PresentazionePresentazioneDOCUMENTO DI DOCUMENTO DI
PROGRAMMAZIONEPROGRAMMAZIONESANITARIA E SOCIO SANITARIASANITARIA E SOCIO SANITARIA
ANNO 2012ANNO 2012
GIOVEDI’ 26 GENNAIO 2012
Organizzazione aziendaleOrganizzazione aziendale
Quadro introduttivo
Risorse umane e formazione
Processi tecnico amministrativi
Comunicazione
Quadro introduttivoQuadro introduttivo
Le Regole di Sistema evidenziano in particolare alcuni aspetti dell’azione amministrativa, con l’obiettivo di aumentarne l’efficienza, l’economicità e l’efficacia:
- ruolo strategico della funzione acquisti (programmazione)- politiche di gestione del personale- comunicazione
Emerge inoltre la necessità di:
- potenziamento/aggiornamento delle dotazioni informatiche- corretta conservazione del patrimonio infrastrutturale
Processi tecnico amministrativiProcessi tecnico amministrativi
Evoluzione del sistema acquistisistema acquisti
- attenzione regionale allo sviluppo delle iniziative della Centrale di Acquisto Regionale (CRA)
- potenziamento delle aggregazioni tra aziende al fine di una maggiore razionalizzazione del processo di acquisizione delle risorse e della relativa programmazione (l’ASL di Lecco partecipa da anni all’aggregazione tra le ASL di Varese, Como, Lecco, Sondrio, Bergamo, Monza e Brianza, per l’esperimento di gare consorziate
- la Regione sta istituendo un tavolo di coordinamento tra le aggregazioni aziendali lombarde e CRA (che fornirà il necessario supporto alle procedure aggregate)
Processi tecnico amministrativiProcessi tecnico amministrativi
Razionalizzazione logisticaRazionalizzazione logistica
- entro il mese di giugno, definizione di progetti interaziendali relativi alla logistica ed ai servizi generali
Predisposizione del regolamento aziendale sul procedimento Predisposizione del regolamento aziendale sul procedimento sanzionatoriosanzionatorio
- verrà verificata la possibilità di arrivare ad un documento condiviso tra ASL
Sperimentazione di iniziative per la mobilitSperimentazione di iniziative per la mobilitàà sostenibilesostenibile
- Regione Lombardia darà disposizioni per avviare una sperimentazione al fine di rendere maggiormente efficiente l’utilizzo delle automobili di servizio
Risorse umane e formazioneRisorse umane e formazione
Ridefinizione del Piano di Organizzazione Aziendale e delle Ridefinizione del Piano di Organizzazione Aziendale e delle politiche del personalepolitiche del personale
- stesura del nuovo POA su indicazioni regionali- entro febbraio determinazione fabbisogno di personale 2012-
2014
Predisposizione del Piano delle Performance aziendali e del Predisposizione del Piano delle Performance aziendali e del sistema di valutazione del personalesistema di valutazione del personale
- stesura del piano delle performance sulla base delle linee guidache emanerà l’Organismo Indipendente di Valutazione regionale
- Perfezionamento dei criteri di meritocrazia e premialità, (monitoraggio a cura del Nucleo di Valutazione indipendente)
Predisposizione del Piano di Formazione annualePredisposizione del Piano di Formazione annuale
ComunicazioneComunicazione
Predisposizione del Piano di ComunicazionePiano di Comunicazione
- contiene le linee strategiche per la comunicazione (interna ed esterna)
- particolare attenzione all’informazione sui servizi erogati e sulle modalità di fruizione, su corretti stili di vita ed in generale sulle azioni promosse dall’ASL
LL’’assistenza specialisticaassistenza specialistica
I bisogni e la rete dei serviziI bisogni e la rete dei servizi
- Prevalenza di patologie croniche, spesso concomitantie di lunga durata
- Invecchiamentoe fragilità sociali
- Innovazioni tecnologichee organizzative
- Necessità di un razionaleimpiego delle risorse
CARDIOVASCULOPATICI 47.282 DIABETICI 12.642 NEOPLASTICI 12.546 GASTROENTEROPATICI 5.820 M. ENDOCRINE E METABOLICHE 4.978 BRONCOPNEUMOPATICI 4.057 NEUROPATICI 3.843 DECEDUTI 3.008 PARTO 2.926 MALATTIE AUTOIMMUNI 1.235 INSUFFICENTI RENALI CRONICI 1.018 HIV POSITIVO ED AIDS 912 TRAPIANTATI 249
Prevalenza delle patologie croniche(BDA ASL Lecco ‐ 2010)
Parole chiaveParole chiave
- Accessibilità / semplificazione (SISS)
- Tempestività in funzione dei bisogni
- Umanizzazione delle cure / coinvolgimento dellacomunità
- Appropriatezza, miglior utilizzo delle risorse
- Approccio multiprofessionale
- Continuità assistenziale
- Integrazione ospedale-territorio, sviluppo della rete
- Ricerca, innovazione e formazione
Il percorso 2009 Il percorso 2009 -- 20112011- Istituzione Dipartimenti (DGR 9014/2009): organizzazione
per intensità di cure (cardiovascolare, neuroscienze, emergenza, internistico, chirurgico, riabiliativo)
- Accreditamento e messa a contratto CCH – AO (2009)
- Attivazione 29 posti Chirurgia Ambulatoriale a BassaComplessità Operativa ed Assistenziale (2010): A.O.,Talamoni, Mangioni (tunnel carpale, stripping di vene, PEG,artroscopia del polso, …)
