Post on 15-Feb-2019
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI
“E. FALCK” Sede: 20099 SESTO SAN GIOVANNI - Via Balilla, 50
Tel.02/22470857 - Fax 02/26221270
Sede coordinata: 20092 CINISELLO BALSAMO - Via G. di Vittorio, 1 – Tel.02/6181235 - Fax 02/66047415
Sede coordinata: 20093 COLOGNO MONZESE - Leonardo da Vinci - Tel. 02/26707317 - Fax 02/2538358 CORSO SERALE: 20099 SESTO SAN GIOVANNI – Via Balilla, 50 Tel.02.22470857 www.falckserale.it
Cod. Fisc. 85016430150 e-mail: mirc12000g@istruzione.it sito web: http://www.ipfalck.it
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Sede centrale di Sesto San Giovanni Via Balilla, 50 (vicinanze MM1) 20099 Sesto San Giovanni
tel. 02.22470239 - 02.22470857 - 02.2482512
fax 02.26221270
e-mail: mirc12000g@istruzione.it
La sede di Sesto San Giovanni in via Balilla 50 si raggiunge:
linea MM1 Sesto-FS (capolinea)
autobus n° 700 Sesto-FS
autobus n° 701 Sesto-FS Cologno MM2
autobus n° 702 Sesto-FS (via Montegrappa) Cinisello Cologno MM2
autobus n° 712 Sesto-FS (via Montegrappa)
le seguenti linee ferroviarie:
Linea S8 Lecco - Carnate - Milano P.ta Garibaldi
Linea S11 Chiasso - Como S.Giovanni - Milano Pta Garibaldi
Linea S9 Seregno - Monza - Milano S. Cristoforo
La sede si raggiunge a piedi in 10 minuti dalla fermata MM1 Sesto FS
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Sede coordinata di Cinisello Balsamo
Via G. di Vittorio, 1
20092 Cinisello Balsamo
tel. 02.6181235
fax 02.66047415
La sede coordinata di Cinisello Balsamo in via G. di Vittorio si può raggiungere (clicca qui)
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Sede coordinata di Cologno Monzese
Via Leonardo da Vinci, 1
20093 Cologno Monzese
tel. 02.26707317
fax 02.2538358
La sede coordinata di Cologno Monzese in via Leonardo da Vinci 1 si può raggiungere:
Linea MM2 Cologno Nord (capolinea)
Autobus 701 (Cologno M.se)
Autobus 702 (Cologno M.se)
Autobus 709 (Cologno M.se)
Autobus Z 302 Cologno Nord MM2 Brugherio
Autobus Z 305 Cologno Nord MM2 Carugate Cernusco
Autobus Z 307 Cologno Nord MM2 Burago Vimercate
Autobus Z 323 Cologno Nord MM2 Brugherio Concorezzo Vimercate
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1 .Organigramma anno scolastico 2015/2016
ORGANIGRAMMA
a.s.2015/16
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Lucia Pacini
COLLABORATORI DEL DS Prof. Annalisa Sorce (vicaria)
Prof. Davide Bassani
COORDINATORE
SESTO
COORDINATORE SESTO
SERALE
COORDINATORE SEDE
CINISELLO
COORDINATORE
SEDE COLOGNO
Prof. Annalisa Sorce Prof. Gianluigi Cattaneo Prof. Davide Bassani Prof. Maria Rosa Dondoni
SOSTITUTO
COORDINATORE
SESTO
SOSTITUTO COORDINATORE
SERALE SOSTITUTO
COORDINATORE
CINISELLO
SOSTITUTO
COORDINATORE
COLOGNO
Prof.Gabriella Muccio Non previsto Prof. Carolina Monteforte Proff. Marra/Recalcati
FUNZIONE STRUMENTALE BES Prof. Marconi
FUNZIONE STRUMENTALE ORIENTAMENTO
Prof. Petone
REFERENTE SITO WEB Prof. Davide Bassani
REFERENTE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Indirizzo socio-sanitario
Prof. Falciglia
Prof. Passarelli
REFERENTI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Indirizzo commerciale
Prof. Marra
Prof. Recalcati
FUNZIONE STRUMENTALE PROGETTO ANTIDISPERSIONE Prof. Leo
SESTO CINISELLO COLOGNO CLA
SSE Coordinatore
di classe Tutor
Alternanza
CLASSE Coordinatore
di classe Tutor
Alternanza CLASSE Coordinatore
di classe Tutor
Alternanza 1A Provenzano 1F Zuccoli 1D Catera 1B Coppola 1G Beccari 1E Loreti 1C Messana 1H Marasco 2D Sfameni Sfameni 1L Lauretta 2F Zuccoli Cascio 2E Di Fino Di Fino 1M Corigliano 2G Fava Fava 3D Sioli Sioli 2A Falciglia Falciglia 2H Salvati Carbonara 4D La Rocca La Rocca 2B Muccio Muccio 3F Poletto Cascio 4E Sfameni Sfameni 2C Pelizza Pelizza 3G Forte Forte 5D Cattaneo Cattaneo 2M Petone Petone 3H DelloPreite DelloPreite 5E Ferramosca Ferramosca 3A Muccio Muccio 4F Radice Oppizzi SESTO SERALE 3B Corigliano Corigliano 4G Valentini Valentini 3C Salvioni Salvioni 4H Rusconi Rusconi 4K Maratea Maratea 3M Dionisi Dionisi 5F Passarelli Passarelli 5K Maratea Maratea 4A Mangano Mangano 5G Galesio Galesio 4P Filone Filone 4B
Ferraro Muccio Gruppo di lavoro educazione
alla salute
Proff. Cattaneo R., Passarelli, Dello
Preite, Zuccoli, Oppizzi, Parisi
5P Cattaneo Cattaneo
4C Marconi Marconi
5A
Petone Petone GRUPPO LAVORO AUTOVALUTAZIONE
D’ISTITUTO
Proff. Sorce, Bassani, Zuccoli,
Cattaneo
5B Faggiano Faggiano
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Direttore
Dipartimento
umanistico
Prof.Coppola
Direttore
Dipartimento
scientifico
Prof.
