GIRONEH
Capitale: MadridPopolazione: 43,4 milioni(85,9 ab/kmq)Lingua: castigliano
Proclamata nel 1469 dall'unionedei regni di Castiglia e di Aragona.
Ordinamento: monarchiaparlamentareCapo di stato: re Juan CarlosI di BorbonePIL procapite: 28.700$
Marcha Real (Marcia Reale)Strumentale
Capitale: BernaPopolazione: 7,3 milioni (178ab/kmq)Lingue: tedesco, francese,italiano, romancio
Proclamata il 1° agosto 1291.
Ordinamento: repubblicafederale direttorialeCapo di stato: Doris LeuthardPIL procapite: 37.200$
Schweizer PsalmTrittst im Morgenrot daher / Seh'ich dich im Strahlenmeer / Dich, du Hocherhabener,Herrlicher! / Wenn der Alpenfirn sich rötet / Betet, freie Schweizer, betet! / Eure frommeSeele ahnt / Eure fromme Seele ahnt / Gott im hehren Vaterland / Gott, den Herrn, imhehren Vaterland.
Salmo SvizzeroQuando bionda aurora il mattin c'indora / l'alma mia t'adora re del ciel! / Quando l'alpe giàrosseggia / a pregare allor t'atteggia / in favor del patrio suol / in favor del patrio suol /cittadino, Dio lo vuol. / cittadino, Dio, sì Dio lo vuol!
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Himno Nacional de ChilePuro, Chile, es tu cielo azulado / Puras brisas te cruzan también. / Y tu campo de floresbordado / Es la copia feliz del Edén. / Majestuosa es la blanca montaña / Que te dio porbaluarte el Señor / Que te dio por baluarte el Señor / Y ese mar que tranquilo te baña / Tepromete un futuro esplendor / Y ese mar que tranquilo te baña / Te promete un futuroesplendor. // Dulce Patria, recibe los votos / Con que Chile en tus aras juró / Que o latumba serás de los libres / O el asilo contra la opresión / Que o la tumba serás de loslibres / O el asilo contra la opresión / Que o la tumba serás de los libres / O el asilo contrala opresión / O el asilo contra la opresión / O el asilo contra la opresión.
Inno Nazionale del CilePuro, Cile, è il tuo cielo azzurro, e le brezze che ti attraversano. E i tuoi campi coperti difiori sono la copia felice dell'Eden. Maestosa è la bianca montagna che ti diede comebaluardo il Signore, e quel mare tranquillo che ti bagna, ti promette futuro splendore.Dolce patria, accetta i voti con cui il Cile sui tuoi altari giurò: che tu sia o la tomba deiliberi o il rifugio contro l'oppressione.
GIRONEH
Capitale: Santiago del CilePopolazione: 16,5 milioni(21,8 ab/kmq)Lingua: castigliano
Indipendente dalla Spagna dal12 febbraio 1818.
Ordinamento: repubblicapresidenzialeCapo di stato: SebastiánPiñeraPIL procapite: 13.000$
Himno Nacional de HondurasTu bandera es un lampo de cielo / Por un bloque de nieve cruzado / Y se ven en su fondosagrado / Cinco estrellas de pálido azul / En tu emblema, que un mar rumoroso / Con susondas bravías escuda / De un volcán tras la cima desnuda / Hay un astro de nítida luz. //Por guardar ese emblema divino / Marcharemos Oh! Patria a la muerte / Generosa seránuestra suerte / Si morimos pensando en tu amor. / Defendiendo tu santa bandera / Y entus pliegues gloriosos cubiertos / Serán muchos, Honduras tus muertos / Pero todoscaerán con honor.
Inno Nazionale dell'HondurasLa tua bandiera è un lampo di cielo attraversato da un blocco di neve, e si vedono nel tuosfondo sacro cinque stelle di pallido azzurro. Nel tuo emblema, un mare in tumulto con lesue onde selvaggie ti fa scudo e dietro la cima nuda di un vulcano sta una stella di nitidaluce. Per difender questo emblema divino, marceremo, o Patria, alla morte. La nostra sortesarà generosa se moriremo pensando al tuo amore. Difendendo la tua sacra bandiera ecoperti nelle sue pieghe gloriose, saranno molti, Honduras, i tuoi morti, ma tutti cadrannocon onore.
Capitale: TegucigalpaPopolazione: 7,4 milioni(66,1 ab/kmq)Lingue: castigliano
Indipendente dalla Spagna dal15 settembre 1821.
Ordinamento: repubblicapresidenzialeCapo di stato: Porfirio LoboPIL procapite: 3.500$
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ci pensa il loro andamento in fase diqualificazione: inseriti nel Gruppo 5con la stupefacente Bosnia, il solidoBelgio, l’ostica Turchia e le vittimesacrificali Estonia ed Armenia, infatti,gli spagnoli hanno saputo dominare inlungo ed in largo il loro gironevincendo in tutti e dieci i matchdisputati e terminando il loro percorsoqualificatorio con miglior attacco emiglior difesa del loro raggruppamento. Del resto, potendo contare su gente come Casillas, Ramos, Puyol, Piquè,Iniesta, Xavi, Fabregas, Silva, Villa eTorres, va da sé che una volta trovatele giuste alchimie la Spagna sia diventata uno schiacciasassi, a maggior ragione quando si incontrano sì buonesquadre ma comunque non certo il topa livello mondiale, come accaduto,appunto, in fase di qualificazione.Partire come i favoriti assoluti per lavittoria finale, però, può anchecomportare dei problemi. Reggere lapressione che tutto ciò comporta potrebbe infatti essere causa di battute avuoto. Questo, almeno, è quanto siaugurano Svizzera, Honduras e Cile,vittime sacrificali designate dall’urna diCittà del Capo. Squadre queste checon ogni probabilità potranno quindigiocarsi solo la seconda piazza, ultimautile per l’accesso alla fase ad eliminazione diretta. Il primo posto sembrainfatti essere ormai già prenotatodall’Armata Rossa.
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Ottavi di finale
Quarti di finale
Ottavi di finale
Quarti di finale
Primo turno
Quarti di finale
Secondo turno
Primo turno
Primo turno
Non qualificata
Non qualificata
Primo turno
Non qualificata
Non partecipante
Quarti di finale
Esclusa dalla FIFA
4° posto
Non qualificata
Esordio internazionale:
28 agosto 1 920, Bruxelles
Spagna - Danimarca 1 -0
Palmares:
Mondiali: tredicesima parteci-pazione, un quarto posto.
Europei: due volte campione(1 964, 2008), un secondo
posto (1 984).
Olimpiadi: un oro (1 992), dueargenti (1 920, 2000).
