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Fascicolo 1 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
Preambolo
Caro/a Amico/a,
Questo Corso propone all’allievo sul Sentiero una cultura
esoterica. Molti studenti, che hanno cercato la Conoscenza in
diverse scuole filosofiche, ignorano il numero di nozioni
esoteriche. Questo corso è dunque un tentativo per rimediare a
questa situazione. Comprende 12 fascicoli che trattano i
seguenti argomenti:
- 1) Principi esoterici fondamentali e principi generali di
condotta umana e sociale.
- 2) La Creazione – il Macrocosmo: la Natura.
- 3) La Creazione – il Microcosmo: l’Uomo.
- 4) Simbolismo passivo.
- 5) Simbolismo attivo: il Verbo.
- 6) Numeri e cicli.
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
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- 7) Rituale – Meditazione – Preghiera.
- 8) I poteri.
- 9) Le scienze segrete.
- 10) La Giustizia Universale.
- 11) I Sette Comandamenti della Fama Fraternitatis.
- 12) Il Servizio e l’Ordine Invisibile.
Questo corso potrà in alcuni punti sembrare denso. Questa
difficoltà scomparirà molto presto, col lavoro che consisterà
nel rileggere spesso il contenuto dei fascicoli e nell’effettuare
gli esercizi proposti. In effetti, lo scopo di questo corso non è di
trasmettere una mini enciclopedia dell’esoterismo ma di dare
una base, un trampolino a un cammino interiore individuale.
Per questo, oltre all’aspetto culturale esoterico, il corso
propone un metodo di iniziazione personale che si sforza di
liberarci di tutti i legami con gli eggregori antichi o attuali.
Questo metodo comporta degli esercizi di meditazione e si basa
su un simbolismo numerico e geometrico avente carattere
universale, ciò che lo rende, precisamente, poco sensibile
all’impronta dei diversi eggregori (confronta fascicolo n°1);
questa condizione facilita l’acquisizione dell’indispensabile
libertà interiore. Ma è ben inteso che colui che voglia seguire
questo corso senza intraprendere il lavoro iniziatico che
presenta, è del tutto libero di farlo.
Il presente corso sviluppa una conoscenza che non è né
alchemica né cabalistica ma che è in accordo con quella
risultante da qualche anno di lavoro operativo in queste
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discipline. Precisiamo che i concetti sviluppati qui sono
essenzialmente di origine occidentale, perfino mediterranea.
In questo studio, non bisognerà perdere di vista che vi sono
nell’esoterismo due aspetti complementari e necessari:
- un aspetto intellettuale che permette di seminare dei
semi nell’inconscio;
- un aspetto interiore in cui noi arriveremo alle vere
conoscenze che non possono esserci trasmesse che
tramite una via detta “cardiaca”.
L’esoterismo ha due strumenti per lo studio: il cervello e il
cuore. Il cervello semina, il cuore raccoglie.
Ora et Labora!
-Jean Dubuis-
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PRIMO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
PRINCIPI ESOTERICI FONDAMENTALI
Che cos’è l’Esoterismo?
La prima cosa da esaminare è ciò che si intende per
“esoterico”. Etimologicamente, questa parola vuol dire:
“interiore” o ciò che è riservato agli adepti, a quelli
dell’interiore in opposizione a ciò che è pubblico, a ciò che si
fa all’esterno e che è essoterico. Ma questo è nettamente
insufficiente per avere una idea soddisfacente di ciò che è la
realtà dell’esoterismo.
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Se noi non vogliamo a priori, conveniamo che è impossibile
definire questo termine che in seguito all’esperienza esoterica,
che trasforma questo a priori in conoscenza vissuta, non può
presentarsi all’inizio del cammino iniziatico.
Scorci sull’origine dell’essere:
Non si può diventare uno studente, poi un adepto
dell’esoterismo senza porsi all’inizio dello studio qualche
postulato la cui esattezza dovrà, poco a poco, rivelarsi tramite
contatti interiori.
Il primo punto è che vi è un Assoluto all’origine di Tutto.
Il secondo punto è che l’uomo ha per origine l’Essenza
dell’Assoluto.
Il terzo punto è che l’insieme della manifestazione non ha che
un fine: fare dello zero, che è il germe dell’uomo nell’Assoluto,
un Infinito.
A partire da questo Assoluto, la gerarchia delle forze, delle
energie, nel senso decrescente, è il seguente:
Essere – Coscienza – Vita – Materia
L’essere nato dal “nulla” crea la coscienza. Dal momento in cui
la coscienza è, essa crea la Vita per il suo bisogno di
evoluzione.
La Vita crea la materia come campo necessario alle sue
esperienze.
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Svilupperemo tutti questi punti ulteriormente.
L’INTERESSE PER L’ESOTERISMO:
Se ci si interessa all’esoterismo, è perché una certa spinta
interiore, una certa necessità di comprendere le cose, di
comprendere se stessi è sentita. Questa spinta significa che noi
abbiamo oltrepassato l’iniziazione del Nadir (momento in cui
l’Involuzione ha condotto al più denso della materia -
confronta fascicolo n°3). Questo bisogno di conoscenza, di
coerenza del mondo non essendo soddisfatti né dalla scienza né
dalla religione, ci fa allora voltare verso le discipline esoteriche
nella speranza di trovare una risposta alla nostra domanda
interiore che è più o meno di dominio dell’inconscio nel
momento in cui essa nasce.
Così, e noi lo vedremo, l’esoterismo conduce tramite tappe a
una certezza sperimentale, a una conoscenza coerente e
soddisfacente del mondo. Ma, all’inizio, la fede gratuita, la
fiducia, sono necessarie come elementi motori del lavoro.
Tuttavia, questa fede deve progressivamente sparire per essere
rimpiazzata dalla Conoscenza. Bisogna essere molto prudenti
finché si è nel dominio della fede perché, se essa può essere la
forza motrice all’inizio, essa può anche condurre
all’accettazione delle peggiori superstizioni o a delle
conoscenze incoerenti.
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COSCIENZA FISICA E SUPER-COSCIENZA:
Nell’esoterismo, quale che sia la disciplina scelta, ognuno deve
trovare da sé la sua Verità tramite la rottura delle sue barriere
interiori. Ricordiamo che si divide generalmente nel mondo
profano lo psichismo dell’uomo in due zone: il conscio e
l’inconscio. In realtà, quest’ultimo non è inconscio ma vi è
nell’uomo una super-coscienza, l’Io Superiore, che è in
contatto permanete con il “Grande Tutto Universale”. Le
necessità dell’Involuzione hanno costruito delle barriere che, in
ogni essere, separano in un modo più o meno “a tenuta stagna”
i diversi livelli di coscienza tra l’Io-Superiore e la coscienza
fisica. La vera iniziazione, il vero scopo dell’esoterismo, è in
primo luogo di rendere queste barriere trasparenti e, in seguito,
di eliminarle in quanto barriere per ritrovare il contatto di
questa super-coscienza.
L’INTELLETTO: OSTACOLO O AIUTO?
Il primo problema che si pone al principiante è quello
dell’intelletto. Alcune scuole filosofiche lo presentano come un
ostacolo sul sentiero iniziatico, del resto tutte lo utilizzano. Il
problema è che le conoscenze, i metodi che permettono di
penetrare nel dominio interiore non possono essere trasmessi e
acquisiti che tramite il canale dell’intelletto; questo problema
diviene effettivamente fastidioso quando l’intelletto cessa di
essere un mezzo per divenire uno scopo, un fine.
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Peraltro, ciò che occorre ben vedere è che, da una parte, il
linguaggio dell’intelletto fisico, che ha la coscienza di questo
mondo, non è il linguaggio del super-conscio; d’altra parte, per
iniziare il dialogo tra questi due livelli di coscienza, occorre
appoggiarsi sul simbolismo che, solo, può oltrepassare le
barriere interiori all’inizio del Sentiero. L’inizio di questo
dialogo è il seguente: l’intelletto si sforza di trasmettere le
immagini mentali tali e quali le comprende al suo livello, alla
coscienza interiore. Questa li digerisce e li rinvia sforzandosi di
trasmettere la sua Verità all’intelletto fisico dell’uomo. Così,
poco a poco, l’effetto delle barriere interiori diminuisce ed esse
divengono delle frontiere aperte che si oltrepassa senza
passaporto. Questo implica che il lavoro deve effettuarsi con
metodo.
CONDIZIONI DEL LAVORO ESOTERICO:
a) Scelta del momento: per lo studio esoterico, il miglior
momento è la sera prima di andare a dormire. Nel caso
in cui lo studio non sia possibile, una revisione mentale,
silenziosa degli studi precedenti deve essere l’ultimo
dei pensieri della giornata prima di addormentarsi.
Questo è importante perché il momento del passaggio
dallo stato di veglia allo stato di sonno è l’istante in cui
le barriere interiori si alzano parzialmente nel senso
fisico-psichico. Per contro, al momento del risveglio, le
barriere si apriranno nel senso psichico-fisico. Occorre
allora non invischiarsi con i problemi della giornata che
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inizia ma sforzarsi di tenere per qualche istante uno
stato di vuoto mentale al fine di facilitare la ricezione
del messaggio dell’interiore. L’interpretazione fisica
che abbiamo deve essere annotata e datata su un
quaderno il più velocemente possibile, altrimenti questa
conoscenza volatile evapora e scompare.
b) Il quaderno: da un punto di vista pratico, è utile che
questo quaderno sia diviso in 7 parti. La prima sarà
consacrata alla notte dal venerdì al sabato, la seguente a
quella dal sabato alla domenica e così via. Ogni venerdì
sera, si mediterà sulle esperienze della prima parte del
quaderno, ogni sabato sera su quelle della seconda
parte, ecc…Si constaterà allora che le stesse notti,
quelle della stessa parte del quaderno, si completeranno
ogni settimana le une con le altre. Si cercherà se le
esperienze delle stesse notti non presentino tra loro un
ciclo lunare, punto che svilupperemo. Vedremo
successivamente per quali ragioni la notte dal venerdì al
sabato è la “Notte Santa” e, di conseguenza, la prima
notte della settimana esoterica.
c) L’oratorio: è utile nello studio dell’esoterismo avere un
oratorio che può essere una piccola stanza o un punto in
una stanza oppure un ripostiglio, o una valigia. Questo
luogo diviene oratorio nel momento dello studio
esoterico, esteriore e interiore. È l’attitudine mentale
dello studente che crea l’oratorio. È preferibile essere
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da soli per il lavoro da fare; tuttalpiù il congiunto può
essere presente. Nessun animale deve essere
nell’oratorio nel corso del lavoro, quale che sia la
simpatia che gli si porta. In effetti, gli animali non
hanno superato l’iniziazione del Nadir, di conseguenza,
la pressione cosmica in loro è l’inverso di quella che si
esercita presso coloro che lavorano sul cammino
esoterico. Le forze occulte dei cani, in particolare, e
ancor più quelle dei gatti che furono utilizzate nelle
magie egizie, non possono che portare noie a coloro che
non sanno dominarle. Se l’oratorio è una stanza ad uso
multiplo, l’animale può essere ammesso ma fuori delle
ore del lavoro esoterico.
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PRINCIPI GENERALI DI CONDOTTA UMANA E
SOCIALE
IL SEGRETO:
La sua applicazione fu oggetto di un’alta sorveglianza in
epoche in cui si temeva che l’iniziazione personale non
smuovesse il potere temporale. È ancora oggetto di numerose
concezioni erronee e la cattiva comprensione della realtà del
suo ruolo è all’origine delle perturbazioni della società
moderna. In effetti, se la realtà esoterica fosse stata più
largamente diffusa, avrebbe, da sé, forse dato nascita a una
religione-filosofia o avrebbe costretto le religioni essoteriche
alla revisione dei loro dogmi. In un caso, come nell’altro, la
compatibilità scienza-religione sarebbe stata maggiore, il
materialismo sarebbe stato meno profondo e l’inquietezza
metafisica attuale sarebbe stata considerevolmente ridotta. Ora,
è questa inquietezza che è alla base di molti disordini del
mondo d’oggi.
Il segreto è utilizzato da numerosi pseudo-maestri, “guru” o
altri; essi ci giocano per nascondere meglio la loro ignoranza,
per darsi dell’importanza tacendo un ben modesto sapere o,
ancora, per far pensare che sono i soli detentori dell’autorità
che apre o chiude la porta del Tempio. È questo l’aspetto
negativo del segreto.
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Noi, diciamo che tutto ciò che aiuta, tutto ciò che conduce alla
porta del Tempio può essere rivelato e deve essere rivelato a
qualunque persona che desideri avanzare sul sentiero esoterico,
essendo inteso che dovrà lavorare e poi condividere, a sua volta
con altri, i segreti che avrà percepito. (Non è detto: “Donate e
Riceverete”.)
Non vi è alcun inconveniente a rivelare i segreti alchemici,
cabalistici o iniziatici poiché il loro uso pratico non può essere
realizzato che da colui che ha lo stato interiore adeguato,
ovvero da colui che è già avviato sul sentiero della saggezza.
Per contro, l’esperienza interiore, o ciò che l’iniziato trova
dietro il Velo del Tempio deve restare segreto. In effetti,
ognuno deve trovarlo da sé. Inoltre, si tratta di una conoscenza
suprema intellettuale che si esprime con il Verbo e non con la
parola umana. Ogni tentativo per trasmettere ad altri le nostre
rivelazioni interiori, lo carica di una responsabilità che non ci si
potrà forse assumere. Alzare il Velo del Tempio ad altri è una
mancanza di saggezza che frena, di sicuro, l’autore sul proprio
cammino.
Riassumendo, nessun mistero sui processi che conducono alla
Conoscenza ma il più grande riserbo sulla natura delle
esperienze che risultano dall’accesso a questa conoscenza.
Un cammino simile è da osservare nel dominio profano, dove,
senza “giocare” col segreto, una certa discrezione e un certo
riserbo sono spesso necessari; questo, per due ragioni di ordine
molto differente. Per prima cosa, avendo fiducia cieca nei
nostri progetti o intenzioni, corriamo il rischio di far scattare
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l’azione negativa degli esseri che ci vogliono nuocere. Bisogna
dunque essere vigilanti. Quindi, il fatto di parlar troppo delle
nostre difficoltà, del lavoro, delle finanze, della salute…, o
anche semplicemente di parlarne, mette in gioco il “potere del
Verbo”. I problemi allora si “cristallizzano”, si fissano e
divengono più complessi, più delicati da risolvere. Bisogna
evitare di dar loro troppa forza attraverso la parola, o con la
scrittura che ha, in questo campo, lo stesso effetto.
GLI APPETITI:
Gli adepti avanti sul cammino esoterico dicono che il cuore
dell’uomo vibra su tutti i piani, così è una guida di grande
importanza. L’amore è l’espressione del cuore, non quella della
sessualità o della melensaggine. L’amore è la generosità nella
comprensione, nell’aiuto agli altri. Ciò non vuol dire che
bisogna tentar di fare la felicità degli altri seguendo la propria
concezione. La vera generosità consiste nel rispettare la libertà
altrui.
In merito agli appetiti, la sessualità, mangiare e bere, la giusta
regola è né eccessi né ascetismo che disseca il corpo e lo rende
poco accessibile alle vere energie spirituali. Ci possono essere
dei momenti in cui un nutrimento ridotto è sostenibile ma
questo non è che momentaneo e sarà necessario quando i
meccanismi che lo giustificano saranno stati compresi.
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La sessualità fa parte delle cose create e ha dunque la sua
necessità al di fuori della procreazione. Senza andare fino al
punto di vista dei Tantrici che raccomandano una via iniziatica
puramente sessuale, poco adatta all’Occidente, noi pensiamo
che una vita di coppia normale sia un aiuto nell’equilibrio delle
energie interne. Le polarità inverse dell’uomo e della donna si
equilibrano reciprocamente. L’uomo originale è androgino e
questa androginia si ristabilisce parzialmente nella coppia
fisica normale. Precisiamo che non vi è approccio
dell’androginia nelle coppie omosessuali (maschili o
femminili).
L’ascetismo può diseccare il cuore e può anche essere un
handicap sul cammino. Tuttavia, una vita solitaria può non
presentare inconvenienti se una generosità mentale sufficiente
vivifica il cuore.
In tutto questo, ognuno deve a poco a poco trovare ciò che gli
conviene perché c’è probabilmente una soluzione per ogni
essere per trovare se stesso.
CONOSCENZA E LIBERTA’:
La prima grande tappa sul cammino dell’esoterismo è di
giungere a presentarsi e a bussare alla porta del Tempio ma
questa si apre solo se colui che si presenta è un Conoscente
libero.
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Le conoscenze che l’uomo può acquisire non sono tutte della
stessa natura né dello stesso valore. In un primo studio
possiamo separare le conoscenze in due categorie. La prima
comprende quelle che provengono dallo studio della natura.
Queste sono delle conoscenze reali che non cambiano, se esse
risultano da studi correttamente condotti. Gli Alchimisti dicono
le conoscenze “fisse”. Così sono le conoscenze acquisite dalla
fisica, la chimica, l’alchimia, l’astronomia, l’astrologia,
ecc…In questo campo, l’uomo è senza azione sulle leggi
apprese. Non può utilizzarle che sottomettendovisi. Non si
domina la natura che obbedendole.
Per contro, esiste una seconda categoria di conoscenze che
risultano dalle convenzioni umane, come il diritto, benché
questo sia o si sforzi di essere una immagine del principio di
equilibrio generale della natura. Ma queste conoscenze,
trasmesse dai costumi, il dominio sociale, anche la maggior
parte dei dogmi religiosi, non sono che conoscenze artificiali
create dall’uomo e che un cambiamento di società o di
religione modifica. È molto utile riflettere su questo perché la
nostra super coscienza non può accettare di ricevere elementi
di conoscenza contrari alle leggi della natura. Le convenzioni
umane la riguardano poco o nulla ed è dunque inutile, o
all’incirca, tentare di trasmettergliele, salvo per un piccolo
punto di etica, quello che concerne il nostro comportamento in
rapporto alla società dove siamo.
Solo l’Iniziato è un essere libero. La libertà fisica dipende dalla
società nella quale noi viviamo e dalla situazione che abbiamo.
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Ma la vera liberazione è ottenuta da una pulizia mentale. Nel
quadro della vita corrente, molte persone si proibiscono dei
comportamenti o si rifiutano delle soddisfazioni,
semplicemente perché sono ossessionate da falsi valori che
hanno impregnato la loro coscienza fisica. Questa
impregnazione è frutto di costumi sociali, dogmi religiosi o
anche di leggi civili che non hanno alcun rapporto con i
principi della Natura o le strutture dell’uomo. Inoltre,
assistiamo a dei blocchi mentali.
Ognuno deve ripulire in lui tutto ciò che ostacola
l’allargamento dei suoi punti di vista, della sua tolleranza, della
generosità del cuore. Non bisogna, in alcun caso, essere
innamorati delle proprie idee. Bisogna paragonare la novità con
quello che si ha e scegliere ciò che ci sembra meglio. Bisogna
saper abbandonare i concetti superati.
GLI EGGREGORI
Noi abbiamo serie ragioni per insistere affinché ogni studente
si sforzi di acquisire un massimo di libertà mentale nel nostro
mondo fisico. In effetti, l’iniziazione vera è una liberazione
totale. Come volete che il vostro Io Superiore vi aiuti a
liberarvi se voi non lo fate nel dominio che vi è già accessibile?
La seconda ragione importante che ci fa insistere su questo
soggetto è quella che concerne la questione degli eggregori.
Cos’è un eggregore? È l’entità psichica e astrale di un gruppo.
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Tutti i membri di un gruppo, che si tratti di una famiglia, di un
club, di un partito politico, di una religione o di un paese, tutti
questi membri sono psichicamente inclusi nell’eggregore
dell’organizzazione alla quale appartengono. Ben inteso,
ognuno di noi appartiene a più eggregori nello stesso tempo.
Dunque, ogni persona inclusa in un gruppo riceve, nel suo
psichismo, le influenze dell’eggregore, cioè della controparte
astrale del gruppo e ciò inconsciamente. Ne risulta, a livello di
inconvenienti, da una parte, delle influenze psichiche
perturbatrici nella maggioranza dei casi e, dall’altra, una
restrizione della libertà interiore. Vi sono degli eggregori da cui
non ci si può liberare, per esempio quello del paese in cui si
abita; ma occorre liberarsi da ogni eggregore che non sia
indispensabile. In effetti, un eggregore si fortifica prendendo
appoggio sui membri che lo costituiscono, i quali, a loro volta,
con la loro azione ripetuta lo vivificano, alimentando in
qualche modo la sua forza. È li che risiede il pericolo per ogni
debuttante, tanto più che la tendenza dell’uomo è di cercare
una protezione, la cui controparte è spesso una restrizione di
libertà. Precisiamo, per ciò che ci riguarda, che l’associazione
dei Filosofi della Natura non pratica alcun rituale di gruppo al
fine di ridurre al massimo l’influenza del suo eggregore.
Attenzione, la Saggezza Eterna ci ha fatto nascere là dove le
cose sono migliori per la nostra evoluzione – quale che possa a
volte sembrare – la libertà mentale interiore non deve fare di
noi degli asociali. Deve semplicemente aprirci la libertà del
cammino interiore liberandoci da ostacoli inutili.
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IL PENSIERO POSITIVO:
Un elemento che è ugualmente molto importante per la riuscita,
sul cammino dell’esoterismo, è l’eliminazione della negatività
dello spirito. Bisogna sforzarsi di vedere dapprima il lato
positivo delle cose, di accordare un a priori positivo.
Dopo studio e riflessione su un problema, si può modellare il
proprio punto di vista, cioè si può prendere coscienza
dell’aspetto negativo della cosa ma si deve sforzarsi, dapprima
di fare emergere l’aspetto positivo, per quanto sia debole.
Vedremo nel fascicolo n°5 l’azione del Verbo. Sapendo che la
parola dell’uomo ha un legame, una risonanza con il Verbo,
bisogna evitare le parole, le frasi negative. Piuttosto che
affermare direttamente l’aspetto negativo di una cosa, è meglio
esprimere positivamente l’inverso del suo carattere negativo.
Ad esempio, se con il Verbo si vuole influenzare il tempo, non
occorre, quando ciò si rivela necessario, desiderare la pioggia,
che è consciamente e inconsciamente considerata da molti
come un fastidio, ma bisogna domandare che la terra riceva
l’acqua di cui ha bisogno per la sua sete e il suo nutrimento.
Nello stesso campo d’azione dello spirito, se non si sente
immediatamente simpatia per una persona, occorre prima
scegliere un contatto per verificare se l’armonia può o non può
stabilirsi. Ugualmente quando una idea o un progetto ci è
presentato, non bisogna rifiutarlo immediatamente. Bisogna
sempre darsi un tempo di riflessione, un tempo di meditazione
prima di rispondere ed esaminare bene i due aspetti, il positivo
e il negativo, ma iniziando sempre dal primo.
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Il lavoro nell’oratorio
PRINCIPI GENERALI:
Noi abbiamo accennato ad alcuni aspetti dell’oratorio in questo
primo fascicolo e andiamo ora a completarlo in vista del lavoro
da effettuare durante tutto questo corso.
INSTALLAZIONE MATERIALE:
- Un luogo consacrato unicamente a questo lavoro è
auspicabile (2 metri quadri sono già sufficienti), senza
essere tuttavia indispensabile.
- Un piccolo altare preferibilmente in legno: una piccola
tavola o qualunque altro supporto saranno adatti.
- Una sedia o una poltrona confortevoli.
- Uno specchio che permetta di vedere la testa e il busto.
- Due portacandele.
- Un turibolo.
- Il necessario per scrivere.
- Possibilità di regolare la luce della stanza (solare o
elettrica).
- Insonorizzazione per quanto sia possibile.
- Temperatura confortevole.
- Sufficiente areazione.
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PREPARAZIONE PRIMA DI ENTRARE
NELL’ORATORIO:
La purificazione con l’acqua è una buona cosa. Farsi una
doccia pensando che l’acqua purifichi il corpo. Vestirsi con
biancheria pulita. Bere un bicchiere d’acqua. (Mens sana in
corpore sano).
REGOLE DA APPLICARE NELL’ORATORIO:
a) Lavoro intellettuale: studio dei corsi, ripetizioni di
esercizi, note eventuali. Bisogna sempre leggere per
intero l’esercizio proposto prima di effettuarlo. L’altare
può ben servire da supporto alla scrittura se non avete
vicino altri punti di appoggio.
L’illuminazione sarà normale. Si può, casomai, bruciare
un po’ di incenso.
b) Lavoro esoterico:
-Luce elettrica debole o nulla.
-Accendere le due candele.
-Bruciare dell’incenso.
-Sedersi confortevolmente. Assumere la posizione
ieratica: busto ben eretto, mani di piatto sulle cosce che
non si toccano, piedi di piatto sul suolo leggermente
distanziati.
1) La respirazione: durante un minuto o due, effettuare
la respirazione al quadrato:
a) Polmoni vuoti, inspirare per 5 secondi;
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b) Trattenete il respiro per 5 secondi;
c) Espirate per 5 secondi;
d) Rimanete senza respiro per 5 secondi;
All’inizio non superate i 4, 5 secondi per fase.
Cessate se il minimo dolore o disturbo compaiono.
2) Sforzarsi di essere mentalmente calmi e
concentrarsi sul fatto che ci si mette all’ascolto
dell’Io Superiore.
3) Intraprendere il lavoro o l’esercizio scelto e
soprattutto annotarlo alla fine della sessione
d’oratorio in quanto non sarà possibile fare tutti gli
esercizi in una sola seduta.
4) A ogni sessione:
a) Avere il pensiero positivo;
b) Sforzarsi di pensare da sé al fine di giungere alla
più grande libertà di pensiero al di fuori di ogni
eggregore;
c) Ascoltare e “aprirsi il cuore”;
d) Meditare il giorno voluto sul quaderno delle
esperienze;
e) Praticare un tentativo sul vuoto mentale: non si
pensa neanche più che non si pensi;
f) Scegliere un gesto o una frase che significano
che il lavoro è terminato. Annotare il segno che
avrete scelto e conservarlo per un certo tempo.
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ESERCIZIO PROPOSTO: concentrazione sulla dama:
-Procurarsi un gioco di dama o fare da sé una scacchiera bianca
e nera (10 x 10 caselle).
-Porre la dama davanti a sé, orizzontalmente.
-Porre le due candele accese da ogni lato.
-Fissare il proprio sguardo sulla dama. Poco a poco, non
necessariamente nella prima seduta, la dama prenderà una tinta
uniforme, i quadrati spariranno. I quadrati bianchi sono i
simboli dell’energia attiva, i neri, quelli dell’energia passiva. Il
colore uniforme, è il risultato dell’equilibrio tra i due. La
riuscita di questo esercizio contribuisce al riequilibrio delle
energie in noi.
-Effettuare il segno di chiusura.
*****
***
*
Questo primo fascicolo vi sarà potuto sembrare abbondante e
forse, anche, disparato. Ma ci è sembrato necessario dare
dall’inizio un certo numero di informazioni che permettano di
apprendere lo stato di spirito nel quale ci sembra bene di
lavorare con profitto nell’esoterismo.
Ora et Labora !
-Jean DUBUIS-
Fascicolo 2 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
SECONDO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 2 Pag. 2
LA CREAZIONE
IL MACROCOSMO: LA NATURA
È d'uso, nei preliminari delle scuole esoteriche presentare la
creazione sotto due aspetti:
-il macrocosmo, ossia l'insieme della creazione visibile e
invisibile;
-il microcosmo: l'uomo.
Il macrocosmo, la creazione, è il quadro in cui l'uomo si involve
per riuscire ad evolvere.
Iniziamo dunque dallo studio del macrocosmo secondo una
concezione sensibilmente comune alle discipline esoteriche
dell’Occidente. Questa concezione si trova del resto sotto altre
forme in Oriente, le differenze stanno piuttosto nella scelta dei
nomi che nella sostanza stessa.
Noi cercheremo dunque di utilizzare dei termini e delle
immagini i più semplici possibili per cercare di spiegare al
meglio dei concetti molto complessi.
Al principio vi è l’Uno o l’Assoluto o l’Essere Assoluto o ancora
il Grande Tutto.
Il non – manifesto e il manifesto hanno origine dall’Uno.
Fascicolo 2 Pag. 3
Il macrocosmo e il microcosmo hanno origine dal mondo
manifestato.
Premesso ciò, aggiungiamo che la creazione si manifesta
passando attraverso tre tappe che andiamo a sviluppare:
- emanazione dell’Energia Prima;
- differenziazione che crea la dualità nell’energia;
- condensazione o coagulazione dell’energia in materia.
EMANAZIONE DELL’ENERGIA PRIMA
L’insieme della creazione è il risultato di una energia sottile che
sembra emanare dal “nulla” e che alimenta e costituisce la
totalità delle galassie dell’universo. Questo termine di “nulla” di
alcune scuole, non ci sembra soddisfacente, noi gli preferiamo il
termine: “non-manifesto”. L’energia è nell’universo: essa è
manifesta; l’energia non è nell’universo: essa è nel non-
manifesto, ma essa È. Questa energia può essere appresa come
l’Essenza dell’Uno, dell’Essere Assoluto. Una immagine
dell’India è adatta a ciò. Brahma espira: il mondo si manifesta,
l’energia appare. Brahma inspira: il mondo scompare poco a
poco, l’energia torna al non-manifesto. Questa gigantesca
respirazione, di una durata di circa 12 miliardi d’anni, è il
gigantesco ciclo fondamentale dell’universo. È il ritmo della
macchina-universo nel suo lavoro di formazione degli “Dei”.
Questo ciclo conduce a poco a poco al germe dell’Essere, allo
Zero di partenza, all’Infinito del ritorno.
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TRASFORMAZIONE DELL’ENERGIA DOPO LA SUA
EMANAZIONE (tabella 1)
È difficile dare una immagine di questa Energia Prima, tutt'al più
potremmo dire che si tratta di una pressione d'essere. Dal
momento in cui è emanata, essa inizia a subire una preparazione-
densificazione, o preparazione-coagulazione. Ossia la sua natura
si allontana dal "quasi nulla" della sua origine.
Questa densificazione dell'energia non è continua, essa avviene
per livelli. Vi sono 10 livelli corrispondenti a 10 densità
differenti, la più densa, la 10ª, è quella della materia del nostro
mondo. Questi livelli compaiono sulla tavola I; solo i primi tre
sono inerenti, attraverso la fase della preparazione-
densificazione. Nel corso di questa fase, l'energia si "prepara"
ma non si realizza ancora. Essa prepara anche la dualità e la
forma che si manifesteranno a partire dal quarto livello.
DIFFERENZIAZIONE DELL’ENERGIA (tabella II)
Questa energia diviene, ai livelli 3-4, la Materia Prima degli
alchimisti, il Chaos della Bibbia, Spiritus Mundi per altri ecc…
Al livello 4, la dualità potenziale dell'energia si realizza tramite
la differenziazione dell’energia in due parti: l'una attiva, l'altra
passiva. Queste due parti essendo equivalenti formano così la
prima simmetria dell'universo. Il fatto notevole è che le energie
risultanti da questa divisione, saranno più dense, meno sottili
dell’Energia Prima. Su ognuna delle energie risultanti da questa
Fascicolo 2 Pag. 5
divisione si ripeterà questa differenziazione e così, poco a poco,
l'energia sottile acquisirà la densità grossa della materia del
nostro mondo. Ma occorre sapere che in tutte le cose del nostro
mondo (il 10º livello), i 10 livelli di densità sono presenti, il 10º,
visibile, gli altri 9 rimangono dominio dell'invisibile.
Contemporaneamente alla prima differenziazione, appare la
dualità. In un senso, si può dire che da questo istante lo stato
unitario originale scompare e appare la potenzialità dello spazio-
tempo. Questa dualità dona all'energia un doppio attributo:
l'energia attiva andrà a costituire gli elementi della vita, l'energia
passiva gli elementi della materia. Al riguardo, tranne nel testo
alchemico "La Catena d’Oro di Omero", non si trovano
spiegazioni su questo argomento. In questo testo, l'energia della
vita ha per nome il “Nitro” e l'energia della materia il "Sale". In
seguito, questa prima energia della vita si dividerà per dare i due
primi elementi: il Fuoco e l’Aria ugualmente, la prima
energia della materia si dividerà per dare gli altri due elementi:
l’Acqua e la Terra .
TRASFORMAZIONE DELL’ENERGIA IN MATERIA –
VITA E COSCIENZA
a) I 4 elementi: precisiamo, da ora, che gli elementi Fuoco
Aria Acqua Terra che sono delle energie,
non hanno nulla a che vedere con i corpi portanti questi
nomi. Tuttalpiù, questi corpi possono essere i portatori di
quelle energie. In effetti, questi quattro elementi sono
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presenti in ogni cosa e ognuno di essi possiede in sé i 10
livelli energetici menzionati prima. Di modo che in ogni
cosa fatta dalla materia del nostro mondo, si trovino 40
tipi di energia, ed è la variazione nei loro rapporti
reciproci che determinano la natura della materia e il suo
grado di vita e di coscienza. Così:
-nel regno minerale, la materia avrà poco degli elementi
Fuoco e Aria ma di più degli elementi Acqua e
soprattutto dell'elemento Terra;
-nel regno vegetale, le piante avranno poco degli
elementi Fuoco e Terra e molto degli elementi Acqua e
Aria;
-nel regno animale vi sarà molto dell'elemento Fuoco, il
massimo nell'uomo, l'elemento Aria sarà presente ma vi
sarà poco dell'elemento Terra.
Nei tre regni, il grado di vita e il grado di coscienza sono
differenti in potenza. In effetti, la vita animatrice è retta
dall'elemento Fuoco. La combinazione Fuoco-Aria
costituisce l'anima delle cose, ossia la vita capace di
animare la materia perché il Fuoco, solo, non può
comunicare la sua energia alla materia. Il regno animale
essendo quello che ha di più di Fuoco è dunque il più
“vivo” in opposizione al regno minerale che ha poco
Fuoco e che è dunque il "meno vivo". La morte fisica
"animale" è l'allontanamento degli elementi Fuoco e
Aria, l'anima che animava il corpo.
Fascicolo 2 Pag. 7
b) I 3 principi: le energie degli elementi si dividono
nell'animazione dei regni in tre gruppi-principi. Il Fuoco
non può unirsi direttamente agli elementi della materia
Acqua e Terra, è la ragione per cui la presenza dell’Aria
è necessaria nell'anima. Gli alchimisti designano questo
principio dell'anima sotto il nome di Zolfo I. Affinché le energie della vita possano trasmettere la loro
influenza alla materia, è necessario un secondo principio.
Esso comprende l’Aria della vita e l’Acqua della
materia. Questo principio di unione porta il nome di
Spirito e gli alchimisti lo designano sotto il nome di
Mercurio A. Nella mitologia, Mercurio ha come compito
di essere il messaggero degli dei. È lui che stabilisce il
legame tra il mondo spirituale e il mondo materiale. Il
simbolo del caduceo, i due serpenti incrociati,
rappresenta i punti in cui le energie vita e materia si
incontrano.
Il terzo principio è il corpo che comprende gli elementi
Acqua e Terra ma la ricezione delle influenze dell'anima,
trasmesse tramite lo spirito, avviene tramite l'elemento
Acqua. Gli alchimisti designano i principi Acqua-Terra
sotto il nome di Sale G.
Naturalmente è lo stesso nell'uomo in cui questi principi
sono al più alto livello. Precisiamo infine che i termini
Zolfo, Mercurio e Sale non hanno nulla a che vedere con
i corpi portanti questi nomi.
Fascicolo 2 Pag. 8
L’ACQUA SUPPORTO DELLE ENERGIE PLANETARIE
È tramite l'elemento Acqua che le energie cosmiche agiscono
sulla materia. Questo elemento è principalmente contenuto in
tutti i liquidi sebbene i tre altri elementi vi siano ugualmente
presenti ma in proporzioni minime. Questo spiega perché le
influenze astrologiche sono tanto più efficaci quando il corpo è
ricco d'acqua o è allo stato liquido; queste influenze astrologiche
non sono che le manifestazioni planetarie a diversi livelli (tabella
I).
L’acqua piovana o la neve delle alte montagne, allorquando non
siano state contaminate, sono ricche in energia di vita; non è che
alla fonte della neve che il principio di vita sarà liberato perché
lo stato solido fissa le energie e impedisce la loro fuga. Nel
campo omeopatico, il funzionamento delle diluizioni si spiega
tramite la sensibilità dello stato liquido alle energie vitali e
astrali.
Dei tre regni, il regno animale -e l'uomo in particolare- sarà il
più sensibile alle influenze astrologiche. I vegetali lo saranno
meno, essendo la loro "densità" liquida più debole. I corpi solidi,
come i minerali, non saranno praticamente influenzati. Solo, il
mercurio, metallo allo stato liquido, è sottomesso alle influenze
astrologiche. Gli altri metalli, per essere sottomessi a queste
influenze, dovranno essere trasformati in sale che sarà sciolto
nell'acqua.
Fascicolo 2 Pag. 9
SPAZIO-TEMPO E IDENTIFICAZIONE DELLA MATERIA
Torniamo alla dualità sotto il suo aspetto spazio-tempo. Una
osservazione semplice dimostra che, anche a livello del nostro
mondo, esiste un legame indissolubile tra il tempo e lo spazio.
In nessun caso, il percorso di uno spazio si può fare senza un
certo tempo; inversamente, la misura del tempo non può farsi
che tramite un movimento ossia con uno spostamento nello
spazio. In realtà, e benché ciò sia in modo fisico mentalmente
inconcepibile, bisogna pensare che il tempo e lo spazio non sono
che il risultato della differenziazione di un principio unico:
l'Eternità, principio che è uno degli aspetti dell'Energia Prima.
Ma la coscienza non potrà passare dall'eternità allo spazio tempo
del nostro mondo, o viceversa, in una sola grande tappa, senza
forti perturbazioni. Così, questa mutazione si farà in 7 tappe
dette i 7 Giorni della Creazione. La lettura secondo lo spirito
della Genesi su questo argomento dà qualche indicazione.
Aggiungiamo che il riposo del settimo giorno, che è quello del
nostro mondo, simbolizza il fatto che a questo livello l'uomo è
addormentato ai problemi spirituali degli altri spazi-tempo di cui
ha momentaneamente perduto il contatto.
Notiamo ancora che non vi sono che 7 giorni della Creazione,
perché, lo abbiamo visto, nei 3 livelli superiori di energia, lo
spazio-tempo è potenziale e non diviene manifesto che col
quarto.
