LEZIONE TERZA · LEZIONE TERZA PROBLEMA MIGRANTI ... aumentata notevolmente, passando dal 16,8% del...

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LEZIONE TERZA

● PROBLEMA MIGRANTI: CONCLUSIONI

● L'UNIONE EUROPEA:

● ORIGINI E ADESIONE DELL'ITALIA

MIGRANTI ULTIME

OSSERVAZIONI

●IL SISTEMA ITALIANO DI ACCOGLIENZA E

INTEGRAZIONE

Il deficit demografico

●La pre/accoglienza ha luogo in centri collettivi- i

cosiddetti hotspot:

●condizioni di salute e prime cure mediche

●Identificazione

●richiesta di protezione internazionale

Il primo impatto: gli hotspot

Migranti

Pozzallo

Taranto

Trapani

Lampedusa

I Centri di prima accoglienza (CPA)

● I migranti vengono dislocati, entro due giorni, nei centri di

prima accoglienza (CPA)

●Commissioni Territoriali analizzano la richiesta di

protezione internazionale

● status di rifugiato,

● protezione sussidiaria

● diniego (e possibilità di un conseguente ricorso)

Il Sistema nel suo complesso

Hotspot CAP

CentriRimpatrio

SPRARSistema

ProtesioneAsilo

Rifugiati

CentriAccoglienza

Straordi.

Entiappaltatori

Paesi diOrigine

SPRAR

● Il programma SPRAR aveva bisogno

dell’adesione dei comuni, che i comuni dessero

cioè la loro disponibilità a gestire un progetto di

accoglienza sul proprio territorio. Moltissimi

comuni non hanno mai dato la loro adesione,

nonostante i progetti fossero pagati con soldi dello

Stato, per ragioni politiche: o perché di un altro

colore politico rispetto all’allora governo PD, un

po’ per non assumersi la responsabilità di avviare

un progetto che porta “i profughi” a contatto con i

propri elettori.

●I comuni coinvolti sono pochi, soprattutto al

centro-nord: circa 650 su ottomila.

Centri Accoglienza Straordinaria

●Per questa ragione nel 2015 sono stati introdotti i

CAS, un ibrido che formalmente rientra nella

prima accoglienza, ma praticamente dà ormai

un’accoglienza di lungo periodo.

●Il disegno riformatore del sistema di accoglienza,

poggia principalmente su due provvedimenti:

●1) il decreto sicurezza e

● 2) il nuovo capitolato di gara.

● Il decreto a sua volta contiene due misure:

● A) l'abolizione della protezione umanitaria

● B) la soppressione dello Sprar.

Il sistema tedesco

●Secondo gli esperti, Italia e Germania sono, in

questo momento, i paesi Ue più in crisi dal punto

di vista demografico, con saldi naturali

profondamente negativi (differenza tra nati e

morti, rispettivamente -190mila e -148mila).

Tuttavia, nel 2017 la popolazione in Germania è

cresciuta (+328mila), mentre quella italiana è

complessivamente diminuita (-105mila).

IN GERMANIA: 1 MILIONE DI

RIFUGIATI

●According to current estimates, more than one

million refugees arrived in Germany between

2014 and 2015. Their integration into German

society and the labor market is now one of the

most pressing policy issues. How can the various

challenges be met? A look into the past can help

provide some answers.

● L’accoglienza di oltre 1 milione di richiedenti asilo

da parte della Germania è un dato di fatto.

●Durante il picco della crisi migratoria dalla Siria, in

Germania sono arrivati 1,2 milioni di richiedenti

asilo. Parliamo del periodo che va dal 2015 al

2016.

Si stima che, in Europa, il costo del primo anno di un

rifugiato sia compreso tra 8.000 e 12.000 euro

La Germania in risposta allo svilupparsi della crisi dei

rifugiati ha programmato– per il 2016 e il 2017 – una

spesa pubblica aggiuntiva pari allo 0,5% del PIL per

l’accoglienza e l’integrazione nel mercato del

lavoro;l’Austria ha messo sul piatto l’equivalente dello

0,3% del PIL, la Svezia il triplo, con lo 0,9%.

