende illustrare in maniera sintetica l’offerta formativa della Facoltà di Economia, pertanto saranno richiamati brevemente gli elementi distintivi del NO approfonditi in dettaglio nel seguito. Il NO introduce profondi cambiamenti negli studi universitari: è concepito per limitare il tasso di abbandono degli studi è progettato per ridurre i tempi necessari per il conseguimento del titolo

universitario mira a formare figure professionali più vicine alle esigenze del mondo del lavoro.

In base alla normativa vigente, titoli che possono essere conseguiti presso le Università sono i seguenti: laurea (L): si consegue con un corso di studi triennale laurea specialistica (LS): l’iscrizione ad un corso di LS è subordinato al

conseguimento di una L ed ha una durata biennale. L’offerta formativa attuale (Corsi di Laurea) della Facoltà di Economia è riportata nello schema alla pagina seguente. Al fine di garantire una formazione adeguata, l'articolazione dell’offerta formativa viene periodicamente riesaminata ed aggiornata attraverso l'attivazione di corsi innovativi, la revisione sistematica dei contenuti ed una didattica volta costantemente a favorire un miglior apprendimento. Per questo motivo i contenuti della presente guida sono soggetti a modifiche sistematiche all'inizio di ogni anno accademico. Lo studente è pertanto invitato a recepirne i contenuti e a seguirne gli sviluppi.

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L’OFFERTA FORMATIVA DELLA FACOLTA DI ECONOMIA

(Corsi di Laurea)

CORSI DI

LAUREA

CLASSE DELLE LAUREE NELLE

SCIENZE STATISTICHE

Economia e Diritto dell’Impresa e delle

Amministrazioni (CLEDIA)

Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni pubbliche e delle Organizzazioni non profit (CLIPA)

Economia delle Imprese e dei Mercati

(CLEIM)

Economia e Amministrazione delle Imprese

Finanziarie (CLEAIF)

Economia Aziendale (CLEA)

CLASSE DELLE LAUREE NELLE

SCIENZE ECONOMICHE

CLASSE DELLE LAUREE NELLE

SCIENZE DELL’ECONOMIA

E DELLA GESTIONE AZIENDALE

Statistica e Informatica per l’Economia e le

Imprese (CLAS)

CLSSE DELLE LAUREE NELLE SCIENZE TURISTICHE

Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale (STIM)

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Classe delle Lauree nelle Scienze Economiche Il C.d.L in Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni non profit (CLIPA) si propone l’obiettivo di assicurare allo studente una buona padronanza di strumenti metodologici e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche abilità professionali, relativi a tutto il settore delle istituzioni, dei quasi mercati e delle organizzazioni non profit. Le figure professionali formate da questo C.d.L. comprendono l’Economista Sanitario, l’Esperto di Sviluppo Locale, l’Economista dei Servizi di Pubblica Utilità, l’Operatore di Organizzazioni Non-Profit. Il C.d.L. in Economia delle Imprese e dei Mercati (CLEIM) assicura una padronanza degli strumenti metodologici e dei contenuti scientifici generali, tese a formare analisti dei mercati finanziari, industriali e del lavoro, a seconda dei curricula. Le figure professionali formate da questo C.d.L. varieranno da Promotore Finanziario ad Analista Finanziario, teso a diventare, con la laurea specialistica, Chartered Financial Analyst, da Economista Industriale a Economista del Lavoro. Il C.d.L. in Economia e Diritto delle Imprese e delle Amministrazioni (CLEDIA) si propone di fornire una qualificata padronanza di strumenti metodologici e di contenuti scientifici generali orientati ad una preparazione specialistica nelle attività professionali in cui si richiede una accentuata integrazione delle competenze economiche ed aziendalistiche con quelle giuridiche, in relazione alle nuove esigenze emergenti dal sistema delle imprese e dalla Pubblica Amministrazione, anche in una dimensione sovranazionale. Le figure professionali formate da questo C.d.L. comprendono: l’esperto in diritto commerciale e fiscale; il consulente del lavoro, della previdenza sociale e delle relazioni industriali; l’operatore giuridico della pubblica amministrazione; l’operatore giuridico internazionale. Classe delle Lauree in Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale. Il C.d.L. in Economia Aziendale (CLEA) si propone di formare laureati con una preparazione ampia e specialistica nelle discipline della gestione delle imprese e della consulenza aziendale e professionale. L’offerta formativa consente una preparazione per l’inserimento in aziende pubbliche e private di ogni tipologia e settore, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica, dei cambiamenti e dell’internazionalizzazione dei mercati e dell’impatto della new economy. Il profilo professionale del laureato consente di cogliere opportunità di carriera e di crescita professionale ampie e diversificate, e di poter affrontare con qualificata preparazione le sfide poste da un mercato del lavoro sempre più dinamico e competitivo. Ai fini indicati i curricula del CLEA comprendono, in ogni caso, la necessaria acquisizione di competenze di base in ambito economico generale, giuridico, nei vari campi dell'economia aziendale, della gestione delle imprese e dei metodi quantitativi a supporto delle decisioni, nonché l'acquisizione di conoscenze specifiche negli ambiti dell’analisi e progettazione delle strutture e processi aziendali, della gestione delle aziende pubbliche e private, delle amministrazioni pubbliche, delle

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aziende non profit e delle cooperative. Sono previsti, nell'ambito del corso, riferimenti specifici anche alla realtà delle medie e piccole imprese. Il percorso formativo del Corso di laurea in Economia Aziendale consente di sviluppare competenze nell’ambito della consulenza aziendale e professionale, della gestione delle imprese, del marketing e delle imprese internazionali. Il C.d.L. in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie (CLEAIF) si prefigura l'obiettivo dello sviluppo delle competenze critiche per lo svolgimento dell'attività finanziaria nell'ambito dei diversi intermediari e di tutti gli istituti che operano significativamente nei mercati finanziari e che con gli intermediari vengono ad interagire. Sono previste attività didattiche interne a contenuto interdisciplinare (esercitazioni nelle aule informatiche e nelle aule linguistiche, discussione di casi aziendali e lavori di gruppo) e attività didattiche esterne (tirocini presso istituti di ricerca e/o imprese, soggiorni di studio presso università comunitarie). Esso risponde all’esigenza di formare un “profilo” specifico di laureato che possa ricoprire, con successo, ruoli – di carattere operativo o manageriale – in imprese operanti, in particolare, nel sistema finanziario (banche, assicurazioni, investment bank, imprese di investimento, investitori istituzionali, società di venture capital, etc.). Classe delle Lauree in Scienze Statistiche Il C.d.L. in Statistica e Informatica per l’Economia e le Imprese (CLAS) ha come obiettivo la formazione di laureati con competenze interdisciplinari nelle discipline statistiche, matematiche ed informatiche opportunamente integrate ad una buona conoscenza di base nelle discipline dell’area economica e aziendale. Il percorso didattico, caratterizzato dal rigore logico e dalla costante attenzione alle applicazioni in ambito economico e aziendale, prevede l’acquisizione di conoscenze: nelle discipline statistiche; nelle discipline informatiche e computazionali per le applicazioni matematiche e statistiche; di tecnologie Web; digestione di sistemi informativi e di banche dati; della modellistica di fenomeni economici e di gestione aziendale; operative in uno specifico settore applicativo; nelle discipline economiche e di gestione delle imprese; linguistiche. I laureati in Statistica e Informatica per le imprese opereranno a supporto dei processi decisionali-aziendali attraverso la comunicazione telematica e la gestione dell’informazione derivante dall’analisi quantitativa delle problematiche sia economiche che sociali. Si distingueranno inoltre quali utenti esperti di programmi e linguaggi per l’elaborazione statistica dei dati, aperti alle innovazioni tecnologiche ed alla gestione operativa delle nuove tecnologie e della net-economy. Classe delle Lauree in Scienze del Turismo Il corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale ( STIM) fornisce conoscenze di tipo aziendale, economico, statistico, linguistico, culturale legate al management delle imprese turistiche. Consente, quindi, di sviluppare figure professionali che abbiano capacità decisionale, analitica, critica e propositiva necessaria nel mondo del lavoro attuale e prospettico.Il corso di laurea deve rispondere ad un profilo formativo specifico, per laureati che possano ricoprire un ruolo manageriale in

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imprese turistiche o enti collegati (alberghi e catene alberghiere, catene di ristoranti, agenzie di viaggio, tour operator, Enti Pubblici), avviare iniziative imprenditoriali nel settore del turismo o lavorare nel settore dei servizi e della consulenza alle imprese turistiche. Il carattere interdisciplinare del piano di studi consente, inoltre, di stimolare la capacità e propensione dello studente verso la valorizzazione delle risorse locali, in chiave turistica. In particolare, il laureato in Scienze del Turismo ad indirizzo Manageriale sarà in grado di esercitare, tra le diverse funzioni a cui il presente piano di studi lo rende idoneo, tutte quelle relative alla gestione e al controllo delle attività legate al settore turistico

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L’OFFERTA FORMATIVA DELLA FACOLTA DI ECONOMIA

Corsi di Dottorato di Ricerca e Master: La Facoltà di Economia è sede di Corsi di Dottorati di ricerca, Corsi di Perfezionamento e Master; si rinvia alle parti IV e V della presente Guida. LABORATORIO INTERDIPARTIMENTALE Sono a disposizione degli studenti della Facoltà l’Aula Multimediale presso la Biblioteca Centrale che consente l’accesso a Internet e la possibilità di effettuare ricerche bibliografiche e un Laboratorio Informatico. PUNTO E.DI.S.U. - NAPOLI 1 Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario E’ istituito dall’a.a. 2002/2003 il punto Edisu presso l’Uffcio del S.I.S. (Aulario) aperto tutti i giorni escluso il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00 – Tel. 081/675341 - Numero Verde 80013107. www.edisunapoli1.it Attraverso la distribuzione della Carta dei Servizi gli studenti possono avere una completa visione dei servizi che l’Ente offre e dei criteri di partecipazione. RELAZIONI INTERNAZIONALI Programma Socrates/Erasmus La Facoltà di Economia, da molti anni intrattiene molteplici relazioni con Università straniere europee ed axtraeuropee, sia nell’ambito della ricerca scientifica sia nell’ambito degli scambi di studenti. In questo ambito si sviluppa il Programma Erasmus (European Action Scheme for the Mobility of Students), finanziato dall’Unione Europea, promuove la mobilità degli studenti; i programmi di azione comunitaria, sono volti alla realizzazione nel settore della formazione internazionale, per offrire un livello culturale accademico e professionale. Il bando per la selezione delle borse di mobilità è pubblicato nei primi mesi di ogni anno e affisso all’albo della facoltà. Per le informazioni di carattere generale gli studenti possono rivolgersi allo sportello dell’Ufficio Programmi Internazionali Mobilità Docenti e Studenti (Corso Umberto I – Università Centrale) oppure ai delegati di facoltà. Delegati di Facoltà: Prof. Maria Rosaria Ansalone, Prof. Luigi D’Ambra, Prof. Riccardo Viganò. Segreteria programmi Socrates/Erasmus: sig.ra Amedea Castracane tel. 081/676663

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PIC Attivtati dalla Facoltà per l’anno accademico 2003/2004 DESTINAZIONE UNIVERSITA' STRANIERA DOCENTE

PROMOTORE BELGIO Université Libre de Bruxelles ULB D'Ambra Luigi BELGIO Universiteit Gent Viganò Enrico BELGIO Facultes Universitaires Notre-Dame de la

Paix (Namur) Lauro Carlo

FRANCIA Université Montesquieu Bordeaux IV Mercurio Riccardo FRANCIA Université de Montpellier I D'Ambra Luigi FRANCIA Université de Montpellier II D'Ambra Luigi FRANCIA Université Paul Valery - Montpellier III Ansalone Maria Rosaria FRANCIA Université de Paris XII Val de Marne Ansalone Maria Rosaria FRANCIA Université Paris Nord - Paris 13 Biondi Gennaro FRANCIA Université Paris Nord - Paris 13 Mercurio Riccardo FRANCIA Conservatoire National des Arts e Métiers -

Paris (CNAM) D'Ambra Luigi

FRANCIA Université de Haute-Bretagne (Rennes II) D'Ambra Luigi GERMANIA Universitaet Hamburg Mercurio Riccardo IRLANDA University College Cork Viganò Enrico IRLANDA University College Cork D'Ambra Luigi NOREVEGIA Hogskolen I Agder Viganò Riccardo REGNO UNITO Trinity and All Saints College - Leeds Mercurio Riccardo SPAGNA Universidad de Almeria Viganò Enrico SPAGNA Universitat Politecnica de Catalunya -UPC-

Barcelona Lauro Carlo

SPAGNA Universidad de Granada D'Ambra Luigi SPAGNA Universidad de Leon Mercurio Riccardo SPAGNA Universidad de Murcia Mercurio Riccardo SPAGNA Universidad de Santiago de Compostela Mercurio Riccardo SPAGNA Universidad Pablo de Olavide de Sevilla Viganò Riccardo SPAGNA Universidad de Vigo Mercurio Riccardo SVEZIA Hogskolan I Boras Viganò Enrico SVEZIA Goteborgs Universitet Viganò Enrico

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PARTE SECONDA: I CORSI DI LAUREA DEL NUOVO ORDINAMENTO

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4. CARATTERI DEL NUOVO ORDINAMENTO

4.1. Lineamenti La nuova riforma universitaria prevede un ordinamento degli studi differente dal passato, in grado di consentire allo studente di gestire al meglio il tempo dedicato allo studio e permette all’Università italiana di uniformarsi finalmente agli standard europei. Vediamo che cosa cambia. Che cos’è la LAUREA? Il corso di laurea rappresenta il I livello degli studi universitari. Esso prevede tre anni di studio e offre una preparazione teorica di base integrata con una formazione professionalizzante che apre più facilmente le porte al mondo del lavoro. I corsi di laurea sono istituiti all’interno di 42 classi che li raggruppano in base a obiettivi formativi comuni. Viene rilasciato il titolo di Laurea con il raggiungimento di 180 CREDITI. Scompaiono sia i corsi tradizionali di 4 e 5 anni, sia il diploma universitario (cosiddetta Laurea breve). Fanno eccezione i corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria, Farmacia e Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (CTF): si tratta di corsi regolati da norme europee che prevedono il conseguimento del titolo di Laurea specialistica (dopo 5 o 6 anni). Dove porta? Il laureato potrà: 1-inserirsi nel mondo del lavoro e accedere alla maggior parte delle attività lavorative, ad eccezione delle attività che richiedono l’iscrizione ad un albo professionale (libera professione, ad esempio commercialista, avvocato , ingegnere ecc.). 2-proseguire gli studi con un corso di LAUREA SPECIALISTICA, oppure con un MASTER di I° livello, con un corso di PERFEZIONAMENTO o ancora con un corso di SPECIALIZZAZIONE. Il Regolamento didattico specifica quali crediti acquisiti saranno riconosciuti validi per il proseguimento degli studi universitari in altri corsi di studio attivati presso la stessa Università o, sulla base di specifiche convenzioni, presso altre Università. Chi consegue la Laurea presso un ateneo potrà accedere ai livelli di studio superiori presso qualsiasi altro ateneo attraverso il riconoscimento dei crediti che ha già acquisito. Il percorso si conclude con una PROVA FINALE, che non consiste nella tradizionale TESI, si tratterà in genere di elaborati o relazioni su un argomento. In che cosa consiste la LAUREA SPECIALISTICA? La LAUREA SPECIALISTICA o di II livello è uno dei possibili percorsi di studio successivi alla LAUREA.

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Essa prevede 2 anni di studio e fornisce conoscenze e competenze specialistiche finalizzate all’esercizio di specifiche professioni che richiedono un’elevata qualificazione. I corsi di Laurea Specialistica sono istituiti all’interno di 104 CLASSI che li raggruppano in base a obiettivi formativi comuni. Viene rilasciato il titolo di LAUREA SPECIALISTICA con l’acquisizione di 120 crediti. Se lo studente s’iscrive ad un corso di Laurea Specialistica istituita come diretta continuazione della Laurea già conseguita, gli saranno riconosciuti interamente i 180 crediti acquisiti. Altrimenti, potrà comunque accedervi dopo aver soddisfatto i debiti formativi che gli verranno assegnati. Saranno le singole Università a determinare i requisiti di preparazione iniziale richiesti allo studente, necessari e sufficienti per accedere ad un corso di Laurea Specialistica, stabilendo inoltre il modo in cui questi requisiti verranno verificati. Al termine del percorso (2 anni) è prevista la discussione di una TESI, ossia la stessa trattazione a carattere scientifico che caratterizzava la chiusura del percorso di studi universitari prima della riforma. Dove porta? La Laurea specialistica permette di: 1-inserirsi nel mondo del lavoro e accedere alle libere professioni; 2-proseguire gli studi con un MASTER di II livello, oppure con un corso di PERFEZIONAMENTO, con un corso di SPECIALIZZAZIONE o ancora con il DOTTORATO DI RICERCA. Che cos’è il MASTER UNIVERSITARIO DI I E II LIVELLO? Si tratta di un corso di studio post-Laurea o post-Laurea Specialistica a carattere di perfezionamento scientifico e di alta formazione, pensato per studenti ma anche per professionisti che sentono la necessità di riqualificarsi. Tale corso di perfezionamento denominato Master universitario è a tutti gli effetti un titolo di studio accademico. Esso dura 1 anno e fornisce conoscenze e abilità di carattere professionale, di livello tecnico-operativo o di livello progettuale. L’ammissione è riservata ad un numero ristretto di partecipanti per garantire la guida personale di docenti e tutor: la selezione avviene attraverso colloqui o altre forme di verifica. Al termine del corso si consegue il titolo di MASTER universitario. Per conseguire il titolo lo studente deve acquisire almeno 60 crediti, oltre a quelli acquisiti per la Laurea (180) o Laurea specialistica. Sono previste verifiche periodiche di accertamento delle competenze che vengono via via acquisite ed una prova finale che non dà luogo a votazioni. Che cos’è un CORSO DI SPECIALIZZAZIONE?

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E’un corso post-Laurea o post-Laurea specialistica che fornisce conoscenze e abilità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari professioni ed è finalizzato alla formazione di specialisti in determinati settori professionali. La durata minima è di 1 anno e viene rilasciato un diploma di Specializzazione. Per conseguire il diploma di specializzazione lo studente deve acquisire un numero di crediti compreso tra 300 e 360, 300 per chi ha conseguito la Laurea (180+120) e 360 crediti per chi ha conseguito la Laurea Specialistica (300+60). Che cos’è un corso di PERFEZIONAMENTO? E’un corso di approfondimento e di aggiornamento scientifico e di formazione permanente e ricorrente che l’Università può promuovere anche in collaborazione con altri enti e istituzioni pubbliche o private. Non viene rilasciato un titolo accademico ma un attestato di partecipazione che riporta le competenze acquisite e inoltre offre la possibilità di acquisire CREDITI che possono essere riconosciuti per l’accesso ai corsi MASTER. E ’riservato ad un numero limitato di partecipanti selezionati attraverso colloqui o altre forme di verifica. Che cos’è il DOTTORATO DI RICERCA? Esso rappresenta il livello più alto della formazione universitaria e vi si accede dopo la LAUREA SPECIALISTICA. Dura 3 o 4 anni; l’accesso avviene attraverso concorso per titoli ed esami. E’ riservato ad un numero ristretto di partecipanti. Si consegue il titolo di Dottore di Ricerca.Per essere ammessi ad un corso di Dottorato di Ricerca occorre essere in possesso delle Laurea Specialistica o di un titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Il titolo si consegue dopo un percorso di studio e di ricerca finalizzato all’approfondimento dell’indagine scientifica e della metodologia di ricerca in uno specifico settore;si conclude con l’elaborazione di una Tesi finale. L’obiettivo del Dottorato di ricerca è di fornire conoscenze e competenze di carattere scientifico richieste nell’ambito della carriera universitaria,istituzioni di ricerca, nelle imprese ad alta tecnologia. Nella pagina seguente è riportato uno schema di sintesi dei cambiamenti introdotti dalla riforma universitaria.

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LA RIFORMA IN SINTESI

4.2. Sistema dei crediti formativi – CFU. Il credito formativo rappresenta l’unità di misura del lavoro svolto nelle attività di formazione dallo studente per superare l’esame. I CFU misurano l’impegno richiesto per raggiungere determinati traguardi formativi: CFU più elevati corrispondono a corsi (e relativi esami) più impegnativi. Con attività di formazione s’intendono lo studio individuale, la lezione in sede universitaria (lezione frontale, seminario, esercitazione), il tempo dedicato alle attività di laboratorio ed alle attività pratiche (i tirocini,gli stage all’estero di aziende). La riforma stabilisce che la quantità media per le attività di formazione di un anno

DIPLOMA DI SCUOLA SUPERIORE

LAUREA SPECIALISTICA A CICLO UNICO-5 O 6 ANNI SOLO PER FARMACIA,ARCHITETTURA, ODONTOIATRIA E VETERINARIA (5ANNI), MEDICINA (6 ANNI)

LAUREA TRIENNALE (180 CREDITI)

LAUREA SPECIALISTICA 2 ANNI (120 CREDITI)

MASTER I LIVELLO 1 ANNO

60 CREDITI)

CORSI DI SPECIALIZZAZIONE (X ANNI)

DOTTORATO DI RICERCA (ALMENO 3 ANNI)

MASTER DI II LIVELLO (1 ANNO)

SPECIALIZZAZIONE SOLO MEDICHE (X ANNI)

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universitario è pari a 60 crediti, per uno studente impegnato a tempo pieno e provvisto di una preparazione adeguata. Il sistema dei crediti garantisce la mobilità dello studente verso un altro corso di studi: è compito dell’università o della struttura didattica valutare i crediti acquisiti e indicarne il numero da acquisirne. E’ stato calcolato che uno studente, ogni anno può dedicare 1500 ore del proprio tempo allo studio(individuale,lezioni,laboratorio,stage) A 1500 ore corrispondono 60 CFU. Questo significa che 1 credito corrisponde a 25 ore di impegno.

4.3. Condizioni e modalità di immatricolazione Accedono ai Corsi di Laurea attivati presso la facoltà di Economia tutti coloro che sono in possesso, all’atto dell’iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata quinquennale. L’Università valuterà, ove necessario, il curriculum degli studenti in relazione al corso prescelto. Questa verifica può evidenziare delle lacune (espresse in debiti formativi) che dovranno essere recuperate nel corso del primo anno con apposite attività integrative organizzate dall’Ateneo Per le procedure di immatricolazione alla Facoltà di Economia si rinvia alla Guida dello Studente - Parte Generale.

4.4. Condizioni e modalità di passaggio al Nuovo Ordinamento Ogni studente già iscritto può concludere i Corsi di studio attivati (o ad esaurimento) e conseguire i relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici previgenti. Uno studente regolarmente iscritto ai corsi di laurea quadriennali della Facoltà di Economia può chiedere di passare ai nuovi Corsi di Laurea previsti dal NO e conseguire la laurea se ha sostenuto quel numero di esami che secondo l’Ordinamento Didattico gli consente di avere diritto ad un numero di crediti pari a 180 meno i crediti attribuiti alla prova finale. Il Consiglio di Facoltà si occuperà di riformulare in termini di crediti i previgenti ordinamenti didattici, Se si decide di iscriversi ad un corso di studio non direttamente sostitutivo del corso di Laurea precedente, la domanda d’iscrizione viene considerata come richiesta di passaggio di corso. Gli studi compiuti per conseguire i Diplomi universitari in base al regolamento previgente sono valutati in crediti e riconosciuti per il conseguimento delle Lauree previste dall’Ordinamento Didattico di Ateneo. La stessa norma si applica agli studi compiuti per conseguire i Diplomi delle scuole dirette a fini speciali, indipendentemente dalla durata.

4.5. Acquisizione dei crediti formativi ed iscrizione agli anni successivi Organizzazione dell’attività didattica I corsi di Laurea hanno una durata triennale. L’attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Il numero di insegnamenti da studiare e gli esami da superare è collegato al numero di crediti da acquisire: si possono raggiungere 60 crediti annuali scegliendo molte materie

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con un basso profilo di crediti oppure poche materie a cui sono associati molti crediti. Il risultato finale è che la somma dei crediti deve essere 60, cioè 180 nei tre anni. Esami di profitto Al termine di ogni corso d’insegnamento è prevista una prova di esame ai fini della valutazione della qualità dell’apprendimento del singolo studente. Tale valutazione è espressa in trentesimi. I crediti formativi (la quantità dell’apprendimento) corrispondenti a ciascun corso di insegnamento si acquisiscono con il superamento della prova e sono del tutto indipendenti dal voto conseguito. Iscrizione agli anni successivi Per l’iscrizione al secondo anno del corso di laurea è necessario che lo studente abbia conseguito almeno 20 crediti entro la sessione straordinaria di febbraio. Per l’iscrizione al terzo anno del corso di laurea è necessario che lo studente abbia conseguito tutti i crediti previsti dal primo anno del corso di studio più almeno 20 crediti del secondo anno. Cosa succede agli studenti che non hanno raggiunto il tetto minimo? Le soluzioni possibili sono due:

a) riscriversi allo stesso anno come studente ripetente b) sottoscrivere un contratto formativo speciale

caso a) lo studente potra sostenere nel successivo anno accademico esclusivamente gli esami dell’anno accademico precedente. caso b) cosa sono i contratti formativi? I contratti formativi sono un’opportunità che viene offerta agli studenti che non riescono o prevedono di non riuscire a laurearsi nel tempo degli studi (triennio) previsto dall’ordinamento e desiderano costruire un percorso formativo con durata maggiore (quadriennale, quinquennale o esaennale). Vantaggi dei contratti formativi: 1) non rientrare nella categoria degli studenti ripetenti. 2) risparmiare sull’ammontare delle tasse (lo studente a contratto che scelga il contratto quadriennale paga 50€ in meno per anno, quello che scelga il contratto quinquennale 75 € in meno e, infine, colui che scelga il contratto esaennale paga 100 € in meno per anno). Chi puo essere interessato ai contratti formativi speciali?

a) gli studenti che gia al momento della iscrizione prevedono di non poter ottenere i crediti annuali previsti dall’ordinamento (per esempio gli studenti lavoratori)

b) gli studenti che non hanno raggiunto il tetto minimo di crediti previsto per il passaggio all’anno successivo.

Quando si può decidere di scegliere il contratto formativo speciale ?

a) al momento dell’immatricolazione b) al momento dell’iscrizione all’anno successivo oppure entro il 31 marzo se non

si riescono ad acquisire i crediti necessari nella sessione di febbraio.

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Cosa succede agli studenti che decidono di passare ad un contratto formativo al secondo anno e che non si ritrovano nel piano di studi previsto dalla Facoltà? E’ possibile che uno studente che scelga un contratto formativo al secondo annno non si ritrovi perfettamente nel piano di studi previsto dalla Facoltà, perché, per esempio, nel piano di studi quadriennale l’esame xxx è previsto al secondo anno, ma lui lo ha già sostenuto al primo, pur non essendo riuscito a raggiungere il numero minimo di crediti necessari all’ iscrizione al secondo anno. Lo studente dovrà presentare una domanda alla Presidenza della Facolta in cui segnala che, a causa degli esami già sostenuti, non si ritrova col piano di studi. La Commissione Piani di Studi analizzerà il suo caso comunicando allo studente quale sarà il piano di studi cui dorvrà attenersi. Cosa succede se lo studente resta indietro anche dopo aver scelto un contratto formativo piu lungo? Se uno studente non ha piu necessità di allungare il suo percorso di studi può decidere al momento dell’iscrizione di tornare al regime normale. Cosa fare per sottoscrivere un contratto formativo? Per scegliere un contratto formativo speciale occorre presentare domanda alla Segreteria Studenti entro e non oltre il 31 marzo. Prova finale per il conseguimento del titolo di laurea Le modalità per l’espletamento della prova finale per il conseguimento del titolo di laurea sono indicate dettagliatamente nel Regolamento Didattico del Corso di Laurea specifico. In ogni caso, la prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella stesura di un elaborato di ricerca e nella discussione dello stesso, ovvero in una relazione relativa ad attività di stage. Lo studente consegue il titolo di laurea al raggiungimento di 180 crediti.

4.6. Attività formative Sono tutte quelle attività che uno studente deve affrontare durante il suo percorso universitario: corsi di insegnamento, seminari, esercitazioni pratiche o di laboratorio, attività didattiche a piccoli gruppi, tutorato, orientamento, tirocini, progetti, tesi per i corsi di laurea specialistici, attività di studio individuale e di autoapprendimento. I provvedimenti ministeriali hanno fissato 6 tipologie di attività formative: 1. insegnamenti che garantiscono una preparazione di base; 2. attività d’insegnamento che caratterizzano la classe all’interno della quale è istituito

ogni singolo corso di laurea 3. attività d’insegnamento a carattere interdisciplinare 4. insegnamenti scelti dallo studente 5. attività formative inerenti alla prova finale e alla conoscenza di una lingua straniera

(richiesta per tutti i corsi di Laurea); 6. altre attività formative possono riguardare ulteriori conoscenze linguistiche,

informatiche e attività svolte durante tirocini e stage in diversi settori.

4.7. Orientamento e tutorato Le attività di orientamento e tutorato sono organizzate e regolamentate secondo quanto stabilito dal RDA.

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All’atto dell’iscrizione al primo anno del Corso di Laurea, allo studente sarà comunicato il nominativo del tutor individuale, professore o ricercatore di ruolo, attribuito sulla base un meccanismo di assegnazione casuale. In conformità ai commi 9 e 10 dell'art. 2 del RDA, gli Organi competenti possono proporre all'Università l’istituzione di iniziative didattiche di perfezionamento, corsi di preparazione agli Esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio delle professioni e dei concorsi pubblici e per la formazione permanente, corsi per l'aggiornamento e la formazione degli insegnanti di Scuola Superiore, Master, ecc. Tali iniziative possono anche essere promosse attraverso convenzioni dell’Ateneo con Enti pubblici o privati che intendano commissionarle.

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5. Lauree nelle scienze economiche

5.1 Corso di Laurea in Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni Non Profit (CLIPA) Il corso di laurea di primo livello in Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni Non Profit si sviluppa in tre curricula relativi alle Amministrazioni Pubbliche (locali e non), alle Organizzazioni non governative e non profit e alle Imprese fornitrici di pubblici servizi, e precisamente: Economia Pubblica; Economia della Cooperazione e delle Organizzazioni Non Profit; Sistemi Territoriali

Il Corso di laurea si propone l’obiettivo di assicurare allo studente una buona padronanza di strumenti metodologici e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche abilità professionali, relativi a tutto il settore delle istituzioni e dei quasi mercati. In particolare, nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti della classe di appartenenza, il C.d.L. in Economia delle Istituzioni delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni non profit si pone i seguenti obiettivi formativi specifici: 1. fornire una solida cultura economica - giuridica - aziendale e quantitativa di base

orientata alle specificità del contesto nel quale si svolgono tutte le attività finalizzate alla tutela di interessi pubblici, con la necessaria sensibilità verso gli aspetti del “non mercato”;

2. adattare conoscenze tecniche già sviluppate e crearne di nuove per operare nelle realtà operative delle amministrazioni pubbliche, nelle organizzazioni non-profit, nelle Istituzioni non governative e nelle imprese che hanno forti collegamenti con queste;

3. assicurare padronanza di metodologie in grado di analizzare l’impatto delle decisioni amministrative;

4. fornire le abilità necessarie alla complessità della gestione, dell’organizzazione e dei processi decisionali da natura amministrativa;

5. sviluppare doti di creatività e di capacità organizzativa nei settori dei servizi pubblici.

I possibili sbocchi occupazionali sono : 1. Le Amministrazioni Pubbliche centrali e locali; 2. Gli Enti e le Imprese che producono ed erogano servizi pubblici (Sanità, Trasporti,

Utilities, Istruzione, ecc.) 3. Organismi internazionali 4. Istituzioni non profit e organizzazioni non governative (ONG) 5. Società di consulenza (per, esempio, le politiche di procurement, l’organizzazione

della fornitura di servizi, l’organizzazione di gare d’appalto, il fund raising, i progetti EU, ecc.)

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6. Imprese con forti collegamenti con le amministrazioni pubbliche (per esempio, imprese fornitrici di beni e servizi)

7. Autorità di Regolamentazione e Tutela della Concorrenza Nella tabella che segue sono riportati gli insegnamenti previsti, i crediti attribuiti a ciascun insegnamento e la relativa area formativa.

Si ricorda che la Facoltà ha individuato le seguenti propedeuticità: ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO deve precedere: DIRITTO COMMERCIALE ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO deve precedere: DIRITTO AMMINISTRATIVO METODI MATEMATICI deve precedere: MATEMATICA FINANZIARIA METODOLOGIE ED ECONOMIA AZIENDALE deve precedere: ECONOMIA AZIENDALE 2 MICROECONOMIA deve precedere: MACROECONOMIA

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(CLIPA) CURRICULUM: ECONOMIA PUBBLICA

(Codice Corso Laurea 506)

INSEGNAMENT0 CFU Moduli Semestre s.s.d. Area Format.

Codici esami*

Lettere Docenti

I ANNO

Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

10 2 I SECS-P07 (a) 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Economia e gestione delle imprese

10 2 II SECS-P/08 © 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Informatica 5 1 II INF/01 (f) 00062 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istituzioni di diritto privato

10 2 I IUS/01 (a) 00001 00053 (I) 00054 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi matematici 10 2 I e II SECS-S/06 (a) 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 10 2 II SECS-P/01 (a) 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia economica 10 2 I SECS-P/12 (a) 00050 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti Maria LuisaDe Ianni Nicola

II ANNO

Istituzioni di diritto pubblico

10 2 I IUS/09 (b) 00150 12272 (I) 13737 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Alberto Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik

Macroeconomia 10 2 II SECS-P01 (a) 07728 07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Sociologia generale 5 1 I SPS/07 (c) 00268 (I)

Agodi Maria Carmela

38

Statistica di base Statistica per l’economia

10 2 I I

SECS-S/01 (b) 13738 (I) 13739 (I)

Perna Antonio D’Ambra Luigi

Lingua straniera: Inglese

10 2 I-II L-LIN/12 (e) 13741 57198 (I) 13742 (II)

A-D E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Mario

III ANNO

Politica economica e Scienza delle finanze

10 2 II I

SECS-P/02-

SECS-P/03

(b ) A-K L-Z

Pagano Marco Marani Ugo Fausto Domenicantonio

Statistica economica 5 1 II SECS-S/02 (b) Pane Aurelio Diritto amministrativo 5 1 II IUS/10 (b) Stammati Sergio Economia pubblica, e/o Finanza degli enti locali e/o una delle Storie attivate dalla Facoltà

10 2 I SECS-P/03P/01 P/01

(b) (b) (c)

Massimo Marrelli

Economia industriale e/o Economia dei trasporti e/o Economia regionale

10 2 II I I

SECS-P06 (b) Del Monte Alfredo Forte Ennio La Saponara Francesco

Economia e gestione delle imprese dei servizi pubblici e/o Economia delle aziende e delle amm. pubbliche e/o Organizzazione aziendale

10 2 II II II

SECS-P08-SECS-P/07

SECS- P/10

(c) (c) (c)

A-D E-O P-Z

Filona Martona Rosalba Cossiga Carmine Mercurio Riccardo Franco Massimo Sicca Luigi Maria

Insegnamenti a scelta dello studente

10 2 (d)

Seconda lingua straniera: Francese Spagnolo Tedesco

5 1 I L-LIN/04-07-14

(f) Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Prova finale 5 1 ( e)

* Nota codici

L’insegnamento che non porta alcuna indicazione:

esame composto (10 crediti)

(I) I modulo (5 crediti) (II) II modulo (5 crediti)

39

(CLIPA) CURRICULUM: ECONOMIA DELLA COOPERAZIONE

E DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT (Codice Corso di Laurea 506)

INSEGNAMENTO

CFU Moduli Semestre s.s.d. Area format.

Codici esami*

Lettere Docenti

I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

10 2 I SECS-P07 (a) 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Economia e gestione delle imprese

10 2 II SECS-P/08 (c) 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Informatica 5 1 II INF/01 (f) 00062 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istituzioni diritto privato 10 2 I IUS/01 (a) 00001 00053 (I) 00054 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi matematici 10 2 I e II SECS-S/06 (a) 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 10 2 II SECS-P/01 (a) 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Riccardo Martina Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia economica 10 2 I SECS-P/12 (a) 00050 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti Maria LuisaDe Ianni Nicola

II ANNO

Istituzioni diritto pubblico

10 2 I IUS/09 (b) 00150 12272 (I) 13737 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Alberto Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik

Statistica di base Statistica per l’economia

10 2 I I

SECS-S/01 (b) 13738 (I) 13739 (II)

Perna Antonio D’Ambra Luigi

Sociologia generale 5 1 I SPS/07 ( c) 00268 (I)

Agodi Maria Carmela

40

Macroeconomia 10 2 II SECS-P01 (a) 07728

07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Lingua straniera: Inglese

10 2 I-II L-LIN/12 (e) 13741 57198 (I) 13742 (II)

A-D E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Mario

III ANNO

Economia applicata e/o Politica economica

10 2 II

SECS-P/06SECS-P/02

(b) A-K L-Z

Pagano Marco Marani Ugo

Geografia economica e/o una delle Storie attivate dalla Facoltà

10 2 II M-GGR/02-

SECS-P12

(c) A-D E-O P-Z

Formica Carmelo Biondi Gennaro Castiello Nicolino

Scienza delle finanze e/o Economia bancaria e/o Economia dello sviluppo

15 3 I I II

SECS-P/03-P/01-

P/02

(b)

Fausto Domenicantonio Giannola Adriano Bàculo Liliana

Diritto commerciale 5 1 II IUS/04 (b) A-C D-k L-P Q-Z

Laurini Giancarlo Bassi Amedeo Buonomo Domenico Bocchini Ermanno

Statistica economica 5 1 II SECS-S/03 (b) Pane Aurelio Organizzazione aziendale e Economia e amministrazione delle aziende non profit

5 1 II SECS-P/10SECS-P/07

(c) A-D E-O P-Z

Mercurio Riccardo Franco Massimo Sicca Luigi Maria Kunz Alberto

Attività formative scelte dallo studente

10 2 (d)

Seconda Lingua straniera: Francese/ Spagnolo/ Tedesco

5 1 I L-LIN/04-07-12

(f) Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Prova finale 5 1 (e)

41

(CLIPA) CURRICULUM: SISTEMI TERRITORIALI

(Codice Corso di Laurea 506)

INSEGNAMENTO

CFU

Moduli Semestre

s.s.d. Area format

.

Codici esami*

Lettere Docenti

I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

10 2 I SECS-P07

(a) 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Economia e gestione delle imprese

10 2 II SECS-P/08

(c) 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Informatica 5 1 II INF/01 (f) 00062 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istituzioni di diritto privato

10 2 I IUS/01 (a) 00001 00053 (I) 00054 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi matematici 10 2 I e II SECS-S/06

(a) 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 10 2 II SECS-P/01

(a) 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia economica 10 2 I SECS-P/12

(a) 00050 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti MariaLuisa De Ianni Nicola

II ANNO

Geografia economica e/o Geografia urbana ed organizzazione territoriale

10 2 II

II

M-GGR/02

(c) 13731 (I) 13732 (II) 13733 (I) 13734 (II)

A-D E-O P-Z

Formica Carmelo Biondi Gennaro Castiello Nicolino Franco Salvatore

Statistica di base Statistica per l’economia

10 2 I I

SECS-S/01

(b) 13738 (I) 13739 (II)

Perna Antonio D’Ambra Luigi

42

Sociologia generale 5 1 I SPS/07 (c) 00268 (I) Agodi Maria Carmela Macroeconomia 10 2 II SECS-

P/01 (a) 07728

07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Lingua straniera: Inglese

10 2 I-II L-LIN/12

(e) 13741 57198 (I) 13742 (II)

A-D E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Mario

III ANNO Politica economica e/o Scienza delle finanze e/o Economia dello sviluppo

15 3 II I

II

SECS-P/02-P/03-P/02

(b) A-K L-Z

Pagano Marco Marani Ugo Fausto Domenicantonio Bàculo Liliana

Statistica economica 5 1 II SECS-S/03

(b) Pane Aurelio

Istituzioni di diritto pubblico e/o Diritto commerciale e/o Diritto amministrativo

15 3 I

II

II

IUS/09 IUS/04 IUS/10

(b)

A-C D-K L-P Q-Z A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Alberto Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik Laurini Giancarlo Bassi Amedeo Buonomo Domenico Bocchini Ermanno Stammati Sergio

Economia agraria e/o Economia industriale e/o Economia regionale

10 2 II II I

SECS-P/06

SECS-P/06

SECS-P/06

(b) Fonte Maria Caterina Del Monte Alfredo La Saponara Francesco

Organizzazione aziendale e/o Economia e gestione delle imprese di servizi, e/o Marketing

5 I

II

II

II

II

SECS-P/10

SECS-P/08

SECS-P/08

(c) A-D E-O P-Z A-K L-Z

Mercurio Riccardo Franco Massimo Sicca Luigi Maria Izzo Francesco Cantone Luigi Cercola Raffaele

Insegnamento a scelta dello studente

10 2 (d)

Seconda Lingua straniera: Francese/ Spagnolo/ Tedesco

5 1 I L-LIN/04-07-14

(f) Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Prova finale 5 1 (e)

43

5.2 Corso di Laurea in Economia delle Imprese e dei Mercati (CLEIM) Il Corso di Laurea in Economia delle Imprese e dei Mercati ha durata triennale e prevede l’articolazione del percorso di studi in tre differenziati curricula: • Imprese e Mercati • Analisi economica • Istituzioni e mercati internazionali Il Corso di laurea si propone l’obiettivo di assicurare allo studente una buona padronanza di strumenti metodologici e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche abilità professionali, relativi all’analisi dei mercati. In particolare, nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti della classe di appartenenza, il Corso di Laurea in Economia delle Imprese e dei Mercati si pone i seguenti obiettivi formativi specifici: • fornire una solida cultura economica - giuridica - aziendale e quantitativa di base

orientata alle abilità di analisi dei Mercati e dei comportamenti strategici degli agenti economici;

• adattare conoscenze tecniche già sviluppate e crearne di nuove per operare nelle realtà operative delle imprese e delle società di analisi e consulenza;

• assicurare padronanza di metodologie in grado di analizzare l’impatto delle decisioni delle imprese sul contesto di mercato in cui si opera;

• fornire le abilità necessarie alla complessità della analisi di mercati nazionali e internazionali, sviluppare doti di creatività e di capacità di analisi.

I possibili sbocchi occupazionali sono:

• Società finanziarie e di risk management; • Imprese industriali e commerciali; • Organismi nazionali e internazionali; • Centri di ricerca; Società di consulenza

Nella tabella che segue sono riportati gli insegnamenti previsti, i crediti attribuiti a ciascun insegnamento e la relativa area formativa.

44

(CLEIM) CURRICULUM IMPRESE E MERCATI

(Codice Corso di laurea 505)

INSEGNAMENTO CFU Modu li

Semestre

s.s.d. Area format

Codici esami*

Lettere Docenti

I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

10 2 I SECS-S/P07

(a) 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Informatica 5 1 II INF/01 (f) 00014 A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istituzioni di diritto privato

10 2 I IUS/01 (a) 00001 00053 (I) 00054 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi matematici 10 2 I e II SECS-S/06 (a) 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 10 2 II SECS-P/01 (a) 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia economica

10 2 I SECS- P/12

(a) 00050 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti Maria LuisaDe Ianni Nicola

II ANNO Economia e gestione delle imprese

10 2 II SECS-P/08 (c) 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Economia e tecnica dei mercati finanziari + Economia delle aziende di credito Oppure Economia aziendale 2 + Analisi economica e finanziaria delle aziendeOppure Tecnica professionale + Economia aziendale 2 Oppure Economia aziendale 2 +

10 2 I

I I

II

I I

SECS- P/11

SECS-P/09SECS-P/07

SECS-P/07

SECS-P/09

(c) 13743 (I) 13744 (I) 57190 (II) 13902 (II) B 13713 (I)

A-K L-Z A-K L-Z A-K L-Z

Fiore Lucio Ecchia Stefano Fiore Lucio Ecchia Stefano Viganò Enrico Potito Lucio Viganò Enrico Potito Lucio

45

Finanza aziendale I 13745 (I) Ecchia Stefano

Macroeconomia 10 2 II SECS-P/01 (a) 07728 07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Lingua straniera: Inglese

10 2 I-II L-LIN/12 (e) 13741 57198 (I) 13742 (II)

A-D E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Mario

Statistica di base Statistica per l’economia

10 2 I I

SECS-S/01 (b) 13738 (I) 13739 (I)

Perna Antonio D’Ambra Luigi

Sociologia generale 5 1 I SPS/07 (c) 00268 (I) Agodi Maria Carmela III ANNO Diritto commerciale e/o Diritto del lavoro e/o Diritto industriale e/o Diritto tributario e/o Istituzioni di diritto pubblico e/o Diritto del mercato Finanziario

15 3 II

II

II I I I

IUS/04

IUS/07

IUS/04 IUS/12

IUS/09 IUS/05

(b)

(b)

(b) (b)

(b)

(b)

A-C D-K L-P Q-Z A-K- L-Z A-K L-Z A-C D-K L-P Q-Z

Laurini Giancarlo Bassi Amedeo Buonomo Domenico Bocchini Ermanno Basenghi Francesco Lamberti Mariorosario Buonomo Domenico Potito Lucio Coppola Paola Lucarelli Alberto Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik Rispoli Marilena

Economia bancaria e/o Economia del lavoro e/o Economia dell’impresa e/o Economia industriale e/o Econometria

20 4 I II II

II

II

SECS-P/01SECS-P/02SECS-P/01SECS-P/06SECS-P/05

(a) (b) (b)

(b)

(b)

Giannola Adriano Costabile Lilia Martina Riccardo

Del Monte Alfredo Acconcia Antonio

Politica economica e/o Scienza delle finanze (I Modulo) Scienza delle finanze (II Modulo)

10 2 II I

SECS-P/02SECS-P/03

(b)

(b)

A-K L-Z

Pagano Marco Marani Ugo Stroffolini Francesca Marrelli Massimo

Statistica economica o Analisi delle serie storiche o Analisi multivariata

5 1 II II I

SECS-S/02SECS- S/01

(b) Pane Aurelio Scepi Germana Lauro Carlo

Attività formative a scelta dello studente

10 2 (d)

Seconda Lingua straniera: Francese/ Spagnolo/ Tedesco

5 1 I L-LIN/04 L-LIN/07 L-LIN/14

(f) Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Prova finale 5 (e)

46

(CLEIM) CURRICULUM: ANALISI ECONOMICA

(Codice Corso di laurea 505)

INSEGNAMENTO CFU Moduli Semestre s.s.d. Area format.

Codici esami*

Lettere Docenti

I ANNO Economia Aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

10 2 I SECS-S/P07

(a) 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Informatica 5 1 II INF/01 (f) 00014 A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istit uzioni di Diritto Privato

10 2 I IUS/01 (a) 00001 00053 (I) 00054 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi Matematici 10 2 I e II SECS-S/06

(a) 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 10 2 II SECS-P/01

(a) 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia Economica

10 2 I SECS- P/12

(c) (a)

00050 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti Maria Luisa De Ianni Nicola

II ANNO Economia e Gestione delle Imprese

10 2 II SECS-P/08

(a) 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Macroeconomia 10 2 II SECS-P/01

(c ) 07728 07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Sociologia Generale 5 1 I SPS/07 (a) 00268 (I) Agodi Maria Carmela Lingua straniera: Inglese 10 2 I-II L-LIN/12 ( c) 13741

57198 (I) 13742 (II)

A-D E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Mario

Statistica di Base Statistica per l’Economia

10 2 I SECS-S/01

(e) 13738 (I) 13739 (I)

Perna Antonio D’Ambra Luigi

Storia del Pensiero Economico

10 2 II SECS-P/04

(b) 10435 Fusco Antonio Maria

III ANNO

47

Diritto Commerciale e/o Diritto del Lavoro e/o Diritto Industriale e/o Diritto Tributario e/o Istituzioni di Diritto Pubblico e/o Diritto del Mercato Finanziario

15 3 II

II

II I I

I

IUS/04

IUS/07

IUS/04

IUS/12

IUS/09

IUS/05

(b)

(b)

(b)

(b)

(b)

(b)

A-C D-K L-P Q-Z A-K L-Z A-K L-Z A-C D-K L-P Q-Z

Laurini Giancarlo Bassi Amedeo Buonomo Domenico Bocchini Ermanno Basenghi Francesco Lamberti Mariorosario Buonomo Domenico Potito Lucio Coppola Paola Lucarelli Alberto Stammati sergio Furno Erik Furno Erik Rispoli Marilena

Economia Internazionale e/o Economia dell’Impresa e/o Econometria

10 2 I

II

II

SECS-P/01

SECS-P/01 SECS-P/05

(b)

(b)

(b)

Paternò Riccardo

Martina Riccardo Acconcia Antonio

Politica Economica e/o Scienza delle Finanze (I Modulo) Scienza delle Finanze (I Modulo) e/o Economia bancaria

10 2 II I I

SECS-P/02

SECS-P/03 SECS-P/01

(b)

(b)

(b)

A-K L-Z

Pagano Marco Marani Ugo Stroffolini Francesca Marrelli Massimo Giannola Adriano

Economia e tecnica dei mercati finanziari I

5 1 I SECS- P/11

(b) (b) (a)

A-K L-Z

Ecchia Stefano Fiore Lucio

Diritto internazionale* o Geografia economica o Finanza aziendale o Organizzazione aziendale o Storia Economica o Scienze merceologiche

5 1 I

I II I II I

II I

IUS/13 M-

GGR/02

SECS-P/09

SECS-P/10

SECS-P/12

SECS-P/13

(c)

A-D E-O P-Z A-D E-O P-Z A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z A-K L-Z

Guarino Giancarlo Formica Carmelo Biondi Gennaro Castiello Nicolino Ecchia Stefano Mercurio Riccardo Franco Massimo Sicca Luigi Maria Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti MariaLuisa De Ianni Nicola Niola Immacolata Valletrisco Maria

Matematica per l’economia

5 1 SECS-S/06

.(b) Basile Achille

Attività formative a scelta dello studente

10 2 (d)

48

Seconda lingua straniera: Francese/ Spagnolo/ Tedesco

5 1 I LLIN/04 L-LIN/07L-LIN/14

(f) Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Prova finale 5 (e) * Vedi Discipline internazionalistiche

49

(CLEIM) CURRICULUM: ISTITUZIONI E MERCATI INTERNAZIONALI

(Codice Corso di laurea 505)

INSEGNAMENTO CFU Moduli Semestre s.s.d. Area format.

Codici Esami *

Lettere Docenti

I ANNO Economia Aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

10 2 I SECS-S/P07

(a) 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Informatica 5 1 II INF/01 (f) 00014 A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istituzioni di Diritto Privato

10 2 I IUS/01 (a) 00001 00053 (I) 00054 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi Matematici 10 2 I e II SECS-S/06

(a) 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 10 2 II SECS-P/01

(a) 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia Economica

10 2 I SECS- P/12

(a) 00050 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti Maria Luisa De Ianni Nicola

II ANNO Economia e Gestione delle Imprese

10 2 II SECS-P/08

(c ) 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Economia e tecnica dei mercati finanziari e/o Economia e Gestione delle Imprese Internazionali e/o Marketing Internazionale e/o Geografia Economica

10 2 I

II II

II

SECS-P/11 SECS-P/08 SECS-P/08 MGGR/02

(c ) 13743 (I) 13729 (I) 13730 (I) 13731 (I) 13732 (II

A-K L-Z A-D E-O P-Z

Fiore Lucio Ecchia Stefano Stampacchia Paolo

Cantone Luigi Formica Carmelo Biondi Gennaro Castiello Nicolino

Macroeconomia 10 2 II SECS-P/01

(a) 07728 07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Lingua straniera: Inglese 10 2 I-II L- (e) 13741 A-D Marino Gennaro

50

LIN/12 57198 (I) 13742 (II)

E-O P-Z

Marino Gennaro Parente Mario

Statistica di base Statistica per l’economia

10 2 I I

SECS- S/01

(b) 13738 (I) 13739 (I)

Perna Antonio D’Ambra Luigi

Sociologia Generale 5 1 I SPS/07 (c) 00268 (I) Agodi Maria Carmela III ANNO Diritto dell’Unione* Europea e/o Diritto Internazionale e/o Istituzioni di Diritto Pubblico e/o Organizzazione internazionale

15 3 I I I I

IUS/14IUS/13IUS/09IUS/12

(b) A-C D-K L-P Q-Z

Cortese Pinto Emilia Guarino Giancarlo Lucarelli Alberto Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik Guarino Giancarlo

Economia Bancaria e/o Economia del Lavoro e/o Economia Industriale e/o Econometria e/o Economia Regionale e/o Economia dello Sviluppo

20 4 I

II

II

II I

II

SECS-P/01 SECS-P/02 SECS-P/06 SECS-P/05 SECS-P/06 SECS-P/02

(b)

(a)

(b)

(b)

(b)

(b)

Giannola Adriano Costabile Lilia Del Monte Alfredo Acconcia Antonio La Saponara Francesco Bàculo Liliana

Politica Economica e/o Scienza delle Finanze (I Modulo) Scienza delle finanze (II Modulo) e/o Economia Internazionale

10 2 II I I

SECS-P/02 SECS-P/03 SECS-P/01

(b) A-K L-Z

Pagano Marco Marani Ugo Stroffolini Francesca Massimo Marrelli Paternò Riccardo

Statistica economica o Analisi delle serie storiche o Analisi multivariata

5 1 II II I

SECS-S/02 SECS-S/01

(b) Pane Aurelio Scepi Germana Lauro Carlo

Attività formative a scelta dello studente

10 2 (d)

Seconda lingua straniera: Francese/ Spagnolo/ Tedesco

5 1 I L-LIN/04L-LIN/07L-LIN/14

(f) Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Prova finale 5 (e)

* Vedi Discipline internazionalistiche

51

5.3. Corso di Laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni (CLEDIA) l corso di laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni si sviluppa in quattro curricula: due curricula privatistico-professionale e due curricula pubblicistico-internazionale e precisamente: - Consulente commerciale e fiscale; - Consulente del lavoro, della previdenza sociale e delle relazioni sindacali; - Operatore giuridico della pubblica amministrazione; - Operatore giuridico internazionale. I primi due curricula sono riservati a coloro che intendono esercitare, ad un primo livello di esperienza, le professioni classiche (in via di trasformazione nella dimensione europea), oltre quelle che saranno suggerite dall'evoluzione sociale; comprendono inoltre coloro che intendono svolgere, ad un primo livello, le funzioni tipiche degli operatori giuridici di impresa sia in aziende private, sia in aziende del c.d. terzo settore. I secondi due curricula, di carattere pubblicistico, sono riservati sia a coloro che vogliono operare in posizioni professionali medio-alte nell'ambito delle pubbliche amministrazioni, nonché nell'ambito delle organizzazioni internazionali, sia a coloro che intendono dedicarsi allo studio integrato del diritto e dell'economia. L'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Accedono al Corso di Laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni tutti coloro che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata quinquennale. Il corso di laurea si propone di fornire una qualificata padronanza di strumenti metodologici e di contenuti scientifici generali orientati ad una preparazione specialistica nelle attività professionali in cui si richiede una accentuata integrazione delle competenze economiche ed aziendalistiche con quelle giuridiche, in relazione alle nuove esigenze emergenti dal sistema delle imprese e dalla Pubblica Amministrazione, anche in una dimensione sovranazionale. Si segnalano le seguenti esemplificazioni professionali: a) attività di consulenza privata alle imprese, con particolare riguardo all'ordinamento societario, alle forme di finanziamento, alla contrattualistica d'impresa anche alla luce delle nuove tecnologie; b) figure professionali di amministrazione, delle attività d'impresa; c) amministrazione del personale e delle relazioni sindacali; esperti della sicurezza; d) operatori delle agenzie private di collocamento e delle agenzie di lavoro interinale; componenti dei collegi di conciliazione di arbitrato per le controversie di lavoro collettive ed individuali; e) operatori del settore della formazione e delle politiche sociali;

52

f) funzionari delle amministrazioni e delle aziende pubbliche (nell'ambito sanitario e degli enti locali); g) funzioni internazionali quali cancelliere di ambasciata o di consolato, dipendente amministrativo e/o contabile di ambasciata o di ministero, funzionario di livello medio-alto presso le amministrazioni per il commercio con l'estero, funzionario amministrativo-contabile presso enti e organizzazioni internazionali; h) attività di ricerca. Nella tabella che segue sono riportati gli insegnamenti previsti, i crediti attribuiti a ciascun insegnamento e la relativa area formativa.

53

(CLEDIA) CURRICULUM: CONSULENTE COMMERCIALE E FISCALE

(Codice Corso di laurea 508)

INSEGNAMENTO CFU Moduli

Semestre

s.s.d. Area Forma

t.

Codici Esami*

Lettere

Docenti

I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

10 2 I SECS-P/07 A 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Economia e gestione delle imprese

10 2 II SECS-P/08 C 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Informatica 5 1 II F 00062 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istituzioni di diritto privato

10 2 I IUS/01 A + C 00001 00053 (I) 00054 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi matematici 10 2 I e II SECS-S/06 A+B 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 10 2 II SECS-P/01 B 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia economica 10 2 I SECS-P/12 A 00050 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti MariaLuisa De Ianni Nicola

II ANNO Macroeconomia 10 2 II SECS-P/01 B 07728

07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Statistica di base Statistica per l’economia

10 2 I I

SECS-S/01 B 13738 (I) 13739 (I)

Perna Antonio D‘Ambra Luigi

Lingua straniera: Inglese 5 1 I-II L-LIN/12 E 57198 (I)

A-D E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Mario

Diritto commerciale 10 2 II IUS/04 B 54512 57193 (I) 13748 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Laurini Giancarlo Bassi Amedeo Buonomo Domenico Bocchini Ermanno

Diritto tributario 10 2 I IUS/12 B 03766 13749 (I)

A-K L-Z

Potito Enrico Coppola Paola

54

13750 (II) Istituzioni di diritto pubblico

10 2 I IUS/09 A 00150 12272 (I) 13737 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Alberto Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik

II IUS/ 07 B 00582 13751 (I) 13752 (II

A-K L-Z

Basenghi Francesco Lamberti Mariorosario

Diritto del lavoro + Diritto previdenza sociale + Seminario di Sociologia generale

9+1 2

II SPS/07 C 13753 (I) 57192 (I)

Farina Massimo Agodi Maria Carmela

III ANNO II IUS/04 B Buonomo Domenico

Bassi Amedeo Diritto industriale + Diritto fallimentare + Diritto del mercato finanziario

15 3

IUS/05

Rispoli Marilena

Diritto internazionale*

5 1 I IUS/14 C Guarino Giancarlo

Scienza delle finanze 10 2 SECS-P/03 B Fausto Domenicantonio Attività Formative a scelta dello studente

10 2 D

Seconda Lingua straniera: Francese/ Spagnolo/ Tedesco

5 1 I L-LIN/12-07-04

F Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Prova finale 5 1 E * Vedi Discipline internazionalistiche

55

(CLEDIA) CURRICULUM: CONSULENTE DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA

SOCIALE E DELLE RELAZIONI SINDACALI (Codice Corso di laurea 508)

INSEGNAMENTO CFU Moduli Semest

re s.s.d. Area Format.

Codici esami*

Lettere Docenti

I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

10 2 I SECS-P/07 A 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Economia e gestione delle imprese

10 2 II SECS-P/08 C 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Informatica 5 1 II INF/01 F 00062 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istitituzioni di diritto privato 10 2 I IUS/01 A + C 00001 00053 (I) 00054 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi matematici 10 2 I e II SECS-S/06 A+B 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 10 2 II SECS-P/01 B 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia economica 10 2 I SECS-P/12 A 00050 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti Maria LuisaDe Ianni Nicola

II ANNO Macroeconomia 10 2 II SECS-P/01 B 07728

07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Statistica di base Statistica per l’economia

10 2 I I

SECS-S/01 B 13738 (I) 13739 (I)

Perna Antonio D‘Ambra Luigi

Lingua straniera: Inglese 5 1 I-II L-LIN/12 E 57198 (I)

A-D E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Mario

Diritto Commerciale 10 2 II IUS/04 B 54512 57193 (I) 13748 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Laurini Giancarlo Bassi Amedeo Buonomo Domenico Bocchini Ermanno

56

Diritto Tributario +

Seminario di Sociologia generale

9 + 1 2 I IUS / 12 SPS/07

B C 03766 13749 (I) 13750 (II)57192

A-K L-Z

Potito Enrico Coppola Paola Agodi Maria Carmela

Istituzioni di Diritto pubblico 10 2 I IUS/09 A 00150 12272 (I) 13737 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Alberto Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik

Diritto del lavoro 10 2 II IUS/ 07 B 00582 13751 (I) 13752 (II

A-K L-Z

Basenghi Francesco Lamberti Mariorosario

III ANNO Diritto della Previdenza sociale + Diritto sindacale 2

15 3 II II

IUS/07

B

Farina Massimo Fiorillo Luigi

I IUS/14 C Guarino Giancarlo Diritto Internazionale*

5 1

Scienza delle finanze 10 2 I SECS-P/03 B Fausto DomenicantonioAttività Formative a scelta dello studente

10 2 D

Seconda Lingua straniera: Francese/ Spagnolo/ Tedesco

5 I L-LIN/04 07-14

F Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Prova finale 5 E

* Vedi Discipline internazionalistiche

57

(CLEDIA) CURRICULUM: OPERATORE GIURIDICO DELLA PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE (Codice Corso di laurea 508)

INSEGNAMENTO CFU Moduli

Semestre s.s.d. Area

Format.

Codici Esami*

Lettere Docenti

I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

10 2 I SECS-P/07

A 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Economia e gestione delle imprese

10 2 II SECS-P/08

C 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Informatica 5 1 II F 00062 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istituzioni Diritto Privato 10 2 I IUS/01 C 00001 00053 (I) 00054 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi Matematici 10 2 I e II SECS-S/06

A+B 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 10 2 II SECS-P/01

B 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia Economica 10 2 I SECS-P/12

A 00050 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti Maria Luisa De Ianni Nicola

II ANNO Macroeconomia 10 2 II SECS-

P/01 B 07728

07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Statistica di base Statistica per l’economia

10 2 I I

SECS-S/01

B 13738 (I) 13739 (I)

Perna Antonio D‘Ambra Luigi

Lingua Inglese 5 1 I-II L-LIN/12-07-04

E 57198 (I)

A-D E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Mario

Diritto Commerciale 10 2 II IUS/04 B 54512 57193 (I)

A-C D-K

Laurini Giancarlo Bassi Amedeo

58

13748 (II) L-P Q-Z

Buonomo Domenico Bocchini Ermanno

Istitituzioni Diritto Pubblico

10 2 I IUS/09 A 00150 12272 (I) 13737 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Alberto Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik

Diritto Amministrativo 10 2 II IUS / 10 B 03544 03549 (I) 13712 (II)

Stammati Sergio

Diritto Tributario e/o Diritto del lavoro

5

5

I

II

IUS/12 IUS/07

B 03766 13749 (I) 13750 (II) 00582 13751 (I) 13752 (II)

A-K L-Z A-K L-Z

Potito Enrico Coppola Paola Basenghi Francesco Lamberti Mariorosario

III ANNO 10 IUS/09 A+B Diritto Pubbl. Regionale

+ Diritto degli Enti locali

2

4+1+5 I Cortese Pinto Emilia Agodi Maria Carmela

Dir. dell'Unione Europea* +Seminario di sociologia generale + Dir. pubblico dell'Economia

2

I

IUS/13 IUS 05 SPS/07/

B C

Cecere Alfonso

Seconda Lingua: Francese/Spagnolo/Tedesco

5 1 I L-LIN/12-07-04

F Ansalone Maria RosariaFrancini Graziella Niehaus Stephan

Scienza delle finanze 10 2 I SECS-P/03

B Fausto Domenicantonio

Attività Formative a scelta dello studente

10 2 D

Prova finale 5 1 E * Vedi Discipline internazionalistiche

59

(CLEDIA) CURRICULUM:OPERATORE GIURIDICO INTERNAZIONALE

(Codice Corso di laurea 508)

INSEGNAMENTO CFU Moduli Semestre s.s.d. Area

Format. Codici Esami*

Lettere Docenti

I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

10 2 I SECS-P/07

A 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Economia e gestione delle imprese

10 2 II SECS-P/08

C 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Informatica 5 1 II F 00062 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istituzioni Diritto Privato 10 2 I IUS/01 A 00001 00053 (I) 00054 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi Matematici 10 2 I e II SECS-S/06

A+B 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 10 2 I SECS-P/01

B 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia economica 10 2 I SECS-P/12

A 00050 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti Maria Luisa De Ianni Nicola

II ANNO Macroeconomia 10 2 II SECS-

P/01 B 07728

07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Statistica di base Statistica per l’economia

10 2 I I

SECS-S/01

B 13738 (I) 13739 (I)

Perna Antonio D‘Ambra Luigi

Lingua Inglese 5 1 I-II L-LIN/12-07-04

E 57198 (I)

A-D E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Mario

Diritto Commerciale 10 2 II IUS/04 B 54512 57193 (I) 13748 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Laurini Giancarlo Bassi Amedeo Buonomo Domenico Bocchini Ermanno

Istituzioni di Diritto 10 2 I IUS/09 A+B 00150 A-C Lucarelli Alberto

60

pubblico 12272 (I) 13737 (II)

D-K L-P Q-Z

Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik

Diritto Amministrativo + Seminario di sociologia generale

9+1 2 II IUS/10 SPS/07

B C

03544 03549 (I) 13712 (II)57192

Stammati Sergio Agodi Maria Carmela

Diritto dell'U.E.* 10 2 I IUS/14 B 00557 13735 (I) 13736 (II)

Cortese Pinto Emilia

III ANNO Diritto Internazionale* 10 2 I IUS/13 C Guarino Giancarlo Diritto comunitario della concorrenza e/o Diritto internazionale dell’economia e/o Organizzazione internazionale*

10 2 I I

IUS/14

B

Cortese Pinto Emilia Pontecorvo Concetta Maria Guarino Giancarlo

Scienza delle finanze 10 2 I SECS-P/03

B Fausto Domenicantonio

Seconda Lingua: Francese/Spagnolo/Tedesco

5 1 I L-LIN/12-07-04

F Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Attività Formative a scelta dello studente

10 2

Prova finale 5 1 E * Vedi Discipline internazionalistiche

61

6. Lauree nelle Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale

6.1 Corso di Laurea in Economia Aziendale (CLEA) Il corso di laurea in Economia Aziendale si propone di formare laureati con le seguenti abilità: - un'ampia preparazione di base in più aree disciplinari (economia aziendale,

economia politica, storia, diritto; metodi quantitativi, informatica, due lingue dell'U.E.)

- una preparazione approfondita nelle discipline economico-aziendali, con particolare riferimento ai seguenti settori scientifico-disciplinari: Economia aziendale; Economia e gestione delle imprese; Economia degli intermediari finanziari; Organizzazione aziendale; Finanza aziendale.

L'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Accedono al Corso di Laurea in Economia Aziendale tutti coloro che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata quinquennale. Coerentemente con gli obiettivi, il curriculum degli studi consente l'acquisizione delle seguenti competenze: - nel primo anno: conoscenze di metodiche di analisi e di interpretazione critica dei

fenomeni economici, sociali, giuridici, delle strutture e delle dinamiche di aziende di ogni tipo e dell'ambiente in cui operano;

- nel secondo e terzo anno: conoscenze più approfondite delle discipline aziendali, nucleo fondamentale del Clea, delineate:- per aree funzionali (marketing, pianificazione e controllo, rilevazione/contabilità, finanza, organizzazione);- per classi di aziende nei diversi settori della old e della new economy (manifatturiero, commerciale, turistico, servizi, pubblica amministrazione e non profit, internet ed e-business, settori innovativi);- per governo economico, assetto istituzionale e comportamento strategico perseguito.

Gli sbocchi occupazionali possono essere così individuati: - Figure professionali e manageriali nelle varie funzioni (amministrazione, marketing

e vendite, finanza, gestione del personale, logistica e produzione, innovazione e ricerca & sviluppo, controllo di gestione, strategia) delle diverse tipologie di aziende (private, pubbliche, non profit, di ogni settore, nazionali ed internazionali);

- Consulenza direzionale (processi di cambiamento degli assetti istituzionali, strategici ed organizzativi, problemi di governance);

- Consulenza professionale. (financial accounting, managerial accounting, auditing, controllo di gestione, problemi di governance, reporting direzionale, valutazioni d'impresa, operazioni straordinarie d'impresa, tecnica delle operazioni societarie e dei finanziamenti aziendali, crisi aziendale e turnaround, liquidazione volontaria e coatta);

- Inserimento in società di consulenza ed in società di revisione nazionali ed internazionali;

62

- Attività imprenditoriali (in proprio o nelle aziende di famiglia); - Professione del dottore commercialista e del revisore contabile; - Libere professioni dell'area economica; - Attività di ricerca. Nella tabella che segue sono riportati gli insegnamenti previsti, i crediti attribuiti a ciascun insegnamento e la relativa area formativa. Si ricorda che la Facoltà haindividuato le seguenti propedeuticità: ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO deve precedere: DIRITTO COMMERCIALE ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO deve precedere: DIRITTO AMMINISTRATIVO METODI MATEMATICI deve precedere: MATEMATICA FINANZIARIA METODOLOGIE ED ECONOMIA AZIENDALE deve precedere: ECONOMIA AZIENDALE 2 MICROECONOMIA deve precedere: MACROECONOMIA

63

(CLEA) CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

(Codice Corso di laurea 504)

INSEGNAMENTO CFU Moduli Semest. s.s.d. Area format.

