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Immagini della Maremma
9 - 14 aprile 2017
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I viaggiatori: Elena Alessandro
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Immagini della Maremma
9 - 14 aprile 2017
2 – L’interno
4 – Per le vie degli Etruschi
3 – La costa
1 – La Maremma in 10 immagini
Indice
Immagini della Maremma
9 - 14 aprile 2017
2 – L’interno
4 – Per le vie degli Etruschi
3 – La costa
1 – La Maremma in 10 immagini
Indice
1.1
La Maremma è il territorio più meridionale della Toscana, coincide
più o meno con la provincia di Grosseto. Noi ne abbiamo percorso
la metà Sud.
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1.2
Ovunque si incontrano le immagini classiche della Toscana, con
gli antichi casali immersi nel verde. In primavera la vegetazione è
rigogliosa e l’ambiente eccezionalmente bello.
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1.3
Paesini medioevali che d’estate sono affollati di turisti, fuori
stagione recuperano il loro fascino sereno. Questa è Sovana.
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1.4
In mezzo alla Maremma c’è la famosa località termale di Saturnia.
L’acqua usata che esce dalle terme ancora calda forma cascatelle
all’aperto in cui molta gente va a fare le cure termali gratis.
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1.5
Ovunque si vedono testimonianze degli Etruschi, i primi abitanti
della regione. Sono sorprendenti le “vie cave” (cioè scavate), che
si trovano nel territorio tra Pitigliano, Sovana e Sorano.
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1.6
Ci sono molte tombe etrusche, specie nella necropoli di Sovana.
Sono austere, non dipinte come quelle di Tarquinia, ma alcune
conservano pregevoli sculture in tufo.
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1.7
Per conoscere la Maremma a volte occorre infilarsi in strade non
agevoli: il giro completo della penisola dell’Argentario si può fare
solo su sterrati in alcuni punti malmessi.
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1.8
La grande cultura gastronomica toscana si manifesta ovunque, ma
è stata la prima volta che abbiamo visto i manichini in vetrina usati
per esibire salsicce.
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1.9
Dappertutto si vedono vigne. Nella zona di Scansano dal vitigno
Sangiovese si produce il giustamente famoso Morellino. Invece gli
altri rossi maremmani non ci sono sembrati niente di speciale.
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1.10
Il bianco ci ha riservato una sorpresa: l’antico vitigno autoctono
Ansonica. Il vino ricavato in purezza da queste uve è ottimo, appena
assaggiato siamo andati in cantina a rifornirci.
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Immagini della Maremma
9 - 14 aprile 2017
2 – L’interno
4 – Per le vie degli Etruschi
3 – La costa
1 – La Maremma in 10 immagini
Indice
2.1
L’interno della Maremma si esplora meglio percorrendo le strade
secondarie che la intersecano: poco traffico e interessanti scoperte.
L’interno
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2.2
I cipressi caratterizzano il paesaggio, come qui a Colle Lupo.
Sembra un posto sperduto, ma parlando con la gente del posto
abbiamo saputo che ci hanno girato delle pubblicità.
L’interno
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2.3
Le campagne sono ben tenute e chiaramente ricche: allevare cavalli
bradi non è da tutti.
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2.4
Nel parco dell’Uccellina abbiamo visto i famosi bovini maremmani
dalle lunghe corna. Sono ancora allevati, anche se forse solo
all’interno del parco.
L’interno
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2.5
Pitigliano è probabilmente il paese più noto e fotografato della
Maremma, sulla sua rupe di tufo.
L’interno
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2.6
Nel borgo si nota come l’antico sia stato sempre riutilizzato
senza complessi, come questa vecchia casa che si appoggia
all’acquedotto mediceo del 1500.
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2.7
Queste sono le cantine del ghetto ebraico, per secoli tanto grande e
importante che Pitigliano veniva chiamata “Piccola Gerusalemme”.
Poi con il fascismo gli ebrei vennero deportati tutti.
L’interno
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2.8
A Sovana si trovano splendidi reperti alto-medioevali. Una lastra
scolpita longobarda, capitelli, e nel piccolo museo un tesoretto di
500 monete d’oro sepolte in un vaso alla fine dell’impero romano.