Monteforte
Direttore Dipartimento area
professionalizzante commerciale
Prof.Marconi
Direttore
Dipartimento area
professionalizzante
sociosanitario
Prof. Provenzano
Referente certificazioni linguistiche
e scambi con l’estero
Prof. Coppola
GRUPPO DI LAVORO ORARIO GRUPPO LAVORO
ORIENTAMENTO
RESPONSABILI DI LABORATORIO
Sesto diurno/serale
Prof. Sorce Prof. Cattaneo Prof. Muccio Metodologie prof. Muccio-Multimediali prof.Salvioni
Cinisello Prof.Monteforte Prof. Valentini Prof. Rusconi Metodologie prof. Butticè –Multimediali prof.Monteforte
Cologno Prof. Recalcati Prof. Marra Prof. Loreti Multimediali prof.Lauretta T.
Commissione elettorale Prof. Marconi, Prof. Di Paola
Responsabili sanzioni fumo Prof.Masciadri Prof. Maratea(Sesto serale); Prof.Marconi Prof. Muccio(Sesto diurno);
Prof. Pontevia Prof. Oppizzi(Cinisello); Prof. Recalcati Prof.Sfameni(Cologno).
2. L’OFFERTA FORMATIVA DI BASE
2.1 Premessa
I percorsi degli Istituti Professionali sono parte integrante del sistema dell’istruzione secondaria
superiore in cui si articola il secondo ciclo di istruzione e formazione di cui all’art. 1 del decreto legislativo
17 ottobre 2005, n.226, modificato dall’art.13 della legge 2 aprile 2007, n.40. Essi sono finalizzati al
conseguimento di un diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore e si caratterizzano per una
propria identità culturale, metodologica ed organizzativa.
Questa si concretizza nell’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura
professionalizzante dell’area di indirizzo.
Dall’anno scolastico 2014/2015, l’offerta formativa dell’Istituto è articolata in due indirizzi,
differenziati nelle diverse sedi e dall’Istruzione e Formazione Professionale offerta in via sussidiaria:
sede di Sesto S. G. diurno:
Servizi sociosanitari
Sede di Sesto serale:
Servizi sociosanitari
Servizi commerciali
Sede di Cinisello Balsamo:
Servizi sociosanitari
Tecnico dei servizi di animazione turistico-sportiva e del tempo libero
Sede di Cologno Monzese:
Servizi commerciali
Tecnico dei servizi di animazione turistico-sportiva e del tempo libero
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2.2 Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi
Il percorso del nostro Istituto ha come obiettivo quello di fare acquisire agli studenti competenze
basate sull’integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare
nei diversi contesti operativi di riferimento.
A conclusione dei percorsi gli studenti sono in grado di:
- agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali
essere in grado di valutare fatti ed orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali;
- utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico,
creativo, e responsabile nei confronti della realtà, nei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento;
- utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei
vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali;
- utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi
ambiti e contesti di studio e di lavoro;
- utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;
- comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei
processi produttivi e dei servizi;
- utilizzare i concetti ed i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed
operare in campi applicativi;
- padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di
lavoro, alla tutela della persona;
- individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza ed impegnarsi nella loro soluzione
collaborando efficacemente con gli altri;
- utilizzare strategie orientate a risultato, al lavoro per obiettivi ed alla necessità di assumere responsabilità
nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale;
- compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l’arco della
vita nella prospettiva dell’apprendimento permanente.
Gli studenti dell’Istituto Falck conseguono la propria preparazione di base con l’uso sistematico di
metodi che attraverso la personalizzazione dei percorsi valorizzano l’apprendimento in contesti formali, non
formali ed informali.
Assume particolare importanza nella progettazione formativa la scelta metodologica dell’alternanza
scuola lavoro che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio.
2.3 Il profilo culturale, educativo e professionale comune agli indirizzi servizi
socio-sanitari e servizi commerciali
L’offerta formativa del “Falck” è connotata dall’integrazione tra una solida base di istruzione generale
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e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad
assumere ruoli tecnici operativi nei settori di servizio di riferimento.
Il percorso formativo dell’Istituto professionale, si articola in cinque anni suddivisi in due bienni ed un
quinto anno, al temine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il conseguimento del diploma
di istruzione professionale, utile anche ai fini della continuazione degli studi universitari.
Il quinto anno è inoltre finalizzato ad un migliore raccordo tra scuola e istruzione superiore ed alla
preparazione all’inserimento nella vita del lavoro.
A ciò tende e mira l’offerta formativa del Falck affinché gli studenti acquisiscano competenze
certificate e riconosciute a livello nazionale ed europeo, idonee a favorire una rapida transizione nel mondo
del lavoro.
Nella nuova didattica i laboratori e le tecnologie applicate hanno assunto un ruolo centrale.
L’orario scolastico è pari a 32 ore settimanali (33 ore nelle classi 1^).
2.4 Risultati di apprendimento
Il profilo dei settori dei Servizi Commerciali e dei Servizi Socio-sanitari si caratterizza per una cultura che
consenta di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del
servizio e le altre figure professionali coinvolte nel processo di lavoro.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
riconoscere nell’evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e
tecnologiche che li caratterizzano;
sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso
di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo;
svolgere la propria attività operando in equipe ed integrando le proprie competenze con le altre
figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del
servizio;
applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla
sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela ed alla valorizzazione dell’ambiente e del
territorio;
intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi
e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di
qualità.
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2.5 Strumenti organizzativi e metodologici
Il primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relative agli assi culturali
dell’obbligo di istruzione.
Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente sin dal primo anno, si fondano su
metodologie laboratoriali per favorire l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative
funzionali a reali situazioni di lavoro. In questa prospettiva, assume un ruolo fondamentale l’acquisizione
delle competenze chiave di cittadinanza che consentono di arricchire la cultura dello studente e di accrescere
il suo valore in termini di inserimento nel mercato del lavoro.
Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità per consentire un raccordo con i percorsi di
istruzione e formazione professionale. Le discipline dell’area di indirizzo assumono connotazioni specifiche
con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, del quinto anno, una adeguata competenza professionale dei
settori commerciali e socio-sanitari. Tale competenza favorisce l’inserimento diretto nel mondo del lavoro
ed il proseguimento degli studi nel sistema dell’istruzione nei percorsi universitari.
La flessibilità didattica e organizzativa è strumento prioritario per corrispondere alle diverse esigenze di
formazione espresse dagli studenti e dalle loro famiglie, alla necessità di prevenire e contrastare la
dispersione scolastica ed assicurare il successo formativo.
Il percorso di studio del “Falck” è caratterizzato da un raccordo organico con la realtà sociale ed economica
locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici, e sociali presenti nel territorio, compreso il
volontariato ed il privato sociale.