- Attivazione U.O. urologia 2 p.l. (2009) e di ortopedia 2p.l. (2011) – G.B. Mangioni Hospital
- Accreditamento di 2 UU.OO. attività di tipo sub acuto A.O.:16 posti presidio Manzoni e 10 posti Mandic (2011)
- Trasformazione 130 posti per Macroattività Ambulatorialead Alta Complessità (2011): A.O., Medea, Mangioni, VillaBeretta)
Il quadro attuale dellIl quadro attuale dell’’offertaofferta
2009 2010 2011 2009 2010 2011 2009 2010 2011A.O. Presidio di Lecco 586 570 554 86 86 51 672 656 605A.O. Presidio di Merate 316 308 298 50 50 28 366 358 326A.O. Presidio di Bellano 0 0 0 0 0 0 0 0 0Ist. "E. Medea" 0 0 0 0 0 0 0 0 0Ist. INRCA 48 48 48 0 0 0 48 48 48C.d.C "G.B. Mangioni" 83 80 78 13 12 7 96 92 85C.dC. "B. L. Talamoni" 59 56 56 12 12 12 71 68 68Villa Beretta 0 0 0 0 0 0 0 0 0TOTALI 1.092 1.062 1.034 161 160 98 1.253 1.222 1.132
DHStrutturaPosti letto accreditati a contratto per Acuti
ordinari totali
2009 2010 2011 2009 2010 2011 2009 2010 2011A.O. Presidio di Lecco 25 25 25 6 6 0 31 31 25A.O. Presidio di Merate 0 0 0 0 0 0 0 0 0A.O. Presidio di Bellano 55 55 55 6 6 1 61 61 56Ist. "E. Medea" 112 112 112 68 68 13 180 180 125Ist. INRCA 32 32 32 0 0 0 32 32 32C.d.C "G.B. Mangioni" 0 0 0 0 0 0 0 0 0C.dC. "B. L. Talamoni" 30 30 30 0 0 0 30 30 30Villa Beretta 79 87 87 2 4 2 81 91 89TOTALI 333 341 341 82 84 16 415 425 357
StrutturaPosti letto accreditati a contratto Riabilitativi
ordinari DH totali
Il quadro attuale dellIl quadro attuale dell’’offertaofferta
- interventi di adeguamento tecnologico, impiantistico estrutturale
- nuovi reparti di degenza, sale operatorie e terapieintensive
- nuove sedi poliambulatoriali e centri di assistenzalimitata
- indice di posti letto 4,4 x 1.000 residenti(Indice Patto per la Salute 2010 – 2012: 4 x 1.000)
- tasso di ricovero ordinario e d.h. 155,5 x 1.000 residenti(Tasso Patto per la Salute 2010 – 2012: 180 x 1.000)
Programmazione, negoziazione e monitoraggio delle risorse e obiettivi con le strutture accreditate per attivitàdi ricovero e cura e specialistica ambulatoriale
- accessibilità- continuità assistenziale- integrazione specialisti cure primarie- ricorso al P.S.- appropriatezza
Controllo dell’appropriatezza delle prestazioni e del mantenimento dei requisiti di accreditamento
- analisi degli indicatori da flussi SDO e 28 SAN- pianificazione dei controlli 2012 e attuazione- valutazione standard organizzativi- verifica requisiti strutturali e adeguamenti
La programmazionea programmazione
Attuazione del Piano Nazionale di Indirizzo per la Riabilitazione e sviluppo delle Attività di tipo Sub Acuto
- analisi degli indicatori di domanda e offerta- avvio di tavoli di confronto tecnico con strutture
sanitarie e socio-sanitarie- negoziazione nuovi posti per attività sub acute- monitoraggio attività sub acute 2011 e percorsi di
continuità delle cure
Monitoraggio e governo dei tempi d’attesa- analisi dati di monitoraggio 2011- aggiornamento del Piano Attuativo Locale- valutazione progetti presentati dalle Strutture- negoziazione e monitoraggio 2012
La programmazioneLa programmazione
L’offerta territoriale di strutture di residenzialità psichiatrica si caratterizza per una articolata presenza di strutture particolarmente orientate alla realizzazione di programmi riabilitativi e di reinserimento sociale.Il percorso coordinato dall’OCSM:- Sviluppo della residenzialità leggera- Sinergia fra gli interventi proposti dai diversi soggetti Asl, Azienda Ospedaliera, Comuni, Provincia e Terzo Settorenelle aree della territorialità e della residenzialità
- Programmi innovativi triennali 2009 – 2011“Una rete per il lavoro”.“Il medico di famiglia di fronte alle patologie psichiatriche emergenti”, “Valutazione e trattamento precoce di giovani all’esordio psicotico”
per il 2012Ulteriori 4 posti di Residenzialità LeggeraProsecuzione Programmi InnovativiIntegrazione con i servizi socialiAccessibilità servizi territoriali
Psichiatria
All’interno dell’Organismo di Coordinamento della NPIA con la rete delle strutture (Sert, Consultori, NPIA, DSM, associazione La Nostra Famiglia e Gestioni Associate) è stata posta molta attenzione:-al problema dell’adolescenza promuovendo un sottogruppo di lavoro il cui obiettivo è di arrivare ad una condivisione e integrazione degli interventi mettendo in rete le diverse risorse territoriali-all’attivazione di buone prassi relativamente alla continuitàassistenziale, che nell’ambito dell’età evolutiva, presenta complessitàe nodi specifici (passaggio UONPIA –DSM, passaggio dal PLS a MMG, da riabilitazione e/o scuola a servizi semiresidenziali ecc) per definire le modalità più adeguate per sostenere le famiglie nel percorso di vita dei figli disabili
