PUGLIA Linea A.2 – PROGETTARE
Miglioramento dei programmi, dei progetti e della performance
LABORATORIO Smartpuglia
REPORT DEI LAVORI
"SMART PUGLIA Verso la strategia di specializzazione intelligente 2014-2020"
Living Lab Salute:
verso Smart Puglia 2020
Sala convegni Padiglione Regione Puglia - Fiera del Levante di Bari
21 settembre 2013 - ore 10:30-13:00
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PREMESSA .....................................................................................................3
CAPITOLO 1 – “Puglia una regione per star bene”: il confronto ..................... 4
1.1 - Note introduttive.................................................................................. 4
1.2 – Gli interventi in sala.............................................................................5
1.3 - Le conclusioni..................................................................................... 13
ALLEGATI .................................................................................................... 15
Allegato I - Programma .............................................................................. 15
Allegato II - Elenco dei partecipanti ...........................................................18
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PREMESSA
Il progetto Capacity SUD, finanziato dal Programma Operativo Nazionale "Governance e Azioni di
Sistema" (PON GAS), ha la finalità di migliorare la capacità istituzionale delle amministrazioni
delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza supportandole nella programmazione di interventi che
rispondano alle loro esigenze prioritarie e nel rafforzamento delle competenze necessarie per la
loro efficace attuazione. La Capacità Istituzionale, Asse del Programma, oltre a fornire un supporto
strategico per una gestione maggiormente efficiente dei Programmi Operativi, assume un rilievo
fondamentale in prospettiva della programmazione comunitaria nel quadro di Europa 2020.
La Linea A.2 di Capacity SUD, denominata PROGETTARE, propone attività di sviluppo delle
capacità delle persone impegnate nelle Amministrazioni a progettare strategie della futura
programmazione, interventi su politiche e servizi pubblici, azioni di miglioramento organizzativo e
gestionale del ciclo delle politiche. Tali attività, nella Linea di Progetto, promuovono processi
collaborativi, che includono nella progettazione diversi attori e si realizzano con metodologie
partecipative.
In particolare, PROGETTARE si articola in 2 azioni: sviluppo della cultura del PCM (Linea A.2.1 –
Progettare le politiche) e Progetti mirati per il miglioramento del ciclo di programmazione e di
gestione (Linea A.2.2 – Progettare lo sviluppo organizzativo).
Formez PA nell’ambito della linea “Progettare le politiche” ha organizzato, con la Regione Puglia, e
precisamente con l’Area Politiche per lo Sviluppo economico, il Lavoro e l’Innovazione e il Servizio
Ricerca Industriale e Innovazione, incontri di approfondimento tematico, finalizzati al
miglioramento di programmi, progetti e performance delle politiche regionali per l’Innovazione.
IL LABORATORIO “SMARTPUGLIA”
Il Laboratorio SmartPuglia si rivolge, per quanto riguarda il target regionale, a tutti i Servizi
dell’Area Politiche per lo sviluppo economico, lavoro e innovazione, in raccordo con il Servizio
Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, con il Servizio Politiche di Benessere
sociale e Pari Opportunità e con le Aree Mobilità e Qualità urbana e Politiche per la riqualificazione
urbana, la tutela e la sicurezza ambientale e per l’attuazione delle opere pubbliche e organizza
alcuni incontri allargati al sistema territoriale dell’Innovazione, col coinvolgimento attivo degli
Stakeholder, attori strategici dell’innovazione e dello sviluppo, nella convinzione che l’ascolto e la
condivisione con gli attori del territorio siano condizione dell’efficacia degli interventi di policy.
L’incontro in oggetto, tenutosi nell’ambito del programma di eventi organizzati dalla Regione
Puglia presso il proprio padiglione all’interno della manifestazione “Fiera del Levante 2013”, in
collaborazione con Innova Puglia, prosegue il percorso laboratoriale svolto finora, seguito e
costruito dagli stessi partecipanti nel suo sviluppo attraverso le diverse fasi. In particolare, a partire
dal coinvolgimento attivo nell’incontro di autovalutazione sulle politiche di innovazione della
Regione Puglia tenutosi a febbraio scorso, questo stesso target ha contribuito - in termini di co-
progettazione e potenziamento della comunità di pratica degli innovatori - all’individuazione di
indicazioni e prospettive utili per la scrittura della strategia regionale della Smart Specialization.
