PSICOLOGIA DELLO
SVILUPPO E
DELL’EDUCAZIONE
Laura Fontecedro
C H E C O S A S I G N I F I C A P S I C O L O G I A
D E L L O S V I L U P P O
ENFASI POSTA SU :
• Sviluppo psicologico all’interno delle differenti tappe evolutive (evoluzione
qualitativa e/o quantitativa) es: prima infanzia, età scolare, adolescenza
• Acquisizioni/progressioni all’interno di differenti aree dell’individuo (memoria,
linguaggio, cognizione, affettività, ecc)
• Focus NATURA vs CULTURA sviluppo individuale vs
relazionale
• L’individuo nel suo ambiente di vita (famiglia, scuola, ecc)
• Lo sviluppo normale (o tipico) e quello che diverge dalla norma (o atipico), ossia la
vulnerabilità e i fattori di rischio per lo sviluppo di psicopatologia (focus posto su natura
vs cultura)
C H E C O S A S I G N I F I C A P S I C O L O G I A
D E L L ’ E D U C A Z I O N E
PSICOLOGIA COGNITIVISTA (teoria posta sulle funzioni dell’Io),
legata all’apprendimento scolastico
CONCETTI CHIAVE:
• Gli obiettivi di riuscita
• Teoria dell’autodeterminazione
• Autoregolazione, autoconsapevolezza, autoefficacia
• Interesse situazionale ed individuale
MECCANISMI DI SVILUPPOF R U T T O D E L L ’ I N T E R A Z I O N E F R A T R E
P R O C E S S I
PROCESSI BIOLOGICI
PROCESSI SOCIO-
EMOTIVI
PROCESSI COGNITIVI
4
Santrock, 2011
PROCESSI BIOLOGICI
PROCESSI SOCIO-
EMOTIVI
PROCESSI COGNITIVI
5
QUESTIONI RELATIVE
ALLE TEORIE DELLO SVILUPPO
NATURA -CULTURA
CONTINUITA’ –DISCONTINUITA’
PRIME ESPERIENZE –ESPERIENZE SUCCESSIVE
•Santrock, 2011
FOCUS IN ETA’ EVOLUTIVABAMBINO
CAREGIVER
COPPIA GENITORIALE/FAMIGLIA
FAMIGLIA ESTESA
CONTESTO SOCIOCULTURALE
7
LE PRINCIPALI TEORIE
Psico
analisi
• Classica
• Teoria delle relazioni oggettuali
• Psicoanalisi infantile
Teoria dell’attacca
mento
• Sviluppata a scopo di ricerca, utilissima in campo clinico
Inter
soggettività
• Sviluppata a scopo di ricerca, utilissima in campo teorico
TEORIA
DELL’ATTACCAMENTO
Studi etologici (Lorenz)
HARLOW SPITZ BOWLBY
LE FASI
DELL’ATTACCAMENTOPreattaccamento: dalla nascita ai 3 mesi
• Il bambino non manifesta ancora segni visibili di attaccamento.• Il sorriso sociale : intorno ai 2 mesi, comportamento riflesso che induce gli
adulti a fornire amore e cureAttaccamento in formazione: dai 4 ai 7 mesi
• Il bambino mostra una leggera preferenza per la figura primaria, ma può stare con chiunque.
