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SOMMARIO
Premessa ................................................................................................................3 1. Il registro delle imprese e il ruolo camerale nella definizione delle imprese del
comparto turistico (cenni legislativi) (a cura di Pierluigi Sodini) ..............................4 2. Il registro delle imprese come strumento di misurazione per il turismo (a cura di
Isnart/Nicola Sorgato)............................................................................................ 13 2.1 Le imprese attualmente codificate (a cura di Nicola Sorgato) ...................... 13 2.2 Ateco Turismo (a cura di Isnart)................................................................... 16 2.2.1 Dal prodotto turistico alle imprese turistiche.............................................. 16 2.2.2. La definizione dell’Ateco Turismo ............................................................ 22
3. La quantificazione delle imprese turistiche (a cura di Isnart) ............................. 24 3.1 L’offerta primaria .......................................................................................... 27 3.1.1 La ricettività ....................................................................................... 31 3.1.2 La ristorazione................................................................................... 35 3.2 L’offerta specializzata .................................................................................. 37 3.3 L’offerta complementare .............................................................................. 39 3.3.1 L’offerta di servizi congressuali ......................................................... 50
4. Le problematiche per le CCIAA nell’utilizzo del registro delle imprese finalizzato
al settore turismo (a cura di Pierluigi Federici - Vice Segretario Generale CCIAA
Roma).................................................................................................................... 52 4.1 Nuovi elenchi e albi per il turismo: il caso di Roma con i Bed&Breakfast..... 61
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Premessa
Il sistema camerale ha un patrimonio conoscitivo che può essere utilizzato per
aiutare a definire un quadro sulle imprese del settore. Inoltre, l’obiettivo del presente
studio è anche quello di comprendere le possibilità di implementare il ruolo camerale
partendo proprio dalla suo compito istituzionale, migliorando la capacità di reperire
informazioni dalle imprese (ivi compresi registri e elenchi).
Pertanto, gli obiettivi che ci si intende porre possono così definirsi:
- Comprendere le potenzialità ancora inespresse di utilizzo in chiave
conoscitiva del sistema informativo camerale;
- individuare le dinamiche di sviluppo del turismo, anche grazie ad una
rielaborazione dei dati del registro delle imprese in serie storica, allargando
il comparto anche alle attività complementari e non solo a quelle dirette;
- valutare la possibilità di ampliare gli elenchi e l’attività camerale su tipologie
di attività non imprenditoriali, presenti nel turismo.
Per far ciò si è creato un gruppo di lavoro che ha visto insieme l’Unioncamere, Isnart,
Infocamere e la Camera di Commercio di Roma quali portavoce dell’esperienza
camerale in materia.
Lo studio, quindi, prende spunto da un approccio allargato al fenomeno dia conto
sinteticamente di tutte le componenti che partecipano al sistema Italia.
Partendo dall’offerta turistica presente in Italia si è voluto definire la tipologia e quindi
quantificare la numerosità delle imprese che concorrono direttamente e
indirettamente all’industria dell’ospitalità, suddividendo l’analisi in
- offerta primaria di ricettività e di ristorazione
- offerta specializzata (intermediazione della vacanza)
- offerta complementare (servizi e strutture di intrattenimento, sportive,
culturali, balneari e termali)
- offerta congressuale (sedi e servizi)
per un totale complessivamente, di 419.326 imprese registrate che compongono
l’offerta turistica nazionale tra imprese primarie (ramo H) e complementari.
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1. Il registro delle imprese e il ruolo camerale nella
definizione delle imprese del comparto turistico
(cenni legislativi) (a cura di Pierluigi Sodini)
L’articolo 8 della legge 29 dicembre 1993 n. 580 ha dato attuazione alla previsione
contenuta nell’articolo 2188 c.c. istituendo l’ufficio del registro delle imprese presso le
camere di commercio.
Il Registro delle imprese ha rappresentato nel nostro sistema una rilevante novità in
quanto esso ha garantito la completezza della pubblicità legale, poiché dal suo avvio
e cioè dal 19 febbraio 1996 si sono dovuti iscrivere tutti gli imprenditori e non solo le
società.
Attualmente nel Registro delle imprese sono iscritti (dato al 30/9/02006):
Imprese individuali 3.502.246
Società di persone 1.253.996
Società di capitali 1.167.836
Totale 5.924.078
L’ufficio del Registro delle imprese gestisce, inoltre, sotto la vigilanza del Ministero
dello Sviluppo Economico il repertorio delle notizie economiche ed amministrative
(REA) con il quale si intende integrare le informazioni contenute nel Registro delle
imprese al fine di fornire un regime di pubblicità legale a tutte le notizie economiche e
statistiche che rivestano un interesse particolare.
L’IMPRESA TURISTICA.
Nel nostro ordinamento manca una definizione puntuale di “impresa turistica” in
quanto la competenza a disciplinare tale settore economico è riconosciuta nel nostro
ordinamento costituzionale alle regioni poiché si ritiene che esse siano più facilmente
in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini che vi operano.
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Tuttavia all’articolo 7 della legge 29 marzo 2001 n. 135 (legge quadro di riforma della
legislazione nazionale del turismo) le imprese turistiche sono definite come “quelle
che esercitano attività economiche organizzate per la produzione, la
commercializzazione, l’intermediazione e la gestione di prodotti, di servizi, tra cui gli
stabilimenti balneari, di infrastrutture e di esercizi, compresi quelli di
somministrazione facenti parte dei sistemi turistici locali, concorrenti alla formazione
turistica”
Negli ultimi anni si è, pertanto, verificato un ampliamento del concetto di impresa
turistica, il quale non è più limitato al vecchio approccio che riconosceva come tale
solo gli alberghi, i motel, i villaggi turistici, i campeggi, le residenze turistiche, ecc. ma
si è ampliato fino a ricomprendervi anche tutte le attività economiche che fanno parte
dei sistemi turistici locali.
Le imprese che operano nel settore del turismo sono tenute, come qualsiasi altra
impresa, ad iscriversi nel Registro delle imprese poiché tale iscrizione è condizione
per l’esercizio dell’attività turistica.
IL CONTENUTO DEL REGISTRO DELLE IMPRESE. Il Registro delle imprese rappresenta uno dei giacimenti informativi più rilevanti del
nostro Paese e per la struttura informatica che ne caratterizza la modalità di tenuta
esso costituisce, altresì, il modello di riferimento a livello europeo.
Gli atti e le notizie che vi devono essere iscritti sono fissati dalla legge: infatti l’articolo
2188 c.c. dispone che il Registro delle imprese è “istituito per le iscrizioni previste
dalla legge”.
Da tale disposizione deriva il principio generale che presiede alla disciplina della
pubblicità legale d’impresa, che è rappresentato dal principio della tassatività o
tipicità degli atti e dei fatti che devono essere iscritti nel Registro delle imprese.
Da ciò deriva che gli atti e i fatti che sono soggetti a pubblicità nel Registro delle
imprese sono stabiliti dalla legge tanto per l’imprese individuali, quanto per tutti i tipi
di società.
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L’iscrizione o il deposito devono essere attuati a cura dell’interessato, di volta in volta
individuato dalla legge, al quale compete la presentazione della domanda all’ufficio
del Registro delle imprese,.
La legge richiede per la presentazione delle domande l’utilizzo della modulistica
relativa al Registro delle imprese la quale è comune su tutto il territorio nazionale.
La modulistica attualmente in vigore è stata soggetta negli ultimi due anni ad una
approfondita revisione allo scopo di facilitare la compilazione da parte degli
interessati e di semplificarne il controllo da parte degli addetti dell’ufficio e si è in
attesa del decreto ministeriale di approvazione.
Le modifiche si propongono di eliminare quei campi le cui informazioni sono rilevabili
altrimenti dal sistema camerale da altri documenti allegati alla pratica, ovvero già
presenti nel Registro.
PER UNA PIÙ ESATTA INDIVIDUAZIONE DELL’IMPRESA TURISTICA.
La modulistica del Registro delle imprese in corso di pubblicazione a cura dei
competenti uffici del Ministero dello Sviluppo Economico potrà essa stessa già offrire
delle nuove opportunità per il settore del turismo.
Sono state inserite nuove informazioni, quali l’indicazione dell’indirizzo di posta
elettronica dell’impresa, ovvero informazioni che in precedenza non erano individuate
puntualmente, ad esempio, la sigla identificativa dell’impresa. Inoltre nell’ambito di un
progetto destinato a migliorare la qualità dei dati contenuti nel Registro delle imprese
durante l’anno in corso le singole posizioni saranno arricchite con l’indicazione dei siti
dell’azienda e dell’email di riferimento. A tal fine sono stati presi contatti con il CNR il
quale gestisce i domini “.it”. Lo scopo che si intende perseguire è quello di
promuovere l’esposizione del recapito informatico e di offrire una vetrina alle
imprese.
Sono state aggiunte le informazioni occorrenti per l’attuazione dell’articolo 44,
comma 8 della legge n. 269 del 2003 che consentirà l’acquisizione delle informazioni
previdenziali per il settore del commercio e dei servizi, all’interno del quale rientrano
anche gli operatori del turismo.
Da tale attività sarà possibile gestire con un unico adempimento i flussi documentali
che l’impresa è tenuta a presentare in sede di iscrizione, modificazione o cessazione
dell’impresa e dai quali deriva anche l’obbligo di comunicazione all’INPS per
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l’apertura, la modifica o la chiusura della posizione previdenziale del titolare, del
socio (se trattasi di società di persone o di S.r.l.) e di collaboratori (se trattasi di
imprese individuali).
Tale semplificazione negli adempimenti verso la Pubblica Amministrazione, avrà
però quale ulteriore effetto l’allineamento degli archivi previdenziali con quelli del
Registro delle imprese e per le Camere di commercio il costante aggiornamento sul
numero degli addetti operanti in tali imprese.
Particolare attenzione è stata poi posta nell’acquisizione delle informazioni relative
all’attività dell’impresa, da cui poi deriva anche l’esatta delimitazione del settore che
ci interessa.
Con la nuova modulistica si è inteso fornire all’utente la possibilità di specificare le
diverse tipologie primarie e secondarie delle attività esercitate, con a fianco la
puntualizzazione delle corrispondenti date di inizio e di variazione.
Inoltre, si è inteso standardizzare la medesima modalità di esposizione su tutti i
modelli interessati, con conseguenti vantaggi per la qualità e la precisione delle
informazioni e per la linearità del caricamento dei dati e dell’istruttoria dell’ufficio.
In questo ambito merita un richiamo specifico l’attenzione rivolta all’attività prevalente
dell’impresa, al fine di farle recuperare quella valenza su tutto il territorio nazionale,
particolarmente necessaria per l’attendibilità delle informazioni erogate dalle Camere
di commercio e per la condivisibile richiesta proveniente dagli operatori economici e
dalle istituzioni nazionali e locali.
Analoga rilevanza è stata, poi, data all’aggiornamento e alla razionalizzazione delle
tabelle o dei codici annessi. Tale attività ha avuto il fine di migliorare la qualità delle
informazioni, di adeguare i dati alle novità normative, di snellire le operazioni di
codifica da parte dell’utente, grazie alla eliminazione di codici ambigui, ridondanti,
ovvero obsoleti.
A tal fine, anche per far rilevare l’utilità dell’intervento si riporta di seguito la nuova
tabella dei codici relativi alle unità locali, tra i quali ricorrono anche numerose
fattispecie rilevanti per il settore turistico.
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AA AZIENDA AGRICOLA
ACL STUDIO DIAGNOSTICA E ANALISI CLINICHE
AF ALTRE FORME
AFF AFFITTACAMERE
AG AGENZIA
AGR AGRITURISMO
AL ALBERGO
ALL ALLEVAMENTO
AMB AMBULATORIO
AR AERODROMO
ASL ASILO
AUS AUTOSCUOLA
AUT AUTORIMESSA
BAR BAR
BP BIRRERIA - PUB
CA CANTIERE
CAM CAMPEGGIO
CAN CANTINA
CAP CAPANNONE
CAS CASEIFICIO
CAV CAVA
CCU CASA DI CURA
CCY CASH AND CARRY
CH CHIOSCO
CIN SALA CINEMATOGRAFICA
CNT CENTRALE ELETTRICA
CON CONCESSIONARIA
CRI CIRCOLO RICREATIVO
CS CENTRO SERVIZI
CTI CENTRO TELEFONICO O INTERNET POINT
DA DIREZIONE AMMINISTRATIVA
DAC DISTRIBUTORE CARBURANTE
DB DISCO - BAR
DC DIREZIONE CENTRALE
DEP DEPOSITO
DG DIREZIONE GENERALE
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DM DIREZIONE COMPARTIMENTALE
DO DIREZIONE REGIONALE
DR DIREZIONE COMMERCIALE
DSB DISCOTECA – SALA DA BALLO
DSC DISCARICA
ECT ESERCIZIO CON CUCINA TIPICA
ED EDICOLA
EF ESERCIZIO FERROVIARIO
EN ENOTECA
ES ESERCIZIO
ESA SPORTELLO DI ESATTORIA
ETR STAZIONE TELEVISIVA-RADIOFONICA
EV ESERCIZIO DI VICINATO
FA FATTORIA
FF FAST FOOD
FI FILIALE
FOR FORNACE
FRA FRANTOIO
FRM FARMACIA
FRS FORESTERIA
GAB STUDIO MEDICO
IAA SEDE DELL'IMPRESA ARTIGIANA
IAS UNITA' LOCALE DELL' IMPRESA ARTIGIANA
IB CENTRO ESTETICO
IDG IMPIANTO DISTRIBUZIONE GAS
IMP IMPIANTO
IP IPERMERCATO
IR IMPIANTO DI RISALITA
IRT IMPIANTO DI RADIO-TELEFONIA
ISP IMPIANTO SPORTIVO
KT KARTODROMO
LB LABORATORIO
LD LUDOTECA
LN LOCALE NOTTURNO - NIGHT
LO LOCANDA
MA MAGAZZINO
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MAC MACELLO
MAG MAGAZZINI GENERALI
MEN MENSA
MIN MINIERA
MST MOSTRA
MUL MULINO
NEF NEGOZIO FINANZIARIO
NEG NEGOZIO
NET NEGOZIO ELETTRONICO
OF OFFICINA
OS OSTERIA
PAN PANIFICIO
PE PENSIONE
PI PIZZERIA
PL PALESTRA
RAF RAFFINERIA
RAL RIFUGIO ALPINO
RCP RECAPITO
RST RISTORANTE
SA SEDE AMMINISTRATIVA
SAD SALA GIOCHI
SB STABILIMENTO BALNEARE
SC SEDE COMPARTIMENTALE
SCO AGENZIA SCOMMESSE
SCU SCUOLA OD ISTITUTO DIDATTICO
SDE SALA DI ESPOSIZIONE
SDS STAZIONE DI SERVIZIO
SFS SELF SERVICE
SPB SPORTELLO BANCARIO
SPC OUTLET
SPM SUPERMERCATO
SPR SPORTELLO
SRG SALA DI REGISTRAZIONE
SS SEDE SECONDARIA
ST STABILIMENTO
STC STUDIO DI CONSULENZA
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STE STABILIMENTO TERMALE
STM STAZIONE METEO SISMICA
STU STUDIO
TC TAVOLA CALDA
TE TEATRO
TR TRATTORIA
U UFFICIO
UA UFFICIO AMMINISTRATIVO
UC UFFICIO COMMERCIALE
UR UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
UZ REDAZIONE
VS VIVAIO-SERRE
VT VILLAGGIO TURISTICO
WE WINE BAR – ENOTECA
L’INTEGRAZIONE DELLE INFORMAZIONI.
