Metodo di studio e oltre...
Dal concetto di capabilityalla competenza nello studio,
concetti chiave ed esemplificazioni pratiche di studio efficace
Dott. Enrico Rialti
PER IMPARARE BENE BISOGNA STARE BENE. PER STARE BENE IL BENESSERE VA COSTRUITO
AGGIUGERE FATTORI PROTETTIVI IN UN PROCESSO COSTRUTTIVO
STUDENTI = COSTRUTTORI ATTIVI DEL PROPRIO BENESSERE
...E OLTRE … → il metodo non è la “predica” su come si fanno le cose; è la strada per raggiungere gli obiettivi
DISCIPLINE
ma anche
ATTENZIONE, ORGANIZZAZIONE, OTTIMIZZAZIONE TEMPI, MOTIVAZIONE...
Vorrei star bene a scuola Dunque COME
potrei migliorare la mia situazione?
Tutto ciò che uno studente attiva per rispondere a queste domande può considerarsi METODO
Metodo e Benessere scolastico?
Il (terribile) esperimento della calcolatrice
Dunque iniziamo a riflettere insieme su gli strumenti per la costruzione di questo percorso...
1 – Falsi miti sul METODO DI STUDIO
2 – Parole chiave per una “ridefinizione”
3 – Esempi e spunti di riflessione
1= METODO: SI CERCA, SI TROVA, SI USA DA SOLI E SERVE PER ESSERE ASSOLUTAMENTE AUTONOMI
2= METODO: “IO NON HO UN METODO DI STUDIO!”
3= METODO: NOME SINGOLARE
4= METODO: UN'ALTRA MATERIA DA IMPARARE
BUON SENSO (E SENSO)
OBIETTIVI
ORGANIZZAZIONE
ATTIVITA'
FLESSIBILITA'
MOTIVAZIONE E SICUREZZA
CONTESTO
RETE
Buon senso
“Per andare bene a scuola non occorre l'intelligenza. Occorre l'intelligenza scolastica”
Bernardo, 17 anni
OPPURE
Il metodo di studio è innanzitutto l'atteggiamento logico di chi affronta una problematicità con fare “strategico”.
LE DIFFICOLTA' E LE
PROBLEMATICITA' SONO...
DOMANDE!
Ecco alcuni principi guida dello
studio metodico...
1: CONSAPEVOLEZZA DELLA DIFFICOLTA'
DOMANDA
2: STRATEGIE E LORO SPERIMENTAZIONE
3: DOTARSI DI STRUMENTI IDONEI
Ad esempio...
“Leggo, leggo, leggo eppure arrivo in fondo e non ho
capito niente!”
“Quando sono a casa a studiare interrompo di continuo”
“Non so mai come iniziare un tema oppure mi viene
sempre troppo breve!”
“Mi confondo nell'applicazione delle regole matematiche”
...e Senso
“Nella scuola che vorrei diminuirei l'importanza data a certe cose inutili e potenzierei le altre, come le materie di indirizzo, senza dover sempre correre per rispettare il programma”
Qui devono intervenire gli adulti (ma anche i ragazzi hanno un ruolo)
NON TUTTO E' FONDAMENTALE ma alcune cose hanno una PRIORITA', sono come su una scala di valori...dobbiamo essere consapevoli di cosa è importante e non disperdere energie con ciò che non lo è!
Obiettivi
C'erano due fratelli, figli di un padre alcolista. Un fratello crebbe e divenne un affermato architetto che non bevve mai in vita sua. Il secondo fratello crebbe e divenne un alcolista proprio come era stato suo padre. Quando chiedevano al primo fratello perché non avesse mai bevuto rispondeva che, avendo visto il male che aveva fatto alla sua famiglia, non vi si era mai nemmeno avvicinato. Quando chiedevano al secondo, lui rispondeva che probabilmente aveva imparato a bere già stando seduto sulle ginocchia del padre.
Penso dunque che noi siamo chi siamo per una grande varietà di ragioni. Molte delle quali non le sapremo neanche mai. Ma se anche non abbiamo il potere di scegliere da dove veniamo, possiamo comunque scegliere dove andare. Possiamo comunque darci da fare ed essere soddisfatti di ciò che costruiamo.
Stephen Chbosky
Ci sono certe cose che non si possono cambiare. Possiamo però modificare il nostro modo di affrontare queste situazioni.
Possiamo prefiggerci obiettivi personali e lavorare sul NOSTRO cambiamento
Piano del pomeriggio...
Organizzazione
QUESTIONE TEMPO (il grande nemico)
Il tempo va COMANDATO (senso di efficacia)
Attività
MARCO MANGIA LA MELA
LO STUDENTE
Nella vita di chiunque ciò che ci consente di sentirsi
realizzati, soddisfatti, costruttivi è la possibilità
concreta di essere COLUI CHE FA, AGENTE!
SIGNIFICA POTER SCEGLIERE, POTER AGIRE.
DUNQUE ANCHE NELLO STUDIO, CENTRALE E’ LA
POSSIBILITA’ DI ESSERE ATTIVI. SE NON SI E’
ATTIVI NON SI IMPARA. CHE BANALITA’! EPPURE
INDAGHIAMO COME STUDIANO I RAGAZZI… LA
PASSIVITA’ E’ IL MALE PEGGIORE…RENDE ODIOSO
E FATICOSISSIMO LO STUDIO. PERCHE’ NON E’
“MIO”!