per il 2012Gestione APA: equipe integrate NPIA/PSIConsulenze NPIA in PS, spazi dedicati per OBIInformatizzazione UONPIARilevazione tempi d’attesa, criteri di prioritàProgetti innovativi biennali (APA – percorsi riabilitativi precoci – iperattività e disattenzione – sostegno ai genitori – rete integrata per l’autismo)
Neuropsichiatria
Diamo i Numeri
annoassistiti da MMG
medici di medicina generale
carico medio assistenziale
2007 285.791 218 1.310,972008 293.205 221 1.326,722009 301.002 224 1.343,762010 294.676 226 1.303,882011 293.607 218 1.346,82
anno carico medio assistiti
copertura assistenziale sul totale dei bambini
0 ‐ 6 ( %)
Fasce età e % in carico al pediatra
0‐6 anni 7‐14 anni
2007 801 97 2007 70,42 29,582008 875 98 2008 78,45 21,552009 883 99 2009 73,21 26.792010 844 99 2010 70,12 29,882011 846 99 2011 70,15 29,85
Diamo i numeriDiamo i numeri
acquisti riciclo acquisti ricicloAusili per terapia e addestramento 823 1298 699 1521Ausili cura e protezione personale 115 85 104 83Ausili per la mobilità personale 877 2060 924 2143Ausili per la posizione seduta 741 1889 641 1936
totale 2556 5332 2368 5683
anno 2009 anno 2010
anno 2009 anno 2010Ausili per terapia e addestarmento 2121 2222Ortesi/protesi/calzature 3258 3100Ausili cura e protezione personale 200 232Ausili per la mobilità personale 2937 2982Ausili per la posizione seduta 2630 2577Ausili per comunicaz,informaz./segnala 387 462
totale 11533 11575
Servizio Assistenza Sanitaria Primaria Servizio Assistenza Sanitaria Primaria Indirizzi di programmazioneIndirizzi di programmazione
AttivitAttivitàà sui comportamenti (farmaceutica)sui comportamenti (farmaceutica)
• Scheda medico (reportistica)• Il rapporto ottimale consumi farmaceutici (il 39% brevetto
scaduto/totale)• Le prescrizioni di specialistica
AttivitAttivitàà sulle relazioni (Tavoli e sistemi di relazione)sulle relazioni (Tavoli e sistemi di relazione)
• Il sistema relazione (MMG – Front Office – Specialista)• Medici e Farmacisti (accordo sostituibilità)• Tavolo della farmaceutica (Prontuario alla dimissione)• PDF – UONPIA - Pediatria
Servizio Assistenza Sanitaria Primaria
Indirizzi di programmazione
LL’’ICT (SISS ,ICT (SISS ,……..)..)
•Mantenere utilizzo SISS da parte MMG – PDF superiore all’80% •Sperimentazione ricetta elettronica•Certificati on line
Offerta ContinuitOfferta Continuitàà AssistenzialeAssistenziale
•Un diverso rapporto con il 118 •Attività con il Pronto Soccorso•SISS e Certificati di malattia
Verso lVerso l’’innovazione innovazione ……per non star fermi (Progetti)per non star fermi (Progetti)
•Percorsi Pediatria Osp – Territorio (guardia medica presso pediatria e ritorno guidato al PDF)
•Ambulatorio Infermieristico gestito dai Medici di Medicina Generale
•Cronic Related Group” (C.Re.G.)
•Presenza medici specialisti presso gli studi delle medicina di gruppo
•Progetto Depressione ed Ansia
•Telemaco
•Rete Autismo e SDQ
Assistenza farmaceuticaAssistenza farmaceuticaIndirizzi di programmazioneIndirizzi di programmazione
AttivitAttivitàà di indirizzo e informazionedi indirizzo e informazione
• Brevetto scaduto • Farmacovigilanza (MEAP)• Informazione indipendente
AttivitAttivitàà di governodi governo
• Attenzione alla regole (report strutturati)• Relazioni strutturate con Farmacie aperte al pubblico
(formazione e accordi)
AttivitAttivitàà di vigilanzadi vigilanza
• Sulle Farmacie• Sulle prescrizione e sugli addebiti contabili
Assistenza farmaceuticaAssistenza farmaceuticaIndirizzi di programmazioneIndirizzi di programmazione
ICT• Piani Terapeutici on line
Interventi sulla distribuzione (diretta, File F)
• WebCare• Incremento DPC• Maggiori appropriatezza File F e gestione farmaci H
Assistenza ProtesicaAssistenza Protesica
AttivitAttivitàà di governodi governo•Monitoraggio volumi e costi (minore)•Adesione gara regionale su assorbenza •Valutazione appropriatezza
AttivitAttivitàà di monitoraggiodi monitoraggio
•Flussi regionali •Valutazione modalità di fornitura
ICT (SISS ICT (SISS …………..)..)
•A regime prescrizione protesica maggiore con il SISS
Piano ControlliPiano Controlli
Oggetti osservati area assistenza primaria e farmaceutica
•Prestazioni variabili dei MMG e dei PDF (budget)
•Prescrizione delle classi di priorità
•Accuratezza Prescrittiva e rilievo errori ricette
•Controlli sui livelli prescrittivi uso farmaci brevetto scaduto e iperprescrizione
•Controlli File F
Piano ControlliPiano Controlli
Oggetti osservati area protesica
Attivazione controlli sulla qualità ed appropriatezza delle prescrizioni on line
Controlli sui requisiti dei “fornitori” di protesi, e ausili (in attuazione della D.G.R. 8730/2008)
Verifica qualità prescrizione ausili assorbenza con particolare riferimento ai criteri di concedibilità e alla tipologia dei prodotti (extranomenclatore)
Monitoraggio dei volumi prescrittivi dei singoli professionisti ed attività conseguenti mirate.
