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INVERNO 201010
Fare impresa, un'impresa possibile
Antiche dimore
Spegni il bullismo, accendi la musica
Danza, poesia di movimento
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Ci stiamo lasciando alle spalle un anno impegnativo e faticoso sotto molti punti di vista. Anche per
questo, la pausa festiva giunge quanto mai attesa.
E con essa, puntuale, torna anche l’appuntamento con il nostro magazine, che offre ancora una
volta uno scorcio privilegiato su fatti, persone ed eventi di questo affascinante territorio.
Guardando con speranza all’anno nuovo, vien naturale puntare i riflettori su coloro che in primis
sono chiamati ad essere gli artefici del futuro.
Ampio spazio pertanto ai giovani: sia come destinatari dell’interessante progetto promosso da CNA
ed Urban Center per stimolare e sostener nuovi progetti imprenditoriali; sia come protagonisti nel
mondo della musica e dello sport. Un ambito, quest’ultimo, nel quale ragazzi come Luca Zoldan
continuano a portare alto nel mondo il nome di Thiene.
Natale e l’Epifania vuol dire tempo di regali, non importa se grandi o piccoli purchè fatti con il cuore.
Tra le righe di questo TH si possono scovare dei suggerimenti per un dono davvero speciale. Come
ad esempio il poetico volume del Cantastorie, un ottimo modo per sostenere i progetti della Città
della Speranza. O come i deliziosi ciccolatini d’autore dell’associazione Dolcicodici, vere e proprie
‘gemme di gusto’ realizzate rigorosamente a mano.
Non potevamo infine, a nostra volta, non fare un piccolo regalo ai lettori.
Ci siamo così organizzati per aprirvi le porte delle più antiche e prestigiose dimore della città:
stanze, saloni e cortili in cui si celano preziosissimi frammenti di storia, arte e cultura thienese.
Non mi resta che augurare a voi tutti buona lettura
e un 2011 raggiante e speciale!
Direttore responsabilePaola Meneghini
Editoriale
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EDITORIALE
IN PRIMO PIANO
FOCUSFare impresa: un’impresa possibile
ZOOMSpegni il bullismo, accendi la musica
Una Thiene da “Oscar”
Cioccolatini d’autore
TERRITORIOAntiche dimore
Dove la storia si conserva
APPUNTAMENTILa Madonna dipinta nei capitelli di Thiene
Danza, poesia di movimento
Musica maestro! Concerto di Capodanno
Il Cantastorie, un dono speciale
Comune di ThienePiazza Arturo Ferrarin, 136016 Thiene (Vicenza)www.comune.thiene.vi.it
Registrazione Tribunale di Vicenzan. 1157 - 9 novembre 2007
Direttore responsabile
Paola Meneghini
Coordinamento editoriale Ufficio Stampa del Comune di Thiene
Redazione, impaginazione e graficaMeneghini & Associati srlwww.meneghinieassociati.it
Fotolito e stampaIGVI srlIndustrie Grafiche VicentineVia Rovereto, 2036030 Costabissara (VI)
PubblicitàMeneghini & Associati srlwww.meneghinieassociati.itinfo@meneghini&associati.itTel. 320 6011100 / 0444 578828
Persone, fatti e cultura dal territorioHanno collaboratoLorenzo Folladore, Rosella Guglielmi, Giorgia Rossetto, Francesco Guiotto
FotografieArchivio Comune di Thiene, Giuseppe Stella, Luca Borgo, Valter Borgo, Giancarlo Marini, Beppino Dalle Carbonare, Studio Stella Breganze, Associazione Progetto Cinema, Associazione Dolcicodici, ArteVen, Archivio Città della Speranza, Archivio Ulss 4 Alto Vicentino, Archivio AVS, Archivio ASD Centro Sport Thiene, Archivio Famiglia Zamboni, Archivio Istituto N. Rezzara, Archivio ASCOM (mandamento di Thiene), Archivio Alma Records
TraduzioniCecilia Razelli
Si ringrazianoAngelo Rossi, Ivo Carollo, Paolo e Giuseppe Zamboni, le famiglie di Thiene che hanno gentilmente aperto le porte dei loro antichi palazzi
Un ringraziamento speciale a Giuseppe Stella per l’immagine di copertina (particolare di un affresco di casa De Antoni-Savardo-Bonomo-Miola-Contin)
SPORTIvISSIMOIl karate thienese sul tetto del mondo
RITRATTILa Befana al tempo della drogheria Zamboni
NEWSa cura delle Associazioni di categoria
ASCOM
STORIE DI vITAQuando la cultura non ha età
Th yOUNgAlma Records, un’etichetta
con la musica nell’anima
In primo pianoSommario
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2228
34424648
52
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67
70
INvERNO | 2010/11
Partners dell’iniziativa
editoriale
Cari cittadini,
quest’anno molti hanno bussato alla mia porta in cerca di lavoro, di aiuto. Abbiamo provato con
buona volontà a rispondere con le poche forze economiche che oggi possiede un comune.
Abbiamo vissuto con voi l’incertezza economica che ha segnato il nostro territorio. Le nostre
industrie, i nostri artigiani, il commercio: tutto è entrato in sofferenza, scandito dalla chiusura
delle fabbriche, dalla perdita dei posti di lavoro ritenuti certi fino a pochi mesi prima, dal calo dei
consumi, dalla preoccupazione delle famiglie e dalla difficoltà a ripartire.
è stato un anno molto difficile quello che si è appena chiuso. Per tutti. Soprattutto per i giovani.
A loro si rivolge la mia maggior attenzione perchè sono la parte fondamentale di questa società,
che talvolta non raccoglie i segnali di disagio di chi dovrebbe prendere il testimone da noi e con-
tinuare per quella strada che, per noi, è stata segnata dai nostri padri.
Non voglio aprire il 2011 parlando ancora né di patto di stabilità, grande limite alle opere pub-
bliche, né di obiettivi raggiunti o da raggiungere. Ci sarà il tempo e lo spazio per farlo durante
l’anno.
voglio invece ringraziare tutto il “Sistema Thiene”: le parrocchie, i quartieri e le assemblee dei
cittadini, le associazioni di volontariato, i dirigenti scolastici, chi lavora per il sociale e per le ma-
nifestazioni cittadine, i volontari dei vigili del Fuoco, della Croce Rossa, della Protezione Civile, le
Forze dell’Ordine e soprattutto i tanti cittadini che in silenzio aiutano, collaborano, partecipano
alla vita della città.
A tutti auguro un sereno Natale, convinta di lavorare per il bene comune di una città che ha come
parola d’ordine la solidarietà.
Maria Rita Busetti
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Borgo Belvigo, 53 36016 - Thiene (Vi) - Tel. 0445 370238 - www.otticafoscarini.com - [email protected]
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a vocazione imprenditoriale sembra far par-
te da sempre del codice genetico dei thiene-
si. La storia del nostro sistema economico,
infatti, è tradizionalmente caratterizzata
da una diffusa ‘cultura del fare’ grazie alla
quale centinaia di persone rimboccandosi le
maniche hanno saputo fondare dal nulla un’azienda e far-
la crescere fino ad imporsi nel mercato veneto, italiano e
internazionale.
In questi anni di crisi, purtroppo, chi conduce un’impre-
sa si trova a fronteggiare una situazione particolarmente
difficile. Eppure, nonostante gli ostacoli, ‘mettersi in pro-
prio’ rimane la
vera aspirazione
di molti, giovani
e meno giovani,
che hanno idee
brillanti, forza di
volontà, compe-
tenza ed entusia-
smo per entrare
nel mercato.
Per aiutarli a tra-
sformare questo
desiderio in un
obiettivo concre-
tamente raggiun-
gibile, in questi
anni il Comune
di Thiene si è attivato con diverse iniziative. Anche l’anno
scorso, grazie alla collaborazione con la Fondazione Giaco-
mo Rumor CPv di vicenza, è stato organizzato un corso di
formazione sull’avvio dell’impresa, avvalendosi della siner-
gia con Unioncamere del veneto – Eurosportello veneto
per la promozione sul territorio del programma europeo
Erasmus per Giovani Imprenditori.
Una proposta che ha trovato grande apprezzamento, alla
quale nel 2010 si è dato un importante seguito attraver-
so una nuova partnership strategica tra l’Urban Center
O.A.S.I. Europa di Thiene e le sedi provinciale e locale della
C.N.A. (Confederazione Nazionale Artigianato): nasce così
lo Sportello CreaImpresa.
un’impresa
Consulenza qualificata e gratuitaIl servizio è ufficialmente iniziato lo scorso settembre: ogni
primo venerdì del mese, nell’ufficio di via Roma 26, è pos-
sibile prenotare un appuntamento in mattinata (dalle 9.30
alle 12.30) per sottoporre dubbi, problemi, questioni tec-
niche e burocratiche agli esperti della C.N.A. Lo Sportello
si propone dunque come un fondamentale punto di riferi-
mento per tutti coloro che stanno seriamente prendendo
in considerazione l’ipotesi di aprire una nuova impresa,
oppure hanno da poco intrapreso un’attività in proprio e
si trovano a dover compiere importanti scelte strategiche
nell’affrontare il mercato. Aspetti economici, finanziari,
burocratici, ge-
stionali possono
r a p p r e s e n t a r e
problemi di diffi-
cile soluzione per
chi non è abitua-
to a fronteggiarli;
i professionisti
della C.N.A. met-
tono a disposizio-
ne un’esperienza
pluriennale e la
capacità didattica
di chi è abituato a
confrontarsi con
interlocutori di
qualunque livello,
dal più esperto al giovane entusiasta che intende muovere i
suoi primi passi come imprenditore.
Gli incontri ‘a tema’L’attività dello Sportello è affiancata da una serie di incontri,
conferenze, workshop finalizzati ad approfondire di volta in
volta una specifica tematica: dalla definizione del progetto
d’impresa alle questioni gestionali e fiscali, dall’andamento
del mercato alle normative inerenti l’accesso al credito e
così via. In ogni percorso di formazione i partecipanti ven-
gono inseriti in un vero e proprio gruppo di lavoro che li por-
ta ad interagire e confrontarsi tra loro sotto la supervisione
di un tutor; altri esperti, professionisti e imprenditori sono
Fare :
Urban Center e C.N.A. al fianco dei giovani ‘aspiranti imprenditori’ per offrire assistenza, consulenza, preparazione mirata
L
Focus
impresapossibiLe
1110
chiamati ad intervenire per portare la loro esperienza con-
creta, dalla quale trarre utili indicazioni e preziosi consigli.
I primi due appuntamenti, il 30 giugno e il 1 luglio, sono sta-
ti dedicati alla ‘Progettazione di una Nuova Impresa’ e alla
‘Gestione e Finanziamento di una Piccola Impresa’: argo-
menti di particolare interesse, tanto che a novembre sono
stati replicati in due ulteriori serate. Per garantire una par-
tecipazione davvero utile, nella quale gli interessati possa-
no essere coinvolti attivamente, si è scelto di limitare ogni
appuntamento ad un massimo di 15 persone: una formula
consolidata ed efficace che verrà confermata anche per le
prossime iniziative.
Per qualunque domanda sullo Sportello e sul Progetto
Crea Impresa, per prenotare un appuntamento, informarsi
sugli incontri di formazione e iscriversi è possibile contat-
tare l’Urban Center ([email protected] -
telefono 0445804751/0445804749) o la C.N.A. (thiene@
cnavicenza.it - telefono 0445362733).
il quadro attuale
Ma come sta reagendo alla crisi l’impresa thienese e vicen-
tina? Qual è il contesto di riferimento all’interno del quale si
dovranno muovere i nuovi ‘aspiranti imprenditori’?
I dati della Camera di Commercio relativi alle ultime indagi-
ni delineano chiaramente come Thiene si confermi anche
in un periodo così delicato un territorio a forte vocazione
imprenditoriale: basti pensare che su una popolazione di
circa 23.000 abitanti risultano attive circa 2.500 aziende
artigiane. Se restringiamo l’analisi alla popolazione in età
attiva (la fascia compresa tra 15 e 64 anni), si evidenzia
come queste 2.500 aziende siano da rapportarsi a circa
15.000 persone, il che significa che esiste un’impresa per
ogni thienese su sei in età ‘da lavoro’.
Tuttavia i sintomi del momento difficile anche nel nostro
territorio sono evidenti. Se nel 1999 in provincia di vicenza
il saldo tra nuove aperture e cessazioni di imprese artigiane
era ampiamente positivo (circa 2.000 nuove iscrizioni alla
Camera di Commercio a fronte di 1.600 cancellazioni), un
decennio dopo il dato si è esattamente capovolto (1.600
nuove iscrizioni a fronte di oltre 2.000 cancellazioni). Si-
gnificativo anche il dato relativo alla rapida ‘mortalità’ del-
le imprese: mediamente oltre il 35 per cento è destinato a
chiudere i battenti entro cinque anni dall’apertura.
Valutazioni e prospettiveA leggere questi dati, viene il timore che oggi aprire un’im-
presa destinata al successo sia quasi… un’impresa impos-
sibile. Un’interpretazione realistica e consapevole ci viene
offerta da Marco Troncon, responsabile provinciale del
settore Comunicazione e Terziario Avanzato di C.N.A.: «Pri-
ma di tutto, è giusto sgomberare il campo da false illusioni
– premette -. Se qualcuno pensa che aprire in poco tempo
un’impresa, magari improvvisando e con scarsi mezzi, sia
un modo per salvarsi dalla crisi, commette un errore mador-
nale. Questo però non significa che aprire una nuova azien-
da sia una follia: la possibilità di avere successo c’è anche
oggi, ma richiede preparazione, un’attenta valutazione del
mercato, una piena consapevolezza degli incentivi e delle
opportunità a disposizione e al tempo stesso dei rischi che si
possono correre. Ecco perché diventa ancora più importan-
te, per chi sta valutando questa ipotesi, partecipare ad in-
contri di formazione come quelli organizzati all’Urban Cen-
ter di Thiene. Del resto, se pensiamo che in genere ognuno
di noi dedica parecchio tempo anche solo per organizzare
un paio di settimane di ferie, mi sembra doveroso riservare
tutto il tempo e l’impegno necessario per prepararsi ad un
passo importante come quello di aprire una nuova attività».
