Dott. Michele Bertelli Terapia Intensiva Polifunzionale · Emergenze Ipertensive: classificazione...

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Dott. Michele BertelliTerapia Intensiva Polifunzionale

Che significa «ogni 8 ore»?

1. Ipotesi 1

Ore 8: BI dalle 24 alle 8 (BI di 8 ore)

Ore 16: BI dalle 8 alle 16 (BI di 8 ore)

Ore 24: BI dalle 16 alle 24 (BI di 8 ore)

2. Ipotesi 2

Ore 8: BI dalle 24 alle 8 (BI di 8 ore)

Ore 16: BI dalle 24 alle 16 (BI di 16 ore)

Ore 24: BI dalle 24 alle 24 (BI di 24 ore)

3. Ipotesi 3

Ore 8: BI dalle 8 alle 8 (BI di 24 ore)

Ore 16: BI dalle 16 alle 16 (BI di 24 ore)

Ore 24: BI dalle 24 alle 24 (BI di 24 ore)

Che significa «ogni 8 ore»?

1. Ipotesi 1

Ore 8: BI dalle 24 alle 8 (BI di 8 ore)

Ore 16: BI dalle 8 alle 16 (BI di 8 ore)

Ore 24: BI dalle 16 alle 24 (BI di 8 ore)

2. Ipotesi 2

Ore 8: BI dalle 24 alle 8 (BI di 8 ore)

Ore 16: BI dalle 24 alle 16 (BI di 16 ore)

Ore 24: BI dalle 24 alle 24 (BI di 24 ore)

3. Ipotesi 3

Ore 8: BI dalle 8 alle 8 (BI di 24 ore)

Ore 16: BI dalle 16 alle 16 (BI di 24 ore)

Ore 24: BI dalle 24 alle 24 (BI di 24 ore)

Oversedation is probably very frequent in

today’s intensive-care units

Terapia Intensiva e sedazione

Le evidenze sugli effetti della sedazione nei pazienti ventilati/ricoverati in Terapia Intensiva

sono ormai molte e tutte concordi:

meno si seda meglio è.

E, se si può, è meglio evitare la sedazione

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Terapia Intensiva e sedazione

Le evidenze sugli effetti della sedazione nei pazienti ventilati/ricoverati in Terapia Intensiva

sono ormai molte e tutte concordi:

meno si seda meglio è.

E, se si può, è meglio evitare la sedazione

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Terapia Intensiva e sedazione

meno si seda meglio è…

…per il paziente!!!

PEGGIO E’ PER L’INFERMIERE

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Qual è la Pressione arteriosa giusta per un paziente ricoverato in

Terapia Intensiva

Qual è la pressione arteriosa giusta per un paziente ricoverato in Terapia Intensiva?

PA 140/70 mmHg

Pressione arteriosa sistolica < 180 mmHg

Pressione arteriosa diastolica > 60 mmHg

Pressione media

Pressione arteriosa → mmHg

Quale unità di misura per la pressione arteriosa?

Pressione → mmHg ( = torr)

cmH2O

1 mmHg = 1,36 cmH2O

Pressione arteriosa → mmHg

Pressione → cmH2O

PAM =3

2(Pd) + Ps

Quando c’è rischio di ipotensione…

1

Quando c’è rischio di ipotensione…

Valutare segni di ipoperfusione d’organo:– Contrazione della diuresi– Incremento lattati sierici– Astenia – Obnubilamento del sensorio– …

Nel trauma cranico…

2

20

Garantire PAS > 90 mmHg

CPP = PAM – PIC

21

CPP = PAM – PIC

Quando c’è rischio di ipertensione…

3

Le Emergenze Ipertensive

Quando c’è rischio di ipertensione…

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Definizioni: eterogeneità

IPERTENSIONE SEVERA:

cittadino con valori pressori in più occasioni di

PAS > 180 mmHg e/o PAD > 110-120 mmHg

CRISI IPERTENSIVA:

aumento repentino dei valori della pressione arteriosa di un qualsiasi cittadino

generalmente PAD > 120 mmHg

È sinonimo di puntata ipertensiva.