La metodologia dell’alternanza scuola- lavoro è funzionale a questo raccordo. A tale scopo si assicurano
spazi crescenti di flessibilità, dal secondo al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle
esigenze indotte dall’innovazione tecnologica e sociale oltre che dai fabbisogni espressi dal mondo del
lavoro e delle professioni del territorio.
Le metodologie didattiche sono improntate alla valorizzazione del metodo laboratoriale e del pensiero
operativo, all’analisi e alla soluzione dei problemi, al lavoro cooperativo per progetti, per consentire agli
studenti di cogliere concretamente l’interdipendenza tra cultura professionale, tecnologie e dimensione
operativa della conoscenza.
2.6 I Profili caratterizzanti la nostra offerta formativa
Il Diplomato di Istruzione Professionale dell’indirizzo “Servizio socio-sanitari” possiede le
competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone
e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.
È in grado di:
• partecipare alle rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti
istituzionali e professionali;
• rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture;
• intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di
assistenza e di animazione sociale;
• applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;
• organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli;
• interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
• individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita
quotidiana;
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• utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica del
miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
Il Diplomato di Istruzione Professionale nell’indirizzo Servizi Commerciali ha competenze
professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella
gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite.
In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’ immagine aziendale
attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli
pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessione che
collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
E’ in grado di:
ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali ed internazionali;
contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa
connessi;
contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile e delle risorse umane;
contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
organizzare eventi promozionali;
utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e
delle corrispondenti declinazioni;
comunicare veicolando due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di
settore;
collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
Il Tecnico dei servizi di animazione turistico-sportiva e del tempo libero interviene con autonomia, nel quadro di azione stabilito, esercitando il presidio del processo di
animazione turistico-sportiva attraverso l’individuazione delle risorse, l’organizzazione operativa,
l’implementazione di procedure di miglioramento continuo, il monitoraggio e la valutazione del
risultato, con assunzione di responsabilità relative al coordinamento di attività esecutive svolte da
altri.
La formazione tecnica nell’utilizzo di metodologie, strumenti e informazioni specializzate gli
consente di:
gestire attività ricreative, culturali e sportive, con competenze di progettazione e organizzazione di
servizi di svago, divertimento e di fruizione di diverse discipline sportive, di promozione di modalità
di integrazione, socializzazione e di apprendimento, di valutazione dell’efficacia delle attività svolte
in relazione alla soddisfazione dei destinatari.
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3. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
3.1 Obiettivi
Unire alla formazione teorica l’esperienza sul campo
Promuovere il successo formativo degli studenti attraverso la cultura del lavoro
Promuovere esperienze di contatto diretto con il mondo del lavoro
Fornire agli alunni occasioni di autovalutazione delle Conoscenze/Abilità acquisiste, nonché di
conoscenza/valutazione da parte delle strutture del territorio
Fornire agli alunni possibilità orientamento alla scelta professionale o universitaria
3.2 Azioni
Visite in azienda per le classi prime
Visite in azienda e stage osservativi e orientativi per le classi seconde
Stage aziendali operativi della durata di 3/4 settimane per le classi terze, quarte e quinte
Interventi di esperti esterni come approfondimento di tematiche curricolari (per tutte le classi)
Preparazione degli alunni all’alternanza scuola lavoro attraverso contenuti teorici e applicativi con
l’intervento di esperti.
moduli formativi sul tema della sicurezza sul posto di lavoro (D.lgs. 81/08);
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4. ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALL’ORA DI
RELIGIONE CATTOLICA
4.1 Premessa
L’Istituto provvede annualmente all’elaborazione, proposta, approvazione, di progetti di attività
alternative alla religione cattolica, destinate a studenti e gruppi di studenti che non si avvalgono di tale
insegnamento. Tali progetti affrontano tematiche di attualità pertinenti l’età e gli interessi degli studenti, con
particolare riferimento alla comunicazione o alla legalità e cultura della legalità. Annualmente si provvede
all’aggiornamento delle attività, con proposta e delibera del Collegio dei docenti.
4.2 I Progetti
News of the world. Impariamo a informarci
Le notizie della settimana: opinioni a confronto
Le competenze di cittadinanza
Che cosa è l’uomo?
Lavorare con Power Point
Approfondimenti temi di attualità
Cinema, storia e letteratura
Approfondimento dell’utilizzo del PC
Lettura del quotidiano in classe
Informiamoci
Impariamo ad informarci
Progetto salute; educazione alla legalità
Alimentazione e salute
In-Forma. Allenare la mente in rete
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5. Quadri orari
5.1 Indirizzo servizi socio-sanitari
MATERIE DI INSEGNAMENTO
1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO
CLASSE
PRIMA
CLASSE
SECONDA
CLASSE
TERZA
CLASSE
QUARTA
CLASSE
QUINTA
A
R
E
A
C
O
M
U
N
E
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4
LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3
STORIA 2 2 2 2 2
MATEMATICA 4 4 3 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2
SCIENZA DELLA TERRA E BIOLOGIA 2 2
SCIENZE MOTORIE 2 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ
ALTERNATIVE 1 1 1 1 1
GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA 1
A
R
E
A
D
I
I
N
D
I
R
I
Z
Z
O
SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 2
SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 2
SCIENZE UMANE E SOCIALI(*) 4 4
SECONDA LINGUA 2 2 3 3 3
ELEMENTI DI STORIA DELL'ARTE ED
ESPRESSIONI GRAFICHE(*) 2
EDUCAZIONE MUSICALE(*) 2
METODOLOGIE OPERATIVE 2 2 3
TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32
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* attività di laboratorio in compresenza
5.2 Indirizzo servizi commerciali
MATERIE DI INSEGNAMENTO
1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO
CLASSE
PRIMA
CLASSE
SECONDA
CLASSE
TERZA
CLASSE
QUARTA
CLASSE
QUINTA
A
R
E
A
C
O
M
U
N
E
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4
LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3
STORIA 2 2 2 2 2
MATEMATICA E INFORMATICA 4 4 3 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2
SCIENZA DELLA TERRA E BIOLOGIA 2 2
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2
RELIGIONE 1 1 1 1 1
GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA 1
A
R
E
A
D
I
I
N
D
I
R
I
Z
Z
O
SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 2
SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 2
INFORMATICA E LABORATORIO 2 2
TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI
COMMERCIALI 5 5 8 8 8
di cui compresenza (4)* (4)* (2)*
SECONDA LINGUA STRANIERA 3 3 3 3 3
DIRITTO / ECONOMIA 4 4 4
TECNICHE DI COMUNICAZIONE 2 2 2
TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32
* attività di laboratorio in compresenza
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5.3 Tecnico dell’animazione turistico- sportiva e del tempo libero
MATERIE DI INSEGNAMENTO PRIMO ANNO
LINGUA ITALIANA 4 (*)
STORIA 2
GEOGRAFIA 1
MATEMATICA 3
LINGUA INGLESE 3
SECONDA LINGUA 2
DIRITTO 2
ECONOMIA 2 (*)
ANIMAZIONE LUDICO SPORT. 2
SCIENZE MOTORIE 2
SCIENZE 3
RELIGIONE 1
*ore di compresenza
C520 – TECNICA DEI SERVIZI 4 ORE: 2 ORE IN COMPRESENZA CON A050
2 ORE IN COMPRESENZA CON A017
TOTALE: 26 ORE DI CUI 4 ORE DI COMPRESENZA + 1 I.R.C.