Più presenze in nazionale:
Andoni Zubizarreta (1 26)
Migliormarcatore:
Raúl (44)
1 6 giugno 201 0 - Moses Mabhida, Durban
Spagna - Svizzera (h. 16:30)21 giugno 201 0 - Ell is Park, Johannesburg
Spagna - Honduras (h. 20:30)25 giugno 201 0 - Soccer City, Johannesburg
Cile - Spagna (h. 20:30)
La storia delle Furie Rosse è piuttostoparadossale: da una parte si sonoaggiudicate per ben due volte il titolodi Campione d’Europa, dall’altra nonsono mai nemmeno riuscite a salire sudi un podio Mondiale. Tutto questononostante siano praticamente dasempre una delle nazioni con il più altotasso tecnico al mondo. Oggi sembraperò che le cose possano esseredavvero destinate a cambiare. Maicome in questa occasione, infatti, sonoproprio gli spagnoli a partire favoritiper la vittoria iridata. Il tutto perché alcentrocampo in assoluto più qualitativodell’intero panorama internazionaleabbinano una difesa di ottimo livelloed un attacco che potrà contare sudue delle migliori punte d’Europa.L’undici tipo che può schierare DelBosque farebbe impallidire chiunque.Non solo: posto che a centrocampogiocheranno in quattro e che tra iconvocati ci sono almeno sei giocatorimeritevolissimi di un posto da titolare,oltre a due giovani tra i più interessanti del Vecchio Continente, si puòdire come la locuzione “ha l’imbarazzodella scelta” sembri, in questo caso,quasi un eufemismo.Arrivando al torneo da campionieuropei in carica, poi, è anche logicoche le loro quotazioni salgano vertiginosamente. E se tutto questo nonbastasse, a piazzare il carico da cento
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Casillas
CapdevilaPiquéPuyolRamos
Iniesta SilvaXabi AlonsoXavi
Torres Villa
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CHI È DENTRO E CHI È FUORIHa stupito, al la diramazione delle l iste dei 23 convocati , la chia-mata da parte di Del Bosque di due giocatori che hanno con-quistato i l primo cap a fine maggio e inizio giugno: i l portiere delBarcelona Víctor Valdés e i l centrocampista dell 'Athletic Bi lbaoJavi Martínez. "Hanno avuto una buona stagione e sono statichiamati come riserve per rinforzare la squadra", ha spiegato i l CT.Incluso anche l'attesissimo Fernando Torres, che solo a fine mag-gio si è unito al la squadra dopo un infortunio occorso in apri le.
IL COMMISSARIO TECNICO
IL CAPITANO
Vera e propria icona del Real Madrid, squadra con la qualegiocò centinaia di match ufficiali e che ha allenato per più diquattro anni, Vicente Del Bosque González sembra esserel’uomo giusto al posto giusto. Come già dimostrato alla guidadel Real Galáctico di Fiorentino Pérez che lui seppe portare avincere una Champions nel 2002 (dopo quella vinta quando lasocietà era presieduta da Sanz due anni prima), Del Bosque sainfatti coniugare risultati e bel gioco, talenti e portatori d’acqua.Inutile nascondersi: la Spagna è probabilmente la primafavorita alla vittoria finale, così che il carico sulle spalledell’allenatore nativo di Salamanca sarà notevole. L’esperienzaperò non gli manca, le conoscenze tecnicotattiche nemmeno.Sarà l’anno delle Furie Rosse?
Iker Casillas è stato uno dei talenti più precoci dell’interocalcio iberico. Oggi ha raggiunto ormai la piena maturitàcalcistica ed è pronto a guidare una delle versioni più forti dellastoria della sua nazionale. L’obiettivo è assoluto: centrareun’affermazione mondiale mai riuscita prima d’oggi alle FurieRosse. E lui, madridista nell’animo, farà di tutto per bissare itanti successi ottenuti col club tra cui tre titoli di ChampionsLeague anche in nazionale. Dopo essere stato decisivo per laconquista dell’ultimo europeo, quindi, proverà a ripetersi anchein Sudafrica: gli spagnoli si sentono tranquilli, a guardia deipropri pali c’è uno dei portieri migliori al mondo.
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CT Vicente DEL BOSQUE 23.12.1950
NOME SQUADRA1 Iker CASILLAS P 20.05.1981 Real Madrid
12 Víctor VALDÉS P 14.01.1982 Barcelona23 José Manuel REINA P 31.08.1982 Liverpool (ENG)2 Raúl ALBIOL D 04.09.1985 Real Madrid3 Gerard PIQUÉ D 02.02.1987 Barcelona4 Carlos MARCHENA D 31.07.1979 Valencia5 Carles PUYOL D 13.04.1978 Barcelona
11 Joan CAPDEVILA D 03.02.1978 Villarreal15 Sergio RAMOS D 30.03.1986 Real Madrid17 Álvaro ARBELOA D 17.01.1983 Real Madrid6 Andrés INIESTA C 11.05.1984 Barcelona8 Xavi HERNÁNDEZ C 25.01.1980 Barcelona
10 Cesc FÀBREGAS C 04.05.1987 Arsenal (ENG)13 Juan Manuel MATA C 28.04.1988 Valencia14 Xabi ALONSO C 25.11.1981 Real Madrid16 Sergio BUSQUETS C 16.07.1988 Barcelona20 Javi MARTÍNEZ C 02.09.1988 Athletic Bilbao21 David SILVA C 08.01.1986 Valencia22 Jesús NAVAS C 21.11.1985 Sevilla7 David VILLA A 03.12.1981 Valencia9 Fernando TORRES A 20.03.1984 Liverpool (ENG)
18 Pedro RODRÍGUEZ A 28.07.1987 Barcelona19 Fernando LLORENTE A 26.02.1985 Athletic Bilbao
Numero 0 • Giugno 201 0
L’esito della Liga 2009/1 0 sembrava
scontato ad inizio stagione, nonostante la
quantità spropositata di mil ioni investita da
Pérez sul mercato. Alla fine i l Barcelona ha
davvero vinto i l campionato, pur se con tre
sol i punti di vantaggio sul le Merengue
contro i nove dell ’annata precedente.
Quest’anno però, a differenza della scorsa
stagione, l ’attacco migl iore (1 02 goal contro
i 1 05 dell ’anno precedente) è stato quello
madri leno, nonostante i catalani potessero
contare su una bocca da fuoco del cal ibro
di Lionel Messi, capocannoniere della lega
con 34 reti . I l Real, però, ha potuto fare
affidamento su Gonzalo Higuaín e Cristiano
Ronaldo, che hanno segnato comples-
sivamente 53 reti nel corso della stagione.
Barça e Real disputeranno la Champions assieme a Valencia e Sevil la, con Maiorca e
Getafe in Europa League assieme all ’Atlético Madrid campione in carica, qualificatosi
grazie al la finale di Copa del Rey giocata e persa contro i l Sevi l la. Retrocessione,
invece, per Valladol id, Tenerife e Xerez, squadre che verranno rimpiazzate la prossima
stagione da Real Sociedad, Levante ed Hercules.
