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Martedì 24 Maggio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA » 5

L’A NA L I SI

Referendum: le veline e gli slogandel piccolo Minculpop renziano

Verso ilvotodiottobre Scenari da pre-boom economico, risentimentopopolare e furbate da capopopolo: come parla la campagna per il Sì

L’» DANIELA RANIERI

estate ammolla, infrollisce ipensieri. L ’avangua rdiaschiumogena della campa-gna per il Sì, fatta di slogan,motteggi e nonsense, diven-terà legione coi volontari deiporta a porta. Non facciamo-ci trovare impreparati.

C’È UN’ITALIA CHE DICE SÌ.

Renzi si intesta una battagliadi popolo contro nemici im-maginari creati all’inizio del-la sua ascesa: quelli che “di -cono sempre no”e“si lamen-tano senza il coraggio di cam-biare le cose”. Si dà un’inve -stitura popolare che non hamai avuto: gli ultimi voti cheha preso alle elezioni (non aprimarie del Pd) sono i100.978 contro il calciatoreGiovanni Galli per diventaresindaco di Firenze. Secondolui e Boschi, la gente aspettaquesta riforma da 70 anni,cioè da quando iniziarono ilavori della Costituente. Inrealtà, non c’è nessuna Italiache dica sì o no: Renzi animamarionette cucite da lui fa-cendogli fare le vocine.

STIAMO TORNANDO A FARE

L’I TA L I A . Si evoca una scena-rio da pre-boom economico.Il paesaggio è quello stereo-tipato della ricostruzione:donne in grembiule nelle cu-cine di case bombardate e uo-mini provati dalla guerrasperanzosi nel futuro affida-no le loro vite a una nuovaclasse di uomini di azione ecristiani democratici che ac-cettano il piano Marshall. Èl’Italia vista dagli americani.Arrivano i dollari.

CANCELLARE POLTRONE E

ST I P E N D I . Il messaggio è po-polare. Chi non vorrebbe ta-gliare le prebende alla classepolitica, se non ne fa parte?Purtroppo sulla scheda nonsarà possibile indicare anchea chi si vogliono tagliare, se aiministri-nullità, alla pletoradi sottosegretari amici e socidi Renzi, a Renzi stesso. Ren-zi addita i politici alla gentecome un miliardario indica iladri ai cani. Quanto ai con-siglieri regionali, non si diceche 74 di questi diventeran-

no senatori e acquisiranno,come una cresima, l’immuni -tà parlamentare. E chi rischiala galera può ben rinunciare aqualche spicciolo.

PER UN’ITALIA PIÙ SOBRIA.

Si vaneggia di una classe po-litica scialacquatrice licen-ziata dall’entusiasmo tosca-no. Da una parte un sempliceSì, la parolina deresponsabi-lizzante richiesta dagli imbo-nitori prima di esibirsi;da ll ’altra pretenziosi, am-pollosi ragionamenti di pro-fessori bloccati dalla zavorradelle argomentazioni. Èneo-anti-intellettualismo didestra, Bagaglino 2.0.

TOGLIERE POTERE ALLE RE-

GIONI INEFFICIENTI.Si grattail fondo della rottamazionecavalcando il risentimentopopolare per le Regioni spre-cone. La propaganda omettedi dire che il Pd governa 15 re-gioni su 20.

PER UN'ITALIA PIÙ SEMPLI-

CE. Il meccanismo di appro-vazione delle leggi sarà inve-ce più complicato. I criteri di(s)elezione dei senatori-con-siglieri regionali non sonoancora chiari. Ma Renzi si èintestato la “semplicità” delPaese riformato da lui, la-sciando ai critici l’onere dispiegare i motivi per cui nonlo è affatto.

ARRIVA L’I TA L I A . Marchio difabbrica renziano gli slo-

gan-giochi di parole (“Ridur -re i costi e pure i posti”) e op-positivi (“Conservazione vsfuturo”; “Paura vs coraggio”,e persino, prima del Nazare-no, un incredibile “Il cavalie-re vs Gli italiani”). Ma non liha inventati lui. “Arriva l’Ita -lia” è un guscio vuoto comequel “L’Italia agli italiani” diMussolini, il “fabulatore disc emen ze” (Gadda). “Noncambiare tutto, cambiaretutti”ricalca per struttura se-miotica il “Marciare, nonmarcire”del Duce. “Forte l’I-talia che decide” non era unmotto della X Mas, è uno slo-gan della campagna referen-daria; “Fermarsi significa re-trocedere” non è leopoldinoma fascista, “Non ci fermere-mo” è di Renzi. “Il popolo i-taliano ascolta le parole magiudica dai fatti” è di Musso-lini, “La mafia si batte con ifatti, non con le parole” diRenzi. Lui e i suoi spin doc-tor, consapevoli o no, nonfanno che copiare i più dilet-tanteschi trucchi oratori deicapipopolo.