Fascicolo 2 Pag. 10
I 10 livelli di densità dell'energia costituiscono le 10 tappe
dell'involuzione e dell’evoluzione (tabella I). Ognuno dei livelli
da 9 a 4 incluso costituisce un mondo interiore dell'uomo.
I 3 livelli superiori, che formano un insieme, costituiscono
l'eternità senza spazio-tempo, in un eterno presente. I 7 livelli
inferiori, che formano un secondo insieme, appartengono al
dominio temporale ma ognuno di essi non costituisce un mondo
-salvo l'ultimo- ma un livello di coscienza nell'uomo in cui tutte
le cose sono allo stesso tasso di densità. Così, per il 10º, nostro
mondo, noi constatiamo che le energie: calore, luce, elettricità,
sono adattate alla densità della nostra materia; ugualmente, la
coscienza dell'uomo è adattata a questa 10ª densità ciò gli
permette la percezione e rende la vita e la sua evoluzione
possibili in questo livello. Per farsi un'idea approssimativa dei
livelli più elevati, bisogna immaginarsi tutte queste cose
divenute più leggere, più sottili ma coerenti tra loro. In ogni
livello una vita conscia e coerente è così possibile. Solo le vere
iniziazioni, qualunque sia il metodo tramite il quale sono state
ottenute, danno una immagine corretta di ciò che sono questi
livelli.
LE CAUSE DELL’UNIVERSO
Gli Antichi, Tritemio, Cornelio Agrippa e qualche altro, hanno
affermato l’esistenza di una triplice gerarchia di Potenze
nell’Universo, una gerarchia di Cause che regolano i mondi
invisibile e visibile.
Fascicolo 2 Pag. 11
La Causa Prima, la più potente, è la più vicina all'Assoluto nel
manifesto. La sua azione agisce principalmente ai livelli 1 e 2.
Le Cause Seconde di Tritemio, nel numero di sette,
costituiscono il secondo livello di potenza. Queste Sette Cause
sono spesso designate come le Sette Leggi Doppie, i Sette Geni
Planetari. Le loro azioni si esercitano ai livelli 3, 4, 5, 6,7, 8 e 9.
Sono esse che organizzano il mondo materiale a partire
dall'Invisibile.
Infine il terzo livello di potenza è quello del nostro mondo. È il
risultato dell'azione dei due altri livelli che lo dominano
interamente, con l'eccezione della zona riguardante il libero
arbitrio dell'uomo.
INVOLUZIONE-EVOLUZIONE
L'uomo è in origine un essere eterno in potenza. La natura
dell'Assoluto fa sì che non possa realizzarsi, ossia che non possa,
nell’Eternità, passare da essere in potenza allo stato di essere
realizzato o, ancora, passare dallo Zero all'Infinito.
Per le necessità del suo Divenire, l'uomo volontariamente
"discende" nello spazio-tempo, nei mondi di materia sempre più
densi. Questa è l'involuzione. Quando gli elementi necessari
sono riuniti, l'uomo intraprende il suo viaggio di ritorno: esce a
poco a poco dai mondi densi, è l'evoluzione. La fine del viaggio,
il ritorno, è la reintegrazione nell’Eternità. In questo viaggio,
all’andata come al ritorno, vi sono 10 tappe ossia 10 livelli per
Fascicolo 2 Pag. 12
la coscienza dell'uomo che deve adattarsi ai 10 livelli di energia
e di materia della Creazione.
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***
*
Le conoscenze trasmesse in questo libro sono complesse da
apprendere. Molte di esse concernono un dominio situato al di
là dell'intelletto. La molteplicità dei loro aspetti si rivelerà
vantaggiosa nel prossimo libro dove esse ritroveranno poco a
poco un aspetto unitario.
Il lavoro nell’oratorio
Per questo libro e tutti quelli che seguiranno, riferirsi al libro
precedente e seguire il metodo indicato.
In ciò che concerne l'esercizio della dama, se voi non avete
ottenuto la tinta uniforme, ciò che è molto probabile, lo
proseguirete. Se la tinta uniforme è stata ottenuta, allora potrete
passare all'esercizio successivo.
Fascicolo 2 Pag. 13
ESERCIZIO PROPOSTO: concentrazione sullo specchio
- Lo specchio deve essere sufficientemente grande
affinché il busto sia visibile fino all’altezza del cuore.
- L'illuminazione può essere data sia dalle due candele,
una da ogni lato dello specchio ma non visibili in questo;
sia da una luce elettrica regolabile progressivamente. Si
deve evitare qualunque punto brillante visibile nello
specchio e la sua intensità deve permettere di vedersi
correttamente nello specchio, ma non davanti.
- Non si deve avere alcuna sensazione di freddo.
- Procedere: aprire gli occhi e fissare lo sguardo sulla base
del naso nello specchio. Si possono allora presentare tre
eventualità:
1) non accadde nulla;
2) una sensazione di freddo nei piedi, nelle gambe o nelle
mani si impadronisce di voi;
3) lo specchio, tramite una serie di pulsioni concentriche
iniziando dai bordi, diventa nero.
A seconda di cosa ottenete:
- nel caso 1) ripetete 5 o sei volte
- nel 2) chiudere gli occhi e sospendere l’esperienza
altrimenti si rischia un incontro psichicamente
traumatizzante, anche senza un rischio profondo, con il
“Guardiano della Soglia” ( è chiamata così la percezione
delle nostre Memorie della Natura al più basso livello).
- nel caso 3) la prima tappa è acquisita, ossia che lo
specchio è diventato scuro; ricominciare di nuovo
l'esperienza e quando il "nero" è raggiunto, concentrarsi
Fascicolo 2 Pag. 14
sul cuore con la volontà di rallentarlo. Poco a poco, il
ritmo cardiaco scende e un sentimento di pace invade
l’essere.
È importante raggiungere questo primo risultato perché,
dopo qualche ripetizione dell'esercizio, si può agire a volontà
sul ritmo cardiaco. Così, si può rallentarlo prima di
addormentarsi e soprattutto governarlo in caso di emozioni
violente, questo potrebbe essere necessario nel seguito delle
esperienze.
Nel caso in cui l'eventualità 1 o 2 persista, le soluzioni
seguenti sono da considerare:
a) fare l’esperienza tutti i lunedì, preferibilmente nel corso
della terza ora dopo il tramonto del sole;
b) preparare per il lunedì una infusione di veronica da
prendere nell’ora che segue il sorgere del sole.
Se il "nero" è raggiunto, sempre senza sensazioni di freddo,
l'esperienza può essere proseguita ma qui noi raggiungiamo
il suo punto cruciale. La più piccola deconcentrazione, il più
piccolo incidente impedisce il seguito dell’esperienza.
Supponiamo che il processo continui. Un piccolo chiarore
comparirà nel punto esatto in cui il "nero" è divenuto
completo. Con il ritmo di pulsioni avute per l'apparire del
"nero", lo specchio si schiarirà. Bisogna sottolineare che
queste pulsioni, una sorta di onde concentriche, sono
sincroniche col ritmo cardiaco. L'operatore allora vede nello
Fascicolo 2 Pag. 15
specchio una cosa o un personaggio differente da lui.
L'operatore ha oltrepassato, puntualmente la prima "Soglia"
e ciò che percorre appartiene alle Memorie della Natura.
Quando l'insieme del metodo è padroneggiato, prima di
riprendere la concentrazione, si satura il cervello su un
soggetto scelto. Allora uno degli aspetti di questo soggetto,
nato dalle Memorie della Natura, apparirà nello specchio.
Non bisogna stupirsi dell'aspetto smorto di numerose
immagini perché è il loro carattere e il loro aspetto lunare
che appare.
Se il fallimento totale persiste, installare un simbolo della
luna al di sopra dello specchio (corno di colore argento in
luna crescente).
Se il freddo persiste, continuare la prima fase fermandosi
quando il freddo compare.
Se, ciò che noi vi auguriamo, siete riusciti, nessun
trionfalismo ma modestia, discrezione, nessun uso contrario
all'etica.
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L'esercizio dello specchio non è autoipnosi; è un esercizio che
si basa sul simbolismo. La creazione della dualità non può farsi
che tramite il riflesso dell’Unità su se stessa. Lo specchio è il
simbolo della prima fase della creazione.
Ora et Labora !
-Jean DUBUIS-
Allegati :
-Energia e Materia
-Tavola I: Condensazione dell’Energia in materia o Uovo
cosmico.
-Tavola II: Emanazione energetica.
Fascicolo 2 Pag. 17
ALLEGATO
ENERGIA E MATERIA
Alchimia e Cabala hanno una concezione comune della natura,
dell'energia e della materia. Questa concezione non è così tanto
differente nei suoi principi di quella della scienza ma è,
potremmo dire, nel "perché" e nel "come" che le concezioni
divergono.
Fino ad oggi, la scienza si sforza di dimostrare che la vita è nata
dalla materia senza troppo porsi la domanda di sapere perché la
materia e l’energia esistano.
Il concetto alchemico e cabalistico della Creazione è inverso. Al
principio, non vi è che un "nulla"; solo una spinta universale
d'essere esiste. Questa spinta crea l'energia sotto la forma di
coscienza. Dopo una specie di focalizzazione di questa
coscienza, questa diviene capace di produrre una energia
manifesta. Questa energia onnipresente nell'universo non è la
luce del sole, o delle stelle; è una energia molto più sottile, di
ordine spirituale, e, in seguito a condensazioni, di ordine eterico
(energie del livello lunare).
Nel nostro sistema solare, è il sole che trasforma questa energia
sotto la forma elettromagnetica, energia di cui la luce visibile
Fascicolo 2 Pag. 18
non è che una piccola parte. La medesima cosa avviene nei
sistemi lontani della nostra galassia.
La scienza moderna dice che vi è equivalenza tra energia e
materia, e che per una certa quantità di energia, si ottiene una
certa massa di materia. Da questo punto di vista, Alchimisti e
Cabalisti sono d'accordo. Da molto tempo, gli Alchimisti dicono
che la materia non è che la luce condensata, essa stessa risultante
dalla condensazione della luce astrale, essendo la luce astrale le
energie spirituali menzionate in precedenza.
Esiste probabilmente una possibilità di dimostrazione alchemica
di questo perché numerose opere antiche descrivono dei metodi
per estrarre la luce dai metalli.
La condensazione della luce in materia non si fa in una sola
tappa. La luce, elemento Fuoco, si coagula in elemento Aria, poi
in elemento Acqua, e infine in elemento Terra. Nell'atmosfera,
questi elementi sono raccolti dall'acqua piovana o dalla rugiada.
Nell'acqua, i quattro elementi genereranno due principi nuovi: il
Gur, seme universale e l’Archeus, fecondatore della semenza
universale. È la composizione dell’Archeus che regolerà la forza
e l'orientamento. L’Archeus, può a partire dal Gur, generare i
metalli, i minerali, ma anche le piante nel regno vegetale senza
altra semenza che il Gur. Egli può generare gli esseri senza la
sessualità.
Per comprendere l'evoluzione della Creazione, né la Bibbia né
Darwin sono necessari, benché entrambi comportino delle parti
di verità.
Fascicolo 2 Pag. 19
All'inizio di ogni ciclo galattico, la coscienza crea ciò che le è
necessario; allora inizia la sua lentissima involuzione nel mondo
minerale. Poi, a seconda delle necessità, Gur e Archeus
creeranno i minerali e i metalli più nobili. Terminato questo
ciclo, la coscienza inizierà una evoluzione vegetale. Là ancora
gli esseri vegetali si creeranno in funzione delle necessità
dell'evoluzione.
Infine, inizierà il ciclo animale. In esso, è sempre il Gur e
l’Archeus che creeranno gli esseri necessari all'evoluzione. I
cambiamenti progressivi saranno opera della Natura, i
cambiamenti di livello saranno fatti dal Gur e dall’Archeus.
Alla fine di questo ciclo appare la coscienza di Sé, privilegio
dell'uomo. Là un nuovo tipo di ciclo sopraggiunge perché la
coscienza umana dovrà raggiungere una dimensione galattica in
una involuzione e una evoluzione nei livelli di coscienza.
*****
***
*
Fascicolo 2 Pag. 20
Fascicolo 2 Pag. 21
LA CONDENSAZIONE DELL’ENERGIA O UOVO
COSMICO (Tavola I)
Questo diagramma simbolizza i 10 livelli di condensazione
dell'energia-materia.
-Al di sopra del livello 1, vi è l’UNO o Energia Prima, dominio
dell’Increato, del non-manifesto.
-Da 1 a 3: frontiera infinito-finito.
-Da 4 a 10: mondo finito.
-Da 1 a 10: il mondo creato o mondo manifesto.
A sinistra: le 10 tappe della discesa con semplicemente il
numero del loro ordine. Questi sono dei livelli di perdita di
coscienza dei domini astrali (simboli del centro).
A destra: cammino della risalita. Il simbolo in ogni cerchio
rappresenta il livello astrale risvegliato interiormente a ogni
tappa.
Notare che la dualità e la forma potenziale dei livelli 2 e 3 della
discesa non esistono più alla risalita.
-A- Velo detto degli Abissi che separa lo spazio-tempo
dall'eternità.
-S- Velo della Seconda morte detto anche, nella Cabala, Paroket;
separa l'Astrale solare dall’Astrale lunare.
Fascicolo 2 Pag. 22
-N M- Velo della nascita e della morte che separa l’Astrale
lunare dal mondo della Terra.
Al di sopra di -A- mondo dell’Eternità, vi è: Z, lo zodiaco e
Saturno, simbolo del creatore del tempo. Saturno-Crono divora
i suoi figli: ciò che è nato dal tempo sparisce col tempo.
Tra -A- e -S- vi sono i livelli di energia e della materia (4-5-6)
del mondo astrale solare.
Tra -S- e -NM- vi sono i livelli di energia e della materia (7-8-
9) del mondo astrale lunare.
Al di sotto di -NM- vi è il livello di energia e di materia del
nostro mondo fisico (10).
Si chiama generalmente "Mondo Astrale" i livelli da 4 a 9 inclusi
del dominio dell'invisibile; così chiamato perché le energie
astrologiche dei pianeti corrispondenti a questi livelli sono
particolarmente potenti perché esse sono libere dal freno della
materia.
I livelli da 4 a 6 dell’Astrale solare corrispondono al mondo di
Briah della Cabala, e i livelli da 7 a 9 dell’Astrale lunare al
mondo di Yetzirah. Precisiamo che il termine astrale ha a volte
dei sensi differenti in altre scuole.
Fascicolo 2 Pag. 23
EMANAZIONE ENERGETICA
Tavola II
L’Hyle o Caos è manifestato al livello 4 con la dualità.
Le tre tappe precedenti hanno fatto apparire nella materia le
possibilità attiva e passiva simbolizzate dalla croce nel cerchio.
Fascicolo 2 Pag. 24
Questa tavola si sforza di far provare la simmetria e la
complementarietà tra materia e vita.
Questa tavola che è una chiave alchemica importante dà in modo
semplice il legame tra i 7 componenti della natura: i 4 elementi
e i 3 principi (ricordarsi sempre che si tratta di energie e non di
corpi della Terra corrispondenti a questi nomi).
Fascicolo 3 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
TERZO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 3 Pag. 2
LA CREAZIONE
IL MICROCOSMO: L’UOMO
Iniziate con lo studiare la tavola allegata e tenetela vicino a voi
per lo studio di questo libro.
L'uomo, il microcosmo o piccolo cosmo, è, nella sua struttura
completa una immagine dell'universo. Ha dunque in sé tutti i tipi
di energia strutturante il macrocosmo, o grande cosmo. È qui che
bisogna comprendere le parole di Ermete Trismegisto nella
"Tavola di Smeraldo":
"Ciò che è in basso è uguale a ciò che è in alto, e ciò che è in alto
è uguale a ciò che è in basso per compiere il miracolo di una sola
cosa”.
Andiamo ora ad esaminare le energie citate precedentemente,
ma questa volta nei loro legami e loro azioni nei diversi livelli
di coscienza dell'uomo.
I LIVELLI SUPERIORI NELL’UOMO
Allorquando l'Energia Prima si manifesta e quando essa è ancora
unitaria nella sua essenza, vi appaiono miriadi di punti focali
(livello 1). Per farsi un'idea approssimativa, è sufficiente
Fascicolo 3 Pag. 3
esaminare la formazione dei cristalli in una soluzione di acqua
satura in cui compaiono molti punti brillanti alla luce del sole.
Tuttavia, questa analogia resta ancora molto insufficiente perché
allo stadio dell'Essenza Unitaria, non vi è né tempo né spazio e
la realtà della creazione in questo stadio è inaccessibile al
cervello temporale dell’uomo.
I punti focali che compaiono nell'Energia Primordiale devono
subire una preparazione prima di poter diventare la coscienza-
germe dell'uomo. Questa preparazione si fa nel corso di tre cicli:
-una involuzione-evoluzione minerale crea la coscienza
minerale;
-una involuzione-evoluzione vegetale crea la coscienza
vegetale;
-una involuzione-evoluzione animale crea la coscienza animale,
al termine della quale appare la coscienza di sé, privilegio
dell'uomo.
Un altro ciclo, il quarto, fa apparire la coscienza universale: è il
cammino della reintegrazione. Dunque, ognuno dei punti focali
rappresenta un uomo in potenza e ognuno di noi su questa Terra
ha in sé questo punto originale del suo essere. Questo punto è
l'Uomo androgino assoluto ed è il primo dei 10 livelli.
Abbiamo detto precedentemente che l'energia si addensa in 10
livelli, o 10 piani, di densità e di coscienza. Lo stesso è in ogni
punto focale dell'essere in potenza.
Fascicolo 3 Pag. 4
Al secondo livello, questa divisione resta interiore, essa non si
manifesta. L'Uomo è ancora nel dominio dell'eternità ma vi è ora
in lui la futura dualità che più tardi condurrà alla comparsa dei
sessi.
Al terzo livello, sempre di dominio dell'eternità, la dualità resta
potenziale e appare inoltre un nuovo elemento, la potenzialità
della forma.
Questi tre livelli sono i livelli dell'Uomo Universale, il "primo
Adamo" -quello del Giardino dell'Eden- ossia lo stato dell'Uomo
prima della sua involuzione volontaria. A questo livello, l'essere
è sempre androgino, Adamo ed Eva non sono che potenziali, il
femminino universale e il mascolino universale non sono ancora
manifesti. In ognuno di noi, questa androginia esiste sempre ed
è la sola parte del nostro essere che rimarrà alla fine dei tempi.
È quella parte che la nostra involuzione e la nostra evoluzione,
necessarie, vanno in un certo senso a liberare.
Questi tre livelli più alti sono in ogni uomo la presenza di ciò
che le religioni essoteriche chiamano trinità divina. L'uomo è un
dio volontariamente decaduto per forgiare (solo) il suo Essere e
la sua libertà.
Tutti i livelli inferiori fanno parte dei domini dello spazio-tempo.
Il tempo è la creazione di Saturno, e, come abbiamo detto
(fascicolo 2, tavola I) Saturno divora i suoi figli. Tutto ciò che è
del tempo ha un inizio e una fine. Tutto ciò che è dell'eternità È.
Fascicolo 3 Pag. 5
I LIVELLI INFERIORI NELL’UOMO
Una prodigiosa barriera separa i livelli 3 e 4. È, là, la vera discesa
agli inferi. L’Uomo abbandona l’eternità per lo spazio-tempo.
Egli esce dal Giardino dell'Eden (secondo Adamo: Adamo ed
Eva). Qui, ed ora, la dualità si manifesta in tutti campi: spazio-
tempo, materia…
Nel fascicolo precedente vi è un tentativo di spiegazione
dell’addensamento di questa dualità spazio-tempo. Dall'istante
in cui l’Uomo entra nella dualità, egli perde il suo stato
androgino. La separazione dei sessi si opera ma, come per lo
spazio-tempo, essa non avviene che progressivamente.
All’addensamento della materia e del tempo corrisponde un
addensamento della separazione dei sessi, non soltanto
nell'Uomo ma in ogni cosa. Così, gli alchimisti considerano che
vi siano tre metalli maschi, i metalli rossi: ferro, rame e oro e tre
metalli femmine, i metalli bianchi: argento, piombo e stagno.
Soltanto, il mercurio, metallo liquido, è considerato come
androgino. Le due polarità esistono dunque a tutti i livelli del
manifesto.
Il punto focale, o coscienza dell'Uomo, continua la sua
involuzione nella materia e discende i gradini della scala di
Giacobbe, uno per uno.
Abbiamo spiegato nel fascicolo 2 che ogni livello è coerente,
ossia che le densità materia-energia-Uomo stanno in armonia, e
che la vita cosciente per l'uomo della Terra è possibile in ognuno
di questi livelli. Il fine della creazione in questa operazione di
Fascicolo 3 Pag. 6
involuzione è semplice: permettere alla coscienza dell'Uomo-
origine di adattarsi, tappa dopo tappa, a dei livelli sempre più
densi per arrivare così al settimo giorno -livello 10- dove la
densità della materia taglia praticamente ogni legame conscio tra
l‘uomo e i mondi superiori. Così, l'uomo ignorando la sua vera
identità può acquisire tutti gli elementi necessari al suo ritorno
in un libero arbitrio pressoché totale. Egli costruisce se stesso; a
ogni tappa del Cammino egli non è che ciò che ha forgiato in sé,
per essere alla fine dei tempi "il Figlio delle sue Opere".
Solo, una forza unica, una specie di pressione, agisce sull'uomo.
Durante l’involuzione, questa forza costringe l'uomo a
involvere, a discendere i livelli di coscienza. Poi, quando gli
elementi necessari sono acquisiti, allora, l'uomo riceve
"l'Iniziazione del Nadir" e la forza si inverte: l'uomo è spinto a
evolvere, a risalire i livelli di coscienza ma con la libertà totale
di scegliere il suo sentiero di risalita.
Una iniziazione, autentica, è una modificazione della struttura
interiore dell'uomo assicurante il ristabilimento del contatto tra i
diversi piani di coscienza. Nel caso dell'Iniziazione del Nadir,
iniziazione che ha luogo quando l'uomo ha raggiunto il livello
più basso dell’involuzione, il suo effetto non è di ristabilire una
connessione nei piani di coscienza ma piuttosto di stabilire una
inversione del rapporto delle forze interiori dell'uomo.
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LA COSCIENZA DELL’UOMO NEI LIVELLI
Esiste un ultimo punto importante da esaminare nella struttura
dei livelli tra loro. Al suo livello più elevato l’Uomo
dell’Eternità, partito dal livello 1 per la sua involuzione, ritorna
al livello 1 dopo la sua evoluzione. Il suo stato di coscienza è
allora uno stato di coscienza della totalità dell'Universo, ma
unitario. (Ciò che è in alto è come ciò che è in basso). Non è lo
stesso nei livelli intermedi dove la coscienza, in effetti, non è
unitaria.
Ai livelli 7-8-9 che costituiscono ciò che gli occultisti chiamano
mondo astrale lunare, la coscienza dell'uomo include i tre livelli
simultaneamente, e l'uomo vive in un triplice spazio-tempo
poiché questo mondo contiene tre Giorni della Creazione. È lo
stesso per i livelli 4-5-6 che costituiscono il mondo astrale
solare. La meditazione su questi mondi, astrale-lunare e astrale-
solare, è necessaria al fine di poter interpretare, da una parte, le
esperienze di contatti coscienti, e dall’altra i cliché o percezioni
fuggitive. Non è che quando il più alto livello del mondo lunare
o solare è raggiunto, che la coscienza include simultaneamente i
tre mondi interiori.
L’AZIONE DEI PIANETI NELL’UOMO
I differenti livelli di densità sono stati, inoltre, destinati a dei
pianeti e a degli organi del corpo umano, destinazione che è
Fascicolo 3 Pag. 8
interessante conoscere, ciò in vista dell'applicazione pratica
dell'esoterismo.
Livelli Pianeti Organi
3 Saturno Narice sinistra
4 Giove Bocca
5 Marte Orecchio destro
6 Sole Narice destra
7 Venere Occhio sinistro
8 Mercurio Orecchio sinistro
9 Luna Occhio destro
10 Terra L’insieme del
corpo
Per iniziare a comprendere l'azione dei pianeti nell'uomo, è
necessario dapprima rovesciare i concetti scientifici attuali
tramite i quali è detto che la vita è nata dalla materia. Ma ogni
adepto dell'esoterismo arriva, poco a poco, al concetto che
sostiene che:
- all'inizio, vi è l'Essere;
-l'Essere crea la coscienza per le necessità della sua evoluzione;
Fascicolo 3 Pag. 9
-la vita crea la materia per possedere il supporto necessario alla
sua azione, alla sua realizzazione.
Un secondo concetto è da considerare. L'Universo è un uomo
gigantesco, la galassia è un essere vivente con i suoi 10 livelli di
coscienza e, ugualmente, a un livello più debole, il nostro
sistema solare. L'organizzazione, o piuttosto la realizzazione
fisica dell’Essere Solare, è differente da quella dell'uomo. Ma in
lui, si trovano gli stessi 10 livelli di coscienza e ogni pianeta
esiste perché esso è la concretizzazione materiale di un livello di
coscienza nel punto ove l'energia di questo livello è focalizzata.
Essendo i livelli equivalenti nell'uomo e nell’Essere Solare, si
crea tra essi un legame armonico e una azione reciproca di uno
sull'altro. Ogni pianeta ha un doppio aspetto che corrisponde alla
dualità del suo livello.
IL VENTO COSMICO
Quando l’Energia Prima lascia l’eternità per lo spazio-tempo,
essa prende un doppio aspetto attivo-passivo, ma si scompone in
più tipi di energia. Come la luce bianca del sole passando
attraverso un prisma si decompone in una serie di luci colorate,
ugualmente, l'energia che oltrepassa gli Abissi si decompone in
7 colori, in 7 aspetti diversi, ognuno di essi avente una doppia
polarità: attiva-passiva. Ognuno dei "colori" dell'energia è in
accordo con un Genio Planetario, una Causa Seconda (fascicolo
2), un pianeta, e forma uno dei livelli di coscienza del mondo
manifesto. Simultaneamente, appare un nuovo aspetto di
Fascicolo 3 Pag. 10
quest'energia che attiverà il motore dell'Involuzione-
Evoluzione.
Si tratta di una specie di pressione dell’Essere, lo abbiamo detto,
o “Vento Cosmico”. È delicato parlare del Vento Cosmico
perché i nomi messi in gioco al riguardo sono stati caricati di
sensi erronei, in particolare dagli esegeti delle religioni cristiane.
Prima di varcare il velo degli Abissi, quando è ancora del
dominio dell'eternità, l’Uomo porta il nome di Elohim e la sua
struttura è in accordo con il nome "impronunciabile" degli Ebrei,
ossia le quattro lettere del Tetragramma: Yod He Vav He.
(l'ebraico si legge da destra a sinistra). Lo studio di questo
nome è interessante; in effetti, abbiamo la lettera Yod che
rappresenta il principio attivo universale e l’insieme He Vav He
che rappresenta l'aspetto passivo universale. L'aspetto
doppio di He simbolizza la preponderanza dell'aspetto passivo
nell'essere durante la discesa. Vav può essere considerato come
il simbolo del Sapere, della Conoscenza, o sotto forma di
tentazione di Conoscenza, o sotto forma di Conoscenza
acquisita.
Al superamento degli Abissi, noi abbiamo visto, Yod è separato
da He Vav He. Adamo ed Eva si separano dall'essere androgino.
Anche l'Uomo androgino ha in sé il doppio aspetto maschio e
femmina, attivo-passivo, ma sotto l'aspetto dualità mentre prima
del superamento dell’Abisso, l’insieme era unitario. Ora, il
Vento Cosmico agirà per spingere l’Uomo, sotto questo doppio
aspetto, nel suo viaggio nella materia.
Fascicolo 3 Pag. 11
L’azione involutiva, Satana, agirà sul principio He Vav He e,
attraverso ciò, costringerà l’Uomo alla discesa nella materia,
tappa dopo tappa, fino a quando egli sia coperto dalla pelle di
bestia, ossia incarnato nel corpo umano materiale della Terra.
Tutto il racconto biblico sul serpente, Eva e Adamo, è una
allegoria di questa discesa nel mondo materiale. Il serpente è il
simbolo della forza del Vento Cosmico che essa sia involutiva o
evolutiva.
Sceso al livello 10, quello del mondo in cui viviamo, l’uomo
vive una successione di incarnazioni fino a quando acquisisce
una struttura mentale adeguata al suo Divenire. Allora, riceve
dall’Invisibile l’Iniziazione del Nadir. In questo momento, il
principio Yod nella dualità diviene preponderante e va a
dominare durante l’evoluzione il principio He Vav He che, a sua
volta, dominava il principio Yod durante l’involuzione. Per
l’Uomo che ha ricevuto l’Iniziazione del Nadir, inizia il viaggio
di ritorno verso l’Eternità. L’aspetto “Satana” non ha più presa
su di lui. È ora l’aspetto “Lucifero” che domina. Non bisogna
dimenticare che Lucifero è il portatore della Luce. La luce
veicolata da questo aspetto del Vento Cosmico porterà le
illuminazioni necessarie al ritorno. Ora, è la tentazione della luce
che sostituirà la tentazione delle tenebre, tentazione della
materia.
Satana e Lucifero non sono esseri-personalità ma sono il
risultato dell’azione del Vento Cosmico secondo lo stato
dell’uomo:
Fascicolo 3 Pag. 12
-il passivo è il più forte, l’azione del Vento è allora
l’involuzione-Satana, ossia la discesa nelle tenebre della
materia;
-l’attivo è il più forte, l’azione del Vento è allora l’evoluzione-
Lucifero, ossia il ritorno verso la luce eterna.
L’aspetto doppio del Vento Cosmico è anche quello del “bene e
del male”. Nell’involuzione, il “bene” è ciò che fa discendere, il
“male” ciò che fa risalire prematuramente. Nell’evoluzione, il
“bene” è ciò che aiuta alla risalita, il “male” ciò che la ostacola,
in particolare l’attaccamento ai pesi di piombo della materia.
Riguardo ciò, è bene meditare sul terzo livello di Saturno, il
piombo, e sulla presenza dello stesso simbolo sulla confluenza
che supera il Velo della nascita e della morte.
Nota: riguardo i seguenti termini: passivo-attivo, negativo-
positivo, discesa o caduta, occorre evitare alcune confusioni. In
effetti, con il tempo queste parole si sono caricate di un senso
"inconscio" e da ciò, sono state inconsciamente assimilate alle
nozioni di bene e di male. Tuttavia, non è così nella Natura: il
positivo è l'energia che agisce; il negativo è l'energia che va a
costituire l'elemento sul quale si agisce. L'uno è necessario
all'altro. Se uno dei due è assente, l'azione non è più possibile.
Nel caso dei legami doppi, abbiamo l'aspetto positivo della legge
che provoca la risalita, il “diradamento” ma questa non può aver
luogo se l’addensamento (la discesa) non è stata effettuata
precedentemente. La discesa, o addensamento ha luogo se
l'aspetto passivo (o negativo) dell’energia è prioritario. La
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risalita, o "diradamento" ha luogo se l'aspetto attivo (o positivo)
dell'energia è prioritario. L'energia non è né "buona" né
"cattiva", essa è.
*****
***
*
Questo fascicolo e il precedente che lo completa sono i più
difficili del Corso d’Esoterismo Generale da apprendere. Vi
consigliamo di riprendere lo studio frequentemente al fine di
facilitarne la risonanza interiore.
Il lavoro nell’oratorio
Seguire sempre le regole del fascicolo 1.
ESERCIZIO PROPOSTO: Meditazione su Saturno
-Iniziare dall’esercizio dello specchio (fascicolo 2):
*chiudere gli occhi fino a che il “nero” è ottenuto o fino a prima
di essere avvolto dal freddo se tale è il vostro caso.
-Visualizzare il simbolo di Saturno, ossia rappresentarlo
mentalmente.
-Quando la visualizzazione è ottenuta, non pensare più a nulla.
Fascicolo 3 Pag. 14
-Quando la meditazione è terminata, bisogna annotare i simboli
o le risposte percepite. Fare molta attenzione: è possibile sentire
un "sentimento di eternità".
-Concludere il lavoro come indicato in precedenza.
Questo esercizio si rivolge a coloro che sono riusciti
nell'esercizio dello specchio dopo essere riusciti in quello della
dama (Festina lente).
Nota : la meditazione è una azione passiva (si "è meditato").
L'aspetto "attivo" corrisponde al lavoro di visualizzazione.
L'aspetto passivo allo stadio dove non si pensa più. Occorre
mantenere questo stato di "passività" per sentire la risposta.
All'inizio, soprattutto, la risposta è debole e ogni attività mentale
parassita la può coprire. È necessario arrivare poco a poco a un
silenzio mentale totale. Bisogna cercare di fare come il
pescatore: il pescatore getta l’amo e attende che il pesce
abbocchi.
USO DEL QUADERNO (FASCICOLO1)
-annotare con molta regolarità le vostre esperienze di notte o
d’oratorio.
-prima di coricarsi, esaminare il quaderno:
*se si tratta del lunedì sera, per esempio, esaminare le esperienze
di notte, o d’oratorio, dal lunedì al martedì delle settimane
precedenti;
Fascicolo 3 Pag. 15
*insistere particolarmente sul lunedì della quarta settimana
precedente. Così, si fissa nella memoria ciò che si è prodotto
sensibilmente nella stessa fase lunare di quella in cui ci si trova;
*per l'oratorio, rivedere le esperienze che hanno seguito il lavoro
proposto;
*con i progressi e il tempo, è bene giungere a praticare lo stesso
esercizio allo stesso giorno della settimana.
Ora et Labora !
-Jean DUBUIS-
Allegati:
-testo: Lo Zero e l’Infinito
-tavola: L’Uomo e l’Universo
Fascicolo 3 Pag. 16
ALLEGATO
LO ZERO E L’INFINITO
Non è né logico né razionale, non appena si è sulla via mistica,
pensare che l'esistenza dell'uomo si limiti a un unico passaggio
sulla Terra.
Non appena l'intuizione o l'esperienza interiore, o una specie di
pressione mentale, ci ha condotto a concepire l'uomo come un
essere in evoluzione, la spiegazione coerente dell'esistenza è che
l'uomo parte da zero e si dirige verso l'infinito. In effetti, a partire
dall'istante in cui vi è una evoluzione, qual è l'ostacolo che potrà
limitarla prima dello stadio dell'Infinito?
È ben evidente che l'uomo non può passare dallo zero all’Infinito
nel corso della sua vita terrestre, per quanto sia lunga. Inoltre, se
questa vita fosse l'unica esperienza dell'uomo, le differenze di
condizione e di durata di questa esistenza lo condurrebbero a
dubitare dell'equità del Potere Creatore. Così, in tutta logica,
siamo condotti ad ammettere la pluralità delle esperienze
dell'uomo, che questa pluralità si realizzi sulla terra o altrove.
Ai nostri giorni, un numero crescente di persone aderisce all'idea
della reincarnazione. Alcuni trovano che questa dottrina spieghi
e giustifichi le apparenti ingiustizie di questo mondo, altri
credono di avere delle reminiscenze di un passato lontano. Ma
la nostra posizione, in quanto praticanti una mistica sperimentale
Fascicolo 3 Pag. 17
è un po' diversa da tutto ciò che è, in generale, detto su questo
soggetto.
Prima di tutto, diciamo che solo l'esperienza interiore può
rivelare la natura dei piani di esistenza differenti da quello della
vita terrestre, ma l’esperienza interiore non può, per sua stessa
natura, essere comunicata agli altri. Le conclusioni che ne
risultano non possono essere accettate da coloro che non le
hanno avute, se non nel limite della fiducia verso colui che tenta
di spiegare le dette esperienze.
La prima cosa che stimiamo utile dire è che l’uomo ha quattro
livelli principali di coscienza, che l’esistenza cosciente è
possibile in ciascuno di questi livelli, e di conseguenza,
l’esistenza evolutiva non è privilegio esclusivo della vita
terrestre.
La domanda che si pongono molte persone è la seguente: che
cosa resta da una esistenza all'altra o da una esperienza di vita
all'altra? È qui che la maggior parte delle spiegazioni cessano di
essere coerenti.
Noi abbiamo detto in precedenza che l'uomo ha quattro livelli di
esistenza che possono essere così riassunti:
-l’Uomo terrestre, incarnato nel suo corpo fisico, ha un livello di
coscienza unitario durante questa vita terrestre.
-Il livello di esistenza immediatamente sopra ha luogo nel corpo
astrale. La coscienza qui ha una sorta di triplicità, ossia che pur
in uno stato unico, essa possiede tre livelli di percezione diversi.
Fascicolo 3 Pag. 18
-Al di sopra, il livello di esistenza è quello che la religione
cattolica ha designato sotto il nome di corpo di gloria. La
coscienza è, come in precedenza, unica, benché su tre livelli più
sottili, più elevati dei tre precedenti.
-Il quarto stato di coscienza è unico, o comunque lo diviene in
questo livello. La dualità tempo-spazio allora scompare e
l’Essere ritrova l’Eternità. Da notare che solo i due stati di
coscienza estremi sono unitari.
La comprensione del seguito necessita di sapere che ogni cosa,
ogni atto, ogni pensiero, sono scritti negli Archivi della Natura.
La Materia Prima, l’Essenza Ultima, custodisce per la durata
dell'evoluzione la traccia di ogni cosa. Attenzione: la Materia
Prima effettua una specie di distillazione e una specie di
frazionamento di modo che ogni atto, ogni fatto, si ritrova nelle
Memorie della Natura, ma in 10 livelli differenti.
La coscienza della terra ha accesso al livello 10 sotto alcune
condizioni. Il corpo astrale ha accesso ai livelli 9,8,7. Il corpo di
gloria accede, ai livelli 6,5,4. E l'Essere reintegrato, ai livelli,
3,2,1 che, del resto, si fondono infatti in un solo livello con il
ritorno all’Eternità.
Ogni atto, ogni lavoro, lascia dunque la traccia nei 10 livelli, ma
questa traccia non è incisa fortemente che nella misura in cui vi
è risonanza col livello in questione. Così, un lavoro intellettuale
sarà essenzialmente impresso nel 9, un'operazione alchemica o
magica nell’8, un lavoro esoterico vero nel 6 o 5, ecc… Conta
solo, per la reintegrazione ciò che è impresso in 1,2,3. Ciò che è
Fascicolo 3 Pag. 19
fatto in 4,5,6,7,8,9 non ha utilità che per la durata del cammino
dell'evoluzione.