IL CAMPIONATO NAZIONALE LA PROMESSA E IL CAMPIONEIl centrocampo spagnolo è, in assoluto, quello più ricco di talentotra tutte le nazionali al mondo. A renderlo tale è la presenza digiocatori come Fabregas, Iniesta e Silva ma, anche, di uno deimigliori centrocampisti dell’ultima decade e di uno che potrebbeessere tra i migliori della prossima decade: Xavi e Javi Martínez.Xavi era l’erede designato di Pep Guardiola, suo attualeallenatore nel Barcelona e, possiamo dire, non l’ha certo fattorimpiangere: cresciuto nelle giovanili del Barça è nel giro dellaprima squadra da dodici anni. Anni questi in cui è andato via viaaccrescendo le proprie prestazioni e la propria capacità diincidere sulla partita, tanto che oggi pochi come lui sanno esserecosì decisivi con un passaggio filtrante o un lancio millimetrico.In carriera ha vinto quasi tutto. Un buco notevole del suopalmares, però, è rappresentato proprio da quella coppa cheandrà a giocarsi in Sudafrica. Riuscirà a colmarlo bissando ilsuccesso europeo di un paio d’anni fa?Javi Martínez è invece uno degli ultimi prodotti della sempreflorida cantera basca. Nato quasi ventidue anni fa a Lizarra entrònelle giovanili dell’Osasuna, per essere poi prelevato dall’AthleticBilbao nel 2006 su consiglio di José Ziganda, che aveva intravistoin lui le notevoli qualità che lo contraddistinguono. Dopo averfatto parte delle rappresentative giovanili nazionali under 17, 19e 21, è entrato a far parte della squadra che tenterà l’assaltoMondiale. Dotato di un fisico imponente abbinato ad una capacitàtecnica notevole, Javi Martínez è in assoluto uno dei piùinteressanti prospetti del vecchio continente: difficile possatrovare molto spazio già in Sudafrica ma a Bilbao ne sono certi:il futuro è tutto suo.
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Squadra PtLa Liga
1 Barcelona 992 Real Madrid 963 Valencia 744 Sevilla 635 Maiorca 626 Getafe 587 Villarreal 568 Athletic Bilbao 549 Atlético Madrid 4710 Deportivo La Coruña 4711 Espanyol 4412 Osasuna 4313 Almería 4214 Real Saragozza 4115 Sporting Gijón 4016 Racing Santander 3917 Málaga 3718 Real Valladolid 3619 Tenerife 3620 Xerez 34
Albo d'oroSquadra Ultimo
Real Madrid 31 20072008Barcelona 20 20092010Atlético Madrid 9 19951996Athletic Bilbao 19831984Valencia
8200320046
Numero 0 • Giugno 201 0
carte buone da tirare fuori dal mazzoce ne sono diverse. Il portiere Benaglionon accenderà la fantasia degli esperti, ma è un estremo difensore di buonaclasse e mestiere, scafato a tutte leemozioni in quel di Bundesliga, mentrei difensori si possono pescare daicampionati di mezz’Europa e si chiamano, tra gli altri, Senderos, Ziegler eLichtsteiner; a centrocampo stessastoria, Barnetta viene dalla Germania,Behrami dall’Inghilterra passando perl’Italia, Fernandes dalla Francia, Inler ePadalino dal Belpaese, mentre in attacco la promessa Derdiyok e il veterano Nkufo (andato a giocare inAmerica dal Twente trionfatore inEredivisie) possono aggiungersi al solito Alexander Frei, tornato a giocare evincere a casa sua dopo aver passatoottime annate in Germania. Unasquadra che pare solida e ben costruita, che potrà essere pericolosa seHitzfeld avrà ancora voglia di insegnare a vincere.Per andare agli ottavi bisogna mettersidietro almeno Honduras e Cile, operazione non troppo difficile anche lasciando strada alla Spagna, ma nell’ottavo bisognerebbe gettare il cuore oltre l’ostacolo che potrebbe chiamarsiBrasile, oppure Portogallo o Costa d’Avorio se i ragazzi di Dunga fanno suicidio. Come tante altre squadre al Mondiale, la Svizzera giocherà con la tranquillità di chi non ha nulla da perdere:potrebbe essere questa la sua forza.
2006
1 986
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1 998
2002
1 982
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1 934
1 938
1 950
1 954
Ottavi di finale
Non qualificata
Non qualificata
Ottavi di finale
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Primo turno
Primo turno
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Non partecipante
Quarti di finale
Quarti di finale
Primo turno
Quarti di finale
Esordio internazionale:
1 2 febbraio 1 905, Parigi
Francia - Svizzera 1 -0
Palmares:
Mondiali: nona partecipazio-
ne, tre volte ai quarti .
Europei: mai oltre i l primo
turno.
Olimpiadi: un argento (1 924).
Più presenze in nazionale:
Heinz Hermann (1 1 7)
Migliormarcatore:
Alexander Frei (40)
Nel girone di qualificazione, che definire al livello di un torneo dopolavoristico sarebbe stato fare facile ironia, la Svizzera riuscì anche a sudareparecchio, iniziando con un’incredibilebatosta casalinga presa dal Lussemburgo. Poi si è fatta un esame di coscienza e ha vinto il suo girone, senzapraticamente quasi sudare e segnandosolo una volta tre gol, nel ritorno vittorioso proprio in Lussemburgo. La nazionale svizzera è una di quelle squadre che tutti sottovalutano e quasinessuno tiene in considerazione. Poisuccede che, come quattro anni fa, lasi sbatte fuori solo ai rigori e senzache questa non solo non perda unapartita, ma nemmeno becchi un gol,fatta eccezione per la risoluzione dagliundici metri. Poi succede che in casa,Euro 2008, toppi clamorosamente eritorni nel suo anonimato. Adesso,giunta senza soffrire in Sudafrica, laselezione rossocrociata, forte di tantiragazzi cresciuti in altri lidi e con altreesperienze fortunate frutto di unafelice integrazione con il mondo esterno, possa recitare una parte importante e tornare a essere la grande sorpresa che per un soffio non fu inGermania.Il CT Hitzfeld è sinonimo e garanzia disuccesso, la squadra può essere modellata nel modo che più si conviene auna kermesse importante, perché di
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1 6 giugno 201 0 - Moses Mabhida, Durban
Spagna - Svizzera (h. 16:30)21 giugno 201 0 - Nelson Mandela Bay, Port El izabeth
Cile - Svizzera (h. 16:00)25 giugno 201 0 - Free State, Bloemfontein
Svizzera - Honduras (h. 20:30)
Numero 0 • Giugno 201 0
Cosa si può aggiungere di uno che da allenatore ha vinto settevolte la Bundesliga, due volte la Champions con due squadredifferenti (cosa riuscita anche ai soli Happel e Mourinho),aggiungendo anche l’Intercontinentale? Certo, allenare laSvizzera non è allenare il Bayern Monaco o il Dortmund, peròOttmar Hitzfeld è un tecnico che la sa lunga e che può dare lasvolta vincente alla nazionale svizzera, obiettivamente ricca dipiedi buoni, ma priva di una mentalità idonea a grandi livelli.Però per questo è stato assunto e per questo è pagato. IlBrasile nell’ottavo di finale può essere avvisato, perché se nonsuda gli elvetici non gli daranno facilmente strada.
Benaglio
ZieglerGrichtingSenderosLichtsteiner
NkufoFrei
BarnettaInlerHuggelBehrami
IL CAPITANOAlexander Frei è il tipico campione incompiuto del calcioeuropeo. Di questa risma ce ne sono a decine di esempi. Lui èuno a cui segnare non è costato mai grande fatica, nel sensoche nella sua nazionale, che non è certo forte come tante altre,veleggia alla media di un gol ogni due partite, e molto bene inquesto senso ha fatto sia in Francia sia in Germania. Due gol liha marcati anche nel 2006, per infortunio ha rinunciato aessere il faro della sua squadra nell’Europeo del 2008. A 31anni, tornato al Basilea dove ha vinto campionato e coppa, nelMondiale può ritagliarsi ancora ampio spazio e farsi notevolepubblicità per rimettere calzini, mutande e magliette dellasalute in valigia e ripartire per qualche altra esperienzacontinentale.