Anche perché, come spiega Troncon, l’esperienza formati-
va spesso si rivela sorprendente ed entusiasmante: «Sono
diversi anni che organizziamo questi corsi, e ogni volta si ha
During this time of crisis, business owners are unfortunately having a particularly hard time of it. Yet many young and not-so-young people – with brilliant ideas and a strong desire to succeed – still aspire to running a business of their own. In recent years, the Municipality of Thiene has been particularly active in this area: following last year’s training courses, a new strategic partnership was set up between Thiene’s O.A.S.I. Europa Urban Center and the provincial and local offices of the C.N.A. (National Confederation for the Craft Sector), which led to the creation of the Sportello CreaImpresa (Start-up Business Helpdesk).The service offers potential business owners the chance to meet and discuss technical and bureaucratic issues with C.N.A. experts. The Helpdesk aims to be a primary point of reference for the analysis of the economic, financial, bureaucratic and managerial aspects of running a business. Its activity is supported by a series of dedicated meetings, conferences and workshops.The figures obtained by the Chamber of Commerce confirm Thiene’s strong entrepreneurial vocation, but are also distinctly marked by the crisis. The fear, therefore, is that opening a successful business today is an impossible enterprise. Marco Troncon, Provincial Manager of the C.N.A.’s Communication and Hi-Tech Service Sector, claims that: “Setting up a business to save yourself from the crisis is a mistake. But the potential for success still exists today; it just requires preparation, a detailed analysis of the market and a complete awareness not only of the existing incentives and opportunities, but also of the risks involved”.
a feasibLe enterprise:
il piacere di vivere un percorso nuovo, perché viene perso-
nalizzato in base alle specifiche esigenze, proposte, richie-
ste delle persone che si rivolgono a noi. Si va dal ragazzo
meno esperto al professionista già affermato che decide di
rimettersi in gioco: è evidente che sono due tipologie di refe-
rente molto diverse tra loro, ai quali dobbiamo offrire le giu-
ste indicazioni e le soluzioni più indicate. A Thiene nei primi
incontri abbiamo già avuto modo di confrontarci con decine
di persone che si sono dimostrate impegnate ed interessa-
te: siamo convinti di poter proseguire con loro un cammino
utile e concretamente produttivo».
Setting up a business:
Focuserasmus per GioVani imprenditori
Da qualche anno Erasmus coinvolge non solo studenti ma
anche giovani titolari di aziende avviate da 2 o 3 anni.
Anche Thiene, attraverso l’Urban Center, ha aderito a que-
sto progetto che permette uno scambio di conoscenze tra
imprenditori della comunità europea. Per un periodo che
varia da sei mesi a un anno, e con un sostegno economico
variabile a seconda del costo della vita del Paese ospitan-
te, un imprenditore locale può ospitare un imprenditore
europeo o essere ospitato in un’azienda dell’area comuni-
taria. Un’occasione unica per apprendere, scambiarsi in-
formazioni, maturare un’esperienza manageriale di ampi
orizzonti. Le esperienze in corso evidenziano che al termi-
ne degli stage nascono spesso interessanti collaborazioni,
nuove progettualità e promettenti sinergie aziendali.
Per maggiori informazioni è possibile contattare Euro-
sportello Veneto, CNA ed Urban Center OASI di Thiene.
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Comandante scarpellini, i fatti di cronaca emersi re-
centemente sembrano delineare una preoccupante
ascesa del bullismo. È davvero così?
«Non esattamente. Il bullismo c’è sempre stato: è una for-
ma istintiva di affermazione della propria forza che si ma-
nifesta con comportamenti di prevaricazione nei confron-
ti di chi è più debole. Spesso in genere entrano in gioco
anche elementi che potremmo definire di ‘rivalsa sociale’
come l’appartenenza ad una scuola meno prestigiosa, la
necessità di dimostrare la propria forza nel gruppo, di tro-
vare un modo alternativo per distinguersi rispetto ai pro-
pri pari. Questa tipologia di bullismo, che pure non potrà
mai essere estirpata del tutto, negli ultimi anni è in calo.
Emergono piuttosto nuove tipologie di comportamento
violento adoloescenziale: penso soprattutto agli atti di
vandalismo esibiti via internet e alle problematiche create
dalla formazione di bande giovanili legate da uno spirito
esasperato di appartenenza etnica. Sono fenomeni par-
ticolarmente eclatanti, che per questo trovano grande
visibilità anche nel circuito dei mezzi di comunicazione».
Quali ragazzi sono più esposti a questi problemi?
«L’esperienza ci porta ad osservare come frequente-
mente vengano coinvolti ragazzi di famiglie immigrate,
ad esempio marocchini, serbi, curdi e albanesi: le scuole
stesse ci hanno segnalato diversi casi di questo tipo. An-
che in età giovanissima purtroppo questi ragazzi tendono
a fronteggiarsi tra loro in maniera violenta, riproducendo
in piccolo la tensione tra diverse nazionalità che nelle pa-
trie d’origine ha comportato una guerra lunga e devastan-
te. Evidentemente le cicatrici di quei conflitti sono rima-
ste impresse anche nelle generazioni di oggi. Tra l’altro,
è significativo il fatto che in genere i ragazzi di nazionalità
contrapposte si scontrino tra loro, coinvolgendo solo rara-
mente gli italiani».
tra gli adolescenti italiani c’è qualche episodio di bul-
lismo che ricorre con maggiore frequenza?
«Si ripresentano episodi ‘classici’ come quelli degli scher-
zi a volte anche molto pesanti, delle piccole torture all’u-
scita delle scuole o alla fermata dell’autobus. E poi c’è
qualcuno che magari imbratta un muro o tira un sasso per
rompere un lampione, filma la bravata con il telefonino e
poi fa circolare il video attraverso internet: si credono i più
furbi, e invece sono i più sciocchi di tutti, visto che in que-
sti casi è come se si denunciassero da soli, e si ritrovano
ben presto a pagarne le giuste conseguenze».
Quanti casi si registrano in un anno nel nostro territorio?
«Mediamente le segnalazioni sono una ventina. Purtrop-
po però il dato sottostima il fenomeno: spesso infatti
i ragazzi si vergognano di parlare con i genitori o gli in-
segnanti, vivono la cosa come un problema che devono
risolvere da soli. Questo è un grave errore, la prima cosa
che spieghiamo agli alunni delle scuole durante i nostri
incontri: devono avere piena fiducia negli adulti che gli
sono accanto e gli vogliono bene, confidarsi con loro. Non
si fa brutta figura, non ci si dimostra deboli, anzi: si fa la
cosa giusta. Ad essere davvero deboli, tolta la maschera
da spacconi, sono proprio i bulli, che una volta scoperti
si ritrovano a dover fare i conti con un agente in divisa, a
parlare con un avvocato e allora si mettono a piangere e
vorrebbero scappare: chi fa il prepotente non è più forte
degli altri, anzi».
oltre agli incontri nelle scuole sono in programma al-
tre iniziative di sensibilizzazione?
«Ha avuto notevole successo lo spot televisivo che ab-
biamo girato sul tema dei gravi pericoli legati all’alcol,
soprattutto quando ci si mette alla guida. Sulla scia degli
ottimi riscontri ottenuti con questa esperienza, abbiamo
coinvolto Comune di Thiene, Provincia e Regione per re-
alizzare un altro spot, stavolta ponendo l’accento proprio
sul bullismo: lo slogan della campagna sarà “Spegni il
bullismo, accendi la musica”, un invito rivolto agli adole-
scenti perché stiano sempre insieme in modo intelligente
e sereno, evitando inutili episodi di tensione tra loro. Il vi-
deo, realizzato dal regista Dennis Dellai, sarà trasmesso
dalle reti televisive locali ma soprattutto verrà diffuso at-
traverso internet: gli stessi portali e social network utiliz-
zati anche dai bulli per vantarsi delle loro azioni stupide,
stavolta serviranno per rendere popolare tra i ragazzi un
messaggio positivo».
Spegni il
Uno Spot e incontri nelle ScUole per SenSibilizzare ragazzi, famiglie e
iStitUzioni SU Una problematica importante
accendi la
usica
Giovanni Scarpellini, comandante del Consorzio Polizia Locale Nordest Vicentino
la storia del bullismo è antica quanto l’adolescenza: da sempre, a quell’età, capita che alcuni ragazzi più smaliziati e prepotenti impongano piccole e grandi angherie a chi considerano più debole di loro.negli ultimi anni, però, il fenomeno ha assunto forme nuove, che meritano di essere analizzate con attenzione per individuare le giuste risposte. Se ne è fatto carico anche il consorzio di polizia locale nordest Vicentino, che sotto la guida del comandante giovanni Scarpellini ha intensificato la propria attività per arginare e prevenire la diffusione di questa problematica legata all’adolescenza.
Zoom
1716
Chief scarpellini, recent data seems to confirm a
worrying rise in cases of bullying. is this interpreta-
tion correct?
“Not exactly. Bullying, understood as a behaviour cha-racterised by elements of “social revenge”, has always existed and will never completely disappear, but has be-come less widespread in recent years. What we are seeing are new types of adolescent violent behaviour: acts of van-dalism exhibited on the Internet, along with the problems related to the formation of young gangs that are brought together by an exasperated sense of ethnic belonging”.
are any awareness-raising initiatives being planned?“We brought together the Municipality of Thiene and the provincial and regional governments to produce an ad that focuses on bullying. The campaign slogan will be “Turn off the bullying, turn on the music”: an invitation for young people to spend time together in an intelligent, calm way. The video, directed by Dennis Dellai, will be aired on local television networks, but will – more importantly – also be spread via the Internet: that way, the same portals and social networks used by bullies themselves to flaunt their stupid actions will be used to promote a positive message among young users”.
tUrn off the bUllying,
musicUna thiene da
DOPO IL SUCCESSO DI “TERRE ROSSE”, DENNIS DELLAI TORNA A gIRARE UN ALTRO FILM NELLA
NOSTRA PROvINCIA, CON ALCUNE SCENE gIRATE ANChE TRA bORghI E PALAZZI ThIENESI
Oscar
Zoom
TURN UP THE
bullying is as old as adolescence itself. in recent years, however, the phenomenon has begun to take on a series of new forms that require analysis. this task has been accepted, among others, by the northwest Vicenza Local police Consortium, under the guidance of police Chief Giovanni scarpellini.
Alto Vicentino rivive la storia della Seconda
Guerra Mondiale e degli anni dell’occupazio-
ne tedesca dopo l’8 settembre 1943. Il nuo-
vo film di Dennis Dellai, “Oscar”, si sviluppa
proprio in questo periodo difficile e verrà
girato interamente nella provincia di Vicenza. Le riprese
sono iniziate a fine giugno, in Villa Tretti Brazzale a Cam-
podoro, dove sono state girate le scene più drammatiche
della storia. A fine settembre, diverse vie e piazze di Vicen-
za sono state scelte come location dal regista thienese per
fare da cornice alle sequenze drammatiche dell’occupa-
zione nazista.
1918
Il lungometraggio narra la storia vera di Oscar Klein, giova-
ne musicista ebreo che si rifugia nell’Alto Vicentino con la
propria famiglia stringendo, proprio grazie alla musica jazz,
un forte legame con la comunità locale. Dopo l’armistizio e
l’occupazione dei tedeschi, la situazione si farà sempre più
critica, tanto che i partigiani dovranno aiutare Oscar a met-
tersi in salvo e a fuggire in Svizzera.
Il film, dunque, vuole anche raccontare la vita nella nostra
provincia ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, narran-
do le vicende umane dei nostri antenati. Come per il prece-
dente successo di Dellai, la sceneggiatura di questo film è
scritta da Giacomo Turbian e il cast è composto da attori
emergenti e da protagonisti affermati del teatro berico.
Come questo nuovo lavoro del regista thienese, il prece-
dente film “Terre rosse” è stato girato interamente nel
territorio vicentino e ha raccontato la storia vicentina nel
periodo della Resistenza, narrando l’amore travagliato tra
una giovane maestra che giunge nelle Terre Rosse dell’Alto
Vicentino e un funzionario fascista. Tra passioni e proble-
mi legati alla guerra in corso, il film trasmette il messaggio
della non violenza e della riscoperta delle cose più impor-
tanti della vita: l’amore, la libertà e la giustizia. Il successo
riscosso da questo lungometraggio è stato ottimo, se si
pensa ai mezzi usati per la sua creazione e al fatto che, per
Dellai, si tratta dei primi passi nel mondo del cinema. Il suo
primo lavoro, infatti, è stato “Come eravamo”, docufiction
del 2003, commissionata dal Comune di Thiene, incentra-
ta sulle vicende del partigiano thienese Giacomo Chilesotti.
“Terre Rosse”, dunque, è il primo prodotto di taglio cine-
matografico del regista thienese. Ciò non significa che sia
stato realizzato un film di bassa qualità. Anzi. Il lungome-
traggio di Dellai è approdato al Lido di Venezia, durante la
mostra del cinema del 2009, rappresentando così il cine-
ma veneto di qualità, valido in termini culturali e prodotto
con un budget davvero esiguo.
Il regista thienese ora ci riprova. Con “Oscar”, Vicenza e
parte della provincia si trasformano in set cinematografici
per la realizzazione di un film che testimonia la storia vicen-
tina, nonché i valori e la cultura tipici del nostro territorio.
Zoom
20
Un giudizio complessivo in netto miglioramento simboleggia l’efficienza di Alto Vicentino Servizi Spa, il gestore degli acquedotti, delle reti fognarie e degli impianti di depurazione a cui fanno riferimento 38 Comuni dell’Alto Vicentino.
A confermarlo sono proprio i clienti della società che, in un’indagine di customer satisfaction condotta nello scorso agosto, si dichiarano soddisfatti della qualità dell’acqua distribuita, dell’efficienza degli operatori, competenti e cortesi, e della rapidità dei tecnici nel risolvere eventuali problematiche. In una scala che va da 1 a 10, infatti, il voto medio dei cittadini si attesta sull’8,38, superando i dati registrati nel sondaggio del 2006, dove era 8,25, e quello del 2004, pari a 8,26. «L’indagine, che ha coinvolto in modo anonimo un campione di mille persone - sottolinea il direttore generale di AVS Massimo Cornaviera - ci permette di focalizzare i bisogni degli utenti e di recepire importanti suggerimenti per migliorare tutte le attività programmate per il futuro».Cinque le macroaree su cui si è sviluppata la ricerca: le caratteristiche dell’acqua erogata, le attività dello sportello gestito da AVS e del servizio offerto dal call center, la percezione dei dati informativi contenuti nelle bollette, le tariffe ed i costi applicati, e le idee generali in relazione alla riforma dei servizi pubblici che prevede anche la privatizzazione nella gestione dell’acqua.