Esaminiamo ora ciò che accade alla morte. Il cervello essendo
distrutto, non è più possibile la trasmissione 10-9 e non resta
allora nella coscienza dell'uomo disincarnato che ciò che è stato
impresso in 9,8,7. Così, un materialista non possiederà che
poche cose perché il suo lavoro sarà stato essenzialmente
impresso nel 10. Ma non bisogna dimenticare che se l'incisione
è stata fatta -in questo caso essenzialmente nel 10- nondimeno è
stata effettuata a tutti i livelli. Tuttavia, gli altri livelli saranno
stati meno coinvolti, quanto più il livello è lontano dal "livello
10".
Così, dopo la sua morte, il nostro materialista non possiederà più
in lui che ciò che è stato fissato nei livelli di coscienza compresi
tra 9 e 1, ossia poche cose.
Alla rinascita, l'uomo eredita un "livello 10" vergine che deve
formare poco a poco col contatto del mondo fisico. Il suo
acquisto precedente non è che l'insieme delle strutture che ha
creato nei suoi livelli di coscienza superiore. La conoscenza del
passato fisico non è allora possibile che tramite la consultazione
degli Archivi della Natura.
Il fenomeno è anche più complesso perché, senza speciale
precauzione, l'uomo non può evitare la seconda morte, ossia
quella in cui il corpo astrale è distrutto e, in questo caso, sono i
livelli 10,9,8,7 che sono da ricostituire sulla terra. La rimessa in
gioco sarà molto più lunga di coloro di cui è detto: "li si segnerà
Fascicolo 3 Pag. 20
con una pietra bianca sulla fronte affinché essi non conoscano
più la seconda morte".
Alcuni scritti occulti antichi dicono che ogni 10 o 12
incarnazioni, l'uomo vive una incarnazione solare, che questa
dura 1000 anni e che allora l'uomo si ricorda di tutto. Si tratta
probabilmente di un linguaggio simbolico e velato.
L'incarnazione detta solare è in realtà una vita in cui la coscienza
di sé è al livello 6. A questo livello di coscienza, il contatto con
gli Archivi della Natura è costante, ciò giustifica l'espressione
"ci si ricorda di tutto". Quanto alla durata di 1000 anni, essa
riflette il sentimento di durata in questo livello in cui il tempo è
molto differente dal tempo terrestre.
Siamo tentati di pensare che questo tipo di vita abbia luogo ogni
12 incarnazioni e del resto, 12 è la cifra che termina una fase
evolutiva.
Poco a poco, la coscienza di sé dell'uomo della Terra si estende
per gradi al suo sistema solare, alla galassia intera. La coscienza
diviene universale. In questa ascesa verso l’Infinito della
coscienza, la tappa galattica è certamente una delle più
importanti; è quella in cui l'uomo realizza la vera realtà
dell'uomo, quella dell’ADAM KADMON, l’Uomo Universale.
Fascicolo 3 Pag. 21
LEGENDA PER LA TAVOLA “L’UOMO E
L’UNIVERSO”
-V- Prima separazione tra Increato-Infinito e creato.
-Zona tra V e V1-: è una specie di zona-tampone che tiene
insieme l’Infinito e il Finito. Essa assicura, tra essi, una
Fascicolo 3 Pag. 22
separazione. Senza di essa, il contatto diretto Infinito-finito
provocherebbe la distruzione immediata del creato. Questa zona
non appartiene al creato temporale da cui è separata da un velo.
-V1- Velo dell’eternità (velo degli Abissi). Velo che gli esseri
non superano che una volta alla discesa e una volta alla risalita.
("Enoch vide Dio faccia a faccia e non tornò più").
-V2- Velo della seconda morte (velo di Paroket).
-Zona tra V1 e V2- zona dell’astrale solare.
-V3- velo della nascita e della morte.
-Zona tra V2 e V3- zona dell’astrale lunare.
-Zona al di sotto di V3- quella del mondo fisico. Il mondo del
regno in cui il giorno, il settimo, è il sabato, giorno del Sabbat,
il giorno del riposo in cui l’uomo dorme in rapporto al mondo
spirituale.
Da notare:
-che la Prima Causa Seconda, Saturno-Crono, il tempo, nasce al
di sopra del velo -V1- ma che il primo tempo manifesto non
appare che sotto a -V1- con Giove.
-la differenza nella successione dei giorni della Creazione
(densità del tempo) e quella dei giorni della settimana.
Fascicolo 4 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
QUARTO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
IL SIMBOLISMO PASSIVO
Esistono due tipi di simbolismo: l'uno, attivo, l'altro, passivo. Il
simbolismo attivo è alla base della Magia naturale e di ogni
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 4 Pag. 2
sistema che tenta di agire sull’Invisibile. Il suo studio si farà
ulteriormente. Il simbolismo passivo ha per funzione la
trasmissione della Conoscenza tra l’Invisibile e il visibile. Il suo
accesso, nel nostro mondo non si fa che per via intellettuale ed è
solo poco a poco che egli si liberata dei suoi supporti materiali.
Il simbolismo passivo è essenzialmente grafico (punto, linea,
curva, poligono) ed è sottomesso a delle regole strette che sono,
in un senso, i riflessi degli archetipi universali. La sua base è lo
spazio, tramite l’opposizione al simbolismo attivo di cui la base
è il tempo.
ESAME DELLE FORME ELEMENTARI
Il punto: è senza dimensione ed è infinitamente
piccolo. È la più semplice espressione possibile. Il punto è il
simbolo della più alta energia in questo mondo e anche la più
semplice. È il simbolo nato da l’Increato. Così, il punto nel
centro del cerchio, simbolo solare, esprime il sole è il
distributore di quest'energia nel nostro sistema planetario.
La linea: penetrando nello spazio, il punto si
sposta e così crea una linea di simbolo dell’energia che si
manifesta, che agisce.
Fascicolo 4 Pag. 3
Se la linea è verticale, simbolizza la dinamica salita-
discesa, o discesa-salita, segno di un'energia attiva.
Se la linea è orizzontale, simbolizza il passivo,
l'energia che subisce, che non agisce.
La linea, dividendo lo spazio in due parti, è il simbolo della
dualità.
La croce: se due linee si incrociano, il punto
d'incontro è un punto di manifestazione, è il luogo in cui l'azione
dell'attivo si realizza sul passivo.
La croce così costituita non è unicamente un
simbolo cristiano, è dapprima un simbolo d'ordine universale.
Fascicolo 4 Pag. 4
Il cerchio: se la linea retta si prolunga
all'infinito, si trasforma in cerchio. Il cerchio è il simbolo sia di
ciò che è infinito, sia di ciò che ne emana direttamente. Così,
quando una energia è, o è vicina, al dominio dell'infinito, essa è
rappresentata da un cerchio.
SIMBOLI DELLE ENERGIE
In tutto ciò che precede e in tutto ciò che seguirà, utilizzeremo il
termine di energia piuttosto che quello di vibrazione. La
risonanza della parola energia ci sembra preferibile nel quadro
della nostra presente civilizzazione.
Dal momento in cui l'energia entra nel manifesto, essa può
essere rappresentata da un semplice cerchio che simbolizza
dunque la sua origine infinita.
Il tratto verticale nel cerchio simbolizza
l'energia attiva della vita di carattere infinito.
Fascicolo 4 Pag. 5
Il tratto orizzontale nel cerchio simbolizza
l'energia passiva della materia sempre di carattere infinito.
La croce nel cerchio simbolizza le due polarità
incluse nell'energia ma non esteriorizzate. È anche il simbolo
della Materia Prima, (tavola due, fascicolo due) energia infinita,
che contiene e racchiude in essa le due energie attiva e passiva.
La loro separazione può farsi in due maniere differenti:
-Le due energie si separano ma rimangono nel dominio
dell'Infinito, noi abbiamo il Nitro, energia attiva, e
il Sale, energia passiva.
Fascicolo 4 Pag. 6
-Le due energie sono “liberate” dall’infinito e noi abbiamo
la croce sopra al cerchio che simbolizza il dominio
degli elementi sull’energia infinita. È il simbolo dell’antimonio
e anche quello del nostro mondo, la Terra.
Il triangolo: significa che l'energia è ora
limitata, che essa è del mondo finito e non più dell'infinito. Il
triangolo simboleggia il processo di divisione dell'energia che
assicura la creazione del mondo. Le due rette nate dal vertice
simbolizzano l'allontanamento delle due energie nate dallo
stesso punto nella loro discesa verso la materia. La base del
triangolo è la linea di opposizione delle due energie nella dualità.
L'incontro di due rette, in ogni punto di un poligono, dà un punto
di manifestazione che provoca un irradiamento della stessa
direzione di quella della punta. Più l’angolo è acuto, più
l’irradiamento è potente: così, i punti del triangolo irradiano di
più di quelli del quadrato.
Fascicolo 4 Pag. 7
SIMBOLO DEGLI ELEMENTI
Ritroviamo qui la croce nel cerchio ma con
un punto centrale, ciò simbolizza le due energie attiva e passiva
sotto la forma dei quattro elementi fusi, ognuna dei bracci della
croce rappresenta un elemento:
-in alto, il Fuoco;
-in basso, l’Aria;
-a destra, l’Acqua;
-a sinistra, la Terra;
-il punto al centro è la quintessenza o quinto elemento avente gli
altri quattro in equilibrio.
Altri simboli legati agli elementi.
L’elemento Fuoco: è l’elemento attivo
fondamentale. L’energia emanata dal Sole nel nostro mondo è
Fascicolo 4 Pag. 8
l’energia animatrice di tutta la natura e quella che assicura la vita
nell’uomo.
L’elemento Aria: il tratto racchiuso
simbolizza che questa energia è passiva ed è appoggiandosi su
questo ostacolo che il Fuoco dà le sue manifestazioni.
I triangoli Fuoco e Aria hanno la punta in alto, ciò simbolizza il
loro carattere sottile, spirituale.
L’elemento Acqua: è l’elemento attivo del
regno della materia.
L’elemento Terra: il tratto interno
simbolizza che questo elemento è passivo e che è appoggiandosi
Fascicolo 4 Pag. 9
su di esso come ostacolo che l’Acqua può manifestare la sua
azione nella materia.
Abbiamo visto nel fascicolo 2 che i nomi degli elementi (e dei
principi) non devono essere confusi con quelli dei corpi che
conosciamo.
SIMBOLI CONCERNENTI I 10 LIVELLI DI ENERGIA
DELLA NATURA E DELLA COSCIENZA NELL’UOMO
Livello 1: il punto simbolizzante l’Eternità, la potenza
infinita, poche cose possono essere dette. Il contatto del livello
1 dà l’impressione di un punto così potente da sembrare nero.
Livello 2: a questo livello, l'energia non è più
simbolizzata dal punto ma dal cerchio tagliato in due da una
linea verticale, simbolizzante così la dualità che è potenziale.
Questo simbolo, l'abbiamo visto è quello del Nitro ossia della
vita animante il mondo spirituale che a sua volta anima il mondo
materiale.
Fascicolo 4 Pag. 10
Livello 3: il triangolo nel cerchio
simbolizza la forma, potenziale ma
non manifesta. In questo punto, il
livello 3 è al limite eternità-tempo ma
dal lato eternità. Lo spazio-tempo, è
nato dal livello tre inferiore, questo è
mostrato dal simbolo di Saturno-
Crono, padre del Tempo. Il passaggio
dal livello 3 al livello 4, cioè dall’Eternità allo spazio-tempo,
modifica il senso del simbolo del cerchio. A partire da questo
livello, e per tutti quelli che seguono, il cerchio non è più il
simbolo dell'infinito ma indica comunque una origine di ordine
infinito.
Livello 4: è
simbolizzato dal
quadrato. Siamo ora
nello spazio-tempo. Il
quadrato è il simbolo
del quaternario che
delimita il campo
evolutivo dell'uomo.
Se il quadrato opera
una traslazione
perpendicolare alla
sua superficie, crea il cubo, simbolo della Pietra Cubica,
grossolana per l’involuzione, levigata per l’evoluzione. La
diagonale taglia il quadrato in due triangoli: l’uno è quello delle
Fascicolo 4 Pag. 11
energie della vita, l’altro quello delle energie della materia. Ogni
lato del quadrato è consacrato a un elemento.
Livello 5: è simbolizzato dal
pentagono. La divisione del cerchio in
5 autorizza il tracciato di due poligoni
di cui uno è una stella. La possibilità di
questo doppio tracciato è il simbolo
della dualità dell'uomo. La stella,
l'uomo spirituale, è racchiusa nel
pentagono della materia ma essa genera, nel suo centro, un
piccolo pentagono, simbolo del macrocosmo all'interno
dell'uomo. La stella può avere due posizioni: l’una, con una
punta in alto e due in basso; l'altra, con due punte in alto e una
punta in basso. Quest'ultima è il simbolo delle forze negative e
non deve, in alcun caso, essere utilizzata. Le cinque punte della
stella irradiano energie. Quella della cima irradia la
quintessenza; le altre quattro irradiano i quattro elementi:
-a destra e in alto, il Fuoco;
-a destra e in basso, l’Aria;
-a sinistra e in alto, l’Acqua;
-a sinistra e in basso, la Terra.
Fascicolo 4 Pag. 12
Livello 6: è simbolizzato
dall’esagono. La divisione del
cerchio in 6 produce un
poligono stellato costituito da
due triangoli inversi, simboli
del mondo dell’alto e del
mondo del basso. Il loro incrocio simbolizza l’unione dei due
mondi realizzati dall’iniziazione. Molte scuole pongono alle
punte di questo simbolo i sei pianeti tradizionali e al suo centro
Mercurio, simbolo di questa unione dei due mondi.
I due triangoli sono il simbolo
del fuoco, elemento attivo della
vita per il Mondo Superiore e
dell’Acqua, elemento attivo della
materia per il mondo inferiore.
Spesso, si incontrano i due
triangoli di cui sopra racchiusi in
un cerchio costituito dal serpente
Uroboro simbolizzando così i
due mondi inclusi nell’Infinito.
Mentre tutti i simboli precedenti: triangolo, quadrato,
pentagono, stella a cinque punte, possono essere tracciati senza
alzare la penna, qui per la prima volta, è necessario alzarla per
iniziare ogni triangolo dal suo apice. Tracciare in 2 tempi
simbolizza la separazione dei 2 mondi, spirituale e materiale che
non sarà effettiva che al di sotto di questo livello.
Fascicolo 4 Pag. 13
Livello 7: è simbolizzato
dall’eptagono. La divisione del
cerchio per 7 produce 2 poligoni
stellati (7-A, 7-B, vedere tavola).
L’apparizione di 2 stelle nell’eptagono
mostra, da una parte, che con la
discesa dei livelli di coscienza e di energia, la molteplicità
appare e si complica poiché 3 simboli sono ora necessari a
questo livello; d'altra parte, che la manifestazione completa della
dualità è raggiunta a questo livello.
Ognuna delle punte irradia una energia esprimente una delle
sette leggi doppie dell'universo. Una stella esprime l'aspetto
positivo delle sette leggi, l'altro, il loro aspetto negativo. Il
tracciato di ognuna di esse può essere fatto senza alzare la mano.
Una proprietà curiosa che le riguarda è che ognuna di esse
permette di trovare, a partire dall'ordine dei giorni della
settimana (7-C lettura indicata con la freccia) l'ordine di
successione dei geni planetari identico all'ordine dei giorni della
creazione. Si può ugualmente seguire questa successione sulla
tavola del fascicolo 3.
Livello 8: è simbolizzato
dall'ottagono. La divisione del cerchio
per 8 dà 4 possibili poligoni:
l’ottagono, due quadrati (8-A) e un
poligono stellato (8-B) di tracciato
continuo. I due quadrati sono di
tracciato discontinuo e sono
Fascicolo 4 Pag. 14
caratteristici di Mercurio, il pianeta dell'occultismo: l’uno
simbolizza Thot, il mago, l'altro Hermes, l'alchimista. Ogni
quadrato rappresenta i quattro elementi nella disciplina
corrispondente.
L'ottagono è il simbolo dell'astrologo.
La croce di Malta (8-C) che appare simbolizza la prova nella via
scelta.
Il tracciato di tutti i poligoni possibili dell’ottagono fa apparire
8 triangoli isosceli.
Livello 9: è simbolizzato
dall’ennagono. Qui appare un nuovo
elemento. In effetti, vi sono due
poligoni stellati continui (9-A, 9-B) e
un poligono stellato costituito da 3
triangoli (9-C).
Essendo il livello 9 attribuito alla
Luna, i due poligoni 9-A e 9-B
simbolizzano i due tipi di energie, passiva e attiva, che transitano
per la Luna, ultima tappa prima del loro arrivo nel nostro mondo.
I 3 triangoli, simbolizzano le 3 vie dell’iniziazione:
-apice, via dell’equilibrio;
-punta a sinistra, via del Rigore;
-punta a destra, via della Misericordia.
Il poligono continuo, il più acuto (9-B), è quello delle energie
delle esperienze psichiche; il poligono continuo, il più ottuso (9-
Fascicolo 4 Pag. 15
A), è quello delle energie della Giustizia Universale. La
compensazione di queste energie (ritorno all'equilibrio) riduce a
un livello infimo le noie della vita terrestre.
Bisogna notare che i poligoni di numero dispari di 3,5,7,9 lati
possono essere posti con la punta in alto o in basso, così:
-3- Fuoco diviene Acqua
-5- l’uomo spirituale (stella con la punta verso l’alto) diviene
l’uomo materiale (stella con la punta verso il basso).
-7- le sette posizioni divengono negative.
Per -9- il caso è diverso: punta in alto, abbiamo per la via
centrale, il Fuoco, per le vie laterali, l’Acqua; punta in basso,
abbiamo per la via centrale, l’Acqua e per le vie laterali, il Fuoco
(le vie laterali sono quelle del Rigore e della Misericordia).
La meditazione sulla serie dei tre triangoli può creare in noi una
risonanza che ci illuminerà sulla scelta del cammino che meglio
ci conviene.
Livello 10: è simbolizzato dal
decagono. La divisione del cerchio per
10 dà un poligono stellato continuo
(10-B) e 2 poligoni a doppio tracciato
(10-A, 10-C). Questi due poligoni
rappresentano i due tipi di energia che
arrivano sulla nostra Terra. Il poligono
discontinuo (10-C) è di grande
interesse perché, in realtà, è costituito da due volte la stella del
pentagono; questi sono i due aspetti dell'uomo sulla terra: lo
spirituale, punta in alto; il materiale, punta in basso.
Fascicolo 4 Pag. 16
L’-11- non corrisponde a un livello ma a una fase evolutiva
simbolizzata dall’endecagono che esprime le forze negative
della dualità.
Bisogna notare che nei 12 primi poligoni, i poligoni di 7 e 11
sono inesatti in gradi nella divisione sessagesimale: la divisione
di 360 per 7 dà un residuo di 3° e la divisione del cerchio per 11
dà un residuo di 8°. La divisione inesatta rappresenta la "libertà"
di questi simboli nella loro azione nell'universo. -7- è il simbolo
dell'azione libera, costruttiva, positiva; -11- è il simbolo
dell'azione libera negativa.
Il -12- è il numero di ogni fase
evolutiva. È simbolizzato dal
dodecagono. La divisione del cerchio
per 12 dà tre poligoni discontinui: uno
di due esagoni (12-A), uno di 3
quadrati (12-B), uno di quattro
triangoli (12-C) e un poligono stellato
continuo a 12 lati (12-D).
Il dodecagono non è legato ai 10 livelli energetici della Natura.
Ma esso e i suoi poligoni sono legati con le 12 fasi evolutive
all’interno di un ciclo (fascicolo 6).
Questo lungo studio dei poligoni acquisisce la sua importanza
riguardo al simbolismo. Lo constateremo al momento del lavoro
proposto nell’oratorio.
Fascicolo 4 Pag. 17
SIMBOLI DEI TRE PRINCIPI ALCHEMICI
Simbolo dello Zolfo, l'anima delle cose, l'energia
animatrice composta da Fuoco e d’Aria. Questo
simbolo esprime il fatto che il Fuoco, energia la
più elevata, nata dal sole, domina le energie dei
quattro elementi della natura.
Simbolo del Sale, dell’energia-materia.
Rappresenta il corpo delle cose. Il suo carattere
essenziale è il suo potere di purificazione
(confronta simbolismo del sale della terra nella
Bibbia).
Simbolo del Mercurio. Mercurio è il messaggero
degli dei. È lui che permette la congiunzione tra
lo Zolfo, l’anima, e il Sale, il corpo. Qui, la Luna
il mondo dei livelli 7-8-9, è maritata, unita,
con il Sole , il mondo dei livelli 4-5-6 per
dominare i 4 elementi della Terra .
Fascicolo 4 Pag. 18
SIMBOLI DEI PIANETI E DEI LORO METALLI
Simbolo del Piombo –pianeta Saturno- livello 3. Le
energie dei 4 elementi dominano le energie lunari
trasmesse alla Terra. Saturno-piombo è
contemporaneamente l’alto del cielo e, nel Tarocco,
il sentiero 32, partenza dell'iniziazione.
Simbolo dello stagno -pianeta Giove- livello 4.
Le energie lunari dominano le energie della Terra,
all’opposto di Saturno; inversione dovuta al
passaggio degli Abissi tra il piombo e lo stagno.
Simbolo del ferro –pianeta Marte- livello 5. Marte
esteriorizza le energie solari che riceve. Per questo
è il simbolo della forza, le sue energie devono
rivitalizzare il sangue.
Simbolo dell’oro -“pianeta Sole”- livello 6. È il
trasmettitore delle energie dell'Infinito nel nostro
sistema.
Simbolo del rame -pianeta Venere- livello 7. Qui, le
energie solari dominano le energie della Terra.
Fascicolo 4 Pag. 19
Simbolo del Mercurio –pianeta Mercurio- livello
8. Le energie lunari e solari sono unite per
dominare le energie della Terra. È il pianeta della
Magia, dell’Alchimia, dell’Astrologia e
dell’Iniziazione.
Simbolo dell’argento –pianeta Luna- livello 9. Il suo
simbolo esprime la sua funzione che è di non
trasmettere che una parte delle energie solari nel suo
dominio: luna crescente, positiva; luna
calante, negativa.
Ciò che è espresso qui sui simboli non è che una base di partenza,
essendo inteso che ognuno dovrà, poco a poco, trovare in se
stesso il proprio sistema simbolico.
Lavoro in Oratorio
È necessario, come abbiamo già detto annotare le esperienze e il
giorno in cui esse hanno avuto luogo.
ESERCIZIO PROPOSTO: meditazione sui poligoni
Preparazione materiale:
-munirsi di un grande foglio di carta;
Fascicolo 4 Pag. 20
-tracciare in un cerchio da 20 a 30cm di diametro, il poligono,
supporto della meditazione;
-tracciare sullo stesso foglio, ma separatamente, le figure che si
iscrivono in questo poligono; si può tracciarle in una scala più
piccola rispetto al cerchio.
ESERCIZIO:
-preferibilmente iniziare da una concentrazione sullo specchio;
-porre il foglio di studio davanti a sé e impregnarsi bene dei
segni tracciati.
-Fase attiva: la visualizzazione
a) Visualizzare la costruzione del poligono.
b) Visualizzare, in seguito, gli incastri successivi delle figure che
si iscrivono nel poligono.
-Fase passiva: la meditazione
a) Chiudere gli occhi. Coloro che sono giunti alla fase al “nero”
dello specchio possono ora lasciare gli occhi aperti.
b) Fare il silenzio in sé.
c) Fare il vuoto mentale al fine di essere ricettivo alle risonanze
create nel proprio essere interiore attraverso il simbolo.
- Chiusura del lavoro: come indicato in precedenza.
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SETTIMANA DI MEDITAZIONI SUI POLIGONI
Sabato: (iniziare sempre dal sabato)
- Meditazione sul triangolo.
- Soggetti da elaborare: l’eternità, il tempo; la comprensione,
l’intelligenza; l’aspetto solido delle cose materiali, per esempio,
cure per le ossa.
Domenica: - Meditazione sull’esagono e i suoi due triangoli
iscritti.
- Soggetti da elaborare: la bellezza, l’armonia tra le persone e gli
esseri.
Lunedì: - Meditazione sull’ennagono e sui suoi due poligoni (9-
A, 9-B) e i suoi tre triangoli (9-C).
- Soggetti da elaborare: problemi di liquidi, di acqua, di
procreazione; problemi concernenti la Giustizia Universale.
Martedì: - Meditazione sul pentagono e sul suo poligono stellato.
- Soggetti da elaborare: problemi di forza, di salute tramite
purificazione del sangue; problemi riguardanti la dualità dei due
aspetti dell’uomo, positivo e negativo.
Mercoledì: -Meditazione sull’ottagono, sul suo poligono stellato
e sui suoi due quadrati.
-Soggetti da elaborare: problemi mistici, occulti; l’Alchimia, la
Magia, l’Astrologia; cure per la gola; allenamento tramite i suoni
per acquisire il Verbo.
Fascicolo 4 Pag. 22
Giovedì: -Meditazione sul quadrato, sulla sua divisione in due
triangoli rettangoli.
-Soggetti da elaborare: problemi di conoscenze esoteriche,
dell’origine dei culti; problemi di salute e tutto ciò che si
rapporta all’assimilazione in generale: intelletto, respirazione,
nutrimento solido e liquido; problemi finanziari.
Venerdì: -Meditazione sull’eptagono e sui suoi due poligoni
stellati.
-Soggetti da elaborare: le Sette Cause Seconde, le Sette Leggi
Doppie dell’universo manifesto (si può tentare un contatto
diretto con la natura vegetale); problemi di circolazione venosa
e di salute femminile.
MEDITAZIONI SUI SIMBOLI PLANETARI:
Se siete scoraggiati dal tracciare i poligoni, potete effettuare il
lavoro di meditazione in voi attraverso il grafismo dei simboli
planetari (tavola fascicolo 3) che traccerete ugualmente su un
grande foglio. Comunque, il risultato sarà in questo caso meno
efficace che nel lavoro con i poligoni.
Osservazioni:
Per il lavoro sui poligoni come sui simboli planetari, non vi è
alcun obbligo a seguire lo svolgimento della settimana. Se vi
sentite disposti a lavorare in oratorio un giorno piuttosto che un
altro, quel giorno, effettuate il lavoro indicato per la meditazione
del giorno. Ma se decidete di seguire la settimana, dove iniziare
dal sabato.
Fascicolo 4 Pag. 23
Voi lo avrete senza dubbio notato, le meditazioni della
settimana, non seguono l'ordine dei livelli. In questo lavoro, non
si fa dunque alcun appello di energia che implichi, sotto pena di
perturbazioni sgradevoli, di seguire imperativamente l'ordine
numerico. Così, negli esercizi indicati qui sopra non si tratta che
di meditazioni passive.
In ciò che concerne i "soggetti da elaborare", è auspicabile di
non utilizzarli come pretesto alla meditazione, ossia rischiando
di "cristallizzarsi" sopra. È preferibile che la meditazione sia
"senza un interesse particolare". In effetti, in funzione della
regola delle Cause Seconde messa in gioco in quel momento,
queste ultime si orienteranno spontaneamente verso la causa da
trattare.
A livello di risultati psichici, o interiori, vi sono molte
opportunità affinché l'informazione del livello dell'esperienza si
faccia attraverso i simboli dei metalli che, sovente, figurano sia
nel quadro, sia attraverso la presenza diretta del metallo come
oro, argento o mercurio.
RISVEGLIO DEI LIVELLI
Questo esercizio consiste nell'effettuare una meditazione su ogni
livello per tre giorni, di modo che in 30 giorni i 10 livelli saranno
stati fatti.
Qui, non è più possibile rispettare i giorni della settimana. Si può
dunque iniziare nel giorno voluto.
Appena si inizia dal livello 1, bisognerà prevedere, per la
meditazione sul punto, il disegno di un piccolo cerchio nero di
Fascicolo 4 Pag. 24
circa mezzo centimetro di diametro su un foglio bianco e per il
livello 2 il tracciato della linea verticale E.
Quest'esercizio può essere ripreso più volte.
Gli esercizi proposti in questo fascicolo sono preparatori e
indispensabili in vista dell'esercizio proposto nel successivo.
Ora et Labora !
-Jean DUBUIS-
Allegati:
-Costruzione dei 10 poligoni (Tavole 1 e 2)
-Tavola aggiunta: Divisione geometrica del cerchio per la
costruzione dei poligoni.
Fascicolo 4 Pag. 25
ALLEGATO
La Costruzione dei 10 Poligoni
La prima cosa da imparare è la costruzione dei poligoni con un
compasso e un righello, senza utilizzare il goniometro. La
costruzione personale dei poligoni aumenta la profondità della
meditazione.
Iniziamo col disegno 1 della tavola 1. Costruzione del quadrato:
tracciato il cerchio, si fa passare una retta H dal centro del
cerchio. Da ogni intersezione di questa retta col cerchio, si
tracciano due piccoli archi di cerchio in P, ciò determina una
retta perpendicolare a H passante per il centro. La costruzione
del quadrato è evidente in seguito. Questo metodo che in realtà
è una dissezione dell'angolo (divisione di un angolo in due
angoli uguali) è dunque interessante per il seguito.
Il disegno 2 si effettua rapportandosi sulla circonferenza sei
volte la lunghezza del raggio. Si ottengono allora il triangolo e
l’esagono.
Tuttavia, è stato aggiunto un arco di cerchio B di centro A.
L'apertura del compasso BA divide il cerchio in un modo preciso
in sette parti uguali, ciò permette in 3 e 4 di tracciare una stella
a 7 punte.
Studiamo ora il disegno del pentagono con il metodo detto di
Durer, metodo che è stato più o meno tenuto segreto da molte
scuole filosofiche, benché non sia rigorosamente esatto.
Fascicolo 4 Pag. 26
Disegno 6 (tavola II): si traccia una retta XY sulla quale si
portano due punti R e S. Per ciascuno di questi punti, preso come
centro, si traccia un cerchio passante per il centro dell'altro
cerchio. Per i punti d'intersezione dei cerchi di centro R e S, si
traccia una retta I e da uno di questi due punti di intersezione
come centro, si traccia un cerchio P uguale ai due precedenti.
Questo cerchio P taglia la retta I in T.
Disegno 7: si fa passare da questo punto T due rette MN-KL che
tagliano i cerchi R e S nei loro punti di intersezione con il cerchio
P.
Disegno 8: con l’apertura del compasso LN, dal punto L come
centro, si taglia il cerchio R in U. Con l’apertura LN, dal punto
M come centro, si taglia il cerchio S in V.
Sempre con l’apertura LN, dei punti U e V come centro si ottiene
l’intersezione Z sulla linea I. I punti LNVZU sono le punte del
pentagono.
Disegno 9: mostra le due bisettrici che determinano il centro del
centro di inscrizione del pentagono.
Abbiamo ora i poligoni di 3,4,5 e 6 lati.
-La bisettrice degli angoli del quadrato dà l’ottagono.
-La bisettrice degli angoli del pentagono dà il decagono.
-La bisettrice degli angoli dell’esagono dà il dodecagono.
Abbiamo dunque ora la successione dei poligoni di
3,4,5,6,7,8,10 e 12 lati.
Fascicolo 4 Pag. 27
Ci manca solo il poligono di 9 lati ma la trisezione geometrica
di un angolo non è possibile; così la sua costruzione è indiretta
come per i poligoni di 5 e 7 lati.
Il tracciato dell’esagono ha dato l’elemento AB che permette il
disegno 3. L’apertura del compasso KL del disegno 3 divide il
cerchio in 9 parti uguali, ciò permette il tracciato del poligono di
9 lati (disegno 5).
Così, i poligoni di 5, 7 e 9 lati non saranno geometricamente
esatti.
Fascicolo 4 Pag. 28
Fascicolo 4 Pag. 29
Fascicolo 4 Pag. 30
Fascicolo 5 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
QUINTO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 5 Pag. 2
IL SIMBOLISMO ATTIVO: IL VERBO
IL SIMBOLISMO ATTIVO
Quando abbiamo affrontato la nozione di addensamento dello
spazio-tempo, abbiamo precisato che lo spazio è la parte passiva,
il tempo, la parte attiva. Quando abbiamo parlato del
simbolismo, abbiamo, infatti, esposto ciò che concerne lo
spazio, dunque la parte passiva. La parte attiva, essa, è riguardata
dal Verbo perché le sue vibrazioni sono del dominio del tempo.
È il dominio, non più del segno o della linea, ma delle vibrazioni.
Il Verbo può essere considerato come lo strumento del
simbolismo attivo. Il simbolismo passivo, studiato in
precedenza, è uno strumento di insegnamento delle leggi della
Natura. Il simbolismo attivo, si propone, non più di insegnare -
si suppone che sia stato fatto- ma di agire, per risonanza, sulle
forze della Natura.
Precisiamo che solo la magia naturale ci permette di agire sulle
energie dell’Invisibile, le nostre o quelle della Natura. Le nostre
per il nostro avanzamento iniziatico, quelle della Natura per
liberare il nostro Sentiero. La magia non funziona che tramite
l'uso di simboli attivi, essendo essi stessi delle armonie del
Verbo a differenti livelli.
Fascicolo 5 Pag. 3
IL VERBO
Bisogna apprendere bene l'importanza dell'azione del Verbo. In
origine, tutto non è che energia, ossia vibrazione. Il Verbo
dell'Assoluto crea l’Aria Primordiale. Il Verbo del Logos (apice
del manifesto), crea a partire dall’Aria Primordiale la Natura. La
Natura invisibile e visibile è dunque il risultato della Parola
Primordiale a diversi livelli (Al principio era il Verbo… Vangelo
di Giovanni). La parola umana è, in un senso, il Verbo originale
in riduzione. Nel corpo fisico dell'uomo, solo l’organo della
parola può creare ed emettere delle vibrazioni sonore sotto forma
di fonemi. Se l’uomo dispone di simboli-vibrazioni, cioè di
“immagini sonore” simili alle vibrazioni più elevate dell’Aria
Primordiale, egli potrà, per risonanza, agire a sua volta sugli
elementi dell’Invisibile, cioè praticare la magia naturale, uno
degli strumenti dell’evoluzione.
AZIONE DEI SIMBOLI
Prima di proseguire, precisiamo che i simboli studiati nel
fascicolo precedente, hanno malgrado il loro carattere passivo
dovuto allo spazio, una certa azione. Prendiamo una analogia in
quanto al loro effetto. Sia una pietra nera posata su del ghiaccio
al sole. La pietra nera normalmente non emette calore ma, sotto
l'azione del sole, immagazzina il calore solare che restituisce;
così il ghiaccio immediatamente vicino fonde. Così, il simbolo
(la pietra nera) accordato su una energia (il sole) si comporta
Fascicolo 5 Pag. 4
come un ricettore e trasmette l'energia all'operatore vicino a lui
(il ghiaccio).
Ciò deve permetterci di apprendere meglio la portata del
simbolismo passivo. Per essere ben chiari, riprendiamo, per
esempio, il tracciato del pentagono associato al livello 5.
L'operatore che si concentra su questo simbolo, spera attraverso
esso di ricevere le energie intensificate di Marte. In effetti, le
energie di questo pianeta sono concentrate nelle forme seguenti:
-con degli effetti sfumati a seconda di queste forme- e, per
riceverli, l'operatore deve, tramite il suo lavoro interiore, creare
la risonanza corrispondente.
Si sa che il simbolismo è un codice accessibile
contemporaneamente al conscio e all'inconscio, una cerniera tra
2 mondi, è per questo che noi ci concentriamo sui suoi
componenti. Certamente, tutto il simbolismo non vale che
tramite i valori archetipali dei suoi componenti, argomento che
non potrà essere sviluppato in questo corso.
I simboli attivi, sono differenti dai simboli passivi per il fatto che
sono essi stessi fonti di energia e i loro effetti dipendono dalle
loro strutture. Sono degli emettitori che inviano la loro energia
Fascicolo 5 Pag. 5
verso il ricettore (sul quale si spera di agire). Questi simboli
attivi agiscono essenzialmente, l'abbiamo detto, per
vocalizzazione. Così, il suono emesso deve rispondere a un certo
numero di regole per essere efficace. Tutto nella natura non è
che vibrazione, è bene ora spiegare il meccanismo messo in
gioco nella vocalizzazione esoterica.
IL FENOMENO DI RISONANZA
La risonanza armonica è la chiave di questo soggetto. Per
sperimentarlo fisicamente, prendiamo un piano. Se si fanno
vibrare le corde di una stessa nota a ottave differenti, i suoni
emessi provocano la stessa impressione, o lo stesso sentimento.
Del resto, se si preme il tasto del Do grave, si fa vibrare nel piano
le altre corde degli altri Do. Questo fenomeno è generale nella
natura. È qui la chiave essenziale di questo fascicolo.
Un altro esempio, molto conosciuto degli effetti di vibrazioni
quando vi è risonanza, è quello del vetro di cristallo che si rompe
quando una persona canta certe note alla frequenza adeguata.
Infine, ultimo esempio, l'azione delle vibrazioni sullo psichismo
tramite la musica. La musica non si esprime con un codice
intellettuale come la parola, essa ci influenza con la risonanza
delle vibrazioni emesse, con diversi elementi del nostro
psichismo. L'effetto può anche raggiungere un livello di
percezione fisica, ad esempio, a livello del plesso solare.
Fascicolo 5 Pag. 6
Ricordiamo, utili ad ogni fine, alcune regole di risonanza nella
musica il cui fenomeno è generale a tutta la Natura.
-1) L'emissione della vibrazione 100 farà vibrare, per risonanza,
i corpi le cui vibrazioni saranno di: 200,300,400 eccetera… La
risonanza si fa sempre su un numero che è un multiplo intero
della frequenza emessa.
-2) Due frequenze di vibrazioni che si mescolano danno una
frequenza-somma e una frequenza-differenza, per esempio: 100
e 130 danno una vibrazione di 100+130=230 e 130-100=30.
-3) Si produce un raddoppiamento delle frequenze a ogni ottava
di vibrazione, ossia: 1x2=2, 2x2=4, 4x2=8, 8x2=16, 16x2=32,
32x2=64, ecc… vibrazioni per secondo. Questo numero 2 non
modifica il carattere della vibrazione ma ne provoca
l’evoluzione. Fatto interessante da conoscere, è che nei dintorni
dell'ottava 80 si situa il livello in cui si passa dal mondo della
materia al mondo dello "spirito".
A parte, menzioniamo che le scuole pitagoriche dichiarano che
per la nostra Terra, la frequenza di base è 1 per secondo. Uno
studio dei cicli (fascicolo 6) ci fa pensare che questa
dichiarazione sia giusta ma che l'unità di secondo da considerare
sia il secondo solare. La sua durata è in funzione della durata del
giorno solare, ossia che essa è uguale al tempo trascorso tra
l'alzarsi e il coricarsi del sole (che cambia ogni giorno) diviso
per (12x60x60).