Attaccamento focalizzato: dai 7 mesi ai 3 anni• Angoscia da separazione e paura degli estranei• Il bambino ha bisogno di sapere che il suo caregiver è vicino, e va in ansia se si
allontana• Riferimento sociale: il bambino controlla che il caregiver sia presente
sorvegliandone le espressioni facciali per capire cosa deve fare nel corso di esplorazioni potenzialmente pericolose
Modello operativo interno: dai 3 anni• La rappresentazione mentale dell’attaccamento con un adulto di riferimento, la
quale consente al bambino di vivere senza disagio la separazione fisica dallafigura di attaccamento; è un fattore predittivo del comportamento nellerelazioni future
STILI
DELL’ATTACCAMENTO
A C
BD
L’INTERSOGGETTIVITA’Lavelli 2007
D.W.WINNICOTT
RELAZIONE
PRIMARIA
PREOCCUPAZIONE
MATERNA PRIMARIA
HOLDING-HANDLING-
OBJECT PRESENTING
CONTINUITA’
/PREVEDIBILITA’/COESION
E DEL SE’
ILLUSIONE-DISILLUSIO
NE
OGGETTO TRANSIZION
ALE
M . M A HL E R
PRO C E S S O D I S E PA R AZIO NE -I N D I V ID UAZIO N E
4-10 differenziazione10-15
sperimentazione
15-36
riavvicinamento
0-2 fase autistica normale
2-4 fase simbiotica normale
Costanza d’oggetto
LO SVILUPPO COGNITIVO
DI J.PIAGET
• Ha cercato di capire le caratteristiche uniche del pensieroinfantile indagando la struttura mentale dei bambini, tramite test, l’osservazione del loro comportamento edascoltandoli parlare.
• Credeva che lo sviluppo cognitivo, dalla nascitaall’adolescenza, attraversasse vari stadi qualitativamentedifferenti.
• Era convinto che la crescita mentale avvenisse tramitel’assimilazione (processo con cui adattiamo le conoscenze sul mondo ai nostri schemi cognitivi esistenti) e l’accomodamento (processo con cui modifichiamo glischemi per adattarvi nuove informazioni)
FASI DI SVILUPPO
COGNITIVO DI J.PIAGET
0-2 anni
• Periodo sensomotorio
3-7 anni
• Periodo preoperatorio
8-12 anni
• Periodo concreto
> 12 anni
• Periodo operatorio formale
LO SVILUPPO COGNITIVO
DI LEV VYGOTSKIJ• I contatti con le persone sono necessari alla crescita cognitiva– si
apprende solo grazie alle interazioni
• L’apprendimento può avvenire solo nella zona di sviluppoprossimale- la distanza esistente tra l’abilità di risolvere un problema da solo e la capacità potenziale di dominare quelproblema con l’aiuto di altri
• L’apprendimento implica uno scaffolding—fornireun’impalcatura, un supporto alla crescita delle conoscenze, e poi gradualmente abbandonarla appena il bambino si mostra capacedi padroneggiare l’abilità in questione.
• L’apprendimento è bidirezionale. Gli insegnanti imparano dai lorostudenti esattamente quanto gli studenti apprendono da loro!
COME DIVENTARE UN BRAVO
SCAFFOLDER Rompi il problema in parti separate ed insegnale una alla volta Quando il bambino sbaglia non riprenderlo ma guidalo all’apprendimento corretto Continua a dare assistenza al bambino ogni volta che lo richiede (ma assicurati di
fare un passo indietro appena il bambino ha appreso!) Costruisci motivazione e attaccamento sicuro- connetti il tuo insegnamento alle
passioni del bambino
commento finale: nella nostra società siamo convinti che l’insegnamento debba essereattivo ma nelle altre società semplicemente si impara osservando gli adulti
TAPPE DI SVILUPPO PSICOLOGICO
Prima infanzia
Dalla nascita a 2 anni
Infanzia
Dai 3 ai 5 anni
Età scolare
Dai 6 agli 11
Pubertà e adolescenza
Dai 12 ai 18
Età adulta
0-2ANNI
IL PERIODO NEONATALE
Neonato competente
Percezione
Riflessi
Capacità
attive
STADIO SENSOMOTORIO
PIAGET
• Dalla nascita fino ai 2 anni (termina con il linguaggio)• In questa fase lo sviluppo mentale prende forma attraverso la
manipolazione di oggetti e l’esplorazione fisica• L’esplorazione è vitale per apprendere il funzionamento del mondo!!
