PEI: costruzione del progetto PEI: costruzione del progetto e attivite attivitàà in classein classe
Ufficio VIII Ambito Territoriale di ModenaDott.ssa Cristina MonzaniUfficio Studi e Integrazione
Autismo o disturbi Autismo o disturbi dello spettro autisticodello spettro autistico
Conoscenza approfondita degli aspetti essenziali e salienti che la caratterizzano.
LL’’insegnante di sostegno insegnante di sostegno deve:deve:
� Pensare ai propri allievi come persone con le loro potenzialità e carenze
� Individuare obiettivi mirati e calibrati sulle potenzialità degli allievi
� Costruire percorsi a tappe anche molto brevi proiettate verso una curva di apprendimento sempre ascendente
� Utilizzare strategie metodologiche idonee
Le teorie di MaslowLe teorie di Maslow
� Le prime necessità sono quelle di tipo fisiologico
� Seguono le necessità di sicurezza che vengono soddisfatte se si seguono ritni costanti, se l’ambiente è ordinato da regole precise e se chi ci sta attorno fornisce costanti gratificazioni
Sostengono che i bisogni degli esseri umani seguono una struttura piramidale:
Le teorie di Maslow Le teorie di Maslow (segue)(segue)
� Riguardo il bisogno di socialità ènecessario trovare persone che costituiscano punti di riferimento significativi
� Il bisogno di stima consiste nel ricevere dagli altri riconoscimenti positivi che conducano al senso di competenza, di efficacia ed all’autostima
Le teorie di Maslow Le teorie di Maslow (segue)(segue)
� Credere nelle proprie possibilitàcrea una reale motivazione a soddisfare i bisogni cognitivi e giungere alla propria completa auto realizzazione.
Teoria dellTeoria dell’’attribuzioneattribuzione� Il successo o l’insuccesso possono essere
attribuiti sia a cause interne come la propria abilità e lo sforzo profuso per corrispondere al compito, sia a cause esterne come aiuti.
� La tendenza ad attribuire l’insuccesso a cause interne impedisce di intraprendere percorsi volti al raggiungimento di piùampio respiro.
Teoria dellTeoria dell’’attribuzioneattribuzione(segue)(segue)
� Le modalità di attribuzione influenzano le aspettative di carattere generale che sottendono la motivazione dell’individuo innalzando le funzioni attentive.
LL’’apprendimentoapprendimento� La probabilità che si realizzi
l’apprendimento per buona parte èdeterminata dalle capacitàdell’insegnante di organizzare l’apprendimento stesso: il metodo scelto, le lezioni, le unità didattiche, le prove di verifica.
LL’’autismoautismo� E’ un disturbo nel neurosviluppo
caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza di interessi e comportamenti ripetitivi.
LL’’autismo (segue)autismo (segue)� E’ caratterizzato da una triade di
aspetti caratteristici che coinvolgono:◦ L’interazione sociale
◦ La comunicazione
◦ Interessi e comportamenti che in alcuni casi appaiono limitati e ripetitivi
Sviluppo socialeSviluppo sociale� Le difficoltà a livello sociale
caratterizzano l’autismo e lo distinguono dagli altri disturbi dello sviluppo
� Significativo è il contributo da parte di Oliver Sacks “Un antropologo su Marte”
� Temple Grandin ha scritto “Pensare per immagini”
ComunicazioneComunicazione� Le persone che presentano autismo
presentano difficoltà relative ad elaborare un linguaggio sufficientemente naturale in grado di soddisfare le esigenze di comunicazione quotidiana
� Possono presentare ecolalia, cioè ripetere parole di altri
� Possono presentarsi difficoltà con il gioco fantasioso e con lo sviluppo di simboli come il linguaggio
Comportamento ripetitivoComportamento ripetitivo� La stereotipia motoria, consiste in
movimenti ripetitivi
� Un comportamento compulsivo come ad esempio la disposizione degli oggetti in pile o linee
� Presentano resistenza al cambiamento
� Il comportamento comporta un modello invariabile nelle attività quotidiane
Altre caratteristicheAltre caratteristiche� Grandi capacità in attività
specifiche
� Eccessiva sensibilità sensoriale
� Difficoltà nella coordinazione motoria
Decreto Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994
Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni disabili.Declina in modo dettagliato la struttura degli strumenti di progettazione introdotti dalla legge 104/92.Diagnosi funzionaleProfilo dinamico funzionalePiano Educativo Individualizzato
Legge regionale dell'Emilia Legge regionale dell'Emilia Romagna n.4/2008Romagna n.4/2008La certificazione finalizzata all'integrazione/inclusione scolastica di alunni disabili (CIS),ai sensi della legge 104/92, rientra tra le funzioni medico-legali della Commissione di Accertamento della disabilità.
