laPADANI AGiovedì 12 agosto 2010
DIRETTORE UMBERTO BOSSI
LA VOCE DEL NORD
BOSSI, NESSUN GOVERNO TECNICOIl Segretario dal mare di Alassio manda il ko definitivo alle ambizioni di chi vuole altri
esecutivi: «Non sono una buona soluzione per le democrazie; il popolo torni alle urne»SIMONE GIRARDIN
Meglio andare al voto che re-stare impantanati in que-sta palude. Perché «se un
Governo deve tirare a campare an-zichè fare le riforme, allora meglio leelezioni». Il messaggio di Bossi daAlassio è chiarissimo: alternative al-le urne non sembrano più esserci.«La sinistra, Fini e tutti gli altri han-no paura del voto. Per questo spe-rano in un Governo tecnico. Perprendere tempo e cambiare le leggiche non vogliono. A partire da quellasu ll ’immigrazione fino alla leggeelettorale». Non è un caso che illeader leghista abbia bocciato fin dasubito l’ipotesi di un Esecutivo tec-nico.
A PAGINA 2
LE SCOMUNICHE “ERETICHE”DI FAMIGLIA CRISTIANA
IL GOVERNATORE DEL PIEMONTE
Cavour, un autonomista da riscoprire
VOLANO BOTTE DA ORBIFINIANI SOTTO ASSEDIO
MA QUANTI TULLIANIHA GIANFRANCO?
Anno XIV, N. 190, una copia € 1,00 (Fr.sv. 3,00)Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353 / 2003 conv. L. 46 / 2004 art 1 DCB Milano
VERSO L’AUTONOMIA
La “Costituzione”del Veneto
in dirittura d’arrivoA PAGINA 9
LEONARDO BORIANI
M a quanti Tulliani ha attorno Gianfranco Fini?Troppi personaggi, di quinta fila tra l’a l t ro ,quotidianamente sparano imbecillità che riten-
gono, bontà loro, di alto profilo politico senza rendersiconto che in realtà non fanno che aggravare la situazionedel presidente banderuola. Le ultime sono di Bocchino e
Briguglio e per nostra fortuna sta tacendo il bom-barolo per eccellenza, Granata.
A PAGINA 2
ALESSANDRO MONTANARI
Volano ancora botte da orbi tra finiani e ber-lusconiani ma gli stanchi della guerra, tra i primi,aumentano. A far suonare il gong già di primo
mattino è l’inarrestabile Italo Bocchino il quale carica atesta bassa contro il premier.
ALLE PAGINE 4 E 5
I n questi giorni si sono ce-lebrati i duecento anni dallanascita di C avo ur. Molti
sfruttano l’occasione per com-mentare la sua figura. Si tra-scura però sistematicamenteun particolare: Cavour era unfederalista, vedeva la necessitàdi una federazione tra gli statipreunitari e pensava che il re-
GIUSEPPE REGUZZONI
G iusto il richiamo del-la Conferenza Epi-scopale alla neces-
sità di una classe dirigenteall’altezza della situazione.Giusto e benvenuto ancheper chi sta lavorando esat-tamente a questo scopo, purtra mille ostilità e bugie di
parte. Profondamente sba-gliata la presa di posizione diquel settimanale che ancorasi arroga il nome di Famigliacristiana: sbagliato e ingiu-sto perché sostanzialmentefalso e fazioso, come quasitutti gli interventi voluti dadon Sciortino.
A PAGINA 6
ROBERTO COTA
SEGUE A PAGINA 6
«Non si puòandarecontro
la volontàdella gente»
gno dei Savoia avrebbe dovutofermarsi al Nord. In questo sen-so parlano i documenti, le azionie le posizioni politiche che lohanno caratterizzato. Meno ditre anni prima del 17 marzo1861, il 21 luglio 1858 a Plom-bières Cavour e Napoleone III...
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