CHI È DENTRO E CHI È FUORIDue infortuni nel mese di maggio hanno impedito a Hitzfeld diconvocare due pedine che avrebbero potuto essere importanti :Christoph Spycher dell 'Eintracht non è riuscito a recuperare intempo il suo infortunio ai legamenti del ginocchio, mentre MarcoStrel ler del Basi lea si è lesionato un tendine allenandosi con lanazionale. Inclusione a sorpresa per Xherdan Shaqiri ,diciannovenne albanese del Kosovo trasferito nel la confede-razione, cresciuto nel Basi lea e nelle nazionali under svizzere.
IL COMMISSARIO TECNICO
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CT Ottmar HITZFELD 12.01.1949
NOME SQUADRA1 Diego BENAGLIO P 08.09.1983 Wolfsburg (GER)
12 Marco WÖLFLI P 22.08.1982 Young Boys21 Johnny LEONI P 30.06.1984 Zurigo2 Stephan LICHTSTEINER D 16.01.1984 Lazio (ITA)3 Ludovic MAGNIN D 20.04.1979 Zurigo4 Philippe SENDEROS D 14.02.1985 Everton (ENG)5 Steve VON BERGEN D 10.06.1983 Hertha Berlino (GER)
13 Stéphane GRICHTING D 30.03.1979 Auxerre (FRA)17 Reto ZIEGLER D 16.01.1986 Sampdoria (ITA)22 Mario EGGIMANN D 24.01.1981 Hannover 96 (GER)6 Benjamin HUGGEL C 07.07.1977 Basilea7 Tranquillo BARNETTA C 02.05.1985 Bayer Leverkusen (GER)8 Gökhan INLER C 27.06.1984 Udinese (ITA)
11 Valon BEHRAMI C 19.04.1985 West Ham United (ENG)14 Marco PADALINO C 08.12.1983 Sampdoria (ITA)15 Hakan YAKIN C 22.02.1977 Lucerna16 Gelson FERNANDES C 02.09.1986 SaintEtienne (FRA)20 Pirmin SCHWEGLER C 09.03.1987 Eintracht Frankfurt (GER)23 Xherdan SHAQIRI C 10.10.1991 Basilea9 Alexander FREI A 15.07.1979 Basilea
10 Blaise NKUFO A 25.05.1975 FC Twente (NED)18 Albert BUNJAKU A 29.11.1983 Nuremberg (GER)19 Eren DERDIYOK A 12.06.1988 Bayer Leverkusen (GER)
Numero 0 • Giugno 201 0
La Super League svizzera si disputa tra 1 0
squadre con doppio girone di andata e
ritorno: 36 partite che sono servite
nel l ’u ltima stagione a incoronare i l Basi lea
giunto al suo tredicesimo titolo nazionale
dopo un lungo duello contro i bernesi del lo
Young Boys per i l terzo anno consecutivo secondi di lapidando con 4 sconfitte in 7 partite
un vantaggio di 6 punti . Lo Young Boys ha avuto i l match ball ospitando proprio i l
Basi lea nell ’u ltima partita di campionato alla quale le due squadre si sono presentate in
parità: i l più classico dei 2-0 con una rete per tempo ha portato i l ti tolo a Basi lea. Solo
terzo i l Grasshopper, che ha vinto l 'ultimo dei suoi ti tol i sette anni fa prima di essere
fermato dall 'egemonia dell 'alternanza Basi lea-Zurigo. Male proprio lo Zurigo campione
uscente, che ha chiuso la stagione al settimo posto, ben lontano dalla vetta, anche se
ben al sicuro rispetto al la zona retrocessione. L’Aarau è retrocesso nella Challenge
League mentre i l Thun disputerà i l prossimo anno la Super League; in uno spareggio
tutto ticinese i l Bel l inzona ha mantenuto i l suo posto nella massima divisione superando
i l Lugano.
Capocannoniere della Super League è stato l 'ivoriano Seydou Doumbia del Young Boys,
con trenta reti messe a segno. Gli svizzeri più prol ifici sotto rete sono stati Marco Strel ler
del Basi lea, 21 reti , che ha visto i l suo sogno mondiale infrangersi quando si è lesionato
un tendine in al lenamento, e i l capitano della nazionale, Alexander Frei, compagno di
squadra di Strel ler e autore di quindici gol.
IL CAMPIONATO NAZIONALE LA PROMESSA E IL CAMPIONENato in Svizzera da genitori curdi, Eren Derdiyok ha iniziatosubito a parlare la lingua del gol, ed è così che a 22 anni loconoscono a Leverkusen, dove è approdato all'inizio dellapassata stagione, dopo quattro anni passati nelle due squadredel Basilea (è cresciuto nelle giovanili degli Old Boys per passareall'altra sponda cittadina dopo una stagione in prima squadra).Con l'FC Basilea ha conquistato nel 2008 coppa e campionato: acoronare una stagione di successi è arrivato il titolo di Giovanedell'Anno del campionato svizzero. Dopo aver fatto registrare unagrande media gol nella sua under 21, in nazionale ha un po’sofferto l’ambientamento. Dalla sua la giovane età e la voglia difarsi conoscere, così come fece al debutto in maglia rossocrociata, quando andò a segnare a Wembley. Fisico statuario,se Alexander Frei è in forma e gli dà una mano può scardinarequalsiasi difesa.Gökhan Inler invece è il perno del centrocampo di Hitzfeld, ilnodo centrale di copertura e di ripartenza. Di origine turca, Inlerinizialmente non ha trovato posto nel Basilea, che ha lasciatouna stagione prima dell'arrivo di Derdiyok per approdareall'Aarau. Prima di trasferirsi a Udine, ha anche disputato unastagione a Zurigo, iniziata nel migliore dei modi con l'esordio innazionale in un'amichevole contro il Venezuela, prima di oltretrenta presenze per la rappresentativa rossocrociata accumulatefino a questo momento. Viene da una stagione non propriamenteesaltante, d'altronde vissuta da tutta l’Udinese (Di Natale aparte), ma ha l’esperienza giusta per guidare senza tentennamenti la squadra almeno nelle gare contro Honduras e Cile.Contro Spagna e, verosimilmente, Brasile quello che verrà,verrà.