Al fine di arricchire il patrimonio informativo già in possesso delle Camere di
commercio però potrà essere opportuno integrare la modulistica attualmente prevista
per le denuncie al Registro delle imprese, con altri dati utili al settore turistico.
In particolare, trattandosi di informazioni destinate ad arricchire l’archivio economico
e statistico delle Camere di commercio, tali dati dovrebbero essere incluse all’interno
della modulistica del R.E.A.
Ad esempio, una sezione potrebbe essere destinata per la denuncia della superficie
totale dell’esercizio, anche con la distinzione tra quella per uffici, servizi, depositi,
magazzini ecc.
Altre informazioni potrebbero essere relative al carattere dell’esercizio dell’attività
distinguendo tra permanente o stagionale con la conseguente specifica dei termini
iniziale e finale.
Da ultimo pare opportuno segnalare la novità contenuta nel recente Decreto Legge
ancora in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il quale - al fine di
semplificare gli adempimenti amministrativi a carico delle imprese - dispone che una
“comunicazione” di inizio attività presentata agli uffici del registro delle imprese
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sostituirà ogni altro adempimento, oggi previsto, ai fini dell’iscrizione al registro delle
imprese, ai fini previdenziali, assistenziali e fiscali.
Ciò determinerà l’auspicata previsione delle camere di commercio come “sportello
delle imprese” e la possibilità per le stesse di essere costantemente informate sulla
vita dell’azienda ed allineate alle informazioni contenute anche negli altri archivi
pubblici.
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2. Il registro delle imprese come strumento di
misurazione per il turismo (a cura di Isnart/Nicola
Sorgato)
2.1 Le imprese attualmente codificate (a cura di Nicola Sorgato) Scopo delle presenti note è fornire un sintetico vademecum per permettere una
corretta interpretazione delle informazioni presenti nel documento in oggetto (per
brevità d’ora in poi Tabella).
Nell’immagine seguente, dove si può vedere la composizione della Tabella, sono
stati inseriti dei richiami che corrispondono alle note.
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Nel Registro Imprese sono classificate tutte le attività economiche (con rilievo verso terzi) svolte dalle imprese1: quindi sono classificate le attività primarie e le eventuali attività secondarie di tutte le sedi e di tutte le unità locali.
1) Descrizioni delle attività economiche
Le attività d’interesse del Turismo sono state enunciate, sia come testo sia come
sequenza, prendendo come riferimento le descrizioni - le cosiddette declaratorie –
presenti nella nomenclatura ATECORI 20022. Detto per inciso, nelle Note Esplicative
di questa nomenclatura è indicato quali attività economiche sono di pertinenza di
ogni singolo codice ATECORI.
2) Settori economici
Anche per queste aggregazioni è stato adottato lo stesso criterio visto al punto
precedente. Detto per inciso, le aggregazioni corrispondono alle Divisioni della
nomenclatura (le prime due cifre di un codice).
3) Codici ATECORI 2002
I codici sono strutturati gerarchicamente e quindi man mano che cresce il loro
numero di cifre - da un minimo di due fino ad un massimo di sei (spesso meno di sei)
– diminuiscono le attività di pertinenza.
Esempio
55.4 - BAR, BIRRERIE E ENOTECHE
55.40.01 - BAR
55.40.02 - BIRRERIE E ENOTECHE
1 Come noto, un’impresa comunica alla CdC la propria attività sotto forma di testo libero (informazione certificativa), mentre la codifica (informazione statistico-economica) è attribuita dal Servizio CODI.CE. - su incarico delle CdC – analizzando le descrizioni attività. 2 La nomenclatura ATECORI 2002 è entrata ufficialmente in vigore nel Registro Imprese il 1.o gennaio 2004 (è stata pubblicata dalla casa editrice Franco Angeli: ATECORI 2002: La classificazione delle attività economiche per il Registro Imprese).
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4) Grado di dettaglio della codifica
Di regola nella Tabella sono stati indicati i codici che permettono il massimo grado di
dettaglio. In certi casi, però, nella Tabella sono presenti anche codici più generici
quando questi ultimi si riferiscono ad attività che sono praticamente tutte d’interesse
del Turismo.
5) Univocità nell’individuazione dell’attività economica
Nel caso di attività d’interesse del Turismo che siano classificate da codici per i quali
la nomenclatura prevede altre attività che non lo sono, queste ultime sono state
evidenziate (vedi ad esempio la prima attività, Gelaterie artigianali, presente in
Tabella).
6) Consistenze nazionali delle attività
Per l’interrogazione degli archivi è stata utilizzata una procedura standard di
InfoCamere (Ulisse) che permette di conoscere le consistenze dei codici ATECORI presenti nel Registro Imprese. Sono stati quindi conteggiati tutti i codici (distinguendo fra primari e secondari) delle sedi d’impresa con status di attiva
(un’impresa è attiva quando non è inattiva, sospesa, liquidata, fallita o cessata) e
delle loro unità locali (attive).
Esempio
Se l’impresa Rossi svolge l’attività di bar come primaria presso la sede e
presso la prima unità locale e come secondaria presso la seconda unità
locale, avremo un “+2” nella colonna in forma primaria, un “+1” nella
colonna in forma secondaria e di conseguenza un “+3” nella colonna Totale.
Compulsando la Tabella è quindi possibile sapere quante volte nel Registro Imprese sono presenti le attività economiche d’interesse del Turismo, ma non il numero preciso d’imprese che vi operano (che sarà ovviamente inferiore a quello dei codici).
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2.2 Ateco Turismo (a cura di Isnart)
2.2.1 Dal prodotto turistico alle imprese turistiche
La logica di una definizione di impresa turistica sottostà al concetto di prodotto
turistico e del sistema che lo sostiene.
Si può parlare di prodotto turistico quando un territorio è in grado di proporre al turista
un’offerta coordinata di ricettività, servizi di trasporto, ristorazione, servizi collaterali
alla vacanza (offerta complementare), e risorse di eccellenza, dalle bellezze
paesaggistiche naturali al patrimonio culturale e sociale.
L’evoluzione dell’offerta turistica nella sua ampia accezione di prodotto turistico, come
mix di offerta primaria, complementare e risorse, segue alcuni stadi che possono
sintetizzarsi nei seguenti step:
1) Il prodotto turistico più elementare fa leva sulle potenzialità peculiari di una località
(natura, cultura, ecc.) con un’offerta ricettiva semplice e medio-bassa.
2) Nascono e si sviluppano gli altri servizi primari (ristoranti, bar, ecc.), quelli
complementari (attrezzature sportive, servizi informativi, eventi, ecc.), quei servizi
turistici che permettono al turista di “fare delle cose” durante la sua permanenza.
3) Cresce l’attenzione dedicata ai fattori immateriali sia in termini di opzioni di scelta
per il turista, che di professionalità e di investimenti.
4) L’ultimo stadio è quello di un ulteriore sviluppo dei fattori soft (capacità
imprenditoriali, qualità del personale, individuazione e sviluppo di nuove forme di
turismo) ma soprattutto del passaggio da località a sistema. Località limitrofe mature e
conosciute a livello individuale, tendono a mettersi a sistema collegandosi fra loro con
attrezzature hard (collegamenti e infrastrutture) e soft (reti informatiche, promozione,
comunicazione).
E’ un tracciato d’evoluzione complesso, che parte dall’offerta, passa dall’industria
ospitale del turismo per arrivare ad essere un vero e proprio sistema turistico.
Sono quindi tre le componenti fondamentali che concorrono al sistema turistico:
- le risorse del territorio: naturali, morfologiche e geografiche, culturali, artistiche,
archeologiche, produzioni tipiche, ecc.
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- le imprese turistiche (dirette e indirette): dirette: strutture ricettive, ristorative, di
trasporto, dell’organizzazione e intermediazione delle vacanze, servizi specifici
(sportivi, di intrattenimento, termali, congressuali, ecc.); indirette: presenza di
servizi sociali quali quelli di sicurezza, sanitari, bancari, postali, ecc.
- i flussi di domanda: arrivi e presenze per provenienza italiana e internazionale, la
stagionalità di tali flussi, le motivazioni, le caratteristiche socio-economiche della
domanda, ecc.
In via del tutto esemplificativa, raggruppandole per le 3 componenti del comparto, le
variabili che spiegano il fenomeno possono essere classificate come le seguenti:
VARIABILI LEGATE ALLE RISORSE DEL TERRITORIO
PRODOTTO VARIABILI
Numero stabilimenti balneari
Presenza di mare
MARE
Presenza di centro balneare
Numero sedi congressuali AFFARI
Presenza di centro fieristico
Presenza di beni archeologici
Presenza di centro archeologico
Numero musei archeologici
ARCHEOLOGICO
Numero siti archeologici
Presenza di beni artistici
Presenza di beni monumentali
Presenza di parco letterario
Presenza di itinerario storico artistico culturale
Presenza di centro artistico culturale
Numero altri musei
Numero monumenti storici
Numero castelli e dimore
Numero manifestazioni folkloristiche
CULTURALE
Numero eventi
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Presenza di produzioni enogastronomiche
Presenza di produzioni artigianali
Presenza di itinerario enogastronomico
Presenza di centro gastronomico
TIPICO
Presenza di centro artigianale
Presenza di mare
Presenza di lago
Presenza di montagna
Presenza di centro sciistico
Presenza di collina
Presenza di parco naturale
Presenza di acque termali
Presenza di itinerario naturalistico ambientale
NATURALISTICO
Presenza di centro naturalistico ambientale
Presenza di acque termali
Presenza di centro termale
TERMALE
Presenza di centro estetico
RELIGIOSO Presenza di itinerario religioso
TURISMO DI RITORNO Rapporto abitazioni non occupate utilizzate per
vacanza su totale abitazioni '91
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VARIABILI LEGATE ALLE IMPRESE TURISTICHE 52 G 52 COMMERCIO AL DETTAGLIO, ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI; RIPARAZIONE D
5210 G 521 Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati5211 G 5211 Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande
52111 G 52111 Commercio al dettaglio degli ipermercati52112 G 52112 Commercio al dettaglio dei supermercati52113 G 52113 Commercio al dettaglio dei minimercati52114 G 52114 Commercio al dettaglio di prodotti alimentari vari in altri esercizi52115 G 52115 Commercio al dettaglio di prodotti surgelati5212 G 5212 Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti non alimentari
52121 G 52121 Grandi magazzini52122 G 52122 Altri esercizi non specializzati5220 G 522 Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati5230 G 523 Commercio al dettaglio di prodotti farmaceutici, medicali,di cosmetici e di articoli di profumeria5240 G 524 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati5270 G 527 Riparazione di beni di consumo personali e per la casa55 H 55 ALBERGHI E RISTORANTI
5510 H 551 Alberghi5511 H 5511 Alberghi e motel, con ristorante5512 H 5512 Alberghi e motel, senza ristorante5520 H 552 Campeggi ed altri alloggi per brevi soggiorni5521 H 5521 Ostelli della gioventu' e rifugi di montagna
55211 H 55211 Ostelli della gioventu'55212 H 55212 Rifugi di montagna5522 H 5522 Campeggi e aree attrezzate per roulottes5523 H 5523 Altri tipi di alloggio n c a
55231 H 55231 Villaggi turistici55232 H 55232 Colonie, case per ferie e case di riposo (senza cure mediche)55233 H 55233 Gestione di vagoni letto55234 H 55234 Affittacamere per brevi soggiorni, case per vacanze55235 H 55235 Agriturismo55236 H 55236 Altri esercizi alberghieri complementari (compresi i residence)5530 H 553 Ristoranti
55301 H 55301 Ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina55302 H 55302 Rosticcerie, friggitorie, pizzerie a taglio con somministrazione55303 H 55303 Gestione di vagoni ristorante55304 H 55304 Servizi di ristorazione in self-service55305 H 55305 Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo5540 H 554 Bar
55401 H 55401 Bar e caffe'55402 H 55402 Gelaterie55403 H 55403 Bottiglierie ed enoteche con somministrazione55404 H 55404 Bar, caffe' con intrattenimento e spettacolo5550 H 555 Mense e fornitura di pasti preparati5551 H 5551 Mense5552 H 5552 Fornitura di pasti preparati60 I 60 TRASPORTI TERRESTRI; TRASPORTI MEDIANTE CONDOTTE
6010 I 601 Trasporti ferroviari60101 I 60101 Trasporti ferroviari60102 I 60102 Servizi ausiliari delle ferrovie6020 I 602 Altri trasporti terrestri6021 I 6021 Altri trasporti terrestri, regolari, di passeggeri
602101 I 602101 Trasporti con funivia602102 I 602102 Trasporti con autobus, metropolitane, tram, ecc6022 I 6022 Trasporti con taxi
602201 I 602201 Servizio di autoveicoli di piazza602202 I 602202 Servizio di autoveicoli di rimessa (noleggio di autovetture con autista)6023 I 6023 Altri trasporti su strada, non regolari, di passeggeri6024 I 6024 Altri trasporti terrestri di passeggeri61 I 61 TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA
6110 I 611 Trasporti marittimi e costieri6111 I 6111 Trasporti marittimi6112 I 6112 Trasporti costieri62 I 62 TRASPORTI AEREI
6210 I 621 Trasporti aerei di linea6220 I 622 Trasporti aerei non di linea63 I 63 ATTIVITA' DI SUPPORTO ED AUSILIARIE DEI TRASPORTI; ATTIVITA' DELLE AGENZIE DI VIAGGIO
632101 I 632101 Custodia e posteggio veicoli su suolo pubblico632102 I 632102 Autorimesse632103 I 632103 Altre attivita' connesse ai trasporti6322 I 6322 Altre attivita' connesse ai trasporti per via d'acqua6323 I 6323 Altre attivita' connesse ai trasporti aerei6330 I 633 Attivita' delle agenzie di viaggio e degli operatori turistici; attivita' di assistenza turistica n c a
63301 I 63301 Attivita' delle agenzie di viaggio e turismo (compresi i tour operator)63302 I 63302 Attivita' delle guide e degli accompagnatori turistici
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A queste variabili si aggiungono poi quelle legate alla presenza e alle caratteristiche
di servizi sociali, predisposti per i residenti ma di utilità anche agli ospiti, come ad
esempio le seguenti:
banche
bancomat
uff. poste
pro-loco
info.turismo
carabinieri
ASL
ospedale
farmacia
SERVIZI
VVFF
stazione
distanza da stazione
distanza da aeroporto
distanza da
autostrada
distanza da
capoluogo
linee per stazione
linee per aeroporto
linee per capoluogo
TRASPORTI E COLLEGAMENTI
taxi
Infine, andrebbero considerate anche le imprese di produzione agroalimentare di
prodotti tipici così come quelle dell’artigianato artistico e tipico e quelle del terziario
avanzato.