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Successivamente al laboratorio tenutosi a luglio scorso - che ha rappresentato una occasione di
approfondimento e confronto finalizzato all’individuazione in maniera partecipata delle traiettorie
strategiche regionali sul tema delle c.d. “Key Enabling Technologies (KETs)” - l’incontro in oggetto
ha visto la partecipazione di rappresentanti di associazioni, soggetti socio-economici ed enti locali
alla raccolta dei fabbisogni nell’ambito del progetto Apulian ICT Living Labs quale momento di
confronto su temi, esigenze e problematiche in ambito salute richiedenti l’impiego di tecnologie
ICT per loro gestione/risoluzione.
Per l’elenco completo dei partecipanti si veda ALLEGATO I.
CAPITOLO 1 – “Puglia una regione per star bene”: il confronto
1.1 - Note introduttive
La sessione laboratoriale si è aperta con la relazione introduttiva a cura di Francesco Surico,
Direttore della Divisione Consulenza e Assistenza Tecnica di INNOVAPUGLIA (di cui è possibile
visionare la versione integrale della presentazione utilizzata al seguente link). In avvio dei lavori,
dopo aver sottolineato che il presente incontro di focus si inserisce nel percorso di costruzione di
SmartPUGLIA2020 co-progettato nell’ambito del progetto Capacity Sud di FormezPA, ringraziato
per la collaborazione, Surico evidenzia l’esigenza di fare progettazione attraverso il coinvolgimento
diretto del sistema territoriale, a partire anche da rappresentanti della ricerca, del sistema delle
imprese e della stessa PA regionale e locale. In quest’ottica, la finalità dei lavori è il cogliere dagli
intervenuti una serie di bisogni, attraverso lo scambio, l’ascolto e la condivisione del percorso che si
sta seguendo, anche in merito agli interventi di sanità elettronica in atto in Puglia. Questo
approccio è in sintonia con la scelta metodologica dei “living lab” nella costruzione delle policy di
ricerca e innovazione della Regione Puglia per la nuova programmazione dei fondi comunitari. A
seguire, nel corso del proprio intervento, ha offerto una panoramica sugli scenari delineati
dall’Agenda2020 e la nuova programmazione comunitaria, gli interventi in atto in particolare per
quanto riguarda il settore della salute, i temi prioritari su cui la Puglia è chiamata a costruire la
propria programmazione dall’UE e DPS (secondo la differente impostazione dei fondi 2014-2020)
nello specifico sull’ambito Ricerca e Innovazione e in particolar modo su innovazione digitale.
Nello specifico: Europa 2020 e le 7 iniziative faro, Horizon 2020, le azioni dell’Agenda Digitale
Europea, il contesto regionale, gli obiettivi di SmartPUGLIA e dell’Agenda Digitale Regionale, i
Living Labs e il settore salute.
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1.2 – Gli interventi in sala
La sessione di confronto aperto “Open Living Lab” è stata caratterizzata da un’impostazione
metodologica di facilitazione finalizzata a raccogliere in maniera ragionata e focalizzata i contributi
dei numerosi portatori di interesse intervenuti attraverso interventi liberi per manifestazioni di
interesse su temi, esigenze e problematiche in ambito salute che richiedano l’impiego di tecnologie
ICT per loro gestione e risoluzione. Gli interventi, aventi la durata di 5-7 minuti contengono le
risposte, e quindi le proposte legate ai fabbisogni su 3 domande : COSA può essere proposto,
COME e CON CHI può essere realizzato. Nella fase introduttiva sono stati offerti alla discussione
un quadro sulla mappatura dei fabbisogni raccolti con l’azione “Apulian ICT Living Labs” nel
dominio “Inclusione sociale e Invecchiamento attivo in salute” e le azioni in atto in merito alla
sanità elettronica, secondo le priorità nazionali ed europee in tema di digitalizzazione. La
visualizzazione in tempo reale dei contenuti emersi dai diversi interventi, dalle risposte individuali
e dai contributi del dibattito, attraverso la proiezione della scrittura dei principali punti esposti, ha
supportato questo approccio innovativo, permettendo di seguire in maniera chiara e sintetica i
punti chiave dei punti di vista condivisi. Le adesioni ad intervenire sono state raccolte sia
attraverso prenotazione all’atto dell’iscrizione all’evento o della registrazione all’arrivo in sala, sia
attraverso la possibilità aperta a tutti di prenotarsi per intervenire nel corso della mattinata.