Reazioni circolari: Abitudini che fanno capire la realtà• I bambini possono continuare a ripetere la stessa azione per
comprendere le proprietà fisiche di questo nuovo pianeta
• Reazioni circolari primarie (abitudini centrate sul corpo)1-4 MESI
• Reazioni circolari secondarie (schemi orientati all’esplorazione di stimoliprovenienti dal mondo esterno) 4 MESI-1 ANNO
• Reazioni circolari terziarie (comportamenti da piccolo scienziato)= “esperimenti” creativi e flessibili con oggetti di cui i bambini desiderano cogliere le proprietà ed il funzionamento (per es. Metterealcuni oggetti dentro qualsiasi cosa!)1-2 ANNI
ACQUISIZIONI PERIODO
SENSOMOTORIO Comportamento strategico= occorre compiere un’attività completamente diversa per raggiungere un certo scopo ( ad es girare una manopola per prendere una caramella; schiacciarebottoni della tv per veder uscire fuori da una fessura un dvd; tirare una leve per ottenere lo scaricodel wc)
Permanenza degli oggetti: comprensione che gli oggetti esistono anche quando non sivedono
• Al principio “la vita è una serie di figure che sompaiono”.” Se non lo vedi, non esiste”
• Intorno ai 5-6 mesi, i bambini cominciano a cercare gli oggetti nascosti
• Appena si sviluppa il concetto di oggetto (da circa 8 mesi all’anno) il gioco del cucu’ diventasempre il preferito
LA COSCIENZA MEZZI/FINI, OSSIA IL COMPORTAMENTO STRATEGICO E LA PERMANENZA DEGLI OGGETTI FORNISCONO SENSO ALLE MISTERIOSI PASSIONI CHE I PICCOLI MOSTRANO DI AVERE!
SVILUPPO MOTORIO
0-2 mesi
3-6
7-9
10-14
15-18
TAPPE DELLO SVILUPPO
LINGUISTICO• Cooing produzione di primi vocalizzi per
attività riflessa
• oooo2-4 mesi
• Lallazione (o babblig): suoni formati da una consonante ed una vocale alternati
• da-da-da pa-pa-pa5-11 mesi
• olofrasi: le prime frasi composte da un’unica parola
• acca12 mesi
18 mesi-
2 anni
• Discorso telegrafico: combinazione a coppie di parole, accompagnata da esplosione di vocabolario
• Me acca
SVILUPPO LINGUISTICO L’abilità di dare senso ad un infinito numero di frasi è ciò che ci rende differenti da tutte le altre specie
Questa abilità biologicamente programmata di comprendere diverse frasi è legata alla possibilità di applicare all’infinito le regole del
linguaggio (grammatica) e rendere cosi’ flessibile l’utilizzo dei codici linguistici. E’ chiamata LAD (o Language Acquisition Device)
Lo specifico linguaggio che impariamo è dipendente dalla cultura –il luogo dove siamo cresciuti
Bambini (e adulti) hanno una passione per la comunicazione, un’abilità unicamente umana!
In tutte le culture gli adulti e i bambini più grandi parlano ai bambini in un caratteristico modo chiamato “baby talk”
Questa forma esagerata e semplificata di linguaggio (chiamata linguaggio rivolto al bambino) può sembrare infantile, ma è innata ed
adattiva—ed aiuta i bambini a distinguere suoni e pause tra le parole.
I bambini mostrano molta più attenzione selettiva nel momento in cui ascoltano un baby talk
3-5
ANNI
LINGUAGGIOMorfemi unità fondamentali di significato.
Classificati dalla “lunghezza media dell’enunciato”
Sintassi è il sistema di di regole grammaticali in una lingua
Semantica il sistema dei significati di una lingua, ovvero che cosa
significano le singole parole e frasi
Fonemi sono i singoli suoni
Durante gli anni della scuola materna facciamo incredibili
progressi nel maneggiare questi 4 aspetti del linguaggio
sebbene avvengano ancora errori
D U E E R RO R I C L A SS ICI NE L
L I NG UAGG IO
Iperregolarizzazione – applicare le regole standard per la composizione dei verbi e dei plurali
anche ai termini che fanno eccezione:
Ho due mane.