Qualità dell’acquaL’acqua che esce dai rubinetti di casa è buona, limpida e fluisce in modo costante. Queste le caratteristiche prevalenti nella risorsa idrica dell’Alto Vicentino, sottolineate dagli intervistati che hanno espresso un giudizio positivo rispetto a tutti i parametri analizzati. Odore, sapore e limpidezza si aggiudicano un voto pari a 8,5, segno che nell’acqua distribuita da AVS non si sentono tracce di cloro e che anche i piccoli interventi sugli acquedotti non creano torbidità consistente. A ciò si aggiungono poi la voce “stabilità”, giudicata con un 8,3, e “continuità”, che supera il 9. Secondo i cittadini, infatti,
la società di Thiene garantisce un flusso costante, senza interruzioni o sbalzi di pressione che potrebbero provocare danni agli elettrodomestici. Eventuali sospensioni del servizio idrico, dovute anche ad interventi di riparazione, vengono comunicati tempestivamente e non comportano disagi rilevanti.Che l’acqua di rubinetto sia apprezzata, poi, lo si legge anche nella percentuale delle persone che affermano di bere quella di acquedotto: ben il 61%, contro il 39% che, invece, si affida all’acqua imbottigliata per abitudine o comodità, o perché preferisce quella gasata.
requisiti delle attività di sportello e del servizio di call centerSeguendo la ricerca, nell’ultimo anno il servizio clienti è stato contattato dall’11% delle persone. Le motivazioni che portano i cittadini a chiamare il call center o a recarsi presso gli sportelli di AVS sono svariate: dalla richiesta di informazioni generiche sulle tariffe e le bollette (24%), alla necessità di avere indicazioni tecniche (14%), dai motivi contrattuali (11%) alla segnalazione di un guasto (10%). In generale, comunque, il personale di Alto Vicentino Servizi è stato valutato cortese, chiaro nelle informazioni che dà, e veloce nel proporre soluzioni efficaci. Anche in quest’ambito, infatti, il giudizio espresso per ogni parametro dalla maggior parte delle persone intervistate si attesta sopra al 7,5. Nel dettaglio, per quel che riguarda lo sportello, l’indagine rivela valori alti per la cortesia e la competenza dello staff dell’azienda (rispettivamente 8,8 e 8,4), per l’accoglienza interna (8,5), per la chiarezza delle nozioni (8,2) e gli orari di apertura dello sportello (8,1). Il voto sui tempi di attesa, prima di accedere allo sportello, è pari a quello identificato per la soddisfazione nelle soluzioni proposte (7,7), mentre la rapidità con cui viene trovato un modo per risolvere un problema è stata giudicata con un 7,6. In merito al call center, invece, le valutazioni sono state: 7,9 per l’accessibilità, 7,6 per i tempi di attesa e 8,2 per la qualità degli operatori.
La percezione delle informazioni contenute nelle bolletteRisultati interessanti arrivano anche dai quesiti relativi alle bollette che, normalmente, vengono inviate ai
clienti in quattro tranche: due acconti e due saldi. Tutte le informazioni utili all’utenza, come i numeri verdi attivi per segnalare guasti e per fare l’autolettura del contatore, o le indicazioni relative alla data di scadenza piuttosto che ai consumi registrati, sono chiare e aumentano la qualità del servizio offerto da AVS. La regolarità della fatturazione è segnalata in modo positivo (8,7) perché probabilmente aiuta le famiglie a programmare le proprie spese. Anche le tempistiche per il pagamento della bolletta, che si aggirano attorno ai 20 giorni, sono state approvate con un 8,3.
tariffe e costi del servizioDecisamente bassa è la consapevolezza della spesa affrontata da una famiglia per l’ottenimento del servizio offerto da AVS. In base all’analisi, il 46% degli intervistati non è in grado di quantificare il costo della bolletta dell’acqua. «Ciò dimostra come gli importi fatturati per il consumo idrico non pesino in modo particolare sulle famiglie che, altrimenti, avrebbero ben chiaro quanto pagano l’acqua che esce dai loro rubinetti - afferma il direttore di AVS Massimo Cornaviera. - Abbiamo stimato che ogni nucleo familiare consuma mediamente 123 metri cubi e questo si traduce in una spesa di soli 0,50 centesimi al giorno».Da rilevare, invece, che ben il 97% dei cittadini non sa chi definisce le tariffe del servizio idrico: il 78% ignora completamente la questione, il 19% fornisce risposte errate facendo riferimento al gestore, al Comune di residenza o alla Provincia. Solo il 3% ha dato la risposta esatta indicando l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (AATO).
Le idee sulla privatizzazione nella gestione dell’acquaI dati raccolti evidenziano che il 73% di coloro che hanno partecipato all’indagine è contrario alla privatizzazione del Servizio Idrico Integrato. Solo il 14% è favorevole, mentre il 13% si dice neutro. «Abbiamo voluto sondare le opinioni della cittadinanza rispetto agli scenari, un po’ complessi, che si sono aperti nell’ultimo anno con le nuove norme proposte dal Governo - conclude il direttore generale di AVS - e siamo rimasti soddisfatti nel vedere che molti cittadini si fidano delle società del territorio che gestiscono le risorse idriche».Il 22 luglio 2010 il Consiglio dei Ministri ha licenziato la bozza di regolamento che perfeziona quanto previsto dall’art. 23 bis della Legge 133/08 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria). La norma fa decadere il 31 dicembre 2011 l’affidamento del servizio idrico integrato a società completamente pubbliche, a meno che entro la fine del prossimo anno il 40% delle quote non sia ceduto ad un soggetto privato. Si tratta di un provvedimento che, modificando in modo radicale il panorama legislativo esistente, ha generato una situazione di grave incertezza, che ostacola fortemente la pianificazione e la realizzazione degli investimenti per migliorare i servizi sul territorio. A questa norma si è aggiunto poi il provvedimento (L. 42/10) che prevede lo scioglimento al 31 dicembre di quest’anno degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), gli enti che oggi hanno il compito di scegliere e controllare il gestore, pianificare il servizio e definire le tariffe, rendendo ulteriormente complesso lo scenario in questo ambito.
Acqua buona e controllata, operatori efficienti, servizio puntuale:
i clienti di Alto Vicentino Servizi sono soddisfatti
Alcuni risultati dell’indagine
Che acqua beve?
Quanto paga?
Chi fa le tariffe?
“privatizzazione”
Massimo Cornaviera, Direttore Generale di AVS
21
2322
ntichedimore
Una passeggiata ci offre l’occasione di osservarne qualcu-
no, quanto meno dall’esterno. Siamo a Capodivilla: Thiene
alta. Lasciato viale Vittorio Veneto, imboccando via Castel-
letto, sulla sinistra possiamo scorgere, dietro un’alta mura,
Palazzo Ferretti-Ferrarin. Costruito dai nobili Ferretti nei
primi anni del Settecento, fu acquistato nel 1848 da Angelo
Ferrarin, fondatore dello storico attiguo lanificio. Fu ingran-
dito, verso gli anni ’80 del XIX secolo, per motivi familiari
(figli, nipoti e pronipoti) allungando l’ala occidentale: il tim-
pano, che ne dovrebbe rappresentare il centro ideale della
simmetria neoclassica, viene ad essere spostato a destra.
Il palazzo ha una grande importanza storica. Oltre ad es-
sere l’abitazione di una dinastia di imprenditori tessili, tra
quelle mura sono nati due grandi aviatori: Arturo e Fran-
cesco, cugini tra di loro. Arturo con le sue due celebri tra-
svolate ha fatto conoscere Thiene in tutto il mondo: Fran-
cesco, Gen. di Squadra Aerea, è stato uno dei più grandi
ufficiale dell’Aeronautica Militare.
Proseguendo nella nostra passeggiata, oltrepassata la
Roggia Thiene e la cosiddetta “Corte Rossi”, ecco, sulla
destra palazzo Nievo-Scaroni-Rossi-Spillere. Edificato dai
Conti Nievo verso la fine del Seicento, ha la pianta tipica
dei palazzi veneti: un grande e lungo salone (a tutti e tre
i livelli) che costituisce l’asse mediano dell’edificio. Parti-
colarità: le stanze di destra sono più grandi e luminose di
quelle di sinistra. Le serliane sono state rivisitate. I saloni
sono fasciati da cornicioni affrescati. Pure affrescati sono
i soffitti di alcune stanze. Di particolare pregio il maestoso
camino dell’ultima sala a destra del piano terra. Acquistato
verso la fine del Settecento dalla famiglia Scaroni, a metà
Ottocento fu acquistato da Gio Batta Rossi che fondò nel
brolo la prima filanda: a queste ne seguirono altre a Thiene,
a Case di Malo e Lonigo, raggiungendo così una posizio-
ne di rilievo nella produzione della seta. Con i Rossi, nella
a Palazzo RanzolinScalone con gradini a sbalzo e con
ringhiera in ferro battuto (1898)
Palazzo De Antoni-Savardo-Bonomo-Miola-Continsotto: stemma del primo proprietario, il “cerusico” De Antoni a sinistra: raro esempio di pozzo a muro
Non molti thienesi conoscono, nei particolari, le eccellenze architettoniche che impreziosiscono la città: villa Porto-Colleoni-Thiene, villa Cornaggia, villa Fabris il Duomo, la Chiesa di san vincenzo...Pochissimi conoscono la presenza sul territorio di palazzi privati che, non solo architettonicamente, hanno fatto la storia di Thiene.
Territorio
ENTrIAmO IN PALAzzI STOrICI gUIDATI DA ANgELO rOSSI
2524
seconda metà dell’Ottocento, il Palazzo venne ampliato ed
ingentilito, sul retro, da una doppia loggia di linee rinasci-
mentali. Da una trentina d’anni è proprietà Spillere. Fatti
pochi passi, sempre sulla destra (le due proprietà confina-
vano) ecco il Palazzo conosciuto come Zironda-Saugo. In
verità la storia di quest’edificio è lunga. Quello che si vede è
frutto della ricostruzione voluta dall’ “attuosissimo” Ange-
lo Zironda, imprenditore di “panno lani” sui resti di quello
che era stato edificato dai Conti Capra alla fine del Cinqu-
cento, passato per eredità al Conte Lunardo di Thiene e poi
dai Thiene affittato alla Famiglia Nicolini che lo tenne fino a
metà dell’Ottocento, quando un furioso incendio lo distrus-
se. Ancor oggi si può riconoscere la parte sopravvissuta al
fuoco da alcuni particolari: i muri e le incorniciature delle
finestre a destra sono più spessi. Il palazzo conserva nu-
merosi affreschi e il soggetto predominante sono i grifoni.
Pochi metri e in piazza Rovereto, ecco Palazzo Miola; scen-
dendo per via Santa Maria Maddalena a sinistra notiamo gli
ottocenteschi Palazzo Ranzolin-Miola-Piazzon e a destra i
Palazzi Dal Molin- Busin e Mistrorigo.
In piazza Cesare Battisti spicca per la sua particolare forma
Palazzo Zanini. In Piazza Chilesotti si fa notare per la sua
imponenza Palazzo Salici-Scalcerle-Cattelan con il salone
al piano primo tutto a stucchi risalente ai primi anni dell’Ot-
tocento. Sulla stessa piazza si affacciano palazzo Facchi-
netti-Buzzolan-Velardi ed il più vecchio tra quelli privati di
Thiene: palazzo Malclavello. Fu edificato a partire dal 1379
da Nicola Machiavello o Malclavello, vicario e “capitaneus”
di Thiene in epoca scaligera. Fu abitato dallo stesso fino al
1383. Il suo stemma “di rosso ai tre pali scaccati d’azzurro
Palazzo Nievo-Scaroni- Rossi - Spillere sopra: soffitto dello studio affrescatosotto: il maestoso camino che abbellisce la cucina con l’aquila bicipite dei Nievo, il cui stemma (bandato d’oro e di rosso) era probabilmente dipinto sul petto dell’aquila
Palazzo Capra-Thiene-Zironda-Saugoa sinistra:Sovraporte dipinte dal pittore scledense Puttinsotto: il mosaico del salone centrale con le iniziali di Angelo Zironda
Territorio
Palazzo Nievo-Scaroni- Rossi - Spillere Porta affrescata
Palazzo Malclavello o MachiavelloTra i più antichi palazzi costruiti a Thiene
26
e d’argento al capo dell’impero” si nota sopra il portonci-
no d’ingresso. Scendendo per via Corradini, oltrepassate
le scuole di Santa Dorotea, si nota, sulla sinistra, un palaz-
zetto di fine Ottocento che anticipa quello che avrà grande
successo a Thiene: il Liberty minore. è Palazzo Ranzolin,
fatto costruire da Nereo, imprenditore tessile nel 1898. En-
trando dalla porta principale, di fronte, dopo alcuni gradini
in marmo bianco di Carrara, si ammira lo scalone che, con
gradini a sbalzo sostenuti da una balaustra in ferro battuto,
probabilmente di manifattura toscana, porta al piano su-
periore.
I soffitti sono affrescati con rami e fiori di magnolia.
Scendendo invece per Corso Garibaldi, dopo aver lasciato
all’inizio di via Roma la rinascimentale Loggia Pajello, alla
sua fine, sulla destra, ecco un palazzo del Seicento. Voluto
da un certo De Antoni “cerusico” (cioè medico chirurgo)
di nobile famiglia e il cui stemma è affrescato nel salone
mediano, fu successivamente proprietà dei Conti Savar-
do, quindi dei Bonomo e poi dei Miola, la cui ultima figlia ha
sposato un Contin. L’ingresso di questo palazzo, ricco di
una stupenda doppia loggia, non è posto sulla strada, ben-
sì sul cortile , a cui si accede attraverso una balaustra che
presenta al centro un arco trilobato posto tra due aperture
triangolari sopra cui sono posti due alto rilievi.
Scendendo per via De Muri si vede uno dei palazzi più an-
tichi di Thiene: Tonazza-Cibele-Rossi-Dalle Rive. Prose-
guendo invece per via Dante, oltrepassata la loggia della ex
Corte Pajello (acquistata da Pagello Pajello dalla famiglia
Brogliano per farvi abitare la suocera Polissena Caldogno),
in prossimità di piazza Matteotti a sinistra si nota il Pa-
lazzetto Crovato-Dal Maso e subito dopo Palazzo Pajello,
ultimato dal conte Alessandro nel 1670. Sono solo alcuni
degli edifici di interesse storico che si possono ammirare a
Thiene e su ciascuno di essi si potrebbero scrivere le storie
più varie, che narrano di nascite illustri, di fratricidi, di av-
venture amorose e…
Palazzo Capra-Thiene-zironda-SaugoParticolare delle travi e delle porte di accesso allo scalone
Le iniziali di Angelo zironda sul cancello dell’esedra
2928
DOvE LAStoriaconSerVa
SI
c’è un luogo nel cuore di thiene in cui si trovano libri antichi e voluminosi registri che parlano di secoli pas-sati, affascinanti carte in cui è possibile leggersi parte di un percorso storico che affonda le proprie radici lontano nel tempo. è l’archivio storico del duomo, sede in cui viene por-tata avanti e rinnovata un’opera di conservazione ini-ziata tanti anni fa per difendere un patrimonio unico di storia privata e collettiva dall’usura e dal deperi-mento del tempo. Un lavoro iniziato da don ermanno gasparella tra le due guerre, con tanta passione e pochi mezzi a dispo-sizione, proseguito poi in tempi più recenti dal docen-te matteo dal Santo, il primo ad applicare un metodo scientifico alla catalogazione dei reperti e negli ultimi anni affidato all’appassionata opera di un gruppo di cinque/sei volontari, coordinati da ferdinando offel-li. i quali hanno avuto il pregevole merito di dare il
via alla svolta informatica, avviando una mastodontica opera per digitalizzare il tutto, organizzandosi inoltre per rendere accessibile a tutti l’archivio ogni sabato mattina dalle 9 alle 11.30.“nei volumi conservati in questi scaffali – ci racconta offelli – si trovano le serie complete dei matrimoni e delle nascite avvenuti a thiene sin dal 1583. ciò ci ha permesso si svolgere numerose ricerche per conto di emigranti che avevano bisogno di dimostrare la di-scendenza da gente del posto per ottenere la doppia nazionalità. al tempo stesso rendiamo disponibile la nostra opera anche ai cittadini che desiderano rico-struire il proprio albero genealogico, ripercorrendo a ritroso nel tempo la storia della propria famiglia”. Un servizio che richiede chiaramente tempo e pazienza e che viene reso al privato semplicemente a fronte di un’offerta liberale.
a ritroso nel tempo, con l’aiuto della tecnologiaTante le cose che si possono scoprire guidati da queste
sapienti mani tra volumi e tomi antichi. Come ad esem-
pio che il primo battesimo registrato è ascrivibile ad un
tal “Giulio, fiollo di Giampiero Turcato” e che è datato 2
agosto 1583. Oppure che nel ‘700 venne registrato anche
il battesimo di un bimbo di origini musulmane, salvato ed
adottato da un cittadino thienese che aveva partecipato
all’assedio di Belgrado durante la guerra austro-veneto-
turca.
