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  • 7/31/2019 Un Pound Di Nome Ezra

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    Maurizio Blondet 12 Settembre 2011

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    Un Pound di nome Ezra

    Vita e morte del crociato che combatt lusura

    del greenbackEzra Pound forse lartista pi imbarazzante, pi rimossoe meno seriamente

    giudicato della letteratura occidentale contemporanea: e ci perch nel suo

    caso riesce impossibile loperazione, vagamente filistea, che si fatta con tutti

    gli autori sedotti dalla tentazione fascista, Celine in testa: quella di separare

    la loro artedalla loro ideologia sconfitta e maledetta.

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    Le idee economiche di Pound, allo stesso titolo del suo fascismofanno corpo

    unico con la sua poesia.

    Ma potrebbe essere il momento di guardare dentro quelle idee. Non stupir

    sapere che queste idee non erano delle pi balzane; oltre tutto egli non volle o

    non riusci mai ad organizzarle in uno scritto pienamente comprensibile: le

    sue opere ne sono piene, ma a sprazzi, a lampi.

    Sappiamo che Pound fu sedotto dal concetto di moneta prescr it tibile,

    lanciato negli anni Dieci da Silvius Gesell, un economista eretico tedesco, che

    fu ministro delle Finanze delleffimero governo socialrivoluzionario che

    sinstauro in Baviera nel 1919; Gesell pens a banconote che per mantenere illoro valore liberatorio, dovessero essere rivalutate ogni mese con

    lapposizione di un bollo pari a un centesimo del valore facciale della

    banconota: sicch in cento mesi la tassa avrebbe uguagliato il valore della

    moneta, e la moneta stessa sarebbe stata annullata.

    Tra il 1 agosto 1932 e il 10 settembre 1933 una moneta del genere circol

    effettivamente nella zona di Woergl, in Austria, e fu soppressa per intervento

    statale. Per Gesell, la moneta prescrittibile aveva il vantaggio di non poteressere tesaurizzata e quello aggiuntivo di battere linflazione, perch ogni

    giorno una certa quantit di banconote usciva automaticamente dalla

    circolazione.

    Pound, folgorato da quellinvenzione, vide in essa lo strumento che avrebbe

    restituito ai popoli e agli Stati una vitasana, non corrotta da falsi valori.

    In Lavoro ed Usuracosi immagin luso di quella moneta in Utopia, Un

    paese placido giacente fuor i dalla geografiapresente: (gli abitanti)

    attr ibuiscono la loro prosper it a un sempl ice modo di raccoglier le tasse, o

    meglio la loro unica tassa, che cade sul la moneta stessa. Perch su ogni

    bigli etto del valore di cento, sono costretti ad aff iggere una mar ca del valore

    di uno, il pr imo giorno di ogni mese. E il governo, pagando le sue spese con

    moneta nuova, non ha mai bisogno di impor re imposte, e nessuno pu

    tesaur eggiar e questa moneta perch dopo cento mesi essa non avrebbe

    alcun valore. Cosi r isolto il problema della cir colazione. E cosi la moneta

    non godendo poter i di durabil it maggior i di quell i posseduti da gener i

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    come le messi, le patate, i tessuti , il popolo ar r ivato a giudicare i valor i

    dell a vi ta in modo pi sano. Non adora la moneta come un dio, e non lecca le

    scarpe dei panciuti della Borsa e dei sif i li t ici del mercato. E, naturalmente,

    non minacciato dinf lazione, n costretto a fare guer re a piacer degli

    usurai....

    Laltro idolo economico di Pound era la teoria di Clifford H. Douglas,

    battezzata social credit. Douglas era un ingegnere ferroviario scozzese;

    nemico del capitalismo liberale, secondo lui dominato da una cricca di

    banchieri-parassiti, giunse a concepire un macchinoso sistema che avrebbe

    dovuto impedire ai banchieri di sfruttare il lavoro della gente modificando a

    piacimento le masse monetarie in circolazione.

    Pi che questo sistema economico (che ebbe pure seguaci nella sinistra

    americana e inglese), Pound spos delle idee di Douglas il concetto secondo

    cui la ricchezza di un popolo e il credito di cui pu godere derivino dalla

    ereditculturale del popolo stesso, dal complesso di nozioni scientifiche e

    tecniche che possiede, dal suo lavoro e dalla sua onest.

    I l tesoro di un popolo la sua onest.

    Come si vede, leconomia era per Pound anzitutto una questione morale. E

    stato gi notato che Pound fu essenzialmente un moralista, e precisamente un

    moralista americano, erede di quella tradizione protestante, minoritaria ma

    sempre viva in America, che si oppone alletica del capitalismo in nome dei

    valori del lavoro, dellagricoltura, dellidea (dorigine quacchera) di una vita

    armoniosa, operosa e senza violenza.