Codici Esame*

Lettere Docenti

I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

5+5 2 I SECS-P/07

(a) 00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Economia e gestione delle imprese

5+5 2 II SECS-P/08

(a) 00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Istituzioni di diritto privato 5 1 I IUS/01 (a) 00053 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salavatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Informatica 5 1 II (f) 00062 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Metodi matematici 5+5 2 I e II SECS-S/06

(a) 00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia 5+5 2 II SECS-P/01

(a) 00055 00056 (I) 00057 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia economica 5 1 I SECS-P/12

(c) 00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti Maria Luisa De Ianni Nicola

II ANNO Strategia d’impresa e Marketing

5+5 2 II

II

SESC-P/08

(b) 57187 (I) 07840 (I)

A-K L-Z A-K L-Z

Sicca Lucio Cantone Luigi Cantone Luigi Cercola Raffaele

Economia aziendale 2 5 1 I SECS-P/07

(b) 57190

A-K L-Z

Viganò Enrico Potito Lucio

Istituzioni di diritto pubblico

5 1 I 12272 (I)) A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Alberto Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik

Organizzazione aziendale (Comportamenti e processi org.)+( Progettazione org. e

9+1 2 II SECS-P/10

SPS/07

(c) 00277

A-D E-O P-Z

Mercurio Riccardo Franco Massimo Sicca Luigi Maria

64

change management)+Seminario in Sociologia generale

57192

Agodi Maria Carmela

Diritto commerciale 5 1 II IUS/04 (b) 57193 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Laurini Giancarlo Bassi Amedeo Buonomo Domenico Bocchini Ermanno

Macroeconomia 5+5 2 II SECS-P/01

(a)+(c) 07728 07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Statistica di base Statistica per l’azienda

5+5 2 I I

SECS-S/01

(b) 13738 (I) 13714 (I)

A-D E-O P-Z A-D E-O P-Z

Scepi Germana Esposito Vincenzo Gherghi Marco Siciliano Roberta Balbi Simona Perna Antonio

Lingua Inglese 5 1 I-II L-LIN/12 (e) 57198 (I)

A-D E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Amalia

Matematica finanziaria 5 1 I 07869 (I) A-D E-O P-Z

Di Lorenzo Giovanna Elena Cardona Di Lorenzo Emilia

III ANNO Due insegnamenti a scelta tra: Analisi e contabilità dei costi O Economia delle aziende pubbliche O Programmazione e controllo O Ragioneria O Strategia e politica aziendale

5+5

II

II

Maglio Roberto Caldarelli Adele Maglio Roberto Viganò Riccardo

Politica economica o Scienza delle finanze

5 II I

A-K L-Z

Pagano Marco Marani Ugo Stroffolini Francesca

Economia e tecnica dei mercati finanziari I e Economia delle aziende di credito

5+5 2 I I

SECS-P/11

(b) A-K L-Z A-K L-Z

Fiore Lucio Ecchia Stefano Fiore Lucio Ecchia Stefano

Diritto tributario 5 1 I IUS/12 (b) A-K L-Z

Potito Enrico Coppola Paola

Diritto del lavoro o Diritto fallimentare

5 1 II II

IUS/07 IUS/04

(b) (b)

A-K L-Z

Basenghi Francesco Lamberti Mariorosario Bassi Amedeo

Un insegnamento a scelta tra: Economia delle aziende della net-economy O Economia e gestione delle imprese di servizi O Economia e gestione delle imprese internazionali O Finanza aziendale O

5

II I I

SECS-P/07

SECS-P/08

SECS-P/08

SECS-

(b) (b) (b) (c) (b)

Cuccurullo Corrado Izzo Francesco Stampacchia Paolo Ecchia Stefano

65

Revisione aziendale O Economia e gestione delle imprese commerciali O Gestione della produzione e dei materiali O Analisi economico-finanziaria delle aziende O Tecnica professionale

I I I

II I

P/09 SECS-P/07

Tzzano Roberto Cimmarota Nicola Vona Roberto Viganò Enrico Potito Lucio

Attività a scelta dello studente

10 1 (d)

Seconda Lingua: Francese/Spagnolo/Tedesco

5 1 I L-LIN/07-04-14

(f) Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Prova finale 5 1 (e)

66

6.2 Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie (CLEAIF) L'obiettivo del Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie è quello di fornire adeguate conoscenze metodologiche e di contenuti scientifici e professionali per la formazione di laureati che intendono operare nei settori dei mercati finanziari e dell'intermediazione finanziaria, nonché nelle attività di ricerca e di consulenza in ambito finanziario. Il corso - che si caratterizza per l'impostazione multidisciplinare e per la bivalenza della prospettiva (interna ed internazionale)- ha durata triennale e si propone di sviluppare negli studenti conoscenze e competenze sul funzionamento delle imprese finanziarie e dei mercati finanziari nei sistemi economici moderni, assieme a capacità di analisi dei comportamenti aziendali e di partecipazione ai processi gestionali, oltre che conoscenze di base nelle discipline dell'area economico-aziendale. Sul piano didattico il corso di laurea si prefigura l'obiettivo dello sviluppo delle competenze critiche per lo svolgimento dell'attività finanziaria nell'ambito dei diversi intermediari e di tutti gli istituti che operano significativamente nei mercati finanziari e che con gli intermediari vengono ad interagire. A tal fine, l'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Accedono al Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie tutti coloro che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata quinquennale. I laureati in tale disciplina, pertanto, devono: - possedere conoscenze di base delle discipline economiche, gestionali, matematico-

statistiche, finanziarie e giuridiche; - possedere conoscenze di base relative all'evoluzione e al funzionamento dei sistemi

finanziari, anche in ambito internazionale; - conoscere approfonditamente gli aspetti e le problematiche economico-aziendali del

settore di riferimento (imprese finanziarie); - sviluppare specifiche e approfondite conoscenze nel campo dell'economia dell'intermediazione e dei sistemi finanziari, con particolare riguardo sia ai temi degli assetti e del funzionamento dei mercati finanziari e mobiliari, sia a quelli dei modelli organizzativi, decisionali e comportamentali e degli strumenti degli intermediari finanziari;

- acquisire competenze specifiche sia di tipo informatico sia in materia di rilevazione ed elaborazione di dati quali-quantitativi;

- essere in grado di usare correttamente la lingua inglese. Sono previste attività didattiche interne a contenuto interdisciplinare (esercitazioni nelle aule informatiche e nelle aule linguistiche, discussione di casi aziendali e lavori di gruppo) e attività didattiche esterne (tirocini presso istituti di ricerca e/o imprese, soggiorni di studio presso università comunitarie). Il Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie (CLEAIF) risponde all'esigenza di formare un "profilo" specifico di laureato che possa ricoprire, con successo, ruoli - di carattere operativo o manageriale - in imprese operanti, in particolare, nel sistema finanziario (banche, assicurazioni, investment bank, imprese di investimento, investitori istituzionali, società di venture capital, etc.).

67

Le capacità dei laureati CLEAIF sono richieste, in ogni caso, nelle articolazioni del sistema finanziario (banche, altri intermediari finanziari, operatori del mercato finanziario, istituzioni finanziarie internazionali); nelle posizioni di interfaccia con il sistema finanziario da parte di imprese non finanziarie (direzione finanziaria, tesoreria, consulenza finanziaria ecc.); nelle attività professionali che abbiano come oggetto la consulenza su temi e problemi di finanza (società di analisi, di ricerca, ecc). Un laureato CLEAIF - grazie alle competenze specialistiche acquisite- è sicuramente, nell'attuale realtà economica e finanziaria italiana ed estera, una figura professionale particolarmente interessante e richiesta in molteplici campi dell'attività finanziaria. Più in dettaglio, dal punto di vista dell'inserimento nel mercato del lavoro, il laureato CLEAIF può operare, fra l'altro, come: - dirigente (o quadro) nei diversi comparti gestionali degli intermediari finanziari e

creditizi (banche, società finanziarie, società di investimento, ogni istituto operante nell'ambito del parabancario, ecc.);

- operatore in titoli presso banche ed istituzioni finanziarie nonché gestore di patrimoni e di fondi;

- dirigente e quadro in compagnie di assicurazioni sia a livello della gestione assicurativa, sia a livello della gestione patrimoniale e finanziaria;

- dirigente e funzionario di istituti pubblici di previdenza; - funzionario in taluni settori dell'amministrazione pubblica centrale (come, ad

esempio, il Ministero del Tesoro) per lo svolgimento di funzioni di programmazione, attuazione e controllo delle politiche pubbliche in campo finanziario e creditizio;

- dirigente e quadro della direzione finanziaria delle imprese non finanziarie di ogni classe e dimensione;

- giornalista specializzato in campo finanziario; - docente universitario o ricercatore in materie economiche e finanziarie;

promotore finanziario. Nella tabella che segue sono riportati gli insegnamenti previsti, i crediti attribuiti a ciascun insegnamento e la relativa area formativa.

68

(CLEAIF) CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE

IMPRESE FINANZIARIE (Codice Corso di laurea 507)

INSEGNAMENTO CFU Moduli Semestre s.s.d.:

Area

format.Codici Esami*

Lettere Docenti

I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda 5+5 2 I SECS-

P/07 (a)

00044 00955 (I) 00956 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Viganò Riccardo De Sarno Mario Caldarelli Adele Tizzano Roberto

Economia e gestione delle imprese

5+5 2 II SECS-P/08 (a)

00047 00048 (I) 00049 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Mazzoni Clelia Sciarelli Sergio Stampacchia Paolo Sciarelli Mauro

Informatica

5 1 II (f)

00062 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Scippacercola Sergio Scippacercola Sergio De Rosa Biagio Marseglia Randolfo

Istituzioni di diritto privato

5 1 I IUS/01 (a)

00053(I) A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Francesco Monticelli Salvatore Briganti Ernesto Ciancio Mario

Metodi matematici

5+5 2 I e II SECS-S/06 (a)

00058 00059 (I) 00060 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Achille Aversa Vincenzo Tarantino Ciro Graziano Maria Gabriella

Microeconomia

5+5 2 II SECS-P/01 (a)

00055 00056 (I) 00057(II)

A-C D-K L-P Q-Z

Basile Liliana Martina Riccardo Colonna Marina Acconcia Antonio

Storia economica

5 1 I SESC-P/12 (c)

00051 (I) 00052 (II)

A-Bra Bre-C D-Far Fas-K L-Mor Mos-P Q-Sim Sin-Z

Balletta Francesco Maiello Carmine Giura Vincenzo Bulgarelli Alessandra Dell’Orefice Anna Dandolo Francesco Cavalcanti Maria LuisaDe Ianni Nicola

II ANNO Marketing 5 1 II

II SECS-P/08 (b) 07840 (I) A-K

L-Z Cantone Luigi Cercola Raffaele

Analisi economica e finanziaria delle aziende 5 1 II SECS-

P/07 (b) 13713 Viganò Enrico

Diritto commerciale

5 1 II IUS/04 (b)

57193(I) A-C D-K L-P Q-Z

Laurini Giancarlo Bassi Amedeo Buonomo Domenico Bocchini Ermanno

Economia e tecnica dei mercati finanziari I Economia delle aziende di

5+5 2 I

I

SECS-P/11 (b)

13743 (I) 13744 (I)

A-K L-Z A-K

Fiore Lucio Ecchia Stefano Fiore Lucio

69

credito L-Z Ecchia Stefano

Statistica di base Statistica per l’azienda 5+5 2 I

I

SECS-S/01

SECS-S/01

(a) (b)

13738 (I)

13714 (I)

A-D E-O P-Z A-D E-O P-Z

Scepi Germana Esposito Vincenzo Gherghi Marco Siciliano Roberta Balbi Simona Perna Antonio

Istituzioni di diritto pubblico

5 1 I IUS/09 (b)

12272 (I) A-C D-K L-P Q-Z

Lucarelli Alberto Stammati Sergio Furno Erik Furno Erik

Macroeconomia

5+5 2 II SECS- P/01 (c)

07728 07729 (I) 57194 (II)

A-C D-K L-P Q-Z

Giannola Adriano De Vivo Giancarlo Costabile Lilia Cella Guido

Organizzazione aziendale

5 II

12635 (I) A-D E-O P-Z

Mercurio Riccardo Franco Massimo Sicca Luigi Maria

Lingua Inglese 5 1 I-II L-

LIN/12 (e) 57198 (I) A-D

E-O P-Z

Marino Gennaro Marino Gennaro Parente Amalia

Matematica finanziaria 5 I

07869 (I) A-D E-O P-Z

Di Lorenzo Giovanna Cardona Elena Di Lorenzo Emilia

III ANNO Gestione e controllo dei rischi dell’intermediazione finanziaria I e II

5+5 2 I SECS-P/11 (b)

Cocozza Rosa

Diritto commerciale (altro modulo) o Diritto del mercato finanziario II

5

I I

IUS/04 IUS/05

Rispoli Farina Marilena

Economia bancaria 5 I Giannola Adriano Diritto tributario 5 I A-K

L-Z Potito Enrico Coppola Paola

Finanza aziendale 5 1 I

SECS- P/09 (c) Ecchia Stefano

Analisi delle serie storiche + Seminario di sociologia 4+1 II

Scepi Germana Agodi Maria Carmela

Diritto del mercato finanziario I 5 1 I

IUS- 05 (b) Rispoli Marilena

Lingua straniera II: Francese/ Spagnolo/ Tedesco

5 1 I

L-LIN/04

L-LIN/07

L-LIN/14

(f)

Ansalone Maria Rosaria Francini Graziella Niehaus Stephan

Esami a scelta dello studente 10 2 (d) Prova finale 5 1 (e)

70

7. Lauree nelle Scienze Statistiche

7.1. Corso di Laurea in Statistica ed Informatica per l’economia e le imprese

Il Corso di laurea in Statistica ed Informatica per l'economia e le imprese ha durata triennale e prevede l'articolazione del percorso di studi in quattro differenziati curricula: - metodi quantitativi per la qualità' - metodi quantitativi per l'analisi di mercato - metodi quantitativi per l'analisi economico-finanziaria - metodi quantitativi di supporto alle decisioni L'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Accedono al Corso di Laurea in Statistica ed Informatica per l'Economia e le Imprese tutti coloro che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata quinquennale. Il Corso in Statistica e Informatica per l'Economia e le Imprese ha come obiettivo la formazione di laureati con competenze interdisciplinari nelle discipline statistiche, matematiche ed informatiche opportunamente integrate ad una buona conoscenza di base nelle discipline dell'area economica e aziendale. Il percorso didattico, caratterizzato dal rigore logico e dalla costante attenzione alle applicazioni in ambito economico e aziendale, prevede l'acquisizione di conoscenze: - nelle discipline statistiche; - nelle discipline informatiche e computazionali per le applicazioni matematiche e statistiche; - di tecnologie Web; - di gestione di sistemi informativi e di banche dati; - della modellistica di fenomeni economici e di gestione aziendale; - operative in uno specifico settore applicativo; - nelle discipline economiche e di gestione delle imprese; - linguistiche. Il corso di laurea si propone di assicurare allo studente una buona padronanza di strumenti metodologici e informatici in generale, nonché l'acquisizione di specifiche abilità professionali relative alla progettazione e alla realizzazione di indagini statistiche osservazionali ed elettroniche, sondaggi demoscopici e ricerche di mercato, ovvero all'analisi e alla valutazione quantitativa dei servizi erogati da enti pubblici e privati, alla certificazione di qualità dei processi industriali e delle piccole e medie imprese, ovvero alla valutazione delle decisioni economiche e finanziarie attraverso l'utilizzo di modelli quantitativi di tipo statistico-matematico con l'impiego estensivo dell'informatica per l'analisi di dati economici e finanziari. I laureati in Statistica e Informatica per le imprese opereranno a supporto dei processi decisionali aziendali attraverso la comunicazione telematica e la gestione dell'informazione derivante dall'analisi quantitativa delle problematiche sia economiche

71

che sociali. Si distingueranno inoltre quali utenti esperti di programmi e linguaggi per l'elaborazione statistica dei dati, aperti alle innovazioni tecnologiche ed alla gestione operativa delle nuove tecnologie e della net-economy. Sono previste attività didattiche interne a contenuto interdisciplinare presso laboratori di Statistica e Informatica con l'obiettivo di stimolare e facilitare la comprensione delle problematiche economiche e aziendali dal punto di vista applicativo, oltre all'acquisizione di capacità di inserimento in gruppi di lavoro. In relazione ad obiettivi specifici sono previste attività esterne, come tirocini formativi presso istituti di ricerca, piccole e medie aziende, amministrazioni pubbliche, oltre che soggiorni presso altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. I laureati saranno in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. Sbocchi occupazionali Le figure professionali formate dal Corso di Laurea sono caratterizzate da una elevata flessibilità che consente il loro inserimento immediato in diversi comparti produttivi in qualità di: a) professionista alle dipendenze di industrie, piccole e medie imprese, aziende di servizi (manager della qualità, analista economico-finanziario, analista di mercato); b) libero professionista e collaboratore di organismi di certificazione (valutatore); c) esperto consulente di sistemi informatici, di customer data-base e data mining, di tecnologie Web; d) esperto di gestione di basi di dati statistiche, networks e banche dati. Pertanto, i possibili sbocchi occupazionali sono: 1. Piccole e medie imprese; 2. Grandi imprese industriali e commerciali; 3. Società finanziarie; 4. Organismi nazionali e internazionali; 5. Enti e imprese erogatrici di servizi pubblici; 6. Centri di ricerca; 7. Società di consulenza. Nella tabella che segue sono riportati gli insegnamenti previsti, i crediti attribuiti a ciascun insegnamento e la relativa area formativa.

72

CORSO DI LAUREA IN STATISTICA E INFORMATICA PER L’ECONOMIA E LE IMPRESE (CLAS)

CURRICULUM: METODI QUANTITATIVI PER LA QUALITA’

(Codice Corso di laurea 509)

INSEGNAMENTO CFU Moduli CFU/ modulo

semestre s.s.d. Area

format.

Codici esami *

Lettere Docenti

I ANNO Analisi

matematica per l’economia

5 I e II SECS-

S/06

Morgan Jacqueline Analisi matematica per l’economia e Algebra lineare e geometria (Matematica per l’economia e le imprese)

5+5 Algebra lineare e geometria

5

I e II SECS-S/06

(a)

00743 00747 00193

Morgan Jacqueline

Statistica metodologica 5 Statistica

metodologica 5 I SECS-S/01 (a) 00745 Esposito Vinzi

Vincenzo Inferenza statistica 5 II SECS-

S/01 00553 D’Ambra Luigi Inferenza statistica

Rilevazioni campionarie (Statistica inferenziale) 5+5 Rilevazioni

campionarie 5 II SECS-S/01

(a) 00748 Gherghi Marco

Informatica di base 5

II INF/01

00749 VistoccoDomenico Informatica di base Sistemi informativi aziendali (Informatica)

5+5 Sistemi informativi aziendali

5 II

INF/01 (a) 00750

Orabona Angela

Economia aziendale (Economia aziendale) 5 Economia

aziendale 5 I SECS-P/07 (b) 00152 Macchioni Riccardo

Economia e gestione delle

imprese 5

II SECS-P/08

00047 Capasso Arturo Economia e gestione delle imprese Organizzazione dei sistemi informativi (Sistemi di gestione e organizzazione delle imprese)

5+5 Organizzazione dei sistemi informativi

5

II SECS-P/08

(c) 000752 Martinez Marcello

Lingua inglese (Lingua e laboratorio di inglese)

5 Lingua inglese 5 I

L-LIN/12 (e) 00013 Giordano Walter

II ANNO Metodi

matematici per le decisioni

5 I SECS-

S/06

13715 Morgan Jacqueline Metodi matematici per le decisioni Probabilità e processi stocastici (Metodi matematici per le decisioni)

5+5 Probabilità e processi stocastici

5 I SECS-

S/06

(a) 13717 De Dominicis Rodolfo

Modelli lineari 5 I SECS-

S/01 13719 Lauro Carlo Modelli lineari

Analisi multivariata (Statistica multivariata) 5+5

Analisi multivariata 5

I SECS-S/01

(a) 00552 Lauro Carlo

Analisi delle serie storiche Modelli statistici

5+5 Analisi delle serie storiche

5 II SECS-S/01

(b) 13721 Scepi Germana

73

dell’affidabilità

Metodi statistici dell’affidabilità

5 II SECS-S/01

13722 Chiodo Elio

Statistica computazionale

5 I SECS-S/01

13723 Palumbo Francesco Statistica computazionale Tecnologia dei processi produttivi e statistica industriale/ Politica dell’ambiente (Statistica computazionale e applicazioni)

5+5

Tecnologia dei processi produttivi e statistica industriale/ Politica dell’ambiente

II I

SECS-S/03 M-

GGR/02

(b)

(b)

13724 13725

Azzi Alberto Cundari Gabriella

Istituzioni di economia

5 II SECS-P/01

Canale Rosaria Rita Istituzioni di economia Econometria (Economia di base)

5+5

Econometria 5 II SECS-P/05

(b)

13727 Furno Marilena

Gestione dei Sistemi della Qualità

5 Gestione dei sistemi della qualità

I SECS-P/08

13728 Mele Cristina

A scelta dello studente ** 5 (d) Lingua e laboratorio di inglese

5 5 I (e) 13947 Corazza Giulia

III ANNO Controllo statistico della qualità

I SECS-S/02

Lauro Carlo Controllo statistico della qualità Piano degli esperimenti (Metodi quantitativi per l’analisi della qualità)

10+5

Piano degli esperimenti

I SECS-S/02

(b)

Scepi Germana

Analisi dell’efficienza economica

5 II SECS-P/06

Analisi dell’efficienza economica Economia industriale (Economia applicata)

5+5

Economia industriale

5 SECS-P/06

©

(b) Mutuata

Istituzioni di diritto privato (Diritto privato)

5 Istituzioni di diritto privato

5 I IUS/01 © Lucarelli Francesco (Mutuato)

Altra lingua: Francese, Spagnolo, Tedesco

5 5 (f)

A scelta dello studente ** 5+5 (d) Laboratorio di analisi della qualità e/o stage

10 10 II (f) Lauro Neri

Prova finale 5 5 (e) ** Tra gli insegnamenti attivati presenti nell’elenco vincolato della Facoltà

74

CORSO DI LAUREA IN STATISTICA E INFORMATICA PER L’ECONOMIA E LE IMPRESE (CLAS)

(Codice Corso di laurea 509)

CURRICULUM: METODI QUANTITATIVI PER L’ANALISI DI MERCATO

INSEGNAMENTO CFU Moduli CFU/

moduloSemestre s.s.d. Area

format.Codici esami*

Lettere

Docenti

I ANNO Analisi

matematica per

l’economia

5 I e II SECS-S/06

Morgan Jacqueline Analisi matematica per l’economia e Algebra lineare e geometria (Matematica per l’economia e le imprese)

5+5

Algebra lineare e

geometria

5 I e II SECS-S/06

(a) 0074300747 00193

Morgan Jacqueline

Statistica metodologica

5 Statistica metodologi

ca

5 I SECS-S/01

(a) 00745 Esposito Vinzi Vincenzo

Inferenza statistica

5 II SECS-S/01

00553 D’Ambra Luigi Inferenza statistica Rilevazioni campionarie (Statistica inferenziale)

5+5

Rilevazioni campionari

e

5 II SECS-S/01

(a)

00748 Gherghi Marco

Informatica di base

5 II INF/01 00749 VistoccoDomenico Informatica di base Sistemi informativi aziendali (Informatica)

5+5

Sistemi informativi aziendali

5 II INF/01

(a)

00750

Orabona Angela

Economia aziendale (Economia aziendale)

5 Economia aziendale

5 I SECS-P/07

(b) 00152 Mutuata

Economia e gestione

delle imprese

5 II SECS-P/08

© 00047 Capasso Arturo Economia e gestione delle imprese Organizzazione dei sistemi informativi (Sistemi di gestione e organizzazione delle imprese )

5+5

Organizzazione dei sistemi informativi

5 II SECS-P/08

© 000752 Martinez Marcello

Lingua inglese (Lingua e laboratorio di inglese)

5 Lingua inglese

5 I L-LIN/12

(e) 00013 Giordano Walter

II ANNO Metodi

matematici per le

decisioni

5 I SECS-S/06

13715 Morgan Jacqueline Metodi matematici per le decisioni Probabilità e processi stocastici (Metodi matematici per le decisioni)

5+5

Probabilità e processi stocastici

5 I SECS-S/06

(a)

13717 De Dominicis Rodolfo

Modelli lineari Analisi multivariata

5+5 Modelli lineari

5 I SECS-S/01

(a) 13719 Lauro Carlo

75

(Statistica multivariata) Analisi multivariat

a

5 I SECS-S/01

00552 Lauro Carlo

Metodi statistici di previsione

5 II SECS-S/03

14174 Metodi statistici di previsione Statistica per le decisioni d’impresa (Metodi e modelli statistici per le decisioni e le previsioni )

5+5

Statistica per le

decisioni d’impresa/ Statistica

economica

5 II

II

SECS-S/03

(b)

14175

Siciliano Roberta Pane Aurelio

Statistica computazio

nale

5 I

SECS-S/01

13723

Palumbo Francesco

Statistica computazionale Demografia/Statistica sociale (Statistica computazionale e applicazioni)

5+5

Demografia/Statistica

sociale

5 I I

SECS-S/04

SECS-S/05

(b)

1417614178

Pane Aurelio

Istituzioni di

economia

5 II SECS-P/01

Canale Rosaria Rita Istituzioni di economia Econometria (Economia di base)

5+5

Econometria

5 II SECS-P/05

(b)

13727 Furno Marilena

Marketing 5 Marketing II SEC-P/08

(Mutuata)

Lingua e Laboratorio di inglese

5 I (e) Corazza Giulia

A scelta dello studente ** 5 5 (d) III ANNO

Analisi di mercato

5 I SECS-S/03

Balbi Simona

Metodi di Data

Mining

5 I SECS-S/01

Davino Cristina

Analisi di mercato Metodi di Data Mining Modelli causali (Metodi quantitativi per l’analisi di mercato)

5+5+5

Modelli causali

5 I SECS-S/01

(b)

Verde Rosanna

Economia industriale

5 SECS-P/06

© Mutuata Economia applicata Metodi per la ricerca sociale (Economia applicata e metodi per la ricerca sociale)

5+5

Metodi per la ricerca sociale

5 II SPS/07 (b) Giampaglia Giuseppe

Istituzioni di diritto privato (Diritto)

5 Istituzioni di diritto privato/

Istituzioni di diritto

dell’informazione

5 I I

IUS/01IUS/09

© Lucarelli Francesco (Mutuato) Botta Consiglia

76

Altra lingua 5 (f) A scelta dello studente ** 5+5 (d) Laboratorio di analisi di mercato e/o stage

10 10 I (f) Di Meglio Emilio

Prova finale 5 5 (e) ** Tra gli insegnamenti attivati presenti nell’elenco vincolato della Facoltà

77

CORSO DI LAUREA IN STATISTICA E INFORMATICA PER L’ECONOMIA E LE IMPRESE (CLAS)

(Codice Corso di laurea 509)

CURRICULUM: METODI QUANTITATIVI PER L’ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA

INSEGNAMENTO

CFU Moduli

CFU/ modu

lo

Semestre s.s.d.

Area form

at.

Codici

esami*

Lettere

Docenti

I ANNO Analisi

matematica per

l’economia

5

I e II

SECS-S/06

0074300747 00193

Morgan Jacqueline Analisi matematica per l’economia e Algebra lineare e geometria (Matematica per l’economia e le imprese)

5+5

Algebra lineare e

geometria5

I e II SECS-S/06

(a)

Morgan Jacqueline

Statistica metodologica 5

Statistica metodolog

ica 5

I SECS-S/01 (a)

00745 Esposito Vinzi Vincenzo

Inferenza statistica 5 II SECS

-S/0100553 D’Ambra Luigi Inferenza statistica

Rilevazioni campionarie(Statistica inferenziale) 5+5 Rilevazion

i campionar

ie

5

II SECS-S/01

(a) 00748 Gherghi Marco

Informatica di base 5

II INF/01

00749 VistoccoDomenico Informatica di base Sistemi informativi aziendali (Informatica)

5+5 Sistemi informativi aziendali

5 II INF/0

1

(a) 00750

Orabona Angela

Economia aziendale (Economia aziendale) 5 Economia

aziendale 5 I SECS-P/07 (b) 00152 Macchioni Riccardo

Economia delle

aziende di credito

5

I SECS-P/11

Mutuata Economia delle aziende di credito Economia e tecnica dei mercati finanziari (Sistemi di gestione e organizzazione delle aziende di credito e degli intermediari finanziari )

5+5 Economia e tecnica

dei mercati finanziari

5

I

SECS-P/11

(c) Mutuata

Lingua inglese (Lingua laboratorio di inglese)

5 Lingua inglese 5

I

(e)

00013 Giordano Walter

II ANNO Metodi matematici per le decisioni Probabilità e processi stocastici

5+5

Metodi matematici

per le decisioni

5

I SECS-S/06 (a)

13715 Morgan Jacqueline

78

(Metodi matematici per le decisioni)

Probabilità e processi stocastici

5 I SECS

-S/06

13717 De Dominicis Rodolfo

Modelli lineari 5

I SECS-S/01

13719 Lauro Carlo Modelli lineari Analisi multivariata (Statistica multivariata) 5+5 Analisi

multivariata

5 I SECS

-S/01

(a) 00552 Lauro Carlo

Metodi statistici di previsione

5

II SECS-S/01

14174 Metodi statistici di previsione Statistica per le decisioni d’impresa (Metodi e modelli statistici per le decisioni e le previsioni )

5+5 Statistica per le

decisioni d’impresa

5

II

SECS-S/03

(b) 14175

Siciliano Roberta

Statistica computazi

onale

5 II SECS-S/01

13723

Palumbo Francesco Statistica computazionale Statistica dei mercati monetari e finanziari (Statistica computazionale e applicazioni)

5+5

Statistica dei mercati monetari e finanziari

5 II SECS-S/03

(b)

Conversano Claudio

Istituzioni di

economia

5 I SECS-P/01

Canale Rosaria RitaIstituzioni di economia Econometria (Economia di base)

5+5

Econometria

5 II SECS-P/05

(b)

13727 Furno Marilena

Tecnica di borsa 5 Tecnica di borsa

5 II SECS-P/11

Trotta Annarita

Lingua e Laboratorio di inglese

5 I L-LIN-12

(e) 13947 Corazza Giulia

A scelta dello studente**

5 5 (d)

III ANNO Analisi dei portafogli finanziari

5 I SECS-S/06

Emilia Di Lorenzo

Analisi del rischio

5 II SECS-S/06

Elena Cardona

Analisi dei portafogli finanziari Analisi del rischio Modelli e metodi per l’analisi del valore (Metodi quantitativi per l’analisi economico-finanziaria)

5+5+5

Modelli e metodi per

l’analisi del valore

5 II SECS-P/06

(b)

De Dominicis Rodolfo

Analisi dell’efficie

nza economica

5 II SECS-P/02

Analisi dell’efficienza economica Economia dei mercati finanziari e valutari (Economia applicata)

5+5

Economia dei mercati finanziari e valutari

5 I SECS-P/02

©

(b)

Istituzioni di diritto 5 Istituzioni 5 I IUS/0 © Lucarelli Francesco

79

privato (Diritto)

di diritto privato/

Istituzioni di diritto

finanziario

I

1 IUS/0

5

(Mutuato) Rispoli Marilena (Mutuato a Diritto del mercato finanziario)

Altra lingua 5 (f) A scelta dello studente**

5+5 (d)

Laboratorio di analisi economico-finanziaria e/o stage

10 10 II (f) Aria Massimo

Prova finale 5 5 (e)

** Tra gli insegnamenti attivati presenti nell’elenco vincolato della Facoltà

80

8. LAUREE NELLE SCIENZE DEL TURISMO

8.1 Corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale (in collaborazione con la Facolta di Lettere e Filosofia)

Obiettivi formativi Il corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale fornisce

conoscenze di tipo aziendale, economico, statistico, linguistico, culturale legate al management delle imprese turistiche. Consente, quindi, di sviluppare figure professionali che abbiano capacità decisionale, analitica, critica e propositiva, secondo un grado di elevata flessibilità, necessaria nel mondo del lavoro attuale e prospettico.

Il corso di laurea deve rispondere ad un profilo formativo specifico, per laureati che possano ricoprire un ruolo manageriale in imprese turistiche o enti collegati (alberghi e catene alberghiere, catene di ristoranti, agenzie di viaggio, tour operator, Enti Pubblici), avviare iniziative imprenditoriali nel settore del turismo o lavorare nel settore dei servizi e della consulenza alle imprese turistiche. A tal scopo, il percorso didattico prevederà l’acquisizione delle seguenti conoscenze:

possedere conoscenze di base delle discipline economiche, gestionali, geografiche, sociologiche e giuridiche, nonché nelle materie culturali attinenti alle interdipendenze settoriali;

conoscere approfonditamente le problematiche gestionali delle imprese del settore turistico;

acquisire competenze anche di tipo informatico, trattandosi di un settore ad alto contenuto tecnologico, sia nel management interno che nelle relazioni di filiera; acquisire competenze nella realizzazione di ricerche, rilevazioni ed elaborazioni di dati quantitativi ed informazioni qualitative; acquisire conoscenze e competenze specifiche in materia di organizzazione turistica, a livello nazionale ed internazionale;

conoscere alcuni aspetti relativi ai beni culturali, allo spettacolo, all’archeologia, etc., che possano completare la preparazione e capacità organizzativa di eventi e prodotti/servizi complessi, finalizzati anche alla comunicazione ed alla gestione dell’informazione;

essere in grado di utilizzare almeno due lingue, in forma scritta ed orale, dell’Unione Europea oltre all’italiano;

essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti

informatici, necessari nell’ambito specifico di competenza per lo scambio di informazioni generali.

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Sbocchi Occupazionali Il carattere interdisciplinare del piano di studi consente di stimolare la capacità e

propensione dello studente verso la valorizzazione delle risorse locali, in chiave turistica. I laureati della classe, infatti, svolgeranno attività professionali in diversi ambiti quali il turismo, l’organizzazione di attività sociali compatibili con l’ambiente, la comunicazione turistica per il mercato dell’editoria tradizionale, multimediale e negli uffici stampa di enti ed imprese del settore. In particolare, il laureato in Scienze del Turismo ad indirizzo Manageriale sarà quindi in grado di esercitare, tra le diverse funzioni a cui il presente piano di studi lo rende idoneo, le seguenti:

manager o direttore d’azienda o catena alberghiera; direttore amministrativo di imprese turistiche; direttore commerciale di imprese turistiche; analista e controller di imprese turistiche; dirigente delle amministrazioni pubbliche collegate al settore turistico; responsabile delle risorse umane in imprese turistiche; responsabile studi e ricerche presso Enti e Istituti del settore turistico; imprenditore di azienda turistica; consulente di imprese turistiche in campo strategico, di marketing, amministrativo, fiscale; manager di musei, beni culturali, siti archeologici.

I curricula dei corsi di laurea: comprendono in ogni caso attività finalizzate all’acquisizione di conoscenze

fondamentali nei vari campi dell’economia, della geografia e della sociologia del turismo, ed in particolare delle disclipine aziendali e gestionali, connettendo i vari saperi specialistici all’interno di un sistema coerente di conoscenze teoriche ed abilità operative; comprendono in ogni caso almeno una quota di attività formative orientate

all’approfondimento di capacità operative nel settore delle tecniche turistiche nell’analisi di mercato e nella gestione delle aziende operanti nell’industria dell’ospitalità in cui si ricomprendono i servizi culturali ed ambientali; prevedono, in relazione ad obiettivi specifici, attività esterne come tirocinii

formativi presso enti o istituti del settore, aziende ed amministrazioni pubbliche, anche straniere, oltre a soggiorni di studi presso altre università italiane, estere, anche nel quadro di accordi internazionali.

Il laureato in Scienze del Turismo ad indirizzo Manageriale, quindi, potrà espletare la sua attività nell’ambito aziendale, sia a livello nazionale, che internazionale e multinazionale.

Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è pari a quasi il 50% dell’impegno orario complessivo.

Il titolo di studio è conferito a seguito di prova finale. Il regolamento didattico del corso di studio disciplinerà le modalità della prova comprensiva in ogni caso di un’esposizione dinanzi ad un’apposita commissione finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi qualificanti del corso di studio.

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(STIM) (Codice Corso di laurea 693)

INSEGNAMENTO CFU Moduli Semestre s.s.d.:

Area

format.Codici Esami*

Lettere Docenti

I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative per le imprese turistiche

10

2

I SECS-P/07

a+b

12267 A-L M-Z

Kunz Alberto Catuogno Simona

Economia e gestione delle imprese 10 2

II

SECS-P/08 b 00047 A-L M-Z

Sciarelli Sergio Vona Roberto

Economia politica e Scienza delle finanze

10 2 II

SECS-P/01SECS-P/03 c+b

A-L M-Z

Scognamiglio Angelo Narni Mancinelli Emma

Istituzioni di diritto privato 5 1 II

IUS/01 a 00001 A-L M-Z

Lucarelli Francesco Briganti Ernesto

Istituzioni di diritto pubblico 5 1 I

IUS/09 a 00150 A-L M-Z

Cecere Alfonso Cecere Alfonso Maria

Letteratura Italiana: Itinerari culturali e parchi letterari Oppure Storia dell’arte moderna Oppure Archeologia classica

10

2

I I

L-FIL-LET/10 L-ART/02 L-ANT/07

b

12268 56988 12270

Lencioni Roberta Negro Spina Annamaria Scatozza Negro Spina

Filosofia Morale: Etica dell’ambiente 10

2 I M-FIL/03 c 12269 A-L

M-Z Di Domenico Maria Ferraro Giuseppe

II ANNO Geografia del Turismo Oppure Sociologia generale e Sociologia dell’ambiente e del territorio

10 2 II II II

M-GGR/01SPS/07 SPS/10

a

A-L M-Z A-L M-Z

Castiello Nicolino Parente Amalia Giampaglia Giuseppe Sibilio Raffaele

Organizzazione aziendale e sistemi informativi per il turismo 10 2 I

SECS-P/10 b A-L

M-Z Frassetto Antonio Dandini De Silva Ferdinando

Economia e gestione delle imprese turistiche Oppure Economia e gestione delle imprese alberghiere Oppure Economia e gestione delle imprese commerciali

10 2 I II II

SECS-P/08 c

Della Corte Valentina Maraniello Filippo Rossi Carla

Statistica sociale 10 2 II SECS-S/05 a A-L M-Z

Siciliano Roberta Mango Antonio

Museologia e critica artistica e del restauro o trasporti 5 1 II L-ART/04 b

Storia moderna Storia contemporanea 5 1 I

I

M-STO/02M-STO/04

b

Mancino Michele Lavina Gabriella

Discipline dello spettacolo 10 2 I L-ART/05 c III ANNO Lingua Inglese 10 L-LIN/12 c Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente Antico Oppure Archeologia Fenicio-Punica

5 L-OR/05 06 c

Analisi dei costi delle imprese turistiche Oppure Analisi economico-finanziaria

5 SECS-P/07 b

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delle aziende turistiche Cinema, Fotografia e Televisione Oppure Musicologia e Storia della musica

5 L-ART/0607 c

Economia e tecnica dei mercati finanziari 5 SECS-P/11 c

Attività formative a scelta dello studente 9 d

Altre attività (Art.10, c.1 lettera F del RAD) 12 f

Lingua straniera 4 e Prova finale 5 e

La struttura del Corso di Laurea è ubicata nei locali dei Centri Comuni adiacente ai locali Della Presidenza di Economia. Per informazioni didattiche: lunedì – giovedì dalle ore 9,00 alle ore 11,00 presso il Dipartimento di Economia Aziendale stanza n. 34 Tel. 081/675077 (prof F. Maraniello) www.scienzedelturismo.unina.it

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9. Programmi degli insegnamenti 9.1. Insegnamenti attivati per i corsi di laurea Nell’anno accademico 2003-2004 è attivato il terzo anno dei Corsi di Laurea triennale, tranne che per il C.d.L. in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale per il quale è stato attivato il primo ed il secondo anno. Per qualche corso potrebbe intervenire, nel corso dell’anno accademico, qualche variazione relativa al docente o del programma di insegnamento. In tal caso, gli studenti sono tenuti a prendere visione del nuovo programma che sarà affisso a cura dei docenti all’albo dei dipartimenti. Qualora lo studente intende svolgere la sua preparazione su testi diversi da quelli consigliati, è opportuno che egli sottoponga preventivamente al docente le sue scelte. L’assegnazione degli studenti a cattedre sdoppiate, triplicate o quadruplicate avviene in base alla lettera alfabetica iniziale del loro cognome, qualunque sia l’anno di appartenenza. I programmi relativi agli insegnamenti in corso saranno anche affissi all’albo dei Dipartimenti di afferenza. 9.2 Programmi degli insegnamenti ANALISI DEI PORTAFOGLI FINANZIARI (Mutuata da Metodi matematici per la scelta degli investimenti) ANALISI DELL’EFFICIENZA ECONOMICA (CLAS) (Per il Docente ed il programma rivolgersi al Dipartimento) ANALISI DELLE SERIE STORICHE Prof. Germana Scepi Argomenti fondamentali: 1. Richiami: Il modello di regressione semplice e multiplo. 2. Autocorrelazione nel modello di regressione. 3. Analisi delle serie storiche: approccio classico e moderno 4. Caratteristiche e parametri delle serie storiche 5. Componenti delle serie storiche: trend,ciclo, stagionalità 6. Analisi del trend mediante funzioni matematiche 7. Il metodo delle medie mobili 8. Processi stocastici e modelli lineari 9. Processi gaussiani, stazionari ed invertibili. 10. Processi white noise 11. Modelli AR, MA, ARMA, ARIMA 12. Identificabilità, stima e verifica dei modelli ARIMA. 13. Procedura Box-Jenkins 14. Processi trend stazionari e a trend stocastico: i test di radice unitaria 15. Cointegrazione

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Testi consigliati D. Piccolo – Introduzione all'analisi delle serie storiche, Nuova Italia Scientifica D. Fonzo, F.Lisi – Complementi di statistica economica, Analisi delle serie storiche univariate, Cleup –Padova. ANALISI DELLE SERIE STORICHE (CLAS) (Mutuata dall’omonimo insegnamento) ANALISI DEL RISCHIO (Mutuata da Matematica Attuariale) ANALISI DI MERCATO Prof.ssa Simona Balbi Le indagini campionarie nelle ricerche di mercato Richiami alle nozioni di base del campionamento statistico e ai diversi schemi di campionamento. Errore campionario ed errore extra-campionario. Profilo dell'errore. Questionari e scale di misura. Tipi di campionamento non statistici: interviste a testimoni privilegiati, campionamento per quota, campionamento a scelta ragionata. Misure di consumi e analisi della domanda Fonti statistiche e classificazioni dei consumi in termini di spesa. Tipologie familiari e stili di vita. I panel nelle ricerche di mercato. Analisi dei comportamenti di acquisto Modelli e misure della Customer satisfaction La segmentazione del mercato Nozione di segmentazione. Differenti tipi di segmentazione. Schema a priori e tecniche di segmentazione binaria e multipla. La cluster analysis per la segmentazione a posteriori. La Conjoint Analysis nella segmentazione flessibile. Cenni al symbolic marking. L'analisi statistica del linguaggio pubblicitario e delle domande aperte di un questionario L'analisi dei dati testuali. Richiami all'Analisi delle Corrispondenze. Costruzione e analisi di una tabella lessicale. Cenni ad altri strumenti statistici per problemi di analisi di un testo. Misurazione dell'audience Misura dell'audience della stampa. Indagini sulla lettura di quotidiani e periodici. Misura dell'audience televisiva. Le rilevazioni di AUDITEL. Altre indagini per la misurazione dell'audience (AUDIRADIO, ecc.). Libro di testo consigliato S. Brasini, F. Tassinari, G. Tassinari, Marketing e pubblicità - Metodi di Analisi Statistica, Ed. Il Mulino. In alternativa G. Marbach, Le ricerche di mercato, UTET, Torino.

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E dispense in distribuzione in Dipartimento di Matematica e Statistica. ANALISI ECONOMICA E FINANZIARIA DELLE AZIENDE Prof. Enrico Viganò Gli strumenti a supporto del management per l’analisi economico-finanziaria d’impresa. Il ruolo del business plan. La redazione del business plan: la dimensione descrittiva; la dimensione economico-finanziaria; il controllo gestionale e la valutazione degli investimenti. I destinatari del business plan e le loro esigenze informative. Testo consigliato A. Borello, Il business plan, Dalla valutazione dell’investimento alla misurazione dell’attività, McGraw-Hill, 2002, 2/edizione. Il testo verrà integrato con appunti e dispense distribuite durante il corso. ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI Prof. Roberto Maglio I costi nella contabilità direzionale. - L’analisi costi-volumi-risultati. - Costo di prodotto e contabilità per centri di costo. - Il Calcolo dei costi basato sulle attività (Activity-based costing). - I costi per le decisioni di breve periodo: Direct costing e analisi differenziale. - Direct costing e Full costing a confronto. – L'Activity-Based Management. - I costi della qualità. - Analisi e gestione dei costi in ambienti produttivi "snelli". - Il Target Costing e i suoi strumenti. Testi consigliati L. Cinquini, Strumenti per l’analisi dei costi Vol. I Fondamenti di Cost Accounting, Giappichelli 2003 (seconda edizione riveduta e ampliata). P. Miolo Vitali, Strumenti per l’analisi dei costi Vol. II, Il costing moderno per la comunicazione interna, Giappichelli 2003. ANALISI MULTIVARIATA Prof. Carlo Natale Lauro

Metodologie Multidimensionali e Software per l’analisi dei sistemi economici e aziendali

Obiettivi del corso L’Analisi Multidimensionale dei Dati (AMD) può essere considerata come un insieme di tecniche e metodologie utili ad analizzare sistemi complessi caratterizzati da una moltitudine di dati relativi a numerose variabili quantitative e/o qualitative delle quali si vogliono studiare le relazioni. Situazioni tipiche sono quelle delle analisi di grandi

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inchieste o dello sfruttamento di grandi basi di dati (data mining) caratterizzate da centinaia (migliaia) di variabili e migliaia (milioni) di osservazioni. Le metodologie di AMD riguardano prevalentemente due aree problematiche, quella degli approcci esplorativi, utili quando le conoscenze sul dominio oggetto di studio sono scarse e si vogliono identificare i fattori strutturali e tipologici che lo caratterizzano, e quella degli approcci confermativi che si propongono di validare ipotesi e conoscenze sul dominio in studio mediante idonei modelli, non necessariamente probabilistici, atti ad evidenziarne anche aspetti dinamici. Elemento comune a questi metodi è la possibilità di visualizzare la struttura dei sistemi mediante mappe, grafi, diagrammi ad albero che si rivelano di grande utilità per identificare caratteristiche latenti non evidenziabili con i tradizionali metodi numerici della Statistica. Aree di indagine tipiche in ambito aziendale sono quelle del marketing, della qualità, dell’organizzazione e delle risorse umane, della pianificazione strategica e della finanza, della customer satisfaction e della valutazione (scoring) aziendale. In ambito socio-economico tali tecniche sono invece utilizzate per la costruzione di indicatori sintetici (qualità della vita, titoli di borsa,..), l’individuazione di tipologie comportamentali, le analisi di impatto, le dinamiche occupazionali, ecc. Programma

A – I METODI ESPLORATIVI A.1 Le analisi fattoriali L’Analisi in Componenti Principali : I dati di base : le matrici individui per variabili quantitative – Lo spazio delle variabili e lo spazio delle unità , metrica euclidea – Calcolo e scelta del numero dei fattori - La rappresentazione grafica – I punti supplementari - L’interpretazione dei fattori – Qualità e stabilità dei risultati. L’Analisi delle Corrispondenze : Tabelle di contingenza e test di indipendenza - La metrica del chi-quadrato -Il calcolo dei fattori e le formule di transizione – La rappresentazione grafica – I punti supplementari – L’interpretazione dei fattori – Qualità e stabilità dei risultati. L’Analisi delle Corrispondenze Multiple : Questionari e codifica disgiuntiva – Il metodo - Inerzia totale e tassi di inerzia – Punti supplementari - La rappresentazione grafica – L’interpretazione dei fattori – Qualità e stabilità dei risultati. Lo scaling multidimensionale : Dati di preferenza e prossimità - Scelta delle dimensioni della rappresentazione e qualità dell’adattamento - Mappe di posizionamento.

B.2 I metodi di analisi dei gruppi Partizioni e Gerarchie - Dissimilarità, distanze e ultrametriche – Scale e scelta della misura di dissimilarità. Classificazione non gerarchica - Metodo delle k-medie - Metodo delle nubi dinamiche – Scelta del numero delle classi - Le forme forti. Classificazione gerarchica - I diversi criteri di raggruppamento - Scelta del metodo e qualità dei risultati – Strategie miste di classificazione. Ausilii all’interpretazione – Caratterizzazione delle classi – Consenso tra gerarchie e tra partizioni.

B. I METODI CONFERMATIVI

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L’Analisi delle Correlazioni Canoniche : La relazione simmetrica tra due insiemi di variabili quantitative- La determinazione dei fattori canonici - I legami con gli altri metodi - La rappresentazione grafica - L’interpretazione dei fattori – Il metodo di Carrol per più insiemi di variabili. La regressione PLS : Regressione su componenti principali – Il modello PLS (Partial Least Squares) per una o più variabili dipendenti –Algoritmi NIPALS e SIMPLS – L’interpretazione geometrica del PLS multivariato – Le rappresentazioni grafiche e la validazione dei risultati – Legami con altri metodi e schemi di unificazione – L’approccio PLS per più blocchi di variabili. L’Analisi Fattoriale Discriminante : I metodi per l‘analisi delle osservazioni strutturate in gruppi - Determinazione delle funzioni lineari discriminanti - I legami con gli altri metodi - Regole di classificazione e valutazione dei risultati - Selezione delle variabili - Stabilità dei risultati Le tecniche di segmentazione -Gli alberi di decisione binaria – Il metodo AID – Il metodo CART – Criterii di split – Le regole di arresto – Il pruning - La qualità della regola di decisione. La Conjoint Analysis : I dati di preferenza – Definizione del modello di utilità individuale- La progettazione degli scenari - Il piano degli esperimenti – La raccolta dei dati – La stima dei coefficienti di utilità parziale: metodi metrici e non metrici – L’approccio multidimensionale: le mappe di preferenza C. IL SOFTWARE PER L’AMD Introduzione all’uso di XLSTAT, SPAD - La codifica e l’archiviazione dei dati – Applicazione delle procedure principali – Elementi di MATLAB Testi consigliati M. Gerghi, C. N. Lauro (2002), Analisi dei dati multidimensionali: metodologie ed esempi, Napoli, Edisu. L. Lebart, A. Morineau, M. Piron (1999), Statistique exploratoire multidimensionelle, Paris : Dunod. oppure L. Lebart, A. Morineau, K. Warwick (1984), Multivariate descriptive statistical analysis, J. Wiley, New York. S. Bolasco (1999), Analisi multidimensionale dei dati, Carocci.

Saranno inoltre fornite dispense per gli argomenti non presenti nei testi consigliati

PARTE C (manuali disponibili presso la biblioteca di Dipartimento)

SPAD – Systeme Portable poutr l’analyse des données, versione 4.0 SPSS – Statistical Package for Social Sciences, versione 10.0 Modalità didattiche Il corso si basa su un mix bilanciato di concetti, aspetti teorici e applicazioni con l’obbiettivo di portare l’allievo all’impiego critico delle metodologie oggetto del corso

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nella soluzione di problemi reali in campo economico e aziendale. Con questo fine, accanto alle lezioni e alle esercitazioni tradizionali verranno presentati numerosi casi studio che si propongono di evidenziare le fasi salienti di un processo decisionale attraverso l’identificazione dei problemi, la loro analisi, la ricerca e l’implementazione di soluzioni. Gli studenti frequentanti verranno inoltre suddivisi in gruppi di lavoro per condurre, nell’ottica del learning by doing, ricerche sul campo relative all’analisi di sistemi reali mediante l’impiego di software statistici specializzati per l’AMD. Esempi di ricerche condotte gli scorsi anni sono: L’analisi del sistema dei trasporti napoletano, La qualità dei servizi offerti dalla Facoltà, L’indagine sugli sbocchi occupazionali dei laureati in economia, La qualità della vita in Italia, Il posizionamento delle banche italiane, La customer satisfaction dei clienti della telefonia mobile, L’analisi strutturale dei bilanci delle aziende industriali, L’evoluzione del rischio paese, L’analisi dei consumi nella CEE, L’analisi sensoriale applicata all’olio d’oliva, Il mercato del caffè e il prodotto ideale. L’esame verterà sia sugli aspetti metodologici che applicativi dei diversi metodi; gli studenti non frequentanti dovranno essere in grado di discutere i casi riportati nei testi consigliati. Collaboratori al corso: dott.ssa C. Davino, dott. V. Esposito , dott. M. Gherghi. ANALISI MULTIVARIATA (CLAS) (Mutuata dall’omonimo insegnamento) ARCHEOLOGIA CLASSICA Prof. Lucia A. Scatozza I Modulo Storia,metodologia e prospettive della disciplina Storia delle disciplina. Viaggi,collezionismo,erudizione tra Sei e Settecento. Sulle orme del “Grand Tour”. La riscoperta dell’arte greca. Archeologia e dibattito storiografico tra XVIII e XX secolo. Le grandi imprese di scavo. I recenti orientamenti: la storia al futuro. Teoria e metodi della ricerca archeologica.Elementi di ricognizione archeologica e metodologia di scavo, principi di classificazione e di cronotipologia. Metodologie di catalogazione dei beni archeologici. Produzione ed uso delle carte archeologiche per un’analisi delle trasformazioni del territorio. Archeologia virtuale e metodologie innovative di conoscenza e fruizione dei beni archeologici. Testi consigliati R. BIANCHI BANDINELLI, Introduzione all’archeologia, ed. Laterza, Bari, 2002. Tipologie insediative,lineamenti di architettura e cultura artistica greco-romana Tipologie insediative ed elementi di archeologia urbana.Elementi di urbanistica delle città greche. Le metropoli dei Greci di Occidente,impianti urbani e spazi pubblici. I santuari della Grecia e delle colonie greche d’Occidente.Le necropoli e i riti funerari in

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Grecia e Magna Grecia.La crescita urbana di Roma.Il modello urbano e l’immagine della città. Lineamenti di storia dell’architettura antica.Il Tempio e gli edifici pubblici in Grecia.Edilizia residenziale:la casa greca. L’architettura pubblica dei Romani. Il palazzo,la casa,il giardino.La pittura parietale e l’arredo. Edilizia residenziale e ville nel Lazio e nella Campania. Oltre la vita: i monumenti funerari. Paradigmi e schemi interpretativi della produzione artistica greca e romana. I principali cicli scultorei e le maggiori personalità artistiche in Grecia. Pittura e ceramografia in Grecia e Magna Grecia.Le scuole artistiche dei centri maggiori dell’ellenismo.L’arte romana:centro e periferia. Il rilievo storico romano. Ritratti di re,di magistrati,di principi. Arte privata ed arte ufficiale. Il culto imperiale e i suoi monumenti. Gli argomenti saranno affrontati attraverso la selezione di monumenti ed opere d’arte antica del centro e della periferia.. Testi consigliati G. BECATTI, L’arte dell’età classica, Ed. Sansoni, Milano, 2002. II Modulo Civiltà della Campania antica. Approfondimenti di archeologia territoriale ed analisi di casi regionali Le rotte della colonizzazione greca:Pitecusa, Cuma, Partenope. Napoli e i Campi Flegrei:da Posillipo all’Averno. I luoghi dell’otium. Le residenze romane imperiali e il termalismo.Archeologia subacquea e fenomeni bradisismici. Gli insediamenti del territorio vesuviano e l’edilizia privata di Ercolano,Pompei,Stabia.Archeologia e storia della Penisola sorrentina La pianura campana e Capua. A sud del Sele, Posidonia-Paestum e Velia. Seminari “Incontri di archeologia”: Archeologia urbana e centro antico di Napoli:lo scavo della metropolitana. Parchi e aree archeologiche:l’esempio di Baia. Turismo archeologico subacqueo sostenibile:le realizzazioni delle Soprintendenze della Campania. L’ecomuseo vesuviano. Letture consigliate Capitoli scelti da: Storia e civiltà della Campania. L’Evo antico,a cura di G.Pugliese Caratelli,ed. Electa,Napoli 1991 Altre iniziative Viaggi,visite,esperienze inerenti ai programmi dell’insegnamento seguito. CONTROLLO STATISTICO DELLA QUALITA’ Prof. Rodolfo De Dominicis Programma

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Introduzione: Concetti base e terminologia, definizione di qualità. L'approccio moderno alla Qualità: il TQM, il BPR, l'assicurazione di qualità (le norme UNI-EN-ISO 9000). Sistemi di misurazione. Controllo del processo di misura, errore di misura, capacità di ispezione. di controllo statistico della qualità, tecniche grafiche (run chart, Box plots, carte di Pareto, diagrammi causa-effetto, altri diagrammi). Carte di controllo: tipi interpretazione, gestione, carte x e R, x e s, carte individuali, carte EWA, carte CUSUM. Analisi della "Process Capability", stima della variazione del processo, stima dei tassi di non-conformità, indici di capability. Disegno di esperimento (DOE). Disegno robusto, disegno fattoriale, il metodo taguchi, la funzione di perdita. L'SPC, i controlli in entrata, in produzione e finali. Distribuzioni probabilistiche. La Leadership per la qualità, i sette strumenti di gestione ed il QFD, programmi di miglioramento, il problem solving. I Sistemi Qualità. La misurazione della qualità, qualità e metodi di controllo di gestione Il SIGIP. Testi consigliati N. R. Farnum, Statistical quality control and improvement, Duxbury Press, Belmunt, 1994. C. M. Guerci - R. De Dominicis, Vademecum della qualità, Assolombarda, Milano, 1994. Sono disponibili appunti integrativi per gli studenti. DEMOGRAFIA Prof. Aurelio Pane Programma Parte generale Popolazione e demografia. Fonti statistiche ed errori. Le misure dell’accrescimento demografico. Diagramma di Lexis. Generazioni e Coorti. Analisi per generazioni e per contemporanei. Aspetti strutturali delle popolazioni. Tassi generici e tassi specifici. La mortalità. Metodo delle popolazioni tipo. Tavola di mortalità. La mortalità infantile. La formazione e lo scioglimento delle coppie. La fecondità dei matrimoni. Fecondabilità, fecondità naturale e limitazioni delle nascite. Testi consigliati Parte generale M. Livi Bacci, Introduzione alla demografia, Loescher, Torino, Edizione 1999 (si possono utilizzare anche le edizioni successive): Cap. I, II, III, IV: completi. Cap. V: si esclude il paragrafo 8. Cap. VI: si escludono i paragrafi:3,5,7,8,9,10.

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Cap. VII: si escludono i paragrafi 2,3,4,5,9. Cap. VIII: si escludono i paragrafi 4,8. Cap. IX: si escludono i paragrafi 7,8,9,10. oppure N. Federici, Istituzioni di demografia, Elia, Roma, 1980; oppure G. Chiassino – L. Di Comite, Appunti di demografia, Cacucci, Bari, 1981; oppure A. Santini, Analisi demografica, Vol. I, II, La nuova Italia, Firenze, 1992. Parte speciale A. Pane – S. Strozza (a cura di), Gli immigrati in Campania. Una difficile integrazione tra clandestinità e precarietà diffusa, L’Harmattan Italia, Collana “Logiche Sociali”, Torino, 2000. Capitoli:: I-II-V-VI-VII-VIII-IX oppure F. Pilloton – A. Pane, Aggregati economici e previsioni demografiche, Curto, Napoli, 1997 (solo le previsioni demografiche per la Campania). DIRITTO AGRARIO Prof. Mario Ciancio Programma Nozione ed autonomia del diritto agrario. Pluralità di fonti ed ordinamenti. Il diritto agrario tra le codificazioni del 1865 e del 1942. La Costituzione e le leggi speciali. Il ruolo della consuetudine. Norme internazionali e fonti comunitarie. Gerarchia delle fonti. Impresa agricola e diritto agrario. Classificazione delle attività economiche. La nuova formulazione dell’art.2135 c.c.. La titolarità dell’impresa agricola: l’imprenditore agricolo capitalista, l’imprenditore agricolo a titolo principale, il coltivatore diretto, i soggetti equiparati. Esercizio collettivo dell’impresa agricola: società, cooperative ed impresa familiare coltivatrice. La collaborazione in agricoltura. Le associazioni di produttori agricoli. Gli ausiliari dell’imprenditore agricolo e rapporto di lavoro subordinato in agricoltura. Azienda agricola: il fondo rustico e gli altri elementi costitutivi. Disciplina dell’azienda agricola. Le vicende della proprietà terriera agraria (limiti, obblighi, modi di acquisto). Il contratto agrario. Autonomia e legislazione speciale, linee di tendenza. La reductio ad unum dei contratti agrari: la comparsa dei contratti associativi tipici e la individuazione di nuove tipologie. Elementi strutturali e requisiti del contratto. L’affitto di fondi rustici tra codice e leggi speciali. Durata del rapporto. Canone. Disciplina dei miglioramenti. I soggetti del rapporto: diritti ed obblighi. Successione mortis causa in agricoltura. Risoluzione per grave inadempimento e risoluzione incolpevole. Indennità. Accordi in deroga. Il credito agrario: fondamento, finalità e modalità di erogazione. Le controversie agrarie; tentativo obbligatorio di conciliazione; sezioni specializzate agrarie. Testi consigliati A. Germanò, Manuale di diritto agrario, IV ed., Giappichelli, 2003.

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Per un approfondimento sulle successioni in agricoltura si consiglia la lettura di A. Miletti, La successione agraria, Cedam, 1999. DIRITTO AMMINISTRATIVO Prof. Sergio Stammati Programma Nozioni introduttive. Organizzazioni ed uffici. Amministrazioni ed enti pubblici. Disciplina generale. Organizzazioni di governo della comunità nazionale. Organizzazioni di governo delle comunità territoriali. I poteri amministrativi e la discrezionalità. Il procedimento amministrativo. Definizione del procedimento. Identificazione del provvedimento. Tipologia. L’efficacia del provvedimento e l’in-validità amministrativa. L’attività amministrativa di diritto comune. Testi consigliati V. Cerulli Irelli, Corso di diritto amministrativo, Giappichelli, Torino, ult. Ed.; oppure E. Casetta, Manuale di Diritto Amministrativo, Giuffrè, Milano, Ult. Ed.; oppure S. La Riccia, Diritto amministrativo, Cedam, Padova, Ult. Ed.; oppure G. Landi - G. Potenza, Manuale di diritto amministrativo, Cedam, Padova, ult. Ed.; oppure A. M. Sandulli, Manuale di diritto amministrativo (due volumi con l'aggiornamento), Jovene, Napoli, ult. Ed.; oppure AA. VV. (Mazzaroli, Pericu, Roversi Monaco, Romano e Scoca), Diritto amministrativo, due volumi, Il Mulino, Bologna, ult. Ed.. DIRITTO COMMERCIALE (Lettere A-C) Prof. Giancarlo Laurini

Programma

Parte I

Introduzione al diritto commerciale nella new economy

PARTE II L’impresa. Il concetto di imprenditore; le categorie dei imprenditori; l’azienda; i segni distintivi; gli ausiliari; forme associative di diritto familiare; i consorzi e le associazioni temporanee di imprese; le forme associative di diritto familiare. I contratti per l’attività d’impresa. La compravendita; il riporto; il contratto estimatorio; il contratto di somministrazione; l’appalto; il trasporto; il mandato; il contratto di

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agenzia; la mediazione; il mutuo; il deposito; il conto corrente; i contratti di assicurazione; i contratti bancari; il factoring; il leasing; l’associazione in partecipazione. Le società. La società in generale; la società semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita semplice; la società per azioni; la società in accomandita per azioni; le cooperative e le mutue assicuratrici. PARTE III La società a responsabilità limitata Testi consigliati E. Bocchini, Introduzione al diritto commerciale nella new economy, Cedam Padova, 2001. PARTE II Graziani A. – G. Minervini – U. Belviso, Manuale di diritto commerciale, Morano, Napoli, II ed 1994 (escluse le pagine da 307 a 365 e da 553 alla fine). Oppure F. Di Sabato, Istituzioni di diritto commerciale, Torino, 2001, (escluse le pagine da 25 a 28, da 45 a 48 e da 277 a 379). oppure G. Campobasso, Manuale di Diritto Commerciale, Utet, Torino, 2001 (escluse le pagine da 93 a 105 e da 447 alla fine). PARTE III G. Laurini, La società a responsabilità limitata, (tra disciplina attuale e prospettive di riforma), Giuffrè, Milano, 2000 (escluse le pagine da 89 a 105, da 177 a 226 e da 245 a 262).

DIRITTO COMMERCIALE (Lettere D-K) Prof. Amedeo Bassi Modulo A – 5 crediti Imprenditore e impresa. Forme associative di diritto familiare. L’azienda. I segni distintivi. Invenzioni e modelli di utilità. Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza. La società in generale. Il contratto di società. Le società di persone: la società semplice, la società in nome collettivo, la società in accomandita semplice. Le società di capitali: la società per azioni, la società in accomandita per azioni, la società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione. Il bilancio. Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori. I contratti dell’imprenditore commerciale: compravendita, permuta, estimatorio, somministrazione, appalto, trasporto, mandato, commissione, spedizione, agenzia, mediazione, deposito, mutuo, leasing, factoring. Titoli di credito: nozione e principi generali; cambiale; assegno.

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Testo consigliato FRANCO DI SABATO, Istituzioni di diritto commerciale, Milano, Giuffrè, 2001, p.3-309. Molulo B – 5 crediti Le imprese in crisi. Le procedure concorsuali in genere. Il fallimento. Presupposti soggettivi e oggettivi. La dichiarazione di fallimento. Gli organi del fallimento Gli effetti del fallimento: gli effetti personali e patrimoniali per il fallito; gli effetti per i creditori; gli effetti sui rapporti giuridici preesistenti; gli atti pregiudizievoli ai creditori. La formazione della massa attiva. L’esercizio provvisorio dell’impresa. L’accertamento del passivo e dei diritti reali immobiliari di terzi. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La chiusura e la riapertura della procedura fallimentare. Il concordato fallimentare: natura giuridica; presupposti; proposta; procedimento; effetti; risoluzione e l’annullamento. La riabilitazione civile. Il fallimento delle società. Il procedimento sommario. Il concordato preventivo: caratteri generali e presupposti; proposta; procedimento; effetti; risoluzione e l’annullamento: La liquidazione coatta amministrativa L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza Testo consigliato FRANCO DI SABATO, Istituzioni di diritto commerciale, Milano, Giuffrè, 2001, p. 311 ss. NUOVO ORDINAMENTO – MODULO A, 5 crediti F. DI SABATO, Istituzioni di diritto commerciale, Milano, Giuffrè, 2001, pp. 1-75 e 277-310. A. BASSI, V. BUONOCORE, S. PESCATORE, La riforma del diritto societario, Torino, Giappichelli, 2003 NUOVO ORDINAMENTO – MODULO B, 5 crediti 1) F. DI SABATO, Istituzioni di diritto commerciale, Milano, Giuffrè, 2001, pp. 235-275; 311-377. VECCHIO ORDINAMENTO 1) G. AULETTA – N. SALANITRO, Diritto commerciale, Milano, Giuffrè, 2001. Della sezione II, parte I (“Impresa collettiva”) devono essere studiati solo i seguenti capitoli: VI (società con azioni quotate nei mercati regolamentati); XIII (associazione in partecipazione e cointeressenza). 2) F. DI SABATO, Manuale delle società, Torino, Utet, 1999, p. 1-133; 312-355. 3) A. BASSI, V. BUONOCORE, S. PESCATORE, La riforma del diritto societario, Torino, Giappichelli, 2003 N.B.

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Gli studenti del vecchio ordinamento che sostengano (e superino) l’esame entro il mese di luglio possono omettere lo studio della riforma (volume sub 3). In tal caso il volume sub 2) deve essere studiato per intero; del volume sub 1) occorre studiare, oltre alle parti sopra indicate, anche il cap. XII, della parte I, della sez. II. DIRITTO COMMERCIALE (Lettere L-P) Prof. Domenico Buonomo Programma

Modulo A – 5 crediti Imprenditore e impresa. Forme associative di diritto familiare. L’azienda. I segni distintivi. Invenzioni e modelli di utilità. Gli ausiliari dell’imprenditore. La società in generale. Il contratto di società. Le società di persone: la società semplice, la società in nome collettivo, la società in accomandita semplice. Le società di capitali: la società per azioni, la società in accomandita per azioni, la società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione. Il bilancio. Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori.

Testo consigliato

AA.VV, Manuale di Diritto commerciale, Giappichelli, Torino, 1997, limitatamente alle parti indicate nel programma.

Molulo B – 5 crediti I contratti dell’imprenditore commerciale: compravendita, permuta, estimatorio, somministrazione, appalto, trasporto, mandato, commissione, spedizione, agenzia, mediazione, deposito, mutuo, leasing, factoring. Titoli di credito: nozione e principi generali; cambiale; assegno. Le imprese in crisi. Le procedure concorsuali in genere. Il fallimento. Presupposti soggettivi e oggettivi. La dichiarazione di fallimento. Gli organi del fallimento Gli effetti del fallimento: gli effetti personali e patrimoniali per il fallito; gli effetti per i creditori; gli effetti sui rapporti giuridici preesistenti; gli atti pregiudizievoli ai creditori. La formazione della massa attiva. L’esercizio provvisorio dell’impresa. L’accertamento del passivo e dei diritti reali immobiliari di terzi. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La chiusura e la riapertura della procedura fallimentare. Il concordato fallimentare: natura giuridica; presupposti; proposta; procedimento; effetti; risoluzione e l’annullamento. La riabilitazione civile. Il fallimento delle società. Il procedimento sommario. Il concordato preventivo: caratteri generali e presupposti; proposta; procedimento; effetti; risoluzione e l’annullamento:

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La liquidazione coatta amministrativa L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza Testo consigliato per la parte generale:

AA.VV, Manuale di Diritto commerciale, Giappichelli, Torino, 1997, limitatamente alle parti indicate nel programma. DIRITTO COMMERCIALE (Lettere Q-Z) Prof. Ermanno Bocchini Programma Modulo A – 5 crediti Il diritto commerciale nella new economy. L’imprenditore. L’impresa. Il registro delle imprese. L’azienda. I segni distintivi. Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza. I consorzi volontari fra imprenditori e le associazioni temporanee di imprese. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice e per azioni. La società per azioni. Società con azioni quotate in borsa. La società a responsabilità limitata. Le società cooperative. Trasformazione e fusione delle società. Gli organismi di cooperazione interaziendali. I fondi di investimento mobiliare. L’associazione in partecipazione. Forme associative di diritto familiare. I contratti dell’imprenditore. I titoli di credito in generale. La cambiale. Il controllo delle attività di intermediazione finanziaria. L’assegno bancario. L’assegno circolare. La fede di credito. Le procedure concorsuali. Presupposti del fallimento. Gli effetti del fallimento per il fallito e per i creditori. Gli effetti del fallimento sugli atti pregiudizievoli ai creditori. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici preesistenti. L’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La cessazione del fallimento. Il procedimento sommario. Il concordato preventivo e l’amministrazione controllata. La liquidazione coatta amministrativa. L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. Testi consigliati E. Bocchini, Introduzione al diritto commerciale nella new economy, Cedam, Padova, 2001; ed inoltre G. Auletta - N. Salnitro, Elementi di diritto commerciale, Giuffrè, Milano, 2001 (pp. 1-270 e 421-507); oppure G. Campobasso, Manuale di diritto commerciale, Utet, Torino, 2001(pp. 1-327 e 447-550); oppure A. Graziani - G. Minervini - U. Belviso, Manuale di diritto commerciale, Cedam, Ult. Ediz. (pp.13-255 e 553-586 e 647-752). Modulo B – 5 crediti

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Il diritto della contabilità delle imprese. Le scritture contabili.Le singole scritture contabili. Il bilancio di esercizio. Problemi generali. La chiarezza e le precisazioni del bilancio. I principi di bilancio. La situazione patrimoniale. L’iscrizione e la valutazione delle poste del passivo. I conti d’ordine. Il contro economico.La nota integrativa. La relazione sulla gestione. La violazione dell norme del codice civile relative al bilancio d’esercizio. Il bilancio consolidato di gruppo. Testo consigliato E. Bocchini, Manuale di diritto della contabilità delle imprese, 2^ edizione, Utet, Torino, 1995 (pp.1-36 e 123-374); Per le esercitazioni occorre usare il testo di E. Bocchini (a cura di), Il bilancio delle società, 2^ edizione, Cedam, Padova, 2000. Per quest’ultimo testo le domande di esame avranno ad oggetto due quesiti per ogni sezione, a scelta dello studente. Se la sezione è divisa in più lettere e sottolettere [A), B), C), A1), B1), C1),] le domande avranno ad oggetto due quesiti per ogni sottolettera (es. conto dei profitti e delle perdite, redazione del bilancio e controllo, gli effetti dell’annullamento del bilancio, ecc.). DIRITTO COMMERCIALE COMUNITARIO Prof. Antonio Blandini Nuovo Ordinamento I Modulo Impresa e mercato nel diritto commerciale comunitario. Concorrenza e controllo. Le imprese multinazionali. La disciplina di specifiche categorie di imprese: bancarie, di investimento; di assicurazione; di trasporto aereo e ferroviario. Le imprese operanti nel settore delle telecomunicazioni e nel settore energetico. Testi consigliati CASSOTTANA-NUZZO, Lezioni di diritto commerciale comunitario, 2002, Giappichelli, Torino, (pp. 181-355) o in alternativa NICCOLINI, Appunti dalle lezioni di Diritto Commerciale Europeo, ult. ed., CESI, Roma, per le sole parti relative alle materie oggetto del programma o in alternativa SANTAMARIA, Diritto commerciale comunitario, ult. ed., Giuffrè, Milano. II Modulo La disciplina comunitaria delle società. Il processo di armonizzazione del diritto delle società nell’ambito comunitario. Il diritto di stabilimento.

