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Indagine sull'utilizzo dei servizi del Campus Luigi Einaudi
A cura della commissione riorganizzazione servizi bibliotecari e del Consiglio degli Studenti
Premessa La commissione per la riorganizzazione dei servizi bibliotecari del Campus Luigi Einaudi, espressione dei
tre dipartimenti che hanno sede al campus, e il Consiglio degli Studenti hanno promosso una indagine
conoscitiva per:
rilevare l’utilizzo da parte degli studenti dei servizi offerti dal CLE ed evidenziarne le eventuali
criticità;
rilevare la percezione da parte degli studenti della qualità dei servizi bibliotecari offerti dalle
biblioteche del polo Norberto Bobbio ed evidenziarne le eventuali criticità.
Lo scopo del lavoro è capire se e come è possibile incentivare la presenza degli studenti al campus,
migliorandone l'ambiente e i servizi offerti, nella convinzione che "fare l'università" non significhi solo
seguire le lezioni e dare gli esami ma significhi anche far parte di una comunità, confrontarsi con i docenti e
con i colleghi, partecipare attivamente agli eventi che si susseguono in ateneo.
Mostreremo che anche dalla nostra indagine emergono associazioni positive fra lo studio abituale al
campus e il rendimento accademico, l'utilizzo dei servizi bibliotecari, lo studio con i colleghi, i colloqui con i
docenti.
L'indagine La rilevazione si è svolta in modo telematico nelle settimane dal 20 novembre al 14 dicembre 2013, sulla
piattaforma Uniquest dell’Ateneo. Come in tutte le web surveys i rispondenti sono auto-selezionati e non
costituiscono un campione casuale in senso statistico. L’elevato tasso di risposta rende comunque molto
interessante l’analisi delle informazioni raccolte: 1350 persone hanno risposto all’invito di partecipare
all’indagine, 1007 studenti hanno fornito risposte complete ed utilizzabili per l’analisi (più del 12% degli
studenti del CLE in corso).
Alla fine di questa relazione si discute in dettaglio la copertura dell’indagine rispetto agli iscritti, utilizzando
come termine di paragone gli iscritti alle ex-facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche a Novembre 20121.
In sintesi si può affermare che la copertura è soddisfacente e mai eccessivamente sbilanciata rispetto alle
variabili che è possibile esaminare.
1 Dati aggregati per corso di studi, forniti dalla direzione didattica alla commissione Programmazione e Sviluppo di Senato per la costituzione dei collegi elettorali per le elezioni studentesche del marzo 2013.
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Sommario dei risultati principali A. Una quota elevata (55%) dei rispondenti afferma di studiare abitualmente al campus. La quota sale al
60%, se consideriamo i soli torinesi (originari o “fuori sede”).
B. Il 50% dei rispondenti (64% fra chi studia abitualmente al CLE) studia al campus con i colleghi; un terzo
vi svolge attività sociali, quasi nessuno vi pranza (4% fra chi studia abitualmente al CLE).
C. La biblioteca è utilizzata in modo duplice: come luogo di studio e come fornitrice di servizi bibliotecari.
L'80% di chi studia abitualmente al CLE la utilizza come luogo di studio sui propri libri, così come il 40%
di chi non studia abitualmente al CLE.
D. Chi studia abitualmente al CLE vi studierebbe più a lungo se: l'orario di apertura della biblioteca fosse
uguale a quello del campus, non ci fosse l'obbligo di usare gli armadietti per accedervi, vi fosse la
possibilità di avere un'area nel campus dove studiare in gruppo senza il vincolo del silenzio.
E. Chi non studia abitualmente al CLE vi studierebbe alle stesse condizioni appena elencate. Si aggiunge
l'esigenza di avere più copie dei libri di testo in consultazione in biblioteca.
F. Le biblioteche sono utilizzate prevalentemente come aule studio e la domanda di servizi bibliotecari è
più limitata: il 35% dei frequentatori delle biblioteche dichiara di utilizzarne effettivamente i servizi, in
linea con il 2001.
G. La domanda di servizi bibliotecari è espressa soprattutto da studenti più "avanzati" (lauree a ciclo
unico, specialistiche o magistrali). La quota di utenti iscritti a lauree triennali è raramente superiore ad
un terzo; era di quasi il 50% nel 2011.
H. I servizi più utilizzati sono consultazione di materiale bibliografico, fotocopiatura, prestito locale e
utilizzo dei servizi online (sito web della biblioteca e navigazione su Internet), in linea con i dati del
2011.
I. La soddisfazione è generalmente buona con una quota di studenti soddisfatti da due a tre volte
superiore a quella di studenti insoddisfatti.
J. Le principali criticità riscontrate riguardano la difficoltà ad orientarsi tra gli scaffali (con conseguente
necessità di maggiore assistenza da parte del personale bibliotecario), la mancanza di un regolamento
unico, chiaro e ben pubblicizzato per l'accesso ai servizi e l'inadeguatezza del servizio fotocopie. Questi
dati sono sostanzialmente in linea con quelli del 2011.
K. Di problemi logistici (spazi, arredi, accessibilità) parlano i frequentatori più dei non frequentatori (36%
contro 19%).
