Corso di Marketingprof. Gandolfo DOMINICI
Kerin ed al. 2007
IL PROCESSO DI MARKETING:come iniziarePREZZO
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Prezzi
Perché la TEORIA ECONOMICA CLASSICA non funziona nella realtà:
● Asimmetrie informative;● Offerta indifferenziata;
● Prezzo come unico fattore determinante;● Razionalità dei clienti;
Nel marketing ci può essere il VALUE PRICINGe PREZZO = QUALITA’
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Il prezzo come indicatore di valore
Valore= benefici percepiti/prezzo
Valuepricing: aumentare i benefici offerti dal prodotto senza necessariamente variare il prezzo, se non, addirittura, riducendolo.
Utile= Ricavo totale – Costo totale = = (Prezzo unitario x Quantità venduta) – Costo totale
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Fonte
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Il prezzo nel marketing mix
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Le politiche dei prezzi e il marketing mix
Le decisioni in ordine ai prezzi non possono essere assunte dalle aziende senza tener conto dell‘intero quadro della politica di marketing e delle connessioni con le altre variabili del marketing mix.
Particolarmente importante è la connessione tra le politiche di prezzo e le politiche di pubblicità e promozione.La pubblicità è volta a promuovere la migliore combinazione prezzo-quantità venduta.
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Le politiche di prezzo sono anche strettamente connesse alle politiche di distribuzione. Le aziende, presentando complesse organizzazioni di vendita, esigono il raggiungimento di adeguati e costanti volumi di vendita.
Perciò politiche di prezzo avventate sono spesso evitate nel timore di incidere negativamente sulle quote di mercato.
Le politiche dei prezzi e il marketing mix
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1.Individuazione degli obiettivi e vincoli di prezzo (1)
• Profitti
• Vendite
• Quota di mercato
• Sopravvivenza
Obiettivi:
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1.Individuazione degli obiettivi e vincoli di prezzo (2)
• Caratteristiche della domanda
• Fase del ciclo di vita del prodotto
• Coerenza del valore offerto nella linea
• Costi di produzione e marketing del prodotto
• Costi di modifica dei prezzi (più bassi su Internet)
• Forme di mercato
Vincoli:
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La formazione del prezzo nella realtà aziendale
• Prezzi orientati al mercato (domanda / concorrenza)
• Prezzi orientati ai costi
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Prezzi orientati al mercato
● scarsa conoscenza dei costi● comportamento imitativo dovuto al timore di reazioni della concorrenza● obiettivi aziendali limitati al mantenimento dell‘equilibrio esistente● stabilità dei costi● prezzi correnti lontani dai costi (largamente superiori)● prodotti standardizzati o scarsamente differenziati (> adeguamento dei prezzi alla
concorrenza)● possibilità di prevedere le reazioni della concorrenza● elevata conoscenza dei livelli dei prezzi da parte della domanda● assenza di informazioni sulla qualità del prodotto da parte della domanda● lancio di un nuovo prodotto
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2.Stima della domanda e dei ricavi (1)
Curva di domanda: rappresentazione grafica che mette in relazione le unità vendute di un prodotto con i diversi livelli di prezzo.
Il prezzo non è l’unico fattore chiave in grado di influenzare la quantità domandata:
• Le preferenze dei consumatori
• La disponibilità di prodotti succedanei
• Il reddito dei consumatori
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2.Stima della domanda e dei ricavi (2)
Ricavo totale (RT): l’introito totale generato dalla vendita del prodotto
RT=PxQ
Ricavo medio (RM): l’ammontare medio generato dalla vendita di un’unità di prodotto, o semplicemente il prezzo di quella unità.
RM=RT/Q=P
Ricavo marginale (RM): variazione del ricavo totale che deriva dalla vendita di un’unità aggiuntiva di prodotto.
RM= variazione del RT/aumento di una unità di Q=ΔRT/ ΔQ
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2.Stima della domanda e dei ricavi (3)
Elasticità della domanda rispetto al prezzo: misura della variazione percentuale della quantità domandata rispetto a una variazione percentuale del prezzo.
E= variazione percentuale della quantità domandata/variazione percentuale del prezzo
• Domanda elastica
• Domanda rigida
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3.Determinazione dei rapporti fra costi, volumi e utile (1)
Costo totale (CT): è la spesa totale sostenuta da un’azienda per la produzione e vendita dei propri prodotti, consiste nella somma dei costi fissi e variabili.
Costo fisso (CF): è la somma delle spese date di un’azienda, cioè quella parte di costi che non varia al variare della quantità prodotta e venduta.
Costo variabile (CV): è la somma delle spese dell’azienda che variano direttamente con la quantità prodotta e venduta.
CT=CF+CV
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3.Determinazione dei rapporti fra costi, volumi e utile (2)
Costo marginale: l’incremento del costo totale che deriva dalla produzione di un’unità aggiuntiva di prodotto.