Diverso per gli anglosassoni:

Hypertensive crises = Emergencies

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Definizioni

Emergenza Ipertensiva:Aumento dei valori di PA + danno d’organorichiede la riduzione dei valori pressori entro pochi minuti (< 1h).

Urgenza Ipertensiva:Aumento dei valori di PApermette una riduzione più lenta e graduale della PA anche in un periodo di 12-24 h

I valori pressori non sono i dati critici per la definizione e il trattamento

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Definizioni

Emergenza Ipertensiva:Aumento dei valori di PA + danno d’organorichiede la riduzione dei valori pressori entro pochi minuti

(< 1h).

Urgenza Ipertensiva:Aumento dei valori di PApermette una riduzione più lenta e graduale della PA anche

in un periodo di 12-24 h

I valori pressori non sono i dati critici per la definizione e il trattamento

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Definizioni

Paziente APA 200/120 mmHg + emorragia cerebrale

→ EMERGENZA IPERTENSIVA

Paziente BPA 200/120 mmHg + aneurisma cerebrale

→ URGENZA IPERTENSIVA

Paziente CPA 200/120 mmHg

→ IPERTENSIONE ARTERIOSA GRAVE

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2.Urgenza Ipertensiva

“Crisi ipertensive in pazienti che NON presentano alcun danno d’organo,

pur avendo un rischio significativo di subire un danno d’organo,

nel tempo di pochi giorni,

in assenza di trattamento adeguato.”

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1.Emergenza IpertensivaSituazione clinica caratterizzata da:

Improvvisa aumento dei valori di PA(? PAD > 100-130 mmHg ?)

+Danno d’organo

1.SNC: alterazioni neurologiche, retinopatia

infarto o emorragia cerebrale

2.Cuore: scompenso cardiaco, EPA,

dissezione aortica

3.Reni: insufficienza renale

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Emergenze Ipertensive: classificazione

1) Cerebrovascolari1. Encefalopatia ipertensiva

2. Ipertensione maligna

3. Emorragia intracerebrale/ subaracnoidea

4. Stroke ischemico

2) Cardiache1. Angina instabile

2. Infarto miocardico acuto

3. Insufficienza ventricolare sx acuta/EPA

4. Dissezione aortica

5. Dopo intervento di by pass coronarico

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Emergenze Ipertensive: classificazione

3) Renali

1. Glomerulonefrite acuta

2. Ipertensione reno-vascolare

3. Post trapianto renale

4. Malformazione renale

4) Eccesso di catecolamine

1. Crisi da Feocromocitoma

2. Sindrome di Cushing

3. Iperaldosteronismo primitivo

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Emergenze Ipertensive: classificazione

5) Sostanze esogene1. Interazioni alimentari2. Interazioni farmacologiche (anti-MAO, SSRI)3. Cocaina, anfetamine

6) Vari1. Eclampsia2. Trauma cranico3. Emorragia post-operatoria 4. Epistassi massiva5. Ipertensione rebound6. Ustioni7. Iperreattività autonomica (Guillam-Barrè)

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Farmaci utili per

Emergenze

ed

Urgenze ipertensive

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Clonidina CATAPRESANR

α – agonista: recettori α1 → ↓ secrezione adrenergica

• Per ev: 150-300 γ in 5 min 1 fl = 150 γEffetto in pochi min

• Per os: 0,1 mg ogni 20 minEffetto in 30 min- 3h

Graduale riduzione della PAPuò dare effetto reboud e ipertensione paradossa inizialeEffetto sedativo centraleUtile anche nelle crisi d’astinenza

CONTROIDICAZIONI: bradiaritmia grave

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Clonidina CATAPRESANR

α – agonista: recettori α1 → ↓ secrezione adrenergica

• Per ev: 150-300 γ in 5 min 1 fl = 150 γEffetto in pochi min

• Per os: 0,1 m ogni 20 minEffetto in 30 min- 3h

Graduale riduzione della PAPuò dare effetto reboud e ipertensione paradossa inizialeEffetto sedativo centraleUtile anche nelle crisi d’astinenza