L. Di problemi di ambiente (fatica o impossibilità a riunirsi, a studiare in gruppo, a vivere per lunghe ore
negli ambienti del Campus) parlano soprattutto i non frequentatori (23% contro il 15% dei
frequentatori); le criticità coinvolgono il funzionamento complessivo del campus come spazio di
relazione non occasionale né improvvisata tra studenti che abitano quotidianamente il Campus
M. Di inadeguatezza e deficit di infrastrutture (i famigerati “armadietti”) si lamentano ambedue i gruppi
(28% e 26% rispettivamente); gli armadietti in cui depositare cappotti e zaini, costituiscono per tutti
un’insormontabile barriera all’accesso, tanto più insopportabile in quanto inutile e anche “mal
calcolata”.
N. L’orario e il calendario di apertura della Biblioteca sono un problema più per i frequentatori che per i
non frequentatori (18% contro 13%).
O. Sulla difficoltà di collegamento del Campus rispetto al territorio si soffermano più i non frequentatori
(13% contro 1%).
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L'utilizzo del Campus2
Descrizione delle caratteristiche dei rispondenti I rispondenti sono iscritti per circa il 40% ad un corso di laurea triennale, per un altro 40% al corso di laurea
magistrale a ciclo unico (Giurisprudenza) e per il rimanente 20% ad un corso di laurea
magistrale/specialistica3. Il 27% dei rispondenti è iscritto al primo anno del corso di laurea; seguono
percentuali a decrescere per gli anni successivi4. Il 15% sta scrivendo la tesi.
La quasi totalità dei rispondenti (95%) è iscritta all’università a tempo pieno. E’ interessante notare che
circa il 55% dei rispondenti non lavora, mentre circa il 30% lavora saltuariamente. Fra chi lavora a tempo
pieno (7%) meno di un terzo si iscrive all’università a tempo parziale.
2 A cura di Lia Pacelli 3 Come si evince dall'ultima sezione, il campione dei rispondenti contiene una quota maggiore di studenti del biennio, rispetto al totale degli iscritti. 4 Come si evince dall'ultima sezione, il campione dei rispondenti contiene una quota maggiore di studenti dei primi anni delle lauree triennali e biennali, mentre contiene una quota maggiore di studenti degli ultimi anni di Giurisprudenza.
Tipo di laurea %
triennale 39.42
magistrale ciclo unico 41.81
magistrale/specialistica 18.77
Anno di iscrizione al cld
che sta frequentando %
2013/14 27.11
2012/13 21.75
2011/12 18.27
2010/11 12.81
2009/10 9.43
precedente 10.63
Iscrizione:
A tempo parziale A tempo pieno Totale
Lavoratore?
A tempo parziale 1.2 8.4 9.6
A tempo pieno 2.4 4.5 6.9
Lavoro saltuariamente 0.7 28.3 29.0
Non lavoro 0.8 53.8 54.6
Totale 5.1 94.9 100.0
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Rispetto alla residenza: il 40% dei rispondenti è torinese, a cui si aggiunge un 20% di “fuori sede” residenti a
Torino. Fra i pendolari prevale chi viaggia in giornata (un terzo del totale dei rispondenti) rispetto a chi
rimane a Torino dal lunedi al venerdi. Si noti che i “fuori sede” che rispondono al questionario sono
prevalentemente iscritti ad un corso di laurea magistrale.
Luogo di studio: al CLE o altrove? Abbiamo chiesto agli studenti se studiano abitualmente al CLE (almeno una volta alla settimana) o
saltuariamente (meno di una volta alla settimana), escludendo la frequenza delle lezioni. Una quota elevata
(55%) dei rispondenti afferma di studiare abitualmente al campus. La quota sale ancora, al 60%, se
consideriamo i soli torinesi (originari o “fuori sede”) mentre scende al 40% fra i pendolari settimanali.
Attività svolte al CLE Fra le opzioni proposte in un menu a scelta multipla vi sono attività che si possono svolgere unicamente al
campus (seguire lezioni, sostenere esami, colloqui con docenti): chi studia abitualmente al CLE dichiara più
frequentemente di seguire le lezioni e di avere colloqui con i docenti. Fra le altre possibilità, maggiormente
d'interesse per la nostra analisi, emergono lo studio con colleghi (segnalato dal 50% dei rispondenti) e la
socialità (35%). E’ interessante notare che per chi studia abitualmente al campus lo studio con colleghi è
indicato da quasi due terzi dei rispondenti. La socialità è indicata da circa un terzo dei rispondenti, sia che
studino abitualmente al CLE sia che studino altrove.
tipo di laurea
Residenza Tutti triennale m.c.unico magistrale
Torino, sono torinese 39.6 41.6 41.0 32.1
Torino, sono “fuori sede" 20.6 17.1 18.3 33.9
Pendolare in giornata 33.2 34.5 33.6 27.9
Pendolare settimanale 6.3 6.3 6.9 5.5
Totale 100.0 100.0 100.0 100.0
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Queste due attività (studio con i colleghi e socialità) emergono in misura inattesa dalle risposte degli
studenti, e il loro svolgimento fa emergere delle criticità sulla organizzazione del campus.
Infine un numero estremamente contenuto di rispondenti segnala di pranzare al CLE (4% fra chi studia al
CLE). Anche questo aspetto indica una criticità nella organizzazione del campus.
Utilizzo della biblioteca Emerge molto chiaramente che la biblioteca è utilizzata in modo duplice: come luogo di studio e come
fornitrice di servizi bibliotecari.