CM=Variazione dei CT/Aumento di una unità di Q= ΔCT/ ΔQ
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3.Determinazione dei rapporti fra costi, volumi e utile (3)
Analisi del punto di pareggio: tecnica che mette in relazione ricavi totali e costi totali per determinare la redditività a seconda dei diversi livelli di produzione.
Punto di pareggio (PDP): è il valore dei ricavi in corrispondenza del quale costi totali e ricavi totali si eguagliano.
PDP=Costo Fisso/(Prezzo unitarioCosto variabile unitario)=CF/(PCVU)
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Breakeven point per la determinazione del prezzo
CVU
Fonte: Adattamento da Guatri-Vicari-Fiocca- Marketing
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L‘analisi del punto di pareggio
Alcuni termini:P=prezzo; CV=costo variabile; CF=Costi fissi; Q=quantità
P – CV = MC (margine di contribuzione unitario)P – CV = MC (margine di contribuzione unitario)
MC x Q = MCT (margine di contribuzione totale)MC x Q = MCT (margine di contribuzione totale)
MC / P = MP (margine di contribuz. percentuale)MC / P = MP (margine di contribuz. percentuale)
CF / MC=BEP(Q) (punto di pareggio in quantità)CF / MC=BEP(Q) (punto di pareggio in quantità)
CF / MP = BEP(F) (punto pareggio in fatturato)CF / MP = BEP(F) (punto pareggio in fatturato)
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Metodi per la fissazione del prezzo iniziale
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I prezzi orientati alla domanda
La decisione relativa al prezzo si fonda prevalentemente su considerazioni circa la risposta della domanda in alcune situazioni tipiche:
quando la domanda possiede una elevata conoscenza dei prezzi; manca di adeguate informazioni sulla qualità del prodotto; in occasione del lancio di un nuovo prodotto.
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1) Quando la domanda manca di adeguate informazioni sulla qualità del
prodotto
In alcuni casi il consumatore utilizza il prezzo come indicatore principale della qualità del prodotto, e in particolare:
quando la qualità del prodotto non è chiaramente percepibile a priori quando esistono notevoli differenze qualitative e dei prezzi tra i prodotti offerti quando il rischio connesso alla decisione di acquisto è elevato quando il prodotto soddisfa un bisogno sociale di status
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2) Quando la domanda possiede un‘elevata conoscenza dei prezzi
anche minime differenze di prezzi, non collegate a differenze nella qualità oggettiva o percepita, hanno grande importanza nelle decisioni dei consumatori;
il prezzo va fissato in modo coerente con le aspettative della domanda, dato un certo livello qualitativo del prodotto;
il problema principale dell‘impresa è la determinazione del valore economico per il cliente.
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3) In occasione del lancio di un nuovo prodotto
● In occasione del lancio di un nuovo prodotto la fissazione del prezzo deve avere come punto di riferimento la domanda;
● In particolare nell‘orientare la scelta tra l‘adozione di un prezzo di scrematura o di penetrazione del mercato.
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Orientamento alla domanda
1. Prezzo di scrematura
2. Prezzo di penetrazione
3. Prezzo di prestigio
4. Price lining
5. Prezzo psicologico
6. Prezzo obiettivo
7. Bundle pricing
8. Yeld management
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Prezzo di scrematura
● Consiste nel lanciare un prodotto sul mercato ad un prezzo elevato per poi ridurlo gradualmente al crescere delle vendite;
● Si basa su alcuni presupposti:– I clienti hanno percezioni diverse del prezzo/valore;– Vantaggio tecnologico/qualitativo sui concorrenti;– Esistenza di barriere all’ingresso;– Prezzo = qualità percepita;– Scarse economie di scala nella produzione.
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● Prezzo basso per acquisire quote di mercato rapidamente
● Presuppone:– Sensibilità al prezzo;– Economie di scala nella produzione
Prezzo di penetrazione
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Prezzo di prestigio price lining
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€ 99,99
Prezzo psicologico
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Si stabilisce quale prezzo il consumatore è disposto a pagare e a ritroso si stabiliscono I
prezzi per I vari intermediari adattando le caratteristiche del prodotto a questi prezzi per renderle compatibili con I costi di produzione.
Target pricing
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Pacchetti di prodotti (es. Quaderno e penna, viaggio +
soggiorno , ecc…)
Bundle pricing
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● sistema di gestione delle capacità disponibili (camere d'albergo, posti a sedere nel trasporto aereo) che ha come obiettivo l’ottimizzazione della capacità produttiva e del volume d’affari.
● Agisce modificando i ricavi unitari in base al reale andamento della domanda, applicando prezzi più alti quando la domanda è più alta e prezzi più bassi quando è più bassa.