Oggi per fortuna, per avventurarsi in ricerche di questo
genere, non è più necessario sfogliare pagine e pagine di
volumi fragili e soggetti a facile consunzione. Il processo
di informatizzazione in corso ha infatti già condotto a ri-
sultati importanti. Il gruppo di lavoro ha trascritto l’indice
dei nomi di battesimi e matrimoni quasi fino al 1800, foto-
grafando inoltre le pagine dei registri in modo da renderle
comodamente consultabili via computer. Un altro tra-
guardo raggiunto è stata la digitalizzazione di una storia
di Thiene scritta da Sebastiano Rossi, che qui fu parroco
tra il ‘700 e l’ ‘800: 28 quaderni manoscritti, per un totale
di 1100 pagine, oggi racchiusi in due cd-rom frutto di di-
versi anni di lavoro.
Un altro fiore all’occhiello è stata l’eccellente opera di re-
stauro dei quattro volumi più antichi conservati in archi-
vio, portata a termine solo di recente e finanziata per inte-
ro dalle offerte libere ricevute e dai proventi di una rivista
autoprodotta.
Dal 2007 infatti i volontari dell’archivio di Thiene danno
alle stampe un periodico semestrale – Archivio – che ha
permesso di puntare i riflettori su tutta una serie di inter-
venti di carattere storico-archivistico che vengono fatti in
zona e che stanno contribuendo a far della sede thienese
un fulcro per l’attività archivistica che interessa un’area
ben più ampia. Un quaderno che dà spazio ai contributi
di quanti sul territorio si occupano di ricerca storica e che
sta riscuotendo un buon consenso tra gli appassionati.
un archivio colmo di sorpreseè interessante scoprire come in questo luogo non siano
custoditi solo i registri anagrafici degli ultimi secoli. Vi si
trova ad esempio uno scaffale con una consistente rac-
colta di partiture musicali provenienti dalla Schola del
Duomo, suddivise per autore e tematica, dove si celano
anche reperti pregiati come un pezzo autografo del Perosi.
Ci sono alcuni manifesti originali affissi nei secoli scorsi
per dare avvisi alla cittadinanza con linguaggio aulico e
retorico.
C’è poi un quadernetto di poesie e intime riflessioni scrit-
te dallo stesso Don Gasparella, dove ogni pagina è accu-
ratamente personalizzata con decori in stile liberty fatti
a mano.
Tra i vari oggetti apparentemente estranei sono finiti an-
che il registro di un notaio thienese del ‘600, Farra, com-
pletamente scritto in latino ed il curioso registro di un or-
fanotrofio di Vicenza “Memorie diverse dell’orfanotrofio della Misericordia”, datato 1810, dove un anonimo redat-
tore teneva il diario delle vicende quotidiane dell’istituto,
Territorio
3130
There is a place in the heart of Thiene where you will find
ancient books and extensive registers that hold the secrets
of centuries past. It is the historical archive of the Duomo,
where a process of conservation that began many years
ago is continued and renewed every day, protecting a
unique patrimony of private and collective history from
the wearing effect of time.
There are many things to be discovered among these
old volumes. Such as the fact that the first baptism re-
gistered was that of “Giulio, son of Giampiero Turca-
to” and dates back to 2nd August 1583.
Luckily, in our current times, research of this kind
doesn’t require us to sift through pages and pages
of fragile volumes that are easily worn. The process
of digitalisation that is currently under way has
already brought significant results. The working
group charged with this task has transcribed the
index of baptisms and marriages almost up to the
1800s, taking photographs of the register pages in order to make
them easily accessible via computer. Another goal achieved was the digitalisation of
a history of Thiene written by Sebastiano Rossi, parish priest between 1700 and 1800: 28 hand-
written journals for a total of 1100 pages, which are now – after several years of work – stored in
their entirety on 2 CD-ROMS.
Another particular accomplishment was the excellent restoration of the four oldest volumes
held in the archive, an operation that was only recently completed and entirely financed with
donations and the proceeds of a self-produced magazine.
Indeed, as of 2007, the volunteers who work in Thiene’s archive have printed a bi-annual maga-
zine – Archive – that has allowed them to spread the word about a series of historical-archive
operations that took place in the area and are contributing to the establishment of the Thiene
office as a fulcrum of archive activity for a much wider geographical area. The publication is pro-
viding space for the contributions of those who work in the field of historical research and is also
being positively received among enthusiasts.
intervallandolo con annotazioni di ordine storico-politico
a commento dei principali fatti dell’epoca.
Una cifra che però accomuna tutti questi materiali è la mi-
nuziosa cura calligrafica, un patrimonio che con la rivolu-
zione dell’era digitale sta praticamente scomparendo.
Quando la storia incontra la storiaQual è allora il senso profondo di questo infinito lavoro
contro il logorio del tempo?
E quali sensazioni sprigiona in chi se ne fa carico?
“L’opera svolta da queste persone - commenta l’arcipre-
te di Thiene, Don Livio Destro - non ha a che fare sempli-
cemente con il restauro di un libro, ma piuttosto con la
conservazione di una storia. La parrocchia è stato il primo
punto di riferimento per la gente del territorio ed ancora
oggi ha il compito di essere un luogo di vita. La conserva-
zione di questi beni è un servizio fatto alla comunità per
rendere accessibile la storia del nostro territorio. L’archi-
vio ha il merito di non disperdere i nomi delle persone ed
il loro straordinario valore come parte di una storia di sal-
vezza”.
“E’ viva in noi la sensazione che la Storia, quella storia ap-
parentemente lontana da noi e che si è soliti incontrare
solo nei libri di scuola, abbia attraversato anche questi
palazzi e queste strade – conclude Claudio Cogollo, uno
dei volontari dell’Archivio - E questi libri ne rappresentano
delle tracce tangibili”.
WHERE
hiStorypreSerVed
Territorio
IS
Sopra: Il frontespizio del Liber ChronicusA sinistra e sotto: uno dei quattro storici registri
recentemente restaurati
Va ricordato che il lavoro svolto dai volontari dell’archivio del duomo è di natura del tutto gratuita. e che, purtroppo, i costi per effettuare il restauro dei libri antichi o per la loro digitalizzazione sono onerosi. con un piccolo aiuto da parte di tutti, però, si può fare molto. due i modi più semplici per sostenere l’archivio: la sottoscrizione di un abbonamento alla rivista semestrale Archivio, oppure una libera donazione a fronte della ricostruzione dell’albero genealogico della propria famiglia.
per maggiori informazioni e possibile telefonare allo 0445 361093, oppure recarsi presso gli uffici dell’archivio in Via roma 23, ogni sabato mattina dalle 9 alle 11.30.
per aiutare L’arChiVio
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Possibilità di permuta
Gonzato Pellicceria Thiene (VI) Via Ca’ Paiella, 19 Tel. 0445 361470 www.gonzatomoda.com
VERE OCCASIONI DI FINE STAGIONE
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“Povere immagini disseminate qua e là, di strada in
strada, opere di devoti e anonimi artisti i quali sono per
me amabili al pari di Giotto e Cimabue”. è stata questa
affermazione di padre David Maria Turoldo a spingere
Giuseppe Stella, Bruno Dalle Carbonare, Giancarlo Ma-
rini, Valter e Luca Borgo, ad intraprendere una ricerca
fotografica sui capitelli dedicati alla Madonna, a Thiene
e nel territorio vicentino.
La frase di Turoldo, il “frate poeta” al quale la città è af-
fettuosamente legata per la sua partecipazione al Pre-
mio nazionale di poesia “Città di Thiene” in qualità di
presidente, concludeva un interessante articolo appar-
so su “Famiglia cristiana” a firma di Franca Zambonini,
accortasi che “era entrato maggio da un mazzetto di fio-
ri e una candela davanti ad un capitello”.
I fotoamatori Giuseppe Stella, Giancarlo Marini, Valter e
Luca Borgo, un collaudato quartetto che ha al suo attivo
una decina di mostre fotografiche, cui si è aggiunto per
questo lavoro anche Bruno Dalle Carbonare, altrettanto
noto e apprezzato fotografo, sono andati alla ricerca dei
numerosissimi capitelli mariani disseminati nel territo-
rio vicentino. Hanno limitato però la loro ricerca solo alle
immagini dipinte della Vergine, tralasciando bassorilievi
e statue della Madonna.
Un’impresa non facile e che non ha la pretesa di pre-
sentare un quadro completo della presenza mariana nei
capitelli, ma che offre alcune delle immagini, tra le più si-
gnificative e artisticamente molto apprezzabili, che i cin-
que fotografi, quasi “novelli pellegrini”, hanno scoperto
nel loro viaggio tra le vie dei paesi, nelle corti, ai crocicchi
delle strade e sui muri di vecchie case.
Il risultato del loro lavoro potrà essere ammirato nella
mostra che verrà allestita dal 7 al 22 maggio 2011 alla
Biblioteca Civica di Thiene, dove saranno esposte oltre
centocinquanta fotografie a colori dei capitelli dedicati
alla Madonna.
Anticipiamo alcune immagini della mostra che ci farà
conoscere un mondo, spesso sconosciuto e non suf-
ficientemente apprezzato, che rappresenta una delle
espressioni più significative della pietà della gente sem-
plice e umile.
Ogni capitello è una tessera del mosaico della religiosità
popolare e costituisce un segno particolare del paesag-
gio vicentino, fortemente e intimamente legato ad una
cultura locale spontanea ed autentica, testimonianza
Appuntamenti
La IN bIbLIOTECA NELLA PRIMAvERA 2011UNA MOSTRA FOTOgRAFICA CELEbRERà IL RICCO PATRIMONIO DELLA RELIgIOSITà POPOLARE
Ivo Carollo ci anticipa i contenuti e i significati dell’esposizionedicapitelli Thiene
adonna dipinta nei
e del territorio vicentino
Capitello di via Biancospino
Capitello di via S. Maria Maddalena
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Appuntamenti
di una profonda pietà che si fa storia, che diventa anzi una
serie di micro storie personali, famigliari o di piccole comu-
nità formate dall’insieme delle famiglie di una corte o di una
contrada.
Potremmo definirli minuscoli santuari mariani, frutto di una
religiosità spontanea, a ricordo di un miracolo o di una gra-
zia ricevuta, specialmente dopo le carestie o le epidemie
o per il ritorno dei propri cari dalle guerre. Quelli dedicati
alla Madonna sono poi diventati, in particolare nel mese di
maggio, luoghi privilegiati del culto spontaneo locale, punti
di ritrovo dei devoti della contrada per la recita del santo
Rosario.
Nella mostra si potranno ammirare splendidi volti della Ver-
gine Maria, con il Bambino tenuto amorevolmente in brac-
cio, da cui traspare tutta la dolcezza e l’amore di mamma.
Tra i tantissimi capitelli ricordiamo le apparizioni della Ma-
donna dell’Olmo alle tre pastorelle nella campagna di Thie-
ne o al vecchio Simone di Centrale, la Vergine Lauretana di
piazzetta san Pio X con piccoli angeli in volo che le fanno da
corona e ancora la Madonna in trono tra i santi Giuseppe e
Antonio in via san Camillo de Lellis e con i santi Antonio e
Rocco in via Corradini, sapientemente restaurata qualche
anno fa da Paola Munarini.
E ancora una pietà ai piedi della croce a Carrè, le piccole
nicchie con una Madonna dallo sguardo amoroso su un
muro scrostato di una vecchia casa di Malo e in via Bianco-
spino a Thiene, infine una sacra famiglia in un rustico capi-
tello davanti ad un cascinale nella contrada dei Cappuccini.
Spesso i colori sono sbiaditi dal tempo e dalle intemperie
ma, quasi per miracolo, il volto della Vergine si conserva an-
cor oggi in tutta la sua bellez-
za, anche quando le altre im-
magini ai suoi piedi sono quasi
completamente scomparse. I
volti della Madonna sono tut-
ti dolcissimi, opera di ignoti
artisti, che hanno saputo tra-
smettere una pietà profonda e
sentimenti devoti, e che anche
per noi sono “amabili al pari di
Giotto e Cimabue”.
Un grazie ai cinque fotografi
che con questa nuova mostra
fotografica compiono una me-
ritoria azione di recupero di un
patrimonio storico, artistico e
religioso che merita di essere
conosciuto, valorizzato e sal-
vaguardato.
I Capitelli di via S. Camillo De Lellis (sopra),Madonna Olmo e Pastorelle (sinistra) ,
via Cappuccini (sotto)
Capitello di via Corradini
biblioteca Civica - palazzo Cornaggiadal 7 al 22 maggio 2011 Orarilunedì 15.00-19.00dal martedì al venerdì 09.30-12.30 15.00-19.00sabato e domenica 10.00-12.00 16.00-19.00 Ingresso Libero
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Photography experts Giuseppe Stella, Giancarlo Marini and Valter and Luca Borgo – an established quartet that already has around 10 photographic exhibitions under its belt – were joined by Bruno Dalle Carbonare, an equally noted photographer, as they undertook to perform a piece of photographic research on the capitals dedicated to the Madonna in Thiene and the rest of the Vicenza province. You will be able to admire their work at the exhibition that will run from 7th to 22nd May at the Council Library of Thie-ne, where over 150 colour photographs of the capitals de-dicated to the Madonna will be on display. These images will give us an insight into a world that represents one of the most significant expressions of the piety of a simple, humble populace. Each capital is a small part of a mosaic of popular religiosity and constitutes a particular mark on the landscape of the Vicenza province; a testament to a pro-found sense of piety that became a part of history, often as a result of a spontaneous religious wish to remember a mi-racle or blessing received. Among the numerous capitals, I would pick out the apparition of the Madonna dell’Olmo in front of three shepherd girls in Thiene’s countryside and in front of Simone of Centrale, and the Madonna of Loreto in San Pio X square. Thank you to the five photographers who, with this exhibi-tion, have completed the worthy act of recovering a histo-rical, artistic and religious patrimony that deserves to be discovered, valued and safeguarded.