L'80% di chi studia abitualmente al CLE la utilizza come luogo di studio sui propri libri; anche il 40% di chi
non studia abitualmente al CLE fa lo stesso. Un terzo circa la utilizza per avere i libri di testo da fotocopiare,
in loco o all'esterno. E' contenuta la quota di chi studia su copie della biblioteca dei libri di testo; ma
anticipiamo che una quota non piccolissima di chi non studia abitualmente al CLE cambierebbe questa
abitudine se vi fossero in biblioteca più copie dei libri di testo a disposizione.
Il 40% dei rispondenti dichiara di utilizzare i servizi bibliotecari (reference, prestito …), la quota sale al 45%
fra chi studia abitualmente al CLE. In particolare chi studia abitualmente al CLE la utilizza per consultazione
di testi diversi dai libri di testo, preparazione di seminari, reference in misura nettamente superiore a chi
non studia abitualmente al CLE.
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Chi studia abitualmente al CLE … Chi studia abitualmente al CLE lo fa soprattutto nei primi tre giorni della settimana; meno il giovedi e
venerdi; praticamente nessuno il sabato. Il 30% circa si ferma a studiare al CLE tutto il giorno, circa il 50%
rimane mezza giornata (soprattutto al pomeriggio), i rimanenti meno di mezza giornata.
Quante ore studia in media al CLE %
Meno di mezza giornata 23.8
Mattino 19.3
Pomeriggio 29.1
Tutto il giorno 27.9
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Il 72% indica la biblioteca come luogo di studio (in un menu a scelta multipla); il 50% l'aula studio EDISU,
quote minori (20%) l'aula studio in D2 e la palazzina Einaudi.
… studierebbe per più tempo al CLE se: Al primo posto inequivocabilmente troviamo l'accessibilità della biblioteca: orario di apertura uguale a
quello del campus e eliminazione dell'obbligo di usare gli armadietti. L'orario di apertura - almeno alla sera
fino alle 20, o il sabato - rimane anche nelle priorità successive alla prima. Allo stesso modo gli armadietti.
Emerge nettamente come seconda priorità - che persiste anche nelle posizioni successive - la possibilità di
avere un'area dove studiare in gruppo, senza il vincolo del silenzio.
Chi non studia abitualmente al CLE … In due terzi dei casi non vi studia perché preferisce studiare a casa. Il primo dei motivi legati al campus è
l'obbligo di usare gli armadietti. Seguono motivi logistici (il campus è scomodo da raggiungere perché è
lontano, non vi sono mezzi pubblici o parcheggi). Il terzo motivo è legato alla insoddisfazione per gli orari di
apertura della biblioteca.
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… studierebbe al CLE se: … (coerentemente) se non fosse obbligatorio l'uso degli armadietti. A seguire, se gli orari di apertura della
biblioteca fossero uguali a quelli del campus, e se vi fossero luoghi di studio in gruppo. Emerge anche
l'esigenza di avere più copie dei libri di testo in consultazione in biblioteca.
In conclusione Studiare al CLE è una buona abitudine? Vi sono diverse associazioni positive:
si seguono di più le lezioni
si incontrano più spesso i docenti
si studia di più con i colleghi
si utilizzano maggiormente i servizi bibliotecari ed in particolare la consultazione di libri diversi dai
libri di testo degli esami
Inoltre il numero mediano di esami sostenuti da chi studia abitualmente al CLE è leggermente superiore
rispetto a quello di chi non studia abitualmente al campus; il numero di studenti fuori corso è minore.
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Cosa servirebbe per invitare più studenti a rimanere abitualmente al campus?
spazi per studiare insieme, senza il vincolo del silenzio
spazi per pranzare con cibo proprio
sostituire gli armadietti con misure di sicurezza più efficienti
aprire la biblioteca quanto il campus!
L'utilizzo dei servizi bibliotecari5
Le domande che sono analizzate in questa sezione sono state poste solamente a coloro che dichiaravano di
utilizzare i servizi bibliotecari. Nel leggere i risultati, si tenga presente che il questionario era rivolto agli
studenti: pertanto l’utenza costituita da docenti non è rilevata.
Il primo dato significativo è che solo una parte degli studenti che frequenta i locali della biblioteca utilizza
anche i servizi bibliotecari. Le biblioteche maggiormente utilizzate sono la Solari e la Ruffini, mentre l’utenza
della biblioteca Cognetti è pari a circa un terzo delle due biblioteche maggiori.
5 A cura di Matteo Richiardi e Viola Serraglio
Totale complessivo;
Cognetti ; 6,73%
Totale complessivo;
Patetta; 2,77%
Totale complessivo;
Ruffini; 19,80%
Totale complessivo;
Solari; 18,32%
20. Di quali biblioteche si serve abitualmente?
Categoria non riportata: non rispondentiN=1010
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Coerentemente con il dato che segnala un utilizzo generalmente contenuto dei servizi bibliotecari, viene
rilevata una maggiore domanda da parte degli studenti iscritti a lauree magistrali o specialistiche: sono gli
studenti particolarmente motivati (principalmente perché stanno svolgendo la tesi) ad utilizzare la
biblioteca.
20.Di quali biblioteche si serve abitualmente?
