Regolamento e disciplinare tecnico per l’erogazione di contributi, erogazioni e sussidi della Camera di Commercio di
Torino
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CONVENZIONECONVENZIONECONVENZIONECONVENZIONE TTTTRA CAMERA DI COMMERCIORA CAMERA DI COMMERCIORA CAMERA DI COMMERCIORA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E INDUSTRIA ARTIGIANATO E INDUSTRIA ARTIGIANATO E INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA AGRICOLTURA AGRICOLTURA AGRICOLTURA DI TORINODI TORINODI TORINODI TORINO
E E E E
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
DI IVREA PINEROLO TORINODI IVREA PINEROLO TORINODI IVREA PINEROLO TORINODI IVREA PINEROLO TORINO
E E E E
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALEDIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALEDIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALEDIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALE DELLA DELLA DELLA DELLA FACOLTA’ DI ECONOMIA DI TORINO FACOLTA’ DI ECONOMIA DI TORINO FACOLTA’ DI ECONOMIA DI TORINO FACOLTA’ DI ECONOMIA DI TORINO
PEPEPEPER R R R REVISIONE REGOLAMENTO E DISCIPLINARE TECNICO PER L’EROGAZIONE DI CONTRIBUTI, REVISIONE REGOLAMENTO E DISCIPLINARE TECNICO PER L’EROGAZIONE DI CONTRIBUTI, REVISIONE REGOLAMENTO E DISCIPLINARE TECNICO PER L’EROGAZIONE DI CONTRIBUTI, REVISIONE REGOLAMENTO E DISCIPLINARE TECNICO PER L’EROGAZIONE DI CONTRIBUTI,
SOVVENZIONI E SUSSIDI DELLASOVVENZIONI E SUSSIDI DELLASOVVENZIONI E SUSSIDI DELLASOVVENZIONI E SUSSIDI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI TORINOCAMERA DI COMMERCIO DI TORINOCAMERA DI COMMERCIO DI TORINOCAMERA DI COMMERCIO DI TORINO
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che questa Camera di commercio intende avvalersi della collaborazione dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo e Torino e del Dipartimento di Economia Aziendale della Facoltà di Economia di Torino allo scopo in particolare di procedere alla revisione del Regolamento camerale “Criteri e modalità per la concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi ed ausili finanziari e per l’attribuzione di vantaggi economici in conformità dell’art. 12 Legge 7 agosto 1990, n. 241” (approvato con deliberazione di Consiglio n. 10 del 16 ottobre 2008) e del Disciplinare tecnico regolante l’erogazione dei contributi (approvato con deliberazione di Giunta n. 193 del 16 ottobre 2008); che questa Camera di commercio ha ritenuto opportuno creare un gruppo costituito da componenti afferenti a settori ed aree diverse, al fine di rivedere le vigenti regole e modalità di erogazione dei contributi concessi a favore di soggetti pubblici o privati portatori di interessi generali proponenti progetti ritenuti utili allo sviluppo dell’economia del territorio;
che l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha acquisito una particolare esperienza in occasione della collaborazione instaurata con Regione Piemonte per la stesura del “Codice etico” e delle “Linee guida di comportamento degli enti e istituti no-profit beneficiari di finanziamento in ambito culturale, turistico e sportivo”, adottati da tale ente;
che tale esperienza, unita alle competenze presenti nell’organico accademico afferente alDipartimento di Economia Aziendale della Facoltà di Economia degli Studi di Torino possono rappresentare un’importante risorsa per il conseguimento gli obiettivi preposti;
che numerose sono state in passato le occasioni in cui si è verificata la collaborazione tra l’Ordine Professionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, la Facoltà di Economia di Torino e questa Camera di commercio con proficui risultati;
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1.a) fornire spunti e suggerimenti per la revisione delle regole e modalità di erogazione dei contributi camerali concessi a favore di soggetti pubblici o privati portatori di interessi generali proponenti progetti ritenuti utili allo sviluppo dell’economia del territorio, regolati dal vigenteRegolamento camerale “Criteri e modalità per la concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi ed ausili finanziari e per l’attribuzione di vantaggi economici in conformità dell’art. 12 Legge 7 agosto 1990, n. 241” (approvato con deliberazione di Consiglio n. 10 del 16 ottobre 2008)nonché dal Dicplinare tecnico regolante l’erogazione dei contributi (approvato con deliberazione di Giunta n. 193 del 16 ottobre 2008).
1.b) suggerire nuove modalità di controllo delle documentazioni prodotte dai soggetti beneficiari di sovvenzioni camerali al fine di verificarne veridicità, congruenza e liceità rispetto alla richiesta avanzata.