The madonna as painted in the capitals of Thiene and throuGhout the proVinCe of ViCenza
Ivo Carollo gives us a preview of the exhibition’s contents and significance
Capitello di una vecchia casa di Malo
Capitello di via Po
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infarto cardiaco quale conseguenza della malattia coro-narica aterosclero-tica è la principale causa di morte nei paesi occidentali, seguita dalla pato-logia tumorale. Ad oggi il trattamento più efficace è l’an-gioplastica coro-narica (la dilatazio-ne con palloncino dell’occlusione co-ronarica mantenuta poi aperta mediante il posizionamento di
una “retina” chiamata stent). Con grande soddisfazione della Direzione Generale il 13 ottobre scorso, il Dott. Luciano Bassan e la sua Equipe (con la supervisione del Dott. Angelo Ramon-do, Primario Cardiologo di Bassano) hanno portato a termine con successo le prime Angioplastiche corona-riche nella nostra Ulss.
Si tratta di un’attrezzatura digitale innovativa che in-tegrandosi con il sistema Ris Pacs aziendale consente la digitalizzazione delle immagini e loro elaborazione a fini diagnostici per il successivo inserimento nella
FINALMENTE ANCHE A Thiene L’ANGIOPLASTICA CORONARICA: INAUGURATA
lA nuovA sAlA di emodinAmicA
Un ringraziamento va al Primario della Cardiologia di Thiene Dott. Bortolo Martini, alla Capo Sala Roberta Lepre, al personale infermieristico (I.P. Giuliano Zal-tron, Teresa Caretta, Denise Busa, Maddalena Loren-zi, Lorella Scapin Rosanna Roncaglia e al Capo-tecnico di Radiologia Giovanni Signorini) e a tutti coloro che hanno collaborato.Un ringraziamento particolare all’Associazione “Amici del cuore” Alto vicentino che fin dall’inizio ha soste-nuto con vigore questa causa e che recentemente, in occasione della ricorrenza del proprio decennale, ha donato all’Unità di Cardiologia un ecocardiografo por-tatile. Tale apparecchio potrà essere usato non solo nei reparti ma anche sul territorio dell’Alto vicentino.
Il Direttore Amministrativo AnnamariaTomasella con l’equipe di Cardiologia
Ospadale di Thiene
Nell’ambito del piano di riorganizzazione dei servizi territoriali, condiviso con la Conferenza dei sindaci, che prevede la
loro graduale centralizzazione presso il padiglione Ospedaliero di Thiene, è iniziato nel mese di novembre il graduale
trasferimento dei servizi del Distretto Socio Sanitario n. 1 di Thiene presso il padiglione Ospedaliero Boldrini. Tali attività
consentiranno la graduale centralizzazione presso l’Ospedale dei servizi territoriali attualmente dislocati nelle varie sedi
nel Comune di Thiene.
Da lunedì 22 novembre il servizio di disabiltà (attualmente collocato presso la sede di via rasa 12) ha la propria
sede presso l’Ospedale Boldrini al primo piano della palazzina area ovest (nuovo numero telefonico 0445 388970).
Contestualmente sono stati trasferiti al secondo piano gli studi dei medici delle cure primarie (Direttore delle Cure
Primarie e geriatri).
Da giovedì 25 novembre l’ambulatorio della medicina pubblica è stato spostato sempre al Boldrini presso il
Poliambulatorio, ambulatorio n. 2. Da lunedì 29 novembre i servizi amministrativi distrettuali sono attivi nella zona vicino
al laboratorio analisi. Il nuovo numero della segreteria distrettuale sarà lo 0445 388971. Al numero vecchio risponderà
per i prossimi mesi una segreteria registrata che fornirà il nuovo recapito telefonico. Sempre da lunedì 29 novembre
anche la centrale operativa dell’assistenza domiciliare integrata si è spostata all’Ospedale di Thiene al secondo piano
della palazzina area ovest.
L’entrata a tutti i nuovi servizi all’interno dell’Ospedale Boldrini è dall’attuale portineria e la segnaletica è in colore verde
per i servizi territoriali e in colore blu per i servizi ospedalieri.
L’accesso ai disabili è possibile anche dall’attuale ingresso servizi vicino alla sede del Centro Salute mentale. Al
campanello a lato della sbarra di apertura risponde la portineria dell’Ospedale. rimarranno presso le attuali sedi il
servizio di vaccinazioni e la neuropsichiatria infantile. Nel mese di dicembre verranno effettuati gli spostamenti anche
dei servizi della Tutela minori e del Consultorio Familiare (attivi da lunedì 27 dicembre) attualmente in ca’ Pajella e del
Servizio Accoglienza Familiare (da martedì 21 dicembre) attualmente di via Boldrini 22; i tre servizi saranno collocati
nella zona degli ex poliambulatori al piano rialzato.
spostamento distretto thienecartella clinica informatizzata ed il cui costo di circa 800.000 euro è stato sostenuto anche grazie al contri-buto di 160.000 euro della Fondazione CARIvERONA.
Era un servizio che mancava alla nostra Ulss. Infatti, pur essendo attivo fin dal 2001 un laboratorio di emo-dinamica, non c’era la possibilità di effettuare le angio-plastiche per mancanza di un’adeguata attrezzatura. All’ospedale di Thiene si potevano eseguire solo indagi-ni diagnostiche, mentre gli interventi venivano eseguiti all’ospedale di Bassano a cura dell’Unità di Emodina-mica diretta dal Dott. Luciano Bassan insieme ai Dott. Sergio Cozzi, Dott. Gaetano Povolo e Dott. GianLuca Toffanin. Ora grazie all’inaugurazione della nuova sala di emodinamica i pazienti potranno essere adeguata-mente curati anche nel nostro ospedale, senza doversi sottoporre a trasferimenti.
“Si tratta di un evento dai risvolti importantissimi per la popolazione della nostra Ulss, soprattutto in previsio-ne del trasferimento nel nuovo Ospedale di Santorso dove saranno attrezzate due sale operatorie, di cui una polivalente, nel rispetto progettuale di un ospedale in grado di affrontare le urgenze emergenze” dichiara il Dott. Bassan; “Il percorso iniziato nove anni fa ha rag-giunto oggi un traguardo fondamentale e prestigioso. L’attività all’inizio sarà limitata a tre giorni alla settima-na, ma è destinata ad implementarsi progressivamente fino a raggiungere, rapidamente, la copertura dei cin-que giorni lavorativi.”
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POESIA DI
Affascinanti coreografie e intense emozioni al Teatro comunale di Thiene
anzamovimento
movimenti dolci e soavi, alternati a passi rapidi, balzi e
piroette. Questa è l’arte del balletto e per tutti gli appas-
sionati ritorna la rassegna ThieneDanza, organizzata
dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con
il Circuito Teatrale regionale ArteVen. Una kermesse di
spettacoli unici che sarà in scena al Teatro al Comunale
fino alla prossima primavera.
ThieneDanza è iniziata sabato 11 dicembre con Lo
Schiaccianoci, basato sulle coreografie di mikhail Krapi-
vin e messo in scena dal Teatro dell’Opera della macedo-
nia. L’arte storica del balletto macedone si è evoluta ne-
gli anni, fino al recente raggiungimento di un’alta qualità
tecnica ed espressiva e al miglioramento di coreografie
e costumi. L’originalità del balletto macedone si è potuta
notare durante la rappresentazione che ha dato il via a
ThieneDanza. Lo Schiaccianoci è un balletto in due atti
che racconta la popolare storia di Clara, bambina che
per Natale riceve in dono uno schiaccianoci, il quale la
porterà a sognare fantastiche avventure, tra la battaglia
contro i topi e il regno dei Dolci della fata Confetto.
Con il nuovo anno, ci si sposta dalle atmosfere
dell’est Europa, con una rappresentazione dal
sapore Mediterraneo. Il 9 febbraio andrà in scena
non solo bolero, spettacolo eseguito dal bravis-
simo Kledi Kadiu, dall’elegante Emanuela Bian-
chini e da alcuni solisti della Compagnia Mvula
Sungani. La storia è ispirata a grandi opere: la
Carmen di Prosper Mérimée, i Carmina Burana di
Carl Orff, Amores di Ovidio ed il Bolero di Ravel,
mentre le coreografie di Mvula Sungani saranno
caratterizzate dalla loro consueta spettacolarità,
con l’aggiunta di nuove creazioni. L’intreccio di
storie popolari, unito alle movenze e al ritmo dei
ballerini, garantiscono una serata originale ed in-
teressante.
La scena cambia ancora con lo spettacolo pro-
grammato per il 20 febbraio. Yantra è un balletto
che si basa sul tema spirituale portante della filo-
sofia indiana. Le coreografie di Ornella Pegoraro,
Barbara Canal, Francesca Foscarini, Didier Barbe
e Anne Marie Porras rappresentano la naturale
Appuntamenti
Due momenti de Lo Schiaccianoci
4544
evoluzione dello spettacolo mandàla, presentato lo
scorso anno a Thiene: una ricerca interiore con l’obiet-
tivo di capire l’animo umano e rendere così manifeste le
problematiche e gli stati d’animo dell’uomo.
La rassegna ThieneDanza prosegue il 17 aprile con lo
spettacolo tutto thienese di Lucy Briaschi, messo in
scena dall’omonima compagnia di danza. Sono previsti
due emozionanti momenti di danza contemporanea: il
primo, non è giusto che lo sappia solo tu, è incentrato
sul tema dell’amore, mentre il secondo, out, si prospetta
come uno spettacolo emozionante che si basa sulla tra-
smissione di vibrazioni e la messa in scena di una stupen-
da illusione.
Per quanto riguarda la Rassegna Danza Ragazzi, gli spet-
tacoli programmati per il nuovo anno sono tre. Il 2 mar-
zo andrà in scena il corpo che narra, realizzato dalla
Compagnia Aterballetto. Il balletto è dedicato alle scuole
d’infanzia e alle primarie del I ciclo e si basa sulle narra-
zioni ideate dai bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia
Choreia. Una creatività, dunque, che parte dalla fantasia
dei piccoli e che
confluisce nella
capacità degli
adulti di rappre-
sentarla nel mi-
gliore dei modi.
Gli altri due spet-
tacoli sono dedi-
cati agli alunni delle
scuole primarie e se-
condarie di primo grado.
Il 14 marzo sarà il momento
de i cigni selvatici, spettacolo
messo in scena dalla compagnia di dan-
za Aulos. La storia è ispirata a un racconto di Hans Christian
Andersen, ricco di significati paralleli che si prestano in modo
perfetto alla rappresentazione attraverso il ballo. Il 15 aprile
si conclude il ciclo con fazzoletto di terra, rappresentato
dalla compagnia Musike. Il tema di questo spettacolo è la
salvaguardia dell’ambiente: esso vuole sottolineare l’impor-
tanza della terra, creando con i movimenti delle danzatrici le
figure della natura.
Molti sono i temi degli spettacoli in programma a Thiene. Ba-
sta solo individuare quello più adatto alle nostre inclinazio-
ni, o magari scegliere di andare a vedere più spettacoli. Per
emozionarsi, conoscere e ammirare la poesia della danza.
INFOrmAzIONI, PrEVENDITEE PrENOTAzIONI
Ufficio Cultura Comune di ThienePiazza Ferrarin, 1Tel 0445 804745 –Fax 0445 [email protected]
Lunedì, mercoledì e Venerdì 9.30 – 12.30martedì e giovedì 9.30 – 13.30mercoledì anche 16.30 – 18.15
Online su www.vivatiket.it
Teatro Comunale:il giorno dello spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio
Appuntamenti
Non solo Bolero
Il corpo che narra
Non è giusto che lo sappia solo tu / Out
Fazzoletto di terra
Non solo Bolero
4746
AESTRO!
ual è il modo migliore per iniziare l’anno nuovo
a Thiene?
Semplice, non perdendo il consueto appunta-
mento con il concerto di Capodanno!
Un’occasione per lasciarsi coccolare dalle note soavi dei
più famosi nomi della musica classica e per farsi traspor-
tare dalle armoniose melodie in un’atmosfera ottocente-
sca o d’inizio Novecento.
L’evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale di
Thiene con la preziosa collaborazione dell’Associazione
Età Serena.
L’attesa esecuzione è affidata quest’anno all’Orchestra
Regionale Filarmonia Veneta (ORV), associazione auto-
noma sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Cul-
turali e dalla Regione Veneto, che da dieci anni propone
concerti sinfonici, musica da camera e lezioni concerto
in tutta la regione. Un’orchestra prestigiosa che vanta
esibizioni nei principali teatri italiani, la partecipazione a
importanti festival e la registrazione di incisioni discogra-
fiche, tra le quali si trovano anche le registrazioni degli
ultimi concerti di Capodanno. Dirige il maestro Stefano
Romani, esperto musicista che vanta la collaborazione
con direttori d’orchestra e solisti di fama internazionale,
come Bruno Campanella, Uto Ughi e Peter Maag.
La serata si aprirà con tre stupendi pezzi del francese Ge-
orge Bizet che porta il pubblico nel cuore della Spagna
con la Carmen e due Suites orchestrali. Alle orecchie de-
gli ascoltatori giungerà un ritmo folkloristico che unisce i
dolci motivi tipici della musica francese a quelli appassio-
nanti della Spagna, tra gitani, briganti e arene. A seguire,
un pezzo dell’artista viennese Franz von Suppé, del quale
viene eseguita l’ouverture dell’operetta la Dama di Pic-
che. è un valzer che trasporta il pubblico nelle grandi sale
da ballo della Vienna della metà dell’Ottocento, tra archi
furtivi e fragorosi accordi orchestrali. La prima parte del
concerto termina con il famoso Valzer dei Fiori, brano de
Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ic Cajkovskij. Il suono fa respi-
rare la tipica atmosfera russa, in un clima reso sgargiante
da accesi colori orchestrali e dal crescendo d’intensità.
Il concerto riprenderà quindi con le musiche di Johann
Strauss jr, del quale sono proposti quattro brani. Dal
melodico e raffinato Rose del Sud, alla Ciarda, popolare
danza ungherese. Dalla Neue Pizzicato Polka, eseguita
pizzicando le corde degli strumenti ad arco, all’atmosfe-
ra tempestosa e il ritmo frenetico di Tuoni e fulmini. Re-
stando nella famiglia Strauss e nel ritmo della polka, vie-
ne eseguito Binario libero, il brano più popolare di Eduard
Strauss. In conclusione, altri tre brani di Johann Strauss
jr. A caccia! crea l’atmosfera tipica della battuta di caccia
attraverso un ritmo spumeggiante. Viva gli ungheresi!,
invece, è una polka dalla melodia più composta, ispirata
alla canzone patriottica ungherese Ràkòczi-Marsch. L’ul-
timo brano è un ritorno all’atmosfera austriaca: Sul bel
Danubio blu, meglio conosciuto come il “valzer dei val-
zer”. Il brano ideale per chiudere un evento destinato a
lasciare nel pubblico una sensazione di gioia e speranza.
