DECLINODECLINO Alessandro Magno. Dopo la Guerra del
Peloponneso, che distrusse la ricchezza, lottimismo e loriginalit
degli ateniesi, dopo il 335 a.C. su tutto il mondo greco venne il
dominio di Alessandro Magno. La fiducia dei greci in se stessi ne
fu fortemente minata, perch da allora fu impossibile la libert
delle poleis. Nella cultura ellenica si radic un certo cinismo. Si
cominci a guardare al passato.
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Ellenismo e Roma Per dare prestigio e splendore alle feste che
segnavano grandi eventi della sua vita, lo stesso Alessandro
predispose raduni atletici regolari. Le cerimonie da lui indette
nellantica citt egiziana di Menfi prevedevano dei giochi greci; vi
furono gare sportive a Persepoli e Susa. Lo seguiva un lottatore,
un certo Leonnato, tanto dedito alla lotta da portarsi dietro
sacchi di sabbia per lallenamento. In tutte le citt da lui
fondate
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Antico e moderno:La Maratona arriva in Central Park
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Alessandro Magno Particolare del mosaico di Pompei.
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Limpero di Alessandro Magno Litinerario di conquista fino al
323 a. C.
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Ellenismo e Roma (cont) (le Alessandria) furono fondati ginnasi
e scuole di lotta. Le conquiste di Alessandro in Africa e in Asia
accrebbero enormemente larea geografica e la popolazione esposta
allinflusso della cultura greca. (le Alessandria) furono fondati
ginnasi e scuole di lotta. Le conquiste di Alessandro in Africa e
in Asia accrebbero enormemente larea geografica e la popolazione
esposta allinflusso della cultura greca. Col passare del tempo
negli elenchi dei vincitori delle grandi manifestazioni sportive
comparvero sempre pi i nomi di professionisti attentamente
reclutati e addestrati provenienti dalle province, in particolare
dallItalia meridionale. Col passare del tempo negli elenchi dei
vincitori delle grandi manifestazioni sportive comparvero sempre pi
i nomi di professionisti attentamente reclutati e addestrati
provenienti dalle province, in particolare dallItalia
meridionale.
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IMPORTANZA DEL PROFESSIONISMO Lo scadimento delle ambizioni
politiche e la scomparsa di celebrazioni locali concentrarono
maggiori ambizioni sui vincitori di prove sportive. Si punt di pi
sugli scopritori di talenti. Addirittura gli atleti pi incostanti
passavano da una cittadinanza a unaltra. UN CASO DI PRO. UN CASO DI
PRO. Astilo di Crotone vinse le corse di mezzofondo nei Giochi del
488 e 484 a.c. Corrotto a suon di soldi dal tiranno di Siracusa,
prese parte ai Giochi del 480 a.C. come siracusano. Per vendetta i
crotoniati distrussero le statue erette in suo onore.
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IMPERO MACEDONE Massima estensione dellImpero nel 300 a.C.
circa
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ELLENISMO Alcuni critici della societ guardavano con rimpianto
allet delloro. Gli eccessi nello sport e la volgarit degli atleti e
dei loro tifosi erano ritenuti prova evidente della sconfitta
dellanimo greco. Dopo Pericle, inizi lascesa di Alessandro Magno
(356-323 a.C.). Egli, istruito dal filosofo Aristotele, cerc di
imporre la cultura greca nei Balcani (veniva dalla Macedonia) e
nellEstremo Oriente, ma forzatamente.
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ALESSANDRO MAGNO La missione che il padre Filippo il Macedone
si era prefissa era quella di modernizzare la Macedonia, unaspra
regione abitata da pastori a nord delle citt greche.
Modernizzazione non era altro che adattamento deella cultura locale
ai raffinati consumi e usanze in voga nelle citt greche. Non a caso
la madre di Alessandro Magno (356-323 a.C.) si chiamava Olimpia.
Pare che il re fosse molto bravo nella corsa, e che organizzasse
gare podistiche in memoria di re e personaggi famosi.