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Le direttive già adottate e le direttive in corso di attuazione in materia di diritto delle società. Modelli organizzativi comunitari: GEIE, Associazione europea, Cooperativa Europea, Mutua Europea. Testi consigliati CASSOTTANA-NUZZO, Lezioni di diritto commerciale comunitario, 2002, Giappichelli, Torino, (pp. 1-180) o in alternativa NICCOLINI, Appunti dalle lezioni di Diritto Commerciale Europeo, ult. ed., CESI, Roma, per le sole parti relative alle materie oggetto del programma o in alternativa LA VILLA, Introduzione al diritto europeo delle società, ult. ed., Giuffrè, Milano. * * * IL CORSO AVRA’ LUOGO NEL SECONDO SEMESTRE. Atteso il carattere innovativo dei contenuti del corso, per gli studenti che frequentano il corso saranno distribuite delle letture durante le lezioni che sostituiranno specifiche parti contenute sui testi consigliati. E’ preferibile che tutti gli studenti interessati a seguire le lezioni contattino il docente prima dell’inizio del corso, anche al fine di concordare eventuali modifiche dell’orario secondo le compatibilità con gli orari degli altri corsi. Vecchio Ordinamento Impresa e mercato nel diritto commerciale comunitario. Concorrenza e controllo. Le imprese multinazionali. La disciplina di specifiche categorie di imprese: bancarie, di investimento; di assicurazione; di trasporto aereo e ferroviario. Le imprese operanti nel settore delle telecomunicazioni e nel settore energetico. La disciplina comunitaria delle società. Il processo di armonizzazione del diritto delle società in ambito comunitario. Il diritto di stabilimento. Le direttive già adottate e le direttive in corso di attuazione in materia di diritto delle società. Modelli organizzativi comunitari: GEIE, Associazione europea, Cooperativa Europea, Mutua Europea. Testi consigliati CASSOTTANA-NUZZO, Lezioni di diritto commerciale comunitario, 2002, Giappichelli, Torino (pp. 1-355), o, in alternativa, NICCOLINI, Appunti dalle lezioni di Diritto Commerciale Europeo, ult. ed., CESI, Roma

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o in alternativa SANTAMARIA, Diritto commerciale comunitario, ult. ed., Giuffrè, Milano, nonché LA VILLA, Introduzione al diritto europeo delle società, ult. ed., Giuffrè, Milano. * * * (Orario di ricevimento: lunedi h. 12.00 – stanza 43) DIRITTO COMPARATO DEL LAVORO Prof. Giuseppe Ferraro Programma Il metodo comparatistico nel quadro dell’evoluzione dei sistemi giuridici europei. Diritto comparato del lavoro e diritto comunitario del lavoro. Il sistema giuridico comunitario. La politica sociale comunitaria dalle origini al Trattato di Amsterdam. Il diritto comunitario del lavoro, il dialogo tra le fonti normative e l’armonizzazione delle legislazioni nazionali. Il principio di sussidiarietà. Tecniche di recepimento delle fonti comunitarie in diritto interno. I diritti sociali fondamentali. La libera circolazione dei lavoratori, il diritto di stabilimento e di libera prestazione di servizi. L’igiene e la sicurezza del lavoro. La parità di trattamento fra uomo e donna nelle condizioni di lavoro ed il divieto di discriminazione. La sicurezza sociale. La partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Testi consigliati L. Galantino, Diritto comunitario del lavoro, Giappichelli, Torino, 2001; In alternativa M. Roccella - T. Treu, Diritto del lavoro della Comunità Europea, Cedam, Padova, 2002; oppure R. Foglia - G. Santoro Passarelli, Profili di Diritto comunitario del lavoro, Giappichelli, Torino, 1996; oppure G. Arrigo, Il Diritto del lavoro nell’Unione Europea, Giuffrè, Milano, 1998; oppure P. Magno, La tutela del lavoro nel diritto comunitario, Cedam, Padova, 2000. DIRITTO DEI TRASPORTI Prof. Wanda D’Alessio Programma Il Piano generale dei trasporti e della logistica Le implicazioni delle politiche europee: dall’integrazione dei trasporti ad una politica comune di sviluppo. La concorrenza e le condizioni di accesso al mercato nelle azioni di

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liberalizzazione e di regolazione. Mobilità e sviluppo sostenibile. La rete transeuropea dei trasporti e il trasporto marittimo a corto raggio. La pianificazione regionale, il governo della mobilità urbana nella riforma del servizio pubblico di trasporto Il riassetto del sistema amministrativo e sua incidenza nella pianificazione regionale dei trasporti. Il decentramento in tema di servizi pubblici di trasporto ed articolazione funzionale e territoriale delle competenze. Il governo della mobilità nelle aree urbane. I servizi pubblici di tra concorrenza e regolazione Il regime pubblico del servizio di trasporto e la riorganizzazione delle forme di intervento dello Stato. La dimensione comunitaria. Misure di liberalizzazione. Dalla gestione alla regolazione e strumenti di azione amministrativa tra “obblighi” e “contratto di servizio”. I principi di erogazione dei servizi pubblici. La Carta dei servizi. Il contratto di trasporto nel codice civile Configurazione della disciplina del contratto di trasporto. I servizi pubblici di linea. Le condizioni generali di contratto ed i contratti standard. Trasporto di persone e di cose e regime della responsabilità del vettore. Trasporto cumulativo. Trasporto con rispedizione. Sub-trasporto. Fattispecie contrattuali affini (appalto e spedizione). Il contratto di trasporto marittimo ed aereo Autonomia e specialità delle fonti normative e diritto comune. Il trasporto ed il noleggio: differenze ed affinità. Trasporto marittimo di persone e trasporto marittimo di cose. Trasporto aereo di persone e di cose. Trasporto aereo internazionale. Il trasporto ferroviario e su strada Il trasporto ferroviario. Il processo di privatizzazione delle Ferrovie dello stato e l’accesso al mercato, l’esercizio del servizio pubblico e le condizioni generali di trasporto. Regole uniformi e trasporto ferroviario internazionale. Il trasporto su strada. Attività di trasporto di cose per conto proprio e per conto terzi. Responsabilità del vettore stradale per perdita, od avaria, e limitazione del risarcimento. La Convenzione del 1956 (C.M.R.). riordino nell’accesso alla professione nella normativa comunitaria. Nuovi contratti Contratto di viaggio turistico e vacanze a circuito “tutto compreso”. Contratto di servizi logistici integrati. A scelta dello studente: Trasporto ferroviario o trasporto su strada; contratto di viaggio turistico o Contratto di servizi logistici integrati. Testo consigliato Wanda d’Alessio, Diritto dei trasporti, Milano , Giuffrè, 2003. DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE

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Prof. Massimo Farina I MODULO Nozione, struttura e contesto del rapporto giuridico previdenziale -Costituzione e autonomia dei rapporti previdenziali -Il rapporto per l’erogazione delle prestazioni e il suo svolgimento - Il rapporto contributivo- Lo statuto dei diritti previdenziali- La previdenza complementare . Testi consigliati M. Cinelli, Il rapporto previdenziale, Giappicchelli editore Torino,2002. II MODULO La tutela previdenziale contro la disoccupazione – Contrazione dell’attività aziendale ed integrazione guadagni- I contratti di solidarietà -La tutela contro gli infortuni e le malattie professionali – L’integrazione e la tutela del reddito Testi consigliati F. Mazziotti, Diritto della Previdenza Sociale, Editoriale Scientifica, Napoli, ult.ed. capitoli IV,V,VI,VII,VIII.

DIRITTO DEL LAVORO (A-K) Prof. Francesco Basenghi

Programma Primo Modulo (5 crediti) Il sistema delle fonti: legge e contrattazione collettiva. Il contratto individuale di lavoro. Lavoro subordinato e lavoro autonomo. L’accesso e gli incentivi all’occupazione. Collocamento e mercato del lavoro. L’imprenditore nel rapporto di lavoro. Il potere direttivo. Organizzazione del lavoro e classificazioni professionali. Mobilità aziendale e trasferimento. Il potere di vigilanza e di controllo. Gli accertamenti sanitari. Il potere disciplinare. Diritti e doveri del lavoratore nell’organizzazione aziendale. L’obbligo di sicurezza dell’imprenditore. L’obbligazione retributiva. Indennità di anzianità ed altre forme di liquidazione. Rinunzie e transazioni. Prescrizione. La sospensione del rapporto di lavoro. Cassa integrazione guadagni e garanzia del salario. Licenziamenti individuali e licenziamenti collettivi. Le modificazioni soggettive del rapporto di lavoro: trasferimento d’azienda, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. L’intermediazione di manodopera e gli appalti. Lavoro pubblico.

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Testi consigliati M. Persiani, G. Proia, Contratto e rapporto di lavoro, Cedam, Padova, ultima edizione; oppure F. Mazziotti, Diritto del lavoro, Liguori, Napoli, ultima edizione (con esclusione della parte relativa al Diritto sindacale); oppure G. Ferraro, Diritto del lavoro, Giappichelli, Torino, 2003. Secondo Modulo (5 crediti) La prestazione di lavoro nei rapporti associativi. I rapporti flessibili di lavoro: contratto di lavoro a termine, contratto di lavoro a tempo parziale. I contratti di lavoro funzionalizzati alla formazione: contratto di formazione e lavoro, contratto di apprendistato. La parasubordinazione. I contratti d’opera. Agenzia. Associazione in partecipazione. Le nuove forme d’impiego: lavoro interinale, lavori socialmente utili, piani di inserimento professionale, borse di lavoro, stages. Testo consigliato G. Ferraro, Tipologie di lavoro flessibile, Giappichelli, Torino, 2002. N.B. L’insegnamento di Diritto del lavoro è, in maniera assoluta ed inderogabile, propedeutico agli insegnamenti di: Diritto sindacale, Diritto comunitario del lavoro e Diritto della previdenza sociale.

DIRITTO DEL LAVORO (L-Z) Prof. Mariorosario Lamberti

Programma Primo Modulo (5 crediti) Il sistema delle fonti: legge e contrattazione collettiva. Il contratto individuale di lavoro. Lavoro subordinato e lavoro autonomo. L’accesso e gli incentivi all’occupazione. Collocamento e mercato del lavoro. L’imprenditore nel rapporto di lavoro. Il potere direttivo. Organizzazione del lavoro e classificazioni professionali. Mobilità aziendale e trasferimento. Il potere di vigilanza e di controllo. Gli accertamenti sanitari. Il potere disciplinare. Diritti e doveri del lavoratore nell’organizzazione aziendale. L’obbligo di sicurezza dell’imprenditore. L’obbligazione retributiva. Indennità di anzianità ed altre forme di liquidazione. Rinunzie e transazioni. Prescrizione. La sospensione del rapporto di lavoro. Cassa integrazione guadagni e garanzia del salario. Licenziamenti individuali e licenziamenti collettivi. Le modificazioni soggettive del rapporto di lavoro: trasferimento d’azienda, fallimento,

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liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. L’intermediazione di manodopera e gli appalti. Lavoro pubblico. Testi consigliati M. Persiani, G. Proia, Contratto e rapporto di lavoro, Cedam, Padova, ultima edizione; oppure F. Mazziotti, Diritto del lavoro, Liguori, Napoli, ultima edizione (con esclusione della parte relativa al Diritto sindacale); oppure G. Ferraro, Diritto del lavoro, Giappichelli, Torino, 2003. Secondo Modulo (5 crediti) La prestazione di lavoro nei rapporti associativi. I rapporti flessibili di lavoro: contratto di lavoro a termine, contratto di lavoro a tempo parziale. I contratti di lavoro funzionalizzati alla formazione: contratto di formazione e lavoro, contratto di apprendistato. La parasubordinazione. I contratti d’opera. Agenzia. Associazione in partecipazione. Le nuove forme d’impiego: lavoro interinale, lavori socialmente utili, piani di inserimento professionale, borse di lavoro, stages. Testo consigliato G. Ferraro, Tipologie di lavoro flessibile, Giappichelli, Torino, 2002. N.B. L’insegnamento di Diritto del lavoro è, in maniera assoluta ed inderogabile, propedeutico agli insegnamenti di: Diritto sindacale, Diritto comunitario del lavoro e Diritto della previdenza sociale. DIRITTO DEL MERCATO FINANZIARIO PRIMO MODULO Prof. Marilena RISPOLI FARINA Il corso ha per oggetto la disciplina giuridica dei soggetti operanti nel settore finanziario nei suoi principali comparti, con particolare riguardo a quello dei servizi di investimento. Programma L’evoluzione della disciplina del settore finanziario. La disciplina dell’attività finanziaria nel sistema delle fonti. Le norme a tutela del consumatore di servizi finanziari. I soggetti esercenti l’attività bancaria. Banche e banche cooperative. Le Autorità di vigilanza. L’attività di vigilanza. La disciplina delle crisi. Trasparenza delle condizioni contrattuali. Le società finanziarie e gli altri intermediari finanziari non

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bancari. L’esercizio di fatto di attività bancarie e finanziarie. Il sistema delle sanzioni previsto dal T.U. Disciplina degli intermediari. Vigilanza. Servizi di investimento (soggetti e autorizzazione, svolgimento dei servizi, offerta fuori sede). Gestione collettiva del risparmio (soggetti autorizzati, Fondi comuni di investimento, Sicav). Provvedimenti ingiuntivi e crisi. Disciplina degli emittenti (sollecitazione all’investimento, offerte pubbliche di acquisto e scambio). Emittenti quotati (informazione societaria, disciplina delle società con azioni quotate, assetti proprietari, tutela delle minoranze, deleghe di voto, azioni di risparmio, collegio sindacale, revisione contabile). Sanzioni. Testi consigliati 1) AA.VV., La nuova legge bancaria. Prime riflessioni sul Testo Unico in materia bancaria e creditizia, a cura di M. Rispoli Farina, Jovene, Napoli, 1995: pp. 63-72; pp. 145-162; pp. 231-240; pp. 283-306. e 1a) AA.VV., Il Mercato finanziario. Temi e problemi, a cura di M. Rispoli Farina, G. Rotondo, Giuffrè, Milano, (ultima edizione): Parte prima. oppure 2) M. Rispoli Farina, La nuova legge bancaria (ultima edizione). e 2a) AA.VV., Il Mercato finanziario. Temi e problemi, a cura di M. Rispoli Farina, G. Rotondo, Giuffrè, Milano, (ult. edizione): Parte prima. Per la preparazione dell’esame è necessaria la consultazione del d.lgs. 1° settembre 1993, n. 385, Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia e del d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria. Il corso sarà affiancato da un ciclo di seminari sulle problematiche dei vari settori dell’attività finanziaria, in particolare sul Testo Unico della finanza, alla luce della disciplina comunitaria e di diritto interno, e dal corso di un professore a contratto. DIRITTO DEL MERCATO FINANZIARIO SECONDO MODULO Prof. Marilena RISPOLI FARINA Il corso ha per oggetto la disciplina giuridica degli emittenti e delle società quotate. Programma Emittenti e società quotate. La disciplina dell’appello al pubblico risparmio: la sollecitazione all’invetsimento; le offerte pubbliche di acquisto e scambio. Emittenti e informazione societaria. Assetti proprietari società quotate e patti parasociali. Tutela delle minoranze. Deeleghe di voto. Collegio sindacale e revisione contabile. Testi consigliati

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1) AA.VV., Il Mercato finanziario. Temi e problemi, a cura di M. Rispoli Farina, G. Rotondo, Giuffrè, Milano, (ultima. edizione): Parte Seconda. oppure 2) R. Costi, Il mercato mobiliare, Giappichelli, (ultima edizione). oppure 3) N. Salanitro, Società per azioni e mercato finanziario, Giuffrè, Milano (ultima edizione). Per la preparazione dell’esame è necessaria la consultazione del d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria e delle relative disposizioni di attuazione. Il corso sarà affiancato da un ciclo di seminari sulle problematiche dei vari settori dell’attività finanziaria, in particolare sul Testo Unico della finanza, alla luce della disciplina comunitaria e di diritto interno, e dal corso di un professore a contratto. DIRITTO FALLIMENTARE Prof. Amedeo Bassi Programma Funzioni e finalità delle procedure concorsuali. Le imprese soggette alle procedure concorsuali. Rapporti tra le procedure concorsuali. Disciplina delle procedure concorsuali. Il fallimento: presupposti soggettivi ed oggettivi. La dichiarazione di fallimento. Gli organi. Gli effetti del fallimento per il fallito. Gli effetti del fallimento per i creditori. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici preesistenti. Custodia e amministrazione delle attività fallimentare. L’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La cessazione della procedura. La riabilitazione civile. Il fallimento delle società. Il fallimento dipendente dalla cessazione di altre procedure concorsuali. Il concordato preventivo. L’amministrazione controllata. La liquidazione coatta amministrativa. L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza.

Testi consigliati A) L. Guglielmucci, Lezioni di diritto fallimentare, Giappichelli, Torino, 2000; oppure B) F. Ferrara – A. Borgioli, Il fallimento, Giuffrè, Milano, 1995 (o eventuale più recente edizione), al quale va aggiunto il capitolo di M. SANDULLI, Le procedure concorsuali amministrative (pp. 1215 – 1235), tratto da AA.VV., Manuale di diritto commerciale, a cura di V. Buonocore, Giappichelli, Torino, II edizione, 1999 (è essenziale che si tratti della II edizione).

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DIRITTO INDUSTRIALE Prof. Domenico Buonomo Programma La concorrenza sleale

a) Dalla tutela dei segni distintivi alla lealtà della concorrenza. b)I soggetti. c) Correttezza professionale e danno concorrenziale. d) La concorrenza per confondibilità. e) Denigrazione e appropriazione di pregi. f) Le fattispecie dell'art. 2598, n. 3, c.c.. g) L'azione e le sanzioni.

I segni distintivi a) Il marchio: nozione e funzione. b) Il marchio come segno e i requisiti di validità. c) Acquisto del diritto. d) Uso del marchio. e) Violazione e tutela del diritto. f) Vicende del diritto. g) Nullità e estinzione del diritto. h) I marchi collettivi. i) Le convenzioni internazionali e l'ordinamento comunitario. 1) Il marchio comunitario. m) Il marchio non registrato. n) La ditta e gli altri segni distintivi.

Le invenzioni. I modelli a) Funzione e struttura del brevetto. b) La definizione dell'invenzione. c) I requisiti di brevettabilità. d) La procedura di brevettazione. e) I diritti nascenti dall'invenzione. f) L'invenzione del prestatore di lavoro e l'invenzione su commessa. g) Estensione e tutela del brevetto. h) La circolazione del diritto al brevetto e dei diritti di brevetto. i) Estinzione e nullità del brevetto. 1) Settori nuovi e brevetti speciali. m) L'invenzione non brevettata e la tutela del segreto. n) Le convenzioni internazionali e l'ordinamento comunitario. o) I brevetti per modello.

Diritto "antitrust" a) Nascita e obiettivi del diritto "antitrust". b) Il diritto "antitrust" comunitario. c) Il diritto "antitrust" Italiano. d) Il divieto delle intese. e) Gli abusi di posizione dominante. f) Il controllo delle concentrazioni. g) L'organo di controllo, le procedure e i ricorsi.

Le regole di tutela della concorrenza nel codice civile

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Testo consigliato Vanzetti - Di Cataldo "Manuale di Diritto Industriale" – Giuffrè, Milano. DIRITTO PROCESSUALE CIVILE (In corso di attribuzione) DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA Prof. Alfonso Cecere Programma L’ambito del diritto pubblico dell’economia, tipologia degli interventi, evoluzione dell’intervento pubblico nello Stato italiano, la <<Costituzione economica>>, gli interventi sull’attività economica privata e la libertà di iniziativa economica, il bilancio statale, i principi del diritto comunitaria europeo dell’economia, la disciplina della concorrenza e del mercato, gli interventi relativi alla moneta. Le privatizzazioni in italia. Testi consigliati Amato, Barbera, Manuale di diritto pubblico, volume III, L’azione dei pubblici poteri, cap.III: il governo dell’economia, da pag. 111 a pag.166, Il Mulino, ultima edizione; Cecere A., L’itinerario delle privatizzazioni, Cedam, 1995, escluso il capitolo II. DIRITTO SINDACALE Prof. Luigi Fiorillo

Programma

Modulo da 5 crediti

La libertà di organizzazione sindacale: i principi costituzionali. Nozione di organizzazione sindacale. L’attività sindacale nei luoghi di lavoro: i diritti sindacali previsti dallo Statuto dei diritti dei lavoratori. La repressione della condotta antisindacale. Le rappresentanze sindacali aziendali. Rappresentanza e rappresentatività del sindacato. I sindacati maggiormente rappresentativi. La contrattazione collettiva nel lavoro privato: tipologia. I diversi livelli della contrattazione collettiva. Il contratto collettivo di diritto comune. L’efficacia del contratto collettivo. I rapporti tra contratti collettivi di diverso livello. Legge e contrattazione collettiva. Il diritto di sciopero: nozione, limiti e modalità di esercizio. Lo sciopero nei servizi essenziali. I diritti di informazione, consultazione e partecipazione del sindacato. La contrattazione collettiva nel lavoro pubblico: soggetti, oggetto, struttura e contenuto del contratto. Il procedimento di contrattazione e l'efficacia del contratto collettivo.

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Testi consigliati M. Persiani, Diritto sindacale, Cedam, Padova, ult. ed., (ad esclusione del primo capitolo).

Modulo da 10 crediti La nozione di diritto sindacale. L’origine del sindacato. L’azione sindacale nel periodo pre-corporativo. Il sindacato nell’ordinamento corporativo. Il sindacato nella Costituzione repubblicana. La libertà sindacale: principi costituzionali e normativa comunitaria. L’organizzazione sindacale di tipo associativo e di tipo istituzionale. L’attività sindacale nei luoghi di lavoro: i diritti sindacali previsti dallo Statuto dei diritti dei lavoratori. La repressione della condotta antisindacale. Le rappresentanze sindacali aziendali. Rappresentanza e rappresentatività del sindacato. I sindacati maggiormente rappresentativi. La contrattazione collettiva nel lavoro privato: profili storici e tipologia. I diversi livelli della contrattazione collettiva. Il contratto collettivo di diritto comune. L’efficacia del contratto collettivo. I rapporti tra contratti collettivi di diverso livello. Legge e contrattazione collettiva. Il diritto di sciopero: nozione, limiti e modalità di esercizio. Lo sciopero nei servizi essenziali. Le altre forme di lotta sindacale. La contrattazione collettiva e l'organizzazione sindacale nel lavoro pubblico: il decreto legislativo n. 165 del 2001 (già D.lgs. n. 29 del 1993, e successive modificazioni ed integrazioni). Struttura e livelli della contrattazione collettiva pubblica. Il contenuto dei contratti collettivi. I soggetti della contrattazione pubblica: la parte pubblica (ARAN e Comitati di settore) e le organizzazioni sindacali abilitate a contrattare. Il procedimento di contrattazione e l'efficacia del contratto collettivo. I diritti sindacali (in particolare le rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, aspettative e permessi sindacali). I diritti di informazione, consultazione e partecipazione del sindacato. La recente evoluzione del sindacato, dalla concertazione al dialogo sociale: il Patto per l’Italia. Testi consigliati Parte generale M. Persiani, Diritto sindacale, Cedam, Padova (ult. ed.); L. Fiorillo, Il lavoro pubblico, in G. Santoro Passarelli (a cura di), Diritto e processo del lavoro e della previdenza sociale, Ipsoa 2000, Parte quinta, capitoli 39, 40, 41, con la diretta conoscenza della normativa legale avente ad oggetto la contrattazione collettiva: D.lgs. n. 165/2001, Titolo III, artt. 40 - 50. DIRITTO TRIBUTARIO (Lettere A-K) Prof. Enrico Potito Modulo A Le entrate tributarie - I principi costituzionali e le fonti del diritto tributario – L’ interpretazione e l’integrazione delle leggi tributarie – La fattispecie impositiva –

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L’obbligazione tributaria - I soggetti attivi e passivi - Gli schemi di attuazione del prelievo - Gli adempimenti spontanei - I controlli - Le procedure di accertamento – L’elusione tributaria - La riscossione ed il rimborso dell'imposta - Le sanzioni - I mezzi di tutela. Modulo B Le categorie di reddito – Il trattamento fiscale dei soggetti diversi dalle persone fisiche - Gli enti "commerciali” e "non commerciali"; le società ed enti non residenti - Il reddito d’impresa – I rapporti tra bilancio e dichiarazione - Le scritture contabili - Le operazioni straordinarie d'impresa – L’IVA – Fiscalità locale e regionale - Pianificazione fiscale internazionale In ordine ai predetti Moduli e programmi si precisa: per il Curriculum: Consulente del lavoro, della Previdenza sociale e delle relazioni sindacali, i crediti vanno così ripartiti: 5 crediti al Modulo A; 4 crediti al Modulo B, per il quale va esclusa la parte del programma relativa alla Pianificazione fiscale internazionale (equivalente alla fiscalità comunitaria ed internazionale); per il Curriculum: Operatore giuridico della Pubblica Amministrazione, i previsti 5 crediti vanno riferiti al Modulo A (salva la possibilità dello studente di integrare la sua preparazione con il Modulo B da indicarsi tra le materie a scelta); per il C.L. in Economia Aziendale, in Economia delle imprese e dei mercati e in Economia e Amministrazione delle imprese finanziarie, i previsti 5 crediti vanno riferiti al Modulo B integrato con cenni allo schema di applicazione del tributo, alle sanzioni e ai mezzi di tutela (salva la possibilità dello studente di integrare la sua preparazione con il Modulo A da indicarsi tra le materie a scelta); il corso annuale relativo alla laurea quadriennale (vecchio ordinamento) equivale ai due moduli (da 5 crediti, ciascuno) previsti per l’attuale laurea triennale per il C.L. in Economia e Diritto dell’Impresa e delle Amministrazioni (curriculum: Consulente commerciale e fiscale). Libri di testo consigliati Modulo A F. TESAURO, Istituzioni di Diritto tributario (Parte generale), UTET, Torino, VII edizione. Modulo B F. TESAURO, Istituzioni di Diritto tributario (Parte speciale), UTET, Torino, VI edizione. Durante il corso, con riferimento ad entrambi i moduli, verranno svolte prove di valutazione intermedie allo scopo di monitorare costantemente il profitto degli studenti prima dell’esame orale finale e saranno svolte esercitazioni pratiche sui criteri di determinazione delle differenti categorie reddituali ( compilazione dei singoli quadri dei modelli di dichiarazione dei redditi e dell’IVA). Saranno, altresì, tenuti da seminari

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di approfondimento sulle principali modifiche apportate alla disciplina dei TUIR dai recenti decreti legislativi di riforma. Saranno altresì segnalate eventuali pubblicazioni più recenti in considerazione della perdurante evoluzione normativa della materia e verranno fornite le indicazioni per integrare il Modulo B in funzione del piano di studio prescelto dallo studente DIRITTO TRIBUTARIO (Lettere L-Z) Prof. Paola Coppola Modulo A Le entrate tributarie - I principi costituzionali e le fonti del diritto tributario – L’ interpretazione e l’integrazione delle leggi tributarie – La fattispecie impositiva – L’obbligazione tributaria - I soggetti attivi e passivi - Gli schemi di attuazione del prelievo - Gli adempimenti spontanei - I controlli - Le procedure di accertamento – L’elusione tributaria - La riscossione ed il rimborso dell'imposta - Le sanzioni - I mezzi di tutela. Modulo B Le categorie di reddito – Il trattamento fiscale dei soggetti diversi dalle persone fisiche - Gli enti "commerciali” e "non commerciali"; le società ed enti non residenti - Il reddito d’impresa – I rapporti tra bilancio e dichiarazione - Le scritture contabili - Le operazioni straordinarie d'impresa – L’IVA – Fiscalità locale e regionale - Pianificazione fiscale internazionale In ordine ai predetti Moduli e programmi si precisa: per il Curriculum: Consulente del lavoro, della Previdenza sociale e delle relazioni sindacali, i crediti vanno così ripartiti: 5 crediti al Modulo A; 4 crediti al Modulo B, per il quale va esclusa la parte del programma relativa alla Pianificazione fiscale internazionale (equivalente alla fiscalità comunitaria ed internazionale); per il Curriculum: Operatore giuridico della Pubblica Amministrazione, i previsti 5 crediti vanno riferiti al Modulo A (salva la possibilità dello studente di integrare la sua preparazione con il Modulo B da indicarsi tra le materie a scelta); per il C.L. in Economia Aziendale, in Economia delle imprese e dei mercati e in Economia e Amministrazione delle imprese finanziarie, i previsti 5 crediti vanno riferiti al Modulo B integrato con cenni allo schema di applicazione del tributo alle sanzioni e ai mezzi di tutela (salva la possibilità dello studente di integrare la sua preparazione con il Modulo A da indicarsi tra le materie a scelta); il corso annuale relativo alla laurea quadriennale (vecchio ordinamento) equivale ai due moduli (da 5 crediti, ciascuno) previsti per l’attuale laurea triennale per il C.L. in Economia e Diritto dell’Impresa e delle Amministrazioni (curriculum: Consulente commerciale e fiscale). Libri di testo consigliati Modulo A

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F. TESAURO, Istituzioni di Diritto tributario (Parte generale), UTET, Torino, VII edizione. Modulo B F. TESAURO, Istituzioni di Diritto tributario (Parte speciale), UTET, Torino, VI edizione. Durante il corso, con riferimento ad entrambi i moduli, verranno svolte prove di valutazione intermedie allo scopo di monitorare costantemente il profitto degli studenti prima dell’esame orale finale e saranno svolte esercitazioni pratiche sui criteri di determinazione delle differenti categorie reddituali ( compilazione dei singoli quadri dei modelli di dichiarazione dei redditi e dell’IVA). Saranno, altresì, tenuti da seminari di approfondimento sulle principali modifiche apportate alla disciplina dei TUIR dai recenti decreti legislativi di riforma. Saranno altresì segnalate eventuali pubblicazioni più recenti in considerazione della perdurante evoluzione normativa della materia e verranno fornite le indicazioni per integrare il Modulo B in funzione del piano di studio prescelto dallo studente DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO (Corso di Laurea in Scienze del Turismo) (Per il docente ed il programma rivolgersi al Dipartimento)

DISCIPLINE INTERNAZIONALISTICHE Diritto internazionale, Prof. Giancarlo Guarino ([email protected]) Organizzazione internazionale, Prof. Giancarlo Guarino Diritto dell’Unione europea, Prof. Emilia Cortese Pinto ([email protected]) Diritto comunitario della concorrenza, Prof. Emilia Cortese Pinto Diritto internazionale dell’economia, Prof. Concetta M. Pontecorvo ([email protected]) Diritto del commercio internazionale), Prof. Concetta M. Pontecorvo Per le discipline indicate gli studenti del nuovo ordinamento possono seguire i corsi e sostenere gli esami: - sia per la singola disciplina, ottenendo i relativi crediti a seconda del piano di studi prescelto; - sia in modo integrato, quando tali materie siano previste nei rispettivi piani di studio come discipline tabellari (cioè obbligatorie in quello specifico piano di studi) ovvero come discipline in alternativa (come indicato nei vari piani di studio) o infine come discipline a scelta libera (a disposizione dello studente in qualunque piano di studio), ottenendo i relativi crediti a seconda del piano di studi prescelto. Ogni singola disciplina equivarrà, quindi, da un minimo di 5 ad un massimo di 10 crediti. Pertanto, gli studenti interessati alle materie dell’area disciplinare internazionalistica seguiranno un corso integrato (da un minimo di 30 ore di lezione, per una singola disciplina e fino ad un massimo di 180, per più o per tutte le discipline internazionalistiche) tenuto in maniera coordinata dai docenti titolari delle diverse discipline.

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Al termine dei corsi gli studenti, a seconda del corso di laurea e curriculum prescelto, potranno, con un’unica prova di esame, ottenere la registrazione di un minimo di 5 fino ad un massimo di 40 crediti per le discipline dell’area internazionalistica, così ripartibili tra discipline tabellari, in alternativa e a scelta: CLEDIA: Curriculum Operatore Giuridico Internazionale: tabellari 20+ in

alternativa 10+ a scelta max 10)

Curriculum Consulente del lavoro: tabellari 5 + a scelta max 10 Curriculum Consulente fiscale e commerciale: tabellari 5 + a scelta max 10

Curriculum Operatore giuridico della Pubblica Amministrazione: in alternativa 5 + a scelta max 10.

CLEIM: Curriculum Analisi economica: in alternativa 5 + a scelta max 10

Curriculum Istituzioni e mercati internazionali: in alternativa 15 + a scelta max 10

CLEIM: Curriculum Imprese e mercati: a scelta max 10 crediti CLIPA : a scelta max 10 crediti CLEA: a scelta max 10 crediti CLEAIF: a scelta max 10 crediti CLAS: a scelta max 10 crediti Per gli studenti del vecchio ordinamento, le discipline di Diritto internazionale, Organizzazione internazionale, Diritto del commercio internazionale, Diritto delle comunità europee possono, a seconda delle opzioni offerte dai diversi piani di studio, essere integrate in un unico corso seguito da un unico esame finale, registrato separatamente per le tre discipline. I programmi e i libri di testo consigliati sono riportati più avanti nel capitolo delle singole discipline. Alle lezioni in aula saranno affiancate talune attività seminariali, il cui calendario sarà reso noto al momento opportuno. Gli studenti che lo vorranno, potranno partecipare a seminari di gruppo, da concludere con la redazione di una breve relazione scritta, su argomenti che verranno proposti dai docenti. Per gli studenti che avranno frequentato almeno il 70 % delle lezioni e per quelli che svolgeranno i seminari di gruppo, saranno predisposti dei programmi ad hoc. I corsi integrati fra di loro di tutte le discipline avranno il seguente svolgimento di massima: Lunedì 3 ore Martedì 3 ore Mercoledì 3 ore Giovedì 2 ore Il calendario preciso è affisso nella bacheca del Dipartimento di Diritto dell’Economia ed è consultabile, unitamente alle altre necessarie indicazioni e informazioni, sul sito dei docenti dell’Università: http://www.docenti.unina.it.

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Per ogni ulteriore informazione e per chiarimenti circa il contenuto dei programmi d’esame, rivolgersi in Dipartimento ai Proff. Pietro Toriello ([email protected]) , Dr.ssa Rossella De Rosa ([email protected]), Dr.ssa Maria Teresa Di Maio ([email protected]) (tel.: 081675226).

DIRITTO INTERNAZIONALE Prof. Giancarlo Guarino I Modulo (5 crediti) Programma Origine e caratteri dell’ordinamento giuridico internazionale - Lo stato e gli altri soggetti della Comunità internazionale - Meccanismi di creazione delle norme internazionali e l’attuazione di tali norme nei sistemi giuridici interni - Violazioni del diritto internazionale e meccanismi di garanzia. Testo consigliato CASSESE, Diritto internazionale, Bologna, Il Mulino, 2003 II Modulo (10 crediti) Programma I soggetti e gli attori nella comunità internazionale - Il diritto internazionale e le sue fonti - L’adattamento del diritto interno al diritto internazionale e al diritto comunitario - La giurisdizione statale - Le controversie internazionali - Illecito e responsabilità - La tutela internazionale dei diritti umani - Il diritto del mare - Tutela internazionale dell’ambiente - Il diritto internazionale dell’economia - L’uso della forza e il sistema di sicurezza collettiva. I termini della questione palestinese - Il mandato sulla Palestina - La seconda guerra mondiale e lo Stato di Israele - La soluzione del problema palestinese nell’ambito del diritto internazionale. Testi consigliati CARBONE, LUZZATTO, SANTAMARIA, Istituzioni di diritto internazionale, Torino, Giappichelli, 2003, ed inoltre GUARINO, La questione della Palestina nel diritto internazionale, Torino, Giappichelli, 1994 III Modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale insieme a tutte o ad alcune delle altre discipline internazionalistiche) Il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere l’esame. NB: Il programma di vecchio ordinamento è quello del II Modulo

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE Prof. Giancarlo Guarino

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I Modulo (5 crediti) Programma Le organizzazioni internazionali e i loro membri - Struttura e funzionamento delle organizzazioni internazionali - Soggettività delle organizzazioni internazionali e loro ordinamento interno - L’Organizzazione delle Nazioni Unite - Gli istituti specializzati - Altre organizzazioni a tendenza universale - Le organizzazioni settoriali. Testi consigliati DRAETTA, Principi di diritto delle organizzazioni internazionali, Milano, Giuffrè, 1997, ed inoltre DRAETTA, Il diritto delle organizzazioni internazionali, Milano, Giuffré, 2001 II Modulo (10 crediti) Programma Le organizzazioni internazionali e i loro membri - Struttura e funzionamento delle organizzazioni internazionali - Soggettività delle organizzazioni internazionali e loro ordinamento interno - L’Organizzazione delle Nazioni Unite - Gli istituti specializzati - Altre organizzazioni a tendenza universale - Le organizzazioni settoriali. I termini della questione palestinese - Il mandato sulla Palestina - La seconda guerra mondiale e lo Stato di Israele - La soluzione del problema palestinese nell’ambito del diritto internazionale. Testi consigliati DRAETTA, Principi di diritto delle organizzazioni internazionali, Milano, Giuffrè, 1997, e DRAETTA, Il diritto delle organizzazioni internazionali, Milano, Giuffré, 2001, ed inoltre GUARINO, La questione della Palestina nel diritto internazionale, Torino, Giappichelli, 1994

III modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale con tutte o alcune delle altre discipline internazionalistiche) Il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere l’esame NB: Il programma di vecchio ordinamento è quello del II modulo

DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Prof.ssa Emilia Cortese Pinto I Modulo (5 crediti) Programma

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Dalle Comunità Europee all’Unione Europea – L’Unione Europea - Istituzioni ed organi dell’Unione Europea - Il diritto comunitario - Il contenzioso comunitario - L’adattamento dell’ordinamento italiano all’ordinamento comunitario. Testo consigliato ZANGHÌ, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione, pp. 1-267 e 445-497. II Modulo (10 crediti) Programma Dalle Comunità europee all’Unione europea - L’Unione europea - Istituzioni ed organi dell’Unione europea - Il diritto comunitario - Le competenze della Comunità - L’Unione doganale ed il mercato interno - Le politiche comunitarie - Il finanziamento della Comunità - Le relazioni esterne - Il contenzioso comunitario - L’adattamento dell’ordinamento italiano all’ordinamento comunitario. Testo consigliato ZANGHÌ, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione. III modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale con tutte o alcune delle altre discipline internazionalistiche) Il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere l’esame.

DIRITTO COMUNITARIO DELLA CONCORRENZA Prof.ssa Emilia Cortese Pinto I Modulo (5 crediti) Programma Istituzioni ed organi dell’Unione europea - Il diritto comunitario - Le regole antitrust: aspetti generali, accordi e abusi di posizione dominante, concentrazioni fra imprese e valutazione delle “imprese comuni” - La disciplina degli aiuti statali alle imprese - I “servizi di interesse economico generale” - Le imprese pubbliche e la par conditio fra i concorrenti - Le privatizzazioni. Testi consigliati ZANGHÌ, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione, pp. 140-270, ed inoltre FERRARI BRAVO-MOAVERO MILANESI, Lezioni di diritto comunitario, Napoli, ESI, IV edizione 2002, pp. 203-356. II Modulo (10 crediti) Programma

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Dalle Comunità europee all’Unione europea - L’Unione europea - Istituzioni ed organi dell’Unione europea - Il diritto comunitario - Le competenze della Comunità - L’Unione doganale ed il mercato interno - Le politiche comunitarie - Il finanziamento della Comunità - Le relazioni esterne - Il contenzioso comunitario - L’adattamento dell’ordinamento italiano all’ordinamento comunitario. Le regole antitrust: aspetti generali, accordi e abusi di posizione dominante, concentrazioni fra imprese e valutazione delle “imprese comuni” - La disciplina degli aiuti statali alle imprese - I “servizi di interesse economico generale” - Le imprese pubbliche e la par conditio fra i concorrenti - Le privatizzazioni. Testi consigliati ZANGHÌ, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione, pp. 1-267 e 445-497, ed inoltre FERRARI BRAVO-MOAVERO MILANESI, Lezioni di diritto comunitario, Napoli, ESI, IV edizione 2002, pp. 203-356. III modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale con tutte o alcune delle altre discipline internazionalistiche) Il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere l’esame.

DIRITTO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE Prof. ssa Concetta Maria Pontecorvo I Modulo (5 crediti) Programma Opzione A L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Il sistema degli scambi internazionali di merci – Le misure tariffarie ed i regimi speciali - Gli ostacoli non tariffari al commercio – Le clausole di deroga e di salvaguardia – La soluzione delle controversie. Testo consigliato PICONE-LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I, Capitolo III, Capitolo IV, Capitolo V, Capitolo VI e Capitolo XII. Opzione B L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) - Il sistema degli scambi internazionali di merci – Le tariffe doganali - Le sovvenzioni pubbliche e le misure compensative. Dumping e diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – Il trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali – La soluzione delle controversie. Testo consigliato PICONE-LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a:

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Capitolo I; Capitolo III; Capitolo IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]); Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni pubbliche e misure compensative] e X [Dumping e diritti antidumping]); Capitolo VI; Capitolo IX; Capitolo X; Capitolo XII. II Modulo (10 crediti) Programma Opzione A – per chi ha già sostenuto, o sostiene anche, l’esame di Diritto internazionale e/o di Organizzazione internazionale L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Struttura e funzioni dell’OMC - Il sistema degli scambi internazionali di merci – Le tariffe doganali - Le sovvenzioni pubbliche e le misure compensative. Dumping e diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – Il trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali – La soluzione delle controversie – L’OMC e il diritto internazionale generale e convenzionale – I conflitti di giurisdizione, le garanzie interne e quelle esterne al sistema OMC. Testo consigliato PICONE-LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I; Cap. II; Capitolo III; Capitolo IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]); Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni pubbliche e misure compensative] e X [Dumping e diritti antidumping]); Capitolo VI; Capitolo IX; Capitolo X; Capitolo XII; Capitolo XIII; Capitolo XIV. Opzione B – per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto internazionale e/o di Organizzazione internazionale L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Struttura e funzioni dell’OMC - Il sistema degli scambi internazionali di merci – Le tariffe doganali ed i regimi speciali - Le sovvenzioni pubbliche e le misure compensative. Dumping e diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – L’Accordo Gats e gli scambi di servizi – L’Accordo Trips e la tutela internazionale della proprietà intellettuale - La soluzione delle controversie. Testo consigliato PICONE-LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I, Capitolo II; Capitolo III, Capitolo IV, Capitolo V, Capitolo VI; Capitolo VII, Capitolo VIII e Capitolo XII. III Modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto del commercio internazionale insieme a tutte o ad alcune delle altre discipline internazionalistiche): il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere l’esame. NB: Il programma di Vecchio Ordinamento è quello del II modulo.

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DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA Prof. ssa Concetta Maria Pontecorvo I Modulo (5 crediti) Programma Opzione A - per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Il sistema degli scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari – Le clausole di deroga e di salvaguardia – La soluzione delle controversie. Testi consigliati PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, limitatamente alla Parte I (Capitoli I, II, III), ed inoltre PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I, Capitolo III (solo le Sezioni IV e V), Capitolo IV(solo la Sezione I (Tariffe doganali)), Capitolo V, Capitolo VI (le sole Sezioni IV [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]) e Capitolo XII. Opzione B - per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta - L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Il sistema degli scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari: le sovvenzioni pubbliche e le misure compensative, il dumping e i diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – Il trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali – La soluzione delle controversie. Testi consigliati PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, limitatamente alla Parte I (Capitoli I, II, III), ed inoltre PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I; Capitolo III (solo le Sezioni IV e V); Capitolo IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]); Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni pubbliche e misure compensative] e X [Dumping e diritti antidumping]); Capitolo VI (le sole Sezioni IV [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]); Capitolo IX; Capitolo X; Capitolo XII. Opzione C - per chi ha già sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di

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condotta ai fini della regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente – La “clausola sociale” nel commercio internazionale – L’attività degli istituti specializzati delle Nazioni Unite operanti in campo economico. Il Fondo Monetario internazionale e il Gruppo della Banca mondiale – Le principali organizzazioni di cooperazione e di integrazione economica. Testi consigliati PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, con esclusione delle pp. 115-148 e 253-280, ed inoltre DRAETTA, Il diritto delle organizzazioni internazionali, volume 2 (Parte Speciale), Milano, Giuffrè, 2001, limitatamente a: Parte I: Capitolo I solo pp. 1-32; Capitolo II solo pp. 89-186; Capitolo III solo pp. 213-230; Parte II: Capitolo II solo pp. 277-323. II Modulo (10 crediti) Programma Opzione A – per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale ed ha già sostenuto Diritto internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente –L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Il sistema degli scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari: le sovvenzioni pubbliche e le misure compensative, il dumping e i diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – Il trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali – La soluzione delle controversie – L’OMC e di diritto internazionale generale e convenzionale. Testi consigliati PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, con esclusione delle pp. 115-148 e 253-280, ed inoltre PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I(facoltativo, ma se ne consiglia la lettura); Capitolo III (solo le Sezioni IV e V); Capitolo IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]); Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni pubbliche e misure compensative] e X [Dumping e diritti antidumping]); Capitolo VI (le sole Sezioni IV [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]); Capitolo IX; Capitolo X; Capitolo XII, Capitolo XIII.

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Opzione B – per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale ed ha sostenuto Organizzazione internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente –L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Struttura e funzioni dell’OMC - Il sistema degli scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari: le sovvenzioni pubbliche e le misure compensative, il dumping e i diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – Il trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali – La soluzione delle controversie. Testi consigliati PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, con esclusione delle pp. 115-148 e 253-280, ed inoltre PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I(facoltativo, ma se ne consiglia la lettura); Capitolo II, Capitolo III (solo le Sezioni IV e V); Capitolo IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]); Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni pubbliche e misure compensative] e X [Dumping e diritti antidumping]); Capitolo VI (le sole Sezioni IV [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]); Capitolo IX; Capitolo X; Capitolo XII. Opzione C – per chi ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale e non intende sostenere Organizzazione internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente – La “clausola sociale” nel commercio internazionale – L’attività degli istituti specializzati delle Nazioni Unite operanti in campo economico. Il Fondo Monetario internazionale e il Gruppo della Banca mondiale – Le principali organizzazioni di cooperazione e di integrazione economica - – L’Accordo Gats e gli scambi di servizi – L’Accordo Trips e la tutela internazionale della proprietà intellettuale. Testi consigliati PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, e DRAETTA, Il diritto delle organizzazioni internazionali, volume 2 (Parte Speciale), Milano, Giuffrè, 2001, limitatamente a: Parte I: Capitolo I solo pp. 1-32; Capitolo II solo pp. 89-186; Capitolo III solo pp. 213-230; Parte II: Capitolo II solo pp. 277-323, ed inoltre PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente ai Capitoli VII e VIII.

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III Modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale dell’economia insieme a tutte o ad alcune delle altre discipline internazionalistiche): il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere l’esame. NB: Il programma di Vecchio Ordinamento è quello del II modulo. ECONOMETRIA Prof. Antonio Acconcia Programma I Modulo Richiami di probabilità e inferenza statistica – Momenti condizionali – La specificazione di un modello di regressione – L’uso dei modelli di regressione per l’analisi economica – Un modello di regressione per variabili quantitative e dati cross-section – Tre criteri di stima dei parametri: Minimi Quadrati, Massima Verosimiglianza, Momenti – La stima OLS – Proprietà algebriche della stima – Gli stimatori OLS – Un insieme di ipotesi: valore atteso e varianza degli stimatori OLS – L’inferenza: test delle ipotesi su singoli parametri e su combinazioni lineari dei parametri – Principali risultati asintotici – L’analisi di previsione – Forme funzionali e variabili dicotomiche – Eteroschedasticità: test e stima in presenza di eteroschedasticità – Le cause dell’eteroschedasticità - Introduzione ai modelli per panel di dati: effetti fissi – Introduzione ai modelli con variabile dipendente limitata. II Modulo Modelli di regressione statici e dinamici per variabili quantitative e serie storiche di dati – Insieme di ipotesi I: proprietà dello stimatore OLS – Regressione spuria – Insieme di ipotesi II: proprietà dello stimatore OLS – Autocorrelazione: test e stima in presenza di autocorrelazione – Le cause dell’autocorrelazione – Radici Unitarie, Cointegrazione e Modelli a Correzione dell’Errore – Regressione spuria – Introduzione ai modelli VAR – Regressori endogeni e sistemi di equazioni simultanee: forme strutturali e forme ridotte. Identificazione e “observational equivalence”: variabili strumentali e minimi quadrati a due stadi. Testi consigliati Cappuccio N. e Orsi R. (2003), Econometria, nuova edizione, Il Mulino, Bologna. Maddala (1992), Introduction to Econometrics (2nd edition), Maxwell-Macmillan International. A. Gardini, G. Cavaliere, M. Costa, L. Fanelli, P. Paruolo (2000), Econometria, voll. I e II, Milano: Franco Angeli. (Volume I per il modulo I e volume II per il modulo II) Greene W. H. (2000), Econometric Analysis, Prentice Hall International, London.

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I testi di Cappuccio-Orsi, Maddala e Greene coprono entrambi i moduli del corso. Per ulteriori informazioni in merito al programma contattare il docente. ECONOMETRIA Prof. Maria Teresa Fonte (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMETRIA (CLAS) Prof. Marilena Furno (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA AZIENDALE (CLAS) Prof. Riccardo Macchioni (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA AZIENDALE II (Lettere A-K) Prof. Enrico Viganò Programma L’azienda: caratteri discriminanti, criteri di gestione, strutture e problemi di governo economico. Il valore economico del capitale. Il reddito di periodo. Valore della produzione e valore aggiunto. La valutazione dell’equilibrio economico: il controllo dell’efficienza interna. La valutazione dell’equilibrio finanziario. Schema integrato di analisi della redditività e della liquidità aziendale. Ruolo e postulati del bilancio di esercizio. Gli schemi di bilancio. Le immobilizzazioni immateriali. Le immobilizzazioni materiali. Le rimanenze di magazzino. I crediti. Poste in valuta estera. Attività finanziarie. Liquidità, ratei e risconti, conti d’ordine. Il patrimonio netto. Fondi per rischi e oneri e il TFR. Imposte sul reddito e imposte differite. Testi consigliati E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia Aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000, Sezione I e Sezione II dal par. 4.2 incluso. Quagli, Bilancio di esercizio e principi contabili, Giappichelli, 2001, Torino. Letture facoltative V. Coda, L’orientamento strategico dell’impresa, Utet, Torino, 1988. G. Ferrero, Impresa e management, Giuffrè, Milano, 1987. L. Quatri, La teoria di creazione del valore. Una via europea, Egea, Milano, 1991. G. Shillinglaw – K. McGahran, Accounting (A Management Approach), Irwin Homewood, 1993. R. J. Huefner – J. A. Largay, Advanced Financial Accounting, Dryden Press, Fort Worth, 1992.

ECONOMIA AZIENDALE II (Lettere L-Z) Prof. Lucio Potito

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Programma L’azienda: caratteri discriminanti, criteri di gestione, strutture e problemi di governo economico. Il valore economico del capitale. Il reddito di periodo. Valore della produzione e valore aggiunto. La valutazione dell’equilibrio economico: il controllo dell’efficienza interna. La valutazione dell’equilibrio finanziario. Schema integrato di analisi della redditività e della liquidità aziendale. Ruolo e postulati del bilancio di esercizio. Gli schemi di bilancio. Le immobilizzazioni immateriali. Le immobilizzazioni materiali. Le rimanenze di magazzino. I crediti. Poste in valuta estera. Attività finanziarie. Liquidità, ratei e risconti, conti d’ordine. Il patrimonio netto. Fondi per rischi e oneri e il TFR. Imposte sul reddito e imposte differite. Testi consigliati E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia Aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000, Sezione I e Sezione II dal par. 4.2 incluso. A.Quagli, Bilancio di esercizio e principi contabili, Giappichelli, 2001, Torino. Letture facoltative V. Coda, L’orientamento strategico dell’impresa, Utet, Torino, 1998. G. Ferrero, Impresa e management, Giuffrè, Milano 1987. L. Guatri, La teoria di creazione del valore. Una via europea, Egea, Milano, 1991. G. Shillinglaw – K. McGahran, Accounting (A Management Approach), Irwin Homewood, 1993. R. J. Huefner – J. A. Largay, Advanced Financial Accounting, Dryden Press, Fort Worth, 1992. ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D'AZIENDA (Lettere A-C) Prof. Riccardo Viganò Programma I MODULO (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni che caratterizzano l’attività d’impresa. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico: la redditività aziendale. II MODULO (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri,

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personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia aziendale, vol. 1, Giappichelli, 2000, Torino, Sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. L. Marchi, Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, 1999; oppure D. Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse, sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Letture facoltative AA.VV, Global Players ed Economia Aziendale 2001, Giappichelli, 2001. Di Pietra – Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, 1999. ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D'AZIENDA (Lettere D-K) Prof. Mario De Sarno Programma I MODULO (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni che caratterizzano l’attività d’impresa. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico: la redditività aziendale. II MODULO (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia aziendale, vol. 1, Giappichelli, 2000, Torino,

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Sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. L. Marchi, Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, 1999; oppure D. Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse, sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Letture facoltative AA.VV, Global Players ed Economia Aziendale 2001, Giappichelli, 2001. Di Pietra – Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, 1999. ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D'AZIENDA (Lettere L-P) Prof. Adele Caldarelli Programma I MODULO (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni che caratterizzano l’attività d’impresa. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico: la redditività aziendale. II MODULO (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia aziendale, vol. 1, Giappichelli, 2000, Torino, Sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. L. Marchi, Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, 1999; oppure D. Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse, sconto; conti correnti; titoli di credito;

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valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Letture facoltative AA.VV, Global Players ed Economia Aziendale 2001, Giappichelli, 2001. Di Pietra – Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, 1999. ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D'AZIENDA (Lettere Q-Z) Prof. Roberto Tizzano Programma I Modulo (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L'economia aziendale. Le operazioni aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L'analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L'economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d'impresa. La valutazione dell'equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e capitale, valore economico del capitale differenti configurazioni del capitale d'impresa. II Modulo (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d'impresa. La determinazione sistematic del reddito d'esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d'ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati 1. E. Cavalieri - R. Franceschi, Economia aziendale, vol. 1, Giappichelli, Torino, 2000, limitatamente alla Sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. Marchi, Introduzione alla contabilità d'impresa, Giappichelli, Torino, 1999; oppure D. Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Ai fini del superamento dell'esame inoltre,

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dovrà essere nota allo studente la conoscenza delle norme del Codice Civile relative al bilancio della società per azioni (artt. 2423 e seguenti). Letture facoltative AA.VV., Global Players ed Economia Aziendale 2001, Giappichelli, Torino, 2001. Di Pietra - Ianniello, Euro, gestione e bilancio d'impresa, Cedam, Padova, 1999. (ULTERIORI LETTURE POTRANNO ESSERE INDICATE DAL DOCENTE DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL CORSO). ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE PER LE IMPRESE TURISTICHE (Corso di Laurea in Scienze Turistiche) (Lettere A-L) Prof. Alberto Kunz Programma I Modulo (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e capitale, valore economico del capitale, differenti configurazioni del capitale d’impresa. II Modulo (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati Cavalieri E. – Franceschi R., Economia aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000, limitatamente alla sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. Marchi L., Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, Torino,1999. Oppure Amodeo D., Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. oppure Cerbioni F., Cinquini L., Sostero U., Contabilità e Bilancio,McGraw-Hill, Milano, 2003.

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Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle seguenti scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Letture facoltative: Di Pietra. - Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, Padova, 1999. AA.VV., Global playerS, Giappichelli, Torino, 2001

ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE DELLE IMPRESE TURISTICHE (Corso di Laurea in Scienze Turistiche) (Lettere M-Z) Prof. Simona Catuogno Programma I MODULO (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e capitale, valore economico del capitale, differenti configurazioni del capitale d’impresa. II MODULO (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati 1. Cavalieri E. – Franceschi R., Economia aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000, limitatamente alla sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. 2. Marchi L., Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, Torino, 1999. Oppure Amodeo D., Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. Oppure Cerbioni F., Cinquini L., Sostero U., Contabilità e Bilancio,McGraw-Hill, Milano, 2003.

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Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle seguenti scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Letture facoltative

Di Pietra. - Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, Padova, 1999. AA.VV., Global playerS, Giappichelli, Torino, 2001 ECONOMIA BANCARIA Prof. Adriano Giannola Programma Parte I Modello macroeconomico di equilibrio generale: mercato del lavoro, della moneta, dei beni, dei capitali. Disoccupazione involontaria ed il ruolo della politica economica in una economia monetaria di produzione. Parte II Il finanziamento dell'economia. Elementi di teoria delle scelte di portafoglio. La regolazione della quantità di moneta e dei mercati. Aspetti teorici ed istituzionali. Banche, intermediari regolazione e struttura dei mercati monetari e finanziari. Testi consigliati Parte prima D. Patinkin, Moneta, interesse e prezzi, Cedam, Padova, 1979 (la sezione Macroeconomia). G. Pittaluga, Economia monetaria, Hoepli, Milano, 1996. Parte seconda R. Ruozi (a cura di), La gestione della banca, EGEA, Milano, 1990. ECONOMIA DEI GRUPPI, DELLE CONCENTRAZIONI E DELLE COOPERAZIONI AZIENDALI Prof. Simona Catuogno Programma Le aggregazioni di imprese nei loro caratteri istituzionali. Le finalità delle concentrazioni e la dimensione aziendale conveniente.

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Fusioni e acquisizioni nella old e nella new economy. Le reti di imprese. I distretti industriali. Gli strumenti per l’analisi economico – aziendale in presenza di gruppi, concentrazioni e cooperazioni aziendali. Il capitale ed il reddito dei gruppi aziendali nelle loro diverse configurazioni. La valutazione economica dei gruppi aziendali. L’interpretazione degli andamenti economici e finanziari dei gruppi. La redazione del bilancio consolidato. La realtà italiana ed internazionale dei gruppi, delle concentrazioni e delle cooperazioni aziendali. Testi consigliati

1) Zattoni A., Economia e governo dei gruppi aziendali, Egea, 2000. 2) Marchi L. – Zavani M., Economia dei gruppi e bilancio consolidato, Giappichelli,

1998. ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI E VALUTARI (Mutuata) ECONOMIA DEI TRASPORTI Prof. Ennio Forte Obiettivi formativi: Il corso di Economia dei Trasporti si propone l’obiettivo di assicurare allo studente una buona padronanza di strumenti metodologici e contenuti scientifici, nonché l’acquisizione di specifiche abilità professionali, relativi al settore dei trasporti. Articolazione: Esame: L'esame consiste in un colloquio con il docente relativo ad una parte generale e ad una parte speciale. Programma Parte generale Economia e politica dei trasporti. Il sistema dei trasporti (configurazioni interne ed internazionali). Gli strumenti della politica dei trasporti (la pianificazione, le infrastrutture, la progettualità, la programmazione, l’impatto ambientale, la gestione e l’esercizio dei trasporti come sistemi, la contabilità). Gli strumenti analitici (prezzi e mercati dei trasporti). Caratteristiche economico-tecniche delle principali modalità di trasporto. Parte speciale Analisi costi-benefici di un progetto di infrastruttura di trasporto e valutazione ambientale. Analisi multicriteria. Metodologia TAT. In alternativa Logistica e trasporti nei diversi modi e nelle diverse forme

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Testi consigliati Parte generale 1. E. Forte, Trasporti Politica Economia, Cedam, Padova1994. Parte speciale 2. F. Lucarelli, E. Forte, Diritto all’ambiente, procedure di impatto, Idelson, Napoli1992. 3. E. Forte, Atti del seminario "Problemi e prospettive della logistica in Italia" Quaderni del Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali, n. 16. Versione on-line all'indirizzo http://www.logisticaeconomica.unina.it 2002. 4. Autori vari Working papers su trasporti e logistica Scaricabili all'indirizzo on-line http://www.logisticaeconomica.unina.it ECONOMIA DEL LAVORO Prof.ssa Lilia Costabile Il corso si articola in due parti. Nella prima si affronteranno gli aspetti teorici relativi all’analisi del mercato del lavoro nel contesto macroeconomico. La seconda parte è dedicata invece alle analisi del mercato del lavoro italiano.

Parte Prima

Modelli del mercato del lavoro.

Il modello classico di concorrenza perfetta.

L’equilibrio del mercato del lavoro nel modello di Keynes.

Modelli con rigidità nominali. Il modello del mercato del lavoro in un contesto non perfettamente concorrenziale. Modelli con rigidità del salario reale (efficency wages, sindacato monopolista, insiders/outsiders). Il ruolo della protezione all’impiego nei modelli teorici. Parte seconda Dualismo economico e mercato del lavoro: I modelli dualistici degli anni ’60. La teoria del lavoratore scoraggiato. Il dibattito sulla curva dei salari in Italia. L’interconnessione tra i mercati nell’interpretazione della disoccupazione italiana. L’elenco dei testi sarà fornito all’inizio dei corsi.

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ECONOMIA DELL’IMPRESA Prof. Riccardo Martina Programma Parte generale Introduzione alla teoria dei giochi non cooperativi. Giochi statistici con informazione completa: giochi in forma normale ed in forma estesa. Equilibrio di Nash in strategie pure e strategie miste. Giochi dinamici con informazione completa: giochi a due stadi, giochi ripetuti. Equilibrio perfetto nei sotto giochi. Giochi a informazione imperfetta o incompleta. Equilibrio Bayesiano. Equilibrio Bayesiano perfetto. Cenni sui giochi di reputazione e sui giochi di segnalazione. Modelli di mercati oligopolistici. Concorrenza nei prezzi e concorrenza nelle qualità Modello di Cournot. Critica di Bertrand. Il modello di Edgeworth. Il modello di Kreps-Scheinkman. Modelli a due stadi. Il modello di Stackelberg. Il problema della collusione tacita. Giochi ripetuti ad orizzonte finito e infinito. Il modello di Rotemberg e Saloner. Il modello di Grenn e Porter. Il problema della differenziazione del prodotto. Il problema di Hotelling. Il modello di Salop. L'analisi di Shaked e Sutton della differenziazione verticale. Barriera all'entrata. L'analisi di Spence e Dixit. Il paradosso dei grandi magazzini. Il modello del prezzo limite con informazioni incomplete: l'analisi di Milgrom e Roberts. Teoria dell'impresa. L'analisi neoclassica. Impresa e potere di mercato. Impresa come rapporto di lungo periodo. Impresa relazione contrattuale incompleta. L'ipotesi di massimizzazione dei profitti: il problema degli incentivi all'interno dell'organizzazione. La relazione agente-principale. L'approccio dei diritti di proprietà. Testi consigliati A. Del Monte, Manuale di organizzazione politica e industriale, Utet, Torino, 1994, cap. 5; e R. Gibbons, Teoria dei giochi, il Mulino, Bologna, 1994; e J. Tirole, Teoria dell'organizzazione industriale, Hoepli, Milano, 1991, cap. 1-5-6-7-8-11 e, inoltre il capitolo introduttivo dedicato alla teoria dell'impresa. ECONOMIA DELLE AZIENDE DELLA NET-ECONOMY Prof. Corrado Cuccurullo (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA DELLE AZIENDE DI ASSICURAZIONI Prof. Rosa Cocozza (CFU: 10 crediti - I semestre) Programma

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Parte generale Generalità sui concetti di rischio e di assicurazione. Il processo di direzione dell’impresa di assicurazione. La gestione dell’impresa di assicurazione. I processi assicurativi del ramo vita. I processi assicurativi dei rami elementari. I processi finanziari e d’investimento delle imprese di assicurazione. L’equilibrio della gestione dell’impresa di assicurazione. L’impresa di assicurazione come intermediario finanziario. Il bilancio di esercizio delle imprese di assicurazione. Parte speciale La gestione del rischio di tasso di interesse nelle imprese di assicurazione sulla vita. Testi consigliati Parte generale Luigi Selleri, Impresa di assicurazione e strategie di valore (con esclusione dell'ultimo capitolo), Etas 2003. Parte speciale Rosa Cocozza, La gestione del rischio di tasso di interesse nelle imprese di assicurazione sulla vita (con esclusione delle formule), CEDAM 2000. ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (Lettere A-K) Prof. Lucio Fiore Programma d’esame L’intermediario bancario: definizione e funzioni. Il processo di autogenesi del credito e i riflessi monetari dell'intermediazione creditizia. Le forme tecniche di regolamento delle operazioni bancarie. La funzione creditizia. L'istruttoria e l'amministrazione dei fidi. Forme tecniche, ruolo e limiti delle garanzie. Produzione bancaria tipica ed atipica. I crediti speciali Il credito agevolato. Le carte di credito e quelle di debito. Il leasing. Il factoring. L’intermediario bancario: profili gestionali tipici. Il processo di trasformazione delle scadenze e i correlati profili di rischio. La gestione del portafoglio titoli. La gestione della tesoreria. Le negoziazioni del mercato interbancario. La gestione valutaria e il rischio di cambio. Le operazioni fuori bilancio. Il livello di patrimonializzazione delle banche. Il capitale proprio delle banche. Il patrimonio di vigilanza. Il coefficiente di solvibilità e i requisiti patrimoniali ulteriori prescritti per la copertura dei rischi di cambio e di quelli di mercato. Gli strumenti della politica monetaria del SEBC: riserva obbligatoria, operazioni di mercato aperto, operazioni di rifinanziamento, operazioni di fine tuning, operazioni di tipo strutturale. Le procedure di regolamento interbancario L’attività bancaria e la sua rappresentazione attraverso il bilancio. La disciplina del bilancio bancario. Testi consigliati

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Lucio Fiore, Il mercato del credito, ordinamento, strumenti e istituzioni, Napoli, Liguori Editore, 2000. Tutto il testo, tranne Capitoli I, II e VI, paragrafi 9 e 11. ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (Lettere L-Z) Prof. Stefano Ecchia Programma d’esame L’intermediario bancario: definizione e funzioni. Il processo di autogenesi del credito e i riflessi monetari dell'intermediazione creditizia. Le forme tecniche di regolamento delle operazioni bancarie. La funzione creditizia. L'istruttoria e l'amministrazione dei fidi. Forme tecniche, ruolo e limiti delle garanzie. Produzione bancaria tipica ed atipica. I crediti speciali Il credito agevolato. Le carte di credito e quelle di debito. Il leasing. Il factoring. L’intermediario bancario: profili gestionali tipici. Il processo di trasformazione delle scadenze e i correlati profili di rischio. La gestione del portafoglio titoli. La gestione della tesoreria. Le negoziazioni del mercato interbancario. La gestione valutaria e il rischio di cambio. Le operazioni fuori bilancio. Il livello di patrimonializzazione delle banche. Il capitale proprio delle banche. Il patrimonio di vigilanza. Il coefficiente di solvibilità e i requisiti patrimoniali ulteriori prescritti per la copertura dei rischi di cambio e di quelli di mercato. Gli strumenti della politica monetaria del SEBC: riserva obbligatoria, operazioni di mercato aperto, operazioni di rifinanziamento, operazioni di fine tuning, operazioni di tipo strutturale. Le procedure di regolamento interbancario L’attività bancaria e la sua rappresentazione attraverso il bilancio. La disciplina del bilancio bancario. Testi consigliati uno, a scelta, dei seguenti : Lucio Fiore, Il mercato del credito, Liguori , ult. edizione. Giancarlo Forestieri – Paolo Mottura, Il sistema finanziario, Egea, ult. edizione. Roberto Ruozi, Economia e gestione della banca, Egea, ult. edizione (con esclusione dei capitoli 4, 8, 15, 20, 21, 29, 31, 33). In considerazione della continua evoluzione di numerosi aspetti relativi ad alcuni argomenti trattati, durante il corso sarà resa disponibile una sintetica raccolta di materiali di aggiornamento selezionati dal docente. ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (CLAS) (Mutuata dall’omonimo insegnamento) ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Prof. Carmine Cossiga (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA DELLO SVILUPPO

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Prof. Liliana Bàculo Programma I MODULO (5 crediti) In questo modulo si tratteranno i problemi relativi alla ricchezza nel mondo (esame della produzione tra i vari paesi) e la sua distribuzione; i fattori materiali e immateriali dello sviluppo; il ruolo delle istituzioni pubbliche e private nello sviluppo, i mercati globali e la qualità dello sviluppo; le politiche di sviluppo. La bibliografie relativa a questo modulo è: M. D’Antonio, A. Flora, M. Scarlato: Economia dello sviluppo, Zanichelli, 2002, Parte I, cap. 1-8; A.O. Hirschman: Come complicare l’economia, Il Mulino, 1988; Cap.4; 7; 11; 16, ( poiché questo volume è esaurito è possibile fotocopiare questi capitoli dal testo disponibile nella biblioteca del Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali). II MODULO (5 crediti) In questo modulo si esaminerà il modello di sviluppo economico italiano (con particolare riguardo ai distretti industriali). Verrà, inoltre, analizzato il Mezzogiorno d’Itali inteso come laboratorio di sviluppo. Le ultime lezioni saranno dedicate ad un project work consistente in un esame diretto di alcune realtà locali e/o di alcune politiche di sviluppo in atto nel Mezzogiorno . La bibliografie relativa a questo modulo è: M. D’Antonio, A. Flora, M. Scarlato: Economia dello sviluppo, Zanichelli, 2002, Parte I, cap. 8 e 10 L. Bàculo, S. Gaudino: Impresa, territorio, sviluppo economico. Verso i distretti industriali in Campania?, ESI, 2000. Tanto nello svolgimento del primo che del secondo modulo, la didattica sarà interattiva.

ECONOMIA DELL’UNIONE EUROPEA Prof. Francesco La Saponara Programma L’integrazione europea nei trattati, nelle leggi e nelle istituzioni. Gli obiettivi e le fasi dell’integrazione. Le politiche per i cittadini. Le politiche orizzontali. Politiche settoriali. Politiche esterne. L’allargamento dell’UE e le prospettive europee. Testo consigliato

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N. Moussis, Guida alle politiche dell’Unione Europea 2000, Etas, Milano, 2000. Letture integrative F. Farina e R. Tamburini, a cura di, Da nazioni a regioni., Il Mulino, Bologna. 2003 J. Pelkmans, European Integration: Methods and Economic Analysis, Harlow, Longman, 1997 L. Tsoukalis, La nuova economia europea, 2a ed., Il Mulino, Bologna, 1998 NB: Si consiglia di effettuare la scelta del libro di testo – tutti in consultazione nella Biblioteca del Dipartimento di afferenze – d’intesa con il docente incaricato del corso. ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE AZIENDE NON PROFIT Prof. Alberto Kunz (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere A-C) Prof. Clelia Mazzoni Programma I Modulo – Economia delle imprese, processo di direzione aziendale e gestione strategica Parte prima – Economia delle imprese L’impresa quale sistema complesso – Impresa, Ambiente e mercato – I rapporti tra l’impresa e il mercato – le funzioni dell’impresa e le teorie sulle finalità imprenditoriali – L’evoluzione della teoria dell’impresa: teoria degli “stakeholder” e teoria dell’agenzia. Parte seconda – Il processo di direzione aziendale Il “ciclo di direzione” e l’organizzazione dell’impresa – Il processo di programmazione della gestione – Il processo di conduzione del personale e la leadership – Il controllo direzionale della gestione – Le tecnologie informatiche per il governo dell’impresa (opzionale). Parte terza – La gestione strategica I profili di gestione ed i ruoli di governo nell’impresa (cenni introduttivi) – L’orientamento strategico della gestione – Lo sviluppo aziendale e il ruolo delle risorse immateriali – Le strategie e i percorsi alternativi di sviluppo aziendale – Le strategie competitive. II Modulo – La gestione operativa e le tecniche di gestione Parte quarta – La gestione operativa Le funzioni di gestione e il concetto di qualità totale – La gestione commerciale e le politiche di marketing - La gestione della produzione – La gestione finanziaria – La

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logistica industriale e la gestione degli approvvigionamenti - La gestione delle risorse umane. Parte quinta – Le tecniche di gestione e le applicazioni aziendali Tecniche di gestione delle scorte di magazzino – Tecniche di valutazione dei progetti d’investimento – Tecniche di valutazione dell’efficienza aziendale. APPLICAZIONI AZIENDALI: Il business plan per una nuova impresa – La costruzione del piano di sviluppo – Programmazione e controllo delle scelte finanziarie d’impresa – Analisi di settore e definizione dell’area d’affari – La potenzialità economico-strutturale: punto di pareggio, leva operativa e analisi della struttura delle vendite - Le misurazioni di efficienza dell'attività di vendita: l'analisi dei costi di distribuzione. Testi consigliati Sergio Sciarelli, Economia e Gestione dell'Impresa, Vol. I e II (II edizione) Cedam, Padova 2002. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere D-K) Prof. Sergio Sciarelli Programma I Modulo – Economia delle imprese, processo di direzione aziendale e gestione strategica Parte prima – Economia delle imprese L’impresa quale sistema complesso – Impresa, Ambiente e mercato – I rapporti tra l’impresa e il mercato – le funzioni dell’impresa e le teorie sulle finalità imprenditoriali – L’evoluzione della teoria dell’impresa: teoria degli “stakeholder” e teoria dell’agenzia. Parte seconda – Il processo di direzione aziendale Il “ciclo di direzione” e l’organizzazione dell’impresa – Il processo di programmazione della gestione – Il processo di conduzione del personale e la leadership – Il controllo direzionale della gestione – Le tecnologie informatiche per il governo dell’impresa (opzionale). Parte terza – La gestione strategica I profili di gestione ed i ruoli di governo nell’impresa (cenni introduttivi) – L’orientamento strategico della gestione – Lo sviluppo aziendale e il ruolo delle risorse immateriali – Le strategie e i percorsi alternativi di sviluppo aziendale – Le strategie competitive. II Modulo – La gestione operativa e le tecniche di gestione Parte quarta – La gestione operativa

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Le funzioni di gestione e il concetto di qualità totale – La gestione commerciale e le politiche di marketing - La gestione della produzione – La gestione finanziaria – La logistica industriale e la gestione degli approvvigionamenti - La gestione delle risorse umane. Parte quinta – Le tecniche di gestione e le applicazioni aziendali Tecniche di gestione delle scorte di magazzino – Tecniche di valutazione dei progetti d’investimento – Tecniche di valutazione dell’efficienza aziendale. APPLICAZIONI AZIENDALI: Il business plan per una nuova impresa – La costruzione del piano di sviluppo – Programmazione e controllo delle scelte finanziarie d’impresa – Analisi di settore e definizione dell’area d’affari – La potenzialità economico-strutturale: punto di pareggio, leva operativa e analisi della struttura delle vendite - Le misurazioni di efficienza dell'attività di vendita: l'analisi dei costi di distribuzione. Testi consigliati Sergio Sciarelli, Economia e Gestione dell'Impresa, Vol. I e II (II edizione) Cedam, Padova 2002. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere L-P) Prof. Paolo Stampacchia Programma I MODULO L'impresa nel contesto globale. Le attività d'impresa. Le risorse nelle attività d'impresa. Il valore generato, diffuso e trattenuto dalle attività d'impresa. Criteri e fattori di scelta delle attività d'impresa. La localizzazione internazionale delle attività d'impresa. La configurazione delle imprese per il vantaggio "globale". I modelli di governance. Testi consigliati P. Stampacchia, L’impresa nel contesto globale. Attività, risorse, configurazione, Giappichelli, Torino, 2001. II MODULO Il processo di direzione aziendale: Il ciclo di direzione e l'organizzazione dell'impresa. La programmazione strategica. La conduzione del personale. Il sistema di controllo. Il sistema informativo. Gestione strategica dell'impresa. Le strategie complessive. Le strategie competitive. Gestione operativa dell'impresa. Gestione commerciale e politiche di marketing. Gestione della produzione. Gestione finanziaria. Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti. Gestione dell'innovazione. Gestione delle risorse umane.

