Università Roma TreFacoltà di Scienze della formazioneCorso di laurea in Servizio Sociale e
Sociologia L.39A.A. 2017/2’1807 marzo 2018
“Documentazione e scrittura di servizio sociale”
Servizio Sociale e Documentazione Documentazione professionale
Docente: Alessandra Fralleoni
Documentazione
1. Strumento fondamentale del lavoro sociale
2. Atto dovuto della pubblica amministrazione
Documentazione e Documento
La documentazione:
▪ Insieme dei documenti che regolano, disciplinano, decodificano le varie attività di un’organizzazione;
complesso delle attività e delle operazioni per raccogliere e classificare materiale bibliografico, informativo, dimostrativo, ed è anche l’insieme dei documenti prescritti per la costituzione di una pratica burocratica o amministrativa
prova, conferma, insieme delle prove che si adducono a conferma, a testimonianza di qualcosa
Essenza della documentazione: selezione e sistematizzazione delle informazioni ritenute rilevanti rispetto ad un obiettivo
Il Documento:
▪ Informazione con il suo mezzo di supporto, identificabile e classificabile
• tutto ciò che serve a provare, dimostrare, confermare un fatto o la realtà di qualcosa
• scrittura atta a fornire una prova o convalida in ambito burocratico, amministrativo, giuridico;
Documentazione e servizio sociale 1/2
Importante sia in ambito professionale che organizzativo
svolge funzioni non solo amministrativo/burocratiche ma
rilevante anche per la costruzione di identità professionale e di conoscenze specifiche
mezzo per la trasmissione del sapere
strumento di crescita della comunità scientifica
aumenta la fiducia nei riguardi della professione in generale
momento di valutazione sia degli aspetti operativi che dei contenuti scientifici della professione
Strumento necessario per la costruzione della teoria
Documentazione e servizio sociale 2/2 Servizio sociale per essere definito come una professione
deve avere “la capacità di agire sulla base di un corpo di conoscenze astratto e autonomo”: La teoria
La teoria per il servizio sociale rappresenta:
- “una precondizione essenziale per lo sviluppo di un intervento efficace, nonché per la valutazione dei suoi risultati”
ruolo fondamentale nei processi di produzione di significati nella pratica
Il confronto con la riflessione teorica nella pratica professionale fornisce agli operatori gli strumenti che permettono di evitare che la pratica stessa appaia “come un indiscriminato fluire e intrecciarsi di accadimenti, su cui diventa impossibile ragionare” (Fargion, 2002)
Teoria e servizio sociale 1/4 ➢Nell’incontro tra la teoria e la prassi risiede
"lo statuto epistemologico del servizio sociale, in quanto disciplina non speculativa ma finalizzata all'operatività, tesa a trasformare il sapere in saper fare e saper essere. Ben lontani dall'equivoco di ridurre la conoscenza a mero strumento per un fare privo di pensiero" (Neve, 2008: 11)
➢necessaria per acquisire un quadro di conoscenzeche va costruito all’interno di un contesto sociale eculturale che cambia incessantemente;
➢nella moderna società la pratica diviene“incompetente”, “il tempo sottodimensional’esperienza che riguarda il passato” (Bruschi, 2007:15- 16)
Teoria e servizio sociale 2/4
La teoria fornisce le risorse per:
lo sviluppo di un pensiero professionale, scientificamente fondato
la costruzione di un senso al lavoro che viene svolto ma non le modalità in cui gli elementi che provengono dalla teoria vengono poi combinati ed utilizzati
Scopo della teoria:
No, dare risposte certe agli operatori
Sì, fornire loro strumenti che possano essere poi adattati a personalità e situazioni, che sono sempre, comunque, contingenti (Fargion, 2002)
Teoria e il servizio sociale 3/4
Necessità di:
aggiornare costantemente la competenza pratica, cioè l’esperienza dei problemi da risolvere, con competenze che possono essere definite esperte, cioè impostate sull’analisi dei problemi
attivare consapevoli processi di riflessione
“le professioni nascono dai problemi ma divengono tali solo quando le competenze sono in grado di risolverli scientificamente” (Bruschi: 21)
Teoria e servizio sociale 4/4
Servizio sociale = professione che non si trova ad affrontare situazioni
ben definite in cui il compito del professionista è:
classificare il problema
rapportarlo a categorie teoriche
identificare le migliori strategie risolutive
La conoscenza nelle situazioni che affronta il servizio social si sviluppa durante l’azione e su di essa si riverbera, questo tipo di teorizzazione viene definita come “conoscenza – in - azione” (knowledge – in action), azione che appare incorporata nell’agire (Schön, 1983: 84).