Di seguito, una sintesi dei principali contributi raccolti. Nicola A. COLABUFO, docente di Chimica Farmaceutica (Dipartimento di Farmacia – Università di Bari) Presidente Spin off “Bio for drug”
COSA
Sviluppato già Kit diagnostico per diagnosi precoce per l’ Alzheimer sul siero dei pazienti. Test fruibile, processati sieri che arrivano da Centri nazionali ed europei.
COME - CON CHI
Intersecare quanto lo spin off sta realizzando in quest’ambito con le richieste del territorio
COSA
Avviate attività su diagnosi precoce della malattia rara “morbo di Wilson” e camminare col territorio per screening
COME - CON CHI
Camminare col territorio per screening per creare un “modello” da poter esportare fuori anche fuori Regione
COSA
In ambito di diagnosi precoce per l’Alzheimer puntare su sviluppo di radio traccianti PET, brevetto dello spin off in sperimentazione
COME - CON CHI
Al fine di creare un “modello” da poter esportare, camminare col territorio per intersecare know
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how con necessità del territorio
Tino GESUALDO, nefrologo (Università di Bari)
COSA
Malattie croniche degenerative: puntare su “smart health” attraverso strumenti semplici legati a sistemi ICT (quali domotica, ecc.) al fine di dare empowerment al paziente per renderlo “de-ospedalizzato”. Per realizzare ciò occorre fare education, vedi il progetto “Ubi CARE” basato sul formare il paziente per dargli strumenti di conoscenza e gestione della malattia. Si stanno sviluppando anche biosensori, bio marcatori e piccoli strumenti per il tele monitoraggio dei pazienti al fine di rendere la loro casa più adeguata alla cura
COME
Strumenti di telemedicina e telecontrollo, per realizzare tutto in modalità sostenibile
CON CHI
Coinvolgimento delle associazioni di pazienti, classe medica dedicata alla patologia, esperti “multidisciplinari” (fisico, chimico, bio.informatico,ecc.)
Maria SVELTO, Presidente Distretto H-BIO
COME
Proseguire nella logica di interdisciplinarità, anche con chi fa impresa. Occorre creare la cultura del
dialogo, in grado di andare oltre il proprio ambito per capire il linguaggio delle “culture diverse”.
Dal punto di vista delle aspettative, l’errore da evitare è creare l’illusione che tutto possa essere
sconfitto e, di conseguenza, che è necessario rispettare la nostra natura
CON CHI
Affinché la fruizione dei servizi innovativi realizzati sia reale, occorre anche un“intervento
formativo” orientato verso il cittadino e il paziente
Domenico FAVUZZI, Presidente CONFINDUSTRIA PUGLIA
COSA
Ci sono risorse economiche contenute nella nuova programmazione che vanno ottimizzate. La
strada da percorrere per creare imprenditoria è legata all’esigenza di avere disponibilità di “dati
aperti” al fine di avere una migliore disponibilità di servizi. In tal senso, la Puglia si sta muovendo
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già molto bene in termini di informatizzazione (vedi quanto realizzato col sistema informativo
regionale, anagrafica regionale dei pazienti, rete dei medici di medicina generale, portale della
salute con i servizi al cittadino, ecc.) in una situazione avanzata in grado di sviluppare servizi
specializzati. Occorre cercare di completare questo tipo di interventi sulla strada verso il “fascicolo
sanitario elettronico”, tema di sanità digitale prioritario a livello di agenda digitale nazionale che
potrà consentire di supportare la realizzazione di applicazioni avanzate. Realizzare, quindi,
applicazioni su scala regionale, integrando i diversi sistemi di repository di dati: centralizzazione
del dato legata al controllo dei costi
COME
Proseguire con l’approccio metodologico Living Lab, creare la cultura del dialogo, oltre il
professionismo aprirsi al linguaggio delle “culture diverse”
CON CHI
Collaborazione con i Distretti, Università, Politecnico, Centri di Ricerca: si vince attraverso le
sinergie, che nel terzo millennio rappresenta l’unico modo per vincere
Piero SCHINO, Presidente Associazione Alzheimer - Bari
COSA
Patologia cronica “Alzheimer”
COME
Come associazione nell’’ambito dell’iniziativa Living Lab si è presentato un progetto per creare un
DataBase di tipo interattivo, modificabile e aggiornabile che segua il paziente nei diversi stadi nel
tempo, cui sono associati servizi diversificati. In merito all’anticipo della diagnosi, specie nel caso
di malattia cronica è decisivo, per cui ben venga il lavoro sul marcatore realizzato dallo spin off
“Bio for drug”. Il paziente “Alzheimer” non richiede l’ospedalizzazione e, in tal senso, serve
disporre di una rete di servizi “informatizzata” che vada dall’ assistenza domiciliare alla
formazione complessa con medici e ASL, che dovrebbe essere obbligatoria. Serve, anche
approntare una campagna informativa sui mass-media.