Fascicolo 5 Pag. 7
RICERCA DELLA GIUSTA FREQUENZA DI
VOCALIZZAZIONE
Noi siamo nella situazione della persona che vuole trasmettere
un messaggio a un'altra che dispone di un ricettore radio regolato
su una frequenza fissa. La trasmissione può farsi solo se la
persona che invia il messaggio accorda la sua emittente sulla
frequenza del ricevente. In modo identico, in ciò che concerne i
simboli-vibrazioni, dovremo ricercare la frequenza adeguata che
farà risonare il punto o l'organo che si vuole azionare.
In realtà, il suono vocalizzato è un suono complesso che
comprende più frequenze di vibrazione. La sua combinazione
numerica è data dalla consonante e dalla vocale che lo
compongono. L'altezza del suono non fa variare la sua
combinazione numerica ma sposta il suo "punto" di risonanza. È
dunque tramite vocalizzazioni a diverse altezze che si può
trovare la risonanza adeguata.
Se la vocalizzazione è musicalmente giusta, vi è armonia, al di
là del mondo visibile. Se la vocalizzazione è corretta in quanto
alla sua frequenza (la sua altezza), vi sarà risonanza in uno dei
centri psichici dell'uomo. Questa frequenza varia per ogni essere
e, per ogni essere, varia nel tempo, anche se ciò è poco
quantificabile.
La consonante della vocalizzazione determina l’effetto
ricercato. A titolo d’esempio:
-R- ha per effetto di rinforzare.
Fascicolo 5 Pag. 8
-M- ha per effetto di calmare.
-L- ha per effetto l'estensione, in generale l’estensione della
percezione di un centro psichico.
-B- ha per effetto la dualità.
-C,K,Q- hanno per effetto la Conoscenza, la pressione evolutiva.
-P,F,V- hanno per effetto la pressione involutiva.
La vocale aggiunta, agisce sulla scelta del livello all'interno del
centro considerato. L'ordine classico delle vocali: A,E,I,O,U è
simile alla scala dei livelli.
Noi sappiamo, del resto, che l’insieme di vocali e di consonanti,
base della nostra scrittura, può dare sia dei suoni "fissi" sia dei
suoni "volatili". Se noi vocalizziamo una vocale come A o un
insieme di vocali come OU, possiamo tenere il suono il tempo
che noi abbiamo del respiro, il suono rimane identico, è un suono
fisso. Se noi vocalizziamo un suono comportante l'insieme di
una vocale e di una consonante, la vocale che precede la
consonante come in AR, AM, OM, ecc…, il suono può essere
tenuto, è ancora un suono fisso. Se la vocale segue la
consonante, come in RA, MA, MO, il suono completo non può
essere tenuto: per esempio in RA, la R decresce rapidamente e
sussiste solo la vocale A, il suono RA è volatile.
Il suono volatile ha un potere di azione sulla natura più potente
del suono fisso. Ma il suono fisso è interessante perché se è
vibrato con una frequenza "variante", con l'allenamento, giunge
Fascicolo 5 Pag. 9
un momento in cui si sente che si è sulla buona frequenza, quella
che è adatta per il suono. Questa frequenza sarà la stessa per il
suono volatile che l’accompagna. Altrimenti detto, se si trova la
frequenza di AR, si avrà in un colpo solo quella di RA.
Questa azione del suono fisso e del suono volatile è
particolarmente notevole in alcuni nomi. Prendiamo la parola
ELLE2 che concerne l’EVA cosmica:
-E è la vocale dell’Essere.
-L è lo spazio in estensione.
-EL è il suono fisso dello spazio che si estende.
-LE è un suono volatile senza durata, è il suono dello spazio che
torna in sé e scompare.
-EL è l'espansione dell'universo.
-LE è la contrazione dell'universo.
Di conseguenza, il termine ELLE simbolizza l'espansione-
contrazione dell’Universo finito.
Una spiegazione quasi identica potrebbe essere fornita per il
termine ALLAH, la differenza proviene dal fatto che la vocale
E riguarda per primo l’Uomo mentre la vocale A riguarda
2 ELLE significa Ella o Essa in Francese. N.d.T.
Fascicolo 5 Pag. 10
innanzitutto l’Energia Prima. Così, la parola ALLAH,
simbolizza l'espansione-contrazione dell'energia, ma al livello 1.
La vocalizzazione funziona solo per l'uomo perché, il suono
aziona nel corpo solo gli organi che riemettono la frequenza sul
piano dell’Invisibile. Se una musicassetta può essere una guida
nella vocalizzazione, essa non è altro; noi insistiamo, solo gli
organi vivi possono riemettere nei piani temporali non fisici
dell’Invisibile.
Se la vocalizzazione raggiunge il suo scopo, ciò che richiede
spesso pazienza, allenamento, si può constatare i propri risultati
da diversi segni: effetto nel centro psichico desiderato
paragonabile a quello della musica; sensazione oggettiva di
energia in questo centro; sentimento o impressione di calma, di
benessere, di pienezza, di forza, di armonia, ecc… sensazioni su
cui si ha la certezza assoluta.
APPLICAZIONE PRATICA DEL VERBO: IL NOME
ESOTERICO
Ogni essere della Terra ha un nome esoterico il cui punto di
partenza ha luogo al momento della penetrazione nella dualità
per il Viaggio involutivo-evolutivo. L'uomo riceve un nome, il
quale è in realtà un'immagine della Vibrazione Eterna che è il
suo essere. Gli uomini non ricevono tutti lo stesso nome ma tutti
i nomi sono equivalenti in funzione dei principi della Giustizia
Universale.
Fascicolo 5 Pag. 11
Simultaneamente all'aumento di densità dei piani nel corso
dell'involuzione, il nome si addenserà e, per ogni livello o piano,
l'uomo avrà un nuovo nome. La conoscenza di uno o più dei suoi
nomi, per lo studioso, è importante perché la vibrazione corretta
crea in lui una risonanza profonda tra l’essere fisico e il livello
interiore il cui nome corrispondente è vibrato.
Avvertenza: in nessun caso se si scopre il proprio o i propri
nomi, non bisogna comunicarli a nessuno. Se li si è scritti, nulla
deve indicare che si tratti del nome vero. La comunicazione del
proprio nome esoterico ad altri è un tradimento verso l’Essere
Interiore e può bloccare ogni evoluzione durante una
incarnazione. In effetti, avendo ognuno di noi un nome esoterico
per ognuno dei livelli della Creazione, la pronuncia di uno di
questi nomi provoca una specie di invocazione nel nostro Sé
Interiore a livello del quale corrisponde il nome. Se noi
riveliamo il nostro nome ad altri, diamo loro accesso al nostro
Sé interiore, ciò che non è in alcun caso prudente. Se qualcuno
non è capace, da sé, di trovare uno dei nomi interiori, è perché
non ha la Saggezza necessaria per utilizzarlo. Se, per contro, egli
ha la Saggezza, allora, non deve chiederlo a voi poiché può
trovarlo da sé.
RICERCA DEL NOME (Tavola 1)
La ricerca si opera vibrando i nomi corrispondenti ai differenti
livelli. In numerosi trattati occulti, si dice che "l’ebraico è la
lingua degli angeli"; così, noi abbiamo scelto per questo lavoro
i nomi in questa lingua ma scritti in caratteri latini.
Fascicolo 5 Pag. 12
Abbiamo detto che "Tutto è in tutto" e che i quattro elementi e i
nove altri livelli erano presenti in ogni livello. Abbiamo detto,
ugualmente, che i livelli si raggruppano in ogni mondo e che
ognuno di essi ha un elemento come attributo:
-i livelli 1,2,3 costituiscono il mondo superiore del Fuoco
-i livelli 4,5,6 costituiscono il mondo solare dell'Aria
-i livelli 7,8,9 costituiscono il mondo lunare dell’Acqua
-il livello 10 costituisce il mondo della Terra.
Ogni elemento corrisponde dunque a uno dei 4 Mondi su
designati ma ognuno dei 4 Mondi è ugualmente presente in ogni
livello, attraverso gli elementi (tabella).
La tabella mostra i 10 nomi per i quattro elementi. Le quattro
colonne di nomi sono conformi alla Cabala ebraica. A sinistra,
figurano la colonna del Fuoco poi quella dell’Aria che
sono le colonne della vita invisibile. Successivamente vi sono le
colonne dell’Acqua e della Terra che sono quelle della
materia. In basso figurano i simboli dei tre principi alchemici:
-Fuoco e Aria delle colonne della vita danno lo Zolfo
alchemico D l’anima delle cose, l’energia animatrice.
-Acqua e Terra delle colonne della materia danno il Sale
alchemico G la matrice dei corpi.
-Aria e Acqua danno il Mercurio filosofico degli
alchimisti A o lo Spirito, il messaggero degli dei. È il legame
Fascicolo 5 Pag. 13
tra l’anima e il corpo. È lui che permette il passaggio delle
energie del Sé Superiore nell’io della Terra e permette così la
vera iniziazione.
LAVORO IN ORATORIO
Esercizio proposto: le 40 invocazioni
-Precauzioni abituali.
-Mettersi preferibilmente di fronte allo specchio.
-Scopo: discesa dell’energia, ossia creare la propria corrente di
energia unitaria dal livello 1 al livello 10.
-Applicazione: provocare nei sogni, tramite la risonanza delle
invocazioni, la rinascita dei propri nomi esoterici a seconda dei
livelli.
-Consiglio: non effettuare questo esercizio che dopo le
meditazioni sui poligoni (o sui simboli planetari) e le
meditazioni dei livelli secondo l'ordine numerico.
PRESCRIZIONI IMPERATIVE PER L’USO DI QUESTI
NOMI
-Non vibrate mai un solo nome per ogni livello.
Fascicolo 5 Pag. 14
-Vibrate sempre successivamente due nomi e soltanto due nomi
alla volta.
-Vibrate unicamente nelle tre combinazioni seguenti:
FUOCO-ARIA, ACQUA-TERRA, ARIA-ACQUA.
Prima fase
- Iniziare col vibrare FUOCO-ARIA, iniziando imperativamente
dal livello 1 e seguendo l'ordine numerico fino al livello 10.
-Questo è da effettuare di preferenza un sabato mattina nell'ora
del sorgere del sole.
-Riiniziare i 2 sabati seguenti, sempre con gli elementi FUOCO-
ARIA.
Seconda fase
-Vibrare ACQUA-TERRA, iniziando imperativamente dal
livello 1 e seguendo l’ordine numerico fino al livello 10.
-Questo è da effettuare il quarto sabato mattina all'ora del
sorgere del sole.
-Ricominciare i 2 sabati seguenti, sempre con gli elementi
ACQUA-TERRA.
Così, si sono accumulate da un lato le energie invisibili
dell'anima e dall'altro, le energie invisibili nel corpo. Bisogna
Fascicolo 5 Pag. 15
ora tentare di aumentare la trasparenza tra i due, ciò che si fa
tramite la:
Terza fase
-Vibrare ARIA-ACQUA, iniziando imperativamente dal livello
1 e seguendo l'ordine numerico fino al livello 10.
-Questo è da effettuare il settimo sabato mattina all'ora del
sorgere del sole.
-Ricominciare i 2 sabati seguenti, sempre con gli elementi
ARIA-ACQUA.
Chiusura: procedere come al solito.
Attenzione, tenuto conto del "linguaggio degli angeli" e dei
nomi utilizzati, è possibile che il nome esoterico appaia in
caratteri ebraici di cui si dovrà fare la traslitterazione in caratteri
latini (tavola 2). Non dimenticare che l’ebraico si legge da destra
a sinistra, questa dimenticanza condurrebbe a invertire il proprio
nome.
Ultima nota: non potrete trovare i nomi situati nei livelli che
sono al di sopra del vostro livello di evoluzione attuale.
È necessario, se un giorno risentite un disagio nel corso di questo
lavoro, rifare una volta la prima fase, ossia FUOCO-ARIA. La
sua pratica, una volta al trimestre, è auspicabile come pure nelle
vicinanze degli equinozi e dei solstizi. Questa pratica procura
una specie di autoguarigione.
Fascicolo 5 Pag. 16
Infine, l'esercizio delle 40 Invocazioni deve rinforzare in voi gli
elementi che sono deficitari per livello. Il loro riequilibrio deve
permettere un migliore contatto con il vostro Essere Interiore.
Ora et Labora !
-Jean DUBUIS-
Allegati:
-La Parola Perduta o il Verbo dimenticato
-Tavole: n°1 le 40 Invocazioni
n°2 l’Alfabeto ebraico
ALLEGATO
LA PAROLA PERDUTA O IL VERBO DIMENTICATO
Un giorno, il Buddha incontrò gli Dei che gli dissero: "dicci qual
è il tuo desiderio e noi lo realizzeremo". Buddha disse: " O Dei,
donatemi il senso delle parole e non avrò più nulla da
apprendere".
Andiamo ad esaminare il Verbo, il linguaggio e la Conoscenza,
di certo parzialmente, perché se noi conoscessimo
completamente il Verbo, saremmo di ritorno nell’Empireo
eterno.
Fascicolo 5 Pag. 17
Secondo i mistici, vi è sulla Terra, da molto tempo, una lingua
originale che è attualmente ricercata sotto il nome di Parola
Perduta.
Il vero Verbo, quello del Fiat Lux della Bibbia, non è una parola
pronunciata da un vecchio seduto sul suo trono ma il Verbo è
questa energia emanata senza tregua dall’Essere senza forma.
Il Fiat Lux non è, in un senso, che la sottomissione delle
vibrazioni di questa energia seguente la legge dettata
dall’Essere, l’Armonia. Da là, sono venuti gli Esseri, gli Elohim,
coloro che utilizzano questa energia per creare i mondi, i corpi
degli uomini, la luce del Sole, che non è che un pallido riflesso
dell'energia del Fiat Lux.
Ugualmente il tempo, lo spazio, la forma risultano da questa
disposizione dell’Energia non manifesta che, senza questa
operazione, non può che sembrarci essere il Nulla.
Questa energia non è che vibrazioni e tutto ciò che esiste non è,
di conseguenza, che un conglomerato di vibrazioni: l’Armonia.
In generale, questo termine armonia risveglia una idea di musica
o di disegno, ma in realtà, l'armonia è una cosa ben più generica
e ben più profonda che va molto al di là di questi aspetti estetici
che si considerano generalmente come sotto il suo dominio. Una
reazione chimica, una esplosione nucleare, la nostra salute non
sono che conseguenze dell’Armonia Prima. Tuttavia, la musica
è, in un dominio facilmente accessibile, uno dei mezzi più facili
per esporre che cosa è l’armonia.
Fascicolo 5 Pag. 18
Immaginiamo che la tastiera di un piano sia lunga, molto lunga.
Le sue gamme si estendono all'infinito e, ad ogni nota SOL, ad
esempio, di una nuova gamma, il numero di vibrazioni
raddoppia. Presto, dopo 5 SOL successivi, noi non sentiremo più
nulla e per noi, uomini, i tasti sembreranno senza effetto.
Tuttavia, se noi possiamo formare un piano conforme alla nostra
immagine (ciò che non è, materialmente, possibile) e se siamo
molto perseveranti, arriverà un momento in cui, premendo un
tasto, non creeremo un suono ma delle vibrazioni che
perturberanno la radio poi, più lontano, la televisione,
successivamente i radar. Un tasto ancora più lontano darà del
calore e infine, dopo 42 SOL successivi al nostro primo SOL con
384 vibrazioni emanate una luce rossa sarà emanata.
Immaginiamo che il nostro piano si estenda ancora, non vi sarà
più né suono né luce ma un tasto DO creerà l'idrogeno e il LA
l'ossigeno. Se noi facciamo un accordo di queste due note,
l'acqua sarà creata.
Ogni cosa creata non è così che un accordo di note sul piano
universale. Se noi facciamo lo stesso accordo nelle gamme
udibili del suono, avremo una immagine delle vibrazioni della
cosa e questo è il suo vero nome nel linguaggio universale
primitivo, nella lingua della Parola Perduta. Così come, abbiamo
appena visto, il SOL è la nota corrispondente alla luce rossa,
ugualmente un suono contenente gli stessi numeri di DO e LA
sarà il vero nome dell'acqua.
Esaminiamo ora il caso di un uomo avente un risveglio interiore,
anche parziale.
Fascicolo 5 Pag. 19
L'uomo iniziato è un trasformatore di energia, il profano che
pronuncia una parola scuote l'aria del mondo fisico e la sua
parola ha poca risonanza nelle frequenze elevate. Per contro,
colui che è iniziato ha ristabilito in lui i legami tra i diversi piani
di coscienza, ossia con i diversi livelli vibratori dell'universo, e
più avanza nel cammino iniziatico, più raggiunge frequenze
elevate, e migliori sono i legami tra i suoi diversi piani interiori.
Dunque, a differenza del profano, l'uomo iniziato, parlando
scuoterà i livelli vibratori elevati e se la sua parola è conforme
alla lingua originale, creerà allora la cosa designata dalla parola
perché, da lui, per armonia, emaneranno le vibrazioni che sono
la cosa. Così, nella Bibbia, si comprende meglio la Genesi in cui
l'uomo nominò gli animali, cioè li creò semplicemente
pronunciando il loro vero nome. Mosè, nel deserto, pronunciò il
nome autentico dell'acqua che sgorgò dalle sabbie.
Così, comprendiamo che apprendere la lingua originale come si
apprende l'inglese o il tedesco non ha alcun senso. La lingua
originale non è utile che all'uomo che ha dapprima ristabilito in
sé la sua armonia interiore e in questo caso la Parola Perduta è
allo stesso tempo conoscenza e potere, e poiché essa è l’Armonia
stessa, include l’Amore.
Ai nostri giorni, la lingua ebraica è, a condizione che le sue
lettere siano utilizzate nel loro senso proprio, il loro legame e la
loro pronuncia geroglifica, la lingua più vicina alla lingua
originale, ed ha come interesse che il suo studio ben condotto ci
aiuti a ristabilire in noi l'armonia interiore ossia la
comunicazione tra i diversi piani di coscienza.
Fascicolo 5 Pag. 20
La storia della torre di Babele e della confusione delle lingue
nella Bibbia è un'allegoria di cui ecco il senso esoterico.
All'inizio, Adamo è l'uomo-Dio androgino, poi si differenzia in
maschio e femmina, ossia le energie passive si oppongono in lui
alle energie attive ed egli si disarmonizza volontariamente
dall’Unità al fine di poter effettuare la propria evoluzione nel
mondo della materia e affrontare il pomo della conoscenza e
della manipolazione delle energie magiche e terrestri del
serpente. La torre di Babele è il suo desiderio di raggiungere
l'unità troppo presto. Il cielo è il simbolo dell’Unità e la torre il
mezzo per raggiungerla. La confusione delle lingue è la perdita
della lingua originale che diviene la Parola Perduta, ciò che
toglie momentaneamente all'uomo i mezzi di una risalita
prematura e lo obbliga a fare l'esperienza integrale del piano
della materia poiché la perdita della Parola ha
momentaneamente tolto la sua coscienza dei piani superiori.
Per riassumere, la lingua originale è direttamente una immagine
vibratoria della realtà, e con la reintegrazione, diviene per
l'uomo, la realtà. È per questo che si dice che, in questa lingua,
ogni parola è Verità perché il Verbo è.
*****
***
*
Fascicolo 5 Pag. 21
Le 40 Invocazioni (Tavola 1)
FUOCO ARIA ACQUA TERRA
1 EHIEH METATRON CHAYOTH RASHITH HA
GILGALIM
2 YAH RAZIEL AUPHANIM MAZLOTH
3 ELOHIM
JEHOVAH
TZAPHKIEL ARALIM SHABBATHAI
4 EL TZADQIEL CHASHMALIM TZEDEK
5 ELOHIM
GIBOR
KAMAEL SERAPHIM MADIM
6 JEHOVA
ELOAH-
VA-DAAT
RAPHAEL MELEKIM SHEMESH
7 JEHOVA
TZABAOTH
HANIEL ELOHIM NOGAH
8 ELOHIM
TZABAOTH
MICHAEL BENI ELOHIM KOKAB
9 SHADDAI
EL CHAI
GABRIEL KERUBIM LEVANAH
10 ADONAÏ
HA-ARETZ
SANDALPHON ASHIM OLAM
YESODOTH
Fascicolo 5 Pag. 22
L’Alfabeto ebraico (tavola 2)
In seguito ognuno deve trovare la propria risonanza
nell’oratorio.
Fascicolo 6 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
SESTO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 6 Pag. 2
NUMERI E CICLI
I NUMERI
Una conseguenza importante dell'acquisizione esoterica è che,
poco a poco, si prende coscienza dell'aspetto unitario della
Conoscenza e, pertanto, dell'unità delle cose. I tentativi di teorie
unitarie della scienza attuale non saranno soddisfacenti fino a
quando coloro che tentano di stabilirle non avranno compreso
che l’Unità della Natura non può essere raggiunta che
dall'elevazione del livello di coscienza dell'uomo e, ciò, senza
mai separare la vita dalla materia. È un riflesso di questo aspetto
unitario che fa sì che esistano dei punti comuni tra simbolismo,
numerologia e cicli.
La prima cosa da considerare nella numerologia è la differenza
tra cifra e numero. Il meglio, o il meno peggio, per individuare
questa differenza è dire che la cifra è il Corpo, il numero è
l’Anima, dal punto di vista esoterico, ovviamente. Ci sono 10
numeri fondamentali, quelli da 1 a 10 incluso. Ognuno di essi è
l'insieme delle energie vibratorie e delle leggi che governano il
suo livello. Tutti gli altri numeri possono essere riportati a uno
dei numeri fondamentali per riduzione numerica, esempio:
211→2+1+1=4, dunque, 211 avrà per principio fondamentale 4;
entrando nel quadro del quaternario, 211 riceverà una parte delle
sue influenze.
Fascicolo 6 Pag. 3
La prima cosa da fare in numerologia è dunque di acquisire il
valore simbolico, il significato dei numeri da 1 a 9. Il 10 è un
caso particolare che deve essere esaminato congiuntamente con
1, essendo 1 la riduzione numerica di 10.
I primi 10 numeri e le loro caratteristiche fondamentali
-1 e 10-: 1 è il simbolo dell'unità nella sua prima manifestazione.
È senza sfumature. Occorre notare che nessun numero può
essere ridotto a 1 senza passare dal 10.
Esempio: 55→5+5=10 e 1+0=1. Tutto ciò che ha un carattere
unitario nel manifesto passa dal 10, ossia 1+ l'infinito di cui 0 è
il simbolo. Si ritrova questa nozione nella frase: "Io sono l’Alpha
e l’Omega".
Abbiamo detto (fascicolo 3) che nei livelli 1 e 10, e soltanto in
questi, l'uomo ha uno stato di coscienza unitario; la sua
coscienza è negli altri casi trinitaria. Tuttavia, non bisogna
dimenticare che se 1 è l'unità sottile spirituale, 10, è l'unità ma
nel mondo denso della materia.
-2-: il numero 2 è il simbolo della dualità, il simbolo della
separazione dei sessi, dello spazio tempo, ecc… Ogni numero la
cui riduzione numerica dà 2 ha un carattere doppio e un carattere
di dualità. Il numero 2 concerne anche la Saggezza. I
superstiziosi dicono che 2 è la cifra del male, ciò è falso. La
dualità è necessaria alla manifestazione e, di conseguenza, essa
è il primo principio che permette l’evoluzione dell'uomo.
Fascicolo 6 Pag. 4
Sottolineiamo che il primo numero la cui riduzione numerica dà
2 è 11 e che 11 è il numero delle forze negative, involute del
nostro mondo. È un numero primo, cioè è indivisibile salvo per
l'unità o per se stesso ciò dà per risultato il numero stesso o
l’unità. Ogni volta che noi incontriamo un numero primo
superiore a 10, vi è un elemento di libero arbitrio, un elemento
di libertà.
-3-: 3 è il numero della trinità, i tre aspetti della coscienza
dell'uomo invisibile. 3 è il numero della Creazione: 1 dà per
differenziazione 2 altri elementi (fascicolo 2-tavola II). Il
numero 3 concerne anche l’Intelligenza. Il primo numero la cui
riduzione numerica dà 3 è 12, 12 che è il numero dei segni dello
zodiaco ma che è soprattutto il numero delle tappe obbligatorie
ad ogni livello evolutivo.
-4-: 4 è il numero del quaternario. Corrisponde all’ambiente nel
quale si compie l'evoluzione dell'uomo. 4 corrisponde al "primo
Giorno della Creazione", ossia all'entrata dell'uomo nello
spazio-tempo (livello 4). Il numero 4 concerne ugualmente la
Misericordia e i problemi esoterici. Ogni numero la cui
riduzione numerica dà 4 concerne l'aspetto solido delle cose. Il
primo numero la cui riduzione numerica dà 4 è 13. Questo
numero è sia quello della morte sia quello dell’Amore, del Fuoco
purificatore, dell’Eterno. Come 11,13 è un numero primo, così,
l'uomo è libero nel quaternario.
-5-: 5 è il numero dell'uomo. Tutti i numeri la cui riduzione
numerica dà 5 sono dei numeri che concernono l'uomo o aspetti
dell'umanità, sovente aspetti di forza, di severità. Il primo
Fascicolo 6 Pag. 5
numero la cui riduzione numerica dà 5 è il numero 14, ossia 1+4
o 7+7 che concerne il doppio aspetto del settenario occulto
dell'uomo.
-6-: il numero 6 concerne la bellezza, l'armonia, è il simbolo
dell'unione dei due mondi (confronta l’esagramma). È un
numero di equilibrio che contiene due trinità: 3+3. Il primo
numero la cui riduzione numerica dà 6 è 15. Da notare che 15→
5+5+5, ossia 3 volte il numero dell'uomo. È al livello 6 che
l'uomo può avere un contatto con la sua trinità superiore.
-7-: il numero 7 è contemporaneamente uno dei più importanti e
dei più complessi. Ogni numero la cui riduzione numerica dà 7
è un numero riguardante la vittoria spirituale. Ma 7 riguarda
ugualmente i 7 giorni della Creazione, i 7 giorni della settimana
e le 7 Leggi Doppie che, attraverso i Geni Planetari, reggono e
governano il mondo manifesto. Il primo numero la cui riduzione
numerica dà 7 è 16 il cui simbolismo include 8+8 o ancora
4+4+4+4. 16 esprime il fatto che 7 regge il quadruplice aspetto
del quaternario o il doppio campo evolutivo dell'uomo 8+8,
involuzione e evoluzione.
-8-: il numero 8 è il numero dello Splendore, ossia l’abbagliante
trasformazione dell'uomo che inizia a ritrovare le sue facoltà
originali nel corso della sua evoluzione. Ogni numero la cui
riduzione numerica dà 8 riguarda il campo evolutivo dell'uomo:
la magia, l'alchimia o l'astrologia. La cifra 8 coricata è il simbolo
dell'infinito. Il primo numero la cui riduzione numerica dà 8 è
17, numero primo, simbolo della liberazione dell'uomo
attraverso le facoltà originali ritrovate.
Fascicolo 6 Pag. 6
-9-: il numero 9 è il numero della Fondazione, ossia della base
dell’Invisibile, della sua congiunzione con il nostro mondo
fisico. Tutti i numeri la cui riduzione numerica danno 9 saranno
legati con le 3 vie dell’Iniziazione: 9=3+3+3, via di Rigore,
Fuoco, via di equilibrio e via di Misericordia, Acqua. Saranno
così legati con la Giustizia Universale. 9 è la chiave che apre il
mondo astrale. Il primo numero la cui riduzione numerica dà 9
è 18, ossia 6+6+6, il numero della Bestia dell’Apocalisse. È il
numero dell'uomo che si incarna nel mondo materiale ove è
ricoperto di "pelle di bestia", il corpo fisico.
Utilizzo dei numeri:
Volontariamente diamo pochi elementi su ogni numero. Non ne
diamo che la base.
Vi consigliamo di numerare nel vostro quaderno di lavoro una
serie di pagine da 1 a 10. Poi, dopo ogni seduta di lavoro
nell'oratorio o dopo ogni notte, mentre avete una rivelazione,
una intuizione concernente un numero, annotatela alla pagina
corrispondente. Così a poco a poco, ognuno forgia il proprio
sistema numerologico. Il sistema che avrete così stabilito sarà
per voi solo la vera numerologia.
Bisogna vegliare nell'utilizzo dei numeri affinché il lavoro non
diventi un gioco intellettuale. L'utilizzo essenziale dei numeri
deve permettere una interpretazione tanto giusta quanto
possibile delle informazioni risultanti dalle esperienze interiori
Fascicolo 6 Pag. 7
e, inversamente, di tentare di attirare l'attenzione dell’Io
Superiore su un punto particolare.
La generalizzazione della numerologia si fa nella Cabala per
mezzo della Ghematria: a ogni lettera è associato un numero
(fascicolo 5) ciò permette di attribuire un valore numerico a ogni
cosa attraverso il suo nome e di conoscerne il livello principale.
Siano, ad esempio, i nomi seguenti:
-Achad che significa unità e che si scrive con le lettere: Aleph,
Chet, Dalet, ciò dà: 1+8+4=13 e ancora 1+3=4, numero del
quaternario il numero di Giove; si tratta dell'unità manifesta nel
quaternario al livello di Giove.
-Abba (ahebah) che significa amore e che si scrive con le lettere:
Aleph, He, Bet, He, ciò dà: 1+5+2+5=13 e ancora 1+3=4. Si
vede dunque che unità (Achad) e amore (Abba) hanno un punto
comune attraverso il numero 13 e il numero 4, Giove, il livello
in cui la misericordia, figlia dell'amore, è la più elevata.
Se si opera nella nostra lingua su nomi propri, ci si basa
ugualmente sull'alfabeto ebraico per trovare la risonanza più
giusta. Ossia, per esempio, il nome di SATANA. Si ottiene:
60+1+9+1+50=121 poi 1+2+1=4 o ancora 12+1=13 e 1+3=4. A
ognuno interpretare ciò che precede.
La pratica della Ghematria non è senza inconvenienti perché se
una pratica, per quanto sia poco intensiva, viene fatta entrare nel
nostro "codice psichico", noi saremo impacciati perché l’Io
Superiore può utilizzare questo codice nella sua risposta. Ora, se
Fascicolo 6 Pag. 8
la codifica Ghematrica è facile, la decodifica, è complessa e non
sempre possibile.
I CICLI
I cicli sono uno degli aspetti della numerologia e si può dire che
rappresentino sia il suo aspetto attivo sia la sua realizzazione.
Andiamo dunque a studiare i più importanti tra essi.
Ciclo di 2: è il primo ciclo che si manifesta; è, lo abbiamo detto,
quello della dualità. Questo ciclo possiede una fase attiva, una
fase passiva. A titolo d’esempio, l'universo ha una fase attiva di
estensione di circa 6 miliardi di anni terrestri poi una fase passiva
di contrazione della stessa durata. Nel ciclo di 2 l'equivalenza
attivo-passivo è sempre realizzata. Una buona rappresentazione
simbolica del ciclo di 2 è il disegno della sinusoide.
Ciclo di 3: il ciclo di 3 può essere simbolizzato dal triangolo. È
un ciclo di animazione nelle due direzioni possibili:
simbolizzato dal triangolo con la punta verso l'alto che
rappresenta il mondo della Vita, il mondo spirituale e il triangolo
con la punta verso il basso che rappresenta il mondo della
materia. Nel ciclo di 3, vi sono 3 fasi di cui 2 sono attive e 1
passiva o 2 passive e 1 attiva. Ne risulta che l'equilibrio attivo-
passivo non può essere realizzato che quando 2 cicli di 3 sono
acquisiti. Dunque 6 sarà il numero ove il ciclo di 3 ritrova il suo
equilibrio. Qui è nascosta una importante legge occulta che
regge il mondo: l'involuzione, e successivamente l'evoluzione,
Fascicolo 6 Pag. 9
non si fanno che tramite una serie di disequilibri. L'equilibrio
puro e continuo non permette l'evoluzione. Questo disequilibrio
è il necessario "peccato" della caduta che permette all'uomo
l'accesso alla "Conoscenza della Vita e della Morte". Non è né
uno sbaglio né una colpa, è una necessità. L'importante è che la
successione dei disequilibri positivi e negativi si neutralizzi e
riconduca a un equilibrio globale.
Ciclo di 7: il ciclo di 7 è quello della testa dell'uomo, mentre il
ciclo di 12 è quello del corpo dell'uomo.
L'esercizio proposto nel lavoro in oratorio si baserà su questi due
cicli. Vi è dunque un legame tra loro che, del resto, sono legati
al ciclo solare della giornata. Ciclo di 2, giorno e notte.
Il ciclo della testa segue questo ordine:
-1) occhio destro –Luna
-2) orecchio destro –Marte
-3) narice destra –Sole
-4) occhio sinistro –Venere
-5) orecchio sinistra –Mercurio
-6) narice sinistra –Saturno
-7) bocca –Giove
L'utilizzo del ciclo di 7 si fa in accordo con i lavori di Cornelio
Agrippa sui "Geni Planetari".
Fascicolo 6 Pag. 10
Abbiamo visto nel fascicolo 2 che vi sono 7 Leggi Doppie che
regolano il mondo manifesto invisibile e visibile. Ognuna di
queste leggi è applicata con rigore da un Genio Planetario, un
tipo di entità non avente la coscienza di sé ma "una intelligenza"
che solo l’uomo iniziato può modificarne il funzionamento.
Cornelio Agrippa dice che l'azione dei Geni Planetari, in realtà
l'irraggiamento dell'energia attribuita ad ogni pianeta, si fa nel
seguente modo. Ogni Genio ha un'ora solare di irradiamento, e
ogni giorno, durante 24 ore, vi è una successione nella priorità
d'azione dei 7 Geni Planetari (tavola n°1). Ognuno di essi agisce
dunque a sua volta durante un'ora solare, ossia il tempo trascorso
tra il sorgere e il tramontare del sole diviso per 12. L'ora della
notte è uguale al tempo trascorso tra il tramonto e il sorgere del
sole diviso per 12. "L'ora solare" e "l'ora della notte" non hanno
dunque la stessa durata, eccetto agli equinozi; in inverno l'ora
del giorno è più corta dell'ora nella notte, e inversamente
d'estate.
La comprensione delle priorità all'interno dei cicli richiede
qualche chiarimento. Ricordarsi che "Tutto è in tutto".
Sulla tavola 1, iniziamo dal sabato, ad esempio. In tutto il giorno
di sabato, partendo dal sorgere del sole, il livello 3-Saturno è
prioritario. Nella seconda ora solare, il livello 4-Giove è
prioritario ma tuttavia sotto il controllo di Saturno poiché si
tratta del sabato. In seguito nel corso della terza ora solare, il
livello 5-Marte è prioritario ma sempre sotto il controllo di
Saturno e così via tutto il giorno.
Domenica, è il livello 6-Sole che è il controllore della giornata.
Fascicolo 6 Pag. 11
All'interno dell'ora di azione di un Genio Planetario, una serie di
priorità si produce sulla base del minuto solare e del minuto di
notte. Si ha dunque 5 priorità di 12 minuti (solari) ognuna che si
divide in quest'ordine:
-una priorità che si applica all'elemento Fuoco degli esseri e
delle cose
-una priorità che si applica all'elemento Aria
-una priorità che si applica all'elemento Acqua
-una priorità che si applica all'elemento Terra
La quinta priorità è quella della quintessenza; essa si sforza di
ristabilire l'equilibrio tra i quattro elementi.
In ciò che concerne questi cicli più rapidi del minuto -e
successivamente del secondo- il meccanismo delle influenze dei
Geni Planetari sarà lo stesso che per i cicli “orari” ma i cicli del
minuto saranno contemporaneamente più sottili e più deboli
nelle loro influenze e, questo, maggiormente per i secondi.
Ciclo di 12: è uno dei cicli più importanti nell'esoterismo dove
lo si ritrova nella maggioranza delle applicazioni pratiche: i 12
apostoli, le 12 fatiche di Ercole, e più particolarmente in
alchimia con le 12 porte di Ripley, le 12 chiavi di Basilio
Valentino.
Qualunque sia il simbolismo utilizzato, il ciclo di 12 rappresenta
le 12 fasi necessarie per ogni tappa evolutiva.
Fascicolo 6 Pag. 12
Andiamo dunque a studiare il ciclo annuale del Sole nei 12 segni
dello zodiaco come modello di base riportandoci alla tavola n°2.
Per un occultista, le costellazioni celesti non sono che dei punti
di riferimento. L'azione del ciclo solare ha luogo perché l'asse
della Terra è inclinato in rapporto al piano dell’eclittica. In
effetti, se l'asse della Terra fosse perpendicolare al piano
dell'eclittica, le stagioni scomparirebbero e il ciclo variabile
delle attività terrestri diverrebbe fisso. Ciò che conta è l'altezza
apparente del sole in rapporto al piano dell'equatore terrestre. La
linea 5 della tavola mostra la variazione dell'altezza apparente
del sole in rapporto all'equatore terrestre. L'origine del ciclo è il
punto vernale in astronomia, l'entrata del sole nel segno
dell'Ariete in astrologia (linea 9).
La curva ottenuta è identica alla sinusoide del ciclo di 2. La linea
2 mostra la fase positiva-attiva e la fase negativa-passiva (questo
è simbolizzato dai 2 esagoni iscritti nel dodecagono).
A ognuno dei 12 segni dello zodiaco è assegnato uno dei quattro
elementi, vi sono dunque 3 serie di 4 elementi rappresentati nella
linea 3 (questo è simbolizzato dai 3 quadrati iscritti nel
dodecagono).
Successivamente abbiamo le 4 fasi (linea 5)
-positiva ascendente (1-2-3)
-positiva discendente (4-5-6)
-negativa discendente (7-8-9)
Fascicolo 6 Pag. 13
-negativa ascendente (10-11-12)
Queste 4 fasi sono simbolizzate dai 4 triangoli iscritti nel
dodecagono.
A ognuna delle 12 fasi elementari sono assegnati:
-un segno dello zodiaco (linea 9)
-un organo del corpo dell'uomo (linea 8)
-un elemento alchemico (linea 7)
La natura dell'elemento alchemico dà ad ogni fase un aspetto-
vita, aspetto attivo spirituale invisibile, o un aspetto-materia,
aspetto passivo denso (linea 6).
Abbiamo dunque dall'equinozio (E) di primavera al solstizio (S)
d'estate, 2 segni di vita attiva e 1 segno di vita passiva (o Vita-
materia-Vita), ciò ci darà una fase di 3 segni in cui l'attività vitale
sarà grande.
Dal solstizio d'estate all’equinozio d'autunno, noi avremo 2
segni passivi e 1 segno attivo (o materia-Vita-materia), ciò ci
darà una fase di 3 segni in cui l’energia attiva sarà decrescente.