Ti ho prenduto.
Questo serpente è avvelenato
Sovraestensione/sottoestensione:
Chiamare tutti gli animali a 4 zampe “cane”
Il nome del mio animale è cane e quindi non può essere chiamato cane anche il tuo.
LA MEMORIA
AUTOBIOGRAFICACome costruiamo il senso di “continuità del sé”?
• Coversazioni su eventi del passato—ricordare eventipersonali del passato —permette ai bambini di costruire la propria “autobiografia” o il senso di avere uno stabile sé continuativo.
• Chiedere ripetutamente ai bambini “cosa facemmoquel pomeriggio?” aiuta i bambini a rendere piùsolida la propria memoria autobiografica.
• Le conversazioni su eventi del passato può diventarepiù elaborata nel passaggio dalla scuola materna a quella elementare.
DAI 3 AI 5 ANNI
• SVILUPPO MOTORIO
• Le abilità fisiche sono distinte in due categorie: • Abilità grossolane= implicano
grandi movimenti muscolari• Abilità motorie fini= implicano
piccoli movimeni coordinati
SVILUPPO MOTORIO
2 ANNI
Afferra oggetti piccoli con pollice e indice
Mangia da solo
Cammina senza aiuto
Fa rotolare una palla
4 ANNI
Taglia la carta con le forbici
Disegna linee approssimative
Afferra al rimbalzo una grossa palla
5 ANNI
Scrive nome in stampatello
Può camminare in equilibrio
Lancia la palla da sopra la testa
6 ANNI
Copia brevi parole
Fa salti su un piede solo di 1 metro
Afferra e controlla con entrambe le mani una palla di 30 cm
PERIODO PREOPERATORIODI PIAGET
• Dura dai 3 anni ai 7 (o 8).
• Definito dall’incapacità di prescindere dalla percezione del dato concreto ed immediato e di pensare per concetti
• Il pensiero del bambino è “strano”– qualitativamentediverso da quello adulto
• Valutato dall’ascolto del linguaggio infantile e dallapresentazione di compiti concreti di varia natura.
IL M O N D O P R E O P ERATO RIO
Compiti di conservazione= si presenta una sostanza ed in seguito, mentre il bambino
sta guardando, si cambia la forma nella quale è inserita. Se il bambino è in fase
preoperatoria, egli/ella potrà dire: “in questo contenitore ce n’è di piu (o meno) rispetto a
prima!”
• Perché i bambini preoperatori dicono “Ce n’è di più” quando è stata chiaramente
cambiata solo la forma del contenitore?
• Centrano o fissano la loro attenzione su ciò che colpisce visivamente I loro
occhi
• Non colgono il concetto di reversibilità
Bambini preoperatori mostrano anche problemi nel raggiungere:
• L’inclusione in classi
• La seriazione
• Perciò se qualcosa visivamente appare più grande, questa lo sarà
IL MONDO
PREOPERATORIONessuna costanza d’identità
Una maschera paurosa fa diventare la persona un mostro
AnimismoUn orsetto di pezza ha sentimenti e pensierivivi
ArtificialismoIl mio papà ha fatto il sole
EgocentrismoNon capisco che hai una prospettiva diversa, presumo che tu sai ogni cosa che io soPresumo che il mio giocattolo possaconfortare me e te
DIFFERENTI
TEMPERAMENTI
La sfida: Regolazione delle emozioni• Socializzazione richiede la capacità di maneggiare gli
impulsi immediati e di modulare gli stati emotivi.• Allo sviluppo dei lobi frontali, migliora la regolazione
delle emozioniDue tendenze temperamentali problematiche
Tendenza all’esternalizzazione• Bambini incapaci di inibire i loro impulsi• Distruttivi e spesso aggressivi
Tendenza all’internalizzazione• Bambini inibiti• Timidi, ansiosi e depressi
6-11
ANNI
C A M B I A M E N T I D E L S É
N E L L’ I N FA N Z I A
Quando i bambini entrano nel
periodo delle operazioni concrete, a
7-8 anni:
Comprendono gli stati interni
Realizzano che gli altri hanno
prospettive diverse (si supera
l’egocentrismo)
Diventano consapevoli che non sono
soli al centro dell’universo
Diventano interessati a stabilire
graduatorie tra bambini, da chi è il più
bravo a chi è il più popolare
Autoconsapevolezza = L’abilità di riflettere (pensare ed analizzare) su
se stessi
• Dai 3 ai 7 anni I bambini cambiano con:• Da tratti esterni del sé (corro veloce) a riflessioni più
interne, psicologiche (sono una persona dolce)• Da un sé globale (“sono un grande”) ad uno
multidimensionale e realistico (“non sono tanto bravo in matematica in confronto agli altri ma vado bene neglisport”)
Autostima = autovalutazione (“buono”, o “cattivo”) in confronto agli
altri
• L’autostima diminuisce quando i bambini raggiungono le operazioni concrete e il sé viene realisticamente confrontato con gli altri.