Paolo SCHENA, Pres. Consorzio CARSO – Responsabile della Rete dei Laboratori di Omiche
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COSA
Progetto premiato da Regione Puglia su studio del genoma per malattie, che ha permesso di
disporre di una rete di piattaforme di Omica, approccio fondamentale anche ai fini di medicina
preventiva. Occorre valorizzare quello che già c’è, valorizzare la rete e la piattaforma già
disponibile, senza duplicare gli strumenti e salvaguardando la sostenibilità alla luce degli elevati
costi e scarse risorse
COME
Serve fare sinergia: sapere che esistono le professionalità disponibili sul tema che possono essere
valorizzate nelle progettualità per Horizon2020
CON CHI
Coinvolgendo ospedali, ricercatori, ecc.
Ettore ATTOLINI, Ares Puglia
COSA
Occorre che venga posta la questione del rapporto tra “tecnologia” e “relazione”, al fine di evitare il
rischio di considerare “passivo” il paziente, specie in caso di malattia cronica, le tecnologie
dovrebbero aiutare a risolvere i problemi relazionali che questo tipo di malattia induce, vera sfida
del futuro
Vincenzo POMO, Direttore Area Salute – Regione Puglia
COSA
Servono modelli e strumenti che rendano sostenibili richieste di assistenza domiciliare. Occorre
garantire la qualità dell’assistenza attraverso il recepimento delle esigenze dei singoli. A tale fine,
serve aprire un tavolo di discussione per selezionare i prodotti di interesse “sostenibili” per
migliorare la qualità dell’erogazione, anche a fronte della riduzione delle risorse. Tutto ciò è
possibile solo attraverso lo sviluppo di tecnologie in grado di rispondere a questa esigenza
Aldo SICILIANO, Presidente Aggregazione Pubblico Privata INNOVAL
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COSA
Occorre individuare nuovi modelli di welfare, basati sulla multidisciplinarità. Una delle colonne di
Horizon2020 riguarda le “tecnologie abilitanti” che va coniugata con quelle che sono le sfide
sociali, tra le quali compare “salute e benessere”. Con INNOVAL si cerca di mettere insieme le
questioni legate alla salute con quelle riguardanti l’inclusione sociale puntando dal punto di vista
tecnologico sulla domotica e sulle smart cities stesse, che possono rappresentare una strada per
cercare di andare oltre il semplice “assisted living”, ma anche “active and assisted living”
COME
Si sta già lavorando già in modalità Living Lab, che non deve essere inteso come obiettivo finale,
ma come momento di transizione che partendo dal coinvolgimento dell’utente nella prima fase di
elaborazione del progetto di ricerca, permette di arrivare ad una validazione/punto di rilancio che
indica le opportunità di mercato anche per le imprese, oltre ai notevoli vantaggi rispetto ai
fabbisogni dell’utenza. Si sta cercando, quindi, di creare un bacino di utenza regionale che
permetta di scambiarsi informazioni e non solo, anche attraverso l’apertura a nuove professioni
possibili quali “l’imprenditore sociale”: si è già avviata partnership di 20 attori tra cui 16 imprese.