Verifica ausili concessi alle RSA
La prevenzione medicaSecondo principi di
•Integrazione, trasversalità, rete
• Semplificazione amministrativa
• Corrispondenza alla realtà di contesto ed evidenza scientifica
• Valutazione e mitigazione del rischio di salute espositivo e comportamentale
• Valutazione dei risultati ed efficacia delle azioni
per un modernoper un moderno““sistema integrato di prevenzionesistema integrato di prevenzione””
Prevenzione alla personaPrevenzione delle malattie infettive•Azioni di contenimento delle malattie infettive emergenti, con particolare attenzione alla malattia tubercolare e all'attività di screening dell'infezione da HIV•Mantenimento di coperture vaccinali elevate in età pediatrica •Conferma dell’offerta vaccinale per gli adulti /viaggi
Screening oncologici •Carcinoma della mammella >60% di adesione•Carcinoma del colon retto >40% di adesione•Attivazione di programma strutturato per il pap test
Medicina legaleTempi di attesa per il riconoscimento d’invalidità civile e per la Comm. Locale Patenti, con miglior accessibilità, e gestione informatizzata delle pratiche.
Piano Integrato di Prevenzione e Controllo Ambienti vita e di lavoro
Ambienti di vita aperti e confinatiAmbienti di vita aperti e confinati
Prosecuzione dei controlli su:-Attività ad alto rischio (strutture ad uso collettivo)-Situazioni emergenti quali attività di trattamento alla persona-Ambienti a rischio di legionellosi-Monitoraggio della qualità delle acque di balneazione
Alimenti e acque destinate al consumo umanoAlimenti e acque destinate al consumo umano
•Controlli sugli operatori del settore alimentare
• Attuazione del documento regionale “Standard di funzionamentodei Servizi ASL competenti in materia di sicurezza alimentare”
• Verifiche della qualità dell’acqua distribuita, e dell’osservanzadelle procedure di manutenzione degli acquedotti previstedai piani di controllo interno del gestore
Piano Integrato di Prevenzione e Piano Integrato di Prevenzione e Controllo Ambienti di vita e di lavoroControllo Ambienti di vita e di lavoro
Ambienti di lavoroAmbienti di lavoro
•Controlli negli ambienti di lavoro secondo graduazione del rischio, e prosecuzione delle attività che hanno contribuito alla riduzione degli infortuni sul lavoro
•Attuazione del Piano Regionale Amianto con iniziative di promozione al censimento, incremento dei Piani di Lavoro e relative bonifiche
•Adozione da parte del Comitato Provinciale di Coord.ex art. 7 D.Lgs. 81/08 del Piano triennale per la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro 2012- 2014 e prosecuzione della collaborazione con Amministrazioni e Parti Sociali
•Osservatorio Provinciale Infortuni e malattie professionali
Piano Integrato Locale degli interventi Piano Integrato Locale degli interventi di Promozione della Salutedi Promozione della Salute
•Riduzione dei fattori di rischio di malattie croniche degenerative:Lotta a obesità, sedentarietà, tabagismo stili di vitastili di vita
•“Rete Lombarda delle Scuole che promuovono salute”
•Promozione dell’attività fisica in tutte le fasce di età: Gruppi di Cammino Piedibus; Scale per la salute, Pillole della Salute
•Promozione di corrette abitudini alimentari, in rete con PLS e MMG
•Indicazioni nutrizionali da recepirsi nei capitolati d’appalto della ristorazione scolastica: distributori di snack salutari, meno sale nel pane
•Sicurezza stradale ( tavolo di coordinamento in Prefettura)
•Lotta al tabagismo ( Scuole, CONI, screening)
Altre attivitAltre attivitàà qualificantiqualificanti
•Attuazione del Protocollo di intervento nelle emergenze tra ASL- Azienda Ospedaliera - AREU e Protezione Civile
•Accordo con ARPA per un programma di controlli sulle aziende che svolgono attività impattanti sull’ambiente
•Attività di supporto alle Amministrazioni Comunali nei percorsi di sviluppo dei Piani di Governo del Territorio, nelle procedure di Valutazione d’Impatto Ambientale, e nella caratterizzazione e bonifica dei siti contaminati
•Prosecuzione delle attività analitiche del Laboratorio di SanitàPubblica, e razionalizzazione in rete dei Laboratori dell’area Nord Lombardia
•Programmazione e rendicontazione dell’attività di controllo svolta dai Servizi del DPM, utilizzando il gestionale Regionale Impres@
InterventoIntervento
Dott. Fabrizio GalbiatiDott. Fabrizio Galbiati
Direttore Direttore Dipartimento Prevenzione Dipartimento Prevenzione
VeterinariaVeterinaria
Sicurezza alimentareSicurezza alimentare
• Piano di controllo sulla qualità igienica dei prodotti a base di latte ottenuti nei caseifici degli alpeggi (30 controlli);
• Piano di ricerca della Listeria monocytogenes in formaggi molli di produzione nazionale ed estera presso gli stabilimenti di trasformazione ed al commercio (42 controlli);
• Piano di controllo di Salmonella in insaccati crudi (86 controlli);
• Piano di monitoraggio e controllo delle temperature di conservazione ed esposizione degli alimenti da mantenere in regime di temperatura controllata in fase di vendita al dettaglio 120 controlli).