• Perciò, i problemi di autostima possono diventare maggioridurante le scuole elementari (media infanzia).
D U E FO R M E D I D I S TO R SIO NE
AU TO S T IMA
Autostima irrealisticamente alta: i problemi dei bambini con tendenza all’esternalizzazione
• Non riconoscono i problemi che hanno in aree importanti della vita: “sono bello/a,” “ E’ un loro problema,” “Non mi interessa.”
• Risultato: Continueranno ad avere problemi a scuola e nelle relazioni perché non vedono la necessità di migliorare o di cambiare
Autostima irrealisticamente bassa: i problemi dei bambini con tendenza all’internalizzazione
• Troppo severi nell’autocritica; enfatizzano i fallimenti; vedono il fallimento anche quandonon esiste
• Elevato rischio di sviluppare un senso d’impotenza appreso, cioè di non avere alcunasperanza di cambiare il proprio destino, di essere incompetenti e di non poter migliorare.
• Risultato: Continueranno ad avere problemi a scuola e nelle relazioni perchédecidono di non potercela fare e allora smettono di impegnarsi
I N T E R V E N T I P E R P R O M U OV E R E L A C O R R E T T A
A U T O S T I M A
Non dire ad un bambino “sei magnifico”. Offri
feedback realistici sulle sue performance.
Focalizzati sul promuovere l’autoefficacia
(I sentimenti di competenza che
giungono al termine di un vero
impegno). L’autoefficacia è la strada per
una genuina autostima.
Aiutare il bambino a sentirsi capace attraverso
l’evoluzione verso obiettivi realistici (quelli che
il bambino è capace di gestire).
Se possibile cambiare l’ambiente in modo da
promuovere un migliore adeguamento
persona-ambiente (es. Per un bambino timido
approntare cambiamenti in classi più piccole)
12-18
ANNI
PUBERTA’
• Pubertà: l’insieme dei cambiamenti ormonali efisici che seguono il passaggio dall’infanzia allamaturità sessuale.
• Richiede in media 5 anni.
• Nelle culture tradizionali è spesso celebrata da un rito di pubertà,in corrispondenza di un evento, come la prima mestruazione, chesegna l’inizio della maturità sessuale; è una cerimonia pubblica concui la comunità festeggia il passaggio del giovane dall’infanziaall’età adulta.
• Oggi la nostra cultura toglie valore alla pubertà perchè si vuoleche gli adolescenti rimandino di molti anni il vivere la lorosessualità(ma anche l’entrata nel mondo adulto…).
• Oggi la pubertà può insorgere nelle bambine anche a 9-10 anni.
LA PUBERTA ’
48
Il trend secolare
dell’anticipo puberale
La tendenza, in atto da oltre unsecolo nei paesi sviluppati,all’abbassamento dell’etàmedia di comparsa dellapubertà.
Nel 1830, l’età media di comparsa
del menarca nel nord Europa era
intorno a 17.
Oggi è scesa a 13.
Tale trend riflette il
miglioramento
dell’alimentazione.