Per realizzare tutto ciò serve una riorganizzazione più ampia della sanità e un nuovo ruolo del
medico in futuro
CON CHI
Occorre il coinvolgimento di nuovi attori, azione da portare avanti col pubblico, il “privato”, il
sistema della ricerca e il sistema dell’utenza, ciascuno contribuente per il proprio ruolo
Paolo GIANNINI, Neurologo, vice Presidente Associazione “Apulian Educational Task Force”
COSA
L’associazione si occupa di inclusione a livello scolastico anche in ottica di bisogni educativi
speciali, secondo le nuove impostazioni ministeriali. Grande contributo è dato dalla tecnologia in
ambito di didattica speciale. Quando si parla di formazione si parla anche di salute, con notevole
ricaduta di risparmio di risorse, grazie al notevole ricorso alle tecnologie. Quanto si vuole
realizzare, rappresentando più stakeholder coinvolti sul tema, è una risposta tecnologica al
fabbisogno di migliorare l’inclusione dei disabili (e non solo) nelle scuole, accompagnate da
pedagogie consone (vedi es. la mancanza di formazione anche al prossimo cambiamento verso l’e-
book, ecc.)
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Francesco BUX, Direttore Generale ARES – Puglia
COSA
La priorità è individuare il bisogno e la tecnologia adeguata, fermo restando i vincoli di
sostenibilità
COME
L’ARES aspira da tempo a fare da ponte tra i dettati del “government” e gli atti della “governance”
per rispondere alle diverse esigenze, sia in ambito “salute” che “ricerca”
LUIGI DI PACE, Direttore Innovation Lab – Exprivia
COSA
Ottimizzazione delle risorse e dei costi rappresenta un passaggio necessario per evolvere
continuamente sulla strada intrapresa dalla Regione in ambito di integrazione dei dati, business
intelligence per efficientare il sistema sanitario. L’informatica attraverso l’utilizzo dei dati resi
disponibili permette di rispondere al meglio ai bisogni di salute. Si pongono, quindi, due
questioni: 1) di fronte alla necessità di come recuperare efficienza sugli investimenti, una strada
fondamentale è rappresentata dagli open data, perché le imprese creino servizi adeguati; 2) per
quanto riguarda il futuro è importante gestire la “qualità della vita” con costi accettabili per tutti
(anche meno abbienti). Puntare, quindi, su soluzioni low cost immediate per rendere la persona
più attiva, cittadini più soddisfatti, aiutare le imprese a fare nuovi business
COME
La modalità del Pre Commercial Procurement è fondamentale, spingendo su progetti piccoli che
portino subito ad un progetto pilota, attraverso la valorizzazione di sistemi, anche già esistenti,
semplici efficaci e accessibili a chiunque, con l’effetto di liberare risorse per poter realizzare anche
progetti strategici
CON CHI
Coinvolgimento delle Associazioni di pazienti, oltre al sistema sanitario
Vito BEVILACQUA, Docente Politecnico BARI – Responsabile scientifico di spin off
COSA
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Partendo dall’esempio di un caso di virtuosità singola che oltre alla soluzione del proprio
problema presenta anche la volontà di commercializzazione, si è attivata una proficua rete di
collaborazione. In merito all’ambito “Alzheimer”, si stanno diffondendo diversi algoritmi sulla
caduta della persona, sarebbe auspicabile trovare una modalità sia per verificare che non vi sia
ridondanza, sia per tracciare la ricaduta dei progetti , una volta terminato il finanziamento
Francesco SAPONARO, Direttore Generale Innova PUGLIA
COME, CON CHI
In fase di riprogrammazione vi sono sempre diversi problemi e diverse possibili soluzioni
possibili; la difficoltà consiste nell’individuare i criteri di selezione pertinenti. In tal senso come
selezionare progetti innovativi, considerando sostenibilità ed efficacia? Come sostenuto da più
parti, la questione vera in sanità è legata a innovazioni di processo (socio-organizzativo) più che di
prodotto. In questo senso, da questo punto di vista il criterio di scelta può essere quello di puntare
su soluzioni che garantiscano efficacia e razionalizzazione dei costi, secondo l’attore pubblico. A
seguire, si possono immaginare iniziative promosse dall’attore pubblico che vedano un
partenariato pubblico privato anche con coinvolgimento sul risultato (da parte dei privati),
secondo l’obiettivo posto dall’UE, su come implementare partenariato pubblico privato. Infine,
