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ANNO 56 - N. 2LUGLIO 2016

PERIODICO QUADRIMESTRALE DELLA SEZIONE A.N.A. DI BRESCIAFondato nel 1961 - copie stampate 13.500 - in omaggio ai soci

poste italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/2/2004) art. 1 comma 2, DCB Brescia

Rezzato,una grandesezionale

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINISezione di Brescia

e-mail: [email protected]

Direttore Editoriale: Gian Battista TurriniDirettore Responsabile: Massimo CortesiComitato di Redazione: Franco Richiedei, Giuseppe Lamberti

Hanno collaborato: Piero Cravotti, Battista Ravelli, Gianpaolo Cazzago,Ferruccio Casali, Enzo Rizzi, Domenico Castelnovo

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Autorizzazione del Tribunale di Brescian. 15/2012 del 19/07/2012

Stampa: REGGIANI S.p.A. - Via Rovera 40- 21026 Gavirate (VA)

Abbonamento: 10,00 euro all’annocontattare la segreteria sezionale allo 030 2003976

APPUNTAMENTISEZIONALI

AGOSTO14, Marmentino:25° del monumento

SETTEMBRE3, Cologne: 90° di fondazione e

seduta del consigliodirettivo sezionale

4, Mazzano: 90° di fondazione

11, Monte Guglielmo:14^ Alpinata in Golem

12, Travagliato: inizio trofeo CarloCocchetti - garadi bocce

24, Travagliato: finali torneo dibocce

25, Molinetto: 80° di fondazione

OTTOBRE2, Paderno F.C. 85° di fondazione9, Gussago: inaugurazione nuova

sede13, sede: consiglio direttivo23, Comezzano Cizzago:

60° di fondazione30, Castelmella: inaugurazione del

nuovo Gruppo

NOVEMBRE10, sede: consiglio direttivo12: serata di chiusura

dell’attività sportiva13, Pavone Mella: 10° di fondazione19: serata chiusura

attività CommissioneGiovani

27, Liceo Leonardo:riunione Capigruppo

DICEMBRE4, pranzo auguri della

Protezione civile8, Sarezzo: 85° di fondazione

APPUNTAMENTINAZIONALI

SETTEMBRE18, Paluzza (UD): 44° campionato di

di corsa in montagnaOTTOBRE16, Desenzano: Raduno del II Rgpt.

SOMMARIOSommarioProssimi appuntamenti 2La parola al Presidente 3Adunata sezionale 4Campionato nazionaledi marcia in montagna a Sarezzo 8Pellegrinaggio Giovani 10Fanfara Tridentina: risolta la questione 12Gita sul pontile di Christo 14Riflessioni rosa 15In servizio per il Giubileo 15Adunata Nazionale 16Esercitazione dolomitica TT.AA. 2014^ Alpinata iIn Guglielmo 21Gruppo sportivo 22Gli eroi della Grande Guerra 24Ossigeno 26Raduno del II Rgpt. 27Zona franca 27Visti da vicino 29Scuola Nikolajewka 29Vita dei Gruppi 30I Caduti della Caserma Campellio 32Protezione CivileI nostri soci andati avanti 42Anagrafe alpina 44Un sito internet tutto nuovo 45Il presidente incontra i Reduci 45Congratulazioni 46

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La parola al Presidente

Abbiamo trascorso una prima-vera ed un inizio estate arroventati, nontanto dal clima meteorologico, ma dauna vicenda di per sè marginale, se nonfosse stata strumentalizzata ad arte ese i “media” non avessero concessotanto spazio ad alcuni personaggi incerca di notorietà che, con la masche-ra dello spirito alpino, hanno cercato disfruttare il clamore che un dissensointerno alla nostra famiglia alpina puòsuscitare.

E’ di queste ore la notizia che laCommissione Legale Nazionale (a cuisi erano rivolti alcuni componenti la fan-fara per far annullare ilcommissariamento) ha riget-tato la richiesta legittimando,di fatto, il provvedimento del-la Sezione, facendo contem-poraneamente crollare, in unattimo, tutto il castello costru-ito intorno con la complicitàdi alcuni Capigruppo che (ososperare in buona fede) han-no preso per oro colato ciòche è stato loro fatto crederesenza verificare le ragionidella controparte.

Il buon senso dice cheprima di schierarsi si debba-no sentire entrambe le cam-pane; inoltre vanno sempreprivilegiate le istituzioni e non

ci si deve mai legare ai nomi o allesimpatie.

A questo punto, dopo la sen-tenza della Commissione Legale Na-zionale, aspetto la prossima mossa deicomponenti la fanfara. Da parte no-stra c’è sempre la massima disponi-bilità: come ho già avuto modo di direnella riunione del 25/05, solo chi sene è andato può tornare, alle nostrecondizioni naturalmente (fanfara co-stituita da soli alpini).

La sede è sempre aperta a chivuole collaborare: possiamo offrire ilservizio degli strumentisti che, nelfrattempo, ci hanno dato la disponi-bilità a costituire un nuovo organicoper sostituire eventuali carenze. E’evidente che, dato il comportamentotenuto in questi mesi, qualcuno do-vrà essere escluso. Per essere chia-ri ecco la proposta: fanfara“Tridentina” di nuovo al servizio del-la Sezione di Brescia con referenteunico, per l’organico, nella personadel maestro (o direttore) che si rap-porta con il Commissario, garanteper l’attività istituzionale.

Ove non fosse possibile trova-re un accordo, tanto vale toglierci

quest’unghia incarnita che da fastidio(e a volte fa anche male), con un pic-colo intervento chirurgico. Dopo nenascerà sicuramente un’altra miglio-re.

Anche se quest’argomento hapolarizzato l’attenzione facendo pas-sare tutto il resto in secondo piano, lanostra attività è stata comunque in-tensa, costruttiva e gratificante: otti-ma Adunata Nazionale ad Asti; ec-cellente Adunata Sezionale a Rezzato/Virle; maestoso Campionato Naziona-le di marcia alpina a Sarezzo; manife-stazioni di gruppo senza soluzione dicontinuità; intenso lavoro delle variecommissioni e dei vari settori dellasezione; prime soddisfazioni per l’uti-lizzo della casa di vacanze di Irma eottimo risultato del nostro turno, final-mente completo, con positivi riscontridel nuovo direttore, di genitori e uten-ti; intenso lavoro burocratico perl’ottenimento dell’autorizzazione al“Progetto Maniva” che finalmente èarrivata proprio in questo inizio di ago-sto.

Dopo tanto lavoro, apprestia-moci a godere alcuni giorni di merita-to riposo: quando verrà recapitato il

giornale, molti lo avranno giàfatto, altri approfitteranno de-gli ultimi scorci d’estate, maper tutti ci dovrà essere l’im-pegno a rientrare con la con-sueta “voglia di fare”che ca-ratterizza i soci della nostraAssociazione.

Su le maniche, dunque,per affrontare un autunno chesi preannuncia più che impe-gnativo.

Buone vacanze

Gian Battista Turrini

Rimettiamoci in cammino

Dedicata al mio amico Andrea

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ADUNATA SEZIONALE

Sabato: aziende e monumentiUn’Adunata Sezionale coinvol-

gente e partecipata: è stata quella or-ganizzata dalle Penne Nere dei Grup-pi di Rezzato e Virle che, da aprile, havisto susseguirsi numerosi appunta-menti ed eventi sempre premiati daun notevole afflusso di cittadinirezzatesi ed Alpini.

Sabato 4 giugno si è così giuntialle battute conclusive dell’Adunatacon la visita in mattinata alle realtàproduttive locali, cominciataall’Autosalone del Gruppo Bossonidove i rappresentanti della Sezione, gliAlpini e gli ospiti sono stati accolticalorosamente dagli addetti per uncoffee break e hanno potuto prende-re visione tra l’altro delle ultime novi-tà del panorama automobilistico ita-liano.

Subito dopo ci si è trasferiti allasede dell’Italcementi, cementeria at-tiva dal 1964 ed ammodernata di re-cente con diversi interventi, di cui conla guida degli addetti si sono potutevedere le diverse linee di produttive.La visita all’enorme struttura, con piùdi cento dipendenti, ha compreso an-che la salita sulla cima del forno a torreda dove l’occhio può spaziare su unavasta area della nostra provincia e sullacava di Monte Marguzzo, luogod’estrazione del materiale necessarioal cementificio.

L’ultima tappa del mattino èstata, infine, alle Officine MeccanicheRezzatesi dove, accolti dai proprieta-ri, i fratelli Marco e Franco Bonometti,si è svolto un approfondito tour del-l’intera azienda, con le sue modernis-sime ed automatizzate linee di produ-zione di componenti per le più impor-tanti case automobilistiche italiane estraniere, terminato con un momentoconviviale offerto dalla stessa ditta.

Nel pomeriggio le Penne Nererezzatesi, con i gagliardetti dei purtrop-po pochi Gruppi della nostra Sezionepresenti, si sono ritrovate al ParcoGoini di Virle, da dove ha preso le

mosse la sfilata giunta fino al Monu-mento ai Caduti, di fronte al quale si èsvolta la cerimonia dell’Alzabandieraed è stata deposta una corona d’allo-ro. Subito dopo ci si è trasferiti al ParcoFerrari di Rezzato per un secondocorteo che, sempre accompagnatodalla Fanfara Valchiese, ha raggiuntoun altro Monumento per gli onori aiCaduti.

Terminato il carosello della Fan-fara Valchiese di fronte al palazzomunicipale, si è tenuto l’incontro uffi-ciale con l’amministrazione comuna-

le e lo scambio di doni tra il SindacoDavide Gaicomini ed il PresidenteGian Battista Turrini, con il primo cheha consegnato le chiavi del paese ri-cevendo in cambio il Crest della Se-zione, i Gruppi ed i generali degli Alpi-ni Carlo Calenco e Willibald Schenk.

Quest’intensa giornata si èquindi conclusa nella chiesa parroc-chiale di Virle, dove i cantori dei cori“Alte Cime” e “Predelle” hanno datovita ad un’esibizione a lungo applau-dita dal numeroso pubblico presente.

Giuseppe Lamberti

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ADUNATA SEZIONALE

Domenica: duemila in sfilataOgni anno a giugno qualche

migliaio di alpini provenienti da tuttala Sezione invade pacificamente lestrade di un Comune in occasionedella tradizionale Adunata Sezionale.Quest’anno il comune prescelto è sta-to Rezzato, che celebrava, inoltre, il90° anniversario di fondazione del lo-cale Gruppo, che per l’occasione hacoinvolto nel duro lavoro organizzativoanche i “fratelli” di Virle Treponti, unGruppo più piccolo, nei numeri, ma nonper questo meno avvezzo alle grandiimprese.

Già prima delle 9 del mattinoparecchie centinaia di alpini affolla-vano il parco di Virle, dove si è tenutol’ammassamento. La presenza dichioschi, stand gastronomici, la possi-bilità di scambiare quattro parole al-l’ombra dei grandi alberi che davanoun po’ di sollievo dal caldo, ha resomolto piacevoli questi momenti pre-cedenti la sfilata, che ha preso il viaregolarmente alle 9:45.

La sfilata si è conclusa alpalazzetto dello sport dove Don Lo-renzo Cottali, ha presieduto la cele-brazione eucaristica. La S. Messa èstata preceduta dai tradizionali discorsicon i quali le autorità presenti hannoporto il loro saluto ai convenuti: il Sin-daco di Rezzato, il Consigliere Na-zionale Luciano Zanetti, e infine il Pre-sidente della Sezione di Brescia GianBattista Turrini.

La S. Messa è stata animatadai bravi cantori della corale di SanCarlo, e dalle simpaticissime ragazzedel coro “Le Zanzarine” della parroc-chia di San Giovanni Battista.

La domenica è proseguita al-l’interno del capannone della ditta “IDoor” dove si è tenuto il tradizionalepranzo con il passaggio della steccaal Gruppo di Cogozzo che ospiteràl’importante appuntamento alpinol’anno prossimo.

Franco Richiedei

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ProCiv, interventi a Rezzato...ADUNATA SEZIONALE

In marzo ed aprile Rezzato havisto due interventi da parte dei vo-lontari del nostro nucleo P.C. concor-dati nell’ambito dell’Adunata Seziona-le. Il primo, il 12 marzo, ha visto 30volontari della Sezione impegnati nel-la pulizia del bordo della carreggiatadi via Giovanni XXIII, nella zona suddi Rezzato, con l’eliminazione dellepiante infestanti al fine di migliorarela visibilità del vicino incrocio.

Il secondo appuntamento, svol-tosi il 16 aprile, con operazioni di puli-zia in via degli Alpini, la strada collinarea nord del paese che conduce al rifu-gio “Aldo Vitali”, sede del Gruppo Al-pini rezzatese, con un ulteriore inter-vento di finitura ancora in via Giovan-ni XXIII.

Queste operazioni hanno vistol’impegno di ben 80 volontari, suddivi-si in 4 squadre, la prima delle quali si èoccupata di terminare la sistemazionedell’area posta sul ciglio destro di viaGiovanni XXIII con la pulizia e lamessa in sicurezza del vecchio murodi cinta totalmente nascosto dalla ve-getazione. Le altre squadre hannoprovveduto al taglio delle piante peri-colanti che minacciavano l’integritàdella linea elettrica che assicura l’ap-porto di energia al rifugio. Un inter-vento di non facile realizzazione, datala notevole altezza degli alberi e la pen-denza del terreno: difficoltà che han-no ancora una volta messo in eviden-za la professionalità e la competenzadei nostri bravi Alpini che vi hanno par-tecipato.

A tutti i volontari impegnati neidiversi cantieri vanno un meritatoplauso ed un sentito ringraziamento,così come alle due ditte che hannofornito i mezzi necessari per eseguirei lavori in totale sicurezza.

Un doveroso ringraziamento vaanche ai volontari del Gruppo di Pro-tezione Civile Antincendio Boschivo“Monte Regogna” di Rezzato per lafattiva collaborazione.

...e in Val Camonica Oltre agli appuntamenti legati

all’Adunata Sezionale, la nostra P.C.ha pertecipato, sabato 18 giugno, con46 Volontari all'esercitazione del 2°Raggruppamento in Vallecamonica.

Il tutto si è svolto secondo iconsueti programmi, e nei tempi sta-biliti.

Armati di motoseghe,decespugliatori e ogni altro utensileadatto allo scopo, ma soprattutto ditanta voglia di lavorare, anche in que-sta esercitazione i nostri Angeli custodihanno fatto il loro dovere. Mi correl’obbligo, da queste pagine, fare a tut-ti i Volontari i complimenti, sia peril lavoro fatto, sia perchè, cosa anco-

ra più importante, nessuno ha avutobisogno del cerotto.

A nome del consiglio sezionalee di tutti gli Alpini un grande grazie aiVolontari che hanno partecipato.

Il Coordinatore Battista Ravelli

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ADUNATA SEZIONALE

Mostra e libro, per la cultura

Gara di corsa in montagnaADUNATA SEZIONALE

Due iniziative culturali hanno arricchitol’Adunata Sezionale di Rezzato. Una, la mostradedicata alla Prima Guerra Mondiale è stata alle-stita per oltre 15 giorni e ha consentito ai rezzatesie non solo di vedere da vicino sia reperti storiciinerenti al grande episodio bellico sia materiale fo-tografico che ricostruiva e dava testimonianza del-la vita degli Alpini al fronte e nelle retrovie.

Una serie di pannelli fotografici illustravaanche tutte le attività della nostra Sezione, dal CoroAlte Cime alla Casa di Irma, alla ScuolaNikolajewka ecc.

Una serata è stata dedicata anche alla pre-sentazione, a cura del Past President Davide Forlani,del libro “Peana per il mulo” scritto dal Col. AmerigoLantieri de Paratico, volume che, grazie anche auna ricca documentazione fotografica realizzatadallo stesso autore, ha reso onore al quadrupede,fedele compagno delle Truppe Alpine dalla fonda-zione fino alla fine degli anni ‘80 in pace come inguerra, protagonista di episodi diventati quasi leg-gendari soprattutto in terra di Russia.

Come già avviene da qualcheanno in occasione della Adunata Se-zionale, il gruppo ospitante si fa cari-co anche della organizzazione di unagara sportiva nell’ambito del calenda-rio sportivo.

A Rezzato il 45 maggio si è di-sputato il Trofeo “Ferruccio Panazza”,la gara di Corsa in Montagna, che havisto la partecipazione di 44 atleti. Lavittoria, per quanto riguarda la classi-fica assoluta è andata a RiccardoMorandini, del Gruppo di BotticinoSera, mentre la classifica dei Gruppivede Marcheno al primo posto.

Una bella occasione di sport, diaggregazione che ha fatto da buonpreludio al grande e meritato succes-so dell’Adunata Sezionale che avreb-be visto protagonisti i Gruppi diRezzato e Virle due settimane dopo e

che grazie anche a questo avvenimen-to sportivo hanno dato dimostrazionedella notevole capacità organizzativa,della coesione tra i loro alpini e so-

prattutto della grande voglia di lavo-rare. Complimenti ai Gruppi diRezzato e Virle anche per questoevento.