21
VARIABILI LEGATE AI FLUSSI DI DOMANDA
arrivi e presenze, per provenienza, negli ultimi 5 anni
arrivi e presenze per mese
arrivi e presenze per tipologia di alloggio
motivazione principale della vacanza
caratteristiche socio-economiche della domanda
DOMANDA ITALIANA
spesa media-procapite
arrivi e presenze, per provenienza, negli ultimi 5 anni
arrivi e presenze per mese
arrivi e presenze per tipologia di alloggio
motivazione principale della vacanza
caratteristiche socio-economiche della domanda
DOMANDA INTERNAZIONALE
spesa media-procapite
22
2.2.2. La definizione dell’Ateco Turismo
Per le finalità perseguite dal presente studio, mirate non solo alla definizione di
impresa turistica ma anche alla quantificazione del sistema imprenditoriale del
comparto, saranno considerate solo le imprese, tralasciando sia il sistema delle
risorse che la domanda turistica.
Turismo, occupazione, piccole e medie imprese: cardini forti del sistema economico.
Per comprenderne pienamente la stretta interdipendenza è necessario riconsiderare
l’intero sistema dell'industria dell'ospitalità, fino ad oggi sottostimato e sottovalutato
dalle fonti ufficiali che considerano dal punto di vista dell'offerta solo le imprese
tradizionali (alberghi e ristoranti).
Il presente studio intende quindi fornire un approccio allargato al concetto di impresa
turistica che dia conto di tutte le componenti che partecipano al sistema.
Pertanto, partendo dall’offerta turistica presente si intende quantificare la numerosità
delle imprese che concorrono direttamente e indirettamente all’industria
dell’ospitalità, suddividendo l’analisi in
- offerta primaria di ricettività e di ristorazione
- offerta specializzata (intermediazione della vacanza)
- offerta complementare (servizi e strutture di intrattenimento, sportive,
culturali, balneari e termali) e offerta del turismo d’affari/congressuale
(sedi e servizi)
- offerta di servizi (terziario avanzato connesso al turismo)
Il settore turismo è, infatti, composto da una grande varietà di imprese che vi
concorrono direttamente o indirettamente: le imprese dell'ospitalità (alberghi,
ricettività extralberghiera e ristoranti), quelle dei servizi (agenzie di viaggio), dei
trasporti (ferrovie, linee aeree e di navigazione, bus operator), quelle per il tempo
libero e lo svago (locali notturni e pubblici, parchi giochi), per lo sport (gestione di
impianti sportivi e di servizi connessi), per il turismo balneare (stabilimenti), per il
turismo di montagna (impianti di risalita, servizi di noleggio di attrezzature sportive
ecc.), per il turismo culturale (musei, gallerie, e servizi connessi), per il turismo
congressuale e di affari (organizzazione e gestione dei congressi, delle sale
congressuali, servizi per i turisti di affari, servizi per il congressuale), e per finire tutte
le imprese che anche indirettamente sono attivate dalla presenza di un ospite in una
località, compresi i servizi alle imprese (terziario avanzato) e quelli più residenziali
23
ma che necessariamente vengono utilizzati anche dagli ospiti (servizi di sicurezza,
sanitari, postali, bancari, ecc.).
Al fine della misurazione statistica sostenuta dal registro delle imprese si è deciso di
considerare, però, solo le imprese che possono essere imputabili direttamente al
settore, escludendo così quelle per cui non è possibile distinguere l’utilizzo da parte
dei residenti da quello turistico e/o il cui scopo di impresa non è direttamente
turistico.
Sono quindi esclusi i servizi sociali, bancari, finanziari, il commercio, l’artigianato e le
produzioni agroalimentari, tutte tipologie di impresa che pur concorrendo non
possono essere imputate direttamente al settore turismo.
La lista che segue rappresenta il primo passo per una misurazione delle imprese
turistiche che superi la strettoia del cosiddetto ramo H.
24
3. La quantificazione delle imprese turistiche (a
cura di Isnart) Secondo quanto specificato nel capitolo precedente, la quantificazione delle imprese
turistiche può partire dal conteggio delle attività economiche classificate dal Registro
delle Imprese secondo codici e sottocodici specifici.
In termini di risultati, le consistenze relative all’anno 2006 indicano le seguenti
numerosità delle attività economiche:
Industrie alimentari e delle bevande
(gelaterie, pizzerie al taglio, rosticcerie) 51.620
Ramo H (Alberghi e ristoranti) 454.390
Trasporti terrestri 2.990
Trasporti marittimi e costieri 1.320
Trasporti aerei 350
Servizi connessi ai trasporti
(biglietterie, porticcioli turistici, agenzie di viaggio) 24.610
Noleggio (mezzi turistici – bici, camper, ecc. ) 6.130
Servizi professionali e imprenditoriali (promozione non P.A.) 7.620
Attività ricreative, culturali e sportive 15.450
Stabilimenti termali 400
TOTALE IMPRESE CONNESSE AL TURISMO 564.880
La tavola che segue esemplifica al contempo la descrizione delle attività
economiche, il codice atecori 2002, le consistenze nazionali delle attività svolte da
sedi e/o da unità locali attive3.
3 L’analisi sulle singole tipologie di impresa, dal paragrafo 3.1 si riferisce ai dati 2005, ultimi disponibili per il livello regionale.
25
in forma PRIMARIA
in forma SECONDARIA
15.52 8.450 6.040 14.490
15.81.21 14.310 4.810 19.120
15.89.01 7.430 10.580 18.010
TOTALE 30.190 21.430 51.620
34.500 4.590 39.090di cui con ristorante 55.10.01 16.210 2.080 18.290di cui senza ristorante 55.10.02 2.460 360 2.820di cui in base alla codifica non è
possibile operare la distinzione suddetta
55.1 15.830 2.150 17.980
1.230 210 1.440di cui ostelli della gioventù 55.21.1 330 70 400di cui rifugi di montagna 55.21.2 870 80 950di cui in base alla codifica non è
possibile operare la distinzione suddetta
55.21 30 60 90
55.22 2.240 550 2.790
14.700 14.300 29.010
di cui Villaggi turistici 55.23.1 530 230 760di cui Colonie marine e montane 55.23.2 60 70 130di cui Affittacamere, Bed & Breakfast,
residence, ecc. 55.23.4 10.610 2.440 13.050
di cui Agriturismi 55.23.5 2.760 11.170 13.930di cui in base alla codifica non è
possibile operare la distinzione suddetta
55.23 740 400 1.140
108.280 48.450 156.730di cui Ristoranti, trattorie, pizzerie (non
al taglio), ecc. senza asporto 55.30.1 102.530 35.680 138.210
di cui Ristoranti, trattorie, pizzerie (non al taglio), ecc. con asporto 55.30.2 650 840 1.490
di cui Gelaterie (diverse da quelle artigianali) 55.30.4 1.070 9.010 10.080
di cui in base alla codifica non è possibile operare la distinzione suddetta
55.3 4.040 2.920 6.960
157.260 68.080 225.340di cui Bar 55.40.01 149.430 64.230 213.660di cui Birrerie, enoteche, ecc. 55.40.02 1.140 1.330 2.470di cui in base alla codifica non è
possibile operare la distinzione suddetta
55.4 6.690 2.520 9.210
TOTALE 318.210 136.180 454.390
Comprende le gelaterie industriali Gelaterie artigianali
Pizzerie al taglio
Rosticcerie, take-away, ecc.
Alberghi e ristoranti
Alberghi, hotel, pensioni e simili
Industrie alimentari e delle bevande
Ristoranti, trattorie, pizzerie (non al taglio), fast-food, ecc.; Gelaterie (diverse da quelle artigianali)
TURISMO: ELENCO DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE PRESENTI NEL REGISTRO IMPRESEIN BASE ALLA CLASSIFICAZIONE ATECORI 2002
A cura del Servizio di Codifica Centralizzata di InfoCamere
Versione del documento: Gennaio 2007
Ostelli della gioventù e rifugi di montagna
Villaggi turistici; Colonie marine e montane; Affittacamere, Bed & Breakfast, residence, ecc.; Agriturismi
Campeggi ed aree attrezzate per roulotte
Bar; Birrerie, enoteche, ecc.
N.B.: Le consistenze sono di codici e non di imprese
DESCRIZIONI DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE Codice Univocità nell'individuazione
dell'attività economica
CONSISTENZE NAZIONALI DELLE ATTIVITA' SVOLTE DA SEDI E/O DA U. TOTALE
CODICI ATECORI 2002
(segue)
26
60.23 2.150 840 2.990
TOTALE 2.150 840 2.990
61.1 950 370 1.320
TOTALE 950 370 1.320
62.2 240 110 350
TOTALE 240 110 350
63.21.6 380 420 800
63.22 2.210 1.760 3.970
17.790 2.050 19.840di cui Agenzie di viaggio; Tour operator;
Assistenza turistica, diversa da quella svolta dalla Pubblica Amministrazione
63.30.1 16.400 1.350 17.750
di cui 690 480 1.170di cui Guide turistiche 63.30.21 340 160 500di cui Accompagnatori turistici 63.30.22 160 150 310di cui in base alla codifica non è possibile operare la distinzione suddetta
63.30.2 190 170 360
di cui in base alla codifica non è possibile operare la distinzione suddetta
63.3 700 220 920
TOTALE 20.380 4.230 24.610
Pullman turistici Comprende anche altri trasporti
Trasporti terrestri
Trasporti marittimi e costieri
Navi crociera Comprende tutti gli altri trasporti
Trasporti aerei
Voli charter e voli panoramici Comprende tutti gli altri trasporti aerei
Servizi connessi ai trasporti
Biglietterie per trasporti diverse dalle Comprende tutte le attività connesse
Porticcioli turistici Comprende tutte le altre tipologie di
Agenzie di viaggio; Tour operator; Assistenza turistica, diversa da quella svolta dalla Pubblica
Guide turistiche; Accompagnatori turistici
71.21.02 130 340 470
71.40.21 420 910 1.330
71.40.22 2.240 2.090 4.330
71.40.41 400 370 770
TOTALE 2.790 3.340 6.130
74.14.5 3.940 3.680 7.620
TOTALE 3.940 3.680 7.620
960 360 1.320
di cui Parchi di divertimento, luna-park e simili 92.33.01 430 120 550
di cui Trasporti a fini ricreativi (battelli, trenini panoramici, ecc.) 92.33.02 510 230 740
di cui in base alla codifica non è possibile operare la distinzione suddetta
92.33 20 10 30
92.52 440 270 710
92.53 380 290 670
92.61.6 1.740 890 2.630
92.62.3 370 290 660
92.62.42 730 580 1.310
92.71.03 230 20 250
92.72.1 6.690 1.210 7.900
TOTALE 11.540 3.910 15.450
93.04.2 280 120 400
TOTALE 280 120 400
TOTALE 390.670 174.210 564.880
Noleggio di biciclette
Noleggio
Noleggio di roulotte e camper
Noleggio di imbarcazioni da diporto
Noleggio di attrezzature da spiaggia
Servizi professionali e imprenditoriali
Promozione e valorizzazione del territorio, Comprende tutte le altre attività di
Attività ricreative, culturali e sportive
Parchi di divertimento, luna-park e simili; Trasporti a fini ricreativi (battelli, trenini panoramici,
Musei
Orti botanici, giardini zoologici, parchi
Impianti per gli sport invernali Comprende gli altri impianti sportivi
Guide alpine e guide subacquee Comprende le attività svolte da altri
Diving center Comprende: le scuole di sub non a
Casinò Comprende le sale Bingo
RIEPILOGO NAZIONALE
Stabilimenti balneari
Servizi non altrove classificati
Stabilimenti termali
--
la Pubblica Amministrazione: non si sono, ad esempio, Pro Loco e ATP;le attività di rappresentanza svolte da associazioni di operatori turistici.