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Axpo Super League
1 Basilea 802 Young Boys 773 Grasshopper 654 Lucerna 585 Sion 516 St. Gallen 467 Zurigo 458 Neuchâtel Xamax 419 Bellinzona 25
Squadra Pt
10 Aarau 23
Albo d'oroSquadra Ultimo
Grasshopper 27 20022003Servette 17 19981999Basilea 13 20092010Zurigo 20082009Young Boys
121985198611
Numero 0 • Giugno 201 0
posto del Cile al Mondiale under 20 del2007 e del secondo posto al Torneo diTolone del 2008. Davanti a ClaudioBravo, portiere del Real Sociedad, ladifesa a tre ha come perno centraleGonzalo Jara, centrale ventiquattrennedel West Bromwich Albion, ed ècompletata da un altro reduce deiMondiali under 20 del 2007 oggipedina del Boca Juniors, Gary Medel edall’esperto Waldo Ponce, con unavalida alternativa nel trentunennePablo Contreras.Il Cile ha rifatto capolino nella Coppadel Mondo nel 1998 dopo sedici anni diassenza, dovuti anche alla squalificaricevuta nel 1989 che costrinse i cilenia saltare le due successive edizioni delMondiale: il portiere Rojas simulò,tagliandosi un sopracciglio con unalametta nascosta nei guanti, di esserestato colpito da un bengala durantel'incontro decisivo per le qualificazioni,contro il Brasile. Il simulato infortuniofece sospendere la partita (il Cile perdeva 10), ma l'evidenze video decretòla squalifica dei cileni. Il primo obiettivo della Roja in Sudafrica sarà quellodi cancellare lo zero nella casella dellevittorie nelle fasi finali dei CampionatiMondiali non disputate in casa (nel1962 il Cile conquistò il terzo posto neiMondiali di casa): nel gruppo con Spagna, Svizzera e Honduras l’impresapotrebbe essere realistica così comenon è da trascurare la possibilità di unpassaggio agli ottavi di finale.
La Roja, la Rossa, ritorna sul grandepalcoscenico di una fase finale diCoppa del Mondo dopo dodici annidall’ultima apparizione a Francia 1998,quando i gemelli Salas – Zamorano laportarono fino agli ottavi di finale. Ilritorno coincide con l’esplosione di unanuova generazione di talenti in primalinea come Alexis Sánchez, HumbertoSuazo e Matías Fernández. È ripartitoda loro il tecnico argentino MarceloBielsa, anche lui in cerca di rivincitadopo l’inopinata uscita al primo turnonel 2002 quando era al timonedell’Argentina. Bielsa ha costruito unmodulo con l’obiettivo di sfruttare almassimo le potenzialità offensive dellasquadra con uno spregiudicato 3313che ha permesso al Cile di chiudere lafase di qualificazione con 32 reti in 18partite e qualche scalpo illustre comequello dell’Argentina di Maradonasconfitta per 10 a Santiago.Con la fase offensiva affidata aSánchez, Suazo e all’exLiverpool MarkGonzalez e con il supporto di MatíasFernández, la Roja soffre, naturalmente, gli attacchi degli avversari: laprima fase della copertura deve esseregarantita dalla linea di tre interditoricomposta da Arturo Vidal (riserva dilusso nel Bayer Leverkusen), dalcentrocampista della Reggina CarlosCarmona e dalll’"udinese" MauricioIsla, ventitreenni protagonisti del terzo
2006
1 986
1 990
1 994
1 998
2002
1 982
1 962
1 966
1 970
1 974
1 978
1 958
1 930
1 934
1 938
1 950
1 954
Non qualificata
Non qualificata
Squalificata
Squalificata
Ottavi di finale
Non qualificata
Primo turno
3° posto
Primo turno
Non qualificata
Primo turno
Non qualificata
Non qualificata
Primo turno
Ritirata
Non partecipante
Primo turno
Non qualificata
Esordio internazionale:
27 maggio 1 91 0, Buenos Aires
Argentina - Cile 3-1
Palmares:
Mondiali: ottava partecipa-
zione, un terzo posto (1 962).
Coppa America: quattro se-
condi posti (1 955, 1 956, 1 979,
1 987), cinque terzi posti (1 926,
1 941 , 1 945, 1 967, 1 991 ) .
Olimpiadi: un bronzo (1 962).
Più presenze in nazionale:
Leonel Sánchez (84)
Migliormarcatore:
Marcelo Salas (37)
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1 6 giugno 201 0 - Mbombela, Nelspruit
Honduras - Cile (h. 13:30)21 giugno 201 0 - Nelson Mandela Bay, Port El izabeth
Cile - Svizzera (h. 16:00)25 giugno 201 0 - Soccer City, Johannesburg
Cile - Spagna (h. 20:30)
Numero 0 • Giugno 201 0
Bravo
Fernández
Ponce MedelJara
Isla VidalCarmona
Sánchez GonzalezSuazo
IL COMMISSARIO TECNICOConsiderato, con il brasiliano Júlio César, il miglior portiere delSudamerica, il ventisettenne Claudio Bravo ha ricevuto ineredità la fascia di capitano della Roja nel momento dell’addiodi Marcelo Salas. Dopo essere cresciuto nel ColoColo,nell’estate del 2006 ha compiuto il grande salto verso l’Europadove milita nelle fila della Real Sociedad di San Sebastián,contribuendo alla promozione avvenuta quest’anno dopo dueanni di purgatorio nella Segunda División. Nel mese di febbraiodi quest’anno è andato ad inserirsi nell’Almanacco delleCuriosità del Calcio con una rete su punizione nell’incontro conil Gimnàstic de Tarragona andando ad aggiungersi a specialistidel ramo come José Luis Chilavert , René Higuita e i nostriMichelangelo Rampulla e Francesco Toldo.
CHI È DENTRO E CHI È FUORISolo due tagl i per Marcelo Bielsa, che ha lasciato a casal'attaccante del Toluca Héctor Manci l la e i l difensore del Colo-ColoRoberto Cereceda. I l primo era stato riconvocato un anno fa dopoquasi cinque anni di assenza dalla nazionale, con cui avevagiocato la Coppa America 2004. I l secondo era un tagl io previsto,dato che Cereceda era stato convocato come copertura perl 'infortunato Marco Estrada che, però, ha recuperato in tempo perla Coppa del Mondo.
IL CAPITANOMarcelo Bielsa, El Loco, arriva alla guida del Cile con allespalle l’esperienza di 6 anni sulla panchina dell’Argentina doveè stato il successore di Daniel Passarella, subendo l’ontadell’eliminazione al primo turno nella Coppa del Mondo del2002, ma portando i biancocelesti alla vittoria alle Olimpiadi del2004 e al secondo posto nella Coppa America dello stessoanno. 54 anni, nato a Rosario, Bielsa è noto come uninnovatore nel mondo della conduzione tecnica: fanaticodell’uso del video nello studio degli avversari, lavora spesso conpiccoli gruppi di calciatori suddivisi per reparto ripetendomaniacalmente i movimenti che si troveranno ad affrontare inpartita.