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PER IL CAMPIONATO NAZIONALE ANA

Quattrocento marciatori da tut

Il 26 giugno scorso il GruppoAlpini di Sarezzo ha organizzato la 44^edizione della gara nazionale di mar-cia di regolarità a pattuglie.

La mattina si sono presentatealla partenza ben 113 pattuglie, pro-venienti da tutta Italia. La gara si èsvolta senza nessun intoppo, grazie al-l’indubbia capacità delle Penne Neresaretine di organizzare questo tipo dimanifestazioni. Le classifiche sonopubblicate sul sito www.ana.it men-tre alla pagina seguente viene dato ilrisultato delle sole pattuglie brescianeche vi hanno partecipato.

La gara ha avuto un bel prolo-go il giorno precedente, quando sottoun sole martellante, nel pomeriggio, ci

si è ritrovati, concorrenti, autorità, rap-presentanti del CDN e della Sezionedi Brescia, nella sede del Gruppo diSarezzo per una breve cerimoniadell’alzabandiera; si è poi formato unlungo corteo che ha sfilato per le viedel centro abitato (e anche oltre), perarrivare in Piazza Cesare Battisti dovesono stati resi gli onori ai Caduti, e leautorità presenti hanno porto il salutoa tutti i presenti: il Sindaco che harimarcato come il duro lavoro portisempre buoni risultati, e il lavoro fattodagli alpini di Sarezzo lo dimostra; ilPresidente della Sezione Gian Batti-sta Turrini, che ha elogiato il Gruppoper il lavoro fatto; Giorgio Sonzogni inrappresentanza della Sede Nazionale

che con un lungo discorso ha rimarcatopiù volte cosa voglia dire essere alpinie avere lo spirito alpino.

Al termine dei discorsi ci si èportati in chiesa per la S. Messa, pre-sieduta dal Parroco Don CamilloPedretti, che ha pronunciato una del-le più belle omelie alpine degli utlimianni: non si è perso in lodi sperticatealle Penne Nere ma ha intrecciato lavita alpina e anche militare con il van-gelo della domenica intessendo un di-scorso tanto profondo quanto sempli-ce e apprezzato da tutti i fedeli.

Al termine della funzione, ilGruppo ha offerto la cena a tutti i pre-senti.

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Classifica degli altletibresciani

6° posto:CONTESSA PIERGIACOMOFONTANA CRISTIANROVETTA GIORDANO7° posto:SCHIVARDI GIOVANNIONGARI STEFANOARRIGHINI MARCO8° posto:AGUSCIO ANGELOCADEI LUIGITERZI OSCAR15° postoSULAS MARIOPALINI GERARDOBERTELLA MARCO21° postoCRESCINI MARIOFAUSTI TIZIANOSANTINA NICOLA28° postoAMADINI LORENZOARAMINI TULLIOPEVERONI GIANPAOLO

Sezione di Brescia: 1° posto

Le classifiche completesi possono consultaresu www.anabrescia.it

Classifica Sezioni

i da tutta Italia in gara a Sarezzo

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PELLEGRINAGGIO GIOVANI

Tonale, Ortigara, Cortina,Pocol, Falzarego, Redipuglia,Cargnacco, Monte Grappa, Montello,Isola dei Morti, Fagaré, Rovereto eTrento: la lista dei luoghi raggiunti daigiovani Alpini bresciani sul sentiero delricordo continua ad arricchirsi ed ègiunta a comprendere il 2 luglio scor-so l’Ossario del Monte Cimone, il ci-mitero dei Crosati ed il Sacrario delPasubio.

Partiti come sempre di buonmattino, gli ottanta partecipanti al Pel-legrinaggio 2016 passando per il pic-colo paese di Tonezza sono giunti allavetta del Monte Cimone, località alcentro di asprissimi scontri proprio trala primavera e l’autunno di cento annifa. Il Cimone, infatti, era stato occu-pato da reparti austro-ungarici duran-te l’offensiva del maggio 1916 e ri-preso dagli Alpini del battaglione “ValLeogra” e dai fanti del 154° Reggi-mento “Novara” il 23 luglio successi-vo: falliti tutti i tentativi di imposses-sarsi nuovamente delle posizioni chepermettevano di osservare i movi-menti italiani nel fondovalle, gli austria-ci decisero così di annientare la posi-zione italiana con una potente mina.In 23 giorni di duro lavoro scavaronouna galleria che, riempita con oltre 14tonnellate di esplosivo, venne fattasaltare all’alba del 23 settembre 1916sconvolgendo la cima del monte: laforza dell’esplosione distrusse le trin-cee italiane, seppellendo oltre millesoldati della Brigata “Sele” e permet-tendo agli austro-ungarici di riconqui-stare definitivamente il Cimone.

Arrivando dal sentierol’Ossario, costruito sull’orlo dell’enor-me cratere creato dalla deflagrazioneed inaugurato nel 1929, col suo carat-teristico tetto cilindrico è apparso d’im-provviso davanti ai nostri occhi comeun’isola emergente dal mare di nuvo-le della vallata sottostante. Giunti sulfondo della voragine, da dove una lun-ga e ripida scalinata porta al sacello

ed all’altare realizzato con un massoresiduato dello scoppio della mina, cisiamo inquadrati e, con il Vessillo del-la nostra Sezione ed i 15 gagliardettidei Gruppi presenti, sotto una pioggiainsistente ma per fortuna di breve du-rata, abbiamo deposto con una sem-plice cerimonia una corona d’alloro inricordo di tutti i Caduti. Tra la pioggiae le nuvole che nascondevano la pia-nura e le alture circostanti, le notedella “Leggenda del Piave” e del “Si-lenzio” in quest’atmosfera ovattatasono risuonate amplificate nelle valli

e lungo i pendii creando un momentodi grande emozione e suggestione da-vanti alla lapide dedicatoria che ricor-da a tutti come “Sepolti da mina ne-mica qui dormono mille figli d’Italia”.

Al termine della cerimonia,dopo aver scattato le consuete foto-ricordo a quello che può essere defi-nito uno dei più significativi monumentipresenti in Italia, abbiamo ripreso ilsentiero tra i boschi per tornare aipullman, non senza esserci comunquesparpagliati per visitare ed esplorare inumerosi trinceramenti ed

All’Ossario del Monte Cimone e al

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apprestamenti difensivi austriaci an-cora presenti sulla stretta dorsale cheporta al Cimone, recuperati con peri-zia in questi anni.

Durante il ritorno a Tonezza siè però deciso di fare una fermata nonprevista al cimitero dei Crosati: qui,fin dal 1916, erano stati sepolti i Ca-duti austro-ungarici del settore, acco-gliendo nel dopoguerra anche quelli dialtri cimiteri vicini fino a contare ben1036 tombe. Rimpatriate nel primodopoguerra le salme dei Caduti noti etrasferiti nel 1965 al Sacrario Militaredi Cittadella gli ultimi 579 ignoti, l’areaè rimasta zona sacra e, negli ultimianni, i fanti di Tonezza e della zonaVicenza 3, nonché la Croce Nera au-striaca, ne hanno curato il ripristino ela salvaguardia. E proprio un volonta-rio dell’Associazione del Fante ci haaccolto illustrandoci la storia di que-sto tipico cimitero di guerra, ora de-nominato “Monumento alla concordiaed alla pace”, ed accompagnandociin una interessantissima visita dell’in-tera struttura, compresa la piccolaguardiola-museo costruita lì vicino peraccogliere i visitatori.

Terminata quest’inaspettatama coinvolgente visita, abbiamo quin-di raggiunto la nostra meta finale, ilSacrario Militare di Valli del Pasubiosvettante sul Colle Bellavista dal 1926.Data l’ora, con le tavole e le panchemesse a disposizione dagli Alpini delGruppo di Rovato (che ringraziamoancora per l’ottima idea avuta) è sta-ta allestita nel parcheggio una maxi-tavolata con vista sul massiccio delPasubio e sul rifugio Papa, che appa-rivano di tanto in tanto tra le nubi.Concluso il lauto pranzo, i partecipan-ti si sono dedicati alla “scoperta” diquesto imponente Sacrario, nella cuicripta centrale sono custodite le sal-me di 70 decorati al Valor Militare edel Maresciallo d’Italia GuglielmoPecori Giraldi, comandante della 1ªArmata, mentre ai lati in due stretticorridoi si trovano i loculi con i resti di

oltre 5.000 Caduti, di cui ben 3.500ignoti.

Sull’altro lato del Sacrario sitrova invece l’ingresso al Sacello dadove, tramite strette scale in pietra emetallo, si può raggiungere la partesommitale della torre conun’amplissima visuale del panoramae delle montagne circostanti.

A concludere la giornata è sta-ta, quindi, la visita al piccolo ma benrealizzato Museo della 1ª Armata co-struito vicino al Sacrario: all’internosono presentati alcuni dei protagonisti

italiani della Grande Guerra, mentrediverse ambientazioni, dalla trincead’alta montagna alla baracca coman-do dall’arma aerea ad una replica del-l’ingresso della Strada delle 52 Galle-rie, permettono di immedesimarsi neicombattenti e rivivere le sensazioniprovate dai soldati in trincea.

I giovani della Sezione ricorda-no a tutti di tenersi pronti per il Pelle-grinaggio del prossimo anno, sempresulle orme dei Padri.

Giuseppe Lamberti

e e al Sacrario del Pasubio, in 80

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FANFARA TRIDENTINA: RISOLTA LA QUESTIONE

Non basterebbe, forse, un in-serto di otto pagine per raccontare inogni suo particolare la vicenda che stainteressando la nostra Sezione; cer-chiamo di fare chiarezza una volta pertutte, sulla sua posizione senza la pre-tesa di convincere chicchessia.

A scatenare il tutto, è stato ilsocio Pescatori, che ha portato a co-noscenza di quei “pochi” che non losapevano ancora, che nella fanfarasuonava un non alpino, bacchettando,contestualmente i vertici sezionali cheandavano in giro a vantarsi di avereuna fanfara di alpini DOC.

Il presidente Turrini dopo averincontrato il direttivo della fanfara,appura che non uno ma 5 o 6 elemen-ti (la quantità esatta e i nomi ancoraoggi non è dato saperli) sono nelle stes-se condizioni. Espone il problema alConsiglio ed insieme ad esso decidedi commissariare il direttivo (non tut-ta la fanfara). L’invito del Commis-sario Barbieri, è di rientrare nei ran-ghi, ringraziare i suonatori “ aggiunti”e riprendere la consueta attività (so-prattutto Asti e Rezzato). Questo in-vito sortisce l’effetto contrario e gliestranei vengono “invitati” a rimane-re. Anzi il buon Riccardo Zucchini(musicante della Fanfara ma senzaalcun incarico “istituzionale”) si pre-senta in Sede Nazionale a far valerele proprie ragioni, forte del fatto cheuna disposizione del CDN relativa aicorpi bandistici alpini permette la pre-senza di non alpini, purché iscrittiall’ANA. Poiché la Sezione di Bre-scia, nella sua splendida autonomia,non lo fa più da 10 anni, ecco l’occa-sione per tentare il ribaltone. In sedenazionale trova un ascoltatore com-prensivo nella persona del Vice presi-dente vicario in scadenza, il camunoFerruccio Minelli che, trovando otti-mo il “fumus persecutionis” lo accom-pagna dal responsabile della Protezio-ne civile nazionale Giuseppe Bonaldi,proponendogli di far sfilare davanti ai

suoi la Fanfara di Zucchini, in occa-sione dell’Adunata Nazionale di Asti.Bonaldi, avendo più buon senso del no-stro Camuno, telefona a Turrini perchiedere lumi e, declina gentilmentel’auto-invito dello Zucchini. Da quelmomento ognuno è andato per la suastrada.

La fanfara ha cambiato sede eragione sociale, si è stabilita aRoncadelle, guardandosi bene dal re-stituire divise e strumenti, portandosivia anche il nome e trasformandosi inuna associazione culturale musicale.Magliette nuove, sfilamento davantialle delegazioni estere ad Asti, sten-dardo nuovo ecc. ecc. sotto unacamuna ala protettrice.

Mentre tutto questo prendevacorpo, il buon Zucchini, interpretandodisinvoltamente il regolamento inviauna lettera e telefona ai Capigruppoper ottenerne il conforto, raccoglien-do un discreto numero di adesioni conle quali mettere la Sezione con le spal-le al muro. Invece il Presidente, inter-pellato da alcuni Capigruppo, decidedi convocarli tutti per spiegare chia-ramente la situazione. Il 25 maggio,alla scuola Nikolajewka, presente unbuon numero di Capigruppo, ospiti an-che alcuni componenti della fanfara,il Presidente descrive per filo e persegno lo svolgimento dei fatti, ascoltagli interventi dei Capigruppo, ribaden-do con dovizia di argomenti, la posi-zione e le motivazioni della Sezione.

Nel frattempo l’associazionemusicale si è esibita soprattutto sui me-dia provinciali a spiegare il proprio di-sagio e le ingiustizie sofferte, lancian-do proclami nel maldestro tentativo dimandare in briciole la compattezzadella Sezione.

Non avendo ottenuto granché,se non l’invito a riportare il materialee a dismettere il nome Tridentina, la“colonna Zucchini” – per tutta la fan-fara - ha convocato (sic!) una sua as-semblea dei Capigruppo, manco a dirlo

a Borgosatollo. Zucchini o chi per lui,aveva calcolato di avere a disposizio-ne molte più delle adesioni iniziali, perobbligare il Presidente ad indire unaassemblea straordinaria, dove discu-tere l’ammissione degli amici degli al-pini nella Sezione e quindi nella fanfa-ra. Invece, vuoi perchè i Capigruppohanno capito meglio la questione, vuoiper disciplina, o vuoi perché la vicen-da ha raggiunto un grado distucchevolezza insopportabile, aBorgosatollo erano rapprentati in tut-to una quindicina di Gruppi. Cosa siauscito di lì è rimasto un mistero fino aqualche giorno fa quando sui mediaprovinciali è apparsa la parola d’ordi-ne “Chiarezza e non polemiche”. Lasostanza è: “Ok, ci siamo separati,forse vi diamo indietro le divise etutto il resto, ma ora lasciateci fare,niente bastoni tra le ruote”.

A trascinare nuovamente i no-stri amici all’ennesima berciata, è statala questione sorta a Mazzano in oc-casione del loro 90° di Fondazione.Nel Gruppo militano 5 suonatori che,raccontando la loro versione, hannoposto al capogruppo (in linea con laSezione) l’aut aut: o suona la Fanfa-ra, oppure ce ne andiamo dal Gruppoe dalla Sezione! Il capogruppo sullespine, ha girato il problema al Consi-glio di Presidenza, che ad una succes-siva riunione del consiglio di Grupposi è confrontato con i rappresentantidella fanfara presenti. Dopo oltreun’ora di discussioni, i consiglieri delGruppo hanno capito da che parteschierarsi e hanno scelto di rinuncia-re all’ “Associazione” a favore dellabanda comunale.

Poichè altri Gruppi che avreb-bero potuto invitare la fanfara o nonlo hanno più fatto, o hanno ritirato l’in-vito, i nostri suonatori hanno decisoche: “sì, va bene, ma adesso bastarompere”.

Il pistolotto finale è ecumenicocon tanto di richiamo ai valori tra cui

Commissariamento convalidato da

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ato dalla Commissione legalerisalta, udite udite, l’inclusione, e poila storia, la passione, l’orgoglio, dimen-ticando però il rispetto delle regole.

Un antico proverbio latino di-ceva “intelligenti pauca” che signifi-ca: “alle persone intelligenti bastanopoche (parole o argomenti). Per con-cludere, le poche parole le scriviamoqui, adesso e una volta per tutte.1. La fanfara mira a rientrare nei ran-ghi portandosi dietro i non alpini, mala Sezione, invece, da più di 12 anninon li accetta; anzi, grazie al lavoro dimolti Capigruppo abbiamotesserato, nei primi sei mesidi quest’anno oltre 250 nuovisoci. 2. I non alpini, abusivamentein organico Fanfara, eranopresenti dal 2007; di uno ave-va avuto notizia anche l’allo-ra Presidente Forlani ma, ver-bali alla mano, aveva chiestodi porvi rimedio, dichiarando-si, a malincuore, pronto, piut-tosto, a chiudere la fanfara. 3. Nessuna segnalazione in-vece, sulla formazione dellafanfara, era stata fornita alnuovo Presidente allorquandoha incontrato le varie branchedella Sezione. 4. La situazione è andataavanti così dal 2007 perché ivertici della Sezione eranocompletamente all’oscuro diquanto nella realtà avveniva,riponendo completa fiducianel responsabile della Fanfa-ra. 5. Il problema relativo al bi-lancio per la Sezione non èmai esistito, ma è stato tiratofuori dai componenti ildirettivo della fanfara, i qualihanno snocciolato tutte le en-trate nel tempo, dimentican-dosi però di annotare le spe-se, segnate invece dal Teso-riere sezionale, con una dif-

ferenza, a passivo, di oltre 20.000euro. La Sezione si è sempre dichia-rata tranquilla nel pagare queste spe-se, perché orgogliosa di avere, cometutte le altre realtà sezionali, la fanfa-ra composta esclusivamente da alpini

La vicenda è ricca anche di al-tri capitoli, gestione fai-da-te, ingiuriee denigrazioni, beghe sui Social,Capigruppo che solo 2 anni prima ave-vano scodellato davanti al PastPresident Perona una bella unanimitàsulla decisione di non accettare i non

alpini, salvo poi trangugiarla ora.E’ successo di tutto, però a noi

è rimasto un migolino di decenza e lousiamo, intanto che la carta canta pernoi: il pronunciamento della Commis-sione Legale Nazionale che ha boc-ciato il ricorso presentato dalla Fan-fara contro il commissariamento, le-gittimando così il comportamento delCDS nei loro confronti, e che pubbli-chiamo integralmente.

