Zona omogenea O Comparto A
RELAZIONE ILLUSTRATIVA PRPC
INDICE
Premessa
A - ANALISI
1.1 Inquadramento territoriale e stato dei luoghi Allegato : Documentazione fotografica
B - PROGETTO
2.1 Obiettivi del piano
2.2 La proposta progettuale
2.3 La zonizzazione e la normativa tecnica
2.4 Le opere di urbanizzazione a rete e la viabilità
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Zona omogenea O Comparto A
PREMESSA
La presente relazione illustrativa descrive ed integra gli elaborati relativi al Piano
Regolatore Particolareggiato Comunale dell’ Area Ex Cementificio Zona
omogenea O Comparto A (di seguito PRPC).
Il PRPC in oggetto definisce i seguenti contenuti:
1. delimitazione delle aree interessate dal piano
2. determinazione della destinazione d’uso delle singole aree con l’eventuale
individuazione dei comparti edificatori costituenti unità minime d’intervento
3. la definizione delle tipologie edilizie costruttive e d’uso da adottare negli
interventi con relative eventuali indicazioni planivolumetriche
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A. ANALISI
1.1 Inquadramento territoriale e stato dei luoghi
Inquadramento territoriale
L’ambito assoggettato a PRPC per un’estensione di circa 39.841 mq, interessa la Zona
omogenea O del comparto A così come identificato dal PRG variante generale di
adeguamento alla LR 58/91 integrato con DPR n. 019/Pres. Del 31.01.2007 in
aggiornamento DC n. 45 del 27.07.2006 ( di seguito VARIANTE GENERALE AL PRGC)
collocato a ridosso del centro della città di Cividale e quindi manifestante tutte le complesse
problematiche inerenti lo sviluppo e la crescita della città stessa. Tale tematica va a
collocarsi all’interno del grande dibattito dell’Urbanistica Italiana concernente il recupero
delle grandi aree urbane dimesse.
La struttura viaria principale di collegamento tra l’ambito di PRPC e l’intorno è costituita
come si rileva dall’ELAB. 2 Inquadramento territoriale, dalla SS54 Udine – Confine di Stato
con la Slovenia e dalla SS356 per quanto riguarda i collegamenti a scala territoriale e da
viale Foramitti a ovest, via Gemona a nord e via Bottego a est per quanto riguarda i
collegamenti con l’area urbana.
La Variante Generale al PRGC prevede sul prolungamento dell’asse stradale costituito dalla
via Perusini una nuova bretella di collegamento con la SS 54 di Via della Libertà in modo da
creare una nuova viabilità in grado di sostenere il traffico derivante anche dai futuri sviluppi
urbani previsti.
Stato dei luoghi
I confini del comparto sono costituiti da:
a est dall’ area residenziale già “ Ambito del centro storico”
a nord da un’area residenziale B3 e dalla storica Villa Moro
a ovest dalla zona omogenea O comparto B
a sud dall’area attualmente occupata dalla Stazione Ferroviaria
Il terreno di progetto si presenta di carattere morfologico omogeneo di buone caratteristiche
geomeccaniche e con una situazione altimetrica pianeggiante.
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La citata zona omogenea “O” comparto A attualmente contiene l'ex cementificio con strutture
annesse.
L’area di 44.678 mq, più vasta del comparto edificabile è occupata per circa 18.299 mq dai
fabbricati dell’ex cementificio realizzati in cemento armato eccetto per due silos, contenenti
un tempo polvere di cemento, costituiti interamente da pareti metalliche.
Sul lato nord del lotto sono presenti due edifici residenziali in cattive condizioni.
All’interno delle strutture esistenti sono presenti molti macchinari in metallo dismessi.
Ai fini della realizzazione del PRPC sono state analizzate, oltre al sistema dell’accessibilità,
le opere di Urbanizzazione a rete esistenti nelle aree limitrofe, in particolare lungo Via
Foramitti , Via Gemona e via Bottego nonché quelle programmate dall’Acquedotto Poiana
per quanto riguarda il futuro sistema di smaltimento delle acque miste relativamente al
bacino in cui insiste il comparto in oggetto .