17
La normativa a livello provincialeLa normativa a livello provinciale
ACCORDO DI PROGRAMMA PROVINCIALE
PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITA'
NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE e GRADO
Accordi di programmaAccordi di programma
Hanno la finalità principale di creare sinergie tra i vari Enti ed Istituzioni coinvolti per l'Integrazione degli alunni disabili, allo scopo di utilizzare le differenti risorse e le peculiari competenze in modo integrato ed ottimale.
Profilo dinamico funzionaleProfilo dinamico funzionaleE' uno strumento essenziale per una collegiale osservazione approfondita della situazione che l'alunno presenta e contiene una descrizione dettagliata dellasituazione di partenza in ciascuna delle aree della personalità. Inoltre, da questa analisi, si elabora un progetto che porti a possibili sviluppi di alcune aree piuttosto che di altre, basando tali previsioni su dati certi e reali. Nelle aree di sviluppo potenziale o prossimale, citando Vigotskji, si possono delineare conoscenze, capacità, competenze da conseguire a breve, medio e lungo termine. Tali competenze si possono declinare in obiettivi educativi,trasversali o didattici, che si andranno ad intrecciare con le finalitàpreviste dal PEI.
Area cognitivaArea cognitivaViene esaminata nelle potenzialità che si possono esprimere in relazione al livello di sviluppo raggiunto, alle strategie utilizzate per la soluzione dei compiti propri della fascia di età, allo stile cognitivo, alla capacità di usare, in modo integrato, competenze diverse.
Si considerano anche l'attenzione, la memorizzazione, la comprensione, la motivazione,l'organizzazione spazio-temporale.
OsservazioniOsservazioni� Non è detto che si presentino problematiche
cognitive� Spesso gli alunni in situazione di autismo se in
condizioni di serenità e tranquillità riescono a portare a termine le consegne
� In alcuni casi i tempi di attenzione variano in base alle condizioni psicofisiche degli allievi
� E' bene assegnare ai propri allievi compiti da svolgersi in tempi adeguati ai propri ritmi e tempi. Se un alunno riesce a mantenere l'attenzione per 3 minuti, allora il compito assegnato è bene che rientri in quei tre minuti
� E' indispensabile rispettare i tempi e ritmi dell'alunno
E' bene proporre ad alunni con autismo materiale strutturato che costituisca una guida da seguire per esprimere le proprie capacità di comprensione e associazione.
OsservazioniOsservazioni
Area affettivoArea affettivo--relazionalerelazionale
Viene esaminata nella possibilità che si possono esprimere rispetto all'area del sé, al rapporto con gli altri, alle motivazioni dei rapporti e dell'atteggiamento rispetto all'apprendimento scolastico, con i diversi interlocutori
OsservazioniOsservazioni� Inclusione dell'alunno in classe, per
creare occasioni di relazione e socializzazione
� Spesso attendono che siano gli altri a prendere l'iniziativa per comunicare, ma quando lo fanno appaiono contenti
� Costruire un contesto inclusivo, con gradualità e utilizzare didattiche inclusive
� Lavoro in piccoli gruppi, per favorire il contatto con i compagni
Area della comunicazioneArea della comunicazioneViene esaminato nelle potenzialtà che si possono esprimere in relazione alle modalità di interazione, ai contenuti prevalenti, ai mezzi privilegiati.
OsservazioniOsservazioni� Estremamente importante è a questo
proposito la scelta della metodologia da adottare, per fare in modo che l'alunno comunichi il più possibile.