Domenico Castelnovo

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IN GITA SUL PONTILE DI CHRISTO

Il Consiglio cammina sul lagoThe floating piers, ovvero i

pontili galleggianti realizzati dall’arti-sta americano di origine bulgaraChristo, che per sedici giorni hannounito suggestivamente Monte Isola,l’Isola di S. Paolo e la terraferma nonpotevano non attirare anche l’atten-zione del Consiglio Sezionale.

In due occasioni, guidato dalPresidente Gian Battista Turrini, ungruppo di consiglieri ha raggiunto lapasserella galleggiante ricoperta ditessuto arancione.

Nel secondo caso, l’escursio-ne ha avuto un ospite eccezionale,ovvero il Gen. C.A. Federico Bonato,Comandante delle Truppe Alpine.Accolto dal sindaco dell’Isola, FiorelloTurla, che ha messo a disposizioneanche un pullmino per spostarsi sinoa Menzino, l’alto ufficiale ha potutoapprezzare sia l’installazione artistica,sia le bellezze dell’isola sebina.

In entrambe le occasioni i con-siglieri ed il Comandante hanno potu-to godere della squisita ospitalità delgruppo di Monte Isola.

Sopra: il Presidente ed i consiglieri in occasione della prima escursione; sotto lavisita del gen. Federico Bonato (alla sinistra del sindaco con fascia tricolore)

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Non è semplice esprimere a pa-role il significato di essere una “don-na alpina” cioe una moglie, una mam-ma, una compagna di un alpino inCongedo. Questo, secondo me è do-vuto al fatto che un vero alpino vienecongedato solo sulla carta perché inrealtà rimane in servizio per tutta lavita. Servizio che si esplica nelle atti-vità del gruppo ANA di appartenen-za, in attività di solidarietà, protezio-ne civile, in riunioni mensili, attività dirappresentanza e molto altro. ll risul-tato ha ripercussioni nell’ambito fami-liare anche per noi donne che respi-riamo spesso lo spirito alpino condivi-dendo in casa e fuori casa esperienze

RIFLESSIONI “ROSA”

La moglie di un alpinoimportanti. Questo si traduce anchecon gesti semplici come lo spolverareil prezioso cappello che rappresentaogni nostro alpino, trattarlo con guantibianchi, senza sgualcire la preziosapenna o un po’ più complicati, comelasciarlo andare a far volontariato unaintera settimana per aiutare i più bi-sognosi...

Essere una donna alpina signi-fica anche essere pronta a lasciarlopartecipare agli eventi nazionali o se-zionali, magari rimanendo a casa conil naso incollato alla TV cercando diintravedere qualche volto conosciutoin mezzo a migliaia di penne nere.

Sicuramente impegni e compiti

più leggeri e frivoli se paragonati allesituazioni che hanno vissuto le donnedei tempi passati che si potevano soloaffidare al buon Dio guardando solouna fotografia e tirando avanti la ba-racca indossando i pantaloni.

Io come moglie di un alpino“attivo” cerco di appoggiare e soste-nere sempre le iniziative alle quali par-tecipa, incoraggiandolo a non mollaremai provando rispetto e orgoglio perl’istituzione a cui appartiene.

Donatella

“ Il Giubileo straordinario dellamisericordia, indetto da Papa France-sco, con la bolla “MisericordiaeVultus”, si concluderà il 20 novembre.

L’anno Santo arriva in un mo-mento storico delicatissimo, in cui cre-scono l’ansia e il timore per il terrori-smo e i conflitti ed é quindi importan-te che persone di buona volontà vigili-no la Porta Santa, durante l’apertura,per far percepire ai pellegrini un cli-ma di sicurezza ed attenzione.

A tal fine, il parroco della Cat-tedrale, Mons.Alfredo Scaratti, hachiesto anche la collaborazione degliAlpini, richiamandosi allo spirito di col-laborazione e di condivisione dei va-lori”; questa era l’introduzione dellalettera del parroco ricevuta dal nostropresidente il 14 dicembre 2015.

Avuto il benestare del consigliosezionale, il presidente Turrini ha in-caricato un coordinatore di gestire iturni di vigilanza, per noi un week endal mese ed alcune giornate particolaricome Natale e S. Stefano.

Non e stato difficile trovare la

In servizio per il Giubileo

disponibilità dei gruppi alpini; addirit-tura alcuni gruppi hanno chiesto dipoter fare una giornata intera, anchese il servizio richiedeva 4 alpini almattino e 4 al pomeriggio. Sono mi-gliaia i pellegrini, tanti anche stranieri,che hanno varcato la Porta Santa,complimentandosi per il servizio de-gli alpini, ai quali hanno chiesto spes-so informazioni sia sul nostro Corpomilitare sia sulla nostra Associazione.

Il nostro servizio, come quellodelle altre associazioni d’arma, funge

da deterrente per borseggiatori equestuanti, mentre il servizio di ordinepubblico è svolto in collaborazione conle forze dell’ordine coordinate dalQuestore vicario.

Per i prossimi mesi, il coordi-natore interpellerà i Capigruppo chehanno dato la disponibilità per concor-dare le modalità di partecipazione alservizio, tenendo presente che ogniturno di quattro può essere compostoda alpini di Gruppi diversi.

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ADUNATA NAZIONALE

Cerimonia del sabato

Come ormai accade da unadecina di anni il sabato dell’Adunatala nostra Sezione ha reso omaggio aiCaduti della città di Asti con la depo-sizione di una corona d’alloro al Mo-numento all’Alpino.

La mattinata di sabato 14 mag-gio, centinaia di Alpini della Sezionebresciana si sono infatti ritrovati nellevicinanze delle tribune da dove, ac-compagnato dalle note della BandaAlpina di Gemona, ha preso le mosseun lungo corteo con in testa il Vessillodella nostra Sezione scortato dal Pre-sidente Gian Battista Turrini, seguitoda una buona rappresentanza delConsiglio Sezionale e da ben 85gagliardetti dei nostri Gruppi. Un belsegno di gratitudine verso la città cheospita l’adunata.

La sfilata, attraverso le piazzeAlfieri e del Palio, si è snodata tra dueali di folla fino a giungere in piazza

In occasione dell’89ª AdunataNazionale ad Asti gli Alpini del Grup-po di Rovato hanno trovato alloggioad Acqui Terme, dove nella serata disabato si sono incontrati per un mo-mento conviviale con le Penne Nerelocali.

Domenica 15 maggio, prima diraggiungere Asti, i nostri Alpini hannovoluto rendere omaggio alla città che

li ha ospitati deponendo una coronad’alloro al Monumento dedicato aiCaduti posto in piazzetta Mafalda diSavoia. Un gesto molto toccante edapprezzato dagli acquesi, un gesto chesottolinea come l’Adunata non sia solodivertimento ma un momento per ono-rare la memoria di chi è andato avanticompiendo il proprio dovere per laPatria.

Non solo divertimentoGRUPPO DI ROVATO

Libertà di fronte al Monumento all’Al-pino donato nel 1972 alla città dallaSezione di Asti in occasione del cen-tenario di fondazione del Corpo degliAlpini, dove il Presidente Turrini, af-

fiancato dai Presidenti emeriti SandroRossi e Davide Forlani, ha reso glionori ai Caduti a nome di tutte le Pen-ne Nere bresciane.

Giuseppe Lamberti

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Il Commissariato Generale perle Onoranze ai Caduti in guerra (det-to “Onorcaduti”) ha il compito dell'al-ta sorveglianza di otto zonemonumentali di guerra, della sistema-zione, manutenzione e custodia deiSepolcreti, in Italia ed all'estero, dellaricerca, recupero, rimpatrio ed alla de-finitiva sistemazione dei Caduti italia-ni non ancora individuati nonchè dellacustodia dell' "Albo d'Oro" dei Cadutidella Prima Guerra Mondiale. Si trat-ta di un Ente direttamente vigilato dalMinistro della Difesa.

In Austria esiste un ente omo-logo la “Schwarzen Kreutz”, o CroceNera, con gli stessi compiti del nostroOnorcaduti. Tale associazione austria-ca nei giorni dell’adunata si è recata,con una sua delegazione composta dalPresidente, dal segretario, dalle rispet-tive austere consorti e dall’interprete,in un paesino sperduto sulle Langhe,Frinco, ove giacciono sepolti quattrosoldati austriaci morti di “spagnola”tra il 1918 e il 1919. Si trovavano aFrinco in quanto in questa solatia bor-gata vi è un castello, ora in fase diristrutturazione, nel quale erano tenu-te varie decine di prigionieri di guer-ra. La “Croce Nera” ha voluto, conuna semplice ma toccante cerimonia,venire fino a Frinco per rendere ono-re a questi suoi quattro compatrioti, ilcui nome è stato scritto su una lapideche a breve verrà portata nel Munici-pio.

La cerimonia, accompagnatada una curiosa banda musicale au-striaca, composta da suonatori diun’età compresa tra gli 80 e i 100 anni,si è svolta quasi interamente nel Cam-posanto del piccolo comune; al termi-ne ci si è portati approssimativamen-te in corteo, in un parco pubblico nellevicinanze per lo scoprimento della la-pide dedicatoria, infine con una lungasfilata sotto un sole cocente si è arri-vati fino al Municipio, dove il Sindaco,il Prefetto, la Dirigente Scolastica, ilrappresentante della Provincia, il

ADUNATA NAZIONALE

A Frinco un toccante evento

Capogruppo di Frinco, ilVicepresidente della Sezione di Asti,il Presidente della “Croce Nera” han-no tenuto i consueti discorsi, peraltrointerrotti ogni 3-4 minuti per la neces-sità di far tradurre dall’interprete edare la possibilità anche agli Austriacidi capire cosa veniva detto. Nel girodi 50 minuti, tutti hanno parlato e sa-lutato, ricordando in particolare l’alpi-no “frinchese” Paride Morra, andatoavanti quanlche anno fa, il promotoredella ricerca e della cerimonia di ono-re ai quattro soldati austriaci.

Su richiesta del simpaticoCapogruppo di Frinco, GiuseppeComotto, la nostra Sezione era pre-sente con il consigliere Richiedei, eduna delegazione di alpini, tutti del Grup-po di Chiesanuova.

Durante la semplice cerimoniaè stato spiegato meglio l’antefatto. Nelcastello di Frinco vi erano circa 150soldati austriaci prigionieri, che tutta-via riuscivano ad intrattenere buoni

rapporti con la popolazione, dedican-dosi a lavori di sistemazione delle stra-de, degli argini e di tutto ciò che intempo di guerra poteva necessitare diriparazione. Al termine della guerramolti soldati vennero rispediti in pa-tria, eccetto alcuni che versavano incattive condizioni avendo contratto lafamigerata influenza “spagnola”. Nonavrebbero retto le fatiche del viaggio,quindi furono trattenuti, ma nel giro dipoche settimane perirono tutti. Tre diquesti soldati furono sepolti nel cimi-tero cittadino e per quasi 90 anni nes-suno si curò più di questa lapide sullaquale vi erano scritti tre nomiaustroungarici, nonostante fosse sot-to gli occhi di tutti coloro che si reca-vano al camposanto.

Nel 2012 l’alpino Paride Morra,peraltro uno dei fondatori del GruppoAlpini di Frinco, decise di fare dellericerche, contattò la “Croce Nera” eda allora, ogni anno si tiene questasemplice ma significativa cerimonianella quale una delegazione austriacasi reca a Frinco e deposita un omag-gio floreale ai suoi compatrioti.

L’occasione, come sempre inquesti casi, è buona per ritrovarsi tuttidavanti ad un tavolo apparecchiato,per conoscersi meglio ed approfondi-re una amicizia sorta dal sentimentopatriottico che lega gli alpini con la“Schwartzen Kreutz”.

Franco Richiedei

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ADUNATA NAZIONALESerle

Mairano Dello

Monterotondo Concesio

Zocco Spina Sale Marasino

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ADUNATA NAZIONALECalvisano Pompiano

Calcinato Botticino Mattina

Villa Pedergnano

Chiesanuova

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Le Truppe Alpine italiane sonostate protagoniste di una esercitazio-ne internazionale a cui hanno presoparte rappresentanze degli Eserciti diben tredici nazioni alleate.

Il 7 luglio, nello splendido sce-nario dolomitico delle Cinque Torri,sotto gli occhi di migliaia di spettatori,in una fantasmagorica giornata di sole,le penne nere hanno dato una dimo-strazione impressionante di capacitàdi arrampicata, soccorso e combatti-mento in montagna: a dimostrazionedi quanto siano apprezzate le capaci-tà degli Alpini è che, a fianco di solda-ti di Stati come Germania, Spagna,Slovenia, Austria, ecc. ci fossero an-che osservatori di India e Pakistan,Paesi in cui gli ambienti montani cer-to non difettano.

La esercitazione “5 Torri 2016”si è svolta davanti al Capo di Statomaggiore della Difesa, gen. ClaudioGraziano, al Comandante delle Forzeoperative terrestri, gen. AlbertoPimicerj (entrambi alpini) ed al Co-mandante delle Truppe alpine, gen.Federico Bonato (bresciano d’origine,essendo nato a Ghedi). Presenti an-che il presidente nazionale dell’Ana,Sebastiano Favero ed una folta dele-gazione della Sezione Ana di Brescia,guidata dal presidente Gian BattistaTurrini, col vice presidente AngeloBersini ed i consiglieri Massimo Cor-tesi ed Armando Cogno.

Gli alpini (affiancati da incursoridella Marina e da elementi della Guar-dia di Finanza e dei Carabinieri) han-no scalato le 5 Torri lungo vie in diffi-coltà crescente, sino all’8 grado (affi-date ovviamente ai soli istruttori) ehanno condotto operazioni di salvatag-gio in parete con l’ausilio di elicotteriAB 205 Mep del Reggimento Aves“Altair” di Bolzano.

In un secondo, momento, in unavvallamento erboso dietro le Torri,hanno inscenato un atto tattico, cheha visto anche l’intervento di unità

ESERCITAZIONE DOLOMITICA

cinofile, per neutralizzare elementiostili infiltratisi nel nostro territorio.

Spettacolari, in questa fase,l’impiego (per la prima volta in mon-tagna) del nuovo grande elicotterobirotore Ch47F Chinook del Reggi-mento “Antares” dell’Aviazione del-

l’esercito e l’arrivo (con la tecnica didiscesa “fast rope”, rapida lungo lacorda, dall’elicottero) dei Ranger delReggimento Alpini paracadutisti.

Massimo Cortesi

Cinque Torri, eccellenze alpine

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14^ ALPINATA

La Sezione di Brescia, domenica 11Settembre, in collaborazione con iGruppi di Iseo, Marone, Monte Isola,Pilzone, Sale Marasino, Sulzano, Vel-lo e Zone, con il patrocinio dei rispet-tivi Comuni e delle Comunità Monta-ne del Sebino Bresciano e della ValleTrompia, organizza la 14a“ALPINATA IN “GÖLEM” con ilseguente programma:ore 07:00 Ritrovo a Pezzoro e

a Caregno (Ristorante Lafabbrica) per chi sale dalla Val Trompia

ore 08:00 Ritrovo in Croce diMarone per chi saledal Sebino (a Maronedeviazione per Zone)

ore 10:00 Ammassamento alla“Gula del CastelBertì” (il pianoro sotto ilRedentore)

ore 10:30 Alzabandiera e Onore aiCaduti; celebrazione della S. Messa in ricordodegli Alpini andati avanti

ore 12:00 Pranzo al sacco

Come al solito la manifestazione siterrà con qualsiasi condizione meteo(e sarà difficile che il tempo sia peg-giore di quello dell’anno scorso). Perinformazioni rivolgersi alla Sezione oai Gruppi della Zona S, o alla Se-greteria Sezione di Brescia.