6. Istruzione degli adulti (corso serale) Percorsi di istruzione di secondo livello
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6.1 Presentazione
Il corso serale dell’Istituto Professionale di Stato “E. FALCK” intende rispondere alla crescente
domanda di educazione permanente che si riscontra in un territorio caratterizzato da un tessuto economico-
produttivo dinamico ed articolato. Oggi il mercato del lavoro è sempre più esigente, ogni settore richiede ai
propri addetti un continuo aggiornamento che tenga il passo con le moderne tecnologie e i nuovi sistemi
operativi.
L’utenza dei corsi serali negli ultimi anni si è diversificata: accanto ai lavoratori che mirano a
riqualificare la propria posizione professionale, è sempre più numerosa la presenza di chi si trova alle prese
con la difficoltà di inserimento (o reinserimento) nel mondo del lavoro e altrettanto numerosa risulta la
presenza di giovani che non studiano né lavorano (NEET).
Il corso serale vuole venire incontro a tutte queste esigenze, mettendo a disposizione degli studenti
adulti la competenza e la professionalità di una scuola statale moderna.
6.2 Modello formativo
La definizione di un modello formativo specificamente rivolto alle esigenze e ai bisogni di studenti
adulti trova un ambito di fondamentale importanza, anzitutto, nell’aspetto prettamente didattico, sia sotto il
profilo contenutistico che sotto quello metodologico.
La programmazione curriculare prevede:
la ridefinizione dei contenuti e degli obiettivi di ciascuna materia, secondo il modello
della “didattica breve”, che privilegia l’aspetto qualitativo rispetto a quello quantitativo orientando
una selezione di nuclei essenziali da approfondire;
la previsione di una tempistica che contempla un primo momento di “realizzazione” - guidato dal
docente e diretto essenzialmente all’introduzione, spiegazione, illustrazione dei contenuti della
materia – e un secondo momento di “consolidamento” che, tenuto conto della scarsità di tempo a
disposizione degli studenti per l’assimilazione e la rielaborazione, valorizza al massimo il tempo
scolastico e cerca di utilizzare una significativa parte di quest’ultimo a tal fine, attraverso forme di
ripasso, studio guidato individuale e per gruppi, esercitazioni, lavori di gruppo, pre-verifiche dirette
a testare il grado di apprendimento.
6.2 Personalizzazione del percorso
L’offerta formativa di un corso serale deve essere in sintonia con la domanda di formazione che
proviene sia dai singoli che dal mondo del lavoro e della produzione. Occorre in particolare un impianto
didattico flessibile, in grado di fornire un insegnamento il più possibile individualizzato e di garantire
efficacemente il diritto allo studio a coloro che intendono riprendere il cammino scolastico interrotto.
Uno degli strumenti che consente la realizzazione di un percorso formativo personalizzato è costituito
dal riconoscimento dei crediti formativi.
Lo studente adulto è portatore di esperienze e di competenze: una scuola serale ha il dovere di
riconoscerle e di valorizzarle.
pag. 17
Il credito formativo costituisce il riconoscimento di competenze già possedute dallo studente ed
eventualmente esonera questo ultimo dal frequentare le lezioni della relativa materia.
Non è possibile l’esonero dalla frequenza di materie per il quinto anno.
A partire dall’anno scolastico 2014/2015 la settimana di lezione va dal lunedì al venerdì, escluso il sabato.
Orario delle lezioni: 17:30 - 22:30.
Il credito scolastico può derivare dall’aver acquisito, in anni precedenti a quello frequentato, crediti:
Scolastici
Derivanti dalla Formazione Professionale Regionale
Derivanti da esperienze formative varie
Derivanti dall’attività lavorativa svolta
Derivanti da auto-formazione
All’inizio dell’anno scolastico, in base alla documentazione presentata e, quando necessario, a specifiche
prove, viene impostato il PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE che definisce il percorso formativo
individualizzato.
6.4 Indirizzo servizi socio-sanitari
MATERIE DI INSEGNAMENTO CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA
Italiano 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Francese 2 2 2
Diritto 2 2 2
Psicologia 3
4
3
Tecn. Amministrativa 0 2 2
Inglese 2 2 2
Metodologie operative
2
0
0
Cultura medico-sanitaria 3 3 3
pag. 18
TOTALE ORE SETTIMANALI 22 23 22
6.5 Indirizzo servizi commerciali
MATERIE DI INSEGNAMENTO CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA
Italiano 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Francese 2 2 2
Diritto 2 3 3
Economia aziendale 6
6
5
Tecnica della comunicazione 2 2 2
Inglese 2 2 2
Laboratorio trattamento testi 1*
1*
2*
TOTALE ORE SETTIMANALI 22 23 22
* ore di compresenza con Economia aziendale
7. Patto educativo di corresponsabilità
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PREMESSA
Fondamento di questo Patto è la consapevolezza che i diritti e i doveri sanciti hanno, come unico e comune
fine delle parti, la realizzazione di un’ efficace formazione degli studenti.
I genitori hanno il compito e la responsabilità naturale e giuridica di curare l’educazione dei figli e di
vigilare sui loro comportamenti.
Tale compito precede ed affianca l’opera della scuola che, mediante l’istruzione, contribuisce allo sviluppo
della personalità degli studenti e alla loro formazione morale e civica, culturale e professionale.