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Tecniche di gestione e Applicazioni. Previsioni delle vendite. Gestione delle scorte di magazzino. Ricerca operativa. Valutazione dei progetti di investimento. Valutazione dell'efficienza aziendale. Testi consigliati S. Sciarelli, Economia e gestione dell'impresa, Cedam, Padova, 2001. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere Q-Z) Prof. Mauro Sciarelli I Modulo – Economia delle imprese, processo di direzione aziendale e gestione strategica Parte prima – Economia delle imprese L’impresa quale sistema complesso – Impresa, Ambiente e mercato – I rapporti tra l’impresa e il mercato – le funzioni dell’impresa e le teorie sulle finalità imprenditoriali – L’evoluzione della teoria dell’impresa: teoria degli “stakeholder” e teoria dell’agenzia. Parte seconda – Il processo di direzione aziendale Il “ciclo di direzione” e l’organizzazione dell’impresa – Il processo di programmazione della gestione – Il processo di conduzione del personale e la leadership – Il controllo direzionale della gestione – Le tecnologie informatiche per il governo dell’impresa (facoltativo). Parte terza – La gestione strategica I profili di gestione ed i ruoli di governo nell’impresa (cenni introduttivi) – L’orientamento strategico della gestione – Lo sviluppo aziendale e il ruolo delle risorse immateriali – Le strategie e i percorsi alternativi di sviluppo aziendale – Le strategie competitive. Testi consigliati 1. S. SCIARELLI – Economia e gestione dell’impresa (Seconda Edizione), Cedam, 2001 (dal capitolo 1 al capitolo 15. Il capitolo 10 è facoltativo) 2. Articoli e saggi indicati dal docente dopo l’inizio del Corso II Modulo – La gestione operativa e le tecniche di gestione Parte quarta – La gestione operativa Le funzioni di gestione e il concetto di qualità totale – La gestione commerciale e le politiche di marketing – La gestione della produzione – La gestione finanziaria – La logistica industriale e la gestione degli approvvigionamenti – La gestione del processo innovativo (facoltativo) – La gestione delle risorse umane.

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Parte quinta – Le tecniche di gestione e le applicazioni aziendali Tecniche di previsione delle vendite (facoltativo)– Tecniche di gestione delle scorte di magazzino – Tecniche di ricerca operativa (facoltativo) – Tecniche di valutazione dei progetti d’investimento – Tecniche di valutazione dell’efficienza aziendale – Il business plan per una nuova impresa – La costruzione del piano di sviluppo – Il modello della crescita sostenibile dell’impresa (facoltativo)– Programmazione e controllo delle scelte finanziarie d’impresa – Analisi di settore e definizione dell’area d’affari – Le tecniche di estrapolazione e di correlazione per la previsione delle vendite (facoltativo) – La potenzialità economico-strutturale: punto di pareggio, leva operativa e analisi della struttura delle vendite – L’ottimizzazione dei processi operativi: la programmazione reticolare (facoltativo). Testi consigliati 1. S. SCIARELLI, Economia e gestione dell’impresa, (Seconda Edizione), Cedam, 2001 dal capitolo 16 in poi. I capitoli 21, 23 e 25 e le applicazioni aziendali n.3, 6, 8 sono facoltativi. 2. Articoli e saggi indicati dal docente dopo l’inizio del Corso. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Corso di Laurea in Scienze del Turismo) (Lettere A-L) Prof. Sergio Sciarelli Programma I Modulo – Economia delle imprese, processo di direzione aziendale e gestione strategica Parte prima – Economia delle imprese L’impresa quale sistema complesso – Impresa, Ambiente e mercato – I rapporti tra l’impresa e il mercato – le funzioni dell’impresa e le teorie sulle finalità imprenditoriali – L’evoluzione della teoria dell’impresa: teoria degli “stakeholder” e teoria dell’agenzia. Parte seconda – Il processo di direzione aziendale Il “ciclo di direzione” e l’organizzazione dell’impresa – Il processo di programmazione della gestione – Il processo di conduzione del personale e la leadership – Il controllo direzionale della gestione – Le tecnologie informatiche per il governo dell’impresa (opzionale). Parte terza – La gestione strategica I profili di gestione ed i ruoli di governo nell’impresa (cenni introduttivi) – L’orientamento strategico della gestione – Lo sviluppo aziendale e il ruolo delle risorse immateriali – Le strategie e i percorsi alternativi di sviluppo aziendale – Le strategie competitive. II Modulo – La gestione operativa e le tecniche di gestione

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Parte quarta – La gestione operativa Le funzioni di gestione e il concetto di qualità totale – La gestione commerciale e le politiche di marketing – La gestione finanziaria – La logistica industriale e la gestione degli approvvigionamenti – La gestione delle risorse umane. Parte quinta – Le tecniche di gestione e le applicazioni aziendali Tecniche di gestione delle scorte di magazzino – Tecniche di valutazione dei progetti d’investimento – Tecniche di valutazione dell’efficienza aziendale. APPLICAZIONI AZIENDALI: Il business plan per una nuova impresa – La costruzione del piano di sviluppo – Programmazione e controllo delle scelte finanziarie d’impresa – Analisi di settore e definizione dell’area d’affari – La potenzialità economico-strutturale: punto di pareggio, leva operativa e analisi della struttura delle vendite - Le misurazioni di efficienza dell'attività di vendita: l'analisi dei costi di distribuzione. Testi consigliati Sergio Sciarelli, Economia e Gestione dell'Impresa, Vol. I e II (II edizione) Cedam, Padova 2002. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Corso di Laurea in Scienze del Turismo) (Lettere M-Z) Prof. Roberto Vona Programma I Modulo – Economia delle imprese, processo di direzione aziendale e gestione strategica Parte prima – Economia delle imprese L’impresa quale sistema complesso – Impresa, Ambiente e mercato – I rapporti tra l’impresa e il mercato – le funzioni dell’impresa e le teorie sulle finalità imprenditoriali – L’evoluzione della teoria dell’impresa: teoria degli “stakeholder” e teoria dell’agenzia. Parte seconda – Il processo di direzione aziendale Il “ciclo di direzione” e l’organizzazione dell’impresa – Il processo di programmazione della gestione – Il processo di conduzione del personale e la leadership – Il controllo direzionale della gestione – Le tecnologie informatiche per il governo dell’impresa (opzionale). Parte terza – La gestione strategica I profili di gestione ed i ruoli di governo nell’impresa (cenni introduttivi) – L’orientamento strategico della gestione – Lo sviluppo aziendale e il ruolo delle risorse immateriali – Le strategie e i percorsi alternativi di sviluppo aziendale – Le strategie

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competitive. II Modulo – La gestione operativa e le tecniche di gestione Parte quarta – La gestione operativa Le funzioni di gestione e il concetto di qualità totale – La gestione commerciale e le politiche di marketing – La gestione finanziaria – La logistica industriale e la gestione degli approvvigionamenti – La gestione delle risorse umane. Parte quinta – Le tecniche di gestione e le applicazioni aziendali Tecniche di gestione delle scorte di magazzino – Tecniche di valutazione dei progetti d’investimento – Tecniche di valutazione dell’efficienza aziendale. APPLICAZIONI AZIENDALI: Il business plan per una nuova impresa – La costruzione del piano di sviluppo – Programmazione e controllo delle scelte finanziarie d’impresa – Analisi di settore e definizione dell’area d’affari – La potenzialità economico-strutturale: punto di pareggio, leva operativa e analisi della struttura delle vendite - Le misurazioni di efficienza dell'attività di vendita: l'analisi dei costi di distribuzione. Testi consigliati Sergio Sciarelli, Economia e Gestione dell'Impresa, Vol. I e II (II edizione) Cedam, Padova 2002. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (CLAS) Prof. Arturo Capasso (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE ALBERGHIERE Prof. Filippo Maraniello SCOPI Il corso si propone di analizzare i principi e le regole economiche che sottostanno e governano le imprese alberghiere, con particolare attenzione alle diversità di organizzazione presenti nelle aziende in dipendenza della loro dimensione. Si intende fornire un quadro del sistema turistico nel quale le imprese alberghiere operano con diverse particolari esigenze, illustrando i vari modelli di direzione delle imprese; nonché effettuare un esame approfondito degli aspetti economici e finanziari della gestione alberghiera con le conseguenti implicazioni derivanti dalla gestione amministrativa e fiscale. La seconda parte del corso è dedicata allo studio del management delle destinazioni ed alle strategie applicative. PROGRAMMA Parte A- Management delle imprese alberghiere

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Il concetto di prodotto turistico. Macro-tendenze del mercato turistico con implicazioni sulla direzione delle imprese ricettive. Caratteri strutturali ed evoluzione del settore alberghiero (nel mondo e in Italia). Le diverse forme di offerta ricettiva. La concorrenza fra imprese e le scelte strategiche delle imprese alberghiere. La produzione di servizi alberghieri. Organizzazione e gestione delle risorse umane. Marketing e vendite nel settore alberghiero. Aspetti economici e finanziari della gestione e indici di performance. Organizzazione e gestione amministrativa e fiscale delle imprese alberghiere Sistemi standard di confronto (USAH) e benchmarking nel settore alberghiero Parte B- Management delle destinazioni L’impatto del turismo sulla destinazione. Il concetto di sistema locale di offerta turistica e la catena del valore del turista. Integrazione orizzontale e verticale. La qualità dei servizi e la qualità della destinazione. Organizzazione della destinazione. I Destination Management System e i canali distributivi delle offerte. Marketing della destinazione: strategie, decisioni di portafoglio, controllo dei piani operativi e revisione delle strategie. Case histories di pianificazione strategica per alcune destinazioni turistiche. BIBLIOGRAFIA Per la parte A: M. Rispoli, M. Tamma “Le imprese alberghiere nell’industria dei viaggi e del turismo”, CEDAM, 1996 Per la parte B: H. Pechlaner, K. Weiermair “Destination Management. Fondamenti di marketing e gestione delle destinazioni turistiche”, Touring Club Italiano, 2000. Per entrambe le parti: Materiali didattici del docente (che saranno disponibili anche sul sito). ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI Prof. Nicola Cimmarota (Per il programma rivolgersi al Dipartimento)) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI (STIM) Prof. Carla Rossi (Per il Programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI SERVIZI Prof. Francesco Izzo (Per il programma rivolgersi al Dipartimento)

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ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI SERVIZI PUBBLICI Prof.ssa Rosalba Filosa Martone Obiettivo del corso Obiettivo del corso è fornire agli studenti una visione complessiva delle caratteristiche specifiche delle aziende di pubblica utilità, in sintonia con le recenti innovazioni normative. L'aziendalizzazione delle amministrazioni pubbliche rappresenta, infatti, una linea di tendenza che non solo risponde alle esigenze oggettive della nostra società, ma che è stata ampiamente recepita dal legislatore in considerazione della necessità per gli enti pubblici di caratterizzarsi soprattutto come regolatori (non rigidi regolamentatori) della vita economica, oltre che sociale, nel territorio di loro competenza. Pertanto, la Pubblica Amministrazione, nell’erogazione dei Servizi di Pubblica Utilità, dovrà sempre più caratterizzarsi in futuro come responsabile della scelta della migliore “soluzione” per la sua collettività di riferimento. Il corso si propone, pertanto, di fornire agli studenti le conoscenze riguardanti: le nuove forme e modalità di gestione dei Servizi di Pubblica Utilità il un nuovo orientamento al cittadino/utente/cliente delle Aziende di Servizi Pubblici l’approfondimento delle problematiche relative alla produzione dei Servizi Pubblici. Ricerche ed approfondimenti Ai fini di facilitare e completare il processo di apprendimento le lezioni vengono integrate con la conduzione e realizzazione di un project work riguardante un aspetto specifico della gestione dei servizi pubblici e da cicli di seminari tenuti da “testimoni del cambiamento”. Contenuti del corso Parte prima: Le Aziende di Servizi Pubblici Definizione di servizio pubblico – Concetto di azienda – Definizione di impresa, azienda di erogazione, azienda no profit – Caratteristiche distintive di aziende di servizi pubblici – Modalità di svolgimento di servizi pubblici locali – Le relazioni di scambio tra pubblica amministrazione e cittadino – La costruzione dell’offerta di servizi pubblici – Il ciclo di vita della funzione – Il cittadino come cliente, utente, amministrato – Le categorie di utenza – La necessità di un cambiamento nei servizi al cittadino – Il confronto con i casi di successo. Parte seconda: La gestione dei Servizi di Pubblica Utilità Il concetto di strategia – L’analisi SWOT – Le finalità strategiche: efficienza, efficacia, economicità – La dinamica decisionale attuativa: mission, vision, action – L’evoluzione dei sistemi di management: aziendalizzazione, privatizzazione, terziarizzazione – La produzione dei beni e la produzione dei servizi: due concetti a confronto – Le forme di indirizzo e controllo esercitate dalla P.A. – L’azienda periferica, adulta, evoluta – I regimi di concorrenza che caratterizzano i servizi pubblici – I sistemi di controllo della domanda e di gestione della capacità produttiva – I modelli di gestione delle scorte – La comunicazione nelle aziende di servizi pubblici e l’immagine aziendale.

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Testi consigliati Parte generale Filosa Martone R., (2003), Lezioni di Economia e Gestione delle Aziende di Servizi Pubblici, Napoli, CUEN Parte integrativa Mele R., (1993), Strategie e politiche di marketing delle imprese di Pubblici Servizi, Padova, CEDAM. Cap. 4: L’offerta di pubblici servizi: tra monopolio e concorrenza. Cap. 7: La gestione della domanda e dell’offerta nelle imprese di servizi pubblici. Cap. 9: La gestione della qualità nei servizi. Cap. 12: Le politiche di comunicazione aziendale. Cap. 13: Il marketing interno. oppure Zeithaml V.A., Bitner M.J., (2002), Il marketing dei servizi (ed. it. a cura di Bonetti E.), Milano, Mc Graw-Hill. Cap. 14 – Gestire la domanda e la capacità. Cap. 15 – Comunicazioni integrate per il marketing dei servizi. Cap. 18 – Il modello della qualità dei servizi basato sui gap integrati. oppure Mele R. (2003), Economia e gestione delle imprese di pubblici servizi tra regolamentazione e mercato, Padova, CEDAM. Cap. 1 – La nuova regolamentazione del settore Cap. 2 – La trasformazione dei mercati: dal monopolio alla concorrenza Cap. 12 – L’orientamento al cliente ed il marketing Cap. 13 – La gestione della qualità ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE IMMOBILIARI Prof. Mauro Sciarelli Programma Parte prima - Il settore immobiliare: aspetti introduttivi – Scenari evolutivi del Real Estate – La gestione dei patrimoni immobiliari: Asset Management, Property Management, Facility Management. – La finanziarizzazione del settore immobiliare – I fondi d’investimento immobiliare – I fondi chiusi – Le operazioni di spin-off immobiliare – L’intermediazione immobiliare: il ruolo del promotore immobiliare. Parte seconda – Il Facility Management : aspetti strategici, organizzativi e gestionali. Materiale didattico e di studio Testi, articoli e dispense a cura del docente Project work individuali e di gruppo

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ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI (CASI) Prof. Lucio Sicca Programma Il corso è destinato agli studenti particolarmente interessati alle tematiche della strategia d' impresa e alla comprensione delle nuove dimensioni della concorrenza. Il processo didattico e di apprendimento è di tipo esclusivamente casistico e richiede la partecipazione attiva degli allievi sia nella fase di preparazione dei casi aziendali sia in quella di discussione in aula. La preparazione dei casi aziendali richiede l’approfondimento di argomenti di strategia d'impresa in diverse aree tematiche, tra cui: Knowledge based competition Commitment e dinamica della strategia Innovazione strategica Value based management Interfirms networks Virtual company Information Communication Technology e competenze distintive dell’impresa Ipercompetizione Leadership Mergers & Acquisitions. I casi aziendali sono distribuiti in aula dal docente e sono parte integrante del programma. A supporto della preparazione dei casi aziendali sono indicati in aula dal docente i testi e le letture utili per affrontare le specifiche aree tematiche trattate. I casi aziendali sono tratti da catalogs, nazionali e internazionali, nonché dalla letteratura nazionale e internazionale (libri e riviste di management). La preparazione in forma di report dei casi aziendali e la relativa discussione in aula contribuiscono alla valutazione dello studente in sede di esame finale. Testi di riferimento Le tematiche trattate con i casi aziendali trovano il loro supporto teorico in alcune letture contenute in alcuni testi di riferimento, tra cui: L. Sicca, La strategia di impresa. Concetti e strumenti, Cedam, Padova, 2001 (Seconda edizione). G. Hamel, P.K. Prahalad, Alla conquista del futuro, Il Sole 24 Ore, 1994. R.A. D’Aveni, Ipercompetizione, Il Sole 24 Ore, 1994. M.A. Cusumano, D.B. Yoffie, Competere al tempo di Internet. Netscape e la battaglia contro Microsoft, Etas, Milano, 1999. R.Norman, R. Ramirez, Le strategie interattive di impresa. Dalla catena del valore alla costellazione del valore, Etaslibri, Milano, 1995. G. Hamel, A. Heene, Competence based Competition, J. Wiley & Sons, New,York, 1994. I. Nonaka, H. Takeuchi, The Knowledge Creating Company, F. Angeli, Milano

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M. Sobrero (a cura di), La gestione dell’innovazione. Strategia, organizzazione e tecniche operative, Carocci, 1999. I casi aziendali e altro materiale didattico saranno distribuiti dal docente in aula. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI Prof. Paolo Stampacchia Programma I Modulo: L’impresa internazionale Imprese e scenario globale La “configurazione” delle imprese internazionali La segmentazione transnazionale e le strategie di marketing internazionale Le scelte organizzative e di cooperazione internazionale Le scelte finanziarie e la valutazione degli investimenti internazionali Casi Aziendali: Il caso Iacobucci Il caso Kiton Il caso Nusco IL caso Mandara Il caso Ascione II Modulo: Le tecniche di gestione internazionali I rischi di cambio: tipologie e modalità di copertura e di gestione I contratti di vendita I documenti di accompagnamento delle merci La logistica internazionale I finanziamenti e gli incentivi a favore delle esportazioni Esercitazioni pratiche Testi consigliati Zucchella A., Maccarini M.E., I Nuovi percorsi di internazionalizzazione", Giuffrè Editore, Milano, 1999. Lombardi L., Guida pratica per l’esportatore, Franco Angeli, Milano, ultima edizione Stampacchia P., De Chiara A., Cinque passi nei mercati esteri. 5 casi di imprese internazionali, in corso di stampa. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI TRASPORTO Prof. Maria Colurcio (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE TURISTICHE (STIM) Prof. Valentina della Corte

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(Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE TURISTICHE Prof. Mirella Migliaccio (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA E GESTIONE DELL’ INNOVAZIONE AZIENDALE Prof. Francesco Bifulco Programma Elementi di economia dell’innovazione delle imprese. L’innovazione e il cambiamento. Le risorse tangibili ed intangibili. La competizione basata sul tempo. Il sistema delle fonti dell’innovazione. I principali approcci dell’innovazione: razionalista, cognitivo, relazionale. I processi di reingegnerizzazione. Il ciclo di vita nel processo di innovazione. L’approccio funzionale ed interfunzionale. Il knowledge management. Lo sviluppo di nuovi prodotti. Gli approcci tradizionali ed innovativi: sequenziale concurrent engeering, modulare. L’ innovazione sistemica. L ‘approccio integrato prodotto/processo. La ricombinazione delle conoscenze e delle competenze. Il network per l’innovazione. Le tecniche di gestione. La progettazione dell’innovazione. La generazione delle idee. Le tecniche di sviluppo “design for”. I test di laboratorio e di mercato. Le simulazioni economico-finanziarie. Il lancio ed il monitoraggio dell’ innovazione. Casi ed applicazioni aziendali Durante il corso sono previste testimonianze di esperti e manager d’impresa. Testi consigliati Dispense a cura del docente distribuite durante il corso. M. Sobrero, La gestione dell’innovazione, Carocci, Editore, 1999. ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (Lettere A – K) Prof. Lucio Fiore Programma d’esame Operazioni di credito e attività finanziarie. Contratti e strumenti finanziari. Le modalità di perfezionamento dei rapporti creditizi: circuiti diretti e circuiti indiretti. Le modalità di negoziazione: mercati e intermediari finanziari. La provvista finanziaria nell’economia delle aziende: fonti, destinazione, forme e implicazioni tecniche delle possibili scelte alternative. La leva finanziaria.

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La tipologia dei contratti finanziari: depositi, crediti e polizze. La tipologia degli strumenti finanziari: azioni e obbligazioni. Le tecniche di emissione, remunerazione ed estinzione degli strumenti finanziari. Le operazioni di finanza derivata. La valutazione degli strumenti finanziari: il prezzo e le sue determinanti (tassi, aspettative e fattori di rischio). La relazione tra prezzo e valore. Il rating. La struttura dei tassi per scadenza: costruzione, interpretazione e significato operativo. La valutazione delle sensibilità alle oscillazioni dei tassi di interesse: duration e volatilità. L’organizzazione e il funzionamento dei mercati finanziari e l’attività di vigilanza. Il ruolo degli intermediari finanziari e degli investitori istituzionali in rapporto al mercato finanziario. Operatori atipici e specializzati: merchant bank, fondi comuni di investimento, società di investimento a capitale variabile. Testi consigliati Lucio Fiore, Il mercato del credito, ordinamento, strumenti e istituzioni, Napoli, Liguori Editore, 2000. Capitoli I, II e VI, paragrafi 9 e 11. Pier Luigi Fabrizi, Giancarlo Forestieri e Paolo Mottura (a cura di), Gli strumenti e i servizi finanziari, Milano, Egea, 2000. Paragrafi 1.2.3. - 1.2.4. – 2.1.1. – 2.1.2. – 2.1.3. - 2.1.4 – 2.1.5 – 2.2.1. – 2.2.2. – 2.2.5. - 2.4.1. – 2.4.2. – 2.4.3. - 2.4.4 – 2.4.5 – 2.6.1. – 2.6.2. – 2.6.3. - 2.6.4 – 2.6.5 – 2.6.6. - 3.1.1. – 3.1.2 - 3.1.3. ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (Lettere L -Z) Prof. Stefano Ecchia Programma d’esame Operazioni di credito e attività finanziarie. Contratti e strumenti finanziari. Le modalità di perfezionamento dei rapporti creditizi: circuiti diretti e circuiti indiretti. Le modalità di negoziazione: mercati e intermediari finanziari. La provvista finanziaria nell’economia delle aziende: fonti, destinazione, forme e implicazioni tecniche delle possibili scelte alternative. La leva finanziaria. La tipologia dei contratti finanziari: depositi, crediti e polizze. La tipologia degli strumenti finanziari: azioni e obbligazioni. Le tecniche di emissione, remunerazione ed estinzione degli strumenti finanziari. Le operazioni di finanza derivata. La valutazione degli strumenti finanziari: il prezzo e le sue determinanti (tassi, aspettative e fattori di rischio). La relazione tra prezzo e valore. Il rating. La struttura dei tassi per scadenza: costruzione, interpretazione e significato operativo. La valutazione delle sensibilità alle oscillazioni dei tassi di interesse: duration e volatilità. L’organizzazione e il funzionamento dei mercati finanziari e l’attività di vigilanza. Il ruolo degli intermediari finanziari e degli investitori istituzionali in rapporto al mercato finanziario. Operatori atipici e specializzati: merchant bank, fondi comuni di investimento, società di investimento a capitale variabile. Testi consigliati Alberto Banfi, I mercati e gli strumenti finanziari, Isedi, ult. edizione.

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oppure entrambi i seguenti testi: Mario Anolli, Elementi di economia del mercato mobiliare, Il Mulino, ult. edizione. Pier Luigi Fabrizi, Giancarlo Forestieri e Paolo Mottura (a cura di), Gli strumenti e i servizi finanziari, Milano, Egea, 2000. (con esclusione, per la parte I, dei capitoli 1.1;1.2;1.3;1.4;1.5;1.6;1.7 e con esclusione, altresì, della parte III e IV), ult. edizione. ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (CLAS) (Mutata dall’omonimo insegnamento) ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Alfredo Del Monte Programma Il corso si articola su quattro temi principali. • Il primo tema riguarda l’analisi dei fattori esogeni (economie di scala, progresso

tecnico, elasticità della domanda, ecc.) che influiscono sulle caratteristiche strutturali di un dato settore industriale (livelli di concentrazione, barriere all’entrata, ecc.).

• Il secondo tema riguarda l’interrelazione fra i comportamenti delle imprese (condotta) per quanto concerne le politiche del prezzo, le politiche di differenziazione del prodotto, le politiche per l’innovazione tecnologica, le politiche di fusione, ecc. e la struttura. Il punto di partenza per l’analisi di tali comportamenti è che le decisioni delle imprese sono interdipendenti, nel senso che ciascuna impresa nell’effettuare le proprie scelte, tiene conto delle ripercussioni delle proprie decisioni su quelle dei concorrenti. Queste decisioni interattive vengono definite strategiche e vengono analizzate dalla Teoria dei Giochi. Nell’ambito del corso si farà riferimento a casi semplici di decisione strategica ed agli effetti dei comportamenti strategici sull’equilibrio di un determinato settore. Verranno analizzati alcuni di questi equilibri con riferimento alle politiche della differenziazione del prodotto, del progresso tecnico e delle diffusioni e acquisizioni. Inoltre saranno esaminati alcuni semplici casi di come le imprese possono utilizzare il fatto che le decisioni sono interattive per migliorare la propria posizione nei confronti dei concorrenti.

• Il terzo tema riguarda l’analisi di tali comportamenti dal punto di vista del benessere sociale e le implicazioni che questi hanno per la politica della concorrenza (Politica Antitrust). Verranno approfonditi in particolare i comportamenti anticompetitivi che sono oggetto di intervento da parte dell’Autorità per la tutela della concorrenza; ad esempio le politiche dei prezzi predatori, le discriminazioni sul prezzo , la cooperazione fra competitori, le restrizioni verticali, le fusioni tra competitori. Verranno poi analizzati specifici casi oggetto di indagine da parte delle Autorità Antitrust sia statunitensi che italiane. L’obiettivo dello studio di tali casi è mostrare come una serie di concetti teorici e metodologie studiate nel corso possono essere applicate per la valutazione dei comportamenti competitivi delle imprese.

• Il quarto tema riguarda la teoria dell’impresa e i fattori che determinano la struttura delle imprese. Verranno analizzate differenti teorie relative all’esistenza ed alla struttura dell’ impresa; successivamente verranno esaminati i rapporti fra i processi decisionali all’interno dell’impresa e differenti forme di organizzazione.

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Organizzazione del corso • Il corso prevede l’intervento di funzionari delle Autorità e di esperti del settore. • Gli esami saranno scritti con possibilità di integrare il voto dello scritto con una

prova orale. • Prerequisiti: Buone conoscenze di microeconomia. Testo consigliato A. Del Monte, Manuale di organizzazione e politica industriale, UTET, Torino, 1994. ECONOMIA INDUSTRIALE (CLAS) (Mutuato dall’omonimo insegnamento) ECONOMIA INTERNAZIONALE Prof. Riccardo Paternò Programma La teoria delle relazioni economiche internazionali: Il modello classico del commercio internazionale. Il modello neoclassico. Il modello di Hecksher-Ohlin. La teoria dei dazi. Progresso tecnico, sviluppo economico e commercio internazionale. La teoria classica del meccanismo di aggiustamento della bilancia dei pagamenti. La condizione Marshall/Lerner. La teoria del moltiplicatore del commercio estero. Il problema del trasferimento. La teoria dell'assorbimento. Interazioni fra prezzi e reddito nel meccanismo di aggiustamento della bilancia dei pagamenti. Equilibrio macroeconomico in un modello aperto in un regime di cambi fissi e flessibili. Politica monetaria, politica fiscale ed equilibrio interno ed esterno in regime di cambi fissi e flessibili. La << nuova >> e la << vecchia >> scuola di Cambridge. Alcuni cenni alla teoria monetaria della bilancia dei pagamenti e del tasso di cambio. Movimenti di capitale, speculazione e regime dei cambi. Il dibattito cambi fissi cambi flessibili. Il sistema monetario internazionale: dall'accordo di Bretton Woods all'attuale crisi del sistema. La liquidità internazionale. Testi consigliati G. Gandolfo, Corso di Economia internazionale, Utet, Torino (ad eccezione dei capitoli: 6, 7, 21 n. 2 volumi); oppure D. Salvatore, Economia internazionale, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992. ECONOMIA POLITICA E SCIENZA DELLE FINANZE (Lettere A-L) Prof. Angelo Scognamiglio FINALITA’ Il corso si prefigge di fornire le nozioni e le relazioni fondamentali del sistema macroeconomico (reale e finanziario) al fine di dotare lo studente di quegli strumenti di analisi necessari per interpretarne il funzionamento. Un particolare rilievo, dato il

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contenuto dell’insegnamento, viene dato al ruolo della spesa turistica (nazionale e estero) nella determinazione della domanda globale e, quindi, del prodotto interno lordo dell’economia italiana. PROGRAMMA Il circuito economico come utile sezione macro della struttura del sistema economico (reale e finanziario). L’equilibrio del settore reale dell’economia alla luce della teoria del reddito nazionale basata sul principio della domanda effettiva e del meccanismo del moltiplicatore. Il modello macroeconomico di base e del reddito di equilibrio in un’economia con i settori privato, pubblico e estero. L’equilibrio del settore monetario dell’economia alla luce della teoria della preferenza per la liquidità e dell’offerta esogena di moneta. Le relazioni economiche internazionali: la teoria della bilancia dei pagamenti e dei cambi esteri. ESERCITAZIONI: La procedura di costruzione della bilancia dei pagamenti con particolare riferimento ai flussi finanziario connessi con il settore turistico. L’offerta turistica in Campania: analisi e prospettive alla luce del modello della cd. finanza di progetto. Uno studio di sviluppo dei singoli porti della provincia di Napoli attraverso il loro inserimento in un insieme sistemico. Testi consigliati G. GANDOLFO, Appunti di macroeconomia, edizioni Ricerche – Roma, 2000 (tutto); Alternativamente: G. PALMERIO, Elementi di Economia Politica, Cacucci, 2002 (capp. 13°, 16°, 17° e 25°); A. DI MAJO, A. PEDONE, Elementi di Scienza delle Finanze, La Nuova Italia, 2000 (i primi otto capitoli) Saranno suggeriti durante il corso alcuni articoli di riviste specializzate. ECONOMIA POLITICA E SCIENZA DELLE FINANZE (Lettere M-Z) Prof. Emma Narni Mancinelli (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA PUBBLICA (I e II Modulo) Prof. Massimo Marrelli Programma I Modulo Fallimenti del mercato. Ruolo e limiti dell'intervento pubblico. Beni collettivi. Ottima Tassazione e progetti ottimali. Modelli di ottima tassazione e redistribuzione. Riforma

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fiscale ottimale. Valutazione dei progetti di intervento pubblico. Dismissioni e privatizzazioni. II Modulo Regolamentazione del monopolio naturale. Oligopoli misti. Tutela della concorrenza. Prezzi e tariffe ottimali per l'impresa pubblica. Imprese private regolarmente. Regolamentazione della produzione, forme organizzative e mercati imperfetti. Testo consigliato Il materiale verrà distribuito a cura del docente. ECONOMIA REGIONALE Prof. Francesco La Saponara Programma Teoria spaziale dei prezzi. Localizzazione delle imprese industriali. Modelli teorici ed analisi empiriche. Regioni economiche. Strutture e disparità regionali. Crescita regionale e sviluppo non equilibrato. La politica regionale in Italia: obiettiv, strumenti, valutazione delle esperienze realizzate. La politica regionale della Comunità e dell’Unione Europea. Le politiche di coesione e strutturali 200-2006. Elementi di economia urbana: valori fondiari, modelli territoriali, politiche urbane. Le problematiche territoriali ed urbane nell’Unione europea. L’ESDP e le reti. Testo consigliato A. Armstrong - J. Taylor, Regional economics andpolicy, Third edition, Oxford, Blackwell Publishers, 2000 (ed. it. (Economia e politica regionale, Milano, Giuffrè, 1987) Letture integrative N. Moussis, Guida alle politiche dell’Unione Europea 2000, Etas, Milano, 2000. P. Bonavero e E. Dansero (a cura di), L’Europa delle regioni e delle reti, Utet, Torino, 1998 UE, Commissione europea, Unità, Unità dell'Europa, solidarietà dei popoli, diversità dei territori. Secondo rapporto sulla coesione economica e sociale, Lussemburgo, 2001. N.B.: Si consiglia di effettuare la scelta di una lettura integrativa - tutti in consultazione presso la Biblioteca del Dipartimento di afferenza - d' intesa con il docente titolare del corso. Filosofia Morale (ETICA DELL’AMBIENTE) (Lettere A-L) Prof.ssa Maria G. Di Domenico Argomento del Corso:

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La fondazione filosofica dell’etica dell’ambiente per una consapevolezza ecologica. Parte I. Etica, questione ambientale e paradigma della complessità. Parte II. Nuove forme dell’etica: l’etica del futuro e il principio di responsabilità. Parte III. Percorso di lettura attraverso le proposte dell’etica ambientalista. L’Etica del Turismo. Testi: M. L. La Torre, Le ragioni morali dell’ambientalismo, E.S.I. Napoli 1998 H. Jonas, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi 1993. AA.VV. Per un agire ecologico, a cura di Sergio Della Valle, Baldini e Castoldi, Milano 1998 All’inizio del Corso saranno date ulteriori indicazioni circa le parti dei testi, indicati nel programma, che dovranno essere oggetto del colloquio finale. Filosofia Morale (ETICA DELL’AMBIENTE) (Lettere M-Z) Prof. Giuseppe Ferraro

Principi di un etica della restituzione Il corso ha per oggetto lo studio dell’etica dell’ambiente nella prospettiva di un’educazione sentimentale. Il programma attraversa la fenomenologia delle forme del vivere in un contesto sociale tecnomatizzato cui corrispone una tecnofisica del corpo immateriale, tatuato, scritto, immaginato, trapiantato, soggetto a commistioni di flussi di memorie culturali differenti. Sarà analizzata pertanto la modificazione del rapporto tra corpo e mente, esterno e interno, esteriore e interiore, fuori e dentro, richiamando le figure della Casa, del Labirinto, dell’Ambiente e del Paesaggio come metafore interpretative della legislazione del tempo della coscienza individuale. L’intero percorso sarà scandito dall’analisi delle relazioni di Promessa e Fiducia, Ritorno e Identità, Restituzione e Altruità. Testi di programma* F. Nietzsche, Su verità e menzogna fuori del senso morale, Filema, Napoli F. Nietzsche, “Colpa”, “cattiva coscienza” e simili, in Genealogia della morale, III Dissertazione, Adelphi, Milano M. Heidegger, la coscienza e la cura, da Essere e tempo, Sez. I, capp. 2-6, Longanesi, Milano G. Foucaul, L’etica della cura di sé, Feltrinelli, Milano Letture consigliate

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G. Ferraro, Filosofia in carcere, Filema, Napoli G. Ferraro, La scuola dei sentimenti, Filema, Napoli M. Naussbaum, Coltivare l’umanità: i classici, il multiculturalismo, l’educazione contemporanea, Carocci, Roma Donna J. Haraway, Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo, Feltrinelli, Milano *Per quanti seguono il corso verà approntato un servizio di book crossing e di fotocopie quando si tratti di capitoli presi solo parzialmente in esame FINANZA AZIENDALE (Vecchio Ordinamento) Prof. Mario Mustilli (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) FINANZA AZIENDALE Prof. Stefano Ecchia Programma Evoluzione degli obiettivi e dei contenuti della disciplina di finanza aziendale: lo stato attuale Le decisioni di investimento delle imprese: i fondamentali criteri di valutazione e i fattori influenti nelle scelte in condizioni di certezza e di incertezza La copertura del fabbisogno finanziario e gli strumenti di finanziamento delle imprese: capitale proprio e capitale di terzi Finanziamenti con ricorso al mercato finanziario e finanziamento con ricorso agli intermediari finanziari La analisi di convenienza e le strategie in ordine alla struttura finanziaria delle imprese Interazioni fra le decisioni di investimento e di finanziamento e valore dell’impresa Opzioni e nuovi strumenti di trattamento del rischio Forme tecniche innovative di finanziamento La finanza agevolata Cenni alle principali problematiche di finanza internazionale Testi consigliati BRUSA L.- GUELFI S. - ZAMPROGNA L., Finanza d’impresa, ETAS, Milano (ultima edizione). o,in alternativa, a scelta dello studente, BREALEY R.- MYERS S. C. - SANDRI S., Principi di Finanza Aziendale, Mc Graw-Hill, Milano 2003. Avertenze: Il primo dei testi consigliati appare particolarmente congeniale - per dimensione, contenuti e modalità di trattazione (semplice ma non disgiunta da rigore scientifico) - ad

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un esame di 5 crediti in un corso di laurea triennale. Esso rappresenta altresì una valida base di partenza per una eventuale e successiva prosecuzione degli studi finanziari a livelli superiori (laurea specialistica, master, dottorato). Naturalmente, uno studente che, avendo già in mente di proseguire gli studi di finanza, desideri cimentarsi fin dall’inizio con trattazioni più estese - e a maggiore grado di complessità - delle medesime tematiche finanziarie, può liberamente scegliere, per la propria preparazione sugli argomenti del programma di esame, altri ottimi e più ponderosi testi di finanza. Alcuni sono italiani, altri di concezione tipicamente anglosassone (e talora molto noti sul piano internazionale). In tale eventualità, ovviamente, può aumentare il livello di difficoltà nella comprensione di alcune parti: o perché queste (caso dei testi anglosassoni) si riferiscono implicitamente ad ambienti finanziari alquanto diversi da quello italiano, o perché presuppongono conoscenze di metodologie quantitative di una certa complessità (peraltro sicuramente, e agevolmente, alla portata di quegli studenti i cui corsi di laurea triennali diano adeguato spazio a tali discipline). Il secondo dei testi consigliati sfugge comunque a questi rischi: di grande notorietà internazionale, si presenta strutturato secondo una trattazione degli argomenti bensì estesa ma decisamente semplice e sostanzialmente priva dei problemi cui si è fatto cenno.

GEOGRAFIA DELLA COMUNICAZIONE Prof. Francesca Sorrentini

Programma

Parte generale Analisi della mobilità spaziale di beni, persone e informazioni: teorie e metodi - Circolazione di merci, servizi e capitali - Forme e reti di trasporto - Le tipologie della mobilità geografica per lavoro, studio e tempo libero - Informazione e territorio.

Parte speciale Il telelavoro: un nuovo modo di lavorare – Evoluzione e diffusione del telelavoro - Analisi costi-benefici – I progetti pilota – I telecentri. Testi consigliati Parte generale G. Rocca, Geografia della comunicazione. Metodologie e problematiche dei processi di mobilità territoriale, Bologna, Patron Editore, 1998; oppure C. Capineri e M. Tinacci Massello (a cura di), Geografia delle comunicazioni. Reti e strutture territoriali, Torino, Giappichelli editore, 1996.

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Parte speciale S. Campodall’Orto e M. Gori, Conoscere il telelavoro. Caratteristiche, esperienze, guida all’utilizzo, Milano, Franco Angeli, 2000. oppure A. Faretto, Nuovi strumenti per l’analisi geografica. I G.I.S., Bologna, Patron Editore, 2000. GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO Prof. Sandra Danise Programma Parte istituzionale Lo sviluppo economico nello spazio e nel tempo. Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo. Il comportamento strategico delle grandi imprese: un’interpretazione geografica. Il contributo dei geografi radicali. I rapporti sociali e la geografia della produzione. Parte speciale La costruzione dello spazio unificato europeo. Le regioni. Le politiche regionali comunitarie. La cooperazione interregionale transfrontaliera. Le reti. Testi consigliati P. Dicken - P.Lloyd, Nuove prospettive su spazio e localizzazione, F.Angeli, Milano, 1993; e P. Bonavero - E.Dansero, L’Europa delle reti, Utet, Torino, 1998; oppure E. Cicciotti, Competitività e territorio, NIS, Roma,1993; e M. D’Antonio, Lavoro e disoccupazione nel Mezzogiorno, Fondazione Agnelli, Torino,1992. GEOGRAFIA DEL TURISMO (Lettere A – L) Prof. Nicolino Castiello Programma Primo Modulo da 5 crediti TURISMO E GEOGRAFIA: definizioni; il turismo e le implicazioni territoriali. LE COMPONENTI DEL TURISMO:

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la circolazione; i sistemi territoriali; le risorse; le infrastrutture; i soggetti politici; i consumi. TURISMO E TERRITORIO: la capacità di carico; l'impatto socio-economico; la tutela dell'ambiente. Testi consigliati DEWAILLY J.-P. e FLAMENT E, Geografia del turismo e delle attività ricreative, Milano, oppure CLUEB, 1996; LOZATO GIOTART J. – P, Geografia del turismo, Milano, Franco Angeli Editore, 1994; oppure INNOCENTI P., Geografia del Turismo, Roma, Carocci, 2002. Secondo Modulo da 10 crediti Il modulo due comprende il modulo uno ed i seguenti argomenti: EUROPA: aspetti fisici ed umani. LE REGIONI TURISTICHE: il Nord – Ovest; il Settentrione; la Regione Alpina; la Regione Mediterranea; l’Europa dell’Est. Testi consigliati Al programma del modulo uno aggiungere le dispense di approfondimento delle più importanti regioni turistiche europee ed uno dei seguenti testi: CORRADI G. – MARAZZONI M, Geotour. Geografia turistica e dei beni culturali dei paesi europei, Milano, Markes, 2000; oppure FLORIO A., Percorrere e conoscere l’Europa. Turismo. Territorio. Itinerari d’arte, Milano, Hoepli. 2002 Per un corretto studio della Geografia del Turismo si raccomanda l’uso di un Atlante aggiornato. GEOGRAFIA DEL TURISMO (Lettere M – Z) Prof. Amalia Parente Programma Modulo 1 da 5 crediti TURISMO E GEOGRAFIA: definizioni; il turismno e le implicazioni territoriali. LE COMPONENTI DEL TURISMO: la circolazione; i sistemi territoriali; le risorse; le infrastrutture; i soggetti politici; i consumi. TURISMO E TERRITORIO:

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la capacità di carico; l'impatto socio-economico; la tutela dell'ambiente. Testi consigliati: DEWAILLY J.-P. e FLAMENT E, Geografia del turismo e delle attività ricreative, Milano, CLUEB, 1996; oppure LOZATO GIOTART J. – P, Geografia del turismo, Milano, Franco Angeli Editore, 1999; oppure INNOCENTI P., Geografia del Turismo, Roma, Carocci, 2002. Modulo 2 da 10 crediti Il modulo due comprende il modulo uno ed i seguenti argomenti: EUROPA: aspetti fisici ed umani. LE REGIONI TURISTICHE: il Nord – Ovest; il Settentrione; la Regione Alpina; la Regione Mediterranea; l’Europa dell’Est. Testi consigliati Al programma del modulo uno aggiungere le dispense di approfondimento delle più importanti regioni turistiche auropee ed uno dei seguenti testi: CORRADI G. – MARAZZONI M, Geotour. Geografia turistica e dei beni culturali dei paesi europei, Milano, Markes, 2000; oppure FLORIO A., Percorrere e conoscere l’Europa. Turismo. Territorio. Itinerari d’arte, Milano, Hoepli. 2002 Per un corretto studio della Geografia del Turismo si raccomanda l’uso di un Atlante aggiornato. GEOGRAFIA ECONOMICA (Lettere A-D) Prof. Carmelo Formica MODULO da 5 crediti

Programma Contenuti e metodi della geografia – Le basi naturali, strutturali dello spazio agricolo e le componenti dell’allevamento del bestiame – Le fonti di energia e le materie prime – La localizzazione industriale: teorie e fattori – Il settore terziario e la circolazione di merci, di capitali, di idee, di uomini – I sistemi di comunicazione – Distribuzione degli uomini, l’insediamento, la città – Uso e struttura dello spazio urbano. Testo consigliato

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C. Formica, Lo spazio geoeconomico. Strutture e problemi, Torino, UTET, 1999. (Capitoli: 1,6,7,8,9,10,11,12,13,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26) PROGRAMMA da 10 crediti

Programma Il programma comprende il Modulo 1 e i seguenti argomenti: La Terra come geosistema - Emergenze ambientali e teorie economiche – I modelli interpretativi dello sviluppo – Il consumo e il deterioramento delle risorse – Geopolitica del territorio e uso degli spazi marittimi – Il problema della fame tra etica, biotecnologia e politica ambientale – Le tappe fondamentali del processo di industrializzazione: dall’artigianato alla fabbrica – Le esternalità territoriali dell’impresa - La globalizzazione e la sua compatibilità con i localismi e lo sviluppo sostenibile. Testo consigliato C. Formica, Lo spazio geoeconomico. Strutture e problemi, Torino, UTET, 1999. (Ai capitoli del Modulo 1 vanno aggiunti i capitoli 3,6,14,27,28,29,30 ed eventuali dispense sulla globalizzazione). Modulo 1: ESAME A SCELTA LIBERA DELLO TUDENTE. Modulo 2: CORSO DI LAUREA Cleim, ESAME A SCELTA

LIBERA DELLO STUDENTE E VECCHIO ORDINAMENTO. GEOGRAFIA ECONOMICA (Lettere E-O) Prof. Gennaro Biondi

Programma

A – Primo modulo Gli oggetti di studio. L’evoluzione del pensiero sul rapporto società-ambiente. Il problema ambientale nelle società contemporanee. Le teorie e i metodi. La popolazione e il territorio. Le strutture insediative. I mercati e la localizzazione dei servizi. La localizzazione delle industrie. Le industrie e lo sviluppo regionale. L’organizzazione spaziale dell’agricoltura. Lo sviluppo del commercio e dei trasporti. Scelte spaziali e strategie territoriali. Lineamenti di geografia della trasformazione e della crescita in Italia. B- Secondo modulo Le ragioni della metropoli. L’ecosistema urbano.Il ruolo delle infrastrutture nella competizione dei sistemi urbani. Terziario per l’impresa e sviluppo urbano. L’artigianato e la città. La sfida dell’internazionalizzazione e la cultura imprenditoriale.Il sistema formativo nella società della conoscenza. Federalismo, città e sviluppo regionale.

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Testi consigliati

Con riferimento al primo modulo M. TINACCI MOSSELLO, Geografia economica, Il Mulino, ultima edizione Oppure F. BOGGIO e G. DEMATTEIS ( a cura di), Geografia dello sviluppo. Diversità e disuguaglianze nel rapporto Nord – Sud, Utet, 2002.

Con riferimento al secondo modulo AA. VV. , Dal villaggio alla città. Ambiente, economia, servizi , Giappichelli, 2003. GEOGRAFIA ECONOMICA (Lettere P-Z) Prof. Nicolino Castiello MODULO da 5 crediti

Programma Contenuti e metodi della geografia – Le basi naturali, strutturali dello spazio agricolo e le componenti dell’allevamento del bestiame – Le fonti di energia e le materie prime – La localizzazione industriale: teorie e fattori – Il settore terziario e la circolazione di merci, di capitali, di idee, di uomini – I sistemi di comunicazione – Distribuzione degli uomini, l’insediamento, la città – Uso e struttura dello spazio urbano. Testo consigliato C. Formica, Lo spazio geoeconomico. Strutture e problemi, Torino, UTET, 1999. (Capitoli: 1,6,7,8,9,10,11,12,13,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26) PROGRAMMA da 10 crediti

Programma Il programma comprende il Modulo 1 e i seguenti argomenti: La Terra come geosistema - Emergenze ambientali e teorie economiche – I modelli interpretativi dello sviluppo – Il consumo e il deterioramento delle risorse – Geopolitica del territorio e uso degli spazi marittimi – Il problema della fame tra etica, biotecnologia e politica ambientale – Le tappe fondamentali del processo di industrializzazione: dall’artigianato alla fabbrica – Le esternalità territoriali dell’impresa - La globalizzazione e la sua compatibilità con i localismi e lo sviluppo sostenibile. Testo consigliato C. Formica, Lo spazio geoeconomico. Strutture e problemi, Torino, UTET, 1999. (Ai capitoli del Modulo 1 vanno aggiunti i capitoli 3,6,14,27,28,29,30 ed eventuali dispense sulla globalizzazione).

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Modulo 1: ESAME A SCELTA LIBERA DELLO STUDENTE. Programma da 10 crediti: CORSO DI LAUREA Clipa, ESAME A SCELTA LIBERA DELLO STUDENTE E VECCHIO ORDINAMENTO. GEOGRAFIA POLITICA Prof. Giovanna Bruni Programma Lo Stato Stato, Nazione e Stato nazionale. La nascita degli Stati. Le teorie moderne sullo Stato. La base territoriale. Frontiere e confini. I nuclei centrali e le capitali. Stati unitari, federali e regionali. Le unità politiche anomale. Risorse e potenza dello Stato. La Geopolitica La geopolitica classica. La geopolitica contemporanea. La geografia della guerra e della pace. La Geografia dell’Unione Europea L’U.E. e le sue regioni. La popolazione. I settori di attività economica: primario, secondario e terziario. I trasporti. L’ambiente. I problemi regionali. Disintegrazione, integrazione ed unione in Europa. L’U.E. ed il mondo. Testi consigliati M. Ira Glassner, Manuale di geografia politica, Vol. I., Franco Angeli, Milano, 1995; e J. Cole - F. Cole, Geografia della Comunità Europea, Franco Angeli, Milano, 1995; oppure G. Corna Pellegrini - E. Dell’Agnese, Manuale di geografia politica, N.I.S., Roma, 1995; e G. Barbina, Il piatto vuoto, N.I.S., Roma, 1995. GEOGRAFIA URBANA ED ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE Prof. Salvatore Franco MODULO da 5 crediti

Programma La formazione delle città – Categorie di città: la forma politica, la forma urbanistica, i caratteri funzionali – La città come concentrazione di popolazione – Le funzioni urbane – La dinamica urbana – Abitanti e problemi sociali – La città come ambiente – La geografia della città.

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Testo consigliato

B. Cori ed Altri, Geografia urbana, Torino, UTET, 1994.

(Parte prima: cap. 1, 2, 3, 4. Parte seconda: cap. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7) Programma da 10 crediti

Programma Il programma comprende il Modulo 1 ed i seguenti argomenti: Le città d’Europa: caratteri comuni e modelli specifici – capitali, città primato, città mondiali – l’Europa unita alla ricerca di una capitale – i Paesi delle cento città – dalle conurbazioni alle megalopoli – pianificazione urbana e città nuove – città socialista, città socializzata, città postsocialista. Le città dei paesi extraeuropei: Africa subsahariana – Africa del Nord e Medio Oriente – Subcontinente indiano – Asia orientale continentale – Oceania – America Latina – America Anglosassone. Testo consigliato B. Cori ed Altri, La geografia urbana, Torino, UTET, 1994. (Ai capitoli del Modulo 1 vanno aggiunti: parte terza: cap. 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8. Parte quarta: cap. 1, 2, 3, 4, 7, 8, 9) MODULO da 5 CFU: Esame a scelta libera dello studente. Programma da 10 CFU: Corso di laurea CLIPA, esame a scelta libera dello studente e vecchio ordinamento. GESTIONE DEI SISTEMI DI QUALITA' Prof. Cristina Mele (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) GESTIONE DELLA PRODUZIONE E DEI MATERIALI Prof. Roberto Vona Il corso ha un’impostazione seminariale ed è integrato da un programma di visite aziendali e testimonianze di imprenditori e manager al fine di acquisire conoscenze sia teoriche sia pratiche in merito all’evoluzione delle tecniche di gestione dei processi produttivi e di inbound e outbound logistics adottate dalle imprese industriali. PARTE GENERALE

La gestione della produzione e di materiali. Natura e funzionamento dei sistemi di produzione. La produzione come sistema complesso – Divisione del lavoro, coordinamento e complessità – Disegno e rappresentazione dei sistemi di produzione – Gestione della varietà: standardizzazione e flessibilità – Gestione dell’incertezza – Classificazione dei sistemi di produzione –

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Pianificazione, gestione e controllo della produzione. Gestione di un’unità singola – Gestione di unità interconnesse – Pianificazione aggregata e formazione del Master Production Schedule – Controllo della produzione in un Flow Shop – Controllo della produzione in un Job Shop – Gestione dei materiali a domanda dipendente – Gestione delle scorte – Material Requirement Planning – Just in time – Kanban – Sistemi informativi per la produzione. Parte speciale

La gestione della logistica. La logistica nell’economia d’impresa - Il management della catena logistica - Il settore della logistica conto terzi. Libri di testo consigliati

Parte generale GAIO L., GINO F., ZANINOTTO E., I sistemi di produzione. Manuale per la gestione delle operazioni produttive, Carocci, Roma, 2002. oppure in alternativa GRANDO A., Organizzazione e gestione della produzione industriale, Egea, Milano, 1995.

Parte speciale VONA R., L’impresa di logistica. Fondamenti economici, peculiarità settoriali e problematiche di gestione, Cedam, Padova, in corso di pubblicazione (capitoli 1, 2, 3). GESTIONE E CONTROLLO DEI RISCHI NELL’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA Prof. Rosa Cocozza (CFU: 10 crediti - I semestre) Programma L’intermediazione finanziaria: funzioni, ruolo e finalità degli intermediari. Le istituzioni creditizie, le compagnie di assicurazione, gli operatori della securities industry. Le nuove forme dell’intermediazione finanziaria. Portafogli di attività finanziarie e portafogli di intermediazione finanziaria. Valutazione delle attività finanziarie e dei portafogli di intermediazione. Misure di rischio e fattori di rischio. Fondamenti logici del processo di risk management: identificazione, misurazione, gestione e copertura. Le caratteristiche fondamentali dei portafogli di intermediazione. Il sistema dei rischi degli intermediari: rischio di liquidità, rischio di tasso di interesse, rischi di mercato,

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rischio di credito, rischio di cambio, altre configurazioni di rischio. Tassonomia del sistema dei rischi per tipologie di intermediario. Politiche, tecniche e strumenti di gestione dei rischi. Gestione integrata dell’attivo e del passivo. Diversificazione geografica, tipologica e per fattori di rischio. Tipologie di contratti derivati e tecnica delle coperture mediante contratti a termine, opzioni, swap. Tecniche di securitization. Controllo istituzionale dei rischi degli intermediari. Rappresentazioni contabili e valutazioni extracontabili. Modalità istituzionali di controllo: adeguatezza patrimoniale, vigilanza prudenziale e disciplina di mercato. Testi consigliati La bibliografia ragionata ed i materiali selezionati saranno disponibili a partire dall’inizio del corso presso il Dipartimento di Economia Aziendale nonché scaricabili, nella sezione download, dal sito Internet del docente (http://www.docenti.unina.it/rosa.cocozza) INFERENZA STATISTICA Luigi D'Ambra Programma Elementi di calcolo delle probabilità Variabili casuali semplici e doppie Distribuzioni di probabilità: uniforme discreta, bernouilli , binomiale , ipergeometrica , poisson normale Campionamento distribuzioni campionarie e leggi di convergenza Teoria della stima : correttezza, efficienza consistenza . Stima per intervalli , numerosità campionaria Verifica delle ipotesi Confronto tra medie , varianze e proporzioni Verifica di ipotesi non parametriche Modello di regressione lineare . Testi consigliati L. D’AMBRA, Lezioni di inferenza statistica, Rce edizione 2000. INFORMATICA Corsi di Laurea CLEA-CLEIM-CLEDIA-CLEAIF Lettere: (A-C e D-K) Prof. Sergio Scippacercola (L-P) De Rosa Biagio (Q-Z) Marseglia Randolfo Finalità del corso Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti di base dell’ Informatica e un' abilità all’ uso del computer e di alcuni moduli applicativi previsti dall’ European

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Computer Driving Licence (ECDLi). In considerazione delle discipline specifiche della Facoltà, il programma prevede un’ accentuata formazione all’uso dei fogli elettronici. Lo studente sarà in grado di poter utilizzare in autonomia il personal computer come elemento di supporto allo studio delle altre discipline. Programma Informatica di base. Le basi dell’Informatica moderna. La formalizzazione e la codifica dell' informazione. Infrastrutture hardware. Architettura di riferimento: il processore, la memoria centrale. Le memorie secondarie. Principali periferiche. Le comunicazioni: le reti. La sicurezza della trasmissione dei dati. Infrastrutture software. Software di base. I sistemi operativi (obiettivi e principali funzioni). Introduzione alle tecniche di programmazione. Concetto di algoritmo, di programma, di funzione e di sottoprogramma. Le tecnologie informatiche nelle organizzazioni. Laboratorio informatico. Modulo n. 1: Uso del computer e gestione dei file - Modulo n. 2: Fogli elettronici: formule e funzioni in Excel, prospetti con grafici, percentuali, indici, calcoli matematici e statistici, risoluzione di problemi sotto condizione, Tabelle pivot, scambio dati con altre applicazioni, Macro. - Modulo n. 3: Data base: generalità, ordinamenti, selezioni. Un esempio di data base relazionale: Microsoft Access. - Modulo n. 4: Elaborazione testi.

Testi consigliati D. P. Curtin, K. Foley, K. Sen, C. Morin (2002), Informatica di base, McGraw-Hill

(seconda edizione). Appunti in teledidattica. F. P. Borazzo, R. Candiotto (2003) Laboratorio di Excel 2002, Apogeo. Per l'autoapprendimento delle abilità informatiche: B. Colombo, D. Massaro (2003), ECDL, La patente europea del computer, Syllabus 4.0, McGraw-Hill. Modalità dell'esame. L'esame è strutturato in due sottoprove: una prova pratica di abilità informatica su personal computer ed un colloquio orale sugli argomenti del corso. INFORMATICA DI BASE (CLAS) VistoccoDomenico (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ISTITUZIONI DI DIRITTO DELL’INFORMAZIONE (CLAS) Prof. Consiglia Botta (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ISTITUZIONI DI DIRITTO FINANZIARIO

i Per chiedere la certificazione dei moduli ECDL, lo studente potrà avvalersi del Centro di Calcolo Scientifico (test Center dell’AICA) situato nel Complesso di Monte S. Angelo.

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(Mutuato da Diritto del Mercato finanziario 1° Modulo) ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (Lettere A-C) Prof. Francesco Lucarelli Programma I MODULO ( 5 crediti ) Introduzione: Le fonti del diritto. L’interpretazione dei testi normativi. Diritti soggettivi. L’efficacia delle norme nei rapporti transnazionali. I soggetti: Persona fisica. Diritti della personalità. Gli enti. La capacità degli enti. I tipi degli enti non economici. I controlli amministrativi degli enti. Il diritto di famiglia: I rapporti patrimoniali tra coniugi. Le successioni e le donazioni: Le successioni in generale. Le donazioni. Beni, diritti reali e possesso: Le cose, i beni ed i diritti reali. La proprietà. L’acquisto della proprietà. La perdita della proprietà. Le azioni a difesa della proprietà. I diritti reali su cosa altrui. La comunione. Il condominio negli edifici. Il possesso. Le obbligazioni: Fonti e disciplina generale. I modi di estinzione dell’obbligazione diversi dall’adempimento. La circolazione del credito. Le modificazioni soggettive nel lato passivo del rapporto obbligatorio. Le garanzie personali. Gli altri atti o fatti fonti di obbligazioni. Il contratto: Nozione. Requisiti. Conclusione. Vincoli unilaterali e bilaterali nella formazione del contratto. Il contenuto. La causa. La forma. Gli elementi accidentali. L’interpretazione. Gli effetti. La rappresentanza. La simulazione. I vizi del consenso. L’invalidità. La rescissione. La risoluzione. Contratti tipici e atipici: La compravendita e la permuta. Il contratto estimatorio e la somministrazione. La locazione e l’affitto. Il comodato. L’appalto. Il contratto d’opera e d’opera intellettuale. I contratti aleatori La transazione. Il mandato. L’agenzia. La mediazione. I nuovi contratti. La responsabilità civile: Funzioni. Struttura dell’atto illecito. Regimi speciali di responsabilità. Il danno ingiusto. Il danno risarcibile. Gli strumenti di tutela del danneggiato. La tutela dei diritti: Pubblicità e trascrizione. Prescrizione e decadenza. Responsabilità patrimoniale e cause di prelazione. Testi consigliati

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M. Bessone, Lineamenti di diritto privato, Giappichelli, Torino 2001 (editio minor); P. Perlingieri, Istituzioni di diritto civile, E.S.I., 2001 (editio minor). Per chi studia dal testo del Prof. Bessone: Introduzione: Capitoli I,II, III, IV. Parte prima: Capitoli: V, VI VII, VIII, IX, X. Parte seconda : Capitoli XVI. Parte terza: Capitoli XVIII, XIX, XX, XXI. Parte quarta: Capitoli : XXII, XXIII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII, XXVIII, XXIX, XXX. Parte quinta: Capitoli: XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV, XXXV, XXXVI. Parte sesta: Capitoli: XXXVII, XXXVIII, XXXIX, XL, XLI, XLII, XLIII, XLIV, XLV, XLVI, XLVII, XLVIII, XLIX, L, LI, LII. Parte settima. Capitoli: LIII, LIV, LV ( esclusa sezione IV e V), LVIII, LIX, par. 2., LX, LXII. Parte nona: Capitoli: LXIV, LXV, LXVI, LXVII, LXVIII, LXIX. Parte dodicesima: Capitoli: LXXII, LXXIII, LXXIV, LXXV, LXXVI. Per chi studia dal testo del Prof. Perlingieri: Parte prima: Lett. A- B- C- D –E –F –G; Parte seconda: Lett. A – B; Parte terza: Lett. A – B – C- D- E- F; Parte quarta : Lett. A –B – C ( esclusi par. : 102, 103, 104), D- E . Parte quinta. Parte settima: Lett. D. Parte ottava. Parte nona: Lett. A –B. II MODULO (10 crediti) Contratti di compravendita, mandato, locazione contratti del consumatore e contratti a distanza. Crisi del diritto – Rinnovazione del sistema ( Introduzione al sistema, Ideologie della codificazione, Costituzione e diritti soggettivi pubblici, Ideologie costituzionali, Periodi dell’indagine, Deregolamentazione); Stato sociale e interessi privati; I diritti soggettivi pubblici (La proprietà nelle Costituzione, pubblico e privato nella disciplina dell’esproprio, negozio, contratto e rapporto sociale); Principio di uguaglianza e diritti civili (Principio di uguaglianza e procedimenti equitativi, politica della casa e legislazione urbanistica, grandi agglomerazioni urbane all’alba del terzo millennio, trasformazione del rapporto agrario dal contratto all’impresa). Testi consigliati: oltre alla parte prevista per il I modulo: Francesco Lucarelli – Maria Antonia Ciocia, Interessi privati e diritti soggettivi pubblici, Cedam, Padova, 1997 ( tutto). ISITITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (Lettere D-K) Prof. Salvatore Monticelli Programma I MODULO ( 5 crediti ) Introduzione: Le fonti del diritto. L’interpretazione dei testi normativi. Diritti soggettivi. L’efficacia delle norme nei rapporti transnazionali. I soggetti:

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Persona fisica. Diritti della personalità. Gli enti. La capacità degli enti. I tipi degli enti non economici. I controlli amministrativi degli enti. Il diritto di famiglia: I rapporti patrimoniali tra coniugi. Le successioni e le donazioni: Le successioni in generale. Le donazioni. Beni, diritti reali e possesso: Le cose, i beni ed i diritti reali. La proprietà. L’acquisto della proprietà. La perdita della proprietà. Le azioni a difesa della proprietà. I diritti reali su cosa altrui. La comunione. Il condominio negli edifici. Il possesso. Le obbligazioni: Fonti e disciplina generale. I modi di estinzione dell’obbligazione diversi dall’adempimento. La circolazione del credito. Le modificazioni soggettive nel lato passivo del rapporto obbligatorio. Le garanzie personali. Gli altri atti o fatti fonti di obbligazioni. Il contratto: Nozione. Requisiti. Conclusione. Vincoli unilaterali e bilaterali nella formazione del contratto. Il contenuto. La causa. La forma. Gli elementi accidentali. L’interpretazione. Gli effetti. La rappresentanza. La simulazione. I vizi del consenso. L’invalidità. La rescissione. La risoluzione. Contratti tipici e atipici: La compravendita e la permuta. Il contratto estimatorio e la somministrazione. La locazione e l’affitto. Il comodato. L’appalto. Il contratto d’opera e d’opera intellettuale. I contratti aleatori La transazione. Il mandato. L’agenzia. La mediazione. I nuovi contratti. La responsabilità civile: Funzioni. Struttura dell’atto illecito. Regimi speciali di responsabilità. Il danno ingiusto. Il danno risarcibile. Gli strumenti di tutela del danneggiato. La tutela dei diritti: Pubblicità e trascrizione. Prescrizione e decadenza. Responsabilità patrimoniale e cause di prelazione. Testi istituzionali consigliati: M. Bessone, Lineamenti di diritto privato, Giappichelli, Torino 2001 (editio minor); P. Perlingieri, Istituzioni di diritto civile, E.S.I., 2001 (editio minor). Per chi studia dal testo del Prof. Bessone: Introduzione: Capitoli I,II, III, IV. Parte prima: Capitoli: V, VI VII, VIII, IX, X. Parte seconda : Capitoli XVI. Parte terza: Capitoli XVIII, XIX, XX, XXI. Parte quarta: Capitoli : XXII, XXIII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII, XXVIII, XXIX, XXX. Parte quinta: Capitoli: XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV, XXXV, XXXVI. Parte sesta: Capitoli: XXXVII, XXXVIII, XXXIX, XL, XLI, XLII, XLIII, XLIV, XLV, XLVI, XLVII, XLVIII, XLIX, L, LI, LII. Parte settima. Capitoli: LIII, LIV, LV (esclusa sezione IV e V), LVIII, LIX, par. 2., LX, LXII. Parte nona: Capitoli: LXIV, LXV, LXVI, LXVII, LXVIII, LXIX. Parte dodicesima: Capitoli: LXXII, LXXIII, LXXIV, LXXV, LXXVI. Per chi studia dal testo del Prof. Perlingieri: Parte prima: Lett. A- B- C- D –E –F –G; Parte seconda: Lett. A – B; Parte terza: Lett. A – B – C- D- E- F; Parte quarta : Lett. A

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–B – C ( esclusi par. : 102, 103, 104), D- E . Parte quinta. Parte settima: Lett. D. Parte ottava. Parte nona: Lett. A –B. II MODULO (10 crediti) Introduzione: Concetto di diritto. Norma. Ordinamento. Differenza tra i vari rami del diritto pubblico e privato. Costituzione. Leggi costituzionali; legge ordinaria; diritto comunitario. Regolamenti, usi, equità. Ruolo della dottrina e della giurisprudenza Efficacia della legge nel tempo e nello spazio. Interpretazione delle norme giuridiche. L’atto nel tempo e nello spazio: prescrizione e decadenza. Situazioni giuridiche soggettive: Diritto soggettivo; interesse legittimo; capacità giuridica e di agire; tutela della privacy. I soggetti: Persone fisiche e diritti della personalità. Enti: capacità, tipi, regimi. Impresa: imprenditore. Azienda. Segni distintivi. La concorrenza. I consorzi. Le società di persone e di capitali. Il diritto di famiglia: Principi generali. Famiglia di fatto. Parentela e affinità. Mantenimento ed alimenti. Il matrimonio. Rapporti personali e patrimoniali tra coniugi. La filiazione legittima e naturale. L’adozione. Le successioni: Disciplina e regime. La divisione. Le donazioni. Beni, diritti reali e possesso. Proprietà: acquisto, perdita ed azioni a tutela. Diritti reali su cose altrui. Comunione e condominio. Possesso. Le obbligazioni: nozione. Fonti. Struttura. Adempimento e modi di estinzione diversi dall’adempimento. Inadempimento e risarcimento del danno. Cessione del credito. Modificazioni soggettive del lato passivo. Garanzie personali. Altri atti o fatti fonti dell’obbligazione Il contratto: requisiti, conclusione, vincoli alla formazione, regolamento-contenuto-oggetto del contratto, buona fede, clausole d’uso, condizioni generali di contratto, la causa, la forma, gli elementi accidentali; l’interpretazione del contratto, la rappresentanza, la simulazione, gli effetti,i vizi del consenso, l’invalidità, risoluzione e rescissione. Contratti tipici e atipici: La compravendita e la permuta. Il contratto estimatorio e la somministrazione. La locazione e l’affitto. Il comodato. L’appalto. Il contratto d’opera e d’opera intellettuale. Il contratto di trasporto e il deposito. I contratti aleatori La transazione. Il mandato. L’agenzia. La mediazione. I nuovi contratti. La responsabilità civile: Struttura dell’atto illecito. Regimi speciali di responsabilità. Danno ingiusto e danno risarcibile. Strumenti di tutela del danneggiato. La tutela dei diritti: Pubblicità e trascrizione. La tutela giurisdizionale dei diritti. Responsabilità patrimoniale e cause di prelazione. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Prescrizione e decadenza.

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Testi consigliati: M. Bessone, Istituzioni di diritto privato, Giappichelli, Torino, 2001, oppure P. Perlingieri, Manuale di diritto civile, ESI, Napoli, 2002; P. Rescigno, Manuale del diritto privato italiano, Jovene, 2001; A.Trabucchi, Istituzioni di diritto civile, Cedam, Padova, 2001. Dai testi indicati si escludono i seguenti argomenti: i diritti sui beni immateriali; le procedure concorsuali; i titoli di credito; contratti di banca, borsa e di conto corrente. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (Lettere L-P) Prof. Ernesto Briganti Programma I Modulo ( 5 crediti ) Introduzione: Le fonti del diritto. L’interpretazione dei testi normativi. Diritti soggettivi. L’efficacia delle norme nei rapporti transnazionali. I soggetti: Persona fisica. Diritti della personalità. Gli enti. La capacità degli enti. I tipi degli enti non economici. I controlli amministrativi degli enti. Il diritto di famiglia: I rapporti patrimoniali tra coniugi. Le successioni e le donazioni: Le successioni in generale. Le donazioni. Beni, diritti reali e possesso: Le cose, i beni ed i diritti reali. La proprietà. L’acquisto della proprietà. La perdita della proprietà. Le azioni a difesa della proprietà. I diritti reali su cosa altrui. La comunione. Il condominio negli edifici. Il possesso. Le obbligazioni: Fonti e disciplina generale. I modi di estinzione dell’obbligazione diversi dall’adempimento. La circolazione del credito. Le modificazioni soggettive nel lato passivo del rapporto obbligatorio. I tipi di obbligazione. Le garanzie personali. Gli altri atti o fatti fonti di obbligazioni. Il contratto: Nozione. Requisiti. Conclusione. Vincoli unilaterali e bilaterali nella formazione del contratto. Il contenuto. La causa. La forma. Gli elementi accidentali. L’interpretazione. Gli effetti. La rappresentanza. La simulazione. I vizi del consenso. L’invalidità. La rescissione. La risoluzione. Contratti tipici e atipici: La compravendita e la permuta. Il contratto estimatorio e la somministrazione. La locazione e l’affitto. Il mutuo. Il comodato. L’appalto. Il deposito. Il contratto d’opera e d’opera intellettuale. I contratti aleatori. La transazione. Il mandato. L’agenzia. La mediazione. I nuovi contratti. La responsabilità civile:

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Funzioni. Struttura dell’atto illecito. Regimi speciali di responsabilità. Il danno ingiusto. Il danno risarcibile. Gli strumenti di tutela del danneggiato. La tutela dei diritti: Pubblicità e trascrizione. Prescrizione e decadenza. Responsabilità patrimoniale e cause di prelazione. Pegno e ipoteca. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Testi consigliati: M. Bessone, Lineamenti di diritto privato, Giappichelli, Torino 2001 (editio minor); P. Perlingieri, Istituzioni di diritto civile, E.S.I., 2001 ( editio minor). Per chi studia dal testo del Prof. Bessone: Introduzione: Capitoli I,II, III, IV. Parte prima: Capitoli: V, VI VII, VIII, IX, X. Parte seconda : Capitoli XVI. Parte terza: Capitoli XVIII, XIX, XX, XXI. Parte quarta: Capitoli : XXII, XXIII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII, XXVIII, XXIX, XXX. Parte quinta: Capitoli: XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV, XXXV, XXXVI. Parte sesta: Capitoli: XXXVII, XXXVIII, XXXIX, XL, XLI, XLII, XLIII, XLIV, XLV, XLVI, XLVII, XLVIII, XLIX, L, LI, LII. Parte settima. Capitoli: LIII, LIV, LV ( esclusa sezione IV e V), LVIII, LIX, par. 2., LX, LXII Parte nona: Capitoli: LXIV, LXV, LXVI, LXVII, LXVIII, LXIX. Parte dodicesima: Capitoli: LXXII, LXXIII, LXXIV, LXXV, LXXVI. Per chi studia dal testo del Prof. Perlingieri: Parte prima: Lett. A- B- C- D –E –F –G; Parte seconda: Lett. A – B; Parte terza: Lett. A – B – C- D- E- F; Parte quarta : Lett. A –B – C ( esclusi par. : 102, 103, 104), D- E . Parte quinta. Parte settima: Lett. D. Parte ottava. Parte nona: Lett. A –B. II Modulo (10 crediti) Introduzione: Concetto di diritto. Norma. Ordinamento. Differenza tra i vari rami del diritto pubblico e privato. Costituzione. Leggi costituzionali; legge ordinaria; diritto comunitario. Regolamenti, usi, equità. Ruolo della dottrina e della giurisprudenza Efficacia della legge nel tempo e nello spazio. Interpretazione delle norme giuridiche. L’atto nel tempo e nello spazio: prescrizione e decadenza. Situazioni giuridiche soggettive: Diritto soggettivo; interesse legittimo; capacità giuridica e di agire; tutela della privacy. I soggetti: Persone fisiche e diritti della personalità. Enti: capacità, tipi, regimi. Impresa: imprenditore, azienda. Segni distintivi. La concorrenza. I consorzi. Le società di persone e di capitali. Il diritto di famiglia: Principi generali. Famiglia di fatto. Parentela e affinità. Mantenimento ed alimenti. Il matrimonio. Rapporti personali e patrimoniali tra coniugi. La filiazione legittima e naturale. L’adozione. Le successioni e le donazioni: Disciplina e regime. La divisione. Le donazioni. Beni, diritti reali e possesso. Proprietà: acquisto, perdita ed azioni a tutela. Diritti reali su cose altrui. Comunione e condominio. Possesso.