occorrerebbe studiare la possibilità di ricorrere, in ambito sanità, a temi svolti da attori privati con
meccanismi riconducibili al modello del “project financing”, bisogna quindi cogliere l’occasione
della nuova agenda della programmazione 2014-2020 per verificare possibili strade
Domenico FAVUZZI
Rispetto a quanto detto, vi è sicuramente l’intenzione da parte dei soggetti privati del comparto
ICT iniziare a proporre delle metodologie di interazione con la PA che possono mirare ad
individuare alcuni oggetti di sperimentazione al fine di aumentare la qualità e ridurre i costi. Si
stanno avviando iniziative per provare a costruire questo tipo di partnership
Ettore ATTOLINI
In riferimento a ciò, si pone una questione ampia “chi dovrà regolare l’accesso alle risorse tra i
diversi gradi di cronicità?”. Si tratta di un problema complesso, in cui il ruolo attuale del decisore
pubblico, e dei tecnici, potrà essere quello di individuare modelli di cura per il futuro, più che
soluzioni specifiche, individuare i modi di assistenza sostenibili
Paolo GIANNINI
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A proposito della questione della multifragilità e a sostegno della questione “formazione” c’è da
dire che è stata messa su UVM (unità di valutazioni multidimensionali) che devono funzionare e
per fare ciò servono le risorse perché si possa davvero parlare di territorio. Per quanto riguarda,
invece, i Medici di medicina generale serve coordinamento, aggiornamento e formazione perché il
processo sia avviato e seguito passo dopo passo al fine di abbattere le resistenze al cambiamento
Giuseppe RICCARDI, Presidente CNA PUGLIA
COSA
Le imprese, specie di minori dimensioni, hanno bisogno che queste rappresentino i fabbisogni
espressi dall’utenza, in tal senso la comunicazione della Regione verso queste a chiarire che questo
diviene un canale di investimento importante, può contribuire moltissimo a far crescere nelle
imprese la voglia di innovazione. A tale fine, occorre che il livello regionale debba svolgere un
ruolo decisivo sulla liberazione e diffusione dei dati
COME
Le piccole imprese, come anche l’utenza, sono interessate alle soluzioni utili ai problemi posti
come obiettivi. Deve esserci un livello di competizione continuamente innovativa
CON CHI
Occorrono sinergie con chi coinvolgibile sul tema specifico (ad es. Università), il tutto secondo la
volontà dell’imprenditore che decide di volta in volta con chi cooperare, tutto ciò al fine di riuscire
a “scatenare gli imprenditori”
Sergio FONTANA, Amministratore unico FarmaLAb
COSA, COME
Invito a individuare parametri di valutazione dei risultati degli investimenti, occorre verificare le
ricadute su tutte le azioni di partenariato, spin-off, ecc. Serve un’attenzione reale all’occupazione,
ottimizzando il valore del sistema di ricerca regionale, oltre ad una verifica generale dei risultati,
anche con la previsione di premialità per i bandi successivi
CON CHI
Si sono svolte attività con una compagine allargata, investendo con il Distretto H-BIO
coinvolgendo diverse aziende. Occorre che la Regione prosegua questo suo cammino di
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implementazione della meritocrazia di aziende, Università, spin-off e altri stakeholders
Alessandra PEPE, Responsabile progetto Fascicolo sanitario elettronico -InnovaPuglia
COSA
Esistono una serie di progetti di ricerca in grado di dare un contributo significativo a quanto già in
essere, che costituirebbero delle parti aggiuntive interessanti ai progetti in essere. Per facilitare
ciò, occorrerebbe che i progetti di ricerca fossero organizzati in modo conforme all’indirizzo di
carattere tecnologico dato da InnovaPuglia in questi anni a livello regionale
Ester TATTOLI, Presidente associazione “Produrre Salute”
COSA, COME
A proposito di “cronicità”, molto deve essere ancora realizzato in termini di “prevenzione” anche
per quanto riguarda le tecnologie. Occorre porre forte attenzione nell’integrazione delle discipline
per tutto ciò che attiene la prevenzione in ambito di malattia cronica. Bisogna tenere alta
l’attenzione su ciò che è “tecnologia” e ciò che è “scienza (bisogno)” per evitare il rischio per cui
sistemi di business influenzano il rilevamento dei fabbisogni, causando duplicazioni, ecc.
