PIAZZA SAN PIETRO In restauro il colonnato del … DEL...artisti dell’epoca – oltre al Bernini...

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42 28 GIUGNO 2009 LA DIFESA DEL POPOLO

Palazzo Chiericati, VicenzaSantuario di Caravaggio, Bergamo

Basilica di San Pietro, VaticanoTarsie di Giunio Basso, Roma

Scuola di S. Maria della Carità, PadovaCattedrale di Aosta

Duomo di Montagnana

Oltre vent’anni di attivitàal Servizio del Beni Culturali

nel segno dello studio progettualepropedeutico, dell’aggiornamento

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E ra una Roma baroccadilaniata dallecontraddizioni quella in cuipapa Alessandro VII Chigi

decise di affidare alla genialità diGian Lorenzo Bernini lasistemazione della piazza antistantela basilica di San Pietro. La metà del Seicento, che pure aveva visto i fasti barocchi perl’Urbe nella quale operavanocontemporaneamente i tre maggioriartisti dell’epoca – oltre al Berninianche il Borromini e il classicistaPietro da Cortona – mostrava d’altrocanto la città afflitta da una dilagantemiseria. Nel 1656 riceve la tiarapapale Fabio Chigi e prende il nomedi Alessandro VII; l’Italia dellacontroriforma è sottomessa dalgiogo spagnolo che ne ha impoveritole risorse economiche; calano lecommittenze private e diconseguenza anche l’attività dellebotteghe artistiche. E nell’estate diquell’anno, diffusa pare da unmarinaio che aveva preso alloggio inun’osteria di Trastevere, scoppia laseconda grande pestilenza del secoloche, dopo quella del 1630 portata dailanzichenecchi e raccontata dalManzoni nei Promessi sposi,falcidierà centinaia di migliaia divite. Solo a Roma, che all’epocacontava circa centomila abitanti, nemoriranno più di 14 mila. In questo scenario l’unicacommittenza che ancora affidava

incarichi agli artisti era quellapontificia e papa Alessandro VIIdecide di rimettere mano alcompletamento di San Pietro nellacui fabbrica era già attivo il Bernini,chiamato a Roma da papa UrbanoVIII per il quale, proprio in basilicanel 1624, aveva realizzato il celebrebaldacchino. Grazie al mecenatismodi papa Chigi, Bernini eseguiràquello che è forse da considerare ilsuo massimo capolavoroarchitettonico: il colonnato di piazzaSan Pietro, ispirato all’idealeabbraccio della basilica ai suoifedeli.«Il celebre colonnato – spiega mons.Renato Boccardo, segretariogenerale del governatorato dellaCittà del Vaticano, che ha di recentepresentato il progetto di restauro delmonumento – nasce proprio daldesiderio di papa Alessandro VII diaprire la piazza di San Pietro ai suoifedeli. Egli infatti affidò al Berniniquesto progetto con l’intento dirappresentare l’idea di universalità eaccoglienza che il capo dellacristianità riserva a tutti gli uomini dibuona volontà. Una filosofiamagistralmente trasferita nella pietradal genio del Bernini».La piazza di San Pietro misura 240metri compreso il colonnato ed èprofonda 190 metri. Vi sono 284colonne alte 13 metri e 88 pilastriche sorreggono 140 statue di santi,opere di allievi del Bernini. «Per

rendere l’idea delle dimensioni –scherza mons. Boccardo – bastipensare che tutto il Colosseopotrebbe tranquillamente entrare inpiazza San Pietro!».Anche se il colonnato è nelcomplesso ben conservato, dato ilcontinuo ed enorme lavoro dimanutenzione che è sempre statoeffettuato nei secoli, si è resonecessario un intervento serio alivello scientifico e strutturale.Si avvia quindi alla sua realizzazioneil progetto di restauro conservativocurato dalla Fratelli Navarra, societàspecializzata nel restauromonumentale. «Di fatto si tratta di un restauroconservativo – continua mons.Boccardo – la struttura infatti è

perfetta e ha attraversato i secoli, male colonne e in particolare le statuedi travertino hanno risentitodell’aggressione da parte degliagenti atmosferici. Quindi si è decisodi intervenire con tecnicheultramoderne sotto la direzione deiMusei Vaticani e dei servizi tecnicidel governatorato, cui spetta laresponsabilità della conservazionenella persona del suo cardinalepresidente Giovanni Lajolo, con unrestauro di alto livello per garantirela tenuta nel tempo di questomonumento».Dopo quattro mesi di cantiere-pilota,i cui lavori sono iniziati nelnovembre 2008 e terminati lo scorsofebbraio, cui era demandata ladelicata fase di sondaggio dello stato

di conservazione dei materiali, sonofinalmente iniziati gli interventi direstauro in marzo e proseguirannoper 42 mesi. Tenendo conto dellaparticolare fruizione della piazza daparte dei fedeli, l’équipe con ladirezione tecnica di Fabio Porzio e laconsulenza di Sandro Benedetti, hacondotto indagini storico-architettoniche e storico-artistiche inmodo da utilizzare la miglioretecnologica a disposizione, istruendoun cantiere non convenzionale e noninvasivo per la piazza, tra le piùfamose e visitate del mondo.Il progetto si completa con larevisione e la ristrutturazione dellestrutture lignee dei tetti, ilrifacimento delleimpermeabilizzazioni, dei manti dicopertura di tegole e dei terrazzipiani. L’importo di spesa, stimato tra i dieci e i venti milioni di euro, verrà interamente coperto dasponsor privati.«E in 42 mesi il cantiere nonostacolerà minimamente l’afflussodei fedeli e di quanti vorranno venirea visitare piazza San Pietro –conclude mons. Renato Boccardo –Anzi, speriamo che le persone sianosempre più incoraggiate a venire avisitare la piazza». Nelle prossimesettimane, infatti, verranno smontatii ponteggi che ricoprono parte delcolonnato e sarà già visibile unprimo saggio di quanto già fatto.

Cristina Sartori

P I A Z Z A S A N P I E T R O

In restauro il colonnato del BerniniL’intervento conservativo non impedirà a fedeli e turisti di ammirarlo