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TIFOSI E PUBBLICO Nelle manifestazioni provinciali i riverenti
spettatori di una volta erano sostituiti da tifosi scalmanati,
soprattutto nel pugilato e nel pancrazio. DIFFUSIONE DELLO SPORT
GRECO IN ASIA. CI furono molti incentivi per diffondere lo sport
greco in Asia. Un ostacolo fu rappresentato da Israele.Lattivit
fatta per puro gioco poco piaceva agli ebrei, che consideravano lo
sport minaccia per lintegrit morale.
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LO SPORT AI TEMPI DELLA MACEDONIA Filippo Il macedone
Alessandro Magno Leonnato Significativamente, gi ai tempi della
festa di Filippo Il macedone, erano previsti premi per gli atleti e
gli artisti... Alessandro Magno organizz raduni atletici (meeting)
a Menfi, nellEgitto, poi a Persepoli e Susa (Persia). Egli stesso
si portava dietro atleti come Leonnato, un lottatore. Aveva
caricato di sacchetti di sabbia i cammelli. I giochi e le gare fra
soldati di Alessandro, che avevano tutte le formalit greche,
volevano impressionare i popoli conquistati.
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CAMPAGNE DI ALESSANDRO Spinto da unambizione irrefrenabile e
dalla nevrosi nel dimostrare a tutti che non era inferiore ai
grandi condottieri greci come Pericle, Alessandro Magno dichiar
guerra ai Persiani. 334 a.C: inizio della campagna contro la
Persia. Alessandro vince e, considerandosi successore di Dario,
sconfitto a Isso, inizia la lunga marcia nei deserti iraniani fino
ai confini dellimpero (India e Afghanistan). Con queste terribili
marce in territori inospitali, si pu considerare lantesignano delle
maratone nelle sabbie.
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CONDIZIONI ESTREME Nel deserto dellIran si possono raggiungere
condizioni anche di 50C. Nel 331 a.C. Alessandro entra a Persepoli
e la incendia come vendetta dellincendio di Atene del 480 a.C.
327-325 a.C. Alessandro Magno vuole assogettare i confini del mondo
conosciuto. Si spinge ai confini con lIndia. A questo punto i
veterani, esasperati da continue privazioni e sofferenze, gli
impongono di tornare a casa.
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ALESSANDRO MAGNO
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MORTE E MERITI DI ALESSANDRO Nel 323 a.C., a quanto scrivono
alcuni storici, Alessandro fa il bagno in un lago del deserto.
Viene colto da accesso febbrile e muore. Secondo altri mor per
avvelenamento. Egli diede lesempio di una monarchia assoluta. Senza
di lui non sarebbero potuti esistere limpero romano n quello
bizantino. I suoi biografi (Curzio Rufo) raccolsero migliaia di
informazioni etnologiche e naturalistiche. Contribu alla diffusione
della cultura greca e sportiva. Il linguaggio greco divent
universale (globalizzazione ante litteram). Fu educato da
Aristotele.
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ERODE, MECENATE Erode I il grande Il primo governante ebreo che
vedesse di buon occhio lo sport fu Erode I il grande (nato nel 73
a.C, re dal 37 al 4 a.C.). Egli volle dimostrare obbedienza
assoluta ai superiori romani, e quindi spinse gli ebrei a adeguarsi
in quanto a sport. Fece costruire impianti sportivi, istitu gare
atletiche da tenersi ogni cinque anni.
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GLI ETRUSCHI Le origini degli etruschi restano tuttora
misteriose. Qualche studioso afferma come venissero dalla Lidia
(regione dellattuale Turchia).Tra il VII e V secolo a.C. questi
abitanti dellItalia centrale costruirono una barriera allespansione
greca. RAFFIGURAZIONI. Nelle necropoli etrusche si sono trovati
vasi, dipinti tombali, che raffiguravano atleti negli atti di
lanciare il giavellotto o il disco Le origini degli etruschi
restano tuttora misteriose. Qualche studioso afferma come venissero
dalla Lidia (regione dellattuale Turchia).Tra il VII e V secolo
a.C. questi abitanti dellItalia centrale costruirono una barriera
allespansione greca. RAFFIGURAZIONI. Nelle necropoli etrusche si
sono trovati vasi, dipinti tombali, che raffiguravano atleti negli
atti di lanciare il giavellotto o il disco
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IMPERO ETRUSCO
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ETRUSCHI (segue) Nelle raffigurazioni etrusche si trovano
pugili con i pugni guantati da strisce di cuoio. A differenza della
Grecia, gli atleti indossano dei rudimentali pantaloncini. Oltre a
atleti veri e propri, ci sono raffigurazioni di giocolieri e
ginnasti.Al pari dei greci, gli etruschi utilizzavano la palestra
come centro di raduno degli atleti attivi, degli artisti e degli
spettatori. Nelle raffigurazioni etrusche si trovano pugili con i
pugni guantati da strisce di cuoio. A differenza della Grecia, gli
atleti indossano dei rudimentali pantaloncini. Oltre a atleti veri
e propri, ci sono raffigurazioni di giocolieri e ginnasti.Al pari
dei greci, gli etruschi utilizzavano la palestra come centro di
raduno degli atleti attivi, degli artisti e degli spettatori.