CONTROIDICAZIONI: bradiaritmia grave

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Labetalolo TRANDATER

α-β bloccante (1α1, 5-10β ),a breve azione (Goodman, AmJTher 2007)

• Per ev: bolo 20-80 mg, infusione 1-2 mg/minEffetto entro 2-5 min, massimo in 5-15 min,

persiste 2-4 h

Metabolizzato completamente dal fegato

Riduce resistenza vascolare periferica senza ridurre il flusso

Riduzione FC

Mantiene costante CO, flusso cerebrale, renale, coronarico

Effetti collaterali: blocco AV, broncospasmo

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Labetalolo TRANDATER

α-β bloccante (1α1, 5-10β ),a breve azione (Goodman, AmJTher 2007)

• Per ev: bolo 20-80 mg, infusione 1-2 mg/min Effetto entro 2-5 min, massimo in 5-15 min,

persiste 2-4 h

Metabolizzato completamente dal fegato

Riduce resistenza vascolare periferica senza ridurre il flusso

Riduzione FC

Mantiene costante CO, flusso cerebrale, renale, coronarico

Effetti collaterali: blocco AV, broncospasmo

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Esmololo BREVIBLOCR

β1-bloccante selettivo a breve durata d’azione

• Per ev: 0,5 mg/kg + infusione 25-300 γ/kg/minEffetto entro 60 sec, durata 10-20 min

Metabolizzato per idrolisi (no metabolismo epatico/renale)

Indicazioni: aritmie sopraventricolari

ipertensione post-operatoria

IMA

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Esmololo BREVIBLOCR

β1-bloccante selettivo a breve durata d’azione

• Per ev: 0,5 mg/kg + infusione 25-300 γ/kg/minEffetto entro 60 sec, durata 10-20 min

Metabolizzato per idrolisi (no metabolismo epatico/renale)

Indicazioni: aritmie sopraventricolari

ipertensione post-operatoria

IMA

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Metoprololo SELOKENR

β1-bloccante selettivo a media durata d’azione

• Per ev: 2-5-10 mg

Effetto entro 60 sec

Indicazioni: aritmie sopraventricolari

ipertensione post-operatoria

IMA

41

Urapidil EBRANTILR

Agonista recettori serotoninergici presinaptici centrali

↓ tono simpatico centrale

Antagonista recettori α1 adrenergici periferici

↑ vasodilatazione periferica

• Per ev: bolo 10-50 mg, ripetibile

perfusione 10-30mg/h sino 2 mg/min

Non riduce flusso renale né modifica PIC

Attenzione in IMA, scompenso cardiaco acuto

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Urapidil EBRANTILR

Agonista recettori serotoninergici presinaptici centrali

↓ tono simpatico centrale

Antagonista recettori α1 adrenergici periferici

↑ vasodilatazione periferica

• Per ev: bolo 10-50 mg, ripetibile

perfusione 10-30mg/h sino 2 mg/min

Non riduce flusso renale né modifica PIC

Attenzione in IMA, scompenso cardiaco acuto

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Nimodipina NIMOTOP, PERIPLUMR

Ca-antagonista diidropiridinico

• Per ev: 15 γ/kg/h (500 γ/h), sino 30 γ/kg/hEffetto entro 2 min, persiste 4 - 6 h

Spesso effetto non ben preventivabile (anziani)

Rischio di ipotensioni improvvise (segnalati casi di IMA)

Può dare tachicardia riflessa

Metabolismo epatico

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Nimodipina NIMOTOP, PERIPLUMR

Ca-antagonista diidropiridinico

• Per ev: 15 γ/kg/h (500 γ/h), sino 30 γ/kg/hEffetto entro 2 min, persiste 4 - 6 h

Spesso effetto non ben preventivabile (anziani)

Rischio di ipotensioni improvvise (segnalati casi di IMA)

Può dare tachicardia riflessa

Metabolismo epatico

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Nitroprussiato SODIO NITROPRUSSIATOR

Arterio e Veno dilatatore, perfusione continua, deflussori protetti dalla luce

Nitroglicerina VENITRIN, PERGANITR

Nitro-dur, Triniplst, Trinitrina

Venodilatatore, Utilizzare set in polietilene (no PVC, perdita efficacia 20-50%)