Lo studente partecipa al processo di istruzione che si svolge nella scuola, onde rendersi consapevole e
responsabile delle azioni e delle scelte che compie.
Il patto è dunque uno strumento finalizzato ad eliminare incomprensioni, a saldare intenti che naturalmente
convergono verso un unico fine: potenziare l’efficacia dell’attività educativa e formativa dei giovani
studenti.
Per tali ragioni vengono qui puntualizzati gli impegni che ciascuna delle parti assume, e i diritti che vengono
riconosciuti e riaffermati.
La SCUOLA e con essa il personale, in particolare i docenti, si impegna:
a realizzare i curricula e le scelte progettuali, metodologiche e didattiche indicate nel piano dell’offerta
formativa, per sostenere e tutelare il diritto allo studente alla formazione culturale e professionale;
a favorire il successo scolastico, anche con attività di sostegno e di recupero, deliberate dagli organi
collegiali;
a supportare l’alunno nelle scelte scolastiche e professionali finalizzate al suo progetto di vita;
ad informare gli stessi studenti circa decisioni che li riguardano sui progetti di vita scolastica;
a rispettare la riservatezza dello studente e della famiglia; a comunicare alle famiglie le notizie relative alla
crescita didattica dello studente, e in particolare a situazioni anche non aventi carattere disciplinare, ma che
possono condizionare o costituire ostacolo al processo educativo e di apprendimento;
a procedere periodicamente alle attività di verifica e valutazione, motivando e comunicando i risultati, anche
in forma più immediata e diretta rispetto a quelle previste e istituzionalizzate;
a recepire, ove compatibili con l’organizzazione della scuola e dell’attività didattica, suggerimenti sul
miglioramento dei servizi, nel rispetto dei limiti imposti dalla legge , dai regolamenti e dalle risorse;
ad osservare il principio generale di trasparenza dell’attività amministrativa nei termini e modi previsti dalle
disposizioni normative e regolamentari, in particolare riguardo ai giudizi finali espressi nei confronti degli
studenti.
La FAMIGLIA si impegna:
a fare oggetto di conoscenza e riflessione gli atti che regolano la vita della scuola (regolamento d’istituto),
l’attività formativa (Piano dell’offerta formativa) e i comportamenti degli studenti (“Statuto delle
studentesse e degli studenti”, Regolamento di disciplina);
A partecipare a riunioni, assemblee e colloqui promossi dalla scuola;
A controllare periodicamente il libretto delle giustificazioni dello studente, e a firmare per presa visione le
comunicazioni scuola-famiglia riguardanti situazioni e fatti dello studente;
A giustificare i ritardi e le assenze nei tempi e nei modi previsti dal Regolamento d’istituto, tenuto conto,
con riguardo in particolare alle richieste di entrata posticipata o uscita anticipata, che assiduità e regolarità
costituiscono fondamentale norma comportamentale, oltre che condizione non trascurabile ai fini del
successo formativo;
A collaborare con la scuola, mediante un opportuno dialogo di approfondimento delle circostanze dei fatti di
natura disciplinare, per fare emergere le finalità emendative che il provvedimento e le sanzioni disciplinari
perseguono, al fine di rafforzare il senso di responsabilità dello studente;
A collaborare con la scuola affinché lo studente rispetti le regole e partecipi attivamente e responsabilmente
alla vita scolastica;
A risarcire la scuola per i danneggiamenti causati dallo studente durante la permanenza a scuola o nel corso
di attività curate dalla scuola e svolte anche all’esterno;
pag. 20
A sostenere in via di solidarietà le spese necessarie per riparare i danni causati alla scuola dagli alunni,
quando l’autore del fatto dannoso non dovesse essere identificato.
Lo STUDENTE si impegna:
a mantenere nella scuola un abbigliamento decoroso e comportamenti corretti e rispettosi dell’ambiente e
delle persone;
ad essere sempre provvisto del libretto delle giustificazioni, debitamente compilato e a consegnare alla
famiglia le comunicazioni inviate dalla scuola;
a osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza anche nel caso di attività promosse dalla scuola e
svolte all’esterno, di visite guidate e viaggi d’istruzione;
ad utilizzare correttamente dispositivi macchine, attrezzature messe a disposizione dalla scuola per attività
didattiche e per esercitazioni pratiche;
a svolgere il lavoro richiesto a scuola e a casa, con cura e impegno, rispettando le scadenze fissate per le
verifiche; a riflettere sulla natura e sul significato dei provvedimenti disciplinari.
Il presente documento, parte integrante del POF, viene sottoscritto all’inizio del percorso scolastico, dalla
scuola, nella persona del Dirigente Scolastico, e dalla famiglia, nelle persone dei genitori e dello studente
stesso.
8. VALUTAZIONE
8.1 Criteri di promozione
I Consigli di Classe, tengono conto dei seguenti indicatori:
scostamento rispetto alla situazione di partenza (miglioramento o peggioramento del profitto);
partecipazione attiva alle lezioni ed impegno profuso;
partecipazione attiva ad iniziative di recupero/sostegno in itinere;
partecipazione attiva ad Interventi Didattici ed Educativi Integrativi (IDEI);
considerate anche la possibilità di raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto propri delle
discipline interessate nel corso dell’anno scolastico successivo e l’acquisizione di un metodo efficace di
studio.
La decisione definitiva deve derivare da una valutazione ampia e articolata, all’interno del consiglio di
classe, che tenga anche conto dell’appartenenza al biennio o al triennio e delle caratteristiche specifiche
dell’indirizzo frequentato.
Si procede a promozione per studenti che presentino un’insufficienza non grave in una o più discipline,
tale da non determinare comunque una carenza nella preparazione complessiva.
Complessivamente, quindi, i criteri, ministeriali e d'Istituto, per l'ammissione alla classe successiva
sono:
numero di ore di assenza non superiore al limite consentito (3/4 di frequenza del monte ore annuale):
"ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere
alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato (art. 14 c.7 D.P.R. 122/09).
"Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di
comportamento non inferiore a sei decimi" (art.4 c.5 D.P.R. 122/09).
Non viene ammesso alla classe successiva l’alunno con più di 3 insufficienze o comunque con tre
insufficienze, ma di cui una grave (ovvero inferiore al 5)”
pag. 21
Si procede a non promozione per studenti che presentino insufficienze gravi e/o diffuse e tali da
determinare una carenza nella preparazione complessiva.