La riflessione nel corso dell’azione, in situazioni che si affrontano nell’esercizio della pratica professionale e che sono caratterizzate da “eventi unici” rende il professionista “ricercatore operante nel contesto della pratica” (Schön, 1983)
Documentazione e pratica professionale 1/2 La pratica che contraddistingue l’agire professionale:
“implica un circolo continuo di riflessione e di azione. Gli operatori riflettono costantemente su ciò che fanno e su ciò che pensano rispetto a ciò che hanno fatto. In questo processo di pensiero diventano riflessivi e danno vita ad un’azione critica” (Dominelli, 2005: 296).
Documentare, riflettere evita il rischio di appiattimento sulla pratica strumento per ridefinire l’identità dell’assistente sociale rispetto ad
altre professioni e discipline, sia in ambito accademico sia nella pratica professionale (Neve, 2008)
Sviluppo del servizio sociale:- possibile solo se si attinge alle conoscenze derivanti dall’attività
professionale - è necessario sviluppare capacità di documentare al fine di riflettere e creare teoria per non correre il rischio di appiattirsi sulle pratiche quotidiane poco riflettute e poco verificate nella loro efficacia
Documentazione e pratica professionale 2/2
Il servizio sociale è una professione dell'aiuto, disciplina complessa, in costante evoluzione
La posizione degli assistenti sociali si può dire di confine tra:
bisogni e i problemi delle persone le istanze sociali e dell’istituzione di cui fanno parte necessario che gli assistenti sociali si pongano
domande in merito a come si possa “affermare di conoscere qualcosa riguardo a un’altra persona, qualcosa che ha validità per questa persona e che non sia invece l’imposizione della loro personale visione del mondo o di obiettivi determinati ideologicamente” (Trivellato, Lorenz, 2010: 149)
La documentazione In generale: attraverso la documentazione si favoriscono processi:
▪ informazione e conoscenza,
▪ dinamici in grado di modificare la realtà
▪ Il processo che porta alla conoscenza parte dal documento, passa per la
documentazione, attraverso la quale si raccoglie informazione che porta alla
conoscenza
▪ I documenti, i dati, le informazioni e le esperienze necessitano di riflessioni, di
elaborazioni per poter diventare documentazione e fornire sostegno alla
conoscenza scientifica e personale
▪ Nelle attività dei servizi alla persona, la possibilità di documentare le attività e
le pratiche messe in atto determina sul piano metodologico il passaggio
dall'implicito all'esplicito, dalla mente dell'operatore alla conoscenza condivisa,
presupposto per la costruzione di fondamenti scientifici nell'ambito delle
scienze sociali
Documentare: processo oggettivo? Il tema dell'oggettività e soggettività delle conoscenze riguarda tutte le
discipline umane e sociali
la definizione del carattere di oggettività e soggettività del dato è collegata alle diverse prospettive culturali, ai modelli e ai metodi utilizzati.
Non è perseguibile una soggettività assoluta ma è necessario evitare l'arbitrio assoluto che nel caso del servizio sociale si configura con definizioni di tipo valoriale, veicolate da stereotipi e pregiudizi
La conoscenza è relativa
la produzione di documentazione esprime essenzialmente le categorie mentali attraverso cui viene approcciato il mondo: la consapevolezza, la rintracciabilità e l'esplicitazione di tali categorie costituiscono alcuni dei principali elementi necessari all'accreditamento delle fonti e all'attendibilità del processo.