Ci sarà la possibilità, per chi lo desi-dera, di posizionare la tenda sin dalsabato nella zona dietro il RifugioAlmici.

Saranno a disposizione le tende dellaP.C. della Sezione e del Gruppo di SaleMarasino; alla seconda Malga ed alRedentore sarà disponibile il ristoro acura dei Gruppi di Marone e Zone.

In Guglielmo dopo le vacanze

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Trofeo Vittorio Piotti

TIRO AL PIATTELLOBettolino di Trenzano, 26 marzo 2016

LIBERI1 CIRELLI ANGELO GUSSAGO2 FRASSINE ROBERTO COLLEBEATO3 BELLERI FABIO GUSSAGO4 TOMASINI FABIO COGOZZO5 SANZOGNI MAURIZIO BROZZO

MASTER1 MARELLI FABRIZIO COLLEBEATO2 FRANCHI MARCO GUSSAGO3 STELLA NICOLA QUINZANO4 RUFFINI ROBERTO COLLEBEATO5 CONTENTI SERGIO LUMEZZANE P.

SQUADRE1 COLLEBEATO A2 BORGOSATOLLO A3 GUSSAGO A4 GARDONE V.T. A5 GUSSAGO B

GRUPPI1 GUSSAGO2 CHIESANUOVA3 BORGOSATOLLO4 PEZZAZE5 RODENGO SAIANO

GRUPPO SPORTIVO

Trofeo Franco Pezzi

MOUNTAIN BIKEPezzoro, 21 maggio 2016

GENERALE1 ROBERTO ELLI ROVATO2 IVAN MAIOLINI OME3 GIUSEPPE PELI OME4 NICOLA BALDUCHELLI PEZZAZE5 MARCO NATALE S. GIOVANNI

CAT. A1 ROBERTO ELLI ROVATO2 IVAN MAIOLINI OME3 GIUSEPPE PELI OME4 NICOLA BALDUCHELLI PEZZAZE5 MARCO NATALE S. GIOVANNI

CAT. B1 PIERINO GAZZURRELLI COLLEBEATO2 GIORGIO SEDABONI TAVERNOLE-CIMMO3 G.BATTISTA LECCHI COLOGNE4 GIOVITA BETRAMELLI CHIESANUOVA5 MARIO CRESCINI MARCHENO

GRUPPI1 OME2 SAREZZO3 CHIESANUOVA4 MARCHENO5 PEZZAZE

43° Trofeo Caduti Bresciani - 5° trofeo C. Arnaboldi

MARCIA IN MONTAGNAIrma, 17 luglio 2016

COPPIE A.N.A.1 MELINI MICHELE-ZANONI WALTER ANA NUVOLERA2 MINO LORENZO - CAVAGNINI FLAVIO ANA BOTTICINO M.3 GHIDINI GIULIANO - FOGLIATA LUCA ANA CHIESANUOVA4 TETOLDINI PAOLO - RAVARINI DAVIDE ANA RODENGO S.5 FUSI FABIO - ZIZIOLI CARLINO ANA NUVOLENTO

COPPIE F.I.E.1 RAGNOLI RENATO - TABARELLI CATERINA GS CASTELLO2 PALINI OSVALDO - UBERTI TIZIANO GSA S. GIOVANNI3 BONETTI SEVERINO - FOGAZZI SABRINA GSA REZZATO4 TONOLINI MAURO - QUECCHIA FRANCO ANA BOTTICINO M.5 ALBORGHETTI MARILENA - GATTI LUIGI UEP NESE

PATTUGLIE ANA1 SCARPARI MAURO - SCHIVARDI GIOVANNI - GATTA FAUSTO ANA MAZZANO2 AGUSCIO ANGELO - CADEI LUIGI - TERZI OSCAR ANA BORGOSATOLLO3 GALEAZZI GRAZIANO - LAZZARI MASSIMILIANO - CARERI SALVATORE ANA CHIESANUOVA4 TABARELLI MARCO - BUSSI LUIGI - MAFFEI GIORGIO ANA DEGAGNA5 MAZZOLINI GRAZIANO - SACCHI FERDINANDO - CESANA FABRIZIO ANA LECCO

PATTUGLIE F.I.E.1 PANELLI MAURO - FACCHINI GIORGIO - PELI FLAVIO GSA S. GIOVANNI2 CORSINI FRANCESCO - BELLERI PAOLO - PALINI MARIO GSA S. GIOVANNI3 CORTI EMANUELE - ROVETTA MARINA . OTELLI CLAUDIO ANA SAREZZO4 ZANOLA FLAVIO-ZANOLA MICHELE - CONFORTI ALESSANDRA GS CASTELLO5 ZANELLI PIERATTILIO - BULGARI MONICA - CONFORTI CRISTINA GSA REZZATO

GRUPPI1 GSA S. GIOVANNI2 ANA CHIESANUOVA3 ANA RODENGO SAIANO4 ANA SAREZZO5 GS CASTELLO

BIATHLON INDIVIDUALE1 SCARPARI MAURO ANA MAZZANO2 CARERI SALVATORE ANA CHIESANUOVA3 LAZZARI MASSIMILIANO ANA CHIESANUOVA4 AGUSCIO ANGELO ANA BORGOSATOLLO5 CADEI LUIGI ANA BORGOSATOLLO

BIATHLON GRUPPI1 ANA CHIESANUOVA3 ANA RODENO SAIANO3 ANA BORGOSATOLLO4 ANA SAREZZO5 ANA NUVOLERA

T

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Trofeo Lantieri de Paratico

GARA DI TIRO A SEGNOGardone V.T. 18 giugno 2016

CARABINA1 SIGNORELLI MAURIZIO BRESCIA CENTRO2 TERZI GIANMARCO CHIARI3 BOVENTI BRUNO POLAVENO4 FONTANA GIOACCHINO COLLEBEATO5 GHIDINI GIULIANO CHIESANUOVA

PISTOLA1 BERNARDI PAOLO BORGOSATOLLO2 LAZZARI MASSIMILIANO CHIESANUOVA3 SIGNORELLI MAURIZIO BRESCIA CENTRO4 TERZI GIANMARCO CHIARI5 CIOLI GIORGIO TAVERNOLE-CIMMO

COMBINATA1 SIGNORELLI MAURIZIO BRESCIA CENTRO2 TERZI GIANMARCO CHIARI3 BERNARDI PAOLO BORGOSATOLLO4 BELLERI PIERANGELO GARDONE V.T.5 PICENI DANIEL VILL. SERENO

SQUADRE1 COLLEBEATO A2 CHIESANUOVA A3 GARDONE V.T. A4 BORGOSATOLLO A5 CHIESANUOVA C

GRUPPI1 CHIESANUOVA2 LUMEZZANE P.3 GUSSAGO4 PADENGHE S/G.5 PEZZAZE

6TORNEO DI CALCIO

Torbole Casaglia,13 giugno - 9 luglio

CLASSIFICA FINALE1 GUSSAGO

2 TRAVAGLIATO/BERLINGO/BERLINGHETTO

3 REZZATO/BOTTICINO M.

4 LUMEZZANE P.

5 ZANANO

6 SAREZZO7 COGOZZO

8 TORBOLE C./SPITALETTO/CASAGLIA

Trofeo Ferruccio Panazza

CORSA IN MONTAGNARezzato, 23 aprile 2016

GRUPPO SPORTIVO

GENERALE1 MORANDINI RICCARDO BOTTICINO S.2 RAMBALDINI INSEN S. COLOMBANO3 SCURI STEFANO MARCHENO4 CORSINI GIANGIUSEPPE BOVEGNO5 ZAMPATTI FABIO REZZATO

SENIOR1 RAMBALDINI INSEN S. COLOMBANO2 SCURI STEFANO MARCHENO4 ZAMPATTI FABIO REZZATO5 SANTINA NICOLA MARCHENO

MASTER1 MORANDINI RICCARDO BOTTICINO S.2 CORSINI GIANGIUSEPPE BOVEGNO3 BOTTI MAURO MARCHENO4 ARRIGHINI MARCO BOVEZZO5 SCARONI MAURO REZZATO

VETERANI1 BOTTARELLI GIORGIO SAREZZO2 MANENTI CALUDIO CONCESIO3 ZANARDELLI CARLO REZZATO4 BODINI FILIPPINI ANTONIO GUSSAGO5 ZANONI ETTORE NUVOLERA

GRUPPI1 MARCHENO2 SAREZZO3 SAN COLOMBANO4 REZZATO5 CHIESANUOVA

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GLI EROI DELLA GRANDE GUERRA

Gen. Luigi Reverberi, Medaglia d’Il Generale Luigi Reverberi era

detto dagli alpini “Gasosa” per il suocarattere scoppiettante, imprevedibi-le, brontolone, nervoso, efferve-scente e bonariamente gasato.Un altro soprannome che gli erastato affibbiato era “Generale die-ci lire”, perché quando si recavanelle caserme per passare in ri-vista i “suoi” alpini, trovava tutto– secondo lui – a posto, perfetto,elogiabile. Ne conseguiva chequando lasciava la caserma, allaguardia dava ben dieci lire alCapoposto perché si facesse unabevuta in suo onore con quantierano con lui in servizio.

Luigi Reverberi è nato il 10settembre 1892 a Cavriago diReggio Emilia. Figlio del farma-cista del paese, a 18 anni scelsela carriera militare ed entrò nel-l’Accademia di Modena. Dive-nuto sottotenente, nel 1913 prese partealla guerra di Libia coi battaglioniExilles e Fenestrelle. Nel 1915, diecigiorni dopo lo scoppio della Primaguerra mondiale, si guadagnò la pri-ma Medaglia d’Argento a Pon-te Alto, nella zona di Cortina.

Da capitano si guadagnòla seconda Medaglia d’Argen-to, sulle Tofane, nel luglio del1916, e una terza, ancora dacapitano, l’ebbe nel 1917 sullaBainsizza quando comandava la150a compagnia del Battaglio-ne Monte Antelao del 7° reggi-mento alpini.

Divenuto comandantedell’Antelao nell’agosto del1917, si guadagnò anche unaCroce di Guerra per il valore di-mostrato sul San Gabriele. Pocoprima di Caporetto, il battaglio-ne di Reverberi, insieme col 13°Gruppo Alpini, passò nella zonadell’Altissimo e successivamente sulDoss del Remit. Qui gli alpini si logo-rarono per mesi in una dura guerra di

posizione, contro un nemico che pre-meva dalla valle dell’Adige. Nell’ot-tobre del 1918, l’Antelao venne spo-

stato sul Grappa e si batté nella zonadei Solaroli e del Col dell’Orso, conperdite gravissime. Quando il disposi-tivo austriaco si frantumò, l’Antelao,con Reverberi in testa, sfondò verso

Fiera di Primiero. Nei giorni decisividella guerra, con una intelligente azio-ne di alta strategia militare, penetrò

tra le linee nemiche e fece prigionieretutte le truppe che resistevano nellaVal Cismon.

Ebbe la Croce di Cava-liere dell’Ordine militare di Sa-voia, onorificenza tanto ambitanegli alti gradi, quanto insolitaper un Ufficiale inferiore, e lapromozione a maggiore permeriti di guerra.

Nel dopoguerra, LuigiReverberi passa a far parte delcomando della 2a Divisione Al-pina Tridentina; nel 1926, pro-mosso tenente colonnello fre-quenta la scuola di guerra; nel1935 viene nominato coman-dante del 67° reggimento fan-teria Palermo e nel 1939 capodi stato maggiore del corpod’armata autotrasportabile Po.

Nel luglio 1939 diventagenerale di brigata e nel feb-

braio 1941 viene trasferito presso ilcomando del XXVI Corpo d’Armatain Albania. Diventa vice comandantedella Tridentina e quindi comandan-te interinale (2 aprile 1941): dopo aver

difeso il Guri-i-Topit, quandocede il nostro fronte, avanza ra-pidamente con la sua divisionefino a Corcia senza averne ri-cevuto l’ordine. È un’altra dellemosse imprevedibili del genera-le “Gasosa” e, per questa azio-ne coraggiosa e intelligente, gliviene conferita la Croce di Com-mendatore dell’Ordine militaredi Savoia. Diventa comandanteeffettivo della ricostruita Divi-sione Alpina Tridentina il 4agosto 1941 che nel luglio 1942parte per la Russia.

A 51 anni LuigiReverberi, il 26 gennaio 1943 aNikolajewka con l’ardore di unsottotenentino ventenne fu lui a

decidere le sorti di quella drammaticagiornata quando, balzato sull’unicocingolato che ancora potesse muover-

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si, puntò sul terrapieno della maledet-ta ferrovia urlando “Tridentina, avan-ti... avanti!” con tutto il fiato che an-cora gli restava in gola.

Per il suo comportamento nel-le tredici battaglie della Divisione e peril grande gesto di Nikolajewka, cheaprì la strada verso l’Italia aquattordicimila penne nere superstitidel Corpo d’Armata alpino, gli confe-riscono la Medaglia d’Oro, ma glielaconsegnano soltanto il parecchi annidopo.

Rientrato in Italia, fu catturatodai tedeschi nella notte tra l’8 e il 9settembre 1943 a Bressanone e invia-to in Germania in un campo di con-centramento per ufficiali. Dopodue mesi venne trasferito a Vittel, inFrancia, in un campo di addestramentoper i militari che intendono collabora-re con i tedeschi, vi rimase per unmese circa e nel frattempo prese con-tatto con i partigiani francesi. Scopertodai tedeschi venne mandato aWietzendorf, in Bassa Sassonia, in uncampo di punizione dove rimase seimesi per essere nuovamente trasferi-to a Posen. Qui cadde in mano ai rus-si che avevano occupato la zona e ri-mase prigioniero nella zona di Kievfino al settembre 1945.

In seguito fu promosso Gene-rale di Corpo d’Armata, e nel 1946,Generale d’Armata della Riserva,l’unico in Italia.

Nel dopoguerra si adoperò perla ricostruzione dell’AssociazioneNazionale Alpini e all’organizzazionedei primi raduni di Reduci e alpini, fracui la prima Adunata dei Reduci dellaTridentina a Gavardo il 26 e 27 otto-bre 1946, prima di numerose altre pre-senze presso i Gruppi della nostraSezione. Fu anche per un breve peri-odo Presidente della Sezione A.N.A.di Brescia.

Nell’annuale raduno alpino diBrescia del 21 gennaio 1951, nell’an-

“[...] Dal 17 gen-naio 1943,ebbe inizio, o Alpini, l’Impresa chevi ha imposto alla ammirazione delMondo, perché compiuta in circo-stanze così spaventosamente avver-se che nessuna mente, per quantootti-mista, avrebbe potuto presagir-ne la felice soluzione. [...]

Si videro in questa tragicaodissea, che durò per oltre 15 gior-ni, i più generosi esempi di came-ratismo: alpini che si carica-vanodel carico dei compagni più stan-chi; alpini che portavano barellecon feriti ed ammalati; alpini chesostituivano i quadrupedi nel trai-no delle slitte. [...]

11 accerchiamenti spez-zati,14 battaglie combattute e vinte inuna steppa desolata che non offri-va alcun conforto, con una tempe-ratura assiderante che alle volte haraggiunto i 40 gradi sotto zero,sono le poste che il destino avevamesso al nostro riscatto. [...]

Ma la sorte avversa vuoleancora chiudere questi soldati in uncerchio di ferro e fuoco per farlafinita, per stendere un nero sudariosulla grande vicenda. Eccoci allamemorabile giornata diNikolajewka: martirio e gloria del-la “Tridentina”. É questa la gior-nata degli eroismi più fulgidi: èquesta la giornata che pur pagan-dolo a carissimo prezzo i repartidella “Tridentina” acqui-stano ilmaggior titolo di gloria. [...]

E qui consentite a questovecchio soldato, giunto ormai al

fine della sua vita militare, di dirvicome mai egli abbia tanto amatocome in quel giorno; come mai egliabbia tanto ringraziato il destino,come in quel giorno, nel quale hapotuto darvi prova della sua gran-de passione alpina.[...]

Allora il vostro generale, di-venuto solo e semplicemente il Pa-dre dei Suoi Alpini, vi ha guardatonegli occhi; ha visto il vostro sco-ramento davanti all’impossibile edha offerto a Dio la sua vita, perchévoi foste salvi; e nel preciso inten-dimento di compiere il suo ultimodovere verso di voi, che già tanteprove di affetto gli avevate dato,partì solo, avanti a tutti, fidente cheIddio avrebbe accolto il suo sacri-ficio per la vostra salvezza: e lalotta fu ripresa con rinnovata ener-gia e la vittoria fu nostra e davantia noi fu aperta finalmente la via delritorno.

Non ho mai parlato con al-cuno di questo episodio che pure ènoto; perché certi ricordi si conser-vano gelosamente cu-stoditi nelcuore; ma oggi qui, a solo a solocon voi, che potete comprendermi,alla vigilia di lasciare volontaria-mente l’Esercito dopo tanti anni diservizio, ho voluto dirvi quale è ilpiù grande orgoglio, che porto conme e che servirà a rendere menodoloroso il distacco da quella divi-sa che ho vestito per 35 anni e, ri-tengo, senza mai venir meno alleleggi dell’onore militare e civile”.