Queste due prime fasi costituiscono la parte positiva del ciclo
(+). I 6 segni costituiscono un ciclo di 6 e, com'è stato detto
precedentemente, per i cicli di 3 e di 6, l'equilibrio è ritrovato
alla fine del sesto segno, ciò è simbolizzato dall'entrata nel segno
della Bilancia.
Fascicolo 6 Pag. 14
Durante questa parte positiva del ciclo, gli organi attivati nel
corpo dell'uomo sono i piedi, i reni e le mani, è dunque il periodo
in cui il lavoro fisico dell'uomo deve essere importante. Ma
poiché il lavoro fisico produce delle tossine nel corpo, i reni,
organi di eliminazione di queste tossine, sono essi stessi molto
attivi.
Con l’equinozio d'autunno, entriamo nella parte negativa passiva
del ciclo (-).
Per i tre segni 7-8-9 (Bilancia, Scorpione, Sagittario), noi
abbiamo 2 segni attivi e 1 segno passivo, in un senso: una fase
attiva ma volta verso il negativo. Questa fase attiva rovesciata
spinge l'uomo verso una minore attività che sarà al suo minimo
al solstizio d'inverno.
I segni 10-11-12 (Capricorno, Acquario, Pesci), costituiscono la
seconda fase del ciclo in cui noi abbiamo 2 segni passivi e 1
segno attivo. Ciò dà una fase passiva rovesciata che rallenterà
gli effetti negativi del ciclo e, all'equinozio di primavera, avremo
terminato la seconda fase di 6 segni che, nuovamente, ci
condurrà all'equilibrio. Durante questa parte negativa del ciclo
sono tutti gli organi di assimilazione e di eliminazione del corpo
che sono attivi al fine di preparare alla prossima fase di attività
che inizia con la primavera.
Uso del ciclo di 12: il simbolismo degli organi legati ai segni
concerne anche il funzionamento occulto dell'uomo e questi 12
organi sono al servizio di ognuno dei 7 organi della testa
(confronta lavoro in oratorio).
Fascicolo 6 Pag. 15
Il lavoro in Oratorio
-Installazione abituale.
-Iniziare sempre dall'esercizio dello specchio.
ESERCIZIO PROPOSTO: risveglio spirituale degli organi
della testa e del corpo
1° fase:-Il lunedì mattina, durante l'ora (solare) che segue il
sorgere del sole, concentrarsi qualche minuto su ognuno dei 7
organi della testa nell'ordine numerico dato precedentemente.
-Durante la concentrazione, non bisogna richiamare energia.
Bisogna soltanto pensare a mettere in accordo l’organo e
l’energia emanata in questo istante.
2° fase:-Quando la prima fase è stata praticata due o tre lunedì
di seguito sui sette organi, operare nella stessa maniera ogni
mattina ma unicamente sull'organo del giorno. L'esercizio sulla
bocca deve progressivamente trasformare la parola in "Verbo".
3° fase:-Riportarsi alle tavole n°1 e 2.
-Per ogni segno dello zodiaco, scegliere un sabato
preferibilmente nel secondo decano.
-Riprendere l'esercizio della meditazione-concentrazione su
ognuno degli organi della testa e sforzarsi di fare la confluenza
con l’organo del corpo corrispondente al segno dello zodiaco.
Fascicolo 6 Pag. 16
Così, il sabato mattina, all'ora del sorgere del sole, e nel primo
segno (Ariete), unire mentalmente la narice sinistra (Saturno) e
il piede destro. Poi, ad ogni ora planetaria seguente (Giove,
Marte, Sole, Venere, Mercurio e Luna), unire mentalmente
sempre il piede destro ma questa volta con l'organo
corrispondente al pianeta.
-L'esercizio proseguirà nel secondo decano del Toro, nella stessa
maniera ma questa volta con il rene destro.
-Per i segni concernenti i reni, bisogna considerare che il rene è
un organo di purificazione generale.
-Per i sei ultimi segni, bisogna concentrarsi sul fatto che la
funzione dell'organo del segno migliora l'organo della testa e la
sua controparte invisibile.
-Questo esercizio si può praticare solo nelle zone temperate
dell'emisfero nord, tra l'equatore e il tropico del Cancro. Per
l'emisfero sud, bisogna considerare la partenza del ciclo nel
momento in cui vi è nella regione nord l'entrata nel segno della
Bilancia; in effetti, la sinusoide è il tracciato inverso per
l'emisfero sud.
Il ciclo di 12 si ritrova anche nelle influenze lunari.
L'equivalente del segno dell’Ariete è il segno che la Luna
percorre dopo il superamento della testa del Drago. L'uso dei
segni lunari è molto delicato per via della loro durata breve,
meno di 3 giorni, e anche per la difficoltà del calcolo e della
attribuzione dell'ora lunare. Inoltre, il lavoro su questo ciclo
Fascicolo 6 Pag. 17
conduce a delle esperienze astrali che possono essere fortemente
sgradevoli per un debuttante o un ignorante di queste questioni.
Ora et Labora!
-Jean DUBUIS-
Allegati:
-Le scale di Giacobbe
-Notte Santa e Shabbat
-Tavole n°1: Tavola delle ore planetarie
n°2: Ciclo dei 12 segni dello zodiaco.
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ALLEGATO
LE SCALE DI GIACOBBE
Generalmente, si parla della “scala di Giacobbe” ma in realtà,
nel simbolismo, esistono due scale di Giacobbe. La prima scala,
la più importante, ha 10 scalini; essa rivela nel suo simbolismo
il cammino percorso. Ogni scalino corrisponde a uno dei 10
livelli, dei 10 piani di coscienza. Nel corso delle esperienze
interiori, un segno rivela il livello realizzato interiormente in noi.
Ciò se la scala è verticale. Una visione orizzontale della scala di
10 è poco probabile perché il suo senso simbolico è che il
viaggio involuzione-evoluzione è terminato.
La scala di Giacobbe a 12 scalini, concerne l’evoluzione da un
piano all'interno di un livello. Un indice che spesso è un simbolo
di uno degli aspetti dello zodiaco indica il cammino percorso in
questa tappa. La scala orizzontale in una esperienza interiore
significa che la tappa è terminata e che una iniziazione si
produrrà prima dell'inizio della tappa seguente.
NOTTE SANTA E SHABBAT
Non appena abbiamo fatto un certo progresso sul Sentiero e
abbiamo una certa maestria nell'operazione della discesa delle
energie (meditazioni sui livelli da 1 a 10 precedentemente
indicate), si può aver interesse a operare questa discesa
rapidamente e possentemente. Ciò per diverse ragioni, sia per
preparare una operazione magica o alchemica, sia per una
Fascicolo 6 Pag. 19
ragione di salute o ancora per un aiuto ad altri o, semplicemente,
per se stessi sul Sentiero.
La notte dal venerdì al sabato è la notte Santa perché precede il
solo giorno della settimana ove sono riunite le condizioni ottime
per la discesa delle energie.
I livelli 1 e 2 non hanno Geni Planetari. Non hanno dunque
un'ora preferenziale per vibrare il loro nome. Tuttavia, se si vibra
il nome del livello 1 durante il periodo compreso tra i 120 e i 60
minuti (solari) che precedono il sorgere del sole, arriviamo a una
situazione interessante. In effetti, noi potremo vibrare il nome
del livello 3 durante l'ora che segue il sorgere del sole, ossia
durante l'ora e il giorno in cui la potenza del Genio di questo
livello è al massimo. In ognuna delle ore seguenti, noi vibreremo
il nome del livello successivo. Così, ogni livello sarà vibrato
durante l'ora d'azione del suo Genio e l'efficacia ogni volta sarà
suo massimo.
Quando arriveremo al livello 10, il Genio di Saturno, quello del
sabato, sarà di nuovo prioritario e avrà tutta la potenza per
permetterci di realizzare ciò che desideriamo al livello del regno
della Terra. Questa seconda ora d’azione di Saturno del sabato è
l'ora del vero Shabbat.
Fascicolo 6 Pag. 20
TAVOLA DELLE ORE PLANETARIE
ORE DOMENI-
CA
LUNE-
DÌ
MARTE-
DÌ
MER-
COLE-
DÌ
GIOVE-
DÌ
VE-
NER-
DÌ
SABA-
TO
Ore del Giorno
1° Sole Luna Marte Mercu-
rio
Giove Venere Saturno
2° Venere Saturno Sole Luna Marte Mercu-
rio
Giove
3° Mercurio Giove Venere Saturno Sole Luna Marte
4° Luna Marte Mercurio Giove Venere Saturno Sole
5° Saturno Sole Luna Marte Mercurio Giove Venere
6° Giove Venere Saturno Sole Luna Marte Mercu-
rio
7° Marte Mercu-
rio
Giove Venere Saturno Sole Luna
8° Sole Luna Marte Mercu-
rio
Giove Venere Saturno
9° Venere Saturno Sole Luna Marte Mercu-
rio
Giove
10° Mercurio Giove Venere Saturno Sole Luna Marte
11° Luna Marte Mercurio Giove Venere Saturno Sole
12° Saturno Sole Luna Marte Mercurio Giove Venere
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Ore della Notte
1° Giove Venere Saturno Sole Luna Marte Mercu-
rio
2° Marte Mercu-
rio
Giove Venere Saturno Sole Luna
3° Sole Luna Marte Mercuri
o
Giove Venere Saturno
4° Venere Saturno Sole Luna Marte Mercu-
rio
Giove
5° Mercurio Giove Venere Saturno Sole Luna Marte
6° Luna Marte Mercurio Giove Venere Saturno Sole
7° Saturno Sole Luna Marte Mercurio Giove Venere
8° Giove Venere Saturno Sole Luna Marte Mercu-
rio
9° Marte Mercu-
rio
Giove Venere Saturno Sole Luna
10° Sole Luna Marte Mercu-
rio
Giove Venere Saturno
11° Venere Saturno Sole Luna Marte Mercu-
rio
Giove
12° Mercurio Giove Venere Saturno Sole Luna Marte
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6
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Fuoco
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Fascicolo 6 Pag. 23
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LEGENDA DELLA TAVOLA N°2
-Linea 1: lunghezza dei 12 segni dello zodiaco
-Linea 2: parte positiva del ciclo e parte negativa del ciclo
-Linea 3: triplo ciclo dei 4 elementi
*Da notare che ci sono 3 successioni dei 4 elementi nel ciclo
completo ma che in questo ciclo gli elementi non hanno lo stesso
ordine di quello nella discesa delle energie. In effetti, noi
abbiamo:
*discesa delle energie: Fuoco, Aria, Acqua, Terra
*ciclo dello zodiaco: Fuoco, Terra, Aria, Acqua.
-Linea 4: ciclo vita-materia nella parte positiva del ciclo e ciclo
vita-materia nella parte negativa del ciclo.
*Notare che il ciclo 4 è analogo al ciclo di 4 stagioni; vi è
priorità: vita o materia ma non vi è eliminazione totale dell'una
o dell'altra, esempio (linea 6):
*prima fase: vita-materia-vita
*seconda fase: materia-vita-materia
Fascicolo 6 Pag. 24
-Linea 5: *E: equinozio
*S: solstizio
-Linea 6: successione vita-materia
-Linea 7: successione degli elementi
-Linea 8: successione degli organi
-Linea 9: successione dei segni dello zodiaco
Esempio di lettura:
-Toro (1.9) rene destro (1.8), elemento Terra (1.7), materia
(1.6),→ energia media nella fase positiva ascendente del ciclo.
Fascicolo 7 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
SETTIMO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 7 Pag. 2
MEDITAZIONE-PREGHIERA-RITUALE
Queste tre tecniche sono in effetti tre metodi per tentare di
stabilire il contatto tra la coscienza di sé della Terra e la
coscienza del Sé Superiore.
Nell'uomo incarnato, dobbiamo considerare due parti, la prima:
il livello 10, la seconda: l'insieme dei livelli 9,8,7,6,5,4. Il livello
10 è chiamato nei testi occulti "il piccolo re" perché la parte
cerebrale dell'uomo è per decreto di natura il maestro assoluto
del suo regno terrestre durante la durata dell'incarnazione. L'altra
parte (livelli 9,8,7,6,5,4) è chiamata "il Grande Re". Il termine
“re” è ben adatto perché nell'uomo ognuna delle due parti della
sua entità è re nel suo dominio. Il Grande Re non può intervenire
nel regno della Terra se il piccolo re, ossia la coscienza fisica,
non glielo permette. Detto altrimenti, se il piccolo re (intelletto
risultante dall'incarnazione della coscienza nella materia) non
accetta di alzarsi dal suo trono, l'azione del Grande Re (insieme
degli elementi non incarnati dell'uomo) non è possibile.
Nella misura in cui il contatto non è ristabilito tra i due re, l'uomo
sprofonda nel materialismo e nessun soccorso spirituale può
essergli accordato dal Sé Superiore, salvo nei casi di minaccia
grave per la vita fisica se questa non è al suo termine previsto
per la presente incarnazione. Presso i non iniziati ciò ha condotto
alla costruzione di una barriera mentale che toglie ogni
comunicazione tra i due re. In effetti, se l'uomo, ancora una volta
il piccolo re, non fa il passo per stabilire un ponte tra i due regni,
resta murato nel suo. In qualche modo, mantiene chiusa la
barriera, anche se questa attitudine non è stata da parte sua
Fascicolo 7 Pag. 3
deliberata. Per natura, l'uomo è intelligente e, nel suo libero
arbitrio, può volere o non volere una cosa; per esempio, volere
o non volere conoscere ciò che va oltre. Questo gli appartiene.
Ma se sceglie di sapere, a lui di bussare: "Bussate, e vi sarà
aperto" (La Bibbia). È tanto semplice. Cosa fate quando avete
sete?… Aprite il rubinetto.
La meditazione, la preghiera e il rituale sono infatti degli
strumenti per "bussare". Solo, qualunque apprendimento
richiede tempo e metodo, e le prime volte che busserete, vi sono
in generale poche possibilità perché vi si risponda direttamente:
"Entrate!". Solo il simbolo permette all'inizio il ristabilimento
del contatto. A parte, segnaliamo che un gradino più vicino a noi
vi è ciò che tenta la psicologia, ossia un discorso con la psiche.
Poco a poco, dunque, tramite il simbolo, se noi siamo di buona
volontà, il Grande Re ci comunicherà ciò che è necessario alla
nostra iniziazione.
Le tre tecniche seguenti devono permettere la nascita interiore
di simboli per stabilire questo dialogo Inconscio-conscio.
LA MEDITAZIONE
È un soggetto in generale molto mal compreso perché si tratta di
un processo passivo e non attivo. In virtù stessa di ciò che è stato
detto prima, Tali (il piccolo re) deve alzarsi dal suo trono
affinché Neschamah (il Grande Re) possa intervenire. Così,
affinché la meditazione sia effettiva, essa implica che tutto
l'apparato intellettuale sia completamente a riposo. Si deve
persino arrivare a non pensare più che non si pensa. Con
l'allenamento si giunge a questo risultato. Si osserva che presso
Fascicolo 7 Pag. 4
la maggioranza delle persone questo risultato è più facilmente
raggiunto la sera nei momenti che precedono il sonno.
Quando questo stato è raggiunto, si passa bruscamente in
"secondo stato" e il Sé Superiore ci infonde allora gli elementi
che giudica utili nel punto in cui siano nel nostro Cammino. Le
informazioni ricevute possono essere trasmesse, sia sotto forma
di simboli, sia, ciò è meglio, sotto forma di un vero
insegnamento personale, quello della "scuola della notte".
Bisogna ricordarsi che non si medita ma che "si è meditato".
Secondo l'immagine già data, ci si deve mettere nello stato del
pescatore che getta la sua esca e che attende pazientemente che
il pesce abbocchi.
Se si desidera essere informati con la meditazione su un soggetto
particolare, il metodo seguente è necessario:
-Concentrarsi sul soggetto e su lui solo.
-Sforzarsi di non lasciar divagare il pensiero o l'immaginazione.
-Ripetere spesso questa operazione per dare al soggetto un
carattere unitario.
-Visualizzare il soggetto come uno scenario e mantenerlo nella
regola dell'unità del teatro: soggetto, spazio, tempo.
-In caso di difficoltà a governare la visualizzazione, farsi un
racconto che si condensa, che si distilla per tappe successive,
affinché sia riassunto il più possibile e poi ridotto con una sola
parola.
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-Arrivato a questo punto di concentrazione, sia sull'aspetto
unitario del soggetto, sia sull'unica parola, sforzarsi di essere
passivo e di lasciare la parola dissolversi nel vuoto mentale
adeguato.
Quando la meditazione è raggiunta, se vi è una rivelazione
interiore, annotarla immediatamente perché la maggioranza del
tempo essa appartiene prima al dominio del volatile che a quello
del fisso.
LA PREGHIERA
Tutti i fascicoli di alchimia e di cabala della nostra associazione,
e ora quelli del corso di esoterismo generale, hanno alla fine del
testo le parole: "Ora et Labora", ossia: "prega e lavora".
La nozione di preghiera non deve avere nell’iniziato, o in colui
che ricerca l'iniziazione, lo stesso senso che per i membri delle
chiese esteriori. Dato che la cattiva comprensione del problema
della preghiera è il costituente di uno dei muri interiori che
tagliano le comunicazioni tra il sé della Terra e il Sé Superiore.
Questo muro è stato costruito dalle istruzioni e pratiche delle
chiese esteriori. Queste chiese, più desiderose di dominio
materiale che di educazione esoterica, hanno trovato attraverso
la preghiera uno strumento di sottomissione dell'uomo. Si
potrebbe anche dire di umiliazione. (Dopo che, esse gli hanno
parlato di riscatto per salvarlo…). Ma ciò che è più grave, è che
esse hanno mantenuto l'ignoranza sui limiti d'azione possibile
della preghiera, lasciando così creare speranze impossibili.
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Bisogna ricordarsi che le leggi dell'universo sono leggi fisse.
Chiunque abbia accesso a queste leggi sa bene che nulla vi può
andare contro e che ogni "domanda" deve obbligatoriamente
essere in accordo con esse. Riguardo a queste leggi, la preghiera
si sforza di far passare un messaggio all’Interno di noi. Quando
si formula una preghiera ci si sforza di pensare che la si indirizza
al nostro Maestro Interiore e ci si dà del tu. Non bisogna
inginocchiarsi o prendere una qualunque posizione umiliante.
L'uomo fisico è anche sacro come il resto della Creazione.
L'attitudine migliore per la preghiera è quella della
conversazione familiare. In effetti, pregare non è né comandare
né implorare né supplicare il ben volere di una entità onnipotente
ma è dialogare con la parte più elevata in sé che, ha accesso al
"Grande Tutto". Bisogna perciò lasciare i propri vecchi abiti nel
guardaroba e presentarsi come si è, né più brutti né più belli, tali
e quali si è in quel momento ma con la buona volontà di essere
in ascolto. Noi potremmo dire oggi con la preoccupazione di
essere “collegati”.
Da un punto di vista pratico, una precauzione è necessaria
quando giunge il momento in cui si espone il proprio problema:
non si fissa la natura della soluzione. Solo il Re del Mondo
Invisibile Interiore decide la soluzione. In effetti, nessun altro
che lui è più adatto per "leggere" nel Grande Libro della Natura.
Nei suoi confronti, l'atteggiamento deve essere quello di
qualcuno che ascolta con rispetto i consigli di un padre
spirituale.
Sempre da un punto di vista pratico, è del tutto inutile pregare le
gerarchie angeliche, arcangeliche o altre. Benché esse si
presentino spesso sotto la forma dell'archetipo umano -come
Fascicolo 7 Pag. 7
tutte le entità dei mondi invisibili- esse non sono né libere né
coscienti di sé. Sono i Computer della Natura. Se si ha il livello
di conoscenza richiesto, li si "programma" per un dato risultato,
restando intesi che il programma deve poter essere accettato dal
Computer. Attenzione, bisogna sapere che quando il programma
è avviato, non può essere fermato. Così, se un giorno voi vi
accorgete nel corso di un contatto che avete autorità su di loro,
non agite da ciechi e se non potete prevedere tutte le
conseguenze del vostro ordine, non lo date. Perché una volta
messo in moto il processo si svolgerà inflessibilmente, secondo
la legge.
Gli angeli non hanno né odio, né amore, né sentimento. Dal
punto di vista della Terra, è meglio considerarli come macchine,
come computer, lo abbiamo detto, che come esseri. Tuttavia,
attenzione a ciò che è stato detto, questo non concerne i Geni
della Presenza (i Geni Planetari), benché alcuni siano stati
designati dalle religioni sotto il nome di angeli e di arcangeli.
Forse avete compreso a questo punto delle nostre spiegazioni
che si possono ottenere attraverso la preghiera dei risultati che
superano le possibilità delle leggi fisiche conosciute perché
queste leggi non sono che le conseguenze di leggi della Natura
di un ordine più elevato. La costituzione del contatto interiore dà
accesso a queste leggi elevate e permette così dei risultati
impossibili da ottenere altrimenti. Comunque -insistiamo- in
ogni caso, le leggi dei mondi visibili e invisibili (quelle delle
Sette Cause Seconde) restano inviolabili.
Nella misura in cui una parte del Cammino della risalita è stata
realizzata, si ha accesso automaticamente a un certo numero di
leggi spirituali che trascendono le leggi fisiche. Per tutti i casi
Fascicolo 7 Pag. 8
che entrano nel quadro di queste leggi, la preghiera non è più
necessaria poiché si possiedono i mezzi per agire da sé. Tale è il
caso dell’Iniziato per cui la preghiera è una conversazione (tra i
due "sé") direttamente accessibile, senza alcuna forma di
preparazione, poiché il suo stato fa sì che abbia dissolto le sue
barriere interiori.
Nello stadio dello studente o dell’adepto sul Sentiero, "la buona
volontà" dei due "io" è acquisita, e la preghiera è allora una
specie di cerimonia di invito alla conversazione.
In ciò che concerne i membri delle chiese esteriori, i profani, o
ancora i gruppi di preghiera, i risultati ottenuti "in preghiera" non
giungono dagli stessi interlocutori e l'azione è ottenuta attraverso
un eggregore (fascicolo 1) sia quello della religione, sia quello
del gruppo. Qui, è il gruppo che è richiedente e non più un
individuo. In questo caso, l'azione non può condurre alla vera
conversazione con il "Santo Angelo Custode" (il Grande Re).
Tuttavia, dei risultati sono senza alcun dubbio ottenuti al livello
della guarigione o dei problemi di carattere materiale.
Attenzione, una avvertenza si impone: siate molto vigili, alcuni
gruppi utilizzano le energie date dai membri del loro eggregore
per altri fini di quelli ufficialmente dichiarati.
I RITUALI
Esistono molti tipi di rituali aventi fini differenti. Tutti sono
basati sull'azione dei due simbolismi.
Il simbolismo passivo, lo sappiamo, si serve dello spazio,
elemento passivo dell'infinito, per creare risonanze tra i due "sé".
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A questo fine, egli utilizza i disegni (pentacoli), i gesti (tracciare
dei poligoni con la spada) e i percorsi orientati.
Il simbolismo attivo, lo abbiamo visto, si serve del tempo,
elemento attivo dell'eternità. Gioca sul numero, la frequenza, il
Verbo. I suoi mezzi di applicazione sono la parola ma anche i
colori, i profumi, le vibrazioni chimiche delle pietre, delle piante
o dei liquidi. Tranne la parola, sono tutti stati vibratori che sono
in risonanza con altri sensi di percezione oltre alla percezione
uditiva. Questi sono aspetti più sottili, più occulti del Verbo.
Bisogna ricordarsi che la percezione unitaria ingloba le
percezioni dei cinque sensi terrestri e ben altro in più.
Uso dei rituali
-Primo uso: si tratta di una preparazione nel corso della quale il
rituale agirà sulle energie interne dell'uomo per cercare di
equilibrarle, di armonizzarle, di rinforzarle. Questa
consolidazione facilita il contatto dei due "sé".
-Secondo uso: si tratta di una protezione nel corso della quale il
rituale crea un muro, una schermatura contro un ambiente
psichico dannoso o negativo. Qui, il fine del rituale può anche
essere di neutralizzare e di rendere benevolo questo ambiente.
Con la stessa mossa, elimina i geni e gli ostacoli del Sentiero.
-Terzo uso: si tratta questa volta della realizzazione
propriamente detta. Il rituale ha per scopo di tentare di
assottigliare o di “bucare” la barriera di “materia” che impedisce
il contatto tra i due re. Ciò si chiama "tentare e ottenere la
conversazione con il Santo Angelo Custode". In questo caso, si
Fascicolo 7 Pag. 10
produce una elevazione momentanea del punto focale della
coscienza di sé e la ripetizione della "Conversazione" può
condurre a una comunicazione permanente che resterà acquisita
nelle successive incarnazioni.
-Quarto uso: qui, il rituale agirà sulle energie esteriori o sulle
energie degli altri. In questo campo, sono necessarie la più
grande prudenza e la più grande circospezione.
Dove trovare i rituali?
Esistono poche opere in lingua francese, correntemente
accessibili, che diano dei rituali. Con il progresso, con la
comprensione del simbolismo, si accede poco a poco a questa
soluzione che consiste nello scrivere da sé i propri rituali. Questi
saranno quelli che vi converranno meglio. Il presente corso
contiene elementi sufficienti per giungere a questo stadio.
Quando il contatto interiore è stato sufficientemente stabilito, la
soluzione è semplice: non vi è più bisogno di alcun rituale.
Possiamo allora ascoltare, in spirito, il filosofo alchimista
Sendivogius che dice "ora, brucia tutti i tuoi libri, pure i miei".
Per coloro che leggono l'inglese, potranno trovare nelle opere di
Israel Regardie e di Torrens i rituali cabalistici completi
dell’Ordine della Golden Dawn.
Fascicolo 7 Pag. 11
PUNTI IN COMUNE NELLA MEDITAZIONE, NELLA
PREGHIERA E NEL RITUALE
-Stato di spirito:-Spirito non di sottomissione, atteggiamento
"aperto", quasi di cordialità.
-Cercare sempre di ottenere la comunicazione tra i due "sé".
-Atteggiamento passivo nella meditazione.
-Atteggiamento attivo nella preghiera.
-Atteggiamento attivo e, in un senso, di autorità sulle energie nel
rituale.
-Etica: Essa si riassume in poche parole: disinteresse, amore
degli altri. Nel progresso sul Sentiero, non violare mai la Natura
o le sue emanazioni.
Questo lavoro richiede pazienza e tenacia ma esclude la rigidità
mentale. Bisogna saper accettare tutto ciò che l’Interiore ci
rivela.
La respirazione al quadrato e un rilassamento prima di un lavoro
di questo tipo sono estremamente auspicabili.
Lavoro in Oratorio
Abbiamo oltrepassato la metà del corso e sappiamo bene che gli
esercizi proposti per il lavoro in oratorio non potranno essere
effettuati, tenuto conto del loro numero, che in un anno di tempo
se non si è precedentemente già lavorato nell'esoterismo pratico.
Fascicolo 7 Pag. 12
Effettuiamo dunque una pausa e riprendiamo sommariamente
ognuno degli esercizi precedenti.
La dama (fascicolo 1):
Questo esercizio, infatti, sviluppa il potere di concentrazione.
Quando il colore uniforme è ottenuto rapidamente, per esempio
in un mezzo minuto, ci avviciniamo alla fase in cui il passaggio
al "secondo stato" diventa possibile.
Il simbolismo della dama è quello dell'equilibrio nel quaternario,
vi sono tanti quadrati neri quanti quadrati bianchi. La loro
fusione visuale è il simbolo del ristabilimento dell'equilibrio, da
una parte, e del ritorno della dualità all'unità, dall'altra.
Se la tinta uniforme non è ottenuta riprendere l'esercizio
regolarmente. Se la tinta uniforme è ottenuta, l'esercizio non è
più necessario.
Lo specchio (fascicolo 2):
Il suo simbolismo è differente da quello della dama. Lo specchio
è il richiamo del fenomeno per cui l’Uno creò la dualità
attraverso il riflesso di se stesso.
L'esercizio dello specchio permette alla concentrazione di
raggiungere un punto più elevato di quello ottenuto con la
concentrazione sulla dama.
Infatti, se noi superiamo la fase al nero, noi passiamo dalla
concentrazione alla vera meditazione, entriamo nel "secondo
Fascicolo 7 Pag. 13
stato" e, eventualmente, siamo in risonanza con uno dei livelli
delle Memorie della Natura. Con la pazienza, si può arrivare allo
stadio in cui ci si chiede allo specchio: "Specchio magico, dimmi
chi è la più bella?" (o "chi è il più bello?").
Ricordiamo che coloro che hanno raggiunto la fase del nero
possono guardare nello specchio durante la meditazione. Ma
fino a che questa fase non è raggiunta, devono tenere gli occhi
chiusi durante la meditazione.
Precisiamo che se fino ad oggi non siete riusciti nell'esercizio
della dama, provate ugualmente quello dello specchio. Inoltre, è
bene ora iniziare tutte le vostre sedute di oratorio con una
meditazione-concentrazione davanti allo specchio. Potete,
certamente, fare delle sedute di specchio senza che siano per
forza seguite da un esercizio supplementare.
Ricordarsi sempre che bisogna fermarsi quando compare una
sensazione di freddo.
Meditazione su Saturno (fascicolo 3):
Il fine di questo esercizio è multiplo. Saturno-Crono è il padre
del Tempo. È al livello di Saturno che l’Eternità diviene spazio-
tempo o che lo spazio-tempo diviene Eternità, al ritorno. La
concentrazione-meditazione su Saturno può dare una
"realizzazione momentanea" dell'eternità e ciò dà una specie di
chiarezza mentale inabituale.
Gli Antichi dicevano di Saturno che è l'alto del Cielo, l'esercizio
può dunque creare una risonanza sui più alti livelli del mondo
finito. Infine, Saturno regge anche il canale che conduce le
Fascicolo 7 Pag. 14
energie lunari sulla Terra. Può dunque aiutarci a risolvere
numerosi problemi del mondo materiale che impediscono il
nostro progresso esoterico.
-Questo esercizio è da effettuare quando si ha il desiderio e,
dunque, in particolare in caso di difficoltà nel mondo materiale.
Meditazione sui poligoni (fascicolo 4):
Sono i simboli più astratti che ci siano per ognuno dei 10 livelli.
Inoltre, non vi sono altri strumenti simbolici che possano
avvicinare ugualmente la natura stessa di ognuno dei livelli. I
grafismi dei simboli planetari non sono così potenti. I poligoni,
sono simboli puri, assolutamente non intaccati da un qualunque
eggregore o da un simbolismo religioso. Hanno dunque il
vantaggio di lasciare ad ognuno un massimo di libertà interiore.
Per ragioni pratiche di visualizzazione nel seguito dei vostri
lavori, è bene associare a ogni lavoro su un poligono il simbolo
astrologico del pianeta corrispondente. In effetti, il grafismo più
familiare dei segni planetari innesca più rapidamente il contatto
del livello considerato.
Quando si è iniziato a ottenere qualche risonanza sui poligoni,
aggiungere agli esercizi del fascicolo 4 la fase seguente:
visualizzare luminosamente la serie dei poligoni di uno stesso
livello; la luce deve essere tanto più intensa quanto le punte del
poligono sono acute.
Fascicolo 7 Pag. 15
Le 40 invocazioni (fascicolo 5):
Dal punto di vista dell’apporto di energia, questo esercizio è il
più importante tra tutti quelli proposti. Applica qui, allo stato
mentale, i principi di purificazione utilizzati in spagiria, ossia:
separare i tre principi, fortificarli, riunirli. Qui la separazione
non si fa materialmente ma mentalmente.
La vocalizzazione della successione dei nomi delle colonne
Fuoco e Aria è destinata ad aumentare l'energia della nostra
psiche, della nostra anima, senza perturbare le energie della
natura.
La vocalizzazione della successione dei nomi delle colonne
Acqua e Terra si propone lo stesso scopo ma questa volta per il
corpo. Essa deve migliorare la nostra salute e preparare i nostri
centri psichici al risveglio.
La vocalizzazione della successione dei nomi delle colonne Aria
e Acqua è quella di Mercurio, messaggero degli dei. Essa deve
aiutare alla comunicazione tra il centro psichico di ogni livello
dell’Invisibile e quello del corpo fisico.
Questo esercizio costituisce la vera discesa delle energie
nell'uomo. L’energia unitaria si diffonde nei tre principi
dell'uomo: l'anima, il corpo e lo spirito.
Fascicolo 7 Pag. 16
Risveglio spirituale degli organi della testa e del corpo
(fascicolo 6):
I due esercizi si propongono di continuare il lavoro del fascicolo
5 con un metodo differente. Noi consigliamo per il seguito del
lavoro di alternare il lavoro dei fascicoli 5 e 6.
Ora et Labora!
-Jean DUBUIS-
Allegato: Preghiera di San Francesco d’Assisi.
ALLEGATO
PREGHIERA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI
Questo testo molto diffuso, ci sembra dover creare, dal punto di
vista etico, una risonanza che è alla portata di ogni cercatore sul
Sentiero.
Signore*, fa’ di me uno strumento della Pace!
Là dove vi è l'odio, che io metta l'amore,
Là dove vi è l'offesa, che io metta il perdono,
Là dove vi è la discordia, che io metta l'unione,
Fascicolo 7 Pag. 17
Là dove vi è l'errore, che io metta la verità,
Là dove vi è il dubbio, che io metta la fede,
Là dove vi è la disperazione, che io metta la speranza,
Là dove vi sono le tenebre, che io metta la luce,
Là dove vi è la tristezza, che io metta la gioia.
O Maestro*, che io non cerchi tanto
Ad essere consolato quanto a consolare,
Ad essere compreso quanto a comprendere,
Ad essere amato quanto ad amare,
Perché
È dando che si riceve
È dimenticando che si trova
È perdonando che si è perdonati
È morendo che si resuscita alla vita eterna.
*Ossia l’Io Interiore
Fascicolo 8 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
OTTAVO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 8 Pag. 2
I POTERI
Il problema dei problemi esoterici, o occulti, è oggetto di
numerose discussioni nei luoghi e nelle scuole esoteriche.
Numerose si dicono contrarie, probabilmente per evitare che i
loro responsabili siano rapidamente superati dai loro allievi. Da
ciò, deriva che molte persone, studiose delle discipline
ermetiche, dichiarino che non ricercano i poteri. Tutto ciò
dimostra una profonda ignoranza della natura stessa di questo
soggetto. Non si tratta di essere a favore o contro i poteri ma,
semplicemente, non si deve che accettare le regole della Natura
che li concerne.
Speriamo dunque che questo fascicolo vi porti tutta la luce
desiderata in questo campo. Si tratta di un soggetto complesso
ma prendendolo nel suo insieme, e successivamente sotto i
diversi aspetti, tutto diverrà chiaro e logico. Per apprenderlo
meglio, bisogna costantemente tenere a mente un certo numero
di principi che sono alla base.
Principi di base:
1) Vi è nell'universo una gerarchia di poteri e di forze in analogia
con i 10 livelli di densità e di coscienza (tavola fascicolo 3). Ma
nessuna forza di un livello, qualunque esso sia, può agire contro
la forza di un altro livello ad esso superiore.
2) Non si può dunque avere "miracolo" possibile nel senso di
"infrazione alle leggi della Natura" perché tutto è sottomesso alle
Leggi assolute dell’Universo. I miracoli apparenti nel nostro
Fascicolo 8 Pag. 3
mondo sono dovuti all'applicazione delle leggi dei mondi
superiori.
3) Nel mondo dell'infinito, la legge ha un carattere unitario.
4) Nel mondo del finito tutte le leggi sono doppie e presentano
un aspetto positivo-attivo e un aspetto negativo-passivo.
5) Nella Natura, la regola è la seguente: l'aspetto attivo è il
conduttore, l'aspetto passivo è il ricettore o l’ostacolo.
Per comprendere questo problema dei poteri, è necessario sapere
che la loro natura, o la possibilità di sfruttarli, varia per l'uomo
in funzione delle tappe del suo Viaggio Universale (Involuzione-
Evoluzione).
GERARCHIE DEI POTERI NATURALI (nel corso del
Viaggio Universale)
Involuzione:
L'uomo nasce per la prima volta, al livello 1. I livelli 2 e 3 gli
danno allora gli elementi necessari al suo futuro viaggio. In lui
si forma la potenzialità della dualità. Nel Giardino dell’Eden,
egli è sottomesso alla legge unitaria: non conosce né bene né
male ma la coscienza di cui dispone non gli permette ugualmente
di apprendere questa legge unitaria. In effetti, non è un essere
libero. Il Giardino dell’Eden è per lui una prigione da cui
evaderà per fare il suo viaggio nella dualità. Non è che a questo
prezzo che egli conoscerà la Libertà che gli permetterà di
apprendere la legge del suo mondo originario.
Fascicolo 8 Pag. 4
Per fare ciò, l'essere deve superare il velo degli Abissi ma questo
non è possibile che tramite uno stato "contro natura" chiamato
"peccato originale" o caduta.
La legge è l'evoluzione verso l’Infinito e non l'involuzione verso
il finito. Tuttavia, l'involuzione tramite la natura delle cose è una
necessità. Così, una prima iniziazione o piuttosto "contro-
iniziazione" al livello 3-4 "rovescerà" le forze nell'uomo e gli
permetterà così di poter acquisire da sé la libertà.
Qui, la parola "iniziazione" è presa nel senso di inizio, inizio del
Grande Percorso involuzione-evoluzione. L'espressione
"contro-iniziazione" significa che il risultato dell'iniziazione è
una discesa verso i piani densi mentre il senso corrente del
termine iniziazione è una risalita verso i piani più sottili.
Questa iniziazione della dualità -chiamiamola dunque "contro-
iniziazione" della dualità- avrà tre conseguenze nell'uomo:
1) Essa lo sottrae dal dominio della Legge Unitaria (livelli 1,2,3).
2) Essa lo fa passare nel piano delle leggi doppie, nel piano dello
spazio-tempo (livelli da 4 a 10).
3) Essa inverte in lui il principio della natura: il suo principio
attivo-evolutivo è sottomesso al principio passivo-negativo,
dove le forze dell'involuzione saranno preponderanti in lui.
Questa inversione nell'uomo fa sì che discenda i livelli di
coscienza, uno per uno, ma dando sempre più o meno
inconsciamente la preferenza all'aspetto negativo delle cose;
questo gli permette di continuare l'involuzione fino al punto di
densità massima del nostro mondo (livello 10), punto in cui le
Fascicolo 8 Pag. 5
forze si rovesciano, di nuovo, per divenire evolutive sotto
l’effetto dell'iniziazione del Nadir.