8.2 Criteri per l’attribuzione del credito formativo
I Consigli di Classe delle terze, quarte e quinte (titolari della valutazione dei crediti formativi) tengono
conto, oltre che delle esperienze riconducibili all’indirizzo di studi seguito, anche di quelle riferibili alla
formazione personale e civile dello studente.
8.3 Valutazione del comportamento
CRITERI LIVELLI
Frequenza regolare
Ruolo positivo (gestione della leadership positiva) al servizio della classe
Comportamento corretto con docenti e compagni
Consapevole e serio rispetto delle consegne scolastiche e impegno
continuo e non selettivo
Costante rispetto per le scadenze
Partecipazione costruttiva e attenzione costante in tutte le discipline
10
Frequenza regolare
Comportamento corretto con docenti e compagni
Costante rispetto per le scadenze
Partecipazione attiva e attenzione costante
9
Frequenza abbastanza regolare
Comportamento nel complesso corretto
Sostanziale rispetto delle scadenze
Partecipazione attenta
8
Frequenza non del tutto regolare (frequenti ritardi e uscite anticipate)
Comportamento a volte scorretto e spesso ripreso dai docenti
Scadenze non sempre rispettate o rispettate solo su sollecitazione dei
docenti
Partecipazione discontinua
7
CRITERI LIVELLI
Frequenza discontinua; spesso superati i ritardi concessi
Comportamento spesso al limite della correttezza e a volte verbalizzato sul
registro di classe
Comportamento scorretto nei confronti di insegnanti e/o compagni e/o
altre figure operanti nella scuola e sanzionato dal Consiglio di Classe con
provvedimento/i disciplinare/i a seguito del/i quale/i non si è notato un
miglioramento nel percorso di crescita e maturazione
Mancanza di rispetto per le scadenze
Scarsa partecipazione
2 note disciplinari per uso del cellulare in classe
6
pag. 22
Rifiuto sistematico delle regole dell'Istituto
Comportamento fortemente scorretto nei confronti di insegnanti e/o
compagni e/o altre figure nella scuola e sanzionato dal Consiglio di Classe
con provvedimento/i disciplinare/i a seguito del/i quale/i non si è notato
nessun miglioramento nel percorso di crescita e maturazione
Evidente ed assoluta inosservanza di scadenze ed impegni
5
NB: LA DELIBERAZIONE SUL VOTO DEVE TENER CONTO DI ALMENO DUE PARAMETRI, TRE
PARAMETRI PER IL 10.
8.4 Griglia di valutazione nelle discipline
OBIETTIVI GIUDIZIO ESPLICITAZIONE DEI LIVELLI VOTO
CO
NO
SC
EN
ZA
Gr. Insuff. Nulla 2
Gr. Insuff. Gravemente carente e frammentaria 3
Gr. Insuff. Frammentaria 4
Insufficien. Diffusa ma insicura e superficiale 5
Sufficiente Diffusa, non approfondita 6
Discreto Diffusa, a tratti dettagliata e precisa 7
Buono Diffusa, sempre dettagliata e precisa 8
Ottimo Diffusa, sempre precisa e approfondita 9/10
AB
ILIT
A’
DE
LL
A D
ISC
IPL
INA
Gr. Insuff. Non sa applicare modelli operativi interpretativi 2/3
Gr. Insuff. Li applica in modo confuso anche se guidato 4
Insufficien. Li applica in modo accettabile solo se guidato 5
Sufficiente Li applica in modo accettabile autonomamente 6
Discreto Li applica con sicurezza e precisione autonomamente 7
Buono Li applica con sicurezza e precisione in situazione Nuove di minima difficoltà
8
Ottimo Li applica con sicurezza e precisione in situazione Nuove di varia difficoltà
9/10
OBIETTIVI GIUDIZIO ESPLICITAZIONE DEI LIVELLI VOTO
US
O D
EL
LIN
GU
AG
G
IO
Gr. Insuff. Ling. grammaticalmente scorretto (ortogr. sintassi) lessico molto limitato, improprio
2/3
Gr. Insuff. Ling. grammaticalm. scorretto (sintassi) lessico limitato, improprio 4
Insufficien. Ling. grammaticalm. spesso scorretto lessico povero, improprio 5
pag. 23
Sufficiente Ling. Prevalentemente corretto lessico elementare, a volte improprio
6
Discreto Ling. grammaticalmente corretto lessico elementare, appropriato 7
Buono Ling. grammaticalmente corretto lessico ricco, appropriato 8
Ottimo Ling. grammaticalmente corretto, lessico molto ricco, sicuramente appropriato
9/10
CA
PA
CIT
A’
DI
EL
AB
OR
AZ
ION
E
Gr. Insuff. Nessuna 2
Gr. Insuff. Confusa, difficoltosa, lacunosa anche se guidata 3
Gr. Insuff. Parziale anche se guidata 4
Insufficien. Globale solo se guidata 5
Sufficiente Globale e autonoma 6
Discreto Globale, autonoma e precisa 7
Buono Esauriente, autonoma e precisa 8
Ottimo Esauriente, autonoma e precisa; coglie anche le informazioni implicite
9/10
9.Attività e progetti
9.1 Orientamento
Le azioni di orientamento, del nostro Istituto, si differenziano a seconda delle diverse fasi del percorso
formativo e possono essere suddivise principalmente in tre momenti: in entrata, in itinere e in uscita.
In entrata le azioni sono rivolte
Agli studenti di seconda e terza media;
Agli studenti e alle loro famiglie: attività di scuola aperta e partecipazione alle vetrine della scuole
superiori organizzate sul territorio;
In uscita le attività prevedono:
Approfondimenti disciplinari e incontri con enti e consulenti esterni con l’obiettivo di preparare gli
studenti al mondo del lavoro;
Orientamento universitario attraverso la ricerca on-line, distribuzione di materiale informativo,
organizzazione di incontri in sede e presso le università;
9.2 Iniziative di recupero e sostegno
L’istituto attiva diverse modalità di recupero e sostegno.
Corsi di recupero dopo gli scrutini del primo quadrimestre;
Recupero in classe da parte del docente curriculare in Itinere;
Corsi estivi sulle discipline concordate in collegio docenti;
Spazio settimanale pomeridiano di studio assistito.
pag. 24
9.3 Corsi di preparazione alla certificazione linguistica
L’Istituto si impegna ad attivare corsi di preparazione alla certificazione linguistica nella lingua Inglese
e Francese e ad organizzare l’iscrizione agli esami per il superamento dei relativi test.
