Ricordi 09 B

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Rinvenire un oggetto dimenticato in qualche

angolo della casa provoca,

inevitabilmente, una serie di ricordi che

tornano vivi, presentie veri.

La memoria apre i suoi scomparti, poi altri e altri ancora, fino a un tempo non troppo lontano, alla prima metà del ’novecento di cui ci hanno soltanto raccontato ma che sentiamo nostro, attraverso cose che appartennero ai

bisnonni, in qualche caso, o ai nonni.

Sembra di vederla, una cara vecchina che dev’essere vissuta nel nostro passato, mentre intesse

la sua tela a memoria nella luce fioca del crepuscolo.

Dai suoi gesti ripetuti nascevano preziosi

capolavori di trine e merletti impalpabili e delicati

ma anche resistenti, tanto da essere tramandati di

madre in figlia.

Mentre il progresso, lentamente,si faceva strada con nuovi

macchinari

cambiando aspetto alle cose.

Oggetti che riflettono un tempo

in cui il centro focale della casa

era la cucina,

con i suoi utensili

e i vasetti di conserve fatte in casa con ingredienti provenienti quasi

sempre dal proprio orticello.

La pasticceria era necessariamente di biscotti a pasta secca, conservabili più a

lungo, nelle apposite scatole di latta finemente decorate all’esterno.

Un ripostiglio

Attrezzi vari

Non mancavauno spazio per un piccolo “altare” davanti al quale raccogliersi in preghiera.

Per qualcuno di noi tutto questo non è esperienza personale ma solo

memoria storica familiare, eppureè inevitabile una punta di nostalgia

che non può essere nel modo di vivere e nella

realtà di un’epoca perché non ci

appartiene e, anzi, ci creerebbe sicuramente

dei disagi allo stato attuale, ma per le persone care che,

allora, conoscemmo appena o le avemmo vicine per un breve

tratto della nostra vita.

Se proviamo ancora emozione sfogliando un vecchio album di fotografie, dopo generazioni, questo prova che gli affetti veri del nostro passato e il loro vissuto non ci hanno mai lasciato definitivamente ma ci accompagnano nel tempo,

attraverso i ricordi, come carissimi ritorni silenziosi dell’anima.

Testo e grafica: GiEffebis@alice.it