Il Gen. Luigi Reverberi, nel discorso pronunciato all’Adunata dellaTridentina, svolta a Gavardo il 26-27 ottobre 1946, pubblicato sul giornale “MonteSuello” n. 5 dell’agosto 1996:

niversario della battaglia diNikolajewka, gli fu consegnata laMedaglia d’Oro al Valor Militare.

Morì a Milano il 22 giugno 1954,all’età di 62 anni. Riposa nel cimiterodi Montecchio di Reggio Emilia.

lia d’oro sul nostro Vessillo

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OSSIGENO

Il Gruppo Alpini di Ome ha offerto laristrutturazione delle ante deiserramenti esterni della Sede sezio-nale mediante la loro riverniciatura.Tra smontaggio, montaggio, vernice emateriali vari il lavoro ha un valore di2050 euro.

Il 18 giugno 46 volontari hanno parte-cipato all’esercitazione di ProtezioneCivile del II Rgpt. in Valle Camonica.Armati di motoseghe, decespugliatori,hanno provveduto a mettere in sicu-rezza le zone a loro assegnate, senzache nessuno abbia subito infortuni seri.

L’alpino Bortolo Agliardi del gruppodi Chiesanuova ha messo a disposi-zione una piattaforma aerea con ope-ratore per due pomeriggi di sabato perlo smontaggio e il successivorimontaggio delle ante della sede se-zionale

SCUOLA NIKOLAJEWKAOfferte ricevute direttamente allasegreteria dlla scuolaPompiano 3000,00Ass. S.Anna di Calcinato 500,00

CASA DI IRMA

OCIO A LA PENACapriolo 149,00Calvisano 100,00Bottonaga 100,00Rudiano 100,00

PROTEZIONE CIVILES. Francesco 150,00Palazzolo 500,00Iseo 100,00Cogozzo 100,00Carpenedolo 500,00

Camignone 150,00Caionvico in memoriadi Montanari B. 100,00Flero 1.000,00Rovato 3.000,00Cacciatori Montorfano 500,00Cologne 500,00Ciliverghe 1.000,00Cogozzo 200,00Lonato D.G. 1.000,00Mogli Gr. Caionvico 800,00Montirone 500,00Castelcovati 200,00Pavone Mella 400,00Pontevico 485,00S.Polo in memoriadi Bettoni A. 140,00Vendita Libri 10,00Calvisano in memoriadi G. Scarpella 450,00Bedizzole 170,00Montichiari 1.500,00Castenedolo 1.700,00Padenghe 300,00Carpenedolo 500,00Molinetto 5.000,00Isorella 1.000,00Fam. Cancelli Angelo 500,00Padre Dino 112,00Rizzini Paolo 256,1550° Corso AUC. 50,00Azzano M. 100,00S.Polo eCoro Alte Cime 273,00Brescia Centro 400,00

Leno 200,00Adro 500,00Castelcovati 100,00Zona A 30,00Zona F G 500,00Coffinardi 34,00

SEDE SEZIONE PERATTIVITA’ ISTITUZIONALICremini 150,00Montirone 129,00Pavone 100,00Roncadelle 19,00Molinetto 38,00Camignone 150,00Gottolengo 250,00Adro 500,00Gambara 500,00Cologne 300,00Dello 400,00Cogozzo 200,00Lonato 300,00Nigoline 200,00Castelcovati 100,00Montichiari 1.500,00Carpenedolo 500,00Chiari 500,00Isorella 500,00Paratico 500,00Virle 19,00Dello 57,00Castrezzato 500,00Villa Carcina 500,00Brescia C. 500,00O.R.I Martin - CessioneMobiletti legno 50,00Spada 40,00

Venerdì 27 maggio nella Sede delCAI di Brescia si è svolto l’atto finaledell’attività ultracentenaria dell’U.O.E.I.(Unione Operaia Escursionisti Italiani).

All’ultimo incontro dei Soci è statainvitata la Fondazione ScuolaNikolajewka, nella persona del Presi-dente Flaviano Codignola, che ha rice-vuto una generosa donazione di 4000euro, importo riferito a parte del resi-duo attivo derivante dalla liquidazionedella disciolta Società alpinistica.

Oltre ai ringraziamenti, il Presi-dente Codignola ha potuto rimarcare

Donazione alla Nikolajewka dalla U.O.E.I

Ghedi 1.500,00Bedizzole 500,00Concesio 150,00Amici alpini Travagliato 330,00

SCUOLA NIKOLAJEWKA RICEVUTE IN SEZIONE

le numerose affinità che hanno sempre le-gato gli Alpini e gli escursionistidell’U.O.E.I, accumunati entrambi dallapassione ed amore per la montagna. Era-no presenti anche alcuni associati ANAiscritti all’U.O.E.I.

E’ stato veramente commoventeconstatare come l’ultimo atto di unaultracentenaria Associazione si sia mani-festato e concluso con un generoso, soli-dale gesto a favore della nostra Scuola chetanto si prodiga per l’assistenza alle per-sone affette da gravi disabilità.

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ZONA FRANCA Caro Presidente:ho letto il tuo articolo su “Ocio

a la pena” di Aprile e ti confesso chel’ultima parte mi ha lasciato moltoamaro in bocca: sapere che un grup-po di anonimi dissente pesantementesul tuo operato non era proprio fra lepossibili ipotesi da mettere in conto.

Non tanto per il non condivide-re il tuo operato, fatto che in regimedemocratico è diritto normale. Su que-sto non vi è nulla da eccepire, anzi ladiscussione aperta è utile e costruttiva.

Indigna l’anonimato che è, a dirpoco, meschino. Gli Alpini sono sem-pre stati stimati, e lo sono ancora, perla loro lealtà e per la loro franca schiet-tezza.

Ma nell’articolo tu parli anchedi “insulti gratuiti e di qualche sgam-betto accompagnato da un paio di col-tellate alla schiena”. Ti confesso chenel leggere queste inqualificabiliesternazioni mi son sentito “pugnala-to” nei miei sentimenti di Alpino.

Insulti, per di più, vilmente ano-nimi, come tu riferisci, che non ledo-no minimamente l’operato leale ecostruttivo da te profuso, da vero Al-pino, per decenni alla nostra Associa-zione. Il nostro gruppo di Quinzano ètotalmente con te, riconoscente per iltuo operato limpido, appassionato edassiduo. Lo stesso dicasi per la mag-gioranza degli Alpini bresciani.

La riconoscenza è virtù non ditutti. Purtroppo è ed è sempre statadisattesa. Il grande filosofo Aristotele(III sec a.C.) interrogato su cosa in-vecchi e muoia presto, rispose lapida-rio :- La gratitudine-.

Perciò niente di nuovo sotto ilsole!

Sorvola questi fuochi fatui econtinua con entusiasmo il tuo profi-cuo e stimato incarico di presidente.CI VUOLE BEN ALTRO-

Un cordiale saluto alpino.

Alfredo Tedeschi.Borgo San Giacomo

31 maggio 2016.

II RAGGRUPPAMENTO

Ricordiamo a tutti gli alpini della Sezione chedomenica 16 ottobre si terrà a Desenzano del Garda ilRaduno del II Raggruppamento.

Quest’anno, vista la vicinanza della destinazio-ne, molti alpini raggiungeranno il Raduno con mezzipropri; la Sezione mette comunque a disposizione deiGruppi che ne hanno fatto richiesta, come di consueto,diversi pullman.

Il costo della partecipazione con il pullman è di35 euro, mentre il costo del solo pranzo (che si terrà alristorante “Sullivan” di Ponte San Marco) sarà di 20euro.

A Desenzano il prossimo raduno

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Prossime visite:S. Francesco di Paola

e Pilzone

Visti da vicino

Visti da vicino

Visti da vicino

Visti da vicino

Visti da vicino

di Massim

o Cortesi

di Massim

o Cortesi

di Massim

o Cortesi

di Massim

o Cortesi

di Massim

o Cortesi

Edizione ridotta del“Visti da vicino” ad un sol Gruppo,Villa Pedergnano, perché l’altro, quellodi Pilzone, era impegnato con la pre-parazione della “Mortadellata”. E’ unterritorio che più alpino non si può ilComune di Erbusco: ospita ben treGruppi alpini: Erbusco, appunto,Zocco-Spina e Villa Pedergnano. Sonole penne nere di quest’ultimo ad ospi-tarci in un’afosa sera di giugno nellasede all’interno del Centro civico co-munale “Gianbattista Dotti”, in viaCrocifisso 15. Una sede funzionale,al primo piano, con salone per una ses-santina di persone, cucina e servizi.Nel 1999 questi locali hanno preso ilposto dei vecchi, in Vicolo Chiuso, cheerano concessi da privati.

Il Gruppo è stato fondato il 24settembre del 1950, con l’interventodel leggendario gen. Luigi Reverberi,comandante della “Tridentina” in Rus-sia. Oggi il Gruppo ha 53 soci; dal2008 il capo Gruppo è GiuseppeParisio, affiancato dal vice Fulvio Zini,dal segretario Alessandro Redoglio, dalcassiere Federico Campana e dell’al-fiere Massimo Vezzoli. La sede èaperta tutti i venerdì, ma ospita anchecene organizzate dai gruppi anziani,dal coro locale e dal club dei fotogra-fi, che con gli alpini hanno sedi nel-

l’edificio comunale, ma non dispon-gono di cucina. Lì sono custodite an-che le bandiere dell’Associazione delFante e dei Combattenti e Reduci.

La presenza degli alpini ha la-sciato segni evidenti sul territorio: èdel 1979, infatti, la realizzazione delMonumento agli alpini, con tre gran-di penne stilizzate in metallo. All’inau-gurazione intervenne don Andreazzi,cappellano militare alpino Reduce..

Due anni dopo, le penne neredecidono di realizzare in ferro zincatola Croce sul Monte Orfano, propriodi fronte a Villa Pedergnano, dete-riorata due volte nella versione in le-gno dagli agenti atmosferici: l’inau-gurazione è del 28 giugno 1981.

Nel 1982 il Gruppo regala allacomunità il quadro del pittore Albinidi Pontoglio che raffigura San Gior-gio ed il drago sul frontone della par-rocchiale: sostituisce l’identico dipintodel pittore Molinari di Palazzolo, ro-vinato dalle intemperie. Nel ‘98 l’usu-ra del tempo richiede un nuovo re-stauro, garantito dagli alpini, graziealla generosità di una signora in me-moria del marito Caduto in Grecia.

Nel 1999, in occasione dellecelebrazioni per Nikolajewka, vienecollocata dal Comune sulla facciatadelle elementari una lapide che dedi-

ca l’istituto al sergente alpinoBernardino Milini, medaglia di bronzoal valor militare, Caduto in Russia nel1943.

Naturalmente la presenza alpi-na è ben viva. Assieme all’Ecoclub diErbusco, le penne nere ogni anno par-tecipano alla pulizia del Mont’Orfanoe tre o quattro di loro (già protagonistidel Gruppo antincendio Mont’Orfano)lavorano con la ProCiv. Assieme aiLions di Chiari i “nostri” hanno pianta-to 500 alberi nella zona del campo spor-tivo di Erbusco, vicino alla A4. Alpiniin prima linea anche con la Festa delleAssociazioni, negli Oratori del territo-rio, a rotazione. Non manca, ovviamen-te, il vin brûlé natalizio. Va sottolinea-to, poi, che le penne nere pedergnanesihanno prodotto ben settecento ore dilavoro alla Casa di Irma.

L’anagrafe ha affievolito le pos-sibilità sportive, ma un sogno nel cas-setto c’è : una fiaccolata per unire i tremonumenti del paese, a ottobre, per ilcentenario della Prima Guerra Mon-diale. Siamo certi che sarà realizzato.

AAA VVVilla Pedergnano

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Sarà aperto ad ottobre il can-tiere che, in un paio d’anni, porteràalla realizzazione della Nuova ScuolaNikolajewka. Una struttura modernis-sima, che sorgerà in continuità a quellaattuale, allungandosi verso l’attualeparcheggio della Sede Ana, raddop-piandone le volumetrie ed, al tempostesso, rendendola adeguata ai moder-ni standard del settore.

Una costruzione che garantiràa tutti i servizi della Nikolajewka mag-giore efficienza, un notevole risparmioenergetico ed una razionalizzazionedell’impiego del personale, sia ridu-cendo il numero di spostamenti inter-ni quotidiani degli ospiti, sia introdu-cendo il monitoraggio computerizzatodei posti letto, consentendo, ad esem-pio, la sorveglianza notturna con unnumero ridotto di operatori.

Come abbiamo più volte anti-cipato, il progetto comporterà un in-vestimento molto rilevante, superioreai 6 milioni di euro: oltre metà dellasomma è già in possesso di Fondazio-ne e Cooperativa Nikolajewka, un al-tro mezzo milione è stato risparmiatograzie all’intesa col Comune di Bre-scia che abbuonerà gli oneri diurbanizzazione in virtù dell’essenza

socio sanitaria della struttura (che taledovrà restare per vent’anni, in basead un’intesa con la Loggia… ma nonci sono certo dubbi in proposito); altriduecentomila euro circa sono statiraccolti nel 2015 con encomiabile ge-nerosità dai Gruppi alpini delle Sezio-ni di Brescia, Salò e Valle Camonica(con prevalenza dei Gruppi della no-stra Sezione, nella quale, però, unacinquantina abbondante di sodalizinell’anno non hanno devoluto un soloeuro…).

La gara di solidarietà, dunque,continua: ai Gruppi ricordiamo che sipuò partecipare anche finalizzandol’intervento, attraverso forniture dimateriali o con acquisti mirati (adesempio, acquistando rubinetteria, oattrezzature da cucina, o “sponsoriz-zando” un letto attrezzato, unsollevatore, ecc.). Vi suggeriamo per-ciò di contattare il dott. GiulianoSormani, direttore generale della Scuo-la Nikolajewka, per avere informazio-ni sulle necessità e sulla utilità di vo-stre eventuali proposte.

Si è tradotta intanto in un suc-cesso la seconda edizione di “Corri perNikolajewka”: il 1° luglio, in occasio-ne della Festa di mezza estate della

Scuola, oltre trecento runner e podistioccasionali, tra cui numerosi gli alpini(a cominciare dal presidente Turrini),si sono dati appuntamento aMompiano per percorrere, chi di cor-sa, chi passeggiando, i 4 o gli 8 km deltracciato. Tutti insieme, appassiona-tamente: in testa anche i ragazzi dellascuola, le cui carrozzine tecniche era-no spinte dagli atleti della Feel SportAsd, mentre l’Aics Brescia ha curatola parte sportiva. Dopo la fatica, ilmeritato rancio preparato dagli alpinidei Gruppi di Borgosatollo, Mompianoe Bagnolo Mella; quindi la divertenteperformance del comico brescianoVincenzo Regis; a chiudere la seratae ristorare chi aveva lavorato, sonospuntati i casoncelli di Borgosatollo.

Comunque, chi volesse far per-venire offerte e non avesse tempo dipassare dalla fureria della Sede se-zionale, può sempre effettuare un bo-nifico bancario sull’IbanIT65F0350011290000000014000 inte-stato a Fondazione NikolajewkaOnlus.