Concerto di Capodanno
mercoledì 5 gennaio 2011, ore 21.00
Teatro Comunale di Thiene
Biglietti
Platea e prima galleria, euro 8,00
Seconda galleria, euro 5,00
Appuntamenti
4948
Il Cantastorie,Un dono Speciale per regalare Un momento di Serenità
l sorriso di un bambino vale più di mille pa-
role ed è la fonte di ispirazione primaria per
gli scrittori e gli illustratori di fiabe. Lo con-
fermano gli autori del libro Cantastorie, rea-
lizzato dalla fondazione Città della Speranza
e giunto alla nona edizione. La collana dei Cantastorie,
dunque, continua ad essere apprezzata da bambini, ge-
nitori ed educatori, non solo per la qualità dei testi e delle
immagini, ma anche per il fatto che acquistando il libro
si contribuisce al finanziamento dei progetti della Città
della Speranza.
L’anima di Cantastorie è composta dalle menti creative
degli scrittori e dai disegni colorati degli illustratori, che
anche in questa edizione hanno voluto dedicarsi gra-
tuitamente alla scrittura e al disegno. La coloratissima
copertina del nono volume è stata realizzata da Matteo
Gaule, mentre la quarta di copertina è firmata da uno
degli scrittori veneti più amati, Gian Antonio Stella, che
esprime in modo suggestivo ed emozionate l’intento del
Cantastorie: donare un sorriso. Nico Rigoni, ideatore e
curatore del progetto editoriale afferma soddisfatto che
“Con le sue 5000 copie il Cantastorie è ormai un appun-
tamento tradizionale natalizio e costituisce una simpa-
tica opportunità, tra le molte proposte, per raccogliere
contributi a sostegno della Fondazione”.
Obiettivo primario della realizzazione del volume è si-
curamente portare un po’ di serenità ai bambini meno
fortunati, ma un secondo non trascurabile obiettivo è
quello di raccogliere fondi anche a sostegno della Torre
di Ricerca, l’innovativo Istituto di Ricerca Pediatrica at-
tualmente in costruzione in zona industriale a Padova, un
progetto unico in tutto il suolo europeo. Proprio lo scorso
14 dicembre è stato firmato l’atto costitutivo della Fonda-
zione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza,
che ha visto costituirsi il direttivo dell’ente che entrerà in
possesso dell’erigenda Torre della Ricerca. La carica di
Presidente è stata affidata al Dott. Franco Masello, sto-
rico presidente della Città della Speranza, mentre sarà
Direttore Generale il Dott. Stefano Bellon, medico e vi-
cepresidente; nel consiglio direttivo siederanno anche il
Rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria ed il
Direttore Generale dell’USSL 16 Adriano Cestrone. I lavori
di costruzione dell’edificio, iniziati nel 2009, saranno ul-
timati entro l’estate dell’anno prossimo, per creare al più
presto un centro funzionante per l’accoglienza e la cura
dei bambini malati.
Questi bambini, più di altri, si meritano un sorriso. Nato
magari da una storia con qualche parola in dialetto vene-
to, come “Cul de Saco ovvero l’Omo nero” o da un dise-
gno colorato che ispira serenità, come quello di Lorenzo
De Pretto.
GLi autori che hanno contribuito gratuitamente alla realizzazione del Cantastorie 9 sono: Claudio Cappozzo, Fabio Fioravanzi, gabriella bertelle, giancarlo Ferron, gian Domenico Mazzocato, Laura Novello, Lorenza Farina, Silvia Faini, Toni Capuozzo.I disegni sono stati donati da: Carla Manea, Franco Cattapan, giorgio bernardi, giusy Capizzi, Lorenzo De Pretto, Matteo gaule, Monica venzo, Pino guzzonato, Silvana battistello, Silvia Ziche, valentina verlato.
Appuntamenti
50
A child’s smile is worth more than a thousand words.
This much is confirmed by the authors of the Canta-
storie (Storyteller) book, conceived by the City of Hope
Foundation, which has reached its 9th edition this year.
The cover of the latest volume was created by Matteo
Gaule, while the back cover was produced by Gian An-
tonio Stella, who expresses – in an evocative, touching
way – the true intent of the Storyteller: to bring a smile
to a child’s lips.
The primary objective of the book is indeed to bring a
little happiness to children in need, but a second, equal-
ly significant goal is to raise funds for the Research To-
wer: the innovative Paediatric Research Institute that is
currently being built in the industrial area of Padua. The
deed of partnership of the City of Hope Paediatric Rese-
arch Institute Foundation was signed last 14th Decem-
ber, while construction works are due to be completed by
next summer.
a special gift to bring a moment of happiness to a child’s life
The Storyteller,
5352
THIENESE
ell’ideale classifica degli sport che incido-
no maggiormente nello sviluppo fisico e
psichico di chi li pratica, il karate (karaté
per chi legge) sarebbe quasi sicuramente al primo
posto.
Nato secoli fa in Giappone come forma d’arte
marziale, l’arte della “mano nuda” (questa la tra-
duzione letterale) si è diffusa nel mondo ed ha su-
bito una serie di evoluzioni culturali e tecniche tali
da renderla al giorno d’oggi anche una disciplina
sportiva praticata ovunque da milioni di persone.
Nella nostra città si è insediata e sviluppata negli
ultimi decenni una ‘scuola’ che oggi rappresenta
un centro d’assoluta eccellenza a livello nazionale
e non solo in questa disciplina. Una palestra che
continua a forgiare fior fior di atleti capaci di af-
fermarsi a livello nazionale ed internazionale sia
nel kata (forma) che nel kumite (combattimento),
le due grandi specialità in cui si suddivide questo
sport. L’ultimo in ordine di tempo è il giovanissimo
Luca Zoldan, un diciassettenne che a luglio è salito
sul gradino più alto del podio nella categoria cadet-
ti – sia nella competizione individuale che in quella
a squadre – dei campionati mondiali WUKO dispu-
tatisi in Argentina, e che proporio questo dicem-
bre ha ottenuto il titolo mondiale anche nei cam-
pionati della federazione WUKF svoltisi a Brescia.
Solo qualche mese prima, nel dicembre 2009, un
altro traguardo eccezionale – l’ennesimo, bisogna
dire – veniva raggiunto dall’atleta simbolo della
palestra thienese: Loris Comparin, trentenne con
un curriculum da pluricampione italiano, europeo
e mondiale, metteva la ciliegina sulla torta di una
carriera strabiliante capitanando la nazionale ita-
liana alla vittoria dei mondiali a squadre di Gua-
dalajara in Messico, guadagnando al contempo il
bronzo nella competizione individuale.
Risultati che hanno portato il karate thienese sul
tetto del mondo, inorgogliendo tutti gli sportivi
della zona e confermando una volta in più la qua-
lità e la serietà del lavoro svolto con passione dal
maestro Oscar Comparin, responsabile dell’asso-
ciazione sportiva Centro Sport Thiene.
Quest’ultimo, formatosi all’ombra del mitico ma-
estro giapponese Hiroshi Schirai e anch’egli plu-
ricampione italiano, è il capostipite di una vera e
propria “dinastia” di karatechi. Oltre al già citato
Loris, hanno seguito le orme del padre anche l’al-
tro figlio maschio, Nicola, e la figlia Mara, ex cam-
pionessa italiana di disciplina.
Con invariata passione da circa quattro decenni
Oscar Comparin, oggi cintura nera 8° dan, diffon-
de il verbo della ‘mano nuda’ rivelandone filosofia e
insegnandone tecniche a grandi e piccini che desi-
derano avvicinarsi a quest’affascinante disciplina.
Un mondo che, come tiene a precisare, “non ha
proprio nulla a che spartire con la violenza gratuita
ritratta in molti film e telefilm che si vedono al cine-
ma o in televisione”. Prima ancora che una forma
di offesa, il karate è infatti una ricerca di sicurezza
ed equilibrio interiore, dove il massimo controllo di
sé stessi va di pari passo con il massimo rispetto
dell’avversario.
“Ci sono diversi motivi che possono favorire l’avvi-
cinamento a questa disciplina al di là del semplice
allenamento fisico – evidenzia Comparin – tra cui
la ricerca di autostima e l’esplorazione delle pos-
sibilità della propria mente”. Uno sport che può
quindi trasmettere valori ed insegnamenti impor-
tanti, soprattutto ai giovani alle prese con la ricer-
ca di una propria identità e di una collocazione nel-
la società.
“Anzitutto si impara a stare insieme con gli altri:
una persona timida acquista maggior sicurezza
e forza interiore, mentre la persona aggressiva
impara a ridimensionarsi e ad avere più autocon-
trollo. Chiunque in ogni caso si rende conto che il
karate è uno studio continuo, una ricerca senza
sosta verso qualcosa che si credeva di sapere ma
che invece si rivela e si rinnova giorno dopo gior-
no. Per me stesso, che mi alleno tutti i santi giorni
da quarant’anni, rappresenta una continua esplo-
razione e uno stimolo a migliorarsi”.
Uno sport davvero nobile ma che tuttavia – com-
plice anche l’assenza dal circuito olimpionico –
condivide con tanti altri la cronica mancanza di
finanze e di visibilità. “Per questo – commenta
Comparin - quando si conseguono risultati impor-
tanti come quelli di Loris e Luca la soddisfazione è
ancora maggiore, visti i sacrifici e gli sforzi soste-
nuti”.
In attesa che il karate possa individuare nuove vie
per arrivare al grande pubblico portando con sé il
suo corredo di insegnamenti positivi, l’augurio è
che i ragguardevoli risultati ottenuti da Loris Com-
parin e dal suo “erede” Luca Zoldan facciano da
cassa di risonanza per avvicinare molti altri giova-
nissimi a questo mondo.
continuano a mietere successi i karateki del centro Sport thiene allenati dal maestro
oscar comparin
suL tetto deL mondo
KarateIL
Sportivissimo
54
In the world of karate, Thiene has, in recent decades,
seen the establishment and development of a “school”
that now constitutes a true centre for excellence, training
athletes that continue to make their mark at both the na-
tional and international level.
The most recent success was achieved by seventeen-
year-old Luca Zoldan, who won first place in the cadet
category at the Fesik Federation’s World Championships
in July. A few months earlier, in December 2009, another
exceptional hurdle was overcome by Loris Comparin. The
thirty-year-old, with multiple Italian, European and World
Championship titles under his belt, put the icing on the
cake as he brought the Italian national team to victory at
the World Championships in Mexico, winning the bronze
medal in the individual competition at the same time.
Master Oscar Comparin, Head of the Thiene Sport Centre
association and multiple Italian champion, who trained
in the shadow of the legendary Japanese master Hiro-
shi Schirai, is the founder of a true and proper karatechi
“dynasty”. Comparin claims that karate is all about the
search for internal stability and balance, a discipline that
combines complete control over oneself with maximum
respect for one’s opponent.
ON TOP OF ThE WORLD WITh thiene’s KarateKas
Generazioni di karateki thienesi a confronto.
Da sinistra a destra, in senso orario: Oscar Comparin, Loris
Comparin, Luca Zoldan e i futuri campioni
informazione publiredazionale
La “vicinanza” della farmacia è un valore per la
gente?
Sia la vicinanza “di cuori” che quella “geografica”.
Pensi che più del 70% dei thienesi abita nel raggio di
1500 metri dalla nostra farmacia. Sempre più persone
oggi sono stufe di salire e scendere dalla loro vettura
e di spendere soldi in benzina. Se possono, preferisco-
no piuttosto mantenersi in forma facendo due passi,
anche per andare in farmacia. E la “bici” è talmente
amata a Thiene da essere utilizzata persino dai vigili.
e chi per andare in farmacia deve comunque pren-
dere l’auto?
Chi viene in centro in auto ha il vantaggio di trovare un
ampia scelta di negozi vicino alla farmacia e può quin-
di risparmiarsi un continuo saliscendi dall’auto, con-
tribuendo tra l’altro a ridurre il traffico e le emissioni di
anidride carbonica. Il centro di Thiene è un piacevole
luogo di ritrovo a misura d’uomo dove anche chi ha
poco tempo può passare qualche minuto di relax, an-
che con condizioni atmosferiche avverse: portici e gal-
lerie consentono infatti di passeggiare piacevolmente
anche con la pioggia o con la neve.
Gli Italiani sono entusiasti delle loro farmacie. In un re-
cente sondaggio sulla soddisfazione dei cittadini per
vari servizi, le farmacie sono risultate al primo posto
nella graduatoria del gradimento. Una posizione leader
che mantengono da anni, sondaggio dopo sondaggio.
abbiamo chiesto a pierantonio Cinzano, titolare
della farmacia alla madonna, una storica e cono-
sciuta farmacia di thiene, di svelarci il segreto del
successo che la sua farmacia incontra tra i cittadi-
ni di thiene e dell’alto Vicentino:
Non ci sono segreti, si tratta della passione che met-
tiamo nel seguire con attenzione e premura i nostri pa-
zienti. Per noi il paziente è al centro. Cerchiamo di star-
gli vicino e di offrire ciò che può semplificargli la vita.
Ci può fare qualche esempio?
Al paziente che soffre di pressione alta offriamo gra-
tuitamente il resoconto mensile dei valori di pressione
e frequenza cardiaca che misura lui stesso a casa pro-
pria con un apposito strumento. E’ un utile rapporto
da presentare al medico.
Al paziente diabetico offriamo la misura della glice-
mia e dell’emoglobina glicata, la stampa gratuita del
Rapporto Glicemico mensile ottenuto coi misuratori
digitali, attrezzi speciali per la cura del piede diabe-
tico, la possibilità di ordinare alimenti a basso tenore
di zucchero senza muoversi da casa tramite il nostro
sito internet con consegna a domicilio a Thiene.
Stesso discorso anche per i celiaci, cioè coloro che
soffrono di intolleranza al glutine, cui offiriamo la pos-
sibilità di ordinare alimenti senza glutine via web con
consegna a domicilio in città, oltre che l’analisi del
contenuto di glutine degli alimenti di loro produzione,
il test per la celiachia e la consulenza di una dietista.
Chi è sano cerca in farmacia il mantenimento del
proprio benessere, una sana bellezza, la cura dei
capelli, la linea. anche in questo avete un ruolo
trainante.
Cerchiamo di offrire un ampio supporto che aggiun-
ge alla competenza dei nostri farmacisti una serie di
consulenze personalizzate, dalla dietista alla psicolo-
ga, un ricco programma di giornate a tema sui più vari
aspetti della salute e del benessere. Il tutto sempre
con una grande attenzione ai prezzi e al risparmio.
Cosa ci dice dei prodotti a marchio “antica far-
macia alla madonna di thiene” che voi proponete?