Al livello 3-4, l'uomo che ha appena ricevuto la "contro-
iniziazione" della dualità ha ancora poco della coscienza di sé,
pochi strumenti intellettuali ma i suoi poteri sono enormi: il
tempo, la pioggia, il fuoco del cielo (confronta simbolismo di
Giove) sono i suoi possibili servitori. Ma si produce un
fenomeno doppio, complesso, dalle conseguenze difficilmente
prevedibili: l'uomo perde a poco a poco i suoi poteri originali e
può prendere coscienza della coscienza di sé. L'aspetto negativo
delle leggi della dualità non si attenuerà che progressivamente
nei suoi effetti e nella sua spinta, ossia fino a quando l'essere
giunge al livello 10. Là, l’Iniziazione del Nadir rovescerà
nuovamente in lui i suoi principi e lo rimetterà in accordo con la
Natura, l'aspetto attivo predominerà allora sull'aspetto passivo.
L'involuzione è terminata, l'evoluzione inizia. La coscienza di sé
è acquisita, i poteri dei livelli superiori sono nulli.
Qui, inizia il ritorno del figliol prodigo che ha perduto tutto.
Durante l'involuzione, colui che ha i più alti poteri è il meno
progredito. Ad ogni "contro iniziazione", l'uomo discende di un
livello e il livello che lascia dimora in lui nel suo inconscio ma
egli ne perde i poteri. A ogni tappa della discesa, prende
coscienza di un piano più oscuro, più denso, in cui la sua libertà
aumenta ma in un dominio minore con meno rischio e meno
pericolo.
Il mondo fisico dove viviamo è retto dalle leggi fisiche e
psichiche. Alcune sono conosciute dalla scienza attuale ma la
grande maggioranza resta ad oggi sconosciuta. Dunque, l'uomo
di questa Terra, il cui livello è 10, è integralmente sottomesso
Fascicolo 8 Pag. 6
alle leggi di questo livello. Tuttavia, ad oggi, numerose sono le
persone che hanno, inconsciamente e parzialmente, acceduto a
dei piani più elevati e sono così in parte libere dalle leggi del
livello 10 perché le leggi superiori sono prioritarie su di loro;
così, le leggi del livello 9 dominano quelle del livello 10, le leggi
del livello 8 dominano quelle del livello 9 e così di seguito.
Gli esseri il cui livello interiore è il decimo sono assoggettati
unicamente al determinismo delle leggi della Terra; ma nel
momento in cui avranno accesso ai livelli più elevati essi si
libereranno a poco a poco di questo obbligo.
Evoluzione:
Il ritorno, la risalita nel corso della quale l'essere ritroverà i suoi
poteri originali, ma con più libertà, non si fa in un solo viaggio
ma in 4. Il primo viaggio si fa nel primo grado di ognuno dei 10
livelli, ogni livello comprende 4 gradi. Il secondo viaggio si fa
nel secondo grado di ognuno dei 10 livelli ecc…
In questo viaggio evolutivo, i poteri sono restituiti e restano
acquisiti durante le incarnazioni successive, senza che l'essere
ne abbia per forza coscienza. Illustriamo questo meccanismo.
Supponiamo che un essere che risale e che, durante il suo
viaggio nel primo grado, ha particolarmente lavorato nel livello
4. Questo livello si manifesterà nelle incarnazioni successive
con un interesse particolare per l'esoterismo e con una tendenza
naturale a possedere molta ricchezza di ogni tipo. Lo stesso
fenomeno al livello 5 darà una attitudine agli atti militari. A
livello 6, l'arte e la guarigione saranno preponderanti. Se, ora,
questi stessi fenomeni hanno luogo nel viaggio del secondo
Fascicolo 8 Pag. 7
grado, i fatti saranno più forti, più marcati. In generale, nel
viaggio di ogni grado, a partire dal livello 6 e successivi, ossia
6,5,4, i poteri risvegliati hanno tendenza a restare nel campo
della coscienza per essere al loro massimo nell'ultimo viaggio,
quello del quarto grado.
Ci si può chiedere perché siano necessari molti gradi e, di
conseguenza, perché giunti al livello 1 bisogna tornare al livello
10. In effetti, la risalita non sarebbe possibile, o per lo meno
molto delicata, se non vi fosse che un solo grado. Inoltre, non vi
è regressione perché il livello 10 del secondo grado è più alto del
livello 1 del primo grado e il livello 10 del terzo grado è più alto
del livello 1 del secondo grado e così via.
Precisiamo che ogni grado è simbolizzato da uno dei quattro
elementi nell'ordine seguente: Terra, Acqua, Aria, e Fuoco.
Ognuno di noi deve dunque aver ritrovato i suoi poteri naturali
alla fine del "suo tempo". Ossia che ognuno, quando l’Immagine
potenziale che egli era, è divenuta l’Essere, l’Uomo reintegrato,
ognuno, allora, possiede tutti i poteri esistenti nella Natura. È
ben evidente che ciò necessita un lavoro preparatorio e che non
sarà che progressivamente che questi poteri saranno ritrovati in
quantità e in qualità. In effetti, la risalita dei livelli di coscienza
fa nascere in ogni adepto una nuova serie di poteri con la fine di
ogni tappa, e con questa fine, un aumento in energia di quelli
precedentemente acquisiti. Non vi è da essere a favore o contro
ma da accettare i decreti della Natura che concernono gli Esseri
in evoluzione interiore. Le facoltà così naturalmente risvegliate
lo rimarranno nel seguito delle incarnazioni.
Fascicolo 8 Pag. 8
Infatti, noi non possiamo che progredire. Non possiamo
nell'evoluzione indietreggiare di un mondo o di un livello. Del
resto, una delle funzioni del Sé Interiore è di impedirci di
accedere ai mondi superiori se non abbiamo la forza di
sopportarli. Precisiamo, per coloro che sono interessati a ciò che
queste funzioni del Sé Interiore sono talvolta chiamate
"Guardiano della Soglia", il quale non esiste come entità
separata.
Il Vento Cosmico
Ne abbiamo parlato nel fascicolo 3 ma pensiamo sia utile
ritornarci.
Il Vento Cosmico è la forza che ci obbliga ad accettare il nostro
Divenire, è una manifestazione dell’Amore dell’Assoluto.
Questa legge è intangibile ma ha due effetti che dipendono dalla
natura dell'essere sul quale essa agisce.
Per l’uomo che ha appena ricevuto la "contro-Iniziazione" della
dualità, questa forza lo obbliga a discendere verso le tenebre dei
mondi densi, discesa indispensabile alla realizzazione del suo
Divenire. I Cabalisti nominano allora questa forza Shatam. I
Cristiani hanno fatto di questa forza un personaggio, Satana, il
che comporta gravi inconvenienti psicologici.
L’iniziazione del Nadir rimette l’uomo in accordo con le leggi
della Natura, allora l’azione della forza, del Vento Cosmico,
ridiventa armoniosa e porta l’uomo verso la luce dei mondi
superiori (Lucifero: Portatore di Luce).
Fascicolo 8 Pag. 9
I falsi profeti:
È interessante sapere, per esempio, che colui che discende al
livello 6 ha gli stessi poteri di colui che è risalito a livello 6; la
libertà di colui che discende resta tuttavia minore. Colui che
evolve al livello 6 sarà un essere discreto, fuso nella massa. Sarà
un istruttore ma non porterà mai il titolo di maestro perché il suo
primo desiderio è di rispettare la libertà degli altri. Quanto a
colui che involve nel 6, ha la tendenza a utilizzare i suoi poteri
sotto i loro aspetti negativi. Egli si presenterà come maestro,
cercando di ridurre la libertà degli altri poiché egli stesso è poco
libero. Numerosi maestri pubblici, guru o altri, sono di questo
campo. Questi sono i falsi profeti dell’Apocalisse.
I POTERI ARTIFICIALI
Se la restituzione dei poteri naturali sono i frutti inevitabili
dell'iniziazione e dell'evoluzione, non è lo stesso riguardo i
poteri artificiali. Questi risultano dall'attivazione di un grado
all'interno di un livello che l'uomo non ha ancora raggiunto,
l'attivazione si fa tramite una risonanza creata con l'utilizzazione
di simboli, in generale raggruppati sotto forma di rituale.
All'interno di ogni livello, è l'elemento invocato con i simboli
del rituale che regola il grado da raggiungere nel livello. Un
rituale di Fuoco agisce sul quarto grado, un rituale d’Aria sul
terzo, un rituale d’Acqua sul secondo e un rituale di Terra sul
primo.
Fascicolo 8 Pag. 10
Il livello 10 essendo quello del nostro mondo è escluso da questi
metodi. Quanto ai livelli 1 e 2, non sono praticamente accessibili
con questo sistema.
Noi non daremo altri dettagli su questi rituali perché necessitano
un corso speciale e un lungo studio preliminare per essere
praticati senza pericolo.
Colui che ha superato il Nadir avrà una tendenza naturale ad
azionare il grado e il livello sotto il suo aspetto positivo. Costui
sarà un mago bianco. Colui che non ha raggiunto il Nadir avrà
una tendenza naturale a utilizzare il lato negativo del grado e del
livello. Costui sarà un mago nero.
È utile precisare che il potere così risvegliato non è che
momentaneo; in generale, per la durata dell'azione prevista
attraverso il rituale. Tuttavia, la ripetizione di una stessa
operazione può "impregnare" lo psichismo e anche creare un
disequilibrio che può tradursi in disturbi mentali o psichici.
La formula:
Esistono dei condensati di rituali sotto una forma detta
"formula". In questo caso, la risonanza delle parole crea una
elevazione momentanea del livello di coscienza che rende più
facile ciò che noi vogliamo realizzare e che assicura la
protezione del nostro corpo fisico. In particolare, la tecnica della
Cabala detta "Notaricon" risponde a questo scopo. Ogni lettera
che lo compone è la prima lettera di una parola. Così, possiamo,
sia vibrare il Notaricon sia vibrare le parole da cui è derivato:
(confronta lavoro in oratorio).
Fascicolo 8 Pag. 11
LE INIZIAZIONI
Alcuni gruppi, scuole o società filosofiche praticano delle
cerimonie dette di iniziazione. La questione è di sapere quali
sono gli effetti sul ricevente e se vi è infrazione della regola
secondo cui ognuno non è che figlio delle sue Opere.
In ciò che le riguarda queste iniziazioni possono essere divise in
tre categorie:
1) Quelle che danno una entrata in dei gruppi senza attività
esoteriche. Esse non sono che una cerimonia formale senza
incidenza sul cammino del candidato. Rispondono al senso
profano della parola: iniziare un'attività.
2) Quelle che sono date da gruppi che hanno avuto nel passato
un'attività esoterica. In questo caso il simbolismo originale
dell'iniziazione ha lasciato qualche traccia. Ma, in generale, il
loro effetto è pressoché nullo sullo stato interiore dell'iniziato.
Tuttavia esse possono risvegliare una migliore sensibilità per il
lavoro proposto successivamente.
Precisiamo, qui, che queste cerimonie sono di frequente una
discendenza di autentiche iniziazioni ma che hanno, a poco a
poco, perduto il loro valore sia a causa di errori di condotta del
gruppo che le praticava sia perché esse non corrispondono più al
livello evolutivo attuale dell'umanità.
3) Quelle che sono date da gruppi esoterici, in generale occulti e
sconosciuti dal pubblico. In queste iniziazioni, i cui riti sono per
la maggior parte nati dalla Cabala, si manipolano essenzialmente
due energie: il Fuoco per la purificazione spirituale e l’Acqua
per la purificazione corporea. Il risultato di queste iniziazioni
Fascicolo 8 Pag. 12
può essere considerato come uno strumento di lavoro facilitante
il cammino esoterico ma che non dispensa il lavoro personale.
Noi mettiamo in guardia da risvegli intempestivi tutti coloro che
sono allettati da delle iniziazioni. Là, un solo livello è
sovrattivato a detrimento degli altri. La maggior parte delle
volte, l'energia prima è stata attinta non importa dove, salvo a
partire dal livello 1. Le conseguenze dei disequilibri provocati
sono allora catastrofiche per non dire distruttive, argomento che
andiamo ad affrontare qui di seguito.
La discesa delle energie:
L'energia del non-manifesto penetra nella manifestazione al
livello 1 e là la sua qualità e la sua quantità sono infinite.
Per i bisogni della creazione, la Natura preleva in questa energia
e crea la sua propria corrente di discesa dell'energia, livello per
livello. Ma la natura è economa per obbligo: essa non preleva
che ciò che è strettamente necessario al suo lavoro. Una
mancanza o un eccesso di energia crea un disequilibrio che deve
essere compensato in virtù dell'equilibrio universale (fascicolo
10).
L'allievo che vuole utilizzare questa energia deve imitare la
natura e creare la propria corrente di discesa dell'energia dal
livello 1 fino al livello 10 (confronta le 40 vocalizzazioni). È
nella propria riserva di energia che va ad attingere nel corso dei
rituali di invocazione. Supponiamo, cosa corrente, che non abbia
ancora raggiunto il livello 6 ma che abbia bisogno di operare a
questo livello e che, inoltre, non abbia creato la propria corrente,
Fascicolo 8 Pag. 13
l'operazione avrà ugualmente luogo ma attingendo l'energia
necessaria nella corrente del livello 6 della Natura. È in questo
momento che vi è un disequilibrio, per mancanza di energia. Il
riequilibrio della Natura avverrà ugualmente ma a spese delle
energie dell'autore, attingendo in lui "con la forza" le energie
mancanti e creandogli delle perturbazioni, spesso nell’energia
nervosa e nell'energia sessuale.
Per riassumere e precisare i diversi sensi della parola
iniziazione
1) Per la partenza della prima parte del viaggio, noi abbiamo le
iniziazioni che noi chiamiamo "contro-iniziazioni" perché esse
danno un risultato inverso delle iniziazioni dell'evoluzione.
Durante questa serie di "contro-iniziazioni", l'uomo è in uno
stato di "caduta" (peccato originale). È in contraddizione con
l'aspetto positivo delle leggi della Natura ma per necessità. Ogni
"contro-iniziazione" fa discendere la coscienza di un livello.
2) L'iniziazione del Nadir ha luogo quando l'evoluzione ha
raggiunto il suo punto massimo. Questa iniziazione non cambia
il livello di coscienza. Essa rimette l'uomo in accordo con
l'aspetto positivo delle leggi della natura. Ma non ripara le
conseguenze dell'involuzione. Essa autorizza il lavoro di
riparazione.
3) Le iniziazioni dell'evoluzione fanno risalire, livello dopo
livello, la coscienza. Queste iniziazioni non sono mai conferite
da un maestro della Terra, solo il Sé superiore le conferisce al sé
fisico.
Fascicolo 8 Pag. 14
Richiudiamo ora il ciclo aperto all'inizio di questo fascicolo: non
si tratta di essere pro o contro i poteri ma di accettare le regole
della Natura che li concerne. In effetti, i poteri non sono da
ricercare per se stessi ma bisogna accettarli quando sono a noi
resi in funzione dell'avanzamento del nostro Divenire.
UTILIZZO DEI POTERI
Che i poteri siano nati da un rituale, da una formula o che siano
naturali, il loro uso deve obbedire a un certo numero di principi.
Tuttavia, i poteri naturali essendo sotto la sorveglianza del Sé
Superiore nella fase evolutiva, non vi è praticamente possibilità
di errore nel loro uso.
Principi da rispettare:
1) Non fare mai una dimostrazione flagrante del potere. Infatti,
non si deve lacerare il Velo del Tempio per altri. Se lo si fa, gli
si dà la responsabilità che ne deriva mentre egli non ha forse le
capacità per assumerla.
2) Non ostacolare la Natura nel suo lavoro, o almeno ridurre
questa perturbazione al minimo.
3) Non utilizzare il potere verso altri che per facilitare il loro
cammino evolutivo. Non fare il loro lavoro ma soltanto
preparare il loro cammino.
4) Assicurarsi che ciò che si chiede per altri non sia in
opposizione con il suo cammino evolutivo.
Fascicolo 8 Pag. 15
5) Non intervenire mai due volte di seguito per lo stesso motivo,
in particolare non guarire mai due volte di seguito la stessa
persona dalla stessa malattia.
6) Se voi potete consultare gli Archivi della Natura, il segreto è
totale riguardo ciò. Non consultarli mai per un problema di
curiosità.
7) Non scegliere mai la soluzione di un problema ma chiedere
che sia risolto.
8) Pregare per avere la comprensione prima di avere i poteri.
Ora et Labora!
-Jean DUBUIS-
Allegato e Lavoro in Oratorio:
Le formule dette magiche o cabalistiche
Fascicolo 8 Pag. 16
ALLEGATO E LAVORO IN ORATORIO
LE FORMULE DETTE MAGICHE O CABALISTICHE
Talvolta, si sente dire che una persona conosce una formula per
combattere le bruciature o una formula per fermare le emorragie.
È delicato farsi un punto di vista su queste pratiche per la
semplice ragione che esse non sono, in generale, trasmissibili. In
effetti, per le persone che possiedono una di queste formule, la
trasmissione non si fa che all'interno della loro famiglia e molto
spesso secondo la seguente regola: dal padre alla figlia e poi
dalla madre al figlio.
Altre persone, e questo è generalmente ammesso, hanno dei doni
di guarigione che utilizzano apparentemente senza l'aiuto di
alcuna formula magica.
Nella sua evoluzione, l'uomo risale, poco a poco, verso il suo
livello di coscienza originale, lo stato del Giardino dell’Eden.
Dopo il suo viaggio nella materia, egli ritrova questo stato, libero
e strutturato. Questa risalita non è immediata e l'uomo risale per
tappe nel corso di questa evoluzione. A ogni tappa le funzioni
dormienti del suo Essere si risvegliano e può allora comandare
alla Natura direttamente.
Tuttavia, non andrà a fare dei miracoli violando la Natura ma
andrà, a poco a poco, ad aver accesso a delle leggi naturali, di un
grado superiore alle leggi fisiche della materia, ed è tramite
l'applicazione delle leggi della Natura Superiore che otterrà dei
risultati in questo mondo.
Fascicolo 8 Pag. 17
Allora, voi direte, a cosa serve la formula? Ebbene, la formula
dà momentaneamente all'uomo le facoltà che saranno
correntemente le sue, presto o tardi, ed egli può allora, durante
un istante, trascendere naturalmente le leggi della materia del
nostro mondo.
Se si ha l'occasione di esaminare le formule trasmesse dalle
famiglie che le possiedono, si scorgerà che si tratta molto spesso
di frasi ebraiche dell’Antico Testamento da dove deriva
probabilmente il nome Cabalistico.
Per conoscere la realtà in questo campo, non vi è che la soluzione
dell'esperienza che possa portarci una risposta. Ma qualche
precauzione è necessaria, soprattutto se si tratta di una formula
di applicazione generale.
"L’Enchiridion", raccolta di orazioni del Papa Leone III, dice,
che prima dell’uso, bisogna ricopiare la formula a mano e
portarla successivamente su di sé. Noi aggiungeremo che non
bisogna mai designare una soluzione precisa durante la
domanda. Bisogna chiedere la soluzione che è propria al
problema, guarigione o altro, ma lasciando al Sé Superiore
invocato la scelta di ciò che è, secondo Lui, la sua.
Se volete provare, vi diamo nell'esercizio dell'oratorio una
formula decodificata ed estratta dall’Enchiridion.
Fascicolo 8 Pag. 18
LAVORO IN ORATORIO
ESERCIZIO PROPOSTO: utilizzo di una formula magica
-Sistemazione abituale.
-La formula proposta non è da utilizzare che per i problemi seri
e gravi.
-Meditare bene sul problema e sapere se, dal punto di vista
dell’Invisibile, l'intervento è positivo.
-Avere il senso e il sentimento del Sacro al momento del suo
utilizzo.
-La formula: VAHOS + A NOSTRO + NOXIS + BAY + GLOY
+ APON + AGIA + AGIOS + HISCHIROS (pausa di qualche
secondo) AGLA + AGLA + AGLA.
Ogni segno + corrisponde a un segno di croce semplice che sarà
fatto con la mano destra, davanti a sé, verso l'esterno, senza
pronunciare nulla, dall'alto in basso e da sinistra a destra (piccoli
gesti da 15 a 20 cm).
In questa formula, conviene pronunciare tutte le finali:
AY come ail (aj)
OY come oî (oj)
ON come on’ (on).
Fascicolo 8 Pag. 19
Inoltre, noi diremo: aguia, aguios e hiskiros. Agla è un notaricon
il cui significato è: Ateh Gibor (pronunciare gui) Le-Olam
Adonaî.
Nell'istante immediato che segue la pronuncia della formula, ci
si siede, si medita e ci si concentra sul problema da trattare.
Qualche secondo di concentrazione è sufficiente.
Non utilizzare mai questa formula per fini pratici, materiali,
salvo se delle condizioni della vita corrente ostacolano il vostro
Cammino esoterico.
Se non avete alcun soggetto particolare per usare questa formula,
potete utilizzarla per chiedere l'aiuto per il vostro Sentiero
esoterico.
-Chiusura abituale.
Fascicolo 9 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
NONO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 9 Pag. 2
LE SCIENZE SEGRETE
Le scienze segrete, o correntemente chiamate scienze occulte,
sono nei fatti applicazioni di processi evolutivi della Natura.
Queste conoscenze hanno per vero fine di fare di ognuno un
essere autenticamente libero e un uomo di Conoscenza, con il
tempo adeguato. Esse sono state a lungo tenute nascoste (occulto
in latino) per timore che le forze essoteriche non se ne
impadroniscano per distruggerle poiché non sanno utilizzarle.
Del resto, la Storia ha conosciuto tali fatti, in particolare sotto
l’Inquisizione in seguito a rivelazioni imprudenti.
Se noi vogliamo davvero progredire sul Sentiero
dell’Evoluzione, sarà necessario, presto o tardi, iniziare e
utilizzare una o più di queste discipline. Così, pensiamo sia utile
affrontare a grandi linee il loro vero contenuto.
Nei paesi dell’Occidente, le scienze occulte sono state praticate
da adepti che per la maggior parte sono stati designati sotto il
nome di Rosa-Croce. Ad ogni buon fine, precisiamo che il vero
Rosa-Croce ha sciolto il Velo della seconda morte e non ne
parlerebbe in pubblico.
L'esame dei testi chiari, o codificati, eredità degli Antichi,
mostra che tutti hanno lavorato su un trittico principale di
conoscenza, ossia: Alchimia-Magia-Astrologia. Queste scienze
sono spesso accompagnate da strumenti di codifica e di
decodifica come il simbolismo, la numerologia, la mitologia. Le
associazioni dei Compagni del Medioevo, probabilmente in
contatto con questi adepti, hanno fissato nella pietra un
simbolismo di queste conoscenze. È così che i tre portali delle
Fascicolo 9 Pag. 3
cattedrali sono dei tentativi per riassumere queste tre scienze
maggiori: vi è, in generale, un portale alchemico, un portale
magico e un portale astrologico. Esaminiamo queste scienze una
ad una.
ALCHIMIA
Nei testi antichi, si trova di frequente su questo soggetto il
termine "medicina". L'Alchimia è davvero un insieme di
medicine preparatorie che conducono all'iniziazione.
Sommariamente, si può dividere l'Alchimia in quattro tipi di
medicina: medicina del corpo, medicina dell'anima, medicina
del sapere e medicina della Natura.
1) Spagiria o medicina del corpo
Ricordiamo ora che tutti gli esseri dei tre regni, minerale,
vegetale o animale hanno un'anima, ossia essi hanno una energia
animatrice, lo Zolfo D, essi hanno un Sale G che controlla la
natura del loro corpo e hanno un Mercurio A che assicura
l'unione tra i due. Questa legge si applica dunque a tutti gli esseri
e in tutti i regni. Gli Alchimisti dicono che tutto è sottomesso
alle energie della Vita che involvono o che evolvono sotto la
pressione di energie astrologiche.
La spagiria che concerne essenzialmente il regno vegetale
consiste, come lo indica il nome, in greco, nel separare e riunire.
In realtà, vi è un po' più da fare. Brevemente, diciamo che vi è:
-separazione dei principi DAG
Fascicolo 9 Pag. 4
-purificazione dei principi separati
-riunione dei principi purificati.
Si ottengono, così, dei rimedi che sono senza effetto tossico e
potentemente guaritori. Ossia dei corpi le cui densità sono in
accordo con i differenti livelli di energia. I rimedi spagirici sono
derivati a volte dal regno minerale ma in generale sono esclusi i
7 metalli tradizionali del regno metallico:
Questi metalli saranno utilizzati in un'altra fase del lavoro
alchemico.
Il fine della Spagiria non è del resto la priorità della guarigione
del corpo ma, in realtà, la sua preparazione affinché sia adatto a
sopportare l'iniziazione. A questo scopo, ogni livello di
coscienza deve essere trattato tramite una o più piante specifiche
di questi livelli.
2) Iniziazione o medicina dell’anima
Questo secondo aspetto dell’Alchimia è certamente il suo
aspetto maggiore. Utilizzando le proprietà dei minerali dei
metalli, l’adepto può agire sulle energie dei suoi corpi
intermediari e sopprimere così, a poco a poco, le barriere che
separano i suoi differenti livelli di coscienza.
Per comprendere bene questo capitolo, riportiamoci, una volta
in più, alla tavola del fascicolo 3 a cui si riferiscono le
spiegazioni seguenti.
Fascicolo 9 Pag. 5
A ogni livello di energia corrisponde una densità dell'uomo, un
corpo sottile. Tuttavia, vi è una differenza tra i diversi corpi
sottili e il corpo molto denso della Terra. I corpi sottili si
raggruppano per 3 per formare un mondo. Così, livelli 9,8,7
formano un mondo comprendente una tripla densità e una
coscienza trinitaria. In questo mondo i muri tra 9-8 e 8-7 sono
affievoliti, tuttavia ogni livello deve ugualmente essere
ristabilito uno ad uno. È lo stesso per i livelli 6,5,4 che formano
ugualmente un mondo nel quale l'elemento di equilibrio è il
livello 6. Qui, sono i muri tra 5-6 e 4-6 che sono deboli.
Se si considerano le separazioni quasi totali dei livelli di
coscienza, vi è separazione tra i corpi del livello 10 e i corpi dei
livelli 9,8,7 con il Velo della nascita e della morte. Vi è
ugualmente separazione tra i corpi dei livelli 9,8,7 e quelli dei
livelli 6,5,4 con il Velo della seconda morte. Infine, vi è
separazione tra i corpi dei livelli 6,5,4 e quelli dei livelli 3,2,1
con il Velo dell’eternità, detto Velo degli Abissi. Infatti, i livelli
3,2,1 non possono essere considerati come dei "corpi".
Si hanno dunque 6 corpi sottili o corpi intermediari. Si dice
anche che noi abbiamo 7 corpi, ivi compreso il corpo fisico. Si
dice inoltre che vi sono 3 corpi nell'uomo se si considera il nostro
mondo e i 2 che sono al di sopra e che, lo abbiamo visto, conta
ognuno 3 livelli.
È ben evidente che il lavoro sul regno metallico non ha un
interesse iniziatico che dopo che la spagiria abbia stabilito un
terreno permettente di utilizzare, senza rischi, i prodotti nati dal
regno metallico. Qui, ogni livello di coscienza deve essere
trattato con un metallo specifico.
Fascicolo 9 Pag. 6
3) Medicina del sapere
La conoscenza della scienza profana è una conoscenza
volontariamente limitata poiché essa ignora sistematicamente
l'aspetto spirituale delle cose e degli esseri. Non è lo stesso
nell'Alchimia poiché affinché i suoi processi riescano, a
differenza della chimica, bisogna costantemente tenere conto dei
principi spirituali e dei principi della vita. Inoltre, le operazioni
alchemiche conducono, a poco a poco, l'adepto a una comunione
con la Natura e con la materia che dà una rivelazione diretta della
Conoscenza. L'adepto apprende allora, tramite questo contatto,
la realtà della natura dell'essere, della sua origine e del suo
divenire.
4) Medicina della Natura
L'involuzione è generale a tutta la Natura ivi compreso l’uomo,
lo abbiamo visto. Le conseguenze che l'uno e l'altro subiscono
sono identiche con forse in più un'aggravante per la Natura
dovuta all'ignoranza dell'uomo nelle sue azioni. Ma una volta
iniziato dall’Alchimia, l'adepto possiede dei mezzi per aiutare la
Natura a riparare le conseguenze dell'involuzione e degli errori
dell'uomo. In questo campo particolare, i suoi poteri sono quasi
senza limiti.
L'iniziazione alchemica comprende obbligatoriamente la
padronanza delle 4 medicine.
Fascicolo 9 Pag. 7
MAGIA
La vera Magia ha, in Occidente, una origine cabalistica, quali
che siano le deviazioni effettuate a partire da questa origine. In
effetti, la Magia è sempre più o meno impregnata di Cabala
perché essa utilizza il potere di risonanza delle lettere
dell'alfabeto ebraico; potere di risonanza messo in gioco, sia dal
suo simbolismo grafico sia dalla sua pronuncia, più vicina al
Verbo originale delle nostre lingue moderne. Il vero scopo della
Magia, o Cabala, è la manipolazione delle energie spirituali in
vista dell’iniziazione.
Se l’Alchimia manipola le energie attraverso i loro supporti
materiali, la Magia o Cabala, essa, li manipola per mezzo dei
simboli.
In questo campo, noi abbiamo una prima fase che consiste
nell'acquisire le nozioni sull'insieme dell’Universo e sull'uomo,
perché bisogna ben conoscere la mappa prima di iniziare il
Viaggio.
In seguito, abbiamo una fase di preparazione che consiste nel
purificare e riequilibrare ognuno dei livelli energetici della
coscienza, riarmonizzando gli elementi, gli uni in rapporto agli
altri. Questo lavoro ha per scopo di eliminare le scorie
accumulate nei diversi livelli di coscienza durante l'involuzione.
Le religioni direbbero eliminare le conseguenze del cosiddetto
peccato originale.
Effettuato questo lavoro, si intraprenderà la terza fase che
consiste nell'agire sui muri che separano i livelli di coscienza.
Nella Cabala, si chiamano Sentieri i passaggi possibili attraverso
questi muri e la Cabala dice che ve ne sono 22. A parte,
Fascicolo 9 Pag. 8
menzioniamo che alcune rappresentazioni della scala di
Giacobbe, di cui abbiamo parlato nel fascicolo 6, comporta 22
gradini. Molte chiavi possono aprire i passaggi, ossia:
-il Tarocco,
-le lettere ebraiche (vocalizzazione e meditazione),
-i simboli astrologici (segni o pianeti) che, tutti, sono un aiuto
accessorio apprezzabile.
La Magia non opera mai contro le leggi della natura. Come
l’Alchimia, essa rispetta le leggi che reggono la creazione. I suoi
risultati non sono "soprannaturali" che per il profano che ignora
la natura delle regole utilizzate e delle leggi messe in causa. Tale
non è dunque il caso del mago, o del cabalista, che conoscendo
l'accesso ad alcune leggi dei livelli superiori può trascendere e
comandare i costituenti dei piani inferiori. Per giungervi,
dispone di differenti metodi la cui scelta dipende essenzialmente
dalle applicazioni considerate.
All'inizio, l'apprendista non può creare delle risonanze, degli
accordi con i piani superiori che attraverso l'uso di simboli,
raggruppati in forma di rituale. Esistono dei rituali che
corrispondono a ogni livello e dei rituali che corrispondono ad
ogni elemento. Il rituale, lo abbiamo visto, non ha che un ruolo
momentaneo; in effetti, a poco a poco, crea un legame interiore
automatico e da questo istante, diviene senza utilità.
Al di fuori dei rituali, esiste un altro metodo di accesso ai livelli
superiori che consiste nel provocare l'uscita dei corpi
intermediari. Questa "uscita" detta viaggio astrale, proiezione
astrale, o altro, libera la coscienza dalla prigione del corpo. Così,
essa permette un contatto diretto con i piani più elevati di quello
Fascicolo 9 Pag. 9
della Terra. Questo metodo comporta numerosi rischi e noi non
pensiamo che sia prudente utilizzarlo senza possedere già una
grande esperienza esoterica e senza aver effettuato una
importante pulizia dei nostri mondi interiori.
In un senso, si può dire che la Magia naturale, è quella che
concerne il nostro Divenire, la nostra evoluzione, il nostro
Essere Interiore. L'altro aspetto della Magia conduce a un uso
esterno a noi. È la Magia detta, spesso a torto, cerimoniale e che,
sempre a torto, è chiamata ora bianca, ora nera.
Avete il diritto di utilizzare questi metodi per aiutare gli altri? A
nostro avviso, finché avete bisogno dei rituali per voi stessi,
mentre il vostro Maestro Interiore non si manifesta in voi nel
corso della Scuola della Notte, ve lo sconsigliamo. In effetti, i
rischi di errore sono considerevoli ed è meglio non toccare il
Futuro materiale o spirituale degli altri perché, in questo caso, le
conseguenze degli errori sono funeste. In ogni caso, una regola
importante è che ciò che avete chiesto non sia in contraddizione
con le necessità del Futuro altrui.
La Magia, come la Cabala, insegna all'uomo a dirigersi da sé. Si
può dire che attraverso il suo studio ma soprattutto con la sua
pratica che essa è senza alcun dubbio il primo tentativo di
risposta unitaria dell'universo. Essa risponde alle tre domande
fondamentali dell'uomo:
-chi siamo?
-da dove veniamo?
-dove andiamo?
Fascicolo 9 Pag. 10
ASTROLOGIA
Per lo studente di esoterismo, l’Astrologia presenta un doppio
interesse: da un lato, permette di consolidare le sue strutture
psichiche; dall'altro, di lavorare nel momento che gli è
favorevole. Lo studio dei suoi propri elementi astrologici gli
permetterà di determinare quelli che devono essere
particolarmente "lavorati". Lo studio dei simboli astrologici
creerà in lui delle risonanze che gli daranno accesso a una
migliore conoscenza di sé. È qui che tutto ciò che è stato detto a
questo riguardo nel corso interviene più che mai. In effetti, il
lavoro su ognuno dei mondi interiori, dal livello 9 al livello 3
incluso, si fa in corrispondenza col pianeta considerato. Non
svilupperemo nuovamente questo soggetto. Dopo una maestria
sufficiente delle proprie energie, lo studente potrà allora
utilizzare l’Astrologia dei Geni Planetari che gli permetterà di
trovare il momento favorevole non soltanto nel corso di una
settimana ma ugualmente nel corso di una giornata e perfino
all'interno di un'ora (fascicolo 6).
Astrologia esoterica
La Terra descrive attorno al Sole una ellissi, e ogni ellissi ha due
fuochi. Il Sole visibile occupa uno dei fuochi mentre l'altro è
occupato dal sole invisibile, spesso chiamato "sole nero" che
irradia le energie della vita necessarie alla Terra, le energie non
materiali.
Tutti i pianeti del sistema solare descrivono delle ellissi attorno
al Sole e siccome tutte queste ellissi sono differenti, vi è un sole
invisibile per ogni pianeta: sole invisibile di Saturno, di Marte
Fascicolo 9 Pag. 11
ecc… Astronomicamente parlando, questi soli invisibili non
sono mai lontani dal nostro Sole, salvo il sole invisibile di
Saturno situato tra le orbite di Mercurio e di Venere. Sono
dunque tra loro molto più vicini l'uno all'altro che non i pianeti.
Il sole invisibile di Venere, è molto vicino al Sole. Le vere
influenze astrologiche, che sono di ordine spirituale,
provengono dalla reazione dei soli invisibili tra di loro. Per
esempio, il sole invisibile di Saturno agisce sul suo pianeta che
reagisce su di esso e questo sole invisibile agisce a sua volta su
quello della Terra. Tutti gli elementi del sistema solare
reagiscono reciprocamente gli uni sugli altri. Aggiungiamo che
i soli invisibili non si spostano in rapporto al nostro Sole, sono,
il simbolo delle leggi fisse dell’Universo.
L’adepto interessato da questo aspetto dell’Astrologia dovrà
effettuare tutti i calcoli inerenti. Se è scoraggiato da ciò, egli farà
ricorso alle energie dei Geni Planetari.
Riassumendo, diciamo che l’Alchimia sarebbe lo studio della
chimica più la Vita; la Magia sarebbe lo studio della fisica più la
Vita e l’Astrologia sarebbe lo studio dell'astronomia più la Vita.
IL SIMBOLISMO
Il simbolismo non è propriamente una scienza segreta. È, lo
abbiamo visto (fascicoli 4 e 5), uno strumento pratico nella
Magia-Cabala, o uno strumento di decodifica in ciò che
concerne essenzialmente i testi esoterici. Una buona fissazione
mentale del simbolismo facilita considerevolmente il percorso
del Sentiero.
Fascicolo 9 Pag. 12
LA NUMEROLOGIA
La numerologia, lo abbiamo visto attraverso i 10 livelli e in
particolare attraverso lo studio dei numeri (fascicolo 6),
chiarisce sul senso esoterico dei numeri e su quello dei nomi
(attraverso la Ghematria). Essa è anche utilizzata come codifica
di alcuni testi (Vigenère, Tritemio, ecc…).
LA MITOLOGIA
I racconti mitologici sono delle analogie di operazioni magiche
o alchemiche.
La prima parte del sentiero iniziatico non è la più facile perché
il nostro intuito è ancora debole e il contatto interiore diretto
inesistente. Noi abbiamo dunque bisogno di conoscenze
esteriori, intellettuali, per la preparazione del nostro viaggio.
Queste conoscenze non possono essere espresse in un linguaggio
chiaro, accessibile a tutti, così, i Servitori dell’Invisibile hanno
immaginato dei racconti mitici, delle fiabe e delle leggende
(bisogna saper riconoscere quelle vere), per spiegare le tappe
necessarie del Viaggio. L'espressione di queste conoscenze
attraverso i simboli presenta due vantaggi: da una parte, sono
così messe al riparo da un rischio di distruzione dalle forze
profane; d'altra parte, noi lo sappiamo ora, il linguaggio
simbolico è uno dei meglio adatti per raggiungere il nostro Io
Interiore.
A titolo d'esempio, "Le Metamorfosi" di Ovidio descrivono il
cammino attraverso la via alchemica. Quanto agli dei greco-
latini, essi simbolizzano gli attributi dei diversi livelli, e le
fatiche di Ercole, le tappe sul Sentiero.
Fascicolo 9 Pag. 13
A coloro che questi soggetti interessano, è probabile che uno dei
migliori testi di decodifica della mitologia sia "Le favole greche
ed egizie" spiegate da Pernety.
Molte scuole pretendono di dare delle formazioni esoteriche.