● È un controllo integrato di capacità e prezzo per massimizzare il profitto.
● Il prezzo non è determinato dall'incontro di domanda e offerta aggregate ma viene reso "individuale", adattandolo alla struttura delle preferenze personali, per ottenere da ogni cliente la massima somma che è disposto a pagare per un prodotto/servizio.
Yield management
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Orientamento ai costi
1. Metodo del markup standard: Prezzo di acquisto + mark up (≠margine)
2. Metodo del costplus: Costi totali di produzione + margine di profitto
3. Considerare le economie di apprendimento
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Le principali critiche all‘orientamento ai costi:
• non tiene conto della domanda
• non tiene conto della concorrenza
• ammette come scontata la possibilità di esatto calcolo
dei costi medi complessivi
• non tiene conto della dipendenza reciproca esistente
tra costi e prezzi (i prezzi, influenzando la domanda e
quindi i prezzi di produzione, influenzano indirettamente
anche i costi)
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Orientamento al profitto
1. Metodo del profitto obiettivo (in monopolio o quasi)
2. Metodo del ROS obiettivo
3. Metodo del ROI obiettivo
4. Metodo del Breakeven
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ROS obiettivo
Profitto obiettivoR O S obiettivo
R icavo T otale=
ROS obiettivo 20%= R T C T (P x Q ) C T0, 20 =
R T P x Q=
CT= 53.500 Q= 1250
Reddito operativoROS =
Ricavi totali
P x 1250 53 .500 1250 x (P 42 ,8 ) P 42 ,8 10, 2 0 0, 20
P x 1 250 P x 125 0 P 5= = = = =
1P 42,8= x P
51
4 2 ,8 = x P P5
1 142,8 = P x P = P (1 )
5 5
42,8 42,8 5P = 42,8 x = 53,5
1 4 4(1 )5 5
==
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BEP e PREZZO
Fonte: Guatri-Vicari-Fiocca- Marketing
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Orientamento alla concorrenza
1. Prezzo di consuetudine
2. Metodo basato sul prezzo di mercato
3. Prezzo civetta
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Fissazione del prezzo finale
Politica di prezzo fisso: determinazione di un unico prezzo per tutti gli acquirenti di un bene o servizio.
Politica di prezzo flessibile: i prezzi vengono fatti variare a seconda di chi acquista il prodotto e della situazione in cui viene venduto.
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Effetti delle decisioni di prezzo
• Effetti sull’impresa
• Effetti sui consumatori
• Effetti sui concorrenti
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Prezzi basati sulla linea di prodotti
●Viene adottato all’interno di un gruppo di prodotti aventi certe caratteristiche comuni (solitamente soddisfano una certa categoria di bisogni);
●I prezzi di tali prodotti sono spesso tra loro legati poiché:– l‘obiettivo dell‘azienda è la massimizzazione del risultato globale
– i prodotti possono presentare domande collegate/comunanza di
costi
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Modifiche al prezzo finale
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Sconto ≠ Abbuono
Gli sconti sono di solito percentuali che si applicano sulla merce che l’impresa fa a determinate condizioni , mentre
gli abbuoni sono somme che non vengono richieste all’atto del pagamento.
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Aspetti legali in merito alla fissazione dei prezzi
• Price fixing (orizzontale o verticale)
• Prezzi ingannevoli
• Prezzi predatori
• Discriminazione dei prezzi
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La discriminazione dei prezzi
Si ha un sistema di discriminazione dei prezzi ( o prezzi
multipli) quando, per uno stesso prodotto o servizio, si
applicano prezzi diversi ovvero quando per prodotti o
servizi differenziati per caratteristiche apparenti
(imballaggio, colore...) o per il modo in cui sono venduti
(in grandi o piccole quantità, al consumatore finale o a
intermediari...) si adottano prezzi diversi, le cui
differenze non sono però giustificate dai differenti costi
relativi.
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L‘adozione di una politica di prezzi multipli presuppone la classificazione dei clienti dunque la scelta di uno o più elementi da assumere come criterio di composizione delle classi.Le più consuete forme di applicazione dei prezzi multipli da parte delle aziende sono le seguenti:
• secondo la destinazione del prodotto• secondo le caratteristiche commerciali dell‘acquirente
• secondo i volumi d‘acquisto• secondo le modalità di pagamento• secondo la libera scelta del cliente
• secondo le zone
La discriminazione dei prezzi
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Discriminazione dei prezzi
Discriminazione(es. autobus)
Politica di prezzo ordinaria
Discriminazione(es. francobolli)
Differenziazione
Uguale per tutti i consumatori Diverso a seconda dei consumatori
Costo complessivo per fornire il prodotto
Diverso a
seconda dei
consumatori
Uguale per
tutti i
consumatoriPre
zzo
d i fo
rnitu
r a d
el p
rodo
tto
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