    La stessa sensibilit di Ezra per le questioni monetarie e del credito non si

    capisce se non si dice che esse crearono problemi drammatici ai primi coloni

    dOltreatlantico. Per decenni nelle colonie americane lungo tutto il 700, per

    far fronte alla scarsit artificiale di moneta creata dallInghilterra, furono

    mezzi di pagamento le pelli di castoro, le collanine indiane di conchiglie dette

    wampum, monete messicane e spagnole; in parte la storia degli Stati Uniti

    pu essere letta come la lunga lotta di un popolo operoso e semplice contro la

    spregiudicatezza dei finanzieri londinesi.

    In questo senso nel 1750 la Pennsylvania cominci a battere una sua propria

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    moneta, da prestare

    a scopo di bonif ica agli agr icoltor i, fino al valore di met delle ter re(...)

    chiedendo il r ipagamento in dieci rate annue: questo esperimento, che

    ancorava il valore della moneta insieme alla terra e al lavoro di chi la

    coltivava, risan i bilanci della Pennsylvania, ma fu soppressa dal governo

    britannico.

    Pi tardi la lotta continu con il conflitto fra il biglietto di Stato (il gr eenback)

    e la banconota emessa da banchieri e speculatori, che negli Stati Uniti

    mostrarono una spudoratezza e una spregiudicatezza senza limiti: e

    naturalmente Ezra era per i biglietti di Stato, uno Stato concepito (cosa anche

    questa tipicamente americana) come il garante dellonest del popolo;

    governo delpopolo e per il popolo.

    Lo Stato ha il credito, e non ha bisogno di chiederlo alle banche - ripeteva

    Pound - La moneta non pu esseresimbolo di lavoro senzaltr a qualifi ca.

    Pu esserecer ti ficato di lavoro compiuto a condizione che questo lavoro sia

    fatto dentro un sistema. La validi t del cer ti fi cato dipender dallonest del

    sistema, e dalla competenza di chi cer ti fi ca, e bisogna che il cer ti ficato

    indichi un lavoro uti le, o almeno piacevole, alla comunit. Lo Stato

    lavora (perch organizza i lsistema) e dunque pu batt ere moneta, puprestare, pu avere credito come ha credito un onesto imprenditore, che lo

    garant isce con tutt i i suoi beni.

    Ezra amava ricordare che suo nonno, Thaddeus Coleman Pound, stampando

    una propria carta moneta pagabil e alportatore in merce o legna,

    raccolse fra i boscaioli di Chippewa un credito bastante a costruire un lungo

    tratto di ferrovia.

    dubbio che queste idee si siano mai organizzate, nella mente di Ezra, in un

    sistema coerente e organico: gliene mancava la competenza. stato Fernando

    Ritter, un economista che Pound conobbe e ammir, e il cui destino ricalca

    singolarmente quello poundiano (svizzero di nascita, Ritter si fece italiano per

    ammirazione di Mussolini), a dare una forma pi esplicita alle convinzioni

    economiche di Ezra. Ritter le espose in un libro, Lo pseudocapitale,

    pubblicato da Scheiwiller anni fa.

    Lo pseudo-capitale la moneta bancaria, quella che non ha altra realt che

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    le scritture contabili delle banche. Il sistema bancario tr affica in debiti:

    appena concede un prestito, ottiene un credito pari alla somma prestata, pi

    gli interessi; questo credito in pseudo-capitale, pu essere di nuovo

    trasformato in prestiti e cosi via.

    La banca lucra interessi dal denaro che cr ea dal nulla, ripeteva Pound. Il

    circolo vizioso si alimenta a prezzo di accelerare il ciclo, di stimolare la

    produzione di beni pi o meno superflui, di cattiva qualit, destinati a

    rapidissima obsolescenza o distruzione; il sistema bancario alimenta, per il

    suo profitto, la societ dei consumi, o crea scarsit artificiali, artificiali bisogni

    e sprechi, provocando guerre. Limportante che gli interessi sui debiti

    continuino a essere pagati, perch i crediti bancari possano essere considerati

    esigibili.

    Queste erano le idee, giuste o sbagliate, a cui credeva Pound. Sono sottese alle

    sue oscure invettive, ai suoi appassionati consigli.

    Egli cita una frase di Rothschild che, secondo lui, smaschera lo sporco gioco:

    Pochi compr enderanno questo sistema, color o che lo compr endono

    saranno occupati nello sfr uttar lo, e i l pubblico non capir mai che il sistema

    contrar io ai suoi interessi.