A TESTA ALTA SUL REFEREN-

DUM. A Renzi fa comodo lanarrazione di essere sabota-to da nemici interni. Evocaimmagini di onore per inte-starsi il destino dei grandi: agrandi sfide, grandi resisten-ze, congiure, sabotaggi. Aicritici, i renziani rispondonocon l’insulto (sono “v e c ch i ”per Gualmini e Vassallo,“p rof ess oro ni ” per Boschi,

“archeologi travestiti da co-st it uzi on ali st i” per Renzi);l’invettiva (“Il No è il paradi-so degli inciucisti”, detto dauno che è al governo con Al-fano, ha fatto patti con B. e go-verna coi voti di Verdini), laminaccia (“Il Paese sarà in-gov erna bile ”), la deforma-zione storica e logica (“I par-tigiani, quelli veri, votanoSì”). L’elettorato distrattodal multitasking attiva le an-tenne della simpatia media-tica, di ciò che "funziona", delgiudice di talent che non faprigionieri. Sul piano dell’e-ducazione civica e persinodel sentimento, il No vince-rebbe. Ma su quello dell'offe-sa, della presa in giro, dell'at-to di bullismo, non c'è parti-ta.

BASTA UN S Ì . È l o s l o-gan-principe della campa-gna. Il meccanismo psicolo-gico su cui conta è duplice: dauna parte, si sa che il lettorepreferisce frasi semplici ebrevi ad analisi lunghe e fa-ticose; dall'altra, molti chepure sarebbero interessatialle analisi sono messi difronte all'implicito ricattoche se non si fanno le riformeadesso, non si faranno più. Inun Paese col 30% di analfa-beti funzionali, cioè di perso-ne che non capiscono il sensodi quel che leggono, è interes-se di Renzi far passare l'ideache si tratti di un voto su lui ela Boschi. Loro ci chiedonosolo di dire sì, al resto pense-

ranno loro. Gli esperti si scer-vellano a spiegare chiara-mente i pericoli della rifor-ma? Arriva Renzi e spara unoslogan in un #matteorispon-de che è insieme più com-prensibile (come tutte le cosestupide) e meno impegnati-vo. Il Sì è delegante, rilassan-te, liquidatorio (L’Unità tito-la “Ci Sìamo”), ci libera dallaresponsabilità; il No ci impe-gna. Un rapido test: siete sot-to l'ombrellone, ad agosto:sulla battigia passa Zagrebel-sky, che si ferma a spiegarvitutti i pericoli della riforma.Poco dopo arriva, accompa-gnato da una bionda, Renzi,con un secchio di fresche no-ci di cocco su cui è scritto "ta-gliamo stipendi, riduciamopoltrone", che vi dice: "Vi do80 euro, e vi tolgo Equitalia.Basta un sì". Questa è la con-siderazione che hanno degliitaliani. Sta a noi confutarla:basta un No.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ISPIRAZIONI

M U SSO L I N I A N E

Ridurre i costi

e pure i posti;

Paura vs Coraggio;

Non cambiare tutto,

cambiare tutti; Forte

l’Italia che decide;

Non ci fermeremo

“A TESTA ALTA”

La narrazione dei nemici

interni evoca immagini

di onore: a grandi sfide

seguono grandi resistenze

FRASI BREVI E CONCETTI SEMPLICI

Chi vuole approfondire

si trova di fronte a un ricatto:

se non si fanno le riforme

adesso, non si faranno più

Pa lch i

e pubblico

Sopra, il Refe-

rendum Day

di sabato.

Accanto, alcu-

ni volantini

per il Sì

Ansa

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LA PAGELLA

Maria Elena BoschiNel prossimo governo,qualunque sia il colore,dovrebbe sedere MariaElena Boschi come ministroal Fraintendimento.Avrebbe così la possibilitàdi testare preventivamenteogni legge e parola, e – seproprio – ritirarle dicendo:“Avete frainteso!”, inveceche cambiare tutta laCostituzione e accorgersenedopo.

ANTONELLO CAPORALE

La scheda

La campagnaper il Sì alre fe re n d u mco s t i t u z i o n a l edi ottobre èstata lanciatasabato daMatteo Renzinel cosiddettoRe fe re n d u mDay aB e rga m o,mentre intutta Italiac’e ra n obanchetti,iniziative eraccolta difirme.Lo slogancentrale dellap ro p a ga n d aè “Basta unSì”. A ottobre,gli italianis a ra n n ochiamati ae s p r i m e rs isulla modificadella Carta,circa 40articoli, dalb i c a m e ra l i s m operfetto allar i fo r m adel Senato