CON CHI
I pazienti e cittadini sono informati e disponibili ad essere presenti sui tavoli
1.3 - Le conclusioni
Pasquale CHIECO, Presidente INNOVAPUGLIA In relazione di azione di sostegno pubblico all’innovazione tecnologica, vi sono due imperativi da seguire: occorre seguire questo percorso di individuazione dei fabbisogni che risponda a una logica di efficienza di capacità di selezione delle priorità; inoltre, occorre che tutto ciò sia sostenibile, date le risorse limitate disposizione, grazie anche ai processi partecipati. Ciò è perseguibile con la metodologia dei Living Labs, che permettono di evitare ridondanze di rifinanziamento degli stessi progetti e rappresentano uno stimolo al mercato al fine di sostenere progetti innovativi che aprano nuovi orizzonti. La stessa formazione dei pazienti, come altri interventi in ambito ICT, può garantire interessanti ritorni anche in termini occupazionali.
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Per quanto riguarda la questione degli “open data”, anche in ambito sanitario, rappresenta una via prioritaria per le finalità informative necessarie, mentre in tema di innovazione dei processi, legati al fascicolo sanitario elettronico, l’implementazione dei processi amministrativi in sanità, inoltre, permette la concreta liberazione e risparmio di risorse utili. L’auspicio è che anche il nuovo bando in oggetto possa dare risultati utili in questo senso. Per concludere, si ricorda che i contenuti di tutti questi lavori saranno raccolti nella sezione
“Speciale Salute” del sito dedicato ai Living Labs.
Elena Gentile, Assessore al Welfare REGIONE PUGLIA Apprezzato per contenuti e modalità del confronto di questa giornata, rappresenta un passaggio importante per la Regione che sta cercando di tenere insieme i diversi livelli del sistema in questo momento particolare, considerando il conflitto tra diritti e sostenibilità, al centro delle politiche future che si devono interrogare su come sia possibile tenere dentro diritti, salute e mercato. Vi è interesse a condividere tutte le suggestioni che continueranno ad emergere in questo percorso legato alla salute, secondo questa modalità di partecipazione e dialogo. In questi anni si è già cercato di avviare esperienze di “avvicinamento alla tecnologia” e al
mercato, secondo gli obiettivi dell’inclusione dei cittadini (vedi SAX, INNOVABILIA, ecc.). Oggi
tutto ciò si è evoluto secondo la costruzione di un percorso di coinvolgimento anche del mercato.
Occorre ripartire spostando l’obiettivo di orientare il sistema verso la nuova domanda di salute
che vede solo il 13% dei pazienti fare riferimento alle grandi strutture ospedaliere e questo tema
non può essere avulso dal percorso di portare la salute nei luoghi della vita del cittadino (casa,
lavoro, scuola). Si cercherà di usare al meglio i dati disponibili per analizzare al meglio i
fabbisogni e la possibilità di erogare servizi sempre più efficaci e sostenibili. Occorre, dunque, che
la politica metta in campo sistemi accessibili, rappresentando questa una questione non più
rinviabile.
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ALLEGATI
Allegato I - Programma
21 settembre 2013 ore 10:30-13:00
Living Lab Salute:
verso Smart Puglia 2020 Fiera del Levante
Sala convegni Padiglione Regione Puglia
Introducono i lavori
Elena Gentile - Assessore regionale al Welfare, Regione Puglia
Pasquale Chieco - Presidente InnovaPuglia
Confronto aperto
Interventi liberi per manifestazioni di interesse su temi, esigenze e problematiche in ambito salute che
richiedano l’impiego di tecnologie ICT per loro gestione/risoluzione.
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Hanno già confermato la propria adesione:
Area Politiche per la promozione della salute, delle persone e delle pari opportunità, Regione Puglia - Area
Politiche per lo Sviluppo Economico, il lavoro e l’innovazione, Regione Puglia - ARES Puglia - ARTI -
Associazione Alzheimer Bari - Associazioni aderenti al coordinamento regionale Malattie rare - Centri ausilii
regionali per la domotica sociale - Confindustria Puglia – Consiglio Nazionale delle Ricerche IMM -
InnovaPuglia - Politecnico di Bari - Università di Bari – Policlinico di Bari – Politecnico di Bari.
Sono state invitate le associazioni, i soggetti socio-economici e gli enti locali che hanno partecipato alla
raccolta dei fabbisogni nell’ambito del progetto Apulian ICT Living Labs.