9.4 Prevenzione della dispersione scolastica
Il progetto si propone di contrastare e contenere il fenomeno della dispersione scolastica, fornendo un
supporto al successo formativo degli studenti. E’ un progetto che arricchisce le attività di recupero e
sostegno in orario curriculare.
Azione: interventi di approfondimento delle competenze di base e di indirizzo nelle classi prime e
seconde in orario curriculare.
9.5 Interventi per gli allievi portatori di bisogni educativi speciali Scuola IPSSCTS “E. FALCK” a.s. 2014/2015
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista 2
minorati udito 1
Psicofisici 62
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 37
ADHD/DOP 1
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale 8
Disagio comportamentale/relazionale 2
Altro: stranieri immigrati ultimo biennio 14
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 66
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 37
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 22
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo
gruppo Sì
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) no
pag. 25
AEC Attività individualizzate e di piccolo
gruppo Sì
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) no
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo
gruppo sì
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) no
Funzioni strumentali / coordinamento Sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) sì
Psicopedagogisti e affini esterni Professionisti ASL sì
Docenti tutor/mentor Per alternanza scuola lavoro sì
Altro: vicepresidi e collaboratori di plesso sì
Altro: Dirigente Scolastico sì
pag. 26
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni (alternanza
scuola lavoro) Sì
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Sì
Altro: No
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI
(coordinatori di plesso e funzioni
strumentali) sì
Rapporti con famiglie (per
orientamento iniziale e in itinere) sì
Tutoraggio alunni No
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva No
Altro: No
Altri docenti
Partecipazione a GLI No
Rapporti con famiglie No
Tutoraggio alunni (referenti per
alternanza scuola lavoro) sì
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva No
Altro: No
D. Coinvolgimento personale
ATA
Assistenza alunni disabili No
Progetti di inclusione / laboratori integrati No
Altro: No
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva No
Coinvolgimento in progetti di inclusione no
Coinvolgimento in attività di promozione della
comunità educante No
Altro: definizione PEI No
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS /
CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità No
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili No
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità Sì
Procedure condivise di intervento su disagio e
simili No
Progetti territoriali integrati No
Progetti integrati a livello di singola scuola No
Rapporti con CTS / CTI sì
Altro: No
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati No
Progetti integrati a livello di singola scuola sì
Progetti a livello di reti di scuole sì
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche /
gestione della classe No
Didattica speciale e progetti educativo-didattici
a prevalente tematica inclusiva sì
Didattica interculturale / italiano L2 sì
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.) No
Progetti di formazione su specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) No
Altro: No
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli x
pag. 27
insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti; x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione
dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo. X
Atro: procedure condivise di individuazione BES senza certificazione medica X
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
pag. 28
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle
pratiche di intervento, ecc.)
1- Dirigente Scolastico:
- Individuazione risorse professionali e assegnazione docenti di sostegno alle classi
- Individuazione criteri di assegnazione che tengano conto di
continuità
presenza di altre figure di intervento
- individuazione criteri per orario di servizio dei docenti di sostegno:
attenzione alle priorità del PEI
attenzione alla non sovrapposizione con altre figure di riferimento
- Coordinamento figure strumentali
per la definizione di procedure condivise per l’individuazione di BES senza certificazione
per la continuità degli interventi tra i plessi
- adempimenti istituzionali (convocazioni, colloqui, rapporti con Enti, promozione aggiornamento,
promozione Accordi di rete e di programma, monitoraggio iniziative, individuazione possibili
risorse aggiuntive,…)
2- Funzione strumentale:
- controllo della correttezza dei passaggi precedenti: armonizzazione orari, coerenza con la
programmazione del Pei,
- formulazione ipotesi individuazione procedure condivise BES privi di certificazione medica,
- rapporti coi docenti di sostegno e i coordinatori di classe per tutte le problematiche in itinere,
- monitoraggio in itinere e finale, segnalazione di problematiche al DS da risolvere o sottoporre
all’attenzione del GLI
- propone al collegio le linee di aggiornamento da prevedere per l’anno scolastico con le relative
priorità
3- Collaboratori di plesso:
- presa in carico degli assistenti educativi: controllo orari, attività, presenza,
- segnalazione di problematiche in itinere al DS e/o funzione strumentale
- prima rilevazione e accoglienza di stranieri di recente immigrazione o altri casi di attenzione
4- Referente alternanza scuola lavoro:
- propone le strutture di svolgimento dell’alternanza e cura le procedure di accoglienza e presa in
carico, tanto del tutor scolastico che del tutor aziendale
- controlla che il percorso sia improntato all’acquisizione di competenze coerenti col percorso
formativo ed il PEI
5- Coordinatore di classe:
- promuove la segnalazione di possibili BES e si confronta con la funzione strumentale, oltre che con
i colleghi, poi segnala le sue osservazioni al DS per una prima valutazione del caso
- cura i rapporti con la famiglia e le strutture socio sanitarie di riferimento e relaziona
periodicamente sull’andamento ai colleghi per il tramite della bacheca sul registro elettronico,
- segnala tempestivamente qualsiasi situazione atipica alla funzione strumentale
5- Docente di sostegno:
- oltre ai doveri istituzionali, cura il proprio aggiornamento in riferimento ai casi in carico
- collabora col coordinatore di classe per l’individuazione tempestiva e precoce di BES o DSA
- cura la collaborazione con eventuali altre figure di riferimento sui casi che segue
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Incentivazione della partecipazione a percorsi formativi specifici di tutti gli insegnanti.
Formazione interna all’Istituto da parte di docenti specializzati o con esperienza in materia di BES sulla base di
un percorso formativo proposto dalla funzione strumentale e approvata dal Collegio docenti.
pag. 29
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
- individuazione obiettivi minimi delle discipline
- individuazione strumenti compensativi e dispensativi DVA, DSA, BES individualizzati e condivisi
- verifica della corretta applicazione e monitoraggio da parte della funzione strumentale, anche su
segnalazione del coordinatore di classe o da parte del docente di sostegno
- valutazione del percorso e rimodulazione degli obiettivi minimi, con particolare riferimento ai BES
stranieri (vuoi di recente immigrazione che in Italia dall’ultimo biennio)
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
- Commissione orario: modula l’orario dei docenti di sostegno statali, sentite le esigenze del PEI ed un
“desiderata” del docente
- Nella definizione dell’orario, va tenuto conto del giorno libero: non si possono lasciare liberi i sabati a
tutti i docenti, a prescindere dalle altre condizioni
- Funzione strumentale:
armonizza l’orario di eventuali educatori, sentito il parere vincolante della commissione orario. Si
deve garantire la non sovrapposizione con docenti di sostegno, altri educatori, altre compresenze.