CAMBIAMENTI FISICI
Caratteri sessuali primari• Cambiamenti a carico degli organi riproduttivi
• Crescita dell’utero, maturazione delle ovaie, comparsa del menarca.• Crescita del pene, dei testicoli e comparsa dello spermarca.
Caratteri sessuali secondari• Cambiamenti fisici non direttamente coinvolti nella riproduzione
• Crescita dei peli, cambiamenti della voce, acne, sviluppo del seno…
Forte crescita corporea• Notevole aumento in altezza e peso.
• Mani, piedi e gambe crescono prima, all’opposto della sequenzacefalocaudale.
• I ragazzi diventano più forti e alti delle ragazze!
I L S E C O N D O P R O C E S S O
D I S E P A R A Z I O N E - I N D I V I D U A Z I O N E ( B L O S , 1 9 7 9 )
PREADOLESCENZA,
aumento quantitativo della pressione
pulsionale, si riattiva la pregenitalità
Regressioni generali PRIMA ADOLESCEN
ZAPrimato genitale e rigetto
degli oggetti genitoriali interni.
Disinvestimento dagli oggetti primari e investimento
nell’amico del cuore. Io e Super IO si indeboliscono
ADOLESCENZA PROPRIAMENTE
DETTARisveglio del complesso edipico e
distacco dagli oggetti d’amore genitoriali. Raggiungimento
dell’eterosessualità. Accrescimento dimensione narcisistica, lutto e
depressione
ADOLESCENZA TARDIV
A
IDENTITA’
INDIVIDUAZIONI
IDENTIFICAZIONI
NARCISISMO SANO
MENTALIZZAZIONE DEL CORPO
AREA IDENTITARIA
IL SE’
GLI AFFETTI IN
ADOLESCENZADepressione e sensi di colpa
Paura del fallimento
Vergogna
Mortificazioni
MECCANISMI DI DIFESA IN
ADOLESCENZA
SCISSIONI
ACTING OUT
INTELLETTUALIZZAZIONI O
ASCETISMO
IDEALIZZAZIONE
IDENTIFICAZIONE
PROIETTIVAISOLAMENTO AFFETTIVO O ALESSITIMIA
STADIO OPERATORIO FORMALE PIAGET
A circa 12 anni I bambini entrano nello stadio
Operatorio formale:
Il ragionamento raggiunge il pieno sviluppo; assume carattere
ipotetico, scientifico, flessibile, completamente adulto.
Conseguenze sulle emozioni:
Gli adolescenti diventano consapevoli che gli adulti spesso dicono
una cosa e ne fanno un’altra!
IL PENSIERO IN
ADOLESCENZA Eugenia Pelanda (1990)
• Adolescenti con problematiche connesse alla propria crisi evolutiva adolescenziale. Tali ragazzi
manifestano una buona possibilità di investire sul proprio pensiero e provano piacere nell’usarlo
• Adolescenti con difficoltà scolastiche o che hanno frequenti acting out. Questi ragazzi, per non
entrare in contatto con il proprio Sé profondo mostrano un disfunzionamento del pensiero come
risultato di operazioni difensive che impediscono l’integrazione degli aspetti complessi del sé
• Adolescenti che investono sul proprio funzionamento cognitivo in modo esagerato e scisso. Le
emozioni rimangono infantili e l’intelligenza è l’unica risorsa cui il ragazzo si aggrappa
• Adolescenti cui mancano i presupposti per il raggiungimento del ragionamento ipotetico-
deduttivo
PSICOLOGIA
DELL’APPRENDIMENTO
SCOLASTICOObiettivi di riuscita
Come l’individuo regola il proprio apprendimento e valuta se
stesso
• Obiettivi di padronanza• Obiettivi di prestazione
MODELLO DICOTOMICO
DWECK
PADRONANZA – indipendente dalla piacevolezza di un compito e dalla valutazione di
un insegnante, affettivamente e cognitivamente centrato sul compito, perché
considerato rilevante e verso il quale si mettono in atto reazioni adattive.