Secondo i loro obiettivi e le loro conoscenze, esse propongono
dei mezzi più o meno adatti per risvegliare l'allievo. Ciò che
bisogna accettare, è che quale che sia la scuola più avanzata,
arriva un momento in cui lo studente deve dirigersi da solo, nulla
può dispensarlo dal suo lavoro.
Ogni scuola, degna di questo nome, deve condurre l'allievo alla
Porta del Tempio. Allora, è a lui, e a lui solo, di bussare e se la
porta gli è aperta, gli sarà dato conoscere ciò che vi è dietro il
Velo.
LAVORO IN ORATORIO
ESERCIZIO PROPOSTO: la discesa delle energie (da effettuare
quando si è realizzato il risveglio dei livelli in 30 giorni
consecutivi, 3x10 (fascicolo 4, oratorio)).
-Sistemazione abituale.
-Porre davanti a sé la tavola delle 40 invocazioni (fascicolo 5).
-Vocalizzare i 4 nomi di ogni livello, nell'ordine Fuoco, Aria,
Acqua, Terra iniziando dal livello 1 e scendendo verso il livello
10.
Fascicolo 9 Pag. 14
-Seguire il ritmo di 1 livello per minuto.
-Restare passivi qualche minuto.
-Chiusura abituale.
Quando si vorrà operare su un solo livello durante un esercizio
in oratorio, bisognerà sempre operare una discesa dell'energia
sempre a partire dal livello 1, e, ciò imperativamente. Così, non
si rischia di perturbare le energie della Natura né di subire le
sgradevoli conseguenze che ne risultano. Nel fascicolo 12, sarà
spiegato come operare su un solo livello.
Questa "discesa rapida" può essere effettuata ogni volta che si
prova il bisogno di ricaricarsi.
Nota: a) La vocalizzazione dei 4 nomi in questo sistema di
rituale non è compatibile che con gli esercizi dati qui o con la
Cabala ebraica. Noi non siamo sicuri di possibili interazioni con
rituali di altre origini.
b) Le vocalizzazioni funzionano perché sono una immagine del
Verbo che ha autorità sull'energia.
Ora et Labora!
-Jean DUBUIS-
Fascicolo 9 Pag. 15
ALLEGATO
IL CIELO CHIMICO
Uno studio approfondito delle opere degli adepti del passato ci
mostra che Basilio Valentino, Tritemio, Agrippa, Paracelso sono
stati contemporaneamente alchimista, cabalista e astrologo. Si
può preferire una delle tre vie viste ma le altre due non possono
essere totalmente trascurate. Per esempio, prendiamo la lettura
del "Cielo Chimico" di Jacques Tol. Si tratta di una sintesi che è
sia alchemica, sia cabalistica e che è in accordo con l’Astrologia
tradizionale. Tuttavia, questa sintesi che tende ad essere unitaria
rende difficile lo studio di una ripartizione Alchimia-Cabala-
Astrologia.
Il simbolismo è astrologico ma può interpretarsi in funzione
della natura stessa dei lavori pratici che si intraprende.
La prima nota che si impone è che ogni pianeta è assegnato a
due segni dello zodiaco, l’uno positivo e l'altro negativo; con le
eccezioni del Sole e della Luna che sono assegnati a un solo
segno.
Se si considera che il Medio Cielo è la congiunzione Acquario-
Capricorno, è il punto in cui l’energia unitaria si introduce nel
sistema solare.
Il ruolo di Saturno (già visto) è di manifestare la dualità.
L'energia unitaria si divide in due rami:
-l'uno che si dirige dal lato Acquario, Pesci, … e che sarà il ramo
lunare;
Fascicolo 9 Pag. 16
-l'altro che si dirige dal lato Capricorno, Sagittario,… e che sarà
il ramo solare.
Ad ogni livello, le energie presiedono segni opposti, per esempio
al livello 4 (N4) abbiamo i Pesci (meno), Sagittario (più). Ad
ogni cambiamento di livello, l'energia cambia di segno.
In rapporto all'asse verticale che passa dalle congiunzioni
Acquario-Capricorno e Cancro-Leone, vi è simmetria ma le due
parti sono sempre complementari.
Ognuno dei rami ha un ciclo di 6 tappe, ossia 2 volte il ciclo di
3 (fascicolo 6):
-il ramo lunare che inizia con una fase positiva di 3 tappe (+ - +)
e termina con una fase negativa di 3 tappe (- + -);
-il ramo solare che inizia con una fase negativa di 3 tappe (- + -
) e termina con una fase positiva di 3 tappe (+ - +).
L'energia così preparata esce dal ramo solare dal segno del
Leone con un aspetto positivo per alimentare l’astrale solare ed
esce dal ramo lunare dal segno del Cancro con un aspetto
negativo per alimentare l'astrale lunare.
Così, l'astrale solare riceve il Fuoco animatore della Vita,
dell'anima delle cose delle cose, e l’astrale lunare riceve
l’Acqua, energia animatrice della materia; è la coagulazione di
questa Acqua in astrale che genera la materia del nostro mondo.
Se noi tracciamo 6 assi passanti dal centro, abbiamo in funzione
degli elementi dei segni uniti, i risultati seguenti:
-Asse 1: materiale negativo
-Asse 2: spirituale positivo
Fascicolo 9 Pag. 17
-Asse 3: materiale negativo
-Asse 4: spirituale positivo
-Asse 5: materiale negativo
-Asse 6: spirituale positivo.
Notiamo che l'asse 6 (spirituale positivo) alimenta l'astrale
solare e che l'asse 1 (materiale negativo) alimenta l'astrale
lunare.
Questo diagramma permette, considerando le posizioni solari o
lunari nei segni, di orientare il proprio lavoro materiale o
spirituale; di orientare l’Alchimia vegetale o minerale e i rituali
di Cabala.
LEGENDA PER IL DISEGNO DEL CIELO CHIMICO
-A- assi unenti i segni opposti
-N- livelli di energia di coscienza da 3 a 9.
-L3- ciclo lunare di 2 fasi di 3 (segni)
-L6- ciclo lunare di 1 fase (di 6 segni)
-S3- ciclo solare di 2 fasi di 3 (segni)
-S6- ciclo solare di 1 fase (di 6 segni)
-parte sinistra: energia lunare
-parte destra: energia solare
Le 4 lettere ebraiche:
Fascicolo 9 Pag. 18
-in alto: ALEPH: l’Aria Primordiale
-in basso, a destra: SHIN: il Fuoco
-in basso, a sinistra: MEM: l’Acqua
-in basso, al centro: TAV: la Terra
-gli Assi 1 (negativo) e 4 (positivo) corrispondono ai segni
cardinali dell’Astrologia classica.
-gli Assi 2 (positivo) e 5 (negativo) corrispondono ai segni
mutevoli.
-gli Assi 3 (negativo) e 6 (positivo) corrispondono ai segni fissi.
Fascicolo 9 Pag. 19
Fascicolo 10 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
DECIMO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 10 Pag. 2
LA GIUSTIZIA UNIVERSALE
KARMA E LEGGE UNIVERSALE
La Giustizia Universale è spesso conosciuta sotto il nome di
karma. Sotto questo vocabolo, molti accusano la Giustizia
Universale di essere la fonte di tutte le loro disgrazie e il timore
nato da questa interpretazione negativa li conduce ad adottare
una attitudine più o meno fatalista che non sistema nulla.
In realtà, la Giustizia Universale è integrale. Essa si applica alla
totalità dell'universo e il suo simbolo, la bilancia, significa che
l’equilibrio dell'universo non può essere perturbato
durevolmente senza che le sue leggi fisse lo ristabiliscano.
La Legge Universale non è la legge del taglione; essa non
compensa secondo la formula "occhio per occhio, dente per
dente". La Legge Universale obbliga tutti gli esseri a fare ciò per
cui sono stati creati. Essa li obbliga a realizzare il loro Divenire.
E così per tutto nella natura.
IL DIVENIRE DELL’UOMO
Noi lo abbiamo visto, per realizzare il suo Divenire, l'uomo deve
involvere; per questo, egli discende dal suo stato primordiale
divino allo stato animale della Terra. La Legge Universale lo
obbliga a discendere. Il bene per lui è tutto ciò che lo
materializza. Quando in questo stato ha acquisito gli elementi
necessari al suo Divenire, allora, tramite l'iniziazione del Nadir,
la Legge si inverte e lo costringe alla risalita, a tornare verso il
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suo stato divino di partenza, ma con in più la Conoscenza. Il suo
Divenire è ora ciò che lo spiritualizza, ciò che lo libera
dall’influenza della materia senza per questo rifiutare né
distruggere quest'ultima.
La discesa e la risalita si effettuano con dei cicli involutivi ed
evolutivi. Tutti questi cicli contengono il numero 6, il numero
dell'equilibrio ma anche il numero della Bestia dell’Apocalisse
666. Abbiamo visto precedentemente (fascicolo n°6) che il ciclo
di ogni tappa comportava 12 fasi. Ma, qui, noi consideriamo
separatamente ognuna delle due metà del ciclo ossia 6 tappe
positive-attive e 6 tappe negative-passive. Il passaggio del Nadir
inverte l'azione di questo ciclo: ciò che era attivo verso la materia
diviene passivo e ciò che era passivo verso lo spirituale,
invisibile, diviene attivo. Il passaggio del Nadir non è la fine del
Viaggio ma la grande partenza per il Ritorno.
DISEQUILIBRIO E EQUILIBRIO
Se alla fine di ogni ciclo, l'uomo non ha riequilibrato le sue
energie, parte in disequilibrio sul ciclo successivo e la Bilancia
Universale lo costringerà a compensare questa situazione.
Certamente, colui che, in questo mondo, dopo l'iniziazione del
Nadir, non agisce per la sua evoluzione, disequilibra,
sicuramente, le sue energie e crea una situazione fisica
disarmonica per lui, dunque fisicamente dolorosa, perché
impedisce alla Natura di iniziare il suo lavoro di riparazione.
Nel momento in cui orientiamo il nostro cammino, il nostro
lavoro, nella direzione richiesta dal nostro Divenire, l'equilibrio
energetico si ristabilisce; ugualmente, il suddetto karma
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scompare. L'uomo diviene libero. È attraverso il canale del
livello 9 (la Luna) che si trasmettono nel nostro piano fisico
(livello 10) le energie della Bilancia Universale, ed è tramite
l'azione sul livello 9 che lo stato di equilibrio è più rapidamente
ritrovato.
IL PECCATO
Il problema del karma è, in generale, molto mal compreso
perché, ancora, i nostri muri interiori ci nascondono la luce.
Questi muri sono dovuti a una impregnazione di nozioni erronee,
in particolare, i concetti fisici (intellettuali) del bene e del male.
La moralità religiosa e il concetto del peccato ne hanno costituito
una parte. Un'altra parte è stata costituita da concezioni ristrette
dalle nostre leggi, dai nostri costumi e dalla nostra giustizia i cui
criteri sono spesso estranei a quelli della Giustizia Universale.
L'essere è al di là di tutti i sentimenti degli uomini della Terra.
Non vi può essere offesa verso di Lui. Le leggi divine si
esprimono nelle leggi della Natura che sono fondamentalmente
inviolabili. L'uomo non può andare oltre i limiti di queste leggi.
"L'uomo non può sperare di rendersi maestro della natura, che
obbedendo alle sue leggi" (F. Bacon). Le leggi della Natura
determinano un quadro che è il limite delle possibilità dell'uomo.
Il "vero peccato" sarebbe l'uscita dal quadro, cosa impossibile
all'uomo. Il peccato nel senso corrente del termine non esiste.
Ma all'interno del quadro, l'uomo può agire in accordo o in
disaccordo con le necessità del suo Divenire. Diciamo ancora
che la Natura e l’Essere non giudicano gli avvenimenti con la
stessa ottica dell'uomo della Terra. L’Eterno disse: “La Mia
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Saggezza non è la vostra saggezza ma la vostra saggezza è follia
agli occhi dell’Eterno”.
FATTORI DI EQUILIBRIO
Un certo numero di punti sono da individuare bene e da
padroneggiare se non ci si vuole trovare in disequilibrio.
Bisogna dapprima liberare il nostro giudizio interiore da ogni
condizionamento artificiale. Del resto, se si vuole comprendere
l'azione della Giustizia Universale, bisogna tenere a mente che
ciò che è bene per colui che involve è ciò che lo allontana
dall’Origine, ciò che lo fa discendere nella materia. All’opposto,
ciò che è bene per colui che evolve è ciò che lo tira fuori dalla
materia, ciò che lo spinge verso il suo Ritorno, verso la sua
Origine dove sarà diventato un Conoscente.
Per neutralizzare e padroneggiare il "karma", noi diremo
piuttosto le nostre difficoltà, i nostri intoppi, bisogna ricordarsi
che la Giustizia Universale è infallibile e che non ha per ruolo di
punire ma essenzialmente di assicurare il Divenire di ognuno.
Del resto ogni tentativo fatto nella buona direzione è generatore
di grossi e immediati miglioramenti, ciò non è incompatibile con
la Giustizia Universale. In effetti, nel momento in cui si è di
buona volontà, si inizia a intravedere la natura della soluzione,
ma l'equilibrio non è per questo ristabilito. Tuttavia, questo
atteggiamento va in qualche modo ad aprirci un credito di tempo,
ossia noi disporremo del tempo necessario per consolidarci, per
divenire più forti, e il compito che ci sembrava insormontabile
necessiterà solo di un lavoro relativamente facile.
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Come possiamo ottenere la soluzione? Per iniziare, la cosa più
evidente, è di non complicare il proprio caso, e vi è per questo
una prima pratica: il silenzio. In effetti, raccontare le proprie
"disgrazie" con l'intenzione conscia o inconscia di farsi
compatire o di giustificare il proprio comportamento provoca,
sicuramente, una più lunga durata della situazione anche se essa
non diviene più dolorosa. È lo stesso quando si decide di aiutare
a torto qualcuno. Certamente, si può parlare dei propri problemi
a persone competenti nel loro campo: confidente, medico,
giurista ecc… ma a nessun altro. Meno persone hanno
conoscenza del vostro problema, più sarà facile da risolvere, più
sarà facile da dissolvere. Bisogna dunque evitare di dargli la
fissità cristallizzandolo.
Prima di qualunque domanda di aiuto ad altri, bisogna sforzarsi
di aiutarsi da sé: "aiutati, e il ciel ti aiuterà". Spazzare davanti
alla propria porta permette talvolta se si ha la minima intuizione,
di abbandonare "le proprie" idee, "i propri" progetti, al fine di
esaminare se nulla di meglio o di meno peggio non possa
presentarsi. Essere amorevoli delle proprie idee conduce a
conservarle, dunque a bloccare il proprio sviluppo. Infine, si
deve cercare di stabilire un contatto interiore; per questo la
migliore ora di meditazione è quella che segue il sorgere del
sole, il lunedì mattina.
Se dopo aver tentato di tutto per fare i propri primi passi da soli,
nulla migliora, si può chiedere l'aiuto di una persona che si
giudichi più avanzata ma, in questo caso, bisogna chiedere
l'aiuto, senza dare spiegazioni. Non bisogna soprattutto
intralciare la trasmissione della volontà del Sé Superiore.
Ricordarsi che il piccolo re va a consultare il Grande Re.
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Le difficoltà che noi incontriamo e che vogliamo risolvere hanno
spesso per origine gli avvenimenti della nostra società, della
nostra civiltà, i quali non ci piacciono, pure ci rivoltano. Senza
dubbio, non dobbiamo essere passivi, né timorosi ma dobbiamo
essere prudenti, vigilanti nella nostra azione. Non bisogna
dimenticare che la Giustizia Universale si applica in modo
globale ai gruppi, alle nazioni, all'umanità, alla galassia. A
questo riguardo, se noi vogliamo avere qualche idea delle forze
occulte che guidano le religioni, le nazioni, è molto edificante
esaminare i loro simboli esteriori, osservare la loro condotta e
paragonarli. A questo livello, una religione o uno stato che
rinnega in spirito, o nei fatti, il suo simbolo, si condanna a
sparire.
Un’altra causa di preoccupazione in questo mondo, e non delle
minori, è il fatto che ad oggi, alcuni evolvono e altri ancora
involvono. Se noi mettiamo in coppia un essere involutivo e un
essere evolutivo, presto o tardi, la coppia si scioglierà perché le
situazioni create saranno insopportabili. È lo stesso nei gruppi
importanti e nelle nazioni. Se "l'involutivo" è il più forte, noi
otteniamo un tipo di società; se "l’evolutivo" è il più forte, noi
ne otteniamo un altro. Nelle fasi in cui la collettività umana si
avvicina al Nadir, abbiamo delle situazioni instabili e in tutti i
paesi, o gruppi, dove l'evolutivo vince sull’involutivo, si
producono per forza dei cambiamenti della società.
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A PROPOSITO DI INCARNAZIONE
Il fenomeno di oscillazione della Bilancia Universale è comune
a tutta la Creazione. Si applica dunque alla successione di
incarnazioni dell'uomo. Queste si ripeteranno fino al livello del
Velo degli Abissi, ossia al livello in cui l'essere ha terminato il
suo percorso terrestre. Egli ha allora ritrovato la Saggezza
Originaria. Inoltre, ci si può stupire di udire persone dichiarare
con certezza: "è la mia ultima incarnazione!". Essi commettono
un grosso errore che traduce, sicuramente, una mancanza di
equilibrio. Quando lo stato interiore non necessita più di tornare
sulla Terra, è pratica corrente tornare al fine di assicurare il
Servizio, e quelli che sono a questo livello non dicono mai che
essi non torneranno più. L'unione dei due "sé" in essi assicura
loro, allora, una vita se non confortevole, almeno corretta e senza
grossi problemi in questo mondo.
Spesso, vi sono delle persone che hanno grossa difficoltà che
dicono "è l'ultima!"; Ora, le loro difficoltà sono la dimostrazione
anche del fatto che non hanno padroneggiato il campo della
materia.
Il non ritorno è possibile tramite la padronanza dei sette livelli
inferiori e, di conseguenza, con il possesso dei loro attributi.
Esaminate, in particolare, i simboli dei livelli 6 e 4. Il livello 6
dà il potere di guarigione a distanza. Il livello 4 dà la
sottomissione degli elementi. Se a nessun grado voi possedete
ciò non siete pronti per il non ritorno.
Nello stesso ordine di idee, molte persone che il Nadir risveglia
si compiacciono nelle loro esperienze psichiche, forse
interessanti ma di certo poco utili se non nocive al loro
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avanzamento. Non è consigliato di consultare gli Archivi della
Natura, direttamente o per veggenza, per “sfogliare” le
incarnazioni passate. Se il loro contenuto è utile al vostro
avanzamento, il Sé Superiore ve lo accorderà immancabilmente
nel corso dei vostri lavori, ma senza che sia necessario chiederlo.
Coloro che non seguono un cammino corretto sono fermati nei
loro progressi come lo dimostra la confusione nella Torre di
Babele.
Ricordatevi del motto “Ora et Labora”.
-“Ora”: si cerca il contatto interiore costruttivo.
-“Labora”: si utilizza il mondo fisico indispensabile per il nostro
avanzamento.
E ora,
Ora et Labora!
-Jean DUBUIS-
-Lavoro in Oratorio
-Allegati:
n°1: Positivo e Negativo
n°2: Gli Archivi della Natura
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LAVORO IN ORATORIO
ESERCIZIO PROPOSTO: contatto con gli Archivi della
Natura
-Preparazione Abituale.
-Porsi davanti allo specchio con due candele accese.
-Dopo qualche minuto di concentrazione –raggiunto o no il nero
– spegnere la candela di sinistra e porre al centro la candela di
destra.
-Fare una breve concentrazione sul seguente soggetto: "la
candela di destra, simbolo delle correnti di Misericordia e di
Intelligenza è spostata al centro sul canale che unisce il livello
10 al livello 9".
-Visualizzare (questo è facoltativo) il simbolo di Saturno sopra
la candela accesa e sopra ancora la luna crescente. Non chiedere
nulla. Essere totalmente passivi.
Se va tutto bene (e ciò finirà con la ripetizione dell'esercizio),
ciò che vi è necessario conoscere vi sarà rivelato dallo specchio.
-Notare accuratamente soprattutto i simboli perché ogni
esercizio non darà che un pezzo del puzzle che deve a poco a
poco essere completamente ricostruito.
-Riaccendere la candela di sinistra. Riporre a destra la candela
centrale.
-Effettuare una corta meditazione cardiaca.
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-Effettuare il gesto (o pronunciare la parola) di chiusura.
ALLEGATO (n°1)
POSITIVO E NEGATIVO – PASSIVO E ATTIVO
Quotidianamente, chiamiamo "negativo" ciò che ci sembra male
e "positivo" ciò che ci sembra bene. Quanto alla parola
"passivo", è collegata spesso al senso di pigrizia e la parola
"attivo" a quella di dinamico.
Ma questi valori morali iniziano a cadere quando noi studiamo
delle leggi della natura come quella dell'elettricità, per esempio,
in cui noi apprendiamo che i termini "negativo" e "positivo"
rappresentano due qualità differenti di corrente, due qualità
opposte ma complementari. Un altro esempio è quello della luce.
L'energia luminosa è invisibile negli spazi intersiderali dove
sappiamo che è buio. Quando questa luce incontra la nostra
atmosfera -che rappresenta l'ostacolo, l'elemento passivo- la luce
si manifesta. Ugualmente, gli astronauti ce l'hanno confermato,
il cielo è nero visto dalla Luna perché non vi è atmosfera, nessun
ostacolo. Ma il sole, ancora una volta l'ostacolo, è illuminato
perché ha riflesso la luce.
A un livello più elevato, abbiamo visto in questo corso, che
nell’Unità, negativo e positivo sono uniti. Non si separano che
nella dualità. Se l'uno o l'altro non esistessero non vi sarebbe
dualità. Ciò che li differenzia è una forza indispensabile alla
manifestazione: l'energia attiva non può manifestarsi che se
incontra un ostacolo passivo.
Fascicolo 10 Pag. 12
Dal momento in cui si è realizzata la necessità del passivo
affinché la natura possa essere animata (attivo), non si
attribuisce più il senso di male alla parola negativo e, a poco a
poco, si giunge a comprendere che l’ostacolo è necessario.
Infatti, le nozioni di passivo e di negativo hanno preso un posto
tale nel nostro inconscio che bisogna costantemente fare la
pratica che consiste nel ridare ad ognuno di essi i suoi veri limiti
al di fuori di ogni valutazione morale o qualitativa.
Pensiamo di aver sufficientemente precisato in questo corso, da
una parte, la differenza tra involuzione e evoluzione, discesa e
risalita, passivo e attivo; e, d'altra parte, il fatto che si tratti di
una necessità, necessità del Divenire dell'essere, il quale deve
assolutamente seguire questo percorso. Precisiamo, ancora una
volta, che nel percorso involutivo, gli esseri inducono una tale
materialità che il posto dello spirituale è minimo. Questa
situazione si inverte alla risalita.
Tuttavia una difficoltà sussiste perché in molte circostanze, vi è
accavallamento dei valori attribuiti ai termini negativo e positivo
sia sotto il loro aspetto morale sia sotto il loro aspetto di leggi
della natura; senza per questo che vi sia confusione di senso. In
effetti, lo abbiamo appena ridetto, ciò che conviene agli
involutivi (esseri in involuzione) è il contrario di ciò che
conviene agli evolutivi (esseri in risalita). Inoltre, quale che sia
la tappa nella quale stiamo, siamo fortemente in opposizione con
gli esseri che si situano sensibilmente allo stesso livello ma
dall'altro lato del percorso. Anche se noi ammettiamo la
necessità di questa differenza di polarità, nondimeno noi la
subiamo come un fastidio che qualifichiamo rapidamente come
negativo perché ci fa male. Per uscirne o per vedervi chiaro,
Fascicolo 10 Pag. 13
bisogna sempre tenere a mente questa nozione di necessità e
cercare dove ci si situa per apprezzare dove è meglio mettere la
propria pietra nell'equilibrio della Bilancia Universale.
ALLEGATO (n°2)
GLI ARCHIVI DELLA NATURA
Ogni atto, ogni fatto, ogni pensiero, sono automaticamente
registrati nelle Memorie della Natura o Archivi della Natura, o
Akasha per i popoli dell’Oriente.
Ogni cosa della Terra si registra così nei nove livelli superiori.
Ma ogni livello non "prende" che la registrazione che gli
corrisponde, ossia che corrisponde al proprio livello nella cosa.
Altrimenti detto, ogni avvenimento impregna i diversi livelli in
funzione della sua risonanza con essi. Così, si deve essere molto
prudenti sull'interpretazione della "visione".
Generalmente, e soprattutto quando gli Archivi della Natura
iniziano a esservi naturalmente accessibili, voi non percepite che
un livello alla volta. L’immagine della cosa così ottenuta è
incompleta. Inoltre, in ogni livello lo spazio-tempo è differente
dal nostro e può avere dei divari di tempo che, rapportato a
quello della Terra, danno un'immagine erronea per il presente.
Di conseguenza, bisogna annotare accuratamente con il
massimo di dettagli le informazioni ricevute e attendere il
contatto degli altri livelli. In seguito, si unisce il tutto al fine di
ottenere una immagine la più completa possibile. Per gli aspetti
Fascicolo 10 Pag. 14
pratici della Terra, l'esattezza ottenuta con tre immagini è in
generale sufficiente.
Non consultare mai gli Archivi della Natura per curiosità o per
interesse, ma unicamente per questioni concernenti il nostro
Sentiero esoterico.
Le immagini più frequenti per i diversi livelli
Livello 9: paesaggio lunare, lugubre; mare, stagno, lago di
colore scuro.
Livello 8: esperienza di Magia, di Alchimia; laboratorio di
Alchimia; oratorio magico; situazione con fata, mago; visione di
castello (stile “mago di Oz”).
Livello 7: alberi giganti contenenti delle abitazioni; palazzo con
scene di lascivia.
Livello 6: cielo molto luminoso, senza nubi; palazzo con
immense vetrate e fiori di giglio; nell'insieme: armonia e
serenità.
Livello 5: tutto ciò che concerne l'aspetto marziale: militari,
guerre, fortezze ma ugualmente sentimento di forza e di potenza.
Livello 4: chiese, templi, cattedrali, insegnamento occulto,
rivelazioni sulle antiche tradizioni o religioni.
Livello 3-2-1: sentimento di eternità, esperienza della coscienza
invisibile, in generale esperienze intrasmissibili.
Fascicolo 11 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
UNDICESIMO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 11 Pag. 2
I 7 COMANDAMENTI DELLA FAMA
FRATERNITATIS
Noi non ci lanceremo in una esegesi dei testi concernenti "La
Fama". È qualche anno dopo l'anno 1600 che in Francia e in
Germania comparvero alcuni scritti in Tedesco, in Latino e in
Francese su questo soggetto.
In realtà, i testi autentici che vi si riferiscono sono stati scritti da
persone che avevano il contatto interiore, il contatto tra il piccolo
sé e il Grande Sé. I testi della Fama sono dunque emanazioni
dell’Invisibile, senza dubbio per attirare in un modo materiale
degli esseri verso il Sentiero della realizzazione interiore.
Infatti, ogni persona che ristabilisce il suo contatto interiore
diviene membro dell’Ordine Invisibile. Così, per aiutarvi nel
lavoro della vostra realizzazione personale, i comandamenti
successivi ci sembrano molto appropriati. Poco importa il nome
dei loro autori e la data della loro edizione, ciò che è importante
è che constaterete, da voi stessi, la loro utilità e la loro veracità
a mano a mano che i vostri muri interiori si dissolveranno.
1) TU NON SERVIRAI DIO E MAMMONE
Se siete al Servizio, non potete essere contemporaneamente al
Servizio di Dio (i Principi Universali) e al servizio di Mammone
che simbolizza l'energia del denaro. Noi ci spieghiamo.
Non è che bisogna ignorare il ruolo del denaro ma bisogna
cercare la migliore indipendenza finanziaria e il più totale
disinteressamento. Se per eredità e per il vostro lavoro disponete
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di una certa agiatezza materiale, questa è vostra, voi ne siete
responsabile; non dovete dilapidare il vostro bene.
Ricordatevi sempre che la ricchezza è il simbolo di una energia
potente dell’Invisibile che appare al livello 4 con la dualità. Il
suo aspetto passivo è all'origine di tutte le ricchezze materiali
della Terra. Il suo aspetto attivo è l'alimento della conoscenza
esoterica. Questa energia è trasmessa dal livello 9, quello del
metallo chiamato argento. Essa ha per ruolo di aiutare il
funzionamento del mondo materiale ma, sotto questo aspetto e
in tutti i limiti del possibile, essa deve essere esclusa dal lavoro
spirituale.
Se vi si è affidata una parte importante di questa energia è perché
voi ne siete il guardiano e il solo maestro del suo uso. Se tale è
il vostro caso, questo deve autorizzarvi, in particolare, a lavorare
sul cammino esoterico senza compensi finanziari. Se i vostri
mezzi di esistenza materiale dipendono da redditi ottenuti con
l'esoterismo, voi non siete più né neutro né libero e, di
conseguenza, non potete essere un Servitore riconosciuto.
Se voi esaminate i metodi di coloro che hanno praticato o
praticano l'esoterismo autentico, constaterete che questa regola
è stata rispettata. Gli antichi monaci lavoravano la terra per
ottenere i loro sussidi. Oggi, ogni organizzazione esoterica,
degna di questo nome, si sforza di rispettare la regola e non
distribuisce alcun salario ai suoi responsabili. Precisiamo che è
un punto sul quale vegliamo accanitamente nella nostra
associazione L.P.N.
Molto spesso abbiamo visto studenti nell'esoterismo commettere
l'errore seguente di discernimento: "grazie ai "poteri", avrò del
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denaro con cui farò il bene". In effetti, non vi è mai bisogno di
denaro per aiutare gli altri nella loro evoluzione. Il lavoro
materiale esige una compensazione finanziaria, l'aiuto tramite le
vie occulte, mai.
2) TU NON VENDERAI IL DONO DI DIO
Non vi è un "dono di Dio" nel senso letterale del termine, ciò
sarebbe contrario al principio della Giustizia Universale. I
"doni" risultano da una realizzazione parziale della nostra
Reintegrazione nel corso di precedenti incarnazioni.
Questa espressione un poco arcaica "il dono di Dio" si
tradurrebbe oggi con "attributo divino dell’Essere Interiore"
ossia attributo dell’Origine, ritrovato. Non si deve trarne un
profitto pecuniario. Colui che vende il dono di Dio, ossia colui
che ne fa commercio, lo perde presto o tardi.
Se siete allo stesso tempo medici e guaritori mistici, il medico
che siete, tenuto conto delle leggi di questa Terra, può far pagare
il suo lavoro ma il guaritore che è in voi deve curare senza dirlo
e di certo gratuitamente. Se non siete medico ma se avete un
dono di guarigione non dovete farvi pagare; potete accettare i
doni ma non dovete né imporli, né reclamarli. Se siete astrologo,
potete farvi retribuire il vostro lavoro di studio e di calcoli. Ma
se avete accesso alle Memorie della Natura non dovete
monetizzare questa parte del consulto.
Per riassumere, precisiamo che ogni lavoro che nasce dal livello
10 appartiene al dominio materiale e può essere retribuito. Ciò
che è dato dagli altri livelli non è monetizzabile. Il confine che è
Fascicolo 11 Pag. 5
spesso infimo sul piano pratico è effettivamente più un problema
di coscienza e di intuizione che un problema di regola.
Questi due primi comandamenti sono forse i più delicati da
comprendere attualmente perché, nel nostro mondo, le forze del
denaro visibili e invisibili sono particolarmente potenti. Per
insistere una volta ancora sul limite considerato, diciamo che un
rimedio spagirico non necessita di un dono nella sua
fabbricazione, può dunque essere venduto. Per contro, un
rimedio alchemico, che si basa su un certo dono per riuscire ad
essere fabbricato, non può essere in nessun caso oggetto di una
compensazione finanziaria.
Ricordiamo che il livello 4 è contemporaneamente quello dove
si creano le energie della ricchezza spirituale e quelle della
ricchezza materiale. L’uno è il positivo spirituale della legge
doppia di questo livello, l'altro è il negativo materiale. Il
problema è di non confondere i campi di impiego. Non è nel
dominio spirituale che nasce la funzione del denaro e non è della
forza del denaro guidare il mondo spirituale.
3) TU PORTERAI L’ABITO DEL TUO PAESE
Colui che è iniziato -colui che ha veramente ricevuto la
Conoscenza- non deve fare dimostrazione del suo Sapere né
distinguersi dal mondo che lo attornia con qualunque segno
esteriore. La discrezione è la sua regola.
Il prete di una religione esteriore può portare un abito che
costituisce un segno di riconoscimento esteriore. Ma un adepto
non deve farsi conoscere dal profano attraverso il suo abito. Che
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egli porti una veste di cerimonia in preghiera, al massimo, o in
un Tempio, è ammissibile. Ma l'anonimato nella folla è una
chiave del progresso. Il costume distintivo spinge più o meno
inconsciamente all’orgoglio, ostacolo maggiore sul Sentiero.
Questo terzo comandamento ha anche un senso più largo che
concerne i modi di vivere, l'aspetto sociale e l'aspetto politico
della nazione dove siamo nati. Nella sua interpretazione occulta
questo comandamento significa: sforzati di essere in armonia
con l’eggregore della tua nascita perché là si trova ciò che ti
conviene meglio su questa Terra, al punto di evoluzione in cui ti
trovi.
Si può aggiungere ancora: se una parte della creazione è stata
resa invisibile al profano è per necessità e colui che vuole, o che
inizia, a riprendere contatto con l’Invisibile non deve mostrarlo
al profano.
4) SE TU PRATICHI UNA RELIGIONE, PRATICA QUELLA
DEL TUO PAESE
Voi non siete nati "per caso", non importa in che paese. Così,
nella misura del possibile conformatevi alle sue regole.
Molte persone sono attirate da filosofie, da religioni, da credenze
esistenti in paesi lontani dal loro luogo di nascita. Vi sono per
questo due ragioni principali: la prima è l’attrazione sempre un
po' misteriosa presentata dallo sconosciuto lontano; la seconda,
più sottile, è l'attrazione che subiamo per delle cose che sono
state nostre del passato, vicino o lontano. Del passato, non
bisogna guardare che l'aspetto costruttivo e utilizzare l'acquisto
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come un trampolino per un futuro progresso. L'amore del
passato non deve essere un ostacolo verso la conquista del futuro
per il quale si ha meno attrattiva poiché è ancora del dominio
dell'ignoto.
Attraverso questo quarto comandamento -e a questo punto del
corso- bisogna stare attenti dall'essere vittime dell'ignoranza
dell'inversione delle forze psichiche nell'uomo durante
l'iniziazione del Nadir. Prima di questa iniziazione, l'uomo
involve; dopo questa iniziazione l'uomo evolve. Prima
dell'iniziazione, l'uomo che nasce in un paese di religione solare
è attratto dai paesi di religione lunare perché discende i livelli.
Dopo il passaggio del Nadir, le cose si invertono, l'uomo -quale
che sia il luogo in cui è nato è tentato di seguire l'ordine lunare
e poi solare. Ricordiamo che nelle nostre scelte possiamo essere
guidati, o semplicemente illuminati, se osserviamo bene i
simboli che governano le diverse religioni di questo mondo.
È ben evidente che colui che è penetrato nel cammino esoterico
non ha obbligo a seguire e ancor meno a sottomettersi a una
religione essoterica. Se lo si desidera, si può praticare una
religione ma non ci si deve asservire ad essa. La sottomissione a
una religione conduce immancabilmente all'intolleranza e a un
restringimento della veduta delle cose. Infatti, ogni adepto sul
cammino dell'esoterismo deve sapere che non vi sono che due
chiese, quella di Pietro e quella di Giovanni. La prima include
tutte le religioni e sette del mondo, è la chiesa esteriore. Per
contro, la seconda include tutti i movimenti esoterici, è la Chiesa
interiore. Colui che vi è ammesso troverà poco interesse a restare
nella prima. L'insegnamento delle chiese di Pietro è dogmatico
Fascicolo 11 Pag. 8
e nessuna delle sue chiese accorda una vera libertà interiore. Al
contrario la libertà interiore, è il fine della Chiesa di Giovanni.
Senza alcun dubbio, le religioni si fondano su dei testi sacri che
possono essere eccellenti soggetti di meditazione. Ma è detto che
"lo Spirito vivifica e che la lettera uccide"; e si vedono delle
religioni esteriori prendere questi testi alla lettera perché esse
non hanno più le chiavi esoteriche per penetrarli.
Infatti, la vera religione, nel senso di "religare" che significa
collegare, riunire, è quella che ha per fine di creare un legame,
un nesso tra l'uomo della Terra e le strutture del suo Sé
Superiore.
Precisiamo, a ogni scopo, che se ci si sente in disaccordo con i
costumi del proprio paese, si può provocarne l’evoluzione ma
non la rivoluzione. In qualche modo questo quarto
comandamento, è anche un comandamento "di attesa". Ossia che
a mano a mano che le funzioni originali si risvegliano in noi, non
dobbiamo utilizzarle per stravolgere la società, la politica, la
religione o la filosofia del nostro paese. Bisogna attendere che,
attraverso il canale del Maestro Interiore, l’Invisibile ci riveli la
nostra missione. All'inizio, essa sarà per forza piccola e limitata.
Infatti, bisogna prima apprendere il Servizio prima di essere
Maestro d’Hotel (o d’Altare).
5) TU NON SOVVENZIONERAI NÉ OSPEDALI NÉ CHIESE
L'interpretazione esoterica di questo comandamento è che la
guarigione universale è del dominio dell'occulto, dell'invisibile.
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Il mistico, degno di questo nome, rimedierà da sé alla causa della
malattia e per questo non ha bisogno dell'ospedale.
Questo punto non significa che l'adepto non debba fare nulla in
questo campo. Per esempio, Paracelso ha contribuito molto ai
progressi della farmacopea. L'adepto ha il diritto, e il dovere, di
spingere le terapie verso aspetti spirituali, non deve sostenere dei
sistemi che sono l'esito di una medicina essenzialmente
materialista.
È ben evidente che questo comandamento preso alla lettera può
sembrare scioccante. Ma un iniziato non ha detto: "Dai a Cesare
ciò che appartiene a Cesare". In questo linguaggio, Cesare è il
simbolo del mondo fisico materiale.