1.c) creare un apposito Elenco speciale dei Revisori Contabili appartenenti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea-Pinerolo-Toriino per l’effettuazione dei controlli a campione delle rendicontazioni presentate dai soggetti beneficari del contributo, aggiuntivi a quelli degli uffici camerali competenti;
1.d) offrire, una volta ultimate le suddette attività, l’opportuna attività di formazione, nel corso di almeno due giornate, a favore rispettivamente de:
- il personale camerale coinvolto nella procedura di erogazione di sussidi economici da parte dell’ente;
- i funzionari dei principali soggetti ammessi a contributo (es.: Associazioni di categoria, Enti pubblici, …);
- i Dottori Commercialisti individuati al punto precedente (1.c);
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lo scopo primariolo scopo primariolo scopo primariolo scopo primario
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Ove si gestisce denaro pubblico è ormai pacifico che sia necessaria :� una rappresentazione trasparente ed esaustiva dell’attività,
ottenuta attraverso una gestione contabile precisa e virtuosa che passa attraverso il recepimento di corretti principi contabili e l’impostazione di una contabilità strutturata in base alle dimensioni dell’ente
� una rendicontazione articolata per progetto realizzato, caratterizzata dalla presenza a monte di una chiara programmazione
� una forma di controllo esterno che verifichi come ultima fase, ex post, la regolarità della gestione al fine di garantire :� i donatori privati , per le liberalità� lo stato, e le altre amministrazioni pubbliche, per gli eventuali contributi e per le agevolazioni fiscali
� la collettività servita
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Qual è la Qual è la Qual è la Qual è la
nostra nostra nostra nostra
sfidasfidasfidasfida?
Comunicare per sensibilizzare
Valutare e controllare
organizzarci
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Chi?Chi?Chi?Chi?Identità delle organizzazioni del terzo settore
1) il principio di sussidiarietà orizzontale: modello di più antica costituzione, vede le ONP come espressione diretta della società civile, cioè come un libero coerire di persone attorno ad un progetto da realizzarsi in comune e per il perseguimento di interessi collettivi, ancorché non universalistici.
2) il principio di sussidiarietà verticale: modello che vede le ONP come emanazione e supporto della sfera pubblica (da non confondersi con la sfera politica). La regola è il decentramento. “Non faccia lo Stato ciò che possono fare gli enti inferiori e i soggetti della società civile”. Il valore della solidarietà
3) il principio della restituzione: modello, di più recente affermazione, che vede il Terzo Settore come espressione diretta del settore for profit.
Stefano Zamagni – presidente Agenzia del Terzo Settore »7 davide barberis - [email protected]
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enti
mutualistici
enti
etici
Organizzazioni
economicheaziende
Terzo settore
impianto etico
missione
visione
strategia
piano operativo
attività
Enti pubblici
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ONP
PROCESSI
RISORSE UMANE/INVESTIMENTI
amministrazione
RICERCA FONDI
marketing - commerciale
Visione
olisticaDimensione
non intuitiva
Ambiente
dinamico e multilivello
Binomio
bisogno-valore
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Valutare?
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Organizzazione
L’organizzazione aziendale è un irrinunciabile fattore di successo dove successo significa raggiungimento degli obiettivi di fondo della gestione, siano questi di
natura economica o d’altra natura ………
Esistono pochi principi organizzativi di validità universale. Occorre disporre di un solido bagaglio
culturale fatto di un numero ragionevole di modelli/principi organizzativi da applicare con buon senso ed elasticità a seconda dei casi.Sulla scorta di tale bagaglio si potrà confezionare l’abito su misura di cui necessita l’azienda ………. Luigi Brusa
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principi� Le organizzazioni nascono perché gli uomini e le donne non sono in grado di raggiungere alcuni obiettivi da soli …..