� E' bene utilizzare varie metodologie, per offrire ai propri alunni maggiori possibilità di comunicazione
� Bisogna sempre tenere presente che le persone in situazione di autismo comunicano più facilmente attraverso il canale visivo, quindi si rende indispensabile lavorare per immagini.
Area linguisticaArea linguisticaViene esaminata nelle potenzialità che si esprimono in relazione alla comprensione del linguaggio orale, alla produzione verbale, all'uso comunicativo del linguaggio verbale, all'uso del pensiero verbale, all'uso di linguaggi alternativi o integrativi.
OsservazioniOsservazioni� Esaminare con cura le capacità di comprensione del
linguaggio, sia iconico o scritto che orale � Ampliare il patrimonio lessicale e semantico, che può
avvenire anche attraverso immagini, figure, oltre che con parole scritte o orali
� Per comprendere il significato appieno, è bene contestualizzarlo
� Esaminare con cura la produzione orale, o l'espressione personale anche attraverso l'utilizzo di icone, immagini, disegni, ecc...
� Favorire la comprensione del linguaggio, può apportare miglioramenti anche a livello della comunicazione e dell'apprendimento
� Migliorare la produzione linguistica per favorire la comunicazione.
Area sensorialeArea sensorialeEsaminata in riferimento alle potenzialità riferibili alla funzionalitàvisiva, uditiva e tattile
OsservazioniOsservazioni� Si può presentare ipersensibiltà
uditiva e visiva, quindi difficoltà nel tollerare rumori forti, confusione eccessiva, in particolare in luoghi molto affollati
� Fastidio nel tollerare luci troppo forti, come quella del sole
� Tuttavia, la spiccata sensibilità visiva costituisce un punto di grande forza riguardo gli apprendimenti e la comunicazione.
Area motorioArea motorio--prassicaprassicaViene esaminata in riferimento alle potenzialità che si esprimono in ordine alla motricità globale, alla motricità fine, alle prassie semplici e complesse e alle capacitàdi programmazioni motorie interiorizzate
Area dell'autonomiaArea dell'autonomiaEsaminata in relazione all'autonomia della persona e all'autonomia sociale
OsservazioniOsservazioni� Si devono considerare gli aspetti
legati alle autonomie personali e sociali, utilizzando tutte le metodologie più idonee per favorire la crescita personale, nell'ottica del progetto di vita.
Area dell'apprendimento
Esaminata in relazione alle potenzialità che si esprimono in relazione all'età prescolare, scolare (lettura, scrittura, calcolo, lettura di messaggi, lettura di istruzioni pratiche, ecc..)
OsservazioniOsservazioni� L'area degli apprendimenti si intreccia con tutte le
altre aree della personalità esaminate fino a questo momento, quindi è essenziale considerare la situazione di partenza che l'alunno presenta in relazione alle capacità di relazione, di comunicazione, linguistiche, cognitive, alle autonomie alle capacitàmotorie ed alle caratteristiche dell'area sensoriale, esaminate precedentemente.
� In età prescolare si focalizzerà l'attenzione sul gioco, manipolativo, imitativo, simbolico
� E sulle attività di grafismo, cioè il segno non significativo, le caratteristiche del tratto il disegno rappresentativo, narrativo o descrittivo
� In età scolare, sulla lettura e scrittura di sillabe e parole, di frasi, con presenza di errori, se la scrittura è dettata, copiata, spontanea o guidata.
OsservazioniOsservazioni� La comprensione è esaminata in relazione
all'interpretazione di messaggi espressi con linguaggi diversi rispetto a quelli codificati
� La produzione viene esaminata in relazione a quella di sillabe, di parole, di frasi, spontanea, guidata, riscrittura.
� Le abilità di calcolo si esaminano rispetto al contare, alla corrispondenza quantità-numero, sulle competenze acquisite sulle quattro operazioni
� Riguardo la matematica e la geometria gli indicatori di osservazione sono il ragionamento matematico elementare, la comprensione e la soluzione di un problema e sul riconoscimento di forme e figure
� Orientamento spazio-temporale: Indicatori temporali, (organizzazione della giornata scolastica e non, giorni, mesi, ecc.), uso dei principali nessi logici spazio-temporali, orientamento nello spazio scolastico e negli spazi esterni noti.