Massimo Cortesi

SI AVVICINA IL VIA DEI LAVORI

Nikolajewka, verso il cantiere

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BETTOLE - BUFFALORA

Capogruppo: Pietro CarminatiVice CG.: Alberto RavelliSegretario: Giovanni QuarantaTesoriere: Giuliano BianchiniRevisori conti: Enrico Bertelli

Ivan ConfortiniResp. Sport: Pietro Busseni

Bruno NavoniAlfiere: Carlo Benini

CAINO

Capogruppo: Claudio MaestriVice CG: Carlo PasinettiSegretario: G.franco CherubiniConsiglieri: Orizio Benini,

Valerio DamianiArrigo De GiacomiMauro GuerraEnrico PedrottiFranco PrandelliLucio Prandini

Alfiere: Bruno Mora

CONCESIO

Capogruppo: Claudio ManentiVice CG: Claudio Gallina

Filippo OnorioSegretario: Ludovico La RoccaVice Segretario: Luciano GrandiniResp. Sport: Alberto SpadaConsiglieri: Claudio Drera,

Oreste Ettori,Marco Ferlinghetti,Marco Franzoni,Amerio Mora,Renato Pederboni,Cipriano RivieriWalter Smussi

Alfiere: Napoleone Papa

LENO

Capogruppo: Marco MichelettiVice CG: Mauro ColomboSegretario: Francesco ChiniTesoriere: Claudio IseppiRevisori Conti: G.Battista Malagni

Stefano FerrantiConsiglieri: Roberto Braga,

Massimiliano DaganiMichele Dester,Sergio Ferrante,Andrea Lombardi eFrancesco Piccioli

Alfiere: Michele Romano

MARMENTINO

Capogruppo: Raffaele BorghettiCG Onorario: Dario ZubaniVice CG: Ruggero AmbrosiSegretario: Matteo FrolaResp. Sport: Giuseppe QuattiConsiglieri: Stefano Cervelletti,

Francesco Fontana,Pietro Fontana,Battista Medaglia,Flavio TiraValerio Zubani

Alfiere: Giuliano Fontana

Rinnovo consigli di GruppoNUVOLERA

Capogruppo: Dario LancellottiCG onorario: Valter LorandiVice CG: Stefano Melini

Edoardo SgottiSegretarie Tesorieri: Giacomo Bertuzzi

Antonio MaffioliRevisore Conti: Santino LorandiResp. Sport: Diego MarangoniGesti. Sede: Aldo Cominelli

Saverio TonniGest. Parco: Aldo Benuzzi

Enzo SgottiGest. Magazzino: Giovanni BugnaConsiglieri: Michele Melini

Ivan VenezianiAlfiere: Luigi Giacomini

PASSIRANO

Capogruppo: Franco PagnoniVice CG: Carlo GottiSegretarioe Cassiere: Michele GarosioRevisore Conti: Rainero CrottiResp. Sport: Sergio Borghesi

Vittorio InverardiMinutoMantenimento: Gianluca Loda

Enrico TonelliManut.Giardino: Mario BonariRapporti Comunee Parrocchia: Paolo BergoliAlfiere: Angelo Barbieri

SAN PAOLO

Capogruppo: Vittorio CrottiVice CG: Marco CalzoniSegretario: Stefano GhittiTesoriere: Stefano GhittiRevisori conti: Mauro Rizzini

Luca ZilioliResp. Sede: Simone AnelliResp. scuole: Mario MonteverdiResp. sport: Daniel PizzamiglioResp. cene/feste: Marco CalzoniResp. escursioni: Mauro RizziniResp. logistica: Luca ZilioliResp. magazzino: Luigi CalzoniResp. sito Internet: Artemio TernaPubbliche Relazioni: Artemio TernaAlfiere: Aldo RiccaVice Alfieri: Luigi Calzoni

Luca ZilioliConsiglieri: Giuseppe Anni,

Claudio Delalio,Giuseppe Laini,Ivan Loda,Luigi MaccagnolaTomaso Scalvenzi

TRENZANO

Capogruppo: Diego PiscialiVice CG: Gabriele RonchisSegretario: Giuseppe CotelliRevisore conti: Filippo ArdesiResp.sport: Gianpietro AstiResp. sede: Emiliano VolpiGestione Sede: Renato Bosio

Renato DomiConsiglieri: Alessandro

BaronchelliVirginio Martinelli

Alfiere: Francesco Saresini

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Rinnovo consigli di GruppoLOGRATO-MACLODIO

Capogruppo Renato FalardiVice CG Luca Begnisegretario Gianpaolo MacriRevisore conti Pietro Resconitesoriere Emilio Bragolialfieri Giovanni Galliani

Bruno ZacchiResp. Sport Sergio AssarettiConsiglieri Giambattista Agosti

Stefano MontaniniNicola BignardiErmanno ResconiLuigi FestaLino SilvaFernando Rinaldi

BAGNOLO MELLA

Capogruppo: Luca CarnidiCG onorario: Walter PlattoVice Capigruppo: Mauro Capoferri

Evaristo MarcolaSegretario: Bruno TognoliVice Segretario: Michele CavatiFuriere: Francesco MolteniVice Furiere: Pietro PiovaniResp. Lavori: Andrea SoldatiResp. Sporte Giovani: Renato Copeta

Corrado SaleriResp. P. C: Carlo FilippiniVice Resp.P. C.: Bruno FavalliAlfiere: Giuseppe Fari

CAIONVICO

Capogruppo: Vincenzo BroglioVice C.G. Severo CerettiSegretario: Franco AlziniConsiglieri: Renato Alberti,

Remo Ghiroldi,Albino Magli,Fausto Mangiarini,Veniero PiovanelliLino Sanzeni

MONTICELLI BRUSATI

Capogruppo: Aldo GavazziVice CG: Giuseppe PicottiSegretario: Giovanni GavazziVice segret. Antonio StroppaCassieri: Samuele Manessi

Giuseppe PeliRevisore Conti: Giovanni GavazziConsiglieri: Fabrizio Bertolazzi,

Fabio Boniotti,Stefano Fenaroli,Giovanni Franchi,Gabriele MafessoniLorenzo Patelli

Alfieri: Sergio ManessiPietro Marchina

NAVE

Capogruppo: Roberto LodaVice CG: Tiziano Pinzani e

Pierangelo StefanaSegretari: Luca Fisogni

Aimo PasiniTesoriere: Nazzaro BoccacciRevisore Conti: Attilio CalzaResp. Sport: Andrea CampatelliManutenz. Sede: Riccardo Giacomini

Gustavo TomasiResp. Cucina: Renato Ceresoli ed

Arrigo SaianiConsiglieri: Paolo Bacchetti,

Luciano Cancarini,Paolo Comini,Pietro FenottiEmore Mazzolari

Alfiere: Alberto Franzoni

QUINZANO D’OGLIO

Capogruppo: Roberto AlloisioVice CG: Giovanni Martorana

Marco ScalvenziSegretario: Francesco AresiVice Segretario: Luigi VenturiniRevisori Conti: Domenico Delpero e

Graziano MassiniResp. Sport: Giovanni Martorana

Giuseppe SabainiResp. Sede: Renato Fappani

G.Battista QuarantaConsiglieri: Sergio Brocchi,

Osvaldo Ferrari,Mauro Fustinoni,Manrico Olivari,Francesco Pedretti,Fausto Pedretti,Giovanni Rossoni,Gianfranco Saleri,Giuliano Sanzeni,Massimo TorriGiuseppe Traversi

Alfieri: Paolo CerebelliRoberto Galli

INCONTRIGli Alpini del 1/1966,50^ Cp. “La Balda” Btg.Edolo si sono ritrovatidopo 50 anni nella sededel Gruppo diBorgosatollo, conl’impegno di ritrovarsianche l’anno prossimo.Gli interessati possonocontattare Pozzali al3480620556 o Vanzinial 3475450034

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La nostra Sezione è stata invi-tata, con il Vessillo, alla celebrazionedel centenario della valanga avvenu-ta alla Caserma Campellio in alta ValSaviore.

I fatti si svolsero tra le ore13 ele14,30 del pomeriggio del 3 aprile1916. Una terribile valanga travolsein pieno la caserma Campellio (stac-catasi dal Monte sovrastante la strut-tura), poco sopra il lago d’Arno, in ValSaviore.

I militari coinvolti apparteneva-no per la maggior parte alla Fanteria,nella restante al 5° Reggimento Alpi-ni dell’Edolo.

Le vittime furono 86 e traslatetramite l’impianto della teleferica inopera al cimitero creato apposita-mente nella frazione di Isola del co-mune di Cevo.

In un secondo momento i mili-tari furono trasportati al cimiteroVantiniano di Brescia.

Si suppone che il numero dellevittime sia cosi elevato in quanto, vi-sto l’orario, si presume che fosseroin caserma per il rancio.

Nella giornata della ricorrenza( 03 Aprile 2016 ) si è svolta nella fra-zione di Isola una commovente e sen-tita manifestazione in ricordo, di quel-la immane tragedia.

Alla cerimonia era presente ilLabaro dei Fanti decorato di oltre 600medaglie al Valor Militare scortato dalPresidente Nazionale ed i Vessilli diBrescia e Valle Camonica ed altri,inoltre erano presenti anche i rappre-sentanti di varie Associazioni d’Arma.

Dopo un breve percorso ac-compagnato dalla Banda Musicale èstato scoperto un monumento dedica-to ai caduti formato da tre gradoni conriportati i nomi degli stessi.

La cerimonia è proseguita finoalle porte del cimitero di Isola, dove ilSindaco esprimeva con paroleappropriate il ricordo dell’ evento; inol-tre, Lo stesso, precisava che vi sono

I Caduti della CampellioA CENT’ANNI DALLA TRAGEDIA

in corso dei lavori di recupero e siste-mazione della caserma Campellio; in-fine prendeva la parola il PresidenteNazionale dei Fanti ricordando tutti icaduti del tragico evento.

Proseguendo la cerimonia sia-mo entrati nel cimitero, dove si è ce-lebrata la Santa Messa. Durante lafunzione i bambini delle scuole hannoletto tutti i nomi del caduti; è stato unmomento carico di emozione, tenen-do presente anche l’orario e il giorno,

Una foto d’epoca della frana a in Valsaviore nel 1916

che per pochi minuti di differenza erail medesimo di cento anni prima.

Sicuramente una giornata in-tensa, che ha segnato i nostri cuori nelricordo di un evento particolarmentetragico ma al contempo anche signifi-cativo, che ha costituito parte dellastoria della nostra Nazione.

Enzo Rizzi

Le rovine dall Caserma, oggi

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Tè caldo e vin brulè “di nascosto”Chiesanuova

la prima settimana di luglio ab-biamo prestato servizio in Puglia alcampo Jacotenente presso la basedell’Aereonautica Militare nella fore-sta Umbra, a Vico del Gargano (FG).Il servizio, ormai collaudato, prevede-va il solito pattugliamento giornalierocon modulo AIB pieno di acqua (cir-ca 600 l).

Nonostante i soliti problemi dicomunicazione radio piacevoli novitàsono state la mensa, gestita diretta-mente dall’A.M. con rancio ottimo edabbondante e la presenza in base diuna squadra con autocisterna da 5000lt di acqua in caso di bisogno. Compli-ce l’inizio estate particolarmente pio-voso non abbiamo registrato incendidi rilievo, salvo alcune segnalazioni difumaioli provocati da contadini inten-ti a bruciare ramaglie, nonostante il di-

Il nostro servizio in PugliaPROTEZIONE CIVILE - ANTINCENDIO BOSCHIVO

vieto di accensione fuochi. Il giovedìmattina ci ha visto impegnati nel ruolodi docenti nel spiegare alle altre squa-dre (5 pugliesi e 2 ANA Abruzzo) ilnostro modo di operare utilizzandoanche piccole attrezzature a motore(soffiatore, decespugliatore, mo-tosega) e l’im-portanza dellaprevenzione neiperiodi di nonallerta creandopiste taglia fuocoe la pulizia delsottobosco. Otti-ma l’intesa con lesquadre locali eprincipalmentefra di noi visto che2 volontari eranonuovi a questo

tipo di servizio; entusiasti si sono giàprenotati per il prossimo anno. In 4abbiamo totalizzato 168 ore di pattu-gliamento percorrendo circa 900 Kmesclusi i viaggi andata/ritorno che rag-giungono quasi 2000 Km

Enrico Contessa

Lo scorso 18 febbraio, in oc-casione del Giubileo del Malato, uncentinaio di persone (quasi tutte susedia a rotelle) si sono recati in Duo-mo per il cammino penitenziale attra-verso la Porta Santa, sotto la guida diDon Luca Mangeri, un prete giovanee simpatico, che ha chiesto aiuto aglialpini affinchè preparassero un mini-mo di accoglienza ai malati che si fos-sero presentati.

Purtroppo la giornata è statameteorologicamente pessima, sferzatada vento freddo, pioggia insistente estizzosa; gli alpini di Chiesanuova han-no quindi montato un grande stand perfar sostare i malati dopo essere scesidai loro mezzi e in attesa di esserespinti in Duomo, velocemente per nonfarli inzuppare; sotto lo stand era ci sipoteva riscaldare con un bicchiere ditè caldo, di camomilla o“abusivamente” di vin brulè, cheinspiegabilmente è finito quasi subito,

tra i complimenti dei malati (ovviamen-te di quelli che potevano berlo!).

Per i malati è stato un bel se-gno di simpatia e accoglienza (e an-che di ristoro), mentre per gli alpini diChiesanuova una esperienza indimen-

ticabile, anche perchè vi hanno parte-cipato diversi soci neo-iscritti, alla loroprima “missione”. Un ringraziamentocaloroso a Don Gianluca per la splen-dida occasone che ci ha regalato.

Franco Richiedei

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Collio V.T.

Un ospite speciale alla nostra adunataTutte le adunate sono speciali:

si cambia città, si conosce nuova gen-te, si commenta se l’accoglienza è piùo meno calorosa; però, questa di Asti,per il nostro gruppo è stata un’adu-nata speciale, grazie alla graditissimasopresa che il nostro amico don Lo-renzo Cottali, capitano e cappellanodegli alpini di stanza a Bolzano, ci hafatto. Avendolo invitato il venerdì, alpranzo assieme ai nostri “gemellati”alpini canadesi ospiti speciali, si è pre-sentato con alcuni ufficiali tra cui co-mandante generale degli Alpini Ge-nerale di C.A. Federico Bonato.

Sapevamo che il generale ave-va ricordi particolari di Collio in quan-to suo padre, ufficiale di stanza aGhedi, lo portava spesso a sciare aSan Colombano dove peraltro avevafatto le prime discese, e difatti ci haraccontato della disputa immancabi-le con suo fratello: vinceva chi a seraaveva accumulato più giri sullo skilift.Ora gli impianti di San Colombanosono chiusi ma sono attivi quelli delManiva e quindi noi tutti, speriamo incuor nostro, di riuscire un giorno aportare il generale su per quelle mon-tagne per passare con noi una piace-vole giornata sugli sci (qui non man-cano gli alpini maestri di sci).

Grazie a Don Cottali per la gra-dita sorpresa che ci ha regalato ac-compagnando nel nostro accampa-mento, oltre al Gen. Bonato, il Magg.Massimiliano Cigolini, assistente delGenerale Comandante, il Magg. Ste-fano Bertinotti, Capo Ufficio Pubbli-ca Informazione del Comando Trup-pe Alpine, il Primo Mar. Lgt. Mauri-zio Falcone, Addetto Segreteria Ge-nerale Comandante, il C.le Magg. Ca.Paolo Massardi, Addetto Laborato-rio Fotografico del Comando TruppeAlpine, il C.le Elisa Cagol, AddettaSegreteria del Capo di Stato Maggioredel Comando Truppe Alpine.

Il Comando truppe alpine dipendedal Comando delle forze operativeterrestri, ha sede a Bolzano, ed ègerarchicamente responsabile dellebrigate alpine, del centro addestra-mento alpini, dei reparti di suppor-to. Il comandante è un generale dicorpo d’armata (o di divisione).Il generale Federico Bonato giàComandante della Divisione Alpi-na “Tridentina” e Vice Comandan-te delle Truppe Alpine è succedutonel 2014 al Generale di Corpo d’Ar-mata Alberto Primicerj.

La foto di gruppo con il comandante generale Bonato, gli ufficiali, Don Lorenzo e inostri amici “gemellati” del Canada.

PASSIRANO

Un altro regalo all’ospedale dei bimbiGli Alpini del Gruppo di

Passirano hanno donato all’ambulato-rio di fibrosi cistica dell’Ospedale deiBambini un ciclo-ergometro, apparec-chiatura simile ad una cyclette in gra-do di valutare la tolleranza dei pazientiallo sforzo fisico in modo da poter sta-bilire per ognuno un programmapersonalizzato di allenamento.

Questo macchinario si affian-carsi al calorimetro che Passirano tem-po fa ha regalato al Centro che ha incura ben 150 pazienti.

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Il volontariato sta agli alpinicome un bambino sta alla sua mam-ma. Sembra un paragone esagerato,retorico e fuori luogo ma, se cisoffermiamo un attimo e riflettiamonotiamo quante siano nei nostri paesile attività e le manifestazioni e comegli alpini ne siano sempre coinvolti. E’facile quindi comprendere il parago-ne. Il bambino cerca sempre affettuo-samente la mamma.

Nel nostro piccolo anche il grup-po di Collio ha i suoi impegni.

Spicca fra questi il “pedibus”ossia l’accompagnamento dei bimbi ascuola. E’ innegabile a questo puntoandare con la mente alla nostra gio-ventù quando i nostri genitori mai sisarebbero preoccupati di mandarci ascuola scortati da un alpino. Ora peròi tempi sono cambiati e l’attualità im-pone anche questo servizio e, comesempre, gli alpini sono presenti.

Fino a non molto tempo fa, lacollaborazione alle attività tipiche deigruppi alpini erano finanziate dalleamministrazioni comunali.

Al giorno d’oggi avviene in-vece il contrario: sono le associazioniche devono aiutare le amministrazionie quindi, oltre all’attività di “pedibus”,anche il monumento ai Caduti deveessere mantenuto.

Foto di gruppo al termine di un “servizio”

Ed ecco un’altro contributo de-gli alpini che ci vede protagonisti nellamanutenzione straordinaria del monu-mento ai Caduti con la nuova illumi-nazione, la nuova cinta e la manuten-zione ordinaria del monumento stes-so. Piccole cose che però vengonosempre apprezzare dalla comunità.

