MASTER IN BILANCIO
REVISIONE CONTABILE E CONTROLLO DI GESTIONE
Napoli, luglio 2013
Project Work I.P.E.
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MASTER IN BILANCIO 2013 - VII EDIZIONE
ACB Group “Analisi economico finanziaria e fiscale per la cessione di un ramo d’azienda”
L’evoluzione dei sistemi economici globali e i mutamenti sociali degli
ultimi anni hanno fatto sì che le operazioni straordinarie d’impresa
abbiano acquisito una crescente natura “ordinaria”. La scelta delle
modalità di circolazione dei patrimoni aziendali impone una serie di valutazioni che attengono a
una pluralità di aspetti di carattere contabile e fiscale oltre che di carattere economico/gestionale.
Il profilo che determina maggiori criticità è, infatti, quello relativo agli effetti tributari di tali
operazioni. Nel presente lavoro saranno identificate e valutate possibili valide alternative in
contrasto alla strada più immediata ed onerosa della cessione diretta di ramo d’azienda oggetto di
acquisizione da parte di una multinazionale.
Banco di Napoli “Valutazione dell’andamento del Banco di Napoli SpA attraverso l’analisi di bilancio”
Il presente lavoro si pone come obiettivo la valutazione
dell’andamento del Banco di Napoli SpA attraverso l’analisi dei
bilanci del triennio 2010-2012. L’analisi è stata condotta partendo da
una riclassificazione dello Conto Economico e dello Stato Patrimoniale con la finalità di
approfondire, attraverso un esame quantitativo e qualitativo, i principali indicatori di efficienza,
struttura, rischiosità e solidità patrimoniale della Banca. Nella seconda parte sono state analizzate
le strutture di Risk Management e le principali correlazioni tra il patrimonio di vigilanza e le
direttive fissate da Basilea II e III nell’ambito del sistema di vigilanza prudenziale, con un focus
specifico sull’evoluzione delle strategie di mercato che il Banco di Napoli SpA ha adottato per far
fronte alla crisi economica e finanziaria che ha colpito il sistema creditizio negli ultimi anni. Il
Project Work si conclude con una valutazione sul posizionamento strategico del Banco di Napoli
SpA nel contesto macroeconomico attuale, sia all’interno del Gruppo Intesa Sanpaolo che con
riferimento al contesto economico e finanziario nazionale e territoriale.
Bip – Business Integration Partners “Osservatorio Banche – Posizionamento e strategie di sviluppo”
Il presente elaborato ha analizzato le diverse strategie di sviluppo dei più
importanti gruppi bancari italiani, studiando dapprima i principali indici
reddituali, patrimoniali e finanziari di 12 grandi istituti per poi proseguire con
l’analisi dei 3 più recenti piani industriali (Banca Carige, Monte dei Paschi di Siena e Banca
Popolare di Milano). Parte principale del lavoro è stato lo sviluppo di un approccio progettuale per
la revisione della distribuzione territoriale di Banca Popolare di Milano. Mediante la
razionalizzazione di tutta la struttura della banca, il modello sviluppato propone un eccellente
efficientamento della banca, soprattutto dal punto di vista di riduzione dei costi.
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Iniziativa Value
“Mappatura dei fondi di Private Equity in Italia ed analisi delle partecipazioni critiche”
Questo lavoro è volto ad analizzare il mercato del Private Equity in Italia con
particolare riferimento alle caratteristiche del portafoglio delle società
attualmente partecipate al fine di valutarne lo stato di salute. Il rischio
complessivo del portafoglio è stato analizzato attraverso un modello di rating che distingue le
partecipazioni performing da quelle non performing. Il carattere innovativo della presente ricerca
verte sulla costruzione ed analisi di due nuovi indicatori di rischio sintetici, ISR, ottenuto dalla
ponderazione tra ICR e Z-Score, e ISRA, che considera anche il fattore temporale. I risultati
conseguiti mostrano sia la presenza in molti fondi di un numero significativo di partecipazioni in
condizioni critiche, sia un incremento del capitale raccolto dai fondi nel 2012. Ciò lascerebbe
presagire una leggera ripresa del mercato, a cui non è però corrisposto un aumento dell’attività di
investimento.