Diluire in soluzione glucosata

Isosorbide dinitrato Carvasin DINIKETR

Venodilatatore, metaboliti attivi

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Propanololo INDERALR

Diltiazem DILZENER

Verapamil ISOPTINR

Nifedipina NIFEDICORR

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Trattamento ospedaliero

Approccio terapeutico dipende dalla

presentazione clinica di quel paziente

Le Emergenze Ipertensive

Utilizzare farmaci che si è abituati a maneggiare

Per via endovenosa

Ad azione rapida, facilmente dosabili, breve emivita

Utile monitoraggio cruento continuo della PA

48

La maggior parte delle

catastrofi osservate nel

trattamento delle crisi

ipertensive è

correlata a riduzione

troppo aggressiva della

pressione arteriosa”

Jansen e coll., 1987

49

Trattamento ospedalieroraccomandazioni generali

• ↓ PA 10-20% nella prima ora

• ↓ PA di altro 15-20% nelle successive 2-3h(non necessario un ritorno rapido a PA “normale”)

(?? 180/110 mmHg ??)

• Dissezione aortica: PAS <110-120 mmHg in 5-20 min

Le Emergenze Ipertensive

Dissezione aortica acuta

NecessarioIniziare trattamento precoce ev

Monitoraggio ICU (PA cruenta, urine, stato neurologico)

Obiettivi

--↓PA (PAS <100-120 mmHg in 5-20’)

--↓Contrattilità Ventricolare (FC: 60 -80 bpm)

↓ stress di parete

Farmaci (Chest 2000; 118:214-227)

1. Esmololo o Metoprololo + Nitroprussiato (fenoldopam)

2. Trimetofano se β-bloccante e nitroprussiato inefficaci

Evitare: isolato uso di vasodilatatori

ChirurgiaTipo A (ascendente): sempre

Tipo B: ↓flusso, dolore incontrollabile …

Emergenza Ipertensiva e Stroke cerebrale ischemico

Emergenza Ipertensiva e Stroke cerebrale ischemico

Pazienti (Wallace e Levy, JAMA 81; 246: 2177)

Frequente ipertensione post stroke

Dopo 10 gg da evento acuto 70% pazienti normotesi

Potenzialmente dannoso “normalizzare” PA

Indicazioni (Am Heart Ass: JAMA 92; BMJ 94; Circulation 94 e 2005; Chest 2000; AmJTher 2007)

Trattamento ponderato e cauto (es.↓ PA del 20% nelle prime 24h)

Valuta soprattutto se PAD > 120-140 mmHg e/o PAS > 220 mmHg

se trombolisi (180/100 o 110 mmHg)

Farmaci (Chest 2000; 118:214-227. Amer.Acad.Neurol 2000)

Labetalolo/Urapidil

Nitroprussiato, Nitroglicerina

Nicardipina (↓ischemia cerebrale) o fenoldopam

Evitare: agenti ad azione centrale (clonidina)

Emergenza Ipertensiva e Emorragia cerebrale

Emergenza Ipertensiva e Emorragia cerebrale

TeoriaPrecoce ↓PA → ↓edema vasogenico e previene sanguinamento

Teoria fisiopatologica non dimostrata

Rapida ↓PA → ↑ mortalità (CritCareMed 99;27: 480-485)

Vasospasmo e ↓perfusione area peri-emorragica

Indicazioni (ArchInterMed 86; BMJ 94; Drugs 95; Circulation 2005; AmJTher 2007. )

Trattamento ponderato e cauto Soprattutto se PAS > 180-200 mmHg e/o PAD > 105-120 mmHg

Farmaci (Chest 2000;118:214-227 Amer.Acad.Neurol 2000. )

Labetalolo /Urapidil

Nitroprussiato

Nicardipina o fenoldopam

Evitare: ACE-inibitori, somministrazioni per os, idralazina

agenti ad azione centrale (clonidina)

Ipertensione post-operatoria:•Arbitrariamente definita

•Entro 2-6 ore post intervento

•PAS > 190 mmHg e/o PAD > 100 mmHg

Emergenza Ipertensiva nel Perioperatorio

Cause (V.Gai, 648)