    Cita Chesterton: I grandi affar i dipendono dai grandi banchier i, che

    governano lInghilter ra come una fil iale di New York, pur essendo essi stessi

    non abbastanza amer icani da poter entr are a far par te di un cir colo

    statunitense.

    E batteva, nei suoi Discorsi da Radio Roma, durante la guerra, su quella che a

    lui pareva la prima libert: La li ber t di non indebitar si: Una nazione che

    non vuole indebitarsi- diceva - fa rabbia agli usurai.

    S ripetuto troppo poco che Pound commise il fatale errore di credere, senza

    alcun fondamento, che il fascismo fosse sul punto di incarnare le sue idee

    economiche, e Mussolini il genio capace di metterle in atto. In realt, egli

    vide soprattutto nel fascismo e nella sua politica di autarchia, di grandi

    bonifiche, di stretto controllo monetario, quella volont di non indebitarsi

    che andava predicando.

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    Nel fascismo vide il catalizzatore di virt antiche dellItalia: gi il nome della

    banca di Siena, il Monte dei Paschi, lo estasiava, facendogli intendere una

    forma di credito concessa sui pascoli, sui campi, su ricchezze reali rese

    fruttifere dal lavoro.

    La base valida del credito scrive in Lavoro ed Usura fu conosciuta e

    affermata al pr incipio del Seicento dai fondator i del Monte dei Paschi. Fu, ed

    , labbondanza, ovvero la capacit produtti va della natur a, presa insieme

    con la r esponsabili t di tut to un popolo. E chiss come sghignazzarono i

    dirigenti del Monte, se lessero il saggio.

    Certo che Pound sper in Mussolini, vi sper nel suo modo onirico ed

    eccessivo. Pi volte cerc di mettersi in contatto con lui: Niccol Zapponi, neLI talia di Ezra Pound, ha ricostruito questi ingenui tentativi. Pound chiese

    un colloquio al duce attraverso la segreteria di Palazzo Venezia il 23 aprile del

    23, senza esito. Torn alla carica nel dicembre 32, proponendo il copione di

    un film sulla nascita del fascismo; pochi giorni dopo, con pi sagacia, chiese

    di nuovo di parlare a Mussolini per r isponder e ad alcune cr it iche al l ibr o di

    Ludwig, Colloqui con Mussolini, apparsesui giornali amer icani.

    Per il duce quello era un punto dolente: il 16 febbraio 33, ricevette ilgiornalista amer icano Pound. Di questo colloquio resta la testimonianza,

    estasiata, di Ezra, riportata nel Canto 41. Il duce sfogli i Cantose li trov

    divertenti. (Ma questo/disse il Capo/, divertente/cogliendo il punto

    pr ima che gli esteti lo cogliessero).

    Certamente Pound parl a Mussolini dei suoi studi sugli ideogrammi cinesi,

    del concetto confuciano che bisogna mettere ordine nelle parole, trovare

    giuste definizioni per mettere ordine nelle idee. Mussolini gli chiese: Perch

    volete mettere ordine nelle vostre idee?, e anche questa parve a Pound una

    domanda geniale.

    Non ci furono altri incontri, ma ormai Ezra era conquistato. Nel luglio del 35,

    Pound invi al duce il suo saggio Jefferson and/or Mussolini, nellottobre, un

    suo piano per la fondazione di una nuova Societ delle Nazioni, piano che la

    segreteria del duce rubric con questa nota: Si t ratta di un progetto

    strampalato concepito da una mente nebbiosa, sprovvista di qualunque

    senso dell a realt. Tenuto conto dellaffett o che il Pound por ta allIt alia e

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    dellentusiasmo che lo anima, baster fargli presente quanto segue, ecc..

    Pound, che ignorava questo giudizio, continu ad inviare alla segreteria

    lettere. Riusc ad attrarre lattenzione del duce con unennesima missiva,

    datata 10 maggio 1943, in cui alludeva in modo oscuro alla moneta geselliana.

    Mussolini vide la lettera e chiese spiegazioni su Pound e su questa sua

    moneta prescr it tibile. La segreteria stil poco dopo una nota per il duce in

    cui erano esposte oggettivamente le caratteristiche e i presunti vantaggi della

    moneta col bollo.

    La cosa mori l. Altri eventi, del resto, incalzavano. La guerra infuriava.