Il sistema dell’accessibilità è determinato come segue:
per quanto riguarda i collegamenti di scala territoriale
- dalla SS 54 lungo Viale della Libertà (due corsie per senso di marcia, L
carreggiata 12.50, L sede stradale 21.55 m)
per quanto riguarda i collegamenti su scala urbana
- da viale Foramitti (una corsia per senso di marcia, L carreggiata 7.50, L sede
stradale 10.50 m)
da Via Bottego (una corsia per senso di marcia, L carreggiata 6.95, L sede
stradale 9.20 m)
e da viale Gemona (una corsia per senso di marcia, L carreggiata 7.00, L sede
stradale 14.15 m)
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Allegato : Documentazione fotografica
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B. PROGETTO
2.1 Obiettivi del Piano
Gli obiettivi specifici del PRPC di seguito esplicitati, sono derivati dagli obiettivi generali
desunti dalla VARIANTE GENERALE AL PRGC che sono sostanzialmente quelli di dotare
l’area di una serie di servizi ed infrastrutture che si rivolgano ad un bacino d’utenza non solo
rionale ma che abbiano richiamo per l’intera città nonché per il territorio circostante. Gli
obiettivi del PRPC dettati dalla strategicità della zona omogenea O comparto A all’interno del
territorio comunale si possono così sintetizzare:
• Il PRPC si propone di dare complessità e ricchezza insediativa all’area.
• L’approccio filosofico al progetto deve essere multifunzionale, deve poter evitare uno
sviluppo non completo dell’attività umana al suo interno, evitando quindi la creazione
di quartieri dormitorio, evitando uno squilibrato sviluppo delle costruzioni commerciali.
Gli errori derivanti da una mancanza di integrazione tra le molteplici destinazioni
d’uso hanno creato numerosi esempi negativi lungo la nostra penisola dai quali è
necessario trarre i dovuti insegnamenti. Da tali considerazioni ne deriva uno sforzo
compositivo tale che possa creare ed innestare nuovi processi aggregativi e di
sviluppo tali da migliorare la qualità complessiva della vita all’interno della città di
Cividale.
• Il PRPC si propone di riqualificare, razionalizzare ed ordinare l’intero ambito (ciò sia
dal punto di vista infrastrutturale che edificatorio), mettendolo in relazione col resto
della città. In tale ottica, il Piano dovrà pertanto prevedere, preliminarmente,
l’integrale demolizione di tutti gli attuali fabbricati. Tale operazione di sgombero si
rende indispensabile, anche per attuare la bonifica dell’area già valutata e stimata
con adeguate prospezioni e analisi.
• Va infine precisato che la proposta progettuale di seguito illustrata rispetta
specificatamente le caratteristiche, destinazioni d’uso ammesse, procedure
d’intervento, indici e parametri, tipologie e criteri d’intervento, prescritte dalla norme
del presente PRPC.
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2.2 La proposta progettuale
L’assetto zonizzativo ed infrastrutturale della proposta progettuale viene illustrato
graficamente nell’ Elab.5 Zonozzazione e nell’ Elab.13 Planivolumetrico.
In sintesi la proposta progettuale per l’attuazione dell’ambito del PRPC risulta così articolata:
1. l’integrale bonifica e demolizione di tutti gli attuali fabbricati
2. individuazione di una viabilità interna pubblica che prevede un accesso/uscita da via
Bottego e che consenta una circolazione ad anello attorno alla parte sud del
comparto diversificando gli accessi all’area.
Ciò consente di destinare un accesso dedicato unicamente all’area commerciale
prevista da Viale Foramitti, in modo da evitare commistioni negative da parte delle
diverse utenze.
3. la dotazione dell’area di ampie superfici trattate a verde, evitando di estendere
eccessivamente le aree di parcheggio a raso, dando specifiche indicazioni di
interramento degli stessi (vedi Elab.4 Planialtimetrico).
4. organizzazione dell’ambito in comparti d’intervento dotati di flessibilità di attuazione e
caratterizzati da specifiche destinazioni d’uso.
L’organizzazione dell’ambito prende avvio da una ricerca di relazioni con il contesto urbano
relativamente alle connessioni funzionali quali percorsi pedonali, spazi aperti come piazze e
aree verdi .
L’area di progetto, di notevole interesse urbanistico, rappresenta una vera e propria “porta di
accesso” a Cividale e di collegamento con il Centro Storico e come tale vede privilegiare,
lungo il nuovo asse viario di previsione, un fronte edificatorio costituito da attività direzionali,
culturali, ricettive che dovrà in accordo con quanto previsto dalla Variante generale al PRGC
“ riqualificare l’immagine della città”.
Un sistema viario veicolare e pedonale, piazze, verde e spazi pubblici armonizzerà poi
l’edificazione a nord del comparto. Essa è caratterizzata da grande presenza di verde e dalla
creazione di un cono visuale che rispetti e tenga conto della villa Moro.
Nella logica di dare all’area caratteristiche di integrazione multifunzionale, il piano prevede la
possibilità di inserire in ogni area attività quali bar, piccoli ristoranti, ecc
Il tutto nel rispetto dell’ambiente e nella massima limitazione del traffico veicolare.