Iperattivazione simpatica

↑ Resistenze vascolari

Farmaci (AmJTher 2007; 14:135-139)

EsmololoUrapidilNitroglicerina (dopo chirurgia coronarica)Nitroprussiato

Controllare valori PA pre-operatoriControllare ipossiemia, ipercapnia, dolore, ipervolemia

Emergenza Ipertensiva e

Ischemia Miocardica Acuta

Cause ↑PA

↑ Lavoro cardiaco → ↑richieste di O2

Compressione coronarica (PP = PAD – P atrio dx)

Lesione endoteliale

Farmaci (Chest 2000; 118:214-227)

Labetalolo o Esmololo + Nitroglicerina+ nitroprussiato se PA non ben controllata+ morfina, O2

Isosorbide dinitrato per Aereosol 1,25 mg (AmJTher 2007)

Emergenza Ipertensiva e

Edema Polmonare Acuto

Farmaci (Chest 2000; 118:214-227)

Nitroprussiato + Nitroglicerina + Diuretico

Morfina

Ace-inibitori

C-PAP/Bi-PAP

Una pre-eclampsia è definita grave quando

a) L’ipertensione è grave

PAS > 160 mmHg e/o la PAD > 110 mmHg

b) L’ipertensione è moderata

PAS > 140 mmHg e/o PAD > 90 mmHgassociata a uno dei seguenti sintomi:

» epigastralgie,nausea,vomito,cefalea iperreflessiaosteotendinea, disturbi visivi

» proteinuria > 3,5 g/die, creatininemia > 100mmol/l

» oliguria < 20 ml/h

» emolisi,AST > 3 volte il valore normale

» trombocitopenia < 100000/mm3

Farmaci (Chest 2000; 118:214-227. AmJTher 2007; 14:135-139)

• α-metildopa (500-1500 mg/die)

non ha nessun effetto deleterio sul feto

• Calcio-antagonisti (Nicardipina,Nifedipina)

non hanno effetti sul feto,considerati di prima scelta

• β-bloccanti: • Atenololo (Tenormin)

diminuisce il flusso uterino

• Labetalolo (Trandate)

non riportati effetto sul feto

• Magnesio solfato / Idralazina

Evitare: ACE-inibitori, sartanici,

nitroprussiato (cianuri), diazossido (ipoglicemia)

Ipertensione severa gravidica

61

Conclusioni

• Differenziare

Emergenze ed Urgenze ipertensive

• Preferire farmaci

ev, breve emivita, facilmente dosabili

• “First, do not Harm” (MedClinAm 2006; 90:439-451)

Profilassi TVP

Il paziente ricoverato in T.I.

si raccomanda che la valutazione del rischio tromboembolico/emorragico sia eseguita come procedura di routine e che la tromboprofilassisia iniziata come routine in tutti i pazienti che

non presentano controindicazioni

Profilassi TVP

Mezzi di profilassi del tromboembolismo venoso

1. MOBILIZZAZIONE PRECOCE

2. TERAPIA FARMACOLOGICA

3. CALZE ELASTICHE A COMPRESSIONE GRADUTA (CCG)

4. COMPRESSIONE PNEUMATICA INTERMITTENTE (CPI)

Sono efficaci per la profilassi della TEV nei pazienti a rischio con controindicazione assoluta alia profilassi farmacologica per alto rischio emorragico

Profilassi TVP

COMPRESSIONE PNEUMATICA INTERMITTENTE (CPI)

TERAPIA FARMACOLOGICA

Le linee guida internazionali indicano per la profilassi nel paziente medico i seguenti farmaci:

• ENF (eparina calcica) 5.000 UI sc 2-3/dì

• enoxaparina 4.000 UI sc 1/dì

• dalteparina 5.000 UI sc 1/dì

• fondaparinux 2,5 mg sc 1/dì

• nadroparina 3.800 UI sc 1 1/dì

• parneparina 4.250 UI sc 1/dì

• reviparina 4.200 UI sc 1/dì

Profilassi TVP

TERAPIA FARMACOLOGICA

Sebbene possa essere giustificato l'uso dell'eparina non frazionata (ENF),

sono da preferire le

Eparine a Basso Peso Molecolare (EBPM) e Fondaparinux per il minor rischio di

piastrinopenia da eparina e per la più vantaggiosa somministrazione

(unica iniezione al giorno).