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INIZIO DELLO SPORT GLADIATORIO Nelle feste etrusche, oltre a
danzatori, giocolieri e clown mascherati cerano elementi pi
sinistri, inquietanti. Gli etruschi iniziarono a organizzare
spettacoli pubblici di gladiatori, e combattimenti con belve
feroci. Scopo di questi combattimenti era lo spargimento di sangue,
il macello e alla fine la morte.
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SPORT A ROMA Roma, secondo leggenda, viene fondata da Romolo,
discendente di Enea, nel 753 a.C. Malgrado lorgoglio razziale, il
loro autocontrollo, i romani repubblicani dovettero soccombere ai
filosofi, agli artisti e al gusto greci. Non erano certo un popolo
capace di inventarsi una cultura sportiva CULTURA MILITARE. Le
innovazioni ci furono in campo bellico, con la creazione della
LEGIONE.Essa andava dai 4.000 ai 6.000 uomini. Finalizzati a questo
erano LANCIO DEL GIAVELLOTTO, COMBATTIMENTO CON LA SPADA CORTA, e
MARCIA SINCRONIZZATA. Roma, secondo leggenda, viene fondata da
Romolo, discendente di Enea, nel 753 a.C. Malgrado lorgoglio
razziale, il loro autocontrollo, i romani repubblicani dovettero
soccombere ai filosofi, agli artisti e al gusto greci. Non erano
certo un popolo capace di inventarsi una cultura sportiva CULTURA
MILITARE. Le innovazioni ci furono in campo bellico, con la
creazione della LEGIONE.Essa andava dai 4.000 ai 6.000 uomini.
Finalizzati a questo erano LANCIO DEL GIAVELLOTTO, COMBATTIMENTO
CON LA SPADA CORTA, e MARCIA SINCRONIZZATA.
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SPORT A ROMA (cont) Per secoli i critici della decadenza della
societ romana attribuirono la colpa al virus contratto con altre
societ, ad esempio quella greca. I primi atleti greci dei quali
abbiamo traccia a Roma furono portati da un impresario del 186 a.C,
ed erano sicuramente dei professionisti. Cicerone chiam la nudit
degli atleti greci linizio di ogni male.Addirittura loratore romano
dice che sconveniente recarsi a Olimpia a vedere i Giochi. Per
secoli i critici della decadenza della societ romana attribuirono
la colpa al virus contratto con altre societ, ad esempio quella
greca. I primi atleti greci dei quali abbiamo traccia a Roma furono
portati da un impresario del 186 a.C, ed erano sicuramente dei
professionisti. Cicerone chiam la nudit degli atleti greci linizio
di ogni male.Addirittura loratore romano dice che sconveniente
recarsi a Olimpia a vedere i Giochi.
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MECENATI Uno dei pi famosi fu Erode Attico (101-177 d.C.),
grande ammiratore della Grecia classica. Incontr lammirazione
dellimperatore Adriano (117-138 d.C.).Fra i suoi progetti, ci fu
quello di regalare uno stadio nuovo a Atene.Spian una collina e vi
fece realizzare posti a sedere in marmo. Alcuni imperatori romani
avevano svolto attivit sportive come Tiberio (regn dal 14 al 37
d.C.), che a Olimpia aveva vinto la corsa delle quadrighe.