ODCEC - Napoli
“Azionariato critico per la tutela degli azionisti di minoranza: il caso FonSai”
L’obiettivo del lavoro è di valutare la realtà economica di Fondiaria Sai non solo
facendo riferimento all’analisi dei valori consuntivi presentati dall’azienda, ma
anche attraverso indagini più approfondite sugli andamenti aziendali,
raccogliendo il maggior numero di informazioni possibile, per offrire una più
corretta informazione agli interlocutori. Si è proceduto analizzando l’ultimo
bilancio consolidato di FonSai, al fine di valutare in che modo le attività
aziendali hanno impattato sui risultati annuali e studiando i principali indicatori economici del
settore. I risultati ottenuti evidenziano una maggiore chiarezza d’informazione riguardo l’operato
societario a vantaggio e nell’interesse di coloro che prestano e investono i loro patrimoni
nell’azienda analizzata.
PricewaterhouseCoopers “La revisione del bilancio bancario: banche locali e contesto nazionale a confronto”
Il lavoro si pone l’obiettivo di confrontare le piccole banche locali ed i grandi
gruppi nazionali. Il confronto è stato svolto attraverso un Business Analysis
Framework, uno strumento che analizza quattro principali macro-aree: a) Market
overview, che si focalizza sull’analisi dell’ambiente macro-economico e concorrenziale; b) Strategy,
nella quale si analizzano gli obiettivi, la governance e gli aspetti organizzativi degli istituti
bancari; c) Value Creating activities, con particolare riferimento ai clienti, al brand e alle
innovazioni; d) Financial performance, con l’individuazione dei principali Key Financial
Performance, al fine di valutare la posizione finanziaria, i profili di rischio e la performance
economica delle banche. Attraverso questo strumento, quindi, si parte da un’analisi generale del
sistema bancario per poi focalizzare l’attenzione su particolari istituti di credito locali al fine di
capire quali elementi incidono maggiormente sull’andamento di tali società. Il lavoro porta ad
evidenziare il maggior rischio significativo delle banche locali, ovvero il rischio derivante dalla
valutazione dei crediti.
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Bruno Generators “Analisi costi/benefici per la scelta di delocalizzazione di una linea produttiva”
Il presente lavoro ha come obiettivo quello di porre all’attenzione dei decision makers gli aspetti quali/quantitativi da considerare nella scelta di localizzazione della produzione (in tutto o in parte) in un Paese
estero. L’analisi si struttura in una breve presentazione dell’azienda, per poi passare subito all’analisi del caso pratico tramite il confronto dei costi di produzione in Italia e in Cina, considerando gli elementi qualitativi che impattano la scelta in termini economici. Infine si espongono le considerazioni in merito allo studio effettuato e vengono fornite, a supporto dell’analisi effettuata, delle ricerche riguardanti il contesto di riferimento, la delocalizzazione e il caso Cina.
Vertis SGR “L’operatività dei fondi di Private Equity & Venture Capital e la creazione di incubatori”
Il progetto è stato svolto in collaborazione con Vertis S.p.a, una S.G.R. napoletana che opera nel mercato del venture capital e del private equity. Il lavoro, articolato in tre macrofasi, è stato condotto a partire dall’analisi di casi realmente analizzati dalla S.G.R.: in particolare, nelle prime due fasi si è proceduto all’analisi dei presupposti necessari affinché un fondo effettui le proprie scelte di investimento
rispettivamente in iniziative di Venture Capital e Private Equity. La terza parte del progetto ha riguardato, invece, la funzione che gli incubatori svolgono nel mercato del Venture Capital, con particolare attenzione alle dinamiche di funzionamento e di redditività degli stessi.
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MIB 2012 – MASTER IN BILANCIO –VI EDIZIONE
ACB Group
Elaborazione di un Business plan per la delocalizzazione e trasformazione di un'attività industriale
Il Project Work ha come obiettivo la redazione di un Business Plan
relativo alla delocalizzazione di un'attività produttiva.
La Società,oggetto del nostro lavoro, anche essendo ubicata in un'area industriale si è trovata
in seguito ad un processo di urbanizzazione selvaggia a vivere una situazione paradossale;
infatti la società ha dovuto ridurre i turni di lavoro a causa delle lamentele dei vicini di casa
che non sopportavano i rumori e questo si è tradotto inevitabilmente in perdite d'esercizio.
Quindi sfruttando la Legge Regionale 1/2011 (Piano Casa) il terreno su cui è presente
l’opificio è divenuto edificabile e la società in questione ha concluso un contratto di
compravendita con una società immobiliare.