Sistemato il Monumento ai Caduti

Il 23 aprile scorso, l’alpino sim-bolo del nostro gruppo ha spento 103candeline. Di Giacomo Vivenzi si ègià detto tutto e ogni anno litighiamocon il vocabolario per trovare nuoviaggettivi per questa meravigliosa per-sona.

Abbiamo già chiesto al nuovopresidente sezionale di tener conto diquesto importante personaggio nel suogiro per i Reduci bresciani e contia-mo di averlo ospite a Marcheno perfar visita al Cumilì. Vogliamo espri-mere un sincero augurio di buon com-pleanno ed un arrivederci al prossimoanno perché è come dice lui “Si vivegiorno per giorno”.

MARCHENO

Il compleanno del Cumilì

Collio V.T.

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Comitato “Alpino di Conche”

I 53 anni del Monumento di RivadossiAnche quest’anno il Comitato

dell’Alpino in Conche formato daiGruppi di Lumezzane Pieve,Sant’Apollonio e San Sebastiano,Nave, Cortine e Caino ha organizzatola consueta commemorazione delMonumento posto in questa località nel1963, per volontà inizialmente delGruppo di Nave e poi con la collabo-razione entusiastica degli altri Gruppiche hanno partecipato fattivamenteall’opera.

Il monumento, opera dell’arti-sta navense Giuseppe Rivadossi rap-presenta un alpino sofferente nellasteppa russa che avanza lentamentee a fatica imbacuccato nella sua co-perta. Ai piedi di questa opera d’artesi sono dati appuntamento qualchecentinaio di persone, alpini soprattut-to, ma anche amici, parenti e autorità,che domenica 10 luglio sono salite peri vari sentieri che partono da Nave,Caino e Lumezzane, fino alla piana diConche, dove con una breve sfilatasono saliti sulla vetta dove è posizio-nata la statua per la S. Messa. Am-mirevole lo sforzo fatto da alcuni alpi-ni di Cortine e di Nave che hanno tra-sportato fin quassù due persone disabiliutilizzando due “Joelette”, le biciclet-te monoruota di cui si è già parlato suquesto giornale; mezzi semplici mageniali che permettono, con l’aiuto didue persone, anche a persone disabilidi salire in montagna.

Dopo l’alzabandiera e l’onoreai Caduti hanno porto il loro saluto isindaci di Lumezzane Matteo Zani, diCaino, Cesare Sambrici, e di Nave,l’alpino Tiziano Bertoli; quindi in rap-presentanza della Sezione ha preso laparola il consigliere Richiedei Franco,che era accompagnato dai consiglieriCogno, Poli e Marsegaglia; al termi-ne ha dato poi la parola a Don Loren-zo Cottali per la celebrazioneeucaristica, sotto un cielo plumbeo chea tratti ha anche fatto cadere qualchetimida goccia di pioggia.

La celebrazione comunque si èconclusa senza inconvenienti e l’as-semblea si è sciolta al canto del “Si-gnore delle cime” di Bepi de Marzi,per poi portarsi all’interno del Santua-rio per il pranzo, che si è protratto finoal pomeriggio inoltrato tra canti, alle-gria e tanta tanta simpatia.

Rimane il ricordo di un altroanniversario archiviato e da incorni-ciare sia per la presenza del pubblico,sia per la sincera partecipazione so-prattutto dei sindaci che in questa oc-casione lasciano fortunatamente daparte “il protocollo e l’etichetta” peresternare invece le loro sincere emo-zioni: solo per citarne uno, il sindaco

di Caino ha raccontato l’episodio del-la sua bimba che ha parlato in un temascolastico degli alpini.

Una bellissima giornata, rima-ne solo il rammarico di non poter ave-re il Vessillo tutti gli anni, per una in-terpretazione del regolamento che atanti dà l’impressione di essere un po’troppo rigida; infatti una manifestazio-ne che coinvolge ben sei Gruppi e duezone pare, a molti alpini, meritevole diavere il Vessillo non solo nelle ceri-monie quinquennali.

f.r.

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San Vigilio

Celebrato il 90° di fondazioneIl Gruppo di San Vigilio ha so-

lennemente festeggiato, dal 20 al 22maggio scorsi, il 90° anniversario difondazione con un nutrito programma,realizzato grazie anche alla preziosacollaborazione delle Associazioni lo-cali.

Infatti nei locali messi a dispo-sizione dalla Parrocchia sono stateaccolte ben due mostre: la prima alle-stita in una sala dal Gruppo del Villag-gio Prealpino (arricchita dalla presen-tazione del libro “La Frontiera Silen-ziosa” dell’Alpino Sandro Vacchelli)e la seconda riguardante la storia delnostro Gruppo dalle origini eimpreziosita con il materiale fornitocidall’Art Director Franco Grones diVilla Lagarina (TN), mio commilitoneal 33° Corso AUC ad Aosta, che ciha consentito l’esposizione di cartoli-ne d’epoca, poster, medaglie delleAdunate, riproduzioni dei distintivi delleTruppe Alpine dal 1936 ai nostri gior-ni, stampe di foto scattate durante laCampagna di Russia provenienti dal-lo Stato Maggiore della Brigata Alpi-na “Tridentina” e diciotto totem rap-presentanti Alpini e Ufficiali dalla Pri-ma alla Seconda Guerra Mondiale.Le mostre sono state visitate da alcu-ne scuole locali e da buona parte del-la nostra comunità, ma resta il ram-marico di non aver sufficientementepubblicizzato l’evento.

Dopo la conferenza stampa te-nutasi l’11 maggio nella Sala Consiliaredel Comune di Concesio con la parte-cipazione di giornalisti locali e diTeletutto, il 16 maggio sono state inau-gurate alla presenza del Sindaco Ste-fano Retali, della dirigente dell’Istitu-to Comprensivo Ninfa Puccio e delParroco le mostre con la presentazio-ne del libro “La Frontiera Silenziosa”.Quindi il 20 maggio, presso il teatrodell’Oratorio, è andata in scena la rap-presentazione drammaturgica “Nellafresca primavera della vita” con le

voci recitanti di Giacomo Scalvini eDaniele Squassina e le musiche delCorpo Musicale di Cologne direttodalla Maestra Danila Bonassi.

Sabato 21 maggio, semprepresso il teatro, si è tenuta l’esibizio-ne del Coro ANA di Preganziol dellaSezione di Treviso, che ha riscosso ungrande successo di pubblico. Dome-nica lungo le vie imbandierate del pa-ese si è snodato un lungo corteo che,con in testa il Vessillo della nostraSezione scortato dal Presidente GianBattista Turrini e da una nutrita rap-presentanza del Consiglio sezionaleseguiti da numerosi Alpini e da benottantasette gagliardetti accompagnatidalle note del Corpo Musicale di

Cologne, ha raggiunto prima il rinno-vato Monumento ai Caduti dove è sta-ta deposta una corona d’alloro e poila Chiesa di San Velgio al monte oveè stata celebrata la Santa Messa pre-ceduta dai discorsi ufficiali.

Il Capogruppo NarcisoArmanasco, a nome di tutti gli Alpini,ringrazia l’Amministrazione Comuna-le, il Parroco Alpino Don Domenico etutte le Associazioni locali che hannocollaborato per la riuscita di questagrande e importante tappa della no-stra vita associativa.

Romeo Mainardi

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Tante le manifestazioni che ri-cordano Nikolakewka e la campagnadi Russia da cui migliaia di Alpini nonsono più tornati; la letteratura ha bendocumentato e molto raccontato del-lo sforzo e del sacrificio di quei sol-dati, anche se negli scritti di autoricome Mario Rigoni Stern o del Bea-to Don Carlo Gnocchi non mancano iricordi della campagna Greco –Albanese come preludio aquell’immane tragedia che fu la cam-pagna di Russia.

Poche cerimonie però ricorda-no i Caduti del fronte Greco-Albanese; una di queste si svolge aLumezzane (Brescia) per ricordarela Medaglia d’oro SottotenenteSerafino Gnutti e il Sergente France-sco Ghidini dei quali quest’anno ricor-re il 75° anniversario del sacrificiodurante la battaglia sul monte Chiafe Sofiut il 21 gennaio 1941.

Appartenente a una nota fa-miglia di industriali, Gnutti fu chiama-to alle armi 1937. Buon alpinista, fudestinato al Corso Ufficiali Alpini diBassano del Grappa e, col grado diSottotenente, prestò servizio di primanomina nel 6º Reggimento Alpini “ValVenosta” venendo congedato alla finedel 1938. Richiamato nel 1940, ebbela sua prima “vera” esperienza diguerra durante la Campagna di Fran-cia.

L’azienda di famiglia produce-va mortai da “81” e mortai “Brixia”con relative munizioni per conto delRegio Esercito ed era ritenuta essen-ziale ai fini dello sforzo bellico. L’eso-nero dal servizio militare veniva sicu-ramente accordato agli uomini che vilavoravano e che ne avrebbero fattodomanda: benché Serafino potesseavvalersi di questo privilegio, preferìindossare la divisa una terza volta,probabilmente spinto dall’esempio delpadre e dei quattro zii, che avevanoscelto di partecipare alla prima guer-ra mondiale in circostanze analoghe,

Lumezzane San Sebastiano

Serafino Gnutti e Francesco Ghidini

poco più di un ventennio prima. Neldicembre 1940, fu assegnato al Bat-taglione “Val Chiese”, 11º ReggimentoAlpini, Divisione Pusteria, col qualefu inviato in prima linea subito dopolo sbarco a Durazzo. Per ironia dellasorte, negli anni trenta la ditta “Gnutti”aveva ricevuto importanti commessemilitari proprio dalla Grecia, contro laquale ora il giovane ufficiale si trova-va a combattere.

Il mattino del 20 gennaio 1941i greci attaccarono le trincee italianedopo un violentissimo bombardamen-to preparatorio. All’ala destra il Bat-

taglione “Trento” esaurite le munizio-ni, fu costretto a ripiegare. Così pureil “Val Chiese”, decimato da gravi per-dite. Ciononostante, si rese necessa-rio tenere le posizioni per evitare chel’intero Corpo d’armata venisse inve-stito sul fianco. Riordinati i ranghi, il“Val Chiese” lanciò un contrattaccoma fu respinto con ulteriori perdite,specie fra gli ufficiali. Ordini superio-ri imposero un nuovo contrattaccononostante l’ora notturna e le condi-zioni disastrose del campo di battaglia,che pioggia e neve avevano ridotto auna poltiglia fangosa impraticabile.

FIUMICELLO

Donato un defibrillatore alla P.C.

Il Gruppo di Fiumicello ha donato una unità defibrillatore al nostro Nucleo diProtezione Civile

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Armati di baionette, bombe a mano epoche munizioni, gli Alpini uscirono dinuovo all’assalto. Dopo l’iniziale suc-cesso, i greci si riebbero dalla sorpre-sa e risposero furiosamente, riuscen-do a ricacciare indietro gli italiani. Inquesta fase confusa e concitata,Gnutti continuò a incitare i suoi, fin-ché non scomparve nella mischia, fe-rito a morte. Data la ferocia del com-battimento all’arma bianca, in quel-l’occasione i greci non fecero prigio-nieri.

Sepolto in prossimità del fron-te, per decenni non fu possibilerecuperarne i resti dato il rigidissimoisolamento in cui versava l’Albaniacomunista del dopoguerra. Solo dopopiù di mezzo secolo, grazie agli sforzidel fratello Franco, che mai si era ar-reso alla possibilità di riportarne acasa le spoglie, il Sottotenente Gnuttipotè tornare a Lumezzane dove orariposa nella tomba di famiglia.

Del Sergente FrancescoGhidini nonostante abbia condivisoparte del percorso militare di SerafinoGnutti e la stessa sorte, non fu maitrovata la salma, nonostante le ricer-che svolte dai famigliari; i suoi restiriposano sicuramente assieme agli altricaduti sul monte Chiaf e Sofiut doveè stato posto un cippo a ricordo deiCaduti. L’atteggiamento bonario e so-cievole di Gnutti nascondeva l’affet-to e la preoccupazione per i suoi Al-pini, un ufficiale che non ordinava diandare avanti, ma che per primo daval’esempio. Tanti gli aneddoti su comeveniva apostrofato durante gli scon-tri in trincea, dove i greci sapendolodi fronte a loro, lo chiamavano pernome e lo invitavano ad uscire percolpirlo con le stesse armi chel’azienda di famiglia produceva.

E’ per ricordare questi nostriconcittadini che tutti gli anni, il 21 gen-naio il gruppo Alpini di San Sebastianocon titolazione alla M.O. SerafinoGnutti e il gruppo Alpini diSant’Apollonio titolato al SergenteFrancesco Ghidini, organizzano unacerimonia nella Chiesa del VillaggioGnutti,in onore di tutti i Caduti sulFronte Greco-Albanese, a cui que-st’anno ha partecipato anche il no-stro Presidente Nazionale Sebastiano

Favero, accompagnato dal viceFerruccio Minelli con il Presidente Se-zione Brescia Gian Battista Turrini e ipast president Rossi e Forlani. La ce-rimonia ha visto la partecipazione dinumerosi Alpini e istituzioni dedicatealla memoria della Medaglia d’Oro,autorità civili, religiose e militari e del-le famiglie di Serafino e Francesco.

Era attesa la presenza del re-duce Giulio Turelli di Marone che futra le ultime persone a vedere Gnuttiall’inizio dell’attacco in cui ilSottotenente perse la vita.

Giuseppe Freddi

Motivazione per la Medagliad’oro al valor militare a Gnutti

«Comandante di uno dei plo-toni di punta in preordinato combatti-mento in ritirata, a protezione del fian-co scoperto dello schieramento di Cor-po d’armata, guidava animosamenteal contrassalto i propri uomini controforze nemiche soverchianti edimbaldanzite dal successo, trascinan-do, primo fra tutti, i suoi uomini controogni più violenta reazione avversaria.Circondato da nemico straripante, ben-ché ferito una prima volta, resistevatenacemente alla testa dei suoi valo-rosi superstiti. Colpito una secondavolta riusciva ancora con uno sforzosupremo a gettarsi a capofitto nellamischia gridando ai suoi ragazzi in-fiammati dal suo esempio “Teneteduro” persistendo nella cruenta lottasino a che cadeva colpito a morte.»— Albania, 21 gennaio 1941

MANERBIO

Consegnate le chiavi della nuova sede

Il Sindaco alpino di Manerbio, Samuele Alghisi, il Vicepresidente vicario Gian BattistaRavelli ed alcuni alpini del Gruppo, al momento della consegna delle chiavi

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Travagliato

Il progetto “Memoria viva”Dopo la prima iniziativa orga-

nizzata per il Reduce “quasi alpino”Cechi, ormai andato avanti e che, sia-mo sicuri, da lassù continua a sorri-derci con il suo consueto incrollabilespirito, l’idea di riportare alla luce levicende dei Reduci travagliatesi tutti,ancora in vita, ha preso corpo. Du-rante le manifestazioni per il 25 Apri-le 2016, il Gruppo Alpini di Travagliatoha quindi organizzato una cerimoniadi consegna dei fogli matricolari for-mato pergamena e di alcune targhecommemorative ai Reduci, Alpini enon, della propria comunità.

Il progetto, denominato perl’occasione “Memoria viva”, ha vistola collaborazione, durante i primi mesidell’anno, delle nostre penne nere conil Centro Documentale Militare di Bre-scia per l’attività di ricerca dei foglimatricolari, attestanti le vicende deglieventi del conflitto ’40 – ’45.

Il Comune, poi, ha patrocinatol’iniziativa e permesso l’inizio delle ri-cerche tramite l’accesso all’archivioAnagrafe e la locale Associazione“Giulio Bruno Nicolini” ha gentilmen-te sponsorizzato l’acquisto delle tar-ghe commemorative. L’iniziativa, inol-tre, ha visto la concessione del logoufficiale della Struttura di Missione pergli Anniversari di interesse nazionale,presso la Presidenza del Consiglio deiMinistri.

I Reduci travagliatesi ai qualisi è così potuto finalmente renderepubblico merito, dopo anni di ingiustooblio, sono stati 7 (2 altri, purtroppo,ci hanno lasciato nel frattempo e dopoche già avevamo preso con loro con-tatto, riscontrando un entusiasmo dafare invidia a un ventenne d’oggi!).Attualmente per alcuni di loro le ri-cerche sono ancora in corso, avendoprestato servizio presso Reggimentifuori dalla competenza degli archivi delDistretto bresciano e, più in generale,lombardo. Naturalmente, non per tut-ti è stato possibile essere presenti alla

cerimonia ufficiale nel Palazzo Comu-nale, data l’età, e si è quindi provve-duto alla consegna ai parenti conve-nuti o direttamente andando a fare lorovisita.