NotaNel Registro Imprese non sono presenti:
27
3.1 L’offerta primaria
Una variabile indicativa della capacità strutturale dell’offerta turistica è il numero di
imprese direttamente coinvolte nel turismo, il cosiddetto Ramo H. Si tratta delle
imprese primarie, alberghi e pubblici esercizi, la cui numerosità spiega la dedica al
turismo di un territorio.
Ma limitare il concetto di impresa turistica alla sola offerta primaria di alloggio e
ristorazione, appare oggi sempre più insufficiente data la necessità di fornire al
turista un numero ed una varietà sempre maggiore di servizi per la fruizione della
vacanza.
Si è voluto pertanto quantificare l’offerta turistica considerando sia le imprese
primarie che quelle complementari, tra cui si intendono quelle di trasporto e mobilità
sul territorio, di organizzazione della vacanza, di servizi congressuali, di stabilimenti
balneari e termali, di intrattenimento, di sport e non ultimi quelle legate all’offerta
culturale.
Sono allora 419.326 le imprese italiane del turismo di cui 273.167 quelle primarie, ma
ben il 35% (pari a 146.159 imprese attive) è costituito dalle imprese complementari
(4).
Dalla tabella che segue, si evince come esistano regioni dove pur essendoci una
buona quota di imprese attive turistiche rispetto al totale Italia (si pensi al Veneto che
offre l’8,2% delle imprese turistiche italiane) presentano però un’offerta limitata di
imprese complementari (30% contro il 35% nazionale).
C’è poi il caso della Lombardia che risulta la prima regione per quota di imprese
turistiche (16,6%) e contemporaneamente ha una varietà di offerta costituita per il
41,7% da imprese complementari. Con le stesse caratteristiche anche se in misura
minore il Lazio che offre il 9,6% di imprese di cui il 41,4% di complementari.
4 ) si tratta di imprese iscritte alle Camere di Commercio come imprese attive e non di unità locali
28
% DISTRIBUZIONE
REGIONALE DELLE IMPRESE
TURISTICHE ATTIVE PRIMARIE
E COMPLEMENTARI
2003
% DISTRIBUZIONE REGIONALE DELLE
IMPRESE TURISTICHE
ATTIVE PRIMARIE E COMPLEMENTARI
2005
% IMPRESE TURISTICHE
COMPLEMENTARI su TOTALE
IMPRESE TURISTICHE 2003
% IMPRESE TURISTICHE
COMPLEMENTARI su TOTALE
IMPRESE TURISTICHE 2005
PIEMONTE 7,5 7,4 38,2 36,1VALLE D'AOSTA 0,5 0,4 20,5 20,1LOMBARDIA 16,6 16,6 43,6 41,7TRENTINO-ALTO ADIGE 3,4 3,3 19,5 18,8VENETO 8,2 8,2 31,0 30,3FRIULI-VENEZIA GIULIA 2,5 2,4 27,4 25,8LIGURIA 4,2 4,2 34,7 30,0EMILIA-ROMAGNA 8,5 8,7 37,1 35,0TOSCANA 7,6 7,7 37,6 34,1UMBRIA 1,5 1,5 33,5 31,6MARCHE 2,6 2,6 36,1 34,3LAZIO 8,8 9,6 44,3 41,4ABRUZZO 2,5 2,4 34,8 32,1MOLISE 0,5 0,5 29,6 27,2CAMPANIA 8,9 8,5 41,0 35,4PUGLIA 4,8 4,7 35,2 32,1BASILICATA 0,8 0,8 30,3 29,3CALABRIA 2,7 2,6 27,6 26,1SICILIA 5,2 5,2 42,0 39,2SARDEGNA 2,8 2,7 32,4 30,5 Italia nord-occidentale 28,7 28,7 40,5 38,2Italia nord-orientale 22,5 22,6 31,2 30,0Italia centrale 20,5 21,4 40,0 37,2Mezzogiorno 28,2 27,4 37,0 33,6 ITALIA 100,0 100,0 37,3 34,9 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere, 2005
Le tabelle che seguono mostrano la numerosità dell’offerta turistica italiana intesa in
senso allargato basata sulle imprese che risultano attive dal Registro delle Imprese.
29
IMPRESE TURISTICHE PRIMARIE (v.a.)
ALB
ERG
HI
CA
MPE
GG
I
OST
ELLI
E R
IFU
GI
VILL
AG
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AN
TI
MEN
SE E
FA
ST F
OO
D
BA
R
Regione PIEMONTE 1.222 124 69 8 31 219 32 6.654 178 11.210VALLE D'AOSTA 350 33 32 0 9 24 17 427 6 601LOMBARDIA 2.428 180 137 26 33 294 71 11.901 528 25.031TRENTINO-ALTO ADIGE 4.639 81 255 3 66 610 328 2.261 38 2.828VENETO 2.550 131 123 16 64 359 54 7.638 154 12.904FRIULI-VENEZIA GIULIA 601 23 26 3 4 148 6 2.555 44 4.031LIGURIA 1.539 131 16 9 40 259 49 3.968 100 6.266EMILIA-ROMAGNA 4.279 82 20 4 61 336 48 6.508 147 12.307TOSCANA 2.584 182 29 20 112 1.476 117 7.156 188 9.521UMBRIA 447 29 12 2 91 332 17 1.431 50 1.849MARCHE 888 82 5 9 104 101 32 2.392 55 3.437LAZIO 1.808 93 12 11 44 306 75 8.500 261 12.418ABRUZZO 723 77 14 9 41 98 15 2.599 85 3.263MOLISE 84 15 1 4 13 28 3 576 21 774CAMPANIA 2.167 141 9 88 125 357 82 8.466 325 11.215PUGLIA 738 111 2 49 53 176 51 5.293 127 6.781BASILICATA 191 11 6 7 27 16 6 655 57 1.345CALABRIA 538 101 2 65 51 41 31 2.989 100 4.091SICILIA 887 85 16 41 63 239 57 4.667 180 6.954SARDEGNA 550 66 4 11 30 103 17 2.500 119 4.584 Italia nord-occidentale 5.539 468 254 43 113 796 169 22.950 812 43.108Italia nord-orientale 12.069 317 424 26 195 1.453 436 18.962 383 32.070Italia centrale 5.727 386 58 42 351 2.215 241 19.479 554 27.225Mezzogiorno 5878 607 54 274 403 1058 262 27745 1014 39007 ITALIA 29.213 1.778 790 385 1.062 5.522 1.108 89.136 2.763 141.410 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
30
IMPRESE TURISTICHE COMPLEMENTARI (v.a.)
Regione
TRA
SPO
RTI
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VIA
RI
TRA
SPO
RTI
E S
ERVI
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com
pl
PIEMONTE 10 2.402 73 20 757 28 501 1643 54 1072 10 291 30916 19747 11169VALLE D'AOSTA 0 102 0 3 35 4 192 76 3 66 1 5 1876 1499 377LOMBARDIA 12 6.977 129 113 2.005 22 569 3848 201 2750 20 542 69678 40629 29049TRENTINO-ALTO ADIGE 0 785 5 6 141 2 1.808 313 22 499 10 28 13682 11109 2573VENETO 5 1.388 747 19 845 25 1.765 1688 87 1109 60 175 34412 23993 10419FRIULI-VENEZIA GIULIA 1 509 50 8 184 4 336 401 27 344 21 70 10022 7441 2581LIGURIA 4 1.409 224 11 389 26 2.491 723 37 418 667 60 17681 12377 5304EMILIA-ROMAGNA 3 2.343 77 16 661 25 519 2459 107 1578 1.098 147 36586 23792 12794TOSCANA 6 1.687 61 12 957 44 3.993 1892 118 1342 768 113 32443 21385 11058UMBRIA 0 406 0 4 151 11 458 398 15 197 5 20 6224 4260 1964MARCHE 0 390 10 3 241 6 83 670 30 428 451 73 10819 7105 3714LAZIO 13 5.169 92 58 1.583 115 1.382 2651 228 1240 342 89 40140 23528 16612ABRUZZO 1 393 10 8 213 13 1.244 558 45 441 286 66 10194 6924 3270MOLISE 0 139 3 0 32 3 583 106 4 64 19 3 2087 1519 568CAMPANIA 9 1.646 355 31 1.071 63 1.481 2161 102 1155 387 151 35575 22975 12600PUGLIA 2 670 53 5 443 21 1.419 1258 127 736 237 69 19706 13381 6325BASILICATA 0 183 4 4 56 10 268 175 29 108 32 4 3283 2321 962CALABRIA 0 517 22 6 269 9 361 510 42 264 159 24 10831 8009 2822SICILIA 2 1.763 183 32 912 55 31 1842 118 742 202 48 21684 13189 8495SARDEGNA 0 736 143 5 310 89 1.565 670 103 370 28 31 11487 7984 3503 Italia nord-occidentale 26 10.890 426 147 3.186 80 3.753 6.290 295 4.306 698 898 120.151 74.252 45.899Italia nord-orientale 9 5.025 879 49 1.831 56 4.428 4.861 243 3.530 1.189 420 94.702 66.335 28.367Italia centrale 19 7.652 163 77 2.932 176 5.916 5.611 391 3.207 1.566 295 89.626 56.278 33.348Mezzogiorno 14 6047 773 91 3306 263 6.952 7280 570 3880 1350 396 114847 76302 38545 ITALIA 68 29.614 2.241 364 11.255 575 21.049 24042 1499 14923 4.803 2.009 419326 273167 146159 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
31
3.1.1 La ricettività
Negli ultimi anni il sistema dell’ospitalità del nostro Paese è mutato profondamente, dalla presenza di
innumerevoli piccoli o piccolissimi alberghi con una o al massimo due stelle che dieci anni fa coprivano sul totale
degli alberghi italiani una quota del 57,8%, si è passati oggi ad una diminuzione netta delle strutture di livello più
basso (attualmente sono il 45,3%) per lasciare spazio a strutture più dimensionate e di livello più alto: aumentano
infatti gli alberghi a 3, 4 e 5 stelle complessivamente per più del 10% (5).
Contemporaneamente risulta che la capacità aziendale che in termini di posti letto indicava una media di 22
camere nel 1997 è salita a circa 29 nel 2001 con ben 57 posti letto per albergo. Dal 2003 al 2005, poi, si è
passati da 58,8 posti letto per albergo a 60,6, con una crescita del +2,7%.
Distribuzione degli esercizi alberghieri per categoria 2003 2001 1997 Alberghi di 5 stelle e 5 stelle lusso 0,6 0,4 0,3 Alberghi di 4 stelle 10,2 8,6 6,9 Alberghi di 3 stelle 43,9 44,0 35,0 Alberghi di 2 stelle 27,0 27,3 31,3 Alberghi di 1 stella 18,3 19,7 26,5 Esercizi Alberghieri 100,0 100,0 100,0
La crescita in termini di capacità media e di passaggio tra una categoria ad un'altra ha avuto due fattori di
influenza:
- Il primo il cambiamento della legislazione sulla classificazione alberghiera che con la Legge Quadro nel 1983 e i
successivi adeguamenti delle legislazioni regionali ha impresso un processo di cambiamento nella ricettività
alberghiera.
- Il secondo una naturale crescita verso la qualificazione delle strutture che ha chiaramente implementato la
numerosità degli alberghi di categoria superiore, a scapito di una perdita consistente di ricettività di livello più
basso.
Se da una parte però si registra una maggiore capacità alberghiera, in termini di camere e posti letto, dall’altra il
numero degli esercizi è diminuito del – 0,3% (dopo essere già sceso dell’1,4% dal 1997 al 2001).
Una diminuzione dovuta nelle regioni dove la componente dei piccoli e piccolissimi alberghi era più caratteristica
come il nord est e il nord ovest.
5 ) Fonte: ultimi dati disponibili, Istat 2003
32
Al sud, sia per gli incentivi maggiori ricevuti sia per un sostanziale sottosviluppo degli anni passati, la crescita è
stata la più importante sia in termini di numero di esercizi (+3,6% rispetto al 2003) sia per capacità (+3%), anche
se i numeri in termini di alberghi sono ancora inferiori al resto d’Italia. Nelle isole la crescita raggiunge addirittura il
+8,9% negli esercizi ed il +9,8% nei posti letto.
Inoltre, il primato dell'offerta spetta alle regioni del Nord Est: Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto
seguite da Toscana e Lombardia.
Capacità degli esercizi alberghieri per ripartizione geografica - 2005-2003 RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Numero Letti
2005 2003 2005 2003 Nord Ovest 6.538 6.518 336.965 325.744 Nord Est 14.550 14.725 759.987 748.392 Centro 6.168 6.422 408.257 405.141 Sud 4.270 4.121 326.289 316.932 Isole 1.844 1.694 190.253 173.286 ITALIA 33.370 33.480 2.021.751 1.969.495
33
Capacità degli esercizi complementari, 2005
Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti
Nord Ovest 588 215.957 1.822 32.265 1.126 13.247 44 2.739
Nord Est 432 373.999 59.895 366.516 3.330 32.336 106 6.460
Centro 516 319.421 4.701 144.423 4.998 135.210 140 8.631
Sud 662 325.905 1.163 28.688 1.239 17.311 60 2.265
Isole 198 106.277 655 18.522 400 6.239 20 999
ITALIA 2.396 1.341.559 68.236 590.414 11.093 204.343 370 21.094
Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti
Nord Ovest 414 23.419 397 14.191 182 3.368 1.608 7.306 4.573 305.186
Nord Est 491 36.438 384 12.852 387 25.891 2.514 12.572 65.025 854.492
Centro 568 34.820 50 1.035 117 7.108 3.079 15.253 11.090 650.648
Sud 111 3.945 11 219 20 2.534 1.407 8.543 3.266 380.867
Isole 35 2.241 11 431 - - 1.568 8.773 1.319 134.709
ITALIA 1.619 100.863 853 28.728 706 38.901 10.176 52.447 85.273 2.325.902
TOTALE
OSTELLI PER LA GIOVENTU'
CASE PER FERIE RIFUGI ALPINI ALTRI ESERCIZI RICETTIVI BED AND BREAKFAST
CAMPEGGI E VILLAGGI TURISTICI ALLOGGI IN AFFITTO ALLOGGI AGRO-TURISTICI
34
Sostanziale in Italia, la presenza di esercizi extra alberghieri, 85.273 contro i
94.860 del 2001 (per 2.325.902 posti letto contro i 2.133.049). In questo dato il
peso maggiore è dovuto agli alloggi in affitto che rappresentano l’80% del
totale (25,4% i relativi posti letto).