La nuova attività produttiva verrà svolta in una zona diversa e quindi nel Business Plan
abbiamo inserito Conto Economico, Stato Patrimoniale e Rendiconto Finanziario relativi al
quinquennio 2012-2016 al fine di prevedere risultati economico-patrimoniali e finanziari
futuri.
Banco di Napoli
Valutazione dello sviluppo e delle potenzialità del Banco di Napoli attraverso l’analisi di Bilancio
L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di analizzare i bilanci
del Banco di Napoli degli ultimi tre esercizi, nonché di valutare le
prospettive future dello stesso nell’ambito della contingente
situazione macroeconomica. L’attenzione si è rivolta inizialmente allo studio delle vicende
che hanno interessato la banca negli ultimi anni, dei suoi tratti peculiari e del contesto in cui
opera. Successivamente, per pervenire alla valutazione della performance del Banco di
Napoli, si è proceduto ad esaminare compiutamente i dati di bilancio, calcolando i principali
indicatori reddituali, patrimoniali e di rischiosità per poi confrontarli con le medie di settore.
Infine, sono state proposte alcune possibili soluzioni alle criticità emerse che potrebbero
rappresentare delle eventuali linee d’azione da perseguire per lo sviluppo futuro del banco.
Commercio e Finanza
La nuova disciplina per gli agenti in attività finanziaria. Riflessi sull’operatività e sul mercato.
Negli ultimi anni è cresciuto in modo significativo, nell’ambito del sistema
finanziario nazionale, il peso dei comparti del leasing, del factoring e del
credito al consumo, accomunati dalla storica appartenenza
all’intermediazione finanziaria non bancaria. Tuttavia, di recente si è registrata una
progressiva tendenza alla trasformazione di società finanziarie specializzate in banche, anche
alla luce delle numerose ristrutturazioni societarie che hanno coinvolto diversi gruppi
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bancari. Il presente lavoro, dopo un esame introduttivo del contesto italiano, intende
evidenziare le motivazioni che, caso per caso, hanno indotto alcune holding bancarie alla
realizzazione di operazioni straordinarie su società di leasing e factoring già del gruppo,
piuttosto che al semplice mantenimento della partecipazione. Tale analisi mira ad orientare la
scelta strategica che Carife potrebbe essere chiamata a fare nei confronti della partecipata
CFLF.
Ferrarelle
Brand Equity e valutazione aziendale
Il project work ha l’obiettivo identificare il valore economico del marchio
Ferrarelle, in quanto, il valore effettivo di un’azienda operante nel settore
delle acque in bottiglia è costituito per il 60% circa dal portafoglio brand.
Si è iniziato con una breve introduzione relativa alla descrizione del
mercato italiano delle acque in bottiglia, in cui si è dato risalto alle caratteristiche del settore,
ai trend di mercato e alla competitività. Successivamente è stata strutturata un’analisi per
indici al fine di avere una visione storica relativa all’andamento economico, finanziario e
patrimoniale dell’azienda in questione. La terza parte è stata improntata all’implementazione
di metodologie di valutazione del marchio. Tra quelle esistenti la scelta è ricaduta su due in
particolare:
I. “metodo dell’Interbrand”
II. “metodo delle royalties”
Si è effettuato un confronto tra le due metodologie per evidenziarne i punti di forza e
debolezza.
Come ultimo punto sono stati individuati spunti per futuri investimenti a livello
internazionale che potrebbero apportare miglioramenti in termini di redditività ed in termini
di crescita del valore del marchio, tenendo conto dei trend precedentemente analizzati. Per
tale analisi ci si è focalizzati su due mercati in particolare: Russia e Turchia.