Controindicazioni assolute alla profilassi con terapia farmacologica:

• sanguinamenti in atto • piastrinopenia «20.000/mL• interventi chirurgia oculare recente• puntura lombare, anestesia lombare o epidurale nelle 4 h precedenti o

prevista nelle 12 ore successive alla somministrazione.• coagulopatie congenite non trattate (emofilia e malattia di von

Willebrand grave).

• per piastrinopenie fra 20.000 e 50.000/mL e indicata la valutazione individuale del rapporto rischio emorragico/rischio trombotico.

• È raccomandata la profilassi con EBPM neipazienti con lesione midollare acuta

• Nei pazienti con trauma cranico è consigliatol’inizio precoce della profilassi meccanica, laprofilassi farmacologica è suggerita a partiredal terzo giorno post-trauma, eventualmentedopo esame (TC o RMN) con documenta unanon evoluzione del quadro emorragicocerebrale

Eparine a Basso Peso Molecolare

• La terapia con eparina a basso peso molecolare sia quella somministrata a scopo terapeutico che profilattico non richiede monitoraggio di laboratorio*

Gli aumenti dell'aPTT (tempo di tromboplastina parzialmente attivata) e dell'ACT (tempo di coagulo attivato) che possono verificarsi a dosaggi elevati, non sono linearmente correlati con l'aumentata attività antitrombotica dell'enoxaparina sodica e sono quindi esami inadatti e inaffidabili per il monitoraggio dell'attività dell’EBPM.

• Le eparina EBPM possono essere somministrate per via sottocutanea in una o due somministrazioni (a domicilio, dallo stesso paziente), usando dosi fisse proporzionate al peso corporeo del soggetto.

Il trattamento domiciliare è più gradito dalla maggioranza dei pazienti rispetto al ricovero ospedaliero.

VANTAGGI DELLE EBPM RISPETTO ALL’EPARINA NON FRAZIONATA

enoxaparinaCLEXANE ®

POSOLOGIA E MODALITA' D'ASSUNZIONE

Trombosi Venosa Profonda

TRATTAMENTO

• ogni iniezione di 100 U.I. aXa/kg di peso corporeo

• una iniezione ogni 12 ore per 10 giorni.

enoxaparinaCLEXANE ®

POSOLOGIA E MODALITA' D'ASSUNZIONETrombosi Venosa Profonda

PROFILASSI

4.000 U.I. aXa (0,4 ml)/die una volta al giorno.

PRECAUZIONI PER L’USO:

1. PAZIENTI CON INSUFFICIENZA RENALE (Clearance < 30 ml/h)

2. PAZIENTI E PESO CORPOREO basso peso corporeo ( U<57 kg, D<45Kg) e obesi

3. PAZIENTI ANZIANI

enoxaparinaCLEXANE ®

IN CASO DI SOVRADOSAGGIO

La dose di protamina deve essere pari a quella di enoxaparina :

1 mg o 100 unità anti-eparina di protamina

per neutralizzare

1 mg (0,1 ml = 100 U.I. aXa) di enoxaparina

In queste condizioni, e anche in caso di dosaggi elevati di protamina, l'attività anti-Xa non viene mai totalmente

neutralizzata (massimo: 60% circa) e permette la persistenza di un'attività antitrombotica.

In casi di assunzione orale massiva

→ non gravi conseguenze (minimo assorbimento)

Paziente 1

Terapia: Coumandin 5 mg/die → aPTT/ aPTTr =

→ PT/ INR ↑

Paziente 2

Terapia: eparina 1400 UI/h → aPTT/ aPTTr ↑

→ PT/ INR =

Paziente 3

Terapia: enoxaparina 8000 UI x 2/die → aPTT/ aPTTr =

→ PT/ INR =

Paziente scoagulato

Ipertermia

Le fluttazioni circadiane fanno sì che la temperatura minima sia registrata nelle prime ore del mattino e

la massima tra le 16 e le 18.