Sono prodotti di assoluta qualità, dove sono però
assenti le spese di pubblicità dei prodotti famosi e
brandizzati; riusciamo pertanto a proporli a prezzi re-
almente convenienti e anche per questo risultano es-
sere particolarmente graditi.
farmacia cinzano
Pierantonio Cinzanoalla madonna :IL PAZIENTE AL CENTRO
5958
L’associazione Dolcicodici promuove il piacere e la cultura del cioccolato “fatto in casa”.
Natale, si sa, è tempo di trasgressioni culinarie: tra
torroni, mandorlati, pandori e panettoni, il palato
ha infinite dolci tentazioni a cui cedere più che vo-
lentieri.
Sulle nostre tavole delle feste, fra i protagonisti delle deli-
zie, merita un posto di riguardo “sua maestà” il cioccolato:
il “cibo degli Dei”, come lo chiamavano i Maya che inizia-
rono a coltivare il cacao ancora nel 1000 avanti Cristo. Il
cioccolato è in grado di appagare i sensi come poche altre
squisitezze, tanto che per alcuni rappresenta addirittura
un vero e proprio antidepressivo in grado di donare buo-
numore e serenità, un morso alla volta. Un cioccolatino è
un piacere breve e intenso, che rende più dolce la vita e
premia la creatività di chi è in cucina, un piacere che è esal-
tato al massimo se arricchito dalla soddisfazione di averlo
preparato con le proprie mani, scegliendo personalmente
gli ingredienti e lavorandoli fino a creare un piccolo gioiello
di bontà. Chiudere un pranzo di Natale offrendo ad amici
e parenti una selezione di “gemme al cacao” di propria in-
venzione è un’ottima idea per trasformare la fine del pasto
in un regalo graditissimo per tutti gli ospiti.
Già, ma come si prepara un cioccolatino? A Zugliano c’è
un’associazione che ha fatto della divulgazione della “cul-
tura del cioccolato” la propria missione: è la Dolcicodici,
creata dalla giornalista Marialuisa Duso assieme ad un
gruppo di grandi innamorati del cacao. Quasi per gioco,
nel febbraio del 2008, avevano dato avvio al primo corso
per creare delizie di cioccolato: i partecipanti erano stati
oltre 60, tra cui un signore tedesco che aveva voluto con-
fezionare due specialissime uova di Pasqua per la figlia e la
consorte. Incoraggiati da questa risposta, il 29 settembre
2009 avevano dato via ufficialmente all’associazione Dol-
cicodici, con tanto di atto costitutivo e pranzo conviviale,
dove tutto, dall’antipasto al dolce, era aromatizzato dal
Zoom
marialuisa Duso, con il runner vicentino Enrico Vivian al traguardodella mezza maratona dei Sei Comuni
d’autoreCioccolatini
cioccolato. Da allora Dolcicodici, con corsi e varie altre
iniziative sul territorio, introduce chi lo desidera nel mon-
do squisito del cioccolato, condividendo le gioie e i piaceri
che nascono dalla conoscenza e dall’esplorazione perso-
nale di tutto lo straordinario mondo di questa delizia, in
un percorso che partendo dalle materie prime passa in
rassegna tecniche di lavorazione, ricette e consigli per
una perfetta degustazione.
C’è davvero di che restare affascinati e ingolositi. Le va-
rie “esperienze sensoriali” proposte dall’associazione
comprendono infatti matrimoni di sapore intriganti che
vedono il cioccolato – dalle esotiche provenienze di Paesi
d’oltre Oceano come il Perù, Santo Domingo, Ecuador e
Madagascar, unirsi di volta in volta al caffè, alle nocciole
piemontesi, alle scorze d’arancia, ai pistacchi di Bronte,
alle mandorle pugliesi, all’uvetta, alla panna, al cocco,
persino al rhum, al rosolio, al torcolato e, anteprima della
prossima creazione, con un insolito e nuovo abbinamen-
to, al liquore di sant’Antonio. Da provare anche la “bar-
retta dei runners”, una creazione che sposa al cioccolato
la frutta secca e che è stata presentata come colazione
a 5 stelle a Jeff Galloway, mitico allenatore americano di
maratoneti in visita a novembre a vicenza, dove ha sede
la Av Running School di vicenza.
6160
Accadeva così tutti gli anni. Si cominciava dall’Immaco-
lata, con la miscela speciale per la cioccolata calda che
si acquistava per rinvigorirsi e proteggersi golosamente
dal freddo pungente. Come quella, non ce n’erano altre
in vendita di così buone. Ricetta segreta di Vittorio Zam-
boni. Ogni possibile dolce delizia di zucchero era esposta
in vetrina e all’interno della piccola bottega. Anche Bab-
bo Natale faceva la sua parte e passava spesso nei giorni
dell’Avvento in bottega per distribuire ai passanti caramel-
le e dolcezze varie di Paolo e Giuseppe Zamboni. Del resto
Babbo Natale ci ha sempre tenuto alla sua immagine: con
renne e slitta o da solo, in bella posa, usava disseminare
ovunque suoi ritratti e da allora ci ha preso l’abitudine. La
sosta in drogheria Zamboni, però, quella era obbligatoria
per lui, ci teneva moltissimo e siccome non poteva starci
tutto il giorno, si era fatto fare un pupazzo somigliante da
mettere in vetrina. Poi veniva il Natale ed era già Santo
Stefano e poi l’ultimo e Capodanno. La bottega, come
Ritratti
La barretta, ovviamente, è arrivata “prima” anche alla Mez-
za Maratona dei Sei Comuni! I corsi organizzati da Dolcico-
dici consentono di apprendere tutti i segreti per preparare
golosissime ricette, dalle più semplici alle più elaborate,
offrendo i suggerimenti necessari per imparare a ricono-
scere e selezionare i migliori ingredienti e ad utilizzare gli
utensili da cucina necessari nelle varie fasi di lavorazione.
Un’attività che sta riscuotendo notevole successo: Maria-
luisa Duso e i suoi compagni d’avventura ormai diffondono
il “verbo del cioccolatino” davvero ovunque, dispensando i
loro consigli in coinvolgenti incontri-laboratorio organizza-
ti con scuole, associazioni, circoli culturali, ai quali garanti-
scono anche un contributo economico per le loro attività.
è inoltre in fase di preparazione un volume fotografico che
raccoglierà un’antologia di ricette deliziose: per avere qual-
che deliziosa anteprima, basta dare una sbirciatina al sito
internet dell’associazione (www.dolcicodici.org).
La vita è come il cioccolato,è l’amaro che fa apprezzare il dolce.“
”C’era una volta, a thiene, una bottega speciale. in vetrina erano esposti cesti colmi di lecca lecca e bomboncini al rosolio, liquirizie, lacrime d’amore e dolci violette. dentro, mastelli e sessole in legno, barattoli e vasi di vetro mostra-vano legumi e caramelle, polveri e colori, droghe, allume di rocca, saponina e saponi… La bottega aveva un fascino particolare e attirava tutti i bambini della bella cittadina e dei paesi vicini. il posto era davvero “magico”: era lì che arrivava a sera, il 6 gennaio, puntuale, la befana…
LA DELLA DROGHERIAzamboni!
BefanaAL tempo…
63
un bazar orientale, pulsava di acquirenti di ogni sorta di
spezie e miscele, rutilante di stagnole luccicanti e colo-
rate che proteggevano le migliaia di piccole caramelle e
di bon bon traboccanti dai mastelli. Un gran da fare per
Tita, Nane e Piero Cochi (Battista Stella, Giovanni Rech
e Piervittorio Fraccaro, gli storici commessi della mitica
bottega). Doveva ancora arrivare però una giornata par-
ticolare. L’ultima delle Feste, quella che le porta via tutte:
l’Epifania. Sotto il portico, compariva allora una grande
calza a righe, una sedia di paglia,
una stufa con dentro le braci ac-
cese. Un cartello riportava l’orario
di arrivo della vecchia e misteriosa
signora. A pochi minuti dall’arrivo
annunciato della Befana, una vera
e propria folla si accalcava in stra-
da e sul marciapiede per atten-
derla. Si doveva perfino chiamare
un Vigile per chiudere al traffico
la strada, tanto era la gente che si
assiepava curiosa. Del resto mica
succede tutti i giorni di vedere la
Befana in carne ed ossa! E all’ora
indicata, lei arrivava… Che fosse
brutta, ma proprio brutta, lo si
sapeva, ma che avesse lasciato
la scopa per ricorrere a mezzi più
moderni di trasporto, beh! Era
sempre una sorpresa! Un anno
eccola a bordo di un triciclo..ma l’anno dopo aveva già
una bici. E che bici! Quella dei panettieri! Un’altra volta
ti arriva alla guida della moto Benelli (e senti che rumore,
con il tubo di scappamento rotto!). Insomma, ogni anno
un mezzo inaspettato. Perfino la millequattro decappot-
tabile! Si faceva strada tra la folla di grandi e piccini, pren-
deva posto accanto alla stufa e distribuiva caramelle ai
Once upon a time, there was a special workshop in Thiene. Its shop windows were lined with baskets filled to the rim with
lollipops, liquorice and all kinds of other sweets. Inside lay wooden tubs and spoons, glass jars and vases containing le-
gumes and candy, powders and colours, spices, rock alum and soaps... The small workshop had a particular charm and
attracted children from all over the city and the neighbouring villages. The place was truly “magical”: it was where, every
year, on 6th January, the Befana (a kindly old witch who brings children toys on Twelfth Night) would promptly arrive...
A long striped sock, a wicker chair and a charcoal burner would appear under the portico. When the mysterious woman
was due to arrive, a crowd would gather on the street to welcome her. She would make her way through the throng of
adults and children, take her place next to the burner and hand out sweets to children who, with a mix of suspicion and
excitement, would cautiously walk up to the old lady with their hands outstretched.
Then some people decided the Epiphany should no longer be celebrated. Yet still the Befana came to Thiene because
Paolo and Giuseppe would always prepare her magical spot, waiting for her... But then the children grew up and many
forgot to introduce her to their children, who entered a world already filled with technology and special effects. And so it
happened that on a dark day three years ago, the workshop also disappeared.
But at Paolo Zamboni’s house, Ms. Angela and her grandchildren still always await – with great warmth and imagination
– the passage of the Befana. She brings coal and sweets instead of dried chestnuts, along with a few toys, but the magical
quality of these gifts persists. And the dear old lady still visits any place where there are children, of all ages, who know
how to look to the world with a lightness of heart and bounds of imagination.
bambini che, tra il sospettoso e il divertito si avvicinavano
a quella strana vecchiaccia, un po’ diffidenti, con la mani-
na aperta! Un anno addirittura si mise a spaventare – per
gioco – i clienti della drogheria: si era piazzata immobile
proprio dentro la vetrina e, quando qualcuno la fissava,
eccola che si muoveva o sfiorava la giacca di qualche
signora, facendola sobbalzare e qualche volta addirittu-
ra correre per lo sgomento fino in strada! Ce ne voleva
per capire che era uno scherzo di Zanze… Poi qualcuno
decise che la festa dell’Epifania
andasse abolita, ma lei arriva-
va comunque a Thiene, perché
Paolo e Giuseppe l’aspettava-
no sempre davanti alle vetrine,
preparandole il suo magico an-
golo... Poi i bambini crebbero e
tanti di loro si dimenticarono di
farla conoscere ai propri figli,
generazione dell’era tecnolo-
gica e degli effetti sempre più
speciali. E purtroppo, accadde
che anche la magica bottega
un giorno di tre anni fa sparì:
Paolo e Giuseppe avevano deci-
so che era giunto il momento di
chiudere l’attività. Nella casa di
Paolo Zamboni, però, la signora
Lina attende sempre con calore
e fantasia assieme ai nipotini il
passaggio della “Stria”: carbone e dolcetti al posto delle
straccaganasse, qualche gioco, qualcosa di magico e di
buono, la Befana porta ancora oggi i suoi doni. E sempre
passerà, la cara vecchietta, laddove ci sono bambini, di
tutte le età, che sanno guardare il mondo con gli occhi
della fantasia, con semplicità di cuore e ricchezza di sentire.
When the befana Came to thiene
Ritratti
6564
attenzione e fiducia per il commercio
Festeggiati da 50&Più Fenacom sei “maestri del commercio”
il presidente dell’ascom invita i soci a rimettersi in gioco
Il clima di fiducia all’interno dell’Associazione Commercianti del mandamento di Thiene continua a migliorare nonostante che la crisi economica e la conseguente contrazione dei consumi si facciano ancora sentire. E proprio nel momento in cui l’economia ha subito profonde mutazioni e criticità, la presidenza lancia un ulteriore invito, ai delegati dei singoli Comuni e delle varie categorie, ad essere presenti nel territorio e vicini agli associati. Abbiamo chiesto al presidente mandamentale Emanuele Cattelan di fare il punto della situazione attuale del commercio.“Non ci sono ancora all’orizzonte evidenti segnali di ripresa - dichiara Cattelan -. La situazione è invariata, ormai consolidata sui livelli del 2009, senza avvisaglie di una veloce ripresa per il 2011. I beni durevoli sono i più penalizzati perché i consumatori fanno acquisti più ponderati. Soffre la grande distribuzione a favore dei negozi di vicinato e delle medie superfici di vendita di quartiere. C’è quindi un ritorno al commercio tradizionale a scapito della grande distribuzione che risulta avere meno appeal”.
intravede qualche spiraglio? “Timidi segni di ripresa ci sono nei beni semidurevoli, abbigliamento, calzature ed elettronica, ma il commercio mostra comunque ancora segni di sofferenza”.