Iniziativa Value
Analisi di portafoglio dei principali fondi di private equity e valutazioni delle partecipazioni a rischio
Il presente elaborato illustra l'andamento del mercato del Private
Equity italiano, focalizzandosi sulle dinamiche e sui trend rilevati nel
settore nel corso degli ultimi anni. L'analisi, effettuata con l'ausilio dei bilanci delle
partecipate dei principali fondi di Private Equity italiani, ha l'obiettivo di mappare la
situazione del Private Equity in Italia in particolare in termini di rendimento e rischio delle
“private equity backed” analizzate. L’obiettivo è stato, quindi, quello di condurre un'analisi
di rischio/rendimento dei portafogli, effettuata anche in relazione alla durata residua
(holding period) delle singole partecipazioni. Per valutare il rischio, l’analisi è svolta
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applicando in modo congiunto ai bilanci delle partecipate l’Interest Coverage Ratio (ICR) di
Damodaran e lo “Zeta score” di Altman, parametri considerati come proxy di un rischio
finanziario. Per la stima del rendimento si è scelto come misuratore di performance l’Internal
Rate of Return (IRR). In termini di performance risk-adjusted dei fondi, dall’analisi svolta
emergono nell’anno di riferimento 2010 segnali di leggera ripresa dopo il crollo dei
rendimenti registrato nel 2009. Tuttavia, resta elevato il numero di partecipazioni critiche
presenti nel portafoglio di diversi fondi.
Iniziativa Value
Clusterizzazione dell’evoluzione della situazione finanziaria ed economica delle imprese Campane e
Laziali per la definizione di strategie di intervento e gestione della crisi
Il presente elaborato è finalizzato a valutare l’impatto della crisi sulle
performance economico-finanziarie-patrimoniali delle aziende
Campane e Laziali per il triennio 2008-2010, clusterizzando le imprese rispetto ad alcuni dei
principali indicatori utilizzati dal Sistema Creditizio per la valutazione dell’affidabilità e del
rating aziendale. L’analisi, attraverso la creazione di specifiche matrici di posizionamento,
ha l’obiettivo di valutare l’impatto della crisi e definire strategie di miglioramento del rating
in ottica Basilea 2.
Dall’analisi svolta emerge una significativa riduzione, in entrambe le regioni, del numero di
aziende da un anno all’altro del triennio (il numero di aziende laziali è costantemente
maggiore di quello delle campane). Gli indicatori utilizzati sono il rapporto PFN/Ebitda e il
rapporto di Leverage.
Si forniscono anche le motivazioni delle movimentazioni tra un anno e l’altro, indicando se si
tratta di motivazioni economiche, finanziarie e/o patrimoniali
ODCEC Napoli
Azionariato critico per la tutela degli azionisti di minoranza
Il Project Work, realizzato presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti di
Napoli, si inserisce all’ interno di in un progetto intrapreso dalla
Commissione di studio Osservatorio Quotate dell’Ordine dei Dottori
Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli che si propone di analizzare i bilanci delle società
quotate alla Borsa Valori di Milano con il fine di sostenere un’ attività di azionariato attivo, fornendo
un particolare supporto agli azionisti di minoranza. Nello specifico si esamina il Gruppo Banco
Popolare.
Il lavoro è stato strutturato con un’iniziale presentazione del Gruppo Bancario con particolare
riguardo alle sue origini, al profilo societario ed alle partecipazioni detenute in altre società, per poi
procedere con la valutazione del sistema di corporate governance, del business in cui opera e degli
eventi più significativi relativi all’ esercizio 2011. L’elaborato è stato concluso con un’analisi della
situazione economico- patrimoniale- finanziaria relativa all’ ultimo esercizio mettendo in risalto,
anche attraverso il calcolo degli indici di bilancio, le criticità emerse con un attento focus su alcune
poste rilevanti e sull’ andamento del titolo in Borsa.
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PricewaterhouseCoopers
La revisione del bilancio: un caso pratico
La crisi del 2008 ha avuto effetti rilevanti in quasi tutti i settori dell’economia
mondiale, riducendo performance e fatturato delle aziende su scala internazionale. In
questo clima di recessione, pochi sono i settori dell’economia che ad oggi sono in
controtendenza: uno di questi è rappresentato dall’aftermarket, settore relativo ai servizi di assistenza
e ricambistica nel settore automotive. Questo in quanto i consumatori investono maggiormente in
manutenzione e riparazione dei veicoli già in loro possesso, piuttosto che nell’acquisto di nuovi (basti
pensare al numero sempre minore delle immatricolazioni di nuovi autoveicoli). Tale trend si traduce
in aumenti tanto del fatturato quanto dei profitti degli operatori del settore in esame, con importanti
ripercussioni sull’economia reale, soprattutto nei mercati emergenti. Non mancano, tuttavia, le sfide
per questo nuovo motore dell’economia, legate all’aumento della concorrenza e all’introduzione di
auto elettriche, anche a seguito di recenti disposizioni legislative.