Febbre

• Se T > 38,3 °C

• Può essere pericolosa in caso di ‒ Paziente con Trauma Cranico‒ Paziente Cardiopatico

• In tutti gli altri casi:‒ Può avere un ruolo benefico‒ Valutare se è vantaggioso trattarla

Trattamento

Farmaci1° linea:

Paracetamolo 1 gr ev(max 3 gr/24h, attenzione se insufficienza epatica)

Metimazolo (Novalgina®)

Trattamento

Farmaci

2° linea: Diclofenac (eventuale bolo di 0,2 mg/kg, a seguire

infusione 0.004 -0.08 mg/kg/h)

Trattamento

Farmaci3° linea: Casi selezionati: Cortisone urbason 20 mg ev (max

1 mg/kg) (non evidenza in letteratura)

Raffreddamento fisico• Applicazione di ghiaccio• Infusione fredde• CVVH

…ma il paziente deve essere sedato

Morso di vipera

zanne velenifere

denti non veleniferi

morso di biscia

comune

Morso di vipera

Sede del morso

Che cosa fate ???

L’ A-B-C della rianimazione

Segni di circolazione

Stato di coscienza A (Airways)

Attività respiratoria B (Breathing)

C (Circulation)

TRATTAMENTO EXTRAOSPEDALIERO

TRATTAMENTO EXTRAOSPEDALIERO

Seconda fase: trattamento specifico

DA FARE

• Tranquilizzare il paziente

• Immobilizzare e bendare l’arto colpito come per

una frattura (bendaggio linfostatico)

• Trasportare sempre il paziente in ospedale

• Se è possibile la persona colpita non dovrebbe

camminare e fare sforzi

TRATTAMENTO EXTRAOSPEDALIERO

Seconda fase: trattamento specifico

DA NON FARE

• Incidere la zona della ferita

• Succhiare la ferita

• Applicare lacci emostatici

• Somministrare alcolici

• Somministrare siero antiofidico

TRATTAMENTO EXTRAOSPEDALIERO

Morso di vipera

È una reazione allergica?

Morso di vipera

È una reazione

AVVERSA

la tossicità del composto è legata alla sua composizione chimica.

la tossicità del composto è legata alla sua composizione chimica.

imprevedibili, dovute ad una

risposta anomala del sisitema

immunitario del paziente

È una reazione?

È una reazione tossica

Antidepressivi

triciclici

Clomipramina (Anafranil), Imipramina (Tofranil), Amitriptilina (Laroxyl), Trimipramina (Surmontil), Nortriptilina (Dominans, Noritren), Perfenazina (Mutabon), Trazodone (Trittico)…

Reazioni avverse CHEMIOTOSSICHE

105

Reazioni avverse CHEMIOTOSSICHE

106

Reazioni avverse CHEMIOTOSSICHE

107

Mezzo di

contrasto

Reazioni avverse CHEMIOTOSSICHE

109

Mezzo di Contrasto

↑PGE↑ ANP↑ Adenosina

↑Endotelina↑ Vasopressina↓PGI2

Ischemia sistemica↑Viscosità

ematica

↑Peso osmotico a

livello del tubulo distale

↓Flusso sangue ↓Apporto di O2 ↑Consumo di O2

Tossicità diretta cellulare Ischemia della midollare renale

CIN (NEFROPATIA DA MEZZO DI CONTRASTO)

Reazioni avverse CHEMIOTOSSICHE

111

PREVENZIONE:

• Sospensione farmaci nefrotossici• Idratazione• ???? Acetil-cisteina/ Bicarbonato

Paracetamolo

Reazioni avverse CHEMIOTOSSICHE

114

Reazioni avverse CHEMIOTOSSICHE

115

Reazioni avverse CHEMIOTOSSICHE

116

PREVENZIONE:

• Acetil-cisteina

Alcool

Sono allergico all’aspirina,

quando la prendo mi viene il mal di

stomaco!!!

• NON dipende tossicità intrinseca della molecola

• NON dipendente concentrazione plasmatica

REAZIONE ALLERGICA