Ambiente strutturatoAmbiente strutturatoAmbiente sereno, giocoso, caldo e accogliente
Luoghi silenziosi, tranquilli, stabili e ordinati
Strutturazione Strutturazione delldell’’attivitattivitàà didatticadidattica� Indicare con immagini o disegni o
parole le attività della giornata
� Scrivere al termine della giornata un diario in cui compaia la registrazione dell’attività degli alunni per comunicare con le famiglie
Piano Educativo Piano Educativo IndividualizzatoIndividualizzato
Piano Educativo Individualizzato: è uno strumento flessibile e modulare e costituisce una guida per tracciare un’ipotesi di progetto formativo che accompagni l’alunno sostenendo, valorizzando e facendo emergere tutti gli aspetti positivi, le competenze, le potenzialità
Piano Educativo Piano Educativo Individualizzato (segue)Individualizzato (segue)� Il P.E.I. È un Progetto di ampio respiro,che deve descrivere la
situazione reale dell'alunno ed essere esaustivo.� E' essenziale una breve relazione introduttiva sulla situazione
d'ingresso dell'alunno, considerando anche il percorso scolastico precedente
� Deve contenere l'ipotesi di un progetto formativo che vede il conseguimento di obiettivi educativo-relazionali, di obiettivi trasversali, di obiettivi cognitivi, di obiettivi operativi, in riferimento a quelli già individuati nel Profilo Dinamico Funzionale
� Si devono definire in modo chiaro le strategie metodologiche essenziali per attuare un percorso di insegnamento/apprendimento efficace.
� Particolare attenzione va posta alle verifiche e alle valutazioni, che molti docenti vedono come strumento per l'accertamento e la definizione degli esiti dell'apprendimento, mentre dovrebbe essere vista come una risorsa formativa utile ad orientare e promuovere il processo di apprendimento, come feed-back per verificare l'attività di insegnamento/apprendimento ed eventualmente modificarla.
Piano Educativo Piano Educativo Individualizzato : nuovo Individualizzato : nuovo modellomodello
Pone l’accento su alcuni aspetti essenziali:
•L’osservazione
•La definizione degli obiettivi
•La valutazione
Piano Educativo Piano Educativo Individualizzato : nuovo Individualizzato : nuovo modello (segue)modello (segue)
Gli obiettivi devono essere declinati con una certa precisione e devono essere applicati proprio a quella situazione, quindi non devono essere generici.
Gli obiettivi che si definiscono per gli Gli obiettivi che si definiscono per gli allievi in difficoltallievi in difficoltàà devono essere:devono essere:
Possibili, per non proporre obiettivi che non riescono a conseguire
Pochi, essenziali, che una volta conseguiti, potranno essere ridefiniti
Chiari, perché si sappia dove si vuole andare
Rilevanti, importanti per la loro vita
Osservabili, in modo che sia possibile descriverli
Valutabili, per dimostrarne il raggiungimento
La valutazioneLa valutazione
Intesa come RISORSA FORMATIVA utile ad orientare e promuovere il processo di apprendimento, sarà interconnessa al conseguimento degli obiettivi che, se declinati con precisione, potranno essere verificati e valutati in modo maggiormente oggettivo.
Il metodo TEACCHIl metodo TEACCHLe strategie metodologiche che si possono utilizzare fanno riferimento al metodo TEACCH, alla Comunicazione facilitata, ed al metodo ABA, alla comunicazione Aumentativa alternativaTEACCH significa Treatment and Education of Autistic and related Communication Handicapped Children, cioèTrattamento ed Educazione di Bambini con Autismo e Disabilità della Comunicazione ed è basato sull’adattamento degli ambienti di vita e di studio/lavoro della persona con autismo, sull’utilizzo di ausili visivi per la comunicazione e per la strutturazione delle attività, sulla collaborazione con le famiglie per una presa in carico globale.In particolare l’ambiente di apprendimento èstrutturato in modo da non prevedere necessariamente il linguaggio verbale (punto debole del soggetto con autismo) e da favorire il linguaggio visivo (punto forte).