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Le obbligazioni: Nozione. Fonti. Struttura. Adempimento e modi di estinzione diversi dall’adempimento. Inadempimento e risarcimento del danno. Cessione del credito. Modificazioni soggettive del lato passivo. I tipi di obbligazione. Garanzie personali. Altri atti o fatti fonti dell’obbligazione Il contratto: Requisiti, conclusione, vincoli alla formazione, regolamento-contenuto-oggetto del contratto, buona fede, clausole d’uso, condizioni generali di contratto, la causa, la forma, gli elementi accidentali; l’interpretazione del contratto, la rappresentanza, la simulazione, gli effetti,i vizi del consenso, l’invalidità, risoluzione e rescissione. Contratti tipici e atipici: La compravendita e la permuta. Il contratto estimatorio e la somministrazione. La locazione e l’affitto. Il mutuo. Il comodato. L’appalto. Il contratto d’opera e d’opera intellettuale. Il contratto di trasporto e il deposito. I contratti aleatori La transazione. Il mandato. L’agenzia. La mediazione. I nuovi contratti. La responsabilità civile: Struttura dell’atto illecito. Regimi speciali di responsabilità. Danno ingiusto e danno risarcibile. Strumenti di tutela del danneggiato. La tutela dei diritti: Pubblicità e trascrizione. La tutela giurisdizionale dei diritti. Responsabilità patrimoniale e prelazione. Pegno e ipoteca. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Prescrizione e decadenza Testi istituzionali consigliati: M. Bessone, Istituzioni di diritto privato, Giappichelli, Torino, 2001, oppure P. Perlingieri, Manuale di diritto civile, ESI, Napoli, 2002; P. Rescigno, Manuale del diritto privato italiano, Jovene, 2001; A.Trabucchi, Istituzioni di diritto civile, Cedam, Padova, 2001. Dai testi indicati si escludono i seguenti argomenti: i diritti sui beni immateriali; le procedure concorsuali; i titoli di credito; contratti di banca, borsa e di conto corrente. Testo di approfondimento E.Briganti, Percorsi di diritto privato, Giappichelli, Torino 1994 ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (Q – Z) Prof. Mario Ciancio Programma I Modulo ( 5 crediti ) Introduzione: Le fonti del diritto. L’interpretazione dei testi normativi. Diritti soggettivi. L’efficacia delle norme nei rapporti transnazionali. I soggetti:

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Persona fisica. Diritti della personalità. Gli enti. La capacità degli enti. I tipi degli enti non economici. I controlli amministrativi degli enti. Il diritto di famiglia: I rapporti patrimoniali tra coniugi. Le successioni e le donazioni: Le successioni in generale. Le donazioni. Beni, diritti reali e possesso: Le cose, i beni ed i diritti reali. La proprietà. L’acquisto della proprietà. La perdita della proprietà. Le azioni a difesa della proprietà. I diritti reali su cosa altrui. La comunione. Il condominio negli edifici. Il possesso. Le obbligazioni: Fonti e disciplina generale. I modi di estinzione dell’obbligazione diversi dall’adempimento. La circolazione del credito. Le modificazioni soggettive nel lato passivo del rapporto obbligatorio. I tipi di obbligazione. Le garanzie personali. Gli altri atti o fatti fonti di obbligazioni. Il contratto: Nozione. Requisiti. Conclusione. Vincoli unilaterali e bilaterali nella formazione del contratto. Il contenuto. La causa. La forma. Gli elementi accidentali. L’interpretazione. Gli effetti. La rappresentanza. La simulazione. I vizi del consenso. L’invalidità. La rescissione. La risoluzione. Contratti tipici e atipici: La compravendita e la permuta. Il contratto estimatorio e la somministrazione. La locazione e l’affitto. Il mutuo. Il comodato. L’appalto. Il deposito. Il contratto d’opera e d’opera intellettuale. I contratti aleatori. La transazione. Il mandato. L’agenzia. La mediazione. I nuovi contratti. La responsabilità civile: Funzioni. Struttura dell’atto illecito. Regimi speciali di responsabilità. Il danno ingiusto. Il danno risarcibile. Gli strumenti di tutela del danneggiato. La tutela dei diritti: Pubblicità e trascrizione. Prescrizione e decadenza. Responsabilità patrimoniale e cause di prelazione. Pegno e ipoteca. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Testi consigliati: M. Bessone, Lineamenti di diritto privato, Giappichelli, Torino 2001 (editio minor); P. Perlingieri, Istituzioni di diritto civile, E.S.I., 2001 ( editio minor). Per chi studia dal testo del Prof. Bessone: Introduzione: Capitoli I,II, III, IV. Parte prima: Capitoli: V, VI VII, VIII, IX, X. Parte seconda : Capitoli XVI. Parte terza: Capitoli XVIII, XIX, XX, XXI. Parte quarta: Capitoli : XXII, XXIII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII, XXVIII, XXIX, XXX. Parte quinta: Capitoli: XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV, XXXV, XXXVI. Parte sesta: Capitoli: XXXVII, XXXVIII, XXXIX, XL, XLI, XLII, XLIII, XLIV, XLV, XLVI, XLVII, XLVIII, XLIX, L, LI, LII. Parte settima. Capitoli: LIII, LIV, LV ( esclusa sezione IV e V), LVIII, LIX, par. 2., LX, LXII Parte nona: Capitoli: LXIV, LXV, LXVI, LXVII, LXVIII, LXIX. Parte dodicesima: Capitoli: LXXII, LXXIII, LXXIV, LXXV, LXXVI. Per chi studia dal testo del Prof. Perlingieri: Parte prima: Lett. A- B- C- D –E –F –G; Parte seconda: Lett. A – B; Parte terza: Lett. A – B – C- D- E- F; Parte quarta : Lett.

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A –B – C ( esclusi par. : 102, 103, 104), D- E . Parte quinta. Parte settima: Lett. D. Parte ottava. Parte nona: Lett. A –B. II Modulo (10 crediti) Introduzione: Concetto di diritto. Norma. Ordinamento. Differenza tra i vari rami del diritto pubblico e privato. Costituzione. Leggi costituzionali; legge ordinaria; diritto comunitario. Regolamenti, usi, equità. Ruolo della dottrina e della giurisprudenza Efficacia della legge nel tempo e nello spazio. Interpretazione delle norme giuridiche. L’atto nel tempo e nello spazio: prescrizione e decadenza. Situazioni giuridiche soggettive: Diritto soggettivo; interesse legittimo; capacità giuridica e di agire; tutela della privacy. I soggetti: Persone fisiche e diritti della personalità. Enti: capacità, tipi, regimi. Impresa: imprenditore, azienda. Segni distintivi. La concorrenza. I consorzi. Le società di persone e di capitali. Il diritto di famiglia: Principi generali. Famiglia di fatto. Parentela e affinità. Mantenimento ed alimenti. Il matrimonio. Rapporti personali e patrimoniali tra coniugi. La filiazione legittima e naturale. L’adozione. Le successioni e le donazioni: Disciplina e regime. La divisione. Le donazioni. Beni, diritti reali e possesso. Proprietà: acquisto, perdita ed azioni a tutela. Diritti reali su cose altrui. Comunione e condominio. Possesso. Le obbligazioni: passivo. I tipi Nozione. Fonti. Struttura. Adempimento e modi di estinzione diversi dall’adempimento. Inadempimento e risarcimento del danno. Cessione del credito. Modificazioni soggettive del lato di obbligazione. Garanzie personali. Altri atti o fatti fonti dell’obbligazione Il contratto: Requisiti, conclusione, vincoli alla formazione, regolamento-contenuto-oggetto del contratto, buona fede, clausole d’uso, condizioni generali di contratto, la causa, la forma, gli elementi accidentali; l’interpretazione del contratto, la rappresentanza, la simulazione, gli effetti,i vizi del consenso, l’invalidità, risoluzione e rescissione. Contratti tipici e atipici: La compravendita e la permuta. Il contratto estimatorio e la somministrazione. La locazione e l’affitto. Il mutuo. Il comodato. L’appalto. Il contratto d’opera e d’opera intellettuale. Il contratto di trasporto e il deposito. I contratti aleatori La transazione. Il mandato. L’agenzia. La mediazione. I nuovi contratti. La responsabilità civile: Struttura dell’atto illecito. Regimi speciali di responsabilità. Danno ingiusto e danno risarcibile. Strumenti di tutela del danneggiato. La tutela dei diritti: Pubblicità e trascrizione. La tutela giurisdizionale dei diritti. Responsabilità patrimoniale e prelazione. Pegno e ipoteca. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Prescrizione e decadenza

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Testi consigliati: M. Bessone, Istituzioni di diritto privato, Giappichelli, Torino, 2001, oppure P. Perlingieri, Manuale di diritto civile, ESI, Napoli, 2002; P. Rescigno, Manuale del diritto privato italiano, Jovene, 2001; A.Trabucchi, Istituzioni di diritto civile, Cedam, Padova, 2001. Dai testi indicati si escludono i seguenti argomenti: i diritti sui beni immateriali; le procedure concorsuali; i titoli di credito; contratti di banca, borsa e di conto corrente. Testo di approfondimento E.Briganti, Percorsi di diritto privato, Giappichelli, Torino 1994. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (Corso di Laurea in Scienze del Turismo) (Lettere A-M) Prof. Francesco Lucarelli Programma Nozioni introduttive fonti e principi fondamentali. Situazioni esistenziali, reali di godimento, situazioni possessorie. Obbligazioni. Contratto e negozio giuridico. Contratto di albergo, contratto di viaggio e danno da vacanza rovinata Responsabilità civile Beni Culturali: Rapporto pubblico- privato. La normativa nella evoluzione urbanistica ed edilizia delle città. I piani regolatori, tra il nuovo, l'antico ed il preesistente. Sventramento e deproletarizzazione dei centri storici. Il risanamento. Libri di Testo con specifica dei capitoli e numeri di pagine: Pietro Perlingieri, Istituzioni di diritto civile, ESI, Napoli, 2001, Parte prima; terza; quarta lett. A, B, E; quinta; ottava; nona. Pagg. 1-58; 81-287; 332 – 364; 447 – 497. Francesco Lucarelli - Stefania Giova, La tutela dei beni culturali nell'evoluzione urbanistica ed edilizia della città, (in corso di stampa). Lo studente dovrà dare nozione dei profili costituzionali trattati nelle lezioni utilizzando direttamente le fonti: codice civile e Costituzione. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (Corso di Laurea in Scienze del Turismo) (Lettere L-Z) Prof. Ernesto Briganti Programma

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Nozioni introduttive e principi fondamentali. Fonti e soggetti. Situazioni esistenziali, reali, possessorie. Obbligazioni. Responsabilità civile. Multiproprietà. Pubblicità commerciale nelle attività turistiche. Prenotazione. Contratto di albergo. Contratto di deposito in albergo; casistica giurisprudenziale. Contratto di trasporto. Contratto di viaggio e vendita dei pacchetti turistici. Contratto di assistenza turistica. Impresa turistica e professioni. Istituzioni non profit nel settore del turismo. Diritto comunitario ed esperienze locali. Beni culturali. Tutela del consumatore. Testi consigliati P. Perlingieri, Istituzioni di Diritto Civile, ESI, Napoli, 2001; V. Franceschelli - G. Silingardi (a cura di), Manuale di Diritto del Turismo, Giappichelli, Napoli, 2003. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (CLAS) Prof. Francesco Lucarelli (Mutuato) ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere A – C) Prof. Alberto Lucarelli (II Semestre) Programma I Modulo Potere giuridico, potere politico, potere economico. Lo stato in quanto ente monopolizzatore della forza. Lo stato in quanto apparato. Stato e società. I rapporti tra gli altri stati. Lo stato come soggetto giuridico. L’ordinamento giuridico. Le fonti dell’ordinamento giuridico italiano. Forme di stato e forme di governo. I partiti politici. La partecipazione popolare. Il parlamento. Il governo. Il presidente della Repubblica. La corte costituzionale. L’ordinamento giuridico e la funzione giurisdizionale. La pubblica amministrazione. Regioni, province e comuni. I rapporti tra stato, regione ed enti locali, alla luce della riforma del titolo V della costituzione. L’ autonomi a statutaria delle regioni. I diritti di libertà. Stato ed economia. La salute e la sicurezza sociale. L’ambiente. Strumenti di ricerca per l’individuazione delle norme giuridiche, delle sentenze dei giudici e della dottrina. II Modulo Stato ed economia. Diritto pubblico e diritto privato. Costituzione italiana e mercato. La libertà del capitale. Il sistema bancario europeo ed interno. Il diritto di proprietà. Proprietà ed iniziative pubbliche. Il mercato, la concorrenza, i consumatori, le autorità indipendenti. Servizi pubblici e tutela degli utenti.

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Testi consigliati per la parte generale (I modulo) A scelta dello studente uno dei seguenti testi istituzionali. P. Barile, E. Cheli e S. Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, 2002. A. Barbera e C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, il Mulino, 2002. R. Bin e G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, 2002. P. Caretti e U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, 2002. F. Cuocolo, Lezioni di diritto pubblico, Giuffrè, 2002. T. Martines, Diritto pubblico, Giuffrè, 2002. G. U. Rescigno, Corso di diritto pubblico, Zanichelli, ult. Ed.. Si consiglia quale approfondimento relativo alle autonomie regionali alla luce della riforma costituzionale: A. Lucarelli, Forme di governo regionale e pluralismo istituzionale, Giuffrè, 2003, in corso di pubblicazione. Testi consigliati per la parte speciale (II modulo) A scelta dello studente uno dei seguenti testi: S. Cassese, La nuova costituzione economica, ult. Ed., Laterza; M. Manetti, Poteri neutralu e costituzione, Giuffrè, 1994. ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere D-K) Prof. Sergio Stammati Modulo A (5 crediti) Programma La forma liberale dello Stato italiano dall’unità alla prima guerra mondiale: La Costituzione albertina: l’organizzazione e le fonti del diritto, i diritti individuali e collettivi. Cause ed aspetti della lenta evoluzione verso l’assetto liberal - democratico dello Stato. Fallimento dei tentativi di stabilizzarlo e regressione verso lo Stato autoritario. Caratteri di quest’ultimo nella legislazione politica e sociale (assetto corporativo) che principalmente lo caratterizzò. La transizione costituzionale. Il referendum istituzionale del 1946 e la scelta repubblicana. Carattere liberal -democratico, pluralista e sociale della nuova Costituzione. La sovranità popolare e i principi fondamentali che le sono collegati. Il nuovo valore dei diritti classici e il fondamentale valore del pluralismo associativo. L’ispirazione internazionalistica della carta costituzionale. I nuovi diritti sociali economici e politici. Come erano viste allora e come sono viste oggi queste tre categorie di diritti fondamentali. Il sistema politico, democratico - pluralista ed il ruolo dei partiti politici. I partiti come erano e come sono diventati dopo l’integrazione economica europea e dopo l’avvento della società dell’informazione. Il nuovo fenomeno del partito personale. Il rapporto fiduciario tra Governo e Parlamento: sue caratteristiche. Come cambia il rapporto fiduciario in un sistema politico – costituzionale fondato su leggi elettorali precipuamente maggioritarie. Parlamento e Governo visti dall’interno: strutture e funzioni. Il Presidente della

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Repubblica come garante della Costituzione: rapporti con gli organi costituzionali, con le forze politiche, con la società civile, con gli Stati europei ed extraeuropei. Crescente incertezza sui limiti del ruolo presidenziale. Le fonti del diritto. La superiorità della Costituzione, il ridimensionamento del potere legislativo e la sua articolazione territoriale. Incerto stato attuale della legge dello Stato: è ancora fonte generale? Le fonti del diritto superlegislative e quelle infra legislative. Il difficile raccordo fra le moltiplicate fonti del diritto. La Corte Costituzionale ed il suo ruolo di stabilizzazione del rapporto tra le fonti del diritto, oltre che fra gli organi e fra gli enti territoriali maggiori. La struttura, le funzioni, le sentenze della Corte costituzionale. Indicazioni relative alla posizione, alle varie forme di organizzazione e di attività delle amministrazioni pubbliche; agli organi ausiliari dello Stato, al ruolo, alle funzioni della magistratura e ai principi costituzionali del giusto processo. Il potenziamento delle autonomie locali nel titolo V modificato della parte seconda della Costituzione. Il principio di sussidiarietà come ordinatore dei rapporti tra lo Stato e gli enti territoriali. Il nuovo criterio della distribuzione della funzione legislativa tra Stato e Regioni. I due tipi di potestà legislativa statale e regionale. Ipotesi nelle quali il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni. Rinnovata distribuzione del potere regolamentare e di quello amministrativo nell’ordinamento degli enti territoriali e in quello generale. L’autonomia finanziaria degli enti locali territoriali e la sua controversa dimensione. I rapporti tra organi di governo nelle Regioni, nelle Province e nei Comuni. Le organizzazioni di raccordo tra Stato e enti locali territoriali. In particolare struttura e funzioni della Conferenza permanente tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome. Una prospettiva: la trasformazione del Senato della Repubblica in Camera delle regioni. Due ulteriori proposte di riforma del Titolo V (Parte II Costituzione): sulla devoluzione e sul ripristino. Testi consigliati P. Caretti - V. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, ult. Ed., Giappichelli, Torino. T. Martines, Diritto pubblico, a cura di L. Ventura, ult. Ed., Giuffré, Milano. A. Barbera - C. Fusaro, Corso di diritto publico, ult. Ed., Il Mulino, Bologna. P. Barile-E. Cheli-S.Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, ult. Ed., Cedam, Padova. R. Bin - G. Pitruzzella, Diritto pubblico, ult. Ed., Giappichelli, Torino. F. Modugno, Diritto pubblico generale, La Terza, Bari, ult. Ed. Modulo B + 5 crediti Programma Per i corsisti che seguiranno le lezioni del modulo B il programma effettuerà approfondimenti relativi ai seguenti punti:

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1) Rapporto tra lo Stato italiano e l’Unione europea, vaghezza del fondamento costituzionale. In particolare, il principio di sussidiarietà come criterio di regolazione generale di tali rapporti; il rapporto tra Costituzione italiana e diritto comunitario originario (trattati comunitari): le interpretazioni cangianti della corte costituzionale fino alla stabilizzazione attuale. Il diritto comunitario derivato (regolamenti, direttive), le articolazioni interne, gli effetti nel diritto interno, i rapporti con le fonti normative nazionali. Il diritto comunitario derivato nelle materie di competenza regionale. Il ruolo delle giurisdizioni nell’interpretazione dei rapporti tra le fonti: le Corti comunitarie (Corte di giustizia, tribunale di I grado) e le Corti nazionali (corte costituzionale e giudici infracostituzionali); i problemi di attuazione del diritto comunitario. I rapporti tra Amministrazione comunitaria e Amministrazioni nazionali. La coamministrazione, la comitologia. Esigenze di riforma. 2) Preistoria e storia dei diritti costituzionali. La vicenda nordamericana e quella europeo – occidentale nei secoli XVIII e XIX: cenni . Le caratteristiche dei diritti fondamentali nelle Costituzioni dell’Europa occidentale del secondo dopoguerra. I diritti fondamentali come situazioni soggettive e come principi. La questione della “inviolabilità” di alcuni di essi. Le previsioni costituzionali per la garanzia, lo sviluppo e la limitazione dei diritti. Le incidenze dell’integrazione europea nella reinterpretazione dei diritti sociali, dei diritti economici. Accentuata crisi di corrispondenza della cittadinanza nazionale e la titolarità dei diritti fondamentali. Cittadinanza europea e nuove ipotesi di titolarità dei diritti politici. Le tecniche giurisprudenziali per il controllo dell’attività legislativa incidente sui diritti fondamentali; in particolare i giudizi sulla ragionevolezza delle leggi e i giudizi di bilanciamento dei valori costituzionali. I diritti come prospettati nelle Costituzioni nazionali del secondo dopoguerra e come prospettati nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo e nel Trattato di Nizza. Discussioni sul rapporto tra protezione nazionale e protezione sovranazionale dei diritti fondamentali. I giudici infracostituzionali di fronte ai diritti fondamentali. 3) Le leggi costituzionali 22 novembre 1999, n.1 e 18 ottobre 2001, n.3 e la doppia riforma del T. V, parte II, della costituzione. L’autonomia degli enti locali territoriali attraverso la lente del principio di sussidiarietà. Interpretazioni del principio favorevoli alla dislocazione reciproca, paritaria o non paritaria, dello Stato e degli enti territoriali. Il regionalismo speciale e l’apertura verso il regionalismo asimmetrico. Il potere statutario delle Regioni ordinarie come potere legislativo speciale: procedimento di formazione, valore, limiti. Limiti comuni al potere legislativo dello Stato e delle regioni. Il potere legislativo esclusivo dello Stato, la tassatività, i caratteri, le incidenze materiali. La peculiarità di alcuni poteri statali di legislazione esclusiva: il caso delle lettere e), n), p), dell’art. 117 Cost. Le leggi regionali: il nuovo procedimento di formazione. Il potere legislativo esclusivo delle Regioni: carattere innominato del suo oggetto e problematica definizione della sua consistenza. Il potere legislativo concorrente delle Regioni, la sua limitazione ad opera dei principi fondamentali della legislazione statale. Il dibattito sui rapporti tra le due forme legislative. Le leggi statali sugli “accordi” delle Regioni con Stati esteri e sulle “intese” regionali con enti territoriali interni ad altro Stato. Potere regolamentare speciale dello Stato e potere regolamentare generale delle Regioni. Esiste una riserva costituzionale di regolamento comunale? La concentrazione delle funzioni amministrative nei Comuni salvo il loro conferimento per assicurarne l’esercizio

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unitario a Province, città metropolitane, Regioni e Stato. Funzioni amministrative proprie dei Comuni e funzioni amministrative loro “conferite”. Il favore per l’iniziativa autonoma dei cittadini singoli o associati per lo svolgimento di attività di interesse generale nell’art.118, ultimo comma, Cost. Una questione cruciale: gli assai diversi modi di intendere la disciplina costituzionale sull’autonomia finanziaria delle Regioni. Interpretazioni del potere sostitutivo del “Governo” a tutela dei valori indicati nell’art.120, secondo comma, Cost. L’attuazione legislativa del T.V cost. riformato: una vicenda difficile; stato della questione. La prevedibile terza riforma del T.V, parte II cost., il senato come camera rappresentative delle regioni, e le iniziative dirette a riformare la riforma. Testi consigliati Per il punto 1) S. P. Panunzio (a cura di), I costituzionalisti e l’ Europa, Giuffrè, Milano, 2002 Per il punto 2) A. Manzella - P. Melograni - E. Paciotti - S. Rodotà, Riscrivere i diritti in Europa, Il Mulino, Bologna, 2001 R. Nania - P. Ridola, I diritti costituzionali¸Giappichelli, Torino, 2001 P. Barile- E. Cheli- S.Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, (limitatamente al capitolo quinto della parte terza) ult. Ed., Cedam, Padova, 2000 A. Baldassarre, I diritti della persona e valori costituzionali, Giappichelli, Torino, 1997 Per il punto 3) T. Martines - A. Ruggeri - C. Salazar, Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, Milano, 2002 B. Caravita, La Costituzione dopo la riforma del Titolo V, Giappichelli, Torino, 2002 S. Mangiameli, Riforme e regionalismo italiano, Giappichelli, Torino, 2001 S. Bartole – R. Bin – G. Falcon – R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, Il Mulino, Bologna, 2003. Per i testi consigliati sui tre punti le parti da approfondire saranno indicate direttamente dal docente agli studenti. Quanto alle parti da approfondire il docente indicherà all’inizio del corso quelle che interessano agli studenti che frequentano il modulo A e quelle che interessano agli studenti che frequentano il modulo B. ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere L-P e Q-Z) Prof. Erik Furno Programma I Modulo

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Diritto e ordinamento giuridico. Lo Stato e i suoi ordinamenti costitutivi. Stato - comunità e Stato - persona. Le forme dello Stato. Le forme di Governo. Gli istituti di democrazia diretta e gli istituti rappresentativi. Vicende storico - costituzionali dello Stato Italiano: rapporti con altri ordinamenti. Le fonti del diritto. Le figure giuridiche soggettive. Le situazioni giuridiche soggettive. Lo Stato apparato e i soggetti pubblici. Gli organi costituzionali e di rilievo costituzionale. Il Parlamento: struttura e funzioni. Il Presidente della Repubblica: struttura funzioni. Il Governo: struttura e funzioni. La Pubblica amministrazione: principi costituzionali e attività. I diritti e i doveri dei cittadini. Il principio di eguaglianza e le libertà nella Costituzione Italiana. I diritti politici e i sistemi elettorali. I rapporti economici nella Costituzione. L’iniziativa economica privata e i suoi limiti. Il diritto di proprietà e i suoi limiti. Il lavoro nella costituzione. Libertà e pluralismo sindacale. Le strutture giurisdizionali. Principi generali sulla giurisdizione. Le garanzie costituzionali. Il sindacato di costituzionalità delle leggi e le altre competenze della Corte Costituzionale. II Modulo Lo Stato - comunità: le autonomie. Le autonomie territoriali nella Costituzione. La Regione: organizzazione, attribuzione, controlli. Gli enti locali infraregionali. La riforma del titolo V della Costituzione: le leggi costituzionali, 22 novembre 1999, n. 1, e 18 ottobre 2001, n. 3. Il potere statutario delle Regioni ordinarie. Il potere legislativo esclusivo dello Stato. Il potere legislativo esclusivo delle Regioni. Il potere legislativo concorrente delle Regioni. Il potere regolamentare delle Regioni. L’autonomia finanziaria delle Regioni. Testi Consigliati I modulo (uno a scelta dello studente): Barile – Cheli – Grassi – Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova, ultima edizione Martines, Diritto costituzionale, Giuffrè, Milano, ult. ed. Fusaro – Barbera, Corso di Istituzione di diritto Pubblico, Il Mulino, Bologna, 2001 Bin - Pitruzzella, Diritto Pubblico, Giappichelli, Torino 2002 II Modulo(uno a scelta dello studente): T. Martines, A. Ruggeri, C. Salazar, Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, Milano, 2002; B. Carovita, La Costituzione dopo la riforma del titolo V, Giappichelli, Torino, 2002; S. Mangiameli, Riforma e regionalismo italiano, Giappichelli, Torino, 2001. ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Corso Laurea in Scienze Turistiche) (Lettere A – L) Prof. Alfonso Cecere Programma

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Descrizione del programma: cenni sull’ordinamento repubblicano; il sistema delle fonti del diritto; i rapporti e l’organizzazione dei centri di potere statale; il sistema autonomistico repubblicano; la pubblica amministrazione e l’attività amministrati-va (attività autoritativa e attività funzionale); il procedimento e l’atto amministra-tivo; le libertà dei privati; i servizi pubblici e le libertà economiche; il potere pub-blico e il settore del turismo; la legge n.132 del 2001. Libro di Testo a scelta dello studente uno dei seguenti manuali per i corsi di laurea triennale: BARILE, CHELI, GRASSI, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova, ultima edizione; CARETTI, DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, Torino, ultima edizione; BARBERA, FUSARO, Corso di diritto pubblico, il Mulino, Bologna, ultima edizione; MARTINES, Diritto Pubblico, Giuffrè, Milano, ultima edizione. Ad integrazione verrà distribuita durante il corso una dispensa sulla legislazione del turismo. ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Corso Laurea in Scienze Turistiche) (Lettere M – Z) Prof. Alfonso Maria Cecere Programma Descrizione del programma: cenni sull’ordinamento repubblicano; il sistema delle fonti del diritto; i rapporti e l’organizzazione dei centri di potere statale; il sistema autonomistico repubblicano; la pubblica amministrazione e l’attività amministrati-va (attività autoritativa e attività funzionale); il procedimento e l’atto amministra-tivo; le libertà dei privati; i servizi pubblici e le libertà economiche; il potere pub-blico e il settore del turismo; la legge n.132 del 2001. Libro di Testo a scelta dello studente uno dei seguenti manuali per i corsi di laurea triennale: BARILE, CHELI, GRASSI, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova, ultima edizione; CARETTI, DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, Torino, ultima edizione; BARBERA, FUSARO, Corso di diritto pubblico, il Mulino, Bologna, ultima edizione; MARTINES, Diritto Pubblico, Giuffrè, Milano, ultima edizione. Ad integrazione verrà distribuita durante il corso una dispensa sulla legislazione del turismo. ISTITUZIONI DI ECONOMIA Prof. Maria Rosaria Canale Introduzione al corso: I principi dell’economia. La distinzione tra Microeconomia e Macroeconomia. Aspetti della teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio. Le preferenze. Le curve di indifferenza. Le funzioni di utilità. La scelta ottima. Le curve reddito-consumo. Beni normali-beni inferiori.Curve prezzo-consumo e curve di

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domanda. Beni di Giffen. Effetto di reddito ed effetto di sostituzione. La curva di domanda individuale. Domanda e offerta: La domanda di mercato. L’elasticità della domanda rispetto al prezzo. Spostamenti della curva di domanda. Beni sostituti e beni complementari. L’offerta di mercato. L’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo. L’equilibrio di mercato. La regolamentazione dei prezzi. L’effetto delle imposte. Mercati e benessere: La disponibilità a pagare. La rendita del consumatore. La rendita del produttore.Produzione e costi: I metodi di produzione. La funzione di produzione. Breve e lungo periodo. Rendimenti di scala. Il concetto di costo-opportunità. Le funzioni di costo. Il breve periodo: costi fissi e variabili; costo totale, costo medio, costo marginale. Le funzioni di costo nel lungo periodo. L’impresa e le forme di mercato: L’obiettivo dell’impresa. I ricavi. La massimizzazione del profitto. La concorrenza perfetta: equilibrio di breve e di lungo periodo. Il monopolio: l’equilibrio del monopolista; la discriminazione dei prezzi; il monopolio naturale breve e lungo periodo; implicazioni in termini di benessere; casi di discriminazione del prezzo. L’oligopolio: il caso del duopolio; collusioni e cartelli.I mercati dei fattori: La domanda di lavoro. L’equilibrio sul mercato del lavoro. Altri fattori di produzione. Alcune determinanti dei salari di equilibrio. Aspetti relativi alla distribuzione del reddito. Esternalità e beni pubblici:Esternalità positive e negative. Il caso dell’inquinamento. Intervento pubblico ed esternalità. I beni pubblici. La contabilità nazionale:Il flusso circolare. Il prodotto interno lordo (PIL). Il reddito nazionale. Gli indici dei prezzi. La crescita economica nel lungo periodo.Le determinanti dello sviluppo. Crescita e politica economica. L’effetto di convergenza. Risparmi, investimenti e sistema finanziario:I mercati finanziari. La relazione tra risparmi e investimenti. Il bilancio dello Statoe il debito pubblico.La disoccupazione:Le misure della disoccupazione. Le spiegazioni teoriche. La teoria del salario efficiente. La moneta e l’inflazione:La domanda di moneta. I motivi per detenere moneta. L’offerta di moneta. La base monetaria. Il moltiplicatore monetario. La teoria quantitativa. L’inflazione: cause e costi. L’economia aperta:Bilancia commerciale e bilancia dei pagamenti. I movimenti di capitale. Tassi di cambio nominali e reali. La parità dei poteri di acquisto:Le fluttuazioni economiche di breve periodo: Domanda aggregata e offerta aggregata. Il ruolo della politica monetaria e della politica fiscale. Libro di testo consigliato: N. G. MANKIW, Principi di economia, Bologna, Zanichelli. ISTITUZIONI E DOTTRINE ECONOMICHE AZIENDALI COMPARATE Prof. Ettore Cinque (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LABORATORIO DI ANALISI DELLA QUALITA’ E STAGE Prof. Neri Lauro (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LABORATORIO DI MERCATO E STAGE Prof. Emilio Di Meglio (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LABORATORIO DI ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA E STAGE

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Prof. Massimo Aria (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LETTERATURA ITALIANA: ITINERARI CULTURALI E PARCHI LETTERARI Prof. Roberta Lencioni Programma La letteratura e i luoghi. I. La letteratura come giacimento culturale: i Parchi letterari. II. Per una storia della rappresentazione dello spazio dalle origini al 900: narrare, descrivere, rappresentare. II. I luoghi (in particolare Napoli e la Campania) attraverso le opere. Letture scelte da: Dante, Commedia. F. Petrarca, Canzoniere. G. Boccaccio, Decameron. Poliziano, Stanze per la giostra. G. Sannazaro, Arcadia. U. Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis. G. Leopardi, Canti. A. Manzoni, I promessi sposi. G. Verga, I Malavoglia. L. Pirandello, Novelle per un anno; Il fu Mattia Pascal. N.B. Si raccomanda, la lettura delle opere, un’accurata e recente edizione commentata o un’adeguata antologia in uso nei licei. Testi consigliati per lo studio della storia della letteratura e degli autori, delle opere, delle correnti, delle forme e dei centri culturali: G. Ferroni, Profilo storico della letteratura italiana (vol. unico o in due tomi), Einaudi, o un analogo testo in uso nei licei. Oppure (con antologia): G. Ferroni et alii, Storia e testi della letteratura italiana, Mondatori Università. Per approfondimenti tematici: Storia d’Italia, Annali 5, Il paesaggio, Einaudi, 1982. G. Bertone, Lo sguardo escluso. L’idea di paesaggio nella letteratura occidentale, Interlinea, Novara, 1999. AA.VV., Poros. Idee di Napoli, Marco Valerio editore, Torino, 2002. LINGUA FRANCESE (nuovo ordinamento) Prof.ssa Maria Rosaria Ansalone Il nuovo ordinamento prevede per la Lingua francese, in tutti i corsi di laurea triennali, 5 crediti. Si richiede pertanto una sufficiente conoscenza pregressa del francese, al fine di raggiungere l’obiettivo di un insegnamento/apprendimento di specialità (francese dell’economia, degli affari, della finanza, giuridico, ecc.). Pertanto un test di ingresso, inteso ad accertare il livello di conoscenza, verrà proposto, nella seconda metà di settembre, ai candidati che scelgano la lingua francese come

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seconda lingua straniera. I risultati consentiranno altresì di suddividere gli studenti in gruppi di livello omogenei. Programma Strutture fonetiche e morfo-sintattiche della lingua di base. Esercitazioni di laboratorio. Lettura, comprensione ed analisi linguistica di testi scritti, a carattere economico-commerciale, giuridico o dell’attualità della Francia contemporanea (cultura, istituzioni, politica). Traduzione e commento di testi scritti del francese dell’attualità economica, commerciale e giuridica. Testi consigliati DELATOUR, JENNEPIN, LEON-DUFOUR, MATTLE-YEGAMEH, TEYSSIER, Grammaire du français. Cours de civilisation française de la Sorbonne, Paris, Hachette FLE, 1991. M. R. ANSALONE, M. C. JULLION, C. MARAZZA, Français pour l’Économie, le Droit, les Sciences Politiques, Milano, Vita e Pensiero, 1999. LINGUA INGLESE (Lettere A-D e E-O) Prof. Gennaro Marino Programma Titolo del Corso: English for the Faculty of Economics Programma Il programma del corso si divide in due MODULI: il Mod.1 verrà svolto nel primo semestre, il Mod. 2 nel secondo semestre Modulo 1: General English

1. Le principali funzioni comunicative, il vocabolario di base dell'inglese quotidiano, e le strutture fondamentali contenuti nel testo consigliato. 2. Elementi di fonetica, morfologia e sintassi contenuti in una serie di lezioni tenute

dal docente e distribuite gratuitamente sotto forma di Units.

3. Una schematica impostazione della lettura in generale usando i brani contenuti nel testo consigliato.

N.B. Il programma dell’inglese generale verrà svolto nel primo semestre. Lo scopo è quello di porre le basi lessicali, strutturali e funzionali di base della lingua inglese prima di accedere ai linguaggi specifici dell’economia, della finanza, etc Alla fine del semestre è prevista una prova ‘in itinere’, non fiscalizzata, volta ad accertare che tale competenza di base sia stata raggiunta. Essa si chiamerà ‘access test to ESP English’.

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Il superamento dell’access test dà diritto ai primi 5 crediti formativi (CFU) Modulo 2: ESP English for Students of Economics

1. Lo sviluppo delle abilità di lettura dell'inglese per scopi specifici (ESP), attraverso l'analisi lessicale, strutturale e retorica di brani economici, finanziari, commerciali (e campi affini) inserite in specifiche ESP Units, corredate di esercizi e attività. N.B. Il programma dell’inglese per scopi specifici (cioè l’inglese settoriale dei campi di studio dei vari corsi di laurea triennale: economia, finanza, commercio, diritto, marketing, etc) sarà svolto nel secondo semestre. La finalità del corso dell’inglese per scopi specifici è quella di fornire ad un laureato in economia, le competenze necessarie per leggere e capire testi attinenti alle materie di studio del suo curriculo. Alla fine del semestre è prevista una sola prova orale che verte sul materile presentato nelle ESP UNITS. Il superamento dell’esame finale (con qualsiasi voto) dà diritto ai secondi 5 crediti formativi (CFU). Sul verbale ufficiale dell’esame, pertanto, sarà trascritto l’unico voto in trentesimi e l’accredito dei 10 CFU previsto dall’ordinamento delle lauree triennali della nostra Facoltà sarà automatico. Testi consigliati Modulo 1: 1. L. and J. Soars, Headway Elementary, Student’s Book and Workbook, Cambridge

University Press, ult. ed. 2. Le schede di fonetica e le Units di grammatica inglese distribuite dal docente e/o dai

collaboratori. Modulo 2: 1. Le Units di ESP contenenti i testi del linguaggio economico-finanziario con esercizi e attività distribuite direttamente dal docente e/o dai collaboratori. Testi di consultazione:

1: F. Picchi, Grande Dizionario: Inglese-Italiano Italiano -Inglese, Hoepli, Milano, ult. ed. 2: The Cambndge International Dictionary of English, Cambridge University Press, ult. ed. 3: F. Picchi, Economics and Business, Zanichelli, Bologna, ult. ed.

N.B. 1. L'accesso alla seconda parte del corso (II semestre), che viene tenuto in massima parte in lingua inglese, e di conseguenza l'accesso all'esame finale, è consentito solo agli studenti che hanno una sufficiente conoscenza della lingua, o, comunque, quella stabilita dal programma del Modulo 1. Tale conoscenza è accertata, come sopra specificato, con un colloquio informale non fiscalizzato (access test), delle cui modalità lo studente può informarsi direttamente dal docente e/o i suoi collaboratori di cattedra;

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2. Già dal primo semestre, lo studente deve imparare ad usare un buon dizionario monolingue. 3. Poiché il corso di inglese si svolge su un arco di due semestri, in dipartimento viene

distribuita una "Breve Guida allo Studio della Lingua Inglese e alla Preparazione dell'Esame", con

tutti i dettagli del programma e i suggerimenti per facilitarne lo studio. 4. Gli studenti del vecchio ordinamento, che devono sostenere anche una prova scritta, sono pregati di prendere visione del programma a loro espressamente dedicato, che viene esposto nella bacheca del docente ufficiale della materia. LINGUA INGLESE (Lettere P-Z) Prof. Mario Parente

Programma da 10 crediti I Anno Tutte le Units contenute nel testo English Grammar in Use. II Anno Lettura, traduzione ed esposizione in inglese del testo: The Language of Economics.

Testi consigliati I Anno R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press, Oxford, 1997; A.J. Thompson A.V. Martinet, A Pratical English Grammar, London, 1997.

II Anno N. Bickmore – C.Mills, The Language of Economics, Arte Tipografica, Napoli, 2002;

Oppure qualsiasi altro testo a scelta dello studente da sottoporre al docente almeno due mesi prima dell’esame. Opere di consultazione Collins Cobuild English Dictionary, Harper Collins, Publishers Ltd., 1995;

F. Picchi, Language and Business, Bologna, Zanichelli, 1995; Oxford Advanced Learner’s Dictionary (OALD), O.U.P.;

Programma per gli studenti del Nuovo Ordinamento con cinque crediti:

Le prime 50 Units del testo di grammatica consigliato. Le Units 1,3,4 del testo di lettura consigliato. Testi consigliati:

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1) R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press, Oxford,

1997; 2) N. Bickmore – C.Mills, The Language of Economics, Arte Tipografica, Napoli, 2002; Opere di consultazione Collins Cobuild English Dictionary, Harper Collins, Publishers Ltd., 1995; F. Picchi, Language and Business, Bologna, Zanichelli, 1995;

N.B. Per tutti gli studenti sia con 5 sia con 10 crediti l’esame di lingua inglese prevede una prova scritta e una prova orale che si terranno nello stesso appello e comporteranno un voto unico. La prova scritta è di ammissione/non ammissione alla prova orale.

Programma per gli studenti che devono sostenere la “prova di idoneità” in lingua inglese.

1) prova scritta: svolgimento di un test linguistico di 25 domande che richiedono la conoscenza della grammatica di base. (multiple choice, fill in the blanks etc.)

Il test comporta ammissione/non ammissione alla prova orale.

2) prova orale: esposizione in lingua inglese di una delle letture indicate nel testo consigliato.

Testi consigliati:

1) R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press, Oxford, 1997;

2) N. Bickmore – C.Mills, The Language of Economics, Arte Tipografica, Napoli, 2002; units 3 e 4

LINGUA INGLESE (CLAS) I Anno Prof. Walter Giordano (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LINGUA E LABORATORIO DI INGLESE (CLAS) II Anno Prof. Giulia Corazza (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LINGUA SPAGNOLA Prof. Graziella Francini I semestre

Programma

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Obiettivi: Il corso si propone di fornire le strutture linguistiche fondamentali tendenti a sviluppare le abilità di comunicazione orale e scritta, su basi funzionali e situazionali, in macrolingua - il linguaggio di comunicazione quotidiana-, e l'acquisizione della microlingua fondamentale, il linguaggio di specializzazione professionalizzante dei vari corsi di laurea triennale. In pari tempo, intende promuovere la conoscenza del vasto mondo ispanofono. A tale scopo, il corso è suddiviso in due moduli di formazione progressivi: - I Modulo di introduzione (I bimestre): • Fonetica e Morfosintassi di base: il sistema verbale regolare, il sintagma nominale;

principali verbi irregolari. • Lessico fondamentale di macrolingua: avviamento alla conversazione graduale

intorno ai "Centri di Interesse" di Español Actual. Centros de Interés de Macrolengua. Situaciones básicas de comunicación, concernenti gli argomenti di vita quotidiana trattati, relativi esercizi applicativi; comprensione e commento delle corrispondenti letture.

• Le modalità linguistiche di comunicazione più ricorrenti: introduzione alla corrispondenza privata, fax e conversazioni telefoniche in contesti basilari di macrolingua.

• Il corso è integrato da attività guidate in laboratorio linguistico multimediale computerizzato (L6).

NB: Alla fine del primo bimestre, gli studenti dovranno sostenere un test e un colloquio inerenti ai contenuti del I Modulo formativo. Bisogna superare tale prova di accertamento per accedere all'esame finale (scritto e orale), che avrà luogo dopo il II Modulo. - II Modulo di perfezionamento (II bimestre) • Approfondimento delle strutture avanzate della lingua: sintassi del verbo. • Aree semantiche di microlingua atte a fornire la conoscenza basilare del linguaggio

di specializzazione: economico - commerciale, finanziario, statistico, amministrativo, giuridico; relativi esercizi applicativi; comprensione e commento di letture inerenti alle aree tematiche sviluppate.

• Le modalità linguistiche di comunicazione più ricorrenti negli affari: introduzione alla corrispondenza commerciale. Analisi di annunci economici e pubblicitari.

• Attività guidate in laboratorio linguistico multimediale computerizzato (L6). • Approccio al "mundo hispánico": saranno illustrati, mediante seminari, la Spagna o

un paese ispanofono sotto il profilo geografico, dello sviluppo economico e delle problematiche attuali.

Il corso conferisce 5 crediti Testi consigliati: - G. Francini, Morfosintaxis del Español para Italófonos, Egea, Milano, 2002. Il testo vale per entrambi i moduli, con graduale passaggio di competenza linguistica. -G. Francini, G. Morelli, Español Actual. Centros de Interés de Macrolengua, Situaciones básicas de comunicación, Egea, Milano, 1999

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- G. Francini, G. Morelli, La Microlengua Fundamental Española de las áreas económico - comercial, industrial, administrativa y financiera. Egea, Milano, 2000 ♦ Per gli studenti dei corsi laurea quadriennale (vecchio ordinamento) il programma

di studio è quello previsto per entrambi i moduli, compresa la succitata prova intermodulare.

♦ Gli studenti che devono sostenere la prova idoneativa sono invitati a frequentare, con progressione modulare, le lezioni.

LINGUA TEDESCA Prof. Niehaus Stephan (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MACROECONOMIA Lettere: A-C) Prof.Adriano Giannola D-K) Prof. Giancarlo De Vivo Q-Z) Prof. Guido Cella Macroeconomia : programma generale I Modulo: Nozioni fondamentali Microeconomia e macroeconomia. Gli aggregati fondamentali della contabilita’ nazionale. Grandezze reali e nominali. Il circuito economico. Domanda di moneta. Offerta di moneta (Banca centrale, credito, base monetaria )L’equilibrio macroeconomico.Le determinanti della domanda aggregata. Introduzione al mercato del lavoro e all’offerta aggregata. Introduzione ai rapporti con l’estero: bilancia dei pagamenti e delle partite correnti.Introduzione al ruolo dell’operatore pubblico: bilancio, disavanzo e debito. Testi consigliati (v. II Modulo) II Modulo: Funzionamento e problemi del sistema economico Il mercato del lavoro e l'offerta di merci (impostazioni alternative) I rapporti con l'estero e l'unione monetaria. Inflazione. Disoccupazione Debito pubblico. I problemi dell'eurozona. La crescita economica Testi consigliati In ragione della recente (e imminente) pubblicazione di nuovi testi e di nuove edizioni di manuali gia' utilizzati, i singoli docenti forniranno il programma dettagliato delle letture all'inizio del corso. Le indicazioni bibliografiche richiederanno agli studenti un impegno individuale non superiore a quello previsto dalla recente riforma universitaria. Peraltro, va ricordato che la macroeconomia, analizzando e interpretando realta' complesse come quelle dei sistemi economici moderni, si avvale di un apparato concettuale articolato e strutturato per la cui comprensione il solo studio individuale puo' risultare oneroso se non accompagnato dalla frequenza assidua dei corsi

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MACROECONOMIA (Lettere L-P) Prof.ssa Lilia Costabile Programma generale I Modulo: Nozioni fondamentali Microeconomia e macroeconomia. Gli aggregati fondamentali della contabilita’ nazionale. Grandezze reali e nominali. Il circuito economico. Domanda di moneta. Offerta di moneta (Banca centrale, credito, base monetaria) L’equilibrio macroeconomico.Le determinanti della domanda aggregata. Introduzione al mercato del lavoro e all’offerta aggregata. Introduzione ai rapporti con l’estero: bilancia dei pagamenti e delle partite correnti.Introduzione al ruolo dell’operatore pubblico: bilancio, disavanzo e debito. Testi consigliati II Modulo: Funzionamento e problemi del sistema economico Il mercato del lavoro e l'offerta di merci (impostazioni alternative) I rapporti con l'estero e l'unione monetaria. Inflazione. Disoccupazione Debito pubblico. I problemi dell'eurozona. La crescita economica Testi consigliati Dornbush, Fisher e Startz, Macroeconomia, VIII edizione, Mc Graw-Hill, Milano, 2002. MARKETING (Lettere A-K) Prof. Luigi Cantone Premessa Per tener conto del nuovo ordinamento didattico previsto dai corsi di laurea triennale, la disciplina Marketing già prevista dal vecchio ordinamento didattico tuttora in vigore (laurea quadriennale) è suddivisa in due moduli formativi: Modulo A-Marketing Strategico; Modulo B-Marketing Operativo. Per gli studenti dei corsi di laurea quadriennale (vecchio ordinamento) che devono o intendono sostenere l’esame di Marketing il programma di studio è quello previsto per entrambi i Moduli. Per gli studenti dei corsi di laurea triennale (nuovo ordinamento), invece, i 5 crediti formativi assegnati alla disciplina Marketing corrispondono al programma didattico previsto per Modulo B-Marketing Operativo. In seguito sono descritti in dettaglio entrambi i Moduli.

Modulo A Marketing strategico

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Destinatari e carico didattico Il modulo didattico è destinato agli studenti dei corsi della laurea quadriennale che hanno nel piano di studi la disciplina Marketing. Il Modulo si sviluppa in 35 ore circa di lezioni di aula (lezioni ex catedra) e 15 ore tra esercitazioni, discussione di casi di impresa e testimonianze aziendali. Per sostenere l’esame di Marketing gli studenti dei corsi di laurea quadriennale (vecchio ordinamento) dovranno obbligatoriamente integrare il carico didattico del presente Modulo con quello previsto dal Modulo B-Marketing Operativo, che si sviluppa in ulteriori 35 ore circa di lezioni di aula (lezioni ex catedra) e 15 ore circa tra esercitazioni, discussione di casi di impresa e testimonianze aziendali (i contenuti del Modulo B sono descritti di seguito).

Obiettivo Obiettivo didattico del modulo è di approfondire gli strumenti di analisi e i processi di gestione strategica del mercato delle imprese customer oriented. Il modulo didattico, pertanto, si propone di esplicitare le modalità attraverso cui le imprese: identificano i cambiamenti del mercato e l’impatto che essi hanno sulla condotta e sui propri processi di marketing; individuano il comportamento di acquisto e di consumo dei consumatori; analizzano le capacità market-driven strategicamente rilevanti al fine della customer satisfaction, della customer loyalty e retention, dell’acquisizione e mantenimento del vantaggio competitivo; segmentano il mercato, definiscono i segmenti target strategicamente più attrattivi e definiscono il posizionamento competitivo del sistema di offerta; formulano strategie di marketing più coerenti con le capacità interne, le opportunità offerte dal contesto ambientale e gli obiettivi di creazione di valore per i clienti e di creazione di valore economico.

Metodologia Le metodologie didattiche sono molteplici. A sessioni didattiche di tipo convenzionale, infatti, si alternano sessioni interattive basate sulla preparazione e discussione di casi aziendali e esercitazioni. Pertanto, ogni sessione didattica convenzionale si conclude con la preparazione di un lavoro di gruppo o individuale (caso aziendale, esercitazione) e la relativa discussione in aula con il docente. I team di lavoro sono costituiti durante il corso. Il corso, inoltre, è supportato da qualificate testimonianze di responsabili aziendali su tematiche strategiche di marketing.

Programma

Parte generale Fondamenti di base e concetti di marketing. Il processo di marketing come processo di creazione di valore per i clienti e per l’impresa. Strumenti di analisi di marketing: l’analisi della situazione esterna; l’analisi della situazione interna (le risorse e competenze market driven). Il comportamento di acquisto del cliente e il processo di

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acquisto. Il processo e gli strumenti di segmentazione del mercato, la scelta dei segmenti di clientela in target, il processo e gli strumenti di posizionamento competitivo del sistema di offerta. Le scelte strategiche di marketing.

Parte speciale Durante il modulo è prevista la discussione di casi aziendali e sono svolte alcune esercitazioni sui temi di del marketing strategico. I casi e le esercitazioni, tratti dalla letteratura nazionale e internazionale, e distribuiti in aula dal docente, sono parte integrante del programma e della valutazione dello studente in sede di esame finale. È prevista inoltre la realizzazione un project work sullo sviluppo e lancio di un nuovo concept di prodotto o servizio, che è parte integrante della valutazione in sede di esame finale. Modulo B Marketing operativo

Destinatari e carico didattico Il modulo didattico è destinato agli studenti dei corsi della laurea triennale per i quali è prevista nei piani di studio la disciplina Marketing. Al presente modulo sono assegnati 5 crediti formativi. Il modulo didattico, inoltre, è destinato anche agli studenti dei corsi della laurea quadriennale che devono o intendono sostenere l’esame di Marketing. Tali studenti devono obbligatoriamente integrare il programma di studio del Modulo B-Marketing Operativo con quello previsto dal Modulo A-Marketing Strategico, i cui contenuti già sono stati descritti in precedenza.

Obiettivo Obiettivo didattico del modulo è di sviluppare abilità e competenze sui processi decisionali relativi alle leve del marketing mix. Il modulo didattico, pertanto, si propone di esplicitare le modalità attraverso cui le imprese assumono decisioni riguardanti: l’ampiezza e la profondità dell’assortimento di prodotti e servizi da offrire ai clienti in target; la gestione della marca; la determinazione del prezzo dei prodotti e servizi; la scelta dei canali commerciali; la determinazione del budget pubblicitario e la pianificazione dei media di comunicazione verso i clienti in target; la gestione della rete di vendita e della logistica distributiva. Il modulo prevede alcune sessioni dedicate alla definizione del piano di marketing, ai processi di organizzazione, realizzazione e controllo delle attività di marketng. Sono trattati, inoltre, alcuni fondamenti di base del marketing strategico: strumenti di analisi strategica, interna e esterna; segmentazione del mercato, scelta dei segmenti target; posizionamento e differenziazione del sistema di offerta.

Metodologia

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Le metodologie didattiche sono molteplici. A sessioni didattiche di tipo convenzionale (lezioni ex catedra), infatti, si alternano sessioni interattive basate sulla preparazione e discussione di casi aziendali e esercitazioni. Pertanto, ogni sessione didattica convenzionale si conclude con la preparazione di un lavoro di gruppo o individuale (caso aziendale, esercitazione) e la relativa discussione in aula con il docente. I team di lavoro sono costituiti durante il corso. Il corso, inoltre, è supportato da qualificate testimonianze di responsabili aziendali su tematiche di marketing operativo.

Programma

Parte generale Fondamenti di base e concetti di marketing. Fondamenti di base del marketing strategico: strumenti di analisi a supporto delle decisioni di marketing; segmentazione del mercato; scelta dei segmenti di clientela in target; il processo e gli strumenti di posizionamento e differenziazione del sistema di offerta. Le decisioni di marketing operativo: la gestione dell’assortimento dei prodotti-servizi; la gestione della marca; la determinazione del prezzo dei prodotti-servizi; la gestione dei canali commerciali; la gestione della logistica di marketing; la gestione delle reti di vendita; la gestione del mix degli strumenti comunicazione verso il mercato (pubblicità, promozione vendite, vendita personale, sponsorizzazione, pubbliche relazioni); il piano di marketing; l’organizzazione e la realizzazione delle attività di marketing; il controllo dell’azione di marketing.

Parte speciale Durante il modulo è prevista la discussione di casi aziendali e sono svolte alcune esercitazioni sui alcuni temi del marketing operativo. I casi e le esercitazioni, tratti dalla letteratura nazionale e internazionale, e distribuiti in aula dal docente, costituiscono parte integrante del programma e dalla valutazione dello studente in sede di esame finale. È prevista inoltre la realizzazione un project work sullo sviluppo e lancio di un nuovo concept di prodotto o servizio, che è parte integrante della valutazione in sede di esame finale.

Testi consigliati Per gli studenti dei corsi di laurea quadriennale (Modulo A e Modulo B)

Parte generale In alternativa uno dei seguenti testi: J.J. Lambin, Marketing strategico e operativo, McGraw-Hill, Milano, 2000 Ph. Kotler, Marketing Management. Analisi, pianificazione, attuazione e controllo, Isedi (ultima edizione) L. Guatri, S. Vicari, R. Fiocca, Marketing, McGraw-Hill, 1999 R.S. Winer, Marketing, Apogeo, 2002

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Parte speciale Casi aziendali e esercitazioni di marketing (distribuiti in aula dal docente dal docente durante il corso). Per gli studenti dei corsi di laurea triennale (Modulo B)

Parte generale In alternativa uno dei seguenti testi: J.J. Lambin, Marketing strategico e operativo, McGraw-Hill, Milano, 2000, Capp. 2,6,7,8,9,10,12,13,14,15. Ph. Kotler, Marketing Management. Analisi, pianificazione, attuazione e controllo, Isedi (ultima edizione), Capp. 1,3,10,11,13,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26. L. Guatri, S. Vicari, R. Fiocca, Marketing, McGraw-Hill, 1999, Capp.: 1,7, Appendice A,9,11,12,13,14,Appendice B, 15,16,17,18 R.P. Bagozzi, Fondamenti di Marketing, Il Mulino, 2001 (tutto) R.S. Winer, Marketing, Apogeo, 2002, Capp. 1,3,8,9,11,12

Parte speciale Casi aziendali e esercitazioni di marketing (distribuiti in aula dal docente durante il corso).

Project Work A partire dal secondo modulo è previsto che gli studenti, dei corsi di laurea sia triennale che quadriennale, organizzati in gruppi, realizzino un project work sullo sviluppo e lancio di un nuovo concept di prodotto o di servizio. I gruppi di lavoro sono guidati dal docente per quanto riguarda la metodologia di ricerca. Il project work è parte integrante della valutazione in sede di esame finale. Per la realizzazione dei project work gli studenti potranno usufruire delle strutture e delle attrezzature del Laboratorio di Marketing durante gli orari previsti dalla programmazione annuale. Si informano gli studenti che il corso di Marketing si integra con le attività del Laboratorio di Marketing svolte durante l’anno accademico 2002-03. Le attività previste sono le seguenti: testimonianze aziendali; sviluppo assistito di progetti svolti dagli studenti; assistenza agli studenti per la partecipazione a premi e altre gare di rilievo nazionale che hanno ad oggetto il marketing; seminari di studio sui temi del marketing. MARKETING (Lettere L-Z) Prof. Raffaele Cercola

Argomenti

Il concetto di marketing. Le analisi di marketing. Il cliente. La segmentazione. La scelta

del target. Il posizionamento: le tecniche e le variabili rilevanti. Il piano di marketing.

Le scelte di prodotto: l’assortimento, la marca, la confezione. Il marketing dei servizi.

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Le scelte di prezzo. Le scelte di distribuzione: i canali, i processi, le formule. Le scelte

di comunicazione: i mezzi, il communication mix. La produzione nelle imprese di

servizi. La gestione del cambiamento.

Testi consigliati

Parte generale J. Paul Peter, James H: Donnelly jr., Marketing, McGraw-Hill, Milano (capp. 5, 6, 7, 8,

9, 10, 11)

R. Cercola, Marketing, collana Tutor, Etaslibri, Milano (capp. Da 1 a 8 incluso).

Parte speciale R. Cercola, E. Bonetti, Il cambiamento nella produzione dei servizi, Etaslibri, Milano.

MARKETING (CLAS) Prof. Luigi Cantone (Mutuato) MARKETING INTERNAZIONALE Prof. Luigi Cantone (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MATEMATICA ATTUARIALE (Esame a scelta libera del nuovo ordinamento) Prof.ssa Elena Cardona Programma Richiami di calcolo delle probabilità Assicurazioni contro i danni Assicurazioni sulla durata di vita Assicurazioni sulla salute Testo consigliato E. Pitacco, Elementi di Matematica delle Assicurazioni, Lint Trieste. MATEMATICA FINANZIARIA (Lettere A-D) Prof. Giovanna Di Lorenzo Calcolo finanziario: Leggi finanziarie usuali, Leggi finanziarie generali in una e due variabili, La struttura a termine dei tassi di interesse, Ammortamenti;

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Scelte finanziarie: Obiettivi finanziari, Il Valore Attuale Netto, VAN sul capitale proprio, VAN e ROE, Durata media finanziaria (duration) e Immunizzazione. Testo consigliato “Matematica in azienda 1. Calcolo finanziario con applicazioni” di E. Castagnoli e L. Peccati, Egea, Milano (2002). MATEMATICA FINANZIARIA (Lettere E-O) Prof.ssa Elena Cardona Programma Regimi e leggi finanziarie Rendite certe Prestiti indivisi Valutazione delle operazioni finanziarie Gestione dei prestiti divisi in titoli mobiliari Struttura per scadenza dei tassi di interesse Cenni sulla teoria dell'immunizzazione finanziaria Testi consigliati R.L. D’Ecclesia-L.Gardini, Appunti di Matematica Finanziaria I, Giappichelli, Torino (quarta ed.) oppure E.Castagnoli-L.Peccati, Matematica in Azienda-Calcolo finanziario con applicazioni, Egea, Milano oppure E.Volpe di Prignano, Lezioni di Matematica Finanziaria Classica, Cisu, Roma (seconda edizione) E.Volpe di Prignano, Complementi di Matematica Finanziaria, Kappa, Roma (seconda edizione) MATEMATICA FINANZIARIA (Lettere P-Z) Prof. Emilia Di Lorenzo Calcolo finanziario: Leggi finanziarie usuali, Leggi finanziarie generali in una e due variabili, La struttura a termine dei tassi di interesse, Ammortamenti; Scelte finanziarie: Obiettivi finanziari, Il Valore Attuale Netto, VAN sul capitale proprio, VAN e ROE, Durata media finanziaria (duration) e Immunizzazione. Testo consigliato “Matematica in azienda 1. Calcolo finanziario con applicazioni” di E. Castagnoli e L. Peccati, Egea, Milano (2002).

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MATEMATICA PER L'ECONOMIA Prof. Achille Basile Programma Il corso consta di tre parti: Complementi di Matematica, Ottimizzazione, Analisi degli Equilibri. Quest’ultima parte, mentre è da ritenersi facoltativa per gli studenti della Facoltà di Economia, è obbligatoria per gli eventuali studenti provenienti da altre Facoltà. Gli strumenti matematici sono introdotti a partire dalle classiche esigenze della Teoria Economica di base e sono illustrati attraverso esempi e (la risoluzione di) esercizi di applicazione all’economia. Complementi di Matematica. Numeri complessi. Spazi vettoriali e problemi lineari. Forme quadratiche Teorema di Frobenius-Perron. Funzioni convesse e generalizzazioni. Teoremi di separazione. Funzioni implicite. Sistemi di equazioni differenziali. Ottimizzazione. Richiami di programmazione libera. Metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Le condizioni di Kuhn e Tucker. Programma lineare. Il problema classico del calcolo delle variazioni. Il problema isoperimetrico. Il principio del massimi di Pontriaguine. Analisi degli equilibri. Preferenze ed utilità. Domanda. Economie di scambio. Nucleo di una economia. Equilibri competitivi. Repliche di un’economia. Economie con produzione. Testi consigliati Appunti del Prof. A. Basile reperibili presso la segreteria del Dipartimento di Matematica e Statistica. E' anche consigliata anche la lettura di alcuni capitoli dei libri: M. D. Intriligator, Mathematical optimization and economic teory , Prentice-Hall, New Jersey. A. C. Chiang, Elements of Dinamic optimization, McGraw-Hill, Milano, 1992. C. D. Aliprantis - D. J. Brown - O. Burkinshaw, Existence and optimality of competitive equilibria, Springer Verlag, 1989 (solo primo capitolo). W. Hildenbrad - A. P. Kirman, Equilibrium Analysis, North-Holland, 1988. MATEMATICA PER L'ECONOMIA E LE IMPRESE Laurea in Statistica e Informatica per l’Economia e le Imprese Prof. Jacqueline Morgan I. Analisi Matematica

1. Introduzione alla teoria degli insiemi: operazioni sugli insiemi, partizione di

un insieme; prodotto cartesiano; relazioni; relazione d’ordine; relazione di equivalenza; funzioni, funzioni composte; insiemi numerici.

2. Limiti di successioni numeriche e di funzioni reali di una variabile reale: successioni; limite di una successione; proprietà delle funzioni; funzioni

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elementari; limiti di una funzione; principali teoremi sui limiti; funzioni continue e le loro proprietà.

3. Derivate e differenziali per funzioni reali di una variabile reale: derivata e suo significato geometrico; continuità e derivabilità; regole di derivazione; derivate delle funzioni elementari; differenziale e sua interpretazione geometrica; derivabilità e monotonia; punti di massimo o di minimo (globali e locali) di funzioni derivabili; proprietà e approssimazione delle funzioni derivabili; funzioni convesse e concave; studio di una funzione; applicazioni economiche.

4. Spazi reali a n dimensioni: metrica o distanza; spazi euclidei; intorno e punto di accumulazione di un insieme; punti interni e insiemi aperti; punti di frontiera; insiemi chuisi, limitati e convessi.

5. Funzioni di piu variabili: limiti; continuità; derivate parziali e sue rappresentazioni geometriche; funzioni differenziabili; punti di massimo o di minimo (globali e locali), problemi di ottimo vincolati (cenni ai metodi risolutivi); funzioni convesse e concave.

6. Integrali: integrale di Riemann e sue proprietà; regole d’integrazioni; applicazioni economiche.

II. Algebra Lineare 1.Vettori e matrici: vettori; spazi vettoriali; dipendenza lineare; base; matrice; algebra delle matrici; determinanti; matrice inverse; rango di una matrice. 2. Diagonalizzazione di matrici: equazione caratteristica di una matrice; autovettori; diagonalizzazione di matrici; 3. Forme quadratiche: forme quadratiche; determinazione del segno di una forma quadratica e applicazioni. 4. Sistemi lineari: sistemi lineari e metodi di risoluzione.

Testo consigliato

Lorenzo Peccati - Sandro Salsa - Annamaria Squellati, Matematica per l’Economia e l’Azienda, Egea, 2001 (seconda edizione).

MERCEOLOGIA (Lettere A-K) Prof. Immacolata Niola Programma Parte generale Significato della Merceologia e suo ruolo nell’ambito delle discipline economiche. La qualità come parametro di valutazione commerciale delle merci. Certificazione dei prodotti e “mutuo riconoscimento”. Responsabilità del produttore. Il problema energetico. La politica italiana dell’energia. Fonti energetiche esauribili e rinnovabili. I combustibili: proprietà e classificazione. Il carbone. Il petrolio e i prodotti della sua distillazione. Il mercato petrolifero. Combustibili gassosi naturali ed artificiali.

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La liberalizzazione del mercato del gas naturale nella UE. Fissione nucleare. Reattori lenti e veloci. Problemi connessi alla fissione nucleare: effetti delle radiazioni e smaltimento delle scorie radioattive. Fusione termonucleare. Fusione “fredda”. Energia solare e sue applicazioni. Conversione fotovoltaica. Celle solari al silicio. Energia eolica. Energia geotermica. Energia da biomassa. Potenziale energetico del mare. Confronto fra i costi delle diverse fonti energetiche. L’energia elettrica dalla nazionalizzazione al Mercato Unico dell’Energia. Cogenerazione elettricità-calore. I rifiuti: classificazione e gestione. L’inquinamento ambientale. Gli alimenti: principi nutritivi e metodi di conservazione. Parte speciale Impatto ambientale dell’autotrazione e possibili rimedi. Benzina e gasolio. Carburanti alternativi: biodiesel, GPL, metano, idrogeno. Motori elettrici. Pile a combustibile. La riduzione dei consumi di carburante. Gestione telematica del traffico. Recupero-riciclaggio di carrozzerie, pneumatici usati e oli lubrificanti esausti. Testi consigliati Parte generale E. Chiacchierini, M. C. Lucchetti “Materie prime, trasformazione ed impatto ambientale”, Edizioni Kappa, Roma, 1997; oppure Dispense disponibili presso il Dipartimento di Analisi dei processi economico-sociali, linguistici, produttivi e territoriali. Parte speciale A. Azzi, I. Niola “Autotrazione e ambiente: problematiche e prospettive”, UTET, Torino, 1999. MERCEOLOGIA

(Lettere L-Z)

Prof. Maria Valletrisco Programma

I sistemi di conservazione degli alimenti a confronto, tra tradizione ed innovazione – La tendenza dei metodi fisici a prevalere su quelli chimici – Relazione tra la shelf-life degli alimenti ed il sistema HACCP. Utilizzo di sostanze chimiche ed incremento della produttività agraria – La sostanza organica e le proprietà fisiche del terreno – Prospettive e realtà dell’agricoltura biologica. Le problematiche ambientali – I cicli naturali e gli ecosistemi – La valutazione di

impatto ambientale (V.I.A.) – I codici di comportamento CEE – Legislazione e

normativa nazionale.

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Testi consigliati

Valletrisco M., De Clemente I.M., Nuovi prodotti e sicurezza nel settore alimentare,

Giappichelli Editore, Torino, 2000.

P. Sequi, Sostanza organica del terreno, REDA, 1992.

F. Iacolare, Ecologica, Liguori Editore, 1996. MERCEOLOGIA DELLE RISORSE NATURALI (EA) Prof. Isabella Maria De Clemente Programma Le risorse e l’uomo - Materie prime e dinamica produttiva . Le risorse energetiche : dalle fonti primarie (petrolio, gas naturale e carbone) alle fonti di energia integrative - Aspetti positivi e negativi dell’energia nucleare - Innovazioni energetiche. Forme di inquinamento e politica ambientale. Gestione e risanamento delle acque - Gli ambienti acquatici: dalle caratteristiche chimico-fisiche dei corpi idrici al fenomeno dell’eutrofia ed ai vari tipi di inquinamento. Approvvigionamento e utilizzo delle materie prime alimentari e loro trasformazione - Garanzia e sicurezza d’uso delle nuove tecnologie e dei nuovi prodotti. Testi consigliati Fabrizio Balestrieri , Risorse energetiche e ambiente, Libreria “Cafaro” Editrice, Perugia, 1996. Claudio Trova, L’inquinamento delle acque, Edagricole, Bologna , 1997. M. Valletrisco, I.M. De Clemente, Nuovi prodotti e sicurezza nel settore alimentare, Giappichelli Editore, Torino, 2000. METODI DI DATA MINING Prof. Cristina Davino (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) METODI MATEMATICI Lettere: (A-C) Prof. Achille Basile (D-K) Prof. Vincenzo Aversa Prof. (L-P) Ciro Tarantino (Q-Z) Graziano Maria Gabriella Programma I Modulo Insiemi numerici, elementi del linguaggio matematico, relazioni, preferenze individuali, funzioni. Rappresentazione grafica, linee di livello, comportamento del consumatore e del produttore.