Teoria incrementale dell’intelligenza
PRESTAZIONE – atteggiamento preoccupato, legato alla percezione dell’insegnante e al confronto con la prestazione degli altri studenti. Tale atteggiamento conduce a reazioni maladattive, sia dal punto di vista cognitivo sia da quello affettivo: vengono sottolineati gli insuccessi, che vengono riportati al senso di valore complessivo dell’individuo e si traducono in sconforto e peggioramento delle strategie di apprendimento utilizzate. Il successo è messo in relazione alla prestazione altrui. L’intelligenza è un’entità fissa
MODELLO TRICOTOMICO
(ELLIOT)
• Approccio di padronanza (attit. positiva verso compito)
• Approccio di prestazione (tentativo di dimostrare la propria competenza)
• Approccio di evitamento (sottrarsi dal compito per evitare
riconoscimento pubblico della propria incompetenza)
MODELLO 2X2
APPROCCIO EVITAMENTO
ORIENTAMENTO
DI
PADRONANZA
Padroneggiare la materia
Miglioramento delle proprie
capacità di apprendimento;
cogn e affett positivi
Volto ad evitare il compito
per non abbassare il proprio
standard
ORIENTAMENTO
DI
PRESTAZIONE
Volto al mero superamento
della prova
Attenz rivolta al confronto
con gli altri. Affettivam e
cognitivam bloccante
Volto al sottrarsi dal
compito per evitare brutte
figure
Attenzione alla percezione
altrui. Intollerabile essere i
«peggiori» della classe
La scuola favorisce
l’approccio di evitamento
di prestazione?
COME FAVORIRE GLI
OBIETTIVI DI
PADRONANZA Task
Authority
Recognition
Grouping
Evaluation
Time
TARGET
L A T E O R IA
D E L L’ AU TO DE TERM INAZIO NE( D E C Y & R Y A N , 1 9 8 5 ; R Y A N & D E C I , 2 0 0 0 )
Visione organismica dello sviluppo umano: l’individuo tende
all’esplorazione attiva dell’ambiente e alla costruzione attiva di un
senso coeso e vitale del sé
Processi attivi del sé di differenziazione e di integrazione
Perseguire l’autonomia fa sentire soddisfatti di sé ed evoca emozioni
positive. Fa sentire competenti, attivi ed in interazione efficace con
l’ambiente. Le sfide sono tese a mettere alla prova le proprie capacità.
Si stabiliscono legami sicuri con gli altri
TEORIA DELLA
MOTIVAZIONE
MOTIVAZIONE INTRINSECA
MOTIVAZIONE ESTRINSECA
NON-MOTIVAZIONE
L E M I N I T E O R I E :
L A T E O R I A D E L L A VA L U T A Z I O N E
C O G N I T I VA
Sulle condizioni ambientali e sociali
• Controllo dell’ambiente esterno basso locus interno causalitàalta autodeterminazione
• Controllo dell’ambiente esterno alto locus esterno causalità
bassa autodeterminazione
• Informazione con feedback negativo (incompetenza)motivazione intrinseca diminuisce
• Informazione con feedback positivo (competenza)motivazione intrinseca aumenta
La motivazione intrinseca si accompagna all’AUTONOMIA
L E M I N I T E O R I E :
L A T E O R I A D E L L ’ I N T E G R A Z I O N E
O R G A N I S M I C A
EVOLUZIONE
1. Non regolazione del comportamento
2. Motivazione estrinseca regolaz esterna
3. Regolazione introiettata regolazi esterna
4. Regolazione per identificazione regolaz esterna in evoluzione
5. Regolazione integrata autonomia nella regolaz esterna
6. Motivazione intrinseca regolaz intrinseca
L E M I N I T E O R I E :
LA TEORIA DEI BISOGNI
PSICOLOGICI DI BASE
• Autonomia
• Competenza
• Relatedness
Perseguire l’autonomia fa sentire soddisfatti di sé ed evoca emozioni positive. Fa
sentire competenti, attivi ed in interazione efficace con l’ambiente. Le sfide sono
tese a mettere alla prova le proprie capacità. Si stabiliscono legami sicuri con gli altri
Obiettivo di padronanza, (in caso di compito non interessante o
piacevole), non coincide con motivazione intrinseca
L’accento, nel caso dell’obiettivo di padronanza, può essere
puntato sul senso del dovere.