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CT Marcelo BIELSA 21.07.1955
NOME SQUADRA1 Claudio BRAVO P 13.04.1983 Real Sociedad (SPA)
12 Miguel PINTO P 04.07.1983 Universidad de Chile23 Luis MARÍN P 18.05.1983 Unión Española2 Ismael FUENTES D 04.08.1981 Universidad Católica3 Waldo PONCE D 04.12.1982 Universidad Católica4 Mauricio ISLA D 12.06.1988 Udinese (ITA)5 Pablo CONTRERAS D 11.09.1978 PAOK Salonicco (GRE)8 Arturo VIDAL D 22.05.1987 Bayer Leverkusen (GER)
17 Gary MEDEL D 03.08.1987 Boca Juniors (ARG)18 Gonzalo JARA D 29.08.1985 West Bromwich Albion (ENG)6 Carlos CARMONA C 21.02.1987 Reggina (ITA)
10 Jorge VALDIVIA C 19.10.1983 AlAin (EAU)13 Marco ESTRADA C 28.05.1983 Universidad de Chile14 Matías FERNÁNDEZ C 15.05.1986 Sporting (POR)19 Gonzalo FIERRO C 21.03.1983 Flamengo (BRA)20 Rodrigo MILLAR C 03.11.1981 ColoColo21 Rodrigo TELLO C 14.10.1979 Beşiktaş (TUR)7 Alexis SÁNCHEZ A 19.12.1988 Udinese (ITA)9 Humberto SUAZO A 10.05.1981 Real Zaragoza (SPA)
11 Mark GONZÁLEZ A 10.07.1984 CSKA Mosca (RUS)15 Jean BEAUSEJOUR A 01.06.1984 America (MEX)16 Fabián ORELLANA A 27.01.1986 Xerez (SPA)22 Esteban PAREDES A 01.08.1980 ColoColo
Numero 0 • Giugno 201 0
Tradizionalmente organizzato in Apertura e
Clausura come molti dei tornei sudame-
ricani, i l Campionato ci leno del 201 0, a
causa delle devastanti conseguenze del
terremoto che ha coinvolto la regione nel
mese di febbraio e che ne ha bloccato lo
svolgimento per circa un mese, si svolge
eccezionalmente con la formula del girone
unico a 1 7 squadre con partite di andata e
ritorno. Le squadre sono arrivate alla sosta
per la Coppa del Mondo, i l torneo ripren-
derà a metà lugl io, avendo quasi comple-
tato i l girone di andata: i l Colo-Colo, che
guida l’Albo d’Oro con i suoi 29 titol i ed è
campione uscente essendosi imposto nel
Torneo di Clausura del 2009, comanda le
operazioni con 32 punti dopo 1 4 partite precedendo di 4 punti i tradizionali rival i
del l ’Universidad de Chile che hanno disputato una partita in meno.
Al momento alla guida della classifica marcatori c'è l 'uruguagio dell 'Universidad de Chile
Juan Manuel Oliveira, autore di tredici reti , seguito a tre reti di distanza dall 'argentino del
Colo-Colo Ezequiel Miral les.
IL CAMPIONATO NAZIONALE LA PROMESSA E IL CAMPIONELe sue credenziali sono rappresentate dalla valanga di gol messia segno nel campionato cileno, dove in sei stagioni ha fattoscuotere la rete 115 volte in 162 apparizioni, e dal titolo dimiglior realizzatore della fase di qualificazione con le sue 10 reti:Humberto Suazo, ventinove anni, è da sempre considerato ilnuovo Marcelo Salas per la somiglianza fisica e nelle movenze sulcampo da gioco con El Matador. Nonostante una anonimastagione al Real Saragozza, Suazo rappresenta il cardine centraledel devastante attacco predisposto da Marcelo Bielsa. Attaccantebrevilineo con doti di opportunismo alla Paolo Rossi, nel 2006Suazo è stato premiato come il calciatore più prolifico del mondoin partite internazionali e l’anno successivo ha conquistato laScarpa d’Argento per le sue 34 realizzazioni in campionato,superate solo dalle 35 dell’olandese Huntelaar.Di fianco a lui si muove sulla fascia destra dello scacchiered’attacco di Bielsa, El Niño Maravilla, al secolo il ventunenneAlexis Sánchez, svezzato in due anni di campionato italiano inquel di Udine, dove è approdato insieme al compagno MauricioIsla grazie ad una delle tante mosse azzeccate di uno scopritoredi talenti come Pietro Leonardi. Sánchez ha debuttato nellanazionale maggiore all’età di 17 anni e 5 mesi nel 2006, vivendoperò da protagonista la cavalcata della splendida nidiata cilenache ha conquistato il terzo posto ai Campionati Mondiali under20 del 2007. El Niño Maravilla due anni fa è stato inserito dallarivista World Soccer Magazine nella lista dei 50 migliori giovanicalciatori del mondo: tra promesse mantenute e grandi flop,come è normale per i giovani emergenti, Sánchez potrà sfruttareSudafrica 2010 come un eccezionale trampolino per la primaconsacrazione a livello internazionale.
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Squadra PtPrimera Division
1 Colo Colo 322 Universidad de Chile 283 Universidad Católica 274 Unión Española 255 O'Higgins 226 Everton 217 Cobresal 218 Huachipato 209 Unión San Felipe 1910 Ñublense 1911 Santiago Wanderers 1812 Audax Italiano 1713 Palestino 1614 Cobreloa 1515 Universidad de Concepción 1516 Santiago Morning 1417 La Serena 1218 San Luis 11
Torneo in corso (15 di 34 gg)
Albo d'oroSquadra Ultimo
Colo Colo 29 Cl. 2009Universidad de Chile 13 Ap. 2009Universidad Católica 9 Cl. 2005Cobreloa Cl. 2004Unión Española
8Ap. 20056
Numero 0 • Giugno 201 0
La Bicolor, che per problemi dirifornimento ha rischiato, alla vigiliadei mondiali, di rimanere senza diviseda gioco, è una squadra in costantecrescita. Rueda è solito schierare insuoi con il più classico dei 442. Nelcorso delle qualificazioni, il quartettodifensivo a protezione di Valladares,fra cui spicca il terzino sinistro delWigan Figueroa, pur composto dagiocatori poco conosciuti in Europa, siè dimostrato davvero solido. Andràvalutato se si saprà adattare al livellointernazionale tuttavia i centrocampistisono soliti aiutare efficacemente ilreparto arretrato.Il centrocampo si regge su WilsonPalacios, reduce da un’ottima stagioneal Tottenham. Al suo fianco possonogiocare tanto il più offensivo Guevaraquanto il più difensivo Thomas. Lefasce saranno probabilmente riservateai due “italiani” León (Torino) e Álvarez(Bari), a meno che Guevara non vengaspostato a sinistra. In avanti il tandemSuazo – Pavón: trent’anni il primo,trentasei il secondo, non è più unacoppia di attacco di primo pelo, magarantisce reti ed esperienza. Piùancora di Suazo, è stato proprio l’exattaccante di Udinese e Napoli atrascinare i Bicolor alla qualificazione.Pavón si è infatti laureato capocannoniere nella quarta fase dellequalificazioni CONCACAF con ben settereti.
Per l’Honduras, cenerentola del gruppoH, l’approdo ai Mondiali rappresentagià un enorme successo. Dopo lasconfitta casalinga contro gli Stati Unitila qualificazione sembrava compromessa, invece una vittoria in casadegli storici rivali salvadoregni e ilmiracoloso pareggio siglato al 94’ dallostatunitense Bornstein contro la CostaRica, ha spalancato alla Bicolor leporte del Sudafrica.L’impresa degli Honduregni assumeproporzioni maggiori se si va a considerare la situazione politica del paesecentroamericano. Il 28 giugno, nelpieno delle qualificazioni mondiali, uncolpo di stato ha rovesciato il governodi Manuel Zelaya costringendoloall’esilio ed ha instaurato al potereRoberto Micheletti. Durante la crisiistituzionale il calcio, vera e propriapassione nazionale, è stato più voltetirato in ballo dai due contendenti peraumentare consensi. Micheletti hacercato con scarso successo di prendersi i meriti della qualificazione mentre i sostenitori dell’expresidentehanno coniato lo slogan Honduras alMundial y Zelaya a la Presidencial.Anche l’allenatore Rueda, è stato alungo in bilico, più per questioni politiche che tecniche, ma la qualificazione ai Mondiali, la seconda nellastoria dell’Honduras dopo quella del1982, gli ha garantito la conferma.