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2.9
A Saturnia, oltre alle terme, ci sono ovunque ruderi: una porta
romana della città e mura di diverse epoche, più o meno incorporate
in edifici successivi.
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2.10
Anche in Maremma, come ovunque, non mancano i tipi bizzarri.
Questi sono contrari all’energia geotermica, una delle più pulite;
riterranno più ecologico scaldarsi nella stalla?
L’interno
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Immagini della Maremma
9 - 14 aprile 2017
2 – L’interno
4 – Per le vie degli Etruschi
3 – La costa
1 – La Maremma in 10 immagini
Indice
3.1
In primavera le spiagge sono gradevoli: non file di ombrelloni né
folle vocianti, ma un ambiente di cespugli fioriti e spazi liberi.
La costa
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3.2
Questa è la spiaggia di Ansedonia; nessuno fa il bagno, ma molti
passeggiano e si godono l’ambiente.
La costa
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3.3
Dietro molte spiagge ancora resiste la pineta. Come i cipressi in
Toscana anche i pini marittimi non sono spontanei, li si pianta fin
dai tempi dei Romani per consolidare il terreno e per i pinoli.
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3.4
Fuori stagione è difficile trovare un ristorante sulla spiaggia aperto,
ma se lo si trova la tranquillità e il servizio veloce sono assicurati.
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3.5
Per accedere all’Argentario si passa dalla laguna di Orbetello,
rifugio di uccelli e di ottimi crostacei da mangiare nei molti
ristoranti del paese.
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3.6
La penisola rocciosa del monte Argentario è per fortuna in buona
parte lasciata allo stato naturale.
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3.7
Salvo che nelle vicinanze dei centri abitati, tutta la penisola è
coperta di macchia mediterranea.
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3.8
Dall’alto del monte Argentario si vede chiaramente l’isola del Giglio.
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3.9
Più a Nord, nella zona protetta del parco dell’Uccellina (con ingressi
contingentati e controllati), c’è la spiaggia di Marina di Alberese.
E’ bellissima e quasi deserta.
La costa
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3.10
Il posto è talmente appartato e protetto che ci è capitato di
imbatterci in una volpe che si aggirava tranquilla nel parcheggio.
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Immagini della Maremma
9 - 14 aprile 2017
2 – L’interno
4 – Per le vie degli Etruschi
3 – La costa
1 – La Maremma in 10 immagini
Indice
4.1
Le vie cave sono una caratteristica unica del territorio. Realizzate
dagli Etruschi nel tufo tenero e poi usate per millenni scavando
ancora per livellarle, in alcuni tratti sono diventate profonde trincee.
Per le vie
degli
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4.2
Decidiamo di percorrere la strada originale etrusca che collegava
Pitigliano con Sovana: un trekking di alcune ore, per la strada
moderna sono 8 Km. Fuori Pitigliano entriamo in una via cava.
Per le vie
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4.3
La via cava presto diventa stretta e con alti gradini. Non capiamo
come gli antichi la potessero percorrere con i carri, deve essere
molto cambiata nei secoli.
Per le vie
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4.4
Usciti dalla via cava, continuiamo per stradelli gradevoli e ombrosi.
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4.5
Ci circonda un paesaggio agreste di campi, ulivi e case coloniche
con i loro animali da cortile.
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4.6
Poi ci addentriamo all’interno di un bosco. Zero indicazioni, ci
orientiamo con carta e bussola. Sospettiamo che le difficoltà siano
volute: ci sono cooperative locali che offrono trekking con guida.
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4.7
Temiamo di avere perduto la via etrusca, ma ci rassicura trovare
tracce dell’antica strada con i solchi dei carri scavati nel tufo.
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4.8
Usciti dal bosco nella campagna aperta e coltivata, il duomo di
Sovana da lontano ci offre finalmente un punto di riferimento.
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4.9
Nell’ultimo tratto torniamo a percorrere quanto rimane di una via
cava, allargata nel 1800 e poi asfaltata per i nuovi veicoli. indice
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Per le vie
degli
Etruschi
4.10
I ruderi della Rocca Aldobrandesca ci accolgono all’ingresso di
Sovana. Strano pensare che quando fu costruita, intorno al 1200,
la strada che abbiamo percorso noi era ancora quella principale.
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