Post on 02-May-2015
“Alla mensa degli antichi Romani”
Progetto di storia e alimentazioneAnno scolastico 2012/13
Scuola primaria VIII Circolo <<Don Milani>>
Classi Quinte
Progetto alimentare e storia dei Romani a Salerno
• Questo è l’ultimo anno delle classi quinte e vogliamo chiudere con un laboratorio veramente originale. Soprattutto vogliamo parlare dei Romani e delle tracce che hanno lasciato a Salerno.
• Intanto ci sediamo alla loro tavola e, senza “coricarci” di sghembo su uno scomodo triclinio, proviamo a capire come mangiavano.
• Dopo andremo in giro per Salerno a scoprire dove sono stati e in quali luoghi possiamo ancora trovare le tracce della loro presenza.
• La maestra Maki ha avuto un’idea molto originale: ci farà assaggiare dei cibi che mangiavano i romani e ci farà bere delle tisane fatte con erbe.
• Siamo tutti eccitati per quest’esperienza straordinaria e non vediamo l’ora di cominciare.
• Cominciamo con delle diapositive sull’alimentazione ai tempi dei Romani e poi altre sulle proprietà curative delle erbe; per fare questo ci trasferiamo nell’aula computer dove le maestre hanno preparato sul tavolo centrale tante cose per noi.
Purtroppo c’è un problema: il mouse
si blocca; allora proviamo a vedere
le diapositive in un’aula
Siamo tanti e siamo molto curiosi di sapere cosa accadrà ma anche qui c’è un problema: il computer non legge il
programma PowerPoint con cui è stata creata la
presentazione delle diapositive …
… marcia indietro, si ritorna nell’aula
computer!
Finalmente si comincia; abbiamo perso un po’ di tempo ma riusciamo a vedere le presentazioni
e, con l’aiuto delle immagini, sembra tutto
molto chiaro
Appena finita la proiezione, le maestre fanno girare bustine con legumi, erbe fresche e secche in modo che possiamo vedere, toccare e odorare mentre le
insegnanti preparano gli assaggi.
Come sarà il “famigerato” garum?Dobbiamo assaggiarlo o possiamo rifiutarci?
Le maestre ci tranquillizzano: provate, se non vi va lì c’è il cestino dei rifiuti.
Ma noi, come tutti i bambini, siamo troppo curiosi e
così proviamo. … Sorpresa!
Il garum è buono … Maestre,vogliamo la ricetta!!!
È proprio vero, bisogna assaggiare prima di dire che una cosa non è buona. Dopo il garum andiamo avanti
con gli assaggi “salati”
C’è l’olio purissimo di oliva aromatizzato con aglio, rosmarino e origano: buonissimo!
Un po’ più strano, ma niente male, anche l’agro-dolce fatto con miele e aceto.
Adesso un break con le tisane: una è al finocchietto e menta, l’altra alla camomilla
Entrambe sono dolcificate col miele perché i romani non conoscevano lo zucchero
Anche le tisane hanno molto
successo!
Che divertimento!
E poi il dolce!
Ebbene sì, c’è anche il dolce che è
un pezzo di pane bianco condito con
latte, miele e uvetta.
Che esperienza!
Tutti pazzi per la cucina romana!
Chi l’avrebbe mai detto!
Abbiamo mangiato come i romani e ci è anche piaciuto!
I legumi
Ora non ci resta che scoprire Salerno-romana e certamente sarà un’altra bella esperienza!!!
Il primo gruppo con le Quinte A e B ha appuntamento venerdì 8 marzo davanti alla chiesta di San Pietro in
Camerellis. Purtroppo piove … ma che fare?
Si va lo stesso, ormai è tutto organizzato
Risaliamo via Velia e via San Benedetto e davanti alla chiesa di
San Benedetto
Attraversiamo per entrare nel Museo Archeologico Provinciale
Prima di entrare la maestra ci spiega qualcosa del Lapidario e poi facciamo un giro tra le statue
Queste sono tutte di epoca romana
Leggiamo le targhe che spiegano dove sono state ritrovate
Notiamo la vasca celebrativa scolpita per l’arrivo a Salerno di un personaggio
importantissimo
E poi entriamo a visitare il
museo
Ci sono reperti antichissimi
molto importanti
Alcuni video e dei pannelli spiegano come sono stati trovati i reperti e come vivevano
gli antichi abitanti di Salerno.
La maestra Maki ci spiega alcune cose più importanti e ci mostra i vasi utilizzati per miscelare il vino
Ci fa notare i gioielli, le lucerne, le armi e ci spiega che venivamo messe nelle
sepolture delle persone importanti.