2006
1 986
1 990
1 994
1 998
2002
1 982
1 962
1 966
1 970
1 974
1 978
1 958
1 930
1 934
1 938
1 950
1 954
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Primo turno (Jugoslavia)
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Non partecipante
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Non qualificata
Esordio internazionale:
1 4 settembre 1 921 , Guatemala City
Guatemala - Honduras 1 0-1
Palmares:Mondiali: seconda partecipa-zione, mai oltre i l primo turno.
Campionato CONCACAF - Coppad'Oro: una volta campione
(1 981 ), due secondi posti
(1 985, 1 991 ), un terzo posto
(1 967).
Olimpiadi: due partecipazioni.
Più presenze in nazionale:
Amado Guevara (1 34)
Migliormarcatore:
Carlos Pavón (57)
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1 6 giugno 201 0 - Mbombela, Nelspruit
Honduras - Cile (h. 13:30)21 giugno 201 0 - Ell is Park, Johannesburg
Spagna - Honduras (h. 20:30)25 giugno 201 0 - Free State, Bloemfontein
Svizzera - Honduras (h. 20:30)
Numero 0 • Giugno 201 0
Valladares
SabillónIzaguirreFigueroaBernárdez
SuazoPavón
LeónGuevaraW. PalaciosNúñez
IL COMMISSARIO TECNICOIl colombiano Reynaldo Rueda, allenatore dell’Honduras dal2007, dopo la qualificazione mondiale ha ottenuto nell’apriledel 2010 la cittadinanza honduregna. Per tutta la durata dellapresidenza Micheletti però la sua panchina ha continuato atraballare. Fino alla fine del 2009 Rueda ha sentito la pressionedi César Arzu che, benché privo di esperienza, è popolarissimoin Honduras per le sue parate al Mundial del 1982. Alla fine néArzu, né i nazionalconservatori filoMicheletti che lo avevanosponsorizzato, se la sono sentita di rovinare il giocattolo. Agennaio 2010 Pepe Lobo ha sostituito Micheletti alla presidenzadel paese e, nonostante qualche screzio con la federazione,Rueda nel frattempo eletto personaggio dell’anno è statoconfermato alla guida dell’Honduras.
CHI È DENTRO E CHI È FUORINon è arrivato alla l ista mondiale Mario Martínez, venti anni alugl io, che disputerà la prossima stagione in prestito al l 'Anderlecht,come neanche i l giovanissimo Andy Najar, che ha esordito nel laMSL statunitense meno di due settimane dopo aver compiuto 1 7anni e che, seppur mai sceso in campo, è stato recentementeconvocato per la Bicolor. Assente anche l'attaccante della squadrarumena del Vaslui Carlo Costly: l 'ex-Birmingham City è statofermato da un infortunio.
IL CAPITANOTrentaquattro anni suonati all'inizio dello scorso mese, AmadoGuevara è il giocatore che ha indossato più volte la magliadella nazionale honduregna. Soprannominato El Lobo, il centrocampista offensivo è in nazionale dal 1994, quando aveva 18anni e giocava nel Motagua. Ha giocato in Spagna, Stati Uniti,Costa Rica, Messico e Canada, giocando per nove club diversitra cui l'Olimpia di Tegucigalpa, il Toronto FC, il Chivas USA e iNew York Red Bulls, ma ha dimostrato di avere il clubhonduregno nel cuore, a cui ha fatto ritorno a più riprese,disputando in totale sette stagioni. Quest'anno farà otto: adicembre 2009 è tornato in patria da Toronto.
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CT Reinaldo RUEDA 03.02.1957
NOME SQUADRA1 Ricardo CANALES P 30.05.1982 Motagua
18 Noel VALLADARES P 03.05.1977 Olimpia22 Donis ESCOBER P 03.02.1980 Olimpia2 Osman CHÁVEZ D 29.07.1984 Platense3 Maynor FIGUEROA D 02.05.1983 Wigan Athletic (ENG)4 Johnny PALACIOS D 20.12.1986 Olimpia5 Víctor BERNÁRDEZ D 24.05.1982 Anderlecht (BEL)
14 Oscar GARCÍA D 04.09.1984 Olimpia16 Mauricio SABILLÓN D 11.11.1978 Hangzhou Greentown (CHN)21 Emilio IZAGUIRRE D 10.05.1986 Motagua23 Sergio MENDOZA D 23.05.1981 Motagua6 Hendry THOMAS C 23.02.1985 Wigan Athletic (ENG)7 Ramón NÚÑEZ C 14.11.1984 Olimpia8 Wilson PALACIOS C 29.07.1984 Tottenham Hotspur ENG)
10 Julio Cèsar de LEÓN C 13.09.1979 Torino (ITA)17 Edgar ALVAREZ C 09.01.1980 Bari (ITA)19 Danilo TURCIOS C 08.05.1978 Olimpia20 Amado GUEVARA C 02.05.1976 Motagua9 Carlos PAVÓN A 19.10.1973 Real España
11 David SUAZO A 05.11.1979 Genoa (ITA)12 Georgie WELCOME A 09.03.1985 Motagua13 Roger ESPINOZA A 25.10.1986 Kansas City Wizards (USA)15 Walter MARTÍNEZ A 29.03.1982 Marathon
Numero 0 • Giugno 201 0
I l Campionato honduregno è un
campionato a 1 0 squadre, diviso in
torneo di Apertura e torneo di
Clausura, dove i l ti tolo viene asse-
gnato attraverso i playoff che coin-
volgono le prime quattro squadre
della classifica. I l Torneo di Apertura
che si è concluso alla fine del mese
di novembre ha visto la conquista
dell ’ottavo titolo da parte del Marathon. La squadra di San Pedro Sula, la capitale
industriale del paese, dopo avere chiuso al primo posto la classifica ha superato in finale
l ’Ol impia di Tegucigalpa vincendo per 2-0 la partita di ritorno in casa dopo essere stata
sconfitta per 1 -0 al l ’andata. Nel Torneo di Clausura, i l Marathon è rimasto, a sorpresa
fuori dai playoff classificandosi solo al settimo posto della classifica guidata dal Motagua
che, giunto alla finale per i l ti tolo contro l ’Olimpia, non è stato in grado di ribaltare la
sconfitta per 3-1 subita nella partita d’andata.
Tra i marcatori del Torneo di Apertura girone di andata a spadroneggiare è stato Jerry
Palacios del Marathón, autore di tredici reti , mentre ha chiuso i l Torneo di Clausura
come capocannoniere Jerry Bengtson del Vida, 1 2 centri , due in più di Carlos Pavón del
Real España, una delle colonne su cui Rueda ha fondato la propria nazionale.