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Calcolo con i vettori, equazioni e disequazioni lineari, polinomio di secondo grado, funzioni fratte. Esempi di problemi di scelta: produzione, diete, trasporto, organizzazione. Scelte finanziarie: interesse, tasso, capitalizzazione, scindibilità, valore attuale. Scelte multiobiettivo e valutazione della coerenza. Scelte strategiche: giochi non cooperativi ed equilibri di Nash. Modello di duopolio di Cournot e di Bertrand. Esempio di asta con secondo prezzo. Matrici e sistemi lineari: inverse, formule risolutive, metodo di Gauss, operazioni elementari, rango, esistenza ed unicità delle soluzioni. II Modulo Funzioni elementari: dominio di una funzione composta, continuità, limiti, derivate delle funzioni elementari. Massimi e minimi delle funzioni di una o due variabili. Massimi e minimi condizionati. Approssimazione lineare: derivata ed integrale. Primitive e calcolo dell'integrale. Differenziabilità e formula di Taylor. V. Aversa, Metodi Quantitativi delle Decisioni, Versione 01, Liguori, 2000. L’esame consiste in: A) - una prova scritta per la quale lo studente deve essere in grado di: -trovare l’inversa, l’inversa generalizzata, il rango di una matrice e risolvere un sistema di equazioni lineari; -disegnare il grafico di una funzione di una variabile composta da funzioni elementari (valore assoluto, potenza, radice, esponenziale, logaritmo (-le funzioni goniometriche e le loro inverse sono facoltative-) con l’ausilio di limiti e derivata prima; -trovare e disegnare il dominio, discutere il segno, trovare massimi e minimi di una funzione di due variabili composta da funzioni elementari; -illustrare e risolvere un semplice problema di scelta. B) - un colloquio, che segue immediatamente lo svolgimento dell’esercizio, per il quale lo studente deve essere in grado di: -rendere conto delle operazioni e delle regole che ha adoperato per lo svolgimento degli esercizi; -dare la definizione degli enti, enunciare un teorema discuterne la necessità delle ipotesi e la invertibilità, eventualmente fornirne la dimostrazione. E’ consentito consultare appunti, testi ed elaboratori durante l’esame. Non è consentito consultare persone. La prova scritta può concludere l'esame. Il corso è annuale. E' prevista una prova scritta durante il corso che concorre alla valutazione finale. METODI MATEMATICI PER LA SCELTA DEGLI INVESTIMENTI Prof.ssa Emilia Di Lorenzo Programma

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Scelte di portafoglio: La teoria della selezione del portafoglio, Approccio media-varianza, Il modello ad indice singolo, Il Capital Asset Pricing Model; Gli strumenti finanziari derivati: Le opzioni. METODI MATEMATICI PER LE DECISIONI (CLAS) Prof. Jacqueline Morgan 1. Elementi di Teoria delle decisioni -Utilità ordinale e cardinale. -Problemi di decisione anche in condizioni di incertezza . -Alberi di decisione. 2. Programmazione lineare -Esempi di natura applicativa di problemi di programmazione lineare a 2 o 3 variabili e risoluzione grafica di questi esempi. Esempi di casi degeneri con più soluzioni. -Metodo del simplesso. -Problema duale; proprietà e legami con il primale. Interpretazione della variabile duale. Algoritmo duale del simplesso. 3. Programmazione non lineare -Massimi e minimi con vincoli di uguaglianza per funzioni di più variabili. Condizioni di ottimalità. Applicazioni. -Massimi e minimi con vincoli di disuguaglianza per funzioni di più variabili. Condizioni di ottimalità. Applicazioni. -Dualità. -Metodi di approssimazione. 4. Programmazione vettoriale 5. Teoria dei Giochi Introduzione ai giochi non cooperativi a somma nulla e non nulla in forma normale (caso discreto e continuo). Concetti di dominanza. Soluzioni cautelative. Punti sella ed equilibri di Nash. Concetto di strategie miste e di equilibrio in strategie miste. Esistenza, approssimazione e determinazione degli equilibri di Nash, anche con la programmazione lineare. Modelli di Cournot e Stackelberg per mercati oligopolistici. Appunti verranno distribuiti durante il corso assieme a riferimenti bibliografici. METODI PER LA RICERCA SOCIALE (CLAS) Indirizzo: Analisi di mercato Prof. Giuseppe Giampaglia Programma Il corso ha per oggetto lo studio di metodi e tecniche per la rilevazione di atteggiamenti, abilità, opinioni e altre dimensioni rilevanti per le indagini socio-economiche e le analisi di mercato.

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Dopo aver introdotto il concetto di misurazione nelle scienze sociali, sono esaminate le principali proprietà delle “scale”, come la validità e l’attendibilità. L’attenzione viene poi rivolta a due dei principali modelli per lo studio di dimensioni qualitative: lo scalogramma di Guttman e la scala di Mokken. La trattazione si conclude con la presentazione del modello di Rasch, strumento di rilevazione (e diagnostico) oggi diventato insostituibile nella ricerca sociale così come in alcuni ambiti di indagine specialistici, come il controllo di qualità e il rendimento scolastico. Testo consigliato G. Giampaglia, Lo scaling unidimensionale nella ricerca sociale, Liguori, Napoli 1990 (ristampa 1998). Testo alternativo P. Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna 1999 (capitoli III e VI). Questo testo copre solo una parte degli argomenti oggetto del corso, per cui lo studente interessato a testi alternativi dovrà concordare con il docente alcune letture integrative. METODI STATISTICI DELL’AFFIDABILITA’ Prof. Elio Chiodo Finalità del corso: consentire l'acquisizione degli elementi fondamentali – anche mediante l’utilizzo di appositi programmi di calcolo - per effettuare l'analisi statistica dei dati di affidabilità dei componenti, dei sistemi industriali e dei servizi, in un’ottica sia di analisi che di progetto. La parte di analisi è centrata sulla descrizione quantitativa dei principali modelli probabilistici di uso in affidabilità, accompagnati dalla relativa identificazione statistica e stima dei parametri. La parte progettuale del corso è fondata su un approccio decisionale, basato sulla analisi probabilistica del rischio corrispondente alle diverse alternative di progetto: ciò nell’ottica di fornire – in accordo alle finalità del curriculum del Corso di Laurea - dei validi strumenti quantitativi di supporto alle decisioni in condizioni di incertezza o rischio, come sono quelle relative alla affidabilità. Il corso prevede esercitazioni numeriche e illustrazione di apposito software. Prerequisiti: elementi di teoria delle variabili aleatorie, processi stocastici e statistica inferenziale. CONTENUTI Introduzione 1.1.Generalità sull' affidabilità. Genesi ed evoluzione della teoria dell' affidabilità. Concetto e definizione di affidabilità. Affidabilità e calcolo delle probabilità. L’affidabilità nel caso dei sistemi e dei servizi. 1.2.Concetti e discipline collegati all' affidabilità. Analisi dei Rischi e delle Decisioni. Analisi della Sicurezza. Diagnostica e Manutenzione. Gestione delle Scorte. Qualità dei processi e dei servizi. Norme e specifiche di affidabilità nel progetto dei sistemi.

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1.3.Richiami di probabilità e statistica. Richiami di calcolo delle probabilità e dei principali modelli di variabili aleatorie. Esempi ed applicazioni di processi aleatori. Stima puntuale e per intervalli. 2. Parametri e modelli di Affidabilità di componenti e sistemi 2.1. Parametri di affidabilità dei component non riparabili. Funzione affidabilità: definizione probabilistica in termini di variabili o processi aleatori. Interpretazione statistica. MTTF e quantili. Affidabilità e vita media residue. Funzione "tasso di guasto istantaneo" e suo legame con l’affidabilità residua. Effetto delle condizioni ambientali ed operative e loro modellizzazione mediante i parametri affidabilità 2.2. Modelli probabilistici classici per l’affidabilità. Proprietà teoriche, esempi numerici e grafici relativi alle principali distribuzioni applicabili in Affidabilità: Beta, Gamma, Gaussiana, Esponenziale, Lognormale, dei Valori Estremi, Weibull; distribuzioni derivate. 2.3. Altri modelli. Modelli di affidabilità sperimentali. Modelli “composti”: modello dei “rischi competenti”; modello generato da “mistura”. Metodi probabilistici per la deduzione dei modelli di affidabilità sulla base dei processi di degradazione: modelli "Stress-strength". 2.4.Cenni al calcolo dell’ affidabilità dei sistemi. Analisi statica e dinamica; Configurazioni serie e parallelo. Sistemi serie-parallelo e loro riduzione. Sistemi con ridondanza “stand-by”. 2.5. Disponibilità dei componenti riparabili e rinnovabili. Manutenibilità; MTTR, MTBF, calcolo della disponibilità di regime, e di quella istantanea nel caso Esponenziale. Cenni al calcolo della disponibilità dei sistemi. 3. Metodi statistici per la identificazione e la stima dei modelli di affidabilità 3.1. Analisi dei dati di affidabilità. Caratteristiche dati di affidabilità; dati “troncati”; dati da prove accelerate. Stima non parametrica di affidabilità e tasso di guasto. Analisi preliminare dei dati basata sui momenti; analisi grafica. 3.2. Stima parametrica. Selezione preliminare dei dati. Modelli parametrici e loro stima mediante prove di vita. Stime “grafiche”; stime di massima verosimiglianza. Stime per intervalli. Stime di affidabilità di sistemi complessi mediante simulazione. Cenni alla analisi statistica con covariate. Cenni alla analisi delle serie storiche per la stima di modelli generati da processi aleatori; discussione sulla scelta di modelli “statici” o “dinamici” nella analisi dei dati di affidabilità. 4. Analisi dei Rischi e delle Decisioni Concetto e definizione di rischio. Esempi di calcolo del Rischio nel caso “statico” e “dinamico”. Rischio, affidabilità, sicurezza. Aspetti economici: costi legati all’affidabilità; costi di installazione e manutenzioneL’analisi probabilistica del rischio come strumento di supporto alle decisioni in condizioni di incertezza: cenni alla teoria delle decisioni; il criterio di Bayes. Aspetti relativi alla stima. Riferimenti Bibliografici Dispense del Corso, edite dal docente Per approfondimenti:

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Crowder M.J., Kimber A.C.et al. “Statistical Methods for Reliability Data” Chapman and Hall, 1991 D'Alessio T., Meucci G., Somma R.: "I Metodi dell'Affidabilità", Franco Angeli, Milano 1987 Lawless J. F., "Statistical Models and Methods for Lifetime Data", J. Wiley, N. Y, 1982. Lindley D.V. “La Logica della Decisione”, Il Saggiatore, 1990 Smith J.Q. “Decision Analysis: a Bayesian approach" Chapman and Hall, 1988 METODI STATISTICI DI PREVISIONE Mutuato MICROECONOMIA Lettere: (A-C) Prof. Liliana Basile (D-K) Prof. Riccardo Martina (L-P) Prof. Marina Colonna (Q-Z) Prof. Antonio Acconcia Programma I Modulo Il mercato: la nozione di equilibrio; il principio di ottimizzazione, concorrenza ed efficienza allocativa. Teoria del consumatore: Vincolo di bilancio, preferenze del consumatore, funzioni di utilità, scelta ottima, funzione di domanda, preferenze rivelate, equazioni di Slutsky, domanda netta e domanda lorda, offerta di lavoro, scelta intertemporale, scelta in condizioni di incertezza, surplus del consumatore, domanda di mercato. Equilibrio di mercato, analisi di statica comparata: effetti dell’introduzione di imposte e sussidi. Equilibrio walrasiano in un economia di puro scambio. Testo consigliato H. Varian, Microeconomia, Cafoscarina, 1998, IV edizione, cap. 1-10, 12, 14-16, 28. II Modulo Teoria dell'impresa: Tecnologia, massimizzazione del profitto, minimizzazione dei costi, curve di costo, offerta dell'impresa, offerta dell'industria. Mercati: Monopolio, mercati dei fattori, mercati oligopolistici, introduzione alla teoria dei giochi. Equilibrio economico generale in un economia con produzione. Benessere, esternalità, beni pubblici, informazioni asimmetrica e applicazioni sui temi di diritto ed economia.

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Testo consigliato H. Varian, Microeconomia, Cafoscarina, 1998, IV edizione, cap. 17-27, 29-35. MODELLI CASUALI Prof. Rosanna Verde) (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MODELLI E METODI PER L’ANALISI DEL VALORE Prof. Rodolfo De Dominicis (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MODELLI LINEARI Prof. Carlo Natale Lauro Programma Modello classico di regressione lineare semplice: - specificazione del modello; stima dei parametri; teorema di Gauss-Markov, stimatori di massima verosimiglianza; Test e intervalli di confidenza per i parametri; Misure globali di accostamento. Modello classico di regressione lineare Multipla: - specificazione del modello; stimatori dei parametri; Test sui parametri e sul modello;

Analisi de residui e misure di accostamento; rimozione delle ipotesi classiche.

Analisi della Varianza: modelli lineari a rango pieno: - Analisi della varianza a una via; confronti multipli; analisi della varianza a due vie.

Introduzione al modello di equazioni lineari strutturali (modello LISREL) Durante il corso verranno presentate alcune applicazione dei modelli lineari, realizzate con software statistici. Bibliografia Durante il corso verranno distribuite dispense sugli argomenti trattati. Per approfondimenti si consiglia:

N.R. Draper, H. Smith – Applied Regression Analysis, John Wiley and Sons, 1981 R.R. Hocking - Methods and Applications of Linear Model, John Wiley and Sons, 1996, 2 edizione. MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO

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(Per il docente ed il programma rivolgersi al Dipartimento) ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (Lettere A-D) Prof. Riccardo Mercurio I Modulo: Comportamenti e processi organizzativi Il concetto di attore organizzativo e di meccanismo di relazione; l’azione organizzativa e le dinamiche comportamentali; la divisione del lavoro, l’interdipendenza ed il coordinamento; i confini del business. L’individuo: la microstruttura del lavoro, la conoscenza e l’apprendimento, la motivazione; le forme delle microstruttura del lavoro; il modello di Hackman e Oldham. Il gruppo: il gruppo nelle organizzazioni; la formalizzazione, la leadership, i ruoli; i meccanismi di comunicazione, di potere, le relazioni affettive; le tipologie di gruppi; gli stadi di sviluppo di un gruppo. L’azienda: l’infrastruttura, le attività e la tecnologia; la sociostruttura, unità funzionali e divisionali, l’interdipendenza e il potere; i meccanismi di coordinamento di pianificazione e controllo, la sovrastruttura. L’efficacia organizzativa: gli orientamenti di fondo per l’analisi delle teorie organizzative; l’efficacia in base ai fini, ai processi, agli input, l’efficacia configurazionista. La qualità: l’evoluzione del concetto gli strumenti e le metodologie Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap 1, 2, 3, 4, 5 fino a pag. 233, e cap.8); e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitolo 9); oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 2, 3, 7) e H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1996. II Modulo: Progettazione organizzativa e change management Gli archetipi organizzativi. Il network: i confini organizzativi, gerarchia, mercato e network; attori, interdipendenze e forme di network; i meccanismi istituzionali di coordinamento. Il cambiamento organizzativo: oggetto, contenuto e contesto del cambiamento; tipologie e strategie di cambiamento; gli strumenti del cambiamento.

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Metodi e tecniche di analisi ed intervento organizzativo: la reingegnerizzazione dei processi; il project management; la rappresentazione delle strutture; la rappresentazione dei processi e la rappresentazione delle relazioni sociali;. Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap.5 da pag 233, cap. 6, 7) e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitoli 10, 11, 12, 13 e 14). oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 5, 6, 8, 9, 10, 12, 13 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (Lettere E-O) Prof. Massimo Franco I Modulo: Comportamenti e processi organizzativi Il concetto di attore organizzativo e di meccanismo di relazione; l’azione organizzativa e le dinamiche comportamentali; la divisione del lavoro, l’interdipendenza ed il coordinamento; i confini del business. L’individuo: la microstruttura del lavoro, la conoscenza e l’apprendimento, la motivazione; le forme delle microstruttura del lavoro; il modello di Hackman e Oldham. Il gruppo: il gruppo nelle organizzazioni; la formalizzazione, la leadership, i ruoli; i meccanismi di comunicazione, di potere, le relazioni affettive; le tipologie di gruppi; gli stadi di sviluppo di un gruppo. L’azienda: l’infrastruttura, le attività e la tecnologia; la sociostruttura, unità funzionali e divisionali, l’interdipendenza e il potere; i meccanismi di coordinamento di pianificazione e controllo, la sovrastruttura. L’efficacia organizzativa: gli orientamenti di fondo per l’analisi delle teorie organizzative; l’efficacia in base ai fini, ai processi, agli input, l’efficacia configurazionista. La qualità: l’evoluzione del concetto gli strumenti e le metodologie Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap 1, 2, 3, 4, 5 fino a pag. 233, e cap.8);

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e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitolo 9); oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 2, 3, 7) e H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1996. II Modulo: Progettazione organizzativa e change management Gli archetipi organizzativi. Il network: i confini organizzativi, gerarchia, mercato e network; attori, interdipendenze e forme di network; i meccanismi istituzionali di coordinamento. Il cambiamento organizzativo: oggetto, contenuto e contesto del cambiamento; tipologie e strategie di cambiamento; gli strumenti del cambiamento. Metodi e tecniche di analisi ed intervento organizzativo: la reingegnerizzazione dei processi; il project management; la rappresentazione delle strutture; la rappresentazione dei processi e la rappresentazione delle relazioni sociali;. Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap.5 da pag 233, cap. 6, 7) e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitoli 10, 11, 12, 13 e 14). oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 5, 6, 8, 9, 10, 12, 13 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (Lettere P-Z) Prof. Luigi Maria Sicca I Modulo: Comportamenti e processi organizzativi Il concetto di attore organizzativo e di meccanismo di relazione; l’azione organizzativa e le dinamiche comportamentali; la divisione del lavoro, l’interdipendenza ed il coordinamento; i confini del business. L’individuo: la microstruttura del lavoro, la conoscenza e l’apprendimento, la motivazione; le forme delle microstruttura del lavoro; il modello di Hackman e Oldham.

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Il gruppo: il gruppo nelle organizzazioni; la formalizzazione, la leadership, i ruoli; i meccanismi di comunicazione, di potere, le relazioni affettive; le tipologie di gruppi; gli stadi di sviluppo di un gruppo. L’azienda: l’infrastruttura, le attività e la tecnologia; la sociostruttura, unità funzionali e divisionali, l’interdipendenza e il potere; i meccanismi di coordinamento di pianificazione e controllo, la sovrastruttura. L’efficacia organizzativa: gli orientamenti di fondo per l’analisi delle teorie organizzative; l’efficacia in base ai fini, ai processi, agli input, l’efficacia configurazionista. La qualità: l’evoluzione del concetto gli strumenti e le metodologie Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap 1, 2, 3, 4, 5 fino a pag. 233, e cap.8); e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitolo 9); oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 2, 3, 7) e H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1996. II Modulo: Progettazione organizzativa e change management Gli archetipi organizzativi. Il network: i confini organizzativi, gerarchia, mercato e network; attori, interdipendenze e forme di network; i meccanismi istituzionali di coordinamento. Il cambiamento organizzativo: oggetto, contenuto e contesto del cambiamento; tipologie e strategie di cambiamento; gli strumenti del cambiamento. Metodi e tecniche di analisi ed intervento organizzativo: la reingegnerizzazione dei processi; il project management; la rappresentazione delle strutture; la rappresentazione dei processi e la rappresentazione delle relazioni sociali;. Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap.5 da pag 233, cap. 6, 7) e

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G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitoli 10, 11, 12, 13 e 14). oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 5, 6, 8, 9, 10, 12, 13). ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (Corso di Laurea in Scienze del Turismo) (Lettere A-L) Prof. Antonio Frassetto (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (Corso di LaureaScienze del Turismo) (Lettere M-Z) Prof. Ferdinando Dandini De Silva (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI (CLAS) Prof. Marcello Martinez (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI (Vecchio Ordinamento) Prof. Marcello Martinez (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Prof. Stefano Consiglio (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) PIANO DEGLI ESPERIMENTI Prof. Germana Scepi (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) POLITICA DELL’AMBIENTE Prof. Gabriella Cundari

Programma L’insegnamento di Politica dell’Ambiente tende a promuovere la comprensione della realtà contemporanea attraverso lo studio delle forme dell’organizzazione socio-territoriale, con particolare riguardo agli squilibri derivanti dal cattivo uso dell’ambiente e alle ipotesi di corretto riassetto del sistema mondo. Lo sviluppo modulare consente agli studenti di individuare meglio il percorso da compiere, anche alla luce di eventuali crediti formativi. MODULO I: Ecologie, ecologismo e politiche dell’ambiente. I dilemmi dell’umanità Il

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concetto di spazio geografico e di spazio economico. Uomo, natura, ambiente. Ecologia e politica dell’ambiente. A che servono le conferenze? I dilemmi. Il degrado. Il rischio. Ecologismo e rischio. Previsione e prevenzione. MODULO II: Con quale modello di sviluppo? Per quanta gente? Dove?Quantità e qualità dello sviluppo. Sviluppo sostenibile – verde insostenibile. Tra due emergenze: lo sviluppo realizzabile. La riconversione ecologica della società. La spesa per l’ambiente: una nuova considerazione, un nuovo calcolo. Un laboratorio di sviluppo sostenibile: il Mediterraneo. Il Cairo 1994. Le tendenze demografiche e insediative. Le tendenze attuali. Perché tanti figli? Siamo troppi? Popolazione e territorio. Le tendenze insediative. Cominciare dalla città. Sostenibilità e insostenibilità della città. La città per gli uomini. L’ecosistema urbano MODULO III: Come chiudere il cerchio? Gli interventi costano. Convengono? I rifiuti: un settore nel quale conviene intervenire. Politiche d’intervento: il contesto dell’Europa comunitaria. Tute, camici e colletti verdi. Ecoefficienza ed ecomanager: l’interesse delle imprese. Problemi materiali e bisogni immateriali: l’era eotecnica. MODULO IV: Pianeta Italia Il paesaggio e la sostenibilità dell’azione umana. Urbanizzazione e turismo. Le fortune turistiche. La conservazione dell’ambiente MODULO V: L’altra faccia della medaglia: il destino industriale dell’Italia della politica di sviluppo del xx secolo Disfare la grande industria senza crearne di nuova. Un “neo” da estirpare: l’informatica. L’aeronautica civile: l’impegno a restare piccoli. Formule nocive per la chimica. Il brevetto rifiutato e l’elettronica di consumo. Cessioni e smembramento di imprese hightech. L’automobile: strategie non riuscite per diventare grandi Quali riforme per una politica industriale? MODULO VI: Un primo approccio di bilancio ambientale Sistema aziendale e ambiente. L’internalizzazione della variabile ambientale. Il management dell’ambiente. Il sistema informativo per il bilancio ambientale. L’environmental accounting. Gli indicatori per l’analisi e il controllo ambientale. Il reporting ambientale. Informazione sociale e sotenibilità. Il bilancio d’esercizio e l’informativa ambientale. La contabilità ambientale in una prospettiva evolutiva Testi consigliati U. LEONE, Nuove politiche per l’ambiente, Carocci, Roma, 2002 E L. GALLINO, La scomparsa dell’Italia industriale, Einaudi, Torino, 2003-09-22 e M. CISI, Il bilancio ambientale, Giappichelli, Torino, 2003 N. B. : Per qualsiasi cambiamento del programma indicato e per la scelta di testi alternativi, è necessario concordare i nuovi percorsi col Docente, negli orari di ricevimento.

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POLITICA ECONOMICA (Lettere A-K) Prof. Marco Pagano (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) POLITICA ECONOMICA (Lettere L-Z) Prof. Ugo Marani Programma A: Finanza Internazionale e Macroeconomia Aperta Il mercato valutario. Regimi dei tassi di cambio. Le parità dei tassi d'interesse internazionali. Il modello di Mundell-Fleming. L'approccio monetario alla bilancia dei pagamenti. L'approccio di portafoglio alla bilancia dei pagamenti. La determinazione del tasso di cambio. Movimenti di capitali, speculazioni e crisi valutarie. Il dibattito cambi fissi - cambi flessibili. L'approccio intertemporale alla bilancia dei pagamenti. La teoria delle aree volontarie ottimali. Problemi attuali del sistema monetario internazionale. B: Fondamenti di Politica Monetaria La teoria della politica monetaria. I meccanismi di trasmissione della politica monetaria nell'approccio Keynesiano, nel monetarismo e nell'approccio di portafoglio. Aspettative razionali e politica monetaria. L'interdipendenza fra politica monetaria e politica fiscale. Regole di comportamento della banca centrale: il money targeting e l'inflation targeting. Conduzione, regole vs. discrezionalità, e reputazione della banca centrale. Banchiere centrale conservatore e indipendenza della banca centrale. C: Politica Economica Europea Storia dell'integrazione Europea. Il Sistema Monetario Europeo. Il Trattato di Maastricht: i criteri di convergenza. Convergenza e divergenza tra i paesi membri; i problemi del periodo di transizione all'Unione Monetaria Europea. La disoccupazione in Europa. La Banca Centrale Europea: obiettivi, strumenti e meccanismi di trasmissione. La politica fiscale: dal Trattato di Maastricht al Patto di Stabilità. La disciplina fiscale nell'Unione Monetaria. Mercati finanziari e mercazti valutati. Effetti dell'integrazione sul sistema bancario Europeo. Testi consigliati Per gli studenti che frequentano il corso, i testi consigliati sono i seguenti: Parte A Dispense preparate dal docente. Parte B M. Arcelli, L'economia monetaria e la politica monetaria nell'Unione Europea, Cedam, VII edizione, 2000 (Cap. 14, 15, 16, 17). Parte C P. De Grauwe, Economia dell'integrazione monetaria, il Mulino, III Edizione, 1998.

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Per gli studenti che non frequentano il corso, i testi consigliati sono i seguenti: Parte A A. Stevenson - V.Moscatelli - M. Gregory, Teorie macroeconomiche e politiche di stabilizzazione, Monduzzi Editore, 1992 (Cap. 7, 8). Parte B M. Arcelli, L'economia monetaria e la politica monetariadnell'Unione Europea, Cedam, VII edizione, 2000 (Cap. 7, 8, 9, 13, 14, 15, 16, 17). Parte C P. De Grauwe, Economia dell'integrazione monetaria, il Mulino, III Edizione, 1998. PROBABILITA' E PROCESSI STOCASTICI Prof. Rodolfo De Dominicis Programma

1) Teoria della Probabilità Definizioni, spazio degli eventi, eventi, probabilità definite su eventi, probabilità condizionata, eventi indipendenti.

2) Variabili aleatorie

Definizioni, variabili aleatorie (v.a.) discrete e continue, speranza matematica, v.a. multiple, teoremi asintotici (legge forte dei grandi numeri, teorema del limite centrale).

3) Probabilità condizionata Definizioni, il caso discreto, il caso continuo, metodo del condizionamento.

4) Processi stocastici a catena Definizioni, catene di Markov, equazioni di Kolmogorov, classificazione degli stati, probabilità asintotiche, processi decisionali (cenni).

5) Processi di Poisson Definizioni, distribuzione esponenziale, il processo di Poisson, processi di Poisson composti e non omogenei.

6) Teoria del rinnovamento Processi di conta, teoremi asintotici, processi di rinnovamento con reddito, processi rigenerativi.

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Adele Caldarelli Programma Pianificazione controllo di gestione: elementi introduttivi. Analisi economiche per il controllo di gestione. Analisi dei costi. Il budgeting. Il budget commerciale. Il budget di

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produzione. Il budget degli investimenti operativi. L’analisi degli scostamenti dal budget. Il controllo delle produzioni su commessa e dei progetti. Il controllo dei centri di responsabilità e gli indicatori di performance. Il controllo di gestione delle attività e dei processi. Il reporting per variabili-chiave. La pianificazione strategica e la valutazione economica delle strategie. Aspetti organizzativi e comportamentali del sistema di pianificazione e controllo. Il programma verrà completato con l’analisi di una serie di casi con l’obiettivo di soffermare l’attenzione degli studenti sul come viene esercitata la funzione di programmazione e controllo nelle svariate realtà aziendali. Testi consigliati L Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè, Milano, 2000. Letture facoltative R. Hilton, Managerial Accounting, International Edition, New York, 1995. R. S. Kaplan – P. E. Atkinson, Advanced Management Accounting, Englewood Cliffs, 1994. E. Viganò, Nuovi orientamenti di contabilità industriale (dispensa in dipartimento), 1993. L. Brusa, Contabilità dei costi, Giuffrè, Milano, 1995. H. Johnson – R. S. Kaplan, Ascesa e declino della contabilità direzionale, Utet, Torino, 1994. C. T. Horngren, G. Foster, S. M. Datar, Contabilità per la direzione, Edizione italiana a cura di E. Santesso e L. Cinquini, Isedi, Prentica Hall International, Torino, 1997. M. Saita, Programmazione e controllo, Giuffrè, Milano, 1996. RAGIONERIA Prof. Roberto Maglio Finalita', metodologie e limiti delle analisi di bilancio tramite indici. - La "riclassificazione" dello stato patrimoniale secondo il criterio "finanziario". - L'analisi della composizione, del capitale e del reddito. - L'analisi della solidita'.- L'analisi della liquidita'. - La "riclassificazione" del conto economico. - L'analisi di "sensitivita'" del conto economico. - Riclassificazione "economica" dello stato patrimoniale. - L'analisi della redditivita'. -Il problema dell'effetto di "leva finanziaria". - L'analisi integrata delle "leve" del profitto. - L'analisi integrata delle leve del profitto nei gruppi. - L'analisi economico-finanziaria orientata al valore. - Gli indicatori sintetici per le valutazioni delle societa' quotate in borsa. Il rendiconto finanziario. Analisi della liquidità aziendale. Il rendiconto delle variazioni di capitale circolante netto. Testi consigliati C. Caramiello, G. Fiori, F. Di Lazzaro, Indici di bilancio, (seconda edizione) Giuffrè 2003. C. Caramello, Il rendiconto finanziario, Giuffré 1993 (parte I, II, III; pp. 1– 123).

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REVISIONE AZIENDALE Prof. Roberto Tizzano Programma La revisione aziendale: oggetto. Le diverse tipologie di revisione. La revisione interna (internal auditing) e le revisioni esterne; la revisione dei bilanci, le due diligence e le altre tipologie di revisioni, comprese quelle disposte dalle AA.GG. Scopi, strumenti e metodi della revisione del bilancio: gli standard contabili e di revisione. Gli standard di revisione internazionali dell’IFAC/IAASB. Revisione aziendale e corporate governance in Italia. Società di revisione, collegio sindacale e revisore unico. La disciplina delle società quotate. Testi consigliati Parte generale Mezzani - Pisoni - Puddu, La certificazione del bilancio. Il revisore contabile. Giappichelli, Torino, Ultima edizione; in alternativa Hayes, Schilder, Dassen, Wallage: Principles of Auditing: an International Perspective McGraw-Hill Int. 1999. Parte Speciale Coopers & Lybrand, Il sistema di controllo interno, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 1997; in alternativa: IFAC, IFAC Handbook 2002 Technical Pronouncements, IFAC, New York, 2002, le seguenti parti: Auditing, Ethics. in alternativa: International Task Force on Corporate Governance of the International Capital Markets Group: Who Holds the Reins?, Published by the International Capital Markets Group Co. International Bar Association, London, 1995 RILEVAZIONI CAMPIONARIE (Crediti 5) Prof. Marco Gherghi Programma del modulo di Rilevazioni campionarie

Introduzione alle indagini campionarie • I concetti di popolazione e campione • Indagini esaustive e indagini campionarie • Le origini delle indagini campionarie • Indagini qualitative e indagini quantitative

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Le indagini quantitative • Struttura tipo della ricerca quantitativa • Dai concetti alle variabili • Concetti, indicatori e indici • Attendibilità e validità di una rilevazione

Il disegno di campionamento • Struttura del campione • Probabilità di selezione delle unità • Determinazione della numerosità campionaria

Il campionamento casuale semplice • La selezione casuale delle unità: lo schema senza reintroduzione e con

reintroduzione • La selezione sistematica delle unità • I problemi nel campionamento casuale semplice

Il campionamento stratificato • Campione stratificato proporzionale • Campione stratificato non proporzionale • Effetti della stratificazione • Variabili di stratificazione e numero di strati

Il campionamento a stadi • Selezione di un campione su più stadi • Effetti del campionamento a stadi

Altri tipi di campionamento • Campionamento di aree • Campionamento ruotato

Le indagini mediante questionario • I problemi della rilevazione tramite interrogazione • I diversi tipi di domande • La formulazione delle domande • Batterie di domande • Le domande a risposta graduata • La multidimensionalità dei concetti complessi • La tecnica del differenziale semantico • L’organizzazione della rilevazione • Le inchieste replicate nel tempo: i panel

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Parte integrante del Corso sarà inoltre costituita da esercitazioni su casi reali da effettuarsi presso il Laboratorio di Informatica utilizzando, tra l’altro, il Programma Excel versione 7.0 di Windows 2000 e il pacchetto statistico SPSS versione 10.0.

TTeessttii ccoonnssiigglliiaattii Corbetta P. (1999) – Metodologia e tecniche della ricerca sociale, il Mulino. Fabbris L. (1993) – L’indagine campionaria, Carocci. SCIENZA DELLE FINANZE (CLIPA, CLEDIA) Prof. Domenicantonio Fausto Programma Introduzione allo studio dell’economia del settore pubblico. Analisi positiva e analisi normativa delle attività del settore pubblico. La redistribuzione dei redditi e della ricchezza. Processi e regole di decisione collettiva. Produzione pubblica o privata dei beni collettivi. Il bilancio e l’efficienza delle organizzazioni pubbliche. La crescita del settore pubblico. Interdipendenza ed esternalità. La regolamentazione delle attività: prezzi e investimenti. L’analisi benefici-costi. La teoria dei governi di diverso livello. Introduzione alla teoria e alla politica della tassazione. Effetti economici delle singole imposte. Il debito pubblico. La politica fiscale. Testo consigliato G. Brosio, Economia e finanza pubblica, 2^ ed., Carocci, Roma, 1993. (Esclusi i capitoli: 12, 20, 21; nonché il paragrafo 16.4). SCIENZA DELLE FINANZE (CLEIM 1° modulo) Prof. Francesca Stroffolini Programma Introduzione allo studio dell’economia del settore pubblico-Economia del benessere- Fallimenti di mercato: esternalità e beni pubbici-La teoria delle scelte collettive- La redistribuzione del reddito: aspetti teorici- La spesa sociale- Analisi delle imposte: incidenza e traslazione in equilibrio parziale e in equilibrio generale (cenni). Tassazione ed efficienza- Sistema di imposizione fiscale: L’imposta personale sul reddito. Le imposte sulle società dei capitali.Le imposte sui consumi- La Teoria del federalismo fiscale (cenni). Testo consigliato

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SCIENZA delle FINANZE – H. S. Rosen-McGraw-Hill -2003 Cap 1,3,4,5,6,7,8,11 fino pag167,12,14,15,16,18, 19, Appendice. Durante il corso sarà distribuito materiale didattico integrativo. SCIENZA DELLE FINANZE (CLEIM 2° modulo) Prof. Massimo Marrelli Programma Il secondo modulo del programma viene mutuato dal 2 modulo del programma di Economia Pubblica. SCIENZA DELLE FINANZE (CLEA) Prof Francesca Stroffolini Programma Prima parte: Introduzione allo studio dell’economia del settore pubblico-Economia del benessere- Fallimenti di mercato: esternalità e beni pubbici- Effetti economici delle imposte: incidenza e traslazione in equilibrio parziale – Le entrate delle amministrazioni pubbliche. Seconda parte: Politiche dell’impresa e sistema tributario: Obiettivi e politiche dell’impresa-Il sistema tributario: L’imposta sul reddito d’impresa; L’imposta sulle società di capitali; L’imposta personale sul reddito- La politica degli investimenti dell’impresa- Le fonti di finanziamento dell’impresa- La scelta tra l’indebitamento e il capitale azionario- La scelta tra le forme del capitale azionario- La scelta tra le diverse fonti di indebitamento. Per la prima parte il testo consigliato è: SCIENZA delle FINANZE – H. S. Rosen-McGraw-Hill -2003 Cap 1,3,4 fino a pag51, cap 5,11 fino pag167, cap 14,15: decisioni sul risparmio da pag 242 a pag 248. Appendice. Per la seconda parte i testi consigliati sono: SCIENZA delle FINANZE – H. S. Rosen-McGraw-Hill -2003 cap 16 POLITICHE DELL’IMPRESA e SISTEMA TRIBUTARIO- M. Leccisotti- Liguori editore- 2003 : cap 1,2,5,6,7,8,9. Durante il corso sarà distribuito materiale didattico integrativo SCIENZA DELLE FINANZE (Vecchio Ordinamento) Prof. Antonio Cristofaro

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Programma Evoluzione storica del pensiero finanziario. Teoria delle decisioni pubbliche. I beni pubblici. Interdipendenze ed esternalità. La crescita del settore pubblico. La spesa pubblica. Analisi del sistema tributario ed effetti delle imposte. Effetti economici delle singole imposte. La teoria dell'imposizione ottimale. Le imprese pubbliche. La sicurezza sociale. La teoria dei governi di diverso livello. Testi consigliati G. Brosio, Economia e finanza pubblica, 2a edizione (si escludono le edizioni precedenti), La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1993, si esclude il par. 16.4 e il capitolo 23; oppure C. Cosciani, Scienza delle finanze, (edizione rinnovata), Utet, Torino, 1991, si esclude tutta la parte terza tranne il capitolo 32. E’ richiesta la conoscenza dei seguenti argomenti di microeconomia che potranno essere studiati su qualunque testo: 1.1. Costruzione della curva di domanda: curve di indifferenza, retta di bilancio, effetto reddito ed effetto di sostituzione, domanda individuale e domanda complessiva, elasticità della domanda, ricavo medio e marginale. 1.2 Costruzione della curva di offerta: funzione di produzione, isoquanti ed isocosti, curva di domanda di un fattore; curva di offerta complessiva. 1.3 La determinazione dell’equilibrio nei modelli di concorrenza e di monopolio. Si richiede inoltre una conoscenza sommaria del calcolo differenziale (derivate ed integrali) e dei principali procedimenti di soluzione di semplici sistemi di equazioni lineari. Ad integrazione dei testi sopra indicati durante il corso verranno distribuite apposite dispense; inoltre verranno svolte delle esercitazioni, a cui sono invitati a partecipare anche coloro che non possono frequentare. L’esame verrà svolto in forma scritta ed orale.

SEMINARIO DI SOCIOLOGIA GENERALE (CLEA) Prof. Maria Carmela Agodi Il Seminario concorre all’attribuzione dei 10 crediti relativi ai 2 moduli di Organizzazione aziendale (Comportamenti e processi organizzativi e Progettazione organizzativa e change management) Programma

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Obiettivi formativi: introdurre gli studenti alla prospettiva analitica attraverso cui i fenomeni economici e organizzativi sono fatti oggetto di descrizione e spiegazione sociologica, applicando tale prospettiva analitica ai processi di mutamento organizzativo ed all’analisi dei livelli motivazionali ed istituzionali implicati. Argomenti trattati: - Azione sociale e sistema nei sistemi d’interdipendenza e nei sistemi di ruoli. - La motivazione dell’azione e la produzione e riproduzione delle strutture: riflessività, razionalizzazione, routines e carattere generativo dell’agire - Mutamento sociale e mutamento organizzativo: processi riproduttivi, processi cumulativi, processi di trasformazione - La dimensione istituzionale di azioni e organizzazioni: l’approccio neo-istituzionalista e le sue radici nella teoria sociologica. Testi di riferimento - L. Gallino, Dizionario di Sociologia, UTET. Voci: Sistema sociale, Variabili strutturali - R. Boudon, La logica del sociale Introduzione all’analisi sociologica, Mondadori, 1980, capp. I, III, IV, pp.15-33, 57-109 - P. J. Di Maggio e W.W. Powell, “Introduzione”, pp.3-53 in W.W. Powell, P. J. Di Maggio (a cura di), Il Neoistituzionalismo nel’analisi organizzativa, Torino, Edizioni di Comunità, 2000. Letture di approfondimento A. Giddens, “Azione, identificazione di comportamenti e intenzione comunicativa” e “Produzione e riproduzione della vita sociale”, in A. Giddens, Nuove regole del metdodo sociologico, Il Mulino, Bologna, 1976(passi selezionati) M. Crozier, E. Friedberg, Attore sociale e sistema, Milano, Etas, 1977 (passi scelti) - J.L. Laville, E. Mingione (a cura di ), La nuova sociologia economica. Prospettive europee, Milano, Angeli, 1999. Saggi di: E. Mingione e M. Magatti (passi selezionati) - G.F. Lanzara, Capacità negativa. Capacità progettuale e modelli di intervento nelle organizzazioni, Il Mulino, Bologna, 1993 (passi selezionati) Modalità di svolgimento del programma seminariale: durante le ore in aula si costruirà con gli studenti un percorso guidato e selettivo di lettura dei testi di riferimento che intersecherà, utilizzandoli ora come esemplificazioni ora come applicazioni della strumentazione introdotta, alcuni passaggi nodali dei testi indicati come letture di approfondimento. Modalità di accertamento del profitto: un breve test di verifica consentirà, a fine seminario, di valutare e certificare il lavoro svolto.

SEMINARIO DI SOCIOLOGIA GENERALE (CLEDIA) CURRICULUM: Consulente commerciale e fiscale Il Seminario concorre all’attribuzione dei 10 crediti relativi ai moduli di Diritto del lavoro e Diritto della Previdenza sociale.

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Programma Obiettivi formativi: introdurre gli studenti alla prospettiva analitica attraverso cui i fenomeni economici e giuridici sono fatti oggetto di descrizione e spiegazione sociologica, applicando tale prospettiva analitica ad ambiti dell’agire sociale in cui appaiano pertinenti i riferimenti al Diritto del lavoro ed al Diritto della Previdenza sociale, nonché al Diritto tributario.

Argomenti trattati:

- L’agire sociale ed i suoi ambienti: il concetto di sistema sociale e quello di azione sociale, nell’accezione analitica ed in quella empirica. Sociologia, economia e diritto come prospettive analitiche distinte: il controllo delle coestensività nomologiche. - Razionalità individuale e razionalità collettiva: beni collettivi, gruppi latenti e incentivi selettivi - I fondamenti non-contrattuali del contratto economico e del contratto sociale: le forme della solidarietà - Il carattere istituzionale della cultura giuridica e dei suoi prodotti. I procedimenti come strutture di comunicazione. Le categorie del nuovo procedimento: responsabilità, controllo, partecipazione e programmazione. Testi di riferimento - L. Gallino, Dizionario di Sociologia, UTET. Voci: Azione sociale, Variabili strutturali, Sistema sociale; J. C. Alexander, L’azione e i suoi ambienti, in Teoria sociologica e mutamento sociale, Milano, Angeli, 1990, pp. 187-217; R. Boudon, “Sociologia e sistemi d’interdipendenza”, in R. Boudon, La logica del sociale, Mondatori, 1980, pp.79-109 - C. Pennisi, “Il carattere istituzionale della cultura giuridica e dei suoi prodotti”, in C. Pennisi, “Istituzioni e cultura giuridica”, Giappichelli, Torino, 1998, pp. 109-131; C. Pennisi,“Le teorie sul procedimento”, “Procedimenti giuridici e comunicazione”, “Le categorie giuridiche dei procedimenti amministrativi”, in C. Pennisi, Istituzioni e cultura giuridica. I procedimenti come strutture di comunicazione, Giappichelli, Torino, 1998, pp. 158-195; pp. 170-175; pp. 177-205 Letture di approfondimento - M. Ferrera, Modelli di solidarietà, Il Mulino, Bologna e M. Ferrera, Le trappole del welfare, Il Mulino, Bologna (passi selezionati) - L. Gallino, Il costo umano della flessibilità, Einaudi, Torino (passi selezionati) Modalità di svolgimento del programma seminariale: durante le ore in aula si costruirà con gli studenti un percorso e selettivo guidato di lettura dei testi di riferimento che intersecherà, utilizzandoli ora come esemplificazioni ora come applicazioni della strumentazione introdotta, alcuni passaggi nodali dei testi indicati come letture di approfondimento. Accertamento del profitto: un breve test di verifica consentirà, a fine seminario, di valutare e certificare il lavoro svolto

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SEMINARIO DI SOCIOLOGIA GENERALE (CLEDIA) CURRICULUM: Consulente del lavoro, della previdenza sociale e delle relazioni sindacali Il Seminario concorre all’attribuzione dei 10 crediti relativi ai 2 moduli di Diritto tributario

Programma Obiettivi formativi: introdurre gli studenti alla prospettiva analitica attraverso cui i fenomeni economici e giuridici sono fatti oggetto di descrizione e spiegazione sociologica, applicando tale prospettiva analitica ad ambiti dell’agire sociale in cui appaiano pertinenti i riferimenti al Diritto tributario, ma anche al Diritto del lavoro, della previdenza sociale e delle relazioni sindacali.

Argomenti trattati:

- L’agire sociale ed i suoi ambienti: il concetto di sistema sociale e quello di azione sociale, nell’accezione analitica ed in quella empirica. Sociologia, economia e diritto come prospettive analitiche distinte: il controllo delle coestensività nomologiche. - Razionalità individuale e razionalità collettiva: beni collettivi, gruppi latenti e incentivi selettivi - I fondamenti non-contrattuali del contratto economico e del contratto sociale: le forme della solidarietà - Il carattere istituzionale della cultura giuridica e dei suoi prodotti. Testi di riferimento - L. Gallino, Dizionario di Sociologia, UTET. Voci: Azione sociale, Variabili strutturali, Sistema sociale - J. C. Alexander, L’azione e i suoi ambienti, in Teoria sociologica e mutamento sociale, Milano, Angeli, 1990, pp. 187-217; R. Boudon, “Sociologia e sistemi d’interdipendenza”, in R. Boudon, La logica del sociale, Mondatori, 1980, pp.79-109 - C. Pennisi, “Il carattere istituzionale della cultura giuridica e dei suoi prodotti”, in C. Pennisi, “Istituzioni e cultura giuridica”, Giappichelli, Torino, 1998, pp. 109-131; C. Pennisi,“Le teorie sul procedimento”, “Procedimenti giuridici e comunicazione”, “Le categorie giuridiche dei procedimenti amministrativi”, in C. Pennisi, Istituzioni e cultura giuridica. I procedimenti come strutture di comunicazione, Giappichelli, Torino, 1998, pp. 158-195; pp. 170-175; pp. 177-205 Letture di approfondimento - M. Ferrera, Modelli di solidarietà, Il Mulino, Bologna e M. Ferrera, Le trappole del welfare, Il Mulino, Bologna (passi selezionati) - L. Gallino, Se tre milioni vi sembran pochi. Sui modi per combattere la disoccupazione, Einaudi, Torino (passi selezionati)

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Modalità di svolgimento del programma seminariale: durante le ore in aula si costruirà con gli studenti un percorso guidato e selettivo di lettura dei testi di riferimento che intersecherà, utilizzandoli ora come esemplificazioni ora come applicazioni della strumentazione introdotta, alcuni passaggi nodali dei testi indicati come letture di approfondimento. Accertamento del profitto: un breve test di verifica consentirà, a fine seminario, di valutare e certificare i risultati del lavoro svolto.

SEMINARIO DI SOCIOLOGIA GENERALE (CLEDIA) CURRICULUM: Operatore giuridico internazionale Il Seminario concorre all’attribuzione dei 10 crediti relativi ai 2 moduli di Diritto amministrativo

Programma Obiettivi formativi: introdurre gli studenti alla prospettiva analitica attraverso cui i fenomeni economici e giuridici sono fatti oggetto di descrizione e spiegazione sociologica, applicando tale prospettiva analitica ai procedimenti amministrativi ed all’analisi della loro specificità istituzionale.

Argomenti trattati:

- L’agire sociale ed i suoi ambienti: il concetto di sistema sociale e quello di agire sociale, nell’accezione analitica ed in quella empirica. Sociologia, economia e diritto come prospettive analitiche distinte: il controllo delle coestensività nomologiche. - Il carattere istituzionale della cultura giuridica e dei suoi prodotti - Teoria e ricerca sociologica sui procedimenti amministrativi - Le categorie giuridiche dei procedimenti amministrativi - I procedimenti amministrativi come strutture d’azione e di comunicazione: un oggetto specifico d’indagine sociologica sul diritto Testi di riferimento - L. Gallino, Dizionario di Sociologia, UTET. Voci: Azione sociale, Variabili strutturali, Sistema sociale - C. Pennisi, “Il carattere istituzionale della cultura giuridica e dei suoi prodotti”, in C. Pennisi, “Istituzioni e cultura giuridica”, Giappichelli, Torino, 1998, pp. 109-131; C. Pennisi, “Teoria e ricerca sociologica sui procedimenti giuridici” e “Le categorie giuridiche dei procedimenti amministrativi”, in C. Pennisi, Istituzioni e cultura giuridica. I procedimenti come strutture di comunicazione, Giappichelli, Torino, 1998, pp. 143-175; pp. 177-205 Letture di approfondimento M. C. Agodi, “I procedimenti come strutture di azione e di comunicazione: il disegno della ricerca”, in C. Pennisi, M.C. Agodi (a cura di), Il diritto delle burocrazie. Il welfare di cui non si parla, Milano, Giuffrè, 2001, pp. 71-106

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D. Nelken (ed.), Comparing Legal Cultures, Aldershot, Dartmouth, 1997 (passi selezionati dai saggi di Cotterrell, Friedman, Blankenburg, Nelken) Modalità di svolgimento del programma seminariale: durante le ore in aula si costruirà con gli studenti un percorso guidato e selettivo di lettura dei testi di riferimento che intersecherà, utilizzandoli ora come esemplificazioni ora come applicazioni della strumentazione introdotta, alcuni passaggi nodali dei testi indicati come letture di approfondimento. Modalità di accertamento del profitto: un breve test di verifica consentirà, a fine seminario, di valutare e certificare il lavoro svolto. SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI (CLAS) Prof. Angela Orabona (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) SOCIOLOGIA Prof. Raffaele Sibilio PARTE GENERALE: 1) PROBLEMI DI METODO - La sociologia come conoscenza. - Funzioni sociali e culturali della sociologia. - La logica del ragionamento sociologico. 2) LA SOCIETA’ - Struttura dell’azione sociale. - Evoluzione socio-culturale - Sistema politico. - Sistema economico - Sistema socio-culturale 3) IL MONDO - Le disuguaglianze sociali - Conflitti e movimenti sociali - Criminalità - La religione - La comunicazione - Il sistema mondo PARTE SPECIALE Prospettive teoriche ed applicative nella “Società del rischio”. - La teoria sociologica e la ricerca per leggere il territorio - Percorsi teorici e di ricerca nella sociologia del rischio - I rischi ambientali ed il contributo sociologico - L’identità ecologica - La percezione del rischio - La comunicazione del rischio

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Testi consigliati

Per la parte generale

P. Ceri, L. GallinoF. Carelli, A. Milanaccio, S. Scamuzzi: “Manuale di sociologia”

(Diretto da L. Gallino) Utet, Torino, 1994. Esclusi i capitoli 9-10-11-12

Per la parte speciale

R. Sibilio: Analisi sociologica e rischi ambientali. Giappichelli, Torino, 2003

SOCIOLOGIA GENERALE Prof. Maria Carmela Agodi

Programma Obiettivi formativi: fornire allo studente le coordinate teoriche e metodologiche di base per : a) individuare differenze, relazioni e complementarietà tra analisi sociologica ed analisi economica dei fenomeni sociali b) analizzare pre-condizioni e conseguenze sociologiche della formazione e del funzionamento di imprese e mercati economici, della loro regolazione, del loro mutamento, anche in riferimento alla dimensione internazionale dei processi di strutturazione istituzionale dell’economia.

Argomenti trattati:

- L’agire sociale ed i suoi ambienti: il concetto di sistema sociale e quello di azione sociale, nell’accezione analitica ed in quella empirica. Sociologia ed economia come prospettive analitiche distinte e come scienze sociali con dominî d’indagine interconnessi. - Agire, agire intenzionale, agire sociale. Le conseguenze non-intenzionali dell’agire intenzionale: effetti perversi, profezie che si auto-avverano, profezie che si auto-distruggono - La dimensione storico-culturale e l’anali strutturale dei fenomeni economico-sociali: sociologia e storia a confronto - Sistemi d’interdipendenza e sistemi funzionali: meccanismi di regolazione, processi di istituzionalizzazione e di de-istituzionalizzazione - Persistenza e mutamento: processi riproduttivi, processi cumulativi, processi di trasformazione - L’istituzionalità dei processi economici: tre livelli analitici - L’approccio neo-istituzionalista e la ri-visitazione del concetto di “embeddedness” nell’analisi sociologica dell’economia: alcuni contributi dalla letteratura internazionale - Condizioni e criteri di validità di descrizione e spiegazione: empiricità della teoria e logica dell’indagine Testi di riferimento

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- R. Boudon, La logica del sociale. Introduzione all’analisi sociologica, Mondadori, Milano, 1980 - L. Gallino, Dizionario di Sociologia, UTET. Voci: “Variabili strutturali”, “Sistema sociale” Letture di approfondimento: - J.L. Laville, E. Mingione (a cura di ), La nuova sociologia economica. Prospettive europee, Milano, Angeli, 1999. Saggi di: E. Mingione, R. Swedberg, J.L. Laville e B. Levesque, M. Magatti, M. Paci - W.W. Powell, P. J. Di Maggio (a cura di), Il Neoistituzionalismo nel’analisi organizzativa, Torino, Edizioni di Comunità, 2000. Introduzione. Saggi di: P.j. Di Maggio e W.W. Powell, R.L. Jepperson, R. Friedland e R Alford, N. Fligstein, N. Orrà, N. W. Biggart e G. Hamilton; M. Douglas, “Come sopravvivono i gruppi latenti” e “Le istituzioni classificano”, in Come pensano le istituzioni, Il Mulino, Bologna, 1990; C. Pennini, “Gli usi sociologici del concetto di istituzione” e “Gli usi sociologici del concetto di cultura” in C. Pennisi, Istituzioni e cultura giuridica, Giappichelli, Torino, 1998 - J. C. Alexander, “L’azione e i suoi ambienti”, in J. C. Alexander, Teoria sociologica e mutamento sociale. Un’analisi multidimensionale della modernità, Milano, Angeli, 1990; ”R. Boudon, “Determinismi sociali e liberà individuale”, in R. Boudon, Effetti perversi dell’azione sociale, Milano, Feltrinelli, 1981; M. C. Agodi, “Boudon, l’individualismo metodologico e lo stato paradigmatico della sociologia”, in Sociologia e ricerca sociale, 17-18, 1985, pp. 29-69; M.C. Agodi, “Il superamento dei paradossi della razionalità nei modelli di Howard e Harsanyi”, pp. 157-196 in M. C. Agodi, Teoria dei giochi e analisi sociologica. Modelli di razionalità per l’agire sociale, Isvi Paper, Catania, 1984; M. Lombardi (a cura di), Evoluzione delle conoscenze e decisioni economiche, Milano, Angeli, 1999. Le selezione tra le letture di approfondimento, che concorreranno con i testi di riferimento al programma sul quale si baseranno verifica ed accertamento del profitto, sarà concordata con gli studenti, differenziandola in relazione ai tre curricula previsti: Imprese e mercati, Teoria economica, Istituzioni e imprese internazionali. Modalità di accertamento del profitto: si prevede un primo momento di verifica, mediante un breve test che verterà sulla parte generale comune ai tre currucula, e un test finale che verterà, per ciascuno dei tre curricula, sulle letture di approfondimento selezionate in relazione al curriculum di riferimento. SOCIOLOGIA GENERALE E SOCIOLOGIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO (Corso di Laurea in Scienze del Turismo) (Lettere A-L) Prof. Giuseppe Giampaglia

(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)

SOCIOLOGIA GENERALE E SOCIOLOGIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO (Corso di Laurea in Scienze del Turismo) (Lettere M-Z) Prof. Raffaele Sibilio

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Programma

Primo Modulo Sociologia generale (5 crediti)

OBIETTIVO: consentire la lettura e l’interpretazione dei mutamenti sociali attraverso le

principali categorie sociologiche.

1) PROBLEMI DI METODO

La sociologia come conoscenza .

Funzioni sociali e culturali.

La logica del ragionamento sociologico.

2) LA SOCIETA’

Evoluzione Socio-Culturale

Il Sistema Politico

Il Sistema Economico

Il Sistema Socio-Culturale

3) IL MONDO

Le disuguaglianze sociali

Conflitti e movimenti sociali

La criminalità

La religione

La comunicazione

Il sistema mondo

Testi consigliati

P. Ceri, L. GallinoF. Carelli, A. Milanaccio, S. Scamuzzi: “Manuale di sociologia”

(Diretto da L. Gallino) Utet, Torino, 1994. Esclusi i capitoli 9-10-11-12.

Secondo Modulo (5 crediti)

OBIETTIVO: favorire la comprensione critica delle diverse teorie e delle differenti

applicazioni ambientali e territoriali adottate dalla analisi sociologica.

1) GLOBALIZZAZIONE E AMBIENTE - Dal post moderno alla modernizzazione di secondo ordine. - La sociologia del rischio 2) PROSPETTIVE TEORICHE ED APPLICATIVE NELLA SOCIETA’ DEL RISCHIO - La teoria sociologica e la ricerca per leggere il territorio - Percorsi teorici e di ricerca nella sociologia del rischio - I rischi ambientali ed il contributo sociologico - L’identità ecologica

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- La percezione del rischio - La comunicazione del rischio. Testi consigliati U. Beck, La società del rischio, verso una seconda modernità . Carocci, Roma, 2000. R. Sibilio, Analisi sociologica e rischi ambientali. Giappichelli, Torino, 2003. STATISTICA COMPUTAZIONALE Prof. Francesco Palumbo La moderna statistica si è sviluppata soprattutto grazie alla disponibilità, sempre più a buon mercato, di computer sempre più veloci ed in grado di elaborare quantità di dati un tempo impensabili. Numerosi metodi statistici, attualmente largamente utilizzati, sono in grado di produrre i loro risultati solo grazie alla capacità di queste macchine. Tuttavia, il passaggio dalla trattazione matematica alla trattazione numerica del problema statistico garantisce correttezza nei risultati solo attraverso una corretta implementazione. Il corso è una introduzione alle tecniche fondamentali della statistica computazionale ed a quelle che sono maggiormente utilizzate nelle applicazioni reali. La trattazione degli argomenti avviene sia sotto il profilo statistico metodologico che quello numerico. La didattica prevede lezioni frontali ed esercitazioni in laboratorio di informatica al fine di illustrare, oltre agli aspetti metodologici, anche alcuni esempi di carattere pratico. Il programma prevede, dopo una breve introduzione agli aspetti fondamentali dell'analisi numerica, i seguenti argomenti: - Generazione di numeri pseudo-casuali; - Simulazioni di distribuzioni campionarie di stimatori e test; - Metodi Montecarlo per l'inferenza statistica. Testi consigliati Dispense fornite dal docente saranno disponibili per gli aspetti relativi all'analisi numerica. Per la parte di metodologia statistica si consiglia: Marcello Chiodi, Tecniche di Simulazione in Statistica, RCE Edizioni, Napoli. STATISTICA DEI MERCATI MONETARI E FINANZIARI Prof. Claudio Conversano (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) STATISTICA DI BASE CLEA – CLEAIF (Lettere A-D) Prof. Germana Scepi

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1. La rilevazione e l’organizzazione dei dati • Popolazione e unità statistica • Variabili statistiche • Organizzazione dei dati: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di

contingenza, tabelle di correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali. 2. L’esplorazione dei dati: rappresentazione e sintesi delle distribuzioni

• Rappresentazioni grafiche: istogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione.

• I principali aspetti di una distribuzione o Tendenza centrale: indici razionali (media aritmetica, media armonica,

media geometrica) e indici di posizione (mediana, moda, quartili) o Variabilità: indici assoluti (campo di variazione, scarto quadratico

medio, varianza) e relativi (coefficiente di variazione) o Forma: indici di asimmetria e curtosi o Grafico a scatola (box-plot) semplice e multiplo o La concentrazione o I numeri indici

3. Lo studio delle relazioni tra variabili

• Connessione (indici di associazione) • Indipendenza in media (rapporto di correlazione) • Dipendenza e interdipendenza lineare (regressione lineare semplice e

correlazione) 4. Elementi di probabilità e variabili casuali

• Introduzione alla probabilità e elementi di calcolo delle probabilità • Il concetto di variabile casuale • Variabili casuali discrete: Uniforme discreta, Binomiale, Poisson • Variabili casuali continue: Uniforme continua, Normale e derivate dalla

Normale Testi di riferimento:

L. D’Ambra, S. Spedaliere Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001

R.Leoni, Statistica descrittiva, Libreria Alfani S.Zani, Analisi dei dati statistici, Giuffre Editore L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000 D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, 2000

Per gli esercizi

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L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998 S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003 S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano 2003 STATISTICA DI BASE CLEA – CLEAIF (Lettere E-O) Vincenzo Esposito Vinzi 1. La rilevazione e l’organizzazione dei dati Popolazione e unità statistica Variabili statistiche Organizzazione dei dati: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali. 2. L’esplorazione dei dati: rappresentazione e sintesi delle distribuzioni Rappresentazioni grafiche: istogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione. I principali aspetti di una distribuzione Tendenza centrale: indici razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica) e indici di posizione (mediana, moda, quartili) Variabilità: indici assoluti (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza) e relativi (coefficiente di variazione) Forma: indici di asimmetria e curtosi Grafico a scatola (box-plot) semplice e multiplo La concentrazione I numeri indice 3. Lo studio delle relazioni tra variabili Connessione (indici di associazione) Indipendenza in media (rapporto di correlazione) Dipendenza e interdipendenza lineare (regressione lineare semplice e correlazione) 4. Elementi di probabilità e variabili casuali Introduzione alla probabilità e elementi di calcolo delle probabilità Il concetto di variabile casuale Variabili casuali discrete: Uniforme discreta, Binomiale, Poisson Variabili casuali continue: Uniforme continua, Normale e derivate dalla Normale Testi di riferimento L. D’Ambra, S. Spedaliere Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001 L. Pieraccini, A. Naccarato Lezioni di Statistica Descrittiva, G. Giappichelli Editore, Torino, 2003 L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000

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Per gli esercizi: L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998 S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003 S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano 2003 STATISTICA DI BASE CLEA – CLEAIF (Lettere P-Z) Prof. Marco Gherghi 1. La rilevazione e l’organizzazione dei dati Popolazione e unità statistica Variabili statistiche Organizzazione dei dati: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali. 2. L’esplorazione dei dati: rappresentazione e sintesi delle distribuzioni Rappresentazioni grafiche: istogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione. I principali aspetti di una distribuzione Tendenza centrale: indici razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica) e indici di posizione (mediana, moda, quartili) Variabilità: indici assoluti (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza) e relativi (coefficiente di variazione) Forma: indici di asimmetria e curtosi Grafico a scatola (box-plot) semplice e multiplo La concentrazione I numeri indice 3. Lo studio delle relazioni tra variabili Connessione (indici di associazione) Indipendenza in media (rapporto di correlazione) Dipendenza e interdipendenza lineare (regressione lineare semplice e correlazione) 4. Elementi di probabilità e variabili casuali Introduzione alla probabilità e elementi di calcolo delle probabilità Il concetto di variabile casuale Variabili casuali discrete: Uniforme discreta, Binomiale, Poisson Variabili casuali continue: Uniforme continua, Normale e derivate dalla Normale Testi di riferimento: L. D’Ambra, S. Spedaliere Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001 L. Pieraccini, A. Naccarato Lezioni di Statistica Descrittiva, G. Giappichelli Editore, Torino, 2003

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L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000 Per gli esercizi L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998 S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003 S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano 2003 STATISTICA DI BASE (CLEIM – CLIPA – CLEDIA) Prof. Antonio Perna Programma L’ANALISI STATISTICA Le fasi dell’analisi statistica Le unità statistiche Il carattere statistico Le frequenze, le intensità Le classi di modalità Le scale di misurazione dei caratteri DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA La successione dei dati La distribuzione di frequenze semplice La distribuzione di frequenze doppia Le distribuzioni derivate: relative, percentualizzate,cumulate. LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE Diagramma in coordinate cartesiane semplici e logaritmiche Diagramma a barre Diagramma circolare Diagramma in coordinate polari Istogramma Stereogramma La curva ogiva crescente e decrescente Grafico a ramo e foglia I RAPPORTI STATISTICI Definizione di rapporto statistico Le variazioni assolute e relative Rapporto di composizione Rapporto di coesistenza Rapporto di derivazione I numeri indice

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Il rapporto di durata MISURE DELLA TENDENZA CENTRALE I valori medi razionali: media aritmetica e sue proprietà,media geometrica e sue proprietà, media quadratica, media armonica. La media di potenza. Relazione tra le medie I valori medi di posizione: la mediana, i quartili, i quantili. La moda LA VARIABILITA’ Definizione di variabilità e di mutabilità La variabilità assoluta e la variabilità relativa Le misure di variabilità assoluta: il campo di variazione, lo scostamento semplice medio, lo scostamento quadratico medio, la varianza, la devianza. Le misure di variabilità relativa: il coefficiente di variazione, la concentrazione I momenti LA VARIABILITA’ DELLE FORME Il box Plot Asimmetria, Curtosi, Cenno alla distribuzione normale RAPPRESENTAZIONE ANLITICA DELLE VARIABILI La rappresentazione analitica delle variabili statistiche e problemi connessi L’interpolazione, i metodi interpolativi (cenni), il metodo dei minimi quadrati. Verifica del grado di accostamento LE RELAZIONI STATISTICHE Concettualizzazione della teoria delle relazioni statistiche La dipendenza e l’indipendenza La dipendenza assoluta e sue misure La dipendenza in media e sue misure La dipendenza interpolativi e sua misura L’interdipèndenza, la correlazione e sua misura Il corso della durata di 35 ore, sarà improntato alla conoscenza dell’utilizzo della statistica nel campo delle analisi economiche Il corso sarà supportato da esercitazioni pratiche e seminari. Sono previste inoltre esercitazioni di laboratorio con l’ausilio del software statistico SPSS Testi consigliati L.D’Ambra – S. Spedaliere, Lezioni di statistica descrittiva, R.C.E. – Edizione 2001. STATISTICA ECONOMICA

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Prof. Aurelio Pane Programma Parte generale I numeri indici e gli indici elementari. Gli indici sintetici. Indici di Paasche, Laspayres e fischer. I numeri indici calcolati dall’ISTAT. Gli aggregati economici. Il sistema europeo dei conti economici integrati (SEC). Il reddito nazionale. Analisi delle serie cronologiche. La deflazione. I principali modelli di analisi del consumo. La funzione di produzione aggregata. La funzione di Cobb-Duglas. La produttività. La produttività parziale e produttività globale Testi consigliati Parte generale O.Vitali, Statistica economica, Cacucci, Bari, 1999 Cap. I: completo Cap.II: 1,2 Cap. V: 1, 2, 3 (si esclude: Produzione e reddito a livello delle imprese), 4, 5, 6 Cap. VI: 1, 2, 3 Cap. VII: 1 Cap. VIII: 1,2 (si esclude: Verifiche per il caso italiano), 3 Cap. IX: completo Cap. X: 1, 2 Parte speciale A. Pane – S. Strozza (a cura di), Gli immigrati in Campania. Una difficile integrazione tra clandestinità e precarietà diffusa, L’Harmattan Italia, Collana “Logiche Sociali”, Torino, 2000. Il programma comprende solo la parte III. Capitoli:: I-II-III-IV-VIII (solo paragrafo 5) oppure F. Pilloton – A. Pane, Aggregati economici e previsioni demografiche, Curto, Napoli, 1997 (solo gli Aggregati economici ) STATISTICA METODOLOGICA Prof. Vincenzo Esposito Vinzi Programma Rilevazione Statistica Le fonti dei dati e le fasi di una indagine statistica Predisposizione del piano dell’indagine: popolazione e unità statistica, variabili statistiche. La rilevazione dei dati: scelta del tipo di indagine. Rappresentazioni statistiche e grafiche

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Rappresentazioni statistiche: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali. Rappresentazioni grafiche: istogrammi, pictogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione. Sintesi statistica e grafica delle distribuzioni Indici di posizione: medie razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica) medie di posizione (mediana, moda, quartili) Indici di variabilità variabilità assoluta (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza) variabilità relativa (coefficiente di variazione, rapporto di concentrazione) mutabilità per caratteri qualitativi (indici di eterogeneità) Indici di forma: asimmetria e curtosi Diagramma ramo-foglia (stem and leaf plot) Grafico a scatola (box-plot) Rapporti statistici Rapporti di composizione, derivazione, coesistenza, durata e ripetizione Numeri indici semplici e complessi Interpolazione analitica Adattamento ad una funzione teorica: scelta della funzione determinazione dei parametri (metodo dei minimi quadrati, metodo dei momenti) determinazione del grado di accostamento Un modello teorico per le distribuzioni univariate continue: la distribuzione normale Relazioni statistiche Connessione (indici di associazione) Indipendenza in media (rapporto di correlazione) Dipendenza e interdipendenza lineare (regressione lineare semplice e multipla, correlazione) Co-graduazione Elementi di probabilità e variabili casuali Introduzione alla probabilità ed elementi di calcolo delle probabilità Il concetto di variabile casuale Variabili casuali discrete: Uniforme discreta, Binomiale, Poisson Variabili casuali continue: Uniforme continua, Normale e derivate dalla Normale Testi di riferimento L. D’Ambra, S. Spedaliere Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001 L. Pieraccini, A. Naccarato Lezioni di Statistica Descrittiva, G. Giappichelli Editore, Torino, 2003

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L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000 Per gli esercizi: L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998 S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003 S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano 2003 STATISTICA PER L'AZIENDA (Corso di Laurea CLEA e CLEAIF) Lettere: (A-D) Prof. Roberta Siciliano – (E-O) Simona Balbi– (P-Z) Antonio Perna Programma del Modulo Obiettivo: Il corso intende approfondire i metodi statistici di base ed il loro impiego in ambito aziendale. Il corso è strutturato in lezioni teoriche, seminari, applicazioni ed esercitazioni attraverso l’uso di software statistico. Programma

• Inferenza statistica e campionamento - Concetti introduttivi: distribuzione campionaria, stimatore, stima,

funzione di stima - Metodi di stima puntuale: minimi quadrati e massima verosimiglianza - Intervalli di confidenza e verifica delle ipotesi statistiche per l’inferenza

su media, probabilità di successo, differenza tra medie - Potenza del test e determinazione della numerosità campionaria - Test non parametrici - Schemi di campionamento statistico

• I modelli statistici di base a supporto delle decisioni aziendali

- Il modello lineare dell’Analisi della Varianza - Il modello di regressione lineare semplice e multipla

• Discussione di applicazioni statistiche in ambito gestionale e finanziario

Testi consigliati Saranno disponibili dispense didattiche a cura del docente. Per gli approfondimenti metodologici sono consigliati i seguenti testi:

D’AMBRA, L., Lezioni di inferenza statistica, RCE Ed., ultima edizione. ORSI, R., Probabilità e inferenza statistica, Il Mulino Ed., ultima edizione.

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PICCOLO, D., Statistica, Il Mulino Ed., ultima edizione. STATISTICA PER L’ECONOMIA Prof. Luigi D’Ambra INTRODUZIONE AL COLCOLO DELLE PROBABILITA’ Il concetto di casualità Eventi, operazioni sugli eventi, somma e prodotto logico La probabilità e le sua definizioni. L’impostazione assiomatica VARIABILI CASUALI La distribuzione di Bernoulli – media e varianza La distribuzione binomiale – media e varianza La distribuzione di Poisson – media e varianza La distribuzione Normale – media e varianza Per le variabili casuali T di Student, F di Snedecor-Fisher e Chi-quadrato si richiede solo l’uso appropriato delle tavole L’INFERENZA STATISTICA Concetti introduttivi La stima: definizione delle funzioni stimatore e stima La stima puntuale La stima intervallare La stima con il metodo della massima verosimiglianza Intervalli di confidenza per la media, per le frequenze, per le differenze tra medie, per la varianza In tale contesto saranno affrontati i problemi relativi alla: numerosità campionaria, alla conoscenza della distribuzione della popolazione, alla conoscenza della varianza della popolazione LA VERIFICA DELLE IPOTESI Concetti introduttivi Gli errori di primo e secondo tipo. La potenza del Test Verifica delle ipotesi per la media, per le frequenze, per le differenze tra medie, per la varianza CENNI ALLA STATISTICA NON PARAMETRICA Il test chi-quadro per l’indipendenza Il test chi-quadro per la verifica della forma delle distribuzioni IL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE Il corso della durata di 35 ore, sarà improntato alla conoscenza dell’utilizzo della statistica nel campo delle analisi economiche Il corso sarà supportato da esercitazioni pratiche e seminari.

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Sono previste inoltre esercitazioni di laboratorio con l’ausilio del software statistico SPSS Testo consigliato L. D’Ambra, Lezioni d’Inferenza Statistica, R.C.E. edizione 2001. STATISTICA PER LE DECISIONI D’IMPRESA Prof. Roberta Siciliano Modulo Obiettivo: Il corso intende approfondire i metodi statistici avanzati a supporto delle decisioni d’impresa. Il corso è strutturato in lezioni teoriche, seminari, applicazioni ed esercitazioni pratiche attraverso l’uso di software statistico. Programma 1. L’impiego della statistica in azienda

• Costruzione di database statistici • Gestione statistico-informatica delle informazioni • Formalizzazione dei processi decisionali aziendali • Il paradigma della conoscenza e la scelta del metodo statistico • Le metodologie di base per l’apprendimento statistico a fini decisionali e di

previsione 2. I metodi di segmentazione e gli alberi delle decisioni

• La definizione di una procedura di segmentazione binaria per la costruzione di alberi di classificazione e di regressione;

• La metodologia CART (Classification and Regression Trees): criteri di split, algoritmi accelerati di partizione, algoritmi di pruning, metodi di selezione e misure della qualità delle regole di decisione.