Il metodo TEACCH (segue)Il metodo TEACCH (segue)La strutturazione dell’ambiente nella prospettiva TEACCH ha valore in quanto luogo, angolo di lavoro o sequenza di attività, e diventa anche una modalità di interazione significativa tra la persona che presenta autismo e l’ambiente. Spesso i ragazzini autistici hanno la necessitàdi lavorare in un ambiente tranquillo, organizzato e conosciuto nel quale possono svolgere nuove attività o consolidare quelle acquisite. La persona con autismo ha bisogno di essere accompagnata nell’acquisizione delle competenze di base e nell’apprendere ogni nuova abilità.
La comunicazione facilitataLa comunicazione facilitataLa comunicazione facilitata è una tecnica che consente a persone che presentano gravi patologie che rendano impossibile, difficoltosa o inattendibile la comunicazione verbale o quella scritta di tipo tradizionale, di poter comunicare efficacemente attraverso l’uso di tastiere o di supporti recanti simboli, immagini o lettere dell’alfabeto. Si attiva attraverso il contatto tra facilitatore e facilitato, attivando così il movimento finalizzato.
Il metodo ABAIl metodo ABAIl metodo ABA (Applied Behavioral Analysis) si riferisce alla Scienza del comportamento e studia quello individuale e osservabile. I Principi del metodo ABA ( APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS) si riassumono in quello che viene definito l’ABC (A antecedente, B sta per Behavior, cioècomportamento, C per conseguente)A: ANTECEDENTE: è l’evento che avviene prima che si verifichi il comportamento; in questo caso si rende necessario osservare il contesto, le circostanza, gli stimoliB: COMPORTAMENTO: come agisce il ragazzo, come si comporta in situazioneC: CONSEGUENZA: evento immediatamente dopo il comportamento del ragazzo
Comunicazione Aumentativa Comunicazione Aumentativa AlternativaAlternativa
Con Comunicazione Aumentativa e Alternativa (detta anche CAA) siindica un insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie atte a semplificare ed incrementare la comunicazione nelle persone che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi, con particolare riguardo il linguaggio orale e la scrittura.Si definisce aumentativa in quanto non si limita a sostituire o proporre nuove modalità comunicative, ma analizzando le competenze del soggetto, indica strategie per incrementare le stesse.Viene definita alternativa in quanto si avvale di ausili e della tecnologia più avanzata
Insegnamento strutturatoInsegnamento strutturatoINSEGNAMENTO STRUTTURATO PER ALUNNI CON DISABILITA' INTELLETTIVA, CON PARTICOLAE RIGUARDO AD ALUNNI CON AUTISMO�Differenziare oggetti �Mettere due oggetti diversi ( cucchiaio e pallina) in due contenitori diversi�Cambiare il compito, modificando solo un aspetto alla volta�Classificare oggetti per forma e colore�Puzzle�Accoppiamento
Consigli utiliConsigli utili
E' importante eseguire gli esercizi prima con oggetti tangibili, poi con figure.
Quindi abbinare un oggetto alla sua immagine, solo successivamente abbinare immagini
Esercizi piEsercizi piùù difficoltosidifficoltosi� Accoppiare oggetti e figure non
identiche (ad esempio con diversa dimensione, o con diverso colore)
� Classificare, cogliere le differenze� Inserire le etichette verbali accanto
all'immagine� Classificare lettere e numeri
(concetto di uguale o diverso)
Consigli utiliConsigli utiliAiutare il bambino ad esprimere i suoi
bisogni specifici, attraverso l'utilizzo di immagini
Insegnare a chiedere aiutoIl problema comunicativo è sempre
centrale. Al centro del PEI si deve porre l'insegnamento della comunicazione in tutte le sue forme.
Consigli utiliConsigli utiliFare amare l'attività fisica e sportivaInsegnare a programmare le pause, in
modo che non siano vissute come un vuoto, ma che siano dedicate ad attività rilassanti ed amate
Adattare le attività ai tempi di attenzione dei bambini
Evitare la noia e la ripetitività
Grazie per l’attenzione!
Cristina Monzani
Top Related