Gli studenti delle lauree triennali rappresentano poco più di un terzo degli utenti della biblioteca Solari e circa un terzo degli utenti della biblioteca della Cognetti (il dato è ancora più basso per Ruffini e Patetta, ma i corsi di laurea triennale di Giurisprudenza sono ridotti). Nel 2011 quasi il 50% degli utenti era iscritto ad una laurea triennale. Analizzando i dati riferiti alla tipologia di utenti frequentanti in base all’appartenenza ai tre dipartimenti della
Scuola di Scienze Giuridiche, Politiche ed Economico-Sociali, emergono i seguenti risultati:
20. Di quali biblioteche si serve abitualmente?
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Oltre il 25% degli utenti della biblioteca Solari proviene da dipartimenti non-CPS, e addirittura quasi il 50%
degli utenti della biblioteca Cognetti proviene da dipartimenti non-Cognetti (si tenga però presente che i corsi
di laurea gestiti direttamente dal dipartimento Cognetti sono una minoranza, e che molti docenti del
dipartimento insegnano in corsi gestiti da CPS o Giurisprudenza). Le biblioteca Ruffini e Patetta risultano più
collegate con il dipartimento di riferimento (Giurisprudenza), anche se si rileva una quota significativa di
utenti di altri dipartimenti.
Il 35% dei frequentatori delle biblioteche dichiara di utilizzarne i servizi6. Nel 2011 (indagine su tutte le
biblioteche dell'Ateneo) il 45% dei frequentanti le biblioteche citava la "disponibilità di materiale" come
motivo per la frequenza, e quasi il 35% dichiarava di utilizzare i servizi delle biblioteche. Per quanto riguarda
i servizi offerti dalle biblioteche risultano maggiormente utilizzati la consultazione del materiale bibliografico,
il servizio di fotocopiatura, il prestito locale e l’utilizzo dei siti e dei Pc per la navigazione in internet. Si
procederà dunque con l’illustrazione dei risultati secondo l’ordine di preferenza espresso dai rispondenti.
6 Il dato riferito nella sezione precedente (40% in media) si riduce qui al 35% perché alcuni rispondenti non confermano di usare i servizi bibliotecari quando compilano la sezione dedicata del questionario.
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Consultazione materiale bibliografico
Il servizio di consultazione di materiale bibliografico risulta essere il maggiormente utilizzato e questo dato
non rappresenta un cambiamento di abitudine rilevante rispetto al 2011 quando rientrava tra le prime tre
scelte più selezionate dai rispondenti all’indagine. Le criticità evidenziate da queste due sezioni del
questionario sono prevalentemente riconducibili alla difficoltà espressa dagli studenti di orientarsi e di
reperire il materiale desiderato; d’altra parte risulta essere un fattore rilevante la possibilità di accedere
autonomamente agli scaffali. Fattori ritenuti importanti sono gli spazi di consultazione individuale e la
possibilità di prestito giornaliero. In rapporto all’indagine del 2011 non si riscontrano particolari
cambiamenti. Si sottolinea infine che i rispondenti rientrano in una categoria di utenti che già utilizzano la
biblioteca e che perciò non sono riportate qui le preferenze di coloro che per vari motivi (esempio la
mancanza di spazi di consultazione di gruppo) non scelgono di accedere alla struttura ed usufruire dei suoi
servizi.
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Servizio di fotocopiatura
Il servizio di fotocopiatura all’interno delle biblioteche risulta essere utilizzato da una parte consistente degli
studenti rispondenti e le criticità evidenziate (Grafico 32) risultano essere legate soprattutto ai tempi di
attesa per l’accesso al servizio ed alla mancanza di un numero sufficiente di macchine a disposizione. La
disponibilità di fotocopiatrici self-service è infatti ritenuta il fattore più importante (Grafico 33). Altro aspetto
rintracciabile in entrambe le sezioni del questionario è quello legato alla scarsa qualità dell’assistenza da
parte del personale addetto al servizio di fotocopiatura che nel grafico 32 viene evidenziata come una delle
carenze più evidenti e nel grafico 33 ritorna come fattore importante su cui puntare l’attenzione. Questo
fattore è rimasto costante dal 2011 ad oggi. Infine è necessario segnalare che al secondo posto per
importanza i rispondenti indicano la necessità di una tessera unica tra tutte le biblioteche per l’accesso alle
fotocopiatrici, risultato emerso anche nel 2011.
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Prestito generale e locale
Nella sezione dedicata al prestito gli studenti rispondenti indicano come fattore maggiormente rilevante la
possibilità di prenotazione e prelazione dei testi e di poter visionare la situazione del prestito attraverso i
servizio online. Interessante è sottolineare gli altri fattori indicati come più importanti in linea con quanto
riscontrato nel 2011: ammissione e prestito in tutte le biblioteche e presenza di un regolamento unico di
tutte le biblioteche. Questi aspetti sono confermati dalle risposte del grafico 24 nel quale viene espressa
difficoltà rispetto alla insufficiente pubblicità del servizio e la mancanza di informazioni chiare riguardo le
regole a cui attenersi. Infine si sottolinea che i rispondenti sostengono di non essere soddisfatti dal numero
massimo di testi acquisibili per il prestito.