� L’organizzazione può essere definita come il complesso delle modalità secondo le quali viene effettuata la divisione del lavoro in compiti distinti e quindi viene realizzato il coordinamento tra tali compiti
H. Minzberg
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Obiettivo Fase Scelte
Divisione del lavoro
Progettazione delle posizioni individuali
Specializzazione delle mansioniFormalizzazione
Coordinamento Progettazione della macrostruttura
Raggruppamento Dimensione unitàCollegamento
potere Progettazione del sistema decisionale
Grado di decentramento
creare, cambiare, valutarestrutture organizzative
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Progettazione delle posizioni individuali Progettazione delle posizioni individuali Progettazione delle posizioni individuali Progettazione delle posizioni individuali ----
Specializzazione delle mansioniSpecializzazione delle mansioniSpecializzazione delle mansioniSpecializzazione delle mansioni
� Concetto di mansioni: insieme di compiti, cioè attività elementari non ulteriormente divisibili
� Specializzazione orizzontale: ampiezza dei compiti per mansione
� Specializzazione verticale: grado di controllo sui compiti
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specializzazione orizzontale
specializzazioneverticale
livello altapoche mansioni
bassamolte mansioni
altapoca autonomia
ruoli specializzati
ruoli di coordinamentoe supervisione
bassaampia autonomia
ruoli professionali
ruoli manageriali
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Progettazione delle posizioni individuali Progettazione delle posizioni individuali Progettazione delle posizioni individuali Progettazione delle posizioni individuali ––––
formalizzazione formalizzazione formalizzazione formalizzazione –––– formazione formazione formazione formazione ---- condivisionecondivisionecondivisionecondivisione
Formalizzazione: modo in cui l’organizzazione
riduce la discrezionalità dei suoi membri
attraverso
• descrizione della mansione
• specificazione del flusso di lavoro
• definizione delle regole
Formazione: qualificazione delle persone
Condivisione: motivazione delle persone
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Progettazione della macrostrutturaProgettazione della macrostrutturaProgettazione della macrostrutturaProgettazione della macrostruttura
coordinamentocoordinamentocoordinamentocoordinamento
Meccanismi di coordinamento:� Adattamento reciproco � Supervisione diretta� Standardizzazione dei processi di lavoro� Standardizzazione delle capacità� Standardizzazione degli output
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Il coordinamento delle attività è un elemento
fondamentale per l’efficacia di un’organizzazione.
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Progettazione della macrostrutturaProgettazione della macrostrutturaProgettazione della macrostrutturaProgettazione della macrostruttura
raggruppamentoraggruppamentoraggruppamentoraggruppamento
Tipi di
raggruppamento:
� struttura elementare
� struttura funzionale
� struttura divisionale
� struttura a matrice17
Al crescere della dimensione per poter coordinare
occorre raggruppare
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Obiettivi:• definire le unità organizzative• costruire la gerarchia• delineare l’organigramma
organizzazione
tipologia Struttura elementare Struttura funzionale
Struttura direzionale Poche macro funzioni Per funzione
n. Livelli base 2 – 3 3 e più
Decentramento Forte accentramento Accentramento
Coordinamento Prevale gerarchia vari meccanismi
Meccanismi operativi Poco sviluppati, informali Sviluppati e formalizzati
Stile manageriale Autoritario – paternalistico Diversificati
Vantaggi e svantaggi Flessibilità/vulnerabilità Efficienza e specializzazione/ scarsa attenzione alla stakeholder
Carattere Divisionale Matrice
Struttura direzionale Per business A matrice
n. Livelli base 4 e + 3 e più
Decentramento Decentramento Decentramento
Coordinamento Vari meccanismi A comando multiplo (PM)
Meccanismi operativi Sviluppati e formalizzati Sviluppati e formalizzati
Stile manageriale Partecipativo Diversificati
Vantaggi e svantaggi Gestione del prodotto/scarsa efficienza
Gestione input e output/ difficoltàgestione
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Progettazione del sistema Progettazione del sistema Progettazione del sistema Progettazione del sistema
decisionaledecisionaledecisionaledecisionale
PARTI DELLE ORGANIZZAZIONI
�Nucleo operativo
� Vertice strategico
� Linea intermedia
� Tecnostruttura
� Staff di supporto
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Formalizzazione molto limitata, scarsita’ di regole, aggiustamento reciproco, alto valore alla competenza e formazione professionale. Il nucleo operativo si fonde con la tecnostruttura. E’ adatta ad ambienti complessi e dinamici (es. Societa’ di consulenza, settore aerospaziale, settore computer
Formata da vertice strategico e nucleo operativo;
caratterizzata da accentramento, supervisione diretta; quasi
assenti tecnostruttura, linea intermedia e staff di supporto,
scarsa standardizzazione e formalizzazione; adatta ad un
ambiente semplice e dinamico (es. piccola impresa di carattere
imprenditoriale)
Grandi volumi di attivita’ con sistemi produttivi di massa;
coordinamento mediante gerarchia e standardizzazione
(tecnostruttura e linea intermedia molto sviluppate). Ambiente
semplice e stabile - sempre meno frequente (es. produzione di
autoveicoli)
elevata formalizzazione ma basso accentramento ed assenza di supervisione diretta; coordinamento mediante standardizzazione delle capacita’; molto sviluppati nucleo operativo (formato da professionisti) e staff di supporto; scarsa rilevanza della tecnostruttura. Adatta ad ambienti complessi e relativamente stabili (es. Universita’, settore della revisione contabile)
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LIMITI ESTERNI LIMITI INTERNI
DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVI
DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVI
PIANIFICAZIONE
ORGANIZZAZIONE
COMUNICAZIONE
AZIONE
CONTROLLO E MISURAZIONE
VALUTAZIONE E IMPLEMENTAZIONE CICLO
GESTIONALE
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Formazione del consenso
decisioni politiche/decisioni manageriali
gestionegestionegestionegestione
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Aree Attività Elementi qualitiativi
Sociale Gestione base sociale Democraticità
Contabile eFiscale
Gestione adempimenti Adeguatezza, organizzazioneSeparazione aree istituzionale, commerciale
ProcessiAmm.vi
Gestione - processo decisionale- adempimenti burocratici- sistema informativo- controllo di gestione
Amministrazione razionaleSeparazione delle funzioni
Personale Gestione risorse umane Organizzazione e gestione
Patrimonio Gestione beni materiali e immateriali
attribuzione di responsabilità
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Area socialeArea socialeArea socialeArea sociale
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Elemento qualitativo
Gestione democratica
Correttezza con riferimento a:• procedura di convocazione• partecipazione dei soci • libera eleggibilità• diritto di voto singolo• gestione assembleare• modalità di espressione della volontà
sociale• Procedure di ammissione ed
esclusione• trasparenza
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Area gestione Area gestione Area gestione Area gestione
amministrativaamministrativaamministrativaamministrativa
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Elemento qualitativo
Indicatore
Amministrazione razionale
Preventivo/budgetAnalisi scostamentiAnalisi dei rischiProcedure qualità
Separazione delle funzioni di indirizzo, gestione, controllo
Esistenza di codice etici, regolamenti, mansionari, regole di comportamento
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Area gestione del Area gestione del Area gestione del Area gestione del
personalepersonalepersonalepersonale
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Elemento qualitativo Indicatore
OrganizzazioneCorretto trattamento retributivo, fiscale, previdenziale e assistenziale al personale dipendente e ai collaboratori
Gestione
Copertura assicurativaSicurezza sul lavoroGestione risorse umane (formazione, motivazione, coinvolgimento)
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Area contabileArea contabileArea contabileArea contabile
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Elemento qualitativo
Indicatore
Adeguatezzadella struttura contabile
Gestione interna/esternalizzazione
Correttezzadella gestione contabile e fiscale
• sistematica, tempestiva, corretta e documentata rilevazione di ogni evento gestionale;
• la separata evidenza delle liberalità e delle donazioni;• la corretta impostazione del piano dei conti, in ordine alle
attività esercitate ed alla natura dell’ente;• l’evidenza della consistenza patrimoniale dell’ente e dei
vincoli eventualmente gravanti sul patrimonio;• il rispetto delle previsioni normative laddove siano previste forme
di bilancio o rendiconto obbligatorie;• la corretta gestione della tesoreria con particolare riferimento alle
giacenze di cassa;• Separazione area istituzionale/area commerciale
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Area gestione dei beni Area gestione dei beni Area gestione dei beni Area gestione dei beni
inventarialiinventarialiinventarialiinventariali
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Elemento qualitativo indicatore
OrganizzazioneEsistenza dell’inventarioProcedure qualità
GestioneEsistenza dei responsabiliProcedure qualità
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rendicontazionerendicontazionerendicontazionerendicontazione
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Il bilancio è un ……documento obbligatorio
strumento d’informazione
momento di comunicazione organizzativa
strumento relazionale
strumento di valutazione
processo gestionale
strumento di governo
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StatutoStatutoStatutoStatuto
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Elemento di analisi Indicatore
Forma dello statuto Conformità
Contenuto: scopo e missione, attività Coerenza
Organizzazione: organo esecutivo, organo assembleare, organo di controllo
Tipologie di organi e composizione qualitativa degli stessi
Elementi fiscali (associazioni): assenza scopo di lucro, devoluzione del patrimonio, disciplina uniforme rapporto associativo, bilancio, eleggibilità libera organi amministrativi, intrasmissibilità della quota e non rivalutabilità (art. 4 dpr 633/72 – art. 148 dpr 916/86)
Esistenza
Riferimento a normativa civilistica e speciale concordanza
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c’è bisogno di pensiero non c’è bisogno di pensiero non c’è bisogno di pensiero non c’è bisogno di pensiero non
intuitivointuitivointuitivointuitivo
Determinanti di sistema strumenti
complessitàcompetizionedinamismomolteplicità di attoriscarsità di risorsemultidimensionalitàmotivazione/fiduciaasimmetria informativadistorsione cognitivadifficoltà operativa
responsabilitàcreazione di valore
pianificazione strategicainclusione
razionalizzazione della gestioneorganizzazionecomunicazione
trasparenzaevidenza
processo gestionale31 davide barberis - [email protected]
Documentazione utileDocumentazione utileDocumentazione utileDocumentazione utile
� Contributi - disciplinare tecnico (to.camcom.it)
� Scheda di valutazione
� Atti, documenti e linee guida dell’Agenzia del Terzo
Settore (agenziaperleonlus.it)
� Raccomandazioni e documenti della Commissione
settore non profit del CNDCEC (cndcec.it)
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organizzarci
comunicare
creare valore
ModelloTorino
la nostra sfida ……
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