L'interpretazione profonda di questo comandamento è che
Cesare ha bisogno di queste cose per ancora, inconsciamente,
prepararsi. Quanto all’iniziato, non deve cadere nella trappola di
fare il lavoro materiale di Cesare al suo posto, lavoro che deve
lasciare a coloro che non possono ancora accedere
coscientemente al loro Divenire. Se si sopprime loro il loro
compito, si sopprime allo stesso tempo la possibilità di iniziare
ad essere "i figli delle loro opere".
Un grado sottile di interpretazione di questo quinto
comandamento è che non bisogna utilizzare i doni nati
dall'iniziazione negli aspetti materiali della vita. Questi doni
devono essere riservati soltanto per aiutare ognuno a realizzare
il suo Divenire. Se la guarigione di qualcun altro aiuta il proprio
Divenire, essa è permessa. Se essa non si può realizzare, bisogna
passare oltre al concetto attuale di morte che è il risultato del
Fascicolo 11 Pag. 10
materialismo per non ritenere che ciò che l’esperienza interiore
insegna, ossia che la morte non è che un cambiamento di regno.
6) TU NON DIMOSTRERAI LE DOTTRINE CON DEI
MIRACOLI
Nell’entusiasmo delle prime realizzazioni, numerosi studenti
sono tentati di dare delle certezze metafisiche ai loro genitori, ai
loro amici, tramite il mezzo di operazioni occulte che presentano
un carattere miracoloso per il profano. Questo è un errore molto
grave. Non si rende servizio ad altri con questi metodi, per giunta
gli si nuoce.
La certezza metafisica interiore non può essere acquisita che da
ognuno. Niente ha il diritto di dare la certezza a un altro. Infatti,
tutto ciò che è possibile dargli è il mezzo di accedere alla
certezza. Inoltre, il possesso di una certezza metafisica implica
la contropartita della responsabilità. Di conseguenza, non
bisogna togliere a coloro che non potrebbero sopportare la
Conoscenza, il privilegio dell'ignoranza perché, al Grande
Passaggio quando saranno giudicati da essi stessi, non potranno
più dire davanti alla loro coscienza: "io non sapevo". La
Conoscenza dà la libertà ma in contropartita la responsabilità.
Questo sesto comandamento può ancora esprimersi sotto la
forma seguente: "tu non strapperai il Velo del Tempio". In
effetti, il Velo del Tempio è il muro della materia che separa le
due coscienze. Si può apprendere da chiunque l'uso delle trombe
di Gerico che distruggono i muri ma non si ha assolutamente il
diritto di rivelare le meraviglie dei poteri della Gerusalemme
celeste. Spetta a ognuno scoprirla da sé. Bisogna ben
Fascicolo 11 Pag. 11
comprendere che l'iniziazione conduce ognuno alla propria
rivelazione e che questa è la sola per lui. Il racconto della
rivelazione di altri dà forse uno scorcio di ciò che sarà la nostra
ma in caso di divergenza, conta solo per noi la propria
rivelazione. Vi sono in questo mondo tante rivelazioni quanti
sono gli esseri perché se tutti gli esseri sono equivalenti
all'origine, essi sono tutti differenti nell'involuzione e
nell'evoluzione.
Siate liberi di spirito per prepararvi ad accogliere la vostra
rivelazione.
Non dimenticate che è molto difficile evitare tre scogli in caso
di dimostrazione:
-l'orgoglio per l'operatore,
-una riconoscenza esagerata da parte dei "ricevitori", ciò che in
qualche modo vale come salario (non si vende il dono di Dio),
-il rischio di essere sommersi di richieste di guarigione o di
miracoli che non si potrà soddisfare per numerose ragioni sia
materiali che esoteriche, questo rischia di far sorgere gravi guai.
7) TU NON AVRAI NÉ MAESTRO NÉ SERVITORE
La fraternità umana non vuole né maestro né schiavo. Colui che
si presenta alla Porta del Tempio è contemporaneamente il
Servitore dell’Eterno ed è il figlio prodigo del Ritorno.
Fascicolo 11 Pag. 12
Il figlio riconosciuto dell’Eterno non può accettare un maestro
di questo mondo. È solo accettabile un pilota per il viaggio sul
mare cosmico.
La libertà interiore è una condizione essenziale per l'apertura
della porta del Tempio.
Il Divenire dell'uomo è, a partire dallo schiavo che è al punto
zero del Viaggio, giungere ad essere un Infinito Libero. Bisogna
dunque esercitare la propria libertà e questo è spesso più
scomodo che rifugiarsi sotto la protezione di un maestro o di uno
pseudo-maestro.
Tutto ciò che è stato detto non è che una indicazione, una chiave
di base che ognuno deve adattare alla propria serratura. Qui,
come negli altri corsi, diamo un supporto di lavoro ma spetta a
ognuno costruire il proprio Tempio con i propri sforzi.
Tuttavia, è bene, finché il contatto interiore non è solidamente
stabilito ricordarsi di due cose:
-Per l'azione nel nostro mondo, bisogna esaminare i fatti alla
luce della ragione senza esserne uno schiavo.
-Nella ricerca dell'ispirazione spirituale, solo il livello 6, il
livello del cuore, può portarci direttamente le risonanze che ci
sono necessarie.
LAVORO IN ORATORIO
Quando si lavora in oratorio, è sempre utile comprendere ciò che
si fa. All'inizio di questo corso, noi non abbiamo dato che
Fascicolo 11 Pag. 13
qualche indicazione per sostenere questo lavoro ma senza
spiegarne le ragioni perché un certo numero di conoscenze
pratiche erano necessarie per mettersi in moto. Noi aggiungiamo
qui di seguito un complemento di informazione.
Energia:
Nell'uomo sono onnipresenti le quattro energie: Fuoco, Aria,
Acqua, Terra.
Fuoco e Aria concernono la parte spirituale dell'uomo il cui
elemento purificatore è il Fuoco. Questa energia è presente
nell'aria che noi respiriamo (l'aria dell'atmosfera non è che il suo
supporto). La respirazione profonda all’aria aperta e,
successivamente, la respirazione al quadrato hanno per scopo di
rinforzare questo elemento Fuoco e così di migliorare il nostro
psichismo.
Acqua e Terra riguardano il lato materiale del nostro essere di
cui l’elemento purificatore è l’Acqua. Questa energia ha per
supporto l'acqua ordinaria. Questo elemento ha la sua più grande
potenza nell'acqua piovana appena raccolta. Si può, se si è sicuri
della sua qualità, berne un bicchiere prima del lavoro d'oratorio.
Inoltre, lo abbiamo già detto, è utile nel corso della doccia
concentrarsi sul potere purificatorio dell'acqua.
Candele:
Le due candele accese nell'oratorio sono il simbolo della dualità
dell'energia sottile nel mondo finito. Esse sono ancora quello
delle due colonne della porta del Tempio. Ma se si inizia un
lavoro concernente i livelli unitari 1,2 e 3, non si accende che
una sola candela.
Fascicolo 11 Pag. 14
Alcune scuole consigliano, quando la cosa è possibile, di
accendere il fuoco dell'oratorio tramite il fuoco solare. Con
l'aiuto di una lente, si accende un pezzo di carta che serve ad
accendere una delle due candele che, a sua volta, servirà ad
accendere l'altra. Non spegnere mai le candele soffiando. Il
soffio, simbolo della creazione della vita non deve distruggere il
fuoco, simbolo dell'energia della vita.
Specchio:
Per quanto riguarda lo specchio, posto tra le due candele, è per
noi il simbolo della porta del Tempio del nostro oratorio.
"Attraversare" lo specchio significa entrare simbolicamente nel
Tempio.
Incenso:
L'incenso, di cui avete personalmente la scelta, ha un potere
purificatore sull'ambiente psichico. A mano a mano nel vostro
avanzamento, constaterete che certi contatti spirituali spontanei
provocano un odore di incenso nel vostro ambiente. In quel
momento, sforzatevi di avere un momento di vuoto mentale.
Chiusura:
Dopo ogni seduta di oratorio, non dimenticare la parola o il gesto
di chiusura. Il suo ruolo è di riporci o di farci ricadere nel mondo
fisico che è il nostro. In effetti, analogicamente, è nel corso del
passaggio al livello 10 che si fa il vero lavoro evolutivo.
Fascicolo 11 Pag. 15
ESERCIZIO PROPOSTO: concentrazione sul centro cardiaco
È necessario per il percorso del Sentiero esoterico essere in
armonia con il nostro ambiente ed essere un essere di cuore.
Possiamo facilitare questo stato con un lavoro sul livello 6.
-Iniziare come al solito.
-Accendere tre candele davanti lo specchio, quelle del centro
deve essere più alta delle altre due. Queste tre candele
simbolizzano la trinità di coscienza di questo livello.
-Porre davanti a sé l’esagramma (i due triangoli rovesciati
dell'esagono) e disegnarvi un punto centrale.
-Concentrarsi su questo punto e su questa area sforzarsi di
sentire il proprio cuore. Si tratta di una attivazione del centro
cardiaco. Sentire ugualmente che il triangolo di Fuoco
dell’esagramma porta nel nostro cuore, l’Amore Universale.
-Meditare.
-Alzarsi e fare il gesto o dire la parola di uscita.
-Successivamente, annotare le eventuali impressioni.
Ora et Labora!
-Jean DUBUIS-
Allegato:
-I Mondi e i Veli
Fascicolo 11 Pag. 16
ALLEGATO
I Mondi e i Veli
Il mondo della Terra ha uno stato di coscienza unicamente
dovuto al fatto che in questo mondo non vi è che uno spazio-
tempo.
Nei mondi solare (livelli 4,5,6) e lunare (livelli 7,8,9), l'uomo ha
coscienza simultaneamente di tre spazi-tempi. Questo, almeno
verso la fine del suo soggiorno in uno di questi due mondi. Così,
l'interpretazione, qui in basso, delle esperienze o contatti con
questi mondi è molto delicata. Per contro, nel mondo superiore
(livelli 1,2,3) non vi è più spazio-tempo e l'espressione della
coscienza ridiventa unitaria.
Come si è visto sulla tavola del fascicolo 3, dei veli separano
questi mondi: il Velo degli Abissi, il Velo della seconda morte e
il Velo della nascita e della morte. Questi Veli sono in un senso
analoghi ma a livelli differenti.
Al Velo degli Abissi, l'essere lascia il mondo dell’Eternità per il
mondo finito. Egli perde momentaneamente il suo stato
supremo.
Al Velo della seconda morte, l'essere passa dal mondo solare,
mondo di luce, nel mondo lunare, mondo d'acqua, molto più
pesante.
Al Velo della nascita e della morte, il passaggio del nostro
mondo (con la nascita) è la vera morte perché è in questo istante
che la nuova prigione di carne neutralizzata tutti gli elementi
Fascicolo 11 Pag. 17
mentali risultanti dalla precedente incarnazione. Alla sua
nascita, il bambino non perde che lentamente la percezione
dell’aldilà di questo Velo, opaco al profano ma non così rigido
come si possa pensare. Infatti, nel bambino appena nato, un
trattamento alchemico del suo sangue gli conserverebbe questa
percezione. È la medesima cosa nell'adulto, almeno
parzialmente, con questo metodo o altri (tecniche respiratorie,
magiche…).
Questa percezione è del resto ottenuta automaticamente nella
proiezione astrale, o nella morte, perché è la densità della
materia del corpo che nasconde la densità più sottile
dell’Astrale. L'uscita dal corpo fisico dei corpi intermediari, da
9 a 4, ridà la visione dei livelli appena al di sopra del nostro: 9 o
9 e 8 o ancora 9 e 8 e 7 a seconda dell'evoluzione realizzata. Alla
morte terrestre, il corpo fisico è distrutto questo libera gli altri
corpi (9,8, 7,6, 5,4).
Alla seconda morte, i corpi lunari saranno distrutti questo libera
gli altri corpi (6, 5,4). Ne risulta un cadavere astrale. Sono
effettivamente questi cadaveri che sono utilizzati nelle pratiche
spiritiche e medianiche e il loro contatto non è senza pericolo.
Noi pensiamo che il solo modo di contattare l’Astrale o le sue
entità sia di recarsi o di elevarsi in coscienza. Gli esseri della
Terra non hanno in alcun caso il diritto di intervenire in questi
piani, verso chicchessia, salvo verso un essere che lascia il
nostro mondo e nel tempo massimo di tre giorni dopo il suo
decesso.
Il corpo della seconda morte corrisponde in modo lontano, a dire
il vero, a quello che i cattolici chiamano corpo glorioso. A questo
livello, il "corpo" dell'essere è la sua anima, ossia la sua semenza
Fascicolo 11 Pag. 18
eterna "avvolta" d’Aria e di Fuoco. L'anima si presenta allora
davanti al Velo dell'eternità, detto Velo degli Abissi. Questo
velo separa il mondo dei livelli 6,5,4 dal mondo dei livelli 3,2,1.
L'anima conosce allora una specie di morte perché abbandona il
suo corpo sottile costituito dall'elemento Aria. Distrutti, i corpi
solari liberano la Semenza Eterna dell’Essere (livelli 3,2,1) che
si ritrova nell'eternità con semplicemente l'elemento Fuoco.
Nell'eternità il tempo non esiste. Il tempo di un ciclo
dell'universo è circa 12 miliardi di anni terrestri. Il corpo
glorioso, può avere una esistenza di qualche milione d’anni. Il
corpo astrale ha una durata molto variabile secondo il grado di
evoluzione e secondo che l'uomo conosca o no la seconda morte.
Per molte ragioni di ordine ciclico, pensiamo che la durata del
corpo astrale non possa eccedere 1500 anni.
Se un superamento degli Abissi nel verso della risalita si produce
prematuramente per le strutture dei livelli 3,2,1, essendo stati
distrutti agli stadi precedenti tutti i veicoli del mondo finito,
l'essere dovrà, in questo caso, ricominciare la sua involuzione.
Ma siamo persuasi che la custodia degli Abissi è tale che ciò non
sia possibile.
Se la morte del corpo fisico non può essere evitata per via della
sua densità, bisogna, se se ne ha la capacità, rifiutare il
“Paradiso”, ossia la seconda morte. In effetti in questo caso, i
veicoli intermediari non essendo più distrutti, ne risulta una
continuità di coscienza che è la vera immortalità.
Questo testo completa quello dato come allegato nel fascicolo 3.
Fascicolo 12 Pag. 1
Corso di Esoterismo Generale
di Jean Dubuis
tradotto dall’originale francese da Claudio Pilotto1
DODICESIMO FASCICOLO
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Caro/a Amico/a,
1 LA TRADUZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO MA NE E’ VIETATA QUALUNQUE RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE A QUALUNQUE TITOLO.
Fascicolo 12 Pag. 2
IL SERVIZIO E L’ORDINE INVISIBILE
IL SERVIZIO
Se volete avanzare sul cammino esoterico, dopo che i primi passi
saranno stati fatti, dovete accettare il Servizio. Il primo principio
da applicare sul Sentiero, in rapporto al nostro mondo, è che non
bisogna cercare tramite l'esoterismo ad avere di più ma cercare
di essere di più. Bisogna accettare i "doni" dell’Invisibile ma non
è il metodo buono reclamarli. Per contro, è della più grande
importanza accettare ciò che vi è chiesto e lavorarci. Ogni
persona che inizia a togliere la barriera della nascita e della
morte, entra automaticamente nella sola e autentica
organizzazione esoterica, quella che non è del livello della Terra
ma del Mondo Invisibile.
L’ORDINE INVISIBILE
Nella “Nube sul Santuario”, Karl Von Eckhartshausen ci parla
di questo Ordine Invisibile. Noi ne diamo, qui sotto, qualche
estratto:
"Questa comunità di Luce è esistita dal primo giorno della
creazione e durerà fino alla fine dei tempi. È la Società degli
Eletti che conoscono la Luce nell'oscurità e separano ciò che è
puro". "Questa comunità possiede una scuola nella quale tutti
coloro che sono assetati di conoscenza sono istruiti dallo Spirito
di Saggezza stesso, e tutti i misteri di Dio e della Natura sono
preservati per i figli della Luce. La perfetta conoscenza di Dio,
della Natura e dell'Umanità sono gli oggetti dell'istruzione di
Fascicolo 12 Pag. 3
questa scuola. È tramite essa che tutte le verità penetrano nel
mondo…"
"Questa scuola di Saggezza è stata sempre molto segreta,
nascosta al mondo, perché essa è invisibile e sottomessa soltanto
al governo Divino…"
"Questa comunità non ha barriere esteriori. Colui che può essere
scelto da Dio è esattamente come il primo. Si presenta tra gli
altri senza presunzione e accolto senza gelosia…"
"Ogni persona può sperare di entrare, e ogni uomo può insegnare
a colui che cerca il cammino, ma soltanto colui che è morto
entrerà…"
"Colui che è pronto è giunto alla catena, forse nel momento in
cui si sente il meno capace e nel momento in cui non ha
coscienza. Cercare per essere pronti è lo sforzo continuo di colui
che ama la Saggezza…"
Il testo citato si riferisce a un'epoca in cui la religione era
onnipotente, di conseguenza, la fraseologia è adattata. Ma qui,
come per le scuole filosofiche che hanno cercato di parlare di
questo soggetto, bisogna ben ammettere che poche cose reali
sono state dette. Così, in ciò che ci concerne, cerchiamo di
avvicinarci un po' di più alla natura stessa dell’Ordine Invisibile.
Si tratta, infatti, di un insieme di esseri, incarnati o no, che hanno
obbligatoriamente superato l'iniziazione del Nadir e che, in
seguito, hanno acquisito un grado di realizzazione interiore.
Questi esseri sono membri di questo Ordine nella misura in cui
hanno accettato di Servire la causa dell’Evoluzione Universale.
Fascicolo 12 Pag. 4
Questo Ordine non ha una struttura materiale organizzata ma
può mostrarsi influente in certi gruppi o scuole filosofiche. La
sua gerarchia, se ve ne è una, non risulta che dal grado di
realizzazione interiore raggiunta. Tutti coloro che ne sono
membri sono giunti a un punto di evoluzione che fa sì che siano
capaci di ricevere l'insegnamento e le istruzioni necessarie al
loro lavoro senza passare per alcun canale materiale della Terra.
In tutti, il piccolo re accetta le istruzioni del Grande Re, il Sé
Superiore, queste possono essere trasmesse in seguito
all'acquisizione della trasparenza interiore. Con ogni tappa di
progresso, l’estensione dell’azione aumenta. Ma tutti questi
esseri rimangono liberi perché solo la Saggezza guida ognuno in
una giusta applicazione delle Leggi della Natura e al livello del
grado raggiunto. In questo dominio la Saggezza concilia Ordine
e Libertà.
IL LAVORO INTERIORE
Nessun essere della Terra può aprire le porte dell’Ordine
Invisibile. Può farlo solo il vostro Maestro Interiore in voi e non
lo farà che quando voi vi sarete preparati per questo. Se fosse
stato altrimenti, la Giustizia Universale sarebbe ridicolizzata.
Ancora una volta, ognuno non può essere altro che il figlio delle
sue opere.
Il grado di penetrazione nell’Ordine Invisibile, lo ridiciamo,
dipende unicamente dalla trasparenza raggiunta o dalla rottura
delle barriere interiori. Tutto ciò che gli altri possono fare per
voi, è di indicarvi come vincere a poco a poco queste barriere
che vi limitano nella coscienza del mondo della materia.
Fascicolo 12 Pag. 5
Aiutarsi da sé in questo lavoro è una condizione primaria se si
vuole un giorno essere ammessi al Servizio. In effetti, non si può
validamente aiutare gli altri in questo campo che se si ha iniziato
da sé e portato avanti il lavoro.
I CONTATTI
Lo abbiamo detto, la prima condizione per essere ammessi al
lavoro preparatorio è di aver superato l'iniziazione del Nadir.
Durante il lavoro preparatorio non vi sarà, o poco, contatto
cosciente, se questo non avviene durante esperienze psichiche
durante il sonno. Ma si avrà un fenomeno fisico costante che si
traduce come una protezione occulta permanente la quale, quali
che siano gli avvenimenti, farà si che il vostro lavoro esoterico
sia sempre possibile.
Con l’avvicinarsi della fine del lavoro preparatorio, si
presenteranno delle possibilità concrete di Servizio i cui campi
sono molto variabili ma che, spesso, riguardano quello degli
insegnamenti esoterici. Non bisogna soprattutto in questo istante
immaginarsi che un "maestro invisibile" si presenterà.
Senza dubbio vi abbiamo dato un insegnamento sui simboli ma
non si tratta che di una base che voi avrete il dovere di adattare
alla vostra propria via. Il fine del lavoro indicato è di avere
accesso ai veri insegnamenti, non i nostri, ma quelli della Scuola
della Notte. Questa si presenterà probabilmente nel corso del
vostro sonno: voi vi troverete in uno stato strano, molto
differente dal sogno; forse anche sarete più consci che allo stato
di veglia ma non avrete la coscienza del vostro corpo. Sarete
allora in un'aula, seduti, o piuttosto posti in prima fila, e il
Fascicolo 12 Pag. 6
"maestro" comparirà per dare il suo insegnamento. Ricordatevi
ancora una volta che nessun "maestro" si scomoda per voi. Il
maestro che insegna è il vostro Sé Superiore. Gli allievi dietro
di voi sono le vostre incarnazioni passate.
Una parte dell'insegnamento sarà "diretto", l'altra si farà
attraverso dei simboli, in particolare se la vostra via è alchemica
o cabalistica, da questo l'interesse del loro studio per
decodificare l'insegnamento. Andranno dunque a svolgersi una
serie di esperienze notturne che dureranno, in generale, molti
anni. La prima serie si presenterà come i sogni: percorrere delle
caverne, dei tunnel, della speleologia ecc…, a poco a poco, il
sogno diventerà familiare e vivo al punto che dal suo inizio
sarete consci del suo svolgimento, conoscendo tutti i percorsi e
tutti gli ostacoli. Questa serie che concerne l'elemento Terra, una
volta padroneggiata, farà posto a quella dell'elemento Acqua poi
a quella dell’Aria e infine a quella del Fuoco. Dopo queste
quattro serie, avrà luogo un insegnamento diretto nel corso della
notte concernente la vostra via iniziatica. Poi le quattro serie
ricominceranno a un altro livello, e così via, percorso
intervallato da iniziazioni (confronta allegato n° 2).
Al vostro risveglio, annotate senza attardarvi i simboli e
l’insegnamento perché, almeno all'inizio, gli elementi non sono
fissati e, di conseguenza, si volatilizzano facilmente. Soltanto,
nel nostro mondo, la scrittura fissa definitivamente la
conoscenza. Bisogna allora sforzarsi di concentrare al massimo
la parte non simbolica se possibile con una sola parola, parola
che diventerà in seguito un simbolo e una chiave di risveglio su
tutto il campo riguardante l'insegnamento della notte. A partire
da questo momento, ma non prima, sarete ammessi al Servizio.
Fascicolo 12 Pag. 7
Il vostro lavoro per il Servizio sarà indicato di notte e le
condizioni necessarie alla sua esecuzione si realizzeranno
spontaneamente. Non cercate da voi grandi disegni, sarete
illuminati a poco a poco, mano a mano che progredite su ciò che
dovete preparare.
IL MAESTRO INTERIORE
Ripetiamo che il solo maestro è il Maestro Interiore in ognuno
di noi. Ditevi bene che un vero maestro, ossia un Servitore
riconosciuto dell’Invisibile, non si fa mai riconoscere come tale
e che se accetta il ruolo di guida per alcuni, è lasciando loro la
più intera libertà. Una vera guida non impone delle prove, ne
cerca di avere autorità su coloro che guida, al massimo li
consiglia.
Abbiamo spiegato che l'uomo involve e evolve dopo la sua
Iniziazione del Nadir. Ecco un esempio che può esservi utile.
Quando l’Iniziato del livello 6 ricevette l'ordine di creare una
nuova corrente religiosa, era nella Risalita, dunque,
padroneggiava le leggi positive di questo livello. Nella stessa
epoca, Simon il mago, anch'egli del livello 6, possedeva gli
stessi poteri ma l'assenza dell’Iniziazione del Nadir lo
conduceva a utilizzare l'aspetto negativo delle leggi di questo
livello.
Ai nostri giorni, numerosi pseudo-maestri sono nella stessa
situazione, ossia a un alto livello ma nell'involuzione, nella
discesa. Il fatto di esteriorizzare le facoltà di questi livelli dà una
grande probabilità di una situazione di discesa. Come volete che
Fascicolo 12 Pag. 8
un essere la cui involuzione non è terminata possa aiutare coloro
che sono nella Risalita. Sappiate riconoscere i falsi profeti.
Ricordate che i vostri progressi non dipendono che da voi soli.
Studiate a lungo le 7 regole della Fama Fraternitatis che sono
l'espressione materiale dell’Ordine Invisibile. Bisogna:
-avere della Saggezza e della ragione senza che questa
prosciughi il cuore,
-avere del cuore, della sensibilità, senza cadere nella
melensaggine.
LAVORO IN ORATORIO
Se praticate una scienza segreta o occulta, sarete un giorno o
l'altro condotti a utilizzare le energie dei Geni della Presenza o
Geni Planetari (fascicolo 6). Per utilizzarli, bisogna prima fare
un'ampia provvigione di energia praticando la discesa delle
energie, come indicato nell'esercizio del fascicolo 9, ossia dal
livello 1 al livello 10. Noi non lo ripeteremo mai abbastanza, per
riattivare le proprie energie l'uomo non ha il diritto di perturbare
la natura in questo campo, così, non può iniziare che
esclusivamente dal livello 1, dove l'energia è infinita.
ESERCIZIO PROPOSTO: richiamo d’energia a un livello
Quando il lavoro di oratorio necessita un richiamo di energia su
un livello, è necessario, per non dire obbligatorio, avere in
precedenza effettuato la discesa delle energie dal livello 2 al
Fascicolo 12 Pag. 9
livello 10 molte volte di cui l'ultima recentemente, ossia meno
di una settimana.
-Sistemazione abituale.
-Lavorare nell'ora d'azione di irraggiamento del Genio
Planetario corrispondente al livello; supponiamo un richiamo di
energia al livello 5 (Marte): si ha la scelta tra lavorare alla prima
ora del martedì o in qualunque altra ora del Genio di Marte
questo giorno o un altro, eccetto la domenica. In effetti, conviene
essere attenti perché esistono certe incompatibilità quotidiane
(confronta allegato n°1).
-Porre davanti a sé il simbolo del livello 5: pentagono, poligoni
inscritti e segno planetario (confronta oratorio fascicolo 4).
-Vibrare i 4 nomi del livello nell'ordine Fuoco, Aria, Acqua,
Terra.
-Meditare qualche istante in uno stato di ricettività per mettersi
in risonanza con l'energia richiamata.
-Effettuare il lavoro che ci si era proposti all'inizio della seduta.
-Effettuare il gesto o la parola di chiusura.
È ben inteso che l'uso delle energie astrologiche attraverso le ore
dei Geni della Presenza non è incompatibile con l'astrologia
classica. Questa, seguendo la configurazione astrale del
momento, aggiungerà o sottrarrà dell’effetto all'azione del Genio
della Presenza.
Ora et Labora!
-Jean DUBUIS-
Fascicolo 12 Pag. 10
Allegati:
-n°1: Combinazioni favorevoli e sfavorevoli dei Geni della
Presenza.
-n°2: Il cammino esoterico.
-Aggiunta: fine del corso.
ALLEGATO (N°1)
COMBINAZIONI FAVOREVOLI e SFAVOREVOLI dei
GENI della PRESENZA
Il carattere favorevole o sfavorevole di queste combinazioni non
è valido che nel caso in cui si è giunti a fare una chiamata su un
solo livello.
-Sabato, giorno di Saturno, è meglio non utilizzare Giove o
Mercurio.
-Domenica, giorno del Sole, non utilizzare Marte.
-Lunedì, giorno della Luna, nessun pianeta ostile.
-Martedì, giorno di Marte, non utilizzare il Sole.
-Mercoledì, giorno di Mercurio, non utilizzare Saturno.
-Giovedì, giorno di Giove, non utilizzare Saturno.
-Venerdì, giorno di Venere, nessun pianeta ostile.
Fascicolo 12 Pag. 11
Per contro, vi sono delle combinazioni favorevoli:
-Lunedì, Mercurio è in simpatia.
-Mercoledì, Luna o Sole solo in simpatia.
-Venerdì, il Sole è in simpatia.
Se durante le ore "d’azione" di giorno, l'energia emanata dal
genio planetario è positiva, l'energia emanata la notte è negativa.
Le ore "d’azione" di notte restano sotto l'influenza del genio
planetario del giorno ma il primo genio della notte acquisirà una
certa forza. Così:
-Notte da sabato a domenica inizia con Mercurio, ostile a
Saturno; gli aspetti negativi della notte saranno possenti.
-Notte da domenica a lunedì inizia con Giove, indifferente al
Sole, Giove essendo un piccolo Sole, un po' come i figli
dell’Astro del giorno.
-Notte da lunedì a martedì, nessun effetto negativo particolare.
-Notte da martedì a mercoledì, la notte inizia con Saturno,
opposto a Marte nell’Albero della Vita. Gli aspetti negativi della
notte sono così indeboliti.
-Notte da mercoledì a giovedì, inizia con il Sole. La simpatia
Mercurio-Sole e i Sentieri dell’Albero retti da questi due pianeti
danno a questa notte una grande importanza nelle realizzazioni
psichiche e spirituali.
Fascicolo 12 Pag. 12
-Notte da giovedì a venerdì, presidiata dalla Luna e sotto
l'influenza di Giove, facilita il contatto del mondo lunare,
l’astrale di Yetzirah.
-Notte da venerdì a sabato presidiata da Marte, il complemento
di Venere. È la notte del Venerdì Santo, quella dove gli elementi
combinati di Venere e di Marte preparano alla Prova della
Iniziazione.
ALLEGATO (N°2)
IL CAMMINO ESOTERICO
Ripetiamo spesso che non è bene parlare delle esperienze
mistiche o psichiche personali risultanti dal lavoro esoterico.
Due ragioni essenziali sono all'origine di questo consiglio.
L'esperienza dimostra che il fatto di raccontare le proprie
esperienze private ne ferma, in generale, la serie,
momentaneamente o durevolmente. La seconda ragione, è che
la natura stessa di queste esperienze le rende difficilmente
credibili a coloro che non le hanno vissute.
Noi stimiamo che, senza dare i dettagli particolari di queste
esperienze-iniziazioni, esiste un interesse certo a esporne le
grandi linee. Così, ognuno potrà comprendere il meccanismo di
questi fenomeni e porre meglio il cammino percorso se la grazia
di una di queste esperienze gli è accordata.
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Siamo portati a pensare che queste esperienze si presentino,
presto o tardi, sotto forma di una tripla serie di tre esperienze ed
è probabile che questo fenomeno si ripeta quattro volte. Tuttavia,
noi non siamo sicuri, ad oggi, che sia possibile vivere più di una
serie di nove esperienze nel corso della stessa esistenza terrestre.
Prima serie di tre esperienze:
Si notano dei punti in comune in tutti coloro che li hanno vissuti,
parzialmente o totalmente:
-Stato fisico risvegliato normale.
-Simbolismo del superamento di una soglia: passaggio di una
porta, di un cancello, entrata in un viale, in una foresta, ecc…
-Atmosfera particolare, strana, una volta superata la soglia.
-Ambiente di un'epoca lontana, talvolta di molti secoli, di cui
testimoniano case e costumi delle persone presenti; questi ultimi
non sembrano percepire l’iniziato. Quanto ad egli, precisiamo
che non deve stabilire un contatto con le popolazioni incontrate.
-Visione di una cappella, di un tempio o di una grande dimora la
cui porta attira come un diamante.
-Entrata all'interno del luogo di culto e svolgimento di un
servizio, sempre assicurato da sacerdotesse con vesti arancioni.
-Uscita, ritorno e superamento della soglia.
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-Tutto è terminato e in qualche secondo che segue, un piccolo
avvenimento impedisce sempre di ritrovare il luogo che è stato
lasciato e anche la soglia.
La nostra conclusione per questa prima serie è che si tratti là di
iniziazione al livello dei tre livelli seguenti: 9, la Luna; 8,
Mercurio e 7, Venere. È probabile, nella misura in cui la
cerimonia di iniziazione ne lascia il tempo, che i simboli del
livello considerato si ritrovino nella camera iniziatica.
Successivamente, dopo un tempo compreso tra 6 e 18 mesi circa,
si percepisce che alcune funzioni dei livelli sono state
risvegliate. La Luna, senza cambiare nulla, o per lo meno
cambiando poche cose, elimina tutti gli ostacoli che bloccavano
il cammino iniziatico. Mercurio fa dell'essere un Thot-Hermes
in miniatura che il lavoro dovrà far crescere, che la scelta sia
quella del Mago o dell’Alchimista. Venere dona la
comprensione e una certa autorità sulla Natura.
Seconda serie di tre esperienze:
Esse si fanno di notte, durante il sonno o in secondo stato prima
del sonno. Da notare che esse possono aver luogo prima che la
serie delle tre precedenti non abbia avuto luogo.
Lo stato di coscienza non è quello del sogno perché si tratta di
uno stato iper-cosciente. Molto spesso, la cerimonia di
iniziazione ha luogo in un tempio situato in alto alla fine di
un'interminabile scalinata.
Un carattere delicato da spiegare è il carattere planetario di
queste esperienze. In un senso, benché più elevate che le
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iniziazioni della prima serie, queste esperienze sono meno
"spettacolari" per la coscienza. Esse concernono il livello 6
(Sole), il livello 5 (Marte) e il livello 4 (Giove). Ne risulta, come
in precedenza, un risveglio delle funzioni dei tre livelli
considerati, funzioni dedicate da spiegare per iscritto, salvo forse
per Giove che dà un risveglio profondo nel campo
dell'esoterismo.
La comparazione degli effetti sulla coscienza terrestre di queste
due serie di esperienze è importante. Nella prima serie, per la
coscienza, solo l’elemento tempo è modificato; se vi è
modificazione dello spazio, il suo aspetto resta essenzialmente
terrestre. Così, la coscienza è molto presto adattata a questa
situazione. Alcune persone non hanno realizzato il carattere
anormale della situazione che alla vista delle sacerdotesse con
veste arancione.
Nella seconda serie di esperienze, i due elementi tempo e spazio
sono molto modificati. Così esiste qui la possibilità di
interpretazione erronea. È il caso in particolare del carattere
planetario dell'esperienza, probabilmente dovuto all'influsso del
Genio della Presenza, del livello considerato, che è molto forte.
Così un certo numero di persone pensano che l’iniziazione abbia
avuto luogo su un pianeta diverso dalla Terra. Le cose diventano
molto più chiare e più logiche se si pensa che si tratti di una
iniziazione nel nostro mondo interiore.
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Terza serie di tre esperienze
Essa concerne la Triade superiore: livelli 3,2,1. Queste
esperienze sono al di fuori dello spazio-tempo perché la dualità
tempo-spazio è fusa in una unità: l’Eternità.
Noi pensiamo che queste iniziazioni non hanno durata sul piano
terrestre e che, quale che sia l'interpretazione della coscienza
fisica in seguito, l'esperienza non è esistita nel tempo, altrimenti
i veicoli fisici, del dominio del finito, sarebbero
irrimediabilmente distrutti con il contatto dell'infinito.
Che si ricava dai contatti di queste iniziazioni? È praticamente
impossibile descrivere queste esperienze perché non si può
accedere all'infinito con il canale di un linguaggio finito e
limitato. Così, ciò che è detto successivamente non è che una
mutilazione di ciò che è stato ricevuto.
Il primo acquisto è che si sa che l'Essere è, e che non è possibile
che sia altrimenti. È per questo che l’Universo è e il nulla non è.
La coscienza in questo stato è onnisciente: tutto è conosciuto, si
ha contemporaneamente la Conoscenza e la coscienza di tutti gli
esseri. L'illusione del tempo e dello spazio sparisce nell’Eternità.
In ciascuna delle tre esperienze, un elemento di conoscenza
sussiste. Dopo il "ritorno", una funzione dei livelli superiori è
risvegliata.
Abbiamo detto all'inizio che pensiamo che queste tre serie di
esperienze erano quadruple, ossia quattro volte nove esperienze.
In effetti, pensiamo che ogni serie di queste esperienze
corrisponda al uno dei quattro elementi in ogni livello. Il primo
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è l'iniziazione in tutti i livelli con l'elemento Terra, il secondo
con l’Acqua, il terzo con l’Aria e il quarto con il Fuoco.
Esiste una quinta serie, l'ultima che è effettuata con la
quintessenza (equilibrio dei 4 elementi) ma noi non pensiamo
sia utile descrivere questa ultima serie. Segnaliamo che se si
tiene conto del livello 10 e di questa quinta serie, la successione
delle 50 iniziazioni che ne derivano è il superamento delle
Cinquanta Porte della Saggezza. Salomone, si disse, arrivò alla
49°, fallì alla 50°.
Può sembrare che questo testo sia in contraddizione con
l'avvertimento iniziale. In realtà, non lo è. La descrizione delle
esperienze è stata ridotta a un filo conduttore, filo d’Arianna nel
Labirinto iniziatico.
Ci sembra utile precisare la natura di queste esperienze in
rapporto agli insegnamenti o alle dottrine dell’Ordine dell’Alba
Dorata (Golden Dawn Order). Questa organizzazione dichiara
che il sentiero iniziatico è diviso in tre tappe o tre Ordini.
Il Primo Ordine, secondo noi, corrisponde alle prime tre
esperienze, poi ha luogo il superamento del Velo della seconda
morte. Il Secondo Ordine corrisponde alle tre esperienze
successive, poi ha luogo il superamento del Velo degli Abissi.
Infine il Terzo Ordine corrisponde alle tre esperienze non
temporali. Questo è detto a titolo indicativo e di comparazione,
gli Ordini in questione corrispondono a un livello di contatto
nell’Invisibile.
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Caro(a) Amico(a),
Con questo dodicesimo fascicolo ha fine il "corso di Esoterismo
Generale". Potrà essere considerato come uno strumento
intellettuale e, in questo caso, darà una veduta coerente del posto
dell'uomo nell'universo, ma soltanto quella. Potrà essere
considerato, in più, come un corso di iniziazione personale e, in
questo caso, ne risulterà un risveglio interiore che sarà in misura
del lavoro effettuato. Da un lato come dall'altro, questo corso
molto denso, è stato proposto come una base di partenza, o
meglio come un trampolino verso altre ricerche personali.
Noi vi auguriamo di trovare, ora, la via che è la vostra, e, dandovi
del tu, concludiamo ricordando che:
L’Unità è la tua origine
Il ritorno all’Unità è il tuo Futuro
Il cervello mostra il cammino del ritorno
Ma il cuore è la chiave di ogni tappa
Buon Viaggio!
-Jean DUBUIS-