Coordina gli interventi tra i vari interlocutori istituzionali e la famiglia, fissando in via prioritaria
eventuali forme di coinvolgimento della famiglia col progetto educativo
Relaziona al Gli sull’andamento dell’organizzazione complessiva (problematiche e prospettive di
miglioramento)
- Docente di sostegno: segnala tempestivamente situazioni problematiche, sia al coordinatore di classe che
alla funzione strumentale
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
esistenti
SI può prevedere almeno una mappatura dei servizi esistenti
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
- Ruolo delle famiglie: passaggio di informazioni, condivisione del PEI o PDP, previsione di strategie di
intervento concrete, ad esempio partecipazione a corsi di aggiornamento con i docenti, promozione di
giornate di sensibilizzazione, incontri di orientamento con altri genitori DVA o DSA prima
dell’iscrizione in prima superiore.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
Redazione, a cura dei consigli di classe, di PEI e PDP, con verifica intermedia e finale (es. alla fine del
quadrimestre e alla fine dell’anno scolastico) insieme alle famiglie e ai servizi.
Si potrebbe approfondire la tematica relativa all’individuazione dei BES (criteri di individuazione, analisi di caso,
definizione strategie di intervento, condivisione con famiglie,).
Si può considerare anche il curricolo in relazione all’esperienza di alternanza.
Visti i casi più gravi, valorizzare esperienze integrate con altri soggetti esterni.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Utilizzo di docenti specializzati, Educatori, Assistenti alla comunicazione e personale ATA nello svolgimento di
progetti d’Istituto mirati per l’inclusione e l’integrazione.
Collaborazione dei consigli di classe con Funzioni strumentali e docenti di sostegno.
Organizzazione mirata, confronto periodico con la funzione strumentale, raccordo con l’esperienza di alternanza.
pag. 30
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Partecipazione a bandi di assegnazione di risorse aggiuntive promosse da Enti esterni
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i
diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Raccordo
con le scuole medie per favorire un consiglio orientativo mirato ed efficace pensando alle effettive
potenzialità che gli studenti con BES potrebbero spendere in un contesto lavorativo
con i servizi del territorio per mirare a un efficace orientamento in uscita ed, eventualmente,
organizzare, alla fine del quinto anno, percorsi lavorativi guidati o protetti
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 20 ottobre 2015
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29 settembre 2015
9.6 Progetto Sport
Il progetto si fonda sul valore che l’attività motoria e sportiva rappresenta nella crescita dei giovani, e
mira a
Favorire lo sviluppo psicofisico degli studenti.
Incrementare la motivazione nei confronti dell’attività motoria e della pratica sportiva.
Favorire l’abitudine al movimento nell’ambito di corretti stili di vita.
Migliorare la socializzazione e l’integrazione di tutti gli studenti.
Promuovere l’educazione al rispetto dell’altro come avversario nell’ambito di una competizione.
Contribuire alla crescita emotiva e sociale degli studenti.
9.7 Visite guidate e viaggi di istruzione
L’Istituto promuove visite guidate e viaggi di istruzione finalizzati alla migliore comprensione della
realtà anche sociale che ci caratterizza, attraverso iniziative a carattere sociale e a carattere linguistico
(stage).
pag. 31
9.8 Sportello psicologico
In considerazione della fragilità emotiva e relazionale che caratterizza il percorso scolastico degli
adolescenti, si è ritenuto essenziale prevedere l’intervento di supporto di uno psicologo che possa aiutare
studenti, famiglie, docenti, a migliorare i processi di integrazione e accoglienza per le classi prime.
Essenziale è l’individuazione precoce di casi di disagio individuale, così da potere, in modo tempestivo,
intervenire in maniera adeguata. Si prevedono quindi, modalità di osservazione e monitoraggio, interventi
di formazione e sportello di consulenza che dia la possibilità, in modo diretto e riservato, di conoscere le
problematiche di crescita sulle quali intervenire in maniera mirata e individualizzata.
9.9 Promozione della salute
Perché promuovere la Salute nelle Scuole?
• Per migliorare il rendimento scolastico.
Studenti sani imparano meglio. L’interesse maggiore di una scuola è massimizzare i risultati di apprendimento dei
propri alunni. Una “Scuola che Promuove Salute” (HPS - Health Promoting School) in maniera efficace contribuisce
in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi pedagogici e sociali.
• Per facilitare l’azione in favore della salute attraverso lo sviluppo di conoscenze e competenze in ambito cognitivo,
sociale e comportamentale. La scuola è un ambiente in cui i temi di salute sono utilizzati per integrare ed arricchire
l’acquisizione delle competenze minime dell’apprendimento e sviluppare le competenze di base di lettura, scrittura e
calcolo matematico. Le HPS contribuiscono a tale compito attraverso la costruzione di saperi specifici e di base in
termini di conoscenza, comprensione, analisi e sintesi delle informazioni e la ricerca di soluzioni (problem solving)
per problemi locali e mondiali. Gli studenti possono imparare e mettere in pratica abilità personali e sociali e corretti
stili di vita in grado di migliorare il proprio apprendimento.
PRINCIPI DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE.
Una scuola che promuove salute:
➡ promuove la salute e il benessere dei propri studenti;
➡ cerca di migliorare i risultati di apprendimento degli alunni;
➡ sostiene i concetti di giustizia sociale ed equità;
➡ fornisce un ambiente sicuro e di supporto;
➡ richiede la partecipazione e l’empowerment degli studenti;
➡ mette in relazione i problemi e i sistemi propri della sanità e dell’istruzione;
➡ affronta questioni relative alla salute e al benessere di tutto il personale scolastico;
pag. 32
➡ collabora con i genitori e la comunità locale;
➡ inserisce la salute nelle attività correnti della scuola, nell’offerta formativa e negli standard di valutazione;
➡ stabilisce degli obiettivi realistici sulla base di dati precisi e solide evidenze scientifiche;
➡ cerca un miglioramento continuo attraverso un monitoraggio e una valutazione costanti.