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RILANCIO SOTTO NERONE Nerone, in concomitanza con il suo
viaggio in Grecia del 67 d.C., volle che si tenesse una speciale
edizione fuori programma dei giochi olimpici. Egli stesso prese
parte a gare con bighe e quadrighe.Cre i giochi neroniani, che
rispristinarono lantico programma atletico. ATTEGGIAMENTI DEL MONDO
DELLA CULTURA. In parte il mondo intellettuale consider la
tradizione sportiva greca come una corruzione dei giovani (vedi
Tacito) Nerone, in concomitanza con il suo viaggio in Grecia del 67
d.C., volle che si tenesse una speciale edizione fuori programma
dei giochi olimpici. Egli stesso prese parte a gare con bighe e
quadrighe.Cre i giochi neroniani, che rispristinarono lantico
programma atletico. ATTEGGIAMENTI DEL MONDO DELLA CULTURA. In parte
il mondo intellettuale consider la tradizione sportiva greca come
una corruzione dei giovani (vedi Tacito)
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RILANCIO SOTTO NERONE (segue) Diverso latteggiamento di altri
intellettuali: Seneca nelle Epistole a Lucilio, pur manifestando lo
sdegno nei confronti degli spettacoli circensi e dellatletica
pesante, sottolinea limportanza di uno sport leggero (corsa,
camminate), in maniera da ricreare la mente, senza affaticarla
troppo.LUCIANO DI SAMOSATA. Lo scrittore Luciano di Samosata, nel
157 d.C. nel suo Anacarsi, dialogo con uno scita, affronta il tema
dellutilit dello sport, irrisa dal barbaro.
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LUCIANO (segue) Solone il legislatore, concepisce la citt, il
territorio, come un corpo, come unentit fisica da allenare. Per la
prima volta si imposta una visione civile delleducazione fisica. In
questo Luciano anticipa Ortega y Gasset, autore delloriginale
saggio Lorigine sportiva dello Stato. In generale, comunque, i
pensatori romani non videro mai di buon occhio lattivit
sportiva.
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MASSIMA ESTENSIONE DELLIMPERO (Traiano 110 d.C.)
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SPORT SPETTACOLO Lo sport greco non ebbe mai diritto di
cittadinanza a Roma, nonostante la benevolenza di diversi
imperatori (vedi ad es. Marco Aurelio ) nei confronti della cultura
ellenica.Predominavano gli aspetti pi spettacolari, come ad es. la
CORSA CON LE BIGHE, I GLADIATORI, LE TERME. CORSA CON LE BIGHE.
Ereditata dalla Grecia, venne ospitata dai Romani in ippodromi con
tribune in legno e in muratura.Nella capitale nacquero associazioni
di aurighi professionisti. Ci furono fenomeni di tifo scalmanato,
con fazioni politiche a appoggiare un auriga piuttosto che un
altro.
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I GLADIATORI I romani adottarono gli spettacoli dei gladiatori
dagli Etruschi. Gi negli ultimi giorni della Repubblica cerano
scuole speciali per laddestramento dei gladiatori.Gli allenatori
erano chiamati LANISTI. Lesercizio era basato su una sorta di
scherma, di lotta e di corsa nella sabbia.La scuola per gladiatori
pi grande e antica era a Capua. Qui, nel 73 a.C., Spartaco condusse
la rivolta dei gladiatori contro Roma.
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COMBATTIMENTO FRA GLADIATORI
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COMBATTIMENTI FRA GLADIATORI
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I GLADIATORI (cont) Occorsero ai romani dieci giorni per
domarli. Alla fine la vittoria fu celebrata con la crocefissione di
600 ribelli catturati sulla Via Appia. Con i suoi quasi 5.000
allievi, la scuola di Capua era la pi grande dellItalia romana.
Nellepoca imperiale ci fu la sponsorizzazione degli spettacoli
gladiatori da parte di Augusto (10 d.C.), da Traiano ( 107 d.C.)
Occorsero ai romani dieci giorni per domarli. Alla fine la vittoria
fu celebrata con la crocefissione di 600 ribelli catturati sulla
Via Appia. Con i suoi quasi 5.000 allievi, la scuola di Capua era
la pi grande dellItalia romana. Nellepoca imperiale ci fu la
sponsorizzazione degli spettacoli gladiatori da parte di Augusto
(10 d.C.), da Traiano ( 107 d.C.)