In termini di posti letto sono i campeggi e villaggi a detenere la quota
maggiore degli esercizi complementari, 57,7%.
Gli agriturismi registrati dall’Istat risultano nel 2005 11.093 con un parco posti
letto di 204.343 con una crescita pari a più della meta dai 7.700 del 2001
anche in termini di posti letto (88.993).
35
3.1.2 La ristorazione Sono 89.136 i ristoranti registrati in Italia nel 2005 e addirittura 141.410 i bar. La
distribuzione omogenea di queste imprese per macro-area conforta la presenza
diffusa di queste imprese, che si rileva anche (in misura proporzionale alla loro area)
nelle regioni.
In assoluto, comunque, è la Lombardia la regione dove si concentra l’offerta
enogastronomica di imprese (con 11.901 ristoranti e 25.031 bar), seguono per
numerosità il Lazio, la Campania, il Veneto e la Toscana. Anche le citazioni dei
ristoranti sulle guide specializzate conferma in testa la Lombardia (923 citazioni),
seguita stavolta dalla Toscana (713) e dal Piemonte (610).
RISTORANTI - IMPRESE
REGISTRATE
BAR - IMPRESE
REGISTRATE
ENOGASTRONOMIA - RISTORANTI CITATI
SULLE GUIDE
Regione PIEMONTE 6654 11210 610 VALLE D'AOSTA 427 601 68 LOMBARDIA 11901 25031 923 TRENTINO-ALTO ADIGE 2261 2828 186 VENETO 7638 12904 563 FRIULI-VENEZIA GIULIA 2555 4031 191 LIGURIA 3968 6266 376 EMILIA-ROMAGNA 6508 12307 517 TOSCANA 7156 9521 713 UMBRIA 1431 1849 175 MARCHE 2392 3437 189 LAZIO 8500 12418 406 ABRUZZO 2599 3263 130 MOLISE 576 774 46 CAMPANIA 8466 11215 265 PUGLIA 5293 6781 233 BASILICATA 655 1345 52 CALABRIA 2989 4091 115 SICILIA 4667 6954 272 SARDEGNA 2500 4584 146 Italia nord-occidentale 22950 43108 1977 Italia nord-orientale 18962 32070 1457 Italia centrale 19479 27225 1483 Mezzogiorno 27745 39007 1259 ITALIA 89136 141410 6176 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
36
La crescita delle imprese di ristorazione nell’ultimo triennio, complessivamente del
+26,6%, è più evidente nel Lazio (+42,3%), in Toscana (+33,5%) ed in Sardegna
(+31,1%), e più genericamente nel centro (+35,8%) e nel sud Italia (+28%).
RISTORANTI -
IMPRESE REGISTRATE 2003
RISTORANTI - IMPRESE
REGISTRATE 2005 var. % PIEMONTE 5.613 6654 18,5 VALLE D'AOSTA 339 427 26,0 LOMBARDIA 9.619 11901 23,7 TRENTINO-ALTO ADIGE 2.056 2261 10,0 VENETO 6.256 7638 22,1 FRIULI-VENEZIA GIULIA 2.176 2555 17,4 LIGURIA 3.248 3968 22,2 EMILIA-ROMAGNA 5.077 6508 28,2 TOSCANA 5.359 7156 33,5 UMBRIA 1.111 1431 28,8 MARCHE 1.903 2392 25,7 LAZIO 5.973 8500 42,3 ABRUZZO 2.105 2599 23,5 MOLISE 470 576 22,6 CAMPANIA 6.511 8466 30,0 PUGLIA 4.097 5293 29,2 BASILICATA 528 655 24,1 CALABRIA 2.420 2989 23,5 SICILIA 3.632 4667 28,5 SARDEGNA 1.907 2500 31,1 Italia nord-occidentale 18.819 22950 22,0 Italia nord-orientale 15.565 18962 21,8 Italia centrale 14.346 19479 35,8 Mezzogiorno 21.670 27745 28,0 ITALIA 70.400 89136 26,6 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
37
3.2 L’offerta specializzata L’offerta specializzata è quella relativa agli operatori turistici, ovvero all’attività
di intermediazione (ad esempio le Agenzie di Viaggio), cioè a quelle imprese
che sono ricomprese sotto la denominazione “Attività ausiliarie del ramo
trasporti” nel registro delle imprese.
Sono 11.255 le agenzie di viaggio nel 2005 contro le 10.583 nel 2001 e le
6.515 nel 1997, cioè cresciute del +6,4% rispetto al quinquennio e del +72,8%
nel decennio.
AGENZIE DI VIAGGIO TOTALE
IMPRESE REGISTRATE
2005
AGENZIE DI VIAGGIO TOTALE
IMPRESE REGISTRATE
2001
VAR. % 2005/2003
Regione PIEMONTE 757 731 3,6
VALLE D'AOSTA 35 25 40,0
LOMBARDIA 2.005 1.802 11,3
TRENTINO-ALTO ADIGE 141 131 7,6
VENETO 845 771 9,6
FRIULI-VENEZIA GIULIA 184 178 3,4
LIGURIA 389 417 -6,7
EMILIA-ROMAGNA 661 607 8,9
TOSCANA 957 872 9,7
UMBRIA 151 151 0,0
MARCHE 241 206 17,0
LAZIO 1.583 1.697 -6,7
ABRUZZO 213 198 7,6
MOLISE 32 30 6,7
CAMPANIA 1.071 983 9,0
PUGLIA 443 416 6,5
BASILICATA 56 66 -15,2
CALABRIA 269 242 11,2
SICILIA 912 795 14,7
SARDEGNA 310 265 17,0
Italia nord-occidentale 3.186 2.975 7,1
Italia nord-orientale 1.831 1.687 8,5
Italia centrale 2.932 2.926 0,2
Mezzogiorno 3.306 2.995 10,4
ITALIA 11.255 10.583 6,3
Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
38
Questa crescita di impresa però non è da attribuire alla capacità di
commercializzare il turismo in entrata quanto alla crescita dei volumi relativi
alle partenze internazionali degli italiani.
La distribuzione territoriale di questa tipologia di impresa nel 2005 come nel
2002 e nel 1997 mostra una concentrazione nei grandi centri portando così in
testa la Lombardia il Lazio e la Campania, dove la presenza di Roma, di
Milano e di Napoli si fa sentire in modo particolare, sia per il turismo leisure
che per il business.
39
3.3 L’offerta complementare
L’offerta complementare è quella relativa ai servizi, quali, ad esempio, quelli
congressuali, di impianti e strutture come quelle sportive, termali, balneari.
Questo aspetto del turismo è attualmente difficilmente censibile, ma è
particolarmente importante per lo sviluppo anche economico del settore.
Infatti, l’offerta complementare di servizi ed infrastrutture rappresenta una
parte fondamentale per il sistema turistico. Senza servizi ed infrastrutture, del
resto, è assai difficile poter “vendere” un territorio ai consumatori-turisti.
Questa tipologia di imprese però è spesso ignorata quando si parla di imprese
cosiddette turistiche, anche se la realtà che rappresentano non è di
importanza marginale.
A questa categoria di offerta appartengono tutte quelle attività che
direttamente od indirettamente forniscono dei servizi al territorio, di cui
pertanto usufruiscono sia i residenti che i turisti.
Nel complesso, nel 2005 sono 146.159 le imprese cosiddette complementari
all’offerta primaria (ramo H):
• 4.803 le imprese di stabilimenti balneari (4.330 nel 2001) registrate che si
concentrano tra Emilia Romagna (1.098), Toscana (con 768 stabilimenti) e
Liguria (667), triangolo d’oro dei servizi per i turisti, mentre sul resto del paese,
gli stabilimenti sono in numero inferiore;
• 14.923 (12.959 nel 2001) imprese inerenti alle attività sportive;
• 2.009 gli stabilimenti termali registrati in Italia (1.740 nel 2001), di cui 898
nel Nord Ovest e 420 nel Nord Est;
• 24.042 servizi di intrattenimento, sale da ballo, discoteche,circoli culturali e
sportivi ecc.;
41
L’offerta di servizi specializzati per il prodotto conta in Italia 4.803 stabilimenti
balneari e 2.241 imprese di trasporto marittimo. Oltre alle imprese registrate,
l’offerta conta 483 centri balneari e 151 porti turistici.
STABILIMENTI BALNEARI -
IMPRESE REGISTRATE
TRASPORTI MARITTIMI -
IMPRESE REGISTRATE
CENTRI BALNEARI
PORTI TURISTICI
Regione PIEMONTE (*) 10 73 - - VALLE D'AOSTA (*) 1 0 - - LOMBARDIA (*) 20 129 - - TRENTINO-ALTO ADIGE (*) 10 5 - - VENETO 60 747 7 8 FRIULI-VENEZIA GIULIA 21 50 6 8 LIGURIA 667 224 57 17 EMILIA-ROMAGNA 1098 77 11 8 TOSCANA 768 61 30 14 UMBRIA 5 0 MARCHE 451 10 19 14 LAZIO 342 92 21 10 ABRUZZO 286 10 17 2 MOLISE 19 3 4 1 CAMPANIA 387 355 48 15 PUGLIA 237 53 48 11 BASILICATA 32 4 6 1 CALABRIA 159 22 79 6 SICILIA 202 183 80 20 SARDEGNA 28 143 50 16 Italia nord-occidentale 698 426 57 17 Italia nord-orientale 1189 879 24 24 Italia centrale 1566 163 70 38 Mezzogiorno 1350 773 332 72 ITALIA 4803 2.241 483 151 (*) si tratta di imprese riferite alla balneazione lacuale e fluviale Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
42
Nell’ultimo triennio la presenza in Italia di imprese specializzate nel balneare vede la
crescita complessiva del +9,5% di stabilimenti balneari.
In particolare, in Sardegna ed in Basilicata queste imprese sono aumentate in misura
maggiore che nelle altre regioni bagnate dal mare, rispettivamente del +47,4% e del
+39,1%. Seguono gli aumenti rilevati in Friuli Venezia Giulia (+31,3%) ed in Calabria
(+30,3%).
STABILIMENTI BALNEARI -
IMPRESE REGISTRATE
2003
STABILIMENTI BALNEARI -
IMPRESE REGISTRATE
2005
var. %
PIEMONTE (*) 5 10 100,0 VALLE D'AOSTA (*) 1 1 0,0 LOMBARDIA (*) 16 20 25,0 TRENTINO-ALTO ADIGE (*) 10 10 0,0 VENETO 53 60 13,2 FRIULI-VENEZIA GIULIA 16 21 31,3 LIGURIA 635 667 5,0 EMILIA-ROMAGNA 1.052 1098 4,4 TOSCANA 743 768 3,4 UMBRIA 5 5 0,0 MARCHE 423 451 6,6 LAZIO 268 342 27,6 ABRUZZO 271 286 5,5 MOLISE 18 19 5,6 CAMPANIA 345 387 12,2 PUGLIA 207 237 14,5 BASILICATA 23 32 39,1 CALABRIA 122 159 30,3 SICILIA 156 202 29,5 SARDEGNA 19 28 47,4 Italia nord-occidentale 657 698 6,2 Italia nord-orientale 1.131 1189 5,1 Italia centrale 1.439 1566 8,8 Mezzogiorno 1.161 1350 16,3 ITALIA 4.388 4803 9,5 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
43
L’offerta specializzata degli stabilimenti termali registrati, conta in Italia 2.009
imprese, in crescita del +6,8% dal 2003.
Le regioni dove sono presenti in maggior numerosità sono la Lombardia (542), il
Piemonte (291), il Veneto (175), la Campania (151), l’Emilia Romagna (147) e la
Toscana (113).
Gli incrementi maggiori di imprese di stabilimenti termali si registrano però in Friuli
Venezia Giulia che dal 2003 al 2005 vede crescere il numero di stabilimenti del
+45,8%.
In alcune regioni, invece, si registra un decremento nella numerosità di questa offerta
specializzata, specialmente in Basilicata (-20%) ed in Trentino Alto Adige (-15,2%).
STABILIMENTI
TERMALI - IMPRESE REGISTRATE 2003
STABILIMENTI TERMALI - IMPRESE REGISTRATE 2005 var. %
PIEMONTE 275 291 5,8 VALLE D'AOSTA 4 5 25,0 LOMBARDIA 504 542 7,5 TRENTINO-ALTO ADIGE 33 28 -15,2 VENETO 179 175 -2,2 FRIULI-VENEZIA GIULIA 48 70 45,8 LIGURIA 48 60 25,0 EMILIA-ROMAGNA 137 147 7,3 TOSCANA 106 113 6,6 UMBRIA 22 20 -9,1 MARCHE 69 73 5,8 LAZIO 78 89 14,1 ABRUZZO 56 66 17,9 MOLISE 3 3 0,0 CAMPANIA 143 151 5,6 PUGLIA 65 69 6,2 BASILICATA 5 4 -20,0 CALABRIA 26 24 -7,7 SICILIA 52 48 -7,7 SARDEGNA 28 31 10,7 Italia nord-occidentale 831 898 8,1 Italia nord-orientale 397 420 5,8 Italia centrale 275 295 7,3 Mezzogiorno 378 396 4,8 ITALIA 1.881 2009 6,8 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
44
Un indicatore dell’offerta specializzata legate alla motivazione turistica “sport” è la
presenza sui territori di imprese registrate come attività sportive. In Italia se ne
contano oggi quasi 15 mila distribuite in tutte le regioni con una leggera prevalenza
nel nord-ovest (28,9% del totale).
La distribuzione regionale vede prevalere la numerosità di queste imprese in
Lombardia (2.750), a seguire l’Emilia Romagna, la Toscana ed il Lazio.