All’interno di tale scenario, il presente lavoro si propone di partire da una visione globale
dell‘aftermarket, per arrivare all’analisi del mercato italiano, concentrandosi, tra gli operatori della
filiera, sui distributori. L’obiettivo è identificare i key drivers del valore per tali operatori e verificare,
attraverso l’analisi di un caso pratico, come i trend del settore trovano impatto nelle voci
maggiormente significative del bilancio degli operatori..
Vertis sgr
L’operatività dei fondi di private equity e venture capital e la creazione di incubatori
Il project work è stato articolato nei due seguenti filoni principali di analisi:
1. l’operatività dei fondi di private equity e venture capital;
2. la creazione di incubatori.
In particolare, in merito al primo punto, sono state esaminate operazioni reali di investimento di
private equity e di venture capital identificandone le principali condizioni, caratteristiche e le
eventuali motivazioni per il mancato closing.
Nell’ambito di tali analisi sono stati affrontati i seguenti argomenti:
principali aspetti esaminati nella fase di selezione iniziale di un’operazione di investimento;
riclassifiche di bilancio, analisi di bilancio per indici, margini e flussi;
analisi di business plan;
analisi di settore;
metodi di valutazione e stima dell’IRR potenziale per un Fondo;
struttura delle operazioni e principali clausole legali contenute nei contratti di investimento.
Nella prima fase, a scopo didattico, sono state analizzate iniziative con “evidenti” aspetti negativi, in
modo tale da rendere agevole l’individuazione delle cause del mancato closing. Ne è una perfetta
rappresentazione Italian Shoes (Venture Capital), dove il management aveva elaborato un piano con
linee strategiche assolutamente non condivisibili e stime incongruenti (ad esempio, uno Stato
Patrimoniale con cassa negativa).
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Progressivamente si è passati a iniziative più credibili e di interesse per il fondo, supportando i
Business Analist della Vertis SGR nei loro studi:
per il gruppo Pietre Dure, costituito da due società Agata srl e Ceramique srl, in una prima fase sono
state elaborate, contestualmente alle analisi di bilancio, le rispettive analisi di settore, mentre nella
fase successiva si è passati alla valutazione delle aziende, adottando il metodo dei Multipli. In
conclusione si è andati a stimare l’IRR potenziale per il fondo.
Per quanto attiene al secondo punto, è stata condotta un’analisi sulla creazione e sulla gestione di
incubatori per lo sviluppo di idee imprenditoriali e per il lancio di startups. In particolare, sono state
esaminate le condizioni e le principali caratteristiche degli incubatori di seed investment attraverso lo
studio di casi nazionali.
A tale scopo sono stati contattati alcuni esponenti dei principali incubatori nazionali ai quali è stato
somministrato un questionario standard per poter capire aspetti comuni e distintivi relativi alle varie
tipologie di incubatori e come la diversa collocazione territoriale potesse incidere sul loro sviluppo.
MIB 2011 – MASTER IN BILANCIO –V EDIZIONE
1. Vertis Sgr
L’operatività dei fondi di venture capital – studio di case study – esame di un’operazione di investimento.
Il lavoro è suddiviso in una prima parte di ricerca ed approfondimento
su aspetti fondamentali che un venture capitalist analizza: l’Elevetor
Pitch, il Tasso IRR, la Scalabilità. La seconda parte del lavoro è
caratterizzata dall’analisi finanziaria ed operativa delle due iniziative proposte. Le due iniziative sono
state valutate attraverso un’analisi sia del business plan che dei prospetti finanziari previsionali,
evidenziandone la coerenza delle informazioni operative e finanziarie.
2. Banco di Napoli Spa Lo sviluppo del Banco di Napoli attraverso l’esame dei suoi bilanci: evoluzione recente e prospettive.
Dopo un breve excursus delle tappe fondamentali della storia del Banco
di Napoli, il lavoro pone l’accento sui principali eventi che hanno
condizionato lo sviluppo di quest’ultimo: la fusione tra Intesa e
Sanpaolo, e la crisi finanziaria. Il corpo centrale del lavoro è rappresentato dall’analisi andamentale
relativa al quadriennio 2007-2010 e ai primi tre mesi del 2011.
Al fine di descrivere l’impatto della crisi finanziaria sull’operatività della Banca, è stata condotta
un’analisi che concerne le quattro principali regioni in cui il Banco di Napoli è presente, sottolineando
infine le principali criticità future da monitorare.