Sicurezza alimentareSicurezza alimentare
• Controllo ufficiale mediante audit e ispezione presso stabilimenti di produzione e commercializzazione di alimenti di origine animale riconosciuti (140 impianti) e registrati (1.315 impianti)
• Controllo ufficiale mediante campionamento e analisi di prodotti alimentari negli stabilimenti di produzione e nei puntivendita al dettaglio (428 campioni)
• Ispezione sanitari degli animali macellati (1.300.000 capi nel 2011) presso i 29 impianti di macellazione
Sanità Pubblica VeterinariaPiano per la ricerca di Residui negli animali e prodotti di origine animale (280 campioni)
Piano per il controllo del materiale specifico a rischio (114 controlli in allevamento e 40 in impianti che lavorano carni - BSE 177 prelievi al macello e 75 in allevamento su animali morti + 156 per scrapie al macello)
Piano controllo vendita diretta latte crudo (140 campioni)
Piano di sorveglianza sull’alimentazione animale (103 campioni + 38 controlli)
Piano per il controllo del benessere animale al macello e negliallevamenti (144 controlli) e di farmacosorveglianza negli allevamenti (140 controlli)
Piano per il controllo delle malattie negli animali :1. TBC bovina,Brucellosi bovina (170 allev. per 5000 capi) 2. Brucellosi ovicaprina (350 allev. per 5500 capi)
Altri accertamenti
controlli per ricerca BLUE TONGUE (malattia della lingua blu- 1412 prelievi nel 2011)
Campioni di latte (144 nel 2011)
Controllo dell’ influenza aviare (200 nel 2011)
Controllo suini per malattia vescicolare, peste suina (765 nel 2011)
Controlli equini (666 prelievi nel 2011)
Tutela sanitaria degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo
Cattura cani vaganti (798 nel 2011 di cui 590 restituiti ai Cattura cani vaganti (798 nel 2011 di cui 590 restituiti ai proprietari)proprietari)
sanzioni sui cani di proprietsanzioni sui cani di proprietàà (emesse 65 nel 2011)(emesse 65 nel 2011)
passaporti per animali da compagnia (541 nel 2011)passaporti per animali da compagnia (541 nel 2011)
Controllo delle colonie feline (400 colonie denunciate e Controllo delle colonie feline (400 colonie denunciate e censite)censite)
Sterilizzazione dei gatti delle colonie (541 nel 2011)Sterilizzazione dei gatti delle colonie (541 nel 2011)
Progetti innovativiProgetti innovativi
Controllo efficacia delle procedure di pulizia Controllo efficacia delle procedure di pulizia negli negli impianti che esportano prodotti a base di carne e impianti che esportano prodotti a base di carne e latte (100 tamponi in 10 impianti)latte (100 tamponi in 10 impianti)Controllo sicurezza alimentare nella fase di Controllo sicurezza alimentare nella fase di commercializzazione commercializzazione (supermercati, spacci di (supermercati, spacci di vendita, agriturismi, fiere e mercati, etc) nelle vendita, agriturismi, fiere e mercati, etc) nelle aperture di sabato e festive (liberalizzazione)aperture di sabato e festive (liberalizzazione)Attivazione macellazione a domicilio di oviAttivazione macellazione a domicilio di ovi--caprini caprini di etdi etàà inferiore ai sei mesi e gestione del inferiore ai sei mesi e gestione del materiale specifico a rischio (MSR materiale specifico a rischio (MSR -- milza ed ileo) milza ed ileo) mediante la predisposizione di punti di raccolta mediante la predisposizione di punti di raccolta anche in collaborazione con alcuni Comuni. anche in collaborazione con alcuni Comuni.
4646
Governo della rete, programmazione integrata Governo della rete, programmazione integrata e accesso ai servizi e accesso ai servizi
Condivisione di linee guida con tutti gli attori sociali : consiglio di Rappresentanza dei sindaci e Assemblee distrettuali , sistema delle Strutture ed Unità d’Offerta sociali e sociosanitarie , il terzo settore per
un nuovo welfare diffuso e sostenibile in cui la responsabilità sia condivisa;
una maggiore conoscenza per tutti i cittadini delle opportunità offerte dal sistema dei servizi e delle piùsemplici modalità d’accesso;
una specifica attenzione alla persona fragile e alla sua famiglia;
le reti di conciliazione famiglia-lavoro attraverso un piùampio coinvolgimento del sistema delle aziende.
4747
OBIETTIVIOBIETTIVI 20122012•nuova programmazione integrata e partecipata con tutti gli attori locali
•Gestione di processi di governance per dare continuità alle reti territoriali di conciliazione”.
•Supporto organizzativo e strumentale per ottimizzare e minimizzare i costi delle unità d'offerta socio-sanitarie ( tavolo di confronto)
•Programmazione, negoziazione e monitoraggio delle risorse e obiettivi con le strutture accreditate
•Facilitazione dell'accesso dei cittadini e delle famiglie alla fruizione di un sistema integrato di interventi e di servizi (Pi(Piùù))””
•Lo sviluppo del CEAD all’interno delle Centrali Operative per il governo della complessità di cura ed assistenza”.