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Prestito libri e copia articoli da altre biblioteche
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Come testimoniano i dati relativi alle domanda 21, si tratta di servizi in gran parte sconosciuto o inutilizzati
dagli studenti. Per quanto riguarda il prestito interbibliotecario di libri e copie di articoli ritorna il problema
legato alla mancanza di informazioni e pubblicità per il servizio ed alla scarsa chiarezza relativamente alle
regole a cui far riferimento. Tra i fattori considerati di maggior importanza si sottolineano la possibilità di
visionare in via telematica (da casa) lo stato di evasione delle richieste ed effettuare le richieste di prestito
senza doversi recare nella sede. Infine si rileva nuovamente l’esigenza di essere ammessi in ogni biblioteca e
di poter far riferimento ad un unico regolamento.
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Utilizzo servizi informatici ed assistenza
La sezione dedicata all’assistenza alla ricerca bibliografica evidenzia una difficoltà dei rispondenti nel
relazionarsi con il presonale delle biblioteche. Anche per le domande 30 e 31 si ripresenta ciò che si è
riscontrato per le domande precedenti: difficoltà nel reperire le informazioni e venire a conoscenza delle
regole di funzionamento dei servizi. Per quanto riguarda i fattori rilevanti per gli studenti che hanno
compilato il questionario si trova nuovamente l’esigenza di assistenza sia on line che durante la fase di ricerca
in loco.7
7 I grafici disaggregati delle domande 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 32, 32, 33 non sono stati riportati poiché mostrano risposte prevalentemente omogenee indipendentemente dalla tipologia di Corso di Laurea di appartenenza ed indipendentemente dal Dipartimento di riferimento.
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I commenti liberi raccontano8
Le opinioni degli studenti e la valutazione del funzionamento delle strutture universitarie Le opinioni degli studenti circa il funzionamento della Biblioteca vanno considerate un importante tassello
per conoscere meglio non solo la Biblioteca, ma anche gli studenti stessi e la loro idea del Campus, del tempo
che vi passano e della vita che vi conducono.
Come qualsiasi analista delle opinioni sa queste valgono tutte senza riserve, e senza gradazioni di valore, anzi
la diversità delle opinioni è una risorsa preziosa per innestare riflessività e alimentare le capacità di
cambiamento.
Le opinioni di cui si parla in queste pagine sono state espresse dagli studenti in forma libera, il che vuol dire
che le opinioni sono emerse quasi sempre in forma articolata in veri e propri testi che ci consentono di
interpellarli non solo sui contenuti ma sulla forma, non solo sull’oggetto del parlare (o dello scrivere), ma sui
bisogni e almeno in parte sulle aspettative, di chi parla (o di chi scrive).
Molti dei “commentatori” viaggiano e importano le best practice dai loro soggiorni in altri paesi d’Europa;
altri si fanno guidare dalla loro esperienza di pendolari.
Sono comunque studenti che mostrano un’indubbia capacità di entrare nella macchina logistico-
organizzativa della Biblioteca e vederne le falle e le virtù; mostrano altresì il desiderio di cooperare dando
suggerimenti non banali e soprattutto realizzabili. Sono quindi dei buoni interlocutori e anche dei preziosi
alleati per migliorare la nostra vita nel Campus.
Il questionario e la richiesta di opinioni agli studenti sono quindi più che un sondaggio di customer-
satisfaction e sono sicuramente altra cosa da quello sul gradimento della didattica. Possiamo chiamarli quindi
CONSIGLI PER L’USO.
Non è certo la prima volta che l’Università si interroga su se stessa, i sistemi di (auto)valutazione da tempo la
costringono a riflettere su ciò che fa, su cosa vuol fare e su come correggere ciò che non funziona. Ma è forse
la prima volta, o una delle prime volte, che vengono interrogati e ascoltati gli studenti in questa nuova sede.
Il questionario riguarda una struttura nuova, molto bella, molto capiente e accogliente, e soprattutto appena
progettata. Di questa si può quindi dire: “avranno pensato a tutto”. Non hanno pensato a tutto, pur avendo
meritoriamente realizzato un’opera importante.
Le indubbie critiche, insieme ai motivi di apprezzamento, non vanno prese alla leggera perché in una
situazione di bellezza e di comodità circostanti, il patire una qualche forma di disagio o inefficienza locale
“vale di più”. La teoria sociologica della privazione relativa insegna che un disagio vale meno quando si è
circondati da situazioni percepite come peggiori della nostra.
Ma vale anche l’esempio opposto, che un disagio vale di più quando ci si sente circondati da situazioni reali
o potenziali in cui ci sono risorse disponibili, ma non impiegate o sfruttate al meglio
8 A cura di Manuela Olagnero
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Passiamo ora ad un breve esame dell’identikit di chi li ha scritti e poi dei loro contenuti “standardizzabili” e
classificabili
Commenti e commentatori Chi sono i commentatori
1. Ammontano a 160 le risposte degli studenti che hanno scritto commenti liberi sulla situazione della biblioteca (16% del totale dei rispondenti al questionario);
2. Si tratta soprattutto di utilizzatori del CLE (18% contro 10% dei non utilizzatori), studenti “senior” (27% sono iscritti al biennio, contro l’11% dei “triennalisti; gli studenti magistrali di lauree a ciclo unico sono al 14%); i “commentatori” sono non solo torinesi, ma anche pendolari (la distanza tra i due gruppi è modesta: 15% contro 13%);
3. Tra i commentatori che frequentano il CLE il 62% usa la biblioteca; tra i commentatori non frequentanti il CLE le proporzione degli utilizzatori della biblioteca è del 55% la conoscenza del funzionamento della biblioteca è dunque non troppo difforme nei due gruppi
A chi parlano: alla dirigenza universitaria; a operatori dei servizi bibliotecari, agli altri studenti, anche
all’amministrazione cittadina.