ATTIVITA'
SPORTIVE - IMPRESE
REGISTRATE 2003
ATTIVITA' SPORTIVE -
IMPRESE REGISTRATE 2005 var. %
PIEMONTE 928 1.072 15,5 VALLE D'AOSTA 54 66 22,2 LOMBARDIA 2.306 2.750 19,3 TRENTINO-ALTO ADIGE 389 499 28,3 VENETO 929 1.109 19,4 FRIULI-VENEZIA GIULIA 285 344 20,7 LIGURIA 342 418 22,2 EMILIA-ROMAGNA 1.344 1.578 17,4 TOSCANA 1.114 1.342 20,5 UMBRIA 176 197 11,9 MARCHE 365 428 17,3 LAZIO 589 1.240 110,5 ABRUZZO 350 441 26,0 MOLISE 46 64 39,1 CAMPANIA 894 1.155 29,2 PUGLIA 580 736 26,9 BASILICATA 80 108 35,0 CALABRIA 216 264 22,2 SICILIA 609 742 21,8 SARDEGNA 308 370 20,1 Italia nord-occidentale 3.630 4.306 18,6 Italia nord-orientale 2.947 3.530 19,8 Italia centrale 2.244 3.207 42,9 Mezzogiorno 3.083 3.880 25,9 ITALIA 11.904 14.923 25,4 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
45
Facendo un focus su quelle montane, in termini di impianti sciistici presenti nelle
regioni, nell’ultimo triennio sono cresciute in special modo le imprese nord-occidentali
in Lombardia ed in Piemonte. Anche il centro, però, vede triplicare gli impianti
presenti in Abruzzo e nel Lazio.
IMPIANTI
2003 IMPIANTI
2005 var. %
PIEMONTE 203 329 62,1 VALLE D'AOSTA 241 169 -29,9 LOMBARDIA 189 342 81,0 TRENTINO-ALTO ADIGE 718 666 -7,2 VENETO 249 287 15,3 FRIULI-VENEZIA GIULIA 50 75 50,0 LIGURIA n.d. 11 n.d. EMILIA-ROMAGNA 93 109 17,2 TOSCANA 52 60 15,4 UMBRIA n.d. 4 n.d. MARCHE n.d. 40 n.d. LAZIO 14 40 185,7 ABRUZZO 36 110 205,6 MOLISE n.d. 7 n.d. CAMPANIA n.d. 10 n.d. PUGLIA n.d. 0 n.d. BASILICATA n.d. 2 n.d. CALABRIA n.d. 19 n.d. SICILIA n.d. 15 n.d. SARDEGNA n.d. 1 n.d. Italia nord-occidentale 633 851 34,4 Italia nord-orientale 1110 1137 2,4 Italia centrale 66 144 118,2 Mezzogiorno 36 164 355,6 ITALIA 1845 2296 24,4 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
46
Le attività ricreative che vestono il territorio affinché residenti e turisti possano
svolgere attività nel tempo libero investono un ruolo rilevante ai fini turistici.
Negli ultimi cinque anni sono aumentate del 53% passando da 15.726 nel
2001 a 24.042 nel 2005, distribuite in maniera omogenea sul territorio,
rispettando sia la proporzione delle quote di popolazione che la vocazione
turistica. Non a caso, infatti, le regioni dove se ne contano di più sono la
Lombardia, il Lazio, l’Emilia Romagna e la Campania.
ATTIVITA' RICREATIVE
2005
ATTIVITA' RICREATIVE
2001Var.%
2005/2001
PIEMONTE 1.643 1.185 38,6VALLE D'AOSTA 76 36 111,1LOMBARDIA 3.848 2.091 84,0TRENTINO-ALTO ADIGE 313 207 51,2VENETO 1.688 1.345 25,5FRIULI-VENEZIA GIULIA 401 349 14,9LIGURIA 723 491 47,3EMILIA-ROMAGNA 2.459 1.645 49,5TOSCANA 1.892 1.428 32,5UMBRIA 398 217 83,4MARCHE 670 470 42,6LAZIO 2.651 1.025 158,6ABRUZZO 558 492 13,4MOLISE 106 91 16,5CAMPANIA 2.161 1.415 52,7PUGLIA 1.258 916 37,3BASILICATA 175 164 6,7CALABRIA 510 493 3,4SICILIA 1.842 1.154 59,6SARDEGNA 670 512 30,9 Italia nord-occidentale 6.290 3.803 65,4Italia nord-orientale 4.861 3.546 37,1Italia centrale 5.611 3.140 78,7Mezzogiorno 7.280 3.140 131,8 ITALIA 24.042 15.726 52,9 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
47
Le imprese culturali6 evidenziano come alcune regioni, precisamente il Lazio, la
Toscana, la Lombardia e l’Emilia Romagna, oltre ad offrire la maggiore quantità di
posti letto, dispongano anche delle numerosità più elevate di imprese legate ad
attività culturali, museali e di accompagnatori per le visitazioni culturali.
ATTIVITA' CULTURALI -
IMPRESE REGISTRATE
MUSEI GUIDE E
ACCOMPAGNATORI - IMPRESE
REGISTRATE
Regione PIEMONTE 54 138 28 VALLE D'AOSTA 3 16 4 LOMBARDIA 201 216 22 TRENTINO-ALTO ADIGE 22 50 2 VENETO 87 154 25 FRIULI-VENEZIA GIULIA 27 59 4 LIGURIA 37 91 26 EMILIA-ROMAGNA 107 236 25 TOSCANA 118 322 44 UMBRIA 15 53 11 MARCHE 30 143 6 LAZIO 228 190 115 ABRUZZO 45 38 13 MOLISE 4 13 3 CAMPANIA 102 91 63 PUGLIA 127 75 21 BASILICATA 29 9 10 CALABRIA 42 32 9 SICILIA 118 95 55 SARDEGNA 103 36 89 Italia nord-occidentale 295 461 80 Italia nord-orientale 243 499 56 Italia centrale 391 708 176 Mezzogiorno 570 389 263 ITALIA 1499 2057 575 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
6 Compatibilmente con la reperibilità dei dati classificati nel Registro delle Imprese
48
Nel dettaglio,
- le imprese di attività culturali si concentrano nel Lazio, in Lombardia ed in
Puglia,
- i musei in toscana, Emilia Romagna e Lombardia,
- le imprese di guide e accompagnatori nel Lazio, in Sardegna e Campania,
seguite da quelle in Sicilia e Toscana.
ATTIVITA' CULTURALI -
IMPRESE REGISTRATE
2003
ATTIVITA' CULTURALI -
IMPRESE REGISTRATE
2005
var. %
PIEMONTE 51 54 5,9 VALLE D'AOSTA 3 3 0,0 LOMBARDIA 186 201 8,1 TRENTINO-ALTO ADIGE 18 22 22,2 VENETO 71 87 22,5 FRIULI-VENEZIA GIULIA 24 27 12,5 LIGURIA 27 37 37,0 EMILIA-ROMAGNA 92 107 16,3 TOSCANA 96 118 22,9 UMBRIA 11 15 36,4 MARCHE 26 30 15,4 LAZIO 97 228 135,1 ABRUZZO 30 45 50,0 MOLISE 3 4 33,3 CAMPANIA 67 102 52,2 PUGLIA 71 127 78,9 BASILICATA 19 29 52,6 CALABRIA 33 42 27,3 SICILIA 94 118 25,5 SARDEGNA 89 103 15,7 Italia nord-occidentale 267 295 10,5 Italia nord-orientale 205 243 18,5 Italia centrale 230 391 70,0 Mezzogiorno 406 570 40,4 ITALIA 1.108 1499 35,3 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
49
Relativamente alle attività culturali in Italia dal 2003 al 2005 queste sono cresciute
del +35,3%, specialmente nell’Italia del centro (+70%) e nel Mezzogiorno (+40,6%).
A guidare la leadership dell’incremento di queste imprese è il Lazio (+135,1%), poi la
Puglia in aumento del +78,9%.
50
3.3.1 L’offerta di servizi congressuali
La scoperta del turismo e delle attività congressuali in Italia relativa agli ultimi
venti anni, mostra però uno sviluppo recente in termini di numerosità di
imprese.
Nel 2002 le imprese registrate ammontavano a 9.288 imprese, mentre nel
2005 si supera il raddoppio con 21.049 imprese. La distribuzione è omogenea
su tutto il territorio nazionale, 3.753 nel nord ovest, 4.428 nel nord est, 5.916
nel centro e 6.952 nel mezzogiorno (2.500 in più rispetto al 2001).La maggiore
concentrazione risulta comunque in Toscana e Liguria.
Se si considera che il patrimonio di offerta congressuale relativo a circa dieci
anni fa ammontava complessivamente a circa 2.500 imprese (tra
organizzatori, servizi e sedi) appare evidente come negli ultimi anni l’offerta si
sia quasi decuplicata.
Anche se con meno impatto che nel passato, inoltre, il fenomeno del turismo
congressuale soffre ancora di una non completa considerazione nelle
statistiche ufficiali di settore (non sono rilevate dall’Istat nelle statistiche sul
turismo) e i dati relativi sono difficilmente confrontabili con il passato in quanto
manca un vero e proprio censimento a proposito.
Il settore congressuale per la sua forte interconnessione con le imprese
turistiche primarie (gli alberghi) dovrebbe essere considerato a tutti gli effetti
come una componente importante del comparto turistico ed un vero e proprio
prodotto.
51
SERVIZI CONGRESSUALI
2005
PIEMONTE 501VALLE D'AOSTA 192LOMBARDIA 569TRENTINO-ALTO ADIGE 1.808VENETO 1.765FRIULI-VENEZIA GIULIA 336LIGURIA 2.491EMILIA-ROMAGNA 519TOSCANA 3.993UMBRIA 458MARCHE 83LAZIO 1.382ABRUZZO 1.244MOLISE 583CAMPANIA 1.481PUGLIA 1.419BASILICATA 268CALABRIA 361SICILIA 31SARDEGNA 1.565 Italia nord-occidentale 3.753Italia nord-orientale 4.428Italia centrale 5.916Mezzogiorno 6.952 ITALIA 21.049 Fonte: elaborazione Isnart su dati InfoCamere al 31-12-2004
52
4. Le problematiche per le CCIAA nell’utilizzo del
registro delle imprese finalizzato al settore turismo
(a cura di Pierluigi Federici - Vice Segretario
Generale CCIAA Roma)
Il Registro delle Imprese, pubblico registro previsto dall’art. 2188 del codice civile del
1942, è entrato effettivamente in funzione con il D.P.R. 581/95 Regolamento di
attuazione dell’art. 8 della Legge 580/93, attraverso l’istituzione di un apposito Ufficio
presso le Camere di Commercio.
Il R.I. è un archivio (o meglio anagrafe, non soltanto economica delle imprese)
contenente tutti i dati attinenti ai soggetti che svolgono un’attività economica, nel
territorio di competenza. Nel registro è istituito il REA - Repertorio Economico
Amministrativo, che integra con notizie di carattere economico, statistico e
amministrativo, la funzione di pubblicità legale.
Il REA è, pertanto, un patrimonio capace di soddisfare le esigenze informative della
Pubblica Amministrazione e degli operatori privati, rendendo disponibile una serie di
informazioni sulle caratteristiche strutturali del mercato di riferimento e del sistema
imprenditoriale.
Il R.I. dalla sua istituzione ad oggi ha operato in un contesto di continua evoluzione
sia normativa sia tecnologica.
Infatti, le società sono tenute a presentare le domande all’Ufficio del Registro
Imprese per via telematica o su supporto informatico digitale, ai sensi di quanto
disposto dall’art. 31 della Legge 340/2000, mentre le imprese individuali possono
ancora avvalersi della pratica digitale o della pratica cartacea utilizzando gli appositi
modelli approvati con decreto ministeriale.
Il canale telematico è utilizzabile sia per l’inserimento dei dati da parte degli
interessati sia per l’estrazione delle informazioni. Infatti, l’obbligatorietà dell’iscrizione
e la fruibilità dei dati raccolti sono stabilite dalla legge nell’interesse generale, al fine
di garantire la trasparenza del mercato e la certezza nei rapporti economici.
53
La riforma del diritto societario, introdotta dal Decreto Legislativo n. 6/2003 ed entrata
in vigore il 1° gennaio 2004, ha potenziato il ruolo di tale registro come efficace e
completo strumento informativo.
MODALITA’ DI ESTRAZIONE DEI DATI
Il sistema ULISSE, servizio di Infocamere, consente l’esplorazione interattiva di tutte
le informazioni contenute nel R.I., la sua caratteristica consiste nella possibilità di
estrapolare i dati di interesse, partendo da dieci criteri o dimensioni di navigazione:
• Localizzazione (sede, unità locale)
• Archivio di riferimento (Registro Imprese, Albo Artigiani)
• Stato dell’impresa (attiva, inattiva, sospesa, cessata)
• Territorio (Regione, Provincia, Comune, C.A.P.)
• Dimensioni dell’impresa (addetti, capitale, valore della produzione)
• Caratteristiche (natura giuridica, Sezione del Registro)
• Variabile temporale (data iscrizione, data cessazione, data procedura
concorsuale)
• Procedure in corso (liquidazione, fallimento)
• Ricerca per parola chiave (compresa nella descrizione dell’attività)
Per le persone fisiche le dimensioni di navigazione sono:
• Luogo di nascita
• Luogo di residenza
• Classe di età
• Genere (maschile, femminile)
• Carica assunta nell’impresa ( socio, amministratore, titolare)
L’infrastruttura informatica consente l’estrazione dalla banca dati nazionale del R.I.
degli elenchi merceologici delle aziende italiane secondo diversi parametri:
- localizzazione
- stato dell’attività
- territorio
- attività (codice ATECORI Istat)
- dimensioni dell’impresa
- caratteristiche
- variabile temporale
- fasce fatturato
54
- numero di dipendenti
La richiesta avviene on line tramite la compilazione delle maschere informatiche dei
servizi e consente l’estrazione delle seguenti tipologie di elenco:
- Elenco con solo indirizzo, contenente denominazione azienda, forma giuridica,
indirizzo
- Elenco semplice, contenente denominazione azienda, forma giuridica, indirizzo,
descrizione dell’attività
- Elenco esteso, contenente denominazione dell’azienda, forma giuridica,
indirizzo, descrizione dell’attività, codice fiscale, numero REA, numero addetti e
numero di telefono, questi ultimi se dichiarati.