Generalmente inizio subito a leggere. Si, però tieni conto che ci dà sempre almeno 5 o 6 pagine...Comunque le leggo. Però non è che capisco tanto. Poi rileggo, anche perché non mi ricordo più...e comunque tendo a distrarmi (tipo, penso ad altre cose e allora mi interrompo). Poi sottolineo le cose che mi sembrano più importanti e le rileggo cercando di impararle. E vado avanti così fino a che non la so. Poi dovrei ripetere ma in genere ci metto troppo tempo e lascio perdere.
ESSERE SENSIBILI A TUTTI GLI INDIZI TESTUALI (COME INVESTIGATORI)
FARE MENTRE SI STUDIA
LO STUDIO SI DEVE VEDERE DA FUORI
SI USANO STRUMENTI!!!
Quindi...dotandosi di strumenti
Flessibilità
Gli studenti più affaticati sono quelli rigidi
Motivazione e Sicurezza
COS'E' CHE “MI METTE IN MOTO”?
Da un lato, certo, c'è l'interesse ma anche in questo caso la COLLABORAZIONE è fondamentale...
Secondo Covington le persone si sentono motivate verso quelle situazioni che consentono di esprimere e sostenere al meglio il valore di sé, l'accettazione e il rispetto degli altri.
Infine, per imparare bene le attività non devono essere EMOTIVAMENTE NEUTRE
ContestoNella mia scuola vorrei che ci fosse un enorme giardino verde con alberi
per poterli addobbare ed illuminare nel periodo natalizio e, le pareti tutte colorate e disegnate dai ragazzi.
Nella mia scuola ideale ogni professore avrebbe la sua aula,saremmo noi studenti a spostarci tutte le ore,ognuno seguirebbe il corso che più si avvicina alle sue prospettive per il futuro. Nella mia scuola ideale ci sarebbe un posto progettato apposta per i ragazzi disabili e con problemi di qualsiasi tipo,ci sarebbero aule progettate c on tanti intrattenimenti e con giochi educativi così che nessuno apprenda meno di qualcun altro.
Nella scuola vorrei che ci fosse una biblioteca con dei computer su cui fare delle ricerche per la scuola.
nella scuola vorrei delle finestre con le tende,e quando mi affaccio e guardo fuori vorrei ammirare la bellezza della scuola con giardini pieni di fiori e fontane
La scuola che vorrei sarebbe formata da uno spazio relax,che gli studenti potrebbero utilizzare sempre;un enorme giardino con panchine e fontane e i professori tutti più amichevoli.
Ogni attività richiede spazi idonei.
Le attività importanti richiedono spazi dedicati. Nello studio è fondamentale progettare il MIGLIOR LUOGO POSSIBILE per lavorare stando bene.
Una spazio apposito; uno spazio GRADEVOLE (anche per creare rituali positivi).
E' meglio non mescolare tra loro gli spazi (il divano multifunzione, la scrivania multifunzione...)
Prendersi un po' di tempo per costruire il proprio angolo studio o ricercare altrove questa occasione
Rete
IL NOSTRO RUOLO?
Borkowski, nell'individuare alcune caratteristiche che dovrebbero descrivere l'alunno che “sa imparare bene” mette al punto 10:
“E' sostenuto in tutti i punti sopraelencati da famiglia, scuola e società in genere”...
CHI E’ CHE TI FORNISCE LE STRATEGIE?
CHI E’ CHE TI CONSENTE DI ELABORARE UNAFILOSOFIA DI FLESSIBILITA’?
CHI E’ CHE TI SOSTIENE NEL TENTATIVO? CHI TIOFFRE UNA VISIONE INCREMENTALEDELL’INTELLIGENZA?
CHI NON E’ GIUDICANTE MA STIMOLANTE?
CHI E’ IL TUO ESEMPIO POSITIVO?
CHI E’ che TI OFFRE GLI STRUMENTI??
“Se voglio capire l'argomento mi sembra
più logico studiare così, in vista però di
una interrogazione preferisco i miei
soliti metodi”
“Secondo me sono gli insegnanti che fanno
in modo che agli alunni piaccia la scuola e
che imparino, però spesso insegnano o
giudicano in modi troppo diversi tra loro
e gli studenti si confondono. A chi dare
retta?”
Il metodo si trova (come d'altra parte quasi ogni altra cosa) per prove ed errori.
Purtroppo teniamo quasi sempre in considerazione il concetto di PROVA ma mai quello di ERRORE.
Imparare è un processo, un percorso!
I ragazzi non sono giocattoli rotti a cui sostituire i pezzi difettosi. Si deve concepire l'idea del limite, della mancanza: dare dignità non è pretendere che tutto sia perfetto, ma che nell'insieme l'ingranaggio funzioni!
BUON SENSO (E SENSO)
OBIETTIVI
ORGANIZZAZIONE
ATTIVITA'
FLESSIBILITA'
MOTIVAZIONE E SICUREZZA
CONTESTO
RETE
Porsi domande.
Prefissarsi obiettivi.
Aspettarsi il cambiamento.
Collaborare.
Sperimentare, Sperimentare, Sperimentare.
“E' sostenuto in tutti i punti sopraelencati da famiglia, scuola e società in genere”...
Grazie mille per la vostra attenzione
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