●Camera di Commercio tedesca ha evidenziato

come circa 11mila aziende abbiano difficoltà a

trovare personale qualificato.

●Uno studio dell’ufficio federale per l’immigrazione

ed i rifugiati conferma come già nell’ottobre 2018 il

35% dei richiedenti asilo avesse trovato un lavoro

in Germania.

●Ingo Kramer, presidente dell’associazione degli

imprenditori tedeschi

● “Del più di un milione di persone che sono

arrivate in Germania nel 2015, in 400.000 hanno

un posto di lavoro o di apprendistato. Anch’io mi

sono sorpreso che sia accaduto così

velocemente. Ma gli imprenditori assumono

perché ne hanno bisogno, soprattutto le aziende

di medie dimensioni”.

●Al momento la Germania spende più per i rifugiati

di quanto riabbia indietro sotto forma di tasse e

contributi, ma le previsioni dicono che dal 2021 il

trend dovrebbe invertirsi, portando i bilanci in

positivo.

●L'Italia è il paese europeo con la percentuale più

bassa di stranieri laureati (12,4%), in confronto a

una media europea del 32,3%.

●la percentuale di Neet fra i 15 e i 24 anni è

aumentata notevolmente, passando dal 16,8% del

2006 al 22,1% del 2014.

●i Neet italiani erano il 21,2%, gli stranieri il 31,3%.

Uno scarto di circa 10 punti percentuali che è

rimasto invariato rispetto al 2006: italiani 16,30% e

stranieri 26,50 per cento.

In Canada e Svezia tra i due terzi e i tre quarti dei

rifugiati, dopo quattro anni, non dipendono più dal

sostegno pubblico.

Asylpaket I (ottobre 2015)

● Vengono domandati per le richieste regolari di

asilo documenti probanti l’identità del soggetto

(Angaben zur Person) e una foto di

riconoscimento (Lichtbild). Gli enti riconosciuti

responsabili per la certificazione dei requisiti sono

la polizia (Polizei), gli uffici immigrazione

(Ausländerbehörden) di frontiera

(Grenzbehörden). A tutto questo si unisce la

richiesta di una verifica da parte del BAMF, ossia

dell’ufficio federale per le migrazioni e i richiedenti

asilo.

Il funzionamento effettivo

●LoStato ha

PocheRisorse

Gran parte vaai CAS

Gare di appaltoAi privati

CondizioniDisumane

FugheClandestinita

CattiviPercorsi

Inegrazione

Dalla CEE alla UE

Anno zero: nascita dell'euro

●Il primo euro ad essere usato è nell'Isola di

Reunion, un possedimento francese nell'Oceano

Indiano, dove il signor René-Paul Victoria acquista

un chilo di ciliege al prezzo di 75 centesimi.

Una profonda differenza

●La CEE:

●L'Unione europea:

Scopi economici

Entità politica

Tommaso Padoa Schioppa

●La moneta unica rappresenterebbe un passo

decisivo verso la completa unione politica

L'Europa dei 6 nel 1957

Allargamenti

●Primo allargamento:

●Denmark, Ireland United Kingdom 1 January

1973

●Secondo allargamento:

●Greece 1981

●Terzo allargamento:

●Spain and Portugal 1 January 1986

La CEE nel 1973

Allargamenti

●Quinto allargamento

●Norway, Iceland and Liechtenstein gennaio

1994)

● Sesto allargamento:

● Austria, Sweden and Finland, marzo 1994

●Francois Mitterand Presidente

francese (1981-1995)

La grande visione di Francois

Mitterand

● Tre differenti "aree" o "circoli":

● (1) Una Europa Occidentale integrata e

federalista

● (2) Un Mercato Comune che includa l'Europa

Centrale e Orientale.

● (3) Accordi di Cooperazione con Urss soprattutto

sui problemi della sicurezza

Parola di Mitterand

●L'euro sarà la più forte moneta del mondo, più

forte del dollaro perché sarà più stabile e

permetterà all'Europa di porsi come la prima

potenza economica del pianeta.

La Riunificazione tedesca

●3 ottobre: unificazione politica di RFT e RDT: la

seconda è annessa alla prima.