3. I modelli computazionali della Intelligent Data Analysis

• La modellistica GAM (Generalized Additive Models) per la regressione non lineare: le funzioni di smoothing, i modelli additivi, l’algoritmo di backfitting, i modelli generalizzati, l’algoritmo di scoring, l’identificazione del modello;

• L’impiego di tecniche di bagging e boosting per la costruzione di regole robuste di decisione;

• Strategie integrate e procedure automatiche di estrazione della conoscenza: il Data Mining Statistico ed i Sistemi di Supporto alle Decisioni.

4. Applicazioni finanziarie ed economico-gestionali

• Benchmarking delle attività finanziarie • Valutazione e classificazione del merito creditizio

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• Previsione delle insolvenze d’impresa • Valutazione degli effetti delle promozioni di vendita • Analisi e segmentazione della clientela • Previsione delle vendite e della domanda di mercato • Valutazione delle abitudini di acquisto della clientela • Market Basket Analysis • Scelta di soluzioni organizzative e logistiche in azienda • Customer Relationship Management

Testi consigliati Saranno disponibili dispense didattiche a cura del docente. Per gli approfondimenti metodologici e le applicazioni aziendali sono consigliati i seguenti testi: PICCOLO, D., Statistica, il Mulino, 2000. ZANI, S., Analisi dei dati statistici, vol. II, Giuffrè, 2000. GIUDICI, P., Data mining -Metodi statistici per le applicazioni aziendali, Mc Graw-Hill, 2001. STATISTICA SOCIALE (Corso di Laurea in Scienze del Turismo) (Lettere A-L) Prof. Roberta Siciliano Programma Il corso ha l’obiettivo di formare gli studenti del Corso di Laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale ad una preparazione di Statistica sociale indirizzata all’apprendimento delle conoscenze teoriche e applicative per l’acquisizione e organizzazione dati la gestione dell’informazione statistica l’interpretazione dei risultati dell’analisi statistica al fine di acquisire conoscenza e prendere decisioni operative in condizioni di incertezza Il corso tratterà i seguenti argomenti: Concetti introduttivi sulle finalità della statistica L’informazione statistica e le principali fonti La pianificazione dell’indagine statistica e tecniche di acquisizione dell’informazione mediante sondaggi e ricerche su campo La tipologia delle informazioni rilevate mediante questionario e scale di misura L’organizzazione dei dati e loro rappresentazione in forma tabellare e grafica L’elaborazione dei dati: la sintesi dell’informazione e costruzione di indicatori statistici Alcuni modelli di riferimento teorici: la distribuzione normale e la distribuzione binomiale La generalizzazione dei risultati dell’indagine campionaria Procedure statistiche di supporto alle decisioni: la verifica delle ipotesi e la costruzione di intervalli di confidenza

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L’analisi di dati strutturati in più dimensioni: principi di correlazione, regressione e contingenza Testo consigliato Ian Diamond, Julie Jefferies, Introduzione alla statistica per le scienze sociali. STATISTICA SOCIALE (Corso di Laurea in Scienze del Turismo) (Lettere M-Z) Prof. Antonio Mango (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) STATISTICA SOCIALE (CLAS) (In corso di attribuzione) STORIA CONTEMPORANEA* Prof. Gabriella Lavina Programma Globalizzazione; conflittualità latente o flagrante dell’assetto geopolitico; divaricazione crescente fra aree regionali, per ricchezza e stili di vita; intensità dei flussi migratori; omologazione, rivendicazioni identitarie, interculturalità; la trasformazione del lavoro… sono alcuni degli aspetti caratteristici dell’attualità in cui siamo immersi. In essa, il “turismo” assume la valenza di “prodotto” dello sviluppo storico contemporaneo, e di “fattore di intervento e trasformazione” ( non a caso “crisis communications” e “tourism as driving force of poverty alleviation, job creation and social harmony” sono i due aspetti messi a fuoco dalla prima Conferenza Mondiale sulle Comunicazioni Turistiche –TOURCOM – in programma a Madrid per il gennaio 2004. Cfr. www.world-tourism.org/events). Il corso si propone di contribuire alla comprensione dei processi dinamici attuali, cogliendone la genesi nel lungo periodo e gli aspetti di complessità e di interdipendenza. Si propone anche di favorire la familiarità con una molteplicità di strumenti (letterari/artistici/ filmici/fotografici/cartografici/saggistici) nell’ottica della ricerca documentaria e del distanziamento prospettico che sono propri della disciplina. Si propone infine di mantenere aperta la relazione tra i grandi eventi che hanno imposto al mondo la fisionomia attuale e le loro ripercussioni sull’insieme di attività che definiamo “turistiche”, anche a livello locale. Testi consigliati Francesco Barbagallo, Storia contemporanea. L’Ottocento e il Novecento, Carocci editore, Roma 2002 (Euro 22,80). ISPI e Touring Club Italiano, Atlante geopolitico mondiale. Regioni Società Economie Conflitti (Prefazione di Boris Biancheri), Touring editore, Milano 2002 (Euro 15,00).

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e/o Atlante di Le Monde diplomatique/il Manifesto, 2003 (Euro 10,00). Annunziata Berrino ( a cura di), Storia del Turismo. Annale 2002, Franco Angeli, Milano 2002 (Euro 15,00) partim. Salvatore Settis, Italia S.p.A. L’assalto al patrimonio culturale, Einaudi, Torino 2002. (Euro 8,80). * Gli studenti iscritti al secondo anno che non hanno sostenuto l’esame di Storia Moderna (a.a. 2002-03) entro la sessione di recupero del primo anno (settembre 2003), possono scegliere tra il programma su indicato e quello di Storia Moderna. STORIA DELL’AGRICOLTURA Prof. Carmine Maiello Programma Parte generale: prima alternativa Definizione di un ceto contadino in Europa. Le basi del ceto contadino europeo nell’alto Medioevo. I contadini tra sviluppo e crisi. Guerre e rivolte. I contadini europei nell’età moderna. Sviluppo demografico, struttura insediative e aree agrarie europee. Congiuntura agraria, problemi alimentari e struttura sociale contadina. Vicinato e comunità di villaggio. Emancipazione contadina e riforme agrarie nel XIX secolo. I contadini europei nella moderna società industriale. Parte generale: seconda alternativa Il fattore terra. Il fattore lavoro. La produttività della terra. La produttività del lavoro. Lo sviluppo dei mercati. Servi, affittuari e villici. Dimensione, struttura e organizzazione delle aziende agricole. La scienza, lo stato e la diffusione delle innovazioni. Le trasformazioni dell’agricoltura italiana. Le politiche agrarie nel secondo dopoguerra. Sviluppo e crisi della politica agricola comunitaria. L’industria agroalimentare italiana. La riorganizzazione del sistema distributivo. Le grandi tendenze nei consumi alimentari. Parti speciali a scelta I. Proprietà fondiaria e classi rurali in un comune calabrese dal 1740 al 1866. II. Le trasformazioni sociali ed economiche dei comprensori di Carpi e di Modena a partire dagli anni Cinquanta. III. La diffusione dell’istruzione agraria nel mezzogiorno d’Italia nell’Ottocento. Testi consigliati Per la parte generale prima alternativa W. Roesener, I contadini nella storia d’Europa, Laterza, Bari, 1995. Per la parte generale seconda alternativa D. Grigg, Storia dell’agricoltura in Occidente, Il Mulino, Bologna, 1994. R. Fanfani, L’agricoltura in Italia, Il Mulino, Bologna, 1998. Parti speciali

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I F. Assante, Calopezzati. Proprietà fondiaria e classi rurali in un comune della Calabria (1740-1886), E.S.I., Napoli, 1964. II M. Forni, Storie familiari e storie di proprietà. Itinerari sociali nell’agricoltura italiana nel dopoguerra, Rosenberg & Sellier, Torino, 1987. III R. De Lorenzo, Società economiche e istruzione agraria nell’Ottocento meridionale, Franco Angeli, Milano, 1998. STORIA DELL'ARTE MODERNA Prof.ssa Annamaria Negro Spina Programma Storia dell’Arte in Italia dal primo Quattrocento al Settecento (incluso) Testi consigliati

Un manuale a scelta tra i seguenti nella parte relativa all’arco cronologico indicato:

P.L. De Vecchi – E. Cerchiari, Arte nel tempo , voll. 2-3, Milano, Bompiani, 1991 (o

ultima edizione)

C. Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, Storia dell’Arte Italiana, voll. 2 – 3, Milano,

Mondatori Electa (ultima edizione).

E. Bairati, E. Finocchi, Arte in Italia, voll. 2- 3, Milano, Fabbri Editori (ultima edizione)

Parte monografica

C. De Seta, Napoli fra Rinascimento e Illuminismo, Elencta, Napoli, 1991.

Il corso sarà integrato da sopralluoghi e visite ai musei.

STORIA DELLA MONETA E DELLA BANCA Prof. Fulvio Mastrangelo Parte generale Origini e sviluppo della banca nel mondo antico - La banca medievale - L’attività bancaria nell’età del mercantilismo (1500-1750) - La funzione della banca durante la prima rivoluzione industriale (1750-1850) - La formazione dei sistemi bancari nazionali nella seconda metà dell’Ottocento - Il sistema bancario italiano dal 1815 al 1914 - Guerra, crisi ed intervento statale (1914 -1939) - Sistemi monetari ed attività bancaria nella seconda metà del secolo XX. Parte monografica a scelta:

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I. Economia e credito a Benevento fra Ottocento e Novecento. II. Una famiglia di mercanti nel Regno di Napoli: i “de Mari”.

Testi consigliati per la parte generale: E. De Simone, Storia della banca dalle origini ai nostri giorni, Arte Tipografica, Napoli, 1987. oppure E. De Simone, Moneta e banche attraverso i secoli, Franco Angeli Editore, Milano, 2002. Testi consigliati per la parte monografica: I. E. De Simone, La Banca Sannitica. Economia e credito a Benevento fra Ottocento e Novecento, ESI, Napoli, 1999. II. A. Musi, Mercanti genovesi nel Regno di Napoli, ESI, Napoli, 1996. STORIA DELLA RAGIONERIA Prof. Mario De Sarno (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO Prof. Antonio Maria Fusco Contenuto del corso: Il corso è diretto ad offrire una ricostruzione critica del pensiero economico dall’antichità ad oggi. Programma per l’esame I Modulo: 5 crediti I primi dieci capitoli del libro. II Modulo: 5 crediti La restante parte del volume. Libri di testo adottati e consigliati H. Landreth - D. C. Colander, Storia del pensiero economico, il Mulino, Bologna, 1996. STORIA DELLE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI Prof. Giuseppina Tullio

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Programma Prima alternativa L’economia mondiale prima del 1914. La crescita nel periodo tra le due guerre in una prospettiva secolare. Gli effetti economici della prima guerra mondiale. Le crisi degli anni ’20. La stabilizzazione e il ritorno al “gold standard”. Produzione, produttività e progresso tecnico. I movimenti internazionali dei capitali. Gli inizi della grande depressione. La disintegrazione del “gold standard”. La disoccupazione. Il mondo frammentato degli anni Trenta: le aree monetarie e commerciali. Il progresso industriale e la ripresa. I due dopoguerra: similarità e differenze. Le relazioni economiche internazionali dopo la seconda guerra mondiale (1945-1975). Seconda alternativa Il commercio internazionale e la dominazione europea (1875-1914). Il ritorno al protezionismo. I movimenti di capitale. L’apogeo del regime aureo internazionale. Costi e benefici del “gold standard”. Il commercio internazionale al tramonto del capitalismo liberale. La politica commerciale e la depressione degli anni ’30. Le diverse aree monetarie e commerciali. I tassi di cambio amministrati. Il nuovo assetto dell’economia internazionale (1939-1953). Il nuovo sistema liberale di scambi. Il sistema di Bretton Woods e la sua trasformazione. La ricerca di un nuovo regime: l’economia mondiale negli anni ’80. Testi consigliati Per la prima alternativa C.H. Feinstein - P. Temin - G. Toniolo, L’economia europea tra le due guerre, Laterza, Bari, 1998 e W. Ashworth, Breve storia dell’economia mondiale dal 1850 ad oggi, Laterza, Bari, 1976 (Capp. VII, IX e X). Per la seconda alternativa J. Foreman - Peck, Storia dell’economia internazionale dal 1850 ad oggi, Il Mulino, Bologna, 1999 (con esclusione dei capitoli I, II, III, IV, V e VIII). STORIA ECONOMICA (Lettere A - Bra) Prof. Francesco Balletta 1° Modulo: 5 crediti Analisi dei processi economico-sociali e finanziari dalla prima alla seconda rivoluzione industriale (XVIII e XIX secolo) L’evoluzione del pensiero economico nel ‘700 e nell’800 Il movimento della popolazione Le innovazioni nell’assetto fondiario e nella produzione agricola Le trasformazioni tecniche nelle industrie La politica doganale nel vecchio e nel nuovo continente La finanza locale e la finanza internazionale: banche e borse I mutamenti economici nella Russia degli zar

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L’economia del Giappone dal 1868 alla prima guerra mondiale I movimenti ciclici del XIX secolo Testi consigliati: F. Balletta, Storia Economica. Secoli XVIII – XX, Arte Tipografica, Napoli, 1991, Parte I e II, da p. 1 a p. 257 oppure G. Felloni, Profilo di Storia Economica dell’Europa dal medioevo all’età contemporanea, G. Giappichelli Editore, Torino, da p. 1 a p. 391 2° Modulo: 5 crediti I rivolgimenti economici del XX secolo: guerre, crisi e declino dell’economia europea L’evoluzione del pensiero economico nel Novecento Le cause e le conseguenze della prima guerra mondiale La crisi mondiale fra le due guerre e il declino del liberismo Le cause e le conseguenze della seconda guerra mondiale L’Europa nella seconda metà del Novecento: economia reale e finanze L’Unione Sovietica, gli Stati Uniti e il Giappone dalla fine della prima guerra mondiale alla guerra del Golfo Le fluttuazioni congiunturali nel Novecento Testi consigliati: F. Balletta, Storia Economica. Secoli XVIII – XX, Arte Tipografica, Napoli, 1991, Parte III, da p. 257 a p. 477 oppure R. Cameron, Storia Economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp. XI-XVI, assieme a Wlodzimierz Brus, Storia Economica dell’Europa Orientale (1950 – 1908), Editori Riuniti, pp. 7 – 321. STORIA ECONOMICA (Lettere Bre - C) Prof. Carmine Maiello Programma I Modulo I caratteri della società e dell’economia precapitalistiche La transizione dal feudalesimo al capitalismo La rivoluzione agraria La rivoluzione industriale La rivoluzione demografica La rivoluzione dei trasporti La nuova struttura sociale: il trionfo della borghesia I cicli economici

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Dalla depressione alla belle époque: la seconda rivoluzione industriale La fine delle illusioni: dalla Grande guerra al crollo di Wall Street I capitalismi autarchici e totalitari e l’approdo alla seconda guerra mondiale La pax americana Un mito effimero: il fallimento del collettivismo nei paesi del “socialismo reale” I rapporti tra paesi ricchi e paesi “in via di sviluppo”: il Nord e il Sud del mondo La globalizzazione II Modulo All’avanguardia del progresso: la Gran Bretagna La Francia dalla rivoluzione al secondo impero La Germania dalle guerre napoleoniche a Bismarck L’Italia dall’Unità nazionale alla prima guerra mondiale L’emancipazione della servitù in Russia e l’avvio della modernizzazione Gli Stati Uniti d’America dall’indipendenza alla prima guerra mondiale Lo sviluppo del Giappone nell’era Meiji Le conseguenze della Grande guerra in Europa e negli Stati Uniti d’America L’ Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche Il fascismo in Italia Il New Deal La Germania nazista Il miracolo economico in Italia e nella Repubblica federale tedesca Verso l’unificazione in Europa? Vecchio e nuovo colonialismo. Testi consigliati F. Balletta, Storia economica. Secoli XVIII-XX, Arte Tipografica, Napoli, 1991; oppure R. Cameron , Storia economica del mondo. Dalla preistoria ad oggi, Il Mulino, Bologna, 1993; oppure A. dell’Orefice – V. Giura, Lezioni di storia economica, 3a edizione, ESI, Napoli, 2001. STORIA ECONOMICA (Lettere D - Far) Prof. Vincenzo Giura 1° Modulo: 5 crediti Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: il passaggio dall’economia preindustriale all’economia industriale L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX) Le grandi trasformazioni nella vita economica europea Dalla società preindustriale a quella industrializzata

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L’evoluzione del sistema bancario e monetario I cicli economici L’antitesi capitale-lavoro L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo, colonialismo Il difficile processo di unificazione in Italia Le nuove potenze economiche extraeuropee Il ritardo dell’impero russo Testi consigliati: V.Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Prima, pp.1-278 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.V-X, pp.149-428. 2° Modulo: 5 crediti Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: sviluppo e crisi dell’economia mondiale nel XX secolo Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati nazionali La prima guerra mondiale e le sue conseguenze Il sistema monetario internazionale: il gold standard e il gold exchange standard Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e Giappone La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio L’Unione sovietica: dalle origini al declino La seconda guerra mondiale e i problemi della ricostruzione La cooperazione internazionale e il processo d’integrazione economica in Europa Dai “miracoli economici” nazionali a una nuova stagione di crisi Testi consigliati: A.dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Seconda, pp.280-533 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.IX-XVI, pp.347-632 Gli studenti della classe aziendale, tenuti a sostenere soltanto un modulo di 5 crediti, potranno liberamente scegliere il 1° o il 2° modulo

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STORIA ECONOMICA (Lettere Fas - K) Prof. Alessandra Bulgarelli Programma

1° modulo: 5 crediti Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei

cicli produttivi: il passaggio dall’economia preindustriale all’economia industriale L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX) Le grandi trasformazioni nella vita economica europea Dalla società preindustriale a quella industrializzata L’evoluzione del sistema bancario e monetario I cicli economici L’antitesi capitale-lavoro L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo, colonialismo Il difficile processo di unificazione in Italia Le nuove potenze economiche extraeuropee

Il ritardo dell’impero russo Testi consigliati: V.Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), in A.dell’Orefice,

V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Prima, pp.1-278

oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.V-

X, pp.149-428.

2° modulo: 5 crediti Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei

cicli produttivi: sviluppo e crisi dell’economia mondiale nel XX secolo

Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati nazionali La prima guerra mondiale e le sue conseguenze Il sistema monetario internazionale: il gold standard e il gold exchange

standard

Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e Giappone La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio L’Unione sovietica: dalle origini al declino La seconda guerra mondiale e i problemi della ricostruzione

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La cooperazione internazionale e il processo d’integrazione economica in Europa

Dai “miracoli economici” nazionali a una nuova stagione di crisi Testi consigliati: A.dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Seconda, pp.280-533 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.IX-XVI, pp.347-632 Gli studenti della classe aziendale, tenuti a sostenere soltanto un modulo di 5 crediti, potranno liberamente scegliere il 1° o il 2° modulo STORIA ECONOMICA (Lettere L - Mor) Prof. Anna dell'Orefice Scarlato 1° Modulo: 5 crediti Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: il passaggio dall’economia preindustriale all’economia industriale L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX) Le grandi trasformazioni nella vita economica europea Dalla società preindustriale a quella industrializzata L’evoluzione del sistema bancario e monetario I cicli economici L’antitesi capitale-lavoro L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo, colonialismo Il difficile processo di unificazione in Italia Le nuove potenze economiche extraeuropee Il ritardo dell’impero russo Testi consigliati: V.Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Prima, pp.1-278 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.V-X, pp.149-428.

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2° Modulo: 5 crediti Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: sviluppo e crisi dell’economia mondiale nel XX secolo Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati nazionali La prima guerra mondiale e le sue conseguenze Il sistema monetario internazionale: il gold standard e il gold exchange standard Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e Giappone La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio L’Unione sovietica: dalle origini al declino La seconda guerra mondiale e i problemi della ricostruzione La cooperazione internazionale e il processo d’integrazione economica in Europa Dai “miracoli economici” nazionali a una nuova stagione di crisi Testi consigliati: A.dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Seconda, pp.280-533 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.IX-XVI, pp.347-632 Gli studenti della classe aziendale, tenuti a sostenere soltanto un modulo di 5 crediti, potranno liberamente scegliere il 1° o il 2° modulo STORIA ECONOMICA (Lettere Mos - P) Prof. Francesco Dandolo

1° modulo: 5 crediti Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei

cicli produttivi: il passaggio dall’economia preindustriale all’economia industriale L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX) Le grandi trasformazioni nella vita economica europea Dalla società preindustriale a quella industrializzata L’evoluzione del sistema bancario e monetario I cicli economici L’antitesi capitale-lavoro L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo, colonialismo Il difficile processo di unificazione in Italia Le nuove potenze economiche extraeuropee

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Il ritardo dell’impero russo Testi consigliati: V.Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), in A.dell’Orefice,

V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Prima, pp.1-278

oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.V-

X, pp.149-428. 2° modulo: 5 crediti Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei

cicli produttivi: sviluppo e crisi dell’economia mondiale nel XX secolo

Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati nazionali La prima guerra mondiale e le sue conseguenze Il sistema monetario internazionale: il gold standard e il gold exchange

standard

Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e Giappone La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio L’Unione sovietica: dalle origini al declino La seconda guerra mondiale e i problemi della ricostruzione La cooperazione internazionale e il processo d’integrazione economica in

Europa

Dai “miracoli economici” nazionali a una nuova stagione di crisi Testi consigliati: A.dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Seconda, pp.280-533 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.IX-XVI, pp.347-632 Gli studenti della classe aziendale, tenuti a sostenere soltanto un modulo di 5 crediti, potranno liberamente scegliere il 1° o il 2° modulo STORIA ECONOMICA (Lettere Q - Sim)

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Prof. Maria Luisa Cavalcanti I MODULO: la storia dell’economia mondiale L’economia preindustriale; Inizio e diffusione dell’industrializzazione (rivoluzione demografica; rivoluzione commerciale, dei trasporti e delle comunicazioni; rivoluzione industriale); Effetti dello sviluppo industriale sulle politiche economiche (dal protezionismo al libero scambio; le politiche monetarie e creditizie; la questione sociale; i limiti dello sviluppo); I cicli del secolo XIX e la nascita di un’economia mondiale (la fase di sviluppo: 1848-1873; La “grande” depressione; la II rivoluzione industriale); La prima guerra mondiale e le sue conseguenze: inflazione e iperinflazione; la deflazione degli anni Venti; il gold exchange standard; La crisi del 1929: le origini; la speculazione di borsa; le politiche d’intervento, le conseguenze; La seconda guerra mondiale; Le tappe della globalizzazione: le grandi istituzioni internazionali; il sistema monetario; l’integrazione economica europea; il problema del sottosviluppo. II MODULO: i modelli nazionali di sviluppo Il paese guida: la Gran Bretagna; L’alternativa francese; I paesi in ritardo: i casi della Germania e del Giappone La Russia fra capitalismo e collettivismo Uno sviluppo parallelo: gli Stati Uniti L’economia italiana dall’Unità a oggi Testi consigliati I modulo: 1) Dell'Orefice - V, Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, III edizione, ESI, Napoli, 2001; Parte Prima: Cap. I; III; V, par. 1; VI, par. 1 e 2; Parte Seconda: Cap. I; II; III, par. 1, 2, 3, 9; IV; VII; VIII, par. 1, 2, 3, 4. 2) M. Niveau, Storia dei fatti economici contemporanei, Milano, Mursia, 1972, solo il cap. I della Sezione III; 3) R. Cameron, Storia economica del Mondo, Bologna, Il Mulino, 1998, solo il cap VIII; 4) R. Cameron, La grande crisi del capitalismo, in V. Giura - A. Dell'Orefice (a cura di), L'espansione dell'economia mondiale. L'età contemporanea, ESI, Napoli, 1989. N.B. I capitoli dei testi indicati ai punti 2), 3), 4) potranno essere fotocopiati da originali forniti dal dipartimento. Testi consigliati II modulo: Prima alternativa:

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Dell'Orefice - V, Giura, Lezioni di storia economica, III edizione, ESI, Napoli, 2001; Parte Prima: Cap. II; IV; V, par. 2 e 3; VI; VII; VIII, IX; Parte Seconda: Cap. I; III par. 4, 5, 6, 7, 8; V; VI;VIII. Il testo sarà integrato da dispense sull’economia italiana fornite dal docente

Seconda alternativa F. Assante - M. Colonna - G. Di Taranto - G. Lo Giudice, Storia dell'economia mondiale, Monduzzi, Bologna, 1995; STORIA ECONOMICA (Lettere Sin-Z) Prof. Nicola De Ianni Programma I MODULO Storia Economica (suddivisione tematica) Introduzione alla Storia Economica. Crescita e trasformazione delle economie. Cicli e fluttuazioni. Le trasformazioni strutturali. L’energia, le risorse, l’ambiente. Moneta, credito e sviluppo economico. Nascita ed evoluzione della banca centrale. I sistemi monetari. Le strutture finanziarie e lo sviluppo economico. I sistemi monetari. Le strutture finanziarie e lo sviluppo economico. I sistemi finanziari orientati ai mercati. I sistemi finanziari orientati agli intermediari. I trasporti e le comunicazioni: dal vapore all’alta velocità. Commercio: formazione del mercato mondiale e crescita economica. Sviluppo industriale ed offerta di lavoro. Mercato del lavoro e proletarizzazione. Il sistema di fabbrica, il taylorismo, il sindacalismo. La rivoluzione di Ford. Produzione di massa, regolazione e mobilitazione sociale. La flessibilità. L’impresa e le diverse forme del capitalismo industriale. La grande impresa e le sue alternative storiche. Il ruolo dello stato nell’economia. Stato e mercato in una prospettiva di lungo periodo. Lo stato imprenditore: imprese pubbliche e processi di nazionalizzazione. Finanza ed economia. La globalizzazione. Testi consigliati P.A. Toninelli (a cura di), Lo sviluppo economico moderno. Dalla rivoluzione industriale alla crisi energetica (1750-1973), Marsilio, Venezia, 1997. (pp.17-32; 55-71; 107-252; 301-379; 475-510; 532-596). II MODULO I casi nazionali (con particolare riferimento all’Italia). La Gran Bretagna: il paese guida. Origine e sviluppo della società tecnologica (1750-1870); un pioniere alle strette (1870-1914); l’economia inglese fra le due guerre (1914-1940); la Gran Bretagna e la ricostruzione (1945-1960). L’alternativa francese al modello inglese di industrializzazione. Dalla rivoluzione alla rivoluzione industriale (1789-1870); l’evoluzione della crescita (1871-1914); l’economia francese fra le due guerre (1914-1940); Dal secondo dopoguerra alla V repubblica (1945-1958). La seconda fase di sviluppo: Germania e Stati Uniti. La Germania : nascita di una grande potenza industriale. Le tappe verso l’unificazione economica (1815-1848); l’economia e l’avvio allo sviluppo (1849-1870); l’unificazione politica e l’accelerato processo di industrializzazione (1871-1914); guerra e pace alla ricerca di nuovi equilibri (1915-

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1945). Gli Stati Uniti alla conquista dell’economia mondiale. Un’economia in cammino (1700-1870); alla conquista di un ruolo primario nell’economia mondiale (1871-1918); gli Stati Uniti tra sviluppo, depressione e ripresa (1919-1945). Il processo di modernizzazione in Russia ed in Giappone. Dalla Russia all’Unione Sovietica (1750-1917); dalla rivoluzione do ottobre alla morte di Stalin (1917-1953). Il Giappone dal feudalesimo al capitalismo (1868-1940). L’economia italiana nei secoli XVIII – XX. Il periodo pre-unitario; crescita e decollo (1860-1918); tra le due guerre (1920-1945); dalla ricostruzione al miracolo economico (1945-1961); caratteri e tendenze negli ultimi decenni: dalla crisi petrolifera a tangentopoli. Testi consigliati F .Assante , M. Colonna, G. Di Taranto, G. Lo Giudice, Storia dell’economia mondiale (secc. XVIII-XX), Monduzzi editore, Bologna, 1995; (pp.65-122 e 129-394); oppure F. Balletta, Storia Economica – Secoli XVIII – XX, Arte tipografica, Napoli, 1991; (pp. 131-255 e 285-475) oppure A. Dell’Orefice, V. Giura, Lezioni di storia economica, Esi, Napoli, 1987; (Parte I : capitoli quarto – ventunesimo. Parte II : capitoli primo – nono). STORIA ECONOMICA DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO Prof. Teodora Iorio Programma Parte generale : prima alternativa Europa e Terzo mondo nell’economia internazionale (1789-1989). L’affermazione del libero scambio e la resistenza del protezionismo. Il Terzo mondo in un’economia liberistica e imperiale. Le materie prime del Terzo mondo e l’industrializzazione dell’Occidente. Il colonialismo e il ruolo del commercio e dei profitti del commercio coloniale. Il bilancio del colonialismo. Tentativi di misurazione del differenziale di reddito tra l’Europa e il resto del mondo prima dello sviluppo moderno. L’evoluzione delle ragioni di scambio nel commercio del Terzo mondo. Prodotti tropicali e importazioni alimentari. Crescita demografica e crescita economica. Parte generale : seconda alternativa Le caratteristiche dei paesi in via di sviluppo. Le politiche di industrializzazione degli anni ’50. India. Medio Oriente. America Latina. Interazione fra industria e agricoltura. Il ruolo dell’agricoltura nello sviluppo economico. L’agricoltura dopo gli anni ’60. Forme di conduzione agricola e riforma agraria. Il commercio internazionale: i rischi di una politica orientata verso i mercati esteri ; le esportazioni manifatturiere: i "quattro dragoni". La critica radicale. L’ordine economico internazionale. Le politiche per mobilizzare il risparmio interno. Le forme di finanziamento esterno. I prestiti bancari e la crisi del debito. Il Brasile. La crescita della popolazione e lo sviluppo economico. La

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difficile scelta tra pianificazione e mercato. La Cina. L’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Parte speciale a scelta Temi, percorsi e strategie nella storia dei paesi in via di sviluppo. Il sottosviluppo economico in una prospettiva storica. Capitalismo e sottosviluppo in America Latina nel decennio dell’Alleanza per il progresso ( l’industrializzazione, le attività del settore pubblico, la riforma agraria). Temi, percorsi e strategie nella storia dei paesi in via di sviluppo. Il sottosviluppo economico in una prospettiva storica. Le tendenze e le prospettive del debito estero dei paesi in via di sviluppo. Temi, percorsi e strategie nella storia dei paesi in via di sviluppo. Il sottosviluppo economico in una prospettiva storica. Il progetto Grameen : il microcredito come mezzo per risolvere le necessità dei poveri del mondo. La sperimentazione e il consolidamento del microcredito in Bangladesh (1976-1983). Testi consigliati Parte generale prima alternativa : P . Bairoch, Economia e storia mondiale. Miti e paradossi, Garzanti, Milano, 1996. Parte generale seconda alternativa : Pomfret, Percorsi diversi per lo sviluppo economico. Fra arretratezza e crescita accelerata: come evolvono le economie dei "paesi in via di sviluppo", il Mulino, Bologna, 1995. Parte speciale : T. Iorio (a cura di), L’economia dei paesi in via di sviluppo ieri e oggi, E.DI.S.U. Napoli 1, Napoli, 1998. pp. 7-53 e pp.103-271 Oppure T. Iorio (a cura di), L’economia dei paesi in via di sviluppo ieri e oggi, E.DI.S.U. Napoli 1, Napoli, 1998. pp. 7-53 e pp.273-334. Oppure M. Yunus, Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, Milano, 2000 e T.Iorio (a cura di), L’economia dei paesi in via di sviluppo ieri e oggi, E.DI.S.U. Napoli 1, Napoli, 1998. pp. 7-53 Indirizzo e-mail : teoiorio @ unina. it STORIA ECONOMICA DELLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Prof. Maria Rosaria De Francesco Programma Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti metodologici e di analisi atti a consentire la comprensione dello sviluppo scientifico e tecnologico odierno secondo

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una prospettiva che non sia esclusivamente tecnico-specialistica. L’evoluzione del pensiero scientifico ed i mutamenti tecnologici saranno pertanto proposti secondo un orientamento che evidenzi e ripercorra, attraverso i secoli, le complesse relazioni tra variabili economiche, sociali, culturali e tecnologiche . La struttura del corso prevede ,quindi, una prima parte di impostazione metodologica che si soffermerà in particolare:sui concetti di “ sistema tecnico” e di “rivoluzione scientifica”;sugli orientamenti e sulle problematiche evidenziate dalla recente storiografia della scienza e della tecnica e sull’evoluzione delle dinamiche del cambiamento tecnologico. Analisi e confronti riguarderanno inoltre temi relativi a: Oriente e Occidente di fronte al progresso tecnico; innovazioni e razionalizzazione del lavoro; trasferimento di tecnologie e trasferimento di conoscenze. La seconda parte si focalizzerà sull’aspetto diacronico del cambiamento scientifico e tecnologico nel mondo occidentale I temi trattati saranno: Lavoro e tecnica nel mondo pre-industriale; innovazioni tecniche e trasformazioni culturali nell’Europa occidentale tra il 1500 ed il 1750; trasformazioni tecnologiche e crescita economica tra XIX e XX secolo Testi consigliati J.Mokyr, La leva della ricchezza. Creatività tecnologica e progresso economico, Il Mulino, Bologna, 1996; e C. M. Cipolla, Tecnica, società e cultura. Alle origini della supremazia tecnologica dell’ Europa, Il Mulino,Bologna, 1989 oppure D.S. Landes, Prometeo liberato.Trasformazioni tecnologiche e sviluppo industriale nell’Europa occidentale dal 1750 ai giorni nostri, Einaudi, Torino, 1993. Per l’approfondimento delle tematiche relative al corso saranno fornite dispense ed indicate letture integrative. STORIA ECONOMICA DEL TURISMO Prof. Gianfranco Capozio Modulo I: L’evoluzione storica del turismo I primordi del turismo. La nascita del turismo moderno. Il secondo dopoguerra e l’esplosione del turismo di massa. L’Italia: un paese a turismo diffuso. L’evoluzione dell’organizzazione turistica. Le regioni e la legge quadro. Il Ministero del turismo: dalla riforma al referendum. Il turismo mondiale dagli anni ’60 agli anni ’90. Il trend del turismo in Italia negli anni ’80 – ’90. Il profilo storico dell’intervento straordinario. Modulo II: Il turismo come fattore di sviluppo economico Turismo e sviluppo economico. Modelli di sviluppo e profili regionali del turismo in Italia. Gli impatti economici del turismo. Il turismo nell’economia italiana e il ruolo regionale. La gestione del turismo nelle città d’arte. Testi consigliati per il I modulo:

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1) Patrizia Battimani, Vacanze di pochi, vacanze di tutti,Ed. Il Mulino, cap. II, III, IV, V e VII Bologna, 2001 2) Franco Paloscia, Storia del turismo nell’economia italiana, Ed. Petruzzi, Parte III: cap.I e II Parte IV:cap. I e II Parte V: cap. I Testi consigliati per il II modulo: 1) Patrizia Battimani, Vacanze di pochi, vacanze di tutti, Ed. Il Mulino,cap. I e VI Bologna, 2001 2) P. Costa, M. Manente, Politica economica del turismo, Ed. Touring Club Italiano, M. C. Furlan, cap. 5 e 11 STORIA MODERNA Prof. Michele Mancino Programma Parte Iª: Per una storia della società europea in età moderna: modelli interpretativi e questioni generali. Stati e politica. Dall’Europa delle monarchie e delle repubbliche agli Stati nazionali. Religione e cultura nell’Europa moderna (secc. XV-XVIII). Parte IIª: Il controllo dell’ortodossia e dei comportamenti devianti: l’Inquisizione romana. Testi consigliati: M. Rosa – M. Verga, La storia moderna 1450-1870, Milano, Bruno Mondadori, 2003, € 16,50. G. Romeo, L’Inquisizione nell’Italia moderna, Roma-Bari, Laterza, 2002, € 9,30. N. B. Gli studenti iscritti al secondo anno che non hanno sostenuto l’esame di Storia moderna dell’anno accademico 2002-03 entro la sessione di recupero (settembre 2003) potranno scegliere tra il programma suindicato di Storia moderna e il programma di Storia contemporanea. STRATEGIA E POLITICA AZIENDALE Prof. Riccardo Viganò Programma I Modulo (5 crediti) Strategia aziendale e creazione del valore. I modelli di governance ed il loro riflesso sugli obiettivi aziendali.

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Le diverse dimensioni nella valutazione della strategia. Il ruolo delle valutazioni economiche nell’analisi strategica. La creazione di valore ed i relativi problemi di misurazione. La valutazione della formula imprenditoriale. Valore economico e strategia d’impresa. Modelli di valutazione ed analisi della performance. Le opzioni reali. Approcci qualitativi alla valutazione della strategia. II Modulo (5 crediti) L’analisi quantitativa per aree strategiche d’affari. La valutazione del patrimonio intangibile. La relazione tra gestione strategica e controllo. La balanced scorecard come strumento di analisi e misurazione strategica. La prospettiva economico-finanziaria, la prospettiva della clientela, la prospettiva dei processi aziendali interni, la prospettiva dell’apprendimento e della crescita. La costruzione di una scheda di valutazione bilanciata. Il caso italiano. Il sistema olistico delle misure. Il test di coerenza nell’analisi strategica. Gli studenti che seguono il corso non tengano conto dei testi di seguito consigliati. In questo caso il programma verrà comunicato durante la prima lezione. Testi consigliati I modulo (Nuovo Ordinamento) DONNA G., La creazione di valore nella gestione dell’impresa, Carocci 1999, esclusi i paragrafi 4.6, 7.4, 7.5, 7.6, 8.4 ed i capitoli 6, 10 e 11. Non si tenga conto delle formule dei paragrafi 3.5, 3.6, 3.7 e dei capitoli 6 e 12. Oppure VIGANO’ R., Il valore dell’azienda, Cedam 2001, da integrare con un articolo disponibile presso il dipartimento di economia aziendale. I+II modulo (Vecchio Ordinamento) A) DONNA G., La creazione di valore nella gestione dell’impresa, Carocci 1999, esclusi i paragrafi 7.4, 7.5, 7.6, 8.4 ed i capitoli 10 e 11. Oppure VIGANO’ R., Il valore dell’azienda, Cedam 2001, da integrare con un articolo disponibile presso il dipartimento di economia aziendale. B) KAPLAN S. – NORTON D., Balanced Scorecard, Isedi, 2000, fino al cap. 8 incluso.

STRATEGIE D’IMPRESA (A-K) Prof. Lucio Sicca Premessa

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Per tener conto del nuovo ordinamento didattico previsto dai corsi di laurea triennale, la disciplina Strategie d’impresa già prevista dal vecchio ordinamento didattico tuttora in vigore (laurea quadriennale) è suddivisa in due moduli formativi: Modulo A - Concetti di base e strumenti di analisi competitiva; Modulo B – Processi competitivi e decisioni strategiche. Per gli studenti dei corsi di laurea quadriennale (vecchio ordinamento) che devono o intendono sostenere l’esame di Strategie d’impresa il programma di studio è quello previsto per entrambi i moduli. Per gli studenti dei corsi di laurea triennale (nuovo ordinamento), invece, i 5 crediti formativi assegnati alla disciplina Strategie d’impresa corrispondono al programma didattico previsto per Modulo A -Concetti di base e strumenti di analisi competitiva. In seguito sono descritti in dettaglio i programmi per i differenti corsi di laurea Per gli studenti dei corsi di laurea quadriennale (Modulo A e Modulo B) Programma Parte Generale Richiami ad alcuni concetti di base. Capacità distintive e vantaggio competitivo. Le decisioni strategiche fondamentali. La gestione dei processi competitivi. Il processo di pianificazione e la sorveglianza strategica. Gli strumenti di analisi e monitoraggio della strategia. Le strategie di collaborazione. Le acquisizioni e le fusioni come attività strategiche. I processi internazionali. La gestione strategica delle imprese diversificate.

Parte speciale La valutazione delle strategie d’impresa. oppure L’evoluzione del sistema alimentare italiano.

Testi consigliati

Parte Generale L. Sicca, La gestione strategica dell’impresa. Concetti e strumenti, Cedam, Padova, 2001 (II edizione). Parte speciale L. Guatri - L. Sicca, Strategie, leve del valore, valutazione delle aziende, EGEA, Milano, 2000. oppure L. Sicca, Lo straniero nel piatto, EGEA, Milano, 2002 Per gli studenti dei corsi di laurea triennale (Modulo A) Parte Generale Richiami ad alcuni concetti di base. Capacità distintive e vantaggio competitivo. Le decisioni strategiche fondamentali. La gestione dei processi competitivi. Gli strumenti di analisi e monitoraggio della strategia.

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Testi consigliati

Parte Generale L. Sicca, La gestione strategica dell’impresa. Concetti di base e strumenti di analisi competitiva, Edizione Ridotta, Cedam, Padova, 2003.

STRATEGIE D’IMPRESA (L-Z) Prof. Luigi Cantone [email protected] Premessa Per tener conto del nuovo ordinamento didattico previsto dai corsi di laurea triennale, la disciplina Strategie d’impresa già prevista dal vecchio ordinamento didattico tuttora in vigore (laurea quadriennale) è suddivisa in due moduli formativi: Modulo A - Concetti di base e strumenti di analisi competitiva; Modulo B – Processi competitivi e decisioni strategiche. Per gli studenti dei corsi di laurea quadriennale (vecchio ordinamento) che devono o intendono sostenere l’esame di Strategie d’impresa il programma di studio è quello previsto per entrambi i moduli. Per gli studenti dei corsi di laurea triennale (nuovo ordinamento), invece, i 5 crediti formativi assegnati alla disciplina Strategie d’impresa corrispondono al programma didattico previsto per Modulo A -Concetti di base e strumenti di analisi competitiva. In seguito sono descritti in dettaglio i programmi per i differenti corsi di laurea Per gli studenti dei corsi di laurea quadriennale (Modulo A e Modulo B) Programma Parte Generale Richiami ad alcuni concetti di base. Capacità distintive e vantaggio competitivo. Le decisioni strategiche fondamentali. La gestione dei processi competitivi. Il processo di pianificazione e la sorveglianza strategica. Gli strumenti di analisi e monitoraggio della strategia. Le strategie di collaborazione. Le acquisizioni e le fusioni come attività strategiche. I processi internazionali. La gestione strategica delle imprese diversificate.

Parte speciale La valutazione delle strategie d’impresa. oppure L’evoluzione del sistema alimentare italiano.

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Testi consigliati

Parte Generale L. Sicca, La gestione strategica dell’impresa. Concetti e strumenti, Cedam, Padova, 2001 (II edizione). Parte speciale L. Guatri - L. Sicca, Strategie, leve del valore, valutazione delle aziende, EGEA, Milano, 2000. oppure L. Sicca, Lo straniero nel piatto, EGEA, Milano, 2002 Per gli studenti dei corsi di laurea triennale (Modulo A) Parte Generale Richiami ad alcuni concetti di base. Capacità distintive e vantaggio competitivo. Le decisioni strategiche fondamentali. La gestione dei processi competitivi. Gli strumenti di analisi e monitoraggio della strategia.

Testi consigliati

Parte Generale L. Sicca, La gestione strategica dell’impresa. Concetti di base e strumenti di analisi competitiva, Edizione Ridotta, Cedam, Padova, 2003. TECNICA DI BORSA (Vecchio Ordinamento) Prof. Annarita Trotta (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) TECNICA DI BORSA (CLAS) (Mutuata) TECNICA PROFESSIONALE Prof. Lucio Potito Programma Le acquisizioni di aziende: motivazioni economiche generali; criteri di valutazione dell’azienda oggetto di cessione. Le fusioni: lineamenti dell’operazione e sue motivazioni; valutazione delle aziende partecipanti alla fusione; calcolo del rapporto di cambio; procedura prevista; informazioni richieste, effetti contabili; profili fiscali; “leveraged buyout”. I conferimenti: lineamenti dell’operazione; finalità economiche; problematiche valutative; effetti sul soggetto conferente; effetti sulla società destinataria. Le scissioni di società: lineamenti dell’operazione; finalità economiche, problematiche valutative; procedura e informazione da fornire; effetti contabili e sui bilanci; profili fiscali. Le trasformazioni: motivazioni dell’operazione; principali

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caratteristiche dei tipi di società; la stima del patrimonio aziendale; aspetti contabili e fiscali. Testi consigliati L. Potito, Economia delle operazioni straordinarie d’impresa. Profili strategici valutativi contabili fiscali, Cedam, Padova,2000. TECNICHE DI RICERCA E DI ELABORAZIONE DEI DATI

Prof. Sergio Scippacercola Programma Modulo di Informatica generale. Cenni di architettura degli elaboratori elettronici numerici. Le Unità di ingresso-uscita - Unità aritmetico-logica - Unità di controllo – CPU – Le Memorie - Elementi di Algebra di Boole e delle proposizioni. Il software di base. I linguaggi simbolici. La traduzione dei programmi. La programmazione strutturata. I Sistemi Operativi (WINDOWS). Le reti ed applicazioni. Collegamenti tra reti. L'informazione. Tipi e strutture dei dati. La modellizzazione dei dati. I vari modelli: gerarchico, reticolare, relazionale. Architettura di un Database. La progettazione di un Database. Caratteristiche dei DBMS. Progettazione ed uso dei Fogli elettronici. Le Banche dati. La consultazione delle Banche dati. Informatica in Azienda. Intelligenza Artificiale. Concetti sui sistemi esperti: architettura, funzionamento e metodi di rappresentazione della conoscenza e del ragionamento. Modulo di ALGORITMI DI BASE e METODI SEMI-NUMERICI. Gli algoritmi: generalità. Organizzazione di un foglio elettronico (EXCEL) - Comandi filtro - Uso delle funzioni logiche - Dichiarazioni dei dati in V.Basic - Sottoprogrammi e funzioni in V. Basic -Somma degli elementi di un vettore - Calcolo della media degli elementi di un vettore - Ricerca del massimo e del minimo - Calcolo delle soluzioni di un'equazione di secondo grado - Calcolo del prodotto e somma di vettori e matrici - Trasposta di matrice - Soluzione di un sistema di due equazioni di secondo grado - Calcolo del rapporto incrementale - Calcolo dell'integrale con la formula di Eulero - Calcolo della serie di Fibonacci - Ordinamento di dati (Bubble - Exchange). Metodi semi-numerici fondamentali: Simulazione e Numeri pseudo-casuali: Algoritmo del metodo moltiplicativo congruenziale e misto - Simulazione di variabili casuali uniformi (Metodo della trasformata inversa - Simulazione di variabili casuali non uniformi (Metodo del limite centrale) - Simulazione della distribuzione binomiale - Algoritmi per il calcolo di un integrale con i numeri pseudo-casuali - Calcolo di aree e volumi con i numeri pseudo-casuali - Estrazione di campioni.

Esercitazioni in laboratorio informatico su EXCEL (Funzioni e sottoprogrammi in VBA) Libri consigliati 1) Curtin D.P. et al., Informatica di base, Mc-Graw-Hill

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2) Scippacercola S., Le Basi della Statistica Computazionale, Curto ed., Napoli 3) Borazzo F., Candiotto R., Laboratorio Excel 2002, Apogeo Modalità di svolgimento dell'esame: L'esame ha per obiettivo di verificare, oltre alla conoscenza degli argomenti teorici, l' autonomia dello studente nel progettare una procedura completa in EXCEL per elaborare dati e nel predisporre macro-istruzioni (sottoprogrammi e funzioni). TECNICHE DELLE RICERCHE DI MERCATO E DELLA DISTRIBUZIONE GENERALE Prof. Maria Rosaria Napolitano (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) TECNOLOGIA DEI PROCESSI PRODUTTIVI E STATISTICA INDUSTRIALE (CLAS) Prof. Alberto Azzi (Curriculum: qualità II anno) Innovazione tecnologica e processi produttivi. Dall’economie di scala a quelle di scopo. L’automazione flessibile e il Toyotismo. Zero scorte e J.I.T: Gestione della produzione : dall’ MRP all’ERP Il controllo di breve periodo. Incertezza, complessità e Lean Production. La curva di apprendimento e il suo utilizzo. H.S.M. e Q.F.D. L’ottica kaizen e la teoria sei sigma Curva operativa e strategie aziendali. Testi consigliati: Tecnologia e Produzione di E. Chiacchierini - Kappa Roma 2003 e Progettare i processi d’impresa di R. Chiavaccini e P.Pratali - Franco Angeli Milano 2000. TEORIA DEI GIOCHI (Nuovo ordinamento) Prof. Jacqueline Morgan Programma Varie rappresentazioni dei giochi: Giochi in forma estesa; ad informazione perfetta o imperfetta, a memoria perfetta o imperfetta. Distinzione cooperativo-non cooperativo. Nozioni di strategie pure, miste e comportamentali. Giochi in forma normale (o strategica). Giochi in forma cartteristica. Esempi classici.

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2. Giochi non cooperativi in forma normale (finiti o non): Vari concetti di dominanza. Soluzioni cautelative. Equilibri di Nash: proprietà, esistenza. Metodi di determinazione degli equilibri di Nash. Caso particolare dei giochi a somma nulla. Modello di Cournot. 3. Giochi finiti non cooperativi in forma estesa: Informazione incompleta: equilibrio di Nash bayesiano. Raffinamento dell’equilibrio di Nash in informazione perfetta o imperfetta: equilibrio perfetto nei sotto giochi. Modello di Stackelberg. Accenni ai giochi ripetuti. 4. Giochi cooperativi con o senza utilità traferibile: Esempi. Nucleo (o core) e insiemi stabili. Degli appunti verranno distribuiti durante il corso. Inoltre si consiglia la consultazione dei seguenti libri: K.Binmore, Fun and Game, a text on Game Theory, D.C.Heath and Company, Lexington, Massachusetts, 1992. R. Lucchetti, Di duelli, scacchi e dilemmi, Bruno Mondadori editore, 2001. A.Mas-Colell, M.D.Whinston, J.R.Green, Microeconomic Theory, Oxford, University press, New York, 1995 (Capitoli 7-8-9). E.Rasmusen, Teoria dei Giochi, Hoepli, Milano, 1993 (Parte I)

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PARTE TERZA: OFFERTA FORMATIVA SECONDO IL VECCHIO ORDINAMENTO (LAUREE QUADRIENNALI)

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10. CORSI DI LAUREA 10.1. Modalità di adozione degli indirizzi

1. Lo studente che intende adottare uno degli indirizzi del Corso di Laurea in Economia e Commercio, senza modificare la distribuzione degli esami per anno di corso, dovrà presentare entro il 31 dicembre una domanda in bollo in Segreteria della Facoltà in cui siano specificati il nome ed il codice dell’indirizzo. Di seguito si riporta il Fac–simile della domanda relativa alla scelta dell’indirizzo da riportare su carta legale.

Fac-simile Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” Il sottoscritto/a…………………..nato/a ………………….il……………..iscritto/a per l’anno accademico 2001 – 2002 al ……………anno della Facoltà di Economia , Corso di Laurea in Economia e Commercio, chiede di essere ammesso a seguire l’indirizzo in…………..codice…………. La lingua straniera scelta è………………….. Firma…………………. Matricola………………

2. Lo studente che intende adottare uno degli indirizzi del Corso di Laurea in Economia e Commercio e variare la distribuzione degli esami per anno di corso dovrà riportare sulla domanda stessa anche l’ordine degli esami curando di rispettare:

a. Il numero minimo di esami per anno (5 esami al primo anno, 7 esami al secondo anno, 8 esami al terzo anno, 5 esami al quarto anno);

b. L’obbligo di inserire gli esami fondamentali nei primi due anni di corso; c. Le propedeuticità previste al punto 10.6 della presente guida. 3. Per gli esami a scelta libera da sostenere presso altra Facoltà, lo studente deve

chiedere preventivamente il visto della Segreteria della Facoltà di Economia. Sarà cura dello studente, a pena di nullità, sostenere gli esami delle materie a scelta libera rispettando le propedeuticità stabilite dal Consiglio di Corso di Laurea.

4. Lo studente può, negli anni successivi variare il proprio indirizzo. In tale ipotesi gli esami già sostenuti e compresi nell’indirizzo scelto saranno ritenuti validi, quelli non compresi nell’indirizzo scelto saranno considerati in soprannumero rispetto alle annualità necessarie per il completamento del Corso di Laurea e non saranno presi in considerazione nel calcolo della media per l’ammissione alla seduta di laurea.

5. Gli esami relativi a materie attivate presso la Facoltà di Economia non potranno essere sostenuti presso altre Facoltà o Istituti Universitari. Ove un materia fosse insegnata presso più Facoltà o Istituti Universitari, può essere inserita nell’indirizzo una sola volta.

6. Lo Statuto della Facoltà di Economia prevede corsi di lingua biennali, il cui obiettivo fondamentale è di mettere in grado lo studente di leggere e capire testi in lingua a carattere specialistico nei campi della geografia, dell’economia, della

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finanza, del diritto e aree affini, per affrontare non solo lo studio delle materie attinenti al corso di laurea prescelto, ma anche l’inserimento nel mondo del lavoro. A tal fine, l’insegnamento è strutturato in due parti corrispondenti ai due anni del corso (1°: consolidamento della preparazione linguistica e generale di base; 2°: microlingue e sviluppo delle abilità di lettura attraverso l’analisi lessicale, strutturale e retorica dei linguaggi specifici). Alla fine del biennio, cioè alla fine del terzo anno del corso di laurea, lo studente dovrà sostenere un esame consistente in una prova scritta ed una orale, che dovranno svolgersi necessariamente nello stesso appello ed essere valutate con un voto unico, essendo la valutazione della prova scritta formulata in termini di “ammissione/non ammissione” alla prova orale. E’ richiesta la frequenza regolare fin dal 1° anno di corso (cioè dal 2° anno di iscrizione), per un consolidamento delle competenze linguistiche di base. Gli studenti iscritti ad una disciplina linguistica, che intendano sostenere l’esame in una lingua diversa da quella originariamente prescelta, nel rispetto del termine massimo biennale per essere ammessi all’esame, possono sostenere l’esame in una lingua diversa da quella prescelta a condizione che producano:

Attestato della sezione di Lingue o del Collegio dei docenti di Lingue della Facoltà (all’uopo istituito) di sufficiente conoscenza di base della nuova lingua prescelta, oppure Attestato del docente della nuova lingua prescelta e dei citati Collegio o Sezione,

che certifichi la frequenza di un corso di apprendimento dei fondamenti della lingua stessa, di durata non inferiore a tre mesi.

L’accertamento richiesto di sufficiente conoscenza della lingua non può essere compiuto in sede di esame, ma deve essere oggetto di una comunicazione precedente allo scadere dei tre mesi previsti. 7. Convalida degli esami superati presso altre facoltà

Gli studenti o i laureati provenienti da altre facoltà dell’Università di Napoli Federico II possono chiedere la convalida degli esami superati, a condizione che detti esami abbiano denominazione identica a quella degli esami previsti da questa Facoltà. Gli esami superati presso altre Università sono convalidati, con delibera del Consiglio di Facoltà, previo parere del docente della materia sul relativo programma.

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10.2. Conversione Discipline Vecchio Ordinamento in crediti nuovo ordinamento. Tutte le discipline annuali del vecchio ordinamento (60 - 70 ore) corrispondono a 10 crediti nel nuovo ordinamento. Le discipline semestrali del vecchio ordinamento (30 – 35 ore) corrispondono a 5 crediti nel nuovo. Tale corrispondenza è definita dalla tabella che segue. Qualora alla disciplina del nuovo ordinamento cui corrisponde la vecchia siano attribuiti nel C.d.L del nuovo ordinamento solo 5 crediti e la vecchia sia un insegnamento annuale (che darebbe diritto, quindi ad un ammontare di crediti pari a 10), lo studente può utilizzare i residui 5 crediti per una disciplina (tra quelle espressamente previste nel nuovo C.d.L. o tra quelle a scelta libera da parte dello studente) del medesimo settore scientifico disciplinare. Per quanto riguarda gli esami o le prove di idoneità relative alle Lingue straniere, nella fase transitoria, viene temporaneamente sospesa l’obbligatorietà della Lingua Inglese come prima lingua straniera; per cui, agli studenti che, iscritti al vecchio ordinamento vogliano iscriversi o laurearsi nel nuovo, e che abbiano già sostenuto l’esame e la prova di idoneità nelle lingue straniere saranno riconosciuti il numero di crediti previsti dal C.d.L. per una prima lingua e cioè quella in cui lo studente ha sostenuto l’esame (non necessariamente Inglese) e dalla prova di idoneità gli saranno riconosciuti i crediti relativi alla seconda lingua prevista dal C.d.L. Se lo studente ha sostenuto solo un esame o solo una prova di idoneità di lingua, una volta iscritto al nuovo ordinamento, dovrà sostenere l’esame di Inglese se non già sostenuto. Poiché le prove di idoneità non comportano una votazione, la media finale dei voti si effettuerà solo sui crediti che hanno comportato una votazione. Nella fase transitoria la prova di idoneità di informatica vale metà dei crediti previsti per l’esame di informatica. Si dovrà sostenere un esame integrativo per gli ulteriori metà crediti. La media dei voti sarà effettuata sui crediti che hanno riportato un voto. Alla disciplina Economia Politica (attivata presso i Diplomi della Facoltà) si riconoscono 5 crediti per il primo modulo di Microeconomia e ulteriori 5 crediti per il primo modulo di Macroeconomia. Si dovranno sostenere gli esami sui restanti secondi moduli.

273

TABELLA DI CONVERSIONE DISCIPLINE VECCHIO ORDINAMENTO IN CREDITI NUOVO ORDINAMENTO

VECCHIO ORDINAMENTO 2000/01 Cred. NUOVO ORDINAMENTO 01/02

Amministrazione del personale 10 Amministrazione del personale Analisi delle serie storiche 10 Analisi delle serie storiche Analisi di mercato 10 Analisi di mercato + Metodi di data mining (5+5) Analisi e contabilità dei costi 10 Analisi e contabilità dei costi Analisi statistica multivariata 5 Analisi multivariata Calcolo delle probabilità 10 Probabilità e processi stocastici Contabilità di Stato 10 Contabilità di Stato

Controllo statistico di qualità 10 Controllo statistico della qualità + Valutazione della qualità dei servizi (5+5)

Demografia 10 Demografia Diritto agrario 10 Diritto agrario

Diritto amministrativo 10 Diritto amministrativo o Diritto degli enti locali o Diritto pubblico regionale o Diritto pubblico dell'economia

Diritto commerciale o Diritto delle Imprese e delle società commerciali 10 Diritto commerciale + eventuale Diritto comunitario

della concorrenza Diritto comparato del lavoro 10 Diritto comparato del lavoro Diritto del lavoro 10 Diritto del lavoro

Diritto del mercato finanziario 10 Diritto del mercato finanziario o Istituzioni di diritto finanziario

Diritto delle comunità europee 10

Diritto delle comunità europee o Diritto comunitario della concorrenza o Diritto dell'unione europea

Diritto della navigazione 10 Diritto della navigazione Diritto della previdenza sociale 10 Diritto della previdenza sociale Diritto fallimentare 10 Diritto fallimentare Diritto industriale 10 Diritto industriale Diritto internazionale 10 Diritto internazionale Diritto processuale civile 10 Diritto processuale civile

Diritto pubblico dell'economia 10 Diritto pubblico dell'economia o Diritto pubblico regionale

Diritto sindacale 10 Diritto sindacale Diritto tributario 10 Diritto tributario Econometria 10 Econometria Economia agraria 10 Economia agraria Economia aziendale o Ragioneria generale ed applicata II 10 Economia aziendale 2 + Ragioneria o Economia

Aziendale nel CLAS Economia bancaria 10 Economia bancaria o Economia monetaria Economia dei gruppi delle concentrazioni e delle cooperazioni aziendali 10 Economia dei gruppi delle concentrazioni e delle

cooperazioni aziendali Economia dei trasporti 10 Economia dei trasporti Economia dell’impresa (microeconomia avanzata) 10 Economia dell’impresa Economia delle aziende di assicurazioni 10 Economia delle aziende di assicurazioni Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche o Ragioneria Pubblica

10 Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche

(segue)

274

(segue) Economia delle comunicazioni 10 Economia delle comunicazioni Economia delle comunità europee 5 Economia delle comunità europee Economia dello sviluppo o Teoria delle Sviluppo Economico 10 Economia dello sviluppo Economia e gestione delle imprese o Tecnica industriale e commerciale I 10 Economia e gestione delle imprese

Una tra: Economia e gestione delle imprese commerciali, Economia e gestione dell’innovazione aziendale, Economia e gestione delle imprese dei servizi pubblici, Economia e gestione delle imprese di servizi, Economia e gestione delle imprese di trasporto, Economia e gestione delle imprese industriali (casi aziendali), Economia e gestione delle imprese internazionali, Economia e gestione delle imprese turistiche, Tecnica del Commercio Internazionale, Tecnica Amministrativa delle Imprese dei Pubblici Servizi

10

Con una tra: Economia e gestione delle imprese commerciali, Economia e gestione dell’innovazione aziendale, Economia e gestione delle imprese dei servizi pubblici, Economia e gestione delle imprese di servizi, Economia e gestione delle imprese di trasporto, Economia e gestione delle imprese industriali (casi aziendali), Economia e gestione delle imprese internazionali, Economia e gestione delle imprese turistiche, Tecnica del Commercio Internazionale, Tecnica Amministrativa delle Imprese dei Pubblici Servizi

Economia industriale 10 Economia industriale Economia internazionale 10 Economia internazionale Economia Pubblica 10 Economia pubblica o Scienza delle Finanze

Prova di idoneità di Informatica 10 Elementi di informatica (1/2 dei crediti) o Informatica (1/2 dei crediti)

Economia regionale 10 Economia regionale Finanza aziendale 10 Finanza aziendale Finanza degli Enti Locali 10 Finanza degli Enti locali Geografia del turismo 5 Geografia del turismo Geografia della comunicazione 5 Geografia della comunicazione Geografia delle industrie 5 Geografia delle industrie Geografia dello sviluppo 5 Geografia dello sviluppo Geografia economica 10 Geografia economica o Geografia economico-politica Geografia politica 5 Geografia politica Geografia urbana e organizzazione territoriale 10 Geografia urbana e organizzazione territoriale

Gestione della produzione (e dei materiali) 10 Una disciplina dell'area merceologica o Tecnologia dei processi produttivi e statistica industriale

Istituzioni di diritto privato 10 Istituzione di diritto privato O Diritto della cooperazione

Istituzioni di diritto pubblico 10 Istituzioni di diritto pubblico Istituzioni e dottrine economico aziendali comparate 5 Istituzioni e dottrine economico aziendali comparate

Legislazione bancaria o Diritto e Legislazione Bancaria10

Legislazione bancaria O Controlli pubblici nel settore creditizio e assicurativo

Lingua Inglese/Francese/Spagnolo/Tedesco 10 I e II Lingua straniera Macroeconomia o Economia politica II 10 Macroeconomia Microeconomia o Economia politica I 10 Microeconomia Marketing o Tecnica delle ricerche di mercato e della distribuzione generale 10 Marketing

(segue)

275

(segue) Marketing Internazionale 5 Marketing internazionale Matematica finanziaria I 10 Matematica finanziaria

Matematica finanziaria II 10 Analisi dei portafogli finanziari e/o Analisi del rischio

Matematica generale 10 Metodi matematici o Matematica per l'economia Matematica per l'economia o Complementi di matematica per economisti 10 Matematica per l’economia

Merceologia 10 Una delle discipline di Scienze merceologiche Merceologia delle risorse naturali 10 Una delle discipline di Scienze merceologiche

Metodi statistici di previsione 5 Metodi statistici di previsione o Analisi delle serie storiche

Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda o Ragioneria generale ed appl. I 10

Economia aziendale e Metodologie e determinazioni Quantitative d'Azienda

Organizzazione aziendale 10 Organizzazione aziendale Organizzazione dei Sistemi informativi aziendali 10 Organizzazione dei Sistemi informativi aziendali Organizzazione e gestione delle risorse umane 5 Organizzazione e gestione delle risorse umane Organizzazione internazionale 10 Organizzazione internazionale Politica dell’ambiente o Geografia regionale 10 Politica ambientale Politica economica o Politica economica e finanziaria 10 Politica economica Programmazione e controllo 10 Programmazione e controllo Ragioneria generale e applicata (bilancio d’esercizio) 5 Ragioneria generale e applicata (bilancio d’esercizio)

Ragioneria I o Metodologie e determinazioi Quantitative d'Azienda

10 Ragioneria o Economia aziendale e Metodologie e determinazioni Quantitative d'Azienda

Revisione aziendale 10 Revisione aziendale Ricerca Operativa 10 Ricerca Operativa Scienza delle Finanze o Scienza delle Finanze e D.F. 10 Scienza delle finanze o Economia Pubblica Sistemi fiscali comparati 5 Sistemi fiscali comparati Sistemi informativi 5 Sistemi informativi o Sistemi informativi aziendali Sociologia 10 Sociologia o Sociologia generale Sociologia del lavoro 10 Sociologia dei processi economici e del lavoro

Statistica aziendale 10 Statistica per le decisioni d'impresa + Statistica dei Mercati monetari e finanziari (5+5)

Statistica computazionale 5 Statistica computazionale o Statistica computazionale e applicazioni

Statistica economica 5 Statistica economica Storia della finanza pubblica / Storia della moneta e della banca / Storia delle relazioni econ. Internazionali / Storia economica dei paesi in via di sviluppo / Storia economica del turismo / Storia delle assicurazioni e della previdenza / Storia dell'industria / Storia economica degli enti non profit / Storia economica delle innovazioni tecnologiche / Storia del Lavoro/ Storia dell'Agricoltura

Una delle Storie attivate in Facoltà (esclusa Storia Economica)

Statistica I 10

Statistica (per le Classi Economiche e Aziendali) /Statistica metodologica + Inferenza statistica (CLAS)

Statistica II 10 Statistica multivariata (Analisi multivariata + Modelli Lineari)

(segue)

276

(segue)

Storia del pensiero economico o Storia dell'Analisi Economica o Storia delle Dottrine economiche 10 Storia del pensiero economico Storia della ragioneria 10 Storia della ragioneria Storia economica 10 Storia economica Strategia e politica aziendale 10 Strategia e politica aziendale Strategie d'impresa o Tecnica Industriale e Commerciale II 10 Strategie d'impresa

Tecnica bancaria o Tecnica Bancaria e professionale o Economia degli Intermediari Finanziari 10

Tecnica bancaria o Economia degli intermediari finanziari I o Economia degli intermediari finanziari II o Economia delle aziende di credito

Tecnica delle ricerche di mercato e della distribuzione generale 10 Tecnica delle ricerche di mercato e della distribuzione

generale Tecnica di borsa o Tecnica delle Negoziazioni di Borsa o Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari o Tecnica del mercato mobiliare

10 Tecnica di borsa o Economia e tecnica dei mercati finanziari o Economia e tecnica dei mercati finanziari I

Tecnica industriale e commerciale (Casi aziendali) 10 Tecnica industriale e commerciale (Casi aziendali) O Tecnica industriale E commerciale

Tecnica professionale 10 Tecnica professionale Tecniche di ricerca e di elaborazione dei dati o Principi e tecnica delle Applicazioni degli ausiliari meccanografici od elettronici già Fondamenti di informatica e già Programmazione dei calcolatori elettronici

10 Tecniche di ricerca e di elaborazione dei dati o Informatica

Tecnologia dei cicli produttivi o Tecnica dei processi produttivi 10 Una delle discipline del gruppo di Scienze

merceologiche Teoria dei giochi 10 Teoria dei giochi Teoria del rischio ( Misurazione e gestione del rischio finanziario) 10 Teoria del rischio ( Misurazione e gestione del rischio

finanziario) Approvate ma non attivate nel vecchio ordinamento Nuovo Ordinamento Diritto civile Diritto civile Diritto degli intermediari finanziari Diritto degli intermediari finanziari Diritto del lavoro e delle relazioni industriali Diritto del lavoro e delle relazioni industriali Diritto penale dell'economia Diritto penale dell'economia Economia del lavoro Economia del lavoro Economia dell'ambiente Economia dell'ambiente Economia e politica industriale Economia e politica industriale Economia monetaria Economia monetaria Estimo industriale Estimo industriale Impianti industriali Impianti industriali Modelli matematici per i mercati finanziari Modelli matematici per i mercati finanziari Ricerca operativa (Fac. Ing.) Ricerca operativa (Fac. Ing.) Statistica dei mercati monetari e finanziari Statistica dei mercati monetari e finanziari Tecnologia ed economia delle fonti di energia Tecnologia ed economia delle fonti di energia Teoria matematica del portafoglio finanziario Teoria matematica del portafoglio finanziario

277

10.3. Valutazione Crediti per i Diplomi del Vecchio Ordinamento Nella tabella che segue è indicata la corrispondenza tra gli insegnamenti dei diplomi previsti nel Vecchio Ordinamento e le discipline previste nei corsi di laurea del Nuovo Ordinamento.

VECCHIO ORDINAMENTO DIPLOMI NUOVO ORDINAMENTO CORSI LAUREA Diritto della cooperazione Diritto della cooperazione Diritto pubblico e amministrativo Istituzioni di diritto pubblico Economia aziendale + Metodologie e determ. Q. d'Azienda Economia aziendale + Metodologie

Economia delle aziende pubbliche Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche Economia della cooperazione Economia applicata

Economia Politica Microeconomia (I modulo) + Macroeconomia (I modulo) o Economia di base

Economia Applicata Economia Applicata o Economia applicata e metodi per la ricerca sociale

Fondamenti di informatica Fondamenti di informatica o Informatica o Informatica di Base e Sistemi Informativi Aziendale

Gestione della produzione (e dei materiali ) Una disciplina delle Scienze Merceologiche

Informatica Informatica o Informatica di Base e Sistemi Informativi Aziendali

Istituzioni di statistica per l’economia e l’azienda Statistica

Lingua straniera Lingua straniera Matematica per applicazioni economiche e finanziarie Metodi matematici

Metodi matematici per la gestione delle aziende Metodi matematici per le decisioni Metodologia e determinazione quantitative d’azienda Metodologia e determinazione quantitative d’azienda

Matematica generale Matematica generale

Organizzazione aziendale Organizzazione aziendale o Organizzazione dei sistemi informativi

Piano degli esperimenti Piano degli esperimenti Programmazione e controllo Programmazione e controllo Programmazione e controllo degli enti non profit Economia e amministrazione delle aziende non profit

Revisione aziendale Revisione aziendale Sistemi informativi Sistemi informativi Statistica Statistica Statistica aziendale Statistica aziendale o Statistica per le decisioni d'impresa Storia economica degli enti non profit + Storia dell'industria Storie attivate dalla Facoltà (escluso Storia economica)

Strategia e politica Aziendale Strategia e politica Aziendale

Tecnica Bancaria Tecnica bancaria o Economia degli intermediari finanziari I o Economia degli intermediari finanziari II o Economia delle aziende di credito

Tecnica del finanziamento aziendale Finanza Aziendale Tecnica industriale e commerciale Economia e gestione delle imprese Tecnica professionale Tecnica professionale

278

Prova di idoneità in Informatica Informatica (1/2 dei crediti) Prova di idoneità in una lingua straniera Lingua straniera

10.4 Classificazione degli insegnamenti Gli insegnamenti previsti per i singoli corsi di laurea ed indirizzi di studio si articolano in: 1. Insegnamenti fondamentali

comuni a tutti i corsi di laurea ed indirizzi di studio. La loro funzione, essendo di carattere generale e istituzionale, è quella di fornire agli studenti la base culturale necessaria per frequentare gli altri insegnamenti; gli insegnamenti fondamentali sono tutti annuali.

2. Insegnamenti caratterizzanti specifici di ciascun corso di laurea e indirizzo di studio; gli insegnamenti sono tutti annuali.

3. Insegnamenti a scelta vincolata specifici di ciascun corso di Laurea o indirizzo di studio, che lo studente può scegliere nell’ambito di una gruppo predefinito di insegnamenti; gli insegnamenti sono annuali e semestrali

4. Insegnamenti a scelta libera che lo studente può scegliere liberamente tra tutti quelli attivati dalla facoltà o indicati dalla stessa in altre facoltà dell’Ateneo, e non precedentemente selezionati; gli insegnamenti sono annuali e semestrali.

5. Esame di lingua straniera insegnamento biennale

6. Prove di idoneità in una seconda lingua straniera e in informatica.

279

10.5. Corsi di Laurea attivati e relativi percorsi formativi I Corsi di Laurea sono in Economia Aziendale e in Economia e Commercio. La durata degli studi per il conseguimento della laurea in Economia è di quattro anni. I titoli di ammissione sono quelli previsti dalla legge. All’atto dell’iscrizione lo studente deve indicare il corso di laurea e l’indirizzo di studi prescelto. Lo svolgimento dell’esame di laurea, tendente ad accertare il grado di preparazione e di maturità del candidato, a conclusione del ciclo di studi seguito, è regolamentato dalla Facoltà.

10.5.1. Corso di Laurea in Economia Aziendale Il Corso di Laurea in Economia Aziendale si caratterizza per una progettazione particolarmente innovativa in quanto non solo vi trovano spazio le problematiche delle imprese, lo studio del contesto internazionale, delle funzioni gestionali e l’analisi aziendale di realtà particolarmente significative nel contesto nazionale e meridionale, ma anche l’apertura al mondo delle imprese, con apposite convenzioni, che prevedono stage, scambi di informazioni e testimonianze di amministratori e dirigenti. Il corso di studi è stato progettato per formare una nuova classe di imprenditori, dirigenti e consulenti per le aziende private e pubbliche. Per essere ammesso all’esame di laurea lo studente deve aver superato gli esami di profitto e le due prove di idoneità. Nel seguito sono riportati il percorso formativo ed il piano degli studi per il Corso di laurea in Economia Aziendale.