Tale disposizione sottolinea ovviamente una geometria con un equilibrio dinamico dei volumi
da definirsi compiutamente in sede di progetto edilizio. Il PRPC assume pienamente la
necessità/opportunità di prescrivere un’alta qualità nella definizione di tipo edilizio, nella
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determinazione degli spazi, nei rapporti tra volumi, dei materiali di finitura, ecc. in quanto
l’ambito, per sua stessa natura, si autodefinisce come elemento di particolarità ed eccezione
nel paesaggio urbano di Cividale.
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2.3 La Zonizzazione e la normativa tecnica
La zonizzazione del PRPC è rappresentata graficamente nell’ Elab.5 Zonizzazione.
Le aree comprese entro il perimetro del piano sono classificate secondo le seguenti
destinazioni d’uso:
Area destinata ad attrezzature commerciali, residenziali ed attività artigianali di servizio , centri turistico-ricreativi, attività curative o medicali private aArea direzionale e di attività di servizio bArea destinata ad attrezzature ricettive, direzionali e/o a servizi collettivi e culturali anche pubblici ed attività compatibili cArea destinata a viabilità pubblica dVerde di arredo urbano eArea di parcheggio di pertinenza direzionale b PbArea di parcheggio pubblico P
La struttura normativa tecnica che regola l’attuazione degli interventi previsti dal Piano,
organizzata per titoli, è così riassumibile:
TITOLO I - Norme generali_ relativo al campo di applicazione, agli elaborati facenti parte
integrante del PRPC oltrechè alla determinazione degli standard relativi a parcheggi e verde
TITOLO II - Norme per la disciplina d’uso del suolo e degli edifici_ relativo alla
definizione della zonizzazione ed alle norme delle singole zone omogenee (denominate
aree)
TITOLO III - Norme per la disciplina dell'edificato_ relativo alla definizione delle
caratteristiche dei manufatti edilizi e delle aree non edificate, alla definizione dei comparti
d’intervento, dei limiti dell’intervento edilizio, delle opere di urbanizzazione a rete e degli
impianti tecnologici, delle recinzioni e pavimentazioni esterne, delle tipologie relative agli
edifici , ecc
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2.4 La viabilità e le opere di urbanizzazione a rete
• VIABILITA’ Fondamentale l’organizzazione infrastrutturale, che costituisce la “spina
dorsale” su cui si innesteranno ed attraverso cui si relazioneranno tutte le funzioni
urbane di progetto.
La soluzione che si propone tiene conto della nuova viabilità di progetto di interesse
territoriale che è già prevista a livello di zonizzazione nella Variante Generale al
PRGC .
Dopo un approfondito studio sul traffico che interessa l’area, compreso il polo
intermodale e le aree circostanti, il PRPC da indicazioni dimensionali e tipologiche
alla nuova viabilità.
viabilità a scala territoriale
Si sono configurate due rotatorie convenzionali a quattro bracci con raggio esterno di
28 m ( 56 m di diametro)
Le rotatorie presentano un anello di 9,00 m.
Tale raggio garantisce velocità contenuta ed un più ordinato nonché fluido scorrere
del traffico.
Questo tipo di rotatoria garantisce un’elevata sicurezza oltre che dell’intersezione
anche delle strade in esse confluenti poiché abbattono la loro velocità di percorrenza
grazie al diametro limitato ed alla configurazione delle piste d’ingresso e uscita.
Le geometrie delle corsie di ingresso e di uscita, nonché la forma delle isole
spartitraffico sono ottimizzate per rallentare i veicoli in ingresso e favorire l’uscita ad
anello, secondo le indicazioni delle più recenti normative.
La larghezza delle piste di uscita per entrambe le rotatorie è di 5,00 m per poi
raccordarsi con le sezioni stradali esistenti.
La larghezza delle piste d’ingresso delle rotatorie variano dai 4,00 m ai 7,00 m.
I flussi di traffico previsti sulle strade confluenti nella rotatoria sono tutti tali da
consentire un’ampia riserva di capacità all’intersezione.
Le due rotatorie verranno collegate da una nuova bretella stradale a quattro corsie
con sezione stradale di 14,00 m più spazi per marciapiedi.
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viabilità interna al compartoGli accessi all’ambito “ Area ex Cementificio” vengono predisposti in corrispondenza
della viabilità di scorrimento circondante il lotto d’intervento e non direttamente
sull’asse della nuova asta di progetto.
Si ipotizza una viabilità interna principale il cui innesto avvenga perpendicolarmente a
via Bottego ed ad una adeguata distanza dalla nuova rotatoria ad est.
• Le opere di urbanizzazione a rete di progetto sono rappresentate graficamente negli
Elab.7, Elab.8, Elab.9, Elab.10, Elab.11 e Elab.12 Opere di urbanizzazione ed in
linea generale le reti di progetto si allacceranno a quelle esistenti correnti sulle vie
che perimetrano l’area d’intervento e correranno parallele alle nuove viabilità di
progetto.
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