Lucerne e anfore da trasporto
Pannello con la ricostruzione storica dei reperti ritrovati e Urne cinerarie
Vediamo la bellissima testa di Apollo
Ed ascoltiamo la storia del suo
ritrovamento in mare raccontata anche dal poeta
Giuseppe Ungaretti
Raccogliendo le reti, una sera, a una maglia restò presa non la gola d'un pesciolino, ma a un cernecchio, una testa d'Apollo [...]. L'ho veduta al Museo di Salerno, e sarà prassitelica o ellenistica, poco importa; ma questo volto, che per più di duemil'anni fu lavorato dal mare nel suo fondo, ha nella sua patina tutti i colori che oggi abbiamo visto, ha conchigliette negli orecchi e nelle narici: ha nel suo sorriso indulgente e fremente, non so quale canto di giovinezza risuscitata! Oh! tu sei la forza serena e la bellezza. Quale augurio non ci reca quest'immagine che fra gli ulivi, è finalmente tornata fra noi.
Giuseppe Ungaretti
Ma, dopo un po’ il nostro orologio
biologico reclama la merenda
E in quel momento non esiste museo abbastanza importante …
… da farci desistere!
Così, appena fuori, ci sediamo sui gradini della Chiesa di San Benedetto e “sfoderiamo” le nostre
micidiali MERENDONE
Entriamo nella chiesa di San Benedetto
Il parroco ci invita a visitarla e comincia a spiegare la sua storia
Non abbiamo molto tempo e dobbiamo continuare il nostro giro sulle tracce dei
romani, così riprendiamo il cammino
Facciamo solo una breve sosta al
“Castello che non c’è”
Infatti il Castel Terracena, fatto costruire da Roberto il Guiscardo, è stato completamente inglobato nelle mura di una civile abitazione
come potete vedere dalla foto.
Riprende a piovere perciò ascoltiamo la spiegazione dei due templi romani, di cui
abbiamo dei resti, al riparo sotto l’arco che porta al Duomo
La maestra ci ricorda la leggenda dei tre santi martiri: Caio, Ante e Fortunato
Poi raggiungiamo largo Abate Conforti dove doveva essere il foro e dove fu ritrovata la
vasca celebrativa che abbiamo visto al museo
Entriamo a Santa Sofia per vedere i ruderi del Foro ma sono chiusi. Allora percorriamo un
tratto del decumano e scendiamo per via dei Canali
Per raggiungere San Pietro a Corte
Dove ci aspetta la guida del gruppo archeologico e dove vedremo i resti delle
antiche terme romane.
L’archeologa ci spiega tante
cose interessanti
E noi possiamo farle delle
domande … ci piace tanto fare
domande!
Ci spiega che le tracce dei Romani
a Salerno sono poche e nel nostro
giro le abbiamo viste tutte
Ormai sono quasi le 12
perciò scendiamo a
via Roma
Dove troviamo pronto ad attenderci il nostro pullman davanti al Palazzo di Città
Salutiamo la maestra Maki e andiamo via, piuttosto bagnati ma con la consapevolezza di aver imparato tante cose importantissime.
Il giorno 15 marzo il secondo gruppo con le classi V C e
D raggiunge il centro di Salerno per fare lo stesso
giro
È una giornata gelida, piove e le montagne intorno a Salerno sono piene di neve
Purtroppo è tutto prenotato e quindi,
nonostante il tempo
meteorologico avverso, il nostro
giro comincia
Visitiamo il lapidarium
E poi il museo proprio come i nostri compagni la settimana scorsa
Usciamo e, per fortuna,
non piove più.
E immediatamente
l’orologio biologico ci
ricorda che è ora della merenda
Sfoderiamo le MERENDONE e
non ci fermiamo più fino a quando
non le abbiamo finite!
Facciamo anche noi tappa al
Castello che non c’è
Per proseguire verso il
tempio di Pomona
Stessa tappa per ricordare la leggenda dei
tre Santi Martiri
E poi proseguiamo per
largo Abate Conforti dove c’era il Foro
Quindi percorriamo un tratto del decumano
E attraverso via dei Canali raggiungiamo San Pietro a
Corte
Qui una guida del gruppo
archeologico ci spiega
come erano le terme
E quante trasformazioni
ha subito questo importante sito
archeologico
Affreschi della Chiesa paleocristiana nelle terme di San Pietro a Corte
La visita è finita e il pullman ci
aspetta già davanti al
Palazzo di Città
La pioggia è stata clemente ma il freddo terribile, non vediamo l’ora di metterci al calduccio!
Lasciamo San Pietro a Corte e riprendiamo il pullman per rientrare,
infreddoliti ma contenti di aver imparato tante cose nuove e interessanti!
F i n e