Chi è intrinsecamente motivato ha sicuramente un obiettivo di
padronanza. Al contrario, chi ha un obiettivo di padronanza non è
detto che abbia una motivazione intrinseca
L’INTERESSE
• Implica attenzione focalizzata e coinvolgimento (no stato motivazionale generico)
• Implica una relazione tra individuo ed ambiente, tra individuo ed oggetto di interesse
• Comprende una componente cognitiva ed una affettiva
• Facilita l’apprendimento
• Ha una base neurologica
• Diretto – trova soddisfazione nell’azione o nel gioco
• Indiretto – sorge in seguito all’esperienza dell’azione o del gioco
• Oggettivo – le idee od oggetti intorno a cui si forma
• Le emozioni del sé intorno ai contenuti
L’INTERESSE
Situazionale è caratterizzato dall’attivazione limitata nei confronti di uno specifico oggetto o situazione
Individuale coinvolge conoscenze e valori dell’individuo (coincide con motivazione intrinseca)
L’INTERESSE
SITUAZIONALE
Puo’ vedere nel ruolo dell’insegnante un’influenza
diretta (imparare facendo, stimolare attenzione)
oppure indiretta (concedere autonomia, sviluppare
concetto di competenza)
L’INTERESSE
INDIVIDUALE
• Implica una relazione tra la persona ed il contenuto oggetto d’interesse
• La persona si identifica con l’oggetto d’interesse
• Perché si instauri occorre una pregressa conoscenza dell’argomento,
una piacevolezza, una valutazione di elevato valore
• Conduce a senso di autoefficacia e disponibilità a coinvolgersi in sfide
• Soddisfa bisogni di autonomia e competenza
• È una progressiva differenziazione/integrazione della relazione
persona-oggetto
L’AGENCY
E’ il sé che si pone obiettivi e che attivamente si
impegna a raggiungerli
E’ la funzione esecutiva del sé, responsabile delle
azioni pianificate ed intenzionali dell’individuo e
della sua relazione con l’ambiente
AUTOEFFICACIA
LA TEORIA DI BANDURA
I processi cognitivi individuali e quelli sociali e interindividuali contribuiscono a
realizzarla
Si definisce come l’insieme delle convinzioni dell’individuo circa la sua capacità
di organizzare ed eseguire le azioni richieste per produrre determinati risultati
Le credenze di autoefficacia regolano il comportamento attraverso processi
cognitivi, motivazionali, affettivi.
Un senso di alta autoefficacia comporta buon adattamento, buono sviluppo del
sé, migliori risultati accademici. Questi, a loro volta, incrementano il senso di
autoefficacia
LE FONTI
DELL’AUTOEFFICACIA
Esperienze di padronanza
Esperienze vicarie di successo
Persuasione sociale
Stati fisiologici ed emotivi
AUTOREGOLAZIONE
A differenza dell’autoefficacia, che si focalizza sulla previsione
della propria realizzazione, si concentra sul processo
dell’apprendimento nella sua completa attuazione.
E’ la capacità attiva di pianificare il proprio apprendimento, porsi
obiettivi e monitorarli, attraverso attività metacognitive di
consapevolezza e autogenerazione di pensieri, strumenti ed azioni che
pianificano e regolano il raggiungimento di obiettivi personali.
FA S I D E L L’ AU T O R E G O L A Z I O N E
Prevedono: previsione e pianificazione, monitoraggio, controllo e
reazione/riflessione.
Ognuna di queste fasi è regolata da processi cognitivi, affettivi, dal
comportamento del soggetto e dal contesto.
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