4848
La famiglia protagonista dei ServiziLa famiglia protagonista dei Servizi
Tutti i Servizi, nel loro ambito specifico, offrono interventi a favore della persona e della famiglia; nel 2012 l’attenzione sarà rivolta ad attuare percorsi trasversali non più legati all’organizzazione interna ma al bisogno nella sua complessità .
i nuclei famigliari spesso non pongono richieste per sé, ma solo per i propri membri riconosciuti come problematici/sintomatici.
Il consultorio oggi si propone come luogo per la famiglia, alleandosi con i suoi elementi di forza, accompagnandola rispetto agli elementi di fragilità e sostenendola rispetto ai bisogni conseguenti: ciò può tradursi in presa in carico e in una alleanza globale Momenti di accoglienza ed accompagnamento per la famiglia sono il CEAD, il PIU’ e lo Sportello di Ascolto Consultoriale con la sua funzione innovativa di ascolto e di accompagnamento psicopedagogico
4949
OBIETTIVIOBIETTIVI 20122012•Prosecuzione della sperimentazione della funzione di ascolto e accompagnamento psicopedagogico
•Implementazione della rete dei soggetti che si occupano di minori con importanti fragilità familiari identificate in un provvedimento dell'Autorità Giudiziaria
•Individuazione e sperimentazione di modelli di presa in carico del nucleo - famiglia della persona fragile in ambito consultoriale (supporto psicologico)
•Presa in carico "globale" della persona disabile e sostegno della sua famiglia , attraverso anche lo sviluppo della figura dell’amministratore di sostegno
•Accompagnamento e sviluppo di nuove forme d'intervento sulle famiglie (coaching familiare) con figli adolescenti
5050
Il Sistema dei Servizi
alla persona fragile
•Qualificazione della rete di assistenza domiciliare attraverso l’innovazione e lo sviluppo dell’offerta territoriale : tavolo di confronto con le strutture per risposte flessibili e più rispondenti alla domanda
•Attuazione e implementazione di progetti relativi al piano locale di azione per la disabilità con particolare attenzione ai percorsi ospedalieri(progetto Enea )
InterventoIntervento
Dott.ssa Sandra MarabelliDott.ssa Sandra Marabelli
Direttore Direttore Dipartimento DipendenzeDipartimento Dipendenze
DIPENDENZEDIPENDENZE
• L’analisi del fenomeno conferma una notevole complessità: rapidità dell’evoluzione dei bisogni e nuove forme di dipendenza.
• Il tasso di afferenza dell’utenza indica una sostanziale stabilità negli anni, con accesso soprattutto spontaneo o mediato da familiari, quando le situazioni sono giàfortemente compromesse.
• Si richiedono forti impatti riorganizzativi sulle modalità di approccio, sulla capacità della Rete dei servizi di prendersi cura delle persone e delle loro famiglie.
• Si è inoltre rilevato il bisogno di offrire interventi di continuità assistenziale a quelle situazioni di adulti in grave marginalità sociale, povertà di risorse personali e relazionali innescate su lunghe storie di dipendenza.
Linee di sviluppo area di sistemaLinee di sviluppo area di sistema
Valorizzare lValorizzare l’’apporto degli accreditati apporto degli accreditati (Smi, Comunit(Smi, Comunitààterapeutiche) con il coinvolgimento in organi e comitati terapeutiche) con il coinvolgimento in organi e comitati consultivi previsti per potenziare e differenziare lconsultivi previsti per potenziare e differenziare l’’offerta.offerta.
Sviluppo del Piano locale per la prevenzione Sviluppo del Piano locale per la prevenzione delle delle dipendenze e realizzazioni di programmi centrati sulle dipendenze e realizzazioni di programmi centrati sulle competenze (life skills). Finalizzati a progettare, realizzare competenze (life skills). Finalizzati a progettare, realizzare e condurre interventi efficaci di prevenzione, incrementando e condurre interventi efficaci di prevenzione, incrementando il raccordo con gli Enti del territorio e realizzando momenti il raccordo con gli Enti del territorio e realizzando momenti di formazione con i moltiplicatori delldi formazione con i moltiplicatori dell’’azione preventiva e azione preventiva e amministratori locali.amministratori locali.
Linee di sviluppo area di sistema
Consolidamento degli interventi relativi alla Consolidamento degli interventi relativi alla dipendenza da dipendenza da gioco,gioco, con una forte azione di sensibilizzazione sul con una forte azione di sensibilizzazione sul territorio. Rispondere ad un crescente bisogno locale con territorio. Rispondere ad un crescente bisogno locale con potenziamento degli interventi di rete, creando nuove potenziamento degli interventi di rete, creando nuove proposte trattamentali e diversificando lproposte trattamentali e diversificando l’’offerta.offerta.
Attivare percorsi sperimentali in Attivare percorsi sperimentali in risposta a situazioni di risposta a situazioni di cronicitcronicitàà e gravosite gravositàà correlati alla dipendenza. correlati alla dipendenza. Azioni previste: supporto abitativo e riabilitativo realizzato Azioni previste: supporto abitativo e riabilitativo realizzato attraverso una coprogettazione e un cofinanziamento con attraverso una coprogettazione e un cofinanziamento con gli Enti Accreditati.gli Enti Accreditati.
Linee di sviluppo area erogativaLinee di sviluppo area erogativaMigliorare la qualitMigliorare la qualitàà degli interventi in atto promuovendo il degli interventi in atto promuovendo il passaggio dallpassaggio dall’’offerta alla domanda. Supportare le famiglie offerta alla domanda. Supportare le famiglie che sempre piche sempre piùù spesso si trovano a fronteggiare i problemi spesso si trovano a fronteggiare i problemi legati alllegati all’’uso di sostanze dei propri figli. uso di sostanze dei propri figli.