Inoltre, per i Reduci che neavessero avuto diritto, è stata loro resanota la possibilità di ottenere la Me-daglia d’Onore per il riconoscimentodegli anni di prigionia passati nei campinazi – fascisti del conflitto ’43 – ’45.Per alcuni di loro le pratiche sono an-cora in corso di svolgimento, supportatidal nostro Gruppo per quanto con-cerne la compilazione dei relativi mo-duli, la produzione dei necessari do-cumenti e la spedizione del tutto, men-tre per alcuni più fortunati la meda-glia è già arrivata.

Una piccola nota personale, in-fine, ci sia concessa, nel dire che il

più bel premio per noi è stato vederecon quanta gioia questi nostri Veci,perché certo li abbiamo sentiti cosìtutti, Alpini o meno che siano stati inquei tempi, hanno capito quello cheabbiamo cercato di fare, nel nostropiccolo, per loro.

Le persone anziane, si sa, sonofacili alle emozioni, ma quella provatada noi nell’incontrarle, nell’incontrareoltreché un pezzo di storia locale enazionale, anche uno spaccato di pro-fonde sofferenze e, allo stesso tem-po, di così grande gioia di vivere è stataper noi altrettanto intensa.

Diego OssoliGruppo Alpini Travagliato

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Il Gruppo di Dello da anni col-labora con il locale istituto scolasticopromuovendo svariate iniziative percoinvolgere i ragazzi. Quest’anno ol-tre alla tradizionale visita alla sedesezionale si è pensato di rendere par-tecipi i ragazzi dell’evento più impor-tante per ogni alpino: l’adunata nazio-nale.

I ragazzi si sono così immersinell’atmosfera unica dell’adunata e vi-sitare, oltre alle varie mostre, lacittadella militare dove hanno potutoprendere coscienza della vita del mo-derno soldato italiano: missioni all’este-ro, bonifica di campi minati, soccorsonelle calamità e naturalmente lo sport.

Accompagnando i nostri ragaz-zi, abbiamo ricordato il nostro serviziomilitare e tutti i ricordi ad esso legati esiamo ritornati a quella gioventù an-cora più lontana, immedesimandoci inquesti ragazzi e ragazze che ci hannocontagiato con il loro entusiasmo e laloro positività.

Lasciamo quindi a loro ed alleloro insegnanti il compito di raccon-tarci questa memorabile giornata, spe-rando possa essere di esempio e an-che di stimolo a tutti quei gruppi chevolessero a loro volta impegnarsi inuna simile esperienza.

“Cari Alpini,(...) vogliamo ringraziarvi

per la stupenda giornata che ab-biamo passato con voi il 12 mag-gio ad Asti. È stato emozionanteiniziare la giornata conl’alzabandiera e l’ Inno d’Italia:eravamo ancora un po’ assonnati,ma l’Inno ci ha caricati di energiaalpina!

Durante il viaggio ci siamodivertiti un sacco a cantare le can-zoni alpine e ancora oggi, ogni tan-to, cantiamo a squarciagola “Sulcappello, sul cappello che noi por-tiamo...”. La Cittadella Alpina ci haveramente entusiasmati ed erava-mo molto incuriositi dalle vostre at-

Una memorabile giornata all’adunataDello

trezzature all’avanguardia. Avrem-mo voluto provarle tutte, ma pur-troppo il tempo era tiranno e c’era-no altre scolaresche in attesa. Ab-biamo capito però che gli Alpiniutilizzano queste attrezzature peraiutare le popolazioni dove c’è laguerra e non per farla!

Voi Alpini siete proprio me-ravigliosi, perché siete sempre inprima fila in ogni momento di biso-gno ed emergenza. Non parliamopoi della vostra impareggiabileospitalità! Il vostro deliziosopranzetto ce lo ricordiamo ancora,come anche la merenda che ci ave-te offerto nel pomeriggio.

Anche la visita al Museo e

alla mostra fotografica sono statidue momenti istruttivi e interessan-ti. La giornata ad Asti è stata me-morabile, ma non possiamo dimen-ticare l’ esperienza vissuta allaScuola Nikolajewka, il 22 aprile.Il vostro unico “Monumento viven-te “alla solidarietà ci ha insegnatoche anche le persone con qualchedisabilità hanno tanto da insegnar-ci e da darci.Vi siamo molto gratiper le esperienze fantastiche che ciavete offerto e speriamo che moltialtri ragazzi , grazie al vostro im-pegno , possano provare ciò cheabbiamo provato e imparato noi

GRAZIEEEEEE!!!!!!I ragazzi della V elementare

A Chiesanuova ospite Alessandro BellièreTappa bresciana per il camminatore

E’ la quinta volta che attraver-sa l’Italia a piedi; lo ha fatto in tutte ledirezioni e in ogni modo. Adesso Ales-sandro Bellière, alpino diorigini bolognesi,ultraottantenne, ma conun fisico (e una parlan-tina) di tutto rispetto sta“passeggiando” per toc-care tutte le provincieitaliane. Nel suo viaggiosi è fermato, il 22 aprilescorso, a Chiesanuova,dove ha potuto cenare,

e pernottare prima di ripartire perDesenzano, dove lo attendevano glialpini gardesani.

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I nostri soci andatiavanti

Francesco Franchicl. 1929

Camignone

Elio Toticl. 1952

Castelcovati

Pietro Grammaticacl. 1930

Monticelli Brusati

Mario Carlicl. 1933

Lamarmora

Domenico Facchinicl. 1929Bovegno

Silvano Coffanetticl. 1937Bovegno

Giuseppe Lorandicl. 1941

Volta Bresciana

Vincenzo Amodeocl. 1922

Mompiano

Silvio Tabonicl. 1929

Iseo

Riccardo Corsinicl. 1945

Adro

Nereo Repelecl. 1944Rezzato

Giorgio OresteTognolatticl. 1930

San Vigilio

Marco Pelicl. 1937

S. Giovanni diPolaveno

Leopoldo Pedercinicl. 1936

S. Pancrazio

Aldo Gotti

cl. 1923

Monterotondo

Reduce diprigionia inGermania

Giuliano Scarpella

cl. 1950

Calvisano

Consigliere delGruppo

Mario Bertogliocl. 1939Zanano

Angelo Frassinecl. 1937

Buffalora

Luigi Bolpagnicl. 1930

Rodengo Saiano

Francesco Moricl. 1932

Lumezzane P.

Francesco Zanotticl. 1930

Bedizzole

Franco Vassallocl. 1947

Rodengo Saiano

Enzo Scarabellicl. 1949

Palazzolo s/O.

E' andato avanti il nostro capogruppo ono-rario Giovanni Battista Raza detto Ninocl.1935, per ben diciotto anni (dal 1994 al2012) Capogruppo di Lavone. Tutto il grup-po lo ricorda con stima e affetto per la suapersonalità

Giovanni Battista Raza (Nino),cl. 1935, Lavone

AngeloMaccarinelli

cl. 1947Montichiari

Fondatore delNucleo AlpiniAVIS-AIDO

di Montichiari

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I nostri soci andatiavanti

Chiamato alle armi nel battaglio-ne “Val Chiese” del 6° Reggi-mento Alpini, verso la fine del1942 è di stanza nella Jugosla-via nord-occidentale, zona diTolmino-Sebrelje-Ttribussa.Gli eventi tragici della guerra lovedono prima prigioniero in Ger-mania dal 1943 al 1945 e poi aMinsk in Russia, da dove rientrain Italia nel novembre 1945.Queste poche ma dolorose righesono per ricordare il soldatoSeverino, ma per tutti noi rimar-rà il ricordo dell’uomo e dell’Al-pino attivo e sempre presente,capace di donare un sorriso an-che tra i dolorosi ricordi di que-gli anni. Lo ricordiamo anche

Severino Leali,cl. 1923, Bedizzole

per i molti anni trascorsi comeAlfiere del Gruppo.Ciao Severino.

Gli Alpini del Gruppo diBedizzole

Daniele VincenzoUrietti, cl. 1972

Tavernole-Cimmo

Giuseppe Guarinellicl. 1938

Passirano

Un altro amico è andato avanti, unaltro amico ci ha preceduti nel Pa-radiso di Cantore.Lì, ha raggiunto i suoi commilitonicaduti sui vari fronti o in campo diprigionia oppure in congedo senzaaver combattuto alcuna guerra.Classe 1926, Alessandro Maestrellofu chiamato alle armi nel 6° Reggi-mento Alpini, partecipando con lasua Compagnia ad una cerimoniaalla Colonna Mozza dell’Ortigara.Ora, dopo una vita laboriosa nelleFerrovie dello Stato e gli anni pas-sati in pensione alla Badia curandoil proprio orticello (come erano suc-cosi i suoi pomodori!) e le amiciziestrette con gli Alpini del nostro Grup-po di cui è stato consigliere e cassie-re per molti anni, ha raggiunto lacasa del Padre, lasciando nello scon-

Alessandro Maestrellocl. 1926, Badia

forto il figlio, i nipoti, la nuo-ra e quanti lo avevano co-nosciuto. A noi il compito diessere loro vicini, a noi cheaffidiamo alla sua anima inostri semplici sentimenticon la Preghiera dell’Alpi-no.

Giovanni Prestini

Giuseppe Guerinicl. 1957Marone

Valerio Ghitticl. 1953Marone

Vincenzo Pezzotticl. 1938Marone

Natale Colosiocl. 1929

Iseo

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CHI E’ ANDATO AVANTICORTINENorina Giavarini, mamma del socioGiorgio BanderaMelissa Schiopperi, moglie del socioBruno PresselloElsa Fenotti, mamma del socio RemoPasotti

NAVEIl socio Fausto Bertelli, cl. 1947

PROVAGLIO D’ISEOIl socio Riccardo Omissoni Frorio, cl.1942Paola Nivide Fenaroli, mamma delsocio Alberto Veschetti

S. FRANCESCO DI PAOLAIl socio Ruggero Bastianon, cl. 1944

VOLTA BRESCIANAIl socio Adriano Zanola, cl. 1935Il socio Francesco Fenoli, cl. 1940Il socio Fabio De Filippi, cl. 1968Il socio Sauro Masserdotti, cl. 1929

ZANANORita Mondini, mamma del socioWilliam Vezzoli

CHI E’ NATOCASTENEDOLONicole nipote di Giuseppe Stefani, al-fiere del Gruppo di Castenedolo

CHIARICristian Zorzi, nipote del socioPierangelo CropelliEmma Aio, figlia del socio Fabio e diSilvia Festa

COLLIO V.T.Mattia Lazzari, figlio del socio Lorise di Roberta Saleri; il piccolo Loris èanche nipote del socio Alsano Lazzari

FIUMICELLO/BOTTICINO M.Lucia Bera, figlia del socio Gianni edi mamma Silvia; nipote di Marco eGianbattista Mor, del Gruppo diBotticino Mattina

MOLINETTOGiacomo Bonini, nipote del socio Fau-sto Bonini

ANNIVERSARI55 ANNI

MOLINETTOArmando Bottarelli, consigliere delGruppo, con Rita Maccarinelli

50 ANNICASTENEDOLOGiuseppe Giudicati con Rosalba Ca-pelli (nella foto)

COLLIO V.T.Giuseppe Lazzari con la moglieCaterina

NAVEPietro Fenotti con ala moglie AlmerinaSpagnoli (nella foto)

ROVATOAntonio Baroni Minelli e CaterinaRighetti (nella foto)

S. EUFEMIA D. FONTEGiovanni Marocchi ed Ernesta Bani,madrina del Gruppo (nella foto)

OSPITALETTOMario Manenti e Teresa Trecani (nel-la foto)

40 ANNIMOLINETTOGiuliano Tellaroli, Vice Capogruppo,e Emanuela Bonazzi (nella foto)

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WWW.ANABRESCIA.IT

Un sito internet tutto nuovoAgli “smanettoni” informatici

più incalliti non sarà certo sfuggito cheil nostro www.anabrescia.it ha ripre-so a marciare bene, con articoli inhomepage sempre aggiornati, infor-mazioni e notizie fresche e chiare.

Tutto questo è stato possbilegrazie alla disponibilità di un alpino (nonc’è stato bisogno di cercare tra i non-alpini!) di Rovato, Renato Lovatti, cheha messo a disposizione il suo tempoe la sua capacità per rendere questoservizio efficiente e utile.

Vadano a Renato i ringrazia-menti e i complimenti del ConsiglioDirettivo.

Con Vigilio Bettinsoli, del Gruppo di Lodrino

Il presidente incontra i Reduci

“Section day”: avanti così“Section day”: avanti così“Section day”: avanti cosìDa tempo il Presidente Turrini

sta incitando i Gruppi a dedicare unapiccola parte delle loro attività al “so-stentamento” della sede sezionale, in-tendendo, con questa espressione, losvolgimento delle attività istituzionali(Protezione Civile, sport, giornaleOcio a la pèna, commissione cultu-ra, Casa di Irma...) e la gestione dellasede stessa (bollette, tasse, manuten-zione ordinaria e straordinaria).

In questi anni le offerte deiGruppi dedicate alle attività istituzio-

nali hanno avuto un consistente calo,forse a causa della crisi economicache costringe i Gruppi a fare i “saltimortali” per aiutare enti ed associa-zioni del proprio paese o quartiere; diconseguenza le risorse economichedella Sezione si stanno assottigliando.

All’appello hanno già rispostoalcuni Gruppi, alcuni dei quali elenca-ti di seguito, organizzando una inizia-tiva specifica, contribuendo così alleindispensabili attività della Sezione.Speriamo che anche gli altri Gruppi

Con Carlo Bresciani, del Gruppo di Erbusco

Adro, Gambara, Collebeato,Cologne, Montichiari, Carpenedolo,Chiari, Isorella, Paratico,Castrezzato, Villa Carcina, Brescia

della Sezione rispondano all’appelloe non facciano mancare il loro aiutoalla Sezione.

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congratulazioni !!congratulazioni !!congratulazioni !!congratulazioni !!congratulazioni !!

Mario Arfini, del Gruppo di Nave, incompagnia dei nipoti Andrea e Nicola ilgiorno del suo compleanno

Il Capogruppo degli alpini diCoccaglio, Luciano Massetti con lanipotina Desiree, il giorno del suoBattesimo

Fiocco azzurro al Gruppo di PalazzoloS/O. E’ nato Nicola, nipote del socioNatale Sardini

Antonio Porta, del Gruppo diChiesanuova, con la figlia Katia, ilgiorno della sua Cresima

Il nostro Vessillo ad Asiago in occasione della visitadel Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delMinistro della Difesa Roberta Pinotti, al Sacrario Militare,lo scorso 24 maggio

Il Vessillo della Sezione di Brescia era presente an-che all’annuale Pellegrinaggio alpino al Rifugio Contrin, te-nutosi lo scorso 27 giugno

Alcuni Alpini edamici del Gruppo diChiesanuova si sonoritrovati, per unapiccola festa asorpresa, attorno alsocio ReduceVincenzo Pelosi inoccasione del suo93° compleanno loscorso 9 gennaio.

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congratulazioni !!congratulazioni !!congratulazioni !!congratulazioni !!congratulazioni !!

Alessandro Ziliani nipote dei soci Abele Ziliani e RiccardoZanotti del Gruppo di Travagliato, il giorno del Battesimocon mamma Barbara e papà Luca

Fiocco azzurro al Gruppo di Collio V.T. E’ nato GiovanniZanardelli. Nella foto il piccolo con nonno EudenzioRambaldini, lo zio Virgilio Zanardini, nonno BattistaZanardelli e lo zio Walter

Gianbattista Zeni, del gruppo diIsorella con la nipotina Sveva

Si sono sposati Valentina Franzoni, figlia del socio Luigi, del Gruppodi Bedizzole, con il sig. Michele Severgnini. Nella foto gli sposi conla piccola Sofia, il compare Alessandro Agosti, lo zio Carlo Franzoni,Stefano Bodei e Vittorio Cipriani

Auguri a Alceo Carambella, sociodel Gruppo di Bettole Buffalora,per il suo novantesimo compleanno

Fiocco azzurro al Gruppo diRemedello: il 28 ottobre scorsoè nato Samuele, pronipote delsocio Enzo Tosoni. Nella foto ilpiccolo Samuele, in braccio alnonno in una foto scattatadurante le ultime festivitànatalizie

Il 10 gennaio scorso sono state battezzate due gemelline:Benedetta e Beatrice Bresciani, nipoti del socio BattistaGuidetti del Gruppo di Bornato. Nella foto le piccole conmamma Delfina, papà Mirko, i fratellini Marco e Lorenzo,i nonni Battista e Virginia

Fiocco rosa al Gruppo diRoncadelle: è nata Matilde DelBarba nella foto con il nonnoGiuseppe ed il papà Nicolaentrambi soci del Gruppo diRoncadelle, il giorno del suoBattesimo il 05/06/2016

Flavio Benedetti, socio del Gruppo di Brandico, il giornodel Battesimo della figlia Alessia. Nella foto insieme adalcuni alpini del Gruppo, alla moglie, al figlio e al nipote

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