La scatola di Houdini
Di Adam Phillips
Raccontato da Nanni Di Cesare
Scusi . . .per la felicità?
Se la vita è un percorso, una strada . . .
Cosa determina la nostra direzione?
I nostri desideri?
O le nostre paure?
Il grande Padre
“Noi abbiamo un rapporto primario (solo) con il nostro desiderio.
Gli altri sono un ripensamento successivo.
Sono ciò cui attacchiamo il nostro volere.
E la parola “relazioni” non è quella giusta per descrivere quanto facciamo.”
S. Freud
M. Balint
Chi fugge da qualcosa
Probabilmente corre verso qualcosa
Chi costruisce le nostre prigioni?
Houdini
• Da emigrante l’identità si otteneva sfuggendo il proprio passato
• Se ciò che ti definisce è ciò da cui vuoi scappare, avrai bisogno di sempre nuove situazioni da cui evadere
Houdini
• “Sfrutta gli altri, altrimenti gli altri sfrutteranno te e ti confineranno entro i limiti del loro pregiudizio”
la mamma di Houdini
Houdini
• Giocava a fare legalmente cose illegali
• Rivelava il desiderio del pubblico di trasgredire, rispettando la legge
• Denunciava la sostanziale insicurezza, in modo rassicurante
Houdini
• Esorcizzava la paura della morte imponendosi sfide sempre maggiori, sopravvivendo ai e rivelando i desideri sadici e omicidi del pubblico
Houdini
• Nella patria del successo si giocava ogni sera il suo fallimento.
• Incarnava l’uomo che per i suoi desideri, successo e denaro, si imprigiona ogni giorno.
• Ogni evasione rinnova la reclusione
La società occidentale
Il consumismo crea reclusione ,
attraverso gli oggetti del desiderio
“Adesso siamo nella condizione di apprezzare la menzogna nascosta nel cuore della brochure della Celebrity. Perché è
proprio questa — la promessa di appagare la parte di me che, sempre e soltanto, VUOLE — l’ illusione fondamentale che la
brochure vende. È da notare che la vera illusione, qui, non è che questa promessa sarà mantenuta, ma che sia possibile mantenerla. Questa è una grande, gigantesca menzogna. E
naturalmente io voglio crederci — fanculo a Budda — voglio credere che magari questa vacanza dell’estrema illusione mi
vizierà a sufficienza, che il lusso e il piacere saranno somministrati in maniera così completa e impeccabile che la
mia parte infantile si sentirà finalmente appagata. Ma la mia parte infantile è insaziabile — e anzi, la sua essenza, il suo Dasein o
quant’altro, sta proprio nella sua insaziabilità a priori. In risposta alla prospettiva di una gratificazione e un
accudimento straordinari, la mia insaziabile parte infantile non farà che accrescere la soglia di soddisfazione fino a conseguire
di nuovo la sua omeostasi di grave insoddisfazione”. D. F Wallace
La società occidentale
Nella nostra società c’è un
ipervalutazione della scelta attiva.
La società occidentale
Idealizzando le nostre “scelte”,
occultiamo ciò da cui rifuggiamo e
“dimentichiamo” di stare fuggendo
Evasioni
Se viviamo in una società
che preferisce gli artisti ai trafficanti di droga,
non penseremo più all’arte
come evasione dalla realtà
Evasioni
La nostra vita quotidiana crea con l’immaginazione le forme di evasione
che la rendono sopportabile
La costruzione dell’identità
Per la costruzione della nostra identità
è cruciale
sapere ciò che vogliamo.
E’ cruciale,
ma anche pericoloso.
Abbiamo 2 vie di fuga. Si fugge. . .
nel dubbio su ciò che si vuole il dubbio su ciò che si vuole
Sempre dubitando . . .
Sanno talmente bene e con terrore
quel che vogliono
da far di tutto per mascherarlo.
Esaltano il dubbio, lo scetticismo, l’incertezza
Sempre dubitando…
Sono in fuga dall’agire,
e sono abilissimi nel rifugiarsi
nel compromesso,
nella”saggezza”.
Sempre agendo . . .
“Sanno” quello che vogliono
Possiedono il senso della direzione
Con determinazione e coraggio rifuggono l’incertezza
Sempre agendo . . .
Sono animati dalla speranza che
l’oggetto dei desideri esista e sia da qualche parte
Le due parti
L’incertezza è un rifugio dalla convinzione
La convinzione è un rifugio dall’incertezza
Le due parti
L’incertezza è un rifugio dalla convinzione
La convinzione è un rifugio dall’incertezza
In terapia
Paziente: “Sapere quello che si vuole fa risparmiare tempo”.
Terapeuta :” Sapere già quel che vuole le impedisce di scoprire quello che vuole.”
In terapiaRispetto, ascolto, attesa, insaturo
Prescrizione, azione, decisione, saturo
In terapia
Julian BarnesIn quei giorni immaginavamo noi stessi come prigionieri dentro un recinto, in attesa di essere
liberati nel pascolo delle nostre esistenze. Quando fosse giunto il momento, la vita, e il tempo stesso,
avrebbero subito un'accelerazione.
Come avremmo potuto sapere che in effetti le nostre vite erano già cominciate, che alcuni vantaggi ce li eravamo accaparrati e che qualche danno era già stato inflitto? E che, per di più, ci avrebbero solo liberati dentro un recinto più grande i cui limiti avremmo in principio faticato a riconoscere?
Da . . . a
Il mio nome è nessuno
Il destino spesso lo si incontra proprio sulla
strada presa per evitarlo. (Nessuno)
Il mio nome è nessuno• Nessuno: Allora, questo uccellino non sapeva ancora volare; durante
l'inverno, in una notte fredda, ruzzola giù dal nido e finisce sul sentiero. Comincia a gridare "PIIO PIIO PIIO" come un matto e sta per morire di freddo, ma fortuna per lui ecco che arriva una vacca; lo vede e pensa di scaldarlo, e così alza la coda e... SPLASH!, una margherita bella e fumante, grossa così. L'uccellino al caldo è tutto contento, tira fuori il capino e ricomincia "PI-PIIO PI-PIIO" più forte di prima. Ma un vecchio cojote lo sente e arriva di corsa, allunga una zampa e lo tira fuori dalla cacca, lo pulisce ben benino, e poi... GNAM! Se lo ingoia in un solo boccone. Il nonno diceva che la morale c'è, ma che bisogna trovarsela da soli.
• Jack: ho trovato anche la morale della storia che raccontava tuo nonno. È la morale dei tempi nuovi: non sempre chi ti mette nella merda, lo fa perché ti vuole male. E non sempre chi ti tira fuori, lo fa perché ti vuole bene... Ma soprattutto, quando sei nella merda sta' zitto!
E ora?
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