    Dal 1941, Ezra Pound aveva chiesto con insistenza di essere incluso fra icollaboratori delle trasmissioni di RadioRomaper la propaganda verso gli

    Stati Uniti e lInghilterra; era stato ammesso, nonostante un parere contrario

    del SIM. Da allora, in media ogni tre giorni, lamico Ezra continu a

    parlare ad improbabili ascoltatori americani: trasmissioni cariche di allusioni

    oscure e di bagliori, di invettive contro gli usurai ebrei e di ricordi letterari

    o di indecifrabili esperienze personali.

    Soprattutto, continuava a battere e a ribattere sulle sue idee economiche,sulla liber t di non indebitar si, sulla guerra voluta dagli usurai.

    E assai dubbio che gli eventuali ascoltatori dOltreatlantico potessero capire

    quei discorsi; certo che chi pot ascoltarli dovette trarre conclusioni infauste

    sulla salute mentale del poeta. I soli che potevano comprendere le sue

    allusioni alla congiur a finanziar ia erano, forse, quegli stessi potenti della

    finanza che lui malediceva e insultava.

    Nel luglio 1943, Ezra fu accusato ufficialmente di tradimento negli Stati Uniti.

    Gli eventi dell8 settembre non frenarono lentusiasmo del poeta: ancora nel

    44 e persino nel 45 Ezra continuer a scrivere alla segreteria di Mussolini

    rivolgendo al dittatore di Sal pressanti appelli per la riforma del sistema

    monetario.

    Il resto noto: crolla la Repubblica Sociale, arriva il giorno della liberazione.

    Le copie di una traduzione poundiana di unopera di Confucio, Chung Yung,

    lasse che non vacilla, appena stampate a Venezia, vengono date alle fiamme

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    perch credute materiale di propaganda per lAsse.

    Il 3 maggio 1945 due partigiani prelevano Ezra e lo consegnano agli Alleati.

    Settimane dinterrogatori. Il 24, la Polizia Militare americana lo interna in un

    campo di concentramento presso Pisa, chiudendolo in unatroce gabbia. Vi

    rester tre settimane, esposto al sole di giorno, accecato dai riflettori la notte.

    In quella prigionia da belva incatenata concepir i Canti Pisani: in cui

    torneranno, come incubi, limmagine di Ben eClaretta, appesi per i piedi

    in Piazzale Loreto, lorrore della sua Europa vinta e schiacciata.

    Formica solitar ia da un formicaio distr utto/dalle rovine dEuropa, ego

    scriptor.

    In seguito, a Washington, il processo per tradimento, interrotto - forse

    misericordiosamente - dai giudici che dichiarano il poeta in fermo di mente e

    incapace di provvedere alla pr opria difesa. Ezra, che era rimasto muto fin

    dalla prima udienza, sar rinchiuso nel manicomio criminale di Saint

    Elizabeth. Vi rester dodici anni.

    In quei dodici anni, Pound scriver, comporr infaticabilmente. A poco apoco, lo scandalo del pazzo che canta dalla sua prigione muover un vasto

    schieramento di intellettuali, italiani, americani, inglesi a chiedere la sua

    liberazione.

    Il 18 aprile 1958, liberato, Ezra torna in Italia. Non pi lApollo da operetta

    di Offenbach, barbetta fulva, occhiolampeggiante, del ritratto che ne fece

    Mario Praz: non pi il parlatore in un italiano insaporato di idiomi l iguri,

    generoso, focoso, stroncatore, imbr occatore di cantonate, amante

    sfor tunatissimo dell a pr ecisione. Ora un vecchiofragile, dalla candida

    barba veneranda; un profeta ammutoli to.

    E muto assiste alla crescita della fama, controversa e sofferta, del suo poema

    oscuro, dei suoi Cantose dei CantiPisani: architetture dantesche spezzate,

    collages di inglese, italiano, provenzale e ideogrammi cinesi, comprensibili

    solo a bagliori, in cui giocoforza ammettere che le idee economichee la sua

    fedefascista costituiscono la materia, il corpo, il filo conduttore.

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    Si cercato, ovviamente, di accreditare la tesi che Pound, nei suoi ultimi anni,

    abbia abiurato quelle sue idee, le abbia riconosciute un errore, anzi una follia.

    anche questo un modo di rimuovere lo scandalo Pound.

    A impedire per che questa rimozione abbia successo bastano, credo, due

    versi del Canto CXVI, che il fragile vecchio Ezra ha scritto, quasi come

    sommessa protesta e lancinante compendio della sua vita: Ma la bellezza

    non la pazzia/bench i miei er rori e reli tt i mentano su di me(But the

    beauty i s not the madness/Tho my er rors andwrecks He about me).

    M aurizio Blondet

    (Articolo pubblicato su EFFEDIEFFE.com il 29 ottobre 2008)

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