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3. BDO Indagine nel settore della sanità alla luce del futuro federalismo fiscale.
Il lavoro svolto riguarda l’analisi del federalismo fiscale (in ambito sanità) e la
possibile applicazione alle Asl di questa normativa seguendo l’ottica della
revisione e del controllo interno. Il lavoro inizia con una introduzione al
federalismo nella sanità con la specifica di nuove componenti che potrebbero trovare posto qualora
dovesse essere approvata la normativa, come il costo standard e l’obbligo della revisione contabile. Il
risultato raggiunto è quello di avere verificato attraverso le analisi dei due bilanci la possibile
applicazione della legge sul federalismo nella sanità e su quali poste una società di revisione
dovrebbe mettere maggiore attenzione al suo primo mandato per analizzare una struttura, come
quella di Asl Napoli 1, che presenta serie difficoltà ed enormi problematicità da un punto di vista
contabile.
4. Intesa IAS 36 – Impairment test per CGU (cash generating unit ) sottoposte a piani di risanamento economico/finanziario.
Il presente lavoro analizza dal punto di vista teorico e pratico, il tema relativo
al Principio Contabile IAS 36 – Impairment of Assets, applicato a CGU di una
Società sottoposta ad un piano di risanamento economico/finanziario. In
prima analisi, viene affrontato il concetto della riduzione di Valore durevole delle attività e la
normativa relativa alla Legge Fallimentare (art. 67). Il lavoro prosegue con un’indagine sulle
caratteristiche della Società in questione, attraverso un’analisi dei risultati ottenuti dall’attuario nella
sua relazione. Il Project Work conclude, infine, con la proposta di soluzioni e scenari alternativi.
5. Ordine dei Dottori Commercialisti Shareholders Rights Directive ed azionariato critico: la tutela delle partecipazioni di minoranza. Il caso Fiat
Il presente lavoro, sviluppato nell’ambito dell’attività della Commissione
di studio –Osservatorio Quotate- dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e
degli Esperti Contabili di Napoli, ha come scopo il monitoraggio delle
attività e dei bilanci delle società quotate al fine della tutela dell’azionariato critico. Nella fattispecie la
società in esame è Fiat Group, della quale sono stati analizzati i bilanci 2009-2010, la struttura
societaria e le maggiori operazioni straordinarie che l’hanno interessata negli ultimi anni. Particolare
rilievo è stato dato alla corporate governance, alla scissione di Fiat S.p.A e all’acquisizione di
Chrysler, giungendo infine ad un’analisi del principale comparabile individuato in PSA Peugeot
Citroen.
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6. Ordine dei Dottori Commercialisti Shareholders Rights Directive ed azionariato critico: la tutela delle partecipazioni di minoranza. Il caso Telecom
In collaborazione con la Commissione di studio – Osservatorio Quotate –
dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di
Napoli, si è proceduto alla redazione del presente lavoro incentrato
sull’analisi dei risultati dell’andamento della gestione aziendale del Gruppo Telecom, attraverso una
valutazione economica dell’azienda scaturente dai dati di bilancio dal 2008 al 2010. Si è passati poi
all’analisi dei più significativi indicatori di bilancio, delle principali operazioni straordinarie che
hanno coinvolto il Gruppo, delle poste di bilancio più significative e infine è stata messa in evidenza
la quotazione del titolo in borsa, con lo scopo di valorizzare gli interessi degli investitori di minoranza
e risparmiatori in genere. La parte finale del lavoro, è stata dedicata in particolare alle prospettive
future del Gruppo Telecom.
7. Pricewaterhousecoopers Business Analysis Framework nelle Banche
Il presente lavoro consiste nella Business Analysis
Framework (BAF) di tre Banche: Banca del Sud, Banca di
Credito Cooperativo di Napoli e Banca Popolare di
Sviluppo. La BAF è un'attività svolta preliminarmente alla revisione di bilancio con il fine di
pervenire ad una visione d’insieme del business e del contesto in cui operano le stesse Banche e per
poter focalizzare l’attenzione sui principali rischi individuati durante questo primo livello di analisi.
Lo studio è stato condotto attraverso il confronto su quattro aree principali, ovvero Market
Overview, Strategy, Value Creating Activities e Financial Performance.
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