Di cosa si parla Le priorità sottolineate dagli studenti dipendono per molta parte dall’uso del CLE.
-i frequentatori citano i problemi logistici (cattiva distribuzione o mancanza di spazi e arredi, affollamento)
più dei non frequentatori (36% contro 19%);
-i non frequentatori parlano di problemi di ambiente (fatica o impossibilità a riunirsi, a studiare in gruppo, a
vivere per lunghe ore negli ambienti del Campus) più dei frequentatori (23% contro il 15% dei frequentanti);
-ambedue i gruppi (28% e 26% rispettivamente) si lamentano di inadeguatezza e deficit di infrastrutture (i
famigerati “armadietti”, inciampi nell’uso delle fotocopiatrici, postazioni inadeguate, prestiti troppo “corti”,
testi d’esame troppo scarsi), l’orario e il calendario di apertura
-i frequentatori hanno il problema dell’orario e del calendario di apertura della Biblioteca più che i non
frequentatori (18% contro 13%);
-i non frequentatori sono pressoché i soli a soffermarsi sulle difficoltà di collegamento del Campus rispetto
al territorio (13% contro 1% dei frequentatori).
Non tutti coloro che citano un certo problema la pensano nello stesso modo: a proposito dei problemi di
ambiente c’è chi vorrebbe più silenzio in biblioteca; ma c’è anche chi vorrebbe che la biblioteca fosse
considerato uno spazio di studio collettivo, quindi senza l’obbligo o l’aspettativa del silenzio (“…perché per
lo studio individuale ci sono già le sale studio…”).
Solo gli armadietti in cui depositare cappotti e zaini, costituiscono per tutti un’insopportabile barriera
all’accesso, tanto più insopportabile in quanto inutile e anche “mal calcolata”.
Ecco, gli armadietti costituiscono davvero la maglia nera di questa classifica perché sommano al difetto della
scarsità per rapporto ai posti della biblioteca, quello della scomodità, della inefficienza e quello dell’inutilità.
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Come se ne parla La maggior parte delle opinioni si presentano articolate in forme argomentative che chiamano in causa i temi
della sostenibilità, dell’efficienza e del collegamento tra strutture e territorio, della efficacia delle attività di
studio, della fruibilità dei diritti, dei rapporti tra pari, di “civicness”.
Ecco la ferita aperta del collegamento con il territorio
“[…] da Porta Nuova si arriva con un solo bus, il 68, sempre stracolmo, che lascia a 10 minuti dal CLE, (lamenta
un disservizio ora superato) forse anche più tempo se si conta l'arrivo in aula, il più delle volte ci si ritrova a
correre se non si vuole stare seduti per terra. In molte città europee vi sono dei bus specifici per l'università,
nel caso specifico si potrebbe fare un "68 U". Questo dei collegamenti è un aspetto molto problematico,
dispiace constatare che non vi siano stati nemmeno dei tentativi di mediazione in questo senso con il Comune
e con GTT (ma qualcosa è stato fatto). A mio parere una revisione dei collegamenti doveva essere fatta ancor
prima dell'apertura del CLE” (Non studia al CLE).
Ecco una frase tipo che rimanda ai temi della sostenibilità
“….Due soli suggerimenti per ovviare a inutili sprechi: - spegnere le luci artificiali, sia di giorno quando
l'illuminazione naturale è sufficiente, sia di notte quando basterebbe un'illuminazione ridotta, sufficiente al
controllo dei locali; - mettere a disposizione cestini per la differenziata (carta, plastica, lattine-vetro,
indifferenziata; possibilmente appositamente fabbricati come ad esempio quelli della stazione di Porta
Nuova o quelli disposti fuori dal negozio Eataly; anche se apprezzo lo sforzo di adattare quelli comuni a ciò)
e in particolare cestini di capienza proporzionata alla frequenza dei locali. Grazie per l'attenzione…” (Studia
al CLE).
Ed ora una che richiama i diritti allo studio
“…Ritengo sia fondamentale un aumento della fruibilità della biblioteca sia in termini di orario, che
accessibilità poiché necessaria a garantire lo studio che è la parte preponderante negli impegni di uno
studente e mi pare quindi ovvio che i suoi orari di apertura debbano essere superiori rispetto a quelli delle
lezioni. Aumentare la frequenza del Campus, se la concezione vuole essere quella internazionale, passa
sicuramente da una maggiore frequenza degli spazi comuni che sono poi limitati a biblioteche ed aule
studio…” (Studia al CLE)
Ed ecco un riferimento ad un auspicabile galateo della Biblioteca
“…Il problema principale della biblioteca al CLE è che le persone troppo spesso parlano ad alta voce. Gli
studenti non si sentono in difetto a telefonare e chiacchierare […] Bisognerebbe far passare il messaggio a
tutti che in Biblioteca si bisbiglia…” (Non studia al CLE)
Le parole e i significati I risultati di un’analisi testuale condotta su 134 “unità di contesto elementare” (frasi intere o porzioni di frasi
scritte dagli studenti) scrutinate con programma ALCESTE 4.2. (indirizzato a individuare, attraverso un’analisi
fattoriale delle corrispondenze, “classi di significato” e relative parole associate) hanno mostrato che esistono
almeno quattro tipi di discorso e dunque, potremmo dire quattro modi di usare il CLE.