●2 dicembre: si tengono le elezioni politiche in

Germania, le prime del Paese riunificato. La

coalizione capeggiata da Kohl prende il 43,8% dei

voti, mentre gli sfidanti Oskar Lafontaine (SPD) e

Otto Graf Lambsdorff (FDP) prendono

rispettivamente il 33,5% e l'11%.

Le due Germanie

Helmut Kohl, artefice della

riunificazione

Un ringraziamento dovuto

●Il Trattato di Maastricht fu firmato il 7 febbraio

1992

● Entrò in vigore ufficialmente il 1 novembre 1993.

●Diede vita alla Unione Europea

● Nel 1994 si tennero le prime elezioni per il

Parlamento Europeo della Unione.

●Nel 1979 si erano già tenute le prime elezioni del

Parlamento a suffragio universale con elezione di

410 membri.

● Nel 1986 era stata adottata la bandiera a stelle

Gli organi della UE

●Potere Esecutivo Legislativo Giudiziario

Parlamento

ConsiglioD'Europai

CommissioneEuropea

Alta CorteDell'Aia

Il Parlamento di Strasburgo

Il Parlamento di Bruxelles

Il Parlamento europeo

La sede del Parlamento in

Lussemburgo

Sede della Commissione Europea a

Bruxelles

Sede del Consiglio dei Ministri

Europei

Sede della Banca Centrale Europea

a Francoforte

Le regole di Maastricht

●(1) Il deficit non può superare il 3% del Prodotto

Nazionale.

●(2) Il Debito Pubblico non può superare il 60% del

Prodotto Nazionale

●(3) L'inflazione non può superare il 3%.

D'accordo allora?

D'accordo!

L'Autunno Caldo

Le conseguenze delle agitazioni

●Riforma delle pensioni

●Punto Unico di Contingenza

●Cassa Integrazion straordinaria

●Eliminazione qualifiche inferiori

●Nuovo sistema sanitario

Il cambio lira marco

Anni 70

●Collasso della lira, passata da un tasso di cambio

di 800 a uno di 1.300 contro il dollaro tra l’inizio e

la fine del decennio. Al contempo, contro il marco

tedesco si passava da 462 a 750

●Alla fine degli anni Settanta, il rapporto tra debito e pil

nel nostro Paese era ancora al 56%.

●Nel 1982, con Spadolini al governo, il debito pubblico

oscilla intorno al 60 per cento del prodotto interno lordo

● Fra il 1983 e il 1987, invece, schizza al 90 per cento

● De Mita, Goria, Fanfani, Andreotti, con gli ultimi governi

della Prima Repubblica, il debito sfonda il 100 per cento

del Pil.

● 1992 e il debito è arrivato al 115 per cento, 1994, picco

del 124%

●Al G7 di luglio 1976, una dichiarazione

congiunta firmata dai principali leader

dell’Occidente, tra cui gli americani Gerald Ford e

Henry Kissinger, il tedesco Helmut Schmidt per la

Germania Ovest, James Callaghan per il Regno

Unito e Michel Debré per la Francia recitava

sostanzialmente così: se il PCI entra nel

governo, l’Italia non riceverà alcun tipo di

aiuto dall’estero.

Gli artefici del Debito Pubblico

Noi e gli altri

Andreotti preoccupato

●Direzione Nazionale della DC, settembre 1990:

"Dobbiamo scrollarci di dosso la vecchia abitudine

di credere che con il debito pubblico si risolvono i

problemi. Dopo decenni di questa filosofia siamo

con le spalle al muro […] siamo alla vigilia

dell’Europa dei dodici, unita anche con un sistema

monetario. Se fossimo alla fine del 1992 nelle

condizioni attuali di squilibrio, l’Italia sarebbe la

causa (o una delle cause) della non

unificazione".

Arrivano i "tecnocrati"

●Iniziò a diventare cruciale, a questo punto, l’azione

politica dei cosiddetti “tecnocrati”, esponenti del mondo

economico e finanziario, che avviarono un tentativo di

scardinamento di quel “protezionismo interno” refrattario

alla disciplina fiscale e monetaria che cominciava ad

essere imposta dai vincoli europei.