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PANEM ET CIRCENSES Allingresso nellarena faceva seguito il
saluto di rito: Ave, Caesar, morituri te salutant. Seguiva uno
squillo di tromba. Cerano diverse figure: Il trace indossava elmo
con visiera, gambiere (parastinchi), un piccolo scudo rotondo e un
pugnale. Il reziario aveva una rete, che gettava addosso
allavversario, e un tridente.
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I GLADIATORI (cont) Il punto culminante era luccisione di un
essere umano. Talvolta, girando il pollice in su o sventolando dei
fazzoletti, la folla esprimeva il desiderio che al vinto venisse
risparmiata la vita.Tali combattimenti, avversati dal
Cristianesimo, furono aboliti nel 681 d.C. LE TERME. La tecnologia
idraulica, la versatilit delle costruzioni in calce, nonch il gusto
per il lusso resero possibili grandi impianti sotto Caracalla (217
d.C.) e Diocleziano (302 d.C.). Questi complessi erano dotati di
giardini, ginnasi, campi di giochi con la palla (arpasto),
biblioteche e grandi sale. Ne vennero fatte a Bisanzio, a Pompei.
Il punto culminante era luccisione di un essere umano. Talvolta,
girando il pollice in su o sventolando dei fazzoletti, la folla
esprimeva il desiderio che al vinto venisse risparmiata la
vita.Tali combattimenti, avversati dal Cristianesimo, furono
aboliti nel 681 d.C. LE TERME. La tecnologia idraulica, la
versatilit delle costruzioni in calce, nonch il gusto per il lusso
resero possibili grandi impianti sotto Caracalla (217 d.C.) e
Diocleziano (302 d.C.). Questi complessi erano dotati di giardini,
ginnasi, campi di giochi con la palla (arpasto), biblioteche e
grandi sale. Ne vennero fatte a Bisanzio, a Pompei.
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A Roma cerano tre scuole imperiali, che dovevano combattere
contro bestie feroci.Le altre si trovavano a Alessandria dEgitto, e
a Pergamo, in Asia Minore.Al tempo di Nerone nella sola Roma cerano
2.000 gladiatori. Nellarena si svolgevano anche combattimenti di
uomini contro bestie feroci (venationes) e di animali aizzati gli
uni contro gli altri.Nel 107 d.C. limperatore Traiano fece
combattere 10.000 gladiatori (record mai pi uguagliato), per
celebrare la vittoria sui Daci.
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GIOCO DEL PALLONE A Roma si praticava un rudimentale gioco
della palla, chiamato harpastum.Si giocava soprattutto nel Campo di
Marte, il campo sportivo pi frequentato. Si poteva giocare sia con
stracci rudimentali, che con vesciche di animali gonfiate. Si
trattava di una specie di palla avvelenata, antesignana della
pallavolo.
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CORSE CON I CARRI A Roma assunsero grandissima importanza le
corse con i carri. Si svolgevano prevalentemente nellimpianto del
Circo Massimo. Nel 400 d.C. lo storico Ammiano Marcellino scriveva
nelle sue Storie: A Roma non si conclude niente di serio, perch
lattivit preferita di tutti i romani consiste nellesporsi al sole e
alla pioggia dallalvba al tramonto per osservare i cavalli e le
loro gare. Gi dei tempi dei re di Roma esistevano le feste
pubbliche nel corso delle quali si svolgevano anche corse dei carri
e gare di atletica.
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FESTE PUBBLICHE Cerano, ad esempio, i Ludi Apollinares (in
onore di Apollo) che si svolgevano il 13 luglio e risalivano al 208
a.C.. Esistevano i ludi Florales (in onore di Flora) che si
disputavano il 3 maggio e risalgono al 173 a.C. Con lavvento al
potere di personalit come Silla, Pompeo e Cesare addirittura
aumentarono le feste: gli imperatori intravvedevano in essi un modo
di fare propaganda.
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CORSE CON I CARRI.
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AURIGHI Gli aurighi erano i piloti dei carri. Il simbolo
didentificazione era stato il colore della tunica indossato da un
auriga ingaggiato da una societ. Nel I secolo d.C. esistevano
quattro colori : bianco (factio alba); rosso (russata); verde
(prasina); azzurro (veneta). Limperatore Domiziano tent di
introdurre altri due colori: oro (aurata) e porpora (purpurea).