21
Possiamo ipotizzare che questi tipi di discorso facciano capo ad altrettanti profili di studente tipico che
denominiamo qui di seguito (in parentesi le parole ricorrenti e selezionate dal Programma ALCESTE perché
caratterizzate da indici di associazione particolarmente elevati in ciascun cluster o gruppo).
-Lo studente al tavolino (libri, armadietti, sistema, code, tesi, piani, pochi, prestito, università scomodo,
borse, studio, tesi, libretto, prestito, stampa, computer) 36. 6
-Lo studente nel gruppo (studio, possibile, campus, maggior, silenzio, luogo, sacco, gruppo, troppo,
personale, aule, mezzi, grandi, senso, consumare). 30.4%
-Lo studente in attesa o in coda (orario, apertura, venti, chiusura, dalle fino a, biblioteca, almeno, lezioni,
sabato, servizio, settimana, accesso, diciotto) 20.5%
-L’abitante del CLE (mangiare; sedia/e; corridoi, microonde, tavoli, dove, pausa, spazi, porto/portare, uso,
vuoto, propri/o; manca, pausa, ristoro) 12.5%
Ed ecco qui di seguito qualche frase tipica per ciascun gruppo
Lo studente al tavolino e al computer
“Le modalità di ingresso alla biblioteca sono difficoltose: non è solo un discorso di armadietti il cui uso è
difficoltoso sia nelle modalità (a volte si aprono armadietti sbagliati, spesso la smart-card non viene
riconosciuta), ma anche nella zona in cui sono collocati: tutti molto stretti, senza possibilità di appoggiarsi da
nessuna parte per riempire/svuotare borse. Sono inoltre molto scomodi perché sono tutti al piano terra e
questo crea problemi di sovraffollamento e di confusione. Se ogni piano avesse avuto i suoi armadietti
sarebbe sicuramente più facile utilizzarli per tutti” (Studia al CLE)
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“Bisognerebbe poter tenere per almeno 1 mese, un mese e mezzo i libri presi in prestito. Ampliare il numero
di libri prendibili dato che i più recenti e gettonati o non ci sono, o se ci sono non si possono portare a casa”
(Non studia al CLE)
“I monitor dei pc per consultare le banche dati sono esposti a ovest, di conseguenza sole perenne in faccia e
i monitor sono davanti ai lucernari senza avere la possibilità di ombra in quanto il genio progettista non ha
pensato a effetto serra quindi niente tende in caso di sole a picco” (Non studia al CLE)
Lo studente nel gruppo
“Nell’università francese da me frequentata l'anno scorso erano messe a disposizione degli studenti aule
appositamente dedicate allo studio ad alta voce. Inoltre, in atri e corridoi erano spesso lasciati a disposizione
degli studenti sedie e tavoli. Una soluzione del genere sarebbe auspicabile anche al CLE, soprattutto dato il
divieto di far uso delle aule vuote. Lo studio di gruppo, ora come ora, è praticamente impossibile al CLE” (Non
studia al CLE).
“Prevalentemente noi studenti accediamo ai locali preposti allo studio per studiare sui nostri libri, sono una
parte minoritaria quelli che consultano manuali. Per questo tutti prediligono le aule studio per non dover
posare le borse, ma così facendo queste sono sempre affollate e confusionarie, specialmente quella vicino al
bar. Dovrebbero esserci maggiori postazioni. Sicuramente tanta gente verrebbe anche la domenica essendo
pochissime le aule studio che rimangono aperte il week end a Torino” (Studia al CLE)
Lo studente in attesa o in coda
“L'orario di apertura e chiusura della biblioteca limita l'accesso per gli studenti ad essa, esempio il caso di un
ricevimento docenti che finisce alle 18-19 e il docente ti consiglia un testo da prender in biblioteca e lo
studente è pendolare. Come fa ad avere accesso al servizio bibliotecario in modo comodo e immediato
quando chiude alle 18? Per molti studenti è scomodo raggiungere la facoltà, alcuni rischiano di perdersi
giornate intere per i viaggi! E se l'apertura fosse prolungata oltre le 18 sarebbe un notevole aiuto per gli
studenti sia in sede che pendolari perché comunque si potrebbe studiare con una maggiore tranquillità in un
luogo molto accogliente” (Non studia al CLE)
L’abitante del CLE
“Non c'è un'area ristoro. Non c'è la "Celid" per acquistare libri, e/o un negozio per acquistare una matita un
block notes !!!” (Non studia al CLE)
“Il campus dovrebbe essere aperto fino alle 24:00, bisognerebbe allestire dei punti ritrovo/“pranzo”, con dei
tavoli/tavolini e sedie/poltrone, un cestino, un forno a microonde dove gli studenti possano rilassarsi e
mangiare il cibo proprio, senza dover accamparsi nei corridoi come dei profughi. Gli spazi ci sono: ad esempio
di fronte ai distributori ai lati della hall. Così gli studenti potrebbero vivere il campus un po’ meglio e sono
incentivati a passarci più tempo senza scappare appena finite le lezioni “(Studia al CLE)
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“Contaminazioni” e distanze tra discorsi I quattro campi discorsivi delineati sopra in parte si sovrappongono e in parte si separano, come è possibile
vedere dalla figura che mostra la vicinanza semantica delle unità di significato presenti nei discorsi che fanno
capo ai quattro “gruppi”.