Presa in carico dei soggetti segnalati dalla Prefettura Presa in carico dei soggetti segnalati dalla Prefettura con con implementazione di un nuovo progetto che coinvolge implementazione di un nuovo progetto che coinvolge numerose realtnumerose realtàà del Terzo Settore.del Terzo Settore.
Potenziare le attivitPotenziare le attivitàà nellnell’’ambito dellambito dell’’area Alcol e Guida area Alcol e Guida partecipando attivamente al Tavolo Tecnico per la Sicurezza partecipando attivamente al Tavolo Tecnico per la Sicurezza Stradale della Prefettura e collaborando con la Commissione Stradale della Prefettura e collaborando con la Commissione Medica Locale Patenti.Medica Locale Patenti.
Favorire le azioni trasversali intra ed extra ASL Favorire le azioni trasversali intra ed extra ASL in in particolare prevedendo lparticolare prevedendo l’’integrazione con il Consultorio integrazione con il Consultorio nellnell’’area famiglia e giovani, e larea famiglia e giovani, e l’’integrazione integrazione con i Servizi di Salute Mentale per i soggetti con i Servizi di Salute Mentale per i soggetti in doppia diagnosi.in doppia diagnosi.
L’assistenza residenziale, semiresidenziale, domiciliare e le prestazioni riabilitative
IL CONTESTOIL CONTESTO
Il ricorso alle RSA evidenzia una stabilizzazione dei consumi che presentano livelli di maggiore entità, nelle fasce di età più fragili, nei distretti di Lecco e Bellano. Il ricovero in RSA è sempre minore nel Distretto di Merate dove prevale il ricorso all’assistenza domiciliare più sviluppata sia dal punto di vista quantitativo che in termini di peso e complessità.
* RSA/Residenti x 1000
*
Le cure palliative, geriatriche e riabilitative
In questo contesto assume particolare importanza il lavoro sviluppato dai Servizi di Cure Domiciliari del Dipartimento della Fragilità che dopo aver assunto un’organizzazione “interaziendale” con l’Azienda Ospedaliera, ha attivato percorsi/processi/tavoli di coordinamento con funzioni di governo delle reti sia in ambito sanitario che in ambito socio-sanitario.
La collocazione del CEAD nell’ambito della centrale operativa del DIFRA favorirà ulteriormente il raccordo tra le strutture sanitarie e socio-sanitarie, la Medicina Generale, i Servizi Sociali Comunali,le Associazioni di Volontariato.
IL CONTESTOIL CONTESTO
* assistiti ADI-OD-CP /Residenti >=75aa x 100
*
* assistiti CP /Residenti x 100.000
*
OBIETTIVIOBIETTIVI
3.4 ASSISTENZA SOCIO SANITARIA1. 3.4.1 Governo della rete, programmazione integrata e accesso ai
servizi“Promozione di una nuova programmazione integrata e partecipata con tutti gli attori locali ““Gestione di processi di governance per dare continuità alle reti territoriali di conciliazione”3.4.1.-4“Programmazione, negoziazione e monitoraggio risorse e obiettivi strutture accreditate residenziali e semiresidenziali”3.4.1-6“Lo sviluppo del CEAD all’interno delle Centrali Operative per il governo della complessità di cura ed assistenza”
2. 3.4.2 La famiglia protagonista dei Servizi 3. 3.4.3 Il sistema dei Servizi alla persona fragile
3.4.3-1“Qualificazione della rete di assistenza domiciliare attraverso l’innovazione e lo sviluppodell’offerta territoriale”
3.4 ASSISTENZA SOCIO SANITARIA1. 3.4.1 Governo della rete, programmazione integrata e accesso ai
servizi“Promozione di una nuova programmazione integrata e partecipata con tutti gli attori locali ““Gestione di processi di governance per dare continuità alle reti territoriali di conciliazione”3.4.1.-4“Programmazione, negoziazione e monitoraggio risorse e obiettivi strutture accreditate residenziali e semiresidenziali”3.4.1-6“Lo sviluppo del CEAD all’interno delle Centrali Operative per il governo della complessità di cura ed assistenza”
2. 3.4.2 La famiglia protagonista dei Servizi 3. 3.4.3 Il sistema dei Servizi alla persona fragile
3.4.3-1“Qualificazione della rete di assistenza domiciliare attraverso l’innovazione e lo sviluppodell’offerta territoriale”
3.2 PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI PER LE PATOLOGIE CRONICHE E CONTINUITÀ DELLE CURE 1.Percorsi diagnostico terapeutici2.3.2.2 Continuità delle cure alla persona fragile
3.2.2-1“Lo sviluppo della rete di Cure Palliative”3.2.2-2 “Lo sviluppo della Continuità delle Cure”3.3.2-3 “Attuazione Piano Nazionale Riabilitazione Sviluppo di attività sub-acute”
3.2 PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI PER LE PATOLOGIE CRONICHE E CONTINUITÀ DELLE CURE 1.Percorsi diagnostico terapeutici2.3.2.2 Continuità delle cure alla persona fragile
3.2.2-1“Lo sviluppo della rete di Cure Palliative”3.2.2-2 “Lo sviluppo della Continuità delle Cure”3.3.2-3 “Attuazione Piano Nazionale Riabilitazione Sviluppo di attività sub-acute”
Continuità delle cure alla persona fragileContinuità delle cure alla persona fragile
Obiettivo n. 3.2.2-1: “Lo sviluppo della rete di Cure Palliative”
adozione dei criteri e dei livelli di articolazione delle reti di Cure Palliative e Terapia del Dolore (istituzione della RLCP – Rete Locale di Cure Palliative -delibera 607/9 dicembre 2011)
definizione, condivisione e monitoraggio dei percorsi assistenzialipromozione di specifici programmi formativi rivolti ai professionisti ed al