Il dibattito sarà facilitato con il supporto del progetto Capacity Sud del Formez, “Laboratorio Smart Puglia”.
Conclude
Loredana Capone, Assessore regionale allo Sviluppo economico
La manifestazione è organizzata con il contributo di:
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E – Capacità Istituzionale – Obiettivo Specifico 5.1
PUGLIA
Linea A.2 – PROGETTARE Miglioramento dei programmi, dei progetti e della performance
Laboratorio “Smartpuglia”
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Allegato II - Elenco dei partecipanti
n COGNOME NOME UFFICIO/SETTORE 1 ABBINANTE MICAELA ASL 2 AGRIMI ADRIANA REGIONE PUGLIA 3 ARDINO ANTONELLA GIORNALISTA 4 BALDUCCI MARIATERESA DER 5 BELLOSGUARDO MICHELE ESCOOP 6 BEVILACQUA VITANTONIO POLITECNICO DI BARI 7 BISCEGLIA LUCIA ARES PUGLIA 8 BUGANO SALVATORE EDILTECNO 9 BUNGARO GIUSEPPE DITTA BUNGARO 10 CANDELA ANNAMARIA REGIONE PUGLIA 11 CAPOZZI ROSA MARIA CNR 12 CAVONE MARIANNA INNOVAPUGLIA 13 CIRCIETTA GIOVANNA INNOVAPUGLIA 14 COLABUFO NICOLA UNIBA 15 D’AMBROSIO MARCO IL TACCO D’ITALIA 16 D’ELIA DOMENICA CNR 17 DE GENNARO GIANLUIGI UNIBA 18 DE ROBERTIS ALESSANDRO CENTRO DOMOS 19 DI CAPUA GIANCARLO INNOVAPUGLIA 20 DICIANO MARCO INNOVAPUGLIA 21 DIELE FASMA CNR BARI 22 DIMATTIA MARINA IL TACCO D’ITALIA 23 FAUZZI DOMENICO EXPRIVIA 24 FIDANZIA TERESA INNOVAPUGLIA 25 FIORE DANIELA INNOVAPUGLIA 26 FIORINO GIUSEPPE ITEM 27 GAROFALO LAMBERTO COMUNE DI MODUGNO 28 IACOVIELLO MASSIMO UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI 29 LACALANDRA ANNALISA CENTRO DOMOS 30 LEPORE VITO ARES PUGLIA 31 LEPORE ANTONIO STUDIO DELTA 32 LOCONSOLE CLAUDIO 33 LOMASTINO MARIANGELA REGIONE PUGLIA 34 LOPRIERNO MARCO UNISALENTO 35 MAIORANO GIUSEPPE INNOVAPUGLIA 36 MALERBA MARIA INNOVAPUGLIA 37 MOLFETTA ANNAMARIA 38 MORAGLIA CESAREO CGM ITALIA SPA 39 MUSENNA MARINA INNOVAPUGLIA 40 PALATINO MAURO TERME MARGHERITA DI SAVOIA 41 PANTALEO MICHELE AMT BARI 42 PINTO GIOVANNA CRC PUGLIA 43 RICCARDI GIUSEPPE CNA BARI 44 SAVINO NICOLA CETMA 45 SCHENA F.PAOLO UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI
19
46 SCHINO PIETRO ASSOCIAZIONE ALZHEIMER
47 SCORELLI NINO 48 SEMERARO MARGHERITA COOP MINERVA 49 SPALLUTO GIANFRANCO MATRIX SPA 50 TANCREDI ROSA 51 TULLO APOLLONIA ITB CNR
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PUGLIA Linea A.2 – PROGETTARE
Miglioramento dei programmi, dei progetti e della performance Riferimenti STAFF DI LINEA
Elena Tropeano Responsabile di Linea 070 67956202 [email protected] Donatella Spiga Staff di progetto 070 67956246 [email protected] TASK FORCE REGIONALE
Rosa Carlone Task Force Regione Puglia [email protected] Fedele Congedo Task Force Regione Puglia [email protected] Andrea Gelao Task Force Regione Puglia [email protected] Nicola Recchia Task Force Regione Puglia [email protected] Ornella Cirilli Task Force Regione Puglia [email protected] Renata Brandimarte Task Force Regione Puglia [email protected]
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