Campione Apertura (playoff) Marathón
IL CAMPIONATO NAZIONALE ALTRI PROTAGONISTIStella della squadra è David Suazo, attaccante militante nelGenoa che ha vestito in passato anche prestigiose maglie delcalibro di Inter e Benfica. La caratteristica principale deltrentenne bomber honduregno è lo scatto in profondità: selanciato in verticale dai compagni di squadra può infatti faremolto male, pertanto le difese saranno chiamate a non lasciarespazi troppo aperti. Dopo i dorati anni di Cagliari il giocatore nonè riuscito a ripetere con le maglie di Inter e Benfica quanto dibuono fatto registrare in terra sarda, mentre vari contrattempifisici hanno condizionato il suo rendimento nei primi sei mesi alGenoa. Ai Mondiali sarà chiamato a sorreggere il pesodell’attacco insieme all’esperto Pavón e i tifosi honduregni siaspettano da lui le reti che potrebbero siglare uno storico quantoclamoroso passaggio del turno per la squadra.Indispensabile per gli scatti in profondità di Suazo saranno i lanciin verticale di Wilson Palacios, giocatore tra i più giovani insquadra e centrocampista presso gli inglesi del Tottenham. Dopola morte del giovane fratello, Palacios è stato a un passo dalritiro, ma la famiglia e i compagni di squadra lo hanno convinto atornare sui propri passi e da allora, come nelle più belle dellefavole, la promettente carriera di Palacios è andata in crescendo:un’ottima annata disputata in Premier League e la storicaqualificazione con la propria nazionale ai Mondiali. Nonostante isoli venticinque anni Palacios ha già collezionato sessantanovepresenze con la maglia della Bicolor e il suo agonismo e la suaesperienza saranno fondamentali per il reparto nevralgicodell’Honduras.Suazo e Palacios, insieme ad Álvarez e agli altri “europei”, sono igiocatori su cui il tecnico Rueda potrà fare sicuro affidamento.Dai loro piedi e dalle loro invenzioni passeranno gioie e dolori deitifosi honduregni. Saranno chiamati allo storico appuntamentoiridato e si faranno trovare pronti. Ne siamo certi.
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Liga NacionalApertura Clausura
Squadra Pt Squadra Pt1 Marathón 38 Motagua 362 Motagua 35 Olimpia 323 Olimpia 30 Vida 284 Real España 30 Platense 285 Victoria 26 Hispano 276 Platense 24 Real España 257 Vida 18 Real Juventud 228 Deportes Savio 17 Marathón 199 Hispano 15 Deportes Savio 1710 Real Juventud 13 Victoria 11
Campione Clausura (playoff) OlimpiaRetrocessa Real Juventud
Albo d'oroSquadra UltimoOlimpia 23 Cl. 2010Motagua 11 Ap. 2006Real España 9 Cl. 2007Marathón 8 Ap. 2009Vida 2 19821983Platense Cl. 2001
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ilca
lcio
In Honduras come in tutto il CentroAmerica il confine fra calcio e politica èsempre stato molto labile. La passionedei tifosi ha spesso finito per amplificareil nazionalismo. Una passione che,sobillata strumentalmente dall’alto haportato, nell’estate del 1969, alla Guerradel Football fra El Salvador e Honduras,detta anche guerra delle cento ore, iltempo effettivo di combattimento.Alla fine degli anni sessanta entrambi ipaesi erano governati da dittature filoamericane; storicamente El Salvador,paese più piccolo, ma più avanzato, rivendicava alcuni territori all’Honduras.La causa principale della guerra fu peròdovuta dall’eccesso di popolazione delpiccolo paese sudamericano: due terzi
della popolazione rurale salvadoregnainfatti non possedeva terra. Per ovviarea ciò nel 1967 i due stati firmarono unaconvenzione con cui l’Honduras garantiva a cittadini salvadoregni libertà diresidenza e di lavoro. Oltre trecentomilasalvadoregni si stabilirono in Honduras,ma furono malvisti dalla popolazione chepremeva per una riforma agraria semprenegata dal presidente Arellano, sostenuto dai latifondisti e dalle multinazionaliUSA fra cui la United Fruit Company. Nel1969, per rabbonire i contadini, il governo honduregno ruppe i patti stabilitidalla Convenzione Bilaterale sull’Immigrazione e espropriò le terre agli immigrati salvadoregni.La tensione fra i due paesi crebbe e si
incendiò ancor più durante gli incontri disemifinale delle qualificazioni CONCACAFper il mondiale di Messico 1970. Per dirlacon il giornalista polacco RyszardKapuściński, che alla Guerra del Footballintitolò anche una raccolta dei suoiarticoli: “Il calcio contribuì a rinfocolarelo sciovinismo e l’isteria patriottica, tanto necessari per scatenare la guerra erafforzare il potere dell’oligarchia in entrambi i paesi”.Nel match di andata in Honduras, lanazionale del Salvador subì un’accoglienza terribile e, dopo una nottepassata insonne per via delle sassate,dei clacson e dello sbattere di pentoledei tifosi honduregni, fu sconfitta per 1 a0. Amelia Bolanos, una ragazza diciot
tenne salvadoregna, si suicidò per latristezza. I media enfatizzarono la notizia, la ragazza divenne un martire edurante le esequie di stato i salvadoregni giurarono vendetta. Il ritorno sidisputò in un clima pesantissimo eintimidatorio, El Salvador vinse per 3 a0. I tifosi, dopo aver disturbato il sonnodella squadra rivale, fischiarono l’inno,bruciarono le bandiere dell’Honduras eaggredirono, uccidendone due, i pochitifosi rivali. Con una vittoria per parte funecessario lo spareggio all’Azteca diCittà del Messico, ma le relazioni fra idue paesi, sulla questione degli esulisalvadoregni, si erano ormai deteriorate.Il giorno prima del match, mentre igiornali messicani, per enfatizzarel’evento, titolavano profeticamente “La
Numero 0 • Giugno 201 0
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ilcalcio
guerra del football”, il Salvador ruppe lerelazioni diplomatiche con l’Honduras.Cinquemila agenti non furono sufficientiper impedire i drammatici scontri fra ledue tifoserie che si scatenarono per lestrade della capitale messicana dopo il 3a 2 siglato dal salvadoregno MauricioPipo Rodriguez. In Honduras la sconfittafu vissuta come un’ingiustizia e rinnovòl’impeto delle violenze verso i salvadoregni rimasti. I venti di guerra eranooramai inarrestabili: diciassette giornidopo la partita l’esercito salvadoregnoaprì le ostilità e, con la motivazione didifendere i suoi cittadini, penetrò inHonduras. Dopo cento ore di combattimento l’OSA, l’Organizzazione degliStati Americani, intimò il cessate il fuocoe il ripristino dello status quo. El Salva
dor dovette rientrare nei propri confini el’Honduras risarcire i Salvadoregni espulsi. Nonostante gli eserciti contenuti eobsoleti e la brevità della guerra, ilconflitto fu assai sanguinoso e vide pocomeno di seimila morti, decine di migliaiadi feriti, cinquemila sfollati e moltivillaggi distrutti.Come ci ricorda Kapuściński, i due governi rimasero soddisfatti della guerraperché per qualche giorno riempirono lepagine dei giornali suscitando l’interessedell’opinione pubblica mondiale. Le ragioni della guerra non avevano nulla ache vedere con il calcio, che fu utilizzatocome miccia per innescare la mobilitazione, uno strumento per aizzare lefolle e per servire, in funzione nazionalistica, gli interessi dei potenti.
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