Documentare: processo soggettivo La documentazione di servizio sociale riferisce:
- Processi, eventi, relazioni interpersonali su cui facilmente possono essere espresse categorie valoriali piuttosto che elementi finalizzati all'informazione
Impossibile pensare di produrre documentazione che si basi su dati esclusivamente oggettivi, l'unico modo per rendere attendibile un dato fortemente soggetto ad interpretazione è quello di renderlo esplicito e trasparente al destinatario delle informazioni
La documentazione dei processi che avvengono nel corso di una relazione di aiuto e dell'attività di servizio sociale è complessa e necessita di:
adeguata preparazione a livello di esperienza
conoscenza specifica delle tematiche ricollegabili alla produzione e fruizione di documentazione
Vista in questo senso la documentazione si occupa di:
far conoscere ciò che è stato fatto, le sue differenziate attività si presentano al mondo esterno come comunicazione di conoscenze offerte sotto forma di dati elaborati con rigorosi criteri e omogenee procedure
Attendibilità del dato
L’Attendibilità del dato si ricollega all’attendibilità dellafonte e alla possibilità di ricostruzione del processo diproduzione del dato.
La documentazione dei processi che avvengono nel corsodi una relazione di aiuto e dell’attività di servizio socialeè alquanto complessa, questo perchè spesso ci si riferiscea processi, eventi e relazioni interpersonali su cuifacilmente possono essere espresse categorie valoriali
L’oggettività assoluta della documentazione è cosadifficile e nel caso del servizio sociale si deve porregrande attenzione a definizioni di tipo valoriale, veicolateda stereotipi e pregiudizi
La documentazione professionale
La documentazione professionale:
• indispensabile per impostare, svolgere e verificare il lavoro dell’assistente sociale
• raccolta organica, razionale e completa di tutte le informazioni utili per lo svolgimento delle attività professionali
Finalità:
- garantire la memoria e la visibilità del proprio operato
- documentare l’intervento e tutelare: l’operatore, l’utente, l’istituzione
Risponde a due esigenze nell’azione professionale:
▪ Amministrativa: il lavoro svolto è testimoniato attraverso atti e procedure,precisa il mandato, la posizione dell’operatore, la sua responsabilità;
▪ Professionale: consente il controllo del processo di aiuto nelle varie fasi maanche la possibilità di innescare il processo teoria-prassi-teoria
Bibliografia Bruschi A., (2007), L’intervento sociale. Dalla progettazione alla realizzazione. Carocci, Roma
Dominelli L.,(2005), Il Servizio Sociale. Una professione che cambia, Trad. It. Pasini A., Ranieri M.L., Erickson
Fargion S., (2002), I linguaggi del servizio sociale. Il rapporto teoria-pratica nelle rappresentazioni del processo di lavoro degli assistenti sociali, Carocci, Roma
id. ( 2009), Il Servizio Sociale. Storia temi dibattiti, Laterza, Roma-Bari
Lorenz W., (2005), Social Work and a new social worker, challanging Neo-liberism erosion of solidariety, in “Social work and Society” N.3, pp. 93-101
id. (2010), Globalizzazione e servizio sociale in Europa, Trad. it. Carletti G., Smiths -Jacob M.P., Carocci, Roma
Neve E., (2008), Il servizio sociale. Fondamenti e cultura di una professione. Carocci, Roma
Schön D.A., (1983), Il professionista riflessivo. Per una nuova epistemologia della pratica sociale, Trad. it. Barbanente A., Dedalo, Bari
Trivellato P., Lorenz W., (2010), Una professione in movimento, in Facchini C, (a cura di), Tra impegno e professione. Gli assistenti sociali come soggetti del welfare, Il mulino, Bologna
Top Related