Anche diecimila persone accorrevano al Circo Massimo. Cerano vere e
proprie tifoserie.
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CIRCO MASSIMO
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PROFESSIONISMO Come fra i gladiatori, anche fra gli aurighi si
era formata unlite di professionisti dei quali tutti conoscevano i
nomi e di cui i poeti celebravano la bravura e la fama.
Contrariamente ai gladiatori, essi godevano di una stima sociale di
uno status maggiori.I bravi aurighi guadagnavano parecchio. La sede
principale per le corse con bighe e quadrighe era costituita dal
Circo Massimo.
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CIRCO MASSIMO Esso nacque inizialmente come unarena. Gli
spettatori si sedevano semplicemente sullerba. Poi vennero
costruite le tribune, dapptima in legno, quindi di pietra. Secondo
lo storico Dionisio di Alicarnasso il Circo Massimo era lungo 650
metri e largo 125. Le tribune erano divise in tre ordini. La
capienza era di 150.000 spettatori. Cerano dei contagiri
rudimentali consistenti in sagome di delfini ribaltabili.Cerano
anche getti di fontane dacqua.
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CORSE CON I CARRI Esistevano gabbie di partenza disposte in
forma di semicerchio. La pista era divisa dal muro (spina) in due
corsie distinte I carri rischiavano di scontrarsi. Le corse pi
normali erano con le quadrighe, mentre i principianti affrontavano
la gara con le bighe.Nerone era un appassionato auriga. Gli aurighi
portavano un casco contro le cadute e una corta tunica di maglia
del colore della loro squadra. Lintera pista doveva essere percorsa
sette volte. Ogni giro (curriculum) doveva essere lungo allincirca
1,2 km.
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CORSE CON I CARRI Si trattava di percorrere 8,5 km; cosa che si
concludeva nel giro di un quarto dora.Vinceva chi tagliava per
primo un traguardo rappresentato da una striscia bianca posta sulla
corsia sinistra nei pressi dellingresso. Era uno sport rischioso,
con sorpassi azzardati, corse a zig zag per intralciare gli
avversari, e cadute nellaggiramento delle mete a tutta velocit.
Limperatore Caligola nel 37 d.C. organizz 20 corse in un
giorno.
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SPORT EE TEMPO LIBERO A Roma il Campo di Marte offriva ai
giovani la possibilit di esercitare alcune tutte le discipline
dellatletica leggera, come il lancio del disco e del giavellotto,
la corsa, il salto in alto e in lungo, la lotta. Le donne invece
non potevano allenarsi l. Altri giovani prendevano lezioni di
pugilato: il numero dei pugili, per, non era elevato, visti i
rischi di questo sport
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DECADENZA E CROLLO Il Cristianesimo abol il martirio dei
gladiatori. Erano uomini con unanima.Le terme vennero chiuse e
trasformate in Chiese. I cristiani avevano una grande avversione
per le feste pagane. Sullo scenario incombe la minaccia dei
barbari. Nel 394 d.C Teodosio il Grande abolisce le Olimpiadi. Nel
475 d.C. Odoacre, re dei Visigoti, depone Romolo Augustolo. Cade
lImpero Romano dOccidente. Il Cristianesimo abol il martirio dei
gladiatori. Erano uomini con unanima.Le terme vennero chiuse e
trasformate in Chiese. I cristiani avevano una grande avversione
per le feste pagane. Sullo scenario incombe la minaccia dei
barbari. Nel 394 d.C Teodosio il Grande abolisce le Olimpiadi. Nel
475 d.C. Odoacre, re dei Visigoti, depone Romolo Augustolo. Cade
lImpero Romano dOccidente.
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BARBARI: Assedio degli Unni
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ATTILA, re degli Unni
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IMPERO DEGLI UNNI
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IMPERO DEI GOTI
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CONCLUSIONE E MASSIMA Lazione dello sport oggi come un tempo
sar utile o dannosa, secondo il partito che se ne sapr trarre e
secondo la direzione verso cui lo si indirizzer. Lo sport pu
mettere in gioco le passioni pi nobili come pi vili, pu sviluppare
il disinteresse o il sentimento dellonore come lamore per il
guadagno; pu essere cavalleresco o corrotto, virile o bestiale..
Pierre De Coubertin