Quali strategie sta adottando l’ascom per rispondere adeguatamente alle sfide del mercato?“Prestiamo grande attenzione alla valorizzazione del
Sono stati davvero dei momenti di forti emozioni e di grande festa quelli vissuti da sei commercianti ed esercenti del mandamento di Thiene che, domenica 28 novembre, al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, hanno ricevuto due “Aquile di Diamante”, due “Aquile d’oro” e due “Aquile d’argento”, i più importanti riconoscimenti assegnati da federazione 50&Più Ascom nazionale.E al momento della proclamazione di “Maestri del commercio” hanno rivissuto tanti decenni di lavoro e le soddisfazioni per i risultati raggiunti. Sono passati davanti ai loro occhi i visi dei clienti, le giornate trascorse dietro il classico bancone di bottega, la frenesia e le difficoltà incontrate ma anche i momenti più intensi trascorsi con le loro famiglie con cui hanno condiviso, giorno dopo giorno, vita e lavoro.Le due “Aquile di diamante”, il massimo riconoscimento riservato a quanti hanno superato i cinquant’anni di attività, sono state assegnate ad Evelina Sella, storica barista di Zanè, e ad Aldo Bonato un “veterano” della vita commerciale di Lugo di Vicenza, con una più che
commercio e lavoriamo per migliorare il servizio, per dare maggiori offerte, pronti e attenti alle esigenze della clientela. Si cerca di proiettarsi sempre più verso l’esterno e lavorare in sinergia con le altre realtà presenti nel territorio - sottolinea Cattelan -. Sproniamo i commercianti a rimettersi in gioco esaltando specializzazione e formazione, innovazione e qualità, capacità imprenditoriale e cultura d’impresa e, con l’aiuto di tutti i soci, ci impegniamo a favore della collettività. In questo periodo in particolare ci siamo attivati con tante iniziative e proposte commerciali che preparano la giusta atmosfera per vivere festosamente il Natale”. Su questo fronte l’Ascom è infatti impegnata in tutti i 16 Comuni del mandamento, e in particolare a Thiene, con una miriade di eventi. Splendide luminarie, alberi addobbati, le entrate dei negozi abbellite con maxi pacchi, le vetrine sfavillanti, i mercatini natalizi, la casetta di Babbo Natale e la nuova manifestazione ‘Thiene xe qua Nadale’ che sta animando i fine settimana di dicembre con spettacoli di ballerini, fate e gnomi, pattinatrici e folletti. Ed ancora musica in filodiffusione, la taverna degli Elfi, la giostrina Baby Park, il magico mondo di Winnie the Pooh, la mostra dei presepi e la Nina.“E a Thiene chiudiamo alla grande il 2010 con il calendario dell’Avvento, illuminando ogni sera una finestra di palazzo Scalcerle in corso Garibaldi, per creare un’atmosfera natalizia ancor più suggestiva” conclude il presidente Emanuele Cattelan.
cinquantennale esperienza, da “casolin” a gestore di un supermercato al servizio dell’intero paese.Le “Aquile d’oro”, “meritate” dopo quarant’anni di attività, sono state conferite a Luciano Carollo, commerciante di frutta e verdura di Fara Vicentino, e a Luciana Strazzabosco che ha visto passare tante generazioni di studenti nella sua cartolibreria di Zugliano.Le “Aquile d’argento”, consegnate dopo venticinque anni di attività, sono andate infine ad una coppia di sposi, Marzia Garbinelli e Terenzio Scapin che da anni gestiscono la trattoria “La Cusineta” di Breganze, dove fanno degustare le loro specialità gastronomiche tra cui spicca il classico “toresan allo spiedo con polenta unta”.“Desidero porgere a questi nostri colleghi, che hanno dedicato una vita intera al commercio, al turismo e ai servizi, le mie più vive felicitazioni - ha dichiarato Emanuele Cattelan, presidente dell’Ascom mandamentale -. Voglio ringraziarli, anche a nome della Giunta e del Consiglio, per il loro attaccamento al lavoro, la loro professionalità e per la testimonianza dello spirito di servizio, caratteristica peculiare di chi opera nel settore terziario”.
a cura di Maria Porra
News
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Villa zileri office:gli uffici
Nello splendido contesto di Villa Zileri, famosa per gli affreschi del Tiepolo, prestigiosi uffici in locazione immersi nella natura e nellaquiete di un luogo unico e prezioso.
Villa Zileri Office è facilmente raggiungibile sia dal casello autostradale di Vicenza Ovest (Km 4) sia dal centro della città (Km 5)
Villa Zileri OfficeViale Zileri, 4 - 36050 Monteviale (VI) - Tel. +39 0444 964 190 - Fax +39 0444 964 210 - [email protected] - www.gruppomotterle.it
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Carla è china sui libri. Legge, scrive e prende appunti con
la passione e l’attenzione di una studentessa universita-
ria. Partecipa alle lezioni con interesse, intervenendo per
rispondere alle domande dell’insegnante o per chiedere
chiarimenti sugli argomenti che più la affascinano. Carla
ha quasi ottant’anni e frequenta l’università degli anziani.
La sua voglia di conoscere e studiare è stata troncata in
tenera età: dopo la quinta elementare, i suoi genitori han-
no deciso che era giunto il momento di dare una mano
nei campi e in casa. Così Carla ha iniziato a lavorare a 12
anni, senza più toccare e vedere un libro di testo. Ma la
sua curiosità non si è mai affievolita, e ora, da pensionata,
ha deciso di dedicarsi alla sua grande passione: lo studio.
Questa è la storia che spesso ci si sente raccontare dalle
persone che frequentano a Thiene i corsi didattici dell’U-
niversità Adulti/Anziani di Vicenza, una fondazione avvia-
ta dall’Istituto Culturale di Scienze Sociali “Nicolò Rezza-
ra”. Questo istituto vicentino, riconosciuto dal Ministero
dei Beni culturali come ente morale dal 1981, oltre ad oc-
cuparsi di indagini sociologiche e ricerca sociale è da anni
attivo anche sul fronte dell’educazione permanente e
propone una variegata rosa di iniziative didattiche per
gli adulti di qualsiasi età. A Thiene, da ben 23 anni, l’Uni-
versità Adulti/Anziani del Rezzara propone un formazio-
ne continua rivolta agli anziani, con un offerta formativa
che non teme di escludere anche argomenti specifici e di
spessore. Si va infatti dal cinema d’autore commentato
alla storia di Israele con approfondimenti su cultura e ci-
viltà ebraica, dalla letteratura russa alla novella italiana
di fine ‘800, dalla psicologia sulle diversità di genere alla
filosofia e all’etica del ‘900. I corsi, che si tengono all’Au-
ditorium Fonato due pomeriggi a settimana, si propongo
di divulgare contenuti culturali differenti sia a chi ha già
qualche anno di studio alle spalle, sia a chi ha frequentato
pochi anni di scuola, tanti anni fa, ma non ha mai smarri-
to la voglia di acquisire conoscenze o di confrontarsi con
nuovi mondi.
Per stimolare ancor più la mente degli allievi, sono pro-
posti nel corso dell’anno scolastico seminari e laborato-
ri complementari che prevedono lavori in gruppo. Tra le
tematiche più
interessanti si
trovano anche
la storia di Thie-
ne e la lettura
espressiva; ma
i campi di stu-
dio toccano
in tal caso an-
che settori più
pratici come il
giardinaggio e
l ’e d u c a z i o n e
alimentare, con
l’intento di au-
mentare nell’individuo la consapevolezza delle proprie ri-
sorse e del loro utilizzo. L’anziano diventa spesso protago-
nista a tutti gli effetti: oltre a lavorare in gruppo, partecipa
a ricerche su diverse tematiche, componendo testi che
vengono successivamente inseriti in pubblicazioni edite
dallo stesso Istituto. Uno degli ultimi temi trattati riguar-
dava, ad esempio, l’educazione familiare e scolastica.
Per stimolare la socialità e la vita di gruppo vengono inol-
tre organizzate uscite culturali e gite-studio: tra le mete
più caratteristiche vanno citate sicuramente la Palestina,
nell’ambito del corso sulla storia di Israele, e Creta, per lo
studio della civiltà minoica.
L’università degli anziani, dunque, apre la mente e forma
una cultura nuova, soprattutto in quelle materie che que-
ste persone non hanno avuto la possibilità di studiare.
Ma non si tratta solo di integrare conoscenze moderne o
specialistiche. L’università degli anziani contribuisce so-
prattutto a creare quel legame con gli altri che fa senti-
re la persona meno sola. In primo luogo si sta in gruppo,
studiando insieme ai corsi e ai seminari. Ma il valore ag-
giunto di queste partecipazioni si ha soprattutto durante
le uscite di istruzione, i viaggi all’estero e tutte le uscite e
gli incontri al di fuori dei corsi. Il legame che si crea tra gli
allievi durante i
corsi o le usci-
te di istruzione
incoraggia in-
fatti a cercarsi
e rivedersi poi
anche al di fuori
dell’aula, talvol-
ta coinvolgen-
do gli insegnan-
ti stessi.
Non è diffici-
le leggere nel
volto di queste
persone la gio-
ia data dall’apprendere nuove cose e dall’avere accanto
persone a loro volta felici di condividerle in un atmosfera
serena e rilassata. Le interrogazioni e gli esami qui non
servono, tant’è la voglia di immagazzinare nuovi signifi-
cati e nozioni.
Sicuramente anche Carla si starà divertendo studiando
l’inglese o la storia naturale, ma soprattutto saprà tra-
smettere agli altri corsisti la sua passione per il sapere e
la sua curiosità.
Storie di vita
uniVersità aduLti/anziani - istituto n. rezzara
info: 346 8771659 (segreteria thiene)
QUANDO LA
NON HAulturac
Foto di gruppo per gli “allievi” thienesi dell’Istituto N. Rezzara.
7170
CON LA
L’etichetta discografica thienese amplia i propri orizzonti ed apre ai talenti pop sfornati dal contest I Make Music.Perché la musica è sicuramente una passione, ma a volte può diventare anche una professione
Prendi dei giovani talenti con spiccate doti musicali, ag-
giungi un concorso che possa valorizzarli e metterli in
vetrina anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie,
mettici poi dei professionisti seri e qualificati con una
riconosciuta esperienza in ambito musicale, e completa
il tutto con un etichetta discografica che possa seguire
con passione e competenza gli aspetti legati alla direzio-
ne artistica, produzione e promozione di un prodotto mu-
sicale prestando attenzione anche alle nuove e cangianti
logiche distributive dal mercato discografico. Con questi
ingredienti la strada verso il successo, se non spianata, è
comunque più semplice da percorrere!
Nell’area thienese tutto questo già c’era, ma aspettava
solo di essere combinato nel modo più opportuno. A que-
sto sicuramente devono aver pensato Riccardo Brazzale
e Bruno Grotto, rispettivamente l’anima artistica e quella
manageriale dell’Istituto Musicale Veneto Città di Thie-
ne, nonché fondatori dell’etichetta discografica Alma Re-
cords. Alma – il cui acronimo sta per Associazione Lidia
per la Musica e l’Arte – è nata qualche anno fa legandosi
sostanzialmente alla Lydian Sound Orchestra diretta da
Brazzale e ai musicisti e jazzisti che con lui collaborano.
L’etichetta sta intraprendendo ora un nuovo percorso al
di fuori dei sentieri jazzistici, con l’inaugurazione di una
‘collana’ dedicata ai giovani emergenti lanciati dal fortu-
nato contest I Make Music, il concorso promosso dall’I-
stituto Musicale con il sostegno del Comune di Thiene e
della Regione del Veneto.
“Ci sono già state due edizioni del concorso, mentre pro-
prio ora è in fase di lancio la terza per l’anno 2011. – rac-
conta Bruno Grotto - Della prima edizione sono da poco
visibili e tangibili i frutti concreti. Si pensava pertanto
a come dare visibilità a questi prodotti dovendo conte-
stualmente rivedere la filosofia del portale associato al
contest, inizialmente improntato su una logica
peer-to-peer, un sistema di condivisione che
nel frattempo è stato dichiarato illegale. E quin-
di l’idea di creare una sinergia tra IMM e Alma
Records e di configurarli come vasi comuni-
canti è venuta da sé, in modo naturale”.
Alle otto produzioni di jazz attualmente in
portfolio si aggiungono quindi ora i cd di Sofia
Borgo e di Anna Martini, le vincitrici della cate-
goria cantautori ed interpreti del primo IMM.
“Con l’ingresso della collana IMM intendiamo
aprire Alma Records anche ai giovani e al pop
e, in prospettiva, a quei talenti che in generale
riterremo interessanti. – afferma il direttore ar-
tistico Riccardo Brazzale – Vogliamo crescere
come realtà, per poterci configurare come una
sorta di casa discografica vera e propria. Non è affat-
to semplice e lo sappiamo bene, anche perché ci si va
a confrontare con il fronte delicato della distribuzione.
Partiamo comunque piano, un passetto alla volta e con
i piedi ben piantati a terra”. Una scelta indubbiamente
coraggiosa, considerato che il mercato discografico sta
vivendo una crisi spaventosa, direttamente collegata alle
nuove forme di distribuzione e fruizione della musica.
un’etiChetta
NELL’MUSICA ANIMA
Th young
72
“Per il 90% la musica non viene più venduta attraver-
so il cd – conferma Grotto - ma attraverso la cosiddet-
ta liquefazione in formato mp3, su siti come iTunes,
Amazon e simili, per essere poi consumata attraverso
i pc, gli smartphone ed i telefonini.Il supporto fisico è
tuttavia ancora necessario, quanto meno per attivare
una distribuzione legale fatta in modo serio e regolata
dalle norme Siae, cui ci atteniamo scrupolosamente,
e poi come ‘biglietto da visita’ dell’artista. Il nostro
progetto dà l’opportunità di incidere un cd e di vei-
colarlo poi attraverso questi nuovi canali di vendita”.
Non solo, perché si sta lavorando, in sostanza, per
poter offrire un supporto a 360° agli artisti emergenti
che faranno capo all’etichetta: dalla registrazione in
studio con l’accompagnamento di robusti arrangiato-
ri, all’incisione del cd, dall’aspetto editoriale con la di-
sponibilità di fotografi e grafici d’alta professionalità,
alla preparazione stessa dei ragazzi alla consapevo-
lezza del mondo reale, del cosiddetto show-business.
Alma Records vuole far si che per alcuni ragazzi la
musica possa trasformarsi da passione a lavoro e
vero e proprio. Chiaramente l’Istituto Musicale è chia-
mato ad un ruolo di primo piano in tutto ciò, soprat-
tutto per quanto riguarda la parte formativa e profes-
sionalizzante. Con un occhio di riguardo non più solo
agli elementi di composizione, ma anche agli aspetti
performativi. “Oggi non solo è necessario sapere
suonare ed essere preparati sotto l’aspetto tecnico-
formale, ma è altrettanto importante saper stare su
un palco ed emozionare il pubblico” evidenzia Grotto.
“E’ chiaro che la padronanza di uno strumento o della
propria voce sta alla base di tutto. Chi affronta questo
percorso professionale deve sapersi anche muovere
sul palco, deve avere una dizione corretta, risultare
comunicativo. – gli fa eco Brazzale - Non solo. Perché
c’è poi anche una parte non trascurabile che riguarda
l’organizzazione: banalmente, dal sapere come si usa
un microfono, come si fa una scaletta, come modu-
larla in base al locale nel quale ci si trova ad esibirsi.
Vogliamo insomma fornire tutti gli strumenti per ar-
rivare a ciò”.
La sfida è ambiziosa ma competenze, idee e progetti
non mancano. Il territorio di Thiene e l’alto vicentino,
d’altro canto, possono già annoverare alcune espe-
rienze di successo in questo ambito (si pensi ai Lost
ed i Suneatshours) e pullula di giovani che hanno la
musica nell’anima e che non aspettano altro che ave-
re l’opportunità di poter farsi ascoltare e di poter di-
mostrare il proprio valore.
Non si fa fatica a pensare che Alma Records, con il
prezioso supporto del contest IMM e dell’Istituto, pos-
sa davvero centrare l’obiettivo di sfornare dei talenti
di successo.
La musica è la tua passione, il tuo sogno, ogni tuo pensiero?
È arrivato il momento di farti sentire!
Nel 2011 parte la terza edizione di i make music, il contest rivolto ai talenti tra i 16 e i 30 anni nelle categorie band, cantautori, interpreti e giovanissimi.maggiori informazioni su www.imakemusic.it
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