ULISSE estrae i dati richiesti “fotografando” la situazione dell’archivio al momento
dell’interrogazione e perdendo le eventuali variazioni intervenute nel frattempo.
Un altro strumento che consente l’estrazione delle informazioni sugli archivi delle
Camere di Commercio italiane è Movimprese, che è un’analisi statistica pubblicata
con cadenza periodica (annuale e trimestrale) condotta da Infocamere per conto di
Unioncamere. Movimprese è una fonte completa ed aggiornata sulla demografia
economica del Paese, finalizzata a rilevare il numero e la distribuzione a livello
provinciale, regionale e nazionale di tutti i soggetti economici tenuti all’iscrizione
presso il R.I. delle Camere. Si evidenzia che nel 1995 è stato avviato l’accesso ai
dati in formato elettronico e dal 1997 l’attivazione sul web. Gli elenchi riportano i dati numerici relativi alle attività registrate, imprese attive, imprese iscritte,
imprese cessate e al flusso delle variazioni. In sintesi i dati presenti sono i seguenti:
Attività registrata: è registrata l’impresa presente in archivio e non cessata,
indipendentemente dallo stato di attività assunto;
Attive: impresa iscritta al R.I. che esercita l’attività e non è soggetta a procedure
concorsuali;
Iscritte: il numero di iscrizioni riguarda il conteggio di tutte le operazioni di iscrizione
effettuate nel periodo considerato;
Cessate: impresa iscritta al R.I. che ha comunicato la cessazione dell’attività;
Variazioni: nel periodo di riferimento possono verificarsi variazioni che incidono sulla
consistenza delle imprese a livello di ramo dell’attività economica e/o di forma
giuridica. Le variazioni considerate sono pertanto:
a) stato dell’attività: un’impresa erroneamente dichiarata cessata ritorna attiva, in
tal caso si calcola la variazione;
b) forma giuridica: il passaggio dell’impresa da una forma giuridica ad un’altra
continuando la propria attività con la nuova veste (trasformazione con
modificazione dell’atto costitutivo);
55
c) attività economica esercitata: modifica dell’attività esercitata con conseguente
dichiarazione della nuova attività e relativo codice di importanza;
d) cancellazione dal R.I.: in caso di errata iscrizione, si procede alla cancellazione
della posizione, ad esempio una S.p.A. iscritta nella sezione piccoli imprenditori;
e) trasferimento della sede legale dell’impresa presso un’altra Camera nella cui
circoscrizione territoriale siano già istituite unità locali. È il caso di imprese con
sede fuori provincia che trasferiscono la propria sede nella provincia considerata
o viceversa.
In particolare, di seguito vengono riportati i dati di due analisi trimestrali 2006: la
prima analisi, riguarda le imprese operanti nella regione Lazio e la seconda è relativa
a tutto il territorio nazionale per il settore degli alberghi e dei ristoranti (H55).
LAZIO DISTRIBUZIONE DELLE SEDI
ATTIVITA’ REGISTRATE: 25.797 ATTIVE: 20.548 ISCRITTE: 306 CESSATE: 267 VARIAZIONI: 185 DISTRIBUZIONE DELLE SEDI PER GRUPPI DI NATURA GIURIDICA SOCIETA’ DI CAPITALE
ATTIVITA’ REGISTRATE: 5.188 ATTIVE: 3.306 ISCRITTE: 17 CESSATE: 18 VARIAZIONI: 88 SOCIETA’ DI PERSONE
ATTIVITA’ REGISTRATE: 7.768 ATTIVE: 4.962 ISCRITTE: 33 CESSATE: 39 VARIAZIONI: 89
56
IMPRESE INDIVIDUALI
ATTIVITA’ REGISTRATE: 12.494 ATTIVE: 12.030 ISCRITTE: 255 CESSATE: 208 VARIAZIONI: 2 ALTRE FORME
ATTIVITA’ REGISTRATE: 347 ATTIVE: 250 ISCRITTE: 1 CESSATE: 2 VARIAZIONI: 6
ITALIA
DISTRIBUZIONE DELLE SEDI
ATTIVITA’ REGISTRATE: 299.486 ATTIVE: 258.573 ISCRITTE: 3.335 CESSATE: 3.507 VARIAZIONI: 2.887 DISTRIBUZIONE DELLE SEDI PER GRUPPI DI NATURA GIURIDICA SOCIETA’ DI CAPITALE
ATTIVITA’ REGISTRATE: 37.191 ATTIVE: 27.782 ISCRITTE: 124 CESSATE: 113 VARIAZIONI: 776
57
SOCIETA’ DI PERSONE
ATTIVITA’ REGISTRATE: 125.112 ATTIVE: 98.503 ISCRITTE: 356 CESSATE: 822 VARIAZIONI: 1.925 IMPRESE INDIVIDUALI
ATTIVITA’ REGISTRATE: 133.475 ATTIVE: 129.442 ISCRITTE: 2.831 CESSATE: 2.553 VARIAZIONI: 152
ALTRE FORME
ATTIVITA’ REGISTRATE: 3.708 ATTIVE: 2.846 ISCRITTE: 24 CESSATE: 19 VARIAZIONI: 34
58
RIFLESSIONI E PROPOSTE
L’azione camerale di rilancio del turismo è diretta al potenziamento dell’offerta di
accoglienza turistica (strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere) attraverso una
serie di interventi mirati alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale e delle
imprese operanti nel settore. Ciò al fine di attrarre un maggiore flusso turistico e
prolungare, attraverso l’erogazione di servizi di qualità, il periodo di soggiorno dei
visitatori, che rappresenta la vera criticità del settore. Alla base di ciò occorre
disporre di precise informazioni sui soggetti operanti, sulla loro struttura societaria e
sulle loro potenzialità.
La raccolta di tali dati può essere effettuata proponendo l’inserimento di ulteriori
campi da compilare a cura dei soggetti che svolgono attività economica,
contestualmente alla presentazione delle istanze al R.I. Informazioni utili sono la
categoria dell’albergo, il numero di stanze che consentono di individuare quali e
quanti alberghi di lusso, di media o bassa qualità sono presenti nel territorio e la loro
concentrazione (zone centrali o periferiche).
Queste informazioni relative all’attività ricettiva, caricate nel sistema informatico,
diventano parte integrante del patrimonio informativo del R.I.
Tuttavia, trattandosi di dati non obbligatori è necessario garantire una procedura di
aggiornamento degli stessi una volta inseriti nel sistema.
Per esempio, di prossima realizzazione nell’infrastruttura informatica del R.I., è
l’inserimento nella modulistica presentata dall’utenza, del dato dimensionale
dell’impresa costituito dal numero di addetti.
Nel caso di pensioni, alberghi, aziende agrituristiche e bed & breakfast (si evidenzia
però che per quest’ultima attività il R.I. non costituisce attualmente una fonte di
riferimento, poiché il B&B è l’esercizio saltuario di alloggio e prima colazione
soprattutto da parte di famiglie e non imprese) come ulteriore specificazione, si
potrebbe richiedere il totale dei mq della superficie della struttura dedicata allo
svolgimento dell’attività.
Occorre poi distinguere nelle elaborazioni economiche e nelle analisi statistiche le
varie tipologie di attività relative alla ristorazione (pensioni, alberghi, ostelli, aziende
agrituristiche, bar, ristoranti, ecc.), poiché spesso vi è la tendenza a classificare gli
alberghi insieme ai ristoranti, come avviene per Movimprese.
Lo studio del flusso turistico che nei vari periodi dell’anno invade il territorio
nazionale, evidenzia che la crescente domanda di posti letto non è soddisfatta
soltanto da alberghi, pensioni e residenze, ma da tante altre strutture che per le loro
59
caratteristiche sfuggono al controllo camerale o meglio, non fanno parte del
patrimonio informativo gestito dagli archivi camerali. Sul piano dell’accoglienza e
dell’ospitalità si fa riferimento ad esempio, ai conventi, istituti religiosi e centri di
accoglienza.
E’ importante evidenziare che nelle principali città d’arte italiane, i posti letto messi a
disposizione dei turisti dai conventi e dagli istituti religiosi costituiscono una quota
rilevante, si pensi ad esempio che il Lazio presenta il numero più elevato rispetto alle
altre regioni (segue poi il Veneto e il Piemonte). L’offerta comprende anche altre
tipologie di strutture: la casa del pellegrino, i santuari, gli eremi, gli ostelli, i residence
studenteschi e le case per famiglie, anziani e disabili. Per ogni struttura la notizie utili
sono contenute nei siti o nelle guide di settore come quella del CITS- Centro Italiano
Turismo Sociale.
Altri possibili alloggi sono rappresentati dai campeggi e dai villaggi presenti nella città
o meglio, nelle vicinanze di spiagge, parchi o riserve naturali (il contatto e l’utilizzo
delle risorse naturali ha favorito la diffusione di forme quali l’ippoturismo, trekking,
escursionismo, ittioturismo, turismo nautico e vela). In tutti questi casi per avere
informazioni su tali strutture non si può fare riferimento solo al R.I. delle Camere
italiane. Per sopperire alle carenze informative del R.I., sarebbe utile realizzare in
collaborazione, con i soggetti interessati (Comune, A.P.T., C.E.I., ecc.) un
trasferimento informatizzato di dati soprattutto dalle strutture prive dei caratteri di
impresa.
Altro aspetto interessante è la stretta relazione tra turismo e cultura, essendo la
cultura un rilevante elemento di attrazione turistica. Infatti, monumenti, musei,
esposizioni, teatri, cinema, impianti sportivi e strutture termali ubicati nelle principali
località turistiche (centri storici, spiagge, montagne) nonché l’organizzazione di eventi
e manifestazioni rappresentano veri e propri poli di attrazione in grado di soddisfare
le esigenze dei turisti in ogni periodo dell’anno. Per un monitoraggio completo delle
presenze turistiche nel territorio di riferimento si potrebbe proporre la realizzazione di
un collegamento informatico tra l’Ente camerale e il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali.
Tra i servizi a disposizione dei turisti si rileva come per le città americane, tramite il
coinvolgimento delle PP.AA., la possibilità di ricorrere alle tecnologie Wi-Fi nei
principali centri urbani, al fine di favorire l’erogazione dei servizi e contribuire
concretamente al prolungamento del periodo di soggiorno del turista. In tal modo,
attraverso una guida mobile con palmari è possibile visitare parchi, musei ed aree
archeologiche con estrema facilità e sicurezza. Al centro dell’iniziativa vi è la
60
gestione dell’intera esperienza del viaggiatore comprensiva della preparazione del
viaggio, esperienza in loco (fase prevalente nella componente Wi-Fi, si tratta di
pianificare ed ottimizzare la giornata), prolungamento del soggiorno (favorendo
anche il contatto con le persone del luogo) e il racconto a terzi dell’esperienza
vissuta (trasferimento dei ricordi).
L’aumento delle infrastrutture e dei servizi in alcune città italiane, è dovuto anche ad
esigenze lavorative. Infatti, i turisti costituiscono delle vere proprie comunità
provenienti da ogni parte del mondo che si stanziano nelle località prescelte per
lunghe vacanze o per esigenze di lavoro.
Pertanto, la localizzazione in zone centrali di una determinata attività economica, ha
notevole incidenza sul flusso turistico e quindi sulla componente italiana e straniera
della domanda turistica, rispetto all’ubicazione in zone periferiche più distanti. Si
parla ad esempio, di botteghe di artigianato locale, mercati di antiquariato, negozi di
specialità gastronomiche, boutique di alta moda nonché locali, impianti sportivi, bar,
ristoranti, ecc.
Una considerazione a parte merita il turismo da navi da crociera un fenomeno
recente e in forte espansione. Nell’ultimo decennio l’attività crocieristica nell’area del
Mediterraneo ha subito un trend di crescita costante, essendo l’Italia una delle mete
più ambite dagli operatori del settore. Le caratteristiche geografiche degli scali
(svariati e di grande interesse storico e paesaggistico) e il collegamento con i punti di
snodo (aerei) e le reti di trasporto ferroviario e stradale hanno nel tempo
notevolmente aumentato l’attrattività del Mediterraneo. E’ un settore che presenta
ripercussioni sul piano economico, sociale e ambientale delle mete visitate,
costituendo le navi da crociera dei veri e propri alberghi viaggianti. Inoltre, tutte le
attività svolte a bordo della nave da crociera sono legate al turismo, in quanto
finalizzate all’intrattenimento e alla permanenza del turista. L’impatto del turismo da
crociera non è limitato alla nave, ma si estende all’attività dei turisti una volta scesi a
terra. Di solito si tratta di una forma di turismo giornaliero e a breve permanenza
nella località prescelte.
Anche in questo caso le informazioni economiche relative al settore “sfuggono”
dall’archivio del R.I. e quindi occorre integrare il patrimonio informativo dell’Ente
camerale con i dati a disposizione delle autorità portuali o del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti.
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4.1 Nuovi elenchi e albi per il turismo: il caso di Roma con i Bed&Breakfast
Nell’ambito dell’azione diretta al rilancio del turismo, uno dei settori di forza
dell’economia locale, la Camera, porta avanti ormai da anni, una serie di interventi
specifici mirati al potenziamento dell’offerta di accoglienza turistica e alla
conseguente crescita del flusso turistico nel territorio di Roma e provincia. Il turismo
rappresenta uno dei comparti produttivi più vitali e che, per tradizione e spirito di
accoglienza, conferiscono a Roma una marcia in più.