●Guido Carli, Tommaso Padoa-Schioppa, Carlo Azeglio

Ciampi, Rainer Masera, Pier Luigi Ciocca e Lamberto

Dini furono tra i tecnici che ebbero modo di sfruttare la

finestra di opportunità che si apriva con le negoziazioni

sull’Unione Monetaria Europa per incidere

profondamente sulla struttura economica del Paese.

●Una pattuglia di tecnici fermamente convinti della

necessità per l’Italia di aderire all’euro e sfruttare

al massimo il “vincolo esterno” per avviare un

serio ciclo di riforme fiscali.

Discredito dell'Italia

●L’Italia può essere paragonata al Messico, come

hanno fatto alcuni economisti? Esiste al meno un

punto in cui essa si trova in una posizione più

scomoda rispetto al grande paese latino-

americano: mentre Bill Clinton si è impegnato in

prima persona per sostenere il Messico, i grandi

partner europei dell’Italia hanno mantenuto un

silenzio assordante durante tutta la durata della

crisi. Né Kohl, né Mitterrand, né Major hanno

proclamato pubblicamente la propria fiducia

nell’Italia

Hans Tietmeyer, Governatore della

Bundesbank

●Gli italiani sono “più dotati per giocare a calcio

che per ridurre il loro deficit di bilancio

Due Europe

●A partire dalla primavera 1995 il compromesso

franco-tedesco per il rispetto degli impegni di

Maastricht pare affermarsi attorno all’idea di

un’Europa a due velocità.

●Wofgang Schäuble e Karl Lamers, “Riflessioni

sulla politica europea”, settembre 1994:

●Moneta unica per cinque paesi del cosiddetto

“nucleo duro” (Germania, Francia, Belgio, Olanda,

Lussemburgo)

●l’Italia e gli altri paesi membri dell’UE potranno

essere integrati soltanto quando “avranno risolto

alcuni dei loro attuali problemi e nella misura in cui

essi stessi intendono assumere gli impegni citati”

●Titolo de La Repubblica:

●“Italia fuori dall’Europa di Kohl”

Schengen

●l’Italia (oltre alla Grecia) non è inizialmente in

grado di attuare l'Accordo di Schengen per

carenze burocratiche, alimentando le

preoccupazioni per la marginalità europea del

nostro Paese.

●Il deficit di bilancio era ancora al 6,7% rispetto al

3% richiesto, il debito pubblico arrivava al 124%

del PIL,

Il risanamento

I più europeisti?

● Dati di Eurobarometro,

●L'Italia è la più europeista sul Vecchio continente:

●l’85% degli italiani dichiara di sostenere il

processo d’integrazione europeo (i contrari sono

l’8%, mentre la media europea è al 69)

●il 75% è favorevole all’appartenenza del proprio

paese all’Ue (i contrari sono il 4% a fronte di una

media europea al 48%)

Lacrime e sangue

●Appurato, nell’estate del 1996, che non era

possibile rinviare o cambiare i criteri di Maastricht,

il governo Prodi mise in piedi due finanziarie,

quella del 1997 e del 1998, che avrebbero portato,

rispettivamente, 62 e 25 mila miliardi nelle casse

dello stato.

●Obiettivo: riduzione del deficit al 4.5% nel 1997,

rinviando l’obiettivo del 3% al 1998 anziché al

1997.

●Manovra di rigore definita nell’autunno 1996 che

stabilisce il raddoppio a 62.500 miliardi di lire per

l'anno 1997.

Dove trovare i fondi?

●Varo di una “euro-tassa” 4300 MILIARDI

●Manovra finanziaria 77 mila miliardi in due

anni

Chi ha pagato l'entrata nell'euro?

●Imposte dirette da 260 a 292 miliardi

●Quindi: dal 32,2 al 30,7% delle entrate

●Imposte Indirette: da 214 a 311 miliardi

●Quindi dal 26,5 al 33,0%

●I più ricchi hanno pagato 32 miliardi in più

●I più poveri quasi 100 miliardi in più

Ma chi ha pagato le imposte dirette?

●Trattenute alla fonte da 112 a 141 miliardi

●Tutte le altre: da 152 a 149 miliardi

●I lavoratori dipendenti hanno pagato 29 miliardi in

più

●Gli imprenditori di vario genere 3 miliardi in meno

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