280

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE PERCORSO FORMATIVO

N. 10 INSEGNAMENTI FONDAMENTALI PER LA FACOLTÀ DI ECONOMIA

N. 8 INSEGNAMENTI CARATTERIZZANTI

Uno per ciascuno dei seguenti gruppi:

N. 3 ALTRI INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

N. 4 INSEGNAMENTI A SCELTA VINCOLATA

Uno per ciascuno dei seguenti gruppi:

N. 2 INSEGNAMENTI A SCELTA LIBERA

1. Istituzioni di Diritto Privato 2. Istituzioni di diritto pubblico 3. Matematica generale 4. Microeconomia 5. Metodologie e determinazioni

quantitative d’azienda 6. Statistica I 7. Matematica finanziaria 8. Storia economica 9. Economia Aziendale 10. Macroeconomia

1. E) Politica Economica o Scienza delle finanze o Economia industriale o Economia monetaria

2. A) Economia degli intermediari finanziari

3. A) Economia e gestione delle imprese

4. A) Strategia di impresa 5. A) Finanza aziendale o

Tecnologia dei cicli produttivi6. A) Organizzazione aziendale 7. A) Programmazione e

controllo 8. G) Diritto Commerciale

1. 1 esame di lingua straniera 2. 1 prova di idoneità in una

seconda lingua straniera 3. 1 prova di idoneità in

informatica

1. A) Finanza aziendale o Tecnologia dei cicli produttivi o Tecnica professionale o Tecnica di borsa o Revisione aziendale o Storia della ragioneria o Strategia e polica aziendale

2. A) Merceologia delle risorse naturali o Marketing o Economia delle aziende di assicurazioni o Tecnica di borsa o Economia e gestione delle imprese internazionali o Economia e gestione delle imprese commerciali o Economia e gestione delle imprese di servizi o Economia e gestione delle imprese di servizi pubblici

3. G) Diritto fallimentare o Diritto del lavoro o Diritto Tributario

4. M) Statistica II o Matematica Finanziaria II o Metodi matematici per la gestione delle aziende o Statistica Aziendale

N. 2 Fra tutti gli insegnamenti attivati presso la Facoltà’ non fondamentali e non già scelti tra quelli a scelta vincolata. N.B. Gli insegnamenti a scelta libera attivati specificatamente per il Corso di Laurea in Economia Aziendale sono contrassegnati dalla sigla EA

N.B. La lettera dell’alfabeto riportata dopo il numero indica l’area da cui scegliere la disciplina da inserire nel piano di studi

281

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI STUDI

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO

1. Istituzioni di Diritto Privato 2. Istituzioni di diritto pubblico 3. Matematica generale 4. Microeconomia 5. Metodologie e determinazioni

quantitative d’azienda

1. Statistica I 2. Matematica finanziaria I 3. Economia e gestione delle imprese 4. Economia Aziendale 5. Macroeconomia 6. Storia economica 7. 1 esame a scelta libera

1. Diritto commerciale 2. Organizzazione aziendale 3. Strategia d’impresa 4. Programmazione e controllo 5. Finanza aziendale o Tecnologia dei

cicli produttivi 6. Economia delle aziende di

assicurazioni o Tecnica di borsa o Economia e gestione delle imprese internazionali o Economia e gestione delle imprese commerciali o Economia e gestione delle imprese di servizi o Economia e gestione delle imprese di servizi pubblici o Merceologia delle risorse naturali o Marketing

7. Statistica II o Matematica Finanziaria II o Metodi matematici per la gestione delle aziende o Statistica Aziendale

8. Un esame di lingua straniera a scelta

1. Economia degli intermediari finanziari 2. Finanza aziendale o Storia della

ragioneria o Strategia e politica aziendale o Tecnologia dei cicli produttivi o Revisione aziendale o Tecnica di borsa o Tecnica professionale

3. Economia Industriale o Scienza delle finanze o Politica economica o Economia Monetaria

4. Diritto del lavoro o Diritto tributario o Diritto fallimentare

5. 1 esame a scelta libera.

1 PROVA DI IDONEITA’ IN INFORMATICA 1 PROVA DI IDONEITA’ IN ALTRA LINGUA

LE PROVE DI IDONEITA’ POSSONO ESSERE SOSTENUTE DOPO CHE SIANO STATI SUPERATI GLI ESAMI RELATIVI AD ALMENO UNDICI ANNUALITA’ O AD ALMENO DIECI ANNUALITA’ E DUE SEMESTRALITA’

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10.5.2. Corso di Laurea in Economia e Commercio Il Corso di Laurea in Economia e Commercio è articolato nei seguenti quattro indirizzi: Economia e Commercio Economia Industriale Economia Politica Economia e Legislazione per l’impresa. I quattro indirizzi del Corso di Studi in Economia e Commercio mirano alla formazione di figure professionali specialistiche e rispondenti alle attuali esigenze del mercato. Per essere ammesso all’esame di laurea lo studente deve aver superato gli esami di profitto e le due prove di idoneità. Nel seguito sono riportati il percorso formativo ed il piano degli studi per ciascun Indirizzo di Studio.

283

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO INDIRIZZO IN ECONOMIA E COMMERCIO

PERCORSO FORMATIVO

N. 10 INSEGNAMENTI FONDAMENTALI PER LA FACOLTÀ DI ECONOMIA

N. 8 INSEGNAMENTI CARATTERIZZANTI

Uno per ciascuno dei seguenti gruppi:

N. 3 ALTRI INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

N. 4 INSEGNAMENTI A SCELTA VINCOLATA

Uno per ciascuno dei seguenti gruppi:

N. 2 INSEGNAMENTI A SCELTA LIBERA

1. Istituzioni di diritto privato 2. Istituzioni di diritto pubblico 3. Matematica generale 4. Microeconomia 5. Metodologie e determinazioni

quantitative d’azienda 6. Statistica I 7. Matematica finanziaria 8. Storia economica 9. Economia aziendale 10. Macroeconomia

1. E) Politica economica o Scienza delle finanze

2. E) Economia Industriale o Economia agraria o Geografia economica

3. A) Tecnica bancaria 4. A) Economia e gestione delle

imprese 5. A) Organizzazione aziendale

o Merceologia 6. G) Diritto commerciale 7. G) Diritto del lavoro o Diritto

tributario 8. M) Matematica finanziaria II

o Statistica II

1. Esame di lingua straniera 2. Prova di idoneità in una

seconda lingua straniera 3. Prova di idoneità in

informatica

1. E) Sociologia o altra disciplina dell’area economica

2. A) Finanza aziendale o Programmazione e controllo o Tecnica di borsa o Tecnica industriale e commerciale (casi)

3. G) Diritto del lavoro o Diritto tributario o Diritto internazionale o Organizzazione internazionale o Diritto delle Comunità Europee

4. M) Statistica economica o Tecniche di ricerca e di elaborazione dei dati o Analisi di mercato o Teoria matematica del portafoglio finanziario o Modelli matematici per i mercati finanziari o Teoria del rischio

N. 2 Fra tutti gli insegnamenti attivati presso la Facoltà’ non fondamentali e non già scelti tra quelli a scelta vincolata

N.B. La lettera dell’alfabeto riportata dopo il numero indica l’area da cui scegliere la disciplina da inserire nel piano di studi

284

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO INDIRIZZO IN ECONOMIA E COMMERCIO

PIANO DEGLI STUDI

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO

1. Istituzioni di Diritto privato 2. Istituzioni di diritto pubblico 3. Matematica generale 4. Microeconomia 5. Metodologie e determinazioni

quantitative d’azienda

1. Statistica I 2. Matematica finanziaria 3. Storia economica 4. Economia aziendale 5. Macroeconomia 6. Economia e gestione delle imprese 7. 1 esame a scelta libera

1. Diritto commerciale 2. Economia industriale o Economia

agraria o Geografia economica 3. Organizzazione aziendale o

Merceologia 4. Matematica finanziaria II o Statistica II 5. Finanza aziendale o Programmazione e

controllo o Tecnica di borsa o Tecnica industriale e commerciale (casi)

6. Statistica economica o Analisi di mercato o Modelli matematici per i mercati finanziari o Teoria del rischio o Teoria matematica del portafoglio finanziario o Tecniche di ricerca e di elaborazione dati

7. Sociologia o altra disciplina dell’area economica

8. 1 esame di lingua straniera a scelta

1. Tecnica bancaria 2. Diritto del lavoro o Diritto tributario 3. Diritto del lavoro o Diritto tributario o

Diritto internazionale o Organizzazione internazionale o Diritto delle Comunità Europee

4. Politica economica o Scienza delle finanze

5. 1 esame a scelta libera

1 PROVA DI IDONEITA’ IN INFORMATICA 1 PROVA DI IDONEITA’ IN ALTRA LINGUA

LE PROVE DI IDONEITA’ POSSONO ESSERE SOSTENUTE DOPO CHE SIANO STATI SUPERATI GLI ESAMI RELATIVI AD ALMENO UNDICI ANNUALITA’ O AD ALMENO DIECI ANNUALITA’ E DUE SEMESTRALITA’

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CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO INDIRIZZO IN ECONOMIA INDUSTRIALE

PERCORSO FORMATIVO

N. 10 INSEGNAMENTI FONDAMENTALI PER LA FACOLTÀ DI ECONOMIA

N. 11 INSEGNAMENTI CARATTERIZZANTI

Uno per ciascuno dei seguenti gruppi:

N. 3 ALTRI INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

N. 1 INSEGNAMENTI A SCELTA VINCOLATA

Nel seguente gruppo:

N. 2 INSEGNAMENTI A SCELTA LIBERA

1. Istituzioni di Diritto privato 2. Istituzioni di diritto pubblico 3. Matematica generale 4. Microeconomia 5. Metodologie e determinazioni

quantitative d’azienda 6. Statistica I 7. Matematica finanziaria 8. Storia economica 9. Economia aziendale 10. Macroeconomia

1. E) Economia industriale 2. E) Geografia economica o

Economia dello sviluppo o Storia delle innovazioni tecnologiche

3. A) Economia e gestione delle imprese

4. A) Organizzazione aziendale o Tecnologia dei cicli produtt.

5. G) Diritto commerciale 6. G) Diritto del lavoro o Diritto

del lavoro e delle relazioni industriali

7. M) Controllo statistico di qualità o Matematica finanziaria II

8. T) Ricerca operativa o Sistemi informativi aziendali e Statistica computazionale

9. M) Tecniche di ricerca e di elaborazione dati

10. T) Estimo Industriale (Ing.) 11. T) Impianti industriali (Ing.)

1 esame di lingua straniera prova di idoneità in una seconda lingua straniera prova di idoneità in informatica

1. A/G) Diritto del lavoro o Diritto del lavoro e delle relazioni industriali o Diritto delle comunità europee o Diritto industriale o Diritto internazionale o Diritto tributario o Economia e gestione delle imprese turistiche o Gestione della produzione e dei materiali o Organizzazione aziendale o Politica dell’ambiente o Tecnologia dei cicli produttivi o Tecnologia ed economia delle fonti di energia

N. 2 Fra tutti gli insegnamenti attivati presso la Facoltà’ non fondamentali e non già scelti tra quelli a scelta vincolata a

N.B. La lettera dell’alfabeto riportata dopo il numero indica l’area da cui scegliere la disciplina da inserire nel piano di studi

286

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO INDIRIZZO IN ECONOMIA INDUSTRIALE

PIANO DEGLI STUDI

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO

1. Istituzioni di Diritto privato 2. Istituzioni di diritto pubblico 3. Matematica generale 4. Microeconomia 5. Metodologie e determinazioni

quantitative d’azienda

1. Statistica I 2. Matematica finanziaria I 3. Storia economica 4. Economia e gestione delle imprese 5. Economia aziendale 6. Macroeconomia 7. 1 esame a scelta libera

1. Diritto commerciale 2. Economia Industriale 3. Tecniche di ricerca e di elaborazione

dati 4. Economia ed estimo civile (Ing. Civ.) 5. Organizzazione aziendale o

Tecnologia dei cicli produttivi 6. Controllo statistico di qualità o

Matematica finanziaria II 7. Geografia economica o Economia dello

sviluppo o Storia delle innovazioni tecnologiche

8. 1 Esame di lingua straniera a scelta

1. Impianti Industriali (Ing. Gestionale) 2. Diritto del Lavoro o Diritto del lavoro e

delle relazioni industriali 3. Ricerca operativa o Sistemi Informativi

aziendali (S) e Statistica computazionale (S)

4. Diritto del lavoro o Organizzazione aziendale o Diritto industriale o Diritto tributario o Diritto delle comunità europee o Tecnologia dei cicli produttivi o Diritto internazionale o Diritto del lavoro e delle relazioni industriali o Politica dell’ambiente o Economia e gestione delle imprese turistiche o Tecnologia ed economia delle fonti di energia o Gestione della produzione e dei materiali

5. 1 esame a scelta libera 1 PROVA DI IDONEITA’ IN INFORMATICA 1 PROVA DI IDONEITA’ IN ALTRA LINGUA

LE PROVE DI IDONEITA’ POSSONO ESSERE SOSTENUTE DOPO CHE SIANO STATI SUPERATI GLI ESAMI RELATIVI AD ALMENO UNDICI ANNUALITA’ O AD ALMENO DIECI ANNUALITA’ E DUE SEMESTRALITA’

287

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO

INDIRIZZO IN ECONOMIA E LEGISLAZIONE PER L’IMPRESA PERCORSO FORMATIVO

N. 10 INSEGNAMENTI FONDAMENTALI PER LA FACOLTÀ DI ECONOMIA

N. 8 INSEGNAMENTI CARATTERIZZANTI

Uno per ciascuno dei seguenti gruppi:

N. 3 ALTRI INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

N. 4 INSEGNAMENTI A SCELTA VINCOLATA

Uno per ciascuno dei seguenti gruppi:

N. 2 INSEGNAMENTI A SCELTA LIBERA

1. Istituzioni di Diritto privato 2. Istituzioni di diritto pubblico 3. Matematica generale 4. Microeconomia 5. Metodologie e determinazioni

quantitative d’azienda 6. Statistica I 7. Matematica finanziaria 8. Storia economica 9. Economia aziendale 10. Macroeconomia

1. G) Diritto commerciale 2. G) Diritto del lavoro 3. G) Diritto internazionale o

Organizzazione internazionale o Diritto delle comunità eur.

4. G) Diritto tributario 5. A) Economia e gestione delle

imprese 6. A) Economia degli

intermediari finanziari 7. A) Finanza aziendale o

Tecnica professionale 8. E) Economia del lavoro o

Storia dell’industria o Economia e politica industriale

1. 1 esame di lingua straniera 2. 1 prova di idoneità in una

seconda lingua straniera 3. 1 prova di idoneità in

informatica

1 e 2 G) Diritto internazionale o Organizzazione internazionale o Diritto delle comunità europee o Diritto amministrativo o Diritto fallimentare o Diritto della previdenza sociale o Diritto industriale o Diritto agrario o Diritto della navigazione o Contabilità di Stato o Diritto penale dell’economia o Diritto del mercato finanziario o Diritto civile o Legislazione bancaria o Diritto pubblico dell’economia

3. E) Una disciplina dell’area economica 4. A) Tecnica professionale o Finanza

aziendale o Marketing o Analisi e contabilità dei costi o Economia e gestione delle imprese immobiliari o Tecnica di borsa o Amministrazione del personale

N. 2 Fra tutti gli insegnamenti attivati presso la Facoltà’ non fondamentali e non già scelti tra quelli a scelta vincolata

N.B. La lettera dell’alfabeto riportata dopo il numero indica l’area da cui scegliere la disciplina da inserire nel piano di studi

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CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO INDIRIZZO IN ECONOMIA E LEGISLAZIONE PER L’IMPRESA

PIANO DEGLI STUDI

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO

1. Istituzioni di Diritto privato 2. Istituzioni di diritto pubblico 3. Matematica generale 4. Microeconomia 5. Metodologie e determinazioni

quantitative d’azienda

1. Statistica I 2. Matematica finanziaria I 3. Storia economica 4. Economia e gestione delle imprese 5. Economia aziendale 6. Macroeconomia 7. 1 Esame a scelta libera

1. Diritto commerciale 2. Diritto internazionale o Organizzazione

internazionale o Diritto delle comunità europee

3. Finanza aziendale o Tecnica professionale 4. Economia del lavoro o Economia e politica

industriale o Storia dell’industria 5/6 Due esami tra i seguenti:

Diritto internazionale o Organizzazione internzionale o Diritto delle comunità europee o Diritto amministr. o Diritto fallimentare o Diritto della previdenza sociale o Diritto agrario o Diritto della navigazione o Contabilità di Stato o Diritto penale dell’economia o Diritto del mercato finanziario o Legislazione bancaria o Diritto civile o Diritto pubblico dell’econ.

7. Tecnica professionale o Finanza aziendale o Marketing o Analisi e contabilità dei costi o Economia e gestione delle imprese immobiliari o Tecnica di borsa o Amministrazione del personale

8 1 Esame di lingua straniera a scelta

1. Diritto del lavoro 2. Diritto tributario 3. Economia degli intermediari finanziari 4. 1 Esame a scelta libera 5. 1 Esame dell’area Economica

1 PROVA DI IDONEITA’ IN INFORMATICA 1 PROVA DI IDONEITA’ IN ALTRA LINGUA

LE PROVE DI IDONEITA’ POSSONO ESSERE SOSTENUTE DOPO CHE SIANO STATI SUPERATI GLI ESAMI RELATIVI AD ALMENO UNDICI ANNUALITA’ O AD ALMENO DIECI ANNUALITA’ E DUE SEMESTRALITA’

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CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO INDIRIZZO IN ECONOMIA POLITICA

PERCORSO FORMATIVO

N. 10 INSEGNAMENTI FONDAMENTALI PER LA FACOLTÀ DI ECONOMIA

N. 8 INSEGNAMENTI CARATTERIZZANTI

Uno per ciascuno dei seguenti gruppi:

N. 3 ALTRI INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

N. 4 INSEGNAMENTI A SCELTA VINCOLATA

Uno per ciascuno dei seguenti gruppi:

N. 2 INSEGNAMENTI A SCELTA LIBERA

1. Istituzioni di Diritto privato 2. Istituzioni di diritto pubblico 3. Matematica generale 4. Microeconomia 5. Metodologie e determinazioni

quantitative d’azienda 6. Statistica I 7. Matematica finanziaria 8. Storia economica 9. Economia aziendale 10. Macroeconomia

1. E) Storia del pensiero economico

2. E) Politica economica 3. E) Economia pubblica 4. E) Econometria 5. E) Economia industriale o

Economia agraria o Economia del lavoro o Economia regionale e Economia dello sviluppo

6. A) Economia e gestione delle imprese

7. G) Diritto commerciale 8. M) Statistica II o Matematica

per l’economia

1. Esame di lingua straniera 2. Prova di idoneità in una

seconda lingua straniera 3. Prova di idoneità in

informatica

1. E) Sociologia o un’altra disciplina dell’area economica

2. E) Una disciplina dell’area Economica 3. A) Economia degli intermediari

finanziari o Economia dei gruppi e delle concentrazioni d’impresa o Economia e gestione delle imprese internazionali

4. M) Statistica economica o Tecniche di ricerca e di elaborazione dei dati o Demografia o Analisi delle serie storiche (S) o Teoria dei giochi o Calcolo delle probabilità o Analisi statistica multivariata (S) e Metodi statistici di previsione (S)

N. 2 Fra tutti gli insegnamenti attivati presso la Facoltà’ non fondamentali e non già scelti tra quelli a scelta vincolata

N.B. La lettera dell’alfabeto riportata dopo il numero indica l’area da cui scegliere la disciplina da inserire nel piano di studi

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CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO INDIRIZZO IN ECONOMIA POLITICA

PIANO DEGLI STUDI

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO

1. Istituzioni di Diritto privato 2. Istituzioni di diritto pubblico 3. Matematica generale 4. Microeconomia 5. Metodologie e determinazioni

quantitative d’azienda

1. Statistica I 2. Matematica finanziaria I 3. Storia economica 4. Economia e gestione delle imprese 5. Economia aziendale 6. Macroeconomia 7. 1 Esame a scelta libera

1. Diritto commerciale 2. Politica economica 3. Storia del pensiero economico 4. Statistica II o Matematica per

l’economia 5. Sociologia o un’altra disciplina

nell’area economica 6. Demografia o Calcolo delle probabilità

o Statistica economica o Analisi delle serie storiche o Analisi Statistica multivariata e Metodi statistici di previsione o Teoria dei giochi o Tecniche di ricerca e di elaborazione dei dati

7. 1 Esame in una disciplina dell’area Economica

8. 1 Esame di lingua straniera a scelta

1. Econometria 2. Economia pubblica 3. Economia industriale o Economia

agraria o Economia del lavoro o Economia regionale o Economia dello sviluppo

4. Economia degli intermediari finanziari o Economia dei gruppi e delle concentrazioni d’impresa o Economia e gestione delle imprese internazionali

5. 1 Esame a scelta libera

1 PROVA DI IDONEITA’ IN INFORMATICA 1 PROVA DI IDONEITA’ IN ALTRA LINGUA

LE PROVE DI IDONEITA’ POSSONO ESSERE SOSTENUTE DOPO CHE SIANO STATI SUPERATI GLI ESAMI RELATIVI AD ALMENO UNDICI ANNUALITA’ O AD ALMENO DIECI ANNUALITA’ E DUE SEMESTRALITA’

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10.6. Progressione negli studi e propedeuticità. Gli studi sono articolati su quattro anni di corso per il conseguimento della Laurea. La prova di idoneità in Informatica e la prova di idoneità in una seconda lingua straniera, possono essere sostenute dopo che siano stati superati gli esami relativi ad almeno undici annualità o ad almeno dieci annualità e due semestralità. Per poter sostenere le prove di idoneità occorre aver superato gli esami relativi ad almeno undici annualità o ad almeno dieci annualità e due semestralità. Per il sostenimento della prova d'esame di alcuni insegnamenti lo studente deve aver superato in precedenza, anche nella stessa sessione, uno o più insegnamenti di carattere propedeutico. Saranno automaticamente annullati gli esami superati senza il rispetto delle propedeuticità previste dal Piano degli Studi. Le propedeuticità stabilite dal Consiglio di Facoltà per l’anno accademico 2000 – 2001 sono le seguenti:

INSEGNAMENTO PROPEDEUTICO INSEGNAMENTI “A VALLE”

Diritto commerciale

- Diritto fallimentare - [Diritto del commercio internazionale] - Diritto industriale - Legislazione bancaria

Diritto del lavoro - Diritto sindacale - Diritto della previdenza sociale - Diritto comparato del lavoro

Diritto tributario - Sistemi fiscali comparati

Economia aziendale

- Economia dei gruppi, delle conc. e - cooperaz. az.li - Istituzioni e dottrine economiche az.li - comparate - Programmazione e controllo - Ragioneria generale ed applicata - Tecnica professionale

Economia e gestione delle imprese

- Economia e gestione delle imprese di - trasporto - Economia e gestione delle imprese - commerciali - Economia e gestione delle imprese - industriali (casi) - Economia e gestione delle imprese di - servizi - Economia e gestione delle imprese di - servizi pubblici - Economia e gestione delle imprese - internazionali - Economia e gestione delle imprese - turistiche - Finanza aziendale - Marketing - Strategie d’impresa - Tecnica industriale e commerciale (casi)

Economia e gestione delle imprese internazionali

- Marketing internazionale

Istituzioni di diritto privato - Diritto agrario - Diritto commerciale - Diritto della navigazione

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- Diritto del lavoro - [Diritto privato comparato] - Tecnica bancaria

(segue)

293

(segue)

Istituzioni di diritto pubblico

- Contabilità di Stato - Diritto amministrativo - Diritto della navigazione - Diritto del lavoro - Diritto delle Comunità Europee - Diritto internazionale - [Diritto pubblico comparato] - Diritto pubblico dell’economia - Diritto tributario - Legislazione bancaria - Organizzazione internazionale

Matematica generale

- Calcolo delle probabilità - Matematica per l’economia - Matematica finanziaria I - Matematica finanziaria II - Ricerca operativa - Statistica I - Tecniche di ricerca e di elaborazione dei - dati

Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda

- Economia aziendale - Economia delle aziende di assicurazione - Economia delle aziende e delle - amministrazioni pubbliche - Economia degli intermediari finanziari - Economia dei gruppi, delle concentrazioni - e delle cooperazioni aziendali - Economia e gestione delle imprese - Finanza aziendale - Economia e tecnica dei mercati finanziari - Istituzioni e dottrine economico aziendali - comparate - Organizzazione aziendale - Programmazione e controllo - Ragioneria generale ed applicata - Revisione aziendale - Storia della ragioneria - Tecnica bancaria - Tecnica di borsa - Tecnica professionale -

Microeconomia - Macroeconomia

Microeconomia e Macroeconomia

- Econometria - Economia agraria - Economia bancaria - Economia dei trasporti - Economia dell’ambiente - Economia dello sviluppo - Economia industriale - Economia internazionale - Economia regionale - Finanza degli enti locali - Politica economica - Scienza delle finanze

Organizzazione aziendale - Organizzazione dei sistemi informativi - aziendali

Scienza delle finanze - Finanza degli enti locali (segue)

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(segue)

Statistica I

- Calcolo delle probabilità - Demografia - Econometria - Statistica II - Statistica aziendale - Statistica economica

Storia economica

- Storia dell’agricoltura - Storia del lavoro - Storia della moneta e della banca - Storia delle relazioni economiche - internazionali - Storia economica delle innovazioni - tecnologiche - Storia delle assicurazioni e della - previdenza - Storia dell’industria - Storia della finanza pubblica - Storia economica del turismo - Storia economica dei paesi in via di - sviluppo

Strategie d’impresa - Economia e gestione delle imprese - industriali

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10.7. Esami di profitto ed esami di laurea.

10.7.1. Durata dei corsi ufficiali di insegnamento I corsi sono classificati in annualità o annuali e semestralità o semestrali. La durata delle annualità e delle semestralità è la seguente:

CORSI NUMERO DI ORE PREVISTE

PERIODO NEL QUALE POSSONO ESSERE TENUTI

ANNUALI 70 comprese le esercitazioni

- in forma annuale (da - OTTOBRE ad - APRILE) - in forma compatta

SEMESTRALI (valgono ½ annualità)

35 comprese le esercitazioni

- da OTTOBRE a GENNAIO - e da - MARZO a giugno

10.7.2. Esami di profitto e di laurea A) Esami di Profitto Gli esami di profitto si riferiscono a tutti gli insegnamenti inseriti nei piani di studio o negli indirizzi prescelti. Le sessioni di esami sono articolate nel modo seguente:

PRIMA SESSIONE Maggio – Giugno – Luglio

SECONDA SESSIONE Ottobre – Novembre Dicembre

SESSIONE STRAORDINARIA

Febbraio - Marzo

Gli studenti in corso che hanno regolarmente frequentato le lezioni nel primo semestre possono anticipare i relativi esami nel mese di Febbraio e nei primi quindici giorni del mese di Marzo. Lo studente è tenuto ad effettuare la prenotazione degli esami nei termini indicati dalla Facoltà. B) Esami di Laurea Per essere ammesso all’esame di laurea lo studente deve aver superato, almeno 20 giorni prima dell’inizio della prima seduta di laurea, gli esami di profitto per gli insegnamenti attivati o riconosciuti come validi dalla Facoltà equivalenti ad almeno 24 annualità1, pari ad un massimo di 28 esami, un esame biennale in una delle lingue straniere, una prova di idoneità in una seconda

1 Una annualità è equivalente a 2 esami semestrali entro il limite massimo complessivo di 6 esami semestrali.

296

lingua straniera ed una prova di idoneità in informatica. Ciascuna delle prove di idoneità potrà essere affrontata solo dopo che siano stati superati gli esami relativi ad almeno 11 annualità o ad almeno 10 annualità e 2 semestralità. L’esame di laurea consiste in una discussione orale su dissertazione scritta svolta su un tema scelto dal candidato in una delle discipline insegnate per il conseguimento della laurea. Per l’ammissione all’esame di laurea lo studente è tenuto a prendere visione presso l’Ufficio di Segreteria, della documentazione da produrre con i relativi termini di scadenza e procedure stabiliti dal Preside. L’osservanza dei termini è tassativa e nel caso in cui non sia rispettata gli studenti non potranno partecipare alla seduta e saranno rinviati al successivo mese utile. Tipologie di tesi e Valutazione dell’esame di laurea Le tesi di laurea si distinguono in due tipi: 1. tesi di ricerca 2. tesi di sintesi Alle tesi di ricerca, il Relatore, nella presentazione alla Commissione di Laurea, può proporre di assegnare, nell’ordine, uno dei seguenti giudizi, senza indicare il punteggio: Ottimo Buono Discreto Sufficiente

La Commissione, preso atto della proposta del Relatore, del parere del Correlatore, della prova d’esame del candidato e del currriculum studiorum, assegna al candidato il punteggio aggiuntivo alla media finale dei voti speciali, espressa in /110, in base alla seguente tabella:

Ottimo 8 voti Buono 6-7 voti Discreto 4-5 voti Sufficiente 0-3 voti

In nessun caso si possono attribuire più di 8 voti. Le lodi non concorrono alla formazione del punteggio aggiuntivo, qualunque sia il loro numero. Di esse si potrà tenere, eventualmente, conto per l’attribuzione della lode a candidati che raggiungono il punteggio di 110 indipendentemente da esse. Alle tesi di sintesi, il Relatore, nella presentazione alla Commissione di Laurea, può proporre di assegnare, nell’ordine, uno dei seguenti giudizi, senza indicare il punteggio: Buono Discreto Sufficiente

La Commissione, preso atto della proposta del Relatore, della prova d’esame del candidato e del currriculum studiorum, assegna al candidato il punteggio aggiuntivo alla media finale dei voti speciali, espressa in …/110, in base alla seguente tabella:

Buono 3 voti Discreto 2 voti Sufficiente 1 voto

297

In nessun caso si possono attribuire più di 3 voti. Le lodi non concorrono alla formazione del punteggio aggiuntivo, qualunque sia il loro numero. Di esse si potrà tenere eccezionalmente conto per l’attribuzione della lode a candidati che raggiungono il punteggio di 110 indipendentemente da esse. Alla media finale dei voti speciali, espressa in /110, si aggiunge (a prescindere dal tipo di tesi) un premio di operosità, commisurato in percentuale della suddetta media, correlato al tempo impiegato per completare gli studi, secondo la seguente tabella:

+ 3 % a chi si laurea nel 4° anno di corso

+ 2 % a chi si laurea nel 1° anno fuori corso

Limitatamente ad un triennio, a partire dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, il premio di operosità, viene concesso anche nei casi seguenti:

+ 1 % a chi si laurea nel 2° anno fuori corso

+ 0,5 % a chi si laurea nel 3° anno fuori corso

La Commissione di Laurea può conferire alla tesi la “dignità della pubblicazione”. Per tale conferimento non è necessario, né sufficiente, il punteggio di 110/110 e lode. Procedura di assegnazione La domanda di assegnazione della tesi di laurea può essere presentata dopo il sostenimento di almeno 19 esami. La presentazione avviene mediante compilazione e deposito, in Presidenza, di un modulo con la cui sottoscrizione il richiedente formula, ai sensi della legge 15 gennaio 1968 n. 15, una dichiarazione di autocertificazione, concernente gli esami superati, le votazioni riportate, la media di queste e la data in cui ha superato il diciannovesimo esame, ed esprime, con riferimento ai settori disciplinari indicati, una sola preferenza. Le preferenze espresse, nella domanda iniziale e nelle eventuali successive dichiarazioni di opzione, debbono afferire a settori disciplinari in cui sia compreso almeno un esame già sostenuto e superato. La dichiarazione di autocertificazione deve essere riferita alla sequenza cronologica dei primi diciannove esami anche in ipotesi di presentazione della domanda da parte di studenti che abbiano superato più di diciannove esami. Ai fini dell’applicazione del presente regolamento, l’anno è suddiviso in tre quadrimestri e, corrispondentemente, nei tre turni di assegnazione qui appresso indicati:

Turno di assegnazione

Termine di presentazione delle domande

Gennaio 20 dicembre Maggio 30 aprile Settembre 10 agosto

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Per ciascun turno, la Presidenza definisce, per ogni settore disciplinare, una graduatoria di anzianità delle domande, tenendo conto sia delle domande presentate entro il termine previsto per il turno di assegnazione per il quale si procede, sia di quelle precedentemente presentate e non ancora accolte. Ai fini della formazione della graduatoria di anzianità si fa riferimento: a) alla data del diciannovesimo esame, se questo è stato superato nel quadrimestre precedente al

turno di assegnazione per il quale si procede, e in tutti i casi in cui non ricorrano le ipotesi di cui ai successivi punti b) e c);

b) alla data di presentazione della domanda, se il diciannovesimo esame è stato superato in uno dei quadrimestri precedenti a quello di cui al punto a);

c) alla data del giorno 1 del mese di presentazione della dichiarazione di opzione. Se due o più domande hanno identica anzianità, l’ordine di precedenza è definito in base alla media delle votazioni. Per ogni turno di assegnazione, il carico massimo di tesisti da attribuire ai singoli settori disciplinari viene determinato, a cura della Presidenza, in numero pari al triplo dei docenti afferenti a ciascun settore.Ai fini del presente regolamento sono considerati docenti tutti coloro che prestino servizio presso la Facoltà in qualità di professore, di prima o seconda fascia, supplente esterno, ricercatore o assistente ordinario e professori a contratto. In base alla graduatoria come sopra formata, il Preside attribuisce ad ogni docente, per ciascun turno di assegnazione, un carico massimo di tre tesisti. E’ tuttavia consentito ai singoli docenti di autorizzare, per ciascun turno di assegnazione, l’attribuzione diretta, in soprannumero, di non più di un tesista, vistandone la domanda prima della presentazione. In tal caso, la domanda, che deve comunque essere depositata in Presidenza nei termini indicati non viene inclusa nelle graduatorie. Le graduatorie inizialmente formate, e gli elenchi delle domande accolte a norma e delle assegnazioni dirette formalizzate a norma delle stessa disposizione, vengono affissi all’albo della Presidenza entro il giorno 15 dei mesi di gennaio, maggio e settembre. Entro il giorno 30 degli stessi mesi, coloro le cui domande non siano state accolte hanno facoltà di produrre, su apposito modulo, dichiarazione di opzione per un altro settore disciplinare. In base alla dichiarazioni di opzione prodotte, e tenendo conto solo delle domande non accolte, vengono apportate le conseguenti variazioni alle graduatorie precedentemente formate. Nei limiti delle quote di assegnazione ancora residuanti rispetto al carico massimo, settoriale ed individuale il Preside dispone, quindi, un’ulteriore attribuzione, integrativa di quella precedentemente eseguita per lo stesso turno di assegnazione. Le graduatorie e gli elenchi delle ulteriori domande accolte a norma della stessa disposizione, vengono affissi all’albo della Presidenza entro il giorno 15 dei mesi di febbraio, giugno ed ottobre. Entro gli stessi termini, viene affissa all’albo della Presidenza la situazione aggiornata del carico numerico delle tesi assegnate a ciascun docente e non ancora discusse. Alla formazione delle graduatorie ed alla assegnazione delle tesi sovrintende una commissione formata da tre docenti, designati dal Preside e da tre studenti, designati dalla rappresentanza studentesca della Facoltà. Coloro le cui domande non siano state accolte hanno facoltà di produrre, per ogni turno di assegnazione successivo a quello iniziale, dichiarazione di opzione per un altro settore disciplinare. La dichiarazione può essere vistata da un docente. In tal caso - fermo restando che, per ciascun turno di assegnazione, ogni docente ha facoltà di autorizzare l’attribuzione diretta, in soprannumero, di non più di un tesista - la dichiarazione di opzione deve comunque essere depositata in Presidenza nei termini indicati e non viene inclusa nelle graduatorie. L'assegnazione disposta dal Preside a norma del presente regolamento è definitiva ed incondizionata, restando esclusa ogni possibilità di reiterazione o riproposizione delle domande, al pari di ogni ipotesi di subordinazione dell'assegnazione stessa al gradimento da parte del docente designato e/o a condizioni di qualsiasi genere quali, per esempio, la media delle votazioni, il superamento di determinati esami o il livello delle conoscenze linguistiche.

299

L’ammissione all’esame di laurea non è subordinata al decorso di termini correlati con la data di assegnazione della tesi. Le domande di assegnazione della tesi di laurea già presentate ai sensi del precedente regolamento, e non ancora accolte, sono dichiarate improcedibili. Ferma restando la condizione del superamento di almeno diciannove esami, debbono essere riproposte ai sensi del presente regolamento. Restano in ogni caso confermate le assegnazioni delle tesi di laurea già avvenute, entro la suddetta data, su designazione della Presidenza, ai sensi del precedente regolamento.

300

DOMANDA DI ASSEGNAZIONE

DEL SETTORE DISCIPLINARE DI SVOLGIMENTO DELLA TESI DI LAUREA

(FAC SIMILE) Numero di matricola

Anno di corso

Cognome e Nome

Data e luogo di nascita

Domicilio

Recapito telefonico

e-mail

Media (da indicare con tre decimali) delle votazioni riportate nei primi 19 esami

Data in cui è stato superato il diciannovesimo esame

Data di di questa domanda

Il sottoscritto chiede di essere assegnato, ai fini dell’elaborazione della propria tesi di laurea, al seguente settore disciplinare: CODICE DENOMINAZIONE DEL SETTORE TESI DI

RICERCA O SPERIMENTALE

TESI DI SINTESI O

ESPOSITIVA

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DICHIARAZIONE DI AUTOCERTIFICAZIONE

Il sottoscritto dichiara, ai sensi della legge 15 gennaio 1968 n. 15: a) di avere superato l’esame di ……………………………………………………(diciannovesimo esame del suo curriculum di studi) in data …………; b) che i primi diciannove esami del suo curriculum di studi sono stati superati, con la votazione media di …../30, nelle date e con le votazioni singole qui appresso indicate: DATA

ESAME

VOTAZIONE

Il sottoscritto dichiara, inoltre, ai sensi della legge n. 675/96 di autorizzare – non autorizzare (1) l’Università degli Studi Napoli Federico II a segnalare i propri dati anagrafici, di domicilio e di curriculum universitario agli Enti, Società e Organizzazioni che ne facessero richiesta. Firma (2) Estremi del tesserino universitario o di altro documento di identità esibito in visione: ________________________________________________________________________________ Per autentica della firma del sig. ...........………………..............................., apposta in mia presenza Napoli li, ............................. Firma dell’addetto alla ricezione

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PARTE QUARTA: I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTERS

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11. I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTERS

11.1 Corso di Perfezionamento

11.1.1 Corso di perfezionamento in European Accounting and Finance Presentazione Il corso di perfezionamento in European Accounting si rivolge a laureati nelle discipline economiche che intendono approfondire le tematiche di accounting, finance e auditing in una prospettiva internazionale. L'ammissione al corso avviene per concorso pubblico, per titoli ed esame sulla base di un bando annuale. Il corso è interamente in lingua inglese e si svolge in parte presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell'Università Federico II ed in parte presso Università straniere partners. A conclusione del corso, agli iscritti meritevoli, verrà rilasciato attestato ai sensi del DPR 162/82.

SCHEDA DEL CORSO Direttore del Corso: Prof. Enrico Viganò Destinatari: Laureati in Economia Durata: 1 anno, da settembre 2003 a giugno 2004 Lingua: Inglese

Materie: Cost and Management Accounting, International Accounting, Group Accounting, Finance, Auditing, Computer Auditing

Sedi dei Corsi:

Università di Napoli "Federico II", University College Cork, University of Gent, Ecole Superieure de Commerce de Grenoble, University of Gothenburg, University of Boras

Per informazioni sul corso di perfezionamento in European Accounting and Finance rivolgersi al Prof. Riccardo Viganò, Dipartimento di Economia Aziendale, studio n. 10, presso il Complesso Universitario di Monte S. Angelo, sito Web www.economia-aziendale.unina.it

11.2 MASTERS

11.2.1 Master Universitario di II livello in Economia e Finanza Presentazione Il Master in Economia e Finanza (MEF) ha sede presso il Dipartimento di Teoria e Storia dell’Economia Pubblica. Si propone di completare la formazione universitaria nelle materie economiche e finanziarie. Il MEF si rivolge a due tipi di laureati: - chi desidera qualificarsi per lavorare nelle istituzioni finanziarie, nelle imprese e negli organismi

internazionali svolgendo funzioni di analisi, previsione e controllo;

304

- chi intende proseguire gli studi con un dottorato di ricerca in Italia o all’estero. Il corso si propone di sviluppare: - la capacità di inquadrare con chiarezza e analizzare con competenza problemi microeconomici,

macroeconomici e finanziari, facendo ricorso ai metodi più aggiornati dell’analisi teorica, dell’inferenza statistica e delle tecniche di previsione;

- la capacità di presentare in modo chiaro ed efficace i risultati della propria analisi e di partecipare efficacemente a lavori di gruppo;

- una solida preparazione di base per chi intende proseguire gli studi: il MEF fornisce una preparazione equivalente ad un primo anno di un dottorato di ricerca europeo.

Il responsabile scientifico del MEF è il Prof. Massimo Marrelli. Ammissione Al MEF possono essere ammessi i laureati in Economia e materie affini, Scienze Politiche, Fisica, Giurisprudenza, Ingegneria, Matematica e Statistica con votazione almeno pari a 105/110. Sono requisiti indispensabili per l’ammissione una buona conoscenza della lingua inglese e la conoscenza di libri di testo intermedi di microeconomia, macroeconomia, statistica e matematica. La preparazione sarà valutata mediante una apposita prova di selezione iniziale. Struttura del corso Il MEF ha una durata complessiva di 9 mesi ed è articolato in tre trimestri. In ciascun trimestre si tengono quattro corsi; ciascuno dei corsi si svolge nell’arco di 8 settimane e comprende complessivamente 24 ore di lezione e 12 ore di esercitazioni. A partire dal secondo trimestre si prevede l’intervento di docenti ed esperti esterni. Gli studenti vengono sollecitati ad una partecipazione attiva anche attraverso lo svolgimento di problemi e di esercizi e la presentazione di elaborati scritti. Il corso è a tempo pieno e, quindi, i partecipanti non possono svolgere alcuna attività lavorativa durante il periodo delle lezioni. L’articolazione dei corsi per ciascun trimestre è la seguente:

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TRIMESTRE CORSI DI INSEGNAMENTO

I

Statistica Matematica per l’economia e la finanza Microeconomia I Inglese

II

Microeconomia II Macroeconomia I Finanza I Econometria

III Macroeconomia II Finanza II Corsi Opzionali

Per informazioni sul MEF rivolgersi alla Segreteria MEF, Dipartimento di Teoria e Storia dell’Economia Pubblica presso il Complesso Universitario di Monte S. Angelo, tel. 081 - 675309, Fax 081 - 7663240, sito Web www. MEF.unina.it 11.2.2 Master Universitario di II livello in Tutela della Concorrenza ed Economia della Regolamentazione.

Presentazione Il Master in Tutela della concorrenza ed Economia della regolamentazione (CER) ha sede presso il Dipartimento di Teoria e Storia dell’Economia Pubblica. Si propone di formare laureati con competenze in materia di Tutela della concorrenza e regolamentazione con particolare riferimento alle telecomunicazioni.Il corso è diretto a

• Neolaureati interessati ad inserirsi in aziende, organismi di regolazione e istituzioni pubbliche

• Neolaureati interessati a proseguire studi di dottorato in Italia o all’estero • Soggetti laureati operanti nel settore delle comunicazioni che aspirano a migliorare la

propria preparazione professionale. L’attività didattica segue un approccio multidisciplinare volto a dare una visione d’insieme dei vari aspetti della regolamentazione e tutela della concorrenza. Grazie all’offerta di una serie di corsi specialistici a scelta dello studente ed all’attività di stage ed allo svolgimento della tesina, permetteranno una specializzazione conforme alle preferenze ed alle provenienze disciplinare degli studenti.

Il Corso si rivolge a laureati in Economia,Ingegneria ,Giurisprudenza ,Scienze Politiche .Sono previste due settimane di precorsi il cui obiettivo è favorire l’omogeneizzazione delle conoscenze fra i vari partecipanti al corso.

Ammissione Il Corso è a numero chiuso e si prevede di ammettere non più 30 partecipanti. Potranno presentare domanda i laureati in Economia e Corsi di Laurea affini, in Scienze Politiche, Fisica, Giurisprudenza, Ingegneria, Matematica e Statistica, che abbiano riportato una votazione almeno pari a 105/110.

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Saranno requisiti indispensabili per l'ammissione una buona conoscenza della lingua inglese e, indipendentemente dalla Laurea conseguita, la conoscenza delle nozioni elementari di microeconomia, macroeconomia, statistica e matematica. Struttura del corso Il Corso è organizzato in quattro trimestri. In ciascuno dei primi tre trimestri vi saranno quattro corsi,mentre nell’ultimo trimestre si redigerà la tesi eventualente svoltà in un’attività di stage.. Primo trimestre (7 gennaio – 7 marzo ) Pre-corsi (2 settimane) Microeconomia Contabilità Diritto Tecniche quantitative

Corsi istituzionali (20 gennaio-7 marzo) -Microeconomia Diritto delle Autorità

Tecniche quantitative

La tecnologia delle reti (con particolare riferimento alle reti di telecomunicazione ) Secondo trimestre ( 17 marzo –16 maggio ) Economia Industriale Economia della Regolamentazione Contabilità e informazione esterna nella regolamentazione delle TLC 40 ore Economia applicata alla regolamentazione Corsi del terzo Trimestre ( 26 MAGGIO –19 LUGLIO ) Seminario su problemi di antitrust e regolamentazione Corsi opzionali* (tre corsi a scelta) Econometria Economia della Regolamentazione II Diritto della concorrenza Tecniche di valutazione dell’efficienza Multimedia Internet e Società dell’Informazione Gestione delle imprese della new economy Project management delle imprese di telecomunicazioni Diritto della privacy *Non tutti i corsi opzionali saranno necessariamente offerti nel corso dell’anno accademico

IV Trimestre 2settembre –Fine novembre

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Enti che hanno dato la loro collaborazione per quanto riguarda lo svolgimento del Master Autorità Garante per le comunicazioni ,Ente Spaziale Europeo,Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.E’ prevista anche la collaborazione di numerose imprese di TLC . Docenza Il Consiglio dei docenti è formato da: prof. Antonio Acconcia, associato di Economia Politica prof. Alfredo Del Monte ordinario di Economia Industriale prof. Giancarlo Guarino, ordinario di Diritto Internazionale prof. Massimo Marrelli, ordinario di Scienza delle Finanze prof. Riccardo Martina, ordinario di Economia Politica prof. Roberto Tizzano, associato di Economia Aziendale prof. Francesca Stroffolini, associato di Scienza delle Finanze Il personale docente sarà costituito oltre che da docenti della Facoltà facenti parte dal Consiglio anche da professori provenienti dall’Università di Tolosa,London Business School ,London School of Economics etc.Inoltre in particolare per i corsi Economia Applicata alla Regolamentazione e Seminari sarà prevalenza la docenza di dipendenti delle Autorità,imprese di telecomunicazioni ed imprese di consulenza italiane e straniere.

11.2.3 Master Universitario di II livello in Service Management - Edizione 2004

Presentazione Il Master (alla sua seconda edizione) si propone l’obiettivo di trasferire nell’allievo la

consapevolezza del ruolo della cultura del servizio e della qualità delle relazioni di fiducia da

stabilire con i clienti come determinanti della capacità dell’impresa di creare valore. Il percorso

formativo intende arricchire il patrimonio di conoscenze e di skill dei partecipanti, al fine di

contribuire a incrementare le capacità delle organizzazioni di servizi di interpretare i segnali del

mercato nonché di progettare soluzioni in grado di creare valore per il cliente.

Struttura del corso Il Master, della durata di un anno, è organizzato in quattro trimestri (gennaio – dicembre 2004) e

richiede la partecipazione degli allievi a tempo pieno.

I corsi avranno luogo nei primi tre trimestri .Il primo trimestre (gennaio-marzo 2004) si pone

l’obiettivo di introdurre gli elementi di base del management, anche al fine di favorire

l’acquisizione di una base condivisa di conoscenze fra i partecipanti. Il secondo trimestre (aprile-

giugno 2004) ospiterà i corsi fondamentali di service management. Alla fine del secondo trimestre è

previsto un project work desk, con un’attività di ricerca. Nel terzo trimestre (luglio-ottobre 2004), i

partecipanti potranno scegliere fra due percorsi elective, in cui verranno svolte attività formative nel

campo del service management a carattere specialistico: la gestione dei servizi finanziari e

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assicurativi; la gestione degli eventi e delle imprese del tempo libero. Il quarto e ultimo trimestre è

dedicato a project work on field, in cui i partecipanti lavoreranno a progetti di natura consulenziale

presso organizzazioni di servizi.

L’impegno orario previsto è pari a 1.000 ore, 700 di lezione, 300 per lo stage finale.

Al termine del percorso formativo, i partecipanti al Master riceveranno un diploma a cui

corrispondono 60 crediti formativi.

Il master nasce con il sostegno decisivo della Compagnia di San Paolo e l’Istituto Banco di Napoli –

Fondazione. Tali enti oltre a un contributo finanziario hanno già assicurato un sostegno di carattere

organizzativo e hanno aderito al programma di stage-project in qualità di aziende ospitanti .

A tale programma hanno già aderito in qualità di partner altre imprese ed enti di prestigio nazionale

ed internazionale nel campo della service industry e in particolare nei settori finanziario, bancario,

assicurativo e della gestione dei beni culturali. Tali Imprese/Enti sono:

Ras Assicurazioni , Isvap, Marine & Aviation, Banco di Napoli - San Paolo IMI, Istituto Banco di

Napoli - Fondazione, Toro Assicurazioni, Mostra D’oltremare, Città della Scienza, Electa Napoli,

Fondazione Giorgio Cini, Coreconsulting, Buongiorno.it, Banca Intesa, Incard. Altre adesioni sono

in corso di acquisizione.

Ammissione

Il corso è destinato a un numero massimo di 40 partecipanti. Potranno presentare domanda per

l’ammissione (nel periodo fine settembre – inizi novembre) laureati in Economia, Economia

Aziendale, Ingegneria, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Lettere e Filosofia, Conservazione dei

Beni Culturali, Architettura, Scienze della Comunicazione ed altri laureati con titolo equipollente,

con votazione di almeno 105/110.

I candidati saranno selezionati in base alle capacità relazionali e di orientamento al servizio

mostrate in colloqui motivazionali. Sono requisiti indispensabili per l’ammissione, verificati in

occasione delle prove di selezione, la buona conoscenza della lingua inglese e la conoscenza dei

principali software informatici.

E’ prevista l’erogazione di alcune borse di studio sulla base di una valutazione di merito effettuata

al termine del secondo trimestre.

Per informazioni sul Master universitario di II livello in Service Management consultare il sito

www.mastersm.it

Per eventuali contatti:

e-mail:[email protected]

309

Dott. Luca Genovese – Assistente alla direzione del Master 347/0840280

Dott. Pierpaolo Testa – Tutor didattico 339/2028437

11..4.2 Masters Universitari. Al momento è stato istituito (ma non ancora attivato) il Master Universitaro: Management delle Imprese di Logistica (Primo Livello)

310

PARTE QUINTA: I DOTTORATI DI RICERCA

311

12. DOTTORATI DI RICERCA

12.1 Presentazione Il dottorato di ricerca costituisce il titolo accademico finale di più alto livello rilasciato dalle Università. I corsi di dottorato di ricerca sono preordinati all'approfondimento delle metodologie della ricerca nel rispettivo settore di formazione scientifica; hanno durata triennale e prevedono la frequenza obbligatoria. Gli iscritti ai corsi di dottorato, cittadini della U.E., hanno diritto, alle condizioni stabilite dalla legge, ad una borsa di studio. Ai corsi di dottorato di ricerca si accede mediante concorso pubblico per esami, cui possono partecipare coloro che sono in possesso della laurea o di titolo equivalente.

12.2 Dottorati di Ricerca attivati

1. Dottorato di Ricerca in Diritto dell’ Economia

Coordinatore: Prof. Francesco Lucarelli Durata: 3 anni

2. Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale L'obiettivo del percorso formativo è di favorire lo sviluppo di capacità di analisi nonchè potenziare l'attitudine alla ricerca, dotando gli studenti del corso di modelli metodologici e di strumenti di indagine e di interpretazione indispensabili sia per la comprensione di processi complessi, sia per poter riflettere in modo sistematico e creativo sulle basi e sui meccanismi di funzionamento dell'economia aziendale e della gestione dell'impresa. A tal fine, il corso intende rappresentare una decisiva opportunità per esplorare le aree di studio proprie delle discipline economico-aziendali in stretto contatto con le tendenze reali dell'economia e della gestione dell'impresa e con l'evoluzione del contesto macro-ambientale in cui l'impresa è immersa. Il dottorato di ricerca è suddiviso in sei semestri, differenziati a seconda delle attività previste e degli obiettivi perseguiti.

Coordinatore: Prof. Adele Caldarelli Durata: 3 anni

3. Dottorato di Ricerca in Economia Politica Esso si caratterizza per sviluppare linee di ricerca di analisi particolarmente attente ai problemi dello sviluppo nelle sue varie articolazioni, con particolare attenzione al tema degli squilibri del sistema Italia e di quello Eeuropeo. In questa attività, in particolare, numerose ricerche hanno interessato l’analisi degli aspetti settoriali e territoriali ed il problema del funzionamento e di regolazione dei mercati particolarmente rilevanti come quelli dei servizi di pubblica utilità o di fattori produttivi primari come il mercato del lavoro ed il mercato finanziario e creditizio.

312

Coordinatore: Prof. Alfredo Del Monte Durata: 3 anni

4. Dottorato di Ricerca in Matematica per l’Analisi Economica e la Finanza Il Dottorato mira alla formazione di ricercatori matematici con uno spiccato orientamento alle applicazioni in campo economico e finanziario e di ricercatori economico-finanziari con una forte vocazione all’analisi su basi matematiche. Le figure professionali formate trovano inserimento nei centri studi dei grandi Enti, economici, monetari, finanziari, pubblici o privati, nazionali o sovranazionali ovvero in ambito accademico (ove, in particolare, è crescente il fabbisogno di docenza matematica orientata). Il dottorato presenta una notevole varietà di problematiche complesse che saranno oggetto di insegnamento e di ricerca. La formazione sarà quindi necessariamente interdisciplinare e si gioverà dell’interazione con Enti (nazionali o no, universitari o no) in cui si coltivino affini esperienze di ricerca.

Coordinatore: Prof. Achille Basile Durata: 4 anni

5. Dottorato di Ricerca in Statistica

Coordinatore: Prof. Natale Carlo Lauro Durata: 3 anni

6. Dottorato di Ricerca in Storia Economica

Coordinatore: Prof. Francesco Balletta Durata: 3 anni

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PARTE SESTA: Altre informazioni

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13. STAGE E PLACEMENT DEGLI STUDENTI La Facoltà promuove lo svolgimento di attività di stage ai propri studenti (di corso di laurea e di diploma), laureati e diplomati presso aziende convenzionate. Si tratta di un periodo di tirocinio sul campo, in genere della durata di quattro-sei mesi, per non oltre quattro ore giornaliere, da svolgersi nella fase terminale del percorso di studi scelto dallo studente. Durante lo svolgimento dello stage, lo studente ha l’opportunità di osservare concretamente una particolare realtà imprenditoriale, dando anche un proprio contributo al funzionamento della stessa. Gli stage sono offerti da aziende convenzionate, sulla base di graduatorie formate dalla Facoltà ed aggiornate periodicamente, in funzione delle domande provenienti dagli studenti e dei criteri predefiniti. La Facoltà ha convenzioni con diverse aziende ed associazioni rappresentative delle stesse, fra cui l’Unione degli Industriali della Provincia di Napoli. Nell’ambito dell’attività di stage, allo studente vengono assegnati due tutor: un tutor aziendale (ossia un responsabile dell’attività formativa dello studente all’interno dell’azienda) ed un tutor della Facoltà (ossia un rappresentante del corpo docente responsabile dell’attività medesima per la Facoltà stessa). I tutor indirizzano lo studente nello svolgimento dell’attività di stage e si assicurano che essa si svolga nel rispetto del relativo progetto formativo. Le attività di stage sono promosse anche per i laureati e i diplomati della Facoltà, per i quali sono formate apposite graduatorie. Tali attività sono finalizzate ad agevolare la collocazione dello studente nel mondo del lavoro e non sono sottoposte ai vincoli di durata e di tempo previsti per le attività di stage svolte dagli studenti. Le attività di stage sono coordinate da un apposito ufficio, collocato al secondo livello del Padiglione dei Centri Comuni, del quale è responsabile il prof. Roberto Tizzano ed al quale collabora, per il personale amministrativo della Facoltà, la sig. Enza Mauro. Alle attività dell’ufficio partecipano anche laureati e studenti della Facoltà selezionati attraverso appositi bandi di concorso.

315

14. FREQUENZA AI CORSI E SBOCCHI OCCUPAZIONALI Studenti iscritti alla Facoltà di Economia per anno di corso e anno accademico Corso di laurea in Economia e commercio Anno accademico/ Anno di corso

I anno II anno III anno IV anno Fuori corso

Totale

91/92 3206 2498 2085 1907 7111 16807 92/93 2829 2427 2069 1853 7483 16661 93/94 2625 2191 2070 1829 7699 16414 94/95 2017 1905 1723 1810 7682 15137 95/96 1415 1592 1639 1598 7836 14080 96/97 805 899 1322 1503 7579 12108 97/98 748 582 682 1206 7974 11192 98/99 675 545 449 623 7614 9906 99/00 590 517 418 382 6166 8073 Fonte: Università “Federico II” di Napoli Corso di laurea in Economia Aziendale Anno accademico/ Anno di corso

I anno II anno III anno IV anno Fuori corso

Totale

96/97 487 204 - - - 691 97/98 406 401 213 - - 1020 98/99 460 325 372 203 8 1368 99/00 542 335 301 343 208 1729 Fonte: Università “Federico II” di Napoli Diploma in Statistica e Informatica per la gestione delle Imprese Anno accademico/ Anno di corso

I anno II anno III anno Fuori corso Totale

94/95 18 - - - 18 95/96 21 11 - - 32 96/97 24 20 12 - 56 97/98 18 20 16 12 66 98/99 20 14 20 20 74 99/00 18 20 16 12 66 Fonte: Università “Federico II” di Napoli Diploma in Economia e Amministrazione delle Imprese Anno accademico/ Anno di corso

I anno II anno III anno Fuori corso Totale

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97/98 6 - - - 6 98/99 12 4 - - 16 99/00 17 11 4 - 32 Fonte: Università “Federico II” di Napoli Come emerge dalle precedenti tabelle, la diversificazione dell’offerta didattica della Facoltà ha senz’altro incontrato un certo interesse, anche se si assiste ad un sensibile calo delle immatricolazioni (assimilabili alle iscrizioni al I anno) e, più complessivamente, ad una riduzione totale degli iscritti, dovuta anche ad un aumento del numero di laureati, come emerge dalla successiva tabella. Si ricordi, comunque, che i due diplomi universitari sono a numero chiuso e che per il prossimo anno accademico la Facoltà ha deciso di elevare a 100 il numero di studenti ammessi a seguire i corsi del Diploma in Statistica e Informatica per la gestione delle imprese. Laureati e Diplomati per corso e per anno solare Anno/Corso Economia e

Commercio Economia Aziendale

Statistica e Informatica

1996 1123 - - 1997 1149 - - 1998 1196 - 2 1999 1236 1 15 2000 (*) 570 2 2 TOTALE 5274 3 19 (*) fino al 31 marzo Fonte: Ns. elaborazioni sugli archivi della Presidenza della Facoltà Nell’arco degli anni considerati si è consolidata la presenza femminile fra i laureati della Facoltà, in linea con quanto emerso in tutto il decennio. Le donne laureate rappresentano, infatti, il 43% del totale (si pensi che agli inizi degli Anni Cinquanta le donne erano appena il 5% degli iscritti ad Economia e commercio). Circa la provenienza geografica, si vede come la Facoltà abbia oggi una forte collocazione cittadina, legata, probabilmente, sia alla sua collocazione periferica, sia alla presenza di numerose Università concorrenti in Campania, ma anche nel Mezzogiorno. I residenti all’interno della città di Napoli sono il 39,5% dei laureati, ma, se si considera l’intera provincia, si arriva al 77%, mentre proviene da località al di fuori della Campania (prevalentemente meridionali) appena il 2% dei nostri laureati. Circa i voti di laurea, il 18% si laurea a pieni voti (il 13,5% ottiene anche la lode). Più in generale il 29% dei laureati della Facoltà ottiene un punteggio superiore al 105. Gli sbocchi occupazionali della Facoltà E’ dalla fine degli anni Settanta che, con una sensibilità nuova per l’epoca, la Facoltà si pone il problema di analizzare e comprendere i meccanismi di accesso al mercato del lavoro dei propri laureati, attraverso un’indagine campionaria condotta dal Dipartimento di Matematica e Statistica. Dai primi anni Ottanta ad oggi, questa rilevazione ha assunto le caratteristiche di indagine ripetuta, in quanto viene realizzata sulla base di uno schema di campionamento e su di un questionario sostanzialmente uguali nel tempo. Questo, naturalmente, senza rimanere indifferenti alle modifiche che nel frattempo hanno caratterizzato sia il mercato del lavoro, sia l’università stessa. In questo

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senso il questionario ha, da edizione ad edizione, trattato i temi relativi alla discriminazione sessuale, alla riorganizzazione della Facoltà e all’introduzione delle lauree brevi, al progressivo ricorso da parte delle aziende alla formazione interna. L’ultima edizione, relativa ai laureati del periodo maggio 1992/marzo 1996, ha affrontato il tema della disoccupazione, anche giovanile ed intellettuale (l’indagine relativa agli ultimi anni Novanta è attualmente in fase di realizzazione), che ha particolarmente segnato il periodo in esame. Fig.1 – Andamento dell’occupazione dei laureati in Economia Fonte: Indagini sugli sbocchi occupazionali dei laureati in Economia a Napoli (varie edizioni), Dipartimento di Matematica e Statistica, Università “Federico II” (anche per i grafici successivi) Il tempo intercorso fra laurea e occupazione è di regola contenuto nei primi due anni. Si riporta per il periodo 1992-1995 la composizione percentuale:

meno di sei mesi 42,0 da sei mesi a un anno 33,1 da uno a due anni 19,9 Oltre due anni 5,0 TOTALE 100,0

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

1977/80 1980/82 1982/86 1986/89 1989/92 1992/95

Non occupatiOccupati precariOccupati stabili

318

Circa il tipo di occupazione prescelto, si notano modifiche profonde, corrispondenti a

cambiamenti anche culturali: il mito del “posto” sicuro e a vita è stato sostituito, in un panorama decisamente più movimentato (vuoi per la precarietà del mercato, vuoi per atteggiamenti più dinamici, anche da parte dei neo-laureati) da una sempre maggiore presenza nella professione libera. Di fronte all’imponente informazione resa disponibile da un’indagine di queste dimensioni, che coinvolge centinaia di individui, cui sono rivolte decine di domande, le tecniche di analisi multidimensionale dei dati, e in particolare quelle di classificazione automatica, forniscono una potente sintesi, grazie alla definizione di tipologie di comportamenti. Questi strumenti statistici hanno, così, consentito di ricondurre il destino occupazionale dei laureati della Facoltà di Economia, nell’intervallo di tempo considerato, a sei situazioni-tipo, di cui quattro relative a soggetti in condizione occupazionale stabile, o precaria, e due relative a non occupati. La prima grande distinzione all’interno degli occupati riguarda coloro i quali si sono rivolti alla professione libera e coloro i quali hanno preferito, invece, il lavoro dipendente.

0.0 20.0 40.0 60.0 80.0

77/80

82/86

86/89

89/92

92/95

P r o f e s s io n e

Libero P rofess ionis ta Altro lav. Autonom o Lav. D ipendente Altro

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• Poco meno del 30% degli intervistati rientra in una classe, già emersa nelle precedenti

rilevazioni, definita come quella dei liberi professionisti di città. Si tratta di individui, residenti a Napoli, prevalentemente di genere maschile, di età compresa tra i 26-30 anni, che spesso hanno cominciato, già durante il periodo di studi, a fare pratica part-time. Conseguentemente, hanno un tempo di attesa per il primo impiego breve, ma, nonostante l’apparente facilità con cui si sono inseriti nel mondo del lavoro, grazie prevalentemente a conoscenze personali o familiari, sono il gruppo più critico nei confronti della preparazione ricevuta dall’Università.

• Un diverso tipo di libero professionista, stavolta non caratterizzato dal genere, è quello costituito da un ulteriore 11% degli intervistati, etichettabili come liberi professionisti di provincia. Sono individui che nella loro carriera universitaria erano fuori sede, ritornando ad operare nella propria zona di origine, una volta completati, lentamente, i propri studi e dopo un periodo, generalmente non breve, di disoccupazione. La scelta del ritorno sembra essere un ripiego e, d’altra parte, anche la consulenza fornita è poco specializzata, con una netta connotazione di precarietà.

• Alla terza classe (16% degli intervistati) appartengono, invece, i giovani lavoratori dipendenti. Ciò che li caratterizza maggiormente rispetto alle prime due classi è il canale di accesso al mondo del lavoro: bandi di concorso, domanda diretta da parte dell’azienda, corsi di specializzazione. Sono studenti brillanti, che si sono laureati in tempi prossimi alla regola con un’alta votazione, hanno tempi di attesa al primo impiego mediamente non lunghi, il settore di attività prevalente è l’industria e il reddito è quello tipico dei contratti di settore.

• Gruppo a parte forma una componente rilevante degli studenti di questa Facoltà, gli studenti lavoratori, che rappresentano il 9% dei laureati intervistati. Hanno, in genere, oltre 30 anni hanno impiegato spesso più di 10 anni per laurearsi, ottenendo una bassa votazione. In compenso, sono già inseriti nel mondo del lavoro. Il settore di attività è di solito il pubblico, l’area aziendale in cui operano prevalentemente è la finanza, la classe di reddito è la più alta, grazie alla loro anzianità. E’ interessante notare che essi risultano soddisfatti della preparazione universitaria ricevuta.

Alle ultime due classi appartengono coloro che al tempo dell’intervista risultano ancora privi di una occupazione. • Giovani, brillanti, in prevalenza donne, disposti a trasferirsi anche all’estero pur di ottenere

quelle occupazioni che ritengono adeguate alle loro capacità, ecco i componenti di questa piccola classe (9% degli intervistati), i non occupati in formazione che ha scelto di investire su se stessa. Piuttosto che cercare lavoro, ecco che questi laureati si dedicano, a seconda delle proprie inclinazioni ed obiettivi, a corsi di specializzazione, master, dottorati di ricerca, rientrando in quella categoria che l’ISTAT chiama dei “disoccupati per scelta”.

• L’ultimo gruppo, pari a un quarto degli intervistati, è composto da quelli che più si avvicinano all’immagine del non occupato in cerca di lavoro, lavoro che però, troppo spesso, sembra essere anacronisticamente il “posto”. Si tratta di laureati con voti mediocri, apparentemente con scarse ambizioni e spirito di iniziativa. Accanto ad essi, però, vi sono altri che mostrano atteggiamenti più dinamici, dichiarandosi, ad esempio, disposti a trasferirsi lontano dalla loro terra di origine, ed ambiziosi, ma che comunque risultano marginali al mondo del lavoro, per tratti di difficile definizione.

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(i risultati della classificazione sono tratti dal volume “Indagine campionaria sugli sbocchi occupazionali dei laureati della Facoltà di Economia dell’Università “Federico II” di Napoli, 1992-1995”, Dipartimento di Matematica e Statistica, in corso di stampa).

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15. ASSOCIAZIONI ED ENTI PRESENTI NELLA FACOLTA’ Associazione ex Allievi della Facotà di Economia In occasione del cinquantenario della fondazione della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Napoli, l’assemblea dei partecipanti decise la costituzione di una Associazione degli Ex Allievi della predetta Facoltà. Un gruppo di laureati in Economia e Commercio si è fatto carico di costituire l’Associazione con la denominazione ECO-NAPOLI. L’atto costitutivo è stato redatto dal notaio Giancarlo Laurini il 16 luglio 1987 (registrato il 3-8- 1987 n. 154971 A). L’associazione ha lo scopo di organizzare seminari, conferenze e convegni per l’aggiornamento dei laureati in Economia. Contemporaneamente si propone di mantenere vivo lo spirito goliardico che si è formato negli anni dell’Università. Il Consiglio direttivo è così composto: Presidente Prof. Francesco Balletta, V. Presidenti Dott. Giuseppe Ibello e Dott. Francesco Saverio Monticelli, Segretario Dott. Lucio D’Arrigo, Tesoriere Dott. Salvatore Grasso, Consiglieri Dott. Anna Civale, Dott. Salvatore Fedele, Dott. Carlo Montarsolo e Dott. Paolo Rocco. Presidente Onorario Prof. Mario Lombardi. Indirizzo: Associazione Ex Allievi della Facoltà di Economia e Commercio, c/o l’Istituto di Storia Economica, Via Cinthia - Monte S. Angelo, 80126 Napoli - tel. 081/675260/675266, FAX 675266. Quote sociali L. 15.000 per i soci neolaureati (laureati da meno di tre anni) L. 50.000 peri soci ordinari (laureati da più di tre anni) L. 100.000 ed oltre per i soci sostenitori. I versamenti dovranno effettuarsi sul c/c postale n. 27415801 intestato a “Associazione ex allievi Facoltà di Economia, Eco-Napoli, Via Cintia, Monte S. Angelo, 80126, Napoli. Associazione internazionale degli studenti in Scienze Economiche e Commerciali L'AIESEC (Association Internationale des Etudiants en Sciences Economiques et Commerciales) è un'associazione educativa, indipendente, non politica, senza fini di lucro, interamente e gestita da studenti, che affianca l'attività universitaria con l'intento di integrare la formazione teorica con una visione pratica e reale del mondo del lavoro. Il principale programma dell' AISEC è lo stage internazionale che fornisce l'opportunità di lavorare in una azienda straniera per un periodo temporaneo, con la possibilità di venire a contatto con altri paesi, culture e studenti provenienti da tutto il mondo. L'AISEC, inoltre organizza colloqui di orientamento professionale, seminari in università, incontri in azienda; tutte iniziative che permettono di entrare in contatto con il mondo del lavoro ancora prima di essersi laureati. Indirizzo: Ufficio AISEC c/o la Facoltà di Economia Via Cinthia - Monte S. Angelo, 80126 Napoli tel. 081/675359. CUS Napoli Il CUS Napoli, oltre agli impianti di Via Campegna, gestisce due campetti ubicati nel complesso di Monte Sant’Angelo. Per fruire di tali strutture è necessaria l’iscrizione al CUS. Segreteria impianti sportivi C.U.S., via Cupa del Poligono n° 5, tel. 081/ 7621295, aperta tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 9.00 alle 22.00. Segreteria C.U.S., Palazzo Corigliano in Piazza S. Domenico Maggiore n° 12, tel. 081/7605717, lunedì - mercoledì - venerdì dalle ore 8.30 alle ore 17.00, martedì - giovedì - sabato dalle ore 8.30 alle ore 15.00.

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Il responsabile della Facoltà in seno al Comitato dello Sport è il prof. Guido Cella (Dipartimento di Teoria e Storia dell’Economia Pubblica, Facoltà di Economia Via Cinthia Monte S.Angelo). Movimento Studentesco per l’Organizzazione Internazionale - MSOI –Membro italiano dell’ISMUN - International Student Movement for the United Nations) Il MSOI (Movimento Studentesco per l’Organizzazione Internazionale) è un movimento, apolitico e privo di lucro, formato e diretto da studenti, aventi il fine di promuovere tra i giovani lo sviluppo di uno spirito internazionale che, superando nella visione degli interessi generali il particolarismo ispirato all’assoluta sovranità degli stati, faciliti l’instaurazione di un giusto e pacifico assetto della comunità internazionale. La principale attività del MSOI sono rappresentate da “seminari e conferenze” su tematiche internazionali, e “scambi culturali” con omologhe associazioni straniere. Di volta in volta il MSOI organizza visite alle Istituzioni Comunitarie, alle Organizzazioni Internazionali, simulazioni di sedute di organi di Organizzazioni Internazionali, corsi di informatica e lingue straniere finalizzati all’acquisizione di conoscenze utili ad un futuro inserimento nel mondo della carriera diplomatica e delle relazioni internazionali. Per informazioni rivolgersi al SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale per la Campania) Piazzale Tecchio, 52 - Mostra D’Oltremare, Varco A, c/o I.S.V.E., tel. 081/2394026.