Quanto maggiore è l’area di non sovrapposizione tanto più distinti e specifici sono i discorsi che fanno capo
a quell’area.
Potremmo dire che i nostri studenti ci stanno principalmente e sostanzialmente chiedendo di aiutarli ad
addomesticare lo spazio (asse orizzontale) e a contrastare lo spreco di tempo (asse verticale).
Ma senza dimenticarci dei libri.
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Rispondenti e iscritti 9
Questa sezione discute in dettaglio la copertura dell’indagine rispetto agli iscritti, utilizzando come termine
di paragone gli iscritti alle ex-facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche a Novembre 2012 (dati aggregati
per corso di studi, forniti dalla direzione didattica alla commissione Programmazione e Sviluppo di Senato
per la costituzione dei collegi elettorali per le elezioni studentesche del marzo 2013).
1007 studenti hanno fornito risposte complete ed utilizzabili per l’analisi.
Gli studenti fuori corso hanno partecipato in misura molto contenuta alla rilevazione: 2.4% del totale degli
iscritti fuori corso, contro il 13.5% degli studenti in corso. Questo è l’effetto inevitabile del loro minor
attaccamento alle attività accademiche, che li rende meno raggiungibili da forme di comunicazione come gli
annunci in aula e la propaganda attraverso i social networks studenteschi.
Tabella 1: Rapporto % fra rispondenti e iscritti
Copertura
%
in corso 12.3
fuori corso 2.4
Tutti 9.0
Considerando gli studenti in corso, vi è una prevalenza fra i rispondenti - rispetto agli iscritti totali - degli
studenti iscritti al biennio.
Tabella 2: Rapporto % fra rispondenti e iscritti non fuori corso, per tipo di corso.
in corso Copertura
%
Laurea magistrale/spec. 25.5
magistrale ciclo unico 10.7
Laurea triennale 11.5
I rispondenti appartengono più frequentemente al primo anno dei corsi triennali e biennali, mentre
appartengono più frequentemente agli ultimi anni della magistrale a ciclo unico.
Tabella 3: Rapporto % fra rispondenti e iscritti non fuori corso, per tipo di corso e anno di corso
anno di corso
in corso 1 2 3 4 5
Laurea magistrale/spec. 29.7 15.2
magistrale ciclo unico 7.3 7.2 8.9 12.5 13.1
Laurea triennale 12.3 9.6 9.2
9 A cura di Lia Pacelli
25
I rispondenti sono più frequentemente iscritti ai corsi ex-scienze politiche rispetto ai corsi ex-
giurisprudenza. Questo è coerente con il maggiore tasso di risposta rilevato fra gli studenti delle lauree
biennali.
Tabella 4: Rapporto % fra rispondenti e iscritti non fuori corso, per ex-facoltà
in corso copertura
%
Giurisprudenza 11.0
Scienze Politiche 14.0
Le informazioni a disposizione nell'archivio degli iscritti 2012 non permettono ulteriori confronti. In
conclusione si può affermare che la copertura è soddisfacente e mai eccessivamente sbilanciata rispetto
alle variabili che è possibile esaminare. E' ovvio ed inevitabile che le motivazioni, la propensione allo studio,
alla partecipazione, alla proposta e alla critica dei rispondenti e degli iscritti sono inosservabili e nessuna
analisi sulla rappresentatività delle risposte può essere condotta da questo punto di vista.
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Sommario Premessa ........................................................................................................................................................... 1
L'indagine ........................................................................................................................................................... 1
Sommario dei risultati principali ....................................................................................................................... 2
L'utilizzo del Campus ......................................................................................................................................... 3
Descrizione delle caratteristiche dei rispondenti .......................................................................................... 3
Luogo di studio: al CLE o altrove? .................................................................................................................. 4
Attività svolte al CLE ...................................................................................................................................... 4
Utilizzo della biblioteca .................................................................................................................................. 5
Chi studia abitualmente al CLE … .................................................................................................................. 6
… studierebbe per più tempo al CLE se: ........................................................................................................ 7
Chi non studia abitualmente al CLE … ........................................................................................................... 7
… studierebbe al CLE se: ................................................................................................................................ 8
In conclusione ................................................................................................................................................ 8
L'utilizzo dei servizi bibliotecari ......................................................................................................................... 9
Consultazione materiale bibliografico ......................................................................................................... 12
Servizio di fotocopiatura ............................................................................................................................. 13
Prestito generale e locale ............................................................................................................................ 14
Prestito libri e copia articoli da altre biblioteche ........................................................................................ 15
Utilizzo servizi informatici ed assistenza ..................................................................................................... 17
I commenti liberi raccontano .......................................................................................................................... 18
Le opinioni degli studenti e la valutazione del funzionamento delle strutture universitarie ..................... 18
Commenti e commentatori ......................................................................................................................... 19
Di cosa si parla ............................................................................................................................................. 19
Come se ne parla ......................................................................................................................................... 20
Le parole e i significati ................................................................................................................................. 20
“Contaminazioni” e distanze tra discorsi .................................................................................................... 23
Rispondenti e iscritti ....................................................................................................................................... 24
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