In tale ambito è stato avviato il Progetto Bed and Breakfast, rivolto alle strutture
ricettive extralberghiere disciplinate dalla Legge regionale n. 18 del 29 maggio 1997,
e affidato all’Azienda Speciale Promonet costituita dalla Camera di Roma per
l’attuazione di progetti ed iniziative volte a favorire la crescita tecnologica delle PMI
del territorio. Il punto di partenza del progetto è stato l’avvio dell’analisi delle
esigenze del turista moderno. Quindi con deliberazione n. 100 del 24/02/1997, la Giunta camerale ha affidato
all’Azienda Speciale Promoroma il compito di svolgere uno studio di fattibilità sulla
formula B&B, con lo scopo di ampliare l’offerta di accoglienza turistica
extralberghiera e, allo stesso tempo, applicare quanto previsto dalla legislazione
vigente in materia (prima Legge quadro per il turismo n. 217/1983; seconda Legge
quadro n. 135/2001).
Con successiva deliberazione n. 906 del 1/12/1997, la Giunta ha approvato lo studio
e disposto la creazione di uno specifico ed innovativo Sportello Informativo sul tema
del B&B.
Il Progetto Bed and Breakfast, strutturato in due iniziative specifiche denominate:
Progetto Sportello B&B e Progetto B&B Reservation, fornisce un servizio
pubblico di assistenza a tutti i soggetti che già svolgono o che, sono interessati a
svolgere, attività di accoglienza quali famiglie, associazioni, cooperative, ecc.,
attraverso la creazione di una banca dati contenente ogni informazione utile sulle
caratteristiche dei soggetti interessati.
Il servizio si attua mediante tre azioni:
1. diffusione dell’informazione, anche in collaborazione con altri enti (regioni,
APT);
2. incremento dell’attività di visita alle famiglie;
3. avvio di un’attività di prenotazione telematica.
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Alla base del Progetto, vi è la duplice motivazione di sostenere la formula B&B
(esercizio saltuario di alloggio e prima colazione in famiglia) come valida integrazione
alle altre forme di ricettività presenti sul territorio e allo stesso tempo, favorire la
diffusione di tale potenziale fonte di reddito tra gli operatori/famiglie ritenuti idonei allo
svolgimento delle attività. Infatti, occorre evidenziare che l’attività B&B rappresenta
una vera e propria fonte di reddito aggiuntivo per le famiglie e in particolare per i
giovani che, come è emerso dai dati forniti dall’Azienda Provinciale del Turismo -
A.P.T., vedono nell’avvio di tale attività un potenziale sbocco occupazionale (il 21%
dei giovani già nel 2001).
Lo Sportello, istituito con deliberazione n. 349 del 4/09/1998, ha fornito informazioni e
prima assistenza soprattutto alle famiglie, attraverso i seguenti strumenti:
- un numero verde Call Center;
- assistenza personalizzata attraverso la distribuzione di materiale
informativo;
- un sito internet.
Nello specifico, l’attivazione dello Sportello Informativo B&B, affidata all’area
programmi e progetti della Promonet (una delle quattro macroaree in cui si suddivide
l’attività dell’Azienda Speciale) si concretizza nello svolgimento dei seguenti processi:
- informativa telefonica sull’attività
- registrazione delle chiamate con i dati per tracciare le caratteristiche dei
soggetti interessati all’attività di B&B
- aggiornamento banca dati
- contatto degli utenti che hanno lasciato messaggi in segreteria
- informazione al pubblico dallo sportello aperto dal lun. al ven. 9:00-17:30
- invio via fax e via posta di documentazione informativa
- controllo posta elettronica e risposta ai quesiti
- reportistica e statistiche connesse
- sopralluoghi presso le famiglie per verificare l’idoneità degli alloggi
- aggiornamento sito internet
- attività promozionale
- missioni
In merito alla seconda iniziativa del Progetto in esame, la Camera in data 1/10/1999
ha siglato un protocollo d’intesa con H.R.–Hotel Reservation finalizzato alla gestione
congiunta di un progetto sperimentale denominato Bed and Breakfast Home
Reservation, per l’attivazione del Centro di prenotazione B&B Home Reservation. In
Centro ha il compito di promuovere l’incontro tra la domanda e l’offerta relativa alla
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formula B&B, mettendo a disposizione dei gestori di B&B interessati una serie di
servizi dopo aver sottoscritto un contratto di adesione biennale.
Il servizio di prenotazione offerto dal Centro è stato ulteriormente promosso e
potenziato (con deliberazione della Giunta camerale n. 145 del 18/06/2001) mediante
le seguenti azioni:
- stampa di una nuova carta intestata;
- aggiornamento elenco dei consorziati;
- individuazione di strutture da offrire come servizio;
- approntamento di guide e materiale pubblicitario
La Camera, fin dai primi mesi di realizzazione del Progetto, ha posto al centro del
suo intervento le esigenze del turista, tenendo particolarmente conto dei disagi
incontrati dal viaggiatore, non sempre informato sulle offerte di B&B e costretto a
rivolgersi alle tradizionali e più conosciute, strutture ricettive, quali alberghi e
pensioni con relativo aumento dei costi del soggiorno.
L’investimento della Camera nel progetto è stato continuo e crescente negli anni, in
relazione all’impatto positivo dell’iniziativa sulla realtà del territorio di competenza.
Infatti, al fine di potenziare l’erogazione dei servizi sono state aumentate le somme
inizialmente previste in bilancio, in quanto giudicate inadeguate in rapporto alle
spese sostenute.
A sostegno di quanto descritto, rilevano i primi dati del Briefing Report:
• nel luglio 1997, dalla ricerca quantitativa della Camera sono 22.000 le
famiglie interessate ad avviare un’attività di B&B nel territorio della
Capitale;
• nel giugno 2001, 6.000 famiglie si sono rivolte allo Sportello Informativo
(dopo la sua apertura nel settembre 1998) di cui 1.042 in possesso
dell’idoneità dell’A.P.T. hanno offerto B&B a Roma e 1.667 per l’intera
Regione;
• nel luglio 2001, la CCIAA delibera a favore del rilancio e della
riqualificazione dei servizi nell’ambito della formula B&B.
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ATTIVITA’ SVOLTE NELL’ANNO 2001
Nel 2001, al fine di predisporre la Guida ai B&B di Roma è stata condotta un’indagine
che ha prodotto i seguenti risultati, su 819 strutture:
• il 12,01% (172) delle strutture hanno cessato l’attività
• il 13,91 % (114) non sono rintracciabili, recapiti inesistenti
• il 2,69% (22) non hanno risposto
• il 9,77% (80) si sono dichiarati contrari all’adesione alla Guida ai B&B di
Roma
• il 52,62% (431) hanno aderito alla Guida ai B&B di Roma
La realizzazione di un mailing prospect (depliant, busta, lettera) inviato alle famiglie
aderenti all’iniziativa guida-catalogo, ha instaurato un contatto diretto con i gestori
B&B per far conoscere la politica d’intervento della Camera finalizzata allo sviluppo
delle potenzialità del servizio di accoglienza turistica.
In parallelo, è stata promossa anche una campagna pubblicitaria sulle testate del
mensile Partiamo e sul settimanale Viaggi per favorire l’incontro tra domanda ed
offerta del servizio B&B. L’obiettivo perseguito è stato comunicare al turista l’idea di
facile accessibilità al servizio alla città ai monumenti mediante la scoperta dei tanti
B&B dislocati nelle varie zone di Roma
L’invio del coupon allegato alle inserzioni pubblicitarie ha consentito di richiedere la
Guida ai B&B di Roma (ne sono pervenuti 1.820). Il materiale pubblicitario è stato
redatto in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco) sia su carta che su
CD. Più notorietà al servizio è stata data con l’avvio di contatti con i maggiori editori
di guide turistiche e la sponsorizzazione dell’iniziativa B&B Reservation al World
Travel Market di Londra (12-15 novembre 2001) cui ha preso parte anche il
responsabile dell’Hotel Reservation.
L’impegno della Camera è finalizzato alla realizzazione di un Sistema di Qualità
inteso come insieme di servizi e prodotti che rendono accessibile a tutti l’esperienza
turistica. In tal modo, si supera il concetto di prodotto grezzo difficilmente vendibile e
commercializzabile e si crea un ponte tra domanda e offerta. Un ponte diretto,
garantito da un soggetto istituzionale e accessibile a chiunque. A tali caratteri, si
aggiungono l’economicità e la velocità di diffusione delle informazioni attraverso il
web e nella specie, con la creazione di un portale interamente dedicato al B&B:
www.bedroma.com.
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ATTIVITA’ SVOLTE NELL’ANNO 2002
Nel 2002, il progetto è stato potenziato con la creazione di uno strumento di facile e
rapida consultazione che consente di vivere un’esperienza turistica personalizzata,
entrando in contatto con gli usi e i costumi dei romani. La Welcome page del portale
riprende la grafica e i colori della Guida ai B&B di Roma e la figura del legionario
Orazio, scelto come simbolo del patrimonio storico e culturale della città eterna,
accompagna l’utente per tutta la navigazione.
Per rendere il portale più competitivo ed efficace, sono stati implementati dei servizi a
valore aggiunto in grado di garantire un ritorno promozionale, quali:
• web mail
• newsgroup o forum
• mailing list
• IRC - Internet Relay Chat
• accesso area recensioni
• accesso area richiesta informazioni e disponibilità della location
Il continuo interesse dell’iniziativa ha dato vita alla realizzazione della Guida
Regionale ai B&B del Lazio in collaborazione con le AA.PP.TT. provinciali.
ATTIVITA’ SVOLTE NELL’ANNO 2003
Nel 2003, l’impegno camerale si è concentrato soprattutto sullo sviluppo e diffusione
del portale www.bedroma.com e dei suoi servizi, puntando:
• sull’aggiornamento contenutistico in relazione agli eventi della città
(calendario eventi, newsletter);
• sullo sviluppo tecnico-informativo e implementazione dei servizi on-line
dei B&B attraverso: servizi di prenotazione on line; servizio richiesta on
line della Guida ai B&B e mappa di Roma; servizio IRC (Istant
Messaging) con un referente a disposizione per chiedere consigli;
servizio di utilizzo del portale in modalità mobile (esempi di utilizzo
della tecnologia SMS e della tecnologia WAP); servizio di assistenza
informatico-linguistico ai gestori B&B; servizio di monitoraggio contatti
utenti B&B.
• sull’incentivazione cultura telematica (diffusione della cultura
telematica tra i gestori di B&B);
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• sulla preparazione del personale dello sportello (attraverso
l’organizzazione di un corso sul web marketing, web writing e web
usabilità, unitamente alla parte relativa all’amministrazione del portale);
• su azioni di comunicazione mirate ad incrementare l’utilizzo del portale
da parte del target di riferimento (le attività di comunicazione
comprendono: la partecipazione ad eventi e manifestazioni di settore;
accordi di collaborazione con l’A.P.T. di Roma e con le principali sedi
estere dell’E.N.I.T.: Londra, Parigi e Berlino);
• su azioni di comunicazione per aumentare la richiesta di B&B.
In tal modo, è stata notevolmente ampliata la visibilità del portale che ha portato,
tenendo conto della sospensione del servizio nei mesi di luglio e agosto, alla
registrazione di circa 4.700 contatti, di cui:
- il 56% per informazioni sull’avvio dell’attività ed
approfondimento della normativa;
- il 21% per informazioni su prenotazioni;
- il 23% per la richiesta della Guida ai B&B di Roma.
ATTIVITA’ SVOLTE NELL’ANNO 2004
Nel 2004, si è proceduto alla verifica dell’inserimento nel portale dei Bed and
Breakfast operanti nella regione Lazio, sulla base dei risultati positivi conseguiti sulla
provincia di Roma e all’integrazione del servizio tramite chat virtuale per l’assistenza
on line all’utenza in ogni momento della giornata. L’assistenza on line favorisce la
partecipazione attiva al dialogo, perché l’utente interagisce in modalità sincrona, cioè
in tempo reale.
Altro aspetto, oggetto di attenzione è stato l’avvio del processo di
professionalizzazione dell’attività sia dal lato gestore sia dal lato operatore dello
Sportello B&B. In particolare, è stata avviata la formazione della figura
dell’imprenditore dell’ospitalità turistica.
Infine, il portale è stato segnalato sul sito internet della Presidenza del Consiglio dei
Ministri: www.buoniesempi.it, come uno dei siti migliori proposti e realizzati dalla
Pubblica Amministrazione.
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ATTIVITA’ SVOLTE NEGLI ANNI 2005-2006
Nel 2005, la gestione del Progetto Bed & Breakfast è rilevata dall’Azienda Romana
per i Mercati, che si occupa della promozione e della valorizzazione delle produzioni
agroalimentari del territorio attraverso una serie di iniziative finalizzate allo sviluppo
del settore agricolo e all’erogazione di servizi al sistema imprenditoriale locale. In
particolare, riguardo l’attività economica di B&B è prevista l’attivazione di un sistema
di prenotazione on line per le Aziende agrituristiche e i B&B presenti sul portale
www.romaincampagna.it o nel sito www.bedroma.com mediante l’utilizzo della posta
elettronica o del fax.
Il servizio sarà attivato nel corso del 2007.
La realizzazione di tale sistema si concretizza nello svolgimento delle seguenti
azioni:
• analisi del sistema e studio gateway automatici di sms e fax
• creazione di un apposito software web per la gestione delle prenotazioni e
l’interfaccia verso i sistemi automatici di sms e fax
• inserimento automatico dell’utente che prenota nella newsletter di
www.romaincampagna.it
• creazione di un’area riservata per il monitoraggio delle prenotazioni
inevase e pendenti (in tal caso vi è la predisposizione di un sistema
automatico per l’invio di e-mail allo staff)
• test e debug del sistema
Dopo il collegamento dell’utente al sito o al portale e la scelta della struttura presso la
quale prenotare, è previsto l’inserimento dei dati in un’apposita scheda di
prenotazione.
Il sistema effettua un controllo sui dati, genera un codice di richiesta (che viene
comunicato anche all’utente) e si procede con l’inserimento della stessa in un
database per essere visibile in un’area riservata.
Il sistema genera poi una e-mail o un fax automaticamente indirizzato al gestore
della struttura per informarlo di tutti i dati compreso il codice di richiesta. Il gestore
evade la richiesta ed invia un sms di conferma con il numero della richiesta. Infine, vi
è una aggiornamento del database da parte del sistema.