volontariato in coerenza con le indicazioni regionali ed i bisogni del territoriomonitoraggio periodico condiviso nell’ambito dell’Organismo di Coordinamento
della rete di Cure palliative provinciale
Cure palliative:definizione e realizzazione di obiettivi di miglioramento della qualità delle cure
in termini di accessibilitàappropriatezza e continuità assistenziale promuovendo lo sviluppo delle cure
palliative anche nelle strutture residenziali per anziani e nelle strutture ospedaliere prevedendo impegni a livello contrattualeTerapia del dolore:
avvio di un tavolo di confronto con le con le strutture accreditate per attività di ricovero e cura e specialistica ambulatoriale con definizione di un piano di attività specifico per la creazione della rete di terapia del dolore
Continuità delle cure alla persona fragile
Obiettivo n. 3.2.2-2: “Lo sviluppo della Continuità delle Cure”
avvio nel distretto di Merate della sperimentazione prevista dal protocollo Interaziendale per la gestione del paziente con scompenso cardiaco cronico avanzato stabile o riacutizzato basato sulla logica del Chronic Care Model
avvio nel distretto di Lecco del progetto di sperimentazione Housing sociale
promozione di un approccio integrato nella gestione del paziente con SCC avanzato attraverso la condivisione dei percorsi e protocolli nell’ambito del team multi professionale (MMG-Cardiologo Ospedaliero - Specialisti geriatra/internista/fisiatra/cure palliative e Infermieri del DIFRA) cui èdemandata la presa in carico globale del malato per il miglioramento della compliance attraverso l’addestramento del paziente e dei familiari che consenta di rallentare il decorso e di affrontare adeguatamente l’insorgenza di condizioni acute
realizzazione di unità di offerta di “reinserimento sicuro” rivolte a persone fragili che necessitano di migliorare lo stato di non autosufficienza e di riattivazione prima di rientrare al domicilio ed adozione di procedure condivise tra le unità d’offerta attraverso il CEAD (EndPoint primavera 2013)
Obiettivo n. 3.4.1-4/6: “Programmazione monitoraggio risorse-obiettivi con le strutture accreditate”“Lo sviluppo del CEAD all’interno delle Centrali Operative per il governo della complessità di cura ed assistenza”.
Monitoraggio nell’ambito del tavolo di confronto con le struttureAttivazione del CEAD nelle Centrali Operative del DIFRA LECCO/BELLANO -
MERATE Individuazione di personale specificamente dedicato Gestione della rete socio sanitaria distrettuale condividendo con le gestioni
associate dei Comuni risorse professionali
Rafforzamento del ruolo di governo dei percorsi di cura ed assistenza
Elevato livello di integrazione tra i diversi servizi sanitari e socialiContinuità tra le diverse azioni di cura e di assistenza
Realizzazione di percorsi integrati in particolare per le persone con bisogni complessi
L’obiettivo del Controllo dell’appropriatezza delle prestazioni e del mantenimento dei requisiti di accreditamento delle strutture socio sanitarie è ricompreso nel più
generale obiettivo aziendale
n. 3.3.2-2 “Controllo dell’appropriatezza delle prestazioni e del mantenimento dei requisiti di accreditamento”.
Governo della rete, programmazione integrata e accesso ai servizi
Governo della rete, programmazione integrata e accesso ai servizi
Il sistema dei Servizi alla persona fragile Il sistema dei Servizi alla persona fragile
Obiettivo n. 3.4.3-1: “Qualificazione della rete di assistenza domiciliare attraverso l’innovazione e lo sviluppo dell’offerta territoriale””
netta separazione tra assistenza estemporanea e Adi, con priorità alle situazioni complesse non solo di natura sociosanitaria ma anche psicologica e relazionale
realizzazione di percorsi assistenziali che integrino le diverse competenze istituzionali e professionali
monitoraggio delle nuove attività implementateaccreditamento degli erogatori secondo le indicazioni regionaliformulazione delle proposte di innovazione e sperimentazione in relazione
all’interesse manifestato dalle differenti unità d’offerta
consolidamento delle attività innovative promosse attraverso le indicazioni contenute nel Decreto 7211 del 2/8/2011 e le ulteriori indicazioni regionali
incremento dell’offerta nell’ambito delle attività di supporto alla famiglia e della presa in carico dei malati complessi e delle loro famiglie da parte delle Unità di offerta accreditate
Risposte flessibili e tempestive in funzione
dei bisogni
Umanizzazione delle cure e coinvolgimento delle
strutture territoriali e del terzo settore: welfare di
comunità
Approccio multidimensionale e interdisciplinare
Continuità della cura e dell’assistenza
Integrazione ospedale-territorio, sviluppo delle reti e
dei sistemi di relazione
Ricerca, innovazione e formazione
Risposte flessibili e tempestive in funzione
dei bisogni
Umanizzazione delle cure e coinvolgimento delle
strutture territoriali e del terzo settore: welfare di
comunità
Approccio multidimensionale e interdisciplinare
Continuità della cura e dell’assistenza
Integrazione ospedale-territorio, sviluppo delle reti e
dei sistemi di relazione
Ricerca, innovazione e formazione
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